Tornare
a vincere, il film di Gavin O’Connor
con protagonista il premio Oscar
Ben Affleck, a partire dal 23 aprile sarà disponibile per
l’acquisto e il noleggio in digitale (anche in 4K UHD) su Apple Tv,
Youtube, Google Play, TIMvision, Chili, Rakuten TV, PlayStation
Store, Microsoft Film & TV, e per il noleggio su Sky
Primafila, Infinity e VVVVID.
Una volta Jack
Cunningham (Ben
Affleck) aveva una vita piena di promesse. Al liceo
era un fenomeno della pallacanestro con in mano una borsa di studio
universitaria, quando improvvisamente, per motivi sconosciuti,
decise di allontanarsi dal mondo del basket, riunciando al proprio
brillante futuro. Anni più tardi, Jack si trova ad un passo dalla
rovina, scatenata da una perdita inenarrabile, annegando
nell’alcolismo che gli era già costato un matrimonio e qualunque
altra speranza di vita migliore.
Quando gli viene
offerta la possibilità di allenare la squadra di pallacanestro del
suo vecchio liceo, lontana dagli anni gloriosi di un tempo, accetta
con riluttanza, sorprendendo soltanto lui stesso. Quando i ragazzi
iniziano a comportarsi da squadra e conseguentemente a vincere,
Jack crede di aver finalmente trovato una ragione per cui
combattere i demoni che lo hanno portato vicino alla rovina. Ma
basterà questo a riempire i suoi vuoti, a curare le profonde ferite
del suo passato e a condurlo sulla strada della redenzione?
Dopo averci introdotti nella Banca
di Spagna, e averci lasciato con il fiato sospeso per mesi, Il
professore e la sua ormai mitica squadra sono pronti a ripartire lì
dove li avevamo lasciati. Arriva infatti dal 3 aprile su Netflix la quarta stagione de La casa di
carta, l’ormai popolarissima serie spagnola. Più che
di una quarta stagione è in realtà più corretto parlare di una
quarta parte del racconto, pensato in sé come flusso unico e
inseparabile. Si ritrovano infatti sin da subito tutte le
caratteristiche che hanno reso particolarmente accattivante la
storia dell’ingegnoso gruppo di criminali, dall’azione ai limiti
del realistico sino alla costruzione di personaggi complessi, i cui
rapporti l’uno con l’altro sono sempre in equilibrio precario. Ed è
proprio su questo secondo aspetto che gli sceneggiatori puntano per
i nuovi episodi.
La terza parte della serie si
concludeva con evoluzioni impreviste nella rapina alla Banca di
Spagna. Il gruppo sembra sfaldarsi dall’interno, mentre il
Professore, (Alvaro
Morte) ascolta impotente l’uccisione dell’amata
Lisbona (Itziar
Ituño). La situazione è critica come non mai, e più
scorre il tempo più sembrano aumentare i problemi per la squadra di
criminali vestiti di rosso. E quando tutto sembrava non poter
andare peggio, ecco che proprio dall’interno della Banca in cui
sono rinchiusi si genera il nemico più temibile che il gruppo abbia
mai dovuto affrontare. Un nemico che renderà sempre più concreta la
paura della morte.
La casa di carta 4: l’amore e la
morte
Su questi due elementi si basa ora
più che mai il racconto. Amore e morte, ed ogni personaggio ne farà
esperienza in modi inaspettati. Il ritmo della serie sembra
rallentare, come a sottolineare la situazione di tregua temporanea
generatasi tra il gruppo capitanato dal Professore e la polizia.
Una tregua che permette così di spostare l’attenzione sui
personaggi, che costretti ad una convivenza forzata iniziano
inevitabilmente a svelare le proprie personalità, compresi i
desideri e le paure. Si ha la sensazione che tutti i rapporti
costruiti sin dall’inizio della serie fossero pensati per arrivare
a questo preciso punto, dove alcune cose cambieranno per
sempre.
Le coppie composte da Tokyo
(Úrsula
Corberó) e Rio (Miguel
Herrán), e da Denver (Jaime
Lorente) e Stoccolma (Esther
Acebo), arriveranno ora al loro momento di maggior
crisi. Attraverso questo i personaggi si troveranno di fronte ad
un’evoluzione necessaria, tanto per sé stessi quanto per la persona
amata. Ma proprio perché colti nel pieno di questo processo
risulteranno particolarmente vulnerabili, inclini anche all’errore
più banale. Ciò che però i primi episodi della quarta parte mettono
subito in chiaro è che anche il minimo errore può essere
fatale.
Se dunque fino ad ora si era
puntato sull’azione e sull’esplosività degli eventi, è giunto ora
il momento di un maggior studio dell’introspezione dei personaggi.
Questa attenzione nei loro confronti porta ad emergere il carattere
da “telenovelas” che è sempre stato latente nella serie, e che
trova ora il proprio momento di protagonismo. Lo si ritrova nel
modo marcato in cui vengono trattate le relazioni dei personaggi,
nei loro dialoghi composti di assoluti, nell’esasperazione di
determinate emozioni e stati d’animo. Con un po’ di pazienza,
questo aspetto risulterà tuttavia meno indigesto anche per coloro
che difficilmente dialogano con tale genere.
La casa di carta 4: la
recensione
La strada intrapresa dagli
sceneggiatori e dall’ideatore Álex Pina
non esclude però la sana azione che è elemento imprescindibile
della serie e del suo genere di riferimento, l’heist
movie. Grazie all’introduzione di un nuovo personaggio, che
diventa ben presto il villain del momento, si genereranno infatti
sequenze altamente dinamiche ed esplosive, rese tali anche da un
montaggio alternato che tramite flashback riporta indietro nel
passato, mostrando tanto la costruzione del piano per la rapina
quanto le origini di quello che è ora il nemico mortale del
gruppo.
Si scatena così quella tensione che
ha da sempre spinto nel voler continuare la visione,
nell’impazienza di sapere cosa ancora succederà, come evolverà la
situazione, come si comporteranno i personaggi. Ogni episodio
termina infatti con un gancio molto forte al successivo, rendendo
difficile rinunciare all’ormai noto binge watching. Questa
formula, in realtà, potrebbe sul lungo periodo stancare o perdere
la forza iniziale. Ecco perché concentrarsi ancor di più sui
personaggi, portare il pubblico a nutrire ancor più empatia nei
loro confronti, è un buon modo per generare l’impazienza di
iniziare subito l’episodio seguente.
La casa di carta
4 tenta dunque di rinnovarsi rimanendo la stessa. Si
pone in equilibrio tra l’azione e i personaggi, tra l’amore e la
morte, riuscendo a regalare, almeno dagli episodi potuti vedere in
anteprima (i primi 5 di 8), una nuova stagione degna delle
precedenti. Diversa, certamente, dimostrando di saper aggiustare il
tiro su quanto non aveva funzionato nella terza. La natura
irrealistica di determinate situazioni può infatti talvolta
compromettere la visione, ecco perché spostare l’attenzione sui
personaggi è per ora una gradita soluzione.
Quando la Disney ha acquistato la
Lucasfilm per molti, molti miliardi di dollari nel 2012, era
praticamente scritto che avremmo visto alcuni nuovi ingressi nel
franchise di Star Wars. Una nuova trilogia era
praticamente tutto ciò che i fan avrebbero potuto sperare, anche se
alla fine non ha fatto altro che dividere il pensiero degli amanti
della saga ambientata nella Galassia lontana, lontana…
Il Risveglio della Forza, diretto da J.J. Abrams, era pieno zeppo di fan service, e
in molti lo hanno “accusato” di aver semplicemente “rimpastato” la
struttura narrativa di Una Nuova Speranza. Al di là dei
punti di vista di ognuno, ecco 10 easter egg presenti in Episodio
VII di cui forse non eri a conoscenza:
1Il Wilhelm Scream
Oltre alla presenza e all’influenza
dell’Imperatore Palpatine, c’è una cosa che collega tutti i film
della saga di
Star Wars: il Wilhelm Scream, un
effetto sonoro cinematografico costituito da un acuto
urlo di una persona che viene colpita o uccisa da qualcosa.
L’effetto è apparso per la prima volta al cinema nel 1953, quando
un personaggio chiamato Soldato Wilhelm ha urlato in L’indiana
bianca. Ne Il
Risveglio della Forza, può essere ascoltato all’inizio
quando un Soldato del Primo Ordine viene ucciso da un laser proprio
mentre Finn e Poe gli passano davanti. Sembra sempre un effetto
leggermente fuori posto, ma non sarebbe Star Wars senza di esso…
Michael Bay ha stretto un accordo con la
Sony Pictures. Il regista di
Armageddon, Pearl Harbor e della saga di Transformers ha accettato di produrre film e serie tv
originali attraverso la sua società di produzione.
