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The Batman: Google partecipa alla promozione e “accende” il Bat-Segnale

The Batman

In onore dell’arrivo in sala di The Batman, Google ha implementato un divertente Easter Egg nella sua barra di ricerca. Se i fan inseriscono una ricerca per “Bruce Wayne”, “Gotham City” o “Bat-Segnale”, possono attivare un’animazione del Bat-Segnale che scorre sullo schermo.

Per visualizzarlo, basta fare clic sulla piccola icona sul lato sinistro dello schermo per vedere il segnale luminoso dell’Uomo Pipistrello passare sopra la Ricerca Google. Variety osserva che un portavoce di Google ha affermato che la Warner Bros. non è dietro questo easter egg e che i fan possono goderselo per un anno. Qualcuno nell’azienda con la grande G è fan del Crociato di Gotham!

The Batman, il film

The Batman diretto da Matt Reeves uscirà nelle sale il 4 marzo distribuito da Warner Bros Italia. Protagonisti del film insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

Due anni trascorsi a pattugliare le strade nei panni di Batman (Robert Pattinson), incutendo timore nel cuore dei criminali, hanno trascinato Bruce Wayne nel profondo delle tenebre di Gotham City. Potendo contare su pochi fidati alleati – Alfred Pennyworth (Andy Serkis) e il tenente James Gordon (Jeffrey Wright) – tra la rete corrotta di funzionari e figure di alto profilo della città, il vigilante solitario si è affermato come unica incarnazione della vendetta tra i suoi concittadini. Quando un killer prende di mira l’élite di Gotham con una serie di malvagi stratagemmi, una scia di indizi criptici spinge il più grande detective del mondo a indagare nei bassifondi, incontrando personaggi come Selina Kyle / alias Catwoman (Zoe Kravitz), Oswald Cobblepot / alias il Pinguino (Colin Farrell), Carmine Falcone (John Turturro) e Edward Nashton / alias l’Enigmista (Paul Dano). Mentre le prove iniziano a condurlo più vicino alla soluzione e la portata dei piani del malfattore diventa chiara, Batman deve stringere nuove alleanze, smascherare il colpevole e rendere giustizia all’abuso di potere e alla corruzione che da tempo affliggono Gotham City.

 
 

Wonka: Hugh Grant nel cast del film con Timothée Chalamet

Wonka film 2023

Secondo One Take News, il vincitore del Golden Globe Hugh Grant si è unito a Timothée Chalamet nel prossimo prequel della Warner Bros. Pictures Wonka intramontabile personaggio de Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato dal romanzo di Roald Dahl. Ulteriori dettagli sul suo personaggio nono sono stati resi noti ma sembra che l’attore britannico possa aver già iniziato a girare le sue scene poiché è stato recentemente avvistato sul set britannico del film fantasy musicale. Ecco un video dal seti proprio di Hugh Grant:

Grant sarà presto al ciema nel prossimo film di Guy Ritchie e Jason Statham Operation Fortune: Rue de guerre e in un altro film fantasy Dungeons & Dragons.

Wonka, il film

Willy Wonka è stato creato dal famoso autore Roald Dahl. Il personaggio ha debuttato nel romanzo del 1964, Charlie e la fabbrica di cioccolato. Il libro è stato adattato due volte per lo schermo, nel 1971 e nel 2005, quando Tim Burton ha scelto Johnny Depp per il ruolo in questione.

Paul King, il regista dietro la serie di Paddington, firma la regia di Wonka. David Heyman produce. Insieme a Timothée Chalamet, il cast comprende anche Rowan Atkinson, Sally Hawkins, Olivia Colman, Keegan-Michael Key. Wonka uscirà nelle sale il 17 marzo 2023.

 
 

Tara Reid: 10 cose che non sai sull’attrice

Tara Reid film

Tara Reid è un’attrice ricordata per tanti diversi ruoli in film che hanno fatto la storia del cinema moderno, da American Pie a Sharknado. L’attrice ha lavorato sempre duramente, sin dagli esordi quanto era una ragazzina, per dare vita ad una carriera solida e diventando indimenticabile agli occhi degli spettatori per il suo fascino innato.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Tara Reid.

Tara Reid: i suoi film

1. I film e la carriera. La carriera dell’attrice inizia nel 1987 con il debutto nel film I vampiri di Salem’s Lot, per poi lavorare in alcune serie come Bayside School – La nuova classe (1994) e Il tempo della nostra vita (1995). In seguito, lavora in Il grande Lebowski (1998), Urban Legend (1998), American Pie (1999), Il dottor T & le donne (2000), American Pie 2 (2001), Alone in the Dark (2005) e Clean Break (2008). Tra i suoi ultimi lavori vi sono American Pie: ancora insieme (2012), Last Call (2012), Sharknado (2013), Hungover Games – Giochi mortali (2014), Charlie’s Farm (2014), Tie the Knot (2016), Ouija House (2018), Bennett’s Song (2018) e The Fifth Boro (2019). L’attrice non ha mai smesso di lavorare in serie tv, apparendo in Quintuplets (2004), Scrubs: medici ai primi ferri (2003-2005), Lemmon La Vida Loca (2013) e Noches con Platanito (2016).

2. È anche produttrice. Nel corso della sua carriera, l’attrice non ha svolto solo questa professione, ma ha esplorato diversi ambiti del cinema come, ad esempio, la produzione. Infatti, ha lavorato alla realizzazione dei film 7-10 Split (2007), Danny Greene: The Rise and Fallo f the Irishman (2009), Bulletproof Man (2011), Sharknado 5: Global Swarming (2017), Party Bus to Hell (2017), Worthless (2018) e The Last Sharknado: It’s About TIme (2018).

Tara reid

Tara Reid in American Pie

3. Per Reid è stato facile accettare. Una volta saputo che l’intero cast sarebbe tornato per realizzare American Pie: ancora insieme, il film del 2012 che segna la reunione del cast originale, per l’attrice il sì è stato decisamente facile: “C’è magia in questo cast. Quando ci metti tutti insieme, c’è questa grande chimica che viene fuori ed è così divertente”.

4. È cresciuta con il suo personaggio. Per l’attrice non c’è stato nessun timore circa il fatto di dover riprendere un personaggio che è nato grazie a lei 13 anni prima: “lei è stata nel mio cuore da allora. Quindi, è stato molto divertente tornare indietro a reinterpretarla”. Per questo nuovo film, l’attrice era in particolare interessata a scoprire a che punto fosse della sua vita il personaggio di Vicky.

Tara Reid in Scrubs

5. È apparsa nella terza stagione. L’attrice ha debuttato nella popolare serie comedy Scrubs interpretando Danni Sullivan, sorella di Jordan ed ex fidanzata di J.D. con il quale si frequenta per qualche puntata. La Reid ha poi brevemente ripreseo il personaggio anche nella quarta stagione, comparendo per qualche episodio.

Tara Reid in Sharknado

6. Ha partecipato a tutti i film del franchise televisivo. L’attrice è diventata famosa ai più anche per aver lavorato al primo film della serie nata nel 2013, apparendo anche nei successivi Sharknado 2 – A volte ripiovono (2014), Sharknado 3 (2015), Sharknado 4 (2016), Sharknado 5 (2017) e Sharknado 6 (2018).

Tara Reid: ha un marito?

7. Ha avuto diversi fidanzamenti. L’attrice non si è mai sposata, ma ha avuto diverse relazioni più o meno importanti. Nel 2000, l’attrice si era fidanzata con Carson Daly, suo collega conosciuto sul set di Total Request Live, fidanzandosi alla fine dell’anno per poi rompere il fidanzamento nel 2001. Nel gennaio del 2010, si era invece fidanzata con Michael Axtmann e i due avevano in programma di sposarsi nello stesso anno, ma non sono mai arrivati alle nozze. Negli ultimi anni, l’attrice ha avuto invece relazioni con il businessman Michael Lillelung, con il manager bulgaro Zachary Kehayov, con il musicista Erez Elsen e con l’attore Dean May.

Tara reid

Tara Reid è su Instagram

8. Ha un profilo ufficiale. L’attrice ha deciso di aprire un account ufficiale sul social, seguito da 269 mila persone. La sua bacheca è un tripudio di colori e le sue foto si alternato tra momenti lavorativi ed altri di vita quotidiana. Seguendola si può dunque rimanere sempre aggiornati sulle sue attività e sui suoi progetti futuri.

Tara Reid oggi: il suo 2020 e 2021

9. Ha innumerevoli progetti in programma. Nel corso degli ultimi anni l’attrice è parzialmente uscita dai radar del mondo di Hollywood. La Reid, infatti, sembra ora concentrarsi unicamente sul recitare in film indipendenti o B-Movie. Sono infatti innumerevoli i titoli a cui parteciperà da qui ai prossimi anni, ma si tratta di tutti film apparentemente di poco rilievo, con cast artistici grossomodo composti da sconosciuti. Di certo, però, c’è che la Reid si tiene continuamente in attività.

Tara Reid: età e altezza

10. Tara Reid è nata l’8 novembre del 1975 a Wyckoff, nel New Jersey. La sua altezza complessiva corrisponde a 165 centimetri.

Fonti: IMDb, Collider, Ranker

 
 

Morbius sarà un anti-eroe come Magneto o Wolverine, secondo il regista

Morbius Marvel

Il regista di Morbius, Daniel Espinosa, ha recentemente definito, nelle note di regia del materiale promozionale del film, il personaggio un antieroe. Nella versione ufficiale delle note di produzione di Morbius della Sony Pictures, tramite The Direct, il regista ha paragonato il personaggio ad altri antieroi come Wolverine, Magneto, Rogue e Venom. Il regista spera che il fascino del pubblico per gli antieroi li attirerà a vedere anche questo film.

“La maggior parte dei grandi eroi sono antieroi. La maggior parte di noi è restia ad accettare di essere il prescelto e Morbius è lo stesso. I personaggi più interessanti dell’universo Marvel sono sempre stati quelli che hanno avuto un piede per lato: Magneto, Rogue, Wolverine, a modo suo Venom. Tutti questi personaggi sono quelli che sono fondamentalmente i più affascinanti per noi spettatori e lettori di fumetti”.

Morbius, la trama

Uno dei personaggi più enigmatici e tormentati della Marvel, l’antieroe Michael Morbius, arriva sul grande schermo interpretato dall’attore Premio Oscar® Jared Leto. Infetto da una rara e pericolosa malattia del sangue, determinato a salvare chiunque sia destinato a subire la sua stessa sorte, il Dr. Morbius tenta una scommessa disperata. Quello che inizialmente sembra essere un successo si rivela presto un rimedio potenzialmente più pericoloso della malattia stessa.

Jared Leto è il protagonista dello spin-off dedicato al personaggio dello Spider-Verse in produzione alla Sony, Morbius. Il premio Oscar interpreta il Dr. Michael Morbius, un biochimico che tenta di curare una fatale malattia del sangue iniettandosi un siero derivato da pipistrelli. Diventando Morbius, ha tutte le qualità di un vampiro – incluso il gusto per il sangue umano.

Matt SmithTyrese Gibson, Adria Arjona Jared Harris completano il cast del film, che uscirà nelle sale italiane il 31 marzo 2022. La Arjona interpreterà Martine Bancroft, l’interesse amoroso del protagonista Morbius: nei fumetti, Martine diventa una potenziale vittima della sua sete di sangue mentre è alle prese con la trasformazione che lo ha reso una strana versione da laboratorio dei vampiri soprannaturali della tradizione.

