Negli USA, Greg
Daniels è una vera e propria divinità della
comedy. Basterebbe citare The
Office e Parks and
Recreations per avere la dimensione del talento
comico dell’autore che, con Upload, la sua prima collaborazione con
Prime Video, mette a segno un altro
colpo vincente.
La serie, disponibile sulla
piattaforma dal 1° maggio, può essere definita una comedy sci-fi,
con risvolti romantici e thriller. In questi termini, Upload sembra
quindi un grande crogiolo di temi e trame, ma Daniels riesce a
sviluppare in maniera coerente e lineare tutti questi aspetti.
Upload, la trama
Siamo nel 2033. Nathan è un
programmatore, il suo bell’aspetto e le sue abitudini lasciano
pensare che sia una persona superficiale. Ha una bella fidanzata di
nome Ingrid, ricca e appariscente, un socio con cui sta progettando
un’invenzione che cambierà il mondo, una vita piena di promesse.
Tuttavia, una sera, mentre è in un’autobomobile “autopilotata”, di
quei modelli che nel 2033 sono la norma, Nathan (Robbie
Amell) ha un incidente. Con la vita del ragazzo appesa
ad un filo, la bella Ingrid, innamorata ed intenzionata a passare
tutta la sua vita accanto al ragazzo, decide di fargli fare un
upload. Una nuova tecnologia, in questo futuro prossimo, permette
infatti di scaricare da un corpo dcestinato a decadere la memoria,
i ricordi, la personalità, tutte quelle qualità che rendono ogni
essere umano unico e irripetibile, per conservarle e “caricarle”
poi in un paradiso digitale.
Nathan si risveglia così a
Lakeview, un vero e proprio paradiso digitale in cui il suo corpo è
stato ricreato grazie alla tecnologia e che esiste solo in forma di
codici e numeri. Si tratta, alla vista, di un albergo di super
lusso su un lago, in mezzo alla natura, in cui si può soggiornare
soltanto se esiste qualcuno dall’altra parte disposto a pagare per
questo. Con la ricchezza apparentemente illimitata di Ingrid,
Nathan ottiene un posto in prima fila in questo lussuoso albergo.
Può rimanere in vacanza per sempre, può continuare a rimanere in
contatto con i suoi cari, può addirittura fisicamente interagire
con loro, grazia a speciali tecnologie. Insomma, sembra che la
morte sia stata definitivamente ingannata.
Tuttavia esiste un prezzo per il
paradiso che non si quantifica solo in banconote e cifre. Nathan
scoprirà di “appartenere” a tutti gli effetti ad Ingrid, di essere
un burattino nelle sue mani che lei vizia e addirittura vesta,
proprio come una bambola. Inoltre, entrerà in contatto con Nora,
un’impiegata di Horizon, la multinazionale che gestisce questi
paradisi digitali, e pian piano si innamorerà di lei. Non solo.
Proprio con l’aiuto di Nora, scoprirà che alcune delle sue memorie
sono state alterate e cancellate durante l’Upload, e comincerà a
pensare che il suo incidente con la macchina “autopilotante”
potrebbe non essere stato tale.
Un episodio pilota travolgente
In un solo, folgorante episodio
Greg Daniels condensa una storia complicata, con
tanti risvolti e toni e cattura decisamente l’attenzione del
pubblico.
Se il pilota è quindi confezionato
perfettamente per far appassionare lo spettatore alla vicenda,
promettendo commedia, romanticismo e mistero, la serie si sviluppa
prevalentemente sul binario della comedy, affidandosi a situazioni
sopra le righe ma nascondendo qua e la riflessioni relative al
ruolo della tecnologia nel nostro mondo, parlando direttamente al
pubblico del 2020.
In un mondo in
cui le app per smartphone stanno diventando un surrogato della vita
vera, non è troppo fantascientifico immaginare che prima o poi la
morte fisica potrà essere ingannata salvando i nostri software
(memoria, carattere, esperienza). Non è dopotutto un’idea nuova
alla narrazione di fantascienza, tuttavia Daniels ne ha anche una
riflessione consumistica, dal momento che l’aldilà di Update
mantiene a tutti gli effetti le differenze di classe che esistono
nel mondo reale. Il livello di lusso nel paradiso di Lakeview
dipende da quanti soldi si possiedono, l’accesso a servizi o anche
cibo dipende da quello che puoi o non puoi pagare. Allo stesso
tempo, l’assenza di soldi, nella vita vera, ti consente una mera e
grigia sopravvivenza in un mondo in cui la tua coscienza continua a
vivere. No, non c’è grande differenza tra la vita come la
consociamo e la morte come la immagina Daniels nel suo show.
Una riflessione sull’invasione tecnologica nella vita
Greg Daniels si
cura di inserire nel suo mondo futuristico numerosi accorgimenti
che mostrano l’avanzamento della tecnologia, piccoli dettagli, come
i cellulari olografici che si attivano tra pollice e indice, oppure
i dispositivi per registrare il video consenso prima di un rapporto
sessuale, che mostrano in che modo la tecnologia può penetrare in
maniera sempre più capillare, più di adesso, nella vita e nelle
abitudini sociali.
Upload è
quindi una continua riflessione su come la tecnologia, guidata
dall’estremizzazione del Capitalismo (non troppo distante dal
nostro quotidiano), può cambiare, dare o togliere valore alla vita
di ognuno. E tutto viene raccontato attraverso un linguaggio
leggere, un tono comico e una serie di sequenze da sit-com,
costruite grazie ad un ventaglio di comprimari che arricchiscono e
vivacizzano non solo la stramba comunità di Lakeview, ma anche il
mondo reale, la New York in cui vive e si muove Nora.
La visione di Daniels non è affatto
allegra o rosea, eppure con Upload ci racconta un mondo che
potrebbe essere, ce ne mostra i possibili orrori, ma ci continua a
regalare la possibilità di riderne con consapevolezza.
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