La BBC ha
pubblicato una nuova serie di foto di Doctor Who
dal prossimo speciale natalizio intitolato “The Church on Ruby
Road”, che sarà trasmesso in anteprima il 25 dicembre su BBC One,
BBCiPlayer e Disney+. Si tratta del primo
speciale natalizio di Ncuti Gatwa nei panni del quindicesimo
Signore del Tempo e del suo primo episodio ufficiale come attore
protagonista.
“Fin dal primo giorno di questo
lavoro, volevo che Doctor Who tornasse il giorno di Natale! E con
Ncuti, Millie, Davina e il Re dei Goblin, spero che sia una festa
per tutta la famiglia!“, ha dichiarato lo showrunner
Russell T. Davies in un comunicato.
Cosa aspettarsi dall’ultimo
speciale natalizio di Doctor Who?
“L’episodio vede il Dottore
confrontarsi con i mitici e misteriosi goblin mentre la sua vita si
scontra con Ruby Sunday“, si legge nella logline. “Di Ruby
Sunday si sa poco, visto che è stata abbandonata la vigilia di
Natale da neonata. Ora vive con la mamma, Carla e la nonna, Cherry
e il suo mondo sta per essere stravolto quando incontra il Dottore
e i due partono per la loro prima avventura insieme…“.
L’imminente speciale di
Doctor Who “The Church on Ruby Road” sarà
interpretato anche da Millie Gibson nel ruolo di
Ruby, Michelle Greenidge nel ruolo della mamma di
Ruby, Carla, Angela Wynter nel ruolo della nonna
di Ruby, Cherry, e Anita Dobson nel ruolo della
signora Flood, con Davina McCall nel ruolo di se
stessa.
Triple Frontier è un film d’azione su un gruppo di ex
agenti militari che fanno irruzione in un complesso del cartello
della droga. Questo action movie firmato Netflix è
formato da un cast stellare, composto da alcuni
degli uomini di punta più richiesti e diversificati di Hollywood.
Tra i protagonisti infatti ci sono
Ben Affleck,
Charlie Hunnam,
Garrett Hedlund ma anche
Oscar Isaac e
Pedro Pascal. I protagonisti legati da quella sorta di
fratellanza forgiata dall’essere costantemente sotto tiro in
missioni pericolose per le forze speciali, decidono di saccheggiare
un enorme carico di uno spacciatore come riconpensa per tutti i
loro sforzi eroici non riconosciuti.
Ecco i 10 film perfetti da guardare
se ti è piaciuto Triple Frontier
1I
guerrieri
Come
Three Kings,
I guerrieri presenta soldati dietro le linee nemiche coinvolti in
un furto di beni in possesso dell’aggressore. In questo caso, il
bottino è un tesoro d’oro e il nemico è la Germania nazista.
L’affiatato gruppo del 35° reggimento di fanteria abbandona il
proprio incarico per andare a caccia del tesoro e probabilmente si
arricchisce molto di più di quanto non farebbe con il proprio
equipaggiamento.
Questo film del 1970 è interpretato
da dei giovani, ai tempi,
Clint Eastwood,
Donald Sutherland e Don Rickles, è una
commedia ricca di azione e di emozioni che non evoca lo stesso
pericolo di
Triple Frontier, ma che va sicuramente riconosciuta come una
fonte di ispirazione.
Dopo il debutto del primo film due
settimane fa, è stato rivelato che Thanksgiving
2 è in lavorazione presso la TriStar Pictures della
Sony.
L’Hollywood Reporter ha rivelato
che il regista Eli Roth tornerà per il sequel, la
cui uscita è prevista per il 2025. Lo stesso Roth
ha postato su Instagram un video in cui rivela che lui e
Jeff Rendell scriveranno il seguito dopo essersi
presi un anno di pausa, affermando che questo consentirà loro di
scrivere “una grande sceneggiatura” e di superare se
stessi con Thanksgiving
2.
Il regista ha mostrato poi due
maschere di John Carver – una bruciata e una normale – e un peluche
NECA di Carver, prima di concludere il video dicendo che il suo
sogno è sempre stato quello di creare un franchise slasher. Potete
vedere il post di Eli Roth su Instagram qui
sotto:
“Dopo che una rivolta del Black
Friday finisce in tragedia, un misterioso killer ispirato al Giorno
del Ringraziamento terrorizza Plymouth, Massachusetts – il luogo di
nascita della festa“, si legge nella sinossi ufficiale del
film. “Scegliendo i residenti uno per uno, quelli che iniziano come
omicidi casuali per vendetta si rivelano presto come parte di un
più ampio e sinistro piano festivo. Riuscirà la città a scoprire
l’assassino e a sopravvivere alle vacanze… o diventerà ospite della
sua contorta tavola festiva?”.
Thanksgiving
è stato diretto da Roth da una sceneggiatura di Rendell. Roth e
Rendell hanno anche prodotto insieme a Roger Birnbaum. Il film è
stato ispirato dal falso trailer del film
Grindhouse di Robert Rodriguez e Quentin
Tarantino del 2007, realizzato da Eli Roth.
“Ogni fotogramma de I 400 giorni
è uno spaccato di vita; una testimonianza che offre al pubblico sia
l’effetto del luccichio dei riflettori, sia il lato intimo e
introspettivo di una professione che richiede impegno e dedizione.
Da pittore ritrattista, a guidarmi nel progetto è stata la
possibilità di filmare veri e propri ritratti in tempo reale.
Attraverso i sorrisi, gli sguardi e la totalità dei volti di ogni
personaggio (nei filmati d’archivio o nelle riprese realizzate per
l’occasione), ho voluto realizzare un grande dipinto del mestiere
dell’attore: un ponte ideale tra la fissità della tela e il
dinamismo dell’immagine-movimento” (E.
Napolitano).
Presentato al 41° Torino Film
Festival nella sezione “Fuori Concorso – Ritratti e
Paesaggi” e diretto dal duo registico composto da Emanuele
Napolitano e Emanuele Sana – con la
collaborazione del talent manager Daniele Orazi –
I 400 giorni – Funamboli e Maestri è un film
di genere documentario della durata di 70 minuti.
Un viaggio alla scoperta del
significato di essere attori e del voler dedicare la propria
esistenza all’attività artistica; un viaggio dietro le quinte tra
volti giovani e sognanti, per scavare nell’intimità dell’animo
umano e scoperchiare speranze e delusioni che da sempre ci
accomunano.
I 400 giorni – Funamboli e Maestri:
la trama
I 400 giorni – Funamboli e
Maestri nasce al termine del progetto DO Tour
Casting intrapreso nel novembre del 2021 e si configura
come il tentativo di assemblare e dunque raccontare il grande
lavoro di ricerca svolto dall’agenzia DO Cinema
per radunare talenti da tutto il territorio nazionale. Le lunghe
peregrinazioni di Orazi e colleghi, costantemente
in viaggio tra Milano, Torino, Firenze, Roma, Napoli e Maratea,
trovano sfogo in una serie di video testimonianze all’interno delle
quali il manager non è però che una comparsa o, talvolta, una voce
fuori campo. I veri protagonisti sono ventiquattro aspiranti attori
che, a partire dal giorno del fortunato provino, si sono imbarcati
in un’avventura che ha permesso loro di mettersi alla prova con il
più grande sogno professionale e di vita di ciascuno. Un’avventura
che Napolitano e Sana hanno
provato a restituire attraverso l’allestimento di un vero e proprio
mosaico generazionale che parla di paura, di emozione, di voglia di
farsi vedere e ascoltare. Perché oltre l’artista possa emergere la
persona, con tutte le sue fragilità, con i suoi mille e più volti e
con l’ambizione di dare forma a un’esigenza che muove da
dentro.
Una lettera d’amore al mestiere di
attore
D’altro canto dove nasce una
passione? In quale momento della nostra vita scegliamo quella che
ci auguriamo diventi la nostra strada? Napolitano,
Sana ed Orazi non conoscono ogni
risposta. Ed infatti, I I 400 giorni – Funamboli e
Maestri non è concepito come guida o mappa d’orientamento
per muovere i primi passi nel mondo dell’arte. Il docu-film è
piuttosto una lettera d’amore alla professione attoriale in quanto
tale, al suo significato più profondo e al contempo
inafferrabile.
Delicatamente montato a comporre un
affresco di visi e voci da ogni parte d’Italia, l’opera –
temporalmente e cronologicamente suddivisa – documenta così ogni
fase del progetto DO Tour Casting, mostrando le
prime scremature dettate dallo scouting, il recruiting definitivo e
la conseguente tappa accademica; arrivando infine a
inquadrare gli aspiranti artisti in occasione del loro primo red
carpet veneziano. E così come numerose sono le giovani facce
chiamate ad alternarsi rapidamente sullo schermo, altrettanti sono
i personaggi che, estrapolati da vecchie interviste e materiale
d’archivio, tornano “in vita” e arricchiscono il presente. In un
coinvolgente ping pong tra ieri e oggi creato per richiamare
l’universalità di un mestiere che non conosce epoca. Né tantomeno
si piega a logica e razionalità.
I 400 giorni – Funamboli e Maestri:
lo stra-ordinario quotidiano
In un gioco audio-visivo di continue
sostituzioni e sovrapposizioni, il film vaga trasportato dalle
metafore che ne compongono il ritmo. Così che la vita del divo e
del teatrante diventino un’onda di continue possibilità,
l’audizione un romantico primo appuntamento e la condizione
d’attore – impregnata di una sensazione di costante precarietà –
continui a oscillare tra morte e rinascita.
Rimane lo spazio per alcuni
consigli, per i microfoni affidati a chi già ci è passato e ora
guarda quasi con malinconia alle orme lasciate sulla sabbia. C’è
tempo persino per feste e foto ricordo, inserite nella magnifica e
iconica cornice del Lido. Eppure, quel che davvero sopravvive de
I 400 giorni – Funamboli e Maestri, è la
consacrazione di ciò che per sua natura è stra-ordinario, di ciò
che è e sempre rimarrà inutile, di quanto è misterioso e insieme
così maledettamente chiaro.
Perché per rubare le parole di
Alberto Sordi poste in incipit al film:
“Interessante eh questo nostro mondo cinematografico. Il nostro
cinema, il cinema italiano; un cinema del quale si dicono tante
cose. Lasciamo pure che le dicano, noi continuiamo a lavorare nel
nostro piccolo”.
George Miller ritorna nella terra
desolata con Furiosa: A Mad
Max Saga, il prequel di Mad Max: Fury Road. Warner Bros. ha
pubblicato il primo trailer del film, che vede Anya Taylor-Joy rasarsi la testa per assumere
il ruolo dell’Imperatrice Furiosa, il feroce capitano di guerra
interpretato da Charlize
Theron nel film d’azione del 2015. Il prequel,
che è il quinto capitolo della serie “Mad Max” di Miller, segue una
giovane Furiosa che ritrova se stessa dopo essere stata portata via
dal Luogo Verde delle Molte Madri e immersa in un mondo sinistro.
Nel film recitano anche Chris Hemsworth e
Tom Burke.
Anya Taylor-Joy
e Chris Hemsworth sono i
protagonisti di Furiosa: A Mad
Max Saga, l’atteso ritorno all’iconico mondo distopico
che il pluripremiato e geniale filmmaker George Miller ha creato
più di 30 anni fa, con gli emblematici film di “Mad
Max“. Miller ora volta nuovamente pagina con una
nuovissima avventura d’azione originale e standalone che rivela le
origini del potente personaggio protagonista nel pluripremiato
successo mondiale Mad Max:
Fury Road. Questo nuovo lungometraggio di Warner Bros.
Pictures e Village Roadshow Pictures è prodotto da Miller e dal suo
partner di lunga data, il produttore nominato agli Oscar Doug
Mitchell (“Mad Max: Fury Road”, “Babe, maialino coraggioso”),
attraverso la loro Kennedy Miller Mitchell, con sede in
Australia.
Mentre il mondo va in rovina, la giovane Furiosa viene strappata
dal Luogo Verde delle Molte Madri, e cade nelle mani di una grande
Orda di Motociclisti guidata dal Signore della Guerra Dementus.
Attraversando le Terre Desolate, si imbattono nella Cittadella
presieduta da Immortan Joe. Mentre i due tiranni si battono per il
predominio, Furiosa deve sopravvivere a molte prove e mettere
insieme i mezzi per trovare la strada di casa. Al fianco di
Taylor-Joy e Hemsworth tra i protagonisti del film troviamo anche
Alyla Browne e Tim Burke.
Miller ha scritto la sceneggiatura insieme al co-sceneggiatore di
Mad Max:
Fury Road Nico Lathouris. Il team creativo di Miller
che ha lavorato dietro la macchina da presa comprende il primo
assistente alla regia PJ Voeten e il regista della seconda unità e
coordinatore degli stunt Guy Norris, il direttore della fotografia
Simon Duggan (“La battaglia di Hacksaw Ridge” “Il grande Gatsby”),
il compositore Tom Holkenborg, il sound designer Robert Mackenzie,
il montatore Eliot Knapman, il supervisore agli effetti visivi
Andrew Jackson e il colorist Eric Whipp. Fanno parte della squadra
altri suoi collaboratori di lunga data: lo scenografo Colin Gibson,
la montatrice Margaret Sixel, il sound mixer Ben Osmo; la
costumista Jenny Beavan e la truccatrice Lesley Vanderwalt, già
vincitori del Premio Oscar® per il loro lavoro su Mad Max:
Fury Road. Warner Bros. Pictures presenta, in
collaborazione con Village Roadshow Pictures, una Produzione
Kennedy Miller Mitchell, un film di George Miller: Furiosa: A Mad
Max Saga. Il film verrà distribuito nelle sale
italiane nel 2024 da Warner Bros. Pictures.
La cosiddetta The Divergent
Series è stata una delle più popolari serie
cinematografiche giunte al cinema nello scorso decennio e
incentrate su elementi come una società distopica e un contesto
fantascientifico. Tratta dai romanzi della scrittrice
Veronica Roth, la serie si compone di tre film,
intitolati Divergent, Insurgent e
Allegiant. Usciti in sala tra il 2014 e il 2016,
questi hanno contribuito a lanciare la carriera dell’attrice
Shailene
Woodley, come anche di alcuni suoi comprimari.
Pubblicata tra il 2011 e il 2013, la
trilogia di Divergent incontrò
subito il favore dei lettori attratti dal genere, che potevano
ritrovare nelle storie narrate dalla Roth atmosfere simili a quelle
di Hunger Games
e Maze Runner.
Tale successo, spinse la Summit Entertainment ad acquisirne i
diritti, con l’intenzione di dar vita ad una trasposizione
cinematografica cavalcando l’onda del successo del genere. Con il
terzo capitolo, Allegiant, si
porta avanti quanto narrato nel precedenti film, con il gruppo di
protagonisti intento nel tentativo di riportare la pace nella
futuristica città di Chicago e svelare i suoi segreti.
