Home Blog Pagina 1121

Grey’s Anatomy 15×25: promo e trama

0
Grey’s Anatomy 15×25: promo e trama

Il network americano della ABC ha diffuso promo e trama di Grey’s Anatomy 15×24, il venticinquesimo inedito episodio della quindicesima stagione di Grey’s Anatomy.

In Grey’s Anatomy 15×25 che si intitolerà dall’episodio “Jump into the Fog” mentre la nebbia inizia a coprire Seattle, i medici di Grey Sloan navigare attraverso le complicazioni personali. Meredith e Alex tentano di salvare Gus, mentre Levi parla di un Nico in difficoltà, nel finale di stagione di Grey’s Anatomy, che andrà in onda GIOVEDÌ, 16 MAGGIO sulla ABC.

Iscriviti a Disney+ per guardare Grey’s Anatomy e le più belle storie Disney, Pixar, Marvel, Star Wars, National Geographic e molto altro. Dove vuoi, quando vuoi.

In Grey’s Anatomy 15×25 protagonisti sono Ellen Pompeo nei panni di Meredith Gray, Justin Chambers nei panni di Alex Karev, Chandra Wilson nei panni di Miranda Bailey, James Pickens Jr. nei panni di Richard Webber, Kevin McKidd nei panni di Owen Hunt, Jesse Williams nei panni di Jackson Avery, Caterina Scorsone nei panni di Amelia Shepherd, Camilla Luddington come Jo Wilson, Kelly McCreary come Maggie Pierce, Kim Raver come Teddy Altman e Giacomo Gianniotti come Andrew DeLuca.

Le guest star di Grey’s Anatomy 15×25 sono Debbie Allen come Catherine Fox, Greg Germann come Tom Koracick, Jake Borelli come Levi Schmitt, Chris Carmack come Atticus “Link” Lincoln, Alex Landi come Nico Kim, Sophia Ali come Dahlia Qadri, Arielle Hader come Toby Donnelly e Stefania Spampinato come Carina DeLuca.  “Jump into the Fog” è stato scritto da Krista Vernoff e diretto da Debbie Allen.

Grey’s Anatomy 15×20

Grey’s Anatomy 15 è la quindicesima stagione della serie Grey’s Anatomy creata da creata da Shonda Rhimes per la ABC Studios. Gli episodi di Grey’s Anatomy 15 debutteranno questo autunno.

Nella quindicesima stagione di Grey’s Anatomy ritorneranno i personaggi Meredith Grey (stagioni 1-in corso), interpretata da Ellen Pompeo, Alexander “Alex” Michael Karev (stagioni 1-in corso), interpretato da Justin Chambers, Miranda Bailey (stagioni 1-in corso), interpretata da Chandra Wilson, Richard Webber (stagioni 1-in corso), interpretato da James Pickens, Jr., Owen Hunt (stagioni 5-in corso), interpretato da Kevin McKidd, Teddy Altman (stagioni 6-8, 15-in corso, ricorrente 14), interpretata da Kim Raver, Jackson Avery (stagione 7-in corso, ricorrente 6), interpretato da Jesse Williams, Josephine “Jo” Alice Wilson (stagione 10-in corso, ricorrente 9), interpretata da Camilla Luddington, Margaret “Maggie” Pierce (stagione 11-in corso, guest 10), interpretata da Kelly McCreary, Benjamin Warren (stagioni 12-14, ricorrente 6-in corso, guest 7), interpretato da Jason George.

The Suicide Squad: Michael Rooker in trattative per il film di James Gunn

0

C’è aria di reunion in The Suicide Squad, il progetto che vedrà alla regia James Gunn e che riavvierà le sorti del franchise DC inaugurato nel 2016 con il film di David Ayer (all’epoca legato agli intrecci dell’Extended Universe): secondo The Wrap infatti, Michael Rooker sarebbe in trattative per ricoprire il ruolo di King Shark, uno dei nuovi personaggi che la produzione intente portare sullo schermo, e si tratterebbe della quinta collaborazione tra l’attore e Gunn dopo i due capitoli di Guardiani della Galassia, The Belko Experiment e Brightburn.

Per quanto riguarda Re Squalo, il super villain esordisce sulle pagine della DC Comics in Superboy vol. 4 n. 9 a novembre 1994, originario delle Hawaai e alter ego di Nanaue, uno squalo umanoide responsabile di diversi crimini e membro del team speciale reclutato da Lex Luthor. Durante la fase della New 52, entra a far parte della Task Force che ispirerà il cinecomic.

L’unica apparizione al di fuori dei fumetti risale alla serie The Flash, dove il personaggio viene ritratto come un biologo marino di nome Shay Lamden trasformato dall’esplosione di un acceleratore di particelle sulla Terra-2. King Shark è inoltre comparso nelle serie DC Super Hero Girls, Superman/Batman: Public Enemies e Batman: Assault on Arkham. Vi ricordiamo che, originariamente, sarebbe stato incluso nel cast di Suicide Squad del 2016, ma che alla fine è stato sostituito da Killer Croc.

The Suicide Squad: un attore del MCU entra nel cast

Per The Suicide Squad è stato confermato il ritorno nel cast di Viola Davis (che interpreterà di nuovo Amanda Waller) insieme a Joel Kinnaman, che riprenderà il ruolo di Rick Flag (il leader della task force), così come Jai Courtney sarà ancora Captain Boomerang e Margot Robbie Harley Quinn, anche solo per un piccolo cameo. Parlando invece delle novità, Variety fa sapere che Idris Elba, contrariamente alle notizie delle ultime settimane, non sostituirà Will Smith per interpretare Deadshot ma che la produzione ha eliminato il personaggio e ne affiderà un altro (per ora ignoto) all’attore.

Sempre sul reboot Justin Kroll di Variety fa sapere, basandosi su alcune voci piuttosto attendibili, che Dave Bautista non parteciperà al progetto come ipotizzato nei mesi scorsi a causa di un’agenda di lavoro troppo piena e impossibile da conciliare con gli impegni sul set del cinecomic. A quanto pare Cena dovrebbe sostituire proprio Bautista nel posto lasciato vacante, e i primi rumor suggeriscono che si tratti di Peacemaker, alter-ego di Christopher Smith.

Secondo quanto riferito nelle ultime settimane, la lineup dei personaggi del cinecomic non subirà molti stravolgimenti rispetto all’originale, ma è chiaro che il riavvio del franchise abbia comunque bisogno di nuove figure da introdurre in linea con la visione di Gunn e con le run originali dei fumetti a cui si ispira.

Fonte: The Wrap

Avengers: Endgame, la vera storia dietro l’abbraccio fra Tony e Peter

0

Nel Marvel Cinematic Universe il rapporto tra Peter Parker e Tony Stark ha un po’ sostituito quella che, nei fumetti e al cinema, è la dinamica padre-figlio instaurata dal giovane supereroe con lo zio Ben. Allo stesso modo, in Avengers: Endgame, Peter si confronta con la morte del suo mentore ed è chiamato ad affrontare il futuro senza una figura chiave per il suo percorso di realizzazione personale (e come abbiamo visto nel trailer di Far From Home, superare il lutto non sarà affatto facile).

C’è però un momento che definisce al meglio questa bellissima relazione, ed è l’abbraccio che i due si scambiano alla fine di Endgame poco prima che Tony muoia. Se ci pensate, appena Iron Man mette i piedi a Terra dopo essere stato salvato da Captain Marvel nello spazio, dice “Ho perso il ragazzo” senza neanche curarsi troppo degli altri; insomma, è un segnale di quanto tenga a Peter e di quanto sia cambiato nel tempo il suo sentimento “paterno”.

Questo viaggio attraverso i gesti è stato ricostruito da un fan e pubblicato sul forum Reddit sotto forma di collage che ripercorre tre scene fondamentali per il personaggio: la prima, relativa a Spider-Man: Homecoming, in cui vediamo Peter cercare il contatto con Stark che invece vuole soltanto aprire la portiera dell’auto; la seconda, tratta da Infinity War, dove Iron Man stringe tra le braccia il ragazzo che sta scomparendo dopo lo schiocco delle dita di Thanos; infine la terza, pescata da Endgame, dove è proprio Tony a correre verso il suo pupillo durante la battaglia contro l’esercito del Titano Pazzo.

Un modo commovente per dirsi addio, quando il destino dell’eroe più anziano era già deciso, e per celebrare la storia di queste icone del MCU che probabilmente non rivedremo più insieme (almeno sul grande schermo).

Leggi anche – Iron Man: i momenti chiave del MCU che hanno deciso il destino dell’eroe in Endgame

CORRELATI:

Avengers: Endgame è nelle nostre sale dal 24 aprile.

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul BettanyElizabeth Olsen, Anthony MackieSebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Avengers: Endgame, i Russo rivelano il titolo originale del film

Fonte: Reddit

Marvel: quando saranno annunciati i film della Fase 4?

0
Marvel: quando saranno annunciati i film della Fase 4?

Tra meno di due mesi Spider-Man: Far From Home calerà il sipario sulla Fase 3 del Marvel Cinematic Universe, il cui picco narrativo è sicuramente rappresentato da Avengers: Endgame e che chiude in definitiva la saga delle gemme dell’infinito inaugurata nel 2008 con Iron Man. Ma dopo, cosa hanno in programma i Marvel Studios e quali film comporranno la tanto attesa e misteriosa Fase 4?

I titoli più quotati sono lo standalone su Vedova Nera (o meglio, un prequel dedicato alle origini di Natasha Romanoff con Scarlett Johansson di nuovo protagonista), Shang-Chi (primo cinecomic del MCU con un supereroe asiatico), il sequel di Black Panther annunciato da Kevin Feige e Gli Eterni, ambizioso progetto che porterà sul grande schermo i personaggi creati da Jack Kirby, e a quanto pare l’annuncio ufficiale della lineup arriverà a breve.

A dichiararlo è l’amministratore delegato della Disney, Bob Iger, dando qualche indicazione su quando verranno svelati i piani per il futuro dell’universo cinematografico. Non c’è una data precisa, ma Iger fa sapere che importanti dettagli saranno rilasciati “questa estate“.

Per quanto riguarda le strategie commerciali, tempo fa era stato Feige a confermare che nel 2020 dovrebbero uscire soltanto due cinecomic, probabilmente Vedova Nera e Gli Eterni, dunque riducendo le release annuali rispetto alle tradizionali tre uscite in sala delle stagioni scorse.

Siamo soddisfatti di questa scelta e la Disney non ci ha mai chiesto esplicitamente di rilasciare tre film all’anno. Come abbiamo visto nelle ultime due stagioni, quando le cose accadono in modo naturale, con idee e  squadre pronte a partire, il lavoro risulta sempre migliore“.

La mappa che stiamo costruendo nei prossimi cinque anni è molto differente“, ha dichiarato Feige, “Passato e futuro sono due cose distinte e spero che anche il pubblico le avvertirà come tali. La mentalità alla base è la stessa, ovvero raccontare storie con alcuni personaggi che il pubblico già conosce e ama in modo unico, sorprendente e originale, oppure introdurre nuovi personaggi che anche i fan più affezionati conoscono poco“.

Leggi anche – Marvel Studios: tutte le rivelazioni di Kevin Feige sulla Fase 4

Fonte: Cinemablend

IT Capitolo Due: teaser trailer con Jessica Chastain

0
IT Capitolo Due: teaser trailer con Jessica Chastain

La Warner Bros ha diffuso il teaser trailer ufficiale di IT Capitolo Due, il film di Andy Muschietti con James McAvoy e Jessica Chastain, in uscita nelle sale italiane il prossimo 5 settembre 2019.

