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Wicked fa una cosa migliore del musical da cui è tratto

Wicked fa una cosa migliore del musical da cui è tratto

Wicked è un adattamento in gran parte fedele del primo atto del musical di Broadway, che esplora la storia delle streghe più famose di Oz, Glinda (Ariana Grande) ed Elphaba (Cynthia Erivo). Tuttavia, raccontando solo il primo atto nel tempo che il musical impiega per l’intera storia, Wicked fa alcune aggiunte, tra cui uno sguardo all’infanzia di Elphaba (con Karis Musongole che interpreta la giovane Elphaba) e un cameo aggiunto delle star originali di Broadway Idina Menzel e Kristin Chenoweth. Tuttavia, un cambiamento in particolare migliora notevolmente la storia. Il film include un maggior numero di animali parlanti di Oz, evidenziando la loro problematica scomparsa. Il maltrattamento degli animali guida la storia, in quanto Elphaba è determinata a parlare contro di loro. Questo la spinge a mettersi contro il Mago e, di conseguenza, contro la sua cattiva reputazione.

Con il dottor Dillamond (Peter Dinklage nel film), le scimmie volanti e il leone in gabbia, il musical mostra abbastanza chiaramente i problemi che gli animali parlanti devono affrontare. Tuttavia, il leone è un pupazzo, Dillamond è in una rara posizione di rispetto come insegnante di Shiz e le scimmie sono tragicamente incapaci di parlare, lasciando inesplorata la tipica vita di un animale parlante a Oz. Il film amplia quanto stabilito dal musical, aggiungendo altri personaggi animali per evidenziare il problema. Grazie all’animazione che crea animali più caratteristici, il film sottolinea le differenze tra la popolazione umana e gli animali parlanti, che sono la causa dell’odio tra loro. Questa aggiunta al film ha migliorato la storia, dimostrando che il film è un’opera valida.

Wicked sfrutta la magia del cinema per evidenziare i problemi degli animali

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Cynthia Erivo is Elphaba in WICKED, directed by Jon M. Chu © Universal Studios. All Rights Reserved.

Grazie alla magia cinematografica, Wicked riesce ad aggiungere qualcosa di nuovo alla storia. Il film trae vantaggio da momenti che non avrebbero funzionato sul palcoscenico, come quando Elphaba dimostra per la prima volta la sua magia a Shiz e un dipinto del Mago si sgretola per rivelare un’immagine nascosta che celebra gli animali. Con questo momento, il film dimostra come gli animali vengano sostituiti, prefigurando il conflitto principale del film. Il film aggiunge personaggi animali perché è un’area in cui lo spettacolo teatrale è in qualche modo limitato. Vestire gli artisti come animali antropomorfi non è pratico se non hanno un ruolo significativo. Grazie alla capacità di animare gli animali, il film può includerne molti di più, consentendo loro rapidi scorci per costruire la storia.

Il film fa buon uso di questo vantaggio, mostrando gli animali in molte altre scene, tra cui l’incontro del dottor Dillamond con i suoi amici, i musicisti nella scena di Ozdust e alcuni animali rimasti nella Città di Smeraldo. E ognuno di loro è importante. L’incontro segreto del Dottor Dillamond con alcuni altri animali parlanti mette in evidenza il problema della loro paura di essere scoperti e la loro discussione sulla possibilità di lasciare Oz. La diversa impostazione rende le cose meno pesanti dal punto di vista dell’esposizione, mentre gli animali esplorano le loro opzioni. Mostra anche che, sebbene sia il più vicino alla storia, Dillamond non è l’unico cittadino in pericolo. Il film utilizza in modo efficace anche le brevi apparizioni degli animali. Vale la pena notare che, mentre Glinda ed Elphaba attraversano la Città di Smeraldo, ci sono molti più umani che animali, a dimostrazione della loro inferiorità numerica. Allo stesso modo, nella sala da ballo di Ozdust, mentre la band è composta da animali, i partecipanti alla festa sono in maggioranza umani. Con un maggior numero di animali, anche se pochi hanno ruoli significativi, il film sottolinea la separazione tra queste popolazioni.

La storia di Elphaba in Wicked le dà un legame più forte con gli animali parlanti

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Ariana Grande is Galinda in WICKED, directed by Jon M. Chu © Universal Studios. All Rights Reserved.

Tuttavia, una delle aggiunte più significative stabilisce perché Elphaba sia così appassionata a questo tema. Nel musical il desiderio di Elphaba di aiutare gli animali è dovuto al fatto che anche lei è un’emarginata a causa della sua pelle verde. Tuttavia, il film le offre un legame più profondo con gli animali parlanti che non un rifiuto reciproco. Esplora la sua infanzia, mostrando in particolare uno dei rari luoghi in cui ha trovato accettazione: la sua tata d’infanzia, Dulcibear (Sharon D. Clarke), che si prendeva cura di lei anche quando i suoi genitori non lo facevano. L’orso materno le ha dato conforto fin dal giorno della sua nascita. Mentre i bambini la prendevano in giro e il padre la risentiva, Elphaba trovava gentilezza nella presenza di Dulcibear, consolidando il suo legame con la popolazione animale, che guida la sua storia e dà una spinta emotiva alle sue scelte.

Amplificando il legame di Elphaba con la popolazione animale e mostrandola in tutto Oz, Wicked migliora questa trama oltre a quella del musical senza apportare cambiamenti drammatici alla storia che i fan amano. La presenza degli animali nella Parte 1 diventerà probabilmente più evidente in Wicked Parte 2, che mostrerà l’aggravarsi della questione. Sebbene Wicked abbia cambiato poco per quanto riguarda gli animali di Oz, ha modificato le cose a vantaggio della storia e dei personaggi, dimostrando cosa può fare un buon adattamento. Wicked è ora nelle sale.

Il poema di Virgilio de Il Gladiatore II ha un significato molto più profondo: approfondiamolo

“Le porte dell’inferno sono aperte notte e giorno; la discesa è agevole e la via facile. Ma per tornare e vedere i cieli allegri, in questo risiede il compito e la fatica più grande”. Con queste parole, Lucio Vero (Paul Mescal) realizza una delle scene migliori del Gladiatore II di Ridley Scott. Recita i versi all’imperatore Geta (Joseph Quinn) dopo aver sconfitto uno dei gladiatori del senatore Thraex (Tim McInnerny) a una festa e stupisce tutti i presenti. Macrinus (Denzel Washington) riconosce immediatamente i versi come appartenenti all’antico poeta romano Virgilio, ma perché queste parole lasciano tutti scioccati?

I versi che Lucio recita fanno parte dell’Eneide di Virgilio

Paul Mescal - Lucio Vero Il Gladiatore II
Foto di Photo Credit: Cuba Scott/Cuba Scott – © 2024 Paramount Pictures.

Sembra strano che un gladiatore conosca la poesia, ma è importante ricordare che in quella scena la gente conosceva Lucio come “Hannone”, un prigioniero della campagna numidica, da cui la sorpresa di Geta. La poesia non era forse qualcosa di diffuso tra le classi inferiori della società romana, ma i versi di Virgilio erano in circolazione da oltre un secolo ed erano molto popolari: fanno parte dell’Eneide, una delle più grandi opere artistiche di Roma.

L’Eneide fu scritta da Virgilio nel tentativo di dare a Roma un mito di fondazione legato alla mitologia greca classica, continuando la storia raccontata da Omero nell’Iliade e nell’Odissea. L’Eneide racconta il viaggio di Enea, un troiano che guida un gruppo di sopravvissuti alla caduta di Troia verso l’Italia e, infine, fonda Roma – in Troy del 2004, persino Paride (Orlando Bloom) lo incarica di questo compito (Frankie Fitzgerald).

I versi specifici pronunciati da Lucio sono tratti dal Libro 6 dell’Eneide, quando Enea si reca negli inferi per ricevere dal padre una visione del futuro di Roma. Il loro significato è tuttora discusso, in quanto Enea li sente come un avvertimento che scendere agli Inferi è facile, ma uscirne vivi è pericoloso e difficile.

I versi di Virgilio acquistano un nuovo significato nel “Gladiatore II”

Il Gladiatore II spiegazione finale
Paul Mescal in Il Gladiatore II. Foto di Aidan Monaghan/Aidan Monaghan – © 2024 PARAMOUNT PICTURES. ALL RIGHTS RESERVED.

Non è chiaro quanto il Gladiatore II sia ambientato dopo il film originale, ma sembra che i due imperatori gemelli siano saliti al potere nel vuoto della morte di Commodo (Joaquin Phoenix). Questa sequenza di terribili monarchi ha portato Roma sull’orlo del collasso, creando un sentimento di agitazione tra i cittadini romani. Prima di loro, però, Roma era stata guidata da Marco Aurelio (Richard Harris) nel film originale Il gladiatore, che era un leader capace e godeva del rispetto del popolo Macrino accenna persino a Lucilla (Connie Nielsen) di aver letto le Meditazioni dell’imperatore, una serie di riflessioni personali sulla vita e sulla politica che rimane attuale. Marco Aurelio aveva il suo “sogno di Roma” come nazione che proteggeva e provvedeva a tutti i suoi cittadini, ma questa visione fu smantellata da Commodo e, successivamente, dagli imperatori gemelli.

I versi di Virgilio, in questo senso, sono una metafora del rapido e facile declino di Roma in un disordine politico grazie alla fame di potere di coloro che seguirono Marco Aurelio. Il “lavoro possente” consiste nel riportare Roma al suo antico splendore, poiché è sempre più difficile ricostruire che distruggere.

I versi funzionano anche come una velata minaccia di Lucio agli imperatori

Joseph Quinn Imperatore Geta Il Gladiatore II
Joseph Quinn è l’Imperatore Geta in Il Gladiatore II. Photo Credit: Cuba Scott/Cuba Scott – © 2024 Paramount Pictures.

Geta sembra non solo sorpreso ma anche un po’ offeso quando Lucio gli recita i versi di Virgilio. In quella scena, è chiaro che l’intento di Lucio non era solo quello di recitare poesie, ma di lanciare una frecciatina ai due imperatori, e Geta è il bersaglio perfetto. È il più intelligente e politicamente abile tra lui e Caracalla (Fred Hechinger), quindi è in grado di percepire una minaccia quando si manifesta.

Lucio che recita i versi di Virgilio è la rivelazione di tale minaccia. Un gladiatore che conosce la poesia è strano, ma Lucio non è davvero Hanno di Numidia, bensì il nipote ed erede di Marco Aurelio, fuggito da Roma dopo la morte di Commodo per ottenere protezione. Ora, il suo ritorno a Roma è l’occasione per rimetterla sul suo glorioso cammino. Quindi, il fatto che reciti questi versi a Geta è la minaccia definitiva che essi stessi cadranno e Roma risorgerà. La poesia è roba potente.

Notte al Museo 3 – Il segreto del faraone: dal cast al sequel, tutte le curiosità

Basati sul libro per bambini dell’illustratore croato Milan Trenc, i film della serie di Notte al museo sono stati diretti dal produttore di Stranger Things, nonché regista di Deadpool & Wolverine, Shawn Levy e hanno come protagonista Ben Stiller nei panni del guardiano notturno di un museo di nome Larry Daley, i cui reperti – tra cui i modelli di cera di Teddy Roosevelt e Atilla l’Unno – prendono vita di notte. Dopo un primo film di grande successo, nel 2009 è stato realizzato Una notte al museo 2 – La fuga, seguito poi nel 2014 da Notte al Museo 3 – Il segreto del faraone (qui la recensione).

Il film arrivò così in sala cinque anni dopo il precedente film, ma riscuotendo ugualmente un grande successo e portando il franchise a superare il miliardo di incasso in tutto il mondo. Ci si avvalse inoltre di riprese anche al di fuori del museo fino ad oggi protagonista del film. La produzione di Notte al Museo 3 – Il segreto del faraone avvenne infatti anche all’esterno del British Museum di Londra, in Inghilterra, e su un palcoscenico dei Vancouver Film Studios di Vancouver, nella Columbia Britannica, per le scene che invece si svolgono all’interno del museo.

In ogni caso, come sempre a farla da padrone è la magia e il divertimento, elementi imprescindibili che conferiscono a questo film un fascino pari a quello dei due predecessori. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Notte al Museo 3 – Il segreto del faraone. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e ai suoi sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Robin Williams, Ben Stiller, Patrick Gallagher, Mizuo Peck, Dan Stevens, Skyler Gisondo e Rami Malek in Notte al museo 3 - Il segreto del faraone
Robin Williams, Ben Stiller, Patrick Gallagher, Mizuo Peck, Dan Stevens, Skyler Gisondo e Rami Malek in Notte al museo 3 – Il segreto del faraone. Foto di Joe Lederer – © 2014 – Twentieth Century Fox Film Corporation.

La trama di Notte al Museo 3 – Il segreto del faraone

Al Museo di Storia Naturale viene presentata una mostra notturna, con le attrazioni del museo che prendono vive. A gestirla vi è naturalmente il custode Larry Daley, che si trova però alle prese con una serie di imprevisti quando la Tavola di Ahkmenrah, che dona la vita agli oggetti esposti nel museo, inizia a presentase dei malfunzionamenti. Cercando di stabilire perché la sua magia si sta esaurendo, Larry dovrà intervenire quanto prima per salvare i suoi amici prima che sia troppo tardi. È così che insieme ad alcuni di loro attraverserà l’Atlantico e da New York sbarcherà a Londra, al British Museum, in cerca di risposte.

Il cast del film

Ad interpretare Larry Daley vi è nuovamente Ben Stiller, affiancato da Skyler Gisondo nel ruolo di suo figlio Nicky. Tornano poi nei loro ruoli gli attori Robin Williams, Rami Malek e Owen Wilson, rispettivamente nei ruoli del presidente Theodore Roosevelt, del faraone Ahkmenrah e del pistolero Jedediah. Ben Kingsley interpreta Merenkahre, padre di Ahkmenrah, mentre Anjali Jay è Shepseheret, madre di Ahkmenrah. Dan Stevens è Lancillotto, Mizuo Peck è Sacajawea, Steve Coogan è Ottavio e Rebel Wilson interpreta Tilly. Completano il cast Ricky Gervais nel ruolo del Dr. McPhee e Dick Van Dyke in quelli di Cecil “C.J.” Fredericks da anziano.

Sempre per quanto riguarda il cast, forse non tutti sanno che Notte al Museo 3 – Il segreto del faraone è l’ultima apparizione sullo schermo di Robin Williams, scomparso qualche mese prima dell’uscita in sala del film. Il suo ultimissimo lavoro da attore, Un’occasione da Dio (2015), lo vede coinvolto unicamente come doppiatore. Il film venne dunque dedicato a lui e anche all’attore Mickey Rooney, interprete di Gus, anch’egli scomparso prima dell’uscita della pellicola.

Robin Williams, Ben Stiller, Patrick Gallagher e Rami Malek in Notte al museo 3 - Il segreto del faraone
Robin Williams, Ben Stiller, Patrick Gallagher e Rami Malek in Notte al museo 3 – Il segreto del faraone. Foto di Kerry Brown – © TM and © 2014 Twentieth Century Fox Film Corporation. All Rights Reserved.

Ci sarà un sequel del film?

Secondo un’intervista del 2016 tra il regista Shawn Levy e The Hollywood Reporter, Levi si è detto piuttosto soddisfatto di come Notte al Museo 3 – Il segreto del faraone ha concluso la serie, soprattutto alla luce della morte della star Robin Williams nel 2014: “Sapevo che il terzo film sarebbe stato incentrato sull’addio dei personaggi e sull’addio anche nostro. E poi quando Robin [Williams] è morto, è stato il momento giusto. Sono stati mesi terribili”. Detto questo, Levy ha dichiarato di ritenere che la serie di Notte al Museo abbia ancora vita, affermando che “altre ramificazioni del franchise cinematografico” potrebbero essere realizzate in futuro.

Anche se i fan del franchise non dovrebbero quindi sperare in Notte al museo 4, sembra che la recente fusione Disney-Fox possa produrre una continuazione in un modo o nell’altro. Nell’agosto 2019, il CEO della Disney Bob Iger ha annunciato che lo studios avrebbe riproposto diverse proprietà, tra cui Notte al museo, attraverso il servizio di streaming Disney+ lanciato di recente. Nel 2022, infatti, è stato realizzato per la piattaforma un sequel animato intitolato Una notte al museo – La vendetta di Kahmunrah.

Il protagonista è sempre Larry Daley (doppiato però da Zachary Levi) deve trovare qualcuno che possa prendere il suo posto di custode durante il periodo estivo al museo di storia naturale di New York ma ogni volta che riesce a trovare qualcuno le statue magiche in esposizione prendono vita facendoli così fuggire. Larry chiederà così aiuto al figlio adolescente e aspirante DJ Nick. Nel mentre Kahmunrah sembra ancora intenzionato a conquistare il mondo. Come in seguito rivelato, questo potrebbe essere il primo di diversi film d’animazione che espandono il franchise.

Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire di Notte al Museo 3 – Il segreto del faraone grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple iTunes, Prime Video, Tim Vision e Disney+. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 29 novembre alle ore 21:20 sul canale Italia 1.

