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DCEU: quali sono le interpretazioni migliori e quali le peggiori?

Almeno fino ad oggi, è giusto affermare che il DCEU abbia attraverso una fase di numerosi alti e bassi. Da un punto di vista tanto narrativo quanto stilistico, l’universo condiviso ha offerto storie sempre diverse che non sempre sono state in grado di raccogliere il favore del pubblico o di mettere d’accordo i fan. Oltre ai film che si possono considerare più o meno riusciti, anche le performance degli attori non sono sempre state in grado di restituire lo spirito dei personaggi dei fumetti. Screen Rant ha raccolto le 5 migliori e le 5 peggiori performance del DCEU:

Jason Momoa/Aquaman (Migliore)

Dopo essere stato relegato ad un cameo in Batman v Superman e aver avuto pochissime battute a disposizione in Justice League, Jason Momoa ha avuto finalmente la possibilità di spiegare le ali e mostrare tutto il suo carisma nello stand-alone di James Wan, Aquaman.

Momoa ha portato sia l’umorismo che il cuore necessario per interpretare Arthur Curry, tanto che il suo fascino e la sua simpatia ci hanno anche permesso di chiudere un occhio su tutte quelle battute presenti nella sceneggiatura del film non particolarmente brillanti… 

Jared Leto/Joker (Peggiore)

Secondo quanto riferito, Jared Leto non ha reagito molto bene quando ha scoperto che la Warner Bros. aveva intenzione di realizzare un film sul Joker senza il suo coinvolgimento. Eppure, un film da solista con protagonista il suo Joker – dopo il flop di Suicide Squad – non avrebbe mai potuto avere un successo pari a quello del film con Joaquin Phoenix.

In Suicide Squad, il Joker di Leto si alimenta soltanto di una caratterizzazione troppo legata ai fumetti. Nel film il personaggio finisce per essere soltanto un agente del caos in grado di organizzare perfettamente le sue pistole sul pavimento. Eppure, il regista David Ayer ha sempre sostenuto che è a causa dei pesanti tagli apportati al film che la performance di Leto è stata “maltrattata”…

Margot Robbie/Harley Quinn (Migliore)

Sebbene i critici disprezzano quasi all’unanimità Suicide Squad, l’unica cosa su cui tutti hanno concordato fin dall’inizio è stata la performance di Margot Robbie nei panni di Harley Quinn. Nonostante i problemi legati alla sceneggiatura, Birds of Prey ha dimostrato che Harley di Robbie è un personaggio troppo sfaccettato e carismatico per un film come quello di Ayer.

Robbie è riuscito ad incarnare alla perfezione tutte le caratteristiche del personaggio, dal suo accento tipico di Brooklyn (che aveva già perfezionato grazie al suo ruolo in The Wolf of Wall Street) alla sua sconfinata sociopatia. Speriamo che la Mattacchiona rimanga sullo schermo per ancora tanto tempo…

Michael Shannon/Zod (Peggiore)

In alcuni casi, un attore generalmente acclamato dalla critica, se scelto per interpretare un supercattivo può fare davvero miracoli. Basti pensare a Cate Blanchett nei panni di Hela, ad Alfred Molina nei panni del Dottor Octopus o a Danny DeVito in quelli di Pinguino.

Sfortunatamente, nel caso di Michael Shannon nel ruolo del generale Zod ne L’Uomo d’Acciaio, le cose non hanno funzionato. L’attore ha caricato troppo il suo personaggio, soprattutto considerando il tono radicato del film. Terence Stamp è ancora oggi la migliore incarnazione di Zod che sia apparsa sullo schermo.

Ray Fisher/Cyborg (Migliore)

Nella Snyder Cut di Justice League, Cyborg era il collante emotivo dell’interno film. È un peccato che gli spettatori non abbiano mai visto quella versione del film al cinema (nonostante il prossimo anno la Snyder Cut arriverà ufficialmente su HBO Max), anche perché il ritratto che Ray Fisher ha fatto di Victor Stone è stata una gioia da guardare. 

Data la relazione tesa del suo personaggio con il padre, il rimorso per la morte della madre, la sua disabilità ed una promettente carriera sportiva che stava per finire bruscamente, Fisher – da attore – aveva molti aspetti sui quali doveva lavorare. Purtroppo, non gli è stato concesso abbastanza tempo per esplorare tutto… ma quei brevi momenti in cui l’abbiamo visto in scena, sono stati comunque memorabili.

Yahya Abdul-Mateen II/Black Manta (Peggiore)

L’arco narrativo di Black Manta in Aquaman è completamente fuorviante. Nella scena iniziale, lui e suo padre si divertono un sacco ad uccidere alcune persone innocenti all’interno di un sottomarino: Aquaman ostacola il loro piano sfacciatamente malvagio, ma Black Manta trascura di salvare la vita del padre, nonostante – in seguito – trascorra l’intero film complottando la propria vendetta.

Proprio da questo punto di vista, è impossibile fare il tifo per un tale ipocrita, e la deludente performance di Yahya Abdul-Mateen II non rendono di certo le cose più facili. Ed è un peccato, perché in altri progetti ha dimostrato di essere un grande attore…

Gal Gadot/Wonder Woman (Migliore)

Quando Patty Jenkins è stata incaricata di dirigere il film in solitaria di Wonder Woman, nessuno avrebbe immaginato che il film sarebbe riuscito a raccogliere così tanti consensi e a riscuotere il successo che si è giustamente meritato. 

La visione di Jenkins, però, non avrebbe funzionato se non fosse stato anche per la performance di Gal Gadot nei panni della protagonista. Al pari del lavoro svolto dalla regista, anche l’interpretazione della Gadot è stata apprezzata per la sua serietà e sincerità. L’impegno dell’attrice ha reso Diana Prince una delle eroi più adorabili della storia dei cinecomics.

 Joel Kinnaman/Rick Flag

Sfortunatamente per Joel Kinnaman, nessun attore è stato in grado di offrire una performance più sfumata avendo a disposizione così tanto spazio come accaduto al personaggio di Rick Flag in Suicide Squad.

Kinnaman ha dimostrato di essere un attore capace in Altered Carbon, la serie targata Netflix, e persino nel riavvio poco fortunato della saga di RoboCop; è un peccato che  la Warner Bros. non abbia approfittato del talento dell’attore per regalare al pubblico un Rick Flag memorabile…

Ben Affleck/Batman (Migliore)

Ben Affleck ha fatto un ottimo lavoro quando ha interpretato uno dei personaggi più iconici della DC. Potrebbe non essere stato il più grande Batman cinematografico di tutti i tempi – quel titolo appartiene forse ancora a Michael Keaton! -, ma secondo i più è riuscito a fare sicuramente meglio del suo predecessore, Christian Bale.

Quando interpretava Bruce Wayne senza il cappuccio, Afflekc ribolliva silenziosamente sotto una facciata severa e silenziosa; e quando indossava il cappuccio, quella stessa aggressività esplodeva in superficie.

Jesse Eisenberg/Lex Luthor

Jesse Eisenberg ha mai letto un fumetto prima di interpretare il ruolo di Lex Luthor? Sembra che l’attore abbia frainteso chi sia il personaggio, dal momento che la sua interpretazione in Batman v Superman è più simile a una malsana imitazione del Joker di Heath Ledger che a un ritratto del megalomane affamato di potere qual è in realtà Luthor.

Lex è un genio calcolatore e manipolatore con un cuore di pietra e una costante dipendenza dal potere, e purtroppo Eisenberg non è riuscito a catturarne lo spirito autentico….

Quali costumi vorremmo vedere nell’ipotetica trilogia di The Batman di Matt Reeves

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L’annunciato film di Matt Reeves The Batman per molti [rumors] sarà l’inizio di una nuova trilogia che vedrà l’apprezzato regista guidare l’attore Robert Pattinson in una nuova epopea per il cavaliere mascherato. Ma se così fosse quali sarebbero i costumi del pipistrello che vorremmo vedere? Proviamo a stilarne almeno 10 possibilità!

Batman: Incorporated

Quando Batman decise di espandere la sua attività per proteggere Gotham City e il mondo, tornò al suo abito classico (con un’estetica moderna). Mentre l’armatura va bene per le scazzottate più complicate, vale la pena ricordare che ora ci sono tessuti altrettanto resistenti, e un vigilante come Batman userebbe comprensibilmente quelli.

Ma la domanda è: potrebbe davvero funzionare una versione live-action della cintura gialla e dell’emblema del petto luminoso nel DCEU di oggi? Con il giusto design, non c’è dubbio che potrebbe davvero funzionare, e potremmo davvero ottenere la versione più definitiva di Batman sul grande schermo.

L’armatura Thrasher

The Batman costumeQuando si parla di Armature, è difficile pensare che si possa fare meglio di quanto visto in Batman V Superman, ma è pur vero che Batman ha avuto più versioni della sua armatura. Quando il gioco si fa duro ci vuole qualcosa di altrettanto duro e vale la pena ricordare che Bruce Wayne è solo un uomo, ma è per questa ragione che spesso tira fuori abiti come questi in quanto lo protegge da poteri sovrumani.

La tuta Thrasher è più dura del kevlar e realizzata con fibre a maglia. Fu costruito per combattere nelle aree più inospitali della Terra, in grado di resistere a caldo e a freddi estremi con le basse temperature basse dell’artico. L’armatura era inoltre dotata di ossigeno che poteva durare per settimane.

Il costume di Bill Finger

Bill FingerBill Finger è uno dei co-creatori di Batman (o “The Bat-Man” come allora era conosciuto), e ha introdotto gran parte dell’estetica che abbiamo imparato a conoscere come il Batsuit. Ora, guardando l’immagine qui sopra, come non potremmo pensare che questo possa davvero funzionare in un contesto live-action, ma probabilmente non saremmo tutti d’accordo.

Quelle ali da pipistrello, la cintura gialla e le orecchie a punta potrebbero sembrare davvero fantastiche in live-action, e se  in The Batman, Robert Pattinson continuerà a indossare costumi “fatti in casa”, allora perché no un costume che renda omaggio al grande talento di Bill Finger. In un certo senso, sembra che Matt Reeves sia già stato ispirato da questo, ma una versione più raffinata potrebbe finire il giusto connubio che rende moderno un grande classico!

Arkham Origins

Arkham OriginsNonostante abbia un design corazzato molto simile a quello visto nella The Dark Knight Trilogy di Christopher Nolan, questo Batsuit ha una componente in pelle/tessuto che gli conferisce un aspetto molto diverso nel complesso. Il cappuccio e il mantello da collegare sono simili al costume di Noel (ci arriveremo), anche se un po’ più snelli grazie al simbolo del petto che viene tenuto separato.

Per un Batsuit “finale” introdotto alla fine di The Batman, questo avrebbe sicuramente funzionato per i fan dei fumetti e dei videogiochi. Questo Batsuit prende le migliori caratteristiche rispetto a molti altri elencati in questa nostro articolo e le combina perfettamente per creare un look che sarebbe semplicemente incredibile da far indossare a Robert Pattinson.

Batman Beyond

Batman Beyond

Di tutti i costumi che vi abbiamo parlato, questo è senza dubbio il più drasticamente  e diverso. Il costume di Batman Beyond è stato originariamente indossato da Terry McGinnis, un ragazzo delle superiori che diventa Batman sotto le sembianze di un vecchio Bruce Wayne.

I recenti fumetti di Batman hanno rivelato una versione corazzata e prototipo della tuta che potrebbe aprire la porta ad un eventuale aspetto attuale. Tuttavia, sarebbe innegabilmente divertente vedere Robert Pattinson forse mettere da parte il suo abito classico consumato e danneggiato in battaglia e indossare un abito tecnologicamente avanzato. Ma è molto improbabile che questo design si adatti all’estetica che Reeves sta cercando di ottenere con The Batman.

The New 52

Riuscite a credere che sia passato quasi un decennio dal lancio di questo reboot? Questa serie ha diversi pregi, come il fatto di esser riuscito a mantenere ala maggior parte delle trame dell’universo DC e allo stesso tempo semplificando la sua storia, rendendolo adatto ai lettori delle nuove generazioni.

La versione del Batsuit della foto ha dato il via a quella versione delle avventure di Caped Crusader in questo nuovo mondo, e sebbene sia un look abbastanza semplice per Batman, le opere di Greg Capullo sarebbero un posto intelligente in cui cercare ispirazioni per Matt Reeves e il suo team quando si dovrà di reinventare questo eroe. Questa tuta trasforma anche il mantello in più di un mantello È basica, ma potrebbe funzionare bene sullo schermo.

Batman Noel

Batman Noel

Batman: Noel di Lee Bermejo è una rivisitazione unica del testo originale A Christmas Carol di Charles Dickens, e presenta un aspetto davvero unico per Caped Crusader. Una versione live-action di questo abito in pelle potrebbe correre il rischio di assomigliare troppo ad un costume di Daredevil, ma almeno alcuni elementi di questo abito sono entrati nel film di Matt Reeves.

Le aree rinforzate gli conferiscono molta più forma e un aspetto corazzato che consente al personaggio – e all’attore – di indossarlo con molta libertà di movimento. Il modo in cui il simbolo del pipistrello e il mantello sono collegati è visivamente accattivante, mentre l’aspetto generale è estremamente fedele ai fumetti senza essere troppo simile a quello che abbiamo visto in passato. Se quello visto indossare da Robert Pattinson fino ad ora è un abito “prototipo”, questa potrebbe facilmente essere la versione definitiva.

Injustice: Gods Among Us

Injustice: Gods Among Us

Parlando di una versione corazzata, è difficile superare quella vista in Injustice: Gods Among Us, il videogioco ambientato in una realtà alternativa in cui Batman e Superman si scontrano dopo che quest’ultimo perde il controllo e tenta di conquistare la Terra. Come possiamo vedere, questo Batman è armato dalla testa ai piedi, anche se la differenza più notevole è nel il cappuccio.

Invece di essere semplicemente una maschera, sembra dare a Bruce Wayne molto di più in termini di protezione; qualcosa che dovrebbe tornare utile durante questa avventura. Dato ciò che abbiamo visto finora, è facile immaginare che questa versione possa inserirsi  in The Batman, ed è facile immaginare un cavaliere oscuro inesperto che alla fine indossi una tuta protettiva come questa.

Arkham Asylum

Arkham AsylumAltra versione affascinante di Caped Crusader è possibile trovarla in Arkham Asylum, altro videogioco che vede il pipistrello essere intrappolato in una prigione piena dei suoi più grandi nemici, e il Batsuit diventa presto logorato di conseguenza. Vedere Pattinson indossare un abito del genere sarebbe una mossa interessante in termini di design, mentre anche una versione pulita dell’outfit è ancora un design efficace che apparirebbe fantastico se adattato al cinema.