Il male risorge a Derry quando il regista Andy Muschietti riunisce il Club dei Perdenti – giovani e adulti – con un ritorno a dove tutto ebbe inizio, in IT Capitolo Due.

IT Capitolo Due, trama

IT Capitolo Due è il sequel del grande successo di critica e box office del 2017 “IT”, sempre firmato da Muschietti, capace di incassare oltre 700 milioni di dollari a livello globale. Ridefinendo e trascendendo il genere, “IT” è diventato parte del nostro immaginario collettivo, nonchè il film horror dai più alti incassi di tutti i tempi. Poiché ogni 27 anni il male torna a manifestarsi nella cittadina di Derry, nel Maine, “IT CAPITOLO DUE” riunisce i personaggi divenuti adulti, e che da tempo hanno intrapreso strade diverse, a distanza di trent’anni dagli eventi del primo film.

IT Capitolo Due, cast

James McAvoy (Split, Glass) interpreta Bill, la nominata all’Oscar Jessica Chastain (Zero Dark Thirty, Mama) è Beverly; Bill Hader (Barry della HBO, “The Skeleton Twins”) ritrae Richie; Isaiah Mustafa (Shadowhunters: The Mortal Instruments in TV) è Mike; Jay Ryan (“Mary Kills People” in TV) interpreta Ben; James Ransone (“The Wire” della HBO) è Eddie, e Bill Skarsgård interpreta il protagonista Pennywise. Andy Bean (“Allegiant”, Starz “Power”) è Stanley, mentre tornano ai loro ruoli originali di membri del Club dei Perdenti Jaeden Martell nei panni di Bill; Wyatt Oleff nei panni di Stanley; Sophia Lillis nei panni di Beverly; Finn Wolfhard nei panni di Richie; Jeremy Ray Taylor in quelli di Ben; Chosen Jacobs in quelli di Mike, e Jack Dylan Grazer è nuovamente Eddie.

Muschietti dirige il film da una sceneggiatura di Gary Dauberman (“IT”, “Annabelle: Creation“) basata sul romanzo ‘IT’ di Stephen King. Barbara Muschietti, Dan Lin e Roy Lee sono i produttori del film. Marty Ewing, Seth Grahame-Smith e David Katzenberg ne sono i produttori esecutivi.

Il team creativo che ha lavorato dietro le quinte include il direttore della fotografia Checco Varese (“The 33”), lo scenografo vincitore dell’ Oscar Paul D. Austerberry (“La forma dell’acqua”), il montatore Jason Ballantine (“IT”, “Mad Max : Fury Road “), e il costumista nominato all’Oscar Luis Sequeira (“La forma dell’acqua”, “Mama”).

IT Capitolo Due, la cui uscita nelle sale italiane e IMAX è prevista per il 5 settembre 2019, è una produzione New Line Cinema, e sarà distribuito in tutto il mondo dalla Warner Bros. Pictures.

Iron Man: i momenti chiave del MCU che hanno deciso il destino dell’eroe in Endgame

iron man

Il percorso che ha condotto Tony Stark al finale di Avengers: Endgame è stato lungo e pieno di ostacoli, dove ogni tappa ha rappresentato una fase della sua affermazione come eroe nel MCU. Senza i sacrifici, le scelte difficili, i cambiamenti, il personaggio non sarebbe mai arrivato a compiere quel gesto definitivo (lo schiocco con il guanto dell’infinito) che ha salvato l’universo.

Ecco allora i momenti chiave di Iron Man che hanno deciso il suo destino in Endgame, da The Avengers ad oggi:

Tony si sacrifica in The Avengers

https://www.youtube.com/watch?v=FoAZWv36Baw

Il primo grande evento del MCU, The Avengers, ha visto trionfare i nostri eroi non senza qualche sacrificio e gesti eclatanti. Come quello compiuto da Iron Man sul finale che rimarrà nella storia del personaggio e dell’universo condiviso.

I Vendicatori sono a New York e stanno avendo la meglio sugli invasori Chitauri, ma finché il portale spaziale rimarrà aperto i rinforzi alieni continueranno ad affluire. Nel frattempo, il consiglio ha deciso di inviare un missile nucleare per distruggere i nemici insieme alla popolazione residente: è qui che Tony Stark usa tutte le forze per deviare il missile verso il portale e lo attraversa, colpendo la nave madre dei Chitauri.

Rinunciare a Iron Man e scegliere Pepper

https://www.youtube.com/watch?v=gH_KBxJ0re8

Ovviamente la scelta di appendere il costume al chiodo e dedicarsi interamente alla sua vita personale con Pepper non è durata molto, tuttavia quando Tony si “dimette” dal suo eroico alter ego in Iron Man 3 cambia il suo percorso come eroe.

Innanzitutto l’amore per Pepper lo motiva a realizzare l’obiettivo di una vita normale, e questo sentimento sarà poi la ragione ultima per proteggere l’universo, quindi non soltanto i suoi cari ma anche gli altri esseri umani.

Il discorso in Age of Ultron

https://youtu.be/OnjT3mGQxmU

Il titolo del nuovo film dei Vendicatori fa eco ad una frase pronunciata da Tony Stark in Age of Ultron, film che andrebbe rivalutato per le dinamiche che inizia a tessere e che si riveleranno decisive nel corso dei successivi capitoli del MCU (come la rottura tra lui e Steve Rogers).

Con Ultron l’eroe cerca di realizzare un grande progetto di difesa del pianeta Terra che possa proteggerci da eventuali minacce esterne, perché ciò che si trova lassù è “la fine dei giochi“, dice in un discorso ai compagni.

L’idea di costruire un’ “armatura per tutto il mondo” ha fondamentalmente stabilito le azioni di Tony da lì in poi come una metafora di quell’osservazione, e in fin dei conti, in Endgame Iron Man è stato proprio questo: lo scudo che pagava con la sua vita il prezzo per salvare l’universo.

Il segnale di Doctor Strange

https://www.youtube.com/watch?v=mM5qUzi3yio&t=50s

Cedendo la gemma del tempo a Thanos in cambio della vita di Tony Stark, Doctor Strange ha spiegato che a volte bisogna fare tutto il necessario per portare a termine il proprio obiettivo, anche sacrificare qualcosa che si considerava preziosa e impossibile da abbandonare.

Così, per porre l’accento su quella lezione di vita, allo stregone è sufficiente un gesto con la mano che indica “l’unico modo possibile” a Tony, guardandolo negli occhi durante la battaglia finale di Endgame. Un momento che definirà per sempre il viaggio del supereroe.

Tony sa perfettamente che le sue più grandi paure sono state confermate: dovrà sacrificarsi ancora, schioccare le dita e morire per il bene dei suoi amici.

Tony e il sogno di Infinity War

https://youtu.be/YAQsb2_30Q0

Tra le tante scene memorabili di Infinity War c’è anche quella del breve dialogo tra Tony e Pepper all’inizio del film, e soltanto alla luce degli eventi di Endgame possiamo dire che stava prefigurando il loro futuro.

Tony dice che aveva sognato di avere un figlio con Pepper, e di averlo chiamato come il suo eccentrico zio Morgan. In Endgame, cinque anni dopo, è esattamente questa la realtà: l’eroe ha una figlia, di nome Morgan, ed è ancora con il suo grande amore.

Lo schiocco

avengers infinity war

Schioccando il guanto dell’infinito, Tony Stark spazza via Thanos e il suo esercito. L’equilibrio è di nuovo ripristinato, ma quanto tempo e ostacoli ci sono voluti per per arrivarci,? Finalmente Iron Man afferma se stesso nel migliore dei modi: dimostrando una volta per tutte di avere un cuore.

La morte di Tony Stark è un evento che peserà sul futuro del MCU, come suggerito dal trailer di Spider-Man: Far From Home, e sembra che il lutto verrà affrontato diversamente a seconda del personaggio. Di sicuro siamo felici che Avengers: Endgame ci abbia consegnato la versione più emozionante dell’eroe e che la sua dipartita non è stata vana.

Leggi anche – Avengers: Endgame, ogni riferimento ai film del MCU presente nel cinecomic

Fonte: Cinemablend

Pokemon: Detective Pikachu, recensione del film con Ryan Reynolds

0

Arriva il 9 maggio in solo Pokemon: Detective Pikachu, il primo adattamento in live action dedicato al fenomeno mondiale e crossmediale che dalla tv, ai giochi, passando per i fumetti, arriva anche al cinema. E benché il titolo citi il più famoso e forse il più carino di tutti questi animaletti (?), il film è una vera lettera d’amore ai fan dei Pokemon e ne mostra moltissimi, dai più comuni a quelli più rari.

Pokemon: Detective Pikachu è diretto da Rob Letterman, che sa bene come raccontare storie avvincenti a un pubblico molto giovane, e segue l’avventura del giovane Tim (Justice Smith), che viene a sapere della scomparsa di suo padre, il geniale detective privato Harry Goodman. Il ragazzo si tuffa immediatamente nell’avventura, aiutato da un singolare esemplare di Pikachu parlante, che però soltanto lui riesce a capire. La storia si trasforma subito in un giallo appassionante, ambientato tra le strade di Ryme City, la caotica e moderna metropoli in cui esseri umani e Pokemon vivono in armonia, fianco a fianco.

Tim imparerà e scoprirà molte cose lungo la strada, a partire dal valore dell’amicizia, del gioco di squadra e dell’importanza della famiglia che aveva sempre sottovalutato. Letterman racconta una storia estremamente semplice e lineare, con tutti i punti di svolta esattamente dove ce li aspettiamo, aggiunge però un tocco umoristico molto gustoso, una perfetta componente tecnica che amalgama alla perfezione esseri umani e Pokemon aggiunti i computer grafica, e un’apoteosi dei buoni sentimenti che non diventa mai stucchevole, complice anche la sagace interpretazione (vocale) di Ryan Reynolds che si diletta a prestare voce e movimenti a questo inedito e irriverente Pikachu.

Pokemon: Detective Pikachu è il primo capitolo di quello che ha tutte le carte in regola per diventare un franchiese di successo, dimostrando che nonostante i destinatari principali del film siano i fan dei Pokemon, chi accompagna in sala i propri fratelli o figli potrà rintracciare nella storia un sapore di infanzia che non è troppo distante da ciò che una volta faceva appassionare la generazione cresciuta negli anni ’80 a quei cartoni animati giapponesi considerati inarrivabili.

Guarda il trailer di Pokemon – Detective Pikachu

The Witches: iniziate le riprese del film di Robert Zemeckis

0

Sono iniziate le riprese di The Witches, un’avventura fantastica diretta dal regista premio Oscar Robert Zemeckis (Forrest Gump), che ha come protagonisti le attrici premi Oscar Anne Hathaway (Les Misérable, Ocean’s 8) e Octavia Spencer (The Help, La forma dell’acqua – The Shape of Water), il candidato all’Oscar Stanley Tucci (i film di Hunger Games, Amabili resti) e la leggenda della commedia e pluripremiato Chris Rock. Fa parte del cast anche l’esordiente Jahzir Kadeem Bruno (la serie TV “Atlanta”), al fianco di Codie-Lei Eastick.

Rivisitando l’amato racconto di Dahl per un pubblico moderno, la visione innovativa di The Witches di Zemeckis, narra la storia commovente e ricca di humor nero di un giovane orfano (Bruno) che, alla fine del 1967, va a vivere con la sua adorata nonna (Spencer) a Demopolis, una cittadina rurale dell’Alabama. Il ragazzo e sua nonna si imbattono in alcune streghe apparentemente glamour ma completamente diaboliche, così la nonna saggiamente decide di portare il nostro giovane eroe in una sfarzosa località balneare. Purtroppo arrivano esattamente nello stesso momento in cui la Strega Suprema (Hathaway) ha riunito la sua congrega di fattucchiere di tutto il mondo -sotto copertura- per portare a termine i suoi piani malefici.

