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Moon Knight: 9 attori perfetti per il personaggio

Moon Knight: 9 attori perfetti per il personaggio

L’annuncio ufficiale arrivato durante il D23 Expo ha confermato l’arrivo di Moon Knight nel MCU grazie alla serie di Disney + attualmente in sviluppo. Uno dei personaggi più amati e “chiacchierati” dell’universo Marvel farà quindi il suo debutto sul piccolo schermo, ma quali potrebbero essere gli attori più adatti al ruolo?

Ecco qualche perfetto candidato:

Shia LaBeouf

shia labeouf

Iniziamo con uno degli attori più carismatici e magnetici del panorama hollywoodiano, spesso sottovalutato e ora in fase di rottura con il grande cinema mainstream: Shia LaBeouf. Possiamo criticare i suoi progetti bizzarri e il suo carattere, ma quando si tratta di calarsi nei panni di un personaggio ha pochi rivali nel settore e riesce sempre a donare una forte intensità alla parte. Insomma, per la Marvel si tratterebbe di un ottimo acquisto.

Logan Marshall-Green

Soprannominato “la brutta copia di Tom Hardy” per la netta somiglianza, Logan Marshall-Green è visibilmente cresciuto come attore negli ultimi anni, prestando il suo innato talento a pellicole come The Invitation, Sand Castle, Prometheus e Upgrade. Nel MCU invece ha già recitato una piccola parte in Spider-Man: Homecoming, ma nulla esclude che lo studio possa affidargli le sorti di un altro personaggio ancora più complesso.

Michiel Huisman

Noto al grande pubblico per aver interpretato Daario Naharis nella quarta stagione di Game of Thrones, Michiel Huisman ha sicuramente impressionato per la capacità di rubare la scena ai colleghi e per l’incredibile fisicità. Al cinema l’abbiamo visto in The Age of Adaline e The Young Victoria, spesso in ruoli secondari, quindi sarebbe bello se avesse l’opportunità di distinguersi in un ruolo da protagonista. Perché non Moon Knight allora?

Rodrigo Santoro

Il brasiliano che ha trovato fortuna a Hollywood: Rodrigo Santoro è ormai una star affermata, attore drammatico robusto e molto versatile che dopo alcuni ruoli importanti in vari film, tra cui quello di Serse in 300 e 300: Rise of an Empire, Love Actually, I Love You Phillip Morris, The Last Stand, Ben-Hur e Westworld, potrebbe arrivare l’occasione di una vita salendo a bordo dei Marvel Studios.

Jensen Ackles

Jensen Ackles è la star di Supernatural, nella quale ha recitato in tutte le quindici stagioni, e ora che l’attore sta per dirgli addio, potrebbe avere più tempo per dedicarsi ad altri progetti sfruttando la sua esperienza nel genere action, comedy e dramma. Praticamente il giusto mix che servirebbe per approcciarsi alla serie di Moon Knight.

Brett Dalton

Tra tutti i candidati, Brett Dalton è forse il più complicato da collocare e conosciuto dal pubblico per la sua partecipazione ad un’altra serie Marvel, Agents Of S.H.I.E.L.D., dove ha interpretato Grant Ward. Abbandonato lo show nel 2017, l’attore ha il carisma adatto e una certa presenza scenica che garantirebbe a Moon Knight un debutto con i fiocchi.

Alfonso Herrera

Alfonso Herrera è diventato il beniamino del pubblico di Netflix grazie al ruolo di Hernando in tutte le stagioni di Sense8, recitando poi nella serie The Exorcist per Fox, ed è evidente che sia pronto a fare il salto verso Hollywood. Interpretare Moon Knight nello show di Disney + gli consentirebbe di espandere la propria esperienza artistica sfruttando i suoi punti di forza drammatici e sperimentando con l’action.

Rami Malek

rami-malek

Parlando di casting quasi impossibili, il nome di Rami Malek spunta fuori con cadenza giornaliera. La carriera del protagonista di Mr. Robot è in ascesa, e l’oscar ottenuto con Bohemian Rhapsody l’ha definitivamente lanciato nel firmamento hollywoodiano. A breve lo vedremo nei panni del villain nel nuovo film di Bond, No Time To Die, quindi i Marvel Studios potrebbero approfittare del momento e sceglierlo come prossimo Moon Knight.

Oscar Isaac

wolverine oscar isaac

Chiudiamo con un candidato le cui possibilità sono simili a quelle di Rami Malek: Oscar Isaac sarebbe il preferito dei fan per il casting di Moon Knight, ma è davvero difficile che la star di Ex Machina, Star Wars, Inside Llewyn Davis e X-Men: Apocalypse possa incontrare di nuovo la strada dei cinecomic vista l’esperienza non proprio positiva

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Fonte: Cinemablend

Ms. Marvel: quando inizieranno le riprese della serie?

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Ms. Marvel: quando inizieranno le riprese della serie?

Come confermato da Kevin Feige durante l’ultimo D23 Expo, il Marvel Cinematic Universe si sta preparando al debutto in live-action di Kamala Khan aka Ms. Marvel sul piccolo e grande schermo. E per quanto riguarda la serie standalone che arriverà sulla piattaforma streaming di Disney +, il nuovo report di Discussing Film fa sapere che le riprese dovrebbero iniziare a settembre 2020 e che il casting per scegliere il volto dell’eroina è attualmente in corso con lo studio intenzionato a ingaggiare un’attrice non troppo nota.

Gli altri titoli presentati ufficialmente nel corso del D23 sono She-Hulk e Moon Knight, che al momento non hanno una data di uscita, mentre per Ms. Marvel si potrebbe già ipotizzare una release nel 2021.Giusto in tempo per seminare qualche indizio sul sequel di Captain Marvel, personaggio a cui si lega il percorso della giovanissima supereroina dei fumetti.

Nella versione originale infatti, Kamala Khan è un’adolescente americana di origini pakistane che ammira molto Carol Danvers e che acquisisce accidentalmente il potere della superelasticità, entrando a far parte dei Vendicatori. Sarà quindi questo il destino dell’eroina nel MCU?

G. Willow Wilson, co-creatrice del personaggio, ha spiegato in un’intervista che “mentre alcuni supereroi sono nati per il grande schermo perché naturalmente cinematografici, e Ms. Marvel rientra fra questi. Abbiamo sempre pensato che ci fosse un evidente potenziale cinematografico per lei, quindi benedico tutti coloro che tenteranno di portarla in vita. Non so come andrà a finire, ma spero non in un modo inquietante.”

Leggi anche – Marvel Studios: tutte le serie in arrivo su Disney +

Fonte: Discussing Film

Spider-Man: Far From Home, scovato un altro easter egg nel film

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Spider-Man: Far From Home, scovato un altro easter egg nel film

Alcuni easter egg seminati nei film del MCU possono preannunciare il futuro dei nostri personaggi preferiti oppure omaggiare le loro origini e i fumetti a cui si ispirano, e in questo senso Spider-Man: Far From Home ne è davvero una prova schiacciante (come vi abbiamo mostrato in questo articolo). Ora che il cinecomic con protagonista Tom Holland è finalmente arrivato in versione digitale – e prossimamente sbarcherà anche sul mercato homevideo – i fan possono mettersi alla ricerca di ogni piccolo dettaglio sfuggitogli in sala lo scorso luglio.

Tra questi c’è il modo in cui i Marvel Studios sono riusciti a connettere vari universi esistenti in una singola inquadratura durante il volo di Peter Parker che lo porterà in Europa. Per distrarsi l’eroe decide di guardare un documentario e la scelta ricade su uno tra questi titoli: The Snap, sulle conseguenze dello schiocco di Thanos; Finding Wakanda, forse un viaggio alla scoperta del regno di T’Challa dopo l’apertura al mondo esterno; Hunting Hydra, probabile sguardo storico sull’organizzazione che riuscì a infiltrarsi nello SHIELD; Nova: Einstein Rosen Bridges con in copertina il Dr. Erik Selvig di Stellan Skarsgård; infine Heart of Iron: The Tony Stark Story, documentario dedicato al mentore di Peter il cui titolo lascia presagire l’ingresso di Ironheart nel MCU.

Ma la vera domanda è: questi documentari fittizi saranno disponibili, in futuro, anche per il grande pubblico? Esiste una connessione reale con l’universo condiviso? Ne verranno mostrati alcuni frammenti nei prossimi film della Fase 4 e quali indizi potremmo rintracciare a riguardo?

https://twitter.com/marveIstuff/status/1173970501812838400?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1173970501812838400&ref_url=https%3A%2F%2Fwww.cinemablend.com%2Fnews%2F2480490%2Ffans-discover-awesome-marvel-easter-eggs-in-spider-man-far-from-home

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Diretto ancora una volta da Jon Watts, Spider-Man: Far From Home è arrivato nelle nostre sale il 10 luglio. Confermati nel cast del film il protagonista Tom Holland nei panni di Peter Parker, Marisa Tomei in quelli di zia May e Zendaya in quelli di Michelle, Samuel L. Jackson in quelli di Nick Fury e Cobie Smulders in quelli di Maria Hill. Jake Gyllenhaal interpreterà invece Quentin Beck, aka Mysterio, uno degli antagonisti più noti dei fumetti su Spidey.

Di seguito la sinossi ufficiale: In seguito agli eventi di Avengers: Endgame, Spider-Man deve rafforzarsi per affrontare nuove minacce in un mondo che non è più quello di prima. ‘Il nostro amichevole Spider-Man di quartiere’ decide di partire per una vacanza in Europa con i suoi migliori amici Ned, MJ e con il resto del gruppo. I propositi di Peter di non indossare i panni del supereroe per alcune settimane vengono meno quando decide, a malincuore, di aiutare Nick Fury a svelare il mistero degli attacchi di creature elementali che stanno creando scompiglio in tutto il continente.

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Burning – L’amore brucia, da oggi al cinema

Burning – L’amore brucia, da oggi al cinema

Dopo il memorabile Poetry, il regista sudcoreano Lee Chang-dong torna sul grande schermo con Burning – L’amore brucia, ispirato al racconto Granai incendiati di Murakami. Un mystery thriller carico di tensione drammatica, la cui storia ruota attorno alle inquietudini di un triangolo amoroso.

In concorso al Festival di Cannes 2018 (FIPRESCI Award per il miglior film e Vulcan Award per la miglior scenografia), Burning – L’amore brucia arriverà in sala dal 19 settembre, ma sarà presentato in anteprima dal 20 agosto all’interno della rassegna K-CINEMA, insieme a Little Forest di Yim Soon-rey, A Taxi Driver di Jang Hun e The Gangster, The Cop, The Devil di Lee Won-tae, per celebrare il meglio della più recente produzione sudcoreana.

Un film intenso che riflette le complessità del nostro presente, come spiegato dallo stesso regista: “Il mondo in cui viviamo è diventato misterioso: sentiamo che qualcosa non va, sotto la superficie funzionante della modernità, ma il mondo non è in grado di spiegarci cosa. Sembra quasi di trovarsi di fronte a un gigantesco puzzle e le persone, indipendentemente dalla nazionalità, dalla religione o dallo status sociale, sono piene di rabbia. I giovani, soprattutto. Non trovano risposte nel presente e non riescono a identificare un obiettivo, sentendosi impotenti.”

Burning – L’amore brucia, la recensione

Burning – L’amore brucia è stato selezionato per rappresentare la Corea del Sud agli Oscar 2019 nella categoria miglior film straniero. Fanno parte del cast Yoo Ah-in, Jeon Jong-seo e Steven Yeun, quest’ultimo divenuto celebre a livello internazionale per il ruolo di Glenn Rhee nella serie cult The Walking Dead.

