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Quentin Tarantino annuncia il romanzo basato su C’era una volta a Hollywood

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Quentin Tarantino ha grandi progetti in serbo per i suoi fan: il regista, infatti, ha annunciato che scriverà un romanzo basato su C’era una volta a Hollywood, il suo nono film. Uscito lo scorso anno, il film è stato uno dei maggior successo di Tarantino: ha anche ricevuto 10 nomination all’Oscar e Brad Pitt è riuscito a conquistare l’ambita statuetta come miglior attore non protagonista.

Come riportato da Screencrush, Quentin Tarantino avrebbe adattato la sceneggiatura candita all’Oscar del film in un libro che arriverà nel 2021, che espanderà la storia di Cliff e Rick e che includerà anche diverse scene e personaggi che non abbiamo visto al cinema. Per anni Tarantino desiderava scrivere un romanzo, perché ossessionato dai romanzi cinematografici che hanno accompagnato la sua giovinezza. Il regista ha siglato un accordo con la HarperCollins che, oltre al romanzo basato su  C’era una volta a Hollywood, prevede anche la pubblicazione di un saggio intitolato “Cinema Speculation” e dedicato all’amore che Tarantino nutre per gli anni ’70.

“Negli anni Settanta i romanzi cinematografici sono stati i primi libri per adulti che ho letto e che hanno accompagnato la mia crescita. E ancora oggi nutro un profondo affetto per il genere. Quindi, da appassionato di romanzi cinematografici, sono orgoglioso di annunciare ‘C’era una volta a Hollywood’, il mio contributo a questo sottogenere letterario spesso emarginato, ma amato ancora oggi. Sono entusiasta all’idea di esplorare ulteriormente i miei personaggi e il loro mondo in un’impresa letteraria che (si spera!) potrà esistere accanto alla sua controparte cinematografica.”

Tutto quello che sappiamo su C’era una volta a Hollywood

La storia di C’era una volta a Hollywood si svolge a Los Angeles nel 1969, al culmine di quella che viene chiamata “hippy” Hollywood. I due protagonisti sono Rick Dalton (Leonardo DiCaprio), ex star di una serie televisiva western, e lo stunt di lunga data Cliff Booth (Brad Pitt). Entrambi stanno lottando per farcela in una Hollywood che non riconoscono più. Ma Rick ha un vicino di casa molto famoso… Sharon Tate (Margot Robbie).

Nel cast del film Leonardo DiCaprio, Brad Pitt e Margot Robbie al fianco di Damian Lewis, Dakota Fanning, Nicholas Hammond, Emile Hirsch, Clifton Collins Jr., Keith Jefferson, Timothy Olyphant, Tim Roth, Kurt Russell e Michael Madsen. Rumer Willis, Dreama Walker, Costa Ronin, Margaret Qualley, Madisen Beaty e Victoria Pedretti. Il film segnerà anche l’ultima apparizione cinematografica di Luke Perry, morto lo scorso 4 marzo.

Ho lavorato alla sceneggiatura per cinque anni, e vissuto nella contea di Los Angeles per gran parte della mia vita, anche nel 1969, e all’epoca avevo sette anni“, ha dichiarato Quentin Tarantino. “Sono davvero felice di poter raccontare la storia di una città e di una Hollywood che non esistono più, e non potrei essere più entusiasta dei miei due attori protagonisti.

Zack Snyder spera di portare la Justice League Snyder Cut anche nelle sale

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Zack Snyder sembrerebbe molto interessato a distribuire la Snyder Cut di Justice League anche al cinema. Dopo aver diretto L’uomo d’acciaio e Batman v Superman: Dawn of Justice, Snyder era finalmente pronto a dirigere il primo live action dedicato alla Justice League. I fan erano entusiasti all’idea di vedere cosa aveva in serbo per il film il regista, ma purtroppo lo stesso è stato costretto a lasciare la produzione nel bel mezzo della lavorazione del film a causa di una tragedia familiare. Joss Whedon è stato quindi incaricato di completare il cinecomic, finendo per cambiare gran parte di ciò che Snyder aveva pianificato. Così è nata la campagna dei fan a favore della distribuzione della Snyder Cut

Dopo diversi anni di duro lavoro, i sogni dei fan si sono finalmente avverati all’inizio di quest’anno, quando Zack Snyder ha confermato che la sua versione di Justice League sarebbe stata distribuita su HBO Max il prossimo anno. Negli ultimi mesi, il regista ha lavorato duramente per completare il suo montaggio del film, che ha previsto anche una breve sessione di riprese aggiuntive con alcuni membri del cast. A causa della portata epica di questo “nuovo” Justice League, il taglio di Snyder verrà distribuito sotto forma di miniserie divisa in quattro parti (anche se il regista, di recente, ha lasciato intendere che potrebbero anche essere sei parti e un epilogo). Per ora il progetto è legato a HBO Max, ma nulla esclude che in futuro la Snyder Cut possa essere fruita anche attraverso altri canali.

In una nuova intervista con Ping Pong Flix, Zack Snyder ha parlato del suo desiderio di distribuire la Snyder Cut di Justice League anche al cinema. “Amo i film, amo l’esperienza in sala. Ne sono un grande sostenitore. Se fosse possibile, mi piacerebbe che ci fosse la possibilità di far vedere Justice League anche al cinema”, ha spiegato Snyder. Il regista ha però aggiunto che, per quanto vuole che accada, non può garantirlo ufficialmente, perché non ha voce in capitolo in merito alla distribuzione.

“La distribuzione non è purtroppo qualcosa che mi compete. Tutto riguarda il modo in cui funziona la distribuzione. Warner Bros. e HBO Max devono fare accordi con tutti questi mercati diversi. C’è questo processo davvero complicato che riguarda la vendita del film. Ma a parte questo, se siamo fortunati, nei paesi in cui forse HBO Max non esiste, potrebbe forse esserci l’opportunità di prenotare alcuni schermi IMAX.”

Vi ricordiamo che la Snyder Cut di Justice League uscirà nel 2021 sulla piattaforma streaming di Warner Bros HBO Max che è disponibile negli USA dall’Aprile scorso. Attualmente non sappiamo se in Italia la versione debutterà su qualche piattaforma streaming dato che HBO MAX non è disponibile nel nostro paese. Ma sappiamo che HBO in Italia ha un accordo in esclusiva con SKY, dunque potrebbe essere una valida teoria pensare che in Italia il film possa essere programmato su SKY CINEMA o su SKY ATLANTIC. Tuttavia, quest’ultima è solo una supposizione dunque non ci resta che aspettare ulteriori notizie.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

Shameless 11: il trailer “Last Call”

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Shameless 11: il trailer “Last Call”

Il canale americano Showtime dopo il primo promo ha diffuso il trailer “Last Call” di Shameless 11, l’attesa undicesima e ultima stagione di Shameless.

L’undicesima e ultima stagione della sua serie comica di successo SHAMELESS sarà presentata in anteprima domenica, dicembre 6 alle 21 ET / PT. SHAMELESS, che è stato presentato per la prima volta nell’inverno del 2011, si classifica come la commedia numero 1 della rete e la sua serie più longeva, e ha il pubblico più giovane di qualsiasi serie SHOWTIME. La stagione 10 di SHAMELESS è andata in onda il suo finale il 26 gennaio e ha registrato una media di 5,7 milioni di spettatori settimanali su tutte le piattaforme.

L’ultima stagione di SHAMELESS vede la famiglia Gallagher e il South Side a un bivio, con i cambiamenti causati dalla pandemia COVID, dalla gentrificazione e dall’invecchiamento per riconciliarsi. Mentre Frank (William H. Macy) affronta la sua mortalità e i suoi legami familiari negli anni del crepuscolo indotti da alcol e droghe, Lip (Jeremy Allen White) lotta con la prospettiva di diventare il nuovo patriarca della famiglia. Gli sposi Ian (Cameron Monaghan) e Mickey (Noel Fisher) stanno cercando di capire le regole e le responsabilità di una relazione impegnata mentre Deb (Emma Kenney) abbraccia la sua individualità e maternità single. Carl (Ethan Cutkosky) trova un’improbabile nuova carriera nelle forze dell’ordine e Kevin (Steve Howey) e V (Shanola Hampton) lottano per decidere se vale la pena combattere per una vita difficile nel South Side.

SHAMELESS 11 è interpretato dal candidato all’Oscar e vincitore dell’Emmy e del SAG Award William H.Macy, Jeremy Allen White, Ethan Cutkosky, Shanola Hampton, Steve Howey, Emma Kenney, Cameron Monaghan, Christian Isaiah, Noel Fisher e Kate Miner. Creata da Paul Abbott, la serie è prodotta da Bonanza Productions in associazione con John Wells Productions e Warner Bros.Television. Sviluppata per la televisione americana da John Wells, la serie è prodotta da Wells, Nancy M. Pimental, Joe Lawson, Iain MacDonald e Michael Hissrich.

Black Widow: dal ruolo di Taskmaster agli obiettivi del Generale Ross

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Black Widow non arriverà nelle sale fino a maggio del prossimo anno, ma è ovvio che la maggior parte dei fan sta monitorando la situazione, dal momento che il film dei Marvel Studios (nonostante le ripetute smentite) potrebbe comunque uscire direttamente su Disney+. Al di là di quanto sarà eccitante scoprire finalmente i dettagli sul passato di Natasha Romanoff, l’introduzione del villain Taskmaster è certamente tra gli aspetti più intriganti del cinecomic.

Il personaggio ha una storia davvero affascinante nei fumetti: se i Marvel Studios sapranno gestirla nel modo giusto, Taskmaster potrebbe davvero avere un ruolo di rilievo all’interno del MCU negli anni a venire. In un’intervista contenuta nel libro di recente pubblicazione “Black Widow: The Official Movie Special Book” (via CBM), Scarlett Johansson ha svelato nuovi dettagli a proposito del temibile villain e di cosa dovranno aspettarsi i fan dal personaggio.

“Quando incontriamo Natasha per la prima volta, dopo gli eventi di Captain America: Civil War, ogni cosa che lei credeva di sapere a proposito della famiglia, della normalità o della struttura è svanita e lei è sconcertata”, spiega l’attrice. “Niente ha senso per lei, quindi si sente vulnerabile e priva di uno scopo, forse per la prima volta in assoluto. Quando incontra Taskmaster, è come se si sentisse fuori gioco.”

“Inizialmente, le sembra che tutto ciò faccia parte degli accordi di Sokovia, o forse che sia stato mandato a recuperarla dal segretario Ross”, continua Johansson. “Non appena inizia a sperimentare lo stile di combattimento di Taskmaster, si rende conto che in realtà non  è il suo principale obiettivo e che Taskmaster ha un obiettivo molto più grande. Non sa se si tratta di qualcuno dal suo passato o di un nemico senza volto.”

Il Generale Ross catturerà Natasha in Black Widow?

Sempre in “The Black Widow: The Official Movie Special Book” (via CBM), è presente anche un’intervista a William Hurt, che ha parlato dei pensieri del Generale Thunderbolt Ross all’inizio del film e dei suoi obiettivi. “Beh, il suo ego deve corrispondere ai muscoli di Hulk. Penso alla stanchezza che ha patito dopo aver messo in atto quella grande mossa per controllare i Vendicatori, creando un enorme problema e un’enorme spaccatura”, rivela l’attore. “Penso che nella testa di Ross, lui si consideri probabilmente una persona auto-fantasticante. Penso che immaginasse, quando stava lottando con Hulk, di essere il soldato conquistatore che girava il mondo, ma le cose sono diventate più complesse e difficili.”

“C’è sempre un senso di dignità in quello che sta facendo, ma penso che sia il soldato sull’ultima collina a questo punto”, continua Hurt. “È circondato e sta solo cercando di proteggere il suo modo di vivere. Il modo in cui può contrattaccare in un mondo che cambia sarebbe catturando Natasha Romanoff”. 

La regia di Black Widow è stata affidata a Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme a Scarlett Johansson ci saranno anche David HarbourFlorence Pugh e Rachel Weisz.

In Black Widow, quando sorgerà una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni prima che diventasse un membro degli Avengers.

Margot Robbie a ruota libera sulla Ayer Cut, Tank Girl e Pirati dei Caraibi

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Di recente Margot Robbie è stata intervista da Josh Horowitz (via CBM) ed ha parlato di tutta una serie di attesissimi progetti che la vedranno impegnata nei prossimi anni. Naturalmente, tra questi il più atteso di tutti è probabilmente The Suicide Squad, in cui l’attrice tornerà ancora una volta ad interpretare l’amatissima Harley Quinn.

Robbie aveva debuttato nei panni del personaggio in Suicide Squad di David Ayer. Proprio per questo, durante la conversazione, è saltato fuori l’argomento Ayer Cut, ossia la versione del cinecomic così com’era stato inizialmente pensato dal regista. A differenza della Snyder Cut di Justice League, però, il taglio originale del film di Ayer non sembra essere destinato ad una distribuzione ufficiale.

A tal proposito, Margot Robbie ha dichiarato: “Non ho mai visto la Ayer Cut. So che abbiamo girato un sacco di cose che non sono state inserite nel film. Sarei molto curioso anch’io di vederla”. Horowitz ha poi menzionato il fatto che Jared Leto tornerà ad essere nuovamente il Joker nella versione mai vista prima di Justice League, e la notizia – almeno apparentemente – è stata una sorpresa per l’attrice, che ha così commentato: “Davvero? Non lo sapevo. Fantastico.”

