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Venom: The Last Dance, il regalo fatto alla troupe rivela apparentemente il sinistro villain del threequel

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Le riprese di Venom: The Last Dance sembrano essere concluse e a poco più di cinque mesi dall’arrivo nelle sale, speriamo che un primo sguardo ufficiale sia vicino. La Sony Pictures avrebbe bisogno di una vittoria dopo i flop di Morbius e Madame Web, ma solo il tempo ci dirà se il threequel di Venom sarà in grado di dargliela. Dopotutto, la maggior parte dei fan non si aspetta molto da Kraven il cacciatore, un film recentemente posticipato al 13 dicembre.

Ora è stato rivelato un primo sguardo al regalo della squadra di stuntman e potrebbe rivelare il grande cattivo di Venom: The Last Dance. Come potete vedere nel post di X qui sotto, il verde è stato utilizzato per il “3” del logo del film, mentre tre fendenti verdi sono visibili anche sul volto inconfondibile del simbionte.

Guardando ai fumetti, dobbiamo credere che questo sia un riferimento a Lasher. Apparso per la prima volta sulle pagine di Venom: Lethal Protector #4 del 1993, è un figlio di Venom, creato dai tentativi della Life Foundation di replicare il successo del simbionte Venom.

L’ospite umano di Lasher è Ramon Hernandez, un mercenario che ha ricevuto il simbionte insieme ad altre quattro persone, formando una squadra dotata di superpoteri con il compito di proteggere la società.

Sebbene il personaggio non sia così noto come Carnage, ad esempio, non sarebbe la prima volta che la Sony sceglie un simbionte relativamente oscuro dai fumetti da contrapporre a Eddie Brock. Nel primo film si è scontrato con Riot, un cattivo altrettanto sconosciuto al grande pubblico. Naturalmente, mentre questo merchandising punta a Lasher, potremmo vedere anche Scream, Agony e Phage.

Chiwetel Ejiofor (Doctor Strange) ha ottenuto un ruolo da protagonista nel threequel, anche se al momento non si sa chi interpreterà; la teoria più diffusa in rete è che sia stato scritturato per il ruolo del generale Orwell Taylor di The Jury. Anche Juno Temple (Ted Lasso) e Clark Backo (Letterkenny) sono saliti a bordo del threequel in ruoli misteriosi.

Oltre a tornare nel ruolo di Eddie Brock, Tom Hardy ha anche co-scritto la storia di Venom: The Last Dance con la regista Kelly Marcel, prima di scrivere la sceneggiatura. Prodotto da Amy Pascal, Avi Arad, Matt Tolmach e Hutch Parker, il film arriverà nelle sale il 25 ottobre. ECCO LA FOTO POSTATA SU X:

Il corvo: curiosità, spiegazione e storia vera sul film con Brandon Lee

Oggi considerato tanto un film di culto quanto un film maledetto, Il corvo, distribuito al cinema nel 1994, viene in particolare ricordato per la tragica morte del protagonista Brandon Lee. Il suo stile e i suoi temi hanno però permesso alla pellicola di affermarsi anche al di là di tale evento, venendo particolarmente apprezzato da critica e pubblico. Il suo successo diede vita ad un vero e proprio franchise, che include tre sequel e una serie televisiva.

La storia è tratta da quella dell’omonimo fumetto, pubblicato tra il 1988 e il 1989 da James O’Barr. Questi vi lavorò per metabolizzare la scomparsa della sua fidanzata, evento che venne riproposto nella trama dell’opera. Le atmosfere cupe permisero al titolo di diventare un grandissimo successo, attirando l’attenzione della casa di produzione Miramax. Questa acquisì i diritti dell’opera, dando così vita alla sua trasposizione cinematografica, diretta da Alex Proyas, autore di film come Io, Robot e Gods of Egypt.

La morte di Lee finì naturalmente con il rallentare la produzione, costringendo ad una revisione all’ultimo di diverse pagine della sceneggiatura. Ciò che non si perse, fortunatamente, fu il carattere simbolista del film. Questo si rivelò infatti una delle principali chiavi di successo del film. Gli spettatori, infatti, rimasero affascinati dalla malinconia suscitata e descritta in modo tanto velato quanto d’effetto. Film maledetto o meno, Il corvo rimane ancora oggi un brillante esempio di cinema dark, in bilico tra la vita e la morte.

Il corvo: la trama e il cast del film

La vicenda è incentrata sulla vendetta di Eric Draven (Brandon Lee), divenuto, in seguito alla sua morte, guardiano della dimensione che collega il mondo dei vivi a quello ultraterreno. Un anno prima, la sua promessa sposa Shelly Webster (Sofia Shinas), venne aggredita e uccisa da una banda di criminali. Grazie alla sua nuova natura sovrannaturale e ai poteri del corvo, Eric è ora in cerca dei responsabili, per ucciderli senza pietà. La possibilità di ricongiungersi alla sua amata nell’aldilà, infatti, è ciò che sprona il vendicatore a compiere la sua missione. La sua ricerca, tuttavia, si rivelerà complessa, ostacolata da deprecabili personaggi appartenenti al mondo della criminalità e da terribili verità.

A ricoprire il ruolo del soprannaturale vendicatore è Brandon Lee. Non tutti erano però entusiasti della sua scelta. L’autore del fumetto, infatti, temeva che egli non fosse idoneo alla parte, e che il film avrebbe finito per rivelarsi un insuccesso. Quando incontrò l’attore con il trucco applicato in volto, tuttavia, dovette ricredersi, trovandolo perfetto. Il segreto del successo di tale trucco fu che ad applicarlo sul suo volto fu lo stesso Lee. Tale operazione gli fu suggerita dal regista, affermando che in tal modo avrebbe acquisito un aspetto più realistico e meno preciso.

L’attore era poi particolarmente affascinato dal ruolo e dalle sue caratteristiche. Per prepararsi al giusto mood, decise di visitare numerosi cimiteri e ascoltò molte canzoni del gruppo The Doors facenti riferimento alla morte. Inoltre, per ottenere un aspetto trascurato ed emaciato si sottopose ad una dura dieta. Con questa arrivò a perdere ben 18 chili, risultando così ancor più vicino alla natura del personaggio. Il ruolo permetteva poi all’attore di distaccarsi dalle sue precedenti interpretazioni, sempre legate alle sue abilità con le arti marziali. Sfortunatamente, Il corvo, pur rendendolo famoso in tutto il mondo, fu l’ultimo film della sua vita.

Il corvo: la morte di Brandon Lee

Il corvo morte Brandon Lee

Sono ancora molti i nodi non sciolti intorno alla tragica morte di Lee. Tutto ebbe inizio quando, il 31 marzo del 1993, l’attore venne ferito erroneamente da un colpo di pistola. Questa era tenuta dall’attore Michael Massee, che interpretava Funboy, durante la scena in cui il personaggio di Lee torna nella sua abitazione per ricordare il momento della sua morte. Secondo le ricostruzioni successive, l’incidente avvenne per via di una concatenazione di sfortunati eventi, come anche della negligenza dei membri della troupe addetti al controllo e alla preparazione delle armi da fuoco.

Questi, avendo bisogno di proiettili inerti per una scena, li costruirono togliendo innesco e polvere da sparo da veri proiettili invece che comprarli già pronti. Per errore, uno dei proiettili non venne però privato dell’innesco e il revolver venne lasciato carico anche dopo la scena. Quando il grilletto della pistola fu successivamente premuto, l’innesco rimasto ebbe abbastanza forza da spingere comunque l’ogiva fino a metà canna, inceppando l’arma. Al momento della scena fatale, la pistola era caricata con proiettili a salve, ma quando venne esploso il colpo, l’ogiva precedentemente incastrata nella canna venne sparata contro lo stomaco di Brandon.

Ciò portò alla morte dell’attore, il quale fu anche sottoposto ad una lunga e vana operazione di salvataggio. A Lee mancavano soltanto tre giorni al termine delle riprese del film. La pellicola, dopo un periodo di stop, fu infine completata grazie all’utilizzo di controfigure e di un parziale riutilizzo delle riprese svolte sino a quel momento. L’utilizzo della computer grafica, infine, aiutò nel rendere tutto il più naturale possibile, evitando di evidenziare la sostituzione dell’attore. A rendere ancor più inquietante la vicenda, vi è il fatto che come il personaggio da lui interpretato, anche Lee era prossimo alle nozze, le quali dovevano avvenire in seguito alla fine delle riprese del film.

Il corvo: le differenze con il fumetto, i sequel

Il corvo film differenze fumetto

Pur mantenendo la trama generale del fumetto a cui è ispirato, il film presenta naturalmente diverse differenze da questo. Molti degli eventi sono infatti stati riadattati affinché assumessero una natura più cinematografica. Tra questi vi è quello relativo alla morte del protagonista. Nel fumetto ciò avviene in seguito ad un’aggressione casuale, mentre nel film questa è premeditata. In particolare, poi, diversi personaggi subirono radicali trasformazioni, tra cui Sarah, aiutante del protagonista, che contrariamente alla pellicola nel fumetto è invece completamente trascurata e disillusa.

Dato il grandissimo successo del film, si decise in seguito di realizzare ben altri tre sequel. Il primo, Il corvo 2, uscì al cinema nel 1996, seguito poi da Il corvo 3 – Salvation, nel 2000, e da Il corvo – Preghiera maledetta, nel 2005. Ognuno di questi presenta un diverso protagonista e diverse vicende, sempre legate però alla mitologia e alle tematiche dell’opera letteraria. Tra i film non vi è però alcun legame di continuità. Inoltre, a differenza dell’originale, questi sequel si rivelarono dei grandi insuccessi tanto di pubblico quanto di critica. Recentemente, è però stato confermato un nuovo adattamento del fumetto, diretto da Rupert Sanders e con Bill Skarsgard nel ruolo principale. L’uscita di questo film è prevista per il 2024.

Il corvo in streaming, ecco dove vedere il film

Per gli appassionati de Il corvo, o per chi desidera vederlo per la prima volta, sarà possibile fruirne grazie alla sua presenza nel catalogo di alcune delle principali piattaforme streaming oggi disponibili. Il film è infatti presente su Chili, Prime Video e Now. In base alla piattaforma scelta, sarà possibile noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale al catalogo.


Fonte: IMDb

Lauren Graham: la star di Una Mamma per Amica tornerà in TV

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Lauren Graham: la star di Una Mamma per Amica tornerà in TV

I fan di Una Mamma per Amica (Gilmore Girls) gioiscano. Lauren Graham sta ufficialmente tornando in televisione in una commedia sul posto di lavoro per la piattaforma di streaming Tubi. Lauren Graham è stata la madre single preferita di tutti nella serie della WB andata in onda dal 2000 al 2007. La serie è stata così popolare che Una Mamma per Amica (Gilmore Girls) ha ottenuto un revival su Netflix, intitolato A Year In a Life. Lorelai e Rory (Alexis Bledel) sono tornate per affrontare i problemi della fase successiva della loro vita. Il ruolo di Lorelai Gilmore della Graham è stato caratterizzato dalla sua prontezza di spirito, cosa che potrebbe contribuire alla sua prossima serie.

Prevista per il 2025, The Z-Suite affronta il tema della divisione generazionale in un’agenzia pubblicitaria boutique di New York. La serie seguirà un cambiamento nella leadership quando l’amministratore delegato Monica Frazier (Lauren Graham) viene improvvisamente licenziata e i dipendenti Gen-Z si ritrovano al comando. Monica deve risalire la china aziendale, nonostante abbia fondato l’azienda. In una dichiarazione rilasciata dopo l’annuncio della serie, Lauren Graham ha lodato il nuovo concept. Ha detto:

Quando ho letto per la prima volta la sceneggiatura di ‘The Z-Suite’ ho risposto alla visione fresca e divertente di Katie O’Brien sul posto di lavoro. Il personaggio di Monica è intelligente, forte e piacevolmente un po’ folle. Sono entusiasta di lavorare con il team di Tubi, che sta ampliando la sua serie di originali e continuando la sua ascesa nello spazio dello streaming“.

Durante l’afflusso di piattaforme di streaming, Tubi deve ancora trovare il suo spazio come marchio. Altre piattaforme come Hulu, AppleTV+ o Prime Video hanno diverse serie di punta che le distinguono. Tubi potrebbe competere con le piattaforme di streaming se trovasse la serie giusta. Essendo un’icona televisiva molto amata, Lauren Graham potrebbe attirare molti spettatori sulla piattaforma di streaming basata sulla pubblicità. Adam Lewinson, Chief Content Officer, è convinto che The Z-Suite abbia le carte in regola per essere un concorrente di questo tipo. Ha dichiarato:

The Z-Suite” continua la traiettoria di Tubi come casa per storie originali che attraversano la cultura. Questa serie originale punta i riflettori sulle lacune comiche nella comunicazione, nello stile e nel comportamento delle generazioni nella forza lavoro, il che la rende una storia molto rilevante e universale che siamo entusiasti di raccontare insieme all’incredibile talento di Lauren Graham, Katie O’Brien e del team“.

Se la serie avrà l’umorismo e la risonanza emotiva di Lauren Graham in Gilmore Girls, potrebbe diventare un concorrente in futuro. L’idea di The Z-Suite è forte, e nessun’altra serie ha ancora sfruttato con successo questo netto divario generazionale in televisione.

