L’attore Winston
Duke ha dichiarato di volere che M’Baku sia il principale
villain di Black Panther
2. Il primo film, diretto da Ryan
Coogler, è stato un grandissimo successo tanto in termini
di critica quanto in termini di pubblico, tanto da arrivare a
vincere tre premi Oscar e a guadagnare 7 candidature (inclusa
quella per il miglior film).
La trama del sequel, che vedrà il
ritorno di Coogler tanto alla regia quanto alla sceneggiatura, è
ancora avvolta nel mistero. Per molto tempo si è parlato del fatto
che Namor potrebbe essere il
principale villain del nuovo film: al momento non esiste ancora
nessuna conferma ufficiale, quindi è anche probabile che
l’antagonista del sequel sarà un altro personaggio.
In una recente intervista con
ScreenRant in
occasione della promozione del film Spenser Confidential,Winston Duke ha rivelato che vorrebbe che il
villain principale di Black
Panther 2 sia proprio il “suo” M’Baku, leader di
una tribù montana nel Wakanda e avversario di T’Challa. Duke ha
spiegato cosa trova così affascinante nel cattivo della Marvel e perché pensa che M’Baku
debba essere il villain principale:
“M’Baku è un eroe, ma non è
soltanto questo. Penso che la cosa che rende davvero grande un
cattivo sia il fatto che hanno il potere di vedere le cose a loro
modo, e che sono in grado di definire da soli le circostanze degli
eventi”, ha dichiarato Winstone Duke.
“E questo è ciò
che è davvero interessante di tutti i cattivi del MCU fino ad ora.
Loki vede sempre le cose a modo suo, e sceglie quando agire come
alleato o come antagonista. Thanos ha sempre avuto il potere
dell’auto-definizione. Questa è la sua più grande forza. Non erano
gli anelli, non erano i suoi superpoteri o il combattimento. È che
ha deciso e ha detto: ‘Questo è ciò che io intendo per giustizia’.
Perché non era un cattivo ragazzo: era solo qualcuno che cercava la
massima giustizia e il massimo equilibrio. E non è male, perché è
qualcosa che ha definito lui stesso, e davvero tutti i grandi
cattivi che la Marvel chiama in causa hanno sempre avuto
quell’abilità, quindi possono andare ovunque.”,ha concluso Duke.
Le ideologie contrastanti tra
T’Challa e M’Baku creerebbero sicuramente un conflitto interessante
da esplorare nel sequel, dal momento che Wakanda è ora aperta a
tutto il mondo. Non bisogna dimenticare, inoltre, che T’Challa è
morto alla fine di Avengers: Infinity
War dopo lo “schiocco delle dita” di Thanos, mentre M’Baku
è sopravvissuto. Ciò significa che quest’ultimo ha trascorso cinque
anni in una Wakanda senza T’Challa, cercando magari di aumentare la
sua supremazia: certamente, la cosa potrebbe aver generato un
attrito ancora più inconciliabile tra i due personaggi.
Successo planetario capace di
incassare 1,3 miliardi in tutto il mondo, secondo film Marvel con
il maggior risultato domestico di sempre secondo solo
ad Avengers: Endgame e vincitore di
tre premi Oscar, Black Panther tornerà con un
nuovo capitolo – Black Panther
2 – inserito nella Fase 5 del MCU, come
confermato da Kevin Feige.
Ryan
Coogler è stato confermato a capo
del sequel per il quale curerà sia regia che
sceneggiatura. Intervistato da Indiewire, il filmaker americano ha
confessato di non sentire alcuna pressione per questo nuovo
progetto e spiegato cosa intende raggiungere con la prossima
avventura di T’Challa:
“Credo che la pressione sarà
sempre lì ad aspettarmi. Ho avuto la possibilità di realizzare tre
lungometraggi, ognuno dei quali aveva il suo specifico tipo di
pressione e sui quali gravavano aspettative diverse […] Ma
qui si tratterà di girare un sequel, il che è qualcosa che non
ho mai fatto prima, ed è un sequel di un film che ho diretto,
quindi penso che ci sarà molta pressione e per questo cercherò di
concentrarmi sul lavoro come sempre. Giorno dopo giorno, un passo
alla volta, eliminando l’ansia intorno a noi, per creare una storia
che abbia un qualche tipo di significato.“
La serie a fumetti “Maximum
Carnage” prende vita grazie ad un trailer fan made dell’attesissimo
Venom
2, il sequel diretto da Andy
Serkis attualmente in fase di produzione. In seguito
all’incredibile successo del primo film al box office, il sequel di
Venom vedrà
Tom
Hardy tornare nei panni di Eddie Brock e Woody Harrelson in quelli di Carnage (il
cui arrivo è stato anticipato dalla scena post-credit del primo
episodio).
Introdotto per la prima volta nella
serie a fumetti “The Amazing Spider-Man” del 1992, Carnange è un
simbionte che nel corso degli anni si è “attaccato” ad un numero
sempre diverso di “ospiti”, il più noto dei quali è sicuramente il
killer Cletus Kasady (il personaggio che Harrelson interpreterà in
Venom 2).
Com’è noto, Carnage è stato il principale antagonista di una serie
di fumetti crossover di Spider-Man: nei fumetti in questione, il
villain e la sua gang si sono scontrati con personaggi quali
Spidey, Venom e tanti altri personaggi appartenenti all’universo
dell’Uomo Ragno. La serie a fumetti “Maximum Carnage”, suddivisa in
ben quattordici capitoli, si è conclusa con la sconfitta definitiva
del villain da parte di Venom.
Adesso, la trama di “Maximum
Carnage” prende vita grazie al fan artist stryder HD, che ha realizzato un trailer
che immagina come sarebbe Venom 2 se adattasse per il
grande schermo la serie a fumetti del 1993, scritta da Tom DeFalco,
J.M. DeMatteis, Howard Mackie, David Michelinie e Terry
Kavanagh.
Come già annunciato dal
finale del precedente capitolo, in Venom
2assisteremo allo scontro tra il simbionte
e Cletus Kasady, aka Carnage, uno
degli antagonisti più celebri dei fumetti su Spider-Man. Nel cast
del sequel anche Michelle
Williams (Fosse/Verdon) nei panni di Anne
Weying, Woody
Harrelson (Zombieland: Doppio colpo) nei panni di
Cletus Kasady/Carnage, Naomie Harris (No Time
to Die) nei panni di Shriek e l’attore inglese Stephen
Graham.
Nel frattempo è stato
ufficializzato anche il nome di Robert
Richardson in qualità di direttore della fotografia.
“Ciò che era rimasto inesplorato nel primo film esploderà nel
secondo, soprattutto grazie al personaggio centrale” ha
dichiarato Richardson, “Ma ora abbiamo Woody Harrelson, che
ovviamente farà la sua grande entrata, vedremo cos’altro accadrà
con la collaborazione tra Sony e Marvel.”
Vi ricordiamo
che Tom
Hardy tornerà a interpretare Eddie Brock anche
nel sequel di Venom, progetto già in sviluppo dopo
l’inaspettato successo al box office dello scorso autunno, e a
confermarlo è stata la produttrice Amy Pascal.
Kumail
Nanjiani, star dell’attesissimo Gli Eterni, ha
confermato che il film renderà omaggio a Bollywood. Il cinecomic
Marvel, atteso nelle sale di tutto
il mondo per il prossimo novembre, è indubbiamente uno dei progetti
più misteriosi al quale la Casa delle Idee abbia mai lavorato, e
stando ad alcune recenti dichiarazioni di Nanjiani (nelle ultime
settimane al centro dell’attenzione mediatica per l’incredibile
trasformazione fisica in vista delle riprese del film), è molto
probabile che il nuovo cinecomic del MCU riserverà ai fan diverse
sorprese.
In una recente intervista con
Deadline, l’attore
pakistano ha parlato brevemente del personaggio di Kingo che
interpreterà ne Gli
Eterni. Come anticipato già dalla
sinossi del film, Gli
Eterni vivono sulla Terra da un migliaio di anni. Mentre la
maggior parte degli eroi ha lavorato cercando di passare
inosservata per mantenere segreta la propria identità, sembra che
Kingo abbia fatto l’esatto opposto. Come spiegato da Nanjiani:
“Siamo stati
mandati sulla Terra migliaia di anni fa per proteggerla da questi
mostri chiamati Devianti. Questa è più o meno la nostra storia.
Sarà ambientato molto nel presente. Siamo ormai sulla Terra da
molto tempo e abbiamo dovuto mantenere un profilo basso. Nessuno
doveva sapere di noi. Il mio personaggio, invece, diventa una star
del cinema di Bollywood. Questa sarà la mia identità
segreta.”
Kumail
Nanjiani ha poi rivelato quanto sia stato emozionante
per lui far realizzare una particolare sequenza con tantissimi
performer sudasiatici. A tal proposito, l’attore ha rivelato:
“Mi sono subito commosso. Non avevo mai visto così tanti di noi
in una sola scena.”
Gli
Eterni, diretto da Chloe
Zhao, vedrà nel cast Angelina
Jolie (Thena), Richard
Madden (Ikaris), Kit
Harington (Black Knight), Kumail
Nanjiani (Kingo), Lauren
Ridloff (Makkari), Brian Tyree
Henry (Phastos), Salma
Hayek (Ajak), Lia
McHugh (Sprite), Gemma
Chan (Sersi) e Don
Lee (Gilgamesh).
Secondo gli ultimi aggiornamenti, il
cinecomic includerà nel MCU gli esseri superpotenti e quasi
immortali conosciuti dai lettori come Eterni e i mostruosi
Devianti, creati da esseri cosmici conosciuti come Celestiali. Le
fonti hanno inoltre rivelato a The Hollywood Reporter che un
aspetto della storia riguarderà la storia d’amore tra Ikaris, un
uomo alimentato dall’energia cosmica, e Sersi, eroina che ama
muoversi tra gli umani.
La sceneggiatura è stata scritta
da Matthew e Ryan
Firpo, mentre l’uscita nelle sale è stata fissata al 6
novembre 2020.
Ecco il trailer italiano di
Scooby, il
nuovo film d’animazione Warner Bros diretto da Tony
Cervone e in arrivo in sala il 14 maggio.
“SCOOBY!” ci svela come gli amici
di sempre Scooby e Shaggy si siano incontrati, e come si siano
uniti ai giovani investigatori Fred, Velma e Daphne per formare la
famosa Mystery Inc. Con centinaia di casi risolti e avventure
condivise, Scooby e la banda ora dovranno affrontare il loro
mistero più grande e impegnativo di sempre: sventare un piano volto
a sguinzagliare il cane fantasma Cerberus nel mondo. Mentre si
apprestano a fermare questa “can-apocalisse globale”, i membri
della banda scoprono che Scooby ha un retaggio segreto e un destino
epico più grande di quanto potessero immaginare.
Nella versione originale di
“SCOOBY!” fanno parte del cast di doppiatori: Kiersey Clemons
(“Cattivi vicini 2”; la serie TV “Angie Tribeca”) nei panni di Dee
Dee; Zac Efron (“The Greatest Showman”; la saga “Cattivi vicini”)
in quelli di Fred; Will Forte (“La rivincita delle sfigate”; la
serie TV “The Last Man on Earth”) è la voce del migliore amico di
Scooby-Doo, Shaggy; Jason Isaacs (i film di “Harry Potter”; “The
OA” in TV) è la voce del famigerato Dick Dastardly; Ken Jeong
(“Crazy & Rich”; la trilogia di “Una notte da leoni”) nel ruolo di
Dynomutt; Tracy Morgan (“What Men Want”; “30 Rock” in TV) nel ruolo
di Captain Caveman; Gina Rodriguez (“Deepwater: Inferno
sull’Oceano”; la serie TV “Jane the Virgin”) è la voce di Velma;
Amanda Seyfried (i film “Mamma Mia!”; “Ted 2”) è Daphne; l’attore
due volte candidato all’Oscar Mark Wahlberg (“The fighter”; “The
Departed – Il bene e il male”) è Blue Falcon, mentre Frank Welker
(il franchise di “Transformers”) presta la voce a Scooby-Doo.