Una volta passato il vestito prototipo, sarebbe davvero efficace vedere Batman adottare un abito in stile Arkham che mostra danni, ma che sottolinea anche quanto sia un eroe con molte risorse.

Il costume di Jim Lee

Il costume di Jim LeeCerto, questo Batsuit non sembra molto diverso da alcuni degli altri design elencati qui, ma i fan dei fumetti sapranno cosa lo rende così speciale: è quella tinta blu che il vestito ha! Un vero classico. Il nero e il grigio sono il tema prevalente in quasi tutti gli altri costumi di questa lista (è anche l’abbinamento scelto fino ad ora in tutte le versione in live-action, dalla presa di Tim Burton a quella di Zack Snyder), quindi l’uso di una sfumatura di blu aiuterebbe entrambe questa versione a distinguersi dalle precedenti iterazioni e anche essere visivamente sorprendente.

Tuttavia, considerando il fatto che i fumetti e Man of Steel hanno abbandonato la biancheria intima rossa “iconica” di Superman, sembra probabile che Robert Pattinson non indosserà mai questa versione del costume.

Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

Frozen II: Dietro le Quinte, il trailer del documentario

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Frozen II: Dietro le Quinte, il trailer del documentario

È disponibile il trailer di Frozen II: Dietro le Quinte, la nuova docuserie originale Disney+ che debutterà venerdì 26 giugno in tutto il mondo sulla piattaforma di streaming.

A meno di un anno dall’uscita nelle sale di Frozen 2 – Il Segreto di Arendelle, il team creativo apre le porte alle telecamere per una serie in 6 episodi che svela tutto ciò che è servito per creare il film d’animazione numero uno di tutti i tempi. Per la prima volta, le telecamere hanno potuto catturare le sfide e i progressi, la maestria e la complessità della creazione di un film dei Walt Disney Animation Studios.

Frozen 2 – Il segreto di Arendelle, la recensione del film

frozen II

Ian Holm: il commosso ricordo di Peter Jackson

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Ian Holm: il commosso ricordo di Peter Jackson

La notizia della scomparsa di Sir Ian Holm ha gettato nella tristezza moltissimi fan, che avevano sognato con i suoi personaggi, ma anche molti esponenti del mondo del cinema che avevano lavorato con lui e con lui avevano condiviso set ed esperienze. Tra questi, Peter Jackson, che ha diretto Ian Holm ne Il Signore degli Anelli e in poche scene de Lo Hobbit, ha consegnato alla rete un lungo e commosso messaggio in cui ha ricordato il suo lavoro con l’attore britannico e la sua esperienza umana con quello che è poi diventato un suo amico.

Ecco l’omaggio di Peter Jackson a Ian Holm

https://www.facebook.com/notes/peter-jackson/the-wonderful-sir-ian-holm/10158439252151558/

Il magnifico Sir Ian Holm

Sono molto triste per la scomparsa di Sir Ian Holm. Ian era un uomo delizioso e generoso. Tranquillo, ma sfacciato, con un bel luccichio negli occhi. All’inizio del 2000, prima che iniziassimo a girare le nostre scene di Bilbo per La Compagnia dell’Anello, ero preoccupato di lavorare con un attore così stimato, ma mi ha subito messo a mio agio. Stando a Casa Baggins il primo giorno, prima che le telecamere iniziassero a girare, mi portò da una parte e disse che avrebbe provato cose diverse in ogni ripresa, ma non avrei dovuto allarmarmi. Se, dopo cinque o sei riprese, non mi avesse dato ciò di cui avevo bisogno, allora avrei dovuto dargli una direzione specifica.

Ed è esattamente quello che abbiamo fatto. Ma incredibilmente le sue varie letture e le interpretazioni sono state tutte meravigliose. Raramente aveva bisogno di una indicazione. Ci ha dato una vasta gamma di possibilità tra cui scegliere in fase di montaggio. Abbiamo trascorso quattro settimane molto piacevoli, mentre giravamo i primi 30 minuti de La Compagnia.

Un giorno dovevamo girare la scena di Bilbo che racconta la sue avventure ad un gruppo di bambini molto piccoli, seduti a gambe incrociate ai suoi piedi nel campo della festa. Abbiamo iniziato filmando la performance di Ian che raccontava la storia, ma avevamo anche bisogno che i bambini reagissero a vari momenti drammatici. Ma i ragazzini si annoiano molto rapidamente, e Ian e io abbiamo capito subito che non potevano ascoltare la stessa storia più e più volte, poiché avevamo bisogno di diversi angoli per le inquadrature sui bambini.

Allora ho suggerito che per mantenere l’attenzione dei bambini, avrebbe dovuto rendere la storia un po’ diversa ogni volta che la raccontava… aggiungendo pezzi in più, inventando cose… fintanto che ci restituiva l’essenza di ciò che era scritto nella sceneggiatura. Gli ho detto di non preoccuparsi e che poi l’avrei sistemato in fase di montaggio. Tuttavia, avevamo anche bisogno che i bambini rimanessero al loro posto mentre spostavamo rapidamente le telecamere, da un angolo all’altro. Sul set di un film, “rapidamente” significa 15-20 minuti. Quindi, mentre stava avvenivano gli spostamenti, e nessuna telecamera stava girando, ho chiesto a Ian che avrebbe dovuto farli divertire, per farli stare buoni. Ho suggerito che potesse raccontare loro altre storie. Ed è esattamente quello che ha fatto. Dopo un paio d’ore, abbiamo girato tutto ciò di cui avevamo bisogno. Mentre i bambini venivano fatti uscire dal set e la crew passava alla sequenza successiva, Ian disse che non aveva mai lavorato così duramente in vita sua!

Oltre un decennio più tardi, speravamo che Ian interpretasse di nuovo Bilbo per le scene di apertura de Lo Hobbit. Fran e io cenammo con Ian e sua moglie Sophie a Londra, e lui ci disse che gli dispiaceva molto, ma non ci sarebbe riuscito. In aggiunta al nostro shock, ci confidò che gli era stato diagnosticato il morbo di Parkinson e non ricordava più le battute. Aveva difficoltà a camminare e certamente non poteva viaggiare fino alla Nuova Zelanda. Da sempre un uomo riservato, ci disse che sostanzialmente si era ritirato, anche se non lo aveva annunciato ufficialmente.

Fu un duro colpo perché avevamo escogitato un bel modo per consegnare il ruolo da Ian come Vecchio Bilbo a Martin Freeman come Giovane Bilbo. Gliel’ho descritto e gli è piaciuto. Gli ho anche detto che mia madre e mio zio avevano entrambi avuto il Parkinson per anni, e conoscevo molto bene gli effetti della malattia. A questo punto, la nostra cena – che pensavamo sarebbe stata incentrata su noi che descrivevamo le scene che volevamo girasse, mentre Ian pensava che sarebbe stata incentrata invece su di lui che ci spiegava perché non poteva farlo – improvvisamente si è trasformato in un laboratorio di idee, con Ian, Sophie, Fran e io che cercavamo di capire quale potesse essere il modo per far partecipare Ian al film e fargli interpretare Bilbo un’ultima volta.

Giravamo i film in Nuova Zelanda – ma se per le sue scene fossimo andati invece a Londra in un set non troppo lontano da casa sua? Alla fine della cena annuì lentamente e disse: “Sì, penso di poterlo fare”. Ma sapevo che lo stava facendo solo come un favore per me, e gli ho tenuto le mani e l’ho ringraziato con le lacrime agli occhi.

Abbiamo iniziato a girare in Nuova Zelanda con Martin Freeman, nel ruolo del nostro giovane Bilbo. Martin ammirava enormemente Ian Holm ma non l’aveva mai incontrato. Tuttavia, Martin ha generosamente accettato di indossare un trucco protesico per interpretare Sir Ian Holm nei panni del Vecchio Bilbo, per alcuni campi lunghi ambientati in Nuova Zelanda, per i quali avevamo bisogno di catturare bene i suoi movimenti. 

Un paio di mesi dopo siamo tornati a Londra, portando con noi il nostro set di Casa Baggins e abbiamo filmato le riprese di Ian, come promesso, con una piccola troupe. L’amabile moglie di Ian, Sophie, era al suo fianco ogni giorno, aiutando sia lui che noi. Nel corso di quattro giorni abbiamo filmato tutto ciò di cui avevamo bisogno. Elijah Wood e Ian erano diventati amici de Il Signore degli Anelli, ed Elija era sul set a Londra ogni giorno, dando a Ian un ulteriore supporto.

Nel film finito, speravo che il pubblico vedesse Ian Holm riprendere Bilbo. Ma quello che ho vissuto sul set è stato un attore meraviglioso che ha recitato nella sua ultima performance. È stato incredibilmente coraggioso da parte sua farlo ed è stato molto emozionante per coloro che lo hanno assistito. Saremo sempre enormemente grati a Ian per averlo fatto. Durante il nostro tempo insieme, Fran e io ci siamo così innamorati di lui, e abbiamo apprezzato molto la sua compagnia.

Per celebrare il completamento delle riprese, Ian e Sophie hanno invitato Fran e me a cena a casa loro. È stata una serata incantevole, piena di umorismo e divertimento. Ian e io ci rendemmo conto che entrambi avevamo un forte interesse reciproco per Napoleone e chiacchierammo di lui per ore. Un anno dopo, quando il primo film di Hobbit è stato presentato in anteprima a Londra, un Martin Freeman, un po’ provato, ha finalmente incontrato Ian Holm.

Guardare Ian Holm esibirsi mi ha insegnato così tanto – dato che Ian era solitamente molto tranquillo e poi improvvisamente recitava. È stato un privilegio lavorare con lui e una benedizione conoscerlo.

Ho sempre amato la performance di Ian nelle scene finali di Il ritorno del re.

“Penso di essere abbastanza pronto per un’altra avventura.”

Addio, caro Bilbo. Buon viaggio, caro Ian.

Il nostro saluto a Ian Holm lo sigliamo con Into the West, la canzone che si può ascoltare sui titoli di coda de Il Ritorno del Re, interpretata da Annie Lennox.

David F. Sandberg, regista di Shazam!, torna all’horror con The Culling

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Dopo essersi momentaneamente allontanato dal genere horror per occuparsi della regia di Shazam!, il cinecomic DC con protagonista Zachary Levi, arriva da ComingSoon.net la notizia che il regista David F. Sandberg tornerà alle origini occupandosi – per conto di Lionsgate – della regia del thriller/horror dalla forte componente religiosa The Culling.

Il film, basato su una sceneggiatura scritta da Stephen Herman, racconterà la storia di un prete in difficoltà che decide di ritirarsi in una capanna in mezzo al bosco nella speranza di combattere il demone che terrorizzava la sua famiglia quando era soltanto un bambino. Sandberg produrrà il film insieme a sua moglie Lotta Losten e alla loro Mångata, in collaborazione con Chris Bender e Jake Weiner della Good Fear Content. Aaron Janus supervisionerà il progetto per conto di Lionsgate.

David F. Sandberg è noto per aver curato le regie di Lights Out – Terrore nel buio e Annabelle 2: Creation. Ha diretto anche diverse cortometraggi horror, tra cui lo stesso che ha ispirato il suo Lights Out e i più recenti Shadowed e Not Alone in Here, entrambi realizzati durante il lockdown dovuto alla pandemia di Covid-19.

The Culling sarà il prossimo progetto di David F. Sandberg dopo Shazam! 2

Prima di dedicarsi a The Culling, David F. Sandberg sarà impegnato con la produzione di Shazam! 2, sequel che vedrà il ritorno di Zachary Levi nei panni dell’eroe del titolo. La produzione del film dovrebbe partire quest’estate, ma è probabile che l’attuale situazione mondiale faccia slittare le riprese di diversi mesi. Al momento l’uscita in sala del sequel è fissata per il 1 aprile 2022.

MCU: nel futuro dell’universo condiviso anche l’Alpha Flight?

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MCU: nel futuro dell’universo condiviso anche l’Alpha Flight?

È chiaro a tutti che l’Universo Cinematografico Marvel si espanderà nei prossimi anni, come forse mai accaduto prima. Proprio per questo motivo, le voci sui possibili personaggi che presto verranno inseriti all’interno dell’universo condiviso continuano a susseguirsi. Da quando la Disney ha acquistato la Fox, nella mani dei Marvel Studios e di Kevin Feige sono stati messi una quantità infinita di nuovi eroi e villain, inclusi naturalmente i Fantastici Quattro e gli X-Men.

Tra questi, naturalmente, figura anche l’Alpha Flight, il gruppo canadese di superoeri, creato da Chris Claremont (testi) e da John Byrne (disegni). Strettamente collegato al personaggio di Wolverine, il gruppo dell’Alpha Flight ha fatto il suo debutto nelle pagine del numero 120 di “Uncanny X-Men” del 1979: essenzialmente, si tratta della versione canadese degli Avengers! Adesso, un nuovo rumor (via The Direct) suggerisce che la Marvel avrebbe intenzione di introdurre ufficialmente il gruppo di eroi in uno dei loro prossimi progetti.

L’Alpha Flight lavora per il Dipartimento H ed è un formidabile gruppo eterogeneo di eroi che sicuramente arricchirebbe le dinamiche interne al MCU. I Marvel Studios non hanno mai davvero esplorato il concetto di un team internazionale come questo (Captain Bretagna, ad esempio, non è mai apparso al cinema, nonostante diverse storie del MCU siano state ambientate a Londra). Sarebbe quindi un’ottima occasione per apportare una ventata di freschezza all’universo condiviso…

Il futuro di Wolverine nel MCU collegato a quello dell’Alpha Flight?

Come sempre, è importante ricordare che al momento si tratta di un semplice rumor, ma il fatto che ci siano state diverse iterazioni di questa squadra (inclusa una guidata da Captain Marvel), fa ben sperare che presto il gruppo possa davvero fare il suo debutto al cinema. I Marvel Studios potrebbero addirittura introdurre il nuovo Wolverine come membro dell’Alpha Flight prima del suo ingresso ufficiale negli X-Men…

Star Wars: Mark Hamill conferma i suoi cameo vocali nella saga

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Star Wars: Mark Hamill conferma i suoi cameo vocali nella saga

Alcuni giorni fa Mark Hamill, il celebre Luke Skywalker della saga di Star Wars, ha rivelato di aver preso parte alla prima stagione di The Mandalorian prestando la sua voce al personaggio del droide EV-9D9. Adesso l’attore, che ha una lunga carriera come doppiatore e che si è fatto apprezzare in particolare per aver prestato la sua voce alle iterazioni animate del Joker, ha svelato in quali altri titoli della saga è stato coinvolto.