 A seguire, la sinossi ufficiale del film:

Jongsu, un giovane fattorino con aspirazioni letterarie, incontra Haemi facendo una consegna. I due iniziano a frequentarsi e la ragazza, prima di affrontare un viaggio in Africa, gli chiede di occuparsi del suo gatto. Jongsu accetta, ma quando Haemi ritorna non è più da sola: ha conosciuto Ben, tanto ricco quanto misterioso, e ora sta per conoscerlo anche lui. Niente sarà più come prima…

Joker: perché il film è ambientato nel 1981?

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Joker: perché il film è ambientato nel 1981?

Di tutti i più recenti adattamenti cinematografici (e riletture) dei fumetti DC, il Joker presentato e premiato a Venezia è l’unico ad aver scelto un’ambientazione “retrò”, con le disavventure del comico fallito Arthur Fleck inserite nel contesto degli anni Ottanta. C’è però una ragione dietro questa mossa specifica rispetto ai contemporanei Justice League, Suicide Squad e Batman v Superman, e a spiegarla è il regista Todd Phillips parlando di ciò che l’ha spinto a tornare nel 1981 per raccontare questa storia:

Per me il tempo era fondamentale per separare il film dall’universo DC. Quando ho presentato il progetto alla Warner Bros, con la sceneggiatura e tutto, volevo che fosse chiara l’assenza di qualsiasi legame con i cinecomic finora realizzati da loro. Joker faceva parte di un universo separato, e perciò doveva svolgersi nel passato, prima di ogni altra cosa“.

Lo stesso Phillips aveva detto in precedenza che il film è nato con l’intenzione di staccarsi dall’universo in cui esistono anche Wonder Woman o Aquaman, perché Joker “non è realmente collegato al DCEU, e questa era la nostra intenzione fin dall’inizio. L’idea era la nascita di un’etichetta parallela per la DC in cui poter inserire questo tipo di studio del personaggio, con produzione a basso costo. Quindi il film non è mai stato pensato per connettersi ad un mondo più grande, e non lo vedo connettersi a nulla in futuro.”

Ovviamente questo esclude ogni possibilità di vedere il clown principe del crimine interpretato da Joaquin Phoenix in un futuro crossover con altri personaggi (ad esempio il nuovo Batman di Robert Pattinson), come sembrano ridotte al minimo le opportunità di ottenere un sequel.

Leggi la recensione di Joker

Vi ricordiamo che Joker vede nel cast anche Zazie BeetzFrances ConroyBrett CullenDante Pereira-OlsonDouglas Hodge e Josh Pais e che arriverà nelle sale il 4 ottobre 2019, come ufficializzato nelle ultime settimane dalla Warner Bros.

Contrariamente alle altre apparizioni del personaggio nei Batman di Tim Burton, nella trilogia del Cavaliero Oscuro di Christopher Nolan e in Suicide SquadJoker sarà ambientato negli anni Ottanta e racconterà l’evoluzione di un uomo ordinario e la sua trasformazione nel criminale che tutti conosciamo.

Ho amato il Joker di The Dark Knight, e anche quello di Jared Leto di Sucide Squad che è venuto dopo, così come il ritratto di Jack Nicholson“, ha dichiarato Phillips parlando dei possibili riferimenti alle vecchie versioni del clown principe del crimine e dell’eredità che il suo Joker si porta dietro. “Negli Stati Uniti, i fumetti sono il nostro Shakespeare, e come esistono varie versioni dell’Amleto, così noi potremmo offrire varie versioni di Joker in futuro.” “Onestamente non riusciamo ancora a credere alla vittoria di Venezia. Ci vorrà del tempo per realizzare“, ha commentato il regista nell’intervista con Variety.

Venezia 76: una notte da Leone (d’oro) per Todd Phillips e Joker

Fonte: Cinemablend

The Batman: Rihanna vuole interpretare Poison Ivy

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The Batman: Rihanna vuole interpretare Poison Ivy

Rihanna vuole interpretare Poison Ivy in The Batman, ma la Warner Bros non si è ancora fatta viva con un’offerta. Il film è ormai in sviluppo da alcuni anni, e originariamente avrebbe dovuto avere Ben Affleck in qualità di regista, sceneggiatore, protagonista e anche produttore. Ma nel corso del tempo, il progetto ha subito molti cambiamenti, tanti da estromettere completamente la partecipazione di Affleck.

Dopo l’abbandono di Ben Affleck, la Warner Bros. ha assunto Matt Reeves per prendere il suo posto alla regia. Reeves ha poi riscritto la sceneggiatura mentre il costume dell’Uomo Pipistrello passava a Robert Pattinson, scelta che ha generato non poche polemiche da parte dei fan. Ora che il film ha finalmente una data di uscita nel 2021, i fan stanno iniziando a speculare su quali criminali appariranno nella storia: uno dei nomi possibili è Poison Ivy.

Parlando con ET, Rihanna ha spiegato che le piacerebbe molto interpretare il personaggio di Poison Ivy in The Batman. Le voci sulla sua partecipazione al film sono iniziate dopo che la cantante ha pubblicato su Instagram una foto dei suoi stivali di pelle, menzionato la Batmobile nella didascalia. Quando ET le ha chiesto se stava accennando a un ruolo in The Batman, Rihanna ha spiegato: “Questo [post] ha molto a che fare con Batman [perché] ho un’ossessione enorme per Poison Ivy. E sì, mi sono tinto i capelli di rosso a causa di Uma Thurman.”

Rihanna ha anche affermato che la Warner Bros. non l’ha ancora chiamata, ma vorrebbe fare un’audizione per il personaggio poiché Poison Ivy è una delle sue “ossessioni nella vita”.

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Il cinecomic dovrebbe svolgersi negli anni Novanta. Per alcuni 1990 fa rima con gli adattamenti di Batman di Tim Burton che prepararono le basi per i futuri cinefumetti e che sono stati fonte di ispirazione per Zack Snyder per quanto riguarda una scena particolare di Batman V Superman: Dawn of Justice (dove il regista aveva omaggiato lo scontro tra il cavaliere oscuro e Pinguino di Batman Returns del 1992), per non parlare del fatto che alcune delle più importanti trame a fumetti sul personaggio provengono proprio da quel decennio.

Loki: la serie con Tom Hiddleston risponderà a due domande fondamentali sul MCU

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I Marvel Studios si preparano a sbarcare sulla nuova piattaforma streaming Disney + (in arrivo nel 2019) con diverse serie tv dedicate ai personaggi del MCU, tra cui una su Loki. Il Dio dell’Inganno tornerà quindi protagonista anche sul “piccolo” schermo dopo essere apparso in numerosi capitoli cinematografici dell’universo Marvel, e sarà interpretato ancora dall’idolo dei fan Tom Hiddleston. Intorno al progetto regna il mistero, anche se alcuni dettagli sono stati confermati dall’attore durante il Late Show di Stephen Colbert.

A quanto pare gli episodi della serie riempiranno quegli spazi lasciati vuoti tra la fine di Infinity War – dove avevamo visto Loki morire per mano di Thanos – e Endgame, dove il personaggio era apparso nel 2012 nel corso dei viaggi nel tempo dei Vendicatori, e questo è ciò che ha dichiarato Hiddleston a riguardo:

Negli anni trascorsi da Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame sono state poste due domande: Loki è davvero morto? E cosa farà con il cubo cosmico, ovvero il Tesseract? Ecco, la serie risponderà a entrambe le domande

Questo sembra appurare l’ipotesi sull’utilizzo del Tesseract per alterare la realtà creando così timeline alternative a quella attuale. Durante la Battaglia di New York infatti, Loki fugge via con il cubo e in quella linea temporale è vivo e forse non ha incontrato Thanos.

“Tutto quello che posso dirvi è che si intitolerà Loki. È una nuova partenza …ma non posso spiegare perché.“, aveva raccontato l’attore in una recente intervista. “Sapevo che Loki era una figura complessa, intelligente ma vulnerabile, arrabbiato e smarrito, problematico e spiritoso. Quindi ho pensato che interpretarlo fosse un’opportunità incredibile cresciuta nel corso del franchise. Non me lo sarei mai aspettato.

Loki: 5 teorie sul ritorno del personaggio nella serie di Disney +

Nel frattempo continuano i lavori sulla serie spin-off che verrà sviluppata dallo showrunner e sceneggiatore di Rick and MortyMichael Waldron, ingaggiato dai Marvel Studios per scrivere il primo episodio figurando anche come produttore esecutivo.

Vi ricordiamo che gli altri titoli in sviluppo, come riportato nelle ultime settimane, saranno dedicati a Scarlet Witch e Visione, Occhio di Falco, Falcon e Soldato d’Inverno, e molti altri con tutti gli attori originali confermati.

Creato da Stan Lee, Jack Kirby Larry LieberLoki è uno dei personaggi ricorrenti all’interno dell’universo cinematografico Marvel ed è apparso in ben sei cinecomic dei Marvel Studios. Noto come “Il Dio dell’Inganno“, è stato fra i primi villain davvero apprezzati dai fan grazie soprattutto all’egregia interpretazione a tinte shakespeariane di Tom Hiddleston, l’attore che ne veste i panni da Thor (2011).

Fonte: The Late Show with Stephen Colbert

Birds of Prey: una storia di “Harley Quinn e le sue amiche”

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Birds of Prey: una storia di “Harley Quinn e le sue amiche”

Christina Hodson, sceneggiatrice di Birds of Prey (And The Fantabulous Emancipation of One Harley Quinn), ha dichiarato che il nuovo appuntamento con lo sgangherato DC Extended Universe non è un tradizionale film corale.

Se c’è una cosa su cui i fan e i detrattori di Suicide Squad concordavano, era che la performance di Margot Robbie nei panni succinti di Harley Quinn è stata senza dubbio l’elemento migliore del film. E infatti, dopo l’uscita di Suicide Squad, la Warner Bros. era molto più interessata a sviluppare il personaggio della Robbie che a continuare con il franchise.

Alla fine, dopo molte proposte di spin-off e standalone, lo studio ha messo in cantiere Birds of Prey, un film che unisce Harley ad altre anti-eroine DC: Cacciatrice (Mary Elizabeth Winstead) e Black Canary (Jurnee Smollett-Bell), oltre alla loro alleata nella polizia di Gotham, Renee Montoya (Rosie Perez). Insieme, le quattro affrontano Roman Sionis aka Black Mask (Ewan McGregor), un malvagio signore del crimine di Gotham che prende di mira l’adolescente – e la futura Batgirl – Cassandra Cain (Ella Jay Basco), con la complicità dell’assassino ugualmente sadico Victor Zsasz (Chris Messina).

In passato, Margot Robbie ha descritto Birds of Prey come un “film su un gruppo di ragazze tra cui Harley”, e questo si spiega perché il carattere fuori di testa ma socievole di Harley non avrebbe giustificato uno stand-alone. La Hodson ha approfondito tali commenti in una recente intervista con Total Film (tramite GamesRadar), dicendo che Margot sapeva che voleva raccontare una storia di “Harley Quinn insieme ad altre ragazze”. “Era il suo punto di partenza. Sapeva che voleva una banda al femminile. Voleva che Harley avesse delle amiche”.

Birds of Prey (and the fantabulous emancipation of one Harley Quinn) arriverà nelle sale il 7 febbraio 2020. Nel cast Margot Robbie, che riprenderà il ruolo di Harley QuinnMary Elizabeth Winstead, Jurnee Smollett-Bell (rispettivamente Cacciatrice e Black Canary), Rosie Perez (Renee Montoya), Ella Jay Basco (Cassandra Cain) e Ewan McGregor (Maschera Nera).

La prima sinossi del film riporta:

Dopo essersi separata da Joker, Harley Quinn e altre tre eroine – Black Canary, Cacciatrice e Renee Montoya – si uniscono per salvare la vita della giovane Cassandra Cain da un malvagio signore del crimine.

