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Travis Kelce dallo sport allo spettacolo: reciterà per Ryan Murphy

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Travis Kelce si è unito al cast della nuova serie horror di Ryan MurphyGrotesquerie”. Il tight end dei Kansas City Chiefs è stato scelto insieme a Niecy Nash-Betts, Courtney B. Vance e Lesley Manville nella serie FX, che sarà presentata in anteprima questo autunno. Sebbene i dettagli del personaggio non siano stati rivelati, questo segna il primo ruolo da attore importante di Kelce.

Il giocatore ha confermato la notizia in una storia di Instagram in cui compare in un video insieme a Nash-Betts. “Ragazzi, indovinate con chi sto lavorando in ‘Grotesquerie’?” chiede Nash-Betts nel video prima di passare a Kelce. “Entro in un nuovo territorio con Niecy”, aggiunge Kelce.

La star della NFL aveva già recitato in numerosi sketch durante il suo periodo di hosting al “Saturday Night Live” nel marzo 2023. È apparso anche in un episodio della serie Showtime “Moonbase 8”, con Fred Armisen, Tim Heidecker e John C. Reilly.

Oltre a dedicarsi alla recitazione, Kelce ha fatto il suo debutto come produttore cinematografico nel film indipendente del 2024 “My Dear Friend Zoe”, presentato in anteprima al SXSW.

Il rapporto di Murphy con FX risale a “Nip/Tuck” del 2003. Continua a produrre la serie antologica “American Horror Story”, “American Crime Story” e “Feud” per FX, nonché l’imminente “American Sports Story”. A dicembre è stato annunciato che Murphy avrebbe collaborato con Kim Kardashian in un legal drama per Hulu.

Per quanto riguarda Travis Kelce, ovviamente gli ultimi mesi lo hanno visto protagonista dei gossip intorno alla sua relazione con Taylor Swift.

X-MEN ’97: gli eroi si vestono con nuovi costumi nella clip del penultimo episodio

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Mancano solo due episodi di X-Men ’97 e i Marvel Studios hanno rilasciato una clip dal penultimo capitolo della prima stagione, “La tolleranza è estinzione – Parte 2“. L’anteprima mostra i nostri eroi mutanti che indossano nuovi costumi per l’imminente battaglia con Bastion e le sue forze.

Gli abiti sono un misto tra i look classici della squadra (il costume originale di Jean Grey, Marvel Girl, per esempio) e i costumi indossati nelle pagine di The Uncanny X-Men. Nella clip si vede anche Jubilee bruciare il biglietto da visita di Roberto DaCosta, quindi Sunspot deve aver deciso di non unirsi alla battaglia.

L’ex showrunner Beau DeMayo ha accennato al cambio di costume quando ha condiviso il pilot non utilizzato di Pryde of the X-Men. A DeMayo è stato anche chiesto se ha mai sentito parlare dell’aggiunta di Kitty Pryde/Shadowcat al roster di X-Men ’97.

Non l’ho fatto, ma il mio sospetto è che Jubilee e Kitty siano leggermente in competizione in termini di età e di posizione all’interno della squadra. C’è un modo per farlo, ma è probabile che si debba arrivare a una versione più vecchia di Kitty“. Lo show è già stato rinnovato per una seconda stagione e si dice che la Marvel ne stia pianificando molte altre, quindi è molto probabile che prima o poi vedremo Kitty – e molti altri personaggi – fare il loro debutto.

Guardate la nuova clip qui sotto e fateci sapere come pensate che andranno gli ultimi due episodi nella sezione commenti.

 

Cosa c’è da sapere su X-Men ’97?

La nuovissima serie X-Men ’97, composta da 10 episodi, è arrivata in streaming a partire dal 20 marzo. La serie rivisita l’epoca iconica degli anni ‘90, con il gruppo di mutanti che usa i propri poteri straordinari per proteggere un mondo che li odia e li teme, vengono messi alla prova come mai prima d’ora, costretti ad affrontare un nuovo futuro pericoloso e inaspettato. Il cast delle voci nella versione originale include Ray Chase (Ciclope), Jennifer Hale (Jean Grey), Alison Sealy-Smith (Tempesta), Cal Dodd (Wolverine), JP Karliak nel ruolo di Morph, Lenore Zann nel ruolo di Rogue, George Buza nel ruolo di Bestia, AJ LoCascio (Gambit), Holly Chou (Jubilee), Isaac Robinson-Smith (Alfiere), Matthew Waterson (Magneto) e Adrian Hough (Nightcrawler).

Superman che si infila gli stivali è già il miglior meme del 2025!

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DC Studios e James Gunn hanno condiviso un primo sguardo a David Corenswet nei panni dell’Uomo di domani che vedremo in Superman del 2025. Anche se la fotosembra aver ricevuto una risposta ampiamente positiva, il modo in cui è stata presentata ha diviso le opinioni.

superman 2025

Piuttosto che uno scatto in azione o una posa iconica, Gunn ha tentato di far capire il fatto che questo Superman è più vicino a un uomo qualunque, che si mette gli stivali – o se li toglie – un piede alla volta, proprio come il resto di noi. Questa posa inconsueta per un eroe come Superman ha ovviamente generato in rete diversi pareri contrastanti, ma anche una miriade di meme.

Quello che sembra stia accadendo fuori dalla finestra di Superman è in egual misura grande argomento di discussione. Un’esplosione colorata scuote lo skyline di Metropolis, ma che l’eroe sembra ignorare.

Il DCEU è stato spesso oggetto di scherno, portando alla creazione di ogni tipo di meme per deriderlo. Sfortunatamente, le cose non sembrano essere realmente cambiate quando si tratta del DCU poiché sia i fan che i creativi hanno iniziato a cambiare lo sfondo – e persino a sostituire Superman – per prendere in giro la foto.

Questa probabilmente non è la risposta che DC Studios o Gunn si aspettavano, e anche se è improbabile che abbia importanza quando verrà finalmente distribuito il primo trailer di Superman, non è esattamente il miglior inizio per una campagna di marketing. Ecco di seguito alcuni dei meme migliori visti on line:

https://twitter.com/OneBigMarvel/status/1787542601907716453?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1787542601907716453%7Ctwgr%5E1551f2c31859afcca50aff9da19431862b78ab61%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fcomicbookmovie.com%2Fsuperman%2Fsuperman-legacy%2Fsuperman-first-look-at-david-corenswet-is-already-generating-some-hilarious-memes-a210838

https://twitter.com/22daniloalmeida/status/1787555769484718583?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1787555769484718583%7Ctwgr%5E1551f2c31859afcca50aff9da19431862b78ab61%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fcomicbookmovie.com%2Fsuperman%2Fsuperman-legacy%2Fsuperman-first-look-at-david-corenswet-is-already-generating-some-hilarious-memes-a210838

https://twitter.com/AaronBaileyArt/status/1787616197644587116?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1787616197644587116%7Ctwgr%5E1551f2c31859afcca50aff9da19431862b78ab61%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fcomicbookmovie.com%2Fsuperman%2Fsuperman-legacy%2Fsuperman-first-look-at-david-corenswet-is-already-generating-some-hilarious-memes-a210838

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Superman, tutto quello che sappiamo sul film di James Gunn

Superman, scritto e diretto da James Gunn, non sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e, potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha detto che esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è il primo metaumano del DCU). Il casting ha portato alla scelta degli attori David Corenswet e Rachel Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane. Nel casta anche Isabela Merced, Edi Gathegi, Anthony Carrigan, Nicholas HoultNathan Fillion. Sean Gunn, María Gabriela de Faría, Terence Rosemore, Wendell Pierce, Sara Sampaio, Anthony Carrigan, Pruitt Taylor Vince completano il cast.

Il film è stato anche descritto come una “storia delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet. Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò non significa che la produzione non subirà alcun impatto in futuro.

“Superman è il vero fondamento della nostra visione creativa per l’Universo DC. Non solo Superman è una parte iconica della tradizione DC, ma è anche uno dei personaggi preferiti dai lettori di fumetti, dagli spettatori dei film precedenti e dai fan di tutto il mondo”, ha detto Gunn durante l’annuncio della lista DCU. “Non vedo l’ora di presentare la nostra versione di Superman, che il pubblico potrà seguire e conoscere attraverso film, film d’animazione e giochi”. Il film uscirà nelle sale l’11 luglio 2025.

I boss dei Marvel Studios riconoscono che il MCU sta attraversando un “periodo difficile”

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Ieri, il CEO della Disney, Bob Iger, ha delineato i piani per ridurre la produzione cinematografica e televisiva dei Marvel Studios nei prossimi anni. Ciò fa parte di un approccio basato sulla “qualità rispetto alla quantità“, che è stato implementato dopo che diversi recenti progetti MCU hanno sottoperformato (leggi qui).

In effetti, il film per il cinema più recente, The Marvels, ha finito per diventare il film MCU con il minor incasso di tutti i tempi con un risultato al box office di solo 206 milioni di dollari in tutto il mondo, alla fine del suo percorso in sala, diventando un flop che ha performato addirittura meno del famigerato The Flash di Warner Bros.

Parlando con Empire, i capi dello studio Kevin Feige e Louis D’Esposito hanno riconosciuto che il Marvel Cinematic Universe sta attraversando un “periodo difficile“, ma entrambi credono che il prossimo Deadpool & Wolverine segnerà un punto di svolta per il franchise. Ed è quello che sperano anche gli spettatori.

“Se fossimo rimasti sempre in alto sarebbe stata la cosa peggiore che ci potesse capitare – ha detto D’Esposito – Abbiamo preso una piccola botta, ma stiamo tornando forti. Forse quando fai troppo, ti diluisci un po’. Non lo faremo più. Abbiamo imparato la lezione. Forse due o tre film all’anno e uno o due spettacoli, invece di fare quattro film e quattro spettacoli”.

Per quanto riguarda Feige, ora vede l’MCU come il “perdente” cosa che ne ribalta la narrazione, come se fosse il Rocky dei franchise! “È bello poter sostenere un progetto cinematografico quest’anno. Mi sento molto più a mio agio nel ruolo del perdente. Preferisco riuscire a sorprendere e superare le aspettative. Quindi sembra che l’ultimo anno, che non è stato l’ideale, ci abbia preparato bene per questo non ruolo”.

“Alcune delle battute su cui Ryan, i suoi sceneggiatori e Shawn hanno lavorato hanno assunto più significato”, ha aggiunto, riferendosi a Wade Wilson che si dichiara Marvel Jesus” nel trailer di Deadpool & Wolverine.

Anche il regista Shawn Levy è intervenuto in merito ai problemi dei Marvel Studios: “Dovresti vivere sotto una roccia per non sapere che gli ultimi film Marvel non sono riusciti ad accendere il mondo come hanno fatto tanti altri”, dice. “Arriviamo in un momento interessante. E noi siamo decisamente qualcosa di diverso. Se sarà di proporzioni messianiche, il tempo lo dirà”. Conclude, citando proprio la battuta di Reynolds nel trailer di Deadpool & Wolverine.

Deadpool & Wolverine: il Mutante Artigliato nella TVA e la sua maschera nel nuovo materiale promozionale

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I Marvel Studios hanno pubblicato un nuovo spot televisivo per Deadpool & Wolverine, che rimonta le scene che abbiamo già visto nel trailer e che ci permette di capire quanto è profondo il legame di questo film con il MCU che è stato.

Tuttavia, lo spot racconta sempre la stessa storia: Deadpool tenta di convincere una variante di Wolverine a salvare il mondo. Ma non solo: sono affiorate numerose immagini promozionali raffiguranti il costume completo di Wolvie e sono state condivise online soprattutto foto relative alla maschera del co-protagonista. È difficile esserne certi, in quanto potrebbero semplicemente trattarsi di artwork molto più dettagliati di quelli visti in precedenza. Tuttavia la maschera che vediamo di seguito sembra davvero il pezzo di costume che tutti stavamo aspettando.

Inoltre, una nuova immagine dal film ci mostra i due protagonisti all’interno della TVA!

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Tutto quello che sappiamo su Deadpool & Wolverine

Deadpool & Wolverine riunisce il protagonista Ryan Reynolds con Shawn Levy, regista di Free Guy e The Adam Project, che ha firmato la regia dell’atteso progetto. Hugh Jackman uscirà finalmente dal suo pensionamento da supereroi per riprendere il ruolo di Wolverine. Sebbene i dettagli ufficiali della storia di Deadpool & Wolverine, con protagonista Ryan Reynolds, non siano infatti ancora stati rivelati, si presume che la trama riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i Marvel Studios di unire la serie di film di Deadpool – l’unica parte del franchise degli X-Men sopravvissuta all’acquisizione della Fox da parte della Disney – è stabilire che i film di Reynolds si siano svolti in un universo diverso.

Ciò preserva i film degli X-Men della Fox nel loro universo, consentendo al contempo a Deadpool e Wolverine, di nuovo interpretato da Hugh Jackman, viaggiare nell’universo principale dell’MCU. Nel film saranno poi presenti anche personaggi presenti nei primi due film di Deadpool, come Colossus e Testata Mutante Negasonica. Da tempo, però, si vocifera che anche altri X-Men possano fare la loro comparsa nel film, come anche alcuni altri supereroi della Marvel comparsi sul grande schermo nei primi anni Duemila, in particolare il Daredevil di Ben Affleck.

Una voce recente afferma che anche Liev Schreiber sia presente riprendendo il suo ruolo Sabretooth. Di certo, Morena Baccarin (Vanessa), Karan Soni (Dopinder), Leslie Uggams (Blind Al), Rob Delaney (Peter) e Shioli Kutsuna (Yukio) torneranno tutti nei panni dei rispettivi personaggi, e a loro si uniranno i nuovi arrivati in franchising Emma Corrin (The Crown) e Matthew Macfadyen (Succession), i cui ruoli sono ancora segreti. Un recente report afferma inoltre che la TVA di Loki, incluso l’agente Mobius (Owen Wilson) e Miss Minutes, saranno coinvolti nel film. Deadpool & Wolverine uscirà nei cinema il 26 luglio 2024.

