L’annuncio ufficiale arrivato
durante il D23 Expo ha confermato l’arrivo di Moon
Knight nel MCU grazie alla serie di Disney +
attualmente in sviluppo. Uno dei personaggi più amati e “chiacchierati”
dell’universo Marvel farà quindi il suo debutto
sul piccolo schermo, ma quali potrebbero essere gli attori più
adatti al ruolo?
Ecco qualche perfetto candidato:
Shia LaBeouf
Iniziamo con uno degli attori più
carismatici e magnetici del panorama hollywoodiano, spesso
sottovalutato e ora in fase di rottura con il grande cinema
mainstream: Shia
LaBeouf. Possiamo criticare i suoi progetti bizzarri e
il suo carattere, ma quando si tratta di calarsi nei panni di un
personaggio ha pochi rivali nel settore e riesce sempre a donare
una forte intensità alla parte. Insomma, per la Marvel si tratterebbe di un ottimo
acquisto.
Logan Marshall-Green
Soprannominato “la brutta copia di
Tom Hardy” per la
netta somiglianza, Logan Marshall-Green è
visibilmente cresciuto come attore negli ultimi anni, prestando il
suo innato talento a pellicole come The Invitation, Sand Castle,
Prometheus e Upgrade. Nel MCU invece ha già recitato una
piccola parte in Spider-Man: Homecoming, ma
nulla esclude che lo studio possa affidargli le sorti di un altro
personaggio ancora più complesso.
Michiel Huisman
Noto al grande pubblico per aver
interpretato Daario Naharis nella quarta stagione di Game of
Thrones, Michiel Huisman ha sicuramente
impressionato per la capacità di rubare la scena ai colleghi e per
l’incredibile fisicità. Al cinema l’abbiamo visto in The Age of
Adaline e The Young Victoria, spesso in ruoli secondari, quindi
sarebbe bello se avesse l’opportunità di distinguersi in un ruolo
da protagonista. Perché non Moon
Knight allora?
Rodrigo Santoro
Il brasiliano che ha trovato fortuna
a Hollywood: Rodrigo Santoro è ormai una star
affermata, attore drammatico robusto e molto versatile che dopo
alcuni ruoli importanti in vari film, tra cui quello di Serse in
300 e 300: Rise of an Empire, Love Actually, I Love You Phillip
Morris, The Last Stand, Ben-Hur e Westworld, potrebbe arrivare
l’occasione di una vita salendo a bordo dei Marvel Studios.
Jensen Ackles
Jensen Ackles è la
star di Supernatural, nella quale ha recitato in
tutte le quindici stagioni, e ora che l’attore sta per dirgli
addio, potrebbe avere più tempo per dedicarsi ad altri progetti
sfruttando la sua esperienza nel genere action, comedy e dramma.
Praticamente il giusto mix che servirebbe per approcciarsi alla
serie di Moon Knight.
Brett Dalton
Tra tutti i candidati, Brett
Dalton è forse il più complicato da collocare e conosciuto
dal pubblico per la sua partecipazione ad un’altra serie Marvel, Agents Of
S.H.I.E.L.D., dove ha interpretato Grant Ward. Abbandonato
lo show nel 2017, l’attore ha il carisma adatto e una certa
presenza scenica che garantirebbe a Moon Knight un debutto con i
fiocchi.
Alfonso Herrera
Alfonso Herrera è
diventato il beniamino del pubblico di Netflix grazie al ruolo di Hernando in tutte le
stagioni di Sense8, recitando poi nella serie The
Exorcist per Fox, ed è evidente che sia pronto a fare il salto
verso Hollywood. Interpretare Moon Knight nello show di Disney +
gli consentirebbe di espandere la propria esperienza artistica
sfruttando i suoi punti di forza drammatici e sperimentando con
l’action.
Rami Malek
Parlando di casting quasi
impossibili, il nome di Rami
Malek spunta fuori con cadenza giornaliera. La
carriera del protagonista di Mr. Robot è in ascesa, e
l’oscar ottenuto con Bohemian
Rhapsody l’ha definitivamente lanciato nel firmamento
hollywoodiano. A breve lo vedremo nei panni del villain nel nuovo
film di Bond, No Time To Die, quindi i Marvel Studios potrebbero
approfittare del momento e sceglierlo come prossimo Moon
Knight.
Oscar Isaac
Chiudiamo con un candidato le cui
possibilità sono simili a quelle di Rami Malek: Oscar
Isaac sarebbe il preferito dei fan per il casting di
Moon Knight, ma è davvero difficile che la star di Ex
Machina, Star
Wars, Inside Llewyn Davis e X-Men: Apocalypse possa incontrare
di nuovo la strada dei cinecomic vista l’esperienza non proprio
positiva…
Come confermato da Kevin Feige
durante l’ultimo D23 Expo, il Marvel Cinematic Universe si sta
preparando al debutto in live-action di Kamala Khan aka Ms.
Marvel sul piccolo e grande schermo. E per quanto
riguarda la serie standalone che arriverà sulla piattaforma
streaming di Disney +, il nuovo report di Discussing Film fa sapere
che le riprese dovrebbero iniziare a settembre 2020 e che il
casting per scegliere il volto dell’eroina è attualmente in corso
con lo studio intenzionato a ingaggiare un’attrice non troppo
nota.
Gli altri titoli presentati
ufficialmente nel corso del D23 sono She-Hulk e Moon
Knight, che al momento non hanno una data di uscita,
mentre per Ms. Marvel si potrebbe già ipotizzare
una release nel 2021.Giusto in tempo per seminare qualche indizio
sul sequel di Captain Marvel, personaggio a cui si
lega il percorso della giovanissima supereroina dei fumetti.
Nella versione originale infatti,
Kamala Khan è un’adolescente americana di origini pakistane che
ammira molto Carol Danvers e che acquisisce accidentalmente il
potere della superelasticità, entrando a far parte dei Vendicatori.
Sarà quindi questo il destino dell’eroina nel MCU?
G. Willow Wilson, co-creatrice del
personaggio, ha spiegato in un’intervista che “mentre alcuni
supereroi sono nati per il grande schermo perché naturalmente
cinematografici, e Ms. Marvel rientra fra questi. Abbiamo
sempre pensato che ci fosse un evidente potenziale cinematografico
per lei, quindi benedico tutti coloro che tenteranno di portarla in
vita. Non so come andrà a finire, ma spero non in un modo
inquietante.”
Alcuni easter egg seminati nei film
del MCU possono preannunciare il futuro
dei nostri personaggi preferiti oppure omaggiare le loro origini e
i fumetti a cui si ispirano, e in questo senso Spider-Man: Far
From Home ne è davvero una prova schiacciante
(come vi abbiamo mostrato
in questo articolo). Ora che il cinecomic con protagonista
Tom
Holland è finalmente arrivato in versione digitale – e
prossimamente sbarcherà anche sul mercato homevideo – i fan possono
mettersi alla ricerca di ogni piccolo dettaglio sfuggitogli in sala
lo scorso luglio.
Tra questi c’è il modo in cui i
Marvel Studios sono riusciti a connettere vari
universi esistenti in una singola inquadratura durante il volo di
Peter Parker che lo porterà in Europa. Per distrarsi l’eroe decide
di guardare un documentario e la scelta ricade su uno tra questi
titoli: The Snap, sulle conseguenze dello schiocco
di Thanos; Finding Wakanda, forse un viaggio alla
scoperta del regno di T’Challa dopo l’apertura al mondo esterno;
Hunting Hydra, probabile sguardo storico
sull’organizzazione che riuscì a infiltrarsi nello SHIELD; Nova: Einstein
Rosen Bridges con in copertina il Dr. Erik Selvig di
Stellan Skarsgård; infine Heart of Iron: The Tony Stark
Story, documentario dedicato al mentore di Peter il cui
titolo lascia presagire l’ingresso di Ironheart nel
MCU.
Ma la vera domanda è: questi
documentari fittizi saranno disponibili, in futuro, anche per il
grande pubblico? Esiste una connessione reale con l’universo
condiviso? Ne verranno mostrati alcuni frammenti nei prossimi film
della Fase 4 e quali indizi potremmo rintracciare a riguardo?
Diretto ancora una volta da
Jon Watts,
Spider-Man: Far From Homeè
arrivato nelle nostre sale il 10 luglio. Confermati nel cast del
film il protagonista Tom
Holland nei panni di Peter Parker, Marisa
Tomeiin quelli di zia May e Zendayain
quelli di Michelle,Samuel
L. Jacksonin quelli di Nick Fury
e Cobie
Smuldersin quelli di Maria Hill.
Jake
Gyllenhaal interpreterà invece Quentin
Beck, aka Mysterio, uno degli antagonisti
più noti dei fumetti su Spidey.
Di seguito la sinossi ufficiale:
In seguito agli eventi di
Avengers: Endgame, Spider-Man deve rafforzarsi per affrontare
nuove minacce in un mondo che non è più quello di prima. ‘Il nostro
amichevole Spider-Man di quartiere’ decide di partire per una
vacanza in Europa con i suoi migliori amici Ned, MJ e con il resto
del gruppo. I propositi di Peter di non indossare i panni del
supereroe per alcune settimane vengono meno quando decide, a
malincuore, di aiutare Nick Fury a svelare il mistero degli
attacchi di creature elementali che stanno creando scompiglio in
tutto il continente.
Dopo il
memorabile Poetry, il regista
sudcoreano Lee Chang-dong torna sul
grande schermo con Burning – L’amore brucia,
ispirato al racconto Granai
incendiati di Murakami. Un mystery
thriller carico di tensione drammatica, la cui storia ruota attorno
alle inquietudini di un triangolo amoroso.
In concorso al Festival
di Cannes 2018 (FIPRESCI Award per il miglior film e Vulcan
Award per la miglior scenografia), Burning – L’amore
bruciaarriverà in sala
dal 19 settembre, ma sarà presentato in anteprima dal 20 agosto
all’interno della rassegna K-CINEMA, insieme
aLittle Forest di Yim
Soon-rey, A Taxi Driver di Jang
Hune The Gangster, The Cop, The
Devil di Lee Won-tae, per celebrare il meglio della più
recente produzione sudcoreana.
Un film intenso che riflette le
complessità del nostro presente, come spiegato dallo stesso
regista: “Il mondo in cui viviamo è diventato misterioso:
sentiamo che qualcosa non va, sotto la superficie funzionante della
modernità, ma il mondo non è in grado di spiegarci cosa. Sembra
quasi di trovarsi di fronte a un gigantesco puzzle e le persone,
indipendentemente dalla nazionalità, dalla religione o dallo status
sociale, sono piene di rabbia. I giovani, soprattutto. Non trovano
risposte nel presente e non riescono a identificare un obiettivo,
sentendosi impotenti.”
Burning – L’amore
brucia è stato selezionato per rappresentare la Corea
del Sud agli Oscar 2019 nella categoria miglior film straniero.
Fanno parte del cast Yoo Ah-in, Jeon
Jong-seo e
Steven Yeun, quest’ultimo divenuto celebre a livello
internazionale per il ruolo di Glenn Rhee nella serie
cult The Walking Dead.
