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MCU: per James Gunn le morti degli eroi dovrebbero essere “permanenti”

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Il tema della morte è sempre stato uno degli argomenti più discussi in relazione ai fumetti Marvel e, naturalmente, alla controparte cinematografica, ossia il MCU. Soprattutto negli ultimi anni, sembra essersi un po’ perso il significato che un evento così tragico possa assumere all’interno dell’arco narrativo di una determinata storia o di un determinato personaggi: spesso nei fumetti, i fan hanno assistito a resurrezioni che avevano poco senso e che privavano la narrativa di un aspetto drammatico fondamentale, togliendo di conseguenza credibilità a qualsiasi personaggio.

Tuttavia, è innegabile quanto l’Universo Cinematografico Marvel abbia affrontato il tema della morte in maniera decisamente più seriosa. A parte coloro che sono scomparsi in seguito allo Snap di Thanos in Avengers: Infinity War, nessuno è davvero morto e tornato poi dall’aldilà, fatta eccezione per Gamora (ma in questo caso la questione è abbastanza delicata, essendo la versione del personaggio attualmente in vita nel MCU totalmente diversa).

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James Gunn ha ucciso il personaggio di Yound (intepretato da Michael Rooker) in Guardiani della Galassia Vol. 2, spezzando il cuore a tutti i fan del personaggio. Ora, attraverso il suo account Twitter, il regista e sceneggiatore ha spiegato perché, dal suo punto di vista, la morte è un concetto che deve necessariamente avere un significato all’interno del MCU e, di conseguenza, essere qualcosa di permanente. “Per me c’è una differenza tra morti veramente significative e morti causate da colpi di scena… quelle in cui qualcuno sembra morto e poi, in realtà, non lo è”, ha spiegato Gunn. “Se scegli consapevolmente di fare morire dei personaggi, come Yondu o Tony Stark… riportarli indietro equivale a fare della narrativa scadente.”

La morte avrà un peso in Guardiani della Galassai Vol. 3?

Il pensiero di Gunn è assolutamente condivisibile e in linea con quello del presidente dei Marvel Studios, Kevin Feige, che in passato aveva più o meno usato parole simili quando si era ritrovato a discutere della morte all’interno dell’Universo Cinematografico Marvel. Ora, la vera domanda è: Gunn ucciderà qualcosa dei personaggi principali nell’attesissimo Guardiani della Galassia Vol. 3? Al momento è impossibile dirlo, ma lo stesso regista ha già dichiarato di aver pianto molto durante la stesura dello script, quindi è molto probabile che il nuovo film dedicato alle avventure di Star Lord & co. ci riservi più di un momento emozionante.

WandaVision: 10 teorie sulla possibile apparizione di Mefisto

WandaVision: 10 teorie sulla possibile apparizione di Mefisto

Uno dei più grandi misteri di WandaVision riguarda il personaggio di Mefisto. Nei fumetti, si tratta di uno dei principali antagonisti dei Vendicatori, che ha svolto un ruolo cruciale nelle vite di Scarlet Witch e Visione. I numerosi easter egg presenti all’interno della serie Disney+ suggeriscono che il diabolico personaggio potrebbe fare il suo ingresso nello show e quindi celarsi dietro quanto sta accadendo nella vita dei protagonisti. Screen Rant ha raccolto 10 teorie legate al possibile coinvolgimento del potete e spietato signore supremo dell’Inferno.

Dottie è Mephisto

Il personaggio di Dottie Jones è una delle figure più misteriose della città di Westview. Nell’episodio quattro, è uno dei residenti che Jimmy Woo non è stato in grado di identificare, e le sue apparizioni finora sembrano indicare che sia collegata ad una storia molto più ampia. Una delle teorie più accreditate è che Dottie, che controlla la comunità di Westview, sia in realtà proprio Mefisto.

Lo strano mantra di Dottie secondo cui “è tutto per i bambini” la collega inevitabilmente al diabolico personaggio, che nei fumetti ha giocato un ruolo chiave nelle vite dei figli di Wanda. Nella serie limitata del 1985, “The Vision and the Scarlet Witch”, infatti, Wanda utilizzava inconsapevolmente dei frammenti dell’anima di Mefisto per creare Thomas e William.

Lo SWORD non è lo SWORD

wandavisionUn utente di Reddit ha suggerito che il logo dello SWORD non sia in realtà quello della celebre organizzazione. Questa teoria si basa sull’iconografia demoniaca, dove una croce capovolta rappresenta spesso il satana biblico. Mefisto non è necessariamente Satana nei fumetti Marvel, ma in un certo senso interpreta quel ruolo.

Tuttavia, questa teoria ha meno trazione alla luce dell’episodio quattro, in cui lo SWORD si è rivelato essere un’autentica organizzazione sulla scia dello SHIELD, sebbene non direttamente collegata ad esso. Non dobbiamo dimenticare, però, che in WandaVision tutto sembra apparentemente possibile…

Ghost Rider

Mefisto è già apparso in una serie di film live action. Il personaggio, infatti, è presente in entrambi i film di Ghost Rider intepretati da Nicolas Cage: nel primo film è stato interpretato da Peter Fonda, mentre nel sequel, Spirito di Vendetta, aveva le sembianze di Ciaran Hinds.

Considerato che numerosi personaggi di film non appartenenti al MCU potrebbero potenzialmente apparire nel futuro del franchise grazie all’introduzione del Multiverso (come dimostrato anche nello sconvolgente finale del quinto episodio), allora è assolutamente possibile che anche Mefisto possa seguire lo stesso percorso.

Doctor Strange

Mefisto potrebbe fare il suo ingresso nel MCU grazie a Doctor Strange. Si tratta di uno degli antagonisti ricorrenti nei fumetti dedicati allo Stregone Supremo, e anche se Mefisto potrebbe non apparire effettivamente in WandaVision, tutti gli indizi sembrano comunque portare ad una sua eventuale apparizione, magari proprio in Doctor Strange in the Multiverse of Madness.

Sappiamo che Wanda Maximoff avrà un ruolo importante in quel film, che potrebbe affrontare le conseguenze di quanto accaduto a Westview. Se sarà davvero così, allora Doctor Strange potrebbe essere la chiave per illuminare la vera minaccia che si nasconde in quel sobborgo.

La vera mente dietro Infinity War

Un utente di Reddit ha suggerito che Mefisto, in realtà, è sempre stato presente nel MCU e che sia proprio lui la mente dietro lo Snap. L’ambiziosa teoria postula che proprio il Teschio Rosso di Captain America: Il primo vendicatore fosse in realtà Mefisto sotto mentite spoglie. Alla fine, sarebbe stata proprio la sua esperienza come guardiano della Gemma dell’Anima a condurlo verso l’evoluzione in diavolo che raccoglie le anime, al pari di quanto accade nei fumetti.

È una teoria complessa che si basa su alcune interessanti osservazioni sul ruolo delle anime nel MCU e che potrebbe tranquillamente entrare in gioco anche nel MCU.

The Falcon and the Winter Soldier

Ci sono alcuni suggerimenti interessanti in WandaVision riguardanti Mefisto. Ci sono stati anche alcuni avvistamenti nella prossima serie Marvel che debutterà su Disney+, ossia The Falcon and the Winter Soldier. Nonostante il debutto sia previsto soltanto a marzo, alcuni fan particolarmente attenti hanno già notato un simbolo unico su alcune giacche nei filmati dal backstage.

Sembra che la faccia rossa di un diavolo sia decorata proprio sulle giacche. È possibile che questa figura sia Mefisto, ma c’è anche un’altra possibilità: Ogun, un maestro giapponese di arti marziali e nemesi di Wolverine.

Il legame con Loki

Mefisto ha fatto un’altra sorprendente apparizione sullo sfondo di una breve scena presente nel primo trailer della serie Loki, in arrivo questa primavera su Disney+. Quel personaggio con le corna tipiche del diavolo rosso sembra certamente Mefisto, un’altra prova che il personaggio potrebbe essere una parte importante della Fase 4 del MCU.

Loki ha tradito molte persone nel MCU, e questa versione esistente ora nel MCU non è neanche lontanamente illuminato come quella che è morta per mano di Thanos. È possibile, quindi, che Loki possa impegnarsi in una sorta di patto con Mefisto.

Señor Scratchy

Mefisto potrebbe già essere a Westview. Nel secondo episodio di WandaVision, Agnes, che potrebbe effettivamente essere la maga Agatha Harkness, presenta Wanda a un coniglio. Il nome del coniglio è Señor Scratchy. Questo nome all’apparenza innocuo è un gioco di parole che sta in realtà per Mr. Scratch, nome alternativo di lunga data per il diavolo.

Agnes fa anche un altro potenziale riferimento a Mefisto quando Dottie Jones dice al comitato di pianificazione di Westview che “Il diavolo è nei dettagli”. Questo spinge Agnes a dire: “Non è l’unico posto in cui si trova”.

Agnes è Mefisto

La connessione tra Agnes e Mefisto potrebbe non essere del tutto tangenziale. Agnes sembra infatti avere una conoscenza pratica di ciò che sta accadendo a Westview: inoltre, proprio come Dottie, neanche lei è stata identificata da Jimmy Woo come un residente standard della cittadina.

Agnes appare sempre come una sorta di disturbatore nei momenti salienti della serie, come quando Wanda e Visione discutono della possibilità di “creare” i loro figli, o quando Wanda scopre l’elicottero giocattolo nel secondo episodio. Inoltre, nel terzo episodio, sembra essere molto preoccupata dall’arrivo di Monica Rambeau…

Il marito di Agnes è Mefisto

Agnes potrebbe anche non essere Mefisto: tuttavia, è probabile che ad esserlo sotto mentite spoglie sia suo marito. Finora, Agnes ha fatto numerosi riferimenti a suo marito Ralph, ma ancora non l’abbiamo visto. Nei fumetti, Agatha Harkness non aveva un marito, ma ha spesso cospirato con Mefisto.

Dopo che Wanda ha scoperto la verità sulla creazione dei suoi figli, Agnes ha cancellato i suoi ricordi per aiutarla a riprendersi dal trauma. Successivamente li ha ripristinati, il che alla fine ha portato ad alcuni dei momenti più devastanti di tutta la storia del MCU.

Justice League 2 avrebbe rivelato come il Joker ha ucciso Robin

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Justice League 2 avrebbe rivelato come il Joker ha ucciso Robin

La seconda parte mai realizzata di Justice League 2 avrebbe rivelato come il Joker ha ucciso Robin. Quando il Batman di Ben Affleck è stato introdotto in Batman v Superman, era chiaro che il personaggio aveva attraversato diversi momenti difficili. La versione di Affleck di Bruce Wayne era un Batman parecchio affranto che si è ritrovato a dover riflettere sugli ultimi tumultuosi anni in cui ha agito come vigilante di Gotham City. Naturalmente, Batman è stato nuovamente coinvolto in un conflitto globale che lo ha visto riunire una squadra di metaumani per fermare la conquista del mondo da parte di Steppenwolf.

In Batman v Superman è stato rivelato che Bruce tiene in mostra un vecchio vestito di Robin nella sua Batcaverna supertecnologica. Il costume in questione, però, è imbrattato da alcune scritte gialle, un chiaro riferimento al coinvolgimento del Joker in quanto sia accaduto a Robin. Ora, in una recente intervista con Vanity Fair (la stessa in cui ha svelato i dettagli della scena del Joker di Jared Leto nella Snyder Cut di Justice League), è stato proprio Snyder a rivelare che il suo sequel di Justice League mai realizzato avrebbe esplorato la morte di Robin e la relazione di lunga data tra Joker e Batman.

Snyder ha citato la morte di Robin come l’evento più traumatico accaduto a Bruce, oltre naturalmente alla morte dei suoi genitori. Il regista era interessato ad esplorare questa complessa dinamica nel sequel di Justice League, che era nei piani originale della Warner Bros. prima che Snyder abbandonasse la produzione a causa di una tragedia familiare. Snyder ha spiegato che in quel film avrebbe anche rivelato come il Joker ha bruciato Villa Wayne, attraverso alcuni flashback.

“Ho sempre voluto esplorare la morte di Robin”, ha detto Snyder. “E se ci fosse stato un sequel di Justice League, che ovviamente non ci sarà, mi sarebbe piaciuto raccontare la cosa attraverso una serie di flashback. Volevo che il pubblico sapeva come era morto Robin, come il Joker l’aveva ucciso e come aveva dato fuoco a Villa Wayne. Inoltre, volevo che si andasse ancora più in profondità al rapporto tra lui e Bruce. Nei miei piani iniziali c’era la volontà di mostrare perché erano arrivati a quel punto… perché lo aveva ferito in un modo in cui probabilmente nessuno aveva mai fatto. Oltre a perdere i suoi genitori, è stata probabilmente la perdita personale più significativa della sua vita.”

Zack Snyder’s Justice League uscirà in streaming uscirà il 18 marzo 2021 in esclusiva digitale, disponibile per l’acquisto su Amazon Prime Video, Apple Tv, Youtube, Google Play, TIMVISION, Chili, Rakuten TV, PlayStation Store, Microsoft Film & TV.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

Spider-Man 3: Tom Holland non sa di cosa parla il film

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Spider-Man 3: Tom Holland non sa di cosa parla il film

Tom Holland ha affermato di non sapere di cosa parla Spider-Man 3. L’attore ha debuttato nel MCU, nei panni di Peter Parker, in Captain America: Civil War del 2016. Da allora, quella di Holland è diventata una delle iterazioni dell’Uomo Ragno preferite dai fan, ma col tempo il giovane attore si è anche guadagnato la fama di colui che ha spesso anticipato – durante le interviste – alcuni dettagli chiave relativi ai film dell’universo condiviso.

Ovviamente, la Marvel è nota per la segretezza che aleggia attorno ad ognuno dei suoi progetti, quindi è chiaro quanto una personalità come Holland possa essere ritenuta “pericolosa” (anche dagli stessi attori e dai creativi che lavorano per la Casa delle Idee). Tuttavia, pare che Holland abbia fatto un importante lavoro su sé stesso e abbia imparato, nel corso degli anni e anche in base all’esperienza, a controllare ciò che può effettivamente rivelare e cosa no in merito ai progetti che lo vedono coinvolto.

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Ad esempio, di recente l’attore era stato parecchio criptico sul coinvolgimento di Tobey Maguire e Andrew Garfield in Spider-Man 3, di cui si parla ormai da mesi, senza che però i Marvel Studios abbiano mai confermato la cosa in via ufficiale. In base a quanto dichiarato dall’attore, la Marvel non gli ha detto se le due precedenti iterazioni cinematografiche dell’Uomo Ragno saranno effettivamente nel film. Poco dopo, però, Holland ha dichiarato con assoluta (e apparente) certezza che né Maguire né Garfield saranno nel film.