Detective Pikachu: Charizard vs Gyarados nei concept

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Detective Pikachu: Charizard vs Gyarados nei concept

L’idea di un live action dedicato ai Pokemon poteva essere un’idea rischiosa, ma Pokémon Detective Pikachu ha superato le aspettative di tutti, stampa e pubblico, e ora c’è molta attesa per ciò che verrà dopo. Dal momento che si aspetta l’arrivo al cinema di Ash Ketchum, è comprensibile che i fan siano in fibrillazione per il sequel del film.

In attesa di avere notizie certe sul progetto, ecco di seguito alcuni concept art che l’artista R.J. Palmer ha messo a disposizione del web. Come su può vedere, di seguito, i concept in questione non sono solo studi sui personaggi, ma anche repliche di alcune delle scene più emozionanti del film, come l’epica battaglia tra Charizard e Gyarados. Ecco le immagini di seguito:

Pokemon – Detective Pikachu: la recensione

La storia inizia quando il geniale detective privato Harry Goodman scompare misteriosamente, costringendo il figlio di 21 anni Tim a scoprire cosa sia successo. Ad aiutarlo nelle indagini l’ex compagno Pokémon di Harry, il Detective Pikachu: un adorabile, esilarante e saggio super-investigatore che sorprende tutti, persino se stesso. Avendo scoperto che i due sono equipaggiati per comunicare tra loro in modo singolare, dato che Tim è l’unico essere umano in grado di parlare con Pikachu, uniscono le loro forze in un’avventura elettrizzante per svelare l’intricato mistero. Si trovano così ad inseguire gli indizi lungo le strade illuminate al neon di Ryme City, una moderna e disordinata metropoli dove umani e Pokémon vivono fianco a fianco in un iperrealistico mondo live-action. Qui incontreranno una serie di Pokémon, scoprendo una trama sconvolgente che potrebbe distruggere la loro coesistenza pacifica con gli umani e minacciare l’universo stesso dei Pokémon.

Fanno parte del cast di Pokémon Detective Pikachu anche Justice Smith (“Jurassic World: il regno distrutto”) nel ruolo di Tim; Kathryn Newton (“Lady Bird,” “Big Little Lies – piccole grandi bugie” in TV) nei panni di Lucy, una giovane  reporter alle prese con la sua prima storia importante; al fianco di Suki Waterhouse (“Insurgent”), Omar Chaparro (“Overboard”), Chris Geere (“Modern Family” in TV) e Rita Ora, con il candidato all’Oscar Ken Watanabe (“Godzilla”, “L’ultimo Samurai”) e Bill Nighy (“Harry Potter e i Doni della Morte Parte 1”).

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, il poster leak era ufficiale

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Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, il poster leak era ufficiale

Mesi fa è stato leakato un poster di Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, e come spesso accade si è giustamente messa in discussione la veridicità dell’oggetto in questione. Tuttavia arriva adesso la conferma che quel poster era reale, appartenente al merchandising ufficiale del film, anche se la nuova immagine che ne circola presenta alcuni cambiamenti.

Rispetto alla foto circolata mesi fa, all’epoca della Celebration, il poster presenta il logo con il titolo ufficiale del film, al posto del logo generico del franchise, e la presenza di Rose Tico (Kelly Marie Tran) accanto a Finn, laddove nel poster leak c’era il personaggio di Klaud. Ecco di seguito il poster:

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, capitolo conclusivo della nuova trilogia del franchise diretto da J.J. Abrams, arriverà nelle sale a dicembre 2019.

Nel cast Daisy RidleyOscar IsaacJohn BoyegaKelly Marie TranNaomi AckieJoonas Suotamo, Adam Driver, Anthony DanielsBilly Dee Williams Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Billie Lourd e il veterano del franchise Mark Hamill. Tra le new entry c’è Richard E. Grant.

Il ruolo di Leia Organa sarà interpretato di nuovo da Carrie Fisher, usando del girato mai visto prima da Star Wars: Il Risveglio della Forza“Tutti noi amiamo disperatamente Carrie Fisher – ha dichiarato Abrams – Abbiamo cercato una perfetta conclusione alla saga degli Skywalker nonostante la sua assenza. Non sceglieremo mai un altra attrice per il ruolo, né mai potremmo usare la computer grafica. Con il supporto e la benedizione della figlia, Billie, abbiamo trovato il modo di onorare l’eredità di Carrie e il ruolo di Leia in Episodio IX, usando del girato mai visto che abbiamo girato insieme per Episodio VII.”

Dark Phoenix: il trailer onesto mette in evidenza i buchi di trama

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Dark Phoenix non è stato affatto un successo. Sia da un punto di vista della critica che da quello del gradimento del pubblico, il film è stato osteggiato per evidenti limiti dovuti probabilmente alla situazione produttiva controversa nel mezzo della quale si è trovato (la fusione Disney-Fox).

Questo esito deludente ha portato a voler cancellare dalla memoria il film con Sophie Turner, anche se Screen Junkies ha puntato la sua attenzione sull’esordio alla regia di Simon Kinberg per realizzare il suo nuovo trailer onesto, come potete vedere di seguito. Il video si concentra principalmente sui buchi di trama che presenta la storia.

Scritto e diretto da Simon Kinberg, il nuovo episodio è interpretato da Sophie Turner, James McAvoy, Michael Fassbender, Jennifer Lawrence, Nicholas Hoult, Tye Sheridan, Alexandra Shipp e Jessica Chastain.

Dark Phoenix, la trama

Dark Phoenix tratterà la storia di uno dei personaggi più amati della saga degli X-Men, Jean Grey, che si evolve nell’iconica  DARK PHOENIX. Nel corso di una pericolosa missione nello spazio, Jean viene colpita da una potente forza cosmica che la trasforma in uno dei più potenti mutanti di tutti i tempi. Lottando con questo potere sempre più instabile e con i suoi demoni personali, Jean perde il controllo e strappa qualsiasi legame con la famiglia degli X-Men, minacciando di distruggere il pianeta. Il film è il più intenso ed emozionante della saga, mai realizzato prima. È il culmine di vent’anni di film dedicati agli X-Men, la famiglia di mutanti che abbiamo amato e conosciuto deve affrontare il nemico più devastante: uno di loro.

Dark Phoenix, recensione del film

Fantastici Quattro: 10 “consigli” per un buon film nel MCU

Fantastici Quattro: 10 “consigli” per un buon film nel MCU

Grazie alla fusione Disney/Fox, i Fantastici Quattro sono finalmente in viaggio verso il Marvel Cinematic Universe. Il film prodotto da Kevin Feige sulla prima famiglia Marvel è uno dei prodotti più attesi da parte dei fan del MCU, e stando agli esiti disastrosi dei precedenti film sui quattro personaggi, è legittimo nutrire timore per il prossimo (forse nel 2022) adattamento cinematografico.

Mentre possiamo essere sicuri del fatto che Mister Fantastic, la Donna Invisibile, la Torcia Umana e la Cosa sono in buone mani con Kevin Feige, ci sono sicuramente alcuni dettagli e qualche suggerimento che lo stesso Feige farebbe bene a tenere presente. Ecco di seguito alcuni consigli che potrebbero far bene al film sui Fantastici Quattro nel MCU:

Non fare un teen movie

Realizzare un film sui Fantastici Quattro adolescenti potrebbe essere nei piani dei Marvel Studios, soprattutto perché ciò spiegherebbe perché non li abbiamo mai visti prima d’ora. Tuttavia, seguire la linea Ultimate dei fumetti non ha funzionato nel riavvio del 2015 e non funzionerà nemmeno ora.

Onestamente, l’intero concetto che il Baxter Building è una sorta di istituto per i giovani di talento sembra una copia troppo simile a ciò che accade per gli X-Men ed è un modo incerto per mettere insieme questa squadra di eroi.

Proprio ciò che accade in Avengers: Endgame può essere la spinta che convince Reed Richards a guardare allo spazio, al cosmo, e organizzare la sua spedizione che si concluderà con il famoso incidente con i raggi cosmici, che li renderà i Fantastici Quattro.

Utilizzare i costumi classici

I Fantastici Quattro sono iconici anche grazie ai loro costumi blu brillante, cosa che Josh Trank ha scartato per una versione più realistica, ma noiosa, di questi costumi.

Considerando quanto spesso i Marvel Studios si attengono al materiale originale, non abbiamo dubbi che gli eroi saranno presentati in una veste modernizzata, ovviamente anche per quanto riguarda i costumi blu.

In fin dei conti, purché diano immediatamente l’impressione di essere proprio loro, i Fantastici Quattro, non c’è motivo per Feige e compagnia di mantenere invariato il look dei personaggi, ma è anche vero che sarebbe bello vedere i costumi originali sullo schermo.

Realizzare la Cosa in mo-cap

Si può dire tutto il male del mondo sul film del 2015, ma realizzare la Cosa in CGI piuttosto che mettere Jamie Bell in una tuta di gomma è stata una delle migliori decisioni prese dalla Fox.

Con personaggi come Hulk e Thanos, i Marvel Studios hanno dimostrato di saper utilizzare molto bene la mo-cap sul grande schermo e la Cosa deve essere un personaggio che sia aderente ai fumetti ma grande statura (non quanto Hulk ma certamente non troppo più piccolo). E questo significa che dovrebbe assolutamente avere lo stesso design dei fumetti e che dovrebbe essere realizzato in mo-cap, proprio come questi personaggi.

Lasciar perdere Doctor Doom, per ora

Si dice che i Marvel Studios abbiano in programma di introdurre Doctor Doom in una serie  dedicata su Disney+ prima di metterlo a confronto con il team su grande schermo, e questa è una grande idea. La sua storia di origine potrebbe sicuramente essere raccontata in circa sei episodi e realizzare un altro film dei Fantastici Quattro in cui è lui il cattivo potrebbe essere un errore molto grave per i Marvel Studios.

Dopotutto, se pensiamo a Mole Man, Annihilus o allo stesso Galactus, i Fantastici Quattro dispongono di una grande galleria di cattivi, mentre tutto ciò che abbiamo visto sul grande schermo è sempre e solo Doctor Doom.

Ricordando questo, il personaggio potrebbe essere un ottimo cattivo per un secondo o terzo film sui Fantastici Quattro. Inoltre, Doom ha tutte le carte in regola per diventare il prossimo grande cattivo del MCU, se gestito bene!

Dare alla squadra la “Avengers Tower”

Ora che Spider-Man non fa più parte dell’universo cinematografico Marvel, è abbastanza ovvio chi dovrebbe essere il nuovo proprietario della Avengers Tower. Mentre è difficile decidere da dove Reed Richards e compagnia abbiano potuto prendere i soldi per acquistarla, ha perfettamente senso rendere la torre la Baxter Tower, visto che saranno loro i prossimi eroi di base a New York.

Reed potrebbe facilmente essere il miliardario proprietario della “Future Foundation”, tuttavia, rendendosi conto che vuole lasciare un segno nella Storia, potrebbe convincere i suoi amici a dirigersi nello spazio. In questo modo non solo avremmo la possibilità di introdurre il viaggio nello spazio e l’incidente, ma anche un arco narrativo importante per il personaggio. Ad ogni modo, la Avengers Tower sarebbe un’ottima base per i Fantastici Quattro una volta entrati nell’MCU.

Collegare la Zona Negativa con il Reame Quantico

La zona negativa è un luogo con un grande potenziale e potrebbe persino portare ad un adattamento di Annihilus, ad un certo punto. Questa storia ha un potenziale superiore rispetto anche a quello della Infinity Saga, che pure ha raccolto così tanto successo, eppure, invece che introdurre dall’inizio questo contesto, potrebbero collegarlo al Reame Quantico, che ormai il pubblico conosce.

Che siano sovrapposti o semplicemente connessi in un modo che permetta ai due mondi di coesistere fianco a fianco, vedere i Fantastici Quattro viaggiare nella Zona Negativa e, intanto, fare luce su dove Janet Van Dyne fosse rimasta intrappolata, sarebbe davvero interessante. Un cameo di Ant-Man potrebbe anche contribuire a collegare in modo efficace la prima avventura di questa squadra al più ampio MCU.

