Un nuovo spin-off di
Spider-Man ancora senza titolo è stato
ufficialmente messo in sviluppo alla Sony Pictures, con
Roberto Orci, co-sceneggiatore di
The Amazing Spider-Man 2, ingaggiato per scrivere la
sceneggiatura. La Sony continua ad espandere il proprio
Spider-Verse al di là del MCU e dei film con
protagonista Tom Holland: Venom
è arrivato nel 2018, con il sequel attualmente in fase di
produzione; l’attesissimo Morbiusarriverà
nelle sale il prossimo luglio.
Stando a quanto riportato da
The Wrap, il nuovo
film sceneggiato da Orci si focalizzerà su un personaggio
dell’Universo dell’Uomo Ragno non ancora noto. Al momento non ci
sono ulteriori dettagli sul progetto, se non che il film farà
ovviamente parte dello Spider-Verse della Sony (al quale
appartengono i già citati Venom e Morbius) e non
del MCU.
Giusto ieri
vi abbiamo riportato la notizia che
l’attore Michael Mando, interprete di Mac
Gargan in Homecoming, avrebbe
anticipato via Twitter il ritorno di Scorpion. E
se il film di Roberto Orci fosse proprio una
pellicola interamente dedicata a quel personaggio?
In attesa di nuovi dettagli,
ricordiamo che le riprese di Spider-Man
3dovrebbero partire ufficialmente quest’estate.
Il film vedrà ancora una volta riuniti Tom
Holland e il regista Jon
Watts, che aveva già
direttoSpider-Man:
Homecoming del 2017 e Spider-Man:
Far From Home dello scorso anno.
Affermatosi grazie ai suoi ruoli
televisivi, in particolare quello nella serie
Gossip Girl, l’attore Ed Westwick si
è negli anni confermato come un interprete di qualità, maturando
grazie alla sua collaborazione con importanti attori e registi. Ha
così in poco tempo raggiunto una buona popolarità presso un ampio
pubblico, affezionatosi in particolare ai suoi personaggi
televisivi. Ecco 10 cose che non sai di Ed
Westwick.
Parte delle cose che non sai
sull’attore
Ed Westwick: i film e le serie TV
in cui ha recitato
10. Ha lavorato con
importanti autori. L’attore debutta al cinema nel 2006 con
il film I figli degli
uomini, del regista Alfonso Cuarón, dove
ha modo di recitare accanto a Clive Owen, Julianne Moore,
Michael Caine,
Charlie
Hunnam e Chiwetel
Ejiofor. Successivamente recita in Complicità e
sospetti (2006), Son of Rambow – Il figlio di Rambo
(2007), Perimetro di paura (2008), S. Darko
(2009), Chalet Girl (2011), accanto all’attrice Felicity
Jones e in J. Edgar
(2011), diretto da Clint Eastwood con Leonardo
DiCaprio e Armie
Hammer. Negli anni seguenti è nei film Romeo &
Juliet (2013), Scherzi della natura (2015), Take
Down (2016) e The Crash – Minaccia a Wall Street
(2017).
9. È noto per i suoi ruoli
televisivi. Dopo aver ricoperto alcuni piccoli ruoli in
episodi vari di serie come Doctors (2006),
Casualty (2006) e Californication (2009),
l’attore diventa particolarmente noto per il personaggio di Chuck
Bass nella serie Gossip Girl, dove recita dal 2007 al 2012). Torna poi
in televisione con le serie Wicked City (2015),
Snatch (2017) e White Gold (2017-2019).
8. Ha vinto dei premi per il
suo ruolo in Gossip Girl. Per la sua
interpretazione di Chuck Bass in Gossip Girl, l’attore ha ricevuto un totale di sei
nomination ai Teen Choice Awards, di cui quattro nella categoria
miglior villain e due come miglior attore. Westwick ha poi
trionfato per ben due volte come miglior villain, rispettivamente
nel 2008 e nel 2009.
Ed Westwick e i suoi fratelli
7. È il più piccolo di tre
fratelli. Figlio di una psicologa e di un docente
universitario, l’attore è anche il più minore di tre fratelli.
Tuttavia, egli è l’unico nella sua famiglia ad aver seguito la
carriera artistica, distinguendosi come interprete. Svolgendo
mestieri diversi, i suoi fratelli sono pressoché ignoti e non vi
sono ulteriori informazioni su di loro, ma è noto l’ottimo rapporto
tra i tre.
Ed Westwick è su Instagram
6. Ha un account
personale. L’attore è presente sul social network
Instagram con un profilo seguito da 6,4 milioni di persone.
All’interno di questo è possibile ritrovare fotografie scattate in
qualità di modello, ma anche numerose foto tratte da momenti di
svago quotidiano. Non mancano infine anche immagini promozionali
dei suoi progetti da interprete come anche foto che lo ritraggono
ad eventi di gala.
Parte delle cose che non sai
sull’attore
Ed Westwick, le sue fidanzate e
Tamara Francesconi
5. Ha avuto relazioni con
alcune colleghe. Pur se l’attore cerca di tenere privata
la propria vita sentimentale, sono note le sue relazioni con
l’attrice Jessica Szohr, sua co-star nella serie
Gossip Girl nel ruolo di Vanessa Abrams, durata dal
2008 al 2010; e con l’attrice Jessica Serfaty, la
cui storia è durata dal 2017 al 2018. Dal 2019 ha invece una
relazione con la modella sudafricana Tamara
Francesconi.
Ed Westwick in Gossip Girl
4. Non è un fan del suo
personaggio. L’attore ha rivelato di non piacersi molto in
Gossip Girl, poiché ritiene il suo personaggio fastidioso
per i suoi comportamenti. Benché con il progredire delle stagioni
abbia imparato a comprenderlo di più, Westwick si è spesso tenuto a
distanza dall’identificarsi con la corruzione tipica del
personaggio.
3. Aveva sostenuto il
provino per un altro ruolo. Originariamente l’attore si
era presentato ai casting di Gossip Girl interessato alla
parte di Nate Archibald. Tuttavia, la produzione ritenne che i suoi
lineamenti si addicevano di più a quelli di un personaggio
antagonista, e, colpiti dal suo provino, decisero di affidargli il
ruolo di Chuck Bass.
2. Ha lavorato sull’accento
del suo personaggio. Di origini inglesi, l’attore ha
studiato a lungo per poter conferire al suo personaggio un accento
americano. Tra le fonti di ispirazione dichiarate dall’attore vi è
quella del di Carlton Banks in Willy, il principe di
Bel-Air, poiché l’attore considera molto simili i due
personaggi.
Ed Westwick: età e altezza
1. Ed Westwick è nato a
Stevenage, in Inghilterra, il 27 giugno 1987. L’attore è
alto complessivamente 180 centimetri.
Scarlett Johansson ha rivelato che
inizialmente non era intenzionata a realizzare Black Widow dopo
Avengers: Endgame. Il nuovo numero
di
Entertainment Weekly contiene un’intervista esclusiva
all’attrice candidata all’Oscar, la quale ha rivelato numerosi
dettagli inediti a proposito dell’atteso film in solitaria su
Natasha Romanoff.
Nel corso dell’intervista sono
emersi diversi aneddoti a proposito delle sensazioni della
Johansson in merito al progetto. L’attrice ha spiegato che
inizialmente non sentiva l’esigenza di prendere parte ad uno
standalone dedicato a Vedova Nera: la regista Cate
Shortland l’avrebbe poi convinta a fare il film. Scarlett
ha spiegato che realizzare un film “soddisfacente da un punto
di vista creativo” era il requisito fondamentale.
“Anche se i giornalisti e i fan
continuavano a chiedere alla Johansson quando il film avrebbe visto
la luce, l’attrice non era sicura che fosse qualcosa che voleva
realmente. “Continuavo a pensare di essere brava”, ha ammesso
Scarlett. “Se lo avessimo fatto, doveva essere soddisfacente da un
punto di vista creativo. Lavoro in quest’industria da tanto tempo e
devo sentirmi come se qualcuno mi stesse sfidando. Non voglio fare
le stesse cose che ho già fatto in passato.”
Sempre nel corso della medesima
intervista con EW, Scarlett Johansson ha rivelato che lei e
Kevin Feige hanno parlato per la prima volta di un
film in solitaria su Vedova Nera nel 2012, durante il tour
promozionale di
The Avengers. L’attrice ha spiegato che all’epoca
era soltanto “una piccolissima idea”.
La regia
di Black
Widow è stata affidata a Cate
Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain
Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico
Marvel, mentre la sceneggiatura è
stata riscritta nei mesi scorsi da Ned
Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby).
Insieme alla Johansson ci saranno anche David
Harbour, Florence
Pugh, e Rachel
Weisz.
Dopo lo straordinario successo
di Avengers:
Endgame, diventato il maggiore incasso mondiale
di sempre, Scarlett
Johansson riprende il suo ruolo di Natasha
Romanoff/Black Widow.
Ecco il nuovo trailer italiano di
Jungle
Cruise. Ispirata all’omonima storica attrazione
di Disneyland in California, la nuova entusiasmante avventura
Disney Jungle
Cruise arriverà nelle sale italiane il
prossimo 12 agosto.
Dwayne Johnson
veste i panni di Frank Wolff, il carismatico capitano di un
battello fluviale, e l’attrice premiata con il Golden Globe®
Emily Blunt interpreta la dottoressa
Lily Houghton, una determinata esploratrice in una missione di
ricerca. Il cast del film comprende anche Edgar
Ramirez e Jack Whitehall, con
Jesse Plemons e Paul
Giamatti.
Diretto da Jaume
Collet-Serra, Jungle
Cruise è prodotto da John Davis, John
Fox, Dwayne Johnson, Hiram Garcia, Dany Garcia e
Beau Flynn, mentre Doug
Merrifield è il produttore esecutivo.
Giovane attrice di origine belghe,
Eline Powell si è negli anni affermata grazie alla
sua partecipazione a film e serie TV in costume, genere da lei
particolarmente apprezzato. In breve tempo ha dimostrato una
notevole maturazione come interprete, lasciando sperare per un
florido futuro nel mondo della recitazione. Ecco 10 cose
che non sai di Eline Powell.
Parte delle cose che non sai
sull’attrice
Eline Powell: i suoi film e le
serie TV
10. Ha recitato accanto a
celebri attori. Dopo aver recitato in piccoli ruoli nei
film Privato Pacifico (2012), e Quartet (2012),
diretto da Dustin Hoffman, l’attrice viene scelta
per interpretare il ruolo della protagonista nel film Anita B.
(2014). Successivamente ottiene un ruolo nel film King Arthur – Il
potere della spada (2017), dove recita accanto ad attori
del calibro di Charlie Hunnam,
Jude
Law, Djimon
Hounsou, ed Eric
Bana.
9. Ha preso parte a celebri
serie TV. Nel 2016 l’attrice ottiene una maggior
popolarità grazie al ruolo di Bianca negli episodi The
Door e Blood of My Blood della sesta stagione de
Il trono di Spade. Dal 2018 è invece protagonista della
serie Siren, nel
ruolo di Ryn.
Eline Powell è su Instagram
8. Ha un account
personale. L’attrice è presente sul social network
Instagram con un profilo seguito da 213 mila persone. All’interno
di questo l’attrice è solita condividere curiosità quotidiane, come
anche foto scattate in momenti di svago. Particolarmente presenti
sono però anche immagini promozionali dei suoi progetti da
interprete.