Pare quindi che Holland abbia sviluppato una vera e propria saggezza mediatica, avendo imparato a mitigare con astuzia tutte le informazioni che riguardano i film dei Marvel Studios. Addirittura, in una recente intervista con Esquire, in cui gli è stato ovviamente chiesto di parlare di Spider-Man 3, l’attore ha ammesso di non sapere nulla del film: “Onestamente, non ho idea di quale sia la trama del film. E sono otto settimane che sto girando.”

Naturalmente, è alquanto improbabile che Tom Holland non sappia, neanche a grandi linee, di cosa parla Spider-Man 3. È decisamente più probabile che l’attore abbia imparato la lezione, e quindi abbia imparato a “giocare2 durante le interviste per evitare di incappare in dichiarazioni che potrebbero rivelare troppo sulla trama dei film. Sappiamo che Spider-Man 3 sarà legato al concetto di Multiverso, quindi è logico che i Marvel Studios vogliano mantenere il più assoluto riserbo sulla storia e, soprattutto, sugli eventuali colpi di scena (incluso, ovviamente, il possibile ritorno di personaggi appartenenti ad altri franchise).

James Gunn rivela la sua scena preferita di Avengers: Infinity War

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Il regista James Gunn ha rivelato che la morte di Gamora è la sua scena preferita di Avengers: Infinity War. Il regista e sceneggiatore ha scritto e diretto i primi due capitoli del franchise di Guardiani della Galassia, i cui personaggi sono diventati in breve tempo i preferiti dai fan. Questo è uno dei motivi per cui la tragica scomparsa di Gamora per mano di Thanos è stata straziante per molti di loro.

Dopo i due film a loro interamente dedicati, i Guardiani della Galassia hanno finalmente incontrato i più potenti eroi della Terra in Infinity War, proprio mentre la minaccia di Thanos diventava sempre più imminente. Gamora conosceva il luogo segreto in cui era custodita la Gemma dell’Anima: sfortunatamente, a differenza delle altre Gemme dell’Infinito, quella dell’Anima richiedeva un sacrificio per essere acquisita. Nonostante il tentativo di Gamora di convincere il padre adottivo a non ucciderla, il titano pazzo era così motivato a raggiungere il suo obiettivo che alla fine uccise l’unica persona che aveva mai amato veramente.

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Per quanto triste sia stato quel momento, James Gunn ha rivelato che in realtà si tratta della sua scena preferita di Avengers: Infinity War. In una serie di tweet in cui ha risposto ad alcune domande dei fan, Gunn ha spiegato che prima che i registi Anthony e Joe Russo decidessero di inserire la morte di Gamora nel film, è stato consultato al riguardo. “Sicuramente non era stato pianificato. Non faceva parte dei miei piani uccidere Gamora”, ha spiegato Gunn. “Ma sono stato consultato prima che venisse presa qualsiasi decisione definitiva. Quindi, in un certo senso, non è stata una cosa totalmente fuori dal mio controllo. Anzi, ad essere sinceri, è la mia scene preferita di Infinity War.”

Il futuro di Gamora nel MCU

Dopo la morte di Gamora in Infinity War, il personaggio è stato riportato in vita in Avengers: Endgame. Tuttavia, quella versione del personaggio che ora esiste nel MCU è del 2014, il che significa che non ricorda il suo tempo con i Guardiani della Galassia, inclusa la sua relazione con Star-Lord. In sostanza, è una persona completamente diversa.

Sarà interessante capire come tutto questo verrà affrontato nell’attesissimo Guardiani della Galassia Vol. 3, che Gunn sta attualmente scrivendo e che dovrebbe arrivare nelle sale nel 2023. Il regista ha già anticipato di aver pianto molto durante la sthe ha pianto molto scrivendo la storia per il trio; se questa sia un’indicazione o meno del futuro di Gamora è sconosciuta, ma aspettatevi che il prossimo film di successo sia emozionante.

Justice League Snyder Cut: i dettagli sulla scena con il Joker di Jared Leto

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I dettagli dell’attesissima scena con Batman e Joker nella Snyder Cut di Justice League sono stati finalmente rivelati. Tra poco più di un mese, il tanto atteso taglio del cinecomic ad opera di Zack Snyder farà finalmente il suo debutto su HBO Max. Il film, che durerà ben 4 ore, sarà quello che il regista statunitense aveva pensato di realizzare prima di abbandonare il progetto nel 2017.

La Snyder Cut sarà molto diversa dalla versione cinematografica, dal momento che introdurrà trame alternative e diversi nuovi personaggi: alcuni sono stati anticipati dallo stesso Snyder, come Martian Manhunter (Harry Lennix) e Darkseid (Ray Porter), mentre i reshoot dello scorso anno hanno rivelato, con enorme sorpresa, che nel film ci sarà anche il Joker di Jared Leto.

Leto ha interpretato il ruolo dell’iconico cattivo DC in Suicide Squad del 2016. Si è discusso a lungo del suo look e sul suo approccio al ruolo, ma il taglio cinematografico del cinecomic – per stessa ammissione del regista David Ayer – non è riuscito a rendere giustizia alla vera interpretazione dell’attore premio Oscar. Nessuno si aspetta di rivedere Leto nei panni del Joker nel DCEU, motivo per cui la notizia del suo coinvolgimento nella Snyder Cut è stata ancora più sorprendente. Da allora, i fan non hanno fatto altro che continuare a chiedersi in che modo il Clown Principe del Crimine sarebbe stato coinvolto nella storia del nuovo taglio di Justice League: ora, finalmente, quei dettagli sono stati resi noti…

Il Joker al centro di una sequenza onirica nella Snyder Cut di Justice League

Intervistato da Vanity Fair (che ha anche diffuso in esclusiva le nuove immagini del Joker di Jared Leto che vi abbiamo mostrato ieri), Zack Snyder ha spiegato quale sarà la scena in cui vedremo l’iconico villain. Come spiegato dal regista, il Joker non apparirà nel presente, ma in una scena flashback che si collegherà direttamente alla linea temporale di Knightmare, il futuro distopico alternativo in cui la Terra è caduta nelle mani di Darkseid.

Si tratterà, quindi, di una vera e propria sequenze onirica in cui il Joker si confronterà con il Batman di Ben Affleck. Snyder ha spiegato che il Joker rappresenterà una sorta di “Fantasma del Natale che deve ancora venire, che fornisce motivazione attraverso il terrore”. Poi ha aggiunto: “La cosa bella della scena è che il Joker parla direttamente a Batman di Batman. È Joker che analizza Batman su chi è e cosa è. Sapevo che questa era la cosa che i fan dell’universo DC si meritavano. Il Joker di Leto Joker e il Batman di Ben Affleck non si sono mai davvero incontrati. Non mi sembrava giusto, dunque, che avremmo superato questa incarnazione di Batman e Joker senza vederli finalmente insieme.”

Zack Snyder’s Justice League uscirà in streaming uscirà il 18 marzo 2021 in esclusiva digitale, disponibile per l’acquisto su Amazon Prime Video, Apple Tv, Youtube, Google Play, TIMVISION, Chili, Rakuten TV, PlayStation Store, Microsoft Film & TV.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

Big Sky 1×09: promo e trama dall’episodio

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Big Sky 1×09: promo e trama dall’episodio

Il network americano ABC ha diffuso promo e trama di Big Sky 1×09, il nono episodio dell’annunciata nuova serie tv Big Sky.

In Big Sky 1×09 che si intitolerà “Let It Be Him” Mentre bussa alle porte e cerca indizi, Cassie si trova inaspettatamente faccia a faccia con Ronald; Merilee prende una decisione che cambia la vita che mette nelle sue mani il destino di lei e di Rick.

In Big Sky 1×09 protagonisti sono Katheryn Winnick nei panni di Jenny Hoyt, Kylie Bunbury nei panni di Cassie Dewell, Brian Geraghty nei panni di Ronald Pergman, Dedee Pfeiffer nei panni di Denise Brisbane, Natalie Alyn Lind nei panni di Danielle Sullivan, Jade Pettyjohn nei panni di Grace Sullivan, Jesse James Keitel nei panni di Jerrie Kennedy, con John Carroll Lynch nel ruolo di Rick Legarski e Ryan Phillippe nel ruolo di Cody Hoyt.  Guest star è Patrick Gallagher nei panni dello sceriffo Tubb.

Big Sky in streaming è disponibile su Star, il nuovo canale per adulti di Disney+.

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Big Sky 1×09

Big Sky è la nuova serie tv creata da David E. Kelley per il network americano ABC. David E. Kelley sarà lo showrunner della prima stagione. Basato sulla serie di libri di CJ Box, “Big Sky” è prodotto da David E. Kelley, Ross Fineman, Matthew Gross, Paul McGuigan, CJ Box e Gwyneth Horder-Payton, ed è prodotto da 20th Television. 20th Television fa parte dei Disney Television Studios, insieme a ABC Signature e Touchstone Television.

La serie racconta degli investigatori privati ​​Cassie Dewell e Cody Hoyt uniscono le forze con la sua ex moglie ed ex poliziotta, Jenny Hoyt, per cercare due sorelle che sono state rapite da un camionista su una remota autostrada nel Montana. Ma quando scoprono che queste non sono le uniche ragazze scomparse nella zona, devono correre contro il tempo per fermare l’assassino prima che un’altra donna venga rapita. Big Sky vede protagonisti Katheryn Winnick nei panni di Jenny Hoyt, Kylie Bunbury nei panni di Cassie Dewell, Brian Geraghty nei panni di Ronald Pergman, Dedee Pfeiffer nei panni di Denise Brisbane, Natalie Alyn Lind nei panni di Danielle Sullivan, Jade Pettyjohn nei panni di Grace Sullivan, Jesse James Keitel nei panni di Jerrie Kennedy, Valerie Mahaffey come Helen Pergman con John Carroll Lynch come Rick Legarski e Ryan Phillippe come Cody Hoyt.

Il mago di Oz: Nicole Kassell di Watchmen dirigerà il film

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Il mago di Oz: Nicole Kassell di Watchmen dirigerà il film

La regista di Watchmen, Nicole Kassell, è stata incaricata di dirigere il nuovo adattamento cinematografico dell’amato romanzo per bambini americani di L. Frank Baum, Il mago di Oz, per la New Line.

Kassell ha recentemente vinto un DGA Award per la regia di serie drammatica e un Emmy come produttore esecutivo per l’adattamento di Watchmen, per la HBO. Kassell è stata un l’architetto della serie, ha diretto tre dei nove episodi, incluso il pilot.

Il Mago di Oz: in lavorazione un film d’animazione su Toto

La scelta di Kassell è il risultato di una lunga selezione da parte della New Line per trovare un regista visionario capace di dare una nuova veste alla storia di Baum, che già molte volte è stata riletta al cinema, in tv, in varie forme e da diversi punti di vista.

L’adattamento più famoso e di successo de Il mago di Oz è ancora, a oggi, quello datato 1939, con protagonista la diciassettenne Judy Garland, diretta da Victor Fleming.

Fonte: Deadline

American Animals: trama, cast e la storia vera dietro il film

American Animals: trama, cast e la storia vera dietro il film

L’heist movie è da sempre un sottogenere particolarmente apprezzato al cinema. Attraverso il racconto di spericolate rapine e della loro organizzazione maniacale, si possono infatti dar luogo a racconti particolarmente ricchi di tensione, dove in ogni momento la sfida tra successo e fallimento è quantomai incerta. Cosa succede però quando un racconto di questo tipo non nasce per il cinema, ma trae spunto proprio dalla realtà? Un brillante esempio a riguardo è il film del 2018 American Animals, incentrato su una reale rapina avvenuta nel 2004 alla Transylvania University di Lexington.

Ad essere oggetto di furto non sono però preziosi gioielli o grandi quantità di denaro, bensì dei libri particolarmente antichi e preziosi. A dirigere questa insolita vicenda vi è il regista Bart Layton, qui al suo primo lungometraggio di fiction. Egli aveva infatti già realizzato nel 2012 un documentario dal titolo L’impostore. Tale modalità di racconto ritorna, seppur in modo parziale, anche in American Animals. Il regista alterna infatti la ricostruzione tramite attori alle interviste ai veri protagonisti della rapina. Si crea così un continuo dialogo tra ciò che realmente accadde e come il cinema riadatta tale vicenda.

Presentato con successo al Sundance Film Festival, American Animals venne accolto in maniera estremamente positiva dalla critica e dal pubblico, affascinati dall’originalità del racconto. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla vera storia dietro il film. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

American Animals: la trama del film

Protagonisti del film sono Spencer e Warren, due amici conosciutisi e cresciuti insieme all’interno dell’università di Lexington. Da sempre concentrati sugli studi, questi aspirano a poter vivere avventure più grandi e straordinarie, come quelle che si vedono nei film. Nel tentativo di dare una svolta alla loro vita, inizieranno ad organizzare una rapina ai danni proprio dell’istituto che li accoglie. L’obiettivo sono alcuni rarissimi libri antichi che, nonostante il loro enorme valore, vengono conservati nella biblioteca come fossero libri qualunque. Per riuscire nel colpo, e rivendere con successo tali opere, i due avranno però bisogno anche dell’aiuto di altri compagni. Si uniscono così il contabile Eric e lo sportivo Chas. Ben presto, la loro impresa diventerà più grande e imprevedibile di quanto potessero immaginare.

American Animals cast

American Animals: il cast del film

Per dar vita ai quattro protagonisti del film, il regista si è avvalso di interpreti giovani ma promettenti, alcuni dei quali sono oggi indicati come i migliori della loro generazione. Il primo di questi è Evan Peters, che ricopre il ruolo di Warren. L’attore è noto in particolare per i suoi numerosi ruoli all’interno della serie American Horror Story, come anche quello di Quicksilver in alcuni dei più recenti film dedicati agli X-Men. Ad interpretare Spencer è invece il giovane e talentuoso Barry Keoghan, divenuto celebre grazie a film come Il sacrificio del cervo sacro e Dunkirk. Blake Jenner, celebre per aver interpretato Ryder Lynn nella serie Glee, è invece il volto dello sportivo Chas.

Jared Abrahamson, noto in particolare per la serie Netflix Travelers, è invece l’interprete di Eric. Pur interpretando persone realmente esistenti, ai quattro attori è stato categoricamente vietato di incontrare queste. Il regista voleva infatti evitare che potesse generarsi un certo rapporto tra di loro, e che le interpretazioni dei personaggi venissero influenzate da queste. Nel film è inoltre presente l’attore tedesco Udo Kier, celebre per la sua collaborazione con il regista Lars Von Trier, che dà vita al personaggio di Mr. Van Der Hoek. Come accennato, sono poi presenti interviste ai veri protagonisti della vicenda, come anche ai loro conoscenti, amici e famigliari.

