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Government Cheese: trailer della comedy di David Oyelowo

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Government Cheese: trailer della comedy di David Oyelowo

Apple TV+ ha presentato il trailer di Government Cheese, la nuova comedy interpretata da David Oyelowo, che è anche produttore esecutivo. La serie farà il suo debutto su Apple TV+ il 16 aprile con i primi quattro episodi dei dieci totali seguiti da un episodio settimanale, fino al 28 maggio. Accanto a Oyelowo, Simone Missick, Jahi Di’Allo Winston e Evan Ellison sono protagonisti della serie dei creatori Paul Hunter e Aeysha Carr.

La trama di Government Cheese

Government Cheese è una commedia surrealista ambientata nella San Fernando Valley del 1969 che racconta la storia dei Chambers, una famiglia eccentrica che insegue sogni ambiziosi e apparentemente irrealizzabili, splendidamente distaccata dalla realtà del mondo che la circonda. Quando Hampton Chambers (Oyelowo) viene rilasciato dal carcere, la tanto attesa riunione di famiglia non va come aveva previsto. Durante la sua assenza, la moglie di Hampton, Astoria (Missick), e i figli Einstein (Ellison) e Harrison (Di’Allo Winston) hanno formato un nucleo familiare non convenzionale e il ritorno di Hampton getta il loro mondo nel caos.

Il cast comprende anche Jean-Michel Richaud, London Garcia, Djilali Rez-Kallah, Bokeem Woodbine, Jeremy Bobb, Louis Cancelmi, Julien Heron, Djilali Rez-Kallah, Louis Ferreira, Thomas Beaudoin, Kyle Mac con John Ortiz e Adam Beach.

Prodotta dagli Apple Studios e dai MACRO Television Studios, Government Cheese è scritta, prodotta esecutivamente e co-prodotta da Paul Hunter e Aeysha Carr. Hunter cura anche la regia e Oyelowo, oltre a essere il protagonista, è produttore esecutivo con il suo marchio Yoruba Saxon. La serie è prodotta esecutivamente anche da Charles D. King e Marta Fernandez per MACRO Television Studios. Ali Brown è produttore esecutivo per Ventureland.

Adrien Brody in trattative per Evel Knievel, il film di Damien Chazelle con Leonardo DiCaprio

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Dopo aver portato a casa il suo secondo Oscar come miglior attore domenica sera, Adrien Brody sta rapidamente ottenendo nuova popolarità come interprete, e il suo prossimo lavoro sta lentamente iniziando a prendere forma. Pur sottolineando che le discussioni sono estremamente precoci, alcune fonti riferiscono a Deadline che Damien Chazelle e Brody hanno discusso di un ruolo in Evel Knievel on Tour, per il quale anche Leonardo DiCaprio è in trattative. Al momento sembra non sia stata fatta alcuna offerta formale e l’accordo con DiCaprio è ancora in fase di negoziazione.

Non sorprende che Brody stia già preparando un potenziale progetto importante dopo la vittoria dell’Oscar per la sua interpretazione in The Brutalist, dove è entrato a far parte di un club di attori con più vittorie come miglior attore. Anche se dovesse arrivare un’offerta, probabilmente non sarà l’unica, dato che il suo nome è stato collegato a diversi progetti dall’inizio dell’anno. Proprio durante il discorso sul palco degli Oscar (divenuto il più lungo nella storia del premio) si era augurato di ottenere nuovi ruoli di rilievo dopo un periodo di ombra. Evel Knievel on Tour, diretto dal più giovane premio Oscar alla regia, potrebbe essere un passo in questa direzione.

Di cosa parla Evel Knievel on Tour

Evel Knievel on Tour è un progetto di cui DiCaprio e Chazelle parlano da tempo, dopo che il regista lo aveva inizialmente avvicinato per il suo dramma carcerario alla Paramount, poi apparentemente scartato. Quella discussione ha però portato DiCaprio a suggerire un film su Evel Knievel che aveva cercato di far decollare negli ultimi mesi. Dopo che Chazelle ha lavorato alla bozza, DiCaprio ha iniziato a mostrare interesse per il ruolo di protagonista e, sebbene l’accordo non sia ancora chiuso, le fonti dicono che si sta andando in quella direzione per interpretare il protagonista. Resta a questo punto da capire se anche Adrien Brody si unirà al progetto.

Cartoni animati Disney: l’elenco completo

Cartoni animati Disney: l’elenco completo

Alzi la mano chi di voi non ha almeno una volta visto un cartone animato Disney – Tutta la nostra infanzia ruota attorno ai film d’animazione della Disney, cartoni animati che ci hanno fatto commuovere, piangere e divertire, contribuendo a costruire la personalità che siamo oggi. Trai cartoni Disney più noti ci sono sicuramente i classici con i suoi personaggi intramontabili ma come capita l’evoluzione è inarrestabile e viviamo nell’epoca della Pixar che con Disney ha prodotto negli ultimi dieci anni alcuni dei capolavori che rimarranno nella storia dell’animazione. Ma quali e quanti sono i cartoni Disney e sopratutto qual è la loro cronologia. Per essere certi di conoscerli tutto non potete fare a meno che dare uno guardo all’elenco completo dei cartoni animati della Disney aggiornato a novembre 2024.

I cartoni animati Disney si possono suddividere in tanto modo ma esiste una struttura che è dettata soprattutto dall’avvento della tecnologia a discapito del disegno tradizionale. In tal senso è corretto concepire l’elenco in due fasi: la prima costituita dai cartoni animati classici Disney, che cono stati realizzato con l’animazione tradizionale; la seconda invece è quelli realizzati attraverso la computer grafica. La terza divisione che può essere facilmente immaginarla è quando la Disney costruisce il legame forte con lo studio d’animazione della PIXAR. Processo che poi verrà concluso con l’acquisizione da parte del colosso dell’entertainment e che diede i natali alla Disney Pixar.

I classici Disney (con Animazione tradizionale)

  • Biancaneve e i sette nani (Snow White and the Seven Dwarfs, 1937). Trai titoli più noti dei cartoni animati Disney  Biancaneve e i sette nani (Snow White and the Seven Dwarfs) è il film d’animazione statunitense del 1937 diretto da David Hand, prodotto da Walt Disney e distribuito dalla RKO Radio Pictures.
  • Pinocchio è un film del 1940 diretto da registi vari. È un film d’animazione prodotto dalla Walt Disney Productions e basato sul romanzo di Carlo Collodi Le avventure di Pinocchio. Storia d’un burattino (1883). È il secondo Classico Disney. Con questo nuovo film d’animazione, Walt Disney sperava di ripetere il successo di Biancaneve e i sette nani (1937), ma la seconda guerra mondiale non permise di raggiungere il risultato desiderato. Inoltre, Walt Disney era allo stesso tempo su un progetto più ambizioso, Fantasia (1940). Il film fu distribuito nei cinema degli Stati Uniti dalla RKO Radio Pictures il 7 febbraio 1940.
  • Fantasia è un film del 1940 diretto da registi vari. È un film d’animazione americano prodotto da Walt Disney e distribuito dalla Walt Disney Productions. Con la direzione di storia di Joe Grant e Dick Huemer, e la supervisione di produzione di Ben Sharpsteen, è il terzo Classico Disney. Il film è composto da otto segmenti animati impostati su pezzi di musica classica diretti da Leopold Stokowski, sette dei quali sono eseguiti dall’Orchestra di Filadelfia. Il critico musicale e compositore Deems Taylor agisce come “maestro di cerimonie”, introducendo ogni segmento in scene live action interstiziali.
  • Dumbo – L’elefante volante (Dumbo) è un film del 1941 diretto da registi vari. È un film d’animazione, prodotto da Walt Disney e proiettato in anteprima a New York il 23 ottobre 1941. Anche in italiano è oggi più noto col titolo originale. Considerato il quarto Classico Disney, Dumbo è basato sulla storia scritta da Helen Aberson e illustrata da Harold Pearl per il prototipo di un nuovo giocattolo (“Roll-a-Book”).Il protagonista è Dumbo, un cucciolo di elefante, che viene ridicolizzato per via delle sue grandi orecchie, finché non imparerà a volare utilizzando le orecchie come ali. Durante la maggior parte del film, il suo unico vero amico è il topo Timoteo.
  • Bambi è un film del 1942 diretto da registi vari. È un lungometraggio di animazione statunitense, prodotto dalla Walt Disney e basato sul romanzo Bambi, la vita di un capriolo dell’autore austriaco Felix Salten. Il film fu distribuito dalla RKO Radio Pictures negli Stati Uniti il 13 agosto 1942, ed è il quinto Classico Disney. In Italia uscì l’11 febbraio 1948.
  • Saludos Amigos è un film del 1942 diretto da Wilfred Jackson, Jack Kinney, Hamilton Luske e Bill Roberts. È un mediometraggio d’animazione collettivo prodotto dalla The Walt Disney Company e distribuito dalla RKO Radio Pictures. È il sesto Classico Disney, e il primo di sei film collettivi prodotti dallo studio Disney negli anni quaranta.
  • I tre caballeros (The Three Caballeros) è un film del 1944 diretto da Norman Ferguson, Clyde Geronimi, Jack Kinney, Bill Roberts e Harold Young. È un film d’animazione americano prodotto dalla Walt Disney Productions. Il film debuttò a Città del Messico il 21 dicembre 1944, mentre uscì negli Stati Uniti il 3 febbraio 1945 e in Italia il 14 giugno 1949. È il settimo Classico Disney, e traccia un’avventura attraverso parti dell’America Latina, combinando live-action e animazione. Questo è il secondo dei film collettivi della Disney degli anni quaranta.
  • Musica maestro (Make Mine Music) è un film del 1946 diretto da Jack Kinney, Clyde Geronimi, Hamilton Luske, Robert Cormack e Joshua Meador. È un film d’animazione prodotto da Walt Disney e uscito negli USA il 20 aprile 1946, distribuito dalla RKO Radio Pictures. È l’ottavo Classico Disney.
  • Bongo e i tre avventurieri (Fun & Fancy Free) è un film del 1947 diretto da Jack Kinney, Bill Roberts, Hamilton Luske e William Morgan. È un film d’animazione prodotto da Walt Disney e distribuito dalla RKO Radio Pictures negli Stati Uniti il 27 settembre 1947. Fu il quarto film collettivo che la Disney produsse negli anni quaranta, e il nono Classico Disney.
  • Lo scrigno delle sette perle (Melody Time) è un film del 1948 diretto da Clyde Geronimi, Wilfred Jackson, Hamilton Luske e Jack Kinney. È un film d’animazione prodotto da Walt Disney e distribuito nei cinema americani dalla RKO Radio Pictures il 27 maggio 1948. Composto da diverse sequenze impostate su popular music e musica folk, il film è, come Musica maestro prima di esso, la versione popular music di Fantasia
  • Le avventure di Ichabod e Mr. Toad (The Adventures of Ichabod and Mr. Toad) è un film del 1949 diretto da Jack Kinney, Clyde Geronimi e James Algar. È un film d’animazione prodotto dalla Walt Disney Productions e composto da due segmenti, basati rispettivamente sulle storie Il vento tra i salici e La leggenda di Sleepy Hollow. Il film venne distribuito dalla RKO Radio Pictures nelle sale americane il 5 ottobre 1949, ed è l’11º Classico Disney. È anche l’ultimo dei sei film collettivi prodotti dalla Disney fino a Le avventure di Winnie the Pooh del 1977, dopo Saludos Amigos, I tre caballeros, Musica maestro, Bongo e i tre avventurieri e Lo scrigno delle sette perle.

