Il regista di Red
Notice,
Rawson Marshall Thurber ha dichiarato che una parte 2
e una parte 3 del film di Netflix sono una possibilità reale e possibilmente
verrebbe girarli back-to-back. Thurber ha scritto e diretto il
film, con Dwayne
Johnson,
Gal Gadot e
Ryan Reynolds che ha appena debuttato su Netflix,
guadagnandosi il titolo di film più visto sullo streamer nella
prima giornata di messa on line.
Parlando con THR, che ha chiesto
informazioni sul potenziale del sequel, Thurber sembrava più
ottimista. Il regista ha detto che pensa che sia “una possibilità
reale”. Ecco cosa ha dichiarato:
“Se dovessimo fare un sequel,
l’unica cosa responsabile sarebbe girare il due e tre
consecutivamente. È una produzione così grande, e se riesci a
metterla insieme una sola volta, sarà meglio per tutti. Compreso
per la mia salute mentale”.
Un Red Notice
emesso dall’Interpol è un avviso globale per dare la caccia e
catturare i criminali più ricercati al mondo. Ma quando un’audace
rapina riunisce il miglior profiler dell’FBI
(Johnson) e due criminali rivali (Gadot, Reynolds), non si può dire
cosa accadrà.
La trama di Red
Notice
In Red
Notice John Hartley (Dwayne Johnson) è il più grande
profiler dell’FBI ed è alle prese con un nuovo red notice, il
mandato dell’Interpol per la cattura dei maggiori latitanti. Le sue
ricerche in tutto il pianeta lo catapultano in una rocambolesca
rapina, durante la quale è costretto ad allearsi con il più grande
responsabile di furti d’arte, Nolan Booth (Ryan Reynolds), per
poter catturare la ladra di opere artistiche più ricercata al
mondo, soprannominata “L’Alfiere” (Gal Gadot). Ne segue una grande
avventura che trascina i tre protagonisti, sempre insieme loro
malgrado, in giro per il globo tra piste da ballo, prigioni isolate
e giungle selvagge. Ritu Arya e Chris Diamantopolous completano un
cast stellare. Con la sceneggiatura e la regia di Rawson Marshall
Thurber (Una spia e mezzo, Skyscraper), la produzione di Hiram
Garcia, Dwayne Johnson e Dany Garcia di Seven Bucks Productions,
Flynn Picture Co. di Beau Flynn e Bad Version, Inc. di Thurber, Red
Notice è un elegante gioco giramondo del gatto col topo… dove i
gatti però sono due.
Dopo essere stato presentato in
anteprima all’ultima edizione del Festival di Venezia, Spencer
di Pablo Larraín è arrivato nelle sale americane lo scorso 5
novembre. La performance di Kristen Stewart nei panni di Lady Diana è
stata molto apprezzata dalla critica e, secondo i più, l’attrice
potrebbe realmente conquistare la sua prima candidatura agli
Oscar.
Nel corso degli anni, Stewart ha
dimostrato di avere parecchio talento, liberandosi sempre più
dall’ombra del personaggio di Bella nella saga di Twilight e prendendo parte a numerosi progetti
decisamente più impegnati, venendo spesso diretta da regista di
particolare fama e calibro, tra cui Olivier Assayas e Woody
Allen.
Ora, in una recente intervista con
Variety,
Kristen Stewart ha avuto la possibilità di commentare
l’Oscar Buzz in merito alla sua interpretazione in Spencer,
ammettendo candidamente: “Non me ne frega un c***o”.
L’attrice è stata volutamente ironica (ha anche riso quando ha dato
la sua risposta), ma ha comunque specificato che gli Oscar sono
qualcosa che tende a mettere in risalto solo determinati film,
piuttosto che dare voce anche ad altri progetti, ugualmente belli,
che tuttavia finiscono per passare inosservati rispetto ai “grandi
titoli”.
“Gli Oscar sono una cosa assai
divertente”, ha spiegato l’attrice. “Ci sono film
incredibili che a malapena vengono visti. Il che è indice del punto
in cui ci troviamo quanto a presenza cumulativa: cosa ci piace
guardare, cosa ci interessa. Tuttavia, apprezzo davvero che una
cosa in cui sono stata coinvolta abbia acceso una conversazione
così ampia. Alla fine facciamo film per connetterci gli uni con gli
altri.”
Al momento Spencer
non ha ancora una data di uscita italiana ufficiale. Il film è
ambientato nell’arco di un fine settimana e racconta il momento in
cui Lady D. decise che il suo matrimonio con il principe Carlo era
finito. Ricordiamo che Kristen Stewart è attualmente impegnata sul
set di
Crimes of the Future, il nuovo film di David Cronenberg in
cui reciterà al fianco di Viggo Mortensen, Léa Seydoux e Scott
Speedman.
Giovedì 18 novembre 2021 è uscito
nelle sale Ghostbusters: Legacy. Il film è l’attesissimo
sequel diretto dei primi due capitoli degli Acchiappafantasmi.
Il regista, Jason Reitman è
il figlio di quell’Ivan Reitman che ha
diretto i primi due film della
saga, quelli del 1984 e del 1989. Il padre ricopre ora il ruolo
di produttore esecutivo.
La
storia gira attorno a Callie, una madre single che,
dovendo lasciare in fretta e furia la propria casa, si
trasferisce insieme ai figli Phoebe e Trevor in
campagna presso l’abitazione diroccata del padre da poco defunto.
Il paesino che li accoglie ha molte stranezze, come i terremoti che
lo scuotono nonostante non si trovi in una zona sismica. Il motivo
degli eventi è la vicinanza a un portale dimensionale che
promette di vomitare fantasmi e demoni. Spetterà a Phoebe
e Trevor, insieme a nuovi alleati, il compito di risolvere
la situazione grazie alla segreta eredità lasciata dal nonno, uno
degli originali Acchiappafantasmi.
A distanza di più di trent’anni la
storia quindi viene ripresa, tra nuovi e vecchi interpreti.
Scopriamo insieme chi sono i
membri del cast!
Logan Kim
Il giovanissimo
Logan Kim interpreta Podcast, il compagno
di classe di Phoebe. Attore esordiente, oltre al suo ruolo
in Ghostbusters: Legacy, ha già lavorato con il
regista Jason Reitman nella miniserie Home
Movie: The Princess Bride (2020).
Celeste O’Connor
Classe 1998, studentessa
universitaria e attrice, nel film indossa i panni di
Lucky, compagna di scuola di Trevor.Celeste O’Connor ha recitato in Irreplaceable
You (2018) e Wetlands. È nota per il suo ruolo nel
film Amazon original Selah and the Spades (2019).
McKenna Grace
In
Ghostbusters: Legacy, McKenna Grace
interpreta Phoebe, figlia di Callie e sorella di
Trevor, uno dei ruoli principali. Attrice dall’età di sei
anni, nel 2012 inizia a recitare per Disney XD
nella serie Crash & Bernstein e per la soap
CBSFebbre d’amore. Altre serie degne di
nota in cui ha lavorato sono C’era una volta e
Designated Survivor. Troviamo McKenna
Grace come protagonista nei
film, Gifted e Tonya.
L’atrice è anche nel cast di Captain
Marvel e ha ricevuto una nomination come miglior
attrice non protagonista in una serie drammatica per il ruolo di
Esther Keyes in The Handmaid’s Tale.
Finn Wolfhard
Il fratello di
Phoebe,Trevor, è interpretato da Finn
Wolfhard. Il diciannovenne è un musicista e un attore già
affermato. Wolfhard è un volto noto per gli amanti del paranormale:
nella serie NetflixStranger Things è Mike Wheeler,
mentre in It
e It –
Capitolo 2 è Richie Tozier.
Paul Rudd
Paul
Rudd in
Ghostbusters: Legacy è il professor
Grooberson, insegnante di Phoebe e Podcast.
Definito da People come l’uomo
più sexy del 2021, Rudd è
un attore, sceneggiatore e produttore. È conosciuto per i suoi
ruoli in Clueless (1995),
Romeo + Juliet (1996),
L’oggetto del mio desiderio,
40 anni vergine, Una notte al
museo.
Carrie
Coon è Callie, la madre single di Phoebe
e Trevor. È lei che decide di trasferirsi nella casa
ereditata da un padre mai conosciuto, per poi scoprire di essere
figlia del Dottor Egon Spengler.
Carrie Coon viene
dal mondo del teatro: nel 2012 stata candidata al Tony
Award per la sua prestazione nella rappresentazione
teatrale di Chi ha paura di Virginia
Woolf?. Ha raggiunto il successo cinematografico con
il film
L’amore bugiardo – Gone Girl (2014). La troviamo nei
film MarvelAvengers:
Infinite War e
Avengers: Endgame e nelle serie televisive
The Leftovers,Fargo,The
Sinner.
Bill Murray
Ritornano anche i volti
dei primi due Ghostbusters. Bill
Murray è nuovamente il
bizzarro Dottor Peter Venkman. Conoscendo Jason
Reitman fin da quando era un bambino, l’attore ha
accettato di buon grado di prendere parte a
Ghostbusters: Legacy.
Bill Murray è noto per i suoi ruoli comici ed
è attore feticcio dei registi Wes Anderson e
Jim Jarmusch. Nel 2004 è candidato agli
Oscar per il suo ruolo in Lost in
Transition di Sofia Coppola. Lo vediamo anche in film come
Tootsie,Ed Wood, Space Jam,
Rushmore, Coffee and Cigarettes,
Grand Budapest Hotel, e nel recentissimo
The French Dispatch.
Dan Aykroyd
In Ghostbusters:
Legacytorna anche
Dan Aykroyd, di nuovo nei panni del
Dottor Raymond Stanz. Creatore e autore insieme a
Harold Ramis del film orignile, l’attore si è
mostrato entusiasta di riprendere in mano il suo personaggio nel
nuovo Ghostbusters. Ha dichiarato: “Jason
Reitman ha scritto un copione ben fatto e sincero, che prende il
vero DNA dai primi due film e lo trasferisce direttamente al terzo.
Consegna l’eredità a una nuova generazione di stelle, giocatori,
attori e personaggi.”
Aykroyd ha una
carriera vastissima, che spazia dal cinema alla musica. Oltre a
Ghostbusters, è noto al pubblico per i suoi ruoli nei film
The Blues Brothers,
Una poltrona per due, A spasso con Daisy, Pearl
Harbor.
Ernie Hudson
Torna in Ghostbusters: Legacy anche il Dottor
Winston Zeddemore, interpretato sempre da Ernie
Hudson. Il quarto membro del team di
Acchiappafanstami è il più spirituale ed è esperto di
storia egizia. Oltre al mondo Ghostbusters,
Hudson è conosciuto per aver interpretato
Darryl Albrecht ne Il Corvo e Leo Glynn
nella serie Oz.
Sigourney Weaver
Sigourney Weaver
alias Dana Barrett ci sarà anche in Ghostbusters: Legacy. Ancora non si sa molto
sull’inserimento del personaggio nella storia, ma
Reitman ha voluto con sè l’attrice dei primi due
film per conservare ancora meglio il DNA dei
vecchi Ghostbusters.
La carriera di
Weaver è densa di titoli importanti: l’attrice è
Ripley in Alien, Gwen
DeMarco in Galaxy Quest e la Dottoressa
Grace Augustine in Avatar. È stata premiata
nel 1989 ai Golden Globe per i suoi ruoli in
Gorilla nella nebbia e Una donna in carriera,
prima attrice in assoluto ad aggiudicarsi due globi d’oro nello
stesso anno.
Annie Potts
È Annie
Potts la famosa segretaria dei Ghostbusters,
Janine Melnitz. Immancabile membro del team degli
Acchiappafantasmi, apparirà nuovamente in
Ghostbusters: Legacy. L’attrice oggi è parte del
cast della serie Young Sheldon. Attiva in ambito
cinematografico e televisivo, è stata doppiatrice di Bo
Peep nei film di Toy Story.
Il nuovo trailer di
Spider-Man: No Way Home ha confermato che tantissimi
personaggi apparsi nei precedenti franchise dedicati all’Uomo
Ragno, torneranno nel film con protagonista Tom Holland, tra cui Doctor Octopus ed
Electro. Naturalmente, il trailer non ha rivelato davvero tutti i
personaggi che rivedremo nell’atteso cinecomic. Tuttavia, ci sono
alcuni volti noti che, quasi sicuramente, non torneranno sul grande
schermo. Scopriamo insieme chi potrebbero essere…
Venom (Topher Grace)
Venom potrebbe benissimo apparire nel film,
almeno nella versione di Tom Hardy. Tuttavia, un cattivo dei film
di Sam Raimi che è improbabile che ritorni è la versione di Venom
interpretata da Topher Grace. Anche se alcuni fan ritengono
cheSpider-Man 3sia sottovalutato, una cosa che
non ha funzionato nel film è stata proprio l’interpretazione
dell’iconico supercriminale.
Tutti i cattivi visti nel trailer
sono quelli che non hanno ancora analoghi nel MCU. A questo punto, sembra
improbabile che il MCU perda l’opportunità di
introdurre il Venom di Tom Hardy per fare spazio a quello di Topher
Grace.
Gwen Stacy (Bryce Dallas
Howard)
Anche Gwen Stacy non ha
un suo corrispettivo nel MCU… almeno, non ancora. Tuttavia,
sembra improbabile che la versione interpretata da Bryce Dallas
Howard in Spider-Man 3 possa tornare. In realtà, questa
versione di uno dei più grandi interessi amorosi di Spider-Man nei
fumetti non è stata sviluppata a dovere nel film. È anche difficile
immaginare quale ruolo potrebbe avere in No Way Home.
