Per molti fan di
Star
Wars comprare merchandising della propria saga
del cuore è qualcosa di profondamente sacro, tanto che a volte quei
giocattoli restano gelosamente custoditi nei loro involucri, buste
e scatole, per paura che l’oggetto possa perdere valore. Ma che
valore possono davvero avere i gadget, i giocattoli, le action
figure, insomma, tutto il merchandising di Star Wars? Ecco i 10
articoli da collezione più costosi:
L’horror è,
cinematograficamente, uno dei generi più apprezzati. Questo filone,
oltre ad aver sfornato film diventati veri e propri cult, è anche
uno di quelli più redditizi, capaci di sollevare adeguatamente il
box office. Nel corso del tempo si è però notato un certo
affaticamento da parte di registi, sia veterani che novelli, nel
proporre storie originali, o che comunque fossero in grado di
catalizzare appieno l’attenzione e l’interesse del pubblico. Questa
incrinatura, se possiamo definirla così, si è riscontrata di più
nei franchise, molti dei quali hanno perso di
forza e potenziale. Nonostante siano tanti ad avere questa
problematica, ce ne sono però alcuni che, a discapito degli anni,
hanno continuato a funzionare anche con i propri sequel o,
addirittura, remake, merito soprattutto di aver avuto idee valide
alla base, su cui sono poi andate a costruirsi uccisioni
stuzzicanti e fresche trame. Vediamo quali sono.
La casa
Uno dei franchise
horror più conosciuti e amati è La casa,
iniziato come trilogia diretta e prodotta da Sam Raimi con
protagonista Bruce Campbell. Al centro delle rispettive
trame un gruppo di cinque ragazzi che, trascorrendo un weekend in
uno chalet di montagna, scoprono un libro, quello dei morti, a
causa del quale verranno coinvolti in eventi terribili. La saga,
forte soprattutto del suo tono satirico miscelato al gore e
all’arguzia, non possiede film brutti. Una delle sue carti
vincenti, almeno nei primi tre, è il main character, Ash William,
per l’appunto interpretato da Campbell. Ma anche il remake di Fede
Álvarez del 2013 si definisce una pellicola altrettanto avvincente,
con i suoi personaggi accessibili e una trama che presenta un buon
equilibrio fra commedia e orrore.
The Ring
Quando pensiamo ai franchise
horror d’effetto, The Ring è in cima
alla lista. In realtà a questa saga colleghiamo anche il nome di
Samara, uno dei personaggi presenti più
terrificanti, la cui immagine è diventata molto popolare nel tempo.
Tutti i film appartenenti al franchise risultano essere molto buoni
e ancora di successo nonostante l’avanzare del tempo, merito
soprattutto di protagonisti avvincenti ed emozionanti. Inoltre, il
franchise di The Ring riesce a bilanciare in maniera
ottimale tensione e jumpscare, senza abbandonarsi a un
solo tono o atmosfera. Ed è proprio il giocare su questi elementi
narrativi e di scena ad aver reso The Ring famoso,
producendo di conseguenza una serie di film in grado di tenere
incollati alla sedia.
REC
Tra i franchise
horror più sottovalutati ma efficaci c’è poi
REC, di origine spagnola. Questa serie di
film pone al suo centro dei personaggi che vengono infettati da un
virus in grado di trasformarli in una sorta di zombie. La tecnica
usata è quella del found-footage, attraverso la quale sembra che le
riprese siano delle registrazioni effettuate dagli stessi
protagonisti, garantendo così una piena immersione del pubblico.
Tutta la saga, per il tipo di narrazione utilizzata e per la
capacità di fondere fantascienza, horror e religione, è stata sin
da subito apprezzata dai fan del genere e tutt’oggi riscuote
successo, segno di buon lavoro e di un’originale idea di base.
Saw
Anche Saw rientra fra i franchise horror
più amati dal pubblico, e uno dei motivi principali è il suo avere
una componente molto forte del thriller all’interno. Creata da
James Wan e Leigh Whannell, la saga (con al centro
il tema splatter) è composta da dieci film e uno spin-off,
realizzati dal 2004. Nonostante i metodi di omicidio risultino
contorti, essi sono comunque all’altezza dello stile narrativo
utilizzato per gli archi dei personaggi e per le trame. La forte
suspense e la costruzione di un killer di livello come
Jigsaw, capace di catalizzare tutta l’attenzione
su di lui, hanno reso Saw un franchise immortale, oltre che molto
redditizio.
Insidious
James Wan e
Leigh Whannell sono una coppia che conosce bene il
genere dell’orrore, e sanno come maneggiare la materia narrativa
per plasmare racconti di terrore a causa dei quali il sonno non
diventa più così tranquillo. Un altro franchise horror avvincente,
nato dal loro instancabile sodalizio, è proprio Insidious, un saga che
da quando è nata ha rallegrato di parecchio i botteghini di tutto
il mondo. Ciò che dal 2010 ha convinto pubblico (e anche critica) è
il modo in cui i film disturbano il proprio spettatore: essi
infatti non ricorrono a metodi horror convenzionali, ma piuttosto
sfruttano il mistero. Coloro che vengono posseduti hanno un
comportamento e un aspetto ambiguo, molto strano, tanto da rendere
inquieto il pubblico, che si sente angosciato. Inoltre, ogni
pellicola del franchise si erge su una trama molto forte, capace di
tenere da una parte impegnati i fruitori per comprenderla,
dall’altra di averli sempre altamente spaventati.
Scream
Abbiamo parlato di franchise
horror di grande successo, ma quando si tratta di
iconicità un posto in prima fila lo ha Scream, il quale ha “dato alla luce” un
villain davvero fenomenale, Ghostface. Il
sottogenere è lo slasher, qui davvero rivitalizzato, e ha come
creatore Wes Craven, il quale si ispirò
liberamente agli omicidi perpetrati da Danny Rolling nel 1990. Uno
dei meriti della saga è aver designato personaggi interessanti,
realistici e con personalità molto ben sviluppate, il che ha reso
ogni pellicola credibile ed entusiasmante. Inoltre, la vera
bellezza dei film è che si impiantano su alcune importanti regole
per sopravvivere a un prodotto dell’orrore, e ognuno di essi ne
presenta di nuove.
The Grudge (Ju-On)
Un altro franchise horror che non
presenta film mal riusciti è The Grudge. La saga è iniziata con le
pellicole giapponesi di Ju-On, per poi
espandersi e includere gli omonimi remake americani. Nonostante sia
difficile che un remake possa mantenere qualità e intrattenimento
del suo originale, The Grudge fa un’eccenzione: i film
sfoggiano gli stessi elementi spaventosi e interessanti della loro
versione orientale, e questo rende l’intero franchise oltre che
valido, memorabile.
Psycho
Un franchise degno di nota è
Pyscho, iniziato con l’intramontabile
thriller del Maestro Alfred Hitchcock. Nel
1960 il regista insegnò al cinema come costruire la suspense
attraverso la storia del folle killer Norman
Bates, e alla fine il lungometraggio fu definito il
precursore del genere slasher. Quando il film uscì, Hitchcock non
si sarebbe mai aspettato che se ne potesse costruire un’intera
saga, ed in effetti prima che questo accadde passarono degli anni.
Nel 1983, il sequel divenne realtà e Anthony
Perkins tornò a vestire i panni del brutale antagonista
nato dalla penna di Robert Bloch. Se lo
paragoniamo ad altri franchise, Psycho è uno di quelli che
riesce a mantenere i suoi film freschi, includendo linee di trama
aggiuntive e utilizzando un tono sempre coerente e capace di
mescolare diversi generi, fra cui la commedia dark e il thriller
psicologico. Questi sono fra l’altro i motivi per cui
Psycho è diventato un esempio su come costruire un buon
franchise senza condannarne la qualità.
Killjoy
Continuiamo con il sottogenere
slasher e parliamo di Killjoy, altro
franchise horror meritante di attenzione, che sorregge la sua
narrazione sulle azioni di un clown killer demoniaco. La sua
personalità, pur essendo malvagio, risulta essere divertente e
soprattutto non ha segni di stanchezza, grazie al suo riuscire a
fondere personaggi classici come Pennywise e
Jojo il Klownzilla. A rendere un successo il
personaggio probabilmente è il fatto che ogni suo omicidio è
diverso: Killjoy non segue uno schema unico, e le sue uccisioni
oscillano fra il caos incontrollato e l’organizzazione metodica,
dando sempre l’impressione di assistere a qualcosa di nuovo, o
comunque inaspettato. Tale caratteristica, che va aggiungendosi a
un tipo di scrittura che si ispira allo stile campy, ha reso la
saga indimenticabile.
Cube
Concludiamo con Cube, franchise horror
fantascientifico di produzione canadese costituito da quattro film,
diretti da Vincenzo Natali, Andrzej
Sekuła, Ernie Barbarash e
Yasuhiko Shimizu. Oltre a suscitare curiosità il
mondo mai rivelato in cui i personaggi vivono gli eventi, grazie al
quale il pubblico può farsi delle proprie idee, la saga propone
trappole assassine che variano per stile e metodo, e che mostrano
diversi tipi di mutilazione. Il mistero dell’ambientazione e il
meccanismo con cui cui viene esplorata la società che ha ideato le
trappole mortali, rendono Cube un franchise esente da film
brutti ma che, al contrario, ha il grande potenziale per mettersi
alla pari con altre saghe iconiche.
Continuano le top ten del 2014,
questa volta ci concentriamo sui film più scaricati e piratati
dell’anno secondo la classifica redatta da YAHOO. Come prevedibile
i titolo sono tutti blockbuster, ma c’è anche spazio a film meno
commerciali come 12 anni schiavo, che ha
collezionato 3 premi Oscar. Il primato invece va al film di
Martin Scorsese con protagonista Leonardo DiCaprio, scaricato 30
milioni di volte. Di seguito tutte le posizioni:
La pirateria cinematografica, si sa, è
dura a morire, e così ogni anno si contano i danni che questa
pratica illegale arreca all’industria cinematografica. Secondo le
stime USA, il film che ha subito le maggiori perdite a causa dei
download illegali è Lo Hobbit Un Viaggio
Inaspettato, che ha registrato 8,4 milioni di
downloads illegali.
Subito dopo la prima avventura di
Bilbo Baggins, ad essere il più piratato è stato il Django
Unchained di Tarantino, seguito da Fast and Furious
6 con, rispettivamente, 8,1 e 7,9 milioni di
downloads illegali.
La lista, che vi riportiamo di
seguito, ci segnala i 10 film più piratati dell’anno, ma a sorpresa
proprio dalla lista mancano due film che hanno incassato davvero
tanto nel 2013: L’Uomo
d’Acciaio e Hunger Games la Ragazza di
Fuoco. Come si spiega questo fenomeno? Forse gli
spettatori hanno preferito pagare per godere della spettacolarità
garantita dai due film, o forse, su larga scala, i due titoli
attirano molto meno di quelli che invece sono finiti in
classifica.
Cosa pensate a riguardo?
Intanto ecco i 10 film più piratati del 2013 in USA:
Per un anno cinematografico che si
conclude, uno nuovo è pronto ad iniziare. Se il 2019 ha regalato
alcuni tra i film più belli degli ultimi anni, con il ritorno di
grandi autori o l’affermarsi di brillanti blockbuster, il 2020
promette di essere altrettanto ricco di soprese. Sono infatti
numerosi i film attesi, e il sito IMDb (Internet Movie Database) ha
indicato quelli che sono i più attesi per i prossimi mesi.
Dai cinecomic Wonder Woman 1984 e Black
Widow al fantascientifico Dune,
dal ritorno di Top Gun con Top Gun:
Maverik sino al nuovo James
Bond intitolato No Time To
Die. Tra cinema d’autore, di genere e imponenti
blockbuster, anche il nuovo anno sembra avere le carte in regola
per regalare nuove appassionati storie e sincere emozioni.
Ecco i 10 film più attesi
del 2020.
Fast & Furious 9
Nono capitolo della celebre saga
tutta motori e azione, Fast & Furious 9
arriverà al cinema nel corso di questo anno, riportando al cinema
le gesta di Dominic Toretto, interpretato nuovamente dall’attore
Vin Diesel. Se la trama è ancora sconosciuta, si
conoscono invece i nomi degli altri celebri attori che prenderanno
parte al film, tra cui Charlize Theron, Helen Mirren,
Michelle Rodriguez, Cardi B, e la new entry John
Cena.
The King’s Man – Le origini
Nel 2020 arriverà al cinema anche
un nuovo capitolo dedicato alla saga di spionaggio. Questo prequel,
scritto e diretto da Matthew Vaughn vedrà tra i
suoi protagonisti gli attori Ralph Fiennes, Daniel
Brülh, Aaron Taylor-Johnson, Gemma Aerton e
Stanley Tucci. The
King’s Man – Le origini mostrerà così la nascita
dell’organizzazione che in più di un’occasione ha salvato il mondo,
promettendo ai suoi fan ancor più azione ed avventura rispetto ai
precedenti due capitoli.
Dune
Dopo l’acclamato Blade
Runner 2049, il regista canadese Denise
Villeneuve è pronto a portare al cinema un altro grande
classico di fantascienza: Dune. Il film è tratto dall’omonimo
romanzo, ed era già stato portato al cinema nel 1984 dal regista
David Lynch, rivelandosi tuttavia un clamoroso
flop.
La nuova versione si prende dunque
l’incarico di fare di meglio, avvalendosi di un cast di celebrità
come Timothée Chalamet,
Rebecca Fergusson, Oscar Isaac, Jason Momoa, Zendaya, Josh Brolin,
Dave Bautista,Stellan Skarsgård e
JavierBardem. La trama ruota
intorno ad figlio di una nobile stirpe, il quale si troverà
coinvolto in una guerra galattica, dove la sopravvivenza della vita
dipenderà dal suo coraggio.
Wonder Woman 1984
Dopo il grande successo del primo
film del 2017, nel 2020 tornerà sul grande schermo anche la celebre
amazzone Wonder Woman, con Wonder Woman1984.
Diretto nuovamente da Patty
Jenkins e interpretato da Gal Gadot, Chris Pine, Kristen
Wiig e Pedro
Pascal, il film vedrà la supereroina a distanza di
decenni rispetto al precedente film, negli anni ottanta, dove si
riunirà con il capitano Trevor per combattere la minaccia portata
dall’uomo d’affari Maxwell Lord e dalla temibile Cheetah, una donna
ghepardo.
Mulan
I live-action Disney continuano ad
incantare il pubblico di tutto il mondo, rivelandosi dei veri e
propri successi al box office. Nel 2020 arriverà il momento di
Mulan,
versione in carne ed ossa del celebre film d’animazione del
1998.