Come per il precedente Insurgent, anche questo
nuovo film si è avvalso di un budget di circa 110 milioni di
dollari, particolarmente più alto rispetto al primo capitolo. Il
risultato al box office fu tuttavia particolarmente deludente, con
un incasso globale attestato a circa 176 milioni. Ciò portò ad un
drastico cambio di rotta per quanto riguardava i progetti futuri
legati alla saga. A distanza di qualche anno, però, questo rimane
un interessante capitolo di una delle più affascinanti saghe
distopiche degli ultimi anni. Nel riscoprirla, è bene essere anche
a conoscenza di alcune delle curiosità a questa legate.
La trama di Allegiant
Allegiant ha inizio in
seguito all’apertura della misteriosa scatola lasciata in eredità
dagli antenati. Grazie a questa, Tris e tutta la
popolazione di Chicago scoprono di essere il frutto di un
esperimento atto a riportare la razza umana alla purezza originale.
La giovane sembra dunque possedere le caratteristiche che gli
scienziati ricercano da secoli, e grazie a cui si aspira a
riportare nuova vita nel genere umano. Libera di varcare le soglie
della città, Tris raggiunge pur non senza qualche timo il
Dipartimento di Sanità Genetica, desiderosa di andare fino in fondo
ai misteri di questa faccenda. Quanto la aspetta, tuttavia, va al
di là di ogni sua più fervida immaginazione o paura.
La sua ricerca, tuttavia, la porterà
ad entrare in contrasto con quelli che credeva fossero suoi amici.
Christina, infatti, inizia ad essere invidiosa del
dono dell’amica, mentre Quattro non riesce ad
accettare il fatto che lei si fidi così ciecamente delle parole
degli scienziati. Entrata in contatto con il capo del Dipartimento,
David, la giovane si renderà conto che non tutta
la verità è stata detta, e ci sono ancora sconvolgenti verità sul
suo passato che devono venire a galla. Nel frattempo, a Chicago,
Evelyn ha preso il controllo della città, e
Quattro aspira ad unirsi a lei. Giunta a questo punto del suo
percorso, Tris dovrà decidere per chi vale la pena combattere e
sacrificarsi.
Allegiant: il cast del
film
Per il ruolo di Tris, i produttori
avevano in mente un solo nome, quello di Shailene Woodley.
L’attrice, tuttavia, non era convinta di voler accettare la parte.
Dopo aver parlato con la sua amica Jennifer
Lawrence, protagonista di Hunger Games, si
convinse a ricoprire il ruolo di Tris. Per il personaggio di
Quattro, invece, venne scelto l’attore Theo James,
il quale accettò di partecipare a condizione che gli venisse
permesso di girare da sé anche le scene più complesse, senza
ricorrere a controfigure. Infine, tra i protagonisti, si annovera
Miles
Teller, nel ruolo di Peter. Questi, inizialmente, si
era candidato per la parte di Quattro, e non era certo di voler
accettare altrimenti. Venne tuttavia convinto dalla Woodley, con la
quale ha una solida amicizia.
A dar vita a Caleb, fratello della
protagonista, è invece l’attore Ansel
Elgort. Questi ebbe qui modo di stringere un ottimo
legame con la Woodley, che avrebbe poi recitato nel ruolo della sua
fidanzata nel film Colpa delle stelle. Nei film
sono poi presenti gli attori Zoë
Kravitz nei panni di Christina, Jai
Courtney in quelli di Eric, e Maggie Q nel
ruolo della dottoressa Tori. Naomi Watts
ricopre il ruolo di Evelyn, indossando una parrucca scura per
l’occasione. La premio Oscar Octavia
Spencerha invece la parte di Johanna. In questo
terzo film fanno la loro comparsa anche gli attori Jeff
Daniels e Bill Skarsgård.
Il primo ricopre il ruolo di David, misterioso capo del
Dipartimento di Sanità Genetica, mentre il secondo, noto per il
personaggio di Pennywise, è qui presente nei panni di Matthew.
Il finale di Allegiant, il
trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
Allegiant è l’adattamento
dell’omonimo terzo libro della serie. Lo studios di produzione,
però, aveva in mente di dividere in due film tale opera letteraria.
Questo terzo capitolo della serie, dunque, racconta solo una prima
parte del romanzo, mentre la seconda avrebbe dovuto essere
raccontata in un quarto lungometraggio intitolato Ascendant. A causa
dello scarso incasso di Allegiant, però, i
produttori decisero di sviluppare il quarto capitolo come una serie
televisiva. Gli attori principali, però,
si dissero contrari a tale trasformazione, rifiutandosi di
riprendere i rispettivi personaggio. Ciò portò inevitabilmente
all’annullamento anche dei piani per la serie. La serie di
Divergent si è così conclusa
bruscamente con Allegiant, ritrovandosi
con un finale aperto e privo degli sviluppi promessi.
Per gli appassionati del film, o per
chi dovesse ancora vederlo, è possibile fruire di Allegiant grazie alla sua
presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming
presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi
di Rakuten TV, Google Play, Apple iTunes, Prime Video e Netflix.
Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento,
basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento
generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al
meglio della qualità video. Il film verrà inoltre trasmesso in
televisione giovedì 30 novembre alle ore
21:15 sul canale Italia
2.
Considerato uno dei maestri del
moderno cinema d’azione, Michael Mann ha negli
anni confezionato opere di grande valore come Manhunter, Insider – Dietro la verità
e Collateral. Uno dei suoi
maggiori successi artistici e da molti considerato come il suo
capolavoro, è però il film del 1995 Heat – La
sfida. Incentrato sullo scontro tra un veterano
della polizia e un abile ladro, questo non solo è un thriller
poliziesco la cui influenza sul genere si avverte ancora oggi (un
titolo che a Heat deve molto è, ad esempio, Il cavaliere oscuro),
ma anche un complesso studio psicologico su due protagonisti
apparentemente opposti ma insolitamente simili.
Per Mann, che aveva sviluppato la
sceneggiatura già nel 1979 per farne una serie televisiva poi
trasformatasi nel film L.A. Takedown, era infatti
importante non solo costuire una tesa vicenda crime, ma anche dei
personaggi inediti all’interno di questa, esplorati attraverso il
loro privato che finisce per diventare sempre più speculare. Grazie
a scelte di regia particolarmente evidenti, i due protagonisti pur
appartenendo a fazioni opposte diventano dunque evidentemente l’uno
l’altra faccia della medaglia dell’altro. Bene e male tendono così
a confondersi, dando vita a quell’ambiguità che ha poi
caratterizzato numerose opere e personaggi di questo genere.
Accolto con grande entusiasmo da
critica e pubblico, Heat – La sfida non
ottenne nessuno dei principali premi dell’industria
cinematografica, ma ciò non gli impedì di diventare un classico,
con complesse sequenze il cui impatto sul cinema d’azione si fa
sentire ancora oggi. Prima di intraprendere una visione del film,
sarà certamente utile approfondire alcune delle principali
curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà
infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama, al cast di attori, alla
storia vera che ha ispirato Mann e al potenziale
sequel. Infine, si elencheranno anche le
principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
La trama di Heat – La
sfida e il cast del film
Protagonista del film è il detective
Vincent Hanna, della polizia di Los Angeles, il
quale si trova alle prese con una banda di rapinatori
particolarmente esperta. Questa è capitanata da Neil
McCauley, ladro tanto esperto quanto prudente, che ha
giurato di non tornare mai più dietro le sbarre. Mentre MCauley
organizza nuovi furti di grande valore, Hanna inizia con i suoi
modi poco ortodossi ad acquisire informazioni su di lui, nel
tentativo di acciuffarlo quanto prima. Quella tra di loro diventa
ben presto una sfida a viso aperto, dove per vincere sarà
necessario prevedere le mosse dell’altro. Più si avvicinano allo
scontro finale, più le loro vite private, come quelle di quanti
intorno a loro, inizieranno a sgretolarsi, portando alla luce
insicurezze, timori e speranze taciute.
Tra i principali motivi di notorietà
di Heat – La sfida vi è il
suo riunire due dei più grandi attori della storia del cinema quali
Al Pacino e
Robert De Niro.
I due, rispettivamente con i ruoli di Vincent Hanna e Neil
McCauley, si sono infatti qui trovati a recitare insieme per la
prima volta, pur se condividendo realmente la scena solo per pochi
minuti. In virtù di ciò, Mann giocò sul fatto di far crescere
oltremodo l’attesa del fatidico incontro/scontro tra i due
leggendari attori, impegnati nel più classico dei confronti
polizieschi. Per la scena del loro primo incontro diretto, i due
attori suggerirono di girarla senza prove pregresse. Ciò gli
permise di mantenere viva una certa tensione tra i due personaggi,
essendo poco famigliari con il reciproco modo di interpretarli.
Accanto a loro si ritrovano poi
Val Kilmer nei
panni di Chris Shiherlis, braccio destro di Neil, il quale si è
preparato al ruolo parlando con veri criminali, e Jon
Voight in quelli del boss Nate. Diane
Venora è Justine, la moglie di Hanna, con Natalie Portman
nei panni della loro figlia Lauren. Completano poi il cast
Ashley Judd nel ruolo di Charlene, compagna di
Chris, mentre Amy Breanneman è Eady, la libraia di
cui Neil si innamora. L’attrice, che espresse disgusto per la
storia, venne convinta ad accettare in quanto il suo atteggiamento
nei confronti del film si sposava perfettamente con la mentalità
del personaggio. Gli attori Tom Sizemore,
Danny Trejo e Kevin Gage sono
rispettivamente Michael Cheritto, Trejo e Waingro, membri della
banda di Neil.
Heat – La sfida: la vera
storia che ha ispirato il film
Pur se rielaborata in modo tale da
essere una storia originale, quella di Heat – La sfida è una
vicenda basata sulla vera vicenda del detective Chuck
Adamson e del criminale Neil McCauley.
Quest’ultimo, uscito di prigione nel 1962, iniziò da subito a
progettare nuovi furti. Con Michael Parille e
William Pinkerton, ad esempio, ha usato tronchesi
e trapani per svaligiare un’azienda produttrice di punte
diamantate, una scena che viene ricreata nel film. Il detective
Adamson, su cui si basa in gran parte il personaggio di Al Pacino,
ha dunque iniziato a tenere d’occhio McCauley, avendo intuito il
suo ritorno all’attività criminale. I due si sono anche incontrati
per un caffè una volta, proprio come rappresentato nel film. Il
dialogo che si ascolta, inoltre, è basato su quello che i due
realmente ebbero.
La vicenda tra di loro si risolse
poi il 25 marzo del 1964, quando McCauley e i suoi uomini seguirono
un’auto blindata che consegnava denaro a un negozio di alimentari
della catena National Tea. Qui riuscirono a rubare 13 mila dollari,
(equivalenti a circa 110 mila di oggi). L’equipaggio di McCauley
non era però a conoscenza del fatto che Adamson e altri otto
investigatori avevano bloccato tutte le potenziali uscite e quando
la loro auto di fuga ha svoltato in un vicolo i rapinatori si sono
trovati davanti al blocco, capendo di essere in trappola. Nel
tentativo di fuga, McCauley viene ucciso con colpi d’arma da fuoco,
stessa sorte toccata a Russell Bredon e Parille.
Miklos Polesti, su cui si basa il personaggio di
Kilmer, riuscì invece a fuggire. Nel 2011 è stato dichiarato ancora
vivo. Adamson in seguito divenne invece un produttore televisivo. È
morto nel 2008 all’età di 71 anni.
Heat – Lasfida 2: il sequel del film
Nel marzo 2016, Mann ha annunciato
che stava sviluppando un romanzo prequel di Heat come
parte del lancio della sua compagnia Michael Mann Books. Nel 2020,
il libro era in fase di completamento ed è stato poi pubblicato
nell’agosto del 2022 con il titolo Heat 2. Durante
un’intervista, al regista è poi stato chiesto se pensa di dar vita
ad un adattamento di tale libro, che oltre a raccontare eventi
precedenti al film del 1995 presenta anche vicende seguenti a
questo. Mann ha a riguardo risposto che è sua intenzione dar vita
ad una trasposizione del romanzo, anche se è ancora incerto circa
la forma che questa potrebbe assumere.
Nel settembre di quest’anno, però,
Mann, attualmente impegnato con Ferrari (presentato in
concorso alla Mostra del Cinema di Venezia e in uscita nelle sale
italiane dal 14 dicembre) ha confermato
ufficialmente che Heat 2 sarà il suo
prossimo film. Alla domanda se l’adattamento del romanzo omonimo,
seguito del celebre film del 1995 Heat – La sfida, sarebbe
stato il suo prossimo film, il leggendario regista ha infatti
dichiarato: “Sì. Meg Gardiner e io abbiamo scritto il romanzo
Heat 2, che è uscito proprio mentre stavamo girando Ferrari. È
andato molto bene. Ho intenzione di girarlo come mio prossimo
progetto.“
Il trailer di Heat – La
sfida e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di Heat – La
sfida grazie alla sua presenza su alcune delle
più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è
infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google
Play, Apple iTunes, Netflix, Disney+ e Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
giovedì 30 novembre alle ore
21:10 sul canale Rai Movie.
Prime Video ha
svelato le prime immagini della prossima serie Original spagnola
Regina Rossa, che sarà disponibile il 29
febbraio 2024 in esclusiva su Prime Video in oltre 240 Paesi e territori nel
mondo.
1 di 12
L’adattamento
televisivo in sette episodi del primo libro della trilogia di
successo di Juan Gómez-Jurado (Regina Rossa, Lupa
Nera, Re Bianco) vede la partecipazione di Vicky
Luengo (Antidisturbios: Unità Antisommossa, Historias
para no Dormir) e Hovik Keuchkerian (La casa di
carta, Antidisturbios: Unità Antisommossa). Koldo
Serra (Nessuna traccia, o quasi, La casa di
carta) è il regista, insieme a Julian de Tavira
(Hernán) che ha diretto gli episodi 4 e 6.
Completano il cast
Andrea Trepat (Mar de plástico, Il club degli
incompresi), Celia Freijeiro(Un amore di mamma,
Vida perfecta), Nacho Fresneda (El Ministerio del
Tiempo, Hospital Central), Vicenta N’Dongo
(Quando meno te lo aspetti, En la ciudad),
Karmele Larrinaga(Go!azen, Ane), Pere Brasó
(70Binladens – Le iene di Bilbao, The Last Days),
Fernando Guallar (Luis Miguel: La serie, Tras la
pared), Eduardo Noriega (Inés dell’anima mia,
Hache), Alex Brendemühl (The Believer, Mal di
pietre), Urko Olazábal (Una donna chiamata
Maixabel, Mithyabadi), Emma Suárez
(Privacy, The Rite of Spring – La consagración de la
primavera) e Selam Ortega (Madres, Reinas sin
reino).