Tubi sa che gli spettatori vogliono programmi originali

In un mondo pieno di reboot e remake, Tubi sa che il pubblico è affamato di nuovi show. Lo streamer ha recentemente condotto un sondaggio per capire cosa cercano i Millenials e i Gen Z in una serie TV, giungendo alla conclusione che il pubblico desidera in larga misura una programmazione originale piuttosto che una IP già nota. Questo interesse si riflette nel fatto che show come The Office e Gilmore Girls rimangono così popolari, con il pubblico che ha recentemente riscoperto Sex and the City e, naturalmente, Suits che ha raggiunto la vetta della classifica di streaming anni dopo la fine della serie. Tubi ha chiaramente preso a cuore lo studio, se spettacoli come The Z-Suite sono un’indicazione!

TUBI non è disponibile per il mercato Europeo.

Il Corvo: nuovo poster e una featurette in vista della riedizione per il 30° anniversario

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Il nuovo film sul Corvo The Crow, interpretato dall’attore di IT Bill Skarsgård, prenderà il volo a giugno, ma i fan dell’adattamento originale degli anni ’90 di Alex Proyas della graphic novel di James O’Barr avranno presto la possibilità di vedere il film sul grande schermo, probabilmente per la prima volta almeno negli USA.

Il CORVO tornerà nelle sale per celebrare il suo 30° anniversario il 1° giugno e abbiamo un nuovo poster con il compianto Brandon Lee nei panni di Eric Draven e una nuova featurette con filmati e interviste dietro le quinte. Il Corvo è ora disponibile in 4K Ultra HD. Date un’occhiata ai nuovi promo qui sotto.

La featurette

Brandon Lee è rimasto ucciso in un tragico incidente durante le riprese del film nel 1993, e recentemente sono emersi nuovi dettagli sulla serie di errori davvero scioccanti che hanno portato alla morte dell’attore.

Il trailer:

Il regista Dwight H. Little, che ha lavorato con Lee in Rapid Fire, ha pubblicato un libro di memorie intitolato Still Rolling: Inside the Hollywood Dream Factory, e un capitolo si concentra su ciò che accadde il giorno in cui Lee morì. Sebbene alcuni di questi fatti fossero già di dominio pubblico, Little è riuscito a scoprire alcune nuove informazioni e le sviste commesse potrebbero farvi scuotere la testa.

Tutti i dettagli dell’edizione Ultra HD 4K de Il Corvo

Celebra il 30° anniversario dell’emozionante classico cult IL CORVO disponibile da oggi per la prima volta in 4K Ultra HD™ grazie a Paramount Home Entertainment e Plaion Pictures. Recentemente rimasterizzato, IL CORVO è acquistabile in due versioni SteelBook™, una Blu e una Nera, in edizione limitata in 4K Ultra HD™ + Blu-ray™, ognuna con un artwork esclusivo, che includono contenuti bonus inediti e legacy. Sia l’edizione limitata Steelbook “Blu” che l’edizione limitata Steelbook “Nera sono impreziosite da 3 card e un poster esclusivi.

Uscito nelle sale il 13 maggio 1994, IL CORVO ha affascinato il pubblico e la critica con la sua estetica gotica, l’azione mozzafiato e la performance di Brandon Lee, tutti elementi al centro della fantasia di vendetta del regista Alex Proyas.  Il film, che ha avuto un successo straordinario al box office, ha generato un appassionato interesse di culto che ha dato vita a tre sequel, una serie televisiva, un videogioco, giocattoli e romanzi.  Basato sull’omonima saga a fumetti di James O’Barr, IL CORVO è un thriller ricco d’azione, con uno stile ipnotico e una bellezza visiva straordinaria.

Entrambe le versioni SteelBook 4K Ultra HD™ + Blu-ray Disc™ de IL CORVO includono un nuovissimo documentario in tre parti creato per il 30° anniversario e intitolato “Ideare il  Corvo”.  Il nuovo documentario è un affascinante approfondimento con il leggendario production designer Alex McDowell, che parla di tutti gli aspetti della progettazione del classico del 1994, nonché della sua esperienza di lavoro con il visionario regista Alex Proyas e con la compianta star del film, Brandon Lee.

Inoltre, per la prima volta su disco, entrambe le versioni includono una conversazione con la leggenda di Hollywood, Edward R. Pressman, che ha parlato della sua prolifica carriera in occasione della pubblicazione da parte di Sideshow Collectibles di una statuetta in edizione limitata de IL CORVO.

I contenuti bonus nuovi e legacy, inclusi solo nella versione in 4K Ultra HD™, sono elencati di seguito:

  • Ideare il CorvoNOVITÀ!
    • Angels All Fire: Birth of the Legend
    • On Hallowed Ground: The Outer Realm
    • Twisted Wreckage: The Inside Spaces
  • Intervista con Edward R. PressmanNOVITÀ!
  • Commento audio del regista Alex Proyas                                                        
  • Commento audio del produttore Jeff Most e dello sceneggiatore John Shirley        
  • Dietro le quinte                                          
  • Ritratto di James O’Barr                                                                                     
  • Scene estese
    • The Arcade Bombing
    • The Funboy Fight
    • The Shootout at Top Dollar’s
  • Scene eliminate                                      
  • Trailer                             

IL CORVO è disponibile da oggi in due versioni SteelBook, una blu e una nera, in edizione limitata in 4K Ultra HD + Blu-ray Disc™.

Demon Slayer: Kimetsu no Yaiba – Stagione 4: cosa c’è da sapere in vista dell’arco di addestramento di Hashira

L’arco del Villaggio degli Spadaccini ha conquistato il mondo e ha ricordato a tutti perché Demon Slayer è uno dei migliori show della televisione. Con la prossima stagione già imminente, è ora di guardare a ciò che verrà. L’arco dell’Addestramento di Hashira sarà la trama più importante della serie fino ad ora, poiché Tanjiro e i suoi amici si preparano al successivo incontro con Muzan Kibutsuji.

Mentre stiamo lentamente raggiungendo le fasi finali della serie, i fan di tutto il mondo aspettano di vedere cosa riserverà la prossima stagione. Certo, potreste aver letto il manga anni fa, ma vedere questa serie prendere vita grazie alle splendide animazioni di Ufotable rende la serie degna di essere guardata, anche se sapete già cosa succederà alla fine. Se non riuscite ad aspettare il prossimo arco narrativo o volete sapere quando vedrete tornare i vostri personaggi preferiti, non preoccupatevi. Ecco tutto quello che sappiamo su Demon Slayer: Kimetsu no Yaiba – Stagione 4.

Quando uscirà Demon Slayer: Kimetsu no Yaiba

Demon Slayer andrà in onda su Crunchyroll il 12 maggio 2024, diversi mesi dopo la prima teatrale del primo episodio. L’arco di addestramento di Hashira ha debuttato nel febbraio 2024 con grande successo. Si spera che il ritorno della serie a maggio possa continuare.

La quarta stagione di “Demon Slayer” ha un trailer?

Il trailer di Demon Slayer ci presenta nuovamente la leggendaria Hashira. Diverse inquadrature del trailer sono tratte dal primo episodio della stagione e la data di uscita è confermata.

Cosa ci si aspetta dalla quarta stagione di Demon Slayer?

Cosa ci si aspetta dalla quarta stagione di Demon Slayer

L’arco dell’Addestramento degli Hashira si svolge subito dopo la storia del Villaggio degli Spadaccini. In questo arco, Tanjiro, Zenitsu e Inosuke si allenano con gli Hashira per diventare più forti e sconfiggere Muzan Kibutsuji.

Gli Hashira spingeranno i giovani guerrieri al punto di rottura. Il loro allenamento è rigoroso, ma saranno sempre pronti alla sfida. Questo arco narrativo preparerà il terreno per la battaglia finale e chiederà: Tanjiro sarà in grado di fermare Muzan Kibutsuji e salvare sua sorella Nezuko? Non vi spoileriamo nulla, ma sappiate che questo arco presenta alcuni dei momenti più avvincenti e di azione sbalorditiva di tutta la serie Demon Slayer.

La quarta stagione di “Demon Slayer” è la stagione finale?

La quarta stagione di Demon Slayer stagione finale

Scritto da Koyoharu Gotouge, Demon Slayer presenta 11 archi narrati in 23 volumi. La decima stagione di Demon Slayer è l’arco dell’addestramento di Hashira. Anche se non è stato confermato nulla, non è certo che la prossima stagione sarà l’ultima della serie. L’arco finale sarà probabilmente riservato a una stagione a sé stante.

Demon Slayer è una serie manga concisa rispetto ai suoi predecessori come Naruto, Dragon Ball e One Piece: supera i 600 capitoli (e One Piece ha superato i 1.000 numeri ed è ancora in corso). Dato che Demon Slayer conta solo 206 capitoli e che l’arco di formazione di Hashira è il penultimo, sappiamo che questi ultimi due archi saranno i migliori.

Dove posso guardare Demon Slayer?

È possibile vedere in streaming tutte le stagioni di Demon Slayer in giapponese e in inglese su Crunchyroll. Le stagioni precedenti della serie sono disponibili anche su Hulu e Netflix. Se volete recuperare o rivivere i vostri momenti preferiti, guardate Demon Slayer utilizzando il link qui sotto.


Qual è la storia di Demon Slayer?

Koyoharu Gotouge è un mangaka giapponese noto soprattutto per aver creato la popolare serie Demon Slayer: Kimetsu no Yaiba. La serie segue la storia di Tanjiro Kamado, un giovane ragazzo che diventa un cacciatore di demoni dopo che la sua famiglia viene uccisa e sua sorella trasformata in un demone. La serie è stata apprezzata per l’azione, i personaggi e lo stile artistico. È stata anche un successo commerciale, con oltre 150 milioni di copie in circolazione.

Gotouge è nato nella prefettura di Kumamoto, in Giappone, nel 1989. Ha iniziato a disegnare manga in giovane età e si è ispirato a vari manga, tra cui Hirohiko Araki (JoJo’s Bizarre Adventure), Masashi Kishimoto (Naruto), Tite Kubo (Bleach) e Hideaki Sorachi (Gintama). Demon Slayer è stato pubblicato per la prima volta su Weekly Shonen Jump nel 2016 e si è concluso nel 2020. La serie è stata successivamente adattata in una serie anime, che è diventata un fenomeno mondiale.

L’anime Demon Slayer ha debuttato nell’aprile 2019, conquistando il mondo. La prima stagione racconta il viaggio di Tanjiro e la perdita che lo porta a diventare un cacciatore di demoni. La seconda trama è stata adattata in un lungometraggio, Demon Slayer: Mugen Train. Anche se è stato distribuito durante la pandemia COVID-19, Mugen Train ha fatto di Demon Slayer uno dei più grandi anime del mondo, dopo aver guadagnato ben 507,1 milioni di dollari al botteghino.

Demon Slayer è spesso lodato per l’azione, i personaggi e lo stile artistico. La serie ha avuto successo commerciale, con oltre 150 milioni di copie in circolazione. Proprio come i suoi idoli Araki, Kishimoto, Kubo e Sorachi, Gotouge ha creato una serie che resisterà alla prova del tempo. Che sia attraverso il manga o l’anime, Demon Slayer è diventata una serie che ha catturato i cuori dei fan di tutto il mondo.

Godzilla e Kong: in sviluppo un nuovo film, ingaggiato lo sceneggiatore

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Legendary Pictures e Warner Bros. Discovery hanno trovato lo sceneggiatore per il prossimo film dell’universo di Godzilla-King Kong dopo Godzilla e Kong – Il nuovo impero.

Secondo un recente rapporto di THR, Dave Callahan (Shang-Chi e la leggenda dei dieci anelli) è stato incaricato di scrivere il prossimo film del “MonsterVerse“. Sebbene non si sappia ancora nulla del film, esso seguirà il recente Godzilla e Kong – Il nuovo impero, che ha riscosso un grande successo al botteghino e ha dimostrato che la mostruosa coppia è ancora un’attrazione enorme.

Con Callahan a bordo, non è chiaro quale sarà il futuro del progetto ancora in fase di sviluppo. Secondo THR, il regista Adam Wingard non ha ancora deciso se tornare al franchise, nonostante la Legendary lo desideri. Adam Wingard ha ancora in programma di realizzare il suo prossimo film, Onslaught con la A24, prima di decidere quale sarà la sua prossima mossa.

Dopo l’uscita all’inizio di quest’anno, Godzilla e Kong – Il nuovo impero ha incassato poco meno di 555 milioni di dollari al botteghino globale, diventando il secondo film con i maggiori guadagni nel MonsterVerse, subito dopo Kong: Skull Island del 2017 (568 milioni di dollari).

Di cosa parla Godzilla e Kong – Il nuovo impero?

“L’epica battaglia continua! Il Monsterverse cinematografico della Legendary Pictures fa seguito all’esplosiva resa dei conti di “Godzilla vs. Kong” con una nuovissima avventura che contrappone l’onnipotente Kong e il temibile Godzilla a una colossale minaccia sconosciuta nascosta nel nostro mondo, che mette in discussione la loro stessa esistenza – e la nostra”. Godzilla e Kong – Il nuovo impero approfondisce la storia di questi Titani e le loro origini, nonché i misteri dell’Isola del Teschio e oltre, scoprendo la mitica battaglia che ha contribuito a forgiare questi esseri straordinari e li ha legati per sempre all’umanità”.