Non lasciarlo a Peyton Reed

Solo perché si pensa che un cameo Ant-Man o del Regno Quantico sia un’idea divertente non significa che Peyton Reed dovrebbe prendere il timone di questo film. Sembra che il regista voglia questo lavoro da un po’, visto che già alla Fox era stato associato al film che poi non è mai stato realizzato. E, intendiamoci, Ant-Man e Ant-Man e The Wasp sono delle commedie davvero ben riuscite, ma sembrano entrambi film di passaggio.

Fantastici Quattro ha bisogno di un regista che abbia un occhio per gli effetti visivi e una inventiva che lo faccia sembrare qualcosa di veramente speciale e diverso nel genere dei film a fumetti. Reed semplicemente non è l’uomo giusto per il lavoro e i Marvel Studios devono scegliere con attenzione a chi affidare il film, visto che questo nuovo reboot sarà decisivo.

Evitare l’ambientazione anni ’60

Quando Reed fu assegnato alla regia di Fantastici Quattro alla Fox, il piano era di ambientare il film negli anni ’60. Sarebbe stato davvero bello e non si può negare che questi eroi si adattino bene a quell’ambientazione.

Ora, i Marvel Studios potrebbero scegliere di fare la stessa cosa ed è possibile che retrodatino la presenza dei FF nel MCU a prima che Iron Man prendesse il timone della storia. Tuttavia, sarebbe un peccato per loro non sfruttare la loro presenza, sulla scia degli Avengers e in concomitanza con gli X-Men che a breve arriveranno.

Una possibile soluzione è che il gruppo sia rimasto intrappolato in un vortice temporale nel Regno Quantico, per poi sbucare nel presente, direttamente dagli anni ’60, arrivando in un futuro che non capiscono.

Concentrarsi sulla famiglia

C’è una buona ragione per cui i Fantastici Quattro sono conosciuti come “La prima famiglia della Marvel”, come li abbiamo appellati anche poco sopra. La dinamica tra questo quartetto è sicuramente qualcosa che il reboot deve esplorare, che si tratti del legame tra Reed e Ben come migliori amici, la dinamica tra fratelli di Sue e Johnny, o semplicemente il modo in cui Johnny fa impazzire Ben con le sue battute e la sua costante presa in giro.

Non sarebbe una brutta cosa, inoltre, presentare Franklin e Valeria Richards molto presto, visto che al di fuori di Tony Stark in Endgame, il MCU non ha mai affrontato la genitorialità degli eroi.

L’idea di una famiglia di supereroi è ciò che non abbiamo visto ancora sul grande schermo, ma i Fantastici Quattro potrebbero cambiare questo trend, visto che per loro è fondamentale venire presentati come un nucleo familiare solido e unito.

Rendere Sue Storm il membro più potente della squadra

Sia Jessica Alba che Kate Mara non hanno offerto versioni soddisfacenti della Donna Invisibile, ovviamente per carenze della scrittura, e nel caso della Alba, anche per quella parrucca dall’effetto strano che l’attrice ha indossato per tutto il film.

In questo film, i Marvel Studios non dovrebbero rifuggire dal mostrare che, mentre eroi del calibro di Mister Fantastic, la Torcia Umana o la Cosa sono incredibilmente potenti, è Sue Storm il membro più forte della squadra. Il MCU ha ancora bisogno di personaggi femminili forti e carismatici da affiancare a Captain Marvel, e la Donna Invisibile potrebbe guidare la carica.

The Good Doctor 3×01: prima clip

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The Good Doctor 3×01: prima clip

La ABC dopo il teaser promo ha diffuso la prima clip di The Good Doctor 3×01, il primo episodio dell’attesissimo terza stagione della serie di successo The Good Doctor.

Il primo episodio di The Good Doctor 3 debutterà il 23 Settembre 2019 sulla ABC.

Nella terza stagione di The Good Doctor Dr. Shaun Murphy (Freddie Highmore), un giovane chirurgo con autismo e sindrome dei savant, continua a usare la sua straordinaria regali medici presso l’unità chirurgica dell’ospedale San Bonaventura. Mentre le sue amicizie si approfondiscono, Shaun lavora più duramente di quanto abbia mai fatto prima di iniziare a uscire, mentre naviga nel suo ambiente e nelle sue relazioni per dimostrare ai suoi colleghi che il suo talento come chirurgo salverà delle vite. La serie è di David Shore (“House”), e “Lost” e “Hawaii Five-0” star Daniel Dae Kim.

The Good Doctor 3×01

In The Good Doctor protagonisti Freddie Highmore nei panni del Dr. Shaun Murphy, Antonia Thomas nel ruolo del Dr. Claire Browne, Nicholas Gonzalez nel ruolo del Dr. Neil Melendez, Hill Harper come Dr. Marcus Andrews, Richard Schiff come Dr. Aaron Glassman, Christina Chang come Dr. Audrey Lim, Fiona Gubelmann come Dr. Morgan Reznick, Will Yun Lee come Dr. Alex Park, Paige Spara come Lea Dilallo e Jasika Nicole come Dr. Carly Lever.

La serie è di Sony Pictures Television e ABC Studios. David Shore è il produttore esecutivo e showrunner. Anche Daniel Dae Kim, Erin Gunn, David Kim e Sebastian Lee sono produttori esecutivi. Gli ABC Studios fanno parte dei Disney Television Studios, una collezione di studi composta da 20th Century Fox Television, ABC Studios e Fox 21 Television Studios.

James Spader: 10 cose che non sai sull’attore

James Spader: 10 cose che non sai sull’attore

Divenuto celebre per i suoi ruoli eccentrici in alcuni film di culto, l’attore James Spader si è negli anni costruito una buona fama, affermandosi come uno degli interpreti più interessanti in circolazione. Con ruoli in film d’autore e altri in film per il grande pubblico, l’attore ha potuto provare la sua versatilità, convincendo la critica delle sue doti.

Ecco 10 cose che non sai di James Spader.

James Spader carriera

1. I film. Il debutto cinematografico dell’attore avviene nel 1981 con il film Amore senza fine di Franco Zeffirelli. Successivamente prende parte a importanti film come Wall Street (1987), Sesso, bugie e videotape (1989), Wolf – La belva è fuori (1984), Crash (1996), Secretary (2002), Lincoln (2012), The Homesman (2014), e Avengers: Age of Ulton (2015), accanto a Robert Downey Jr., Chris Evans e Chris Hemsworth.

2. Le serie TV. Da non sottovalutare è anche la carriera televisiva dell’attore, che negli anni ha preso parte a serie come The Practice (2003-2004), Boston Legal (2004-2008), The Office (2011-2012), e dal 2013 interpreta il criminale Raymond Reddington, protagonista della serie The Blacklist.

James Spader famiglia

3. I suoi genitori lo hanno convinto a lasciare la scuola. Spader frequentava la Brooks School di Andover, dove suo padre era insegnante. La famiglia viveva nel campus, e Spader era uno degli studenti più famosi. Successivamente ha frequentato la Phillips Academy, ma i suoi genitori lo hanno convinto a dedicarsi a tempo pieno alla sua passione per la recitazione, permettendogli di lasciare la scuola.

James Spader vita privata

4 E’ stato sposato. L’attore conosce la decoratrice Victoria Kheel sul set del film Sesso, bugie e videotape. I due si sposano sul finire degli anni ottanta e hanno due figli. Nel 2004 tuttavia divorziano per via della nuova relazione dell’attore con l’attrice Leslie Stefanson, dalla quale ha un figlio nel 2002.

James Spader premi e nomination

5 Ha vinto 3 Emmy Awards. Negli anni l’attore ha guadagnato numerose nomination, tra cui 3 ai Golden Globe Awards, 10 agli Screen Actors Guild Awards, e 4 agli Emmy Awards, riportando qui ben tre vittorie per i suoi ruoli nelle serie The Practice e Boston Legal.

James Spader Avengers: Age of Ultron

6. Joss Whedon lo ha scelto per la sua voce. Il regista del secondo film dedicato agli Avengers ha dichiarato di essersi preso molto tempo per decidere a chi affidare il ruolo del perfido Ultron, e alla fine scelte Spader per la sua voce calda e suadente, ma anche per la capacità di diventare improvvisamente minaccioso.

James Spade The Blacklist

7. Il suo personaggio corrisponde al suo ideale di ruolo. L’attore ha sempre dichiarato di scegliere con grande attenzione i suoi ruoli cinematografici e televisivi. Se questi non risultano stimolti da un punto di vista attoria, e hanno uno scarso arco narrativo l’attore sarà propenso a non sceglierli, preferendo un buon ruolo ai soldi. Per questo motivo si è sempre dichiarato entusiasta del suo personaggio in The Blacklist, poiché gli ha permesso di sperimentare da un punto di vista interpretativo e di confrontarsi con una mentalità costantemente ricca di soprese.

james-spader-secretary

James Spader personalità

8. Non è facile lavorare con lui. Attori e registi che hanno lavorato con Spader hanno dichiarato che non è semplice condividere il set o la scena con lui. L’attore è molto esigente, oltre a soffrire di un disturbo ossessivo-compulsivo. Egli fa caso ad ogni dettaglio, e la sua forte personalità lo rende spesso sgradito agli altri. Nonostante ciò, è un grande professionista, e nessuno si è mai lamentato dei suoi risultati.

James Spader patrimonio

9. E’ tra gli attori più pagati della TV. Con i film e le serie TV a cui ha partecipato, l’attore è negli anni arrivato ad ottenere un patrimonio stimato di 10 milioni di dollari. Grazie ai suoi recenti ruoli televisivi, inoltre, si è affermato come un degli attori più pagati della TV.

James Spader età e altezza

10. James Spader è nato a Boston, negli USA, il 7 febbraio 1960. L’altezza complessiva dell’attore è di 178 centimetri.

Fonti: IMDb

 

 

Dark Waters: il trailer del film di Todd Haynes con Mark Ruffalo e Anne Hathaway

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Focus Features ha diffuso il primo trailer ufficiale di Dark Waters, il nuovo film di Todd Haynes (La stanza delle meraviglie, Carol, Lontano dal paradiso, Velvet Goldmine) con protagonisti Mark Ruffalo, Anne Hathaway e Tim Robbins e incentrato sullo scandalo della compagnia chimica DuPont.

Tratta da una storia vera, la pellicola seguirà Bilott, il personaggio interpretato da Ruffalo, condurre una causa ambientalista contro la compagnia DuPont che avrebbe nascosto un precedente di inquinamento chimico durato decenni.

Ruffalo figurerà anche in vesti di produttore insieme Pamela Koffler e Christine Vachon della Killer Films, mentre Jeff Skoll e Jonathan King della Participant Media saranno i produttori esecutivi al fianco di Michael Sledd.

MCU: 10 location che potremmo esplorare nella Fase 4

MCU: 10 location che potremmo esplorare nella Fase 4

La Fase 4 del MCU introdurrà al cinema (e in tv) una schiera di nuovi personaggi, eventi crossover e team di supereroi, e questa continua espansione promessa da Kevin Feige potrebbe portare anche ad ambientazioni inedite adattate direttamente dai fumetti.

Ma quali sono quelle che vorremmo vedere nei prossimi film? Ecco 10 alternative:

Avengers Academy

La trama di Avengers Academy ha visto i più brillanti giovani eroi del futuro addestrati da alcuni dei più grandi guerrieri del passato, e questa storia complessa potrebbe essere inserita tra le location inedite delle nuove Fasi del MCU come base dei Vendicatori del domani.

Atlantide

Il re di Atlantide potrebbe essere in viaggio verso il MCU – come riportano diverse indiscrezioni –  e tutto lascia intendere che insieme a Namor potrebbe arrivare anche l’esplorazione di luoghi mai visti prima nel MCU come appunto gli abissi e l’impero nascosto sotto le profondità del mare.