X-Men, rumors: ecco chi potrebbe essere il prossimo Apocalisse

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X-Men, rumors: ecco chi potrebbe essere il prossimo Apocalisse

Trai vari scooper che nel tempo si sono costruiti una certa credibilità, on-line, @MyTimeToShineH fa parte certamente di un ristretto gruppo che sempre più spesso ha dato anticipazioni poi rivelatesi fondate, e anche in questo nuovo rumor relativo al possibile casting di Apocalisse per gli X-Men in live action potrebbe avere ragione.

Secondo il suo profilo X, infatti, sembra che Dwayne “The Rock” Johnson, già travagliato Black Adam per il DCEU, sia sul radar dei Marvel Studios per interpretare En Sabah Nur, alias Apocalisse. Presumiamo che questo casting possa essere previsto per l’atteso riavvio degli X-Men, anche se è possibile che possa interpretare una variante del personaggio in uno dei prossimi film dei Vendicatori visto che dovrebbero apparire molti degli X-Men originali.

Fisicamente, Johnson sembra sicuramente un attore in grado di dare al personaggio la sua stazza e di interpretare un’Apocalisse convincente anche senza l’utilizzo della motion capture, come fatto con eccellenti risultati per Thanos. È anche una grande star che ha un disperato bisogno di un personaggio vincente, dopo la delusione di Black Adam. Sembra che il suo ritorno in WWE sia parte di un piano marketing che mira a mantenere Johnson “rilevante” agli occhi del grande pubblico, a seguito di una serie di progetti andati male (non solo Black Adam, ma anche la cancellazione di Young Rock e le difficoltà della XFL).

Apocalisse è stato creato dalla sceneggiatrice Louise Simonson e dall’artista Jackson Guice, ed è apparso per la prima volta in X-Factor #5 nel 1986. L’antico mutante crede nel concetto di “sopravvivenza del più adatto” e nel suo desiderio di realizzare l’evoluzione del genere mutante con qualsiasi mezzo necessario, spesso attraverso metodi distruttivi e genocidi.

Si vede come una figura divina e cerca di imporre la sua visione di supremazia mutante sul mondo e ha riunito diversi seguaci mutanti, e anche quattro mutanti scelti, conosciuti come i “Quattro Cavalieri”, per servire i suoi scopi. Oscar Isaac aveva già interpretato il cattivo in X-Men – Apocalisse del 2016 ed è stato poi Moon Knight per i Marvel Studios.

Cattivissimo Me 4: nuovo divertentissimo trailer

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Cattivissimo Me 4: nuovo divertentissimo trailer

Universal ha diffuso un nuovo divertentissimo trailer di Cattivissimo Me 4. Dopo sette anni dall’ultimo Cattivissimo Me, Gru, il supercattivo preferito dal mondo intero, diventato agente della Lega Anti-Cattivi, torna al fianco dei Minions per un’entusiasmante, caotica e audace nuova era, con Cattivissimo Me 4 firmato da Illumination.

A due anni dal fenomeno estivo del blockbuster Minions – Come Gru Diventa Cattivissimo di Illumination, che ha incassato quasi 1 miliardo di dollari in tutto il mondo, il più grande franchise nella storia dei film d’animazione inizia un nuovo capitolo in cui Gru (il candidato all’Oscar Steve Carell, doppiato da Max Giusti) e Lucy (candidata agli Oscar Kristen Wiig, doppiata da Carolina Benvenga) e le loro figlie – Margo (Miranda Cosgrove), Edith (Dana Gaier) e Agnes (Madison Polan) – accolgono un nuovo membro nella famiglia, Gru Jr., deciso a far disperare suo padre.

Gru affronta un nuovo nemico, Maxime Le Mal (l’icona della commedia Will Ferrell, doppiato da Stefano Accorsi) e la fidanzata, la femme fatale Valentina (candidata all’Emmy Sofia Vergara), per cui la famiglia sarà costretta alla fuga.

Cattivissimo Me 4 presenta nuovi personaggi interpretati da Joey King (Bullet Train), il vincitore di un Emmy Stephen Colbert (The Late Show with Stephen Colbert) e Chloe Fineman (Saturday Night Live). Pierre Coffin torna come voce iconica dei Minions e Steve Coogan, nominato agli Oscar, torna come Silas Ramsbottom.

Con un ritmo serrato e l’umorismo sovversivo caratteristico di Illumination, Cattivissimo Me 4 è diretto da uno dei creatori dei Minions, il candidato all’Oscar Chris Renaud (Cattivissimo Me 2, Pets – Vita da animali), e prodotto dal visionario fondatore e CEO di Illumination, Chris Meledandri e da Brett Hoffman (produttore esecutivo di Super Mario Bros. Il Film e Minions – Come Gru Diventa Cattivissimo). Il film è co-diretto da Patrick Delage (direttore dell’animazione di Sing 2 e Pets – Vita da animali 2). La sceneggiatura è del vincitore dell’Emmy e creatore di White Lotus, Mike White, e dello scrittore dei precedenti Cattivissimo Me, Ken Daurio.

Those About To Die debutterà in esclusiva su Prime Video il 19 luglio

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Those About To Die , dal regista Roland Emmerich (Moonfall, Independence Day, Godzilla), debutterà in esclusiva su Prime Video il 19 luglio in Paesi europei selezionati, nonché in Australia, Nuova Zelanda, Canada, India e Africa subsahariana. Tutti i 10 episodi saranno disponibili per i clienti Prime il giorno successivo al lancio negli Stati Uniti. Ispirata all’omonimo saggio di Daniel P. Mannix, la serie condurrà gli spettatori nel mondo spettacolare, complesso e corrotto delle gare di bighe e dei combattimenti dei gladiatori nell’antica Roma. Those About To Die  è l’ultima novità per i clienti Amazon Prime, che in Italia beneficiano di spedizioni veloci, offerte esclusive e intrattenimento, incluso Prime Video, con un solo abbonamento al costo di €49,90/anno o €4,99/mese.

La trama di Those About To Die

Panem et Circenses, Roma, 79 a.C.: il centro dell’Impero Romano è la città più ricca del mondo, e un grande flusso di schiavi giunge dal crescente impero come manodopera. La popolazione romana, annoiata, irrequieta e sempre più violenta, è tenuta sotto controllo da due elementi: cibo gratuito e intrattenimento spettacolare con gare di bighe e lotte di gladiatori. Those About To Die  esplora il mondo di questi giochi, caratterizzato da sete di sangue, avidità di denaro, lotte di potere e corruzione. Le gare al Circo Massimo sono controllate da quattro corporazioni di proprietà dei Patrizi: le fazioni blu, rossa, bianca e verde, e, a Roma, avere una quota di queste quattro fazioni è considerata la cosa più preziosa. Il gusto della plebe per l’intrattenimento si fa sempre più cinico e assetato di sangue, e diventa necessario un nuovo stadio progettato appositamente per i combattimenti dei gladiatori: il Colosseo. Le dimensioni dello stadio, come anche l’imponenza dei combattimenti tra gladiatori e animali, è enorme, così come lo è la criminalità legata al fiorente giro di scommesse. Sottoterra, sotto le gradinate, migliaia di persone lavorano e vivono e, tra loro, ce ne sono migliaia che morirebbero per i giochi.

Nel cast della serie il vincitore del Premio Oscar® Sir Anthony Hopkins (Il silenzio degli innocenti, Re Lear), nel ruolo dell’Imperatore Vespasiano, Iwan Rheon (Il trono di spade)come Tenax, Tom Hughes (The English, Victoria) nei panni di Tito Flaviano, Sara Martins(Non dirlo a nessuno, Delitti in Paradiso) nel ruolo di Cala e Jóhannes Haukur Jóhannesson (Il trono di spade) interpreta Viggo, ma anche Jojo Macari (Sex Education) nel ruolo di Domiziano, Gabriella Pession (Crossing Lines) come Antonia, Dimitri Leonidas(Rosewater, Renegades: Commando d’assalto) interpreta Scorpus, Emilio Sakraya (60 minuti, Rheingold, 4 Blocks)  è Xeno, Moe Hashim (Ted Lasso) interpreta Kwame, Rupert Penry Jones (Whitechapel- Crimini dal passato) è Marcus, tra gli altri.

Those About To Die di AGC Television è stata commissionata da High End Productions, la recente Joint Venture nata da Herbert G. Kloiber e Constantin Film, con il servizio streaming statunitense Peacock, ed è prodotta da Centropolis, Hollywood Gang e Street Entertainment. La serie è creata dallo scrittore nominato agli Oscar Robert Rodat (Il patriota, Salvate il soldato Ryan), e diretta da Roland Emmerich con Marco Kreuzpaintner (Beat, Progetto Lazarus). Gli executive producer sono Roland Emmerich, Harald Kloser, Gianni Nunnari, Stuart Ford, Lourdes Diaz, Miguel A. Palos Jr., Marco Kreuzpaintner, Robert Rodat, Herbert G. Kloiber, Martin Moszkowicz, Oliver Berben, Jonas Bauer, Charles Holland e Namit Malhotra.

House of the Dragon 2: il lato vulnerabile di Egon viene messo a nudo nei nuovi episodi

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La guerra è all’orizzonte per la HBO. Manca poco più di un mese alla première di House of the Dragon 2, l’attesissima seconda stagione di House of the Dragon e, per dare risalto alla sanguinosa battaglia tra i Verdi e i Neri, nel fine settimana i membri del cast si sono recati a Città del Messico per la prima edizione del CCXP MX. Tra i presenti al panel c’era anche Re Aegon Targaryen in persona, Tom Glynn-Carney, che ha avuto molto da dire su come il giovane sovrano si evolverà rispetto alla prima stagione. In particolare, ha spiegato come gli spettatori avranno una visione più complessa di Aegon, che metterà in luce il suo lato vulnerabile.

L’Aegon della prima stagione è stato paragonato al tirannico Joffrey Baratheon di Jack Gleeson, cosa che all’epoca Glynn-Carney non condivideva pienamente. In precedenza aveva detto che, piuttosto che governare con crudeltà abissale, avidità e psicopatia, le peggiori azioni del re sono spesso governate da insicurezze, rabbia, egoismo e una totale mancanza di comprensione delle sue responsabilità senza la guida di altri. Non lo ha aiutato il fatto che suo padre Viserys (Paddy Considine) abbia scelto di mantenere Rhaenyra (Emma D’Arcy) come suo successore, nonostante il fatto che il primogenito sia l’erede legittimo. Tutto concorre a rendere Aegon un sovrano più complesso, che si sente estraneo alla sua famiglia. Nella seconda stagione, tuttavia, i suoi strati verranno scrostati un po’ per mostrare quanto sia instabile ed esporre i pensieri che lo tormentano.

Penso che vediamo un lato diverso…“. ha detto Glynn-Carney durante il panel su Aegon. “Vediamo qualcuno che sta cercando di prendere questa nuova responsabilità e di sfruttare questo potere in un modo che gli sia utile. Ora governa Westeros da solo. Vediamo anche quanto Aegon sia frammentato come persona – le sue debolezze, la sua vulnerabilità, la sua disperazione…”. Inoltre, ha sottolineato come il disprezzo per la sua famiglia e la sua mentalità frammentata servano solo a renderlo più una minaccia per Rhaenyra e i Neri. “Penso che quando non si ha nulla da perdere, come Aegon ha sperimentato per molto tempo, questo rende qualcuno piuttosto pericoloso“.

House of the Dragon 2 mostrerà gli sforzi di Aegon per governare

Sebbene Aegon fosse in gran parte riluttante a salire al trono nella Stagione 1, il finale ha mostrato che cominciava a godersi la poltrona di potere assoluto e il rispetto di Westeros, una sensazione che continua a crescere.

All’inizio della Stagione 2, vediamo Aegon abituarsi a indossare la corona. Si sta godendo la comodità del Trono di Spade”, ha aggiunto Glynn-Carney. Ha poi rivelato che i nuovi episodi esploreranno il giovane re alle prese con ciò che significa essere un sovrano. Una parte di questo comporta la preparazione alla guerra con i Neri, ma le sue responsabilità principali sono nei confronti della gente del suo regno e di come lo percepiscono“. Ha detto: “Sta iniziando il suo viaggio per assicurarsi che le persone del Piccolo Consiglio, la piccola gente di Approdo del Re e non solo, lo rispettino e capiscano che è il re e che deve essere amato e temuto allo stesso tempo“.

La seconda stagione di House of the Dragon debutta su HBO e Max e  SKY il 16 giugno. Tutti gli episodi della stagione 1 sono disponibili in streaming su NOW. Consultate la nostra guida per sapere tutto sulla serie prima del suo ritorno.

In otto nuovi episodi, la seconda stagione di House of the Dragon vede nel cast i già protagonisti della prima Matt Smith, Olivia Cooke, Emma D’Arcy, Eve Best, Steve Toussaint, Fabien Frankel, Ewan Mitchell, Tom Glynn-Carney, Sonoya Mizuno e Rhys Ifans. Nei nuovi episodi tornano anche Harry Collett, Bethany Antonia, Phoebe Campbell, Phia Saban, Jefferson Hall e Matthew Needham.

New-entry nel cast della nuova stagione: Abubakar Salim (sarà Alyn di Hull), Gayle Rankin (Alys Rivers), Freddie Fox (Ser Gwayne Hightower), Simon Russell Beale nei panni di Ser Simon Strong, Clinton Liberty nel ruolo di Addam of Hull, Jamie Kenna che interpreterà Ser Alfred Broome, Kieran Bew nei panni di Hugh, Tom Bennett in quelli di Ulf, Tom Taylor sarà Lord Cregan Stark e Vincent Regan interpreterà invece Ser Rickard Thorne.