Potenzialmente, Bryce Dallas Howard
potrebbe essere coinvolta nel MCU in un altro ruolo, magari anche
in qualità di regista. Lasciare aperta una porta in tal senso,
potrebbe significare molto per il franchise in questo momento.
Dr. Curtis Connors (Dylan
Baker)
Una versione di Lizard
appare già in No Way Home, ma è improbabile che ne compaia
anche un’altra. A meno che il film non presenti varianti
illimitate, i fan non dovrebbero aspettarsi di vedere il Dr. Curtis
Connors, interpretato da Dylan Baker nei film di Spider-Man diretti
da Sam Raimi.
È un peccato, perché Baker non è mai
riuscito a interpretare Lizard, la cui trasformazione era
inizialmente prevista. Il personaggio, infatti, è apparso nel
secondo e nel terzo film di Raimi, con l’idea che sarebbe diventato
il celebre cattivo in Spider-Man 4, purtroppo mai
realizzato.
Betty Brant (Elizabeth Banks)
Per quanto divertente sarebbe vedere Elizabeth Banks
tornare in uno dei suoi primi ruoli, è improbabile che la Betty
Brant dell’era Sam Raimi ritorni in No Way Home. Brant non
avrebbe un vero ruolo da interpretare nel film, tranne forse per
qualche collegamento con J. Jonah Jameson, dal momento che ha
lavorato con lui al The Daily Bugle.
È
difficile immaginare quale ruolo potrebbe avere nella storia al di
là di un semplice cameo, ed è probabile, data la struttura
narrativa, che tutti i personaggi dei film di Raimi che torneranno,
al di là dei cattivi, saranno personaggi principali.
Felicia Hardy (Felicity Jones)
Ci sono molte versioni
di Black Cat nei fumetti Marvel, ma finora nessuna è apparsa
nelle varie iterazioni cinematografiche di Spider-Man. È
improbabile, dunque, che compaia in No Way Home, anche se
il suo alter ego, Felicia Hardy, è apparso nei film con Andrew
Garfield. Felicity Jones ha interpretato il personaggio in
The Amazing Spider-Man 2: era
l’assistente di Harry Osborn.
Black Cat sarà sicuramente un
cattivo che apparirà nel MCU ad un certo punto, e
teoricamente No Way Home potrebbe anche introdurla.
Tuttavia, è improbabile che lo farà davvero, poiché il suo debutto
sarebbe oscurato dall’apparizione e dal ritorno di tanti altri
grandi cattivi.
Mr. Ditkovich
È improbabile che Mr. Ditkovich, uno specie di cattivo
nei film di Sam Raimi, appaia in No Way Home. Il padrone
di casa dello Spider-Man di Tobey Maguire reclamava sempre
l’affitto, dando vita a grandi momenti comici. Tuttavia, non c’è
spazio per lui in questo film.
I due
personaggi hanno avuto un rapporto migliore nel terzo film di
Raimi, dove Ditkovich sembrava più comprensivo nei confronti dei
problemi di Peter Parker. Se No Way Home riuscisse a
mostrarci anche l’appartamento del Maguire di Spider-Man, allora
forse Ditkovich potrebbe davvero apparire. È comunque assai
improbabile.
Kraven il Cacciatore
I fan dei fumetti sanno che Kraven il Cacciatore è un
membro fondatore dei Sinistri Sei, quindi la sua assenza in quella
che si preannuncia essere la loro prima apparizione in live action
non può passare inosservata. I fan sanno anche che presto arriverà
uno standalone dedicato al personaggio, ma come con Black Cat, è
improbabile che il personaggio debutti prima in No Way
Home.
Presentarlo insieme a così tanti cattivi, potrebbe sminuire il
personaggio. Un cameo è certamente possibile, magari per
introdurlo, ed è anche possibile che la storia dei Sinistri Sei
vada oltre questo film. Tuttavia, le probabilità sono contro di
lui, dato che il film dovrebbe concentrarsi – almeno all’apparenza
– su altri grandi cattivi.
Scorpion (Michael Mando)
Scorpion è stato un
membro dei Sinistri Sei nei fumetti Marvel e ha fatto un cameo in
Spider-Man: Homecoming. Tuttavia,
a meno che il film non gli scagli contro tutti i cattivi
esistenti di Spider-Man, è improbabile che appaia nel nuovo
film.
Un ritorno di Scorpion è sicuramente
possibili in eventuali progetti futuri, magari anche al fianco di
altri villain, ma l’attenzione in No Way Home sembra
essere sui cattivi di altri universi. Sembra quindi che, almeno per
ora, Scorpion non tornerà.
Gwen Stacy (Emma Stone)
Gwen Stacy è morta in The Amazing Spider-Man 2,
ma questo da solo non è abbastanza per precludere un’apparizione
del personaggio, dato che i cattivi del nuovo film sono per lo più
già morti in passato. Come con la versione di Bryce Dallas Howard,
è difficile immaginare quale ruolo potrebbe avere la Gwen di Emma
Stone nella storia, al di là dello spettro della sua morte che
perseguita il ritorno di Andrew Garfield.
È
quasi certo che Spider-Gwen apparirà in versione live-action ad un
certo punto, e anche se sarebbe bello vedere Emma Stone tornare per
il ruolo, probabilmente non sarà in questo film.
Harry Osborn (James Franco)
Harry Osborn è
diventato un cattivo alla fine della trilogia di Sam Raimi,
seguendo le orme di suo padre come Green Goblin. Norman Osborn
tornerà in No Way Home, ma è improbabile che lo farà anche
suo figlio.
Il Peter Parker del MCU non ha alcuna relazione con
Harry Osborn e probabilmente non ci sarà tempo nel film per
introdurre o raccontare questo legame. Inoltre, data l’attuale
controversia che circonda James Franco, non sembra che ci siano
molte possibilità che il personaggio faccia un’apparizione.
Spider-Man: No Way Home è uno dei film più
ambiziosi della Marvel, dal momento che coinvolgerà
anche personaggi provenienti da altri franchise dedicati all’Uomo
Ragno. Ora, in una recente intervista con GQ,
Tom Holland ha rivelato di aver convinto il
regista Jon Watts a cambiare il finale del film durante le
riprese.
“Quando è arrivato il giorno di
girare il gran finale, continuavo a pensare: ‘È un crescendo.
Succederà davvero questo? È pazzesco’. Poi, quando ci siamo
ritrovati sul set, le cose non funzionavano”, ha spiegato
l’attore. “Continuavo a fermarmi e a dire: ‘Mi dispiace davvero
tanto, ma non credo a una singola parola di quello che sto
dicendo.'”
“A quel punto Jon mi prese da
parte e io gli dissi: ‘Non sono io. La scena è sbagliata’. Così ci
siamo seduti, l’abbiamo esaminata e abbiamo avuto una nuova idea”,
ha aggiunto Holland. “Poi l’abbiamo proposta agli sceneggiatori,
che l’hanno accettata e hanno quindi riscritto la sceneggiatura.
Alla fine, ha funzionato alla grande.”
Sempre nel corso della medesima
intervista, l’attore ha rivelato di aver avuto solo tre giorni di
pausa tra le riprese di Uncharted
e quelle di
Spider-Man: No Way Home. “Non ho mai realizzato
quanto sono fortunato che Spider-Man indossa una maschera, perché
quando rimbalza e vola da un edificio all’altro, è tutta CGI”,
ha spiegato. “In Uncharted, invece, c’ero soltanto io con una
maglietta henley e dei pantaloni cargo. Quel film è stato
devastante dal punto di vista fisico.”
Divenuta nota come cantante con i
suoi brani che uniscono il pop alle sonorità latine, Camila
Cabello ha guadagnato sempre più fan e ammiratori nel
corso degli anni. Oggi, dopo alcuni contatti con il mondo del
cinema, è finalmente divenuta protagonista di un’attesa fiaba, dove
oltre alle doti canore ha potuto sfoggiare anche quelle
recitative.
Ecco 10 cose che non sai di Camila Cabello.
Camila Cabello: Cenerentola e altri film
1. È la protagonista di un
film. Nel 2021 la Cabello compie il suo debutto come
attrice di un film di fiction con Cenerentola, diretto da
Kay Cannon e interpretato tra gli altri da
Billy Porter nei panni della Favolosa Madrina,
Idina Menzel in
quelli di Vivian, Nicholas Galitzine nel ruolo del
principe Robert e gli attori Pierce Brosnan
e Minnie Driver in quelli di re Rowan e la regina
Beatrice. Il film è un nuovo adattamento della celebre favola,
slegato dalla Disney e con le musiche curate tra gli altri dalla
stella Cabello.
2. Ha doppiato sé stessa per
la versione spagnola del film. Di origini cubane, la
Cabello parla naturalmente un ottimo spagnolo e proprio per questo
è stato chiesto a lei di doppiare sé stessa per la versione in
lingua spagnola del film. Se Cenerentola è stato il suo
primo film, questa è stata anche la sua prima prova come
doppiatrice, per la quale ha poi ottenuto ampi consensi. Come noto,
non è facile doppiare sé stessi, ma la Cabello è riuscita
nell’impresa.
3. Ha curato la colonna
sonora di un noto film. Oltre ovviamente ad aver eseguito
diverse canzoni all’interno di Cenerentola, tra cui il
brano inedito Million to One, la Cabello aveva già fornito
una propria canzone per la colonna sonora di un film. Nel 2017,
infatti, il suo brano Hey Ma è apparso nel film Fast & Furious 8. Si è
trattata della prima volta che la Cabello ha avuto a che fare con
il mondo del cinema e da quel momento la sua popolarità è cresciuta
notevolmente.
Camila Cabello canta Havana
4. È uno dei brani che l’ha
resa celebre. Facente parte del primo album in studio
della cantante, intitolato Camila, il brano
Havana è stato inizialmente rilasciato come singolo nel
settembre del 2018. Questo, di genere pop con influenze da musica
latina, si presenta come un atto d’amore dedicato alla capitale
cubana, luogo di nascita della Cabello. Questo ha da subito
ottenuto ampi consensi, affermandosi come uno dei brani che hanno
contribuito al successo della cantante.
5. Ha potuto contare su
celebri collaboratori. Pur essendo poco più che
un’esordiente, la Cabello ha potuto contare per il brano
Havana sulla collaborazione di alcuni celebri cantanti, i
quali hanno partecipato all’incisione della canzone. In
particolare, si annovera la presenza del rapper Young
Thug come voce aggiuntiva, mentre Pharrell
Williams esegue i cori. Williams, inoltre, ha collaborato
anche alla scrittura stessa del pezzo, insieme anche a Ali
Tamposi, Andrew Watt e Luis
Bell.
Camila Cabello e il singolo Don’t Go Yet
6. È il suo nuovo
singolo. Il 23 luglio del 2021 la cantante ha rilasciato
il primo estratto dal suo terzo album in studio, Familia.
Il brano si intitola Dont’ Go Yet e in questo si comina il
pop latino con la musica tropicale. Ad oggi questo ha venduto in
Italia più di 35 mila copie, vincendo il disco d’oro.
Parallelamente, è stato rilasciato un videoclip sul canale YouTube
della cantante, con lei anche protagonista di questo. Il testo del
brano è una struggente richiesta nei confronti dell’amato, al quale
si chiede di non andarsene così presto.
Camila Cabello e Shawn Mendes
7. Ha avuto una relazione
con il noto cantante. Dopo essere stati solo amici per
anni, nel 2019 l’attrice ha confermato di essere impegnata in una
relazione con il cantante canadese ShawnMendes, noto per album come Handwritten e
Illuminate. Insieme, i due, hanno anche inciso nel 2019 il
singolo di grandissimo successo intitolato Señorita, il
quale ha in breve tempo raggiunto la vetta della prestigiosa
Billboard Hot 100 ed è ancora oggi, a distanza di due anni, un
brano particolarmente ascoltato in più contesti.
8. Hanno annunciato la loro
separazione tramite i social. I fan della coppia hanno
recentemente avuto un brutta sorpresa nel leggere le dichiarazioni
che i due hanno rilasciato tramite i rispettivi profili Instagram.
La Cabello e Mendes hanno infatti dichiarato di aver interrotto la
loro relazione, rimanendo però in buoni rapporti e continuando a
provare grande affetto l’uno per l’altro. I due, infatti, hanno
garantito che continueranno ad essere amici proprio come lo erano
prima di fidanzarsi.
Camila Cabello è su Instagram
9. Ha un profilo sul social
network. La cantante e attrice è presente su Instagram con
un proprio account verificato il cui nome è @camila_cabello.
All’interno di questo Jackson vanta oltre 58,7 milioni di follower,
ed è solita pubblicare post di vario genere. Questi ad oggi sono
più di 2 mila e spaziano da momenti di svago in compagna di amici o
della sua famiglia sino alla promozione dei suoi progetti
discografici e cinematografici. Seguendo il suo profilo, dunque, si
potrà essere sempre aggiornati sulle sue attività.
Camila Cabello: età e altezza dell’attrice e cantante
10. Camila Cabello è nata il
3 marzo del 1997 a L’Avana, Cuba. L’attrice e cantante è
alta complessivamente 1.57 metri.
Jamie Dornan è noto principalmente per aver
interpretato Christian Grey nella saga di
Cinquanta Sfumature. Tuttavia, dopo la conclusione della
trilogia cinematografica basata sui romanzi di E.L. James, l’attore
è riuscito in qualche modo a riscattare il suo nome e a prendere
parte a progetti decisamente più impegnati.