American Animals: la vera storia dietro il film

Il film di Layton si apre con una curiosa quanto precisa didascalia: Questo film non è tratto da una vera storia, è una storia vera. Il regista dichiara infatti da subito l’intento tanto di dar vita ad una ricostruzione di quanto avvenuto quanto di ripercorrere fedelmente la reale vicenda. Questa si svolge nel dicembre del 2004, quando quattro studenti della Transylvania University di Lexington decidono di sottrarre alla biblioteca alcune edizioni originali di volumi rarissimi. Tra questi vi era anche Birds of America, di John James Audubon. Una copia di questo era stata venduta pochi anni prima per un valore di 12 milioni di dollari. Desiderosi di replicare tale fortuna, il gruppo inizia a pianificare nei dettagli il furto. Questo si verifica però più complesso del previsto, a causa del peso dei volumi scelti e della mancanza di via di uscita sicure.

Costretti a lasciarsi alle spalle alcuni dei libri inizialmente frugati, i quattro riescono infine a lasciare l’edificio, nascondere la refurtiva e tornare in aula come se nulla fosse. Accortisi della sparizione dei libri, l’Università ha subito avvertito le autorità, che hanno intrapreso delle ferree indagini. In breve, grazie ad una serie di email, l’FBI è riuscito a risalire all’identità dei quattro giovani, arrestandoli. Accusati di furto di opere culturali di grande valore, il gruppo venne condannato a ben sette anni di prigione. Divenuti ormai delle celebrità, i quattro ricevettero la visita di diversi produttori e registi durante la loro prigionia. Soltanto Layton riuscì però a convincerli sulla bontà del film che voleva realizzare su di loro. Ottenuto il loro benestare, questi iniziò a lavorare al progetto, avvalendosi della collaborazione dei veri ladri di questa vicenda.

American Animals: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di American Animals grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV e Chili Cinema. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 9 febbraio alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Fonte: IMDb, Vulture

The Stand: recensione degli episodi 5 e 6

The Stand: recensione degli episodi 5 e 6

Nella prefazione al suo romanzo L’ombra dello scorpione, Stephen King si domanda curioso se di tale opera si realizzerà mai un film. La risposta, positiva, lascia però poi spazio alla consapevolezza che le trasposizioni cinematografiche dei romanzi finiscono sempre per avere uno strano effetto riduttivo. Un effetto che Josh Boone e Benjamin Cavell, autori della miniserie tratta proprio da tale romanzo, sembra abbiano voluto ad ogni costo evitare. Come riscontato anche nei primi due episodi (qui la recensione), e in seguito con il terzo e il quarto (qui la recensione), The Stand si misura continuamente con la necessità di comprimere quasi mille pagine in nove episodi da un’ora l’uno, finendo però con il dar vita a non pochi pasticci.

Rilasciata con cadenza settimanale sulla piattaforma streaming Starz Play, questa manifesta infatti la volontà di presentare quanti più eventi possibili di quelli narrati nel libro. Per far ciò, si avvale nei primi quattro episodi di una serie di salti temporali che finiscono inevitabilmente con lo stordire lo spettatore. Fortunatamente, a partire dal quinto episodio tale struttura viene abbandonata in favore di una linea narrativa indirizzata ora di gran corsa verso il gran finale. Nei due nuovi capitoli, disponibili rispettivamente il 31 gennaio e il 7 febbraio, si avrà infatti modo di entrare nel vivo della storia, con la possibilità di appassionarsi di più ai personaggi e alle loro azioni.

The Stand: Quando meno è più

Se nei primi quattro episodi sono stati presentati i personaggi e gli eventi che li hanno portati ad incrociare i loro percorsi, a partire dal quinto episodio hanno inizio i primi segnali dell’imminente battaglia conclusiva tra Bene e Male. Un evento, però, a cui la serie e lo spettatore non arriva preparato a dovere. Per il modo in cui sono stati presentati i protagonisti e gli eventi, ben pochi di questi riescono ad avere il peso che dovrebbero all’interno della serie. Tali mancanze si ripercuotono dunque inevitabilmente sull’intera narrazione, e non lasciano molte possibilità di rimedio agli episodi ancora mancanti all’appello.

Nonostante ciò, con i due nuovi episodi, intitolati rispettivamente Paura e delirio a New Vegas (ovvio il riferimento al film del 1998 con Johnny Depp) e La veglia, la serie compie un decisivo quanto auspicato passo in avanti. La speranza maturata era infatti quella che la serie potesse infine raggiungere una maggior semplicità, guadagnandone in forza narrativa. Ciò fortunatamente si verifica ora, dove si abbandona l’alternanza tra passato e presente per concentrarsi unicamente su quest’ultimo. I benefici sono evidenti, dalla maggior chiarezza nell’esposizione degli eventi al maggior rilievo assunto dai personaggi.

The Stand recensione

The Stand: Il fascino del Male

Ovviamente, si risente della compressione di quanto sino ad ora visto. Ma il maggior respiro che i due nuovi episodi permettono di prendere era un risultato non così scontato. Permane però, in generale, una certa superficialità nella scrittura. Questa manca di far assumere al tutto quel valore in più di cui un racconto di questo genere avrebbe senz’altro bisogno per rendersi memorabile. Di storie post-apocalittiche ne è pieno tanto il cinema quanto la televisione, ed è difficile stupire uno spettatore tanto abituato a questo genere di contesti ed elementi. Il romanzo di King vi riesce per la grande cura riposta nei dettagli, elemento che qui continua a mancare, e presumibilmente mancherà sino alla fine.

Se però si riesce a superare quella sensazione di già visto, specialmente dopo una serie come The Walking Dead, con i due nuovi episodi si potrà però ritrovare in The Stand alcuni momenti di particolare fascino. Questi sono perlopiù legati al malvagio Randall Flagg di Alexander Skarsgård. Proprio per la sua natura criptica, che non necessita di eccessivi chiarimenti, egli risulta il personaggio più affascinante della serie. È infatti difficile non riconoscere che Skarsgård sia stata la miglior scelta possibile per la parte. Egli è capace di mostrarsi tanto seducente quanto minaccioso. Così facendo, rende concreto quel sentimento secondo cui forse, per una volta, il Male è davvero più convincente del Bene.  

Mancano dunque tre episodi alla conclusione di The Stand, questa sgangherata miniserie, le cui ambizioni non sono riuscite a compiersi, ma che ha trovato nell’attuale periodo il momento perfetto per andare in onda. Tre episodi in cui è lecito aspettarsi un progressivo incremento del ritmo, nella speranza che tutti i nodi possano infine essere sciolti dopo una presentazione tanto ingarbugliata.

Jared Leto di nuovo Joker: una foto chiara da Justice League Snyder Cut

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Dopo la prima misteriosa immagine, è stata diffusa una nuova foto di Jared Leto nei panni del Joker che vedremo in Justice League Snyder Cut. Potete vederla di seguito:

Zack Snyder’s Justice League uscirà in streaming uscirà il 18 marzo 2021 in esclusiva digitale, disponibile per l’acquisto su Amazon Prime Video, Apple Tv, Youtube, Google Play, TIMVISION, Chili, Rakuten TV, PlayStation Store, Microsoft Film & TV.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

Fenix Entertainment acquisisce i diritti di due romanzi di Marco Franzoso

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Fenix Entertainment ha siglato un accordo importantissimo: la società ha infatti acquisito i diritti di trasposizione cinematografica di due romanzi di Marco Franzoso, uno degli autori più apprezzati del nostro panorama letterario italiano, editi entrambi da Mondadori: L’Innocente, premio Mondello 2018, e Le parole lo sanno, ultima fatica dell’autore uscita a marzo 2020.

Dai due romanzi Fenix Entertainment realizzerà due film per il cinema che saranno i titoli di punta del 2022: Le parole lo sanno sarà una produzione di alto profilo, verrà firmato nella regia da un accreditato regista di fama mondiale e vedrà la partecipazione di un cast artistico internazionale; L’innocente sarà un’operazione altrettanto prestigiosa, perché costituirà il debutto dello scrittore veneto dietro la macchina da presa. In entrambi i casi, Franzoso collaborerà alla sceneggiatura.

Fenix Entertainment ha scelto di puntare su un prezioso scrittore italiano apprezzato anche all’estero, proprio per tenere fede a uno degli assunti fondamentali della filosofia societaria: promuovere attraverso il cinema, la televisione e la musica i più grandi talenti del nostro paese, e portarli all’attenzione del pubblico internazionale.

«Sono davvero felice di questa nuova acquisizione» dichiara l’Amministratore Delegato della società Riccardo Di Pasquale. «Marco Franzoso è un colto e raffinato autore italiano di respiro internazionale. Questo tipo di progettualità è molto importante per la nostra Società perché, come già dichiarato altre volte, Fenix vuole presidiare l’intera catena di realizzazione del film: dalla ricerca della storia giusta allo sviluppo, dalla produzione alla commercializzazione. La forza dell’opera letteraria di Franzoso è l’universalità delle storie che racconta, e le nostre produzioni sottolineeranno questo aspetto: i suoi libri sono ambientati in Italia, ma i temi che affrontano sono di tutti e di ogni luogo ed epoca».

L’opera letteraria di Marco Franzoso si presta perfettamente alla trasposizione cinematografica: indimenticabile l’intensità di Hungry Hearts per la regia di Saverio Costanzo, tratto dal romanzo dell’autore Il bambino indaco, che fu presentato alla Mostra Internazionale d’Arte cinematografica di Venezia e che valse a entrambi i protagonisti Alba Rohrwacher e Adam Driver la Coppa Volpi.

Notizie dal mondo: trailer del film Netflix con Tom Hanks

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Notizie dal mondo: trailer del film Netflix con Tom Hanks

Netflix Italia ha diffuso il trailer ufficiale di Notizie dal mondo, l’atteso film che vede protagonista l’attore Premio Oscar Tom Hanks.

Netflix e Universal Pictures hanno l’onore di presentare Tom Hanks in Notizie dal mondo, una storia commovente scritta e diretta da Paul Greengrass, che collabora di nuovo con la star per la prima volta dai tempi di Captain Phillips – Attacco in mare aperto, candidato agli Oscar come Miglior film nel 2013.

Cinque anni dopo la fine della Guerra civile, il capitano Jefferson Kyle Kidd (Hanks), veterano di tre guerre, si sposta di città in città raccontando storie vere e condividendo le ultime notizie su presidenti e regine, faide epiche, catastrofi terribili e avventure mozzafiato da ogni angolo del globo. Nelle pianure del Texas il suo destino si incrocia con quello di Johanna (Helena Zengel, Systemsprenger), una bambina di 10 anni catturata dalla tribù dei Kiowa sei anni prima e allevata come una di loro. Johanna, ostile verso un mondo che non conosce, sta per essere riconsegnata agli zii contro la propria volontà.  Kidd accetta controvoglia di consegnare la bambina ai legittimi custodi. Durante un viaggio di centinaia di miglia attraverso l’implacabile natura selvaggia, i due protagonisti affrontano insieme incredibili sfide lanciate da forze umane e naturali, mentre sono alla ricerca di un luogo che entrambi possono chiamare casa.

Notizie dal mondo è diretto da Greengrass (franchise di Bourne, United 93), coautore insieme a Luke Davies (Lion – La strada verso casa) anche della sceneggiatura, tratta dal bestseller candidato al National Book Award di Paulette Jiles. Il film è prodotto da Gary Goetzman (franchise di Mamma Mia!, Greyhound – Il nemico invisibile), Gail Mutrux (The Danish Girl, Donnie Brasco) e Gregory Goodman (22 luglio, 8 Mile). I produttori esecutivi sono Steven Shareshian e Tore Schmidt.

Leonardo DiCaprio: Most Wanted! su Arte Tv

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Leonardo DiCaprio: Most Wanted! su Arte Tv

Il successo planetario a 23 anni grazie al ruolo dell’artista squattrinato Jack Dawson interpretato in Titanic (1997) fu, per sua stessa ammissione, “una secchiata d’acqua gelida” e diede il via a quel delirio collettivo ribattezzato all’epoca “Leomania”. Oggi Leonardo DiCaprio si conferma una tra le stelle più fulgenti, chiacchierate e “ricercate” del firmamento di Hollywood.

Così, mentre il suo volto compare sui tabloid di tutto il mondo che cercano di capire se con Camila Morrone arriverà all’altare, e mentre il pubblico lo aspetta in Don’t Look Up di Adam McKay insieme a Jennifer Lawrence e nei nuovi progetti del suo mentore Martin Scorsese, sulla piattaforma di ARTE.TV in italiano, in streaming gratuito e sottotitolato in italiano, arriva il nuovo documentario “Leonardo DiCaprio: Most Wanted!.

Con la regia di Henrike Sandner (Germania, 2020) e coprodotto da ARTE e Broadview TV, il documentario ripercorre la carriera di un giovane attore diventato non soltanto un mostro sacro della settima arte ma anche un cittadino impegnato nella lotta contro i cambiamenti climatici.

Attraverso estratti di film, filmati e interviste d’archivio, approfondimenti con critici cinematografici e giornalisti come Katja Nicodemus, Tim Cogshell e Brigitte Steinmetz e registi che lo hanno diretto come Michael Caton-Jones e Agnieszka Holland, Henrike Sandner dipinge un vero e proprio ritratto di Leonardo DiCaprio, a partire dai suoi esordi.

Incoraggiato dai suoi genitori, Leonardo DiCaprio è apparso in giovane età in diverse serie americane e, poco più che ventenne, già affiancava Robert De Niro sul set di This Boy’s Life, diretto da Michael Caton-Jones. Il ruolo secondario accanto a Johnny Depp in What’s eating Gilbert Grape gli è valso immediatamente la sua prima nomination agli Oscar. 

Ma il successo mondiale arriva sulla prua del Titanic, film cult di James Cameron, con cui a 23 anni Leo acquisisce lo status di superstar: addirittura, i parrucchieri in Afghanistan offrono ai clienti l’acconciatura ispirata a quella del protagonista Jack Dawson.

Ma DiCaprio non vuole essere solo una meteora, vuole affermarsi e mostrare il suo talento: per questo ricerca ruoli più maturi e registi classici, sta lontano dai vizi in cui tutti si aspettano che cada un artista così giovane e di successo e proprio in quest’ottica vieta la circolazione di Don’s plum, un cortometraggio in bianco e nero in cui compare anche Tobey Maguire, girato nel 1995 e ambientato in un sudicio diner della periferia di Los Angeles.