 
 

Doctor Strange nel Multiverso della Follia: Sam Raimi era la scelta migliore, secondo il produttore

Doctor Strange nel Multiverso della Follia

Nell’ultima copia di Disney’s D23 Magazine (tramite The Direct), il produttore Richie Palmer ha offerto alcune informazioni su Doctor Strange nel Multiverso della Follia. Quando gli è stato chiesto del cambiamento nei registi durante lo sviluppo, Palmer ha definito Sam Raimi il regista perfetto per il sequel e ha anticipato che il film abbraccerà più generi.

“Avere Sam Raimi al lavoro su questo film è un sogno folle che si avvera per tutti noi… È uno dei padrini del Marvel Cinematic Universe. Per lui riprendere la storia di Doctor Strange dopo un film di Spider-Man che ha legami multiversali è stato davvero eccitante, e anche per noi. Non c’è nessuno con un istinto migliore. Che si tratti di fantascienza, horror, commedia o romanticismo, Sam è il maestro. Quando si tratta di un film come questo, in cui stiamo incorporando un sacco di generi, è l’uomo perfetto per il lavoro, e questo non arriva a quanto lavora bene con una telecamera o a quanto sia il maestro della suspense a pieno titolo. Ci stiamo davvero appoggiando a quelle qualità di “Sam Raimi” e lo stiamo facendo un vero film di Sam Raimi.”

Doctor Strange nel Multiverso della Follia: il nuovo misterioso trailer!

Doctor Strange nel Multiverso della Follia vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Sam Raimi, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff/Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision.

La sceneggiatura del film porterà la firma di Jade Bartlett e Michael Waldron. Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno anche Benedict Wong (Wong), Rachel McAdams (Christine Palmer), Chiwetel Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez). Nel cast è stato confermato anche Patrick Stewart nel ruolo di Charles Xavier. Doctor Strange nel Multiverso della Follia arriverà al cinema il 4 maggio 2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste alcuna conferma in merito.

 
 

Spider-Man: No Way Home, ecco quando arriverà in home video

Spider-Man: No Way Home

Mentre Spider-Man: No Way Home sta per concludere la sua corsa al box office con grandissimi risultati per Marvel Studios e Sony Pictures, oggi arrivano i primi dettagli sull’edizione che arriverà nell’home video del film. L’account ufficiale del film ha annunciato la data ufficiale e le prime versioni disponibili e lo ha fatto con un divertente twitt che riprende l’ormai leggendario meme circolato prima dell’uscita del film:

Dunque come possiamo apprendere da questo twitt Spider-Man: No Way Home uscirà in Digital e poi in Blu-ray e ULTRA HD a partire dal 22 Marzo e dal 12 Aprile 2022.

Spider-Man: No Way Home, leggi la recensione

Spider-Man: No Way Home è uscito in sala il 15 dicembre. Nel film tornano Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei. Inoltre, nel film ci sono anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che veste i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, Willem Dafoe nei panni di Norman Osborne/Green Goblin e infine Alfred Molina, di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2. Nel film, accanto a Tom Holland, tornano a interpretare Peter Parker/Spider-Man anche Tobey Maguire e Andrew Garfield.

Spider-Man: No Way Home è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production.

 
 

The Batman: Matt Reeves conferma che i colloqui sul sequel sono iniziati

Batvers The Batman

Ormai è quasi certo che The Batman è impostato per lanciare un intero nuovo universo DC (un “Batverse”, se vogliamo) per la Warner Bros. Ciò è stato evidente quando lo Studios ha iniziato ad annunciare e pianificare gli spinoff di HBO Max che ruotano attorno al GCPD e al Pinguino, nonostante il regista Matt Reeves si sia mostrato sempre piuttosto timido riguardo ad un potenziale sequel. Tuttavia, qualcosa è cambiato, poiché il regista ha condiviso un aggiornamento molto positivo sui piani futuri durante la premiere britannica dell’adattamento DC Comics in arrivo al cinema la prossima settimana.

“Credo davvero in quello che abbiamo fatto e sarei entusiasta di raccontare più storie”, ha rivelato (tramite Screen Rant). “Stiamo già raccontando altre storie nello spazio fornito dalla piattaforma streaming su HBO Max, stiamo facendo una serie sul Penguin con Colin [Farrell], che sarà fantastica. E stiamo lavorando su altre cose anche noi, abbiamo iniziato a parlare di un altro film”.

E’ l’alba del Batverse? 

Questo non sorprende più di tanto dato che il film di Matt Reeves sembra abbia conquistato un po’ tutti. Dunque mentre le storie continueranno a essere raccontate nel DC Extended Universe attraverso film come Black Adam e The Flash, questo “Batverse” potrebbe puntare i riflettori su un autentico universo di Batman la cui carriera nella lotta al crimine è appena iniziata, e potrebbe reinventare le storie su i suoi personaggi secondari e ladri in modi nuovi ed eccitanti sia nel cinema che in televisione.

Con Ben Affleck che ha ormai abbandona il ruolo e Michael Keaton che sembra destinato a ereditare il ruolo del Cavaliere Oscuro del DCEU, questo significa che presto avremo due versioni del Crociato Incappucciato sul grande schermo contemporaneamente. Sulla base dell’esperienza passata, non sorprendiamoci se The Batman 2 verrà ufficializzata poco dopo l’uscita in sala, e poco dopo gli incassi del primo weekend. 

The Batman, il film

The Batman diretto da Matt Reeves uscirà nelle sale il 4 marzo distribuito da Warner Bros Italia. Protagonisti del film insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

Due anni trascorsi a pattugliare le strade nei panni di Batman (Robert Pattinson), incutendo timore nel cuore dei criminali, hanno trascinato Bruce Wayne nel profondo delle tenebre di Gotham City. Potendo contare su pochi fidati alleati – Alfred Pennyworth (Andy Serkis) e il tenente James Gordon (Jeffrey Wright) – tra la rete corrotta di funzionari e figure di alto profilo della città, il vigilante solitario si è affermato come unica incarnazione della vendetta tra i suoi concittadini. Quando un killer prende di mira l’élite di Gotham con una serie di malvagi stratagemmi, una scia di indizi criptici spinge il più grande detective del mondo a indagare nei bassifondi, incontrando personaggi come Selina Kyle / alias Catwoman (Zoe Kravitz), Oswald Cobblepot / alias il Pinguino (Colin Farrell), Carmine Falcone (John Turturro) e Edward Nashton / alias l’Enigmista (Paul Dano). Mentre le prove iniziano a condurlo più vicino alla soluzione e la portata dei piani del malfattore diventa chiara, Batman deve stringere nuove alleanze, smascherare il colpevole e rendere giustizia all’abuso di potere e alla corruzione che da tempo affliggono Gotham City.

 
 

Kathy Bates: 10 cose che non sai sull’attrice

Kathy Bates film

Kathy Bates è una di quelle attrici che ha fatto davvero la storia del cinema con le sue innumerevoli quanto indimenticabili interpretazioni. L’attrice ha sempre lavorato sodo per costruire la sua carrera, facendosi apprezzare in tutto il mondo grazie al suo talento e alla sua classe.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Kathy Bates.

Kathy Bates: i suoi film

1. Ha recitato in celebri film. La carriera dell’attrice è iniziata nel 1971 con il film Taking Off (1971), continuando a lavorare in titoli come Due come noi (1983), High Stakes (1989) e Misery non deve morire (1990), che la consacra. Recita poi in Pomodori verdi fritti alla fermata del treno (1991) e L’ultima eclissi (1995). La sua carriera continua grazie ai film Titanic (1997), I colori della vittoria (1998), A proposito di Schmidt (2002), Il giro del mondo in 80 giorni (2004), Ultimatum alla Terra (2008), Revolutionary Road (2008), The Blind Side (2009) e Midnight in Paris (2011). Tra i suoi ultimi lavori vi sono Tammy (2014), Complete Unknown – Cambio d’identità (2016), La mia vita con John F. Donovan (2018), Una giusta causa (2018), Highwaymen – L’ultima imboscata (2019), Richard Jewell (2019) e Home (2020).

2. Ha lavorato in molte serie televisive. L’attrice non ha prestato il suo talento solo al grande schermo, lavorando anche in diverse serie tv che l’hanno resa famosa anche questo tipo di pubblico. Bates è apparsa, infatti, in Love Boat (1978), L’ombra dello scorpione (1994), Una famiglia del terzo tipo (1999), Six Feet Under (2003-2005), The Office (2010-2011), Harry’s Law (2011-2012), Mike & Molly (2014-2015), Feud (2017), Disjointed (2017-2018), The Big Band Theory (2018) e American Horror Story (2013-2020).

3. È anche doppiatrice, produttrice e regista. Nel corso della sua carriera, l’attrice ha anche vestito spesso i panni della doppiatrice, prestando la propria voce per i film Il viaggio di Natale di Braccio di Ferro (2003), La tela di Carlotta (2006), Bee Movie (2007) e La bussola d’oro (2007). In quanto regista, ha diretto i film tv Fargo (2003), Ambulance Girl (2005) e il film Have Mercy (2006), oltre che alcuni episodi delle serie Oz (1998), Everwood (2002) e Six Feet Under.

kathy bates

Kathy Bates in Titanic

4. Ha recitato una scena che è stata poi eliminata. Nel pluripremiato film Titanic, l’attrice interpreta Molly Brown, una delle aristrocratiche signore presenti sul transatlantico. Rispetto a ciò che si vede nel film, l’attrice aveva girato anche una particolare scena, poi tagliata in fase di montaggio. In questa si vedeva la Brown alzare il bicchiere chiedendo del ghiaccio mentre, alle sue spalle, si vede l’iceberg contro cui si scontrerà di lì a breve il Titanic. Mentre James Cameron completava il montaggio, decise però di eliminarla, considerandola di cattivo gusto e completamente fuori luogo.

Kathy Bates in Misery non deve morire

5. Ha usato la propria frustrazione contro il suo collega. Nel film Misery non deve morire, tratto dal romanzo di Stephen King, James Caan e Kathy Bates interpretato i due protagonisti. I due attori si sono in più occasioni scontrati riguardo i loro metodi di recitazione. Caan credeva nel minor numero di prove possibile. Bates, con il suo background teatrale, era invece abituata a esercitarsi molto. Quando ha riferito al regista Rob Reiner che Caan non stava tentando di relazionarsi o ascoltarla, Reiner le ha detto di usare quella frustrazione verso il suo personaggio, per rendere ancor più realistiche le loro scene di tortura.

6. Si è isolata molto sul set. Per interpretare al meglio il personaggio della problematica e violenta Annie Wilkes, l’attrice ha iniziato sempre più ad isolarsi sul set del film, tenendosi lontana dai suoi colleghi e da altre interazioni sociali. Per quanto questo le permise di dar vita ad una performance estremamente realistica e molto intensa, il regista, preoccupato, si vide costretto a chiederle di non rimanere costantemente nel personaggio, ma di prendersi delle pause da questo.

Kathy Bates in American Horror Story

7. Ha recitato in più stagioni della serie. La Bates è entrata a far parte della terza stagione di American Horror Story, intitolata Coven, interpretando la spietata serial killer Delphine LaLaurie. Da quel momento è poi diventata un membro ricorrente del cast della serie, recitando anche nella quinta stagione, Hotel, nei panni della manager dell’Hotel Cortez Iris, nella sesta, Roanoke, con il ruolo dell’instabile attrice Agnes Mary Winstead e, infine, nell’ottava stagione, Apocalypse, nei panni della spietata e sadica Miriam Mead.

kathy bates

Kathy Bates: ha un marito?