Tra questi figura anche Belfast, il nuovo bellissimo film di Kenneth Branagh, che molto probabilmente sarà
uno dei grandi protagonisti della prossima stagione dei premi.
Durante una recente intervista con il
New York Times proprio in occasione della promozione del film,
Dornan ha espresso il suo interesse nei confronti dei film di
supereroi, condividendo la sua ammirazione per Robert Pattinson.
I due attori hanno condiviso un
percorso apparentemente molto simile, dal momento che anche
Pattinson è esploso grazie ad un popolarissimo franchise
cinematografico (Twilight),
per recitare poi in film a basso budget particolarmente acclamati
dalla critica. Inoltre, a proposito di cinecomics, il prossimo anno Pattinson sarà il
nuovo volto del Cavaliere Oscuro nell’attesissimo The Batman di Matt Reeves.
“Mentirei se non ammettessi che
Robert e chi lavora con lui hanno saputo costruire una carriera in
maniera assai intelligente”, ha detto Dornan su Pattinson, suo
amico nella vita reale. “Tutto ciò che ha fatto dopo Twilight è
stato incredibile. Probabilmente quei film non sarebbero mai stati
prodotti a suo nome se prima Robert non avesse recitato in quella
saga da miliardi di dollari.”
Il sito non riporta alcuna specifica
dichiarazione dell’attore, ma spiega che “Dornan è aperto
riguardo ai film che desidera interpretare e ha incontrato il capo
dei Marvel Studios Kevin Feige per indossare un
mantello e una calzamaglia”.
I Marvel Studios incontrano
frequentemente attori e registi per valutare il loro interesse nei
confronti di eventuali progetti. Per questo, non vuol dire che
l’incontro tra Dornan e Feige abbia ufficialmente sancito
l’ingresso dell’attore nel MCU. Tuttavia, sembra che prendere
parte ad un film di supereroi è qualcosa che l’attore irlandese
desidera fortemente.
Il Marvel Cinematic Universe
ha offerto più volte al pubblico innumerevoli eventi al limite
dell’incredibile. Tuttavia, un gruppo di ricercatori del Georgia
Institute of Technology, ispirato dagli eventi di Avengers:
Infinity War, ha recentemente scoperto che lo Snap di
Thanos mentre indossava il Guanto dell’Infinito era quasi
sicuramente un gesto impossibile da compiere per il
personaggio.
Nonostante nel longevo franchise di
successo alcune impossibilità fisiche siano comunque diventate una
realtà, lo studio condotto da uno dei più importanti centri di
ricerca tecnologica negli Stati Uniti ha rilevato che una
componente chiave della capacità di “schioccare” è una certa
quantità di attrito: di conseguenza, la mancanza di attrito sul
guanto di metallo impedisce quella forza necessaria tra superfici
che, di fatto, garantisce la possibilità di rendere lo “schiocco”
in maniera adeguata.
Come spiega il sito EurekaAlert!:
“Utilizzando immagini ad alta velocità, elaborazione automatica
delle immagini e sensori di forza dinamica, i ricercatori hanno
analizzato una varietà di schiocchi delle dita. Hanno esplorato il
ruolo dell’attrito coprendo le dita con materiali diversi, tra cui
ditali metallici, al fine di simulare gli effetti del tentativo di
schioccare mentre si indossa un guanto metallico, proprio come ha
fatto Thanos.”
Il team ha scoperto che “schioccare”
è “l’accelerazione angolare umana più veloce mai misurata,
quasi tre volte più veloce dell’accelerazione di rotazione del
braccio di un lanciatore di baseball professionista”.
“Quando ho visto i dati per la
prima volta, sono balzato dalla sedia”, ha spiegato
l’assistente professore Saad Bhamla della School of Chemical and
Biomolecular Engineering. “Lo schiocco delle dita avviene in
soli sette millisecondi, venti volte più veloce di un battito di
ciglia, che richiede più di 150 millisecondi”.
Raghav Acharya, studente
universitario della Georgia Tech, ha aggiunto: “I nostri
risultati suggeriscono che Thanos non avrebbe potuto ‘schioccare’ a
causa delle sue dita corazzate di metallo. Quindi, probabilmente,
sono entrati in gioco gli effetti speciali di Hollywood, piuttosto
che la fisica reale! Ci scusiamo per l’eventuale spoiler.”
Martin Scorsese è al lavoro su un film
biografico musicale sui Grateful Dead, con
Jonah Hill che reciterà nei panni dell’iconico
frontman della rock band Jerry Garcia. Il progetto
riunisce Scorsese e Hill per la prima volta da The Wolf of Wall Street del 2013. Oltre alla
regia, Scorsese sarà produttore insieme all’attore.
Non è chiaro quale periodo della
storia della band sarà raccontato dal film ancora senza titolo. I
Grateful Dead si sono formati nella Bay Area nel
1965 e sono diventati uno dei simboli chiave della controcultura
dopo aver pubblicato l’album di debutto nel 1967. Insieme a Garcia,
i membri fondatori includono Bob Weir, Ron McKernan, Phil
Lesh e Bill Kreutzmann.
Scott Alexander e Larry
Karaszewski, che hanno lavorato a The People v. O.J. Simpson e Ed
Wood, sono stati scelti per scrivere la sceneggiatura.
Martin Scorsese è stato coinvolto in diversi documentari musicali
di alto profilo, dal lavoro al documentario di Michael
Wadleigh del 1970 Woodstock alla regia
The Last Waltz del 1978, George Harrison:
Living in the Material World del 2011 e Rolling
Thunder Revue: A Bob Dylan Story.
Al momento non è noto quando il
film entrerà in produzione, ma Scorsese è già esperto nella storia
della band. Nel 2017, è stato produttore esecutivo di una serie di
documentari in sei parti sui Grateful Dead intitolata Long
Strange Trip. Nell’annuncio di quel progetto, Scorsese ha
definito i Grateful Dead “più di una semplice band“. Ha
affermato: “Erano il loro pianeta, popolato da milioni di fan
devoti“.
Quando Justice
League è stato distribuito nelle sale nel 2017,
molti fan lamentarono il fatto che il progetto non era in realtà
come Zack Snyder l’aveva concepito in base alla sua
visione. In effetti, ciò che il regista aveva originariamente
pianificato – come ben sappiamo – venne drasticamente alterato dopo
il suo allontanamento da Joss Whedon e dalla Warner Bros. durante
la post-produzione del film.
Finalmente, però, grazie alla
campagna #ReleaseTheSnyderCut, i sostenitori di
Snyder hanno ottenuto ciò che richiedevano a gran voce ormai da
tempo, Zack
Snyder’s Justice League, ossia la versione originale
del film che tiene conto unicamente dell’idea e della visione del
regista statunitense. Chiaramente, sono molte le differenze tra il
film distribuito in esclusiva streaming su HBO MAX e la versione
cinematografica, tra cui una completa riprogettazione del cattivo
Steppenwolf.
Durante una recente intervista con
ComicBook, Ciarán Hinds (che vedremo
prossimamente nel bellissimo Belfast di Kenneth Branagh), che ha interpretato il
personaggio in entrambe le versione del cinecomic, ha rivelato di
non aver ancora vista la
Snyder Cut. Tuttavia, ciò non significa che non sia la sua
versione preferita del film. Ecco cosa ha rivelato l’attore
irlandese in merito.
“Non posso essere del tutto
sincero perché non ho ancora vista la versione di Zack”, ha
spiegato Hinds. “Tuttavia, immagino che il suo film sia
migliore, perché è la storia che voleva raccontare, che quella che
aveva pianificato da sempre. Voleva avere tutti questi movimenti
‘tangenziali’ in modo da far capire bene al pubblico il movimento
del tutto. Per questo motivo, quando il film è stato ridimensionato
ed è diventato più corto, buona parte della storia non aveva senso.
Da quello che ho sentito, chi ha visto la Snyder Cut l’ha
apprezzata davvero tanto.”
Zack
Snyder’s Justice Leagueè uscito in streaming il
18 marzo 2021 su HBO Max in America e, in contemporanea, su Sky
e TV in Italia. Il film ha una durata 242 minuti (quattro ore
circa) ed è diviso in sei capitoli e un epilogo.
A più di 20 anni di distanza da
quando Wesley
Snipes ha interpretato l’iconico cacciatore di
vampiri, i Marvel
Studios si preparano a riavviare il franchise
di Blade con
l’annunciato film ambientato nel MCU che avrà
come protagonista il due volte premio Oscar Mahershala
Ali.
In passato, Snipes aveva già
espresso il suo sostegno nei confronti della scelta del collega, ma
ora ha deciso di dargli anche un consiglio assai prezioso. In una
recente intervista con Kevin
Polowy di Yahoo! Movies, Snipes ha dichiarato di aver parlato
con Ali in merito alla parte, spiegando di avergli consigliato di
godersi il viaggio ma anche di… tenersi in forma.
“Gli ho detto: ‘Assicurati di
essere in forma, amico. Assicurati di essere in forma’”, ha
raccontato Wesley Snipes. “‘Cerca di non farti male, perché il
rischio è altissimo. Quando si tratta di un film d’azione, ti viene
richiesto di essere una sorta di atleta d’élite. Allenati per
sopravvivere e per evitare qualsiasi tipo di danno. E, ovviamente,
goditi il viaggio finché dura.'”
Blade è
uno dei progetti più misteriosi della Fase 5 del MCU: ad oggi,
infatti, sono molte poche le informazioni a proposito del
cinecomic Marvel che riavvierà
le avventure di Eric Brooks sul grande schermo. Tuttavia, proprio
di recente abbiamo avuto una piccola anticipazione a proposito
della versione del Diurno interpretata da Mahershala Ali.
Nella scena post-credit
di Eternals,
infatti, il personaggio di Dane Whitman (Kit
Harington) sta per impugnare la Spada d’Ebano quando
una voce fuori campo lo ferma. Il personaggio in questione non
viene mostrato, ma in seguito all’uscita del film la
regista Chloé
Zhao ha confermato che la voce appartiene proprio
al Blade di Ali.
Cosa sappiamo sul reboot di
Blade?
Bassam
Tariq (Mogul Mowgli) si occuperà della regia
di Blade.
Sarà il quarto regista di colore a dirigere un film per
i Marvel Studios,
dopo Ryan Googler (Black
Panther, Black Panther:
Wakanda Forever), Nia
DaCosta (The
Marvels) e Chloé Zhao (Eternals).
Negli ultimi anni, Feige sta puntando a un Universo
Cinematografico Marvel sempre
più inclusivo, aumentando la diversità non solo davanti, ma anche
dietro la macchina da presa.
Le riprese del reboot
di Blade dovrebbero
partire il prossimo anno. Al momento non è ancora stata fissata una
data di uscita ufficiale. I Marvel
Studios hanno affidato a Stacy
Osei-Kuffour la sceneggiatura del film. Osei-Kuffour
ha lavorato come story editor e sceneggiatrice per l’acclamata
serie Watchmendi
HBO. Lo studio ha preso in considerazione soltanto sceneggiatori di
colore; secondo quanto riferito, Mahershala
Ali è stato direttamente coinvolto nel
processo.
Nonostante il futuro di Tom Holland nei panni di Spider-Man oltre No
Way Home non sia ancora stato chiarito da Sony e Marvel, l’interprete di Peter
Parker ha già chiarito, durante una recente intervista con GQ,
che non intende interpretare il personaggio ancora a lungo (si
augura di superare i 30 anni e di essere impegnato in altri
progetti).
Tuttavia, per Joe Russo, co-regista di Avengers:
Endgame, Holland è ormai diventato insostituibile.
“Tom sta prendendo il posto che una volta occupava Robert
Downey Jr. alla Marvel”, ha spiegato nella
stessa intervista. “È il nuovo personaggio preferito dai fan e,
sotto molti aspetti, l’anima dell’Universo Marvel.”
Non si può negare che Spider-Man sia
uno dei supereroi più popolari al mondo, e non c’è da meravigliarsi
se Disney e Marvel abbiano combattuto per non
far saltare l’accordo con Sony dopo l’uscita di Spider-Man:
Far From Home. È un peccato che Holland non sia
interessato ad interpretare il personaggio così a lungo, anche se
nulla esclude che le cosa possano cambiare.
Per quanto riguarda ciò che lo rende
perfetto per il ruolo di Spider-Man, Russo ha aggiunto: “Tom ha
una vulnerabilità, uno spirito e un’immensa simpatia che mi sono
sembrate le stesse caratteristiche del Peter Parker dei
fumetti”.
I Fratelli Russo hanno scelto
Tom Holland per il ruolo di Spidey in Captain America: Civil War del 2016. In seguito hanno
lavorato con l’attore in
Avengers: Infinity War,
Avengers: Endgame e anche in un altro progetto al di fuori
del MCU,
Cherry. Dal momento che circolano diverse voci secondo cui
i Russo torneranno alla Marvel per occuparsi della regia di
Secret Wars, se c’è qualcuno che può convincere Holland a
tornare nei panni di Peter Parker, sono proprio Anthony e Joe.
A 15 giorni dall’uscita italiana di
Eternals,
Marvel Studios ufficializza la presenza nel
film di Eros/Starfox. “Incontrate il reale principe di Titano,
fratello di Thanos, Fante di Cuori, abbattitore di Black Roger, il
grande avventuriero, Starfox”. Così l’account ufficiale Instagram
della casa di produzione annuncia il character poster di Eros, che
raffigura il volto di Harry Styles.