Il regista e la Sony Pictures hanno
una lunga storia di collaborazione alle spalle, che risale al suo
debutto dietro la macchina da presa con Bad Boys,
trasformatosi in un franchise che ha dato vita a ben due sequel
(l’ultimo,
Bad Boys for Life,
è uscito lo scorso febbraio). Una collaborazione pluridecennale che
ha permesso a Bay di sottoscrivere un accordo pluriennale con la
Sony attraverso la sua società di produzione, la Bay Films.
Michael Bay firma un accordo
con Sony per film e serie tv originali
Michael Bay è reduce dal successo del film
targato Netflix
6 Underground, uno dei titoli più visti dello scorso anno
sulla popolare piattaforma di streaming. Il suo prossimo progetto
cinematografico – per Sony Pictures, appunto – sarà un dramma dal
titolo Black Five: Bay figurerà
come regista, mentre Ehren Kruger (Top Gun:
Maverick) è stato incaricato di firmare la sceneggiatura.
Benché per ora cast e trama non
siano stati rivelati, una prima descrizione del film riporta che
sarà ricco d’azione, il che è una costante nella filmografia di
Bay. Lo stesso regista americano avrà anche il ruolo di produttore
insieme al socio Erwin Stoff, con cui ha già collaborato per
13 Hours.
Durante una recente intervista con
Collider, Rebecca Hall è tornata a parlare di Iron Man 3, il terzo capitolo
dedicato all’avventure dell’eroe del MCU con protagonista Robert Downey Jr., in cui l’attrice ha
interpretato il ruolo di Maya Hansen, la
scienziata inventrice di Extremis, un siero sperimentale
rigenerante capace di guarire da lesioni invalidanti.
L’attrice ha rivelato che, in
origine, i piani relativi al suo personaggio erano molto diversi:
“Maya doveva essere una specie di… adesso non riesco a
ricordare con esattezza. Nella prima sceneggiatura che ho letto,
era nel film fino alla fine e, per farla breve, utilizzava quel
siero speciale – o qualunque cosa fosse – e salvava la situazione
compiendo questa sorta di atto di martirio. La visione che avevi di
lei cambiava perché sì, era cattiva, ma alla fine capivi che
cercava anche di diventare buona. Era una parte decisamente
migliore di ciò che avete visto nella versione finale del
film.”
È il sequel di Iron
Man 2 (2010) e il settimo film del Marvel Cinematic
Universe. La sceneggiatura del film, scritta da Shane Black e Drew
Pearce, è ispirata alla storia Extremis scritta da
Warren Ellis. Il film è interpretato da Robert Downey Jr.,
Gwyneth Paltrow,
Don Cheadle,
Guy Pearce e Ben Kingsley.
Nel film Tony Stark deve combattere
contro un disturbo post traumatico da stress causato dall’invasione
dei Chitauri e al tempo stesso difendersi da un nuovo nemico, il
Mandarino, che minaccia di distruggere la sua vita e gli Stati
Uniti in generale.
È il primo film prodotto dai Marvel
Studios a essere distribuito dopo il crossover del
2012 The
Avengers e il primo della cosiddetta Fase Due del
Marvel Cinematic Universe, che porta al film Avengers:
Age of Ultron nel 2015.
Sempre nel corso della medesima
diretta, Dwayne
Johnson ha anche rivelato che le riprese del film
potrebbe non partire più a luglio, e che potrebbero subire gli
effetti dell’attuale pandemia di Covid-19, quindi essere rimandate.
Queste le sue dichiarazioni in merito:
“Tra le altre cose, sono molto
eccitato per Black Adam: mi sono allenato molto duramente per
questo ruolo, davvero tanto. Avremmo dovuto iniziare le riprese in
estate, a luglio, ma vedremo. Non sono del tutto sicuro che
succederà, cioè se inizieremo davvero a girare a luglio. Tutto
andrà nel modo in cui deve andare.”
Black
Adam, affidato alla regia di Jaume
Collet-Serra (Run all night, The Shallows),
arriverà nelle sale il 22 Dicembre 2021, con
le riprese che partiranno a Luglio 2020, come confermato nei mesi
scorsi dallo stesso Johnson. Il progetto originale della Warner
Bros. su Shazam! aveva previsto l’epico scontro
tra il supereroe e la sua nemesi, Black
Adam, una soluzione esclusa dalla sceneggiatura
per dedicarsi con più attenzione al protagonista e alla
sua origin story. E come annunciato nei mesi scorsi,
i piani per portare al cinema uno standalone con Dwayne
Johnson sono ancora vivi, e a quanto pare il film
dovrebbe ispirarsi ai lavori di Geoff Johns dei primi
anni Duemila.
“Questo progetto ha comportato
dei rischi, ed è stato una sfida. Anni fa volevamo introdurre due
origin story in un’unica sceneggiatura, e chi conosce i fumetti e
la mitologia dei fumetti saprà che Shazam è collegato a Black
Adam.” aveva raccontato l’attore in un
video. “Questo personaggio è un antieroe, o villain, e non
vedo l’ora di interpretarlo. Stiamo sviluppando il progetto che è
nel mio DNA da oltre dieci anni. Dovremmo iniziare a girare in un
anno e non potrei essere più eccitato all’idea“.
Il romanzo basato su Star Wars: L’Ascesa di
Skywalker continua a fornire ai fan dettagli
che sono stati omessi dal film di J.J. Abrams e
che hanno lasciato nello spettatore più domande che risposte. Di
recente, grazie ad un report di
ScreenRant, è stato spiegato come Rey era a conoscenza del
potere curativo della Forza quando nessun altro Jedi, in passato,
lo era mai stato.
Nel corso della trilogia sequel, i
fan hanno assistito ad una serie di nuovi poteri della Forza, tra
cui la possibilità di congelare un fulmine a mezz’aria, le famose
connessioni di Rey e Kylo Ren, e le proiezioni astrali di Luke
Skywalker attraverso la Galassia. Ne
L’Ascesa di Skywalker, è stato ancora di più evidenziato
come Rey e Kylo siano capaci di trasferire oggetti fisici tra loro
proprio grazie alla Forza e alla loro connessione.
Nel capitolo finale della Saga degli
Skywalker, però, abbiamo anche visto per la prima volta come la
Forza nasconda in sé anche un potere curativo (nonostante ciò fosse
stato mostrato in precedenza già in un episodio di The Mandalorian, prima che Episodio
IX arrivasse nelle sale). Rey lo usa in due momenti distinti
del film: per curare un serpente su Pasaana e, di nuovo, a seguito
del duello con le spada laser con Kylo su Kef Bir.
Mentre questo potere ha ampliato
ancora di più le sconfinate capacità della Forza, la sua
introduzione cinematografica ha lasciato gli spettatori con più di
una domanda: come ha imparato Rey a curare tramite la Forza? Perché
la Guarigione di Forza non era presente in nessuno dei film
precedenti? Per fortuna, il romanzo basato su L’Ascesa di Skywalker è in grado di fornirci una
risposta esaustiva.
Nel romanzo, durante
la scena in cui Rey cura il serpente, viene rivelato che ha letto
di quel potere della Forza negli antichi testi Jedi che ha preso
dal tempio di Ahch-To (sempre grazie a quei testi è anche riuscita
a riparare il cristallo Kyber nella spada laser di Luke
Skywalker).
Nel romanzo scritto
da Rae Carson si legger: “Ma ciò richiederebbe
una tecnica diversa, qualcosa che aveva imparato dai testi Jedi
quando stava riparando il cristallo kyber di Luke. Questa volta,
avrebbe dato.”
Lucasfilm e il
regista J.J. Abrams uniscono ancora una
volta le forze per condurre gli spettatori in un epico viaggio
verso una galassia lontana lontana con Star
Wars: L’Ascesa di Skywalker, l’avvincente
conclusione dell’iconica saga degli Skywalker, in cui nasceranno
nuove leggende e avrà luogo la battaglia finale per la libertà.
Il cast del film
comprende Carrie Fisher, Mark Hamill, Adam
Driver, Daisy
Ridley, John
Boyega, Oscar Isaac, Anthony Daniels, Naomi Ackie, Domhnall
Gleeson, Richard E. Grant, Lupita Nyong’o, Keri Russell, Joonas
Suotamo, Kelly Marie Tran, con Ian
McDiarmid e Billy Dee
Williams.
Diretto da J.J. Abrams e prodotto da
Kathleen Kennedy, Abrams e Michelle Rejwan, Star
Wars: L’Ascesa di Skywalker è scritto da J.J. Abrams
e Chris Terrio, mentre Callum Greene, Tommy Gormley e Jason
McGatlin sono i produttori esecutivi.
Volto popolare della televisione, ma
anche del cinema, statunitense, l’attore Jason
Sudeikis si è negli anni costruito una buona fama
affermandosi come personalità poliedrica. Sudeikis spazia infatti
dalla recitazione, al doppiaggio alla scrittura. Nella sua carriera
si annoverano titoli campioni d’incasso e celebri commedie.