8. Attualmente non sarebbe impegnata. Della vita privata dell’attrice non si è mai saputo nulla per il semplice fatto che non ha mai esposto nulla sotto i riflettori. Attualmente non si hanno dunque informazioni sul suo stato sentimentale. Le uniche notizie certe è che si è sposata nel 1991 con l’attore Tony Campisi, dopo ben dodici anni di convivenza, per poi divorziare nel 1997.

Kathy Bates ha vinto un Oscar

9. Ha vinto un Oscar. Bates ha vinto un Academy Award alla Miglior attrice protagonista per il ruolo in Misery non deve morire, diventando la prima donna a un vincere questo premio per un film horror/thriller. Nel corso della sua carriera, l’attrice ha poi ricevuto altre tre nomination agli Oscar, sempre per la Miglior attrice non protagonista. Nel 1999 ha ricevuto quella per I colori della vittoria e tre anni più tardi quella per A proposito di Schmidt. Nel 2020 è invece stata candidata per il film Richard Jewell.

Kathy Bates: età e altezza

10. Kathy Bates è nata il 28 giugno del 1948 a Memphis, nel Tennessee. La sua altezza complessiva corrisponde a 160 centimetri.

Fonti: IMDb, Cosmopolitan, The Famous People

 
 

Belfast, recensione del film di Kenneth Branagh

Belfast

Dopo un inverno trionfante e una stagione di premi che ancora deve concludersi, ma che lo vede trai principali attori in gara (con 7 nomination agli Oscar 2022 e 6 ai BAFTA 2022, senza dimenticare i SAG e gli altri premi assegnati dai sindacati), Belfast di Kenneth Branagh sbarca sul grande schermo, portando con sé un importante carico di aspettative. L’attore, regista e sceneggiatore porta nei cinema italiani la storia della sua giovinezza, lui che è abituato a raccontare e riadattare le storie degli altri, tanto che contemporaneamente in sala ci sarà anche Assassinio sul Nilo, reinvenzione e omaggio al classico della letteratura di Agatha Christie. 

Belfast, la trama

Questa volta, dicevamo, Kenneth parla di sé, della sua infanzia a Belfast e di un tempo a cui guarda con nostalgia e affetto, ma non certo con rimpianto. Siamo alla fine degli anni ’60 e Buddy, un ragazzino di nove anni, vive con la famiglia, genitori e fratello maggiore, in una via di Belfast dove tra una maggioranza cattolica e una minoranza protestante (come la famiglia di Buddy), sono tutti operai. La storia è ambientata durante The Troubles, come viene definito il conflitto in Irlanda del Nord che dura ancora oggi tra Repubblicani e Unionisti.

In questo contesto turbolento, Buddy, che altri non è che l’alter ego del regista, vive una infanzia relativamente tranquilla, pur consapevole delle agitazioni che ribollono intorno a lui, tra problemi in famiglia, malattie degli affettuosi nonni, giochi da grandi con i bulletti del quartiere, influenzati dai conflitti degli adulti. Per tutto il film, Branagh raccoglie episodi, piccoli bocconi di vita che vedono protagonista quello che, con buona approssimazione, era proprio lui, nella sua memoria. 

Belfast castBuddy è l’alter ego di Kenneth Branagh

Apparentemente per accentuare il senso di storia passata, Kenneth Branagh sceglie di raccontare Belfast in scala di grigi, una scelta che sì, aiuta a collocare indietro nel tempo i fatti, all’epoca dei ricordi, ma che gli permette anche di giocare con il colore, che nei pochi e ben ponderati momenti in cui irrompe sullo schermo, racconta la contemporaneità dell’arte in ogni sua espressione, che diventa rifugio per Buddy/Kenneth, in un mondo che fa paura.

E forse il regista, come molti di noi, vorrebbe trovare rifugio nel conforto del cinema e, in questo caso, lo fa con una dolcezza e un amore senza fine per i personaggi che racconta, una famiglia molto amata, si capisce bene, a cui rende giusto omaggio un cast in stato di grazia e di una bellezza che solo al cinema può esistere. Caitriona Balfe e Jamie Dornan, Judi Dench e Ciarán Hinds, Jude Hill e Colin Morgan sono la trasfigurazione delle persone vere che rappresentano. In un mondo che pretende, a buon diritto, la rappresentazione di etnie, sessi, forme, dimensioni e anche apparenze, Kenneth Branagh sceglie ancora la bellezza, forse poco realistica ma infinitamente romantica, per dare corpo ai suoi ricordi e alla sua nostalgia. 

Belfast non è Roma

Data la scelta del bianco e nero, il titolo uguale al luogo in cui è ambientata la storia e la forte componente autobiografica della storia, in molti hanno accostato Belfast a Roma di Alfonso Cuaron, ma mentre nel caso del regista messicano il racconto era un’indagine precisa e coinvolta nelle storie che metteva in scena, in questo caso Branagh cede all’immaginazione, destruttura il racconto in piccoli momenti, quasi si trattasse di un film a episodi, e questa scelta lascia immaginare che, per una volta, abbia preferito il viale delle memorie al rigore narrativo che sempre caratterizza le sue sceneggiature.

Quello che resta di Belfast è la dolcezza dello sguardo del regista su un mondo che non rimpiange ma che rievoca con grande affetto, il ricordo di un mondo che vibra dentro coloro che sono partiti e dentro coloro che sono rimasti, forse anche dentro quelli che si sono persi lungo il percorso, come del resto fa un amore eterno, un “Everlasting Love”.

Belfast, guarda il trailer del film

 
 

La Famiglia Proud: più forte e orgogliosa, la recensione della serie Disney+

La Famiglia Proud

Arriva il 23 febbraio su Disney+ La Famiglia Proud: più forte e orgogliosa (The Proud Family: Louder and Prouder), l’attesissimo revival della rivoluzionaria serie di Disney Channel. A doppiare la serie tornano alcuni dei doppiatori originali che ne hanno fatto la fortuna, tra cui Kyla Pratt (Penny Proud), Tommy Davidson (Oscar Proud), Paula Jai Parker (Trudy Proud), JoMarie Payton (Suga Mama), Cedric the Entertainer (Zio Bobby), Karen Malina White (Dijonay Jone s ), Soleil Moon Frye (Zoey Howzer), Alisa Reyes (LaCienega Boulevardez) Carlos Mencia (Felix Boulevardez), Maria CanalsBarrera (Sunset B oulevardez), Alvaro Gutierrez (Papi), Raquel Lee Bolleau (Nubia Gross), Marcus T. Paulk (Myron), Aldis Hodge (Frankie), Aries Spears (Wizard Kelly), Cree Summer (Peabo), Patricia Belcher (Preside Hightower) e Kevin Michael Richardson (Dottor Payne). Non solo, la serie è anche piena di nuove voci e di Guest star, tra cui si contano Lizzo, Tiffany Haddish, Eva Longoria, Jaden Smith e tantissimi altri, per un cast di superstar tutte votate al divertimento sfrenato di questo cartone animato geniale e coinvolgente. 

La Famiglia Proud: più forte e orgogliosa, la trama

La Famiglia Proud: più forte e orgogliosa segue le avventure e le disavventure della quattordicenne Penny Proud e della sua famiglia mentre affrontano con ilarità e spensieratezza la vita quotidiana. Questi ultimi anni regalano una nuova carriera a mamma Trudy, sogni più audaci a papà Oscar e nuove sfide a Penny, tra cui farsi amica una vicina di casa attenta alle ingiustizie sociali che è convinta di avere molto da insegnarle, dei prepotenti influencer dei social media che vogliono cancellarla e i suoi stessi ormoni adolescenziali. Gli amici di Penny ritornano, inclusi Dijonay, LaCienega, Zoey e Michael. Torna anche la Suga Mama di Penny, pronta come sempre a dispensare amore severo o una mano gentile ogni volta che Penny ne ha bisogno. Tra i volti nuovi troviamo Maya e KG, dei nuovi ragazzi che non solo devono affrontare le difficoltà di essere gli ultimi arrivati, ma anche di avere due padri, una prima volta per Smithville.

La Famiglia Proud: più forte e orgogliosaGli ingredienti per fare di La Famiglia Proud: più forte e orgogliosa la serie d’animazione perfetta per i ragazzini ci sono tutti. Prima di tutto i temi, dall’irruenza dell’adolescenza alla passione per i temi sociali, all’inclusività, fino a comprendere la parità di genere, sesso e diritti. Insomma, gli sceneggiatori non si fanno mancare niente, ma lo fanno in maniera armoniosa e ogni parte della storia (almeno dei primi due episodi disponibili sulla piattaforma) si percepisce una freschezza e una spontaneità che sempre più prodotti per giovani e giovanissimi abbracciano come cifra distintiva. 

Il meglio del passato con il necessario del presente

Si torna a quell’atmosfera familiare e rassicurante di inizio anni 2000, ma lo si fa con la consapevolezza che i giovani, oggi, hanno necessità di confrontarsi con altri argomenti, oltre all’adolescenza, alle cotte trai banchi di scuola, ai contrasti con i genitori e alla voglia di indipendenza. Soprattutto, La Famiglia Proud: più forte e orgogliosa indaga con leggerezza ma con attenzione sulle questioni legate al web, ai social media e alla percezione di se stessi attraverso i Device con cui comunicano oggi gli adolescenti. Questa attenzione pone sotto i riflettori una questione importante, che fa parte integrante della vita quotidiana di chi è adolescente oggi. Trovare questo tipo di argomenti, raccontati con precisione in una serie per ragazzi non è da poco. 

La Famiglia Proud: più forte e orgogliosa arriva dal 23 febbraio su Disney+ con i primi due episodi e poi con un episodio a settimana ogni mercoledì. 

 
 

Edgar Ramirez: 10 cose che non sai sull’attore

Edgar Ramirez film

Edgar Ramirez è uno di quegli attori che ha già conquistato il pubblico di mezzo mondo e sarebbe meglio tenerlo d’occhio perché potrebbe davvero scalare l’Olimpo dello star system in futuro. L’attore si è fatto conoscere grazie a dei ruoli iconici e grazie anche alla sua meticolosità nel costruire i suoi personaggi.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Edgar Ramirez.

Edgar Ramirez: i suoi film

1. I film e la carriera. All’inizio della sua carriera l’attore ha recitato in alcuni film di produzione latina come El nudo (2002) e Punto y raya (2004). Recita poi in Domino (2005), ottenendo grande popolarità e apparendo da quel momento in film come The Bourne Ultimatum – Il ritorno dello sciacallo (2007), Prospettive di un delitto (2008), Che – L’argentino (2008), Che – Guerriglia (2008), La furia dei titani (2012), Zero Dark Thirty (2012), The Counselor – Il procuratore (2013), Liberaci dal male (2014), Point Break (2015), Joy (2015), La ragazza del treno (2016), Gold – La grande truffa (2016), Bright (2017), Il segreto di una famiglia (2018), Wasp Network (2019), Resistance – La voce del silenzio (2020), The Last Days of American Crime (2020), Jungle Cruise (2021), Yes Day (2021) e The 355 (2022).

2. Ha recitato per la TV ed è anche un produttore. Nel corso della sua carriera, Ramirez ha avuto modo di prendere parte anche a diversi prodotti televisivi di successo, come Carlos (2004), American Crime Story (2018) e The Undoing – Le verità non dette (2020). Prossimamente reciterà anche nelle serie Florida Man (2022) e Black or White, Never Gray. Ramirez, però, non ha svolto solo l’attività di attore, ma ha vestito più volte i panni del produttore. Infatti, ha partecipato alla realizzazione dei film Venezzia (2009), Libertador (2013), Secreto de Confesion (2013), Ti guardo (2015), primo film sudamericano a vincere il Leone d’oro al Festiva di Venezia, e del corto Anto (2017).