Il personaggio era stato al centro
di un leak alla vigilia dell’uscita in sala del film, cosa che ha
rovinato la sorpresa a molti di ritrovarselo alla fine del film
nella prima scena post credits di Eternals.
Chissà quali novità ha in serbo per lui Kevin
Feige!
Eternals,
il terzo film della Fase Quattro dell’Universo Cinematografico
Marvel diretto dalla regista vincitrice dell’Academy
Award Chloé Zhao, arriverà il 3 novembre
nelle sale italiane. Il film targato Marvel
StudiosEternals presenta
un nuovo team di supereroi dell’Universo Cinematografico
Marvel: l’epica storia, che abbraccia migliaia di anni, mostra
un gruppo di eroi immortali costretti a uscire dall’ombra per
unirsi contro il più antico nemico dell’umanità, The Deviants.
Il cast del film
comprende Richard
Madden, che interpreta l’onnipotente
Ikaris; Gemma
Chan, che interpreta Sersi, amante
dell’umanità; Kumail
Nanjiani, che interpreta Kingo, dotato dei poteri del
cosmo; Lauren Ridloff, che interpreta la
velocissima Makkari; Brian Tyree Henry, che
interpreta l’intelligente inventore Phastos;Salma
Hayek, che interpreta la leader saggia e spirituale
Ajak; Lia McHugh, che interpreta Sprite,
eternamente giovane e al tempo stesso piena di
saggezza; Don Lee, che interpreta il
potente Gilgamesh; Barry Keoghan, che interpreta il solitario
Druig; e Angelina
Jolie, che veste i panni dell’impetuosa guerriera
Thena.Kit
Harington interpreta Dane Whitman.
Diretto dal premio Oscar
Guillermo del Toro, il film targato Searchlight
Pictures La
Fiera delle Illusioni – Nightmare Alley arriverà
il 27 gennaio nelle sale italiane, distribuito da The Walt Disney
Company Italia. La Fiera delle Illusioni – Nightmare
Alley è interpretato dal candidato all’Academy Award
Bradley Cooper, dall’attrice premio Oscar
Cate Blanchett, dalla candidata all’Oscar
Toni Collette, dal candidato all’Oscar
Willem Dafoe, dal candidato all’Oscar Richard
Jenkins, dalla candidata all’Oscar
Rooney Mara, Ron Perlman e dal
candidato all’Academy Award David Strathairn.
La Fiera delle Illusioni – Nightmare Alley, trailer finale
Nel film La
Fiera delle Illusioni – Nightmare Alley, un
giovane e ambizioso giostraio (Bradley Cooper) con
un talento nel manipolare le persone con poche parole ben scelte
frequenta una psichiatra (Cate Blanchett) che è
ancora più pericolosa di lui. Al luna park lavorano anche Molly
(Rooney Mara), il capo imbonitore Clem
(Willem Dafoe) e Ron Perlman nei
panni di Bruno the Strongman. Richard Jenkins fa
parte del pubblico dell’alta società nel ruolo del ricco
industriale Ezra Grindle.
Il film è diretto dal premio Oscar
Guillermo del Toro e scritto dallo stesso del Toro
insieme a Kim Morgan. Il film è prodotto da
Guillermo del Toro e dal vincitore dell’Academy
Award J. Miles Dale ed è basato sul romanzo di
William Lindsay Gresham. Il film sarà supervisionato dai Presidents
of Production for Film and Television di Searchlight Pictures
David Greenbaum e Matthew
Greenfield e dal Vicepresidente Senior DanTram
Nguyen.
Impreziosito da braniinediti di Jennifer Lopez eseguiti in coppia con
Maluma, star dellamusica latina conosciuta a
livello mondiale,Marry
Me–Sposami
annovera nel cast proprioJennifer
Lopez, che interpreta la parte della superstar Kat Valdez,
e Owen Wilson nel ruolodi Charlie Gilbert, un
insegnante di matematica–due estranei che decidono
di sposarsiprima e di conoscersi
meglio poi.
Un’ improbabile storia
d’amore che parla di due persone diverse alla ricerca di qualcosa
di vero inun mondo dove il valore
diciascunoè dettato
dalla quantità di “mi piace” e numero di follower,Marry
Me–Sposami è
una commedia romantica moderna su celebrità, matrimonio e
socialmedia.
Kat Valdez (Lopez) fa
parte della power couple più sexy al mondo assieme alla nuova
stella dellamusica Bastian
(interpretato da Maluma, al suodebutto cinematografico).
Mentre la hit eseguitada Kat e Bastian,
intitolata “Marry Me”, sale inesorabile in vetta alle classifiche,
i due stanno perunirsi in
matrimoniodinnanzi ad una folla di
fan, in una cerimonia che verrà
trasmessacontemporaneamente su più
piattaforme.
Docente di matematica al
liceo, il divorziato Charlie Gilbert (Owen Wilson) viene trascinato
alconcerto dei due cantanti
da sua figlia Lou (Chloe Coleman, già nel cast della serieHBO
“BigLittle Lies–Piccole grandi
bugie”) e dalla sua migliore amica (Sarah Silverman). Quando Kat,
apochi
secondi dall’inizio della cerimonia, scopre che Bastian l’hatradita con la
sua assistente, lasua vita prende una piega
imprevista e, mentre ha un tracollo sul palco, comincia
a mettere indiscussione amore, verità
e fedeltà.Mentre il suo mondo
ovattato va lentamente in pezzi, dalpalco fissa lo sguardo su
uno sconosciuto–un viso tra la
folla.
Se quello che conosci ti
delude, magari la risposta è in ciò che non conosci, e
quindi, in unmomento di follia, Kat
decide di sposare Charlie. Ciò che inizia da unareazione
impulsiva sitrasforma in una storia
d’amore inaspettata. Ma mentre alcuni cospirano affinché i due
siseparino, la domanda di
tutti è:due personeprovenienti da
universi così diversi possonoappianare le differenze e
crearsi un posto unico nel mondo al quale appartenere?
Marry
Me–Sposami è
diretto da Kat Coiro (regista della serie “C’è
sempre il sole aPhiladelphia” trasmessa da
Foxe
della serie targata Netflix “Amiche per la morte–Dead to Me”),la
sceneggiaturaè di John Rogers (autore
di “The Librarians”, trasmessa da TNT) e TamiSagher (autrice di “30
Rock”, NBC) e Harper Dill (autrice della serie “The Mick”,Fox) ed è
basatasul romanzo di Bobby
Crosby. Il film è prodotto daElaine Goldsmith–Thomas (che ha
giàprodotto “Le ragazze di
Wall Street–Business Is Business” e
“Un amore a 5 stelle”),JenniferLopez, Benny
Medina (produttore di “Le ragazze di Wall Street–Business
IsBusiness”, e di“Willy, il
principe di Bel–Air”, NBC) e John
Rogers.I produttori esecutivi
della pellicola sonoAlexBrown, Willie Mercer,
Pamela Thur e J.B. Roberts.
Con i Marvel Studios che dominano il botteghino (e
ora lo streaming), vediamo costantemente che ai registi viene
chiesto se sarebbero disposti a immergersi nel mondo dei supereroi.
Alcuni dicono di sì. Altri, come Martin Scorsese,
chiaramente non hanno alcun interesse. Ma ora sappiamo che anche
Jane Campion non è certo una fan del genere.
Parlando con
Variety, a Jane Campion è stato chiesto se
fosse interessata a dirigere un film di supereroi. In un
mondo in cui Taika Waititi, Christopher Nolan, Ryan
Coogler e, più di recente, Chloe Zhao
hanno fatto grandi film di supereroi, non è una domanda
irragionevole. Invece per Jane Campion è
dannatamente irragionevole.
“Li odio”, ha detto Campion
riguardo al genere dei film di supereroi. “In realtà li
odio.” Ha poi aggiunto: “Penso che sia sicuro dire che non
lo farò mai. Sono così rumorosi e ridicoli. A volte ti fai una
risatina, ma non so quale sia il problema con i mantelli o un uomo
adulto in calzamaglia. Sento che deve venire dalla
pantomima”.
È interessante notare che l’ultimo
film di Campion, che sicuramente susciterà un bel po’ di
discussioni sugli Oscar, Il potere del cane, è interpretato da Benedict Cumberbatch, che reciterà anche in
Spider-Man:
No Way Home entro la fine dell’anno e ha una
importante carriera da supereroe in questo momento come Doctor Strange.
Anche se non potremmo mai avere
un’idea precisa di come potrebbe essere un film di supereroi
diretto da Jane Campion, dato il modo in cui la
gente ha reagito alla gestione contemplativa ed emozionale di
Eternals da parte di Zhao, forse il mondo
non è neanche pronto a vedere un altro film di supereroi che
rischia di avere dei toni diversi rispetto a quanto siamo abituati
a vedere.
I fan dei supereroi hanno
un’opportunità unica di esplorare il vorticoso MCU
con nuovi occhi, tutto dalla comodità delle loro case. Per la prima
volta in assoluto, Disney+
trasmetterà da questo venerdì in streaming 13 dei 26 film del
MCU
nel formato IMAX ENHANCED.
Questa mossa è senza precedenti e
senza dubbio molto eccitante per i fan del franchise, sicuramente
pronti ad un rewatch imminente: dunque, da quali film partire, per
esplorare nuovamente il MCU?
Iron Man
I fan più accaniti e i
nuovi fan del MCU
potrebbero preferire iniziare con il film che ha dato inizio a
tutto, Iron Man del 2008. Con Robert Downey Jr. nel suo primo ruolo di
Tony Stark, il personaggio che lo avrebbe poi
reso iconico, questo film ha effettivamente sancito l’origine del
MCU
.
Il film può sembrare pittoresco a
giudicare dagli standard dei film di supereroi di oggi, ma senza
dubbio continua a reggere nella sua trama guidata dal personaggio e
nelle solide sequenze d’azione. Questa è un’occasione unica per
rivisitare il film che ha fatto innamorare i fan del
MCU – e
sperimentarlo in una dimensione innovativa.
Captain America: Civil War
A dare il via alla
Fase 3 del MCU
è stato Captain America: Civil War, che ha debuttato
nel maggio del 2016. Il film è stato un grande evento nel
franchise, introducendo personaggi preferiti dai fan come
Spider-Man e Black Panther, oltre
a mostrare la caduta della squadra dei Vendicatori mentre si
sgretolava dall’interno.
Anche se manca la stessa
spettacolarità di alcuni altri film con la squadra dei
Vendicatori, Civil War include scene di combattimento più
concrete e viscerali che tendono a rimanere impresse nello
spettatore, in particolare la battaglia finale tra Iron
Man e Captain America. Sarà un piacere
per i grandi fan del franchise rivisitare questi momenti con nuovi
occhi.
Guardiani della Galassia
Guardiani
della Galassia di James
Gunn è stato un successo a sorpresa nelle ultime fasi
della Fase 2 della Marvel.
Con un cast di personaggi che la maggior parte degli spettatori non
aveva mai sentito prima, il film è stato lodato dalla critica e dai
fan per il suo umorismo anticonformista e i suoi personaggi
amabili, che ora sono considerati come una delle migliori squadre
del MCU.
Il film richiama epopee spaziali
tentacolari come Star Wars e Star Trek, rendendolo un grande film da
studiare in tutta la sua gloria espansa. Le scene ambientate in
luoghi come “Ovunque” del Collezionista saranno
senza dubbio molto più interessanti da analizzare grazie ai
dettagli aggiuntivi.
Black Panther
Debuttando
nel febbraio del 2018,Black
Panther
è diventato rapidamente uno dei filmMarvel
più popolari – e uno dei più acclamati. Il film è diventato il
primo delMCU
a vincere un
Oscar
(portando a casa tre
Academy Awards
in tutto) e da allora ha originato due serie spinoff in arrivo
suDisney+.
Il film è anche degno di nota per aver dato alMCU
uno dei suoi villain più simpatici.
Black Panther è
stato sicuramente concepito per essere visto nel formato più ad
alta definizione possibile. I fan del film possono cogliere questa
occasione speciale per rivisitare uno dei tanti ruoli iconici del
grande Chadwick Boseman, dando il giusto rispetto
all’attore e al personaggio, la cui mancanza è immensa.
Guardiani della Galassia Vol.2
Guardiani
della Galassia vol. 2 è il sequel di James
Gunn del successo del 2014, che ripresenta tutti i
personaggi preferiti dai fan e ne introduce diversi nuovi. Ricco di
sequenze d’azione e camei di celebrità, il film si dimostra un
divertente e degno successore dell’amato primo volume.
Questo film prende gli spunti di
azione spaziale dell’originale e li eleva ulteriormente, con la
sequenza d’azione finale che coinvolge la squadra di eroi che
combatte letteralmente un intero pianeta. Gli effetti visivi e le
dimostrazioni di grande potenza saranno senza dubbio ancora più
divertenti in questa versione del film.
Doctor Strange
Con
l’incredibileBenedict Cumberbatch
nei panni dell’eroe titolare,Doctor Strange
è stata la prima introduzione nelMCU
di regni multipli e viaggi nel tempo, due elementi narrativi che da
allora sono diventati punti fermi del futuro del
franchise.
Doctor Strange ha alcune delle
immagini più sconvolgenti dell’intero universo cinematografico,
rendendolo una scelta fantastica da vedere nel nuovo formato IMAX.
È anche una scelta molto opportuna, dato che il personaggio farà la
sua prima apparizione nella Fase 4 della Marvel
questo dicembre, quando farà squadra con il collega Avenger
Spider-Man.