Godzilla e Kong – Il nuovo impero è diretto e prodotto da Adam Wingard da una sceneggiatura scritta da Terry Rossio, Simon Barrett e Jeremy Slater. L’ultimo capitolo è interpretato da Rebecca Hall, Brian Tyree Henry, Dan Stevens, Kaylee Hottle, Alex Ferns e Fala Chen.

House of the Dragon – stagione 2: l’incredibile dietro le quinte dai nuovi episodi

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La guerra è all’orizzonte per la HBO. Manca poco più di un mese alla première di House of the Dragon 2, l’attesissima seconda stagione di House of the Dragon e oggi il canale ha diffuso un incredibile Behind the Scenes, dietro le quinte, che mostra le atmosfere, i set e il lavoro dietro questa attesissima seconda stagione.

Basata sul libro Fire & Blood di George R.R. Martin, questa serie in arrivo si svolge 300 anni prima degli eventi de Il trono di Spade (Game of Thrones) e racconta la storia della Casa Targaryen.

Cosa aspettarsi dalla seconda stagione di House of the Dragon?

Westeros è sull’orlo di una sanguinosa guerra civile con il Consiglio Verde e quello Nero che combattono rispettivamente per Re Aegon e la Regina Rhaenyra. Poiché ciascuna delle due fazioni ritiene di essere la legittima sede del Trono di Spade, i trailer del Verde e del Nero riflettono queste due prospettive in metà separate ma complementari della stessa storia. Per il pubblico mondiale, ‘Tutti devono scegliere’ da che parte stare per Casa Targaryen, mentre il regno si frammenta nella seconda stagione“, si legge nella sinossi.

La seconda stagione di House of The Dragon

In otto nuovi episodi, la seconda stagione di House of the Dragon vede nel cast i già protagonisti della prima Matt Smith, Olivia Cooke, Emma D’Arcy, Eve Best, Steve Toussaint, Fabien Frankel, Ewan Mitchell, Tom Glynn-Carney, Sonoya Mizuno e Rhys Ifans. Nei nuovi episodi tornano anche Harry Collett, Bethany Antonia, Phoebe Campbell, Phia Saban, Jefferson Hall e Matthew Needham.

New-entry nel cast della nuova stagione: Abubakar Salim (sarà Alyn di Hull), Gayle Rankin (Alys Rivers), Freddie Fox (Ser Gwayne Hightower), Simon Russell Beale nei panni di Ser Simon Strong, Clinton Liberty nel ruolo di Addam of Hull, Jamie Kenna che interpreterà Ser Alfred Broome, Kieran Bew nei panni di Hugh, Tom Bennett in quelli di Ulf, Tom Taylor sarà Lord Cregan Stark e Vincent Regan interpreterà invece Ser Rickard Thorne.

I crediti della seconda stagione: co-creatore e produttore esecutivo George R.R. Martin; co-creatore, showrunner e produttore esecutivo Ryan Condal; produttori esecutivi Sara Hess, Alan Taylor, Melissa Bernstein, Kevin de la Noy, Loni Peristere, Vince Gerardis. Tratto dal bestseller di George R.R. Martin “Fuoco e Sangue”.

I fan, ma anche quanti non abbiano ancora mai visto la prima stagione o Il trono di Spade (Game of Thrones) e vogliano arrivare preparati all’appuntamento di giugno, possono rivedere o recuperare la prima stagione diHouse of the Dragon nonché tutte le stagioni della serie dei record on demand su Sky e in streaming su NOW.

Station 19 7×08: promo e anticipazioni dall’episodio

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Station 19 7×08: promo e anticipazioni dall’episodio

Il network americano ABC dopo la messa in onda del settimo episodio ha diffuso il promo e la trama di Station 19 7×08, il settimo inedito episodio di Station 19 7, l’annunciata settima e ultima stagione di Station 19, spin-off della serie di Shonda Rhimes Grey’s Anatomy.

In Station 19 7×08 “Ushers of the New World” che si intitolerà “Ushers of the New World” La Stazione 19 usa la sua clinica per curare i richiedenti asilo che sono stati trasportati da fuori dallo Stato. Nel frattempo, Natasha riceve una visita dalla sorella e Vic riceve una notizia sorprendente.

Tutto quello che sappiamo su Station 19 7

Station 19 è lo spin-off di Grey’s Anatomy.  La fine di Station 19 solleva speculazioni sulla possibilità che George e Spampinato tornino in Grey’s Anatomy  la prossima stagione, se il medical drama verrà rinnovato per la stagione 21 come previsto. George era un series regular di Grey’s Anatomy prima di lasciarlo nel 2017 per contribuire alla conduzione dello spin-off Station 19. Dopo aver recitato in Grey’s Anatomy, Stefania Spampinato ha iniziato a recitare in Station 19 nella terza stagione prima di diventare series regular nella stagione successiva.

Ambientata a Seattle, la serie si concentra sulle vite degli uomini e delle donne della stazione dei vigili del fuoco 19 di Seattle. Ha come protagonisti Jaina Lee Ortiz, Jason George, Gray Damon, Barrett Doss, Alberto Frezza, Jay Hayden , Okieriete Onaodowan, Danielle Savre, Miguel Sandoval, Boris Kodjoe , Stefania Spampinato, Carlos Miranda, Josh Randall, Merle Dandridge e Pat Healy. McKee, Shonda Rhimes, Betsy Beers e Paris Barclay sono i produttori esecutivi della serie. È prodotto da Shondaland e ABC Signature, con McKee che funge da showrunner per le prime due stagioni, successivamente sostituito da Krista Vernoff a partire dalla terza stagione.

Grey’s Anatomy 20×08: promo e anticipazioni dall’ottavo episodio

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Grey’s Anatomy 20×08: promo e anticipazioni dall’ottavo episodio

Il network americano ABC dopo la messa in onda del settimo episodio ha diffuso il promo e la trama di Grey’s Anatomy 20×08, l’ottavo inedito episodio di Grey’s Anatomy 20, l’attesa ventesima stagione di Grey’s Anatomy.

In Grey’s Anatomy 20×08 che si intitolerà “Blood, Sweat and Tears” Owen e Teddy hanno il giorno libero ma incontrano un civile ferito. Monica chiede l’aiuto di Amelia per un’operazione su un giovane paziente. Gli specializzandi completano i loro registri di procedura, consentendo loro di tornare in sala operatoria.

Tutto quello che sappiamo su Grey’s Anatomy 20

La ventesima stagione di Grey’s Anatomy uscirà il 14 marzo 2024 su ABC. In Italia Grey’s Anatomy 20 debutterà su Disney+.

Il drama è reduce da una 19a stagione di trasformazione, con il ritiro di Ellen Pompeo, l’uscita di Kelly McCreary e l’ingresso di cinque nuovi personaggi principali, interpretati da Harry Shum Jr., Adelaide Kane, Alexis Floyd, Niko Terho e Midori Francis. La transizione ha avuto successo, con il ritorno di tutti e cinque i nuovi membri del cast in Grey’s Anatomy 20.

Creata da Shonda Rhimes, Grey’s Anatomy proviene dalla Shondaland di Shonda Rhimes e dalla ABC Signature, parte dei Disney Television Studios. Il cast di Grey’s Anatomy comprende Ellen Pompeo, Chandra Wilson, James Pickens Jr., Kevin McKidd, Kim Raver, Camilla Luddington, Caterina Scorsone, Kelly McCreary, Harry Shum Jr., Adelaide Kane, Midori Francis e Niko Terho.

9-1-1 7×08: trailer dall’ottavo episodio

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9-1-1 7×08: trailer dall’ottavo episodio

Il network americano della ABC ha diffuso il trailer di 9-1-1 7×08, l’ottavo inedito episodio della settima stagione di 9-1-1

9-1-1 7×08 che si intitolerà “Step Nine” andrà in onda la prossima settimana sulla ABC negli USA, in Italia su Disney+.

 

Tutto quello che sappiamo su 9-1-1 7

La data di uscita di 9-1-1 7 potrebbe essere intorno alla primavera del 2024. All’inizio di maggio 2023 è stato riferito che la Fox ha cancellato 9-1-1 dopo sei stagioni e che la stagione 7 sarebbe stata ripresa dalla ABC. Craig Erwich, presidente del Disney Television Group, ha dichiarato:

Dai creatori Ryan Murphy e Brad Falchuk (il franchise di “American Horror Story”, “Nip/Tuck”), il nuovo dramma procedurale 9-1-1 esplora le esperienze ad alta pressione di agenti di polizia, paramedici e vigili del fuoco che si trovano nei luoghi più situazioni spaventose, scioccanti e strazianti. Questi soccorritori devono cercare di trovare un equilibrio tra il salvataggio di coloro che sono più vulnerabili e la risoluzione dei problemi della loro vita. La serie provocatoria vede protagonisti la candidata all’Oscar e all’Emmy Award Angela Bassett (“American Horror Story”, “What’s Love Got to Do with It”) e l’attore nominato all’Emmy Award e al Golden Globe Peter Krause (“The Catch”, “Six Foot Under “).

Grazie alla spinta creativa di Ryan Murphy, Brad Falchuk e Tim Minear, così come al talento del cast, 9-1-1 è stato uno dei drammi più significativi e originali della televisione di rete nelle ultime sei stagioni, e siamo onorati di portarlo nello stimato gruppo di serie della ABC“.

9-1-1 è la serie tv creata da Ryan Murphy, Brad Falchuk e Tim Minear con Angela Bassett, Peter Krause, Oliver Stark, Aisha Hinds, Kenneth Choi, Rockmond Dunbar, Connie Britton, Jennifer Love HewittRyan Guzman, Corinne Massiah, Marcanthonee Jon Reis, Gavin McHugh e John Harlan Kim.

Fire Country 2×10: promo e anticipazioni dal finale di stagione

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Fire Country 2×10: promo e anticipazioni dal finale di stagione

Il network della CBS ha diffuso il promo e le anticipazioni di Fire Country 2×10, il decimo episodio e gran finale di stagione di Fire Country.

In Fire Country 2×10 “I Do” Gabriela si prepara a percorrere la navata il giorno del suo matrimonio, mentre Bode riceve una notizia sorprendente nel finale della seconda stagione.

Tutto quello che c’è da sapere su Fire Country

Fire Country è una serie televisiva statunitense drammatica d’azione creata da Max Thieriot, Tony Phelan e Joan Rater e prodotta da Jerry Bruckheimer per la CBS, con protagonista Thieriot. La prima stagione è stata trasmessa il 7 ottobre 2022. Il 6 gennaio 2023 la serie è stata rinnovata per una seconda stagione, che ha debuttato il 16 febbraio 2024. Nel marzo 2024 la serie è stata rinnovata per una terza stagione.

Nella serie tv Bode Donovan è un giovane detenuto dal passato tormentato. Sperando di redimersi e di abbreviare la sua pena, si offre volontario per il California Conservation Camp Program, in cui i detenuti assistono il California Department of Forestry and Fire Protection, noto come Cal Fire. Finisce per essere assegnato alla sua città natale, nella California del Nord, dove deve lavorare a fianco di ex amici, altri detenuti e vigili del fuoco d’élite per spegnere gli enormi incendi che affliggono la regione.

In Fire Country protagonisti sono Max Thieriot nel ruolo di Bode Donovan (alias Bode Leone), un pompiere detenuto in cerca di redenzione. Kevin Alejandro nel ruolo di Manny Perez, padre di Gabriela e capitano dei vigili del fuoco. Jordan Calloway nel ruolo di Jake Crawford, ex fidanzato di Riley e Gabriela e vigile del fuoco. Stephanie Arcila è Gabriela Perez, figlia di Manny e vigile del fuoco in prova. Jules Latimer nel ruolo di Eve Edwards, vigile del fuoco con Jake sotto il comando di Vince. Diane Farr nel ruolo di Sharon Leone, madre di Bode e Riley, moglie di Vince e capo della divisione Cal Fire. Billy Burke nel ruolo di Vince Leone, padre di Bode e Riley, marito di Sharon e capo battaglione dei vigili del fuoco.

Young Sheldon 7×13 “Funeral” / 7×14 “Memoir”: il promo del finale di serie

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Il network americano CBS ha diffuso i promo di Young Sheldon 7×13 e Young Sheldon 7×14, che sarà anche il finale della serie spin-off di The Big Bang Theory Young Sheldon.

YOUNG SHELDON termina la sua corsa di sette anni con un imperdibile finale di serie in due episodi. Jim Parsons e Mayim Bialik riprendono i loro ruoli di Sheldon Cooper e Amy Farrah Fowler in un’indimenticabile ora di televisione, nel finale di serie di YOUNG SHELDON, giovedì 16 maggio sulla CBS.