Arriva da Variety la
notizia che la HBO sta sviluppando una serie
televisiva su The Last of
Us, il famoso videogioco di successo di Playstation.
Secondo quanto apprendiamo a svilupparla è nientemenoche
creatore di
Chernobyl Craig Mazin che sarà sia showrunner che
produttore esecutivo insieme Neil Druckmann, che è
lo scrittore e direttore creativo del gioco. Carolyn
Strauss sarà anche produttore esecutivo insieme a Evan
Wells, presidente dello studio di sviluppo giochi Naughty
Dog.
“Neil Druckmann è senza dubbio
il miglior narratore che lavora nel settore dei videogiochi eThe Last of Us è il suo magnus opus”, ha
dichiarato Mazin. “Avere la possibilità
di adattare questa straordinaria opera d’arte è stato un mio sogno
per anni, e sono così onorato di farlo in collaborazione con
Neil.”
“The Last of Us”, sviluppato da
Naughty Dog, si svolge venti anni dopo la distruzione della civiltà
moderna. Joel, un sopravvissuto viene assunto per
contrabbandare Ellie, una ragazza di 14 anni, fuori da una zona di
quarantena oppressiva. Quello che inizia come un piccolo lavoro
diventa presto un viaggio brutale e straziante, poiché entrambi
devono attraversare gli Stati Uniti e dipendere l’uno dall’altro
per sopravvivere.
La serie HBO coprirà gli
eventi del gioco originale, che è stato scritto da Druckmann, con
la possibilità di aggiungere contenuti aggiuntivi basati sul
prossimo sequel del gioco, “The Last of Us Part
II“, che uscirà a maggio. “Questa è un’opportunità
incredibilmente eccitante per noi di collaborare con Craig, Neil,
Carolyn e i team di Sony, Naughty Dog e PlayStation per
dare vita al mondo virtuale di questo acclamato gioco”, ha
dichiarato Casey Bloys, presidente della
programmazione HBO.
Lo spettacolo segna il primo
progetto televisivo di Mazin dopo il successo di Chernobyl, la
serie limitata acclamata dalla critica che ha raccontato le
conseguenze del disastro nucleare sovietico nel 1986. Lo spettacolo
ha vinto due Golden Globe e 10 Emmy Awards lo scorso anno. In
precedenza era stato annunciato che Mazin sta attualmente
sviluppando un riavvio di Pirati dei
Caraibi con Disney.
“Dalla prima volta che mi sono
seduto per parlare con Craig, sono stato ugualmente colpito dal suo
approccio alla narrativa e dal suo amore e dalla sua profonda
comprensione di” The Last of Us” ha dichiarato
Druckmann“Con ‘Chernobyl’, Craig e HBO hanno creato un
capolavoro teso, straziante, emotivo. Non riuscivo a pensare a
partner migliori per dare vita alla storia di “The Last of Us” come
uno spettacolo televisivo. Non vedo l’ora di collaborare con
loro ”.
Questo articolo su Black Widow
necessita di una premessa: accostare l’aggettivo “peggiore” a una
qualsiasi interpretazione di Scarlett
Johansson è una contraddizione in termini. Siamo
grandi fan dell’attrice e della donna e pensiamo che sia a buon
diritto una delle migliori interpreti della sua generazione.
Il suo personaggio di Natasha
Romanoff, inoltre, è uno di quei piccoli tesori che si riscoprono
man mano che il personaggio cresce e si sviluppa sul grande
schermo, un personaggio che, prima del MeToo e dei
movimenti neo-femministi che hanno investito il mondo dello
spettacolo negli ultimi tre anni, era già un perfetto esempio di
donna alla pari con qualunque personaggio di sesso maschile le
venisse messo accanto, o contro.
Alla luce di questa precisazione,
ecco quali sono state le migliori e peggiori rappresentazioni del
personaggio nel corso dei sette film del
Marvel Cinematic
Universe in cui è comparsa.
Age
of Ultron è stato il secondo film di gruppo degli
Avengers, ha visto la squadra formarsi di nuovo in un nuovo ordine
e ha raccontato la trasformazione di eroi vecchi e nuovi,
nonostante sia per comune accordo il peggiore dei film corali del
MCU.
Abbiamo posizionato questo film
all’ultimo posto di questa classifica perché qui Black Widow è
protagonista di quella story line molto criticata con Bruce Banner.
C’è chi l’ha chiamata La Bella e la Bestia ai tempi dei
Marvel Movies, ma è chiaro che, sebbene questa romance ci abbia
dato la possibilità di scavare un po’ più a fondo nei caratteri e
nel passato di Nat e Bruce, sembra assolutamente fuori luogo, oltre
al fatto che sembra non avere alcuna conseguenza per gli eventi
futuri del MCU.
La chimica tra Mark
Ruffalo e Scarlett
Johansson è sublime, i due attori sono molto
amici, ma la storia è stata scritta male.
Nonostante sia in
assoluto il miglior film corale del MCU e forse anche il migliore
dei 22 prodotti fino a questo momento da Kevin Feige, Infinity
War vede Black Widow molto
poco coinvolta. Il suo personaggio non ha un ruolo determinante ed
è lasciata in ombra rispetto agli eventi più grandi che si stanno
svolgendo in tutto il mondo, e nella galassia. Dopotutto Infinity
War è il film di Thanos, ed è lui ad avere tutte
le attenzioni.
Nonostante questo, la nostra eroina
trova il modo di brillare nella scena in cui combatte con Scarlet
Witch e Okoye contro Proxima Midnight. Puro girl power e Nat ha
sempre una marcia in più.
Si tratta della prima
apparizione di Natasha Romanoff nel MCU. Era il 2010, il ciclo di
film non era ancora un successo planetario ma c’erano già le basi
per quel travolgente risultato che poi è esploso definitivamente
con The Avengers, nel 2012. Nat è “solo”
una segretaria, che però non risparmia il povero Happy Hogan, nella
sequenza del ring che ormai è storia.
Nella seconda parte del film la
vediamo finalmente in azione, mentre, per la prima volta nel MCU,
sfoggia la tuta dello SHIELD.
Captain America: The Winter
Soldier
Il secondo ottimo film che
vede protagonista assoluto Steve Rogers si porta dietro anche una
“comprimaria” di tutto rispetto. I Fratelli Russo, alla loro prima
regia per il MCU, si trovano a dover raccontare i due personaggi
che cercano di capire da dove arriva questo misterioso e fortissimo
personaggio.
Il film racconta anche la caduta
dello SHIELD e nelle scene conclusive,
l’intervento di Natasha è decisivo. Lei e Sam
Wilson/Falcon si dimostrano ottimi amici e alleati e
ancora una volta la nostra eroina si rende indispensabile.
Alla luce dei fatti visti
in Winter Soldier, è strano, all’inizio
di Civil
War, vedere Natasha schierarsi con Tony Stark
contro Steve Rogers. La Vedova Nera è parte di un nutrito gruppo di
eroi che si schiera a favore degli accordi di Sokovia, tuttavia,
nel finale cambia schieramento, o almeno è l’unica abbastanza
lungimirante da capire che l’ostinazione di Steve a proteggere il
suo amico Bucky può portare alla risoluzione del conflitto trai
Vendicatori.
Nel momento in cui lei lascia andare
Steve, nell’ultima parte del film, si addossa la responsabilità per
gli eventi a venire, e dato l’esito, si tratta davvero di un
merito, non di una responsabilità. Sempre in maniera marginale,
nell’ombra, Natasha è determinante.
Quando su Vormir decide di perdere
la vita per permettere a Occhio di Falco di recuperare la Gemma
dell’Anima, Natasha muore sorridendo perché la sua famiglia è di
nuovo viva e unita e lei ha trovato un senso alla sua vita e riesce
così a dare anche un senso alla sua morte.
The Avengers
Nonostante il ruolo di
Black
Widow in Endgame
sia decisamente più importante e coinvolgente, l’apparizione
dell’agente Romanoff in The Avengers ci
toglie ancora il fiato. Nat, legata ad una sedia, alla mercé di
criminali, apparentemente spacciata eppure padrona della
situazione.
Non abbiamo paura del movimento
MeToo: la prima cosa che ci colpisce è la sua
bellezza, la vediamo prima ancora di vederla in azione, è ovvio. Ma
immediatamente come schiaffi che ci risvegliano dall’incantesimo
dei suoi lineamenti arrivano l’arguzia, l’ironia, il talento, la
bravura, la forza. Per non parlare del modo in cui, più avanti,
riesce a mettere nel sacco persino il Dio degli Inganni,
Loki in persona. Signore e Signori, se in
Endgame la nostra eroina trova un coronamento
eroico alla sua vita, in The Avengers si
presenta in tutto il suo straordinario carattere.
Controparte malvagia degli Jedi, i
Sith sono uno dei gruppi di personaggi più iconici del longevo
franchise di Star
Wars. Agendo perché mossi da rabbia, aggressività
ed odio, i Sith non mirano certamente a garantire pace e serenità
all’interno della Galassia, da sempre il principale obiettivo della
setta quale veicolo per espandere il loro oscuro potere e per
aumentare la loro bramosia di controllo.
Nel corso degli anni, il canone di
Star Wars ha avuto modo di approfondire nel
dettaglio la storia e la tradizione dei Sith, eppure ci sono ancora
diverse domande su questi leggendari praticamente del Lato Oscuro
della Forza che non hanno ancora trovato una risposta.
Ecco di seguito 10 domande senza
risposta che ancora abbiamo sui Sith:
L’apprendista di Darth Bane
Darth Bane
è uno dei Signori dei Sith più importanti e leggendari di tutto il
canone
Star Wars. È l’unico sopravvissuto alla guerra tra Jedi e
Sith, nonché creatore della “Regola dei Due”. In “Star
Wars Legends”, aveva un noto apprendista di nome Darth Zannah.
Tuttavia, nel nuovo canone, tuttavia, ci sono poche informazioni
sull’apprendista di Bane, nemmeno un nome. Fatte eccezione per un
paio di menzioni indirette, mai nulla si è saputo su Darth Zannah.
Chi è stato davvero a creare la “Regola dei Due” e a garantirne la
continuazione?
Come ha fatto Darth Bane a sopravvivere?
Parlando ancora di Darth Bane, il
suo status di uno dei più leggendari Signori dei Sith di tutti i
tempi è diventato consolidato in seguito alla sua sopravvivenza
dopo la guerra tra Jedi e Sith. Ciò che ancora oggi non sappiamo è
come abbia fatto a sopravvivere. Se i Sith all’epoca non avessero
ceduto alle lotte interne all’Ordine dei Sith, sarebbero stati
massacrati dai Jedi, il cui potere e la cui collettività hanno
sempre operato contro i Sith. Quindi, come ha fatto Bane a
sopravvivere a tutto questo? Era un abile Signore dei Sith, lo
sappiamo, ma per i suoi standard è comunque impressionante che sia
riuscito a sopravvivere ad un evento del genere.