E sempre a proposito di cinecomic, la Robbie ha aggiornato anche in merito a Tank Girl, nuovo adattamento dell’omonimo fumetto di Jamie Hewlett e Alan Martin, in cui l’attrice figurerà in qualità di produttrice. Il regista Miles Joris-Peyrafitte – presente anche lui nel corso dell’intervista (ha già diretto Robbie in Dreamland) – ha spiegato che il progetto è stato momentaneamente messo in stand-by a causa del Covid-19, mentre Margot ha aggiunto di non aver mai visto il film originale del 1995 ma di aver soltanto letto i fumetti, di trovarli assolutamente “malati” e al tempo meravigliosi.

Ovviamente, un altro grande progetto a cui Margot Robbie è stata associata di recente è l’annunciato reboot al femminile di Pirati dei Caraibi, su cui però l’attrice non ha potuto rivelare nulla, limitandosi a dire: “Forse. Siamo agli inizi. Non dico altro… per ora.”

Pieces of a Woman: trailer del film con Vanessa Kirby

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Pieces of a Woman: trailer del film con Vanessa Kirby

Netflix ha diffuso il trailer ufficiale di Pieces of a Woman, il film presentato a Venezia78 che arriverà in cinema selezionati a dicembre (compatibilmente con la riapertura delle sale cinematografiche) e su NETFLIX dal 7 gennaio 2021.

In Pieces of a Woman Martha (Vanessa Kirby) e Sean (Shia LaBeouf) sono una coppia di Boston. Stanno per diventare genitori ma la scelta di far nascere loro figlio in casa ha un risvolto tragico che cambierà per sempre le loro vite. Per Martha ha inizio un’odissea lunga un anno. Deve convivere con il dolore, con il rapporto conflittuale con il marito e con la madre dispotica (Ellen Burstyn), oltre che confrontarsi in tribunale con l’ostetrica divenuta oggetto di pubblica denigrazione. Diretto da Kornél Mundruczó (WHITE GOD – Sinfonia per Hagen, vincitore del premio Un Certain Regard a Cannes nel 2014) e con la sceneggiatura di Kata Wéber. Martin Scorsese è produttore esecutivo. PIECES OF A WOMAN è la storia profondamente intima, travolgente ed eccezionale di una donna che deve imparare a convivere con una perdita.

  • Prodotto da: Kevin Turen, p.g.a., Ashley Levinson, p.g.a. e Aaron Ryder
  • Produttori esecutivi: Martin Scorsese, Sam Levinson, Stuart Manashil, Viktoria Petranyi, Jason Cloth, Richard McConnell, Suarj Maraboyina per Creative Wealth Media, Aaron Gilbert per BRON Studios, e Steven Thibault
  • Direttore della fotografia: Benjamin Loeb, FNF
  • Scenografie: Sylvain Lemaitre e Frédérique B. Ste-Marie
  • Costumi: Rachel Dainer-Best
  • Montaggio: Dávid Janscó, HSE
  • Musiche originali: Howard Shore
  • Hair & Makeup: Gemma Lousie Hoff

Tom & Jerry: trailer del film con Chloë Grace Moretz

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Tom & Jerry: trailer del film con Chloë Grace Moretz

La Warner Bros ha diffuso il trailer italiano di Tom & Jerry, l’annunciato live-action diretto da Tim Story con Chloë Grace Moretz, Michael Peña, Rob Delaney, Colin Jost e Ken Jeong, in arrivo al cinema nel 2021,

Nel film Tom & Jerry diretto da Tim Story, una delle rivalità più amate della storia si riaccende quando Jerry si trasferisce nel miglior hotel di New York alla vigilia del “matrimonio del secolo”, costringendo il disperato organizzatore dell’evento ad assumere Tom per sbarazzarsi di lui. La conseguente battaglia tra gatto e topo minaccia di distruggere la sua carriera, il matrimonio e forse l’hotel stesso. Ma presto, sorge un problema ancora più grande: uno staff diabolicamente ambizioso che cospira contro tutti e tre.

Una miscela strabiliante di animazione classica e live action, la nuova avventura sul grande schermo di Tom e Jerry rappresenta un nuovo orizzonte per questi personaggi iconici e li costringe a fare l’impensabile…lavorare insieme per salvare la situazione.

Tom & Jerry è interpretato da Chloë Grace Moretz (“Cattivi Vicini 2”, “La Famiglia Addams”), Michael Peña (“Cesar Chavez,” “American Hustle”, “Ant-Man”), Rob Delaney (“Deadpool 2”, “Fast & Furious: Hobbs & Shaw”), Colin Jost (“Single ma non troppo”, “Saturday Night Live”), e Ken Jeong (“Crazy & Rich”, “Una Notte da Leoni”, “Transformers 3”).

Il film è diretto da Tim Story (“I Fantastici 4”, “Think Like a Man”, “Barbershop”) e prodotto da Chris DeFaria (“The LEGO Movie 2 – Una nuova avventura”, “Ready Player One”, “Gravity”). Scritto da Kevin Costello, basato sui personaggi creati da William Hanna e Joseph Barbera. I produttori esecutivi sono Tim Story, Adam Goodman, Steven Harding, Sam Register, Jesse Ehrman, ed Allison Abbate. Il team creativo include il direttore della fotografia Alan Stewart, lo scenografo James Hambidge, al montaggio Peter S. Elliot, la costumista Alison McCosh. La musica è composta da Christopher Lennertz. Warner Bros. Pictures e Warner Animation Group presentano, un film di Tim Story, “Tom & Jerry”, distribuito in tutto il mondo da Warner Bros. Pictures, arriverà al cinema nel 2021.

Aron Piper, chi è? Curiosità sull’attore di Elite

Aron Piper, chi è? Curiosità sull’attore di Elite

Negli ultimi anni le film, soap opera e serie tv spagnole stanno spopolando in tutto il mondo. Grazie a piattaforme streaming come Netflix, oggi chiunque può accedere a contenuti provenienti dai paesi più disparati. Dopo serie come La Casa di Carta, Le Ragazze del Centralino e La Cattedrale del Mare (basata sull’omonimo romanzo di Ildefonso Falcones), nel 2018 arriva anche Elite. La serie in questione, destinata a un pubblico più giovane e distribuita da Netflix, ha fatto una vera e propria strage di visualizzazioni worldwide. Grazie al grande successo di Elite, anche molti giovani attori spagnoli sono d’improvviso diventati famosi, attori come Aron Piper, uno dei protagonisti della serie.

Il ruolo di Ander Muñoz nella serie Elite lo ha reso famoso, tuttavia, ci sono ancora tante cose che non si conoscono sull’attore spagnolo. Scopriamo quindi insieme tutto quello che c’è da sapere su Aron Piper e sulla sua fulminea scalata al successo.

Aron Piper film e serie tv: gli inizi della sua carriera

All’anagrafe Arón Julio Manuel Piper Barbero ma conosciuto semplicemente come Aron Piper, età 23 anni, è nato il 29 marzo del 1997 a Berlino. Nonostante sia nato in Germania, l’attore è cresciuto in Spagna ed è lì che comincia a interessarsi al mondo dello spettacolo. La passione per la recitazione lo accompagna da quando aveva solo sei anni e passava le sue giornate in teatro.

La sua naturalezza e sicurezza sul palcoscenico lo aiutano a sviluppare le sue doti recitative; all’età di quattordici anni partecipa anche ad un corso della Comedy Central, famoso network statunitense dedicato alla commedia. I suoi primi esperimenti cinematografici e televisivi, tuttavia, risalgono al 2004 quando Aron di anni ne aveva solo sette. Il suo primo film, dal titolo Una Promessa Mantenuta, è datato infatti 2004, anno che segna il suo esordio al cinema.

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Tra i suoi film più famosi e amati dal pubblico, tuttavia, c’è 15 Años y Un Día (2013), diretto da Gracia Querejeta. Il film racconta la storia di Jon (Aron Piper), un adolescente ribelle e turbolento che, dopo essere stato espulso da scuola, viene mandato dalla madre a vivere con suo nonno, un ex militare in pensione. Ma le misure restrittive e l’eccessiva disciplina non sono abbastanza per tenere Jon ‘in gabbia’.

A questo primi esperimenti sul grande schermo ne seguono molti altri. Nel tempo Aron continua aggirare film e cortometraggi e nel frattempo si interessante anche di televisione. Dal 2016 al 2017 partecipa alla serie tv Centro Medico ma il vero successo per lui arriva solo nel 2018 quando entra a far parte del cast di Elite.

Aron Piper in Elite: un successo inaspettato

La serie Elite, ideata da Carlos Montero e Darío Madrona, racconta la storia di un gruppo di ragazzi provenienti dalle famiglie più ricche della Spagna e che frequentano il prestigioso liceo privato Las Encinas.

A causa del crollo della scuola privata che frequentavano, Samuel (Itzan Escamilla), Nadia (Mina El Hammani) e Christian (Miguel Herrán) ricevono come risarcimento danni una borsa di studio per Las Encinas. I tre ragazzi vengono da famiglie umili e disagiate e il loro ingresso in quell’universo di piccoli privilegiati non è per niente facile. I rampolli di Las Encinas li guardano come se fossero spazzatura, tutti tranne Marina (María Pedraza), unica a stringere subito amicizia con Samuel.

https://www.instagram.com/p/BnjTBgunsGd/?utm_source=ig_web_copy_link

Il tempo passa e la situazione dei nuovi arrivati migliora. Grazie a Marina e Samuel, i ragazzi riescono a integrarsi gradualmente nella scuola. Christian, grazie alla sua amicizia con Ander (Arón Piper), campione di tennis della scuola, entra nelle grazie della marchesina Carla Rosón Caleruega (Ester Expósito). L’unica ad avere problemi d’integrazione è Nadia, costretta dalla scuola a non poter indossare l’hijab, e continuamente tormentata dalla terribile Lucrecia (Danna Paola), alla quale ha strappato il titolo di migliore studentessa del suo corso.

Ma le cose per i ragazzi si complicano dopo la festa di fine anno durante la quale un ragazzo viene ucciso. Sarà quindi compito della polizia scoprire il nome dell’assassino, svelando i terribili segreti dei rampolli dell’alta società spagnola.

Aaron Piper in Elite interpreta Ander Muñoz, uno dei pochi studenti di Las Encinas che non proviene da una famiglia benestante. Tuttavia il ragazzo è accettato dal resto degli studenti perché figlio della preside della scuola. [fonte: Fandom]

La serie Elite, disponibile su Netflix, è attualmente in produzione e finora sono andate in onda 3 stagioni da 8 episodi ciascuna, per un totale di 24 episodi.

Aron Piper per Lacoste

Oltre alla recitazione, Aron Piper ha due grandissime passioni, la musica e la moda. Sin da piccolo, infatti, si è sempre divertito a improvvisare piccole performance al microfono. Non è quindi un caso che il suo piccolo passatempo si sia trasformato in una sorta di carriera parallela a quella dell’attore.

Aron è un grande appassionato di musica rap e nel corso di quest’anno, ha registrato alcuni singoli di successo proprio di questo genere. Abbiamo quindi le canzoni Sigo – in collaborazione con Moonkey e MYGAL -, Mal (feat. MYGAL) e infine Todo.

Giovane, esuberante e pieno di energia, Aron ha anche una grande passione per la moda. Grazie al grande successo ottenuto con la serie Elite, il ragazzo si è guadagnato un gran numero di follower su Instagram che ad oggi si aggira intorno ai 12 milioni. Non è un caso quindi che la Lacoste l’abbia scelto come suo testimonal in una campagna pubblicitaria pubblicata all’inizio di quest’anno.

Proprio come il suo personaggio in Elite, adesso anche Aron che sfoggia capi Lacoste. La campagna, diffusa dal brand il 9 aprile del 2020, ha fatto il boom di visualizzazioni e le foto del giovane Piper hanno fatto il giro del web. Ecco, qui di seguito, un video della collaborazione di Aron con Lacoste pubblicato dall’attore sul suo profilo Instagram e su Youtube.

Aron Piper su Instagram

Se volete essere sempre aggiornati su tutte le avventure private e professionali di Aron Piper, il sexy bad boy della serie Elite, vi consigliamo di seguire il suo account Instagram. Inoltre, sul suo personale canale Youtube, trovate tutti i singoli registrati in collaborazione con altri artisti della scema musicale internazionale.

 

Fonte: Wiki, IMDB, Fandom,

ARF! #Qualcosaltro online. Dal 20 al 22 novembre tanti eventi da non perdere

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Che Roma sia in zona gialla, arancione o rossa, la pandemia non ferma ARF! che, dopo l’annullamento delle mostre di Silvia ZicheDarwyn CookeDave Johnson e COme Vite Distanti al Mattatoio Testaccio, causa DPCM dello scorso 3 novembre, “riconverte” online la quasi totalità dei propri contenuti, ma non tutti.

Ecco allora che, anche grazie al sostegno della Regione Lazio, della CCIA di Roma e di Unioncamere Lazio, la ricca proposta di #Qualcosaltro! si trasforma in:

– 4 webinARF di altissima qualità.

       venerdi 20 novembre alle ore 17

       «RIFF + MeFu + Moleste: come il lockdown unisce il mondo del fumetto»: la volontà di avere una visione del futuro, di avere una progettualità, raccogliendosi intorno a un cambiamento reale e possibile, nonostante le difficoltà enormi che stiamo vivendo.