Eline Powell si è sottoposta a
chirurgia plastica?
7. Ha una fisionomia
particolare. A lungo si è pensato che l’attrice si fosse
sottoposta ad un’operazione di chirurgia plastica per mettere in
risalto i propri zigomi. In realtà la Powell non ha mai ritoccato
il proprio viso. Questo presenta infatti da sempre le particolarità
che oggi l’hanno resa celebre.
Eline Powell in King Arthur
6. Ha interpretato una
sirena. Prima di ottenere il ruolo da protagonista nella
serie Siren, l’attrice aveva già dato vita a tale creatura
leggendaria nel film King Arthur – Il potere della spada.
Apparare infatti in una scena con l’attore Jude
Law. Il suo look appare rivisitato in chiave horror,
apparendo differente dalla tipica concezione di una sirena.
Parte delle cose che non sai
sull’attrice
Eline Powell in Siren
5. Si è ispirata ad una
celebre cantante. L’attrice ha dichiarato che uno dei suoi
modelli è la cantante Bjork, da cui ha tratto
ispirazione per il suo ruolo in Siren per via delle
caratteristiche e della sua musica dalle sonorità fatate.
4. Ha stretto un’ottima
amicizia con la co-protagonista. Nella serie l’attrice
sfoggia un’ottima chimica di coppia con l’attrice Rena
Owen, che ricopre il ruolo di Helen. Le due hanno infatti
stretto un forte legame durante le riprese, tanto che ad oggi la
Powell la definisce un modello per la sua carriera da
interprete.
3. Non è l’interprete della
theme song. Durante una conferenza stampa al Comic Con di
San Diego, l’attrice ha interpretato il brano Call of the
Siren, tema portante di Siren. Tuttavia, non è lei la
cantante originale, e infatti per la serie il brano è cantato da
Mariana Berreto.
Eline Powell in Il Trono di
Spade
2. Ha recitato nella celebre
serie. L’attrice compare per la prima volta in Il
Trono di Spade nell’episodio The Door. Qui interpreta
Bianca, attrice di pantomima incaricata di rappresentare Sansa
Stark durante un rifacimento teatrale della Battaglia dei Cinque
Re. Il personaggio scatenerà inoltre i sospetti di Arya, convinta
che si stata Bianca ad assoldare l’assassino senza volto.
Eline Powell: età e altezza
1. Eline Powell è nata a
Lovanio, in Belgio, il 12 aprile 1990. L’attrice è alta
complessivamente 163 centimetri.
Nonostante le norme restrittive e
una premiere più rigida e formale del solito, causa minaccia
coronavirus che
imperversa in tutto il mondo, ormai, Yifei Liu ha
presenziato alla premiere di Mulan.
La protagonista del prossimi live
action della Disney ha sbalordito tutti i presenti con il look da
vera principessa Disney, firmato Elie Saab
(Fall/Winter 2019 Haute Couture Collection).
Liu
Yifei (Il Regno Proibito, Once Upon
a Time) interpreta la protagonista del film
DisneyMulan,
che vede nel cast anche Donnie
Yen (Rogue One: A Star
Wars Story) nel ruolo del Comandante
Tung, Jason Scott Lee (Crouching
Tiger, Hidden Dragon: Sword of Destiny) nel ruolo di Böri Khan
e Yoson An (Shark – Il Primo
Squalo) nel ruolo di Cheng Honghui, con la partecipazione
di Gong Li (Memorie di una
Geisha, Lanterne Rosse) nel ruolo di Xianniang e
di Jet Li (Shao Lin
Si, Arma Letale 4) nel ruolo dell’Imperatore. La
sceneggiatura è firmata da Rick Jaffa & Amanda Silver e da
Elizabeth Martin & Lauren Hynek.
Quando l’Imperatore della Cina
decreta che un uomo per ogni famiglia dovrà arruolarsi nell’Armata
Imperiale per difendere il Paese dall’attacco di invasori
provenienti dal Nord, Hua Mulan, la figlia maggiore di un
rispettato guerriero, prende il posto del padre malato. Dopo
essersi travestita da uomo ed essersi arruolata con il nome di Hua
Jun, Mulan verrà messa alla prova in ogni momento del suo cammino e
dovrà trovare la propria forza interiore e dimostrare tutto il suo
autentico potenziale. Nel corso di questo epico viaggio si
trasformerà in una stimata guerriera guadagnandosi il rispetto di
una nazione riconoscente e l’orgoglio di un padre.
Brillante conduttore e autore
televisivo, Pif, nome d’arte di
Pierfrancesco Diliberto, è oggi tra le personalità
più richieste del mondo dello spettacolo. Negli anni si è distinto
per il suo impegno politico, che lo ha portato con la leggerezza
della commedia a trattare in modo originale il problema della mafia
in Italia. Distintosi in seguito anche come regista, i suoi film
hanno ottenuto importanti riconoscimenti, consolidandone il
successo. Ecco 10 cose che non sai su Pif.
Parte delle cose che non sai
sull’attore
Pif: i suoi film e le serie TV
10. Si è affermato come
regista. Nel 2013 Pif si afferma al cinema con la sua
prima opera da regista, La mafia uccide solo
d’estate, che diventa da subito un grande successo di
critica e pubblico. Nel 2016 porta in sala la sua opera seconda,
In guerra per
amore, dove dirige l’attrice Miriam
Leone. Anche questo suo secondo film ottiene
importanti riconoscimenti, confermando l’influenza di Pif
all’interno dell’industria. Attualmente sta completando la
realizzazione del suo terzo film da regista, intitolato E noi
rimanemmo solo a guardare, dove recita l’attrice Ilenia
Pastorelli. Per la televisione ha invece diretto il
documentario Roberto Saviano: Uno scrittore sotto scorta
(2016) e la serie documentario Caro Marziano (2017).
9. Ha recitato anche in film
altrui. Oltre ad aver ricoperto il ruolo del protagonista
nei propri film, Pif è apparso al cinema anche in Pazze di
me (2013), che ne ha segnato il debutto con il ruolo di
Ludovico. Ha poi recitato nel film Momenti di
trascurabile felicità (2019), ricoprendo il ruolo del
protagonista Paolo. Per La mafia uccide solo d’estate
è stato invece Arturo Giammaresi, mentre per In guerra per
amore ha dato vita al personaggio di Arturo.
8. Ha preso parte a
produzioni televisive. In televisione, Pif è noto per la
sua partecipazione a programmi come Le Iene, Il testimone
e Caro Marziano. Recentemente è invece stato la voce
narrante della serie La mafia uccide solo
d’estate, tratta dal suo film e interpretata dall’attrice
Anna
Foglietta.
Pif: chi è la sua fidanzata
7. Ha avuto una relazione
con una collega. Grazie al suo lavoro in televisione, nel
2011 l’attore conosce la conduttrice Giulia
Innocenzi, specializzata in inchieste giornalistiche nelle
aree sociali di degrado. I due intraprendo una relazione, che
rendono pubblica soltanto nel 2013. Particolarmente riservati, la
coppia rilascia poche dichiarazioni sulla loro relazione, mentre
nel 2016 annunciano la separazione, pur rimanendo in buoni
rapporti.
Pif ha pubblicato un libro
6. È l’autore di un
romanzo. Nel 2018 Pif pubblica il libro … che dio
perdona a tutti, dove attraverso la storia di Arturo l’autore
porta il lettore a riconsiderare i rapporti che ci legano gli uni
agli altri, dal comportamento quotidiano alle parole di
solidarietà, uguaglianza e verità. Edito da Feltrinelli, il romanzo
è stato descritto come una storia agrodolce della stessa unicità
che vive nei film scritti e diretti da Pif.
Parte delle cose che non sai
sull’attore
Pif e Le Iene
5. È stato uno dei più noti
inviati del programma. A partire dal 2001 Pif,
inizialmente tra gli autori del programma Le Iene, ne
diventa uno degli inviati principali. Celebri, in particolare, sono
i suoi servizi realizzati nel corso di feste della Lega Nord o in
Sicilia, dove si finge un abitante dell’Italia settentrionale. È
così divenuto noto per le sue inchieste politiche, tratto
distintivo del suo interesse come autore.
4. Ha condotto il
programma. A partire dal gennaio del 2016 viene annunciato
come conduttore ufficiale del programma, ruolo che riveste insieme
alla collega Nadia Toffa. Con loro il programma
conosce una nuova popolarità, anche grazie alla capacità di Pif di
portare alla luce alcuni tra gli aspetti più trascurati della
società italiana.
Pif in Il testimone
3. Ha ideato il noto
programma. Dal 2007 Pif porta in televisione il programma
Il testimone, da lui ideato e condotto. Questo si propone
di raccontare storie, eventi e persone attraverso l’occhio della
telecamera che lo stesso conduttore porta con sé durante i
reportage. Questa tecnica di ripresa permette allo spettatore una
visione della realtà concreta, trasmettendo il messaggio sociale
presente in ogni puntata.
Pif: l’origine del suo nome
d’arte
2. Ha rivelato l’origine del
suo celebre soprannome. Divenuto celebre con il nome di
Pif, questi è un nome d’arte assegnatogli dal collega Marco Berry
de Le Iene. Sembra che Pif altro non sia che un’originale
abbreviazione di Pierfrancesco, vero nome dell’attore e
conduttore.
Pif: età e altezza
1. Pif è nato a
Palermo, in Sicilia, Italia, il 4 giugno 1972. L’attore e
conduttore è alto complessivamente 183 centimetri.
L’universo di Star Wars è pieno di villain iconici:
Boba Fett, Generale Grievous, Asajj Ventress, Darth Maul, Jabba the
Hutt e Moff Gideon. Senza dubbio, però, i due cattivi più grandi
dell’intera saga sono Darth Vader e Palpatine. Il primo è stato elogiato come uno
dei cattivi più raffinati del grande schermo fin dalla sua prima
apparizione in Una Nuova Speranza del 1977, mentre
l’Imperatore si è rivelato essere il burattinaio che controllava le
sue azioni.
Stiamo parlando dei due malvagi
Sith che hanno distrutto la Repubblica e l’hanno trasformata
nell’Impero. Ecco cinque motivi per cui Darth Vader è il miglior cattivo della saga di
Star Wars e cinque per cui potrebbe
essere Palpatine:
Vader: un simbolo del male senza volto
Sebbene la trilogia prequel,
attraverso il personaggio di Anakin, abbia in un certo senso
imposto allo spettatore di immaginare il volto di
Darth Vader sotto la maschera mentre si riguarda la trilogia
originale, Vader è un personaggio che funziona brillantemente anche
senza un volto identificativo, come una personificazione “senza
volto” del male. La sua maschera ha tratti palesemente umani, ma
gli occhi scuri, senz’anima, la bocca robotica e la cupola
corazzata gli donano tutte qualità ossessivamente disumane.
Palpatine: il villain di tutte e tre le trilogie
Anakin Skywalker è stato un Jedi per
la maggior parte della trilogia prequel, trasformatosi poi in
Darth Vader giusto in tempo per governare la Galassia con
pugno di ferro durante la trilogia originale. E a parte il suo
elmetto carbonizzato e un breve cameo vocale, non è apparso affatto
nella trilogia sequel.