Edgar Ramirez: ha una moglie?

3. Non si è mai sposato. L’attore ha una vita personale molto privata, tanto da non far trapelare nulla a riguardo. Nonostante questo, è appurato che l’attore non si sia mai sposato e pare che, attualmente, non sia nemmeno fidanzato. L’attore, però, è stato al centro delle cronache rosa, qualche anno fa, per la semplice voce di corridoio che lo vedeva legato a Jessica Chastain. Pare, infatti, che i due si siano frequentati nel 2012 e che la storia sia durata per breve tempo. Secondo alcuni rumors, l’attore sarebbe stato impegnato anche con Ana de Armas nel 2016, ma sarebbe durata poco anche in questo caso.

edgar ramirez

Edgar Ramirez in Point Break

4. Non è stato la prima scelta. Per il ruolo di Bodhi, uno dei due protagonisti del remake di Point Break, erano stati considerati gli attori Tom Hardy, Colin Farrell, Hugh Jackman, Jeremy Renner, Chris Hemsworth e Garrett Heldlund. Infine, poi la scelta è ricaduta su Ramirez. Una volta ottenuto il personaggio, l’attore si preparò attraverso un lungo addestramento fisico, che gli permise di interpretare personalmente molte delle scene più complesse, evitando di ricorrere a controfigure.

Edgar Ramirez: non è lui il pittore

5. Esiste un suo omonimo pittore. Cercando in rete ci si può imbattere in alcune errate notizie che vorrebbero l’attore anche impegnato in qualità di pittore. In realtà, si tratta di due persone distinte, ma dallo stesso nome. Esiste infatti un Edgar Ramirez pittore, nato in una città della provincia di Bogotá, in Colombia, nel 1970, noto per essersi formato viaggiando tra Parigi e Londra. Trasferitosi in Italia agli inizi di questo millennio, finalmente il pittore ha trovato modo per mettere a frutto la sua esperienza firmando diverse opere pittoriche e sculture di pregio.

Edgar Ramirez è Gianni Versace

6. Ha dovuto fare un sacco di cambiamenti. Per interpretare Gianni Versace in American Crime Story, l’attore si è sottoposto ad una trasformazione fisica particolarmente impegnativa. Egli è infatti ingrassato di ben 12 dodici chili e ha dovuto essere assistito da un dialect coach per imparare a parlare un inglese con accento italiano. Grazie a questa preparazione, a cui si è aggiunto un lavoro di trucco non indifferente, Ramirez ha raggiunto una somiglianza particolarmente impressionante con il vero Versace.

7. Ha fatto ricerche approfondite. L’attore ha più volte affermato di trasformarsi in un vero e proprio giornalista (ha una laurea in questo campo) quando si mette a fare le ricerche che riguardano il personaggio che deve interpretare. E anche per dar vita a Gianni Versace non è stato da meno: per prepararsi al ruolo, Ramirez ha infatti letto articoli, guardato moltissime interviste e parlato con le persone che erano molto vicine a Gianni versace. Così facendo ha potuto comprenderne la personalità e i modi di fare.

edgar ramirez

Edgar Ramirez in Domino

8. È stato il suo primo film di rilievo. Dopo aver recitato in alcuni film di produzione sudamericana, Ramirez ottiene una prima importante occasione per farsi conoscere anche negli stati uniti grazie al film Domino, con protagonista Keira Knightley e basato sulla vera vita della cacciatrice di taglie Domino Harvey. Nel film Ramirez interpreta il cacciatore di taglie Choco, ispirato a Gerard Quiocho. L’attore avrebbe voluto incontrare quest’ultimo per prepararsi al ruolo, ma gli fu erroneamente detto che il cacciatore era morto. La sua interpretazione fu comunque molto apprezzata e gli conferì grande popolarità.

Edgar Ramirez è su Instagram

9. Ha un profilo social. L’attore ha voluto aprire anche un lui un proprio account Instagram ufficiale che è seguito da qualcosa come 3,9 milioni di persone. Tra i suoi post, oltre a quelli dedicati ai progetti lavorativi o a momenti di svago, sono molti quelli rivolti al suo paese, il Venezuela, e alla situazione politica vigente. Seguendolo si potrà dunque rimanere aggiornati su tutte le sue attività e molto altro.

Edgar Ramirez: età e altezza

10. Edgar Ramirez è nato il 25 marzo del 1977 a Caracas, in Venezuela. La sua altezza complessiva corrisponde a 178 centimetri.

Fonti: IMDb, People

 
 

Gadget sci-fi: i 9 migliori strumenti tecnologici nei film di fantascienza

gadget sci-fi

Quante volte, di fronte a un film sci-fi, abbiamo desiderato fortemente possedere un certo prop/oggetto di scena tecnologico o gadget sci-fi? Da dispositivi di comunicazione high-tech a marchingegni impressionanti e mortali, la tecnologia cinematografica ha contribuito a modellare lo sviluppo della nostra era digitale.

Gli amanti della fantascienza hanno guardato questi film per anni, selezionando accuratamente i gadget più cool e tecnologicamente avanzati, che avrebbero voluto possedere. Alcuni di questi spiccano più di altri, altri si sono fatti largo man mano nella nostra quotidianità: vediamo assieme la classifica.

1Spade laser – Guerre stellari

Qualsiasi fan di Star Wars ha, almeno una volta nella vita, desiderato possedere una spada laser: si tratta fondamentalmente dell’arma più iconica di tutto il regno della fantascienza e di una delle invenzioni più mirabolanti dell’intera storia del cinema. Un must have trai gadget sci-fi.

Alimentate dai cristalli Kyber e da una connessione innata con la Forza, le spade laser non potranno mai esistere nel nostro tempo. Questo non ha comunque fermato i fan dal cercare di coltivare la tecnologia adatta per poter procedere alla creazione di una spada laser!

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Harry Potter: il New York Times immagina il franchise senza JK Rowling

La nuova campagna del New York Times ha suscitato emozioni contrastanti trai fan di Harry Potter, nato nel 1997 dalla penna di JK Rowling. I sette libri sono stati adattati negli otto film, che vedono protagonisti i tre maghi Harry (interpretato da Daniel Radcliffe), Ron (Ruper Grint) ed Hermione (Emma Watson).

Con la crescita del franchise, la figura della sua creatrice è diventata sempre più controversa. La Rowling, infatti, è stata più volte accusata di transfobia, avendo dichiarato che le donne trans non sono vere donne. Nonostante continui a partecipare al franchise, inclusi i film non ancora usciti nelle sale, come Animali fantastici: I segreti di Silente, si sta cercando di ridurre la sua importanza sempre di più. Infatti per questo nuovo film il suo contributo è stato minimo.

JK Rowling “cancellata” dalla nuova campagna del New York Times

Come riportato da Giant Freakin Robot, la pubblicità in questione è stata segnalata nella metropolitana di Washington D.C. ed è subito diventata virale su Twitter. Questa campagna nasce per promuovere il giornalismo indipendente e in una delle immagini viene rappresentata una donna, Lianna, che sta “immaginando Harry Potter senza il suo creatore“. (via T. Greer)

Anche su Twitter gli utenti hanno avuto reazioni contrastanti. Chi supporta JK Rowling ha minacciato di cancellare il proprio abbonamento alla testata giornalistica, mentre qualcuno ha fatto notare come la reputazione della scrittrice non sia più la stessa a causa dei suoi pensieri un po’ controversi. Nonostante i fan di Harry Potter siano divisi tra loro, il New York Times non ha voluto dare spiegazioni in merito alla situazione.

Questa campagna non è sufficiente a “rimuovere” la Rowling da Harry Potter, anche se nulla deve essere dato per scontato. La polemica ha diviso i fan, che nonostante vi siano affezionati, sono profondamente in disaccordo con la scrittrice. C’è il timore che, supportando il franchise, automaticamente lo si faccia anche con la Rowling. D’altro canto però, non può essere ignorato il fatto che senza JK Rowling, non esisterebbe Harry Potter. Il New York Times, nella sua campagna, lo immagina senza tutte le controversie che la scrittrice porta con sé, solo per evidenziare quanto sia difficile trovare un equilibrio tra dare credito al suo lavoro e prendere le distanze dalle sue convinzioni personali.

 
 

Daniel Radcliffe sarà “Weird Al” Yankovic: per lui una “grande responsabilità”

Daniel Radcliffe

Daniel Radcliffe si espone per la prima volta sul suo ruolo da protagonista nel film Weird: The ‘Weird Al’ Yankovic Story. Il carattere biografico della pellicola permetterà alle nuove generazioni di conoscere Al Yankovic, cantautore che ha spopolato negli anni ’70 per aver regalato al mondo un modo nuovo di vivere la musica, attraverso la comicità.

Al Yankovic, conosciuto anche come Weird’ Al Yankovic, storpiava alcune parti di canzoni famose, per riproporle in maniera divertente e leggera: Like A Surgeon (Like A Virgin di Madonna), Another One Rides The Bus (Another One Bites The Dust dei Queen) e tante altre.

Cosa ne pensa Daniel Radcliffe?

Onorato nell’avere la possibilità di indossare l’iconica maglietta hawaiana del cantante, Daniel Radcliffe racconta a People alcune delle sue riflessioni ed esplicita la stima che ha nei confronti di Yankovic. È pronto a dare vita alla storia dell’artista, completamente vera e senza filtri. Non ha paura nel parlarne utilizzando termini come “scandalosa” o “depravata”, poiché il contatto con il pubblico deve essere puro e trasparente.

Le parole dell’attore suggeriscono solo alcune deviazioni per favorire l’umorismo che ha sempre contraddistinto il cantautore, ma Yankovic potrebbe scegliere di raccontare la verità per creare una narrazione più eccitante. La decisione più probabile, però, è creare delle esagerazioni che facciano parte di un divertente espediente di marketing, anche se potrebbero non essere del tutto fedeli alla vita realmente vissuta dall’artista americano.

Daniel Radcliffe in un film comico

In effetti, Daniel Radcliffe può sembrare una scelta azzardata per la realizzazione di un film comico, ma l’attore ha la particolare capacità di riuscire a realizzare film insoliti e diversi tra loro. Non è conosciuto per essere un attore comico, nonostante molti dei progetti indipendenti in cui ha recitato gli abbiano permesso di mostrare i suoi muscoli comici, come Swiss Army ManGuns Akimbo e What If.

Con lo stesso Yankovic, che ha co-scritto il film biografico in uscita, ci saranno sicuramente molti momenti da ridere, anche se l’abilità recitativa più seria di Radcliffe anticipa che Weird: The ‘Weird Al’ Yankovic Story non sarà privo di attimi emozionanti, che stimoleranno la sensibilità del pubblico.

 
 

Mad Max: Fury Road, Charlize Theron e Tom Hardy commentano le tensioni sul set

Mad Max: Fury Road

A sette anni dall’uscita del film, un’intervista con Vanity Fair ci porta dentro alle tensioni vissute sul set di Mad Max: Fury Road grazie alla testimonianza degli stessi protagonisti: Charlize Theron e Tom Hardy, oltre a Nicholas Hoult. I membri del cast e della troupe del film di George Miller hanno riflettuto sulla famigerata “faida” trai due protagonisti del film, che è derivata sia da uno scontro caratteriale che da un confronto professionale non proprio tranquillo.