Cenerentola (Cinderella, 1950)

Cenerentola 1950

  • Cenerentola (Cinderella) è un film del 1950 diretto da Wilfred Jackson, Hamilton Luske e Clyde Geronimi. È un film d’animazione prodotto dalla Walt Disney Productions e distribuito negli Stati Uniti dalla RKO Radio Pictures il 14 febbraio 1950. È il 12º Classico Disney, ed è basato sulla fiaba Cenerentola di Charles Perrault. Le canzoni del film, tra cui “I sogni son desideri” e “Bibbidi-Bobbidi-Bu“, scritte da Mack David, Jerry Livingston e Al Hoffman divennero ben presto molto note.
  • Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie, spesso contratto in Alice nel Paese delle Meraviglie (titolo originale Alice’s Adventures in Wonderland), è un romanzo fantastico pubblicato per la prima volta nel 1865 dal matematico e scrittore inglese reverendo Charles Lutwidge Dodgson, sotto il ben più noto pseudonimo di Lewis Carroll.
  • Le avventure di Peter Pan (Peter Pan) è un film del 1953 diretto da Hamilton Luske, Clyde Geronimi, Wilfred Jackson e Jack Kinney. È un film d’animazione prodotto da Walt Disney e basato sull’opera teatrale Peter e Wendy di J. M. Barrie. È il 14° Classico Disney e venne originariamente distribuito nei cinema americani il 5 febbraio 1953 dalla RKO Radio Pictures. Le avventure di Peter Pan è l’ultimo Classico Disney distribuito attraverso la RKO prima che Walt Disney fondasse la sua compagnia di distribuzione, la Buena Vista Distribution, sempre nel 1953. È anche l’ultimo film Disney in cui tutti i Nine Old Men hanno lavorato insieme come direttori dell’animazione.
  • Lilli e il vagabondo (Lady and the Tramp) è un film del 1955 diretto da Hamilton Luske, Clyde Geronimi e Wilfred Jackson. È un film d’animazione prodotto da Walt Disney e liberamente ispirato al racconto Happy Dan, The Whistling Dog di Ward Greene. Il film uscì negli Stati Uniti il 16 giugno 1955, distribuito dalla Buena Vista Distribution.

La bella addormentata nel bosco (Sleeping Beauty, 1959)

La Bella Addormentata nel Bosco

  • La bella addormentata nel bosco (Sleeping Beauty) è un film del 1959 diretto da Clyde Geronimi, Eric Larson, Wolfgang Reitherman e Les Clark. È un film d’animazione prodotto da Walt Disney e basato sulla fiaba La bella addormentata di Charles Perrault. Il 16º Classico Disney, uscì negli Stati Uniti il 29 gennaio 1959 distribuito dalla Buena Vista Distribution.
  • La carica dei 101 (One Hundred and One Dalmatians) è un film del 1961 diretto da Wolfgang Reitherman, Hamilton Luske e Clyde Geronimi. È un film d’animazione prodotto da Walt Disney e basato sul romanzo I cento e una dalmata di Dodie Smith. È il 17º Classico Disney, e uscì negli Stati Uniti il 25 gennaio 1961, distribuito dalla Buena Vista Distribution.
  • La spada nella roccia (The Sword in the Stone) è un film del 1963 diretto da Wolfgang Reitherman. È un film d’animazione prodotto dalla Walt Disney Productions e uscito negli Stati Uniti il 25 dicembre 1963, distribuito dalla Buena Vista Distribution. Il 18° Classico Disney, fu l’ultimo ad uscire prima della morte di Walt Disney ed è stato anche l’ultimo ad essere prodotto tutto sotto la supervisione di quest’ultimo.
  • Il libro della giungla (The Jungle Book) è una raccolta di racconti dello scrittore Premio Nobel per la Letteratura Rudyard Kipling; pubblicati, mentre viveva nel Vermont, su vari giornali e riviste tra il 1893 e il 1894. Le pubblicazioni originali contengono illustrazioni, alcune fatte dal padre stesso dell’autore, John Lockwood Kipling.
  • Gli Aristogatti (The Aristocats) è un film del 1970 diretto da Wolfgang Reitherman. È un film d’animazione prodotto dalla Walt Disney Productions, che presenta nell’edizione originale le voci di Phil Harris, Eva Gabor e Sterling Holloway. Il film è il 20º Classico Disney, ed è basato su una storia di Tom McGowan e Tom Rowe. La trama ha per protagonista una famiglia di gatti aristocratici, e racconta come conoscono un gatto randagio che li aiuta dopo che un maggiordomo li ha rapiti per ottenere l’eredità della sua padrona, che sarebbe dovuta andare a loro. Fu distribuito nei cinema degli Stati Uniti dalla Buena Vista Distribution l’11 dicembre 1970.
  • Robin Hood è un film del 1973 diretto da Wolfgang Reitherman. È un film d’animazione prodotto dalla Walt Disney Productions e distribuito negli Stati Uniti l’8 novembre 1973. È il 21º Classico Disney ed è basato sulla leggenda di Robin Hood, utilizzando però animali antropomorfi al posto delle persone. È il primo Classico Disney la cui produzione sia cominciata dopo la morte di Walt Disney e in cui quest’ultimo non sia stato coinvolto in alcun modo.
  • Le avventure di Winnie the Pooh (The Many Adventures of Winnie the Pooh) è un film del 1977 diretto da Wolfgang Reitherman e John Lounsbery. È il 22º Classico Disney, e fu distribuito negli Stati Uniti dalla Buena Vista Distribution l’11 marzo 1977 abbinato al film Piccoli ladri di cavalli. Le avventure di Winnie the Pooh è il primo lungometraggio con protagonista il personaggio di Winnie the Pooh, e si basa su alcuni capitoli dei libri di A. A. Milne Winnie Puh e La strada di Puh.
  • Le avventure di Bianca e Bernie (The Rescuers) è un film del 1977 diretto da Wolfgang Reitherman, John Lounsbery e Art Stevens. 23º Classico Disney, il film è incentrato sulla Società Internazionale di Salvataggio, un’organizzazione di topi con sede a New York dedicata ad aiutare le vittime di rapimento in tutto il mondo. Due di questi topi, l’elegante Miss Bianca e il suo co-agente, il nervoso usciere Bernie, si avviano a salvare Penny, una bambina orfana tenuta prigioniera nella Palude del Diavolo dalla cacciatrice di tesori Madame Medusa.
  • Red e Toby nemiciamici (The Fox and the Hound) è un film d’animazione Disney del 1981, adattamento dal romanzo The Fox and the Hound di Daniel P. Mannix. È considerato il 24° classico Disney secondo il canone ufficiale. Racconta l’amicizia fra Red, una piccola volpe orfana, e Toby, un piccolo cane da caccia. I due da piccoli sono molto amici, ma crescendo sono costretti a trasformarsi in preda e cacciatore. Toby infatti diventerà un cane da caccia e metterà in grave difficoltà l’amicizia col volpacchiotto.
  • Taron e la pentola magica (The Black Cauldron) è un film d’animazione del 1985, prodotto dalla Walt Disney Productions e distribuito nei cinema statunitensi il 24 luglio 1985 dalla Walt Disney Pictures e dalla Buena Vista. È considerato il 25º Classico Disney secondo il canone ufficiale ed è a partire da questo film che cominciò ad essere utilizzato il logo della Walt Disney Pictures con il castello bianco su sfondo celeste.

Basil l’investigatopo (Basil The Great Mouse Detective) è un film d’animazione del 1986, parodia della saga di Sherlock Holmes. È considerato il 26º classico Disney secondo il canone ufficiale.

Oliver & Company è un film d’animazione Disney del 1988, distribuito dalla Walt Disney Pictures e Buena Vista Distribution il 18 novembre 1988 negli Stati Uniti e il 1º dicembre 1989 in Italia. In via straordinaria, fu riproposto al cinema negli Stati Uniti, in Canada e in Gran Bretagna a partire dal 29 Marzo 1996. È considerato il 27º classico Disney secondo il canone ufficiale.

La sirenetta (The Little Mermaid, 1989)

La Sirenetta

  • La sirenetta (The Little Mermaid) è un film del 1989 diretto da John Musker e Ron Clements. È un film d’animazione prodotto dalla Walt Disney Feature Animation e basato sull’omonima fiaba di Hans Christian Andersen. La versione originale si avvale delle voci di Jodi Benson, Pat Carroll, Samuel Wright, Christopher Daniel Barnes, Kenneth Mars, Buddy Hackett, Jason Marin e René Auberjonois.
  • Bianca e Bernie nella terra dei canguri (The Rescuers Down Under) è un film del 1990 diretto da Hendel Butoy e Mike Gabriel. È il 29º Classico Disney e il sequel de Le avventure di Bianca e Bernie (1977), che era basato su una serie di romanzi di Margery Sharp. Il film è incentrato su Bianca e Bernie che si recano in Australia per salvare un ragazzino di nome Cody da un sanguinario bracconiere alla ricerca di un’aquila in via d’estinzione. Il film fu distribuito negli Stati Uniti dalla Buena Vista Pictures Distribution il 16 novembre 1990.

La bella e la bestia (Beauty and the Beast, 1991)

La bella e la bestia

  • La bella e la bestia (Beauty and the Beast) è un film d’animazione del 1991 diretto da Gary Trousdale e Kirk Wise, prodotto dalla Walt Disney Feature Animation e distribuito dalla Walt Disney Pictures. Si tratta del 30º Classico Disney, ed è il terzo film del Rinascimento Disney, ed è basato sulla fiaba La bella e la bestia di Jeanne-Marie Leprince de Beaumont, prendendo alcune idee dall’omonimo film del 1946. La musica del film è stata composta da Alan Menken, mentre Howard Ashman, a cui il film è dedicato (morì pochi mesi prima del rilascio del film), è stato l’autore dei testi.
  • Aladdin è un film d’animazione del 1992 prodotto dai Walt Disney Animation Studios e distribuito dalla Walt Disney Pictures. È considerato il 31° Classico Disney secondo il canone ufficiale e fa parte dei film dell’era del Rinascimento Disney. Il film è stato diretto da John Musker e Ron Clements ed è basato sul famoso racconto persiano di Aladino e la lampada meravigliosa contenuto nella raccolta Le mille e una notte. Il cast di doppiatori originali è composto da Scott Weinger, Robin Williams, Linda Larkin, Jonathan Freeman, Gilbert Gottfried, Frank Welker e Douglas Seale.

Il Re Leone (The Lion King, 1994)