Interrogato sulla questione via Twitter, l’attore ha rivelato di aver prestato la sua voce in tutti gli episodi della saga di Star Wars, ad eccezione dei film prequel. L’attore ha prestato la sua voce all’alieno Dobbu Scay ne Gli Ultimi Jedi, mentre ne L’Ascesa di Skywalker, sotto lo pseudonimo di Patrick Willaims (una combinazione dei nomi dei suoi fratelli), ha presto la sua voce a Boolio, l’alieno che all’inizio del film spia il Primo Ordine per conto della Resistenza.

Per quanto riguarda invece Il Risveglio della Forza e gli spin-off Rogue One e Solo, Hamill non ha rivelato quali personaggi è stato chiamato ad interpretare/doppiare. Su Twitter, l’attore ha scritto: “Ora che il segreto di The Mandalorian è stato rivelato, posso confermare di essere presente vocalmente in TUTTI i film di Star Wars, eccetto i prequel. Grazie a Matthew Wood per avermi usato in Rogue One, Solo e nei sequel. Quindi ho delle battute in Episodio VII! Suggerimento: guardate i ruoli di un certo Patrick Williams…”

Il futuro della saga di Star Wars

Dopo la conclusione della “saga degli Skywalker” lo scorso dicembre, con l’uscita in sala di L’Ascesa di Skywalker, la saga di Star Wars continua nelle sue declinazioni fumettistiche e con le serie tv, tra cui The Mandalorian che, dopo una stagione di grande successo conclusasi il 2 maggio, è stata rinnovata per un secondo ciclo.

Nel futuro cinematografico della saga ci sarà spazio per nuovi personaggi che, attraverso le loro storyline, dovrebbero andare a costituire l’assetto di una nuova mitologia (ricordiamo che uno dei prossimi film del franchise sarà diretto da Taika Waititi, regista di Thor: Ragnarok e JoJo Rabbit).

La Ruota del Tempo: quando esce, trama, cast e dove vederla

La Ruota del Tempo: quando esce, trama, cast e dove vederla

La Ruota del Tempo è l’annunciata nuova serie tv Amazon Studios scritto da Rafe Judkins e adattamento della serie di libri fantasy di Robert Jordan. Uta Briesewitz si occuperà della regia dei primi due episodi. Oltre ad essere la protagonista, l’attrice Rosamund Pike farà parte del team dei produttori in collaborazione con Larry Mondragon, Rick Selvage, Ted Field, Mike Weber, Darren Lemke, Marigo Kehoe e Briesewitz.

La Ruota del Tempo: quando esce e dove vederla in streaming

La Ruota del Tempo in streaming sarà disponibile su Prime Video con i primi tre episodi della Prima Stagione saranno disponibili venerdì 19 novembre, mentre un nuovo episodio sarà disponibile ogni venerdì, sino ad arrivare al finale di stagione il 24 dicembre 2021.

La Ruota del Tempo: la trama e il cast

La Ruota del Tempo trama e cast

La serie  è ambientato in un mondo epico in cui la magia esiste e solo alcune donne possono accedervi. Protagonista è Moiraine (Rosamund Pike) membro di una potente organizzazione tutta al femminile chiamata Aes Sedai, che arriva nella cittadina di Two Rivers, dove intraprende un viaggio pericoloso insieme a cinque ragazzi e ragazze, tra cui è convinta ci sia la nuova reincarnazione del Drago, destinato a salvare o distruggere l’umanità.

Protagonisti della serie sono Rosamund Pike nei panni Moiraine, Daniel Henney nel ruolo di Lan Mandragoran, Zoe Robins nel ruolo di Nynaeve al’Meara. Josha Stradowski nel ruolo Rand Al’Thor, Marcus Rutherford nel ruolo di Perrin Aybara.  Barney Harris nei panni di Mat Cauthon, Madeleine Madden nel ruolo di Egwene Al’Vere, Michael McElhatton nella parte di Tam Al’Thor, Alvaro Morte nei panni di Logain Ablar, Hammed Animashaun nei panni di l’Ogier Loial, Alexandre Willaume nel ruolo di Thom Merrilin, Johann Myers in quello di Padan Fain.  Tra gli ultimi ingressi nel cast ci sono stati Priyanka Bose come l’Aes Sedai Alanna Mosvani, Taylor Napier nella parte di Maksim ed Emmanuel Imani  in quella di Ihvon.

La Ruota del Tempo è una delle serie fantasy più popolari e durature di tutti i tempi, con oltre 90 milioni di libri venduti. Ambientata in un mondo epico e tentacolare in cui la magia esiste e solo alcune donne possono utilizzarla, la storia segue Moiraine (Rosamund Pike), componente di una organizzazione tutta al femminile incredibilmente potente chiamata Aes Sedai, al suo arrivo a Two Rivers. Lì inizia il suo pericoloso viaggio intorno al mondo insieme a cinque giovani uomini e donne, uno dei quali si profetizza sia il Drago Rinato, destinato a salvare o a distruggere l’umanità.

Basato sui best-seller fantasy di Robert Jordan, La Ruota del Tempo è stato adattato per la televisione dall’executive producer/showrunner Rafe Judkins. Larry Mondragon e Rick Selvage di iwot productions, Mike Weber e Ted Field di Radar Pictures, Darren Lemke, Marigo Kehoe e Uta Briesewitz saranno qui anche executive producer, con Briesewitz che dirigerà i primi due episodi. Rosamund Pike è produttrice e Harriet McDougal con Brandon Sanderson sono i consulting producer. La Ruota del Tempo è co-prodotta da Amazon Studios e Sony Pictures Television.

Dal set

Alcuni scatti dal set ci lasciano intravedere le atmosfere che avrà la serie tv:

La Ruota del Tempo: il libro

Al centro delle premesse  del libro c’è il racconto del Creatore forgiò la Ruota del Tempo, che intesse il Disegno delle Ere utilizzando le vite degli uomini come suoi fili. La Ruota ha sette raggi, ognuno dei quali rappresenta un’epoca, e la ruota viene fatta girare dall’Unico Potere o la Vera Fonte, la forza motrice dell’Universo. L’Unico Potere si divide in due metà, una maschile e una femminile, saidin e saidar, che operano in opposizione una con l’altra e all’unisono per far girare la Ruota; usare questo potere viene detto incanalare.

Nel romanzo il Creatore imprigionò Shai’tan (noto anche come l’Oscuro o il Tenebroso), una entità potente, malvagia, nata assieme alla creazione, per tenerlo lontano dalla Ruota. Ma con il ruotare delle ere, il Tenebroso trovò il modo per interferire con il mondo tramite la sua azione diretta o le macchinazioni di persone magari inconsapevoli o dall’aspetto insospettabile; così Shai’tan più volte ha tentato di conquistare il mondo, di influenzare la Ruota stessa o addirittura di spezzare il suo continuo ciclo. Per contrastare questa minaccia, la Ruota provocò perciò la nascita periodica del cosiddetto Drago, campione della Luce, fortissimo ta’veren e incanalatore di immensa potenza.

A causa della natura ciclica della Ruota del Tempo, non ci può essere una vittoria definitiva per le forze della Luce o della Tenebra, questa guerra infatti è stata combattuta innumerevoli volte dal tempo della Creazione. Il Drago sconfiggerà Shai’tan e lo sigillerà di nuovo fuori dal mondo, finché la Ruota non girerà per millenni, richiedendo la sua rinascita per contrastare una rinnovata minaccia. Perciò l’unica vera possibilità di vittoria che resta a Shai’tan è quella di riuscire a rompere il ciclo della Ruota, provocando l’annichilimento dell’universo.

Curiosità sulla saga

  • I volumi dall’ottavo al quattordicesimo hanno tutti raggiunto la prima posizione nella New York Times bestseller list, mentre molti dei libri precedenti della serie erano comparsi in posizioni più basse della classifica.
  • La serie ha generato diversi adattamenti ludici, incluso un Videogioco – uscito anche in Italia – pubblicato da Atari per PC, e un Gioco di ruolo, pubblicato nel 2001 da Wizards of the Coast
  • Robert Jordan aveva ripetutamente affermato che la saga principale si sarebbe dovuta concludere con il dodicesimo libro
  • La band tedesca Blind Guardian ha più volte proposto canzoni prendendo spunto da alcuni passi della serie, come l’emblematica canzone Wheel of Time contenuta nell’album At the Edge of Time del 2010.
  • Gli Universal Studios hanno opzionato i diritti del primo romanzo per trarne un film in futuro. Amazon successivamente acquista i diritti per creare una serie TV basata sui romanzi

Justice League Snyder Cut: l’attore di Darkseid commenta il primo teaser

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Nella Snyder Cut di Justice League, è l’attore Ray Porter a prestare la sua voce al villain Darkseid. Il prossimo anno la versione del film concepita da Zack Snyder farà ufficialmente il suo debutto su HBO Max e i fan avranno finalmente la possibilità di vedere in azione il personaggio che è stato eliminato dalla versione cinematografica e sostituito da Steppenwolf.

Di recente, Jason Momoa aveva condiviso via Instagram un primissimo teaser trailer della Snyder Cut che, oltre al personaggio di Gal Gadot, mostrava anche Darkseid in azione. Adesso, intervistato in occasione dell’Arroyo Show, Porter ha avuto modo di condividere le sue opinioni in merito al brevissimo filmato, elogiando il lavoro di Snyder.

“È davvero bello. È davvero bello”, ha dichiarato Ray Porter. “Voglio dire… Gal Gadot sembra terrorizzata, è così bella. Per me è incredibile che in soli 34 secondi Zack Snyder possa mettere più suspense e presagio di quante persone riescano a fare in un intero film. Guardandolo da persona esterna, che non pensa al fatto di essere nel film, è davvero sorprendente. Sono solo 34 secondi, ma è enorme… è davvero eccitante.”

Ray Porter sulla possibilità che i fan vedano finalmente il suo Darkseid in Justice League

Parlando invece della possibilità che i fan avranno di vedere finalmente Darkseid nel film, Porter ha aggiunto: “È passato molto tempo, è stato come un viaggio fatto di alti e bassi. Alla notizia mi sono emozionato… davvero. Dovrei essere abituato a cose del genere, dal momento che è tanto tempo che sono in questo ambiente, ma ogni volta mi viene da reagire così. È stato molto eccitante lavorare al film.”

Ovviamente, Snyder ha dato a Porter l’opportunità di interpretare uno dei cattivi più iconici dell’universo DC, quindi la possibilità di condividere finalmente con i fan la sua performance rappresenta sicuramente un momento molto importante per l’attore. Con un po ‘di fortuna, è probabile che nei prossimi mesi, anche in occasione del DC FanDome, vedremo molto di più a proposito di Darkseid…

Vi ricordiamo che la Snyder Cut di Justice League uscirà nel 2021 sulla piattaforma streaming di Warner Bros HBO Max che è disponibile negli USA dall’Aprile scorso. Attualmente non sappiamo se in Italia la versione debutterà su qualche piattaforma streaming dato che HBO MAX non è disponibile nel nostro paese. Ma sappiamo che HBO in Italia ha un accordo in esclusiva con SKY, dunque potrebbe essere una valida teoria pensare che in Italia il film possa essere programmato su SKY CINEMA o su SKY ATLANTIC. Tuttavia, quest’ultima è solo una supposizione dunque non ci resta che aspettare ulteriori notizie.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

Colin Trevorrow dirigerà un film su Atlantide, la città perduta

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Colin Trevorrow dirigerà un film su Atlantide, la città perduta

La Universal Pictures unirà nuovamente le forze con Colin Trevorrow, regista dell’atteso Jurassic World: Dominion, per un nuovo film incentrato sul mito della città perduta di Atlantide. La notizia è stata riportata in esclusiva da Deadline: Trevorrow sarà coinvolto nel progetto anche in qualità di produttore insieme alla sua Metronome Film Co.

Descritto come un thriller, il film di Trevorrow tenterà un nuovo tipo di approccio alla leggendaria storia della città perduta che tutti conosciamo, fonte di ispirazione nel corso degli anni per tantissimi film mitologici o di fantascienza, come il celebre classico d’animazione Disney del 2001 Atlantis – L’impero perduto.

Nel report della fonte si legge: “A differenza delle precedenti incarnazioni della mitica città come regno sottomarino, la storia di Atlantide ad opera di Trevorrow sarà ambientata in un continente perduto nell’Oceano Indiano, tra l’Africa, l’India e l’Oceania. È una civiltà multiculturale con una propria tecnologia avanzata”.

Al momento non sono stati rivelati ulteriori dettagli sul progetto, ma sappiamo che la sceneggiatura porterà la firma di Dante Harper, noto per aver lavorato a film quali Edge of Tomorrow, Alien: Covenant e Rogue One: A Star Wars Story. Il film nasce da un’idea dello stesso Trevorrow in collaborazione con Matt Charman (Il ponte delle spie). 

Colin Trevorrow si dedicherà al film su Atlantide dopo aver terminato i lavori con Jurassic World: Dominion

Colin Trevorrow si dedicherà al progetto su Atlantide una volta che saranno terminati i lavori su Jurassic World: Dominion. Le riprese dell’atteso terzo capitolo della trilogia reboot del noto franchise sui dinosauri dovrebbero ufficialmente ripartire il prossimo luglio a Londra. Ricordiamo che il film, che dovrebbe arrivare al cinema l’11 giugno 2021, vedrà nel cast, oltre a Chris Pratt e  Bryce Dallas Howard, anche i “veterani” Sam Neill, Laura Dern e Jeff Goldblum.

The Flash: ecco come potrebbe tornare il Batman di Michael Keaton

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Nella giornata di ieri, assolutamente a sorpresa, è arrivata la notizia che Michael Keaton sarebbe in trattative per tornare nei panni di Batman nel film The Flash, lo stand-alone che vedrà Ezra Miller nei panni del Velocista Scarlatto già interpretato in Batman v Superman: Dawn of Justice e Justice League

Adesso, arrivano da The Wrap nuovi dettagli su quelli che potrebbero essere i piani effettivi della Warner Bros. per riportare l’iconico Batman di Keaton sul grande schermo. Il sito spiega che la trama generale di The Flash ruoterà attorno all’esplorazione del Multiverso, in cui il Bruce Wayne di Robert Pattinson che vedremo in The Batman rappresenta ancora il futuro del franchise dedicato all’Uomo Pipistrello.

In altre parole, il film di Matt Reeves sarà un vero e proprio standalone al pari del Joker di Todd Phillips: The Flash, quindi, sarà completamente slegato dal film con Pattinson e vedrà il Velocista Scarletto viaggiare nel tempo per cercare di evitare la morte di sua madre, cosa che porterà alla creazione di un altro universo.