Deadpool & Wolverine: una pagina della sceneggiatura riporta la battuta volgarissima che la Disney ha chiesto di rimuovere

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Disney/Marvel Studios hanno chiaramente concesso al regista di Deadpool & Wolverine Shawn Levy e alla star Ryan Reynolds molta libertà d’azione quando si è trattato di materiale più audace che sono stati in grado di includere nel film, ma c’é una battuta che evidentemente è andata un po’ troppo oltre per un certo dirigente dello studio.

Reynolds ha rivelato che gli è stato chiesto di eliminare una battuta in particolare, anche se all’epoca si è rifiutato di rivelare la battuta e ha giurato di non farlo mai. “C’era una nota su questa battuta, e dirò questo, ovvero che mi è stato chiesto di eliminarla. Non sono stato nemmeno obbligato a farlo. Per citare qualcuno in una posizione di leadership molto elevata alla Disney, “Mi piacerebbe molto se togliessi quella battuta. Ci renderebbe davvero la vita difficile qui.’ Non appena me lo ha detto, c’era qualcosa nella mia testa che diceva, ‘Devo mantenere la battuta! per forza!’ E poi non appena la nebbia della guerra si dirada e ci pensi due volte, è come, ‘Certo che posso toglierla. Posso dire qualcosa su Pinocchio invece? E la risposta è stata sì!”

“Molte settimane dopo”, interviene Levy. “Il mio amico Ryan è un figlio di puttana testardo. Ci sono volute settimane perché il terreno si ammorbidisse, e porteremo quella battuta nella tomba“.

Reynolds rivelò poi che la battuta su Pinocchio era stata aggiunta come sostitutivo a quella tolta. “L’intelligenza e il merito della battuta sono certamente discutibili, ma è la battuta su Pinocchio. Sai? “Ho Pinocchio incastrato nel culo, e sta mentendo come un pazzo”… Ha sostituito quello che c’era prima, e non ci perdo il sonno…”

Sveltata la battuta censurata da Deadpool & Wolverine

Ora, grazie ad alcune pagine della sceneggiatura del film che sono state condivise online, sappiamo qual era la battuta originale: “Cazzo! Cosa, non possiamo permetterci nemmeno un altro X-Man? La Disney è così avara. Riesco a malapena a respirare con tutto questo cazzo di Topolino in gola”.

Fonte: X

Scommessa con la morte: tutte le curiosità sul film con Clint Eastwood

Nel corso della sua lunghissima carriera di Clint Eastwood, uno dei suoi personaggi più celebri è senza dubbio quello di Harry Callaghan. Nato dalla penna di Harry Julian Fink, il personaggio è stato protagonista di ben cinque film usciti tra il 1971 e il 1988. Quinto ed ultimo film della saga è quello intitolato Scommessa con la morte (in originale The Dead Pool). Questo è diretto nel 1988 da Buddy Van Horn, il quale aveva già collaborato con Eastwood per film come La notte brava del soldato Jonathan, Lo straniero senza nome e Fai come ti pare. Anche questo capitolo si è affermato come l’ennesima conferma del grande apprezzamento del personaggio al cinema, merito anche del carisma di cui Eastwood lo ha arricchito.

Al centro della trama vi è una nuova indagine per l’irruento ispettore, che deve stavolta vedersela con un pericoloso serial killer. Con una durata di soli 91 minuti, Scommessa con la morte è il più breve dei film della saga. Questo è stato inoltre uno dei film dal minor successo economico, secondo solo al primo. Con un budget di circa 31 milioni di dollari, il film riuscì infatti ad incassarne solo 37 a livello globale. Questo ha segnato una battuta d’arresto nella serie. Il precedente film, Coraggio… fatti ammazzare! aveva infatti raccolto un totale di ben 67 milioni. Ciò non ha però impedito a questo quinto capitolo di affermarsi a sua volta come un importante titolo del genere poliziesco.

In un contesto statunitense sempre più cupo e con la violenza dilagante, l’ispettore Callaghan incarna perfettamente i malumori e i timori di un’intera popolazione. Anche per questo in molti si aspettavano ulteriori film dedicati al personaggio, ma fu proprio Eastwood ad infrangere ogni speranza a riguardo. L’attore dichiarò che, pur apprezzando il personaggio, non si sentiva più adeguato ad interpretarlo. Ciò pose dunque fine alla saga, ricordata ancora oggi come una delle più affascinanti del suo genere. Anche per questo quinto capitolo, sono diverse le curiosità da scoprire, molte delle quali legate naturalmente al cast di attori protagonisti.

Liam Neeson e Clint Eastwood in Scommessa con la morte
Liam Neeson e Clint Eastwood in Scommessa con la morte © Warner Bros.

La trama di Scommessa con la morte

L’ispettore Harry Callaghan è ora divenuto una vera e propria celebrità, tanto per i suoi modi poco ortodossi quanto per il suo carattere poco incline all’indulgenza. Grazie alla cattura del boss mafioso Lou Janero, egli finisce su tutte le televisioni, come anche nel mirino di nuovi pericolosi nemici. Come se non bastasse, Callaghan si ritrova nuovamente affiancato ad un partner indesiderato. Si tratta di Al Quan, il quale dovrebbe tenere a bada i violenti modi di fare dell’ispettore. I due si ritrovano da subito a dover collaborare su un caso molto particolare.

Un misterioso killer sta infatti seminando il terrore in città uccidendo una serie di personaggi famosi secondo un perverso gioco definito “bingo con il morto”. Le regole di questo prevedono che a vincere è chi, entro un certo limite di tempo, annovera nella propria lista il maggior numero di morti. L’autore di tale follia viene identificato in Peter Swan, regista di film dell’orrore. Nella sua lista, compare tra gli altri proprio il nome di Callaghan, il quale non è ovviamente lieto di ciò. Per poter riuscire a prevalere, l’ispettore dovrà nuovamente utilizzare tutta la sua astuzia, cercando di prevedere le mosse del rivale.

 

Il cast del film

Chiamato a riprendere per la quinta volta i panni di Callaghan, Clint Eastwood si dichiarò entusiasta di questa offerta. Egli apprezzava il fatto di avere un ruolo a cui poter tornare di tanto in tanto, definendolo come un amico che non si vede da molto tempo. A convincere l’attore fu anche l’accordo stretto con lo studios Warner Bros. Se egli avesse interpretato nuovamente il personaggio, questo avrebbe finanziato la realizzazione del suo nuovo film da regista, Bird, uscito nello stesso anno. Per l’attore, questo si è stato l’ultimo sequel della sua carriera.

Nel film è poi presente l’attrice Patricia Clarkson, recentemente vista nella trilogia di Maze Runner, che interpreta la reporter Samantha Walker, la quale si trova a lavorare a stretto contatto con Callaghan. Ad interpretare Peter Swan, l’assassino del film, è l’attore Liam Neeson, anch’egli all’epoca non ancora particolarmente celebre. Evan C. Kim dà invece volto all’ispettore Al Quan. L’attore ha eseguito personalmente tutte le sue acrobazie, compresi i combattimenti di arti marziali.

Scommessa con la morte Guns N' Roses
I Guns N’ Roses nel film Scommessa con la morte © Warner Bros.

Il cameo dei Guns N’ Roses

Nel film vi è anche la partecipazione dell’allora semi sconosciuto Jim Carrey. Questi interpreta il cantante rock Johnny Squares, prima vittima del serial killer. Chiamato a sostenere un provino per la parte, Carrey decise di non interpretare una delle scene del film, bensì si lanciò nella sua celebre imitazione di Elvis Presley. Questa suscitò grandi risate in Eastwood e nei produttori, affidando immediatamente il ruolo al giovane attore. Nel girare le sue scene, Carrey impiegò soltanto tre giorni.

Tra le sue scene più note vi è quella dove esegue in lip-sync il brano Welcome to the Jungle della band Guns N’ Roses.  Proprio i membri del celebre gruppo hard rock fanno un cameo non accreditato al funerale di Johnny Squares, il personaggio di Carrey. Appaiono anche durante le riprese di una “scena da incubo” al porto, dove il chitarrista Slash spara con un fucile ad arpioni attraverso una finestra e viene rimproverato da Swan.

Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV

Per gli appassionati del film, o per chi volesse vederlo per la prima volta, è possibile fruirne grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Scommessa con la morte è infatti presente nei cataloghi di Apple TV, Now e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film verrà inoltre trasmesso in televisione nella giornata di venerdì 29 novembre, alle ore 21:00 sul canale Iris.

Intruders: la spiegazione del finale del film

Intruders: la spiegazione del finale del film

Con il genere horror sul grande schermo possono prendere forma anche le paure più indicibili e impensabili, dando così vita a racconti sempre nuovi capaci di spaventare ma anche sorprendere il grande pubblico. Un titolo apprezzato ma poco noto, poiché avvalsosi di una distribuzione prevalentemente tramite home-video, è Intruders (qui la recensione), realizzato nel 2011 da Juan Carlos Fresnadillo (regista noto per Intacto 28 settimane dopo) il quale lo ha sia scritto che diretto. All’interno di questo, a manifestarsi in tutta la sua brutalità è il mostro immaginato dai protagonisti e divenuto più reale del previsto.

Strutturato in modo tale da portare avanti due racconti distinti che si intrecciano tra loro, Intruders è stato descritto da Fresnadillo come un’opera particolarmente ambiziosa. Il regista ha infatti raccontato di aver trovato molta difficoltà nel dar vita al suo montaggio finale, proprio a casa della doppia struttura della sua storia. Al momento della sua uscita, però, Intruders ha mancato di riscuotere il succsso sperato, passando dunque quasi del tutto inosservato.

Si tratta tuttavia di un horror particolarmente affascinante, che mescola realtà e sogno fino a renderli indistinguibili. Anche in questo caso la paura diventa sempre più tangibile e coinvolgente per lo spettatore. In questo articolo approfondiamo alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Clive Owen e Ella Purnell in Intruders
Clive Owen e Ella Purnell in Intruders © 2012 – Millennium Ent.

La trama e il cast di Intruders

Intruders segue le vicende di John Farrow, che vive a Londra insieme a sua figlia Mia, una ragazzina di undici anni. I sogni della piccola sono infatti tormentati da un figura spaventosa che la terrorizza: Hollowface, un orribile demone. La stessa inquietante creatura va inoltre a fare visita ogni notte anche a Juan, un bambino di sette anni che abita a Madrid. Due storie parallele, apparentemente senza nessun legame se non la presenza di questo demone, che i genitori di Juan e Mia dovranno neutralizzare per porre in salvo i propri cari.

 

Ad interpretare il ruolo di John Farrow vi è l’attore candidato all’Oscar Clive Owen, il quale accettò di recitare nel film in quanto attratto dalla struttura narrativa. Nel ruolo di sua figlia Mia Farrow vi è invece Ella Purnell, conosciuta in particolare per il film Miss Peregrine – La casa dei ragazzi speciali e oggi per la serie Fallout. Nei panni di Susanna, madre di Mia, si ritrova invece l’attrice Carice van Houten, nota per il personaggio di Melisandre nella serie Il Trono di Spade. Recitano poi nel film anche Izan Corchero nel ruolo di Juan e Pilar Lopez de Ayala in quelli di sua madre Luisa. L’attore Daniel Bruhl, celebre per i film Rush e Captain America: Civil War, è infine Padre Antonio.

La spiegazione del finale del film

Il film inizia dunque con la storia di Juan, tormentato dagli incubi di un’entità chiamata Hollowface, che cerca di rubargli l’essenza e il volto. Luisa, sua madre, non gli crede, finché non viene attaccata a sua volta da Hollowface. Il racconto si sposta poi di anni in avanti e porta a fare la conoscenza di John Farrell e di sua figlia Mia. Un giorno, la ragazza trova una scatola su un albero fuori casa. Nella scatola c’è la storia di Hollowface, che legge e poi consegna a scuola come suo lavoro. Queste azioni sembrano risvegliare Hollowface, che inizia a perseguitarla.

Pilar López de Ayala e Izán Corchero in Intruders
Pilar López de Ayala e Izán Corchero in Intruders © 2012 – Millennium Ent.

Hollowface attaccherà poi anche John, che installa dunque delle telecamere di sicurezza nella loro casa. Dopo un secondo attacco, la polizia rivede i nastri e vede Mia e John lottare contro un’invisibile figura della loro immaginazione (solo loro possono vedere Hollowface). Inoltre, Hollowface prende la bocca di Mia e le impedisce di parlare (la bocca è ancora lì, ma la voce è sparita). Torniamo poi a Juan e Luisa. Vediamo che Luisa ha finalmente chiesto aiuto al prete locale. Egli inizia a pregare su Juan e appare Hollowface. Solo Luisa e Juan possono però vedere Hollowface e Luisa interrompe la sessione di preghiera dicendo che la Chiesa non può aiutarla.

Tornando al presente, Mia è ora in un ospedale psichiatrico. I medici affermano che esiste una sindrome per cui due persone possono avere la stessa allucinazione ed è quella che affliggerebbe John e Mia. Ritengono inoltre che John, lasciando la famiglia, aiuterà Mia a riprendersi. Lui è sconvolto, ma accetta di stare lontano. Susanna, la madre, porta Mia a casa e lo psichiatra le fa un’iniezione che la sveglierà se avrà altri incubi. Il film ci riporta poi di nuovo nel passato, con Luisa e Juan che hanno lasciato il loro appartamento per trasferirsi in un altro paese.

Luisa si è sposata e assicura a Juan che Hollowface non li troverà lì. Juan continua però ad avere incubi, ma il patrigno insiste perché Juan si consoli da solo. Il ragazzo scrive quindi una storia su Hollowface e la nasconde su un albero, ponendo fine ai suoi incubi. Diventa a questo punto chiaro che si tratta della stessa storia che Mia trova molti anni dopo e che risveglia Hollowface. È a questo punto che scopriamo anche che John è un adulto Juan, che ha cambiato nome e represso quei traumatici ricordi. Va anche a trovare sua madre Luisa, nonché nonna di Mia, per dirle che ora ricorda di nuovo tutto.

Clive Owen in Intruders
Clive Owen in Intruders © 2012 – Millennium Ent.

Chiede dunque a sua madre la verità su Hollowface e si scopre così che il padre di John era un criminale violento che è impazzito in prigione. Quando è stato rilasciato, ha rintracciato John e ha cercato di rapirlo dopo aver aggredito sua madre. Luisa riuscì a sconfiggere il padre di John e, mentre quest’ultimo fuggiva, l’uomo morì. Il giovane Juan, incapace di affrontare questi eventi, creò dunque Hollowface e proiettò l’entità su suo padre. John si rende conto che gli psichiatri avevano ragione e che le allucinazioni di Mia derivano dalla loro immaginazione comune.

Si precipita dunque a casa, dove nel frattempo Mia va incontro a un episodio psicotico, in cui immagina che Hollowface la rapisca e inizi ad assorbire il suo corpo e la sua anima. Susanna le inietta l’ago, ma ovviamente non ha alcun effetto. John irrompe però a quel punto in casa e inizia a parlare con Mia, raccontandole la fine della storia di Hollowface. Dice che Hollowface non avrà mai successo finché i bambini saranno protetti dall’amore dei loro genitori. Questo fa uscire Mia dal suo stato psicotico e Hollowface scompare dall’esistenza. Intruders, dunque, ci racconta di come i bambini cerchino di rielaborare a modo loro traumi che difficilmente riescono a comprendere e che possono essere superati solo con l’amore dei genitori.

Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV

È comunque possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Intruders è infatti disponibile nei cataloghi di Apple iTunes e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 29 novembre alle ore 21:15 sul canale Italia 2.

The Merry Gentlemen: recensione del nuovo film Netflix

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The Merry Gentlemen: recensione del nuovo film Netflix

A meno di un mese dal Natale, Netflix regala in anticipo al suo pubblico una nuova e originale commedia natalizia: stiamo parlando di The Merry Gentlemen. La pellicola leggera e divertente è diretta da Peter Sullivan e scritta dall’attrice e sceneggiatrice Marla Sokoloff (Claire in Desperate housewives). The Merry Gentlemen presenta un cast di figure già note nel panorama cinematografico internazionale. Il protagonista Luke è interpretato da una versione più adulta (e muscolosa) di Chad Michael Murray, attore divenuto noto nei primi 2000 con il ruolo di Tristan in Una mamma per amica e Charlie Todd in Dawson’s Creek. Al suo fianco l’americana Britt Robertson (Tomorrowland, The space between us) è nel ruolo della protagonista femminile Ashley.  Altre figure ricorrenti nel film sono Maria Canals-Barrera ( Camp Rock, I maghi di Waverly) e Beth Broderick (Diane in Lost, Sabrina, vita da strega), rispettivamente nei panni di Denise e Lily, madre di Ashley.

The Merry Gentlemen: un Natale a luci rosse

Ashley vive il suo sogno di quando era bambina di essere una delle Jingle belles, un gruppo di ballerine che inscenano uno spettacolo a tema natalizio in uno degli spettacolari teatri di Broadway. Tutto sembra perfetto fino all’arrivo di una nuova giovane belles: Ashley viene tristemente scaricata perché considerata troppo matura per lo spettacolo e viene liquidata brevemente dalla coreografa poche settimane prima di Natale.

Ashley fa ritorno a Sycamore Creek, la sua città Natale. Qui scopre che il Rhythm room, il locale gestito da tanti anni dai suoi genitori, ha perso fama e ha portato la sua famiglia a indebitarsi. Il Rhythm room non sembra avere altro scampo se non essere trasformato in un juice bar, per non rischiare di divenire un altro buco nel muro tra troppi buchi.