L’animosità tra i due crebbe al punto che, come ricorda Theron, “era diventata una questione di sopravvivenza” di fronte all’intensa ostilità che vedeva alternarsi furiosi litigi a voce alta a momenti di ostinato silenzio reciproco e rifiuto a parlarsi. Alcuni membri del cast hanno scusato l’aggressività e la mancanza di professionalità di Tom Hardy citando la sua devozione al metodo di recitazione che lo rendeva inaffidabile, tuttavia, molti ricordano, inclusa la stessa Charlize Theron, che la sua mancanza di rispetto e il suo atteggiamento rabbioso raggiunsero il punto in cui Theron si sentì veramente minacciata e cercò aiuto nella produzione per essere accompagnata in ogni momento così da sentirsi protetta. Lo stesso membro della produzione provò a mediare trai due.

Di seguito, alcune delle dichiarazioni dei protagonisti di Mad Max: Fury Road

Nicholas Hoult (“Nux”): “A volte c’era un’atmosfera tesa. Era un po’ come se fossi in vacanza estiva e in macchina, gli adulti seduti davanti litigavano.”

Charlize Theron (“Furiosa”): “Ha ragione, eravamo come due genitori nella parte anteriore dell’auto. O litigavamo o ci ignoravamo l’un l’altro – non so quale sia peggio – e loro hanno dovuto affrontarlo. È stato orribile! Non avremmo dovuto farlo; avremmo dovuto essere migliori. Posso ammetterlo.”

Tom Hardy (“Max”): “Con il senno di poi, ero fuori di testa in molti modi. La pressione su entrambi a volte era schiacciante. Ciò di cui (Charlize) aveva bisogno era un partner migliore, forse più esperto in me. È qualcosa che non puoi fingere. Mi piacerebbe pensare che ora che sono più vecchio e più brutto, potrei essere all’altezza di quell’occasione.”

Furiosa, lo spin off di Mad Max: Fury Road

Al momento, il franchise rimane nelle mani di George Miller che è al lavoro sullo spin-off del film dedicato alla giovinezza di Furiosa. Charlize Theron cede il ruolo a Anya-Taylor Joy che si scontrerà con Chris Hemsworth, il quale dovrebbe interpretare il villain della storia.

 
 

L’ombra del giorno: recensione del film con Riccardo Scamarcio

l'ombra del giorno recensione

Un insolito racconto di guerra. L’ombra del giorno è un film che mostra le sfumature poco esplorate dell’Italia fascista prima dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale. Un tenebroso Riccardo Scamarcio (Mine Vaganti, La scuola cattolica) e una delicata Benedetta Porcaroli (Baby, 18 regali) sono al centro del nuovo film di Giuseppe Piccioni, in arrivo nei cinema italiani il 24 febbraio 2022.

La trama de L’ombra del giorno

Siamo nel 1938. Ad Ascoli Piceno arriva Anna (Benedetta Porcaroli), una ragazza misteriosa in cerca di lavoro. Luciano (Riccardo Scamarcio), proprietario di un ristorante in centro città, offre ad Anna un posto nella sua cucina. La ragazza si mostra subito volenterosa e diventa un’abile cameriera. Inizialmente entrambi arroccati e chiusi in loro stessi, Anna e Luciano scoprono a poco a poco un amore fatto di poche parole e piccoli gesti. Le complicazioni non tardano però ad arrivare. L’ascesa del fascismo pone grandi ostacoli alla coppia: lui si definisce fascista, mentre Anna non sembra simpatizzare per il regime. Come se non bastasse, la donna nasconde un segreto che potrebbe mettere in pericolo lei, Luciano e l’intero ristorante.

La tensione latente prima del conflitto

L’ombra del giorno descrive abilmente l’atmosfera di pericolo imminente percepita prima del secondo conflitto globale. Nel film i momenti di estrema spensieratezza, tranquillità e vita quotidiana sono avvolti da una tensione data dalla situazione politica italiana. Il ristorante di classe, la tranquillità della provincia, la bellezza del borgo italiano sono adombrate dalle arroganti camicie nere e dalla voce della radio che annuncia i passi di Mussolini.

Gli attimi sereni tra Anna e Luciano si contano sulle dita di una mano. Il passato di lui, reduce di guerra rimasto zoppo, e i segreti di lei sono macigni che pesano sulla relazione tra i due. Come i protagonisti, anche lo spettatore non può far altro che gioire per le poche passeggiate in intimità e per i baci rubati nei corridoi prima che tutto entri in crisi a causa delle minacce politiche.

L’Italia di provincia toccata dalla guerra

L’incantevole Piazza del Popolo di Ascoli Piceno su cui si affaccia il ristorante di Luciano, è lo scenario de L’ombra del giorno. Luciano osserva il mondo dalle vetrine del suo ristorante. Vede le vite altrui e immagina sognante il futuro dei passanti. Le belle copiette, le famiglie, le ”giovani italiane” che ballano con nastri e cerchi, regalano a Luciano e allo spettatore visioni di pace e tranquillità.

Il paesaggio iniziale viene però turbato più volte nel corso del film. Le guardie fasciste, le camicie nere che arrivano con arroganza in piazza e nel ristorante stridono con l’eden della cittadina di provincia fatta di brave persone, dove ”si conoscono tutti”. L’apice della tensione è ben racchiuso nella vetrina del ristorante, infranta da qualche passante.

L'ombra del giornoScamarcio è il ”fascista buono”

Il personaggio interpretato da Riccardo Scamarcio è il più emblematico de L’ombra del giorno. Lo vediamo fin dalle prime immagini, mentre con dedizione accoglie i clienti nel suo ristorante. È lui che offre ad Anna un lavoro, senza chiederle troppe spiegazioni sul suo passato. Luciano è un uomo premuroso, bravo con tutti, anche se rimane sempre un po’ distaccato e autoritario.

Si definisce fascista, decanta le azioni compiute da Mussolini per migliorare la vita degli italiani. Con l’arrivo di Anna, la sua ideologia iniziale a sostegno del fascismo inizia a traballare. Luciano è combattuto, ha pur sempre una sua morale che si scontra con l’idea politica del Duce. Come gli viene anche detto nel film, Luciano si ritiene fascista ma ”non c’è nulla di fascista in quello che fa”. Scamarcio è abile nel vestire i panni del reduce di guerra: è autorevole e rassicurante, ombroso per i traumi vissuti ma, sotto sotto, ha un cuore sensibile.

L’ombra del giorno racconta una storia marginale

Il bello de L’ombra del giorno è racchiuso nella scelta del regista di parlare dell’Italia in guerra da un punto di vista non convenzionale. Non siamo in una grande città, non è la Roma di Una giornata Particolare (Ettore Scola). Non siamo ancora nel pieno del conflitto globale, come in Salvate il soldato Ryan (Steven Spielberg). Non siamo nei campi di concentramento di La Vita è bella (Roberto Benigni) o de Il bambino con il pigiama a righe (Mark Herman).

Il film mostra una realtà di provincia tranquilla – come le riprese luminose, ampie ed idilliache ci mostrano, in cui persone comuni vengono invase dalla vicenda politica. Anna aveva la sua vita, Luciano aveva un orientamento politico non troppo definito: nessuno dei due era pronto a rischiare la vita semplicemente per la propria ideologia. Piccioni, con L’ombra del giorno, ci dice che la guerra è stata anche questo: una macchia, un’ombra che ha invaso tutti e tutto, coprendo ogni sfumatura e individualità.

 
 

Briganti, la nuova serie italiana Netflix

Netflix

Netflix annuncia l’inizio delle riprese di Briganti, la nuova serie italiana, di genere crime-western, composta da 6 episodi e prodotta da Fabula Pictures in associazione con Los Hermanos s.r.l.

Ambientato nel Sud Italia di metà Ottocento, Briganti è un racconto moderno, epico e ricco d’azione, sul fenomeno del brigantaggio. Liberamente ispirata a persone, uomini e donne, realmente esistite, divenute simbolo della rivoluzione contadina nell’Italia postunitaria, la serie è un racconto corale di una storia di lotta per la libertà degli ultimi.

Le riprese si terranno in Puglia, tra Lecce, Melpignano, Altamura e Nardò grazie anche al contributo dell’Apulia Film Commission, della Regione Puglia e della Fondazione Apulia Film Commission. Briganti sarà disponibile nel 2023 su Netflix, in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo.

La sceneggiatura è firmata dai GRAMS*, il collettivo composto dai cinque giovani autori Antonio Le Fosse, anche regista della serie, Re Salvador, Eleonora Trucchi, Marco Raspanti e Giacomo Mazzariol. Alla regia Steve Saint Leger (Vikings, Vikings: Valhalla, Barbarians), lo stesso Antonio Le Fosse (Baby), e Nicola Sorcinelli (Milosc).

Tra i protagonisti principali Michela De Rossi nel ruolo di Filomena, Ivana Lotito nel ruolo di Ciccilla e Matilda Lutz nel ruolo di Michelina De Cesare; Marlon Joubert è Giuseppe Schiavone e Orlando Cinque interpreta Pietro Monaco. Nel cast anche: Gianmarco Vettori (Marchetta), Federico Ielapi (Jurillo), Giulio Beranek (Francesco Guerra) e Adriano Chiaramida (Antonio Monaco) e Leon de la Vallée (La terra dei figli) nel ruolo di Celestino.

 
 

Blade: da Krypton una misteriosa new entry nel cast

L’ex star di Krypton Aaron Pierre si unisce al cast del film Blade dei Marvel Studios, ma il suo ruolo è un mistero. Il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige ha sorpreso i fan di tutto il mondo nel 2019 quando ha annunciato, al Comic-Con di San Diego, un film dedicato a Blade con Mahershala Ali come protagonista.

Il progetto è al momento in fase di sviluppo. Feige ha ammesso che un film per il cacciatore di vampiri non faceva parte del piano del Marvel Cinematic Universe prima che Ali esprimesse interesse. Dall’annuncio a San Diego, l’unico “assaggio” del personaggio che abbiamo avuto a oggi è stata la sua voce fuori campo nella seconda scnea post credits di Eternals.

Il debutto fisico di Mahershala Ali nei panni di Eric Brooks dovrebbe arrivare in Blade, che dovrebbe arrivare in sala a cavallo tra il 2023 e il 2024. Il film è diretto da Bassam Tariq e si basa su una sceneggiatura di Stacy Osei-Kuffour. È stato confermato che Delroy Lindo (Da 5 Bloods) interpreterà un ruolo non specificato nel film e la scena post-crediti di Eternals indica che potrebbe apparire anche Dane Whitman (Kit Harington).

Secondo quanto riferisce Deadline, Aaron Pierre è l’ultimo attore a unirsi al cast del film. Il giornale non ha potuto rivelare il personaggio che sarà interpretato da Pierre, anche se sembra che si tratterà di un ruolo significativo. Nel report si legge inoltre che la parte misteriosa di Pierre era “una delle parti più ambite” del film MCU e che l’attore ha affrontato un serratissimo numero di provini.

Blade: il consiglio che Wesley Snipes ha dato a Mahershala Ali

Bassam Tariq (Mogul Mowgli) si occuperà della regia di Blade. Sarà il quarto regista di colore a dirigere un film per i Marvel Studios, dopo Ryan Googler (Black PantherBlack Panther: Wakanda Forever), Nia DaCosta (The Marvels) e Chloé Zhao (Eternals). Negli ultimi anni, Feige sta puntando a un Universo Cinematografico Marvel sempre più inclusivo, aumentando la diversità non solo davanti, ma anche dietro la macchina da presa.