Arriva così all’incontro e al sodalizio con i suoi maestri, Martin Scorsese in primis, di cui diventa l’attore preferito negli anni 2000: per lui interpreta l’irlandese Amsterdam Vallon (Gangs of New York), l’imprenditore e aviatore Howard Hughes (Aviator), lo spregiudicato broker Jordan Belfort (The Wolf of Wall Street). Si getta a capofitto nelle scene, con tempismo e controllo, abilità e tecniche impeccabili, e conquista i più grandi registi, da Steven Spielberg a Quentin Tarantino, passando per Christopher Nolan. Nel 2016, il suo lavoro viene finalmente premiato con l’Oscar al miglior attore protagonista per The Revenant di Alejandro González Iñárritu, in cui viene messo al centro il complesso rapporto tra uomo e natura. 

Un tema che a DiCaprio è decisamente caro: dal 1998, anno in cui fonda la Leonardo DiCaprio Foundation, la superstar si impegna infatti in difesa dell’ambiente, scendendo in piazza per protestare per la politica climatica devastante degli Stati Uniti, cercando alleati forti per la tutela del clima, producendo documentari a proposito della salvaguardia dell’ambiente. Nel 2014 è diventato ambasciatore ONU e più recentemente si è rivolto al nuovo Presidente degli Stati Uniti d’America, Joe Biden, con una lettera, firmata anche da Mark Ruffalo e Natalie Portman, in cui pone al centro dell’attenzione il problema ambientale.

Dal documentario di Sandner emerge così un Leonardo DiCaprio che sa farsi “medium” e lasciar entrare lo spirito dei suoi personaggi. Solo loro, però: il Leo privato è come un territorio inesplorato, inaccessibile. Star del cinema da oltre 35 anni, DiCaprio preferisce far parlare di sé per i suoi ruoli e per il suo impegno ambientale. Puntando all’immortalità.

Vince il pardo di un grafico svizzero: ecco il manifesto di Locarno74

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Con il suo pardo dalle linee futuristiche che omaggia la magia del cinema in pellicola, il designer svizzero Luciano Baragiola si è aggiudicato il primo posto del concorso per la realizzazione del nuovo manifesto del Locarno Film Festival. Al bando hanno risposto quasi mille progetti provenienti da tutti i continenti e realizzati da grafici, artisti, illustratori e appassionati tra i 6 e i 74 anni, confermando l’attenzione internazionale e intergenerazionale di cui gode il Festival, e il desiderio di partecipazione della sua community.

Nato dalla volontà di coinvolgere in maniera sempre più attiva la community del Locarno Film Festival, il concorso internazionale per il nuovo manifesto è stato lanciato il 26 ottobre 2020 e ha visto la partecipazione di 901 progetti provenienti da 85 Paesi da tutti i continenti. Un successo che conferma l’attenzione internazionale di cui gode il Festival e un desiderio di partecipazione diffuso anche dal punto di vista anagrafico, visto che i partecipanti hanno un’età compresa tra i 6 e i 74 anni.

Dopo un’attenta e lunga selezione, dovuta alla straordinaria adesione riscossa dal bando, la giuria – composta dalle direzioni del Festival, coadiuvate da Michele Jannuzzi (brand consultant), Fabienne Merlet (responsabile marketing) e dal team grafico – ha scelto il manifesto della 74esima edizione del Festival.
Il progetto selezionato è opera di Luciano Baragiola, designer multidisciplinare attivo a Lugano con lo studio favon.io, e in diverse altre realtà nazionali e internazionali, da Lucerna a Milano. Nel 2018 ha collaborato con l’Università della Svizzera italiana (USI), partecipando attivamente alla creazione della nuova sede de L’ideatorio, mentre da gennaio 2019 collabora con la Hochschule Design & Kunst di Lucerna. L’immagine, oltre a figurare sulla cartellonistica del Festival, ne ispirerà i materiali promozionali e informativi, cartacei e digitali.

Il concetto del manifesto vincitore trae ispirazione dalle origini del cinema e in particolare da quell’intuizione che è alla base della nascita della settima arte: la rapida successione di 24 fotogrammi al secondo che, da oltre 125 anni, “inganna” l’occhio umano regalandogli l’illusione del movimento. Il pardo dalle linee essenziali e futuristiche di Baragiola è stato così scomposto in 24 parti, per rappresentare l’immagine cinematografica e raccontare, al contempo, la direzione del Locarno Film Festival: una manifestazione che avanza decisa verso il futuro e l’innovazione, portando con sé la traccia profonda delle proprie origini e della storia del cinema.

A tutti coloro che hanno voluto mettersi in gioco per costruire insieme l’identità della prossima edizione, verrà offerto un accredito a Locarno74, e con esso la possibilità di continuare a essere parte della comunità del Festival.

La 74esima edizione del Locarno Film Festival si terrà dal 4 al 14 agosto 2021. Il team del Festival sta lavorando, nel pieno e rigoroso rispetto delle norme sanitarie, nell’ottica di realizzare un’edizione completa della manifestazione. Qualora le stesse norme lo imponessero, il Festival si riserva la possibilità di apportare delle modifiche organizzative, che verranno comunicate a tempo debito ai media e al pubblico.

Star Wars: Daisy Ridley condivide il suo legame speciale con il personaggio di Rey

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Daisy Ridley ha un legame personale con il personaggio di Rey interpretato nella trilogia sequel di Star Wars. Ridley ha fatto il suo debutto come Rey nel 2015 ne Il risveglio della forza. La sua storia è notevolmente simile a quella di Luke Skywalker, suo futuro mentore: sola sul pianeta di Jakku, Rey è uno spazzino che viene travolto in una battaglia per salvare la galassia. Lungo la strada, scopre il suo vero lignaggio e trova una nuova famiglia che la porta ad accettare chi è.

Il viaggio di Rey è uno degli aspetti più amati della trilogia sequel di Star Wars, che alla fine si è rivelata parecchio controversa. Ne Gli ultimi Jedi, il lignaggio di Rey sembrava essere stato rivelato, con Kylo Ren che dice a Rey che i suoi genitori, in realtà, non sono nessuno. Alla fine, ne L’ascesa di Skywalker, viene rivelato che Rey è una Palpatine. Questa svolta è sconcertante per Rey, che da sempre aveva lottato con il bene e il male dentro di lei mentre cercava un senso di appartenenza all’universo.

Ora Daisy Ridley ha rivelato che questa ricerca di appartenenza stava avvenendo sia davanti che dietro la telecamera. Nel nuovo libro “Star Wars: The Age of Resistance” (via Digital Spy), l’attrice ha rivelato che la ricerca di Rey per una famiglia e un senso di comunità attraverso il suo lignaggio era qualcosa che l’attrice stava cercando parallelamente nella realtà. Ridley spiega che il cast e la troupe di Star Wars sono diventati come una famiglia nel tempo, ed essendo il franchise così incentrato proprio sul concetto di famiglia, è diventato una pietra miliare dell’esperienza di Ridley mentre lavorava alla saga.

“La famiglia è l’essenza di Star Wars. Il concetto di famiglia è stato trasposto ovunque. Anche sul set sembravamo essere una famiglia. È c’era questa sensazione di legame, ovunque. Rey sta cercando di trovare il suo posto in questo mondo nello stesso modo in cui io stavo cercando di trovare il mio posto nel mondo. Le somiglianze erano davvero incredibili. Perché mi sono sentita davvero ben accolto, e per gli altri intorno a me sembrava essere davvero importare come mi sentivo. Di conseguenza, questo si è tradotto nel viaggio di Rey. All’improvviso c’erano queste persone a cui importava di lei, mentre stava trovando il suo posto nel mondo.”

Il futuro della saga di Star Wars

Di recente è stato confermato Rogue Squadron, primo film ad arrivare nelle sale dopo la conclusione della saga degli Skywalker. Il film, diretto da Patty Jenkins (regista di Wonder Woman), verrà distribuito nelle sale a dicembre 2021.

Oltre a Rogue Squadron, sappiamo che a Rian Johnson, regista de Gli Ultimi Jedi, è stata affidata la scrittura di una nuova trilogia basata su nuove storie e nuovi personaggi, ma su quel progetto non si hanno aggiornamenti da diverso tempo. In passato, anche ai creatori di Game of Thrones, David Benioff e D.B. Weiss, era stato affidato lo sviluppo di una trilogia parallela: sfortunatamente, il duo ha deciso poi di abbandonare il progetto.

In sviluppo c’è anche un misterioso film che sarà prodotto da Kevin Feige, presidente dei Marvel Studios, e che sarà scritto da Michael Waldron, sceneggiatore di Doctor Strange in the Multiverse of Madness

WandaVision: 10 personaggi di X-Men della Fox che potrebbero tornare

Attenzione, l’articolo contiene spoiler sulla quinta puntata di WandaVision, disponibile dal 5 febbraio su Disney+.

Il quinto episodio di WandaVision ha lasciato i fan in un vero e proprio stato di shock: alla fine dell’episodio in questione, infatti, appare la versione di Quicksilver dell’universo degli X-Men targato FOX, quella ciò interpretata da Evan Peters. Ciò ha ovviamente scatenato tutta una serie di speculazioni da parte dei fan sul futuro del MCU in relazione al Multiverso.

Quicksilver potrebbe rappresentare solo il primo passo di un piano molto più ampio che alla fine porterà questi due universi cinematografici a collegarsi. Se sarà davvero così, allora è possibile che ci siano diversi altri personaggi del franchise dedicati ai mutanti pronti ad adattarsi perfettamente alla narrativa impostata dallo show con protagonisti Scarlet Witch e Visione. Ecco quindi che Screen Rant ha raccolto 10 altri X-Men della Fox che potrebbe apparire nella serie Disney+.

Jean Grey

Anche se Dark Phoenix non è stato in grado di rendere giustizia al personaggio, omettendo una serie di dettagli cruciali in merito alla sua storia, ad oggi Jean Gray è già apparsa sullo schermo per ben due volte. In entrambe le iterazione, la Fenice ha preso il sopravvento e Jean è diventa più pericoloso che mai.

Esistono diversi molti parallelismi tra Jean e la stessa Wanda. Non solo avrebbe molto senso per lo show una sua eventuale apparizione, ma l’incredibile potere della Fenice Nera potrebbe rappresentare a tutti gli effetti un metodo per viaggiare tra realtà diverse.

Magneto

Magneto è, canonicamente, il padre di Pietro e Wanda nei fumetti, anche se il MCU non ha ancora adottato questo approccio ai personaggi, in parte perché la Disney, in precedenza, non possedeva i diritti su Magneto. Ora però che un nuovo Pietro è ufficialmente in pista, anche Magneto potrebbe tranquillamente fare ritorno.

I fan aspettano ormai l’arrivo del maestro del magnetismo nel MCU da un po’ di tempo, con diversi attori ben noti che sono stati suggeriti come nuovi interpreti dell’iconico personaggi. Tuttavia, sarebbe molto intrigante vedere Michael Fassbender tornare nella parte e incontrare una sua figlia proveniente da un’altra linea temporale che – sostanzialmente – non ha mai avuto.

Logan

Logan è da tempo la star dell’universo degli X-Men. È apparso in una vasta gamma di film della FOX e i fan hanno visto crescere il personaggio, dalle origini fino alle sue ultime battute. Tuttavia, c’è sempre voglia di vederne (e saperne) di più a proposito di Wolverine.

Se c’è un personaggio che i fan hanno sempre voluto vedere nel MCU, è il ritratto del mutante dagli artigli d’adamantio da parte di Hugh Jackman. L’attore è quasi insostituibile nel ruolo e WandaVision potrebbe essere il posto migliore per coinvolgerlo ancora una volta. D’altronde, Logan ha una lunga storia con il tentativo di aiutare i mutanti spezzati a guarire lentamente se stessi…

Blink

Blink è uno dei mutanti meno usati nei live-action, ma ha contribuito molto al Mutant Underground in The Gifted. In grado di creare portali e teletrasportarsi tra i vari luoghi, verso la fine della serie sembrava che Blink aprisse una spaccatura in un altro mondo.

Quel filo della trama è stato lasciato aperto grazie alla cancellazione dello show, ma con la serie in arrivo su Disney+ a livello internazionale (grazie a Star), è possibile che possa essere impiegata per collegare il personaggio al MCU. Dopotutto, Blink fornirebbe la spiegazione perfetta di come le persone possono viaggiare tra i mondi.

Deadpool

L’ultima volta che Deadpool è stato visto sullo schermo, stava proprio giocando con il tempo. Dopo anni passati a sviluppare un ipotetico film, il personaggio è finalmente arrivato sul grande schermo. Ora, con la conferma che arriverà nel MCU grazie a Deadpool 3, Wade Wilson sta andando sempre più forte tra i fan.

È possibile che la sua intromissione nella timeline possa portarlo a entrare nell’universo condiviso. Dal momento che WandaVision sembra esplorare il Multiverso, questo potrebbe essere un ottimo posto per introdurre Deadpool per la prima volta in questa versione dell’Universo Marvel

Emma Frost

Emma Frost non è stata un personaggio utilizzato in modo coerente sullo schermo, ma porta comunque molto alla storia degli X-Men. Essendo uno dei leader più altamente profilati dell’Hellfire Club, la sua storia potrebbe effettivamente collegarsi a WandaVision in maniera ottimale. 

Nei fumetti, poiché Scarlet Witch è un potente mutante, l’Hellfire Club ha cercato di manipolarla in passato. È possibile che stiano provando a farlo di nuovo, per creare una nuova ondata di mutanti attraverso  il MCU, in modo che possano salire al potere ancora una volta. 

Cable

Proprio come Deadpool, è molto probabile che anche Cable si farà strada verso il MCU. Ovviamente, questo creerà un po’ di confusione, poiché Josh Brolin ha anche interpretato il principale villain della Saga dell’Infinito, ossia Thanos. Potrebbe essere necessario apportare alcune modifiche al personaggio affinché si adatti a questo nuovo universo.

Il pubblico lo ha già visto saltare attraverso le linee temporali e cercare di cambiare la realtà con la sua tecnologia futuristica. Forse Wanda potrebbe essere l’ennesima minaccia che è stato incaricato di fermare per proteggere la cronologia del MCU?

Bishop

Bishop è apparso in Giorni di un futuro passato, ma il ruolo che gli è stato assegnato è stato insignificante. La versione a fumetti di Bishop è molto più potente e sempre più importante nella lotta per Mutantkind.

Come leader della resistenza, Bishop è talvolta usato come guardiano per gli estranei per capire la profondità del problema dei mutanti e quanto sia difficile per loro sopravvivere. Potrebbe essere un personaggio prezioso da portare in WandaVision come introduzione a un mondo più ampio.

David Haller

Grazie ad innumerevoli episodi di qualità che hanno composto la serie Legion, David Haller è diventato uno dei personaggi più famosi di FOX. Il celebre show ha avuto una conclusione soddisfacente, anche se potrebbe avere enormi ramificazioni per il futuro.

