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I Fantastici Quattro: Gli Inizi, un fumetto tie-in svela le origini della squadra. Galactus si mostra nel nuovo spot

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È stato pubblicato un nuovo spot televisivo per I Fantastici Quattro: Gli Inizi, che rivela forse la nostra migliore occhiata finora al Galactus di Ralph Ineson. Nel video, la telecamera si allarga abbastanza da permetterci di vedere un po’ del volto del Divoratore di Mondi, prima di mostrare la sua figura imponente mentre cammina per New York. Vediamo anche la Cosa barbuta, e il promo fa un lavoro, osiamo dire, fantastico nel promuovere questo film come un’avventura epica.

Diamo anche un’occhiata a I Fantastici Quattro: Gli Inizi #1, il fumetto tie-in di prossima uscita del film, scritto da Matt Fraction e illustrato da Mark Buckingham. L’idea è che questo fumetto esista anche nel mondo di I Fantastici Quattro: Gli Inizi e che venga pubblicato in occasione del quarto anniversario del team per celebrare i loro numerosi successi. Per i fan del mondo reale, è l’occasione di vedere la storia ufficiale delle origini del team nel MCU.

Ne abbiamo un assaggio nell’anteprima a questo link, con Reed, Sue, Ben e Johnny che tornano dallo spazio con nuovi fantastici poteri. Simile alla sua controparte nei fumetti degli ultimi anni, Sue è un medico e sembra che questa versione del quartetto sia stata bombardata da raggi cosmici, proprio come quella che abbiamo visto per la prima volta sulla pagina decenni fa.

L’anteprima si conclude con la Donna Invisibile che avvisa il team di un incidente a New York, e scommettiamo che si tratterà dell’attacco dell’Uomo Talpa, a giudicare dalla copertina del fumetto.

Hayley Atwell parla del futuro di Captain Carter in Avengers dopo il suo deludente cameo in Doctor Strange 2

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Hayley Atwell si apre sul desiderio di riportare in vita Captain Carter nell’Universo Cinematografico Marvel. Nonostante Peggy Carter di Terra-616 sia scomparsa in Captain America: Civil War, la linea temporale del MCU ha comunque trovato il modo di riportare in vita altre sue versioni nella Saga del Multiverso. L’introduzione di Captain Carter, apparsa sia in progetti animati che live-action, ha aperto una nuova strada per Atwell, e i fan hanno chiaramente espresso il desiderio di vederla di più.

In una nuova intervista con Den of Geek, ad Hayley Atwell è stato chiesto se sarebbe stata disponibile a tornare nei panni del Captain Carter in Avengers: Doomsday e Avengers: Secret Wars, soprattutto dopo che il suo cameo in Doctor Strange nel Multiverso della Follia l’ha portata ad essere uccisa da Scarlet Witch in un cameo deludente. Atwell, che è nel MCU da Captain America: Il Primo Vendicatore, ha detto che le piacerebbe molto interpretare il Captain Carter nei prossimi film di Avengers, come ha dichiarato:

Mi piacerebbe molto. Ci sono così tante cose che potrebbe fare, c’è così tanto altro che sento di poter apportare a un personaggio perché sono cresciuta nel tempo. La cosa fantastica di avere del tempo alle spalle e di avere una carriera ventennale è lo sviluppo delle proprie capacità, e penso che Peggy possa fare ancora molto. È un personaggio decisamente poco valorizzato.

Cosa sappiamo di Avengers: Doomsday

Avengers: Doomsday e Avengers: Secret Wars arriveranno in sala rispettivamente il 18 dicembre 2026, e il 17 dicembre 2027. Entrambi i film saranno diretti da Joe e Anthony Russo, che tornano anche nel MCU dopo aver diretto Captain America: The Winter Soldier, Captain America: Civil War, Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame.

Sono confermati nel cast del film (per ora): Paul Rudd / Ant-Man, Simu Liu / Shang-Chi, Tom Hiddleston / Loki, Lewis Pullman / Bob-Sentry, Florence Pugh / Yelena, Danny Ramirez / Falcon, Ian McKellen / Magneto, Sebastian Stan / Bucky, Winston Duke / M’Baku, Chris Hemsworth / Thor, Kelsey Grammer / Beast, James Marsden / Cyclops, Channing Tatum / Gambit, Wyatt Russell / U.S. Agent, Vanessa Kirby / Sue Storm, Rebecca Romijn / Mystique, Patrick Stewart / Professor X, Alan Cumming / Nightcrawler, Letitia Wright / Black Panther, Tenoch Huerta Mejia / Namor, Pedro Pascal / Reed Richards, Hannah John-Kamen / Ghost, Joseph Quinn / Johnny Storm, David Harbour / Red Guardian, Robert Downey Jr. / Doctor Doom, Ebon Moss-Bachrach / La Cosa, Anthony Mackie / Captain America.

Chi è Mefisto? 5 cose da sapere sul nuovo cattivo del MCU interpretato da Sacha Baron Cohen

Il segreto è svelato: i Marvel Studios hanno ufficialmente presentato Mefisto, un personaggio che i fan chiedevano di vedere fin dall’uscita di WandaVision nel 2021 (in difesa di Kevin Feige, Sacha Baron Cohen è stato scelto e ha girato le sue scene per Ironheart nel 2022).

Il cattivo ha un discreto minutaggio nel finale di Ironheart e si afferma rapidamente come una minaccia terrificante e potente. Ora ha l’anima di Riri Williams in pugno e senza dubbio ha piani ancora più sinistri più brillanti personaggi del MCU.

Sebbene il nome di Mefistofele venga spesso menzionato, non è il cattivo più noto e molti di voi potrebbero non conoscere le sue origini, i suoi poteri e le sue relazioni più importanti – con eroi e cattivi – presenti sulle pagine. Bene, ora ne avete una panoramica completa.

La storia delle origini di Mefisto

Mefisto non ha una storia delle origini definitiva, il che non sorprende, visto che l’onestà non è esattamente una delle sue caratteristiche distintive. Una versione sostiene che, quattro miliardi di anni fa, Mefisto fosse poco più di una mosca che deponeva vermi e assistette alla caduta di un Celestiale.

C’è anche un racconto che suggerisce che, dopo che Atum/il Demogorgo attaccò i demoni della Terra, l’umanità creò inavvertitamente una nuova stirpe di demoni, plasmata dai suoi desideri più oscuri. Fu allora che Mefisto nacque come il più malvagio di tutti.

Un’altra storia ancora sostiene che quando l’entità primordiale nota come Nemesis cercò di creare la vita, creò inavvertitamente creature malvagie (una delle quali divenne Mefisto). Inorridita da ciò che aveva portato all’esistenza, Nemesis si suicidò e i suoi resti divennero le Gemme dell’Infinito.

Chi sono i suoi alleati?

Mefisto ha pochi amici, ma spesso si allea con coloro che crede di poter manipolare nella sua ricerca di maggiore potere. In genere, lo si può trovare in squadra con gli altri abitanti dell’Inferno Hela, Ade, Asmodeus, Satannish e Satana.

Ognuno di questi Signori dell’Inferno governa il proprio dominio, il che significa che tutti desiderano le anime. Raramente rimangono a lungo dalla stessa parte, e l’alleanza più degna di nota di Mefisto è sicuramente quella con Thanos.

Si sono alleati un paio di volte, ma solo perché Mefisto voleva salvaguardare l’esistenza a causa del ruolo che questa gioca nel suo potere (se tutto cessa di esistere, allora non ci saranno anime da cui trarre potere).

L’importanza delle anime

In termini di poteri, Mefisto ha tutti i tratti che ci si aspetterebbe da un demone. È una minaccia degna degli Avengers e trae il suo immenso potere dalle anime che colleziona. Più diventano corrotte – come Hood in Ironheart, per esempio – più questo cattivo ne trae vantaggio.

Con queste immense capacità, Mefisto è diventato un maestro della manipolazione, immortale, quasi invulnerabile e con il potere sulla vita e sulla morte. Il tempo conta poco per lui, e l’abitudine dell’umanità a commettere atti malvagi significa che ha una scorta infinita di anime dirette verso di lui.

Tuttavia, Mefisto non è onnipotente, e il suo posto nel cosmo come “diavolo” sembra essere ciò che gli impedisce di conquistare l’intero universo. Forse è per questo che si è scontrato (ed è stato sconfitto) con così tanti supereroi nel corso degli anni…

I suoi legami con alcuni supereroi chiave

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Tom Holland in Spider-Man: No Way Home (2021) © Marvel Studios

Mefisto ha tormentato e tentato di corrompere molti supereroi, tra cui Thor, Silver Surfer e Spider-Man. Nel caso di quest’ultimo, quando zia May stava morendo, la salvò in cambio di qualcosa di ancora più prezioso di un’anima: il matrimonio di Peter Parker con Mary Jane Watson.

Creò il primo Ghost Rider e strinse l’accordo che trasformò Johnny Blaze nello Spirito della Vendetta. Il diavolo tormentò anche Scarlet Witch, giocando un ruolo chiave nel crollo, che alla fine portò ad Avengers Disassembled e House of M.

Parte del motivo per cui Victor Von Doom cadde nelle mani del male è perché Mefistofele intrappolò l’anima di sua madre all’inferno. Il cattivo ha corteggiato la Morte e gli viene persino attribuito un patto con Norman Osborn che alla fine portò lo scienziato a diventare il malvagio Goblin. Quindi, sì, è un figlio di puttana perverso.

Qual è il piano per Mefisto nell’MCU?

MefistoIronheart racconta che “The Hood” appartiene a Mefisto (un cambiamento rispetto ai fumetti, dove è legato a Dormammu). Prese l’anima di Parker Robbins in cambio del manufatto e in seguito strinse un accordo con Riri Williams per prendere la sua in cambio della resurrezione della vera Natalie.

L’interpretazione di questo personaggio nell’MCU è altrettanto potente della sua controparte nei fumetti, e il vero volto del diavolo si mostra brevemente nel riflesso del cucchiaio che tiene in mano. Quindi, cosa riserva il futuro al grande cattivo soprannaturale di Sacha Baron Cohen?

Immagino che farà parte di Midnight Sons, Ghost Rider e forse anche di quel futuro film di Scarlet Witch di cui abbiamo sentito tanto parlare. Poi, c’è la possibilità che venga preso in considerazione anche in film come Spider-Man: Brand New Day e Avengers: Doomsday.

La Grazia di Paolo Sorrentino apre in Concorso il Festival di Venezia 2025

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La Grazia di Paolo Sorrentino, una storia d’amore che vede nuovamente il regista dirigere Toni Servillo, è stato scelto come film d’apertura della prossima Mostra del Cinema di Venezia. La Grazia sarà presentato al Lido in concorso.

Servillo recita in La Grazia al fianco di Anna Ferzetti, recentemente apparsa nel grande successo di Ferzan Ozpetek Diamanti. I dettagli della trama del nuovo film di Sorrentino sono ancora segreti, a parte il fatto che si tratta di una storia d’amore ambientata in Italia.

La Grazia segnerà la settima collaborazione di Servillo con Sorrentino, che ha diretto finora 10 lungometraggi. La prima collaborazione avvenne nel 2001, con lo strepitoso debutto di Sorrentino, L’uomo in più, in cui Servillo interpretava un cantante attempato e dipendente dalla cocaina. Servillo è noto anche al pubblico internazionale per la sua memorabile interpretazione dello scrittore romano e socialite Jep Gambardella, che intraprende una discesa dantesca tra i grotteschi e mondani personaggi della Città Eterna ne La Grande Bellezza, vincitore dell’Oscar come miglior film internazionale nel 2014. Ha inoltre interpretato un contabile mafioso e dipendente dall’eroina nel secondo film di Sorrentino Le conseguenze dell’amore; Giulio Andreotti ne Il Divo; e Silvio Berlusconi in Loro di Sorrentino.

“Sono molto felice che l’82ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia si apra con il nuovo e attesissimo film di Paolo Sorrentino”, ha dichiarato il direttore artistico di Venezia Alberto Barbera in una nota. Ha poi sottolineato che Sorrentino ha debuttato a Venezia nel 2001 con L’uomo in più, durante i primi anni di Barbera alla guida della Mostra.

Sebbene Sorrentino abbia lanciato diverse opere successive da Cannes, il suo rapporto con Venezia si è consolidato nel corso degli anni con il lancio al Lido dei primi episodi della sua innovativa serie “The Young Pope” (prima e seconda stagione) e con il suo film del 2021 E’ stata la mano di Dio, che ha vinto il Leone d’Argento – Gran Premio della Giuria.

“Il ritorno di Paolo Sorrentino [a Venezia] in concorso arriva con un film destinato a lasciare il segno per la sua grande originalità e la sua forte attualità, che il pubblico della Mostra del Cinema di Venezia avrà il piacere di scoprire la sera dell’apertura”, ha concluso Barbera.

La Grazia, ​​scritto e diretto da Paolo Sorrentino, è un film Fremantle prodotto da The Apartment, una società Fremantle, dalla Numero 10 di Sorrentino e da PiperFilm, che lo distribuirà in Italia. Mubi detiene i diritti mondiali, esclusa l’Italia. The Match Factory si occupa delle vendite internazionali.

Come annunciato in precedenza, il due volte premio Oscar Alexander Payne presiederà la giuria del Concorso. L’82a edizione del Festival di Venezia si terrà dal 27 agosto al 6 settembre. Il programma sarà annunciato il 22 luglio.

Ahsoka – Stagione 2: nuovo look di Ezra Bridger anticipato da Eman Esfandi

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La star della seconda stagione di Ahsoka Eman Esfandi ha svelato il nuovo look post-esilio di Ezra Bridger. Ora ufficialmente in produzione, Ahsoka – stagione 2 riunirà gli spettatori con l’ex Jedi Ahsoka Tano, la Jedi mandaloriana in addestramento Sabine Wren, l’ex Jedi esiliato Ezra Bridger, il generale Hera Syndulla e i leader della Nuova Repubblica, mentre cercano di affrontare il ritorno del Grand’Ammiraglio Thrawn.

In un tragico colpo di scena nel finale della prima stagione di Ahsoka, Ezra ha scambiato il posto con Ahsoka e Sabine, riuscendo a fuggire sul Star Destroyer improvvisato del Grand’Ammiraglio Thrawn. Ora, Ahsoka, Sabine e il droide dell’Ordine Jedi Huyang sono intrappolati nella galassia secondaria di Star Wars senza alcun mezzo evidente per tornare a casa.

Dopo anni di isolamento su Peridea, Ezra merita davvero di ricongiungersi con i restanti membri dell’equipaggio della Ghost. È chiaro, però, che si sta preparando per un’altra battaglia, come rivela il nuovo look condiviso da Esfandi in una storia su Instagram, salvata e condivisa dall’utente X Mandoverse Updates, che mostra un Ezra Bridger leggermente più curato e pronto alla battaglia, che apparirà nella seconda stagione di Ahsoka.

Ha senso che Ezra si rifaccia il look nella seconda stagione di Ahsoka

Il piccolo restyling di Ezra non è poi così sorprendente. È rimasto bloccato per anni nelle lande desolate di Peridea, evitando di essere scoperto da Thrawn e sopravvivendo con nient’altro che i Noti a fargli compagnia. Per quanto possa essere rimasto positivo, questo deve averlo segnato profondamente.

È logico che voglia lasciarsi alle spalle quella parte della sua vita, e tagliarsi i capelli è una rappresentazione fisica di questo desiderio. Il suo nuovo taglio di capelli ricorda molto quello di Ezra nelle stagioni 1 e 2 di Star Wars Rebels. Manca solo quella caratteristica lucentezza blu della serie animata.

Jurassic World – La Rinascita, la spiegazione del finale: c’è una scena post credits?

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Jurassic World – La Rinascita è arrivato nelle sale e, nel film, il regista Gareth Edwards ci porta su una nuova isola piena di dinosauri Mutadon mai visti prima per un’avventura standalone divertente, perfetta per l’estate.

Il franchise di Jurassic ha prodotto molti successi al botteghino, ed è ovvio che la Universal Pictures spera che questo possa essere il primo capitolo di una nuova trilogia. Dipenderà da diversi fattori, tra cui l’andamento del botteghino in questo weekend festivo. Per ora, commentiamo il finale del film, spiegando come si sviluppa, cosa significa per il futuro e se vale la pena rimanere a guardare dopo i titoli di coda.

In Jurassic World – La Rinascita, il rappresentante di una casa farmaceutica, Martin Krebs (Rupert Friend), ingaggia un gruppo di mercenari, insieme al paleontologo Dr. Henry Loomis (Jonathan Bailey), per recuperare tre campioni di DNA di dinosauro da una terza isola precedentemente inesplorata, l’Île Saint-Hubert.

La squadra, guidata da Zora Bennett (Scarlett Johansson), incontra infine la famiglia Delgado e la salva da un Mosasaurus. Scoprono anche di avere a che fare con dinosauri geneticamente modificati, considerati troppo pericolosi per Jurassic Park, ma raccolgono i campioni necessari (anche quando tutto inizia ad andare storto) e progettano una fuga dall’isola.

Più facile a dirsi che a farsi quando vengono braccati da mutanti inferociti. Mentre la situazione peggiora, l’avido Krebs si ammanetta la valigetta contenente i campioni al polso nel tentativo di assicurarsi che non vadano persi e che la sua compagnia tragga profitto da ciò che è stato recuperato.

Nel tentativo di fuggire attraverso un tunnel, la giovane Isabella Delgado riesce a raggiungere un pannello di controllo che aprirà loro la strada verso una barca vicina. Il D-rex prende di mira Krebs, divorandolo in un solo boccone… ma lasciandogli il braccio e i campioni. Zora afferra la valigetta e Duncan Kincaid (Mahershala Ali) distrae il mostro abbastanza a lungo da permettere a tutti di scappare.

Fortunatamente, Kincaid si rivela sopravvissuto e il gruppo salpa verso la salvezza. Krebs aveva pianificato di trarre grandi profitti dai campioni, ma mentre Henry e Zora discutono su cosa farne, concludono che dovrebbero essere resi open source, in modo che tutti possano beneficiare degli enormi benefici medici che offrono. Meglio così che vengano usati per consolidare i profitti di una grande multinazionale farmaceutica.

C’è una scena post credits in Jurassic World – La Rinascita?

Quindi, si tratta di un lieto fine e i buoni vincono, ma Edwards anticipa i suoi piani per un sequel per il nuovo inizio del franchise di Jurassic World con una scena post-credit?

No, Jurassic World – La Rinascita non ha nulla di extra dopo i titoli di coda; questo film potrebbe essere una storia a sé stante o l’inizio di una nuova serie di avventure con questi personaggi. Anche il D-Rex è ancora in circolazione, quindi potremmo vederne di più in futuro.

