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Io e mio fratello: al via le riprese del film con Cristiano Caccamo

Al via le riprese di Io e mio fratello, la nuova commedia di Luca Lucini (Tre metri sopra il cielo, Nemiche per la pelle, Come diventare grandi nonostante i genitori) con Denise Tantucci, Cristiano Caccamo, Greta Ferro, Teresa Mannino, Claudio Colica, Paola Lavini e con la partecipazione di Ninni Bruschetta, Marco Leonardi, Nino Frassica e Lunetta Savino.

Le riprese si svolgono in Calabria (tra Altomonte, San Nicola Arcella, Civita, Cirò Marina) e a Milano per un totale di sei settimane. Prodotto da Pepito Produzioni e da Piero Crispino e Giuseppe Saccà per 302 Original Content e Vision Distribution, il film sarà distribuito da Vision Distribution.

Io e mio fratello, la trama

Sofia (Denise Tantucci) è la pecora nera della famiglia. Ha 28 anni, è una sciupafemmine e ha lasciato la Calabria, sua terra d’origine, per trasferirsi a Milano, dove vive con il suo coinquilino Alessandro (Claudio Colica). Mauro (Cristiano Caccamo) è il fratello di Sofia. Affidabile e amorevole, al contrario di Sofia con la quale è sempre in guerra, non ha lasciato la Calabria e porta avanti l’azienda di famiglia. Sofia e Mauro non sono solo sorella e fratello, hanno anche un’altra cosa in comune: Michela (Greta Ferro), primo e unico amore di Sofia, che però sta per sposare proprio Mauro. Quando Sofia si rende conto che sta per perdere la donna della sua vita, decide di tornare a casa, in Calabria. Ma il ritorno di Sofia romperà ogni equilibrio e in un susseguirsi di situazioni tragicomiche, i due fratelli saranno costretti a guardarsi davvero in faccia e a scegliere chi voler essere da grandi… Tra amori passati e ritrovati, storie di amicizia, famiglia e fratellanza, Luca Lucini torna sul set con una commedia romantica e ricca di intrighi.

Fear Street: la regista vuole un universo horror in stile MCU

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Su Netflix è attualmente disponibile la trilogia di Fear Street, basata sull’omonima saga letteraria di R.L. Stine (l’autore di Piccoli brividi) e suddivisa in tre capitoli: Fear Street Parte 1: 1994, Fear Street Parte 2: 1978 e Fear Street Parte 3: 1666

Essendo la saga originale di Stine composta da innumerevoli romanzi, ci sarebbe materiale a sufficienza per dare vita ad un vero e proprio franchise cinematografico, e a quanto pare, la cosa sarebbe negli intenti di Leigh Janiak, la regista della trilogia cinematografica.

Intervistata da IndieWire, infatti, Janiak ha spiegato di aver sempre avuto dei piani per un universo di film interconnesso, in pieno stile MCU, ancora prima di essere ingaggiata per la trilogia. “Una delle cose entusiasmanti di Fear Street è il fatto che l’universo è grande e consente molto spazio”, ha dichiarato la regista.

“Una delle cose di cui ho parlato prima di essere assunta è che abbiamo il potenziale per creare un Marvel Cinematic Universe in stile horror, in cui puoi avere assassini slasher provenienti da molte epoche diverse. Il canone risiede nella mitologia principale, costruita attorno al fatto che il diavolo vive a Shadyside, quindi c’è spazio anche per tutto il resto.”

Poi ha aggiunto: “La mia speranza è che al pubblico piaccia abbastanza la trilogia da poter iniziare seriamente a costruire qualcosa di più ampio. Si potrebbe pensare ad un’altra trilogia, a degli stand alone, a delle serie tv. La verità è che non penso più a Fear Street in termini di film o di serie tv. Questa è la cosa grandiosa di Netflix e di ciò che rappresenta Fear Street, che è una specie di novità ibrida. Sono entusiasta all’idea di cosa potrebbe accadere in futuro.”

La trilogia di Fear Street disponibile su Netflix

La trilogia di Fear Street segue un gruppo di adolescenti a Shadyside, Ohio, che sono terrorizzati da un antico male responsabile di una serie di brutali omicidi che affliggono la città da secoli. Netflix ha acquistato i diritti di distribuzione della trilogia nell’agosto 2020 (all’inizio il primo film doveva essere distribuito nelle sale). La prima parte (1994) è uscita il 2 luglio 2021, seguita dalla seconda (1978) il 9 luglio e dalla terza e ultima (1666) il 16 luglio.

Sex Education: teaser trailer della terza stagione

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Netflix ha diffuso il teaser trailer di Sex Education 3, l’attesa terza stagione della serie Originale UK Netflix Sex Education. La serie vede protagonisti Asa Butterfield, Gillian Anderson, Ncuti Gatwa, Emma Mackey, Connor Swindells e Kedar Williams-Stirling. La serie è diventata un successo critico e commerciale per Netflix, con oltre 40 milioni di spettatori.

Tra i nuovi membri del cast di Sex Education anche: Jason Isaacs nel ruolo di Peter Groff, il fratello maggiore, di maggior successo e decisamente poco modesto del padre di Adam; l’artista Dua Saleh, al debutto attoriale nel ruolo di Cal, un nuovo studente non binario della Moordale; e Indra Ové nel ruolo di Anna, la madre adottiva di Elsie, la sorellina di Maeve.

Scarlett Johansson “rimprovera” Mark Ruffalo per il mancato tatuaggio degli Avengers

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Di recente Scarlett Johansson ha rimproverato Mark Ruffalo per non essersi tatuato il simbolo degli Avengers insieme ai restanti “Original Six”, ossia i Vendicatori della formazione originale (vale a dire Iron Man, Captain America, Thor, Vedova Nera, Hulk e Occhio di Falco).

Ospite dello show di Seth Meyers per promuovere Black Widow, Johansson ha ricordato che, in occasione dei dieci anni dei Marvel Studios, lei, Robert Downey Jr., Chris Evans, Chris Hemsworth e Jeremy Renner hanno deciso di tatuarsi la stessa A (la “A” di Avengers) per commemorare la fine della Saga dell’Infinito.

L’unico membro del cast che non ha voluto prendere parte alla cosa è stato proprio Ruffalo. A tal proposito, l’interprete di Vedova Nera ha dichiarato: “Abbiamo un tatuaggio degli Avengers. L’unica persona che non ce l’ha è Mark Ruffalo, perché in pratica è un fifone. Abbiamo cercato di convincerlo a farlo. Gli abbiamo detto: ‘E se usassimo l’inchiostro bianco? E se lo facessimo in acqua, tutti insieme, in modo da ricordare per sempre l’esperienza?’. Ma lui ha rifiutato lo stesso. Che guastafeste!”

Mark Ruffalo e Scarlett Johansson hanno recitato per la prima volta insieme, nel MCU, in The Avengers del 2012. La coppia è apparsa fianco a fianco in tutti e quattro i film dedicati ai Vendicatori e in Age of Ultron si è perfino fatto riferimento ad una controversa storia d’amore tra i due.

Black Widow, attualmente nelle sale, è l’ultimo film in cui vedremo Johansson nei panni di Natasha Romanoff, considerato che il personaggio è ufficialmente morto in Endgamementre Ruffalo tornerà nei panni del Gigante di Giada nell’attesa serie She-Hulk che uscirà nel 2022 e che segnerà il debutto di Jennifer Walters, cugina di Bruce Banner.

Justice League: Zack Snyder contattò il creatore di Chernobyl per i reshoot

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Craig Mazin, creatore e autore dell’acclamata serie HBO Chernobyl, ha rivelato che Zack Snyder gli aveva chiesto di assisterlo durante le riprese aggiuntive di Justice League nel 2017. In una discussione all’interno del podcast Scriptnotes (via Screen Rant), Mazin ha spiegato che Snyder aveva contattato lui e ad altri sceneggiatori per perfezionare alcune cose relative alla sceneggiatura, poco prima che il regista lasciasse il film.

“Ho visto il taglio di Zack Snyder quando ci stava lavorando, all’inizio”, ha spiegato Mazin. “Stavano parlando di fare una settimana di scrittura, o forse dei reshoot… qualcosa del genere. E così ha invitato tre o quattro sceneggiatori, incluso me, per guardare il film nello stato in cui era in quel momento e parlare di alcune cose che si sarebbero potute sistemare nel corso di una settimana di scrittura.”

“Non sono un grande fan dei film di supereroi, ma Justice League mi è davvero piaciuto”, ha aggiunto Mazin. “Mi è piaciuto. Ho pensato che fosse davvero buono. C’erano forse delle cose da sistemare, dei suggerimenti che avremmo potuto dare. Poi Zack ha lasciato il progetto. Penso se ne sia andato la settimana successiva. Non ho mai visto la versione di Joss Whedon.”

Zack Snyder’s Justice League è uscito in streaming il 18 marzo 2021 su HBO Max in America e, in contemporanea, su Sky e TV in Italia. Il film ha una durata 242 minuti (quattro ore circa) ed è diviso in sei capitoli e un epilogo.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film recitano Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast figurano anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

Black Widow: gli esercenti americani si scagliano contro l’uscita su Disney+

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Black Widow ha raggiunto importanti risultati al box office in occasione del weekend d’apertura, e a quanto pare anche gli streaming su Disney+ sono andati molto bene (nonostante l’Accesso Vip, ossia la richiesta di un costo aggiuntivo per potere godere della visione del film, al di fuori del tradizionale abbonamento). Tuttavia, proprio la piattaforma di streaming avrebbe generato il malcontento dei proprietari della sale cinematografiche.

Come riportato da Variety, la NATO (National Association of Theatre Owners, un’organizzazione commerciale con sede negli Stati Uniti d’America i cui membri sono gli esercenti cinematografici), ha rilasciato una dichiarazione ufficiale che rende esplicito il suo dissenso nei confronti della scelta della Disney di far uscire il film con Scarlett Johansson in contemporanea anche sulla piattaforma di streaming.

