La trilogia sequel di
Star
Wars è ufficialmente giunta al termine in seguito
all’uscita nelle sale del capitolo finale L’Ascesa di
Skywalker. Guardando esclusivamente al plauso
riservato dalla critica ai tre episodi, Gli Ultimi
Jedi è stato il film accolto con maggiore entusiasmo.
Ma è davvero il miglior film dei tre?
Gli Ultimi Jedi e
L’Ascesa di Skywalker sono due film
molto diversi tra loro, e questo per tantissime ragioni. Sia
Rian Johnson che
J.J. Abrams sono stati in grado di piegare la
saga e la sua narrazione al proprio stile registico. Ecco perché
entrambi sono film pieni di azione, ricchi di fan service,
con personaggi e sottotrame brillanti, e all’occorrenza anche
divertenti.
È forse impossibile dire quale sia
effettivamente il capitolo più riuscito della trilogia sequel. Ecco
5 motivi per cui
L’Ascesa di Skywalker è il miglior
episodio, e altri 5 per cui lo è
Gli Ultimi Jedi:
L’Ascesa di Skywalker collega le trame di ben 9
episodi

Certamente, il compito di cui
J.J. Abrams ha deciso di farsi carico non è
stato per nulla facile:
L’Ascesa di Skywalker è il film che
mette la parola fine non soltanto alla trilogia sequel, ma
all’intera Saga degli Skywalker (trilogia prequel e originale
incluse), in un modo davvero epico.
Si è trattato di un’impresa a dir
poco sensazionale: se ci pensate bene, il film ha saputo chiudere
le storie dei nuovi personaggi e, al tempo stesso, omaggiare tutti
coloro che li hanno preceduti.
Ne Gli Ultimi Jedi ci
sono le migliori battaglie con le spade laser

Ci sono diverse battaglie con la
spada laser davvero epiche in tutta la Saga di Skywalker, ma alcuni
delle migliori provengono senza ombra di dubbio da
Gli Ultimi Jedi. La scena della sala
del trono dipinta di rosso, in cui Kylo Ren uccide
Snoke e lui e Rey fanno squadra, è una delle migliori sequenze
dell’intera trilogia del sequel: tecnicamente non usano le loro
spade per combattere l’uno contro l’altro, le loro mosse sono
davvero impressionanti e il l’intera scena è entrata di diritto
nella storia di Star Wars.
Un’altra scena memorabile è quella
della battaglia finale su Crait, quando Kylo affonda Luke con la
spada laser di Ren senza colpirlo realmente, dal momento che quello
contro cui sta combattendo è soltanto una proiezione realizzata da
Luke con la Forza.
L’Ascesa di Skywalker è ricco d’azione

L’Ascesa di Skywalker è probabilmente
l’episodio più ricco d’azione dell’intera trilogia sequel. Rey, Poe
e Finn intraprendono un’avventura separata, con l’eroina che si
trova a dover capire quale sia il suo posto nel mondo e cosa la
lega realmente a Kylo Rey. Inoltre, assistiamo anche al ritorno
dell’Imperatore Palpatine, alla lotta di Ben con il Lato Oscuro e
all’introduzione di molti altri personaggi come Jannah e Zorii
Bliss.
Visivamente, Gli Ultimi Jedi è sbalorditivo

Rian Johnson ha
condotto il pubblico alla scoperta di nuove e splendide location ne
Gli Ultimi Jedi, come le saline rosse
di Crait o il lussuoso pianeta Canto Bight. È sicuramente il film
più bello della trilogia sequel, e parte del merito deriva proprio
dallo stile cinematografico di Rian Jonhson, che
in particolari sequenze riesce ad esplodere in tutto il suo vigore,
come l’incredibile scena della sala del trono di Snoke.
Gli Ultimi Jedi espande l’universo di
Star Wars e apre possibili scenari su altre trame
da poter sviluppare in futuro, come ad esempio il bambino sensibile
alla Forza che appare alla fine del film.
Ne L’Ascesa di Skywalker si sviluppa la relazione tra
Rey e Kylo Ren
Una delle
cose più interessanti della trilogia sequel è sicuramente il legame
tra Kylo Ren e Rey. Mentre
Gli Ultimi Jedi getta le basi della
loro relazione e “connessione” attraverso la Forza,
L’Ascesa di Skywalkeer approfondisce
le loro dinamiche di personaggi che si muovono in un modo
fantastico.
Trascorrono gran
parte del film cercandosi l’un l’altro, e tutto questo porta ad un
grande momento in cui Rey consegna a Ben la sua spada laser
attraverso la Forza. Alla fine, proprio grazie al loro legame (la
“diade nella Forza”), Kylo “torna ad essere” Ben Solo abbracciando
il Lato Chiaro della Forza, con entrambi che capiscono di essere
innamorati.
Gli Ultimi Jedi sviluppa tanti personaggi
secondari