Thor: Ragnarok
Il terzo capitolo della
saga di Thor e degli dei di
Asgard presenta la sensibilità stravagante della
visione unica del regista Taika Waititi. Ragnarok
ha messo il dio del tuono in una luce molto diversa rispetto al
passato, rinvigorendo il franchise di Thor e
aprendo la strada a Thor: Love
and Thunder del prossimo anno.
Questo blockbuster guidato da
Chris Hemsworth sembra essere stato copiato
direttamente da una tavola illustrata dal leggendario Jack
Kirby, forse rendendo omaggio alle radici fumettistiche
del franchise meglio di tutti i film che lo hanno preceduto. Gli
spettatori a casa possono ora vedere quell’omaggio con dettagli
ancora più gloriosi che mai.
Avengers: Infinity War
Avengers:
Infinity War si è presentato come l’emozionante
conclusione di un decennio di narrazione, scioccando il pubblico
grazie al cliffhanger conclusivo, n cui metà dei loro personaggi
preferiti si sono dissolti in polvere davanti ai loro occhi a causa
di Thanos. Inutile dire che il film ha fatto la sua parte per
costruire l’hype per l’inevitabile quarto capitolo in arrivo un
anno dopo.
Al momento della sua uscita,
Infinity War è stato il più grande film Marvel
di tutti i tempi. E, anche se è stato rapidamente superato dal suo
sequel del 2019, presentava abbastanza accenni al futuro da
condurre i fan a specularvici sopra per l’intero anno successivo.
Gli spettatori di oggi possono guardare questo film come una
capsula del tempo, rivisitando le intense emozioni che hanno
provato in sala.
Shang-Chi e la leggenda dei dieci
anelli
Shang-Chi
è l’ultimo film del MCU a
debuttare su Disney+, dando ai fan la prima
possibilità di vederlo dopo l’uscita nelle sale all’inizio di
quest’anno. Il film ha un nuovo cast di personaggi a cui gli
spettatori potranno affezionarsi, così come un nuovo approccio alla
storia delle origini dei supereroi, compresi alcuni dei più
impressionanti combattimenti corpo a corpo del MCU.
I fan di lunga data del
MCU saranno
senza dubbio entusiasti all’idea di essere finalmente in grado di
abbattere completamente tutti gli easter eggs e le prese in giro
che Shang-Chi ha da offrire. In maniera piuttosto
fortunata, le capacità del formato IMAX espanso, permetterà loro di
non perdere nemmeno un dettaglio. I fan vorranno certamente tenere
gli occhi incollati allo schermo durante la climatica sequenza di
battaglia del terzo atto.
Avengers: Endgame
Avengers:
Endgame è stata l’attesissima e immensamente riuscita
conclusione della saga dell’Infinito durata 11 anni. Il film è
stato degno di nota per la presenza di tutti gli eroi del
MCU
introdotti lungo il percorso, così come per l’addio lacrimoso ad
alcuni dei membri originali dei Vendicatori.
L’IMAX è stato progettato per lo
spettacolo di uno schermo più grande, e non c’è film più grande o
più spettacolare di Endgame. L’uscita di questo
film nel formato IMAX esteso dà finalmente ai fan la possibilità di
sperimentare il film nel modo in cui avrebbero potuto farlo alla
sua uscita originale e fornisce un’opportunità unica per i
cacciatori di easter-eggs per approfondire il film ancora
una volta.
Ecco la nostra intervista a
Ivana Lotito e Salvatore
Esposito, in occasione della presentazione di
Gomorra – Stagione Finale, il quinto e ultimo
ciclo di puntate che racconta la storia della famiglia Savastano.
Le serie sarà disponibile con due episodi a settimana su Sky a
partire dal 19 novembre.
L’ atteso debutto di
GOMORRA 5 – STAGIONE FINALE di Gomorra,
che come annunciato dal trailer ufficiale appena rilasciato
arriverà su Sky e in streaming su NOW a partire dal 19
novembre.
I primi due episodi della stagione
finale verranno proiettati in anteprima, fuori concorso, il 13
ottobre, al CanneSeries, come evento di chiusura del festival delle
serie TV di Cannes.
Nata da un’idea di Roberto Saviano
e tratta dal suo omonimo romanzo, la più famosa e apprezzata tra le
serie italiane nel mondo – nella classifica del New York Times al
quinto posto fra le produzioni non americane più importanti del
decennio 2010/2020 – è stata venduta in più di 190 territori,
ricevendo ovunque un’accoglienza entusiastica da parte di pubblico
e critica, ottenendo numerosissimi premi e contribuendo in maniera
decisiva a ridefinire gli standard della serialità italiana.
Girati fra Napoli, Riga e Roma, i
dieci nuovi episodi di Gomorra 5 –
Stagione finale sono scritti dagli head writer
Leonardo Fasoli e
Maddalena Ravagli, che firmano anche il
soggetto di serie con Roberto Saviano. Completano il team di
scrittura Valerio Cilio e Gianluca Leoncini. I primi 5 episodi e il
nono sono diretti da Marco D’Amore, già regista di
due episodi di Gomorra 4 e del film L’Immortale,
grande successo targato Cattleya e Vision Distribution che fa da
ponte narrativo fra la quarta e la quinta stagione, mentre gli
episodi 6, 7, 8 e 10 sono diretti da Claudio
Cupellini, al timone fin dagli esordi della serie.
Entrambi sono anche supervisori artistici.
Le potenti immagini del trailer
mostrano di nuovo sul set Salvatore
Esposito nei panni di Genny Savastano, costretto
alla latitanza, in un bunker, alla fine della quarta
stagione, e il grande ritorno di Marco
D’Amore, nuovamente protagonista nel
ruolo di Ciro Di Marzio, creduto morto alla fine della terza
stagione e – come svelato dal
film L’’mmortale – clamorosamente tornato in
scena in Lettonia.
Con loro ritornano anche
Ivana Lotito nei panni di Azzurra, che abbandonata
da Genny farà di tutto per tenere il piccolo Pietro al sicuro,
lontano da suo padre e da tutto ciò che rappresenta, e
Arturo Muselli che torna a interpretare Enzo
Sangue Blu, l’ex re di Forcella divorato dai sensi di colpa per
aver visto troppi compagni morire per colpa sua.
Oltre agli
ormai storici protagonisti della serie Sky, prossimi
a uno showdown che appare sempre più inevitabile, le immagini del
trailer mostrano però per la primissima volta anche diversi nuovi
ingressi nel cast: Domenico “Mimmo” Borrelli
(5 è il numero perfetto, L’equilibrio) è Don
Angelo detto ‘O Maestrale, il feroce boss di Ponticelli che si
rivelerà fondamentale per la guerra di Genny contro i Levante e per
permettergli di riprendersi Secondigliano. Tania
Garribba (Il Primo Re, Tutto il mio folle
amore) interpreta invece Donna Luciana, la moglie di ‘O
Maestrale, donna dal carattere feroce al pari del marito e
un’intelligenza astuta e raffinata. Nei panni di ‘O Munaciello, uno
dei capipiazza di Secondigliano, entra nel cast anche
Carmine Paternoster (Gomorra,
L’intervallo). E ancora Antonio Ferrante
(Preferisco il rumore del mare, Tutti i soldi del
mondo) e Nunzia Schiano (Dogman,
Reality, Benvenuti al Sud), a interpretare
rispettivamente Vincenzo Garignano detto ‘O Galantommo, anziano
boss di un piccolo paese alle pendici del Vesuvio, e Nunzia, donna
fiera e infaticabile, da quasi cinquant’anni sua devota moglie.
Monica Vitti è une
delle attrici italiane che ha fatto innamorare tutti con la sua
comicità. Versatile e dal talento unico, ha dato vita alle tante
donne diverse dell’Italia. Fuori dai canoni dell’epoca, la Vitti si
è fatta valere per le sue doti recitative, sia drammatiche che
comiche, in un’epoca in cui le donne che affrontavano la comicità
erano davvero poche.
Ecco dieci cose che, forse non sapevate, su Monica
Vitti.
Monica Vitti: tra infanzia e
studi
1. Un’infanzia segnata dalla
guerra. Maria Luisa Ceciarelli, questo il vero nome della
Vitti, è nata il 3 novembre del 1931 a Roma da padre romano e madre
bolognese. La passione per l’arte teatrale le arriva da bambina,
mentre c’era in corso la seconda guerra mondiale. Per cercare di
distrarre i suoi fratelli più piccoli, si metteva a giocare con i
burattini e, così facendo, riusciva a fargli vivere il meno
possibile gli orrori di quel periodo.
2. Monica Vitti si è
diplomata all’Accademia di arte drammatica. La Vitti
ottiene il diploma all’Accademia Nazionale, che ai tempi era
diretta da Silvio D’Amico. Una volta imparate le
regole base, comincia a interpretare diversi personaggi,
dimostrando di essere molto capace, eclettica e di avere una certa
vena comica. Il suo maestro Sergio Tofano, con cui
allestisce commedia circa il personaggio di Bonaventura, le
consiglia di acquisire un nome d’arte. Se il nome è stata una
scelta casuale e data dall’assonanza, il cognome lo deve a quello
della madre. Infatti, Monica decise di abbreviare il cognome della
madre, che era morta quando lei era bambina, da Vittiglia a
Vitti.
Monica Vitti: i suoi film
3. Un’anima divisa tra
cinema e teatro. Se a teatro debutta nel 1956 con
l’Amleto, al cinema è un’altra storia. Dopo aver partecipato a
qualche pellicola comica di secondo piano, all’inizio degli anni
Sessanta la Vitti viene notata da Michelangelo
Antonioni. Il regista la rende protagonista in film come
L’avventura (1960), La notte (1961),
L’eclisse (1962) e Deserto Rosso (1964).
Il suo talento e la sua versatilità emergono anche in La
ragazza con la pistola (1968) e Dramma della gelosia –
Tutti i particolari in cronaca (1970). Ormai celebre recita
anche in Noi donne siamo fatte
così! (1971), Polvere di
stelle (1973), L’anatra all’arancia
(1975), L’altra metà del cielo (1977), Amori
miei (1978), Il mistero di Oberwald
(1980), Non ti conosco più amore (1980),
Camera d’albergo (1981), Il tango della gelosia
(1981), Io so che tu sai che io so (1982), Flirt
(1983) e Francesca è mia (1986).
4. È stata anche
doppiatrice. Oltre a prestare la sua bellezza, il suo
talento e il suo volto al cinema, Monica Vitti ha lavorato, anche
se saltuariamente, come doppiatrice. Infatti presta la sua voce al
personaggio Ascenza nel film Accattone di Pasolini. In
seguito è la voce di Rossana Rory ne I soliti ignoti di
Monicelli e di Dorian Gray nel film Il
grido di Antonioni. Durante la sua carriere inoltre presta
la voce alla cagnolina Dalila nel film Senti chi parla
adesso! del 1993 sostituendo la voce
di Diane Keaton
nella versione originale.
Monica Vitti: oggi
4. Il debutto alla regia e
il Leone d’oro. Nel 1990 la Vitti debutta alla regia con
Scandalo Segreto, lo scrive e lo interpreta. Inoltre, ha
scritto anche altri due film: Flirt e Francesca è
mia. Nel 1995 è stata insignita del Leone d’oro alla carriera
alla Mostra del cinema di Venezia. Negli stessi anni ha continuato
a lavorare per la tv con la miniserie Ma tu mi vuoi bene?,
recitando al fianco di Johnny Dorelli, fa parte
anche del cast di Domenica In tra il 1993 e il 1994 e
doppia Diane Keaton in Senti chi parla
adesso! (1993).
5. L’ultima apparizione nel
2002. Dalla fine degli anni ’90, Monica ha cominciato a
diradare sempre più le sue apparizioni pubbliche. Nel 2000
presenzia ai festeggiamenti degli 80 anni di Alberto Sordi e
celebra il Giubileo insieme a tanti suoi colleghi. Si presenta
anche insieme ai premiati del David di Donatello del 2001 e la sua
ultima apparizione risale al 2002. Nel marzo di quell’anno,
infatti, partecipa alla premiere italiana dello spettacolo
Notre-Dame de Paris.
Monica Vitti e la malattia
6. Monica Vittiè affetta da una malattia degenerativa. Non sono
mai rese pubbliche delle notizie specifiche che dicano di che tipo
di malattia soffra l’attrice, probabilmente per non dare adito a
speculazioni. Di ciò si sa solo che è affetta da diversi anni da
una malattia degenerativa, simile all’Alzheimer. Ma non per questo
il mondo del cinema e non solo l’ha dimenticata: ogni anno ne viene
celebrato il compleanno con tutto l’affetto che merita.
7. Le speculazioni sul suo
male. Diverse volte è stata annunciata la notizia tale per
cui l’attrice italiana sia ricoverata in una clinica svizzera. Il
fatto triste è che il marito Roberto Russo ha
dovuto rompere il muro di silenzio e riservatezza per smentire
questa falsa ed insistente notizia. Monica vive a Roma e,
circondata dai suoi affetti, è assistita dal marito e da una
badante.
Monica vitti e il marito Roberto Russo
8. Roberto Russo è uno dei
suoi amori più grandi. Nel corso della sua vita, la Vitti
ha rubato il cuore di molti italiani, ma ne ha fatti suoi solo
pochi, vivendo grandi storie d’amore. La prima è stata quella con
Michelangelo Antonioni, durata per pochi anni e
vissuta intensamente: il regista rimase subito folgorato dalla sua
bellezza e dal suo carattere ironico, vedendola come propria musa
ispiratrice. Un’altra storia d’amore importante l’ha avuta con
Carlo di Palma, direttore della fotografia e anche
regista. Nel 2000, invece, dopo 27 anni di fidanzamento ha sposato
il fotografo e regista Robert Russo.
