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Ghostbusters 2020: Ernie Hudson tornerà nei panni di Winston Zeddemore

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Il titolo non mente: Ernie Hudson tornerà nei panni di Winston Zeddemore in Ghostbusters 2020, terzo capitolo del franchise attualmente in produzione con la regia di Jason Reitman. Il personaggio dei due film originali farà quindi parte del già nurtrito cast e ad annunciarlo è proprio l’attore con un video.

I fan lo ricorderanno come unico membro della squadra non laureato, appartenente ai marine ed esperto pilota. Inizialmente molto scettico sul mondo del paranormale, Winston si propone al team solo per avere uno stipendio e diventando protagonista di alcune delle scene più divertenti (“Ray, quando qualcuno ti chiede se sei un dio, dici sì!“)

Nel messaggio registrato per i fan Hudson indossa il costume degli acchiappafantasmi lasciando intendere che si trovi proprio sul set del nuovo film. Vi ricordiamo che nel cast figureranno anche Paul Rudd nel ruolo di un insegnante, e i veterani Dan Aykroyd, Bill Murray e Sigourney Weaver.

I lavori proseguiranno a Calgary per circa 15 settimane, ma la produzione non ha diffuso ulteriori informazioni sulla pellicola, che come saprete sarà il sequel diretto dei due Ghostbusters diretti da Ivan Reitman senza nessun collegamento con il reboot al femminile di Paul Feig del 2016.

QUI POTETE VEDERE IL VIDEO DI ERNIE HUDSON

Ghostbusters 2020: avvistata la Ecto 1 sul set

Reitman ha definito il progetto come “una lettera d’amore ai fan, che sinceramente, fino a qualche tempo, fa non credevo fosse possibile…d’altronde ero solo un ragazzo che girava pellicole indipendenti per il Sundance. E poi è arrivato questo personaggio, una ragazzina di dodici anni. Non sapevo chi fosse, o perché mi fosse saltata in testa, ma l’ho vista con un pacchetto di protoni e la storia ha cominciato a formarsi“.

La trama del film dovrebbe ruotare attorno alle vicende della giovane protagonista interpretata da Mckenna Grace, e della sua famiglia formata dalla madre (Carrie Coon) e dal fratello (Finn Wolfhard).

Abbiamo contattato tutti gli attori del cast originale, la troupe, insomma le persone che hanno contribuito a realizzare Ghostbusters, proprio per conservare lo spirito della saga.” ha spiegato il regista. “Non posso dirvi niente, tranne che sarà una storia nuova, con nuovi personaggi e una nuova location. Spero solo che i fan li amino quanto me, perché sono straordinari, e non vedo l’ora di presentarveli“.

Avengers: Endgame, scovato un errore di continuity nel film

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Avengers: Endgame, scovato un errore di continuity nel film

Film evento del decennio, Avengers: Endgame è riuscito in un’impresa che sembrava impossibile: ricapitolare un discorso narrativo iniziato nel 2008 da Iron Man riunendo sul grande schermo tutti i personaggi del Marvel Universe. Ma anche ciò che sembra apparentemente una macchina perfetta può concedersi qualche piccolo errore lungo la strada, come quello scovato da un fan durante gli eventi della battaglia di New York nel 2012.

Nella sequenza in questione vediamo Thor e Iron Man nell’ascensore che invitano Hulk a prendere le scale (insieme a loro ci sono anche Loki e alcuni soldati dell’esercito governativo). Tuttavia se facciamo un confronto con l’originale scenario del film di Josh Whedon noteremo che al posto dei Vendicatori c’è soltanto l’agente Phil Coulson e che anche la dinamica della scena è sostanzialmente diversa. Errore di continuity o scelta volontaria degli sceneggiatori? Di sicuro i nuovi dettagli hanno arricchito i viaggi nel tempo rendendo gli stessi eventi ancora più entusiasmanti del passato.

Avengers: Endgame, l’errore durante la battaglia finale che nessuno ha notato

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Vi ricordiamo che Avengers: Endgame è nelle nostre sale dal 24 aprile.

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

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Fonte: Imgur

Spider-Man: Far From Home, ecco gli easter egg che nessuno ha notato

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Dopo l’uscita di Spider-Man: Far From Home vi avevamo parlato di tutti gli easter egg presenti nel film, alcuni evidenti e altri meno, tuttavia sembra che qualcosa sia sfuggito ai nostri occhi. Fortunatamente esistono i fan più meticolosi, quelli che non si perdono un singolo dettaglio e che condividono con il web le loro interessanti scoperte, come quella pubblicata dall’utente di Instagram spidey.mcu e rintracciata nel primo atto del film a Venezia: sullo sfondo noterete alcune targhe e ognuna di esse riporta i nomi “italianizzati” dei creatori dei fumetti di Spider-Man David Michelinie, Dan Slott, Gerry Conway, Roger Stern e Brian Michael Bendis.

Ovviamente si tratta di una piccola parte dei riferimenti creativi nascosti in Far From Home, dato che Peter e i suoi compagni di classe soggiornano in un hotel che prende il nome da J.M. DeMatteis. Quanti di voi l’avevano notato?

Spider-Man: Far From Home, ecco tutte le scene eliminate

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Diretto ancora una volta da Jon Watts, Spider-Man: Far From Home è arrivato nelle nostre sale il 10 luglio. Confermati nel cast del film il protagonista Tom Holland nei panni di Peter Parker, Marisa Tomei in quelli di zia May e Zendaya in quelli di Michelle, Samuel L. Jackson in quelli di Nick Fury e Cobie Smulders in quelli di Maria Hill. Jake Gyllenhaal interpreterà invece Quentin Beck, aka Mysterio, uno degli antagonisti più noti dei fumetti su Spidey.

Di seguito la sinossi ufficiale: In seguito agli eventi di Avengers: Endgame, Spider-Man deve rafforzarsi per affrontare nuove minacce in un mondo che non è più quello di prima. ‘Il nostro amichevole Spider-Man di quartiere’ decide di partire per una vacanza in Europa con i suoi migliori amici Ned, MJ e con il resto del gruppo. I propositi di Peter di non indossare i panni del supereroe per alcune settimane vengono meno quando decide, a malincuore, di aiutare Nick Fury a svelare il mistero degli attacchi di creature elementali che stanno creando scompiglio in tutto il continente.

Spider-Man: Far From Home, i possibili significati del misterioso dettaglio finale

The Batman: ecco dove sarà girato il film con Robert Pattinson

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The Batman: ecco dove sarà girato il film con Robert Pattinson

Dopo le prime indiscrezioni sulla trama e i personaggi che potrebbero apparire in The Batman, arrivano nuovi aggiornamenti riguardo le location in cui verrà girato il film di Matt Reeves con protagonista Robert Pattinson. A quanto pare, come suggerito da HN Entertainment, le riprese si svolgeranno presso i Leavesden Studios di Londra (gli stessi della saga di Harry Potter ma anche di Batman v Superman: Dawn of Justice, Justice League, Wonder Woman e del sequel Wonder Woman 1984).

Kevin Smith invece ha fatto trapelare durante l’ultimo episodio del podcast Fatman Beyond Podcast che il cinecomic dovrebbe adattare sul grande schermo il fumetto “The Long Halloween”, scritto da Jeph Loeb e disegnato da Tim Sale che segue il crociato di Gotham durante le sue prime esperienze da detective. Ricca di colpi di scena, la run presentava diversi dei nemici più iconici di Batman, descrizione che sembra coincidere con i rumor legati all’introduzione di quattro antagonisti della galleria classica.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti, “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

Leggi anche – The Batman: 10 teorie dei fan sul film

Il cinecomic dovrebbe svolgersi negli anni Novanta, epoca tornata di moda nel corso dell’ultima stagione anche grazie al successo di un altro cinecomic, Captain Marvel dei Marvel Studios.

Per alcuni 1990 fa rima con gli adattamenti di Batman di Tim Burton che prepararono le basi per i futuri cinefumetti e che sono stati fonte di ispirazione per Zack Snyder per quanto riguarda una scena particolare di Batman V Superman: Dawn of Justice(dove il regista aveva omaggiato lo scontro tra il cavaliere oscuro e Pinguino di Batman Returns del 1992), per non parlare del fatto che alcune delle più importanti trame a fumetti sul personaggio provengono proprio da quel decennio.

Fonte: HN Entertainment

JoJo Rabbit vince il premio del pubblico al Toronto International Film Festival

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Jojo Rabbit di Taika Waititi ha vinto l’ambito premio del pubblico al Toronto International Film Festival di quest’anno.

Lo storico di questo riconoscimento lo rende molto prestigioso soprattutto in vista della prossima stagione dei premi e si tratta di una buona notizia per Fox Searchlight, che è stato delusa dall’accoglienza che la stampa ha riservato al film, una commedia dark ambientata nei giorni del tramonto dell’Impero nazista.

Il vincitore dello scorso anno, Green Book, ha vinto poi l’Oscar come miglior film. I vincitori precedenti includono La La Land, Room, Tre Manifesti a Ebbing, Missouri e The Imitation Game, tutti film che in misura differente sono arrivati fino agli Academy Awards.

JoJo Rabbit: il trailer del film di Taika Waititi con Scarlett Johansson

JoJo Rabbit è la storia di un giovane soldato nell’esercito di Hitler che scopre che sua madre sta nascondendo un bambino ebreo in casa. A dirigere il film ci sarà Taika Waititi, uno dei cineasti più originali in circolazioni, che si è fatto un nome dirigendo Thor: Ragnarok e stravolgendo il mito cinematografico di Thor.

Waititi ha anche scritto la storia e nel film interpreterà l’amico immaginario del ragazzo protagonista, che sarà proprio Adolf Hitler. Oltre a scrivere, dirigere e recitare nel film, Waititi produrrà JoJo Rabbit con Carthew Neal e Chelsea Winstanley.

Nel cast del film compaiono Sam Rockwell, Rebel Wilson, Alfie Allen Scarlett Johansson.

Jay Ryan: 10 cose che non sai sull’attore

Jay Ryan: 10 cose che non sai sull’attore

Ancora in cerca di un ruolo che possa regalargli una maggior fama, l’attore Jay Ryan ha comunque saputo farsi apprezzare per alcune partecipazioni a serie televisive di successo. Pur con piccoli ruoli ha dimostrato così di sapersi far valere, specialmente se il personaggio è ben scritto e riesce a far trasparire le sue doti.

Ecco 10 cose che non sai di Jay Ryan.

Jay Ryan carriera

1 I film. Ancora agli inizi, la carriera cinematografica dell’attore è per ora composta da solo un titolo, It – Capitolo Due, sequel del film del 2017 e dove Ryan interpreta la versione adulta di Ben Hanscom. Nel film l’attore recita insieme ai più famosi Jessica Chastain, James McAvoy, e Bill Skarsgard. Il film, dal grande successo di pubblico, potrebbe facilmente aprirgli numerose nuove porte per nuovi progetti cinematografici.

2 Le serie TV. Ben più ricca è la carriera televisiva dell’attore, dove ha potuto dimostrare in modo più variegato il suo talento. Tra le serie a cui l’attore ha preso parte si annoverano Young Hercules (1998), Xena – Principessa guerriera (1999), Being Eve (2002), Neighbours (2002-2005), Sea Patrol (2007-2009), Go Girls (2009-2012), Terra Nova (2011), Beauty and the Beast (2012-2016), Top of the Lake (2013) e Mary Kills People (2017-in corso).