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Ironheart: tutte le conseguenze che la serie può avere sul MCU

Ironheart: tutte le conseguenze che la serie può avere sul MCU

Gli ultimi tre episodi di Ironheart hanno riservato un sacco di grandi sorprese, ed ecco quali possono essere le più grandi conseguenze che la miniserie potrà avere sul MCU.

Non siamo ancora del tutto sicuri del perché i Marvel Studios abbiano deciso di distribuire Ironheart in sole due settimane. La serie è “Certified Fresh” con l’86% di recensioni positive su Rotten Tomatoes, e aveva un potenziale notevole per congetture e teorie, soprattutto quando sono iniziati a circolare quegli riferimenti a Dormammu. Questa velocità di fruizione non ha però impedito alla serie di avere potenziali conseguenze sul’MCU in generale.

Cosa riserva il futuro a Riri Williams a cosa Mefisto porterà al gioco, e come Ironheart potrebbe influenzare altri film e serie TV?

Ezekiel Stane: Supereroe o Supercattivo?

Ironheart non sembra esplorare appieno le capacità bioniche di Ezekiel Stane, ma può sparare elettricità dalla punta delle dita e sbarazzarsi rapidamente della corazzata Riri Williams, quando si scontrano.

La serie si conclude con lei che aiuta Ezekiel a sfuggire all’influenza di The Hood, ma lui è ancora arrabbiato e suggerisce che la loro storia è tutt’altro che finita. Una rivincita potrebbe essere in programma, a meno che, ovviamente, il figlio di Iron Monger non decida di usare i suoi poteri per il bene.

Il piano originale dei Marvel Studios era che Ezekiel venisse menzionato in Captain America: Brave New World come colui che aveva fornito alla Serpent Society i suoi potenziamenti cibernetici. Tra questo e Armor Wars (progetto scartato), sembra che l’intenzione fosse quella di renderlo completamente cattivo.

La scienza incontra la magia

Ironheart riri williamsQuando Ironheart finisce, Riri è riuscita a combinare scienza e magia, usando il potere della Dimensione Oscura per creare un’armatura persino migliore di quella che le avevano fornito i Wakandiani.

Dopo il suo scontro con Hood (e un incontro fatale con Mefisto), Riri viene mostrata mentre ricerca freneticamente la magia, scrivendola in un modo che non si discosta troppo da un’equazione scientifica. La versione a fumetti di Mister Fantastic ha elogiato i legami tra scienza e magia, ed è logico che l’adolescente abbia trovato un filo conduttore tra le due discipline.

Questo promette di rendere Ironheart incredibilmente formidabile, e molto più di una semplice imitazione di Iron Man al femminile. Oltre a radicarla saldamente nell’angolo soprannaturale del MCU, potrebbe farla finire nel radar di Dormammu, insieme a quello di Mefisto, ovviamente.

The Hood trova un nuovo alleato inaspettato

Nella scena post-credits di Ironheart, Parker Robbins, non più The Hood dopo essere stato sconfitto da Riri, visita il negozio di Zelma Stanton. A quanto pare, vuole che lei lo metta in contatto con Wong, lo Stregone Supremo, probabilmente nel tentativo di riconquistare la sua anima da Mefisto.

Si tratta di un abbinamento intrigante, e scommettiamo che i Marvel Studios avevano inizialmente pianificato di espandere nella serie TV Strange Academy, che era in lavorazione. Ora, però, questo è un filo conduttore della trama in sospeso e che potrebbe rimanere irrisolto per il prossimo futuro.

Zelma è un personaggio fantastico e dovrebbe essere preso in considerazione per i Giovani Vendicatori (Campioni?). Tuttavia, lo spazio narrativo è limitato, quindi, a seconda di quanto sia importante per i Marvel Studios riprendere la trama di questi due personaggi, potremmo dover aspettare un po’.

Incontro con Mefisto

Nel finale di Ironheart, incontriamo il diavolo dell’MCU, Mefisto. Interpretato da Sacha Baron Cohen, il cattivo ha dato a Parker il suo Cappuccio per permettergli di ottenere ciò che desiderava. Tuttavia, la sua influenza lo ha reso sempre più demoniaco con il passare del tempo, con il Cappuccio che è diventato quasi una dipendenza che lo lascia nel dolore quando non può accedervi.

Quindi, stringere un patto con il diavolo non è una mossa intelligente, ed è fortemente insinuato che quando Mefisto dice di volere qualcosa di cui non sentirà la mancanza in cambio del suo aiuto, si riferisca a un’anima. I fan di Ghost Rider sapranno cosa ha significato per Johnny Blaze, quindi non siamo sorpresi di vedere che Parker si trovi ad affrontare una sofferenza simile.

Avere Mefisto nel MCU è un’enorme opportunità e apre le porte a innumerevoli progetti per Cohen. Potrebbe scontrarsi con Thor, stringere un patto con Spider-Man, dare una mano al Dottor Destino quando combatterà contro gli Avengers e dovrebbe quasi certamente essere il villain principale nel presunto film di Midnight Sons. Il futuro è comunque molto luminoso per questo grande cattivo.

Morte e Resurrezione

Ci sono indizi dell’incommensurabile potenza di Mefisto quando si siede con Riri. Tuttavia, è solo quando riporta in vita Natalie (la vera Natalie, non N.A.T.A.L.I.E.) che capiamo di cosa è veramente capace.

In cambio dell’anima di Riri, ha resuscitato una ragazza uccisa in una sparatoria anni prima. Cosa gli impedisce di riportare in vita Iron Man o Zia May? Niente, a quanto pare, e questo sarà sicuramente un aspetto importante delle storie in cui alla fine entra in gioco.

Chiedete a qualsiasi appassionato di fumetti e vi dirà che la morte non significa nulla sulla pagina. Nel MCU, è rimasta per lo più immutata, ma introducendo qualcuno che può cambiare le cose, si apre la porta a una nuova strada narrativa per un franchise bisognoso di nuove idee.

L’anima (o la mancanza di essa) di Riri Williams

Dominique Thorne in Ironheart
Dominique Thorne in Ironheart. Foto di Jalen Marlowe/Jalen Marlowe – © 2024 MARVEL. All Rights Reserved.

Ironheart si conclude con Riri che fa un patto con il diavolo e, così facendo, la sua migliore amica le viene restituita. Dovrebbe essere un momento felice per l’eroina, ma mentre abbraccia Natalie, vediamo sul suo braccio cicatrici simili a quelle che alla fine ricoprivano il corpo di Hood.

Si è trattato di un patto una tantum o ora è al servizio di Mefisto? In ogni caso, senza un’anima, finirà per soffrire della stessa afflizione demoniaca di Hood, più a lungo Natalie rimarrà tra i vivi? Queste sono domande a cui solo i Marvel Studios possono rispondere.

Riri, Parker e presumibilmente Ghost Rider (che si vocifera debutterà in Avengers: Doomsday) hanno venduto le loro anime a Mefisto, quindi forse è questo che li unisce in Midnight Sons.

Volge al termine la 14ma edizione di Ciné – Giornate di Cinema

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Volge al termine la 14ma edizione di Ciné – Giornate di Cinema, la manifestazione dell’industria cinematografica promossa da ANICA (Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive e Digitali) in collaborazione con ANEC (Associazione Nazionale Esercenti Cinematografici), con la partecipazione di ACEC (Associazione Cattolica Esercenti Cinema), sostenuta dal MiC, dalla Regione Emilia-Romagna, dalla Emilia-Romagna Film Commission e dalComune di Riccione, prodotta e organizzata da Cineventi.

La quattro giorni riccionese si conclude venerdì 4 luglio con una mattinata ricchissima con le ultime convention della società di distribuzione che presenteranno alla platea il prodotto cinematografico dei prossimi mesi. Si parte con PiperFilm (ore 9.45), che porterà sul palco della sala Concordia Lillo PetroloNaska e Maurizio Lastrico per Tutta colpa del rock di Andrea Jublin, Claudio Amendola per Fuori la verità di Davide Minnella e Edoardo Leo per Per te di Alessandro Aronadio. A seguire le presentazioni dei listini di Movies Inspired (ore 10.45) e Europictures (ore 11.15), e a chiudere ufficialmente i lavori la convention Warner Bros. (ore 11.30).

Ultimi appuntamenti anche per i giovani appassionati e appassionate di cinema che nella settimana hanno frequentato CinéCamp con il laboratorio di set cinematografico a cura di Almost Famous Produzione, e l’ultimo degli appuntamenti Meet the Star alla presenza di Roberto Proia,  sceneggiatore del film Il ragazzo dai pantaloni rosa.

Il Maestro: il poster del nuovo film di Andrea Di Stefano

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Il Maestro: il poster del nuovo film di Andrea Di Stefano

In occasione di Cinè, Giornate di Cinema di Riccione è disponibile il teaser poster di Il Maestro, il nuovo film di Andrea Di Stefano con Pierfrancesco Favino, Tiziano Menichelli, Giovanni Ludeno, Dora Romano, Paolo Briguglia con Valentina Bellè e con Edwige Fenech.

Il film è prodotto da INDIANA PRODUCTION, INDIGO FILM e VISION DISTRIBUTION in collaborazione con MEMO FILMS, in collaborazione con SKY in collaborazione con PLAYTIME e uscirà nelle sale distribuito da VISION DISTRIBUTION.

La trama Il Maestro

Estate, fine anni Ottanta. Dopo anni di allenamenti duri e regole ferree, Felice, tredici anni e sulle spalle tutte le aspettative del padre, arriva finalmente ad affrontare i tornei nazionali di tennis.

Per prepararlo al meglio, il padre si affida al sedicente ex campione Raul Gatti, che vanta addirittura un ottavo di finale al Foro Italico. Di partita in partita, i due iniziano un viaggio lungo la costa italiana che, tra sconfitte, bugie e incontri bizzarri, porterà Felice a scoprire il sapore della libertà e Raul a intravedere la possibilità di un nuovo inizio.

Tra i due nasce un legame inatteso, profondo, irripetibile. Come certe estati, che arrivano una volta sola e non tornano più.

Tim Burton al lavoro su un nuovo film d’animazione

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Tim Burton al lavoro su un nuovo film d’animazione

Il regista di Beetlejuice Beetlejuice Tim Burton ha annunciato il suo prossimo progetto dopo il successo travolgente del suo sequel 2024. A 36 anni di distanza dall’originale Beetlejuice – Spiritello porcello del 1988, l’atteso seguito della commedia horror di culto di Burton ha infatti generato ben 451,9 milioni di dollari di incassi in tutto il mondo a fronte di un budget originale di 99 milioni di dollari. Nonostante il considerevole ritardo tra il primo e il secondo capitolo del franchise, ci sono già dei progetti in atto per Beetlejuice 3. Nell’aprile di quest’anno, l’amministratore delegato della Warner Bros. Pictures Michael De Luca ha infatti annunciato che i lavori per il terzo film sarebbero iniziati a breve.

Tuttavia, durante una recente intervista con Milenio, Burton ha suggerito che il suo prossimo progetto lo vedrà tornare all’animazione. Dopo aver concepito e prodotto Nightmare Before Christmas e aver diretto La sposa cadavere e Frankenweenie, il regista ha dichiarato di sperare che la sceneggiatura venga completata a breve e di essere “molto eccitato” al riguardo. “Sto lavorando a un progetto d’animazione, sì. Quindi spero di avere presto una sceneggiatura e poi la prenderò in considerazione. Ma è qualcosa che mi entusiasma molto”, sono le sue esatte parole.

Cosa aspettarsi da un nuovo film animato di Tim Burton?

Nonostante la Warner Bros. abbia affermato che i lavori su Beetlejuice 3 sarebbero iniziati a breve, le ultime dichiarazioni di Burton fanno pensare che al momento abbia altre priorità, ovvero questo nuovo progetto animato. I fan del lavoro di Tim Burton saranno senza dubbio ansiosi di vederlo tornare all’animazione, visto che è il mezzo con cui ha iniziato la sua carriera e con cui ha sempre dato vita a risultati estremamente affascinanti.

Sostenitore dichiarato delle tecniche tradizionali di stop-motion, è probabile che il prossimo progetto di Burton continuerà a evitare il tipo di immagini generate al computer della maggior parte dei film d’animazione moderni. Non si sa esattamente cosa significherà per la tempistica di Beetlejuice 3, ma è probabile che la Warner Bros. voglia assicurarsi che Burton non perda di vista il threequel tra i suoi altri progetti. Né lo studio né il pubblico sarebbero disposti ad aspettare altri 36 anni per un seguito.

Michael Madsen: Hollywood rende omaggio all’attore scomparso

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Michael Madsen: Hollywood rende omaggio all’attore scomparso

Il mondo di Hollywood è in lutto per la scomparsa di Michael Madsen, attore iconico venuto a mancare il 3 luglio all’età di 67 anni a causa di un arresto cardiaco. Interprete magnetico e carismatico, Madsen ha lasciato un segno indelebile nel cinema americano grazie a ruoli indimenticabili in film come Le iene, Kill Bill, Donnie Brasco e Sin City.

La notizia della sua morte ha subito generato una valanga di tributi e messaggi di affetto da parte di colleghi, registi e amici, che hanno voluto ricordarlo per il suo talento, la sua umanità e il suo spirito libero. Tra le prime a esprimere il proprio cordoglio è stata Vivica A. Fox, sua co-protagonista in Kill Bill, che ha dichiarato: “Michael era un uomo di talento con una presenza incredibile sullo schermo. Le mie più sentite condoglianze e preghiere alla sua famiglia.”

Anche Stephen Baldwin, con cui Madsen aveva condiviso il set di 2047: Sights of Death, ha scritto: “Un vero originale, coraggioso e indimenticabile. Le mie preghiere vanno a sua moglie DeAnna e a tutta la famiglia Madsen. Riposa in pace, fratello.” L’attore Harvey Keitel, suo compagno di scena in Le iene, lo ha invece ricordato così: “Abbiamo perso un altro grande poeta americano. Addio, mio caro amico… Non dimenticherò mai una delle migliori scene che abbia mai visto in un film — quella in cui tu e Chris Penn vi scontrate in Le iene. Abbraccia Chris da parte mia.

Particolarmente toccante il tributo di sua sorella, l’attrice Virginia Madsen, che ha affidato il proprio dolore a un messaggio profondamente personale: “Mio fratello Michael ha lasciato il palcoscenico. Era tuono e velluto. Malizia avvolta nella tenerezza. Un poeta travestito da fuorilegge… Mi mancheranno le nostre battute interne, le risate improvvise, il suo suono. Mi mancherà il ragazzo che era prima della leggenda. Mi manca il mio fratello maggiore“.

Anche molti altri attori e registi hanno voluto esprimere il proprio ricordo sui social. Su X (ex-Twitter), Jennifer Tilly, sua partner in The Getaway, ha scritto: “Michael Madsen è stato uno dei miei attori preferiti con cui abbia mai lavorato… Era audace e turbolento in modo selvaggio… Un talento immenso. Se n’è andato troppo presto.” Rob Schneider ha aggiunto: “Michael Madsen era un sogno con cui lavorare… Un attore e un gentiluomo davvero dotato, che metteva tutti a proprio agio sul set; generoso con le sue storie e con la sua risata contagiosa. Vorrei solo che avessimo potuto fare più cose insieme in questo pazzo mestiere.

James Woods, che aveva condiviso il set con lui in più occasioni, ha ricordato: “Oh amico, questa è dura. Io e Michael abbiamo fatto The Getaway insieme. Abbiamo fatto anche Straight Talk. Sono sempre stato toccato dalla sua natura dolce e dalla generosità, l’assoluto opposto dei ‘duri’ che interpretava così brillantemente. Riposa in pace, caro amico.Walton Goggins, compagno di set di Madsen in The Hateful Eight, ha invece affidato a Instagram parole cariche di affetto e ammirazione: “Michael Madsen… quest’uomo… questo artista… questo poeta… questo mascalzone… Una dannata ICONA… Un’aura come nessun altro… Ti voglio bene, amico. Un H8TER per sempre.

Commovente anche il ricordo di Robert Rodriguez, che lo aveva diretto in Sin City: “Frank Miller e io abbiamo sempre voluto essere fedeli al fumetto, nessuna improvvisazione nei dialoghi. Ma facevamo eccezione ogni volta che lavoravamo con Michael Madsen. Scriveva battute d’oro e ci faceva ridere così tanto da dirci: ‘Se dobbiamo infrangere la regola con qualcuno, che sia Michael’. Era così straordinario, così ‘larger than life’, che abbiamo capito subito che sarebbe stato il partner perfetto per il detective di Bruce Willis. Un vero piacere lavorare con lui. Mi mancherai, Michael. Sei davvero uno dei più grandi.

Buffy l’Ammazzavampiri: anche Charisma Carpenter nel reboot nonostante la morte di Cordelia?

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Sebbene non confermi nulla, sembra che potremmo vedere Charisma Carpenter riprendere il ruolo di Cordelia Chase nella prossima serie sequel di Buffy l’Ammazzavampiri.

Sarah Michelle Gellar, che riprenderà il ruolo principale di Buffy l’ammazzavampiri nella prossima serie revival di Hulu, ha recentemente affermato che idealmente vorrebbe che la serie presentasse un mix di personaggi nuovi e di ritorno, inclusi alcuni che non sono sopravvissuti.

“Sarà più leggera delle ultime stagioni dell’originale”, ha dichiarato la Gellar a Vanity Fair. “Cercheremo di trovare un equilibrio tra personaggi nuovi e vecchi. Il mio sogno è riportare in vita tutti coloro che sono morti, ma bisognerà fare spazio anche per nuove storie.”

La cheerleader diventata cacciatrice di demoni Cordelia Chase è sopravvissuta agli eventi della serie originale di Buffy, ma è stata uccisa nell’ultima stagione dello spin-off di Angel. Parlando con IGN, l’attrice Charisma Carpenter ha dichiarato di essere “fiduciosa” che Cordelia apparirà nella nuova serie. “Sono così emozionata per i fan, e so che sarà fantastico per via di chi sarà coinvolto. Vedere che questo accada davvero per i fan mi rende elettrizzata. Sono davvero fiduciosa di essere inclusa, che Cordelia faccia parte di questa nuova iterazione.”

Charisma Carpenter non ha confermato apertamente il suo ritorno, ma sembra proprio che ne sappia un po’ più di quanto sia disposta a rivelare per il momento.

“Non so davvero cosa pensare”, ha detto quando le è stato chiesto cosa pensasse dei commenti di Gellar. “Sono sicura che ci siano delle riserve: Cordelia è morta in Angel, non in Buffy. Non so cosa significhi specificamente per Cordelia, ma spero che includa ovviamente anche Cordelia, sarebbe un sogno essere inclusa, e sarebbe così poetico che ciò accadesse, e che accadesse con questo gruppo.”

“Questi autori sono incredibilmente creativi, sono sicura che potrebbero trovare una soluzione se volessero, se fosse una cosa da fan, se ci fosse sete, desiderio o bisogno che Cordelia fosse lì, sono sicura che con un team creativo formidabile a capo della sala autori, sarebbe possibile.”