il re leone

  • Il re leone (The Lion King) è un film del 1994 diretto da Roger Allers e Rob Minkoff. È un film d’animazione musicale drammatico prodotto dalla Walt Disney Feature Animation e distribuito dalla Walt Disney Pictures. È il 32º Classico Disney. La storia ha luogo in un regno di leoni in Africa, e fu influenzata dall’opera teatrale di William Shakespeare Amleto. Il film venne prodotto durante il periodo noto come Rinascimento Disney. Il re leone fu prodotto da Don Hahn, e ha una sceneggiatura accreditata a Irene Mecchi, Jonathan Roberts e Linda Woolverton. Il cast vocale originale include Matthew Broderick, Jeremy Irons, James Earl Jones, Jonathan Taylor Thomas, Moira Kelly, Nathan Lane, Ernie Sabella, Rowan Atkinson, Robert Guillaume, Madge Sinclair, Whoopi Goldberg, Cheech Marin e Jim Cummings. Il film racconta la storia di Simba, un giovane leone che dovrà prendere il posto di suo padre Mufasa come re. Tuttavia, dopo che Scar, lo zio di Simba, uccide Mufasa, il principe deve impedire allo zio di conquistare le Terre del Branco e vendicare suo padre.
  • Pocahontas è un film d’animazione del 1995, prodotto dai Walt Disney Animation Studios e diretto da Mike Gabriel, Eric Goldberg. È considerato il 33° classico Disney secondo il canone ufficiale. Il film è basato sulle vicende reali di Pocahontas, indigena powhatan della Virginia che nel 1607 salvò la vita al colono John Smith di Jamestown. Ciò rende il film il primo lungometraggio d’animazione Disney ispirato ad un fatto veramente accaduto.
  • Il gobbo di Notre Dame (The Hunchback of Notre Dame) è un film del 1996 diretto da Gary Trousdale e Kirk Wise. È il 34º Classico Disney, ed è basato sul romanzo Notre-Dame de Paris di Victor Hugo. La trama è incentrata su Quasimodo, il deforme campanaro della cattedrale di Notre-Dame, e sulla sua lotta per farsi accettare nella società.
  • Hercules è un film d’animazione della Walt Disney, distribuito nelle sale cinematografiche mondiali il 14 giugno 1997. È considerato il trentacinquesimo Classico Disney secondo il canone ufficiale. Il cast di voci originale è composto da Tate Donovan, Danny DeVito, James Woods, Susan Egan, Rip Torn, Samantha Eggar, Lillias White, Cheryl Freeman, Bobcat Goldthwait e Matt Frewer.
  • Mulan è un film d’animazione del 1998 diretto da Tony Bancroft e Barry Cook. È il 36º Classico Disney e si ispira all’antica leggenda cinese di Hua Mulan. Per salvare suo padre dalla morte nell’esercito, una giovane fanciulla va segretamente al suo posto e diventa una delle più grandi eroine cinesi nel processo.
  • Tarzan è un film di animazione del 1999 per la regia di Chris Buck e Kevin Lima. È il 37º classico Disney animato secondo il canone ufficiale. La storia è tratta dalla serie di racconti Tarzan delle Scimmie scritta da Edgar Rice Burroughs; è il primo film d’animazione su Tarzan che sia mai stato realizzato ed è considerato dalla critica tra i più riusciti prodotti dell’azienda Disney nel suo cosiddetto Rinascimento Disney (1989-1999).
  • Fantasia 2000 è un film d’animazione ad episodi della Disney. Come il film precedente Fantasia del 1940, questa pellicola si pone l’obiettivo di porre la musica al centro dello spettacolo, di trasformare la “musica in immagini”. È considerato il 38º classico Disney secondo il canone ufficiale. È stato ideato e realizzato in occasione del sessantesimo anno di uscita del primo film Fantasia, oltre che per celebrare l’inizio del nuovo millennio.
  • Le follie dell’imperatore (The Emperor’s New Groove) è un film d’animazione del 2000 diretto da Mark Dindal. È il 40º classico Disney, e nacque come un musical epico intitolato Kingdom of the Sun con registi Dindal e Roger Allers, ma nel corso dei suoi sei anni di produzione fu trasformato dai dirigenti della Disney in una buddy comedy leggera su Kuzco, un giovane ed egoista imperatore inca che, tramutato erroneamente in un lama dalla sua ex consigliera Yzma nel tentativo di avvelenarlo, cerca di ritrovare le sue sembianze umane aiutato dal generoso contadino Pacha, che gli insegna ad essere altruista.
  • Atlantis – L’impero perduto (Atlantis: The Lost Empire) è un film d’animazione del 2001 diretto da Gary Trousdale e Kirk Wise. Scritto da Tab Murphy e prodotto da Don Hahn, è considerato il 41° classico Disney secondo il canone ufficiale. Il film è ambientato nel 1914 a Washington, da cui parte una spedizione per individuare la leggendaria città perduta di Atlantide (Atlantis in inglese). È una storia fantastica con ripetuti riferimenti al romanzo Ventimila leghe sotto i mari di Jules Verne e alla storia di Atlantide narrata da Platone.
  • Il pianeta del tesoro (Treasure Planet) è un film d’animazione del 2002 diretto da Ron Clements e John Musker. Liberamente tratto dal romanzo L’isola del tesoro di Robert Louis Stevenson, qui trasferito in un’ambientazione spaziale fantascientifica, è considerato il 43º classico Disney secondo il canone ufficiale. È la seconda versione fantascientifica del romanzo di Stevenson, dopo il meno conosciuto sceneggiato televisivo italiano L’isola del tesoro del 1987.
  • Lilo & Stitch è un film del 2002 diretto da Dean DeBlois e Chris Sanders. È un film d’animazione prodotto dalla Walt Disney Feature Animation e distribuito in Italia dalla Walt Disney Pictures il 21 giugno 2002. È il 42° Classico Disney, e il secondo dei tre film d’animazione Disney prodotti principalmente nello studio d’animazione in Florida situato ai Disney-MGM Studios a Orlando, Florida. Il film ricevette recensioni estremamente positive e venne nominato per l’Oscar al miglior film d’animazione del 2002, che alla fine andò al film di Hayao Miyazaki La città incantata, anch’esso distribuito dalla Disney negli Stati Uniti d’America.
  • Koda, fratello orso (Brother Bear) è un film della Disney del 2003 ispirato a una vecchia leggenda del Perù che racconta come l’istinto degli animali sia paragonabile a quello dell’uomo, che pur disponendo di una mente superiore deve imparare ad usarla. È considerato il 44º classico Disney secondo il canone ufficiale. Il film ha ricevuto una nomination al Premio Oscar come miglior film d’animazione nel 2004.
  • Mucche alla riscossa (Home on the Range) è un film del 2004 diretto da Will Finn e John Sanford. È un film d’animazione prodotto dalla Walt Disney Feature Animation e uscito negli Stati Uniti il 21 marzo 2004, distribuito dalla Walt Disney Pictures. È il 45° Classico Disney, e l’ultimo ad essere stato realizzato con l’animazione tradizionale fino a La principessa e il ranocchio (2009). Fu anche l’ultimo Classico Disney distribuito in VHS. Il titolo originale è una citazione della popolare canzone country Home on the Range.
  • La principessa e il ranocchio (The Princess and the Frog) è un film d’animazione del 2009 realizzato in tecnica tradizionale e 49º Classico Disney, liberamente ispirato alla fiaba Il principe ranocchio nella versione dei Fratelli Grimm. Il film è diretto da John Musker e Ron Clements, mentre la colonna sonora è composta da Randy Newman. Questo film viene considerato il primo del secondo Rinascimento Disney (chiamato anche “Revival Disney” affinché non lo si confonda con quello durato dal 1989 al 1999).
  • Winnie the Pooh – Nuove avventure nel Bosco dei 100 Acri (Winnie the Pooh) è un film d’animazione del 2011 prodotto dai Walt Disney Animation Studios. La pellicola è basata sui personaggi creati originariamente da A. A. Milne ed è realizzata con la tecnica dell’animazione tradizionale. È considerato il 51º classico Disney secondo il canone ufficiale ed è il secondo film di Winnie the Pooh ad entrare in lista; nel 1977, infatti, uscì Le avventure di Winnie the Pooh, 22º classico Disney.