La sceneggiatura è di Guillermo Del Toro, Robert Zemeckis e Kenya Barris (l’imminente “Shaft”), basata sul libro di Roald Dahl. Il film è prodotto dallo stesso Zemeckis, al fianco di Jack Rapke, Guillermo del Toro, Alfonso Cuaron e Luke Kelly; mentre la produzione esecutiva è di Michael Siegel, Gideon Simeloff, Marianne Jenkins e Jackie Levine.

La squadra creativa di Zemeckis include un elenco di suoi frequenti collaboratori, tra cui il direttore della fotografia nominato all’Oscar Don Burgess (“Forrest Gump”), lo scenografo Gary Freeman, il montatore Jeremiah O’Driscoll, e la costumista nominata all’Oscar Joanna Johnston (“Allied: Un’ombra nascosta”, “Lincoln”).

Una produzione Image Movers, Necropia / ExperantoFilmoj, “The Witches” si sta girando presso gli Studios della Warner Bros. di Leavesden, nel Regno Unito. L’uscita nelle sale è prevista per il 16 ottobre 2020 e sarà distribuito in tutto il mondo dalla Warner Bros. Pictures.

Lost: 10 cose che non sai della serie cult

Lost: 10 cose che non sai della serie cult

Lost ha rivoluzionato completamente il concetto di serie ed è rimasta nell’immaginario per il talento dei suoi attori, per la storia avvincente e per il fatto di aver saputo rapire gli spettatori.

Dal 2004 al 2010, questa serie ha accompagnato milioni di persone in tutto il mondo, tra avventure, racconti personali e varie vicende tali da far sentire il pubblico coinvolto mentalmente ed emotivamente.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Lost.

Lost episodi

1. Sono stati realizzati più di 100 episodi. Lost è una serie che ormai è diventata un cult e viene ancora rivista dopo circa 10 anni dalla fine. La serie si è composta di sei stagioni, con un totale di 114 episodi che si sviluppano lungo una durata media di circa 45 minuti.

2. Esistono degli episodi speciali. Una serie come Lost ha avuto modo di dare vita ad alcuni episodi speciali, circa un paio per ogni stagione, per un totale di 13. Queste puntate sono servite per fornire degli approfondimenti o dei riassunti di episodi già trasmessi.

Lost trama

3. Sopravvissuti su un’isola. Lost racconta la storia dei 48 sopravvissuti ad un aereo precipitato su un’isola disabitata, mentre stava volando da Sydney a Los Angeles il 22 settembre 2004. Queste persone cominciano ad organizzarsi per sopravvivere fino all’arrivo dei soccorsi che sembrano non arrivare mai. Ma l’amara scoperta non tarda ad arrivare: l’aereo precipitato era uscito di circa mille miglia dalla rotta previste e sull’isola in cui si trovano avvengono strani fatti.

4. Le tensioni tra i superstiti. Dopo l’incidente aereo, i sopravvissuti si trovano nelle condizioni di dover convivere forzatamente, pena la sopravvivenza, in attesa che qualcuno li possa trovare e sperando di riuscire a fuggire. Questa convivenza darà luogo a situazioni di tensione e alla nascita di amicizie impensate, con la rivelazione di storie e segreti personali.

Lost: spiegazione del finale

Lost: spiegazione del finale

5. Sentirsi parte di un tutto. Bando agli spoiler, la fine di Lost è stato dei colpi di scena più rilevanti degli ultimi anni e, sebbene possa sembrare intricata, la spiegazione è molto semplice. I personaggi non fanno altro che rappresentare l’essere umano che si trova ad essere parte di un tutto, in cui ognuno conta qualcosa, ha il proprio compito e le proprie decisioni hanno delle conseguenze che riguardano l’intero universo.

Lost cast

6. Josh Holloway ha contribuito a modificare il suo personaggio. Sawyer è uno dei personaggi di Lost ed era stato inizialmente concepito per essere vecchio, disinvolto e un artista esperto della città di Buffalo. Tuttavia, quando Josh Holloway dimenticò una battuta alla sua audizione, prendendo a calci la sedia ed imprecando, gli autori ne presero spunto per far diventare il personaggio più oscuro e del sud.

7. Michael Keaton stava per essere ingaggiato. In origine, Michael Keaton era stato scelto per interpretare Jack. Nella prima stesura della sceneggiatura, Jack doveva essere ucciso dal mostro dopo essere arrivati alla cabina di pilotaggio. La ABC disse però ai produttori che non avrebbero dovuto uccidere l’eroe così presto e la sceneggiatura venne cambiata. A causa di ciò, Keaton si ritirò dal ruolo perché non voleva impegnarsi in una serie regolare.

8. Evangeline Lilly è stata una degli ultimi attori ad essere stata scelta. Il motivo del ritardo è dovuto al fatto che i produttori erano preoccupati che, essendo cittadina canadese, non le venisse dato il visto americano per poter lavorare a lungo negli Stati Uniti. Per assicurarsi che lo avesse nei tempi, le scene di Evangeline Lilly sono state persino rimandate durante la puntata pilota dello show.

Lost curiosità

9. La serie è stata sviluppata nell’estate del 2003. In quel periodo dell’anno, Lloyd Braun, l’allora presidente della ABC, lanciò l’idea ai dirigenti di uno show che fosse un incrocio tra il film Cast Away (2000) e il reality tv Survivor (2000). Lost è stata una delle idee nate dal meeting e, poche settimane dopo, venne realizzata la sceneggiatura dell’episodio pilota.

10. Una serie associata alle sette meraviglie. Un fatto interessante che riguarda Lost è la sua connessione, di luoghi e oggetti, alle Sette Meraviglie del Mondo Antico. Nei diversi episodi vi sono rimandi alla Piramide di Cheope, ai giardini pensili di Babilonia, al Colosso di Rodi, al Tempio di Artemide, al Mausoleo di Alicarnasso, alla Statua di Zeus ad Olimpia e al Faro di Alessandria.

Lost streaming

Chi desiderasse vedere o rivedere questa serie cult, è possibile farlo grazie alla piattaforma digitale Disney+ che dispone del prodotto anche in lingua originale. LOST in streaming è disponibile sul canale Star di Disney+.

Iscriviti a Disney+ per guardare le più belle storie di LOST e molto altro. Dove vuoi, quando vuoi.

Fonte: IMDb

Spider-Man: Far From Home, il film spianerà la strada ai Sinistri Sei?

0

Un anno fa, prima dell’inizio delle riprese di Spider-Man: Far From Home, erano circolati in rete alcuni rumor che anticipavano l’ingresso nel MCU dei Sinistri Sei, personaggi già “introdotti” al cinema nel finale abbastanza vago di The Amazing Spider-Man 2. Saprete ovviamente che il progetto della Sony di portare sul grande schermo il gruppo di supercriminali non si è mai concretizzato, lasciando il campo libero per i Marvel Studios.

Di fatto l’idea di un film sui Sinistri Sei avrebbe senso: Avvoltoio, interpretato da Michael Keaton in Homecoming, ha incontrato Michael Mando aka Scorpion nella scena post credits e abbiamo visto due Shockers in azione. Senza contare che Venom ora esiste nell’universo di Spider-Man…

Ora le dichiarazioni di Eric Carroll, produttore esecutivo di Far From Home, lasciano suggerire che uno scenario del genere è possibile nel futuro del Marvel Cinematic Universe:

Non so se ci sono dei progetti, ma so che convincere qualcuno come Jake Gyllenhaal a interpretare il ruolo di Quentin Beck è stato un colpo vincente. Al momento ci limitiamo a schivare queste domande sui Sinistri Sei, e non voglio parlare dei piani della Sony perché solitamente si ragiona un film alla volta. Se avremo un’idea giusta che il pubblico apprezzerebbe, allora ci penseremo…so che è il film dei sogni di qualcuno, ma non è qualcosa che stiamo specificamente costruendo in questo momento.”

Che ne pensate? Forse sarà la Sony a costruire un cinecomic interamente dedicato ai personaggi, magari con Venom e Morbius (attualmente in produzione) a capo del team e Silver Sable e Black Cat, le protagoniste del prossimo spin-off?

Leggi anche – Spider-Man: Far From Home, il mistero sul Multiverso nel nuovo trailer

CORRELATI:

Diretto ancora una volta da Jon Watts, Spider-Man: Far From Home è arrivato nelle nostre sale il 10 luglio. Confermati nel cast del film il protagonista Tom Holland nei panni di Peter Parker, Marisa Tomei in quelli di zia May e Zendaya in quelli di Michelle, Samuel L. Jackson in quelli di Nick Fury e Cobie Smulders in quelli di Maria Hill. Jake Gyllenhaal interpreterà invece Quentin Beck, aka Mysterio, uno degli antagonisti più noti dei fumetti su Spidey.

Di seguito la sinossi ufficiale: In seguito agli eventi di Avengers: Endgame, Spider-Man deve rafforzarsi per affrontare nuove minacce in un mondo che non è più quello di prima. ‘Il nostro amichevole Spider-Man di quartiere’ decide di partire per una vacanza in Europa con i suoi migliori amici Ned, MJ e con il resto del gruppo. I propositi di Peter di non indossare i panni del supereroe per alcune settimane vengono meno quando decide, a malincuore, di aiutare Nick Fury a svelare il mistero degli attacchi di creature elementali che stanno creando scompiglio in tutto il continente.

Per quanto riguarda le novità del sequel, la tuta di metallo di Peter dovrebbe essere una versione rimodellata di quella di Iron Spider vista in Avengers: Infinity War. Questa nuova tuta, prevede anche una nuova maschera, con degli occhiali al posto delle orbite bianche, come da tradizione, questo perché è ovvio che il personaggio abbia bisogno di una nuova maschera dopo che la sua precedente è andata distrutta su Titano, durante il confronto con Thanos e prima della sua disintegrazione.

Spider-Man: Far From Home, tutti i segreti del nuovo trailer

Fonte: Cinemablend

James Cameron si “congratula” con la Marvel per gli incassi di Avengers: Endgame

0

Superando in sole due settimane i due miliardi di incasso e il box office di Titanic, Avengers: Endgame è il film che nella storia del cinema ha incassato di più nel minor tempo. E mentre il film ora “attenta” al primato di Avatar, ancora imbattuto in vetta alla classifica degli incassi worldwide, James Cameron si è prodigato in un tweet di complimenti alla Marvel per l’incredibile risultato raggiunto.

Il regista ha pubblicato l’immagine che segue, in cui si complimenta con li studio e poi subito a seguire un secondo Tweet in cui si dice impegnato sul set di Avatar 2.

“A Kevin e a tutti alla Marvel. Un iceberg ha affondato il vero Titanic, ci sono voluti gli Avengers per affondare il mio. Tutti qui, alla Lightstorm Entertainment si congratulano per il vostro incredibile risultato. Avete mostrato che l’industria del cinema è viva e vegeta, ed è più grande che mai! – Jim Cameron.”

Così si legge nel primo tweet, mentre il secondo, che condivide lo slittamento dell’uscita di Avatar 2 annunciato da Disney pochi giorni fa, è solo un reminder del suo impegno sul set di questa titanica (è il caso di dirlo) impresa.