Ecco 10 cose che non sai di Jason Sudeikis.
2Parte delle cose che non sai
sull’attore
Jason Sudeikis e Baby Yoda
5. Il suo cameo ha anche fatto
infuriare il Web. Sempre all’interno della comparsata che
l’attore compie all’interno dell’ottavo episodio, il suo
personaggio finisce con il prendersela fisicamente con il piccolo
Baby Yoda, personaggio amatissimo dai fan. Proprio tale violenza è
stata al centro di ironici commenti di guerra nello stormtrooper
reo di aver aggredito il piccolo alieno verde.
4. L’evento è stato aggiunto alla sua
pagina Wikipedia. In seguito a tale aggressione, un
anonimo utente ha aggiunto alla pagina Wikipedia dell’attore la
seguente dicitura: “Nel 2019, Sudeikis ha ottenuto un ruolo di
breve durata in The Mandalorian della Disney, come soldato Speeder
Bike. Il suo personaggio ha rapidamente guadagnato l’infamia sui
social media per aver colpito ripetutamente un personaggio
preferito dai fan nell’ultimo episodio di la serie.”
Quest’ultima affermazione è poi stata rimossa.
Jason Sudeikis e il Saturday Night
Live
3. È celebre per le sue
imitazioni. A partire dal 2005 l’attore è membro del cast
del Saturday Night Live, popolarissimo show televisivo.
Qui ha potuto costruire la propria carriera d’interprete dando vita
ad apprezzate imitazioni di personaggi famosi, come Joe
Biden, George W. Bush, Jon Bon Jovi, Simon Cowell e
Ricky
Gervays. Ha inoltre portato in scena personaggio
come Il Diavolo, il giudice della Maine Justice e l’ufficiale
Sikorsky.
Jason Sudeikis in Come ammazzare il capo
2
2. Aveva avuto un’idea per un
crossover. Nella realizzazione del film Come ammazzare
il capo 2, l’attore aveva ipotizzato di far incontrare i tre
protagonisti con il trio di Una notte da leoni. Tale idea
fu tuttavia scartata, temendo che questa avrebbe potuto distrarre
inutilmente gli spettatori dalla storia su cui invece il film si
concentrava.
Jason Sudeikis: età e altezza
1. Jason Sudeikis è nato a
Fairfax, in Virginia, Stati Uniti, il 18 settembre 1975.
L’attore è alto complessivamente 184 centimetri.
Una delle scene più sinistre (e
probabilmente anche iconiche) di Suicide
Squad con protagonista il Joker di
Jared Leto, in realtà, nasconde un significato molto
meno “dark” di quanto si possa credere. Questo è quello che ha
rivelato il regista David
Ayer, di recente, attraverso il suo account
Twitter.
In Suicide
Squad, c’è una scena in cui il Joker, steso sul
pavimento, appare circondato da coltelli, pistole e altre tipologie
di armi, che insieme formano una sorta di cerchio perfetto. I fan
più attenti hanno notato che nella scena sono presenti anche delle
tutine da neonato: così, hanno chiesto ad Ayer se la cosa possa in
qualche modo significare che il Clown Principe del Crimine abbia
ucciso dei bambini.
La risposta del regista è stata la
seguente: “No, si tratta di qualcosa di molto più ‘innocente’.
Harley voleva una famiglia normale con Joker, e vedeva anche dei
figli nei suoi sogni. Ho pensato che probabilmente avrebbe
assillato Mr. J in merito al fatto di avere dei bambini. Così è
andato da Mr. Frost a fare compere di tutine. Il cerchio
rappresenta il modo in cui lui vede Harley.”
A proposito di Suicide
Squad,David
Ayer ha rivelato di recente che avrebbe potuto
dirigere il sequel. Dopo aver espresso attraverso i social
tutto il suo supporto e la sua
ammirazione nei confronti di James
Gunn, il regista ha rivelato a proposito
di The Suicide
Squadche gli sarebbe stata offerta la
possibilità di dirigerlo: “Mi è stato offerto di farlo, ma
ho preferito intraprendere un’altra strada”, ha spiegato
Ayer.
Tra gli interpreti italiani,
Rocco Papaleo è uno di quelli che meglio di altri
sa unire la comicità con toccanti note di dramma. Particolarmente
prolifico, l’attore ha dato vita negli ultimi anni a memorabili
interpretazioni, affermandosi anche per la sua generosità nei
confronti dei personaggi che ricopre. Ecco 10 cose che non
sai di Rocco Papaleo.
2Parte delle cose che non sai
sull’attore
Rocco Papaleo e Sanremo
5. Ha condotto il celebre
festival. Nel 2012 l’attore viene chiamato a condurre il
festival di Sanremo accanto al cantante Gianni
Morandi. I due svelano da subito una grande chimica di
coppia, dando vita ad alcuni siparietti divenuti particolarmente
celebri e apprezzati. Papaleo si è infatti affermato come la vera
star di quell’anno, conquistando con la sua simpatia ma anche con
il suo talento attoriale.
Rocco Papaleo in Pinocchio
4. Ha interpretato un noto
personaggio. Nel film Pinocchio del 2019 e
diretto da Matteo
Garrone, l’attore ricopre il ruolo del Gatto, che
insieme alla Volpe forma la celebre coppia che porta il burattino
protagonista sulla strada della perdizione. Per ricoprire tale
ruolo, Papaleo si è sottoposto a diverse ore di trucco, necessarie
a fargli acquisire le sembianze del personaggio.
3. Aveva partecipato al doppiaggio del
film d’animazione. Ben prima di dar vita al Gatto nella
versione live action del racconto di Collodi, Papaleo aveva
partecipato in qualità di doppiatore al film d’animazione Pinocchio,
diretto nel 2012 dal regista EnzoD’Alo. Qui egli dava voce al
perfido Mangiafoco, personaggio ricco di sfaccettature, capace di
essere tanto indulgente quanto minaccioso.
Rocco Papaleo a teatro
2. Ha dato vita ad un tour
teatrale. Prima di girare l’omonimo film, Papaleo aveva
portato in scena un tour di spettacoli teatrali intitolati
Basilicata coast to coast. Con questo l’attore rende
omaggio alla sua esperienza nel teatro-canzone, esibendosi insieme
ad altri musicisti in uno show composto di pensieri sparsi, rime e
parole che diventano musica, il tutto con un occhio alla Basilicata
e alle sue tradizioni.
Rocco Papaleo: età e altezza
1. Rocco Papaleo è nato
Lauria, in Basilicata, il 16 agosto 1958. L’attore è alto
complessivamente 172 centimetri.
Tra i più popolari e apprezzati
comici statunitensi, Will Ferrell si è negli anni
distinto per la sua capacità di costruire personaggi divenuti
iconici, tanto per il loro look quanto per il carattere. Nei
numerosi film campioni d’incassi a cui ha partecipato ha infatti
sempre rubato la scena ai propri colleghi, dimostrando un carisma
decisamente raro. Ecco 10 cose che non sai di Will
Ferrell.
2Parte delle cose che non sai
sull’attore
Will Ferrell in Elf – Un elfo di nome
Buddy
5. Ha avuto problemi con i
dolciumi. Nel film è presente una scena che vede l’attore
protagonista di un’abbuffata di dolci e caramelle. Questa dovette
essere girata due volte, poiché la prima l’attore vomitò per la
gran quantità di dolciumi ingurgitata. Sempre per via di ciò, per
buona parte delle riprese l’attore soffrì di mal di testa come
reazione agli zuccheri acquisiti.
4. Non era la prima scelta per il
ruolo. Quando la sceneggiatura del film venne scritta,
l’attore designato per ricoprire il ruolo dell’elfo Buddy era
Jim Carrey. In seguito, tuttavia, questi rifiutò
la parte. La produzione iniziò dunque a cercare un sostituto,
scegliendo infine Ferrell, divenuto icona comica in seguito al
successo di Zoolander.
3. Si è rifiutato di riprendere il
ruolo. Nel 2013 iniziarono a circolare le voci circa un
sequel del film. L’intenzione dei produttori era infatti di
realizzare nuove avventure dell’elfo Buddy, dato il successo del
primo film. Tuttavia il progetto si fermò in seguito al rifiuto di
Ferrell. Nonostante gli fossero stati offerti 29 milioni di
dollari, l’attore preferì non riprendere il ruolo, sentendo che
realizzare un sequel poteva essere troppo rischioso e
superfluo.
Will Ferrell e Chad Smith
2. Ha una forte somiglianza con il
noto batterista. Per anni in rete sono state fornite prove
della concreta somiglianza tra l’attore e il batterista del gruppo
Red Hot Chili Peppers. A metterli a confronto una volta per tutte è
stato il conduttore Jimmy Fallon, che nel suo show ha fatto
incontrare i due, vestiti esattamente nello stesso modo. A quel
punto si è resa evidente la reale somiglianza, ma anche le
rispettive peculiarità.