L’Oscurità Centenaria
L’Oscurità Centenaria è un
celebre evento assia fondamentale nella storia della galassia di
Star Wars. È essenzialmente il periodo in cui sono nati i
Sith dall’Ordine Jedi e il potere del Lato Oscuro è aumentato in
maniera esponenziale. Eppure, i dettagli
dell’evento nel nuovo canone, sono ancora sconosciuto. Il contesto
è piuttosto semplice: un Jedi corrotto credeva che il vero potere
della Forza fosse nel Lato Oscuro, così venne cacciato dall’Ordine
Jedi e creò l’Ordine Sith. Ma cosa è successo durante tutto questo
tempo? Quali sono i dettagli della scissione? Come è stato
esplorato il Lato Oscuro? Qual era la mentalità degli Jedi? C’è
davvero ancora tanto da esplorare…
Ottenere la spada laser rossa
Il processo per ottenere una spada
laser rossa è noto come sanguinamento del cristallo Kyber. Per
ottenerla, i Sith devono uccidere un Jedi, prendere il loro
cristallo e farlo “sanguinare”. Se un Jedi si volge al Lato Oscuro,
il cristallo potrebbe “sanguinare” da solo. Tuttavia, non sembra
esserci alcuna conferma che ciò sia davvero necessario. Prendiamo
Darth Maul, ad
esempio: aveva la sua spada laser rossa prima di incontrare un
Jedi. È vero, Palpatine avrebbe potuto uccidere un Jedi, aver fatto
“sanguinare” il cristallo e dopo averlo consegnato a Maul.
Tuttavia, il dubbio rimane…
Una forma di combattimento con spada laser
Uno dei
momenti più epici dell’intera saga di Star Wars sono senza ombra di dubbio le battaglie con
le spada laser. Il combattimento con spada laser consiste in sette
forme diverse: Shii-Cho, Makashi, Soresu, Ataru, Shien/Djem So,
Niman e Juyo/Vaapad. Queste forme di combattimento sono state tutte
create dall’Ordine Jedi. I Sith hanno padroneggiato alcune di
queste, come quella Makashi (vedi il Conte Dooku): la cosa più
strana, però, è che durante tutto l’arco della loro esistenza, i
Sith non hanno mai creato la loro forma di combattimento con spada
laser. Il motivo? Non è mai stato rivelato.
Il Codice dei Sith
“La pace è una menzogna, c’è solo
la passione.Attraverso la passione, acquisto forza.Attraverso la forza, guadagno potere.Attraverso il
potere, guadagno la vittoria.Attraverso la vittoria, spezzo
le mie catene.La Forza mi libererà”. Il Codice dei Sith
è rispettato da tutti i membri dell’Ordine, ma la sua creazione è
ancora oggi sconosciuta. Si tratta di un’inversione del codice
Jedi, le cui origini sono altrettanto sconosciute. Chiunque abbia
scritto il Codice sarà stato probabilmente uno studioso dei Sith o
un Signore dei Sith estremamente influente…
Il Dark Jedi
Il Jedi corrotto è un’individuo mai
identificato che voleva esplorare il Lato Oscuro della Forza e
venne per questo motivo cacciato dall’Ordine Jedi. L’uomo continuò
ad accumulare seguaci, fino a dare vita all’Ordine Sith. Ma chi
erano davvero questo primo Jedi corrotto? Si tratta di uno dei
personaggi più importanti dell’intera linea temporale di
Star Wars, eppure sappiamo molto poco di lui. In “Star
Wars Legends”, il primo Signore Oscuro dei Sith viene identificato
come Ajunta Pall: potrebbe dunque essere lui in base al vecchio
canone. Finora, però, nessuno conosce la vera identità del “Dark
Jedi”.
I Sith dopo la morte di Bane
In “Star Wars Legends”, c’è un
assortimento di fantastici Signori dei Sith, ognuno con la propria
storia e il proprio carico di dettagli. Nel nuovo canone, non è
proprio così. Non è necessariamente una brutta cosa, essendo il
nuovo canone relativamente “giovane”, ma è anche vero che non è
stato identificato un vero Signore dei Sith nel nuovo canone tra
Darth Bane e Darth Plagueis. Quindi, chi erano i Sith in questo
momento? Oltre all’apprendista di Bane, come accennato in
precedenza, anche il Maestro di Darth Plagueis è sconosciuto. Forse
“Project Luminous”
approfondirà questo aspetto, nonostante sembri focalizzato sui
Jedi, sulla Repubblica e sul Nihil.
Le storie degli altri Signori dei Sith
Come abbiamo già detto, non ci sono
molti Signori dei Sith nel nuovo canone di
Star Wars, specialmente se confrontati con il vasto
universo di “Legends”. Tuttavia, alcuni ce ne sono, ma sembra che
siano stati “portati” nel nuovo canone (e non creati ad hoc) – come
Revan o Exar Kun – tramite citazioni, riferimenti, allusioni e
menzioni indirette. Non conosciamo le loro storie. Sono tutti ben
consolidati in “Legends”: questo è un nuovo universo, e personaggi
con la popolarità e le abilità di Revan meritavano di essere
introdotti in maniera differente. Quali sono le storie di tutti
questi Sith? Quando verrano svelate?
Tra la morte di Bane e l’ascesa di Sidious
La storia dei Sith, come è stato
detto più volte, presenta molti buchi in base alle varie
generazioni. Ci sono diverse informazioni sui vari eventi Galattici
più cruciali, ma nulla di più. Vogliamo ancora conoscere le storie
di molti dei Signori dei Sith, ma una delle parti più intriganti e
curiose della loro storia è sicuramente il tempo che intercorre tra
la morte di Darth Bane e l’ascesa al potere di Darth Sidious. Cosa
hanno fatto i Sith in quel momento? Come sono sopravvissuti e come
hanno agito senza essere scoperti? Erano intelligenti e nascosti
alla vista dei più come Palpatine? Erano coinvolti in politica, nel
commercio o nelle banche? Si tratta di un lungo, lunghissimo
periodo sul quale non ci sono informazioni….
Tramite Deadline, riceviamo
aggiornamenti ufficiali in merito alla situazione del Festival di
Cannes 2020, a rischio annullamento a causa dell’emergenza
coronavirus. Ieri è stato posticipato il Festival delle serie tv,
Cannes Series, ed è stato cancellato il MIPTV.
A seguito di questo annuncio, il
Festival di Thierry Frémaux rilascia il seguente
comunicato: “Capiamo il momento di preoccupazione espresso a
seguito della posticipazione di Cannes Series e dell’annullamento
del MIPTV, ma a oggi niente indica che il Festival di Cannes 2020
non si terrà. Lo staff del festival, Thierry Frémaux e il comitato
di selezione sono attualmente al lavoro per l’organizzazione
dell’evento”.
Il MipTV era in programmazione
dal 30 marzo al 2 aprile, mentre le date del festival sono 12-23
maggio. Il programma ufficiale sarà annunciato il 16 aprile durante
la conferenza stampa da Parigi.
The Walt Disney Company
Italia e TIM annunciano un accordo
pluriennale che si fonda sulla consolidata relazione tra le due
società per la distribuzione esclusiva in Italia, a partire dal 24
marzo a tutti i clienti TIM, di Disney+
attraverso TIM
Vision in abbinamento alle offerte di banda larga
TIM.
L’Amministratore Delegato di TIM, Luigi
Gubitosi, ha dichiarato: “Siamo orgogliosi che Disney
abbia scelto TIM come suo partner strategico in Italia. Si tratta
di un accordo che si inserisce nella strategia di alleanze con
grandi player internazionali che TIM sta portando avanti in diversi
settori, per offrire prodotti e servizi all’avanguardia. TIMVision,
aggiungendo Disney+ alla sua offerta, diventa così
la piattaforma più completa del mercato dei contenuti in Italia,
consolidandone la strategia di principale aggregatore di contenuti
premium del panorama televisivo italiano, in un contesto in cui la
convergenza tra telecomunicazioni e contenuti giocherà sempre di
più un ruolo chiave nel futuro del Gruppo, grazie allo sviluppo
della banda ultralarga e del 5G”.
“Siamo felici di annoverare TIM tra i nostri partner
di lancio” ha aggiunto Kevin Mayer, Chairman of The
Walt Disney Company’s Direct-to-Consumer & International
division “e non vediamo l’ora di offrire poter offrire
ai loro clienti tutti gli straordinari contenuti disponibili su
Disney+. Abbiamo creato un’esperienza
unica orientata verso i nostri fan in Italia, che hanno una
connessione speciale di lunga data con Disney e tutti gli
eccezionali brand che compongono il nostro portfolio”.
Disney+ offre ai fan di tutte
le età un’esperienza senza precedenti: un nuovo modo di
sperimentare i contenuti di tutti gli iconici brand di
intrattenimento parte dell’azienda, tra cui Disney, Pixar,
Marvel, Star
Wars e National Geographic, nonché
una programmazione originale esclusiva che include lungometraggi,
serie, documentari e cortometraggi creati esclusivamente per il
servizio streaming.
TIM
TIM è la maggiore realtà ICT in
Italia. Ai suoi clienti, in Italia e Brasile, offre servizi
di telecomunicazioni fisse e mobili, internet, contenuti digitali
premium per l’entertainment- video, musica, gaming-, piattaforme
cloud evolute e soluzioni ICT. Tutto proposto in pacchetti
flessibili e modulabili in base alle esigenze delle famiglie e
delle imprese, su piattaforme facilmente accessibili da diversi
device. Per la casa intelligente i nostri prodotti dell’Internet of
Things; per i cittadini digitali servizi di e-government per un più
moderno rapporto con la Pubblica Amministrazione, la Sanità, la
Scuola; per le imprese servizi virtuali e cloud computing.Accanto a TIM, alcune delle principali realtà del Gruppo:
Sparkle, operatore internazionale con una delle più grandi e
avanzate reti al mondo e tra i primi 10 service provider
internazionali a livello globale. INWIT: principale tower
operator in Italia, che gestisce infrastrutture per le
comunicazioni elettroniche, in particolare quelle dedicate
all’ospitalità di apparati di trasmissione radio, per le
telecomunicazioni e la diffusione di segnali televisivi e
radiofonico. Olivetti: con competenze digitali in settori
chiave come il Machine to Machine e l’Internet of Things e
un’offerta di prodotti hardware e software all’avanguardia.
Da 16 anni siamo nei principali indici di Sostenibilità, segno
del nostro impegno nel campo ambientale e sociale.
Disney+
Disney+
è il servizio di streaming dedicato ai film e ai prodotti di
intrattenimento di Disney, Pixar, Marvel, Star Wars, National
Geographic e altri brand, riuniti insieme, per la prima volta.
Gestito dal settore Direct-to-Consumer e internazionale di The Walt
Disney Company, Disney+ è disponibile sulla maggior
parte degli schermi connessi a Internet e offre una programmazione
senza interruzioni pubblicitarie con una varietà di lungometraggi
originali, documentari, serie live-action e animate e contenuti di
formato breve. Il servizio dà inoltre accesso allo sterminato
archivio cinematografico e televisivo di Disney. Disney+ è l’unico servizio di streaming
dove trovare i film distribuiti da The Walt Disney Studios dal
2020. Tutte le informazioni e le modalità di abbonamento sono
disponibili sul sito Disneyplus.com.
L’ultimo film in cui Daniel Craig vestirà i panni di James
Bond, No Time to
Die, è stato ufficialmente
posticipato da aprile a novembre a causa dell’emergenza
Coronavirus, ma ciò
sembra non aver “debellato” la volontà dell’attore britannico di
continuare a vestire i panni dell’iconico agente segreto, come si
evince dal nuovo promo della prossima puntata del Saturday
Night Live, in cui Craig figurerà in qualità di
conduttore.
Nel promo della puntata che andrà in
onda il prossimo 7 marzo, diffuso attraverso il canale YouTube
ufficiale del SNL, vediamo l’attore commentare in maniera
decisamente entusiasmante il suo coinvolgimento nello show. Le
immagini dell’intervista a Daniel Craig, però, si sovrappongono a quelle
– chiaramente ironiche – in cui l’attore non riesce a smetterla di
pensare e agire come l’iconico personaggio che interpreta sul
grande schermo anche fuori dal set.