La NATO ha deciso di parlare a seguito di un forte calo negli incassi di circa il 69% durante il secondo fine settimana. Nella dichiarazione ufficiale di legge: “Nonostante le affermazioni che questa strategia di distribuzione dell’era pandemica, totalmente improvvisata, sia stata un successo per Disney, il modello della distribuzione simultanea dimostra che un’uscita pensata esclusivamente per la sala garantisce entrate per tutte le parti coinvolte in ogni ciclo della vita di un film”.

“Senza dubbio, la pirateria ha influito ulteriormente sulle performance di Black Widow, così come influenzerà le sue prestazioni future nei mercati internazionali in cui deve ancora essere distribuito”, ha osservato la NATO. “Le molte domande sollevate dopo che la Disney ha diffuso brevemente i dati di streaming relativi al weekend di apertura stanno ricevendo rapidamente una risposta proprio grazie alla performance deludente e anomala di Black Widow. La risposta più importante è che l’uscita in contemporanea è un artefatto dell’era della pandemia che dovrebbe essere lasciato alla storia, come la stessa pandemia.”

Se è vero, da un lato, che la pirateria può aver rappresentato un problema per Black Widow, dall’altro è anche vero che la questione della pandemia, purtroppo, non è ancora un lontano ricordo e, nonostante tutte le misure precauzionali che vengono prese in loco, molte persone non si sentono ancora a loro agio nell’andare al cinema. Proprio per questo, non possiamo affermare con certezza che un’uscita di Black Widow esclusivamente in sala avrebbe potuto garantire risultati, in termini di incassi, paragonabili alle precedenti uscite dei Marvel Studios.

La regia di Black Widow è stata affidata a Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme a Scarlett Johansson ci saranno anche David HarbourFlorence Pugh e Rachel Weisz. Il film è uscito nelle sale il 7 luglio e su Disney+ con Accesso Vip il 9 luglio.

In Black Widow, quando sorgerà una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni prima che diventasse un membro degli Avengers.

Batgirl: quattro giovani attrici in lizza per il ruolo di Barbara Gordon

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È ufficialmente iniziata la ricerca, da parte della Warner Bros., dell’attrice che interpreterà Barbara Gordon nell’annunciato film su Batgirl che arriverà direttamente su HBO Max e che è stato affidato a Adil El Arbi e Bilall Fallah, registi di Bad Boys for Life

Come riportato da Deadline, sarebbero ben quattro le attrici in lizza per la parte: Isabela Merced (Dora e la città perduta), Zoey Deutch (Prima di domani), Leslie Grace (In the Heights – Sognando a New York) e Haley Lu Richardson (A un metro da te). Secondo la fonte, lo studio inizierà a convocare le attrici per i tradizionali screen test già a partire da questa settimana.

In attesa di scoprire a chi verrà affidata ufficialmente la parte, ricordiamo che Christina Hodson, che ha scritto lo spin-off Bumblebee e che ha lavorato anche ai film DC Birds of Prey e The Flash, ha scritto la bozza più recente della sceneggiatura. “Con Batgirl, speriamo di condurre il pubblico in un viaggio divertente. L’obiettivo è mostrare loro un lato diverso di Gotham”, aveva dichiarato il produttore Kristin Burr. “La sceneggiatura di Christina è piena di spirito. Adil e Bilall hanno un’energia talmente viva che è quasi contagiosa, cosa che li rende i registi perfetti per questo nuovo progetto sull’universo di Batman. Sono semplicemente entusiasta di poter far parte dell’universo DC. È fantastico.”

In origine, Batgirl doveva essere diretto da Joss Whedon, regista di The Avengers e Avengers: Age of Ultron, nonché della versione cinematografica di Justice League. Tuttavia, nel 2018, il regista ha deciso di abbandonare il progetto, ammettendo di non essere riuscito a “decrifrare la storia”.

Per quanto riguarda Adil El Arbi e Bilall Fallah, dopo il successo di Bad Boys for Live, che ha rivitalizzato a distanza di molti anni il franchise di Bad Boys inaugurato negli anni ’90, il duo si è occupato anche della regia di alcuni episodi dell’attesa serie Ms. Marvel, in arrivo su Disney+.

Richard Madden: “Eternals è molto più del classico film di supereroi”

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Nonostante il primo trailer ufficiale di Eternals non abbia rivelato moltissimo a proposito della trama del film, la nuova fatica della regista premio Oscar Chloé Zhao è uno dei titoli più attesi della Fase 4 del MCU, soprattutto perché sembra che il debutto di questi personaggi sia destinato a cambiare l’universo condiviso in grande stile.

Durante una recente intervista con GQ, Richard Madden, che nel film interpreterà Ikaris, ha parlato di ciò che i fan dovranno aspettarsi da Eternals. Dopo aver confermato che il suo personaggio e quello di Sersi, interpretato da Gemma Chan, vivranno “una lunga storia d’amore che attraverserà i secoli” (e che probabilmente sarà interrotta dall’arrivo di Dane Whitman, interpretato da Kit Harington), l’attore ha anche rivelato che i reshoot e le sessioni di doppiaggio hanno avuto luogo da quando le riprese principali sono terminate. “Sarei ancora capace di entrare in quel vestito attillato da supereroe dopo il lockdown?”, ha ironizzato l’attore.

Parlando invece del lavoro di Zhao, Madden ha precisato che Eternals non sarà l’ennesimo film di supereroi, ma qualcosa di più. Secondo l’attore, si tratterà di scoprire come questi personaggi riusciranno ad interagire con il mondo oggi, chi sono, quali sono i loro valori e di cose si preoccupano. “L’Universo Marvel continua a cambiare, a elevarsi e a crescere e penso davvero che stiamo facendo qualcosa che loro non hanno ancora fatto”, ha dichiarato l’attore.

Eternals, il terzo film della Fase Quattro dell’Universo Cinematografico Marvel diretto dalla regista vincitrice dell’Academy Award Chloé Zhao, arriverà il 3 novembre nelle sale italiane. Il film targato Marvel Studios Eternals presenta un nuovo team di supereroi dell’Universo Cinematografico Marvel: l’epica storia, che abbraccia migliaia di anni, mostra un gruppo di eroi immortali costretti a uscire dall’ombra per unirsi contro il più antico nemico dell’umanità, The Deviants.

Il cast del film comprende Richard Madden, che interpreta l’onnipotente Ikaris; Gemma Chan, che interpreta Sersi, amante dell’umanità; Kumail Nanjiani, che interpreta Kingo, dotato dei poteri del cosmo; Lauren Ridloff, che interpreta la velocissima Makkari; Brian Tyree Henry, che interpreta l’intelligente inventore Phastos; Salma Hayek, che interpreta la leader saggia e spirituale Ajak; Lia McHugh, che interpreta Sprite, eternamente giovane e al tempo stesso piena di saggezza; Don Lee, che interpreta il potente Gilgamesh; Barry Keoghan, che interpreta il solitario Druig; e Angelina Jolie, che veste i panni dell’impetuosa guerriera Thena. Kit Harington interpreta Dane Whitman.

9-1-1 5: teaser trailer “Blackout”

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Il network americano ABC ha diffuso il teaser trailer “Blackout” di 9-1-1 5, l’attesa quinta stagione di 9-1-1.

La stagione 5 si apre con un grave disastro di blackout quando torna questo autunno su FOX

9-1-1 5

9-1-1 5 è la quinta stagione della serie 9-1-1 creata da Ryan Murphy e Tim Minear per il network americano FOX. Dai creatori Ryan Murphy e Brad Falchuk (il franchise di “American Horror Story”, “Nip / Tuck”), il nuovo dramma procedurale 9-1-1 esplora le esperienze ad alta pressione di agenti di polizia, paramedici e vigili del fuoco che sono spinti nel più situazioni spaventose, scioccanti e strazianti. Questi soccorritori devono cercare di bilanciare il salvataggio di coloro che sono più vulnerabili nel risolvere i problemi della propria vita.

In 9-1-1 5 protagonisti sono Athena Carter Nash, (stagione 1-in corso), interpretata da Angela Bassett, Robert “Bobby” Nash (stagione 1-in corso), interpretato da Peter KrauseEvan “Buck” Buckley (stagione 1-in corso), interpretato da Oliver StarkHenrietta “Hen” Wilson (stagione 1-in corso), interpretata da Aisha HindsHoward “Howie”/”Chimney” Han (stagione 1-in corso), interpretato da Kenneth Choi, Michael Grant (stagione 1-in corso), interpretato da Rockmond DunbarAbigail “Abby” Clark (stagione 1, guest star stagione 3), interpretata da Connie BrittonMadeline “Maddie” Buckley Kendall (stagione 2-in corso), interpretata da Jennifer Love Hewitt,  Edmundo “Eddie” Diaz (stagione 2-in corso), interpretato da Ryan GuzmanMay Grant (ricorrente stagione 1, stagioni 2-in corso), interpretata da Corinne MassiahHarry Grant (ricorrente stagione 1, stagioni 2-in corso), interpretato da Marcanthonee Jon Reis.

Stuntman: trailer del documentario in arrivo su Disney+

Svelati il trailer ufficiale di Stuntman che sarà disponibile da venerdì 23 luglio su Disney+. Il documentario segue il leggendario stuntman Eddie Braun mentre tenta una delle acrobazie più pericolose della storia. Ormai vicino alla pensione e dopo essere sopravvissuto a più di tre decenni di terribili incidenti d’auto, esplosioni, cadute e salti che sfidano la morte, Eddie decide di portare a termine ciò che il suo eroe d’infanzia non ha mai compiuto: il famigerato rocket jump dallo Snake River Canyon, un audace evento televisivo che ha quasi ucciso il famoso e temerario Evel Knievel.