Sembra impossibile non intercettare una nota di ironia in quel “ci sono voluti gli Avengers per affondare il mio”, una dichiarazione che ha ragione di esistere se si considera che il risultato di Endgame, eccezionale, è da attribuire anche al decennio in cui la Marvel, prendendosi un rischio grande almeno quanto quello che nel ’97 si prese Cameron per Titanic, ha costruito l’attesa e l’aspettativa del pubblico.

Tuttavia adesso James Cameron deve fare anche i conti con la passaggio di proprietà del suo franchise in costruzione, quello di Avatar appunto, alla Disney, che ne ha posticipato l’uscita per ragioni organizzative, immaginiamo.

Ci sembra palese che la posizione di Cameron sia grossomodo indifferente al successo di Endgame, che il regista si sia congratulato per correttezza con quelli che ora sono i cugini alla Marvel (visto che sono tutti sotto l’ombra delle grandi orecchie di Topolino) e che il suo unico interesse è portare a termine il suo progetto di universo condiviso che nel 2009, con il primo Avatar, ha davvero fatto la storia del (box office) cinema.

Per come si sono evolute ora le cose, Cameron non sta facendo altro che “congratularsi” con lo stesso studio che lo sosterrà per i suoi prossimi 4 film del franchise di Avatar.

Memento: 10 cose che non sai sul film

Memento: 10 cose che non sai sul film

Memento è uno dei film che ha fatto la storia del cinema mondiale e che ha contribuito a lanciare nell’Olimpo i fratelli Christopher e Jonathan Nolan, in grado di ammaliare il loro pubblico con astuzia e talento.

Questo film, che tiene lo spettatore incollato allo schermo per tutta la sua durata, cerca di far vedere allo spettatore il punto di vista del protagonista, ponendo una riflessione sul valore dei ricordi e sul loro senso.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Memento.

Memento film

memento

1. La malattia del protagonista esiste davvero. La condizione medica sperimentata da Leonard nel film è una reale malattia che si chiama Amnesia Anterograda e che consiste nell’incapacità di formare nuovi ricordi dopo il danneggiamento dell’ippocampo. Durante gli anni ’50, i medici trattavano alcune forme di epilessia rimuovendo parti del lobo temporale, causando gli stessi problemi di memoria.

2. Il film di basa sulla storia di Jonathan Nolan. La sceneggiatura di Christopher Nolan si era basata sulla storia scritta da suo fratello Jonathan ed intitolata Memento Mori. In ogni caso, la sceneggiatura è da considerarsi originale perché il racconto del fratello è stato pubblicato dopo il che il film era stato completato.

3. Il test di Sammy è un caso reale di studio. Il test che viene fatto da Sammy Jankis e che coinvolge degli oggetti elettrificati, si basa su un caso di studio di vita reale su un paziente, comunemente noto come HM, che ha sofferto della stessa forma di amnesia dopo l’intervento chirurgico per una forma di epilessia grave.

Memento significato

4. Nolan ha spiegato come approcciarsi al film. Lo stesso regista del film ha spiegato che questo è stato realizzato cercando di narrarlo dal punto di vista del protagonista che, soffrendo di amnesia, rimane all’oscuro di molte informazioni e lo stesso capita, quindi, allo spettatore. Ecco che, quindi, il film si scinde in due linee temporali, una a colori che va temporalmente all’indietro e una in bianco e nero che fa l’opposto.

5. Il valore e il senso dei ricordi. Un film come Memento, decisamente intricato e completamente diverso dal racconto classico, di base cerca di lavorare, e di porre l’accento, sul valore e sul senso dei ricordi, un modo per indagare l’universo interiore e complesso dell’uomo, la sua emotività e le sue capacità mnemoniche.

Memento streaming

6. Memento è disponibile in streaming. Chi volesse vedere per la prima volta o rivedere Memento, è possibile farlo poichè disponibile su diverse piattaforme in streaming digitale come Google Play e iTunes.

Memento trailer

7. Un trailer magnetico. Prima di vedere il film, è consigliabile dare un occhio al trailer per non perdersi nemmeno un momento di suspense. E, per non perdersi davvero niente, perchè non dare un occhio anche al trailer onesto?

Memento cast

memento

8. Stephen Tobolowsky ha sofferto di amnesia. L’attore, durante la sua audizione per il personaggi di Sammy, ha menzionato a Christopher Nolan di aver sperimentato personalmente l’amnesia. Alcuni anni prima gli fu somministrato un antidolorifico sperimentale che indusse l’amnesia per un intervento chirurgico a cui era stato sottoposto. Tobolowsky ha ammesso che ciò potrebbe averlo aiutato ad ottenere la parte.

9. Guy Pearce ha perso peso per il film. Per realizzare Memento, Guy Pearce si è dovuto sottoporre ad una dieta. L’attore, infatti, prima del film pesava circa 104 chili, riuscendo a dimagrire in maniera progressiva prima delle riprese.

10. Brad Pitt era interessato a recitare nel film. Sembra che Brad Pitt l’attore avesse espresso un forte interesse verso Memento, tanto da volervi recitare. Alla fine, quando ha dovuto lasciar perdere il progetto a causa di altri impegni, Nolan non ha considerato nessun altro attore di “serie A” per il ruolo di Leonard, rendendosi conto che c’erano molti alti attori di talento ma funzionali per il budget del film. Per questo Nolan era stato molto vicino a scritturare Aaron Eckhart, per poi dare la parte a Guy Pearce.

Fonti: IMDb, Film School Rejects

Avengers: Endgame, tutto quello che non sapete su Morgan Stark

0
Avengers: Endgame, tutto quello che non sapete su Morgan Stark

avengers: endgame

Cinque anni dopo lo schiocco delle dita di Thanos (mostrato in Infinity War) i Vendicatori sopravvissuti sono andati avanti con le loro vite, e quello che ritroviamo all’inizio di Avengers: Endgame è un Tony Stark diverso e padre della piccola Morgan, la bimba avuta con Pepper Potts.

Ma cosa sappiamo davvero del personaggio e quali cambiamenti sono stati attuati rispetto alla versione originale?

Nel MCU è interpretata da Lexi Rabe

Nel MCU, la piccola Morgan Stark è interpretata da Lexi Rabe, che rivedremo presto sul grande schermo in Godzilla: King of Monsters (dove sarà la versione giovane del personaggio di Millie Bobby Brown, Madison Russell).

Non sappiamo se l’attrice comparirà in altri titoli dell’universo condiviso, ma niente è scontato quando si parla di cinecomic Marvel…

Katherine Langford sarebbe stata la versione adulta di Morgan

Katherine Langford

Uno dei misteri irrisolti di Avengers: Endgame è stato finalmente affrontato da Anthony e Joe Russo durante la nuova puntata del podcast di Josh Horowitz. Nella chiacchierata con il volto di MTV News viene infatti svelato il motivo dell’assenza di Katherine Langford, la star della serie 13 Reasons Why confermata ufficialmente nel cast lo scorso ottobre e il cui ruolo non era mai stato specificato.

Avevamo questa idea che vedeva Tony entrare in una sorta di universo metafisico, lo stesso in cui si è trovato Thanos dopo aver schioccato le dita in Infinity War. Lì ci sarebbe stato l’incontro con la versione futura di sua figlia […] Presto ci siamo resi conto che mancava quel legame emotivo con Morgan adulta, e la scena non funzionava né risuonava a livello di emozione, ed è per questa ragione che abbiamo deciso di eliminarla e di allontanarci da quell’idea“.

Nel podcast viene inoltre spiegato che la versione del film con la sequenza che vedeva protagonista la Langford era stata mostrata al pubblico durante i test-screening, tuttavia la mancanza di reazioni positive e la confusione generale hanno spinto i Marvel Studios a procedere in un’altra direzione.

Nei fumetti Morgan Stark è il cugino di Tony

Nei fumetti, Morgan Stark è in realtà il figlio di Edward Stark, nipote dunque di Howard Stark e Maria Stark e cugino di primo grado di Tony Stark. La sua controparte vive il rapporto con Tony come un’accesa rivalità e spesso cerca di usurparlo dalla poltrona di leader della Stark Industries.

I Marvel Studios hanno già cambiato il sesso di un personaggio dei fumetti

Rendere un personaggio maschile una donna è una pratica ormai comune nel MCU, già accaduto per Jeri Hogarth, l’avvocato interpretato da Carrie-Anne Moss in Jessica Jones, Ghost, il villain di Ant-Man and the Wasp interpretato da Hannah John-Kamen, Mar-Vell, lo scienziato Kree interpretato da Annette Bening in Captain Marvel, infine l’Antico, lo stregone supremo a cui dona il volto Tilda Swinton.

Nel MCU viene chiamata come lo zio di Pepper

In Avengers: Infinity War, quando Tony racconta a Pepper del sogno in cui aveva immaginato di avere un figlio, scopriamo che il nome Morgan è lo stesso dell’eccentrico zio della sua compagna. Cinque anni dopo lo schiocco, in Avengers: Endgame, la figlia avuta insieme si chiama proprio Morgan.

Nei fumetti diventa un villain

A causa del suo risentimento verso Tony, il Morgan dei fumetti viene portato verso il “lato oscuro”, ed esattamente come Justin Hammer, usa tutte le sue infinite risorse per abbattere il cugino.

Nella trama del fumetto “Good as Gone” assume un gruppo di mercenari che si fanno chiamare Stockpile per entrare nel laboratorio di Tony e rubare la sua armatura di Iron Man, mentre in “Dark Reign” prova a rilevare tutta la sua compagnia.

La versione Ultimate

Nella timeline dei fumetti Ultimate, Morgan Stark non è il classico villain, ma nemmeno un eroe, e non cerca di sconfiggere Tony Stark. Esiste addirittura una storia in cui lui, il cugino e altri personaggi vengono catturati da un gruppo di criminali guatemaltechi guidati dal Diavolo Rosso.

Cheeseburgers

C’è un motivo se alla fine di Endgame, terminato il funerale di suo padre, Morgan chiede a Happy Hogan un cheeseburger. Si tratta infatti di un richiamo al primo film di Iron Man del 2008 in cui Tony chiede un panino a Happy dopo aver trascorso tre mesi in prigionia in Medio Oriente.

Leggi anche – Avengers: Endgame, 10 differenze tra film e fumetti

Fonte: CBR

A Rainy Day in New York di Woody Allen al cinema il 3 ottobre

0
A Rainy Day in New York di Woody Allen al cinema il 3 ottobre

Dopo essere stato messo da parte da Amazon, A Rainy Day in New York di Woody Allen comincia a trovare la strada verso la sala, a partire dall’Italia, che prima nel mondo, grazie a Lucky Red, porta al cinema il film del regista newyorkese.

La commedia romantica con Timothee Chalamet, Elle Fanning, Selena Gomez e Jude Law viene venduta a livello internazionale dalla Gravier Productions di Allen e da FilmNation Entertainment di Glen Basner. Lucky Red Italia ha confermato che distribuirà il film, A Rainy Day a New York, il 3 ottobre, lasciando intendere che il film potrebbe essere ospite del Festival di Venezia.

Lucky Red ha distribuito precedentemente i film di Allen fino a La Ruota delle Meraviglie, del 2017, con Kate Winslet. Già nel 2003, Woody Allen aveva aperto il Festival di Venezia con Anything Else.

Non si sa molto sulla trama di A Rainy Day in New York, tranne che è un film corale a tema romantico che coinvolge due giovani che arrivano a New York per il fine settimana, la loro storia si intreccia con quella di un uomo adulto, che è interpretato da Jude Law, che ha una relazione con una donna molto più giovane, Elle Fanning, che durante le riprese del film aveva 19 anni. Il film è stato completato nel 2018.