Vi ricordiamo che la produzione ha
assunto Phoebe
Waller-Bridge per “ravvivare” lo script
di Bond
25 sotto speciale richiesta di Craig, grande
fan di FleabageKilling Eve, le due serie
prodotte e scritte dall’attrice. Era dal 1963 (l’ultima fu Johanna
Hardwood con Dr. No e From Russia With
Love) che la casa di produzione non assumeva una donna per
dare voce ai personaggi del franchise, una scelta oggi più che mai
“rilevante”.
In No Time To
Die, Bond si gode una vita tranquilla in
Giamaica dopo essersi ritirato dal servizio attivo. Il suo quieto
vivere viene però bruscamente interrotto quando Felix Leiter, un
vecchio amico ed agente della CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La
missione per liberare uno scienziato dai suoi sequestratori si
rivela essere più insidiosa del previsto, portando Bond sulle
tracce di un misterioso villain armato di una nuova e pericolosa
tecnologia.
Anche se non si conosce ancora
molto della trama di Guardiani
della Galassia Vol. 3, il regista James
Gunn ha confermato cosa non vedremo sicuramente nel
film: i momenti esilaranti tra Star-Lord (Chris
Pratt) e Thor (Chris
Hemsworth). Il film non ha ancora una data di uscita
ufficiale, ma i fan sono fermamente convinti che il progetto sia
ancora una priorità dei Marvel Studios. A ciò si aggiunge
il fatto che le riprese di
The Suicide Squad sono ufficialmente
terminate, quindi è probabile che adesso Gunn avrà più tempo a
disposizione per dedicarsi nuovamente alla terza avventura dei
Guardiani.
Le scene di Avengers: Infinity
War ed Endgame in cui
abbiamo visto Star-Lord e Thor insieme, hanno dato vita ad alcuni
momenti estremamente divertenti, e sembra proprio che i fan del MCU
ne vogliano vedere ancora. Tuttavia, è stato lo
stesso
James Gunn a rivelare via Instagram che non ci
sarà alcun “momento esilarante” tra i due personaggi in GOTG
Vol.3. Dopo aver ricevuto una serie di richieste da parte dei
fan in merito all’inclusione di maggiori scene che avrebbero
esaltato in maniera ironica il rapporto tra Peter Quill e il Dio
del Tuono, Gunn ha semplicemente replicato che la cosa “non
accadrà”.
Potete vedere la risposta del regista nelle sue IG stories di
seguito:
Naturalmente, c’è ancora una
possibilità che Thor non appaia affatto in GOTG Vol. 3. La
scorsa estate, è stato ufficialmente annunciato che il Dio del
Tuono sarebbe stato il protagonista di un quarto film in solitaria,
Thor: Love and
Thunder, che arriverà nelle sale prima di
Vol. 3. Di recente, è stato chiesto a Pratt della possibile inclusione di
Thor in Vol. 3, e l’attore ha rifiutato di confermare
se il Dio del Tuono si unirà ufficialmente ai Guardiani nella loro
prossima avventura.
Scritto e diretto da James
Gunn, Guardiani della Galassia Vol.
3 non ha ancora una data di uscita ufficiale. Le
riprese del film dovrebbero partire ufficialmente a Febbraio
2021.
Ben
Affleck sta partecipando alla promozione del suo
ultimo film, The Way Back, in cui
interpreta un ex giocatore di basket che ha la possibilità di
ritrovare la retta via quando gli viene offerto il posto di
allenatore nella squadra del liceo dove lui giocava da ragazzo.
Il film, che vede Affleck recitare
di nuovo per Gavin O’Connor dopo la loro prima
collaborazione in The
Accountant, sembra stare molto a cuore all’attore
che torna sotto i riflettori dopo un periodo particolarmente buio
della sua vita personale. L’alcolismo, il divorzio e il fallimento
del progetto Warner Bros sui personaggi DC che lo vedeva coinvolto
nei panni di Batman hanno sicuramente contribuito a incupire i suoi
ultimi anni, ma adesso sembra arrivato il momento per Ben di fare
ammenda e di avere un’altra occasione con la vita e con il
cinema.
Ben
Affleck è stato ospite da Jimmy
Kimmel per parlare del suo film, e nel corso
dell’intervista ha anche parlato del film di Ridley Scott in cui è
impegnato adesso. Si tratta di The Last Duel, in cui recita di
nuovo accanto a Matt Damon, amico e collaboratore da oltre
trent’anni, e ad Adam
Driver, fresco di nomination all’Oscar per Storia di
un Matrimonio.
Proprio su Driver si è concentrata
la sua attenzione, quando ha raccontato al suo ospite che, durante
le riprese del film ha insistito tanto affinché il giorno del
compleanno di suo figlio, il terzo avuto con l’ex moglie Jennifer Garner (i due hanno anche due
bambine più grandi), lui fosse libero da impegni di set.
Antefatto: il caso
vuole che il bimbo (Samuel, 8 anni) sia consapevole che mamma e
papà recitano per lavorare, ma nelle parole di Affleck, il bambino
è altrettanto consapevole che invece Star
Wars, e tutto quello che c’è dentro, è reale. Quando
Affleck ha avuto la conferma che avrebbe recitato accanto a
Adam
Driver, non si è fatto sfuggire l’occasione di dire al
figlio che avrebbe recitato con Kylo Ren, mandando il bambino in
tilt!
Tornando al giorno del compleanno
del piccolo Samuel, papà Ben riesce ad arrivare in tempo per la
festa, ma il corriere non riesce a consegnare il regalo e questo
potrebbe essere compromettente per un bimbo di 8 anni! Ma è
intervenuto Adam
Driver, che sapendo della passione di Sam per
Star Wars, ha fatto inviare a Ben
Affleck, gadget autografati e un video personalizzato,
tutto per lui.
Inutile raccontare la gioia del
bambino. Affleck ha pubblicamente ringraziato Driver, che grazie ad
un piccolo gesto di gentilezza ha reso Ben il papà migliore del
mondo, un eroe agli occhi del figlio. Di seguito il video del
racconto di Affleck da Jimmy Kimmel (7:38):
La Disney ha finalmente trovato il
regista dell’annunciato Hocus Pocus 2,
sequel della commedia fantastica – divenuta negli anni un vero e
proprio cult – uscita nel lontano 1993. Il sequel sarà destinato a
Disney+,
la piattaforma di streaming della Casa di Topolino che in Italia
farà il suo debutto a partire dal prossimo 24 marzo.
A dirigere il nuovo film dedicato
alle avventure delle iconiche sorelle Sanderson – come riportato da
Variety –
sarà Adam Shankman, regista di Prima o poi mi
sposo, I passi dell’amore e Hairspray – Grasso è
bello. La fonte riporta inoltre che Bette Midler,
Kathy Najimy e Sarah Jessica
Parker – le protagoniste del film originale – non sono
ancora ufficialmente coinvolte nel sequel (a
differenza di quanto riportato in precedenza), ma che i piani
sono ancora quelli di coinvolgerle e di farle tornare nei panni
delle tre streghe.
Al momento non sappiamo neanche se
gli altri membri del cast originale – come ad esempio Thora
Birch (American Beauty) – torneranno nel sequel. La
sceneggiatura del nuovo film porterà la firma di Jen D’Angelo
(Workaholics).
L’originale Hocus
Pocus uscì nelle sale nel 1993 diretto da
Kenny Ortega, e raccontava le vicende delle tre
sorelle Sanderson e del rapimento della piccola Emily Binx, a cui
le streghe volevano succhiare la linfa vitale per ridiventare di
nuovo giovani. Trecento anni dopo, nella notte di Halloween, il
giovane Max, la sua sorellina Dani e la loro amica Allison si
intrufolano nella casa delle tre streghe, divenuta ora un
museo…
Vi ricordiamo che il 12 novembre
verrà ufficialmente lanciato il nuovo servizio di
streaming Disney+,
che come saprete offrirà all’utente la possibilità di accedere a
contenuti esclusivi più titoli dell’archivio della casa di
Topolino. Sulla piattaforma saranno disponibili una vasta
collezione di prodotti originali, tra cui film e serie tv, e tutti
i titoli di
Disney, Pixar, Marvel
Studios, Lucasfilm e National
Geographic.
Nella giornata di ieri è arrivata
come un fulmine a ciel sereno la
notizia che l’uscita di No Time
to Die, il nuovo capitolo della saga di 007, è
stata posticipata di ben 7 mesi a causa dell’emergenza Coronavirus. In un
momento in cui l’industria cinematografica è costretta a
fronteggiare una situazione forse senza precedenti (vedi le
numerose uscite al cinema posticipate e il caso delle riprese di
Mission
Impossible), sono adesso in molti a temere che
anche l’arrivo in sala di altri titoli molti attesi nei prossimi
mesi possa subire variazioni: si “teme” in particolare per le
uscite di Black Widow, il nuovo
cinecomic Marvel con Scarlett
Johansson, e Fast and Furious
9, il nuovo capitolo della celebre saga action
con Vin
Diesel.
Adesso, a fare chiarezza sulla
situazione, arriva un nuovo report di Deadline secondo il
quale né la Disney né la Universal avrebbero intenzione di
posticipare le uscite previste per il prossimo maggio di
Black Widow e di Fast and
Furious 9. Resta quindi confermato – al momento – che
il cinecomic dedicato a Vedova Nera arriverà nelle sale americane
il 1 maggio (in Italia uscirà il 29 aprile), mentre il nono
capitolo della saga con protagonista Domic Toretto uscirà nelle
sale americane il 22 maggio (in Italia uscirà il giorno prima, il
21).
E sempre a proposito della Casa di
Topolino, un altro report – questa volta di Variety – fa sapere
che neanche l’uscita dell’atteso live action di Mulan è a
rischio: il film resta confermato per il prossimo 27 marzo nelle
sale americane (in Italia uscirà il giorno prima, il 26).
La regia di Black Widow è
stata affidata a Cate Shortland, seconda
donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo
dell’universo cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è
stata riscritta nei mesi scorsi da Ned
Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby).
Insieme alla Johansson ci saranno anche David
Harbour, Florence
Pugh, e Rachel
Weisz.
Dopo lo straordinario successo
di Avengers:
Endgame, diventato il maggiore incasso mondiale
di sempre, Scarlett
Johansson riprende il suo ruolo di Natasha
Romanoff/Black Widow.
Cathy Yan, la
regista di Birds of
Prey, ha rivelato i dettagli sul sizzle
reel che mostrò alla Warner Bros. prima di ottenere ufficialmente
l’incarico di dirigere il cinecomic con Margot
Robbie. Per chi non lo sapesse, il “sizzle reel” è una
sorta di video montaggio che serve ai registi per presentare ad una
distribuzione le proprie idee e la propria visione in merito ad un
determinato progetto.
In una recente intervista con
The New Yorker, la
Yan ha spiegato che, dopo aver incontrato la Warner e discusso in
merito alla possibilità di dirigere il film, realizzò un “sizzle
reel” che aveva come sottofondo un remix casareccio di
“Diamond’s Are a Girl’s Best Friend” e che
“raggruppava il peggio dell’odierna femminilità”.
“C’erano scene dal programma The
Bachelor, la pubblicità dei diamanti De Beers, Kim Kardashian con
il volto di un vampiro, le giornaliste di Fox che parlavano delle
donne, Trump che diceva ‘Grab ‘em by the p*ssy’. Dopo aver mostrato
il video, c’è stato soltanto un lungo silenzio.”
Quelle clip erano state scelte
perché, in base alla sua visione, la regista voleva che il film
spingesse in qualche modo “le spettatrici o le ragazze in
generale a voler distruggere il patriarcato”. Indubbiamente,
la visione della Yan è riuscita ad avere un impatto generale su
tutto l’arco narrativo del film, dal momento che la storia segue
proprio Harley Quinn e le sue
nuove compagne di viaggio (le future “Birds of Prey”) che
combattono contro gli uomini più pericolosi di Gotham City.