Dwayne Johnson, Dany Garcia, Hiram Garcia e Brian Gewirtz di Seven Bucks Productions sono gli executive producer di Stuntman. I produttori sono Steven Golebiowski, Eddie Braun e Kurt Mattila di Driven Pictures. Mattila ha anche diretto e montato il documentario. Kelly Knievel è executive producer. Stuntman è accompagnato dalle musiche di Slash con Myles Kennedy e the Conspirators.

 

Co-fondata da Dwayne Johnson e Dany Garcia, Seven Bucks Productions è una società di produzione multipiattaforma che sta sperimentando contenuti originali per la televisione, il cinema, le tecnologie emergenti e le reti digitali. Attraversando tutti i generi dell’intrattenimento, Seven Bucks Productions crea contenuti innovativi basati sull’autenticità, su una narrazione forte e sulla passione.

Seven Bucks Productions ha un’agenda in continua espansione che comprende film come Jungle Cruise di Disney, Red Notice di NetflixBlack Adam e DC League of Super-Pets di Warner Bros, Jumanji – Benvenuti nella giungla e Jumanji: The Next Level di Sony, Fast & Furious – Hobbs and Shaw di Universal e molti altri. La company produce anche serie televisive originali tra cui Young Rock di NBC, Ballers di HBO, I segreti delle attrazioni Disney e Stuntman di Disney+The Titan Games di NBC e Rock the Troops di Paramount Network.

Blade: la Marvel ha scelto finalmente il regista del film

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Arriva da Deadline la notizia che, dopo mesi di incontri con una vasta gamma di cineasti, i Marvel Studios hanno finalmente trovato un regista per l’attesissimo reboot di Blade. La fonte, infatti, ci informa che il regista americano di origini pakistane Bassam Tariq è in trattative per guidare uno dei titoli più attesi della Fase 5 del MCU, annunciato per la prima volta al Comic-Con di San Diego del 2019.

Tariq è meglio conosciuto per aver diretto lo scorso anno Mogul Mowgli con Riz Ahmed, presentato in anteprima al Festival di Berlino. Già in passato era emerso che Kevin Feige, presidente dei Marvel Studios, e Mahershala Ali, l’attore premio Oscar per Green Book e Moonlight che sarà il protagonista del film, avevano incontrato dozzine di candidati alla regia prima di arrivare alla scelta di Tariq; questi meeting si sarebbero tenuti tra i mesi di marzo e giugno di quest’anno.

Bassam Tariq sarà il quarto regista di colore a dirigere un film per i Marvel Studios, dopo Ryan Googler (Black Panther, Black Panther: Wakanda Forever), Nia DaCosta (The Marvels) e Chloé Zhao (Eternals). Negli ultimi anni, Feige sta puntando a un Universo Cinematografico Marvel sempre più inclusivo, aumentando la diversità non solo davanti, ma anche dietro la macchina da presa.

Cosa sappiamo sul reboot di Blade?

Le riprese del reboot di Blade dovrebbero partire il prossimo anno. Al momento non è ancora stata fissata una data di uscita ufficiale. I Marvel Studios hanno affidato a Stacy Osei-Kuffour la sceneggiatura del film. Osei-Kuffour ha lavorato come story editor e sceneggiatrice per l’acclamata serie Watchmen di HBO. Lo studio ha preso in considerazione soltanto sceneggiatori di colore; secondo quanto riferito, Mahershala Ali è stato direttamente coinvolto nel processo.

A classic horror story: intervista a Francesco Russo

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Ecco la nostra intervista a Francesco Russo, trai protagonisti di A Classic Horror Story, il film italiano diretto da Roberto De Feo e Paolo Strippoli disponibile su Netflix dal 14 luglio.

A Classic Horror Story, leggi la nostra recensione

A Classic Horror Story, una classica storia dell’orrore, come suggerisce il titolo, un omaggio alla tradizione di genere italiana che, partendo da riferimenti classici, arriva a creare qualcosa di completamente nuovo. Il nuovo film Netflix, prodotto da Colorado Film, sarà presentato in Concorso alla 67esima edizione del Taormina Film Fest 2021, che si terrà dal 27 giugno al 3 luglio 2021. Il film sarà poi disponibile dal 14 luglio 2021 solo su Netflix. A Classic Horror Story è diretto da Roberto De Feo e Paolo Strippoli, da una sceneggiatura di Lucio Besana, Roberto De Feo, Paolo Strippoli, Milo Tissone, David Bellini, e vede come protagonisti principali Matilda Lutz, Francesco Russo, Peppino Mazzotta, Yulia Sobol, Will Merrick, Alida Baldari Calabria e Cristina Donadio. Il film è stato girato interamente in Puglia e a Roma, per 5 settimane di riprese.

Falling – Storia di un padre di Viggo Mortense dal 26 Agosto al cinema

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Debutterà al cinema il 16 Agosto Falling – Storia di un padre, il film scritto e diretto da Viggo Mortensen con Lance Henriksen, Viggo Mortensen, Terry Chen, SVerrir Gudnason, Hannah Gross e Laura Linney.

Nel film Willis (Lance Henriksen), uomo di altri tempi, è costretto a lasciare la fattoria dove vive per trasferirsi a casa di suo figlio John (Viggo Mortensen) che vive con il suo compagno Eric (Terry Chen) e la loro figlia Mónica (Gabby Velis) in California, lontano dalla tradizionale vita rurale a cui Willis è abituato. Ma si sa, il ritorno alla convivenza tra genitori e figli può essere complicato. Spesso l’irruento carattere di Willis si scontrerà con la vita di John, ma i momenti di confronto tra padre e figlio risolvono anni di incomprensioni e riaccendono il calore di un rapporto per troppo tempo intiepidito.

Madres paralelas è il film di apertura della 78. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia

Madres paralelas, diretto da Pedro Almodóvar e interpretato Penélope Cruz, Milena Smit, Israel Elejalde, Aitana Sánchez-Gijón, con la partecipazione di Julieta Serrano e Rossy De Palma è il film di apertura, in Concorso, della 78. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, diretta da Alberto Barbera (1 – 11 settembre 2021).

Nasco come regista proprio a Venezia nel 1983…” – dichiara Pedro Almodóvar – “…nella sezione Mezzogiorno Mezzanotte. Trentotto anni dopo vengo chiamato a inaugurare la Mostra. Non riesco ad esprimere la gioia, l’onore e quanto questo rappresenti per me senza cadere nell’autocompiacimento. Sono molto grato al festival per questo riconoscimento e spero di esserne all’altezza”.

Il Direttore della Mostra, Alberto Barbera, dichiara: “Sono grato a Pedro Almodóvar per averci offerto il privilegio di aprire la Mostra del Cinema con il suo nuovo film, ritratto intenso e sensibile di due donne che si misurano con i temi di una maternità dai risvolti imprevedibili, della solidarietà femminile, di una sessualità vissuta in piena libertà e senza ipocrisie, sullo sfondo di una riflessione sulla necessità ineludibile della verità, da perseguire senza esitazioni. Un graditissimo ritorno a Venezia in Concorso per il nostro Leone d’oro alla carriera nel 2019, a molti anni di distanza dal successo di “Donne sull’orlo di una crisi di nervi”, che segnò la sua definitiva affermazione in ambito internazionale“.

Madres paralelas sarà proiettato mercoledì 1 settembre 2021 nella Sala Grande del Palazzo del Cinema (Lido di Venezia), nella serata di apertura della 78. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica. Madres paralelas è prodotto da El Deseo e distribuito in Italia da Warner Bros. Pictures. 

MADRES PARALELAS, il film

Due donne, Janis e Ana, condividono la stanza di ospedale nella quale stanno per partorire. Sono due donne single, entrambe in una gravidanza non attesa. Janis, di mezza età, non ha rimpianti e nelle ore che precedono il parto esulta di gioia. Ana invece è un’adolescente spaventata, contrita e traumatizzata. Janis tenta di rincuorarla mentre passeggiano tra le corsie dell’ospedale come delle sonnambule.

Le poche parole che scambiano in queste ore creeranno un vincolo molto forte tra le due ed il fato, nel fare il suo corso, complicherà in maniera clamorosa le vite di entrambe.

Loki: 10 teorie sul futuro di Kang il Conquistatore nel MCU

ATTENZIONE – L’ARTICOLO CHE SEGUE CONTIENE SPOILER SUL FINALE DELLA SERIE LOKI

Nell’episodio finale di Loki abbiamo finalmente scoperto che dietro la Time Variance Authority e ai Custodi del Tempo si nasconde “Colui che rimane”. Sebbene la serie non lo identifichi mai in altro modo, gli indizi contestuali ci permettono di affermare che, in realtà, si tratta di Kang il Conquistatore. A questo punto, è chiaro che il supercriminale in grado di viaggiare nel tempo avrà un ruolo chiave nel futuro del MCU. Quali potrebbero essere le conseguenze del suo ingresso nell’universo condiviso? Screen Rant ha provato a formulare 10 ipotesi:

Kang sarà il grande cattivo della Fase 4

Una cosa che sembra abbastanza certa è che Kang il Conquistatore sarà il grande cattivo della Fase 4 del MCU. L’importanza che avrà nella seconda stagione di Loki, così come il fatto che numerosi film come Doctor Strange in the Multiverse of Madness tratteranno del Multiverso, significa che le sue azioni saranno al centro di gran parte della prossima Fase.

È facile ipotizzare che Kang sarà il Thanos della nuova era del MCU, ma resta da vedere se il suo arco narrativa si estenderà su più fasi o solo su una.

La città nascosta nel Regno Quantistico è Chronopolis

Uno dei migliori easter egg presenti in Ant-Man and the Wasp era la città bolla nel Regno Quantico. Alcune teorie hanno persino ipotizzato che la TVA si trovasse nella città del Regno Quantico. Anche se non è così, è molto probabile che si tratti di Chronopolis, il regno temporale di Kang il Conquistatore.

Chronopolis esiste al di fuori del tempo ed è essenzialmente una gigantesca sala dei trofei per tutti i premi conquistati da Kang nel passato e nel futuro. Si tratta di una location importante per alcuni degli archi narrativi chiave che coinvolgono Kang, e dato che il personaggio apparirà anche in Ant-Man and the Wasp: Quantumania, sembra che potrebbe rivedere anche Chronopolis.