Con un QI di 242,
Antonia Scott è ufficialmente la persona più intelligente sulla
Terra. La sua intelligenza l’ha resa la ‘Regina Rossa’ di un
progetto di polizia segreto e sperimentale, ma quello che sembrava
un dono è diventato una maledizione, e Antonia ha finito per
perdere tutto. Quando il figlio di un potente magnate viene trovato
orribilmente assassinato e la figlia dell’uomo più ricco di Spagna
viene rapita, l’organizzazione della ‘Regina Rossa’ si mette in
moto. Per riattivare Antonia, il suo ex capo, Mentor, si rivolge a
Jon Gutiérrez, un poliziotto basco irascibile al punto da essere ad
un passo dal farsi espellere dalla Polizia. Giocando al gatto e al
topo, Jon e Antonia scoprono di ammirarsi e completarsi quasi
quanto si irritano a vicenda. Regina Rossa è un thriller
inquietante ambientato a Madrid, una città che gioca un ruolo
centrale nella storia e combina l’urgenza e l’azione dell’indagine
con la chimica intrigante e brillante tra i due protagonisti.
Regina Rossa è
una produzione Dopamine e Focus con Amaya Muruzábal nel ruolo di
showrunner ed executive producer. La sceneggiatura è di Salvador
Perpiñá al fianco di Muruzábal.
Regina Rossa
si unirà a migliaia di film e serie già presenti nel catalogo di
Prime
Video, tra cui le produzioni italiane Original Elf Me,
Il migliore dei mondi, Monterossi – La Serie
S2, AMAZING – FABIO DE LUIGI, Everybody
Loves Diamonds, The Bad Guy, Prisma,
Bang Bang Baby,Gianluca Vacchi: Mucho Más,
Laura Pausini – Piacere di conoscerti, The
Ferragnez – La serie S1 e S2, The Ferragnez: Sanremo
special,All or Nothing: Juventus, Anni da
cane, Dinner Club S1 e S2, Vita da
Carlo, FERRO, Celebrity Hunted – Caccia
all’uomo S1, S2 e S3, e LOL: Chi ride è
fuori S1, S2 e S3; le serie pluripremiate
The Marvelous Mrs. Maisel e Lizzo’s Watch Out for the
Big Girls, la serie satirica sui supereroi The Boys e
grandi successi come Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del
Potere, Citadel, Jack Ryan di Tom Clancy,
Un matrimonio esplosivo, Samaritan, Tredici
Vite, The Tender Bar, A proposito dei
Ricardo, La guerra di domani, Reacher e
Il principe cerca figlio, oltre a contenuti in licenza
disponibili in più di 240 paesi e territori nel mondo, e le dirette
in esclusiva in Italia delle migliori partite del mercoledì sera
della UEFA Champions League, oltre che della Supercoppa UEFA, fino
alla stagione 2026/27. Altri titoli Original italiani già
annunciati sono le serie Gigolò per caso,
Antonia, No Activity – Niente da segnalare,
Sul più bello – La serie, gli show Karaoke Night –
Talenti Senza Vergogna, LOL Talent Show: Chi fa ridere è
dentro, il film Pensati Sexy, oltre ai rinnovi per
nuove stagioni di Prisma, Sono Lillo e
Celebrity Hunted – Caccia all’uomo. È stata inoltre
annunciata la serie Citadel: Diana, il capitolo italiano
dell’universo Citadel.
Oggi Apple TV+
ha svelato il trailer di Criminal
Record, il nuovo thriller poliziesco in otto episodi
con protagonisti il vincitore dell’Oscar® Peter Capaldi e la candidata al Critics
Choice Award Cush Jumbo nei panni di due detective
impegnati in un braccio di ferro su un caso di omicidio di alto
profilo. Criminal
Record farà il suo debutto su Apple TV+
con i primi due episodi il 10 gennaio 2024, seguiti da nuovi
episodi ogni mercoledì fino al 21 febbraio.
Dal candidato al premio BAFTA Paul
Rutman (“Vera”, “Indian Summers”), “Criminal Record” è una potente
dramedy ambientata nel cuore della Londra contemporanea. Una
telefonata anonima porta due brillanti detective a confrontarsi su
un vecchio caso di omicidio: lei è una giovane donna all’inizio
della sua carriera, lui un uomo ben inserito e determinato a
proteggere la sua reputazione. La serie tocca questioni razziali,
fallimenti istituzionali e la ricerca di un punto
d’incontro in una Gran Bretagna polarizzata.
Al fianco di Peter Capaldi (“Doctor Who”, “The Thick of It”) nel
ruolo dell’ispettore capo Daniel Hegarty e di Cush Jumbo (“The
Good Wife“, “The Good Fight”, “The Beast Must Die”) in quello
del sergente June Lenker, nel cast di “Criminal Record” ci sono
anche Charlie Creed-Miles (“King Arthur – Il potere della spada”,
“Wild Bill”) nei panni di Tony Gilfoyle, Dionne Brown (“Queenie”)
nel ruolo dell’Agente investigativo Chloe Summers, Shaun Dooley
(“Official Secret – Segreto di Stato”, “The Woman in Black”, “1921
– Il mistero di Rookford”) in quello del sergente Kim Cardwell,
Stephen Campbell-Moore (“La rapina perfetta”, “L’ultimo dei
Templari”) nei panni di Leo Hanratty, Zoë Wanamaker (“Harry Potter
e la pietra filosofale”, “Marilyn”) in quelli di Maureen, Rasaq
Kukoyi (“Andor”, “His House”) nel ruolo di Patrick Burrowes, Maisie
Ayres in quello di Lisa, Aysha Kala (“The Undeclared War”) in
quello di Sonya Singh, Cathy Tyson (“Mona Lisa”) nei panni di Doris
Mathis e Tom Moutchi (“Famalam”, “Attenti a quelle due”) in quelli
di Errol Mathis.
“Criminal Record” è prodotta per Apple
TV+ da Tod Productions e STV Studios, e prodotta esecutivamente
dalla vincitrice del BAFTA Scotland Award Elaine Collins
(“Shetland”, “Vera”), Rutman, Capaldi e Jumbo. La serie è diretta
dal vincitore del premio BAFTA Jim Loach (“Save Me Too”, “Oranges
and Sunshine”) e da Shaun James Grant (“The Devil’s Hour”).
Tim Burton ha annunciato su Instagram che le riprese di Beetlejuice
2 sono appena terminate. La produzione del tanto
atteso sequel è stata interrotta durante l’estate a poco più di due
giorni dalla conclusione delle riprese, a causa dello sciopero del
SAG-AFTRA. Le riprese sono iniziate a maggio durante lo sciopero
della WGA, poiché la sceneggiatura di Alfred
Gough e Miles Millar era già stata
ultimata. È stato solo quando anche gli attori si sono uniti allo
sciopero che le riprese sono state sospese.
Beetlejuice era interpretato da
Michael Keaton,
Winona Ryder, Catherine O’Hara, Jeffrey Jones,
Alec Baldwin e Geena Davis. Il film è incentrato su una
coppia di coniugi deceduti che ricorre ai servizi dell’antipatico e
dispettoso poltergeist dell’aldilà per spaventare i nuovi residenti
della loro vecchia casa. Fin dal suo debutto, il film ha ottenuto
un successo sia di critica che commerciale, con un incasso di oltre
73 milioni di dollari.
Netflix
rilascia il trailer, il poster e delle nuove immagini di
Griselda, che debutterà su Netflix
il 25 gennaio 2024 in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo.
Sofía Vergara è la protagonista della nuova
miniserie dai creatori e produttori di NARCOS e
NARCOS: MESSICO, Eric Newman
e Andrés Baiz (anche regista di tutti gli
episodi).
La selezione di immagini
inedite mostra la cantante colombiana Carolina Giraldo, meglio nota
come Karol G, nel ruolo di Carla, un’amica intima di Griselda di
Medellín (Colombia) che arriva a Miami insieme ad altre prostitute
per aiutare a contrabbandare prodotti. Presto Carla diventa una
delle confidenti più fidate di Griselda.
Il trailer presenta Sofía
Vergara nei panni della scaltra e ambiziosa Griselda Blanco come
non si è mai vista prima. La serie, composta da 6 episodi, mostra
infatti l’attrice nel suo primo ruolo drammatico. Oltre a
interpretare la protagonista, Vergara è anche produttrice esecutiva
dello show.
Nel cast, insieme a lei e
Karol G, al suo debutto sullo schermo, anche Alberto Guerra (Dario
Sepúlveda), Christian Tappan (Arturo Mesa), Martín Rodríguez (Rivi
Ayala), Juliana Aidén Martinez (June Hawkins), Vanessa Ferlito
(Carmen Gutiérrez).
La serie è co-creata da
Doug Miro, Ingrid Escajeda e Carlo Bernard e i produttori esecutivi
sono Newman, Miro, Escajeda, Bernard, insieme a Vergara e Luis
Balaguer con Latin World Entertainment.
La trama di
Griselda
GRISELDA è ispirata alla
vita della scaltra e ambiziosa imprenditrice colombiana Griselda
Blanco, una madre affettuosa che ha creato uno dei cartelli della
droga più redditizi della storia. Nella Miami degli anni ‘70-’80,
con un mix letale di insospettabile ferocia e fascino, Blanco è
riuscita a tenere in pugno business e famiglia, guadagnandosi il
soprannome di “Madrina”.
La Fondazione
Cinema per Roma presenta il programma di dicembre della Casa del Cinema. Nel corso del mese si
svolgeranno tre rassegne: dal 2 all’8 dicembre, cinque film in
retrospettiva celebreranno l’opera di Elio Petri,
in un viaggio fra reale e grottesco, anticonformismo e denuncia
sociale; dal 15 al 17 dicembre, nell’ambito di “Città in scena –
Festival della rigenerazione urbana”, un ciclo di sette proiezioni
in collaborazione con Fondazione Musica per Roma andrà alla
scoperta dell’immaginario urbano sul grande schermo; dal 24
dicembre al 7 gennaio, il pubblico potrà assistere a “Winter
Tales”, una serie di undici capolavori “invernali” per trascorrere
le festività in compagnia della Casa del Cinema.
Inoltre, dal 17
al 27 dicembre, avrà luogo l’ultima parte di “Carta Bianca” a
Martin Scorsese, con una nuova selezione di opere scelte
direttamente dal grande regista.
Due gli omaggi
in programma: il primo (2 dicembre) sarà dedicato alla produttrice
Marina Cicogna, scomparsa lo scorso 4 novembre, mentre con il
secondo (9 dicembre) vedrà protagonista lo scrittore Italo Calvino,
a cent’anni dalla nascita.
In occasione
della Giornata internazionale dei diritti delle persone con
disabilità, domenica 3 dicembre sarà proiettato Quattro
quinti di Stefano Urbanetti, mentre lunedì 4 si terrà un
nuovo appuntamento in collaborazione con la Galleria Borghese con
la proiezione di Artemisia Gentileschi, Pittrice
Guerriera di Jordan River.
OMAGGIO A MARINA CICOGNA
2 dicembre |
Sala Cinecittà | Ingresso: 5 euro
La
programmazione di dicembre della Casa del Cinema si aprirà con un
omaggio a Marina Cicogna, scomparsa lo scorso 4 novembre,
produttrice tra le più geniali e illuminate della nostra storia,
icona indiscussa di stile e creatività. Sabato 2 dicembre alle ore
18, il pubblico potrà assistere a Marina Cicogna – La vita
e tutto il resto di Andrea Bettinetti, documentario che
racconta da una parte i ricordi professionali e il rapporto con
registi come Pier Paolo Pasolini, Francesco Rosi e Elio Petri,
dall’altra la storia di “una donna libera a 360 gradi”, refrattaria
a ogni definizione.
Sabato 2
dicembre | Sala Cinecittà ore 18
– MARINA
CICOGNA – LA VITA E TUTTO IL RESTO di Andrea
Bettinetti, Italia, Francia, 2021, 80’
IL
CINEMA DI ELIO PETRI
2-8 dicembre
| Sala Cinecittà | Ingresso: 5 euro
Da sabato 2 a
venerdì 8 dicembre, la Casa del Cinema dedicherà una retrospettiva
di cinque film all’opera di Elio Petri, uno dei più
importanti autori del cinema italiano. In
programma Indagine su un cittadino al di sopra di ogni
sospetto, Premio Oscar® per il Miglior film straniero nel
1971, La decima vittima, opera unica nella sua epoca,
uno dei pochi film italiani di fantascienza, e La classe
operaia va in paradiso, Palma d’oro al Festival di Cannes;
saranno infine proiettati A ciascuno il
suo e Todo modo che segnano l’inizio e
la fine del fortunato sodalizio artistico ed ideologico fra il
regista e l’attore Gian Maria Volonté.
Sabato 2
dicembre | Sala Cinecittà ore 20:30
–
INDAGINE SU UN CITTADINO AL DI SOPRA DI OGNI
SOSPETTO di Elio Petri, Italia, 1970, 112’
Domenica 3
dicembre | Sala Cinecittà ore 18
– LA
DECIMA VITTIMA di Elio Petri, Italia, Francia, 1965,
90’
Lunedì 4
dicembre | Sala Cinecittà ore 20:30
– A
CIASCUNO IL SUO di Elio Petri, Italia, 1967, 99’
Martedì
5dicembre | Sala Cinecittà ore 20:30
– LA
CLASSE OPERAIA VA IN PARADISO di Elio Petri, Italia,
1971, 125’
Venerdì
8dicembre | Sala Cinecittà ore 20:30
– TODO
MODO di Elio Petri, Italia, 1976, 130’
GIORNATA INTERNAZIONALE DEI DIRITTI DELLE PERSONE CON
DISABILITÀ
3 dicembre |
Sala Cinecittà | Ingresso: 5 euro
In occasione
della Giornata internazionale dei diritti delle persone con
disabilità, domenica 3 dicembre la Casa del Cinema ospiterà la
proiezione di Quattro quinti di Stefano
Urbanetti, applaudito alla Festa del Cinema di Roma 2023. Il
regista firma un docu-film sul calcio giocato dai non vedenti, con
protagonisti i giocatori della Asdd Roma 2000 nella fase finale
della stagione: ognuno racconta il suo mondo interiore e come ha
trasformato il deficit visivo in una risorsa.
Domenica 3
dicembre | Sala Cinecittà ore 20:30
–QUATTRO QUINTI di
Stefano Urbanetti, Italia, 2023, 67’
AL
CINEMA CON LA GALLERIA BORGHESE
4 dicembre |
Sala Fellini | Ingresso gratuito previo ritiro coupon
Grazie alla
collaborazione fra Fondazione Cinema per Roma e Galleria Borghese,
una volta al mese, la Casa del Cinema ospita un film dal contenuto
attinente alle mostre realizzate alla Galleria Borghese oppure
legato alle opere della collezione permanente.