Cartoni animati Disney in Computer Grafica

  • Dinosauri (Dinosaur), 2000. Film del 2000 diretto da Ralph Zondag ed Eric Leighton, ed è il 39º Classico Disney.  Il film d’animazione racconta di Aladar, il piccolo iguanodonte orfano vive su un’isola con un branco di lemuri che lo hanno adottato, guidati dal severo capo Kron. Quando uno dei meteoriti cade nei pressi dell’isola, il gruppo è costretto a cercare riparo sulla terraferma. Qui incontreranno altri dinosauri e nuovi pericoli ma, secondo Aladar, con lo spirito di adattabilità e la collaborazione, tutto si può risolvere.
  • Chicken Little – Amici per le penne (Chicken Little), 2005. Film d’animazione statunitense diretto da Mark Dindal e prodotto nel 2005 da parte della Walt Disney Pictures. È considerato il 46º classico Disney secondo il canone ufficiale. Il film racconta di un piccolo pollo che provoca un diffuso panico quando scambia una ghianda per un pezzo di cielo. Questa divertente avventura vede Chicken Little impegnato a ristabilire la sua reputazione. Ma proprio quando le cose si stanno aggiustando, un pezzo di cielo gli cade realmente sulla testa. A questo punto, una bella dose di suspense, caos e risate accompagnano Chicken Little e la sua banda di amici svitati, Abby Mallard (alias il Ugly Duckling -Brutto Anatroccolo-), Runt of the Litter e Fish Out of Water (Pesce Fuor d’Acqua), mentre cercano di salvare il mondo senza generare il panico nell’intera città. E Chicken Little si renderà conto che, quando si tratta di salvare il mondo, essere un piccolo pollo può rivelarsi una gran fortuna.
  • Uno zoo in fuga (The Wild), 2006 Film d’animazione in CGI del 2006, prodotto dalla Walt Disney Pictures con una collaborazione della C.O.R.E. Feature Animation. Samson e Ryan sono due leoni, padre e figlio che vivono assieme allo zoo di New York. Stanco di rimanere all’ombra del padre, Ryan sogna di vivere le avventure che il padre, protagonista a suo dire di numerose e leggendarie imprese, gli racconta ogni giorno. Per sua sfortuna rimane intrappolato all’interno di un container per il trasporto di animali e spedito verso un’isola lontana e selvaggia, dove è in corso un’operazione di salvataggio della fauna locale a causa dell’eruzione di un vulcano.
  • I Robinson – Una famiglia spaziale (Meet the Robinsons), 2007. Film d’animazione Disney del 2007. È considerato il 47° classico Disney secondo il canone ufficiale (il secondo realizzato con la tecnica della Computer Generated Imagery). Il film è liberamente ispirato al romanzo per bambini A Day with Wilbur Robinson di William Joyce. Lewis è un ragazzino che è stato lasciato da piccolo dalla madre in un orfanotrofio, in cui è rimasto fino all’età di 12 anni. Nonostante questo, si è appassionato di scienza ed è diventato un geniale piccolo inventore. La sua più grande ambizione è quella di inventare un apparecchio in grado di recuperare e visualizzare i ricordi nella memoria, allo scopo di utilizzarlo su sé stesso per scoprire chi fosse la sua madre naturale. Quando è a un passo dal riuscire nella sua impresa, alla Fiera della Scienza scolastica lo “scanner mnemonico” (tale è il nome che ha dato all’invenzione) che ha appena costruito gli viene rubato da un uomo che porta una bombetta, che se la svigna dopo aver provocato scompiglio.
  • Bolt – Un eroe a quattro zampe (Bolt). Film del 2008 diretto da Chris Williams e Byron Howard. 48º Classico Disney e debutto alla regia di Williams (che aveva lavorato in precedenza su Mulan e Le follie dell’imperatore) e Howard (che aveva lavorato in precedenza su Lilo & Stitch e Koda, fratello orso), è un film animato al computer, prodotto dai Walt Disney Animation Studios e uscito negli Stati Uniti il 21 novembre 2008, distribuito dalla Walt Disney Studios Motion Pictures. In Italia è uscito invece il 28 novembre 2008.
  • G-Force – Superspie in missione (G-Force) è un film live-action in 3D del 2009, prodotto da Jerry Bruckheimer per la Walt Disney Pictures e diretto da Hoyt Yeatman. Ben è un agente governativo dell’FBI e si incontra con Darwin, un porcellino d’India per decidere il soggetto dell’operazione non autorizzata che impedirà agli Agenti speciali di chiudere il Dipartimento Animale: Leonard Saber, ex contrabbandiere d’armi è attualmente a capo della Saberling Elettrodomestici ed ha brevettato un microchip in grado di impossessarsi di interi eserciti militari, il nome in codice del chip è CLUSTERSTORM e Darwin avrebbe dovuto scaricare il file con i progetti del CLUSTERSTORM sul suo palmare.
  • Rapunzel – L’intreccio della torre (Tangled), film del 2010 diretto da Nathan Greno e Byron Howard. Si tratta di un lungometraggio d’animazione in CGI prodotto dai Walt Disney Animation Studios, nonché il 50º classico Disney. La pellicola si basa sulla fiaba tedesca Raperonzolo scritta dai Fratelli Grimm. È uscita nelle sale americane il 24 novembre 2010, e in Italia il 26 novembre.
  • Come altri racconti dei Fratelli Grimm, anche questa storia è tratta dagli scritti di Giambattista Basile, nel 1632, nel suo “Lo cunto de li cunti” nei quali includeva la storia di Petrosinella, figlia di Pascadozia, golosa di prezzemolo e finita nelle mani di un’orca “…drinta a na torre…” (dentro a una torre). Attualmente è il 7° classico dei Walt Disney Animation Studios ad aver incassato di più nella storia, con un incasso totale di $591.794.936; è inoltre il film più costoso nella storia dei Classici Disney con un budget di ben $200 milioni.
  • Ralph Spaccatutto (Wreck-It Ralph), film d’animazione del 2012 diretto da Rich Moore e con protagonisti del cast vocale originale John C. Reilly, Sarah Silverman, Jack McBrayer e Jane Lynch. I personaggi del film sono personaggi di ipotetici videogiochi, alcuni anche tratti da videogiochi realmente esistenti, che quando i giochi terminano vivono di vita propria in un loro mondo interconnesso; l’ambientazione è paragonabile a una versione elettronica di Toy Story. La proiezione del film è stata preceduta dal cortometraggio Paperman. Il 21 novembre 2018 è uscito nei cinema nordamericani il seguito del film, intitolato Ralph spacca Internet (Ralph Breaks the Internet).
  • Frozen – Il regno di ghiaccio (Frozen), film del 2013 diretto da Chris Buck e Jennifer Lee. È il 53º classico Disney. Liberamente ispirato alla fiaba di Hans Christian Andersen La regina delle nevi, è un lungometraggio animato al computer, prodotto dalla Walt Disney Animation Studios e distribuito dalla Walt Disney Pictures. Il 2 marzo 2014 si aggiudica due premi Oscar: miglior film d’animazione e miglior canzone (Let It Go in originale, All’alba sorgerò in italiano).
  • Big Hero 6 (2014) Dai Walt Disney Animation Studios un’originale avventura piena di azione e comicità incentrata sul legame speciale tra un prodigio della robotica e un robot gonfiabile extralarge, che si trovano a dover risolvere un preoccupante mistero. Tadashi, il fratello maggiore del giovane protagonista Hiro, ha creato un robot ultra moderno di nome Baymax, ideato per prendersi cura delle persone. Fra i programmi di Baymax figura il desiderio “In che modo posso essere d’aiuto?”. Quando un evento devastante si abbatte sulla città di San Fransokyo sconvolgendo la vita di Hiro, lui si rivolge a Baymax e ai suoi migliori amici: l’adrenalinica Go Go Tomago, il maniaco dell’ordine Wasabi No-Ginger, la maga della chimica Honey Lemon e il fanatico Fred. Il film Big Hero 6 è Ispirato all’omonimo fumetto Marvel.
  • Zootropolis è il film d’animazione in computer grafica del 2016 prodotto dai Walt Disney Animation Studios e diretto da Byron Howard e Rich Moore. La pellicola è classificato come il 55° classico Disney ed ha vinto il premio Oscar come miglior film d’animazione di quell’anno.
  • Oceania (Moana) è il film d’animazione in computer grafica del 2016 prodotto da Walt Disney Pictures e i Walt Disney Animation Studios e diretto da Ron Clements e John Musker. Il film, 56º Classico Disney, è stato distribuito nei cinema statunitensi il 23 novembre 2016, mentre in Italia è uscito il 22 dicembre. Insieme a Zootropolis ha segnato la settima volta che due classici Disney sono stati distribuiti nello stesso anno. La piccola Vaiana Waialiki, figlia ed erede del capo della piccola isola polinesiana di Motunui, viene scelta dall’Oceano stesso per ripristinare il cuore della dea Te Fiti. Crescendo, suo padre Tui le insegna che l’isola ha tutto ciò di cui necessita il suo popolo; purtroppo, anni dopo i pesci cominciano a scarseggiare e la vegetazione a marcire; a quel punto Vaiana propone al padre di superare il reef per trovare più pesce, ma Tui respinge duramente questa proposta, e proibisce a chiunque di navigarvi oltre.
  • Ralph spacca Internet (Ralph Breaks the Internet) è il film d’animazione in computer grafica del 2018 diretto da Phil Johnston e Rich Moore. La pellicola, 57º classico Disney, è il sequel del film del 2012 Ralph Spaccatutto, e vede Ralph immergersi nel mondo di internet, dove incontrerà le principesse Disney e altri celebri personaggi di universi cinematografici come Guerre stellari e Marvel.
  • Frozen II – Il segreto di Arendelle (Frozen II) è il film d’animazione del 2019 diretto da Chris Buck e Jennifer Lee. La pellicola, sequel del film del 2013 Frozen – Il regno di ghiaccio e 58º classico Disney, è il film d’animazione ad aver incassato di più nella storia del cinema. Il film segue le vicende del primo capitolo, andando alla ricerca dell’origine dei poteri di Elsa.
  • Raya e l’Ultimo Drago è il film del 2020 diretto da Don Hall e Carlos López Estrada, co-diretto da Paul Briggs e John Ripa, e prodotto da Osnat Shurer e Peter Del Vecho.
  • Encanto è il film del 2022 Disney diretto da Jared Bush, Charise Castro Smith e Byron Howard. Ambientato in Colombia e racconta la storia di Mariana, una ragazza che non ha alcun potere magico, cosa che sembrerebbe alquanto normale. La giovane, però, è l’unica persona della sua famiglia a non avere alcun tipo di dote speciale…
  • Strange World – Un mondo misterioso (Strange World) è un film d’animazione del 2022 diretto da Don Hall. La pellicola è il 61° classico Disney. Strange World – Un Mondo Misterioso segue una leggendaria famiglia di esploratori, i Clade, in un inaspettato viaggio in una terra sconosciuta e pericolosa insieme a un variegato equipaggio che comprende una specie di “blob” piccolo e dispettoso di nome Splat; Legend, il cane di famiglia e una serie di fameliche creature.
  • Wish – Il potere dei desideri è un film d’animazione del 2023 diretto da Chris Buck e Fawn Veerasunthorn. La pellicola è il 62° classico Disney e ne celebra il centesimo anniversario. Il 62esimo film d’animazione prodotto dallo studio , è diretto da Chris Buck e Fawn Veerasunthorn (al suo debutto alla regia), prodotto da Peter Del Vecho e Juan Pablo Reyes, e scritto da Jennifer Lee e Allison Moore. Lo stile artistico combina l’animazione al computer con la classica animazione ad acquerello della Disney. Con le voci di Ariana DeBose, Chris Pine e Alan Tudyk, si concentra su una ragazza di 17 anni di nome Asha (DeBose) che fa un appello appassionato alle stelle in un momento di bisogno quando percepisce un’oscurità nel Regno di Rosas che nessun altro vede.
  • Oceania 2 (Moana 2) è un film del 2024 diretto da Dave Derrick Jr.. La pellicola, sequel del film Oceania (2016), è il 63° Classico Disney ed era stata inizialmente concepita come una serie televisiva per Disney+. Ne film dopo aver ricevuto una chiamata inaspettata dai suoi antenati esploratori, Vaiana Waialiki viaggia insieme al semidio mutaforma Maui e ad un nuovo equipaggio di improbabili marinai verso i lontani mari dell’Oceania e in acque pericolose e perdute da tempo, per un’avventura diversa da qualsiasi cosa abbia mai affrontato.

Cartoni animati Disney Pixar

Toy Story Il mondo dei giocattoli

  • Toy Story – Il mondo dei giocattoli (Toy Story) è il film d’animazione di successo, il primo completamente sviluppato in computer grafica, diretto da John Lasseter, realizzato dalla Pixar e distribuito dalla Walt Disney Pictures nel 1995. La pellicola è diventato un vero e proprio cult, tanto che ne 2005 è stato scelto per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.
  • A Bug’s Life – Megaminimondo (A Bug’s Life) è un film d’animazione del 1998 diretto da John Lasseter, prodotto della Pixar Animation Studios e distribuito dalla Walt Disney Pictures. Vessate da uno sciame di cavallette sbruffone che esigono, periodicamente, una parte delle provviste raccolte dalle formiche, i piccoli insetti decidono di difendersi e di ribellarsi.
  • Toy Story 2 – Woody e Buzz alla riscossa (Toy Story 2) è un film d’animazione statunitense del 1999, diretto da John Lasseter, Lee Unkrich e Ash Brannon (questi ultimi due in veste di co-registi), prodotto dalla Pixar e distribuito dalla Walt Disney Pictures. È il secondo film della serie di Toy Story, sequel di Toy Story – Il mondo dei giocattoli (1995) e ripropone gli stessi personaggi del primo film, aggiungendone di nuovi. Buzz Lightyear ed i suoi amici partono alla ricerca di Woody, che è stato rapito da un collezionista di giocattoli senza scrupoli.
  • Monsters & Co. (Monsters, Inc.) è un film d’animazione della Pixar, del 2001 diretto da Pete Docter, Lee Unkrich e David Silverman, questi ultimi due in veste di co-registi. Il film è uscito il 2 novembre 2001 negli Stati Uniti e il 15 marzo 2002 in Italia.La Monster & Co. trasforma le urla dei bambini in energia. Ogni notte una squadra scelta entra nelle stanze dei piccoli per spaventarli. Un giorno però due di loro, Mike e Sully, commettono un errore, facendo entrare a Mostropoli una bambina umana.
  • Alla ricerca di Nemo (Finding Nemo) è un film d’animazione della Pixar Animation Studios del 2003, vincitore del premio Oscar 2004 come miglior film d’animazione. Il film è dedicato all’animatore Glenn McQueen, morto di melanoma prima della fine della realizzazione del film nell’ottobre 2002, a 41 anni. Marlin, un pesce pagliaccio, è alla ricerca del figlio Nemo, rapito da un pescatore sulla barriera corallina. Al padre disperato si unisce una svampita compagna di viaggio di nome Dory. Intanto, il piccolo pianifica come fuggire dall’acquario in cui è stato rinchiuso.
  • Gli Incredibili – Una “normale” famiglia di supereroi (The Incredibles) è un film d’animazione del 2004 scritto e diretto da Brad Bird. È una commedia che si ispira ai fumetti e i film dei supereroi. La pellicola, la sesta prodotta dai Pixar Animation Studios e la prima in cui la storia si basa unicamente su personaggi umani (seppur dotati di superpoteri), è stata distribuita negli Stati Uniti dal 5 novembre 2004, e in Italia dal 26 dello stesso mese. È una della commedie di supereroi e il film d’animazione con supereroi di maggiore successo commerciale. Una famiglia di supereroi che vive una vita normale deve tornare in azione quando il crimine torna ad impazzare in città.
  • Cars – Motori ruggenti (Cars) è un film d’animazione del 2006, il settimo nonché il più lungo lungometraggio della casa cinematografica Pixar Animation Studios, diretto da John Lasseter e distribuito dalla Walt Disney Pictures. La pellicola è dedicata alla memoria di Joe Ranft, co-regista della Pixar deceduto in seguito a un incidente stradale nell’agosto 2005 a 45 anni. Il 22 giugno 2011 è uscito nelle sale il seguito dal titolo Cars 2, mentre nel giugno 2017 negli Stati Uniti è uscito Cars 3. Saetta McQueen è un’automobile da corsa. Decisa a partecipare alla prestigiosa Piston Cup, parte alla volta della California, ma lungo la leggendaria Route 66 si imbatte nella cittadina di Radiator Springs, dove fa la conoscenza di alcuni dei suoi abitanti a quattro ruote. Grazie al loro aiuto, Saetta può prendere parte alla difficile competizione, nella quale deve affrontare una serie di irriducibili avversari.
  • Ratatouille è un film d’animazione del 2007 diretto da Brad Bird e Jan Pinkava. Il film è l’ottavo lungometraggio realizzato in grafica computerizzata dalla Pixar, e come si evince anche dai titoli di coda è stato dedicato all’animatore canadese Dan Lee, il creatore del personaggio principale di Alla ricerca di Nemo. Remy, un topolino parigino, sogna di diventare un grande chef per poter proporre a tutti le sue prelibate ricette. Quando finisce nel seminterrato di uno dei ristoranti più rinomati della città, il roditore decide di rimanerci e imparare a cucinare.
  • WALL•E è un film d’animazione del 2008, il nono lungometraggio d’animazione realizzato da Pixar Animation Studios in coproduzione con Walt Disney Pictures, diretto da Andrew Stanton (già regista per la Pixar di Alla ricerca di Nemo, con il quale vinse il premio Oscar nel 2009 come miglior film d’animazione). WALL•E è dedicato a Justin Wright, animatore Pixar morto negli studi della società il 18 marzo 2008. Si è aggiudicato nel 2009 il premio Oscar come miglior film d’animazione. Su un pianeta Terra abbandonato dall’umanità, il solitario e sensibile robottino Wall-E si innamora perdutamente di un drone sbarcato nella discarica dove vive.
  • Up è un film d’animazione del 2009 scritto e diretto da Pete Docter e Bob Peterson. È il decimo lungometraggio realizzato dai Pixar Animation Studios in co-produzione con la Walt Disney Pictures, ed ha aperto il 62º Festival di Cannes il 13 maggio 2009. È stato il secondo film di animazione della storia ad essere stato candidato agli Oscar come miglior film dopo La bella e la bestia nel 1991, ottenendo 5 candidature in totale, e vincendo due Premi Oscar, ossia miglior film d’animazione e migliore colonna sonora.
  • È il primo film della Pixar ad essere realizzato anche per la proiezione in formato digitale tridimensionale Disney Digital 3-D, e la colonna sonora è stata composta da Michael Giacchino, già compositore dei film Pixar Gli Incredibili – Una “normale” famiglia di supereroi e Ratatouille. Carl Fredricksen, un venditore di pallonicini di 78 anni sta per esaudire il sogno di una vita: volare in Sud America con la propria casa. Accompagnato nel viaggio da un boyscout di 8 anni, i due affrontano mostri e furfanti di ogni tipo.
  • Toy Story 3 – La grande fuga (Toy Story 3) è un film d’animazione del 2010 diretto da Lee Unkrich. Terzo capitolo dell’omonima saga prodotta dai Pixar Animation Studios, dopo Toy Story – Il mondo dei giocattoli e Toy Story 2 – Woody e Buzz alla riscossa, la pellicola animata, a cui prendono parte come doppiatori Tom Hanks, Tim Allen, Joan Cusack, Don Rickles, Wallace Shawn, Michael Keaton, Timothy Dalton, Bonnie Hunt e Whoopi Goldberg, vede i giocattoli venire abbandonati dal loro proprietario, Andy, ormai cresciuto e pronto a partire per il college. Un primo tentativo di realizzare il film era stato fatto dalla Circle 7 Animation, il reparto di animazione digitale fondato dalla Disney nel 2005, ma l’acquisizione della Pixar da parte degli studi Disney fermò il progetto, che fu riavviato nel 2006 sotto la guida della Pixar.
  • Cars 2 è un film del 2011 della Pixar, diretto da John Lasseter e Brad Lewis, quest’ultimo come co-regista. Sequel del film del 2006 Cars – Motori ruggenti, Cars 2 è uscito il 22 giugno 2011 in Italia e il 17 giugno negli Stati Uniti d’America. Saetta McQueen si unisce di nuovo al suo vecchio e migliore amico Mater per una serie di avventure internazionali e per fantastiche sfide contro le auto più veloci del mondo.
  • Ribelle – The Brave(Brave) è un film del 2012 diretto da Mark Andrews e Brenda Chapman, tredicesimo prodotto dalla Pixar Animation Studios, vincitore del premio Oscar 2013 come Miglior film d’animazione. Inizialmente diretto dalla Chapman, che rimane comunque accreditata come regista, il film è poi passato nelle mani di Andrews, collaboratore di Brad Bird e già autore del corto One Man Band.
  • La principessa Merida è coraggiosa, audace e insofferente alle regole di corte e preferisce cavalcare e tirare con l’arco piuttosto che sedere a tavola composta o pettinare i propri riccioli rossi. Costretta a sposare uno dei pretendenti che si contendono la sua mano, decide di sovvertire le regole e rinnegare la tradizione. Fuggita nei boschi per la disperazione, incontra una vecchia strega che le offre un rimedio magico ai suoi problemi.
  • Monsters University è un film d’animazione del 2013 diretto da Dan Scanlon e con protagonisti del cast vocale John Goodman, Billy Crystal e Steve Buscemi. Il film, prodotto da Pixar Animation Studios e distribuito da Walt Disney Pictures, è il prequel del film del 2001 Monsters & Co. La rivalità fra Mike e Sulley risale ai tempi dell’università, quando entrambi sono stati cacciati dal programma di Spaventatori professionisti.