A seguire, la sinossi
ufficiale del film:
Jongsu, un giovane fattorino con
aspirazioni letterarie, incontra Haemi facendo una consegna. I due
iniziano a frequentarsi e la ragazza, prima di affrontare un
viaggio in Africa, gli chiede di occuparsi del suo gatto. Jongsu
accetta, ma quando Haemi ritorna non è più da sola: ha conosciuto
Ben, tanto ricco quanto misterioso, e ora sta per conoscerlo anche
lui. Niente sarà più come prima…
Di tutti i più recenti adattamenti
cinematografici (e riletture) dei fumetti DC, il Joker presentato e
premiato a Venezia è l’unico ad aver scelto un’ambientazione
“retrò”, con le disavventure del comico fallito Arthur Fleck
inserite nel contesto degli anni Ottanta. C’è però una ragione
dietro questa mossa specifica rispetto ai contemporanei
Justice League, Suicide Squad e Batman v Superman, e a spiegarla è
il regista Todd Phillips parlando di ciò che l’ha spinto a tornare
nel 1981 per raccontare questa storia:
“Per me il tempo era
fondamentale per separare il film dall’universo DC. Quando ho
presentato il progetto alla Warner Bros, con la sceneggiatura e
tutto, volevo che fosse chiara l’assenza di qualsiasi legame con i
cinecomic finora realizzati da loro. Joker faceva parte di un
universo separato, e perciò doveva svolgersi nel passato, prima di
ogni altra cosa“.
Lo stesso Phillips aveva detto in
precedenza che il film è nato con
l’intenzione di staccarsi dall’universo in cui esistono anche
Wonder Woman o Aquaman, perché Joker “non è realmente
collegato al DCEU, e questa era la nostra intenzione fin
dall’inizio. L’idea era la nascita di un’etichetta parallela per la
DC in cui poter inserire questo tipo di studio del personaggio, con
produzione a basso costo. Quindi il film non è mai stato pensato
per connettersi ad un mondo più grande, e non lo vedo connettersi a
nulla in futuro.”
Ovviamente questo esclude ogni
possibilità di vedere il clown principe del crimine interpretato da
Joaquin
Phoenix in un futuro crossover con altri personaggi
(ad esempio il nuovo
Batman di Robert Pattinson),
come sembrano ridotte al minimo le opportunità di ottenere un
sequel.
Vi ricordiamo
che Joker vede nel cast
anche Zazie Beetz, Frances
Conroy, Brett
Cullen, Dante
Pereira-Olson, Douglas
Hodge e Josh Pais e che
arriverà nelle sale il 4 ottobre 2019, come
ufficializzato nelle ultime settimane dalla Warner Bros.
Contrariamente alle altre
apparizioni del personaggio
nei Batman di Tim
Burton, nella trilogia del Cavaliero
Oscuro di Christopher
Nolan e in Suicide
Squad, Joker sarà ambientato
negli anni Ottanta e racconterà l’evoluzione di un uomo ordinario e
la sua trasformazione nel criminale che tutti conosciamo.
“Ho amato il Joker di The Dark
Knight, e anche quello di Jared Leto di Sucide
Squad che è venuto dopo, così come il ritratto di Jack
Nicholson“, ha dichiarato Phillips parlando dei
possibili riferimenti alle vecchie versioni del clown principe del
crimine e dell’eredità che il suo Joker si porta dietro. “Negli
Stati Uniti, i fumetti sono il nostro Shakespeare, e come esistono
varie versioni dell’Amleto, così noi potremmo offrire varie
versioni di Joker in futuro.” “Onestamente non riusciamo
ancora a credere alla vittoria di Venezia. Ci vorrà del tempo per
realizzare“, ha commentato il regista nell’intervista con
Variety.
Rihanna vuole
interpretare Poison Ivy in The
Batman, ma la Warner Bros non si è ancora fatta viva
con un’offerta. Il film è ormai in sviluppo da alcuni anni, e
originariamente avrebbe dovuto avere Ben Affleck
in qualità di regista, sceneggiatore, protagonista e anche
produttore. Ma nel corso del tempo, il progetto ha subito molti
cambiamenti, tanti da estromettere completamente la partecipazione
di Affleck.
Dopo l’abbandono di Ben
Affleck, la Warner Bros. ha assunto Matt
Reeves per prendere il suo posto alla regia. Reeves ha poi
riscritto la sceneggiatura mentre il costume dell’Uomo Pipistrello
passava a Robert Pattinson, scelta che ha generato non poche
polemiche da parte dei fan. Ora che il film ha finalmente una data
di uscita nel 2021, i fan stanno iniziando a speculare su quali
criminali appariranno nella storia: uno dei nomi possibili è
Poison Ivy.
Parlando con ET, Rihanna ha
spiegato che le piacerebbe molto interpretare il personaggio di
Poison Ivy in The Batman. Le voci sulla sua partecipazione al film
sono iniziate dopo che la cantante ha pubblicato su Instagram una
foto dei suoi stivali di pelle, menzionato la Batmobile nella
didascalia. Quando ET le ha chiesto se stava accennando a un ruolo
in The Batman, Rihanna ha spiegato: “Questo [post] ha molto a
che fare con Batman [perché] ho un’ossessione enorme per Poison
Ivy. E sì, mi sono tinto i capelli di rosso a causa di Uma
Thurman.”
Rihanna ha anche affermato che la
Warner Bros. non l’ha ancora chiamata, ma vorrebbe fare
un’audizione per il personaggio poiché Poison Ivy è una delle sue
“ossessioni nella vita”.
Il cinecomic dovrebbe svolgersi
negli anni Novanta. Per alcuni 1990 fa rima con gli adattamenti di
Batman di Tim Burton che
prepararono le basi per i futuri cinefumetti e che sono stati fonte
di ispirazione per Zack Snyder per quanto riguarda
una scena particolare di Batman V
Superman: Dawn of Justice (dove il regista aveva
omaggiato lo scontro tra il cavaliere oscuro e Pinguino di
Batman Returns del 1992), per non parlare del
fatto che alcune delle più importanti trame a fumetti sul
personaggio provengono proprio da quel decennio.
I Marvel Studios si preparano a sbarcare sulla
nuova piattaforma streaming Disney
+ (in arrivo nel 2019) con diverse serie tv dedicate
ai personaggi del MCU, tra cui una su
Loki. Il Dio dell’Inganno tornerà quindi
protagonista anche sul “piccolo” schermo dopo essere apparso in
numerosi capitoli cinematografici dell’universo Marvel, e sarà interpretato ancora
dall’idolo dei fan Tom
Hiddleston. Intorno al progetto regna il mistero,
anche se alcuni dettagli sono stati confermati dall’attore durante
il Late Show di Stephen Colbert.
A quanto pare gli episodi della
serie riempiranno quegli spazi lasciati vuoti tra la fine di
Infinity War – dove avevamo visto Loki morire per
mano di Thanos – e Endgame, dove il personaggio
era apparso nel 2012 nel corso dei viaggi nel tempo dei
Vendicatori, e questo è ciò che ha dichiarato Hiddleston a
riguardo:
“Negli anni trascorsi da
Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame sono state poste due
domande: Loki è davvero morto? E cosa farà con il cubo cosmico,
ovvero il Tesseract? Ecco, la serie risponderà a entrambe le
domande“
Questo sembra appurare l’ipotesi
sull’utilizzo del Tesseract per alterare
la realtà creando così timeline alternative a quella attuale.
Durante la Battaglia di New York infatti, Loki fugge via con il
cubo e in quella linea temporale è vivo e forse non ha incontrato
Thanos.
“Tutto quello che posso dirvi è
che si intitolerà Loki. È una nuova partenza …ma non posso spiegare
perché.“, aveva raccontato l’attore in una recente intervista.
“Sapevo che Loki era una figura complessa, intelligente ma
vulnerabile, arrabbiato e smarrito, problematico e spiritoso.
Quindi ho pensato che interpretarlo fosse un’opportunità
incredibile cresciuta nel corso del franchise. Non me lo sarei mai
aspettato.
Nel frattempo continuano i lavori
sulla serie spin-off che verrà sviluppata dallo showrunner e
sceneggiatore di Rick and
Morty, Michael Waldron, ingaggiato
dai Marvel Studios per scrivere il
primo episodio figurando anche come produttore esecutivo.
Creato da Stan Lee,
Jack Kirby e Larry
Lieber, Loki
è uno dei personaggi ricorrenti all’interno dell’universo
cinematografico Marvel ed è apparso in ben sei
cinecomic dei Marvel Studios. Noto come
“Il Dio dell’Inganno“, è stato fra i primi villain
davvero apprezzati dai fan grazie soprattutto all’egregia
interpretazione a
tinte shakespeariane di Tom
Hiddleston, l’attore che ne veste i panni
da Thor (2011).
Se c’è una cosa su cui i fan e i
detrattori di Suicide
Squad concordavano, era che la performance di
Margot Robbie nei panni succinti di Harley Quinn è
stata senza dubbio l’elemento migliore del film. E infatti, dopo
l’uscita di Suicide Squad, la Warner Bros. era
molto più interessata a sviluppare il personaggio della Robbie che
a continuare con il
franchise.
Alla fine, dopo molte proposte di
spin-off e standalone, lo studio ha messo in cantiere Birds
of Prey, un film che unisce Harley ad altre anti-eroine
DC: Cacciatrice (Mary Elizabeth Winstead) e Black
Canary (Jurnee Smollett-Bell), oltre alla loro
alleata nella polizia di Gotham, Renee Montoya (Rosie
Perez). Insieme, le quattro affrontano Roman Sionis aka
Black Mask (Ewan McGregor), un malvagio signore
del crimine di Gotham che prende di mira l’adolescente – e la
futura Batgirl – Cassandra Cain (Ella Jay Basco),
con la complicità dell’assassino ugualmente sadico Victor Zsasz
(Chris Messina).
In passato, Margot
Robbie ha descritto Birds of Prey come un
“film su un gruppo di ragazze tra cui Harley”, e questo si
spiega perché il carattere fuori di testa ma socievole di Harley
non avrebbe giustificato uno stand-alone. La Hodson ha approfondito
tali commenti in una recente intervista con Total Film (tramite
GamesRadar), dicendo
che Margot sapeva che voleva raccontare una storia di “Harley
Quinn insieme ad altre ragazze”. “Era il suo punto di partenza.
Sapeva che voleva una banda al femminile. Voleva che Harley avesse
delle amiche”.
Birds of
Prey (and the fantabulous emancipation of one Harley
Quinn) arriverà nelle sale il 7
febbraio 2020. Nel cast Margot
Robbie, che riprenderà il ruolo
di Harley Quinn, Mary Elizabeth
Winstead, Jurnee Smollett-Bell (rispettivamente
Cacciatrice e Black Canary), Rosie
Perez (Renee Montoya), Ella Jay
Basco (Cassandra Cain) e Ewan
McGregor (Maschera Nera).
La prima sinossi del film
riporta:
Dopo essersi separata da Joker,
Harley Quinn e altre tre eroine – Black Canary, Cacciatrice e Renee
Montoya – si uniscono per salvare la vita della giovane Cassandra
Cain da un malvagio signore del crimine.
L’idea di un live action dedicato
ai Pokemon poteva essere un’idea rischiosa, ma
Pokémon Detective Pikachu ha superato le
aspettative di tutti, stampa e pubblico, e ora c’è molta attesa per
ciò che verrà dopo. Dal momento che si aspetta l’arrivo al cinema
di Ash Ketchum, è comprensibile che i fan siano in fibrillazione
per il sequel del film.