Disney: Bob Iger rivela che lo studio sta tornando a puntare sui sequel animati

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Non è esattamente un segreto che nell’ultimo anno la Disney sia diventata sempre più preoccupata per le prestazioni delle sue principali IP nelle sale cinematografiche. Era chiaro che era necessario un cambiamento e oggi il CEO Bob Iger ha annunciato una serie di modifiche destinate a rimodellare la produzione dello studio. Ha iniziato affrontando la questione Marvel e la stanchezza da supereroi, per poi passare a rivelare come lo studio affronterà la sua serie di film d’animazione.

Bob Ige ha rivelato che i prossimi anni saranno all’insegna dell’equilibrio tra storie originali e sequel. Il dirigente ha parlato della potenza dei sequel Disney – titoli come Frozen II, Toy Story 4 e Alla ricerca di Dory hanno tutti superato il miliardo di dollari di incasso mondiale – e ha suggerito che lo studio vuole riportare Disney e Pixar in cima alla classifica. Ha dichiarato:

Bilanceremo i sequel con gli originali. In particolare nel settore dell’animazione, abbiamo attraversato un periodo in cui i nostri film originali e l’animazione, sia Disney che Pixar, dominavano. Ora stiamo tornando a puntare sui sequel“.

La Disney sta già puntando sui sequel, però

Non che non ci sia una serie di sequel Disney in arrivo. Proprio quest’anno, i fan si riverseranno nelle sale per vedere Inside Out 2, Moana 2 e Mufasa: Il Re Leone. Tuttavia, il fatto che la Disney voglia almeno prestare attenzione alla produzione di contenuti originali è certamente una buona notizia, che i dipendenti della Pixar sostengono da alcuni anni. Sebbene sia piuttosto facile rendersi conto che puntare su sequel e remake sia un modo per avere un ritorno garantito al botteghino, la Disney (e gli altri studios) non possono ignorare il fatto che il pubblico vuole anche vedere qualcosa di nuovo e che lo sorprenda, il che significa in ultima analisi che bisogna correre dei rischi per creare nuove IP di successo.

L’idea di “puntare sui sequel”, tuttavia, può essere un po’ preoccupante per i fan, poiché suggerisce che alcuni titoli popolari continueranno a vivere. Ogni volta che viene annunciato un nuovo sequel di Toy Story, ad esempio, i fan iniziano a chiedersi dove altro possa portare Woody (Tom Hanks) e Buzz (Tim Allen) dopo tanti anni. Allo stesso tempo, non possiamo ignorare che un sequel ben fatto può migliorare notevolmente un concetto originale, quindi se la Disney riuscirà a trovare un equilibrio tra contenuti originali e ripetuti, i fan avranno molto da guadagnare in termini di intrattenimento.

2 Single a Nozze: perché non abbiamo avuto un sequel del film?

2 Single a Nozze: perché non abbiamo avuto un sequel del film?

I sequel di commedie sono imprese incredibilmente rischiose, ma molto comuni. Che si tratti di Weekend da Bernie, Una notte da leoni, Come ammazzare il capo… e vivere felici o persino della commedia di Marlon Wayans/Adam Sandler Bulletproof, se il primo film ha fatto soldi, è probabile che ne venga tratto un sequel. Dato che 2 Single a Nozze (Wedding Crashers), interpretato da Vince Vaughn e Owen Wilson, è stato uno dei film più grandi del 2005, si potrebbe immaginare che un sequel di quel film sarebbe stato inevitabile.

Stranamente, questo non è ancora avvenuto, ma naturalmente Hollywood ha fatto un valoroso sforzo. La commedia vietata ai minori rimane, a quasi due decenni dalla sua uscita, senza un sequel. Tuttavia, ci sono stati diversi tentativi di far decollare un altro film di 2 Single a Nozze (Wedding Crashers), tra cui uno dei primi anni 2020 che è stato sorprendentemente vicino a diventare realtà.

Il sequel di 2 Single a Nozze (Wedding Crashers) non era una priorità

Inizialmente, la più grande estensione del marchio 2 Single a Nozze (Wedding Crashers) derivava esclusivamente da un reality show della NBC del 2007 intitolato The Real Wedding Crashers. Si scoprì che guardare persone vere che si imbucavano ai matrimoni non era così attraente per il pubblico come guardare attori comici che inscenavano incidenti matrimoniali. Il programma è durato solo pochi episodi ed è stato rapidamente cancellato. Nel frattempo, il team creativo principale di 2 Single a Nozze (Wedding Crashers) si è dedicato ad altri progetti. Il regista David Dobkin è stato investito in Fred Claus e The Change-Up, mentre Vince Vaughn e Owen Wilson hanno avuto a disposizione una serie di altri film comici.

Non ha aiutato il fatto che 2 Single a Nozze (Wedding Crashers) sia arrivato in un momento in cui i sequel di commedie non erano esattamente fuori moda, ma erano leggermente meno comuni. Mentre esistevano titoli come Evan Almighty, i tipici successi comici della fine degli anni 2000 si limitavano a generare altri titoli originali con lo stesso team creativo e gli stessi protagonisti. 40 anni vergine ha dato vita a Molto incinta invece che a un sequel del primo, mentre Will Ferrell, John C. Reilly e il regista Adam McKay si sono riuniti per Fratellastri a 40 anni dopo Ricky Bobby – La storia di un uomo che sapeva contare fino a uno invece di fare solo Ricky Bobby – La storia di un uomo che sapeva contare fino a uno 2. Ci sono poi le opere di Adam Sandler, che (prima del 2013) non prevedevano sequel ma piuttosto premesse originali, come in 50 volte il primo bacio. Mentre il film del 2009″Una notte da leoni avrebbe riportato in auge i sequel di commedie, per un breve momento negli anni 2000 non era scontato che una commedia redditizia generasse un franchise.

Il team di 2 Single a Nozze (Wedding Crashers) voleva Daniel Craig per un sequel

Daniel Craig
Foto di Aurora Leone © Cinefilos.it

Per molti anni, quindi, 2 Single a Nozze (Wedding Crashers) non è stato una priorità. Tuttavia, nel 2014, Dobkin ha rivelato su Quora che il team creativo dietro questo film aveva un’idea molto specifica per 2 Single a Nozze 2, che coinvolgeva Daniel Craig. Questo seguito avrebbe visto Craig interpretare un imbucato di matrimoni ancora più abile con cui i personaggi di Vince Vaughn e Owen Wilson avrebbero dovuto confrontarsi. Questa visione della produzione, però, non è mai andata avanti ed è probabile che non sia mai andata oltre il germe di un’idea.

Anche se i piani per 2 Single a Nozze 2 si sono arenati come semplici concetti, Vaughn e Wilson hanno in un certo senso consegnato un seguito spirituale al progetto sotto forma della commedia del 2013 Gli stagisti. Arrivato quasi un decennio dopo 2 Single a Nozze 2, funzionante come un lungometraggio pubblicitario per Google e classificato come PG-13 (in contrasto con la sigla R di Crashers), Lo stagista ha offerto poco di ciò che il pubblico ha apprezzato di 2 Single a Nozze, al di là dei protagonisti. L’insuccesso al botteghino di questo titolo indicava anche il motivo per cui Hollywood probabilmente esitava a commissionare un altro capitolo di 2 Single a Nozze. Vince Vaughn e Owen Wilson non erano mai stati protagonisti di un’altra commedia grande come quella di 2 Single a Nozze , e Vince Vaughnin particolare era in una fase di stallo al botteghino, composta da The Dilemma, The Watch e Delivery Man, all’inizio degli anni 2010. Il calo di incassi di Vince Vaughn ha quasi certamente fatto riflettere i dirigenti della Warner Bros. Pictures e della New Line Cinema sull’opportunità di proseguire l’avventura nell’universo di 2 Single a Nozze.

2 Single a Nozze 2 era presumibilmente in lavorazione presso la HBO Max

2 Single a Nozze 2

Nel novembre 2016, la protagonista di 2 Single a Nozze Isla Fisher ha rivelato che, a distanza di oltre dieci anni dal film originale, un nuovo capitolo di 2 Single a Nozze era all’orizzonte. Si trattava di uno sviluppo improvviso che suggeriva che i fan del film originale avrebbero finalmente avuto il seguito che avevano sempre desiderato. Nel giugno del 2020, però, Dobkin ha rivelato che la sceneggiatura di 2 Single a Nozze 2 non era ancora stata ultimata e che, nel corso degli anni, lui e i protagonisti del primo film erano stati costantemente sollecitati a realizzare un seguito. La resistenza a ripetere semplicemente il primo 2 Single a Nozze ha fatto sì che questo sequel non venisse mai realizzato, anche se Dobkin ha preso in considerazione l’idea di realizzare 2 Single a Nozze 2 sui protagonisti del film originale che tornano single alla soglia dei 40 anni.

Il Cavaliere Oscuro: 10 personaggi che la trilogia spreca

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Il Cavaliere Oscuro: 10 personaggi che la trilogia spreca

Sebbene ci siano state diverse iterazioni del franchise di Batman, la grintosa trilogia reboot di Christopher Nolan è senza dubbio la più influente e completa. Dopo il fallimento di Batman & Robin, che lasciava presagire un futuro cupo per il Crociato di Gotham City, Batman Begins è stato in grado di raccontare un’interessante storia di origini che ha consolidato Christian Bale nel ruolo di Bruce Wayne. Christopher Nolan è stato in grado di elevare la narrazione sia ne Il cavaliere oscuro che ne Il Cavaliere Oscuro – Ritorno, ma non tutti i personaggi della trilogia del Cavaliere oscuro hanno avuto l’arco narrativo che meritavano.

Nei film di Christopher Nolan non sono mancate le grandi interpretazioni: Heath Ledger ha vinto il premio Oscar come miglior attore non protagonista per il suo ruolo di Joker, e l’interpretazione di Aaron Eckhart nel ruolo di Harvey Dent è stata altrettanto meritevole di elogi. Nonostante la rappresentazione inventiva di molti amati personaggi di Batman, la trilogia de Il cavaliere oscuro ha sprecato alcuni grandi attori in parti insignificanti con poco tempo sullo schermo. Ecco dieci personaggi con cui la trilogia del Cavaliere Oscuro non  ha fatto abbastanza!

Talia Al’Ghul

Talia Al’Ghul Marion Cotillard

Uno dei colpi di scena più scioccanti di Il Cavaliere Oscuro – Ritorno è che il personaggio di Marion Cotillard era in realtà Talia, la figlia del leader della Lega delle Ombre Ra’s Al Ghul (Liam Neeson). Sebbene la rivelazione abbia contribuito a creare un legame più forte con Batman Begins, alla Cotillard non è stato concesso abbastanza tempo per esplorare a sufficienza le motivazioni di Talia. I suoi riferimenti a una storia d’amore con Bane (Tom Hardy) sono una distrazione, considerando quanto fosse già ricco di azione il terzo atto di Il Cavaliere Oscuro – Ritorno.

Pur avendo molte qualità di scrittore, Christopher Nolan ha spesso faticato a sviluppare personaggi femminili forti. Sprecare un’attrice del calibro di Marion Cotillard è stato particolarmente deludente, soprattutto perché aveva fatto un lavoro superiore con il suo ruolo da cattiva in Inception. Talia ha una ricca storia alle spalle nei fumetti di Batman e avrebbe potuto facilmente essere uno dei migliori cattivi del franchise.

John Daggett

John Daggett

Ben Mendeslohn è uno dei migliori attori in circolazione oggi, con ruoli come quello di Danny Rayburn nella serie drammatica familiare di Netflix Bloodline che dimostrano che è in grado di elevare anche il materiale debole. Sebbene sia stato entusiasmante vedere che si sarebbe unito al ricco cast di Il Cavaliere Oscuro – Ritorno, il personaggio di John Dagget è poco più di una pedina nel piano di Bane per conquistare la Wayne Enterprises. Si suggerisce che Daggett sia un rivale di Bruce, ma il film non si prende mai il tempo di dettagliare le interazioni tra Mensolohn e Bales sullo schermo.

Il Cavaliere Oscuro – Ritorno è il capitolo più lungo e complicato della trilogia, e la trama che coinvolge Daggett è semplicemente poco interessante. Le sue motivazioni sono puramente superficiali e Daggett dimostra solo ignoranza quando vende la sua anima alla Lega delle Ombre. In definitiva, è più un fastidio che un vero e proprio cattivo.

Sal Maroni

Sal Maroni

Pur attingendo ovviamente al genere dei supereroi, Il cavaliere oscuro è un’epica saga criminale che trae ispirazione dai film di Michael Mann. Era logico che Il cavaliere oscuro si addentrasse nel ventre criminale di Gotham City, ma il personaggio di Sal Maroni è messo in ombra dal Joker. I piani di Maroni, che prevedono una serie di rapine in banca a Gotham City, vengono messi fuori strada quando Joker prende il controllo delle bande criminali locali e le usa nel tentativo di far rivelare a Batman la sua identità.

Il ruolo relativamente secondario di Maroni ne Il cavaliere oscuro è deludente, poiché Eric Roberts è un attore di talento che meritava un materiale migliore. Chiunque abbia visto la sua ammaliante interpretazione nel classico di Bob Fosse Star 80 sa che è in grado di interpretare un personaggio manipolatore e losco; purtroppo, Roberts è stato messo in secondo piano ne Il cavaliere oscuro.

Peter Foley

Peter Foley Matthew Modine

Tutti e tre i capitoli della trilogia di Nolan hanno analizzato la complicata dinamica che Batman ha con il dipartimento di polizia di Gotham City; nonostante il forte rapporto di lavoro con il commissario Jim Gordon (Gary Oldman), Batman non si fida di molti poliziotti a causa della corruzione dilagante tra le loro fila. Il Cavaliere Oscuro – Ritorno ha introdotto il personaggio di Peter Foley (Matthew Modine), un poliziotto che inizialmente rinuncia al suo incarico dopo che Bane ha preso il controllo di Gotham City. Purtroppo, Foley non svolge un ruolo significativo nella storia fino alla battaglia finale di Il Cavaliere Oscuro – Ritorno.