3 Il doppiaggio. Nel 2017 l’attore presta la sua voce ad uno dei personaggi del cortometraggio Lou, realizzato dalla Disney Pixar e nominato come miglior cortometraggio d’animazione ai premi Oscar 2018.

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Jay Ryan Instagram

4 Ha un proprio profilo personale. L’attore è presente su Instagram con un proprio account personale, seguito da 186 mila persone. All’interno di questo Ryan è solito condividere fotografie scattate in momenti di svago con la propria famiglia o con amici. Non mancano inoltre foto promozionali dei progetti a cui l’attore ha preso parte.

Jay Ryan vita sentimentale

5 Ha avuto una figlia. Nel 2013 l’attore diventa padre della sua prima figlia, Eve, avuta insieme alla scrittrice Dianna Fuemana, con la quale ha una lunga relazione.

Jay Ryan precedenti lavori

6 È stato un clown. Prima di ottenere successo come attore, Ryan ha lavorato come clown, intrattenendo i bambini per feste di compleanno o nei supermercati. Ryan ha dichiarato che questo lavoro gli ha permesso di affinare il suo rapporto con il pubblico, diventando particolarmente ricettivo.

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Jay Ryan It – Capitolo Due

7 Desiderava da tempo un ruolo del genere. L’attore ha dichiarato di essersi sentito particolarmente entusiasta nell’ottenere il ruolo, poiché da tempo sperava di riuscire ad affermarsi anche nei film hollywoodiani. Dopo mesi passati a Los Angeles per cercare di ottenere la parte, fu richiamato proprio pochi giorni prima di ripartire per la Nuova Zelanda.

8 Da giovane assomigliava al Ben del primo film. Preoccupati per il suo non essere particolarmente famoso, i produttori del film chiesero a Ryan di inviare loro alcune foto di lui da giovane, per valutare un eventuale somiglianza con l’attore Jeremy Ray Taylor, che interpretava Ben da giovane nel primo film. Fortunatamente tra i due correva una certa somiglianza, e così i produttori si convinsero a sceglierlo per la parte.

9 È un fan del romanzo di Stephen King. Ryan ha dichiarato di tenere così tanto alla parte poiché è un grande fan del romanzo di King, che ha inoltre utilizzato durante le riprese come una bibbia da cui attingere. L’attore è nato negli anni in cui il libro veniva pubblicato e questo, insieme alla serie televisiva degli anni ’90, ha in qualche modo segnato la sua crescita.

Jay Ryan età e altezza

10 Jay Ryan è nato a Auckland, in Nuova Zelanda, il 29 agosto 1981. L’attore è alto complessivamente 185 centimetri.   

Fonte: IMDb

Jacob Tremblay: 10 cose che non sai sull’attore

Jacob Tremblay: 10 cose che non sai sull’attore

Nonostante la giovanissima età, Jacob Tremblay ha dimostrato di aver talento da vendere, dando grandi prove recitative tanto in film drammatici quanto in ruoli più leggeri. Molte sono le aspettative nei suoi confronti, in attesa di un film e un ruolo che possa certificare la sua maturità e fargli guadagnare nuove lodo di critica e pubblico.

Ecco 10 cose che non sai di Jacob Tremblay.

Jacob Tremblay carriera

1 I film. Il debutto cinematografico del giovane attore avviene nel 2013 con I Puffi 2. Successivamente recita nel film Room, accanto all’attrice Brie Larson. Il film gli regala fama mondiale, e gli apre le porte per una solida carriera cinematografica. Reciterà infatti nei film Somnia (2016), Shut In (2016), Il libro di Henry (2017), Wonder (2017), The Predator (2018), La mia vita con John F. Donovan (2018), Good Boys (2019) e Doctor Sleep (2019).

2 Le serie TV. L’attore si è poi fatto apprezzare anche in alcuni ruoli televisivi in serie come Motive (2013), Professor Young (2013), The Last Man on Earth (2016), e The Twilight Zone (2019).

3 Il doppiaggio. Negli ultimi anni Tremblay ha prestato la sua voce anche ad alcune serie TV animate come Pete the Cat (2017-in corso), American Dad! (2017), Animals (2018) e Harley Quinn (2019).

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Jacob Tremblay Instagram

4 Ha un proprio account personale. L’attore è presente sul social network Instagram con un profilo verificato, seguito da 800 mila persone. All’interno di questo è possibile trovare fotografie scattate da Tremblay in momenti di svago, in compagnia di amici o colleghi. Sono inoltre presenti le foto promozionali dei progetti a cui l’attore prende parte.

Jacob Tremblay premi e nomination

5 il suo ruolo in Room gli ha fatto vincere numerosi premi. Tra i più importanti riconoscimenti ricevuti per il suo ruolo nel film Room si segnalano lo Young Entertainer Awards per il miglior attore giovane, il Vancouver Film Critics Circle per il miglior attore in un film canadese, e il Satellite Awards per la miglior prova attoriale. L’attore è inoltre stato nominato ai Teen Choice Awards come miglior attore, e agli Screen Actors Guild Awards come miglior attore non protagonista.

Jacob Tremblay Star Wars

6 È un grande fan. L’attore si è dichiarato essere un grande fan della saga di Star Wars, decidendo di chiamare il suo cane Rey in onore del personaggio interpretato da Daisy Ridley nella nuova trilogia. L’attore ha inoltre dichiarato che il suo personaggio preferito della saga è Poe Dameron, interpretato da Oscar Isaac nei nuovi film.

Jacob Tremblay Good Boys

7 Si è ispirato a Matrix. Nel nuovo film dell’attore vi è una scena ambientata durante una battaglia di paintball. Tremblay ha dichiarato di essersi ispirato al celebre momento del film con Keanu Reeves, nel quale schiva i proiettili in slow-motion, imitando così i movimenti dell’attore.

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Jacob Tremblay Room

8 Ha girato il film in ordine cronologico. Per fa sì che il giovane attore riuscisse ad esibirsi mentre il suo personaggio evolveva, si è optato per girare il film in sequenza cronologica. Ciò ha permesso al giovane attore di capire cosa stesse succedendo, permettendogli di esprimersi al meglio.

9 Non riusciva a gridare in faccia a Brie Larson. Nonostante avesse già alcune esperienze attoriali, il giovane attore si trovò di fronte ad un blocco quando non riuscì a urlare in faccia a Brie Larson, nella scena in cui era arrabbiato per la sua torta di compleanno senza candeline. Per ovviare al problema, il regista Lenny Abrahamson ha fatto in modo che l’intero cast e la troupe iniziassero a saltare su e giù, urlando a più non posso, fino a quando il bambino non fosse stato in grado di farlo da solo.

Jacob Tremblay età e altezza

10 Jacob Tremblay è nato a Vancouver, in Canada, il 5 ottobre 2006. L’altezza complessiva dell’attore è di 142 centimetri.

Fonti: IMDb

Hugh Dancy: 10 cose che non sai sull’attore

Hugh Dancy: 10 cose che non sai sull’attore

Partito dal basso, l’attore Hugh Dancy si è negli anni affermato per i suoi ruoli in alcune popolari commedie romantiche, conquistando tanto il pubblico quanto la critica. Oggi è apprezzato anche in ruoli diversi, che ne provano il talento e la poliedricità.

Ecco 10 cose che non sai di Hugh Dancy.

Hugh Dancy carriera

1 I film. Il debutto cinematografico dell’attore avviene nel 2001 con Black Hawk Down, di Ridley Scott. Successivamente prende parte ai film Piccolo dizionario amoroso (2003), Ella Enchanted (2004), King Arthur (2004), Shooting Dogs (2005), Basic Instinct 2 (2006), Un amore senza tempo (2007), Il club di Jane Austen (2007), Adam (2009), I Love Shopping (2009), Hysteria (2011), E poi c’è Katherine (2019).

2 Le serie TV. L’attore ha all’attivo anche diverse partecipazioni televisive in serie come Le nuove avventure di Robin Hood (1998), Relic Hunter (2000), Elizabeth I (2005), The Big C (2011), Hannibal (2013-2015), e The Path (2016-2018).

3 Ha fatto anche teatro. Oltre alle numerose produzioni cinematografiche e televisive, l’attore ha partecipato anche a diversi spettacoli teatrali, tra cui To the Green Fields Beyond (2000), Journey’s End (2007), The Pride (2010), Venus in Fur (2012), Apologia (2018).

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Hugh Dancy Instagram

4 Non possiede un account. Particolarmente riservato, l’attore non ha un profilo Instagram personale. Esistono tuttavia numerose fan page che condividono le ultime novità sull’attore, da sue foto tratte da momenti esterni alle riprese a foto promozionali dei suoi progetti.

Hugh Dancy vita sentimentale

5 È sposato. Nel 2007, sul set di Un amore senza tempo, conosce l’attrice Claire Danes e i due annunciano il loro fidanzamento nel febbraio 2009. La coppia si è poi sposata nel settembre dello stesso anno in Francia. Nel dicembre 2012 nasce il loro primo figlio, Cyrus Michael Christopher Dancy, mentre nell’agosto 2018 nasce il secondogenito della coppia, il cui nome non è tuttavia stato rivelato.

Hugh Dancy premi e nomination

6 È stato nominato più volte grazie ad Hannibal. Nella serie, dove recita accanto a Mads Mikkelsen, l’attore interpreta Will Graham, un profiler dell’FBI. Per il suo ruolo l’attore è stato nominato come miglior attore ai Critics Choice Television Award, ai Fangoria Chainsaw Awards, e l’Academy of Science Fiction, Fantasy & Horror Films gli ha assegnato nel 2015 il premio come miglior attore televisivo.

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Hugh Dancy primi lavori

7 È stato scoperto in un bar. Quando dopo la laurea Dancy si trasferì a Londra, iniziò a lavorare come barista in un café. Qui, ascoltando la conversazione di due produttori cinematografici, riuscì a farsi mettere in contatto con Ros Hubbard, casting director di film come La mummia e Tomb Rider. Convincendo poi Hubbard del suo valore, riuscì a farsi assegnare i primi ruoli.

Hugh Dancy Hannibal

8 Anni prima si era presentato per il ruolo di Hannibal. Nel 2007 viene realizzato il film Hannibal Lecter – Le origini del male. Dancy si presentò al provino proprio per la parte del protagonista, ma ad ottenere il ruolo fu l’attore Gaspard Ulliel. Come per uno scherzo del destino, solo pochi anni dopo Dancy si ritrovò ad interpretare Will Graham, nemesi e amico di Lecter nella serie Hannibal.

Hugh Dancy studi

9 È laureato. Dopo aver compiuto gli studi presso il Winchester College, nel quale si mette in mostra in alcune recite scolastiche, e aver conseguito il diploma, l’attore si iscrive all’Università di Oxford, presso il St Peter’s College, alla facoltà di lingua e letteratura, dove poi si laurea.

Hugh Dancy età e altezza

10 Hugh Dancy è nato a Stoke-on-Trent, nel Regno Unito, il 19 giugno 1975. L’altezza complessiva dell’attore è di 178 centimetri.