“Parte 1” – YOUNG SHELDON conclude la sua corsa di sette anni con un imperdibile finale di serie in due episodi. Jim Parsons e Mayim Bialik riprendono i loro ruoli di Sheldon Cooper e Amy Farrah Fowler in un’ora indimenticabile di televisione, nel finale di serie di YOUNG SHELDON, giovedì 16 maggio (8:00-8:30 PM, ET/PT) su CBS Television Network, e in streaming su Paramount+ (in diretta e on-demand per Paramount+ con abbonati a SHOWTIME, o on-demand per gli abbonati a Paramount+ Essential il giorno successivo alla messa in onda dell’episodio)*.

Lo spin-off di Young Sheldon della CBS

Dopo il finale di serie di Young Sheldon, seguirà un altro spin-off intitolato Georgie & Mandy’s First Marriage. Creata da Chuck Lorre, Steven Molaro e Steve Holland, la nuova sitcom è incentrata sui personaggi di Montana Jordan e Emily Osment, che crescono la loro giovane famiglia in Texas affrontando le sfide dell’età adulta, della genitorialità e del matrimonio. L’uscita della commedia è prevista per il prossimo autunno, nell’ambito della stagione televisiva 2024-2025 della CBS.

“È stato un privilegio trascorrere gli ultimi sette anni con Sheldon e la famiglia Cooper e ora questo meraviglioso viaggio continuerà con Georgie e Mandy”, ha dichiarato Amy Reisenbach, dirigente della CBS, in un comunicato. “Chuck ed entrambi gli Steves hanno fatto un lavoro magistrale nello sviluppare questi personaggi e nell’intrattenere generazioni di fan con storie coinvolgenti e commoventi portate in vita da Montana ed Emily. Attendiamo con ansia il prossimo capitolo di questo amato universo”.

S.W.A.T. 7×13: promo dal finale di stagione “Twenty Squad”

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S.W.A.T. 7×13: promo dal finale di stagione “Twenty Squad”

Il network americano della CBS ha diffuso il promo e la trama di S.W.A.T. 7×13, il tredicesimo episodio e gran finale della settima stagione di S.W.A.T.

 In S.W.A.T. 7×13 che si intitolerà “Twenty Squad”  la squadra S.W.A.T. affronta il loro avversario più letale di sempre quando una violenta cellula di estremisti cerca di vendicarsi facendo saltare in aria mezza Los Angeles, uccidendo potenzialmente migliaia di persone.

Tutto quello che c’è da sapere su S.W.A.T.

“La serie S.W.A.T.  segue Daniel ‘Hondo’ Harrelson (Shemar Moore), un sergente della S.W.A.T. nato e cresciuto a Los Angeles, che guida una squadra tattica d’élite che è l’ultima fermata delle forze dell’ordine a Los Angeles”, si legge nella sinossi. “Diviso tra la lealtà verso la comunità in cui è cresciuto e i suoi fratelli in blu, Hondo lavora per colmare il divario tra i suoi due mondi mentre è alle prese con la nuova paternità insieme a sua moglie Nichelle”.

Completano la Squadra 20 David “Deacon” Kay, padre di famiglia e ufficiale esperto, Victor Tan, da poco single e desideroso di assumere un ruolo di leadership nella squadra, e Zoe Powell, una nuova arrivata che sta cercando di trovare il suo posto nella squadra. Infine, il comandante Robert Hicks supervisiona tutta la Metro S.W.A.T. Guidata da Hondo, la 20-Squad abbraccia le proprie differenze e lavora insieme per salvare vite e proteggere la propria città in un mondo sempre più problematico”.

Basata sull’omonima serie del 1975 e sul film del 2003, S.W.A.T. è prodotta esecutivamente dagli showrunner Andrew Dettmann e Shawn Ryan. La serie è interpretata anche da Jay Harrington, David Lim, Patrick St. Esprit, Rochelle Aytes e Anna Enger Ritch. Oltre a guidare il cast, Moore è anche produttore esecutivo insieme a Justin Lin, Neal H. Moritz, Marney Hochman, Pavun Shetty, Billy Gierhart e James Scura.

28 anni dopo uscirà a giugno 2025

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28 anni dopo uscirà a giugno 2025

28 anni dopo di Danny Boyle arriverà sul grande schermo la prossima estate. Sony Pictures ha programmato il tanto atteso progetto per il 20 giugno 2025.

Jodie Comer, Aaron Taylor-Johnson e Ralph Fiennes saranno i protagonisti del sequel di “28 giorni dopo” e “28 settimane dopo”. I dettagli della trama sono ancora tenuti nascosti e la sceneggiatura è stata scritta da Alex Garland. Farà parte di una prossima trilogia, per la quale Nia DaCosta è in trattative per dirigere il secondo film.

Boyle e Garland stanno producendo, così come i produttori originali Andrew Macdonald e Peter Rice. Anche Bernie Bellew sta producendo. Anche Cillian Murphy tornerà come produttore esecutivo, ma al momento non gli è stato assegnato il ruolo di protagonista. 28 anni dopo  è uscito nel 2002 e vedeva protagonista uno sconosciuto Murphy nei panni di un corriere in bicicletta che scopre il rilascio di un virus contagioso al risveglio dal coma. Boyle ha diretto il film, mentre Garland ha scritto. Il seguito, “28 settimane dopo”, è stato distribuito nel 2007.

“Ho sempre detto che mi sarebbe piaciuto essere coinvolto perché quel film ha cambiato tutto per me e provo un grande affetto per quel film e per quei ragazzi Alex [Garland] e Danny [Boyle]”, ha detto Cillian Murphy a Variety a febbraio. “Non guardo mai i miei film, tranne quello. È sempre trasmesso nel periodo di Halloween e durante la pandemia le persone mi inviavano costantemente clip. E l’ho mostrato ai miei figli. Ed è davvero attuale, anche se ha qualcosa come 23 anni ormai. Quindi sono davvero entusiasta di riunire la band per realizzare questo film”.

Cosa sappiamo su 28 anni dopo? 

I dettagli sulla trama di 28 anni dopo  sono ancora sconosciuti, ma il periodo suggerisce che si svolgerà 28 anni dopo il primo film, dunque all’incirca nel 2030, il che significa che il racconto potrebbe anche essere più orientato verso la fantascienza che non verso il semplice l’horror vero e proprio. Danny Boyle, il cui ultimo film è stato la commedia romantica del 2019 Yesterday, dirigerà il primo film della prevista trilogia di 28 anni dopo. Alex Garland, che ha diretto film come Ex Machina, Annihilation e, più di recente, Civil War è incaricato di scrivere i film.

Sigourney Weaver in trattative per The Mandalorian & Grogu

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Sigourney Weaver in trattative per The Mandalorian & Grogu

Sigourney Weaver è in trattative per tornare nello spazio per un ruolo chiave nel prossimo film di Star Wars, The Mandalorian & Grogu. Per lei, questo segna l’ennesima ricerca nello spazio profondo dopo i suoi grandi successi con le serie Alien e Avatar. È rappresentata da UTA.

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The Mandalorian & Grogu, tutto quello che sappiamo sul film

The Mandalorian & Grogu inizierà la produzione entro quest’estate a Los Angeles. Jon Favreau è produttore esecutivo insieme a Filoni e Kennedy, che ha descritto la “nuova storia” come “perfetta per il grande schermo”. Con Pedro Pascal nel ruolo del cacciatore di taglie con l’elmetto Din Djarin, The Mandalorian ha segnato la prima serie televisiva di Star Wars in live-action quando è stata lanciata su Disney+ nel novembre 2019. Nel 2023 è andata in onda la terza stagione, che si è conclusa con l’insediamento di Din e Grogu – il suo apprendista mandaloriano e figlio adottivo – sul pianeta Nevarro, un tempo privo di vegetazione.

È lì che Din diventa un sicario della neonata Nuova Repubblica, stringendo un patto con il Capitano Carson Teva (Paul Sun-Hyung Lee), ranger di Adelphi, per dare la caccia ai resti imperiali ancora fedeli all’Impero caduto. “Sono entusiasta di quello che stiamo facendo in questo momento, ma il film, credo, sarà grandioso“, ha dichiarato recentemente Filoni, sceneggiatore, regista e produttore di The Mandalorian, a ET. “Con Jon al timone, sarà fantastico, e lui ha studiato così bene Star Wars ora, quindi ha una grande stenografia e amo collaborare con lui. Sono entusiasta di condividere il futuro di quello che stiamo facendo“.

Andy Serkis diventa Heinrich Himmler in The Man With Miraculous Hands

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Andy Serkis si unisce al cast del thriller psicologico sulla Seconda Guerra Mondiale di Oren Moverman The Man With Miraculous Hands con Woody Harrelson. Philippe Rousselet di Vendôme e Eric Jehelmann di Jerico Films produrranno mentre Fabrice Gianfermi e Jeremy Plager di Vendôme saranno i produttori esecutivi. SND coprodurrà, distribuirà in Francia e lancerà le vendite a Cannes.

Oren Moverman ha scritto la sceneggiatura e dirigerà il film, basato su una storia vera e ambientato nel 1939. Secondo la trama del film: “Felix Kersten (Harrelson), un rinomato massaggiatore medico apolitico, diventa il medico personale di uno degli uomini più potenti e temuti della Germania nazista: il malato cronico Heinrich Himmler (Serkis), capo delle SS e principale architetto dell’Olocausto. Mentre la guerra infuria in tutta Europa e la salute di Himmler peggiora mentre la sua autorità cresce, Kersten si trova in una posizione unica per influenzare il processo decisionale ai più alti livelli all’interno del Terzo Reich. Giocando a un gioco molto pericoloso che potrebbe costargli la vita in ogni momento, e usando le sue capacità mediche come arma, il medico riesce a influenzare Himmler, a metterlo contro Hitler e, in cambio, a salvare molte migliaia di vite.”

Andy Serkis ha interpretato il ruolo di Gollum nella trilogia Il Signore degli Anelli e ha interpretato Cesare nella trilogia “Il pianeta delle scimmie”. Attualmente è anche regista e produttore di un adattamento animato di “La fattoria degli animali” di George Orwell. Nel febbraio 2020, è stato premiato dalla British Academy of Film and Television Arts in occasione della 73a edizione degli EE British Academy Film Awards con uno dei più alti riconoscimenti dell’organizzazione, l’Outstanding British Contribution to Cinema Award. Andy Serkis si riunirà con Peter Jackson, Fran Walsh e Philippa Boyens per dirigere e recitare in Il Signore degli Anelli: The Hunt of Gollum.

Lasciali parlare: la spiegazione del finale del film

Lasciali parlare: la spiegazione del finale del film

Negli ultimi anni il regista Steven Soderbergh non solo ha smentito la sua volontà di ritirarsi dalla regia, ma ha anche intrapreso una sempre più radicale esplorazione del linguaggio cinematografico. Dal 2017 ad oggi ha realizzato ben 8 film, tra cui La truffa dei Logan (2017), Unsane (2018), Panama Papers (2019), No Sudden Move (2021) e Kimi – Qualcuno in ascolto (2022). Tra questi, uno dei più particolari è senza dubbio Lasciali parlare, da lui realizzato nel 2020 e incentrato sui rapporti tra i personaggi protagonisti.

La radicalità di questo progetto sta nel suo essere stato girato quasi interamente su una vera nave da crocera, con passeggeri ignari che si stavano svolgendo le riprese di un film in quanto Soderbergh realizzò queste ricorrendo ad attrezzature che hanno permesso di poter realizzare il tutto dando meno nell’occhio possibile. Il regista si è poi discostato dalla sceneggiatura, affermando di essere ricorso a quella che definisce “improvvisazione altamente strutturata” e ha stimato il rapporto tra il 70% di improvvisazione e il 30% di dialogo scritto.

Si tratta dunque di un film molto particolare di un regista che si dimostra sempre più intenzionato ad allontanarsi dalle classiche formule produttive. Di certo, è un film da guardare anche solo per ammirare le interpretazioni degli attori coinvolti, a partire da Meryl Streep. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Lasciali parlare. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Lasciali parlare trama film

La trama e il cast di Lasciali parlare

La scrittrice Alice Hughes (Meryl Streep), vincitrice del Premio Pulitzer, è stata invitata in Inghilterra per ritirare un altro prestigioso premio letterario. Ma ha paura di volare e decide così di fare il viaggio in nave, a bordo di un magnifico transatlantico, e di invitare le sue due migliori amiche del college, Roberta (Candice Bergen) e Susan (Dianne Wiest), oltre a farsi accompagnare dal suo amato nipote Tyler (Lucas Hedges), per assisterle durante la crociera. La nuova agente di Alice, Karen (Gemma Chan), con l’obiettivo di carpire dettagli sul manoscritto attualmente in lavorazione della sua cliente, si intrufola sulla nave, approcciando Tyler per avere informazioni su come avvicinare al meglio la zia.

Tyler però finisce per innamorarsi di Karen, così Alice e le sue amiche vengono lasciate a sé stesse, con Roberta, che nutre del risentimento verso Alice perché si è riconosciuta nelle vicende raccontate nel suo libro più celebre, rovinandole la vita. Alice, però, nega ogni responsabilità e cerca di salvare la loro sacra amicizia di un tempo, mentre Susan si sforza di aiutarle a riconciliarsi. Mentre Alice si impegna a completare il suo tanto atteso manoscritto e mantiene la sua vita personale avvolta nel mistero, le donne intraprendono un viaggio di una settimana pieno di ricordi, risentimenti e battute.