Il film, interpretato dall’attrice
Liu Yifei, sarà composto per la gran parte da
attori orientali, portando avanti l’impegno intrapreso dalla Disney
di dare risalto alla diversità etnica. La storia è quella di Mulan,
giovane ragazza che fingendosi uomo si unirà alla battaglia contro
il popolo Unno, portando libertà tra la sua gente.
Tra le supereroine più amate
dell’MCU, Black Widow affronterà nel film il proprio passato,
permettendo ai fan di scoprire molto di più su di lei. Ambientata
anni prima gli eventi dell’ultimo film dedicato agli Avengers, la
pellicola vede nel cast anche gli attori Florence
Pugh e David Harbour. Nell’attesa del
film, il trailer ha già scaldato gli animi dei fan, promettendo
grande intrattenimento.
No Time To Die
Dopo alcuni anni di attesa, e
diversi stop produttivi, James Bond è pronto a tornare al cinema
con il film No Time To Die. Nel ruolo
dell’agente segreto, per l’ultima volta, vi è di nuovo l’attore
Daniel
Craig, affiancato dagli attori Ana de Armas, Léa
Seydoux, Ralph Fiennes, Naomi Harris, Christoph Waltz e il
premio Oscar Rami Malek, che avrà il ruolo del
villain.
Il film è il venticinquesimo della
fortunata serie, è promette nuove intense avventure per il
personaggio, per il quale occorrerà poi trovare un nuovo
interprete.
Top Gun: Maverick
A 34 anni di distanza, Tom
Cruise è pronto a riprendere i panni del celebre
capitano Pete “Maverick” Mitchell in Top Gun:
Maverick. Mitchell è ora il nuovo istruttore di volo
della scuola di piloti “Top Gun”, e fa da mentore e guida a
Bradley, figlio dello scomparso compagno di volo Goose, che cerca
di diventare un aviatore come il padre. Nei film reciteranno anche
gli attori Miles Teller, Val Kimer, Jon Hamm e
Jennifer Connelly.
Sonic
Dopo le critiche per la
realizzazione grafica del personaggio, poi ri-progettato da capo,
il film Sonic è pronto per arrivare al
cinema, dove lo attendono numerosi fan in attesa di capire se il
film si rivelerà all’altezza delle aspettative o confermerà la
sfortuna incontrata sin dal rilascio del primo trailer.
Basato sul celebre videogioco, il
film si avvarrà di tecnica mista, tra live-action e CGI. A dare
voce al celebre personaggio sarà l’attore Ben
Schwartz, mentre l’attore Jim Carrey farà
il suo ritorno al cinema nel ruolo dell’antagonista dr. Eggman.
Birds of Prey
Tra i film più attesi del 2020 vi è
il cinecomic Birds of
Prey, che vedrà la celebre criminale Harley
Queen, interpretata nuovamente dall’attrice Margot
Robbie, porsi a guida di un gruppo di spietate
assassine in cerca di indipendenza.
Sulle loro tracce si metterà però
lo spietato Maschera Nera, interpretato dall’attore Ewan
McGregor. Il film è ambientato dopo gli eventi
di Suicide Squad, e promette di rilanciare il
DCEU al cinema.
Quando un nuovo anno
cinematografico si conclude, e arriva il momento di tirare le
somme, ci si accorge che, in mezzo ai grandi film visti, capaci di
emozionare e sorprendere, inevitabilmente ci sono anche diverse
opere poco o per nulla riuscite. Le peggiori di queste sono state
elencate dalla rivista «The Hollywood Reporter», che ha chiesto ai
propri critici di indicare quelli che sono i peggiori film visti
sul grande schermo nel corso del 2019.
Il risultato di questo sondaggio è
stato piuttosto variegato, includendo film horror, d’animazione,
cinecomic, in aggiunta ai classici remake, reboot o sequel privi di
concreta inventiva. Non mancano inoltre film d’autore rivelatisi
deludenti manifestazioni di personalità non più all’apice del
proprio potenziale.
Di seguito, ecco i dieci peggiori
film del 2019 secondo i critici del The Hollywood Reporter.
Artic Dogs
Film d’animazione diretto da
Aaron Woodley, Artic
Dogs è stato distribuito nei cinema statunitensi il 1
novembre 2019, rivelandosi un clamoroso flop con un incasso di soli
8 milioni di dollari a fronte di un budget di 50.
Il film, trai cui doppiatori si
annoverano Jeremy Renner,
James Franco, Michael
Madsen, Omar Sy, Anjelica Huston e Alec
Baldwin, è stato inoltre male accolto dalla critica,
ottenendo sull’aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes una
percentuale del 14%.
Cats
Nonostante sia stato diretto dal
premio Oscar Tom Hooper, e vanti attori del
calibro di Judi Dench, Ian McKellen,
Jennifer Hudson,
Idris Elba,
e Rebel Wilson, nonché la cantante Taylor
Swift, il film Cats è stato
accolto con pareri particolarmente negativi da parte della
critica.
Ispirato all’omonimo musical di
Andrew Lloyd Webber, ha trovato nell’umanizzazione dei gatti
protagonisti il suo elemento più criticato. Tali effetti speciali
sono infatti stati definiti “disturbanti” e “eccessivi”, mai
affascinanti. Secondo i critici del celebre magazine, il film è
l’esempio perfetto di come non si dovrebbe fare una trasposizione
di un testo preesistente al cinema.
Dark Phoenix
L’ultimo film degli X-Men
realizzato prima dell’acquisto della Fox da parte della Disney si è
rivelato anche il più fallimentare della saga. Rallentato dai
numerosi problemi legati alla sua produzione, il film che segna
l’esordio alla regia per Simon Kinberg non ha poi
trovato il favore della critica, indicando una dilagante mancanza
di intrattenimento o di concreta drammaticità a quanto narrato.
Una delle più scottanti delusioni
dell’anno è quella legata a Domino, il
nuovo film di Brian De Palma. L’autore, che nel
corso della sua carriera ha dato vita ad opere memorabili, torna
dietro la macchina da presa dopo diversi anni di silenzio. Il suo
nuovo lungometraggio è stato tuttavia sfortunato sin dai primi
giorni di produzione, trovandosi in più occasioni manomesso dai
produttori e rimodellato senza il permesso del suo regista, che ha
finito con il prendere le distanze dal progetto.
In questo suo nuovo thriller è
possibile ritrovare le principali caratteristiche del suo cinema,
dallo stile virtuoso agli intrecci narrativi ad effetto. Manca
tuttavia, secondo i critici, un’organicità al tutto che possa
rendere il film degno di far parte della filmografia del suo
autore.
The Fanatic
Tra i più deludenti risultati al
botteghino dell’anno si annovera il film The
Fanatic, interpretato dall’attore John
Travolta. Accolto particolarmente male dai critici,
che lo hanno da subito indicato come uno dei film peggiori
dell’anno, il lungometraggio è la storia di un fanatico desideroso
di incontrare la sua star cinematografica del cuore, a tal punto da
diventare un vero e proprio stalker.
I critici del magazine ne hanno
ampiamente criticato la mancanza di suspense, nonché la non
convincente rappresentazione del tema dell’ossessione. Per molti,
quella nel film, è inoltre la peggior interpretazione nella
carriera di Travolta.
The Haunting of Sharon Tate
Nell’anno che la vede interpretata
al cinema da Margot
Robbie in C’era una
volta a… Hollywood, l’attrice Sharon
Tate, tragicamente scomparsa cinquanta anni fa, è al
centro anche del film The Haunting of Sharon
Tate, horror diretto da Daniel
Ferrands con Hillary Duff nel ruolo della
celebre attrice.
Indicato come uno sterile film che
non fa altro che riproporre i tragici eventi di Cielo Drive in
chiave horror, il lungometraggio, inedito in Italia, è stato
inoltre criticato per il non rendere affatto giustizia ad una
storia tristemente vera.
A Million Little Pieces
Basato sulla biografia di James
Frey, pubblicata nel 2003, il film diretto da Sam
Taylor-Johnson e interpretato dal marito Aaron
Taylor-Johnson conquista un posto in classifica per il suo
affermarsi come una nuova banale opera trattante i drammi della
dipendenza da droghe.
Ciò che manca nel film, secondo i
critici, è un vero e proprio coinvolgimento emotivo, che manca di
verificarsi nel momento in cui il personaggio intraprende il
proprio personale percorso di redenzione. Privo di una propria
originalità, la pellicola non è così riuscita a replicare il
successo di ben più noti film su tali temi.
Rambo: Last Blood
Il nuovo film dedicato al
leggendario personaggio di John Rambo, il nuovo film interpretato
da Sylvester
Stallone si è rivelato uno stanco sequel privo del
mordente sfoggiato dai primi capitoli della serie. Le nuove
avventure del reduce dal Vietnam, ambientate ora nell’attuale
contesto sociale e politico degli Stati Uniti, lo vedono infatti
fronteggiarsi contro un gruppo di pericolosi criminali
messicani.
Ciò che più di ogni altra cosa in
Rambo: Last
Blood sembra aver turbato i critici, è la fragile
sceneggiatura, che non accenna a volersi distaccare da facili
stereotipi, percorrendo strade che hanno portato il personaggio ad
un’evoluzione che poco aggiunge alla sua mitologia.
Serenity
In molti si sono chiesti come sia
possibile che dopo aver scritto e diretto un gioiello come Locke, il
regista Steven Knight abbia dato vita ad uno film
considerato tra i peggiori dell’anno: Serenity.
Interpretato dagli attori Matthew
McConaughey e Anne
Hathaway, il film è un thriller incentrato sulla
richiesta di una donna all’ex marito di aiutarla a liberarsi del
suo nuovo violento compagno.
Nonostante le premesse, i critici
ne hanno bocciato la messa in scena, giudicandola priva di fascino.
In particolare sono state giudicate insufficienti le prove
attoriali dei due protagonisti, apparentemente non a loro agio nei
rispettivi ruoli.
Trading Paint
Ancora un film con John
Travolta nella classifica stilata dal magazine, stavolta
con il film Trading Paint. Qui l’attore
ricopre il ruolo di un ex pilota desideroso di tramandare il
proprio mestiere al figlio.
La storia prometteva del
potenziale, che però non sembra essere stato espresso al meglio in
fase di scrittura. Secondo i critici, le motivazioni del
personaggio e il suo contesto rimangono inesplorate, passando senza
grande continuità da una scena all’altra, facendosi percepire il
film più lungo di quanto in realtà non sia. Tutte queste
motivazioni gli hanno fatto guadagnare un posto nella classifica
dei peggiori film del 2019.
Il mystery/giallo è
un genere che, da quando si è imposto con sempre più decisione nel
panorama cinematografico, ha appassionato molto gli spettatori. Le
ragioni risiedono in particolare nelle sue trame intricate e
avvincenti, piene di tensione che, se ben costruite, sono capaci di
agganciare il pubblico alla storia fino al suo epilogo. Netflix, una delle piattaforme più redditizie nel
mondo dello streaming, ha nel tempo arricchito la sua offerta con
film di questo tipo molto interessanti, i quali sono stati in grado
anche di suscitare più spunti di riflessione da parte di chi li
fruisce. Vediamo perciò quali sono le dieci pellicole
migliori presenti su Netflix da non potersi proprio
perdere.
Enola Holmes
Nel mentre vestiva i panni
dell’eroina Undici, Millie Bobby Brown ha deciso di indossare
anche quelli dell’investigatrice Enola Holmes,
sorella del celebre Sherlock. I film, ben due, prendono il nome
della loro protagonista, e sono dei gialli/mystery frizzanti,
divertenti e giovanili, capaci di coinvolgere il pubblico dentro
l’indagine soprattutto perché spinti dal continuo richiamo di
Enola, che parla direttamente con i suoi spettatori rompendo la
quarta parete. La storia si incentra in particolare sul tentativo
della giovane di fermare l’avanzamento di una legge di riforma
inglese che limiterebbe i diritti delle donne nel paese. Una vera
chicca da gustarsi.
Glass Onion – Knives Out
Se cercate un Hercule Poirot in
chiave moderna, allora non potete non guardare le avventure di
Benoit Blanc. Glass Onion –
Knives Out in particolare (sequel di Cena con delitto – Knives Out) ha una trama davvero
ben strutturata, e come fu anche per il suo predecessore, possiede
un cast stellare e ben assortito, che garantisce sano divertimento
e movimento alla storia. Un mystery che, proprio come il suo
titolo, si svelerà a strati, esattamente come una cipolla.
L’indagine si svolge all’interno della maxi villa del miliardario
Miles Bron, il quale invita su un’isola greca il suo stravagante
gruppo di amici per una “cena con delitto”. Il film è stato persino
candidato agli Oscar, nella categoria Miglior sceneggiatura non
originale a Rian Johnson (che ne è anche regista).
La ragazza della palude
Un altro mystery degno di nota è
La
ragazza della palude, con protagonista Daisy Edgar-Jones nei panni di Kya, una
ragazza che vive per l’appunto in una palude, dopo essere stata
abbandonata dai suoi genitori. L’incidente scatenante che darà
inizio all’indagine è il ritrovamento del corpo di un giovane
ragazzo lì dove lei abita. Verrà così accusata di omicidio e finirà
sotto processo. Ciò che rende avvincente la storia è il suo
sdoppiarsi a livello narrativo: da una parte, infatti, si segue
l’udienza in tribunale, dall’altra scopriamo lentamente quale sia
il passato di Kya e cosa davvero è successo nella palude dentro la
quale si è sempre sentita protetta. Il film è basato sull’omonimo
romanzo di Delia Owens.
Reptile
Reptile è mystery/giallo che ha da poco debuttato sulla
piattaforma di Netflix. Diretto da Grant Singer, ha come
protagonista Benicio del Toro nei panni del detective Tom
Nichols. Questi, in seguito a un orrendo omicidio di un giovane
agente immobiliare, decide di scoprire la verità su un caso in cui
nulla è come sembra. Nonostante sia stato criticato per essere
troppo contorto, il film presenta comunque un cast che regala
grandi performance, fra cui quella di Justin Timberlake, il quale
interpreta il fidanzato dell’assassinato.
The Pale Blue Eye – I delitti di
West Point
Con The Pale Blue Eye – I delitti di West Point torniamo
indietro nel tempo, precisamente al 1830. Protagonista è il
detective Augustus Landor, il quale inizia a indagare su una serie
di omicidi avvenuti all’Accademia Militare degli Stati Uniti.
Landor non sarà però solo, perché verrà aiutato da un giovanissimo
Edgar Allan Poe, che nel film ricopre il ruolo di cadetto di West
Point. The Pale Blue Eye – I delitti di West Point è
l’adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Louis Bayard,
uscito nel 2006.