La scomparsa di Cordelia si è rivelata molto controversa tra i fan della serie, poiché è stata lasciata senza troppe cerimonie in coma per quasi un’intera stagione prima di essere richiamata come guest star per il centesimo episodio della serie… e uccisa.

“[Cordelia] è stata costruita così grande, è cresciuta così tanto, ha fatto questo percorso straordinario, e il fatto che se ne sia andata in quel modo è sembrato così ingiusto”, ha aggiunto Carpenter.

Abbiamo appreso di recente che la nuova Cacciatrice del revival sarà interpretata dalla quindicenne rivelazione di Star Wars: Skeleton Crew, Ryan Kiera Armstrong.

David Corenswet vuole vedere un progetto di Superman vietato ai minori; James Gunn si è ispirato a Bollywood

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David Corenswet ha espresso interesse nel vedere la sua interpretazione di Superman in un progetto vietato ai minori, mentre il regista James Gunn ha rivelato di essersi ispirato ai film di Bollywood.

Se c’è un personaggio che la maggior parte dei fan dei fumetti concorderebbe sul fatto che non debba necessariamente essere “dark e crudo”, è Superman. Questo non vuol dire che una versione leggermente più seria dell’iconico supereroe non potrebbe funzionare, ma in generale non sembra esserci molta richiesta di vedere Superman vietato ai minori, almeno non tra i fan!

Durante un’intervista con Nerdist, la star David Corenswet ha espresso interesse nel vedere la sua interpretazione dell’eroe iconico in un progetto più per adulti. “Mi piacerebbe vedere questo Superman in un progetto vietato ai minori… in qualcosa come Lanterns, dove si respira quell’atmosfera di “True Detective”. Nonostante questa versione sia brillante e giocosa, credo che ci sia spazio per la flessibilità.”

Il film di James Gunn sembra avere un tono piuttosto leggero, ed è difficile immaginare l’Uomo di Domani di Corenswet scatenare l’inferno della sua visione termica sui suoi nemici. Ma il DCU sarà composto da progetti per famiglie e vietati ai minori, quindi non c’è nulla che impedisca che Superman possa apparire nella seconda stagione di Peacemaker, per esempio. Il personaggio non avrebbe necessariamente bisogno di cambiare, si adatterebbe semplicemente a un ambiente diverso.

In un’altra intervista con HT City, James Gunn ha rivelato di essersi ispirato a una fonte sorprendente per il suo film su Superman. “I film di Bollywood sono la cosa più importante per me. È da lì che traggo ispirazione per Superman”. Possiamo aspettarci di vedere un paio di numeri di canto e ballo nel film? Gunn si riferiva molto probabilmente all’estetica generale del film, ma non si sa mai!

Il cast di Superman

Superman è il primo film dei DC Studios scritto e diretto da James Gunn, con David Corenswet nei panni di Superman/Clark Kent.

Nel cast anche Rachel Brosnahan, Nicholas Hoult, Edi Gathegi, Anthony Carrigan, Nathan Fillion, Isabela Merced, Skyler Gisondo, Sara Sampaio, María Gabriela de Faría, Wendell Pierce, Alan Tudyk, Pruitt Taylor Vince e Neva Howell. Il film sarà al cinema dal 9 luglio distribuito da Warner Bros. Pictures.

Superman”, il primo film dei DC Studios in arrivo sul grande schermo, è pronto a volare nei cinema di tutto il mondo quest’estate, distribuito da Warner Bros. Pictures. Con il suo stile inconfondibile, James Gunn trasporta il supereroe originale nel nuovo universo DC reinventato, con una miscela unica di racconto epico, azione, ironia e sentimenti, consegnandoci un Superman guidato dalla compassione e da una profonda fiducia nella bontà del genere umano.

Produttori esecutivi di “Superman” sono Nikolas Korda, Chantal Nong Vo e Lars Winther. Dietro la macchina da presa, Gunn si è avvalso del lavoro di suoi collaboratori fidati, tra cui il direttore della fotografia Henry Braham, la scenografa Beth Mickle, la costumista Judianna Makovsky e il compositore John Murphy, oltre al compositore David Fleming (“The Last of Us”), ai montatori William Hoy (“The Batman”) e Craig Alpert (“Deadpool 2”, “Blue Beetle”).

The Bear – Stagione 5: uscita, trama cast e tutto quello che sappiamo

Per quattro stagioni, The Bear di FX su Hulu ha tenuto gli spettatori con il fiato sospeso, e l’ultima serie di episodi ci ha lasciato con la voglia di scoprire cosa riserverà la quinta stagione al ristorante protagonista della serie e al suo personale tormentato. Creata da Christopher Storer, che è anche co-showrunner insieme a Joanna Calo, la serie è incentrata sugli sforzi del giovane chef Carmy Berzatto (Jeremy Allen White) per trasformare la paninoteca del fratello recentemente scomparso in un ristorante di successo. La missione di Carmy è ancora più difficile nella quarta stagione di The Bear, poiché deve affrontare problemi personali e ansie.

Nelle sue prime quattro stagioni, The Bear è stato un successo di critica, ottenendo ampi consensi per il modo in cui ha trattato le prove e le difficoltà personali del cast, nonché per la rappresentazione delle difficoltà del lavoro in un ristorante. Le stagioni 1, 2 e 3 hanno ottenuto punteggi su Rotten Tomatoes che hanno costantemente posizionato la serie sopra l’80%, oltre a ottenere nomination e vincere diversi premi da vari enti, tra cui i Golden Globe e gli Emmy. Nonostante sia stata accolta positivamente, il consenso della critica per la quarta stagione di The Bear le ha fatto ottenere solo un punteggio del 77%, con i critici che hanno trovato la trama e il ritmo troppo contorti.

Nelle sue prime quattro stagioni, The Bear è stato un successo di critica, ottenendo ampi consensi per il modo in cui ha trattato le prove e le difficoltà personali del cast, nonché per la rappresentazione delle difficoltà del lavoro in un ristorante.

Le stagioni 1, 2 e 3 hanno ottenuto su Rotten Tomatoes punteggi che hanno costantemente collocato la serie al di sopra dell’80%, oltre a ottenere nomination e vincere diversi premi da vari enti, tra cui i Golden Globe e gli Emmy. Nonostante sia stato accolto positivamente, il consenso della critica per la quarta stagione di The Bear ha visto la serie ottenere solo un punteggio del 77%, con i critici che hanno trovato la trama e il ritmo troppo contorti.

Ultime notizie su The Bear – Stagione 5

La quinta stagione di The Bear è stata confermata

Il cast principale di The Bear è sotto contratto per la quinta stagione (via Variety). pochi giorni dal debutto della quarta stagione di The Bear, FX ha rinnovato l’acclamata comedy vincitrice di un Emmy per una quinta stagione, come ha annunciato John Landgraf, Chairman, FX. Tutte le stagioni, compresa la quarta appena uscita, sono ora disponibili in streaming su Disney+.

“The Bear continua a essere una delle serie preferite dai fan di tutto il mondo e la risposta a questa stagione, come dimostra la grande attenzione da parte del pubblico, è stata spettacolare come quella delle stagioni precedenti“, ha dichiarato Landgraf. “Anno dopo anno, Chris Storer, i produttori, il cast e la troupe hanno reso The Bear uno dei migliori show. Siamo entusiasti del fatto che continueranno a raccontare questa magnifica storia”.

Nell’ultima stagione, Carmen “Carmy” Berzatto (Jeremy Allen White), Sydney Adamu (Ayo Edebiri) e Richard “Richie” Jerimovich (Ebon Moss-Bachrach) vanno avanti con determinazione, decisi non solo a sopravvivere, ma anche a portare il “The Bear” a un livello superiore. Con nuove sfide dietro ogni angolo, il team dovrà adattarsi, reagire e superare gli ostacoli. Cercare l’eccellenza non significa solo migliorarsi, ma decidere cosa valga davvero la pena tenersi stretto. La serie è interpretata anche da Abby Elliott, Lionel Boyce, Liza Colón-Zayas e Matty Matheson, con Oliver Platt e Molly Gordon in ruoli ricorrenti.

Nominata programma televisivo AFI dell’anno per ognuna delle prime tre stagioni, The Bear di FX ha di recente vinto 11 Emmy Award per la sua seconda stagione, il numero più alto di vittorie in un solo anno per una serie comedy. La serie ha inoltre ottenuto nomination e/o vittorie ai Golden Globe Award, agli Screen Actors Guild Award, ai Peabody Award, ai Critics Choice Award, agli Writers Guild Award, ai Directors Guild Award, ai Producer Guild Award, ai NAACP Image Award, agli Independent Spirit Award, ai MPSE Golden Reel Award, ai CAS Award, agli ACE Eddie Award e ai TCA Award, solo per citarne alcuni.

Dettagli sul cast di The Bear – Stagione 5

La quarta stagione sembra aver preparato l’uscita di scena di un membro importante del cast

Dopo una battaglia serrata per mantenere aperto il ristorante in seguito a una recensione mista-negativa pubblicata sul Chicago Tribune durante gli eventi della terza stagione, la quarta stagione di The Bear ha spinto il cast a compiere passi importanti nella propria vita personale e professionale. Uno di questi sviluppi ha visto Carmy, che dopo aver ricucito i rapporti con Claire (Gordon) e sua madre Debra (Jamie Lee Curtis), decidere di abbandonare il mondo della ristorazione, rendendosi conto che la sua carriera stava danneggiando la sua vita. Carmy ha quindi nominato Sydney (Ayo Edebiri) e Natalie (Elliott) co-proprietarie, lasciando incerto il futuro ruolo di White in The Bear.AttoreThe Bear RuoloJeremy Allen WhiteCarmen “Carmy” BerzattoAyo EdebiriSydney AdamuEbon Moss-BachrachRichard “Richie” JerimovichAbby ElliottNatalie ‘Sugar’ BerzattoLiza Colon-ZayasTina MarreroLionel BoyceMarcus BrooksMatty MathesonNeil FakOliver PlattJimmy “Cicero” KalinowskiMolly GordonClaireEdwin Lee Gibson

La presenza di Edebiri in una stagione futura sembra però più certa, poiché nonostante l’offerta di lasciarsi alle spalle lo stress di The Bear, Sydney ha scelto di rimanere anche prima di sapere di essere stata nominata co-proprietaria. Inoltre, ha insistito affinché Carmy rendesse Richie (Ebon Moss-Bachrach) co-proprietario insieme a lei, cosa che lui ha accettato dopo aver avuto un’altra conversazione inizialmente tesa ma illuminante con Carmy sul loro dolore per la morte di Mikey (Jon Bernthal). Pertanto, è probabile che Edebiri e Bachrach saranno i protagonisti della prossima stagione, dato che Carmy ha soprannominato Sydney “The Bear” e le ha detto che credeva che avrebbe avuto successo.

Dettagli sulla trama della quinta stagione di The Bear

Il finale della quarta stagione di The Bear ha lasciato il cast in una situazione incerta, ma ottimistica

Tuttavia, come già visto nelle stagioni precedenti, The Bear ha lasciato ancora una volta gli spettatori con il fiato sospeso, poiché, nonostante la loro crescita personale, i due nuovi co-proprietari del ristorante dovevano ancora affrontare la questione della sostenibilità dell’attività. Sono state prese misure per garantire che il Bear potesse migliorare le sue prospettive durante i due mesi di grazia, come il franchising della vetrina dei panini e la concentrazione su un unico menu. Nonostante ciò, la stagione ha visto Sydney e Richie ammettere di non essere sicuri che il ristorante potesse continuare sotto la loro gestione, mentre il conto alla rovescia di Cicero (Platt) arrivava a zero.

Pertanto, se The Bear venisse rinnovato per la quinta stagione, potrebbe essere l’ultima, dato che alcuni elementi della quarta stagione sembravano spingere i personaggi verso la loro conclusione. Una potenziale quinta stagione potrebbe vedere The Bear, ora sotto la guida completa di Sydney e Richie, cercare di rinnovarsi, non solo dimostrando il proprio successo finanziario, ma anche ottenendo recensioni molto più positive. Ciò consentirebbe alla nuova coppia protagonista di dare ragione a Carmy, dimostrando di essere in grado di correggere l’errore che ha quasi portato alla loro fine.

Nel frattempo, l’addio di Carmy potrebbe permettergli di riscoprire la scintilla che Mikey aveva visto in lui e che era desideroso di preservare, qualora White decidesse di riprendere il suo ruolo. Sebbene abbia affermato che la sua decisione è stata presa perché ha perso la passione, in un momento chiave della terza stagione Mikey dice a Tina (Colón-Zayas) in un flashback prima della sua morte che ha fiducia nella generazione di Carmy, elogiando ciò che il fratello minore è diventato nella sua carriera culinaria. Pertanto, dando a Carmy la possibilità di guarire, la quinta stagione di The Bear potrebbe facilmente diventare il catartico canto del cigno della serie.

Antlers – Spirito insaziabile: la spiegazione del finale del film

 Il film horror Antlers – Spirito insaziabile, diretto da Scott Cooper e interpretato da Keri Russell e Jesse Plemons, è un’opera che esplora una creatura della tradizione indigena e l’oscurità che si nasconde nell’animo umano. Prodotto da Guillermo del Toro, il film segue Julia Meadows, un’insegnante di scuola media dell’Oregon che si preoccupa per il benessere di Lucas, uno dei suoi studenti. Insieme a suo fratello Paul, lo sceriffo locale, Julia cerca di capire cosa sta realmente succedendo a Lucas, cosa è successo a suo padre e a suo fratello e quale creatura soprannaturale sia assetata di sangue e stia seminando il caos.

Si tratta dunque di un film horror sempre più inquietante man mano che si avvicina al finale, con un paio di sottotrame scioccanti e strazianti che cambiano la direzione della conclusione. Il colpo di scena finale e la mitologia preparano inoltre il terreno per un sequel, che però non è mai stato realizzato e probabilmente non è mai realmente stato nei piani. Ad ogni modo, in questo approfondimento, andiamo alla scoperta di ciò che accade nel finale, di ciò che ci rivela e dei significati nascosti, come anche alla scoperta della mitologia a cui si fa riferimento.

La spiegazione del finale di Antlers – Spirito insaziabile

Dopo la spiegazione di Warren Stokes sul wendigo, questa la natura della misteriosa creatura, Julia e Paul si ritrovano alle prese con il mostro che li segue a casa nel tentativo di trovare Lucas. Il ragazzo era convinto che se avesse continuato a nutrire il wendigo, credendo che fosse una nuova versione di suo padre, questo lo avrebbe amato incondizionatamente e lui avrebbe potuto renderlo felice. Lucas ha ancora paura della creatura, ma la sua reazione è frutto di traumi e abusi, poiché il film rivela che Lucas, come Julia e Paul, aveva un padre violento. È un meccanismo di difesa per Lucas e un modo per continuare a ricevere affetto aiutando qualcuno minacciato di pericolo.

Dopo l’aggressione del wendigo a Paul e all’agente Dan, Lucas va dunque nella caverna con la creatura; Julia lo segue, sapendo che deve pugnalare il wendigo e strappargli il cuore per salvare Lucas e il resto della città. Sfortunatamente, Aiden, il fratello minore di Lucas, è una vittima del primo attacco del wendigo. Intuendo che sta per trasformarsi completamente e abbandonare la sua carne umana come suo padre Frank prima di lui, Julia pugnala anche Aiden prima che ciò possa accadere. Con il regno del wendigo apparentemente finito, Julia e Paul, ora ripresisi dall’attacco della creatura, accolgono Lucas, tre orfani che si prendono cura l’uno dell’altro.

Keri Russell in Antlers - Spirito insaziabile
Keri Russell in Antlers – Spirito insaziabile

Perché Julia è tornata in Oregon dopo tanto tempo

Gli abusi subiti da Julia da parte del padre durante la sua infanzia sono mostrati in flashback della sua giovinezza. Tuttavia, Antlers – Spirito insaziabile mantiene le cose vaghe, alludendo alla brutalità e alla devastazione senza mostrare i dettagli raccapriccianti. Il motivo per cui è tornata in Oregon dopo aver vissuto a Los Angeles per così tanto tempo era quello di stare più vicina a suo fratello Paul, che aveva lasciato nel tentativo di allontanarsi dal padre.

Julia avrebbe potuto tornare anni prima, ma non lo ha fatto fino alla morte del padre, probabilmente perché non riusciva ad affrontare il ritorno nella casa della sua infanzia se lui fosse stato ancora vivo. Julia sta elaborando un trauma persistente, ed è facile capire come i maltrattamenti di suo padre la influenzino ancora. Affrontarlo sarebbe stata un’esperienza emotivamente molto difficile, quindi Julia è rimasta lontana fino a quando non è stato sicuro tornare da Paul e ristabilire il loro rapporto.

La spiegazione della mitologia di Antlers – Spirito insaziabile e perché è stato usato il wendigo

Antlers – Spirito insaziabile adatta la mitologia del wendigo, che ha origine dalla tribù algonchina delle Prime Nazioni. La creatura fa parte del folklore dei popoli di lingua algonchina, tramandato di generazione in generazione. Nella mitologia, un wendigo è una creatura soprannaturale che può possedere gli esseri umani e assumerne le sembianze, diventando malvagia e cannibale. Questo cannibalismo la consuma, poiché il wendigo continua a nutrirsi di carne umana senza mai sentirsi sazio. L’uso del wendigo è significativo se si considerano l’ambientazione e i personaggi del film.

Il wendigo è una rappresentazione del consumo eccessivo, motivo per cui compaiono i tratti cannibalistici, con la fame della creatura che non viene mai saziata. L’aspetto del wendigo trasmette uno squilibrio nella natura, l’avidità e la distruzione della terra e dello stato naturale delle cose. In breve, la creatura è divoratrice, un riferimento lampante a come la colonizzazione delle terre indigene abbia consumato e distrutto le tribù delle Prime Nazioni, prendendo senza restituire nulla. Il wendigo ha essenzialmente consumato Frank perché questi ha violato e disturbato le miniere, ignorando i simboli che erano stati posti come avvertimento per chiunque entrasse; inoltre, era anche una persona cattiva.

La creatura soprannaturale è anche rappresentativa dell’oscurità che si nasconde negli esseri umani, che si nutre del loro odio, della loro energia negativa e del disprezzo che hanno gli uni per gli altri e per l’ambiente, tra le altre cose. L’esistenza del wendigo nella tradizione popolare è profondamente legata alle lotte degli indigeni contro la violenza coloniale, l’avidità e la fame che affliggono le loro comunità. Il wendigo è dunque la personificazione di queste cose, con legami con il ripristino di ciò che è stato perso.

