Supereroi, azione, imprese
impossibili per salvare l’universo: il MCU ci ha offerto uno
scenario variegato e appassionante nei suoi primi undici anni di
vita dove una cornice d’onore è stata riservata alle coppie e alla
dinamica sentimentale.
Alcune di queste sono state amate
dai fan, altre odiate, ma quali saranno ricordate come le migliori
e le peggiori del Marvel Cinematic Universe? Ecco le nostre
alternative:
1W’Kabi e Okoye
Se
c’è qualcosa che non ha davvero funzionato all’interno del MCU è il
rapporto tra W’Kabi e Okoye in
Black Panther, marito e moglie sotto traccia che
sullo schermo dimostrano di avere pochissima chimica perché
incapaci di stringere un legame con il pubblico.
Purtroppo le loro scene sono state eliminate
dal montaggio finale del film, quindi non c’è stato il tempo
materiale per sviluppare un arco narrativo coerente e degno di
essere ricordato.
La voce sul possibile coinvolgimento
delle sorelle Wachowski nel quarto capitolo di
Matrix che la Warner Bros. vorrebbe mettere in
cantiere è stata presto smentita dallo staff di Chad
Stahelski, il regista di John Wick 3, che
l’aveva involontariamente confermata in un’intervista durante la
promozione del film.
A quanto pare infatti le
dichiarazioni di Stahelski si riferivano
semplicemente all’ipotesi futura di vedere coinvolte le Wachowski,
senza però assumere che le registe sarebbero state legate al nuovo
titolo del franchise.
Questo il comunicato ufficiale diffuso nelle ultime ore da Slash
Film:
“Lo staff di Chad Stahelski ci
ha contattato per farci sapere che il report iniziale non era
accurato. I suoi commenti erano in risposta a uno scenario
ipotetico che prevedeva il coinvolgimento delle Wachowski e non una
conferma al fatto che siano collegate al nuovo film.”
Lana e Lilly e Wachowski hanno
lanciato il franchise nel 1999, con un progetto cinematografico che
ha avuto un impatto significativo a Hollywood nella concezione
stessa di blockbuster, cambiando per sempre il volto del genere
fantascientifico e segnando tappe fondamentali nel progresso del
lavoro sugli effetti speciali. Sebbene i due sequel non siano stati
accolti con lo stesso entusiasmo della pellicola d’esordio, la
Warner Bros. sembra ancora intenzionata a proseguire il corso delle
avventure di Neo sul grande schermo.
Lo stesso Keanu Reeves ha espresso
in passato il desiderio di tornare a collaborare con la coppia su
Matrix: “Dovrebbero scriverlo e dirigerlo loro due, poi sarebbe
da considerare la storia ma si, ci sarei“, aveva raccontato in
un’intervista nel 2017.
Vi ricordiamo che John Wick
3: Parabellum, diretto da Chad
Stahelski, è atteso nelle nostre sale il 17 maggio
2019. Nel cast torna Reeves, già protagonista dei primi due episodi
della saga action, al fianco di Halle Berry, Ruby Rose, Common,
Lance Reddick, Asia Kate Dillon, Anjelica Huston, Mark Dacascos,
Jason Mantzoukas e Hiroyuki Sanada.
Dopo il grande successo dei primi
due capitoli, arriva al cinema John Wick
3: Parabellum, che vede di nuovo
protagonista Keanu Reeves nei panni dell’eroe del titolo.
Dopo aver ucciso un capo della Gran Tavola all’interno dell’Hotel
Continental, John Wick ha 2 problemi: è stato scomunicato dalla
congregazione dei mercenari e sulla sua testa c’è una taglia di 14
milioni di dollari.
Troppi per pensare che gli resti
qualche amico, John Wick cerca quindi di arrivare
a parlare con i capi dell’organizzazione, per contrattare la sua
vita. Il suo percorso non sarà affatto semplice. Con soli tre film,
la saga di John Wick, assassino a contratto dal
cuore d’oro e con la passione per i cani, si è ritagliata uno
spazio consistente nella storia dei film d’azione. La sua forza
sono la scrittura originale, che crea un mondo parallelo e
stratificato, e la regia, saldamente nelle mani pdi Chad
Stahelski per la terza volta, che riesce a coordinare le
scene di azione perfettamente coreografate.
In John Wick 3 ci
sono gli elementi che hanno reso famoso il personaggio: cani
(addirittura 3), confronti a fuoco di durata indefinita, con
diversi colpi di grazia dati alla testa (come ci fece notare un
honest trailer di qualche
anno fa) e una organizzazione criminale che ha più burocrazia di un
comune italiano. Dopo aver massacrato una famiglia potente della
mala nuiorchese nel primo episodio, dopo il secondo episodio in cui
uccideva il nuovo capo della camorra, interpretato da
Riccardo Scamarcio e girato in parte a Roma, adesso
John Wick si trova contro tutta l’organizzazione e tutti i suoi
killer addestrati.
A tutti questi elementi si aggiunge
il cast: oltre al protagonista
Keanu Reeves, a dare una mano, anche se controvoglia,
a John Wick c’è Sofia (Halle
Berry), Bowery King (Laurence
Fishburne) e Anjelica Huston; oltre
che uno stuolo di attori già noti in molti film di azione,
soprattutto orientali, come Yayan Ruhian (presente
anche negli ultimi capitoli si Star
Wars). A questi si aggiunge anche Asia Kate
Dillon, attore “non – binary” ossia che utilizza pronomi
neutri per definirsi, superando la distinzione, maschile/femminile.
Tra viaggi intercontinentali, lotte all’ultimo sangue, salti e
cadute improbabili, John Wick offre due ore di spettacolo e
divertimento, e anche una discreta sfacciataggine nell’uso del
mezzo cinematografico. John Wick 3:
Parabellum esce in sala il 16 maggio.
In seguito all’annuncio di Spider-Man: Far
From Home come titolo ufficiale del secondo capitolo
dedicato alle avventure di Peter Parker nel MCU, il presidente dei
Marvel Studios Kevin Feige aveva
lasciato intendere che dietro quel nome si nascondevano diverse
interpretazioni, allo stesso modo di Homecoming
che suggeriva il “ritorno a casa” del personaggio e il ballo
scolastico al quale partecipava il protagonista tra mille
imprevisti.
“Non dirò cosa
vuol dire, ma ci piace quel titolo perché, proprio come il primo, è
pieno di significati alternativi”, erano state le parole di
Feige un anno fa. Ora però un’interessante teoria di un fan sembra
ragionare sul fatto che Far From Home non sia
soltanto la descrizione del viaggio in Europa di Peter e dei suoi
compagni di scuola, ma delle realtà alternative create dal Multiverso e sull’altra
Terra dove rimarrà bloccato insieme a
Mysterio.
Ovviamente si tratta di
speculazioni, supportate però da scenari abbastanza credibili. Il
nuovo trailer del film diffuso pochi giorni fa ci porta a credere
che Mysterio stia mentendo sulle sue reali motivazioni e che il suo
compito non sarà aiutare Nick Fury nella lotta contro gli Elementali, ma sabotare
la realtà in cui si trova dopo lo schiocco. E se Peter si troverà
imprigionato nel mondo del villain, come farà a tornare su
Terra-616? Forse è questo il cuore del terzo atto del sequel?
D’altronde chi ha letto i fumetti e
conosce le azioni di Mysterio saprà che Quentin
Beck è un bugiardo cronico, un illusionista e un prestigiatore
molto esperto che non ha mai raccontato la verità. Dunque accettare
che la sua “versione” dei fatti in Far From Home
sia sincera è un errore…
L’intera struttura del
gioco porta la bugia ad un livello superiore, come quando ha
convinto Spider-Man che fosse il responsabile di crimini
gravissimi, o quando ha finto la morte di alcune persone. Insomma,
Mysterio ama far impazzire la gente. Per riuscirci utilizza vari
mezzi, tra cui effetti speciali, ed è probabile che anche nel MCU
si serva di questi strumenti per far credere alle persone che viene
da un altro mondo mentre è in realtà fa parte della stessa.
Diretto ancora una volta da
Jon Watts,
Spider-Man: Far From Homeè
arrivato nelle nostre sale il 10 luglio. Confermati nel cast del
film il protagonista Tom
Holland nei panni di Peter Parker, Marisa
Tomeiin quelli di zia May e Zendayain
quelli di Michelle,Samuel
L. Jacksonin quelli di Nick Fury
e Cobie
Smuldersin quelli di Maria Hill.
Jake
Gyllenhaal interpreterà invece Quentin
Beck, aka Mysterio, uno degli antagonisti
più noti dei fumetti su Spidey.
Di seguito la sinossi ufficiale:
In seguito agli eventi di
Avengers: Endgame, Spider-Man deve rafforzarsi per affrontare
nuove minacce in un mondo che non è più quello di prima. ‘Il nostro
amichevole Spider-Man di quartiere’ decide di partire per una
vacanza in Europa con i suoi migliori amici Ned, MJ e con il resto
del gruppo. I propositi di Peter di non indossare i panni del
supereroe per alcune settimane vengono meno quando decide, a
malincuore, di aiutare Nick Fury a svelare il mistero degli
attacchi di creature elementali che stanno creando scompiglio in
tutto il continente.
Per quanto riguarda le novità del
sequel, la tuta di metallo di Peter dovrebbe essere una
versione rimodellata di quella di Iron
Spider. vista in Avengers: Infinity
War. Questa nuova tuta, prevede anche una nuova maschera,
con degli occhiali al posto delle orbite bianche, come da
tradizione, questo perché è ovvio che il personaggio abbia bisogno
di una nuova maschera dopo che la sua precedente è andata distrutta
su Titano, durante il confronto con Thanos e prima della sua
disintegrazione.
Il canale americano
HBO dopo
il teaser ha diffuso il trailer di Big Little
Lies 2, l’annunciata seconda stagione di
Big Little Lies.
I primi episodi di Big
Little Lies 2 debutteranno a Giugno del
2019. Big Little Lies 2 è prodotto da
Nicole Kidman,
Reese Witherspoon, David E. Kelley, Andrea Arnold,
Jean-Marc Vallée, Bruna Papandrea, Per Saari, Gregg Fienberg,
Nathan Ross e Liane Moriarty.
https://youtu.be/4VV8u766E7Q
In
Big Little Lies 2 in superficie
nella tranquilla località balneare di Monterey, in California,
tutto sembra uguale. Le madri continuano a portare avanti le
loro dote, i mariti sostengono, i bambini rimangono adorabili e le
case sono altrettanto belle. Ma la notte della raccolta fondi
della scuola ha cambiato tutto, lasciando la comunità in un
equilibrio precario che continua a vacillare mentre i “Monterey
Five” – Madeline, Celeste, Jane, Renata e Bonnie – si uniscono
per raccogliere i pezzi delle loro vite distrutte.