The Nice Guys
The Nice
Guys è una serie di generi: un dramma, un noir, una
commedia… e un mystery, che è la componente preponderante della
trama. Siamo nella Los Angeles del 1977. Il film, diretto da Shane
Black, segue la storia di due investigatori, Holland March e
Jackson Healy, mentre lavorano insieme per risolvere la scomparsa
di un’attrice pornografica. Il primo crede che ci sia stato uno
scambio di identità con un’altra ragazza di nome Amelia, e così
Healy lo aiuta a scoprire quale sia la verità che si cela dietro.
Pieno di azione, ma anche con molti momenti di divertissement,
The Nice Guys riesce a costruire un mystery prelibato,
agganciando il suo pubblico fino alle ultime scene.
La donna alla finestra
Tra i più intriganti mistery su
Netflix vi è il film diretto da Joe Wright, tratto
dal bestseller “The Woman in the Window” di AJ
Finn, racconta la storia di Anna Fox, una
giovane donna che soffre di d’ansia e di agorafobia, disturbi che
non le permettono di uscire fuori di casa. Quando una nuova
famiglia, i Russell, si trasferisce di fronte a casa sua, Anna ha
un nuovo passatempo: spiare i suoi nuovi vicini di casa. Sembrano
una famiglia modello, formata dal padre Alistair,
la madre Jane e il figlio adolescente
Ethan. Ma un giorno, mentre osserva la famiglia
dalla finestra, scopre un terribile segreto, qualcosa che non
avrebbe dovuto vedere e che cambia per sempre la sua vita. Ad
arricchire tale pellicola, vi è un cast all star composto da
Amy Adams,
Gary Oldman e Julianne Moore.
State of Play
Arriviamo ora a State of Play, anche questo un mystery-thriller dal
cast davvero stellare: troviamo infatti
Russell Crowe,
Ben Affleck,
Rachel McAdams ed
Helen Mirren. La trama si focalizza su alcune indagini
che prendono il via dopo la morte di Sonia Baker, assistente e
amante del deputato americano Stephen Collins. Il film, diretto da
Kevin Macdonald, è basato sull’omonima serie televisiva inglese
della BBC e quando uscì nel 2009 ricevette recensioni positive da
parte della critica. Per la sua nota politica, oltre che per il suo
livello di tensione, State of Play merita una visione.
Prisoners
Altro film mystery meritante
attenzione è Prisoners, diretto dal più che bravo Dennis
Villeneuve. A interpretare i principali protagonisti
Hugh Jackman e
Jake Gyllenhaal, i quali vestono i panni
rispettivamente di Keller Dover e del detective Loki. Il film segue
il rapimento di due giovani ragazze in Pennsylvania, una di queste
figlia proprio di Dover. Costruito con sequenze al cardiopalma e
una tensione sempre crescente, Prisoners ha ricevuto non solo
critiche positive da parte sia di pubblico che di critica, ma anche
una candidatura all’Oscar nella sezione Migliore fotografia.
I segreti di Wind River
Concludiamo con questo mysery
diretto e scritto da Taylor Sheridan troviamo due Avengers molto
amati da fan e pubblico tutto. I protagonisti di I
segreti di Wind River sono infatti
Jeremy Renner ed
Elizabeth Olsen, che svestono i panni dei supereroi
Marvel per indossare quelli di Cory
Lamert e Jane Banner, rispettivamente un agente del FWS e un’agente
del FBI. Nella storia, i due cercano di risolvere un caso che ha
come protagonista una giovane nativa americana trovata morta nella
riserva indiana di Wind River, nel Wyoming. Quando uscì, il film
ebbe un grande successo commerciale, ma ricevette anche buone
recensioni da parte della critica. A convincere furono sia l’ottima
regia che le performance del cast.
Il fenomeno Zalone ha fatto parlare
critici, snob e benpensanti, ma la verità è che il caro Checco, pur
facendo faville al box office, non è mai stato neanche vicino alla
vetta della classifica dei film italiani più visti di sempre nel
nostro Paese. L’inflazione, il rincaro dei biglietti, la minore
affluenza nelle sale, sono elementi che condizionano non poco
questo tipo di classifiche, e così, basandoci su una chart di
Sorrisi e Canzoni, vi proponiamo i 10 film italiani più
visti in Italia in base al numero di biglietti staccati. Ecco i
risultati!
Sono stati resi noti i titoli delle
dieci pellicole tra le quali verrà selezionata quella che competerà
per la corsa all’Oscar 2013 per il Miglior Film Straniero. Le
pellicole in questione sono:
Spesso in grado di offrire al
pubblico intriganti rappresentazioni di impressionanti progressi e
dispositivi tecnologici, forme di vita extraterrestri, viaggi
interstellari e nel tempo, il genere della fantascienza è ben noto
e apprezzato nell’industria cinematografica. I film di questa
categoria ricorrono spesso a una concettualizzazione futuristica,
che affascina le menti degli spettatori con trame innegabilmente
accattivanti. Film come Interstellar e Her
richiamano l’attenzione su scenari prossimi al futuro che
potrebbero benissimo essere i nostri: vediamo insieme quali sono i
10 film di fantascienza più profetici di sempre,
secondo Reddit.
Gattaca (1997)
Gattaca
vede Ethan Hawke e Uma Thurman nei ruoli principali. Racconta la
storia di un uomo che è stato concepito in modo naturale e quindi
ha dovuto affrontare limitazioni genetiche rispetto alle sue
controparti geneticamente potenziate. Tuttavia, non lascia che i
suoi difetti lo frenino e si sforza di perseguire il suo sogno di
diventare un astronauta. “Sento che siamo solo a uno o due
decenni di distanza da Gattaca“, ha detto ASDF0716 quando l’OP ha chiesto
quali film di fantascienza saranno ricordati come i più visionari.
Il film di Andrew Niccol è un’interessante visione
del nostro potenziale futuro, con una luce particolare sui problemi
di identità che potrebbero verificarsi in un mondo che ha
normalizzato i metodi di parto artificiale.
District 9 (2009)
Considerato uno dei
migliori film di fantascienza a basso costo, con un budget di
produzione di 30 milioni di dollari e un incasso totale di 210
milioni di dollari in tutto il mondo, District 9 è un avvincente found footage di
Neill Blomkamp che illustra una razza
extraterrestre costretta a vivere in condizioni simili a quelle di
una baraccopoli sulla Terra. Esplorando i temi dell’umanità e della
segregazione sociale e facendo luce sull’ingiustizia con cui
l’umanità tratta chi è diverso, District 9 è sicuramente un film stimolante
che offre spunti di riflessione. “Uno dei migliori film che
spesso viene dimenticato“, ha scritto Crendrink quando futterecker ha citato il film in
una discussione.
Elysium (2013)
Ambientato nell’anno 2154,
Elysium offre al pubblico un’intrigante
rappresentazione di due classi sociali distinte: i ricchi, che
vivono in una stazione spaziale piena di risorse chiamata Elysium,
e i poveri, che si trovano costretti ad abitare una Terra esausta.
Nel frattempo, un uomo (Matt
Damon) intraprende un’ardua missione che potrebbe
portare l’uguaglianza tra i due mondi polarizzati. Un buon numero
di persone ha citato il film di fantascienza come uno dei più
profetici grazie alla sua rappresentazione di un pianeta logoro e
della disuguaglianza sociale. “Abbiamo già dei miliardari che
corrono per vedere chi arriva per primo nello spazio invece di fare
qualcosa di utile per tutti“, ha detto cptnamr7. “L’élite
brucerà assolutamente il pianeta per profitto e se ne
andrà“.
Snowpiercer (2013)
Basato sulla graphic novel
francese “Le Transperceneige” di Jacques Lob,
Benjamin Legrand e Jean-Marc
Rochette, Snowpiercer è un film convincente ambientato
nel 2031 dove, 17 anni dopo un tentativo di fermare il cambiamento
climatico, un’iniezione di aerosol si è ritorta contro e ha
accidentalmente creato una nuova era glaciale. A causa di ciò,
l’umanità è costretta a vivere in un treno autonomo. Il film di
fantascienza di Bong
Joon-ho è indubbiamente un interessante ammonimento
sull’uso della tecnologia umana e sulle conseguenze che ne
derivano, oltre a mettere in luce i cambiamenti climatici e a
fornire al pubblico una satira sociale. “Sento che Snowpiercer
finirà per essere qualcosa di vicino alla realtà. Forse non in
senso letterale, ma credo che i nostri sforzi per risolvere il
cambiamento climatico con più tecnologia ci porteranno alla
rovina“, ha scritto un account ora cancellato.
Interstellar (2014)
Diretto da Christopher Nolan, l’eccezionale Interstellar ha come protagonista
Matthew McConaughey in uno dei suoi ruoli
migliori e racconta la storia di un ex-astronauta che viene
incaricato di guidare una rischiosa missione intergalattica
attraverso un wormhole per trovare una nuova casa al genere umano
prima che la mancanza di risorse provochi l’estinzione. Come molti
altri film di questa lista, Interstellar affronta i temi dell’esplorazione
umana e descrive le conseguenze dannose delle nostre azioni. “La
previsione di Interstellar di un’altra catasta di polvere è
probabilmente la più accurata”, ha ammesso ChocolateBunny. “Visti tutti
i terribili avvertimenti sul cambiamento climatico che tutti
ignorano“.
Don’t Look Up (2021)
Quando si parla di
cambiamenti climatici, Don’t Look Up merita sicuramente un cenno per
la sua allegoria ben realizzata sull’argomento. Nel film, due
astronomi di basso livello (Leonardo
DiCaprio e Jennifer Lawrence) cercano di avvertire
l’umanità dell’avvicinarsi di una cometa che distruggerà il mondo.
Tuttavia, nessuno sembra ascoltare. Il film di Adam
McKay è stato comprensibilmente scelto da Reverandglass come film di
fantascienza più preveggente, in quanto presenta un commento
provocatorio che sottolinea il fatto che la società ignora
attivamente gli esiti letali della propria autodistruzione, che, in
questo caso, sarebbe l’emergenza climatica.
Sorry To Bother You (2018)
Combinando elementi di
commedia, dramma, fantasia e fantascienza, il film surrealista di
Boots Riley Sorry to Bother You è ambientato in
una versione alternativa di Oakland, dove il televenditore
Cassius Green (Lakeith Stanfield)
si ritrova in uno strano universo dopo aver trovato una chiave
magica. “Si tratta solo marginalmente di fantascienza, ma credo
che Sorry To Bother You verrà considerato come la
quintessenza della satira dell’era Amazon“, ha spiegato
mikevago. “Ho ancora la
speranza che quel film (la parte del “contratto a vita”, non quella
del cavallo) non sia la fine che faremo, ma di certo sembra che sia
la direzione in cui siamo diretti“. Senza dubbio, questa
satira assurda che commenta le dinamiche di potere tra le classi
sociali, i bianchi e i POC rimarrà nella mente del pubblico.
Her (2013)
Diretto da Spike
Jonze e interpretato dal bravissimo Joaquin Phoenix, la trama di
Her segue un uomo solo e con il cuore spezzato che
sviluppa una strana e improbabile relazione con un’intelligenza
artificiale, a cui dà voce Scarlett Johansson. Anche se
Her è un film sull’amore e sulla solitudine,
il suo messaggio profondo sul progresso tecnologico, in particolare
sull’intelligenza artificiale, è sicuramente avvincente. Sulla
piattaforma, NoMoassNeverWas sottolinea una
scena futuristica particolarmente d’impatto in cui il protagonista
“si guarda intorno e tutti parlano con le loro AI“.
I figli degli uomini (2006)
È impossibile stilare una
lista del genere e non includere I figli degli uomini. Il film, diretto da
Alfonso Cuarón, è ambientato nel 2027 e descrive
un mondo caotico in cui le donne non riescono a concepire. Un ex
attivista accetta di aiutare a trasportare una donna
miracolosamente incinta in un santuario situato in mare. Questo
acclamato film post-apocalittico è spesso lodato per il modo in cui
inscena i temi della sopravvivenza, della speranza e della fede.
Tuttavia, “ritrae un futuro in cui la xenofobia è in aumento.
La disuguaglianza continua a crescere tra i ricchi e i poveri. La
depressione economica ha devastato il mondo. So che è uscito nel
2007“, ha scritto TheCosmicFailure.
Blade Runner 2049 (2017)
Blade
Runner 2049, uscito nel 2017, è il sequel del film
originale con protagonista Harrison Ford. Questa volta il ruolo
di protagonista è affidato a Ryan Gosling. Il film è ambientato trent’anni
dopo gli eventi del film originale, dove l’agente della polizia di
Los Angeles “K” scopre un segreto a lungo sepolto che potrebbe
gettare nel caos la società rimanente. Concentrandosi sulla
decadenza dell’ambiente, con la rappresentazione di una società
distopica incredibilmente costruita, il film di Denis
Villeneuve è sicuramente indimenticabile. “L’umanità
diventa meno umana. Nel corso del film vediamo che gli esseri umani
sono meno sociali e anche meno empatici“, ha commentato un
utente. “San Diego diventa
una discarica perché stiamo esaurendo lo spazio per la nostra
spazzatura“.
Quello appena cominciato si
prospetta un anno ricco di film di fantascienza
che certamente incontreranno il favore dei fan più sfegatati. Ma ci
sono così tanti film in uscita nel 2018 che
dobbiamo fare una selezione e puntare la nostra attenzione su:
quelli dal richiamo più mainstream e più interessanti e
particolari dal punto di vista della qualità.
Il 2017 ha visto il genere di
fantascienza tornare prepotentemente alla ribalta e molti titoli
(per citarne alcuni, dall’acclamato Arrival
di Denis Villeneuve, al sequel
diMatt ReevesWar of
the Planet of the Apes) hanno a loro modo ridato
linfa ad un genere che ritornerà anche quest’anno.
Anche
quest’anno alcuni sono sequel di franchising già famoso ma ci sono
anche molti film originali, mentre altri sono adattamenti di libri
molto famosi. Ma andiamo con ordine e scopriamoli
tutti:
EXTINCTION – fantascienza
I film di
fantascienza originali sono difficili da trovare perché raramente
gli studi cinematografici rischiano in qualcosa di completamente
nuovo. Tuttavia, Universal Studios ha colto l’occasione per
rischiare e produrre questo film di fantascienza/horror scritto da
Spenser Cohen, Brad Kane ed Eric Heisserer.
Extinction parla di un padre che ha lo stesso
sogno ricorrente in cui perde tutta la sua famiglia; un incubo
che diventa inevitabilmente una realtà. La star Michael Peña e
la sua famiglia vengono spinti a lottare per sopravvivere contro
una razza che invade e che condanna il pianeta.