Il film di Allen è diventato materia delicata negli Stati Uniti a causa della rinnovata attenzione per le accuse di molestie sessuali dirette ad Allen dalla figlia Dylan Farrow. A giugno scorso, Amazon ha sciolto il suo accordo di quattro film con Allen, accordo che includeva A Rainy Day a New York, permettendo così ad Allen di gestire il film a suo piacimento. In risposta, Allen ha recentemente citato in giudizio il servizio di streaming del gigante dello shopping per almeno $ 68 milioni.

Sulla scia del movimento #MeToo e delle accuse riemerse ad Allen, secondo le quali avrebbe molestato la figlia trent’anni fa, diversi attori hanno preso le distanze dal regista e dal film stesso, tra cui Chalamet e Gomez, che hanno donato i loro stipendi per il film a Time’s Up e altre organizzazioni.

Di contro, in un’intervista al New York Times pubblicata lo scorso novembre, Law ha invece dichiarato che il comportamento di Amazon ai danni del film è stata una “terribile vergogna”. “Mi piacerebbe vederlo – ha dichiarato Jude Law – Delle persone ci hanno lavorato molto e hanno messo molto di loro nel film, ovviamente anche lo stesso Allen.”

Nonostante i problemi degli ultimi mesi, la vena artistica di Allen sembra non averne risentito e il regista è attualmente al lavoro a un nuovo film sostenuto da Mediapro, con sede a Barcellona, ​​che ha finanziato molti altri suoi film, tra cui Vicky Cristina Barcelona e Midnight in Paris.

Spider-Man: Far From Home, per Tom Holland una scena sarà “un pugno nello stomaco”

0

Il secondo trailer di Spider-Man: Far From Home diffuso lunedì dai Marvel Studios ci ha mostrato un Peter Parker in lutto e incapace di superare la morte del suo mentore Tony Stark, che come saprete non è sopravvissuto agli eventi di Avengers: Endgame. Andare avanti è difficile, e il giovane supereroe dovrà trovare la giusta motivazione per indossare di nuovo il costume e proteggere i suoi amici dall’attacco degli Elementali; una missione che scomoderà anche Nick Fury, Maria Hill e Quentin Beck aka Mysterio, personaggio proveniente da un altro universo.

Ma a quanto pare il sequel di Homecoming conterrà una scena particolare che, secondo Tom Holland, sarà come “un pugno nello stomaco” per gli spettatori, emozionante e difficile da digerire. Queste le parole dell’attore a Cinemablend:

C’è un momento in questo film in cui il pubblico si sentirà preso a pugni in faccia. Ricordo che mentre lo stavamo girando, mi sono allontanato e l’ho riguardato dal monitor chiedendo a Jon [Watts] se fosse sicuro di ciò che stavamo facendo. ‘La gente odierà questa scena’, ha detto, ed è davvero pazzesca…ti toglie la terra sotto i piedi“.

Forse Holland sta preannunciando la scomparsa di un personaggio chiave? Oppure la sequenza descritta fa parte della commemorazione per Iron Man che abbiamo intravisto già nel trailer? Il mondo ha bisogno del nuovo Tony Stark, ma Spider-Man riuscirà ad essere all’altezza del compito?

È altrettanto probabile che il film racconti le origini di Mysterio e le motivazioni che l’hanno spinto a migrare da un universo all’altro, magari per vendicare qualche torto subito (la morte di un familiare o di una compagna, chissà). D’altronde sappiamo poco o nulla di questo misteriosa figura la cui Terra sembra essere stata distrutta dallo schiocco avvenuto in Endgame.

Leggi anche – Spider-Man: Far From Home, il mistero sul Multiverso nel nuovo trailer

CORRELATI:

Diretto ancora una volta da Jon Watts, Spider-Man: Far From Home è arrivato nelle nostre sale il 10 luglio. Confermati nel cast del film il protagonista Tom Holland nei panni di Peter Parker, Marisa Tomei in quelli di zia May e Zendaya in quelli di Michelle, Samuel L. Jackson in quelli di Nick Fury e Cobie Smulders in quelli di Maria Hill. Jake Gyllenhaal interpreterà invece Quentin Beck, aka Mysterio, uno degli antagonisti più noti dei fumetti su Spidey.

Di seguito la sinossi ufficiale: In seguito agli eventi di Avengers: Endgame, Spider-Man deve rafforzarsi per affrontare nuove minacce in un mondo che non è più quello di prima. ‘Il nostro amichevole Spider-Man di quartiere’ decide di partire per una vacanza in Europa con i suoi migliori amici Ned, MJ e con il resto del gruppo. I propositi di Peter di non indossare i panni del supereroe per alcune settimane vengono meno quando decide, a malincuore, di aiutare Nick Fury a svelare il mistero degli attacchi di creature elementali che stanno creando scompiglio in tutto il continente.

Per quanto riguarda le novità del sequel, la tuta di metallo di Peter dovrebbe essere una versione rimodellata di quella di Iron Spider vista in Avengers: Infinity War. Questa nuova tuta, prevede anche una nuova maschera, con degli occhiali al posto delle orbite bianche, come da tradizione, questo perché è ovvio che il personaggio abbia bisogno di una nuova maschera dopo che la sua precedente è andata distrutta su Titano, durante il confronto con Thanos e prima della sua disintegrazione.

Spider-Man: Far From Home, tutti i segreti del nuovo trailer

Fonte: Cinemablend

Mel Gibson interpreterà Babbo Natale in Fatman

0

Mel Gibson è pronto a interpretare Babbo Natale nella commedia d’azione indipendente intitolata Fatman. La Fortitude si occupa dei diritti di vendita in tutto il mondo e presenterà il progetto ai buyer internazionali al Festival di Cannes, che aprirà il 14 maggio. CAA si occupa dei diritti di vendita negli Stati Uniti.

Fatman, le cui riprese dovrebbero cominciare all’inizio del 2020 in Canada, è la storia di un Babbo Natale chiassoso e non troppo ortodosso che sta combattendo il suo declino economico, mentre un dodicenne trascurato assume un killer per uccidere Babbo Natale per avergli messo nella calza dei doni un pezzo di carbone.

Fatman sarà diretto da Ian e Eshom Nelms, da una sceneggiatura che i due hanno firmato insieme. Il film sarà prodotto da Brandon James di Rough House, Nadine de Barros di Fortitude e Lisa Wolofsky di Skywolf.

“Questo racconto di Babbo Natale è un film che siamo ansiosi di realizzare da diverso tempo e siamo entusiasti di avere trovato dei partner altrettanto appassionati come Rough House e Fortitude, che hanno la stessa volontà.” Hanno dichiarato Eshom e Ian Nelms.

L’ultima apparizione cinematografica di Mel Gibson è stata in Dragged Across Concrete, mentre di due anni fa è il suo La Battaglia di Hacksaw Ridge, film con Andrew Garfield che ha conquistato sei nomination agli Oscar.

Fonte: Variety

Avengers: Endgame, Hulk rimarrà per sempre “danneggiato”

0
Avengers: Endgame, Hulk rimarrà per sempre “danneggiato”

In questi primi undici anni di Marvel Cinematic Universe abbiamo visto tre “versioni” di Bruce Banner, l’eroe interpretato prima da Edward Norton nello standalone del 2008, poi da Mark Ruffalo in The Avengers e nei successivi film: quella tradizionale, dell’uomo che combatte contro la sua nemesi rabbiosa, quella che non riesce più a trasformarsi tanto è rimasto traumatizzato dagli eventi (in Infinity War), infine l’ultima, vista in Avengers: Endgame, dove il personaggio appare nella sua forma “mostruosa” facendo convivere le due anime, in perfetto equilibrio (un omaggio al Professor Hulk dei fumetti).

Tuttavia il finale di Endgame ci lascia con un Banner fisicamente compromesso, che ha perso il braccio dopo aver schioccato le dita con il nuovo guanto dell’infinito, oltre che provato dalla morte di Natasha Romanoff. Dunque la domanda è lecita: sarà questo l’aspetto di Hulk da qui in avanti? I danni verranno risolti in qualche modo? A rispondere è il regista Joe Russo durante un’intervista con Comicbook:

Ha perso un braccio. Ha perso Natasha. Non c’è punto di ritorno. Ha danneggiato se stesso. Ma non so, è un discorso interessante. Si tratta di un danno permanente, allo stesso modo in cui lo schiocco ha provocato danni permanenti a Thanos. È un processo irreversibile. Il suo braccio, se ci fate caso, è molto più magro adesso, annerito, quindi privo della stessa forza che aveva prima […]

[…] Forse qualcuno lo aiuterà a guarire, o forse qualcuno gli darà un nuovo braccio” ha continuato Russo, “Ma non ho idea di dove sia diretto il personaggio. La cosa bella è stavolta non dovevamo prestare attenzione al dopo, perché stavamo cercando di raccontare soltanto un finale soddisfacente.”

In effetti il futuro di Hulk nel MCU è ancora da scrivere. Kevin Feige non ha mai espressamente parlato di progetti solisti per il supereroe, né di sviluppare altre storie che avessero lui come protagonista. Se e come la prossima Fase affronterà questa trasformazione resta un mistero…che ne pensate?

Leggi anche – Hulk: tutto quello che non sapevate sull’eroe di Mark Ruffalo

CORRELATI:

Avengers: Endgame è nelle nostre sale dal 24 aprile.

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul BettanyElizabeth Olsen, Anthony MackieSebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Avengers: Endgame, i Russo rivelano il titolo originale del film

Fonte: Comicbook

Cannes 2019: Rambo V – Last Blood e Sylvester Stallone sulla croisette

0

Un ultimo annuncio per la selezione ufficiale del 72° Festival di Cannes 2019: Sylvester Stallone, che non passa mai inosservato sulla Croisette, torna a Cannes per promuovere Rambo V – Last Blood.

Sylvester Stallone reciterà nei panni di John Rambo, uno dei personaggi cinematografici più famosi al mondo, che ha scatenato la maggior parte delle passioni, ha raccolto milioni di spettatori e persino ispirato scrittori.

Sylvester Stallone avrà l’onore di una proiezione speciale al Palais des Festivals venerdì 24 maggio alle 22.30. Presenterà sul palco alcune immagini esclusive di Rambo V. Dopo un montaggio video che evoca la sua enorme carriera, il restauro in anteprima mondiale di Rambo – First Blood di Ted Kotcheff sarà proiettato in 4K DCP nel Grand Théâtre Lumière.

Rambo V: Last Blood è diretto da Adrian Grunberg e prodotto da Millennium Films. Il film sarà interpretato da Sylvester Stallone, Paz Vega e Oscar Jaenada. Matthew Cirulnik e Sylvester Stallone hanno scritto la sceneggiatura basata su personaggi creati da David Morell. Il film uscirà negli Stati Uniti e in tutto il mondo dal 20 settembre.

Il Festival di Cannes 2019 si svolgerà dal 14 al 25 maggio. Il presidente di Giuria della Palma d’Oro sarà Alejandro G. Inarritu mentre ad Alain Delon verrà consegnato il premio alla carriera.

Cannes 2019: il programma con Malick, Almodóvar e 13 registe donne

La corrispondenza: 10 cose che non sai sul film

La corrispondenza: 10 cose che non sai sul film

La corrispondenza è l’ultimo film di Giuseppe Tornatore che ha riportato su grande schermo il tema del mistero e dell’amore, due argomenti separati ma anche molto legati tra loro.