The Merry Gentlemen
The Merry Gentlemen. (L-R) Britt Robertson as Ashley and Chad Michael Murray as Luke in The Merry Gentlemen. Cr. Katrina Marcinowski/Netflix © 2024

Con l’aiuto di Luke e degli altri ragazzi, Ashley riuscirà a dare una nuova chance al locale portando una ventata di novità da Broadway: uno show di varietà maschile. Lo spettacolo si traduce in un’esibizione molto osé e attraente per il pubblico femminile della città. Mentre il destino di Ashley sembra essere nella sua città d’origine, il capitolo di Broadway non sembra totalmente chiuso: la scelta tra Sycamore Creek e Luke e la città sarà molto difficile.

The Merry Gentlemen: le ingiustizie dello spettacolo

Il punto di partenza di The Merry Gentlemen è una delle tante ingiustizie che si creano in un settore come la danza o lo spettacolo in generale. Sul palco ciò che conta di più è certamente il talento e l’aspetto, ma ciò non giustifica i corpi di ballo a liquidare con tale facilità le proprie ballerine con la comparsa del primo capello bianco.

Come tutte le attività che prevedono una certa prestanza fisica, come anche gli sport, la danza non è certo una disciplina e un lavoro che può essere praticato in maniera indisturbata per tutta la vita. Ciononostante, sembra chiaro fin da subito quanto sia sbagliato che Ashley, a un età identificabile intorno ai trent’anni, venga cacciata dal proprio posto a favore di una se più giovane e soda.

The Merry Gentlemen
The Merry Gentlemen. (L-R) Hector David Jr. as Ricky, Maxwell Caulfield as Danny, Marc Anthony Samuel as Rodger, Chad Michael Murray as Luke and Colt Prattes as Troy in The Merry Gentlemen. Cr. Katrina Marcinowski/Netflix © 2024

Un Magic Mike versione natalizia

Come spesso accade nelle pellicole di Natale, non sempre si riesce a trovare nuovi elementi di originalità per individualizzare il film. nel caso di The merry gentlemen, l’elemento di novità dovrebbe essere la presenza di giovani e attraenti ragazzi che si esibiscono mezzi nudi per salvare il Rhythm room. Ciò comporta molte scene hot in un clima natalizio. Questo non è di certo il primo film che porta tematiche simili sul grande schermo: già solo a pensare alla serie cinematografica di Magic Mike la quale è incentrata totalmente su un gruppo di spogliarellisti. Già in partenza sembra molto strano immaginare una commedia di natale su degli pseudo spogliarellisti.

Tralasciando questo elemento, tutto il resto del film sembra essere molto standard: una storia a lieto fine con un fantastico miracolo di Natale finale, una romantica storia d’amore e un’atmosfera molto famigliare.

The Merry Gentlemen si rivela una commedia leggera, piacevole da guardare (magari non in compagnia dei propri genitori/figli per evitare un Natale un po’ cringe!). Nonostante ci sia un certo grado di originalità, la contemporanea presenza di spogliarellisti e di spirito natalizio sembra un po’ stridere, stranendo lo spettatore, più abituato alle classiche storie di Natale.

Frank Grillo condivide dettagli sorprendenti e spoilerosi sul ruolo di Rick Flag Sr. in Superman e Peacemaker

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Non è un segreto che, dopo Creature Commandos, il Rick Flag Sr. di Frank Grillo apparirà nella seconda stagione di Peacemaker e nel film Superman. Le foto del set di quest’ultimo hanno confermato che lui e l’A.R.G.U.S. sono in qualche modo legati a un personaggio che crediamo sia Ultraman, mentre scommettiamo che in Peacemaker prenderà di mira Christopher Smith per vendicare la morte di suo figlio, Rick Flag Jr, in The Suicide Squad.

Parlando con GamesRadar+, Frank Grillo ha ora confermato che Flag Sr. “prenderà il posto di [Amanda Waller]” come leader dell’A.R.G.U.S. “In Creature Commandos, ho ricevuto l’uniforme”, ha detto al sito. “Ho la camicia gialla e i capelli e, sapete, fa davvero parte di quel mondo. E poi in Superman e ancora di più in Peacemaker, prendo il posto di Viola Davis in quello che era il leader dell’A.R.G.U.S.”.

Quindi ora divento quasi un amministratore”, ha continuato Grillo. “Indosso un vestito. Passo dall’essere un duro con gli stivali sul terreno all’essere al comando, il che mi permette di scoprire la verità su mio figlio perché ora posso vedere cose che prima non potevo vedere. E questo rende ancora più forte la mia passione per la vendetta”.

I trailer di Creature Commandos indicano che la Waller è ancora a capo dell’A.R.G.U.S., il che significa che è possibile che nella serie animata accada qualcosa che le faccia perdere la leadership dell’organizzazione (e, dopo la prima stagione di Peacemaker, immaginiamo che la sua presa su quel potere stia già scivolando).

Frank Grillo anticipa un Rick Flag Sr. in cerca di vendetta

Per quanto riguarda ciò che vedremo da Flag Sr. nella serie HBO, Frank Grillo ha confermato che la vendetta sarà sicuramente nella mente dell’eroe quando lui e Peacemaker si incroceranno. “È davvero così. [La vendetta] non prescinde da me. Mi rendo ancora conto della capacità che ho di servire questo mondo”, ha detto. “È una grande responsabilità, e quindi devo stare attento a non andare troppo oltre, il che è stato divertente come attore per bilanciare questa cosa. Io e John Cena abbiamo una scena epica piuttosto seria che culmina con tutta questa rabbia”.

James Gunn sta dunque evidentemente posizionando Rick Flag Sr. come una figura importante nel nuovo DCU e l’attore ha precedentemente paragonato il personaggio al Nick Fury del MCU. Poiché si pensa che anche la serie televisiva sulla Waller – intitolata proprio Waller – sia una priorità per i DC Studios, è probabile che Grillo sarà una parte importante di qualsiasi storia venga raccontata anche lì.

Dopotutto, se Flag Sr. scopre cosa è realmente accaduto a suo figlio solo dopo aver assunto il comando dell’A.R.G.U.S., significa che non sa che la Waller ha sostanzialmente ordinato la morte di suo figlio. Manca ormai sempre meno al debutto di Creature Commandos, per cui probabilmente basterà attendere quell’occasione per scoprire il ruolo che Rick Flag Sr. ricoprirà nella serie e nel DCU in generale.

Tutto quello che sappiamo su Creature Commandos

La serie animata Creature Commandos, composta da 7 episodi, sarà trasmessa in streaming su Max e avrà come protagonisti David Harbour  nel ruolo di Eric Frankenstein/Mostro di Frankenstein, Indira Varma nel ruolo della Sposa, Maria Bakalova di Guardiani della Galassia Vol. 3 nel ruolo della Principessa Ilana Rostovic, Zoe Chao nel ruolo della Dott.ssa Nina Mazursky, Alan Tudyk nel ruolo del Dottor Phosphorus, Sean Gunn nel ruolo di Weasel  e Frank Grillo nel ruolo di Rick Flag Senior.

Steve Agee riprenderà il suo ruolo di Peacemaker, John Economos. È prevista anche la partecipazione di Viola Davis nel ruolo di Amanda Waller. Recentemente James Gunn ha rivelato di considerare La sposa di Indira Varma come il personaggio principale della serie. Ha anche aggiunto che non sta dirigendo alcun episodio, ma ha diretto le sessioni di registrazione di ciascun attore.

Noir in Festival: la 34° edizione parte con una sorpresa il 1° dicembre

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La 34ma edizione del Noir in Festival, che alza il sipario lunedì 2 dicembre a Casa Manzoni nel segno di Giorgio Scerbanenco, si regala un’anteprima all’incrocio dei linguaggi già domenica 1 alle 17.30 in Galleria alla Libreria Rizzoli. Ne è protagonista il giornalista, scrittore, anchorman Maurizio Mannoni che svela i dietro le quinte “con delitto” del mondo della tv in dialogo con una voce celebre di Rai Radio 1, il critico John Vignola. Il romanzo, dalla narrazione quasi cinematografica, è Quella notte a Saxa Rubra (La nave di Teseo) e promette sorprese fino all’ultima pagina.

Sorpresa è del resto la parola che meglio descrive quest’edizione del festival del brivido diretto da Giorgio Gosetti e Marina Fabbri, in programma a Milano fino al 7 dicembre tra il Cinema Arlecchino – Cineteca Milano, l’Università IUM, la Casa Manzoni e la Libreria Rizzoli Galleria; fino al Teatro Franco Parenti che ospiterà il 5 dicembre la vincitrice del Premio Raymond Chandler, la più grande scrittrice americana vivente, Joyce Carol Oates, in una serata presentata da Antonio Monda in collaborazione con La Milanesiana ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi.

Tradizionalmente in equilibrio tra cinema, letteratura, fumetto e new media, Noir in Festival presenta quest’anno in concorso e fuori concorso alcuni dei thriller più sorprendenti dell’anno. Si comincia, lunedì 2 dicembre in concorso, con il nuovo e spiazzante capolavoro del francese Alain Guiraudie: l’autore de Lo sconosciuto del lago ritorna con un taglio provocatorio da dark comedy per Miséricorde – L’uomo nel bosco, accompagnato a Milano dal protagonista Félix Kysyl.  E la sera – sempre al Cinema Arlecchino – arriva la spettacolare serialità di Gangs of Milano – le nuove storie del Blocco, la nuova serie Sky Orginal in arrivo nel 2025 su Sky e in streaming su Now, di cui al Noir sarà mostrata l’anteprima di Bèn Dàn, l’episodio 6 della serie diretta da Ciro Visco, che vede il rapper Salmo assoluto protagonista nei panni di Snake.  Tra gli ospiti della serata, oltre al regista, ai protagonisti Salmo e Elisa Wong, altri due interpreti di Gans of Milano ovvero Alessandro Piavani e Andrea Dodero, e ancora i giurati Chiara Caselli, James Jones, Fulvio Risuleo, Letizia Toni, il regista svedese Gustav Möller, autore di Sons in programma martedì 3, e il vincitore del Premio Giorgio Scerbanenco.

Noir in Festival: tutte le novità in programma perl la 34esima Edizione

Nel pomeriggio infatti la Casa Manzoni saluta anche quest’anno i cinque finalisti del premio letterario del festival tra cui la giuria sceglierà il vincitore dell’anno. Si sfidano Cinzia Bomoll (Il sangue non mente, Ponte alle Grazie), Carlo Calabrò (Meccanica di un addio, Marsilio), Jacopo De Michelis (La montagna nel lago, Giunti), Paolo Roversi (Una morte onorevole, Mondadori), Orso Tosco (L’ultimo pinguino delle Langhe, Rizzoli). Con loro l’illustratore Paolo Bacilieri che torna a disegnare le atmosfere della MiIano di Scerbanenco con la graphic novel Traditori di tutti (su Linus) e il vincitore del Premio dei Lettori – Premio Città di Lignano Sabbiadoro: Elias Mandreu per il romanzo: Mantene s’odiu (Piemme).

Infine l’ultima sorpresa del programma: venerdì 6 dicembre, in contemporanea con l’uscita in Gran Bretagna, il festival è lieto di annunciare l’anteprima fuori concorso di Rumours, la feroce black comedy di Guy Maddin, Evan e Galen Johnson con Cate Blanchett, Charles Dance, Alicia Vikander, Rolando Ravello e i Sette Grandi del G7 coinvolti in una impensabile lotta per la sopravvivenza.

Disney+: i film e le serie tv in uscita a Dicembre 2024

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Disney+: i film e le serie tv in uscita a Dicembre 2024

È il mese delle feste! Dicembre è alle porte, le festività sono in pieno svolgimento e Disney+ festeggia con alcuni contenuti natalizi. Disney+ è la casa di molti dei film di Natale più amati, come l’intero franchise di Mamma, ho perso l’aereo (Mamma, ho perso l’aereo, Mamma, ho riperso l’aereo: mi sono smarrito a New York, Home Sweet Home Alone – Mamma, ho perso l’aereo, Mamma, ho allagato la casa), Miracolo nella 34a strada, Festa in casa Muppet e il tanto discusso film natalizio Die Hard.

Fan di Star Wars? C’è il regalo che fa per voi! Star Wars: Skeleton Crew arriva su Disney+ questo mese. Una serie che vede un gruppo di ragazzi in viaggio per tornare a casa, mentre si ritrovano persi in una galassia strana e pericolosa. Dream Productions: dal mondo di Inside Out di Disney e Pixar è un altro titolo per tutta la famiglia da vedere durante il periodo natalizio.

Dal mondo di Inside Out e Inside Out 2 di Disney e Pixar la serie offre uno sguardo dietro le quinte dello studio di produzione che crea i sogni nella mente di Riley.. Anche la leggenda della musica Elton John farà la sua comparsa su Disney+ questo mese, in occasione dell’uscita del nuovo documentario Elton John: Never Too Late.

Ricco di filmati inediti, il documentario racconta i ricordi degli inizi della sua carriera cinquantennale mentre si prepara al suo ultimo concerto al Dodger Stadium di Los Angeles. Inoltre, questo mese ci sono molti altri episodi di Natale, tra cui lo speciale doppio episodio I Simpson: O C’mon All Ye Faithful, I Canti di Natale di Topolino e Minni, Un bianco, bianco Natale e Topolino e i tanti Natali.

I film in arrivo su Disney+ a Dicembre 2024

Elton John: Never too late

Elton John: Never too late

Diretto da R.J. Cutler e David Furnish, il documentario segue Elton John mentre ripercorre la sua vita e i sorprendenti primi anni della sua carriera cinquantennale, in questo viaggio a tutto tondo carico di emozioni, intimo ed edificante. Mentre si prepara per il suo ultimo concerto in Nord America al Dodger Stadium, Elton riporta gli spettatori indietro nel tempo e racconta gli straordinari alti e gli strazianti bassi dei suoi primi anni e come ha superato le difficoltà, gli abusi e le dipendenze per diventare l’icona che è oggi.

BLINK

Il documentario National Geographic dal 17 Dicembre

Quando a tre dei loro quattro figli viene diagnosticata la retinite pigmentosa, una malattia rara e incurabile che porta a gravi problemi alla vista, il mondo della famiglia Pelletier cambia per sempre. Di fronte a questa notizia sconvolgente, Edith Lemay, Sébastien Pelletier e i loro figli decidono di intraprendere un viaggio intorno al mondo per sperimentare tutta la sua bellezza finché sono ancora in tempo. Mentre riempiono i loro ricordi con destinazioni mozzafiato e incontri unici, l’amore della famiglia, la resilienza e l’incrollabile senso di meraviglia fanno sì che il loro futuro incerto non definisca il loro presente.

Sugarcane

Dal 10 Dicembre il documentario National Geographic

Il ritrovamento di tombe senza nome nel terreno di una “Indian residential school” gestita dalla Chiesa cattolicainCanadascatenaun’indignazionenazionale. Dopo anni di silenzio, vengono alla luce gli abusi subiti da molti bambini in un sistema progettato per distruggere le comunità indigene. Ora, la resilienza della comunità viene messa alla prova per spezzare il ciclo del trauma e trovare la forza di resistere.

Le serie tv in arrivo su Disney+ a Dicembre 2024

Uonderbois

Uonderbois serie disney
Ph GiuliaParmigiani

La serie originale italiana in streaming con tutti gli episodi

Cinque inseparabili amici devono dirsi addio perché La Vecchia, proprietaria dei vasci in cui vivono, sta per vendere le loro case in cambio di una statuetta di Maradona. Quando la statuetta viene rubata proprio dal loro idolo, Tonino Uonderboi, il nuovo Munaciello di Napoli, inizia l’avventura dei Uonderbois alla ricerca di un misterioso tesoro nella Napoli sotterranea.

Star Wars: Skeleton Crew

Star Wars: Skeleton Crew

La serie originale in streaming con i primi 2 episodi

Star Wars: Skeleton Crew segue il viaggio di quattro ragazzi che fanno una misteriosa scoperta sul loro pianeta natale, apparentemente sicuro, per poi perdersi in una galassia strana e pericolosa. Trovare la strada di casa – incontrando improbabili alleati e nemici – sarà un’avventura più grande di quanto abbiano mai immaginato. La serie è interpretata da Jude Law, Ravi Cabot-Conyers, Ryan Kiera Armstrong, Kyriana Kratter, Robert Timothy Smith, Tunde Adebimpe, Kerry Condon e Nick Frost.

Dream Productions

Dream Productions
Dream Productions – Cortesia Disney

La serie originale in streaming con tutti gli episodi dall’11 Dicembre

Dream Productions: dal mondo di Inside Out è la nuova serie Disney+ che racconta lo studio cinematografico all’interno della mente di Riley, dove ogni notte i sogni diventano davvero realtà, rispettando tempi e budget, grazie all’acclamata regista Paula Persimmon (con la voce originale di Paula Pell). Riley sta crescendo e le sue Emozioni sono al lavoro per aiutarla, ma ora Paula sta affrontando un incubo: la sua caratteristica combinazione di sogni con l’Unicorno Arcobaleno e abbondanti quantità di brillantini non funzionano più. Per cercare di salvare la sua carriera, Paula si allea con Xeni (con la voce originale di Richard Ayoade), un compiaciuto regista di sogni a occhi aperti che vuole fare il salto di qualità. Con visioni diverse su ciò che rende i sogni di Riley un trionfo, questa coppia in disaccordo riuscirà a unirsi per creare il prossimo grande sogno di successo da teenager? L’esilarante serie in stile mockumentary di Pixar Animation Studios è scritta e diretta da Mike Jones e prodotta da Jaclyn Simon.