Persone che creano luoghi di dialogo e confronto. Tre nuovissime realtà associative nate proprio nella seconda metà del 2020: RIFF – Rete Nazionale Festival di Fumetto, la prima Associazione nazionale di categoria (fondata da ARF! FestivalNapoli ComiconEtna ComicsLucca Comics & Games e Treviso Comic Book Festival); MeFu – i Mestieri del Fumettogruppo di ricerca che si pone l’obiettivo di indagare sulla situazione economica dei creatori di fumetto in Italia (unendo per la prima volta sceneggiatori, disegnatori, coloristi e letturisti); Moleste, il collettivo delle autrici italiane per la parità di genere nel fumetto.

       sabato 21 novembre alle ore 17

       «Quel che stavamo cercando» con Alessandro Baricco (parole e voce) e Gloria Pizzilli (visioni e disegni).
Il nuovo lavoro di Baricco, 33 frammenti che rileggono la pandemia in chiave mitica, raccontati dal segno carnale e sinuoso della Pizzilli, pluripremiata fumettista e illustratrice toscana (The New Yorker, The New York Times, The Boston Globe, GQ USA, Wired Italia, La Stampa, L’Espresso, Feltrinelli, Mondadori, Éditions du Seuil, Dylan Dog Color Fest), già in mostra con Corpi pericolosi all’ARF! 2019, che realizzerà “in tempo reale” un’opera ispirata alle suggestioni dell’audiolibro.

       domenica 22 novembre alle ore 17

       LIVE PERFORMING: in diretta da Parigi, Luigi Critone disegna “live” ispirandosi al suo ultimo libro a fumetti Aldobrando (novità Coconino Press), raccontato dalle parole di Gipi, sceneggiatore dell’opera già uscita in Francia per Casterman, con la moderazione di Mauro Uzzeo.

       domenica 22 novembre alle ore 18

       LIVE PERFORMING: in diretta dal suo studio romano, Werther Dell’Edera disegna “live” ispirandosi alla sua ultima serie a fumetti Something is killing the children (Edizioni BD), bestseller assoluto negli Stati Uniti, già per ben due volte sold out prima ancora di raggiungere le librerie americane, raccontato dalle parole di Francesco Artibani, con la moderazione di Gud.

Tutte le dirette streaming potranno essere seguite sulla pagina Facebook di ARF! e su VVVID.it

– Una mostra super esclusiva IN OMAGGIO.

CoVertine di Dave Johnson: direttamente dagli USA, una delle quattro mostre che erano in programma al Mattatoio per l’evento «ARF presenta: Qualcos’altro!»

In accordo con il celebre autore statunitense – star internazionale di Marvel, DC Comics e Dark Horse, vincitore dell’ambitissimo Eisner Award – l’esposizione “fisica” diventa un contenuto digitale assolutamente esclusivo, scaricabile solo da chi si iscrive (gratuitamente) ai 4 webinARF (tramite Eventbrite) e unicamente durante i 3 giorni di evento in streaming.

– COme VIte Distanti Compendium: 6 mesi dopo.

Il Compendium racconta e “aggiorna” “COme VIte Distanti” il progetto solidale ideato e realizzato durante il lockdown della scorsa primavera da ARF! Festival, in collaborazione con PressUp, a sostegno della raccolta fondi per l’INMI Lazzaro Spallanzani di Roma, grazie al quale sono stati donati 62.385 euro e che ha unito in un unico libro (vincitore del Premio Boscarato 2020 del Treviso Comic Book Festival) oltre 80 autori della Serie A del fumetto italiano.

“COme VIte Distanti. Compendium. Sei mesi dopo” è un albo speciale di 36 pagine, prodotto in una tiratura limitatissima, frutto del lavoro di autrici e autori straordinari, che arricchiscono il volume realizzato durante il lockdown con nuove visioni con tavole inedite, contenuti extra, e con tanti altri progetti che, mentre nasceva COme VIte Distanti, sono stati realizzati in parallelo da altri fumettisti, illustratori, autrici, autori, collettivi.

Questa nuova pubblicazione si fregia della copertina di Danijel Zezelj (autore anche della prima storia The heart of a robot), dell’introduzione della Dott.ssa Marta Branca, Direttore Generale dello Spallanzani e di una serie di contenuti inediti di Marco Alama, Francesco Artibani, Fabbri & Antonucci, Luca Bertelé, Paolo Castaldi, Katja Centomo, Francesca Ciregia, Cristiano Crescenzi, Davide De Cubellis, Ale Giorgini, Riccardo Guasco, Hurricane, Fabio Iamartino, Marcello Manchisi, Giovanni Masi, Alessia Moretti, Leo  Ortolani, Nocentini e Colangeli,  Francesco Poroli, Susanna Raule e Armando Rossi, Pierpaolo Rovero, Sualzo, Davide Toffolo, Tonus, Ilaria Urbinati, Mauro Uzzeo, Walter Venturi, Zerocalcare.

Il Compendium sarà acquistabile in due versioni:  online solo il 20, 21 e 22 novembre oppure in modalità “combo” abbinato alle ultime copie di «COme VIte Distanti» in vendita negli stessi 3 giorni, in quattro esclusivi punti vendita di Roma: Forbidden Planet (Re di Roma), Libreria Giufà (San Lorenzo), FOX Gallery (Largo Argentina) e Nero di China (Colli Albani).

– 150 opportunità di vero lavoro.

La Job ARF! curata da Daniele “Gud” Bonomodedicata alle job opportunities tra autori esordienti e case editrici diventa interamente digitale: tutte le call dell’edizione 2020 di questa efficacissima sezione di ARF! Festival (che da sempre fa incontrare domanda e offerta, creando VERO lavoro) lanciate sin dalla scorsa primavera, hanno fatto pervenire 1.248 portfolio che – una volta preselezionati – hanno infine portato a fissare 150 colloqui on-line che avverranno con Bao Publishing, Feltrinelli Comics, Editoriale Cosmo, Il Castoro, Tunué, Shockdom, Eris Edizioni, Becco Giallo, Bugs Comics, Sinnos, Edizioni NPE, Noise Press, Edizioni Segni d’Autore, Diabolo e Lavieri.

Justice League Snyder Cut: il nuovo trailer

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Justice League Snyder Cut: il nuovo trailer

Come annunciato dallo stesso Zack Snyder, ecco diffuso in rete il nuovo trailer di Justice League Snyder Cut, che sarà disponibile su HBO Max in 4 puntate da un’ora.

Fonte

Vi ricordiamo che la Snyder Cut di Justice League uscirà nel 2021 sulla piattaforma streaming di Warner Bros HBO Max che è disponibile negli USA dall’Aprile scorso. Attualmente non sappiamo se in Italia la versione debutterà su qualche piattaforma streaming dato che HBO MAX non è disponibile nel nostro paese. Ma sappiamo che HBO in Italia ha un accordo in esclusiva con SKY, dunque potrebbe essere una valida teoria pensare che in Italia il film possa essere programmato su SKY CINEMA o su SKY ATLANTIC. Tuttavia, quest’ultima è solo una supposizione dunque non ci resta che aspettare ulteriori notizie.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

Wonder Woman 1984: 10 dettagli dei fumetti che dovrebbero far parte del sequel

È diventata un’abitudine dei registi trascurare alcuni punti essenziali dei fumetti su cui si basano i film di supereroi. Il primo Wonder Woman ha fatto un ottimo lavoro rimanendo fedele al materiale originale, che è stato uno dei motivi per cui il film ha funzionato così bene. Per cercare di non commettere troppi errori, anche Wonder Woman 1984 farebbe bene a trasporre alcuni dettagli chiave dei fumetti. Ecco perché Screen Rant ha raccolto i 10 dettagli chiave dai fumetti che il sequel di Patty Jenkins non dovrebbe assolutamente trascurare:

I fratelli di Wonder Woman

Da quando è stato distribuito il primo Wonder Woman, le teorie dei fan si cono concentrate prevalentemente sul potenziale coinvolgimento dei suoi fratelli in futuro. Poiché Wonder Woman 1984 sarà il secondo film dedicato a Diana, è tempo che i suoi legami con personaggi come Giasone, Ercole e Achille vengano approfonditi.

Il fatto che i suoi fratelli non siano ancora mai apparsi è un buco di trama piuttosto evidente, soprattutto in considerazione del fatto che dovrebbero essere anche loro molto potenti. Per non parlare del fatto che Shazam! ha mostrato l’eroe del titolo sfruttare i poteri di Achille ed Ercole.

Le precedenti identità di Cheetah

La versione più conosciuta di Cheetah è naturalmente quella di Barbara Ann Minerva, che sarà utilizzata anche per il personaggio in Wonder Woman 1984 e che sembra avere tutto il potenziale necessario per essere addirittura migliore della sua controparte nei fumetti. Tuttavia, si tratta del terzo personaggio ad essere conosciuto con il soprannome di Cheetah, viste le precedenti identità assunte da Priscilla Rich e Deborah Domaine.

Il sequel non ha bisogno di includere nessuna delle due come parte essenziale dell’arco narrativo di Minerva, ma dovrebbero comunque essere menzionate per settare correttamente la storia del personaggio. Anche i fumetti lo hanno fatto, con le prime due identità utilizzate da Minerva come uno dei suoi tanti alias.

L’ossessione di Cheetah per il Lazo della Verità

wonder woman 1984Nei fumetti, l’interesse originale di Cheetah nei confronti di Wonder Woman era dovuto al suo bisogno di possedere il Lazo della Verità. È diventata ossessionata dalla sua acquisizione, perché sentiva che era un suo diritto in quanto scienziata; così, ha iniziato a manipolare Diana e persino ad attaccare le Amazzoni.

A giudicare da ciò che viene mostrato nell’ultimo trailer, questo sembra essere il set-up perfetto per la trama del film ed un ottimo modo per introdurre il personaggio di Cheetah nel DCEU. Se non altro, l’interesse di Cheetah per il Lazo della Verità deve comunque essere affrontato, poiché è stata proprio questa ossessione ad averla portata a cementarsi come acerrima nemica di Wonder Woman.

Le Olimpiadi delle Amazzoni

Basandoci sulle parole della regista del film, Wonder Woman 1984 avrà al centro della storia anche le Olimpiadi delle Amazzoni. Tuttavia, c’è sempre la possibilità che questo espediente venga eliminato dal montaggio finale. Tuttavia, il sequel deve garantire che ciò non accada, dal momento che le Olimpiadi sono una parte vitale della cultura dell’Amazzonia.

In effetti, la prima apparizione di Wonder Woman nell’All-Star Comics #8 del 1941 l’aveva vista prendere parte alle Olimpiadi per vincere la possibilità di accompagnare Steve Trevor in America. Il film può servirsi delle Olimpiadi per parlare del passato di Diana e per affrontare ancora i retroscena di Themiscyra.

L’influenza di Urzkartaga su Cheetah

Wonder Woman 1984 mostrerà che i poteri di Cheetah sono collegati ad un retroscena mistico. Non dovrebbe essere qualcosa di ambiguo, poiché coloro che sono a conoscenza dei fatti sul personaggio concorderanno che la sua connessione con l’antica pianta Urzkartaga deve essere raccontata anche nel sequel.

Dopotutto, nella cronologia originale, i suoi poteri erano il risultato dell’ingestione di una miscela fatta proprio da Urzkartaga. Cheeta è anche diventata fedele a questo dio, cosa che può essere implementata anche nella storia del sequel. Avrebbe senso per Wonder Woman andare contro un altro essere divino; le sue battaglie con Cheetah possono essere il modo per farlo.

La volontà di Wonder Woman di usare la forza letale

L’uso della forza letale è stato minimizzato nel DCEU, riservato principalmente agli odiati personaggi secondari o alle situazioni in cui gli eroi non avevano scelta. Wonder Woman 1984 dovrebbe riportare la volontà della versione fumettistica di Diana ad attingere a mezzi più violenti, soprattutto considerando che Maxwell Lord apparirà nel sequel.

Era stata lei a uccidere Lord in Wonder Woman (vol.2) #219, il che significa che c’è un precedente tra questi due personaggi che può essere affrontato anche nel film. Questo aspetto avrebbe senso anche sulla scia della personalità più indurita di Wonder Woman dopo quello che è successo nel primo film.

La resurrezione di Steve Trevor attraverso mezzi mistici

A causa dell’uscita del primo Wonder Woman molti anni fa, il destino di Steve Trevor è ancora una questione irrisolta nel DCEU. La sua resurrezione nel sequel può essere spiegata nel modo in cui è stato fatto nei fumetti, dove è stato riportato in vita attraverso mezzi mistici.

È successo in Wonder Woman #223 del 1976, quando Ippolita fece rianimare Afrodite. Il film può richiamare questa prospettiva dei fumetti e non ci sarebbe alcun problema nel farla adattare alla storia, poiché l’uso della magia è stato già stabilito all’interno del DCEU.

Steve Trevor è un cittadino onorario di Themiscyra

Il sacrificio di Steve, alla fine, ha beneficiato anche le Amazzoni, nonostante la sua associazione con Themyscira si sia sostanzialmente conclusa in Wonder Woman dopo che se n’è andato con Diana. Un dettaglio chiave nei fumetti ha a che fare con Steve e con il fatto che – insieme a Batman e Superman – che diventa un cittadino onorario di Themyscira.

Questo non è soltanto un onore, poiché le Amazzoni lo considerano come il massimo livello di rispetto. Wonder Woman 1984  può convalidare il sacrificio di Steve e il suo ruolo tra le Amazzoni includendo questo punto nella storia del sequel.

I poteri astrali di Wonder Woman

Se qualcuno pensa di essere consapevole del numero di poteri di Wonder Woman, dovrà ricredersi. Uno dei poteri dimenticati è la sua capacità di attingere al piano astrale, dove potrebbe lasciarsi il suo corpo fisico alle spalle e viaggiare attraverso lo spazio e il tempo.