Lunedì 4
dicembre | Sala Fellini ore 18
–
ARTEMISIA GENTILESCHI, PITTRICE GUERRIERA di Jordan
River, Italia, 2020, 60’
OMAGGIO A ITALO CALVINO
Sabato
9dicembre | Sala Cinecittà | Ingresso: 5
euro
Nel centenario
della nascita di Italo Calvino, la Casa del Cinema ricorderà uno
dei più grandi scrittori italiani del Novecento con la proiezione
di Italo Calvino, lo scrittore sugli alberi di
Duccio Chiarini. Il documentario, grazie anche ad archivi inediti,
rilegge il percorso artistico di Calvino attraverso uno dei suoi
più celebri romanzi, “Il barone rampante”, alla scoperta del
rapporto tra l’opera dell’autore e i contesti storici che ha
attraversato.
Sabato
9dicembre | Sala Cinecittà ore 20:30
– ITALO
CALVINO, LO SCRITTORE SUGLI ALBERI di Duccio
Chiarini, Italia, Francia, 2023, 76’
CITTÀ
IN SCENA – FESTIVAL DELLA RIGENERAZIONE URBANA
15 – 17
dicembre |Sala Fellini | Ingresso: 5 euro
Nell’ambito di
“Città in Scena – Festival della rigenerazione urbana”, in
programma dal 13 al 17 dicembre promosso da Fondazione Musica per
Roma, ANCE – Associazione Nazionale Costruttori Edili, Associazione
Mecenate 90 e CIDAC – Associazione delle Città d’Arte e Cultura, la
Casa del Cinema ospiterà un ciclo di sette film per ripercorrere
alcune tappe fondamentali dell’immaginario cinematografico urbano:
un lungo viaggio, dal 15 al 17 dicembre, che partirà da New York
(con 25th Hour di Spike Lee) per arrivare fino a
Palermo (Tano da morire di Roberta Torre)
coinvolgendo Venezia (Welcome Venice di Andrea
Segre), Roma (Estate romana di Matteo Garrone),
Barcellona (Vicky Cristina Barcelona di Woody Allen),
Napoli (Nostalgia di Mario Martone) e Tokyo (Lost
in Translation di Sofia Coppola).
Venerdì 15
dicembre | Sala Fellini ore 18
– 25TH
HOUR (LA 25ª ORA) di Spike Lee, Stati Uniti, 2002,
135’
Venerdì 15
dicembre | Sala Fellini ore 20:30
–
WELCOME VENICE di Andrea Segre, Italia, 2021,
100’
Sabato 16
dicembre | Sala Fellini ore 16
– ESTATE
ROMANA di Matteo Garrone, Italia, 2000, 87’
Sabato 16
dicembre | Sala Fellini ore 18 | Ingresso gratuito
– VICKY
CRISTINA BARCELONA di Woody Allen, Spagna, Stati
Uniti, 2008, 96’
Sabato 16
dicembre | Sala Fellini ore 20:30
–
NOSTALGIA di Mario Martone, Italia, 2022, 117’
Domenica 17
dicembre | Sala Fellini ore 16
– LOST
IN TRANSLATION (LOST IN TRANSLATION – L’AMORE
TRADOTTO) di Sofia Coppola, Stati Uniti, Giappone, 2003, 104’
Domenica 17
dicembre | Sala Fellini ore 18
– TANO
DA MORIRE di Roberta Torre, Italia, 1997, 80’
CARTA
BIANCA A MARTIN SCORSESE
17 – 27
dicembre | Sala Cinecittà, Sala Fellini | Ingresso: 5 euro
La Casa del
Cinema e la Cineteca di Bologna presenteranno, dal 17 al 27
dicembre, con repliche fino al 30 dicembre, l’ultima parte di
“Carta Bianca” a Martin Scorsese, un nuovo programma di pellicole
scelte direttamente dal grande cineasta. La formula è quella già
proposta, i film saranno presentati a coppie: a un titolo da lui
scelto all’interno della sua straordinaria filmografia, Scorsese
abbinerà un’opera che è stata fonte di ispirazione per il suo
lavoro.
Domenica 17
dicembre | Sala Fellini ore 20:30
–POPIÓŁ I
DIAMENT (CENERE E DIAMANTI) di Andrzej Wajda,
Polonia, 1958, 103’
Lunedì 18
dicembre | Sala Cinecittà ore 20:30 | Ingresso gratuito
– THE
DEPARTED (THE DEPARTED – IL BENE E IL MALE) di Martin
Scorsese Stati Uniti, Hong Kong, 2006, 151’
Martedì 19
dicembre | Sala Cinecittà ore 20:30
–GUNS DON’T
ARGUE (L’IMPERO DEL CRIMINE) di Richard C. Kahn, Bill
Karn Stati Uniti, 1957, 92’
Mercoledì 20
dicembre | Sala Cinecittà ore 20:30
– BOXCAR
BERTHA (AMERICA 1929: STERMINATELI SENZA PIETÀ) di
Martin Scorsese, Stati Uniti, 1972, 88’
Giovedì 21
dicembre | Sala Cinecittà ore 20:30
DAO MA
ZEI (LADRO DI CAVALLI) di Tian Zhuangzhuang,
Cina, 1986, 88’
Venerdì 22
dicembre | Sala Cinecittà ore 20:30
KUNDUN di Martin Scorsese, Stati Uniti, 1997,
135’
Sabato 23
dicembre | Sala Cinecittà ore 18
ON THE
WATERFRONT (FRONTE DEL PORTO) di Elia Kazan, Stati
Uniti, 1954, 108’
Sabato 23
dicembre | Sala Cinecittà ore 20:30
– RAGING
BULL (TORO SCATENATO) di Martin Scorsese, Stati
Uniti, 1980, 129’
Martedì 26
dicembre | Sala Cinecittà ore 20:30
– THE
WILD BUNCH (IL MUCCHIO SELVAGGIO) di Sam Peckinpah,
Stati Uniti, 1969, 145’
Mercoledì 27
dicembre | Sala Cinecittà ore 20:30
–CASINÒ di Martin
Scorsese, Stati Uniti, 1995, 178’
WILD
TALES
24 dicembre
– 7 gennaio |Sala Cinecittà | Ingresso: 5
euro
Dal 24 dicembre
al 7 gennaio, si svolgerà la rassegna “Winter Tales”, una serie di
undici capolavori “invernali” firmati, tra gli altri, da autori
come Frank Capra, Billy Wilder, Stanley Kubrick, Tim Burton, Paul
Thomas Anderson e Quentin Tarantino, per trascorrere le festività
in compagnia della Casa del Cinema.
Domenica 24
dicembre | Sala Cinecittà ore 16
– TIM BURTON’S THE NIGHTMARE BEFORE
CHRISTMAS (NIGHTMARE BEFORE
CHRISTMAS) di Tim Burton, Stati Uniti, 1993, 79’
Domenica 31
dicembre | Sala Cinecittà ore 16
– IT’S A
WONDERFUL LIFE (LA VITA È MERAVIGLIOSA) di Frank
Capra, Stati Uniti, 1946, 130’
Lunedì 1°
gennaio | Sala Cinecittà ore 17
–THE HATEFUL EIGHT di
Quentin Tarantino, Stati Uniti, 2015, 167’
Martedì 2
gennaio | Sala Cinecittà ore 20:30
– THE
HOLIDAY (L’AMORE NON VA IN VACANZA) di Nancy Meyers,
Stati Uniti, 2006, 138’
Mercoledì 3
gennaio | Sala Cinecittà ore 20:30
–PHANTOM THREAD (IL
FILO NASCOSTO) di Paul Thomas Anderson, Stati Uniti, 2017, 130’
Giovedì
4gennaio | Sala Cinecittà ore 20:30
–CAROL di Todd Haynes,
Regno Unito, Stati Uniti, 2016, 118’
Venerdì 5
gennaio | Sala Cinecittà ore 20:30
– THE
REVENANT (REVENANT – REDIVIVO) di Alejandro González
Iñárritu, Stati Uniti, 2015, 156’
Sabato 6
gennaio | Sala Cinecittà ore 18
–
TURIST (FORZA MAGGIORE) di Ruben Östlund, Francia,
Danimarca, Germania, 2014, 118’
Sabato 6
gennaio | Sala Cinecittà ore 20:30
–THE
APARTMENT (L’APPARTAMENTO) di Billy Wilder, Stati
Uniti, 1960, 105’
Domenica 7
gennaio | Sala Cinecittà ore 18
– THE
SHINING (SHINING) di Stanley Kubrick, Stati Uniti,
Regno Unito, 1980, 119’
Domenica 7
gennaio | Sala Cinecittà ore 20:30
–FARGO di Joel Coen,
Ethan Coen, Regno Unito, Stati Uniti, 1996, 98’
COME
PARTECIPARE
I biglietti per
le proiezioni a pagamento in programma alla Casa del Cinema si
possono acquistare online attraverso i siti www.casadelcinema.it e www.boxol.it/casadelcinema e presso la
biglietteria in Largo Marcello Mastroianni 1.
La
biglietteria/infopoint sarà aperta con i seguenti orari: dal lunedì
al sabato ore 12 – 21 | domenica ore 10 – 21 (24 dicembre ore 11.30
– 16.30 | 25 dicembre ore 15 – 19 | 31 dicembre ore 11.30 –
16.30).
Prezzo dei
biglietti: 5 euro.
Tutte le
proiezioni sono in lingua originale con sottotitoli, le eccezioni
saranno comunicate.
Attività
gratuite Casa del Cinema
L’accesso alle
proiezioni e alle attività gratuite previste presso la Casa del
Cinema, aperte al pubblico, è consentito previo ritiro del coupon
(a partire da 30 minuti prima dell’inizio dell’evento a cui si
intende assistere) e fino a esaurimento posti disponibili.
Netflix
ha ripreso la produzione di The Sandman 2 a Londra
dopo che, a seguito degli scioperi a Hollywood, era stata sospesa.
La notizia arriva in occasione del 35° anniversario della serie di
fumetti DC su cui è basato lo spettacolo. Neil
Gaiman, che ha scritto i fumetti e sviluppato la serie TV,
ha celebrato l’occasione con una lettera ai fan promettendo che
“sono in arrivo cose belle”. Netflix
ha anche condiviso una nuova foto che mostra Tom
Sturridge, che interpreta Sogno, e Mason Alexander
Park, che interpreta Desiderio, sul set.
Ecco la lettera completa di
Gaiman:
Non sappiamo mai dove ci
porteranno i nostri sogni. 35 anni fa, oggi, veniva pubblicato il
primo numero di The Sandman e portava molte persone e personaggi su
percorsi che sembravano, anche all’epoca, così improbabili da
essere impossibili. Allora la maggior parte dei fumetti aveva per
protagonisti supereroi. Sandman non era quello. Non era come
nient’altro, ma magicamente (la magia che consiste nel duro lavoro,
nell’eccessiva sicurezza di sé dei giovani e in alcune persone
chiave che hanno creduto nella visione) ci è stata data
l’opportunità di raccontare la storia che avevo nella mia testa e
di portare Morfeo e il resto degli Eterni in vita.
Poco più di 36 anni fa,
nell’ottobre del 1987, la peggiore tempesta degli ultimi 500 anni
lasciò la mia casa senza elettricità e la mia famiglia intrappolata
nel nostro piccolo villaggio da alberi caduti, e io passai il tempo
a scrivere una bozza dei primi otto numeri di L’uomo della sabbia.
Tredici mesi dopo, nel novembre 1988, il primo numero di Sandman
arrivò nelle fumetterie.
Come coloro che percorrono un
sentiero nel giardino del Destino, mi guardo indietro e vedo un
sentiero chiaro che si estende dietro di me. A volte in questo
viaggio la strada da seguire sembrava impossibile, e non credo che
avrei potuto immaginare l’impatto che questi personaggi avrebbero
avuto sugli individui o sul mondo. Quando guardo il percorso da
percorrere, però, non vedo l’oscurità. Vedo come il mondo di The
Sandman continua a crescere, evolversi e assumere nuove
forme.
Questa settimana riavviamo
ufficialmente la produzione della prossima sequenza di storie di
The Sandman per Netflix. Il geniale showrunner Allan Heinberg e le
innumerevoli persone davanti e dietro la macchina da presa stanno
costruendo qualcosa di infinitamente speciale e dando vita a queste
storie in un modo che un tempo sarebbe stato
inimmaginabile.
Sta iniziando un viaggio che ci
porterà dal giardino del Destino all’Inferno, dal Cuore del Sogno
all’Antica Grecia e alla Francia rivoluzionaria, e da lì verso
luoghi che nemmeno riesco a immaginare sullo schermo. Sarò
paziente. Stanno arrivando cose belle.
Il cast di The
Sandman 2 includeTom Sturridge, Boyd Holbrook,
Patton Oswalt, Vivienne Acheampong,
Gwendoline Christie, Charles Dance, Jenna Coleman,
David Thewlis, Stephen Fry, Kirby Howell-Baptiste, Mason
Alexander Park, Donna Preston, Vanesu Samunyai (conosciuta in
precedenza con il nome “Kyo Ra”), John Cameron Mitchell, Asim
Chaudhry, Sanjeev Bhaskar, Joely Richardson, Niamh Walsh, Sandra
James-Young e Razane Jammal.
Nel mese di luglio Variety ha riportato che
l’attrice Jennifer Garner
sarà ufficialmente presente nel film Deadpool 3 con il
ruolo di Elektra, che riprende dunque a
quasi vent’anni di distanza dal film a lei dedicato. Ad oggi si
tratta di una delle uniche voci di casting relative al film
riportate dagli addetti ai lavori, ma questo la diretta interessata
ha ora dichiarato di non essere a conoscenza di questa sua
partecipazione. Nel corso di un’intervista con Collider,
all’attrice è infatti stato chiesto se avesse mai immaginato di
vestire nuovamente i panni della letale assassina.
“Non so di cosa stia parlando.
Cosa vuoi dire?“. A quel punto le è stato fatto notare che si
dice faccia parte del sequel di Deadpool, ma Garner ha
risposto semplicemente con “non che io sappia“. Il video
dell’intervista, però, mostra l’attrice fare una serie di smorfie
che hanno subito spinto i fan a pensare che stia spudoratamente
mentendo. Un po’ come avvenuto con Andrew
Garfield, il quale continuava a sostenere di non
essere presente in Spider-Man: No Way Home
solo per poi scoprire che aveva mentito. Il ritorno di Elektra in Deadpool 3, dunque, è da ritenersi
ancora piuttosto certo.
Chi c’è in Deadpool
3?
Deadpool
3 riunisce il protagonista Ryan Reynolds con Shawn Levy, regista di
Free Guy e The Adam Project, che ha firmato la regia
dell’atteso progetto. Hugh Jackman
uscirà finalmente dal suo pensionamento da supereroi per riprendere
il ruolo di Wolverine. Sebbene i dettagli
ufficiali della storia di Deadpool 3, con
protagonista Ryan Reynolds,
non siano infatti ancora stati rivelati, si presume che la trama
riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i Marvel Studios di unire la
serie di film di Deadpool – l’unica parte del
franchise degli X-Men sopravvissuta all’acquisizione
della Fox da parte della Disney – è stabilire che i film di
Reynolds si siano svolti in un universo diverso.