Creato e scritto da David E. Kelley
su una storia di Kelley e Liane Moriarty, e basato sull’omonimo
romanzo dell’autrice di best-seller Liane Moriarty, BIG LITTLE LIES
2 torna per la sua seconda stagione di sette episodi a giugno,
esclusivamente su HBO. La nuova stagione esplora la malignità
delle menzogne, la durabilità delle amicizie, la fragilità del
matrimonio e, naturalmente, la feroce ferocia della sana
genitorialità.
Tutti e sette gli episodi sono
diretti e prodotti da Andrea Arnold (“Red Road”, “Fish Tank”,
“Wuthering Heights”, “American Honey”, premio Oscar per “Wasp”),
BIG LITTLE LIES 2 è stato scritto da David E. Kelley
(“Goliath”, “Mr. Mercedes”, 11 volte vincitore di Emmy per “Picket
Fences”, “LA Law”, “The Practice”, “Ally McBeal” e “Big Little
Lies”).
In BIG
LITTLE LIES 2 protagoniste sono Reese
Witherspoon (premio Oscar, Golden Globe e SAG Award per
“Walk the Line”; candidato Oscar, Golden Globe e SAG Award per
“Wild”); Nicole Kidman (Emmy, Golden Globe e
SAG Award per “Big Little Lies”, premio Oscar per “The Hours”,
vincitore del Golden Globe per “To Die For”, “Moulin Rouge!” E “The
Hours”); Shailene Woodley (vincitore
dell’Independent Spirit Award, candidato al Golden Globe e al SAG
Award per “The Descendants”; “Adrift”, “The Fault in Our
Stars”); Laura Dern (candidata all’Oscar per
“Wild” e “Rambling Rose”; vincitrice del Golden Globe per “Big
Little Lies”, “Enlightened”, “Recount” e “Afterburn”; vincitore di
Emmy per “Big Little Lies”); Zoë Kravitz
(“Animali fantastici e dove trovarli”, “Alta fedeltà”, “Mad Max:
Fury Road”); Meryl Streep (21 nomination
all’Oscar, tre volte premio Oscar, per “Kramer vs Kramer”,
“Sophie’s Choice” e “The Iron Lady”, quattro volte vincitore del
Golden Globe Award, per “The Iron Lady, “” Julie & Julia “,” Il
diavolo veste Prada “e” Adattamento “, Emmy, Golden Globe e SAG
Award per HBO” Angels in America “; Adam Scott (”
Parchi e ricreazione “,” Black Mass “); James
Tupper (“Men in Trees”, “Revenge”); Jeffrey Nordling
(“Sully”, “Motive”) e Douglas Smith (“Big Love”
della HBO; “The Bye Bye Man”).
Svelato il trailer ufficiale
italiano di Blinded By The Light firmato da
Gurinder Chadha (Sognando
Beckham). Il film, tratto dal romanzo autobiografico
Greetings from Bury Park: Race, Religion and
Rock’N’Roll di Sarfraz Manzoor e ispirato
alla musica di Bruce Springsteen, ripercorre la
storia di Javed. Un adolescente britannico di origini pakistane
che, nell’Inghilterra del 1987, scoprirà un potere catartico nei
testi del Boss, trovando grazie a loro anche il coraggio di provare
a realizzare i suoi sogni, tirando fuori la sua particolarissima
voce.
Nel cast del film Viveik
Kalra, Hayley Atwell, Rob Brydon, Kulvinder Ghir, Nell Williams,
Dean-Charles Chapman e Aaron Phagura.
SINOSSI: Dallo
sceneggiatore/regista/produttore Gurinder Chadha
(Sognando Beckham), arriva il drama
Blinded By The Light, ispirato dalla musica e dai
testi delle canzoni senza tempo di Bruce Springsteen.
Disney e Marvel Studios hanno rivelato la
data di uscita dell’edizione homevideo di Captain
Marvel, in arrivo sulle piattaforme Digital il 28
maggio e nei formati DVD e Blu-ray l’11 giugno. Di seguito trovate
tutte le informazioni sui contenuti speciali del disco, dalle scene
eliminate alle featurette con le interviste ai registi Anna
Boden e Ryan Fleck e al cast.
Featurette
Diventare un Supereroe – Segui il viaggio di
Brie Larson mentre si unisce al MCU e scopri cosa serve per essere
un Supereroe Marvel in tutti i sensi.
Big Hero Moment – Esplora l’impatto di Captain
Marvel nel MCU e come è riuscito a ispirare il pubblico in tutto il
mondo.
Le origini di Nick Fury – Rivivi alcuni degli
eventi più significativi del MCU attraverso gli occhi di Nick Fury
e scopri come la sua influenza abbia contribuito a plasmare il
MCU.
The Dream Team: scopri perché Anna Boden e
Ryan Fleck sono la coppia perfetta per dirigere il film sull’eroina
più potente dei Marvel Studios.
The Skrulls and the Kree – Uno sguardo più
approfondito agli Skrulls e ai Kree, al loro conflitto in corso e
all’importanza di cambiare le prospettive nel film.
Hiss-sterical Cat-titude – Il cast e la troupe
parlano di com’è stato lavorare con Goose e cosa serva per ritrarre
un personaggio così complesso sullo schermo.
Scene eliminate
“Chi ammiri più di tutti gli altri?” – Il
Comandante Kree Yon-Rogg deve rispondere all’Intelligenza Suprema,
che lo interroga sulla sua abilità di comando.
Starforce Recruits – Yon-Rogg tiene una
lezione per i suoi soldati studenti sulla missione Kree per
difendere tutte le nazioni dal flagello degli Skrull.
Dirigendosi verso Torfa – Vers e i membri
dello Starforce si scontrano mentre si preparano per la loro
missione di soccorso a Torfa.
“Cosa, nessun sorriso?” – In questa versione
alternativa di una scena del film, Vers sta consultando una mappa
quando riceve una dubbia offerta di aiuto.
Black Box – Keller tenta di rintracciare Vers
e Fury dopo la fuga su un quadjet dalla Joint USAFA Facility.
Rookie Mistake – Il novellino dello
S.H.I.E.L.D., l’agente Phil Coulson, aiuta il direttore Keller in
una situazione imbarazzante
Captain Marvel è arrivato nelle nostre sale il
6 marzo 2019.
Il cast ufficiale: Brie
Larson, Samuel L.
Jackson, Ben
Mendelsohn, Djimon
Hounsou, Lee
Pace, Lashana
Lynch, Gemma
Chan, Algenis Perez
Soto, Rune
Temte, McKenna
Grace, Clark Gregg, Jude
Law, Annette Bening.
Basato sul
personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta nel 1968,
il film segue Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi più
potenti dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una
guerra galattica tra due razze aliene, è lì che l’eroina
interverrà. Ambientato negli anni ’90, il cinecomic è un’avventura
tutta nuova che racconterà un periodo inedito nella storia
dell’universo cinematografico Marvel.
Arrivano nuovi aggiornamenti su
The Suicide Squad, il film che vedrà alla regia
James Gunn e che riavvierà il franchise DC
inaugurato nel 2016 dal cinecomic di David Ayer, anche se stavolta
si tratta unicamente di un rumor non ufficiale. A quanto pare, come
riportato dal sito Geeks WorldWide, Benicio Del
Toro potrebbe entrare nel cast e interpretare il villain,
un “guerriero irascibile e anziano che vive per combattere”
chiamato The Mayor.
Nel caso in cui la voce dovesse
rivelarsi fondata, l’attore tornerebbe a lavorare con Gunn dopo la
partecipazione alla saga di Guardiani della
Galassia dove ha vestito i panni del Collezionista.
L’aria di reunion in The
Suicide Squad continuerà, dal momento che secondo The
Wrap Michael Rooker sarebbe in trattative
per ricoprire il ruolo di King Shark, uno dei nuovi personaggi che
la produzione intente portare sullo schermo; per l’attore si
tratterebbe invece della quinta collaborazione con il regista dopo
i due capitoli di Guardiani della Galassia,
The Belko Experiment e
Brightburn.
Sempre il sito riporta che il
misterioso supereroe di Idris Elba avrà una
figlia, possibile indizio sulla sua identità: sarà forse
Sportsmaster o proprio Deathstroke, i due assassini dei fumetti DC
con forti legami familiari? Il rumor è da prendere con la dovuta
cautela, visto che da quando l’attore è entrato nel cast si sono
alternate varie speculazioni fuorvianti sul ruolo.
Per The
Suicide Squad è stato confermato il ritorno nel cast
di Viola Davis (che interpreterà di nuovo
Amanda Waller) insieme a Joel
Kinnaman, che riprenderà il ruolo di Rick Flag (il
leader della task force), così come Jai
Courtney sarà ancora Captain Boomerang
e Margot
Robbie Harley Quinn, anche solo per un piccolo cameo.
Parlando invece delle novità, Variety fa sapere che Idris Elba, contrariamente alle notizie delle
ultime settimane, non sostituirà Will
Smith per interpretare Deadshot ma che la
produzione ha eliminato il personaggio e ne affiderà un altro (per
ora ignoto) all’attore.
Sempre sul reboot Justin Kroll di
Variety fa sapere, basandosi su alcune voci piuttosto attendibili,
che Dave Bautista non parteciperà al progetto come
ipotizzato nei mesi scorsi a causa di un’agenda di lavoro troppo
piena e impossibile da conciliare con gli impegni sul set del
cinecomic. A quanto pare Cena dovrebbe sostituire proprio Bautista
nel posto lasciato vacante, e i primi rumor suggeriscono che si
tratti di Peacemaker, alter-ego di Christopher
Smith.
Secondo quanto riferito nelle
ultime settimane, la lineup dei personaggi del cinecomic non subirà
molti stravolgimenti rispetto all’originale, ma è chiaro che il
riavvio del franchise abbia comunque bisogno di nuove figure da
introdurre in linea con la visione di Gunn e con le run originali
dei fumetti a cui si ispira.
In un unico scenario previsto da
Doctor Strange i Vendicatori sarebbero riusciti a battere Thanos e
a riportare l’equilibrio nell’universo: schioccando il guanto
dell’infinito, Tony Stark ha dunque deciso il suo destino e quello
degli altri e dimostrato una volta per tutte il suo valore nella
scena forse più significativa di Avengers:
Endgame. “Io sono Iron Man“, esclama fiero
davanti al nemico, e il resto è già storia.
Nel frattempo, scaduto l’embargo per
la diffusione degli spoiler, è Robert Downey Jr. a
tornare a quel momento specifico del film condividendo le immagini
dal dietro le quinte dello schiocco di Tony. Tre telecamere puntate
sull’attore riprendono il gesto da prospettive diverse e
l’intensità della performance ha reso la sequenza ancora più
indimenticabile.
Ovviamente la morte di Tony Stark è
un evento che peserà sul futuro del MCU, come suggerito di recente dal
trailer di
Spider-Man: Far From Home, e sembra che il
lutto verrà affrontato diversamente a seconda dei personaggi. Di
sicuro siamo felici che Avengers: Endgame ci abbia
consegnato la versione più emozionante dell’eroe e che la sua
dipartita non è stata vana.
Qui sotto potete dare uno sguardo alle foto del backstage.