Marvel What If…?

What If...? 3 stagione
© Disney+

La terza stagione dal 22 Dicembre

La serie animata Marvel What If…? ritorna con la terza stagione, culmine dell’avventura attraverso il multiverso. Il pubblico potrà vedere come i personaggi compiono scelte inaspettate che trasformeranno i loro mondi in spettacolari versioni alternative del MCU. L’Osservatore guiderà gli spettatori durante la serie che attraversa nuovi generi, straordinari eventi e nuovi incredibili personaggi.

Le altre uscite a Dicembre

  • TRACKER La seconda stagione in streaming a partire dall’11 dicembre
  • ENGLISH TEACHER Tutti gli episodi della prima stagione della serie FX in streaming dal 18 dicembre
  • INVISIBILE Tutti gli episodi della prima stagione in streaming dal 13 dicembre
  • ENGLISH TEACHER Tutti gli episodi della prima stagione della serie FX in streaming dal 18 dicembre
  • LIGHT SHOP I primi 4 episodi della prima stagione in streaming dal 4 dicembre
  • BLUEY – I CORTI 6 nuovi episodi in streaming dal 9 dicembre

Dexter: Original Sin, il trailer italiano!

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Dexter: Original Sin, il trailer italiano!

Paramount+ ha presentato il trailer dell’attesissima serie prequel in 10 episodi Dexter: Original Sin. La serie sarà disponibile in esclusiva su Paramount+ dal 13 dicembre in Italia, oltre che nel Regno Unito, in Canada, Australia, America Latina, Italia, Germania, Svizzera e Austria.

Nella Miami del 1991, Dexter: Original Sin segue Dexter, interpretato da Patrick Gibson, nel suo passaggio da studente a serial killer vendicatore. Quando i suoi impulsi sanguinari non possono più essere ignorati, Dexter deve imparare a canalizzare la sua oscurità interiore.

Con la guida del padre Harry (Slater), adotta un codice che lo aiuta a trovare e uccidere le persone che meritano di essere eliminate dalla società senza entrare nel radar delle forze dell’ordine. Una sfida particolare per il giovane Dexter, che inizia uno stage di medicina legale presso il Dipartimento di Polizia di Miami.

DEXTER: ORIGINAL SIN è interpretato anche da Molly Brown, Christina Milian, James Martinez, Alex Shimizu, Reno Wilson, la special guest star Sarah Michelle Gellar e Patrick Dempsey. Michael C. Hall torna a dare voce all’iconico monologo interiore nella testa di Dexter Morgan.

Tra i produttori esecutivi di Dexter: Original Sin figurano Clyde Phillips (DEXTER, Nurse Jackie), Scott Reynolds (Jessica Jones), Michael C. Hall (DEXTER), Mary Leah Sutton (Resident Evil), Tony Hernandez (Emily In Paris), Lilly Burns (Russian Doll), oltre a Michael Lehmann (Heathers), mentre la serie è prodotta da Robert Lloyd Lewis (The Lincoln Lawyer).

Guarda il trailer italiano di Dexter: Original Sinparamount

Batman: Knightfall, una trilogia animata è in lavorazione alla Warner Bros.?

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Con l’intenzione dei DC Studios di creare un unico DCU condiviso (con una manciata di progetti “Elseworlds” come il franchise di The Batman), non è chiaro cosa questo significhi per le offerte DC direct-to-DVD della Warner Bros. Animation. Nel 2024 sono usciti Justice League: Crisis on Infinite Earths e Watchmen, anche se il Comic-Con di San Diego di luglio non ha portato i consueti annunci annuali sui prossimi film. Di conseguenza, la maggior parte dei fan si aspettava che questi film venissero tranquillamente abbandonati. Ora, però, sembra che ci siano – o ci siano stati – dei piani per una trilogia animata basata su Batman: Knightfall.

In base a quanto recentemente depositato presso il sistema Entertainment Identifier Registry (EIDR), che “fornisce un identificatore unico per i contenuti audiovisivi nell’industria dell’intrattenimento globale”, il veterano del DC Animated Universe Jeff Wamester (che ha diretto la trilogia Crisis on Infinite Earths) sarà il regista di questo adattamento dell’iconica storyline. Wamester è stato una parte importante del Tomorrowverse, che si è concluso essenzialmente con Crisis, quindi non è chiaro come questo film si inserisca nel reboot con cui si è conclusa la trilogia.

L’EIDR indica questo film come Batman: Knightfall: Parte 1 e ha quello che sembra essere un tempo di esecuzione di un’ora. La data di uscita indicata è il 2024, anche se immaginiamo che si tratti di un’altra aggiunta temporanea a questa documentazione. La versione a fumetti di questa storia era in realtà divisa in tre parti: Knightfall, Knightquest e Knightsend. Non sappiamo quanto siano redditizi questi film d’animazione per la Warner Bros. ma immaginiamo che debbano andare bene, considerando che di solito ne arrivano da 2 a 4 ogni anno.

Anche Batman rimane una grande attrazione e questa storia rientrerebbe perfettamente nella categoria “Elseworlds”. La storia Knightfall è ricordata soprattutto per il momento in cui Bane ha spezzato il Pipistrello, Jean-Paul Valley, alias Azrael, si è fatto avanti per assumere il mantello di Batman ed è stato persino responsabile della sconfitta finale di Bane. Tuttavia, i metodi brutali di Azrael erano un passo eccessivo per il Cavaliere Oscuro che, insieme a Robin e Nightwing, avrebbe infine ripreso il mantello e il cappuccio. Tuttavia, non è chiaro – ad ora – quanto ci sia di vero in quanto riportato a riguardo.

Il Signore degli Anelli – La guerra dei Rohirrim, prima affascinante clip dal film d’animazione in arrivo

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La Warner Bros. Animation ha pubblicato la prima clip ufficiale del film prequel de Il Signore degli Anelli – La guerra dei Rohirrim, in uscita il mese prossimo, che anticipa quella che sembra essere una delle battaglie culminanti del film.

Nella clip vediamo la figlia del re, Hera, sfidare il cattivo Wulf in un combattimento singolo. Nonostante l’invito alla cautela, Wulf accetta e Hera si lancia all’attacco del suo nemico.

Abbiamo anche una prima occhiata al secchiello per popcorn del film, che ha la forma di un martello da guerra. Speriamo che il pubblico non si ecciti troppo durante la visione del film e non inizi a rievocare le scene in sala.

Guardate la clip qui sotto, insieme al porta popcorn e a un teaser rilasciato di recente.

Tutto quello che c’è da sapere su Il Signore degli Anelli – La guerra dei Rohirrim

Al cinema dal 1 gennaio 2025 distribuito da Warner Bros. Pictures

Sinossi: Ambientato 183 anni prima degli eventi della trilogia originale, “Il Signore degli Anelli: La Guerra dei Rohirrim” racconta il destino della Casata di Helm Hammerhand, il leggendario re di Rohan. Un attacco a sorpresa da parte di Wulf, un astuto e spietato signore del Dunlending in cerca di vendetta per la morte di suo padre, costringe Helm e il suo popolo a organizzare un’audace ultima resistenza nell’antica roccaforte di Hornburg – una possente fortezza in seguito conosciuta come il Fosso di Helm. Trovandosi in una situazione sempre più disperata, Héra, la figlia di Helm, deve trovare il coraggio di guidare la resistenza contro un nemico mortale intenzionato alla loro totale distruzione.

Moon Knight: ecco in quali film MCU potrebbe apparire il supereroe di Oscar Isaac

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Moon Knight dei Marvel Studios ha debuttato su Disney+ nel 2022 e, sfortunatamente, ha finito per essere ampiamente oscurato durante quello che si è rivelato un altro anno ricco di eventi per il MCU sia al cinema che in streaming. La serie, pur non essendo perfetta, ha ricevuto una risposta ampiamente positiva, ma il personaggio non è più stato visto da allora.

Durante la promozione di Moon Knight, il protagonista Oscar Isaac ha confermato in più occasioni di aver firmato per una sola stagione, il che significa che sarà necessario negoziare un nuovo contratto se si vuole che la storia di Marc Spector/Steven Grant/Jake Lockley continui. Secondo l’insider @MyTimeToShineH la cosa starebbe ora avvenendo, con il piano attuale che prevedrebbe il ritorno di Moon Knight nei prossimi film sui Vendicatori (Doomsday e/o Secret Wars) e nel tanto vociferato film Midnight Suns.

Se Kang fosse stato ancora il grande cattivo della Saga del Multiverso, è probabile che Moon Knight si sarebbe scontrato con la variante Rama-Tut del villain. Resta da vedere quale ruolo avrà ora quando gli Eroi più potenti della Terra si riuniranno. Per quanto riguarda Midnight Suns, ci si aspetta che Blade porti direttamente a quel team-up. Non si sa ancora chi altro apparirà, anche se Ghost Rider, Black Knight, Agatha Harkness, Man-Thing, Werewolf By Night ed Elsa Bloodstone sono tutti probabili contendenti.

Oscar Isaac tornerà nei panni di Moon Knight?

Al momento, ovviamente, non c’è nulla di confermato, ma i Marvel Studios non sarebbero saggi a lasciarsi sfuggire Isaac e questo personaggio nei prossimi anni. “Ho pensato che ci fosse un’opportunità interessante con Midinight Suns”, ha detto Isaac in precedenza a proposito delle sue speranze nel MCU. “Ci sono personaggi così interessanti e ora che abbiamo gettato le basi per capire chi sono Marc, Steven e Jake, potrebbe essere un’opportunità interessante vederlo come parte di una squadra e quale sarebbe la dinamica”.

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Virgin River 6: trailer della sesta attesa stagione

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Virgin River 6: trailer della sesta attesa stagione

Di’ “Lo voglio” a una vita insieme per sempre. La sesta stagione di Virgin River debutta il 19 dicembre, solo su Netflix.

Questa stagione è incentrata sulla preparazione del matrimonio di Mel (Alexandra Breckenridge) e Jack (Martin Henderson). “Stiamo cercando di raggiungere tutte le pietre miliari della pianificazione pre-matrimoniale, gli addii al celibato e al nubilato, la cena di prova”, dice lo showrunner Patrick Sean Smith. Ci sono acquisti di abiti, prove di vestiti e più di un imprevisto dell’ultimo minuto per la nostra coppia preferita.

Ma le campane del matrimonio suoneranno. Dice Smith: “Sapevo che questa stagione doveva essere quella del matrimonio. Era il momento. Mi è sembrato un grande evento intorno al quale costruire, quindi tutti hanno avuto il maggior anticipo e il maggior tempo possibile per pianificare… Mi è sembrato molto Virgin River nella sua produzione – l’ambizione, e il fatto che siamo un piccolo gruppo di persone che tengono così tanto a qualcosa: i fan. Quindi ci siamo dati da fare per portarlo a termine”.

Volete sapere cos’altro aspettarvi da questa stagione? Guardate il trailer, scorrete la galleria qui sotto per le foto in anteprima della sesta stagione e continuate a leggere i suggerimenti di Smith su ciò che accadrà a Mel, Jacke al resto della squadra della cittadina.

Cosa succederà nella sesta stagione di Virgin River ?

Se c’è una cosa che Smith può promettere è che “bambini e campane nuziali non sono mai fuori dal tavolo di Virgin River”.

“Mel e Jack proseguiranno il loro cammino verso la paternità e allo stesso tempo trasformeranno la fattoria di Lilly (Lynda Boyd) nella loro casa dei sogni”. Come sanno i fan che hanno visto il finale della quinta stagione, Mel e Jack hanno deciso di acquistare la proprietà.

La sesta stagione si svolgerà alcuni mesi dopo gli episodi a tema natalizio della quinta stagione. Quando torneremo nella nostra città preferita, sarà “più avanti nella primavera”, dice Smith. Poiché la primavera è nota come periodo di crescita e cambiamento, ci saranno molte sorprese per i nostri personaggi preferiti.

Come ha detto lo scrittore e produttore Richard Keith a Tudum nel 2022 a proposito della serie, “Sì, i personaggi passano attraverso cose piuttosto terribili, ma c’è sempre un lieto fine. Può non essere il lieto fine che si aspettavano, ma trovano la strada per un posto felice che, per certi versi, potrebbe essere più felice di quello che avrebbero avuto se fossero finiti dove pensavano di finire”.

Chi fa parte del cast della sesta stagione di Virgin River ?

Jessica Rothe (Happy Death Day) e Callum Kerr (ONE PIECE) si uniranno alla serie nei panni dei giovani Sarah ed Everett, alias i genitori di Mel, che si incontrano e si innamorano negli anni Settanta. Vista in flashback ambientati per lo più nel ’72 o intorno ad esso, Sarah è uno spiritoso spirito libero della grande città con un’ardente passione per l’attivismo che cerca di evitare la vita convenzionale e tradizionale di una giovane donna. Sempre pronta all’avventura, non può fare a meno di inseguire una scintilla istantanea con un affascinante musicista che potrebbe essere la sua anima gemella.

Quell’anima gemella è Everett. L’attuale Everett è interpretato da John Allen Nelson, ma Kerr interpreterà la versione più giovane del personaggio. Everett è un cantautore bello e libero con un’anima da poeta. Un giorno inseguirà i suoi sogni di palcoscenico, ma per il momento sta sfiorando la vita in un furgone VW, finché l’incontro casuale con una bella autostoppista non gli dimostrerà che nella vita c’è più di quanto avesse mai pensato.

“Riuscire a guardare a una relazione romantica diversa, ma sempre nel mondo di Virgin River, è eccitante”, racconta Smith a Tudum. “Penso che con Mel e Jack ne abbiano passate tante, e vedere un’altra coppia nello stesso universo che affronta gli alti e bassi di una storia d’amore è una nuova opportunità”.

Dove si gira Virgin River?

Come dice la star Breckenridge nel video qui sotto, Virgin River è certamente un luogo reale… “nel nostro cuore”. Ma in realtà la serie viene girata nella bellissima Vancouver, in Canada.

Lo showrunner Smith è entusiasta di aver riunito il cast e la troupe nella città della West Coast. “L’ultima volta che ci siamo visti è stata alla fine del 2022, quindi è incredibile essere di nuovo tutti insieme”, dice. “Tutti amano lo show. Amano i fan, amano lavorare insieme e credo che questo si veda sullo schermo”.

Si tratta di una stagione importante per Henderson, che si appresta a fare il suo debutto alla regia – e potete vedere una foto di lui al timone qui sopra.

La nostra terra: recensione del film di Dk e Hugh Welchman

La nostra terra: recensione del film di Dk e Hugh Welchman

Quando diverse forme d’arte e le tradizioni culturali di un popolo si fondono in un’unica opera, possono nascere autentici gioielli. Se a questa combinazione si aggiungono poi valori e tematiche di forte risonanza sociale, come quelli legati al femminismo, il risultato merita ancora di più l’attenzione e l’interesse del grande pubblico. È il caso di La nostra terra, il nuovo film del duo Dk Welchman e Hugh Welchman, già noti per il loro lavoro nel candidato all’Oscar Loving Vincent, dedicato agli ultimi giorni di Vincent van Gogh.

Presentato in selezione ufficiale al Toronto Film Festival, La nostra terra è l’adattamento cinematografico del celebre romanzo I contadini (The Peasants) di Władysław Reymont, vincitore del Premio Nobel per la Letteratura nel 1924. Come un dipinto vivo e prezioso, l’opera di Reymont prende forma sul grande schermo grazie alla stessa straordinaria tecnica utilizzata in Loving Vincent: il potere evocativo della pittura a olio sulle immagini pre-registrate secondo l’animazione al rotoscopio.

Ogni fotogramma del film è ispirato alle opere dei pittori polacchi della fine del XIX e dell’inizio del XX secolo, il risultato di un elaborato processo tecnico che ha richiesto anni di lavoro. Distribuito da Wanted, La nostra terra sarà al cinema solo il 2, 3 e 4 dicembre.

La nostra terra – In foto Jagna e Maciej Boryna. Per gentile concessione di @Breakthrufilm.

Cosa racconta La nostra terra?

Lunghi capelli color oro, occhi tanto chiari quanto sinceri e un volto che sembra appartenere a un angelo: Jagna è una giovane donna di straordinaria bellezza, determinata a ritagliarsi il proprio spazio nel mondo. Vive con sua madre in piccolo villaggio rurale della campagna polacca, Lipce, alla fine del XIX secolo, cercando di sopravvivere in una realtà dominata dal patriarcato, anche in una famiglia priva di una figura maschile. Ben presto, Jagna si trova intrappolata tra i desideri e le ossessioni degli uomini del villaggio. Tra questi ci sono il contadino più ricco, Maciej Boryna, che la costringe a sposarlo, e il figlio maggiore di lui, Antek, di cui Jagna è perdutamente innamorata. In questo ambiente familiare e al tempo stesso spietato, Jagna scopre che la libertà che tanto desidera le è negata, e il destino che credeva di poter controllare si rivela l’ennesima trappola: lei non è altro che una pedina nelle faide familiari, un oggetto di scambio in una realtà dominata dal potere del denaro e della tradizione della sua terra.