Terra selvaggia

Le Terre selvagge (anche note come Terra selvaggia) sono una location immaginaria dell’universo Marvel situata sotto l’Antartide e popolata da dinosauri e vari animali preistorici. Vi si può trovare anche il vibranio, lo stesso materiale del Wakanda utile per la realizzazione di nuove tecnologie e armi potentissime.

Zona Negativa

La Zona negativa è una dimensione parallela comparsa per la prima volta nei fumetti dei Fantastici Quattro e nella finzione narrativa è formata da un’antimateria, ovvero da elementi di carica elettrica opposta al nostro universo. Al suo centro è presente un vortice di potenza inaudita formato da materia e detto zona dei detriti, che attrae tutto a sé.

Baxter Building

I lettori dei fumetti sapranno che il Baxter Building è il palazzo che ospita il Quartier Generale dei Fantastici Quattro nel fumetto omonimo: l’edificio non è altro che un grattacielo composto da 35 piani situato a Manhattan distrutto dal figlio di Dottor Destino. Ovviamente sarebbe uno sgarbo non includerlo nelle possibili location della nuova Fase del MCU con l’arrivo della prima famiglia Marvel

Avengers Mansion

La strada dei Vendicatori continuerà anche senza due dei membri originali, e anche se non abbiamo notizie sulla nuova formazione che vedremo al cinema, è probabile che gli eroi avranno bisogno di una location dove riunirsi in seguito alla distruzione del campound alla fine di Endgame. Magari sarà proprio la Avengers Mansion la loro prossima dimora?

X-Mansion

Impossibile non menzionare l’X-Mansion in relazione al possibile ingresso dei Mutanti nell’universo cinematografico Marvel: la scuola di Xavier per giovani dotati è parte fondamentale di ogni storia degli X-Men e la Fase 4 potrebbe essere l’occasione giusta per aprire le porte dell’edificio a nuovi orizzonti.

Monte Olimpo

Gli dei dell’Olimpo si stanno dirigendo verso il MCU, come suggerito dalle voci sulla presunta presenza di Ercole nei nuovi film, e insieme a queste figure sarebbe impossibili non includere anche la loro casa, ovvero il monte Olimpo. Proprio come Asgard, si tratterebbe di una perfetta commistione tra tecnologia aliena e magia che gli umani non riescono a capire.

Il regno di Incubo

Incubo dovrebbe arrivare nella Fase 4 del MCU grazie al sequel di Doctor Strange e con esso anche l’inquietante regno in cui vive, che poi appartiene alla lista dei luoghi più interessanti da esplorare al cinema. Esattamente come la Dimensione Oscura, si trova in una realtà alternativa ed è parte di un multiverso in continua espansione.

Latveria

Latveria è uno stato immaginario nell’universo Marvel situato tra Ungheria, Serbia e Romania che grazie ai suoi progressi in campo tecnologico assolutamente superiore a quello delle altre nazioni, è riuscita a preservarsi dall’inquinamento industriale. Qui risiede Doctor Doom che l’ha resa una vera una superpotenza mondiale.

Leggi anche – MCU: 10 personaggi poco noti che vorremmo nella Fase 4

Fonte: CBR

Se mi vuoi bene: trailer del nuovo film di Fausto Brizzi

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Se mi vuoi bene: trailer del nuovo film di Fausto Brizzi

Ecco il trailer di Se mi vuoi bene, il nuovo film di Fausto Brizzi in sala a partire dal prossimo 17 ottobre. Protagonista del film è Claudio Bisio, con lui nel cast Dino Abbrescia, Lorena Cacciatore, Valeria Fabrizi, Flavio Insinna, Susy Laude, Maria Amelia Monti, Lucia Ocone, Cochi Ponzoni, Memo Remighi, Elena Santarelli e Gian Marco Tognazzi.

Se mi vuoi bene: la trama

Diego (Claudio Bisio) è un avvocato di successo, un depresso cronico. Un giorno incontra Massimiliano (Sergio Rubini), proprietario di un eccentrico negozio di Chiacchiere che non vende nulla se non appunto conversazioni. Ed è proprio chiacchierando con lui che Diego capisce qual è la soluzione per uscire dalla sua palude emotiva: fare del bene a tutti i suoi cari.  Diego individua chirurgicamente i problemi che secondo lui affliggono sua madre, suo padre, suo fratello, sua figlia, i suoi amici, perfino la sua ex moglie e, con la precisione di un cecchino bendato, finisce per rovinare l’esistenza ad ognuno di loro. Ma non tutto è perduto…

Breaking Bad: confermato il ritorno di un altro personaggio nel film

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Come confermato dall’Hollywood Reporter, un altro volto noto di Breaking Bad tornerà anche nel film intitolato El Camino e in arrivo su Netflix il prossimo 11 Ottobre: si tratta di Matt Jones, che nella serie originale interpretava l’amico e partner nel traffico di droga di Jesse Pinkman Badger recitando in una dozzina di episodi.

La sua ultima apparizione risale al finale di stagione insieme a Skinny Pete.

Gran parte dei lavori si è svolta in New Mexico, secondo le indiscrezioni circolate in rete, mentre dovrebbe essere certo il ritorno dei due protagonisti Bryan Cranston e Aaron Paul nei rispettivi panni di Walter White e Jesse Pinkman. Vi ricordiamo inoltre che questo lungometraggio di due ore sarà il primo titolo dell’accordo triennale siglato da Gilligan con Netflix, con le fonti che parlano di un contratto da 50 milioni di dollari.

Guarda il trailer di El Camino – Il film di Breaking Bad

Fonte: THR

Spider-Man vs Venom: quello che vorremmo vedere in un ipotetico film

L’interruzione dell’accordo tra Sony e Marvel Studios  per la produzione dei nuovi film di Spider-Man ha ufficialmente escluso Kevin Feige e la Disney dai futuri progetti e dalla gestione dei diritti sul personaggio. Ora sembra che il piano sia quello di integrare Peter Parker nello stesso universo di Venom, primo spin-off lanciato lo scorso anno, e l’ipotesi più plausibile è che i due si incontrino sullo schermo in un testa a testa rimandato dai tempi di Spider-Man 3 di Sam Raimi.

Ma cosa vorremmo vedere in questo ipotetico cinecomic?

Spidey respinge il simbionte

Spider-Man: Homecoming sequel

Nei fumetti Peter Parker è l’unica forma di vita in grado di “resistere” al fascino dei simbionti, e a differenza della versione di Sam Raimi quella proposta da Sony e Marvel con Tom Holland è esattamente il tipo personaggio con un carattere a prova di tentazione. In ogni caso sarebbe divertente (oltre che fedele alla controparte originale) affrontare questa dinamica in un futuro film anche in relazione con il rapporto che andrebbe a instaurarsi con Eddie Brock…

Peter Parker con il costume di Venom

venom

La fedeltà rispetto alla fonte non esclude la possibilità di vedere Peter Parker nei panni del simbionte: stando alla realtà post Far From Home, l’eroe deve confrontarsi con i pericoli derivati dalla rivelazione della sua identità segreta, quindi dovrebbe fuggire o nascondersi magari abbracciando un lato dark della sua personalità finora inesplorato dal MCU

Eddie Brock “indaga” su Peter Parker

Supponendo che l’Universo della Sony riprenderà le sorti di Peter dopo il finale di Far From Home, un modo per collegare i due personaggi sarebbe mettere Eddie Brock sulle tracce dell’eroe per scoprire chi si cela dietro la maschera dell’Uomo Ragno. Nelle vesti di giornalista, Brock avrebbe così accesso allo scoop del secolo, stabilendo una relazione con il suo futuro avversario…

La trama di Lethal Protector

Lethal Protector è forse la trama più popolare dei fumetti di Venom che inizia con Spider-Man e il simbionte durante una tregua; più tardi il padre di una delle vittime di Venom riunisce una squadra per ucciderlo, costringendo l’antieroe a tornare in azione e interrompere il patto. Non sarebbe una premessa interessante anche per il film?

Un ruolo per Flash Thompson

Tra tutti i personaggi secondari introdotti nel MCU, Flash Thompson è quello con i contorni meno chiari e dalla caratterizzazione molto diversa rispetto all’originale dei fumetti. Un particolare è rimasto però fedele al materiale di partenza: è un rivale di Peter Parker eppure idolatra Spider-Man, senza rendersi conto che i due sono la stessa persona. Ora che l’identità di Peter è stata rivelata, Flash potrebbe diventare geloso dei suoi poteri, e allearsi con i simbionti diventando l’aiutante di Venom come succede nella pagine della Marvel Comics

Spidey e Venom uniti contro Carnage

venom

Carnage sarà parte integrante della trama del sequel di Venom e combattere questo mostro potrebbe essere il pretesto per riunire una squadra formata da Eddie Brock e Peter Parker al cinema. Magari il villain vincerà alla fine del secondo capitolo e in un terzo ipotetico saranno i due eroi a fare fronte unito per sconfiggerlo…

Leggi anche – Spider-Man: tutte le domande sul futuro del personaggio al cinema

Fonte: Screenrant

Figli: al via le riprese dell’ultimo film di Mattia Torre

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La sua morte prematura a luglio, al termine di una lunga malattia, ha scioccato chi conosceva Mattia Torre e per questo il suo ultimo progetto, scritto con tenacia anche per scacciare via la sofferenza, vedrà la luce.

Figli sarà il suo ultimo film, portato sul set da Giuseppe Bonito che con Torre ha lavorato a lungo fianco a fianco. Le riprese sono cominciate oggi a Roma, l’uscita del film con Vision Distribution che è anche coproduttore è già prevista per gennaio 2020. Tutto l’affetto per Mattia Torre si è riversato su quest’ultima opera perché il sodalizio tra l’autore e i ‘suoi’ attori andava oltre la professione. Il suo era un circolo tra interpreti, sceneggiatori, produttori, una grande compagnia che alternava serie tv a spettacoli teatrali, cinema e teatro e si vedeva nei luoghi delle prove ma anche a casa o a ristorante.

Protagonisti di ‘Figli’ sono due delle persone a lui più vicine: Valerio Mastandrea e Paola Cortellesi e l’emozione sul set è fortissima. Accanto a loro, molti degli interpreti che in questi anni, tra cinema, teatro e tv, hanno portato in scena i maggiori successi dell’autore: Stefano Fresi, Valerio Aprea, Paolo Calabresi, Andrea Sartoretti, Massimo de Lorenzo, Gianfelice Imparato, Carlo de Ruggeri. Tutti ‘complici’ di cult come “Boris” e “La Linea Verticale” e piece teatrali come “Io non c’entro”, “Tutt’apposto”, “Piccole anime”, “L’ufficio”, “456”, “In mezzo al mare”, “Migliore”, “Qui e ora”, “Perfetta”.

“Figli” è la storia di Nicola e Sara, una coppia innamorata e felice. Sposati da tempo, hanno una figlia di sei anni e una vita che scorre senza intoppi. Tutto perfetto fino a quando l’arrivo del secondo figlio li farà scontrare con l’imprevedibile… Lorenzo Mieli è stato il produttore storico di Mattia Torre: sin dal 2007 con Boris (un passaparola lo fece diventare cult assoluto) quando la società era ancora la Wilder, poi ha continuato in seguito con la Wildside insieme a Mario Gianani, e proprio Mieli, coetaneo di Torre (Lorenzo del ’73, Mattia era del ’72) durante la serata organizzata al Teatro Ambra Jovinelli a Roma all’indomani della morte aveva annunciato che il film sarebbe stato comunque realizzato. Un omaggio post mortem all’amicizia e al talento di Mattia Torre capaci di raccontare nel profondo la quotidianità della società contemporanea con il suo stile graffiante, ironico, leggero.