Con un
cast stellare con Peña, Lizzy Caplan, Mike Colter
e molti altri, Extinction è uno dei film
più attesi dell’anno. Inoltre, il film vanta nel cast lo
scrittore di Arrival Eric Heisserer,
acclamato dalla critica. Da prima programmato per l’uscita a
Gennaio del 2018, ora la Universal Pictures
ha posticipato il debutto nelle sale
cinematografiche.
Macchine Mortali
– fantascienza/fantasy
E’ stato uno dei
teaser trailer più affascinanti visti in questo finale
di stagione. Macchine
Mortali si tratta di un film in stile steampunk,
basato sul romanzo omonimo, che reinventa le città come metropoli
volanti impegnate a sopravvivere trovando e saccheggiando piccole
città indifese. L’intera premessa è moto affascinante ma per
capire se darà nuova vita al genere di fantascientifico.
Particolarità è senza dubbio il fatto che è scritto e prodotto
da Peter Jackson, vero maestro del genere, insieme
al suo storico team di creativi che comprende anche Fran
Walsh, Philippa Boyens (Il
Signore degli Anelli). Nel team anche l’artista di
storyboard e collaboratore creativo di Jackson,
Christian Rivers.
Altra
chicca è invece il cast che comprende anche il noto attore
Hugo Weaving oltre a Hera Hilmar, Jihae e
Robert Sheehan. Il film è atteso per il 14 dicembre del
2018, e sarà un film da non perdere durante le vacanze del
prossimo natale.
CAPTIVE STATE – fantascienza
Rupert Wyatt
non è certamente un estraneo al genere di
fantascienza. Ha diretto il film che ha
rilanciato il franchise Planet of the Apes
con l’acclamatoRise
of the Planet of Apes. Ora invece ha diretto e
co-scritto con Erica
BeenyCaptive State, film
ambientato dieci anni dopo che la vita extraterrestre ha invaso e
conquistato la Terra. Il film esplora la vita delle persone a
Chicago sotto l’occupazione aliena.
C’è
cooperazione tra gli umani e gli extraterrestri, ma c’è ancora una
forte tensione tra le due fazioni. Condivide una
premessa simile con District
9 , altra acclamata opera, anche a differenza del
film prodotto da Peter Jackson, la vicenda è
ambientata completamente negli Stati Uniti. Protagonisti
di Captive State
sono John Goodman, Ashton Sanders, Vera Farmiga e
Machine Gun Kelly con una data di uscita prevista per il
mercato USA il 17 agosto.
THE
PREDATOR
Con tutti i “reboot”
e sequel che i film di Alien hanno avuto, era solo una questione di
tempo prima che Hollywood ritornasse su Predator,
questo mostro fantascientifico degli anni 80′ che ha tutta l’aria
di poter conquistare anche le nuove generazioni.
The Predator
sarà il quarta episodio della serie originale di fantascienza
e vedrà alla regia Shane Black (Iron
Man 3) e che ha anche co-scrittura con Fred
Dekker. Secondo il regista il nuovo film ritornerà al mood
più intimista e piccolo del film originale con Arnold
Schwarzenegger.
JURASSIC WORLD: Il regno distrutto
Con tutta la
meraviglia, l’avventura e le emozioni che hanno caratterizzato una
delle più famose e fortunate saghe della storia del cinema, questo
nuovo evento cinematografico segna il ritorno dei nostri personaggi
preferiti e dei dinosauri—insieme a nuove specie più imponenti e
spaventose che mai. Benvenuti a Jurassic World – Il
regno distrutto.
Chris Pratt e Bryce Dallas Howard
tornano nei panni dei protagonisti, insieme ai produttori esecutivi
Steven Spielberg e Colin Trevorrow,
per Jurassic World – Il regno
distrutto di Universal Pictures e Amblin
Entertainment. Nel cast, oltre a Pratt e Howard, troviamo
James Cromwell, Ted Levine, Justice Smith, Geraldine Chaplin,
Daniella Pineda, Toby Jones, Rafe Spall, mentre BD
Wong e Jeff Goldblum riprendono i loro vecchi
ruoli.
Diretto da J.A.
Bayona (The
Impossible), questo film epico d’avventura è firmato
dal regista di Jurassic World, Trevorrow, e
dal suo co-sceneggiatore, Derek Connolly. Il
film segna una nuova collaborazione della coppia di produttori
Frank Marshall e Pat Crowley con Spielberg
e Trevorrow alla guida della squadra di produzione di
questo sensazionale capitolo della saga. Belén Atienza completa il
team in qualità di produttrice.
PACIFIC RIM: LA RIVOLTA
Pacific Rim: La
Rivolta è il sequel del film di fantascienza
di Guillermo del Toro che resta in veste di
produttore ma cede il posto in cabina di regia
a Steven DeKnight, showrunner di
Spartacus e
Daredevil di Netflix.
Nel cast
di Pacific Rim: La Rivolta sono
confermati John Boyega, nel ruolo del figlio
del personaggio di Idris Elba. Nel cast
tornano Charlie Day e Burn Gorman. Confermate le
news entry di Scott Eastwood, Jian
Tian, Levi Meaden e Adria Arjona.
L’uscita di
Pacific Rim: La Rivolta è stata fissata per
il 23 marzo 2018. Legendary e Universal avevano inizialmente
previsto l’uscita del sequel per l’estate 2017, facendo poi un
deciso passo indietro e rimuovendolo dalla programmazione.
L’acquisto della Legendary da parte del gruppo cinese Wanda ha
invece cambiato le carte in tavola, accelerando la messa in
produzione del sequel. Del resto, Pacific Rim
incassò bene in Cina.
GOD
PARTICLE
Terzo capitolo e
sequel di Cloverfield, l’acclamato film diretto da
Matt Reeves e prodotto da JJ
Abrams che ha già avuto un apprezzatissimo
sequel 10
Cloverfield Lan, uscito quest’anno.
God Particle
racconta di una stazione spaziale americana che, dopo un incidente
con un acceleratore di particelle, scopre che la Terra è sparita
del tutto. Quando scoprono la presenza di un’altra stazione
spaziale in prossimità, le cose cominciano a diventare sempre più
strane.
In fisica la Particella di Dio, da
cui il titolo del film God Particle, è il
bosone di Higgs, un bosone elementare, massivo e scalare che
gioca un ruolo fondamentale all’interno del Modello standard. Venne
teorizzato nel 1964 e rilevato per la prima volta nel 2012 negli
esperimenti ATLAS e CMS, condotti con l’acceleratore LHC del
CERN.
Il film sarà diretto da
Julius Onah e basato su una sceneggiatura
riscritta da Doug Jung.
SOLO: A STAR WARS STORY
Secondo spin-off basato
sulla saga di Star
Wars dopo
Rogue One che racconterà questa volta la gioventù di
Han Solo, il celeberrimo personaggio interpretato
da Harrison Ford.
Lo spin-off sarà ambientato
dieci anni prima degli avvenimenti di Una Nuova
Speranza. Nel film ci sarà
anche Chewbacca. Alden
Ehrenreich interpreterà il giovane personaggio che fu
di Harrison Ford. Nel cast
anche Emilia Clarke,Donald
Glover e Woody Harrelson.
Solo: A Star Wars
Story è previsto per il 25 maggio 2018 e dopo il
licenziamento dei registi Phil
Lord e Christopher Miller,
registi di 21 Jump
Street e The LEGO Movie, è
stato incaricato Ron Howard di
completare l’opera. La sceneggiatura porterà la firma
di Lawrence Kasdan e di suo
figlio Jon Kasdan.
ANNIHILATION – Annientamento
Annihilation, il
nuovo film di fantascienza di Alex Garland
(Ex
Machina), adattamento del thriller sci fi di
Jeff VanderMeer con protagonista il premio
Oscar Natalie Portman.
Il romanzo è il primo della
trilogia di fantascienza nota con il nome di Southern Reach
composta dai romanzi Annihilation, Authority,
e Acceptance.
La storia del romanzo ruota intorno
a una biologa (Natalie Portman) in cerca di
risposte in seguito alla tragica scomparsa del marito volontario
per una spedizione governativa. Quello che scopre è una primigenia
zona selvaggia e una misteriosa forza oscura.
READY PLAYER
ONE
Basato sull’acclamato omonimo romanzo di
fantascienza di Ernest Cline, Ready
Player One segna il ritorno di Steven Spielberg alla
fantascienza.
Ready Player One è
ambientato nel 2045, anno in cui il mondo sta per collassare
sull’orlo del caos. Ma le persone hanno trovato la salvezza
nell’OASIS, un enorme universo di realtà virtuale creato dal
brillante ed eccentrico James Halliday (Mark Rylance).
A seguito della morte di Halliday,
la sua immensa fortuna andrà in dote a colui che per primo troverà
un Easter egg nascosto da qualche parte all’interno dell’OASIS,
dando il via ad una gara che coinvolgerà il mondo intero. Quando un
improbabile giovane eroe di nome Wade Watts (Tye
Sheridan) deciderà di prendere parte alla gara, verrà
coinvolto in una vertiginosa caccia al tesoro in questo fantastico
universo fatto di misteri, scoperte sensazionali e pericoli.
Spielberg ha
diretto il film da una sceneggiatura di Zak Penn ed Ernest
Cline. Il film è stato prodotto da Spielberg,
Donald De Line, Kristie Macosko Krieger e Dan Farah; con
Adam Somner, Daniel Lupi, Chris DeFaria e Bruce
Berman come produttori esecutivi.
Ready Player One
vede protagonisti Tye Sheridan (X-Men:
Apocalisse, Mud), Olivia Cooke
(Quel fantastico peggior anno della mia vita, Bates
Motel), Ben Mendelsohn (Rogue
One – A Star Wars Story, Bloodline) e T.J.
Miller (Deadpool,
Silicon Valley), con Simon Pegg (i film
di Star Trek, la saga di Mission: Impossible) e il premio Oscar
Mark Rylance (Il
ponte delle spie e
Dunkirk).
Il Marvel Cinematic Universe
ha cambiato il panorama cinematografico e ha ispirato diversi
tentativi di costruzione di universi condivisi per altri studi,
come il Dark Universe della Universal, che però ha miseramente
fallito. L’universo condiviso di film creato da Kevin Feige e Marvel Studios ha
inaugurato una nuova era per i film tratti dai fumetti che hanno
cominciato ad assumere una forma più fedele agli originali di
carta. Nessuno può negare il meticoloso lavoro che Feige e il suo
team di artisti hanno profuso in questi film e, sebbene possano
sembrare perfetti a prima vista, è umanamente impossibile non
inciampare, qualche volta, nel corso di un progetto tanto lungo e
complicato. I Marvel Studios hanno avuto diversi problemi nel corso
della loro storia e a volte, per aggirare gli ostacoli, hanno
cambiato la traiettoria che avevano inizialmente pensato. Di
seguito trovate alcuni dei maggiori problemi dietro le quinte che
ha affrontato la Marvel e che hanno cambiato la traiettoria
iniziale dello studio.
Chi è davvero il Mandarino?
I fan erano entusiasti
quando fu annunciato che il terzo film del franchise di Iron Man
avrebbe finalmente visto l’introduzione del Mandarino, la nemesi di
Tony Stark. Tuttavia, si è scoperto che il Mandarino del film era
in realtà un attore che recitava una parte in vece del vero
cattivo, Aldrich Killian, interpretato da Guy Pearce.
In una prima bozza della
sceneggiatura, il vero cattivo era Maya Hansen, interpretata da
Rebecca Hall, una vecchia amica di Tony e che
invece nel cut finale del film ha un ruolo marginale. Secondo lo
scrittore e regista Shane Black, i dirigenti della
Marvel hanno insistito sul fatto che nessuno avrebbe acquistato
action figure se il cattivo fosse stato femmina. Black non ha avuto
altra scelta che scambiare il personaggio. Gran parte della colpa è
stata attribuita al presidente della Marvel, Ike
Perlmutter, che diverse volte ha ostacolato i piani di
Kevin Feige.
Spider-Man e mutanti in Iron
Man?
L’MCU come lo conosciamo
è nato nel momento in cui Nick Fury pronunciò delle determinate
parole nell’ormai iconica scena post credits di Iron Man. Nella
scena, Fury accennava per la prima volta all’iniziativa dei
Vendicatori, dicendo a Tony Stark che non era l’unico supereroe
dell’universo.
Si è scoperto poi che una versione
alternativa della scena prevedeva la menzione di punture di insetti
radioattivi e i mutanti, riferimenti a Spider-Man e agli X-Men.
Quella scena non poteva essere interrotta poiché la Marvel non
aveva i diritti di Spider-Man o degli X-Men in quel momento, ma
mostra quanto fosse vasta la visione del MCU ai suoi esordi. Un
decennio dopo aver girato quella scena, la Marvel ha finalmente la
possibilità di usare tutti questi personaggi grazie
all’acquisizione della Fox da parte di Disney.
Patty Jenkins abbandona la regia di
Thor: The Dark World
Inizialmente, Patty Jenkins era stata
assunta dalla Marvel per dirigere Thor: The Dark
World, ma lasciò il progetto dopo poco tempo. La versione
di Jenkins del sequel di Thor era basata su Romeo e Giulietta e si
sarebbe concentrata sull’amore proibito di Thor e Jane Foster. Il
regista di Game of Thrones, Alan Taylor, è stato
poi ingaggiata per sostituire Jenkins dopo che la regista aveva
lasciato il progetto.
È stato riferito che Natalie Portman era scontenta che la Marvel
avesse lasciato andare Jenkins, dato che sarebbe stata la prima
regista donna a lavorare con lo studio. Se il film avesse avuto
davvero una trama simile a quella di Romeo e Giulietta, è
facile immaginare che la Jane di Portman avrebbe avuto un ruolo più
importante. Nel 2017, Patty Jenkins ha avuto modo
di riscattarsi dirigendo il primo film di supereroi con una
protagonista femminile, Wonder Woman.
Don Cheadle diventa War
Machine
La maggior parte dei fan
sembra dimenticare che War Machine era originariamente interpretato
da Terrence Howard. Il mandato di Howard nel ruolo
del colonnello James Rhodey è durato solo per il primo film di Iron
Man, che però ha solo anticipato per poco il personaggio di War
Machine. Non appena il primo film è diventato un successo, la
Marvel ha iniziato rapidamente a lavorare al sequel. Si è scoperto
che il regista Jon Favreau faceva fatica a lavorare con
Howard e non si sentiva entusiasta di averlo di nuovo a bordo. Allo
stesso tempo, la Marvel informò Howard del fatto che avrebbero
tagliato il suo stipendio, affermando che il film sarebbe stato un
“successo con o senza di lui”.