Il sequel non deve rendere tale abilità una parte dell’infinita serie di abilità di Diana, ma sarebbe appropriato includere i poteri astrali come esperienza a cui si sottopone per stare di nuovo con Steve. Al di là delle speculazioni sulla trama, il potere astrale potrebbe anche essere un grande segnale al suo lignaggio da parte degli dei dell’Olimpo.

Il rituale di corteggiamento delle Amazzoni

Wonder Woman aveva confermato che le Amazzoni intrattenevano rapporti tra loro. Questo aspetto dovrebbe essere mostrato piuttosto che soltanto decantato, e Wonder Woman 1984 potrebbe includere il rituale di corteggiamento delle Amazzoni per spiegare come si formano queste relazioni.

Per riassumere, il rituale prevede l’offerta di una noce di cocco con una collana al suo interno che la donatrice benedice e offre al suo partner. La conferma della loro relazione comporta una serie di test mentali e fisici per verificare la loro compatibilità. Insieme alle Olimpiadi, il rituale di corteggiamento è un altro ottimo modo per portare avanti la loro cultura affinché i fan possano comprendere.

Star Wars Hotel: ecco le stanze dell’albergo a tema firmato Disney

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Mentre l’industria dei parchi a tema sta attraversando un periodo molto difficile nell’era del covid, l’attività non si ferma mai veramente e sia i parchi che i fan che li adorano guardano sempre alla prossima grande novità. Per quanto riguarda la Disney, il Walt Disney World ha piani davvero emozionanti per il prossimo Star Wars Galactic Starcruiser. Si tratta di un nuovo hotel Disney World ma anche di un’attrazione a sé stante, e la Disney ha appena diffuso le prime foto che mostrano come sarà l’interno del Galactic Starcruiser, con le immagini delle cabine in cui gli ospiti soggiorneranno.

Mentre lo Starcruiser galattico è ancora in costruzione, durante l’evento virtuale IAAPA, il presidente dei parchi Disney Josh D’Amaro ha mostrato modelli fisici di come saranno effettivamente le cabine dello starcruiser.

La stanza in sé è piuttosto semplice, con un letto grande e un paio di letti a castello incassati nel muro. Non è esattamente una stanza d’albergo eccessivamente lussuosa, ma sicuramente ti immerge nell’atmosfera giusta, e inoltre, se si va al Disney World, in camera si passa davvero pochissimo tempo!

Proprio come una nave spaziale (o una nave da crociera), lo spazio è “limitato” e quindi le camere di solito non sono enormi. Fa tutto parte del tema e della storia (che sembra funzionare bene anche finanziariamente per Disney World). Questo non vuol dire che non ci saranno altre opzioni disponibili per coloro che sono disposti a pagare di più!

In fin dei conti, lo scopo della stanza è farti sentire come se fossi a bordo di un incrociatore stellare galattico, e se il resto della stanza non lo fa, probabilmente lo farà la “finestra”. Se si guarda l’immagine qui sotto, scattata dalla posizione del letto a castello, si può ben vedere qual è il panorama!

Fonte

Justice League Snyder Cut: Diana in una nuova foto rivelatrice

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Justice League Snyder Cut: Diana in una nuova foto rivelatrice

Il primo video inedito dal set di riprese aggiuntive di Justice League Snyder Cut ci mostrava Diana (Gal Gadot) che scopriva un murales nascosto in quella che sembrava una cripta che raffigurava Darkseid, il grande cattivo del film che nella versione cinematografica di Joss Whedon non è mai comparso.

Adesso, mentre quelle riprese si sono concluse e il lavoro è solo nelle mani di Snyder in sala di montaggio, arriva una foto che raffigura Diana/Wonder Woman nel momento in cui scopre quel murales. Eccola di seguito:

Vi ricordiamo che la Snyder Cut di Justice League uscirà nel 2021 sulla piattaforma streaming di Warner Bros HBO Max che è disponibile negli USA dall’Aprile scorso. Attualmente non sappiamo se in Italia la versione debutterà su qualche piattaforma streaming dato che HBO MAX non è disponibile nel nostro paese. Ma sappiamo che HBO in Italia ha un accordo in esclusiva con SKY, dunque potrebbe essere una valida teoria pensare che in Italia il film possa essere programmato su SKY CINEMA o su SKY ATLANTIC. Tuttavia, quest’ultima è solo una supposizione dunque non ci resta che aspettare ulteriori notizie.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

Thor: Love and Thunder, due membri dei Guardiani appariranno nel film

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A quanto pare, due amatissimi membri dei Guardiani della Galassia faranno ritorno in Thor: Love and Thunder, anche se la cosa, visto il finale di Avengers: Endgame, non dovrebbe sorprendere più di tanto. Come riportato da THR (via Screen Rant), Chris Pratt tornerà a vestire i panni di Star-Lord nel film di Taika Waititi. Nonostante non sia ancora chiaro quanto grande sarà il suo ruolo all’interno della storia, Pratt si unirà alla produzione quando le riprese partiranno in Australia all’inizio del 2021.

Si tratterà della quinta apparizione di Pratt in un film del MCU e secondo la fonte, Star-Lord non sarà l’unico membro dei Guardiani a prendere parte alla quarta avventura cinematografica del Dio del Tuono. Stando infatti ad un video apparso su YouTube (via Screen Rant), Vin Diesel, interprete di Groot, sarebbe atterrato in Australia. Si tratta della stessa fonte che, nelle scorse settimane, aveva già segnalato – alla fine di ottobre – la presenza nel continente del premio Oscar Christian Bale, che nel film interpreterà il villain principale.

Questa non è una conferma esplicita che il Groot di Diesel apparirà in Thor: Love and Thunder, ma il fatto che l’attore sia arrivato in Australia, luogo dove si terranno le riprese del film, lascia intendere proprio che Groot apparirà nel film (insieme ovviamente alla conferma che ci sarà anche Star-Lord!). Inoltre, in passato Diesel aveva già confermato in maniera velata che i Guardiani avrebbero avuto un ruolo in Love and Thunder, il che supporta ulteriormente la possibilità.

Thor: Love and Thunder è il titolo ufficiale del quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece al 11 febbraio 2022.

Taika Waititi tornerà alla regia di un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarokcosì come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

Ethan Hawke perse il ruolo in Stand By Me in favore di “un altro ragazzo con il nome di un uccello”

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Ethan Hawke ha ammesso di aver saputo di non essere stato scelto per il casting di Stand By Me in modo insolito e buffo, a causa del suo cognome. Il film del 1986 era basato sul racconto breve di Stephen King, The Body, e ha visto sul grande schermo dei giovanissimi talenti con una fortuna alterna.

Sebbene il film sia tenuto in grande considerazione da molti e considerato un classico moderno, il suo successo al botteghino, nell’anno di uscita, è stato relativamente modesto rispetto a quelli che oggi vengono considerati film di successo.

Stand By Me è un film di formazione davvero perfetto, come pochi altri. Il cast principale del film includeva alcuni nomi famosi per l’epoca, con River Phoenix, Wil Wheaton, Corey Feldman e Jerry O’Connell che interpretavano i quattro amici protagonisti. A quel tempo, Ethan Hawke, un altro giovane attore che si stava facendo strada a Hollywood, aveva già recitato insieme a Phoenix in Explorers, altro film d’avventura per ragazzi di quel periodo. Hawke ha anche fatto un’audizione per Stand By Me, ma sfortunatamente per lui, le cose non sono andate bene.

stand by me

Oggi Ethan Hawke ha 50 anni, una brillante carriera alle spalle e una vita intera di storie raccontate. E anche se non tutte le audizioni sono sempre andate come si aspettava, Hawke è in grado di guardare indietro al suo passato con un approccio più saggio e a volte spensierato. In una nuova intervista con The Guardian, Hawke ha spiegato di aver perso il ruolo di Chris Chambers in Stand By Me, andato poi a Phoenix, e ha appreso la notizia dallo stesso regista, Rob Reiner, che si è complimentato con l’adolescente Ethan prima di aggiungere: “Sei davvero bravo, ma ho appena dato la parte a un altro ragazzo che ha il nome di un uccello (il riferimento è al falco/hawke e alla fenice/phoenix, ndr).

Sebbene Hawke all’epoca sia stato distrutto dalla notizia, la sua carriera avrebbe ricevuto, di lì a poco, lo scossone che lo avrebbe definitivamente lanciato nel firmamento delle stelle con il casting in L’Attimo Fuggente, al fianco di Robin Williams, nel 1989.

Purtroppo, Phoenix è morto nel 1993 per overdose. La morte improvvisa della giovane star è stata un duro colpo per Hawke e lo ha aiutato a capire quanto fosse facile essere spazzato via dallo stile di vita viziato hollywoodiano. È per questo motivo che ha deciso di non vivere mai a Los Angeles.

Oggi il curriculum di recitazione di Hawke vario e articolato, e vanta quattro nomination agli Oscar. Non essere stato scritturato in Stand By Me era stata certamente una parte importante della sua carriera negli anni ’80, ma i decenni di ruoli e di esperienza da allora lo hanno aiutato a ottenere un’ampia prospettiva.

Ethan Hawke perse il ruolo in Stand By Me in favore di “un altro ragazzo con il nome di un uccello”

Black Widow: l’attore di Rick Mason anticipa i dettagli sulla relazione con Nat

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La star di Black Widow, O.T. Fagbenle, ha anticipato la storia d’amore tra il suo personaggio Mason e Natasha Romanoff (Scarlett Johansson). Il tanto atteso Black Widow approfondirà la vita pre-Avengers di Natasha in qualità di assassina russa, qualcosa che i fan del MCU non vedevano l’ora di approfondire. Dopo gli eventi di Captain America: Civil War, Natasha partirà in missione per affrontare la Stanza Rossa che l’ha addestrata, così come la famiglia che si è lasciata alle spalle. Black Widow promette anche di colmare tutte quelle lacune su alcuni punti chiave della storia di Nat, dall’incidente a Budapest con Occhio di Falco (Jeremy Renner) fino alla sua educazione, di cui si sa veramente poco.

Adesso, O.T. Fagbenle ha svelato alcuni dettagli sulla relazione tra Mason e Natasha. Nel libro “Black Widow: The Official Movie Special Book” dei Marvel Studios (via Screen Rant), Fagbenle ha rivelato alcuni dettagli chiave sul suo personaggio, ossia “un cercatore per conto di persone che non sono così affiliate agli eserciti, come le persone che fanno parte della malavita”. La relazione di Mason con Natasha nascerà proprio grazie al suo lavoro, anche se Fagbenle ha lasciato intendere che ci sarà molto di più. “La sensazione è che ci sia di più nella loro relazione oltre ad un legame puramente lavorativo. È qualcosa a metà”, ha spiegato l’attore.

Inoltre, Fagbenle ha spiegato in quale punto esatto della storia di Natasha si inserirà Mason. “La storia di Mason inizia quando Natasha sta cercando di scappare e ha bisogno di un posto dove nascondersi. Si siamo frequentati per un po’. In seguito, quando si metterà nei guai, mi contatterà di nuovo. Le verrò in aiuto con un Chinook. Se hai bisogno di un elicottero, sono la persona giusta a cui chiedere. Da quel momento, ogni volta che si troverà nei guai, mi chiamerà.”

La regia di Black Widow è stata affidata a Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme a Scarlett Johansson ci saranno anche David HarbourFlorence Pugh e Rachel Weisz.

In Black Widow, quando sorgerà una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni prima che diventasse un membro degli Avengers.

Scream: il nuovo film non sarà un horror metacinematografico

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Scream: il nuovo film non sarà un horror metacinematografico

Lo sceneggiatore e produttore di Scream 5, Kevin Williamson, ha recentemente rivelato che il nuovo capitolo del celebre franchise non seguirà il classico stile meta-horror del franchise. A partire dal 1996, l’iconico regista Wes Craven ha avviato, con il primo Scream, una vera e propria rinascita del genere slasher. Il franchise è noto per il suo stile meta-cinematografico, in cui i tropi dell’horror vengono impiegati con estremo umorismo. All’epoca della sua esplosione, l’orrore satirico di Scream era considerato assolutamente non convenzionale. Tuttavia, da allora il genere horror ha visto molti film perseguire quella strada, come Quella casa nel bosco e Zombieland.

Fatta eccezione per il nuovo attesissimo capitolo, tutti e quattro i precedenti film del franchise sono stati diretti da Craven. Conosciuto come il “maestro dell’horror”, l’eredità di Craven include classici intramontabili come Le colline hanno gli occhi e Nightmare – Dal profondo della notte. Scream 4 è stato l’ultimo film diretto da Craven prima della sua tragica scomparsa nel 2015. Da allora, ogni speranza per un sequel sembrava ufficialmente svanita, almeno fino al 2019, quando Spyglass Media Group ha acquisito i diritti della saga e ha avviato ufficialmente lo sviluppo di un nuovo film. Wes Craven è attualmente in produzione a Willmington, nella Carolina del Nord, nonostante di recente ci siano stati dei casi di positività al Covid-19 sul set.

Durante una recente reunion a scopo benefico del cast del primo film su Looped (via Screen Rant), lo sceneggiatore e produttore Kevin Williamson ha rivelato che l’atteso quinto capitolo non avrà lo stile meta-horror tipico del franchise di Scream. Williamson ha spiegato che questo espediente sarà assente nel prossimo film perché già utilizzato ripetutamente in passato. Tuttavia, Williamson ha rassicurato i fan sul fatto che il nuiovo film porterà il franchise in una direzione totalmente diversa in modo da onorare al meglio l’eredità di Wes Craven.