Questo film, interpretato da due attori brillanti come Olga Kurylenko e Jeremy Irons, cerca di far riflettere circa la qualità della comunicazione odierna e il suo paragone con quella che si può definire analogica, cioè la classica lettera scritta.

Ecco, dunque, dieci cose da sapere su La corrispondenza.

La corrispondenza film

la corrispondenza

1. L’isola dove vive Ed si trova in Italia. Nel film La corrispondenza, il protagonista Ed (Jeremy Irons) vive in una casa che si trova su di un’isola che viene chiamata Borgoventoso. In realtà, quest’isola esiste e si trova sul Lago di Orta, vicino al piccolo borgo medievale di Orta San Giulio.

2. Tornatore e Morricone all’undicesima collaborazione. Giuseppe Tornatore si è sempre contraddistinto per il fatto di volere nei suoi film una colonna sonora d’eccellenza, firmata da Ennio Morricone. I due hanno collaborato molte volte insieme, praticamente per tutta la filmografia di Tornatore, eccetto il suo primo film, Il camorrista (1986).

3. Il ritorno del mistero. Una delle caratteristiche dei film di Tornatore è il tema del mistero. Anche in La corrispondenza questo tema torna in modo prepotente, con il mistero che si lega a doppio filo attorno alla figura del protagonista e attorno all’amore che cerca di andare oltre le difficoltà, di superare momenti di rottura.

La corrispondenza streaming

4. Un film disponibile in digitale. Chi volesse rivedere La corrispondenza, o approcciarsi per la prima volta a questo film, è possibile farlo grazie alla piattaforme digitali legali che dispongono il film, come Rakuten Tv, Chili, Google Play, iTunes e Tim Vision.

La corrispondenza trailer

5. Un trailer fatto di suspense. Sin dalle prime inquadrature generate dal trailer del film, è impossibile non notare il taglio noir del lungometraggio, dato dalle tematiche in gioco e dall’atmosfera. Un trailer che diventa una tappa obbligatoria da fare (anzi, da vedere) prima di godersi il film.

La corrispondenza trama

la corrispondenza

6. Una studentessa che fa la controfigura. Il film si apre su Amy (Olga Kurylenko), una studentessa universitaria che, nel tempo libero, lavora come controfigura sia per la televisione, che per il cinema. Le sue specialità sono le scene d’azione, le situazioni di pericolo che nelle storie di finzione si concludono con la morte del suo doppio, per non dimenticare le acrobazie cariche di suspence. Una lavoro che l’aiuta a sentirsi invincibile o ad esorcizzare un antico senso di colpa.

7. Il mistero che coinvolge il suo amato. Amy è molto innamorata dal suo professore di astrofisica che si trova ad Edimburgo e, dal quale, sembra contraccambiata. Ma da un momento con l’altro, egli sparisce nel nulla. Nonostante il suo essere fuggito, la giovane continua a ricevere messaggi da parte per tutto il giorno. Cercando di capire cosa sia successo, Amy comincia a condurre un’indagine personale.

La corrispondenza frasi

8. Frasi che lasciano un segno. Un film che ruota attorno al tema della comunicazione non poteva non essere composto da dialoghi e frasi significative. Ecco qualche esempio:

  • Il mio errore è stato non averti incontrato prima.
  • Se vivi con la testa tra le stelle, prima o poi una ti si ficcherà nel cervello. (Edward Phoereum)
  • Ti amo dovunque, comunque, sempre! (Edward Phoereum)
  • Come le stelle che, pur avendo esaurito il loro ciclo vitale, continuano a brillare! (Amy Ryan)
  • Qui è come essere lì, solo che non posso toccarti.
  • Non riesco a credere che non possa più ascoltare le parole che mi hai rivolto… E che io stupidamente ho rifiutato. (Amy Ryan)
  • Non puoi lasciarmi in un labirinto senza via d’uscita! (Amy Ryan)

La corrispondenza finale

9. Una riflessione sulle relazioni, l’amore e la comunicazione. Il film di Giuseppe Tornatore si muove sul terreno del noir per porre una riflessione importante circa i misteri dell’amore e della comunicazione, di quella tecnologica sia ancora inevitabilmente dipendente da quella cartacea, una semplice busta in cui si possono nascondere i segreti.

10. Tornatore ha esplicitamente chiesto di non rivelare il finale. In un periodo in cui il pericolo spoiler sembra vigere quasi esclusivamente solo per i cinecomic, Giuseppe Tornatore vi si è voluto appellare. Il regista, infatti, ha chiesto a critici, giornalisti e anche al pubblico, di non rivelare la fine del film per non guastare il piacere degli spettatori di andare al cinema.

Fonti: IMDb, Aforismi

V per Vendetta: 10 cose che non sai sul film

V per Vendetta: 10 cose che non sai sul film

V per Vendetta è uno di quei film che hanno fatto la storia del cinema e che, con molta probabilità, continuerà ad essere ricordato negli anni per la sua forza espressiva e per i lunghi ed intensi dialoghi.

Adattamento dell’omonima graphic novel, questo film coinvolge lo spettatore sin da subito, lo rende partecipe degli avvenimenti e lo invita a riflettere sul suo presente e sul suo futuro.

Ecco dieci cose da sapere su V per Vendetta.

V per Vendetta film

v per vendetta

1. La polizia segreta ha un nome preciso. In V per Vendetta, questo tipo di polizia viene chiamata Fingerman perché il Nuovo Ordine era organizzato sul modello del corpo umano. Il cancelliere era il capo, la stazione televisiva BTN era la bocca, la sorveglianza visiva e audio erano gli occhi e le orecchie. Uniti a questi elementi, l’ispettore Finch faceva parte del naso, mentre il corpo di polizia e Creedy erano la mano.

V per Vendetta streaming

2. Il film è disponibile su numerose piattaforme. Chi volesse vedere o rivedere V per Vendetta è possibile farlo grazie alla sua disponibilità su varie piattaforme digitali legali, come Infinity, Chili, Rakuten Tv, Tim Vision, Google Play e iTunes.

V per Vendetta frasi

3. Frasi iconiche da un film iconico. Un film come V per Vendetta non poteva non essere generatore di numerosi frasi d’effetto, tali da rimenere nella memoria collettiva per diverso tempo. Ecco qualche esempio:

  • Nascondi ciò che sono e aiutami a trovare la maschera più adatta alle mie intenzioni. (V)
  • Io sono il frutto di quello che mi è stato fatto. È il principio fondamentale dell’universo: a ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria. (V)
  • Io, come Dio, non gioco ai dadi, e non credo nelle coincidenze. (V)
  • E così ricopro la mia nuda perfidia con antiche espressioni a me estranee rubate ai sacri testi e sembro un santo quando faccio la parte del diavolo. (V)
  • Gli artisti usano le bugie per dire la verità mentre i politici per coprire la verità. (Evey)
  • E la morale è… i buoni vincono, i cattivi perdono e come sempre l’Inghilterra domina! (Lewis Prothero)
  • Una rivoluzione senza un ballo è una rivoluzione che non vale la pena di fare. (V)

V per Vendetta maschera

v per vendetta

4. La maschera rappresenta Guy Fawkes. In V per Vendetta, il protagonista indossa per tutto il tempo una maschera raffigurante il volto di Guy Fawkes, famoso per il suo coinvolgimento nella Congiura delle Polveri del 1605, messo a capo dell’esecuzione. Di fatto, il film ha preso spunto dal tentativo fallito dei cospiratori cattolici inglese che avevano cercato di uccidere re Giacomo I d’Inghilterra, la sua famiglia e la maggior parte dell’aristocrazia protestante in un colpo solo, facendo saltare il Parlamento durante la cerimonia d’apertura. Questa maschera, realizzata dall’illustratore David Lloyd, in seguito è stata usata da Anonymous.

5. Tutti i dialoghi sono stati doppiati. Inizialmente, era previsto che Hugo Weaving recitasse con un microfono inserito nella maschera ed un altro posizionato lungo l’attaccatura dei capelli. Tuttavia, nessuno dei due microfoni ha funzionato come sperato e, dunque, si è reso necessario doppiare tutte le parti di V.

V per Vendetta fumetto

6. Il film si basa su una serie a fumetti. V per Vendetta è un adattamento della serie a fumetti originariamente creata da Alan Moore. Tuttavia, in seguito alla sua esperienza negativa con La vera storia di Jack lo Squartatore (2001) e La leggenda degli uomini straordinari (2003), Moore ha rifiutato tutto il denaro e i diritti da Hollywood di qualsiasi suo adattamento.

7. Nel film non si fa riferimento all’anarchia, ma alla libertà. Nella graphic novel, la causa di V era l’anarchia. Alan Moore è stato molto critico nei confronti del film per aver stravolto quella che era la struttura dell’”anarchia versus il fascimo” in quella che è diventata un’esplorazione del neoliberismo americano contro il neo-conservatorismo americano che sarebbe dovuto essere ambientato negli Usa e non nella Gran Bretagna.

V per Vendetta cast

8. Hugo Weaving ha rimpiazzato un altro attore. In alcune scene del film, un occhio ben attento potrebbe notare delle differenze e ciò è dovuto al fatto che inizialmente era James Purefoy a vestire i panni di V, rimpiazzato poi da Hugo Weaving quando Purefoy decise di abbandonare il set per il fatto non riuscire a sentirsi a proprio agio in quel ruolo.

9. Natalie Portman si è rasata a zero. Per interpretare il ruolo di Evey, Natalie Portman ha deciso, oltre che dedicarsi ad utilizzare un maggiore accento inglese, di rasarsi i capelli a zero. Non che questo obbligatorio per la sua parte, ma lei stessa desiderava provare questa avventura da tempo.

10. Hanno girato di notte. Per poter girare il film, era necessario farlo in notturna. La produzione, quindi, si è mobilitata ed è riuscita ad avere il permesso per girare vicino al Parlamento e alla Torre dell’Orologio dalla mezzanotte alle 4:30 del mattino, potendo fermare il traffico solo per quattro minuti alla volta.

Fonti: IMDb, Aforismi

Avengers: Endgame, le scene sul passato di Thanos sono state tagliate

0

Nonostante Avengers: Endgame abbia visto la sconfitta definitiva di Thanos, è stato Infinity War ad avere per protagonista il Titano Pazzo. Il personaggio è stato la figura centrale del film che lo ha visto trionfare sui Vendicatori. In quell’occasione, i Fratelli Russo hanno realizzato una serie di bozze di quello che poteva essere il passato di Thanos, scene che poi sono state escluse ed eliminate dal montaggio finale del film.

In una recente dichiarazione, Joe Russo ha dichiarato: “Abbiamo fatto un sacco di bozze per Infinity War che si concentravano sul passato di Thanos. Abbiamo anche preso in considerazione un progetto in cui si vedono dieci minuti del suo passato. Lo vediamo da bambino, cercare di convincere il suo pianeta che era condannato a uccidere a caso metà della popolazione per salvare il pianeta. Viene mandato in una prigione nello spazio, esterna, e da lì guarda il suo pianeta autodistruggersi…”

Tuttavia la scena è stata poi accantonata, proprio perché troppo dispersiva, tuttavia è stata utilizzata lo stesso, come materiale da fornire a Josh Brolin per costruire il personaggio e dargli il giusto spessore. In effetti il Thanos di Brolin è non solo in assoluto il miglior cattivo del Marvel Cinematic Universe, ma anche uno dei migliori personaggi mai portati al cinema dallo Studio in questi 11 anni di attività.