Will Ferrell: età e altezza
1. Will Ferrell è nato a
Irvine, California, Stati Uniti, il 16 luglio 1967.
L’attore è alto complessivamente 191 centimetri.
Stando a quanto rivelato da
Dwayne
Johnson, sarebbe ufficialmente in sviluppo uno sequel
di
Hobbs and Shaw, primo spin-off del franchise
di Fast and Furious con
protagonisti “The
Rock” e Jason
Statham, uscito nelle sale lo scorso anno. Lo spin-off
non ha ricevuto la stessa accoglienza riservata nel corso degli
anni ai film della saga principale, ma ha comunque ottenuto
discreti risultati al box office mondiale ed è stato apprezzato
tanto dalla critica quanto dal pubblico.
Durante lo scorso weekend,
Dwayne
Johnson ha tenuto un Q&A su Instagram durante il quale ha confermato
lo sviluppo di un sequel di
Hobbs and Shaw:“Stiamo sviluppando il
prossimo film adesso, il prossimo Hobbs and Shaw, e sono veramente
eccitato all’idea”, ha dichiarato “The Rock”. L’attore ha poi
specificato che attualmente lui ed il team dietro il film sono
impegnati a capire quale direzione far prendere alla storia.
In passato, a proposito di un
possibile sequel di Hobbs
and Shaw,
il produttore Hiram Garcia aveva dichiarato: “Ne stiamo
parlando, perché siamo rimasti così contenti di come è andato al
botteghino. Lo studio era davvero felice e ci sono state tante
conversazioni riguardanti le future direzioni di trama per i
personaggi. Ovviamente ora la priorità è Fast & Furious 9, che sta
per uscire nelle sale, e sono sicuro che otterrà grandi
numeri.”
Per quanto riguarda la saga
principale di Fast and Furious, sappiamo
che il nono capitolo, F9,
che sarebbe dovuto arrivare nelle sale il prossimo mese,
è stato ufficialmente rimandato al prossimo anno (precisamente
ad aprile del 2021) a causa della pandemia di Covid-19.
La regia sarà firmata
da Justin Lin, già regista di numerosi
capitoli del franchise, mentre la release del film è stata spostata
all’aprile 2021(inizialmente il film sarebbe
dovuto arrivare al cinema nel 2020).
L’attore Matthew
Macfadyen si è negli anni guadagnato una buona notorietà
recitato in celebri film, spaziando nei generi ma dimostrando una
predilezione per i lungometraggi in costume. È stato infatti
interprete di alcune celebri trasposizioni di noti romanzi
dell’Ottocento, con cui ha potuto distinguersi e ottenere
riconoscimenti da parte di critica e pubblico.
Ecco 10 cose che non sai di
Matthew Macfadyen.
2Parte delle cose che non sai
sull’attore
5. Ha avuto difficoltà con la nebbia
presente sul set. L’attore ha rivelato di non essere
dotato di un buona vista, ma che per le riprese dovette
necessariamente recitare senza occhiali. A creargli problemi furono
in particolare le riprese svoltesi la mattina presto, quando il set
era circondato da nebbia. Affinché sapesse in che direzione doveva
muoversi, l’attore seguiva il drappo rosso che il regista gli
sventolava da dietro la macchina da presa.
4. Un momento speciale è nato durante
i provini.Il quasi bacio durante la scena sotto la
pioggia è stato un momento particolarmente intenso per Macfadyen.
Questo èemerso per la prima volta durante il
suo screentest con Keira Knightley, per via della loro chimica di
coppia, e il regista decise di riproporlo all’interno del
film.
3. Ci sono molti dettagli
delle sue mani. Nel film sono presenti diverse
inquadrature dedicate alle sole mani dell’attore. Si tratta di una
volontà del regista, il quale voleva sottolineare come le belle
mani di Macfadyen, e quindi di Mr. Darcy, fossero motivo di
attrazione da parte delle sorelle Bennet nei suoi confronti.0
Matthew Macfadyen: il suo 2019
2. Ha recitato per il cinema
e per la TV. Il 2019 è stato un anno impegnativo per
l’attore, presente tanto sul grande quanto sul piccolo schermo. Sul
primo è infatti apparso con il film The Assistant, dove
ricopre il ruolo di un imprenditore, il quale sembra nascondere
qualcosa di losco alla sua giovane assistente. Sul piccolo schermo
è invece apparso nel ruolo di Tom in Succession, serie
drammatica incentrata su una famiglia disfunzionale.
Matthew Macfadyen: età e
altezza
1. Matthew Macfadyen è nato
a Great Yarmouth, in Inghilterra, il 17 ottobre 1974.
L’attore è alto complessivamente 191 centimetri.
La Sony Pictures ha
ufficializzato di aver posticipato le date di uscita di alcuni dei
suoi titoli che sarebbero dovuti arrivare nelle sale quest’anno. La
decisione è stata presa a causa della pandemia di
Covid-19 che, allo stato attuale, impedisce di
prevedere quando la situazione a livello mondiale tornerà alla
normalità.
Tra i titoli posticipati ci sono
Morbius,
il film dello Spider-Verse con protagonista il premio Oscar
Jared
Leto, e
Ghostbusters: Legacy, il terzo capitolo
della saga dedicata agli Acchiappafantasmi che sarà diretto da
Jason Reitman. Come riportato da
Variety, Morbius,
inizialmente previsto per il prossimo 31 luglio, arriverà adesso
nelle sale il 19 marzo 2021; Ghostbusters:
Legacy, invece, inizialmente previsto per il
prossimo 10 luglio, arriverà adesso nelle sale il 5 marzo
2021.
Tra gli altri film che sono stati
posticipati figurano anche Peter Rabbit 2 – Un birbante in fuga
(dal 7 agosto al 15 gennaio 2021) e – ancora una volta –
Uncharted, il travagliatissimo
adattamento live action dell’omonimo videogioco che avrà come
protagonista Tom Holland (dal 5 marzo 2021 all’8
ottobre).
Jared
Leto è il protagonista dello spin-off dedicato al
personaggio dello Spider-Verse in produzione alla
Sony, Morbius: il
Vampiro Vivente. Il premio Oscar interpreta il Dr.
Michael Morbius, un biochimico che tenta di curare una fatale
malattia del sangue iniettandosi un siero derivato da pipistrelli.
Diventando Morbius, ha tutte le qualità di un vampiro – incluso il
gusto per il sangue umano.
Tyrese Gibbs, Adria
Arjona e Jared
Harris completano il cast del film, che uscirà
nelle sale il 31 luglio 2020. La Arjona interpreterà Martine
Bancroft, l’interesse amoroso del protagonista Morbius: nei
fumetti, Martine diventa una potenziale vittima della sua sete di
sangue mentre è alle prese con la trasformazione che lo ha reso una
strana versione da laboratorio dei vampiri soprannaturali della
tradizione.
A più di trent’anni dall’uscita
nelle sale dell’iconico Ghostbusters, il cast
originale, composto da Bill Murray, Dan Aykroyd, Ernie
Hudson, Sigourney
Weavere Annie
Potts di nuovo insieme per ridar vita a una delle
saghe cinematografiche più amate della storia. Diretto da Jason
Reitman, il film sarà nelle sale dall’estate 2020 prodotto da Sony
Pictures e distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia. Tra i
protagonisti anche Mckenna Grace, Finn Wolfhard,
Carrie Coon e Paul
Rudd.
Ghostbusters: Legacy, diretto da Jason
Reitman e prodotto da Ivan
Reitman, è il nuovo capitolo della saga
originale Ghostbusters. Arrivati in una piccola
città, una madre single e i suoi due figli iniziano a scoprire la
loro connessione con gli Acchiappafantasmi originali e la segreta
eredità lasciata dal nonno. Ghostbusters:
Legacy è scritto da Jason Reitman & Gil Kenan.
Due delle donne più potenti nella
storia della Marvel sono il Captain
Marvel e Fenice Nera. Sono
entrambe donne con doti incredibili che utilizzano la loro energia
al meglio delle loro capacità per sfruttare il potere sia offensivo
che difensivo.
Mentre il Captain Marvel è un vero
eroe e Fenice Nera spesso si muove in una zona grigia, c’è la
possibilità che un giorno potremmo vederle, fianco a fianco o l’una
contro l’altra, nel prossimo futuro del MCU. Nel caso in cui si
verificasse reale la seconda ipotesi, chi potrebbe mai vincere uno
scontro tra i due
personaggi?
1Fenice Nera vs Captain Marvel: ecco chi
vince lo scontro
Entrambe le eroine sono state portate al
cinema in momenti e con cura decisamente differente. Captain
Marvel è arrivata in sala nel 2019, interpretata
da Brie
Larson, all’interno di un progetto cinematografico
estremamente strutturato, in cui lei ha costituito un tassello
fondamentale.
Fenice Nera è invece arrivata al cinema molto
prima, con esiti differenti. La prima apparizione risale al 2003.