The Flash potrebbe rivelare cosa ha fatto il Batman di Michael Keaton negli ultimi trent’anni

Se questa breve trama vi sembra familiare, è perché si tratta essenzialmente della storia su cui è basata la celebre serie a fumetti “Flashpoint”, che sarà fonte di ispirazione – come confermato dal regista Andy Muschietti – per il film con protagonista Ezra Miller. A questo punto, la fonte spiega che in questo nuovo universo esiste l’incarnazione di Batman ad opera di Keaton, con i film Batman Forever e Batman & Robin che potrebbero essere totalmente ignorati; a questo punto, The Flash dovrebbe rivelare cosa ha fatto il Batman di Keaton negli ultimi trent’anni, ossia dall’ultima volta che lo abbiamo visto affrontare Il Pinguino in Batman – Il ritorno. 

Sembra molto probabile che questo nuovo universo che verrà creato in The Flash verrà utilizzato anche in futuro: sempre la fonte riporta che quella nel cinecomic di Muschietti non sarà l’unica nuova apparizione del Batman di Keaton: sembra infatti che il personaggio possa fungere anche da mentore per tanti altri supereroi che arriveranno al cinema in futuro, incluso Batgirl. Per quanto riguarda il Cavaliere Oscuro interpretato da Ben Affleck nel DCEU, è probabile che verrà dato per scontato che quella incarnazione si è ufficialmente ritirata… 

Spider-Man: il prossimo cameo J. Jonah Jameson è già stato girato

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J.K. Simmons è tornato a vestire i panni di J. Jonah Jameson durante la scena post-credit di Spider-Man: Far From Home: l’attore aveva già interpretato il personaggio nella trilogia di Spider-Man diretta da Sam Raimi, per questo i fan non si sarebbero mai aspettati di ritrovarlo nel MCU. Adesso, sembra che il ritorno sul grande schermo del direttore del Daily Bugle avverrà prima del previsto.

Di recente, era stato lo stesso attore premio Oscar per Whiplash a confermare di aver firmato per apparire in “diversi sequel” senza ovviamente specificare in quali film l’avremmo rivisto. Adesso, in una nuova intervista, è stato sempre Simmons a rivelare di aver già girato la sua prossima apparizione nei panni di Jameson in un film dell’universo di Spider-Man.

“Sì, c’è un futuro per J. Jonah Jameson dopo una pausa di diversi anni”, ha spiegato J.K. Simmons durante un’intervista con SiriusXM. “Si è mostrato brevemente a tutti coloro che sono stati abbastanza saggi da rimanere seduti durante i titoli di coda di Far From Home. C’è una nuova apparizione di JJJ in programma, e da quel che ne so ne stanno progettando un’altra ancora.”

In quale film dell’universo di Spider-Man ritroveremo il personaggio di J. Jonah Jameson?

Dalla parole di Simmons è chiaro che dopo Spider-Man: Far From Home ritroveremo ancora il personaggio di J. Jonah Jameson e che il nuovo cameo in questione è già stato girato. È probabile che il personaggio sarà presente in uno dei prossimi film dello Spider-Verse, forse Morbius, film già completato, la cui data di uscita è stata posticipata a marzo del prossimo anno a causa della pandemia di Covid-19: inoltre, sul set del film erano stati avvistati riferimenti  proprio al Daily Bugle.

Michael Keaton in trattative per in ruolo di Batman in The Flash

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Michael Keaton in trattative per in ruolo di Batman in The Flash

Arriva come una vera e propria esplosione la notizia che Michael Keaton sarebbe in trattative con la Warner Bros per tornare ad interpretare Batman in The Flash, il film in produzione con Ezra Miller nei panni del Velocista Scarlatto.

Apprendiamo la notizia da Comicbook che lo comunica proprio dopo l’annuncio della morte di Joel Schumacher, regista che portò al cinema un nuovo Batman (prima Val Kilmer e poi George Clooney). Per quanto la notizia sia esaltante, visto che Keaton resta per molti l’unico vero Crociato di Gotham del grande schermo, si troverebbe ad interpretare Batman accanto ad un Flash che ha conosciuto già un Batman con le sembianze di Ben Affleck.

Altra questione da affrontare è quella del coinvolgimento di Michael Keaton nel Marvel Cinematic Universe, in cui sembra che il ruolo dell’Avvoltoio non sia ancora concluso, visto che sarà di nuovo Adrian Toomes in Morbius, con Jared Leto.

Inoltre, se si volesse tentare di rimettere in piedi il DCEU, sappiamo che in un eventuale Flashpoint, dovrebbe essere Jeffrey Dean Morgan il prescelto per interpretare un Batman alternativo! Insomma, la questione della trattativa va presa con le pinze e aspetteremo a breve un annuncio (o una smentita) ufficiale, prima di fare ipotesi più concrete su questa nostalgica incarnazione di Batman.

Foundation: teaser trailer della serie evento Apple Tv+

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Foundation: teaser trailer della serie evento Apple Tv+

Apple Tv+ ha diffuso il teaser di Foundation, l’attesissima serie evento adattamento dell’omonima serie di romanzi di Asimov.

In Italia la serie di romanzi è nota come il Ciclo delle Fondazioni e la trilogia è nota con il nome della Trilogia della Fondazione. La Trilogia della Fondazione è composta dai tre romanzi originali Fondazione, Fondazione e Impero, Seconda Fondazione, per i quali Asimov vinse il Premio Hugo come miglior ciclo fantascientifico nel 1966.

Attualmente nel cast della serie tv sono stati confermati l’attore Lee Pace, noto per aver preso parte ad un’altra nota trilogia (Lo Hobbit), interpreterà Brother Day, l’attuale imperatore della galassia. Jared Harris, recente protagonista della serie di enorme successo Chernobyl interpreterà Hari Seldon, un genio matematico che predice la fine dell’impero.

Foundation ambientata 50.000 anni dopo la scoperta dell’energia atomica , si suddivide in cinque parti, per un totale di 47 capitoli. Ogni parte, esclusa la prima e la quarta, è caratterizzata da una crisi, denominata Crisi Seldon. Con questo nome si identificano dei periodi critici nel corso della storia, previsti dallo scienziato Hari Seldon tramite la psicostoria o psicostoriografia (come viene tradotta nel 1963), scienza da questi sviluppata e in grado di prevedere statisticamente il futuro. Questo libro si snoda per i primi duecento anni.

The Mandalorian: rivelato il ruolo di Mark Hamill nella prima stagione

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Durante il finale della stagione di venerdì della Disney Gallery: The Mandalorian (che porta i fan dietro le quinte della prima stagione di The Mandalorian), è stato rivelato che l’attore Mark Hamill che nella saga interpreta Luke Skywalker ha interpretato un ruolo segreto. Infatti l’attore ha prestato la voce nella versione originale a EV-9D9 nel quinto episodio dello show. Era il barista droide nella Mos Eisley Cantina, un personaggio apparso anche ne Il ritorno dello Jedi. 

È interessante notare che Hamill ha successivamente portato su Twitter per confermare che aveva avuto dei cameo vocali segreti in ciascuno dei film di prequel di Star Wars, il che significa che ha fatto parte del cast  sia in Rogue One: A Star Wars Story che di Solo: A Star Wars Story. In precedenza è stato confermato che ha interpretato Boolio, il combattente della Resistenza che trasmette informazioni dal generale Hux prima di essere ucciso.

Iscriviti a Disney+ e inizia a guardare The Mandalorian e altre produzioni originali

The Mandalorian 2

The Mandalorian 2 è la seconda stagione della serie tv The Mandalorian live action basata sull’universo di Star Wars prodotta dalla LucasFilm per la piattaforma streaming Disney+.

Ambientata nell’universo di Guerre stellari dopo le vicende de Il ritorno dello Jedi e prima di Star Wars: Il risveglio della Forza, racconta le avventure di un pistolero mandaloriano oltre i confini della Nuova Repubblica. Dopo la caduta dell’Impero, nella galassia si è diffusa l’illegalità. Un guerriero solitario vaga per i lontani confini dello spazio, guadagnandosi da vivere come cacciatore di taglie. Ambientata dopo la caduta dell’Impero e prima della comparsa del Primo Ordine, The Mandalorian racconta le difficoltà di un pistolero solitario che opera nell’orlo esterno della galassia, lontano dall’autorità della Nuova Repubblica. La serie ha come protagonista Pedro Pascal nei panni del Mandaloriano.

The Mandalorian è prodotta e scritta da Jon Favreau (già produttore de Il Re Leone e delle saghe di Avengers e Iron Man). Nel cast anche Gina Carano (DeadpoolFast and Furious); Carl Weathers (Apollo Creed nella saga di Rocky), Nick Nolte (Cape FearIl Principe delle maree), Emily Swallow (SupernaturalLe regole del delitto perfetto), Taika Waititi (premio Oscar 2019 per JoJo Rabbit), Giancarlo Esposito (Fa’ la cosa giustaBreaking Bad) e Omid Abtahi (24HomelandStar Wars: The Clone Wars).

The Mandalorian, prodotta in esclusiva per Disney+ da Lucasfilm, è la prima serie live-action di Star Wars e, nei suoi 8 episodi, racconta vicende ambientate dopo la caduta dell’Impero, quando nella galassia si è diffusa l’illegalità. Protagonista è un guerriero solitario che vaga per i lontani confini dello spazio, guadagnandosi da vivere come cacciatore di taglie. A interpretarlo Pedro Pascal (Game of ThronesNarcos).

Joel Schumacher, morto il regista a 80 anni

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Si è spento Joel Schumacher, il regista che è entrato nell’immaginazione popolare grazie ai suoi adattamenti di Batman, Batman Forever e Batman e Robin. Schumacher aveva 80 anni e da tempo lottava contro il cancro.

Oltre ai due adattamenti di Batman, il regista è famoso che diversi thriller a d alto contenuto di adrenalina, come Lost Boys, In linea con l’assassino e 8mm – Omicidio a luci rosse.

Justice League: una foto rivela la scena post credits tagliata

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Justice League: una foto rivela la scena post credits tagliata

Arriva oggi un’immagine dal dietro le quinte del taglio teatrale Justice League di Joss Whedon che conferma che il regista di The Avengers ha effettivamente girato qualche scena con l’attore Jesse Eisenberg che ha ripreso i panni del Lex Luthor apparso per la prima volta in Batman v Superman.

A darne per primo notizia di questa scena qualche tempo fa era stato l’attore Joe Manganiello, ed aveva precedentemente confermato che esiste una versione diversa della scena post-crediti (presumibilmente con Lex che ha assunto Deathstroke per eliminare Batman), quindi è stato probabilmente Whedon a cambiarlo e ha aggiunto il riferimento alla formazione della Legion of Doom/Injustice League.

È possibile che alcune scene di Eisenberg siano rimaste fuori dal taglio finale, e mentre sulla sua fuga da Arkham Asylum non sappiamo assolutamente nulla, il fatto che Lex Luthor possa avere un ruolo importante nella Snyder Cut c’è stato confermato settimana scorsa con la visione del primo teaser trailer pubblicato da HBO MAX. Infatti il video seppur breve ha mostrato dialoghi di LEX che vaneggiava proprio sull’arrivo di Darkseid. La Foto in questione la trovate di seguito, pubblicata su instagram:

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Reshoots Whedon – Final scene with @joemanganiello #ReleaseTheSnyderCut #ZackSnydersJusticeLeague

Un post condiviso da Snyder Cut & Ayer Cut (@snydercut214) in data:

Che dire non resta che aspettare ulteriori sviluppi, in attesa di Luglio quando ci sarà l’evento globale digitale del DC FanDome.

Vi ricordiamo che la Snyder Cut di Justice League uscirà nel 2021 sulla piattaforma streaming di Warner Bros HBO Max che è disponibile negli USA dall’Aprile scorso. Attualmente non sappiamo se in Italia la versione debutterà su qualche piattaforma streaming dato che HBO MAX non è disponibile nel nostro paese. Ma sappiamo che HBO in Italia ha un accordo in esclusiva con SKY, dunque potrebbe essere una valida teoria pensare che in Italia il film possa essere programmato su SKY CINEMA o su SKY ATLANTIC. Tuttavia, quest’ultima è solo una supposizione dunque non ci resta che aspettare ulteriori notizie.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

Disneyland Paris inizia la graduale apertura dal 15 luglio

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Disneyland Paris inizia la graduale apertura dal 15 luglio

Oggi, Disneyland Paris annuncia la graduale riapertura del Resort a partire dai due Parchi, Parco Disneyland e Parco Walt Disney Studios, dall’hotel Disney’s Newport Bay Club e dal Disney Village a partire dal 15 luglio. Le modalità di riapertura seguono le indicazioni del Governo Francese e delle Autorità sanitarie e sono state discusse con il CSE (Comité Social et Economique). L’attenzione continua ad essere rivolta alla salute e alla sicurezza degli Ospiti e dei Cast Members (dipendenti Disney), visto che la destinazione ritorna ad accogliere gli ospiti.

Inoltre, considerata la situazione in continua evoluzione Disneyland Paris annuncia una graduale  riapertura anche di tutti gli altri Hotel: Disney’s Hotel Cheyenne il 20 luglio, Disney’s Hotel Santa Fe il 3 agosto, Disneyland Hotel il 7 settembre. Il Disney’s Sequoia Lodge e il Disney’s Davy Crockett Ranch rimarrano chiusi durante la stagione estiva e le date di riapertura saranno annunciate prossimamente.

Tutti noi di Disneyland Paris siamo entusiasti all’idea di avviarci sempre più verso la riapertura prevista nelle prossime settimane”, dichiara Natacha Rafalski, Presidente di Disneyland Paris. «Creare la Magia significa davvero molto, perchè in questo si rispecchia la resilienza dei nostri dipendenti e della nostra comunità, l’entusiamo dei nostri ospiti e fans, e il momento positivo di tante riaperture nel settore turistico in tutta Europa. Non vediamo l’ora di riaccogliere i nostri  Cast Members e di riaprire i cancelli ai nostri ospiti per vivere insieme la Magia».

«Siamo entusiasti di vedere una delle prime destinazioni turistiche europee e il più grande datore di lavoro, con sede singola in Francia, riaprire agli ospiti e ai suoi dipendenti”, ha affermato Sophie Huberson, Executive Director del “Syndicat National des Espaces de Loisirs, d’Attractions et Culturels SNELAC» – l’organizzazione rappresentante i parchi divertimento, il tempo libero e le aree culturali in Francia. “Questo momento è una pietra miliare per l’industria del turismo e del tempo libero in Francia e sarà un passo fondamentale nella ripresa del nostro settore».

Misure di sicurezza e esperienze

La graduale riapertura è basata su un approccio incentrato sulla sicurezza, con misure sanitarie e di sicurezza rinforzate sia per i Cast Members che per gli ospiti. A partire da una limitazione degli ingressi giornalieri, che richiederà la prenotazione obbligatoria della visita per monitorare il flusso degli ospiti. Tutte le misure sono attuate per allinearci alle norme di distanziamento sociale richieste dal governo. Di conseguenza, alcune esperienze come la Parata Disney Stars on Parade e lo spettacolo serale Disney Illuminations, sono al momento rimandati e ritorneranno presto.