In attesa di avere notizie certe
sul progetto, ecco di seguito alcuni concept art che l’artista
R.J. Palmer ha messo a disposizione del
web. Come su può vedere, di seguito, i concept in questione non
sono solo studi sui personaggi, ma anche repliche di alcune delle
scene più emozionanti del film, come l’epica battaglia tra
Charizard e Gyarados. Ecco le immagini di
seguito:
La storia inizia quando
il geniale detective privato Harry Goodman scompare
misteriosamente, costringendo il figlio di 21 anni Tim a scoprire
cosa sia successo. Ad aiutarlo nelle indagini l’ex compagno Pokémon
di Harry, il Detective Pikachu: un adorabile, esilarante e
saggio super-investigatore che sorprende tutti, persino se stesso.
Avendo scoperto che i due sono equipaggiati per comunicare tra loro
in modo singolare, dato che Tim è l’unico essere umano in grado di
parlare con Pikachu, uniscono le loro forze in un’avventura
elettrizzante per svelare l’intricato mistero. Si trovano così ad
inseguire gli indizi lungo le strade illuminate al neon di Ryme
City, una moderna e disordinata metropoli dove umani e Pokémon
vivono fianco a fianco in un iperrealistico mondo live-action. Qui
incontreranno una serie di Pokémon, scoprendo una trama
sconvolgente che potrebbe distruggere la loro coesistenza pacifica
con gli umani e minacciare l’universo stesso dei Pokémon.
Fanno parte del cast di
Pokémon Detective Pikachu anche Justice Smith
(“Jurassic World: il regno distrutto”) nel ruolo di Tim; Kathryn
Newton (“Lady Bird,” “Big Little Lies – piccole grandi bugie” in
TV) nei panni di Lucy, una giovane reporter alle prese con la
sua prima storia importante; al fianco di Suki Waterhouse
(“Insurgent”), Omar Chaparro (“Overboard”), Chris Geere (“Modern
Family” in TV) e Rita Ora, con il candidato all’Oscar Ken Watanabe
(“Godzilla”, “L’ultimo Samurai”) e Bill Nighy (“Harry
Potter e i Doni della Morte Parte 1”).
Mesi fa è stato leakato un
poster di Star Wars: L’Ascesa di
Skywalker, e come spesso accade si è giustamente messa
in discussione la veridicità dell’oggetto in questione. Tuttavia
arriva adesso la conferma che quel poster era reale, appartenente
al merchandising ufficiale del film, anche se la nuova immagine che
ne circola presenta alcuni cambiamenti.
Rispetto alla foto circolata mesi
fa, all’epoca della Celebration, il poster presenta il logo con il
titolo ufficiale del film, al posto del logo generico del
franchise, e la presenza di Rose Tico
(Kelly Marie Tran) accanto a Finn, laddove nel
poster leak c’era il personaggio di Klaud. Ecco di seguito il
poster:
Star Wars: L’Ascesa di
Skywalker, capitolo conclusivo della nuova trilogia
del franchise diretto da J.J. Abrams,
arriverà nelle sale a dicembre 2019.
Nel cast Daisy
Ridley, Oscar
Isaac, John
Boyega, Kelly Marie
Tran, Naomi
Ackie, Joonas Suotamo,Adam
Driver, Anthony Daniels, Billy
Dee Williams Lupita Nyong’o, Domhnall
Gleeson, Billie Lourd e il veterano del
franchise Mark Hamill. Tra le new entry
c’è Richard E. Grant.
Il ruolo di Leia Organa sarà
interpretato di nuovo da Carrie Fisher, usando del
girato mai visto prima da Star Wars: Il Risveglio della
Forza. “Tutti noi amiamo disperatamente Carrie
Fisher – ha dichiarato Abrams – Abbiamo cercato
una perfetta conclusione alla saga degli Skywalker nonostante la
sua assenza. Non sceglieremo mai un altra attrice per il ruolo, né
mai potremmo usare la computer grafica. Con il supporto e la
benedizione della figlia, Billie, abbiamo trovato il modo di
onorare l’eredità di Carrie e il ruolo di Leia in Episodio IX,
usando del girato mai visto che abbiamo girato insieme per Episodio
VII.”
Dark Phoenix non è
stato affatto un successo. Sia da un punto di vista della critica
che da quello del gradimento del pubblico, il film è stato
osteggiato per evidenti limiti dovuti probabilmente alla situazione
produttiva controversa nel mezzo della quale si è trovato (la
fusione Disney-Fox).
Questo esito deludente ha portato a
voler cancellare dalla memoria il film con Sophie
Turner, anche se Screen Junkies ha puntato la
sua attenzione sull’esordio alla regia di Simon
Kinberg per realizzare il suo nuovo trailer onesto, come
potete vedere di seguito. Il video si concentra principalmente sui
buchi di trama che presenta la storia.
Scritto e diretto da Simon Kinberg,
il nuovo episodio è interpretato da Sophie Turner,
James McAvoy, Michael Fassbender, Jennifer Lawrence,
Nicholas Hoult, Tye Sheridan, Alexandra Shipp e Jessica
Chastain.
Dark Phoenix, la trama
Dark Phoenix
tratterà la storia di uno dei personaggi più amati della saga degli
X-Men, Jean Grey, che si evolve nell’iconica DARK PHOENIX.
Nel corso di una pericolosa missione nello spazio, Jean viene
colpita da una potente forza cosmica che la trasforma in uno dei
più potenti mutanti di tutti i tempi. Lottando con questo potere
sempre più instabile e con i suoi demoni personali, Jean perde il
controllo e strappa qualsiasi legame con la famiglia degli X-Men,
minacciando di distruggere il pianeta. Il film è il più intenso ed
emozionante della saga, mai realizzato prima. È il culmine di
vent’anni di film dedicati agli X-Men, la famiglia di mutanti che
abbiamo amato e conosciuto deve affrontare il nemico più
devastante: uno di loro.
Grazie alla fusione Disney/Fox, i
Fantastici
Quattro sono finalmente in viaggio verso il
Marvel Cinematic Universe.
Il film prodotto da Kevin Feige sulla prima
famiglia Marvel è uno dei prodotti più
attesi da parte dei fan del MCU, e stando agli esiti disastrosi
dei precedenti film sui quattro personaggi, è legittimo nutrire
timore per il prossimo (forse nel 2022) adattamento
cinematografico.
Mentre possiamo essere sicuri del
fatto che Mister Fantastic, la Donna Invisibile, la Torcia Umana e
la Cosa sono in buone mani con Kevin Feige, ci
sono sicuramente alcuni dettagli e qualche suggerimento che lo
stesso Feige farebbe bene a tenere presente. Ecco di seguito alcuni
consigli che potrebbero far bene al film sui Fantastici
Quattro nel MCU:
Non fare un teen movie
Realizzare un film sui
Fantastici Quattro adolescenti potrebbe essere nei piani dei
Marvel Studios, soprattutto perché ciò
spiegherebbe perché non li abbiamo mai visti prima d’ora. Tuttavia,
seguire la linea Ultimate dei fumetti non ha funzionato nel riavvio
del 2015 e non funzionerà nemmeno ora.
Onestamente, l’intero concetto che
il Baxter Building è una sorta di istituto per i giovani di talento
sembra una copia troppo simile a ciò che accade per gli X-Men ed è
un modo incerto per mettere insieme questa squadra di eroi.
Proprio ciò che accade in
Avengers: Endgame può essere la
spinta che convince Reed Richards a guardare allo spazio, al cosmo,
e organizzare la sua spedizione che si concluderà con il famoso
incidente con i raggi cosmici, che li renderà i Fantastici
Quattro.
Utilizzare i costumi classici
I Fantastici Quattro sono
iconici anche grazie ai loro costumi blu brillante, cosa che Josh
Trank ha scartato per una versione più realistica, ma noiosa, di
questi costumi.
Considerando quanto spesso i
Marvel Studios si attengono al
materiale originale, non abbiamo dubbi che gli eroi saranno
presentati in una veste modernizzata, ovviamente anche per quanto
riguarda i costumi blu.
In fin dei conti, purché diano
immediatamente l’impressione di essere proprio loro, i Fantastici
Quattro, non c’è motivo per Feige e compagnia di mantenere
invariato il look dei personaggi, ma è anche vero che sarebbe bello
vedere i costumi originali sullo schermo.
Realizzare la Cosa in mo-cap
Si può dire tutto il male
del mondo sul film del 2015, ma realizzare la Cosa in CGI piuttosto
che mettere Jamie Bell in una tuta di gomma è stata una delle
migliori decisioni prese dalla Fox.
Con personaggi come Hulk e Thanos,
i Marvel Studios hanno dimostrato di
saper utilizzare molto bene la mo-cap sul grande schermo e la Cosa
deve essere un personaggio che sia aderente ai fumetti ma grande
statura (non quanto Hulk ma certamente non troppo più
piccolo). E questo significa che dovrebbe assolutamente avere
lo stesso design dei fumetti e che dovrebbe essere realizzato in
mo-cap, proprio come questi personaggi.
Lasciar perdere Doctor Doom, per
ora
Si dice che i Marvel Studios abbiano in programma
di introdurre Doctor Doom in una serie dedicata su Disney+ prima di metterlo a confronto
con il team su grande schermo, e questa è una grande idea. La sua
storia di origine potrebbe sicuramente essere raccontata in circa
sei episodi e realizzare un altro film dei Fantastici Quattro in
cui è lui il cattivo potrebbe essere un errore molto grave per i
Marvel Studios.
Dopotutto, se pensiamo a Mole Man,
Annihilus o allo stesso Galactus, i Fantastici Quattro dispongono
di una grande galleria di cattivi, mentre tutto ciò che abbiamo
visto sul grande schermo è sempre e solo Doctor Doom.
Ricordando questo, il personaggio
potrebbe essere un ottimo cattivo per un secondo o terzo film sui
Fantastici Quattro. Inoltre, Doom ha tutte le carte in regola per
diventare il prossimo grande cattivo del MCU, se gestito bene!
Dare alla squadra la “Avengers
Tower”
Ora che Spider-Man non fa
più parte dell’universo cinematografico Marvel, è abbastanza ovvio chi
dovrebbe essere il nuovo proprietario della Avengers Tower. Mentre
è difficile decidere da dove Reed Richards e compagnia abbiano
potuto prendere i soldi per acquistarla, ha perfettamente senso
rendere la torre la Baxter Tower, visto che saranno loro i prossimi
eroi di base a New York.
Reed potrebbe facilmente essere il
miliardario proprietario della “Future Foundation”, tuttavia,
rendendosi conto che vuole lasciare un segno nella Storia, potrebbe
convincere i suoi amici a dirigersi nello spazio. In questo modo
non solo avremmo la possibilità di introdurre il viaggio nello
spazio e l’incidente, ma anche un arco narrativo importante per il
personaggio. Ad ogni modo, la Avengers Tower sarebbe un’ottima
base per i Fantastici Quattro una volta entrati nell’MCU.
Collegare la Zona Negativa con il
Reame Quantico
La zona negativa è un luogo
con un grande potenziale e potrebbe persino portare ad un
adattamento di Annihilus, ad un certo punto. Questa storia ha un
potenziale superiore rispetto anche a quello della Infinity Saga,
che pure ha raccolto così tanto successo, eppure, invece che
introdurre dall’inizio questo contesto, potrebbero collegarlo al
Reame Quantico, che ormai il pubblico conosce.