Alla fine di X-Men 2, dopo il sacrificio
di Jean Grey (già vista in X-Men del 2001), vediamo una sagoma di
una fenice infuocata specchiarsi nelle acqua di un lago. In
X-Men: Conflitto Finale, la Fenice Nera
sorge e si schiera dalla parte dei cattivi. Tuttavia il film non è
un grande successo, e il personaggio torna in scena sempre nel
2019, nel film X-Men: Dark Phoenix, che aveva lo
scopo di fare ammenda rispetto a come era stato trattato il
personaggio in precedenza, finendo per realizzare l’ennesimo
disastro. Il film ha pagato lo scotto dell’acquisizione Disney Fox,
ed è uscito pesantemente rimaneggiato.
Al
netto delle loro apparizioni cinematografiche, i due personaggi
sono sicuramente formidabili, tuttavia la vincitrice di un
ipotetico scontro non può non essere che Fenice Nera, la creatura
cosmica che abita il corpo di Jean Grey e che rappresenta pura
furia distruttiva. Nonostante l’impegno di Captain
Marvel, siamo sicuri che a scontro diretto, l’eroina
si troverebbe a soccombere sotto l’incredibile potere telepatico e
telecinetico di Fenice Nera.
Arriverà il 24 aprile su
NetflixTyler
Rake, il nuovo film originale della piattaforma con
protagonista Chris Hemsworth, nei panni del mercenario del
titolo.
Di seguito potete vedere le prime
immagini del film:
1 di 8
Tyler Rake (Chris Hemsworth), un impavido
mercenario del mercato nero, viene arruolato per salvare il figlio
di un boss del crimine internazionale.
Diretto da: Sam
Hargrave Sceneggiatura di: Joe Russo Prodotto da: Joe Russo, Anthony Russo, Mike
Larocca, Chris Hemsworth, Eric Gitter, Peter Schwerin Cast: Chris Hemsworth, Rudraksh Jaisawl, Randeep
Hooda, Golshifteh Farahani, Pankaj Tripathi, Priyanshu Painyuli,
e David Harbour Girato in: India, Thailandia
Sinossi:
Tyler Rake (Chris Hemsworth),
mercenario che opera nel mercato nero, non ha nulla da perdere
quando viene ingaggiato per salvare il figlio rapito di un boss del
crimine internazionale. Ma nel torbido mondo dei trafficanti di
armi e di droga, questa missione, che da pericolosissima diventa
pressoché impossibile, cambierà per sempre la vita di Rake e del
ragazzo. Thriller elettrizzante e pieno di azione diretto da
Sam Hargrave, TYLER RAKE è una produzione di AGBO Films e
TGIM Films, Inc., con Joe Russo, Anthony Russo, Mike Larocca, Chris
Hemsworth, Eric Gitter, e Peter Schwerin come produttori.
Di tutta la saga del maghetto
occhialuto al cinema, Harry Potter e l’Ordine della
Fenice è senza dubbio il titolo che più ha fatto
discutere i fan del libro. L’adattamento del quinto romanzo della
saga è stato senza dubbio complesso, principalmente per la natura
più complessa della storia che, per la maggior parte, si svolge
dentro la testa del protagonista.
L’Ordine della
Fenice è infatti un testo di passaggio, all’interno
della saga, che concentra molte delle sue pagine sui pensieri di
Harry e sulle sue turbe, sulla sua rabbia, sulla sua difficoltà di
vivere in un mondo magico che rifiuta ancora, ufficialmente, il
ritorno di Voldemort.
L’adattamento al cinema è stato
quindi complicato, e di seguito ecco le 10 più grandi differenze tra film e
libro in Harry Potter e l’Ordine della
Fenice:
1Dettagli di profezia
Verso la fine del film, dopo che Harry e i
suoi amici avevano respinto i tentativi di
Lord Voldemort e dei suoi Mangiamorte di ottenere la
profezia dall’Ufficio
Misteri, il ragazzo viene informato da
Albus Silente che sì, né lui né l’Oscuro Il Signore possono
vivere se l’altro sopravvive.
Ma
tanti dettagli vengono lasciati fuori. Non c’è alcun riferimento a
Sibilla Cooman che recita la profezia, né alcuna menzione di
Severus Piton che la ascolta. Ciò avrebbe reso il personaggio di
Cooman un po’ più interessante e avrebbe ulteriormente aperto la
strada alla grande svolta di Piton alla fine del secondo film dei
Doni della Morte. Ancora una volta, una grande opportunità
mancata.
Prima dell’arrivo di
Disney+, numerose sono state le edizioni speciali o addirittura
le riedizioni dei
Classici Disney destinatie all’home video, tant’è che
in passato venne addirittura coniato un termine apposito per
descrivere il fenomeno, “Disney Vault”. Se da un punto di vista di
marketing la strategia può essersi rivelata vincente, da un punto
di vista meramente fruitivo, lo spettatore è spesso incappato in
edizioni DVD o Blu-ray che – quasi sicuramente – non rispecchiavano
l’originale versione destinata alle sale.
È da un po’ di tempo che la
Disney ha cambiato leggermente la sua politica in materia di
riedizioni destinate al mercato home video. Di seguito, attraverso
10 punti, abbiamo provato ad analizzare questo bizzarro
fenomeno:
1Scene controverse
Alcuni film sono stati modificati
semplicemente a causa di polemiche sulla scia di alcune leggende
metropolitane. Effettivamente, la Disney lo ha fatto più di una
volta. Anche se è vero che ne Le avventure di Bianca e
Bernie c’è stata una breve immagine di nudo, alcune cose sono
state completamente rimosse senza un reale fondamento, ma soltanto
perché alcuni vi avrebbero scovato all’interno dei “messaggi
subliminali”, come accaduto per classici quali La
sirenetta, Aladdin
e Il
re leone. È un fenomeno strano e molto peculiare, ma a cui
è impossibile non prestare attenzione. Siamo certi che, in futuro,
anche alcuni dei film più moderni non sono immuni da cospirazioni e
controversie…
Uno dei più importanti franchise
nella storia dei videogiochi prende vita in Mortal Kombat
Legends: Scorpion’s Revenge, il nuovo film d’animazione
prodotto da Warner Bros. Animation, insieme a NeatherRealm Studios
e Warner Bros. Interactive Entertainment. Il film, distribuito da
Warner Bros. Home Entertainment, a partire dal 16 aprile
sarà disponibile per l’acquisto in digitale su Apple Tv,
Youtube, Google Play, TIMvision, Chili, Rakuten TV, PlayStation
Store, Microsoft Film & TV. Dal 30 aprile sarà inoltre
disponibile anche per il noleggio su Sky Primafila, Vvvid
e Infinity.
Basato sul videogioco dal successo
globale creato da Ed Boon & John Tobias, Mortal Kombat
Legends: Scorpion’s Revenge racconta la storia di Hanzo
Hasashi, che dopo il terribile massacro della sua famiglia per mano
del freddo mercenario Sub-Zero, viene esiliato nel Netherrealm.
Qui, accetta di servire il sinistro Quan Chi, in cambio della
possibilità di poter vendicare la sua famiglia, tornando in vita
come Scorpion, un’anima perduta dedicata alla vendetta. Nel Regno
della Terra, Lord Raiden raduna una squadra di guerrieri d’élite –
il monaco Shaolin Liu Kang, l’ufficiale delle forze speciali Sonya
Blade e la stella del cinema Johnny Cage, un’improbabile compagnia
di eroi con il compito di salvare l’umanità. Per riuscire in questa
missione, dovranno sconfiggere orde di gladiatori del Regno Esterno
di Shang Tsung, fino a diventare campioni del torneo di Mortal
Kombat.
Mortal Kombat Legends: Scorpion’s Revenge: cast e
trama
Joel McHale
(Community, Stargirl) e Jennifer
Carpenter (Dexter,
Batman: Gotham by Gaslight) guidano un cast vocale stellare,
prestando la propria voce rispettivamente Johnny Cage e Sonya
Blade. Fanno parte del cast vocale originale anche Jordan
Rodrigues (Lady
Bird, The Fosters) come Liu Kang, Patrick
Seitz (Mortal Kombat X, Agrretsuko, Naruto:
Shippuden) presta la voce a Scorpion & Hanzo Hasashi,
Steve Blum (Cowboy Bebop, Star
Wars Rebels) è Sub-Zero, Artt Butler
(Her, Star Wars: The Clone Wars) è Shang Tsung,
Darin De Paul (Overwatch, Fortnite) è
Quan Chi, Robin Atkin Downes (The Strain,
Batman: The Killing Joke) è Kano, David B.
Mitchell (Mortal Kombat 11, World of
Warcraft franchise) è Raiden, Ike Amadi
(Mass Effect 3, Mortal Kombat 11) è Jax Briggs, Kevin
Michael Richardson (Family Guy, The
Simpsons) è Goro, Grey Griffin (The Loud
House, Young Justice, Scooby-Doo) è Kitana & Satoshi Hasashi,
mentre Fred Tatasciore (Robot Chicken, Family
Guy) è Demon Torturer.