Antlers - Spirito insaziabile wendigo
Un disegno del wendigo di Antlers – Spirito insaziabile

Come la leggenda del wendigo viene modificata in Antlers – Spirito insaziabile

Nelle storie indigene sul wendigo, la creatura è umanoide e ha un cuore di ghiaccio. Inoltre, il folklore nativo suggerisce che l’ambiente circostante diventa freddo ogni volta che un wendigo è vicino, il che non è dissimile da uno spirito che entra in una stanza nelle storie di fantasmi. Il freddo è specifico della leggenda della creatura, che è più strettamente associata ai mesi invernali. In Antlers – Spirito insaziabile, il Wendigo appare invece in quello che sembra essere il tardo autunno piuttosto che nel pieno inverno. La creatura nel film si libera della sua pelle umana quando è pronta a prendere il sopravvento, piuttosto che essere un gigante umanoide con la carne strappata e le ossa sporgenti.

Inoltre, nel film il wendigo ha delle vere e proprie corna che gli spuntano dalla testa. Questo tratto estetico non è prevalente nelle storie indigene sul wendigo; le corna, o le cornucopie, come talvolta vengono raffigurate, sono più in linea con la visione hollywoodiana delle creature. Ciò che Antlers – Spirito insaziabile tralascia dal film è anche l’agilità del wendigo, la sua capacità di imitare le voci, che usa per attirare le persone, e l’infiltrarsi non solo nella carne, ma anche nella mente delle persone.

Come il finale a sorpresa di Antlers – Spirito insaziabile prepara il terreno per un sequel

Antlers – Spirito insaziabile termina in modo piuttosto inquietante. Certo, tutti i nodi sembrano essere stati sciolti, con Julia e Paul che prendono Lucas sotto la loro ala protettrice (almeno per un po’), ma non è tutto. Ciò che è inaspettato è vedere Paul iniziare a sanguinare dall’occhio mentre Julia e Lucas si allontanano. C’è un primo piano sulla sostanza nera, simile a terra, che macchia le mani di Paul, e questo preannuncia chiaramente la sua trasformazione in wendigo.

Il colpo di scena di Antlers – Spirito insaziabile sembra dunque preparare il terreno per un sequel in cui Julia dovrà affrontare suo fratello. Sarebbe emotivamente coinvolgente perché lei e Paul hanno vissuto molte cose insieme durante la loro infanzia e sono ancora molto legati. Nel film abbiamo visto Julia uccidere Aiden con rimorso perché sapeva che era troppo tardi per salvarlo. Considerando il suo stretto rapporto con Paul e il fatto che sembrano finalmente essersi riconciliati dopo la morte del padre, un sequel potrebbe creare tensione tra loro, costringendo Julia a combattere per suo fratello o ucciderlo come ha fatto con Frank e Aiden.

Antlers - Spirito Insaziabile film 2021
Keri Russell, Jesse Plemons, e Jeremy T. Thomas in Antlers – Spirito insaziabile. Foto di Florian Hoffmeister

Ciò che alla fine spicca, tuttavia, è che nonostante abbia ucciso il wendigo che infestava la città, esso continua a infettare gli altri, trasmettendo le sue caratteristiche da una persona all’altra mentre divora altra carne, sempre affamato e mai soddisfatto. Resta da vedere se ci sarà davvero un sequel horror di Antlers – Spirito insaziabile (che, come già detto, non sembrerebbe essere stato nei piani del regista), ma il colpo di scena con Paul che è stato infettato lascia sicuramente aperta la porta a ulteriori sviluppi della storia sua e di Julia.

Il vero significato del finale di Antlers – Spirito insaziabile

Sebbene alcuni potrebbero liquidare questo come un film di mostri che non offre molto commento sociale, non è così. Oltre a presentare una creatura spaventosa, il film usa il wendigo per simboleggiare la natura mostruosa di un abusatore e la natura ciclica di tale abuso. Julia, dopotutto, è una persona che ha subito lei stessa abusi e ne riconosce i segni negli altri. Usa la sua esperienza per offrire aiuto. Si dà il caso che il suo aiuto si concretizzi nella lotta contro una creatura mostruosa invece che contro un essere umano. Julia è in grado di porre fine agli abusi, ma distruggendo sia il wendigo che Aiden, che è stato infettato, dimostra di essere in grado di interrompere il ciclo.

Sebbene Paul non sia lui stesso un abusatore, il fatto che sia lui la persona successiva che potrebbe diventare un wendigo nel colpo di scena finale  di Antlers – Spirito insaziabiledimostra quanto sia difficile superare gli effetti del trauma e dell’abuso. Il wendigo è stato a lungo usato come allegoria per coloro che danneggiano la terra, ma qui questa idea è combinata con coloro che danneggiano altre persone. Sia Julia che Paul lottano per superare il proprio trauma, e entrambi si trovano nel mezzo della violenza quando ci provano.

Final Destination 5: la spiegazione del finale del film

Final Destination 5: la spiegazione del finale del film

Final Destination 5 (qui la recensione) rappresenta un punto di svolta importante all’interno della longeva saga horror inaugurata nel 2000. Pur rimanendo fedele alla formula che ha reso iconico il franchise – la fuga impossibile dal destino e le morti spettacolari orchestrate da una forza invisibile e inesorabile – questo quinto capitolo introduce alcune variazioni significative che aggiornano la struttura narrativa e ne ampliano l’universo concettuale. Diretto da Steven Quale e uscito nel 2011, il film si distingue per una regia più raffinata e un uso sapiente del 3D, che intensifica l’impatto visivo delle sequenze più cruente senza cadere nel mero effetto gratuito.

Dal punto di vista della saga, Final Destination 5 ha il compito non solo di rilanciare la serie dopo il deludente quarto capitolo, ma anche di ricollegarsi con maggiore coerenza ai temi e al tono dei primi film, in particolare al capostipite. L’atmosfera torna a essere più cupa e meno giocata sull’eccesso grottesco, e viene reintrodotto un sottotesto più profondo legato al senso di colpa, al sacrificio e alla possibilità (o meno) di ingannare la morte. In questo contesto, il film assume un valore quasi metanarrativo, che si rivelerà pienamente solo nel suo atto conclusivo.

Uno degli aspetti più interessanti di Final Destination 5 è il modo in cui riesce a sorprendere anche i fan di lunga data, offrendo un finale che rilegge retroattivamente tutta la vicenda in modo originale e inatteso. L’evoluzione narrativa si manifesta proprio nel colpo di scena finale, che getta una nuova luce sull’intera esperienza e sul posto che questo film occupa nella cronologia della saga. Nei prossimi paragrafi esploreremo nel dettaglio il significato di questo epilogo, spiegando in che modo riesce a chiudere un cerchio tematico e narrativo inaspettato per il pubblico.

Tony Todd in Final Destination 5
Tony Todd in Final Destination 5. Foto di Doane Gregory – © 201 New Line Productions, Inc.

La trama di Final Destination 5 

Protagonista del film è il giovane Sam Lawton, il quale mentre si trova in viaggio con alcuni colleghi di lavoro per un ritiro aziendale ha una premonizione che annuncia un imminente disastro: il pullman dove si trova insieme ai colleghi sta per attraversare il ponte di North Bay, il quale crollerà facendo morire tutte le persone che vi si trovano sopra. Convinto che si tratti della verità, il ragazzo cerca di avvertire gli altri della sciagura che sta per accadere. Sfortunatamente, il collasso del ponte causa la morte della maggior parte delle persone che vi transitavano. Pochi sono i superstiti, i quali scopriranno ben presto che la morte non può essere ingannata e che non tarderà a reclamare ciò che gli spetta.

La spiegazione del finale del film

Nel finale di Final Destination 5, i protagonisti Sam e Molly sembrano dunque essere tra i pochi sopravvissuti al tragico crollo del ponte, evento che ha dato inizio alla serie di morti guidate dal “disegno” della Morte. Dopo aver creduto di aver ingannato il destino grazie a un sacrificio e a una presunta “sostituzione” della morte, Sam e Molly si imbarcano su un volo diretto a Parigi, convinti di aver chiuso definitivamente i conti con la Morte. Ma qui avviene il colpo di scena decisivo: l’aereo sul quale stanno volando è il volo 180, lo stesso aereo che esplode all’inizio del primo Final Destination del 2000.

La scena si conclude dunque proprio con i due protagonisti che assistono con orrore all’espulsione violenta di Alex Browning, il personaggio originale del primo film, mentre viene trascinato via dagli agenti di sicurezza dopo aver avuto la sua premonizione. Poco dopo, l’aereo esplode in volo, e Sam e Molly – che non hanno in questo caso avuto alcuna premonizione – muoiono nel disastro. Nell’intera timeline della saga, questo quinto capitolo si rivela quindi essere un prequel, posizionato cronologicamente prima del primo film della saga.

Emma Bell, Nicholas D'Agosto, Arlen Escarpeta e Miles Fisher in Final Destination 5
Emma Bell, Nicholas D’Agosto, Arlen Escarpeta e Miles Fisher in Final Destination 5. Foto di Doane Gregory – © 201 New Line Productions, Inc.

Questa rivelazione sorprende completamente lo spettatore e si completa nei minuti finali, quando viene mostrato il funerale di un personaggio secondario, Nathan, che credeva di aver scampato la morte: un frammento del carrello dell’aereo precipita infatti sulla sua testa, chiudendo in modo beffardo e definitivo il cerchio. Egli muore così schiacciato un attimo dopo essersi reso conto che al suo dipendente (a cui egli ha indirettamente provocato la morte, “guadagnando” quindi il suo tempo di vita restante) non rimanevano altro che pochi giorni a causa di un aneurisma già diagnosticatogli.

Questo finale ha una doppia funzione narrativa: da un lato offre una spiegazione coerente della cronologia interna della saga, ricollegando Final Destination 5 direttamente al primo film, e dall’altro sottolinea in modo ancora più esplicito l’ineluttabilità della morte. L’idea che non ci sia via di fuga, nemmeno attraverso i sacrifici o le sostituzioni, rafforza il senso di impotenza che permea tutta la saga. Anche quando i personaggi credono di avere trovato un modo per spezzare il ciclo, la Morte si rivela sempre un passo avanti.

Inoltre, il finale rivisita con efficacia la mitologia della serie, dimostrando che il destino non può essere riscritto e che ogni tentativo umano di eludere la morte è destinato al fallimento. Questo colpo di scena ha avuto un impatto decisivo anche sulla saga nel suo complesso: pur essendo stato seguito da Final Destination: Bloodlines, il finale di questo quinto film chiude simbolicamente un ciclo, riportando la storia alle sue origini. È un atto di chiusura tanto elegante quanto crudele, che rilegge l’intera saga in chiave circolare, lasciando intendere che, nell’universo di Final Destination, ogni inizio è anche una fine.

Michael Madsen: morto a 67 anni l’attore di Le iene e Kill Bill

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Michael Madsen: morto a 67 anni l’attore di Le iene e Kill Bill

Michael Madsen, l’attore noto per i suoi ruoli nei film “Kill Bill” e “Le iene” di Quentin Tarantino, è morto, come confermato da Variety. Aveva 67 anni. Madsen ha avuto un arresto cardiaco ed è stato trovato privo di sensi nella sua casa di Malibu giovedì mattina, secondo quanto riferito dal suo agente.

Negli ultimi due anni Michael Madsen ha realizzato lavori incredibili con il cinema indipendente, tra cui i film di prossima uscita Resurrection Road, Concessions e Cookbook for Southern Housewives, ed era davvero entusiasta di questo nuovo capitolo della sua vita. Michael stava anche preparando l’uscita di un nuovo libro intitolato Tears For My Father: Outlaw Thoughts and Poems, attualmente in fase di editing”, hanno dichiarato in un comunicato congiunto i manager di Madsen, Susan Ferris e Ron Smith, e la pubblicista Liz Rodriguez. “Michael Madsen era uno degli attori più iconici di Hollywood, che mancherà a molti”.

La scomparsa di Michael Madsen segna la fine di una carriera intensa e profondamente iconica, capace di attraversare con forza il cinema americano indipendente e mainstream per oltre quattro decenni. Con il suo sguardo penetrante, la voce roca e l’aria da duro malinconico, Madsen ha incarnato una tipologia di antieroe che è diventata riconoscibile quanto amata dal pubblico.

A consacrarlo nell’immaginario collettivo, come anticipato, è stato senza dubbio il ruolo di Mr. Blonde (Vic Vega) in Le iene di Tarantino: una performance cruda, brutale e carismatica, culminata in una delle scene più disturbanti e celebri del cinema degli anni ’90. Da quel momento, Madsen è diventato uno dei volti di riferimento del cinema tarantiniano, apparendo anche in Kill Bill: Volume 1 e Volume 2 (nel ruolo di Budd, fratello di Bill) e in The Hateful Eight, dimostrando ogni volta una capacità di fondere cinismo e vulnerabilità che lo ha reso unico.

Nel corso della sua carriera, Madsen ha alternato ruoli da protagonista e da comprimario in decine di produzioni, spaziando dal noir all’action, fino al western moderno. Tra i suoi titoli più significativi si ricordano Donnie Brasco (1997), dove recitava al fianco di Johnny Depp e Al Pacino, e Sin City (2005), oltre a una lunga serie di film indipendenti e serie televisive, che ne hanno consolidato lo status di attore cult.

Disney Italia presenta tutti i prossimi film in arrivo al cinema!

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In occasione della XIV edizione di Ciné – Giornate di Cinema a Riccione, Disney Italia ha presentato le novità in arrivo nelle sale cinematografiche italiane nei prossimi mesi.

Daniel Frigo, Amministratore Delegato The Walt Disney Company Italia, ha aperto la convention commentando i grandi successi cinematografici di The Walt Disney Company, che dal 1° giugno 2024 al 30 giugno 2025 ha generato €160M di incassi al botteghino italiano: “Il cinema rappresenta la locomotiva della company e il successo di Lilo & Stitch è un esempio anche del grande lavoro che facciamo con tutti i nostri partner”.

Daniel Frigo ha poi proseguito il suo discorso presentando al pubblico diverse immagini con gli highlights relativi alla campagna locale di Lilo & Stitch: l’anteprima italiana tenutasi a Milano; l’attività in supporto a MediCinema dove 626 peluche Disney’s Stitch Live Action by Simba Toys, ispirati al nuovo film Disney live action e numerati da 1 a 626 in onore dell’amatissimo Esperimento 626, hanno invaso la Terrazza del Pincio a Roma; il divertente video realizzato grazie a una collaborazione tra Disney Italia, il Ministero della Cultura e la Galleria dell’Accademia di Firenze.

La convention è continuata elencando i migliori incassi Italiani dall’ultima edizione dello scorso anno di Riccione a oggi: The Walt Disney Company Italia è protagonista con quattro titoli tra cui Mufasa: Il Re Leone con €22,2M, Lilo & Stitch e Oceania 2 e con oltre €21M e Deadpool & Wolverine con €18M.

A seguire sono stati presentati i titoli distribuiti da The Walt Disney Company in arrivo nei prossimi mesi nelle sale cinematografiche italiane.

I Fantastici 4: Gli Inizi – 23 LUGLIO 2025

I Fantastici 4: Gli Inizi

Il film Marvel Studios I Fantastici 4: Gli Inizi, che arriverà nelle sale italiane il 23 luglio, introduce la Prima Famiglia Marvel composta da Reed Richards/Mister Fantastic (Pedro Pascal), Sue Storm/Donna Invisibile (Vanessa Kirby), Johnny Storm/Torcia Umana (Joseph Quinn) e Ben Grimm/la Cosa (Ebon Moss-Bachrach) alle prese con la sfida più difficile mai affrontata. Costretti a bilanciare il loro ruolo di eroi con la forza del loro legame familiare, i protagonisti devono difendere la Terra da una vorace divinità spaziale chiamata Galactus (Ralph Ineson) e dal suo enigmatico Araldo, Silver Surfer (Julia Garner). E se il piano di Galactus di divorare l’intero pianeta e tutti i suoi abitanti non fosse già abbastanza terribile, la situazione diventa all’improvviso una questione molto personale. l film è interpretato anche da Paul Walter Hauser, John Malkovich, Natasha Lyonne e Sarah Niles. I Fantastici 4: Gli Inizi è diretto da Matt Shakman e prodotto da Kevin Feige, mentre Louis D’Esposito, Grant Curtis e Tim Lewis sono gli executive producer.

QUEL PAZZO VENERDÌ, SEMPRE PIÙ PAZZO – 6 AGOSTO 2025

Quel pazzo venerdì, sempre più pazzo

Nel film, Curtis e Lohan tornano nel ruolo di Tess e Anna Coleman. La storia riprende anni dopo che Tess (Curtis) e Anna (Lohan) hanno attraversato una crisi di identità. Anna ha ora una figlia e una futura figliastra. Mentre affrontano la moltitudine di sfide che si presentano quando due famiglie si uniscono, Tess e Anna scoprono che la fortuna potrebbe davvero colpire due volte. Quel pazzo venerdì, sempre più pazzo, che arriverà nelle sale cinematografiche italiane il 6 agosto, è diretto da Nisha Ganatra e basato sul libro “A ciascuno il suo corpo” di Mary Rodgers. Il film, interpretato anche da Julia Butters, Sophia Hammons, Manny Jacinto, Maitreyi Ramakrishnan, Rosalind Chao, Chad Michael Murray, Vanessa Bayer e Mark Harmon, è prodotto da Kristin Burr, p.g.a., Andrew Gunn, p.g.a., e Jamie Lee Curtis. Nathan Kelly, Ann Marie Sanderlin e Lindsay Lohan sono i produttori esecutivi.

I Roses – 27 AGOSTO 2025

I ROSES - 27 AGOSTO 2025

La vita sembra facile per la coppia perfetta Ivy (Olivia Colman) e Theo (Benedict Cumberbatch): carriere di successo, un matrimonio ricco d’amore, figli fantastici. Ma sotto la facciata della loro presunta vita ideale, si sta per scatenare una tempesta: mentre la carriera di Theo precipita e le ambizioni di Ivy decollano, si accende una polveriera di feroce competizione e risentimento nascosto. I Roses è una rivisitazione del classico film del 1989 La guerra dei Roses, tratto dal romanzo di Warren Adler e arriverà nelle sale italiane il 27 agosto. Searchlight Pictures presenta I Roses, diretto da Jay Roach (Bombshell – La voce dello scandalo, Austin Powers). Il film è interpretato dal premio Oscar Colman (Cattiverie a domicilio, La Favorita) e dal candidato all’Oscar Cumberbatch (Doctor Strange, Il potere del cane). Fanno inoltre parte del cast Andy Samberg (Palm Springs – Vivi come se non ci fosse un domani, Vite da popstar), il   premio Oscar Allison Janney (Tonya), Belinda Bromilow (The Great), Sunita Mani (GLOW), NcutiGatwa (Barbie, Doctor Who), Jamie Demetriou (Fleabag), Zoë Chao (Nightbitch) e Kate McKinnon (Barbie, Ghostbusters).  La sceneggiatura è scritta dal candidato all’Oscar® Tony McNamara (Povere Creature!, La Favorita).