Dopo gli eventi devastanti di
Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli
sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti
in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora
una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare
l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle
conseguenze che potrebbero esserci.
Presentata in anteprima durante lo
show di Jimmy Kimmel, la nuova clip ufficiale di Spider-Man: Far
From Home ci mostra l’attacco di uno degli Elementali (quello di
forma d’acqua) alla laguna di Venezia, dove Peter e i suoi compagni
di scuola si trovano in vacanza. L’arrivo di Mysterio sembra
risolvere la situazione, ma quali saranno le sue reali
intenzioni?
Come saprete nel secondo trailer del
film è Nick Fury a rivelare che lo schiocco
avvenuto in Endgame ha
“squarciato” la dimensione spazio tempo creando una realtà
alternativa, la stessa da cui proviene Quentin Beck aka
Mysterio.
Diretto ancora una volta da
Jon Watts,
Spider-Man: Far From Homeè
arrivato nelle nostre sale il 10 luglio. Confermati nel cast del
film il protagonista Tom
Holland nei panni di Peter Parker, Marisa
Tomeiin quelli di zia May e Zendayain
quelli di Michelle,Samuel
L. Jacksonin quelli di Nick Fury
e Cobie
Smuldersin quelli di Maria Hill.
Jake
Gyllenhaal interpreterà invece Quentin
Beck, aka Mysterio, uno degli antagonisti
più noti dei fumetti su Spidey.
Di seguito la sinossi ufficiale:
In seguito agli eventi di
Avengers: Endgame, Spider-Man deve rafforzarsi per affrontare
nuove minacce in un mondo che non è più quello di prima. ‘Il nostro
amichevole Spider-Man di quartiere’ decide di partire per una
vacanza in Europa con i suoi migliori amici Ned, MJ e con il resto
del gruppo. I propositi di Peter di non indossare i panni del
supereroe per alcune settimane vengono meno quando decide, a
malincuore, di aiutare Nick Fury a svelare il mistero degli
attacchi di creature elementali che stanno creando scompiglio in
tutto il continente.
Per quanto riguarda le novità del
sequel, la tuta di metallo di Peter dovrebbe essere una versione
rimodellata di quella di Iron
Spider. vista in Avengers: Infinity
War. Questa nuova tuta, prevede anche una nuova maschera,
con degli occhiali al posto delle orbite bianche, come da
tradizione, questo perché è ovvio che il personaggio abbia bisogno
di una nuova maschera dopo che la sua precedente è andata distrutta
su Titano, durante il confronto con Thanos e prima della sua
disintegrazione.
Ecco il trailer de Il Traditore, il
film diretto da Marco Bellocchio con protagonista
Pierfrancesco Favino e in concorso al
Festival di Cannes 2019.
Nei primi anni ’80 è in corso
una vera e propria guerra tra i boss della mafia siciliana per il
controllo sul traffico della droga. Tommaso Buscetta, conosciuto
come il “boss dei due mondi”, fugge per nascondersi in Brasile e da
lontano, assiste impotente all’uccisione di due suoi figli e del
fratello a Palermo; ora lui potrebbe essere il prossimo. Arrestato
ed estradato in Italia dalla polizia brasiliana, Buscetta prende
una decisione che cambierà tutto per la mafia: decide di incontrare
il giudice Giovanni Falcone e tradire l’eterno voto fatto a Cosa
Nostra.
Il film diretto da MARCO BELLOCCHIO
è interpretato da PIERFRANCESCO FAVINO (nel ruolo di Buscetta),
MARIA FERNANDA CANDIDO (la moglie di Buscetta), FABRIZIO FERRACANE
(Pippo Calò),FAUSTO RUSSO ALESI (Giovanni
Falcone), LUIGI LO CASCIO (Totuccio
Contorno).
Sceneggiato da MARCO BELLOCCHIO,
LUDOVICA RAMPOLDI, VALIA SANTELLA, FRANCESCO PICCOLO, in
collaborazione con FRANCESCO LA LICATA, Fotografia di VLADAN
RADOVICH, Montaggio di FRANCESCA CALVELLI, Musica di NICOLA
PIOVANI, Scenografia di ANDREA CASTORINA, Costumi di DARIA
CALVELLI, Suono di GAETANO CARITO e ADRIANO DI LORENZO.
Il Traditore è
prodotto da IBC MOVIE, KAVAC FILM con RAI CINEMA, in coproduzione
con AD VITAM PRODUCTION (Francia), MATCH FACTORY PRODUCTIONS
(Germania), GULLANE (Brasile), prodotto da BEPPE CASCHETTO,
sviluppo progetto ANASTASIA MICHELAGNOLI, produttore esecutivo
SIMONE GATTONI. Le vendite internazionali sono di THE MATCH
FACTORY.
Il Traditore è distribuito da O1
DISTRIBUTION e esce in sala in Italia il 23
maggio,giorno della ricorrenza
della strage di Capaci.
Il viaggio nel tempo è stato il
meccanismo narrativo scelto dalla Marvel per dare il via al racconto
di Avengers: Endgame. Quando tutto sembrava
perduto, a cinque anni dalla decapitazione di Thanos, grazie a
Scott Lang e al lavoro di Tony Stark si scopre che il viaggio nel
tempo è una possibilità, un modo come un altro per cercare di
mettere le cose a posto, recuperando le gemme dal passato e
usandole ancora nel futuro.
Dopo le prime reazioni
scettiche, i personaggi sembrano abbracciare di buon grado la
possibilità e l’idea, senza farne un grosso affare. Questa
però non è la prima volta che vediamo viaggi nel tempo nei film
della Marvel. Il dottor Strange lo ha fatto per
primo, anche se in un modo molto diverso con regole apparentemente
diverse. Usando la Gemma del Tempo, Strange e, più tardi, Thanos,
sono stati in grado di riavvolgere completamente il tempo, quindi
consentire agli eventi di prendere una piega diversa.
Ma con l’uso del Reame Quantico, i
Vendicatori viaggiano nel tempo in modo diverso. (E, come il film
ci tiene a spiegare, non si tratta di un viaggio che ha le stesse
regole di quelle di Ritorno al futuro). Il viaggio nel tempo
attraverso il Reame Quantico, non può cambiare
retroattivamente il presente in cui il viaggiatore ha intrapreso il
suo viaggio, per cui andando indietro così, non si può uccidere il
nonno di qualcuno (o il bambino Thanos, come è stato suggerito
durante il film) annullando il presente – o almeno non il punto del
presente da cui è partito il viaggiatore del tempo.
Se qualcuno cambia il passato, per
esempio, perdendo la Gemma dello Spazio da Loki che fugge
impossessandosene, questa azione crea solo una timeline
alternativa. Ciò significa anche che gli oggetti e le persone del
passato possono viaggiare verso il presente senza cambiare nulla.
Ciò permette alle Gemme dell’Infinito, a Nebula e
a Thanos del passato, e all’esercito di Thanos di venire verso il
presente, e persino morire lì, senza che tutta la linea temporale
successiva venga modificata. Questo permette anche a Nebula “buona”
di uccidere la se stessa del passato senza conseguenze su di
lei!
L’apparente eccezione a questa
regola è che le Gemme radicano la realtà nella loro esistenza, per
cui spostarne una nel flusso del tempo genera nuovi percorsi
temporali. Quindi devono rimanere nella loro realtà originale per
permettere al tempo di andare avanti e impedire che l’universo
venga consumato. Questo è il motivo per cui Captain America deve
restituire le gemme prese in prestito alla rispettiva cronologia
alla fine dello scontro.
Dopo gli eventi devastanti di
Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli
sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti
in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora
una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare
l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle
conseguenze che potrebbero esserci.
Dopo lo spin-off dedicato a
Hobbs e
Shaw (in uscita il prossimo 8 agosto) che vede
protagonisti Dwayne Johnson e Jason
Statham, la Universal potrebbe aver puntato un altro
personaggio del franchise di Fast & Furious per
sviluppare un nuovo capitolo ambientato nello stesso universo di
Toretto e co.
A quanto pare, secondo l’Hollywood
Reporter, lo studio avrebbe in programma uno spin-off tutto al
femminile costruito attorno a Cipher, la hacker
interpretata da Charlize Theron nell’ottavo capitolo della
serie, ovvero uno dei tre film promessi (di cui uno già
annunciato, ovvero Fast & Furious 9).
Il rumor fa eco alle dichiarazioni
di Vin Diesel di qualche mese fa, quando l’attore parlò di un’idea
su un progetto guidato da una donna e ufficialmente presentato
dagli sceneggiatori di Captain
Marvel Nicole Perlman, Geneva Robertson-Dworet e
Lindsay Beer. All’epoca si pensò che la figura chiave del film
sarebbe stato la Letty di Michelle Rodriguez, che
negli anni ha sempre denunciato una cattiva rappresentazione delle
figure femminili nel franchise
Forse la Universal lavorerà a due
pellicole, una su Letty e una su Cipher, oppure i personaggi
condivideranno la scena nello stesso spin-off? Staremo a
vedere.
Nel frattempo vi ricordiamo che
Hobbs & Shaw, diretto da David
Leitch, vede nel cast Dwayne Johnson, Jason
Statham, Vanessa Kirby, Idris Elba, Eiza
González e Eddie Marsan e
arriverà nelle sale ad agosto.
L’uscita nelle sale di Fast
& Furious 9, il nuovo capitolo del franchise la cui
produzione dovrebbe iniziare a breve con il cast originale e il
ritorno dietro la macchina da presa di Justin
Lin, stata spostata al 22 maggio
2020.
Non sono state fornite spiegazioni
ufficiali che hanno motivato questa scelta, ma è evidente che nei
piani della Universal Pictures ci sia la volontà di garantire alla
saga il miglior posizionamento al box office possibile in una
stagione già ricchissima di blockbuster molto attesi.
Per quanto riguarda il film, tempo
fa era stato lo stesso Vin Disel a spiegare che
Lin sarebbe tornato anche per la regia dell’episodio 10, cosa che
faceva pensare che i due episodi venissero girati in contemporanea.
Il rumor non è stato confermato e, visti i numerosi impegni degli
attori, non sembra un’ipotesi facilmente realizzabile.
Si aspettano nel frattempo gli
aggiornamenti sul cast che, oltre ai soliti nomi, dovrebbe
presentare anche delle new entry ed un nuovo villan.
Lucca Comics & Games 2019,
dal 30 ottobre al 3 novembre, metterà a confronto l’uomo e la
macchina, il virtuale e il reale, in una fusione raccontata in
mille e una storia, attraverso mille e più linguaggi. Il concetto
di umanità sarà messo al centro del festival perché in un mondo in
cui l’uomo è sempre più dipendente dalle macchine e dalla
comunicazione digitale, subendone gli effetti, diventa fondamentale
rimettere in primo piano la dimensione sociale e rituale che hanno
reso la manifestazione il community
eventpiù significativo d’Europa. A
partire dai miti del Golem e di Pinocchio alle eroine ribelli
di WestWorld, passando
per Metropolis, Blade
Runner e Ghost in The Shell, l’androide che
si interroga sulla propria coscienza e sui propri ricordi è lo
specchio del nostro bisogno di libertà, di empatia e di
uguaglianza, e ci ripropone l’eterna domanda su cosa significhi
davvero “essere umani”. Ecco perché Becoming
Human sarà il claim di Lucca Comics & Games 2019.