Sebbene ci fosse l’opportunità di sviluppare un arco caratteriale unico, Il Cavaliere Oscuro – Ritorno non si prende il tempo per mostrare l’arco di redenzione di Foley. La sua morte sembra in gran parte insignificante, mentre dovrebbe essere devastante; considerando che Modine è un attore acclamato che ha lavorato con Stanley Kubrick in Full Metal Jacket, avrebbe certamente meritato un ruolo più corposo e sostanziale.

Carmine Falcone

tom wilkinson Carmine Falcone

L’ultimo grande Tom Wilkinson è stato un attore acclamato, noto per aver interpretato personaggi dinamici; prima della sua tragica morte, Wilkinson ha ottenuto nomination agli Oscar per i suoi ruoli in In the Bedroom e Michael Clayton. Sebbene l’idea di un attore del calibro di Wilkinson nel ruolo di un iconico cattivo di Batman fosse entusiasmante, Batman Begins non ha dedicato abbastanza tempo a Carmine Falcone. Falcone è ritratto come un delinquente generico che ignora le manipolazioni della Lega delle Ombre; alla fine viene sfruttato dal dottor Jonathan Crane (Cillian Murphy) prima di assumere le sembianze dello “Spaventapasseri”.

Batman Begins ignora l’interessante storia a fumetti di Falcone, uno dei rari antagonisti di Batman che non ha capacità soprannaturali. Fortunatamente, John Turturro ha avuto l’opportunità di interpretare una versione più sviluppata di Falcone quando il personaggio è apparso come antagonista principale in The Batman di Matt Reeves.

JenJen Juno Temple

Il Cavaliere Oscuro – Ritorno ha preso una deviazione sorprendente quando ha mostrato un’amicizia femminile positiva tra Selina Kyle (Anne Hathaway) e la giovane donna Jen (Juno Temple). Sebbene la loro amicizia abbia fornito alcuni spunti per capire perché Selina fosse così motivata a derubare la classe benestante di Gotham City, Jen viene in gran parte dimenticata verso la fine di Il Cavaliere Oscuro – Ritorno. Selina perde le tracce di Jen quando diventa complice del piano di Bane per catturare Bruce e sottoporlo a tortura.

È un difetto evidente, perché Il Cavaliere Oscuro – Ritorno non sfrutta le capacità comiche di Temple. Sebbene i film di Nolan siano tipicamente poco umoristici, la Temple avrebbe potuto aggiungere un po’ di comicità sfacciata a una storia che rischiava di prendersi un po’ troppo sul serio; considerando quanto la Temple sia stata esilarante nella quinta stagione di Fargo, è un peccato che il suo talento sia stato sprecato per un personaggio così poco significativo.

William Earle

William Earle

Rutger Hauer è responsabile di uno dei più grandi monologhi della storia del cinema nel classico thriller noir di fantascienza Blade Runner, un momento che è stato ampiamente improvvisato. Purtroppo, il personaggio di Hauer, William Earle, è poco più che uno strumento di esposizione in Batman Begins. Earle fa parte del consiglio di amministrazione della Wayne Enterprises e suggerisce una mancanza di fiducia sia in Bruce che in Lucius Fox (Morgan Freeman). Il suo coinvolgimento nella società cessa dopo che questa viene quotata in borsa e Wayne sceglie di acquisire le azioni di controllo.

La trilogia del Cavaliere Oscuro ha sprecato l’opportunità di riportare Hauer per i sequel, perché sarebbe stato interessante vedere la sua reazione agli eventi de Il Cavaliere Oscuro e de Il Cavaliere Oscuro – Ritorno. Sebbene la trilogia abbia certamente i suoi momenti di spettacolo, la sottotrama che descrive lo spionaggio aziendale all’interno della Wayne Enterprises è senza dubbio la più deludente.

Little Boy

Little Boy

Se Joffrey Baratheon può essere il cattivo più odiato di tutta Westeros, il futuro attore di Game of Thrones Jack Gleeson ha un breve ruolo in Batman Begins. Appare come un ragazzino che è uno degli unici amici di Batman; quando le tossine rilasciate dagli Spaventapasseri si scatenano su Gotham City, il personaggio di Gleeson viene preso sotto la protezione di Rachel Dawes (Katie Holmes). Tuttavia, il nome e il destino del ragazzo non vengono mai rivelati, il che è strano considerando la sua conoscenza delle capacità di Batman.

Mostrare le qualità ispiratrici di Batman era importante, ma la sottotrama che coinvolge il personaggio di Gleeson è un po’ troppo saccente per Batman Begins. Il film è stato acclamato perché presentava una versione grintosa e realistica della mitologia che evitava i momenti eccessivamente commoventi; il fatto che Batman diventasse amico di un bambino sembrava uscito direttamente dall’era di Adam West del franchise.

Gambol

Gambol

Raramente Nolan non riesce a mettere insieme cast impressionanti e spesso riesce a inserire attori di talento in ruoli minori. Michael Jai White è un’affermata star dell’azione con molti film di culto nel suo curriculum, ma il gangster Gambol è uno dei cattivi meno imponenti della trilogia del Cavaliere Oscuro. Gambol pensa di essere tra gli uomini più temuti di Gotham City, ma è facilmente messo in imbarazzo e sconfitto dal Joker. Infatti, è durante la sequenza della morte di Gambol che Ledger pronuncia per la prima volta la sua famosa battuta “perché sei così serio?”.

Data la terrificante interpretazione di Ledger, è stato difficile per Il cavaliere oscuro sviluppare gli antagonisti di supporto. Gambol è presente nel film solo per sottolineare perché Joker è uno dei più grandi cattivi della storia del cinema; la sua caratterizzazione individuale lascia molto a desiderare, considerando il talento di White.

Mike Engel

Mike Engel

Mentre Anthony Michael Hall ha guadagnato una notevole popolarità grazie al suo ruolo di protagonista in molti dei classici film del “Brat Pack“, ne Il cavaliere oscuro ha solo un breve ruolo nel ruolo del reporter televisivo Mike Engel. Engel, in definitiva, ha un impatto minimo sulla storia de Il cavaliere oscuro, in quanto si limita a rivelare al pubblico informazioni sui piani del Joker. Si tratta di uno strano espediente espositivo, considerando che i film non hanno mai approfondito il giornalismo di Gotham City.

Sebbene Engel stesso non sia necessariamente un personaggio mal scritto, il casting di un attore della fama di Hall ha distratto molto il pubblico de Il cavaliere oscuro. Il pubblico che conosceva i suoi ruoli in The Breakfast Club o Sixteen Candles potrebbe essere stato distratto dal film; sarebbe stato molto più efficace se un interprete sconosciuto fosse stato scelto per la parte minore.

Danny Huston si unisce al remake di Una pallottola spuntata

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Danny Huston si unisce al remake di Una pallottola spuntata

Danny Huston è il nuovo nome di alto profilo che si unisce al cast del prossimo remake di Una pallottola spuntata in lavorazione alla Paramount Pictures. Danny Huston si unisce a un ensemble che comprende anche Liam Neeson, Paul Walter Hauser, Kevin Durand e Pamela Anderson. I dettagli sulla trama del film, così come sul ruolo di Huston sono ancora nascosti. Ma Neeson interpreterà il detective Frank Drebin, come precedentemente annunciato, con Hauser nel ruolo del suo partner Ed. Non è ancora chiaro chi interpreterà Anderson, anche se è chiaro che Durand assumerà uno dei ruoli da cattivo del film.

Akiva Schaffer dirige e produce la commedia, la cui uscita nelle sale è prevista per il 18 luglio 2025. Dan Gregor e Doug Mand hanno scritto la bozza della sceneggiatura insieme a Schaffer, con il quale hanno collaborato al film vincitore dell’Emmy Chip ‘n Dale: Rescue Ranger. Seth MacFarlane e Erica Huggins produrranno tramite Fuzzy Door, con Daniel M. Stillman che fungerà anche da EP.

I Play Rocky: Peter Farrelly alla regia del film “origin story” di Sylvester Stallone

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Il regista di “Green BookPeter Farrelly porterà il pubblico dietro le quinte dell’incredibile e tumultuosa produzione di “Rocky”, il dramma sulla boxe che ha catapultato Sylvester Stallone nell’olimpo delle celebrità. Come riportato da Variety, titolo di questo progetto è I Play Rocky e seguirà Stallone molto prima dei suoi giorni da interprete famoso. Nel film sarà infatti un attore in difficoltà, il cui volto parzialmente paralizzato e un difetto di pronuncia non lo rendono molto richiesto da Hollywood. Scommettendo sul suo talento, Stallone scrive però una sceneggiatura che un grande studio cinematografico vuole acquistare.

Tuttavia, Stallone si rifiuta di venderla se non ottiene il ruolo di protagonista. Respingendo un’offerta economica che gli avrebbe cambiato la vita, lavora per una miseria pur di ottenere il film con sé stesso come protagonista. Il risultato è il più grande successo al botteghino del 1976, nonché un successo agli Oscar che si aggiudica il premio per il Miglior film. Farrelly produrrà il film con Toby Emmerich, l’ex capo della Warner Bros. e Christian Baha. Peter Gamble ha scritto la sceneggiatura e il casting è attualmente in corso.

Sono un fan di Peter Farrelly sia come regista che come persona da quando ho avuto modo di lavorare con lui alle musiche di “Scemo & più scemo”“, ha dichiarato Emmerich. “Ma è stato ‘Green Book’ a farmi pensare a Pete per questa ispirata sceneggiatura. Christian Baha e io ci sentiamo fortunati ad avere Pete al timone per questo film. E come lo sconosciuto Stallone protagonista di ‘Rocky’, Pete condurrà una ricerca in tutto il mondo per scoprire un altro attore che ha solo bisogno di un’occasione – in ‘I Play Rocky’ – per mostrare al mondo quello che può fare”.

Quando ho letto per la prima volta la sceneggiatura energica e toccante di Peter Gamble, ho capito che aveva catturato qualcosa di molto speciale”, ha dichiarato Baha. “La storia di ‘I Play Rocky’ è unica come lo stesso Sylvester Stallone, un uomo qualunque con un dono innegabile che ha bisogno di condividerlo con il mondo e si rifiuta di accettare un ‘no’ come risposta. Siamo così fortunati ad aver collaborato con Toby Emmerich e Peter Farrelly, due talenti leggendari che non solo condividono ma esaltano la nostra visione del film”.

Leggi anche: Rocky 7: Sylvester Stallone rivela i dettagli sulla storia che non si farà mai

Jack O’Connell nel cast di 28 anni dopo

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Jack O’Connell nel cast di 28 anni dopo

Dopo aver ottenuto il ruolo del cattivo nel prossimo progetto di Ryan Coogler, Jack O’Connell non ha ancora finito di compilare il suo carnet di ballo dal momento che si unirà al cast di 28 anni dopo. A bordo ci sono anche Jodie Comer, Aaron Taylor-Johnson e Ralph Fiennes. Danny Boyle dirigerà il primo film da una sceneggiatura di Alex Garland. Sony distribuirà il film nelle sale di tutto il mondo. Abbiamo visto di recente Jack O’Connell in Back to Black, biopic su Amy Winehouse.

Il primo film vedeva Cillian Murphy nei panni di un uomo che si risveglia dal coma dopo un incidente in bicicletta e scopre che l’Inghilterra è stata invasa dagli “Infetti”. Il virus trasforma le sue vittime in assassini furiosi, ma a differenza dei soliti “zombie”, queste creature possono muoversi con una velocità spaventosa.

L’uomo si mette quindi in viaggio per scoprire cosa sta succedendo, incontrando lungo la strada i compagni sopravvissuti interpretati da Naomie Harris e Brendan Gleeson, oltre a un maggiore dell’esercito squilibrato interpretato da Christopher Eccleston.

Cosa sappiamo su 28 anni dopo? 

I dettagli sulla trama di 28 anni dopo sono ancora sconosciuti, ma il periodo suggerisce che si svolgerà 28 anni dopo il primo film, dunque all’incirca nel 2030, il che significa che il racconto potrebbe anche essere più orientato verso la fantascienza che non verso il semplice l’horror vero e proprio. Danny Boyle, il cui ultimo film è stato la commedia romantica del 2019 Yesterday, dirigerà il primo film della prevista trilogia di 28 anni dopo. Alex Garland, che ha diretto film come Ex Machina, Annihilation e, più di recente, Civil War è incaricato di scrivere i film.

Il truffacuori: dal cast al finale, tutte le curiosità sul film

Il truffacuori: dal cast al finale, tutte le curiosità sul film

Grande successo cinematografico in Francia, il film del 2010 Il truffacuori (qui la recensione) si è affermato come uno dei più riusciti esempi di commedia romantica, caratterizzato da personaggi memorabili, ottime interpretazioni, situazioni particolarmente comiche ed emozioni che scaldano il cuore. Opera prima del compianto Pascal Chaumeil, che in seguito ha diretto anche Un piano perfetto e Non buttiamoci giù, questo film è ancora oggi ricordato in modo particolarmente positivo e sono molti gli spettatori che lo riscoprono con piacere.

Candidato a 5 Premi Cèsar – gli Oscar francesi – Il truffacuori ha venduto 3,8 milioni di biglietti in Francia e dopo questo successo Chaumeil e l’attore protagonista Romain Duris hanno provato a lavorare di nuovo insieme, in un progetto che voleva essere un omaggio al classico francese Come si distrugge la reputazione del più grande agente segreto del mondo (1973). In questa rivisitazione, un impiegato d’albergo si improvvisa sceneggiatore per uscire da un pasticcio e inventa una storia da film d’azione, dove i personaggi condividono molti tratti di quelli che lo circondano.