“Quello che mi piace del nuovo Scream è l’approccio totalmente nuovo. È un bellissimo film completamente nuovo, nonostante il fattore nostalgico che sembra attraversarlo. Questa era per me la formula perfetta per realizzare un nuovo capitolo di Scream. Questo è ciò che mi ha entusiasmato di più. Sono rimasto sbalordito dai registi, anche se ero veramente nervoso perché nessuno è come Wes Craven. Ero davvero titubante, persino a prendere parte al progetto, ma alla fine sono contento di averlo fatto perché penso che questo nuovo film renderà Wes orgoglioso.”

Neve Campbell spiega perché ha deciso di tornare in Scream 5

Sappiamo che in Scream 5 torneranno sia David Arquette (Linus “Lenny” Riley) che Courtney Cox (Gale Weathers), ma anche Neve Campbell, che sarà ancora una volta Sidney Prescott. Sempre nel corso del medesimo evento (via ComicBook), l’attrice ha spiegato i motivi che l’hanno spinta ad accettare di prendere parte al nuovo capitolo. “Ero davvero preoccupato di fare un nuovo film della saga senza Wes. I registi mi hanno inviato una lettera e mi hanno spiegato che il motivo per cui hanno accettato di dirigere il film era a causa di Wes. Sono veramente onorati che gli sia stato chiesto di fare questo film. Sono dei grandissimi fan di Wes e della saga, così come del cast. Volevano davvero onorare la sua memoria, cosa che credo davvero abbiano fatto.”

Scream 5 sarà diretto da Matt Bettinelli-Olpin Tyler Gillett, registi del film Finché morte non ci separi. La sceneggiatura porterà la firma di James Vanderbilt e Guy Busick, che aveva già sceneggiato Finché morte non ci separi. Kevin Williamson, che ha scritto e prodotto i film originali del defunto regista Wes Craven, sarà coinvolto in veste di produttore.

FBI: Most Wanted 2×01: due clip dall’episodio

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FBI: Most Wanted 2×01: due clip dall’episodio

Il network americano della CBS dopo le anticipazioni  ha diffuso due clip di FBI: Most Wanted 2×01, il primo episodio dell’annunciata seconda stagione di FBI: Most Wanted.

In FBI: Most Wanted 2×01 protagonisti sono Julian McMahon (agente speciale supervisore Jess LaCroix) Kellan Lutz (agente speciale Kenny Crosby) Roxy Sternberg (agente speciale Sheryll Barnes) Keisha Castle-Hughes (agente speciale Hana Gibson) Nathaniel Arcand (agente speciale Clinton Skye). Le guest star sono Avery Whitted (Lucas Earley) Sean McDermott (Joe Earley) Jennifer Piech (Cynthia Earley) Kate Middleton (Virginia Barr) Cathy Salvodon (Nechelle Robinson) Mark Zeisler (Ross Delvo) Eugene Kim ( Martin “Marty” Kao) Jason Ostrowski (Ben Lewis) Minda Larson (Maureen Lewis) Sawyer Ploski (Hudson Lewis) Caitlin Hammond (Callie Lewis) Katie Hartke (zia Rebecca Lewis) Stephen Michael Spencer (AJ Fisher) Francisca Munoz (Med Tech) Jisoo Grace (dipendente donna)


FBI: Most Wanted 2×01

FBI: Most Wanted 2 è la seconda stagione della serie FBI: Most Wanted ideata da Dick Wolf e segue  il dipartimento dell’FBI incaricato di tracciare e catturare i criminali nella sua lista dei Most Wanted. Jess LaCroix è descritto come un “agente dell’agenzia che è al vertice di comando della sua unità e sovrintende la squadra dell’Unità Most Wanted dell’FBI, a cui vengono assegnati i casi più estremi ed eclatanti.

FBI: Most Wanted è ideata da Dick Wolf (Chicago Fire, Chicago PD, Chicago Med, Chicago Justice, FBI), Rene Balcer (Law & Order True Crime, FBI, Law & Order), Peter Jankowski, Arthur W. Forney, Universal Television e CBS Studi TV Wolf e Balcer metteranno insieme la sceneggiatura e la produzione esecutiva. Fred Berner (Law & Order, Chicago PD, Chicago Med, FBI) ​​dirigerà l’episodio pilota.

Transformers: il regista di Creed 2 per il nuovo film della saga

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Transformers: il regista di Creed 2 per il nuovo film della saga

Il prossimo film della saga di Transformers sarà diretto da Steven Caple Jr., regista di Creed 2. La famosissima linea di giocattoli targata Hasbro è diventata un punto fermo dell’industria cinematografica alla fine degli anni 2000 e negli anni 2010. Michael Bay e Steven Spielberg erano le menti creative dietro i primi live-action del franchise, con Bay che ha diretto ben cinque film per hanno incassato oltre 4 miliardi di dollari in tutto il mondo. Dopo la scarsa accoglienza riservata a Transformers: L’ultimo cavaliere, il franchise è stato riavviato con lo spin-off Bumblebee del 2018.

All’inizio del 2020 è stato rivelato all’inizio che Paramount e Hasbro stavano già considerando un riavvio della saga di Transformers, con entrambi gli studi che avevano iniziato a sviluppare diversi film per altrettanti adattamenti live-action. All’epoca la Paramount, che aveva dichiarato che – proprio sulla scia del successo di Bumblebee – c’era bisogno di far intraprendere al franchise una nuova direzione, aveva anche annunciato che un nuovo film di Transformers sarebbe arrivata già nell’estate del 2022, senza però rivelare il regista incaricato di occuparsene.

Adesso, come riportato da Deadline, Paramount e Hasbro hanno ingaggiato Steven Caple Jr. per dirigere il nuovo film della saga di Transformers. Caple Jr. ha diretto Creed 2, che ha ricevuto recensioni molto positive e ha incassato oltre 200 milioni di dollari in tutto il mondo. L’ingaggio del regista statunitense arriva dopo che la Paramount ha selezionato la sceneggiatura di Joby Harold come base per il film che arriverà nel 2022, permettendogli di terminare la sceneggiatura in modo che i dirigenti potessero iniziare ad incontrare vari i registi, con Caple Jr. che alla fine è stato selezionato per portare avanti il franchise action/fantascientifico. 

Grazie a report precedenti, la conferma che il nuovo Transformers di Steven Caple Jr. sarà basato sulla sceneggiatura di Joby Harold potrebbe aver chiarito di cosa tratterà il film. Quando la Paramount stava sviluppando più sceneggiature per nuovi film dedicati ai Transformers, era stato rivelato che la sceneggiatura di James Vanderbilt si sarebbe basata sulla linea di giocattoli “Beast Wars”, mentre quella di Harold sarebbe stata ambientata nello stesso universo di Bumblebee. Dunque, a meno che questi rapporti non fossero in qualche modo poco veritieri, sembra che il film di Caple Jr. non sarà legato in qualche modo allo spin-off di Travis Knight uscito due anni fa.

Big Sky 1×03: anticipazioni dall’episodio

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Big Sky 1×03: anticipazioni dall’episodio

Il network americano ABC ha diffuso le anticipazioni di Big Sky 1×03, il terzo episodio dell’annunciata nuova serie tv Big Sky in arrivo questo autunno.

In Big Sky 1×03 che si intitolerà “The Big Rick” sempre alla ricerca delle ragazze scomparse, Cassie si insospettisce maggiormente nei confronti di Legarski dopo una minacciosa conversazione tra i due. Nel frattempo, Grace riesce a fare progressi nella ricerca della libertà delle ragazze. Merilee supplica Legarski di aprirsi emotivamente prima che sia troppo tardi, e Helen finalmente affronta Ronald sul suo comportamento sempre più strano in un nuovissimo episodio di “Big Sky” che debutterà il 1 dicembre su ABC

In Big Sky 1×03 protagonisti sono Katheryn Winnick nei panni di Jenny Hoyt, Kylie Bunbury nei panni di Cassie Dewell, Brian Geraghty nei panni di Ronald Pergman, Dedee Pfeiffer nei panni di Denise Brisbane, Natalie Alyn Lind nei panni di Danielle Sullivan, Jade Pettyjohn nei panni di Grace Sullivan, Jesse James Keitel nei panni di Jerrie Kennedy, con John Carroll Lynch è Rick Legarski e Ryan Phillippe è Cody Hoyt.

Le guest star sono Brooke Smith nei panni di Merilee Legarski, Gage Marsh nei panni di Justin Hoyt, Jeffrey Joseph nei panni di Joseph Dewell e Gabriel Jacob-Cross nei panni di Kai Dewell.

Big Sky 1×03

Big Sky è la nuova serie tv creata da David E. Kelley per il network americano ABC. David E. Kelley sarà lo showrunner della prima stagione. Basato sulla serie di libri di CJ Box, “Big Sky” è prodotto da David E. Kelley, Ross Fineman, Matthew Gross, Paul McGuigan, CJ Box e Gwyneth Horder-Payton, ed è prodotto da 20th Television. 20th Television fa parte dei Disney Television Studios, insieme a ABC Signature e Touchstone Television.

La serie racconta degli investigatori privati ​​Cassie Dewell e Cody Hoyt uniscono le forze con la sua ex moglie ed ex poliziotta, Jenny Hoyt, per cercare due sorelle che sono state rapite da un camionista su una remota autostrada nel Montana. Ma quando scoprono che queste non sono le uniche ragazze scomparse nella zona, devono correre contro il tempo per fermare l’assassino prima che un’altra donna venga rapita. Big Sky vede protagonisti Katheryn Winnick nei panni di Jenny Hoyt, Kylie Bunbury nei panni di Cassie Dewell, Brian Geraghty nei panni di Ronald Pergman, Dedee Pfeiffer nei panni di Denise Brisbane, Natalie Alyn Lind nei panni di Danielle Sullivan, Jade Pettyjohn nei panni di Grace Sullivan, Jesse James Keitel nei panni di Jerrie Kennedy, Valerie Mahaffey come Helen Pergman con John Carroll Lynch come Rick Legarski e Ryan Phillippe come Cody Hoyt.

Justice League Snyder Cut: dalla suddivisione in capitoli ai dettagli sul nuovo trailer

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Non è mai stata una sorpresa il fatto che Zack Snyder abbia sempre avuto dei grandi piani per il DCEU. Adesso, il regista ha parlato del modo in cui ha sempre concepito la sua versione di Justice League. Sebbene, in precedenza, sia stato riferito che la Snyder Cut del cinecomic arriverà su HBO Max sotto forma di miniserie divisa in quattro parti, Snyder sembra fiducioso sul fatto che il suo taglio, in realtà, venga diviso in sei parti accompagnate da un epilogo.

“La cosa del film che penso sia interessante è che il modo in cui ho costruito il mio taglio si è sempre basato sull’idea di una suddivisione in sei capitoli”, ha spiegato il regista a The Film Junkee (via CBM). “Quindi, c’è sempre stato quest’idea della suddivisione in capitoli… parte 1, parte 2, parte 3. Fino alla fine: sei parti e poi l’epilogo.”

Snyder ha continuato dicendo che, se gli fosse stata data la possibilità, il film sarebbe uscito in bianco e nero in formato IMAX. Ciò ha senso in base alle immagini incolore spesso condivise dal regista su Vero negli ultimi due anni; tuttavia, è alquanto improbabile che la Snyder Cut venga distribuita in quel formato su HBO Max.

Snyder ha anche anticipato cosa dovremmo aspettarci dal nuovo trailer in arrivo nella giornata di oggi (alle 18:00, ora italiana). “Io e Steph abbiamo colorato una versione in bianco e nero del trailer. Sarà quella la versione che pubblicherò e di cui discuterò in diretta su Vero nella giornata di martedì. Sarà la versione in bianco e nero del trailer.”

Vi ricordiamo che la Snyder Cut di Justice League uscirà nel 2021 sulla piattaforma streaming di Warner Bros HBO Max che è disponibile negli USA dall’Aprile scorso. Attualmente non sappiamo se in Italia la versione debutterà su qualche piattaforma streaming dato che HBO MAX non è disponibile nel nostro paese. Ma sappiamo che HBO in Italia ha un accordo in esclusiva con SKY, dunque potrebbe essere una valida teoria pensare che in Italia il film possa essere programmato su SKY CINEMA o su SKY ATLANTIC. Tuttavia, quest’ultima è solo una supposizione dunque non ci resta che aspettare ulteriori notizie.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

MCU: come Spider-Man potrebbe diventare un eroe “migliore” di Iron Man

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Lo Spider-Man interpretato da Tom Holland del MCU è stato associato all’Iron Man di Robert Downey Jr. sin dal suo debutto, ma i Marvel Studios hanno già l’opportunità perfetta per permettere a Peter Parker di voltare pagina e superare la morte del suo mentore nell’atteso Spider-Man 3.