Questo tema sarà esplorato
attraverso le grandi narrazioni, a fumetti o videoludiche, create
con un dado e l’interpretazione come in un gioco di ruolo, o
pianificate a lungo e con grandi sforzi come in un blockbuster di
supereroi. Sono le storie che
la community di Lucca assorbe, fa
proprie e arricchisce, includendole nel
proprio vissuto, scoprendole per la
prima volta, reinventandole con la fan art, vivendole con un
cosplay che si è preparato per 12 mesi in attesa di mostrarsi nelle
vie della città con grande rispetto per
il contesto monumentale che lo accoglie. È grazie a questa
partecipazione attiva che nascono nuovi mondi, abbattendo la
barriera tra autore e spettatore, e innescando quel senso
di gratitudine reciproca che diventa il patto
tra creatore e fruitore.
Con il suo inconfondibile “stile”
(celebrato nel tema del 2013), Lucca Comics & Games porterà avanti
uno storytelling del fantastico che proprio
grazie ai mezzi digitali sta vivendo, a 500 anni dalla morte di
Leonardo Da Vinci,
unnuovoRinascimento. Dalla
prospettiva di un evento non digitale ma fatto di persone,
celebrativo dei nuovi media e delle innovazioni tecnologiche, a
Lucca si andrà per assistere a un concerto, a una conferenza, a una
proiezione, a una partita di e-sports, per continuare
a tessere quelle storie che ci rendono umani e protagonisti.
La prima voce che
interpreterà il claim: Barbara
Baldi.Gran Guinigi 2018 come
Miglior Disegnatrice (per il graphic novel Lucenera,
Oblomov edizioni), collaboratrice da anni per grandi case editrici
e industrie creative, l’artista italiana ha accettato la sfida che
ogni anno lanciamo a un protagonista della scena artistica
crossmediale. E dopo lo straordinario successo dell’avveniristico
poster 2018 di Lorenzo “LRNZ” Ceccotti, Barbara Baldi ha creato uno
splendido poster che interpreta Becoming Human e lo arricchisce di
ulteriori visioni.
Un bacio tra umano e
androide, che dà vita a quell’affinità elettiva tra
creatore mortale e creatura immortale, tra autore e opera, nel
pieno rispetto del senso di gratitudine che unisce artista e fan;
una vera “revolution” (come quella del tema del 2014), un gesto che
scavalca ogni muro o pregiudizio, degno di essere messo su un
palco: quello, storico e prestigiosissimo, del Teatro
del Giglio di Lucca, che ha visto nascere le grandi
narrazioni in musica di Giacomo Puccini ma che è stato anche il
luogo dell’abbraccio tra Frank Miller e Milo Manara e che
rappresenta tutte le altre sale del festival dove il rapporto tra
fan e artista è guidato da costante metonimia. Nel campo visivo
entrano e sono protagonisti gli spettatori, il nostro “gold”, non
semplice sfondo, bensì valore aggiunto a ogni edizione “made in
Lucca”.
We are
Lucca – Nella platea straordinariamente raffigurata
nel poster 2019 si celano inconsapevolmente quattro ambasciatori di
Lucca Comics & Games che presto potranno diventare i protagonisti
di una storia illustrata da Barbara Baldi, scritta da Eleonora
Caruso e dallo sceneggiatore Giorgio Giusfredi. Da sempre i fan
sono il cuore del festival, siamo tutti noi che partecipiamo,
condividiamo, lavoriamo e ci emozioniamo a Lucca. Quattro volti si
trasformeranno nei nuovi eroi di una grande avventura inedita
presentata nel corso della prossima edizione della manifestazione.
Saranno loro a rappresentare le centinaia di migliaia di fan che da
sempre combattono il nulla fuori dalle mura di Lucca, perché la
storia continua. L’attività di coinvolgimento prenderà avvio
attraverso i canali social di #LuccaCG19, #LuccaIsCommunity. Stay
tuned!
Gli alleati – A raccontare tutto quello
che avverrà nei giorni di “ottembre” ci saranno due alleati di
prim’ordine. Radio DEEJAY sarà la radio
ufficiale di Lucca Comics & Games 2019. La Radio insieme al
festival ha già messo in cantiere una serie di attività che
verranno annunciate nel corso dei prossimi
mesi. Twitchconferma
la sua partecipazione come piattaforma ufficiale di live streaming,
una vera e propria community di riferimento per un live unico
creato dall’interazione condivisa di milioni di utenti.
Graphic Novel Theatre – Nella sua continua
ricerca di collisioni di linguaggi Lucca Comics & Games tornerà a
teatro con una nuova produzione: Cinzia,
l’acclamato Graphic Novel diLeo
Ortolani* sul tema della transessualità. Una storia
sull’accettazione e sull’omologazione, raccontata con rispetto e
ironia da uno dei principali storyteller italiani, che ha ricevuto
il plauso della critica e del pubblico ed è stato promosso dal
movimento trans. Uno spettacolo teatrale prodotto da Lucca Comics &
Games e realizzato in esclusiva per i giorni del festival da Teatri
d’Imbarco, adattato dal premio Nastro D’Argento Nicola Zavagli, con
la collaborazione di Leo Ortolani e Bao Publishing. Ancora una
volta il teatro come medium che abbatte la barriera fra attore e
spettatore, e che riprende il rapporto tra festival e pubblico,
chiamato a partecipare attivamente. Ma non solo, perché Lucca
Comics & Games porta avanti i progetti teatrali con l’orgoglio e la
consapevolezza di dare voce ai fumetti tramite una nuova forma
espressiva elaborata insieme agli stessi autori, che si rimettono
in gioco per creare qualcosa di unico.
Dai panni di festival a quelli di produttore culturale, Lucca
Comics & Games ha accolto la sfida del pubblico e del drammaturgo
Zavagli e dà avvio al tour di Kobane Calling on
Stage*. Lo spettacolo – prodotto da Lucca Comics & Games e
Teatri D’Imbarco, in collaborazione con BAO Publishing e con il
contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, nato
all’interno del progetto Graphic Novel Theater di Cristina Poccardi
e Nicola Zavagli da un’idea di Emanuele Vietina – è stato
presentato nel 2018 con un sold out al Teatro del Giglio di Lucca e
partirà in tour toccando le più importanti città italiane. Si parte
da GROSSETO,Teatro
degli Industri (20 novembre 2019)
e SIENA,Teatro dei
Rozzi (29 novembre 2019) ospite delle rassegne di Fondazione
Toscana Spettacolo, per approdare sui palcoscenici di tutta
Italia: FIRENZE, Teatro Puccini (22-23
novembre
2019); TRIESTE,Politeama
Rossetti (25 novembre
2019); ROMA,Teatro
Vittoria (5-15 dicembre
2019); BOLOGNA Arena del Sole di ERT (18
novembre 2019) ospite delle rassegne di Emilia Romagna
Teatro; NAPOLI Teatro Bellini (3-8 marzo
2020); MILANO Teatro Leonardo (26-29
marzo 2020); GENOVA Teatro della Tosse
(3-5 aprile 2020).
Horror Music – Lo spettacolo
granguignolesco e la presenza scenica sono il marcatore della prima
band di Lucca C&G 2019. L’Horror
Musicsarà infatti in scena a Lucca
con i Death SS. Dietro a questo nome si
nasconde uno dei principali gruppi heavy metal italiani. SS sta
per Steve Sylvester, frontman della band,
artista e co-fondatore che ha posizionato la letteratura gotica al
centro dei riferimenti visivi del gruppo (l’artista fantasy Alex
Horley ha firmato alcune splendide copertine), con particolare
attenzione allo show e alla componente performativa. Aspettiamoci
grandi sorprese: i Death SS si esibiranno sul Main Stage di Lucca
Comics & Games con uno spettacolo creato ad hoc, in cui le
community del festival saranno parte attiva, per festeggiare la
serata di Halloween 2019 insieme a tutti i loro fan, vecchi e
nuovi. Inoltre, Steve Sylvester, esperto di fumetti anni ‘70, sarà
presente con un incontro per condividere la sua passione.
Umanità espansa: torna la
stagione della grande fantascienza. Approdata sul pianeta
Amazon Prime dopo un viaggio lungo come un salto
nell’iperspazio The Expanse arriva a
Lucca con Fanucci Editore insieme a Daniel
Abrahame Ty
Franck meglio noti come James
S.A.Corey. Nata come ambientazione di un MMORPG mai
realizzato e dopo aver sperimentato le sue possibilità narrative
durante delle sessioni di giochi di ruolo a cui ha partecipato
anche George Martin, The Expanse è stata convertita dagli autori in
una saga letteraria di successo e tramutata da Netflix in una serie
tv. Finalmente tornerà ad essere un gioco table top, surfando
l’onda della rivoluzione digitale e arrivando alla pubblicazione
tramite Kickstarter.
Il ritorno della Ruota del Tempo. La celebre
saga fantasy, capolavoro di Robert
Jordan da oltre 90 milioni di copie vendute
continuerà ad incantare i lettori con una straordinaria operazione
artistica presentata in anteprima assoluta per il pubblico di Lucca
Comics & Games. Fanucci Editore pubblicherà “Warrior of the
Altaii”, opera prima finora inedita di Jordan pubblicata
per la prima volta dopo 40 anni. Per illustrare la cover
chiama Paolo Barbieri, che raccoglie il
testimone di Michael Whelan. Ma non solo, le 13 copertine della
saga saranno re-interpretate da diversi illustratori italiani
tramite una selezione a cura del festival in collaborazione con
Fanucci Editore che vedrà Barbieri individuare e dettare le linee
guida visive delle copertine e presiedere la giuria. Il bando sarà
pubblicato a breve sul sito della manifestazione.
Tempo frantumato – La rottura del
continuum spazio-temporale, dinosauri, navi pirata e robot: torna a
Lucca la grande narrativa per ragazzi incarnata dal talento
americano Armand Baltazar, gigante
dell’animazione, senior designer per Dreamworks, Walt Disney e
Pixar. Lucca Comics & Games, in collaborazione con Editrice Il
Castoro, gli dedicherà una personale a partire da Timeless,
capolavoro illustrato che frantuma il tempo per ricomporre
l’umanità e che ha stregato Ridley Scott.
I Martelli da Guerra di Dominic
McDowall– Lucca Comics & Games
celebra ancora la dimensione interattiva con il ricchissimo e
fortunato mondo fantasy di Warhammer, Dominic
McDowall, l’autore, porterà a Lucca Comics & Games la sua
esperienza come CEO di Cubicle 7, con cui ha anche realizzato
giochi di ruolo legati ad immaginari come Doctor Who e Il Signore
Degli Anelli. Grazie alla collaborazione con Need Games torna
quindi in Italia la grande tradizione dei giochi di ruolo di Games
Workshop, la storica casa editrice britannica.