Spettacoli di successo come The Lion King: Rhythms of the Pride Lands e Jungle Book Jive, torneranno disponibili nel corso della stagione estiva.

Gli incontri con i Personaggi saranno sospesi ma non mancherà nei Parchi una nuova modalità di incontro per deliziare gli ospiti. Tutte le esperienze tra cui, le aree gioco e il face painting, saranno momentaneamente indisponibili. Inoltre, il servizio FASTPASS sarà sospeso per permettere l’organizzazione della fila d’attesa delle attrazioni. Ai Cast Members e ai visitatori, dagli 11 anni compiuti, è richiesta in maniera obbligatoria la mascherina all’interno di tutto il Resort. Maggiori informazioni sulle misure sono disponibili su www.disneylandparis.com.

Biglietti e sistemi di prenotazione

Considerato che Disneyland Paris accoglierà gli ospiti limitandone la capienza giornaliera, un nuovo sistema di registrazione online sarà disponibile dai primi di luglio. Per garantirsi l‘accesso, gli ospiti che desiderano acquistare un biglietto o sono già in possesso di biglietti non datati o di un pass annuale, devono registrarsi sulla piattaforma online per ottenere una prenotazione che dà diritto all’ingresso ai Parchi Disney prima del loro arrivo. Al contrario, gli ospiti in possesso di un biglietto datato, non hanno bisogno di registrarsi e il loro ingresso è garantito. Gli ospiti con pacchetti soggiorno in un hotel Disney comprensivo dell’ingresso ai Parchi Disney possono entrare per tutta la durata del soggiorno senza registrarsi sulla piattaforma online.

Durante la fase iniziale di riapertura i biglietti di ingresso e i pacchetti soggiorno sono disponibili sul sito www.disneylandparis.com e nelle migliori agenzie di viaggio con un numero limitato di biglietti disponibili ogni giorno. L’acquisto dei biglietti all’ingresso dei Parchi Disney al momento non è disponibile.

Per offrire agli ospiti maggiore flessibilità, sono disponibili nuove condizioni di prenotazione che includono cancellazioni e modifiche senza penali (trasporto escluso) per tutti i soggiorni negli hotel Disney in qualsiasi momento, fino a 7 giorni prima della data di arrivo (dettagli specifici sono disponibili www.disneylandparis.com).

Mentre Disneyland Paris si prepara alla riapertura, gli ospiti sono invitati a visitare www.disneylandparis.com per gli ultimi aggiornamenti e a vivere la magia della destinazione su https://athome.disneylandparis.com/it/; infine possono utilizzare l’hashtag #DisneyMagicMoments sui social media per condividere magiche stories e post.

Xavier Dolan ospite di Mio Cinema, mercoledì 24 giugno

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Xavier Dolan ospite di Mio Cinema, mercoledì 24 giugno

Classe 1989, canadese, Xavier Dolan ha firmato il suo primo film come regista (ma anche attore e produttore) nel 2009 con J’ai tué ma mère, quando aveva solo sedici anni, dopo aver debuttato giovanissimo come attore. Il successo è immediato: il film riceve molti riconoscimenti e da quel momento il suo nome diventa sinonimo di enfant prodige.

Il talento di Dolan è confermato nei film successivi: Gli amori Immaginari (2010), Laurence Anyways e il desiderio di una donna (2012), Tom à la ferme (2013), Mommy (2014), È solo la fine del mondo (2016) fino ad arrivare al suo debutto in lingua inglese La mia vita con John F. Donovan (2019) con star del calibro di Natalie Portman, Kit Harington e Susan Sarandon.

Salito alla ribalta e consacrato agli occhi della critica internazionale grazie al Festival di Cannes, sono moltissimi i festival che hanno proiettato i suoi film e moltissimi i riconoscimenti ottenuti.

Il 27 giugno, con 7 film alle spalle in soli dieci anni di attività, esce su Miocinema e Sky Primafila Première Matthias & Maxim, il suo ultimo film, presentato in concorso al Festival di Cannes.

Appuntamento mercoledì 24 giugno, alle ore 20.30 su Miocinema.it: Xavier Dolan ripercorre le tappe della sua carriera dialogando con il critico cinematografico Fabio Ferzetti.

Come di consueto, la presentazione sarà visibile gratuitamente sia sul sito che sulla pagina Facebook di Miocinema, mentre subito dopo saranno caricati sulla piattaforma, sia nella versione originale con i sottotitoli che nella versione doppiata, i titoli:

Xavier Dolan – i film

Matthias & Maxime (dal 27 giugno)
È solo la fine del mondo
Mommy
Tom à la ferme
Laurence Anyways e il desiderio di una donna
Gli amori immaginari
J’ai tué ma mère

MATTHIAS & MAXIME

Due amici d’infanzia si scambiano un bacio durante le riprese di un cortometraggio amatoriale. Il gesto, apparentemente innocuo, insinuerà in loro un dubbio persistente, minacciando l’unione della loro cerchia sociale e, alla fine, cambiando improvvisamente le loro vite

Presentato in concorso al Festival di Cannes, Matthias & Maxime è un film di ritorni. Dopo la parentesi americana de La mia vita con John F. Donovan, Xavier Dolan torna a girare nel suo Quebec e riabbraccia i temi a lui più cari: la ricerca della propria identità sessuale, il rapporto tra diverse generazioni e quello con la propria madre. È il ritorno di Dolan davanti alla macchina da presa, che non recitava in un proprio film dai tempi di Tom à la ferme ed è il ritorno di Anne Dorval in un film di Dolan, nel ruolo del personaggio che interpreta sua madre, dopo esserlo già stata in J’ai tué ma mère e dopo aver lavorato con lui anche in Les amours imaginaires, Laurence Anyways e Mommy.

Hamilton: lo spettacolo di Broadway arriva su Disney+

Hamilton: lo spettacolo di Broadway arriva su Disney+

Disney+ ha diffuso il trailer di Hamilton, la versione filmata della produzione originale di Broadway, in vista dell’arrivo di questo fenomeno culturale sulla piattaforma di streaming nelle case di tutto il mondo dal 3 luglio 2020.

Un’indimenticabile performance cinematografica, la versione filmata della produzione originale di Broadway, Hamilton, combina i migliori elementi di teatro dal vivo, del cinema e dello streaming portando questo fenomeno culturale nelle case di tutto il mondo per un’esperienza unica ed emozionante. Hamilton è la storia dell’America di un tempo, raccontata attraverso l’America di oggi. Con una colonna sonora che unisce hip-hop, jazz, R&B e Broadway, Hamilton ha ripreso la storia del padre fondatore americano Alexander Hamilton e ha creato un momento rivoluzionario nel teatro – un musical che ha avuto un profondo impatto sulla cultura, la politica e la formazione scolastica.

Registrato al The Richard Rodgers Theatre di Broadway nel giugno del 2016, il film trasporta il suo pubblico nel mondo dello spettacolo di Broadway in modo unico e intimo. Con libretto, musica e testi di Lin-Manuel Miranda e regia di Thomas Kail, Hamilton è ispirato al libro “Alexander Hamilton” di Ron Chernow e prodotto da Thomas Kail, Lin-Manuel Miranda e Jeffrey Seller, con Sander Jacobs e Jill Furman come produttori esecutivi. Le riprese sono state prodotte da RadicalMedia. Il musical teatrale vincitore di 11 Tony Award-, un GRAMMY Award, gli Olivier Award- e il Premio Pulitzer vede nel cast: Daveed Diggs nel ruolo di Marquis de Lafayette/Thomas Jefferson; Renée Elise Goldsberry in quello di Angelica Schuyler; Jonathan Groff è King George; Christopher Jackson interpreta George Washington; Jasmine Cephas Jones è Peggy Schuyler/Maria Reynolds; Lin-Manuel Miranda interpreta il ruolo di Alexander Hamilton; Leslie Odom, Jr. è Aaron Burr; Okieriete Onaodowan è Hercules Mulligan/James Madison; Anthony Ramos è John Laurens/Philip Hamilton; e Phillipa Soo interpreta Eliza Hamilton.

Hamilton sarà disponibile in tutto il mondo dal 3 luglio in streaming su Disney+ solo in lingua inglese con sottotitoli in inglese. Come dichiarato da Lin-Manuel Miranda, poiché il film arriverà su Disney+ 15 mesi prima del debutto previsto nei cinema, i testi non sono ancora stati completamente tradotti e i sottotitoli nelle varie lingue verranno aggiunti prossimamente. Il musical è sempre stato messo in scena solo in lingua inglese e arriverà su Disney+ nella sua veste originale.

47 metri: Uncaged in arrivo in on demand

47 metri: Uncaged in arrivo in on demand

Arriverà su tutte le principali piattaforme dal primo luglio con Adler Entertainment 47 metri: Uncaged, il sequel del fortunato film 47 METRI del 2017, diretto da Johannes Roberts. Il nuovo survival thriller vede tra i protagonisti Corinne Foxx e Sistine Stallone, le figlie rispettivamente del premio Oscar Jamie Foxx e della star della saga di “Rocky”, Sylvester Stallone. Nel cast anche John Corbett (Sex in the City), Nia Long (Empire), Sophie Nélisse (Storia di una ladra di libri), Brianne Tju (serie tv Scream), Davi Santos (Polaroid) e Khylin Rhambo (Teen Wolf).

7 METRI: UNCAGED: la trama

In 47 METRI: UNCAGED quattro ragazze adolescenti decidono di fare immersioni subacquee tra le rovine di una città sommersa. La loro escursione, sfortunatamente, si trasforma da divertente a terrificante: le protagoniste scoprono ben presto di non essere sole nelle caverne sommerse. Nuotando più a fondo nel claustrofobico labirinto di caverne, entrano nel territorio occupato dalle più letali specie di squali dell’oceano.

Johannes Roberts, che ha diretto anche il primo film e gli horror The Strangers: Prey at Night e The Other Side of the Door, torna alla regia di questo survival thriller caratterizzato da atmosfere claustrofobiche e crescente tensione, ambientato a Recife, sulle coste del Brasile. 47 METRI: UNCAGED vi porterà nel profondo degli abissi a partire dal primo luglio sulle principali piattaforme – Google Play, iTunes, Sony Playstation, Xbox, Chili, Rakuten, Amazon Prime Video Store – grazie ad Adler Entertainment.

MCU: 20 citazioni di grande ispirazione

MCU: 20 citazioni di grande ispirazione

Tutti sogniamo di poter essere dei superoi. Anche se non saremo mai in grado di entrare in azioni come i nostri personaggi preferiti, i loro poteri e le loro avventure ci aiutano ad entrare ancora di più in sintonia con lo spirito incarnato da questi meravigliosi personaggi. Spesso i più grandi personaggi apparsi nel MCU hanno lasciato sulla loro scia diverse massime a sostegno della loro saggezza. Ecco le 20 citazioni più belle dell’Universo Cinematografico Marvel:

“Non sprecarla. Non sprecare la tua vita.” (Ho Yinsen, Iron Man)

https://www.youtube.com/watch?v=HAEXezSRbfs

Le ultime parole di Ho Yinsen sono servite da monito per Tony Stark, parole che lo hanno ispirato ad abbracciare il suo destino di eroe. Ogni tanto, non ci farebbe male – nella vita di tutti i giorni – usare un promemoria come questo: la vita non è infinita e dovremmo usare il tempo che abbiamo saggiamente, soprattutto perché non sappiamo quando arriverà la fine.

Tony prese a cuore questo insegnamento e trascorse il resto dei suoi giorni assumendo l’identità di Iron Man, lavorando per proteggere non solo il suo mondo, ma anche l’intero universo.

“Non dovrei essere vivo… a meno che non sia per un motivo. Non sono pazzo, Pepper. È che finalmente so cosa devo fare. E so, in fondo al mio cuore, che è giusto.” (Tony Stark, Iron Man)

Tony Stark ha avuto un’epifania: ha trovato finalmente uno scopo nella vita e ora è determinato a perseguirlo, anche se gli altri sembrano non comprenderlo. Può essere difficile raggiungere i nostri sogni ed assecondare le nostre passioni, come può essere altrettanto difficile spiegare agli altri perché ci siamo così affezionati.

Durante l’Infinity Saga, Tony ha spesso dovuto fare i conti con questa problematica: i suoi cari, e persino gli altri Vendicatori, erano spesso perplessi da ciò che voleva fare per adempiere alla sua missione di protettore dell’universo. Fortunatamente per lui, alla fine la comprensione da parte degli altri è arriva, come spesso accade anche nella vita reale: se le persone intorno a noi non supportano le nostre aspirazioni, non significa che non dobbiamo seguirle.

Qualunque cosa accada domani, devi promettermi una cosa. Che rimarrai quello che sei: non un soldato perfetto, ma un brav’uomo.” (Dr. Abraham Erskine, Captain America: Il primo vendicatore)

Questa citazione non solo riassume molto bene la storia Steve Rogers, ma ci ricorda che, anche se siamo le persone più altamente qualificate nella nostra area di competenza, la cosa più importante che possiamo fare è essere delle brave persone.

Proprio come Steve, che è stato scelto per l’esperimento del Super-Soldato tra soldati fisicamente più forti di lui grazie alla sua volontà di mettere i bisogni e le vite degli altri al di sopra dei propri, a dimostrazione di quanto determinate doti caratteriali possano farti andare molto più lontano nella vita di determinate abilità fisiche. Inoltre, è giusto notare che Erskine fa riferimento ad un “uomo buono”, e non ad un “uomo perfetto”: fare errori e sbagliare è inevitabile, anche per i super-soldati…

La mia armatura non è mai stata una distrazione o un hobby… era un bozzolo. Ora sono un uomo cambiato. Puoi portarmi via la mia casa, tutti i miei trucchi e giocattoli, ma c’è una cosa che non potrai portarmi via: io sono Iron Man.” (Tony Stark, Iron Man 3)

Iron Man 3 recensione film

Iron Man 3 termina con un monologo di Tony Stark. A questo punto della saga, è stato Iron Man per diversi anni e ha salvato la vita a milioni di persone, e alla fine del film si ritrova a riflettere su come i suoi gesti eroici hanno cambiato la sua vita.

Prima di diventare Iron Man, cose come la sua casa e la sua ricchezza erano ciò che lo definivano agli occhi del mondo. Ma ora è Iron Man, il supereroe che aiuta il mondo. Alla fine della trilogia, Tony ha raggiunto il punto in cui l’eroe è tale perché riconosciuto anche dagli altri, ed essere definiti una brava persona proprio per la missione che si è scelto di portare avanti, e non per qualsiasi sciocca etichetta, è sicuramente liberatorio.