“L’amore non dura per sempre. La terra, invece, sì.”

La nostra terra è articolato in quattro capitoli, ognuno dei quali corrisponde a una stagione dell’anno, riflettendo così i cambiamenti della natura che fanno da cornice alle vicende dei tre protagonisti. Questo suggestivo intreccio tra il ciclo della vita e quello della terra diventa lo sfondo ideale per una drammatica storia d’amore intrisa di dolore e ingiustizia. Qui le dinamiche amorose e familiari si fondono tragicamente con le spietate logiche di potere di una società in cui la terra non è soltanto una risorsa vitale, ma rappresenta anche il principale motivo di orgoglio, simbolo di identità e misura di ricchezza.

La nostra terra – In foto Jagna. Per gentile concessione di @Breakthrufilm.

Il film, realizzato con straordinaria maestria tecnica dai coniugi Welchman, trasporta il pubblico in un viaggio immersivo nella ricca cultura e nelle tradizioni polacche. Le pittoresche celebrazioni, gli abiti tradizionali, le danze vorticose e i canti carichi di emozione e pathos non sono semplici dettagli scenografici, ma elementi vivi e pulsanti che danno voce alla più intima rappresentazione della Polonia rurale. Attraverso questi dettagli, La nostra terra, oltre a celebrare un capolavoro letterario spesso poco conosciuto al di fuori dei confini del Paese, offre anche uno sguardo autentico e intenso sull’identità nazionale della Polonia.

La nobile battaglia di Jagna

Rispetto al romanzo originale, l’opera dei Welchman concentra gran parte della narrazione sul personaggio di Jagna, trasformandola in una potente metafora della lotta femminista in un mondo “a misura d’uomo”. Jagna è una giovane donna di straordinaria bellezza, dolcezza e intelligenza, ma anche caparbietà e sensibilità artistica. Tuttavia, la terra che l’ha vista nascere e crescere non la protegge né la accoglie, anzi la disprezza fino a esiliarla. “All’inizio è invidiata e fraintesa,” ha spiegato DK Welchman, “poi maltrattata e insultata, infine emarginata: per essere bella, per essere sognatrice e artistica, per essere appassionata e, soprattutto, per mettere in discussione il patriarcato, un sistema sostenuto anche dalla chiesa.”

Jagna è dunque un personaggio contemporaneo: una donna complessa e tragicamente incompresa, ribelle e audace, che si scontra con una società in cui il patriarcato e il denaro dettano l’unica legge possibile. Eppure, a lei non importa né dell’uno né dell’altro. In questo mondo, gli uomini, per quanto ipocriti, adulteri, bugiardi o stupratori, mantengono sempre il potere, mentre le donne sono condannate a subire e ad accusarsi l’una con l’altra. Nonostante sia consapevole delle conseguenze delle sue scelte, Jagna accetta le lusinghe di Antek perché innamorata, anche se lui è un uomo sposato e padre. Tuttavia, quando la loro relazione clandestina viene scoperta, il giudizio della comunità si accanisce solo su di lei. Jagna è additata come traditrice, approfittatrice e sgualdrina, mentre Antek, pur colpevole delle stesse azioni, non subisce la stessa condanna sociale.

La nostra terra – In foto Jagna e Maciej Boryna nella scena del matrimonio. Per gentile concessione di @Breakthrufilm.

Jagna però non abbassa mai la testa, diventa simbolo di resistenza e sofferenza femminile, denunciando l’ipocrisia di una società in cui le donne sono ancora oggi condannate a soccombere alle ingiustizie della disuguaglianza di genere. La sua emarginazione non è, infatti, solo il risultato del suo essere diversa, troppo bella e troppo desiderata, ma anche un atto di punizione verso chi osa sfidare i limiti dei ruoli prestabiliti, mettendo in discussione un sistema che trae da sempre forza dalla sottomissione delle donne.

Un’esperienza visiva tanto affascinante quanto memorabile

Di primo impatto, è impossibile non ammirare il lodevole lavoro artistico e la qualità pittorica dell’animazione del duo registico. La nostra terra è un’esperienza visiva tanto affascinante quanto memorabile, capace di catturare lo spettatore e immergerlo all’interno di una storia che pennellata dopo pennellata, prende vita sotto i suoi occhi.

Partendo da un’opera letteraria di Reymont apparentemente semplice e prevedibile, i Welchman trasformano quella storia in un film che parla all’oggi e va oltre il tributo alla scrittura e alla cultura polacca. Il risultato è un’opera cinematografica potente, che si fa veicolo di riflessione e denuncia sociale. Più che un semplice adattamento, il film può essere considerato un crudo e sincero manifesto femminista, dove romanticismo, erotismo, violenza e ossessione si fondono e si scontrano sul grande schermo, evocando un profondo senso di inquietudine e urgenza all’azione.

La nostra terra è una nobile dichiarazione d’intenti: un chiaro memento che ci invita a riflettere sui conflitti di potere intrinseci all’umanità, sul precario equilibrio tra uomo e natura, e sul valore della libertà e della dignità femminile in un mondo ancora troppo spesso crudele e impari.

Suspicion su Prime Video: data di uscita, cast, trama e altro

Suspicion su Prime Video: data di uscita, cast, trama e altro

Suspicion è scritto da Tosin Igho e Kolade Igho. Vivien Ukamaka Udeabor e Nkeriu Nwaobiala sono i produttori sotto la bandiera di Divergent Films. Amazon Prime è il distributore e sarà trasmesso in oltre 240 paesi e territori.

Suspicion è una gravidanza di dieci anni, è un progetto di passione per lui”, ha rivelato la moglie di Tosin Ighos, NKEIRU, in un’intervista a FOOT TVSuspicion era in fase di sviluppo da molto tempo. Grazie alla fotografia, al suono e alla narrazione, il film sembra completamente diverso dalle tipiche produzioni di Nollywood.

Il film racconta la storia di un giovane uomo, interpretato da Stan Nze, che si rivolge alla tradizionale magia nera africana nel disperato tentativo di vendicare l’omicidio della sua figlioccia. Il regista ritiene che si tratti di un film unico nel suo genere. Suspicion sarà trasmesso su Prime Video il 28 novembre 2024.

Suspicion uscirà il 28 novembre 2024 su Prime Video. Come già detto Suspicion uscirà su Prime Video il 28 novembre 2024. Il genere è un thriller drammatico soprannaturale e il trailer promette un’esperienza di visione intensa. Il cast comprende alcuni dei migliori attori di Nollywood con il protagonista Stan Nze nel ruolo di Voke, accanto a Omowunmi Dada e Uzor Arukwe con Richard Mofe-Damijo.

Voke si cimenta nella magia nera africana per uccidere un uomo per la morte della sua figlioccia, mescolando temi di potere, eredità e peccati. Diretto da Tosin Igho, che ha dichiarato di voler offrire al pubblico globale le leggende e i misticismi dell’Africa attraverso Suspicion. La magia nera africana non è solo una battuta di spirito nella sceneggiatura, ma è ritratta come una tradizione e una zona d’ombra morale dell’esistenza. Igho è al suo debutto nel lungometraggio, avendo diretto in precedenza solo video musicali.

Cast e personaggi

Di seguito l’elenco completo del cast di Suspicion e dei loro personaggi:Martin Adieze nel ruolo di Laide, Boma Akpore nel ruolo di Lake Thompson (Dasuki), Rogba nel ruolo di Uzor Arukwe, Shaffy Bello, Omowunmi Dada nel ruolo di Chisom, Uche Elumelu nel ruolo di Jite, Kalu Ikeagwu nel ruolo di Tony, Tina Mba nel ruolo di Obatere, Ron Mgbatoju nel ruolo di Eder, eRichard Mofe-Damijo nel ruolo di Mr. Peter, Small Mummy come Lolu, Prisca Nwaobodo nel ruolo di Nneka, Stan Nze come Voke, Orezi come Issah, Francis Sule come Pius.

JuJu in Suspicion

Riassunto della trama di Suspicion

Il film sarà trasmesso in anteprima su Prime Video e la trama è descritta sulla piattaforma ufficiale come: Un giovane uomo si addentra nel sinistro mondo della magia nera dopo il brutale omicidio del suo migliore amico e di sua figlia. Mentre va a caccia di vendetta, affronta dilemmi morali e scioccanti tradimenti che minacciano di mandare in frantumi i suoi rapporti più stretti. In questa avvincente storia di amicizia, amore e vendetta, deve affrontare i suoi nuovi poteri e decidere fino a che punto è disposto a spingersi per fare giustizia. Voke (Stan Nze) è un uomo che viene a conoscenza della potente natura del Juju quando la sua figlioccia viene violentemente uccisa.

Egli è determinato a vendicarsi e si addentra nel torbido mondo della magia nera con difficili dilemmi etici. Ogni volta, Voke affronta le conseguenze dell’uso di questi antichi poteri a scopo di vendetta. Il film è una storia avvincente di giustizia, amore e potere sullo sfondo del misticismo africano che affronta questioni altrettanto rilevanti nel mondo di oggi.

La durata del film è di 1 ora e 55 minuti, in streaming in tutto il mondo su Prime Video a partire dal 28 novembre 2024. Il film sarà disponibile nei formati X-Ray HDR e UHD. Il film sarà anche multilingue, in diverse lingue come l’inglese con sottotitoli per l’hindi, lo spagnolo e il francese in tutte le lingue e l’audio. Restate sintonizzati per ulteriori aggiornamenti e notizie su Suspicion dopo la prima del 28 novembre 2024.

Buy Now! L’inganno del consumismo: il finale è un irresistibile colpo di scena

In Top 10 da diverse settimane su Netflix, Buy Now! L’inganno del consumismo è documentario che svela i trucchi che i marchi usano per far sì che i loro clienti continuino a consumare… e l’impatto reale che hanno sulle nostre vite e sul mondo.

Sebbene non sia proprio un vero documentario di inchiesta, questo originale Netflix del 2024 di 84 minuti segue ex addetti ai lavori di marchi come Adidas, Amazon e Apple mentre condividono quei piccoli trucchi che le grandi aziende usano per tenerci impegnati, farci fare acquisti e farci consumare. Ma, a differenza di tanti altri documentari, il finale di Buy Now! L’inganno del consumismo ha un colpo di scena che è allo stesso tempo esasperante e geniale.

Buy Now! L’inganno del consumismo stuzzica lo spettatore, ma sono tutte bugie

All’inizio di Buy Now! L’inganno del consumismo, ci viene presentata “Sasha”, un “assistente personale” computerizzato che guida lo spettatore attraverso tutto ciò che accade nel documentario. Oltre a descrivere in dettaglio le “cinque lezioni più importanti sulla massimizzazione del profitto”, questa voce disincarnata tiene alta l’attenzione con la promessa di una sorpresa coloro che rimangono coinvolti nelle varie sezioni.

Tuttavia, dopo essere arrivati ​​alla fine del documentario che svela alcuni dei segreti, delle tattiche e delle storie dei rivenditori online, delle aziende e dei prodotti che uso quotidianamente, Sasha ammette che non c’era alcuna sorpresa e che erano tutte bugie. Ma si scusa in un segmento che sembra uscito da uno dei migliori episodi di Black Mirror.

Buy Now: l'inganno del consumismo
Buy Now: l’inganno del consumismo – Immagine dal set

L’intero finale come “specchietto per le allodole” ha perfettamente senso

Durante tutto il film, ci viene mostrato più e più volte che le aziende vogliono che continuiamo a fare shopping, spendere e consumare, anche se è dannoso per le nostre finanze, le nostre vite o il mondo che ci circonda. Lo fanno con distrazioni che ci fanno perdere di vista quello che sta realmente accadendo.

Questo espediente reso palese rende il film migliore

Il fatto che il documentario abbia tirato fuori un escamotage con il suo finale, e non ci sia stata alcuna sorpresa alla fine del viaggio, rende in qualche modo il film anche migliore nel suo complesso, anche se distrae da alcune delle terrificanti e problematiche rivelazioni sulla società moderna e sull’ossessione per il consumo.

The Fantastic Four: First Steps, Pedro Pascal condivide un poster a tema Ringraziamento

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The Fantastic Four: First Steps sta per terminare la produzione (se non l’ha già fatto) e, per celebrare il Giorno del Ringraziamento, l’attore di Mister Fantastic, Pedro Pascal ha condiviso un nuovo fantastico poster realizzato da un fan. In esso, la Prima Famiglia Marvel si riunisce per la cena in una ricostruzione dell’iconico dipinto di Norman Rockwell “Freedom From Want”. Siamo un po’ sorpresi che i Marvel Studios non abbiano colto l’occasione per pubblicare qualcosa di simile ieri, anche se non sappiamo ancora quando inizierà la campagna di marketing ufficiale.

L’ultima volta che abbiamo avuto uno sguardo ufficiale sul reboot è stato quando è stato pubblicato un poster della Torcia Umana in occasione del “4-4 Day”. Da allora sono trapelati un paio di trailer che hanno debuttato al San Diego Comic-Con e al D23 di quest’anno. Anche l’artista di Ultimates, Bryan Hitch si è ispirato a “Freedom From Want” per una copertina della serie Fantastic Four, realizzata da lui e da Mark Millar alla fine degli anni 2000. Di seguito, ecco l’immagine condivisa da Pascal:

The Fantastic Four First Steps fan art

Tutto quello che c’è da sapere su The Fantastic Four: First Steps

Il film è atteso al cinema il 25 luglio 2025. Come al solito con la Marvel, i dettagli della storia rimangono segreti. Ma nei fumetti, i Fantastici Quattro sono astronauti che vengono trasformati in supereroi dopo essere stati esposti ai raggi cosmici nello spazio. Reed acquisisce la capacità di allungare il suo corpo fino a raggiungere lunghezze sorprendenti. Sue, la fidanzata di Reed (e futura moglie), può manipolare la luce per diventare invisibile e lanciare potenti campi di forza. Johnny, il fratello di Sue, può trasformare il suo corpo in fuoco che gli dà la capacità di volare. E Ben, il migliore amico di Reed, viene completamente trasformato in una Cosa, con dei giganteschi massi arancioni al posto del corpo, che gli conferiscono una super forza.

Matt Shakman (“WandaVision”, “Monarch: Legacy of Monsters”) dirigerà The Fantastic Four: First Steps, da una sceneggiatura di Josh FriedmanJeff Kaplan e Ian SpringerPedro Pascal (Reed Richards) è noto al mondo per le sue interpretazioni in The MandalorianThe Last of Us e prima ancora in Game of ThronesVanessa Kirby (Sue Storm) ha fatto parte del franchise di Mission: Impossible e di Fast and Furious, mentre Joseph Quinn (Johnny Storm) è diventato il beniamino dei più giovani per la sua interpretazione di Eddie in Stranger Things 4Ebon Moss-Bachrach (Ben Grimm) sta vivendo un momento d’oro grazie al suo ruolo del cugino Ritchie in The Bear.

Fanno parte del cast anche Julia GarnerPaul Walter HauserJohn MalkovichNatasha Lyonne e Ralph Ineson nel ruolo di Galactus. Come confermato da Kevin Feige, il film avrà un’ambientazione nel passato, in degli anni Sessanta alternativi rispetto alla nostra realtà di Terra-616, per cui sarà interessante capire come i quattro protagonisti si uniranno agli altri eroi Marvel che conosciamo. Franklyn e Valeria Richards, figli di Reed e Sue, potrebbero comparire nel film.

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Heat 2: Michael Mann aggiorna sullo stato del sequel

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Heat 2: Michael Mann aggiorna sullo stato del sequel

Il regista e sceneggiatore candidato all’Oscar Michael Mann ha condiviso un nuovo aggiornamento su Heat 2, che riguarda lo stato attuale del sequel – da tempo in fase di sviluppo – del film del 1995 con Al Pacino e Robert De Niro. Al momento il progetto non ha ancora un cast ufficiale, ma in passato si era vociferato che i candidati all’Oscar Adam Driver e Austin Butler fossero in trattative per i rispettivi ruoli principali del giovane Neil McCauley (De Niro) e di Vincent Hanna (Pacino). Oltre a Butler, Pacino ha suggerito in precedenza anche Timothée Chalamet come l’attore perfetto che potrebbe prendere il suo ruolo nel sequel.

Descritto come un prequel e un sequel, il film dovrebbe presentare storie che si svolgono sia nel 1989 che nel 2002 con il suo cast di personaggi. Ora, durante una recente intervista, Mann ha confermato di aver quasi finito di scrivere la sceneggiatura di Heat 2, che sarà basato sul suo omonimo romanzo del 2022. Tuttavia, ha ammesso che il sequel non è ancora garantito, poiché la Warner Bros. Pictures non ha dato il via libera ufficiale.

Michael Mann rivela a che punto è la sceneggiatura di Heat 2

Sto finendo la sceneggiatura e alle 2:30 di questa mattina mi ha svegliato nel cuore della notte”, ha detto Mann (via Collider). “Quindi, sono nel bel mezzo della stesura della sceneggiatura, e mi sono ritrovato a guidare per Los Angeles alle 3 del mattino, il che è fantastico, non ci sono macchine, e sono finito da Canter’s Delicatessen perché è l’unica cosa aperta 24 ore”. “Poi mi sono seduto in una cabina e ho scritto lì fino alle 9:00 circa di questa mattina, cercando di finire il quarto atto“.