Leggi anche:

Leggi la recensione di Avengers: Endgame

Nel cast del film ci sono Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul BettanyElizabeth Olsen, Anthony MackieSebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy RennerEvangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Pets 2 – Vita Da Animali: le voci italiane del film Illumination

0
Pets 2 – Vita Da Animali: le voci italiane del film Illumination

Pets 2 – Vita Da Animali vedrà il ritorno dello scrittore Brian Lynch (Minions) e sarà diretto nuovamente da Chris Renaud (Cattivissimo Me series, Lorax). Le voci italiane del film saranno di Alessandro Cattelan (Max), Laura Chiatti (Gidget), Francesco Mandelli (Nevosetto) e Lillo (Duke).

Il decimo film d’animazione della Illumination, è l’attesissimo sequel della commedia campione d’incassi del 2016 che ha avuto il miglior debutto di sempre per un film originale, d’animazione e non. Ricco della irriverenza e dell’umorismo sovversivo tipico della Illumination, questo nuovo capitolo esplora le vite e le emozioni dei nostri animali domestici, il profondo legame che hanno con le famiglie che li amano, e risponde alla domanda che incuriosisce da sempre chi ha un animale domestico: cosa fanno veramente i loro cuccioli quando rimangono soli in casa?

Max il Terrier si trova di fronte ad importanti cambiamenti di vita. La sua padrona ora è sposata e ha un bambino, Liam. Max è talmente preoccupato di proteggere il piccolo che sviluppa un tic nervoso. Nel frattempo, mentre il suo padrone è assente, l’impavida Pomerania Gidget cerca di portare in salvo il giochino preferito di Max da un appartamento pieno di gatti, con l’aiuto dalla sua amica felina Chloe, che ha scoperto le gioie dell’erba gatta.

E l’adorabile quanto folle coniglio Nevosetto ha dei deliri di onnipotenza pensando di essere un vero supereroe da quando la sua proprietaria Molly inizia a vestirlo con un costume da supereroe. Ma quando Daisy, un’ intrepida Shih Tzu, chiede l’aiuto di Nevosetto per una missione pericolosa, dovrà raccogliere il coraggio di diventare l’eroe che ha solo fatto finta di essere. Riusciranno Max, Nevosetto, Gidget e il resto della banda a trovare il coraggio per affrontare le loro più grandi paure?

Ted Bundy – Fascino criminale: recensione del film con Zac Efron

0
Ted Bundy – Fascino criminale: recensione del film con Zac Efron

Negli Anni Settanta il caso di Ted Bundy ha scombussolato l’intera opinione pubblica americana. Il suo è stato il primo processo trasmesso in diretta tv, il primo che presentava così tanti elementi di contraddizione da tenere con il fiato sospeso tutta la comunità.

Ted Bundy era un uomo affascinante, colto, repubblicano, una persona per bene, eppure era un tremendo assassino, efferato, violento, spaventosamente bravo a plagiare la mente delle giovani donne, sue vittime predilette, e sicuramente poco credibile come serial killer, vista la sua apparenza così poco consueta per un mostro.

Proprio in questa dualità tra apparenza e sostanza si trova il nucleo del film di Joe Berlinger, che prima ha raccontato su Netflix la storia di Bundy attraverso un documentario in quattro episodi, un resoconto attento e puntuale, e poi si è servito della macchina cinema per una narrazione meno scientifica ma forse più affascinante, visto che accantona l’aspetto giudiziario della faccenda e ne evidenzia quello umano, non di Bundy ma delle donne che lo hanno vissuto e che si sono innamorate di lui.

In particolare, pur concentrandosi sul protagonista interpretato da Zac Efron, Berlinger adotta il punto di vista di Liz Kendall (Lily Collins). La donna vive in prima persona non solo l’orrore di cui è accusato l’uomo che ama, ma soprattutto è l’esempio della negazione prima e della dura presa di coscienza poi: com’è possibile che un essere umano possa essere tanto marcio, tanto cattivo dentro?

La Collins riesce perfettamente a dare al suo personaggio tutte le sfumature necessarie, fino alla sua scena conclusiva, il confronto ultimo in cui esige la verità, e noi con lei. D’altra parte la scelta di Efron nei panni di Bundy si conferma molto adatta: il fascino del personaggio si sposa alla perfezione con le fattezza da bravo ragazzo dell’ex protagonista di High School Musical, che riesce a restituire sorrisi vaghi che instillano attrazione e ambiguità, esattamente come faceva Ted Bundy.

Il titolo originale del film, Extremely Wicked, Shockingly Evil and Vile (Estremamente malvagio, incredibilmente cattivo e vile) è semplicemente la descrizione di Ted Bundy, laddove la distribuzione italiana ha preferito un titolo più comune e “rassicurante” (Ted Bundy – Fascino criminale) ma che comunque riesce a colpire il centro del bersaglio: è il fascino del male, quel male nascosto e insospettato, che ancora oggi, dopo la confessione, dopo che il criminale in questione è stato giustiziato da 30 anni, lascia spaesati e increduli. Perché il serial killer, il mostro, non salta da un angolo buio con i denti aguzzi e un pugnale in mano, ma si mimetizza, si nasconde alla luce del sole, in mezzo alle persone normali, come ha fatto Bundy.

Ted Bundy – Fascino criminale è un tentativo di raccontare l’incredulità del mondo di fronte a un essere così privo di umanità e l’invito a credere che è accaduto tutto, nonostante il sorriso beffardo e accattivante del protagonista.

Guarda il trailer di Ted Bundy – Fascino criminale

Pet Sematary: recensione del film tratto dal romanzo di Stephen King

0

Arriva al cinema Pet Sematary, adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Stephen King che per la seconda volta arriva sul grande schermo, dopo il discusso film del 1989 a opera di Mary Lambert (Cimitero vivente).

Con l’avvento di IT, di cui aspettiamo il secondo capitolo a ottobre, sono tornati in auge gli adattamenti dal Re del Brivido che questa volta non si pronuncia sull’esito del film tratto da uno dei suoi più famosi racconti, una riflessione sulla morte che ha un risvolto cinico e cruento. Esattamente come Pet Sematary diretto da Kevin Kölsch e Dennis Widmyer, che però si prende parecchie libertà rispetto alla trama originale, decisione che si scontrerà per forza violentemente con i fan duri e puri di King.

Il dottor Louis Creed si trasferisce con la famiglia, moglie, due figli e un gatto, a Ludlow, una cittadina isolata al limitare di un bosco, per sfuggire alla frenetica vita che conduce un medico del pronto soccorso. La proprietà acquistata dai Creed comprende un grande giardino che diventa bosco, e proprio nel bosco c’è un inquietante piccolo cimitero, dove i bambini vanno a seppellire i proprio animali domestici. Oltre a scoprire il macabro ritrovo, i coniugi Creed e la loro primogenita Ellie fanno la conoscenza anche di Jud Crandall, l’anziano e solitario vicino, che sembra conoscere molto bene quei luoghi.

Pet Sematary, il film

Kölsch e Widmyer dividono la loro versione della storia kinghiana in due parti: la prima è una specie di introduzione, abbastanza fedele al materiale di partenza, che dispone le pedine e si conclude con le scene che hanno per protagonista Church, il gattino di Ellie. La seconda parte è caratterizzata da un netto allontanamento dal romanzo, da una parte giustificato con il desiderio di non realizzare un remake del film del ’89, che era per contro molto fedele al libro, dall’altra forse spiegato con il desiderio di stupire i fan anche di fronte a una storia le cui svolte narrative sono ben note.

Il risultato è un film certamente imperfetto, che non manca di fascino, ma che risulta fiacco nel voler cercare la tensione e il brivido attraverso una costruzione delle scene mai davvero efficace. È un peccato però, perché le interpretazioni di Jason Clarke e John Lithgow sono intense e credibili, nonostante il resto della messa in scena sia debole.

Protagonista assoluto sembra essere il gattino Church, che nella seconda parte e nella sua seconda vita, nel film, è il mezzo narrativo a cui si affidano tutte le scene madre e lo strumento attraverso il quale si prova a instillare la paura nello spettatore.

La riflessione di King sulla morte, sui legami che oltrepassano i confini tra mondo dei vivi e mondo dei morti e il desiderio di avere ancora un po’ di tempo con i cari che ci vengono portati via arrivano annacquate e deboli, senza riuscire davvero a dare spessore a una storia che, pur presentando tutti gli elementi riconoscibili della letteratura dello scrittore del Maine, si limita a giocare in superficie con paura, dolore, elaborazione del lutto e perdita.

Guarda il trailer del film

Avengers: Endgame, quanto hanno guadagnato le star del film?

0
Avengers: Endgame, quanto hanno guadagnato le star del film?

avengers endgame

Avengers: Endgame sta letteralmente frantumando qualsiasi record al box office mondiale e ha da poco raggiunto Titanic al secondo posto della classifica dei film che hanno incassato di più nella storia del cinema. Questo grazie allo straordinario spettacolo messo in scena dai Marvel Studios e all’affetto del pubblico cresciuto negli ultimi undici anni di esistenza del MCU.

Dall’altra parte ci sono i numeri relativi agli stipendi degli attori, alcuni dei quali contano cifre esorbitanti, rivelati in un recente articolo dell’Hollywood Reporter che passa in rassegna i contratti multimiliardari di Robert Downey Jr. e colleghi.

Dunque chi ha guadagnato di più nel cast di Avengers: Endgame?

Robert Downey Jr.

Iron Man

Secondo le stime dell’Hollywood Reporter Robert Downey Jr. ha ottenuto la modica cifra di 75 milioni di dollari per la sua ultima apparizione nei panni di Tony Stark in Endgame. Quando l’attore aveva firmato nel 2006 per recitare in Iron Man non avrebbe mai potuto prevedere l’incredibile successo generato dal franchise, né quanto sarebbe diventata imprenscindibile la sua presenza nel futuro del MCU (anche a livello di immagine Downey è un fattore che spinge lo spettatore a staccare il biglietto).

Scarlett Johansson

Scarlett Johansson

Numeri decisamente inferiori per Scarlett Johansson, volto del MCU da Iron Man 2, ma sembra che il contratto preveda un sostanziale aumento di compenso con il film su Vedova Nera in produzione. Secondo i primi report, l’attrice potrebbe guadagnare 20 milioni di dollari per la sua avventura solista, la stessa cifra che Chris Hemsworth e Chris Evans hanno ottenuto per le rispettive apparizioni in Avengers: Infinity War.

Chris Evans

Grazie al contratto stipulato con i Marvel Studios, Chris Evans ha guadagnato tra i 15 e i 20 milioni di dollari per le sue ultime due apparizioni nel MCU (ovvero Infinity War e Endgame), prevedibile visto che l’attore dovrebbe lasciare il personaggio. Niente a che vedere con lo stipendio di Downey, ma sicuramente stiamo parlando di numeri importanti relativi ad un attore che fa parte della famiglia Marvel dal 2010.

Chris Hemsworth

Esattamente come il collega, Chris Hemsworth figura tra gli attori più pagati dei Marvel Studios e con Avengers: Endgame ha messo a segno tra i 13 e i 15 milioni di dollari; un dato  impressionante considerando che il suo tempo nell’universo cinematografico dovrebbe continuare anche dopo l’ultimo film, dunque la cifra potrebbe aumentare.

Tom Holland

Il più giovane del gruppo, Tom Holland, non sfigura tra i grandi del MCU, e per quanto riguarda i suoi guadagni per i due ultimi film degli Avengers viene stimato un guadagno pari a 3 milioni di dollari. L’attore gioca sicuramente al rialzo, e dopo l’ottimo debutto in Captain America: Civil War e il suo primo ruolo da protagonista in Spider-Man: Homecoming gli studios avranno deciso di dargli fiducia. Si attendono conferme (e aumenti) da Spider-Man: Far From Home in uscita a luglio.