Howard, che aveva firmato un
contratto per tre film con la Marvel, fu rapidamente sostituito da
Don Cheadle. Mentre è ancora fastidioso che la
continuità dell’attore non sia coerente, si può dire che questo è
stato uno di quei cambiamenti che hanno funzionato bene per il MCU
poiché ora è difficile immaginare qualcuno di diverso nel ruolo di
War Machine che non sia Cheadle.
Nessuna Morgan adulta in Avengers:
Endgame
Alcune delle scene più
belle di Avengers: Endgame hanno come
protagonista la piccola Morgan Stark. Si è scoperto poi che avremmo
dovuto avere anche un’altra scena con la figlia di Tony che però
non ha superato il montaggio finale. Dopo lo schiocco di Tony,
dovevamo vederlo incontrare una Morgan più grande, interpretato da
Katherine Langford. La scena avrebbe dovuto
rispecchiare il momento in cui Thanos si trovava faccia a faccia
con la piccola Gamora, in Infinity War. Nella
scena, entrambi gli Stark avrebbero condiviso un momento speciale
insieme, con la Morgan adulta che riconosceva e apprezzava il
rischio che ha corso suo padre per salvare il mondo.
La cosa importante della scena era
che ci avrebbe presentato una Morgan più grande, che a sua volta ci
ha dato una visione informale del futuro del MCU. Morgan sarebbe
potuta essere con facilità l’erede dell’armatura di Iron Man. Ma i
Fratelli Russo hanno tagliato la scena, recidendo tutti i legami
con l’astro nascente Katherine Langford.
La Marvel “spezza” Joss Whedon
Una delle
migliori scelte di Kevin Feige è stata quella di
far entrare a bordo l’icona geek Joss Whedon per
scrivere e dirigere The Avengers, il primo film
che avrebbe davvero mostrato di cosa era capace il MCU. Sembrava
una vera e propria assicurazione il fatto che Whedon sarebbe
tornato per scrivere e dirigere il sequel, Avengers: Age of Ultron. Le
aspettative erano alte, ma molti hanno trovato il film pieno zeppo
di contenuti che non avevano bisogno di essere lì.
Whedon e Marvel hanno discusso
moltissimo su come lavorare al film, su cosa tenere e cosa invece
togliere e questo sembra abbia provato molto il regista che, alla
fine del processo, si è trovato spezzato. La scena nella fattoria
di Occhio di Falco, quella di Thor nella piscina che anticipava il
Ragnarok sono state oggetto di discussione. Dopo AoU, Whedon lascia
la Marvel, per poi farsi spazio alla Warner Bros, andando a
sostituire Zack Snyder in Justice League.
Edgar Wright lascia Ant-Man
Un altro regista che ha
dovuto lasciare la Marvel è stato Edgar Wright,
che ha lavorato per oltre un decennio ad Ant-Man.
Wright era un grande fan del personaggio e si stava prendendo tutto
il tempo necessario a raccontare al meglio il personaggio. Mentre
l’entrata in produzione si avvicinava, divenne chiaro a Wright che
lo studio voleva che rendesse il film sempre più connesso al MCU e
quindi più lontano da quello a cui lui lavorava da oltre 10
anni.
Pochi mesi prima che iniziassero le
riprese, Wright lasciò il progetto perché non riusciva ad
allinearsi con il team Marvel. Anche se alla fine la regia è stata
firmata da Peyton Reed, c’è da dire che le
migliore scelte di casting sono state fatte da Wright stesso, come
Paul Rudd nei panni di Scott Lang e Michael Douglas in quelli di Hank Pym.
Universal tiene in ostaggio
Hulk
Da quando Mark Ruffalo è diventato Hulk, i fan hanno
chiesto alla Marvel di dargli la possibilità di avere il suo film.
Mentre Ruffalo adorerebbe essere protagonista del proprio film nei
panni del Dr. Bruce Banner, non ha altra scelta che essere un
personaggio secondario nei film del MCU.
La Universal detiene i diritti di
distribuzione di The Hulk, il che significa che Disney e Universal
dovrebbero trascorrere del tempo a negoziare per realizzare un film
incentrato sul personaggio. Mentre la Universal detiene i diritti
sul personaggio, la Disney ha trovato una perfetta scappatoia
legale facendo apparire Hulk di Ruffalo in tantissimi film della
MCU come personaggio secondario.
James Gunn accolto dalla DC
James
Gunn è stato licenziato dalla regia di Guardiani della
Galassia Vol. 3 nel 2018 dopo che alcune dei suoi tweet inopportuni
sono riapparse online. Warner Bros. e DC, rendendosi conto che
quello era il loro momento di agire, hanno avvicinato Gunn e gli
hanno dato le chiavi del loro regno. Gunn è così arrivato a
scrivere e dirigere il sequel / reboot, The Suicide Squad, che uscirà nei cinema
nell’estate del 2021.
Col passare del tempo, Disney e
Marvel si sono rese conto che avevano agito d’impulso, licenziando
uno dei loro migliori autori e lo hanno riportato al suo ruolo
originale. Mentre la Disney ha sicuramente perso la faccia per la
sua decisione affrettata, il problema principale che ne è derivato
è che la produzione del film è stata drasticamente ritardata,
cambiando sostanzialmente il corso del MCU.
Niente più Spider-Man?
L’estate del 2019 è stata
devastante per i fan della Marvel. Come se vedere Tony Stark morire
a seguito dello schiocco non fosse stato abbastanza, i fan sono
rimasti senza parole quando J. Jonah Jameson ha
annunciato a tutta New York che Spider-Man è in realtà Peter
Parker, nella scena post credits di Far From Home.
E mentre il cliffhanger del film ci ha lasciato tutti con il forte
desiderio di scoprire cosa sarebbe successo, c’è stato un breve
periodo in cui abbiamo pensato che era arrivata la fine per lo
Spidey del MCU.
Dopo che Far From Home è uscito al
cinema, la Marvel e la Sony sono tornate al tavolo delle trattative
per rinegoziare il futuro del personaggio nel MCU. Le due parti non
sono riuscite a trovare un accordo e per un breve periodo Sony ha
quasi sviluppato il suo film di Spider-Man senza che Kevin Feige
potesse guidare il progetto. Dopo tonnellate di proteste dei fan e
un piccolo aiuto da parte dello stesso Tom Holland, entrambe le parti si sono
accordate per un terzo film di Spider-Man.
Per un supereroe il costume è
fondamentale e così, quando il detto eroe appare sullo schermo, è
importante che il costume che ha addosso sia rappresentativo del
suo potere. Spesso però qualcosa va storto e i fan integerrimi sono
i primi a rendere molto dura la vita dell’eroe con il costume
sbagliato.
Ecco di seguito i 10 costumi da
supereroe più controversi (non peggiore, attenzione!) della storia
dei cinecomics.
[nggallery id=2771]
Che ne pensate? Qual è il costume
che più vi ha fatto discutere nel corso degli ultimi anni di
cinecomics?
Fandango ha pensato
di stilare una lista dei 10 blockbuster più attesi per il
2023 con un sondaggio su oltre 5000 fan.
Il cinema è l’esperienza sensoriale più autentica che si possa
ricevere, seppur sia fornita da prodotti di finzione. Questa è la
ragione per cui non morirà mai, e il motivo per il quale gli
appassionati, i cinefili e i tipici voyeur non vedono l’ora che il
vecchio anno volga al termine per lanciarsi nelle nuove offerte in
sala del prossimo.
L’iniziativa di
Fandango è dunque interessante e grazie ad essa si
può avere un’idea delle pellicole che più saranno fruite. Il
2023 sarà un anno pieno zeppo di novità, come si
vedrà, con una serie di pellicole il cui l’hype è salito alle
stelle, aumentando il desiderio da parte dei fedeli (e non) di
scoprire le modalità in cui i disparati registi sorprenderanno la
propria audience. Scopriamo, quindi, la
classifica.
Super Mario Bros. – Il film
Decimo nella classifica di
Fandango, in Super Mario
Bros – Il filmChris
Pratt e Anya Taylor-Joy fanno coppia per questa
pellicola con la regia di Aaron Horvath e Michael Jelenic,
prestando le voci rispettivamente a Mario e alla Principessa Peach.
Il film racconta la storia di Mario, un idraulico che, con il
fratello Luigi, intraprende un viaggio per salvare da un labirinto
sotterraneo la Principessa Peach. L’avventura sarà piena di
pericoli e peripezie, ma Mario è disposto a tutto pur di portare al
sicuro la principessa.
Il film uscirà nelle sale il
6 aprile 2023.
Creed III
La terza pellicola di
Creed torna a gran richiesta l’anno prossimo, con Michael B. Jordan nei panni di regista e
protagonista. Adonis Creed ha raggiunto grandi traguardi sia nella
sua carriera da pugile che in quella personale/familiare. Tutto
cambia quando fa il suo ritorno Damian Anderson, detto “Dame”, ex
pugile nonché amico d’infanzia di Donnie, che vuole tornare sul
ring per dimostrare il suo valore. Il confronto fra i due sarà più
che un semplice duello, e Donnie dovrà rischiare qualsiasi cosa per
poter combattere Dame.
Il film uscirà nelle sale il
2 marzo 2023.
Hunger Games: La ballata
dell’usignolo e del serpente
Hunger Games: La ballata dell’usignolo e del serpente è il
prequel del conosciuto Hunger Games, ambientato 64 anni prima dei
suoi avvenimenti. La trama segue le vicende del diciottenne
Corolianus Snow, molti anni prima di divenire il dittatore di
Panem. Corolianus diventa mentore di Lucy Grey Baird, ragazza
tributo del Distretto più povero, il dodicesimo, nei decimi di
Hunger Games.
Il film sarà diretto da Francis
Lawrence e uscirà nelle sale il 17 novembre
2023.
Mission Impossibile – Dead
Reckoning – Parte Uno
Dopo la clip del lancio nel vuoto di
Tom Cruise con una Honda CRF, da questo settimo
capitolo di Mission
Impossible ci si può aspettare di tutto. Cruise torna a vestire
i panni di Ethan Hunt, lo specialista dello spionaggio per
eccellenza. I dettagli sulla trama non si conoscono ancora, ma in
questa avventura al suo fianco ci saranno Rebecca Ferguson, Simon
Pegg e Vanessa Kirby.
Il film uscirà nelle sale il
13 luglio 2023.
Aquaman e il regno perduto
Quattro anni di attesa circa dal
primo Aquaman e un gran desiderio di scoprire cosa accadrà ad uno
dei personaggi più amati nell’universo DC. In
Aquaman e il regno perduto,
Jason Momoa torna a dominare i mari affiancato dalla
Mera di
Amber Heard. In questo nuovo capitolo, Aquaman deve
incanalare tutte le sue forze per salvare Atlantide da un’imminente
e tutto il mondo da un’imminente rovina. Per cercare di evitare
gravi danni, il supereroe sarà costretto a stringere un’alleanza
con un improbabile alleato.
Il film uscirà nelle sale il
25 dicembre 2023.
Indiana Jones e la Ruota del
destino
Dopo 15 anni dall’ultima pellicola
di Indiana Jones, arriva sul grande schermo il quinto capitolo
della saga,
Indiana Jones e la Ruota del destino, con Harrison Ford che ancora una volta veste
fedelmente i panni del professor Jones. Un altro bel ritorno è
quello di John Rhys-Davies nel personaggio di
Sallah, mentre il resto del cast si rinnova.
Siamo nel 1969 e l’archeologo Jones
vive nel periodo della corsa allo spazio americana, in cui il
Governo federale degli Stati Uniti ha reclutato degli ex nazisti
che possano aiutarli a combattere gli avversari, i sovietici, per
arrivare nello spazio. Insieme a lui in questa avventura la
figlioccia Helena, interpretata da Phoebe
Waller-Bridge.
È il primo film non diretto da
Spielberg, che in questo caso torna come produttore. La pellicola
uscirà nelle sale il 30 giugno 2023.
John Wick: Capitolo 4
Uno dei franchise d’azione nel
panorama cinematografico degno di nota è di sicuro John Wick.
Keanu Reeves è pronto a compiere le sue gesta
nel nuovo John Wick:
Capitolo 4, con la regia di Chad Stahelski. In questo capitolo,
lo spietato killer riesce a trovare una soluzione per sconfiggere
la Gran Tavola. Per arrivare alla libertà, però, dovrà fare i conti
con un nuovo e potente nemico che, dalla sua parte, ha la capacità
di stringere alleanze in tutto il mondo.
Il film uscirà nelle sale il
23 marzo 2023.
Ant-Man and the Wasp:
Quantumania
Il terzo capitolo di
Ant-Man sta per tornare e, insieme a lui, anche Paul Rudd ed
Evangeline Lilly nei panni di Scott Lang e Hope Van Dyne. Scott e
Cassi Lang, Hope e i suoi genitori, si trovano intrappolati nel
Regno Quantico, un mondo dominato da strane creature e nel quale
devono affrontare un nuovo potente nemico: Kang il
Conquistatore.
Il film uscirà nelle sale il
17 febbraio 2023.
Spider-Man: Across the
Spider-Verse
Penultimo per i fan secondo Fandango
è il sequel di Spider-Man – Un nuovo universo, ossia
Spider-Man: Across the Spider-Verse. In questa nuova trama,
Spider-Man parte per un’avventura assieme a Gwen
Stacy/Spider-Woman, Miguel O’Hara/Spider-Man 2099, Peter B. Parker,
Spider-Woman/Jessica Drew e altri per affrontare Spot.
Il film uscirà nelle sale il
2 giugno 2023.
Guardiani della Galassia Vol.3
Per la classifica Fandango il podio
spetta a
Guardiani della Galassia Vol.3. Pellicola molto attesa
soprattutto poiché ultimo lavoro di James
Gunn nella Marvel, per entrare nell’universo
DC come co-CEO dei rinnovati DC Studios.
In questo terzo capitolo, la squadra
di reietti capitanata da Star-Lord è cambiata. Peter Quill deve
ancora metabolizzare bene il lutto della sua amata Gamora, uccisa
Thanos in
Avengers: Endgame. Nel frattempo però il suo compito è tenere
unito il gruppo per poter difendere insieme l’universo e proteggere
uno di loro, pena la fine degli stessi Guardiani.
Ormai sono decenni che Hollywood
punta nel raccontare storie di vita reale, vedi
Napoleon ora al cinema, e che siano poi diventati trasposizioni
cinematografiche. Certo alcuni di questi sono risultati i
biopic piùcontroversi d’altri e
tutti indipendentemente dalla qualità del film o dalla fedeltà
degli eventi mostrati davvero accaduti. Questi film possiedono
grossolane imprecisioni, invenzioni di trama ridicole o mostrano
stereotipi offensivi ma comunque sono sempre presenti nella
stagione degli Awards ed alcuni si sono pure aggiudicati
l’Oscar.