Fonte: IMDb

Rick Hoffman: 10 cose che non sai sull’attore

Rick Hoffman: 10 cose che non sai sull’attore

Dopo una serie di ruoli minori che non gli permettevano di raggiungere il successo sperato, l’attore Rick Hoffman si è imbattuto nel personaggio giusto nella serie giusta, riuscendo così finalmente a farsi notare per il suo caratteristico volto e la sua presenza scenica, e ottenendo la simpatia di critica e pubblico.

Ecco 10 cose che non sai di Rick Hoffman.

Rick Hoffman carriera

1 I film. Il debutto cinematografico dell’attore avviene nel 1997 con il film Ipotesi di complotto. Successivamente prende parte a Arma letale 4 (1998), Da che pianeta vieni? (2000), Debito di sangue (2002), The Day After Tomorrow (2004), Hostel (2005), Postal (2007),Battleship (2012).

2 Le serie TV. Più significativa la sua carriera televisiva, con partecipazioni a The Street (2000-2001), Philly (2001-2002), Senza traccia (2004), The Practice (2004), The Bernie Mac Show (2002-2005), Chuck (2007), Samantha chi? (2007-2009), Lie to me (2009), The Mentalist (2010). Dal 2011 al 2019 ha preso parte alla serie Suits, che gli ha permesso di raggiungere la fama. Nella serie interpreta Louis Marlowe Litt, uno dei migliori avvocati della Pearson&Hardman. Nella serie Hoffman recita insieme ai colleghi Gabriel Macht, Patrick J. Adams e Sarah Rafferty.

Rick Hoffman Instagram

3 Ha un proprio account personale. L’attore è presente sul social network Instagram con un proprio profilo verificato, seguito da 867 mila persone. All’interno di questo l’attore è solito condividere fotografie scattate in momenti di svago, in compagnia di amici e colleghi. Non mancano anche le foto promozionali dei progetti a cui l’attore prende parte.

Rick Hoffman vita sentimentale

4 Ha un figlio. Estremamente riservato sulla sua vita privata, tanto da non far sapere il nome della sua compagna, l’attore ha semplicemente dichiarato di aver avuto un figlio da lei. Hoffman e la donna si sono poi tuttavia lasciati dopo cinque anni, continuando però a crescere insieme il loro figlio.

Rick Hoffman precedenti lavori

5 Ha lavorato come cameriere. Come ogni aspirante attore, prima di riuscire ad ottenere ruoli importanti Hoffman ha svolto diversi lavori per cercare di mantenersi, dal pasticcere al cameriere. Quando ricevette la notizia di essere stato scelto per un ruolo di rilievo nella serie The Street ha lasciato il lavoro e si è trasferito a Los Angeles.

Rick Hoffman patrimonio

6 La serie Suits è stata la sua fortuna. Molto più che i numerosi piccoli ruoli svolti durante la sua carriera, è stata la serie Suits a permettere all’attore di ottenere un più che buona remunerazione. Grazie ai 134 episodi a cui ha preso parte il suo patrimonio è stimato aggirarsi intorno al milione di dollari.

Rick Hoffman Suits

7 Si riconosce nel suo personaggio. Rick Hoffman ha dichiarato di riconoscersi molto nel suo personaggio Louis Marlowe Litt. Benché non si insicuro tanto quanto lui, l’attore ha ammesso di avere spesso poca fiducia in sé stesso, giudicandosi severamente. Nonostante ciò, l’attore ha anche dichiarato di lavorare ogni giorno per acquisire maggior sicurezza di sé e in ciò che fa.

8 E’ allergico al pelo dei gatti. Tra le caratteristiche di Louis Marlowe Litt, vi è quella di essere un grande amante dei gatti e di possederne uno di nome Bruno. Sfortunatamente Hoffman si è dichiarato tremendamente allergico al pelo dei gatti, ed ecco perché dopo una breve comparsa all’inizio della serie, il famoso Bruno non è più comparso in scena.

Rick Hoffman studi

9 E’ laureato. Dopo essersi diplomato alla The Wheatley School di Old Westbury, a New York, Hoffman si è poi laureato all’Università dell’Arizona.

Rick Hoffman età e altezza

10 Rick Hoffman è nato a New York, negli Stati Uniti, il 12 giugno 1970. L’altezza complessiva dell’attore è di 177 centimetri.

Fonti: IMDb

Vedova Nera: Robert Downey Jr. tornerà nel prequel?

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Vedova Nera: Robert Downey Jr. tornerà nel prequel?

La notizia è da prendere con la dovuta cautela e ovviamente si attende ancora una conferma ufficiale da parte dei Marvel Studios, ma secondo quanto riportato nelle ultime ore da Deadline (in calce ad un articolo riguardante i premi assegnati ad Avengers: Endgame durante i Saturn Awards), Robert Downey Jr. indosserà ancora una volta i panni di Tony Stark nel film di Vedova Nera, prequel ambientato tra gli eventi di Civil War e Infinity War attualmente in produzione.

Se così fosse il personaggio potrebbe presentarsi con un piccolo cameo, svolgendo probabilmente un ruolo marginale all’interno della storia. Scopriremo se si tratterà di un’indiscrezione o della verità nei prossimi giorni.

Vi ricordiamo che il film vedrà Scarlett Johansson di nuovo protagonista nei panni di Natasha Romanoff, il personaggio introdotto nel MCU da Iron Man 2. Il titolo di lavorazione è “Blue Bayou” e in regia c’è Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel.

La sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme alla Johansson ci saranno anche David Harbour, Florence Pugh, e Rachel Weisz.

Al momento non ci sono ulteriori aggiornamenti sul film, né sui personaggi o le direzioni della trama. Lo studio è invece determinato a mantenere la massima segretezza intorno al progetto.

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Fonte: Deadline

Nick Fury menziona gli X-Men in una scena inedita di Iron Man

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Nick Fury menziona gli X-Men in una scena inedita di Iron Man

Kevin Feige sapeva che un giorno Avengers, X-Men e Spider-Man avrebbero condiviso lo stesso universo cinematografico. Quel “sogno” è diventato realtà grazie alla fusione tra Disney e Fox, ma a quanto pare l’idea di avere insieme tutti i personaggi fu partorita ancora prima dell’uscita di Iron Man nel 2008, come si evince dalla scena che il presidente dei Marvel Studios ha mostrato ieri sera durante i Saturn Awards: si tratta infatti di un contenuto inedito del film con Robert Downey Jr. che vede protagonista Nick Fury dopo i titoli di coda, e che in qualche modo preannunciava – senza volerlo – l’arrivo dei Mutanti e di Peter Parker nel MCU.

È stato poi confermato da Feige che la clip farà parte degli extra di del cofanetto “Infinity Saga” in arrivo prossimamente sul mercato homevideo.

“Come se gli incidenti con i gamma, i morsi radioattivi e i mutanti non fossero abbastanza, adesso devo fare i conti con un marmocchio viziato che non sa cosa sia il gioco di squadra“, racconta Fury a Tony Stark introducendolo alla “The Avengers Initiative”. E chi l’avrebbe mai detto che dieci anni più tardi le parole si sarebbero tramutate in realtà?

https://twitter.com/DiscussingFilm/status/1172782239173636097?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1172782239173636097&ref_url=https%3A%2F%2Fwww.comicbookmovie.com%2Firon_man%2Falternate-iron-man-post-credits-scene-featuring-nick-fury-referencing-spider-man-and-the-x-men-revealed-a170552

Leggi anche – Nick Fury: le teorie sul futuro del personaggio nel MCU

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Una delle due scene post credits di Spider-Man: Far From Home ci ha mostrato Nick Fury nello spazio (mentre sulla Terra, al suo posto, c’era lo Skrull Talos) a bordo di un’enorme astronave e intento a godersi quella che sembrava una pausa dagli impegni con i Vendicatori. Ma come lo ritroveremo nella Fase 4? Il personaggio tornerà in azione?

Ecco 10 teorie sul suo futuro nel MCU:

Il lavoro con lo S.W.O.R.D.

samuel l. jackson

Il ruolo dello S.H.I.E.L.D. nel MCU ha preso una strana piega da quando Captain America: The Winter Soldier ha rivelato che l’organizzazione era stata infiltrata dall’Hydra fin dalla seconda guerra mondiale, e che tutti tranne Steve Rogers, Natasha Romanoff, Nick Fury, Phil Coulson, e Maria Hill sapevano.

Nei fumetti, nel momento in cui viene introdotto il multiverso, lo S.H.I.E.L.D. si è poi ramificato in due nuove organizzazioni denominate S.W.O.R.D. e A.R.M.O.R. La prima ha costruito la sua base in una stazione spaziale per difendere la Terra dagli alieni, mentre la seconda protegge il nostro pianeta dalle minacce interdimensionali. Sarà questa la nuova collocazione di Fury?

Avanti e indietro tra Terra e spazio

Abbiamo ragione di credere che il colpo di scena finale di Far From Home nasconda molto più di quanto sembri e che Nick Fury potrebbe aver fatto avanti e indietro dalla Terra allo spazio numerose volte nel corso del MCU. D’altronde c’è tutta una teoria sui panini di cui vi avevamo parlato in un articolo che lo confermerebbe…

Tornerà nel sequel di Captain Marvel

captain marvel

Nick Fury è stato una parte fondamentale del primo film di Captain Marvel, quindi è possibile che torni in un ruolo altrettanto cruciale anche nel sequel già annunciato da Kevin Feige ma che non ha ancora una data di uscita ufficiale. Il suo lavoro con Carol Danvers non è concluso e i due potrebbero riunirsi per una nuova missione nello spazio…

Un ruolo nella guerra Kree/Skrull

Diverse teorie suggeriscono che nella prossima Fase del MCU assisteremo alla guerra di Kree / Skrull e, visti gli eventi di Captain Marvel, il coinvolgimento di Nick Fury in questo conflitto potrebbe alimentare l’idea secondo cui l’ex leader dello SHIELD lavora con gli alieni mutaforma da anni, aiutandoli a combattere contro la Starforce.

Aiuterà Peter Parker a mantenere segreta la sua identità

spider-man: far from home

Dopo i titoli di coda di Spider-Man: Far From Home abbiamo scoperto che l’identità segreta del supereroe è stata rivelata in mondovisione da Mysterio. Sappiamo che il personaggio è attualmente fuori dal MCU, ma nelle retrovie Nick Fury potrebbe contribuire alla salvaguardia del suo nome, magari aiutato da un avvocato (Matt Murdock?) oppure nascondendo Peter a bordo della sua nuova astronave…

Sarà coinvolto nella trama di Secret Invasion

Il sogno di vedere adattata sul grande schermo la trama Secret Invasion non è del tutto svanito, considerando che le premesse ci sono e che una guerra tra l’esercito di Skrull infiltratosi sulla Terra e gli eroi è possibile allo stato attuale degli eventi. In questo caso Nick Fury è un alleato degli Skrull, quindi lo scenario futuro offre una serie di opportunità per lo sviluppo del personaggio…

Comparirà in Guardiani della Galassia 3

james gunn guardiani della galassia vol. 3

Sappiamo che al momento Nick Fury si trova nello spazio, ed è qui che potrebbe incontrare i Guardiani della Galassia, magari partecipando a qualche missione cosmica a bordo del Benatar. Il terzo volume è in arrivo, quindi perché non inserire anche il personaggio di Samuel L. Jackson? James Gunn avrebbe idee sicuramente interessanti in merito.