“Non si tratta di salvare il nostro mondo. Si tratta di salvare il loro.” (Hank Pym, Ant-Man)

michael douglasNel MCU ci sono diversi esempi di personaggi che vogliono correggere gli errori commessi dai loro genitori: le parole di Hank Pym rivolte Scott Lang in Ant-Man sono sicuramente un esempio di genitorialità estremamente positivo.

Tuttavia, proprio come molte delle altre citazioni più risonanti del MCU, anche questa è dedicata alla creazione di un mondo migliore. E la maggior di noi farebbe di tutto per rendere il mondo un posto sicuro e tranquillo per i nostri figli. A volte, nella vita, ci troviamo di fronte a decisioni difficili e altre a scelte che comportano dei sacrifici. Tenendo sempre presente che molti di questi sacrifici sono per un bene futuro (forse non per l’intero pianeta, ma probabilmente per le nostre stesse famiglie), ciò può aiutarci a prendere tali decisioni con maggiore serenità. 

“Se non possiamo accettare i nostri limiti, allora non siamo migliori dei cattivi.” (Tony Stark, Captain America: Civil War)

Tony Stark pronuncia queste parole in riferimento agli Accordi di Sokovia in Captain America: Civil War. C’è un’altra famosa citazione che dice: “O muori da eroe, o vivi abbastanza a lungo da il cattivo”.

Spesso siamo costretti a ricorrere a metodi che vanno contro la nostra morale o i nostri valori. La prossima volta che siamo tentati di compiere un’azione che va contro la nostra natura, potrebbe essere utile tenere bene a mente questa citazione. Potrebbe fare la differenza tra essere un “vero” eroe e essere un cattivo…

“Scendete a compromessi quando potete. Quando non potete, non fatelo. Anche se tutti ti dicono che è sbagliato, in realtà è giusto. Anche se tutto il mondo ti sta dicendo di mollare, è tuo dovere piantarti come un albero, guardarli negli occhi e dire: “No, siete voi ad andarvene.” (Sharon Carter nelle parole di Peggy Carter, Captain America: Civil War)

Di fronte a un conflitto, ciò che ci è stato insegnato fin da piccoli è quello di arrivare ad un compromesso con la parte avversaria. Nella maggior parte dei casi, si  tratta di un buon metodo per risolvere un disaccordo, ma a volte ci sono situazioni in cui non possiamo scendere a compromessi.

Non si deve mai avere paura di parlare in maniera chiara a coloro che si oppongono al tuo punto di vista. Credere fino in fondo ciò che pensi sia giusto è molto importante, anche quando le persone che ami sembrano non essere d’accordo con te.

“Non posso controllare le loro paure, soltanto le mie.” (Wanda Maximoff, Captain America: Civil War)

Dopo aver provocato la morte di diverse decine di persone all’inizio di Civil War, Wanda Maximoff si sente in colpa, arrivando a sperimentare persino la paura delle proprie capacità.

È uno dei Vendicatori più forti, ma i suoi poteri possono causare distruzione e disperazione se non vengono gestiti correttamente: ecco perché sono in molti ad avere paura di lei. Tuttavia, più avanti nel film, si renderà conto che non è giusto per lei tenersi alla larga dal resto del mondo. Può anche aver commesso un errore, ma sa di essere una combattente capace e di poter tornare a lottare. Per quanto ci proviamo, alla fine non possiamo controllare il giudizio degli altri su di noi, ma abbiamo il potere di controllare come percepiamo noi stessi.

“La vendetta ti ha consumato. Li sta consumando. Non permetterò che consumi anche me.” (T’Challa, Captain America: Civil War)

https://www.youtube.com/watch?v=kDK3EpXQDYQ

Negli anni, i fan della Marvel si sono divertiti molto a discutere a proposito dei due team capitanati da Iron Man e Captain America, ignorando forse che Civil War è in realtà una storia di ammonimento sui pericoli della vendetta.

T’Challa lo riassume molto bene grazie a questa citazione: dopo aver sentito le motivazioni di Zemo, sceglie di mostrargli misericordia… dopo tutto, si tratta sempre di qualcuno che è stato vendicato per l’omicidio di suo padre! Questa è un’ottima citazione da tenere in mente la prossima volta che sentiremo l’impulso di pareggiare i conti con qualcuno che ci ha fatto qualcosa di sbagliato…

“Lo so che stavi soltanto facendo ciò in cui credi. Questo è ciò che ognuno di noi può fare. Ciò che ognuno di noi dovrebbe fare. Qualsiasi cosa accada, te lo prometto: se hai bisogno di noi, se hai bisogno di me, io ci sarò.” (Steve Rogers, Captain America: Civil War)

Alla fine di Civil War, Steve Rogers invia una lettera a Tony Stark dopo che i Vendicatori si sono sciolti. Non siamo sempre d’accordo con le persone che ci circondano o con le persone con cui lavoriamo, anche se magari stiamo cercando di raggiungere lo stesso obiettivo.

È importante però ricordare che, nonostante tutto, per le persone che amiamo e a cui teniamo ci saremo sempre, anche se ci sono momenti della vita che ci possono mettere le une contro le altre o che possono farci sentire lontani. Un sentimento con cui i Vendicatori hanno continuato a lottare durante tutta la Saga dell’Infinito, e che alla fine si è rivelata tanta un’arma a loro sfavore nella sconfitta in Avengers: Infinity War e tanto un’arma a loro vantaggio nella vittoria in Avengers: Endgame.

“Non sconfiggiamo mai i nostri demoni, Mordo. Impariamo soltanto a convivere con essi.” (L’Antico, Doctor Strange)

Il dubbio, la paura e il rimpianto sono sentimento che, purtroppo, non ci abbandoneranno mai.. se impariamo a lavorare su noi stessi, però, è possibile andare avanti nella vita nonostante le esperienze negative.

Le esperienze negative e i traumi che affrontiamo nella vita diventino parte di noi: non doppiamo reprimerle, ma viverle e assecondarle. È un passo importante nell’accettazione di noi stessi e una chiave di volta per iniziare un processo di cambiamento.

“Potrebbe anche essere stato tuo padre, ragazzo, ma non è mai stato il tuo papà.” (Yondu, Guardiani della Galassia, Vol. 2)

Diversi film del MCU hanno toccato l’idea della famiglia ritrovata o allargata, ma nessuno di loro è andato così in profondità al concetto come i film dedicati ai Guardiani della Galassia. I Guardiani stessi sono un ottimo esempio di famiglia che si sceglie, e il Vol. 2 esplora l’impatto che i genitori non legati da un vincolo di sangue possono avere sulle nostre vite.

Peter trascorre gran parte del film entusiasta di conoscere il suo padre biologico, Ego, dopo aver chiuso con Yondu, che lo ha allevato per gran parte della sua vita. Proprio prima che Yondu si sacrificasse per salvare Peter e gli altri Guardiani, Star Lord realizza che la promessa di una vita perfetta con Ego era soltanto una facciata, e che il tentativo tutt’altro che perfetto ma sincero di crescerlo come suo figlio era di Yondu, ed è stato proprio ciò alla fine a renderlo il suo vero padre.

“Faccio grandi errori ogni volta. Eppure, tutto è sempre andato per il meglio.” (Thor, Thor: Ragnarok)

avengers endgameQuesta citazione di Thor serve ad insegnarci che tutti gli errori che commettiamo nella vita definiscono la persona che siamo. Alla fine, tutto si supera e la vita va avanti.

Anche se alcune decisioni che abbiamo preso possono aver avuto delle conseguenze importanti, nessuna di esse è stata effettivamente la fine del mondo, come magari temevano all’inizio. C’è sempre un modo per andare avanti fino a che siamo in vita. Non importa quanto gravi siano gli errori che hai commesso… alla fine, tutto è sempre andato come doveva!

“Ho scelto di affrontare i miei problemi, e non di fuggire da loro. Perché è questo ciò che fanno gli eroi.” (Thor, Thor: Ragnarok)

Thor ha assolutamente ragione anche in questo caso. Nella maggior parte dei casi, evitare di affrontare situazioni inquietanti o spaventose serve solo a peggiorarle. Quindi, è naturale che gran parte di ciò che definisce un eroe è la sua volontà di entrare in azione per risolvere i problemi. Affrontare i  problemi può essere scomodo o addirittura spaventoso, ma alla fine è sempre la cosa giusta da fare. 

“Solo perché qualcosa funziona, non significa che non possa essere migliorato.” (Shuri, Black Panther)

Molte cose in questo mondo sono buone, o almeno funzionali, ma c’è sempre spazio per migliorarsi. Anche se Shuri pronuncia queste parole in riferimento ad una serie di sforzi tecnologici, questa citazione può funzionare in tantissime situazioni ed è in realtà uno dei messaggi principali del MCU.

Affinché il mondo vada avanti, in quanto esseri umani dovremmo essere costantemente alla ricerca di modi per renderlo migliore, anche se si tratta di partire da zero.

“In tempi di crisi, i saggi costruiscono ponti, mentre gli sciocchi costruiscono barriere. Dobbiamo trovare un modo per prenderci cura l’uno dell’altro, come se fossimo un’unica tribù.” (T’Challa, Black Panther)

Il mondo sta affrontando diversi problemi in questo momento. Siamo di fronte a una pandemia globale, disordini politici in parecchi paesi e forti divisioni su molte questioni sociali importanti.

Gli attuali eventi che stanno accadendo ora hanno reso questa particolare citazione particolare ancora più attuale e risonante di quanto non lo fosse già in precedenza. È in periodi come questi che il mondo deve agire insieme per sopravvivere ed andare avanti come una vera comunità globale.

“Ho combattuto con un braccio legato dietro la schiena. Ma cosa accadrebbe quando sarò finalmente libera?” (Carol Danvers, Captain Marvel)

Captain Marvel 2

È una grande sensazione scoprire e realizzare appieno il proprio potenziale, soprattutto dopo che gli altri ti hanno sempre impedito di farlo. Questa citazione epica di Carol Danvers, poco prima che il personaggio rimuova l’inibitore che i Kree avevano usato per trattenere i suoi poteri, mostra quanto sia liberatorio prendere in mano il controllo del nostro destino.

“Non ho niente da dimostrarti.” (Carol Danvers, Captain Marvel)

Questa citazione invia un messaggio eccezionale, soprattutto a bambini e ai più giovani. A questo punto del film, Carol sa esattamente chi è e quali sono le sue capacità: sa che non ha bisogno di mettersi alla prova e di dimostrare niente a nessuno.

A tutti noi, ma in particolare ai bambini e agli adolescenti, viene spesso detto che dobbiamo dimostrare il nostro valore rispettando un determinato insieme di abilità o criteri. È importante tenere presente che sempre le aspettative si possono soddisfare, e che spesso le persone che li spingono al limite, in realtà vogliono soltanto vederci fallire. Tutti noi abbiamo i nostri punti di forza, che ci rendono preziosi e diversi al tempo stesso. Il più delle volte, coloro che cercano di scoraggiarci dall’utilizzare le nostre abilità lo fanno solo perché si sentono minacciati.

“Voglio solo la pace. Il risentimento è corrosivo… lo odio. ” (Tony Stark, Avengers: Endgame)

Avengers: Endgame

Questa è un’altra citazione di cui non si parla abbastanza. In Avengers: Endgame, Tony Stark chiarisce chiaramente che non è contento di come gli altri Vendicatori – in particolare Capitan America – non abbiano ascoltato i suoi precedenti avvertimenti su Thanos.

Tony ha compiuto numerosi sforzi per impedire al mondo di essere distrutto da una minaccia esistenziale e alla fine ha scelto la via del perdono. Perdonare qualcuno non significa che quella persona lo meriti o meno, ma consente a tutte le parti coinvolte di andare avanti. E a volte il peso più grande non è quella della persona che ha commesso l’errore, ma di quella che nutre il risentimento.

“Tutto falliscono quando si tratta di ciò che dovrebbero essere, Thor. La misura di una persona, di un eroe…è quanto riescono ad essere chi sono.” (Frigga, Avengers: Endgame)

Tutti noi ci aspettiamo determinate cose da noi stessi, anche a causa delle pressioni che costantemente provengono da parenti e amici. Siamo generalmente inclini al fallimento poiché aspettative molto spesso hanno a che fare con obiettivi che non siamo all’altezza di raggiungere. Come molte altre grandi citazioni del MCU, anche questa dovrebbe incoraggiarci a lavorare di più sulla versione migliore di noi stessi.

Billy Bob Thornton: 10 cose che non sai sull’attore

Billy Bob Thornton: 10 cose che non sai sull’attore

Dalla personalità poliedrica, l’attore Billy Bob Thornton si è negli anni costruito non solo la fama di bello e dannato, ma anche quella di interprete di gran livello, capace di dar vita a personaggi oggi iconici. Protagonista durante gli anni Novanta di alcuni celebri film, Thornton vanta ancora oggi uno status di tutto rispetto all’interno dell’industria, dove si è distinto anche come sceneggiatore e regista.

Ecco 10 cose che non sai su Billy Bob Thornton.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Billy Bob Thornton Fargo

Billy Bob Thornton: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in celebri lungometraggi. Thornton ottiene grande popolarità con uno dei suoi primi film da attore, Qualcuno sta per morire (1992), per poi far crescere la propria fama con titoli come Patto di sangue (1993), Tombstone (1993), con Kurt Russell, Lama tagliente (1996), U Turn – Inversione di marcia (1997), Armageddon – Giudizio finale (1998), con Bruce Willis e L’uomo che non c’era (2001), con Frances McDormand. Negli anni successivi continua poi a distinguersi con titoli come Monster’s Ball (2001), Prima ti sposo poi ti rovino (2003), Love Actually – L’amore davvero (2003), Babbo bastardo (2003), Scuola per canaglie (2006), di Todd Phillips, Eagle Eye (2008), con Shia LaBeouf, The Baytown Outlaws (2012), The Judge (2014), All’ultimo voto (2015), Whiskey Tango Foxtrot (2016), con Margot Robbie, Babbo bastardo 2 (2016) e A Million Little Pieces (2018).

9. Si è distinto per i suoi ruoli in televisione. All’inizio della sua carriera, negli anni Novanta, l’attore ha recitato nelle serie TV Brillantina (1990) e Hearts Afire (1992-1995). Torna poi ad essere protagonista in TV nel 2014, quando interpreta il sicario Lorne Malvo nella prima stagione della serie antologica Fargo. Dal 2016 interpreta invece Billy McBride, protagonista di Goliath, recitando accanto all’attore William Hurt.