Le riprese del reboot di Blade dovrebbero partire il prossimo anno. Al momento non è ancora stata fissata una data di uscita ufficiale. I Marvel Studios hanno affidato a Stacy Osei-Kuffour la sceneggiatura del film. Osei-Kuffour ha lavorato come story editor e sceneggiatrice per l’acclamata serie Watchmen di HBO. Lo studio ha preso in considerazione soltanto sceneggiatori di colore; secondo quanto riferito, Mahershala Ali è stato direttamente coinvolto nel processo. Nel cast sono stati confermati Mahershala Ali e Delroy Lindo.

 
 

Daniel Radcliffe irriconoscibile nella prima immagine di Weird: The Al Yankovic Story

Weird: The Al Yankovic Story daniel radcliffe

Weird Al Yankovic ha condiviso la prima immagine ufficiale del film biografico Weird: The Al Yankovic Story, in cui Daniel Radcliffe interpreta il famoso cantautore, fisarmonicista, attore e comico. Yankovic ha fatto carriera parodiando musicisti famosi, come Michael Jackson, Eminem e Nirvana, spesso imitando i loro video musicali con effetti esilaranti, sfornando nel frattempo una serie di album. L’ultimo (e apparentemente definitivo) album di Yankovic, Mandatory Fun, ha vinto il premio come miglior album comico alla 57a edizione dei Grammy Awards. È anche un noto doppiatore, che ha lavorato a progetti come Pete the Cat, American Dad!, Bojack Horseman e altri.

Yankovic ha condiviso la prima immagine ufficiale di Weird: The Al Yankovic Story in cui Radcliffe compare in costume e che suona la fisarmonica, sottolineando che la foto era stata scattata l’ottavo giorno delle riprese del nuovo film. In perfetta sintonia con il suo stile, il comico commenta la foto dicendo che si tratta di uno “strano cosplayer” (Daniel Radcliffe) si è presentato per mandare in crash il set del nuovo film.

Weird: The Al Yankovic Story è un originale di Roku Channel, diretto da Eric Appel (Die Hart, Brooklyn Nine-Nine) ed è scritto dallo stesso Yankovic. Si dice che il film esplori “un viaggio davvero incredibile attraverso la vita e la carriera di Yankovic, da bambino prodigio dotato alla più grande leggenda musicale di tutti i tempi”. Siamo sicuri che i toni saranno esilaranti. Di seguito, la foto di Daniel Radcliffe:

Weird: The Al Yankovic Story

Daniel Radcliffe, il futuro al cinema

Dopo averlo visto nello speciale per il 20° anniversario di Harry Potter, Daniel Radcliffe tornerà al cinema con The Lost City, al fianco di Sandra Bullock e Channing Tatum, che arriverà da noi il 24 marzo.

La trama The Lost City

In The Lost City Loretta Sage (Sandra Bullock), solitaria scrittrice di successo, ha trascorso la sua carriera scrivendo popolari romanzi d’amore e di avventure ambientati in luoghi esotici. Il protagonista dei suoi racconti è il bellissimo modello di copertina Alan (Channing Tatum), che nelle pagine di questi libri incarna l’eroe “Dash”. Mentre è in tour per promuovere il suo nuovo libro con Alan, Loretta viene rapita da un eccentrico miliardario (Daniel Radcliffe) convinto che lei possa condurlo al tesoro dell’antica città perduta, descritta così bene nel suo romanzo. Alan, spinto dalla voglia di dimostrare a tutti che può essere un eroe anche nella vita reale, si mette in viaggio per salvarla. Coinvolta in un’epica avventura nella giungla, l’improbabile coppia sarà costretta ad andare d’accordo per sopravvivere, ma soprattutto per trovare l’antico tesoro prima che sia perso per sempre.

 
 

Michael Caine: 10 cose che non sai sull’attore

Michael Caine film

Michael Caine è uno di quegli attori che ha letteralmente fatto la storia del cinema grazie alle sue innumerevoli ed indimenticabili interpretazioni. L’attore, infatti, è sempre stato in grado di scegliere ruoli iconici del corso della sua lunghissima carriera, diventando uno degli artisti più amati dal pubblico di tutto il mondo.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Michael Caine.

Michael Caine: i suoi film

1. Ha recitato in celebri film. Dopo alcuni apparizioni cinematografiche di poco rilievo, l’attore ottiene grande successo grazie al film Alfie (1966). Da quel momento recita in titoli come Sette volte donna (1967), I sette senza gloria (1969), Carter (1971), L’uomo che volle farsi re (1975), Il seme dell’odio (1975), Quell’ultimo ponte (1978), Vestito per uccidere (1980), Fuga per la vittoria (1981), Trappola mortale (1982), Rita, Rita, Rita (1983) e Hannah e le sue sorelle (1986). La sua carriera prosegue con successo grazie alle sue interpretazioni in Due figli di… (1988), Festa in casa Muppet (1992), 20.000 leghe sotto i mari (1997), Le regole della casa del sidro (1999), Caccia all’uomo (2003), Batman Begins (2005), I figli degli uomini (2006), The Prestige (2006), Il cavaliere oscuro (2008) e Inception (2010). Tra i suoi ultimi film si citano Il cavaliere oscuro – Il ritorno (2012), Now You See Me – I maghi del crimine (2013), Interstellar (2014), Kingsman: Secret Service (2014), Youth – La giovinezza (2015), Insospettabili sospetti (2017), King of Thieves (2018) e Tenet (2020).

2. È anche doppiatore e produttore. Nel corso della sua lunghissima carriera, l’attore ha sperimentato molti ambiti del cinema e per diverse volte ha vestito i panni del doppiatore. Infatti, ha prestato la propria voce per il videogioco Batman Begins (2005) e per i film Gnomeo e Giulietta (2011), Cars 2 (2011), Dunkirk (2017) e Sherlock Gnomes (2018). In quanto produttore, invece, ha lavorato alla realizzazione dei film Carter (1971), Colpiscono senza pietà (1972), Quarto protocollo (1987), Ghiaccio blu (1992), Forever After (2001), Il sosia – The Double (2013) e My Generation (2017).

Michael Caine e Paolo Sorrentino

3. Ha scritto una lettera a Sorrentino. Dopo aver visto Youth – La giovinezza, Caine ha scritto una lettera al regista del film, Paolo Sorrentino, dicendo che era rimasto profondamente commosso e descrivendo come, durante il suo viaggio in taxi fino a casa, abbia continuato a piangere. Sorrentino fu estremamente felice del fatto che l’attore avesse apprezzato il film, poiché per il ruolo di Fred Ballinger egli aveva pensato esclusivamente a Caine come unico attore possibile per la parte.

michael caine

Michael Cain in Batman

4. Ha basato il suo personaggio su una persona del suo passato. Nella trilogia dedicata a Batman firmata da Christopher Nolan, Caine interpreta il fedele maggiordomo Alfred. Poiché il senso del dovere e la lealtà del suo personaggio verso Bruce Wayne gli ricordava il cameratismo militare, l’attore ha deciso di basare la voce del suo personaggio su quella di un colonnello che conosceva quando era nell’esercito a diciotto anni.

5. È stata una delle sue esperienze preferite di sempre. In un’intervista del 2020 Caine ha affermato che della sua lunga carriera come attore, una delle esperienze che ricorda con più gioia è stata proprio quella del recitare nei tre film di Batman. Per lui si è trattato non solo di un ruolo inedito in un genere non troppo frequentato fino a quel momento, ma gli ha anche dato occasione di divertirsi molto e lavorare con quello che considera il più brillante regista della sua generazione, ovvero Nolan.

Michael Caine in Alfie

6. Non si capiva quando parlava. Nel film Alfie, del 1966, Caine interpreta un giovane donnaiolo che si guadagna da vivere come autista di limousine. Per le sue poche scene con Caine, l’attrice Shelley Winters ha raccontato di non riuscire mai a capire cosa dicesse il collega, a causa del suo forte accento Cockney. In sintesi, la Winters doveva aspettare fino a che l’attore si fermasse dal muovere le labbra prima di rispondere con le sue battute.

Michael Caine in Inception

7. È il quarto film girato con Nolan. Inception rappresenta la quarta collaborazione con il regista americano Christopher Nolan. Egli interpreta qui Miles, suocero e mentore di Cobb, che introduce quest’ultimo al mondo della condivisione onirica. Nonostante sia stato indicato come uno dei protagonisti del film, Caine compare in realtà soltanto per appena 3 minuti in totale.

Michael Caine Batman

Michael Caine: chi è sua moglie

8. Ha un divorzio alle spalle. Non si direbbe, eppure l’attore ha superato un divorzio. Nel 1955 si era infatti sposato con l’attrice Patricia Haines, per poi separarsi tre anni dopo. Dalla loro unione è nata una figlia, Dominique. Successivamente al divorzio, Caine ha frequentato le attrici Edina Ronay (dal 1961 al 1964), Natalie Wood (dal 1965 al 1966), Bianca Jagger (dal 1968 al 1970) e Jill St. John (nel corso del 1971)

9. È sposato da molti anni. Dopo diversi anni dal suo primo matrimonio, nel gennaio del 1973 l’attore è convolato nuovamente a nozze con Shakira Baksh. I due si sono incontrati dopo che Caine ha visto la Baksh in uno spot pubblicitario del caffè della Maxwell House, rimanendone incantato e convincendosi che quella era la donna della sua vita. Un suo amico, che casualmente conosceva la Baksh ha poi dato il suo numero di telefono a Caine, che la chiamò ogni giorno per dieci giorni finché alla fine lei non accettò di incontrarlo. La coppia ha poi avuto una figlia, Natasha.

Michael Caine: età e altezza

10. Michael Caine è nato il 14 marzo del 1933 a Rotherhithe, a Londra. La sua altezza misura complessivamente 188 centimetri.

Fonti: IMDb, Britannica

 
 

Uncharted: la Sony Pictures annuncia i sequel

Uncharted film 2022 Tom Holland

Tom Rotham, CEO di Sony Pictures, ha rilasciato una dichiarazione in merito alla pellicola con Tom Holland e Mark Wahlberg, annunciando che Uncharted (recensione) diventerà ufficialmente un franchise. Dopo anni di tentativi per portare sul grande schermo un adattamento dell’acclamata serie di videogiochi di Naughty Dog, il pubblico ha finalmente avuto la possibilità di vedere Nathan Drake nei cinema.

Nonostante il COVID-19 abbia ulteriormente ritardato l’uscita del film, finalmente è ora nelle sale. Le recensioni critiche per il film sono state piuttosto contrastanti, ma dalla maggior parte di esse si può evincere che non sia stato particolarmente gradito. Tuttavia, il pubblico di tutto il mondo si sta godendo Uncharted e la Sony ha assistito ad un risultato eccezionale.

Uncharted ed il primo successo al botteghino

Le previsioni sull’incasso non superavano i $30 milioni, eppure, al termine del primo weekend di lancio, ha guadagnato più di $50 milioni. In tutto il mondo, invece, la cifra del box office ammonta a $139 milioni. Ora che  il weekend di apertura di Uncharted si è concluso, la Sony Pictures sta già celebrando il successo definendolo un nuovo franchise cinematografico.

La e-mail di Tom Rotham, CEO di Sony Pictures

Tom Rotham ha inviato un’e-mail a tutta l’azienda per celebrare il botteghino, che Deadline ha condiviso da allora. In essa, Rotham ha evidenziato il film come un genere che riesce ancora ad avere successo solo nelle sale cinematografiche, confermando la fedeltà della Sony nei confronti della distribuzione esclusiva in sala.