Che siano sovrapposti o
semplicemente connessi in un modo che permetta ai due mondi di
coesistere fianco a fianco, vedere i Fantastici Quattro viaggiare
nella Zona Negativa e, intanto, fare luce su dove Janet Van Dyne
fosse rimasta intrappolata, sarebbe davvero interessante. Un cameo
di Ant-Man potrebbe anche contribuire a collegare in modo efficace
la prima avventura di questa squadra al più ampio MCU.
Non lasciarlo a Peyton Reed
Solo perché si pensa che un
cameo Ant-Man o del Regno Quantico sia un’idea divertente non
significa che Peyton Reed dovrebbe prendere il timone di questo
film. Sembra che il regista voglia questo lavoro da un po’, visto
che già alla Fox era stato associato al film che poi non è mai
stato realizzato. E, intendiamoci, Ant-Man e Ant-Man e The
Wasp sono delle commedie davvero ben riuscite, ma sembrano entrambi
film di passaggio.
Fantastici Quattro ha bisogno di un
regista che abbia un occhio per gli effetti visivi e una inventiva
che lo faccia sembrare qualcosa di veramente speciale e diverso nel
genere dei film a fumetti. Reed semplicemente non è l’uomo giusto
per il lavoro e i Marvel Studios devono scegliere con
attenzione a chi affidare il film, visto che questo nuovo reboot
sarà decisivo.
Evitare l’ambientazione anni
’60
Quando Reed fu assegnato
alla regia di Fantastici Quattro alla Fox, il piano era di
ambientare il film negli anni ’60. Sarebbe stato davvero bello e
non si può negare che questi eroi si adattino bene a
quell’ambientazione.
Ora, i Marvel Studios potrebbero scegliere
di fare la stessa cosa ed è possibile che retrodatino la presenza
dei FF nel MCU a prima che Iron Man prendesse
il timone della storia. Tuttavia, sarebbe un peccato per loro non
sfruttare la loro presenza, sulla scia degli Avengers e in
concomitanza con gli X-Men che a breve arriveranno.
Una possibile soluzione è che il
gruppo sia rimasto intrappolato in un vortice temporale nel Regno
Quantico, per poi sbucare nel presente, direttamente dagli anni
’60, arrivando in un futuro che non capiscono.
Concentrarsi sulla famiglia
C’è una buona ragione per
cui i Fantastici Quattro sono conosciuti come “La prima famiglia
della Marvel”, come li abbiamo appellati
anche poco sopra. La dinamica tra questo quartetto è sicuramente
qualcosa che il reboot deve esplorare, che si tratti del legame tra
Reed e Ben come migliori amici, la dinamica tra fratelli di Sue e
Johnny, o semplicemente il modo in cui Johnny fa impazzire Ben con
le sue battute e la sua costante presa in giro.
Non sarebbe una brutta cosa,
inoltre, presentare Franklin e Valeria Richards molto presto, visto
che al di fuori di Tony Stark in Endgame, il MCU non ha mai affrontato la
genitorialità degli eroi.
L’idea di una famiglia di supereroi
è ciò che non abbiamo visto ancora sul grande schermo, ma i
Fantastici Quattro potrebbero cambiare questo trend, visto che per
loro è fondamentale venire presentati come un nucleo familiare
solido e unito.
Rendere Sue Storm il membro più
potente della squadra
Sia Jessica Alba che Kate
Mara non hanno offerto versioni soddisfacenti della Donna
Invisibile, ovviamente per carenze della scrittura, e nel caso
della Alba, anche per quella parrucca dall’effetto strano che
l’attrice ha indossato per tutto il film.
In questo film, i Marvel Studios non dovrebbero
rifuggire dal mostrare che, mentre eroi del calibro di Mister
Fantastic, la Torcia Umana o la Cosa sono incredibilmente potenti,
è Sue Storm il membro più forte della squadra. Il MCU ha ancora bisogno di personaggi
femminili forti e carismatici da affiancare a Captain Marvel, e la Donna Invisibile potrebbe
guidare la carica.
La ABC dopo il teaser promo ha diffuso la prima clip di
The Good Doctor 3×01, il primo episodio
dell’attesissimo terza stagione della serie di
successo The Good
Doctor.
Il primo episodio di The
Good Doctor 3 debutterà il 23 Settembre 2019 sulla
ABC.
Nella terza stagione di
The Good
Doctor Dr. Shaun Murphy (Freddie
Highmore), un giovane chirurgo con autismo e sindrome
dei savant, continua a usare la sua straordinaria regali medici
presso l’unità chirurgica dell’ospedale San Bonaventura. Mentre le
sue amicizie si approfondiscono, Shaun lavora più duramente di
quanto abbia mai fatto prima di iniziare a uscire, mentre naviga
nel suo ambiente e nelle sue relazioni per dimostrare ai suoi
colleghi che il suo talento come chirurgo salverà delle
vite. La serie è di David Shore (“House”), e “Lost” e “Hawaii
Five-0” star Daniel Dae Kim.
The Good Doctor 3×01
In The Good
Doctor protagonisti
Freddie Highmore nei panni del Dr. Shaun Murphy,
Antonia Thomas nel ruolo del Dr. Claire Browne,
Nicholas Gonzalez nel ruolo del Dr. Neil Melendez,
Hill Harper come Dr. Marcus Andrews,
Richard Schiff come Dr. Aaron Glassman,
Christina Chang come Dr. Audrey Lim, Fiona
Gubelmann come Dr. Morgan Reznick, Will Yun
Lee come Dr. Alex Park, Paige Spara come Lea Dilallo e Jasika Nicole
come Dr. Carly Lever.
La serie è di Sony Pictures
Television e ABC Studios. David Shore è il produttore
esecutivo e showrunner. Anche Daniel Dae Kim, Erin Gunn, David
Kim e Sebastian Lee sono produttori esecutivi. Gli ABC Studios
fanno parte dei Disney Television Studios, una collezione di studi
composta da 20th Century Fox Television, ABC Studios e Fox 21
Television Studios.
Divenuto celebre per i suoi ruoli
eccentrici in alcuni film di culto, l’attore James
Spader si è negli anni costruito una buona fama,
affermandosi come uno degli interpreti più interessanti in
circolazione. Con ruoli in film d’autore e altri in film per il
grande pubblico, l’attore ha potuto provare la sua versatilità,
convincendo la critica delle sue doti.
Ecco 10 cose che non sai di
James Spader.
James Spader carriera
1. I film. Il
debutto cinematografico dell’attore avviene nel 1981 con il film
Amore senza fine di Franco Zeffirelli.
Successivamente prende parte a importanti film come Wall
Street (1987), Sesso, bugie e videotape (1989),
Wolf – La belva è fuori (1984), Crash (1996),
Secretary (2002), Lincoln (2012), The
Homesman (2014), e Avengers: Age of
Ulton (2015), accanto a Robert Downey Jr.,
Chris Evans
e Chris
Hemsworth.
2. Le serie TV. Da
non sottovalutare è anche la carriera televisiva dell’attore, che
negli anni ha preso parte a serie come The
Practice (2003-2004), Boston
Legal (2004-2008), The
Office (2011-2012), e dal 2013 interpreta il criminale
Raymond Reddington, protagonista della serie The
Blacklist.
James Spader famiglia
3. I suoi genitori lo hanno
convinto a lasciare la scuola. Spader frequentava la
Brooks School di Andover, dove suo padre era insegnante. La
famiglia viveva nel campus, e Spader era uno degli studenti più
famosi. Successivamente ha frequentato la Phillips Academy, ma i
suoi genitori lo hanno convinto a dedicarsi a tempo pieno alla sua
passione per la recitazione, permettendogli di lasciare la
scuola.
James Spader vita privata
4 E’ stato
sposato. L’attore conosce la decoratrice Victoria Kheel
sul set del film Sesso, bugie e videotape. I due si
sposano sul finire degli anni ottanta e hanno due figli. Nel 2004
tuttavia divorziano per via della nuova relazione dell’attore con
l’attrice Leslie Stefanson, dalla quale ha un figlio nel 2002.
James Spader premi e
nomination
5 Ha vinto 3 Emmy
Awards. Negli anni l’attore ha guadagnato numerose
nomination, tra cui 3 ai Golden Globe Awards, 10 agli Screen Actors
Guild Awards, e 4 agli Emmy Awards, riportando qui ben tre vittorie
per i suoi ruoli nelle serie The Practice e Boston
Legal.
James Spader Avengers: Age of
Ultron
6. Joss Whedon lo ha scelto
per la sua voce. Il regista del secondo film dedicato agli
Avengers ha dichiarato di essersi preso molto tempo per decidere a
chi affidare il ruolo del perfido Ultron, e alla fine scelte Spader
per la sua voce calda e suadente, ma anche per la capacità di
diventare improvvisamente minaccioso.
James Spade The Blacklist
7. Il suo personaggio
corrisponde al suo ideale di ruolo. L’attore ha sempre
dichiarato di scegliere con grande attenzione i suoi ruoli
cinematografici e televisivi. Se questi non risultano stimolti da
un punto di vista attoria, e hanno uno scarso arco narrativo
l’attore sarà propenso a non sceglierli, preferendo un buon ruolo
ai soldi. Per questo motivo si è sempre dichiarato entusiasta del
suo personaggio in The Blacklist, poiché gli ha permesso
di sperimentare da un punto di vista interpretativo e di
confrontarsi con una mentalità costantemente ricca di soprese.
James Spader personalità
8. Non è facile lavorare
con lui. Attori e registi che hanno lavorato con Spader
hanno dichiarato che non è semplice condividere il set o la scena
con lui. L’attore è molto esigente, oltre a soffrire di un disturbo
ossessivo-compulsivo. Egli fa caso ad ogni dettaglio, e la sua
forte personalità lo rende spesso sgradito agli altri. Nonostante
ciò, è un grande professionista, e nessuno si è mai lamentato dei
suoi risultati.
James Spader patrimonio
9. E’ tra gli attori più
pagati della TV. Con i film e le serie TV a cui ha
partecipato, l’attore è negli anni arrivato ad ottenere un
patrimonio stimato di 10 milioni di dollari. Grazie ai suoi recenti
ruoli televisivi, inoltre, si è affermato come un degli attori più
pagati della TV.
James Spader età e altezza
10. James Spader è nato a
Boston, negli USA, il 7 febbraio 1960. L’altezza
complessiva dell’attore è di 178 centimetri.
Focus Features ha diffuso il primo trailer ufficiale di
Dark Waters, il nuovo film di Todd
Haynes (La stanza delle meraviglie, Carol,
Lontano dal paradiso, Velvet Goldmine) con protagonisti
Mark
Ruffalo, Anne HathawayeTim Robbinse incentrato sullo scandalo della compagnia
chimica DuPont.
Tratta da una storia vera, la pellicola seguirà Bilott, il
personaggio interpretato da Ruffalo, condurre una causa
ambientalista contro la compagnia DuPont che avrebbe nascosto un
precedente di inquinamento chimico durato decenni.
Ruffalo figurerà anche in vesti di produttore
insieme Pamela Koffler e Christine Vachon della Killer Films,
mentre Jeff Skoll e Jonathan King della Participant Media saranno i
produttori esecutivi al fianco di Michael Sledd.
La Fase 4 del
MCU introdurrà al cinema
(e in tv) una schiera di nuovi personaggi, eventi crossover e team
di supereroi, e questa continua espansione promessa da Kevin Feige
potrebbe portare anche ad ambientazioni inedite adattate
direttamente dai fumetti.