Birds of
Prey, diretto
da CathyYan, è uscito
nelle sale il 7 febbraio 2020. Nel cast
anche Mary Elizabeth Winstead, Jurnee
Smollett-Bell (rispettivamente Cacciatrice e Black
Canary), Rosie Perez (Renee Montoya)
e Ella Jay Basco (Cassandra Cain).
Ewan
McGregorinterpreta invece uno dei due principali
villain del film, Maschera
Nera, alter ego di Roman Sionis.
Chi conosce i fumetti lo ricorderà come uno dei più grandi
nemici di Batman (negli anni Ottanta esplose proprio come nemesi
del Cavaliere Oscuro) nonché temibile boss mafioso di Gotham
City.
“Avete mai sentito la storia del
poliziotto, dell’uccello canoro, dello psicopatico e della
principessa mafiosa? Birds of Prey (e la fantasmagorica rinascita
di Harley Quinn) è una storia contorta raccontata dalla stessa
Harley, come solo Harley può farlo. Quando il malvagio narcisista
di Gotham, Roman Sionis, e il suo zelante braccio destro, Zsasz,
puntano gli occhi su una ragazza di nome Cass, la città si rivolta
per cercarla. I percorsi di Harley, Cacciatrice, Black Canary e
Renee Montoya si incontrano e l’improbabile quartetto non ha altra
scelta che allearsi per abbattere Roman.”
Continuano ad emergere online
dettagli inediti su Star Wars:
L’Ascesa di Skywalker grazie al romanzo che verrà
pubblicato negli Stati Uniti a partire dal prossimo 17 marzo.
L’ultima rivelazione sul film riguarda le parole che Kylo Ren
(Adam
Driver) dice a Rey (Daisy
Ridley) prima di morire.
Alla fine del film di J.J.
Abrams, Kylo e Rey uniscono le forze per tentare di
sconfiggere l’Imperatore Palpatine (Ian
McDiarmid), tornato sotto forma di
“clone” dopo la sua apparente sconfitta alla fine de
Il Ritorno dello
Jedi.
Dopo il ritorno di Kylo Ren al Lato
Chiaro della Forza, Ben riesce a malapena a porgere il suo ultimo
saluto Rey, dal momento che lo vediamo morire poco dopo la fine
della battaglia contro Il Signore Oscuro dei Sith (prima di
scomparire nella Forza, Rey bacia Kylo, ma quel bacio non è mai
stato inteso come “romantico”, bensì come un segno di
“gratitudine”).
Adesso, il romanzo basato su
L’Ascesa di
Skywalker dello scrittore Rae Carson (via CBR) rivela quali
sono state le ultime parole che Kylo ha detto alla ragazza:
“Una voce le arrivò attraverso
la Forza, chiara e forte. ‘Sarò sempre con te’, disse Ben” –
questo è ciò che si legge grazie ad un estratto dal libro. In quel
preciso momento, Rey ricevette una risposta che le fece riprovare
un sentimento a lei già noto: “Lei sorrise. Lasciò che la
verità la travolse. ‘Nessuno se n’è mai andato davvero’,
sussurrò.”
Lucasfilm e il
regista J.J. Abrams uniscono ancora una
volta le forze per condurre gli spettatori in un epico viaggio
verso una galassia lontana lontana con Star Wars:
L’Ascesa di Skywalker, l’avvincente conclusione
dell’iconica saga degli Skywalker, in cui nasceranno nuove leggende
e avrà luogo la battaglia finale per la libertà.
Il cast del film
comprende Carrie Fisher, Mark Hamill, Adam Driver,
Daisy Ridley, John Boyega, Oscar Isaac, Anthony Daniels, Naomi
Ackie, Domhnall Gleeson, Richard E. Grant, Lupita Nyong’o, Keri
Russell, Joonas Suotamo, Kelly Marie
Tran, con Ian
McDiarmid e Billy Dee
Williams.
Diretto da J.J. Abrams e prodotto da
Kathleen Kennedy, Abrams e Michelle Rejwan, Star
Wars: L’Ascesa di Skywalker è scritto da J.J. Abrams
e Chris Terrio, mentre Callum Greene, Tommy Gormley e Jason
McGatlin sono i produttori esecutivi.
James
Gunn, regista dell’atteso The Suicide
Squad, ha spiegato i motivi
che lo hanno spinto a fare maggiore ricorso agli effetti pratici
piuttosto che alla CGI durante la lavorazione del sequel/reboot.
In una serie di
Tweet, Gunn ha infatti spiegato perché ha preferito utilizzare
gli effetti pratici piuttosto che la CGI, come aveva già
preannunciato – sempre via Twitter – circa un mese fa.
Gunn ha spiegato che durante la
lavorazione del film ha fatto ricorso all’utilizzo di effetti
pratici ogni volta che ha potuto, come ad esempio “i più grandi
e i più bei set costruiti dalla scenografa Beth Mickle che lui
abbia mai visto”. Gunn ha inoltre elogiato il lavoro di gran
parte della troupe del film, dal costuminsta Judianna Makovsky al
coordinatore pirotecnico Dan Sudick.
Ciononostante, Gunn ha voluto
comunque specificare di non essere assolutamente contro l’impiego
della CGI, spiegando: “Sarò per sempre grato agli artisti della
CGI che hanno lavorato ai miei film. Si tratta soltanto di non fare
affidamento sulla post-produzione per del lavoro che dovrebbe
essere fatto durante la produzione.” Di seguito i tweet
originali di James Gunn:
Secondo le ultime indiscrezioni,
Nathan
Fillion dovrebbe interpretare Arm-Fall-Off-Boy,
che i lettori dei fumetti ricorderanno come il criminale con la
capacità di staccare i propri arti e usarli come armi, potere
guadagnato grazie ad un elemento metallico antigravità.
Altri nomi circolati nelle ultime
settimane sono Ratcatcher e Peacemaker, ma i report segnalano
che Sean Gunn potrebbe vestire i panni
di Weasel e Flula Borg quelli di
Javelin; Pete Davidson potrebbe
interpretare Blackguard, mentre Michael Rooker
Savant.
Arrivano dal regista in persona
Matt Reeves le prime foto ufficiale della
Batmobile che vedremo in The
Batman, l’attesissimo nuovo capitolo dell’Uomo
Pipistrello al cinema. Le immagini sono anche degne di nota in
quanto sono la prima foto ufficiale anche del costume che
indosserà Robert Pattinson nel film. Da quello che
possiamo vedere l’aspetto è un allontanamento piuttosto radicale
dalle precedenti uscite cinematografiche di Batman, e anche questa
trasposizione avrà un veicoli completamente personalizzato.
1 di 3
CREDIT: MATT REEVES /
WARNER BRO
Il design della Batmobile è
in linea con
le prime foto diffuse
della Batcycle che avevamo visto a febbraio, grazie ad
una serie di foto non autorizzate di un servizio fotografico fatto
rubandole dal set del filmin Scozia. In
quegli scatti, uno stuntman nel Batsuit guidava una moto piuttosto
semplice con alcuni modesti spunti di design.Pubblicando queste foto via Twitter Matt
Reeves ci sta dicendo che vuole assolutamente prendere il
controllo sui primi sguardi al suo prossimo adattamento e già a
metà Febbraio
aveva pubblicato il video con
Pattinson che indossa il costume.
HN Entertainment ha suggerito che
le riprese del cinecomic si svolgeranno presso i Leavesden Studios
di Londra (gli stessi della saga di Harry Potter ma anche
di Batman v Superman: Dawn of
Justice, Justice League, Wonder Woman e del
sequel Wonder Woman 1984) mentre l’uscita nelle sale
è stata già fissata al 25 giugno 2021.
“The
Batman esplorerà un caso di detective“,
scrivono le fonti, “Quando alcune persone iniziano a morire in
modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di
Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una
cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham
City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà
disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei
film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti
sospettati“.
MGM,
Universal hanno comunicato che il nuovo film del
franchise di James
Bond, No Time
to Die è stata rinviata al 12 novembre 2020. Il
film verrà
rilasciato nel Regno Unito il 12 Novembre, 2020, seguiranno le
altre date internazionali tra cui il lancio USA il 25 novembre,
2020. In Italia il film uscirà il 12 Novembre 2020.
MGM, Universal e i
produttori di Bond, Michael G Wilson e Barbara
Broccoli, hanno annunciato oggi, dopo un’attenta
valutazione e attraverso l’analisi del mercato cinematografico
globale, che l’uscita di NO TIME TO
DIE sarà posticipata al Novembre 2020. Con ogni
probabilità la decisione è stata prese anche in considerazione del
fatto che l’emergenza del Coronavirus sta lentamente coinvolgendo
gran parte dell’Europa.
In NO TIME TO
DIE, Bond si gode una vita tranquilla in Giamaica dopo
essersi ritirato dal servizio attivo. Il suo quieto vivere viene
però bruscamente interrotto quando Felix Leiter, un vecchio amico
ed agente della CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La missione per
liberare uno scienziato dai suoi sequestratori si rivela essere più
insidiosa del previsto, portando Bond sulle tracce di un misterioso
villain armato di una nuova e pericolosa tecnologia.
Dai geniali creatori del film
premio Oscar Spider-Man: Un Nuovo Universo arriva il nuovo
film
d’animazioneSuperconnessi, prodotto
da Sony Pictures Animation e distribuito
da Warner Bros. Entertainment Italia.
Il
film si sofferma sull’importanza delle ‘connessioni’
umane, in un mondo in cui la tecnologia sta prendendo il
sopravvento. Il film è diretto da Mike Rianda (Gravity Falls) e
prodotto da Phil Lord e Christopher Miller, autori
del film Premio Oscar Spider-Man: Un nuovo universo. Distribuito da
Warner Bros. Entertainment Italia, il film sarà nelle sale italiane
nell’autunno 2020.
In Superconnessi,
quando la giovane Katie Mitchell, una ragazza molto creativa, viene
ammessa alla scuola di cinema dei suoi sogni, suo padre Rick,
grande amante della natura, decide che sarà l’intera famiglia ad
accompagnarla in un viaggio attraverso il paese. A loro si uniranno
la madre Linda, ottimista di natura, l’eccentrico fratellino Aaron
e il loro carlino paffuto Monchi. Ma il loro viaggio è interrotto
da un’improvvisa rivolta tecnologica: i dispositivi amati e
utilizzati in tutto il mondo, dagli smartphone agli
elettrodomestici fino a una nuova e innovativa linea di personal
robot, decidono che è il momento di prendere il sopravvento. Con
l’aiuto di due amichevoli robot malfunzionanti, la famiglia
Mitchell dovrà superare i suoi problemi e iniziare a collaborare
per salvare loro stessi e il resto del mondo.
Numerosi dettagli sono già emersi su
WandaVision, una delle serie Marvel destinate alla piattaforma
di streaming Disney+ che, insieme a The
Falcon and the Winter Soldier,
debutterà proprio quest’anno.
La serie WandaVision è stata confermata
nell’aprile del 2019, insieme a The Falcon and the Winter
Soldier, Loki, What If …?e
Hawkeye. . La serie
sarà composta da sei episodi della durata di un’ora ciascuno. Uno
degli aspetti più intriganti di WandaVision è che la
serie, nonostante sarà ambientata dopo gli eventi di Avengers:
Endgame, coinvolgerà un’ambientazione tipica
degli anni ’50. Al momento non è ancora chiaro quanto della storia
sarà ambientato negli anni ’50 e quali personaggi saranno coinvolti
in quell’epoca. Sarà sicuramente un nuovo territorio per Scarlet
Witch e Visione, due personaggi del MCU che non hanno avuto la
possibilità di viaggiare nel tempo durante Endgame.
WandaVision vedrà anche il coinvolgimento di un personaggio da
Captain Marvel e
sarà collegata al sequel di Doctor Strange.