Peter Parker è stato introdotto per la prima volta nel MCU in Captain America: Civil War come membro del Team Iron Man. Spider-Man, attraverso un costume costruito da Stark, ha fatto un ingresso memorabile durante la battaglia dell’aeroporto, quando ha tenuto testa alla squadra di Cap e ha escogitato un piano per abbattere Giant-Man (Paul Rudd). Dopo che il conflitto si è concluso senza un chiaro vincitore, Stark ha continuato a consigliare Peter, costruendogli anche una nuova tuta con tecnologia avanzata (il ben noto Iron Spider), che l’arrampicamuri ha utilizzato per la prima volta in  Avengers: Infinity War

L’arco narrativo dei fumetti su cui si basa Captain America: Civil War ha avuto un ruolo importante anche per Spider-Man. In maniera più o meno simile a quanto accade anche nel film, Peter Parker ha combattuto al fianco di Iron Man per l’approvazione del “Superhero Registration Act”, e ha ricevuto anche un costume progettato proprio da Stark. La tuta Iron Spider gli ha dato abilità completamente nuove, incluso il volo e l’accesso a Internet. Tuttavia, Iron Man, ancora scosso per essere stato tradito, ha usato la tuta per monitorare segretamente ogni mossa di Spidey. Mentre gli sforzi pro-registrazione di Stark sono diventati sempre più autoritari, Spider-Man è arrivato ad esplorare il suo lato oscuro, che lo ha portato ad unirsi al fronte anti-registrazione di Capitan America.

A differenza dei fumetti, il MCU ha stabilito una relazione padre-figlio tra Spider-Man e Iron Man. Nonostante il fascino e la dolcezza del loro legame, Spidey è stato comunque definito dall’eredità di Stark, anche dopo la sua morte in Avengers: Endgame. Affinché Peter Parker possa diventare un supereroe a tutti gli effetti, deve trovare un modo per lasciar andare “l’ombra” di Tony Stark: in tal senso, una rivelazione ispirata ai fumetti – ossia che Iron Man lo aveva monitorato per ragioni diverse dalla sua sicurezza – potrebbe servire proprio alla causa.

Spider-Man 3 permetterà finalmente a Peter Parker di liberarsi dall’ombra di Iron Man?

Anche dopo gli eventi di Captain America: Civil War, Tony Stark è rimasto ossessionato dalla distruzione che aveva causato in passato. Non si è mai completamente ripreso dalla sua paranoia né ha riacquistato la sua capacità di fidarsi, cosa che avrebbe potuto influenzare il suo rapporto con Peter Parker. Ispirandosi proprio ai fumetti, il prossimo film di Spider-Man potrebbe rivelare che la sfiducia di Stark lo ha portato a monitorare costantemente Peter, non per proteggerlo, ma per capire le sue debolezze in caso di una seconda “Civil War”. Durante la sua corsa nel MCU, Peter ha utilizzato pesantemente la tecnologia di Stark: quindi, scoprire che lo ha monitorato di nascosto sarebbe un enorme colpo emotivo. Questo lo spingerebbe verso una nuova traiettoria in quanto supereroe, libero dalle pressioni di essere il “successore” di Iron Man.

Anche se il protocollo “Baby Monitor” in Spider-Man: Homecoming ha riformulato l’idea della Guerra Civile di Stark che registra di nascosto Peter, la scoperta che Iron Man ha continuato a tenere sotto controllo il suo protetto anche dopo che era stato disabilitato, potrebbe dare vita ad un momento ancora più forte in relazione alla resa dei conti per Spider-Man. I due erano già entrati in conflitto quando Stark guardava Peter e cercava di trattenerlo, e la rivelazione che continuò a farlo senza che Spider-Man lo sapesse potrebbe essere particolarmente devastante per il giovane eroe.

Si potrebbe sostenere che questo tipo di tradimento rovinerebbe l’eredità del MCU e di Iron Man. Tuttavia, gli errori e i demoni personali di Tony Stark hanno indubbiamente plasmato il suo arco narrativo e il suo carattere. Questa rivelazione costringerebbe semplicemente Peter a vedere che Iron Man era profondamente imperfetto, cosa che il pubblico ha sempre saputo. Potrebbe ancora ammirare Stark, ma attraverso nuovi livelli di complessità e indipendenza, indicativi della sua maturità. Spider-Man 3 potrebbe dunque spingere Peter Parker a diventare ciò che Tony Stark ha sempre voluto che fosse: un eroe migliore di lui.

Film Romantici su Netflix: i migliori titoli da vedere sulla piattaforma

L’autunno, con le sue sere fresche e piovose, e questo autunno 2020 in particolare, che ci sta mettendo di fronte alla situazione di non poter uscire come vorremmo, sembra la stagione adatta per dare fondo al catalogo di Netflix che da tempo è lì, che si accumula, con film su film.

Quelli che non lasciano mai insoddisfatti sono i film romantici su Netflix, che sicuramente soddisfano anche i palati più cinici, visto e considerato che nel catalogo della piattaforma ci sono sia i grandi classici del cinema romantico che le nuove commedia più ciniche e divertenti. Ecco a voi una carrellata di Film Romantici su Netflix:

Notting Hill (1999)

Notting Hill film 1999Notting Hill è il film del 1999 diventato un vero cult e diretto da Roger Michell. Scritto dallo sceneggiatore di enorme talento Richard Curtis, reduci dal successo di Quattro matrimoni e un funerale del 1994, la pellicola è una commedia romantica ambientata nell’omonimo quartiere di Londra, che racconta la storia d’amore tra una star del cinema statunitense (Julia Roberts) e un libraio inglese (Hugh Grant). Rhys Ifans, Emma Chambers, Tim McInnerny, Gina McKee e Hugh Bonneville completano il cast.

Notting Hill, vinse numerosi premi, tra cui tre Empire Awards e un British Comedy Awards e ricevette inoltre tre candidature ai Golden Globe. A fronte di un budget di circa 42 milioni di dollari, ottenne oltre 360 milioni di dollari in tutto il mondo, diventando così il film britannico con maggiori incassi nella storia del cinema al momento della sua uscita e il maggior successo cinematografico nel Regno Unito del 1999.

La verità è che non gli piaci abbastanza (2009)

La verità è che non gli piaci abbastanza

La verità è che non gli piaci abbastanza (He’s Just Not That into You) è il film del 2009 diretto da Ken Kwapis, adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo scritto da Greg Behrendt e Liz Tuccillo, già sceneggiatori di Sex and the City, che nello scriverne la trama si sono ispirati all’episodio della sesta stagione Il silenzio è d’oro. Protagonisti del fim un cast d’eccezione composto da Ginnifer Goodwin nei panni di Gigi, Scarlett Johansson come Anna, Jennifer Aniston nei panni di Beth, Jennifer Connelly nei panni di Janine, Ben Affleck nei panni di Neil, Drew Barrymore nei panni di Mary, Natasha Leggero nei panni di Amber, Justin Long nei panni di Alex, Bradley Cooper nei panni di Ben, Kevin Connolly nei panni di Connor, Sasha Alexander nei panni di Catherine e  Busy Philipps nei panni di Kelli Ann.

Chiamami col tuo nome (2017)

Chiamami col tuo nome filmChiamami col tuo nome, è il film di Luca Guadagnino, un racconto sensuale e trascendente sul primo amore, basato sul famoso romanzo di André Aciman. È l’estate del 1983 nel nord dell’Italia, ed Elio Perlman (Timothée Chalamet), un precoce diciassettenne americano, vive nella villa del XVII° secolo di famiglia passando il tempo a trascrivere e suonare musica classica, leggere, e flirtare con la sua amica Marzia (Esther Garrel). Un giorno, arriva Oliver (Armie Hammer) un affascinante studente americano di 24 anni, che il padre di Elio ospita per aiutarlo a completare la sua tesi di dottorato. In un ambiente splendido e soleggiato, Elio e Oliver scoprono la bellezza della nascita del desiderio, nel corso di un’estate che cambierà per sempre le loro vite. Acclamato in USA, il film è stato candidato ai Golden Globes per Miglior Film Drammatico, Miglior Attore Protagonista in un Film Drammatico (Timothée Chalamet) e Miglior Attore non Protagonista (Armie Hammer).

Le pagine della nostra vita (2014)

Le pagine della nostra vitaLe pagine della nostra vita  è il film del 2004 diretto da Nick Cassavetes e tratto dall’omonimo romanzo di Nicholas Sparks.

Midnight in Paris (2011)

Midnight in Paris recensione filmMidnight in Paris è la commedia romantica di Woody Allen, ambientata a Parigi su una famiglia che va lì per affari e due giovani fidanzati in autunno hanno esperienze che cambiano le loro vite. Parla del grande amore di un giovane per una città, Parigi, e dell’illusione che le persone hanno che una vita diversa dalla loro sarebbe molto migliore. Interpretato da Owen Wilson, Rachel McAdams, Marion Cotillard, Kathy Bates, Carla Bruni, tra gli altri.

Her – Lei (2013)

Her - Lei (2013)Her – Lei  è lo splendido film del 2013 scritto e diretto da Spike Jonze, con protagonista Joaquin Phoenix e vincitore del premio Oscar per la miglior sceneggiatura originale

Los Angeles, in un futuro non troppo lontano. Theodore, un ragazzo solitario dal cuore spezzato che si guadagna da vivere scrivendo lettere “personali” per gli altri, acquista un sistema informatico di nuova generazione progettato per soddisfare tutte le esigenze dell’utente. Il nome della voce del sistema operativo è Samantha, che si dimostra sensibile, profonda e divertente. Il rapporto di Theodore e Samantha crescerà e l’amicizia si trasformerà in amore ma…

Come lo sai (2010)

Come lo saiCome lo sai è il film del 2010 scritto e diretto da James L. Brooks con Reese Witherspoon, Paul Rudd, Owen Wilson e Jack Nicholson.

La vita di Lisa viene improvvisamente sconvolta quando scopre di essere stata tagliata fuori dalla nazionale femminile di softball. Tutto ciò per cui aveva lavorato duramente dall’età di otto anni è finito e, per la prima volta nella sua vita, non sa cosa fare. Decide di consolarsi tra le braccia di un uomo. Ma chi? Manny, l’affascinante giocatore di baseball professionista, o George, l’uomo d’affari dolce ma un po’ goffo? Entrambi sono innamorati di lei e vogliono aiutarla a rimettersi in piedi. Commedia e dramma si alternano nella scelta dell’uomo ideale.

Questione di tempo (2013)

Questione di tempoQuestione di tempo (About Time) è il film del 2013 scritto e diretto da Richard Curtis. All’età di 21 anni, Tim Lake (Gleeson) scopre di essere in grado di viaggiare nel tempo … Dopo l’ennesima, deludente festa di Capodanno, il padre di Tim (Bill Nighy) rivela a suo figlio che gli uomini della loro famiglia hanno sempre avuto il potere di viaggiare attraverso il tempo. Tim non può cambiare la storia ma può cambiare quel che accade e che è accaduto nella sua vita, perciò decide di rendere il suo mondo migliore … trovandosi una fidanzata. Sfortunatamente questa impresa non sarà facile come potrebbe sembrare. Giunto a Londra dalla Cornovaglia per diventare avvocato, Tim incontra la bella ma insicura Mary (McAdams). I due si innamorano, ma per colpa di un fatale viaggio nel tempo, si allontanano per sempre. Ma si incontrano di nuovo, come se fosse la prima volta, e continuano ad incontrarsi ancora … fino a quando, giocando d’astuzia contro il tempo, Tim riuscirà finalmente a conquistare il suo cuore.

Il giovane a quel punto usa il suo potere per dichiararsi romanticamente nel modo migliore, per tutelare il suo matrimonio dal peggiore discorso mai fatto da un testimone di nozze, per salvare il suo migliore amico da un disastro professionale e per riuscire ad arrivare in tempo in ospedale per far partorire sua moglie, nonostante un terribile ingorgo di traffico ad Abbey Road. Tuttavia, nel corso della sua insolita vita, Tim si rende conto che il suo dono straordinario non può preservarlo dalle sofferenze, e dagli alti e bassi che tutte le famiglie, ovunque, sperimentano. Sono grandi i limiti di ciò che un viaggio nel tempo può ottenere, senza contare che può rivelarsi alquanto pericoloso. Questione di Tempo è una commedia che parla dell’amore e del potere dei viaggi temporali e che insegna che in fondo, per vivere una vita piena e soddisfacente, non c’è bisogno di viaggiare nel tempo.

Il Lato Positivo

Il Lato PositivoCandidato a otto premi Oscar: Miglior film, Miglior regia (David O.Russell), Miglior attore protagonista (Bradley Cooper), Miglior attrice protagonista (Jennifer Lawrence), Miglior attore non protagonista (Robert De Niro), Miglior attrice non protagonista (Jacki Weaver), Miglior sceneggiatura non originale, Miglior montaggio.

Pat Solatano (Bradley Cooper) ha perso tutto: casa, lavoro, moglie.  Dopo aver trascorso otto mesi in un istituto psichiatrico, si ritrova, in seguito ad un patteggiamento della pena che avrebbe dovuto scontare, ad abitare nuovamente con sua madre (Jacki Weaver) e suo padre (Robert De Niro). Pat, però, non ha perso il suo naturale ottimismo: è deciso a ricostruire la propria vita e a riconciliarsi con la sua ex-moglie, nonostante le problematiche circostanze della loro separazione. I suoi genitori, invece, vorrebbero solo che si rimettesse in piedi e che condividesse la passione/ossessione di famiglia per la squadra di football locale: i Philadelphia Eagles. La situazione si complica quando Pat conosce Tiffany (Jennifer Lawrence), una misteriosa ragazza che ha qualche “problemino” da risolvere. Tiffany si offre di aiutarlo a riconquistare la sua donna e, in cambio, lui dovrà fare una cosa molto importante per lei. Ma nel mettere in atto il loro piano, il loro rapporto prende una piega inaspettata e nelle vite di entrambi sembra aprirsi uno spiraglio…

One Day (2011

One DayOne day, tratto dal bestseller di David Nicholls, è la storia dell’amicizia tra Emma e Dexter, iniziata il 15 luglio 1988 il giorno della loro laurea, che vediamo evolversi per 20 anni il 15 luglio di ogni anno. diretto da Lone Scherfig e interpretato da Anne Hathaway e Jim Sturgess, la pellicola stato presentato in anteprima a New York il l’8 agosto 2011 e poi distribuito il 19 agosto. In Italia è uscito nelle sale cinematografiche l’11 novembre.