Ma quali sono quelle che vorremmo
vedere nei prossimi film? Ecco 10 alternative:
Avengers Academy
La trama di Avengers
Academy ha visto i più brillanti giovani eroi del futuro
addestrati da alcuni dei più grandi guerrieri del passato, e questa
storia complessa potrebbe essere inserita tra le location inedite
delle nuove Fasi del MCU come base dei Vendicatori del
domani.
Atlantide
Il re di Atlantide
potrebbe essere in viaggio verso il MCU – come riportano diverse
indiscrezioni – e tutto lascia intendere che insieme a
Namor potrebbe arrivare
anche l’esplorazione di luoghi mai visti prima nel MCU come appunto gli abissi e
l’impero nascosto sotto le profondità del mare.
Terra selvaggia
Le Terre
selvagge (anche note come Terra selvaggia) sono una
location immaginaria dell’universo Marvel situata sotto l’Antartide e
popolata da dinosauri e vari animali preistorici. Vi si può trovare
anche il vibranio, lo stesso materiale del Wakanda utile per la
realizzazione di nuove tecnologie e armi potentissime.
Zona Negativa
La Zona
negativa è una dimensione parallela comparsa per la prima volta
nei fumetti dei Fantastici Quattro e nella finzione
narrativa è formata da un’antimateria, ovvero da elementi di carica
elettrica opposta al nostro universo. Al suo centro è presente un
vortice di potenza inaudita formato da materia e detto zona dei
detriti, che attrae tutto a sé.
Baxter Building
I lettori dei fumetti
sapranno che il Baxter Building è il palazzo che ospita il
Quartier Generale dei Fantastici
Quattro nel fumetto omonimo: l’edificio non è altro
che un grattacielo composto da 35 piani situato a Manhattan
distrutto dal figlio di Dottor Destino. Ovviamente sarebbe uno
sgarbo non includerlo nelle possibili location della nuova Fase del
MCU con l’arrivo della prima
famiglia Marvel…
Avengers Mansion
La strada dei Vendicatori continuerà
anche senza due dei membri originali, e anche se non abbiamo
notizie sulla nuova formazione che vedremo al cinema, è probabile
che gli eroi avranno bisogno di una location dove riunirsi in
seguito alla distruzione del campound alla fine di Endgame. Magari
sarà proprio la Avengers Mansion la loro prossima
dimora?
X-Mansion
Impossibile non menzionare
l’X-Mansion in relazione al possibile ingresso dei
Mutanti nell’universo cinematografico Marvel: la scuola di Xavier per
giovani dotati è parte fondamentale di ogni storia degli X-Men e la Fase 4
potrebbe essere l’occasione giusta per aprire le porte
dell’edificio a nuovi orizzonti.
Monte Olimpo
Gli dei dell’Olimpo si stanno
dirigendo verso il MCU, come suggerito dalle voci
sulla presunta presenza di Ercole nei nuovi film, e insieme a
queste figure sarebbe impossibili non includere anche la loro casa,
ovvero il monte Olimpo. Proprio come Asgard, si
tratterebbe di una perfetta commistione tra tecnologia aliena e
magia che gli umani non riescono a capire.
Il regno di Incubo
Incubo dovrebbe
arrivare nella Fase 4 del MCU grazie al sequel di Doctor
Strange e con esso anche l’inquietante regno in cui vive, che
poi appartiene alla lista dei luoghi più interessanti da esplorare
al cinema. Esattamente come la Dimensione Oscura, si trova in una
realtà alternativa ed è parte di un multiverso in continua
espansione.
Latveria
Latveria è uno
stato immaginario nell’universo Marvel situato tra Ungheria, Serbia
e Romania che grazie ai suoi progressi in campo tecnologico
assolutamente superiore a quello delle altre nazioni, è riuscita a
preservarsi dall’inquinamento industriale. Qui risiede Doctor Doom
che l’ha resa una vera una superpotenza mondiale.
Ecco il trailer di Se mi
vuoi bene, il nuovo film di Fausto
Brizzi in sala a partire dal prossimo 17 ottobre.
Protagonista del film è Claudio Bisio, con lui nel
cast Dino Abbrescia, Lorena Cacciatore, Valeria Fabrizi,
Flavio Insinna, Susy Laude, Maria Amelia Monti, Lucia Ocone, Cochi
Ponzoni, Memo Remighi, Elena Santarelli e Gian
Marco Tognazzi.
Se mi vuoi bene: la trama
Diego (Claudio
Bisio) è un avvocato di successo, un depresso cronico. Un
giorno incontra Massimiliano (Sergio Rubini),
proprietario di un eccentrico negozio di Chiacchiere che non vende
nulla se non appunto conversazioni. Ed è proprio chiacchierando con
lui che Diego capisce qual è la soluzione per uscire dalla sua
palude emotiva: fare del bene a tutti i suoi cari. Diego
individua chirurgicamente i problemi che secondo lui affliggono sua
madre, suo padre, suo fratello, sua figlia, i suoi amici, perfino
la sua ex moglie e, con la precisione di un cecchino bendato,
finisce per rovinare l’esistenza ad ognuno di loro. Ma non tutto è
perduto…
Come confermato dall’Hollywood
Reporter, un altro volto noto di Breaking Bad
tornerà anche nel film intitolato El Camino e in
arrivo su Netflix il prossimo 11 Ottobre: si tratta di
Matt Jones, che nella serie originale interpretava
l’amico e partner nel traffico di droga di Jesse Pinkman
Badger recitando in una dozzina di episodi.
La sua ultima apparizione risale al
finale di stagione insieme a Skinny Pete.
Gran parte dei lavori si è svolta in
New Mexico, secondo le indiscrezioni circolate in rete, mentre
dovrebbe essere certo il ritorno dei due protagonisti Bryan
Cranston e Aaron Paul nei rispettivi
panni di Walter White e Jesse Pinkman. Vi ricordiamo inoltre che
questo lungometraggio di due ore sarà il primo titolo dell’accordo
triennale siglato da Gilligan con Netflix, con le fonti che parlano
di un contratto da 50 milioni di dollari.
L’interruzione
dell’accordo tra Sony e Marvel Studios per la produzione
dei nuovi film di Spider-Man ha ufficialmente
escluso Kevin Feige e la Disney dai futuri
progetti e dalla gestione dei diritti sul personaggio. Ora sembra
che il piano sia quello di integrare Peter Parker nello stesso
universo di Venom, primo spin-off lanciato lo scorso anno, e
l’ipotesi più plausibile è che i due si incontrino sullo schermo in
un testa a testa rimandato dai tempi di Spider-Man 3 di Sam
Raimi.
Ma cosa vorremmo vedere in questo ipotetico cinecomic?
Spidey respinge il simbionte
Nei fumetti Peter
Parker è l’unica forma di vita in grado di “resistere” al
fascino dei simbionti, e a differenza della versione di Sam Raimi
quella proposta da Sony e Marvel con Tom
Holland è esattamente il tipo personaggio con un
carattere a prova di tentazione. In ogni caso sarebbe divertente
(oltre che fedele alla controparte originale) affrontare questa
dinamica in un futuro film anche in relazione con il rapporto che
andrebbe a instaurarsi con Eddie Brock…
Peter Parker con il costume di
Venom
La fedeltà rispetto alla fonte non
esclude la possibilità di vedere Peter Parker nei panni del
simbionte: stando alla realtà post Far From
Home, l’eroe deve confrontarsi con i pericoli derivati
dalla rivelazione della sua identità segreta, quindi dovrebbe
fuggire o nascondersi magari abbracciando un lato dark della sua
personalità finora inesplorato dal MCU…
Eddie Brock “indaga” su Peter
Parker
Supponendo che l’Universo della Sony
riprenderà le sorti di Peter dopo il finale di Far From Home, un
modo per collegare i due personaggi sarebbe mettere Eddie
Brock sulle tracce dell’eroe per scoprire chi si cela
dietro la maschera dell’Uomo Ragno. Nelle vesti di giornalista,
Brock avrebbe così accesso allo scoop del secolo, stabilendo una
relazione con il suo futuro avversario…
La trama di Lethal Protector
Lethal Protector è
forse la trama più popolare dei fumetti di Venom che inizia con
Spider-Man e il simbionte durante una tregua; più tardi il padre di
una delle vittime di Venom riunisce una squadra per ucciderlo,
costringendo l’antieroe a tornare in azione e interrompere il
patto. Non sarebbe una premessa interessante anche per il film?
Un ruolo per Flash Thompson
Tra tutti i personaggi secondari
introdotti nel MCU, Flash
Thompson è quello con i contorni meno chiari e dalla
caratterizzazione molto diversa rispetto all’originale dei fumetti.
Un particolare è rimasto però fedele al materiale di partenza: è un
rivale di Peter Parker eppure idolatra Spider-Man, senza rendersi
conto che i due sono la stessa persona. Ora che l’identità di Peter
è stata rivelata, Flash potrebbe diventare geloso dei suoi poteri,
e allearsi con i simbionti diventando l’aiutante di Venom come
succede nella pagine della Marvel Comics…
Spidey e Venom uniti contro
Carnage
Carnage sarà parte
integrante della trama del sequel di Venom e combattere questo
mostro potrebbe essere il pretesto per riunire una squadra formata
da Eddie Brock e Peter Parker al cinema. Magari il villain vincerà
alla fine del secondo capitolo e in un terzo ipotetico saranno i
due eroi a fare fronte unito per sconfiggerlo…
La sua morte prematura a luglio, al
termine di una lunga malattia, ha scioccato chi conosceva Mattia
Torre e per questo il suo ultimo progetto, scritto con
tenacia anche per scacciare via la sofferenza, vedrà la luce.
Figli sarà il suo
ultimo film, portato sul set da Giuseppe Bonito che con Torre ha
lavorato a lungo fianco a fianco. Le riprese sono cominciate oggi a
Roma, l’uscita del film con Vision Distribution che è anche
coproduttore è già prevista per gennaio 2020. Tutto l’affetto per
Mattia Torre si è riversato su quest’ultima opera perché il
sodalizio tra l’autore e i ‘suoi’ attori andava oltre la
professione. Il suo era un circolo tra interpreti, sceneggiatori,
produttori, una grande compagnia che alternava serie tv a
spettacoli teatrali, cinema e teatro e si vedeva nei luoghi delle
prove ma anche a casa o a ristorante.
Protagonisti di ‘Figli’ sono due
delle persone a lui più vicine: Valerio Mastandrea e Paola
Cortellesi e l’emozione sul set è fortissima. Accanto a loro, molti
degli interpreti che in questi anni, tra cinema, teatro e tv, hanno
portato in scena i maggiori successi dell’autore: Stefano Fresi,
Valerio Aprea, Paolo Calabresi, Andrea Sartoretti, Massimo de
Lorenzo, Gianfelice Imparato, Carlo de Ruggeri. Tutti ‘complici’ di
cult come “Boris” e “La Linea Verticale” e piece teatrali come “Io
non c’entro”, “Tutt’apposto”, “Piccole anime”, “L’ufficio”, “456”,
“In mezzo al mare”, “Migliore”, “Qui e ora”, “Perfetta”.