Sheev Palpatine, invece, è stato il nemico supremo dietro tutte
e tre le trilogie della saga degli Skywalker. Inizialmente non era
previsto nella trilogia sequel, ma alla fine abbiamo scoperto che
anche Snoke era soltanto una creazione dell’Imperatore.
Vader: una presenza intimidatoria innegabile
Ogni volta che Darth Vader entra in
scena, la sua presenza viene percepita immediatamente. Grazie alla
minacciosa corporatura di David Prowse e
al costume ispirato agli antichi samurai, il personaggio ha una
presenza innegabilmente inquietante. Impossibile non ricordare la
sua prima apparizione in Una Nuova Speranza del 1977, quando emerse da una
nuvola di fumo su Tantive IV ed estrasse le informazioni da un
indifeso soldato ribelle.
Palpatine: il grande potere della manipolazione
Sebbene Palpatine sia uno dei più
forti detentori della Forza che siano mai esistiti, con il potere
di muoversi a spirale nell’aria e sparare fulmini dalle dita, il
suo più grande potere è senza dubbio la manipolazione. Non ha mai
avuto bisogno di usare la sua spada laser per prendere il controllo
del Senato Galattico: ha soltanto manipolato i funzionari eletti
della Galassia per farsi dare in custodia le chiavi. Né ha avuto
bisogno di usare la Forza per far cadere l’Ordine Jedi: gli è
bastato manipolare
Anakin Skywalker raccontandogli la Tragedia di Darth Plagueis
il Saggio.
Vader: l’incredibile doppiaggio di James Earl Jones
L’attore che si trova sotto il
costume di
Darth Vader è David Prowse, ma il personaggio nella versione
originale dei vari film è stato doppiato da James Earl Jones,
capace di definire la personalità del villain attraverso il suo
timbro marcato ma al tempo stesso così glaciale. Qualsiasi battuta
pronunciata da Jones – “Trovo insopportabile la tua mancanza di
fede”, “Se tu solo conoscessi il potere del Lato Oscuro…” – ha
sempre assunto contorni tanto iconici quanto terrificanti…
Palpatine: la performance di Ian McDiarmid
George
Lucas non avrebbe potuto scegliere un attore più incredibile del
leggendario Ian McDiarmid per interpretare Sheev Palpatine. Nella
trilogia prequel, si nascondeva sotto le mentite spoglie di un
Senatore, risultando ugualmente sinistro nella sua vera forma di
Signore dei Sith. Nella trilogia originale, era un cattivo che
amava gioire dei suoi piani oscuri piani con voce ringhiante, ma
c’era ancora tanto da scoprire. E sebbene la sua apparizione ne
L’Ascesa di Skywalker sia stata forzata e non
pianificata, McDiarmid ha continuato ad interpretare il villain
come ha sempre saputo fare.
Vader: il raggiungimento della redenzione
La redenzione è un’espediente
narrativo molto abusato nei racconti cinematografici, specialmente
nelle storie fantasy o di fantascienza, ma la redenzione di
Darth Vader è un qualcosa che ha pochi eguali. Vede che
l’Imperatore fa esplodere senza reticenze suo figlio con un fulmine
della Forza, mentre il bene ancora presente in Anakin ritorna in
superficie. Uccidere Palpatine non redime improvvisamente Vader per
aver massacrato i giovani Jedi e fatto saltare in aria il pianeta
di Leia (e tutte le altre azioni malvagie che ha compiuto), ma è
stato sicuramente catartico vederlo sollevarsi al di sopra
dell’uomo che lo ha manipolato al fine di commettere tutti quegli
atti orribili e, dunque, opporsi al male.
Palpatine: un arco narrativo più coerente
Mentre il ritorno di Vader al Lato
Chiaro della Forza è uscito trattato con un po’ di superficialità,
l’arco narrativo di Palpatine è stato coerente per l’intera saga
degli Skywalker. In ogni trilogia, Palpatine voleva soltanto che il
suo apprendista diventasse abbastanza potente da ucciderlo e
prendere il suo posto. Alla fine è andata proprio così, ma il suo
apprendista è comunque morto, nonostante i ribelli siano riusciti a
ristabilire la pace nella Galassia. Palpatine è tornato ne Il Risveglio della Forza sotto forma di clone
(dettaglio
spiegato nel romanzo, non nel film) per provare a fare la
stessa cosa con la sua nipote Rey. Sheev p stato un personaggio
coerente dall’inizio alla fine della saga. Le sue motivazioni – e
il motivo per cui le aveva – sono sempre state chiare. Ogni volta
che i suoi piani venivano sventati, semplicemente li
riadattava.
Vader: un eroe tragico
La trilogia
originale descriveva
Darth Vader come un cattivo puro, ma la trilogia prequel ha
rivelato che la cosa era molto più complessa di così. La trilogia
prequel è servita a mostrarci la sua storia passata. I fan di
Star Wars sono rimasti sorpresi (altri delusi) nel
vedere che un tempo Vader, quando aveva solo 9 anni, era uno
schiavo ribelle su Tatooine. Fu addestrato come Jedi, lodato come
“Il Prescelto” che avrebbe distrutto i Sith, e alla fine cadde in
disgrazia quando Palpatine lo condusse al Lato Oscuro della Forza.
È un eroe tragico, senza dubbio… al pare di Amleto, Romeo,
Gatsby.
Palpatine: il maestro di Darth Vader
Per quanto
Darth Vader sia iconico, non possiamo negare il fatto che
Palpatine abbia insegnato a Vader tutto ciò che egli conosce sul
Lato Oscuro della Forza.
Obi-Wan Kenobi gli ha insegnato le vie della Forza, ma
Palpatine gli ha insegnato molte abilità che alcuni considerano
innaturali. In un certo senso, ciò rende Sheev automaticamente
superiore a Vader. Proprio quando sembrava che Vader fosse la mente
malvagia responsabile dell’Impero nella trilogia originale, si è
scoperto che stava semplicemente eseguendo gli ordini di un una
mente ancora più perfida e potente, che in realtà manipolava
tutto.
Tra le più note attrici italiane,
Claudia Pandolfi si fa inizialmente notare con la
sua partecipazione al concorso di Miss Italia. Con la visibilità
qui ottenuta, inizia ad essere scritturata per alcuni importanti
film, dove ha modo di collaborare con noti registi e attori,
maturando come interprete.Ecco 10 cose che non sai di
Claudia Pandolfi.
9. Ha preso parte a
produzioni televisive. Nel corso della sua carriera
l’attrice ha più volte recitato per la televisione, affermandosi
grazie a serie come Amico mio (1993-1994), La voce del
cuore (1995), Amico mio 2 (1998) e Un medico in
famiglia (1998-2000), dove ricopre il ruolo di Alice. È poi
tra i protagonisti della serie I liceali (2008-2009) nel
ruolo della professoressa Enrica Sabatini, e della serie
Distretto di polizia (2002-2010), dove per circa ottanta
puntate ricopre la parte del commissario Giulia Corsi. Negli ultimi
anni torna in televisione per recitare nelle serie Il
tredicesimo apostolo (2012-2014), Romanzo siciliano
(2016), e È arrivata la felicità (2015-2018), dove recita
accanto a Claudio
Santamaria. Interpreta poi il ruolo di Monica Petrelli
nella serie NetflixBaby
(2018-in corso), con le attrici Alice
Pagani e Benedetta
Porcaroli.
Claudia Pandolfi è su
Instagram
8. Ha un account
personale. L’attrice è presente sul social network
Instagram con un profilo seguito da 58,4 mila persone. All’interno
di questo l’attrice è solita condividere fotografie scattate
durante momenti di svago, sia sui set a cui partecipa sia in
situazioni quotidiane. Non mancano poi anche immagini e video
promozionali dei suoi progetti da interprete.
Claudia Pandolfi: fidanzati e
figli
7. È stata sposata.
Nel 1999 l’attrice ha reso pubbliche le nozze con l’attore e
doppiatore Massimiliano Virgili. Il loro matrimonio non è tuttavia
durato molto, e dopo solo un mese hanno annunciato la separazione.
In seguito, la Pandolfi ha avuto relazioni con l’imprenditore
Andrea Pezzi, con il cantautore Roberto Angelini e con l’attore
Marco Cocci. Dal 2014 ha invece una relazione con il produttore
Marco De Angelis.
6. Ha due figli.
Dalla relazione con il cantautore Roberto Angelini nasce nel 2006
il primo figlio dell’attrice. Nel 2016, dà alla luce il secondo
figlio, nato dalla storia d’amore con Marco De Angelis.
Parte delle cose che non sai
sull’attrice
Claudia Pandolfi ha una sorella
minore
5. Ha recitato con sua
sorella. Nel 1997 l’attrice è tra i protagonisti del film
Ovosodo, diretto da Paolo Virzì. Qui
ricopre il ruolo di Susy Susini, interesse amoroso e poi moglie del
personaggio principale. Per poter rappresentare il personaggio in
età diverse fu scritturata la sorella dell’attrice, che ricoprì
così la Susy adolescente. Ciò portò le due a recitare nello stesso
film, pur non condividendo la scena.
Claudia Pandolfi in Baby
4. Si è rivista nelle
giovani attrici. Nel suo film d’esordio, Le amiche del
cuore, l’attrice interpretava una giovane nella sua routine in
un constesto periferico, degradato. Un tipo di personaggio che ha
dichiarato di aver ritrovato nelle giovani protagoniste di
Baby, rivedendo così sé stessa nell’interpretazione delle
giovani attrici della serie, pur con le dovute differenze
generazionali.
3. Ha costruito il
personaggio come fosse un adolescente. In Baby la
Pandolfi ricopre il ruolo di Monica, insegnante di educazione
fisica sposata con un uomo che la trascura. Per ritrovare un brio
nella sua vita, intraprenderà una relazione con uno degli studenti.
Per tale risvolto, l’attrice ha dichiarato di aver lavorato sul
personaggio esaltando la sua volontà di sentirsi ancora una
ragazza, dando sfogo al lato adolescenziale che è in lei.
Claudia Pandolfi in Un medico in
famiglia
2. Temeva di essere
identificata solo con il suo personaggio nella serie. Per
oltre 70 episodi l’attrice è stata Alice in Un medico in
famiglia, e molti spettatori l’hanno sempre associata a quel
ruolo. Pur riconoscendo che quello fu uno dei successi che più le
hanno aperto le porte dello spettacolo, l’attrice ha dichiarato che
per un periodo ha temuto che sarebbe rimasta nota solo per quella
specifica parte.
Claudia Pandolfi: età e
altezza
1. Claudia Pandolfi è nata a
Roma, in Italia, il 17 novembre 1974. L’attrice è alta
complessivamente 171 centimetri.
Scott Derrickson,
regista di Doctor Strange che di recente ha
abbandonato la regia del sequel, ha rivelato le sue idee circa
la possibilità di dirigere un film della saga di Star Wars: come spiegato via Twitter dal regista, se
ne avesse la possibilità, lo stesso realizzerebbe un horror
ambientato sul pianeta Hoth che appare ne
L’Impero Colpisce Ancora.