È stato ironico, perché è la stessa cabina in cui mi sono seduto quando ho scritto i primi due episodi di Starsky & Hutch negli anni Settanta. Poi La corsa di Jericho e probabilmente alcune prime bozze di Heat. Avevo una cameriera preferita di nome Jeannie, che ha fatto studiare medicina a due figli servendo lì e giocando a poker in Gardena. Così, a volte, mentre guidi per le strade di Los Angeles di notte, un coyote ti attraversa la strada”.

Nonostante stia scrivendo la sceneggiatura – che sembra essere a buon punto – il regista ha però anche aggiunto: “Non c’è niente di sicuro perché il cielo potrebbe cadere. Ma Heat 2 è alla Warner Bros. Sto scrivendo la sceneggiatura per loro e spero che andremo avanti il prima possibile”.

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Pino: concluse le riprese del nuovo film di Francesco Lettieri

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Pino: concluse le riprese del nuovo film di Francesco Lettieri

Sono iniziate il 28 ottobre a Napoli le riprese del documentario Pino diretto da Francesco Lettieri (Lovely Boy) e prodotto da Groenlandia, Lucky Red e Tartare Film.

Un grande cantautore, un poeta, un grandissimo chitarrista, Pino Daniele è riuscito a fondere la tradizione napoletana con la musica nera creando dei sound completamente nuovi e originali. Amato per la semplicità e la sfrontatezza con cui accedeva al suo mondo interiore e per la capacità di raccontarlo agli altri, con la sua musica e le sue parole.

Nel documentario è la stessa voce di Pino Daniele a raccontare i propri sogni, le lotte, le delusioni, i traguardi e il rapporto con amici e colleghi, grazie a una lunga intervista video inedita rilasciata al giornalista Federico Vacalebre, che firma il soggetto del documentario insieme a Francesco Lettieri. Il racconto è costruito servendosi di 50 ore di video mai diffusi di concerti, backstage e sale d’incisione; ma anche di inediti musicali, foto degli album di famiglia; appunti tratti dal diario personale, strumenti musicali e accessi ai luoghi in cui Pino ha vissuto.

Il documentario realizzato con la collaborazione della Fondazione Pino Daniele Ets

Il tutto grazie alla preziosa collaborazione della Fondazione Pino Daniele Ets, che ha riconosciuto al progetto del documentario il sigillo “70/10 Anniversary”, un marchio distintivo assegnato esclusivamente a eventi, progetti e manifestazioni che, oltre a rendere omaggio alla memoria di Pino Daniele, rappresentano un valore significativo e un contributo rilevante alla sua eredità musicale e culturale, in occasione dei 10 anni dalla sua scomparsa e dei 70 anni dalla sua nascita (www.fondazionepinodaniele.org/anniversary).

Oltre alla voce di Pino Daniele, nel documentario sono presenti le interviste, a tanti artisti con cui ha collaborato, tra cui Rosario Fiorello, Eros Ramazzotti Zucchero, Jovanotti, Vasco Rossi, Renato Zero, Fiorella Mannoia, ma anche James Senese, Rosario Jermano, Tullio De Piscopo, Tony Esposito e poi amici di infanzia, parenti e discografici, senza tralasciare importanti testimonianze d’archivio di grandi star internazionali, come Eric Clapton, Pat Metheny, Alphonso Johnson e Chick Corea. Ci sarà anche la voce di Alex, il figlio di Pino, che condivide i suoi ricordi di vita e di lavoro con il padre.

Francesco Lettieri, regista napoletano che oltre al cinema vanta innumerevoli collaborazioni con il mondo della musica e un particolare sodalizio con il cantante Liberato, con cui ha codificato un personalissimo immaginario legato a Napoli, innovativo e lontano dagli stereotipi, racconta Pino Daniele anche e soprattutto attraverso la Napoli di oggi girando ex novo i videoclip di alcune sue canzoni e inserendoli all’interno di questo racconto.

Fast & Furious: Vin Diesel aggiorna sull’ultimo capitolo del franchise

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La star di Fast & Furious, Vin Diesel, condivide un aggiornamento sul piano di conclusione del franchise, compreso il numero di altri film e il ritorno di Dwayne Johnson nei panni di Luke Hobbs. È infatti stato confermato che Fast & Furious 11 è in arrivo (e pare sia in produzione) e l’anno scorso è stato anche annunciato un film spinoff su Luke Hobbs, ma non è ancora chiaro quanti altri film ci saranno effettivamente nel franchise.

Ora Diesel si affida a Instagram per condividere un nuovo aggiornamento sui piani per la fine del franchise, rivelando, in sostanza, che potrebbe non essere ancora tutto definito. Secondo la star e il produttore, c’è un continuo interesse da parte di Comcast per la realizzazione di Fast & Furious 12, oltre all’undicesimo capitolo. L’attore accenna poi al fatto che quest’ultimo potrebbe avere una data di uscita nel marzo 2026.

Infine, Diesel rivela che lui e lo sceneggiatore del franchise Chris Morgan sono interessati a una riunione tra Dominic Toretto e il Luke Hobbs di Dwayne Johnson sullo schermo, così da risolvere tutti i conflitti tra di loro. Il post nel quale vengono riportati questi aggiornamenti è infatti accompagnato da un’immagine dei due personaggi durante le riprese di Fast & Furious 5 (2011). Per concludere il suo post, Diesel esprime il suo interesse a tornare a sequenze d’azione più concrete e a “vere corse su strada”.

Cosa aspettarsi dal futuro della saga di Fast & Furious

Fast & Furious 11 è stato posizionato come finale del franchise, ma Diesel ha lasciato intendere, in occasione dell’uscita di Fast X lo scorso anno, che potrebbe trattarsi di un finale in tre parti anziché in due. Uno dei motivi per cui potrebbe non essere ancora confermato, in un senso o nell’altro, è che le recensioni e i risultati al botteghino di Fast X sono stati meno soddisfacenti del previsto. Il film, che è stato realizzato con un budget enorme di 340 milioni di dollari, ha incassato circa 705 milioni di dollari in tutto il mondo, il che significa che non è stato più di un modesto successo commerciale.

Se Fast & Furious 11 e il dodicesimo capitolo potessero essere realizzati con un budget inferiore, ci sono buone probabilità che possano essere redditizi, il che potrebbe spiegare perché Comcast sta spingendo per altri due film invece di uno solo. Con il film spinoff di Hobbs in lavorazione, potrebbero però esserci altri tre film del franchise. Un recente commento di Morgan sullo spinoff di Hobbs ha però dipinto un’immagine incerta del film e del suo status e, insieme al post di Diesel, sembra che si stia decidendo ancora molto sul futuro di Fast & Furious.

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DC Studios: i progetti DCEU mai realizzati che dovrebbero essere portati al cinema

Il DC Extended Universe ha raggiunto un finale deludente nel 2023 con una serie di flop di critica e pubblico. Il progetto nel suo insieme non è stato certamente del tutto negativo e la Warner Bros. ha avuto diverse buone intuizioni sui progetti da mettere in cantiere, progetti che per ora sono stati scartati. Tuttavia i DC Studios di James Gunn e Peter Safran potrebbero partire dalle macerie del DCEU e dai progetti scartati e mai realizzati, per portare al cinema nuove avvincenti storie.

Ecco di seguito alcuni dei film che non sono riusciti a diventare realtà e scopriamo come potrebbero essere reinventati dai DC Studios. Potrebbero essere trasformati in live-action, animazione, al cinema o in streaming.

Gotham City Sirens

Gotham City SirensNonostante abbia ricevuto recensioni per lo più negative dalla critica, Suicide Squad del 2016 è stato un successo al botteghino. Dopo la sua uscita, il piano era che il regista David Ayer tornasse al DCEU per uno spin-off incentrato su Harley Quinn, Catwoman e Poison Ivy intitolato Gotham City Sirens.

In base ai post sui social media del regista, Black Mask era stato scelto come il grande cattivo del film. Alla fine, alcune delle idee di questo progetto sono state riciclate per Harley Quinn: Birds of Prey (che, al posto di Catwoman e Poison Ivy, presentava le prime versioni di Black Canary e Huntress).

Alla luce di questo, sarebbero necessarie alcune modifiche per una prossima iterazione di Gotham City Sirens, ma coinvolgere di nuovo Ayer potrbbe essere problematico. Non siamo sicuri che sia l’idea migliore, dal momento che DC Studios è tutta una questione di un nuovo inizio, ma questa idea potrebbe essere un’altra vetrina per l’amata e folle Harley Quinn di Margot Robbie.

Nightwing

Nightwing-fumettiEra il lontano 2017 quando la Warner Bros. annunciò i piani per un film live-action su Nightwing per la regia di Chris McKay di The LEGO Batman Movie. Non era chiaro come ciò si sarebbe collegato ai piani di Zack Snyder dopo che aveva di uccidere off screen Dick Grayson, ma l’eccitazione tra i fan era alta.

Tuttavia, col passare del tempo, divenne chiaro che il progetto era caduto nel dimenticatoio alla Warner Bros. Flop come Justice League e Wonder Woman 1984 hanno poi fatto poco per aiutare le cose, limitando la storia di Dick alla serie TV Titans che ha iniziato la sua vita come esclusiva dell’app di streaming DC Universe.

Mentre The Brave and the Bold non sembra procedere nel breve periodo, immaginiamo che James Gunn abbia in programma di stabilire la Bat-Family nel DCU il prima possibile. Da lì, Dick dovrebbe assolutamente ottenere il suo film oltre al film d’animazione Dynamic Duo che potrebbe o meno essere “canonico”.

The New Gods

new-godsLa Warner Bros. non ha mai avuto un gran piano per il DCEU, il che spiega perché abbiamo iniziato a vedere prendere forma film che contraddicevano ciò che altri registi avevano pianificato. Zack Snyder, ad esempio, aveva grandi idee per Darkseid e Apokolips, ma ad Ava DuVernay è stato comunque dato il via libera per andare avanti con The New Gods.

Sebbene siamo certi che la DC Studios desideri prendere le distanze da quegli errori passati, dare a DuVernay e allo scrittore di fumetti Tom King la possibilità di rivisitare quello che sembrava un approccio divertente e ambizioso a questo angolo cosmico dell’universo DC non sarebbe una cattiva cosa.

Darkseid sarebbe stato al centro dell’attenzione in questa storia ispirata a Jack Kirby, con Mister Miracle e Big Barda come protagonisti principali. Indipendentemente dal fatto che ci sia un cambiamento nel team creativo, diremmo che una storia come questa è esattamente ciò di cui i DC Studios hanno bisogno per offrire un nuovo tipo di approccio nell’affollato panorama dei supereroi.

Lobo

DCU Jason Momoa LoboSi parla di un film su Lobo almeno dal 2009, con varie iterazioni che si avvicinavano alla realtà prima… di niente. Il personaggio potrebbe facilmente reggere un lungometraggio e questo è un progetto che crediamo i DC Studios abbiano almeno preso in considerazione.

Quando il DCEU si è concluso con Aquaman and the Lost Kingdom, sembrava che a Jason Momoa fosse stato promesso questo ruolo. Tuttavia, in modo simile a come ci è stato detto che i DC Studios erano entusiasti di lavorare di nuovo un giorno con Henry Cavill e The Rock, è possibile che ciò fosse semplicemente inteso per indorare la pillola per Momoa (e i fan) dopo che era stato sostanzialmente licenziato.

Che si tratti di lui o di un altro attore, Lobo merita un posto nel DCU ed è il tipo di film che devi credere si adatterebbe bene ai gusti stravaganti e vietati ai minori di Gunn. Forse avremo un cameo in Supergirl: Woman of Tomorrow.

Super Max

Il progetto di Green Arrow: Escape From Super Max è precedente persino al DCEU e avrebbe visto il supereroe titolare incastrato per un omicidio che non ha commesso. Da lì, si è deciso di concentrarsi sui suoi tentativi di fuga dalla prigione di massima sicurezza in cui è stato rinchiuso.

Lungo la strada, l’eroe avrebbe dovuto affrontare diversi cattivi dei fumetti immediatamente riconoscibili, tra cui L’Enigmista, Lex Luthor e il Joker. Saltando del tutto una storia sulle origini, Super Max sarebbe andato dritto al punto e la sceneggiatura di David S. Goyer e Justin Marks era più un escape movie che una tipica storia di supereroi.

È un vero peccato che non sia mai diventato realtà; ora, però, sarebbe un modo interessante per introdurre Green Arrow nel DCU e dare corpo al franchise più ampio introducendo alcuni cattivi di alto profilo che sono già stati messi dietro le sbarre dagli eroi che già esistono in questo mondo.

Batgirl

BatgirlQuando la Warner Bros. è stata acquisita dalla Discovery, ci aspettavamo grandi cambiamenti, ma la decisione di scartare la Batgirl a film quasi completo rimane una delle decisioni più controverse dello studio.

Nonostante la presenza della star emergente di In the Heights Leslie Grace nel ruolo di Barbara Gordon, Michael Keaton nel ruolo di Batman, J.K. Simmons nel ruolo del commissario Gordon e Brendan Fraser nel ruolo del malvagio Firefly, lo studio è giunto alla conclusione che semplicemente non valeva la pena finire e distribuire il film HBO Max.

Molti fan e i registi sono rimasti sconvolti, e finire Batgirl, o persino ricominciare da zero con un nuovo team creativo, potrebbe in qualche modo contribuire a salvare la reputazione appannata dello studio. James Gunn potrebbe migliorare la sceneggiatura originale per le riprese aggiuntive se necessario, ma in definitiva vorremmo solo vedere una versione di Barbara Gordon avere la possibilità di brillare in un’uscita da solista.

Batman Beyond

Batman BeyondI fan hanno trascorso anni sperando in un film di Batman Beyond, e si è scoperto che i precedenti boss della DC Films stavano pianificando di seguire quella strada con il Caped Crusader di Michael Keaton.

Dopo aver fatto da mentore a Barbara Gordon in Batgirl, Batman avrebbe addestrato Terry McGinnis come suo successore, dando al DCEU un nuovo Cavaliere Oscuro (permettendo a Robert Pattinson di continuare a interpretare Bruce Wayne nel franchise di The Batman). A peggiorare la situazione c’è il fatto che Michelle Pfeiffer era stata presa di mira per riprendere il ruolo di Catwoman!

Questa linea narrativa ha ancora il potenziale per essere un film autonomo imperdibile per il DCU, e mentre probabilmente sceglieremmo un nuovo sceneggiatore al posto di Christina Hodson, la produzione di questo film come progetto Elseworlds potrebbe essere fattibile.

Crisi sulle Terre Infinite

Justice League: Crisi sulle Terre Infinite - Parte UnoIl piano originale per il DCEU era di culminare con un film Crisi sulle Terre Infinite. Non siamo sicuri di quale fosse il piano da lì in poi, ma l’idea era che più versioni dei nostri personaggi preferiti condividessero lo schermo, incluso un team-up Ben Affleck/Keaton Batman.

Non sapremo mai se questo progetto poteva essere migliore di quello che abbiamo visto in The Flash, ma è difficile non desiderare di aver visto questa idea diventare realtà. Crisi rimane una delle storie DC Comics più popolari e iconiche mai raccontate. Con un fan come James Gunn che ora prende le decisioni, immaginate come potrebbe essere una nuova versione di questa storia, soprattutto se invece di riportare in auge attori noti, si immergesse nei fumetti e si concentrasse invece sul fatto che esistono più versioni di questi personaggi, scollegate dai precedenti adattamenti.

Il Re Leone, la spiegazione del finale del film Disney del 1994

Il Re Leone, la spiegazione del finale del film Disney del 1994

Il finale del film d’animazione Disney del 1994 Il Re Leone vede il “cerchio della vita” ristabilito dopo che Simba torna alla Roccia dell’Orgoglio per salvare gli altri leoni dal malvagio zio Scar e dalle sue iene. Il Re Leone è uno dei film d’animazione più popolari della Disney e si è classificato al 37° posto nella classifica IMDB dei 250 migliori film di tutti i tempi. Il Re Leone vanta un cast stellare di celebrità degli anni ’90, tra cui James Earl Jones, Matthew Broderick, Jeremy Irons, Whoopi Goldberg, Rowan Atkinson, Jonathan Taylor Thomas e altri ancora.

Ne Il Re Leone, Mufasa (James Earl Jones) è il re di Roccia dell’Orgoglio e governa su tutti gli animali, con grande disappunto del fratello Scar (Jeremy Irons), soprattutto dopo che la moglie di Mufasa, Sarabi (Madge Sinclair), ha dato alla luce un figlio ed erede di Roccia dell’Orgoglio, Simba (Jonathan Taylor Thomas/Matthew Broderick). Scar escogita un piano per uccidere Mufasa durante una fuga di gnu e fa credere a Simba che sia colpa sua, così scappa in esilio. Quando è ormai un leone adulto, Simba incontra la sua amica d’infanzia, Nala (Niketa Calame-Harris/Moira Kelly), che lo convince a reclamare Pride Rock e a ripristinare la giustizia nel regno di suo padre.