In Legion, i personaggi hanno discusso della possibilità di un Multiverso e di altri mondi. Non è mai stato possibile esplorarlo completamente, anche se Haller si adatterebbe davvero bene a WandaVision e al più grande MCU. Sarebbe più scioccante se queste due realtà non fossero legate insieme.

Magik

The New Mutants è stato ripetutamente posticipato, al punto che quando è stato finalmente rilasciato, non avrebbe mai potuto essere davvero all’altezza del clamore che aveva inizialmente generato. Uno dei pezzi forti del film è stato il debutto sul grande schermo di Magik.

Con Anya Taylor-Joy in definitiva ascesa grazie alla sua interpretazione ne La regina degli scacchi, sarebbe forse una buona inclusione per il MCU. Inoltre, i magici parallelismi tra Magik e Wanda creerebbero un conflitto interessante se le due si trovassero faccia a faccia.

Justice League Snyder Cut: Martin Manhunter è stato ricreato attraverso il motion capture

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Non molto tempo fa, attraverso il suo account Vero, Zack Snyder ha confermato che Martin Manhunter avrebbe finalmente fatto la sua apparizione nella Snyder Cut di Justice League. Quando al regista è stato finalmente data la possibilità di completare il suo taglio del cinecomic, Snyder ha coinvolgimento l’attore Henry Lennix nelle riprese aggiuntive e ha finalmente girato la fatidica scena con protagonista J’onn J’onzz.

Lennix ha interpretato il generale Swanwick ne L’uomo d’acciaio e in Batman v Superman: Dawn of Justice, ma secondo quanto riferito, l’intendo di Snyder è sempre stato quello di rivelare che, in realtà, era proprio lui l’alter ego di Martin Manhunter. Tuttavia, al momento non è chiaro se Martin Manhunter avrà un futuro nell’universo DC (nonostante lo stesso Lennix si sia dichiarato assolutamente disponibile per un’eventuale film da solista).

Indipendentemente da ciò, in una recente intervista con ComicBook, è stato proprio Henry Lennix ha rivelare di non avere idea di come apparirà effettivamente Martin Manhunter nel taglio di Justice League in arrivo su HBO Max, confermando di aver indossato una tuta per il mo-cap durante i reshoot. Anche se il personaggio avrebbe potuto prendere vita grazie all’impiego di trucco prostetico, non sorprende che alla fine Snyder abbia optato per una creazione in CGI di J’onn J’onzz.

“Mo-cap. Non so che aspetto avrò”, ha spiegato Lennix. “Non so come sarà il corpo e tutto il resto, ma sono entusiasta di vederlo, finalmente. Credo che sarà in ottima forma, ma onestamente non so come apparirà. Ho indossato la tuta per il mo-camp e ho girato la mia scena”. Ad oggi, abbiamo visto una bozza molto, molto approssimativa di Martin Manhunter, quindi non abbiamo idea di quanto, nel film, il personaggio sarà fedele alla controparte fumettistica. Molto probabilmente, vedremo il primo sguardo ufficiale a J’onn J’onzz nel nuovissimo trailer ufficiale della Snyder Cut che arriverà online la prossima settimana.

Zack Snyder’s Justice League uscirà in streaming uscirà il 18 marzo 2021 in esclusiva digitale, disponibile per l’acquisto su Amazon Prime Video, Apple Tv, Youtube, Google Play, TIMVISION, Chili, Rakuten TV, PlayStation Store, Microsoft Film & TV.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

Guardiani della Galassia: James Gunn chiarisce un importante dettaglio sul team

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James Gunn, che ha scritto e diretto il franchise di Guardiani della Galassia, ha finalmente specificato la galassia a cui fa riferimento il nome dell’amatissimo team di eroi. Nei film, il goffo terrestre Peter Quill, meglio noto come Star-Lord, guida una banda di disadattati che col tempo darà vita ad una vera e propria famiglia allargata. Il gruppo si è rapidamente guadagnato l’affetto e la stima dei fan grazie al suo debutto sul grande schermo nel 2014, che si sono poi consolidati con il sequel del 2017 e le successive apparizioni nei film dedicati agli Avengers.

Gunn tornerà a scrivere e dirigere l’attesissimo Guardiani della Galassia Vol. 3, che dovrebbe arrivare al cinema nel 2023. Il regista era stato momentaneamente licenziato dalla Disney a causa di alcune vecchie dichiarazioni ritenute offensive e razziste. Nel frattempo, è stato ingaggiato dalla Warner Bros. per dirigere il riavvio dei personaggi della Task Force X sul grande schermo, l’attesissimo The Suicide Squad. Tuttavia, a distanza di poco tempo, Gunn è stato reintegrato dalla Disney, che ha nuovamente affidato al regista i lavori sul terzo GOTG.

In un recente post su Twitter, James Gunn ha finalmente rivelato che i Guardiani difendono la Galassia di Andromeda. Il regista e sceneggiatore, com’è solito fare, ha risposto ad una serie di domande sui suoi prossimi progetti cinematografici e televisivi. Ad un certo punto, un fan gli ha chiesto se i Guardiani siano effettivamente i custodi di una Galassia in particolare, e Gunn ha risposto: “Solitamente, Andromeda”. La Galassia di Andromeda è la principale galassia più vicina alla nostra Via Lattea, a circa 2,5 milioni di anni luce dal nostro pianeta.

Gunn e il suo team hanno lavorato con intelligenza e minuzia per cercare di creare dei personaggi che fossero credibili e riconoscibili, soprattutto da un punto di vista emotivo. Lo stesso regista e sceneggiatore ha rivelato di aver pianto molto durante la fase di stesura dello script di Guardiani della Galassia Vol. 3. Non sorprende, dunque, che la stessa attenzione e la medesima “sensibilità” siano state applicate anche nella costruzione dell’universo in cui operano Star Lord & co.

Scritto e diretto da James GunnGuardiani della Galassia Vol. 3 non ha ancora una data di uscita ufficiale. Le riprese del film dovrebbero partire ufficialmente a Febbraio 2021. Torneranno nel cast Chris PrattZoe SaldanaDave BautistaPom Klementieff e Karen Gillan, con Vin Diesel e Bradley Cooper che offriranno ancora le loro voci. Nel film è atteso anche Chris Hemsworth nei panni di Thor.

Thor: Love and Thunder, i segreti dietro la nuova stazza di Chris Hemsworth

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Dopo aver interpretato una versione flaccida e fuori forma di Thor in Avengers: Endgame del 2019, Chris Hemsworth si prepara a tornare nei panni della versione originale del Dio del Tuono scolpita nella memoria collettiva grazie all’attesissimo Thor: Love and Thunder, che arriverà nelle sale nel 2022. D’altronde, già le primissime immagini dal set del film hanno anticipato che l’attore sfoggerà una forma fisica ancora più prorompente rispetto al passato.

Ora, il suo allenatore di lunga data, Luke Zocchi, ha parlato con i conduttori del podcast australiano Fitzy & Wippa, rivelando i “segreti” dietro il fisico scultoreo dell’attore australiano. “Al momento ha raggiunto uno status fenomenale. È enorme, più di quanto lo sia mai stato in passato. È assurdo. Non è mai stato così pesante. L’abbiamo pesato l’altro giorno: era 105 chili (231 libbre)”. Parlando nello specifico della dieta necessaria a mantenere una tale massa muscolare, Zocchi ha spiegato: “Mangia pulito. È solo la quantità di cibo! Mangia ogni 2 ore. Gli faccio un pasto da 450 calorie. Mangia 8 volte al giorno quando è impegnato sul set. Quindi ogni 2 ore gli porto del pollo mescolato con riso e un po’ di verdura.”

Tuttavia, c’è qualcuno a cui le dimensioni fisiche di Hemsworth creano spesso diversi problemi. Anche lo stunt (nonché amico di lungo data) di Hemsworth, Bobby Holland Hanton, sempre durante il podcast australiano ha parlato dell’incredibile stazza dell’attore, commentandola però in chiave ironica: “Tutti sono esterrefatti dalle sue dimensioni. Io invece penso soltanto che ora dovrò raggiungere quella taglia. Ogni volta gli mando un messaggio e gli dico: ‘Grazie mille amico mio, questa volta sarà ancora più difficile’.”

Hanton ha sottolineato di essere comunque pronto a questa sfida, nonostante si tratti di dover mangiare molto di più: “È la versione più grande Thor che ci sia mai stata. Quindi devo essere anche io la versione più grande di me stesso. Mangiamo ogni due ore: è diventato un lavoro ingrato. È tutto un aumentare le calorie, allenarsi due volte al giorno. È tutto così. Ci stiamo allenando davvero tanto. Stiamo mettendo su davvero tanta massa muscolare. Non è facile peer il corpo. Trovo che portare in giro un peso extra sia tosta per i legamenti”. Alla fine, però, Hemsworth se la sta cavando comunque egregiamente: “Va tutto bene. Voglio dire, guardatelo: è una montagna! È sano come un pesce”. 

Thor: Love and Thunder è il titolo ufficiale del quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece al 11 febbraio 2022.

Taika Waititi tornerà alla regia di un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarokcosì come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

Ant-Man and the Wasp: Quantumania, Cassie Lang avrà un ruolo chiave?

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Sapevamo già che quasi sicuramente Cassie Lang avrebbe fatto parte del terzo film di Ant-Man, soprattutto dopo che abbiamo ritrovato il personaggio ormai sedicenne in Avengers: Endgame. La vera sorpresa è stata quando Kevin Feige, in occasione dell’Investor Day di Disney dello scorso anno, ha annunciato che Kathryn Newton avrebbe sostituito Emma Fuhrmann nella parte.

In una recente intervista con Entertainment Tonight, è stata proprio Newton a parlare per la prima volta del suo coinvolgimento in Ant-Man and the Wasp: Quantumania, spiegando come sia riuscita ad ottenere il ruolo e rivelando che la cancellazione della serie Netflix The Society, alla fine, sia stata una sorta di benedizione. “Nel bel mezzo della quarantena, dovevamo iniziare a girare la seconda stagione, ma la serie è stata cancellata. In quel momento ho visto tutto nero. Non avevo idea di cosa avrei fatto. E poi, una settimana dopo, ho ricevuto una chiamata dalla Marvel…”, ha spiegato la giovane attrice.

“Ho sempre desiderato recitare in un film Marvel, da tutta la vita. Sono sempre stata una grande fan di quei film. Ogni volta che ne usciva uno, andavo al cinema con mio padre. Era come se fosse un rituale, un momento tutto per noi. Amavamo quei film. Ma all’epoca non ero neanche lontanamente in grado di pensare ad un eroe che mi sarebbe piaciuto interpretate. O semmai, un giorno, ne avessi avuto la possibilità.”, ha aggiunto.

Cassie dovrebbe avere un ruolo fondamentale in Ant-Man and the Wasp: Quantumania, con buone probabilità che il personaggio finisca per assumere ufficialmente l’identità di Stature. Newton non ha potuto rivelare nulla al riguardo, ma ha comunque lasciato intendere che ci saranno grandi cose in futuro per il suo personaggio. “Tutto quello che posso dire è che sono entusiasta di far parte dell’Universo Marvel. È un sogno che si avvera e farò del mio meglio per essere il miglior supereroe di tutti i tempi.”

Le info su Ant-Man and the Wasp: Quantumania

Ant-Man and the Wasp: Quantumania sarà diretto ancora una volta da Peyton Reed, che già aveva diretto i primi due film. Nel cast tornano Paul RuddEvangeline LillyMichael Douglas Michelle Pfeiffer. In più Kathryn Newton sarà Cassie Lang e Jonathan Majors sarà Kang il Conquistatore. 

Black Panther 2, Michael B. Jordan sul ritorno di Killmonger: “Non posso dire molto”

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Nonostante l’apparente morte di Erik Killmonger in Black Panther, nel corso degli ultimi mesi ci sono state diverse voci secondo cui Michael B. Jordan avrebbe ripreso il ruolo del villain nell’annunciato sequel. Dopo la tragica morte di Chadwick Boseman, il personaggio di Erik potrebbe rappresentare un’aggiunta ancora più importante al franchise di quanto previsto in origine.

Certo, il pubblico ha conosciuto Erik in quanto cattivo, ma Killmonger – che ha diritto al trono di Wakanda – potrebbe ora essere riscattato e assumere il mantello di Pantera Nera direttamente dal cugino caduto. Già in passato Jordan aveva dichiarato che sarebbe stato disposto a tornare in Black Panther 2, ma ora sembra che in gioco ci sia molto più di una semplice volontà. “Non posso dire molto al riguardo”, ha detto l’attore durante un’intervista a Good Morning America proprio in merito al sequel.

“Onestamente, con l’anno che abbiamo vissuto e con la perdita di un caro amico… stavano cercando di capire tutto quello che dovevano fare o cosa era meglio per il franchise. Siamo come una famiglia, quindi se avessi l’opportunità di tornare in quel franchise… lo farei”. Tutto quello che sappiamo su Black Panther 2 è che Ryan Coogler ha riscritto la sceneggiatura del sequel in seguito alla morte di Boseman, quindi non c’è davvero modo di sapere (almeno per ora) cosa è cambiato da quando la prima bozza originale è stata completata.

Black Panther 2, che sarà ancora una volta scritto e diretto da Ryan Coogler, arriverà nelle sale l’8 luglio 2022. Di recente è stato annunciato che l’attore Tenoch Huerta è in trattative con i Marvel Studios per interpretare il villain principale del sequel. Huerta è noto per il ruolo di Rafale Caro Quintero nella serie Narcos: Mexico; il prossimo anno sarà tra i protagonisti di The Forever Purge, quinto e ultimo capitolo del celebre franchise horror/distopico. Al momento i dettagli sul personaggio che l’attore interpreterà nel sequel di Black Panther non sono stati svelati.

Il presidente dei Marvel Studios, Kevin Feige, ha confermato che T’Challa, il personaggio interpretato al compianto Chadwick Boseman nel primo film, non verrà interpretato da un altro attore, né tantomeno ricreato in CGI. Il sequel si concentrerà sulle parti inesplorate di Wakanda e sugli altri personaggi precedentemente introdotti nei fumetti Marvel.  Letitia Wright (Shuri), Angela Bassett (Ramonda), Lupita Nyong’o (Nakia), Danai Gurira (Okoye), Winston Duke (M’Baku) e Martin Freeman (Everett Ross) torneranno nei panni dei rispettivi personaggi interpretati già nel primo film.

Robert Downey Jr. riflette sul ruolo di Iron Man: “Potevo capire Tony Stark”

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Robert Downey Jr. ha spiegato perché, dal suo punto di vista, la Marvel ha avuto così tanto successo nel corso degli anni. Il MCU è stato inaugurato nel lontano 2008 con il primo film incentrato su Iron Man, supereroe che Downey ha interpretato per l’ultima volta in Avengers: Endgame del 2019. Il personaggio di Tony Stark è diventato in breve tempo uno dei preferiti da parte dei fan, grazie soprattutto alla performance di Downey nei panni del carismatico ma imperfetto capo delle Stark Industries, in cui l’attore statunitense ha messo molto della sua esperienza personale.