Mortal Kombat Legends:
Scorpion’s Revenge è diretto da Ethan Spaulding
(Batman: Assault on Arkham, Justice League: Throne of Atlantis) da
una sceneggiatura di Jeremy Adams (Supernatural, Teen Titans
Go! Vs.Teen Titans) basata sul videogioco creato da
Ed Boon e John Tobias. Rick Morales (Batman: Return of the
Caped Crusaders, Batman vs. Two-Face) è il produttore, mentre
Jim Krieg (Batman: Gotham by Gaslight) è co-produttore.
Sam Register è produttore esecutivo. Ed Boon (NetherRealm Studios)
è inoltre Creative Consultant.
Mortal Kombat Legends:
Scorpion’s Revenge è un affascinante film animato
d’azione, senza esclusione di colpi, che regalerà tutta
l’autenticità di combattimenti, drama e humour che i fan si
aspettano, insieme ad un’animazione tagliente e ad un cast vocale
eccezionale”, dice Mary Ellen Thomas, Warner Bros. Home
Entertainment Senior Vice President, Originals, Animation and
Family Marketing. “Questo film è diverso da qualsiasi cosa sia
stata prodotta da Warner Bros. fino ad oggi, e tutti i fan
dovrebbro cominiciare a prepararsi per il viaggio sulle montagne
russe della loro vita.”
Contenuti Extra Mortal Kombat Legends: Scorpion’s
Revenge
MORTAL KOMBAT LEGENDS: Dall’epico gioco all’animazione
estrema– Il co-creatore di Mortal Kombat Ed Boon e i
filmmakers raccontano il processo creativo che ha portato
all’adattamento di uno dei videogiochi più venduti di sempre, in
questo nuovo film animato.
Le armi, i costumi e il mondo di MORTAL KOMBAT
LEGENDS– Gli artisti raccontano la sfida progettuale di
animare il mondo di Mortal Kombat, da armature autentiche ad armi
fantasiose e ambientazioni fantasy.
Il sound design selvaggio di MORTAL KOMBAT
LEGENDS– Questa esplorazione audiovisiva rivela l’arte di
progettare il linguaggio sonoro delle scene di combattimento.
Mortal Kombat-tenti– Un focus approfondito su
come raccontare i personaggi nelle loro uniche abilità, mosse e
backstories.
Commento audio dei produttori– Il producer
Rick Morales e lo sceneggiatore Jeremy Adams commentano la
creazione di questo film animato basato su uno dei videogiochi di
combattimento più popolari di oggi.
Durante lo scorso weekend, Zack Snyder ha tenuto una live su VERO in cui ha rivelato
molti dettagli a proposito della produzione di Batman v Superman: Dawn of Justice. In
occasione della live, però, il regista si è anche dichiarato
possibilista in merito ad un live action de Il Ritorno
del Cavaliere Oscuro, la miniserie a fumetti in
quattro numeri su Batman, scritta e disegnata da Frank
Miller, e pubblicata nel 1986.
La live è stata organizzata per
festeggiare i quattro anni dell’uscita di Batman v Superman che, nonostante la pessima
accoglienza ricevuta da parte dei pubblico e critica, è ancora oggi
un grande argomento di discussione all’interno della comunità nerd.
Nel corso della live, Snyder ha commentata la scena di Martha, la
scena del funerale di Superman e anche la scena
dell’incubo di Batman.
Sempre in occasione della diretta
streaming, Snyder ha anche parlato dell’idea di un potenziale live
action basato proprio su Il Ritorno del Cavaliere Oscuro.
Il regista crede ancora nel progetto e, soprattutto, non pensa che
Batman v Superman possa avergli negato in qualche modo
la possibilità di realizzare il film: ecco perché lo stesso si
ritene possibilista. L’argomento è stato affrontato proprio perché,
come dichiarato dallo stesso Snyder, la miniserie a fumetti di
Miller è stata fonte di grande ispirazione per la realizzazione del
cinecomic con Henry Cavill e Ben Affleck.
Arriva da Deadline la notizia
che la MGM è in trattative per acquistare i diritti di sfruttamento
cinematografico di The Hail Mary, il
nuovo romanzo di Andy Weir, autore di The
Martian, il libro che ispirò
lo sci-fi omonimo di Ridley Scott. Il film basato sul nuovo
romanzo di Weir avrà come protagonista Ryan Gosling, che sarà coinvolto nel progetto
anche in qualità di produttore insieme a Ken Kao.
Il film segnerà per Gosling un
ritorno al genere sci-fi dopo dopo Blade
Runner 2049 di Denis Villeneuve e
First Man – Il primo uomo di
Damien Chazelle, regista con cui aveva già lavorato
nell’acclamatissimo La La Land.
Il romanzo di Weir, che sarà pubblicato nel corso del 2021 in
America, è descritto come il racconto solitario di un astronauta su
una nave spaziale che ha il compito di salvare il pianeta. Gosling
avrà proprio il ruolo dell’astronauta protagonista.
Ryan Gosling è noto per film quali Crazy,
Stupid, Love, Le idi di marzo, Drive e Come un tuono. Ha
ricevuto due nomination all’Oscar (Half Nelson e il
sopracitato La La
Land) e cinque candidature ai Golden Globes,
vincendone uno per il musical di Chazelle. Nel 2014 ha debuttato
alla regia con
Lost River.
La produzione di
The Batman è stata momentaneamente sospesa a
causa della pandemia di Covid-19. In attesa di scoprire quando le
riprese potranno ufficialmente ripartire, sono arrivate nuove
dichiarazioni da parte dell’attore John
Turturro in merito al suo personaggio
nell’attesissimo cinecomic di Matt Reeves.
In una recente intervista pubblicata
da
Inquirer, l’attore ha parlato del boss Carmine
Falcone, il villain che interpreterà nel film, rivelando
di essere sempre stato legato al personaggio di Batman, nonostante
durante la sua adolescenza abbia preferito un altro eroe
mascherato, ossia… Zorro! Queste le sue dichiarazioni:
“Interpreto il cattivo. Amavo
Batman da ragazzino, ma la verità è che sono un fan di Zorro
(ride). Non c’è Batman senza Zorro. Quando avevo 5 anni,
pensavo di essere Zorro usando semplicemente una spada. Avevo un
bastoncino con cui colpivo più padre per tutto il tempo. Poi,
quando è arrivato Batman in televisione, è stata una fortissima
emozione.”
L’attore ha poi aggiunto: “Ho
letto alcuni dei fumetti. Mio figlio legge sempre i fumetti della
DC. Quindi per anni ho avuto a che fare con queste cose. Mi piace
molto Matt Reeves come regista. E poi il cast è davvero
interessante.”
HN Entertainment ha suggerito che le
riprese del cinecomic si svolgeranno presso i Leavesden Studios di
Londra (gli stessi della saga di Harry Potter ma anche
di Batman
v Superman: Dawn of Justice, Justice
League, Wonder
Woman e del sequel Wonder
Woman 1984) mentre l’uscita nelle sale è stata già fissata
al 25 giugno 2021.
“The
Batman esplorerà un caso di detective“,
scrivono le fonti, “Quando alcune persone iniziano a morire in
modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di
Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una
cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham
City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà
disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei
film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti
sospettati“.
La versione di Star Wars IX di Colin Trevorrow prende vita grazie ad un nuovo
video in versione animata che immagina come sarebbe stato il film
diretto dal regista di
Jurassic World. Assunto in origine per terminare la Saga
degli Skywalker, nel settembre del 2017 Trevorrow annunciò di aver
abbandonato il progetto a causa di alcune
divergenze creative con la Lucasfilm, che allora “ripiegò” su
J.J. Abrams, il quale aveva già diretto Il
Risveglio della Forza nel 2015.
Negli ultimi mesi sono emersi online
numerosi dettagli a proposito della sceneggiatura che
Colin Trevorrow scrisse per Star
Wars Episodio IX, dettagli che ci hanno permesso di
comprendere meglio come sarebbe stata la sua versione del film,
indubbiamente molto diversa da quella portata al cinema da Abrams.
Il film di Trevorrow avrebbe dovuto intitolarsi Duel of
the Fates: per scoprire tutti i dettagli, vi
rimandiamo al
nostro articolo dedicato.
Lucasfilm e il
regista J.J. Abrams uniscono ancora una
volta le forze per condurre gli spettatori in un epico viaggio
verso una galassia lontana lontana con Star
Wars: L’Ascesa di Skywalker, l’avvincente
conclusione dell’iconica saga degli Skywalker, in cui nasceranno
nuove leggende e avrà luogo la battaglia finale per la libertà.