Tuttavia, alcuni di questi
biopic vanno oltre la divisione dei fans più
accaniti o degli storici e provocano un vero dibattito mediatico
per le loro controverse rappresentazioni di personaggi ed eventi
reali. Il genere è stato testimone di numerosi film controversi, ma
alcuni si distinguono come i biopic più
controversi.
Ecco i 10 biopic più controversi di
sempre
Bohemian Rhapsody
Nonostante la
performance trasformativa e anche vincitrice dell’Oscar di
Rami Malek nel 2019 , Bohemian
Rhapsody ha dovuto affrontare numerose critiche. Molti hanno
sottoliniato, fin dalle prime proiezioni stampa, la gestione della
bisessualità di Freddie Mercury. Il film ha
assegnato una parte significativa del tempo sullo schermo alle
relazioni di Mercury con le donne, minimizzando poi sulle sue
relazioni omosessuali. Nella rappresentazione di rapporti con gli
uomini, il film è stato accusato di perpetuare stereotipi, comprese
idee potenzialmente dannose come ritrarre Mercury come un predatore
sessuale.
Al di là dei problemi con la
rappresentazione, il film è stato criticato per aver romanzato gli
eventi sia nel percorso della band che nella vita personale del
cantante. Naturalmente, questo ha messo alla prova la pazienza dei
fan devoti. La vittoria del film per il miglior montaggio agli
Academy Awards ha suscitato ulteriori reazioni, poiché le clip
online hanno evidenziato la vittoria ridicola e la realizzazione
cinematografica scadente.
Perché è controverso: per la
sua rappresentazione della bisessualità e il cattivo
montaggio.
Blonde
Blonde ha
suscitato un intenso dibattito a causa della sua estesa durata di
tre ore, della sconcertante struttura simile a un collage e della
sua rappresentazione sessista di Norma Jean, alias
Marilyn Monroe. Il film ha affrontato crescenti
polemiche per la rappresentazione di Monroe costretta ad abortire,
una scelta narrativa che ha suscitato reazioni negative, in
particolare data la mancanza di prove di cui la diva abbia mai
subito una tale procedura.
L’inclusione di un feto CGI ha
ulteriormente alimentato le critiche, con alcuni che lo hanno
definito un’aggiunta vergognosa e una presa di posizione contro
l’aborto.
Perché è controverso: per la
gestione della violenza sessuale e
dell’aborto.
Nina
Questo biopic del 2016
ritrae la vita della musicista americana e attivista per i diritti
civili Nina Simone e ha suscitato forti polemiche
a causa della scelta di
Zoe Saldaña, un’attrice afro-latina e non nera. La
trasformazione di Saldaña ha comportato l’uso di un trucco pesante
per rappresentare la cantante dalla pelle più scura, una scelta di
cui in seguito ha espresso rammarico e che ha causato il rifiuto
della famiglia di Nina Simone di promuovere il film.
Al di là del problema del casting,
la pellicola di
Cynthia Mort ha dovuto affrontare ulteriori critiche per la sua
narrazione cliché e l’esecuzione piatta, risultando in un punteggio
incredibilmente basso del 2% su Rotten Tomatoes.
Perché è controverso: per il casting di Zoe
Saldaña
Green Book
Ispirato alla storia vera
del pianista afroamericano Don Shirley,
interpretato da
Mahershala Ali e del suo autista-guardia del corpo
italoamericano Frank Vallelonga l’attore
Viggo Mortensen. Green
Book ha vinto il premio come miglior film agli Oscar, insieme
al miglior attore non protagonista per Ali. Tuttavia, il
film suscitò intensi dibattiti sulla sua accuratezza e sulla sua
rappresentazione dell’amicizia tra due uomini di razze diverse nel
sud americano degli anni Sessanta.
Molti hanno criticato il personaggio
di Shirley, evidenziando la rappresentazione scarsamente disegnata
del suo personaggio e suggerendo che il personaggio esisteva
principalmente per cambiare la prospettiva di una persona bianca.
Inoltre, molti critici hanno condannato il film per aver
reinventato la storia vera, in cui un personaggio bianco viene
celebrato per aver presumibilmente salvato qualcuno di un’altra
razza.
Perché è controverso: per l’uso di troppi e dannosi
steriotipi.
Richard Jewell
Nel
caso reale di
Richard Jewell,
la giornalista
Kathy Scruggs
è stata la prima a raccontare la storia secondo cui Jewell era il
principale sospettato dell’attentato avvenuto al Centennial Olympic
Park di Atlanta, in Georgia, il 27 luglio 1996. In realtà, Jewell,
una guardia di sicurezza, era un eroe che invece salvò la folla
riunita per le Olimpiadi estive scoprendo un dispositivo prima che
potesse esplodere.
Nel film Scruggs, che affrontò sfide
considerevoli negli anni successivi al caso e morì solo pochi anni
dopo, è ritratta in uno scenario completamente romanzato in cui
scambia, per aver informazioni, del sesso con un agente dell’FBI.
Questa rappresentazione non solo mostra un cliché sessista già
visto nei film sulle donne giornaliste, ma introduce anche eventi
che sono stati interamente immaginati.
Perché è controverso: per la
rappresentazione sessista e inventata di una
giornalista.
The Blind Side
Quest’anno
The Blind Side ha dovuto affrontare una nuova sfida, quando
l’ex giocatore della NFL Michael Oher, la cui vita
d’adolescente ha ispirato il film, ha intentato una causa contro i
suoi genitori adottivi Leigh Ann e Sean Tuohy. Oher ha affermato
che la coppia non l’ha mai adottato formalmente, sfruttando invece
la loro tutela per trarre profitto dal film senza ricompensarlo. Il
procedimento legale ha ulteriormente smascherato il film che, anche
dopo la sua uscita iniziale, ha attirato critiche per aver
perpetuato il cliché della famiglia bianca che adotta una persona
di colore come un atto di carità.
Il biopic è stato anche criticato
per aver descritto il giocatore come un ingenuo, con lo stesso
Michael Oher che ha rifiutato il modo in cui è stato ritratto nel
libro I Beat the Odds: From Homelessness, to The Blind
Side, and Beyond, uscito nel 2012.
Perché è controverso: il vero
Michael Oher ha intentato una causa contro i suoi genitori adottivi
e si è espresso contro il film.
The Greatest Showman
Dopo l’uscita
di The
Greatest Showman nel 2017, lo Smithsonian Magazine ha
pubblicato un articolo in cui criticava l’eroica rappresentazione
del film di PT Barnum, spiegando di come il suo viaggio verso la
fama comportasse lo sfruttamento. Nello specifico, scrissero del
suo debutto nel 1835, durante il quale mise in mostra una
schiava afroamericana di nome Joice
Heth, sostenendo che aveva 161 anni. Nonostante
l’illegalità di possedere schiavi a New York Barnum trovò una
scappatoia.
Il film omette opportunamente la
dura realtà dello sfruttamento da parte di Barnum di individui
emarginati per il successo, la fama e la ricchezza. Opta invece per
una narrazione piena di canti, balli e intrattenimento spensierato,
deviando sulla verità più oscura delle azioni di Barnum.
Perché è controverso: perché
omette lo sfruttamento e la schiavitù illegale di PT
Barnum.
American Sniper
American
Sniper racconta la storia di Chris Kyle, un
cecchino dei Navy SEAL, e le sue esperienze
durante la guerra in Iraq. Il film, diretto da
Clint Eastwood, ha dovuto affrontare critiche per essersi
preso delle libertà con la narrazione. Questo biopic infatti
apporta una serie di modifiche alla storia vera su cui è basato. Ha
anche suscitato una notevole attenzione negativa per il suo uso
ridicolo di un bambolotto, ovviamente finto, in una scena in cui
Bradley Cooper tiene in braccio la figlia appena nata.
L’aspetto e la mancanza di realismo della bambola, sono diventati
oggetto di scherno e hanno rovinato il peso drammatico del film
stesso.
Perché è controverso: per
l’inesattezze storiche e la mancanza di
realismo.
J. Edgar
Il film del
2011 J.
Edgar, un altro tra i biopic più controversi con la regia di
Clint Eastwood, con
Leonardo DiCaprio nel ruolo di J. Edgar
Hoover, è stato criticato dagli storici e dai funzionari
governativi che avevano opinioni divergenti sull’accuratezza della
rappresentazione della relazione romantica tra Hoover e il suo
stretto collaboratore. Per concludere anche il pubblico non era
entusiasta del casting, dato che DiCaprio era molto più giovane di
Hoover durante il periodo coperto dal film. L’attore infatti è
stato invecchiato con il trucco che non era di certo tra i migliori
visti sul grande schermo.
Perché è controverso:
disaccordi sull’accuratezza storica e per il pessimo
trucco.
House of Gucci
Il film di questa Top 10
che risulta tra i biopic più controversi è decisamente
House of Gucci. Il lungometraggio del 2021 ha suscitato
polemiche per le libertà creative prese nel ritrarre
l’omicidio di Maurizio Gucci, interpretato da
Adam Driver, da parte della sua ex moglie Patrizia
Reggiani di Lady
Gaga. Inoltre, le scelte del casting e le performance
esagerate degli attori, hanno acceso discussioni sulla
rappresentazione dei personaggi e degli accenti italiani.
La controversia è stata
ulteriormente alimentata dalla disapprovazione del biopic da parte
della famiglia Gucci, con diversi membri della
dinastia che hanno espresso insoddisfazione per il prodotto
finale.
Perché è controverso: per le
performance degli attori protagonisti che erano esagerate come i
finti accenti.
Arriva oggi al cinema
Somnia horror psicologico con
Jacob Tremblay, incentrato sulle capacità
sovrannaturali di un bambino che riesce a rendere reale la materia
dei propri sogni.
In attesa di sapere se il film di
Mike Flanagan riscuoterà successo, vi proponiamo
una Top 10 dei migliori film di genere incentrati sulle capacità
più o meno fuori dall’ordinario dei piccoli protagonisti.
Come ogni anno il sondaggio tenuto
da The Harris ha portato alla fatidica lista dei
10 attori più amati negli Stati Uniti d’America.
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Il sondaggio si basa su un campione
di 2200 votanti, tutti adulti ed eterogenei. Tra i volti noti
troviamo molte star apparse di recente in grandi film di successo e
spesso campioni d’incasso.
Il casting non è mai una procedura
semplice. Bisogna trovare l’attore adatto e una volta trovato
bisogna sperare che quell’attore sia interessato al ruolo. Riuscite
ad immaginare Neo di Matrix con un volto
diverso da quello di Keanu Reeves? Oppure Jack
Sparrow, pardon, il Capitano Jack Sparrow con un sopracciglio
storto che non sia quello di Johnny Depp nella saga dei
Pirati dei Caraibi?
Ebbene ecco gli attori che hanno
rifiutato ruoli di personaggi più o meno famosi in film più omeno
di successo.
Lo sciopero della SAG-AFTRA,
dopo 118 giorni, è ufficialmente
terminato. Dopo una lunga battaglia, iniziata a
luglio, gli attori potranno riprendere a lavorare, e l’industria
cinematografica – bloccata a lungo – tornerà a respirare a pieni
polmoni. L’annuncio ha sollevato gli animi di molti, soprattutto
quelli dei fan del MCU, i quali da tempo
aspettano in trepidante attesa alcuni importanti annunci
che la Marvel dovrebbe fare ora che le produzioni dei film
possono ri-attivarsi. Scopriamo quali sono.
Dettagli sugli X-Men nel MCU
I fan del MCU fremono per
sapere come gli
X-Men saranno integrati nell’universo supervisionato da
Kevin Feige. Molti sperano che un annuncio a
riguardo sia fatto subito dopo la fine dello sciopero, con tutti i
dettagli su come i mutanti saranno incorporati. Gli X-Men, in
fondo, sono una delle esclusioni più lampanti del franchise, anche
se in realtà come ben sappiamo si trattava di una questione legata
ai diritti, finalmente tornati ai Marvel Studios – ma solo di
recente. Fra l’altro, la loro introduzione nel Marvel Cinematic Universe è stata uno degli annunci
più attesi. Un primo assaggio del loro arrivo, in ogni caso, è
stato già fornito da una delle scene post-credits di
The Marvels.
Spider-Man 4
Pur non essendo una delle storie di cui il
MCU non può fare a meno, tutti sono legati allo
Spider-Man di
Tom Holland. Ecco perché si aspettano novità in merito a
Spider-Man 4, il cui
progetto deve ancora essere annunciato. L’Uomo Ragno, lo sappiamo
molto bene, è uno degli eroi più amati della Marvel, oltre che uno
di quelli più iconici, e i film precedenti – in cui Peter Parker
era protagonista – sono stati molto apprezzati. Si era già
vociferato di un altro sequel di Spider-Man nel
MCU, quindi si attende solo un annuncio
ufficiale.
La Fase 7
Negli ultimi tempi è circolata una voce
riguardante il fatto che il MCU potrebbe essere
diretto verso un reboot dopo Avengers: Secret Wars. La fine
dello sciopero potrebbe dirci, in maniera ufficiale, se le
speculazioni fin’ora diffuse siano vere oppure no. In realtà,
secondo alcuni, il reboot potrebbe addirittura risolvere molti
problemi che il Marvel Cinematic Universe si è costruito e
trascinato nel tempo senza porvi rimedio. A prescindere da ciò,
quasi sicuramente la Marvel chiarirà questo punto cruciale quando
farà il suo annuncio riguardo le proprie intenzioni per il
franchise nella Fase 7.
Il cast dei Fantastici Quattro
Un’altra storia molto interessante è quella che
ha come protagonisti i Fantastici Quattro, eroi molto attesi nel
MCU. Fra le speculazioni attualmente circolanti,
riguardanti il futuro dell’Universo Marvel, vi è anche quella su
chi farà parte del cast del
prossimo film de Fantastici
Quattro. Con molta probabilità questo sarà uno dei primi
annunci ora che lo sciopero è terminato. In fondo, in precedenza,
tutti hanno fantasticato su alcuni attori perfetti che potevano
ricoprire il ruolo di Mister Fantastic, la Donna Invisibile, la
Torcia Umana e la Cosa, e ora giustamente fremono per avere
un’ufficialità.
Novità sulla produzione di Blade
In questi giorni sono state rivelati alcuni
interessanti dettagli sul film Blade; si è
infatti scoperto da poco che sarà la seconda pellicola Marvel
vietata ai minori dopo Deadpool
3. Seppur, dunque, alcune cose a riguardo si sappiano, ci
sono ancora molti dettagli che devono essere svelati e confermati
ufficialmente. Per il momento ciò che è certo è la sua data di
uscita, che si conferma essere – dopo la fine dello sciopero che ha
causato molti problemi fra cui ritardi – il 14 febbraio del
2025. L’unica cosa da capire è se riusciranno a
rispettarla, in quanto devono ancora risolvere alcuni problemi nati
in fase di scrittura.