Ciò preserva i film degli X-Men
della Fox nel loro universo, consentendo al contempo a Deadpool e
Wolverine, di nuovo interpretato da Hugh Jackman,
viaggiare nell’universo principale dell’MCU. Nel film saranno poi presenti anche personaggi
presenti nei primi due film di Deadpool, come Colossus e
Testata Mutante Negasonica. Da tempo, però, si vocifera che anche
altri X-Men possano fare la loro
comparsa nel film, come anche alcuni altri supereroi della
Marvel comparsi sul
grande schermo nei primi anni Duemila, in particolare il Daredevil di Ben
Affleck.
Gli ultimi film di Novembre sono
all’insegna del nostro cinema italiano. Da questo giovedì arrivano
altri titoli presentati durante l’ultima edizione
della Festa del Cinema di Roma come il terzo capitolo
cinematografico di Diabolik
ma anche Palazzina
Laf e I limoni d’inverno.
Vediamo insieme gli ultimi
film di novembre da oggi al cinema
Con la grazia di un Dio
Il primo titolo che fa parte degli
ultimi film di novembre è
Con la grazie di Dio il debutto alla regia di
Alessandro Roja che ha scritto la sceneggiatura con
Ivano Fachin. La trama è quella di Luca, l’attore
Tommaso Ragno, un uomo che è tornato a Genova dopo venticinque
anni per partecipare ai funerali del suo migliore amico d’infanzia.
Questa triste occasione riunisce l’uomo con i suoi vecchi compagni
di una volta, che sembrano convinti che la morte del loro compagno
sia il risultato inevitabile di una vita segnata dagli eccessi. Ma
il protagonista è l’unico che non è convinto di questa spiegazione.
Quest’opera prima esce al cinema dopo essere stata presentata in
anteprima alle
Giornate degli Autori – Notti Veneziane 2023.
Diabolik dove sei?
Diabolik dove sei è il terzo film dedicato al personaggio reso
celebre dall’omonimo fumetto grazie a un’idea dei
Manetti Bros. Con questa pellicola si chiude la trilogia
dedicata a Diabolik, anche stavolta è interpretato dall’attore
Giacomo Gianniotti, la prima volta toccò a Luca Marinelli,
affascinato da Eva Kant portata ancora sullo
schermo da
Miriam Leone. Nel cast tornano anche
Valerio Mastandrea come ispettore Ginko e
Monica Bellucci come duchessa Altea di
Vallenberg.
Doppia Coppia
Doppia Coppia è la
commedia romantica di Igor Biddau che cerca di
svelare, ancora una volta, se esiste l’amicizia tra uomo e donna.
La trama segue Fernanda, una donna realizzata che lavora come guida
nelle escursioni trekking, attività che le permette di vivere in
mezzo alla natura come lei ama fare. Non sente l’esigenza di avere
al suo fianco un uomo, ma ha un amico speciale: Vincenzo, single
convinto e appassionato rubacuori. Tutto, forse,cambierà durante un
fine settimana di coppie nel bosco in cui i due amici invitano,
altri due single come loro, Anna e Tonino. La pellicola è
sceneggiata da Renato Cubo e Stefano
Manca e vede nel suo cast interpreti come:
Emanuela Mascherini, Maria Celeste
Sellitto e i fratelli Stefano e Michele Manca, il duo
comico Pino & gli anticorpi.
Gli Altri
Gli Altri è il film
del regista Daniele Salvo tratto dall’omonimo
libro Premio Strega di Michele Prisco. La trama
racconta di Amelia una donna che vive sola nel cuore di una città
del sud degli anni Cinquanta. Uno sconosciuto irrompe nella sua
casa e le dice che un altro uomo, Felice, invoca il suo nome sul
letto di morte. Pur non conoscendo nessuno dei due, nella donna
scatta qualcosa di misterioso che la spinge a seguire, contro ogni
ragione, lo sconosciuto. Il cast è composto da Ida Di
Benedetto,
Peppe Servillo, Gianfranco Gallo, Lorenzo
Parrotto e Gioia Spaziani.
Home Education – Le regole dal
male
Home Education – Le regole del male è un horror
psicologico girato in Calabria, ma che
possiede ambizioni internazionali e lo dimostra
con il casting che accoglie
Lydia Page e Julia
Ormond. La protagonista di questo folk horror è Rachel, una
ragazza cresciuta isolata nei boschi secondo i principi di un culto
esoterico che la sua famiglia segue da tempo. Quando il padre
Philip muore sua madre Carol, una donna molto autoritaria e
oppressiva, la convince che l’uomo risorgerà se le due gli
dimostreranno di provare ancora un grande amore. La giovane si
ritrova così a vivere insieme al cadavere del padre e senza
contatti con il mondo esterno, al di fuori di qualche incursione a
scopo esoterico nel bosco. Un giorno Rachel si imbatte in Daniele,
l’attore
Rocco Fasano, un giovane che stringe un’amicizia con lei ma che
secondo Carol rappresenterebbe una minaccia per la figlia.
I limoni d’inverno
I limoni d’inverno è il nuovo film della regista
Caterina Carone e che torna a lavorare con
Christian De Sica. L’attore e figlio d’arte in questo
lungometraggio è un intellettuale malinconico che, mentre cerca di
scrivere un libro, forse l’ultimo, trova un’armonia imprevista con
la vicina della terrazza di fronte, l’attrice Teresa
Saponangelo. L’incontro tra i due è tenuta sul filo della
leggerezza, del mélo e dell’imprevisto. Il cast è completato
dagli attori Francesco Bruni, Luca Lionello, Max Malatesta,
Agnese Nano, Sergio Basile, Annalisa D’Ambrosio e Filippo
Pierangeli.
Il cielo brucia
In questi ultimi film di
novembre c’è anche spazio per
Il cielo brucia, il decimo film di
Christian Petzold, Orso d’Argento a Berlino
nel febbraio scorso. Questa pellicola è ambientata sulla costa del
Mar Baltico, dove il nord della Germania incontra la Polonia. I
protagonisti sono Felix e Leon che si rifugiano per qualche giorno
nella casa della famiglia del primo. L’idea è di dedicarsi al
lavoro, un progetto fotografico per Felix e gli ultimi ritocchi a
un romanzo per Leon, ma la quiete in casa è turbata da Nadja,
presenza sfuggente percepita attraverso gli incontri amorosi e
notturni interpretata dall’attrice
Paula Beer.
La Guerra dei Nonni
La Guerra
dei Nonni è la commedia italiana per tutta la famiglia diretta
da
Gianluca Ansanelli con per protagonisti i comici
Vincenzo Salemme e
Max Tortora. Gerri è un nonno premuroso e attento che vive in
casa con sua figlia, il marito di lei e i suoi adorati nipotini. La
famiglia ha un equilibrio particolare, con regole ben precise, a
portare scompiglio nell’abitazione è nonno Tom, che dopo anni
trascorsi all’estero fa la sua comparsa.
Palazzina Laf
Quest’anno il cinema italiano si è
differenziato per i debutti alla regia di noti attori o attrici e
Palazzina
Laf è la prima volta dietro la macchina da presa di
Michele Riondino. Il regista recita il ruolo dell’operaio
Caterino Lamanna che vive in una masseria caduta in disgrazia a
causa della vicinanza al siderurgico e sta per sposarsi con Anna
con cui condivide il sogno di andare a vivere in città. Quando i
dirigenti aziendali decidono di fare di lui una spia per
individuare gli operai di cui sarebbe bene liberarsi, il
protagonista comincia a pedinare i colleghi con lo scopo di
denunciarli. Ben presto chiede di essere collocato anche lui alla
Palazzina LAF (acronimo di laminatoio a freddo) il reparto-lager
dell’Ilva riservato ai lavoratori “scomodi” e scoprirà la dura
realtà. Nel cast anche
Elio germano e
Vanessa Scalera.
Silent Night – Il silenzio della
vendetta
Silent Night – Il silenzio della vendetta è il nuovo film di
John Woo che torna con una produzione americana dopo anni
dedicati solo al cinema asiatico. Questo lungometraggio è un
revenge movie ad alta tensione con per
protagonista
Joel Kinnaman, già visto in serie come Altered
Carbon e in
The Suicide Squad. Kinnaman interpreta un padre tormentato che
assiste impotente alla morte di suo
figlio dopo essere stato coinvolto nel fuoco
incrociato di una banda alla vigilia di Natale.
Nel cast anche Scott Mescudi, conosciuto da tutti
come
Kid Cudi.
Un anno difficile
Il titolo che chiude gli
ultimi film di Novembre è
Un anno difficile dei francesi
Olivier
Nakache e Eric Toledano. I protagonisti sono
Albert e Bruno, consumatori compulsivi,
sovraindebitati, vivono tra schemi meschini per l’uno e una vita
personale alla deriva per l’altro. È nel percorso associativo che
entrambi intraprendono, per rimettersi a galla, che incontreranno
giovani attivisti ribelli, allarmisti climatici, amanti della
giustizia sociale e dell’eco-responsabilità. Più attratti dal cibo
e dalla birra gratis che dalle buone azioni, Albert e Bruno
integreranno gradualmente il movimento senza convinzione, se non
quella di approfittare di ogni azione e di ogni ribellione al
complotto e trarne profitto e conosceranno una giovane interpretata
da
Noémie Merlant.
Come riportato da Deadline, Sebastian Stan avrebbe appena firmato per il
ruolo probabilmente più insolito della sua carriera. L’attore,
infatti, interpreterà un giovane Donald Trump nel
prossimo film del regista Ali Abbasi, intitolato
The Apprentice. Deadline riporta inoltre
che nel cast del film, oltre a lui, ci sono anche Jeremy Strong
nel ruolo del famigerato avvocato Roy Cohn e
Maria Bakalova
nel ruolo della prima moglie di Trump, Ivana
Trump. Il film è descritto come una “esplorazione del
potere e dell’ambizione” e la produzione è già cominciata
all’inizio di questa settimana.
Il film prende il titolo dal noto
reality show andato in onda sulla NBC tra il 2004 e il 2017, che
Trump ha condotto per quattordici stagioni, The
Apprentice. Ambientato nella New York degli anni ’70 e ’80, il
film vedrà dunque gli sforzi di Trump per costruire la sua attività
immobiliare e approfondirà anche il suo rapporto con il famigerato
avvocato Cohn, che avrà dunque un ruolo da mentore-protettore. La
sceneggiatura è di Gabriel Sherman, già autore di
The Loudest Voice in the Room e dei relativi articoli del
New York Magazine che hanno ispirato la serie limitata The
Loudest Voice, con Russell Crowe nel ruolo del fondatore di Fox
News Roger Ailes.
Abbasi è invece reduce dalla regia
di due episodi di The Last of Us della HBO, ma anche dal successo del
suo recente lungometraggio, Holy Spider, un thriller con serial killer presentato
in anteprima al Festival di Cannes 2022, che ha fatto vincere alla
protagonista Zar Amir Ebrahimi il premio per la
migliore interpretazione femminile. Tra gli altri suoi lavori
figurano il film fantasy Border, candidato all’Oscar, e l’horror berlinese
Shelley. The Apprentice sarà dunque per lui
l’occasione di farsi notare ulteriormente nel contesto
statunitense, come sarà anche per Stan l’opportunità di misurarsi
con un ruolo diverso da quelli fino ad oggi interpretati.
Con la trilogia fantastico-comica
Non ci resta che il crimine, diretta da
Massimiliano Bruno dal 2019, abbiamo conosciuto
meglio la Roma degli anni Ottanta, addentrandoci nei luoghi simbolo
in cui al tempo operava la banda della Magliana; poi quella degli
anni Quaranta, in piena Seconda Guerra Mondiale, con tutti gli
eventi che portarono alla caduta del regime fascista. Ora, le tre
pellicole con al centro Moreno, Sebastiano (che non ci sarà) e
Giuseppe, a cui si è aggiunto Claudio nell’ultimo C’era una
volta il crimine, assumono una nuova veste e si presentano
sotto forma di
serie televisiva. Non ci resta che il crimine – La
serie, si re-impossessa del titolo d’esordio –
omaggio al Non ci resta che piangere di Troisi e Benigni –
che ha dato il via alla bene accolta trilogia in cui, a
troneggiare, sono i tanto amati viaggi nel tempo alla
Ritorno al futuro. In arrivo in
esclusiva su Sky
e in streaming NOW
dal 1 dicembre, per un totale di 6 episodi, la serie vede
il come back di Marco Giallini, Gian Marco
Tognazzi e
Giampaolo Morelli, e una new entry di tutto
rispetto quale Maurizio Lastrico. Non
ci resta che il crimine – La serie è prodotta da Sky
Studios e Lucisano per Italian International Film.
Non ci resta che il crimine – la
serie, la trama
La serie inizia dopo gli eventi di
C’era
una volta il crimine. Giuseppe, dopo aver appurato che i
suoi genitori vogliono vendere la casa in cui lui è cresciuto,
trova in un cofanetto una foto misteriosa: due ragazze hanno in
braccio un bambino piccolo, ossia lui. Rovistando meglio, capisce
di essere stato adottato, e che per tutta la vita quelli che
credeva essere sua madre e suo padre gli hanno mentito
spudoratamente. Per fortuna, sullo sfondo dell’immagine, c’è una
data: 17 giugno 1970. Giuseppe decide così di rintracciarle per
conoscere la verità, passando attraverso l’oramai famoso wormhole e
finendo nella Roma in cui la sinistra giovanile e la destra
eversiva hanno preso il potere. Nel presente, però, qualcosa è
andato storto con i conti bancari di Moreno e Claudio, i quali si
ritrovano con i fondi bloccati. Con l’aiuto di Gianfranco, i due
raggiungeranno Giuseppe per aiutarlo a sistemare la faccenda,
poiché i problemi finanziari dipendono proprio da lui. Ma una volta
arrivati lì si ritroveranno invischiati in una situazione più
grande di loro: intanto, l’amico, è intenzionato a conoscere la
madre biologica, spingendosi un po’ troppo oltre.
La Roma degli anni Settanta
Il primo episodio di Non ci
resta che il crimine – La serie – l’unico visionato in
anteprima – comincia facendo capire al suo pubblico di aver
conservato tutte quelle peculiarità che hanno reso appetibile la
trilogia. È una puntata che prepara il terreno per quel che sarà il
discorso narrativo principale della serie, la quale è pronta a far
vivere ai suoi spettatori un’esperienza più lunga – come il format
richiede – e sopratutto più ricca di dettagli. Se nei film la
storia in termini di contenuto era meno incisiva e subalterna, per
lasciare spazio a un racconto più votato all’intrattenimento puro,
duro e sincero, con il formato seriale questa sembra farsi più
presente, e dalla prima puntata capiamo che avrà una struttura più
solida. Rimanendo ancorati ai salti temporali – oramai vero e
proprio must delle pellicole fantasy – la colorita
banda ci teletrasporta nella Roma degli anni
Settanta.