DISNEY JUNIOR CINEMA CLUB – 13 E 14 SETTEMBRE 2025

Perfetta per i più piccoli, questa avventura cinematografica porta sul grande schermo gli amati personaggi di Disney Junior come Topolino, Ariel, Superkitties e Bluey per un’esperienza coinvolgente e indimenticabile che arriverà nelle sale cinematografiche italiane il 13 e 14 settembre. Topolino, il padrone di casa preferito da tutti, guiderà gli spettatori attraverso l’esperienza, incoraggiando i bambini a partecipare cantando, ballando, battendo le mani, rendendo questa uscita al cinema un’opportunità per i più piccoli di immergersi completamente nella magia Disney insieme ai loro personaggi preferiti. I bambini potranno godersi gli episodi degli show più amati, tra cui Io e Topolino, Disney Jr. Ariel, Spidey e I Suoi Fantastici Amici, Bluey e Gioca con Winnie the Pooh. È il modo perfetto per i giovani spettatori di vedere i loro eroi sul grande schermo. Tra un episodio e l’altro ci sono quiz, indovinelli e canzoni. Un’esperienza pensata per far ridere, ballare e divertire i bambini!

TOY STORY – IL MONDO DEI GIOCATTOLI – 20-25 SETTEMBRE 2025


Toy Story – Il mondo dei Giocattoli, il primo film di uno dei franchise più amati di sempre, tornerà nei cinema italiani dal 20 al 25 settembre per celebrare il 30° anniversario dalla sua uscita nel 1995. Ambientato in un mondo in cui i giocattoli hanno una vita propria, Toy Story – Il mondo dei Giocattoli parla di due giocattoli rivali: Woody, un cowboy parlante, e Buzz Lightyear, un eroico soldatino spaziale. I due mettono da parte le loro differenze quando vengono separati dal loro proprietario, Andy, e si ritrovano coinvolti in una missione piena di avventure dove l’unico modo che hanno per sopravvivere è allearsi assieme.

AVATAR: LA VIA DELL’ACQUA – 2 OTTOBRE 2025

Avatar: la via dell’acqua

Con Avatar: La Via dell’Acqua, che tornerà nelle sale italiane dal 2 ottobre per una settimana, l’esperienza cinematografica raggiunge nuove vette: James Cameron trasporta il pubblico nel magnifico mondo di Pandora in un’avventura spettacolare e ricca di azione. Ambientato più di dieci anni dopo gli eventi del primo film, Avatar: La Via dell’Acqua inizia a raccontare la storia della famiglia Sully (Jake, Neytiri e i loro figli), del pericolo che li segue, di dove sono disposti ad arrivare per tenersi al sicuro a vicenda, delle battaglie che combattono per rimanere in vita e delle tragedie che affrontano. Diretto da James Cameron e prodotto da Cameron e Jon Landau, la produzione Lightstorm Entertainment è interpretata da Sam Worthington, Zoe Saldaña, Sigourney Weaver, Stephen Lang e Kate Winslet. La sceneggiatura è scritta da James Cameron & Rick Jaffa & Amanda Silver, e il soggetto è di James Cameron & Rick Jaffa & Amanda Silver & Josh Friedman & Shane Salerno. David Valdes e Richard Baneham sono i produttori esecutivi.

TRON: ARES – 9 OTTOBRE 2025

Tron: Ares segue un programma altamente sofisticato, Ares, che viene inviato dal mondo digitale a quello reale per una pericolosa missione, segnando il primo incontro dell’umanità con esseri dotati di intelligenza artificiale. Il film è diretto da Joachim Rønning (Pirati dei Caraibi – La Vendetta di Salazar, Maleficent 2 – Signora del Male) e interpretato da Jared Leto, Greta Lee, Evan Peters, Hasan Minhaj, Jodie Turner-Smith, Arturo Castro, Cameron Monaghan, con Gillian Anderson e Jeff Bridges. Sean Bailey, Jeffrey Silver, Justin Springer, Jared Leto, Emma Ludbrook e Steven Lisberger sono i produttori, mentre Russell Allen è il produttore esecutivo. Tron: Ares arriverà nelle sale cinematografiche italiane il 9 ottobre.

SPRINGSTEEN: LIBERAMI DAL NULLA – 23 OTTOBRE 2025

Il film 20th Century Studios, Springsteen: Liberami dal Nulla, in arrivo nelle sale italiane il 23 ottobre, segue la realizzazione dell’album “Nebraska” di Bruce Springsteen del 1982, anno in cui era un giovane musicista sul punto di diventare una superstar mondiale, alle prese con il difficile equilibrio tra la pressione del successo e i fantasmi del suo passato. Inciso con un registratore a quattro piste nella sua camera da letto in New Jersey, l’album segnò un momento di svolta nella sua vita ed è considerato una delle sue opere più durature: un album acustico puro e tormentato, popolato da anime perse in cerca di una ragione per credere. Con Jeremy Allen White nel ruolo di “The Boss”, il film è scritto per il grande schermo e diretto da Scott Cooper, ed è basato sul libro di Warren Zanes intitolato “Liberami dal nulla. Bruce Springsteen e Nebraska”.

Springsteen: Liberami dal Nulla vede anche Jeremy Strong nel ruolo di Jon Landau, storico manager e confidente di Springsteen; Paul Walter Hauser nei panni del tecnico di chitarre Mike Batlan; Stephen Graham in quelli di Doug, padre di Springsteen; Odessa Young nel ruolo di Faye, il suo interesse amoroso; Gaby Hoffman in quello di Adele, madre di Springsteen; Marc Maron nelle vesti di Chuck Plotkin e David Krumholtz in quelle di Al Teller, Columbia executive. Il film arriverà nelle sale italiane il 23 ottobre 2025 ed è prodotto da Scott Cooper, Ellen Goldsmith-Vein, Eric Robinson e Scott Stuber. Tracey Landon, Jon Vein e Warren Zanes sono i produttori esecutivi.

PREDATOR: BADLANDS – 6 NOVEMBRE 2025

Predator: Badlands

Predator: Badlands, interpretato da Elle Fanning e Dimitrius Schuster-Koloamatangi, è ambientato nel futuro su un pianeta remoto, dove un giovane Predator (Schuster-Koloamatangi), emarginato dal suo clan, trova un improbabile alleato in Thia (Fanning) e intraprende un viaggio insidioso alla ricerca del suo avversario finale. Il film è diretto da Dan Trachtenberg e prodotto da John Davis, Dan Trachtenberg, Marc Toberoff, Ben Rosenblatt e Brent O’Connor e arriverà nelle sale italiane il 6 novembre.

ZOOTROPOLIS 2 – 26 NOVEMBRE 2025

Zootropolis 2

Nel film, che arriverà nelle sale italiane il 26 novembre, Judy e Nick si trovano sulle tracce di un grande mistero quando Gary De’Snake arriva a Zootropolis e mette sottosopra la città. Per risolvere il caso, i due, sotto copertura, sono costretti ad avventurarsi in nuove e inaspettate aree di Zootropolis, dove la loro continua collaborazione viene messa alla prova come mai prima d’ora. Secondo il Chief Creative Officer Disney Animation e regista Jared Bush, che ha anche scritto la sceneggiatura, un mondo più grande è in serbo per i fan. “Siamo entusiasti di dare il bentornato a tutti nella stravagante ed entusiasmante città di Zootropolis e di portare il pubblico in un viaggio esilarante e selvaggio in zone che non abbiamo mai avuto l’occasione di visitare prima”, ha dichiarato Bush. “Che si tratti delle paludi dei mammiferi semi-acquatici, delle vaste dune del deserto o di misteri ancora più grandi, i nostri eroi, Judy e Nick, incontreranno tanti nuovi amici e avranno l’occasione di scoprire ancora di più sul loro mondo, su loro stessi e sul nuovo serpente arrivato in città”. Aggiunge il regista Byron Howard:

Il trailer include la canzone originale ‘ZUTU’ del miglior gruppo techno di lemming di Zootropolis, i LEMEEENS. Freschi di tournée con la superstar Gazelle come suo opening act, i membri Hans-Peter, Gūnther, Spielt e il loro DJ, Spaß, hanno creato la canzone per celebrare l’occasione e dare il bentornato al mondo nella Città di Zootropolis!”. Dal team vincitore del premio Oscar composto da Jared Bush e Byron Howard (registi) e Yvett Merino (produttore), Zootropolis 2 include tra le voci della versione originale del film: Ginnifer Goodwin (Judie Hoops), Jason Bateman (Nick Wilde), Ke Huy Quan (Gary De’Snake), Fortune Feimster, Quinta Brunson e Shakira, che torna nel ruolo di Gazelle.

AVATAR: FUOCO E CENERE – 17 DICEMBRE 2025

Avatar: Fuoco e cenere

Avatar: Fuoco e Cenere riporta il pubblico a Pandora in una nuova e coinvolgente avventura con il marine diventato leader Na’vi Jake Sully (Sam Worthington), la guerriera Na’vi Neytiri (Zoe Saldaña) e la famiglia Sully. Il film è interpretato anche da Sigourney Weaver, Stephen Lang, Kate Winslet, Cliff Curtis, Oona Chaplin, Jack Champion, Britain Dalton, Trinity Bliss e Bailey Bass. Avatar: Fuoco e Cenere arriverà nelle sale italiane il 17 dicembre.

La convention si è conclusa con alcune anticipazioni relative ai titoli in arrivo nel 2026: il nuovo film di Sam Raimi Send Help, il nuovo film Disney Pixar HoppersIl Diavolo Veste Prada 2, l’attesissima uscita cinematografica Lucasfilm The Mandalorian and GroguToy Story 5, Oceania (Live action), Avengers: Doomsday e Ice Age 6.

Hunter’s Prayer – In fuga: la spiegazione del finale del film

Hunter’s Prayer – In fuga: la spiegazione del finale del film

Hunter’s Prayer – In fuga è un action-thriller del 2017 diretto da Jonathan Mostow, che si colloca nel filone dei film ad alta tensione incentrati su inseguimenti, sicari e redenzione. La storia ruota attorno a un assassino professionista incaricato di eliminare una giovane ragazza, che invece sceglie di proteggerla, innescando così una fuga disperata tra Europa e Stati Uniti. Il film unisce elementi classici del genere – adrenalina, azione e moralità ambigua – con una componente emotiva più intima e riflessiva, legata alla costruzione del rapporto tra due solitudini. L’ambientazione europea e il ritmo incalzante offrono uno sfondo efficace per una narrazione tesa e cupa.

Protagonista del film è Sam Worthington, che qui interpreta Stephen Lucas, un sicario tormentato e dipendente da droghe, il cui passato oscuro riaffiora progressivamente man mano che si avvicina alla giovane Ella (Odeya Rush), la sua presunta vittima. Dopo aver raggiunto la fama grazie al successo planetario di Avatar (2009), Worthington ha alternato ruoli da blockbuster come Scontro tra titani a interpretazioni più cupe e interiorizzate, come in The Shack. In Hunter’s Prayer – In fuga, si cimenta con un personaggio laconico, segnato da un trauma latente e da una moralità fragile, trovando uno spazio che gli consente di coniugare fisicità e introspezione.

Tematicamente, il film affronta temi come il riscatto, la colpa, la vendetta e la possibilità di redenzione anche per chi ha vissuto dalla parte sbagliata della legge. Nel corso della storia, Lucas è costretto a fare i conti con il proprio passato e a compiere una scelta definitiva tra obbedienza cieca e consapevolezza morale. Nei prossimi paragrafi analizzeremo più nel dettaglio la trama e il finale del film, spiegando come questo epilogo si ricolleghi ai temi centrali della pellicola e rappresenti, per il protagonista, un punto di svolta esistenziale definitivo.

Odeya Rush in Hunter's Prayer - In fuga
Odeya Rush in Hunter’s Prayer – In fuga

La trama di Hunter’s Prayer

Il film si apre in Svizzera, dove la giovane Ella Hatto si sta recando nella sua scuola per quello che sembra essere un giorno come un altro. Ciò che non sa, però, è che a tenerla d’occhio vi è Lucas, un infallibile sicario. Questi è stato ingaggiato dal multimilionario corrotto Richard Addison, il quale allo stesso tempo ha già inviato altri killer per uccidere i genitori della ragazzina, colpevoli di aver parlato con l’FBI circa i suoi traffici illegali. Al momento di dover eliminare la giovane Ella, però, Lucas si trova di fronte per la prima volta nella sua vita da assassino ad un forte senso di compassione. Per questo non riesce a portare a termine il proprio lavoro, decidendo invece di aiutare la ragazza a scappare.

Con lei è costretto a scappare però anche lui, ora ricercato da Addison, il quale lo vuole morto. Nella loro fuga attraverso l’Europa i due dovranno imparare a fidarsi l’uno dell’altro e difendersi a vicenda. Se non sarà lui ad uccidere Ella, infatti, qualcun altro verrà inviato a portare a termine la missione. Scappare non potrà dunque essere una soluzione permanente, e i due dovranno iniziare a studiare una strategia per arrivare dallo stesso Addison e fermare tutto quanto. Lo svantaggio numerico è però notevole, e per loro farsi strada verso il criminale sarà più complicato del previsto. Solo la fiducia e la loro umanità potranno essere decisive per le loro sorti.

La spiegazione del finale

Nel terzo atto di Hunter’s Prayer – In fuga, la tensione culmina in uno scontro diretto tra Lucas e l’organizzazione criminale che ha ordinato l’uccisione di Ella, la giovane erede di una fortuna economica che fa gola al potente imprenditore Richard Addison. Dopo un lungo inseguimento attraverso l’Europa, Lucas riesce a infiltrarsi nella villa dell’uomo per salvare Ella, catturata e tenuta in ostaggio. La sequenza finale si svolge così in un’atmosfera tesa e cupa: Lucas affronta i suoi ex colleghi sicari e, gravemente ferito, elimina i nemici uno dopo l’altro, dimostrando abilità e determinazione.

Hunter's Prayer - In fuga cast
Sam Worthington e Odeya Rush in Hunter’s Prayer – In fuga

Nella sparatoria finale, Lucas uccide Banks e Addison spara a Metzger, entrambi uomini di Addison. Quando quest’ultimo sta invece per avere la meglio su Lucas e sparargli, viene infine ucciso da Ella, ponendo fine alla minaccia. Nelle scene conclusive, la ragazza riceve una telefonata da Lucas, al quale racconta che ora vive con sua zia e i suoi cugini e che tutto sembra procedere per il meglio. Dopo che i due si sono salutati, forse per sempre, vediamo Lucas visitare una casa, dove sua moglie e sua figlia lo aspettano per dargli il benvenuto.

Il film si chiude così con un momento di apparente calma. Ella, finalmente libera, riesce a riappropriarsi della propria identità e della sua eredità, mentre Lucas può finalmente godersi del meritato riposo tornando dalla propria famiglia, con la consapevolezza di aver compiuto un’azione giusta, anche a rischio della propria distruzione, e di essersi così facendo allontanato da quel mondo di violenza. Dal punto di vista simbolico, il finale di Hunter’s Prayer – In fuga rappresenta la piena trasformazione di Lucas: da sicario solitario a figura quasi paterna, spinto non da un compenso ma da un senso etico improvvisamente riemerso.

L’atto di salvare Ella diventa per lui un’occasione di redenzione, un modo per compensare anni di violenza e indifferenza. La sua scelta di non abbandonarla, nonostante i rischi, rivela un’umanità rimasta sepolta e dimenticata, che solo il legame con Ella riesce a far emergere. È grazie a questa sua azione che egli sembra infine guadagnarsi il diritto di poter tornare a casa dai propri cari, sapendo di essere libero dalle catene che lo tenevano lontano da ciò che realmente conta.

Lucky Red presenta il listino alle Giornate di Cinema a Riccione

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Lucky Red presenta il listino alle Giornate di Cinema a Riccione

In occasione della 14edizione di Ciné – Giornate di Cinema a Riccione, Lucky Red ha presentato tutti i titoli del listino della prossima stagione cinematografica. Ecco l’elenco di seguito:

LUCKY RED – Listino Riccione 2025 

  • PRESENCE (24 luglio) – Un film di Steven Soderbergh Con Lucy Liu, Julia Fox, Chris Sullivan;
  • ENZO (28 agosto) – Un film di Laurent Cantet, diretto da Robin Campillo Con Pierfrancesco Favino, Eloy Pohu, Maksym Slivinskyi, Elodie Bouchez;
  • VELLUTO BLU 4K (15-17 settembre) (nell’ambito della rassegna THE BIG DREAMER – IL CINEMA DI DAVID LYNCH) – Un film di David Lynch Con Kyle MacLachlan, Isabella Rossellini, Dennis Hopper, Laura Dern;
  • LE CITTÀ DI PIANURA (settembre) – Un film di Francesco Sossai Con Filippo Scotti, Sergio Romano, Pierpaolo Capovilla, Roberto Citran, Andrea Pennacchi
  • UN ANNO DI SCUOLA Un film di Laura Samani Con Stella Wendick, Giacomo Covi, Pietro Giustolisi e Samuel Volturno;
  • UN FILM FATTO PER BENE – Un film di Franco Maresco;
  • DRACULA (30 ottobre) – Un film di Luc Besson Con Caleb Landry Jones, Christoph Waltz, Zoë Bleu, Matilda De Angelis; 
  • UN SEMPLICE INCIDENTE Un film di Jafar Panahi Con Vahid Mobasseri, Maryam Afshar, Ebrahim Azizi, Hadis Pakbaten, Majid Panahi, Mohamad Ali Elyasmehr, Georges Hashemzadeh;
  • DUE PROCURATORI – Un Film di Sergei Loznitsa Con Aleksandr Kuznetsov, Alexander Filippenko, Anatoli Beliy;
  • LA TORTA DEL PRESIDENTE – Un film di Hasan Hadi Con Banin Ahmad Nayef, Sajad Mohamad Qasem, Waheed Thabet Khreibat;
  • FATHER, MOTHER, SISTER, BROTHER Un film di Jim Jarmusch Con Cate Blanchett, Vicky Krieps, Adam Driver, Tom Waits, Mayim Bialik, Charlotte Rampling;
  • NO OTHER CHOICE – Un film di Park Chan-wook Con Lee Byung-hun, Son Ye-jin, Park Hee-soon;
  • SENTIMENTAL VALUE (distribuito con Teodora Film) – Un film di Joachim Trier Con Renate REINSVE, Elle Fanning, Stellan Skarsgård, Inga Ibsdotter Lilleaas;
  • NOUVELLE VAGUE – (con Bim distribuzione) Un film di Richard Linklater Con Zoey Deutch, Alix Bénézech, Paolo Luka Noé, Nicolas Dozol, Guillaume Marbeck;
  • LA PICCOLA AMELIE Un film di Mailys Vallade, Liane-Cho Han;
  • CROSSING ISTANBUL – Un film di Levan Akin Con Mzia Arabuli, Lucas Kankava, Deniz Dumanli;
  • SORDA – Un film di Eva Libertad Con Miriam Garlo, Álvaro Cervantes, Elena Irureta, Joaquín Notario;
  • KOLN 75 – Un film di Ido Fluk Con Mala Emde, John Magaro, Alexander Scheer, Michael Chernus;
  • GREENLAND 2 – Un film Ric Roman Waugh Con Gerard Butler, Morena Baccarin.