Monica Vitti: età
9. Non è mai stata
dimenticata. Nonostante la Vitti non compaia più
pubblicamente da oltre 15 anni, non è mai stata dimenticata. Né dai
colleghi e conoscenti, né da dai propri fan. Perché la Vitti è una
delle attrici più amate del cinema italiano e anche mondiale,
diventando un vero modello per le attrici di oggi (come per
Helen Mirren).
E così, tra mostre e manifestazioni si trova sempre il modo di
omaggiarla e a ragione.
10. Un modello di
imperfezione. Per i canoni dell’epoca, la Vitti non era
considerata come un modello di donna perfetto. Eppure ha saputo
fare virtù delle sue caratteristiche (il naso allungato, la voce
roca), attirando l’attenzione di tutti per le sue qualità
recitative e di donna. Ha fatto ridere milioni di italiani in
un’epoca in cui le attrici comiche facevano fatica ad emergere: ha
interpretato ed è stata riflesso di tutti i tipi di donna di quegli
anni e anche di quelli a venire.
STARZPLAY, il servizio di streaming
premium internazionale di STARZ, presenta trailer e poster della
seconda stagione della serie nominata ai BAFTA e agli EMMY
The
Great, che sarà presentata in anteprima il 19
dicembre in Germania, Austria, Spagna, Francia, Italia,
Svizzera, Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo, America Latina e
Brasile. Nel Regno Unito uscirà il 5 dicembre.
The Great 2, il poster ufficiale
Nella seconda stagione
delll’acclamata serie scritta da Tony McNamara, con protagonisti
Elle Fanning e Nicholas Hoult, troviamo anche Gillian Anderson come
guest star in due episodi.
Nella nuova stagione di
The
Great Caterina conquista il trono russo, ma
capirà presto che detronizzare suo marito era solo l’inizio. Ora
deve affrontare le difficoltà di “liberare” un paese che non vuole
essere liberato. Dovrà combattere contro la corte, i suoi fedeli e
persino sua madre (interpretata dalla guest star Gillian
Anderson) nel tentativo di portare l’Illuminismo in
Russia. Nel frattempo si trova a combattere anche contro il suo
cuore con Pietro che passa dall’essere l’odiato marito ad essere un
prigioniero, o forse, un alleato o un amante… Caterina imparerà
sulla propria pelle che per cambiare un Paese devi lasciare che
esso ti cambi, che c’è una linea sottile tra idealismo e delusione,
e che diventare “la grande” richiede più di quanto avrebbe potuto
immaginare.
The
Great è una serie creata, scritta e prodotta da Tony
McNamara e prodotto da Marian Macgowan, Mark Winemaker, Elle
Fanning, Nicholas Hoult, Brittany Kahan Ward di Echo Lake, Doug
Mankoff e Andrew Spaulding, Josh Kesselman e Ron West di Thruline e
Matt Shakman. Il progetto è prodotto da Civic Center Media in
associazione con MRC Television. La serie è distribuita a livello
internazionale da ViacomCBS Global Distribution Group.
Gli abbonati STARZPLAY hanno accesso
a una line-up esclusiva di programmi premium tra cui le serie STARZ
Original The Spanish Princess e
il secondo capitolo del cosiddetto universo
Power, Power Book II: Ghost con
Mary J. Blige, con uscite in contemporanea con gli Stati Uniti.
Serie nominate agli Emmy® nel 2020 come il dramma romantico
moderno Normal People, la serie
drammatica d’epoca The
Great con Elle Fanning e Nicholas Hoult e la
pluripremiata serie The Act con
la vincitrice Oscar® Patricia Arquette e Joey King; e una raccolta
di film di successo con migliaia di titoli.
Film argentino diretto da
Diego Fried, La festa silenziosa
arriva nelle sale italiane. Due anni dopo la sua realizzazione, dal
25 novembre 2021 sarà possibile vederlo anche da noi. Data d’uscita
non casuale per il film con protagonista l’attivista e femminista
Jazmin Stuart: venerdì prossimo ricorre la Giornata Internazionale per l’eliminazione della
violenza contro le donne.
La trama de La festa
silenziosa
Il giorno prima delle nozze,
Laura e il suo futuro sposo si recano nella villa del
padre di lei per gli ultimi preparativi. Nella
notte,lei decide di fare una passeggiata per
rilassarsi. Camminando, raggiunge una casa in cui un gruppo di
ragazzi ha organizzato una festa. Tra musica e alcool,
Laura perde il controllo e si ritrova sola in una brutta
situazione. Rientrata a casa nella notte, decide di vendicarsi per
cosa le è accaduto, coinvolgendo anche il padre e il fidanzato.
La verità rivelata a poco a
poco
La festa silenziosa
è un film fatto di pause e silenzi. I dialoghi sono scarni e
comunque poco esplicativi. Tutto il potere è dato alle immagini,
sia quelle della pellicola che quelle di secondo livello: foto e
video realizzati dai protagonisti. Il film necessita di uno
spettatore attento, che riesca a comprendere le situazioni intuendo
dal contesto che viene mostrato. Per buona parte del film, ciò che
accade a Laura non è chiaro. Partecipa alla festa, bacia
un ragazzo, i due si appartano. Nella scena successiva, lei sembra
sconvolta. Manca un pezzo della storia. Il vero corso delle vicende
sarà ricostruito poco alla volta durante il film, portando lo
spettatore a fare continue congetture su cosa sia successo.
Una festa realmente silenziosa
Il film parte calmo, con dialoghi a
bassa voce e tra poche persone, tre al massimo. Nessuna musica di
sottofondo. Il silenzio occupa buona parte de La festa
silenziosa: le passeggiate nel buio di Laura sono
accompagnate solo dal lievissimo suono del suo respiro e dei suoi
passi. La festa a cui partecipa, è un silent party: gli invitati
indossano delle cuffie in cui è trasmessa la musica, uguale per
tutti. Quando Laura arriva, tutti ballano nel silenzio.
Mette alle orecchie anche lei un paio di cuffie, e la musica parte
per Laura come per lo spettatore. Dal nulla,
l’energia della canzone le fa venire voglia di ballare. Per la
futura sposa è un ballo liberatorio, che cattura lo spettatore,
come anche gli altri membri della festa…
L’angoscia avvolta nel buio
Un altro elemento essenziale de
La festa silenziosa è il buio. Svolgendosi quasi
interamente di notte, il film sfrutta l’assenza di luce ai fini
della storia. Il buio del bosco intorno alle due ville, le case
immerse nelle tenebre o illuminate solo da qualche piccola luce da
notte trasmettono il senso d’angoscia della situazione. Una donna
sola nell’oscurità (e nel silenzio), in un luogo isolato: i presagi
non possono essere positivi.
La festa silenziosa è un revenge
movie
Il tentativo di vendetta di una
donna contro i suoi assalitori. Questo è il fulcro de La
festa silenziosa. Laura sembra una donna forte e testarda
che non si lascia intimorire. Rimane vittima di violenza e vuole
fare giustizia da sè, ferendo a sua volta chi l’ha violentata.
L’attrice Jazmin Stuart, attivista e militante del
collettivo femminista Actrices Argentinas, è perfetta per
il ruolo interpretato. La crudezza di alcune scene del film appare
necessaria per rendere l’importanza del tema. Anche lo spettatore
deve inorridire di fronte a quanto accaduto a Laura,
empatizzare per lei e chiedersi: è giusto rispondere alla violenza
con altra violenza?
Il film può essere definito femminista perché
rende l’idea della lotta di una donna in un mondo ancora dominato
dagli uomini. Jazmin Stuart è circondata da maschi
di vario tipo: il padre che la elogia continuamente, il compagno
che tenta di amarla e il gruppo variegato dei ragazzi alla festa.
Laura è l’unico personaggio femminile del film, ma è
anche la protagonista.
In conclusione, La festa
silenziosa è un thriller minimal, ambientato in una notte
e con pochi personaggi, ma comunque in grado di tenere con il fiato
sospeso, facendo riflettere sul tema della violenza sulle donne. Un
film da vedere in una giornata così importante come il 25
novembre.
Il secondo trailer di
Spider-Man: No Way Home ha incentivato ulteriormente
l’entusiasmo dei fan per il film di prossima uscita. Ha rivelato
più dettagli riguardo la trama, soffermandosi in particolar modo
sui villain che faranno ritorno sul grande schermo il 15
dicembre.
Immediatamente, i fan hanno espresso
la loro travolgente euforia su Twitter: alcuni
hanno provato nostalgia per il ritorno dei personaggi e si sono
espressi riguardo la nuova estetica dei villain. Altri fan hanno
condiviso meme esilaranti e osservazioni intriganti.
Molti fan di lunga data
dell’Uomo Ragno ricordano il ritorno di molti
cattivi precedenti, specialmente Green Goblin e
Doc Ock. Green Goblin è
considerato uno dei miglior villain dei film di
Spider-Man, grazie alla fantastica interpretazione
di Willem Dafoe in Spider-Man di
Sam Raimi.
Dopo un’iniziale presa in giro dal
primo trailer, il secondo trailer ha finalmente rivelato il primo
sguardo a Goblin, che indossa la tuta originale –
pur con qualche modifica. Naturalmente, la voce di
Dafoe come Green Goblin ha
portato ulteriori brividi. Questo utente di Twitter ha espresso la
nostalgia del ritorno del Green Goblin con il meme
perfetto, dato che è una vittoria definitiva per i fan della
trilogia di Raimi vederlo nel trailer. di
Spider-Man:
No Way Home.
Quando qualsiasi trailer viene
rilasciato, i fan si soffermano su ogni minimo dettaglio per
speculare su possibili trame che potrebbero verificarsi nel film.
Alcune persone si sono insospettite per una scena di combattimento
della versione brasiliana del trailer, di
Spider-Man: No Way Home in cui Lizard
sembra essere preso a pugni da un essere invisibile.
Molti fan credono che potrebbe
trattarsi di una sequenza con tutti gli Spider-Men
che si scontrano coi villain, indicando che Tobey Maguire e Andrew Garfield potrebbero aver segretamente
preso parte al film. Ecco condiviso un tweet esilarante che
incorpora il momento in questione una scena de GliIncredibili: imita al
meglio la reazione dei fan alla gaffe e solleva i loro sospetti
sulla rivincita di Maguire e
Garfield come Spider-Man.
Molti fan sono rimasti delusi dal
fatto che il secondo trailer non abbia mostrato Tobey Maguire e Andrew Garfield, alimentando così le speranze
riguardo a un loro ritorno in scena. Ma, alcuni momenti nel trailer
hanno lasciato intendere la loro presenza, soprattutto fomentando
l’ipotesi di uno Spider-Man invisibile che prende
a pugni Lizard.
Ecco un tweet che ricrea i pensieri
dei fan su questo momento con il famoso meme della doppia identità
di Spider-Man. Questo meme è esilarante perché i
due Spider-Man sono sfocati, il che fa eco alla
rimozione digitale dei personaggi dalla scena significativa.
Non è raro che i fan agiscano come
investigatori di trailer per dedurre dettagli dalle scene mostrate
e scoprire l’idea generale della trama e le possibili
rivelazioni.
Questo tweet sorprendente illustra
come i fan stanno analizzando il trailer di
Spider-Man: No Way Home. Mostra la scena post-credito
di Venom: Let There Be Carnage in cui
Venom sorride quando vede il Peter Parker di
Tom Holland. Questo tweet riassume
perfettamente le reazioni di tutti. Naturalmente, questa scena
post-credit di Let There Be Carnage potrebbe
spiegare le circostanze in No Way Home.
Alcuni fan avevano da ridire sulla
presenza di Maguire e Garfield nel trailer di
Spider-Man: No Way Home ma, chi non voleva che
la sorpresa fosse rovinata, può tirare un sospiro di sollievo.
Tuttavia, altri fan sono rimasti delusi dal fatto che non siano
apparsi.
Ecco quali immagini infelici di
Spider-Man sono state condivise per emulare
l’insoddisfazione. Naturalmente, tutte le speranze potrebbero non
essere perse, con la possibilità di un ultimo trailer prima
dell’uscita del film.
Il duro sforzo di Sony e Disney per
mantenere un segreto
Alcuni fan sono stati contenti del
fatto che né Tobey Maguire né Andrew Garfield siano apparsi nel secondo
trailer: sperano infatti che la loro apparizione sia una sorpresa
quando il film uscirà. Naturalmente, mantenere un segreto così
grande non è un compito facile, soprattutto perché molte fughe di
notizie sono esplose su Internet.
Mentre non è chiaro cosa stia
succedendo dietro le quinte con Sony e Disney, ecco un tweet
esilarante che riassume il loro affanno per mantenere segreta
l’apparizione di Maguire e
Garfield.
Il secondo trailer di
Spider-Man: No Way Home evidenzia una certa tensione
tra Doctor Strange e Peter Parker
una volta che il multiverso si è dischiuso. In un frammento,
Doctor Strange incolpa deliberatamente
Peter per averlo interrotto con l’incantesimo.
Naturalmente, c’è chi ha criticato
Doctor Strange per il suo rimprovero,
anche se è stato lui a lanciare l’incantesimo. Doctor
Strange avrebbe dovuto conoscere meglio il lancio di un
incantesimo pericoloso e dovrebbe condividere la stessa
responsabilità.