Sta lavorando con i Fantastici 4

Come conseguenza diretta della fusione tra Fox e Disney, X-Men e Fantastici 4 sono adesso liberi di apparire nel MCU, quindi è possibile che almeno una delle due squadre venga introdotta presto al cinema magari proprio per intercessione di Nick Fury. Questo spiegherebbe l’assenza di Fury dalla Terra e perché si è trattenuto nello spazio per lungo tempo…

Leggi anche – Hulk: 10 idee per il futuro del personaggio nel MCU

Fonte: Screenrant

MCU: 10 personaggi “degni” di impugnare il Mjolnir

MCU: 10 personaggi “degni” di impugnare il Mjolnir

Uno dei momenti più esaltanti del terzo atto di Avengers: Endgame ha visto Captain America impugnare il Mjolnir, evento rimandato da Age of Ultron che si è finalmente concretizzato nel gran finale della Fase 3 del MCU. Eppure ci sarebbero altri personaggi altrettanto “degni” di sollevare l’ambito martello di Thor.

Quali? Ecco qualche suggerimento:

Groot

Ovviamente solo il Groot del primo Guardiani della Galassia avrebbe i requisiti per un compito del genere, anche perché ha dimostrato di potersi sacrificare per i suoi amici e di fare qualsiasi cosa per le persone che ama. Il “nuovo” Groot è forse troppo lontano dall’essere veramente degno di impugnare il Mjolnir, ma l’aver maneggiato la Stormbreaker è un vantaggio che gli altri eroi non hanno…

Valchiria

L’annuncio di Jane Foster come prossima Thor nel quarto capitolo del franchise ha un po’ confuso le idee di chi voleva Valchiria al posto del Dio del Tuono, tuttavia nulla esclude la possibilità di vedere l’eroina asgardiana che impugna il martello. Degna lo è sicuramente, avendo mostrato la sua nobiltà nel rapporto con gli altri e sul campo di battaglia.

Spider-Man

Peter Parker è senza subbio uno dei componenti più premurosi e nobili dei Vendicatori, e le sue qualità umane unite alla volontà di non uccidere mai se non quando necessario lo rendono il perfetto candidato a sollevare l’arma di Thor. Forse è un po’ troppo giovane, ma l’età non sembra un fattore determinante…

Black Panther

chadwick boseman Black Panther 2

Chi riesce ad impugnare il Mjolnir è coraggioso ed eroico, si forza ogni volta di fare la cosa giusta e deve essere disposto a difendere sempre il bene superiore. In tal senso T’Challa incarna tutte queste qualità: è un re nobile che ha finalmente aperto le sue porte al mondo esterno, non lascia che nulla (nemmeno la morte) gli impedisca agire positivamente (vedi l’asilo politico per Steve Rogers e Bucky Barnes), e va in battaglia solo quando è necessario.

Odino

I fan dell’universo Marvel sanno che Odino è colui che decide se qualcuno è davvero degno di impugnare il martello di Thor, quindi non è chiaro se lui stesso possa esserlo. Gli eventi però parlano chiaro: più volte ha dimostrato di saper attirare a sé il Mjolnir (vedi durante Ragnarok), quindi le possibilità ci sono…

Phil Coulson

captain marvel Vendicatori

Arriviamo all’unico personaggio della lista sprovvisto di superpoteri ma umanamente degno di un tale compito: Phil Coulson, la cui carriera nello S.H.I.E.L.D. ci ha dimostrato quanro fosse determinato a proteggere sempre le persone impedendo che le minacce cosmiche mettessero fine a vite innocenti.

Captain Marvel

avengers: endgame Captain Marvel

Si dice che Captain Marvel sia la supereroina più potente del MCU, e sappiamo che già prima di ottenere i suoi poteri era un’ottima combattente, pilota esperta e nobile amica. Tutte qualità che rendono Carol Danvers degna di sollevare il martello di Thor con grande facilità.

Star-Lord

supereroi

Alla base del principio dell’essere degni c’è la volontà di mettere il bene più grande al di sopra dei propri interessi personali. E in questo senso Peter Quill ha sempre posto le persone a cui tiene davanti a se stesso, come quando è volato nello spazio per dare la sua maschera a Gamora rischiando di morire, o quando ha ucciso Ego per salvare il mondo…

Heimdall

La definizione più chiara di colui o colei che è degno di maneggiare il Mjolnir è l’essere disposti a mettere la sicurezza di Asgard al di sopra della propria. Heimdall, protettore del Bifrost, si profila quindi come il perfetto eroe degno di impugnarlo. Il personaggio ha fermato da solo una delle navi degli Elfi Oscuri senza pensarci due volte, aiutando poi gli Asgardiani a sopravvivere al regno di Hela e sacrificando la sua vita risparmiando Hulk e spedendolo al Sanctum Sanctorum.

Iron Man

Iron Man film

In Avengers: Age of Ultron veniva confermato che Tony Stark non era in grado di sollevare il martello di Thor – anche con la sua armatura e con l’aiuto di War Machine – eppure i suoi ultimi momenti in Endgame potrebbero contraddire la sua facciata prepotente e arrogante vista in tutto il corso del MCU. Ovviamente non lo scopriremo mai, ma vogliamo credere che il gesto di sacrificare se stesso per gli altri abbia un peso specifico non indifferente…

Leggi anche – MCU: 10 domande a cui la Fase 4 dovrebbe rispondere

Fonte: Screenrant

Marvel: ecco perché i fratelli Russo hanno “lasciato” il MCU

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Anthony e Joe Russo hanno confermato dopo l’uscita di Avengers: Endgame di volersi prendere una pausa dai cinecomic senza escludere la possibilità di ritorno nell’universo Marvel visto il rapporto idilliaco che li lega allo studio di Kevin Feige. Nel frattempo non mancheranno i progetti, come l’avvio di AGBO – società di produzione che condivideranno con Christopher Markus e Stephen McFeely, gli sceneggiatori dei loro ultimi film, e la promozione di Mosul, il primo titolo da loro finanziato e presentato pochi giorni fa a Venezia.

Proprio in merito al futuro è intervenuto Anthony Russo in un’intervista con il Toronto Sun, spiegando le ragioni che li hanno spinti a creare l’azienda da zero invece di proseguire la collaborazione con i Marvel Studios. E come previsto, la risposta è da ricercare nella volontà di scegliere e raccontare storie più personali:

Siamo molto fortunati per la strada che siamo riusciti a percorrere con la Marvel. Ma siamo cresciuti, e io e Joe abbiamo sempre avuto una mentalità molto globale e guardato alle situazioni politiche e sociali che stanno accadendo in tutto il mondo […] Realizzare questi film con la Marvel ci ha davvero permesso di sentirci vicini al pubblico globale perché il loto taglio è popolare. Grazie a loro abbiamo viaggiato per il mondo, incontrato gente e interagito con i fan, ed è stato molto stimolante per noi perché ora siamo più motivati che mai ​​a scavare a fondo della narrazione“.

Leggi anche – Marvel: ecco quale personaggio farebbe “tornare” i fratelli Russo

Tuttavia ci sono ancora dei personaggi e delle storie che farebbero tornare i registi al timone di un cinecomic targato Marvel, e a menzionarli è stato Joe in una recente intervista:

Sono cresciuto leggendo le run degli X-Men di John Byrne. Ben Grimm, aka La Cosa, era il mio personaggio preferito insieme alle trame sui Fantastici Quattro. C’è davvero molto da raccontare a  riguardo, come d’altronde sarebbe interessante concentrarsi su diSilver Surfer, che è un personaggio straordinario. Andare in quella direzione cosmica sarebbe molto divertente, e queste sono le cose che potrebbero farci tornare“.

Fonte: Toronto Sun

IT: in arrivo una versione di 7 ore con scene inedite

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IT: in arrivo una versione di 7 ore con scene inedite

IT: Capitolo Due dura quasi tre ore, una lunghezza insolita per un film horror e sicuramente un attestato di fiducia da parte di Warner Bros che con il dittico diretto da Andy Muschietti ha portato in sala dei film dal profitto altissimo.

Sembra però che Muschietti non sia ancora stanco di lavorare al materiale di King, e voglia realizzare una supercut di entrambe le pellicole che potrebbe raggiungere una lunghezza di circa sette ore, con materiale inedito e scene ancora da girare!

“Ho intenzione di creare un supercut, che è una versione di questa storia che include i due film con tutto il materiale che non è stato incluso nella versione cinematografica o digitale – ha confermato MuschiettiE forse un paio di scene che non ho ancora girato.” A fronte di quest’ultima affermazione, è stato chiesto al regista se davvero intende andare a girare altre scene per il film. E lui ha replicato: “Sì, non ho finito”.

Ma all’incalzare dell’intervistatore, Andy Muschietti è rimasto vago, spiegando che preferisce essere “un po’ enigmatico al riguardo”.

Leggi la recensione di IT – Capitolo Due

Vi ricordiamo che IT: Capitolo Due è arrivato in sala il 6 settembre 2019. Nel cast figurano, oltre a McAvoy, Jessica Chastain nei panni di Bev, mentre Jay Ryan sarà Ben, Isaiah Mustafa Mike, Bill Hader Richie, James Ransone Eddie, Andy Bean Stan, e Bill Skarsgård tornerà a interpretare Pennywise il Clown Ballerino.

Michael Fassbender per Taika Waititi in Next Goal Wins

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Michael Fassbender per Taika Waititi in Next Goal Wins

Michael Fassbender è entrato in trattative per recitare nel prossimo film di Taika Waititi, Next Goal Wins. Il film si baserà sull’omonimo documentario del 2014, che racconta di come la squadra di football delle Samoa americane – nota per essere una delle peggiori squadre in circolazione a seguito di un’umiliante sconfitta in Australia nel 2001 – ha deciso di qualificarsi per la FIFA 2014 Coppa del Mondo.

Fassbender potrebbe essere stato contattato presumibilmente per interpretare Thomas Rongen, l’allenatore di football americano di origine olandese ingaggiato dalla squadra per rimettersi in forma nel giro di poche settimane. Il film dovrebbe essere girato rapidamente, con Waititi che dirige da una sceneggiatura che ha co-scritto con Iain Morris, già sceneggiatore della serie The Inbetweeners e che ha recentemente collaborato con Waititi nella serie televisiva What We Do in the Shadows di FX.

Secondo THR, Michael Fassbender è nella fase conclusiva delle trattative per Next Goal Wins, prima che la produzione inizi il prossimo autunno. Il piano per Waititi è di girare Next Goal Wins per Fox Searchlight prima di tornare al Marvel Cinematic Universe e inizia le riprese di Thor: Love & Thunder l’anno prossimo. Trai produttori del film ci sono Garrett Basch e Andy Serkis, la cui Imaginarium Productions deteneva i diritti sul documentario originale.

Per Taika Waititi è un momento d’oro. Dopo il successo di Thor: Ragnarok, che lo ha tirato fuori dall’ombra dell’indie, il regista, sceneggiatore e attore farà ora parte del cast di The Suicide Squad, mentre in queste settimane fa il suo debutto ai festival e in sala Jojo Rabbit, il suo nuovo film satirico sul nazismo, con Scarlett Johansson e con lui stesso nella parte di Hitler.