8. È anche regista e sceneggiatore. Thornton si è affermato anche grazie alle sue capacità da regista e sceneggiatore, ruoli per i quali è stato in più occasioni premiato con importanti riconoscimenti. La prima sceneggiatura firmata dall’attore è quella per il film Qualcuno sta per morire, mentre per Lama tagliente, da lui scritto e diretto, vince il premio Oscar per la miglior sceneggiatura non originale. Gli altri titoli da lui scritti o diretti sono Passione ribelle, Daddy and Them, e Jayne Mansfield’s Car.

Billy Bob Thornton: moglie e figli

7. È stato sposato diverse volte. L’attore è noto per i suoi numerosi e burrascosi matrimoni, durati il più delle volte soltanto pochi anni. Il primo fu dal 1978 al 1980, con Melissa Lee Gatlin, da cui ebbe una figlia nel 1979. Successivamente è stato sposato dal 1986 al 1988 con l’attrice Toni Lawrence, dal 1990 al 1992 con l’attrice Cynda Williams, dal 1993 al 1997 con la modella Pietra Dawn Cherniak, da cui ha avuto due figli. Nel 2014 l’attore si è sposato nuovamente con Connie Angland, con cui era fidanzato da undici anni e da cui aveva avuto una figlia nel 2004.

Billy Bob Thornton e Angelina Jolie

6. È stato sposato con la nota attrice. Uno dei matrimoni più celebri di Thornton è senza dubbio quello avuto con l’attrice premio Oscar Angelina Jolie. I due si conobbero sul set del film Falso tracciato, intraprendendo una relazione culminata poi nel matrimonio nel 2000. I due si sono sempre posti come coppia borderline, divisi tra gli eccessi e il glamour. In particolare, fecero scalpore le loro collane con una piccola ampollina contenente l’uno il sangue dell’altro. Anche il loro rapporto tuttavia durò poco, e nel 2003 giunsero al divorzio citando differenze inconciliabili.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Billy Bob Thornton Goliath

Billy Bob Thornton in Fargo

5. È lui ad aver avuto l’idea per il look del suo personaggio. Protagonista della prima stagione di Fargo, dove interpreta il misterioso killer Lorne Malvo, Thornton è l’autore del bizzarro taglio di capelli del personaggio. L’attore si presentò dai produttori con tale look, deciso ad ottenere il permesso di poterlo sfoggiare nella serie. Questi lo trovarono talmente tanto stravagante che ritennero fosse perfetto per rendere ancor più particolare e criptico il personaggio, consentendo dunque a Thornton di tenerlo.

4. Ha ottenuto importanti riconoscimenti. Il personaggio di Lorne Malvo è stato senza ombra di dubbio uno dei più popolari della televisione nel 2014. La sua interpretazione fece guadagnare all’attore importanti riconoscimenti, come il Golden Globe al miglior attore in una miniserie e la nomination ai premi Emmy nella medesima categoria. Pur non trionfando in quest’ultima, l’attore ebbe modo di riaffermare il proprio prestigio all’interno dell’industria.

Billy Bob Thornton in Goliath

3. È il protagonista della serie. In Goliath, in Italia disponibile su Amazon Prime Video, l’attore interpreta l’avvocato Billy McBride, caduto in disgrazia ma pronto a tornare alla ribalta grazie ad un caso che potrebbe permettergli di vendicarsi di quanto subito. Per Thornton, quello di McBride è uno dei personaggi più brillanti e affascinanti capitatigli di recente, e interpretarlo è stato per lui motivo di rinascita professionale.

2. Non sa cosa accadrà nell’ultima stagione. Al termine della terza stagione, il suo personaggio si trova in una situazione estremamente difficile, che lasciava immaginare il rinnovo per una quarta stagione. Confermata come l’ultima della serie, Thornton ha affermato di non sapere come si concluderanno le vicende relative all’avvocato McBride, ma di essere estremamente soddisfatto con la sua evoluzione nel corso del tempo.

Billy Bob Thornton: età e altezza

1. Billy Bob Thornton è nato a Hot Spring, in Arkansas, Stati Uniti, il 4 agosto 1955. L’attore è alto complessivamente 178 centimetri.

Fonte: IMDb

Bill Nighy: 10 cose che non sai sull’attore

Bill Nighy: 10 cose che non sai sull’attore

Considerato uno dei maggiori interpreti britannici della sua generazione, Bill Nighy ha negli anni costruito una ricca carriera divisa tra cinema, teatro e televisione. In particolare, l’attore si è distinto per aver ricoperto ruoli sempre diversi, affrontando generi diversi e dando vita a personaggi rimasti nell’immaginario collettivo. Ancora oggi Nighy continua a recitare in popolari film, dando continuamente prova del suo valore.

Ecco 10 cose che non sai di Bill Nighy.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Bill Nighy pronuncia

Bill Nighy: i suoi film e la televisione

10. Ha recitato in celebri film. La carriera di Nighy al cinema ha inizio nel 1980 con Il piccolo lord. Successivamente, si distingue recitando in titoli come Pantera Rosa – Il mistero Clouseau (1983), Le cinque vite di Hector (1994) e Love Actually – L’amore davvero (2003), con Hugh Grant. Negli anni seguenti recita poi in titoli di vario genere come Underworld (2003), Guida galattica per autostoppisti (2005), Pirati dei Caraibi – La maledizione del forziere fantasma (2006) e Pirati dei Caraibi – Ai confini del mondo (2007), con Johnny Depp e Keira Knightley, Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 1 (2010), La furia dei titani (2012), Il cacciatore di giganti (2013), I, Frankenstein (2014), Pokémon: Detective Pikachu (2019) e Emma. (2020) con Anya Taylor-Joy.

9. È noto come doppiatore. Nel corso degli anni Nighy non ha mancato di distinguersi anche come doppiatore, ricoprendo tale ruolo per i film Giù per il tubo (2006), Astro Boy (2009), Rango (2011), Il figlio di Babbo Natale (2011), La fine del mondo (2013), con Simon Pegg, e Il viaggio di Norm (2016). Ha inoltre partecipato al doppiaggio della serie animata Castlevania (2020) e ai videogiochi Disney Infinity (2013), Destiny (2014), Disney Infinity 3.0 (2015) e Destiny 2 (2017).

8. Ha recitato anche per la televisione. Nel corso della sua lunga carriera l’attore non ha mancato di prestare il proprio talento anche al piccolo schermo. Negli anni è infatti apparso in numerosi titoli, come i film Agatha Christie: 13 a tavola (1985), Eye of the Storm (1993), Longitude (2000), The Lost Prince (2003) e Page Eight (2011), con Rachel Weisz. Nel 2018 ha invece recitato nel ruolo di Leo Argyll nella miniserie Le due verità, insieme all’attore Matthew Goode.

Bill Nighy: come si pronuncia il suo nome

7. La pronuncia del suo nome è più semplice del previsto. Nel corso degli anni molti fan si sono chiesti come fosse più corretto pronunciare il cognome dell’attore. In rete sono infatti presenti molti video a riguardo, che permettono di risolvere una volta per tutte tale mistero. Nighy si deve pronunciare semplicemente come “nai”, dunque molto più semplice di quanto si sarebbe invece potuto pensare.

Bill Nighy: le sue mani

6. È affetto da un morbo molto comune. Come in molti hanno potuto notare, le ultime due dita delle sue mani sono affette da una flessione permanente, che le porta di fatto ad essere inutilizzabili. Tale patologia è chiamata “malattia di Dupuytren”. Ciò è visibile in molti dei film in cui l’attore ha recitato, ma fortunatamente questo non gli ha impedito di svolgere al meglio la sua professione.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Bill Nighy Davy Jones

Bill Nighy è Davy Jones

5. Ha dato vita al personaggio tramite motion capture. Per dar vita al personaggio dello spietato Davy Jones, l’attore si è esibito in una performance di motion capture. Sul set, infatti, indossava una speciale tuta e del trucco intorno agli occhi e alla bocca, così che ogni suo movimento potesse essere poi utilizzato per dar vita al personaggio in CGI. Molti attori hanno affermato che era difficile non ridere davanti all’attore così conciato, ma anche che la sua interpretazione era capace di incutere subito timore nei suoi confronti.

4. Era geloso dei costumi degli altri attori. L’idea di recitare con una tuta di color grigio in quello che è a tutti gli effetti un film in costume non esaltava però l’attore, il quale in più occasioni si dichiarò geloso dei fantastici costumi indossati dagli altri attori protagonisti del film. Quando tuttavia gli venne mostrato il risultato finale del suo personaggio, Nighy ne fu estremamente soddisfatto, trovando che questi fosse davvero in grado di rubare la scena a chiunque altro.

3. Ha ricercato un preciso accento per il suo personaggio. Per il deforme Davy Jones, il regista Gore Verbinski aveva in mente di conferire al personaggio un accento olandese, poiché egli è il capitano dell’Olandese Volante. Tuttavia, Nighy dichiarò di non poter soddisfare la richiesta del regista, non avendo competenza con quel tipo di accento. Lavorò piuttosto su quello scozzese, portandolo all’estremo così da risultare unico all’interno del film.

Bill Nighy in Pirati dei Caraibi 6

2. Potrebbe riprendere il ruolo per un futuro film. Al termine di Pirati dei Caraibi – La vendetta di Salazar, si accenna ad un ritorno in scena di Davy Jones. Nighy ha affermato di non essere stato al corrente di tale scena, ma che adorerebbe riprendere il ruolo per il sesto film della saga. Attualmente non vi è nulla di certo circa un eventuale sesto capitolo, ma se questo dovesse realizzarsi, è molto probabile che il terribile pirata potrebbe tornare in scena.

Bill Nighy: età e altezza

1. Bill Nighy è nato a Surrey, in Inghilterra, il 12 dicembre 1949. L’attore è alto complessivamente 183 centimetri.

Fonte: IMDb

Rowan Atkinson: 10 cose che non sai sull’attore

Rowan Atkinson: 10 cose che non sai sull’attore

Entrato nell’immaginario collettivo grazie ad alcuni iconici personaggi, l’attore Rowan Atkinson è uno dei più celebri attori comici del panorama britannico. Estremamente intelligente e dotato di un carisma unico, l’interprete si è distinto negli anni grazie alla sua versatilità, dimostrando di possedere un talento che gli permette di calarsi in contesti e personaggi sempre diversi.

Ecco 10 cose che non sai di Rowan Atkinson.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Rowan Atkinson Mr. Bean

Rowan Atkinson: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in celebri lungometraggi. Atkinson debutta al cinema nel 1983 con il film Mai dire mai, con Sean Connery, e successivamente appare in titoli come Due metri di allergia (1989), Chi ha paura delle streghe? (1990), Hot Shots! 2 (1993), e Quattro matrimoni e un funerale (1994), con Hugh Grant. Negli anni successivi recita poi in Maybe Baby (2000), con Hugh Laurie, Rat Race (2001), Scooby-Doo (2002), Johnny English (2003), con John Malkovich, Love Actually – L’amore davvero (2003), La famiglia omicidi (2005), Johnny English – La rinascita (2011) e Johnny English colpisce ancora (2018), con Olga Kurylenko.

9. È noto per i suoi ruoli televisivi. L’attore inizia a farsi conoscere in televisione grazie alla serie comica Not the Nine O’Clock News (1979-1982), dove recita in vari ruoli. Successivamente ottiene ulteriore popolarità grazie al personaggio di Edmund Blackadder nei titoli The Black Adder (1982-1983), Blackadder II (1986), Blackadder the Third (1987) e Blackadder Goes Forth (1989). In seguito, Atkins reciterà per la televisione nella serie Sbirri da sballo (1995-1996), e nella serie Maigret (2016-2017), dove interpreta il celebre commissario.

Rowan Atkinson è Mr. Bean

8. È diventato noto grazie al celebre personaggio. A fare la fortuna di Atkinson è stato il personaggio di Mr. Bean, con il quale l’attore ha debuttato in televisione nel 1990 nella serie omonima. Composta da 14 episodi, questa è divenuta un fenomeno mondiale, rendendo popolari tanto il personaggio quanto il suo interprete. Atkinson ha affermato di aver sviluppato Mr. Bean durante gli studi presso la facoltà di ingegneria elettrica.

7. Ha interpretato il personaggio in due acclamati film. Divenuto un vero e proprio fenomeno, con una forte influenza sulla cultura di massa, il personaggio è stato infine portato al cinema nel 1997, con un film intitolato Mr. Bean – L’ultima catastrofe. A dieci anni di distanza, Atkinson ha poi ripreso il ruolo per il sequel Mr. Bean’s Holiday (2007). Entrambi i lungometraggi sono stati da lui sceneggiati e prodotti.

6. Ha deciso di mandare in pensione il personaggio. Nel 2012 l’attore ha affermato di non avere più intenzione di interpretare il personaggio di Mr. Bean, ritenendo che, raggiunta ormai una certa età, rischierebbe di risultare triste nel dargli ancora vita. Ciò non gli ha però impedito di interpretarlo in altro modo. Dal 2002 al 2019 ha infatti doppiato la serie animata Mr. Bean, come anche la serie di cortometraggi intitolata Handy Bean (2018-2020).

Parte delle cose che non sai sull’attore

Rowan Atkinson auto

Rowan Atkinson e Sunetra Sastry

5. Ha avuto un lungo matrimonio. Sul finire degli anni Ottanta, Atkinson conobbe la truccatrice Sunetra Sastry sul set della serie The Black Adder. Nel 1990 i due si sono sposati, dando poi vita a due figli nati nel 1993 e nel 1995. I due sono a lungo stati una solida coppia, ma inaspettatamente hanno annunciato la separazione nel 2014, per poi divorziare nel 2015. Ciò sembra essere dovuto alla relazione di Atkinson con l’attrice Louise Ford.

4. Hanno rischiato la vita a bordo di un aereo. Nel 2001, l’attore insieme alla sua famiglia era a bordo di un aereo privato. Mentre sorvolavano il Kenya, il pilota ebbe un malore, abbandonando di conseguenza il controllo del velivolo. Istintivamente, l’attore ha cercato di mantenere stabile l’aereo in volo, mentre la moglie rianimava il pilota con dell’acqua gelata. Per loro fortuna, questi riprese conoscenza, riuscendo a far atterrare incolumi il velivolo e i suoi passegeri.

Rowan Atkinson: le sue auto

3. È un grande collezionista d’auto. Atkinson ha più volte raccontato di essere un grande appassionato d’auto d’epoca, possedendone diverse tra cui una Ferrari ed una Aston Martin. Ha poi avuto modo di sfoggiare tale passione partecipando alla Mille Miglia, come anche ad alcune puntate del programma Top Gear. Inoltre, nel film Johnny English, la Aston Martin DB7 Vantage utilizzata è di sua proprietà.