“Figli” è la storia di Nicola e
Sara, una coppia innamorata e felice. Sposati da tempo, hanno una
figlia di sei anni e una vita che scorre senza intoppi. Tutto
perfetto fino a quando l’arrivo del secondo figlio li farà
scontrare con l’imprevedibile… Lorenzo Mieli è stato il produttore
storico di Mattia Torre: sin dal 2007 con Boris (un passaparola lo
fece diventare cult assoluto) quando la società era ancora la
Wilder, poi ha continuato in seguito con la Wildside insieme a
Mario Gianani, e proprio Mieli, coetaneo di Torre (Lorenzo del ’73,
Mattia era del ’72) durante la serata organizzata al Teatro Ambra
Jovinelli a Roma all’indomani della morte aveva annunciato che il
film sarebbe stato comunque realizzato. Un omaggio post mortem
all’amicizia e al talento di Mattia Torre capaci di raccontare nel
profondo la quotidianità della società contemporanea con il suo
stile graffiante, ironico, leggero.
Sedicicorto International Film
Festival Forlì festeggia il quarantesimo anniversario di
Alien. Il capolavoro di Ridley Scott, perfetta sintesi di
genere tra fantascienza e horror, arrivò infatti nelle sale
italiane il 25 ottobre del 1979, quattro mesi dopo l’uscita
americana. La manifestazione forlivese ha voluto quindi rendere
omaggio a una pietra miliare del cinema moderno, ovviamente con un
cortometraggio d’eccezione.
Grazie alla collaborazione con
Twentieth Century Fox Home Entertainment e Chili TV,
domenica 6 ottobre sarà presentato per la prima volta sul grande
schermo Alien: Ore, diretto dalle sorelle Kailey e Sam
Spear.
Alien: Ore racconta la storia
di Lorreine, una minatrice di stanza su un pianeta-colonia
minerario. Lorraine lavora sodo per migliorare la vita di sua
figlia e dei suoi nipoti. Quando, durante il suo turno, un collega
muore in circostanze misteriose, la donna è costretta a scegliere
tra fuggire o sfidare gli ordini dei suoi superiori e affrontare le
sue paure in una disperata lotta per la sicurezza della sua
famiglia.
Alien: Ore è uno dei sei
cortometraggi celebrativi realizzati da Twentieth Century Fox in
collaborazione con Tongal. I sei cortometraggi sono tutti
disponibili su Chili Tv, inseriti come contenuti speciali nel
pacchetto di acquisto di Alien sulla piattaforma di streaming e
download.
Per introdurre Alien: Ore, la
proiezione sarà preceduta dalla presentazione del libro “Alien –
Misteri, inquietudini e segreti del film di Ridley Scott“.
L’autore del saggio, il giornalista e critico cinematografico
Stefano Cocci, racconterà al pubblico la genesi del film,
con molti gustosi retroscena e aneddoti per cinefili incalliti.
Sedicicorto
International Film Festival Forlì 2019 si terrà dal 4 al 13
ottobre2019 a Forlì ed è realizzato con il contributo di Mibact
– Direzione Generale Cinema, MIUR, Provincia di Forlì-Cesena,
Comune di Forlì, Regione Emilia Romagna, Intesa San Paolo,
Fondazione Cassa dei Risparmi di Forli e della Romagna e in
collaborazione di Mini e Cantine Drei Donà.
Il concetto di universo condiviso è
stato introdotto al cinema molto prima dell’arrivo dei Marvel Studios, come dimostrano tutte le
connessioni e i riferimenti seminati nella filmografia di
Quentin Tarantino. In questo senso anche il suo
nuovo lavoro, C’era una volta
a… Hollywood sembra continuare la tradizione
inserendo qualche dettaglio familiare o richiamo visivo alle
vecchie pellicole del regista. richiami visivi.
Ecco allora di seguito tutti quelli
scovati nel film:
Big Kahuna
Burgers e Red Apple Cigarettes
Un tratto distintivo dei film di
Tarantino sono i marchi ricorrenti e creati dal regista stesso come
Big Kahuna Burgers e Red Apple
Cigarettes. Il locale per hamburger reso celebre da Pulp
Fiction si intravede su un cartellone pubblicitario durante una
delle tante scene di guida mentre le sigarette vengono nominate
durante i titoli di coda con Rick protagonista di una pubblicità in
cui sostiene che sono le migliori.
I cameo tagliati
Tutti i lavori di Tarantino sono
ricchi di cameo e C’era una volta a Hollywood di
certo non fa eccezione. Tuttavia il ruolo di Michael
Madsen (che aveva già recitato in Le Iene e Kill Bill) è
stato abbreviato rispetto all’idea di partenza mentre lo stesso non
si può dire di Tim Roth, James
Marsden e Danny Strong, le cui scene sono
stati tagliate.
Courtney Hoffman
Nella scena in cui Rick Dalton si
presenta sul set ubriaco, sullo schermo appare il regista Sam
Wanamaker e il suo compito è “nascondere” le caratteristiche da
bravo ragazzo dell’attore in modo che assomigli più a un cattivo.
L’aiutante Rebekka è interpretata dalla vera costumista
Courtney Hoffman, che in passato aveva lavorato
con Tarantino per Django Unchained.
Cliff, Randy e
stuntman Mike
C’era una volta a Hollywood segna
la terza collaborazione tra Kurt Russel e
Tarantino rievocando tramite un omaggio il loro primo film assieme:
ancora una volta l’attore interpreta uno stuntman di nome Randy, ma
a differenza di Mike di Death Proof, si tratta di
un bravo ragazzo che non uccide le ragazze a bordo della sua
auto.
Zoe Bell
Sempre parlando di stuntmen, anche
qui continua il sodalizio del regista con Zoe Bell
(che interpreta la moglie di Randy, Janet): nel film è lei che
ferma la lotta tra Bruce Lee e Cliff, arrabbiandosi con
quest’ultimo per aver distrutto la sua macchina. La nota
controfigura era già apparsa in Death Proof e
aveva sostituito Uma Thurman nelle scene d’azione di Kill
Bill, ma la ricordiamo anche in una piccola parte in
The Hateful Eight.
L’eredità di Bruce Lee
La tuta gialla della Sposa in
Kill Bill era un chiaro riferimento a
Bruce Lee, omaggiato a modo suo anche in C’era una
volta a Hollywood (ritratto che non è
piaciuto alla figlia dell’attore). Nel film è interpretato da
Mike Moh e si rende protagonista di un’esilarante sequenza in cui
la star del kung fu viene sfidata da Cliff (Brad Pitt).
Cowboy e Western
Film come Django Unchained e The
Hateful Eight rendevano evidente l’amore di Tarantino per i
western, in particolare per tutto il revisionismo italiano dello
Spaghetti Western. Il genere ritorna anche
nell’ultimo lavoro in senso letterale, con Rick Dalton che è una
star in declino e la cui carriera si risolleva proprio grazie ai
western made in Italy.
Uccidere i nazisti
Uno dei film in cui recita Rick
Dalton è The 14 Fists of McCluskey, dove l’attore
è mostrato mentre uccide dei nazisti con un
lanciafiamme.Evidentemente questo concetto già espresso in
Bastardi Senza Gloria viene riproposto come se
fosse un fatto reale (almeno nell’universo di Tarantino).
Cambiare la storia
Lettera d’amore alla Hollywood del
1969, il film si rivela come una fantasia di un mondo alternativo
in cui la setta di Charles Manson viene punita e Sharon
Tate non viene brutalmente uccisa nella sua villa di Cielo
Drive. Nel raccontare questa realtà Tarantino usa ancora una
volta la finzione per liberare violentemente la storia americana da
alcuni dei suoi capitoli più oscuri e dare al pubblico una sorta di
divertimento catartico. Lo stesso accadeva in Django
Unchained e Bastardi senza gloria.
Per festeggiare l’imminente arrivo
di Spider-Man: Far
From Home in homevideo, Marvel e Sony hanno montato un
trailer speciale dedicato a Scimmia Notturna (in originale
Night Monkey), ovvero il nome che Ned dà alla
versione del supereroe con il costume nero durante le disavventure
a Praga.
Ovviamente chi ha visto il film
saprà che questa uniforme viene donata all’eroe da Nick Fury per
“confondersi” nella notte durante lo scontro con l’Elementale di
Fuoco al quale partecipa anche Quentin Beck aka Mysterio, il grande
illusionista dei fumetti.
Vi ricordiamo che Far From Home,
per ora, segna l’ultima apparizione di Peter Parker nel MCU a causa della fine dell’accordo tra i
due studios concorrenti sulla gestione dei diritti di
produzione e distribuzione.
“Fondamentalmente, abbiamo
realizzato cinque grandi film. Sono stati cinque anni meravigliosi.
Ho trascorso il momento più bello della mia vita. Chi può sapere
cosa riserverà il domani?” ha raccontato Tom
Holland. “Tutto quello che so è che continuerò a
interpretare Spider-Man, e che sarà divertente, in qualsiasi modo
sceglieremo di continuare, e il futuro del personaggio sarà
diverso, ma altrettanto fantastico e sorprendente, e troveremo
nuovi modi per renderlo ancora più bello.“
Di seguito trovate il trailer e il
video delle papere sul set che sarà disponibile sui dischi dvd e
blu-ray ad ottobre.
Diretto ancora una volta da
Jon Watts,
Spider-Man: Far From Homeè
arrivato nelle nostre sale il 10 luglio. Confermati nel cast del
film il protagonista Tom
Holland nei panni di Peter Parker, Marisa
Tomeiin quelli di zia May e Zendayain
quelli di Michelle,Samuel
L. Jacksonin quelli di Nick Fury
e Cobie
Smuldersin quelli di Maria Hill.
Jake
Gyllenhaal interpreterà invece Quentin
Beck, aka Mysterio, uno degli antagonisti
più noti dei fumetti su Spidey.
Di seguito la sinossi ufficiale:
In seguito agli eventi di
Avengers: Endgame, Spider-Man deve rafforzarsi per affrontare
nuove minacce in un mondo che non è più quello di prima. ‘Il nostro
amichevole Spider-Man di quartiere’ decide di partire per una
vacanza in Europa con i suoi migliori amici Ned, MJ e con il resto
del gruppo. I propositi di Peter di non indossare i panni del
supereroe per alcune settimane vengono meno quando decide, a
malincuore, di aiutare Nick Fury a svelare il mistero degli
attacchi di creature elementali che stanno creando scompiglio in
tutto il continente.
Il 12 novembre verrà ufficialmente
lanciato il nuovo servizio di streaming Disney+,
che come saprete offrirà all’utente la possibilità di accedere a
contenuti esclusivi più titoli dell’archivio della casa di
Topolino. Sulla piattaforma saranno disponibili una vasta
collezione di prodotti originali, tra cui film e serie tv, e tutti
i titoli di Disney, Pixar,
Marvel Studios,
Lucasfilm e National
Geographic.
Ma quali saranno i film, le serie e gli altri assortimenti che
il pubblico troverà sin dal primo giorno?
Marvel Serie
Animate: Fantastic
Four (1994), Fantastic Four: World’s Greatest
Heroes, Guardians of the
Galaxy (2015), The Incredible
Hulk, Iron Man (1994), Iron Man:
Armored Adventures, Silver Surfer
(1998) Spider-Man (1981), Spider-Man (1994), Spider-Man
and his Amazing Friends, Spider-Man
Unlimited, Spider-Woman (1979), Ultimate
Spider-Man, X-Men e X-Men: Evolution.
Leggi anche – Disney +: data di
lancio, prezzo e dettagli del servizio streaming
Star Wars
(TV): Star Wars: Forces of
Destiny (Shorts), Star Wars:
Rebels,Star Wars:
Rebels (Shorts), Star Wars: Resistance
e Star Wars: The Clone Wars.