Una serie incentrata esclusivamente
su Scarlet Witch e Visione affronterà inevitabilmente le
conseguenze di Avengers: Infinity War,
che ha visto la coppia morire in diversi modi per mano di Thanos.
In che modo i due personaggi riusciranno a riprendere le loro vite
e la loro relazione sarà una delle cose più interessante da
scoprire. Sarà anche interessante assistere allo sviluppo dei loro
personaggi e quali nuove avventure si troveranno a dover
affrontare.
Il ritorno di Elizabeth Olsen e Paul Bettany
Elizabeth Olsen e
Paul Bettany
torneranno ufficialmente nei panni di Scarlet Witch e Visione in
WandaVision. La
conferma del loro ritorno è arrivata nell’aprile 2019, quando la
Marvel ha annunciato le prime 5 serie tv destinate a Disney+. Inoltre, è stato confermato
che la Olsen continuerà ad interpretare Scarlet Witch in altri film
del MCU. A secondo del modo in cui Visione verrà riportato in vita,
anche Bettany potrebbe continuare ad interpretare il personaggio
sul grande schermo, nelle Fasi 4 e 5 dell’Universo Cinematografico
Marvel.
Bettany è stato parte del MCU fin
dall’inizio della Fase 1, iniziata con Iron Man del
2008. Inizialmente, Visione era la voce di Jarvis, il sistema di
intelligenza artificiale creato da Tony Stark. Ha continuato ad
apparirà in qualità di Jarvis fino ad Avengers: Age of
Ultron del 2015, quando si è trasformato in Visione dopo
che Tony e Bruce Banner hanno aggiornato l’intelligenza
artificiale, trasformandola in una forma umana e regalandole la
vita grazie alla Gemma della Mente, rendendolo così una formidabile
arma tecnologica da usare contro Ultron. La prima apparizione della
Olsen nel MCU risale invece ad una scene post-credit di
Captain America: The
Winter Soldier, che anticipava l’arrivo di Scarlet Witch e
di suo fratello, Quicksilver. I due personaggi sono stati poi
ufficialmente introdotti in Age of Ultron. Scarlet Witch e
Visione si sono innamorati durante Captain America: Civil
War, dopo che a Visione venne affidato il compito di
sorvegliare su Wanda nel quartier generale dei Vendicatori. La
coppia ha sviluppato un rapporto amorevole e protettivo, cosa che
per i fan ha reso ancora più difficile la visione di Avengers: Infinity
War, quando è diventato chiaro che Thanos sarebbe
tornato per reclamare la Gemma della Mente di Visione.
Come verrà affrontato il ritorno di Visione
WandaVision dovrà fare i conti
con la morte di Visione in Avengers: Infinity War,
dal momento che Paul Bettany è stato
confermato nel cast della serie. Nella timeline del MCU, Visione è
stato ucciso da Thanos: ciò a permesso al Titano Pazzo di strappare
la Gemma della Mente dalla sua fronte. Dal momento che Vision è
morto prima dello “schiocco della dita” di Thanos alla fine di
Infinity War, la sua morte dovrebbe essere considerata
permanente, a differenza di quella di Scarlet, che è “scomparsa”
proprio in seguito allo “schiocco” ed è per questo ritornata alla
fine di Avengers:
Endgame. Dal momento che WandaVision
sarà ambientato dopo gli eventi di Endgame, il ritorno di Visione
complicherà ulteriormente la timeline del MCU, e sarà sicuramente
uno dei punti nevralgici della storia al centro della serie.
Al momento il modo esatto in cui
Visione tornerà in WandaVision è avvolto nel mistero. In
occasione del Comic-Con di San Diego dello scorso anno, Kevin Feige aveva
anticipato che la serie sarà qualcosa che i Marvel Studios non
hanno mai fatto prima e che sarà piena di strani elementi e di
sorprese. In base alle parole del boss della Casa delle Idee,
dunque, potrebbero esserci tantissimi modi in cui Visione potrebbe
essere riportato in via. Considerando che i poteri di Scarlet Witch
derivano da una delle Gemme dell’Infinito, potrebbe essere che
Wanda decida di riportare in vita Visione da sola. Un’altra
possibilità sarebbe quella di riportare in vita Visione da un altro
universo, un’opzione non totalmente assurda dal momento che Scarlet
Witch si alleerà con Doctor Strange e probabilmente entrerà nel
Multiverso insieme a lui.
Il coinvolgimento di Monica Rambeau
Monica Rambeau sarà presente in
WandaVision, ed il
personaggio sarà interpretato da Teyonah Parris (Se la strada potesse
parlare). Il casting della giovane attrice è stato confermato
durante il Comic-Con di San Diego del 2019. In base al
coinvolgimento della Parris e al fatto che WandaVision
sarà ambientato dopo Endgame, è probabile che nella serie
vedremo una versione adulta di Monica. È probabile che parte
della sua storia verrà rivelata per colmare il vuoto tra gli eventi
del Captain Marvel,
dove il personaggio è stato introdotto per la prima volta (come la
figlia undicenne di Maria Rambeau), e l’attuale linea temporale del
MCU. L’apparizione di Monica in WandaVision potrebbe
essere solo la prima del personaggio durante le Fase 4 e 5. La cosa
ha una sua logica, dal momento che Captain Marvel 2
farà parte della Fase 5 del MCU, e la versione del personaggio che
vedremo nella serie con la Olsen e Bettany potrebbe tranquillamente
essere incluso nel sequel.
Nei fumetti, Monica diventa una
supereroina dopo essere stata bombardata da un’energia
extra-adimensionale proveniente da un’arma distruttiva di energia
prodotta da uno scienziato criminale. L’incidente accade mentre
Monica lavora come luogotenente nella pattuglia del porto di New
Orleans, facendo così della ragazza un comune essere umano che
viene trasformato in un supereroe, qualcosa di molto comune nei
fumetti. Ha assunto l’identità di Captain Marvel dai media, ma nel
corso della storia editoriale ha assunto diverse altre identità,
tra cui Photon e Spectrum. I poteri di Monica includono velocità,
forza, invisibilità e volo sovrumani, nonché la capacità di
attraversare qualsiasi oggetto ed emettere esplosioni di energia;
può anche trasformarsi in qualsiasi energia all’interno dello
spettro elettromagnetico. Data la sua trasformazione, è anche
funzionalmente immortale e non sembra invecchiare o sperimentare
fisicamente i vari effetti dell’invecchiamento.
I personaggi di Darcy Lewis e Jimmy Woo
Oltre a Monica Rambeau, in WandaVision vedremo anche i
personaggi di Darcy Lewis e Jimmy Woo. Kat Dennings ha interpretato
Darcy in Thor e Thor: The Dark
World, mentre Randall Park ha interpretato l’agente
dell’FBI in Ant-Man and the Wasp.
Al momento non sappiamo in che modo i due personaggi saranno
collegati con la storia raccontata in WandaVision.
I collegamenti con Doctor Strange 2
Scarlet Witch apparirà in Doctor Strange in the Multiverse of
Madness. La cosa è stata confermata durante il Comic-Con
di San Diego dello scorso anno, anche se non sono mai stati
rivelati dettagli sul modo in cui Wanda sarà coinvolta nelle nuove
avventure di Stephen Strange. È stato anche confermato che gli
eventi di WandaVision saranno
strettamente connessi a quelli di Doctor Strange 2, ma
anche in questo caso non sono stati forniti dettagli.
Anche se i dettagli sulle
connessioni tra WandaVision e Doctor Strange 2
restano per ora non ufficializzati, non è molto difficile
immaginare in che modo le due proprietà possa essere collegate.
Scarlet Witch ha degli incredibili poteri, talmente grandi da poter
mettere fuori gioco nemici come Thanos. Sfortunatamente, il
personaggio non ha ancora avuto il giusto tempo sul grande schermo
per poter sviluppare e mostrare a pieno questi poteri, soprattutto
al di fuori di una battaglia. Ecco perché l’idea di vederla in
azione al fianco di Doctor Strange, il maestro delle arti mistiche,
offrirà uno sviluppo tanto divertente quanto necessario al
personaggio di Scarlet Witch.
Inoltre, ha senso che
WandaVision e Doctor Strange 2 siano connessi,
considerando che in quest’ultimo si esplorerà il Multiverso.
Sebbene non ancora confermato, è difficile non chiedersi se
l’ambientazione anni ’50 di WandaVision non abbia qualcosa
a che fare proprio con Doctor Strange e il Multiverso. Potrebbe lo
Stregone Supremo aprire una porta nel passato in un altro universo
per la coppia? Ancora, questo fa sorgere una domanda fondamentale:
gli eventi di WandaVision e Doctor Strange 2
stanno accadendo contemporaneamente o in modo lineare? Entrambe
potrebbero essere due valide opzioni per legate tra loro le due
proprietà.
La data di uscita
WandaVision dovrebbe debuttare
su Disney+ a dicembre di quest’anno, anche
una precisa data di uscita non è stata ancora confermato. In
origine, la serie avrebbe dovuto debuttare nella primavera del
2021, in concomitanza con l’arrivo nelle sale di Doctor Strange
2, previsto per maggio dello stesso anno. La nuova release di
WandaVision conferma che si sarà ancora più divario tra le
due proprietà. WandaVision è una delle cinque serie Marvel
che debutteranno su Disney+ entro un anno, e che saranno
direttamente collegate ai film del MCU. Nel caso di
WandaVision, la connessione sarà con il sequel di
Doctor Strange. Le altre serie Marvel che debutteranno su
Disney+ a partire da quest’anno saranno
The Falcon and the Winter
Soldier, Loki, What If …? e Hawkeye.
Il trailer ufficiale
Durante il SuperBowl del 2020,
Disney+ ha rilasciato un trailer
“combo” con le primissime immagini ufficiali delle serie Marvel,
tra cui ovviamente anche WandaVision. Le immagini della
serie sono disseminate lungo tutto il filmato, e sembrano
confermare che nella serie vedremo i gemelli di Scarlet e Vision.
Le immagini confermato inoltre che, al di là dell’ambientazione da
sit-com anni ’50, altri celebri classici della tv americana
verranno omaggiati nello show.
Divenuto celebre in particolare per
diversi ruoli ricoperti negli anni Novanta, l’attore Sam
Neill è oggi un volto particolarmente riconoscibile,
legato in particolare ai film di Jurassic Park, di cui era
protagonista. Distintosi per la sua versatilità, Neill ha negli
anni continuato a rinnovarsi prendendo parte a progetti sempre
diversi. Ciò gli ha permesso di continuare a godere degli
apprezzamenti della critica e del pubblico.
Parte – Le cose che non sai di Sam
Neill.
Sam Neill: i suoi film
1. Ha recitato in celebri
lungometraggi. Dopo aver recitato in Unica regola
vincere (1977), l’attore ha acquisito una buona notorietà,
accresciuta grazie a titoli come La mia brillante carriera
(1979), Conflitto finale (1981), Possession
(1981), Il sangue degli altri (1984), Un grido nella
notte (1988) e Ore 10: calma piatta (1989). A partire
dagli anni Novante ottiene il vero successo grazie ai film
Caccia a Ottobre Rosso (1990), Fino alla fine del
mondo (1991), Avventure di un uomo invisibile (1992),
Jurassic Park (1993), dove recita insieme a Laura
Dern e Jeff
Goldblum, Lezioni di piano (1993), Il
seme della follia (1995), Forgotten Silver (1995),
Punto di non ritorno (1997), L’uomo che sussurrava ai
cavalli (1998) e L’uomo bicentenario (1999). Con il
nuovo millennio la sua presenza si dirada, prendendo parte a pochi
titoli come Jurassic Park III (2001),
Le verità negate (2006), Deaybreakers – L’ultimo
vampiro (2009), Escape Plan – Fuga dall’inferno (2013), La grande
passione (2014), Selvaggi in fuga (2016) e L’uomo sul
treno (2018). Nel 2021 riprenderà il ruolo di Alan Grant
in Jurassic World: Dominion.