Winter “school” is coming – Dopo averlo
annunciato durante l’edizione 2018, fa la prima mossa
il Games Science Research
Centeril nuovo polo dedicato alla
ricerca sulla Teoria dei Giochi: una workshop residenziale per
aspiranti games designer che si terrà nel 2019 all’interno della
cornice di Lucca Comics & Games, nell’ambito delle attività di
studi dell’IMT, Advanced Studies Institute. Partner di questa
straordinaria operazione CMON, la casa editrice internazionale
diretta da David Preti celebre per l’utilizzo innovativo delle
piattaforme di crowdfunding e per aver messo al centro dello
sviluppo dei propri giochi l’autorialità e la qualità della
componente artistica.
Il valore della
scoperta– Lucca Comics & Games è
più di un festival, più di una fiera, più di un evento: è un
portale per entrare nel mondo dell’editoria attraverso le
professioni creative. Dopo averlo fatto con il Gioco Inedito nel
2003 e con il Project Contest nel 2005, nel 2019 lo farà anche
attraverso il Concorso Lucca
Junior– Premio di
Illustrazione editoriale “Livio Sossi”. Da quest’anno,
grazie alla collaborazione con KITE
edizioni, Book on a Tree,
e Associazione Autori Di Immagini, il
festival porterà il vincitore alla pubblicazione di un albo
illustrato per bambini con testo scritto da Davide Calì.
Lucca come stargate della creatività. La
collaborazione tra Lucca Comics & Games e Book on a Tree si traduce
anche in attività rivolte agli scrittori. Si è appena
conclusa A caccia di storie, la settimana
intensiva con laboratori, lezioni e masterclass per imparare a
sviluppare progetti editoriali rivolte ai ragazzi, nei luoghi che
ha calcato Carlo Collodi. Nel corso dell’anno sarà annunciato il
vincitore 2019 che riceverà un contratto di
edizione da parte di Book on a
Tree per essere poi pubblicato
da Edizioni Piemme-Il Battello a Vapore,
storica casa editrice di libri per ragazzi numero uno in
Italia.
Il viaggio dei fratelli Russo nel
MCU è iniziato con Captain America:
The Winter Soldier, film che ha confermato la capacità
dei Marvel Studios di addentrarsi nei generi (qui il thriller
politico alla I tre giorni del condor) e di cambiare il volto di
uno degli eroi più amati e “tradizionali” della sua storia. In
questo film poi iniziano a intravedersi i segnali di una profonda
amicizia, quella tra Steve Rogers e
Natasha Romanoff, che troverà la sua degna
rappresentazione in Civil
War e più tardi in Avengers:
Endgame.
Proprio nel capitolo che chiude la
saga delle gemme dell’infinito potrebbe esserci un chiaro omaggio
ad una delle scene più toccanti di The Winter Soldier, in cui i due
personaggi abbattono ogni barriera di diffidenza e decidono di non
essere solo compagni d’armi ma qualcosa in più: amici.
Lo stesso termine ritorna in
Endgame quando Steve torna al quartier generale
dei Vendicatori cinque anni dopo lo schiocco di Thanos “per
vedere un’amica“. E considerando quanto sia stato difficile
per Nat aprirsi alla sua nuova famiglia, e visto l’esito del film,
è un dettaglio ancora più commovente.
Dopo gli eventi devastanti di
Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli
sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti
in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora
una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare
l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle
conseguenze che potrebbero esserci.
Nel corso dell’ultima settimana
abbiamo analizzato ogni dettaglio del nuovo trailer di
Spider-Man: Far
From Home, dai legami con Avengers:
Endgame agli indizi sulla trama del film e
l’introduzione, nel MCU, del Multiverso (un
concetto assai familiare ai fan dei fumetti) grazie al personaggio
di Mysterio.
Eppure c’è sempre qualcosa che
sfugge anche agli sguardi più attenti, come l’easter egg che fa
riferimento alle “origini” dell’Uomo Ragno e che potete osservare
nell’immagine qui sotto.
In questo particolare frame
infatti, Happy Hogan sta dicendo a Peter Parker
non può sparire dal radar di Nick Fury e rifiutare le sue chiamate,
e dietro di lui, sullo sfondo, compare un poster dedicato al
wrestler Crusher Hogan. Ma questo non è anche il
nome del combattente contro cui si è scontrato Peter nei fumetti
poco dopo aver ottenuto i suoi poteri dal morso di un ragno
radioattivo?
Joseph “Crusher” Hogan offre ben
100 dollari (come segnalato sulla locandina) a chiunque riesca a
durare sul ring per tre minuti, sfida raccolta dal giovane eroe
all’epoca poco consapevole delle sue nuove abilità.
Probabilmente si tratta di un
omaggio alle storie originali, o forse Happy e Crusher sono
imparentati nell’universo dei Marvel Studios. Se così fosse,
spider-Man ha combattuto con Crusher Hogan e Happy era presente
durante l’evento? Magari è così che Peter è entrato nel radar di
Tony Stark, sotto suggerimento del suo
collaboratore, convincendolo a chiamare l’eroe per la battaglia di
Civil War?
Diretto ancora una volta da
Jon Watts,
Spider-Man: Far From Homeè
arrivato nelle nostre sale il 10 luglio. Confermati nel cast del
film il protagonista Tom
Holland nei panni di Peter Parker, Marisa
Tomeiin quelli di zia May e Zendayain
quelli di Michelle,Samuel
L. Jacksonin quelli di Nick Fury
e Cobie
Smuldersin quelli di Maria Hill.
Jake
Gyllenhaal interpreterà invece Quentin
Beck, aka Mysterio, uno degli antagonisti
più noti dei fumetti su Spidey.
Di seguito la sinossi ufficiale:
In seguito agli eventi di
Avengers: Endgame, Spider-Man deve rafforzarsi per affrontare
nuove minacce in un mondo che non è più quello di prima. ‘Il nostro
amichevole Spider-Man di quartiere’ decide di partire per una
vacanza in Europa con i suoi migliori amici Ned, MJ e con il resto
del gruppo. I propositi di Peter di non indossare i panni del
supereroe per alcune settimane vengono meno quando decide, a
malincuore, di aiutare Nick Fury a svelare il mistero degli
attacchi di creature elementali che stanno creando scompiglio in
tutto il continente.
Per quanto riguarda le novità del
sequel, la tuta di metallo di Peter dovrebbe essere una
versione rimodellata di quella di Iron
Spider. vista in Avengers: Infinity
War. Questa nuova tuta, prevede anche una nuova maschera,
con degli occhiali al posto delle orbite bianche, come da
tradizione, questo perché è ovvio che il personaggio abbia bisogno
di una nuova maschera dopo che la sua precedente è andata distrutta
su Titano, durante il confronto con Thanos e prima della sua
disintegrazione.
Il “nuovo” Hulk che
abbiamo visto in Avengers:
Endgame si presenta nella clip ufficiale diffusa poche
ore fa dai Marvel Studios, dove l’eroe mostra
a Natasha Romanoff, Steve Rogers e Scott Lang come sia riuscito a
far convivere le sue due anime: quella umana di Bruce Banner, e
quella verde mostruosa del gigante di giada.
“Ha perso un braccio. Ha
perso Natasha. Non c’è punto di ritorno. Ha danneggiato se
stesso. Ma non so, è un discorso interessante.” ha spiegato il
regista. “Si tratta di un danno permanente, allo stesso modo in
cui lo schiocco ha provocato danni permanenti a Thanos. È un
processo irreversibile. Il suo braccio, se ci fate caso, è molto
più magro adesso, annerito, quindi privo della stessa forza che
aveva prima […]
Insomma, il viaggio dell’eroe è
ancora da scrivere. Kevin Feige non ha mai espressamente parlato di
progetti solisti, né di sviluppare altre storie che avessero lui
come protagonista. Se e come la prossima Fase affronterà questa
trasformazione resta un mistero…
Dopo gli eventi devastanti di
Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli
sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti
in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora
una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare
l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle
conseguenze che potrebbero esserci.
Il network americano della
ABC ha diffuso promo e trama
di Grey’s Anatomy 15×24, il venticinquesimo
inedito episodio della quindicesima stagione di Grey’s
Anatomy.
In Grey’s Anatomy
15×25 che si intitolerà dall’episodio “Jump into the Fog”
mentre la nebbia inizia a coprire Seattle, i medici di Grey Sloan
navigare attraverso le complicazioni personali. Meredith e
Alex tentano di salvare Gus, mentre Levi parla di un Nico in
difficoltà, nel finale di stagione di Grey’s Anatomy, che andrà in
onda GIOVEDÌ, 16 MAGGIO sulla ABC.
In Grey’s Anatomy
15×25 protagonisti sono Ellen Pompeo nei panni di Meredith
Gray, Justin Chambers nei panni di Alex Karev, Chandra Wilson nei
panni di Miranda Bailey, James Pickens Jr. nei panni di Richard
Webber, Kevin McKidd nei panni di Owen Hunt, Jesse Williams nei
panni di Jackson Avery, Caterina Scorsone nei panni di Amelia
Shepherd, Camilla Luddington come Jo Wilson, Kelly McCreary come
Maggie Pierce, Kim Raver come Teddy Altman e Giacomo Gianniotti
come Andrew DeLuca.
Le guest star di Grey’s
Anatomy 15×25 sono Debbie Allen come Catherine Fox, Greg
Germann come Tom Koracick, Jake Borelli come Levi Schmitt, Chris
Carmack come Atticus “Link” Lincoln, Alex Landi come Nico Kim,
Sophia Ali come Dahlia Qadri, Arielle Hader come Toby Donnelly e
Stefania Spampinato come Carina DeLuca. “Jump into the Fog” è
stato scritto da Krista Vernoff e diretto da Debbie Allen.
Grey’s Anatomy
15×20
Grey’s Anatomy 15
è la quindicesima stagione della serie
Grey’s
Anatomy creata da creata da Shonda
Rhimes per la ABC Studios. Gli
episodi di Grey’s Anatomy
15 debutteranno questo autunno.
Nella quindicesima stagionedi Grey’s
Anatomy ritorneranno i personaggi Meredith Grey
(stagioni 1-in corso), interpretata da Ellen Pompeo, Alexander
“Alex” Michael Karev (stagioni 1-in corso), interpretato da Justin
Chambers, Miranda Bailey (stagioni 1-in corso), interpretata da
Chandra Wilson, Richard Webber (stagioni 1-in corso), interpretato
da James Pickens, Jr., Owen Hunt (stagioni 5-in corso),
interpretato da Kevin McKidd, Teddy Altman (stagioni 6-8, 15-in
corso, ricorrente 14), interpretata da Kim Raver, Jackson
Avery (stagione 7-in corso, ricorrente 6), interpretato da Jesse
Williams, Josephine “Jo” Alice Wilson (stagione 10-in corso,
ricorrente 9), interpretata da Camilla Luddington, Margaret
“Maggie” Pierce (stagione 11-in corso, guest 10), interpretata da
Kelly McCreary, Benjamin Warren (stagioni 12-14, ricorrente
6-in corso, guest 7), interpretato da Jason George.