Eternals 2: sarà nella Fase 6 o
7?
Quando nel 2021 uscì Eternals,
in casa “fan della Marvel” non c’era molto entusiasmo. Seppur i
suoi risultati non siano stati catastrofici, il film va purtroppo
inserito fra quelli meno riusciti della
Fase 4 del MCU. Nonostante questo, la storia
ha introdotto una serie di personaggi e narrazioni significative, e
se molti ricordano si è anche conclusa con un cliffhanger, indi per
cui ciò che è stato lasciato in sospeso dovrebbe essere risolto.
Ora che lo sciopero si è concluso, si spera che venga fatto un
annuncio riguardo lo stato del sequel e soprattutto in quale fase
verrà collocato.
Ironheart: quando uscirà?
Passando alle serie Marvel, una di quelle più
attese è Ironheart,
la cui data d’uscita è ancora prevista per il 2024. Nonostante sia
stato fissato l’anno, non è detto che resti ufficiale, poiché
bisogna capire quanto lo show sia stato influenzato dallo sciopero.
Si attende perciò di avere conferma sul suo debutto e sul suo stato
generale. Intanto, Riri Williams, come noto, è stata introdotta nel
MCU con Black Panther: Wakanda
Forever.
Novità su Daredevil: Born Again
Continuiamo con le serie MCU, e
passiamo a Daredevil: Born Again, un
altro progetto molto atteso che segnerà la prima uscita ufficiale
da solista di Charlie Cox come l’uomo senza paura.
Molti non vedono l’ora di vedere lo show in quanto, con molta
probabilità, risponderà a tante domande scottanti sul canone del
MCU e sul tono generale di Daredevil nell’Universo
Marvel. Ora che lo sciopero si è concluso, una data di uscita
ufficiale potrebbe essere uno dei primi annunci che si faranno.
Armor Wars
Già dalla
Fase 1 del MCU si era cominciato a parlare di
Armor Wars, un progetto che
però per diversi anni non ha mai visto la luce. Fin’ora. All’inizio
la storia era stata pensata per un formato seriale, salvo poi
trasformarsi in un film. Intanto, con lo sciopero degli attori la
Marvel potrebbe fare chiarezza su questo punto, e poi rivelare
alcuni dettagli, i quali potrebbero spiegare meglio la storia, i
personaggi e il contesto generale del franchise. Il film, come
noto, dovrebbe muoversi a partire dagli eventi di Secret
Invasion, nel quale il capitano Rhodes è rimasto
coinvolto.
Altri annunci di casting
Per quanto riguarda annunci di casting, ad
essere atteso non è solo quello dei Fantastici
Quattro, ma ci sono molte altre decisioni che il
MCU deve ancora prendere. La fine dello sciopero
potrebbe – finalmente – rivelare quali sono gli attori che
interpreteranno personaggi chiave della Marvel come per esempio il
Dottor Destino, Galactus,
Mefisto e potenziali varianti di personaggi
esistenti o di ritorno in Avengers: Secret Wars.
E’ uscito oggi al cinema
Gigolò per caso, film in cui
Woody Allen si improvvisa simpatico protettore del
gigolò John Turturro. Ecco a voi una carrellata di ritratti
cinematografici di ‘protettori’ famosi: [nggallery id=560]
La selezione di Zimbio comprende sia
il simpatico protettore incarnato da Woody Allen,
sia altri personaggi senza dubbio meno ‘solari’ del panorama
cinematografico. Tra questi vogliamo citare Harvey
Keitel per Taxi Driver ma anche
James Franco per Spring
Breakers, il film che ha fatto forse più discutere
negli ultimi anni.
Rimarrà per molto tempo ancora (?)
la delicata e allo stesso tempo smaliziata Margaery Tyrell di
Game of Thrones, ma Natalie
Dormer, dopo piccolissime parentesi in film importanti
(Captain America, Rush) è pronta adesso a
fare il salto di qualità a a comparire sul grande schermo accanto a
Katniss Everdeen, la Ghiandaia Imitatrice, che guiderà la rivolta
contro il Presidente Snow e contro Capitol City per la libertà di
Panem. Intervistata da Yahoo Movie, Natalie
ha raccontato della sua esperienza tra Hunger
Games e Game of
Thrones.
Sulla necessità di rasarsi
la testa per Hunger Games:“Ho avuto una sorta di
riconciliazione con me stessa nel momento in cui mi sono seduta nel
camper e hanno tirato fuori il rasoio. Il taglio mi ha permesso di
esplorare una parte di me più punk agli eventi e sul red carpet. Ma
sono rimasta alquanto sorpresa al Comic Con quando ho visto in giro
un sacco di tagli asimmetrici. E’ come se fosse una moda e io fossi
in perfetta linea con tutto. Lo stesso vale per la moda alla
Katniss Everdeen, non so se sia per lei o per altro, ma un sacco di
ragazze portano la treccia al lato.”
Su Jennifer
Lawrence:“Jennifer ha questa straordinaria
reputazione di essere una con i piedi per terra, una persona
autentica e molto divertente e è tutte queste cose per davvero.
Quindi c’era un’energia molto divertente sul set. C’erano riprese
lunghe e alcune molto difficili da fare, come stare in piedi nel
buio con l’acqua fino al collo, cose del genere…dopo 12 ore tutti
ci prendevamo in giro per tenerci su. E’ così che si va avanti
facendo questo genere di cose.”
Sull’unirsi ai ribelli per
Hunger Games:“E’ stato divertente stare con i ragazzi
in mezzo al fango e alla sporcizia, ed essere coinvolta da un punto
di vista fisico. Ora, dopo nove mesi di corse in acqua e nello
sporco, è piacevole indossare di nuovo le gonne di seta di Margaery
(Game of Thrones)”.
Molto spesso al cinema vengono
raccontate invenzioni o scoperte scientifiche che hanno cambiato
per sempre la vita del genere umano. L’oggetto al centro del film
Hysteria (qui la recensione), diretto nel
2011 da da Tanya Wexler, può a suo modo rientrare
perfettamente in tale categoria. In esso si racconta infatti la
soluzione che nella Londra del XIX secolo venne adottata per curare
l’isteria: il vibratore. Attraverso una commedia maliziosa, si
snoda così in modo in parte romanzo in parte fedele a quanto
realmente avvenuto, una vicenda poco nota che spesso rappresenta
anche un tabù.
Nell’Ottocento, infatti, l’isteria
era considerato un problema psichiatrico di più o meno grave
entità. Questa prevedeva sintomi quali attacchi nevrotici,
convulsioni, annebbiamento della vista, e simili. Per cercare un
rimedio a tale malattia, si cercò e sperimentò una cura consistente
nel raggiungimento del parossismo tramite stimolazione. Le donne
affette da tale disturbo trovavano aiuto in ciò proprio grazie
all’oggetto oggi noto come vibratore.
Proprio per questo aspetto, il film
faticò non poco a trovare finanziatori. La sceneggiatrice
Jonah Lisa Dyer ha impiegato infatti oltre 7 anni
per trovare qualcuno che credesse in tale storia, riuscendo infine
nella sua impresa. Grazie anche al coinvolgimento di celebri
attori, Hysteria ha poi goduto di un’ampia promozione e
distribuzione. Accolto con pareri generalmente favorevoli dalla
critica, che ne elogiava il tono e il sarcasmo, il film ha poi
guadagnato circa 9 milioni di dollari al box office, affermandosi
come un discreto successo.
Hysteria: la trama del
film
La storia del film si apre sulla
Londra del 1880, dove il giovane medico Mortimer
Granville si fa conoscere grazie ai suoi metodi bizzarri e
alle teorie rivoluzionarie, le quali però entrano in contrasto con
quanto professato sino a quel momento in materia. Per questo
motivo, egli finisce con l’essere allontanato dalle varie strutture
ospedaliere presso cui opera. Alla disperata ricerca di un nuovo
impiego, egli si rivolge al dottor Dalrymple, il
quale è intento nella ricerca di una cura per l’isteria. Un sempre
maggior numero di donne si dichiara affetta da tale malattia,
spingendo le autorità mediche a studiare un rimedio a riguardo. Per
Dalrymple la soluzione è una soltanto: un lungo massaggio manuale
alle parti intime.
Granville si getta così nell’impresa
di dimostrare, insieme al suo datore di lavoro, l’efficacia di tale
teoria. Praticare tali massaggi, però, risulta estremamente
faticoso, e non passa molto prima che il giovane medico inizi ad
accusare un dolore alla mano, ritrovandosi così a non poter
proseguire nel suo esercizio. Grazie al fratellastro inventore
Edmund, egli inizia a sperimentare la possibilità
di far eseguire il massaggio ad uno strumento elettrico. La
scoperta si rivela sorprendente, e permetterà al giovane di entrare
nelle grazie di Dalrymple. Stando a più stretto contatto con
questi, Granville avrà modo di conoscere la sua bella figlia
Charlotte, di cui si innamorerà profondamente.
Prima di poter cantare vittoria, però, egli dovrà fare i conti con
l’opposizione incontrata dal nuovo oggetto.
Hysteria: il cast del
film
Per favorire un buon richiamo di
pubblico al film, regista e produttori si sono assicurati la
partecipazione di diversi celebri attori. Ad interpretare il
protagonista Mortimer Gra\nville è infatti Hugh
Dancy, noto per il film I Love Shopping e per
la serie Hannibal. Accanto a lui, nel ruolo del dottor
Dalrymple vi è invece Jonathan Pryce, recentemente
nominato all’Oscar per il suo ruolo nel film I due papi. Le due figlie di
questo, Emily e Charlotte, sono interpretate da Felicity
Jones, nota per La teoria del
tutto, e Maggie
Gyllenhaal, celebre per Il cavaliere oscuro.
L’attore Rupert Everett, invece, interpreta
Edmund, fratellastro di Mortimer. Questi è di recente tornato al
cinema con il film The Happy Prince –
L’ultimo ritratto di Oscar Wilde, da lui diretto e
interpretato.
Hysteria: la vera storia
dietro al film
Tutt’oggi c’è molta confusione circa
la vera storia dietro all’invenzione del vibratore. Quella proposta
nel film è infatti una storia particolarmente romanzata, che tenta
di dare unità ad una vicenda particolarmente frammentata e priva di
reali prove storiche. La sceneggiatura di Hysteria è
liberamente basata sul saggio storico The Technology of
Orgasm, all’interno del quale si afferma che la pratica del
massaggio genitale era particolarmente diffusa in medicina.
Tuttavia, tale idea è stata in seguito smentita da diversi studi
circa le reali pratiche dell’epoca. Il principale motivo dietro
tale mancanza di credibilità è in particolare l’assenza di fonti
certe a riguardo.
Il dottor Joseph Mortimer Granville,
ad ogni modo, è una figura realmente esistita. Questi è vissuto tra
il 1833 e il 1990, e intorno al 1880 inventò realmente quello che
oggi è noto come il vibratore elettrico. Al momento della sua
realizzazione, però, questo veniva utilizzato da Mortimer per
curare dei semplici disordini muscolari. In seguito, l’oggetto
iniziò ad essere utilizzato da altri medici per curare l’isteria,
ma Mortimer si dissociò sempre da tale utilizzo. In un suo libro a
riguardo, dove si spiegava il corretto funzionamento dell’oggetto,
egli affermò infatti di non aver mai utilizzato tale pratica su una
paziente donna, e anzi sconsigliava tale pratica, ritenendola
inadatta alla cura di tale disturbo.
Hysteria: il trailer e
dove vedere il film in streaming e in TV
Per gli appassionati del film, o per
chi desidera vederlo per la prima volta, sarà possibile fruirne
grazie alla sua presenza nel catalogo di alcune delle principali
piattaforme streaming oggi disponibili.
Hysteria è infatti presente su
Rakuten TV, Google Play, Apple iTunes, Tim Vision e
Amazon Prime Video. Per poter usufruire
del film, sarà necessario sottoscrivere un abbonamento generale o
noleggiare il singolo film. In questo modo sarà poi possibile
vedere il titolo in tutta comodità e al meglio della qualità video,
senza limiti di tempo. Il film è inoltre in programma in
televisione per martedì 21giugno alle ore 21:15 sul
canale Cielo.
In Hysteria nel
1880 l’isteria era una delle malattie più diffuse tra le donne,
giovani e meno giovani, della medio alta borghesia londinese.
Almeno così pensava il Dottor Dalrymple (Johnathan
Pryce) che curava le sue pazienti con massaggi localizzati
… sotto le gonne. In suo aiuto arriva il giovane ed appassionato
Dottor Granville (Hugh
Dancy) che con l’aiuto di un suo facoltoso amico,
interpretato da Rupert Everett, ‘meccanizza’ il
processo di massaggio, arrivando alla straordinaria invenzione che
ha rivoluzionato la concezione della sessualità femminile, il
vibratore. Nel cast anche la bravissima e briosa Maggie Gyllenhaal, qui irrequieta figlia del
Dottor Dalrymple, Charlotte, che si batte con energia per
l’emancipazione della donna e per il sostegno verso i meno
fortunati.
Hysteria è una
commedia leggera, divertente che riesce ad intessere la sua trama
frivola, ma neanche poi tanto, di rilevanti questioni sociali,
prima tra tutte l’emancipazione femminile e l’uguaglianza tra i
sessi, con pari dignità, diritto alla conoscenza, libertà di parola
e desiderio di piacere fisico. La regista Tania
Wexler si limita a raccontare con una mano leggera ma
ligia alle regole una storia fatta di piccoli passi che con il
senno di poi hanno cambiato la società. A tutt’oggi il vibratore
resta il gadget erotico più venduto al mondo e l’isteria, come
diagnosi medica, è stata accantonata, poiché ha effettivamente (e
finalmente) preso piede la considerazione che i disturbi uterini
sono generati da insoddisfazione e non da una malattia vera e
propria.
Hysteria, il film
In
Hysteria tutti gli attori riescono a convogliare
nella loro recitazione il perfetto senso di divertito imbarazzo che
pervade la pellicola e che si riscontra negli sguardi timidi ma
coinvolti e compiaciuti di un pubblico mai così rumoroso in sala.
Su tutti spicca il sempre elegantissimo Rupert Everett, qui
mecenate della ‘medicina’, che con aria seriosa e allo stesso tempo
divertita si lascia trasportare in questa irriverente e avventurosa
scoperta.