Jurassic World 5: cosa sappiamo del futuro dopo la fine di La Rinascita

Attenzione: spoiler importanti su Jurassic World – La Rinascita (qui la nostra recensione)

L’ultimo capitolo della longeva saga di fantascienza d’azione di Hollywood, Jurassic World – La Rinascita, lascia qualche spiraglio per un potenziale sequel, ma ci sono ancora grandi punti interrogativi su come questo potrebbe svilupparsi. Quarto film di Jurassic World e settimo film di Jurassic Park, Jurassic World – La Rinascita funge da soft reboot per il franchise.

Scarlett Johansson, Jonathan Bailey e Mahershala Ali interpretano tre membri di una spedizione diretta in uno degli ultimi ambienti rimasti sulla Terra in cui i dinosauri possono prosperare. Il loro compito è recuperare campioni di DNA dai tre dinosauri più grandi rimasti sull’isola e, come prevedibile, le cose vanno male.

Il finale di Jurassic World – La Rinascita ha il potenziale di cambiare il franchise, poiché il DNA che i protagonisti raccolgono e riescono a portare via dall’isola potrebbe salvare la vita di milioni di persone in tutto il mondo. Inoltre, apre la possibilità ad altri interessati di mettere le mani sul DNA di dinosauro per scopi tutt’altro che lusinghieri.

Ma la discussione sull’eventualità di un sequel per La Rinascita è appena iniziata. Con recensioni di tutto rispetto (almeno per il franchise di Jurassic Park) e un buon ritorno al botteghino previsto, il terreno è pronto per il proseguimento del franchise, che dura da 32 anni, ma non ci sono certamente garanzie. Come potrebbe essere un potenziale sequel è tutta un’altra questione.

Jurassic World 5 non è confermato

Un sequel dipende da alcuni fattori chiave

Scarlett Johansson è Zora Bennett, Mahershala Ali è Duncan Kincaid e Jonathan Bailey è il Dr. Henry Loomis in JURASSIC WORLD – LA RINASCITA, diretto da Gareth Edwards.
© Universal Studios. All Rights Reserved.

Al momento dell’uscita di Jurassic World – La Rinascita, non c’è stata alcuna conferma che un sequel abbia ricevuto il via libera. Recenti dichiarazioni del regista Gareth Edwards indicano che non ha intenzione di tornare al franchise per un sequel, sebbene sia ancora del tutto possibile che un nuovo capitolo venga realizzato senza il suo coinvolgimento.

Il principale fattore determinante sarà, come sempre, il ritorno al botteghino del primo film. Si prevede che Jurassic World – La Rinascita incasserà oltre 260 milioni di dollari in tutto il mondo entro la fine del weekend di apertura di cinque giorni, che includerà il 4 luglio negli Stati Uniti.

Con un budget di 180-220 milioni di dollari, ci sono buone probabilità che il film sia redditizio anche se non raggiungerà i massimi al botteghino da miliardi di dollari della trilogia originale di Jurassic World. Secondo Deadline, Jurassic World – La Rinascita avrà un ottimo ritorno all’estero di almeno 130 milioni di dollari, il che dovrebbe portarlo almeno a 2,5 volte la cifra necessaria per ottenere un profitto legittimo in breve tempo.

Se la voglia di altri film di Jurassic World è ancora forte, sembra scontato che la Universal continuerà con il franchise. Anche se il prossimo film non sarà un sequel diretto di La Rinascita con Gareth Edwards fuori dai giochi, un altro film indipendente basato su questo progetto potrebbe rivelarsi altrettanto redditizio.

Cast di Jurassic World 5 – Chi potrebbe tornare?

Alcuni dei sopravvissuti di Rebirth non hanno senso per un ritorno

Xavier Dobbs (David Iacono), Reuben Delgado (Manuel Garcia-Rulfo), Zora Bennett (Scarlett Johansson), Duncan Kincaid (Mahershala Ali) e Dr. Henry Loomis (Jonathan Bailey) in JURASSIC WORLD – LA RINASCITA, diretto da Gareth Edwards.
© Universal Studios. All Rights Reserved.

Nonostante la litania di dinosauri mutanti ultra-pericolosi che i personaggi umani di Jurassic World – La Rinascita hanno affrontato, il numero di cadaveri per questo film d’avventura fantascientifico è stato relativamente basso. Zora Bennett, il Dr. Henry Loomis e Duncan Kincaid sono tutti sopravvissuti agli eventi accaduti sull’Isola di Saint-Hubert e potrebbero teoricamente tornare mentre Loomis cerca di condividere il DNA salvavita con il mondo.

La famiglia Delgado di Manuel Garcia-Rulfo è finita sull’isola per caso e, sebbene tutti e tre i Delgado e lo specialista della comicità Xavier Dobbs (David Iacono) siano sopravvissuti, sembra improbabile che tornino in un sequel. Semplicemente non c’è alcuna ragione narrativa per cui debbano continuare nel franchise dopo aver trascorso l’intero film a cercare di sfuggire ai dinosauri.

La storia di Jurassic World – Cosa prepara La Rinascita

Tutto si riduce a ciò che accade con il DNA raccolto

Mahershala Ali è Duncan Kincaid in JURASSIC WORLD – LA RINASCITA, diretto da Gareth Edwards.
© Universal Studios. All Rights Reserved.

L’unico filo conduttore importante che porta a un sequel riguarda il DNA con cui Bennett, Loomis e Kincaid sono riusciti a fuggire dall’isola. Mentre Martin Krebs (Rupert Friend) voleva usarlo per creare un farmaco salvavita per le malattie cardiache che la sua azienda farmaceutica potesse controllare, i sopravvissuti intendono condividere il DNA con il mondo e salvare vite senza accumulare profitti astronomici.

L’isola piena di dinosauri mutanti/gargantueschi è ancora perfettamente intatta, dato che l’unica morte importante tra i dinosauri è stata quella di un Mutadon ucciso a colpi d’arma da fuoco. Ci sono molte ragioni contorte che i nuovi personaggi potrebbero trovare per tornare sull’isola, rendendo perfettamente possibile un sequel di Jurassic World – La Rinascita in stile Il Mondo Perduto: Jurassic Park.

The End: spiegazione del finale. Qual è la sorte dei protagonisti?

The End di Joshua Oppenheimer ruota attorno a uno scenario apocalittico in cui una famiglia benestante vive in un bunker sotterraneo da due decenni, dopo l’apparente fine del mondo.

Il film (qui la nostra recensione di The End) di Oppenheimer sfrutta l’assenza di un mondo esterno per evidenziare alcuni aspetti della vita interiore di questa famiglia. Invece di chiamare i personaggi per nome, lo scrittore si riferisce a loro in base al ruolo che svolgono nel contesto del loro ambiente isolato. Quindi, in questa storia, sono solo amiche, dottori, madri o ragazze, a seconda di ciò che rappresentano nel loro mondo isolato.

La trama di The End (2024)

The End segue una famiglia benestante che vive in una lussuosa casa sotterranea dopo che la Terra sembra essere stata distrutta. È diretto da Joshua Oppenheimer da una sceneggiatura scritta in collaborazione con lo sceneggiatore danese Rasmus Heisterberg. Oppenheimer è noto per i suoi documentari acclamati dalla critica, come The Act of Killing e The Look of Silence.

Qual è la storia di Tilda Swinton dietro The End?

The End ruota attorno a una famiglia benestante vent’anni dopo che la Terra intorno a loro è stata distrutta a causa delle loro azioni. Vivono in una miniera di sale trasformata in un lussuoso bunker sotterraneo. La famiglia è composta da una madre (Tilda Swinton), un padre (Michael Shannon) e un figlio (George MacKay). Vivono con un amico (Bronagh Gallagher), il loro medico (Lennie James) e il loro maggiordomo (Tim McInnerny). A differenza di altri, il figlio non ha mai visto il mondo esterno. Ha imparato tutto sul passato dai suoi genitori e dai libri che gli vengono offerti da leggere.

Il padre fornisce un’immagine unilaterale delle sue passate attività e del loro impatto sul mondo esterno. Né la madre né gli altri si oppongono al punto di vista del padre. Tutti instillano nel figlio la paura del mondo esterno e si aspettano che consideri gli altri solo come minacce. Per lo stesso motivo, spesso tengono elaborate sessioni di addestramento per insegnargli come proteggere la famiglia. Grazie a questo indottrinamento, il figlio ha un’innocenza quasi infantile, che traspare abbastanza spesso dal suo comportamento. Gli viene chiesto di scrivere un libro sulle passate imprese del padre, di lavorare a dipinti e di costruire città in miniatura, che non contaminerebbero l’autopercezione della famiglia. Tutto cambia quando una sconosciuta arriva improvvisamente nella miniera.

In che modo la sconosciuta influisce sulle dinamiche familiari?

La famiglia continua a vivere la sua routine quotidiana, ignara della carneficina esterna, finché uno sconosciuto non arriva nella loro miniera. Questa sconosciuta è una giovane donna (Moses Ingram), che sopravvive alla stagione degli incendi (un fenomeno in questo mondo apocalittico), ma la sua famiglia no. Nonostante tutto quello che ha passato, la Madre non vuole che rimanga con loro. Vuole mantenere la promessa di non permettere a nessuno di entrare. Così, la famiglia cerca di sbarazzarsi della Ragazza con ogni mezzo possibile. La legano e decidono di buttarla fuori. Ciononostante, lei lotta per la vita e sfugge al loro attacco.

La famiglia finalmente accetta la presenza della ragazza in famiglia e la ospita in un ripostiglio. La invitano anche a cena con loro. La famiglia racconta il glorioso passato della Madre come ballerina, che un tempo si esibiva al Bolshoi. La Madre si isola, pensando ai tempi in cui viveva l’arte in modo più viscerale. Ora, le rimangono solo le briciole del suo passato, e cerca di alimentare la sua creatività insegnando a suo figlio a dipingere.

A poco a poco, le cose iniziano a cambiare, mentre la Ragazza fa sì che il Figlio guardi il mondo in modo diverso da come gli è stato insegnato. Impara a conoscere le crudeltà che molte persone hanno dovuto affrontare e sviluppa un senso di umanità. Nel complesso, la Ragazza fa sì che il Figlio veda un modo diverso di vivere la vita. Questo non promette bene alla Madre, che è stata abituata alla struttura a cui ha imposto il figlio per vent’anni. Così, suggerisce al Padre che la Ragazza abbia un secondo fine. Cerca di far dubitare la sua famiglia delle intenzioni della Ragazza, ma raramente funziona a suo favore. Nel frattempo, il Figlio si infatua della Ragazza, che è l’unica sconosciuta che abbia incontrato nella sua esistenza senza l’intervento dei suoi genitori.

Spiegazione del finale del film The End (2024):

La Madre nota la crescente inclinazione del Figlio verso la Ragazza e il suo comportamento libero. Così, la Madre inizia improvvisamente a mostrare il suo lato con i piedi per terra dedicandosi al giardinaggio. Più tardi, si unisce alla famiglia mentre si travestono e mettono in scena una piccola pièce teatrale. Dopo essersi divertite insieme, la ragazza si commuove pensando alla lotta di sua madre per sopravvivere. Mentre si apre, la madre fa ogni tentativo per fermarla. La ragazza si aspetta che la madre riconosca un senso di dolore condiviso, poiché entrambe le loro famiglie hanno sofferto in loro assenza.

La ragazza ammette il suo senso di colpa da sopravvissuta, ma la madre si rifiuta di farlo. La madre frena i tentativi della ragazza di essere onesta e vulnerabile e si fonde per affrontare il suo senso di colpa. Così, il Figlio la affronta per il suo comportamento. Riflettendoci, la Madre è sincera con il Padre sui suoi desideri insoddisfatti. Ha dovuto lasciare tutti coloro che amava per trasferirsi nel bunker. Invece di accettare la sua colpa per la sua depressione, lui la costringe a nascondere le sue vere emozioni per il “bene superiore della famiglia”. Così, si ritrova a soffrire da sola e a essere complice della sua farsa.

La famiglia accetta la Ragazza come parte di loro?

La Ragazza fa capire al Padre l’altro lato del suo operato. Quindi, è costretto ad affrontare la vera natura del risultato delle sue azioni, il che lo mette in una crisi esistenziale. Romanticizza il suo dolore mentre altri si sforzano di mantenere la sacralità del suo elaborato stratagemma. Il Figlio inizia a rendersi conto della verità del crudele passato della sua famiglia e si rivolta contro i suoi genitori. I genitori non sopportano di essere considerati gli unici colpevoli. Così, la Madre rivela la verità sull’Amica per farla cadere agli occhi del Figlio. Contrariamente a quanto era stato detto al Figlio, l’Amica aveva lasciato il figlio tossicodipendente a morire nel mondo esterno.

L’Amica era lei stessa una tossicodipendente e non un genitore ideale. Invece di affrontare la propria colpa nella caduta del figlio, lo abbandonò e nascose al Figlio la vera natura del suo passato. Incapace di sopportare il peso della verità, l’Amica muore poco dopo il confronto. Dopo la sua morte, il Figlio considera brevemente la colpa della Ragazza, poiché lei continuava a fargli considerare altre possibilità di verità. Alla fine, si lasciano queste questioni alle spalle e diventano una coppia. Il Figlio e la Ragazza hanno un bambino e si uniscono alla famiglia per cena.

Negli ultimi momenti del film, la famiglia canta una canzone che celebra la loro unione e sostiene il loro amore reciproco. Nel farlo, affrontano anche il fatto di aver mantenuto le distanze dal mondo esterno e di non essersi fidati di nessuno. Quindi, il finale rivela la crudezza del loro rapporto con il mondo. Mentre la loro ignoranza li tiene in una bolla di beata sicurezza e protezione, continuano a vivere con un fardello di dolore latente per coloro che hanno sofferto fuori. Il ciclo si ripete, la fine è arrivata, e il mondo è spacciato.

Buen Camino: tutto quello che sappiamo sul nuovo film di Checco Zalone

Dopo il successo travolgente di Tolo Tolo – sua prima esperienza come regista – Checco Zalone (nome d’arte di Luca Medici) si prepara a tornare al cinema con Buen Camino, nuovo progetto che segna anche il suo atteso ricongiungimento artistico con Gennaro Nunziante, regista dei suoi primi quattro campioni d’incassi (Cado dalle nubi, Che bella giornata, Sole a catinelle e Quo vado?) e che ad inizio anno ha portato in sala Io sono la fine del mondo, rivelatosi un altro grande successo comico. I due insieme sono anche autori della sceneggiatura.

Il nuovo film – annunciato come parte del listino di Medusa Film durante la 14ma edizione di Ciné – Giornate di Cinema di Riccione – promette dunque di riportare al centro della scena quella comicità intelligente e satirica che ha reso Zalone uno dei protagonisti più amati del nostro cinema. Ambientato tra Italia e Spagna, Buen Camino si preannuncia come un viaggio esilarante e simbolico, tra pellegrinaggi spirituali e feste mondane, in pieno stile Zalone. In questo articolo, andiamo a scoprire tutto ciò che ad oggi sappiamo del film

La trama e il cast di Buen Camino 

Al momento i dettagli sulla trama restano top secret, ma il titolo Buen Camino richiama il celebre “buon cammino” dei pellegrini verso Santiago de Compostela. Dopo il viaggio compiuto dall’Africa all’Italia per Tolo Tolo, Zalone sembra dunque pronto ad un diverso tipo di percorso, che certamente non mancherà di raccontare qualche particolare aspetto dell’Italia e dell’italianità. Per quanto riguarda il cast, protagonista assoluto del film sarà ovviamente Checco Zalone. Al momento, però, non sono stati annunciati altri nomi nel cast ufficiale. 

Le riprese e le location del film

Il film è prodotto da Indiana Production insieme a Medusa Film, che si occuperà anche della distribuzione, in collaborazione con MZL e Netflix. La collaborazione con Netflix apre naturalmente alla possibilità di un rilascio programmato sulla piattaforma dopo la distribuzione cinematografica. Sarà dunque possibile ritrovarlo lì per una visione in streaming nei mesi successivi all’uscita in sala.

L’inizio delle riprese è previsto nel mese di luglio 2025, con location tra l’Italia (Gallura, Costa Smeralda) e la Spagna, che sembrano confermare l’idea di un film incentrato su un viaggio fisico e spirituale, in perfetto stile Zalone. È inoltre trapelata un’ambientazione glamour: una festa in villa con piscina in Costa Smeralda, probabilmente parte delle tipiche sequenze comico-sociali del comico pugliese.

La data di uscita al cinema di Buen Camino

Buen Camino arriverà al cinema nel giorno di Natale, il 25 dicembre 2025, “scontrandosi” dunque con l’altro grande film al momento previsto per quel periodo, ovvero Avatar: Fuoco e Cenere. Intervenuto con un video alla presentazione del film, Zalone ha scherzosamente affermato che la scelta di far uscire il nuovo film in questa data è “una scelta strategica perché è quando il pubblico che ha visto Avatar il 18 esce dalla sala”. Con l’approssimarsi di questa uscita sarà possibile avere maggiori informazioni riguardo la trama e il cast, potendo contare anche su prime immagini ufficiali e un trailer.

The Old Guard 2: recensione del film di Victoria Mahoney

The Old Guard 2: recensione del film di Victoria Mahoney

Le saghe action sono pane per i denti di Netflix. A ogni saga che finisce, ce n’è sempre una pronta a iniziare. Da scoprire, da rincorrere. Come The Old Guard, il cui debutto risale al 2020 – pieno periodo Covid – e che adesso torna con un secondo capitolo pensato per un’estate all’insegna di adrenalina, pallottole, bolidi e un universo narrativo in espansione. Gina Prince-Bythewood, regista del primo film, passa il testimone a Victoria Mahoney per un proseguimento che, purtroppo, non è del tutto all’altezza delle aspettative.

Nel cast – guidato dall’iconica Charlize Theron – entra in scena un’altra colonna del cinema mondiale: Uma Thurman, nei panni di Discordia, una villain femminile che incarna alla perfezione l’archetipo più ricorrente dell’action contemporaneo: potente, solitaria, enigmatica. Con i fumetti di Greg Rucka e le illustrazioni di Leandro Fernández a fare da traccia, The Old Guard 2 cerca così di consolidare l’universo narrativo della saga, per imporsi nell’immaginario collettivo e diventare un titolo di punta sulla piattaforma – ma, alla fine, più che allargarsi, si sfalda.