2. Ha partecipato a
produzioni televisive. Nel corso degli anni l’attore si è
distinto anche per la sua partecipazione a note serie TV. Tra
queste si annoverano I Sullivans (1980), La
rivoluzione francese (1989), Merlino (1998), Il
triangolo delle bermuda (2005), I Tudors (2007),
Crusoe (2008-2010), Happy Town (2010),
Alcatraz (2012), Peaky Blinders (2013) e
Dieci piccoli indiani (2015). Ha inoltre recitato nei film
televisivi Delitto di fede (1988), Fever – Ultimo
desiderio: uccidi! (1991), A sangue freddo (1996), e
Framed – La trappola (2002).
3. Ha iniziato la sua
carriera dirigendo documentari. Cresciuto in Nuova
Zelanda, prima di diventare un noto attore Neill ha intrapreso il
proprio percorso artistico come regista e montatore di documentari
per la National Film Unit della Nuova Zelanda. Tra questi si
annoverano On the Road with Red Mole (1977), Architect
Athfield (1977) e Surf Sail (1978).
Sam Neill, James Cook e il suo
nuovo tatuaggio
4. Si è fatto fare un
tatuaggio durante un viaggio. Durante le riprese della
serie documentaria The Pacific: In the Wake of Captain Cook
with Sam Neill (2018), l’attore ripecorre la rotta che il
celebre capitano tracciò circa 250 anni prima. Attraversando il
Pacifico, l’attore ha così avuto modo di entrare in contatto con
luoghi e popolazioni sconosciute. Presso una di queste, l’attore ha
acconsentito a farsi fare il suo primo tatuaggio, così da potersi
sentire ulteriormente parte della comunità.
Sam Neill è Merlino
5. Ha interpretato il
celebre mago. Nella miniserie del 1998 Neill ricopre il
ruolo di Merlino, all’interno di una storia che si discosta dalle
tradizionali leggende. In due episodi da un’ora e mezza l’uno,
viene infatti raccontata la storia del mago, dal suo rapporto con
la magia alle grandi prove e dolorose rinunce che tale potere
comporta. La serie contribuì alla fama di Neill in Italia, venendo
vista da oltre sei milioni di spettatori.
Parte – Le cose che non sai di Sam
Neill.
Sam Neill in Thor: Ragnarok
6. Ha un cameo nel film
Marvel. Anche se non
accreditato, l’attore è comparso nel film Thor:
Ragnarok, diretto da Taika
Waititi, partecipando alla scena dello spettacolo
teatrale all’inizio del film. Qui, infatti, è l’attore che
interpreta il ruolo di Odino, sotto gli occhi della popolazione di
Asgard e di Loki. L’attore fu chiamato a ricoprire il ruolo da
Waititi stesso, con cui aveva già collaborato in precedenza per il
film Selvaggi in fuga.
Sam Neill in Jurassic Park
7. Si è infortunato alla
mano durante le riprese. Durante la scena in cui per
distrarre il Tirannosauro l’attore utilizza un fumogeno, Neill ha
riportato diverse bruciature per via di alcune scintille finitegli
sulla mano. La cosa ha comportato lo stop delle riprese finché non
fosse stato garantito che nulla di grave era avvenuto.
8. Non era la prima scelta
per il ruolo. Per la parte del dottor Alan Grant,
protagonista del film, erano stati inizialmente considerati gli
attori Harrison Ford,
Kurt Russell
e William Hurt. Ford, tuttavia, rifiutò non
ritenendosi adeguato per la parte, Russell per mancati accordi sul
compenso, e Hurt disse di no senza neanche leggere la
sceneggiatura. Il ruolo fu a quel punto offerto a Neill, che
accettò.
9. Si è sottoposto a lunghe
sessioni di riprese. Le riprese del film hanno richiesto
grande pazienza all’attore, che ha dovuto girare per diverse volte
le stesse inquadrature. Per via della mancanza concreta dei
dinosauri sul set, Neill dovette infatti guardare con stupore il
nulla davanti a sé, mentre il regista Steven Spielberg riprendeva da più
angolazioni la cosa.
Sam Neill: età e altezza
10. Sam Neill è nato a
Omagh, nell’Irlanda del Nord, il 14 settembre 1947.
L’attore è alto complessivamente 182 centimetri.
La line up di True
Colours presentata all’EFM ha destato un
grande interesse tra i buyer internazionali presenti a Berlino.
La società di vendite estere ha
iniziato con successo le prevendite del nuovo film di Sergio
Castellitto, Il
Materiale emotivo (A Bookshop in Paris), dramma
romantico con protagonista la candidata agli Oscar Bérénice Bejo (The Artist). Il film,
attualmente in post produzione, è stato venduto in Taiwan (Andrews
Film), in Polonia (Aurora), Benelux (Paradiso), Ex Yugoslavia
(Stars Media), Svezia (Studio S Entertainment), Finlandia (Future
Film), Danimarca (Another World) e Israele (Nachshon).
Ottimo risultato anche per
Supereroi
(Superheroes), nuovo film di Paolo Genovese, che ha
trovato distribuzione in tutta la penisola scandinava: Norvegia
(Finalgo), Svezia (Studio S), Finlandia (Future Film), Danimarca
(Another World). Il film, anch’esso in post produzione, sarà
inoltre distribuito in Benelux (Arti Film), Polonia (Aurora Film),
Israele (Nachshon), Russia, CSI e Paesi Baltici (Provzglyad),
Ungheria (Cinenuovo) ed Ex Yugoslavia (Star Media).
Tra i titoli proiettati in
anteprima al mercato, True Colours ha siglato
accordi di distribuzione per La dea fortuna
(The Goddess Of Fortune) di Ferzan Ozptek nei seguenti
paesi: Spagna (Karma Film), Australia (Palace), Benelux (Arti Film)
e Poland (Aurora). Altri accordi ancora sono in via di
definizione.
Il primo
Natale (Once Upon A Time… in Bethlehem) di Ficarra &
Picone sarà distribuito in Germania da Smart Media, territorio che
si aggiunge ai già confermati accordi siglati per la distribuzione
in Australia (Palace), Russia e CSI (Pilotkino), Ungheria (RTL).
Negoziazioni sono in dirittura d’arrivo anche per il territorio
della Spagna.
Cambio tutto
(Say It Loud) di Guido Chiesa ha trovato distribuzione in
Australia (Palace) e sono in corso trattative per i paesi
dell’Europa dell’Est. Il distributore giapponese Pflug ha invece
acquistato In the
trap di Alessio Liguori e Il ragazzo invisibile – seconda generazione(The Invisible Boy – Second Generation) di
Gabriele Salvatores, mentre Paradiso ha acquisito per il Benelux
anche The Nest – il Nido di Roberto De Feo.
Per concludere, nuove vendite sono
state assicurate per Il
Sindaco del rione Sanità (The Mayor of Rione Sanità)
di Mario Martone e La
Befana vien di notte (The Legend of the Christmas
Witch) di Michele Soavi.
Ben
Affleck ha confermato che il suo film basato sulla
truffa ai danni di McDonald’s è ancora in fase di
sviluppo. Il film sarà basato su un articolo del Daily Beast che,
nel 2018, ha raccontato di come un ex poliziotto sia riuscito a
truccare il gioco “Monopoli di McDonald’s” (una promozione delle
vendite della catena in collaborazione con Hasbro, attiva in
Americada oltre trent’anni), rubando alla celebre catena di fast
food più di 24 milioni di dollari.
Intervistato da Collider in occasione
della promozione del suo nuovo film Tornare a
Vincere, Affleck ha spiegato che ci sono stati alcuni
rallentamenti nello sviluppo del film a causa dell’acquisizione
della Fox da parte della Disney, ma che una nuova bozza della
sceneggiatura è stata appena completata:
“Abbiamo una
nuova bozza ed è veramente buona. Hollywood è un posto strano,
perché la persona che gestiva lo studio quando hanno comprato la
sceneggiatura, ha appena lasciato quella posizione. E lo studio che
stava per fare il film è stato acquistato da un altro studio.
Quindi ci sono questi momenti in cui le cose devono sistemarsi, e
ti ritrovi a pensare: ‘È ancora una priorità o sono davvero
interessati a diversi tipi di film?. E non sono sicuro che tipo di
priorità abbia il film adesso. Posso dire che ci piace davvero.
Stiamo ancora sviluppando la sceneggiatura”.
Ben
Affleck dovrebbe occuparsi della regia del film,
mentre Matt
Damon dovrebbe figurare nei panni del protagonista.
Ricordiamo che i due attori sono attualmente impegnati sul set di
The Last
Duel, il nuovo film di Ridley
Scott.
La sceneggiatura del film porterà la
firma di Affleck in collaborazione con Rhett Reese
e Paul Wernick, noti soprattutto per aver lavorato
ai film di Deadpool con
Ryan Reynolds.
Secondo capitolo di una trilogia
sull’adolescenza iniziata nel 2014 con
Frastuono,
L’Apprendistato di Davide Maldi – Gran
premio della giuria al Torino Film Festival nella sezione
Italiana.doc – è un film documentario che racconta la
formazione di un gruppo di quattordicenni presso un prestigioso
collegio alberghiero. Il protagonista Luca
Tufano e i suoi compagni Mario Burlone, Lorenzo Campani,
Enrico Colombini e Christian Dellamora, interpretano sé stessi
nelle loro attività quotidiane e si muovono nel contesto della
scuola, in cui si svolge tutta la loro esistenza, in una vera e
propria full immersion.
L’apprendistato
come rito di passaggio
Davide Maldi – fumettista,
illustratore e storyboard artist per il cinema, regista
dal 2007 – guarda all’adolescenza e ai suoi cambiamenti con un
approccio antropologico. L’apprendistatoè
per il regista la versione moderna degli antichi riti di passaggio,
un’iniziazione che traghetta l’adolescente verso l’età
adulta, fatta di regole e responsabilità. L’apprendistato
rappresenta il primo vero confronto dell’adolescente con il mondo
adulto in una fase molto delicata della vita, in cui la personalità
e il carattere si stanno ancora forgiando ed egli sta prendendo
pian piano coscienza di ciò che è e che vorrà essere. Il film è
scritto a quattro mani con Micol Roubini.
L’intento del regista è duplice: da una parte l’osservazione della
realtà, filmare la quotidianità dei ragazzi all’interno della
scuola, il rapporto tra loro e quello coi docenti. Dall’altra, la
narrazione dal proprio punto di vista. E’ questa la parte più
interessante del lavoro. Il parallelismo apprendistato-rito di
passaggio è reso attraverso i suoni – le musiche sono di
Freddie Murphy e Chiara Lee,
mentre il suono è curato dallo stesso regista, come la fotografia.
Un ritmo incalzante di percussioni accompagna il protagonista nei
momenti più significativi del suo percorso all’interno della
scuola, evocando i riti tribali.
La contrapposizione
natura – società ne L’apprendistato
Allo stesso modo, sono i suoni a
sottolineare lo stretto legame del ragazzo con la natura, unica
dimensione nella quale è vissuto fino a quel momento: il verso di
mucche e capre che abitualmente accudisce, il loro respiro, come il
suo, simbolo dei ritmi naturali, sono protagonisti della sequenza
iniziale, nel buio della notte. A tutto ciò si contrappone
l’ambiente razionalmente regolato e austero della scuola. Qui i
suoni sono quelli della voce dell’insegnante che impartisce regole
e insegna i princìpi guida della ristorazione, da imparare a
memoria; del vetro che tintinna, dei bicchieri da pulire, o da
tenere in equilibrio su un vassoio, delle formule di cortesia da
rivolgere ai clienti. Gli animali sono morti, pronti per essere
cucinati, ad uso e consumo dell’uomo, o impagliati in una stanza
della scuola, dove Luca Tufano – sguardo indomito
o svagato, mente rivolta al mondo che ha lasciato, ciuffo ribelle,
buon interprete delle inquietudini adolescenziali – va spesso a
contemplarli. L’opposto della la natura viva e pulsante che il
ragazzo conosce e sperimenta nei boschi, di quella fusione con essa
che gli dà piacere e gioia. È proprio questo ad innescare il
conflitto con la scuola e le sue regole, ma pian piano Luca
cercherà e troverà una mediazione che gli consenta di diventare un
bravo cameriere, conservando la propria indole e la propria
passione per la natura.