Inside Out, 2015

Inside Out

  • Inside Out è un film d’animazione del 2015 realizzato dai Pixar Animation Studios e distribuito dalla Walt Disney Pictures, diretto da Pete Docter insieme al co-regista Ronnie del Carmen. La pellicola ha vinto l’Oscar come miglior film d’animazione di quell’anno. Riley è costretta a lasciare la propria vita nel Midwest quando il padre si trasferisce per lavoro a San Francisco. La piccola è guidata dalle proprie emozioni: Gioia, Paura, Rabbia, Disgusto e Tristezza, che vivono nel Quartier Generale, il centro di controllo nella mente, da dove l’aiutano a affrontare la vita di tutti i giorni.
  • Il viaggio di Arlo è il film d’animazione del 2015 diretto da Peter Sohn, realizzato in CGI dai Pixar Animation Studios e distribuito dalla Walt Disney Pictures. In questo epico viaggio un apatosauro di nome Arlo stringe un’improbabile amicizia con un umano. Attraversando territori misteriosi e ostili, il dinosauro impara ad affrontare le proprie paure e scopre ciò di cui è veramente capace.
  • Alla ricerca di Dory (Finding Dory) è l’atteso sequel di Alla ricerca di Nemo del 2016 diretto da Andrew Stanton e Angus MacLane. Con l’aiuto di Nemo e Marlin, Dory cerca di ritrovare la propria famiglia, dalla quale ha ricordato di essere stata separata da piccola. In barba alle sue frequenti e continue amnesie la pesciolina affronta un’avventura senza precedenti.
  • Cars 3 è un film d’animazione del 2017 diretto da Brian Fee. Prodotto dai Pixar Animation Studios e distribuito dalla Walt Disney Studios Motion Pictures, è il sequel di Cars – Motori ruggenti (2006) e Cars 2 (2011). È uscito nelle sale nel giugno 2017 negli Stati Uniti e il 14 settembre dello stesso anno in Italia. Oscurato da una nuova generazione di piloti, Saetta McQueen è costretto a ritirarsi dallo sport che ama. Per tornare in pista ha bisogno dell’aiuto della giovane ingegnere di gara Cruz Ramirez.
  • Coco è un film d’animazione del 2017 diretto da Lee Unkrich e Adrian Molina, distribuito dalla Walt Disney Pictures e creato e prodotto dai Pixar Animation Studios. Nel 2018 ha vinto due premi Oscar, come miglior film d’animazione e come miglior canzone per Remember Me, scritta da Robert Lopez e Kristen Anderson-Lopez. Miguel, un giovanissimo aspirante musicista, intraprende un viaggio verso la terra dei propri antenati per scoprire i misteri nascosti dietro i racconti e le tradizioni della famiglia.
  • Gli Incredibili 2 (Incredibles 2) è un film d’animazione del 2018 scritto e diretto da Brad Bird. È il seguito de Gli Incredibili – Una “normale” famiglia di supereroi del 2004, sempre sceneggiato e diretto da Bird ed è il 20° film prodotto dalla Pixar Animation Studios.
  • Un produttore televisivo recluta Elastigirl per combattere il crimine e far sì che il pubblico si innamori ancora dei supereroi. Mr. Incredible deve così affrontare una delle più grandi sfide di sempre: restare a casa e prendersi cura dei tre figli.
  • Toy Story 4 è un film d’animazione del 2019 diretto da Josh Cooley e vincitore del premio Oscar per miglior film d’animazione. Si tratta del quarto lungometraggio della serie cinematografica Toy Story, dopo Toy Story – Il mondo dei giocattoli (1995), Toy Story 2 – Woody e Buzz alla riscossa (1999) e Toy Story 3 – La grande fuga (2010). Prodotto da Pixar Animation Studios e distribuito da Walt Disney Pictures, l’uscita del film nei cinema, in RealD Cinema, Dolby Cinema, e IMAX 3D, è avvenuta nelle sale statunitensi il 21 giugno 2019 e in quelle italiane il 26 giugno dello stesso anno. Woody, Buzz Lightyear e il resto della banda si imbarcano in una nuova avventura in compagnia dell’ultimo arrivato nella stanza di Bonnie: Forky. Durante il viaggio, vecchi e nuovi amici contribuiscono a creare momenti magici.
  • Onward – Oltre la magia (Onward) è un film d’animazione del 2020 diretto da Dan Scanlon. I due protagonisti sono due fratelli, Ian e Barley Lightfoot, due elfi che decidono di mettersi in viaggio per scoprire se nel loro mondo esiste ancora un po’ di magia.
  • Soul è un film d’animazione del 2020 realizzato dai Pixar Animation Studios e diretto da Pete Docter. Vi siete mai chiesti da dove provengano le vostre passioni, i vostri sogni e i vostri interessi? Che cosa vi renda davvero voi stessi? Soul accompagnerà il pubblico in un viaggio dalle strade di New York ai regni cosmici per trovare le risposte alle domande più importanti della vita. Joe Gardner, un insegnante di musica di scuola media, ha l’occasione unica di suonare nel migliore locale jazz della città. Ma un piccolo passo falso lo porterà dalle strade della città di New York a un luogo fantastico in cui le nuove anime ricevono le proprie personalità, peculiarità e interessi prima di andare sulla Terra. Determinato a ritornare alla propria vita, Joe si allea con 22, un’anima ancora in formazione che non ha mai capito il fascino dell’esperienza umana. Mentre Joe cerca disperatamente di mostrare a 22 cosa renda la vita così speciale, troverà le risposte alle domande più importanti sull’esistenza.
  • Luca è l’atteso nuovo film Disney Pixar diretto dal candidato all’Oscar Enrico Casarosa (La Luna) e prodotto da Andrea Warren (Lava, Cars 3) per Disney Pixar. Ambientato in una splendida città di mare della Riviera italiana, l’originale film d’animazione è la storia di un giovane ragazzo che vive un’esperienza di crescita personale durante un’indimenticabile estate contornata da gelati, pasta e infinite corse in scooter. Luca condivide queste avventure con il suo nuovo migliore amico, ma tutto il divertimento è minacciato da un segreto profondo: lui in realtà è un mostro marino di un altro mondo situato appena sotto la superficie dell’acqua.
  • Turning Red è l’annunciato nuovo film Disney Pixar diretto da Domee Shi in arrivo l’11 Marzo 2022 e il 25° lungometraggio della Pixar.. La devozione di una giovane ragazza a una boy band che si scatena in modo incontrollabile in un panda rosso gigante. In “Turning Red”, Mei Lee è una tredicenne fiduciosa e scema, divisa tra il rimanere la figlia obbediente di sua madre e il caos dell’adolescenza.
  • Lightyear è l’annunciato nuovo film Disney Pixar  diretto da Angus MacLane. Prodotto da Pixar Lightyear è uno spin-off del franchise di Toy Story, ambientato all’interno della narrazione di ” Buzz Lightyear of Star Command “. Sarà il 26° film d’animazione della Pixar.
  • Elemental è un film d’animazione del 2023 diretto da Peter Sohn. Ember e Wade, un’insolita coppia, vivono nella città popolata dai quattro elementi. Solo al Cinema dal 21 Giugno 2023.
  • Inside Out 2 è il film del 2015 campione d’incassi e realizzato dai Pixar Animation Studios e distribuito dalla Walt Disney Pictures. Sarà diretto da Kelsey Mann, scritto da Meg LeFauve e distribuito da Walt Disney Pictures. Il film Inside Out 2 uscirà a Giugno del 2024. In Inside Out 2 Riley è ormai adolescente, e sta per affrontare le superiori. Gioia, Tristezza, Rabbia, Disgusto e Paura avranno a che fare inoltre con le nuove emozioni della crisi adolescenziale: Ennui, Imbarazzo, Invidia, Ansia e Nostalgia.
  • Elio (2025)
  • Elio è il prossimo film Disney Pixar ambientato nello spazio. Il film è diretto da Adrian Molina e sarà doppiato da America Ferrera, Yonas Kibreab. Elio è un ragazzino di 11 anni che si ritrova trasportato attraverso la galassia e che viene scambiato per l’ambasciatore intergalattico del nostro pianeta Terra.