La spiegazione del finale del film

Lasciali parlare è un’opera meno incentrata sulla trama e più sui personaggi. Il resto del film approfondisce ognuno dei protagonisti attraverso i dialoghi, rivelando gli affronti del passato e i rancori del presente che fanno sì che i muri emotivi che Alice, Roberta e Susan hanno costruito nel corso degli anni non vengano mai abbattuti. Verso la fine del film, Tyler, che fa colazione con la zia tutte le mattine, rimane scioccato quando viene informato della morte di Alice dal suo medico personale, il dottor Mitchell, che fino a quel momento Tyler pensava fosse un misterioso sconosciuto con cui Alice aveva una relazione.

Il dottor Mitchell spiega a Tyler, Susan e Roberta che Alice soffriva di trombosi venosa profonda, una grave patologia che le causava la formazione di coaguli di sangue nelle vene che potevano raggiungere i polmoni o il cuore. Dopo la sua morte, Susan e Roberta decidono di comprare i biglietti aerei per tornare negli Stati Uniti il prima possibile, ma Tyler le implora di restare e di completare il viaggio che sua zia aveva immaginato. A questo punto il pubblico apprende che per Alice non solo era importante ricevere il premio Footling, ma che voleva anche sfruttare il tempo trascorso sulla nave per riconciliarsi con i suoi cari amici.

Lasciali parlare cast

Alla fine, Roberta ruba il diario di Alice e cerca di venderlo nel tentativo di recuperare un po’ di valore monetario per la storia della sua vita che crede Alice abbia sfruttato per il suo libro vincitore del Pulitzer. Dopo aver tentato di vendere il diario senza successo, Roberta lo consegna però a Karen, chiedendole di restituirlo a Tyler. Nel frattempo, anche Susan si dedica alla scrittura e assiste l’autore di fama mondiale Kelvin Kranz (Daniel Algrant), uno scrittore di thriller che le donne incontrano sulla nave. Pur non serbando alcun rancore nei confronti di Alice, come Roberta, è devastata dalla morte dell’amica.

Infine, Tyler torna nell’appartamento della zia e, vedendo le sue foto sulla scrivania di Alice, si rende conto di essere stato importante per lei quanto lei lo era per lui. L’intuizione delle ultime volontà di Alice per il viaggio con i suoi amici lo porta a tornare nell’appartamento di Alice e a riportare il diario rubato al suo posto sulla scrivania. È in questa occasione che ricorda un discorso che Alice fece per celebrare l’esistenza della coscienza e la capacità delle persone di influenzarsi a vicenda. Ed è proprio questo il messaggio più profondo di Lasciali parlare, dedicato proprio a questa tematica.

Il trailer di Lasciali parlare e dove vedere il trailer in streaming e in TV

È possibile fruire di Lasciali parlare grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 10 maggio alle ore 21:20 sul canale Rai 3.

Shōgun avrà probabilmente una seconda stagione, ma non è così semplice

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Nel suo esplosivo episodio finale, il nuovo adattamento di Shōgun di FX/Disney+ ha concluso le trame del romanzo originale di James Clavell… ma dato che la serie è diventata un successo, potremmo non aver visto l’ultima volta Lord Yoshii Toranaga. La star e produttore Hiroyuki Sanada ha firmato un accordo per tornare per una potenziale seconda stagione della serie. Deadline riporta che non solo Sanada ha firmato per tornare, ma che i produttori della serie stanno valutando la possibilità di cambiare categoria agli Emmy Awards di quest’anno, passando da Limited Series a Drama.

Non c’è ancora un rinnovo ufficiale, ma visto che Shōgun è diventato un enorme successo critico e commerciale, non sorprende che il network voglia fare un secondo viaggio nel Giappone del XVII secolo. Sebbene la prima serie abbia comportato un budget enorme, grazie all’esercito di comparse, ai set e ai costumi elaborati e alle riprese in più continenti, una seconda stagione consentirebbe a FX e alla sua casa madre, la Disney, di recuperare una parte maggiore dell’investimento riutilizzando le risorse della prima stagione. Non si sa chi altro potrebbe tornare, compresi gli showrunner Rachel Kondo e Justin Marks, o gli attori i cui personaggi sono sopravvissuti al finale della serie (o forse della stagione), compreso il protagonista Cosmo Jarvis.

C’è un sequel di Shōgun?

James Clavell è stato uno scrittore prolifico e ha prodotto un ciclo di sei libri noto come Saga asiatica, di cui Shōgun fa parte. Shōgun, pubblicato nel 1975, è il primo libro della saga, cronologicamente, ma è stato scritto per terzo. Tuttavia, i libri che lo seguono in ordine temporale non sono sequel diretti e non presentano i personaggi di Shōgun; Tai-Pan, il libro cronologicamente successivo, va secoli nel futuro e si svolge nella Hong Kong del XIX secolo. Come Shōgun, anche questo libro è stato adattato per il cinema negli anni Ottanta, con un film interpretato da Bryan Brown e Joan Chen. Gli showrunner di Shōgun, Kondo e Marks, hanno discusso della possibilità di un adattamento di Tai-Pan con Carly Lane di Collider, affermando: “Devo dire, a proposito di niente, che ci piace molto Tai-Pan. È un libro fantastico. L’ho preso solo per vedere: “Può colpire due volte il fulmine?”. Ed è stato come dire: “Oh mio Dio, è uno scrittore così grande che anche questo è grande per ragioni completamente diverse”. Quindi, certo, forse un giorno faremo Tai-Pan”. Nella stessa intervista, hanno parlato di possibili future storyline di Shōgun: “Penso che mentirei se dicessi che quando eravamo tutti seduti sul set in vari momenti, non stavamo facendo le nostre fantasie di fanfiction su come sarebbe stato raccontare certe storie di traverso, o prequel, o forse cose che sono successe dopo“.

Sanada è uno degli attori giapponesi viventi più famosi a livello internazionale. Dopo alcuni anni di intensa attività, con apparizioni in Westworld della HBO e nei film d’azione Army of the Dead, Bullet Train e John Wick Part 4, è prossimo a riprendere il suo ruolo di Scorpion in Mortal Kombat 2. Si sta pensando a una seconda stagione di Shōgun, con la star Hiroyuki Sanada che ha firmato per un’altra stagione; non è ancora stato fatto un annuncio ufficiale.

Dark Matter: recensione della serie Apple Tv+

Dark Matter: recensione della serie Apple Tv+

Per funzionare al meglio la fantascienza che ha come scenario principale lo scambio di universi paralleli deve paradossalmente possedere un forte appiglio con la realtà. Quanto più i personaggi principali sono persone comuni, che condividano le gioie e dolori dell’uomo comune, tanto più diventano oggetto di empatia nel momento in cui sono precipitati in situazioni straordinarie.

Dark Matter, la trama della serie Apple Tv+

La nuova serie targata Apple TV+ possiede specificamente tale requisito di partenza: adattamento del romanzo omonimo scritto da Blake Crouch, Dark Matter vede protagonista il professore Jason Dessen (Joel Edgerton), che insegna fisica quantistica in una sconosciuta università di Chicago. Sposato con l’ex pittrice Daniela (Jennifer Connelly), padre dell’adolescente Charlie (Oakes Fegley), l’uomo vede la propria vita sconvolta quando viene rapito e catapultato nel più impensabile dei luoghi…

Per rappresentare l’esistenza quieta, dimessa e leggermente malinconica di Jason Dessen difficilmente si sarebbe potuto trovare un attore più efficace di Joel Edgerton. La capacità di raccontare le debolezze nascoste del personaggio e al tempo stesso delineare con precisione i suoi lati oscuri della sua personalità, è un qualcosa che raramente si trova in questo tipo di produzioni.

Episode 4. Joel Edgerton in “Dark Matter,” premiering May 8, 2024 on Apple TV+.

Un protagonista tangibile

L’interprete regala al suo ruolo una serie di sfaccettature che lo rendono tangibile, anche quando la dimensione fantastica prende il sopravvento in Dark Matter. Stesso discorso vale, anche se con una dose minore di efficacia, per la co-protagonista Jennifer Connelly. Sono loro due a mantenere costantemente il tono dello show su un livello di credibilità accettabile, almeno nei primi episodi. Fin quando infatti la serie mostra gli effetti che l’evento scatenante produce sulla vita quotidiana della famiglia Dessen, la costruzione narrativa  ela tensione del racconto sono ottimamente congegnate, e garantiscono al cast la possibilità di lavorare sui personaggi in profondità.

Per almeno tre episodi Dark Matter propone quesiti esistenziali tutt’altro che scontati, proponendo al pubblico uno spettacolo che spinge a porsi domand einvece che rimanere passivi. Purtroppo tale discorso inizia a perdere una certa dose di conssitenza quando l’aspetto maggiormente sci-fi prende il sopravvento, propinando il discoros sugli universi paralleli con poche varianti rispetto a quanto abbiamo già ampiamente – forse fin troppo – esperito in questi ultimi anni sul piccolo e grande schermo. Dark Matter in questo modo si assesta su canoni di genere accettabili ma decisament elontani dall’essere originali. Non che l’approccio iniziale tutto sommato lo fosse, ma almneo possedeva quell’adesione alla realtà “distorta” delle cose che lo rendeva quantomeno corposo.

Episode 2. Jennifer Connelly in “Dark Matter,” premiering May 8, 2024 on Apple TV+.

Dark Matter si addentra nella fantascienza

Progressivamente lo show abbandona il contatto con il setting realistico per dirigersi dentro i territori della fantascienza più esplicita, evaporando in parte il fascino dell’approccio. Questo non pregiudica comunque la riuscita di un prodotto discretamente concepito, che offre al pubblico uno spettacolo più che degno e soprattutto capace di intrattenere con intelligenza.

La forza primaria di Dark Matter sono senz’ombra di dubbio due attori carismatici come Joel Edgerton e Jennifer Connelly, che lavorano sui rispettivi con il preciso intento di renderli credibili e “vicini” quasi a dispetto dell’aspetto fantastico della serie. In particolar modo Edgerton si rivela il motivo principale per vedere lo show, in cui recitano anche un efficace Jimmi Simpson (Westworld) e una Alice Braga invece non troppo convincente. Grazie a un inizio ben calibrato per svelare quello che si nasconde dietro ciò che crediamo la “nostra” realtà, Dark Matter intriga grazie alla solidità di storia, ambientazione e soprattutto caratterizzazioni. Il risultato è una serie che lavora sugli stilemi di questo tipo di fantascienza con la dovuta consapevolezza del genere. Non particolarmente originale ma comunque valevole.

Frank Grillo sarà Rick Flag, Sr anche in Peacemaker stagione 2

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Frank Grillo sarà Rick Flag, Sr anche in Peacemaker stagione 2

Mentre continua la produzione di Peacemaker stagione 2, James Gunn ha annunciato che Frank Grillo, entrato nel DCU per doppiare il personaggio di Rick Flag, Sr in Creature Commandos, porterà il personaggio in live action anche nel nuovo ciclo di episodi che vedono protagonista John Cena nei panni di Christopher Smith alias Peacemaker.

Ecco cosa ha scritto su Instagram James Gunn in allegato a due sue foto insieme a Frank Grillo: “Siamo lieti di annunciare che il grande Frank Grillo riprenderà il ruolo di Rick Flag, Sr – il ruolo che interpreterà per la prima volta in forma animata in Creature Commandos – per tutta la stagione 2 di Peacemaker. Christopher Smith e Rick Sr hanno un piccolo affare in sospeso di cui occuparsi…”

In merito alla sua partecipazione alla serie animata per Warner Bros, Frank Grillo aveva dichiarato: “Amo James Gunn e Peter Safran e quello che stanno facendo alla DC e per il DCU, e questi personaggi vivono in tutti i loro film. Resterò in giro per un po’ e vorrei potervi dire cosa ho in serbo per loro, ma non posso. Ma è eccitante. Sono appena stato con i fratelli Russo, Kevin Feige e Lou D’Esposito ed è come se dicessi: “Mi mancano quei ragazzi, ma avete fatto un casino! Ora andiamo qui“.

Le riprese di The Peacemaker – Stagione 2 si svolgeranno da quest’estate e dureranno dunque fino all’inverno, un periodo che dunque renderà improbabile la partecipazione a questa stagione di James Gunn in qualità di regista. In precedenza Gunn aveva scritto tutti gli episodi della stagione 1 di Peacemaker, dirigendone 5 su 8. Egli ha poi rivelato di aver scritto tutta la seconda stagione, ma in quanto impegnato sul set di Superman difficilmente sarà in grado di dirigere qualche episodio se non almeno un paio verso l’autunno.

Chi ci sarà in The Peacemaker – Stagione 2?

La prima stagione di James Gunn ha visto protagonisti John Cena nel ruolo di Peacemaker, Danielle Brooks nel ruolo di Leota Adebayo, Jennifer Holland nel ruolo di Emilia Harcourt, Freddie Stroma nel ruolo di Adrian Chase/Vigilante, Steve Agee nel ruolo di John Economos, Chukwudi Iwuji nel ruolo di Murn, Robert Patrick nel ruolo di Auggie Smith/White Dragon, Frank Grillo sarà Rick Flag, Sr. e altri ancora. Non è chiaro quali personaggi torneranno nel prossimo capitolo, ma James Gunn ha già detto che ha intenzione di stabilire più collegamenti con la DC nel prossimo capitolo, dopo le apparizioni a sorpresa di Ezra Miller e Jason Momoa nel finale della prima stagione. James Gunn, tuttavia, ha anche affermato che quasi tutto il cast ritornerà nella seconda stagione.