Downey ha interpretato il ruolo di Iron Man in ben nove film del MCU e, insieme al Captain America di Chris Evans, è diventato a tutti gli effetti il simbolo dell’ormai longevo franchise. Il 2021 sarà probabilmente uno degli anni più importanti per la Marvel: dopo l’avvio ufficiale della Fase 4 con la serie WandaVision, lo studio si prepara a lanciare ben quattro film (pandemia permettendo!) e diversi altri show televisivi (tra cui The Falcon and the Winter Soldier). Ad oggi, sono in molti a sostenere che gran parte del successo del franchise può essere tranquillamente attribuito alla figura di Downey, ma lo stesso attore sembra avere un’opinione leggermente diversa al riguardo…

In una recente apparizione durante lo show di Stephen Colbert, Robert Downey Jr. ha elencato quali sono dal suo punto di vista i motivi del grande successo del MCU. L’attore ha ricordato gli anni precedenti al suo ingresso nel franchise di successo, in cui la sua figura era stata in qualche modo offuscata da tutta una serie di scandali pubblici, per poi collegare il suo viaggio come attore a quello tipico di qualsiasi ero all’interno dell’universo condiviso. Downey ha anche spiegato che i film del MCU esprimono alla perfezione alcuni degli ideali americani che condivide maggiormente, come la possibilità che nella vita di ognuno di noi ci sia una possibilità di redenzione.

“Credo che, nonostante il feedback attuale, siamo parte di un settore molto indulgente. In passato ho avuto dei comportamenti scorretti e mi ritengo fortunato che tutto sia avvenuto prima dell’avvento di internet, ma penso comunque di avere un pizzico di moralità ed è per questo che ho sempre voluto fare la cosa giusta, anche se per alcuni può non valere nulla. Poi arriva il momento in cui devi soltanto accettarle determinate cose. Costruisci, abbatti… torni indietro. A modo suo, è proprio come il viaggio dell’eroe. Mi sono sentito molto vicino a Tony Stark quando l’ho interpretato.”

Il futuro di Robert Downey Jr. al cinema e nel MCU

Robert Downey Jr. non ha avuto ancora la fortuna che cercava dopo aver chiuso con il MCU, dal momento che Dolittle, il primo film post-Avengers, è stato un colossale flop. È possibile che l’attore possa riprendere il suo ruolo in una delle prossime serie Disney+, anche se ciò potrebbe offuscare l’eredità “cinematografica” del suo Iron Man.

Tuttavia, dovremmo rivedere il personaggio di Iron Man un’ultima volta nell’atteso Black Widow, che sarà ambientato tra gli eventi di Civil War e Infinity War. Anche se non è stato ancora confermato ufficialmente, è probabile che il personaggio di Tony Stark apparirà in un flashback.

Critics Choice Awards 2021, tutte le nomination

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Critics Choice Awards 2021, tutte le nomination

Sono state annunciate questo pomeriggio le nomination ai Critics Choice Awards 2021, che saranno assegnati nella sera del 7 marzo prossimo, in una cerimonia presentata da Taye Diggs alla sua terza volta. Di seguito potete leggere la lista completa delle nomination, per cinema e televisione, in cui a fare la parte del leone c’è Netflix, con 46 nomination complessive.

Tutte le nomination ai Critics Choice Awards 2021

Serie tv

MIGLIOR SERIE DRAMMATICA
Better Call Saul (AMC)
The Crown (Netflix)
The Good Fight (CBS All Access)
Lovecraft Country (HBO)
The Mandalorian (Disney+)
Ozark (Netflix)
Perry Mason (HBO)
This Is Us (NBC)

MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA IN UNA SERIE DRAMMATICA
Jason Bateman – ‘Ozark’ (Netflix)
Sterling K. Brown – ‘This Is Us’ (NBC)
Jonathan Majors – ‘Lovecraft Country’ (HBO)
Josh O’Connor – ‘The Crown’ (Netflix)
Bob Odenkirk – ‘Better Call Saul’ (AMC)
Matthew Rhys – ‘Perry Mason’ (HBO)

MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA IN UNA SERIE DRAMMATICA
Christine Baranski – ‘The Good Fight’ (CBS All Access)
Olivia Colman – ‘The Crown’ (Netflix)
Emma Corrin – ‘The Crown’ (Netflix)
Claire Danes – ‘Homeland’ (Showtime)
Laura Linney – ‘Ozark’ (Netflix)
Jurnee Smollett – ‘Lovecraft Country’ (HBO)

MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA IN UNA SERIE DRAMMATICA
Jonathan Banks – ‘Better Call Saul’ (AMC)
Justin Hartley – ‘This Is Us’ (NBC)
John Lithgow – ‘Perry Mason’ (HBO)
Tobias Menzies – ‘The Crown’ (Netflix)
Tom Pelphrey – ‘Ozark’ (Netflix)
Michael K. Williams – ‘Lovecraft Country’ (HBO)

MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA IN UNA SERIE DRAMMATICA
Gillian Anderson – ‘The Crown’ (Netflix)
Cynthia Erivo – ‘The Outsider’ (HBO)
Julia Garner – ‘Ozark’ (Netflix)
Janet McTeer – ‘Ozark’ (Netflix)
Wunmi Mosaku – ‘Lovecraft Country’ (HBO)
Rhea Seehorn – ‘Better Call Saul’ (AMC)

MIGLIOR SERIE COMEDY
Better Things (FX)
The Flight Attendant (HBO Max)
Mom (CBS)
PEN15 (Hulu)
Ramy (Hulu)
Schitt’s Creek (Pop)
Ted Lasso (Apple TV+)
What We Do in the Shadows (FX)

MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA IN UNA SERIE COMEDY
Hank Azaria – ‘Brockmire’ (IFC)
Matt Berry – ‘What We Do in the Shadows’ (FX)
Nicholas Hoult – ‘The Great’ (Hulu)
Eugene Levy – ‘Schitt’s Creek’ (Pop)
Jason Sudeikis – ‘Ted Lasso’ (Apple TV+)
Ramy Youssef – ‘Ramy’ (Hulu)

MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA IN UNA SERIE COMEDY
Pamela Adlon – ‘Better Things’ (FX)
Christina Applegate – ‘Dead to Me’ (Netflix)
Kaley Cuoco – ‘The Flight Attendant’ (HBO Max)
Natasia Demetriou – ‘What We Do in the Shadows’ (FX)
Catherine O’Hara – ‘Schitt’s Creek’ (Pop)
Issa Rae – ‘Insecure’ (HBO)

MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA IN UNA SERIE COMEDY
William Fichtner – ‘Mom’ (CBS)
Harvey Guillén – ‘What We Do in the Shadows’ (FX)
Daniel Levy – ‘Schitt’s Creek’ (Pop)
Alex Newell – ‘Zoey’s Extraordinary Playlist’ (NBC)
Mark Proksch – ‘What We Do in the Shadows’ (FX)
Andrew Rannells – ‘Black Monday’ (Showtime)

MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA IN UNA COMEDY
Lecy Goranson – ‘The Conners’ (ABC)
Rita Moreno – ‘One Day at a Time’ (Pop)
Annie Murphy – ‘Schitt’s Creek’ (Pop)
Ashley Park – ‘Emily in Paris’ (Netflix)
Jaime Pressly – ‘Mom’ (CBS)
Hannah Waddingham – ‘Ted Lasso’ (Apple TV+)

MIGLIOR LIMITED SERIES
I May Destroy You (HBO)
Mrs. America (FX)
Normal People (Hulu)
The Plot Against America (HBO)
La regina degli scacchi (Netflix)
Small Axe (Amazon Studios)
The Undoing (HBO)
Unorthodox (Netflix)

MIGLIOR FILM REALIZZATO PER LA TV
Bad Education (HBO)
Between the World and Me (HBO)
The Clark Sisters: First Ladies of Gospel (Lifetime)
Hamilton (Disney+)
Sylvie’s Love (Amazon Studios)
What the Constitution Means to Me (Amazon Studios)

MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA IN UNA LIMITED SERIES O FILM REALIZZATO PER LA TV
John Boyega – ‘Small Axe’ (Amazon Studios)
Hugh Grant – ‘The Undoing’ (HBO)
Paul Mescal – ‘Normal People’ (Hulu)
Chris Rock – ‘Fargo’ (FX)
Mark Ruffalo – ‘I Know This Much is True’ (HBO)
Morgan Spector – ‘The Plot Against America’ (HBO)

MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA IN UNA LIMITED SERIES O FILM REALIZZATO PER LA TV
Cate Blanchett – ‘Mrs. America’ (FX)
Michaela Coel – ‘I May Destroy You’ (HBO)
Daisy Edgar-Jones – ‘Normal People’ (Hulu)
Shira Haas – ‘Unorthodox’ (Netflix)
Anya Taylor-Joy – ‘La regina degli scacchi’ (Netflix)
Tessa Thompson – ‘Sylvie’s Love’ (Amazon Studios)

MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA IN UNA LIMITED SERIES O FILM REALIZZATO PER LA TV
Daveed Diggs – ‘The Good Lord Bird’ (Showtime)
Joshua Caleb Johnson – ‘The Good Lord Bird’ (Showtime)
Dylan McDermott – ‘Hollywood’ (Netflix)
Donald Sutherland – ‘The Undoing’ (HBO)
Glynn Turman – ‘Fargo’ (FX)
John Turturro – ‘The Plot Against America’ (HBO)

MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA IN UNA LIMITED SERIES O FILM REALIZZATO PER LA TV
Uzo Aduba – ‘Mrs. America’ (FX)
Betsy Brandt – ‘Soulmates’ (AMC)
Marielle Heller – ‘La regina degli scacchi’ (Netflix)
Margo Martindale – ‘Mrs. America’ (FX)
Winona Ryder – ‘The Plot Against America’ (HBO)
Tracey Ullman – ‘Mrs. America’ (FX)

MIGLIOR TALK SHOW
Desus & Mero (Showtime)
Full Frontal with Samantha Bee (TBS)
The Kelly Clarkson Show (NBC/Syndicated)
Late Night with Seth Meyers (NBC)
The Late Show with Stephen Colbert (CBS)
Red Table Talk (Facebook Watch)

MIGLIOR SPECIALE COMICO
Fortune Feimster: Sweet & Salty’ (Netflix)
Hannah Gadsby: Douglas (Netflix)
Jerry Seinfeld: 23 Hours to Kill (Netflix)
Marc Maron: End Times Fun (Netflix)
Michelle Buteau: Welcome to Buteaupia (Netflix)
Patton Oswalt: I Love Everything (Netflix)

MIGLIOR SERIE CON EPISODI DI BREVE DURATA
The Andy Cohen Diaries (Quibi)
Better Call Saul: Ethics Training with Kim Wexler (AMC/Youtube)
Mapleworth Murders (Quibi)
Nikki Fre$h (Quibi)
Reno 911! (Quibi)
Tooning Out the News (CBS All Access)

Film

Miglior Film

Da 5 Bloods (Netflix)
Ma Rainey’s Black Bottom (Netflix)
Mank (Netflix)
Minari (A24)
News of the World (Universal Pictures)
Nomadland (Searchlight Pictures)
One Night in Miami (Amazon Studios)
Promising Young Woman (Focus Features)
Sound of Metal (Amazon Studios)
The Trial of the Chicago 7 (Netflix)

Miglior Attore Protagonista

Ben Affleck – The Way Back (Warner Bros.)
Riz Ahmed – Sound of Metal (Amazon Studios)
Chadwick Boseman – Ma Rainey’s Black Bottom (Netflix)
Tom Hanks – News of the World (Universal Pictures)
Anthony Hopkins – The Father (Sony Pictures Classics)
Delroy Lindo – Da 5 Bloods (Netflix)
Gary Oldman – Mank (Netflix)
Steven Yeun – Minari (A24)

Miglior Attrice Protagonista

Viola Davis – Ma Rainey’s Black Bottom (Netflix)
Andra Day – The United States vs. Billie Holiday (Hulu)
Sidney Flanigan – Never Rarely Sometimes Always (Focus Features)
Vanessa Kirby – Pieces of a Woman (Netflix)
Frances McDormand – Nomadland (Searchlight Pictures)
Carey Mulligan – Promising Young Woman (Focus Features)
Zendaya – Malcolm & Marie (Netflix)

Miglior Attore Non Protagonista

Chadwick Boseman – Da 5 Bloods (Netflix)
Sacha Baron Cohen – The Trial of the Chicago 7 (Netflix)
Daniel Kaluuya – Judas and the Black Messiah (Warner Bros.)
Bill Murray – On the Rocks (A24/Apple TV+)
Leslie Odom, Jr. – One Night in Miami (Amazon Studios)
Paul Raci – Sound of Metal (Amazon Studios)

Miglior Attrice Non Protagonista

Maria Bakalova – Borat Subsequent Moviefilm (Amazon Studios)
Ellen Burstyn – Pieces of a Woman (Netflix)
Glenn Close – Hillbilly Elegy (Netflix)
Olivia Colman – The Father (Sony Pictures Classics)
Amanda Seyfried – Mank (Netflix)
Yuh-Jung Youn – Minari (A24)

Miglior Attore/Attrice Emergente

Ryder Allen – Palmer (Apple TV+)
Ibrahima Gueye – The Life Ahead (Netflix)
Alan Kim – Minari (A24)
Talia Ryder – Never Rarely Sometimes Always (Focus Features)
Caoilinn Springall – The Midnight Sky (Netflix)
Helena Zengel – News of the World (Universal Pictures)

Miglior Cast

Da 5 Bloods (Netflix)
Judas and the Black Messiah (Warner Bros.)
Ma Rainey’s Black Bottom (Netflix)
Minari (A24)
One Night in Miami (Amazon Studios)
The Trial of the Chicago 7 (Netflix)

Miglior Regista

Lee Isaac Chung – Minari (A24)
Emerald Fennell – Promising Young Woman (Focus Features)
David Fincher – Mank (Netflix)
Spike Lee – Da 5 Bloods (Netflix)
Regina King – One Night in Miami (Amazon Studios)
Aaron Sorkin – The Trial of the Chicago 7 (Netflix)
Chloé Zhao – Nomadland (Searchlight Pictures)

Miglior Sceneggiatura Originale

Lee Isaac Chung – Minari (A24)
Emerald Fennell – Promising Young Woman (Focus Features)
Jack Fincher – Mank (Netflix)
Eliza Hittman – Never Rarely Sometimes Always (Focus Features)
Darius Marder & Abraham Marder – Sound of Metal (Amazon Studios)
Aaron Sorkin – The Trial of the Chicago 7 (Netflix)