-ANSA-

Sedicicorto International Film Festival celebra i 40 anni di Alien

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Sedicicorto International Film Festival Forlì festeggia il quarantesimo anniversario di Alien. Il capolavoro di Ridley Scott, perfetta sintesi di genere tra fantascienza e horror, arrivò infatti nelle sale italiane il 25 ottobre del 1979, quattro mesi dopo l’uscita americana. La manifestazione forlivese ha voluto quindi rendere omaggio a una pietra miliare del cinema moderno, ovviamente con un cortometraggio d’eccezione.

Grazie alla collaborazione con Twentieth Century Fox Home Entertainment e Chili TV, domenica 6 ottobre sarà presentato per la prima volta sul grande schermo Alien: Ore, diretto dalle sorelle Kailey e Sam Spear.

Alien: Ore racconta la storia di Lorreine, una minatrice di stanza su un pianeta-colonia minerario. Lorraine lavora sodo per migliorare la vita di sua figlia e dei suoi nipoti. Quando, durante il suo turno, un collega muore in circostanze misteriose, la donna è costretta a scegliere tra fuggire o sfidare gli ordini dei suoi superiori e affrontare le sue paure in una disperata lotta per la sicurezza della sua famiglia.

Alien: Ore è uno dei sei cortometraggi celebrativi realizzati da Twentieth Century Fox in collaborazione con Tongal. I sei cortometraggi sono tutti disponibili su Chili Tv, inseriti come contenuti speciali nel pacchetto di acquisto di Alien sulla piattaforma di streaming e download.

Per introdurre Alien: Ore, la proiezione sarà preceduta dalla presentazione del libro “Alien – Misteri, inquietudini e segreti del film di Ridley Scott“. L’autore del saggio, il giornalista e critico cinematografico Stefano Cocci, racconterà al pubblico la genesi del film, con molti gustosi retroscena e aneddoti per cinefili incalliti.

Sedicicorto International Film Festival Forlì 2019 si terrà dal 4 al 13 ottobre2019 a Forlì ed è realizzato con il contributo di Mibact – Direzione Generale Cinema, MIUR, Provincia di Forlì-Cesena, Comune di Forlì, Regione Emilia Romagna, Intesa San Paolo, Fondazione Cassa dei Risparmi di Forli e della Romagna e in collaborazione di Mini e Cantine Drei Donà.

C’era una volta a Hollywood: tutti i collegamenti con i vecchi film di Tarantino

Il concetto di universo condiviso è stato introdotto al cinema molto prima dell’arrivo dei Marvel Studios, come dimostrano tutte le connessioni e i riferimenti seminati nella filmografia di Quentin Tarantino. In questo senso anche il suo nuovo lavoro, C’era una volta a… Hollywood sembra continuare la tradizione inserendo qualche dettaglio familiare o richiamo visivo alle vecchie pellicole del regista. richiami visivi.

Ecco allora di seguito tutti quelli scovati nel film:

Big Kahuna Burgers e Red Apple Cigarettes

Un tratto distintivo dei film di Tarantino sono i marchi ricorrenti e creati dal regista stesso come Big Kahuna Burgers e Red Apple Cigarettes. Il locale per hamburger reso celebre da Pulp Fiction si intravede su un cartellone pubblicitario durante una delle tante scene di guida mentre le sigarette vengono nominate durante i titoli di coda con Rick protagonista di una pubblicità in cui sostiene che sono le migliori.

I cameo tagliati

Tutti i lavori di Tarantino sono ricchi di cameo e C’era una volta a Hollywood di certo non fa eccezione. Tuttavia il ruolo di Michael Madsen (che aveva già recitato in Le Iene e Kill Bill) è stato abbreviato rispetto all’idea di partenza mentre lo stesso non si può dire di Tim Roth, James Marsden e Danny Strong, le cui scene sono stati tagliate.

Courtney Hoffman

Nella scena in cui Rick Dalton si presenta sul set ubriaco, sullo schermo appare il regista Sam Wanamaker e il suo compito è “nascondere” le caratteristiche da bravo ragazzo dell’attore in modo che assomigli più a un cattivo. L’aiutante Rebekka è interpretata dalla vera costumista Courtney Hoffman, che in passato aveva lavorato con Tarantino per Django Unchained.

Cliff, Randy e stuntman Mike

C’era una volta a Hollywood segna la terza collaborazione tra Kurt Russel e Tarantino rievocando tramite un omaggio il loro primo film assieme: ancora una volta l’attore interpreta uno stuntman di nome Randy, ma a differenza di Mike di Death Proof, si tratta di un bravo ragazzo che non uccide le ragazze a bordo della sua auto.

Zoe Bell

Sempre parlando di stuntmen, anche qui continua il sodalizio del regista con Zoe Bell (che interpreta la moglie di Randy, Janet): nel film è lei che ferma la lotta tra Bruce Lee e Cliff, arrabbiandosi con quest’ultimo per aver distrutto la sua macchina. La nota controfigura era già apparsa in Death Proof e aveva sostituito Uma Thurman nelle scene d’azione di Kill Bill, ma la ricordiamo anche in una piccola parte in The Hateful Eight.

L’eredità di Bruce Lee

La tuta gialla della Sposa in Kill Bill era un chiaro riferimento a Bruce Lee, omaggiato a modo suo anche in C’era una volta a Hollywood (ritratto che non è piaciuto alla figlia dell’attore). Nel film è interpretato da Mike Moh e si rende protagonista di un’esilarante sequenza in cui la star del kung fu viene sfidata da Cliff (Brad Pitt).

Cowboy e Western

Film come Django Unchained e The Hateful Eight rendevano evidente l’amore di Tarantino per i western, in particolare per tutto il revisionismo italiano dello Spaghetti Western. Il genere ritorna anche nell’ultimo lavoro in senso letterale, con Rick Dalton che è una star in declino e la cui carriera si risolleva proprio grazie ai western made in Italy.

Uccidere i nazisti

bastardi senza gloria

Uno dei film in cui recita Rick Dalton è The 14 Fists of McCluskey, dove l’attore è mostrato mentre uccide dei nazisti con un lanciafiamme.Evidentemente questo concetto già espresso in Bastardi Senza Gloria viene riproposto come se fosse un fatto reale (almeno nell’universo di Tarantino).

Cambiare la storia

C'era una volta a... Hollywood

Lettera d’amore alla Hollywood del 1969, il film si rivela come una fantasia di un mondo alternativo in cui la setta di Charles Manson viene punita e Sharon Tate non viene brutalmente uccisa nella sua villa di Cielo Drive. Nel raccontare questa realtà Tarantino usa ancora una volta la finzione per liberare violentemente la storia americana da alcuni dei suoi capitoli più oscuri e dare al pubblico una sorta di divertimento catartico. Lo stesso accadeva in Django Unchained e Bastardi senza gloria.

Leggi la recensione di C’era una volta a…Hollywood

Fonte: Screenrant

Spider-Man: Far From Home, il trailer su “Scimmia Notturna” e le papere sul set

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Per festeggiare l’imminente arrivo di Spider-Man: Far From Home in homevideo, Marvel e Sony hanno montato un trailer speciale dedicato a Scimmia Notturna (in originale Night Monkey), ovvero il nome che Ned dà alla versione del supereroe con il costume nero durante le disavventure a Praga.

Ovviamente chi ha visto il film saprà che questa uniforme viene donata all’eroe da Nick Fury per “confondersi” nella notte durante lo scontro con l’Elementale di Fuoco al quale partecipa anche Quentin Beck aka Mysterio, il grande illusionista dei fumetti.

Vi ricordiamo che Far From Home, per ora, segna l’ultima apparizione di Peter Parker nel MCU a causa della fine dell’accordo tra i due studios concorrenti sulla gestione dei diritti di produzione e distribuzione.

Fondamentalmente, abbiamo realizzato cinque grandi film. Sono stati cinque anni meravigliosi. Ho trascorso il momento più bello della mia vita. Chi può sapere cosa riserverà il domani?” ha raccontato Tom Holland. “Tutto quello che so è che continuerò a interpretare Spider-Man, e che sarà divertente, in qualsiasi modo sceglieremo di continuare, e il futuro del personaggio sarà diverso, ma altrettanto fantastico e sorprendente, e troveremo nuovi modi per renderlo ancora più bello.

Di seguito trovate il trailer e il video delle papere sul set che sarà disponibile sui dischi dvd e blu-ray ad ottobre.

https://twitter.com/marveIstuff/status/1173918796718981126?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1173918796718981126&ref_url=https%3A%2F%2Fwww.comicbookmovie.com%2Fspider-man%2Ffar_from_home%2Fspider-man-far-from-home-blooper-reel-contains-some-hilarious-outtakes-from-the-spidey-sequel-a170597

Leggi anche – Spider-Man: Far From Home, ecco gli easter egg che nessuno ha notato

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Diretto ancora una volta da Jon Watts, Spider-Man: Far From Home è arrivato nelle nostre sale il 10 luglio. Confermati nel cast del film il protagonista Tom Holland nei panni di Peter Parker, Marisa Tomei in quelli di zia May e Zendaya in quelli di Michelle, Samuel L. Jackson in quelli di Nick Fury e Cobie Smulders in quelli di Maria Hill. Jake Gyllenhaal interpreterà invece Quentin Beck, aka Mysterio, uno degli antagonisti più noti dei fumetti su Spidey.

Di seguito la sinossi ufficiale: In seguito agli eventi di Avengers: Endgame, Spider-Man deve rafforzarsi per affrontare nuove minacce in un mondo che non è più quello di prima. ‘Il nostro amichevole Spider-Man di quartiere’ decide di partire per una vacanza in Europa con i suoi migliori amici Ned, MJ e con il resto del gruppo. I propositi di Peter di non indossare i panni del supereroe per alcune settimane vengono meno quando decide, a malincuore, di aiutare Nick Fury a svelare il mistero degli attacchi di creature elementali che stanno creando scompiglio in tutto il continente.

Spider-Man: Far From Home, i possibili significati del misterioso dettaglio finale

Disney +: ecco tutti i titoli disponibili dopo il lancio della piattaforma

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Il 12 novembre verrà ufficialmente lanciato il nuovo servizio di streaming Disney+, che come saprete offrirà all’utente la possibilità di accedere a contenuti esclusivi più titoli dell’archivio della casa di Topolino. Sulla piattaforma saranno disponibili una vasta collezione di prodotti originali, tra cui film e serie tv, e tutti i titoli di Disney, Pixar, Marvel Studios, Lucasfilm e National Geographic.

Ma quali saranno i film, le serie e gli altri assortimenti che il pubblico troverà sin dal primo giorno?

Marvel StudiosThe Avengers, Avengers: Age of Ultron, Avengers: Endgame, Avengers: Infinity War, Ant-Man, Ant-Man and The Wasp, Black Panther, Captain America: Civil War, Captain America: Il Primo Vendicatore, Captain Marvel, Doctor Strange, Guardiani della Galassia, Guardiani della Galassia Vol. 2, Iron Man, Iron Man 2, Iron Man 3, Thor, Thor: RagnarokThor: The Dark World

Marvel Serie AnimateFantastic Four (1994), Fantastic Four: World’s Greatest HeroesGuardians of the Galaxy (2015), The Incredible HulkIron Man (1994), Iron Man: Armored Adventures, Silver Surfer (1998) Spider-Man (1981), Spider-Man (1994), Spider-Man and his Amazing Friends, Spider-Man UnlimitedSpider-Woman (1979), Ultimate Spider-Man, X-MenX-Men: Evolution.

Leggi anche – Disney +: data di lancio, prezzo e dettagli del servizio streaming

Star Wars (Film): Episodi I – VIII, Star Wars: The Clone Wars, Rogue One: A Star Wars Story e Solo: A Star Wars Story.

Star Wars (TV)Star Wars: Forces of Destiny (Shorts), Star Wars: Rebels, Star Wars: Rebels (Shorts), Star Wars: ResistanceStar Wars: The Clone Wars.