Colazione da Tiffany (1961)

Colazione da Tiffany filmColazione da Tiffany (Breakfast at Tiffany’s) è il film culto del 1961 diretto da Blake Edwards, con Audrey Hepburn e George Peppard, tratto dall’omonimo romanzo del 1958 di Truman Capote.

La sceneggiatura di George Axelrod, nominata all’Oscar, segue poco il romanzo di Capote. Capote, una volta venduti i diritti del libro (pubblicato nel 1958, tre anni prima dell’uscita del film), alla Paramount Pictures, avrebbe preferito Marilyn Monroe nel ruolo di Holly Golightly. Barry Paris ricorda di aver sentito dire Capote, una volta: «Marilyn è sempre stata la mia prima scelta per interpretare la ragazza, Holly Golightly». Quando la Hepburn venne scelta nel cast, Capote accusò la Paramount di aver fatto il doppio gioco con lui. Comunque, la scelta della Hepburn si rivelò felice, dato il successo del film e del personaggio da lei interpretato.

Raccontami di un giorno perfetto (2020)

Raccontami di un giorno perfetto (2020)

Trai titoli recenti vi segnaliamo Raccontami di un giorno perfetto, uscito il 28 Febbraio su Netflix. Il film tratto dal romanzo di Jennifer Niven. Sconvolta dalla morte della sorella, l’introversa Violet Markey (Elle Fanning) sembra ritrovare un pò di felicità solo con l’eccentrico ed imprevedibile Theodore Finch (Justice Smith). Insieme i due ragazzi cercheranno di superare gli ostacoli del passato e capiranno che anche i momenti più piccoli hanno un significato.

Black Widow: Rachel Weisz svela nuovi dettagli su Melina Vostokoff

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L’attesissimo Black Widow sembra destinato ad introdurre diversi nuovi fantastici personaggi nell’Universo Cinematografico Marvel, anche se uno dei più intriganti è senza dubbio la Melina Vostokoff interpretata dal premio Oscar Rachel Weisz. Circolano ormai molte teorie sulla reale identità del personaggio, con alcuni fan convinti che si tratti in realtà del villain principale della storia, ossia Taskmaster.

Purtroppo, soltanto l’arrivo in sala del film potrà rispondere ad una questione così rilevante ai fini della trama, anche se nel libro attualmente in vendita “Black Widow: The Official Movie Special Book” (via CBM), è stata proprio Weisz a parlare di ciò che i fan dovranno aspettarsi dal suo personaggio. “È stata addestrata nella Stanza Rossa”, ha spiegato l’attrice. “Sono una Vedova. Sono stata portato via dai miei genitori quando ero piccola e sono stata ceduta a Dreykov, che gestisce la Stanza Rossa. È la mente dietro l’addestramento che tutte le Vedove seguono. Penso che per tanto tempo sia stato come una figura paterna. Sono stata sicuramente sottoposta al lavaggio del cervello da parte sua. Credo nella sua causa, e credo che abbia buone intenzioni e stia facendo del bene nel mondo “.

“All’inizio del film sono una spia russa che finge di essere una mamma americana. Fingo che la piccola Natasha e la piccola Yelena siano le mie figlie e che Alexei sia mio marito”. Quest’ultima dichiarazione spiega in maniera ancora più cristallina perché negli ultimi mesi abbiamo tanto sentito parlare di “dinamiche familiari” al centro del film. Weisz ha rivelato che le è piaciuto “interpretare una spia che finge di essere una mamma americana.”

Tanti colpi di scena per Melina Vostokoff in Black Widow?

Ma dove troveremo il suo personaggio quando gli eventi si spostano ai giorni nostri? “È stato meraviglioso essere Melina perché ad un certo punto la ritroveremo vent’anni dopo: vive da sola ed è una scienziata. Vive in un posto alquanto isolato insieme a dei maiali, una cosa non da poco! Non ha mai recitato con i maiali prima d’ora. Sono assolutamente adorabili… grandi… pelosi. Quindi il mio personaggio attraversa tantissimi colpi di scena. Non c’è mai stato un momento noioso.”

Melina Vostokoff sarà sicuramente un personaggio da tenere d’occhio all’interno della storia di Black Widow, e quella lealtà a Dreykov a cui ha fatto riferimento Rachel Weisz significa senza dubbio che si tratta di un personaggio di cui Natasha Romanoff dovrebbe probabilmente diffidare all’interno del film…

La regia di Black Widow è stata affidata a Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme a Scarlett Johansson ci saranno anche David HarbourFlorence Pugh e Rachel Weisz.

In Black Widow, quando sorgerà una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni prima che diventasse un membro degli Avengers.

Francesca Farago, chi è? Curiosità sulla star di Too Hot To Handle

Il mondo dei reality show non conosce crisi. Mentre autori e produttori impegnati si adoperano per diversificare i cataloghi delle piattaforme streaming e i palinsesti televisivi, la maggior parte dei pubblico predilige l’intrattenimento trash. Dopo una faticosa giornata di lavoro, passata magari a lottare con clienti maleducati e boss fin troppo esigenti, l’unica cosa che l’italiano medio vuole fare è rilassarsi davanti alla tv. I reality show sono perfetti per chi vuole semplicemente staccare la spina. Programmi come Il Grande Fratello, L’isola dei Famosi, Jersey Shore, Al Passo con i Kardashian, oltre a creare nuove piccole star della tv, forniscono la giusta dose d’intrattenimento. Uno dei reality più amati degli ultimi tempi è senza dubbio Too Hot To Handle, che ha fatto la fortuna di molti giovani influencer tra cui la bella Francesca Farago.

Se non avete mai visto una puntata di Too Hot To Handle e non sapete chi sia Francesca Farago, venite con noi a scoprire alcune delle curiosità sulla nuova stellina di web.

Francesca Farago, le origini: scopriamo chi è

Francesca Farago, età 26 anni, è nata il 19 novembre del 1994 a Victoria, in Canada, ed è una famosa modella e influencer. Dopo aver acquistato una certa notorietà a Vancouver, Francesca comincia a lavorare anche al di fuori dei confini canadesi. Grazie alla sua bellezza e alle sue curve mozzafiato, la Farago diventa molto famosa soprattutto sui social e ben presto comincia a viaggiare verso Los Angeles per lavoro.

Definita come ‘la Kim Kardashian canadese’ per il suo fisico statuario, Francesca decide di cavalcare l’onda del successo e ampliare i suoi orizzonti. Ben presto, infatti, la Farago si dà al fashion design, lanciando una linea di costumi da bagnoVegana per scelta e molto rispettosa verso l’ambiente, la ragazza avvia anche un suo marchio personale, Farago The Label, un e-commerce che produce in modo sostenibile e green.

Bellissima e intraprendente, tra le passioni di Francesca ci sono il fitness e la cura del corpo, indispensabili per il suo lavoro. Ma oltre a fare del semplice esercizio fisico, per mantenere intatte le sue curve, la ragazza è molto attenta alla sua alimentazione che spesso è argomento di conversazione sui suoi account social. A differenza, infatti, di molte sue colleghe, Francesca ama utilizzare il cibo e la sua passione per la cucina per nutrire il suo corpo nel modo giusto.

Oltre al fitness, Francesca ama molto la fotografia, la lettura e gli animali, in particolare i cani; la ragazza ha, infatti, un adorabile cagnolino, Romeo Jonathan Webb, che può vantare un suo personale profilo Instagram.

Tra le sue passioni, inoltre, c’è anche il mare. Francesca ama starsene al sole immersa in meravigliosi paradisi tropicali e pare, infatti, sia stata proprio questa sua passione a portarla sul set di Too Hot To Handle.

Francesca Farago in Too Hot To Handle

Nel 2019, i produttori britannici Laura Gibson e Charlie Bennett, hanno ideato un nuovo format per un reality show che ha come protagonisti alcuni dei single più sexy del web. Il programma, dal titolo Too Hot To Handle è stato rilasciato da Netflix all’inizio di quest’anno, il 17 aprile del 2020. La serie, ferma per ora a una sola stagione di 9 episodi di circa 40 minuto ciascuno, segue le avventure hot di dieci ragazzi e ragazze single.

I dieci concorrenti arruolati per questo misterioso reality, vengono condotti in un magnifico resort su di una spiaggia dove resteranno per quattro settimane. Durante questo periodo di convivenza forzata, i ragazzi potranno trovare l’amore e vincere bel 100 mila dollari. Ma l’entusiasmo dei concorrenti, fin troppo eccitati per l’esperimento, si spegno subito.

Dodici ore dopo il loro arrivo al resort, i ragazzi vengono informati sulle regole che dovranno osservare durante la loro permanenza per poter vincere il premio finale. I concorrenti potranno conoscersi e interagire tra loro ma non potranno avere nessun tipo di contatto fisico o sessuale. Ogni violazione al codice sottrarrà soldi al montepremi finale.

Nonostante lo shock iniziale, i ragazzi accettano di continuare la loro avventura ma, durante il corso delle settimane, diventerà per loro sempre più complicato seguire le regole. I concorrenti cominceranno a conoscersi e, complici vari giochi e prove hot, anche a piacersi.

Francesca Farago e Harry Jowsey

Tra i concorrenti di Too Hot To Handle, i più chiacchierati sono stati sicuramente Francesca Farago e Harry Jowsey. Conosciutisi all’interno del reality, tra i due sin da subito si è formata una forte attrazione fisica. Nonostante i tentativi da parte degli autori di complicare le cose forzando i ragazzi a interagire tra loro, esplorando più relazioni sentimentali, Francesca e Harry si sono mostrati la coppia più forte.

Francesca è stata oggetto di attenzioni da parte di più concorrenti, come Kelz e Kori, ma alla fine solo Harry l’ha spuntata. Il ragazzo è rimasto subito colpito dalla bellezza e dalla personalità prorompente della Farago e, conoscendosi meglio durante le settimane, la semplice attrazione fisica ha lasciato il posto a qualcosa di più.

https://www.instagram.com/p/B_UHRStpyl0/?utm_source=ig_web_copy_link

I ragazzi si sono innamorati all’interno del reality è la loro relazione è poi continuata anche fuori dal resort. Francesca e Harry si sono fidanzati ufficialmente e pare che insieme stiano progettando un matrimonio in un futuro non troppo lontano. In un’intervista rilasciata ad aprile a Esquire, Francesca Farago ha dichiarato:

“Harry è davvero adorabile, la sua risata è contagiosa ed è così carino che è impossibile non andarci d’accordo […] Stiamo ancora insieme ma al momento [aprile 2020] siamo in quarantena e non siamo nemmeno nella stessa parte del mondo. E’ molto dura. Stiamo anche cercando il modo di oltrepassare il confine senza farci vedere per stare insieme [ride]. E’ davvero durissima stare lontani.” [fonte: Esquire]

Francesca Farago su Instagram

Se volete essere sempre aggiornati su tutte le avventure private e professionali di Francesca Farago, conosciuta da suoi amici e follower come Frankie, vi consigliamo di seguire il suo account Instagram. Un piccolo avviso però per tutti i deboli di cuore: armatevi di bibite ghiacciare e ventilatori perché Frankie è davvero too hot to handle!

Fonte: Esquire, Instagram, Wiki

Marvel 616, recensione della nuova serie Disney+

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Marvel 616, recensione della nuova serie Disney+

Fenomeno di nicchia, diseducativo e “solo per maschi”. Nel corso della sua lunga vita il fumetto di supereroi ha dovuto fronteggiare diverse minacce e accuse, e i fumetti Marvel, in quanto principali (insieme alla DC Comics) produttori di questo tipo di storie, hanno costruito la loro storia ai margini del mondo della cultura per tanti decenni, fino ad arrivare a noi.

Nel raccontare episodi, personaggi, professioni e appassionati dei fumetti Marvel, la serie antologica Marvel 616, disponibile su Disney+ a partire dal 20 novembre, analizza proprio questa storia che dall’ostilità delle istituzioni si è poi guadagnata non solo un posto d’onore negli scaffali della cultura contemporanea, ma anche un ruolo ricorrente nella cultura pop, che permea la quotidianità in maniera così simbiotica che ormai non ci si fa neanche più caso.

Marvel 616 esplora come la ricca eredità Marvel di storie, personaggi e creatori viva anche nel mondo esterno. Ogni documentario, diretto da un regista differente con uno sguardo differente, approfondisce gli intrecci tra narrazione, cultura pop e fandom nell’Universo Marvel. Gli episodi di questa serie antologica affronteranno argomenti che includono tutti gli artisti Marvel di fama mondiale e le donne pioneristiche di Marvel Comics, alla scoperta dei personaggi Marvel “dimenticati”, ma esploreranno anche il ruolo che i fumetti, e i fumetti Marvel in particolare, hanno avuto e hanno nella vita di molti.

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Guarda il trailer di Marvel 616

Marvel 616La serie è prodotta da Marvel New Media, con il coinvolgimento di Joe Quesada, Shane Rahmani, Stephen Wacker, John Cerilli, Harry Go e Sarah Amos in veste di produttori esecutivi, insieme a Supper Club, con il contributo di Jason Sterman, Brian McGinn e David Gelb.