In un tweet che è stato poi
cancellato (i motivi della cancellazione non sono chiari e hanno
già destato sospetti tra il fandom), Scott
Derrickson ha affermato che, se un giorno dovesse girare
un film di Star Wars, sarebbe un horror
vietato ai minori ambientato su Hoth, a metà metà strada tra
La Cosa di John Carpenter e il romanzo Alle
montagne della follia di H.P. Lovecraft. Derrickson ha anche
specificato che intitolerebbe il film semplicemente
Hoth.
Per quanto riguarda la saga di
Star Wars, che
un nuovo film della saga sia ufficialmente in sviluppo, e che
potrebbe essere destinato al servizio di streaming Disney+.
Ricordiamo che a Rian
Johnson, regista deGli
Ultimi Jedi, è stata affidata la scrittura di una nuova
trilogia basata su nuove storie e nuovi personaggi. In passato,
anche ai creatori di Game of Thrones,David
Benioff e D.B. Weiss, era
stato affidato lo sviluppo di una trilogia parallela:
sfortunatamente, il duo ha deciso poi di abbandonare il progetto.
Inoltre, ci sarebbe anche un nuovo film al quale starebbe
attualmente lavorando Kevin Feige,
presidente dei Marvel Studios.
Attore stimato e piuttosto
prolifico, Fabrizio Bentivoglio è uno dei volti
più noti del cinema italiano degli ultimi decenni, affermatosi
grazie alle sue interpretazioni di alto livello. Con all’attivo la
partecipazione a importanti film d’autore, Bentivoglio si è potuto
costruire una fama da attore estremamente dedito a tale arte,
mantenendo su di sé un’aura di prestigio che ancora oggi lo
contraddistingue.
Ecco 10 cose che non sai di
Fabrizio Bentivoglio.
Parte delle cose che non sai
sull’attore
Fabrizio Bentivoglio: i suoi film e
le serie TV
10. Ha recitato in celebri
lungometraggi italiani. Bentivoglio debutta al cineme nel
1980 con il film Il bandito dagli occhi azzurri, per poi
prendere parte a Masoch (1980), Morte in vaticano
(1982), Salomé (1986), Via Montenapoleone (1987),
Apartment Zero (1988) e Marrakech Express (1989),
con cui ha acquisito maggior notorietà. Negli anni successivi
recita invece in Un’anima divisa in due (1993), La
fine è nota (1993), di Cristina
Comencini, Un eroe borghese (1995), La
scuola (1995), Le affinità elettive (1996), Del
perduto amore (1998), La balia (1999), Denti
(2000), Ricordati di me (2003), di Gabriele
Muccino, L’amore ritorna (2004), di Sergio
Rubini, L’amico di famiglia (2006),
Lascia perdere, Johnny (2007), Una sconfinata
giovinezza (2010), Scialla! (Stai
sereno) (2011), Tutto tutto niente
niente (2012), dove recita al fianco di Antonio
Albanese, e ancora è in Il capitale
umano (2014), Il ragazzo
invisibile (2014), Gli ultimi saranno
ultimi (2015), Sconnessi
(2018), Loro (2018) e
Croce e
delizia (2019), dove recita accanto all’attore
Alessandro
Gassmann.
9. Ha preso parte a
produzioni televisive. Nel corso degli anni Bentivoglio si
è fatto notare sul piccolo schermo con le serie Il corsaro
(1983), Benvenuti a tavola – Nord vs Sud (2012-2013),
Romanzo siciliano (2018) e Il nome della rosa
(2019), dove ha recitato accanto agli attori John
Turturro e Stefano
Fresi. Ha inoltre preso parte ai film L’ultimo
pensiero (1997), Nel nome del male (2009) e
all’episodio La giostra degli scambi di Il commissario
Montalbano (2018).
8. Ha scritto e diretto un
film. Nel 2007 Bentivoglio debutta alla regia con il film
Lascia perdere, Johnny, da lui anche sceneggiato. Il film
narra delle imprese di Fausto Ciaramella, detto Johnny, di
diventare un chitarrista professionista, non prima però di essersi
scontrato con il difficile mondo dello spettacolo. Ad aiutarlo vi
sarà il pianista Augusto Riverberi, interpretato dallo stesso
Bentivoglio.
Fabrizio Bentivoglio e il
teatro
7. Ha recitato molto anche a
teatro. Bentivoglio si forma come attore teatrale, avendo
frequentato la scuola del Piccolo Teatro di Milano. È poi apparso
più volte sul palcoscenico con spettacoli come Timone
d’Atene (1978), La tempesta (1978), L’avaro
(1981), Metti una sera a cena (1983), La guerra vista
dalla luna (1995), Sunset Limited (2008) e L’ora
di ricevimento (2017).
Fabrizio Bentivoglio e Valeria
Golino
6. Ha avuto una relazione
con la nota attrice. Dal 1993 al 2001 l’attore è stato
sentimentalmente legato all’attrice Valeria
Golino, celebre per i suoi ruoli in film come Il
capitale umano, dove ha recitato proprio accanto a
Bentivoglio. Pur essendosi separati, infatti, i due hanno mantenuto
buoni rapporti, continuando a lavorare insieme in diverse
occasioni.
Parte delle cose che non sai
sull’attore
Fabrizio Bentivoglio ha dei
figli
5. Ha avuto dei figli dalla
nuova compagna. Sul set del film L’amore ritorna
Bentivoglio conosce l’attrice Silvia Pippia, che ha poi sposato nel
2012. Dalla loro lunga relazione sono nati tre figli,
rispettivamente nel 2007, nel 2009 e nel 2012.
Fabrizio Bentivoglio in
Scialla!
4. Ha sviluppato una forte
empatia con il protagonista. In Scialla! (Stai
sereno) l’attore ricopre il ruolo di Bruno, padre tardivo del
giovane Luca, il quale si ritrova improvvisamente a dover gestire
da solo l’adolescente. L’attore ha dichiarato di essersi
particolarmente ritrovato nel ruolo, condividendo un forte legame
con l’interprete di Luca. Bentivoglio ha inoltre affermato di
essere rimasto particolarmente impressionato dal talento del
giovane attore.
3. Non ha fatto prove sul
set. Durante alcune interviste Bentivoglio ha dichiarato
di non aver fatto prove con il suo co-protagonista, arrivando sul
set e dando subito vita alle scene previste dalla sceneggiatura.
Pur senza alcuna prova, i due attori hanno poi saputo sfoggiare la
chimica di coppia che è elemento di successo del film.
Fabrizio Bentivoglio e
Mediterraneo
2. Era stato scelto per un
ruolo di rilievo. Originariamente, per il film
Mediterraneo, il regista Gabriele
Salvatores aveva deciso di assegnare la parte del tenente
Raffaele Montini proprio a Bentivoglio. Questi tuttavia non poté
accettare per via di impegni precedentemente presi. La parte andò
allora all’attore Claudio Bigagli. Il film si
rivelò poi un grande successo di critica, arrivando a vincere un
Oscar come miglior film straniero.
Fabrizio Bentivoglio: età e
altezza
1. Fabrizio Bentivoglio è
nato a Milano, in Italia, il 4 gennaio 1957. L’attore è
alto complessivamente 181 centimetri.
L’attrice Gemma Chan ha rivelato il personaggio di Sersi
sarà coinvolto in due diverse storie d’amore ne Gli Eterni, l’attesissimo cinecomic
Marvel che arriverà nelle sale il
prossimo novembre. Intervistata da
Vanity Fair, la Chan ha parlato di come si è preparata al suo
ruolo nel cinecomic che la vedrà recitare al fianco di Kit
Harington e Richard
Madden.
L’attrice, che aveva già recitato in
un film del MCU, ossia Captain
Marvel (interpretava Minn-erva), non ha parlato
di un metodo specifico per la sua prepazione al film, ma mentre
discuteva del progetto, ha inavvertitamente rivelato che il suo
personaggio sarà coinvolto in due storie d’amore differenti
all’interno del film. Purtroppo, l’attrice non ha confermato quali
saranno gli altri personaggi coinvolti (dalle
foto emerse online dal set, sappiamo per certo che uno di
questi sarà il Dane Whitman/Black Knight di Harington).
“Non ho seguito un metodo
preciso per preparami al ruolo”, ha spiegato
Gemma Chan. “A volte è la musica che mi suggerisce
qualcosa, o penso al modo in cui il personaggio dovrà camminare, o
magari parlare, e da lì costruisco tutto il resto. Questo film
racconterà di un gruppo di alieni immortali, arrivati sulla Terra
settemila anni fa, quindi la trama si svolge in un periodo di tempo
molto lungo. Sersi è quella che ha più affinità con gli umani: è
addirittura coinvolta in due storie d’amore, una novità assoluta
per i film Marvel e uno dei motivi che mi hanno attratto di più di
questo progetto.”
Secondo gli ultimi aggiornamenti, il
cinecomic includerà nel MCU gli esseri superpotenti e quasi
immortali conosciuti dai lettori come Eterni e i mostruosi
Devianti, creati da esseri cosmici conosciuti come Celestiali. Le
fonti hanno inoltre rivelato a The Hollywood Reporter che un
aspetto della storia riguarderà la storia d’amore tra Ikaris, un
uomo alimentato dall’energia cosmica, e Sersi, eroina che ama
muoversi tra gli umani.
La sceneggiatura è stata scritta
da Matthew e Ryan
Firpo, mentre l’uscita nelle sale è stata fissata al 6
novembre 2020.
Mancano ormai davvero poche
settimane all’arrivo di The
New Mutants nelle sale americane, e giusto ieri
il regista Josh Boone ha confermato –
attraverso una foto condivisa via Instagram – che la
post-produzione del film è ufficialmente giunta a termine. Adesso,
parlando con
Entertinament Weekly, è stato sempre Boone a rivelare nuovi
dettagli sul travagliatissimo spin-off della saga di X-Men.
Intervistato dalla celebre rivista,
infatti, Boone ha spiegato che –
a differenza delle voci che si sono susseguite lo scorso anno –
non ci sono mai state riprese aggiuntive: “Non abbiamo mai
fatto dei reshoot. E dirò di più: se non ci fosse stata
l’acquisizione della Fox da parte della Disney, avremmo fatto le
tradizionali riprese aggiuntive come si fa per ogni grande
produzione. Ma non siamo riusciti a farle perché, dopo che la
fusione è diventata effettiva, i protagonisti era cresciuti
troppo.”
Tornando invece a parlare del
processo di post-produzione del film, Josh Boone
ha spiegato che l’accordo Disney/Fox è stato il motivo principale
dei continui rinvii del film, cosa che ha inevitabilmente
rallentato anche tutto il processo di montaggio: “Durante il
montaggio, abbiamo probabilmente terminato il 75% del film. Quando
siamo tornati al lavoro, dovevamo praticamente chiuderlo. Ci sono
voluti un paio di mesi, ma è stato bello poter tornare a lavorare.
Io ed il mio co-sceneggiatore, Knate Lee, non vedevamo il girato da
circa un anno. Abbiamo sistemato alcune cose qua e là che prima non
avevamo notato o alle quali prima non avevamo pensato.”
The
New Mutants è un thriller con sfumature
horror, originale e ambientato in un ospedale isolato dove un
gruppo di giovani mutanti è rinchiuso per cure psichiatriche.