La trama di The Old Guard 2

Dopo aver perso la sua immortalità, Andy deve fare i conti con una vita in cui il tempo, ora, conta davvero. Nonostante il suo essere più vulnerabile, non rinuncia a combattere, e continua a proteggere l’umanità insieme alla sua squadra. Ed è proprio mentre affronta la sua nuova vita, che una nuova minaccia insidiosa fa capolino: Quỳnh, un tempo sua alleata e amica fidata, è tornata. Salvata da Discordia, prima immortale della storia, la donna è accecata dal risentimento e dal desiderio di vendetta, convinta che Andromaca l’abbia abbandonata al suo destino e mai cercata. Mentre il gruppo tenta di fermare Discordia e riportare Quỳnh dalla loro parte, una scoperta rimescola le carte in gioco: Nile, la più giovane del team, non è solo l’ultima arrivata: è l’ultima immortale. E per questo, anche la più pericolosa. La ragazza, infatti, è considerata “la distruttrice”, quando ferisce, può togliere l’eternità.

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Si decolla bene, si prosegue male

L’apertura di The Old Guard 2 faceva ben sperare. Panoramiche mozzafiato, Villa Konrad che si staglia maestosa, e subito un’incursione ad alto tasso adrenalinico. È innegabile la presenza scenica di Charlize Theron, che riesce a regalare buoni combattimenti corpo a corpo, coreografati con precisione chirurgica: la sua Andromaca, con look dark e movimenti scattanti, pare uscire direttamente da un videogioco fantasy. Dagli scontri nella villa extralusso agli inseguimenti urbani, tutto sembrava perciò preannunciare un secondo capitolo all’altezza del primo. Ma, a conti fatti, è stata solo un’ amara illusione: per tutta la durata, infatti, il ritmo è rimasto serrato ma anestetizzante.

Dal momento in cui si scopre che Quynh è stata salvata e che Discordia è la prima immortale, la sceneggiatura non riesce a essere incisiva. La regia – spesso priva di guizzi – accompagna una narrazione che vacilla e si sfilaccia. I personaggi si fanno sfocati, gli snodi narrativi si incastrano male, e ogni nuovo tassello viene aggiunto senza contribuire davvero all’approfondimento della lore di quel mondo. Nemmeno quando si sfogliano antichi libri o si ascoltano i racconti di figure più antiche come Tuah, si riesce a dare spessore a quell’universo.

The Old Guard differenze film fumetto
Charlize Theron, Matthias Schoenaerts e Luca Marinelli in The Old Guard. Foto di AIMEE SPINKS/NETFLIX.

Uma Thurman: la sua Discordia è l’unica vera garanzia

Tutto è sacrificato sull’altare della sola azione, ma i momenti muscolari non bastano a sorreggere un racconto che aspira a essere saga, non trovando mai il giusto equilibrio tra intrattenimento puro e profondità dei personaggi. Le premesse per fare bene c’erano, ma la costruzione narrativa, purtroppo, è debole.  E quando la tensione sarebbe dovuta salire – quando Discordia incarna una minaccia sempre più viva – il climax finale si perde in una combinazione di scene senza tensione palpabile, incapaci di soddisfare l’attesa.

Lo scontro tra lei e Andromaca, più che deflagrare, si consuma in modo fiacco, sgonfiando del tutto il coinvolgimento e spegnendo l’ultima scintilla emotiva. Una consolazione, però, c’è, e non è il cliffhanger: anche se tutto sembra un preambolo lungo e affaticato in vista del terzo capitolo – e il film stesso lo dichiara – almeno una cosa regge: Uma Thurman in assetto da battaglia. Il suo sguardo vendicativo e imperscrutabile rievoca un’icona del passato recente: sembra a tratti di vedere la Beatrix Kiddo di Kill Bill che torna a far tremare la scena, con quello stesso aspetto glaciale e determinazione feroce.

Jurassic World – La Rinascita: ecco il collegamento con uno dei protagonisti di Jurassic Park

I personaggi principali di Jurassic World – La Rinascita (qui la nostra recensione) hanno un legame specifico con i precedenti eroi del franchise, anche se questi non compaiono direttamente nel film. Il film, al momento in sala con Universal Pictures, è ambientato anni dopo gli eventi di Jurassic World: Il Dominio, su un’isola mai rivelata prima, dedicata alla sperimentazione genetica sui dinosauri. I personaggi di Jurassic World – La Rinascita sono tutti volti nuovi del franchise, un mix di civili e mercenari, entrambi in fuga dai dinosauri mutanti del film.

Jurassic World – La Rinascita è un ritorno ricco di azione alle vecchi vette del franchise, che porta una nuova energia alla serie. Tuttavia, ciò non significa che tutti i collegamenti con il passato siano stati cancellati. In effetti, uno dei personaggi principali del film ha un legame diretto con i precedenti eroi della serie, il che sottolinea la storia del franchise pur consentendogli di progredire.

Il Dr. Henry Loomis era uno studente di Alan Grant

Il Dr. Loomis menziona di aver imparato da Alan Grant

Il Dr. Henry Loomis, uno dei personaggi principali di Jurassic World – La Rinascita, è confermato essere uno studente del Dr. Alan Grant. Durante la sua scena introduttiva, Loomis rivela di essere stato uno studente di lunga data del Dr. Grant, acquisendone la soggezione, il rispetto e la paura per gli enormi dinosauri.

È proprio questo legame che spinge Loomis a unirsi alla missione. Sebbene fosse stato assunto come consulente, Loomis inizialmente era titubante all’idea di lanciarsi in questa avventura. Tuttavia, dopo che Krebs nota che Loomis non ha mai visto dinosauri in un ambiente naturale, potrebbe non avere mai più un’altra occasione come questa di vedere le creature come Grant.

Non ci sono personaggi che ritornano in Jurassic World – La Rinascita

Il film si concentra su un cast di personaggi completamente nuovo

Jurassic Work 4 Scarlett Johansson
Scarlett Johansson in Jurassic World – La rinascita

Nonostante questo esplicito riferimento al Dr. Grant, Alan in realtà non appare nel film. Infatti, nessuno dei personaggi già presenti nei film di Jurassic Park o Jurassic World gioca un ruolo importante nel nuovo film. Invece, l’attenzione è rivolta a un gruppo di personaggi completamente nuovo.

Di conseguenza, il legame esplicito ma marginale tra Loomis e Grant è un tocco intelligente. Assicura che l’influenza di Grant sul franchise rimanga nell’oggi, anche se il personaggio non è presente. Suggerisce anche una vita più tranquilla per il protagonista di Jurassic Park, a quanto pare votato ora all’insegnamento.

È un modo intelligente per confermare che il personaggio è ancora vivo, il che potrebbe consentirgli di tornare in una futura iterazione della serie, garantendo al contempo che non rischi di sopraffare il fulcro della storia. Loomis potrebbe essere un successore moderno di Grant, ma il film riconosce che senza quest’ultimo, non ci sarebbe stato il primo.

Loomis dimostra che Jurassic World è pronto per un nuovo capitolo

L’attenzione di Jurassic World – La Rinascita sui nuovi personaggi evidenzia come il futuro della serie sia innovativa

Scarlett Johansson è Zora Bennett e Jonathan Bailey è il Dr. Henry Loomis in JURASSIC WORLD – LA RINASCITA, diretto da Gareth Edwards.
© Universal Studios. All Rights Reserved.

Jurassic World – La Rinascita è pronto a rappresentare un nuovo inizio per l’intero franchise di Jurassic. Il film si concentra su un cast di personaggi completamente nuovo, un netto distacco dalla nutrita schiera di protagonisti di ritorno di Jurassic World: Il Dominio. Rebirth, invece, abbraccia un tono diverso, una nuova serie di personaggi e nuovi tipi di pericoli.

Il legame tra Loomis e Grant fa sì che il film sembri comunque unito, anche se i due sono distanti l’uno dall’altro per trama e ambientazione. Pur non essendo perfetto, il film è una boccata d’aria fresca dopo l’accoglienza deludente del terzo capitolo di Jurassic World.

The Old Guard 2, spiegazione del finale: il cliffhanger lascia presagire una trilogia

Il finale con cliffhanger di The Old Guard 2 prepara il terreno per un terzo film della serie. Basato sull’omonimo fumetto creato da Greg Rucka, i film di The Old Guard si concentrano su un gruppo di guerrieri immortali che proteggono e influenzano l’umanità da secoli. Il cast di The Old Guard 2 si espande per includere alcuni nuovi immortali, tra cui alleati come lo studioso Tuah e il misterioso cattivo Discord.

The Old Guard 2 amplia anche la tradizione della serie, rivelando la vera importanza della nuova recluta Niles e cosa potrebbe significare la sua presenza per il resto dei guerrieri immortali. Tutto ciò porta a una massiccia battaglia finale che si conclude con la sconfitta degli eroi e una morte memorabile. Tuttavia, questo non demoralizza i sopravissuti e anzi getta le basi per un sequel più ricco d’azione. Ecco cosa succede nel finale cliffhanger di The Old Guard 2 e come prepara un finale esplosivo per la trilogia.

Spiegazione del piano di Discord per gli Immortali – I piani di Discord per il futuro sono tutti una bugia

Il grande finale cliffhanger di The Old Guard 2 rivela che Discord intende ripristinare la sua immortalità perduta e che è disposta a usare con la forza le abilità di Niles come “Ultimo Immortale” per riuscirci. Discord viene presentata all’inizio di The Old Guard 2 come una figura antica e potente, ritenuta la prima immortale.

Inizialmente, le motivazioni di Discord sembrano essere radicate nel disgusto per le azioni di Andy. Guidando altri immortali in battaglia, hanno cambiato la traiettoria della storia umana. Discord sostiene che questo significhi giocare a fare Dio e che tutto ciò che fa è esporre gli immortali a un pubblico spaventoso e pericoloso.

Sebbene questa argomentazione sembri contribuire a convincere Quynh, recentemente liberata, a schierarsi dalla sua parte, si rivela anche una menzogna. Si scopre che, dopo innumerevoli millenni, Discord ha naturalmente perso la sua immortalità. Temendo la morte, ha deciso di catturare Niles, che possiede il potere di porre fine alle capacità curative di un Immortale e permetterne il trasferimento a un nuovo ospite.

Questo si ricollega alla scena finale di The Old Guard 2, che vede Discord sconfiggere Andy in battaglia e fuggire dal complesso con Niles, Joe, Nicky e Tuah catturati. Questo apre le porte a un possibile terzo film di The Old Guard incentrato su Andy e Quynh che collaborano per trovare gli altri prima che i piani di Discord si realizzino.

Le spiegazione delle abilità uniche di Niles come ultimo immortale – Niles è la minaccia più pericolosa per gli immortali in The Old Guard 2

Charlize Theron in The Old Guard
Charlize Theron in The Old Guard. Foto di Eli Joshua Ade/Netflix © 2025 – © 2025 Netflix, Inc.

Niles è stato inizialmente presentato in The Old Guard semplicemente come un altro immortale, l’ultimo di una lunga serie di persone che hanno scoperto di essere immortali. Tuttavia, si scopre che Niles ha delle abilità speciali, poiché Discord e Tuah arrivano a credere che sia la profetizzata “Ultima Immortale“.

Entrambi credono che Niles sarà l’ultima della loro specie, l’ultima persona a nascere con la capacità di riprendersi naturalmente da qualsiasi ferita. Questo status conferisce a Niles un grande vantaggio rispetto agli altri immortali, poiché le sue ferite possono annullare le capacità di guarigione di un altro immortale.

Questo si rivela essere ciò che è successo ad Andy in The Old Guard, poiché è stata una ferita di Niles a rendere Andy di nuovo mortale. Tuttavia, se l’immortale ferito cede volontariamente la propria immortalità a un’altra persona, questa può impossessarsi di lui e renderlo immortale.

Questo è il motivo per cui Discord desidera Niles, poiché possiede la capacità di trasferire l’immortalità di un altro in Discord. Sebbene possa essere difficile trovare un immortale disposto a trasferirle il proprio potere, la cattura dei compatrioti di Niles da parte di Discord le conferisce un potere sul giovane immortale.

Come Andy diventa di nuovo immortale e perché Booker si sacrifica – Booker trova finalmente il finale che cercava

The Old Guard spiegazione finale
Charlize Theron in The Old Guard. Foto di Eli Joshua Ade/Netflix © 2025 – © 2025 Netflix, Inc.

Andy trascorre gran parte di The Old Guard 2 di nuovo mortale. Sebbene questo stato non sembri preoccuparla, le pone alcune sfide in combattimento. Tuttavia, alla fine recupera i suoi poteri curativi, anche se a costo della vita di Booker.

Uno degli altri immortali introdotti in The Old Guard, Booker si era stancato della sua vita immortale e aveva tradito il resto della squadra per avere la possibilità di porre fine alla sua vita. Sebbene alla fine si fosse reso conto del suo errore, fu bandito dal gruppo. Tuttavia, Quynh e Discord costringono Booker a rompere il suo voto per evitare gli altri.

Dopo aver appreso da Tuah delle capacità di Niles, Booker si lascia ferire. Si precipita quindi a cercare Andy, lasciandole silenziosamente in eredità la sua immortalità e le sue capacità di guarigione. Sembra che, proprio come nel film precedente, Booker fosse semplicemente concentrato sulla ricerca di un modo per sfuggire alla sua esistenza senza tempo.

In questo modo, Andy sarebbe riuscita a sopravvivere al suo duello con Discord. Questo conferisce anche un sottotesto più oscuro alla decisione di Booker di rimanere indietro e combattere i soldati a costo della sua vita, poiché sembra che Booker non avesse alcuna intenzione di uscire vivo da quella battaglia. È un elemento cupo della narrazione che è silenziosamente straziante.

Perché Quynh perdona Andy e decide di aiutarla contro Discord – Quynh e Andy passano la maggior parte del film a litigare, ma si riappacificano nel finale

The Old Guard 2 recensione

Il grande filo conduttore emotivo di The Old Guard 2 è il rapporto di Andy con Quynh, la sua ex migliore amica, gettata in mare secoli prima. Quando Quynh viene trovata da Discord e liberata nel mondo, inizialmente è furiosa perché Andy ha rinunciato a cercarla.

A suo merito, Andy non cerca di farla uscire dal senso di colpa e si mostra sinceramente affranta dalla giustificata rabbia di Quyhn. Tuttavia, Quynh non conosce la piena portata del piano di Discord. Di conseguenza, non è a conoscenza delle capacità di Niles, il che significa che quando viene ferita da Niles, le sue capacità di guarigione vengono annullate e si ritrova sull’orlo della morte.

Andy salva la vita di Quynh e le cura le ferite, dimostrando alla sua vecchia amica che è ancora dedita al suo benessere e alla sua sopravvivenza. Questo permette a Quynh di guarire dalle sue ferite e alla fine decide di collaborare con Andy per dare la caccia a Discord.

Sebbene Quynh non sembri essere motivata tanto dal salvare gli altri immortali quanto dal vendicarsi di Discord per averla lasciata morire, la sua disponibilità ad abbracciare di nuovo Andy come alleato rappresenta un grande passo avanti per i personaggi. Li pone come il nucleo di un potenziale The Old Guard 3.

In che modo il finale annuncia The Old Guard 3, ci sarà un sequel? – The Old Guard 3 non è attualmente in fase di sviluppo, ma The Old Guard 2 lo prepara

The Old Guard 2 si conclude con un cliffhanger colossale, con Andy e Quynh che lavorano insieme mentre si dirigono a dare la caccia a Discord e salvare i loro alleati. Un sequel seguirebbe inevitabilmente la coppia mentre dà la caccia ai loro alleati catturati, impegnati a salvarli dall’esercito di Discord.

Un altro filo conduttore persistente per The Old Guard 3 è il destino di James Copley, l’alleato mortale del gruppo. Copley viene visto per l’ultima volta nel film mentre affronta i soldati di Discord, con il suo destino rimasto un mistero. Probabilmente si scoprirà che Copley è sopravvissuto, ma questo lascia il suo ruolo in un sequel in sospeso.

Sebbene The Old Guard 2 si concluda con un cliffhanger colossale, non c’è un terzo film attualmente in fase di sviluppo. Considerato il tempo impiegato dal sequel di The Old Guard del 2020 per vedere finalmente la luce, potrebbe volerci del tempo prima che il terzo film entri in produzione, per non parlare della sua uscita. Anche se il film ricevesse il via libera da Netflix, potrebbe volerci del tempo prima che la produzione possa iniziare, a causa dei fitti impegni del cast.

The Sandman – Stagione 2 Vol. 1, la spiegazione del finale: la scelta devastante di Sogno

Nel Vol. 1 di The Sandman – Stagione 2, ora in streaming su Netflix, Sogno (Tom Sturridge) si trova di fronte a una scelta difficile che ha un costo elevato. Trecento anni fa, il fratello di Sogno, Distruzione (Barry Sloane), abdicò al suo regno e ora l’unica persona che può rintracciarlo è l’oracolo Orfeo (Ruairi O’Connor), figlio di Sogno e della musa Calliope (Melissanti Mahut). Ma Sogno non vede Orfeo dal loro ultimo, straziante incontro su un’isola inesplorata al largo della costa greca.

“Penso che la differenza tra l’ultima volta che Morfeo [vede] suo figlio e l’ultima volta che si incontrano sia una differenza nella qualità dell’amore”, ha detto Sturridge a Netflix. “[È] la comprensione dei suoi fallimenti come padre e il disperato bisogno di dare a suo figlio l’unica cosa che desidera, a costo potenzialmente di tutto per lui.” E quindi, come finisce il loro fatidico incontro?

Perché Orfeo e Sogno si erano allontanati?

The Sandman – Stagione 2 – foto di Ed Miller – Cortesia di Netflix

Come rivelato nell’episodio 5, Orfeo fu ridotto a una testa mozzata dopo che le Sorelle della Frenesia, una spietata setta del dio greco Dioniso, lo attaccarono e lo smembrarono. Orfeo si era ribellato al volere del padre e si era rivolto al pericoloso gruppo nel disperato tentativo di essere ucciso e riunirsi alla moglie defunta Euridice (Ella Rumpf) negli Inferi.

In seguito, Orfeo implorò il padre di porre fine alla sua vita, ma Sogno non riuscì a farlo. Anche perché agli Eterni è proibito spargere il sangue della famiglia. Così, Sogno lasciò la cura del figlio a un ordine di sacerdoti sull’isola e disse a Orfeo che non si sarebbero più incontrati. E Sogno mantenne la parola data, fino a questo momento.

Ma ora, Sogno deve a suo figlio una benedizione in cambio del suo aiuto nel localizzare la Distruzione. Il dono che Orfeo chiede è la sua morte, la pace, finalmente. “Sogno sa cosa succederà e conosce il prezzo che verrà pagato“, dice Sturridge. Proprio come nell’ultimo incontro di Sogno con Orfeo, la loro conversazione è cupa. Questa volta, tuttavia, Sogno si scusa e ammette persino i suoi fallimenti come padre.