Inoltre, sulla base delle sue parole, la casa di produzione potrebbe essere al lavoro per un sequel, dunque un Uncharted 2, ma non ci sono ancora notizie in merito, nonostante il finale del film e le due scente post-crediti lascino ben sperare. Non è ancora noto se Ruben Fleischer tornerà a dirigere Uncharted 2, anche se ha espresso interesse nel farlo. Se il sequel di Uncharted venisse annunciato, il pubblico si aspetterà di vedere di più da Nathan, Sully e Chloe.

Il film

Uncharted vede un Nathan Drake più giovane dell’avventuriero presente nel gioco, ma in entrambe le modalità, per proseguire la sua avventura, si affida alla compagnia di Victor Sullivan (Mark Wahlberg) e Chloe Frazer (Sophia Ali).

 
 

Drew Barrymore celebra i 40 anni di E.T. l’extra-terrestre insieme a Steven Spielberg

Drew Barrymore E.T.

Correva l’estate del 1982 quando Drew Barrymore ha vestito i panni di Gertie, la piccola sorellina del protagonista, Elliot (interpretato da Henry Thomas), nel grande classico E.T. l’extra-terrestre. Quest’anno, quarant’anni dopo l’uscita, l’attrice si prepara a celebrare l’occasione insieme alle due figlie e a Steven Spielberg, che fin dall’infanzia si è rivelato come un padre.

Per l’attrice è un momento molto importante perché le figlie hanno quasi la sua stessa età quando il film è uscito per la prima volta sugli schermi, ed è stato proprio Spielberg a far notare questa coincidenza.

Ecco come Drew Barrymore si prepara a festeggiare i 40 anni del grande classico

In una recente intervista concessa a People, Drew Barrymore ha dichiarato: “Steve è come una grande figura paterna per me. Quando mi ha detto:” non possiamo perderci questa occasione con le tue figlie”, io ero totalmente d’accordo. Tutto questo è molto emozionante, chiude un cerchio. Frankie e Olive hanno più o meno la stessa età che avevo io quando E.T. è uscito. Frankie ha proprio quell’età, 7 anni, mentre Olive, 9. Loro amano Steven”. 

Se nel 2002, in occasione del ventesimo anniversario, il film era stato ripubblicato con l’aggiunta di effetti speciali e altri contenuti extra, quest’anno i festeggiamenti sembrano essere ben diversi, molto più intimi e raccolti. Nonostante ciò a Giugno, i fan si uniranno sicuramente alla celebrazione, insieme a Barrymore e Spielberg.

Di cosa parla il grande classico E.T. l’extra-terrestre  di Steven Spielberg

La vicenda ha inizio in una foresta californiana, quando un gruppo di alieni sono costretti alla fuga perché, braccati da agenti governativi statunitensi. Durante la frettolosa dipartita, dimenticano un loro compagno, ritrovato da Elliot, un ragazzino che vive nella periferia di Los Angeles, che grazie alla complicità della sorellina Gertie, riuscirà a nasconderlo dagli adulti.

E.T. l’extra-terrestre deve tornare a casa perché, malato e bisognoso di cure. I nostri protagonisti per aiutarlo, cercano di mettersi in contatto con i suoi compagni, ma purtroppo con scarsi risultati. Vengono scoperti da alcuni scienziati e per il povero alieno sembra non esserci alcuna speranza.

Nulla è perduto, infatti grazie alla notizia dell’imminente arrivo di alcuni loro, la situazione si capovolge. L’alieno, riesce a raggiungere la foresta in cui era stato abbandonato e qui ad attenderlo la navicella lo riporterà a casa.

 
 

C’mon C’mon, al cinema dal 7 aprile il film con Joaquin Phoenix

C’mon C’mon film 2021

Dopo essere stato presentato alla Festa del Cinema di Roma, arriverà nelle sale italiane C’mon C’mon, scritto e diretto da Mike Mills che, dopo un film ispirato a suo padre (Beginners) e uno alla madre (Le donne della mia vita), si cimenta in un’opera ancora più personale e per certi versi più vicina alla sua esperienza vissuta: una storia che scava nel rapporto tra adulti e bambini. Protagonista della pellicola è Joaquin Phoenix, nei panni di un uomo di mezza età che impara a prendersi cura di un bambino per la prima volta, attraverso un viaggio che si trasformerà in una meditazione sull’amore, la genitorialità e sull’andare avanti anche se non si ha idea di cosa accadrà nel futuro. Nel cast anche Gaby Hoffmann (Perdona e dimentica, Wild), Scoot McNairy (Monsters, L’amore bugiardo) e il giovanissimo Woody Norman.

C’mon C’mon arriverà il 7 aprile nelle sale italiane distribuito da Notorious Pictures.

La trama di C’mon C’mon

Joaquin Phoenix è Johnny, un giornalista radiofonico molto preso da un progetto di lavoro che lo porta in giro per l’America a intervistare i bambini sul futuro incerto del nostro mondo. Sua sorella Viv (Gaby Hoffmann) gli chiede di badare a suo figlio di 8 anni Jesse (Woody Norman), mentre lei si occupa del padre del bambino, che ha problemi mentali. Johnny si trova a legare con il nipote in una maniera che mai avrebbe previsto, portandolo con sé in un viaggio da Los Angeles a New York e New Orleans.

 
 

Oscar 2022: otto categorie verranno annunciate prima della cerimonia in diretta

oscar 2022

Otto delle 23 categorie degli Oscar 2022 non saranno presentate in diretta nella trasmissione del 27 marzo; invece, verranno registrati nell’ora prima della trasmissione televisiva tra il pubblico e poi mandati in onda in alcuni momenti selezionati durante lo spettacolo come fossero stacchi pubblicitari. In una lettera appena inviata dal presidente dell’AMPAS David Rubin a candidati e membri, sono state fornite spiegazioni per il cambiamento, ma è chiaramente un tentativo di ampliare il pubblico per lo spettacolo in diretta.

Oscar 2022, otto premi annunciati in differita

Le categorie interessate da questa scelta sono otto e sono: Documentario (cortometraggio), Montaggio di film, Trucco e acconciature, Musica (colonna sonora originale), Scenografie, Cortometraggi (Animati), Cortometraggio (Live Action) e Suono. Era già capitato che si proponessero questo tipo di modifiche negli anni precedenti, con lo scopo di snellire la cerimonia in diretta, ma le proteste che seguirono l’annuncio fecero fare marcia indietro all’Academy. Questa volta la decisione di Rubin sembra irrevocabile.

Dopo la decisione di assegnare un Oscar al Fan Favorite, ovvero al film preferito dai fan, che stanno votando su Twitter (con il “rischio” di assegnare a Cenerentola di Amazon Prime il premio), questa nuova delibera dell’Academy promette di far parlare molto di sé).

La cerimonia degli Oscar 2022 si svolgerà nella serata del 27 marzo, la notte tra il 27 e il 28 marzo, da noi in Italia. Leggi la lista completa dei nominati agli Oscar 2022 qui.

 
 

Thor: Love and Thunder, ecco il Mjolnir in versione giocattolo

Thor: Love and Thunder

Il nuovo merchandise di Thor: Love and Thunder mette in bella mostra il redivivo Mjolnir che, come apprendiamo della confezione giocattolo di seguito, sarà impugnato da Mighty Thor, mentre il nostro Odinson sarà sicuramente munito di Stormbreaker, la sua poderosa ascia.

Di seguito, ecco la confezione della versione giocattolo del Mjolnir, che fa bella mostra di tutte le sue crepe. Sarà davvero interessante vedere in che modo Mighty Thor di Natalie Portman riuscirà a ricomporre l’arma mitologica dopo che era stata distrutta da Hela in Thor: Ragnarok!

Thor: Love and Thunder

Thor: Love and Thunder è il titolo ufficiale del quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece al 6 maggio 2022.

Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and Thunder, un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarokcosì come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. Nel cast anche Christian Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di Dei, e Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

 
 

Harry Potter: 10 dettagli nascosti della saga individuati dai fan di Reddit

harry potter film in ordine

Quando JK Rowling ha scritto la serie di Harry Potter, ha sapientemente nascosto tra le pagine dei libri suggerimenti, indizi e dettagli su diversi personaggi e oggetti simbolici; molti di questi tendono a non risaltare agli occhi del lettore a una prima lettura, esplicitandosi solo successivamente, per dispiegarsi nella loro complessità.

Numerosi Redditors, approcciandosi nuovamente alla lettura della saga, hanno quindi notato dettagli degni di nota: alcuni di questi sono così sottili che solo il fan più astuto li noterebbe, altri iniziano a diventare più ovvi man mano che si procede con la lettura. Vediamoli assieme!

Il codice del Ministero della Magia

Quando il signor Weasley porta Harry al Ministero della Magia, i due si infilano in una cabina telefonica dove, non appena il signor Weasley digita un codice sul telefono a gettoni, il pavimento si abbassa per farli accedere al Ministero Nascosto.

Alcuni Redditor hanno notato qualcosa di interessante sulla “password” che il signor Weasley usa per accedere all’ingresso dei visitatori; il codice è 62442, che alle nuove generazioni non dirà nulla, ma chi ricorda ancora il T9, come ausilio per scrivere i messaggi sui vecchi telefoni senza internet, può fare mente locale e rendersi conto che per scrivere M-A-G-I-C, è necessario premere, in questo ordine 6-2-4-4-2. Geniale eppure ormai incomprensibile per chi è nato nell’era degli Smartphone.

Antiche leggende che si avverano

Il mondo dei maghi conosce un certo numero di antiche leggende, proverbi e superstizioni proprio come quello babbano; alcuni esempi noti ai lettori sono: “Le streghe nate a maggio sposano babbani” e “Sortilegio al tramonto, a mezzanotte è infranto”.

Un altro di questi è “quando tredici cenano insieme, il primo ad alzarsi sarà il primo a morire”. Alcuni Redditor hanno osservato che ciò si è avverato almeno due volte nei libri: la prima in Harry Potter e Il Prigioniero di Azkaban, quando Silente si alzò per primo da una tavola di 13 persone e fu il primo dei commensali a morire in seguito; il secondo in L’Ordine della Fenice, quando 13 cenano insieme a Grimmauld Place e Sirius è il primo ad alzarsi e, conseguentemente, anche il primo a morire.

L’armadio svanitore

L’armadio svanitore rotto a Hogwarts e quello in vendita a Nocturne Alley costituiscono il mezzo attraverso cui Draco riesce a far entrare di nascosto i Mangiamorte nel castello, il che condurrà infine alla morte di Silente.

I Redditors più astuti hanno però notato che questa non è la prima occasione in cui si sente parlare dell’armadio magico; difatti, questo viene menzionato per la prima volta in Harry Potter e La Camera dei Segreti quando Harry si nasconde nell’armadio di Borgin and Burkes, e di nuovo ne L’Ordine della Fenice quando Fred e George rinchiudono un Serpeverde ficcanaso in quello di Hogwarts. Quello che all’inizio sembrava quindi essere un armadietto casuale, sarebbe poi diventato parte integrante dello sviluppo della trama…

Il nome rivelatore di Lupin

Remus Lupin Harry PotterQuando Lupin viene introdotto per la prima volta in Il prigioniero di Azkaban il pubblico è sicuro che stia nascondendo qualcosa, ma non sa bene di cosa si tratti; come sappiamo, in seguito verrà rivelata la sua natura di lupo mannaro.

Gli utenti Reddit hanno notato che i lettori probabilmente avrebbero potuto intuire il segreto di Lupin prima, semplicemente esaminando il suo nome: il nome “Remus” deriva infatti dalla leggenda di Romolo e Remo, che furono entrambi allattati da una lupa da bambini, mentre “Lupin” deriva dal latino “Lupinus” che significa “di un lupo”.