È già abbastanza emozionante che i
cattivi del passato dell’Uomo Ragno ritornino, ma
Electro di The
Amazing Spider-Man 2 sta avendo una seconda
possibilità di redimersi con un nuovo look.
Ci sono state molte critiche per il
ritratto di Electro, compreso il suo look nei film
diAndrew
Garfield. Fortunatamente, il costume di Electro appare aggiornato e mostra un’estetica
più fedele ai fumetti che integra il suo famoso copricapo
elettrico. Ecco come Twitter ha sottolineato questo miglioramento
nel costume.
Il secondo trailer ha dato ai fan
uno sguardo migliore su alcuni, se non la maggior parte, dei
cattivi che appariranno in
No Way Home. Ecco un’ immagine riassuntiva di tutti e
cinque i cattivi confermati di Spider-Man.
E’ incredibile vedere questi cattivi
tornare sul grande schermo, il che ha invitato i fan a rinominare
il multiverso come “multiverso dei cattivi”.
Naturalmente, il 2° trailer ha
anticipato una delle rivelazioni scioccanti in cui
MJ ha perso l’equilibrio ed è caduta da un
edificio con Peter che cercava di salvarla.
Naturalmente, questo momento ha portato dei flashback
all’indimenticabile finale di The
Amazing Spider-Man 2, dove Gwen Stacy
cadeva verso la morte.
Immediatamente, molti fan hanno
riscontrato questi momenti paralleli; ecco un meme che si serve
delle parole del celebre Michael Scott, che
illustrano al meglio la reazione dei fan nel rivivere questo
momento straziante. Seriamente, i fan non vogliono soffrire di
nuovo!
Il parallelismo degli interessi
amorosi di Spider-Man
Alcune delle migliori reazioni del
trailer di
Spider-Man: No Way Home hanno discusso lo straziante
momento in cui MJ cade da un palazzo. Anche se
molti fan ricordano la scomparsa di Gwen Stacy,
questo è un parallelismo comune a tutte le rappresentazioni
dell’Uomo Ragno live-action finora.
Ecco un tweet che mostra questo
parallelismo includendo anche la MJ di Sam
Raimi che cade da un ponte. A differenza della
Gwen Stacy di Emma Stone, la MJ di Kirsten Dunst è sopravvissuta.
Indipendentemente da ciò, gli utenti di Twitter fanno una giusta
osservazione sull’uscire con uno Spider-Man, in
cui la caduta – letterale – di un interesse amoroso accade almeno
una volta nella vita. Le domande ora sorgono riguardo a se il
PeterParker di Tom Holland sarà abbastanza veloce da salvare
la MJ di Zendaya – o potrebbe trattarsi di qualcun
altro?
Claudia Cardinale
è una delle migliori attrici italiane che il cinema italiano, e
internazionale, abbia potuto avere. Combattiva e versatile, ha
sempre dato prova di essere un’eccellente attrice. Tra l’Italia e
l’America, recitando con attori nazionali ed internazionali, ha
sempre combattutto per essere indipendente e per dimostrare tutte
le sue qualità recitative.
Ecco dieci cose che, forse, non sapevate di Claudia
Cardinale.
Claudia Cardinale: età e film
dell’attrice
1. Claudia Cardinale è nata
a Tunisi. Claude Joséphine Rose Cardinale è nata il 15
aprile del 1938 a Tunisi da Francesco e Yolanda, figli di emigranti
siciliani. Parla correttamente l’arabo, il francese e l’italiano,
che imparerà a parlare bene solo verso la maggiore età ed una volta
iniziata la carriera di attrice. Dopo aver studiato e aver preso il
diploma, con l’idea di diventare una maestra, decide di partecipare
al corto di un regista francese, René Vautier. In
seguito appare nel film I giorni dell’amore di
Jacques Baratier e nel 1957 vince il concorso per
la più bella italiana di Tunisia. Vince, quindi, un viaggio a
Venezia durante la Mostra del Cinema e le viene offerto di far
parte del Centro Sperimentale di Cinematografia.
2. Debutta al cinema a
vent’anni. Il primo film italiano al quale partecipa è
I soliti ignoti. Il film era prodotto dalla Vides di
Franco Cristaldi, che le propone un contratto
esclusivo. I primi film la fanno conoscere agli occhi del mondo,
eppure si trova sempre ad essere considerata per il suo corpo che
non per le sue qualità recitative. Inoltre, non viene per nulla
considerata alla stressa maniera di Sophia Loren o
Gina Lollobrigida, trovandosi a combattere da sola
il sistema. Il momento di rivalsa, avviene nel 1963, quando
realizza Il Gattopardo di
Luchino Visconti e 8½ di Federico
Fellini.
3. I film di Claudia
Cardinale. Tra i film per cui la Cardinale è più nota vi
sono sono I soliti ignoti (1958), Un maledetto
imbroglio (1959), Rocco e i suoi fratelli (1960),
8½ (1963), Il Gattopardo (1963), La Pantera
Rosa (1963), Il magnifico cornuto (1964), Vaghe
stelle dell’Orsa (1965), Una rosa per tutti (1966),
C’era una volta il West
(1968), Nell’anno del Signore (1969), Le avventure di
Gerard (1970). Ha lavorato anche in Gruppo di famiglia in
un interno (1974), Il comune senso del pudore (1976),
Corleone (1978), Fitzacarraldo (1982), Enrico
IV (1984), Claretta (1984), Il figlio della
Pantera Rosa (1993), And Now… Ladies & Gentlemen
(2002), Gebo e l’ombra (2012), Effie Gray – Storia di
uno scandalo (2014), Tutte le strade portano a Roma
(2016) e Nobili bugie
(2018).
Claudia Cardinale
in C’era una volta il West
4. Ha accettato senza
leggere la sceneggiatura. Per il ruolo di Jill McBain,
originariamente Leone voleva affidare la parte all’attrice
Sophia Loren. Tuttavia, temendo che questa avrebbe
finito con l’influenzare le riprese del film con il suo carattere
autoritario, preferì piuttosto assegnare il ruolo a Claudia
Cardinale, conosciuta tramite amici. L’attrice, divenuta
particolarmente popolare in quegli anni grazie a film come Il
Gattopardo e 8½, si convinse a partecipare senza
neanche il bisogno di leggere la sceneggiatura. La sua performance
nel film contribuì ulteriormente alla sua popolarità
internazionale, e le permise di diventare una delle icone
cinematografiche italiane nel mondo.
5. La prima scena girata fu
una scena d’amore. Arrivata sul set per le riprese del
film, la Cardinale si trovò come prima scena a dover girare quella
che la vede nuda insieme ad Henry Fonda mentre
fanno l’amore. La cosa generò non poco imbarazzo nei due, appena
conosciutisi, e a peggiorare le cose vi era il fatto che per Fonda
si trattava della prima scena d’amore in tutta la sua carriera. Sua
moglie, inoltre, insistette per essere sul set quel giorno, sia per
controllare la situazione che per supportare il marito.
Claudia Cardinale in Il
Gattopardo
6. Indossò un corsetto
strettissimo per il film. In Il Gattopardo, tra i
capolavori di Visconti, l’attrice interpreta il ruolo di Angelica
Sedara. Secondo la Cardinale, il corsetto d’epoca che indossava
durante le riprese era così stretto che il protagonista
Burt Lancaster poteva circondarle la vita con le
sue grandi mani, e che era così costrittivo da ferirle la carne
così gravemente che decise di mostrare tutto ciò al regista Luchino
Visconti, presumibilmente per ottenere la sua simpatia e dimostrare
quanto dolore ha sopportato per rendersi credibile nel ruolo.
7. È stata doppiata in
molte scene. All’epoca delle riprese l’attrice non parlava
ancora molto bene l’italiano e ciò comportò il suo essere
continuamente doppiata da altre attrici nei film in cui recitava.
Sebbene dunque i dialoghi di Claudia Cardinale in Il
Gattopardo siano stati principalmente doppiati da
Solvejg D’Assunta, la sua voce originale può
ancora essere ascoltata in alcune scene, in particolare quando lei
e Alain Delon corrono per la casa vuota. Lì si può
infatti sentire la sua risata profonda e cordiale, divenuta poi
piuttosto caratteristica.
Claudia Cardinale: i figli e la
sua vita privata
8. Ha avuto una storia
tormentata con Franco Cristaldi. Il rapporto
professionale con il produttore FrancoCristaldi divenne poi anche personale. La
Cardinale era però consapevole che questo legame non avrebbe avuto
prospettive di ufficializzazione e, almeno per un certo periodo,
era dolorosamente consapevole di rappresentare lo stereotipo
dell’avventura del produttore con l’attrice. In seguito ha
sostenuto di non essersi mai sentita davvero la compagna di
Cristaldi, perché è sempre stata in una posizione subordinata
rispetto al produttore. I due hanno condotto vite separate, tranne
che durante brevi viaggi, e lei non l’ha mai chiamato Franco, ma
solo Cristaldi. Infine la crescente insofferenza di lei portò
alla rottura
9. È stata a lungo compagna
di Paquale Squitieri. Nel 1974, la Cardinale lavora con il
regista Pasquale Squitieri per il film I guappi.
Inizialmente i due mal si sopportano, ma allo stesso tempo si
attraggono. Contro ogni aspettativa, tra i due nasce una magnifica
storia d’amore, un fidanzamento che ufficializzano nel 1975 senza,
però, mai sposarsi. Cristaldi si vendica e le fa terra bruciata
attorno, cercando di impedire gli ingaggi e certo che mai nessuno
si sarebbe messo contro un produttore potente tanto quanto lui. Da
squitieri l’attrice ha poi avuto la sua seconda figlia, dal suo
stesso nome: Claudia. E non è stato scelto a caso: conscio del
fatto che non si sarebbero mai sposati, Squitieri scelse il nome
della madre perché si sarebbe chiamata Claudia Squitieri, come se i
due genitori si fossero sposati.
Claudia Cardinale: oggi
10. Continua a
recitare. All’età di 83 anni la Cardinale si dimostra
instancabile, continuando a recitare in diversi progetti.
Recentemente infatti, ha recitato nella serie francese
Bulle nel ruolo di Marthe, una delle protagoniste. Ha poi
preso parte al film crime Rogue City, disponibile su
Netflix. Da poco ha terminato le riprese di The
Island of Forgiveness, ambientato a Djerba, in Tunisia.
Prossimamente, invece, dovrebbe prendere parte all’annunciato film
Piccolina bella. Negli ultimi anni, inoltre, la Cardinale
si è dedicata molto al teatro, frequentando il palcoscenico con
grande costanza.
Il regista Denis
Villeneuve conferma che il malvagio Feyd-Rautha
Harkonnen sarà in Dune:
Parte Due. Legendary e WB hanno confermato che la seconda
metà ha avuto il via libera due giorni dopo il debutto americano
del film, riferendo che Villeneuve era già al lavoro su
Dune 2.
Feyd-Rautha
Harkonnen è il nipote del barone Harkonnen ed erede
designato al trono della Casa Harkonnen. Il fratello maggiore di
Feyd è Beast Rabban Harkonnen, interpretato da Dave
Bautista nel nuovo adattamento. Feyd è noto per il suo
carisma e la sua crudeltà, così come per le sue abilità nel
combattimento corpo a corpo, che lo rendono una formidabile
minaccia per Paul Atreides, soprattutto dal momento che è stato
addestrato nello stesso programma di allevamento di Paul
organizzato dal Bene Gesserit. Feyd è stato interpretato da
Sting nell’adattamento del 1984 di David
Lynch.
Feyd-Rautha era assente dal primo
film, ma il regista Denis Villeneuve ha confermato
tramite Empire che sarà un “personaggio molto, molto
importante” in Dune 2. Villeneuve continua
spiegando che è stata una scelta che ha “fatto personalmente”
durante le riprese della prima parte, poiché c’erano già abbastanza
personaggi. Dice che è stato “più elegante” conservare Feyd per la
seconda parte.
“È una scelta che ho fatto
personalmente. C’erano abbastanza personaggi che sono stati
introdotti in questa prima parte, e sarà più elegante tenere Feyd
per la seconda parte. Sarà sicuramente un personaggio molto, molto
importante nella seconda parte.”
Viaggio mitico ed emozionante di un
eroe, Dune narra la storia di Paul Atreides,
giovane brillante e dotato di talento, nato per andare incontro a
un destino più grande della sua immaginazione, che deve raggiungere
il più pericoloso pianeta dell’universo per assicurare un futuro
alla sua famiglia e al suo popolo. Mentre forze malvage combattono
per l’esclusivo possesso della più preziosa risorsa esistente sul
pianeta — una spezia capace di liberare tutte le potenzialità della
mente umana — solo coloro i quali sapranno sconfiggere le proprie
paure sopravviveranno.
Denis
Villeneuve ha diretto Dune
e ha scritto la sceneggiatura insieme a Jon Spaihts ed Eric Roth,
basata sul romanzo omonimo scritto da Frank Herbert. Il film è
prodotto da Mary Parent, Denis Villeneuve, Cale Boyter e Joe
Caracciolo, Jr. I produttori esecutivi sono Tanya Lapointe, Joshua
Grode, Herbert W. Gains, Jon Spaihts, Thomas Tull, Brian Herbert,
Byron Merritt e Kim Herbert.
Nuove immagini dalla
DC League of Super-Pets di
Dwayne Johnson mostrano Krypto che mette insieme
una squadra. Johnson dà la voce a Krypto nel film d’animazione DC,
con Kevin Hart nel ruolo di Ace, e con le voci
aggiuntive di
John Krasinski,
Kate McKinnon,
Keanu Reeves,
Diego Luna, Natasha Lyonne, Jameela Jamil, Vanessa
Bayer e Marc Maron. Il film è diretto da
Jared Stern e Sam Levine e
scritto da Stern e John Whittington, che hanno
lavorato alla sceneggiatura di The LEGO Batman
Movie.