“È un tipo di tortura diverso”, spiega Tom Sturridge. “Penso che la tortura dell’ultima volta che [Sogno] ha visto [Orfeo] riguardasse più il rimpianto e il veleno che lo perseguita da quell’incontro, a causa del suo comportamento”. Nel frattempo, questo incontro riguarda “in definitiva fare qualcosa di bello e dare a suo figlio la cosa più importante. Ma le conseguenze sono così enormi che è un grande peso”.

Ruairi O’Connor osserva che il figlio di Sogno ha un “rapporto piuttosto complicato con suo padre”. “Questo è davvero merito di Orfeo”, dice l’attore a Netflix. “Ha preso la decisione di rincorrere sua moglie, Euridice, e di andare nell’Ade contro il consiglio del padre. Questo ha significato che sono rimasti separati per 2000 anni, ed è devastante per Orfeo.” Quindi, quando Sogno ritorna, “mette molto in gioco per consolidare il rapporto e fare la cosa giusta con suo figlio.”

Dov’è finito Distruzione, e perché?

The Sandman – Stagione 2 – foto di Ed Miller – Cortesia di Netflix

Nell’episodio 6, viene rivelato che Distruzione vive sulla sua isola proprio accanto al tempio di Orfeo. “Sembra che nostro fratello abbia scelto di vivere nell’unico posto in cui sapeva che non avrei osato andare”, dice Sogno nell’episodio.

Sogno e Delirio (Esmé Creed-Miles) si riuniscono con il fratello, che vive in una villa soleggiata e appartata con un cane parlante di nome Barnabas (doppiato da Steve Coogan). Distruzione non ha alcuna intenzione di tornare nel suo regno, perché non può più sentirsi responsabile della distruzione di vite, mondi e universi. A tal fine, ha deciso di andare in un luogo in cui i suoi fratelli non possono seguirlo.

Prima di andarsene, Distruzione lascia a Sogno un ultimo potente consiglio: “Ricorda che me ne sono andato. Ricorda quanto è stato difficile per me andarmene. Ma l’ho fatto per amore… Per l’umanità. Per questo mondo e per tutti gli altri… L’amore è l’unica buona ragione per fare qualsiasi cosa”.

Sogno uccide Orfeo?

The Sandman – Stagione 2 – foto di Ed Miller – Cortesia di Netflix

Negli ultimi momenti dell’episodio 6, Sogno concede finalmente a suo figlio Orfeo il dono della morte. “È una cosa enorme”, dice O’Connor. “È questa cosa che Orfeo insegue da 2000 anni: non esistere. Non è bello vivere come una testa disincarnata e, a questo punto, penso che si tratti di sapere il sollievo che otterrà”.

L’attore aggiunge: “Ma deve anche morire, il che è intrinsecamente molto terrificante e non si sa cosa accada. È una scena molto oscura e sembra che Dream stia suggerendo un costo enorme… che cambierà la struttura del mondo”. L’atto ha un impatto emotivo su Sogno, che torna nel suo regno e si addolora in privato. È la prima volta nella serie in cui lo vediamo piangere.

“Ci sono cose per cui non devi cercare emozioni”, dice Sturridge. “L’uccisione di tuo figlio è una cosa oscura, inquietante e orrenda e quindi, in un certo senso, non era qualcosa che richiedeva molta preparazione”. Ma ora che Sogno ha versato sangue familiare – nonostante Orfeo glielo abbia chiesto – deve rispondere alle Furie, le dee greche della vendetta, conosciuti anche come le Eumenidi (Benevole).

Superman: rivelata una scena tagliata dopo le controverse reazioni ai Test-Screening

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I membri del cast di Superman, Sara Sampaio e María Gabriela de Faría, hanno rivelato che una scena in particolare del film è stata tagliata dopo le reazioni negative del pubblico dei test screening.

Avevamo sentito che James Gunn aveva apportato alcune modifiche significative a Superman in seguito ai feedback negativi dei test screening (cosa che di solito accade in qualsiasi film), ora abbiamo alcuni dettagli su una scena in particolare che coinvolge Ultraman e Krypto.

Parlando con Jakes Takes, Sara Sampaio (Eve Teschmacher) e María Gabriela de Faría (l’Ingegnere) hanno rivelato che una sequenza in cui il potente clone (?) di Superman prende a pugni il cagnolino dell’Uomo d’Acciaio è stata rimossa dopo quella che sembra essere stata una reazione piuttosto negativa da parte del pubblico dei test screening.

Una clip recente ha confermato che Lex Luthor finisce per rapire Krypto, ma sembra che sarà l’Ingegnere a domare il segugio… presumibilmente in modo leggermente meno violento. Qui la rivelazione della scena tagliata: Ultraman che tira un pungo a Krypto!

Non sorprende che i fan abbiano avuto questo tipo di reazione. Krypto sarà anche un super-cane e in grado di riprendersi dalla maggior parte degli infortuni, ma il fatto che gli animali vengano feriti in qualsiasi contesto è sempre motivo di controversie.

Il cast di Superman

Superman è il primo film dei DC Studios scritto e diretto da James Gunn, con David Corenswet nei panni di Superman/Clark Kent.

Nel cast anche Rachel Brosnahan, Nicholas Hoult, Edi Gathegi, Anthony Carrigan, Nathan Fillion, Isabela Merced, Skyler Gisondo, Sara Sampaio, María Gabriela de Faría, Wendell Pierce, Alan Tudyk, Pruitt Taylor Vince e Neva Howell. Il film sarà al cinema dal 9 luglio distribuito da Warner Bros. Pictures.

Superman”, il primo film dei DC Studios in arrivo sul grande schermo, è pronto a volare nei cinema di tutto il mondo quest’estate, distribuito da Warner Bros. Pictures. Con il suo stile inconfondibile, James Gunn trasporta il supereroe originale nel nuovo universo DC reinventato, con una miscela unica di racconto epico, azione, ironia e sentimenti, consegnandoci un Superman guidato dalla compassione e da una profonda fiducia nella bontà del genere umano.

Produttori esecutivi di “Superman” sono Nikolas Korda, Chantal Nong Vo e Lars Winther. Dietro la macchina da presa, Gunn si è avvalso del lavoro di suoi collaboratori fidati, tra cui il direttore della fotografia Henry Braham, la scenografa Beth Mickle, la costumista Judianna Makovsky e il compositore John Murphy, oltre al compositore David Fleming (“The Last of Us”), ai montatori William Hoy (“The Batman”) e Craig Alpert (“Deadpool 2”, “Blue Beetle”).

The Old Guard: le principali differenze tra il film e i fumetti

The Old Guard: le principali differenze tra il film e i fumetti

Il film Netflix The Old Guard (qui la recensione) ha subito diversi cambiamenti significativi nel passaggio dalla pagina allo schermo. Ideata da Greg Rucka e Leandro Fernández, la storia è infatti nata come serie a fumetti. Pubblicata nel 2017, The Old Guard: Opening Fire è stata edita da Image Comics e ha avuto cinque numeri. Accolta con favore sia dalla critica che dagli appassionati di fumetti, Rucka e Fernández hanno poi prodotto un seguito, The Old Guard: Force Multiplied. Questa serie di cinque numeri si è poi conclusa a metà luglio 2020 ed è già stata confermata una terza e ultima serie, The Old Guard: Fade Away.

The Old Guard era incentrato su un gruppo di immortali. Guidato da Andromache di Scizia, alias Andy, interpretata da Charlize Theron, il gruppo ha combattuto per secoli per l’umanità. Dopo innumerevoli guerre, il film riprende ai giorni nostri con l’eclettico gruppo che lavora come mercenario. Nonostante la regola di Andy di non lavorare troppo spesso per lo stesso cliente, hanno accettato una missione per salvare un gruppo di bambini rapiti. Sfortunatamente, la missione si rivela una trappola che espone le loro abilità a Steven Merrick (Harry Melling), uno spietato uomo d’affari che cerca di sfruttarli per guadagno economico. La missione del gruppo di evitare la cattura è ulteriormente complicata dal tradimento di uno dei loro membri e dall’emergere di un nuovo immortale: Nile Freeman (KiKi Layne).

Il film è stato diretto da Gina Prince-Bythewood, che ha lavorato su una sceneggiatura scritta dallo stesso Rucka. Di conseguenza, il film è stato un adattamento estremamente fedele al materiale originale, tanto che gran parte dei dialoghi del fumetto sono stati riportati alla lettera sullo schermo. Tuttavia, The Old Guard non è privo di differenze. Molte di queste sono estremamente minori, come il fatto che Merrick non fosse affatto il personaggio muscoloso che è sulla carta, le scene d’azione aggiuntive e il fattore di guarigione che funzionava in modo diverso. Altre, invece, sono piuttosto sostanziali e probabilmente avranno un impatto sulla storia futura.

The Old Guard spiegazione finale
Charlize Theron in The Old Guard. Foto di Eli Joshua Ade/Netflix © 2025 – © 2025 Netflix, Inc.

Andy perde la sua immortalità

La posta in gioco è aumentata notevolmente nel terzo atto di The Old Guard, quando Andy ha improvvisamente perso la sua immortalità. Questo sviluppo ha avuto diverse funzioni. Innanzitutto, ha aggiunto ancora più tensione alla battaglia finale del film, con gli altri immortali che dovevano proteggere attivamente la loro leader dai colpi di arma da fuoco, eliminando al contempo i soldati nemici. Ha anche contribuito a ricordare ad Andy quanto la vita sia fragile e preziosa. Infine, ha portato la protagonista a ricordare che l’umanità non è poi così male. Ciò è stato rappresentato in modo particolare nella sua interazione con un gentile sconosciuto, che l’ha aiutata a medicare una ferita da taglio che Andy aveva subito. Tuttavia, l’arco narrativo è completamente originale. In entrambi i volumi della serie a fumetti già pubblicati, l’immortalità di Andy è rimasta intatta.

La dichiarazione d’amore di Joe a Nicky

Durante il film, Joe viene preso in giro da uno degli uomini di Merrick sul fatto che Nicky sia il suo ragazzo. In risposta, Joe ha risposto che “ragazzo” non è affatto una descrizione sufficiente di ciò che Nicky è per lui. Questo momento si è rivelato uno dei più popolari e celebrati di The Old Guard. È stato anche uno di quelli che lo stesso Rucka ha insistito per inserire nel film, specificandolo persino nel suo contratto. Tuttavia, il discorso di Joe era ancora più ampio sulla pagina e conteneva diversi paragoni poetici, tra cui il modo in cui “i pensieri stessi di Nicky rendono musicale il quotidiano”. Pertanto, i fan della scena che successivamente si avvicineranno al materiale originale rimarranno piacevolmente sorpresi.

Il passato e le motivazioni di James Copley

Interpretato da Chiwetel Ejiofor, il personaggio di James Copley è stato molto più approfondito sullo schermo. Nei fumetti originali, l’ex agente della CIA è spinto dal reddito senza dubbio considerevole che gli garantisce il lavoro per Merrick. Nel film, invece, le sue motivazioni provengono da un luogo molto più comprensibile. All’inizio del film menziona che sua moglie è morta di SLA. Sulla scia di quella tragedia, Copley si è impegnato a risparmiare ad altri un destino simile e il tipo di dolore che ha provato lui. In entrambe le versioni, alla fine si rende conto dei propri errori e tradisce Merrick. Il cambiamento nella sua storia personale, tuttavia, serve anche ad approfondire quella decisione.

Piuttosto che essere semplicemente disgustato dai metodi, dall’avidità e dal sadismo palese di Merrick, nella versione cinematografica Copley è spinto ad aiutare gli immortali per onorare meglio la memoria di sua moglie. Anche ciò che accade dopo è diverso dal fumetto. Nelle pagine del fumetto, Copley riceve clemenza e gli viene concesso di vivere, e in seguito incrocia nuovamente la strada degli eroi. Nel film, invece, Andy lo recluta attivamente, in modo da poter usare le sue conoscenze per coprire le tracce degli immortali in futuro. In questo modo, probabilmente diventerà una figura più centrale in futuro. Anche Nile è stata resa più articolata, con l’aggiunta di un elemento di dolore nella sua storia familiare che alimenta alcune delle sue decisioni.

Chiwetel Ejiofor in The Old Guard
Chiwetel Ejiofor in The Old Guard. Foto di © 2020 Netflix, Inc.

Noriko diventa Quynh

Un altro dei cambiamenti più significativi apportati a The Old Guard riguarda il personaggio di Quynh (Veronica Ngo). Nel fumetto, il suo nome è Noriko ed è di origini giapponesi. Sullo schermo, il personaggio è stato reso vietnamita e il suo nome è stato modificato di conseguenza. Questi cambiamenti sono stati apportati proprio grazie alla stessa Ngo. In un’intervista con Polygon, Rucka ha rivelato che quando Ngo è stata ufficialmente scelta per il ruolo, ha detto: “Sono vietnamita, non giapponese”. Prince-Bythewood lo ha quindi contattato e gli ha chiesto se fosse possibile accogliere questa richiesta. Rucka è stato felice di onorare e rispettare questo desiderio. In questo modo, The Old Guard si è dimostrato ancora più attento alla rappresentazione, evitando la tendenza tipica di Hollywood di mescolare e abbinare culture asiatiche.

Anche alcuni elementi del destino tormentato e acquoso del personaggio sono stati modificati dal libro allo schermo. Come Noriko, viene semplicemente spazzata via da un’onda durante una tempesta particolarmente forte. Come Quynh, il fatto che sia stata sottoposta a secoli di annegamento è più una scelta consapevole derivante dalla crudeltà e dall’ignoranza dell’umanità. Dopo che lei e Andy vengono catturati durante i processi alle streghe in Inghilterra, entrambi vengono giustiziati in vari modi. Quando inevitabilmente nessuno dei metodi di esecuzione funziona, viene rinchiusa in una gabbia di ferro e gettata deliberatamente in mare.

Secondo Rucka nella stessa intervista, il cambiamento è stato in parte dovuto alla volontà di evitare la costosa misura di ricreare una tempesta del genere. La scelta è stata consolidata dall’idea suggerita da Prince-Bythewood di includere l’immagine della gabbia di ferro. Questo momento si ricollega ora, sia dal punto di vista narrativo che tonale, al ritorno di Quynh nella scena prima dei titoli di coda del film, che è stata anticipata rispetto alla timeline del fumetto. Un altro sottile cambiamento alla timeline del fumetto è stato apportato da Andy, che afferma di aver incontrato Quynh prima di Lykon, mentre nel fumetto era il contrario.

The Old Guard film 2020
Foto di © 2020 Netflix, Inc.

L’effetto a catena dell’eroismo degli immortali

Un altro punto di svolta è arrivato nel terzo atto di The Old Guard, quando Copley ha rivelato la profondità della sua ricerca sugli immortali. Sebbene il gruppo abbia sempre cercato di usare i propri poteri per il bene, non era mai stato a conoscenza del quadro più ampio che si stava formando grazie alle loro azioni. Da tutto ciò che Copley aveva raccolto, tuttavia, hanno appreso che per ogni persona che avevano salvato c’era stato un effetto a catena che aveva portato grandi benefici all’umanità nel suo complesso. Questo si manifestava sotto forma di scoperte mediche, progressi tecnologici positivi o prevenzione di gravi catastrofi.

La notizia ha spinto Nile a lasciar andare le sue apprensioni e a unirsi ufficialmente alla squadra alla fine del film. Inoltre, ha riacceso la fede di Andy e le ha restituito il senso di scopo. Sebbene la rivelazione sia presente nella serie a fumetti, essa non arriva fino al secondo volume, piuttosto che al volume su cui si basa principalmente il film. Di conseguenza, insieme al ritorno di Quynh, gli spettatori si trovano ad affrontare una linea temporale molto più accelerata nella trilogia di film pianificata da Rucka. Questa decisione produrrà probabilmente un effetto a catena, con ulteriori cambiamenti, deviazioni ed espansioni della storia che si svilupperanno in modo esponenziale nei futuri capitoli di The Old Guard.

I Fantastici Quattro: Gli Inizi, il nuovo video fornisce dettagli sul ruolo (tagliato?) di John Malkovich

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I Marvel Studios hanno ufficialmente pubblicato il primo speciale di I Fantastici Quattro: Gli Inizi, che include nuove interviste con il regista Matt Shakman e il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige. Ma non è tutto, perché ci sono anche molti dietro le quinte (che mostrano i set e le acrobazie) e frammenti di scene tratte dal film stesso. Tuttavia, è ciò che non vediamo a causare scalpore.

Vi abbiamo recentemente informato che il nome di John Malkovich è stato rimosso dalla lista del cast allegata al materiale stampa di I Fantastici Quattro: Gli Inizi. Ora, il nome dell’attore è scomparso anche dai titoli di coda inclusi alla fine di questa anteprima, avvalorando le teorie secondo cui non apparirà più nel reboot. Si vocifera che fosse stato scelto per il ruolo di Red Ghost; e non è che il suo ruolo sia stato tenuto segreto, visto che era già apparso nel primo teaser trailer. Sembra probabile che qualcosa nel suo personaggio non funzionasse, e il feedback ricevuto durante le proiezioni di prova potrebbe aver portato alla sua rimozione definitiva.

Red Ghost è un classico cattivo dei Fantastici Quattro che ha messo le sue Super Scimmie contro la Prima Famiglia Marvel per dimostrare che il suo paese, la Russia, era superiore agli Stati Uniti.

Potrebbero esserci altri motivi per cui non viene accreditato insieme al resto del cast principale, tra cui Paul Walter Hauser, Natasha Lyonne e Sarah Niles, tre attori di cui non abbiamo visto nulla nei trailer (non è stato ancora annunciato chi interpreteranno, anche se si pensa che Hauser sia l’Uomo Talpa).

Il film Marvel Studios I Fantastici Quattro: Gli Inizi introduce la prima famiglia Marvel composta da Reed Richards/Mister Fantastic (Pedro Pascal), Sue Storm/Donna Invisibile (Vanessa Kirby), Johnny Storm/Torcia Umana (Joseph Quinn) e Ben Grimm/la Cosa (Ebon Moss-Bachrach) alle prese con la sfida più difficile mai affrontata. Costretti a bilanciare il loro ruolo di eroi con la forza del loro legame familiare, i protagonisti devono difendere la Terra da una vorace divinità spaziale chiamata Galactus (Ralph Ineson) e dal suo enigmatico Araldo, Silver Surfer (Julia Garner). E se il piano di Galactus di divorare l’intero pianeta e tutti i suoi abitanti non fosse già abbastanza terribile, la situazione diventa all’improvviso una questione molto personale.

Il film è interpretato anche da Paul Walter Hauser, John Malkovich, Natasha Lyonne e Sarah Niles. I Fantastici Quattro: Gli Inizi è diretto da Matt Shakman e prodotto da Kevin Feige, mentre Louis D’Esposito, Grant Curtis e Tim Lewis sono gli executive producer.