Peccato che il ritmo del film sia
davvero molto lento. L’approccio registico basato su lunghi
silenzi, immagini e suoni, se da una parte trova alcune soluzioni
felici, come quando il regista si concentra sullo sguardo assente
del protagonista, sulla sua figura scomposta, o ad esempio nella
scena della caccia, dall’altra rende a tratti faticosa la visione.
Inoltre, la nuova veste del racconto di formazione e della
dicotomia natura-società, che Maldi propone in chiave
socio-antropologica ne L’apprendistato, non basta a
ravvivare tematiche ampiamente trattate sul grande schermo e a
rendere coinvolgente la ripetitiva routine della vita
scolastica.
Prodotto da Invisibile
Film, L’Altauro di Davide Maldi e Micol
Roubini, Red House, distribuito da
Movieday e Slingshot Films,
L’apprendistato arriva in sala dall’8
marzo.
Dopo la notizia del casting
di Antonio
Banderas (di recente candidato agli Oscar 2020 per
Dolor y Gloria)
e la conferma che sarà Ruben
Fletcher (Venom) ad occuparsi della regia del
film, sembra che finalmente, dopo anni e anni di travagliatissimo
sviluppo, la produzione dell’adattamento di Unchartedad
opera di Sony Pictures sia finalmente pronta a
partire.
In una recente intervista con
Collider in occasione
della promozione del film Spenser Confidential,Mark
Wahlberg ha avuto modo di parlare brevemente di
Uncharted,
confermando che il film sarà una storia di origini e che le riprese
partiranno entro poche settimane. A proposito della sceneggiatura,
invece, la star della saga di Transformers
ha azzardato un paragone con Indiana
Jones. Queste le dichiarazioni di Wahlberg:
“Inizierò a girare tra circa
due settimane. È davvero eccitante perché, senza svelare troppo
della trama, sarà più una storia di origini. Incontreremo questi
personaggi, e vedremo come Nathan è diventato Nathan. Come lui e
Sully si incontrano e cercano non soltanto di superarsi a vicenda,
ma anche come si uniscono per agire insieme e come si sviluppa la
loro relazione. Sarà davvero forte. È la prima volta che sono in un
film che è un film. Quando ho letto la sceneggiatura, mi sono
sentito come se stessi leggendo Indiana Jones o Il Caso Thomas
Crown. Ci saranno questi fantastici elementi tipici dei film di
rapina e dei film d’avventura di cui non ho mai fatto
parte.”
In Uncharted,
Tom
Holland sarà Nathan Drake, mentre Mark
Wahlberg vestirà i panni di Sully Sullivan. Non tutti
sanno che, inizialmente, Wahlberg avrebbe dovuto interpretare
l’eroe del titolo anni fa quando David O.
Russell era coinvolto nel progetto, mentre negli
anni la Sony ha deciso di sviluppare il film come
una origin story.
La sceneggiatura dlel film è stata
firmata da Art Marcum, Matt Holloway e Rafe Judkins, e racconterà
le avventure del protagonista Nathan Drake nei suoi anni giovanili
mentre diventa il cacciatore di tesori che tutti conosciamo.
Vi ricordiamo che Uncharted sarà
la prima produzione cinematografica di Sony PlayStation
Productions, divisione interna della Sony fondata lo scorso anno da
Asad Qizilbash e Carter Swan in collaborazione con PlayStation
Productions, Chuck Roven, Avi Arad, Alex Gartner e Ari Arad.
Proprio grazie al tour promozionale
della pellicola, le due star – che proprio grazie ai rispettivi
ruoli di Star Lord e Peter Parker nel MCU hanno raggiunto la fama
internazionale – si sono ritrovate a trascorrere parecchio tempo
insieme. Ecco perché Chris Pratt ha deciso di dedicare proprio
all’amicizia con il collega Tom
Holland un tenero post condiviso via Instagram.
Nella didascalia che accompagna due
bellissimi scatti promozionali degli attori, Pratt ha scritto:
“Non posso dire abbastanza cose positive del mio amico Tom
Holland, davvero. È gentile, affascinante, bello. È un
fantastico ballerino, potrebbe davvero salvare il mondo in una
competizione di ballo. È un talento incredibile, ma cosa ancora più
importante è una persona veramente buona. Umile, cortese e bravo a
golf. In pratica, lo odio! Sapete? È come dire… quando è troppo, è
troppo!”
In realtà, la bellissima amicizia
tra Chris Pratt e Tom
Holland sembra essere nata da prima della loro
collaborazione per Onward. Come
rivelato di recente da
Holland, infatti, Pratt è stato il collega del MCU che gli è
stato più vicino durante la momentanea fine dell’accordo tra Sony e
Disney:
“Sono stati tutti d’aiuto.
Davvero, tutti. Soltanto che io e Chris Pratt eravamo insieme
dietro le quinte prima di essere chiamati sul palco del D23 per
promuovere Onward. Gli avevo appena detto della notizia. Lui non
l’aveva ancora saputo. Continuava a ripetere: ‘No, non accadrà.
Troveranno una soluzione. E anche se non ci riusciranno, le cose
andranno alla grande per te. Starai bene’.”
Ispirato ad alcune esperienze
personali vissute dal regista insieme a suo fratello,
Onward – Oltre la
Magia racconta la storia di due fratelli: Ian e
Barkley, elfi adolescenti, lanciano un incantesimo nel giorno del
sedicesimo compleanno di Ian per fare apparire magicamente il loro
padre (o almeno metà di lui) fino alle sue distintive calze viola.
I due si imbarcheranno poi in una straordinaria avventura per
scoprire se nel mondo esista ancora un po’ di magia.
Tra Aquaman e
Game of Thrones, Jason
Momoa è diventato una superstar. Prima che riprenda il
tridente per Aquaman
2, sembra che Momoa sia destinato ad un altro
progetto di grande interesse. Secondo Discussing Film,
infatti, Jason
Momoa avrà un ruolo importante in
Little Nemo in Slumberland (Little Nemo),
un film in uscita per Cherin Entertainment e Netflix. Il film, che sarà diretto da Francis
Lawrence, dovrebbe entrare in produzione quest’estate,
quando Momoa avrà completato le riprese della seconda stagione di
See, per Apple tv +.
Il film, basato sul fumetto e
sull’omonimo film, segue una ragazza di nome Nema, che, con l’aiuto
di una gigantesca creatura mostruosa, si reca in un mistico mondo
da sogno alla ricerca del padre scomparso. Momoa interpreterà la
creatura, il cui nome è Flip, ed è descritta come “una creatura
alta nove piedi che è metà uomo, metà bestia, ha pelo ispido e
lunghe zanne ricurve”. Ci si aspetta che la creatura venga
creata usando la CGI, e secondo quanto riferito il film avrà un
budget piuttosto alto.
La filmografia di Lawrence include
Costantino, gli ultimi tre film di Hunger
Games, Io sono Legend e
Red Sparrow. In
precedenza, Lawrence ha diretto Jason
Momoa proprio in See.
La produzione di Little
Nemo a Slumberland probabilmente non avrà alcun
effetto su Aquaman
2, poiché Jason
Momoa in precedenza aveva detto che il film era molto
lontano dall’avvio della produzione.
Midnight Factory, etichetta
di Koch Media Italia dedicata interamente al genere
horror, annuncia che Gretel e
Hansel uscirà nelle sale italiane il 2 Aprile
2020.
Dai produttori di Insidious e
Sinister, il film in
arrivo è un’inquietante ritratto in chiave horror della classica
fiaba dei fratelli Grimm, diretto da Oz Perkins.
Sophia Lillis,
che ricordiamo tutti per il ruolo di Beverly nell’ultimo
IT, interpreta magistralmente il ruolo
dell’impavida eroina femminile Gretel, accanto al giovane
Sam Leaky – che veste i panni del fratellino
Hansel. Il film presenta la classica favola più conosciuta di
tutti i tempi con un linguaggio e una messinscena che parla a un
pubblico giovane amante del genere, e non solo.
Gretel e Hansel, la trama
Tanto tempo fa, in una terra lontana e maledetta devastata dalla
guerra, la giovane Gretel e il suo fratellino Hansel sono costretti
dalla loro famiglia ad allontanarsi da casa per partire alla
ricerca di cibo e lavoro. Nonostante l’aiuto di un nobile
cacciatore, i due fratelli finiscono per perdersi in un bosco
fitto e oscuro.
Dopo tanto girovagare Gretel e Hansel si imbattono in una
misteriosa casa isolata, abitata da una vecchietta apparentemente
gentile, credendo così di aver trovato finalmente un rifugio
sicuro. Ma inspiegabili banchetti senza limiti nonostante la
carestia, incomprensibili, spaventose stranezze e inquietanti
mormorii di bambini provenienti dalla casa, fanno sorgere in Gretel
l’orribile dubbio che la vecchia padrona di casa nasconda
segreti raccapriccianti.
Riuscirà Gretel a proteggere suo fratello minore o cederà alle
tentazioni che sorgono in lei? Qualcosa di mostruoso emergerà da
questa oscura reinterpretazione della fiaba classica dei fratelli
Grimm.
Harrison
Ford è noto al grande pubblico non solo per aver
interpretato alcuni dei personaggi più iconici della storia del
cinema, ma anche per aver recitato alcune memorabili battute, come
ad esempio “Non ho ucciso mia moglie.” ne Il
Fuggitivo,“Lo so.” ne L’Impero
Colpisce Ancora e “Nazisti… io la odio questa
gente.” in Indiana Jones.
Adesso, in un recente speciale di
BuzzFeed (via
ComicBook) realizzato
in occasione della promozione de Il Richiamo della
Foresta, un fan ha chiesto a Ford quale fosse la sua
battuta preferita dai tanti film interpretati nel corso della sua
incredibile carriera. Senza pensarci troppo su, l’attore ha
risposto che si tratta dell’iconica battuta di Indiana
Jones: “Non sono gli anni, sono i chilometri” da
I Predatori dell’Arca Perduta.
Potete vedere la scena del film in cui Indy pronuncia la battuta
di seguito:
Ricordiamo che Harrison
Ford tornerà nei panni del celebre archeologo di
Indiana Jones 5, il primo film della saga
che non sarà diretto da Steven
Spielberg, che proprio di recente ha annunciato di
aver abbandonato il progetto. Al suo posto, la Lucasfilm starebbe
valutando James
Mangold, che ha diretto Logan e
Le Mans ’66 – La grande
sfida.
A proposito di Indiana
Jones 5, di recente Ford ha dichiarato: “Non
voglio dare al pubblico quello che vogliono vedere. Voglio dare
loro qualcosa che non si aspettano. Sono abituati ad una certa
delusione quando rivisiti una saga o un franchise. In questo senso,
i film Marvel sono uno spettacolare
esempio di un modo di lavorare in senso contrario. Hanno sbancato!
Ecco perché non faremo un altro Indiana Jones a meno che non saremo
in grado di fare lo stesso. Vogliamo davvero che sia il migliore.
Dobbiamo ancora risolvere alcuni problemi di pianificazione e
alcune cose legate alla sceneggiatura, ma siamo determinati a
sistemare tutto prima di iniziare a girare.”