Thunderbolts*: una foto sul set rivela il primo sguardo al nuovo look di Sebastian Stan come Bucky

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Thunderbolts* rimane uno dei film in uscita più misteriosi e intriganti dei Marvel Studios, e questo asterisco non fa che aumentare l’attesa per un progetto che molti ritengono essere segretamente Dark Avengers.

Forse ci sono un po’ troppi eroi nella squadra perché ciò accada (almeno per ora), e al momento il progetto assomiglia molto a un sequel di Vedova Nera, Falcon e Soldato d’Inverno.

In quest’ultimo, Bucky Barnes è stato completamente liberato dalla programmazione del Soldato d’Inverno e ora sembra lavorare con la CIA come parte di questa squadra approvata dal governo. Si dice che il suo ruolo nei Thunderbolts* non sia massiccio, il che fa temere che la storia dell’eroe possa finire qui.

Staremo a vedere, ma oggi è emersa una nuova foto dal set che mostra l’aspetto rinnovato di Bucky. Non è vestito, ma indossa un abito tradizionale e sfoggia un pizzetto niente male. È sotto copertura o sta solo modificando il suo aspetto? Questo è ancora da vedere, anche se speriamo che altre foto del cast vengano presto diffuse online. Oh, e anche se quello alla sinistra di Sebastian Stan potrebbe sembrare Jeremy Renner, si tratta solo di un membro della troupe che ha una somiglianza notevole!

Sono entusiasta“, ha detto Stan di Thunderbolts* a gennaio. “Tornerò praticamente tra un mese o poco più. Mi è mancato. È un cast fantastico. La media di battuta è così alta che è difficile ottenere sempre tutto subito. È sempre stata una grande esperienza. Con questo film in particolare, penso che ci siano molte cose buone“. Con grande disappunto di molti fan, Bucky non dovrebbe apparire in Captain America: Brave New World. Tuttavia, è possibile vederlo in Thunderbolts* nel post di Instagram qui sotto.

 

 

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Tutto quello che sappiamo su Thunderbolts*

Durante il panel dei Marvel Studios al D23 2022, il presidente dei Marvel Studios  Kevin Feige  ha svelato il cast del prossimo film Thunderbolts*, che sarà una squadra composta principalmente da supercriminali e antieroi. Comprende la Contessa Valentina Allegra de Fontaine (Julia Louis-Dreyfus), Red Guardian (David Harbour), Ghost (Hannah Jon-Kamen), US Agent (Wyatt Russell), Taskmaster (Olga Kurylenko), Yelena Belova/Black Widow (Florence Pugh) e Il Soldato d’Inverno (Sebastian Stan). Secondo quanto appreso la contessa Valentina Allegra de Fontaine metterà insieme la squadra e potrebbe anche essere parzialmente responsabile della creazione di Sentry.

Harrison Ford – ammesso che sia ancora presente – sostituirà il defunto William Hurt nei panni di Thaddeus “Thunderbolt” Ross. Thunderbolts* è attualmente previsto nelle sale il 2 maggio 2025. Il film sarà diretto da  Jake Schreier, la cui storia come regista non è estremamente ampia, avendo lavorato solo a Robot & Frank del 2012, Paper Towns del 2015 e alla versione filmata del 2021 di Chance the Rapper’s Magnificent Coloring World Tour.

The Witcher: la controfigura di Liam Hemsworth veste i panni di Geralt in una nuova foto dal set della quarta stagione

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La recente terza stagione di The Witcher è stata l’ultima per Henry Cavill: l’attore di Man of Steel ha infatti annunciato la sua decisione di separarsi dall’adattamento di Netflix dei romanzi fantasy più venduti nel 2022.

Liam Hemsworth (The Hunger Games) vestirà i panni di Geralt di Rivia a partire dalla quarta stagione e una nuova foto dal set della quarta stagione ci offre un primo sguardo al costume aggiornato che l’attore indosserà per il ruolo. Anche se l’immagine ci ha ingannato all’inizio, non si tratta di Liam Hemsworth in persona (anche se gli assomiglia parecchio), ma della sua controfigura Joel Adrian.

Nel corso di una recente intervista con Collider, la co-protagonista di The Witcher, Freya Allan ha dichiarato di essere impaziente di vedere cosa Hemsworth porterà nel ruolo, ma anche di essere preoccupata per il livello di reazioni dei fan che sicuramente riceverà.

Non voglio parlare per lui, ma da quello che ho capito, sento che vuole davvero provare a portare il cuore. Si è allenato. Mi dispiace per lui, onestamente, perché, prima di tutto, quella base di fan può essere molto aggressiva, e non è una situazione ideale per assumere il ruolo di qualcun altro“.

Ma sono davvero entusiasta di vedere cosa farà. Ed è un ragazzo davvero adorabile. Spero solo che la gente gli conceda un po’ di tempo, capite?“.

La trama della quarta stagione di The Witcher – stagione 4

Dopo gli scioccanti eventi che hanno sconvolto il Continente alla fine della terza stagione, la nuova stagione vede Geralt, Yennefer e Ciri attraversare, separati, il Continente devastato dalla guerra con i suoi molti demoni. Se riusciranno ad accettare e guidare i gruppi di outsiders in cui si trovano, avranno una possibilità di sopravvivere al battesimo del fuoco e ritrovarsi ancora una volta.

Il cast di The Witcher – stagione 4

Liam Hemsworth (Geralt of Rivia), Anya Chalotra (Yennefer of Vengerberg), Freya Allan (Princess Cirilla of Cintra), Joey Batey (Jaskier), Laurence Fishburne (Regis) Eamon Farren (Cahir), Anna Shaffer (Triss Merigold), Mimî M Khayisa (Fringilla), Cassie Clare (Philippa), Mahesh Jadu (Vilgefortz), Meng’er Zhang (Milva), Graham McTavish (Dijkstra), Royce Pierreson (Istredd), Mecia Simson (Francesca), Sharlto Copley (Leo Bonhart), Danny Woodburn (Zoltan), Jeremy Crawford (Yarpen), Bart Edwards (Emhyr), Hugh Skinner (Radovid), James Purefoy (Skellen), Christelle Elwin (Mistle), Fabian McCallum (Kayleigh), Juliette Alexandra (Reef), Ben Radcliffe (Giselher), Connor Crawford (Asse), Aggy K. Adams (Iskra), Linden Porco (Percival Schuttenbach), Therica Wilson-Read (Sabrina), Rochelle Rose (Margarita), Safiyya Ingar (Keira)

  • CREATRICE/ SHOWRUNNER / PRODUTTRICE ESECUTIVA: Lauren Schmidt Hissrich
  • SCRITTO DA: Lauren Schmidt Hissrich (401), Tania Lotia (402), Rae Benjamin (403), Troy Dangerfield (404), Matthew D’Ambrosio (405), Javier Grillo-Marxuach (406), Clare Higgins (407), Mike Ostrowski (408)
  • REGIA DI: Sergio Mimica-Gezzan (401 & 402), Tricia Brock (403 & 404), Alex Garcia Lopez (405 & 406), Jeremy Webb (407 & 408)
  • PRODUTTORI ESECUTIVI: Steve Gaub, Mike Ostrowski, Javier Grillo-Marxuach, Platige Films (Tomek Baginski and Jarek Sawko), Hivemind Content (Jason Brown and Sean Daniel)

Greta Scarano parla di cinema e società al BFF42: “Non ho paura di espormi sui temi in cui credo”

Ospite della seconda giornata del 42° Bellaria Film Festival è l’attrice Greta Scarano, che in un incontro con il pubblico anticipa alcuni dettagli del suo primo film da regista ma ha anche modo – parlando con la stampa – di affrontare un tema che le sta molto a cuore, ovvero i diritti umani e i genocidi attualmente in corso nel mondo. Chi la segue su Instagram saprà che l’attrice è molto attiva a riguardo, condividendo continuamente chiamate all’azione affinché si giunga ad un cessate il fuoco.

Alla domanda se non ha paura che ciò possa avere esiti negativi sul suo lavoro risponde: “Io temo di essere naif. Perché dovrei avere paura di dire che non voglio più vedere bambini morti? Non riesco a capire. Naturalmente penso che ognuno fa ciò che vuole e io non giudico chi decide di non esprimere la propria indignazione. Ma io sono cresciuta in una famiglia molto devota verso il prossimo. Anche per il film con cui debutto alla regia ho voluto fosse su un ultimo che dimostra di essere estremamente unico nonostante venga considerato disabile”.

“A me questi argomenti mi toccano e sinceramente non mi interessa di poter perdere dei lavori per il mio espormi. Non ho paura di espormi sui temi in cui credo. Io decido di dire quello che penso consapevole del fatto che probabilmente non frega a nessuno, però c’è una piccola parte di me che pensa che se tutti lo facessimo allora le cose cambierebbero”. “Per quello provo ad insistere e non tollero quando mi viene detto che è inutile, perché è molto più facile non fare niente e girarsi dall’altra parte ma lo trovo inconcepibile. Io faccio quello che posso”, conclude Greta Scarano.

I ruoli femminili al cinema

All’attrice viene poi chiesto di offrire un proprio parere sulla presenza femminile nel cinema, a partire proprio dai diversi debutti alla regia compiuti da donne. “Vedo maggiore apertura verso le registe donne ed è sacrosanto. Il mestiere dell’autore, del regista, è stato appannaggio dell’uomo per tantissimo tempo, da quando è nato il cinema. Quindi è importante incoraggiare le giovani autrici a prendere in mano la propria visione a raccontare la propria storia e a cercare di divulgarla”.

Tuttavia, Greta Scarano aggiunge anche che: “Abbiamo però un serissimo problema di ruoli femminili, gravissimo, che anzi trovo anche peggiorato rispetto al passato. Sono veramente pochi i ruoli femminili e penso che mie colleghe come Micaela Ramazzotti o Paola Cortellesi che hanno realizzato un’opera prima con loro come protagoniste siano anche state spinte dalla voglia di raccontare dei ruoli femminili belli che finora sono pochi, pochissimi. Se io penso all’anno scorso, ci sono pochi ruoli che dico “cavolo, quanto è bello, l’avrei voluto fare io!”.”

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Greta Scarano, tra recitazione e regia

E proprio parlando di ruoli, Greta Scarano condivide alcune riflessioni su quelli fino ad oggi da lei interpretati. “Il personaggio che più mi ha messo in difficoltà è stato quello di Smetto quando voglio: Masterclass, ripreso poi anche in Smetto quando voglio: Ad Honorem. Perché era un personaggio piuttosto serio in un contesto molto comico, però aveva anche delle battute che facevano ridere nonostante lei rimanesse seria. Quindi non mi veniva facile recitarle. Però è stata una delle cose mi ha appassionato di più, una delle sfide più grandi per me”.

“Personaggi che mi hanno emozionato invece ce ne sono stati tanti, il primo che mi viene in mente è Viola nel film Suburra, ma anche quello interpretato per la serie Rai Chiamami ancora amore. Emanuela Loi, per Liberi sognatori è stato un altro personaggio molto emozionante da interpretare. Sono molto affezionata a tutte le cose che ho fatto. D’altronde per come intendo io il mio lavoro di attrice, ad un certo punto devi iniziare ad amare il tuo personaggio, perché altrimenti farei fatica ad interpretarlo. Ma anche il ruolo più faticoso rimane comunque sul set. Per fortuna so scindere il mio lavoro dalla vita vera”.

Ma ora l’attrice, che afferma di aver avuto velleità da regista ben prima di iniziare a recitare, non nasconde l’interesse a realizzare anche altre opere come autrice: “In futuro mi piacerebbe tantissimo dirigere un horror. Io sono cresciuta con Dario Argento e uno dei primi libri che ho letto è stato It di Stephen King. Il mio cortometraggio da regista Feliz Navidad volevo che fosse anche un po’ inquietante. Ho tratto profonda ispirazione dal film Scappa – Get Out ma anche da Sto pensando di finirla qui di Charlie Kaufman. Mi interessava raggiungere il tono di quelle opere, che ti inquieta ma riesce anche a intrattenerti.

Furiosa: A Mad Max Saga: data di uscita, cast, trama e tutto quello che sappiamo finora

Mad Max, la serie di film d’azione post-apocalittici creata da George Miller e Byron Kennedy, avrà il suo prossimo capitolo quest’estate, con Furiosa: A Mad Max Saga. Il primo film della serie ha debuttato nel 1979, seguito da altri tre episodi: Il guerriero della strada, Mad Max Beyond Thunderdome e il premio Oscar Mad Max: Fury Road. Inoltre, la serie ha avuto un grande impatto sulla cultura pop, in particolare sulla narrativa apocalittica e post-apocalittica. La serie di film è incentrata sulle imprese di Max Rockatansky, un agente di polizia nell’Australia del futuro, quando il conflitto e la grave carenza di risorse hanno causato l’implosione della società. Il prossimo film del franchise sarà uno spin-off prequel di Fury Road.