PixarA Bug’s Life, Brave,  Cars, Cars 2, Cars 3, Coco, Alla ricerca di Dory, Alla ricerca di Nemo, Gli Incredibili, Gli Incredibili 2, Inside Out, Monsters e Co, Monsters University, Ratatouille, Toy Story, Toy Story 2, Toy Story 3, UpWall-E.

Disney Classici d’animazione: La carica dei 101, Aladdin, Alice nel paese delle meraviglie, Bambi, La bella e la bestia, Cenerentola, Dumbo, Fantasia, Hercules, Lilli e il vagabondo, Mulan, Peter Pan, Pinocchio, Pocahontas, Tarzan, Il re leone.

Altri titoli assortiti (Film)Doctor Dolittle, Free Solo, Frozen, High School Musical, High School Musical 2, High School Musical 3: Senior Year, Honey, I Shrunk the Kids, Lilo and Stich, Miracle, Pirates of the Caribbean: At World’s End, Pirates of the Caribbean: Dead Man’s Chest, Pirates of the Caribbean: Dead Men Tell No Tales, Pirates of the Caribbean: On Stranger Tides, Pirates of the Caribbean: The Curse of the Black Pearl, The Nightmare Before Christmas, Wreck-it Ralph e Zootopia.

Altri titoli assortiti (TV): Agent CarterAgents of S.H.I.E.L.D., Boy Meets WorldDuckTales (1987), DuckTales (2017), Even StevensGirl Meets WorldKim Possible, Phineas and Ferb, That’s So Raven, The Simpsons, The Suite Life of Zack and Cody, The Suite Life on Deck e Wizards of Waverly Place.

Fonte: Attractions Magazine

Candice Patton: 10 cose che non sai sull’attrice

Celebre per i suoi ruoli televisivi, l’attrice Candice Patton sta piano piano costruendo la sua carriera attoriale attraverso prodotti che le consentono di raggiungere facilmente un vasto pubblico, permettendole così di dimostrare il suo talento in contesti e personaggi sempre diversi. Grazie al genere dei cinecomic, l’attrice sembra ora aver trovato la propria strada.

Ecco 10 cose che non sai di Candice Patton.

Candice Patton carriera

1. I film. Non particolarmente ricca, la sua carriera sul grande schermo comprende per ora soltanto tre film. L’attrice è infatti comparsa in The Craiglist Killer (2011), Commander and Chief (2012) e nel film The Guest (2014).

2. Le serie TV. Particolarmente più variegata è invece la carriera televisiva, grazie alla quale l’attrice deve la sua fama. Debutta infatti nel 2004 in alcuni episodi della soap opera Febbre d’amore, per poi prendere parte ad alcuni episodi di Beautiful (2007). Successivamente partecipa alle serie Entourage (2009), Castle (2009), Heroes (2009), Il tempo della nostra vita (2008-2009), Cose da uomini (2011), The Game (2013), Supergirl (2017), Arrow (2017), Legends of Tomorrow (2017). Dal 2014 è tra i protagonisti della serie The Flash nel ruolo di Iris West.

Candice Patton Instagram

3. Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram con un proprio profilo verificato, seguito da 1,7 milioni di persone. All’interno di questo la Patton è solita condividere fotografie scattate in momenti di svago in compagni di amici e colleghi. Non mancano inoltre foto tratte dai set o dalle premier a cui l’attrice prende parte.

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Candice Patton Lucille Ball

4. Lucille Ball è la sua fonte di ispirazione. La Patton ha dichiarato di aver desiderato diventare un’attrice dopo aver cominciato a seguire l’attrice Lucille Ball, nota comica statunitense divenuta in seguito la prima donna a dirigere uno major televisiva. La Ball è stata sempre una grande fonte di ispirazione per la Patton, che la cita come colei che l’ha spinta a raggiungere le proprie ambizioni.

Candice Patton Iris West

5. E’ apparsa in questo ruolo in più di una serie. L’attrice è nota per il ruolo di Iris West, personaggio della serie The Flash. La Patton ha poi ripreso lo stesso ruolo comparendo in alcuni episodi di altre serie targate DC Comics quali Supergirl, Arrow e Legends of Tomorrow.

6. Non era ben vista per questo ruolo. In seguito alla notizia del suo casting come Iris West, numerosi fan del personaggio hanno protestato poiché il personaggio ha la carnagione bianca, mentre l’attrice è di colore. Tali critiche sono state dimenticate nel momento in cui l’attrice ha dimostrato di poter dare un fedele ritratto del personaggio al di là del colore della pelle.

Candice Patton The Flash

7. Ha cercato un modo originale per superare il provino. L’attrice ha dichiarato che per il provino per il ruolo in The Flash aveva solamente due minuti per generare un feeling con l’attore Grant Gustin, interprete del supereroe del titolo. Così, inaspettatamente, l’attrice iniziò ad abbracciare l’attore mentre recitavano le loro linee di dialogo. La cosa rese la scena tenera e goffa allo stesso tempo, il che sembrava essere proprio ciò che i produttori cercavano.

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Candice Patton precedenti lavori

8. Ha lavorato in un ristorante di gamberetti. Una volta arrivata a Los Angeles in cerca di lavoro nell’industria dello spettacolo, l’attrice trovò temporaneamente lavoro nel ristorante Bubba Gump Shrimp, specializzato in gamberetti. La Patton sperava di potersi così mantenere nell’attesa di ottenere un buon ruolo, ma si licenziò dopo poche settimane poiché non riusciva ad imparare tutte le varietà di gamberetti del menù.

Candice Patton popolarità

9. Non le piace essere fotografata. L’attrice ha dichiarato di non saper gestire come vorrebbe la sua popolarità, e che ci sono giorni in cui non si sente a suo agio per essere fotografata. Piuttosto ha dichiarato che preferirebbe sedersi ad un bar e prendere un caffé con i propri fan, proprio come delle persone normali.

Candice Patton età e altezza

10 Candice Patton è nata a Jackson, negli Stati Uniti, il 24 giugno 1985. L’altezza complessiva dell’attrice è di 163 centimetri.

Fonte: IMDb

Vedova Nera: David Harbour spiega le origini di Guardiano Rosso

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Come confermato durante il Comic-Con di San Diego, David Harbour interpreterà Alexei Shostakov nello standalone prequel di Vedova Nera, e chi ha letto i fumetti Marvel sa che l’alter ego del personaggio è Guardiano Rosso, creato da Roy Thomas e John Buscema e apparso per la prima volta sulle pagine di Avengers #43 nel 1967 come la risposta sovietica a Captain America. Da bambino Alexei viene accolto da Vasily Karpov, ex spalla di Cap e degli Invasori nel corso della seconda guerra mondiale, e una volta scoperto il potenziale del ragazzo, l’uomo inizia ad addestrarlo con l’idea di trasformarlo in un simbolo dell’URSS.

A chiarire alcuni dettagli sulle origini di Guardiano Rosso è lo stesso Harbour in un’intervista con Variety:

Durante la guerra fredda gli americani svilupparono armi nucleari come i russi, e nel mentre da una parte nasceva Capitan America e in risposta i sovietici crearono Guardiano Rosso. Si tratta di un personaggio con sentimenti molto complicati, e quando l’Unione Sovietica è caduta diverse cose sono precipitate giù insieme a lui, e ora si trova in un posto diverso della sua vita. Potrete vedere tutto questo nel film“.

L’originale Alexei cresceva fino a diventare uno dei piloti di caccia più bravi dell’Unione Sovietica, tanto da attirare l’attenzione del KGB (i servizi segreti russi) che più tardi avrebbe disposto il matrimonio con la famosa ballerina Natasha Romanova, futura allieva della Stanza Rossa dove assume l’identità di Vedova Nera. Forse sarà questo il collegamento tra lui e l’eroina della Johansson anche nel MCU?

Leggi anche – Vedova Nera: i dettagli su Alexei, il personaggio di David Harbour

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Vi ricordiamo che il film vedrà Scarlett Johansson di nuovo protagonista nei panni di Natasha Romanoff, il personaggio introdotto nel MCU da Iron Man 2. Il titolo di lavorazione è “Blue Bayou” e in regia c’è Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel.

La sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme alla Johansson ci saranno anche David Harbour, Florence Pugh, e Rachel Weisz.

Al momento non ci sono ulteriori aggiornamenti sul film, né sui personaggi o le direzioni della trama. Lo studio è invece determinato a mantenere la massima segretezza intorno al progetto.

Vedova Nera: tutto quello che sappiamo sul film

Fonte: Variety

Birds Of Prey: Harley Quinn protagonista del poster ufficiale

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Birds Of Prey: Harley Quinn protagonista del poster ufficiale

L’eroina interpretata da Margot Robbie è la protagonista assoluta del nuovo poster ufficiale di Birds of Prey (e la fantasmagorica rinascita di Harley Quinn) diffuso ieri dalla Warner Bros. che annuncia l’uscita del film diretto da Cathy Yan e seguirà le avventure delle femme fatale di Gotham City.

Insieme al teaser trailer pubblicato diverse settimane fa, questo è l’unico contenuto di una campagna marketing stravagante caratterizzata da pochissime anticipazioni e uno strano rompicapo mostrato in sala prima delle proiezioni di IT Capitolo Due.

Sulla locandina, oltre al personaggio della Robbie, compaiono gli altri membri del cast con i loro costumi. Qui sotto potete dargli uno sguardo.

Birds Of Prey: tutto quello che non sapete sul film

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Birds of Prey (and the fantabulous emancipation of one Harley Quinn) arriverà nelle sale il 7 febbraio 2020. Nel cast Margot Robbie, che riprenderà il ruolo di Harley QuinnMary Elizabeth Winstead, Jurnee Smollett-Bell (rispettivamente Cacciatrice e Black Canary), Rosie Perez (Renee Montoya), Ella Jay Basco (Cassandra Cain) e Ewan McGregor (Maschera Nera).

La prima sinossi del film riporta:

Dopo essersi separata da Joker, Harley Quinn e altre tre eroine – Black Canary, Cacciatrice e Renee Montoya – si uniscono per salvare la vita della giovane Cassandra Cain da un malvagio signore del crimine.

Marion Cotillard: 10 cose che non sai sull’attrice

Marion Cotillard: 10 cose che non sai sull’attrice

Tra le più note attrici francesi a livello mondiale, Marion Cotillard è oggi considerata anche una delle più talentuose della sua generazione. Apprezzata e premiata per i suoi numerosi ruoli, che le hanno permesso di lavorare con importanti registi e grandi attori, la Cotillard ha saputo negli anni rinnovarsi, spaziando tra i generi e confermando il suo grande talento e la sua altrettanto grande versatilità.

Ecco 10 cose che non sai di Marion Cotillard.

Marion Cotillard carriera

1 I film. Il debutto cinematografico dell’attrice avviene nel 1994 con il film L’histoire du garcon qui voulait qu’on l’embrasse. Prosegue con una serie di film girati quasi esclusivamente in Francia, fino a quando nel 2007 interpreta la cantante Edith Piaf nel film La Vie en Rose, grazie al quale vince un Oscar come miglior attrice e ottiene fama mondiale. Da lì in poi si susseguono una serie di collaborazioni con grandi autori e partecipazioni in grandi produzioni. Tra queste si annoverano Nemico pubblico (2009), con Johnny Depp, Inception (2010), con Leonardo DiCaprio Midnight in Paris (2011), Un sapore di ruggine e ossa (2012), Il cavaliere oscuro – Il ritorno (2012), con Christian Bale, Due giorni, una notte (2014), Macbeth (2015), E’ solo la fine del mondo (2016), Allied (2016), con Brad Pitt, e Grandi bugie tra amici (2019).