C’è aria di reunion in The
Suicide Squad, il progetto che vedrà alla regia
James Gunn e che riavvierà le sorti del franchise
DC inaugurato nel 2016 con il film di David Ayer (all’epoca legato
agli intrecci dell’Extended Universe): secondo The Wrap infatti,
Michael Rooker sarebbe in trattative per ricoprire
il ruolo di King Shark, uno dei nuovi personaggi che la produzione
intente portare sullo schermo, e si tratterebbe della quinta
collaborazione tra l’attore e Gunn dopo i due capitoli di
Guardiani della Galassia, The Belko
Experiment e Brightburn.
Per quanto riguarda Re Squalo, il
super villain esordisce sulle pagine della DC Comics in
Superboy vol. 4 n. 9 a novembre 1994, originario delle
Hawaai e alter ego di Nanaue, uno squalo umanoide responsabile di
diversi crimini e membro del team speciale reclutato da Lex Luthor.
Durante la fase della New 52, entra a far parte della Task Force
che ispirerà il cinecomic.
L’unica apparizione al di fuori dei
fumetti risale alla serie The Flash, dove il
personaggio viene ritratto come un biologo marino di nome Shay
Lamden trasformato dall’esplosione di un acceleratore di particelle
sulla Terra-2. King Shark è inoltre comparso nelle serie DC
Super Hero Girls, Superman/Batman: Public Enemies
e Batman: Assault on Arkham. Vi ricordiamo che,
originariamente, sarebbe stato incluso nel cast di Suicide Squad
del 2016, ma che alla fine è stato sostituito da Killer Croc.
Per The
Suicide Squad è stato confermato il ritorno nel cast
di Viola Davis (che interpreterà di nuovo
Amanda Waller) insieme a Joel
Kinnaman, che riprenderà il ruolo di Rick Flag (il
leader della task force), così come Jai
Courtney sarà ancora Captain Boomerang
e Margot
Robbie Harley Quinn, anche solo per un piccolo cameo.
Parlando invece delle novità, Variety fa sapere che Idris Elba, contrariamente alle notizie delle
ultime settimane, non sostituirà Will
Smith per interpretare Deadshot ma che la
produzione ha eliminato il personaggio e ne affiderà un altro (per
ora ignoto) all’attore.
Sempre sul reboot Justin Kroll di
Variety fa sapere, basandosi su alcune voci piuttosto attendibili,
che Dave Bautista non parteciperà al progetto come
ipotizzato nei mesi scorsi a causa di un’agenda di lavoro troppo
piena e impossibile da conciliare con gli impegni sul set del
cinecomic. A quanto pare Cena dovrebbe sostituire proprio Bautista
nel posto lasciato vacante, e i primi rumor suggeriscono che si
tratti di Peacemaker, alter-ego di Christopher
Smith.
Secondo quanto riferito nelle
ultime settimane, la lineup dei personaggi del cinecomic non subirà
molti stravolgimenti rispetto all’originale, ma è chiaro che il
riavvio del franchise abbia comunque bisogno di nuove figure da
introdurre in linea con la visione di Gunn e con le run originali
dei fumetti a cui si ispira.
Nel Marvel Cinematic Universe il
rapporto tra Peter Parker e Tony
Stark ha un po’ sostituito quella che, nei fumetti e al
cinema, è la dinamica padre-figlio instaurata dal giovane supereroe
con lo zio Ben. Allo stesso modo, in Avengers:
Endgame, Peter si confronta con la morte del suo
mentore ed è chiamato ad affrontare il futuro senza una figura
chiave per il suo percorso di realizzazione personale (e come
abbiamo visto nel trailer di Far From
Home, superare il lutto non sarà affatto facile).
C’è però un momento che definisce al
meglio questa bellissima relazione, ed è l’abbraccio che i due si
scambiano alla fine di Endgame poco prima che Tony
muoia. Se ci pensate, appena Iron Man mette i piedi a Terra dopo
essere stato salvato da Captain Marvel nello spazio, dice “Ho
perso il ragazzo” senza neanche curarsi troppo degli altri;
insomma, è un segnale di quanto tenga a Peter e di quanto sia
cambiato nel tempo il suo sentimento “paterno”.
Questo viaggio attraverso i gesti è
stato ricostruito da un fan e pubblicato sul forum Reddit sotto
forma di collage che ripercorre tre scene fondamentali per il
personaggio: la prima, relativa a Spider-Man:
Homecoming, in cui vediamo Peter cercare il contatto con
Stark che invece vuole soltanto aprire la portiera dell’auto; la
seconda, tratta da Infinity War, dove Iron Man
stringe tra le braccia il ragazzo che sta scomparendo dopo lo
schiocco delle dita di Thanos; infine la terza, pescata da
Endgame, dove è proprio Tony a correre verso il
suo pupillo durante la battaglia contro l’esercito del Titano
Pazzo.
Un modo commovente per dirsi addio,
quando il destino dell’eroe più anziano era già deciso, e per
celebrare la storia di queste icone del MCU che probabilmente non
rivedremo più insieme (almeno sul grande schermo).
Dopo gli eventi devastanti di
Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli
sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti
in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora
una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare
l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle
conseguenze che potrebbero esserci.
Tra meno di due mesi Spider-Man: Far
From Home calerà il sipario sulla Fase 3 del Marvel Cinematic Universe, il cui
picco narrativo è sicuramente rappresentato da Avengers:
Endgame e che chiude in definitiva la saga delle gemme
dell’infinito inaugurata nel 2008 con Iron Man. Ma dopo, cosa hanno
in programma i Marvel Studios e quali film comporranno la tanto
attesa e misteriosa Fase 4?
I titoli più quotati sono lo
standalone su Vedova Nera (o meglio, un prequel
dedicato alle origini di Natasha Romanoff con Scarlett Johansson di
nuovo protagonista), Shang-Chi (primo cinecomic
del MCU con un supereroe asiatico), il sequel di Black
Panther annunciato da Kevin Feige e Gli
Eterni, ambizioso progetto che porterà sul grande schermo
i personaggi creati da Jack Kirby, e a quanto pare l’annuncio
ufficiale della lineup arriverà a breve.
A dichiararlo è l’amministratore
delegato della Disney, Bob Iger, dando qualche
indicazione su quando verranno svelati i piani per il futuro
dell’universo cinematografico. Non c’è una data precisa, ma Iger fa
sapere che importanti dettagli saranno rilasciati “questa
estate“.
Per quanto riguarda le strategie
commerciali, tempo fa era stato Feige a confermare che nel 2020
dovrebbero uscire soltanto due cinecomic, probabilmente Vedova
Nera e Gli
Eterni, dunque riducendo le release annuali rispetto
alle tradizionali tre uscite in sala delle stagioni scorse.
“Siamo soddisfatti di questa
scelta e la Disney non ci ha mai chiesto esplicitamente di
rilasciare tre film all’anno. Come abbiamo visto nelle ultime due
stagioni, quando le cose accadono in modo naturale, con idee
e squadre pronte a partire, il lavoro risulta sempre
migliore“.
“La mappa che stiamo costruendo
nei prossimi cinque anni è molto differente“, ha dichiarato
Feige, “Passato e futuro sono due cose distinte e spero che
anche il pubblico le avvertirà come tali. La mentalità alla base è
la stessa, ovvero raccontare storie con alcuni personaggi che il
pubblico già conosce e ama in modo unico, sorprendente e originale,
oppure introdurre nuovi personaggi che anche i fan più affezionati
conoscono poco“.
La Warner Bros ha
diffuso il teaser trailer ufficiale di IT Capitolo Due, il
film di Andy Muschietti con
James McAvoy e
Jessica Chastain, in uscita nelle sale italiane il
prossimo 5 settembre 2019.
Il male risorge a Derry quando il
regista Andy Muschietti riunisce il Club dei Perdenti – giovani e
adulti – con un ritorno a dove tutto ebbe inizio, in IT Capitolo
Due.
IT Capitolo Due, trama
IT Capitolo Due è il sequel
del grande successo di critica e box office del 2017 “IT”, sempre
firmato da Muschietti, capace di incassare oltre 700 milioni di
dollari a livello globale. Ridefinendo e trascendendo il genere,
“IT” è diventato parte del nostro immaginario collettivo, nonchè il
film horror dai più alti incassi di tutti i tempi. Poiché ogni 27
anni il male torna a manifestarsi nella cittadina di Derry, nel
Maine, “IT CAPITOLO DUE” riunisce i personaggi divenuti adulti, e
che da tempo hanno intrapreso strade diverse, a distanza di
trent’anni dagli eventi del primo film.
IT Capitolo Due, cast
James McAvoy
(Split,
Glass) interpreta Bill, la nominata all’Oscar
Jessica Chastain (Zero Dark Thirty,
Mama) è Beverly; Bill Hader (Barry
della HBO, “The Skeleton Twins”) ritrae Richie; Isaiah
Mustafa (Shadowhunters: The Mortal Instruments in TV) è
Mike; Jay Ryan (“Mary Kills People” in TV) interpreta Ben;
James Ransone (“The Wire” della HBO) è Eddie, e
Bill Skarsgård interpreta il protagonista Pennywise. Andy
Bean (“Allegiant”, Starz “Power”) è Stanley, mentre
tornano ai loro ruoli originali di membri del Club dei Perdenti
Jaeden Martell nei panni di Bill; Wyatt Oleff nei panni di Stanley;
Sophia Lillis nei panni di Beverly; Finn Wolfhard nei panni di
Richie; Jeremy Ray Taylor in quelli di Ben; Chosen Jacobs in quelli
di Mike, e Jack Dylan Grazer è nuovamente Eddie.
Muschietti dirige il film da una
sceneggiatura di Gary Dauberman (“IT”, “Annabelle:
Creation“) basata sul romanzo ‘IT’ di
Stephen King. Barbara Muschietti, Dan Lin e Roy Lee
sono i produttori del film. Marty Ewing, Seth Grahame-Smith e David
Katzenberg ne sono i produttori esecutivi.
Il team creativo che ha lavorato
dietro le quinte include il direttore della fotografia Checco
Varese (“The 33”), lo scenografo vincitore dell’ Oscar Paul D.
Austerberry (“La forma dell’acqua”), il montatore Jason Ballantine
(“IT”, “Mad Max : Fury Road “), e il costumista nominato all’Oscar
Luis Sequeira (“La forma dell’acqua”, “Mama”).
IT Capitolo Due, la cui
uscita nelle sale italiane e IMAX è prevista per il 5 settembre
2019, è una produzione New Line Cinema, e sarà distribuito in tutto
il mondo dalla Warner Bros. Pictures.
Il percorso che ha condotto Tony
Stark al finale di Avengers:
Endgame è stato lungo e pieno di ostacoli, dove ogni
tappa ha rappresentato una fase della sua affermazione come eroe
nel MCU. Senza i sacrifici, le scelte
difficili, i cambiamenti, il personaggio non sarebbe mai arrivato a
compiere quel gesto definitivo (lo schiocco con il guanto
dell’infinito) che ha salvato l’universo.