Kang sarà una variante in Quantummania

Secondo alcune teorie, il MCU potrebbe avere a che fare con più versioni di Kang. Se fosse davvero così, una di queste apparirà sicuramente in Ant-Man and the Wasp: Quantumania. È improbabile che il film utilizzi Kang come cattivo principale, quindi qualsiasi versione del personaggio che apparirà sarà solo una variante e non il vero, originale Kang.

Tuttavia, la sua connessione con il Regno Quantico suggerisce che potrebbe essere una variante importante e pericolosa, forse uno che si è nascosto dalle cesoie di “Colui che rimane” in un luogo dove il tempo non esiste realmente.

Apparirà nel sequel di Doctor Strange

doctor strange 2Un certo numero di personaggi del MCU sono stati confermati in Doctor Strange in the Multiverse of Madness. Kang dovrebbe essere annoverato tra questi. Dato che è probabile che il film affronti direttamente le conseguenze di ciò che è accaduto alla fine della prima stagione di Loki, un’apparizione di Kang ha decisamente senso.

Potrebbe essere una prima opportunità per Kang il Conquistatore di mostrare quanto sia davvero spaventoso. Doctor Strange potrebbe avere a che fare con più Kang, o forse solo con uno… Indipendentemente dal numero, queste varianti potrebbero far sembrare “Colui che rimane” un essere decisamente gentile in confronto.

Kang e Ravonna si innamoreranno

I fan dei fumetti Marvel sanno che Ravonna Renslayer e Kang il Conquistatore sono una coppi. Lo stesso potrebbe accadere nel MCU. Sebbene i loro retroscena siano molto diversi dai fumetti – Ravonna era una principessa del 40esimo secolo e non un preside di un liceo rapito dalla TVA -, le loro strade sono destinate a incrociarsi.

Ravonna lascia la TVA alla fine della prima stagione, alla ricerca della persona che opera nell’ombra e del potere. Probabilmente lo troverà in una delle varianti di Kang, forse la principale.

Sarà lui ad armare la TVA

Nel finale di stagione di Loki, il Dio dell’Inganno è tornato alla Time Variance Authority, ma non a quella che aveva lasciato. Al posto delle statue dei Guardiani del Tempo, infatti, ce n’è una di una versione a fumetti di Kang il Conquistatore. Mentre “Colui che rimane” ha usato la TVA per sfoltire il potenziale delle varianti Kang, è probabile che questa versione dell’organizzazione sia molto più militante.

Mentre la TVA sotto “Colui che rimane” ha eliminato le varianti, ha permesso “ciò che doveva accadere”. Molto probabilmente, il Kang che controlla questa versione della TVA li sta usando per creare la sua versione della storia, coltivata secondo un suo preciso capriccio.

Kang avrà un ruolo in Fantastici Quattro

Fantastici QuattroAnche se ci vorrà ancora tempo per il reboot dei Fantastici Quattro ad opera dei Marvel Studios, i fan sembrano essere certi che Kang avrà un ruolo nel film. Considerando la loro lunga e complicata connessione con Kang nei fumetti e il ruolo di quest’ultimo nella Fase 4, potrebbe essere il primo cattivo che il team affronterà.

Kang è stato un cattivo della squadra in molte forme. In realtà, li ha combattuti per la prima volta – all’insaputa di loro o dei fan dei fumetti – nei panni dell’antico faraone egiziano Rama Tut in “Fantastic Four #19” del 1963.

Ci sarà un Kang buono

I fan possono probabilmente aspettarsi tante varianti di Kang quante sono state le varianti di Loki nel MCU. Uno di loro è destinata a essere un eroe, dal momento che esiste già nei fumetti Marvel. Si tratta di Iron Lad, una variante adolescente di Kang che ha rifiutato il suo destino e ha formato gli Young Avengers per combattere il suo io malvagio.

Dal momento che numerosi membri della squadra come Kid Loki, Billy e Tommy Maximoff e Patriot esistono già nel MCU (o, nel caso di Kate Bishop, stanno per debuttare), ha senso sperare di vedere anche Iron Lad.

Kang cancellerà la linea temporale del MCU

Thanos ha il potere di cancellare metà della vita che compone l’universo. Kang può cancellare intere linee temporali e l’ha già fatto nella forma di “Colui che rimane”. Il suo piano nel MCU sarà probabilmente quello di cancellare l’intera linea temporale dell’universo cinematografico per far posto alle sue ambizioni, e probabilmente avrà successo allo stesso modo di Thanos.

Kang rappresenta un modo fantastico per il MCU di riconnettersi o riavviare uno o tutti gli elementi del franchise, in caso di necessità. Se l’universo condiviso dovesse decidere di riavviare o rilanciare Iron Man, ad esempio… Kang è il modo giusto per farlo.

Tutto confluirà in Battleword

Battleworld è il nome del pianeta oltre il tempo creato da L’Arcano nel fumetto crossover “Secret Wars” del 1985, dove ha riunito tutti i più grandi eroi e cattivi della Terra. Sembra molto simile al Vuoto, il luogo in cui “Colui che rimane” ha “scaricato” tutte le varianti e le linee temporali “falciate”.

È probabile che una grande battaglia tra universi e linee temporali riconduca proprio a Battleworld, come successo nella versione 2015 di “Secret Wars”. Se Kang falcerà l’intero MCU, finirà nel Vuoto, portando a una battaglia catastrofica che potrebbe integrare numerosi universi e varianti di personaggi iconici.

Black Widow: lo sceneggiatore sulla costruzione dell’identità di Taskmaster

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ATTENZIONE – L’ARTICOLO CHE SEGUE CONTIENE ENORMI SPOILER SU BLACK WIDOW

In Black Widow, Natasha, divenuta ormai una fuggitiva dopo aver violato gli accordi di Sokovia, si trova faccia a faccia con Taskmaster, un formidabile nemico che può imitare istantaneamente lo stile di combattimento di chiunque. Verso la fine del film viene rivelato che dietro Taskmaster si nasconde, in realtà, Antonia Dreykov, la figlia del generale Dreykov, gravemente sfigurata e sopravvissuta all’esplosione causata da Natasha anni prima, che ora si è trasformata in un’assassina cyborg controllata dal padre.

La figlia di Dreykov è stata menzionata per la prima volta nove anni fa, in The Avengers, da Loki, mentre Natasha lo stava interrogando. Nel tentativo di schernire crudelmente l’Avenger circa la sua torbida storia, Loki l’ha attaccata con una serie di dettagli che Clint Barton aveva condiviso con lui sotto l’influenza del suo scettro. Chiaramente, questo non era l’unico indizio circa il suo passato, poiché ci sono stati più riferimenti nel corso del MCU ad una missione segreta a Budapest che Natasha aveva intrapreso insieme a Clint. Inizialmente, però, tutti questi indizi non erano destinati a portare all’unico grande oscuro segreto che ha continuato a perseguitare Natasha dopo essere fuggita dalla Stanza Rossa.

Parlando con THR, lo sceneggiatore Eric Pearson ha spiegato che all’inizio tutti i dettagli che sono stati disseminati sul passato traumatico di Natasha non erano collegati a dovere. Quando è stato incaricato di scrivere il film, aveva a disposizione soltanto diversi pezzi della vita di Vedova Nera. Così, decise che invece di dare al senso di colpa che Nat portava sulla spalle una ragione generica, quel motivo sarebbe stato qualcosa che le avrebbe fatto sopprimere la sua umanità.

“È stato difficile da decifrare. Non saprei dirti esattamente quando ci siamo riusciti. È stata una discussione in divenire”, ha detto Pearson. “Sembrava che molti pezzi si fossero uniti. Avevamo il mistero della figlia di Dreykov. E un segreto davvero oscuro a proposito di Natasha. Cosa può rappresentare davvero un oscuro segreto? Non può essere semplicemente: ‘Oh, stavo inseguendo un cattivo ragazzo e alcune persone si sono ferite accidentalmente’. Deve essere qualcosa che ha a che fare con una scelta. Fin dall’inizio, da quando era bambina, la vediamo agire per proteggere la giovane Yelena. Quindi è una cosa che fa parte di lei. ‘Voglio proteggere le ragazze che sono potenzialmente in pericolo’.”

Poi ha aggiunto: “Se Natasha dovesse prendere la decisione di fare del male o uccidere una ragazza come mezzo per far disertare un nemico dalla Stanza Rossa… ecco, questo è un segreto davvero oscuro. È qualcosa che la perseguiterebbe davvero. ‘Oh aspetta, e se quella persona non fosse morta? E ancora, se il padre di quella persona avesse la capacità di ricostruire il cervello umano?’. C’erano tutti questi pezzi che funzionavano insieme, perché non inserirli? Taskmaster avrebbe potuto essere solo un mercenario. ‘Lo sto facendo per i soldi’. A quel punto sarebbe stato noioso. La mia speranza era di intrecciarlo personalmente con la storia di Natasha e con il suo passato oscuro.”

La regia di Black Widow è stata affidata a Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme a Scarlett Johansson ci saranno anche David HarbourFlorence Pugh e Rachel Weisz. Il film è uscito nelle sale il 7 luglio e su Disney+ con Accesso Vip il 9 luglio.

In Black Widow, quando sorgerà una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni prima che diventasse un membro degli Avengers.

The Suicide Squad nasconde un velato “omaggio” a Chris Pratt

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Tra i nuovi membri della Task Force X che vedremo in The Suicide Squad figura anche il personaggio di Ratcatcher 2, interpretato da Daniela Melchior, che è in grado di controllare i roditori. Ora, in una recente intervista con EW, il regista James Gunn ha spiegato com’è stato lavorare con dei topi veri.