2 Altri lavori. Negli anni l’attrice ha preso parte a diversi spot pubblicitari e videoclip musicali. Tra i primi si annoverano Lady Blue Shangai diretto da David Lynch e Lady Grey London, diretto da John Cameron Mitchell. Tra i secondi si annoverano invece i videoclip per il brano The Eyes of Mars, del gruppo Franz Ferdinand, e per il brano The Next Day di David Bowie.

Marion Cotillard Instagram

3 Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram con un proprio account verificato, seguito da 1,3 milioni di persone. All’interno di questo l’attrice è solita condividere fotografie tratte da momenti di svago o di lavoro sui set cinematografici. Non mancano anche foto divulgative delle cause benefiche sostenute dall’attrice.

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Marion Cotillard vita privata

4 È sposata con Guillaume Canet. L’attrice ha conosciuto il suo futuro marito sul set del film Amami se hai coraggio, del 2003. Soltanto nel 2007 intrapresero però una relazione. I due diedero poi alla luce due figli, nati rispettivamente nel 2011 e nel 2017. Secondo un sondaggio condotto per la rivista francese Gala, la coppia Canet-Cotillard è risultata al terzo posto tra le più popolari in Francia.

Marion Cotillard attivismo

5 Sostiene numerose cause ambientaliste. L’attrice è attivamente impegnata in numerose battaglie ambientaliste, il più delle quali sostenute accanto a Greenpeace, come, ad esempio, il problema del riciclaggio. Tra le altre attività dell’attrice vi è quella di acquistare terreni utilizzati per la coltivazione di OGM e destinarli al lavoro degli agricoltori interessati alla produzione di ortaggi in via di estinzione.

Marion Cotillard Edith Piaf

6 Il personaggio le è rimasto addosso per mesi. L’attrice ha dichiarato che tale è stata la preparazione per affrontare la vita della celebre cantante francese, che anche a riprese terminate ha continuato a sognarla e ad agire proprio come se il personaggio non fosse mai andato via.

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Marion Cotillard La Vie en Rose

7 I suoi occhi le hanno fatto ottenere il ruolo. Il regista del film, Olivier Dahan, decise di affidare il ruolo alla Cotillard poiché riteneva che avesse gli stessi occhi della Piaf, con le stesse emozioni al loro interno. La parte fu scritta appositamente per l’attrice, che vinse poi l’Oscar.

8 Ha camuffato il proprio corpo. Per interpretare la celebre cantante francese, l’attrice non ha solo dovuto sottoporsi a numerose ore di trucco, ma anche nascondere le differenze tra il suo corpo e quello della Piaf. La cantante era infatti notoriamente bassa di statura, così che anche l’attrice ha fatto in modo, attraverso i costumi e il taglio delle inquadrature, di poterle assomigliare il più possibile.

Marion Cotillard Oscar

9 Fa parte di una cerchia ristretta. Con l’Oscar vinto come miglior attrice per il film Le Vie en Rose, la Cotillard è tra i pochissimi che hanno vinto il premio pur recitando in una lingua diversa dal francese, come Roberto Benigni per La vita è bella e Sophia Loren per La ciociara.

Marion Cotillard età e altezza

10 Marion Cotillard è nata a Parigi, in Francia, il 30 settembre 1975. L’altezza complessiva dell’attrice è di 169 centimetri.

Fonte: IMDb

Guillaume Canet: 10 cose che non sai sull’attore

Guillaume Canet: 10 cose che non sai sull’attore

Volto particolarmente noto in Francia, negli ultimi anni Guillaume Canet ha saputo varcare i confini europei arrivando ad ottenere importanti collaborazioni con importanti registi in alcuni film particolarmente premiati nei principali festival di cinema. Ad oggi l’attore ha inoltre esteso le proprie competenze anche alla regia e alla sceneggiatura, affermandosi come personalità eclettica e talentuosa.

Ecco 10 cose che non sai di Guillaume Canet.

Guillaume Canet carriera

1 I film. La carriera cinematografica dell’attore ha inizio nel 1997 con il film Barracuda. Successivamente prende parte a The Beach (2000), La Fidélité (2000), Vidocq – La maschera senza volto (2001), Mon idole (2002), Amami se hai coraggio (2003), Non dirlo a nessuno (2006), L’ultimo Volo (2009), Last Night (2010), In solitario (2013), The Program (2015), Mio figlio (2017), 7 uomini a mollo (2018) Il gioco delle coppie (2018), La Belle Epoque (2019).

2 Le regie. Canet debutta dietro la macchina da presa nel 2002 con il film Mon idole. Dirige poi i lungometraggi Non dirlo a nessuno (2006), Piccole bugie tra amici (2010), Blood Ties – La legge del sangue (2013) e Grandi bugie tra amici (2019). Di questi film Canet è anche sceneggiatore e produttore.

3 Il doppiaggio. L’attore è inoltre noto in patria come doppiatore. Egli è infatti la voce di Saetta McQueen nei film Disney Pixar Cars (2006), Cars 2 (2011) e Cars 3 (2017). Ha prestato la sua voce anche per i film d’animazione Il piccolo principe (2015) e Minions (2015).

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Guillaume Canet Instagram

4 Ha un account personale. L’attore è presente sul social network Instagram con un proprio profilo verificato, seguito da 845 mila persone. All’interno di questo l’attore è solito condividere fotografie scattate in momenti di svago con la sua famiglia o con amici. Non mancano inoltre foto tratte dai set o dalle premiere a cui l’attore prende parte.

Guillaume Canet vita sentimentale

5 È sposato con Marion Cotillard. Nel 2007 l’attore intraprende una relazione con l’attrice premio Oscar Marion Cotillard. Nel maggio 2011 i due diventano genitori del loro primo figlio, chiamato Marce in onore del pugile Marcel Cerdan, compagno di Edith Piaf, interpretando la quale la Cotillard vinse l’Oscar. Nel marzo del 2017 nasce la loro seconda figlia, chiamata Louise.

6 Era sposato con l’attrice Diane Kruger. Prima di essere il marito di Marion Cotillard, l’attore è stato sposato dal 2001 al 2006 con l’attrice tedesca Diane Kruger. Secondo quest’ultima il loro matrimonio è fallito a causa delle loro carriere, che li tenevano separati a lungo. Ad oggi mantengono comunque dei buoni rapporti.

Guillaume Canet equitazione

7 Il suo sogno era cavalcare per professione. Cresciuto in una famiglia di allevatori di cavalli, l’attore decide di intraprendere una carriera sportiva nell’equitazione. Abbandona tuttavia quando a 18 è vittima di una brutta caduta. Rimasto impressionato, sceglierà così di seguire la sua altra passione, quella per la recitazione.

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Guillaume Canet patrimonio

8 Ha guadagnato molto grazie ai suoi film. Coltivare la passione per la recitazione si è rivelata una scelta proficua per l’attore, che grazie ai suoi film come interprete o come regista vanta oggi un patrimonio stimato intorno ai 5 milioni di dollari.

Guillaume Canet La Belle Epoque

9 Interpreta un regista. Nel film diretto da Nicholas Bedos, l’attore interpreta un regista che ricostruisce epoche passate per i nostalgici, permettendo loro di vivere un “viaggio nel tempo” attraverso la magia del film. L’attore ha dichiarato che interpretare questa parte dopo aver diretto alcuni suoi film, gli ha permesso di concentrarsi sui piccoli particolari, riportando la sua esperienza di regista nel personaggio.

Guillaume Canet età e altezza

10 Guillaume Canet è nato a Boulogne-Billancourt, in Francia, il 10 aprile 1973. L’altezza complessiva dell’attore è di 178 centimetri.

Fonti: IMDb

Christian Slater: 10 cose che non sai sull’attore

Christian Slater: 10 cose che non sai sull’attore

Probabilmente non tutti sanno chi è Christian Slater, eppure questi negli anni si è costruito una carriera nel cinema e nella TV di tutto rispetto, partecipando a importanti titoli e collaborando con importanti autori. Grazie ad alcuni suoi ruoli, l’attore ha saputo affermarsi per bravura e versatilità, ottenendo il plauso di critica e pubblico.

Ecco 10 cose che non sai di Christian Slater.

Christian Slater carriera

1 I film. La carriera cinematografica dell’attore ha inizio nel 1985, quando prende parte al film La leggenda di Billie Jean. Successivamente partecipa a numerosi film, e tra i più celebri si annoverano Tucker – Un uomo e il suo sogno (1988), Robin Hood – Principe dei ladri (1991), Una vita al massimo (1993), Intervista col vampiro (1994), Nella mente del serial killer (2004), Jimmy Bobo – Bullet to the Head (2012), Nymphomaniac (2013), The Wife (2017).

2 Le serie TV. Particolarmente ricca è anche la carriera televisiva dell’attore, che negli anni ha preso parte a serie come I Ryan (1985), West Wing – Tutti gli uomini del presidente (2002), My Own Worst Enemy (2008), The Forgotten (2009-2010), Breaking In (2011-2012), Mind Games (2014), e dal 2015 è tra i protagonisti della serie Mr. Robot, in cui recita accanto a Rami Malek nel ruolo di Mr. Robot, leader del gruppo di hacker fsociety.

Christian Slater Instagram

3 Ha un account personale. L’attore è presente sul social network Instagram con un proprio profilo verificato, seguito da 167 mila persone. All’interno di questo l’attore è solito condividere fotografie scattate in momenti di svago con la famiglia o con amici. Non mancano inoltre foto tratte dai set o dalle premier a cui l’attore prende parte.

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Christian Slater vita privata

4 È sposato. Dal 2000 al 2007 l’attore è stato sposato con la giornalista Ryan Haddon, da cui ha avuto due figli. Nel 2013 si fidanza invece con Brittany Lopez, e nel dicembre dello stesso anno i due si sposano. L’attore ha avuto inoltre relazioni con le attrici Kim Walker, Winona Ryder, Sharon Stone e Marisa Tomei.  

Christian Slater premi e nomination

5 Ha vinto un premio per il suo ruolo in Mr. Robot.  Nel 2016 l’attore vince il Golden Globe come miglior attore non protagonista per il suo ruolo nella serie. Verrà nominato nuovamente nel 2017 e nel 2018 senza però riportare una nuova vittoria.

Christian Slater beneficenza

6 Ha partecipato a numerose campagne umanitarie. L’attore è da sempre molto attivo nel supportare numerose cause a scopi di beneficenza. Tra queste si annovera il suo impegno per diffondere consapevolezza riguardo i rischi dell’AIDS. Slater è inoltre solito visitare numerosi ospedali in Africa per portare supporto ai bambini lì ricoverati.

Christian Slater Intervista con il vampiro

7 Originariamente il ruolo non era suo. Nel film con Brad Pitt e Tom Cruise, Slater interpreta Danel Molloy, il giornalista. Il ruolo era stato tuttavia inizialmente affidato all’attore River Phoenix, il quale però morì prematuramente prima delle riprese. Slater decise in seguito di devolvere il suo guadagno all’associazione di beneficenza supportata fino a quel momento da Phoenix.

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Christian Slater Mr. Robot

8 Con la serie ha compreso i reali rischi della tecnologia. L’attore si è dichiarato particolarmente affascinato dai temi trattati dalla serie, affermando che grazie a questa è diventato più consapevole dei rischi che si possono correre, cercando di proteggere sé stesso dal pericolo che la tecnologia porta con sé nelle vite di tutti noi.

9 Non era certo di poter interpretare al meglio il suo ruolo. Slater ha affermato di non aver compreso fino all’ultimo la direzione intrapresa dal suo personaggio e di dove questo lo avrebbe portato. È stato per lui inusuale dar vita ad un personaggio complesso con quello di Mr. Robot, e non era sicuro di poter gestire la sua natura così particolare. Una volta letto l’intero copione della stagione l’attore ha tuttavia avuto modo di rassicurarsi.

Christian Slater età e altezza

10 Christian Slater è nato a New York, negli Stati Uniti, il 18 agosto 1969. L’altezza complessiva dell’attore è di 174 centimetri.

Fonte: IMDb

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