Furiosa: A Mad Max Saga esaminerà le origini del personaggio centrale del film del 2015, Imperator Furiosa (interpretata da Charlize Theron nel film del 2015), e risponderà alle domande relative al suo passato. La Furiosa appare per la prima volta in Fury Road durante un discorso di Immortan Joe, in cui viene rivelato che la Furiosa si occupa della logistica della cittadella di Joe ed è specificamente incaricata di trasportare il petrolio da Gas Town alla cittadella. Serve come capitano di guerra di Immortan Joe, ma si ribella a lui per salvare le Cinque Mogli. Il personaggio di Furiosa è stato elogiato dalla critica di tutto il mondo come una forte eroina d’azione femminile che introduce idee femministe nel franchise. Ecco tutto quello che sappiamo attualmente sullo spin-off dinamico incentrato su Furiosa.

Furiosa: A Mad Max Saga, data di uscita

Furiosa: A Mad Max Saga data di uscita

Furiosa: A Mad Max Saga uscirà nelle sale venerdì 24 maggio 2024. Il prequel era inizialmente previsto per il 23 giugno 2023, prima di essere posticipato di 11 mesi alla data di uscita attuale. Tra gli altri film previsti per lo stesso giorno ci sono The Garfield Movie con Chris Pratt e il film degli Angel Studios Sight con Greg Kinnear. Furiosa sarà anche presentato in anteprima al Festival di Cannes 2024 prima della sua uscita in sala. Il festival si terrà dal 14 al 25 maggio 2024.

Furiosa: A Mad Max Saga sarà nelle sale?

Sì, Furiosa: A Mad Max Saga sarà distribuito in esclusiva nelle sale cinematografiche, proprio come i quattro episodi precedenti. Il prequel uscirà anche in IMAX. Il film sarà infine disponibile in streaming sul servizio di streaming Max in una data successiva.

Un trailer di Furiosa: A Mad Max Saga è stato pubblicato online il 30 novembre 2023, dopo essere stato presentato all’edizione 2023 del CCXP. L’anteprima, della durata di due minuti e mezzo, presenta la scena del film con il seguente testo che aleggia sopra le strade della Terra Desolata: “45 anni dopo il crollo, una giovane Furiosa viene strappata alla sua famiglia. Dedicherà il resto della sua vita a trovare la strada di casa. Questa è la sua odissea”.

Un secondo trailer di Furiosa: A Mad Max Saga è stato diffuso online dalla Warner Bros il 19 marzo 2024. Un terzo e ultimo trailer di Furiosa: A Mad Max Saga è stato rilasciato dalla Warner Bros. il 9 maggio 2024, rivelando che i biglietti sono ora disponibili. L’11 dicembre è stato rivelato un poster che mostra alcuni membri del cast del film.

Chi recita in Furiosa: A Max Max Saga?

Furiosa: A Mad Max Saga cast

Una serie di attori acclamati si è unita al cast di Furiosa, rendendo il film ancora più eccitante di quanto non lo fosse già. L’incredibilmente talentuosa Anya Taylor-Joy interpreterà una giovane Imperator Furiosa, subentrando al premio Oscar Charlize Theron, che ha interpretato il ruolo in Mad Max: Fury Road. Taylor-Joy è diventata famosa grazie al suo ruolo in The Witch, prima di recitare in altri progetti di alto profilo, tra cui The Queen’s Gambit, The Super Mario Bros. Movie, Split, Last Night in Soho, The Menu e The Northman. Imperator Furiosa potrebbe essere il suo ruolo più violento e ricco di azione e i fan non vedono l’ora di vederla in questa nuova veste.

Miller ha spiegato che i limiti della tecnologia di de-invecchiamento sono uno dei motivi principali per cui la Theron è stata sostituita da Taylor-Joy:

Sarebbe stata sicuramente Charlize [se Furiosa fosse stata girata prima di Fury Road]. Ho iniziato a pensare: ‘Oh, forse potremmo fare il de-invecchiamento’. Poi ho visto registi davvero magistrali come Ang Lee e Martin Scorsese, che hanno girato Gemini Man e The Irishman, e ho capito che non era stato ancora risolto. L’unica cosa che avresti visto sarebbe stata: “Guarda come funziona bene la tecnologia?”. Non sarebbe stato convincente.”

Inizialmente Anya Taylor-Joy era entusiasta di potersi rasare la testa per possedere appieno il look iconico del suo personaggio. Tuttavia, per motivi di programmazione, non è stato possibile. In un’intervista a Variety, ha rivelato che per ottenere il look sono state utilizzate protesi e trucco.

“Ero così entusiasta di rasarmi la testa per questo film. George mi ha subito detto: ‘Non funzionerà con il nostro programma e con il fatto che dobbiamo seguire il personaggio in tutte le fasi della sua vita’. Era una protesi incredibile, e avevamo anche una protesi che potevo effettivamente rasare, perché era una cosa molto importante per me”.

Anche Chris Hemsworth, star di Thor, è protagonista del film e interpreta il cattivo, Warlord Dementus. Non c’è dubbio che Furiosa sarà un film iconico per i fan, perché Chris Hemsworth uscirà dal suo solito personaggio del MCU. Oltre a Thor, Chris Hemsworth ha recitato anche nei film Extraction, The Cabin in the Woods, Snow White and the Huntsman, Ghostbusters (2016) e Men in Black: International.

Anche Tom Burke reciterà nel film in un ruolo non rivelato. Burke è noto soprattutto per aver interpretato Athos nella serie della BBC The Musketeers (2014-2016) e Dolokhov nella miniserie della BBC War & Peace (2016), adattamento del romanzo classico. Il vincitore di un Emmy, Yahya Abdul-Mateen II, era stato precedentemente scelto per il ruolo, ma ha rinunciato a causa di un conflitto di programmazione.

Anche Alyla Browne, che ha lavorato con Miller in Three Thousand Years of Longing, interpreterà la giovane Furiosa. Il resto del cast comprende Charlee Fraser (Anyone But You) nel ruolo della madre di Furiosa, Mary Jo Bassa, Daniel Webber (The Punisher) nel ruolo di un War Boy e Quaden Bayles, un attore esordiente di 12 anni.

Oltre a questi nuovi volti che si uniscono all’universo di Mad Max, gli attori di Fury Road Nathan Jones, Angus Sampson e John Howard faranno parte di Furiosa, riprendendo i loro ruoli di Rictus Erectus, il Meccanico Organico e il Mangiapersone. Lachy Hulme sostituirà il compianto Hugh Keays-Byrne nel ruolo di Immortan Joe, il cattivo principale di Mad Max: Fury Road.

Qual è la trama di “Furiosa: A Mad Max Saga”?

Furiosa: A Mad Max Saga trama

Mentre Mad Max: Fury Road si è svolto nell’arco di alcuni giorni, la portata di Furiosa sarà molto più ampia e abbraccerà i 15 anni precedenti agli eventi di Fury Road. La sinossi ufficiale di Furiosa: A Mad Max Saga recita:

Mentre il mondo cade, la giovane Furiosa viene strappata dal Luogo Verde delle Molte Madri e cade nelle mani di una grande orda di motociclisti guidata dal Signore della Guerra Dementus. Attraversando le Terre Desolate, si imbattono nella Cittadella presieduta dall’Immortan Joe. Mentre i due tiranni si sfidano per il dominio, Furiosa deve superare molte prove per trovare la strada di casa.

È stato confermato che il prequel si soffermerà sul passato di Imperator Furiosa e mostrerà le sue lotte prima di incontrare Max Rockatansky. Il suo viaggio per diventare una leader volitiva e morale e il suo passato difficile che l’ha trasformata in un’eroina d’azione femminista positiva saranno raccontati in Furiosa. Il film dovrebbe anche rispondere alle domande su come ha perso il braccio e ha ottenuto una protesi al suo posto.

Chi sta realizzando “Furiosa: A Mad Max Saga”?

George Miller ha diretto e co-sceneggiato Furiosa: A Mad Max Saga , continuando il suo lavoro di creazione del vasto franchise di Mad Max. Miller è anche co-produttore del film insieme a Doug Mitchell. La talentuosa troupe di Fury Road, tra cui il co-sceneggiatore Nico Lathouris, la montatrice Margaret Sixel, lo scenografo Colin Gibson, il mixer del suono Ben Osmo, la truccatrice Lesley Vanderwalt, il compositore Junkie XL (Tom Holkenborg) e la costumista Jenny Beavan, è tornata a lavorare su Furiosa. Simon Duggan (Hacksaw Ridge) è il direttore della fotografia del film.

Quando e dove è stato girato “Furiosa: A Mad Max Saga”?

Le riprese di Furiosa: A Mad Max Saga cominceranno nel giugno 2022, dopo essere state precedentemente ritardate a causa del COVID. La produzione si è svolta principalmente nel Nuovo Galles del Sud, in Australia, soprattutto nelle città di Hay e Silverton.

Come per Fury Road, la produzione di Furiosa si è rivelata un’esperienza faticosa ma gratificante. In un’intervista con Total Film Magazine, George Miller e Doug Mitchell hanno rivelato che il film include una scena d’azione di 15 minuti che ha richiesto 78 giorni di riprese con oltre 200 stuntman impegnati quotidianamente. Anya Taylor-Joy ha commentato la sequenza dicendo:

“George [Miller] e io abbiamo avuto queste grandi conversazioni sul perché questo particolare set-piece fosse così lungo. È perché si vede un accumulo di abilità nel corso di una battaglia, e questo è molto importante per capire quanto Furiosa sia piena di risorse, ma anche la sua grinta. È la sequenza più lunga che abbiamo mai girato. Il giorno in cui abbiamo finito, tutti hanno ricevuto un vino ‘Stairway to Nowhere’!”. Nell’ottobre del 2022, Anya Taylor-Joy ha rivelato di aver terminato le riprese, condividendo un post su Instagram.

Che diveto avrà ‘Furiosa: A Mad Max Saga’?

Non dovrebbe essere una sorpresa che Furiosa: A Mad Max Saga sarà classificato R. Il film ha ricevuto la classificazione per “sequenze di forte violenza e immagini macabre”. I primi due episodi del franchise di Mad Max, Mad Max e Il guerriero della strada, così come Mad Max: Fury Road, sono stati classificati R, anche se il terzo film, Mad Max Beyond Thunderdome, è stato classificato solo PG-13.

Creuza de Mà – Musica per Cinema, dal 23 al 28 luglio 2024

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Creuza de Mà – Musica per Cinema, dal 23 al 28 luglio 2024

Grande attesa per la diciottesima edizione di Creuza de Mà – Musica per Cinema, la manifestazione ideata e diretta dal regista Gianfranco Cabiddu e organizzata dall’associazione culturale Backstage, in programma nella suggestiva Carloforte, a sud della Sardegna, dal 23 al 28 luglio 2024.

Il rapporto tra la musica e il cinema sarà sempre il filo conduttore della manifestazione, che porterà sull’isola di San Pietro alcuni degli artisti più interessanti per raccontare il connubio tra queste due arti: una sei giorni di proiezioni, concerti, incontri e momenti di riflessione alla presenza di registi, musicisti, attori e professionisti.

Tra i primi ospiti annunciati per il 2024, non poteva mancare per questa importante edizione Margherita Vicario, musicista, attrice e recentemente anche regista. Tra le protagoniste assolute di questa stagione cinematografica, Margherita Vicario con il suo splendido Gloria! ha portato sul grande schermo una storia che è un atto d’amore per la musica e un assoluto omaggio al talento e al lavoro delle compositrici e delle musiciste. Presentato in concorso all’ultimo festival di Berlino Gloria!, prodotto da tempesta con Rai Cinema in coproduzione con tellfilm e uscito nelle sale italiane lo scorso aprile grazie a 01 Distribution, è ambientato in un collegio femminile nella Venezia di fine Settecento, dove un gruppo di musiciste inizia a comporre una musica nuova e moderna: la nascita del pop. Margherita Vicario sarà a Carloforte per raccontare la sua carriera e la sua esperienza per la prima volta dietro la macchina da presa con un film che unisce tutte le sue vocazioni artistiche.

Il programma di Creuza de Mà sarà come sempre ricco di proiezioni, incontri con ospiti e musica live, tra cui l’immancabile concerto al tramonto immersi nello straordinario anfiteatro naturale delle “Ciassette”. Ma non mancheranno gli appuntamenti del “CAMPUS musica e suono per il cinema e per l’audiovisivo”veri e propri momenti di approfondimento e formazione pensati per gli allievi del Centro Sperimentale di Cinematografia che anche quest’anno saranno a Carloforte per un’esperienza di condivisione e apprendimento impagabile.

Wonder Woman 1984: Chris Pine sulla ricezione negativa del film: “Io amo quel film”

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Nonostante le reazioni iniziali per lo più positive, Wonder Woman 1984 di Patty Jenkins è stato ampiamente criticato dalla critica e dai fan al momento dell’uscita, ma il film ha ancora la sua parte di sostenitori fedeli, tra i quali può essere annoverata una delle sue star.