Non si può dire lo stesso di Michael Fassbender, che è reduce dal terribile flop di Dark Phoenix, che sembra aver sancito per sempre il suo addio ai franchise.

Batman: in vendita il costume del 1989 di Michael Keaton

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La tuta del Batman di Michael Keaton del 1989 è in vendita. Il personaggio, più di ogni altro supereroe, ha una storia cinematografica ricca e intensa, e sono tantissimi gli attori legati al costume e al ruolo, anche se essendo stato il primo del grande schermo, Keaton ha un ruolo speciale nel cuore del fan.

Tutti coloro che credono che Keaton sia ancora, ad oggi, l’unico vero Batman cinematografico, e hanno dei soldi da parte, possono partecipare all’asta che mette in vendita il costume originale del film di Burton.

Il Prop Store di Londra, infatti, ha annunciato ufficialmente che metterà all’asta il costume di Batman di Michael Keaton dal film di successo del 1989. L’asta si svolgerà il 30 settembre e il 1 ° ottobre, e si prevede che la vendita farà muovere cifre tra i $ 98,5 e 148 mila dollari.

Il prossimo erede di Keaton sarà Robert Pattinson, che interpreterà il Crociato di Gotham nel film di Matt Reeves, dopo l’abbandono di Ben Affleck, contestatissimo Batman di Zack Snyder, per Batman v Superman: Dawn of Justice e per l’infelice Justice League.

Il nuovo Batman sarà però più giovane e, stando alle dichiarazioni del regista e sceneggiatore, cercherà di mettere in luce la componente investigativa del personaggio, che veniva messa bene in evidenza nella serie animata degli anni ’90, ma che al cinema è stata sempre messa da parte in favore della spettacolarità.

Joker: WB usa le recensioni negative per il marketing

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Joker: WB usa le recensioni negative per il marketing

Nonostante il Leone d’Oro vinto a Venezia 76 e l’accoglienza trionfante dalla stampa di tutto il mondo al Lido, Joker di Todd Phillips sta raccogliendo diverse recensioni negative negli USA. Dopo la stroncatura del Times, anche Indiewire ha scritto male del film, ma sembra che la Warner Bros voglia sfruttare anche questa circostanza per spingere forte il suo film.

Su Twitter, Will Mavity di Next Best Picture ha sottolineato che la Warner Bros. ha utilizzato un’interessante citazione della recensione di David Ehrlich su Indiewire per promuovere Joker: “Un pezzo di intrattenimento di massa realizzato in modo immacolato”. Nella recensione ufficiale del critico, tuttavia, Joker è descritto come “incendiario, confuso e potenzialmente tossico”. Alla fine, Ehrlich riflette sulle intenzioni di Phillips come cineasta, parte che precede la frase che Warner Bros. ha deciso di utilizzare per scopi di marketing. La recensione termina con Ehrlich che descrive Joker come “abbastanza buono da essere pericoloso e abbastanza cattivo da richiedere di meglio”. Nonostante la valutazione per lo più negativa, Warner Bros. ha usato la parte della recensione che potesse risuonare positiva nei confronti del film.

https://twitter.com/mavericksmovies/status/1171580166738333696?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1171580166738333696&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fjoker-movie-negative-reviews-marketing-promotion%2F

Leggi la recensione di Joker

Vi ricordiamo che Joker vede nel cast anche Zazie BeetzFrances ConroyBrett CullenDante Pereira-OlsonDouglas Hodge e Josh Pais e che arriverà nelle sale il 4 ottobre 2019, come ufficializzato nelle ultime settimane dalla Warner Bros.

Contrariamente alle altre apparizioni del personaggio nei Batman di Tim Burton, nella trilogia del Cavaliero Oscuro di Christopher Nolan e in Suicide SquadJoker sarà ambientato negli anni Settanta e racconterà l’evoluzione di un uomo ordinario e la sua trasformazione nel criminale che tutti conosciamo.

Ho amato il Joker di The Dark Knight, e anche quello di Jared Leto di Sucide Squad che è venuto dopo, così come il ritratto di Jack Nicholson“, ha dichiarato Phillips parlando dei possibili riferimenti alle vecchie versioni del clown principe del crimine e dell’eredità che il suo Joker si porta dietro. “Negli Stati Uniti, i fumetti sono il nostro Shakespeare, e come esistono varie versioni dell’Amleto, così noi potremmo offrire varie versioni di Joker in futuro.

Onestamente non riusciamo ancora a credere alla vittoria di Venezia. Ci vorrà del tempo per realizzare“, ha commentato il regista nell’intervista con Variety.

Venezia 76: una notte da Leone (d’oro) per Todd Phillips e Joker

Morgan Freeman: 10 cose che non sai sull’attore

Morgan Freeman: 10 cose che non sai sull’attore

Morgan Freeman è un attore che non ha bisogno di presentazioni, una vera e propria icona di Hollywood. Il suo volto è impresso in generazioni e generazioni di spettatori, e la sua voce è diventata riconoscibile tanto quanto egli stesso. Dall’indubbio talento attoriale e dalla grande versatilità, Freeman ha negli anni consolidato la sua carriera consegnandola alla storia.

Ecco 10 cose che non sai di Morgan Freeman.

Morgan Freeman carriera

1 I film. Il debutto cinematografico dell’attore avviene nel 1964 con il film L’uomo del banco dei pegni. Da lì in poi la sua filmografia si riempie di film celebri e grandi collaborazioni. Tra i titoli più memorabili si ricordano Street Smart – Per le strade di New York (1987), A spasso con Daisy (1989), Il falò delle vanità (1990), Gli spietati (1992), Le ali della libertà (1994), Seven (1995), Amistad (1997), Una settimana da Dio (2003), Million Dollar Baby (2004), Non è mai troppo tardi (2007), Il cavaliere oscuro (2008), Invictus (2009), Attacco al potere (2013), Ben-Hur (2016), Lo schiaccianoci e i quattro regni (2018).

2 Le serie TV. Numerose sono anche le collaborazioni televisive, tra cui si ricordano I Ryan (1981), Ai confini della realtà (1985), Morgan Freeman Science Show (2010-in corso), The Story of God con Morgan Freeman (2016-in corso), La nostra storia con Morgan Freeman (2017-in corso).

3 Il doppiaggio. Celebre per la sua voce, l’attore è noto anche come doppiatore. Egli è infatti la voce di film come La guerra dei mondi (2005), La marcia dei pinguini (2005), e Alpha – Un’amicizia forte come la vita (2018). Ha inoltre prestato la sua voce ad uno dei personaggi nel film The LEGO Movie (2014).

Le ali della libertà film

Morgan Freeman vita sentimentale

4 E’ stato sposato più volte. L’attore è stato sposato in due occasioni: la prima con Jeanette Adair Bradshaw dal 1967 al 1979, da cui ha avuto una figlia, Morgana, e di cui ha adottato la figlia, Deena, chelei aveva avuto da una precedente relazione. Dal 1984 al 2010 è invece stato sposato con Myrna Colley-Lee. Precedentemente Freeman aveva già avuto un figlio nel 1959, nato dalla sua relazione Loletha Adkins, mentre nel 1960 ha avuto un altro figlio avuto da un ulteriore relazione.

Morgan Freeman malattia

5 Ha rischiato di morire da giovane. All’età di 16 anni l’attore contrasse una grave forma di polmonite, e la situazione si aggravò nel momento in cui si sviluppò un ascesso nei suoi polmoni. Quando questo fu sul punto di scoppiare, Freeman si trovò a rischiare seriamente di morire. Fortunatamente un ricoverò tempestivo riuscì a salvargli la vita e a curarlo definitivamente.

Morgan Freeman patrimonio

6 E’ tra gli attori più ricchi di Hollywood. Nel corso della sua carriera l’attore ha partecipato a circa 119 film, i quali hanno un incasso complessivo al box office di 4,3 miliardi di dollari. Questo rende Freeman la quarta star più redditizia al box office. Il suo patrimonio personale ammonta poi a circa 200 milioni di dollari.

Morgan Freeman Air Force.

7 Ha quasi abbandonato la recitazione. Tra le grandi passioni dell’attore vi è quella per l’aviazione. Nel 1995 decise infatti di lasciare la recitazione, abbandonando la Jackson State University e optando per una carriera da meccanico nella U.S. Air Force, l’aviazione statunitense. Tuttavia un ripensamento lo fece tornare sui suoi passi, riprendendo a studiare ed ottenendo solo qualche anno più tardi i suoi primi ruoli cinematografici.

morgan-freeman-patrimonio

Morgan Freeman ruoli

8 Ha interpretato più volte diversi personaggi. Nell’arco della sua filmografia, per ben tre volte l’attore si è trovato a confrontarsi per più di una volta con tre differenti personaggi. È accaduto con il Dr. Alex Cross in Il collezionista (1997) e in Nella morsa del ragno (2001); con il personaggio Dio in Una settimana da Dio (2003) e Un’impresa da Dio (2007); e infine con Lucius Fox in Batman Begins e Il cavaliere oscuro (2008).

Morgan Freeman Oscar

9 Ha vinto un Oscar. Nel corso degli anni l’attore è stato nominato ai premi Oscar per ben 5 volte. Nel 1988 come migliore attore non protagonista per Street Smart; nel 1990 come miglior attore per A spasso con Daisy; nel 1995 come migliore attore per Le ali della libertà; nel 2005 come miglior attore non protagonista per Million Dollar Baby, grazie al quale vince poi il premio; e nel 2010 come migliore attore per il film Invictus.

Morgan Freeman età e altezza

10 Morgan Freeman è nato a Memphis, negli Stati Uniti, il 1 giugno 1937. L’attore è alto complessivamente 188 centimetri.

Fonte: IMDb

Jada Pinkett Smith: 10 cose che non sai sull’attrice

Jada Pinkett Smith: 10 cose che non sai sull’attrice

Apprezzata come attrice e cantante, Jada Pinkett Smith ha saputo negli anni rinnovare la propria immagine, affermandosi come donna di talento e successo. Grazie ad alcuni ruoli iconici e al suo attivismo non ha poi rischiato di rimanere all’ombra del marito Will Smith.

Ecco 10 cose che non sai di Jada Pinkett Smith.

Jada Pinkett Smith carriera

1 I film. La carriera cinematografica dell’attrice ha inizio nel 1993 con il film Nella giungla di cemento. Successivamente prende parte ai film Il professore matto (1996), Scream 2 (1997), Bamboozled (2000), Alì (2001), Matrix Reloaded e Matrix Revolutions (2003), Collateral (2004), The Wome (2008), Magic Mike XXL (2015), e Attacco al potere 3 (2019).

2 Le serie TV. Altrettanto variegata è la carriera televisiva dell’attrice, che è apparsa in Una famiglia tutto pepe (1990), 21 Jump Street (1991), Tutti al college (1991-1993), Hawthorne – Angeli in corsia (2009-2011), e Gotham (2014-2017), dove interpreta il ruolo di Fish Mooney.

3 Il doppiaggio. L’attrice ha inoltre più volte prestato la propria voce a film d’animazione come Princess Mononoke (1997), Madagascar (2005), Magascar 2 (2008) e Madagascar 3 (2012), dove doppia l’ippopotamo Gloria.