Quando iniziano ad avere luogo degli strani episodi, le loro nuove
abilità mutanti e la loro amicizia saranno messe alla prova, mentre
cercano di fuggire.
Diretto da Josh
Boone e scritto da Boone e Knate
Lee, il film vede nel cast la presenza
di Maisie
Williams,
Anya Taylor-Joy, Charlie Heaton, Alice Braga, Blu
Hunt e Henry Zaga.
The
New Mutants è prodotto da Simon
Kinberg, Karen
Rosenfelt e Lauren Shuler
Donner, mentre Stan
Lee e Michele Imperato
Stabile sono i produttori esecutivi.
L’ultima volta che abbiamo sentito
parlare del sequel di Edge of Tomorrow è stato quando il
regista Doug Liman, a metà dello scorso gennaio,
aveva condiviso una foto attraverso il suo account Instagram,
anticipando ai fan di essere totalmente assorbito dal processo di
scrittura del nuovo film. Adesso, è stata la co-protagonista del
primo capitolo, Emily Blunt, a parlare del tanto atteso sequel
(in cantiere ormai da diversi anni) in una nuova intervista.
Parlando con IndieWire in
occasione della promozione di A Quiet Place
2, infatti, la Blunt ha dichiarato di essere a conoscenza
delle “grandi idee” che ci sono per il sequel di
Edge of Tomorrow, ma di nutrire alcuni dubbi in merito
alla disponibilità del cast, cosa che potrebbe far slittare
l’inizio di un’ipotetica produzione ancora a lungo: “Non lo so
se le stelle saranno favorevoli e si allineeranno per permetterci
di farlo. Non lo so. Io lo spero”, ha dichiarato
l’attrice.
Essendo trascorsi ormai già sei
anni dall’uscita del primo film, Emily Blunt ha quindi scherzato sulla lunga
gestazione del sequel: “Io e Tom avremo 70 anni prima che si
decidano a farne un altro. Forse sembrerà un po’ strano… forse ci
toccherà fare come The Irishman.
Sarà la versione “Irishman” di Edge of Tomorrow. Chi può
dirlo?”
A proposito del sequel, Doug Liman aveva dichiarato: “Di norma ci
sono motivi finanziari dietro la realizzazione di un sequel, ma
questa volta non è andata così, siamo stati noi a venir fuori con
una storia. Davvero, non mi aspettavo di tornare a confrontarmi con
questo mondo perché avere a che fare con i viaggi nel tempo causa
non pochi mal di testa. Ma i fan si sono dimostrati così
affezionati al film, più che a qualunque altro mio film, che Tom ed
io abbiamo che pensato che dovevamo, almeno per noi, pensare ad un
possibile sequel […] Riprenderà da dove abbiamo
lasciato l’ultimo, ma da quel momento viaggeremo indietro nel
tempo.”
In Edge
of Tomorrow, una razza aliena, i Mimics, ha
colpito la Terra, devastando le città e uccidendo milioni di esseri
umani. L’unico modo per resistere alla brutalità dell’offensiva
aliena è quello di unire le forze e tentare l’impossibile. Il
tenente Bill Cage, ucciso in pochi minuti, si risveglia finendo
però in un loop temporale, che lo condanna a vivere lo stesso
giorno e lo stesso combattimento all’infinito… Aiutato dall’agente
delle forze speciali Rita Vrataski, cercheranno insieme di
annientare gli invasori e salvare la Terra.
Nonostante alcuni recenti rumor,
Jamie Foxx è
ancora collegato al reboot di Spawn,
nuovo adattamento cinematografico dell’omonimo fumetto, che sarà
diretto da Todd McFarlane, creatore del
personaggio. Di recente, McFarlane aveva dichiarato che “un premio
Oscar” ha ufficialmente abbandonato il progetto: in molti hanno
subito pensato a Foxx (premio Oscar per Ray), ma
ComicBook ha specificato che l’attore è ancora coinvolto nel
film in qualità di interprete protagonista e che le parole di Todd
McFarlane facevano riferimento ad uno degli sceneggiatori del
film.
Ciononostante, il nuovo film su
Spawn non ha ancora ricevuto il via
libera ufficiale (i diritti per la distribuzione, infatti, non sono
ancora stati acquistati da nessuno studio). In una recente
intervista con Shoryuken, McFarlane
ha ribadito di voler realizzare un film vietato ai minori (come
aveva già sottolineato in precedenza): “Ho pochissime
richieste in merito al film”, ha spiegato. “Deve essere
classificato come R, cioè vietato ai minori di 17 anni. Non ci
possono essere discussioni al riguardo. Non mi interessa ciò che
accadrà nel film, l’importante è che Spawn sia cool e
tosto.”
Il
film Spawnsembra essersi già
assicurato dei buoni nomi, da Jamie Foxx nel
ruolo dell’antieroe del titolo e Jeremy
Rennernel ruolo di Twitch
Williams. Greg Nicotero, truccatore
di The Walking Dead, si occuperà del
trucco e degli effetti speciali. Infine, il film sarà prodotto
da Jason
Blum e dalla sua Blumhouse
Production.
Il film non è ancora entrato in fase
di produzione, per via di alcuni problemi legati alla mancanza di
supporto da parte della major. Attualmente non vi è una data di
distribuzione, ma stando alle parole di McFarlane tutto sembra
pronto per iniziare.
Sono arrivate online le prime
reazioni della stampa americana a Mulan,
l’atteso live action Disney basato sul classico d’animazione del
1998, diretto da Niki Caro, regista neozelandese nota per
La ragazza delle balene e North Country – Storia di
Josey. Le prime reazioni al remake promettono un’esperienza
immersiva, capace di rendere omaggio al film originale.
Nonostante alcuni cambiamenti
rispetti al Classico che tutti conosciamo (come l’assenza dei
personaggi di
Mushu e
Li Shang), sembra che il live action sia un remake
assolutamente soddisfacente. Come da tradizione, la stampa
americana che ha già avuto modo di vedere il film, ha condiviso via
Twitter le proprie reazioni, che in questo caso sono decisamente
positive.
Potete leggere alcuni dei commenti di seguito:
Angie J. Han
– Mashable: “Mulan è il miglior remake/live action della
Disney dai tempi di Cenerentola. Non mi sono distratta neanche
sulle canzoni. Trova nuova note all’interno di una storia che già
conosciamo, offrendo al tempo stesso azione, cuore e umorismo
meravigliosi. Liu Yifei è straordinaria.”
Michael
Lee – Geeks of Doom: “Mulan è uno dei migliori adattamenti
live action di un classico animato Disney. Onora la ballata
originale e il classico del 1998 modernizzando il tema
dell’Empowerment femminile con scene iconiche e grandi sequenze di
battaglia che ricordano le opopee di Wuxia.”
Alison Foreman – Mashable:
“Il remake di Mulan riesce a colmare il vuoto lasciato da
alcuni elementi che nel live action non sono presenti. Tanti omaggi
al classico del 1998 preparano il terreno ad una storia piena di
azione, umore e cuore.”
Kevin
Polowy – Yahoo Entertainment: “Ho già visto Mulan due volte
e posso affermare con certezza che è fantastico. Il miglior
remake/live action della Disney: bello, avvincente, ricco d’azione.
Il cast è eccezionale e la regia di Niki Caro è semplicemente
mozzafiato.”
Kristen Acuna – Insider: “Mulan è assolutamente fantastico.
Abbastanza diverso dal classico originale, ma con lo stesso cuore e
con grandi scene d’azione. Non importa che non sia un musical: se
sei un fan del classico d’animazione, troverai tantissimi
riferimenti alle canzoni di quel film. Non vedo l’ora di vederlo di
nuovo.”
Liu
Yifei (Il Regno Proibito, Once Upon
a Time) interpreta la protagonista del film
DisneyMulan,
che vede nel cast anche Donnie
Yen (Rogue One: A Star
Wars Story) nel ruolo del Comandante
Tung, Jason Scott Lee (Crouching
Tiger, Hidden Dragon: Sword of Destiny) nel ruolo di Böri Khan
e Yoson An (Shark – Il Primo
Squalo) nel ruolo di Cheng Honghui, con la partecipazione
di Gong Li (Memorie di una
Geisha, Lanterne Rosse) nel ruolo di Xianniang e
di Jet Li (Shao Lin
Si, Arma Letale 4) nel ruolo dell’Imperatore. La
sceneggiatura è firmata da Rick Jaffa & Amanda Silver e da
Elizabeth Martin & Lauren Hynek.
Quando l’Imperatore della Cina
decreta che un uomo per ogni famiglia dovrà arruolarsi nell’Armata
Imperiale per difendere il Paese dall’attacco di invasori
provenienti dal Nord, Hua Mulan, la figlia maggiore di un
rispettato guerriero, prende il posto del padre malato. Dopo
essersi travestita da uomo ed essersi arruolata con il nome di Hua
Jun, Mulan verrà messa alla prova in ogni momento del suo cammino e
dovrà trovare la propria forza interiore e dimostrare tutto il suo
autentico potenziale. Nel corso di questo epico viaggio si
trasformerà in una stimata guerriera guadagnandosi il rispetto di
una nazione riconoscente e l’orgoglio di un padre.
Vin Diesel sembra aver confermato che i
personaggi dei Guardiani della Galassia
appariranno in Thor: Love
and Thunder, l’attesa quarta avventura
cinematografica dedicata al Dio del Tuono interpretato nel MCU da Chris Hemsworth. Il regista
James Gunn è attualmente al lavoro su
GOTG Vol. 3, ma il cinecomic arriverà al cinema soltanto
dopo la release di Thor 4.
Adesso, stando a quanto dichiarato dalla star di
Fast and Furious, sembra proprio che Star Lord & co.
appariranno nel film di
Taika Waititi.
In una recente intervista con
ComicBook in occasione della promozione di Bloodshot,
Vin Diesel ha parlato del ruolo di Groot nel
MCU, rivelando che il personaggio tornerà non soltanto in
GOTG Vol. 3, ma anche in Thor 4.
Queste le sue parole:
“Sto aspettando.
Sono emozionato per il mio amico
James Gunn e non vedo l’ora che realizzi il prossimo capitolo.
Ha terminato
The Suicide Squad, quindi sta per imbarcarsi in questa nuova
avventura. Mi ha anche parlato di come il nuovo Thor incorporerà
alcuni dei Guardiani della Galassia, il che sarà molto
interessante. Nessuno lo sa… forse non avrei dovuto dire
nulla.”
Al momento non
sappiamo quale sarà la storia di Thor
4: sappiamo che Natalie Portman tornerà nei panni di Jane
Foster e diventerà Mighty Thor; sappiamo anche che Christian Bale interpreterà il villain
principale. Resta quindi da capire in che modo
Taika Waititi riuscirà ad inserire i Guardiani in Thor
4, ma forse il finale di Avengers: Endgame potrebbe averci suggerito più di
quanto immaginiamo…
Thor: Love and
Thunder è il titolo ufficiale del quarto
capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare
il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da
Natalie Portman, come confermato sabato durante
il panel dei Marvel Studios al Comic-Con.