Siamo in pieno fermento
sociale e politico, con la rivoluzione culturale che si fa
spazio fra i giovani. Si diffondono movimenti quali l’hippie e il
punk e si cerca di imporre ancor di più la propria voce e la
propria libertà individuale. Sono anche gli anni in cui la politica
si fa ancora più presente nelle università, come la Sapienza e la
Facoltà di Lettere e Filosofia, luogo in cui si svolge il primo
episodio, con i ragazzi sempre più orientati verso il PCI. La data
in cui però si ritrovano Moreno, Claudio e Giuseppe è storicamente
importante nell’era calcistica: 17 giugno 1970,
giornata in cui gli Azzurri batterono la Germania per 4-3. Una
partita significativa, così come la sequenza contenuta
nell’episodio, che diventa chiara reference di Non ci resta che
il crimine, quando nel’82, altra data da ricordare, Giuseppe
svela a Renatino che l’Italia vincerà i Mondiali contro la
Germania. Nonci resta che il crimine
– La serie ci delinea perciò il contesto entro il
quale i nostri sui generis protagonisti si muoveranno, e sappiamo
che negli episodi seguenti sarà preso in esame un evento storico in
particolare: il fallito Golpe Borghese.
Un primo episodio che funziona
Sin dal primo episodio di
Non ci resta che il crimine – La serie si
ride. La comicità, rintracciata sia nel linguaggio verbale che
espressivo dei tre amici, continua a essere la colonna portante.
Per non farci dimenticare che, pur essendo un prodotto contaminato
da diversi generi quali gangster e fantasy, i capisaldi restano
quelli della commedia dissacrante. Le situazioni rocambolesche, che
ritroviamo già nel primo episodio (che vuole partire con il botto),
sono l’elemento caratterizzante che siamo sicuri permeerà in tutta
la serie, e sono supportate da un cast il quale attraverso la
propria romanicità (ma anche napoletaneità) riesce a dare quella
giusta verve, e delle più che azzeccate gag, tali da coinvolgere e
divertire.
Moreno, Claudio e Giuseppe ci
trascinano perciò in questa nuova pazza avventura con tutto il loro
spirito brioso, seppur debbano ricordarsi di gestire loro stessi
con molta prudenza: come sempre, esistono i paradossi temporali,
una spada di Damocle da non sottovalutare. Dovranno stare attenti a
non cambiare il passato, seppur questa volta Giuseppe sembri ancor
più incline a farlo, altrimenti gli effetti si vedranno nel
presente. Il primo episodio di Non ci resta che il
crimine – La serie setta dunque il tono dell’intero
show, promettendoci che, andando avanti, avremo un crescendo di
esperienze assurde, folli e divertenti. E chissà, magari l’aver
dato alla trilogia l’opportunità di essere una serie, ci permetterà
anche di legarci meglio ai suoi irresistibili protagonisti.
Nella scena post-credits di Sonic 2 – Il
film, l’agente Stone – il fidato collaboratore
del Dr. Robotnik, ascolta il comandante Walters venire informato
del ritrovamento di un file vecchio di cinquant’anni durante la
cancellazione dei dati di Robotnik dai sistemi G.U.N., contenente
le coordinate di un centro di ricerca segreto. Walters realizza
terrorizzato che si tratta della struttura ospitante il “Progetto
Shadow”, e contemporaneamente, in tale luogo, una capsula
criogenica si attiva risvegliando al suo interno un misterioso
riccio nero a strisce rosse. La scena, dunque, anticipava la
realizzazione di Sonic 3 e l’arrivo di
Shadowthe Hedgehog.
Ora, Paramount Pictures ha
confermato (via GameFragger.com) che Sonic 3 uscirà come
previsto il 20 dicembre 2024. C’erano stati alcuni
timori su possibili ritardi causati dallo sciopero della WGA e
della SAG-AFTRA, ma a quanto pare questi non si verificheranno.
Insieme con questa notizia arriva anche una prima immagine che
mostra Shadow pronto a entrare in azione. È difficile non notare
gli iconici stivali del personaggio e, a un’analisi più attenta,
sembra che si tratti di una foto della controfigura che verrà
utilizzata sul set per dare agli attori qualcosa di concreto con
cui relazionarsi.
Una cosa che questo sneak peek non
rivela è però chi presterà la voce a Shadow. Keanu Reeves
rimane una delle proposte preferite dai fan e, dopo che Idris Elba è
stato arruolato per interpretare Knuckles sia in Sonic 2 che
nell’annunciata serie televisiva spin-off, ci si può aspettare che
sia un personaggio di spicco a ricoprire tale nuovo ruolo. Sappiamo
però che Jeff Fowler tornerà alla regia, mentre
Ben Schwartz (Sonic the Hedgehog), Colleen
O’Shaughnessey (Miles “Tails” Prower), Idris Elba
(Knuckles the Echidna), James Marsden
(Tom Wachowski) e Tika Sumpter (Maddie Wachowski)
riprenderanno i rispettivi ruoli dei primi due film.
Il futuro di Jim Carrey nei
panni del Dr. Robotnik non è al momento chiaro, poiché il primo
sequel ha lasciato il suo destino piuttosto ambiguo,
presumibilmente nel caso in cui l’attore non avesse intenzione di
riprendere il ruolo per una terza volta. Quello che sappiamo è che
non è previsto un recasting per il cattivo, una notizia che è stata
accolta con favore dai fan e che lascia dunque aperta la porta alla
possibilità che l’imprevedibile Dr. Robotnik faccia il suo ritorno,
facendo squadra con il temibile nonno per cercare catturare una
volta per tutte Sonic.
The
Marvels è nelle sale da tre settimane ormai e nel
corso di esse il blockbuster dei Marvel Studios è stato oggetto di
molte discussioni. Il film è balzato agli onori della cronaca per
aver registrato il più grande calo di incassi nella
storia del Marvel Cinematic Universe e molti hanno provato ad
ipotizzare gli elementi che hanno portato a questa performance di
molto al di sotto delle aspettative, dallo sciopero degli attori della
SAG-AFTRA, recentemente conclusosi, ai
passi falsi compiuti con la promozione del film. Bob
Iger, CEO della Disney, si unisce ora alla conversazione,
suggerendo quelli che ritiene essere i motivi di tale infelice
risultato.
“The Marvels è stato girato
durante il COVID e non c’è stata abbastanza supervisione sul set da
parte dei dirigenti“. ha affermato Iger durante il NYT DealBook Summit 2023. Dunque
una molteplicità di fattori, dalla pandemia alla mancanza di
controllo riguardo lo sviluppo e le riprese del film. Naturalmente
anche la campagna marketing limitata dagli scioperi ha però avuto
la sua parte in questo triste risulato. Costato poco più di 200
milioni di dollari, The Marvels ne ha ad
oggi incassati appena 187 in tutto il mondo, affermandosi dunque
come il peggior incasso dell’MCU.
The
Marvels, il sequel con protagonista il premio
Oscar Brie
Larson, è sceneggiato da Megan
McDonnell, sceneggiatrice dell’acclamata serie
WandaVision.
Sfortunatamente, Anna
Boden e Ryan Fleck, registi del
primo film, non sono tornati dietro la macchina da presa: il
sequel, infatti, è diretto da Nia DaCosta, regista
di Candyman.
Nel cast ci sono anche Iman Vellani(Ms.
Marvel)
e Teyonah Parris (Monica Rambeau, già
apparsa in WandaVision). L’attrice Zawe
Ashton, invece, interpreta il villain principale. Il film
è in sala dall’ 8novembre
2023.
Watchmen, diretto nel 2009
da Zack Snyder, è stato non solo un fedele
adattamento dei fumetti di Alan Moore e
Dave Gibbons, ma anche un film sui supereroi che
ha contribuito alla decostruzione di tali figure divine, che in
quegli anni stavano inizialmente prendendo d’assalto i cinema di
tutto il mondo. Sfortunatamente, il film non ha ricevuto
un’accoglienza particolarmente calorosa e ha incassato solo 185
milioni di dollari a fronte di un budget, allora considerevole, di
120 milioni. Watchmen non è poi
ancora riuscito a raggiungere lo status di cult, ma possiede
indubbiamente una solida fanbase che non manca di ricordarlo ed
elogiarlo pubblicamente.
A far parte di questo gruppo vi è
anche il regista Christopher
Nolan. I un profilo dedicato a Snyder dal The Hollywood Reporter, si
riporta infatti la seguente affermazione del regista di Oppenheimer: “Ho
sempre creduto che Watchmen fosse in anticipo sui tempi. L’idea di
una squadra di supereroi, che sovverte così brillantemente, non era
ancora una cosa da film. Sarebbe stato affascinante vederlo uscire
dopo gli Avengers“. Il film si concentra infatti sui lati più
oscuri di coloro che dovrebbero essere i vigilanti di quanto
avviene sulla terra, con Snyder che ha brillantemente riproposto
quanto espresso da Moore e Gibbons nei loro fumetti.
Nel 2019 come noto è poi stata
realizzata anche una serie televisiva prodotta dalla HBO e
sviluppata da Damon Lindelof come sequel del
racconto a fumetti. Attualmente la Warner Bros. è invece al lavoro
su un adattamento animato di
Watchmen, nel quale però Snyder non è coinvolto in questo
e di cui al momento non ci sono notizie sul team creativo o sul
cast. Il film del 2009 rimane però un punto fermo, che ben prima
che gli Avengers o la Justice League arrivassero sul grande schermo
ha proposto un team di eroi e mostrato i difficili rapporti tra di
essi, dove ognuno si svela essere l’incarnazione di un determinato
aspetto degli Stati Uniti d’America.
C’è grande attesa per Furiosa,
il prequel spin-off di Mad Max: Fury Road previsto nei
cinema per il 24 maggio 2024. In attesa di immagini ufficiali e di
un trailer, il film, che racconta le origini dell’Imperatrice
Furiosa, si presenta ora con una prima foto mostrata alla
convention CCXP23, la quale mostra la protagonista
interpretata da Anya Taylor-Joy in tutto il suo splendore. Si
tratta di una promo art, ricondivisa su Instagram da Collider, in cui l’attrice appare
ricoperta d’oro e con un braccio meccanico che rimedia al suo arto
mancante. Di seguito, ecco il post contenente la foto.
In FuriosaAnya Taylor-Joy
assume il ruolo che è stato di Charlize Theron
in Mad Max: Fury Road.
Sebbene andrà a raccontare le origini di tale personaggio, la trama
vera e propria del film è attualmente ancora sconosciuta. L’attrice
ha però recentemente rivelato che Furiosa è molto diverso da
Fury Road. Mentre quest’ultimo era un “road movie” che
si svolge in pochi giorni, questo nuovo film è invece descritto
come un racconto più “epico, che si svolgesu un
piùlungo periodo di tempo, e in un certo senso impari a
conoscere Furiosa meglio in questo modo“.
Atteso da molti anni e a lungo
bloccato da una disputa legale tra Miller e la Warner Bros. il film
è ora in fase di post-produzione. Furiosa è scritto,
diretto e prodotto da George Miller insieme
al suo partner di produzione di lunga data Doug
Mitchell. Sarà prodotto dal marchio australiano Kennedy
Miller Mitchell di Miller, insieme al partner di Fury
Road, la Warner Bros. Pictures. Oltre a
Taylor-Joy, nel film ci sarà anche Chris Hemsworth nel
ruolo del villain. Furiosa debutterà nelle sale il
24 maggio 2024.
Film di genere fantasy del 2011
L’ultimo dei
Templari è diretto dal regista Dominic
Sena, già autore di film come Fuori in 60 secondi
e Codice: Swordfish. Questa è però per lui la sua prima
incursione nel genere d’avventura fantastica, che non manca di
macchiarsi anche di tinte horror. La storia è tratta dalla
sceneggiatura originale di Bragi F. Schut, scritta
nel 2000 ma a lungo rimasta senza una produzione. Grazie alla Atlas
Entertainment, produttrice anche di titoli come I fratelli
Grimm e l’incantevole strega e Scooby-Doo, il
progetto poté infine prendere vita.
La storia è incentrata sulla vicenda
di due cavalieri del XIV secolo, incaricati di condurre al patibolo
una donna accusata di essere una strega. Nonostante il titolo
scelto per l’edizione italiana, i due protagonisti sono semplici
crociati e non hanno alcun legame con i templari. Il titolo
originale del film, Season of the Witch, è dunque come
spesso accade più aderente e indicativo di quanto contenuto nella
trama. Con riprese svoltesi prevalentemente in territorio
austriaco, su vere location, il film puntava ad ottenere una più
realistica atmosfera, a metà tra il fantasy e il film storico.
Distribuito poi in sala dopo una
considerevole campagna pubblicitaria, il film mancò tuttavia di
ottenere il successo sperato. A fronte di un budget di circa 40
milioni di dollari, L’ultimo dei templari
riuscì a guadagnarne soltanto 91 in tutto il mondo. Un risultato
nettamente al di sotto delle aspettative, considerando la
popolarità del genere e il grande pubblico a cui si rivolgeva. Ad
ogni modo, con il tempo film ha finito per l’essere particolarmente
ricercato tanto dai fan degli attori protagonisti quanto dagli
amanti del genere, che ritrovano qui una classica storia di streghe
e demoni.
L’ultimo dei Templari: la
trama del film
La vicenda si svolge nel XIV secolo,
nel periodo in cui la Chiesa dà vita ad una guerra per liberare
Gerusalemme e punire gli infedeli. Tra le schiere dei cavalieri al
servizio del Papa vi sono Behman e
Felson. Questi, però, svelano una sempre più
marcata insofferenza per quel conflitto, e provano un profondo
rimorso per aver ucciso numerosi innocenti, tra cui donne e
bambini. Decidendo infine di abbandonare il campo di battaglia, i
due intraprendono un viaggio di ritorno verso il loro paese. Giunti
qui, però, si imbattono in nuovi e inimmaginabili orrori. Il
villaggio è infatti stato colpito dalla peste, che ha straziato e
decimato la popolazione. Ai due non viene inoltre risparmiata una
fredda accoglienza, avendo disertato la guerra e tradito il loro
onore.
Viene però loro offerto un modo per
farsi perdonare. I due cavalieri dovranno condurre una donna al
monastero della zona, dove verrà giustizia. Ella è infatti accusata
di essere la strega che ha dato origine alla terribile pandemia. Al
loro viaggio si uniscono anche il prete Debelzaq,
il guerriero Eckhardt, il truffatore
Hagamar e il giovane chierico
Kay. Il gruppo sembra in realtà scettico circa la
presunta natura della donna, ma quando nel corso del loro viaggio
una serie di macabri eventi accadranno davanti ai loro occhi,
saranno costretti a ricredersi. Giungere al monastero sarà per loro
l’unica possibilità di salvarsi, sconfiggendo la creatura che nel
frattempo si rivelerà essere ben più temibile e invincibile di una
strega.