Miglior Sceneggiatura Non Originale

Paul Greengrass & Luke Davies – News of the World (Universal Pictures)
Christopher Hampton and Florian Zeller – The Father (Sony Pictures Classics)
Kemp Powers – One Night in Miami (Amazon Studios)
Jon Raymond & Kelly Reichardt – First Cow (A24)
Ruben Santiago-Hudson – Ma Rainey’s Black Bottom (Netflix)
Chloé Zhao – Nomadland (Searchlight Pictures)

Miglior Fotografia

Christopher Blauvelt – First Cow (A24)
Erik Messerschmidt – Mank (Netflix)
Lachlan Milne – Minari (A24)
Joshua James Richards – Nomadland (Searchlight Pictures)
Newton Thomas Sigel – Da 5 Bloods (Netflix)
Hoyte Van Hoytema – Tenet (Warner Bros.)
Dariusz Wolski – News of the World (Universal Pictures)

Migliori Scenografie

Cristina Casali, Charlotte Dirickx – The Personal History of David Copperfield (Searchlight Pictures)
David Crank, Elizabeth Keenan – News of the World (Universal Pictures)
Nathan Crowley, Kathy Lucas – Tenet (Warner Bros.)
Donald Graham Burt, Jan Pascale – Mank (Netflix)
Kave Quinn, Stella Fox – Emma (Focus Features)
Mark Ricker, Karen O’Hara & Diana Stoughton – Ma Rainey’s Black Bottom (Netflix)

Miglior Montaggio

Alan Baumgarten – The Trial of the Chicago 7 (Netflix)
Kirk Baxter – Mank (Netflix)
Jennifer Lame – Tenet (Warner Bros.)
Yorgos Lamprinos – The Father (Sony Pictures Classics)
Mikkel E. G. Nielsen – Sound of Metal (Amazon Studios)
Chloé Zhao – Nomadland (Searchlight Pictures)

Migliori Costumi

Alexandra Byrne – Emma (Focus Features)
Bina Daigeler – Mulan (Disney)
Suzie Harman & Robert Worley – The Personal History of David Copperfield (Searchlight Pictures)
Ann Roth – Ma Rainey’s Black Bottom (Netflix)
Nancy Steiner – Promising Young Woman (Focus Features)
Trish Summerville – Mank (Netflix)

Miglior Trucco e Acconciature

Emma (Focus Features)
Hillbilly Elegy (Netflix)
Ma Rainey’s Black Bottom (Netflix)
Mank (Netflix)
Promising Young Woman (Focus Features)
The United States vs. Billie Holiday (Hulu)

Migliori Effetti Speciali

Greyhound (Apple TV+)
The Invisible Man (Universal Pictures)
Mank (Netflix)
The Midnight Sky (Netflix)
Mulan (Disney)
Tenet (Warner Bros.)
Wonder Woman 1984 (Warner Bros.)

Miglior Commedia

Borat Subsequent Moviefilm (Amazon Studios)
The Forty-Year-Old Version (Netflix)
The King of Staten Island (Universal Pictures)
On the Rocks (A24/Apple TV+)
Palm Springs (Hulu and NEON)
The Prom (Netflix)

Miglior Film in Lingua Straniera

Another Round (Samuel Goldwyn Films)
Collective (Magnolia Pictures)
La Llorona (Shudder)
The Life Ahead (Netflix)
Minari (A24)
Two of Us (Magnolia Pictures)

Miglior Canzone Originale

Everybody Cries – The Outpost (Screen Media Films)
Fight for You – Judas and the Black Messiah (Warner Bros.)
Husavik (My Home Town) – Eurovision Song Contest: The Story of Fire Saga (Netflix)
Io sì (Seen) – The Life Ahead (Netflix)
Speak Now – One Night in Miami (Amazon Studios)
Tigress & Tweed – The United States vs. Billie Holiday (Hulu)

Miglior Colonna Sonora

Alexandre Desplat – The Midnight Sky (Netflix)
Ludwig Göransson – Tenet (Warner Bros.)
James Newton Howard – News of the World (Universal Pictures)
Emile Mosseri – Minari (A24)
Trent Reznor & Atticus Ross, Jon Batiste – Mank (Netflix)
Trent Reznor & Atticus Ross – Soul (Disney)

Tom Clancy’s Without Remorse con Michael B. Jordan in esclusiva su Prime Video

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Amazon Studios e Outlier Society di Michael B. Jordan ampliano l’intesa produttiva già esistente per includere un accordo complessivo in esclusiva in ambito televisivo e un first-look film deal. Nell’ambito dell’accordo sui film, Outlier Society produrrà e acquisirà pellicole di alto livello con filmmaker e talenti innovativi ed eterogenei, per arricchire sempre di più la crescente offerta di film originali dello Studio. Questo accordo giunge con l’avvicinarsi dell’uscita di Tom Clancy’s Without Remorse, prodotto e interpretato da Michael B. Jordan, disponibile dal 30 Aprile 2021 su Prime Video in più di 240 paesi e territori nel mondo.

La partnership creativa a 360 gradi con Jordan e Outlier Society coinvolgerà anche diverse altre linee di business di Amazon da fashion a Audible e Music, a altri – a partire dal debutto di Jordan nello spot di Alexa andato in onda durante l’ultimo Superbowl. Lo spot, che gioca sul titolo di uomo più sexy del mondo di cui Jordan è stato insignito da People, e in cui diventa il “corpo” di Alexa, ha debuttato durante l’ultimo quarto della partita.

Siamo entusiasti di approfondire la nostra intesa con Outlier Society! Michael, Liz e il team saranno partner fondamentali nel nostro impegno per creare contenuti accattivanti, ambiziosi e coinvolgenti che possano raggiungere il nostro pubblico globale. Condividono con noi la passione nel dare spazio a voci nuove ed emozionanti, e un’attenzione per la diversity a tutti i livelli” ha dichiarato Jennifer Salke, Head of Amazon Studios. “Non vediamo l’ora che tutti possano vedere Without Remorse, la nostra nuova incursione nell’universo di Tom Clancy – un giro sulle montagne russe ricco di azione che i fan ameranno”.

“Portare le produzioni di film, contenuti televisivi e multimediali di Outlier Society tutte sotto lo stesso tetto è un nuovo passo per noi”, ha affermato Michael B. Jordan, CEO di Outlier Society. “L’estensione globale e in continua crescita di Amazon ci offre la possibilità di coinvolgere e intrattenere il nostro pubblico in modo innovativo, ma sempre mantenendo il nostro impegno nel dare spazio a una grande varietà di storie e autori. Sono molto contento di dare il via alla partnership con l’uscita, questa primavera, di Without Remorse “.

In Tom Clancy’s Without Remorse, l’esplosiva storia delle origini dell’action hero John Clark – uno dei personaggi più noti creati da Tom Clancy e appartenenti all’universo di Jack Ryan – un esperto Navy Seal alla ricerca di giustizia per l’omicidio della moglie incinta, rivela una cospirazione internazionale. Quando una squadra di soldati russi uccide la sua famiglia in una rappresaglia per il suo ruolo in un’operazione top-secret, il Sr. Chief John Kelly (Michael B. Jordan) cerca gli assassini a qualsiasi costo. Unendo le forze con un compagno dei Navy Seal (Jodie Turner-Smith) e un misterioso agente della CIA (Jamie Bell), nella sua missione Kelly rivela involontariamente un complotto che minaccia di travolgere gli Stati Uniti e la Russia in una guerra totale. Combattuto tra l’onore personale e la lealtà verso il suo paese, Kelly deve affrontare i nemici senza alcun rimorso se vuole evitare un disastro e rivelare i potenti che si celano dietro la cospirazione. Nel cast Michael B. Jordan, Jamie Bell, Jodie Turner-Smith, Lauren London, Brett Gelman, Jacob Scipio, Jack Kesy, Colman Domingo e Guy Pearce.

Da Paramount Pictures, Skydance e New Republic Pictures, Tom Clancy’s Without Remorse è diretto da Stefano Sollima. Il film è prodotto da Weed Road Pictures, The Saw Mill e Outlier Society. La sceneggiatura è scritta da Taylor Sheridan e Will Staples. I produttori sono Akiva Goldsman, Josh Appelbaum, André Nemec e Michael B. Jordan, mentre gli executive producer sono David Ellison, Dana Goldberg, Don Granger, Brian Oliver, Bradley J. Fischer, Valerii An, Alana Mayo, Denis L. Stewart e Gregory Lessans.

Jordan ha recentemente designato Elizabeth Raposo come Presidente di Outlier Society. Raposo, precedentemente President of Production di Paramount, sarà responsabile della supervisione di tutti gli aspetti di produzione e sviluppo al fianco di Jordan. Jordan ha fondato Outlier Society nel 2016 con l’obiettivo di portare nel mercato voci e storie originali e diverse. Nella notevole serie di nuovi progetti in arrivo si annoverano anche il film diretto da Denzel Washington Journal for Jordan, con Jordan nel ruolo di protagonista e produttore; Creed III, il terzo capitolo della saga di Rocky, per MGM che vedrà Jordan nuovamente nel ruolo di Adonis Creed, e Static Shock della DC.

Ant-Man and the Wasp: Quantumania, il film esplorerà un nuovo lato di Hope

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Ant-Man del 2015 ci ha presentato ufficialmente il personaggio di Hope Van Dyne, la figlia di Hank Pym e Janet Van Dyne, interpretato da Evangeline Lilly. Dopo il primo film, il personaggio di Hope ha acquisito sempre un’importanza sempre maggiore nel franchise, già a partire dal sequel del 2018 Ant-Man and the Wasp, assumendo a tutti gli effetti un ruolo da comprimaria. Ora, Lilly tornerà a vestire i panni di Hope nell’attesissimo terzo capitolo della saga Marvel, dal titolo Ant-Man and the Wasp: Quantumania.

Durante una recente intervista con Beyond the Mouse, è stata proprio Evangeline Lilly ad anticipare l’esplorazione di un lato diverso della personalità del suo personaggio nel prossimo film, che a quanto pare la porterà ad allontanandosi dal tradizionale aspetto “da ragazza tosta”. “In questo periodo mi sto ritrovando spesso a lottare contro il cliché della ragazza dura, tosta. È molto interessante, perché all’inizio della mia carriera stavo invece lottando per svilupparlo il più possibile. Ad esempio, in Lost, Kate doveva essere una ragazza tosta, perché volevo che stesse al passo con tutti gli altri personaggi. Poi, all’improvviso, c’è stato quest’enorme cambiamento nel settore dell’intrattenimento. Improvvisamente, le ragazze toste erano dappertutto. Penso di essere una bastian contraria per natura. Perché in questo periodo mi ritrovo a pensare: ‘Beh, aspetto un attimo’. Siamo tutti fragili e vulnerabili.”

“Le donne non dovrebbero essere solo uomini con le tette. Credo che la domanda più importante sia cosa significa essere una donna: è estremamente importante in questo momento. Ciò che sostegno sia davvero cruciale è esplorare il senso di questo interrogativo proprio attraverso le nostre storie.”

Ant-Man and the Wasp: Quantumania, rivedremo l’agente Jimmy Woo?

“Sono davvero entusiasta”, ha detto poi l’attrice parlando di Ant-Man and the Wasp: Quantumania. “Non posso rivelare nulla ma penso, la mia impressione è che potrei aver davvero manifestato qualcosa nel mondo Marvel con Hope in riferimento a tutto ciò. Penso che la direzione che abbiamo intrapreso con questo personaggio potrebbe essere molto soddisfacente per me da questo punto di vista.”

Le info su Ant-Man and the Wasp: Quantumania

Ant-Man and the Wasp: Quantumania sarà diretto ancora una volta da Peyton Reed, che già aveva diretto i primi due film. Nel cast tornano Paul RuddEvangeline LillyMichael Douglas Michelle Pfeiffer. In più Kathryn Newton sarà Cassie Lang e Jonathan Majors sarà Kang il Conquistatore. 

 

Henry Cavill non tornerà nei panni di Superman in Shazam 2

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Henry Cavill non tornerà nei panni di Superman in Shazam 2

Henry Cavill non tornerà nei panni di Superman in Shazam 2, nonostante le recenti voci circa una sua potenziale apparizione nel sequel. Shazam 2, il cui titolo ufficiale sarà Shazam! Fury of the Gods, è il sequel del cinecomic del 2019 che ha ufficialmente introdotto sul grande schermo il personaggio di Billy Batson, il suo alter-ego supereroistico Shazam e la sua famiglia adottiva intrisa di poteri magici. Il primo capitolo è stato un successo di pubblico e critica, alzando di parecchio l’asticella in merito a ciò che vedremo nella nuova avventura diretta ancora una volta da David F. Sandberg.

Shazam! È ambientato nel DCEU e già nel finale del primo film è apparso brevemente Superman, interpretato però da uno stunt e non da Henry Cavill: il volto dell’eroe, infatti, non viene mai mostrato. In passato, è stato lo stesso Sandberg a confermare che, in origine, Cavill avrebbe dovuto girare quel cameo, ma purtroppo le cose si sono poi evolute in maniera diversa. Ora, negli ultimi giorni si è diffuso un rumor anche parecchio insistente secondo cui l’iterazione dell’Uomo d’Acciaio ad opera dell’attore britannico potrebbe fare davvero capolino nel sequel, che dovrebbe essere rilasciato nel 2023 (salvo nuovi slittamenti causa pandemia di Covid-19).

Tuttavia, Variety ha prontamente smentito questo rumor, sostenendo che Henry Cavill non tornerà nei panni di Superman in Shazam 2, e soprattutto che la questione del ritorno dell’attore nei panni del supereroe è ancora decisamente aperta. Cavill ha interpretato Superman per la prima volta ne L’uomo d’acciaio del 2013, sancendo ufficialmente il suo debutto nel DCEU. Ha ripreso l’iconico ruolo in Batman v Superman: Dawn of Justice di Zack Snyder e nello sfortunato Justice League, la cui versione cinematografica è stato ultima da Joss Whedon.

Justice League Snyder Cut: per Henry Cavill la sua uscita è davvero importante

Ad oggi, il futuro del supereroe sul grande schermo rimane incerto. Una recente voce aveva confermato che Henry Cavill avrebbe ripreso il ruolo che gli ha regalato la fama mondiale in uno dei prossimi progetti di Warner Bros. e DC Films, ma da allora non ci sono più stati aggiornamenti in merito. All’epoca, i vari report avevano confermato che si sarebbe trattato soltanto di un cameo e non del tanto agognato sequel de L’uomo d’acciaio o, addirittura, di un vero e proprio riavvio delle avventure del kryptoniano sul grande schermo.