Pixar: A
Bug’s Life, Brave, Cars, Cars 2, Cars 3, Coco, Alla ricerca
di Dory, Alla ricerca di Nemo, Gli Incredibili, Gli Incredibili 2,
Inside Out, Monsters e Co, Monsters University, Ratatouille, Toy
Story, Toy Story 2, Toy Story 3, Up
e Wall-E.
Disney Classici
d’animazione:La carica dei 101, Aladdin,
Alice nel paese delle meraviglie, Bambi, La bella e la bestia, Cenerentola,
Dumbo, Fantasia, Hercules, Lilli e il vagabondo, Mulan, Peter Pan,
Pinocchio, Pocahontas, Tarzan, Il re leone.
Altri titoli assortiti
(Film): Doctor Dolittle, Free
Solo, Frozen, High School Musical, High School
Musical 2, High School Musical 3: Senior Year, Honey, I Shrunk the
Kids, Lilo and Stich, Miracle, Pirates of the Caribbean: At
World’s End, Pirates of the Caribbean: Dead Man’s
Chest, Pirates of the Caribbean: Dead Men Tell No
Tales, Pirates of the Caribbean: On Stranger
Tides, Pirates of the Caribbean: The Curse of the Black
Pearl, The Nightmare Before Christmas, Wreck-it
Ralph e Zootopia.
Altri titoli assortiti
(TV):Agent Carter, Agents of
S.H.I.E.L.D., Boy Meets
World, DuckTales (1987),
DuckTales (2017), Even
Stevens, Girl Meets World, Kim
Possible, Phineas and Ferb, That’s So Raven, The
Simpsons, The Suite Life of Zack and Cody, The Suite Life
on Deck e Wizards of Waverly Place.
Celebre per i suoi ruoli
televisivi, l’attrice Candice Patton sta piano
piano costruendo la sua carriera attoriale attraverso prodotti che
le consentono di raggiungere facilmente un vasto pubblico,
permettendole così di dimostrare il suo talento in contesti e
personaggi sempre diversi. Grazie al genere dei cinecomic,
l’attrice sembra ora aver trovato la propria strada.
Ecco 10 cose che non sai di
Candice Patton.
Candice Patton carriera
1. I film. Non
particolarmente ricca, la sua carriera sul grande schermo comprende
per ora soltanto tre film. L’attrice è infatti comparsa in The
Craiglist Killer (2011), Commander and Chief (2012) e
nel film The Guest (2014).
2. Le serie TV.
Particolarmente più variegata è invece la carriera televisiva,
grazie alla quale l’attrice deve la sua fama. Debutta infatti nel
2004 in alcuni episodi della soap opera Febbre d’amore,
per poi prendere parte ad alcuni episodi di Beautiful
(2007). Successivamente partecipa alle serie Entourage
(2009), Castle (2009), Heroes (2009), Il
tempo della nostra vita (2008-2009), Cose da uomini
(2011), The Game (2013), Supergirl (2017),
Arrow (2017), Legends of Tomorrow (2017). Dal
2014 è tra i protagonisti della serie The Flash nel ruolo di Iris
West.
Candice Patton Instagram
3. Ha un account
personale. L’attrice è presente sul social network
Instagram con un proprio profilo verificato, seguito da 1,7 milioni
di persone. All’interno di questo la Patton è solita condividere
fotografie scattate in momenti di svago in compagni di amici e
colleghi. Non mancano inoltre foto tratte dai set o dalle premier a
cui l’attrice prende parte.
Candice Patton Lucille Ball
4. Lucille Ball è la sua
fonte di ispirazione. La Patton ha dichiarato di aver
desiderato diventare un’attrice dopo aver cominciato a seguire
l’attrice Lucille Ball, nota comica statunitense divenuta in
seguito la prima donna a dirigere uno major televisiva. La Ball è
stata sempre una grande fonte di ispirazione per la Patton, che la
cita come colei che l’ha spinta a raggiungere le proprie
ambizioni.
Candice Patton Iris West
5. E’ apparsa in questo
ruolo in più di una serie. L’attrice è nota per il ruolo
di Iris West, personaggio della serie The
Flash. La Patton ha poi ripreso lo stesso ruolo comparendo
in alcuni episodi di altre serie targate DC Comics quali
Supergirl, Arrow e Legends of Tomorrow.
6. Non era ben vista per
questo ruolo. In seguito alla notizia del suo casting come
Iris West, numerosi fan del personaggio hanno protestato poiché il
personaggio ha la carnagione bianca, mentre l’attrice è di colore.
Tali critiche sono state dimenticate nel momento in cui l’attrice
ha dimostrato di poter dare un fedele ritratto del personaggio al
di là del colore della pelle.
Candice Patton The Flash
7. Ha cercato un modo
originale per superare il provino. L’attrice ha dichiarato
che per il provino per il ruolo in The Flash aveva
solamente due minuti per generare un feeling con l’attore
Grant Gustin, interprete del supereroe del titolo.
Così, inaspettatamente, l’attrice iniziò ad abbracciare l’attore
mentre recitavano le loro linee di dialogo. La cosa rese la scena
tenera e goffa allo stesso tempo, il che sembrava essere proprio
ciò che i produttori cercavano.
Candice Patton precedenti
lavori
8. Ha lavorato in un
ristorante di gamberetti. Una volta arrivata a Los Angeles
in cerca di lavoro nell’industria dello spettacolo, l’attrice trovò
temporaneamente lavoro nel ristorante Bubba Gump Shrimp,
specializzato in gamberetti. La Patton sperava di potersi così
mantenere nell’attesa di ottenere un buon ruolo, ma si licenziò
dopo poche settimane poiché non riusciva ad imparare tutte le
varietà di gamberetti del menù.
Candice Patton popolarità
9. Non le piace essere
fotografata. L’attrice ha dichiarato di non saper gestire
come vorrebbe la sua popolarità, e che ci sono giorni in cui non si
sente a suo agio per essere fotografata. Piuttosto ha dichiarato
che preferirebbe sedersi ad un bar e prendere un caffé con i propri
fan, proprio come delle persone normali.
Candice Patton età e altezza
10 Candice Patton è nata a
Jackson, negli Stati Uniti, il 24 giugno 1985. L’altezza
complessiva dell’attrice è di 163 centimetri.
Come confermato durante il Comic-Con
di San Diego, David Harbour interpreterà
Alexei Shostakov nello standalone prequel di
Vedova Nera, e chi
ha letto i fumetti Marvel sa che l’alter ego del
personaggio è Guardiano Rosso, creato da Roy
Thomas e John Buscema e apparso per la prima volta sulle pagine di
Avengers #43 nel 1967 come la risposta sovietica a Captain
America. Da bambino Alexei viene accolto da Vasily Karpov, ex
spalla di Cap e degli Invasori nel corso della seconda guerra
mondiale, e una volta scoperto il potenziale del ragazzo, l’uomo
inizia ad addestrarlo con l’idea di trasformarlo in un simbolo
dell’URSS.
A chiarire alcuni dettagli sulle
origini di Guardiano Rosso è lo stesso Harbour in un’intervista con
Variety:
“Durante la guerra fredda gli
americani svilupparono armi nucleari come i russi, e nel mentre da
una parte nasceva Capitan America e in risposta i sovietici
crearono Guardiano Rosso. Si tratta di un personaggio con
sentimenti molto complicati, e quando l’Unione Sovietica è caduta
diverse cose sono precipitate giù insieme a lui, e ora si trova in
un posto diverso della sua vita. Potrete vedere tutto questo nel
film“.
L’originale Alexei cresceva fino a
diventare uno dei piloti di caccia più bravi dell’Unione Sovietica,
tanto da attirare l’attenzione del KGB (i servizi segreti russi)
che più tardi avrebbe disposto il matrimonio con la famosa
ballerina Natasha Romanova, futura allieva della Stanza Rossa dove
assume l’identità di Vedova Nera. Forse sarà
questo il collegamento tra lui e l’eroina della Johansson anche nel
MCU?
Vi ricordiamo che il film vedrà
Scarlett
Johansson di nuovo protagonista nei panni di Natasha
Romanoff, il personaggio introdotto nel MCU da Iron Man 2.
Il titolo di lavorazione è “Blue Bayou” e in regia c’è Cate
Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo
dell’universo cinematografico Marvel.
La sceneggiatura è stata riscritta
nei mesi scorsi da Ned Benson (The
Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme alla Johansson ci
saranno anche David Harbour, Florence
Pugh, e Rachel Weisz.
Al momento non ci sono ulteriori
aggiornamenti sul film, né sui personaggi o le direzioni della
trama. Lo studio è invece determinato a mantenere la massima
segretezza intorno al progetto.
L’eroina interpretata da
Margot Robbie è la protagonista assoluta del nuovo
poster ufficiale di Birds of Prey (e la fantasmagorica
rinascita di Harley Quinn) diffuso ieri dalla Warner Bros.
che annuncia l’uscita del film diretto da Cathy Yan e seguirà le
avventure delle femme fatale di Gotham City.
Insieme al teaser trailer pubblicato
diverse settimane fa, questo è l’unico contenuto di una campagna
marketing stravagante caratterizzata da pochissime anticipazioni e
uno strano rompicapo mostrato in sala prima delle proiezioni di IT
Capitolo Due.
Sulla locandina, oltre al
personaggio della Robbie, compaiono gli altri membri del cast con i
loro costumi. Qui sotto potete dargli uno sguardo.
Birds Of Prey: tutto quello che non sapete
sul film
Birds of
Prey (and the fantabulous emancipation of one Harley
Quinn) arriverà nelle sale il 7
febbraio 2020. Nel cast Margot
Robbie, che riprenderà il ruolo
di Harley Quinn, Mary Elizabeth
Winstead, Jurnee Smollett-Bell (rispettivamente
Cacciatrice e Black Canary), Rosie
Perez (Renee Montoya), Ella Jay
Basco (Cassandra Cain) e Ewan
McGregor (Maschera Nera).
La prima sinossi del film riporta:
Dopo essersi separata da Joker,
Harley Quinn e altre tre eroine – Black Canary, Cacciatrice e Renee
Montoya – si uniscono per salvare la vita della giovane Cassandra
Cain da un malvagio signore del crimine.
Tra le più note attrici francesi a
livello mondiale, Marion Cotillard è oggi
considerata anche una delle più talentuose della sua generazione.
Apprezzata e premiata per i suoi numerosi ruoli, che le hanno
permesso di lavorare con importanti registi e grandi attori, la
Cotillard ha saputo negli anni rinnovarsi, spaziando tra i generi e
confermando il suo grande talento e la sua altrettanto grande
versatilità.
2 Altri lavori.
Negli anni l’attrice ha preso parte a diversi spot pubblicitari e
videoclip musicali. Tra i primi si annoverano Lady Blue
Shangai diretto da David Lynch e Lady
Grey London, diretto da John Cameron
Mitchell. Tra i secondi si annoverano invece i videoclip
per il brano The Eyes of Mars, del gruppo Franz Ferdinand,
e per il brano The Next Day di David
Bowie.
Marion Cotillard Instagram
3 Ha un account
personale. L’attrice è presente sul social network
Instagram con un proprio account verificato, seguito da 1,3 milioni
di persone. All’interno di questo l’attrice è solita condividere
fotografie tratte da momenti di svago o di lavoro sui set
cinematografici. Non mancano anche foto divulgative delle cause
benefiche sostenute dall’attrice.