L’ultimo dei Templari: il
cast del film
Per i produttori del film, il ruolo
di Behman era pensato sin da subito per essere interpretato
dall’attore Nicolas
Cage. Dopo aver letto la sceneggiatura, l’attore si
dichiarò da subito interessato al progetto. Da tempo egli
desiderava recitare in un’opera di quel genere, che ricordasse i
lungometraggi del celebre regista e produttore Roger
Corman, i cui film hanno spesso trame soprannaturali.
Inoltre, Cage era anche affascinato dall’idea di poter recitare con
il leggendario Christopher
Lee, presente nel film nel ruolo del cardinale
D’Ambroise. Per recitare al meglio il suo ruolo, Cage decise anche
di imparare a cavalcare e a combattere con la spada. Per risultare
naturale in entrambe queste attività, dovette sottoporsi a diverse
settimane di addestramento.
Nel ruolo di Felson è invece
presente l’attore Ron Perlman. Meglio noto per
aver interpretato il demone Hellboy, Perlman dichiarò di
aver da subito dimostrato interesse nel film. Grande appassionato
del genere, rimase particolarmente colpito dal carattere
strafottente del personaggio, poco interessato alla spiritualità e
più concentrato sulla materialità delle cose. Il film rappresenta
inoltre il debutto cinematografico per l’attrice Claire
Foy. Oggi nota soprattutto grazie alla serie The Crown,
qui ricopre il ruolo della ragazza accusata di stregoneria.
L’attrice dichiarò di essere stata attratta dalla natura
manipolativa del personaggio, ritenendo che ciò sarebbe stato
interessate da affrontare. Inoltre, per poter risultare più
realistica nel suo ruolo di donna posseduta dal demonio, la Foy
fece lunghe ricerche a riguardo, tentando di comprendere stati
d’animo e comportamenti di chi manifesta tali sintomi.
Nel film sono poi presenti anche
attori come Stephen Campbell Moore, noto per
celebri film britannici, e che dà qui volto a Debelzaq. Moore,
inoltre, conobbe proprio su questo set la Foy, alla quale sarebbe
rimasto legato sentimentalmente fino al 2018. Stephen
Graham, anche lui noto interprete di film statunitensi e
britannici, interpreta invece Hagamar. Ulrich
Thomsen è invece l’interprete di Eckhardt. Infine, si
ritrova anche un giovane Robert Sheehan, oggi
celebre per il ruolo di Klaus nella serie The Umbrella
Academy, che dà qui vita a Kay, personaggio
particolarmente importante all’interno della storia.
L’ultimo dei Templari: il
trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
Per gli appassionati del film, o per
chi desidera vederlo per la prima volta, sarà possibile fruirne
grazie alla sua presenza nel catalogo di alcune delle principali
piattaforme streaming oggi disponibili. L’ultimo
dei templari è infatti presente su Now,
Infinity, Apple TV e Amazon Prime Video. In base alla
piattaforma scelta, sarà possibile noleggiare il singolo film o
sottoscrivere un abbonamento generale al catalogo. In questo modo
sarà poi possibile fruire del titolo in tutta comodità e al meglio
della qualità video. Il film verrà inoltre trasmesso in televisione
mercoledì 29 novembre alle
ore 21:00 sul canale 20
Mediaset.
Negli anni Settanta e Ottanta il
regista e attore
Clint Eastwood ha interpretato per il grande schermo
ad alcuni dei più noti film di genere poliziesco, tra cui la serie
dedicata all’ispettore Callaghan, con i titoli Una 44 Magnum per l’ispettore
Callaghan e Cielo di piombo. Nel
1984 ha però vestito i panni del detective Wes Block in
Corda tesa, scritto e diretto da
Richard Tuggle, già sceneggiatore del celebre
Fuga da Alcatraz. All’interno di questo non si ritrova
però solo un caso da risolvere, ma anche un vero e proprio giallo
psicologico, che porta lo spettatore a scontrarsi con personaggi
molto più complessi di quello che sembrano.
La storia al centro di questo nasce
da un’idea originale di Tuggle, il quale però durante la
lavorazione si scontrò con la forte personalità di Eastwood.
L’attore, infatti, era qui anche produttore del film. Giudicando
troppo lento il modo di lavorare di Tuggle, egli diresse molte
delle scene principali, così da ridurre i tempi e i costi. Eastwood
è infatti noto per la sua celerità nel realizzare film, cosa che
cerca di ottenere anche quando non è direttamente a capo delle
riprese. Al momento della sua uscita in sala, Corda tesa
arrivò ad ottenere un buon risultato economico, guadagnando un
totale di 48 milioni di dollari.
Il film venne poi lodato per le sue
ambizioni narrative e visive, dettagli che contribuiscono a
renderlo un titolo particolarmente intrigante. Prima di
intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile
approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama e al
cast di attori. Infine, si elencheranno anche le
principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
Corda tesa: la trama del
film
La storia ha inizio a New Orleans,
dove una giovane donna viene seguita e uccisa da un misterioso uomo
con indosso scarpe da ginnastica con stringhe gialle. Ad
investigare sul caso è il detective Wes Block.
Divorziato e con due figlie a carico, questi inizia a ricercare una
serie di detagli che possano condurlo rapidamente
all’individuazione dell’assassino. Questo risulta essere un maniaco
strangolatore che uccide giovani donne, meglio se prostitute. Block
inizia così a frequentare ogni angolo della città, passando da
locali equivoci a bordelli, senza però riuscire a trovare traccia
dell’assassino.
Per poter fare qualche progresso,
egli sarà allora costretto a rivolgersi a Beryl
Thibodeaux, attivista che è solita organizzare corsi di
autodifesa per le donne. I due hanno però da subito un rapporto
particolarmente conflittuale, e non sarà facile collaborare in
vista di un obiettivo comune. Quando nuove vittime si
presenteranno, stringere il cerchio quanto prima si rivelerà
indispensabile. Sarà allora che Block capirà che l’assassino sta
intraprendendo un perverso gioco proprio con lui, sfidandolo e
provocandolo sempre di più.
Corda tesa: il cast del
film
Quello di Wes Block è un personaggio
scritto appositamente per Clint Eastwood,
che in quegli anni aveva già dato prova di essere un convincente
poliziotto sul grande schermo. La sua interpretazione qui fu
giudicata talmente tanto buona che egli era dato come certo
candidato al miglior attore al premio Oscar. Tale nomination,
tuttavia, non si concretizzò. Corda tesa è inoltre il
primo dopo sei film consecutivi in cui Eastwood non recita accanto
alla sua compagna dell’epoca, l’attrice Sondra Locke. I produttori
volevano infatti interrompere quella collaborazione, giudicata non
più capace di intrattenere. Al posto della Locke, per il ruolo di
Beryl Thibodeaux venne allora scelta l’attrice canadese
Geneviève Bujold, canddiata all’Oscar per il film
Anna dai mille giorni.
Nel film sarebbe dovuta essere
presente una scena di sesso tra lei e Eastwood, ma a causa della
contrarietà della Bujold, l’attore decise di rimuoverla. L’attrice
Dan Hedaya è invece presente nei panni della
detective Molinari, mentre Marco St. John dà vita
a Leander Rolfe, un ruolo controverso per il quale egli si preparò
a lungo. Importante era infatti la caratterizzazione di questo,
affinché il personaggio rimanesse particolarmente impresso nello
spettatore. Nel film è inoltre presente Alison
Eastwood. Figlia dell’attore, questa aveva 12 anni
all’epoca delle riprese ed interpreta nel film Amanda, una delle
figlie del protagonista. L’attrice aveva già collaborato brevemente
con il padre in altri film precedenti, e tornerà ad interpretare
sua figlia anche nel recente Il corriere – The
Mule.
Corda tesa: il trailer e
dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile vedere o rivedere il
film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari
piattaforme streaming presenti oggi in rete.Corda tesa è infatti disponibile nel
catalogo di Rakuten TV, Google Play, Apple iTunes
e Prime Video. Per vederlo, in base alla
piattaforma scelta, basterà iscriversi o noleggiare il singolo
film. Si avrà così modo di poter fruire di questo per una comoda
visione casalinga. È bene notare che in caso di solo noleggio, il
titolo sarà a disposizione per un determinato limite temporale,
entro cui bisognerà effettuare la visione. Il film sarà inoltre
trasmesso in televisione il giorno mercoledì 29
novembre alle ore 21:00 sul canale
Iris.
Apple
TV+ ha svelato il trailer di “John Lennon:
Murder Without A Trial“, la nuova docuserie in tre parti
narrata dal vincitore dell’Emmy Kiefer Sutherland (“24”, “The Caine Mutiny
Court Martial”), in arrivo il 6 dicembre. Attraverso interviste
esclusive a testimoni oculari e foto inedite della scena del
crimine, il documentario getta una nuova luce sulla vita e
sull’omicidio dell’icona della musica e della cultura John
Lennon, nonché sulle indagini e sulla condanna di
Mark David Chapman, il suo assassino reo
confesso.
“John Lennon: Murder Without
A Trial” offre un esame più approfondito dell’omicidio di
John Lennon che nel 1980 ha scioccato e rattristato il mondo. In
virtù del Freedom of Information Act, la produzione ha ottenuto
libero accesso alle informazioni detenute dal Dipartimento di
Polizia di New York, dalla Commissione per la libertà vigilata e
dall’ufficio del Procuratore Distrettuale. La docuserie include
interviste esclusive a testimoni oculari mai rilasciate prima, tra
cui: Richard Peterson, un tassista che fu testimone della
sparatoria; Jay Hastings, un portiere del The Dakota che sentì le
ultime parole di Lennon; David Suggs, l’avvocato difensore di Mark
David Chapman; Elliot Mintz, un confidente di Lennon e Yoko Ono; la
dottoressa Naomi Goldstein, la psichiatra che per prima valutò
Chapman.
La serie è prodotta per
Apple
TV+ dal team di 72 Films, vincitore di un BAFTA e di
un Emmy, diretto da Nick Holt (“The Murder Trial”, “Responsible
Child”) e Rob Coldstream (“Jade: The Reality Star Who Changed
Britain”) con i produttori esecutivi David Glover (9/11: One Day in
America”), Mark Raphael (“Crime and Punishment”) e Rob Coldstream,
oltre ai produttori Simon Bunney e Louis Lee Ray.
Prime Video ha
svelato le prime immagini dall’attesissima nuova serie
Fallout, che sarà disponibile in
esclusiva dal 12 aprile 2024, in oltre 240 Paesi e territori nel
mondo.
Basata su una delle più grandi serie
di videogiochi di tutti i tempi, Fallout è la storia di
chi ha e chi non ha in un mondo in cui non c’è quasi più nulla da
avere. 200 anni dopo l’apocalisse, i gentili abitanti dei lussuosi
rifugi antiatomici sono costretti a tornare nell’infernale
paesaggio irradiato che i loro antenati si sono lasciati alle
spalle e sono scioccati nello scoprire un universo incredibilmente
complesso, allegramente bizzarro e incredibilmente violento che li
aspetta.
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Ella Purnell e Kyle
MacLachlan in Fallout. Courtesy of Prime Video
La Fratellanza d'Acciaio e
i Vertibirds in "Fallout". Courtesy of Prime Video
Courtesy of Prime
Video
Jonathan Nolan e Lisa
Joy sono executive producer per Kilter Films sotto il loro
overall deal con Amazon. Nolan ha diretto i primi tre episodi di
questa serie epica. Geneva Robertson-Dworet e Graham Wagner sono
executive producer, autori e co-showrunner. Il cast della serie
include Ella Purnell (Yellowjackets), Walton Goggins
(The Hateful Eight), Aaron Moten (Emancipation – Oltre
la libertà). Athena Wickham di Kilter Films è anche executive
producer insieme a Todd Howard per Bethesda Game Studios e James
Altman per Bethesda Softworks. Amazon e Kilter Films producono in
associazione con Bethesda Game Studios e Bethesda Softworks. Il
cast include anche Moisés Arias (Il re di Staten Island),
Kyle MacLachlan (Twin Peaks), Sarita
Choudhury (Homeland), Michael Emerson (Person of
Interest), Leslie Uggams (Deadpool), Frances Turner
(The Boys), Dave Register (Heightened), Zach
Cherry (Scissione), Johnny
Pemberton (Ant-Man), Rodrigo Luzzi (Dead Ringers –
Inseparabili), Annabel O’Hagan (Law & Order: Unità
Vittime Speciali) e Xelia Mendes-Jones (La Ruota del
Tempo). Sarà disponibile in streaming in esclusiva su Prime
Video in oltre 240 Paesi e territori in tutto il mondo.
I personaggi
Ella Purnell nel ruolo di “Lucy”. Lucy è
un’abitante del Vault ottimista con uno spirito tutto americano. La
sua natura pacifica e idealista viene messa alla prova quando le
persone fanno del male ai suoi cari.
Aaron Moten nel ruolo di “Maximus”. Un giovane
soldato nasconde il suo tragico passato mentre presta servizio in
una fazione militarista chiamata Confraternita d’Acciaio. Crede
nella nobiltà della missione della Confraternita di portare la
legge e l’ordine nella Zona Contaminata, e farà di tutto per
promuovere i suoi obiettivi.
Walton Goggins nel ruolo di “Il Ghoul”. Il
Ghoul sopravvive nella Zona Contaminata come cacciatore di taglie.
È pragmatico, spietato e nasconde un passato misterioso.
Kyle MacLaughlin nel ruolo di “Soprintendente
Hank”. Hank è il soprintendente del Vault 33 e padre di
Lucy. È desideroso di cambiare il mondo in meglio.
Kilter Films
Kilter Films è una premiata società
di produzione con sede a Los Angeles, fondata e gestita da Lisa Joy
e Jonathan Nolan con la loro partner produttrice Athena Wickham.
Nolan è uno scrittore, regista e produttore acclamato dalla critica
e nominato agli Academy Award® e agli Emmy Award®, noto per il suo
lavoro su Il cavaliere oscuro, Interstellar e
Memento. Joy è uno scrittore, regista e produttore
nominato agli Emmy Award®. Kilter Films ha prodotto la serie di
successo della HBO Westworld, che ha ottenuto 54
nomination agli Emmy® nel corso delle sue quattro stagioni, oltre a
nomination ai DGA, WGA, PGA e SAG, e rimane la prima stagione dello
show con il più alto indice di ascolto nella storia della HBO.