Lanterns: i Guardiani dell’Universo e i Sinestro Corps potrebbero apparire nella serie

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Sembra che possiamo aspettarci di vedere i Guardiani dell’Universo e (forse) i Sinestro Corps nella prossima serie DCU Lanterns. Durante un’intervista sulla sua nuova serie, Deli Boys, Poorna Jagannathan (Never Have I Ever, Wolfs) ha parlato di ciò che la entusiasma di più dello show e, nel suo entusiasmo, potrebbe aver rivelato un po’ più di quanto si rendesse conto. “Non avrei potuto amare di più la scrittura di Lanterna Verde. Come Deli Boys, la serie di Lanterna Verde è scritta straordinariamente bene e il mio personaggio è straordinariamente ben costruito“.

Inoltre, il modo in cui posso descrivere tutti i personaggi. Abbiamo tutti i personaggi che conosciamo e amiamo… le Lanterne, i Guardiani, Sinestro, e quel mondo è ancora intatto e tutti sono presentati come eroi e cattivi allo stesso tempo. Ed è questo che rende la scrittura così complessa, stratificata e meravigliosa”. I Guardiani dell’Universo sono una specie di alieni dalla pelle blu che hanno fondato il Corpo delle Lanterne Verdi, che amministrano dal loro pianeta natale, Oa, al centro dell’Universo. Il loro coinvolgimento probabilmente non dovrebbe essere una sorpresa, anche se sembrerebbe confermare che ci dirigeremo nello spazio a un certo punto della serie.

Non è chiaro se Jagannathan intendesse dire Sinestros – al plurale – o si riferisse semplicemente al cattivo che sarà interpretato da Ulrich Thomsen. Tutto ciò che sappiamo del personaggio di Jagannathan è invece solo il suo nome (“Zoe”) e che si pensa sia l’interesse amoroso di John Stewart. Con le riprese attualmente in corso, non resta che attendere maggiori informazioni su ciò che possiamo aspettarci di vedere nella serie.

Di cosa parla Lanterns?

L’attesa serie Lanterns, parte del rinnovato Universo DC guidato da Gunn e Safran, seguirà le Lanterne Verdi Hal Jordan e John Stewart mentre indagano su un misterioso omicidio legato a una cospirazione più ampia e sconvolgente. La serie della HBO è descritta come una storia “alla True Detective” che mescola intrighi cosmici con un tono di ispirazione noir. Con una durata di otto episodi, Lanterns promette di introdurre una versione fresca e dinamica degli amati eroi intergalattici della DC.

Kyle Chandler e Aaron Pierre sono stati confermati per Lanterns e saranno i protagonisti della serie, rispettivamente nei panni di Hal Jordan e John Stewart, segnando il loro attesissimo debutto nell’Universo DC. Tra gli altri membri del cast finora confermati figurano anche Kelly Macdonald, Garret Dillahunt e Poorna Jagannathan. In quanto progetto cardine del rinnovato DCU, Lanterns dovrebbe collegarsi direttamente ad archi narrativi più ampi, pur offrendo una narrazione autonoma e incentrata sui personaggi. Con la sua attenzione al mistero, al dramma e alla mitologia cosmica della DC, Lanterns è destinata a diventare un capitolo fondamentale dell’Universo DC in evoluzione.

La serie si propone di mettere in luce entrambi gli eroi in egual misura, offrendo una nuova interpretazione della loro iconica collaborazione e rimanendo al contempo fedele alla ricca storia dei fumetti dei personaggi. Con la sua narrazione concreta e il tono ispirato al noir, la serie dovrebbe fornire un nuovo livello di profondità al mito di Lanterna Verde, attraendo sia i fan di lunga data che i nuovi arrivati nell’Universo DC. I fan possono attendere il debutto sulla HBO nel 2026.

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Harry Potter: una dirigente dell’HBO aggiorna sul cast e svela se rivedremo volti noti dei film

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Sarah Aubrey, dirigente della HBO, risponde onestamente alla domanda se la serie TV di Harry Potter vedrà il ritorno di qualche star del franchise originale. Dopo otto film di successo (e tre spin-off di minore importanza), la fortunata serie di libri fantasy di J. K. Rowling è pronta a fare il salto sul piccolo schermo in una nuova serie della showrunner Francesca Gardiner. La serie TV di Harry Potter dovrebbe raccontare gli eventi dei libri con molti più dettagli rispetto ai film, e l’attesa è alta. Un punto chiave di interesse è proprio chi interpreterà tutti i personaggi principali.

In una recente intervista con THR, Aubrey, che supervisiona la produzione IP della HBO, ha commentato il processo di casting della serie TV di Harry Potter, suggerendo che il pubblico non dovrebbe aspettarsi di vedere volti familiari dai film. Secondo la dirigente, il casting di nuovi attori è stato un processo scoraggiante a causa di quanto siano amate le interpretazioni dei film, ma alla fine è ottimista sul fatto che la durata più lunga dello show porterà all’accoglienza di queste nuove star. Leggi il suo commento qui sotto quando le è stato chiesto se gli attori si stanno facendo avanti per partecipare allo show e se saranno prese in considerazione le star di Harry Potter che torneranno:

Sì, penso che sia un lavoro da sogno per molti attori nel Regno Unito. Ma i ruoli che stiamo cercando in questo momento sono per persone che faranno parte della serie per un decennio, quindi è anche un lavoro molto particolare. Ma l’impegno è quello di realizzare i libri, ed è quello che potrebbe essere. Ma ci sono persone interessanti che si stanno facendo avanti per essere gli attori adulti che appariranno nelle stagioni successive, come i Sirius Black del mondo.

Quindi è stato molto, molto divertente, ma non vogliamo ripetere le persone che erano nei film. Ed è sempre un po’ snervante perché la gente associa quei ruoli a certi attori, ma penso anche che, trattandosi di otto ore di TV, li immergeremo nella performance di un attore diverso.

Cosa significa il commento di Aubrey per la serie TV di Harry Potter

Internet è invasa da fan che propongono chi dovrebbe interpretare i personaggi chiave del cast di Harry Potter nella serie in arrivo. Un suggerimento popolare è che l’attore di Draco Malfoy Tom Felton potrebbe ora interpretare Lucius Malfoy, il patriarca della famiglia precedentemente interpretato da Jason Isaacs. Aubrey getta acqua fredda su queste speranze, suggerendo che il cast dello show sarà composto interamente da nuovi attori che non sono mai stati presenti nel franchise prima d’ora.

Sebbene il cast dello show rimanga in gran parte avvolto nel mistero, John Lithgow ha recentemente confermato che interpreterà Silente, un ruolo precedentemente interpretato dagli attori Richard Harris e Michael Gambon. Lithgow è il primo americano a interpretare un ruolo importante nella serie e il suo ingaggio potrebbe indicare l’approccio che la serie adotterà nella scelta dei nuovi attori. Con le riprese della serie TV di Harry Potter che dovrebbero iniziare quest’estate nel Regno Unito, potrebbero essere necessarie solo poche settimane o mesi per ulteriori annunci di casting.

Suits L.A., Episodio 3 Clip: la star di The Office vuole “uccidere” il suo personaggio

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Una clip dell’episodio 3 di Suits L.A. mostra Brian Baumgartner, che rivela di voler “uccidere” il suo iconico personaggio di The Office. La serie è uno spinoff di Suits, andata in onda dal 2011 al 2019 e che da allora ha riscosso un enorme successo su servizi di streaming come Netflix. Suits LA segue Ted Black, uno dei migliori avvocati dello spettacolo di Los Angeles. Il cast di Suits LA include Stephen Amell, Lex Scott Davis, Bryan Greenberg, Josh McDermitt e Victoria Justice.

Su X è stato pubblicato un video dell’episodio 3 di Suits LA, DiscussingFilm, che rivela l’apparizione di Kevin Baumgartner nella serie. Nel video, Baumgartner incontra Erica e le rivela che vuole separarsi dal personaggio di Kevin Malone. Baumgartner sostiene che la popolarità di Kevin lo ha costretto a interpretare sempre lo stesso tipo di ruolo e afferma di voler assumere ruoli drammatici “degni di un Oscar”. Guarda la clip completa qui sotto:

 

Cosa significa l’apparizione di Baumgartner per Suits LA

L’apparizione di Baumgartner in Suits LA ha perfettamente senso, dato che Ted Black e i suoi colleghi sono tutti avvocati che lavorano per alcune celebrità di spicco a Los Angeles. Parlando dei cameo delle celebrità in Suits LA, Greenberg, che interpreta Rick Dodsen nella serie, ha descritto lo show come “Entourage incontra il mondo e il tono di Suits”. Entourage, un’altra serie che ha visto la partecipazione di molte celebrità, come Mark Wahlberg, Larry David e James Cameron, lascia ben sperare per lo spin-off di Suits.

Pertanto, l’inclusione di Baumgartner nell’episodio 3 non è necessariamente una sorpresa. Tuttavia, i fan di The Office si divertiranno a vedere la sua trama incentrata sui suoi sentimenti contrastanti nei confronti di Kevin Malone. Nella clip qui sopra, viene anche rivelato che Ted rappresenta Tom Hanks, con cui Baumgartner vuole incontrarsi. Tuttavia, è improbabile che Hanks si presenti effettivamente nel prossimo episodio di Suits LA.

Big Little Lies 3 riceve un importante aggiornamento dalla HBO

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Big Little Lies 3 riceve un importante aggiornamento dalla HBO

La terza stagione di Big Little Lies ha ricevuto un importante aggiornamento sui progressi. Il dramma della HBO, con un cast stellare che includeva Nicole Kidman, Reese WitherspoonShailene Woodley,  Laura Dern e Meryl Streep, ha debuttato nel 2017, seguito dalla seconda stagione nel 2019. Da allora, gli aggiornamenti sulla terza stagione di Big Little Lies sono stati sporadici, anche se Nicole Kidman sembra aver confermato che era in fase di sviluppo in una dichiarazione nel novembre 2023.

The Hollywood Reporter ha recentemente incontrato il team di programmazione di HBO e Max per un’intervista completa. Durante la conversazione, l’argomento è passato alla terza stagione di Big Little Lies. Francesca Orsi, vicepresidente esecutivo e responsabile della programmazione drammatica di HBO, ha rivelato che “abbiamo bisogno del resto del libro”. Dice che Moriarty ha finito 150 pagine del manoscritto e che l’adattamento sarà montato “appena sarà finito”. Leggi la citazione completa di Orsi qui sotto:

Non vedo l’ora di iniziare, ma abbiamo bisogno del resto del libro. Abbiamo finito 150 pagine e [l’autrice Liane Moriarty] sta raddoppiando gli sforzi per finirlo. C’è molta impazienza sia da parte della HBO che del team di produzione, e non appena sarà finito, lei lo consegnerà e noi lo adatteremo. Ma fino ad allora, dobbiamo solo aspettare. Quindi, non è così imminente come pensavo all’inizio.

Cosa significa questo per la terza stagione di Big Little Lies

L’aggiornamento di Orsi ha diverse implicazioni enormi. La prima è che sono stati fatti progressi significativi sul romanzo sequel di Big Little Lies. Tuttavia, molto probabilmente c’è ancora molto lavoro da fare, considerando che il libro originale era lungo più di 400 pagine. Non si sa quanto tempo ci vorrà per finire il romanzo, che secondo Moriarty comporterà un salto temporale significativo. Tuttavia, era stato annunciato originariamente per novembre 2024, quindi se continua a questo ritmo, potrebbe essere completato entro la fine del 2025.

Sebbene la seconda stagione di Big Little Lies sia basata su un romanzo breve di Moriarty, quest’ultimo non è ancora stato pubblicato.

Questo aggiornamento sembra anche rivelare che sono ancora in atto piani concreti per montare la nuova stagione, anche se ci sono stati ritardi significativi. Mentre la disponibilità del cast potrebbe rappresentare un problema quando sarà il momento di dare seguito alla fine della seconda stagione di Big Little Lies, la fiducia di Kidman nel progetto e il fatto che si tratti di una coproduzione con la società di Witherspoon, Hello Sunshine, potrebbero fare molto per garantire che il cast principale possa essere riunito.