2. Ha avuto terribili incidenti d’auto. La passione di Atkinson per le auto lo ha portato in un paio di occasioni a rischiare la propria vita. Nel 1999, infatti, rimase coinvolto in un incidente automobilistico particolarmente grave, mentre nel 2011 nuovamente rischiò la vita mentre era a bordo della sua McLaren F1, con la quale ebbe un ancor più pericoloso incidente. Fortunatamente, in entrambi i casi l’attore né uscì quasi del tutto incolume.

Rowan Atkinson: età e altezza

1. Rowan Atkinson è nato a Conset, in Inghilterra, il 6 gennaio 1955. L’attore è alto complessivamente 181 centimetri.

Fonte: IMDb

Stana Katic: 10 cose che non sai sull’attrice

Stana Katic: 10 cose che non sai sull’attrice

Attrice canadese di origini serbo-croate, Stana Katic è diventata uno dei volti più noti della televisione grazie al suo ruolo in Castle. Grazie alla serie ha potuto dar prova del suo talento, come anche del carisma e della versatilità che la contraddistinguono. Negli anni non ha poi mancato di partecipare anche a celebri film per il cinema, con i quali ha consolidato la propria popolarità.

Ecco 10 cose che non sai di Stana Katic.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Stana Katic Nathan Fillion

Stana Katic: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in noti lungometraggi. L’attrice debutta sul grande schermo con Pit Fighter (2005), per poi ottenere maggior popolarità grazie a titoli come Feast of Love (2007), con Morgan Freeman, Stiletto (2008), Quantum of Solace (2008), con Daniel Craig, e The Spirit (2008), con Samuel L. Jackson. Negli anni successivi ha poi recitato in The Double (2011), con Richard Gere, Big Sur (2013), The Rendezvous (2016), Un’estate a Firenze (2017), con Alessandra Mastronardi, e L’esorcismo di Hannah Grace (2018).

9. È nota per i suoi ruoli televisivi. Nei primi anni della sua carriera l’attrice ha recitato in alcuni episodi di serie come The Shield (2004), E.R – Medici in prima linea (2005), 24 (2006), Heroes (2007) e nel film The Librarian 3 – La maledizione del calice di Giuda (2008). Dal 2009 al 2016 ha invece ottenuto il massimo della propria popolarità grazie alla serie Castle, dove ha recitato nel ruolo di Kate Beckett accanto all’attore Nathan Fillion. Dal 2017 è invece protagonista di Absentia, di genere thriller.

8. È anche produttrice. Con le serie Castle e Absentia, che le hanno permesso di guadagnare grande popolarità, l’attrice si è distinta anche come produttrice. Ha infatti ricoperto tale ruolo producendo ben 22 episodi del primo titolo e 10 del secondo. Attualmente, questi sono i soli significativi titoli per i quali l’attrice ha contribuito in tale veste, dimostrando così ulteriormente il grande legame che la lega ad essi.

Stana Katic è su Instagram

7. Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram con un profilo seguito da 515 mila persone. All’interno di questo è solita condividere immagini relative a curiosità a lei legate, luoghi visitati o semplici momenti di quotidianità. Non mancano poi anche foto o video promozionali dei propri progetti da interprete, come anche immagini di backstage dei set da lei frequentati.

Stana Katic e suo marito Kris Brkljac

6. Ha sposato il suo storico partner. Nel 2015, con una cerimonia privata svoltasi in Croazia, l’attrice ha sposato Kris Brkljac, originario della Serbia e di professione business man, con il quale aveva una relazione da diverso tempo. La coppia è da sempre molto riservata circa la propria vita sentimentale, e non sono soliti rilasciare affermazioni o foto a riguardo. Attualmente, la coppia non sembra aver avuto figli.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Stana Katic Absentia

Stana Katic e Nathan Fillion

5. Si sono conosciuti in modo insolito. Al momento del suo provino per un ruolo in Castle, l’attrice si rese conto di indossare una camicia troppo lunga. Rimediate un paio di forbici, si imbatté nell’attore Nathan Fillion, protagonista della serie, e chiese a lui di poter fare un taglio per accorciare l’indumento. Questo primo insolito incontro fu visto dal produttore della serie, e colpito dalla disinvoltura della Katic decise di offrirle la parte.

Stana Katic in Castle

4. Non ha avuto buoni rapporti con il suo co-protagonista. Nonostante lo stretto rapporto tra i loro personaggi, la Katic e Fillion sono noti per non aver nutrito buoni rapporti durante le ultime stagioni della serie. I due erano infatti arrivati a scambiarsi la parola soltanto tramite le battute previste per i rispettivi ruoli, mentre al di fuori delle riprese rifiutavano addirittura di essere nella stessa stanza. I motivi di tale rottura non sono mai stati realmente chiariti.

3. Venne licenziata dalla serie. Nell’aprile del 2016 venne diffusa la notizia che l’attrice era stata licenziata dalla serie, senza però che fossero state date motivazioni particolari. Ciò portò ad una rivolta da parte degli spettatori, che richiesero e ottennero la cancellazione della serie. Dal canto suo, la Katic si è dichiarata grata per l’oppurtunità, ma che non nega che il licenziamento improvviso l’ha lasciata confusa e ferita.

Stana Katic in Absentia

2. È la protagonista della serie. In Absentia, l’attrice ricopre il ruolo di Emily Byrne, agente dell’FBI scomparsa senza lasciare traccia e dichiarata morta presunta. Anni dopo, tuttavia, farà la sua ricomparsa senza però ricordare nulla degli anni della sua assenza. Parlando del progetto, la Katic ha affermato di aver richiesto di poter partecipare poiché attratta dalla possibilità di dar vita ad un antieroe.

Stana Katic: età e altezza

1. Stana Katic è nata ad Ontario, in Canada, il 26 aprile 1978. L’attrice è alta complessivamente 175 centimetri.

Fonte: IMDb

Spider-Man 3: alcune proposte per la nuova tuta dell’Uomo Ragno

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Spider-Man 3: alcune proposte per la nuova tuta dell’Uomo Ragno

Spider-Man 3, che seguirà le vicende abbastanza destabilizzanti che hanno chiuso Far From Home, vedrà con ogni probabilità Peter Parker alle prese con un costume nuovo. Il giovane Uomo Ragno deve farsi strada nel mondo da solo, ora che il suo mentore non c’è più e che lui stesso ha elaborato il lutto, e per fare questo ha bisogno di tutta la sua forza di volontà.

Tra le armi a suoi favore, l’eredità di Tony Stark e l’accesso a una tecnologia che può sicuramente migliorare il suo costume. Ecco di seguito alcune proposte per il nuovo costume di Spider-Man.

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Come annunciato nelle scorse settimane, dopo Spider-Man Far From Home l’arrampicamuri rimarrà nell’Universo Cinematografico Marvel grazie all’accordo siglato da Sony e Marvel Studios dopo che pochi mesi fa era stata confermata la rottura del contratto di co-produzione, e tornerà protagonista di un terzo standalone (uscita prevista il 16 luglio 2021) comparendo poi in un altro cinecomic del franchise.

Di Spider-Man 3 sappiamo davvero poco, tranne che gli sceneggiatori di Homecoming e Far From Home torneranno nel team e che il regista Jon Watts si trova ora in trattative per dirigere anche questo nuovo capitolo. Ovviamente è atteso Tom Holland nei panni di Spidey insieme a tutto il cast “giovane”, da Zendaya a Jacob Batalon.

Kevin Feige ha però dichiarato che il personaggio “attraverserà universi cinematografici”, il che suggerisce che non sono esclusi futuri incontri con le proprietà Sony come Venom, Morbius, Madame Web o gli eroi dello Spider-Verse animato..

Di seguito la sinossi ufficiale di Far From Home: In seguito agli eventi di Avengers: Endgame, Spider-Man deve rafforzarsi per affrontare nuove minacce in un mondo che non è più quello di prima. ‘Il nostro amichevole Spider-Man di quartiere’ decide di partire per una vacanza in Europa con i suoi migliori amici Ned, MJ e con il resto del gruppo. I propositi di Peter di non indossare i panni del supereroe per alcune settimane vengono meno quando decide, a malincuore, di aiutare Nick Fury a svelare il mistero degli attacchi di creature elementali che stanno creando scompiglio in tutto il continente.

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The King’s Man – Le Origini: il nuovo trailer del prequel di Kingsman

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Ecco il nuovo trailer originale di The King’s Man – Le Origini, il film che racconta le origini dei Kingsman, i servizi segreti protagonisti dell’omonimo dittico cinematografico diretto da Matthew Vaughn, in arrivo in sala il 18 settembre 2020.

Mentre una manica dei peggiori tiranni e criminali della storia si riunisce per organizzare una guerra di proporzione mondiale, un uomo dovrà correre contro il tempo per fermarli. Questo sarà infatti il racconto delle origini dell’agenzia di intelligence indipendente che tutti conosciamo con il nome di Kingsman. Nel cast di The King’s Man – Le Origini sono stati confermati Ralph Fiennes, Matthew Goode e Harris Dickinson, e la storia sarà ambientata molto prima degli eventi narrati nel capitolo iniziale del franchise tratto dai fumetti di Mark Millar e Dave Gibbons.

La versione originale del trailer:

Quando i peggiori tiranni e menti criminali della storia si riuniscono per organizzare una guerra per spazzare via milioni di vite, un uomo dovrà correre contro il tempo per fermarli.
The King’s Man – Le Origini è diretto da Matthew Vaughn ed è interpretato da Ralph Fiennes, Gemma Arterton, Rhys Ifans, Matthew Goode, Tom Hollander, Harris Dickinson, Daniel Brühl, con Djimon Hounsou e Charles Dance. 

Il film è prodotto da Matthew Vaughn, David Reid e Adam Bohling, mentre Mark Millar, Dave Gibbons, Stephen Marks, Claudia Vaughn e Ralph Fiennes sono i produttori esecutivi. The King’s Man – Le Origini è basato sul fumetto “The Secret Service” di Mark Millar e Dave Gibbons, il soggetto è di Matthew Vaughn e la sceneggiatura è firmata dallo stesso Vaughn & Karl Gajdusek.

Generazione X 2: Kevin Smith spera nel ritorno di Ben Affleck

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Generazione X 2: Kevin Smith spera nel ritorno di Ben Affleck

Kevin Smith spera che Ben Affleck possa tornare nell’annunciato sequel di Generazione X (Mallrats in originale), il film da lui diretto nel 1995. Sembra che Smith sia attualmente entrato in una fase piuttosto nostalgica della sua carriera: dopo l’uscita lo scorso anno di Jay e Silent Bob – Ritorno a Hollywood, sequel/reboot di Jay & Silent Bob… Fermate Hollywood! del 2001, il regista e sceneggiatore ha annunciato non solo il sequel di Generazione X, ma anche il terzo capitolo di Clerks.

In una recente intervista con Comicbook, Kevin Smith ha dichiarato che oltre al ritorno del cast originale, spera che anche Ben Affleck – che nel film del ’95 ha interpretato il personaggio di Shannon Hamilton – possa apparire nel sequel. “Il personaggio di Shannon è nella sceneggiatura”, ha spiegato Smith. “Non è presente come i personaggi principale, che si vedono più o meno continuamente, ma è un personaggio che aiuta a mettere in moto le dinamiche della trama. È una parte sicuramente più bella di quella che Ben ha avuto in Jay e Silent Bob – Ritorno a Hollywood. Se è stato disposto ad accettare quel ruolo più ampio, il mio istinto mi dice che probabilmente accetterà anche questa parte più piccola. Immagino che dipenderà da dove lo gireremo e cose del genere. Però ci spero!”

Il sequel di Generazione X affronterà le conseguenza della pandemia di Covid-19

Per stessa ammissione di Kevin Smith, il regista e sceneggiatore ha trascorso il lockdown dovuto al Covid-19 completando le sceneggiature di Generazione X 2 e di Clerks 3. Il sequel di Generazione X – il cui titolo ufficiale sarà Twilight of the Mallrats – affronterà anche le conseguenze della pandemia di Coronavirus.

Il primo Generazione X raccontava la storia di T.S. (Jeremy London) e Brodie (Jason Lee), che trascorrono una giornata al centro commerciale dopo una brutta rottura con le loro fidanzate. I due non si limitano a guardare le vetrine, ma vivono una serie di avventure sbilenche, incontrano Stan Lee della Marvel Comics e molestano incessantemente un direttore di un negozio di abbigliamento, interpretato da Ben Affleck. Nel film Jay e il suo compagno di vita etero, Silent Bob, riprendono i loro ruoli da impiegati.

Ferrari: il film di Michael Mann con Hugh Jackman non è morto

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Ferrari: il film di Michael Mann con Hugh Jackman non è morto

Sono passati diversi anni ormai da quando abbiamo sentito parlare del biopic dedicato a Enzo Ferrari che sarà diretto da Michael Mann. All’epoca – parliamo del 2015! – il regista di Heat – La sfida e Collateral avrebbe dovuto girare il film a Modena per sei mesi, con il candidato all’Oscar Hugh Jackman scelto per interpretare il celebre imprenditore italiano (dopo che il premio Oscar Christian Bale aveva abbandonato il ruolo).

Adesso Deadline rivela che il progetto non è morto. Come spiegato dalla fonte, Michael Mann è tornato ufficialmente ad occuparsi del progetto, con l’intento di iniziare a girare nella primavera del 2021. Mann avrebbe già iniziato a pre-vendere i diritti di distribuzione del film al mercato virtuale di Cannes. Con Hugh Jackman ancora collegato al progetto, di recente Mann ha rimaneggiato la sceneggiatura scritta dal compianto Troy Kennedy (The Italian Job). 

STX si occuperà delle vendite internazionali del film e della distribuzione dello stesso nel Regno Unito e in Irlanda. Per quanto riguarda il restante mercato, nella giornata di domani Michael Mann terrà una presentazione virtuale del progetto dedicata ai potenziali compratori, tra i quali figurerebbero anche gli Amazon Studios. Il film si baserà sul libro di Brock Yates dal titolo “Enzo Ferrari: The Man, The Cars, The Races, The Machine“.

Le dichiarazioni di Michael Mann sul film dedicato a Enzo Ferrari

La pellicola, ambientata negli anni ’50, oltre a raccontare dell’ascesa del marchio Ferrari, dovrebbe focalizzarsi anche sul rapporto tra l’imprenditore ed un suo figlio illegittimo. Inoltre, nel film dovrebbe essere raccontata anche di una gara automobilistica tenutasi in Italia nel 1957, durante cui una Ferrari uscì dal tracciato e uccise ben 9 persone. Alla fonte, Michael Mann ha dichiarato: “In una storia come questa, il vero potere è racchiuso nelle vite emozionanti di queste persone, vite che si sono svolte in circostanze estreme. In più, abbiamo il potere esplosivo e la bellezza letale delle corse. È una storia con un forte dramma al centro: è per questo che desidero realizzare questo film da tanto tempo.”

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