Dopo essere stato ucciso alla fine del primo film, lo Steve Trevor di Chris Pine è tornato in circostanze un po’ bizzarre nel sequel per una riunione con l’eroina amazzonica di Gal Gadot. Alla fine, Diana è stata costretta a “desiderare” Trevor per sconfiggere Maxwell Lord (Pedro Pascal) e la coppia ha condiviso un commovente addio.

Parlando dei suoi ruoli più iconici con Entertainment Weekly, Chris Pine ha difeso Wonder Woman 1984 e ha detto di credere che il film sia stato messo in difficoltà perché si concentrava più sul “perdono e sulla compassione” che sui soliti supereroi.

Ho pensato: che forza che c’è un film di supereroi che non ha nulla a che fare con la distruzione di New York. Adoriamo raccontare la storia della vendetta, ma Patty [Jenkins] ha ribaltato il copione e ha detto: “Aspettate un attimo, che ne dite del perdono e della compassione?”. E la gente critica il film, e io penso che sia perché non ha recitato la parte di ciò che la gente voleva, cioè “Uccideteli! Uccideteli!”. E io amo il film, quindi ecco!“.

In un’altra recente intervista con Business Insider, Chris Pine si è detto “scioccato” dal fatto che lo studio abbia staccato la spina a un franchise che ha incassato quasi un miliardo di dollari al box office mondiale.

La Jenkins era pronta a tornare a dirigere il terzo film e, secondo quanto riferito, aveva completato la sceneggiatura. Le cose però sono cambiate quando (o prima, a seconda di chi credete) sono arrivati Gunn e Safran, e il trequel è stato accantonato.

Cosa avrebbe dovuto raccontare il sequel di Wonder Woman 1984

Secondo un rapporto, il piano iniziale era quello di portare avanti il progetto sotto la bandiera del DCU, ma in realtà è stata la Jenkins a decidere di ritirarsi dopo aver “ricevuto delle note sul trattamento che aveva presentato allo studio“. Sembra che i vertici della WB non fossero del tutto convinti della sua proposta, che si diceva contenesse “problemi di arco del personaggio che rivaleggiavano con quelli di Wonder Woman 1984“.

Più di recente, la star Gal Gadot ha affermato che Wonder Woman 3 si farà anche senza la Jenkins. “Ho avuto un incontro con gli amministratori delegati dei DC Studios Peter Safran e James Gunn, ed entrambi mi hanno detto che svilupperanno una terza Wonder Woman con me”, ha dichiarato la star di Heart of Stone. “Mi hanno detto: ‘Sei nelle mani migliori, non hai nulla di cui preoccuparti’. Il tempo ce lo dirà“.

Gunn non ha commentato i commenti di Gadot, ma un report commerciale ha poi chiarito che Wonder Woman 3 non è attualmente in lavorazione e che non ci sono piani per una ripresa del ruolo di Gadot nel DCU.

Al momento non ci sono piani (almeno per quanto ne sappiamo) per un’incarnazione di Wonder Woman nel primo capitolo dello slate del DCU, “Gods and Monsters”, ma è in fase di sviluppo una serie televisiva di Max intitolata Paradise Lost che si concentrerà su “una storia tipo Game of Thrones su Themyscira“.

Bella Ramsey diventerà la terrorista britannica “vedova bianca” in Girl Next Door

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La star di The Last of Us, Bella Ramsey, assumerà il ruolo di una delle figure moderne più misteriose e famigerate del Regno Unito in Girl Next Door dello sceneggiatore/regista Bruce Goodison.

Il film – di cui Celsius Entertainment ha acquisito i diritti di vendita mondiale e che lancerà a Cannes – racconterà la storia di Samantha Lewthwaite, che divenne nota come la terrorista britannica “La vedova bianca” e una delle donne più ricercate al mondo.

Secondo i dettagli della trama, Girl Next Door è incentrato su Lewthwaite (Ramsey), che si innamorò dell’Islam molto prima che essere musulmano fosse politicizzato e militarizzato e divenne nota come “La vedova bianca”. Ciò che era iniziata come una curiosità adolescenziale per una fede “esotica” e accogliente incarnata dai suoi vicini e dalla sua migliore amica, si è conclusa con l’arruolamento di Samantha dalle frange più radicali dell’Islam.

Il film, le cui riprese sono previste per ottobre 2024, è stato sostenuto dalla BFI per lo sviluppo. Kate Cook e Julia Berg producono per Indefinite Films, Andee Ryder e Sofia Ismail Martin producono per Misfits Entertainment, supportati dal produttore esecutivo Nicola Pearcey di Picnik Entertainment. Thierry Wase-Bailey e Henriette Wollmann sono produttori esecutivi per Celsius Entertainment. Il casting è di Sam Stevenson (“Afghan Dreamers”, “Leave to Remain”, “Private Peaceful”, “Babel”, “The New World”).

Vedremo Bella Ramsey nella seconda stagione di The last of Us.

Joel Edgerton svela il personaggio del MCU che ha quasi interpretato

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La ricerca di Star-Lord da parte dei Marvel Studios non ha suscitato la stessa attenzione di altri ruoli del MCU. Tuttavia, la decisione di arruolare Chris Pratt come protagonista del franchise Guardiani della Galassia ha generato molte discussioni tra i fan.

Non gli ci è voluto molto per dimostrare che James Gunn aveva fatto una scelta perfetta scegliendolo per interpretare Star-Lord. Tuttavia, in un’intervista a The Playlist, la star di Obi-Wan Kenobi e Dark Matter, Joel Edgerton, ci ha lasciati a chiederci “E se…?” rivelando di aver fatto anche lui il provino per interpretare Peter Quill.

Star-Lord è un bel personaggio, in realtà, perché io, a differenza di Chris [Pratt], non ho capito bene il tono del film come lo ha capito lui e come lo hanno capito quei ragazzi“, ha spiegato l’attore. “E non ero sicuro di poter far parte di quel tono. E penso davvero che il mondo sia un posto migliore se non sono Star-Lord, anche se ne ho avuto l’opportunità o ho fatto un provino abbastanza buono, perché è così che deve essere“.

E non c’è mai stata una vera conversazione sul fatto che sarei stato sicuramente io. È solo che ho avuto l’opportunità di fare un provino“, ha continuato Joel Edgerton. “Solo che non l’ho capito bene”.

È un po’ difficile immaginare Joel Edgerton come Star-Lord, soprattutto ora che  Chris Pratt ha fatto suo il personaggio.

Molti di voi avranno probabilmente cliccato su questo articolo pensando che abbiamo commesso un errore citando Spider-Man a proposito di Jennifer Connelly. Dopo tutto, l’attrice è probabilmente conosciuta dai fan dei fumetti per aver interpretato Betty Ross in Hulk del 2003.

Tuttavia, ciò che potreste aver dimenticato è che Jennifer Connelly ha doppiato Karen, la voce all’interno della tuta del Wall-Crawler in Spider-Man: Homecoming del 2017. Non abbiamo più visto Karen, ma l’attrice si è detta disponibile a tornare nel MCU se le venisse chiesto.

Lavorerei assolutamente con loro“, ha dichiarato al sito. “Penso che facciano film fantastici e mio marito si è trovato benissimo a lavorare con tutti loro e hanno un gruppo di attori davvero fantastico che lavora con loro. Lo farei assolutamente“.

Alla fine di Spider-Man: No Way Home, Peter Parker ha abbandonato la Stark Tech e si è costruito da solo la sua tuta, quindi non ci aspettiamo di sentire di nuovo la voce di Karen. Per quanto riguarda Joel Edgerton, non è chiaro se sarebbe interessato a un altro ruolo da supereroe, ma ci sono molte opzioni per lui.

Tom Hiddleston nel biopic sul primo uomo che ha scalato l’Everest

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La compagnia indipendente vincitrice dell’Oscar See-Saw Films (Il discorso del re, Il potere del cane) sta preparando un film biografico su Tenzing Norgay, il leggendario alpinista nepalese-indiano che scalò il Monte Everest con Sir Edmund Hillary nel 1953, diventando uno dei primi uomini a salire sulla cima del mondo.

Variety ha appreso che “Tenzing” avrà come protagonisti Tom Hiddleston nel ruolo di Hillary e Willem Dafoe nel ruolo del leader della spedizione inglese, il colonnello John Hunt. È attualmente in corso una ricerca per scegliere il ruolo principale di Norgay. Il film verrà presentato agli acquirenti a Cannes con Rocket Science che lancerà le vendite. UTA Independent Film Group e Cross City Films di See-Saw stanno co-rappresentando gli Stati Uniti.

“Tenzing” sarà diretto dall’acclamata regista Jennifer Peedom (“Solo”, “Sherpa”) che ha i diritti esclusivi di raccontare la storia di Tenzing perché ha uno stretto rapporto con la comunità Sherpa e la sua famiglia.

Norgay, nato in Tibet, e l’alpinista neozelandese Hillary, entrambi outsider di una spedizione britannica, sfidano difficoltà insormontabili per ottenre ciò che una volta si pensava impossibile, raggiungere la vetta della montagna più alta del mondo, il Monte Everest. Dopo sei tentativi precedenti, Tenzing rischia tutto per un’ultima impresa. Dovrà affrontare politiche insidiose e condizioni meteorologiche pericolose mentre si imbarca nella scalata più significativa della sua vita. In tutto questo, lo fa con umorismo, calore e generosità verso i suoi compagni alpinisti, ma anche con profonda riverenza e rispetto per la sacra Dea Madre della sua Montagna, Chomolungma.

Mothers’ Instinct, recensione del film con Jessica Chastain e Anne Hathaway

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Distribuito in sala da Vertice360 dal 9 maggio, Mothers’ Instinct è il remake del film belga Doppio sospetto che l’affermato direttore della fotografia Benoit Delhomme ha scelto per il suo esordio dietro alla macchina da presa. Ad accompagnarlo in questo grande passo due muse d’eccezione: i premi Oscar Jessica Chastain e Anne Hathaway che si prestano a interpretare Alice e Celine, due amiche che si troveranno a confrontarsi con la parte più oscura del loro essere madri.

Mothers’ Instinct, la trama

La storia è essenziale e si concentra sulla relazione tra due famiglie e sulla trasformazione della loro amicizia quando il film di Celine muore a seguito di un incidente. Alice, che si incolpa per non essere riuscita a intervenire per salvare il bimbo, entra presto in una voragine di inquietudine e sospetto, quando si rende conto che nel suo intimo, Celine la incolpa per l’incidente. La relazione tra le donne si incrinerà e le conseguenze saranno inaspettate.

Mothers’ Instinct ha una natura mutevole. Sebbene da subito sia evidente la natura thriller del film, per determinate scelte di regia e di ambientazione, il film cambia tono e intenzione. Inizia con un segmento in cui ci vengono presentate le due coppie protagoniste, potrebbe essere quasi un thriller erotico, ma vengono seminati molti indizi, molti dettagli apparentemente inutili vengono raccontati con estrema dedizione, come se il regista volesse predisporre tutti i pezzi in campo per poi permettere alle due protagoniste di spostarli, portandosi dietro l’attenzione e la comprensione dello spettatore.

Un thriller mutevole

E il gioco a scacchi funziona benissimo, almeno nella prima parte. Il thriller cede il passo a un dramma sull’elaborazione del lutto, che cerca di riflette anche cosa diventano dei genitori che perdono un figlio, in che modo la loro vita può andare avanti e come si gestisce non solo la perdita, ma anche il sospetto, il senso di colpa e il desiderio di vendetta. Di questo invece racconta la parte centrale del film, quella più riuscita, in cui l’istinto materno del titolo non è quello amorevole e di cura che viene raccontato e tramandato dalla tradizione, ma un pozzo di dolore e vendetta che spinge i personaggi a percorrere sentieri oscuri.

Ed è altrettanto interessante come, nel rincorrersi di cacciatore e preda, al centro delle supposizioni e delle mezze verità, le due protagoniste siano entrambe messe in discussione e il loro punto di vista non sia mai lucido e oggettivo. Questo elemento della storia è il cuore del racconto che, una volta svelato e chiarito agli occhi dello spettatore, fa perdere al film il suo fascino derivante dal dubbio. Così Mothers’ Instinct si trasforma ancora una volta nell’ultima parte e diventa, purtroppo, la peggiore declinazione di sé, camminando sul filo del grottesco.

Una regia cauta

Forse per il suo retaggio da DOP, Delhomme è più interessato a mettere bene in luce location e attori piuttosto che destreggiarsi a dare un punto di vista particolare alla storia. Si limita a costruire diligentemente una suburbia dai colori pastello in un’America in cui si facevano strada Kennedy e Signora, davanti agli occhi di una popolazione che si limitava a seguire gli schemi della società patriarcale, apparentemente con appagamento e felicità di tutti.

Jessica Chastain e Anne Hathaway si prestano molto bene ai ruoli drammatici e mutevoli che vengono loro affidati, anche se corrono il rischio di strafare, e rappresentare dubbio, dolore, paura e cattiveria in eccesso, riducendo le loro interpretazioni a macchiette poco ispirate.

Mothers’ Instinct è un remake diligente, un compito svolto bene, che però rinuncia ad avere un’anima propria senza approfondire il contesto e la contemporaneità in cui la storia è calata.

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