Ecco allora i momenti chiave di
Iron Man che hanno deciso il suo destino in
Endgame, da The Avengers ad oggi:
1Lo schiocco
Schioccando il guanto dell’infinito, Tony
Stark spazza via Thanos e il suo esercito. L’equilibrio è di nuovo
ripristinato, ma quanto tempo e ostacoli ci sono voluti per per
arrivarci,? Finalmente Iron Man afferma se stesso nel migliore dei
modi: dimostrando una volta per tutte di avere un cuore.
La
morte di Tony Stark è un evento che peserà sul futuro del MCU, come
suggerito dal trailer di Spider-Man: Far From
Home, e sembra che il lutto verrà affrontato diversamente
a seconda del personaggio. Di sicuro siamo felici che Avengers:
Endgame ci abbia consegnato la versione più emozionante dell’eroe e
che la sua dipartita non è stata vana.
Arriva il 9 maggio in solo
Pokemon: Detective Pikachu, il primo adattamento
in live action dedicato al fenomeno mondiale e crossmediale che
dalla tv, ai giochi, passando per i fumetti, arriva anche al
cinema. E benché il titolo citi il più famoso e forse il più carino
di tutti questi animaletti (?), il film è una vera lettera d’amore
ai fan dei Pokemon e ne mostra moltissimi, dai più comuni a quelli
più rari.
Pokemon: Detective
Pikachu è diretto da Rob Letterman, che
sa bene come raccontare storie avvincenti a un pubblico molto
giovane, e segue l’avventura del giovane Tim (Justice
Smith), che viene a sapere della scomparsa di suo padre,
il geniale detective privato Harry Goodman. Il ragazzo si tuffa
immediatamente nell’avventura, aiutato da un singolare esemplare di
Pikachu parlante, che però soltanto lui riesce a capire. La storia
si trasforma subito in un giallo appassionante, ambientato tra le
strade di Ryme City, la caotica e moderna metropoli in cui esseri
umani e Pokemon vivono in armonia, fianco a fianco.
Tim imparerà e scoprirà molte cose
lungo la strada, a partire dal valore dell’amicizia, del gioco di
squadra e dell’importanza della famiglia che aveva sempre
sottovalutato. Letterman racconta una storia estremamente semplice
e lineare, con tutti i punti di svolta esattamente dove ce li
aspettiamo, aggiunge però un tocco umoristico molto gustoso, una
perfetta componente tecnica che amalgama alla perfezione esseri
umani e Pokemon aggiunti i computer grafica, e un’apoteosi dei
buoni sentimenti che non diventa mai stucchevole, complice anche la
sagace interpretazione (vocale) di Ryan Reynolds che si diletta a prestare voce e
movimenti a questo inedito e irriverente Pikachu.
Pokemon: Detective
Pikachu è il primo capitolo di quello che ha tutte le
carte in regola per diventare un franchiese di successo,
dimostrando che nonostante i destinatari principali del film siano
i fan dei Pokemon, chi accompagna in sala i propri fratelli o figli
potrà rintracciare nella storia un sapore di infanzia che non è
troppo distante da ciò che una volta faceva appassionare la
generazione cresciuta negli anni ’80 a quei cartoni animati
giapponesi considerati inarrivabili.
Sono iniziate le riprese di
The
Witches, un’avventura fantastica diretta dal regista
premio Oscar Robert Zemeckis (Forrest Gump), che
ha come protagonisti le attrici premi Oscar Anne
Hathaway (Les
Misérable,
Ocean’s 8) e Octavia Spencer (The
Help,
La forma dell’acqua – The Shape of Water), il candidato
all’Oscar Stanley Tucci (i film di Hunger Games,
Amabili resti) e la leggenda della commedia e pluripremiato
Chris Rock. Fa parte del cast anche l’esordiente
Jahzir Kadeem Bruno (la serie TV “Atlanta”), al fianco di Codie-Lei
Eastick.
Rivisitando l’amato racconto di
Dahl per un pubblico moderno, la visione innovativa di The
Witches di Zemeckis, narra la storia commovente e
ricca di humor nero di un giovane orfano (Bruno) che, alla fine del
1967, va a vivere con la sua adorata nonna (Spencer) a Demopolis,
una cittadina rurale dell’Alabama. Il ragazzo e sua nonna si
imbattono in alcune streghe apparentemente glamour ma completamente
diaboliche, così la nonna saggiamente decide di portare il nostro
giovane eroe in una sfarzosa località balneare. Purtroppo arrivano
esattamente nello stesso momento in cui la Strega Suprema
(Hathaway) ha riunito la sua congrega di fattucchiere di tutto il
mondo -sotto copertura- per portare a termine i suoi piani
malefici.
La sceneggiatura è di
Guillermo Del Toro, Robert Zemeckis e
Kenya Barris (l’imminente “Shaft”), basata sul
libro di Roald Dahl. Il film è prodotto dallo stesso
Zemeckis, al fianco di Jack Rapke,
Guillermo del Toro, Alfonso Cuaron e
Luke Kelly; mentre la produzione esecutiva è di
Michael Siegel, Gideon Simeloff, Marianne Jenkins
e Jackie Levine.
La squadra creativa di Zemeckis
include un elenco di suoi frequenti collaboratori, tra cui il
direttore della fotografia nominato all’Oscar Don
Burgess (“Forrest Gump”), lo scenografo Gary
Freeman, il montatore Jeremiah
O’Driscoll, e la costumista nominata all’Oscar
Joanna Johnston (“Allied: Un’ombra nascosta”,
“Lincoln”).
Una produzione Image Movers,
Necropia / ExperantoFilmoj, “The Witches” si sta girando presso gli
Studios della Warner Bros. di Leavesden, nel Regno Unito. L’uscita
nelle sale è prevista per il 16 ottobre 2020 e sarà distribuito in
tutto il mondo dalla Warner Bros. Pictures.
Lost ha
rivoluzionato completamente il concetto di serie ed è rimasta
nell’immaginario per il talento dei suoi attori, per la storia
avvincente e per il fatto di aver saputo rapire gli spettatori.
Dal 2004 al 2010, questa serie ha
accompagnato milioni di persone in tutto il mondo, tra avventure,
racconti personali e varie vicende tali da far sentire il pubblico
coinvolto mentalmente ed emotivamente.
Ecco, allora, dieci cose
da sapere su Lost.
Lost episodi
1. Sono stati realizzati
più di 100 episodi. Lost è una serie che ormai è diventata
un cult e viene ancora rivista dopo circa 10 anni dalla fine. La
serie si è composta di sei stagioni, con un totale di 114 episodi
che si sviluppano lungo una durata media di circa 45 minuti.
2. Esistono degli episodi
speciali. Una serie come Lost ha avuto modo di dare vita
ad alcuni episodi speciali, circa un paio per ogni stagione, per un
totale di 13. Queste puntate sono servite per fornire degli
approfondimenti o dei riassunti di episodi già trasmessi.
Lost trama
3. Sopravvissuti su
un’isola. Lost racconta la storia dei 48
sopravvissuti ad un aereo precipitato su un’isola disabitata,
mentre stava volando da Sydney a Los Angeles il 22 settembre 2004.
Queste persone cominciano ad organizzarsi per sopravvivere fino
all’arrivo dei soccorsi che sembrano non arrivare mai. Ma l’amara
scoperta non tarda ad arrivare: l’aereo precipitato era uscito di
circa mille miglia dalla rotta previste e sull’isola in cui si
trovano avvengono strani fatti.
4. Le tensioni tra i
superstiti. Dopo l’incidente aereo, i sopravvissuti si
trovano nelle condizioni di dover convivere forzatamente, pena la
sopravvivenza, in attesa che qualcuno li possa trovare e sperando
di riuscire a fuggire. Questa convivenza darà luogo a situazioni di
tensione e alla nascita di amicizie impensate, con la rivelazione
di storie e segreti personali.
Lost: spiegazione del
finale
5. Sentirsi parte di un
tutto. Bando agli spoiler, la fine di Lost è
stato dei colpi di scena più rilevanti degli ultimi anni e, sebbene
possa sembrare intricata, la spiegazione è molto semplice. I
personaggi non fanno altro che rappresentare l’essere umano che
si trova ad essere parte di un tutto, in cui ognuno conta qualcosa,
ha il proprio compito e le proprie decisioni hanno delle
conseguenze che riguardano l’intero universo.
Lost cast
6.
Josh Holloway ha contribuito a modificare il suo
personaggio. Sawyer è uno dei
personaggi di Lost ed era stato inizialmente concepito
per essere vecchio, disinvolto e un artista esperto della città di
Buffalo. Tuttavia, quando Josh Holloway dimenticò una battuta alla sua
audizione, prendendo a calci la sedia ed imprecando, gli autori ne
presero spunto per far diventare il personaggio più oscuro e del
sud.
7. Michael Keaton stava per
essere ingaggiato. In origine, Michael Keaton era stato scelto per
interpretare Jack. Nella prima stesura della sceneggiatura, Jack
doveva essere ucciso dal mostro dopo essere arrivati alla cabina di
pilotaggio. La ABC disse però ai produttori che non avrebbero
dovuto uccidere l’eroe così presto e la sceneggiatura venne
cambiata. A causa di ciò, Keaton si ritirò dal ruolo perché non
voleva impegnarsi in una serie regolare.
8.
Evangeline Lilly è stata una degli ultimi attori ad essere
stata scelta. Il motivo del ritardo è dovuto al fatto che
i produttori erano preoccupati che, essendo cittadina canadese, non
le venisse dato il visto americano per poter lavorare a lungo negli
Stati Uniti. Per assicurarsi che lo avesse nei tempi, le scene di
Evangeline Lilly sono state persino rimandate
durante la puntata pilota dello show.
Lost curiosità
9. La serie è stata
sviluppata nell’estate del 2003. In quel periodo
dell’anno, Lloyd Braun, l’allora presidente della
ABC, lanciò l’idea ai dirigenti di uno show che fosse un incrocio
tra il film Cast Away (2000) e il reality tv Survivor
(2000). Lost è stata una delle idee nate dal meeting e,
poche settimane dopo, venne realizzata la sceneggiatura
dell’episodio pilota.
10. Una serie associata
alle sette meraviglie. Un fatto interessante che riguarda
Lost è la sua connessione, di luoghi e oggetti, alle Sette
Meraviglie del Mondo Antico. Nei diversi episodi vi sono rimandi
alla Piramide di Cheope, ai giardini pensili di Babilonia, al
Colosso di Rodi, al Tempio di Artemide, al Mausoleo di Alicarnasso,
alla Statua di Zeus ad Olimpia e al Faro di Alessandria.
Lost streaming
Chi desiderasse vedere o rivedere
questa serie cult, è possibile farlo grazie alla piattaforma
digitale Disney+ che dispone del
prodotto anche in lingua originale. LOST in
streaming è disponibile sul canale Star
di Disney+.