Yellowjackets: Sophie Nélisse anticipa nuovi personaggi e altre morti scioccanti nei restanti episodi della terza stagione

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La star della terza stagione di Yellowjackets Sophie Nélisse anticipa che nei restanti episodi ci saranno altre morti sorprendenti. Creato da Ashley Lyle e Bart Nickerson, il thriller di sopravvivenza di Showtime è tornato il mese scorso per la terza stagione, continuando la sua storia a doppia linea temporale di una squadra di calcio di liceali che sopravvive nella natura selvaggia dopo un incidente aereo e dei sopravvissuti rimasti decenni dopo. La terza stagione di Yellowjackets, episodio 4, si conclude con il momento più scioccante della stagione fino ad ora, con l’adulta Lottie (Simone Kessell) che muore in circostanze misteriose.

In una recente intervista con EW, Nélisse, che interpreta l’adolescente Shauna, rivela che Lottie non è l’unico personaggio importante di Yellowjackets a morire nella terza stagione. Anche se non rivela chi potrebbe essere il prossimo a morire, accenna al fatto che si tratta di qualcuno a cui il pubblico tiene. Ecco il suo commento:

“Abbiamo dovuto organizzare un paio di [feste di addio] in questa stagione. Courtney [Eaton] e io ne abbiamo organizzata una per una persona molto speciale. Abbiamo comprato delle lapidi, abbiamo fatto un collage di foto che abbiamo raccolto da tutti sul set e che abbiamo mostrato in TV. Avevamo un piccolo opuscolo con la loro faccia e poster ovunque e abbiamo ordinato una torta davvero pazzesca.

“Man mano che procediamo, ovviamente ci sono altri personaggi che devono lasciarci, e quelli a cui teniamo di più sono quelli che devono andarsene. L’ho sempre detto alle persone che muoiono. Dico: ‘In realtà è una testimonianza di quanto sei bravo come attore perché non ti uccideremo se non ci importa di te [perché] non importerà neanche al pubblico’. Uccidiamo i personaggi a cui siamo più legati.

Oltre alle morti dei personaggi, Nélisse afferma anche che ‘molte domande trovano risposta’ negli episodi rimanenti della terza stagione e che in un prossimo episodio si uniranno alla serie alcuni nuovi personaggi. Continua:

”Questo è tutto ciò che posso dire. In questa stagione vengono introdotti nuovi personaggi, il che è davvero divertente e ha portato anche un’altra dinamica nel gruppo. Ci divertiamo molto con loro e a volte diventa anche molto emozionante.

Cosa significa la provocazione di Nélisse per il resto della terza stagione di Yellowjackets

La struttura a doppia linea temporale dello show fa sì che i membri più anziani e più giovani del cast di Yellowjackets probabilmente non interagiscano molto sul set. Probabilmente non ci sarebbe bisogno che l’attrice Melanie Lynskey, che interpreta la Shauna adulta, sia presente durante le riprese delle scene ambientate negli anni ’90 nella natura selvaggia, e viceversa. Il commento di Nélisse potrebbe quindi essere interpretato come un suggerimento che il personaggio (o i personaggi) che morirà (moriranno) nei prossimi episodi sarà (saranno) qualcuno della linea temporale degli anni ’90.

Ci sono ancora diversi personaggi della linea temporale degli anni ’90 che non sono ancora apparsi nel presente, il che significa che molti di loro potrebbero essere i prossimi a morire. L’allenatore Scott (Steven Krueger), ad esempio, sembra certamente un probabile candidato a morire dopo il verdetto di colpevolezza al processo, ma anche personaggi come Mari (Alexa Barajas) e Melissa (Jenna Burgess) non sono ancora apparsi nel presente. Per quanto riguarda i nuovi personaggi di Nélisse, Hilary Swank è confermata per la terza stagione, anche se non si sa ancora chi interpreterà.

Étoile: prime immagini e data di uscita per nuova serie Prime della creatrice di Gilmore Girls

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Étoile, una nuova serie della creatrice di Una mamma per amica, riceve diverse immagini in anteprima e una data di uscita su Prime Video. Creata da Amy Sherman-Palladino, Una mamma per amica è andata in onda su The WB prima di passare a The CW per la sua ultima stagione, seguendo una madre single, Lorelai (Lauren Graham), e sua figlia, Rory (Alexis Bledel), nella pittoresca cittadina di Stars Hollow, nel Connecticut. Successivamente, Sherman-Palladino ha anche creato La fantastica signora Maisel per Prime Video, che ha vinto ben 22 Emmy prima di concludersi nel 2023.

Ora è stato rivelato il primo sguardo al nuovo show di Amy Sherman-Palladino. Tramite Vanity Fair, un totale di 10 immagini in anteprima di Étoile sono state rivelate, oltre alla data di uscita del 24 aprile, con l’intera stagione di otto episodi che uscirà in una volta sola. Guarda le immagini nella presentazione qui sotto:

 

Cosa significano le immagini in anteprima di Étoile per lo show

La parola francese per stella, Étoile, segue i ballerini e i team artistici dietro due delle più prestigiose compagnie di balletto al mondo, una a New York e l’altra a Parigi, mentre intraprendono un’audace iniziativa per salvare le loro storiche istituzioni scambiando le loro stelle più talentuose. Le immagini in anteprima, come si vede nella presentazione sopra, offrono uno sguardo ad alcuni di quei ballerini in azione e alle figure chiave che lavorano dietro le quinte delle prestigiose compagnie di balletto.

Charlotte Gainsbourg e Luke Kirby, che ha vinto un Emmy per il suo ruolo di ospite nei panni di Lenny Bruce in La fantastica signora Maisel, sono i protagonisti del cast di Étoile. A loro si aggiungono Gideon Glick, che ha anche recitato in La fantastica signora Maisel nei panni dell’eccentrico mago Alfie Zielenski, e Yanic Truesdale, che ha interpretato il burbero concierge francese alla locanda di Lorelai in Una mamma per amica. Lou de Laâge, David Alvarez, Ivan du Pontavice, Taïs Vinolo, David Haig e Simon Callow recitano anche in ruoli ricorrenti.

School Spirits 3: si farà? tutto quello che sappiamo

School Spirits 3: si farà? tutto quello che sappiamo

La serie drammatica soprannaturale School Spirits di Paramount+ ha il potenziale per diventare un successo di lunga durata, ma lo show sarà presto rinnovato per la terza stagione? Creata da Megan e Nate Trinrud, la serie è incentrata su Maddie (Peyton List), un’adolescente di Split River, nel Wisconsin, che si ritrova bloccata nell’aldilà dopo essere apparentemente morta in circostanze strane. Con l’aiuto dei fantasmi che abitano anche nella sua scuola, Maddie deve arrivare al fondo del suo mistero, svelando un intero mondo di sorprese soprannaturali. Mescolando elementi di drammi scolastici con il soprannaturale, School Spirits è una sintesi affascinante.

La prima stagione ha ricevuto recensioni per lo più positive ed è stata rinnovata a metà del 2023. Purtroppo, gli scioperi di Hollywood del 2023 hanno tenuto la serie in disparte per il resto dell’anno, e non è tornata fino all’inizio del 2025. Nonostante questa enorme battuta d’arresto, la seconda stagione di School Spirits ha continuato lo slancio positivo del suo predecessore e ha già aggiunto una serie di nuove sfaccettature all’esperienza ultraterrena di Maddie. Tuttavia, resta da vedere se Paramount+ riporterà lo show per la terza stagione, e la decisione dipenderà in gran parte dal successo della seconda puntata.

Ultime notizie su School Spirits 3

Sebbene la notizia non riguardi direttamente una potenziale terza stagione, le ultime notizie confermano che la seconda stagione di School Spirits ha visto un enorme aumento del pubblico. Gli episodi di debutto della seconda stagione sono stati visti da 1,7 milioni di spettatori nei primi sette giorni, il che segna un miglioramento del 104% rispetto alla prima stagione. Con la messa in onda della prima stagione su un secondo servizio di streaming, Netflix, è chiaro che School Spirits ha effettivamente aumentato il suo pubblico durante il lungo periodo di inattività tra le stagioni. Non è chiaro se questo porterà a un rinnovo della terza stagione, ma sicuramente aiuta.

La terza stagione di School Spirits non è confermata

School Spirits ha ottenuto il rinnovo per la seconda stagione dopo un debutto acclamato dalla critica e l’ordine è arrivato piuttosto rapidamente, tutto sommato. A poche settimane dalla conclusione della prima stagione, il rinnovo della seconda stagione ha dimostrato che la serie ha fatto qualcosa di giusto durante la prima stagione per garantirne un’altra. I ritardi che hanno tenuto la serie fuori onda per tutto il 2024 sono stati scoraggianti, ma dati recenti mostrano che il pubblico della serie è effettivamente cresciuto durante la pausa. La seconda stagione di School Spirits ha debuttato con un pubblico più vasto rispetto al suo predecessore, un buon segno per il suo futuro.

Con un aumento così massiccio di spettatori (senza dubbio stimolato dall’arrivo della prima stagione su Netflix), Paramount+ probabilmente terrà d’occhio la stagione 2 di School Spirits man mano che procede. Uno degli svantaggi di un programma di uscite settimanali è che non c’è alcuna garanzia che gli spettatori rimangano nel tempo. Il binge-watching richiede meno impegno, ma a volte non è così accurato nel giudicare la vera popolarità di uno show. Se la seconda stagione di School Spirits mantiene il suo pubblico (o addirittura lo aumenta), la terza stagione è una certezza.

Dettagli del cast di School Spirits 3

Il cast di School Spirits è cresciuto nella seconda stagione e questa tendenza probabilmente continuerà anche nella terza. Tuttavia, è impossibile indovinare chi saranno i nuovi arrivati finché non emergeranno maggiori dettagli. Oltre a questo, è altamente probabile che il cast principale tornerà a riprendere i propri ruoli, anche se la seconda stagione promette ancora qualche colpo di scena. Maddie Nears, interpretata da Peyton List, è il fulcro della serie e tornerà sicuramente nella terza stagione. Insieme a lei ci sarà Kristian Ventura nel ruolo di Simon Elroy, il migliore amico di Maddie, l’unica persona in vita che può interagire con lei.

Milo Manheim tornerà probabilmente nei panni del fantasma Wally Clark, mentre Spencer MacPherson dovrebbe riprendere il ruolo di Xavier Baxter, l’ex fidanzato di Maddie. Anche Rhonda Rosen, l’adolescente assassinata, dovrebbe tornare nella terza stagione, e il suo cinico senso dell’umorismo è fornito da Sarah Yarkin nel ruolo del fantasma. Nick Pugliese interpreta il fantasma timido e amichevole, Charley, mentre Josh Zuckerman appare come il fantasma del misterioso signor Martin. A completare il cast dei vivi, Nicole Herrera è interpretata da Kiara Pichardo, una persona vicina a Simon e a Maddie quando era in vita.

Il cast della terza stagione di School Spirits includerà probabilmente:

  • Peyton List Maddie Nears
  • Kristian Ventura Simon Elroy
  • Milo Manheim Wally Clark
  • Spencer MacPherson Xavier Baxter
  • Sarah Yarkin Rhonda Rosen
  • Nick Pugliese Charley
  • Josh Zuckerman Mr. Martin
  • Kiara Pichardo Nicole Herrera

Dettagli della trama della terza stagione di School Spirits

La prima stagione si è conclusa con la sconvolgente rivelazione che Maddie non è morta e che uno spirito di nome Janet ha preso possesso del suo corpo. Anche se questa trama potrebbe concludersi nella seconda stagione, crea un precedente per ciò che ci si può aspettare dalla terza.

Il finale della seconda stagione ha già promesso di lasciare agli spettatori più domande che risposte (secondo Peyton List in un’intervista con Collider), e questo significa che un enorme colpo di scena scuoterà di nuovo le cose.