Scontato, anche se come al solito
fondamentale, il sub-plot romantico che coinvolge i protagonisti
risente del clima scanzonato del film, e manda in tilt le
convenzioni di decoro e decenza che vigevano all’epoca dei fatti,
forse perché coinvolta è una Maggie Gyllenhaal su di giri in un ruolo che
le si addice in maniera particolare. Sceneggiatura e decor mandano
allegramente all’aria i canoni sociali dell’epoca, senza contare
gli anacronismi e le imprecisioni storiche, ma infondo
Hysteria non vuole essere una ricostruzione
documentaristica di un’invenzione ma un’allegra rilettura di un
evento storico fondamentale per l’emancipazione femminile. Come
sempre più spesso succede, occhio alle bonus scenes sui titoli di
coda! Si esce dalla sala ridendo di gusto.
In un’epoca di invenzioni, un uomo si
propose di trovare una cura per i mali delle donne … e per caso
elettrificò per sempre le nostre vite amorose. Hysteria è una
commedia romantica basata su un fatto storico: l’invenzione del
primo vibratore elettromeccanico!
01 Distribution ha diffuso il
trailer italiano ufficiale di Hypnotic,
il thriller diretto ds Robert Rodriguez con Ben
Affleck, Alice Braga, JD Pardo, Dayo
Okeniyi, Jeff Fahey, William Fichtner. La pellicola,
presentata all’ultimo
Festival di Cannes, arriverà al cinema dal 6 luglio 2023.
La trama del film
Il detective Danny Rourke,
determinato a ritrovare la figlia scomparsa, si ritrova catapultato
in un vortice di avvenimenti al limite del reale quando inizia a
investigare su una serie di rapine in banca. Con l’aiuto di una
sensitiva, Diana Cruz, si troveranno ad inseguire un uomo
estremamente pericoloso, che Rourke ritiene essere la chiave per
arrivare a sua figlia. Un’indagine che li porterà a vivere un serie
di eventi dove anche le ipotesi più elementari saranno messe in
discussione perché nulla è come sembra.
È stato rilasciato il trailer
ufficiale di Hypnotic, il nuovo thriller con
protagonista
Ben Affleck e diretto dal regista Robert
Rodriguez. La pellicola è un thriller
psicologico, che segue il detective della polizia Daniel Rourke
(Ben Affleck ) mentre
cerca la figlia scomparsa Minnie (Hala Finley). Presto scopre
che è associata a una serie di rapine in corso condotte da un uomo
misterioso (William Fichtner) con poteri ipnotici.
Il trailer offre al pubblico
uno sguardo alla frenetica ricerca di Austin Danny Rourke (Ben
Affleck) della figlia scomparsa.Il
padre disperato inizia lentamente a perdere il controllo una volta
che la sua indagine lo spinge ad affrontare le sue paure più
profonde e oscure. Con l’assistenza della
sensitiva Diana Cruz (Alice
Braga), Daniel parte all’inseguimento dell’uomo
misterioso legato a sua figlia e ad una serie di rapine con
l’intento di riportare Minnie a casa sana e salva.Come scopre nel trailer, le persone con poteri ipnotici
possono costringere le loro vittime a vedere e sentire cose che non
sono reali.
Dopo la sua premiere al SXSW,
“Hypnotic” ha ricevuto recensioni favorevoli, con Peter
Debruge di Variety che ha scritto che “il tipico film che
lo spettatore da multiplex che guaderai sgranocchiando popcorn non
sospetterebbe mai quanto sia profondo questo mistero da bambola
russa.Meglio allacciare le cinture e andare avanti per il
viaggio nell’ultimo esempio di creatività entro i limiti“. Dai
un’occhiata al trailer ufficiale di
Hypnotic qui sotto:
Hypnotic è stato scritto e diretto da Robert
Rodriguez e scritto da Max Borenstein. Nel cast Ben
Affleck, William Fichtner, Alice Braga, Jeff Fahey, Kelly Frye,
JD Pardo e Hala Finley.
Nel 2002 l’aveva
definita “una delle mie
storie preferite“, ma in venti anni qualcosa potrebbe
essere cambiato nella sceneggiatura di Hypnotic, che
Robert Rodriguez ha presentato come Midnight
Screening tra i Fuori Concorso del Festival di Cannes 2023.
Sulla Croisette, il regista era già stato in concorso nel 2005 con
il Sin City co-diretto con Frank Miller, e stavolta torna con un
fanta-action realizzato tutto in famiglia (i cinque figli del
regista hanno collaborato a colonna sonora, sceneggiatura,
produzione, storyboards, animatiche e montaggio). Il protagonista è
Ben Affleck, in un ruolo che ricorda quello da
lui interpretato nel 2003 per John Woo.
Chi
controlla il controllore?
In analisi, il detective
Danny Rourke continua a lavorare sul trauma vissuto dopo che la
figlia piccola è scomparsa mentre era al parco con lui, quando il
lavoro lo trascina improvvisamente alla realtà. Una strana rapina
in banca e un misterioso soggetto si frappongono sulla sua strada,
costringendolo a una indagine che rischia di trascinarlo sempre più
a fondo.
Cosa lo collega al più
abile ipnotista del mondo? Come potrà essergli d’aiuto la sensitiva
Diana Cruz, per quanto inquietantemente dotata? E’ davvero
possibile che il progetto Domino e il pericoloso criminale abbiano
a che fare con la sua storia e possano aiutarlo a ritrovare la
bambina? Forse, ma solo mettendo in discussione le proprie
convinzioni e tutto ciò che lo circonda.
Hypnotic: troppi twist, troppe
storie
Che piaccia o meno, non
si può negare che Rodriguez abbia sempre avuto un suo stile,
mostrando spesso una buona dose di originalità nelle storie che
raccontava sullo schermo… fino a oggi. Per quanto la mano del
regista – sceneggiatore, produttore, montatore, scenografo,
compositore e chi più ne ha più ne metta – faccia senz’altro
capolino, qui e lì, la lunga genesi di questa intricata vicenda
sembra averla nascosta.
Per altro sotto una
coltre di riferimenti che se da una parte possono facilitare
l’orientamento dello spettatore, dall’altra rendono la storia
continuamente simile ad altre già viste, dal Nolan di
Tenet
o Inception ai vari Terminator,
Nemico pubblico, Matrix, The Game, Edge of Tomorrow, oltre ovviamente al
Paycheck citato inizialmente.
Niente da dire, ai fini
del risultato, che sicuramente è quello di un buon film di
genere, furbo il giusto, godibile e intrigante nell’intreccio,
soprattutto per quando arriverà – anche da noi, probabilmente – su
qualche piattaforma. Ma nel quale Rodriguez rimane sacrificato
dietro siffatta compilation, in maniera analoga a quel che
vediamo in uno dei (meta) finali della articolata ‘costruzione’
messa in scena.
Hypnotic è
“un thriller di Hitchcock sotto steroidi“, come lo
ha giustamente e giocosamente fotografato il suo regista, senza
nascondersi, senza sentire il bisogno di giustificare l’accumulo di
livelli e di colpi di scena necessari a farci dubitare della realtà
che di volta in volta ci viene ridefinita, ma non del canone di
base. Sostanzialmente rispettato, nel bene e nel male, a partire
dalla presentazione di premesse da accettare a meno di non
rovinarsi lo show. Che gioca le carte migliori nella prima parte –
soprattutto con l’entrata in scena del Lev Dellrayne di William
Fichtner, volto perfetto per questo mix di Professor
X e Magneto – per poi rimescolarle troppe
volte solo per spiegarci che la follia è negli occhi di chi la
vede, che i poteri forti si vestono (o sono?) tutti uguali e che
solo l’amore – e dei forti principi morali – può/possono
salvarci.
Possiamo finalmente dare un primo
sguardo a Hypnotic, il thriller di prossima uscita
dell’acclamato regista Robert Rodriguez.
Un’immagine esclusiva del film è infatti stata rivelata e mostra
l’attore Ben Affleck,
protagonista del film, in azione. Mentre i dettagli sulla trama del
film rimangono per lo più scarsi e vaghi, con Affleck che dovrebbe
interpretare un detective che sta indagando su una serie di
inspiegabili crimini mentre cerca la figlia scomparsa, la prima
foto ufficiale del film ci permette di avere un’idea di come sarà
il personaggio protagonista.
La foto rivela un Affleck
preoccupato in viso, intento a mostrare quella che sembra essere
una foto polaroid di sua figlia. Oltre ad Affleck,
Hypnotic avrà un cast corale composto da Alice
Braga, JD Pardo, Hala
Finley, Dayo Okeniyi, Jeff
Fahey, Jackie Earle Haley e
William Fichtner. Anche in questo caso, non si sa
molto sui personaggi che tali attori interpreteranno, a parte
Finley, la quale darà volto alla figlia scomparsa di Affleck. Del
film Hypnotic, inoltre, sappiamo che si tratta di un
progetto verso cui Rodriguez nutre una forte passione.
Il regista, noto per film ad alto
budget come Sin City e Spy Kids, ha
raccontato di aver voluto realizzare Hypnotic da ben due decenni
ormai. Ha inoltre descritto il film come “un thriller di
Hitchcock sotto steroidi“, aggiungendo che in esso saranno
presenti “molti colpi di scena, molti turni e molta
energia“. Il film, infine, sarà prodotto dalla
Troublemaker Studios, dalla Studio
8 e dalla Racer Rodriguez. Attualmente,
non vi è ancora una data di uscita ufficiale, la quale verrà però
certamente annunciata nel corso dei prossimi mesi.
Dopo la prima immagine ufficiale e
il trailer, il film
Hypnotic si svela ora un po’ di più
attraverso un primo poster, il cui tema visivo sottolinea come
Ben Affleck si
troverà nel film in mezzo a qualcosa di grandioso e complicato, che
è fuori da ogni controllo o comprensione. In Hypnotic,
l’attore e regista ora al cinema con Air – La storia del
grandesalto, interpreta il detective della polizia
Daniel Rourke, mentre cerca la figlia scomparsa Minnie
(Hala Finley). Presto scopre però che è associata
a una serie di rapine in corso condotte da un uomo misterioso
(William Fichtner) che afferma di essere dotato di
poteri ipnotici.
Con l’assistenza della sensitiva
Diana Cruz (Alice Braga),
Daniel partirà dunque all’inseguimento dell’uomo misterioso legato
a sua figlia e ad una serie di rapine con l’intento di riportare
Minnie a casa sana e salva. Come anticipato nel trailer, però, le
persone con poteri ipnotici possono costringere le loro vittime a
vedere e sentire cose che non sono reali. Il film, e il poster
sembra confermare tutto ciò, sembra dunque promettere giochi
mentali pronti ad ingannare tanto il protagonista quanto gli
spettatori. D’altrone, come riportato anche dalla tagline del
poster, “il controllo è un illusione”.
Hypnotic
è stato diretto da Robert Rodriguez e da lui
scritto insieme a Max Borenstein. Nel cast, oltre
a BenAffleck, vi sono
William Fichtner, Alice Braga, Jeff Fahey, Kelly Frye, JD
Pardo e Hala Finley. Attualmente tale pellicola ha una
data d’uscita nelle sale statunitensi fissata al 12
maggio, mentre non è ancora nota una data per la sua
uscita in Italia. Nell’attesa di scoprire quando Hypnotic
sarà disponibile anche da noi, ecco qui di seguito il suo primo
poster ufficiale:
Hypnosis è un film
‘di genere’, come in Italia ormai raramente si vedono: è quello in
cui si cimentano Davide Tartarini e Simone Julian Cerri
Goldstein – aka 12/77 – in occasione della loro prima
prova sulla lunga distanza, culmine di una collaborazione di oltre
dieci anni.
Hypnosis ci
racconta di Christian, trentenne proiezionista in un multisala,
privo di ogni ricordo di infanzia; per questo, è in cura da anni da
uno psicanalista, padre di una sua amica: sarà lei a convincerlo a
provare a cambiare terapia, rivolgendosi al suo compagno,
ricorrendo alla tecnica dell’ipnosi regressiva. L’esperimento
finirà per portare alla luce memorie rimosse, conducendo i tre in
un paese sperduto, alla scoperta di una verità da incubo, con
nefande conseguenze.
Hypnosis a cavallo
tra thriller paranormale e horror tutto sommato efficace: dà modo
ai più ‘suggestionabili’ di sobbalzare quelle due – tre volte dalla
poltrona, e offre agli appassionati l’opportunità di farsi qualche
risata, non disdegnando un approccio a tratti ironico al genere,
ponendosi se vogliamo, metà strada tra l’horror giapponese a base
di ‘presenze inquietanti’ che è andato per la maggiore negli ultimi
anni, e il gotico ‘padano’ di certi episodi del primo Avati
(complice anche la suggestiva e azzeccata ambientazione
archeo-industriale di Crespi d’Adda), il tutto condito con qualche
ulteriore citazione (una su tutte, quella del villaggio ‘infernale’
de “Il seme della follia” di Carpenter).
Il cast vede protagonisti volti,
noti al pubblico del grande e (soprattutto) piccolo schermo: il più
conosciuto è senz’altro quello di Daniela Virgilio, reduce dal
successo della versione televisiva di “Romanzo
Criminale” (dove interpretava Patrizia); assieme a
lei, Nicola Baldoni, (nel ruolo di Christian) visto ne
“L’ultimo ultras” di Calvagna e in varie fiction televisive e
Federigo Ceci, anch’egli attivo in televisione, ma anche sul set di
“Miracolo a Sant’Anna”. Tra i ruoli ‘di contorno’, da segnalare
quello di una veterana dei palchi, soprattutto teatrali (per quanto
non conosciutissima tra il grande pubblico), come Narcisa
Bonati.
Hypnosis paga
certo le inevitabili lacune derivanti da una produzione dal budget
limitato (sarà forse ozioso chiederselo, ma resta la domanda su
cosa sarebbe stato questo film con maggiori mezzi a disposizione),
con l’aggiunta di qualche passaggio un pò lento e di personaggi un
filo tagliati con l’accetta: la bella ragazza che per fare del bene
finisce per scoperchiare il classico ‘vaso di Pandora’, il giovane
traumatizzato, il medico che forse è più attirato dalle prospettive
di carriera che non dalla salute del proprio assistito… una ‘pecca’
da mettere in conto, quando la storia e il ‘come andrà a finire’
prendono il sopravvento sui protagonisti, oltre a un finale
che forse potrà risultare non immediatamente chiaro ai meno avvezzi
alla narrativa dell’orrore…. nonostante tutto però, è un film
che in fondo funziona e che si può andare a vedere anche solo per
premiare il tentativo di riproporre (anche attraverso un’ampia
distribuzione, con una cinquantina di copie, anche presso i
principali circuiti multisala) il ‘caro, vecchio, cinema di
genere’.