Questo progetto sfortunatamente non è mai andato mai in porto e dunque Il truffacuori rimane l’unico progetto che ha visto collaborare Chaumeil con Duris, artefici di questo film che tutti gli appassionati del genere non dovrebbero lasciarsi sfuggire. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Il truffacuori. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e al suo finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Il truffacuori cast

La trama e il cast di Il truffacuori

Il film racconta le vicende di Alex, “sfasciacoppie” di professione, che, insieme alla sorella e al cognato, gestisce una società specializzata nel salvare donne infelici dalle loro relazioni disfunzionali. Generalmente, la piccola società viene contattata dalla famiglia delle donne in questione e a quel punto Alex, sfoderando fascino e innovative tecniche di spionaggio, seduce le poverette, inducendole a chiudere le relazioni con i rispettivi fidanzati e salvandole così da un futuro di infelicità.

Un giorno Alex viene contattato per risolvere il caso di Juliette, una ricca ereditiera pronta a sposarsi con Jonathan, di cui è perdutamente innamorata. In un primo momento, Alex pensa di rifiutare il caso, poiché, per una questione etica, desidera interferire solo nella vita di coppie infelici. Alla fine, però, spinto dalle necessità economiche, finisce per accettare. Ma la sfida si rivela davvero difficile: perché mancano solo dieci giorni al matrimonio di Juliette e Jonathan e sedurre la donna si rivelerà più complicato del previsto.

Ad interpretare Alex vi è l’attore Romain Duris, celebre per i film Tutti i battiti del mio cuore e The Animal Kingdom. Accanto a lui, nel ruolo di Juliette, si ritrova invece la cantante e attrice Vanessa Paradis, anche nota per essere stata la compagna di Johnny Depp dal 1998 al 2012. Andrew Lincoln, noto per il film Love Actually e per il ruolo di Rick Grimes in The Walking Dead, interpreta invece il promesso sposto Jonathan. Gli attori Julie Ferrier e François Damiens interpretano invece Mélanie e Marc, sorella e cognato di Alex.

Il truffacuori finale

La storia vera che ha ispirato il film

Quella di Il truffacuori non è una storia vera, ma come spesso accade lo spunto è nato da una vicenda realmente avvenuta. Lo sceneggiatore Laurent Zeitoun ha infatti raccontato di aver tratto l’idea per il film da un fatto accaduto nella sua famiglia, quando una sua cugina era innamorata di un uomo che non la trattava bene e lui disse a suo zio che avrebbero dovuto assumere un attore esperto in improvvisazione per far dividere la coppia. Quella che venne fuori più come una battuta che non una reale intenzione è dunque diventata la scintilla da cui poi ha preso vita il racconto del film.

Come finisce il film? Ecco il finale di Il truffacuori

Nel finale del film, Juliette scopre che suo padre ha assunto Alex per cercare di fermare il matrimonio e questo la convince ancor di più ad allontanarsi da Alex – per cui ha iniziato però a provare dei sentimenti – e a volersi sposare. Il giorno del matrimonio, però, prima di raggiungere la fine del navata della chiesa, Juliette si volta e fugge dalla cerimonia per trovare Alex. Il truffacuori le è infatti corso incontro dopo essere stato rimproverato da sua sorella per essersi allontanato dal vero amore per tornare a una vita vuota di falsa seduzione.

I due, dunque, si incontrano e si baciano, coronando così il loro amore. Mentre scorrono i titoli di coda, vengono risolte alcune vicende rimaste in sospeso: tornando al “non matrimonio”, viene dunque rivelato che lo strozzino a cui Alex deve dei soldi lavora in realtà per il padre di Juliette, mentre l’intrigante amica di Juliette, Sophie, flirta con Jonathan, non più promesso sposo. In ultimo, Mélanie e Marc tentano da soli un’altra “seduzione”, ma Marc non ha il fascino di Alex per riuscirci e con l’abbandono di Alex di tale ruolo l’agenzia sembra destinata a chiudere i battenti.

Il trailer di Il truffacuori e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Il truffacuori grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Apple TV, Google Play e Now. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 7 maggio alle ore 21:30 sul canale Rai 1.

Villetta con ospiti: dal cast alla storia vera, tutto quello che c’è da sapere

Il regista Ivano De Matteo si è distinto nel panorama cinematografico italiano grazie ad una serie di film nati a partire da una serie di ispirazioni che trovano – purtroppo – un corrispettivo nella società italiana, mostrandone il lato peggiore oltre le apparenze. Film come I nostri ragazzi o il recente Mia sono solo due esempi di opere che riflettono sul ruolo dei genitori, dei figli, delle loro azioni e delle conseguenze che si portano dietro. Sono film che pongono domande importanti a cui è bene trovare delle risposte. Tra questi due titoli, De Matteo ha realizzato, nel 2020, Villetta con ospiti.

Si tratta di un altro lungometraggio che, muovendosi a partire da un vero fatto di cronaca, costruire un racconto che porta gli spettatori a confrontarsi con una realtà borghese dove l’aspetto impeccabile dei suoi rappresentanti nasconde in realtà persone corrotte nell’animo, che non si fanno scrupoli a ricorre ad ogni mezzo in loro potere per salvare la propria reputazione, anche se ciò significa distruggere quanti si pongono sul proprio cammino. Villetta con ospiti porta dunque alla luce aspetti della nostra società che troppo spesso si preferisce ignorare.

La denuncia portata avanti da De Matteo è però capace di scuotere e lasciare nello spettatore l’amaro in bocca per ciò che l’essere umano è capace di diventare e da cui si spera invece voglia rifuggire. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Villetta con ospiti. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori, alle location e alla storia vera a cui il film si ispira. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il titolo nel proprio catalogo.

Villetta con ospiti trama

La trama e il cast di Villetta con ospiti

Il racconto del film svolge in ventiquattro ore, nelle quali viene raccontata la storia di una famiglia borghese, residente in un paesino del Nord Italia. Questa è composta da Giorgio, Diletta, dai figli e dalla madre anziana di lei, Miranda. La loro vita tanto perfetta quanto falsa viene compromessa però nel momento in cui una note si introduce nella loro villa un ladro, costringendo Diletta ad impugnare la pistola e a sparargli senza troppe remore. Quando l’identità di questo intruso viene svelata, per i protagonisti e quanti parte della loro quotidianità avrà inizio una notte terribile che li porterà a svelare il loro vero volto.

Ad interpretare Giorgio vi è l’attore Marco Giallini, mentre sua moglie Diletta è interpretata da Michela Cescon. L’attore Massimiliano Gallo interpreta il commissario Carmine Panti, mentre Erika Blanc è Miranda, madre di Diletta. Bebo Storti interpreta il dottor De Santis, mentre Vinicio Marchioni è don Carlo. Recitano poi nel film Monica Billiani nel ruolo di Beatrice, figlia di Giorgio e Diletta, Ioan Tiberiu Dobrica in quelli di Adrian, l’innamorato di Beatrice e Marius Bizău in quelli dello zio Ilija. Completano il cast Giovanni Visentin nel ruolo dell’ortopedico e Cristina Flutur in quelli di Sonja, badande di Miranda e madre di Adrian.

Le location del film: ecco dove è stato girato

La principale location di Villetta con ospiti è, naturalmente la villa del titolo nella quale è ambientata gran parte della storia. Questa si trova in via di Villa Grazioli 20 a Grottaferrata, in provincia di Roma. Le altre riprese del film sono invece state effettuate in Veneto, per la precisione a Bassano del Grappa. Qui si è svolta la scena della festa di paese, girata sul sagrato del Duomo in Piazza Castello. Quella che viene presentata come la Cantina Tamarin, l’azienda vinicola intorno alla quale ruotano le storie dei vari protagonisti, è in realtà Casa Batania, un ricovero di suore.

Villetta con ospiti location

La storia vera a cui si ispira Villetta con ospiti

Il tema di Villetta con ospiti è in particolare quello delle armi e della legittima difesa. Per raccontarlo, Di Matteo è partito, come ha raccontato in un’intervista, da un fatto di cronaca: “Ci aveva colpito un fatto efferato accaduto in un contesto perbene e così abbiamo pensato di raccontare con candore e leggerezza una storia cattiva. L’abbiamo ambientata nel Nordest perché nella provincia ricca c’è più l’idea di difendersi, anche se fatti così succedono ovunque“. Il fatto di cronaca a cui si fa riferimento è quello della morte di Marco Vannini, a Ladispoli, nel 2015.

Il ragazzo, di soli 20 anni, è stato ucciso nella notte tra il 17 e il 18 maggio 2015, a casa dell’allora fidanzata Martina Ciontoli. Le ricostruzioni di quanto accaduto sono state rese complesse dalle menzogne raccontate dai genitori di Martina. Il padre, secondo quanto emerso, avrebbe puntato per scherzo la pistola contro Vannini, non sapendo che era carica. Un colpo esploso all’improvviso ha ferito però il ragazzo. I Ciontoli hanno poi tardato a chiamare i soccorsi, minimizzando l’accaduto e impedendo il salvataggio di Vannini, che si sarebbe dunque potuto salvare.

Il trailer di Villetta con ospiti e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Villetta con ospiti grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili CinemaRai Play e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 7 maggio alle ore 21:20 sul canale Rai 3.

Marvel Studios: non più di tre film e due serie all’anno, parola di Bob Iger

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L’amministratore delegato della Disney, Bob Iger, ha dichiarato che la società sta riducendo il MCU con una nuova missione che prevede di ridurre il numero di serie televisive Marvel a due all’anno e la produzione cinematografica a non più di tre film all’anno. Iger ha detto che questo fa parte della strategia generale della Disney di ridurre la produzione e concentrarsi sulla qualità, una strategia “che è particolarmente vera con la Marvel”.

Stiamo lentamente diminuendo il volume e passando probabilmente a circa due serie TV all’anno invece di quelle che erano diventate quattro e riducendo la nostra produzione cinematografica da forse quattro all’anno a due, o al massimo tre”, ha detto il CEO durante la telefonata di martedì dedicata agli utili trimestrali della società. “E stiamo lavorando sodo su questo percorso”.

Iger ha dichiarato che la Marvel ha “un paio di buoni film nel ‘25 e poi ci stiamo dirigendo verso altri ’Avengers’, di cui siamo estremamente entusiasti”, aggiungendo: “Nel complesso, mi sento bene con lo slate. È qualcosa a cui mi sono impegnato a dedicare sempre più tempo. Il team è uno di quelli in cui ho una fiducia enorme e l’IP che stiamo estraendo, compresi tutti i sequel che stiamo facendo, non è seconda a nessuno”.

L’annuncio, come riportato da Variety, è in realtà in contrasto con il più recente calendario delle uscite distribuito dalla Disney, che prevede quattro film dei Marvel Studios per il 2025Captain America: Brave New World, Thunderbolts*, Fantastici Quattro e Blade (è però probabile che quest’ultimo venga rimandato) – e altri quattro film Marvel previsti per il 2026, tra cui il quinto film degli Avengers. La Marvel distribuirà però un solo film nel 2024, Deadpool & Wolverine.

Per quanto riguarda la televisione, Iger afferma che una parte delle serie in arrivo, che include anche lo spinoff Agatha: Diari di Darkhold, con protagonista Kathryn Hahn, sono “un residuo del desiderio del passato di aumentare il volume”. Ci si può dunque aspettare che se quest’anno arriveranno – o così sembra attualmente – diverse serie Marvel, il numero andrà poi riducendosi nel tempo.

Bob Iger della Disney ammette che i Marvel Studios hanno “perso la concentrazione”

Sebbene Iger abbia già dichiarato in passato l’intenzione di ridurre la produzione di franchise Marvel, non è mai stato così diretto in termini di numero esatto di titoli che la Disney intende pubblicare ogni anno sia per la TV che per il cinema. Più tardi, nel corso della telefonata, Iger ha risposto a una domanda sull’attenzione della Disney nei confronti dei sequel e degli originali, osservando che attualmente l’attenzione è rivolta maggiormente ai film in franchising.

Bilanceremo i sequel con gli originali. In particolare nel settore dell’animazione, abbiamo attraversato un periodo in cui i nostri film originali e l’animazione, sia Disney che Pixar, dominavano. Ora stiamo tornando a puntare sui sequel”. Iger ha citato i piani della Disney per il prossimo film di Toy Story e l’uscita di Inside Out 2 quest’estate, affermando che questi film hanno un valore maggiore perché la proprietà intellettuale nota costa meno per la commercializzazione. “Sarà solo un equilibrio, che pensiamo sia giusto”, ha detto Iger.

Michelle Yeoh protagonista della serie Blade Runner 2099

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Michelle Yeoh protagonista della serie Blade Runner 2099

Secondo quanto appreso da Variety, la serie su Blade Runner in lavorazione per Prime Video ha trovato nella premio Oscar Michelle Yeoh la sua protagonista. La serie, intitolata Blade Runner 2099, è stata ordinata ad Amazon nel settembre 2022 e si tratta di un sequel del film originale Blade Runner e del suo seguiot Blade Runner 2049. I dettagli esatti della trama sono stati tenuti nascosti, ma le fonti dicono che la Yeoh interpreterà un personaggio di nome Olwen, descritto come un replicante vicino alla fine della sua vita. Ad ora, Amazon non ha fornito ulteriori dettagli specifici su altri personaggi.

Michelle Yeoh dai primi ruoli all’Oscar

Yeoh ha vinto l’Oscar come miglior attrice per “Everything Everywhere All at Once” nel 2023, diventando così la prima attrice asiatica a vincere il premio. Per il suo lavoro nel film ha vinto anche i SAG Awards, gli Independent Spirit Awards e i Golden Globes. È nota anche per i suoi ruoli in film come “Crazy Rich Asians”, “La tigre e il dragone”, “Memoria di una Geisha”, il film di James BondIl domani non muore mai” e “Sunshine”. In televisione, ha recentemente recitato in serie come “The Brothers Sun”, “American Born Chinese” e “The Witcher: Blood Origin”. Inoltre, reciterà nel film spinoff di “Star Trek: Discovery”: “Star Trek: Section 31”, presso Paramount+.