Taika Waititi tornerà alla regia di un film dei Marvel
Studios dopo Thor: Ragnarok, così come Chris
Hemsworth e Tessa
Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor
e Valchiria dopo l’ultima apparizione in
Avengers: Endgame.L’ispirazione del progetto
arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi
come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e
storie appassionanti con la prima Thor femmina
dell’universo“.
L’uscita nelle sale è fissata invece
al 5 novembre 2021.
A seguito delle recenti disposizioni
governative, l’Accademia del Cinema Italiano – Premi David di
Donatello annuncia che sarà sospesa la cerimonia di assegnazione
dei premi prevista per il prossimo 3 aprile. In accordo con Rai
Uno, che l’Accademia del Cinema Italiano ringrazia per l’impegno e
la disponibilità, è stata presa la decisione di rinviare l’evento
al giorno venerdì 8 maggio, nel comune intento di mantenere la
celebrazione del nostro cinema, senza perdere di vista l’evoluzione
dell’emergenza sanitaria.
Da un po’ di tempo sappiamo che in
Wonder Woman 1984 Diana indosserà la
Golden Eagle, l’armatura da battaglia vista diverse volte
anche nei fumetti.
La prima volta che l’abbiamo vista
indossata da Gal Gadot, è stato nel primo trailer
del film, e l’apparizione ha suscitato parecchia curiosità e
interesse da parte dei fan. Da allora, l’armatura è stata
messa in primo piano in tutto il materiale promozionale e ora
Queen Studios
Collectibles diffonde le immagini della statua 1:2 dell’eroina
proprio con quel costume.
Vi ricordiamo che Wonder Woman
1984 uscirà il 6 giugno 2020. Il
film è stato definito dal produttore Charles Roven un sequel
“inusuale“, che poterà in scena lo stesso personaggio
grazie al lavoro dello stesso team creativo e che seguirà gli
eventi del precedente capitolo, ma che i fan non dovrebbero
aspettarsi un seguito tradizionale definendolo “la prossima
iterazione della supereroina”.
“Il film racconterà un lasso di
tempo completamente diverso e lo spettatore avrà solo un assaggio
di ciò che che Diana ha fatto o affrontato negli anni intermedi.
Abbiamo cercato di mettere insieme una storia del tutto diversa che
potesse rispettare le stesse emozioni del passato, portare un sacco
di umorismo e molta azione coraggiosa. E soprattutto, toccare le
corde del cuore.“
L’ordine cronologico del personaggio
è stato già rimescolato, essendo stata introdotta nell’era
contemporanea di Batman v
Superman: Dawn of Justice per poi tornare al
vecchio secolo con Wonder Woman. Il sequel
vedrà ancora Gal Gadot nei panni di
Diana Prince opposta a Kristen
Wiig, scelta per interpretare la villain Cheetah. Nel
cast figureranno anche Chris Pine (volto del
redidivo Steve Trevor) e Pedro Pascal.
A casa, nelle quattro mura
domestiche, in solitudine e a distanza. Sembra essere questo
l’unico modo per arginare il contagio da coronavirus e uscire,
tutti insieme, da questa brutta epidemia che minaccia di farsi
altrimenti incontrollabile.
Eppure, nonostante social,
piattaforme di streaming, videogames e altri gadget tecnologici
abbiano minato fino a questo momento la naturale socializzazione,
in questo momento gli strumenti dell’anti-socialità ci vengono in
soccorso, per aiutarci a superare a cuor leggero (per quanto
possibile) questo periodo, che ci auguriamo non troppo lungo, di
reclusione forzata.
Netflix, Prime, Now TV, tutte le piattaforme, ma
anche acquisti e noleggi in versione digital, ci possono venire in
soccorso in questo momento, e di seguito ecco alcuni
binge-watch salva umore, per arginare la noia e
l’ansia da isolamento:
Harry Potter
Maghi, incantesimi,
signori oscuri e amici dotati di ingegno, bontà e coraggio. La
formula ideale per una lunga avventura, ben otto film, e diverse
ore occupate da duelli, lezioni, amori adolescenziali e un tocco di
dramma, con la certezza che tutto andrà bene, alla fine.
Star Wars
Sono ben undici i film che
compongono il canone completo del franchise Lucasfilm, con tanto di
spin-off che contribuiscono ad un ottimo intrattenimento domestico,
un ripasso dovuto di quella che è una delle saghe più amate di
sempre. E anche se il finale della saga degli Skywalker non è
piaciuto a tutti, è chiaro che si tratta di una conclusione
all’insegna della speranza.
Il Signore degli Anelli
Il fantasy per eccellenza
racconta della sfida dei più piccoli contro il Male assoluto. Nelle
versioni estese, i tre film di Peter Jackson
possono fare sicuramente ottima compagnia in una condizione di
reclusione forzata. Inoltre il film consegna ai suoi spettatori e
fan un messaggio di grande positività, di senso di squadra e di
coraggio, anche nelle situazioni più difficili.
Indiana Jones
Non sono gli anni, sono i
chilometri. La battuta preferita di
Harrison Ford in tutti i suoi film
riecheggia cristallina nell’aria, appena viene nominato I Predatori
dell’Arca Perduta, e perché non approfittare di una lunga
permanenza domestica per ripassare tutte le battute cult della
trilogia (no, il quarto non esiste) di Steven Spielberg?
Ritorno al futuro
Se si parla di saghe
divertenti, che tirano su l’umore e ci permettono di rasserenare
gli animi in tempi così cupi, sicuramente Zemeckis e compagnia sono
tra le prime cose che vengono in mente ai fan, e si tratta di un
suggerimento tanto banale quanto prezioso. Sempre alla conquista
del tempo, del futuro e del bene delle generazioni future (e
passate!).
Una mamma per Amica
Se la reclusione forzata dovesse
prolungarsi oltremodo e se fosse necessario per i cittadini sani e
responsabili dover rimanere in casa più tempo del previsto, una
bella maratona di Gilmore Girls potrebbe senza dubbio aiutare a far
passare il tempo in serenità. Le avventure delle ragazze Gilmore
sono un toccasana per l’umore e la qualità di scrittura di Amy
Sherman-Palladino invecchia straordinariamente bene!
Scrubs
JD, Turk e tutti gli
infermieri e chirurghi dell’Ospedale Sacro Cuore sono sempre lieti
di accogliere e riaccogliere pazienti e spettatori. Sarà per la
grande leggerezza con cui si affrontano anche i momenti difficili,
sarà per il divertimento folle che questa serie promette e regala,
ma ci sembra un modo davvero adatto di passare il tempo in periodi
cupi-
E alla fine arriva mamma
Una storia d’amore lunga
una serie: un padre che impiega ben nove stagioni per chiedere ai
figli il permesso di uscire con la loro “zia”. In molti hanno
storto il naso per la scelta finale della serie, che in originale
si intitola How I Met Your Mother, eppure
un rewatch potrebbe convincere tutti che gli eventi finali sono
stati preparati nel corso di tutte le esilaranti stagioni, e che la
conclusione era l’unica giusta e possibile.
Friends
Fanno parte della
famiglia, loro si che sono davvero vecchi amici, sapere che
esistono 10 stagioni da 24 episodi l’una che ci possono far
compagnia in questi giorni difficili per tutti rende già l’animo
più leggero. Gli amici, quelli veri, non passano mai di moda e non
importa quante volte li vedi e fanno le stesse battute, è sempre un
piacere ritrovarli.
Ecco il nuovo trailer di Black
Widow, in cui possiamo apprendere nuovi dettagli
e frammenti della trama, ad oggi molto misteriosa, del film che
andrà ad indagare sul passato di Vedova Nera,
ancora una volta interpretata da Scarlet Johansson.
Ecco il trailer di seguito, in versione originale:
La regia di Black
Widow è stata affidata a Cate
Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain
Marvel) a dirigere un titolo
dell’universo cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è
stata riscritta nei mesi scorsi da Ned
Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby).
Insieme alla Johansson ci saranno anche David
Harbour, Florence Pugh,
e Rachel
Weisz.
Dopo lo straordinario successo
di Avengers:
Endgame, diventato il maggiore incasso mondiale
di sempre, Scarlett
Johansson riprende il suo ruolo di Natasha
Romanoff/Black Widow.
Apprendiamo da
Deadline la triste notizia della scomparsa di Max von
Sydow, attore svedese naturalizzato francese, noto al
grande pubblico per i suoi ruoli ne Il settimo
sigillo di Ingmar Bergman e in Flash
Gordon di Mike Hodges, in cui ha interpretato
l’Imperatore Ming. L’attore è morto all’età di 90 anni. I suoi
rappresentanti hanno confermato la notizia alla celebre
rivista.
In 65 anni di carriera, l’attore ha
spaziato dal cinema d’autore ai grandi blockbuster, mettendo sempre
il suo talento sconfinato al servizio dei generi più disparati.
Negli ultimi anni ha interpretato Lor San Tekka in Star Wars: Il risveglio della forza, il
Corvo a Tre Occhi nella popolare serie tv Game of
Thrones e ha persino doppiato un personaggio de
I Simpson.
Il sito web francese Paris Match ha pubblicato una
dichiarazione della moglie dell’attore, Catherine von Sydow, che
recita: “È con il cuore spezzato e con infinita tristezza che
abbiamo l’estremo dolore di annunciare la dipartita di Max Von
Sydow, avvenuta l’8 marzo 2020”.
Nato a Lund, in Svezia, Max
von Sydow ha iniziato la sua prestigiosa carriera grazie
alla collaborazione con il mentore Ingmar Bergman:
tra i loro film più celebri, si ricorda sicuramente il classico del
cinema mondiale Il settimo sigillo.
Un’altra iconica interpretazione di Von Sydow è sicuramente quella
di padre Lankester Merrin nel cult horror L’esorcista di William Friedkin.
Morto Max von Sydow: l’attore aveva 90 anni
È stato nominato due volte al premio
Oscar: come miglior attore protagonista per Pelle alla
conquista del mondo nel 1989 e come miglior
attore non protagonista per Molto forte,
incredibilmente vicinonel 2012.
Ha lavorato in Italia diverse volte:
con Francesco Rosi in Cadaveri eccellenti,
con Valerio Zurlini ne Il deserto dei
Tartari e con Dario Argento in Non ho
sonno.
Dirigere un film non è certamente
un’impresa facile, e spesso capita che alcuni registi – per
divertimento o per “vanità” – si “concedano” dei brevi cameo nei
loro film. Se da un lato questi cameo rappresentato per il regista
in questione un meritato momento sotto le luci dei riflettori, per
i cinefili un momenti spassosissimi, perché si tratta quasi sempre
di camei che possono passare inosservati e che quindi necessitano
di una visione molto attenta per essere “scovati”.
Ecco 10 registi che compaiono nei loro stessi film:
George Lucas, La Vendetta dei Sith
Goerge Lucas è noto nell’industria per essere una persona
alquanto timida. La sua natura estremamente riservata ha reso la
lavorazione di Una Nuova Speranza decisamente “problematica”,
soprattutto in relazione allo scambio con gli attori, in
particolare con Harrison Ford. Tuttavia, alla fine il regista è
riuscito ad evadere dal proprio “guscio”, concedendosi un cameo nei
panni del Barone Notluwiski Papanoida in
Star Wars: Episodio III – La Vendetta dei Sith.
Nell’immagine in alto, il personaggio interpretato dal regista è
segnalato dalla freccia.