Marion Cotillard vita privata
4 È sposata con Guillaume
Canet. L’attrice ha conosciuto il suo futuro marito sul
set del film Amami se hai coraggio, del 2003. Soltanto nel
2007 intrapresero però una relazione. I due diedero poi alla luce
due figli, nati rispettivamente nel 2011 e nel 2017. Secondo un
sondaggio condotto per la rivista francese Gala, la coppia
Canet-Cotillard è risultata al terzo posto tra le più popolari in
Francia.
Marion Cotillard attivismo
5 Sostiene numerose cause
ambientaliste. L’attrice è attivamente impegnata in
numerose battaglie ambientaliste, il più delle quali sostenute
accanto a Greenpeace, come, ad esempio, il problema del
riciclaggio. Tra le altre attività dell’attrice vi è quella di
acquistare terreni utilizzati per la coltivazione di OGM e
destinarli al lavoro degli agricoltori interessati alla produzione
di ortaggi in via di estinzione.
Marion Cotillard Edith Piaf
6 Il personaggio le è
rimasto addosso per mesi. L’attrice ha dichiarato che tale
è stata la preparazione per affrontare la vita della celebre
cantante francese, che anche a riprese terminate ha continuato a
sognarla e ad agire proprio come se il personaggio non fosse mai
andato via.
Marion Cotillard La Vie en
Rose
7 I suoi occhi le hanno
fatto ottenere il ruolo. Il regista del film,
Olivier Dahan, decise di affidare il ruolo alla
Cotillard poiché riteneva che avesse gli stessi occhi della Piaf,
con le stesse emozioni al loro interno. La parte fu scritta
appositamente per l’attrice, che vinse poi l’Oscar.
8 Ha camuffato il proprio
corpo. Per interpretare la celebre cantante francese,
l’attrice non ha solo dovuto sottoporsi a numerose ore di trucco,
ma anche nascondere le differenze tra il suo corpo e quello della
Piaf. La cantante era infatti notoriamente bassa di statura, così
che anche l’attrice ha fatto in modo, attraverso i costumi e il
taglio delle inquadrature, di poterle assomigliare il più
possibile.
Marion Cotillard Oscar
9 Fa parte di una cerchia
ristretta. Con l’Oscar vinto come miglior attrice per il
film Le Vie en Rose, la Cotillard è tra i pochissimi che
hanno vinto il premio pur recitando in una lingua diversa dal
francese, come Roberto Benigni per La vita è
bella e Sophia Loren per La
ciociara.
Marion Cotillard età e altezza
10 Marion Cotillard è nata a
Parigi, in Francia, il 30 settembre 1975. L’altezza
complessiva dell’attrice è di 169 centimetri.
Volto particolarmente noto in
Francia, negli ultimi anni Guillaume Canet ha
saputo varcare i confini europei arrivando ad ottenere importanti
collaborazioni con importanti registi in alcuni film
particolarmente premiati nei principali festival di cinema. Ad oggi
l’attore ha inoltre esteso le proprie competenze anche alla regia e
alla sceneggiatura, affermandosi come personalità eclettica e
talentuosa.
Ecco 10 cose che non sai di
Guillaume Canet.
Guillaume Canet carriera
1 I film. La
carriera cinematografica dell’attore ha inizio nel 1997 con il film
Barracuda. Successivamente prende parte a The
Beach (2000), La Fidélité (2000), Vidocq – La
maschera senza volto (2001), Mon idole (2002),
Amami se hai coraggio (2003), Non dirlo a nessuno
(2006), L’ultimo Volo (2009), Last Night (2010),
In solitario (2013), The Program (2015), Mio
figlio (2017), 7 uomini a mollo (2018) Il gioco
delle coppie (2018), La Belle Epoque (2019).
2 Le regie. Canet
debutta dietro la macchina da presa nel 2002 con il film Mon
idole. Dirige poi i lungometraggi Non dirlo a nessuno
(2006), Piccole bugie tra
amici (2010), Blood Ties – La legge del sangue
(2013) e Grandi bugie tra
amici (2019). Di questi film Canet è anche sceneggiatore e
produttore.
3 Il doppiaggio.
L’attore è inoltre noto in patria come doppiatore. Egli è infatti
la voce di Saetta McQueen nei film Disney Pixar Cars
(2006), Cars 2 (2011) e Cars 3 (2017). Ha
prestato la sua voce anche per i film d’animazione Il piccolo
principe (2015) e Minions (2015).
Guillaume Canet Instagram
4 Ha un account
personale. L’attore è presente sul social network
Instagram con un proprio profilo verificato, seguito da 845 mila
persone. All’interno di questo l’attore è solito condividere
fotografie scattate in momenti di svago con la sua famiglia o con
amici. Non mancano inoltre foto tratte dai set o dalle premiere a
cui l’attore prende parte.
Guillaume Canet vita
sentimentale
5 È sposato con Marion
Cotillard. Nel 2007 l’attore intraprende una relazione con
l’attrice premio Oscar Marion Cotillard. Nel maggio 2011 i due
diventano genitori del loro primo figlio, chiamato Marce in onore
del pugile Marcel Cerdan, compagno di Edith Piaf, interpretando la
quale la Cotillard vinse l’Oscar. Nel marzo del 2017 nasce la loro
seconda figlia, chiamata Louise.
6 Era sposato con l’attrice
Diane Kruger. Prima di essere il marito di Marion
Cotillard, l’attore è stato sposato dal 2001 al 2006 con l’attrice
tedesca Diane Kruger. Secondo quest’ultima il loro
matrimonio è fallito a causa delle loro carriere, che li tenevano
separati a lungo. Ad oggi mantengono comunque dei buoni
rapporti.
Guillaume Canet equitazione
7 Il suo sogno era cavalcare
per professione. Cresciuto in una famiglia di allevatori
di cavalli, l’attore decide di intraprendere una carriera sportiva
nell’equitazione. Abbandona tuttavia quando a 18 è vittima di una
brutta caduta. Rimasto impressionato, sceglierà così di seguire la
sua altra passione, quella per la recitazione.
Guillaume Canet patrimonio
8 Ha guadagnato molto grazie
ai suoi film. Coltivare la passione per la recitazione si
è rivelata una scelta proficua per l’attore, che grazie ai suoi
film come interprete o come regista vanta oggi un patrimonio
stimato intorno ai 5 milioni di dollari.
Guillaume Canet La Belle
Epoque
9 Interpreta un
regista. Nel film diretto da Nicholas
Bedos, l’attore interpreta un regista che ricostruisce
epoche passate per i nostalgici, permettendo loro di vivere un
“viaggio nel tempo” attraverso la magia del film. L’attore ha
dichiarato che interpretare questa parte dopo aver diretto alcuni
suoi film, gli ha permesso di concentrarsi sui piccoli particolari,
riportando la sua esperienza di regista nel personaggio.
Guillaume Canet età e altezza
10 Guillaume Canet è nato a
Boulogne-Billancourt, in Francia, il 10 aprile 1973.
L’altezza complessiva dell’attore è di 178 centimetri.
Probabilmente non tutti sanno chi è
Christian Slater, eppure questi negli anni si è
costruito una carriera nel cinema e nella TV di tutto rispetto,
partecipando a importanti titoli e collaborando con importanti
autori. Grazie ad alcuni suoi ruoli, l’attore ha saputo affermarsi
per bravura e versatilità, ottenendo il plauso di critica e
pubblico.
Ecco 10 cose che non sai di
Christian Slater.
Christian Slater carriera
1 I film. La
carriera cinematografica dell’attore ha inizio nel 1985, quando
prende parte al film La leggenda di Billie Jean.
Successivamente partecipa a numerosi film, e tra i più celebri si
annoverano Tucker – Un uomo e il suo sogno (1988),
Robin Hood – Principe dei ladri (1991), Una vita al
massimo (1993), Intervista col vampiro (1994),
Nella mente del serial killer (2004), Jimmy Bobo –
Bullet to the Head (2012), Nymphomaniac (2013),
The Wife (2017).
2 Le serie TV.
Particolarmente ricca è anche la carriera televisiva dell’attore,
che negli anni ha preso parte a serie come I Ryan (1985),
West Wing – Tutti gli uomini del presidente (2002), My
Own Worst Enemy (2008), The Forgotten (2009-2010),
Breaking In (2011-2012), Mind Games (2014), e dal
2015 è tra i protagonisti della serie Mr. Robot, in cui
recita accanto a Rami Malek nel ruolo di Mr.
Robot, leader del gruppo di hacker fsociety.
Christian Slater Instagram
3 Ha un account
personale. L’attore è presente sul social network
Instagram con un proprio profilo verificato, seguito da 167 mila
persone. All’interno di questo l’attore è solito condividere
fotografie scattate in momenti di svago con la famiglia o con
amici. Non mancano inoltre foto tratte dai set o dalle premier a
cui l’attore prende parte.
Christian Slater vita privata
4 È sposato. Dal
2000 al 2007 l’attore è stato sposato con la giornalista Ryan
Haddon, da cui ha avuto due figli. Nel 2013 si fidanza invece con
Brittany Lopez, e nel dicembre dello stesso anno i due si sposano.
L’attore ha avuto inoltre relazioni con le attrici Kim Walker,
Winona Ryder, Sharon Stone e Marisa Tomei.
Christian Slater premi e
nomination
5 Ha vinto un premio per il
suo ruolo in Mr. Robot. Nel 2016 l’attore vince il
Golden Globe come miglior attore non protagonista per il suo ruolo
nella serie. Verrà nominato nuovamente nel 2017 e nel 2018 senza
però riportare una nuova vittoria.
Christian Slater beneficenza
6 Ha partecipato a numerose
campagne umanitarie. L’attore è da sempre molto attivo nel
supportare numerose cause a scopi di beneficenza. Tra queste si
annovera il suo impegno per diffondere consapevolezza riguardo i
rischi dell’AIDS. Slater è inoltre solito visitare numerosi
ospedali in Africa per portare supporto ai bambini lì
ricoverati.
Christian Slater Intervista con il
vampiro
7 Originariamente il ruolo
non era suo. Nel film con Brad
Pitt e Tom
Cruise, Slater interpreta Danel Molloy, il
giornalista. Il ruolo era stato tuttavia inizialmente affidato
all’attore River Phoenix, il quale però morì
prematuramente prima delle riprese. Slater decise in seguito di
devolvere il suo guadagno all’associazione di beneficenza
supportata fino a quel momento da Phoenix.
Christian Slater Mr. Robot
8 Con la serie ha compreso i
reali rischi della tecnologia. L’attore si è dichiarato
particolarmente affascinato dai temi trattati dalla serie,
affermando che grazie a questa è diventato più consapevole dei
rischi che si possono correre, cercando di proteggere sé stesso dal
pericolo che la tecnologia porta con sé nelle vite di tutti
noi.
9 Non era certo di poter
interpretare al meglio il suo ruolo. Slater ha affermato
di non aver compreso fino all’ultimo la direzione intrapresa dal
suo personaggio e di dove questo lo avrebbe portato. È stato per
lui inusuale dar vita ad un personaggio complesso con quello di Mr.
Robot, e non era sicuro di poter gestire la sua natura così
particolare. Una volta letto l’intero copione della stagione
l’attore ha tuttavia avuto modo di rassicurarsi.
Christian Slater età e altezza
10 Christian Slater è nato a
New York, negli Stati Uniti, il 18 agosto 1969. L’altezza
complessiva dell’attore è di 174 centimetri.