Il cerchio della vita, Hakuna Matata e Sii pronto: il significato del film

I temi e la storia del film sono più evidenti nei testi di tre canzoni del film: “The Circle of Life”, ‘Be Prepared’ e ‘Hakuna Matata’. Ogni canzone esprime la visione del mondo dei personaggi che la cantano, rivelando diverse prospettive sulla vita e le conseguenze di tali opinioni sugli animali della savana.

La scena di apertura de Il Re Leone è caratterizzata dalla canzone “Il cerchio della vita”, quando tutti gli animali della savana si recano alla Roccia dell’Orgoglio per assistere alla nascita del nuovo cucciolo di Mufasa, Simba. In seguito Mufasa insegna a Simba l’importanza del concetto di cerchio della vita, dicendogli : “Tutto ciò che vedi esiste insieme in un delicato equilibrio. Come re, devi capire questo equilibrio e rispettare tutte le creature, dalla formica che striscia all’antilope che salta… Quando moriamo, i nostri corpi diventano erba e l’antilope mangia l’erba. E così, siamo tutti collegati nel grande Cerchio della Vita”.

Pur essendo in cima alla catena alimentare della savana, Mufasa e gli altri leoni riconoscono l’importanza di rispettare tutte le creature che vi abitano, anche quelle che mangiano, perché un giorno i loro corpi si decomporranno in terra, dove crescerà l’erba che a sua volta nutrirà le loro prede, le antilopi. Quindi, se da un lato i leoni sono i predatori alfa delle pianure, dall’altro hanno la responsabilità di garantire che l’intero ecosistema viva in simbiosi.

La mentalità di Scar è completamente diversa. In “Be Prepared” egli proietta una visione molto più gerarchica della savana, in cui gli animali vivono tutti al servizio dei leoni (in particolare lui stesso). Predica questo messaggio alle iene, anch’esse predatrici, ma più in basso nella catena alimentare rispetto ai leoni, alimentando la loro gelosia e il desiderio di avere un ruolo più importante. Le conseguenze di questa prospettiva diventano molto chiare dopo che Scar prende il sopravvento e la savana si sfalda. Non cresce più l’erba, le antilopi vengono cacciate in modo eccessivo e i leoni sono costretti a estendere i loro territori di caccia, distruggendo ancora più terra.

Poi ci sono Timon (Nathan Lane) e Pumba (Ernie Sabella), che insegnano a Simba “Hakuna Matata”. Come recita la canzone, “significa niente preoccupazioni”. Certo, Timone e Pumba sono al centro della catena alimentare e non devono preoccuparsi del loro impatto sul mondo. Sono dei foraggiatori e sono solo in due, quindi il loro impatto sul “cerchio della vita” è di gran lunga inferiore a quello di un branco di leoni iena. Tuttavia, non si tratta di una “filosofia priva di problemi”, poiché l’abdicazione di Simba al suo ruolo di re della Roccia dell’Orgoglio comporta una completa rottura del rispetto del “cerchio della vita” da parte di Mufasa, che lascia il posto alla distruzione gerarchica di Scar e delle Iene.

Perché Scar vuole uccidere Mufasa?

Mufasa Il re leone (1994)
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Scar è l’unico leone maschio adulto oltre a Mufasa che si vede ne Il Re Leone (prima che Simba torni adulto) ed è il fratello del re, il che significa che dovrebbe avere un qualche diritto di autorità familiare alla Roccia dell’Orgoglio. Nonostante ciò, sceglie di vivere in isolamento e non assiste alla nascita di Simba né mostra alcun altro segno di fedeltà a Mufasa. È comprensibile che provi un senso di competizione con Mufasa o che sia geloso della posizione del fratello, ma Il Re Leone spiega effettivamente le motivazioni di Scar? In “Be Prepared” e in altri dialoghi, Scar rende evidente la sua gelosia nei confronti di Mufasa, ma potrebbe esserci dell’altro.

Durante le interazioni tra Mufasa e Scar in una delle prime scene de Il re leone, è chiaro che nonostante Mufasa predichi l’importanza di rispettare il cerchio della vita, potrebbe non seguire perfettamente la sua stessa predicazione. Si rivolge a Scar con tono basso e prepotente, e l’area in cui vivono le iene è chiaramente trascurata, permettendo a Scar di fomentare un risentimento verso i leoni anche tra le iene. Le motivazioni di Scar non sono certo nobili, ma è anche chiaro che la leggera ipocrisia di Mufasa nei confronti di Scar e delle iene potrebbe essere il suo più grande fallimento come re ed è facile capire perché, dal punto di vista di Scar, le sue azioni potrebbero essere (parzialmente) giustificate.

Cosa succede alle iene alla fine de Il Re Leone?

Il re leone film animazione
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Scar sfrutta il risentimento delle iene nei confronti di Mufasa e dei leoni e promette loro “Restate con me e non soffrirete mai più la fame”, che, a dirla tutta, è una promessa rispettabile da fare alle iene apparentemente svantaggiate; tuttavia, diventa evidente che le stava usando solo per prendere il potere per sé. Dopo che Simba ha buttato giù Scar dalla Roccia dell’Orgoglio, le iene lo circondano e lo attaccano. La scena si interrompe, ma è certamente implicito che sia morto.

Dopo la morte di Scar, Simba sale sulla Roccia dell’Orgoglio e la devastazione del regno di Scar viene spazzata via dalla pioggia, mentre il film va avanti velocemente fino a Simba e Nala che rivelano la nascita del loro cucciolo di leone. Come all’inizio del film, non ci sono iene presenti per congratularsi con la coppia felice, il che suggerisce che il trattamento riservato da Simba alle iene è simile a quello riservato a Mufasa. È probabile che le iene siano tornate al cimitero degli elefanti per guadagnarsi da vivere lontano dalla vista di Simba e dei leoni.

Qual è il messaggio de Il re leone?

Il film si apre con la canzone “Il cerchio della vita”, quando il regno animale si riunisce per celebrare la nascita di Simba, e si conclude con una scena quasi identica, con “Il cerchio della vita” e la nascita del cucciolo di Simba e Nala. La lezione di Mufasa sul cerchio della vita è sempre in primo piano e, una volta che Scar prende il sopravvento, il regno cessa di prosperare. La lezione di Mufasa al giovane Simba sul rispetto del cerchio della vita è chiaramente al centro dei temi e del messaggio del film.

Quando Simba sta vivendo lo stile di vita Hakuna Matata con Timone e Pumba, Mufasa appare tra le nuvole e gli dice : “Hai dimenticato chi sei e quindi hai dimenticato me. Devi prendere il tuo posto nel cerchio della vita”. Come Scar, Mufasa crede che i leoni debbano essere in cima alla catena alimentare, ma a differenza di Scar, crede anche che il re dei leoni abbia la responsabilità di rispettare il più ampio cerchio della vita, ed è probabilmente questo il motivo per cui tutti gli altri animali hanno lasciato le Terre dell’Orgoglio durante il dominio di Scar, ma sono tornati a Roccia dell’Orgoglio per rendere omaggio alla nascita di Simba e del cucciolo di Simba alla fine de Il Re Leone.

Denis Villeneuve sostiene che Star Wars è stato “deragliato” da Il ritorno dello Jedi

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Denis Villeneuve ha citato a lungo Star Wars quando parlava dei suoi film preferiti da bambino, ma questo non significa che sarebbe interessato a collaborare con la Lucasfilm per realizzare un film ambientato in una galassia molto, molto lontana. Durante un’intervista al podcast “The Town”, il regista di Dune ha detto che dirigere un film di Star Wars non è un suo sogno perché Il ritorno dello Jedi ha fatto deragliare il franchise nel 1983.

Io ero il pubblico di riferimento. Avevo 10 anni. Mi è entrato nel cervello come un proiettile d’argento. Sono diventato ossessionato da ‘Star Wars‘”, ha detto Villeneuve a proposito dell’originale di George Lucas. “Voglio dire, ‘L’impero colpisce ancora’ è il film che ho atteso di più nella mia vita. Ho visto il film un miliardo di volte sullo schermo. L’Impero colpisce ancora mi ha traumatizzato. Adoro ‘Star Wars’”. “Il problema è che tutto è deragliato nel 1983 con ‘Il ritorno dello Jedi’”, ha continuato.

È una lunga storia. Avevo 15 anni e io e il mio migliore amico volevamo prendere un taxi e andare a Los Angeles a parlare con George Lucas – eravamo così arrabbiati! Ancora oggi, gli Ewok. Si è rivelata una commedia per bambini”. Villeneuve ha sostenuto che, dopo Il ritorno dello Jedi, il franchise di Star Warssi è cristallizzato nella sua mitologia, molto dogmatica, sembrava una ricetta, senza più sorprese. Quindi non sogno di fare un “Guerre stellari” perché mi sembra che il codice sia molto codificato”.

Denis Villeneuve prepara Dune – Parte Tre

Star Wars è fuori questione per Villeneuve, così come un altro franchise spaziale iconico. “Non sono un Trekkie”, ha detto il regista quando gli è stato chiesto di cimentarsi con Star Trek. Fortunatamente, molti considerano Villeneuve un’icona del genere spaziale senza dover toccare Star Wars o Star Trek. Questo grazie a Dune, che ha portato al regista grandi consensi negli ultimi anni. Attualmente sta sviluppando un terzo film, Dune – Parte Tre, basato sul secondo romanzo di Frank Herbert, Dune Messiah.

Se farò un terzo film, che è in fase di scrittura, non è come una trilogia”, ha detto il regista al podcast ‘Little Gold Men’ di Vanity Fair all’inizio di quest’anno. “È strano dirlo, ma se ci torno è per fare qualcosa di diverso e con una propria identità”. Dune Messiah, come noto, è ambientato 12 anni dopo gli eventi del primo romanzo di Dune, quindi un adattamento cinematografico dovrebbe probabilmente invecchiare il giovane cast di Villeneuve, che comprende Timothee Chalamet, Zendaya, Florence Pugh e altri.

Il regista ha risposto: “So come farlo”, quando gli è stato chiesto come pensa di invecchiare il cast, ma non ha condiviso i dettagli del suo piano. Al momento, dunque, il film sarebbe in fase di sviluppo, con riprese potenzialmente previste tra le fine del 2025 e l’inizio del 2026. Bisognerà pertanto attendere qualche anno prima di poter tornare su Arrakis e scoprire come evolverà il racconto di Paul Atreides e la sua ascesa ad imperatore della galassia.

Deadpool & Wolverine, la spiegazione del finale: dal destino di Cassandra Nova al futuro del MCU

Il finale di Deadpool & Wolverine (qui la recensione) – il film diretto da Shawn Levi – è adeguatamente ricco di azione e porta con sé molte domande sul destino del multiverso, sui cattivi del film e sul futuro del MCU. Dopo anni di attesa, il nuovo capitolo dei film degli X-Men della Fox e del Marvel Cinematic Universe è arrivato. Come previsto, il film unisce entrambi i franchise e il cast comprende volti noti dell’illustre passato cinematografico della Marvel. Per quanto riguarda la trama, il duo titolare si allea per fermare i piani nefasti di Cassandra Nova e proteggere il tessuto stesso del multiverso Marvel.

Naturalmente, questa storia è ricca di colpi di scena. I camei multiversali che molti si aspettano da un film di queste dimensioni sono inclusi in pieno, con l’attesa del ritorno degli eroi che guida le speranze di Deadpool & Wolverine al botteghino. Detto questo, i camei e le sorprese non prendono mai il sopravvento sulla storia centrale del film: il desiderio di Deadpool di salvare il suo universo e il bisogno di redenzione di Wolverine. Al momento del finale del film, questa storia si conclude in un modo che solleva diverse domande sul futuro della Marvel nel cinema.

Deadpool & Wolverine Hugh Jackman Ryan Reynolds
Hugh Jackman e Ryan Reynolds in una scena di Deadpool & Wolverine

Deadpool e Wolverine fermano il tentativo di Cassandra Nova di distruggere il Multiverso

Nell’atto finale di Deadpool & Wolverine, l’obiettivo diventa chiaro: Cassandra Nova sta cercando di usare un dispositivo della TVA chiamato Time Ripper per distruggere ogni ramo del multiverso, lasciando solo il Vuoto come suo regno da governare. Naturalmente, Deadpool e Wolverine cercano di fermarla. Mr. Paradox spiega al duo che il Time Ripper funziona combinando materia e antimateria, e l’unico modo per distruggere la macchina è sfruttare entrambe le forme di energia contemporaneamente, reindirizzandole dalla macchina.

Deadpool e Wolverine si scontrano a quel punto su chi dovrà sostenere l’esplosione di materia e antimateria, poiché Mr. Paradox ha spiegato che disintegrerà chiunque lo faccia. Deadpool vince con l’inganno e inizia a sfruttare il potere per fermare  Cassandra. Tuttavia, non riesce a raggiungere entrambi i lati della fonte di energia, spingendo Wolverine a intervenire, mentre entrambi gli eroi subiscono l’esplosione insieme. Grazie alla loro forza combinata, però, Deadpool e Wolverine sopravvivono al tentativo e il Time Ripper viene distrutto, salvando l’intero multiverso.

Cassandra Nova è morta?

Uno dei principali interrogativi che emergono dal finale è cosa ne sia stato di Cassandra Nova. Sebbene il film non dia una risposta definitiva nei dialoghi, è certo che Cassandra Nova muore quando il Time Ripper viene distrutto. Mentre Deadpool e Wolverine distruggono la macchina, Cassandra viene mostrata mentre si atomizza, ponendo fine alla sua minaccia per il multiverso. Anche se una variante di Cassandra Nova potrebbe apparire in un prossimo film del MCU, la versione mostrata in Deadpool & Wolverine non esiste più.

Deadpool & Wolverine Emma Corrin
Emma Corrin è Cassandra Nova in Deadpool & Wolverine

Cosa succede a Deadpool?

Come accennato, Deadpool sopravvive alla distruzione del Time Ripper nel finale del film. L’epilogo lo vede incontrare personaggi come B-15, dando indicazioni sul futuro della Saga del Multiverso. Collettivamente, Deadpool e Wolverine sono stati i cosiddetti esseri-ancora della linea temporale degli X-Men della Fox. Gli esseri-ancora sono individui che, se rimossi dalla loro linea temporale, causano la distruzione del loro universo. Deadpool, quindi, è tornato sulla Terra-10005 per vivere in pace.

La forza trainante del viaggio di Deadpool è la sua relazione con Vanessa. Lo stesso si può dire per i primi due episodi del franchise di Deadpool, con il terzo film che ruota attorno al tentativo di Deadpool di salvare il suo universo e quindi Vanessa. Questo avviene dopo che i due si sono lasciati anni prima a causa della mancanza di motivazione e di spinta di Wade. Nel finale, Wade dice a Vanessa che prova ancora qualcosa per lei e i due vengono mostrati mentre si tengono per mano, lasciando intendere che torneranno insieme nei prossimi film.

Che fine fa Wolverine?

Come nel caso del suo alleato, Wolverine sopravvive all’esplosione del Time Ripper. In seguito, Logan si mostra un po’ smarrito, rassegnandosi a ritirarsi dal lavoro di eroe e a vivere una vita tranquilla. Questo avviene dopo che si è lasciato alle spalle il senso di colpa e il dolore per la morte degli X-Men del suo universo, completando il suo arco caratteriale nel finale di Deadpool & Wolverine. Detto questo, alcuni momenti interessanti dell’epilogo di Wolverine fanno pensare a storie future per lui nel mondo del multiverso Marvel.

Deadpool & Wolverine Laura-X-23
Dafne Keen è X-23 in Deadpool & Wolverine

Dopo che Logan tenta di andarsene nel finale, Wade lo invita a mangiare e gli presenta Al L’Orba. Nella scena finale del film, Logan e X-23 vengono mostrati mentre legano con Deadpool, Al, Vanessa e gli altri personaggi di Deadpool e Deadpool 2. Ciò sembra implicare che Logan e X-23 siano passati definitivamente a Terra-10005. Con la seconda potata e la prima che non ha molto significato nella sua linea temporale originale, la TVA sembra aver permesso loro di vivere con Deadpool nell’universo degli X-Men della Fox.

Con il finale di Deadpool & Wolverine che conferma la sopravvivenza di Logan sulla Terra-10005, la domanda più scottante è se Hugh Jackman tornerà ancora una volta nei panni del personaggio. Nel film vengono fatte diverse battute metaforiche, in particolare una battuta ricorrente secondo cui Jackman interpreterà Wolverine fino a 90 anni. Sebbene questo sia un modo per prendere in giro il casting dei supereroi in generale, arriva dopo un momento serio in cui B-15 afferma che Wolverine e Deadpool potrebbero essere utili grazie alle loro buffonate salva-tempo, lasciando intendere che Jackman potrebbe tornare nel futuro del MCU.

Deadpool Mr. Paradox TVA

Come il finale del film anticipa Avengers 5 e 6

A parte i destini dei personaggi principali, il finale di Deadpool & Wolverine solleva domande su come il film si legherà al futuro del MCU. Molti si aspettavano che tale pellicola confluisse direttamente in Avengers 5 e Avengers: Secret Wars, una realtà che ora sembra possibile. Non solo Deadpool e Wolverine sono stati riconosciuti come potenziali alleati dalla TVA, ma hanno solidificato la loro collaborazione e sono tornati nell’universo di Deadpool. È interessante notare che questo significa che l’universo degli X-Men della Fox continua a vivere.