Alcuni dei personaggi a cui è stato
riservato un maggiore sviluppo narrativo provengono proprio da
Gli Ultimi Jedi: Rey si trova su Ach-To con
Luke, Rose e Finn sono in viaggio per Canto Bight, mentre Poe, Leia
e l’ammiraglio Holdo cercano di tenere unita la Resistenza.
Con tutte queste diverse sottotrame
e una durata di ben 2 ore e 32 minuti, c’era spazio a sufficienza
per lasciarsi coinvolgere anche dalle storie di alcuni personaggi
“minori” come Rose, che perde sua sorella all’inizio del film e che
si ritrova a poco a poco protagonista di una storia d’amore con
Finn, purtroppo poi abbandonata ne
L’Ascesa di Skywalker.
L’Ascesa di Skywalker riunisce la squadra

Star Wars è una saga al
centro della quale ci sono sempre state grandissime avventure.
L’Ascesa di Skywalker, al pari di
quanto fatto nella trilogia originale con Han, Leia e Luke,
riunisce finalmente i personaggi di Rey, Finn e Poe, che ne
Gli Ultimi Jedi abbiamo visto alle
prese ognuno con una sorta di “viaggio/avventura personale”. È
stato bello vedere la banda unire di nuovo le forze insieme, nello
stesso luogo, e non magari operare da lontano, ognuno in una parte
diversa della Galassia.
Gli Ultimi Jedi rimodella gli schemi saga
Gli
Ultimi Jedi si distingue dal resto della trilogia
sequel di Star Wars perché è sostanzialmente molto diverso
dagli altri.
Il Risveglio della Forza è molto simile –
soprattutto da un punto di vista strutturale – a Una Nuova
Speranza, ma Episodio VIII ha preso i modelli della
saga e gli ha totalmente stravolti.
È un film pieno di
scelte audaci, come ad esempio quella di rendere Luke Skywalker una
sorta di anti-eroe o rivelare che i genitori di Rey “non erano
nessuno”. È una versione unica dell’universo di Star Wars,
completamente diversa sia nello stile che nell’impianto narrativo
rispetto a
L’Ascesa di Skywalker.
L’Ascesa di Skywalker è pieno di fan service
Contrariamente a
Gli Ultimi Jedi,
L’Ascesa di Skywalker è pieno di
fan service e di riferimenti a tutto gli altri episodi
della saga. Star Wars ha essenzialmente riunito tre
generazioni di fan, e
L’Ascesa di Skywalker riesce in
qualche modo ad onorare sia la trilogia originale che la trilogia
prequel.
Ci sono diversi
cameo, tra cui Lando Calrissian, Wedge Antilles e ovviamente Han
Solo. Nel film rivediamo anche la Morte Nera, e si sentono persino
le voci di diversi Jedi dall’universo cinematografico e televisivo.
L’Ascesa di Skywalker è
essenzialmente una grande lettera d’amore per tutti i fan di
Star Wars.
Ne Gli Ultimi Jedi assistiamo al sacrificio di Holdo

Attraverso
Gli Ultimi Jedi, Rian Johnson
ha creato alcune delle migliori scene dell’intero franchise di
Star Wars: una di queste è sicuramente la scena in cui
l’ammiraglio Holdo si sacrifica per distruggere la flotta del Primo
Ordine e salvare ciò che resta della Resistenza.
È anche il momento più tensivo del
film, con Rey e Kylo che combattono per la sua spada laser, e Rose
e Finn che rischiano di essere uccisi dal Primo Ordine. In quel
momento, l’intero film assume tutta un’altra valenza, dando vita ad
un momento particolarmente emotivo e strabiliante che permette di
distinguere
Gli Ultimi Jedi da tutti gli altri
film.
Fonte: ScreenRant