In 8 episodi, Marvel 616 affronta diversi argomenti, dalla presenza delle donne nella filiera creativa e produttiva dei fumetti della Casa delle Idee, al significato dell’essere cosplayer, passando per il folle Spider-Man giapponese e per il geniale episodio Lost and Found, che va a scavare nelle cantine Marvel, alla ricerca dei personaggi di scarso successo e giustamente dimenticati.

Ogni episodio ha poi il suo tono e il suo linguaggio, dall’ironia di Lost and Found, si passa al racconto cronologico e articolato della presenza femminile nel mondo dei fumetto, fino all’approccio più umanista ed emozionato quando si tratta di cosplayer e di quello che questo bizzarro passatempo può rappresentare per molte persone, nerd e non solo.

Dopo Pixar – dietro le quinte, arrivato il 13 novembre sulla piattaforma, anche Marvel 616 si propone di raccontare il back stage, non solo della produzione di fumetti, ma anche di quello che significa appartenere ad una famiglia così vasta, diversificata e presente, in ogni aspetto della quotidianità.

Zack Snyder conferma un easter egg di Robin in Justice League Snyder Cut

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Zack Snyder aveva precedentemente confermato che la versione di Robin di Dick Grayson era stata uccisa dal Joker prima degli eventi di Batman v Superman: Dawn of Justice. Ora, con Jared Leto che riprenderà il ruolo del Clown Principe del Crime nella Snyder Cut di Justice League, ci sono state parecchie speculazioni su un possibile flashback della fatidica notte in cui il supercriminale ha ucciso il ragazzo delle meraviglie.

Tuttavia, alcuni recenti commenti dello stesso Snyder hanno indicato che il Joker che vedremo nella Snyder Cut dovrebbe apparire durante l’ormai celebre sequenza dell’incubo di Batman, ambientata in un mondo governato da Darkseid. Soltanto il tempo potrà confermare o smentire in merito a tale questione; tuttavia, durante una recente intervista con The Film Junkee (via CBM), Zack Snyder ha promesso che ci sarà un easter egg di qualche tipo relativa a Robin nelle quattro parti del suo taglio. “C’è una battuta di Robin… c’è un easter egg di Robin in Justice League. Ma dovrete aspettare e vedere. Non posso dire esattamente di cosa si tratterà.”

Per quanto riguarda ciò che gli piacerebbe fare in futuro con Robin nel DCEU, Snyder ha aggiunto: “La domanda è se ci sia un piano per avere più Robin? In un’eventuale storia futura? Sì, ci sarebbe! Voglio dire… per me il modo in cui scrivi una storia di Robin nell’universo di Justice League con Batman, è come sedersi a bere e ricordare il passato, e vedere cosa succede. Si potrebbe capire chi sia stato Robin per lui e magari sperimentare quali sono state le circostanze per cui Joker e Robin si sono incontrati.”

Vi ricordiamo che la Snyder Cut di Justice League uscirà nel 2021 sulla piattaforma streaming di Warner Bros HBO Max che è disponibile negli USA dall’Aprile scorso. Attualmente non sappiamo se in Italia la versione debutterà su qualche piattaforma streaming dato che HBO MAX non è disponibile nel nostro paese. Ma sappiamo che HBO in Italia ha un accordo in esclusiva con SKY, dunque potrebbe essere una valida teoria pensare che in Italia il film possa essere programmato su SKY CINEMA o su SKY ATLANTIC. Tuttavia, quest’ultima è solo una supposizione dunque non ci resta che aspettare ulteriori notizie.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

MCU: 10 volte in cui gli attori hanno recitato insieme in altri film

I film di supereroi sono uno dei generi di maggior successo in circolazione. E il MCU realizza probabilmente i più grandi film di supereroi di tutti. Di conseguenza, è comprensibile dimenticarsi del fatto che le star dell’universo condiviso che interpretano i supereroi o i cattivi possano aver lavorato insieme anche in altri film o serie tv. Screen Rant ha raccolto 10 volte in cui le star dell’Universo Cinematografico Marvel hanno lavorato insieme in film o serie non appartenenti al longevo franchise di successo:

Zodiac (2007)

Il thriller di David Fincher del 2007 racconta in maniera esaustiva del serial killer noto semplicemente come “Zodiac”. La storia si svolge nell’arco di diversi decenni, fino a quando l’assassino non è stato scoperto e catturato.

Al di là della trama e delle atmosfere avvincenti, il film è intrigante per i fan del MCU per un motivo ben preciso: presenta infatti nel cast ben tre attori del MCU, ossia Mark Ruffalo, Robert Downey Jr. e Jake Gyllenhaal.

Jojo Rabbit (2019)

Un altro film basato su fatti realmente accaduti che vede tre attori del MCU lavorare insieme è JoJo Rabbit del 2019), la storia unica di un giovane ragazzo di nome Jojo che ammira molto Hitler, che è anche il suo amico immaginario… almeno fino a quando non scopre una ragazza ebrea nascosta nella sua casa!

Scarlett Johansson interpreta la madre di Jojo, il regista di Thor: Ragnarok – nonché interprete di Korg – Taika Waititi ha interpretato Hitler e ha anche diretto il film, e poi c’è anche Sam Rockwell, che ha interpretato Justin Hammer di Iron Man 2

The Banker (2020)

Nick Fury e Falcon non hanno interagito mai nel MCU, ma chiunque voglia vedere insieme i loro rispetti interpreti, ossia Samuel L. Jackson e Anthony Mackie, ora ha finalmente una possibilità.

Jackson e Mackie recitano insieme nel dramma storico The Banker. Il film si concentra su due uomini intelligenti che escogitano un piano su come diventare imprenditori di successo, anche se si nascondono dietro i loro affari usando un uomo bianco come copertura.

Le strade del male (2020)

Gli ultimi due anni hanno visto una buona parte di film con protagonisti gli attori del MCU in ruoli insoliti. Questo è il caso de Le strade del male. L’ex interprete di Captain America, Chris Evans, era stato originariamente scelto per interpretare il ruolo poi affidato a Sebastian Stan, ma a causa di un conflitto con altri impegni lavorativi, Stan ha poi sostituito Evans.

Invece di affrontare Captain America, quindi, il personaggio interpretato da Tom Holland affronta il Soldato d’Inverno nel film. In realtà i personaggi di Stan e Holland non interagiscono molto, fatta eccezione per il finale esplosivo.

Il franchise di Sherlock Holmes

Robert Downey Jr. e Jude Law interpretano due buoni amici nel franchise di Sherlock Holmes, che al momento si compone di due film. Ma se i loro personaggi MCU si incontrassero, è lecito presumere che non si sarebbero piaciuti molto.

Downey ha interpretato Iron Man nei tre film della trilogia a lui dedicata e diversi altri titoli dell’universo condiviso, mentre il personaggio di Law in Captain Marvel (2019) era il cattivo principale Yon-Rogg, che originariamente fingeva di essere il capo e un amico di Carol.

Kong: Skull Island (2017)

E a proposito di Captain Marvel Un altro film non appartenente al MCU che ha visto lavorare insieme l’interprete di un supereroe e di un cattivo di quell’universo è l’avventura mostruosa Kong: Skull Island.

Tom Hiddleston (Loki) e Brie Larson (Carol Danvers) sono fianco a fianco nella lotta contro il mostro gigante dominatore di Skull Island. Inoltre, il film è interpretato anche da Samuel L. Jackson, il che lo rende un must per tutti i fan del MCU.

I segreti di Wind River (2017)

L’Occhio di Falco di Jeremy Renner e la Scarlet Witch di Elizabeth Olsen hanno una relazione amichevole nel MCU. Occhio di Falco funge anche da mentore, forse una figura paterna per la giovane Wanda Maximoff.

Questo è il motivo per cui molti fan sono rimasti entusiasti quando hanno appreso che Renner e Olsen avrebbero recitato insieme ne I segreti di Wind River, un’intensa storia piena di tensione che si svolge in una riserva innevata dei nativi nel Wyoming. 

Snowpiercer (2013)

Quei fan che conoscono Chris Evans principalmente per il suo ottimista Captain America saranno sorpresi dalla performance dell’attore nel cupo dramma post-apocalittico Snowpiercer, che ha anche ispirato una successiva serie tv.

In un mondo in cui tutto è congelato e gli esseri umani rimasti sopravvivono in un treno, non ci sono molti motivi di gioia. Durante il suo viaggio, l’eroe di Evans incontra anche un nemico di nome Mason, interpretato da Tilda Swinton, che, ovviamente, interpreta l’Antico nel MCU.

Playing It Cool (2014)

Steve Rogers e Sam Wilson sono buoni amici nel MCU. Ma quello che non tutti potrebbero sapere è che hanno interpretato una coppia di amici anche in un altro film. Playing It Cool si concentra su Chris Evans che interpreta uno sceneggiatore che ha appena avuto il compito di scrivere una commedia romantica.

L’unico problema? Non è mai stato innamorato prima d’ora. E non importa quanto il suo amico e agente (Anthony Mackie) lo sostenga, sembra che l’eroe non sia destinato a farcela. Alla fine ci riuscirà, ma nel mezzo accadranno tutta una serie di divertentissime situazioni…

Chris Evans e Scarlett Johansson

Infine, chi ama la dinamica amichevoli tra Steve Rogers e Natasha Romanoff nel MCU non dovrebbe perdere altri film in cui Chris Evans e Scarlett Johansson sono apparsi insieme. È impossibile scegliere il migliore, quindi eccoli tutti.

Il diario di una tata (2007) vede la Johansson lavorare come bambinaia e alla fine si innamora dell’eroe interpretato da Evans. Perfect Score (2004) parla di un gruppo di studenti che decide di rubare i risultati SAT e ottenere i punteggi perfetti. E come bonus, Evans e Johansson hanno recitato entrambi nella serie tv Robot Chicken.

Oscar 2021: i 25 titoli in lizza per rappresentare l’Italia

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Oscar 2021: i 25 titoli in lizza per rappresentare l’Italia

In un anno strano anche per il cinema, l’ANICA ha diffuso la tradizionale lista di titoli di film italiani che verranno valutati e trai quali verrà scelto il film che concorrerà ad entrare nella cinquina di titoli nominati nella categoria del Miglior Film in lingua non inglese agli Oscar 2021.

La commissione di selezione, istituita presso l’ANICA su richiesta dell’Academy, si riunirà per votare il titolo designato il prossimo 24 novembre 2020. L’annuncio ufficiale di tutte le nomination è previsto per il 15 marzo 2021 e la cerimonia degli Oscar si terrà a Los Angeles il 25 aprile 2021.

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Donald Trump e la verità sul cameo in Mamma, ho riperso l’aereo

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Donald Trump e la verità sul cameo in Mamma, ho riperso l’aereo

Chris Columbus, il regista di Mamma, ho perso l’aereo e del suo sequel del 1992, Mamma, ho riperso l’aereo, ha rivelato che Donald Trump ha chiesto con prepotenza di apparire nel sequel. Entrambi i film sono oggi considerati dei veri e propri cult, nonché tra i titoli più rivisti durante le festività natalizie. Un reboot del primo Mamma, ho perso l’aereo è attualmente in sviluppo alla Disney.

Dopo l’enorme successo del primo film nel 1990, Columbus trovò un modo per rendere ancora credibile e accattivante la storia di Kevin McCallister (Macaulay Culkin) e della sua disfunzionale famiglia. In effetti, tra i fan del primo film, c’è un gran numero di persone che ritiene che Mamma, ho riperso l’aereo: mi sono smarrito a New York sia addirittura migliore del predecessore. Nel sequel Kevin che si imbarca per errore sull’aereo sbagliato e, invece di unirsi alla sua famiglia per trascorrere il Natale in Florida, finisce da solo a New York City. Le cose vanno di male in peggio per il ragazzino quando scopre che i suoi vecchi nemici, i “Banditi del Rubinetto” (Joe Pesci e Daniel Stern), sono scappati di prigione e si trovano anche loro nella Grande Mela.

A parte la location offerta da una delle città più elettrizzanti del mondo, Mamma, ho riperso l’aereo contiene anche il cameo di una figura molto controversa: Donald Trump, infatti, appare nel film mentre Kevin vaga per la hall del Plaza Hotel, in cerca di indicazioni. Per alcuni, l’inclusione di Trump è soltanto un elemento puramente decorativo; per altri, è forse la cosa peggiore di un film considerato, in generale, fantastico. Indipendentemente da come si consideri quel cameo, parlando con Insider, il regista Chris Columbus ha rivelato che il 45º presidente degli Stati Uniti d’America ha letteralmente imposto la sua presenza nel sequel.

“Come la maggior parte dei luoghi di New York, paghi semplicemente una tassa e ti è permesso di girare in quel luogo. Ci siamo avvicinati al Plaza Hotel, che all’epoca era di proprietà di Trump, perché volevamo girare nella sua hall. Non abbiamo potuto ricostruire il Plaza in uno studio”, ha spiegato Columbus.

“Trump ha detto ok. Così, abbiamo pagato la quota, ma alla fine ha aggiunto: “L’unico modo per utilizzare il Plaza è farmi apparire nel film”. Così abbiamo deciso di inserirlo, e quando c’è stata la prima proiezione di prova è successa una cosa stranissima: la gente ha esultato quando ha visto Trump. Così ho detto al mio montatore: “Lascialo nel film. È un grande momento per il pubblico”. Al di là di questo, però, ha chiesto di essere nel film usando modi da prepotente.”

https://www.youtube.com/watch?v=r1WngHOFYVQ&ab_channel=mrvideouploads1

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