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Jada Pinkett Smith musica

4 E’ anche cantante. Dal 2004 la Smith è la voce della band di genere nu metal Wicked Wisdom. Dopo un primo album di poco successo, il gruppo ha poi inciso un nuovo progetto intitolato come il nome della band, che gli ha permesso di ottenere maggiore notorietà, iniziando così ad esibirsi ad alcuni festival estivi negli Stati Uniti.

Jada Pinkett Smith Instagram

5 Ha un proprio account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram con un proprio profilo verificato, seguito da 8,9 milioni di persone. Qui l’attrice è solita condividere fotografie scattate in momenti di svago con la famiglia o i colleghi. È inoltre solita pubblicizzare i progetti di suo marito Will Smith e di suo figlio Jaden Smith.

Jada Pinkett Smith vita sentimentale

6 E’ la moglie di Will Smith. Nel 1997, dopo due anni di fidanzamento, l’attrice ha sposato l’attore e rapper Will Smith. La coppia ha poi avuto due figli, Jaden e Willow, nati rispettivamente nel 1998 e nel 2000. L’attrice è inoltre matrigna di Trey Smith, figlio avuto dal Will in un precedente matrimonio.

Jada Pinkett Smith beneficenza

7 Insieme al marito, è cofondatrice della Will and Jada Foundation. L’associazione si occupa di raccogliere soldi per l’educazione e l’aiuto per i bambini delle famiglie meno abbienti. La stessa Pinkett Smith ha più volte viaggiato in diversi paesi economicamente poveri per portare il suo sostegno.

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Jada Pinkett Smith Il principe di Bel Air

8 Aveva sostenuto il provino per un ruolo. Ancor prima di conoscere il suo futuro marito, l’attrice aveva sostenuto un provino per la serie che rese poi celebre Will Smith. Ironicamente si presentò proprio per la parte della fidanzata di Willy, Lisa. Tuttavia le fu detto che era troppo bassa, e il ruolo andò all’attrice Nia Long.

Jada Pinkett Smith DC Comics

9 Come suo marito, ha fatto parte dell’Universo DC. Sia l’attrice che Will Smith sono stati infatti parte di due differenti progetti targati DC Comics. L’attore ha infatti interpretato il ruolo di Deadshot nel film Suicide Squad (2016), mentre l’attrice ha preso parte alla serie televisiva Gotham.

Jada Pinkett Smith età e altezza

10 Jada Pinkett Smith è nata a Baltimora, negli Stati Uniti, il 18 settembre 1971. L’attrice è alta complessivamente 152 centimetri.

Fonte: IMDb

The Suicide Squad: confermato il cast ufficiale, ci sarà anche Margot Robbie

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Arriva direttamente da James Gunn l’annuncio del cast ufficiale di The Suicide Squad, sequel/reboot di Suicide Squad che riporterà sul grande schermo i supervillain dell’universo DC. Nella lista, che trovate qui sotto, sono stati confermati i “veterani” Joel Kinnaman (Rick Flag), Viola Davis (che interpreterà di nuovo Amanda Waller) insieme a Jai Courtney, che sarà ancora Captain Boomerang, e Margot Robbie nei panni di Harley Quinn.

Tra le new entry ci saranno John Cena, Nathan Fillion, Sean Gunn, Storm Reid, Idris Elba, il regista di Thor: Ragnarok Taika Waititi, Peter Capaldi, Michael Rooker (altra vecchia conoscenza di Gunn e protagonista di Guardiani della Galassia) e molti altri.

Non affezionatevi troppo a loro“, scrive Gunn su Instagram. A cosa vorrà riferirsi? Alcune teorie dei fan hanno ipotizzato che i membri originali della Task Force di Suicide Squad verranno uccisi nei primi minuti del film, lasciando così lo spazio al nuovo team di personaggi che il regista intende introdurre. Sarà davvero così?

Per The Suicide Squad è stato confermato il ritorno nel cast di Viola Davis (che interpreterà di nuovo Amanda Waller) insieme a Joel Kinnaman, che riprenderà il ruolo di Rick Flag (il leader della task force), così come Jai Courtney sarà ancora Captain Boomerang e Margot Robbie Harley Quinn, anche solo per un piccolo cameo. Parlando invece delle novità, Variety fa sapere che Idris Elba, contrariamente alle notizie delle ultime settimane, non sostituirà Will Smith per interpretare Deadshot ma che la produzione ha eliminato il personaggio e ne affiderà un altro (per ora ignoto) all’attore.

Sempre sul reboot Justin Kroll di Variety fa sapere, basandosi su alcune voci piuttosto attendibili, che Dave Bautista non parteciperà al progetto come ipotizzato nei mesi scorsi a causa di un’agenda di lavoro troppo piena e impossibile da conciliare con gli impegni sul set del cinecomic. A quanto pare Cena dovrebbe sostituire proprio Bautista nel posto lasciato vacante, e i primi rumor suggeriscono che si tratti di Peacemaker, alter-ego di Christopher Smith.

Secondo quanto riferito nelle ultime settimane, la lineup dei personaggi del cinecomic non subirà molti stravolgimenti rispetto all’originale, ma è chiaro che il riavvio del franchise abbia comunque bisogno di nuove figure da introdurre in linea con la visione di Gunn e con le run originali dei fumetti a cui si ispira.

Fonte: James Gunn

Donald Glover: 10 cose che non sai dell’attore

Donald Glover: 10 cose che non sai dell’attore

Attore, sceneggiatore, regista, produttore e cantante, Donald Glover è oggi una delle personalità più poliedriche dello spettacolo statunitense. Affermatosi sin da giovanissimo per le sue capacità, oggi è apprezzato tanto nel settore cinematografico quanto in quello musicale. Acclamato dal pubblico e lodato dalla critica, Glover sembra avere la strada spianata per una carriera di successo.

Ecco 10 cose che non sai di Donald Glover.

Donald Glover carriera

1 I film. Il debutto cinematografico dell’attore avviene nel film I Muppet (2011). Successivamente prende parte ai lungometraggi The To Do List – L’estate prima del college (2013), The Lazarus Effect (2015), Magic Mike XXL (2015), The Martian (2015), Spider-Man: Homecoming (2017), Solo: A Star Wars Story (2018), Il re leone (2019), e Guava Island (2019).

2 Le serie TV. Particolarmente brillante è anche la carriera televisiva di Glover, il cui diventa celebre per un piccolo ruolo nella serie 30 Rock (2006-2012), prende poi parte alle serie Community (2009-2013), Girls (2013), Adventure Time (2013), e Atlanta (2016-in corso), di cui è ideatore, sceneggiatore, regista e attore protagonista.

Donald Glover musica

3 E’ famoso come rapper. Oltre alla carriera nel cinema e nella TV, Glover è celebre anche in ambito musicale con il nome d’arte di Childish Gambino. Ha inciso tre album: Camp (2011), Because the Internet (2013) e “Awaken, My Love!” (2016). Nel 2018 proprio quest’ultimo album viene nominato per cinque Grammy Award, vincendo come migliore interpretazione R&B tradizionale per il brano “Redbone”. Nel maggio del 2018 pubblica il singolo This Is America, che ha debuttato direttamente al primo posto in classifica negli Stati Uniti, diventando il primo numero 1 per Glover.

Solo: a star wars story

Donald Glover Instagram

4 Ha un account personale. Glover è presente sul social network Instagram con un proprio account dedicato al suo pseudonimo Childish Gambino, seguito da 3,7 milioni di persone. Nonostante il profilo sia attivo da poco, su di esso è possibile trovare i video delle novità musicali dell’artista, dai suoi singoli alle anticipazioni sul prossimo album.

Donald Glover premi e nomination

5 Ha vinto premi sia attore che come cantante. Tra i premi vinti da Glover come attore si annoverano un Emmy Award, un Golden Globe e un Critics’ Choice Television Award per la serie Atlanta. Per la stessa serie ha inoltre vinto un Emmy Award come miglior regia, e un Golden Globe per la miglior serie commedia o musicale. Come artista musicale ha invece vinto un Grammy Award per la migliore canzone dell’anno, la migliore interpretazione rap cantata e il miglior videoclip. Tutti e tre i premi sono riferiti al singolo This Is America.

Donald Glover vita privata

6 Ha una compagna e due figli. Nel gennaio del 2017, Glover annuncia che lui e la sua compagna Michelle White hanno avuto un figlio dal nome Legend. Nel settembre dello stesso anno i due annunciano l’arrivo di un secondo figlio, nato poi nel gennaio 2018.

Donald Glover Il re leone

7 Ha modificato alcune battute del suo personaggio. Nel film live-action dedicato a Il re leone, Glover presta la sua voce al protagonista Simba. Il giorno della pubblicazione del trailer, il padre di Glover è venuto a mancare, e l’attore ha chiesto al regista Jon Favreau di poter registrare nuovamente alcune battute di Simba. Queste furono riscritte dallo stesso Glover, che sentiva ora di avere una sensibilità nuova sul rapporto tra padre e figlio, fondamentale anche all’interno del film.

Il re leone

Donald Glover This Is America

8 Il videoclip ha fatto discutere. Il videoclip della canzone, ideato da Glover stesso e diretto da Hiro Murai, contiene scene di violenza che hanno fatto molto discutere. Quanto si vede è in linea con il testo della canzone, che tratta tematiche scottati quali la violenza causata dalla diffusione delle armi da fuoco in America. Alcune critiche rivolte a Glover si basano sulle immagini giudicate esageratamente esplicite, mentre altri lodano invece proprio questo modo diretto di comunicare. Il videoclip si è poi aggiudicato un Grammy, dimostrando la grande attenzione ricevuta dalla critica.

Donald Glover Community

9 Ha ricevuto un importante riconoscimento. Per il suo ruolo nella serie Community, dove interpreta Troy Barnes, il New York Times Magazine lo ha nominato tra gli otto attori che trasformano la televisione in arte, lodando la sua presenza scenica e indicandolo come una futura stella da tenere d’occhio.

Donald Glover età e altezza

10 Donald Glover è nato a Los Angeles, negli Stati Uniti, il 25 settembre 1983. L’altezza complessiva dell’attore è di 175 centimetri.

Fonte: IMDb

Stefano Fresi: 10 cose che non sai sull’attore

Stefano Fresi: 10 cose che non sai sull’attore

Eclettico e generoso, Stefano Fresi si è nel corso degli anni affermato come uno dei nuovi più interessanti attori del panorama italiano. Spaziando dalla commedia al dramma, Fresi ha fatto sfoggio del suo talento, dimostrando di poter sostenere differenti tipi di ruoli. Non solo attore, ma anche compositore, nasconde ben più doti di quante si potrebbe immaginare.

Ecco 10 cose che non sai di Stefano Fresi.

Stefano Fresi film

1 I film.  La carriera cinematografica dell’attore ha inizio nel 2005, quando Michele Placido lo sceglie per interpretare il Secco nel film Romanzo criminale. Successivamente lavora nei film Riprendimi (2007), Nessuno mi può giudicare (2011), Viva l’Italia (2012). Ed ottiene il successo popolare con il film Smetto quando voglio (2014), dove interpreta Alberto Petrelli. Prende poi parte ai film Noi e la Giulia (2015), Gli ultimi saranno ultimi (2015), Forever Young (2016), Smetto quando voglio – Masterclass (2017), Smetto quando voglio – Ad honorem (2017), Sconnessi (2018), La Befana vien di notte (2018), dove recita accanto a Paola Cortellesi, e C’è tempo (2019).