Cosa sappiamo di Blade Runner 2099

Al momento i dettagli sulla trama di Blade Runner 2099 sono stati tenuti nascosti; tuttavia, in base al titolo della serie, sembra che lo show si svolgerà 50 anni dopo gli eventi di Blade Runner 2049 del 2017, diretto da Denis Villeneuve. Blade Runner 2049, invece, è ambientato 30 anni dopo Blade Runner di Ridley Scott, uscito nel 1982.

Silka Luisa è scrittrice, produttrice esecutiva e showrunner di Blade Runner 2099. Ridley Scott è produttore esecutivo insieme a Michael Green, Andrew Kosove, Broderick Johnson, Ben Roberts, David W. Zucker, Clayton Krueger, Cynthia Yorkin, Frank Giustra, Isa Dick Hackett, Tom Spezialy e Richard Sharkey.

Amazon Studios ha ufficialmente acquisito la serie per Prime Video nel settembre 2022. “L’originale Blade Runner, diretto da Ridley Scott, è considerato uno dei più grandi e influenti film di fantascienza di tutti i tempi, e siamo entusiasti di presentare Blade Runner 2099 ai nostri clienti globali di Prime Video“, ha dichiarato all’epoca Vernon Sanders di Amazon, secondo Deadline. “Siamo onorati di poter presentare questa continuazione del franchise di Blade Runner e siamo certi che, grazie alla collaborazione con Ridley, Alcon Entertainment, Scott Free Productions e la bravissima Silka Luisa, Blade Runner 2099 manterrà l’intelletto, i temi e lo spirito dei suoi predecessori“. La data di uscita di Blade Runner 2099 non è ancora stata fissata.

Marconi – l’uomo che ha connesso il mondo con Stefano Accorsi in prima sera su Rai 1

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Arriva in prima tv assoluta su Rai1 Marconi – l’uomo che ha connesso il mondo  con Stefano Accorsi: la prima miniserie dedicata al celebre inventore e imprenditore italiano, padre della telegrafia senza fili, inventore della radio e pioniere delle moderne telecomunicazioni, Premio Nobel per la Fisica nel 1909. Una produzione Stand by me in collaborazione con Rai Fiction, prodotta da Simona Ercolani, per la regia di Lucio Pellegrini, realizzata in occasione del 150º anniversario dalla nascita di Marconi (Bologna, 25 aprile 1874) e del 100° anniversario della nascita di Radio Rai (6 ottobre 1924), in onda lunedì 20 e martedì 21 maggio in prima serata.

Scritta da Salvatore De Mola e Bernardo Pellegrini, con la consulenza storica di Barbara Valotti, direttrice del Museo Marconi di Pontecchio (Comune di Sasso Marconi, Bologna) e della famiglia Marconi, la serie miscela il genere storico-biografico alla spy story, restituendo la contemporaneità della visione di Marconi e la modernità del suo personaggio: inventore, scienziato, imprenditore, che ha fatto la Storia in Italia e nel mondo, padre delle tecnologie che hanno cambiato la vita dell’umanità. Un giovane prodigio che è riuscito, grazie al suo ingegno e alla sua determinazione, a creare invenzioni rivoluzionarie e portarle sul mercato, raccogliendo finanziamenti e commesse in giro per il mondo, accumulando successi, premi, onorificenze e – in particolare in Italia – incarichi pubblici, e raggiungendo un livello di fama planetaria.

Di questa straordinaria figura, la fiction restituisce un ritratto inedito, focalizzandosi in particolare sull’ultimo anno della sua vita: nel 1937 Guglielmo Marconi (Stefano Accorsi) divide la sua vita tra il suo laboratorio e il panfilo Elettra dove vive con la moglie Maria Cristina (Cecilia Bertozzi) e l’amata figlia Elettra. In quei mesi Marconi è un uomo turbato da un profondo contrasto interiore. La sua incrollabile fede nella scienza come strumento di progresso per l’umanità si scontra con l’inasprimento dei rapporti internazionali, il crescente isolamento dell’Italia e un progressivo incrinarsi del suo rapporto con Mussolini (interpretato da Fortunato Cerlino), basato fino a quel momento su una reciproca convenienza, per lui sempre più difficile da sopportare. Marconi infatti mal gradisce le insistenze del regime e le insinuazioni della stampa sulla realizzazione di un’ipotetica arma segreta.

La trama di Marconi – l’uomo che ha connesso il mondo

La narrazione prende il via da un’intervista rilasciata da Marconi alla giornalista italo-americana Isabella Gordon – personaggio di finzione interpretato da Ludovica Martino. Isabella Gordon in realtà collabora con il regime riportando informazioni sul lavoro di Marconi al suo amante e funzionario dell’OVRA Achille Martinucci (Alessio Vassallo), braccio operativo del Ministro dell’Educazione Nazionale Giuseppe Bottai (Flavio Furno). Attraverso il filo conduttore dell’intervista, si ripercorre anche l’epica umana e scientifica dell’inventore, a cominciare dai primi esperimenti di un Marconi appena diciottenne (Nicolas Maupas). Sulla Collina dei Celestini a Villa Griffone, storica residenza della famiglia, il giovanissimo Guglielmo effettua nel 1895 la prima trasmissione senza fili che sancisce l’inizio della telegrafia. Il racconto include anche altre straordinarie imprese come la prima trasmissione transoceanica della storia, effettuata nel 1901, tra Cornovaglia e Canada.

Girata tra l’Emilia-Romagna e il Lazio, la serie vanta riprese nei luoghi reali delle vicende e in spazi iconici del patrimonio storico italiano, dalla già citata Villa Griffone, oggi sede della Fondazione Guglielmo Marconi – Museo Marconi, a Palazzo Venezia (in cui è stata messa a disposizione per le riprese la sala del Mappamondo, aperta solo in rare occasioni), da Villa Mondragone a Villa Torlonia fino al Museo Storico della Comunicazione. Per realizzare al meglio le scene sul Panfilo Elettra, la casa-laboratorio di Guglielmo Marconi che non esiste più, è stato inoltre ricostruito in studio un modello di ben 27 metri di lunghezza.

Le clip dalla prima serata

https://youtu.be/XUS-aUN3hmI

https://youtu.be/-fXdQPR3hQA

https://youtu.be/GVKQ7t4sd_8

Marconi – l’uomo che ha connesso il mondo è una produzione Stand by me in collaborazione con Rai Fiction, con il sostegno del MIC – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, con il supporto di Fondazione Marconi e il patrocinio del Comitato Nazionale per le Celebrazioni del 150° anniversario della nascita di Guglielmo Marconi. Distribuzione internazionale Rai Com. Scritta da Salvatore De Mola e Bernardo Pellegrini. Produttore esecutivo Stand by me Teresa Carducci. Produttori delegati Stand by me Riccardo Chiattelli, Tommaso Vecchio. Produttori Rai Leonardo Ferrara, Alessandro Corsetti, Emanuele Cotumaccio. Prodotta da Simona Ercolani. Regia di Lucio Pellegrini.

Mercoledì: iniziata la produzione della 2a stagione, Steve Buscemi e Christopher Lloyd nel cast

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Mercoledì sta tornando! Con lei anche Mano, che ha consegnato al cast il copione dell’attesissima seconda stagione in occasione dell’inizio delle riprese in Irlanda. Dopo il successo da più di 250 milioni di views della prima stagione, rimasta in testa alla Global Top 10 di Netflix per 20 settimane ed entrata nella Top 10 di 93 Paesi, la serie, creata e diretta dalla mente geniale di Tim Burton, tornerà solo su Netflix con alcune nuove entusiasmanti aggiunte al cast.

Jenna Ortega riprende le iconiche vesti di Mercoledì Addams, affiancata da Catherine Zeta-Jones, Luis Guzmán e Isaac Ordoneznei ruoli rispettivamente di Morticia, Gomez e Pugsley Addams. Tra le novità del cast della seconda stagione vediamo l’ingresso di Steve Buscemi (Il grande Lebowski, Boardwalk Empire – L’impero del crimine) e la partecipazione di Christopher Lloyd (La famiglia Addams, Ritorno al futuro) come guest star della serie.

Le nuove aggiunte comprendono anche Billie Piper (Scoop, I Hate Suzie), Evie Templeton (Return to Silent Hill, Lord of Misrule), Owen Painter (Le piccole cose della vita, The Handmaid’s Tale) e Noah Taylor (Law & Order: Organized Crime, Park Avenue), affiancati da Joanna Lumley (Fool Me Once, Absolutely Fabulous), Thandiwe Newton (Westworld, Crash – contatto fisico), Frances O’Connor (The Missing, The Twelve), Haley Joel Osment (Il metodo Kominsky, Somebody I Used to Know), Heather Matarazzo (Pretty Princess, Scream) e Joonas Suotamo.

Siamo felici che nella seconda stagione la Famiglia Addams tornerà alla Nevermore Academy insieme a un cast da sogno di icone e nuove facce” hanno commentato i creatori, scrittori e showrunners Al Gough e Miles Millar.

MERCOLEDÌ – STAGIONE 2

La serie è un mystery con toni investigativi e soprannaturali che ripercorre gli anni di Mercoledì Addams come studentessa presso la Nevermore Academy.

  • Regista/ Executive Producer: Tim Burton (Beetlejuice – Spiritello Porcello, Edward Mani di forbice)

  • Creatori/ Showrunners / Produttori Esecutivi: Al Gough e Miles Millar (Smallville, Into the Badlands)

  • Tra gli altri executive producer Steve Stark, Andrew Mittman, Tommy Harper, Karen Richards, Kayla Alpert, Jonathan Glickman, Gail Berman e Meredith Averill. E da questa seconda stagione, anche Jenna Ortega assume anche il ruolo di executive producer.

  • Altri registi della seconda stagione sono Paco Cabezas e Angela Robinson.

  • Studio: MGM Television

  • Cast: Jenna Ortega, Steve Buscemi, Emma Myers, Joy Sunday, Hunter Doohan, Victor Dorobantu, Moosa Mostafa, Isaac Ordonez, Luyanda Unati Lewis-Nyawo, Billie Piper, Georgie Farmer, Evie Templeton, Owen Painter, Noah Taylor with Luis Guzmán e Catherine Zeta-Jones; con la partecipazione di Joanna Lumley, Thandiwe Newton, Jamie McShane, Frances O’Connor, Haley Joel Osment, Heather Matarazzo, Joonas Suotamo con Fred Armisen e Christopher Lloyd e molti altri….

Spider-Man 4: Jacob Batalon risponde alle voci su Hobgoblin

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Spider-Man 4: Jacob Batalon risponde alle voci su Hobgoblin

I fan di The Amazing Spider-Man sanno bene che Ned Leeds e Hobgoblin hanno una storia complicata. Mentre Roderick Kingsley è il vero cattivo che si nasconde dietro la maschera del personaggio, Ned ha subito il lavaggio del cervello e ha causato molti problemi a Spidey nel corso degli anni. Ora, con il Ned del MCU non si ricorda più di Peter Parker, è possibile che i Marvel Studios potrebbero trovare un modo per fare in modo che la loro versione del personaggio acquisisca il ruolo di Hobgoblin per Spider-Man 4.

I concept art hanno confermato che l’idea è stata presa in considerazione molto brevemente per Spider-Man: No Way Home e potrebbero essere ripresi per il quarto film, ma cosa ne pensa l’interprete di Ned, Jacob Batalon? “Onestamente, non ne sono sicuro”, ha ammesso in un’intervista a CBR. “Ancora una volta, potremmo averne parlato, di sicuro, ma non so se se avrebbe portato a qualcosa di serio sull’essere un cattivo, o qualcosa del genere”.

Le probabilità che questo accada in Spider-Man 4 sembrano dunque scarse, e se Hobgoblin dovesse apparire, Kingsley avrebbe probabilmente più senso come volto dietro la maschera. Ned ha però mostrato un’inclinazione per la magia in Spider-Man: No Way Home, ma si è trattato di una modifica dell’ultimo minuto dopo che America Chavez è stata tagliata dalla storia a causa del cambiamento della data di uscita.

Per quanto riguarda il suo futuro nel MCU con Spider-Man 4, Batalon ha dichiarato: “Sono aperto a tutto,  e credo che tutti noi siamo aperti a tutto. A meno che tu non sia un supereroe, uno di quelli principali su cui stanno cercando di fare film, non si sa mai  non puoi sapere cosa succederà. Nell’industria, la gente non vuole sperare di dover desiderare”.

Quindi, spero di [tornare]. Sono pronto a tutto. Mi piacerebbe essere di nuovo parte di qualcosa di speciale. Ma allo stesso tempo, capisco che si tratta di un business e che la gente potrebbe non volere più quella cosa, quindi cerco solo di essere il più realistico possibile sulla vicenda”.

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Cosa sappiamo su Spider-Man 4?

Oltre a Tom Holland, Zendaya dovrebbe riprendere il suo ruolo di MJ. Jacob Batalon, interprete di Ned, ha invece dichiarato di non aver ancora ricevuto la chiamata. Si vocifera poi che Sydney Sweeney possa interpretare Black Cat, mentre Scorpion e persino gli Spider-Slayers sono stati presi in considerazione come cattivi di Spider-Man 4. Al momento, il ruolo di The Kingpin sembra essere certo, se si crede agli scoop dei social media. Il film non ha però ancora una data di uscita, ma ci aspettiamo che arrivi nelle sale il prossimo anno.

Per quanto riguarda il regista, era stato fatto il nome di Sam Raimi, ma la cosa sembra essere stata smentita dal diretto interessato. Al momento, dunque, non è ancora chiaro chi potrebbe andare a ricoprire tale ruolo. Si prevede che il Peter di Holland avrà un ruolo importante anche nei prossimi film dei Vendicatori: già in precedenza era stato riferito che l’Uomo Ragno sarebbe stato il protagonista di Avengers 5, ma al momento non vi sono certezze a riguardo.