Il cast del film
comprende Carrie Fisher, Mark Hamill, Adam
Driver, Daisy
Ridley, John
Boyega, Oscar Isaac, Anthony Daniels, Naomi Ackie, Domhnall
Gleeson, Richard E. Grant, Lupita Nyong’o, Keri Russell, Joonas
Suotamo, Kelly Marie Tran, con Ian
McDiarmid e Billy Dee
Williams.
Diretto da J.J. Abrams e prodotto da
Kathleen Kennedy, Abrams e Michelle Rejwan, Star
Wars: L’Ascesa di Skywalker è scritto da J.J. Abrams
e Chris Terrio, mentre Callum Greene, Tommy Gormley e Jason
McGatlin sono i produttori esecutivi.
Fan di Birds of
Prey e, soprattutto, di Harley Quinn, questa è la news che fa al caso
vostro: se siete alla ricerca di una nuova ricetta da sperimentare
durante queste settimane di reclusione forzata, sappiate che da
oggi avrete a disposizione le istruzioni per realizzare l’iconico
egg sandwich a cui Margot
Robbie è tanto “affezionata” nel film diretto da
Cathy Yan.
La ricetta è stata svelata –
attraverso un video realizzato in esclusiva per
Variety – da Bruno Oliver, che nel film
interpreta il cuoco Sal che prepara i panini di cui la Mattacchiona
è così ghiotta. La ricetta include bacon, uova, formaggio americano
e del pane a forma di ciabatta. A causa della pandemia di Covid-19,
Oliver ha svelato di aver dovuto girare quattro negozi per trovare
tutti gli ingredienti e poter realizzare la video ricetta.
Alla celebre rivista l’attore ha
spiegato che, inizialmente, non riusciva a capire che importanza
potesse avere all’interno della storia il sandwich all’uovo, fino a
quando non ha poi visto il film: “Ho letto molto cose in merito
al significato che si cela dietro al panino nel film. È una sorta
di metafora dell’emancipazione di Harley. E poi, è importante
sottolineare che Sal è l’uomo uomo con cui Harley non si scontra
nel film…”
Potete vedere la video ricetta – via YouTube – di
seguito:
Birds of
Prey, diretto
da CathyYan, è uscito
nelle sale il 7 febbraio 2020. Nel cast
anche Mary Elizabeth Winstead, Jurnee
Smollett-Bell (rispettivamente Cacciatrice e Black
Canary), Rosie Perez (Renee Montoya)
e Ella Jay Basco (Cassandra Cain).
Ewan
McGregorinterpreta invece uno dei due principali
villain del film, Maschera
Nera, alter ego di Roman Sionis.
Chi conosce i fumetti lo ricorderà come uno dei più grandi
nemici di Batman (negli anni Ottanta esplose proprio come nemesi
del Cavaliere Oscuro) nonché temibile boss mafioso di Gotham
City.
“Avete mai sentito la storia del
poliziotto, dell’uccello canoro, dello psicopatico e della
principessa mafiosa? Birds of Prey (e la fantasmagorica rinascita
di Harley Quinn) è una storia contorta raccontata dalla stessa
Harley, come solo Harley può farlo. Quando il malvagio narcisista
di Gotham, Roman Sionis, e il suo zelante braccio destro, Zsasz,
puntano gli occhi su una ragazza di nome Cass, la città si rivolta
per cercarla. I percorsi di Harley, Cacciatrice, Black Canary e
Renee Montoya si incontrano e l’improbabile quartetto non ha altra
scelta che allearsi per abbattere Roman.”
Arriva da Variety la notizia
che, dopo 6
Underground di
Michael Bay e il prossimo Red Notice con Dwayne
Johnson e
Gal Gadot, Ryan Reynolds porterà avanti la sua
collaborazione con Netflix grazie ad un nuovo entusiasmante
progetto: si tratta dell’adattamento live action di
Dragon’s Lair, il videogioco arcade
pubblicato da Cinematronics negli anni ’80 e basato sui
filmatio a cartone animato realizzati dalla Don
Bluth Animation.
Ryan Reynolds sarà coinvolto nel progetto in
qualità di attore e produttore. Un live action di
Dragon’s Lair è in cantiere a Hollywood
da quasi 40 anni. La sceneggiatore del film porterà la firma di Dan
e Kevin Hageman, noti per aver contribuito alla storia di The
LEGO Movie e per aver firmato la sceneggiatura di Scary
Stories to Tell in the Dark.
Il protagonista del videogioco è il
cavaliere Dirk the Daring (Dirk l’Ardito) che ha il compito di
salvare la bella principessa Daphne dal crudele drago Singe
che si nasconde in un castello stregato. Dirk deve superare indenne
tutte le insidie che si celano in ogni stanza del castello per
cercare di giungere nella tana del drago e liberare Daphne, tenuta
prigioniera in una sfera di cristallo.
Per Ryan Reynolds, Dragon’s
Lair rappresenterà la terza incursione nel mondo
dei videogame, dopo aver preso già parte a Pokémon
– Detective Pikachu (in cui ha prestato la voce al celebre
Pikachu nella versione originale) e alla commedia fantastica
Free Guy – Eroe per gioco, che dovrebbe arrivare nelle
sale americane il prossimo 3 luglio.
Nonostante Doctor
Strange sia stato, in generale, molto apprezzato dai
fan, in molti hanno recriminato al film di Scott Derrickson il modo in cui è stato
trattato il personaggio di Christine Palmer interpretato da
Rachel McAdams. Gli amanti del personaggio,
infatti, non hanno visto l’Infermiera di Notte che hanno imparato
ad amare grazie ai fumetti, ma soltanto un personaggio utilizzato
come semplice interesse amoroso di Stephen Strange: nel sequel,
Doctor Strange in
the Multiverse of Madness, è stato già confermato
che
la McAdams non ci sarà.
Adesso, in una recente intervista
con Junkfood
Cinema, lo sceneggiatore di Doctor
Strange, C. Robert Cargill, ha rivelato che prima di
Rachel McAdams, in realtà, la parte era stata proposta a
Jessica Chastain, la quale rifiutò il ruolo.
Lo sceneggiatore ha spiegato perché: “Questa è
la cosa interessante che Hollywood sta iniziando a scoprire: molte
delle attrici là fuori vogliono essere dei supereroi proprio come i
loro colleghi maschi. So che questa cosa è successa con Scott
Derrickson. È andato da Jessica Chastain per cercare di averla in
Doctor Strange, perché la stavamo considerando per la parte di
Christine.”
Cargill ha poi aggiunto: “Lei ha
risposto: ‘Guarda, questo progetto sembra fantastico, e mi
piacerebbe farlo. Ma ho solo una possibilità di essere in un film
Marvel e diventare un personaggio
Marvel; mi sono allenata e voglio davvero indossare un mantello’. È
stato il rifiuto più bello di sempre. Voleva essere in un film
Marvel, ma voleva essere il supereroe, non la tosta Infermiera di
Notte.”
Quel “desiderio di indossare un
mantello” ha poi spinto Jessica Chastain ad accettare il ruolo
della villain Vuk in X-Men: Dark Phoenix, scelta che non si è
rivelata particolarmente acuta, non solo per l’accoglienza che il
film ha ricevuto, ma anche per le critiche che sono state mosse al
suo personaggio, di fatto poco tratteggiato e mal sfruttato
all’interno del cinecomic.
Annunciato ufficialmente questa
estate al Comic-Con di San Diego, Doctor
Strange 2 vedrà Benedict
Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange.
Diretto da Scott Derrickson, il sequel vedrà
anche Wanda Maximoff alias Scarlet Witch (Elizabeth
Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista
dopo WandaVision. Le riprese
dovrebbero cominciare nella prima metà del 2020.
Secondo Collider, la
produzione ha fatto già un passo in avanti assumendo lo
sceneggiatore Jade Bartlett. Il suo ruolo non
è stato ancora chiarito, visto che lo script dovrebbe essere
firmato da Derrickson in persona e quindi Bartlett dovrebbe
intervenire solo a limare il testo o magari a scrivere a quattro
mani con il regista.
Il primo film su Doctor
Strange è uscito nel 2016 e ha raccontato la
nascita dell’eroe, dall’incidente di Stepehn Strange fino al
confronto con Dormammu. Nel film c’erano
anche Benedict Wong, Tilda
Swintone Chiwetel
Ejiofor. Rachel
McAdams non tornerà nei panni di Christine
Palmer. Abbiamo rivisto Strange in Infinity
Ware inEndgame.
I Fantasmi di Forza di Kylo
Ren e di Anakin Skywalker appaiono nel
finale di Star Wars: L’Ascesa di
Skywalker in un bellissimo fan edit che
immagina una conclusione alternativa per il film di J.J.
Abrams che ha chiuso ufficialmente la Saga degli
Skywalker.