2 Le serie TV. Noto anche per alcune partecipazioni televisive, l’attore appare infatti in Un medico in famiglia (2004-2007), Intelligence – Servizi & segreti (2009), In arte Nino (2017), I delitti del BarLume (2018), e Il nome della rosa (2019).

3 Doppiaggio. Nel 2019 Stefano Fresi presta la sua voce per il personaggio Pumpaa nella versione live-action de Il Re Leone della Disney. In originale la voce del personaggio è dell’attore Seth Rogen.

Smetto Quando Voglio – Ad Honorem

Stefano Fresi compositore

4 Ha composto diverse colonne sonore. Fresi nutre da sempre una passione per la musica, che coltiva parallelamente a quella per la recitazione. Compone infatti le musiche per il film Visions (2009), e per i cortometraggi L’amore non esiste (2009) e Il Mago di Esselunga (2011), diretto da Giuseppe Tornatore. Fresi è inoltre il compositore del jingle della Rai, in onda dal 2010.

Stefano Fresi musica

5 E’ membro di un trio musicale. Insieme a sua sorella Emanuela Fresi, e a Toni Fornari, forma il trio comico-musicale “Favete Lingus”, con cui sin dai 17 anni si è esibito in locali e matrimoni. L’attore ha dichiarato che la loro specialità è il repertorio del Quartetto Cetra.

Stefano Fresi Instagram

6 Ha un proprio account personale. L’attore dispone si un proprio profilo sul social network Instagram, dove è seguito da 53,2 mila persone. Qui l’attore è solito condividere fotografie scattate in momenti di svago, in compagnia della propria famiglia o di amici e colleghi. Non mancano inoltre le foto promozionali dei progetti a cui prende parte.

Stefano Fresi vita privata

7 E’ sposato. L’attore è sposato con la cantante e sassofonista Cristiana Polegri. I due hanno un figlio di nome Lorenzo. Pur mantenendo prevalentemente privata la loro vita sentimentale, non mancano alcune fotografie sul profilo Instagram dell’attore scattate insieme alla famiglia durante vacanze o momenti di svago.

Stefano Fresi premi

8 E’ stato nominato ai David di Donatello. Per il suo ruolo nel film Smetto quando voglio, l’attore viene nominato ai David di Donatello come miglior attore non protagonista. Riceve inoltre il premio come miglior attore in un film commedia, assegnato da Sindacato Nazionale dei Giornalisti di Cinema, per i suoi ruoli nei film C’è tempo, L’uomo che comprò la luna e Ma cosa ci dice il cervello.

Stefano Fresi e Giuseppe Battiston

9 I due attori vengono spesso confusi l’uno con l’altro. Data la loro somiglianza, che Fresi sintetizza con “uomo panciuto con la barba”, Battiston e Fresi vengono spesso confusi dai fan per strada, e numerose volte si sono trovati a firmare autografi in nome dell’altro. I due attori sono ovviamente grandi amici, e hanno dichiarato di sperare di poter lavorare insieme un giorno.

Stefano Fresi età e altezza

10 Stefano Fresi è nato a Roma, in Italia, il 16 luglio 1974. L’attore è alto complessivamente 180 centimetri.

Fonte: IMDb

Gabriel Macht: 10 cose che non sai sull’attore

Gabriel Macht: 10 cose che non sai sull’attore

Apprezzato tanto per la sua carriera cinematografica quanto per quella televisiva, l’attore Gabriel Macht è riuscito ad ottenere uno di quei ruoli che possono fare la fortuna di un attore, e con il suo talento è riuscito così ad affermarsi all’interno della serie Suits, ottenendo le lodi di critica e pubblico.

Ecco 10 cose che non sai di Gabriel Macht.

Gabriel Macht film

1 I film. La carriera cinematografica dell’attore ha inizio nel 1998 con il film L’oggetto del mio desiderio. Negli anni successivi prende parte ai film Semplicemente irresistibile (1999), Gli ultimi fuorilegge (2001), Bad Company (2001), Una canzone per Bobby Long (2004), The Good Shepherd (2006), The Spirit (2008),e  Amore e altri rimedi (2010).

2 Le serie Tv. Particolarmente ricca è anche la carriera televisiva dell’attore, che comprende partecipazioni  a serie come Beverly Hills 90210 (1991), Spin City (1997), Sex and the City (1998), Wasteland (1999), Archangel (2005) e Suits (2011-2019), dove è divenuto famoso grazie al ruolo dell’avvocato Harvey Specter. Nella serie recita accanto al collega Patrick J. Adams.

Gabriel Macht Instagram

3 Ha un profilo personale. L’attore è presente sul social network Instagram con un proprio profilo verificato, seguito da 2,3 milioni di persone. All’interno di questo l’attore è solito condividere fotografie scattate in momenti di svago o a fini promozionali dei propri progetti da attore.

gabriel-macht-instagram

Gabriel Macht vita privata

4 E’ sposato. Contrariamente al suo personaggio in Suits, l’attore è molto legato alla famiglia. È sposato dal 2004 con l’attrice Jacinda Barrett, e hanno due figli. Durante il tempo libero Macht ha dichiarato di passare molto tempo con loro, giocando con i figli o aiutandoli con i compiti di scuola.

Gabriel Macht Sarah Rafferty

5 E’ molto amico della collega. Macht e la collega Sarah Rafferty condividono spesso il set di Suits, dimostrando un’ottima chimica. Questa è dovuta dall’amicizia di lunga data che c’è tra i due attori, conosciutisi già nel 1993. Nonostante abbia dichiarato che è difficile recitare ruoli seri con la propria migliore amica, i due riescono allo stesso tempo ad essere particolarmente professionali grazie alla conoscenza che hanno l’uno dell’altra.

Gabriel Macht alimentazione

6 E’ vegetariano. A partire dal 2008 l’attore si è dichiarato vegetariano, e che ha smesso di mangiare animali per una questione di salute. Da quando ha smesso, l’attore ha ammesso di sentirsi particolarmente meglio.

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Gabriel Macht Suits

7 Non è affatto come il suo personaggio. All’attore non piace essere associato con il suo personaggio, Harvey specter, poiché nonostante lo adori si ritiene estremamente diverso da lui. Macht adora infatti stare in famiglia, è una persona gentile e rispettosa, quasi l’esatto opposto del suo personaggio, spesso particolarmente aggressivo.

8 Vorrebbe che lo show fosse girato a New York. Nonostante Suits sia ambientata a New York, la serie viene girata a Toronto, poiché questa risulta una location più economica per la produzione. Macht ha però più volte sottolineato il suo disappunto, poiché spostare la produzione fuori dai confini nazionali non favorisce all’economia del suo Paese.

Gabriel Macht mentori

9 Il suo mentore è John Travolta. Mente lavorava sul set del film Una canzone per Bobby Long, dove divideva il set con l’attore John Travolta, Macht si è dichiarato particolarmente ispirato dalla sua persona, affermando che egli è stato un grande maestro per lui e lo ha aiutato in numerosi momenti difficili durante le riprese.

Gabriel Macht età e altezza

10 Gabriel Macht è nato a New York, negli Stati Uniti, il 22 gennaio 1972. L’altezza complessiva dell’attore è di 183 centimetri.

Fonte: IMDb

Undone: recensione della serie d’animazione Prime Video

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Undone: recensione della serie d’animazione Prime Video

Arriva oggi, 13 settembre, su Prime Video, Undone, la nuova serie originale della piattaforma in streaming che nasce dalle menti geniali e contorte di Raphael Bob-Waksberg e Kate Purdy, creatori di Bo-Jack Horseman.

La serie d’animazione al rotoscope racconta la storia di Alma, una donna che, a seguito di un incidente d’auto, scopre di vivere in una realtà in cui il tempo e lo spazio, esclusivamente per lei, non si muovono più in maniera lineare, ma seguono una logica misteriosa che Alma presto capirà essere legata alla dipartita del padre. L’uomo, morto in un incidente d’auto, comincerà ad apparire ad Alma e la aiuterà a gestire questa sua nuova condizione, invitandola anche a risolvere un mistero…

Già le prime informazioni sulla trama ci consentono di capire che la storia si ammanta di mistero e si aggroviglia intorno al personaggio di Alma, interpretata da Rosa Salazar, che, all’inizio sprovveduta e spaventata da questa nuova condizione, cerca di capire cosa mai possa volere il padre da lei e quale sia il modo per aiutarla. Al di là dello sforzo drammaturgico, Undone è anche tecnicamente un prodotto di grande interesse, soprattutto per quello che riguarda l’evoluzione dell’animazione.

Infatti, la serie, diretta dal visionario Hisko Hulsing esperto d’animazione, è realizzata in rotoscope, una tecnica d’animazione che consente un risultato molto realistico e che, secondo Hisko, era l’unica che potesse consentire alla produzione di realizzare quella storia, restituendo “la ‘misteriosità’ della realtà e quella dell’irrealtà, contemporaneamente”. La produzione ha lavorato servendosi non solo di riprese dal vivo e di animazione 2D, ma anche di pittura ad olio e animazione 3D, realizzando un vero e proprio ibrido tra animazione e live action.

I toni utilizzati da Bob-Waksberg e Purdy si caratterizzano per un estremo realismo, intriso di umorismo nero e di un disincanto che gli autori avevano già profuso in Bo-Jack Horseman, ma che in questo caso sembra assumere maggiore consistenza a causa della tragicità di alcuni avvenimenti, esposti con un occhio apparentemente superiore a qualsiasi parte o personaggio. Siamo nella testa di Alma, seguiamo il suo trauma e i suoi spostamenti spazio temporali, ma non siamo mai dalla sua parte, semplicemente siamo compagni di viaggio in un’automobile che non percorre una strada retta.

A tratti oscuro e non troppo rassicurante, Undone apre una nuova porta all’intrattenimento, perfezionando la tecnica del rotoscope e spingendo sull’acceleratore anche da un punto di vista drammaturgico, diventando quindi un raro esempio in cui i due elementi, forma e contenuto, si sforzano di andare oltre la loro dimensione canonica.

Nel cast di Undone, disponibile su Amazon Prime da oggi, 13 settembre, ci sono Rosa Salazar, Bob Odenkirk, Constance Marie, Angelique Cabral e Siddharth Dhananjay.

Oscar 2020: ecco i candidati a rappresentare l’Italia

Oscar 2020: ecco i candidati a rappresentare l’Italia

Sono 5 i titoli italiani candidati a rappresentare l’Italia alla corsa verso la nomination agli Oscar come miglior film straniero. I film sono stati scelti tra quelli distribuiti sul territorio tra il 1° ottobre 2018 e il 30 settembre 2019.

Ecco di seguito l’elenco dei 5 titoli:

Martin Eden di Pietro Marcello

La paranza dei bambini di Claudio Giovannesi

Il primo Re di Matteo Rovere

Il traditore di Marco Bellocchio

Il vizio della speranza di Edoardo De Angelis

La commissione istituita presso l’Anica – che dovrà votare il film italiano da segnalare all’Academy entro il 1° ottobre 2019 – si riunirà il prossimo 24 settembre. Le nomination agli Oscar verranno annunciate il prossimo 13 gennaio, mentre la cerimonia dei 92° Academy Awards si svolgerà a Los Angeles il 9 febbraio 2020.