Martin Scorsese, Taxi Driver
Per i suoi drammi polizieschi,
Martin Scorsese si è sempre avvalso della collaborazione dei
suoi attori preferiti, in particolare Robert De Niro, Al Pacino e
Joe Pesci. In
Taxi Driver, però, Scorsese ha ben pensato di ricorrere a
se stesso per un cameo decisamente inquietante: il regista,
infatti, si è riservato i panni di un marito omicida che osserva
sua moglie dal sedile del taxi di Travis Bickle.
La scena è piuttosto disturbante,
soprattutto in vista della piega che assumeranno i comportamenti di
Travis. Nella discesa all'”inferno” del protagonista, Scorsese ha
forse contribuito grazie al suo raccapricciante monologo che rivela
i desideri più intimi e inconfessabili del suo personaggio.
Quentin Tarantino, Pulp Fiction
Pulp
Fiction è un cult senza tempo, amatissimo dai fan dello
stile di
Quentin Tarantino. I cameo del regista nei suoi film sono una
delle cose che gli spettatori amano di più, dal momento che spesso
il regista si ritrova a ritagliarsi ruoli di un certo spessore
nelle sue opere. In
Pulp Fiction, quando Vincent e Jules hanno bisogno di un
posto dove nascondere un cadavere, chiamano il loro amico Jimmy,
che è interpretato proprio da Tarantino. Inutile dire che Jimmy non
era molto contento di quello che era appena successo… ma almeno ha
preparato ai due malavitosi “un’ottima” tazza di
caffè!
Peter Jackson, Il Signore degli Anelli
Il Signore degli Anelli è una delle trilogie
cinematografiche più ambiziose mai realizzate, con un audace
impiego della CGI e con scenografie entusiasmanti che ancora oggi
sono in grado di stupire il pubblico. Nonostante la grandissima
portata del progetto,
Peter Jackson ha trovato anche il tempo di ritagliarsi un breve
cameo nelle trilogie de Il Signore degli Anelli e Lo Hobbit. In
particolare, ne La Compagnia dell’Anello, Jackson
interpreta un uomo ubriaco che divora una carota. L’apparizione del
regista è davvero breve: la scena in questione è quando Frodo e i
suoi compagni si dirigono verso la locanda del Puledro
Impennato.
Taika Waititi, Thor: Ragnarok
La
terza iterazione cinematografica di Thor ha portato la serie
dedicata al Dio del Tuono in una nuova direzione, grazie
soprattutto all’apporto visivo e narrativo di
Taika Waititi. Il suo lavoro è stato elogiato in egual misura
da critica e pubblica, e sono in molti ad aver letteralmente amato
il cameo dello stesso regista. L’adorabile personaggio di Korg,
infatti, è doppiato da Waititi in persona, e nonostante del regista
si sente soltanto la sua voce, il personaggio nel film è così
divertente soprattutto grazie al suo lavoro “vocale”.
Alfred Hitchcock, Intrigo Internazionale
Il maestro del brivido,
Alfred Hitchcock, fa un’apparizione alquanto comica nel suo
film interpretato da Cary Grant,
Intrigo Internazionale. All’inizio, mentre i titoli di
coda scorrono, è possibile vedere Hitchcock che tenta di salire su
un autobus, per vedersi sbattere la porta in faccia.
Francis Ford Coppola, Apocalypse Now
In
Apocalypse Now,
Francis Ford Coppola appare in un breve cameo nei panni di un
regista televisivo. È possibile vedere il regista mentre urla a
Martin Sheen di non guardare in camera. Si tratta di un cameo
particolarmente acuto, dal momento che Coppola interpreta se stesso
e non un personaggio; allo stesso tempo, il suo personaggio funge
da “incarnazione della propaganda in tempi di guerra”, che è poi
uno dei temi alla base del film.
Roman Polanski, Chinatown
La sceneggiatura di
Chinatown è spesso considerata come una delle migliori
di tutti i tempi: una versione ancora più dark del genere dark per
eccellenza, ossia il noir. Il regista
Roman Polanski appare nel film in un breve cameo nei panni
dell’uomo con il coltello che ferisce Jake Gittes. La scena in
questione è davvero breve, ma si tratta di un cameo comunque
apprezzabile, considerando la quantità di elogi che il film ha
ricevuto all’epoca della sua uscita.
M. Night Shyamalan, Signs
Il “re” dei colpi di scena appare
spesso nel suo thriller dedicato alle invasione aliene,
Signs. Nel film
M. Night Shyamalan interpreta Ray, che intrappola uno degli
alieni nella sua cucina prima di scusarsi ancora una volta con
Graham per la morte di sua moglie. L’ottima interpretazione fornita
da Shyamalan dimostra quanto sia bravo tanto come attore quanto
come regista.
Wes Craven, Scream
Uno dei registi più apprezzati del
genere horror, il compianto
Wes Craven, si è ritagliato in uno dei suoi film uno dei cameo
più esilaranti della storia del cinema. Come regista della saga di
Nightmare, Craven appare nei panni di un bidello
sfoggiando l’iconico maglione rosso e verde di Freddy Kreuger nel
suo Scream del 1996.
Dopo gli esordi come modella,
Sarah Felberbaum ha debuttato come attrice in
alcuni tra i più noti lungometraggi italiani degli ultimi anni.
Grazie alla collaborazione con importati attori e registi ha così
avuto modo di far maturare il proprio talento, affermandosi poi
anche sul piccolo schermo grazie ad alcune popolari serie TV.
Ecco 10 cose che non sai di Sarah Felberbaum.
Parte delle cose che non sai
sull’attrice
Sarah Felberbaum: i film, le serie
e i programmi televisivi
10. Ha partecipato a noti
film. La carriera cinematografica dell’attrice ha inizio
nel 2007, quando prende parte a Cardiofitness.
Successivamente si fa notare grazie ai suoi ruoli in Due vite
per caso (2010), Ti presento un amico (2010),
Maschi contro
femmine (2010), Femmine contro maschi (2010),
Il gioiellino (2011), Viva l’Italia (2012),
Il principe
abusivo (2013), Una piccola impresa
meridionale (2013), Poli opposti (2015), Tu
mi nascondi qualcosa (2018), Nessuno come noi (2018),
Bentornato Presidente (2019) e Non sono un
assassino (2019).
9. Ha preso parte a
produzioni televisive. Attiva anche in televisione, la
Felberbaum si fa notare anche per le sue interpretazioni in note
serie TV come Caterina e le sue figlie (2005-2010), La
figlia di Elisa – Ritorno a Rivombrosa (2007),
Caravaggio (2007), Il giovane Montalbano
(2012-2015), Una grande famiglia (2012-2015), dove recita
accanto all’attore Alessandro
Gassmann, e I Medici (2016), dove ricopre il
ruolo di Maddalena.
8. Ha condotto diversi
programmi televisivi. Prima di debuttare come attrice, la
Felberbaum si rende popolare come conduttrice televisiva,
ricoprendo per la prima volta tale ruolo per Top of the
Pops (2000-2001), per poi assumere la conduzione anche dei
programmi Concerto del Primo Maggio (2001), Unomattina
Estate (2002), Sky Cine News (2003-2004), e
Hollywood Boulevard (2004).
Sarah Felberbaum è su
Instagram
7. Ha un account
personale. L’attrice è presente sul social network
Instagram con un profilo seguito da 257 mila persone. All’interno
di questo la Felberbaum è solita condividere fotografie scattate in
momenti di svago quotidiano, in compagnia della famiglia o di
amici, o foto dei luoghi da lei visitati. Presenti sono anche
immagini promozionali dei suoi progetti da interprete.
Sarah Felberbaum e Daniele De
Rossi
6. È sposata con il noto
calciatore. Nel 2011 l’attrice conosce il calciatore
romano Daniele De Rossi, che sposa poi nel dicembre del 2015 con
una cerimonia privata sulle spiagge delle Maldive. Particolarmente
riservata, la coppia non si è mai esposta più del dovuto ai
riflettori delle rispettive carriere. Tra i pochi annunci pubblici
fatti dai due vi sono quelli riguardanti la nascita dei figli,
rispettivamente nel 2014 e nel 2016.
Parte delle cose che non sai
sull’attrice
Sarah Felberbaum in I Medici
5. Ha recitato per la prima
volta in inglese. Nata a Londra, la lingua madre
dell’attrice è l’inglese. Tuttavia, soltanto con la serie I
Medici ha avuto modo di recitare per la prima volta in tale
lingua, cosa che era uno dei suoi sogni da interprete, ottenendo
particolari apprezzamenti per la naturalezza sfoggiata.
4. Ha avuto carta bianca sul
personaggio. Nel dar vita al ruolo di Maddalena, l’attrice
ha avuto completa libertà sulla caratterizzazione e la costruzione
psicologica del personaggio. Lavorando insieme al regista, ha così
dato vita ad una schiava consapevole del suo ruolo e delle sue
possibilità, traendo il meglio da ciò che le è concesso.
3. È entusiasta della
serie. L’attrice ha dichiarato che uno dei motivi che
l’hanno spinta a prendere parte alla serie è stato la possibilità
di recitare in un prodotto che dimostrasse la qualità che la
televisione italiana può sfoggiare, affrontando un genere
normalmente esclusivo delle grandi produzioni americane.
Sarah Felberbaum: il suo ultimo
film
2. Ha recitato in un
thriller italiano. Nel 2019 l’attrice ricopre il ruolo di
Beatrice, uno dei personaggi principali del film Non sono un
assassino, dove condivide la scena con gli attori
Riccardo Scamarcio, Alessio Boni ed
Edoardo Pesce. La storia del film ruota intorno
all’accusa rivolta al personaggio protagonista di aver ucciso un
noto giudice, e della sua conseguente battaglia per dimostrare la
sua innocenza.
Sarah Felberbaum: età e
altezza
10. Sarah Felberbaum è nata
a Londra, in Inghilterra, il 20 marzo 1980. L’attrice è
alta complessivamente 173 centimetri.
I lavori su The
New Mutants, l’atteso spin-off della saga di
X-Men diretto da Josh Boone, sono ufficialmente
terminati. Dopo mesi e mesi di travagliatissima produzione (e di
continui rinvii della data di uscita), il regista ha finalmente
terminato la post-produzione del film che arriverà nelle sale
americane il 3 aprile.
Per celebre l’avvenimento, Boone ha
condiviso attraverso il suo account Instagram una nuova
immagine dalla sala montaggio, che lo ritrae in compagnia della sua
“squadra”, formata dai tecnici del suono Donald Sylvester, David
Giammarco e Chris McGeary, e dal montatore Andrew Buckland. Come si
evince dalla foto, alle loro spalle, su un schermo, appare un frame
del film che ci mostra il personaggio di Demon Bear, da tempo
confermato come antagonista della pellicola.
The
New Mutants è un thriller con sfumature
horror, originale e ambientato in un ospedale isolato dove un
gruppo di giovani mutanti è rinchiuso per cure psichiatriche.
Quando iniziano ad avere luogo degli strani episodi, le loro nuove
abilità mutanti e la loro amicizia saranno messe alla prova, mentre
cercano di fuggire.