Superman: cos’è la sfera luminosa nella foto condivisa da James Gunn?

James Gunn ha pubblicato ieri la prima immagine promozionale del suo film Superman, con l’attore David Corneswet che fa il suo debutto ufficiale nel nuovo costume di Superman. Gunn ci ha insegnato che non fa mai nulla per caso quando si tratta di promuovere il suo nuovo Universo DC, quindi l’immagine di Superman contiene alcuni interessanti easter eggs da analizzare. Uno di questi è senza dubbio la sfera luminosa che si vede sullo sfondo, alle spalle di Superman.

Ad oggi si possono solo fare delle ipotesi su cosa possa essere, ma i fan della DC hanno già sviluppato alcune teorie a riguardo. L’ipotesi più convincente dei fan è che James Gunn stia anticipando la presenza del villain della DC Solaris, creato da Grant Morrison nella serie evento DC One Million del 1998 e che ha avuto un ruolo chiave nella serie limitata All-Star Superman. Solaris è un sole artificiale senziente creato attraverso un paradosso temporale: il Solaris dell’853° secolo ha usato la versione futura di Hourman per viaggiare indietro nel tempo e infettare il 20° secolo con un virus che ne ha garantito la creazione.

Solaris è in grado di infettare e consumare le stelle e, grazie alle sue battaglie con l’attuale Superman, diventa ossessionato dal combattere l’Uomo d’Acciaio e tutti i suoi discendenti, in una faida che dura dal XX secolo fino all’853°. In All-Star Superman (che è tra le fonti d’ispirazione indicate da James Gunn per il suo film), si scopre che Solaris è il cattivo secondario della storia. Solaris si allea infatti con Lex Luthor in un piano per distruggere Superman tingendo il sole di rosso depotenziando così Clark Kent, mentre Lex Luthor aveva un siero di Superman che gli dava forza.

Solaris arriva ad avvelenare il sole della Terra (tradendo Lex), costringendo Superman a sacrificare la propria vita per rialimentare il sole. Sebbene la creatura sullo sfondo dell’immagine possa anche essere una creazione di Brainiac (un altro frequente compagno di Luthor) o una minaccia dello stesso Lex, è più probabile che Gunn si attenga alle sue idee e adatti All-Star Superman in qualche forma. Per avere più certezze a riguardo, ovviamente, bisognerà attendere che vengano fornite comunicazioni ufficiali riguardo la natura di questa misteriosa sfera luminosa.

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Superman, tutto quello che sappiamo sul film di James Gunn

Superman, scritto e diretto da James Gunn, non sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e, potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha detto che esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è il primo metaumano del DCU). Il casting ha portato alla scelta degli attori David Corenswet e Rachel Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane. Nel casta anche Isabela Merced, Edi Gathegi, Anthony Carrigan, Nicholas HoultNathan Fillion. Sean Gunn, María Gabriela de Faría, Terence Rosemore, Wendell Pierce, Sara Sampaio, Anthony Carrigan, Pruitt Taylor Vince completano il cast.

Il film è stato anche descritto come una “storia delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet. Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò non significa che la produzione non subirà alcun impatto in futuro.

“Superman è il vero fondamento della nostra visione creativa per l’Universo DC. Non solo Superman è una parte iconica della tradizione DC, ma è anche uno dei personaggi preferiti dai lettori di fumetti, dagli spettatori dei film precedenti e dai fan di tutto il mondo”, ha detto Gunn durante l’annuncio della lista DCU. “Non vedo l’ora di presentare la nostra versione di Superman, che il pubblico potrà seguire e conoscere attraverso film, film d’animazione e giochi”. Il film uscirà nelle sale l’11 luglio 2025.

Kristen Stewart contro la Hollywood femminista che promuove solo “quattro prescelte”

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Per l’adattamento del libro di memorie di Lidia Yuknavitch, La cronologia dell’acqua, che segna il debutto alla regia di Kristen Stewart, l’attrice si vuole allontanare da Hollywood. Invece di girare il dramma biografico con protagonista Imogen Poots a Los Angeles, la Stewart ha intenzione di girare il film in Europa. Parlando con Net-a-Porter ha infatti dichiarato che girerà La cronologia dell’acqua in Lettonia, dichiarato che la decisione deriva dal desiderio di ottenere una libertà creativa che non otterrebbe se rimanesse nel contesto statunitense.

“Lì [in Lettonia] c’è una cultura cinematografica nascente”, ha spiegato. “Sentite, io sono molto interessata al modo in cui facciamo i film qui [negli Stati Uniti], ma avevo bisogno di una sorta di distacco radicale. Non sono ancora una regista. Ho bisogno di fare un film studentesco. Non posso farlo qui”. Stewart, il cui precedente lavoro di regia include progetti visivi per musicisti come Boygenius, ha poi criticato Hollywood per aver costretto le donne a scendere a compromessi come registe per avere successo.

C’è questo modo di pensare che ci fa credere che basti riempire delle caselle per averla vinta con il patriarcato e con il fatto che tutti ne siamo pregni. Per loro è facile dire tipo: ‘Guardate cosa stiamo facendo! Stiamo girando il film di Maggie Gyllenhaal! Stiamo girando il film di Margot Robbie!’ e tu sei tipo: ‘Ok, bello. Le vostre quattro prescelte’. E io adoro quelle ragazze, io le amo, ma suona tutto come una cosa finta.

“Se continuiamo a complimentarci l’uno con l’altro per aver ampliato le nostre prospettive, quando in realtà non l’abbiamo fatto abbastanza, finirà che smetteremo di ampliarle“. L’attrice non ha fatto altri nomi oltre a quello di Maggie Gyllenhaal e Margot Robbie, anche se è possibile immaginare che si riferisca anche a Greta Gerwig e Sofia Coppola, ad oggi riconosciute come le registe donne più popolari nel contesto hollywoodiano.

Kristen Stewart dirige La cronologia dell’acqua

Per quanto riguarda lo stato attuale della produzione, Kristen Stewart ha dichiarato che, al momento dell’intervista, era in “preparazione soft” per La cronologia dell’acqua, a due settimane dall’inizio ufficiale del processo di produzione. In precedenza, la Stewart aveva dichiarato a Rolling Stone che il film, che ha anche scritto e che sta cercando di realizzare da  sette anni, è “radicale in un milione di modi”. Ed è per questo che è stato così difficile trovare qualcuno che lo finanziasse.

La cronologia dell’acqua è un romanzo che rinnova radicalmente la tradizione del memoir, raccontando senza ipocrisie il genere, la sessualità, la dipendenza, l’abuso infantile, l’elaborazione del lutto e il superamento della sofferenza. Lidia, la protagonista, cresce con un padre violento e una madre incapace di proteggerla, in una famiglia che la condizionerà anche quando, proprio grazie a una borsa di studio per il nuoto, riuscirà ad allontanarsi. Colpita da una perdita straziante, si trova a fare i conti con un dolore estremo e una vita che sembra sfuggirle di mano.

Bellaria Film Festival: dall’8 maggio al via la 42° edizione

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Bellaria Film Festival: dall’8 maggio al via la 42° edizione

Si inaugura domani 8 maggio la 42ma edizione del Bellaria Film Festival, dedicato al cinema indipendente, che si terrà a Bellaria Igea Marina (RN) sino a domenica 12 maggio. Il primo appuntamento della giornata è previsto alle ore 10:00 presso il Cinema Astra (Via Guido Paolo 77) con la proiezione del film Io e Il Secco, che fa parte dell’iniziativa BFF for school, le cui proiezioni sono gratuite per gli studenti e le studentesse delle scuole medie.

Alle ore 14:30 la giornata prosegue, sempre presso il Cinema Astra, con la proiezione dei tre cortometraggi realizzati nell’ambito dell’iniziativa NAUFRAGARE Summer School di Approdi, realizzati sotto la supervisione di Alessandro Comodin: Luna di Nicolò Sala, Scaglie di Camilla Fragasso e Domani che fai di Emanuele Tresca e Maria Elena Franceschini, i cortometraggi saranno proiettati alla presenza dei filmmakers e di Alessandro Comodin.  A seguire, alle ore 15:30, con un evento in collaborazione con Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello partirà da Bellaria la circuitazione della cinquina dei cortometraggi finalisti dei David di Donatello: Asteriòn di Francesco Montagner, Foto di gruppo di Tommaso Frangini, In quanto a noi di Simone Massi, The Meatseller di Margherita Giusti e We Should All Be Futurists di Angela Norelli.

Alle ore 17:30 presso il Cinema Astra si terrà il primo evento speciale di questa edizione, in cui verrà assegnato a Barbara Ronchi il Premio Casa Rossa per la Miglior Interpretazione per il suo lavoro nel film Io e il secco di Gianluca Santoni, realizzato grazie al supporto dell’Emilia-Romagna Film Commission e che verrà proiettato in anteprima assoluta alla presenza dell’attrice Barbara Ronchi, dell’attore Francesco Lombardo e del regista Gianluca Santoni.

Al Palazzo del Turismo (Via Lonardo Da Vinci, 8) alle ore 18:30 verrà inaugurata con un vernissage alla presenza della fotografa Simona Pampallona e della regista Alice Rohrwacher la mostra Tra le rovine, la luce esposizione di scatti inediti dal set dell’ultimo film di Alice Rohrwacher La Chimera. La mostra, allestita in occasione del Premio Filmidee, che verrà assegnato per la prima volta quest’anno al film, sarà visitabile per tutta la durata del festival gratuitamente. In occasione dell’apertura delle porte, si terrà inoltre un incontro con la regista alle ore 17:00.

Alle ore 19:30 si terrà l’inaugurazione ufficiale di questa edizione del festival, nel Salottino BFF, posto in Piazzetta Federico Fellini. Alla presenza della direttrice artistica per il terzo anno consecutivo Daniela Persico, del Sindaco di Bellaria Igea Marina Filippo Giorgetti, dell’Emilia-Romagna Film Commission e gli ospiti d’eccezione: Barbara Ronchi, Bruno Dumont, Alice Rohrwacher, Andrea Sartoretti e Andrea Lattanzi

Alle ore 21:30 al Cinema Astra avrà luogo la proiezione in anteprima nazionale del film d’apertura del Festival L’Empire di Bruno Dumont, che sarà presente in sala. Il Film, premiato con l’Orso d’Argento Premio della giuria all’ultima Berlinale, è una rivisitazione burlesca di uno scontro di entità aliene che rielabora in maniera sapiente l’eredità culturale dell’Occidente con le sue regge (il film è stato in parte girato a Caserta) e le sue cattedrali. Coprodotto da Ascent Film, il film uscirà al cinema il 13 giugno distribuito da AcademyTwo. Per l’occasione Bruno Dumont sarà ospite al Bellaria Film Festival, dove terrà una masterclass sul suo cinema. Il film sarà inoltre il primo titolo a inaugurare il circuito di Sale Anteprima, una serie di schermi d’essai tra Emilia-Romagna, Marche e Toscana nate dalla collaborazione tra Giometti Cinema e Bellaria Film Festival.

Nessun Posto al Mondo: la recensione del documentario di Vanina Lappa

È sempre una buona notizia quando un documentario esce nelle sale: è il caso, martedì 7 maggio, di Nessun posto al mondo, il secondo lavoro di Vanina Lappa dopo l’esordio Sopra il fiume, premiato al Filmmaker Festival di Milano nel 2016. Un documentario non è un’impresa reddituale e veder approdare sullo schermo la tenacia e la pazienza con cui l’autrice ha documentato un mondo che sta per scomparire rappresenta una speranza di vedere altri produttori interessarsi a progetti difficili o non televisivi che dir si voglia. In tempi di cinema consumato velocemente, Nessun posto al mondo ci permette di riconquistare il piacere della lentezza: quella della visione che si inoltra in profondità consentite solo dall’indugio della macchina da presa e quella di una persistenza fatta di fede e tenacia che solo i documentaristi conoscono. I sei anni dedicati da Lappa a questo progetto vincitore del 64esimo Festival dei Popoli la elevano a pieno titolo tra quelli più appassionati. 

Nessun posto al mondo pone alla stessa altezza uomini, animali e santi

Nessun posto al mondo è un racconto di suoni e silenzi, di cieli stellati che sovrastano allo stesso modo uomini, animali e santi legati alla terra da una ritualità millenaria.  Siamo nel Cilento, sul monte Cervati, dove la transumanza è un ritualità che si consuma fin dal XVII secolo tra la Basilicata e la Campania. Qui un lungo cammino vede ancora oggi i pastori condurre le proprie mandrie a piedi attraverso i boschi e lungo pendii scoscesi alla ricerca del pascolo migliore: è il tempo immoto di questa tradizione, quello che la regista cerca di fermare con inquadrature di qualità pittorica, espressione della sua formazione visiva all’Accademia di Belle Arti. 

Lappa ha seguito i pastori nei loro spostamenti, fermandone gesti e pensieri che risultano sempre più in contrasto con l’avanzare di un mondo diverso, segnato dai confini, dove le vacche transumanti sono tassate in misura importante per i pastori non residenti nel comune di pascolo. Le leggi moderne si sovrappongono a quelle ataviche per svuotare la montagna e consegnarla ai percorsi degli uomini attraverso Parchi Nazionali che preservano una montagna-cartolina. “Che montagna è mai questa senza il suono dei campanacci delle vacche?” si chiede Antonio Pellegrino, sociologo e co-fondatore della Cooperativa Terre di Resilienza di Caselle in Pittari, che si è prestato a guidare l’autrice nel suo cammino di scoperta della terra cilentana. “Che montagna è senza transumanza?” si chiede Pellegrino.