Grazie all’accordo con Amazon, Kilter Films ha prodotto
l’adattamento in serie del romanzo thriller fantascientifico del
2014 di William Gibson, Inverso – The Peripheral, con
Chloe Grace Moretz, Gary Carr e Jack Reynor. Ha inoltre collaborato
con Bethesda Game Studios per sviluppare Fallout, una
serie televisiva per Amazon basata sul franchise di videogiochi più
venduto al mondo, con Ella Purnell, Walton Goggins e Aaron Moten, e
con Nolan regista dei primi tre episodi. Kilter Films ha anche
prodotto la serie poliziesca Person of Interest, nominata
agli Emmy® e creata da Nolan, che è andata in onda per cinque
stagioni e oltre 100 episodi sulla CBS. Nel cinema, Joy ha
debuttato alla regia con Reminiscence per la Warner Bros.
Con Hugh Jackman, Rebecca Ferguson e Thandiwe Newton, Joy ha
scritto la sceneggiatura, che è entrata nella Black List, ed è
stata prodotta con Nolan e Wickham. Kilter Films produce anche
marketing interattivo e transmediale, tra cui uno spot per il Super
Bowl di Westworld diretto da Nolan.
Dopo il debutto su
Rai 2 e RaiPlay della serie tv “Noi
siamo leggenda”, cresce l’attesa per la presentazione
del libro-fanbook “Noi siamo
leggenda”, edito da Rai Libri, che sarà
presentato in anteprima assoluta venerdì 8
dicembre alle 18.15 sul palco Rai della manifestazione “Più libri,
più liberi” (alla Nuvola dell’Eur a Roma) alla presenza
del regista Carmine Elia, di alcuni membri del
cast e del direttore di Rai Libri Roberto
Genovesi. L’uscita ufficiale sarà il 12 dicembre.
All’interno si potranno trovare foto esclusive del backstage, gli
scatti di scena più belli e una selezione di quiz e giochi
enigmistici a tema.
La serie è diretta
da Carmine Elia (“Mare Fuori”,
“Sopravvissuti”), ideata da Valerio
D’Annunzio e Michelangelo La Neve,
prodotta da Nicola e Marco De
Angelis ed è una coproduzione Rai Fiction
e Fabula Pictures in collaborazione con
Prime Video. Federation
International si occuperà della distribuzione
internazionale.
Nel cast
principale, tra gli altri, Emanuele Di Stefano,
Claudia Pandolfi, Antonia
Liskova, Nicolas Maupas, Giacomo
Giorgio, Beatrice Vendramin,
Giulio Pranno, Valentina Romani,
Milo Roussel, Sofya Gershevich,
Margherita Aresti, Giulia Lin e
Lino Guanciale.
La storia della
serie è quella di cinque ragazzi – e del loro mondo – con cinque
poteri straordinari che affondano le radici nelle loro paure e nei
loro desideri più profondi, capaci di stravolgere le loro vite. Un
coming of age che unisce dramma, azione e ironia in una
narrazione originale, capace di rinnovare e riscrivere i canoni del
racconto young adult di supereroi. Niente missioni
iperboliche, nessun universo da salvare o supercattivi da
combattere. Un racconto di formazione in cui i superpoteri si fanno
metafora delle difficoltà che gli adolescenti sono chiamati ad
affrontare. Un affresco commovente, forte, divertente e spiazzante
di una società – la nostra – e di una parentesi della vita –
l’adolescenza – in cui tutti, almeno una volta, hanno sognato di
avere i superpoteri. Per combattere le ingiustizie che li
circondano. Vincere la propria insicurezza. Accettarsi. Fare la
cosa giusta. Senza immaginare che qualcuno, nell’ombra, è
consapevole della vera origine degli improvvisi poteri.
Netflix svela le
prime foto della seconda parte della sesta e ultima stagione di
The Crown, che sarà disponibile su Netflix il 14
dicembre 2023.
Nella seconda parte,
composta da sei episodi, ad assumere i ruoli del Principe William e
del Principe Harry saranno Ed McVey e
Luther Ford. Insieme a loro ci sarà Meg
Bellamy nei panni di Kate Middleton. Si tratta dei ruoli
di debutto per i tre attori.
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Il principe William cerca
di reintegrarsi nella vita all’Eton College dopo la morte di sua
madre mentre la monarchia deve cavalcare l’onda dell’opinione
pubblica. Con l’avvicinarsi del suo Giubileo d’Oro, la Regina
riflette sul futuro della monarchia, che vedrà il matrimonio di
Carlo e Camilla e l’inizio di una nuova favola reale tra William e
Kate.
Da quando è arrivata su
Netflix nel 2016, la serie The Crown ha vinto e ha ricevuto
nomination per numerosi premi, tra cui 15 nomination ai BAFTA, 10
nomination ai Golden Globe (di cui 4 vittorie), 69 nomination agli
Emmy in 5 stagioni (con 21 vittorie in 4 stagioni) e altri
ancora.
Direttamente dalle Giornate
Professionali di Cinema di Sorrento, arriva il listino
Lucky Red, che ha presentato le sue uscite per i
prossimi sei mesi di cinema in sala. Ecco di seguito i titoli:
“Devolavorare“:
questo è il mantra di Leon (Thomas
Schubert), protagonista del nuovo film di
Christian Petzold, Il cielo
brucia. Frase che risuona come una vera e propria
dichiarazione di intenti ma che svela, in realtà, lo capiremo
prestissimo, un piccolo io insicuro non può ammettere che
sta procrastinando e si sta isolando da tutto pur di non
lavorare. Al centro del nuovo progetto del regista tedesco,
dal 30 novembre nelle sale italiane, c’è questa personalità
apparentemente insondabile, un giovane scrittore che ha pubblicato
il suo primo libro, apparentemente con buone recensioni. Ora sta
lavorando al secondo, una stesura alquanto difficile, lottando
contro il processo lavorativo, la sua fiducia in se stesso e la sua
visione del mondo.
Il cielo brucia, la
trama
Leon
(Thomas Schubert), giovane scrittore che sta
lavorando al suo secondo romanzo, si reca con l’amico
Felix (Langston Uibel) nella casa
di vacanze della mamma di quest’ultimo, per trascorrere qualche
giorno di meritato riposo al mare. Non fosse che una serie di
imprevisti iniziano a palesarsi, scombinando il loro piano: prima,
la loro macchina si rompe e Leon, brontolone per antonomasia,
accetta riluttante di attraversare il bosco. Finalmente trovano la
casa ma, proprio come in una favola, questa non è vuota: scarpe,
reggiseni e persino lasagne… c’è una giovane donna sconosciuta che
la sta occupando. Il fatto che Leon sia già
affascinato dalla sconosciuta ancor prima di conoscerne il nome –
“Nadja“, le dice Felix dopo la
telefonata con la madre, è la nipote di un collega di lavoro – non
è tanto dovuto al suo evidente fascino quanto alla suggestiva
architettura dell’intera atmosfera estiva elaborata da
Petzold.
Attorno a Leon,
dunque, Petzold imbastisce un intero parterre di
personaggi enigmatici: Felix, suo amico e compagno
di “vacanza”, un fotografo che vuole creare un portfolio per la sua
domanda di ammissione all’Università delle Arti;
Helmut (Matthias Brandt), che
viaggia come editore di Leon per esaminare con lui
il manoscritto. C’è poi Devid (Enno
Trebs), il bagnino della spiaggia, che irrita
Leon con la flessibilità del suo orientamento
sessuale. Naturalmente, il collante di tutti questi rapporti è
Nadia (Paula Beer), dapprima
coinquilina non accolta benissimo, e centro erotico del film
poi.
Rossore emotivo
Il giugno sul Mar Baltico, il
fruscio delle foglie, il mite azzurro del cielo, il silenzio della
foresta, la piacevole sensazione di isolamento: a soli cinque
minuti dal film, la descrizione atmosferica di
Petzold è incredibilmente densa e coinvolgente.
Proprio per questo colpisce il malessere di Leon, non come ribelle
anticonformismo, ma come pigra incapacità di lasciarsi andare un
po’ alla deriva, di assecondare la corrente, l’estate e i suoi
umori. Sono queste parole chiave dell’estate, dell’umore e del
disappunto a farci venire in mente subito Eric
Rohmer, che ha saputo magistralmente prendere
l’eccezionalità delle vacanze come sfondo per raccontare storie
complesse sui sentimenti ambivalenti e su come questi plasmano le
nostre vite.
Leon, per quanto il
suo narcisismo lo renda per molti versi schietto, è anche
incredibilmente sensibile e ricettivo. Non si rende conto di cosa
veramente esalti il suo amico Felix o di cosa stia
succedendo al suo editore, ma l’incantesimo che
Nadja lancia sui suoi immediati dintorni lo
colpisce quasi dolorosamente al cuore. Questa ambivalenza rende il
film un grande ritratto non solo di un autore in difficoltà
creativa, ma dello stesso Zeitgeist. Questa sorta di cielo
rosso fantastico – creato dagli incendi boschivi nelle vicinanze –
ne è un segnale fin dall’inizio. Felix e
Leon lo sperimentano dal tetto della loro casa di
vacanza la prima notte, come uno spettacolo impressionante ma di
suggestione puramente estetica.
I due si rassicurano a vicenda sul
fatto che gli incendi non li riguardano perché speciali venti
marini proteggono il loro angolo. Si potrebbe decodificare questo
discorso come un’allusione del tutto velata all’atteggiamento di
tutti noi nei confronti dell’imminente catastrofe climatica:
affascinati dallo spettacolo del pericolo, lo lasciamo accadere
mentre ci immaginiamo avvolti da un falso senso di sicurezza. In
realtà, è bene precisarlo, Il cielo brucia non si
sofferma solo sull’apparente cecità di Leon nei
confronti del movimento della vita, ma anche sulla sua sensibilità.
Il fatto che non segua la corrente in questi giorni d’estate, che
qualcosa lo disturbi sempre e lo colga impreparato, si rivela alla
fine il suo dono speciale.
L’estate del dispiacere
Thomas Schubert,
protagonista de Il cielo brucia, esprime
brillantemente il disagio di Leon. Non solo nelle
sue espressioni facciali, che sembrano sempre dire: “Ci sto
provando!“, ma nell’intero linguaggio del corpo, nel modo in
cui abita il paesaggio e si pone nei confronti di esso, sempre un
po’ ingobbito, con i vestiti stropicciati che gli pendono addosso.
Schubert dosa la sua rappresentazione della
scontrosità in modo così preciso che non diventa mai una
barzelletta: si ride un po’ del suo personaggio e del suo cattivo
umore, ma mai in maniera burlesca. Allo stesso tempo, lo si capisce
quasi troppo bene. Tutti intorno a lui si godono l’estate, vanno in
piscina, fanno amicizia, non si preoccupano di tutti gli
inconvenienti, che siano zanzare, coinquilini inattesi o rumori
notturni incredibilmente fastidiosi. Come si fa a non sentirsi
emarginati?
E poi c’è questa donna. Indossa un
vestito rosso a fantasia, ha i capelli rossi lunghi fino alle
spalle, prepara il caffè e stende il bucato, con
Leon che scruta ogni sua mossa. Si chiama
Nadja e quando invita Leon ad
andare al mare con lei, lui rifiuta, anche se in realtà vorrebbe
andarci: così, alimenta la sua frustrazione. Ma il vestito di
Nadja non è l’unico rosso di questo film. Più a
ovest, sentiamo che le foreste stanno bruciando, l’autostrada e
diverse strade sono già chiuse e le prenotazioni negli hotel sulla
spiaggia sono state cancellate. Felix afferma con
convinzione che l’incendio è ancora a trenta chilometri di distanza
e che il vento soffia nell’entroterra, quindi non c’è pericolo. Ma
il vento cambia il suo giro e una notte i nostri protagonisti
possono vedere dal tetto cosa sta arrivando. L’orizzonte si
illumina come un tramonto: ma è un bagliore tremolante, il riflesso
di una pira. Il cielo è in fiamme.
Non c’è bisogno di chiedersi dove
Christian Petzold abbia avuto l’idea per questa
storia: era nell’aria, così come quella di Undine, forse, veniva direttamente dal canto
delle sirene. La domanda è, piuttosto, come Petzold riesca a
inserire la componente catastrofica, insita nel titolo stesso, in
modo così disinvolto nella narrazione, tanto da renderci conto di
questa minaccia solo quando ha già quasi raggiunto i personaggi.
Il Cielo brucia è il tipo di film in cui non
succede nulla ma, in questo nulla, Petzold riesce a raccontare
quasi tutto.
Il regista di Inside Out 2,Kelsey Mann, ha rivelato nuovi dettagli sulla
trama dell’atteso sequel Pixar di cui è stato da poco rilasciato
un teaser trailer. La narrazione
di Riley e delle sue emozioni personificate in Inside Out è come noto
stata un enorme successo di critica e pubblico nel 2015, portando a
speculazioni e infine alla conferma che la storia sarebbe
proseguita con un sequel. Gioia, Tristezza, Paura, Rabbia e
Disgusto tornano dunque in Inside Out 2, ma con Riley che sta
entrando nell’adolescenza le sue esperienze di vita cambieranno e
introdurranno molte nuove emozioni, tra cui la già anticipata
Ansia.
The Direct riporta ora le parole
di Mann sul film, che riprenderà da dove si era interrotto il
lungometraggio precedente, in particolare esplorando gli effetti
“Pubertà”. “Alla fine del primo film, si vedevano tutti questi
bellissimi vortici di memoria, dove c’erano Gioia e Tristezza nello
stesso ricordo, o Rabbia e Disgusto. Volevo che questo film si
aprisse con loro in sintonia e con la sensazione di essere una
grande squadra. Finché non arriva la pubertà“, spiega Mann.
“Il mio pensiero iniziale era di proporre tre idee… Voglio
vedere quella cosa, il pulsante della pubertà, che si spegne. Ho
esplorato altre idee, ma continuavo a tornare a quella.
“Alla fine l’ho proposta a Pete
Docter. È una miniera d’oro per tutto ciò che amiamo alla Pixar… Ha
cuore. C’è emozione. C’è umorismo. La pubertà è divertente, ma è
anche un momento difficile della nostra vita. Voglio dire qualcosa
di significativo su noi stessi come esseri umani, ma raccontato in
modo fantasioso“. Le parole del regista confermano dunque che
Inside Out 2 vedrà Riley e le
sue emozioni alle prese con la pubertà, con Gioia e gli altri che
presumibilmente dovranno aiutare la ragazza a superare questo
difficile periodo della vita ritrovando un equilibrio
personale.
I film Pixar in genere fanno un
lavoro eccezionale nel rivolgersi a spettatori di tutte le età e
nel rendere accessibili a tutti argomenti talvolta difficili.
Inside Out 2 sembra proprio
portare avanti questa tradizione, concentrandosi sull’esperienza
universale della pubertà in un modo che potrà essere comprensibile
per i bambini e affascinante anche per un pubblico più adulto.
Concentrandosi non solo su Riley, ma anche sulle sue emozioni
mutevoli, Inside Out
2 può infatti andare oltre i soliti tropi delle storie che
esplorano la pubertà ed essere invece più creativo con le varie
situazioni che si creano tra le varie emozioni durante la
pubertà.