Gunn ha spiegato che c’erano parecchi roditori che correvano sul set, anche se per le riprese sono stati impiegati due ratti nello specifico: uno dei due si chiamava Jaws, mentre l’altro Crisp Ratt, un gioco di parole che nasconde un palese “omaggio” all’attore Chris Pratt, protagonista del franchise di Guardiani della Galassia diretto sempre da Gunn.

La cosa potrebbe essere percepita da alcuni come un insulto nei confronti dell’attore, ma il regista e sceneggiatore ha assicurato che lo stesso Pratt ha molto apprezzato lo scherzo. “Abbiamo lavorato con un sacco di ratti. Un paio di dozzine, immagino”, ha spiegato James Gunn. “Ma c’erano due ratti che abbiamo usato più degli altri. Uno si chiamava Jaws e l’altro Crisp Ratt (ride).”

“Erano i nostri due topi principali. Crisp poteva fare alcune cose e Jaws poteva fare altre cose. Jaws era il più dolce. Ogni volta che avevamo bisogno di un topo che si sedeva sulla spalla di Daniela o nella sua mano, era quasi sempre Jaws. Mentre se avevamo bisogno di un topo più scatenato che beveva acqua o correrava da una parte all’altra, allora impiegavamo Crisp.”

Gunn ha poi aggiunto: “L’altro giorno ho scritto a Chris Pratt e gli ho detto: ‘Stiamo lavorando ai titoli di coda e uno dei nostri topi si chiama Crisp Ratt. Ovviamente lo considero un complimento. Voglio assicurarmi, però, che sei d’accordo’. Ha pensato che fosse semplicemente esilarante.”

Il cast ufficiale di The Suicide Squad comprende i veterani Margot Robbie (Harley Quinn), Viola Davis (Amanda Waller), Joel Kinnaman (Rick Flag) e Jai Courtney (Captain Boomerang), insieme alle new entry Idris ElbaMichael RookerNathan FillionTaika WaititiJohn CenaPeter Capaldi, Sean Gunn, David Dastmalchian Storm Reid. Nel film reciteranno anche Pete Davidson, Juan Diego Botto, Joaquin Cosio, Flula Borg, Tinashe Kajese, Jennifer Holland, Julio Ruiz, Alice Braga, Steve Agee e Daniela Melchior.

“Benvenuti all’inferno, ossia a Belle Reve, la prigione con il più alto tasso di mortalità negli Stati Uniti d’America. Qui sono confinati i peggiori supercriminali, disposti a tutto pur di evadere, anche unirsi all’oscura e super segreta missione della Task Force X. L’incarico del giorno? Metti insieme una serie di truffatori (tra cui Bloodsport, Peacemaker, Captain Boomerang, Ratcatcher 2, Savant, King Shark, Blackguard, Javelin e la psicopatica preferita di tutti, Harley Quinn). Armali pesantemente e abbandonali sulla remota isola di Corto Maltese infusa dal nemico. Mettili alla prova grazie ad una giungla brulicante di avversari militanti e forze di guerriglia ad ogni angolo. La squadra è impegnata in una ‘search and destroy’ guidata dal colonnello Rick Flag, mentre i tecnici del governo di Amanda Waller seguono ogni loro movimento grazie a dei sistemi impiantati nelle loro orecchie. Come sempre… una sola mossa falsa e chiunque può morire (per mano degli avversari, di un compagno di squadra o della stessa Waller).”

Chadwick Boseman doveva essere il protagonista del sequel di L.A. Confidential

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A quanto pare, Chadwick Boseman avrebbe dovuto recitare nel sequel di L.A. Confidential, il thriller noir diretto da Curtis Hanson nel 1997, tratto dall’omonimo romanzo di James Ellroy.

Secondo quanto rivelato da The Ringer, la star di Black Panther avrebbe dovuto essere il protagonista del sequel che, tuttavia, è stato rifiutato dalla Warner Bros. Brian Helgeland, co-sceneggiatore di L.A. Confidential insieme a Hanson,  aveva proposto allo studio un possibile sequel ambientato negli anni ’70 (il film originale si svolge, invece, negli anni ’50) in cui Boseman avrebbe dovuto interpretare un giovane ufficiale della polizia al fianco del cast originale. Helgeland aveva sviluppato la sceneggiatura del nuovo film insieme a Ellroy, autore del romanzo che ha ispirato l’originale.

Considerando che i thriller noir non sono il genere favorito del pubblico al giorno d’oggi, è facilmente ipotizzabile perché la Warner abbia deciso di rinunciare al sequel. Tuttavia, è impossibile non pensare che si sia trattato comunque di un’occasione sprecata, non solo perché il sequel avrebbe visto il ritorno del cast originale, ma anche per il coinvolgimento di Boseman, che avrebbe di certo regalato al pubblico un’altra incredibile performance.

Ad oggi non sappiamo se Helgeland sarebbe comunque disposto a fare il sequel senza Boseman, né se la Warner Bros. potrebbe cambiare idea in merito ad un eventuale via libera. Sebbene lo sceneggiatore non abbia rivelato maggiori informazioni in merito alla trama, è probabile che il sequel avrebbe affrontate le questioni razziali dell’epoca, in una maniera forse simile a quanto fatto da Spike Lee nel suo BlacKkKlansman

Il grande successo di L.A. Confidential

L.A. Confidential è considerato uno dei migliori thriller noir degli anni ’90. Il cast del film annovera Kevin Spacey, Russell Crowe, Guy Pearce, James Cromwell, Kim Basinger, David Strathairn e Danny DeVito. Ottenne 9 candidature agli Oscar 1998, vincendo nelle categorie migliore attrice non protagonista (Basinger) e miglior sceneggiatura non originale (Helgeland e Hanson).

Il regista Curtis Hanson, noto per aver diretto anche The River Wild – Il fiume della paura, 8 Mile e In Her Shoes – Se fossi lei, è morto nel 2016 all’età di 71 anni a causa delle conseguenze del morbo di Alzheimer.

Black Widow: lo sceneggiatore non sapeva cosa avrebbe anticipato la scena post-credits

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Lo sceneggiatore Eric Pearson aveva già lavorato a diversi progetti Marvel in passato (come Thor: Ragnarok e la serie Agent Carter). Tuttavia, ha ammesso che non era ancora a conoscenza dei piani dello studio dopo Black Widow, nonostante abbia firmato la sceneggiatura del film.

Se non avete ancora visto Black Widow, da ora in avanti seguiranno SPOILER! Il film si conclude con Natasha Romanoff che parte per riunirsi con gli altri Vendicatori, ma nella scena post-credits (che abbiamo analizzato in quest’articolo) ci troviamo dopo gli eventi di Avengers: Endgame, con Yelena Belova che visita la tomba della sorella. Improvvisamente appare la Contessa Valentina Allegra de Fointaine che dà a Yelena il suo ultimo incarico: rintracciare e uccidere l’uomo responsabile – secondo lei – della morte di Nat, ossia Clint Barton. 

La scena, ovviamente, si collega al ritorno di Florence Pugh nella serie Hawkeye in arrivo prossimamente su Disney+, ma a quanto pare Pearson non ne era a conoscenza quando ha lavorato allo script del film. Intervistato da EW, lo sceneggiatore ha spiegato: “Quando ho dovuto scrivere la scena ho pensato: ‘Cosa significa?’. E loro mi dicevano: ‘Non preoccuparti. Non è importante che tu lo sappia’. Ma io continuavo a pensare: ‘Chi voglio prendere in giro? È chiaro che sta succedendo qualcosa, ma non so neanche io cosa!’. Ma loro insistevano: ‘Non c’è bisogno che tu abbia tutte le riposte. Le avrai col tempo, e noi insieme a te’. Mi sono sentito terribilmente in colpa dopo aver scritto quella scena. Spero che chiunque lavorerà a ciò che verrà dopo sia d’accordo con quello che è stato impostato da me.”

Il fatto che Pugh riprenderà il ruolo di Yelena in Hawkeye è noto da tempo, ma questo dimostra che la famigerata segretezza dei Marvel Studios viene applicata anche a tutte quelle persone che il futuro del MCU contribuiscono a realizzarlo in prima persona.

La regia di Black Widow è stata affidata a Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme a Scarlett Johansson ci saranno anche David HarbourFlorence Pugh e Rachel Weisz. Il film è uscito nelle sale il 7 luglio e su Disney+ con Accesso Vip il 9 luglio.

In Black Widow, quando sorgerà una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni prima che diventasse un membro degli Avengers.

Elizabeth Olsen sui piani della Marvel per l’introduzione degli Young Avengers

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In WandaVision abbiamo visto – tra le altre cose – il debutto Billy e Tommy Maximoff, due personaggi meglio conosciuti dai fan dei fumetti: si tratta, infatti, di Wiccan e Speed, membri degli Young Avengers.

Altri personaggi che nei fumetti hanno fatto parte del gruppo, come Ms. Marvel, Stature, Kate Bishop, Kid Loki, Eli Bradley e America Chavez sono già stati introdotti – o verranno presto introdotti – nel MCU, segno che prima o poi vedremo i Giovani Vendicatori riunirsi ufficialmente anche sul grande schermo.

Durante un recente Q&A, alla candidata agli Emmy Awards Elizabeth Olsen è stato chiesto se l’inclusione dei gemelli in WandaVision potrebbe essere un segnale del fatto che i Marvel Studios stanno gettando le basi per il debutto degli Young Avengers. “Non ne ho idea”, ha risposto l’attrice. “Non so nemmeno se… in realtà, se lo chiedi a Kevin Feige, penso che ti dirà in tutta onestà che non lo sa neanche lui. Pianificano davvero le varie fasi di volta in volta. Dopo averne completata una, pensano a quella successiva.”

Ma Elizabeth pensa che i Giovani Vendicatori, alla fine, si uniranno davvero al MCU? Questa la sua risposta: “Sembra che, almeno dal mio punto di vista, possa essere una possibilità, ma non credo che abbiano ancora un vero e proprio piano. Ma alla Marvel tendono a vagliare sempre tutte le possibili opzioni.”

Sarebbe certamente una mossa audace da parte della Marvel puntare i riflettori sugli Young Avengers. Tuttavia, il punto centrale dell’introduzione di questi eroi è probabilmente quello di preparare il terreno per una nuova era dell’universo condiviso, con attori più giovani che si faranno avanti per prendere il posto di quelli che sono in circolazione ormai dalla Fase 1.

Black Widow: una scena tagliata avrebbe spiegato cosa è successo tra Nat e il Generale Ross

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In Black Widow, dopo la battaglia culminante nella Stanza Rossa, Natasha rimane in piedi tra le macerie della fortezza un tempo galleggiante, mentre il Segretario Thaddeus Ross (William Hurt) irrompe sulla scena. Dato che Natasha è ancora in fuga a causa della questione legata agli Accordi di Sokovia in Captain America: Civil War, si presume che l’intento di Ross sia quello di arrestarla.

Tuttavia, la scena si interrompe prima che Ross possa effettivamente fare qualcosa: ci ritroviamo così a circa due settimane dopo quel momento, quando una bionda Natasha è ormai pronta a partire per riunirsi con i suoi compagni Vendicatori. Chiaramente, in molti si sono chiesti perché Black Widow abbia glissato sulla fuga di Natasha, arrivando a considerare quel passaggio come un vero e proprio buco di trama.

La regista Cate Shortland è intervenuta sulla questione e ha spiegato che quel momento non rappresenta un buco di trama, ma si tratta invece di una scelta intenzionale (qui per approfondire). Tuttavia, ora veniamo a conoscenza del fatto che, in realtà, esiste una scena tagliata dal film che avrebbe spiegato proprio cosa sarebbe successo dopo l’arrivo di Ross. A rivelarlo è stato l’acting coach Kurt Yue – che nel film interpretata un tenente che appare nella scena in questione – attraverso il suo canale YouTube.

“Scarlet era lì, la sua famiglia se ne va, e lei si stava praticamente consegnando al Generale Ross”, ha spiegato. “Abbiamo girato tutta la scena. I camion si avvicinavano a lei, noi uscivamo, il segretario Ross usciva, i sei agenti scendevano dal camion. Ci avvicinavamo tutti e Natasha veniva arrestata e messa a bordo del SUV. Abbiamo girato l’intera scena, ma non l’hanno inserita nel film.”

La regia di Black Widow è stata affidata a Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme a Scarlett Johansson ci saranno anche David HarbourFlorence Pugh e Rachel Weisz. Il film è uscito nelle sale il 7 luglio e su Disney+ con Accesso Vip il 9 luglio.

In Black Widow, quando sorgerà una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni prima che diventasse un membro degli Avengers.

Cannes 74: la Palma d’Oro a Marco Bellocchio, il discorso

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Marco Bellocchio ha ricevuto dalle mani di Paolo Sorrentino la Palma d’Oro alla Carriera in occasione della chiusura di Cannes 74. Ecco di seguito il suo discorso di ringraziamento:

“Ogni volta che lo incontravamo, terrorizzati dalla sua intelligenza, noi altri del cinema italiano, provavamo a compiacere Marco Bellocchio. Un lavoro vano. Con grande cortesia, Marco Bellocchio opponeva al nostro corteggiamento un’umile indifferenza. Ma non era snobistica distanza, solo autorevolezza. Questo è apparso chiaro a tutti sin dal primo capolavoro di Marco: “I pugni in tasca”.

Ci si trovava di fronte a una voce autorevole. E non ha mai smesso di esserlo nel corso della sua lunga carriera. Marco Bellocchio è tutto quello che un regista dovrebbe essere: appartato, discreto, lontano dall’egocentrismo, curioso dell’altro. Gli uomini curiosi non hanno tempo per elencare aneddoti sulla grandezza dei loro film. Sono sempre intenti a conoscere il mondo e a porsi domande.

Ultimamente ho avuto il privilegio di frequentarlo di più e confesso che resterei ore a fissare la sua vitalità da ragazzo, il suo candore, la sua padronanza di un umorismo sono in apparenza involontario. Ma soprattutto, quelli che mi rende curioso in maniera morbosa nei suoi confronti, è la sua sotterranea inquietudine. Perché, a mio parere, è questa inquietudine che rende grande il suo cinema. Fare grande cinema è il risultato di una lunga guerra che un autore ingaggia con sé stesso.

Ogni nuovo film di Marco Bellocchio è un ‘emozione, perché mi pone sin dai titoli di testa questa bellissima domanda: in quale fase della guerra si trova Bellocchio.

La sua ribellione, che Thierry Fremaux ha sottolineato motivando questo premio è, secondo me, una lunga, necessaria, meravigliosa ribellione con e contro sé stesso.

Tutto questo, fortunatamente, la Francia e il Festival di Cannes lo hanno compreso e riconosciuto, conferendogli la Palma d’Oro Onoraria. Che oggi va al più importante e giovane regista che abbiamo in Italia: Marco Bellocchio.”

Il film Marx può aspettare è stato accolto a Cannes da ovazioni e commozione incontenibili. La stampa italiana e internazionale all’unisono hanno intonato un coro di elogi. Oggi il pubblico lo può vedere in sala.

Il film è è una produzione Kavac Film, Ibc Movie, Tender Stories con Rai Cinema, in collaborazione con Fondazione Cineteca Bologna, opera realizzata in collaborazione con Regione Lazio Fondo per il Cinema e l’audiovisivo, produttore esecutivo Michel Merkt e Alessio Lazzareschi, coprodotto da Malcom Pagani e Moreno Zani, prodotto da Simone Gattoni e Beppe Caschetto.

Cannes 74: tutti i vincitori di un’edizione isolita

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La giuria del Festival di Cannes 74, presieduta da Spike Lee, ha assegnato i seguenti premi, scegliendo trai titoli del concorso selezionati quest’anno, in questa edizione di luglio, insolita, del festival francese.

Ecco il palmarès di Cannes 74

FEATURE FILMS

Palme d’or

TITANE directed by Julia DUCOURNAU

Grand Prix (ex aequo)

GHAHREMAN (A Hero) directed by Asghar FARHADI

HYTTI N°6 (Compartment N°6) directed by Juho KUOSMANEN

Best Director

Leos CARAX for ANNETTE

Best Screenplay

HAMAGUCHI Ryusuke & TAKAMASA Oe for DRIVE MY CAR

Jury Prize (ex aequo)

MEMORIA directed by Apichatpong WEERASETHAKUL

HA’BERECH (Ahed’s Knee) directed by Nadav LAPID

Best Performance by an Actress

Renate REINSVE in VERDENS VERSTE MENNESKE (The Worst Person in the World)
directed by Joachim TRIER

Best Performance by an Actor

Caleb LANDRY JONES in NITRAM
directed by Justin KURZEL

SHORT FILMS

Palme d’or

TIAN XIA WU YA (All the Crows in the World) directed by TANG Yi

Special Mention

CÉU DE AGOSTO (August Sky) directed by Jasmin TENUCCI

CAMERA D’OR

MURINA directed by Antoneta ALAMAT KUSIJANOVIĆ unveiled in the frame of LA QUINZAINE DES RÉALISATEURS

HIGHER TECHNICAL COMMISSION(CST)

CST Award for Technical Artistry

Vladislav OPELIANTS (Russia), Chief Director of Photography, PETROV’S FLUby Kirill SEREBRENNIKOV

CST Young Film Technician Award
Armance DURIX, Head Sound Engineer, MI IUBITA, MON AMOUR by Noémie MERLANY

Rio: trama, personaggi e canzoni del film d’animazione

La casa di produzione cinematografica Bly Sky Studios si è affermata a partire dal nuovo millennio per la sua realizzazione di alcuni celebri film d’animazione, ormai entrati a far parte dell’immaginario culturale. Se i loro più noti lavori sono quelli relativi alla serie di L’era glaciale, altri apprezzati titoli sono Robots, Ortone e il mondo dei Chi Rio. Quest’ultimo, diretto dal regista brasiliano Carlos Saldanha e basato su un suo soggetto originale, è uscito con grande successo al cinema nel 2011, affermandosi come uno dei grandi titoli d’animazione del suo anno.

L’idea originale della storia, in realtà, prevedeva un pinguino che si ritrova catapultato nell’esotico contesto delle spiagge di Ipanema. Per via dell’uscita di Happy Feet e Surf’s Up, tuttavia, entrambi aventi per protagonisti un pinguino, Saldanha decise di rendere protagonista del suo film un raro esemplare di Ara di Spix, un uccello della famiglia degli Psittacidi, una specie oggi purtroppo considerata estinta in natura. Dopo anni di sviluppo, Saldanha è infine riuscito a far prendere vita al film, un progetto da lui considerato il sogno della sua vita, che ha poi deciso di dedicare alla madre.

Accolto in maniera estremamente positiva, Rio vanta un incasso di oltre 480 milioni di dollari a fronte di un budget di 90. Estremamente colorato, vivace e ricco di musica, è ancora oggi da considerare come uno dei film d’animazione più belli e importanti del nuovo millennio, adatto per spettatori di tutte le età. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e ai personaggi e alle canzoni. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Rio: la trama del film

Protagonista del film è Blu, un raro esemplare della sua specie che, mentre veniva trasportato dalla giungla brasiliana fino al Minnesota, riesce a sfuggire alla sua gabbia ritrovandosi però in un contesto a lui del tutto estraneo. Per sua fortuna, viene trovato da Linda, una bambina che decide di prenderlo con sé e accudirlo con amore. Quindici anni dopo, Blu è ora diventato un uccello adulto e addomesticato, amante della cioccolata, dei biscotti e che non ha mai imparato a volare. La sua tranquilla esistenza, però, verrà scombussolata dall’arrivo di un goffo ornitologo brasiliano di nome Tullio, che ha viaggiato fino al Minnesota per spiegare a Linda che Blu è l’ultimo esemplare maschio della sua specie.

Fortunatamente, nel territorio brasiliano è stata ora trovata l’unica femmina rimasta, una pappagallina di nome Gioiel. Linda decide allora di intraprendere un viaggio insieme al suo amico pennuto, con l’obiettivo di salvare la loro specie. Per Blu l’esperienza sarà quantomai traumatica, trovandosi a doversi confrontare con situazioni a cui non era abituato. A complicare le cose, inoltre, ci penserà anche una banda di trafficanti, che voglio rapire i due uccellini per ottenere un lauto compenso dalla loro vendita. Per Blu, questo sarà il momento di dimostrare tutto il suo valore, imparare a volare e mettere in salvo sé stesso, la sua specie e i suoi amici.

Rio personaggi

Rio: i personaggi e i doppiatori del film

Come anticipato, protagonista del film è Blu, un’Ara di Spix addomesticato e inadatto alla vita in cattività. A dare voce al personaggio in lingue originale vi è l’attore Jesse Eisenberg, mentre in italiano si ritrova Fabio De Luigi. La pappagallina Gioiel, la femmina di Ara di Spix, caratterialmente diversa da Blu, è invece doppiata da Anne Hathaway, mentre in italiano la voce è quella di Victoria Cabello. Altro personaggio chiave del film è Rafael, un tucano toco particolarmente saggio che aiuterà Blu nel suo rapporto con Gioiel. Il personaggio è doppiato da George Lopez, ma in italiano si può ritrovare la calda voce di Pino Insegno.

Vi sono poi gli umani Linda, l’amorevole proprietaria di Blu, doppiata da Leslie Mann, e Tullio, l’appassionato ornitologo, il quale ha la voce di Rodrigo Santoro. Tra gli altri personaggi si annovera poi Pedro, un cardinale ciuffo rosso amante del rap e doppiato proprio dal rapper will.i.am. Nico, un canarino giallo che aiuterà Blu nella sua missione ha invece la voce del premio Oscar Jamie Foxx. In ultimo, si ritrova anche Luiz, un simpatico bulldog con problemi di salivazione, qui doppiato dal comico Tracy Morgan. L’antagonista del film è invece Miguel, un imponente cacatua ciuffogiallo particolarmente sadico ed esibizionista. In italiano, questo è doppiato dal cantante Mario Biondi.

Rio: le canzoni, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Nel realizzare Rio, Saldanha aveva promesso che vi sarebbe stato in questo film molta più musica che nei suoi precedenti lavori. Parte fondamentale del film sono infatti le tante canzoni presenti, che hanno fatto della colonna sonora di questa pellicola una delle più apprezzate dell’anno. In particolare, si ricorda il singolo Telling the World, eseguito da Taio Cruz. Molte delle altre canzoni presenti, inoltre, sono state eseguite dagli stessi doppiatori dei personaggi, che hanno così sfoggiato notevoli capacità canore. Uno dei brani principali, Real in Rio, è poi stato candidato al premio Oscar come miglior canzone originale.

È possibile vedere o rivedere il film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Rio è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Chili e Google Play. Per vederlo, in base alla piattaforma scelta, basterà iscriversi o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di poter fruire di questo per una comoda visione casalinga. È bene notare che in caso di solo noleggio, il titolo sarà a disposizione per un determinato limite temporale, entro cui bisognerà effettuare la visione. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno sabato 17 luglio alle ore 21:20 sul canale Italia 1.

Fonte: IMDb

Red Joan: trama, cast e la vera storia dietro il film

Le storie di spionaggio sono spesso e volentieri tra le più avvincenti proposte dal cinema. Tra intrighi, tradimenti, cospirazioni e operazioni quantomai delicate, queste affascinano da sempre gli spettatori di ogni dove, a maggior ragione quando ciò che si vede è tratto da storie vere. Film come Il ponte delle spie o Argo sono solo due esempi recenti di questo filone. Tra questi si colloca anche Red Joan, titolo del 2018 diretto da Trevor Nunn. Si tratta di un’opera a suo modo anche insolita, che si concentra sul raccontare la storia di un’anziana che viene scoperta come una delle maggiori spie di sempre.

Il film si basa sul romanzo omonimo di Jennie Rooney, la quale è stata ispirata nella scrittura dalla vita di Melita Norwood. Questa è divenuta nota negli anni Novanta per aver fornito all’Unione Sovietica i segreti di stato relativi allo sviluppo di armi atomiche grazie al suo lavoro presso la British Non-Ferrous Metals Research Association. La Norwood ha però affermato di non aver voluto nessun beneficio personale per la sua attività di spia. Il suo desiderio era unicamente quello di consentire alla Russia di tenersi al passo con gli altri paesi in questo tipo di sperimentazioni, nel tentativo di evitare così conflitti più feroci.

Descritta come una delle spie donne più importanti di sempre, questa è così divenuta ulteriormente popolare grazie al film Red Joan, dove è stata interpretata da una celebre attrice premio Oscar. Un film dunque irresistibile per gli amanti del genere, che potranno qui ritrovare anche diversi elementi inediti e di fascino. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Red Joan: la trama del film

Protagonista del film è Joan Stanley, un’anziana e innocua casalinga, la quale non fa altro che condurre una tranquilla e umile vita, come qualunque altra persona della sua età. Joan, tuttavia, è tutt’altro che una normale vecchietta e ciò viene reso evidente nel momento in cui si ritrova ad essere arrestata con l’accusa di spionaggio. I servizi segreti, infatti, scoprono che la donna ha fornito importanti informazioni alla Russia comunista tra la fine degli anni Trenta e l’inizio dei Quaranta. Sottoposta ad interrogatorio, Joan si vede così costretta a ricordare e raccontare il suo passato e i motivi che la spinsero a divenire una spia.

La vicenda si sposta allora sul finire degli anni Trenta, quando Joan è una giovane studentessa di fisica. Seguendo le lezioni nell’università di Cambridge, si imbatte nell’affascinante Leo Galich, un giovane comunista che la introdurrà ad idee e pensieri nuovi sul mondo e sulla società. Con quei nuovi ideali Joan trova poi lavoro in una struttura per la ricerca sul nucleare. Con lo svolgersi della Seconda guerra mondiale, la donna inizierà sempre più a rendersi conto di come sia diventata parte di qualcosa di potenzialmente letale. Sarà a quel punto che dovrà affrontare una dura decisione, nel tentativo di mantenere quanto più possibile intatta la pace.

Red Joan film

Red Joan: il cast del film

Come anticipato, ad interpretare la spia protagonista vi è una premio Oscar, l’attrice Judi Dench. Tra le più apprezzate della sua generazione, questa si è negli ultimi decenni cimentata in film di vario genere, passando con naturalezza dal dramma all’action. In particolare è ricordata per il ruolo di M negli ultimi film della serie di James Bond. Proprio il suo interpretare ruoli più dinamici l’ha portata ad essere la candidata ideale per dar vita all’anziana spia di Red Joan. Per il ruolo, l’attrice si è preparato approfondendo tanto la vita della donna a cui il film si ispira tanto il contesto storico di riferimento.

Ad interpretare Joan Stanley da giovane, invece, vi è Sophie Cookson, divenuta nota grazie ad un altro film ambientato nel mondo dello spionaggio, Kingsman – Secret Service. Tom Hughes, celebre per aver interpretato il principe Albert nella serie storica Victoria, è invece presente nei panni del giovane Leo Galich, mentre Tereza Srbova è Sonya Galich. Si ritrovano poi gli attori Stephen Campbell Moore nel ruolo del professor Max Davis e Ben Miles in quelli dell’avvocato Nick Stanley, il figlio di Joan. Infine, vi è Robin Soans nel ruolo di Clement Attle. Questo è stato il Premier del Regno Unito dal 1945 al 1951, anni in cui si svolgono le vicende del film.

Red Joan: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile vedere o rivedere il film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Red Joan è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Chili,  Google Play, Apple iTunes, Tim Vision e Amazon Prime Video. Per vederlo, in base alla piattaforma scelta, basterà iscriversi o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di poter fruire di questo per una comoda visione casalinga. È bene notare che in caso di solo noleggio, il titolo sarà a disposizione per un determinato limite temporale, entro cui bisognerà effettuare la visione. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno venerdì 16 luglio alle ore 21:20 sul canale Rai 3.

Fonte: IMDb

Yellowstone: la seconda stagione in chiaro su Paramount Network

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In arrivo da domani su Paramount Network (sul 27 del digitale terrestre, sul canale 27 di Tivùsat anche in HD e sul 158 di Sky in HD), la seconda stagione di Yellowstone: l’acclamata e graffiante serie dei cowboy del Montana con uno straordinario Kevin Costner nei panni del redivivo John Dutton, proprietario di un grande ranch dove vive con la sua famiglia del ricavato del proprio lavoro. Il canale più cinematic di ViacomCBS Networks Italia ospiterà la seconda stagione della serie per la prima volta in free to air a partire dal 16 luglio. Yellowstone andrà in onda ogni venerdì alle 21.10 con due episodi.

Un viaggio immersivo nella vita del Montana popolato da personaggi indimenticabili che tornano sul piccolo schermo per dare azione alla scena. È infatti l’azione a regnare sovrana nella seconda stagione di Yellowstone, la serie che si ispira alla vita nel selvaggio west e che ruota intorno al patriarca e protagonista John Dutton (Kevin Costner). La seconda stagione, rispetto alla prima, si fa meno descrittiva e più viva di intensi colpi di scena e suspence. Lo sceneggiatore candidato all’Oscar Taylor Sheridan (Sicario, Hell or High Water, I Segreti di Wind River) punta maggiormente sul fascino della violenza e sull’intensità dei personaggi, soddisfacendo così la fame di azione dello spettatore contemporaneo e regalando un secondo giro di cinema seriale d’autore da non perdere.

Kevin Costner non delude le alte aspettative dei suoi fan e torna alla carica impeccabile nel suo ruolo di padre autoritario, a tratti malinconico, ma anche coraggioso ed esperto cowboy, capace di entrare in contatto con la natura e il suo mistero. Insieme a tutto il cast, Costner dà vita ad un irresistibile western moderno di grande qualità con personaggi ricchi e credibili, a cui il pubblico non farà fatica ad affezionarsi.

La seconda stagione non smette di sorprendere grazie a nuovi elementi che vengono a galla; memorie e vecchi ricordi presentano un’eredità interessante che viene qui finalmente sviscerata. Il passato diventa presente, il presente si fa passato per mescolarsi in armonia in un racconto che acquista forza e tridimensionalità, grazie ad una costruzione narrativa molto profonda e ben fatta.

Tra i personaggi principali, nella seconda stagione, ritroviamo tutta la famiglia Dutton (Luke Grimes, Kelly Reilly, Wes Bentley) al fianco di Monica Long (Klesey Asbille Chow), Rip Wheeler, Thomas Rainwater (Gil Birmingham) e Dan Jenkins (Danny Huston), sopravvissuto per miracolo e alla ricerca di vendetta. I nuovi episodi vedranno l’entrata in scena di nuovi personaggi, tra cui Travis Wheatly, interpretato dallo stesso Taylor Sheridan, Malcolm Beck, interpretato dal Neal McDonough, Teal Beck, interpretato da Terry Serpico, Steve Hendon, interpretato da James Jordan.

La seconda stagione di Yellowstone che si compone di 10 episodi, sarà trasmessa in free to air su Paramount Network ogni venerdì a partire dal 16 luglio alle ore 21.10 con 2 episodi a settimana.

Mentre da giovedì 22 luglio, alle ore 21.30, la seconda stagione della serie andrà in onda su Spike – canale 49 del digitale terrestre (DTT) sul 26 di Tivùsat e sul 169 di Sky – con due episodi per volta.

Fin: la Mattanza degli Squali, in arrivo il doc prodotto da DiCaprio su Discovery+

In un momento in cui l’attenzione alle tematiche ambientali è sempre più al centro di dibattiti politici e sociali, Eli Roth (Il giustiziere della notte – Death Wish, Il mistero della casa del tempo), regista, attore e produttore statunitense, presenta Fin: la Mattanza degli Squali, documentario di cui firma la regia e tra i più attesi a livello mondiale, che arriva in esclusiva su discovery+ dal 18 luglio. Il prossimo 24 luglio, inoltre, l’ambizioso progetto sarà premiato con l’Ischia – Docu Award nell’ambito del 19^ Ischia Global Film & Music Festival, nell’edizione dedicata al mare e all’ambiente.

Più di 100.000.000 squali vengono uccisi ogni anno in tutto il mondo, in gran parte a causa dello spinnamento, una pratica che consiste nella rimozione della loro parte più pregiata, le pinne, utilizzate per produrre la zuppa di pinne di squalo, specialità della cucina cinese. Parte da qui il viaggio di Eli Roth, che, con il supporto di scienziati, attivisti e ricercatori, viaggia tra Messico, Hong Kong, Liberia, Stati Uniti e Caraibi per documentare cosa si nasconde dietro l’assassinio di milioni di squali e denunciare l’operato delle organizzazioni criminali responsabili della loro decimazione.

Il progetto coinvolge due produttori esecutivi d’eccezione, che hanno sposato appieno la causa di Roth: il premio Oscar Leonardo DiCaprio, attivista e ambientalista da anni impegnato nella lotta al “climate change” e, l’attrice produttrice e attivista Nina Dobrev (The Vampire Diaries).

“FIN è il lungometraggio più spaventoso che io abbia mai realizzato. È sicuramente anche il più pericoloso, ma volevo lanciare un messaggio di speranza per porre fine all’ingiustificato massacro degli squali, che hanno un ruolo fondamentale nel mantenere in equilibrio gli oceani e meritano tutto il nostro rispetto”, ha dichiarato Eli Roth. “Volevo affrontare il problema della caccia agli squali in tutte le sue sfaccettature e sono sicuro che, con il supporto di una campagna d’azione organizzata, saremo in grado di attuare i cambi necessari per proteggere queste creature” continua il regista “Cinquant’anni fa il mondo si è unito per salvare le balene,i delfini, e le orche. È arrivato il momento di fare lo stesso per gli squali”. E sulla squadra di lavoro conclude “È un onore per me collaborare con Leonardo DiCaprio e presentare questo speciale al pubblico di discovery+”. 

Fin: la Mattanza degli Squali è scritto e diretto da Eli Roth, prodotto da Lionsgate e Pilgrim Media Group in associazione con Appian Away Productions. Il documentario è stato realizzato con il supporto di organizzazioni non profit come Oceana (a tutela degli oceani) Sea Shepherd (a salvaguardia della fauna ittica e degli ambienti marini) e Wild Aid (per la lotta al commercio illegale di specie selvatiche).

After 3: ecco il trailer e il poster ufficiali

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01 Distribution ha diffuso il trailer e il poster ufficiale di After 3, l’annunciato terzo capito della fortunata saga di libri di Anna Todd che annunci anche la nuova uscita al cinema che sarà ora l’1 settembre 2021.

Dopo il successo del primo AFTER, che nel 2019 ha incassato più di 6 milioni di euro al box office italiano, e l’incredibile risultato del secondo film, che uscito in sala il 2 settembre 2020, oltre ogni aspettativa, ha superato i 4 milioni di euro, arriva al cinema l’atteso sequel After 3, con protagonisti Josephine Langford (Tessa Young) e Hero Fiennes Tiffin (Hardin Scott).

Proprio quando Tessa sta per prendere la più grande decisione della sua vita, tutto cambia. Alcune scoperte sulla sua famiglia, e su quella di Hardin, mettono in dubbio tutto ciò che fino a quel momento era certo e rendono la conquista del loro futuro insieme ancor più difficile da rivendicare.

Cannes 74: A Chiara di Jonas Carpignano vince la Quinzaine des Réalisateurs

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A CHIARA vince il premio principale della Quinzaine des Réalisateurs. Al film di Jonas Carpignano, prodotto da Stayblack con Rai Cinema, viene assegnato l’Europa Cinemas Label come miglior film europeo. Si tratta della seconda vittoria del regista, che aveva già vinto il premio nel 2017 per A Ciambra.

A CHIARA riceverà adesso il supporto di Europa Cinemas Network, che include ulteriore promozione, e incentivi per gli esercenti al fine di estendere la distribuzione del film sul grande schermo.

“Prima di tutto vorremmo fare le congratulazioni alla Quinzaine per un programma di film veramente forte. Con tante voci nuove e diverse. Dovevamo, però, scegliere un solo vincitore dell’Europa Cinemas Label e siamo felici che sia il bellissimo A CHIARA di Jonas Carpignano – si legge nella dichiarazione della giuria – È un film di finzione ma Carpignano conosce le location e le situazioni che racconta così a fondo, che questo gli permette di coinvolgere totalmente chi sta a guardare. La storia richiama un genere coperto in maniera esaustiva al cinema. Cionononostante, questa volta, ci viene presentata una nuova prospettiva. La storia di una ragazza e della sua graduale emancipazione, e il suo rapporto col padre e la sua famiglia allargata, è strutturata e costruita in maniera brillante. Il cast composto da attori non professionisti funziona alla perfezione. Il suond design, invece, apporta un grande contributo al film”.

A CHIARA è una produzione Stayblack con Rai Cinema, Haut et Court, Arte France Cinéma e con il contributo del Ministero della Cultura, con il sostegno di Eurimages, CNC.

La famiglia Guerrasio si riunisce per celebrare i 18 anni della figlia maggiore di Claudio e Carmela. È un’occasione felice e la famiglia è molto unita, nonostante una sana rivalità tra la festeggiata e sua sorella Chiara di 15 anni sulla pista da ballo. Il giorno seguente, quando il padre parte improvvisamente, Chiara inizia a indagare sui motivi che hanno spinto Claudio a lasciare Gioia Tauro. Più si avvicinerà alla verità, più sarà costretta a riflettere su che tipo di futuro vuole per sé stessa.

Cannes 74: oggi l’anteprima di Marx può aspettare di Marco Bellocchio

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Anteprima mondiale, oggi, al Festival di Cannes 2021, per il film di Marco Bellocchio, coprodotto da Tenderstories, “Marx può aspettare”. Domani, invece, nel corso della giornata di chiusura della kermesse, il regista italiano riceverà un prestigioso riconoscimento alla sua lunga e intensa carriera, la Palma d’Oro d’Onore.

Il film racconta la storia di Camillo, fratello gemello di Bellocchio, morto il 27 dicembre del 1968. Una storia autobiografica, narrata senza filtri, che vuole essere universale, ovvero una riflessione sul dolore dei sopravvissuti ripercorrendo un periodo storico “rivoluzionario” per l’Italia.

“Siamo onorati di questo nuovo traguardo cinematografico e di aver lavorato con un’icona del cinema italiano, che rappresenta da decenni la nostra cultura nel mondo. Partecipare al Festival di Cannes ci riempie di orgoglio, è un film in cui crediamo, introspettivo e coraggioso”. Spiegano Moreno Zani, Presidente di Tenderstories e Malcom Pagani, Amministratore Delegato della società, attiva nella creazione di contenuti originali e nella produzione audiovisiva.

Fra i traguardi raggiunti da Tenderstories, la sua partecipazione alla 77ma edizione della Mostra del Cinema di Venezia coproducendo il film “Padrenostro”, con cui Pierfrancesco Favino ha ricevuto la Coppa Volpi come miglior attore. Inoltre, la società sarà tra i produttori del film dedicato alla figura artistica di Lucio Dalla, nato da un soggetto scritto da Cesare Cremonini.

Tenderstories fa parte del Gruppo Tendercapital, uno dei player internazionali indipendenti più dinamici, attivo nel settore dell’asset management. Fondato da Moreno Zani, ad oggi è presente in vari Paesi con uffici a Londra, Dublino e Milano.