Il suo volto asciugato dal sole e dal vento è il volto della terra che percorre da sempre ma che ora sente in pericolo come non mai. La sua voce, tanto sicura quando parla la lingua degli animali per richiamarli, ammansirli, instradarli, si fa gonfia di smarrimento di fronte a un silenzio nuovo che racconta il vuoto e la mattanza di armenti ‘non controllati’ uccisi da norme per lui incomprensibili. “Vogliono pulire la montagna e invece l’hanno inondata del sangue che ritengono infetto, senza contare che uccidere gli animali che si vanno ad abbeverare è sbagliato”, commentano i pastori, ed è in quella forma di rispetto che li pone sullo stesso piano degli animali che accudiscono che comincia l’ascolto del sacro.

Nessun posto al mondoIl racconto dei legami forti della tradizione

Quello che qui si racconta con lirico realismo è uno spazio che oggi è sempre più ristretto dall’erosione della modernità fatta di auto, televisione e smartphone ma che trova ancora, tuttavia, la forza dei propri legami nella preservazione delle tradizioni legate alla natura. Sono legami forti che trovano radice in questa dimensione a spingere i pastori a distruggere la recinzione di un pascolo comune di ostacoli alla transumanza e allo scorrere del tempo come lo hanno sempre conosciuto. Lo stesso senso di appartenenza che spinge centinaia di persone ad accompagnare la statua della Madonna della Neve di Sanza in una processione notturna che arriva fino a duemila metri.

Alla regista sono occorsi tre anni per seguire il rito con l’attenzione dovuta e raccogliere il materiale poi confluito nel montaggio che lei stessa ha curato. E non è con minor senso di sacralità che Lappa filma l’incedere quasi a passo di danza delle vacche attraverso il paese, quasi fosse possibile aspettarsi di vederle avanzare fino al bordo dello schermo e oltre, per riconquistare la libertà che la storia ha riservato loro in nessun posto al mondo, appunto, come nel Cilento.

Steven Spielberg e A24 svilupperanno l’adattamento di The Heaven & Earth Grocery Store

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Il regista premio Oscar Steven Spielberg e la sua Amblin Entertainment svilupperanno insieme alla casa di produzione A24 l’adattamento dell’acclamato romanzo The Heaven & Earth Grocery Store di James McBride. Gli addetti ai lavori dicono che il progetto si trova ancora in una fase di sviluppo molto precoce e che Spielberg sarebbe impegnato solo per produrre non dirigere il film.

Di cosa parla The Heaven & Earth Grocery Store?

Il romanzo The Heaven & Earth Grocery Store di McBride racconta la storia dei residenti neri ed ebrei del quartiere di Chicken Hill di Pottstown, Pennsylvania, negli anni ’20 e ’30, anche se il libro si apre nel 1972 con la scoperta di uno scheletro sul fondo di un pozzo. Alcuni oggetti che si trovano vicino al corpo, tra cui un Mezuza, portano il poliziotto a interrogare l’unico residente ebreo della città, Malachi, che vive in una sinagoga in disuso.

Ma l’indagine è ostacolata quando la scena del crimine viene spazzata via dall’uragano Agnes. Il romanzo poi risale agli anni ’20 e ’30 Pottstown e offre dettagli sulla vita dei residenti. Qui vivono i coniugi ebrei Moshe e Chona Ludlow, che gestiscono il negozio di alimentari The Heaven & Earth Grocery Store. Un giorno, uno dei loro dipendenti, Nate Timblin, chiede loro di nascondere un giovane ragazzo nero non udente di nome Dodo, dalle autorità che stanno cercando di istituzionalizzarlo in un manicomio.

Il medico della città, anche un membro del Ku Klux Klan, è spinto nel voler far ciò da intenti razzisti e xenofobi ed è favorito da molti dei residenti bianchi della città in tali politiche. I cittadini neri ed ebrei decidono dunque di unirsi e mobilitarsi per aiutare il ragazzo. Il romanzo ha ricevuto numerosi riconoscimenti e varie liste, tra cui l’essere uno dei migliori libri del 2023 di NPR e anche la lista del presidente Obama dei suoi libri preferiti del 2023.

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Il mio posto è qui: intervista a Ludovica Martino e Marco Leonardi

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Ecco la nostra intervista a Ludovica Martino e Marco Leonardi, protagonisti di Il mio posto è qui, film diretto da Cristiano Bortone e Daniela Porto e distribuito nelle sale italiane dal 9 maggio da Adler Entertainment.

Il mio Posto è qui è un film che racconta con verità e coraggio e un taglio fortemente realistico una storia di amicizia ed emancipazione ambientata nella Calabria rurale degli anni ’40, sullo sfondo dei cambiamenti sociali dell’Italia del dopoguerra. Marta è una ragazza madre che per la sua condizione scomoda viene promessa in sposa ad un uomo che non ama. Conosce Lorenzo, l’assistente del parroco, noto come l’uomo dei matrimoni ma scansato da tutti per la sua omosessualità.  Tra loro nasce un intenso rapporto. Grazie a Lorenzo, Marta entra in contatto con quella comunità nascosta e per lei sconvolgente di omosessuali e, lentamente, comincia a prendere coscienza dei suoi diritti come donna. Ma, di quell’angolo remoto di mondo sarà costretta a difendersi in ogni modo dai pregiudizi e dalla cultura patriarcale che la circonda.

Il mio Posto è qui è scritto e co-diretto da Cristiano Bortone e Daniela Porto, quest’ultima autrice anche del romanzo omonimo da cui è tratto il film e appena uscito con Sperling & Kupfer.

Cristiano Bortone, produttore e regista, ha vinto nel 2008 un David di Donatello con Rosso come il cielo e ha diretto nel 2016 Caffè, la prima coproduzione ufficiale tra Italia e Cina. In questo nuovo film affianca Daniela Porto al suo esordio come regista e sceneggiatrice.

Interpreti principali sono Ludovica Martino, giovanissima ma già volto apprezzatissimo del panorama cinematografico italiano (Skam Italia, Sotto il sole di Riccione, Lovely boy, Il campione, I migliori giorni, Vita da Carlo) e Marco Leonardi, attore dalla pluriennale esperienza cinematografica iniziata come Totò di Nuovo cinema paradiso, passata per grandi successi come Come l’acqua per il cioccolato di Alfonso Arau, C’era una volta il Messico di Robert Rodriguez, Mary di Abel Ferrara e più di recente film molto apprezzati come Anime nere di Francesco Munzi, Maradona di Marco Risi, Tutti i Soldi del Mondo di Ridley Scott, Martin Eden di Pietro Marcello e Padre Pio di Abel Ferrara.

Le riprese si sono svolte tra Gerace (RC), storico borgo della Locride, e la Puglia, con location suggestive che raccontano un’Italia dimenticata.

Il film è stato prodotto da Orisa Produzioni in co-produzione con Goldkind Filmproduktion (Germania), con il sostegno della Fondazione Calabria Film Commission, Apulia Film Commission e della Regione Lazio, Fondo Lazio Cinema International, POR-FESR 2014-2020.

IL MIO POSTO È QUI, la trama

All’indomani della fine della Seconda Guerra mondiale, in un piccolo paese calabrese, l’incontro tra Marta (Ludovica Martino), ragazza madre promessa in sposa ad un uomo che non ama, e Lorenzo (Marco Leonardi), l’omosessuale locale conosciuto come “l’organizzatore dei matrimoni”, fa nascere una profonda amicizia che porta la giovane ragazza a sfidare i pregiudizi della comunità che li circonda e a lottare per trovare il proprio posto nel mondo come donna.

IL MIO POSTO È QUI arriverà nei cinema dal 9 maggio distribuito da Adler Entertainment.

Superman: analisi del costume visto nella foto condivisa da James Gunn

James Gunn ha pubblicato ieri la prima immagine promozionale del suo film Superman, con l’attore David Corneswet che fa il suo debutto ufficiale nel nuovo costume di Superman. Gunn ci ha insegnato che non fa mai nulla per caso quando si tratta di promuovere il suo nuovo Universo DC, quindi l’immagine di Superman contiene alcuni interessanti easter eggs da analizzare. L’abito scelto per l’Universo DC sembra avere il design a colletto alto del costume di Superman dei “New 52, e lo stesso si può dire per le linee che disegnano le porzioni blu e rosse del costume, così come i polsini degli stivali e delle maniche.

Detto questo, le insegne di Superman sul costume sembrano un mix tra il design classico e quello new-age, e la foto non lo sottolinea in modo particolare, ma in primo piano è chiaro che il Superman di Corenswet indosserà gli slip rossi all’esterno – l’epitome di un look classico per il personaggio. Tuttavia, la location di questa scena è discutibile: finestre a tutta altezza in un appartamento del centro città, con uno stipendio da reporter? Difficile da credere, ma dunque dove si trova il personaggio?. Il punto di maggiore curiosità in questo momento sembra però essere lo stato del costume di Superman in questa foto.

La tuta ha sicuramente visto giorni migliori rispetto alle bruciature e allo sporco che vediamo nell’area del petto in alto a destra. È evidente che Superman ha combattuto una battaglia intensa e l’apparizione di un oggetto gigante, fluttuante, a forma di oculo energizzato sullo sfondo sembra essere l’oggetto di questa battaglia. Nell’indossare questo costume, infine, Superman trasmette un’idea di abitudine, quasi come che fosse ormai apatico nei confronti di questo suo ruolo. Ci si chiede a questo punto quando potremo vedere una nuova immagine del costume, magari con Superman non seduto ma in piedi, che ci mostri ulteriori dettagli di questa tuta.

Superman, tutto quello che sappiamo sul film di James Gunn

Superman, scritto e diretto da James Gunn, non sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e, potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha detto che esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è il primo metaumano del DCU). Il casting ha portato alla scelta degli attori David Corenswet e Rachel Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane. Nel casta anche Isabela Merced, Edi Gathegi, Anthony Carrigan, Nicholas HoultNathan Fillion. Sean Gunn, María Gabriela de Faría, Terence Rosemore, Wendell Pierce, Sara Sampaio, Anthony Carrigan, Pruitt Taylor Vince completano il cast.

Il film è stato anche descritto come una “storia delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet. Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò non significa che la produzione non subirà alcun impatto in futuro.

“Superman è il vero fondamento della nostra visione creativa per l’Universo DC. Non solo Superman è una parte iconica della tradizione DC, ma è anche uno dei personaggi preferiti dai lettori di fumetti, dagli spettatori dei film precedenti e dai fan di tutto il mondo”, ha detto Gunn durante l’annuncio della lista DCU. “Non vedo l’ora di presentare la nostra versione di Superman, che il pubblico potrà seguire e conoscere attraverso film, film d’animazione e giochi”. Il film uscirà nelle sale l’11 luglio 2025.

X-Men ’97: lo showrunner Beau DeMayo conferma l’influenza di L’Uomo d’Acciaio sulla serie Marvel

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X-Men ’97 è stata elogiata per la sua interpretazione avvincente e fedele ai fumetti dell’iconica squadra e per le trame puntuali e incisive che rendono grandi questi personaggi. Beau DeMayo ha ricoperto il ruolo di capo sceneggiatore della serie Disney+, ma è stato improvvisamente licenziato a pochi giorni dalla prima. Non sappiamo ancora cosa sia successo e DeMayo non ha spiegato perché si sia separato dai Marvel Studios. Tuttavia, ha condiviso di volta in volta una sorta di commento agli episodi via X, condividendo con i fan easter eggs e segreti dietro le quinte.

L’episodio della scorsa settimana, intitolato “La tolleranza è l’estinzione – Parte 1”, ha rivelato la storia delle origini di Bastion e una scena in particolare ha colpito i fan della DC. Questi ultimi hanno subito sottolineato le somiglianze tra il momento in cui Bastion scopre la sua connessione con le macchine e quello in cui Clark Kent scopre i suoi superpoteri kryptoniani, con un confronto fianco a fianco che rivela quanto il film L’Uomo d’Acciaio del 2013 abbia influenzato X-Men ’97.

Non sarebbe la prima volta che lo show si ispira al kolossal di Zack Snyder del 2013: in Vitamorte – Parte 2, infatti, Tempesta riacquista i suoi poteri mutanti e spicca il volo in una sequenza che sembra attingere a piene mani dallo SnyderVerse. In effetti, DeMayo ha persino confermato di essersi ispirato alla memorabile scena del primo volo dell’Uomo d’Acciaio (in cui il Clark adulto si è finalmente vestito e ha spiccato il volo dopo aver scoperto qualcosa di più sulla sua eredità kryptoniana, compreso l’iconico costume di Superman).

Poco dopo l’uscita dell’episodio della scorsa settimana, DeMayo ha persino scherzato su X per dire che la madre di Bastion si chiama Martha (dopo aver rivelato che l’avevamo incontrata per la prima volta in X-Men: The Animated Series). Tuttavia, prima di affrontare l’ira della fedele legione di fan di Snyder, l’ex showrunner di X-Men ’97 si è affrettato ad aggiungere: “Inoltre. Disclaimer totale: sono un fan di Snyder. Soprattutto di L’Uomo d’Acciaio. Non ci saremmo mai aspettati che un progetto del MCU facesse riferimento ad un progetto DC, ma la sua influenza su questo revival animato è impossibile da ignorare.

Cosa c’è da sapere su X-Men ’97?

La nuovissima serie X-Men ’97, composta da 10 episodi, è arrivata in streaming a partire dal 20 marzo. La serie rivisita l’epoca iconica degli anni ‘90, con il gruppo di mutanti che usa i propri poteri straordinari per proteggere un mondo che li odia e li teme, vengono messi alla prova come mai prima d’ora, costretti ad affrontare un nuovo futuro pericoloso e inaspettato. Il cast delle voci nella versione originale include Ray Chase (Ciclope), Jennifer Hale (Jean Grey), Alison Sealy-Smith (Tempesta), Cal Dodd (Wolverine), JP Karliak nel ruolo di Morph, Lenore Zann nel ruolo di Rogue, George Buza nel ruolo di Bestia, AJ LoCascio (Gambit), Holly Chou (Jubilee), Isaac Robinson-Smith (Alfiere), Matthew Waterson (Magneto) e Adrian Hough (Nightcrawler).

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