In attesa di nuovi dettagli in merito alla questione, ricordiamo che dal prossimo 18 marzo rivedremo Henry Cavill nei panni di Superman nella Snyder Cut di Justice League, la versione originale del cinecomic uscito al cinema nel 2017. Si tratta del taglio del cinecomic ad opera di Zack Snyder, ossia la versione del film che il regista ha sempre voluto realizzare e che purtroppo non è mai riuscito a completare (a causa di una tragedia familiare che lo costrinse ad abbandonare all’epoca la produzione del film). La Snyder Cut arriverà direttamente su HBO Max.

 

 

 

 

The Falcon and the Winter Soldier: 10 rivelazioni dal trailer del Super Bowl

In occasione del SuperBowl, i Marvel Studios hanno diffuso online il nuovo trailer ufficiale di The Falcon and the Winter Soldier, la serie Marvel in arrivo su Disney+ il prossimo 19 marzo, sulla scia dell’incredibile successo di WandaVision, che ha fatto da apripista alla Fase 4 del MCU. Naturalmente, il nuovo trailer, oltre a contenere tutta una serie di sequenze inedite, è anche pieno di zeppo di alcune importanti rivelazioni. Screen Rant ha raccolto i 10 dettagli più importanti che sono contenuti all’interno della nuova anteprima:

Falcon e Il Soldato d’Inverno sottoposti al debriefing

Il trailer del Super Bowl di The Falcon and the Winter Soldier si apre con una scena che suggerisce che Sam e Bucky stanno lavorando per una sorta di agenzia di spionaggio e che stanno facendo rapporto per un debriefing. La scena è chiaramente ironica, dal momento che la donna che vi compare e che conduce l’interrogatorio – e che al momento non sappiamo chi sia – li tratta come se fossero una vecchia coppia sposata sempre pronta a litigare.

Per quanto possa essere divertente, però, la scena non contiene ulteriori informazioni utili: ad esempio, non si cono loghi nella stanza né tantomeno sull’abito della donna. Sembra che qualcuno stia cercando di convincere Sam e Bucky a lavorare insieme, dal momento che la prima domanda che la donna pone a Bucky è: “Perché Sam ti irrita?”

Un primo sguardo a Madripoor?

Diverse scene del nuovo trailer sembrano essere ambientate in una sorta di futuristica città asiatica, che potrebbe essere l’immaginaria nazione insulare di Madripoor. Diverse immagini dal set di The Falcon and the Winter Soldier hanno mostrato chiaramente la bandiera di Madripoor, suggerendo che ad un certo punto della storia i due Vendicatori si recheranno nella famigerata location dell’universo degli X-Men.

Madripoor è un’isola tropicale dominata da un’unica città divisa in due fazioni: Hightown e Lowtown. Entrambe le fazioni sono ugualmente corrotte, anche se Hightown funge da “paradiso fiscale” utilizzato da organizzazioni criminali e terroristiche. La maggior parte dell’azione che vediamo nel trailer sembra essere ambientata a Hightown. Di sicuro, è emozionante vedere la Marvel integrare le ex proprietà della Fox nel MCU in maniera così repentina. Sarà interessante vedere se nello show ci saranno riferimenti ad alcuni dei residenti di Hightown, molti dei quali sono legati a Wolverine…

La maschera del Barone Zemo dai fumetti

Daniel Bruhl tornerà nei panni del Barone Zemo, uno dei più celebri nemici di Captain America che ha fatto il suo debutto sul grande schermo in Captain America: Civil War. Alcuni fan dei fumetti sono rimasti delusi dal ritratto di Zemo nel film di Anthony e Joe Russo, dal momento che la versione cinematografica presenta numerose differenze rispetto alla controparte fumettistica.

Tuttavia, pare che quel film sia stato solo l’inizio della storia di Zemo nel MCU, e nel trailer di The Falcon and the Winter Soldier in occasione del Super Bowl, i fan hanno finalmente visto per la prima volta l’iconica maschera del personaggio che appare nei fumetti. La Marvel ha sempre sfruttato la maschera come parte integrante del materiale promozionale della serie… era solo una questione di tempo prima che facesse capolino anche in uno dei trailer ufficiali.

La missione del Barone Zemo è incompiuta

Ci sono state tantissime speculazioni sul ruolo di Zemo in The Falcon and the Winter Soldier, con alcuni suggerimenti che indicano che, alla fine, il villain potrebbe davvero ritrovarsi a lavorare con Sam e Bucky. Tuttavia, il trailer del Super Bowl ha confermato che Zemo è ancora il cattivo della storia, dal momento che intende finire la sua missione e liberare il mondo dai supereroi.

Nel MCU, la famiglia del Barone Zemo è morta a causa delle azioni dei Vendicatori in Avengers: Age of Ultron, con lo stesso che incolpa i supereroi della tragedia. Mentre il mondo è in lutto per la caduta degli eroi dopo gli eventi di Avengers: Endgame, sembra proprio che Zemo abbia intenzione di approfittare del caos scatenato dal Blip per continuare a provocare morte e distruzione. In una scena del trailer lo vediamo al Sokovian Memorial, intendo probabilmente a riflettere sulla sua prossima mossa…

Il gruppo terroristico di Spezzabandiera

Il Barone Zemo non è l’unico cattivo che vedremo in The Falcon and the Winter Soldier. Il trailer del Super Bowl, infatti, mostra anche un gruppo di terroristi che indossano delle maschere misteriose. Il merchandising ufficiale della serie ha confermato che si tratta del logo di Spezzabandiera, un terrorista contrario al nazionalismo che nel corso della sua storia nei fumetti ha lanciato una serie di attacchi a quello che lui stesso ha definito “i simboli del separatismo mondiale”.

Ciò significa che odia tutto ciò che Captain America rappresenta. Pare che lo Spezzabandiera del MCU non sarà un uomo, ma bensì una donna, una combattente abbastanza formidabile da dare al Soldato d’Inverno parecchio filo da torcere…

Sam Wilson e lo scudo di Captain America

Avengers: Endgame si è concluso con Steve Rogers che ha scelto Sam Wilson come suo erede e, quindi, come nuovo Captain America. Sfortunatamente, pare che il governo degli Stati Uniti abbia altre idee in mente. Pare, infatti, che Sam avrà non poche difficoltà a sostenere con forza il motivo per cui dovrebbe essere lui il successore di Steve Rogers.

La sezione “In Memoriam” di Spider-Man: Far From Home suggerisce che i Vendicatori, pur di non rivelare al mondo che hanno capito come viaggiare nel tempo, sostengono che Captain America sia morto combattendo Thanos. E così, piuttosto che onorare il desiderio di Rogers, il governo degli Stati Uniti è pronto a nominare il proprio Captain America, ossia US Agent. Una scena nel trailer del Super Bowl di The Falcon and the Winter Soldier ci mostra Sam Wilson in abiti militare che fissa lo scudo con un senso di profonda tristezza. È probabile che gli sia appena stato detto di rinunciarvi…

Sharon Carter affronta Sam e Bucky

The Falcon and the Winter Soldier vedrà anche il ritorno della Sharon Carter di Emily VanCamp, nipote del grande amore di Cap, Peggy Carter. Il merchandising ufficiale della serie ha confermato che Sharon è in fuga per aver infranto gli accordi di Sokovia in Captain America: Civil War, quando ha rubato lo scudo di Cap e le ali di Falcon armare i fuggitivi Avengers.

Se Sharon non è morta in seguito allo Snap di Thanos, è probabile che sia stata lei stessa una fuggitiva per sette lunghi anni. Il personaggio di Sharon, nel MCU, non è mai stato realmente approfondimento, dal momento che è stato sempre impiegato come semplice interesse amoroso di Steve Rogers e nulla più (cosa decisamente inquietante, dal momento che l’eroe, in realtà, era sempre stato innamorato di sua zia!). Tuttavia, il trailer del Super Bowl conferma che Sharon sarà una forza da non sottovalutare nella serie: proprio un’eccellente sequenze d’azione, infatti, mostra le sue incredibili abilità di combattimento. Sharon è chiaramente uno dei migliori membri dello SHIELD: ciò potrebbe spiegare come sia riuscita a sfuggire ai suoi inseguitori per così tanto tempo…

Le ali di Falcon sono uno scudo

Sam Wilson potrebbe aver rinunciato allo scudo di Steve Rogers, ma questo non significa che sia indifeso: come visto in Captain America: Civil War, è anche in grado di usare le proprie ali come scudo antiproiettile. Il trailer del Suiper Bwol mostra quanto sia abile Falcon con le sue ali, mentre passa senza alcuno sforzo da eccezionali acrobazie con propulsione alare al difendersi in pochissimi istanti.

Sam lancia lo scudo

Uno delle scene più emozionanti del trailer del Super Bowl mostra Falcon che lancia lo scudo di Captain America. Questa è, in realtà, la prima volta che vediamo Sam in azione con lo scudo, dal momento che fino ad ora lo avevo visto soltanto allenarsi con esso… o magari contemplarlo perché sul punto di rinunciarvi.

Nei fumetti, US Agent si rivela un Captain Amercia particolarmente indegno, un vero e proprio ladro: supponendo che alla fine lo stesso accadrà anche nel MCU, ciò potrebbe avvenire verso il finale dello show, con Sam che afferra lo scudo la cui eredità è stata macchiata e lo rivendica come suo.

Il debriefing diventa una gara avvincente

Il trailer del Super Bowl di The Falcon and the Winter Soldier utilizza il debriefing sia per la fine che per la fine del filmato, terminando con tipico umorismo della Marvel. Ora, la dinamica tra Sam Wilson e Bucky Barnes sembra decisamente più profonda rispetto a quella che può instaurarsi tra due bambini che si rifiutano di andare d’accordo.

Alla fine, i due sembrano come bloccati in una gara di sguardi, dove nessuno dei due è pronto a cedere. È del tutto possibile che i due stiano deliberatamente agendo per confondere la donna che li sta interrogando: se fosse davvero così, il trucco sta funzionando alla perfezione!

Blade: la Marvel ingaggia la sceneggiatrice di Watchmen

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Blade: la Marvel ingaggia la sceneggiatrice di Watchmen

I Marvel Studios hanno ingaggiato la sceneggiatrice di Watchmen, Stacy Osei-Kuffour, per scrivere l’attesissimo Blade con Mahershala Ali. All’indomani della performance da record al botteghino di Avengers: Endgame, Kevin Feige ha svelato il futuro del MCU al San Diego Comic-Con 2019. L’evento è stato pieno di annunci attesi e di alcune grandi sorprese, come appunto la conferma che Ali avrebbe interpretato il cacciatore di vampiri dell’universo condiviso.

È passato più di un anno da quando Blade è stato annunciato ufficialmente, tuttavia la Marvel non ha in alcun modo affrettato lo sviluppo del reboot. A quanto pare, i Marvel Studios non avevano in programma di riavviare il personaggio che Wesley Snipes aveva interpretato in precedenza nei primi anni 2000 prima di incontrare Ali. L’attore, che aveva appena vinto il suo secondo Oscar come miglior attore non protagonista per Green Book, ha detto a Kevin Feige che voleva unirsi al MCU e interpretare proprio Eric Brooks. È stato in quel momento che il progetto di un nuovo film ha iniziato a concretizzarsi, anche se da allora la Marvel non ha più confermato nulla in merito. Per fortuna, le cose stanno iniziando a cambiare…

Secondo quanto riportato da THR, infatti, i Marvel Studios hanno affidato a Stacy Osei-Kuffour la sceneggiatura di Blade. Osei-Kuffour ha lavorato come story editor e sceneggiatrice per l’acclamata serie Watchmen di HBO. La conferma del suo coinvolgimento arriva dopo che la Marvel ha trascorso ben sei mesi a incontrarsi con più scrittori per discutere sulla direzione del film. Lo studio ha preso seriamente in considerazione soltanto sceneggiatori di colore e, secondo quanto riferito, Ali è stato direttamente coinvolto nel processo. È curioso notare che THR si riferisce al film usando Blade, the Vampire Slayer, ma potrebbe trattarsi di un titolo non ancora ufficiale.

Viggo Mortensen spiega perché rifiutò il ruolo di Wolverine

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Viggo Mortensen spiega perché rifiutò il ruolo di Wolverine

È risaputo che Hugh Jackman non è mai stato la prima scelta della 20th Century Fox o del regista Bryan Singer per il ruolo di Wolverine nel primo X-Men del 2000. L’attore australiano è stato suggerito per la parte dal premio Oscar Russell Crowe dopo che quest’ultimo aveva rifiutato, ma tra gli attori che erano stati presi in considerazione c’era anche Viggo Mortensen.

Nonostante i fan l’abbiamo sempre voluto vedere nei panni di un personaggio dei fumetti, in realtà la star de Il Signore degli Anelli non ha mai preso parte a un cinecomic. Adesso, durante una recente ospitata all’interno del podcast Happy Sad Confused, Mortesen ha rivelato che uno dei motivi per cui ha deciso di non accettare la parte del celebre mutante dagli artigli di adamantio è stato suo figlio, che aveva portato con sé in qualità di “portafortuna” quando ha incontrato il regista, che però non esitò a far notare al padre quanto la versione del personaggio nel film fosse diversa rispetto ai fumetti.

“La cosa che mi ha infastidito in quel momento era l’impegno per più e più film che un ruolo del genere avrebbe richiesto”, ha spiegato l’attore. “Era una cosa che mi rendeva nervoso. Ho portato mio figlio Henry all’incontro che ho avuto con il regista, come una sorta di guida e insieme di portafortuna. Nella mia mente pensavo che avrebbe potuto aiutarmi, perché ho lasciato che leggesse la sceneggiatura e infatti mi disse: ‘Questo è sbagliato. Nei fumetti non è così’.”

Wolverine: Kevin Feige nega che sia stato scelto il nuovo volto del MCU

Viggo Mortensen ha continuato dicendo che Singer ha poi chiesto a suo figlio se conosceva il personaggio: “Lui ha risposto: ‘Sì, ma non ha quest’aspetto’. E allora per tutto il resto dell’incontro il regista è stato lì a spiegare ad Henry per quale motivo si stesse prendendo tutte quelle libertà creative. Quando ce ne siamo andati, Henry mi ha chiesto se il regista avesse cambiato le cose di cui gli aveva parlato, e io gli ho risposto che molto probabilmente non l’avrebbe fatto. Ad ogni modo, non avrei accettato comunque, perché non ero sicuro di volermi impegnare in un ruolo per così tanti anni. Tuttavia, un paio di anni dopo mi sono impegnato con Il Signore degli Anelli. Quindi… chissà”. Alla fine la parte è stata affidata a Jackman: il resto è storia. “Penso che sia stato bravissimo”, ha ammesso Mortensen riguardo al modo in cui l’attore australiano ha interpretato Logan. “Sono certo che nessuno poteva immaginare che qualcuno lo avrebbe comunque interpretato meglio di lui.”

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