Nella scena finale de L’Ascesa di Skywalker, dopo aver festeggiato
la vittoria della Resistenza, Rey si reca su Tatooine nella
vecchia casa degli Skywalker: lì seppellisce le spade laser
appartenute alla famiglia Skywalker, per poi accendere
temporaneamente la sua nuova spada dal colore giallo, e, dopo aver
visto i fantasmi di Forza di Luke e Leia e aver ottenuto la loro
approvazione, decide di assumere il cognome di “Skywalker”.
Adesso, un video fan edit diffuso su
Reddit dall’utente Zilliongamer immagina che nel commovente
finale del film, insieme ai Fantasmi di Forza di Luke e Leia,
appaiano a Rey anche quelli di Kylo Ren e di Anakin Skywalker,
probabilmente il finale che molti fan avrebbero voluto vedere e che
ricorda maggiormente (proprio per la presenza di Anakin) quello de
Il Ritorno dello Jedi.
Potete vedere il video cliccando sull’immagine di seguito:
Lucasfilm e il
regista J.J. Abrams uniscono ancora una
volta le forze per condurre gli spettatori in un epico viaggio
verso una galassia lontana lontana con Star
Wars: L’Ascesa di Skywalker, l’avvincente
conclusione dell’iconica saga degli Skywalker, in cui nasceranno
nuove leggende e avrà luogo la battaglia finale per la libertà.
Il cast del film
comprende Carrie Fisher, Mark Hamill, Adam
Driver, Daisy
Ridley, John
Boyega, Oscar Isaac, Anthony Daniels, Naomi Ackie, Domhnall
Gleeson, Richard E. Grant, Lupita Nyong’o, Keri Russell, Joonas
Suotamo, Kelly Marie Tran, con Ian
McDiarmid e Billy Dee
Williams.
Diretto da J.J. Abrams e prodotto da
Kathleen Kennedy, Abrams e Michelle Rejwan, Star
Wars: L’Ascesa di Skywalker è scritto da J.J. Abrams e
Chris Terrio, mentre Callum Greene, Tommy Gormley e Jason McGatlin
sono i produttori esecutivi.
Negli anni l’attore Dominc
West ha guadagnato sempre più popolarità agli occhi di
critica e pubblico recitando in celebri titoli per il cinema, che
gli hanno permesso di confrontarsi con rinomati registi e attori. A
renderlo famoso, però, è stata in particolare la televisione,
essendo stato il protagonista di una delle più apprezzate serie TV
degli ultimi decenni.
Ecco 10 cose che non sai di
Dominic West.
2Parte delle cose che non sai
sull’attore
Dominic West in Star Wars
5. Ha avuto un cameo in un film della
celebre saga. Nel 1999, ancora alle prime esperienze
cinematografiche, l’attore prende parte al film Star
Wars: Episodio I – La minaccia fantasma, nel ruolo di una
delle guardie del palazzo dove alloggia la principessa Padme.
All’epoca nessuno fece caso al cameo, ma quando West divenne un
attore noto, in molti riconobbero il suo volto all’interno del
celebre film.
Dominic West è Jean Valjean in I
Miserabili
4. Aveva inizialmente rifiutato il
ruolo. Quando all’attore fu proposto di interpretare il
crudele Jean Valjean nella miniserie I miserabili,
l’attore rifiutò la parte, spaventato all’idea di assumere un ruolo
tanto iconico e già interpretato da grandi attori. Dopo alcune
settimane però, in cui l’attore ebbe modo di leggere il romanzo da
cui era tratta la storia, decise di ripensarci e accettare,
affascinato dal personaggio.
3. Veniva trattato in modo poco
amichevole da un collega. Uno dei personaggi chiave della
storia, oltre a Jean Valjean, è Javert. Nella miniserie questi è
interpretato dall’attore DavidOyelowo, il quale inizialmente non diede affatto
confidenza a West, anzi evitandolo durante l’intero periodo delle
riprese. Soltanto alla fine si spiegò, affermando di averlo evitato
per mantenere vivo il conflitto presente tra i loro rispettivi
personaggi.
2. È entusiasta del tempo avuto per
lavorare al personaggio. Una delle cose che l’attore ha
apprezzato di più del lavorare alla serie è il tempo che ha potuto
impiegare nello studio, nella costruzione e nell’evoluzione del suo
personaggio. West ha infatti affermato che al cinema è raro poter
avere tale possibilità, e che invece ciò permette di entrare in
maggior contatto con il ruolo da ricoprire.
Dominic West: età e altezza
1. Dominic West è nato a
Sheffield, in Inghilterra, il 15 ottobre 1969. L’attore è
alto complessivamente 183 centimetri.
Apprezzato interprete
cinematografico, Adriano Giannini si è negli anni
costruito una carriera all’insegna della versatilità,
distinguendosi in diversi ambiti. Grazie al suo talento ha poi
avuto modo di partecipare anche a film internazionali, imponendosi
all’attenzione della critica e di un pubblico ben più ampio.
Ecco 10 cose che non sai di
Adriano Giannini.
2Parte delle cose che non sai
sull’attore
Adriano Giannini è la voce di
Joker
5. Ha doppiato in più occasioni il
noto personaggio. La fama di Giannini come doppiatore
raggiunge il picco nel 2008, quando presta la propria voce per il
doppiaggio italiano di Il cavaliere oscuro, dove ricopre
il personaggio del Joker. Nel 2019 torna a dar voce italiana
all’iconico personaggio per il film Joker, incentrato
proprio sul malvagio clown.
4. Condivide il personaggio con suo
padre. Un’altra curiosità legata al rapporto tra Giannini
e il Joker è quella che vede il suo doppiaggio del personaggio come
fosse stato ereditato dal padre. Giancarlo era infatti la voce
italiana del Joker di Jack
Nicholson nel film Batman del
1989.
3. È stato premiato per il suo
doppiaggio. Nel 2009 l’attore riceve il Nastro d’argento
per il suo doppiaggio del Joker interpretato da Heath
Ledger. Il celebre villain di Gotham City porta fortuna
all’attore, che nel 2019 ottiene il premio come miglior voce
maschile del 2019 al Gran Premio Internazionale di Doppiaggio per
il lavoro svolto sul Joker di Joaquin
Phoenix.
Adriano Giannini è su Instagram
2. Ha un account personale.
L’attore è presente sul social network Instagram con un profilo
seguito da 27,3 mila persone. All’interno di questo l’attore è
solito convidere fotografie scattate in momenti di svago, ma anche
nei posti da lui visitati. Non mancano poi anche immagini
promozionali dei suoi progetti da attore o di tematiche che gli
stanno a cuore.
Adriano Giannini: età e altezza
1. Adiano Giannini è nato a
Roma, Italia, il 10 maggio 1971. L’attore è alto
complessivamente 180 centimetri.
Noto attore italiano,
Giorgio Pasotti si è negli anni affermato
recitando in noti lungometraggi nazionali, spaziando dalla commedia
al dramma e affermandosi per la sua versatilità. Ha poi conquistato
il grande pubblico prendendo parte a note produzioni televisive,
grazie alle quali si è svelato come attore completo.
Ecco 10 cose che non sai di
Giorgio Pasotti.
2Parte delle cose che non sai
sull’attore
Giorgio Pasotti: ha una figlia
5. È padre di una bambina.
Nel gennaio del 2010 l’attore diventa padre per la prima volta,
insieme all’allora compagna Nicoletta
Romanoff. La relazione dei due dura fino al 2016,
momento in cui si separano citando differenze inconciliabili.
Nonostante ciò, rimangono in buoni rapporti anche per crescere la
figlia.
Giorgio Pasotti in La grande
bellezza
4. Ha interpretato il personaggio di
Stefano. Nel film La grande
bellezza, premiato con l’Oscar, l’attore è Stefano, uomo
particolare e misterioso, il quale possiede una valigetta con le
chiavi dei più bei palazzi di Roma, inaccessibili a tutti tranne
che a lui. L’attore lo ha descritto come il custode della “grande
bellezza” di cui parla il film.
3. Ha lavorato personalmente al look
del personaggio. Tra i motivi che hanno portato alla
scelta di Pasotti per il ruolo vi è la grande disponibilità
dell’attore a mettersi in gioco con look sempre diversi. Per il
personaggio di Stefano ha infatti personalmente ideato alcune
soluzioni visive poi finite nel film, come ad esempio il bastone da
appoggio.
Giorgio Pasotti in Baciami ancora
2. Si è trasformato esteticamente per
il ruolo. Per riprendere, a quasi dieci anni di distanza,
il personaggio di Adriano in Baciami ancora, l’attore si è
sottoposto ad un processo di trasformazione estetica che lo ha
portato a sfoggiare una calvizie, ottenuta tramite il trucco.
Appena uscito dal carcere, il personaggio doveva infatti avere un
aspetto decisamente sfatto.
Giorgio Pasotti: età e altezza
1. Giorgio Pasotti è nato a
Bergamo, Italia, il 22 giugno 1973. L’attore è alto
complessivamente 175 centimetri.