Il film vincitore dovrà scontrarsi con competitor di altissimo livello, tra cui annoveriamo Dorol y Gloria di Pedro Almodovar, per la Spagna, e Parasite, di Bong Joon-ho per la Corea del Sud.

Martin Eden vince il Platform Prize al Toronto Film Festival

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Martin Eden vince il Platform Prize al Toronto Film Festival

MARTIN EDEN, il film di Pietro Marcello già premiato con la Coppa Volpi a Luca Marinelli all’ultima Mostra di Venezia, ottiene un nuovo importante riconoscimento internazionale, stavolta dal Festival di Toronto: il film ha infatti letteralmente conquistato la giuria della sezione Platform (composta dalla regista Athina Rachel Tsangari, dal direttore artistico della Berlinale Carlo Chatrian e dalla critica cinematografica Jessica Kiang), vincendo il prestigioso Platform Prize.

Guarda l’intervista a Luca Marinelli e Pietro Marcello

Il nostro premio – spiega la giuria nella motivazione ufficiale – va a un’opera d’arte eloquente ed eccitante che ci ha messi d’accordo all’istante e all’unanimità. Una storia politicamente e filosoficamente provocatoria raccontata con una grazia e un’inventiva straordinarie, un film che ribadisce una fede che è facile perdere nel 2019: che il cinema che conosciamo non è che un iceberg, i cui nove decimi restano ancora tutti da scoprire. Questa è una storia classica raccontata in un modo nuovo che si tuffa sotto la superficie per cercare – spesso negli archivi – forme di espressione altamente non convenzionali, irriverenti e anacronistiche, che pure onorano e partecipano alla storia del cinema“.

Voglio ringraziare Cameron Bailey e Andrea Picard per aver invitato il film a Platform, e la giuria per aver scelto Martin Eden tra tanti film – così Pietro Marcello nel ricevere il premio –; e voglio dire grazie ai miei partner, Rai Cinema, IBC Movie, Shellac Sud, The Match Factory, e a tutte le persone che hanno lavorato con me a questo film. Ringrazio l’Istituto Luce Cinecittà – Filmitalia per il supporto che ha dato e continuerà a dare al film in tutto il mondo. Ringrazio Luca Marinelli per il suo talento, Maurizio Braucci per il suo coraggio, Tiziana Poli per essermi stata vicina in tutti i miei film, sempre. E ancora i miei montatori, Aline Hervé e Fabrizio Federico, i produttori esecutivi Dario Zonta e Alessio Lazzareschi e tutta la squadra di Avventurosa che non smette mai di credere nella possibilità di realizzare un cinema diverso. Ancora una volta sono stato il produttore del mio film: ho commesso qualche sbaglio, ma ho anche imparato molto. Soprattutto, ho imparato che ci sono molti modi di produrre un film. Noi l’abbiamo fatto in stato di grazia, e sin dal principio abbiamo pensato a un Martin Eden moderno, un uomo dei nostri tempi. Martin Eden è un personaggio creato da Jack London un secolo fa, ma la sua voce parla ancora oggi, perché è la voce della libertà e del coraggio che urla contro chi vuole costruire nuove prigioni e nuove paure per l’umanità. Per questo spero che il film possa essere visto dalle nuove generazioni. Viva Martin Eden. Grazie a tutti“.

Leggi la nostra recensione di Martin Eden

Giunta al suo quinto anno, Platform è la sezione competitiva del Toronto International Film Festival, la più attenta al cinema d’autore di tutto il mondo (non a caso deve il suo nome al titolo del secondo lungometraggio del regista cinese Jia Zhangke). Tra le opere che hanno avuto qui il loro debutto mondiale o internazionale citiamo almeno il futuro premio Oscar Moonlight di Barry Jenkins, Nocturama di Bertrand Bonello, Il Clan di Pablo Trapero.

Intanto, mentre inizia con un successo il suo giro del mondo festivaliero, Martin Eden festeggia anche l’ottima accoglienza nelle sale italiane: uscito lo scorso 4 settembre, il film ha superato ieri i 700mila euro di incasso.

Martin Eden è una produzione Avventurosa e IBC Movie con Rai Cinema in coproduzione con Shellac Sud e Match Factory Productions. Distribuzione italiana: 01 Distribution

Paul Feig dirigerà Dark Army per la Universal

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Come riportato nelle ultime ore da Deadline, Paul Feig lavorerà ancora con la Universal Pictures sviluppando e dirigendo Dark Army, monster movie nato da un’idea originale del regista de Le amiche della sposa e Ghostbusters. A quanto pare il progetto sulla costruzione di un universo condiviso è ufficialmente morto in seguito ai risultati poco incoraggianti del reboot de La mummia, con lo studio intenzionato a favorire l’impronta autoriale come nel caso di Invisible Man, attualmente in produzione con la Blumhouse e Leigh Whannell.

Non è chiaro in che modo il film di Feig si legherà all’universo originale, ma diverse fonti sostengono che includerà personaggi della classica galleria di mostri della Universal e altri originali creati da lui stesso.

Vi ricordiamo che il lavoro più recente di Feig, la commedia romantica Last Christmas che vede protagonisti la star di Game of Thrones Emilia Clarke, Henry Golding (Crazy Rich Asians) e Emma Thompson, arriverà nelle sale il 15 novembre 2019.

La storia è quella di Kate, interpretata dalla Clarke, una giovane ragazza londinese che si guadagna da vivere vestendo i panni di un elfo natalizio in un negozio della città. L’incontro con Tom l’aiuterà a rimettersi in gioco dando senso alla sua vita e ponendola di fronte a nuove consapevolezze su se stessa e i propri obiettivi.

Fonte: Deadline

Doctor Strange 2: le teorie sul ruolo di Scarlet Witch nel sequel

Come annunciato durante il Comic-Con di San Diego, gli eventi della serie WandaVision condurranno Scarlet Witch verso il sequel di Doctor Strange intitolato Doctor Strange in The Multiverse of Madness, tuttavia il ruolo dell’eroina interpretata da Elizabeth Olsen resta ancora avvolto nel mistero.

In che modo verrà introdotta nel film? Ecco qualche interessante teoria:

Wanda sarà l’apprendista di Doctor Strange

L’arco narrativo di Wanda l’ha vista lottare per il pieno controllo dei suoi poteri, quindi è possibile che nel sequel diventi una sorta di apprendista di Stephen Strange, che dal canto suo è riuscito negli anni a gestire le arti mistiche. L’eroe potrebbe insegnarle a focalizzare la sua mente insieme alla stregoneria nello stesso modo in cui l’Antico ha fatto con lui nel primo film.

Sarà il primo target della caccia alle streghe di Karl Mordo

Nella scena post credits di Doctor Strange Karl Mordo si avvicinava a Jonathan Pangborn dicendo che al mondo c’erano “troppi stregoni” prima di privarlo dei suoi poteri magici. E se fosse Wanda il primo target di questa caccia alle streghe? Mordo diventerebbe così il villain del film scatenando l’attenzione di Strange.

Wanda diventerà maestra delle arti mistiche

Tra tutti i personaggi apparsi nella sequenza finale di Avengers: Endgame, i Maestri delle arti mistiche hanno svolto un ruolo chiave, e questa squadra di stregoni potrebbe sicuramente avanzare nel sequel come forza capitanata da Doctor Strange. Gestire le nuove minacce del Multiverso non deve essere facile, quindi si spiegherebbe l’intervento di Wanda Maximoff…

Combatterà contro Chthon

L’addestramento con Doctor Strange potrebbe portare Scarlet Witch a confrontarsi con il potere di modificare la realtà, introducendo così Chthon, personaggio lovecraftiano dei fumetti che proviene dal “vuoto primordiale” (una sorta di abisso oscuro tra i multiversi). Questa errificante creatura demoniaca sarebbe il cattivo perfetto per quello che è stato definito il primo film horror del MCU

Verrà ufficialmente chiamata Scarlet Witch

scarlet witch

Nel MCU Wanda Maximoff non ha ancora assunto ufficialmente il nome di Scarlet Witch a causa dei diritti sul personaggio appartenuti fino a poco fa alla Fox. Ora che la Disney ha concluso la fusione con lo studio i Marvel Studios potranno finalmente chiamare l’eroina come la versione originale dei fumetti, quindi perché non farlo già a partire dal sequel di Doctor Strange?

Doctor Strange riporterà in vita Quicksilver

Una teoria molto interessante riguarda invece il presunto ritorno di Pietro Maximoff, aka Quicksilver, in Doctor Strange 2, dove potrebbe essere lo stregone del titolo a riportare in vita il gemello di Wanda morto durante Age of Ultron. Magari si tratterà di uno scambio di favori, e sappiamo come nel mondo dei fumetti nessuno muore davvero…

Diventerà la spalla di Strange

Altre ipotesi suggeriscono che il ruolo di Scarlet Witch in Doctor Strange in Multiverse of Madness sarà simile a quello di Vedova Nera in Captain America: The Winter Soldier, quindi una sorta di spalla per l’eroe titolare ma niente di abbastanza importante da rubare la scena.

Preparerà il terreno per il suo standalone

Il fatto che Wanda Maximoff sia protagonista di una serie di Disney + e co-protagonista del sequel di Doctor Strange non esclude la possibilità di ottenere uno standalone che esplori ulteriormente questo affascinante personaggio. E forse sarà proprio il Multiverso della Follia ad aprire il sentiero per il suo futuro solista nel MCU

Sarà la causa della follia del Multiverso

Doctor Strange in the Multiverse of Madness

Scongiurato il falso multiverso di Spider-Man: Far From Home, l’idea di realtà alternative verrà finalmente esplorata in Doctor Strange 2, e se facciamo riferimento ai fumetti, dove i poteri di Scarlet Witch hanno collegamenti con linee temporali alternative, potrebbe diventare lei la ragione del titolo e l’evento scatenante che darà inizio alla storia del sequel…

Creerà i presupposti per la trama di House of M

Forse ci vorranno anni per vedere adattata sul grande schermo la trama di House of M, una delle più interessanti degli X-Men in cui Scarlet Witch perde i suoi figli, ha un crollo mentale e cerca di alterare il tessuto della realtà per riportarli indietro, ma sognare non costa nulla e quindi speriamo che questo Multiverso della follia sia solo il primo passo verso la strada dei fumetti…

Leggi anche – Scarlet Witch: 10 motivi per cui è più potente di Doctor Strange

Fonte: Screenrant

Ad Astra: Brad Pitt e Ruth Negga protagonisti nelle nuove clip ufficiali

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20th Century Fox ha diffuso tre nuove clip ufficiali di Ad Astra, il film scritto e diretto da James Gray (Two Lovers, The Lost City of Z), presentato in concorso durante la 76a Mostra del Cinema di Venezia.

Sullo schermo Brad Pitt veste i panni del cosmonauta Roy McBride, impegnato in una missione che si spingerà fino ai bordi esterni del sistema solare per ritrovare il padre scomparso e risolvere un mistero che minaccia il genere umano. Al suo fianco, nel cast, figurano Tommy Lee Jones, Donald Sutherland, Liv Tyler e Ruth Negga. L’uscita nelle sale italiane invece è fissata al 26 settembre 2019.

Leggi la recensione di Ad Astra

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