Ci si aspettava che il finale avrebbe visto uno, o entrambi, i personaggi passare definitivamente al MCU, ma non è stato così. Invece, la linea temporale degli X-Men è rimasta intatta, il che significa comunque che i due eroi titolari possono tornare in futuro. Non solo, ma qualsiasi personaggio del franchise X-Men della Fox potrebbe avere un ruolo nei futuri film del MCU, il che porta a molte possibilità per Avengers 5 e Avengers: Secret Wars. A partire da questo finale, il multiverso non ha mai avuto così tante connessioni intriganti, che promettono un grande futuro per la saga della Marvel.

Deadpool & Wolverine, la spiegazione delle scene post credits: Wade Wilson lancia un’ultima frecciatina

Deadpool e Wolverine portano ufficialmente il Mercante dalla Bocca larga e il suo amico artigliato nel Marvel Cinematic Universe in grande stile. Come sempre, nessun viaggio nel MCU sarebbe completo senza un’antica tradizione: la scena dei titoli di coda. Che ci crediate o no, Deadpool & Wolverine presenta solo una scena, anche se a metà film c’è una gradita sorpresa che sicuramente richiameremo l’attenzione.

Il primo lungometraggio vietato ai minori dei Marvel Studios vede Deadpool (Ryan Reynolds) e Wolverine (Hugh Jackman) formare una scomoda alleanza per salvare l’universo di Deadpool, che è pericolosamente vicino a essere distrutto da una cellula canaglia della Time Variance Authority. Durante i loro viaggi, incontrano un esercito di cattivi degli X-Men guidati da Cassandra Nova (Emma Corrin), un quartetto di camei preferiti dai fan, una vera e propria legione di varianti psicotiche di Deadpool e molto altro ancora.

Il film riesce nella sua missione di salvataggio del multiverso, ma un film Marvel non è veramente finito finché non finiscono i titoli di coda. Sebbene la sequenza di fatto dei titoli di coda di Deadpool & Wolverine non definisca direttamente il futuro di Wade Wilson e Logan Howlett, presenta un altro brillante richiamo a uno dei migliori camei del film.

La scena post credits di Deadpool & Wolverine a metà dei crediti rende omaggio all’era Fox della Marvel

Deadpool & Wolverine si avvia ai titoli di coda piuttosto rapidamente e, mentre questi scorrono, viene proiettato un affascinante sizzle reel. Inizia con clip e dietro le quinte del film originale degli X-Men del 2000. Vediamo alcune star classiche del film che ha dato il via a tutto, tra cui un giovane ed entusiasta Hugh Jackman (che, a dire il vero, non è invecchiato di un solo giorno dal 2000). Il filmato passa poi rapidamente a includere i molti altri film della lunga serie degli X-Men, come X-Men Origins: Wolverine, X-Men: L’Inizio e molti altri.

Detto questo, non è solo la serie degli X-Men a ricevere un gradito tributo. Anche alcuni degli altri adattamenti Marvel dei 20th Century Studios ricevono un po’ di affetto, ed è bello vedere i Marvel Studios ringraziare i film che hanno onestamente ispirato il MCU. Tra le clip degli X-Men ci sono diverse sequenze del film originale di Daredevil del 2003, che riprendono l’emozionante cameo di Elektra (Jennifer Garner) avvenuto all’inizio del film. Si riconoscono anche tutti e tre i film dei Fantastici Quattro del XX secolo , sia i due originali che il controverso remake. A proposito dei Fantastici Quattro…

Chris Evans porta il calore della Torcia Umana in Deadpool & Wolverine

Chris-Evans-Torcia-Umana

Molto prima di indossare le strisce a stelle e strisce e l’iconico scudo di adamantio, Chris Evans ha interpretato la testa calda e presuntuosa Johnny Storm in Fantastic Four del 2005 e Fantastic Four: Rise of the Silver Surfer del 2007. Dopo gli eventi di Avengers: Endgame, sembrava che il viaggio di Evans nel MCU si fosse finalmente concluso dopo aver messo a riposo Captain America. Ci sbagliavamo, perché Chris Evans torna davvero nel Marvel Cinematic Universe in Deadpool & Wolverine, ma non nel modo in cui voi (e lo stesso Deadpool) pensate.

Dopo che Deadpool e Wolverine hanno terminato il loro rapido combattimento davanti al logo della 20th Century Fox, vengono accolti da una figura incappucciata prima che gli scagnozzi di Cassandra Nova li circondino. Questa figura non è altro che un personaggio interpretato da Chris Evans, e Deadpool comprensibilmente pensa che si tratti di una variante di Capitan America. Tuttavia, non appena il personaggio urla “flame on”, è evidente chi sia in realtà: una variante di Johnny Storm, alias la Torcia Umana. Storm cerca di aiutare il duo, ma è impotente di fronte alle abilità pirocinetiche di Pyro (Aaron Stanford).

Cassandra Nove in Deadpool & Wolverine
Cassandra Nove in Deadpool & Wolverine – Credit © Marvel Studios

Deadpool, Wolverine e la Torcia Umana vengono portati alla base di Cassandra Nova, che è il cadavere decomposto di una variante di Ant-Man. Deadpool, da sempre chiacchierone, inizia a cercare di pararsi il culo accusando la Torcia di parlare a vanvera di Cassandra Nova, cosa che Johnny Storm tenta prontamente di mettere a tacere. Tutto ciò non serve a nulla, poiché Nova uccide rapidamente la Torcia Umana nella morte forse più brutale e orribile del film, facendosi strappare la pelle dal proprio corpo e poi collassando in un mucchio di ossa e sangue. Deadpool viene comprensibilmente incolpato da Wolverine e dal resto dei combattenti della resistenza per la morte della Torcia Umana, ma la storia completa dietro i commenti di Johnny viene svelata solo nella scena post-credits.

Deadpool mette le cose in chiaro nella scena post-credits di Deadpool & Wolverine

Deadpool & Wolverine

La scena post-credits di Deadpool & Wolverine vede Wade Wilson mettere le cose in chiaro su ciò che Johnny Storm ha effettivamente detto su Cassandra Nova. Rientrando di nascosto negli uffici della TVA per dimostrare la propria tesi, Deadpool mostra una versione estesa del viaggio che Deadpool e Wolverine hanno fatto con la Torcia Umana. È sufficiente dire che, sebbene Deadpool sia ancora direttamente responsabile della brutale morte di Johnny Storm, stava dicendo la verità su ciò che Johnny Storm aveva detto.

La sequenza prolungata nell’auto della prigione vede Chris Evans incanalare il suo Bostoniano interiore per pronunciare una sfuriata davvero isterica su Cassandra Nova. Ogni dettaglio blasfemo e grafico che Deadpool avrebbe ripetuto in seguito è dichiarato e non solo. Si prefigura anche direttamente il mezzo e il metodo dietro la sua imminente morte, e Deadpool si gode ogni minuto di questa sfuriata. Mentre la sua interpretazione di Capitan America si è sempre mantenuta sul piano della privacy, la sfuriata vietata ai minori di Chris Evans sul nuovo terrificante cattivo del MCU dà all’amato attore la possibilità di scatenare i suoi insulti creativi. Solo per questo vale la pena di rimanere fino alla fine dei titoli di coda di Deadpool & Wolverine.

Una mamma per amica (Gilmore Girls): Il cast sembra voler tornare a Stars Hollow ma c’è un problema

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Tenetevi strette le tazze di caffè e i cappellini da baseball all’indietro, perché sembra che il cast di Una mamma per amica (Gilmore Girls) stia prendendo in giro qualcosa. Assicuratevi di mettere in pausa la visione di “A Deep Fried Korean Thanksgiving” perché potrebbe valerne la pena. Per coloro che non sono rimasti entusiasti del revival del 2016, Gilmore Girls: A Year in the Life, non temete, i post sui social media sono stati coronati da #walmartpartner. Quindi, anche se è improbabile che ci sia un altro revival, i fan avranno comunque qualcosa da aspettare con ansia il 3 dicembre.

Scott Patterson, che interpretava Luke Danes, e Sean Gunn, che interpretava Kirk Gleeson, hanno postato sui social media che sta per arrivare qualcosa legato a Una mamma per amica (Gilmore Girls). Il post di Scott diceva: “Di nuovo al #LukesDiner per qualcosa di veramente speciale… Sintonizzatevi il 12/3 ☕ #GilmoreGirls#walmartpartner” e quello di Sean diceva: “Il 63° lavoro di Kirk? Scopritelo il 12/3 ☕ #GilmoreGirls#walmartpartner”. Il post di Sean è piaciuto a nientemeno che Lorelai Gilmore stessa, Lauren Graham, dopo aver postato sulle sue storie di Instagram uno scatto che ai fan di vecchia data sembrava una strada di Stars Hollow coperta di neve.

 

 

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Non abbiamo bisogno di un altro revival di Una mamma per amica (Gilmore Girls)

Il revival del 2016 è arrivato solo nove anni dopo la conclusione della serie di successo della WB nel 2007. La forza trainante del revival è stata quella di dare alla creatrice Amy Sherman-Palladino la stagione 7 che non ha mai potuto dirigere dopo averla lasciata. Il revival è stato accolto con reazioni contrastanti, con i fan che non hanno creduto che, a distanza di quasi 10 anni, alcuni personaggi, in particolare Rory (Alexis Bledel), avrebbero fatto le scelte che ha fatto lei, visto che la serie si era interrotta nel 2007. Tuttavia, ASP è riuscita a far inserire le sue ultime quattro parole nella sceneggiatura, cosa che aveva ventilato durante la sua permanenza nella serie. Gli sviluppi per gli altri personaggi sono tutti piuttosto “prendere o lasciare”. Tuttavia, abbiamo finalmente visto Luke e Lorelai sposarsi e anche Emily Gilmore (Kelly Bishop) ha avuto un discreto sviluppo.

Il risultato più probabile della collaborazione e del ricongiungimento di cui si parla è uno spot pubblicitario. I fan dei primi anni ’80 ricorderanno gli spot di Mean Girls dell’anno scorso, che riuniva Lindsay Lohan, Lacey Chabert e Amanda Seyfried. Una serie di spot, soprattutto se si considera che Scott Patterson possiede un marchio di caffè ispirato a Gilmore Girls chiamato Scotty P’s Big Mug Coffee, sarebbe la cosa più sensata. Potrebbe trattarsi di una linea di prodotti esclusivi di Gilmore Girls (per i quali questa autrice probabilmente spenderebbe la maggior parte del suo stipendio), ma la scelta di una reunion più in linea con quanto fatto in precedenza con Mean Girls sembra essere la più probabile.

Tutto sarà rivelato il 3 dicembre (anziché il 3 giugno), secondo i social media. Restate con Cinefilos.it per gli ultimi aggiornamenti. È possibile vedere in streaming tutte le 7 stagioni di Gilmore Girls su Netflix.

Dwayne Johnson conferma che indosserà un costume per il film live-action Oceania

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Dwayne Johnson è noto per i suoi muscoli, ma per interpretare il possente semidio Maui nel prossimo film live-action Oceania, è dovuto ricorrere all’aiuto di un body. All’attore e wrestler della WWE, attualmente impegnato nella promozione di Oceania 2 (qui la recensione), è stato infatti chiesto durante un’intervista con Extra se, date le foto trapelate online, fosse ingrossato a livello muscolare per il ruolo. Sebbene Johnson si sia detto soddisfatto del fatto che il costume sia apparso realistico, ha ammesso di non potersi prendere il merito del fisico di Maui.

È un costume che ha richiesto molto tempo per essere indossato”, ha detto Johnson. “Quindi sono felice che tu abbia detto: ‘Sei ingrossato’, perché quando dici: ‘Sei ingrossato’, significa che non te ne sei accorto”. Quando sono trapelate le foto di Dwayne Johnson sul set che interpreta Maui, si è scatenato un dibattito in rete sul fatto se l’attore indossasse o meno un body. Tuttavia, oltre ad aiutare Johnson a ottenere muscoli da semidio, Maui ha anche decine di tatuaggi sul petto, sulle braccia e sulla schiena che sono molto più facili da replicare con un costume.

Sono un paio d’ore al giorno di trasformazione per indossarlo”, ha detto Dwayne Johnson. A proposito delle foto trapelate, ha aggiunto: “Abbiamo girato all’esterno e quando sono emerse quelle foto, mi sono detto: ‘Merda, ci hanno beccato’, perché stavamo montando dei muri in modo che non ci fossero paparazzi. Ma sono saliti su delle barche e hanno iniziato a scattare foto”. Sarà però interssante scoprire quale sarà l’aspetto finale del personaggio, cosa che solo delle foto ufficiali potranno svelarci.

Tutto quello che sappiamo sul live-action di Oceania (Moana)

La produzione del live-action di Oceania è iniziata, mentre la data di uscita è prevista per il 10 luglio 2026. Il film è diretto da Thomas Kail, (“Hamilton” a Broadway e Disney+, “Grease Live” e “We Were the Lucky Ones”). Dirige da una sceneggiatura di Jared Bush, che ha scritto la sceneggiatura di Oceania del 2016, e Dana Ledoux Miller, una scrittrice samoana che ha creato “Thai Cave Rescue” di Netflix e ha co-fondato l’organizzazione no-profit Pasifika Entertainment Advancement Komiti (PEAK). .

Il nuovo film è prodotto da Johnson, Dany Garcia e Hiram Garcia (tramite il loro banner Seven Bucks Productions) e Beau Flynn (per FlynnPictureCo). Lin-Manuel Miranda, che ha scritto le canzoni originali, fungerà anche da produttore. L’uscita del live-action di Oceania è prevista per l’estate del 2026. Per ora, i fan della Disney possono recarsi al cinema per vedere Oceania 2, che si prevede che questo fine settimana farà il botto al botteghino, avendo ottenuto il più grande incasso in anteprima della storia della Disney Animation con 13,8 milioni di dollari.

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CD Projekt Red conferma la nuova serie animata di Cyberpunk 2077

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CD Projekt Red conferma la nuova serie animata di Cyberpunk 2077

A settembre, durante la Geeked Week, Netflix ha annunciato un nuovo progetto con lo sviluppatore di Cyberpunk 2077, CD Projekt Red. Ora sappiamo cosa comporterà questo nuovo progetto: è stato infatti rivelato che si tratterà di un’altra serie animata di Cyberpunk 2077. Nel 2022, Netflix ha pubblicato il primo adattamento del gioco, intitolato Cyberpunk: Edgerunners, che ha riscosso un enorme successo, ricevendo numerose nomination ai premi e ricevendo il plauso di fan e critica. Non sorprende quindi che l’azienda polacca di videogiochi voglia espandere ancora una volta questa IP videoludica.

La notizia è stata rivelata nel rapporto sui guadagni del terzo trimestre 2024 di CD Projekt Red, in cui si parlava del prossimo progetto di animazione con Netflix. Al momento non è noto se questo progetto sarà una seconda stagione della serie animata di grande successo o se si concentrerà su una nuova serie di personaggi. Inoltre, la data di uscita rimane nascosta al pubblico.

Cyberpunk: Edgerunners è una serie animata giapponese di Netflix con protagonisti Zach Aguilar (Demon Slayer) e Emi Lo (Dragon Ball Daima). La serie si svolge in una città distopica chiamata Night City, dove segue David Martinez (Aguilar) che decide di diventare un edgerunner dopo aver perso la madre in una sparatoria. La serie ha ricevuto un punteggio di critica perfetto del 100% su Rotten Tomatoes, mentre i fan le hanno assegnato un punteggio del 95%. Dalla sua uscita nel settembre 2022, la serie è arrivata all’ottavo posto della classifica Top 10 di Netflix, generando oltre 14 milioni di ore di visione e rimanendo nella Top 10 del colosso dello streaming per quattro settimane di fila.

Cosa guardare se vi è piaciuto “Cyberpunk: Edgerunners?

Non c’è stato un altro progetto Cyberpunk 2077 dopo l’uscita di Edgerunners. Fortunatamente, ci sono stati molti videogiochi che sono stati trasformati in grandi adattamenti televisivi e cinematografici, così come spettacoli ambientati in questo scenario futuristico. Se vi piace Cyberpunk: Edgerunners per la sua animazione e la sua storia emozionante, allora Arcane potrebbe essere una serie da guardare. Basato su League of Legends, Arcane racconta la storia di un conflitto tra due città e della sorellanza in frantumi tra due personaggi. Inoltre, ha due stagioni che si sono concluse di recente.

Se vi piace Cyberpunk: Edgerunners per la sua ambientazione cyberpunk, allora titoli come Ghost in the Shell, Alita Battle Angel, Akira e Blade Runner meritano di essere visti, perché non solo hanno un’estetica futuristica, ma vi trascinano anche in questi luoghi tecnologicamente avanzati che sembrano perfetti all’esterno, mentre all’interno si nascondono oscuri segreti.

Infine, se Cyberpunk: Edgerunners vi piace solo perché adatta un videogioco popolare, allora prendete in considerazione la visione di The Last of Us della HBO o Fallout di Prime Video. Questi spettacoli non solo catturano lo spirito del materiale di partenza, ma sono molto amati e apprezzati da fan e critici, e molti spettatori hanno ammesso di aver provato il videogioco dopo aver visto questi spettacoli. Cyberpunk: Edgerunners è disponibile in streaming su Netflix.

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