Diretto da Josh
Boone e scritto da Boone e Knate
Lee, il film vede nel cast la presenza
di Maisie Williams, Anya Taylor-Joy, Charlie Heaton,
Alice Braga, Blu Hunt e Henry
Zaga. TheNew
Mutants è prodotto da Simon
Kinberg, Karen
Rosenfelt e Lauren Shuler
Donner, mentre Stan
Lee e Michele Imperato
Stabile sono i produttori esecutivi.
James
Wan sta sviluppando un monster movie per la
Universal. Stando a quando riportato da THR, infatti, il
regista delle saghe di The Conjuring e Insidious,
sarebbe stato ingaggiato dalla Universal Pictures per produrre un
nuovo monster movie, ossia un film basato sugli iconici
personaggi cinematografici della major.
La trama del film ruoterà attorno ad
un gruppo di teenager che scoprono che uno dei loro vicini si sta
dedicando alla creazione di un mostro nel suo seminterrato: le cose
si complicheranno quando la creatura riuscirà a fuggire dal
“laboratorio”. Wan produrrà il film attraverso la sua Atomic
Monster.
Descritto come un thriller/horror a
metà tra Frankenstein e Disturbia, il film – che
non ha ancora un titolo ufficiale – verrà sceneggiato da
Robbie Thompson (Supernatural,
Cursed).
Balzato all’attenzione di critica e
pubblica grazie al primo capitolo della saga di
Saw,James
Wan ha raggiunto la fama internazionale grazie ai
primi due capitoli delle fortunate saghe horror di The Conjuring e
Insidious. Nel 2015 ha diretto Fast &
Furious 7, mentre lo scorso anno ha lavorato con la
DC Films occupandosi della regia di Aquaman
con Jason Momoa.
Il regista è attualmente impegnato
con la produzione di Malignant, il suo nuovo horror che
arriverà nelle sale americane il 14 agosto 2020. Nel cast
Annabelle Wallis, Jake Abel, George Young, Maddie Hasson,
Michole Briana White e Jacqueline
McKenzie.
Matt Damon e Christian Bale sono le star di
Le Mans ’66 – La grande sfida, film basato
sull’incredibile storia vera del visionario designer di automobili
Carroll Shelby e dell’intrepido pilota britannico Ken
Miles, che insieme si batterono contro l’interferenza
delle corporation, le leggi della fisica e i loro demoni personali
per costruire una rivoluzionaria auto da corsa per la Ford Motor
Company e sfidare le imbattibili auto di Enzo Ferrari alla 24 Ore
di Le Mans in Francia nel 1966.
Vincitore di due premi Oscar per il
miglior montaggio e il miglior montaggio sonoro, il film ha
conquistato in pieno sia il pubblico che la critica, raccontando
con successo una storia realmente accaduta che farà battere il
cuore dall’inizio ai titoli di coda. Le Mans ’66 sarà
disponibile dal 26 febbraio sulle piattaforme digitali
(Itunes, Google Play, Chili, Rakuten.tv e
TimVision) e dall’11 marzo nei migliori negozi fisici e
online in formato 4K Ultra HD, Blu-Ray e DVD.
CONTENUTI EXTRA Blu-Ray, Le Mans ’66 – La grande
sfida
Dare vita alla rivalità*:
Documentario di 60 minuti in 8 parti che trasporta lo spettatore
direttamente sul set del film
Prologo: il giro perfetto
Il vero Ken Miles
Il vero Carrol Shelby
La vera Ford GT40
4K UHD:
Durata:
2 ore e 32 minuti circa
Aspect Ratio:
Widescreen 2.39:1
Audio:
Inglese 7.1.4 Dolby Atmos; Italiano, Francese, Spagnolo,
Tedesco DTS 5.1; Inglese DTS-HD MA 2.0; Inglese audio descrittivo,
Ceco, Polacco Dolby Digital 5.1
Italiano, Tedesco, Francese, Spagnolo DTS Digital Surround;
Inglese DTS-HD MA 7.1; Inglese audio descrittivo Dolby Digital 5.1;
Inglese Dolby Digital 2.0
Sottotitoli:
Inglese, Inglese per non udenti, Francese, Spagnolo, Danese,
Olandese, Finlandese, Tedesco, Norvegese, Svedese (alcune lingue
potrebbero non essere disponibili per I sottotito.i e l’audio dei
contenuti speciali)
Rating:
Film per tutti
DVD:
Durata:
2 ore e 26 minuti circa
Screen Format:
Widescreen 2.39:1
Audio:
Italiano, Inglese, Francese,Tedesco Dolby Digital 5.1; Inglese
Dolby Digital 2.0
Sottotitoli:
Italiano, Inglese, Inglese per non udenti, Francese, Olandese,
Tedesco
Ben Affleck è attualmente impegnato con la
promozione di Tornare
a Vincere, film che lo vedrà finalmente tornare
nei panni di protagonista assoluto. Il tour promozionale del film,
ovviamente, è anche l’occasione per tornare a parlare di uno dei
ruoli più discussi della sua recente carriera, ossia quello di
Batman nei film del DCEU.
In una recente intervista con
GQ a proposito dei suoi ruoli più iconici, Affleck ha rivelato
di essersi divertito di più a girare Batman v Superman: Dawn of Justice
rispetto a Justice League: le ragioni sono
facilmente ipotizzabili, dal momento che la produzione del secondo
– come ricorderete – è stata particolarmente travagliata.
L’attore ha dichiarato di essere
entusiasta di aver vestito i panni dell’iconico eroe DC e ha
spiegato di essersi divertito molto a lavorare al film uscito nel
2016 (Batman v Superman).
Ha poi spiegato che con Justice League ci sono stati troppi elementi che non
hanno “legato” tra loro, alludendo alla produzione travagliata e ai
numerosi problemi sorti durante le riprese, inclusa la tragica
morte della figlia di Zack Snyder.
Affleck è tornato poi a parlare di
The Batman e della sua decisione di
non tornare nei panni dell’Uomo Pipistrello e di lasciare la regia
a Matt Reeves: “Ne avevo abbastanza. Mi hanno
detto: ‘Ti piacerebbe dirigere e recitare in un film di Batman in
solitaria?’. Ho scoperto che avevo perso il mio entusiasmo e la mia
passione per il personaggio. E così ho pensato che un film del
genere dovesse essere affidato a qualcuno che in un progetto così
ci vedeva il coronarsi di un sogno. Era chiaro per me che era tempo
di andare avanti.”
Potete vedere il video dell’intervista di seguito:
Tornare a
Vincere è il film di Gavin
O’Connor con protagonista il premio
OscarBen Affleck.
Il film arriverà nelle sale italiane nel 2020 e sarà distribuito in
tutto il mondo da Warner Bros. Pictures.
Una volta Jack Cunningham (Ben
Affleck) aveva una vita piena di promesse. Al liceo era un fenomeno
della pallacanestro con in mano una borsa di studio universitaria,
quando improvvisamente, per motivi sconosciuti, decise di
allontanarsi dal mondo del basket, riunciando al proprio brillante
futuro. Anni più tardi, Jack si trova ad un passo dalla rovina,
scatenata da una perdita inenarrabile, annegando nell’alcolismo che
gli era già costato un matrimonio e qualunque altra speranza di
vita migliore.
Quando gli viene offerta la
possibilità di allenare la squadra di pallacanestro del suo vecchio
liceo, lontana dagli anni gloriosi di un tempo, accetta con
riluttanza, sorprendendo soltanto lui stesso. Quando i ragazzi
iniziano a comportarsi da squadra e conseguentemente a vincere,
Jack crede di aver finalmente trovato una ragione per cui
combattere i demoni che lo hanno portato vicino alla rovina. Ma
basterà questo a riempire i suoi vuoti, a curare le profonde ferite
del suo passato e a condurlo sulla strada della redenzione?
L’attore Michael
Mando, interprete di Mac Gargan in Spider-Man:
Homecoming, sembra aver anticipato un
possibile ritorno del personaggio nell’Universo Cinematografico
Marvel (o nello
Spider-Verse della Sony Pictures). I lettori dei fumetti
sanno bene che Mac si trasforma nel supervillain
Scorpion: nel film di Jon Watts,
lo spettatore ha avuto modo di incrociare brevemente il
personaggio, totalmente assente poi nel sequel Far From
Home.
Adesso, una foto postata da Mando
sul suo profilo Twitter
ufficiale, con l’emoji di uno scorpione, sembra aver anticipato il
ritorno di Scorpion nel MCU o, presumibilmnete, nello Spider-Verse
della Sony. L’immagine – un bellissimo primo piano dell’attore -,
di per sé non suggerisce alcun collegamento con il personaggio del
MCU, ma l’emoji utilizzata è davvero curiosa e, ovviamente, non
poteva non generare speculazioni.
E se Michael Mando
avesse un cameo in Morbius
o, magari, in Venom
2? E se invece Scorpion fosse il villain
principale (o uno dei villain) del misteriossissimo Spider-Man 3? Ricordiamo, inoltre, che
nei fumetti Scorpion è uno dei membri dei Sinistri Sei, il gruppo di supercriminali al
quale la Sony vorrebbe da tempo dedicare un film. Le ipotesi,
ovviamente, si sprecano, ma la più accreditata sarebbe quella del
ritorno del personaggio in Morbius, dato che in quel film
sarà presente già l’Avvoltoio di Michael
Keaton.
Le riprese di Spider-Man
3 dovrebbero partire ufficialmente quest’estate. Il
film vedrà ancora una volta riuniti Tom
Holland e il regista Jon
Watts, che aveva già
direttoSpider-Man:
Homecoming del 2017 e Spider-Man:
Far From Home dello scorso anno.
Continua a crescere l’interesse per
un fantomatico reboot di Ritorno al
Futuro con Tom Holland. Dopo
il video deepfake con lo Spidey del MCU assieme a Robert Downey Jr. nei panni di Marty e Dock, e
dopo
le rivelazioni di Holland a proposito dell’effettiva
possibilità di un remake del primo film, arriva adesso – proprio
sulla scia di quelle dichiarazioni – un teaser trailer deepfake che
immagina proprio Tom Holland al posto di Michael J. Fox.
A proposito del reboot del cult di
Robert Zemeckis, Holland aveva dichiarato:
“Mentirei se dicessi che in passato non ci sono state
conversazioni a proposito di una sorta di remake, ma la verità è
che quel film è perfetto, è uno dei migliori film che siano mai
stati realizzati e che nessuno potrebbe fare meglio. Detto ciò, se
Robert Downey Jr. e io potessimo rifare,
soltanto per divertimento, quella scena ricreata per il deepfake –
potrebbe pagare lui questa volta, è pieno zeppo di soldi -, lo
farei gratis, ma almeno potremmo rifare quella scena. Penso che lo
dobbiamo a chi ha realizzato il vero deepfake, perché hanno fatto
un lavoro incredibile. Penso che parlerò con Robert e vedremo se
riusciamo a ricreare qualcosa in onore del
deepfake.”
Potete vedere il teaser trailer deepfake realizzato da stryder HD di
seguito:
E sempre a proposito di
Ritorno al Futuro, proprio di recente
Michael J. Fox e Christopher
Lloyd, interpreti della saga originale, si sono ritrovati
in occasione di un evento benefico, come testimoniato da uno scatto
condiviso dall’iconico interprete di Doc attraverso il suo profilo
Instagram: