È stata senza dubbio un’edizione
strana, quella degli Oscar 2021, un’edizione senza
orchestra, senza numero comico d’apertura, senza tanti ospiti, un
evento che a ragione poteva sembrare sottotono e che invece ha
dimostrato la voglia di esserci, il ritorno ad un red carpet in
presenza, anche se contenuto, di nuovo persone che si guardano
negli occhi, anche se a distanza, ma in presenza.
E forse è questa la magia più grande
della scorsa notte, un assaggio di normalità, l’idea che la notte
delle stelle di Hollywood si sia trasformata in una specie di party
esclusivo con pochi e selezionati invitati che, in presenza, hanno
celebrato il cinema. Ma l’eccezionalità dell’evento non lo ha
risparmiato dal collezionare una serie di momenti memorabili che vi
raccontiamo di seguito.
Chloé Zhao da record
La prima donna cinese a vincere un
premio Oscar per la regia e per il miglior film, Zhao entra in quel
club esclusivo di due, insieme a Kathryn
Bigelow, un club che ci auguriamo possa infoltirsi molto
di più nei prossimi anni. La regista ha portato a casa due premi su
quattro nomination, dal momento che oltre a dirigere e produrre
Nomadland, lo ha anche scritto e montato.
Frances McDorman ulula a
sorpresa
Prima l’ululato a chiusura del
discorso di ringraziamento per il miglior film, poi un altro
discorso, brevissimo e forse figlio della sorpresa di essere stata
premiata per la terza volta dall’Academy. Quell’ululato è stato un
omaggio a Michael Wolf Snyder, il sound mixer di
Nomadland, scomparso da poco a soli 35 anni. Ma
oltre alla parentesi colorita, McDormand ha anche invitato tutti a
tornare in sala, a vedere i film tutti i film nominati.
La prima volta di una coreana a
Hollywood
Yuh-Jung Youn,
vincitrice dell’Oscar come attrice non protagonista in
Minari, ha tenuto il discorso di ringraziamento
forse più divertente che la storia recente del premio ricordi.
Visibilmente emozionata, l’attrice ha scherzato sull’aver
finalmente incontrato Brad Pitt, che ha presentato il premio,
chiedendogli anche perché mai non avesse fatto visita al set del
film durante le riprese. Ha poi perdonato tutti coloro che, in
America, pronunciano male il suo nome, e si è detta semplicemente
più fortunata di Glenn Close, perché la fortuna è
l’unico motivo per cui lei poteva vincere contro l’attrice.
Yuh-Jung Youn è la prima attrice coreana a vincere
un Oscar.
Daniel Kaluuya colpisce ancora
Dopo la gaffe ai Golden Globes,
durante i quali ha pronunciato metà del suo discorso di
ringraziamento a microfono spento, Daniel Kaluuya
colpisce ancora. Durante il discorso di ringraziamento per il suo
Oscar per il migliore non protagonista in Judas and the
Black Messiah, l’attore ha ringrazia persino il fatto che
i suoi genitori abbiano fatto sesso per concepirlo e metterlo al
mondo. “Sono così felice di essere vivo” ha detto Kaluuya,
e senza dubbio capiamo le sue intenzioni, tuttavia l’espressione
della madre che reagisce live a quanto dichiarato dal figlio non
era esattamente di felicità.
Glenn Close goes wild
L’unico momento di spettacolo e
intrattenimento, durante la serata, ha visto Glenn Close
protagonista; l’attrice nominata ha sfoggiato le sue conoscenze
musicali e le sue abilità da ballerina. Il quiz ha coinvolto i
partecipanti che cercavano di identificare un segmento di canzone e
indovinare se la canzone fosse o meno tra quelle che avevano vinto
agli Oscar nel corso degli anni. Dopo le risposte traballanti di
Andra Day e Kaluuya, Close ha risposto con grande
precisione alla sua domanda e ha identificato correttamente una
clip di “Da Butt”, scritta da Marcus Miller ed
eseguita dalla Experience Unlimited tratta dal film del 1988 di
Spike Lee Aule turbolente. Close si è poi esibita
in una breve sequenza di ballo che l’ha portata nei trend topic di
Twitter, vincendo comunque a modo suo la serata.
Anthony Hopkins vince a
sorpresa
La serata degli Oscar 2021 ha visto
anche un piccolo cambio di programma, dal momento che a fine serata
si è palesato il fatto che la scaletta avrebbe previsto prima il
premio al miglior film, vinto da Nomadland, e per
finire quello alla migliore attrice e al migliore attore.
Quest’ordine di eventi ha fatto pensare che il premio maschile
sarebbe andato postumo a Chadwick Boseman e che la
cerimonia si sarebbe conclusa con un suo ricordo. Tuttavia, dopo la
vittoria di Frances McDormand per le attrici, è
arrivata sempre a sorpresa un’altra vittoria per l’ottantatreenne
Anthony Hopkins, che non era presente alla
cerimonia. L’attore di The Father ha così
conquistato un secondo Oscar dopo quello per Il Silenzio degli
Innocenti, e solo in mattinata ha diffuso un suo videomessaggio in
cui esterna la sua sorpresa e la sua gratitudine, oltre a dedicare
un pensiero proprio a Boseman “che ci è stato tolto troppo
presto”.
Thomas Vitenberg dedica il premio
alla figlia
Nominato anche nella cinquina dei
migliori registi, Thomas Vitenberg ha ritirato
l’Oscar per il miglior film internazionale, Another
Round. Il regista ha pronunciato un accorato discorso di
ringraziamento, dedicato alla figlia adolescente, Ida, che avrebbe
dovuto avere una parte nel film e che è scomparsa a causa di un
incidente d’auto a pochi giorni dall’inizio delle riprese.
Vitenberg ha dedicato la vittoria a lei. “Abbiamo finito per
realizzare questo film per lei, in sua memoria. Quindi, Ida, questo
è un miracolo che è appena accaduto e tu sei parte di questo
miracolo, magari anche tirando dei fili da qualche parte. Ma questo
è per te.”
Il ritorno del red carpet
Come anticipato, dopo un anno di
cerimonie e premi via Zoom, gli Oscar 2021 hanno fatto srotolare di
nuovo un tappeto rosso. E sono tanti i nomi di coloro che hanno
sfilato, da Audra Day, audacissima in Vera Wang,
oppure Carey Mulligan, regale in Valentino Haute
Couture, così come la meravigliosa Zendaya che
anche con un colore rischioso come il giallo canarino era
assolutamente impeccabile. E ancora Vanessa Kirby,
regale in Gucci, e Margot Robbie in Chanel,
semplice ed elegante. Halle Berry ha scelto Dolce
& Gabbana e Viola Davis Alexandra McQueen. In
total white come lei c’era Maria Bakalova, con un
look principesco firmato da Louis Vuitton, mentre Amanda
Seynfield non è passata certo inosservata nel suo abito
rosso fuoco di Armani Privè. Il glamour è tornato e anche se si è
trattato di un piccolo assaggio rispetto al solito splendore da
Oscar, è stata una bella emozione. Per una volta abiti, trucchi e
gioielli non sono stati soltanto una frivolezza.
Il numero di apertura di Regina
King
All’attrice e regista Regina
King è stato affidato il compito di introdurre la
cerimonia. E il suo discorso di apertura è stato molto serio e
rigoroso, si è aperto con la commemorazione di tutti coloro che
abbiamo perso quest’anno a causa della pandemia ed ha continuato
con un deciso piglio politico.
“È passato un anno e siamo
ancora nel bel mezzo della pandemia”, ha detto King.
“Stiamo piangendo la perdita di così tanti, e devo essere onesta,
se le cose fossero andate diversamente la scorsa settimana a
Minneapolis, avrei potuto scambiare i miei tacchi con stivali da
marcia”. Il polso dell’America batte ancora troppo
velocemente, ed è giusto che Hollywood continui a portare
all’attenzione pubblica i problemi della società.