EW
ha condiviso alcune nuove immagini dell’ultima incarnazione di
Krypto in forma animata dal film
DC League of Super-Pets . Secondo il regista Jared
Stern: “È una storia di amicizia tra quei due ragazzi. [Krypto]
vola sopra le strade, Ace viene dalle strade. È un animale
domestico del rifugio e quindi sa un po’ di più sull’essere un cane
normale. La loro dinamica è capirsi a vicenda”.
Il Green Goblin è sicuramente, nella
mitologia di Spider-Man, uno dei villain più
insidiosi e spaventosi, e ha avuto diverse incarnazioni, tra cinema
e televisione. La sua migliore e più amata interpretazione è però
quella affidata a Willem Dafoe in
Spider-Man di Sam Raimi. Sarà
quella infatti a tornare in Spider-Man: No Way
Home, con Dafoe che riprende il ruolo del villain.
Tom Holland ha
raccontato di recente un aneddoto divertente in merito al primo
incontro con Dafoe sul set del film, spiegando di essere rimasto
spaventato dal collega veterano: “In realtà c’è una storia
divertente su quando ho incontrato Willem per la prima volta,
perché ovviamente a quel tempo il fatto che tutti i cattivi fossero
nel film era un enorme segreto, quindi andavano in giro sul set con
questi mantelli sulla testa. E, naturalmente, sai, questi attori
sono molto entusiasti di tornare e riportare in vita questi ruoli,
sono venuti sul set una settimana prima di iniziare le riprese solo
per vedere com’era, incontrare Jon, incontrare me, calcare il set.
E mi sono imbattuto in questo tipo con un mantello e ho detto:
“Attento, amico”. E lui si è tolto il cappuccio e io mi sono
davvero spaventata. Ero tipo “oh merda, il Goblin è qui!” Ma è
stato adorabile, davvero meraviglioso, è stata una vera gioia
lavorare con lui.”
Per quanto Willem
Dafoe sia un attore superbo e una persona dolcissima (lo
sappiamo dalle infinite testimonianze di chi lavora e ha lavorato
con lui), è innegabile che alcune sue espressioni possono essere
molto spaventose, per cui come non simpatizzare per Holland in
questo breve incontro/scontro?
Come se l’overdose di footage di
poche ore fa non bastasse, ecco un altro brevissimo filmato da
Spider-Man:
No Way Home, in cui vediamo Doctor Strange combattere contro Spider-Man in
maniera a dir poco creativa. Ecco il filmato, ed ecco perché Steven
Strange non vuole avere figli!
I protagonisti di Ghostbusters:
LegacyFinn Wolfhard e
McKenna Grace hanno condiviso le loro storie
preferite sul set di
Bill Murray. Murray è un attore leggendario e la sua
lunga carriera abbraccia decenni. Tra molti classici, la sua
filmografia include la commedia soprannaturale del 1984,
l’originale Ghostbusters. La star non è solo nota
per le sue straordinarie interpretazioni, ma è anche spesso al
centro di molte storie dei suoi ex colleghi attori e membri della
troupe. Dal furto di patatine fritte agli sconosciuti alle feste di
addio al celibato, Murray si è dimostrato il protagonista
indiscusso di incontri casuali e aneddoti.
Le riprese dell’ultimo capitolo
della serie, Ghostbusters: Legacy, si sono svolte
nel corso del 2019. Il sequel vede il ritorno del cast originale di
Ghostbusters, tra cui Ernie
Hudson, Dan Aykroyd e Sigourney
Weaver, insieme a Murray. Oltre al cast originale,
Ghostbusters: Legacy vede Wolfhard interpretare
Trevor Spengler, il nipote del defunto Dr. Egon Spengler (il
defunto Harold Ramis), e Grace nei panni di Phoebe
Spengler, la sorella di Trevor. Con i giovani nuovi arrivati
nell’universo di Ghostbusters che dovrebbero
condividere una discreta quantità di tempo sullo schermo, sembra
che abbiano anche condiviso alcune risate con Murray durante le
riprese.
Parlando con
ComicBook.com, Wolfhard e Grace hanno condiviso la loro storia
preferita che coinvolge Murray mentre erano sul set del film.
Secondo i giovani attori, una volta Murray “ha assunto un
suonatore di cornamusa per seguirlo in giro” sul set per il
suo compleanno. Tuttavia, Wolfhard ha spiegato che Murray, sempre
con la sua espressione indecifrabile, “ha fatto finta di non
essere lui dietro a tutto quello“. Poi, durante una pausa
pranzo sul set, Murray ha cantato un vecchio inno scozzese per il
cast, che Grace ha definito “davvero bello”.
Inoltre, Wolfhard ha ricordato che
lui e Murray hanno condiviso un “momento dolce” quando la
coppia ha discusso dei film di Wes Anderson e di
un Blues Festival a New Orleans mentre erano sul set. Il giovane
attore dice di aver cercato su Google la scaletta del festival e la
coppia l’ha esaminata menzionando “chi [gli] piaceva e chi
[loro] non conoscevano”. Anche Logan Kim, che
interpreta uno dei compagni di classe di Phoebe, ha raccontato
un’esperienza positiva con il veterano della recitazione, dicendo
che stava “andando fuori di testa” per aver incontrato
Murray. Tuttavia, al momento del loro incontro, il giovane attore
ha detto che era “normale” e Murray era “davvero,
davvero divertente”.
Nel primo Ghostbusters, il
personaggio di Murray, il dottor Peter Venkman, è
cinico e sarcastico, ma segretamente di indole dolce. Sembra che
questa caratteristica appartenga prima a Bill e poi a Peter.
Ghostbusters:
Legacy, diretto da Jason
Reitman e prodotto da Ivan
Reitman, è il nuovo capitolo della saga
originale Ghostbusters. Arrivati in una piccola
città, una madre single e i suoi due figli iniziano a scoprire la
loro connessione con gli Acchiappafantasmi originali e la segreta
eredità lasciata dal nonno. Ghostbusters:
Legacy è scritto da Jason Reitman & Gil Kenan.
A più di trent’anni dall’uscita
nelle sale dell’iconico Ghostbusters, il cast
originale, composto da Bill
Murray, Dan Aykroyd, Ernie Hudson, Sigourney
Weavere Annie
Potts di nuovo insieme per ridar vita a una delle
saghe cinematografiche più amate della storia. Diretto da Jason
Reitman, il film sarà nelle sale italiane dall’11 novembre prodotto
da Sony Pictures e distribuito da Warner Bros. Entertainment
Italia. Tra i protagonisti anche Mckenna Grace, Finn
Wolfhard, Carrie Coon ePaul
Rudd.
Lady Gaga e
Adam Driver hanno improvvisato la loro scena di sesso
nel nuovo film di Ridley Scott, House
of Gucci. Il dramma che racconta una storia vera ha
avuto un notevole slancio sin dai primi giorni della sua produzione
e, con le recenti proiezioni in anteprima a Londra, Milano e ora a
New York, il film è riuscito a ottenere presto consensi. Una parte
considerevole di questo clamore deriva dalla performance di
Lady Gaga nei panni di Patrizia Reggiani, l’ex
moglie del capo della casa di moda Gucci, Maurizio Gucci
(Driver).
Negli ultimi anni, si potrebbe
sostenere che Scott, il regista che ha portato al mondo Alien e il
pluripremiato Gladiatore, si sia avventurato più a fondo nelle
rappresentazioni del mondo criminale italiano. House
of Gucci segna la sua seconda esplorazione di una
pagina violenta ma affascinante nella nostra storia, con
Tutti i soldi del mondo del 2017 che racconta la
vera storia del magnate del petrolio, John Paul Getty, e il
rapimento di suo nipote di 16 anni nel 1973 a Roma. Per quanto
riguarda House
of Gucci, invece, il film racconta la storia del
matrimonio tra Gucci e Reggiani, il successivo scioglimento di quel
rapporto e l’omicidio di Maurizio che ha avuto come mandante
proprio Patrizia Reggiani.
Per quanto cattivi siano stati gli
eventi che hanno portato all’omicidio di Gucci, House
of Gucci non si limita a godersi il lato oscuro
della vita della coppia. All’interno della tragica storia c’è anche
una storia d’amore ambientata durante i primi giorni della
relazione tra Gucci e Reggiani. Il film mostra anche una scena di
sesso che Driver ha recentemente detto essere stata improvvisata,
durante un’intervista a EW. Insistendo
sul fatto che lui e Gaga erano molto a loro agio quando la scena è
stata girata, Driver ha parlato delle riprese, dicendo:
“L’abbiamo girata come avremmo
fatto con qualsiasi altra scena, poi l’abbiamo rifatta due o tre
volte, e questo è stato! Lo sentivamo, eravamo molto in sintonia,
ma poi a quel punto delle riprese, giravamo da oltre un mese,
quindi ci sentivamo molto a nostro agio con l’altro.” Non è
certo una rarità che alcune scene, anche in film molto importanti,
vengano improvvisate, e la capacità di Driver e Gaga di
improvvisare anche una scena così intima non fa altro che
sottolinearne la bravura.
Tutto quello che sappiamo su House
of Gucci
House
of Gucci sarà sceneggiato da Roberto
Bentivegna e sarà basato sul libro
di Sara Gay Forden dal titolo: “The
House of Gucci: A Sensational Story of Murder, Madness, Glamour and
Greed”. Per Ridley
Scott si tratta del secondo progetto sviluppato
dopo la fusione tra Fox e Disney, insieme a The
Last Duel, film che vede protagonisti Matt Damon, Adam
Driver, Jodie Comer e Ben
Affleck.
The Afterparty è
la nuova serie tv dal duo premio Oscar Chris Miller e Phil
Lord, che vede protagonisti, tra gli altri,
Tiffany Haddish, Sam Richardson, Zoë Chao, Ben Schwartz,
Ike Barinholtz, Ilana Glazer, Jamie Demetriou e Dave
Franco.
Oltre a curare la regia, Chris
Miller è anche showrunner e produttore esecutivo insieme a Phil
Lord per conto della casa di produzione della coppia,
Lord-Miller. Lo scrittore, produttore e performer nominato ai Tony
e agli Emmy, Anthony King (“Search Party”, “Amiche per la morte –
Dead to Me”), è anche produttore esecutivo. Aubrey Lee,
vicepresidente senior della Television di Lord Miller, produce
la serie, che è stata prodotta per Apple da TriStar TV e Sony
Pictures Television come parte dell’ampio accordo televisivo
quinquennale di Lord e Miller.
The Afterparty: quando esce e dove
vederla in streaming
The Afterparty in streaming
uscirà il 28 gennaio 2022 su Apple
TV+
“Questo è uno dei progetti più
sorprendenti, originali e divertenti che abbiamo mai
realizzato”, ha affermato il duo Lord-Miller. “Il nostro
obiettivo era quello di raccontare una storia in grado di mescolare
i toni della commedia con il mystery, in un modo nuovo ed
eccitante. Dando a ogni episodio il suo stile unico di narrazione,
siamo riusciti a realizzare quelli che sembrano otto film
nettamente diversi, ma interconnessi, che evidenziano come la
prospettiva personale e i pregiudizi dei singoli personaggi
modellino il modo in cui vedono il mondo”.
The Afterparty:
trama e cast
The Afterparty
presenta un cast stellare, tra cui Tiffany Haddish
(“Il viaggio delle ragazze”, “Amiche in affari”), Sam
Richardson (“La guerra di domani”, “Veep – Vicepresidente
incompetente”), Zoë Chao (“Love Life“,
“Downhill”) , Ben Schwartz (“Space Force”, “House
of Lies”), Ike Barinholtz (“The Mindy Project”,
“Cattivi vicini”), Ilana Glazer (“Broad City”),
Jamie Demetriou (“Fleabag”, “Stath Lets Flats “),
Dave Franco (“The Rental”, “The
Disaster Artist“) e John Early (“Search
Party”).
Creata e diretta da Chris Miller,
la serie è incentrata su un misterioso omicidio avvenuto durante
una riunione di compagni di classe alle superiori. Ciascuno degli
otto episodi propone una rivisitazione della stessa notte
raccontata attraverso la prospettiva di un personaggio diverso,
ognuno con il proprio stile visivo e genere cinematografico che si
adatta alla personalità del narratore.
Hanno lavorato alla serie il
direttore della fotografia Carl Herse (“The Last Man on Earth”,
“Black Monday”), lo scenografo Bruce Hill (“The Last Man on Earth”,
“C’è sempre il sole a Philadelphia”), il costumista Trayce Gigi
Field (“Barb and Star Go to Vista del Mar”, “Amiche per la morte –
Dead to Me”), il compositore Daniel Pemberton (“Il processo ai
Chicago 7”, “Spider-Man: Un nuovo universo”) e il montatore Joel
Negron (“Thor: Ragnarok”, “21 Jump Street”).
The Afterparty si unisce alla rosa
in espansione di serie comedy originali Apple di successo e
pluripremiate agli Emmy, SAG, Critics’ Choice, Peabody e al
vincitore del WGA Award “Ted Lasso”, oltre a “Schmigadoon!”,
“Physical”, al vincitore del Peabody Award “Dickinson”, “Mythic
Quest”, “Central Park” e alla serie limitata in prossima uscita
“The Shrink Next Door”.