Un anno fa, prima dell’inizio delle
riprese di Spider-Man: Far
From Home, erano circolati in rete alcuni rumor che
anticipavano l’ingresso nel MCU dei Sinistri
Sei, personaggi già “introdotti” al cinema nel finale
abbastanza vago di The Amazing Spider-Man 2.
Saprete ovviamente che il progetto della Sony di portare sul grande
schermo il gruppo di supercriminali non si è mai concretizzato,
lasciando il campo libero per i Marvel Studios.
Di fatto l’idea di un film sui
Sinistri Sei avrebbe senso: Avvoltoio, interpretato da
Michael Keaton in Homecoming, ha incontrato
Michael Mando aka Scorpion nella scena post credits e abbiamo visto
due Shockers in azione. Senza contare che Venom
ora esiste nell’universo di Spider-Man…
Ora le dichiarazioni di
Eric Carroll, produttore esecutivo di Far From
Home, lasciano suggerire che uno scenario del genere è possibile
nel futuro del Marvel Cinematic Universe:
“Non so se ci sono dei
progetti, ma so che convincere qualcuno come Jake Gyllenhaal a
interpretare il ruolo di Quentin Beck è stato un colpo vincente. Al
momento ci limitiamo a schivare queste domande sui Sinistri Sei, e
non voglio parlare dei piani della Sony perché solitamente si
ragiona un film alla volta. Se avremo un’idea giusta che il
pubblico apprezzerebbe, allora ci penseremo…so che è il film dei
sogni di qualcuno, ma non è qualcosa che stiamo specificamente
costruendo in questo momento.”
Che ne pensate? Forse sarà la Sony
a costruire un cinecomic interamente dedicato ai personaggi, magari
con Venom e Morbius (attualmente in produzione) a
capo del team e Silver Sable e Black Cat, le
protagoniste del prossimo spin-off?
Diretto ancora una volta da
Jon Watts,
Spider-Man: Far From Homeè
arrivato nelle nostre sale il 10 luglio. Confermati nel cast del
film il protagonista Tom
Holland nei panni di Peter Parker, Marisa
Tomeiin quelli di zia May e Zendayain
quelli di Michelle,Samuel
L. Jacksonin quelli di Nick Fury
e Cobie
Smuldersin quelli di Maria Hill.
Jake
Gyllenhaal interpreterà invece Quentin
Beck, aka Mysterio, uno degli antagonisti
più noti dei fumetti su Spidey.
Di seguito la sinossi ufficiale:
In seguito agli eventi di
Avengers: Endgame, Spider-Man deve rafforzarsi per affrontare
nuove minacce in un mondo che non è più quello di prima. ‘Il nostro
amichevole Spider-Man di quartiere’ decide di partire per una
vacanza in Europa con i suoi migliori amici Ned, MJ e con il resto
del gruppo. I propositi di Peter di non indossare i panni del
supereroe per alcune settimane vengono meno quando decide, a
malincuore, di aiutare Nick Fury a svelare il mistero degli
attacchi di creature elementali che stanno creando scompiglio in
tutto il continente.
Per quanto riguarda le novità del
sequel, la tuta di metallo di Peter dovrebbe essere una
versione rimodellata di quella di Iron
Spider vista in Avengers: Infinity
War. Questa nuova tuta, prevede anche una nuova maschera,
con degli occhiali al posto delle orbite bianche, come da
tradizione, questo perché è ovvio che il personaggio abbia bisogno
di una nuova maschera dopo che la sua precedente è andata distrutta
su Titano, durante il confronto con Thanos e prima della sua
disintegrazione.
Superando in sole due settimane i
due miliardi di incasso e il box office di
Titanic, Avengers: Endgame è il
film che nella storia del cinema ha incassato di più nel minor
tempo. E mentre il film ora “attenta” al primato di
Avatar, ancora imbattuto in vetta alla classifica
degli incassi worldwide, James Cameron si è prodigato in un tweet
di complimenti alla Marvel per l’incredibile risultato
raggiunto.
Il regista ha pubblicato l’immagine
che segue, in cui si complimenta con li studio e poi subito a
seguire un secondo Tweet in cui si dice impegnato sul set di
Avatar
2.
“A Kevin e a tutti alla Marvel.
Un iceberg ha affondato il vero Titanic, ci sono voluti gli
Avengers per affondare il mio. Tutti qui, alla Lightstorm
Entertainment si congratulano per il vostro incredibile risultato.
Avete mostrato che l’industria del cinema è viva e vegeta, ed è più
grande che mai! – Jim Cameron.”
Così si legge nel primo tweet,
mentre il secondo, che condivide lo slittamento dell’uscita di
Avatar 2annunciato da Disney
pochi giorni fa, è solo un reminder del suo impegno sul set di
questa titanica (è il caso di dirlo) impresa.
Sembra impossibile non intercettare
una nota di ironia in quel “ci sono voluti gli Avengers per
affondare il mio”, una dichiarazione che ha ragione di
esistere se si considera che il risultato di Endgame, eccezionale,
è da attribuire anche al decennio in cui la Marvel, prendendosi un
rischio grande almeno quanto quello che nel ’97 si prese Cameron
per Titanic, ha costruito l’attesa e l’aspettativa del
pubblico.
Tuttavia adesso James
Cameron deve fare anche i conti con la passaggio di
proprietà del suo franchise in costruzione, quello di
Avatar appunto, alla Disney, che ne ha posticipato
l’uscita per ragioni organizzative, immaginiamo.
Ci sembra palese che la posizione
di Cameron sia grossomodo indifferente al successo di Endgame, che
il regista si sia congratulato per correttezza con quelli che ora
sono i cugini alla Marvel (visto che sono tutti sotto l’ombra delle
grandi orecchie di Topolino) e che il suo unico interesse è portare
a termine il suo progetto di universo condiviso che nel 2009, con
il primo Avatar, ha davvero fatto la storia del (box office)
cinema.
Per come si sono evolute ora le
cose, Cameron non sta facendo altro che “congratularsi” con lo
stesso studio che lo sosterrà per i suoi prossimi 4 film del
franchise di Avatar.
Memento è uno dei
film che ha fatto la storia del cinema mondiale e che ha
contribuito a lanciare nell’Olimpo i fratelli
Christopher e Jonathan Nolan, in
grado di ammaliare il loro pubblico con astuzia e talento.
Questo film, che tiene lo
spettatore incollato allo schermo per tutta la sua durata, cerca di
far vedere allo spettatore il punto di vista del protagonista,
ponendo una riflessione sul valore dei ricordi e sul loro
senso.
Ecco, allora, dieci cose da
sapere su Memento.
Memento film
1. La malattia del
protagonista esiste davvero. La condizione medica
sperimentata da Leonard nel film è una reale malattia che si chiama
Amnesia Anterograda e che consiste nell’incapacità di formare nuovi
ricordi dopo il danneggiamento dell’ippocampo. Durante gli anni
’50, i medici trattavano alcune forme di epilessia rimuovendo parti
del lobo temporale, causando gli stessi problemi di memoria.
2. Il film di basa sulla
storia di Jonathan Nolan. La sceneggiatura di Christopher Nolan si era basata sulla storia
scritta da suo fratello
Jonathan ed intitolata Memento Mori. In ogni
caso, la sceneggiatura è da considerarsi originale perché il
racconto del fratello è stato pubblicato dopo il che il film era
stato completato.
3. Il test di Sammy è un
caso reale di studio. Il test che viene fatto da Sammy
Jankis e che coinvolge degli oggetti elettrificati, si basa su un
caso di studio di vita reale su un paziente, comunemente noto come
HM, che ha sofferto della stessa forma di amnesia dopo l’intervento
chirurgico per una forma di epilessia grave.
Memento significato
4. Nolan ha spiegato come
approcciarsi al film. Lo stesso regista del film ha
spiegato che questo è stato realizzato cercando di narrarlo dal
punto di vista del protagonista che, soffrendo di amnesia, rimane
all’oscuro di molte informazioni e lo stesso capita, quindi, allo
spettatore. Ecco che, quindi, il film si scinde in due linee
temporali, una a colori che va temporalmente all’indietro e una in
bianco e nero che fa l’opposto.
5. Il valore e il senso dei
ricordi. Un film come Memento, decisamente
intricato e completamente diverso dal racconto classico, di base
cerca di lavorare, e di porre l’accento, sul valore e sul senso dei
ricordi, un modo per indagare l’universo interiore e complesso
dell’uomo, la sua emotività e le sue capacità mnemoniche.
Memento streaming
6. Memento è disponibile in
streaming. Chi volesse vedere per la prima volta o
rivedere Memento, è possibile farlo poichè disponibile su
diverse piattaforme in streaming digitale come Google Play e
iTunes.
Memento trailer
7. Un trailer
magnetico. Prima di vedere il film, è consigliabile dare
un occhio al trailer per non perdersi nemmeno un momento di
suspense. E, per non perdersi davvero niente, perchè non dare un
occhio anche al
trailer onesto?
Memento cast
8. Stephen Tobolowsky ha
sofferto di amnesia. L’attore, durante la sua audizione
per il personaggi di Sammy, ha menzionato a Christopher Nolan di
aver sperimentato personalmente l’amnesia. Alcuni anni prima gli fu
somministrato un antidolorifico sperimentale che indusse l’amnesia
per un intervento chirurgico a cui era stato sottoposto. Tobolowsky
ha ammesso che ciò potrebbe averlo aiutato ad ottenere la
parte.
9. Guy Pearce ha perso peso
per il film. Per realizzare Memento, Guy Pearce si è dovuto sottoporre ad una
dieta. L’attore, infatti, prima del film pesava circa 104 chili,
riuscendo a dimagrire in maniera progressiva prima delle
riprese.
10. Brad Pitt era
interessato a recitare nel film. Sembra che Brad Pitt l’attore avesse espresso un forte
interesse verso Memento, tanto da volervi recitare. Alla
fine, quando ha dovuto lasciar perdere il progetto a causa di altri
impegni, Nolan non ha considerato nessun altro attore di “serie A”
per il ruolo di Leonard, rendendosi conto che c’erano molti alti
attori di talento ma funzionali per il budget del film. Per questo
Nolan era stato molto vicino a scritturare Aaron Eckhart, per poi dare la parte a Guy
Pearce.
Cinque anni dopo lo schiocco delle
dita di Thanos (mostrato in Infinity
War) i Vendicatori sopravvissuti sono andati avanti
con le loro vite, e quello che ritroviamo all’inizio di Avengers:
Endgame è un Tony Stark diverso e padre della piccola
Morgan, la bimba avuta con Pepper Potts.
Ma cosa sappiamo davvero del
personaggio e quali cambiamenti sono stati attuati rispetto alla
versione originale?
1Cheeseburgers
C’è
un motivo se alla fine di Endgame, terminato il funerale di suo
padre, Morgan chiede a Happy Hogan un
cheeseburger. Si tratta infatti di un richiamo al
primo film di Iron Man del 2008 in cui Tony chiede un panino a
Happy dopo aver trascorso tre mesi in prigionia in Medio
Oriente.