Leggi anche – Avengers: Endgame, la recensione

Fonte: THR

Nova: i Marvel Studios sono al lavoro sul film?

0
Nova: i Marvel Studios sono al lavoro sul film?

Superati gli ostacoli della conclusione della Fase 3, che coincide con Avengers: Endgame e Spider-Man: Far From Home, i Marvel Studios sono pronti a gettarsi a piene mani su tutti quegli angoli di storie  dei fumetti finora inesplorati. Un progetto che inizierà dall’arrivo degli Eterni e, secondo gli ultimi rumor, dall’introduzione nell’universo cinematografico di un altro personaggio noto ai fan: Nova.

A quanto pare infatti il team creativo di Kevin Feige potrebbe già essere al lavoro su uno standalone, e se ricordate era stato lo stesso presidente dello studio a rivelare che Richard Rider figurava tra i supereroi con il “potenziale più immediato” per via della sua connessione con l’universo dei Guardiani della Galassia e per gli spunti interessanti provenienti dai fumetti originali.

Parlando di Endgame in un recente Q&A, l’editor di Comicbook Brandon Davis ha chiesto a Joe Russo se lui e suo fratello avevano mai considerato di inserire nel film o in Infinity War questo personaggio molto amato dai fan, e la risposta del regista sembra suggerire che spetti a James Gunn, l’uomo dietro il successo del franchise sui Guardiani, presentarlo nel terzo capitolo o comunque nel futuro cosmico del MCU.

Dunque ci sono due possibili scenari da analizzare, nel caso questa voce venisse confermata: nel primo, Gunn introdurrà Nova come eroe partecipante alle avventure nello spazio di Guardiani della Galassia Vol.3, andando a complicare le teorie circa la struttura di un film con il vecchio cast e Thor (che si è unito al team dopo Endgame), mentre nel secondo lo studio svilupperà un titolo indipendente con Richard Rider protagonista assoluto e maggiori libertà di movimento per la trama.

Che ne pensate?

Nova: in arrivo lo standalone?

Fonte: Comicbook

Avengers: Endgame, perché Steve non ha dato lo scudo a Bucky?

0
Avengers: Endgame, perché Steve non ha dato lo scudo a Bucky?

L’epilogo di Avengers: Endgame, e in particolare il destino di Captain America, è ancora al centro della discussione tra i fan: se avete visto film saprete che dopo aver restituito le gemme dell’infinito alle loro relative timeline, Steve Rogers decide di rimanere nel passato e vivere la sua vita con Peggy Carter mentre il suo sé anziano torna nella realtà per donare lo scudo a Sam Wilson.

Si tratta ovviamente di una scena emozionante, non priva di qualche mistero per quanto riguarda i viaggi nel tempo, e nonostante la storia dei fumetti ripercorra lo stesso arco narrativo, in molti si sono chiesti come mai Cap non sceglie Bucky, il migliore amico e compagno d’avventure sin dall’inizio, al posto di Sam.

La risposta arriva da Joe Russo durante un Q&A con Comicbook:

Cap e Bucky sono come fratelli, ma sapete cosa c’è di interessante in loro? Che sono persone molto diverse, e Bucky può ancora avere la capacità di essere corrotto mentalmente e o controllato da qualcun altro. È una sorta di problema irrisolto per lui mentre Sam ha dalla sua il libero arbitrio. Credo che abbia anche un’etica simile a Steve per quanto riguarda il servizio militare che ha svolto per la nazione“.

Dunque ecco motivata la scelta di indicare Falcon come prossimo Captain America. Forse saranno gli stessi valori condivisi dai due eroi, il coraggio e la purezza d’animo, il vero centro gravitazionale della serie tv in arrivo su Disney + che vedrà protagonisti Anthony Mackie e Sebastian Stan? Probabile, e non vediamo l’ora di scoprire quali saranno i loro percorsi nel futuro del MCU.

Avengers: Endgame, svelato il ruolo segreto di Katherine Langford

CORRELATI:

Avengers: Endgame è nelle nostre sale dal 24 aprile.

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul BettanyElizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Leggi anche – Avengers: Endgame, la recensione

Fonte: Comicbook

 

Doctor Strange 2: Fratello VooDoo e Clea saranno nel sequel?

0
Doctor Strange 2: Fratello VooDoo e Clea saranno nel sequel?

In attesa che vengano ufficialmente annunciati i titoli della Fase 4 del MCU, i fan possono fare affidamento sulle voci, non ancora confermate, riguardanti Doctor Strange 2, uno dei capitoli annunciati tempo fa da Kevin Feige che vedrà di nuovo protagonista Benedict Cumberbatch nei panni dello stregone supremo dopo gli eventi di Avengers: Endgame.

E secondo gli ultimi report il sequel segnerà il debutto, sul grande schermo, di due personaggi dei fumetti noti come Jericho Drumm aka Fratello Voodoo e Clea. Questo è ciò che suggerisce Roger Wardell su Twitter, misterioso account che spesso ha l’abitudine di divulgare segreti sulle prossime produzioni Marvel (come dettagli sulla trama di Endgame, la trasformazione fisica di Thor, il ritorno di James D’Arcy nei panni di Jarvis e il cameo di Robert Redford). Insomma, possiamo fidarci anche di questo rumor su Doctor Strange 2?

Per quanto riguarda Drumm, chi ha letto i fumetti saprà che l’eroe viene scelto dall’occhio di Agamotto dopo l’abdicazione di Strange, e diventa così il nuovo Mago Supremo della Terra con il nome di Dottor Voodoo. Nel corso della sua storia combatte insieme ai Nuovi Vendicatori contro chi vuole recuperare l’occhio e guadagnare il potere di governare la Terra.

Clea invece è una supereroina originaria della Dimensione Oscura, nipote del villain Dormammu (già visto nel primo film di Doctor Strange) e uno dei principali interessi amorosi di Stephen Strange che sposerà ad un certo punto del suo percorso.

Il tweet menziona anche il possibile ritorno in azione di Tilda Swinton, che sarebbe in trattative per riprendere il ruolo dell’Antico, e un look simile a un “boogaloo degli anni ’80”.

Doctor Strange 2 si farà, parola di Kevin Feige

Doctor Strange 2, sequel promesso da Kevin Feige, potrebbe arrivare nelle sale già nel 2020.

A suggerirlo è un report di Deadline relativo alla presentazione del panel Disney esposto durante il recente CinemaCon di Las Vegas, dove sebbene non siano stati rivelati i nomi dei film Marvel che saranno distribuiti nel 2020 (quindi dopo la fusione con la Fox), le novità verranno annunciate soltanto in seguito alla release di Avengers: Endgame.

Altre fonti spiegano che la sceneggiatura del sequel è praticamente pronta, e che per quanto riguarda il discorso sugli Eterni, il sostanzioso utilizzo di CGI e post-produzione potrebbe costringere lo studio ad allungare i tempi, considerando anche la scelta del cast che è appena iniziata, così da essere concluso entro il 2021.

Per ora non abbiamo ulteriori aggiornamenti sulla trama, né tantomeno conferme ufficiali da parte di Kevin Feige e co., ma solo sul possibile ritorno in scena di Cumberbatch insieme a Rachel McAdams, sempre nei panni della collega e interesse amoroso di Stephen Strange, Christine Palmer, e Benedict Wong, visto di recente in Avengers: Infinity War, in quelli di Wong.

Fonte: Twitter

Star Wars: The Rise Of Skywalker, un possibile spoiler rivela il ruolo di Palpatine

0

Come confermato dal primo teaser trailer diffuso poche settimane fa, l’imperatore Palpatine tornerà in Star Wars: The Rise Of Skywalker interpretato di nuovo da Ian McDiarmid, ma non è ancora chiaro il motivo e in che modo farà la sua comparsa nel capitolo finale della nuova trilogia.

Diverse le teorie (già elencate qui), ma quella suggerita da Makingstarwars sembra suggerire che nel film vedremo un’altra versione del personaggio, ovvero una sua reincarnazione, e a vestirne i panni sarà proprio Matt Smith. Ovviamente si tratta soltanto di una voce non ancora confermata, e vi ricordiamo che il casting dell’attore era stato smentito dal diretto interessato nei mesi scorsi.

Qual è allora la verità?

Il sito riporta che questa figura verrà posseduta dallo spirito di Palpatine, e che il Leader Supremo Snoke era in realtà comandato mentalmente dall’ultimo dei Sith. Si arriverebbe poi ad un epico scontro tra due fazioni, la prima composta da Rey e Kylo Ren, la seconda da Palpatine e il personaggio interpretato da Smith, dove soltanto Kylo uscirà da vincitore diventando il prossimo “ospite” dell’oscuro villain.

Sebbene questi dettagli provengano da una fonte affidabile, non ci sembra la descrizione appropriata per l’atto conclusivo della saga degli Skywalker. Appuntamento a dicembre 2019 per scoprire quali saranno le direzioni della trama e l’epilogo di questo viaggio…

Correlato – Star Wars: The Rise Of Skywalker, come tornerà l’imperatore Palpatine?

Vi ricordiamo che Star Wars: The Rise Of Sywalker, capitolo conclusivo della nuova trilogia del franchise diretto da J.J. Abrams, arriverà nelle sale a dicembre 2019.

Nel cast Daisy RidleyOscar IsaacJohn BoyegaKelly Marie TranNaomi AckieJoonas Suotamo, Adam Driver, Anthony DanielsBilly Dee Williams Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Billie Lourd e il veterano del franchise Mark Hamill. Tra le new entry c’è Richard E. Grant.

Il ruolo di Leia Organa sarà interpretato di nuovo da Carrie Fisher, usando del girato mai visto prima da Star Wars: Il Risveglio della Forza. “Tutti noi amiamo disperatamente Carrie Fisher – ha dichiarato Abrams – Abbiamo cercato una perfetta conclusione alla saga degli Skywalker nonostante la sua assenza. Non sceglieremo mai un altra attrice per il ruolo, né mai potremmo usare la computer grafica. Con il supporto e la benedizione della figlia, Billie, abbiamo trovato il modo di onorare l’eredità di Carrie e il ruolo di Leia in Episodio IX, usando del girato mai visto che abbiamo girato insieme per Episodio VII.”

Star Wars: The Rise Of Skywalker, le teorie sul significato del titolo

Fonte: Making Star Wars

Chadwick Boseman diventa un samurai per Yasuke

0

Chadwick Boseman, interprete protagonista di Black Panther, produrrà e sarà il volto del personaggio principale nella storia di samurai Yasuke, ambientata nel Giappone del XVI secolo.

Doug Miro, co-creatore di Narcos, firmerà la sceneggiatura, che si concentra su un uomo africano che arriva in Giappone nel 1579 al servizio di un gesuita italiano, per servire sotto a un signore della guerra giapponese, Oda Nobunaga. Viene catturato in battaglia nel 1582. Secondo la leggenda, Yasuke è stato l’unico non asiatico a diventare un samurai.

Il film sarà prodotto dalla appena nata Picturestart di Erik Feig, da Michael De Luca e dalla De Luca Productions, da Stephen L’Heureux con la sua etichetta Solipsist e dalla Xception Content di Boseman e Logan Coles.

Chadwick Boseman sarà il protagonista dopo aver partecipato a Black Panther, 42, Get On Up, Marshall, sarà presto in 21 Bridges, prodotto dai Fratelli Russo, che lo hanno diretto in Avengers: Infinity War e in Avengers: Endgame.

Fonte: Variety