Petunia menziona Piton

Non è un segreto che zia Petunia non fosse una grande fan del mondo dei maghi e, per questo motivo, Harry rimase estremamente sorpreso quando viene a sapere che la donna conosceva i Dissennatori e la prigione dei maghi di Azkaban. Quando Harry la interrogò a questo proposito, lei rispose “Ho sentito quell’orribile ragazzo che le parlava di loro anni fa”.

Harry e i lettori hanno entrambi supposto che si stesse riferendo a James, eppure tanti Redditors hanno strabuzzato gli occhi quando si sono resi conto, dopo aver letto I Doni della Morte, che era in realtà Piton che Petunia aveva sentito parlare a Lily dei Dissennatori e questo è un dettaglio su Lily Potter che si trova solo nei libri della saga. Si tratta di un commento all’apparenza ininfluente eppure, a una seconda lettura, è chiaro che siamo forse di fronte al primo accenno all’amicizia tra Lily e Piton.

Il trionfo di Silente

Dopo che Harry fugge dal cimitero in Il Calice di Fuoco, riferisce a Silente ciò che è successo, ovvero che Voldemort si è servito del suo sangue per tornare in vita in un corpo umano. Nonostante la grave e terribile notizia, c’è un momento in cui uno sguardo di trionfo passa sul volto di Silente, cosa che viene specificata nel libro.

Si tratta di un momento fugace e trascurabile a una prima lettura, ma gli utenti Reddit hanno notato che si tratta di uno degli indizi forse più importanti dell’intera serie, che preannuncia ciò che verrà. Infatti, ne I Doni della Morte, quando Voldemort cerca di uccidere Harry, ancora una volta non ci riesce. Silente spiega che Voldemort e Harry sono simili in molti modi perché Voldemort ha trasferito parte della sua anima a Harry e, usando il sangue di Harry per creare un corpo per se stesso, ha raddoppiato quella connessione. A causa di questo Voldemort, non poteva quindi battere Harry, e alla fine questo ha portato alla sua stessa fine.

Lo specchio delle Brame

Lo Specchio delle Brame è uno specchio magico introdotto in Harry Potter e la Pietra Filosofale, che mostra a chi lo utilizza il suo desiderio più profondo. Harry ne rimane ossessionato per un certo periodo, poiché questo gli mostra una famiglia che non ha mai avuto modo di conoscere.

È emersa tra i fan di Reddit un’altra abile mossa giocata da JK Rowling per quanto riguarda lo Specchio delle Brame che purtroppo si perde con la traduzione. In inglese l’oggetto magico si chiama The Mirror of Erised e “erised” non è altro che la parola “desire” (desiredio) scritta al contrario.

Il dono di Codaliscia

Come sappiamo, Codaliscia aiuta il suo padrone a tornare alla propria forma umana sacrificando la sua mano; come ricompensa per questo servizio, Voldemort dona a Codaliscia una nuova mano d’argento in cambio. Tre anni dopo, Codaliscia cerca di uccidere Harry strangolandolo proprio con quella mano. Ma quando il ragazzo gli fa notare che lui deve la sua vita proprio a Harry, che ne Il prigioniero di Azkaban lo ha risparmiato, Codaliscia esita e la sua mano d’argento trema: quando Codaliscia esita, la mano d’argento gli si rivolta contro e lo strangola a morte.

Questa è stata una modalità di giustizia appagante per i lettori, ma un Redditor pensa che ci sia di più; infatti, quando Voldemort dà a Codaliscia questo dono, egli fa notare che afferma qualcosa del tipo ‘possa la tua lealtà non vacillare mai’. Dunque, quando la lealtà di Codaliscia vacillò, esitando ad uccidere Harry, il dono magico gli si rivoltò contro. Si scopre quindi che questa era una trappola per eliminare Codaliscia se avesse mai tradito Voldemort.

I nomi dei luoghi magici

JK Rowling adorava giocare con le parole, e il magico mondo dei maghi le ha dato una buona scusa per farlo. Sebbene i nomi di molti personaggi alludano a certi tratti della personalità, ci sono altre tipologie di nomi che sono ugualmente descrittivi, anche se è più difficile scovarli.

Alcuni Redditor hanno fatto notare che l’inquietante mercato di Nocturne Alley suona come la parola “nocturnally” che significa “di notte” o “al buio” e che la vecchia casa tetra di Sirius chiamata Grimmauld Place suona circa come “grim old place”, che sta a indicare “la vecchia dimora del Gramo”. Chi ha visto e letto Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban, sa bene che il Gramo è un grosso cane nero, ed è presagio di morte, tuttavia anche l’aspetto di Sirius da animagus è quello di un grosso cane nero: Felpato!

Mirtilla Malcontenta Assassinata

Ne La Camera dei Segreti, Harry trova il diario di Tom Riddle; non sapendo ancora che Tom è in realtà Voldemort, Harry e i suoi amici iniziano a fare delle ricerche e scoprono che il misterioso Tom Riddle una volta aveva vinto un premio per i servizi prestati alla scuola, molto prima degli eventi della Prima Guerra Magica.

Nel film/libro conosciamo Mirtilla Malcontenta, un fantasma di una studentessa di Hogwarts che infesta il bagno delle ragazze con lamentele e piagnistei. Su Reddit i fan hanno certamente riso della battuta di Ron, quando parla dell’Erede di Serpeverde, dicendo: “Forse ha ucciso Mirtilla; avrebbe fatto un favore a tutti”. Naturalmente, Weasley non lo sa ancora, ma la sua affermazione è inconsapevolmente accurata. Tom liberò nella scuola il Basilisco, essendo l’Erede di Serpeverde, che, uscendo dall’ingresso della Camera dei Segreti, nel bagno delle ragazze, pietrificò a morte Mirtilla Malcontenta. I servizi prestati alla scuola di Tom Riddle non furono altro che il bieco incastrare il povero Hagrid, addossando all’allora appena nato Aragog (la sua acromantula gigante), l’omicidio di Mirtilla. Come sappiamo, Hagrid venne espulso, ma Tom divenne un sorvegliato speciale di Silente.

 
 

Oppenheimer: ecco Cillian Murphy nella prima foto del film di Christopher Nolan

Oppenheimer

Ecco Cillian Murphy nella prima foto di Oppenheimer, il nuovo film di Christopher Nolan che racconta la vita del genio che partecipò alla scoperta e alla messa a punto della bomba atomica.

Oppenheimer

Cillian Murphy è stato scelto per guidare un cast incredibilmente ricco che include già Emily Blunt, Robert Downey Jr., Matt Damon, Florence Pugh e Rami Malek.

L’uscita del film è prevista per il 21 luglio 2023. Uno slot che Nolan ha occupato in passato con Dunkirk e Il Cavaliere Oscuro il Ritorno con un enorme successo. La capacità virtuosistica di Nolan di realizzare “film evento” assicura che non manchi mai l’interesse dei più grandi attori di Hollywood, quindi Hartnett sicuramente non sarà l’ultimo annuncio del casting di Oppenheimer.

Oppenheimer, il film

Universal distribuirà Oppenheimer nelle sale in tutto il mondo e distribuirà il film in Nord America. Christopher Nolan produrrà anche insieme a Emma Thomas e Charles Roven di Atlas Entertainment. Il film si baserà sul libro vincitore del Premio Pulitzer American Prometheus: The Triumph and Tragedy of J. Robert Oppenheimer di Kai Bird e del compianto Martin J. Sherwin. Nel cast Cillian Murphy, Emily Blunt, Rami Malek, Robert Downey Jr., Florence Pugh, Josh Hartnett e Matt Damon.

 
 

Jackass Forever: trailer del film, dal 10 marzo al cinema

Paramount e Eagle hanno diffuso il trailer ufficiale di Jackass Forever, il nuovo film della serie Jackass che arriva nelle sale italiane dal 10 marzo dopo aver conquistato il box office Usa, incassando nel primo weekend oltre 22 milioni di dollari. Protagonisti sono Johnny Knoxville, Steve-O, Chris Pontius, Dave England, Wee Man,Danger Ehren, Preston Lacy, Sean “Poopies” McInerney, Zach Holmes, Eric Manaka introducing Jasper, Rachel Wolfson.

Irriverente, sfacciato, irrispettoso Jackass Forever è un diversivo cinematografico che riporta sul grande schermo Johnny Knoxville e la sua banda di autolesionisti, pronti a tutto per una sana risata. Questo ultimo film della saga, tratta dalla serie tv targata MTV, è diretto da Jeff Tremaine e ripropone in chiave cinematografica gli scherzi masochisti che così tanto fanno ridere il pubblico offrendo un’alternativa alla classica commedia a cui siamo abituati. La pellicola, distribuita da Eagle Pictures, è vietata ai minori di 14 anni.

La trama

Le vecchie glorie del team Jackass tornano per un altro round di scherzi comici esilaranti, ferocemente assurdi e spesso pericolosi. Celebrano la gioia di essere di nuovo insieme con l’aiuto di un nuovo eccitante cast. In Jackass Forever Johnny Knoxville e l’intera squadra superano ancora una volta i limiti.

 
 

Indiana Jones 5: le riprese sono in “dirittura d’arrivo”

Indiana Jones 5 film 2022

Lo storico produttore Frank Marshall ha twittato una foto che ci dà una precisa indicazione sullo stato di lavorazione di Indiana Jones 5. Il film è nella fase finale di riprese ai Pinewood Studios, come si apprende dalla foto e dalla caption di seguito.

Lo scatto di Marshall raffigura proprio un lotto degli studi di ripresa londinesi, mentre la caption, “Home stretch…” indica proprio la “dirittura d’arrivo”. Questo vuol dire che il quinto film con protagonista il professor Jones sta per ultimare la fase di ripresa.

Cosa sappiamo di Indiana Jones 5

James Mangold (Logan – The Wolverine) sarà il regista di Indiana Jones 5 al posto di Steven Spielberg, che invece aveva diretto tutti gli altri capitoli precedenti della saga. A bordo del progetto torna invece John Williams, già compositore dell’iconica colonna sonora che accompagna il personaggio da 40 anni. Nel cast, oltre a Harrison Ford, ci sarà anche Phoebe Waller-Bridge. Le riprese dovrebbe partire in primavera.

Prima dell’ingaggio di Mangold, la sceneggiatura era stata affidata a David Koepp,  he ha poi lasciato il progetto insieme a Spielberg. Prima di Koepp, anche Jonathan Kasdan (figlio dello sceneggiatore de I predatori dell’arca perduta, Lawrence Kasdan) aveva messo le mani sullo script. L’uscita nelle sale del film è già stata posticipata diverse volte: inizialmente previsto per il 19 Luglio 2019, il film è stato rinviato prima al 10 Luglio 2020, poi al 9 Luglio 2021 e infine al 29 Luglio 2022. L’ultima data d’uscita utile del film è il 30 giugno 2023.

 
 

Thor: Love and Thunder, un set LEGO svela uno sguardo al villain Gorr

Thor: Love and Thunder

Il prossimo film dedicato al figlio di Odino, Thor: Love and Thunder, vedrà come villain Gorr il macellatore di Dei, interpretato da Christian Bale. Adesso, grazie alle foto trapelate on-line di un set LEGO dedicato al film, arrivano le prime immagini del personaggio. Eccole di seguito:

Thor: Love and Thunder

Thor: Love and Thunder è il titolo ufficiale del quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece al 6 maggio 2022.

Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and Thunder, un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarokcosì come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. Nel cast anche Christian Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di Dei, e Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.