Quale sarà questo colpo di scena sarà impossibile da prevedere fino al finale della seconda stagione, ma probabilmente significa che Maddie non si riunirà al suo corpo fisico in tempi brevi. Con le regole dei fantasmi e dell’aldilà ancora da definire, non è chiaro cosa accadrebbe se Maddie tornasse alla normalità. Probabilmente significherebbe la fine della sua amicizia con i fantasmi, ma solo il tempo potrà dirlo. La terza stagione di School Spirits ha già molto su cui lavorare, ma la seconda stagione aggiungerà senza dubbio altro carburante al proverbiale fuoco della storia.

School Spirits – stagione 2, il finale spiegato dalle star

School Spirits – stagione 2, il finale spiegato dalle star

Jess Gabor, che interpreta Janet nella serie School Spirits Paramount+, spiega perché il suo personaggio sceglie di non passare oltre nel finale della seconda stagione. La serie drammatica soprannaturale vede Maddie (Peyton List) intrappolata nell’aldilà della Split River High dopo che Janet ha dirottato il suo corpo e si è avventurata fuori dalla scuola. Dopo molte riflessioni, Janet torna alla Split River High e offre a Maddie il suo corpo. Quando viene a galla la verità sulla sua morte, Janet sblocca l’uscita prendendo il controllo della sua cicatrice. Tuttavia, sceglie di rimanere piuttosto che passare oltre.

In un’intervista con The Wrap, Gabor parla della decisione di Janet di rimanere. Spiega come il tempo trascorso da Janet con gli amici di Maddie l’abbia cambiata in meglio e fa luce sulle dinamiche tossiche che ha con il signor Martin (Josh Zuckerman). Mentre Janet ha fatto pace con ciò che le è successo, l’attrice sottolinea anche come l’identità fondamentale del suo personaggio di scienziata entri in gioco nel suo processo decisionale dopo aver capito che potrebbe esserci dell’altro. Gabor sottolinea che Janet ha preso “una decisione coraggiosa” per aiutare i suoi amici. Ecco cosa ha detto:

Janet inizia finalmente a entrare in empatia con Maddie vedendola attraverso i suoi amici. Quando è nella capanna con tutti gli amici di Maddie, che chiaramente le vogliono abbastanza bene da rapirla, Janet non sa cosa significhi avere amici che ti coprono le spalle o cosa significhi fidarsi di nuovo di qualcuno. La persona su cui contava di più al mondo, il signor Martin (Josh Zuckerman), l’ha maltrattata e ha approfittato completamente di lei e della sua innocenza.

Si rende conto che quello che sta facendo non è il modo giusto di comportarsi e forse c’è un altro modo. Forse c’è una seconda possibilità di una seconda vita da qualche altra parte, ma non può essere rubando il corpo di Maddie.

È una scienziata. Vuole risposte. Vuole capire le cose. Anche se la sua porta è aperta e ha accettato il suo trauma e quello che le è successo, questo non significa che possa aiutare anche tutti gli altri a uscirne. Si rende conto che forse c’è di più nella vita di quanto pensasse. Forse non è tutto bianco o nero. Deve decidere: “Ci sto o non ci sto?” E fa questa scelta davvero coraggiosa di entrare nella zona grigia e aiutare questi nuovi amici a capire come possono uscirne anche loro.

Cosa significa questo per Janet in School Spirits

I commenti di Gabor offrono un po’ di chiarezza sull’arco del personaggio di Janet. Nello show, Janet scherza dicendo di avere “affari in sospeso” mentre decide di chiudere la porta di uscita per ora. In precedenza era stato anche rivelato che Janet potrebbe sapere di più su una potenziale minaccia che si sta profilando a Split River. Anche se il finale della seconda stagione non ha le risposte a queste domande, i commenti di Gabor rivelano che la decisione di Janet di rimanere alla fine della seconda stagione è motivata dal suo desiderio di svelare il mistero e aiutare i suoi amici, il che significa anche che il personaggio ha davvero voltato pagina.

In un’intervista separata, lo showrunner Oliver Goldstick ha rivelato che la seconda stagione di School Spirits ha quasi avuto un finale diverso, in cui Janet avrebbe trovato la sua via d’uscita. Tuttavia, la scelta di rimanere dimostra che Janet è diventata una persona a sé stante, che ha il potere di aiutare gli altri e di scegliere come apportare un cambiamento, anche nell’aldilà. Il colpo di scena è un momento di empowerment nell’arco del personaggio, e anche di redenzione.

Sherlock & Daughter: The CW fissa la data di uscita della nuova serie su Sherlock Holmes

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La CW ha fissato la data ufficiale di debutto della serie Sherlock & Daughter. Il franchise poliziesco di Sir Arthur Conan Doyle ha visto numerosi adattamenti nel corso degli anni, tra cui il film Sherlock Holmes di Guy Ritchie con Robert Downey Jr. e la serie BBC Sherlock. L’ingresso della CW nella proprietà intellettuale vedrà David Thewlis interpretare l’iconico detective e Blu Hunt una giovane americana, Amelia. La serie seguirà il duo, che lavora per risolvere il caso dell’omicidio della madre di Amelia, mentre Amelia cerca anche di dimostrare che Sherlock è il padre che ha perso da tempo.

Secondo Deadline Hollywood, la CW ha fissato la data di prima visione per Sherlock & Daughter. La serie sarà in onda mercoledì 16 aprile alle 21:00 ET. La rete ha anche annunciato le prime di altre serie, tra cui Remarkable Women e la terza stagione di Sullivan’s Crossing.

Cosa significa per Sherlock & Daughter

Il programma completo delle uscite di Sherlock & Daughter non è stato specificato, ma si può presumere che la serie manterrà la fascia oraria del mercoledì dalle 21:00 alle 22:00 ET per le prossime settimane. La terza stagione di Sullivan’s Crossing, che andrà in onda mercoledì su The CW, sarà trasmessa alle 20:00, lasciando così spazio a Sherlock & Daughter che manterrà la fascia oraria delle 21:00. La serie adattata da Doyle è prevista per otto episodi, quindi, a meno di settimane di pausa, il finale andrà in onda mercoledì 4 giugno.

Sherlock & Daughter è un interessante ingresso nell’universo cinematografico e televisivo di Sherlock, poiché si espande notevolmente sui testi originali di Doyle. Mentre alcune serie e film esistenti hanno aggiunto personaggi e si sono allontanati in modo significativo dal materiale originale, la trama di Amelia introduce un nuovo potenziale retroscena holmesiano. Sherlock ha una figlia, Joanna, secondo Doyle, ma è figlia di Irene Adler. Amelia è descritta come una donna nativa americana e quindi non avrebbe lo stesso retroscena della Joanna letteraria, anche se è confermato che sia la figlia di Sherlock.

Andor – stagione 2: un backstage dalla serie Star Wars

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Andor – stagione 2: un backstage dalla serie Star Wars

Disney+ ha diffuso uno speciale video del dietro le quinte, il nuovo poster e alcune immagini inedite della seconda stagione di Andor, la serie thriller di Lucasfilm nominata agli Emmy®, che in Italia tornerà per la sua attesissima conclusione il 23 aprile. Il contenuto video offre uno sguardo alla realizzazione della stagione 2 della serie che vede i personaggi e le loro relazioni intensificarsi mentre l’orizzonte della guerra si avvicina e Cassian diventa un elemento chiave dell’Alleanza Ribelle. Tutti saranno messi alla prova e, con l’aumentare della posta in gioco, i tradimenti, i sacrifici e i conflitti di interesse diventeranno profondi.

Tutto quello che sappiamo su Andor – stagione 2

Ricca di intrighi politici, pericoli, tensioni e imprese ad alto rischio, la serie è un prequel di Rogue One: A Star Wars Story, che ritrae un eroico gruppo di ribelli che ruba i piani dell’arma di distruzione di massa dell’Impero: La Morte Nera, ponendo le basi per gli eventi del film originale del 1977. Andor riporta l’orologio indietro di cinque anni rispetto agli eventi di Rogue One per raccontare la storia dell’eroe del film, Cassian Andor, e la sua trasformazione da disinteressato e cinico signor nessuno a un eroe ribelle sulla via del suo epico destino.

La stagione finale si svilupperà in 12 episodi suddivisi in quattro capitoli da tre episodi ciascuno. Il primo capitolo (ep. 1-3) debutterà il 23 aprile in Italia, seguito dai successivi capitoli, con tre episodi ciascuno, tutti i mercoledì.

La seconda stagione di Andor è interpretata da Diego Luna, Stellan Skarsgård, Genevieve O’Reilly, Denise Gough, Kyle Soller, Adria Arjona, Faye Marsay, Varada Sethu, Elizabeth Dulau, Alan Tudyk, con Ben Mendelsohn e Forest Whitaker. La serie è stata creata da Tony Gilroy, che è anche l’executive producer insieme a Kathleen Kennedy, Sanne Wohlenberg, Diego Luna, Luke Hull e John Gilroy. Tony Gilroy ha scritto i primi tre episodi, mentre Beau Willimon gli episodi 4-6; Dan Gilroy ha scritto gli episodi 7-9 e Tom Bissell gli episodi 10-12. I registi della serie sono Ariel Kleiman (episodi 1-6), Janus Metz (episodi 7-9) e Alonso Ruizpalacios (episodi 10-12)

Come se non ci fosse un domani: una clip dal film

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Come se non ci fosse un domani: una clip dal film

A pochi giorni dal proscioglimento degli attivisti del movimento ambientalista Ultima Generazione che nel gennaio del 2023 lanciarono della vernice lavabile contro l’opera ‘Love’ di Maurizio Cattelan, conosciuta anche come ‘il Dito’ di piazza Affari a Milano – azione per la quale tre ragazzi del movimento erano finiti a processo con l’accusa di imbrattamento di beni culturali – arriva nelle sale italiane da oggi giovedì 6 marzo il documentario COME SE NON CI FOSSE UN DOMANI.

Diretto da Riccardo Cremona e Matteo Keffer, due registi con all’attivo numerosi lavori su temi sociali e ambientali che per la prima volta si cimentano in un lungometraggio per il grande schermo, il documentario è stato scritto con la consulenza di Paolo Giordano ed è una produzione Motorino Amaranto e GreenBoo Production con Maestro Distribution e prodotto da Ottavia Virzì.

Il film è stato premiato con la Menzione Speciale della giuria al Rome International Documentary Festival 2024 con la seguente motivazione: “Un viaggio intenso e sottile dietro le quinte e nelle profondità di un mondo popolato da giovani attivisti, dalle loro speranze, lotte, inquietudini e contraddizioni.” Apprezzato dalla critica, il documentario rientra ora nella selezione ufficiale dei documentari in corsa per entrare nelle cinquine finaliste ai Nastri D’Argento 2025 per la sezione Documentari – Cinema del Reale.

Come se non ci fosse un domani: intervista ai registi e alla produttrice

Il film racconta le azioni, le discussioni, i dubbi, le speranze del gruppo di attivisti climatici impegnati da anni in una campagna di disobbedienza civile non violenta, che ha attirato l’attenzione dei media e della politica tramite iniziative controverse come blocchi stradali e imbrattamenti di palazzi istituzionali e opere d’arte. Una narrazione onesta ed equilibrata ci racconta quello che succede dietro le quinte delle loro proteste attraverso il punto di vista e le storie personali di cinque protagonisti del movimento che si intrecciano con gli eventi della cronaca.

Il movimento si definisce l’ultima generazione in grado di fermare la curva di una emergenza climatica che ha ormai superato la soglia critica e COME SE NON CI FOSSE UN DOMANI prova a dipingere il ritratto corale di questo gruppo e la loro battaglia indomabile affinché invece ci possa essere un domani. Il film è nei cinema italiani da oggi 6 marzo 2025 distribuito da Mescalito Film e con il patrocinio di Amnesty International Italia.

Elfkins – Missione Gadget, una clip dal film dal 13 marzo al cinema

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Plaion Pictures e Imago Company sono felici di presentare la prima clip di Elfkins – Missione Gadget, che arriverà nei cinema italiani a partire dal 13 marzo. Dopo il grande successo del primo film Elfkins – Missione Best Bakery, la regista Ute von Münchow-Pohl torna a incantare il pubblico con una nuova avventura dei piccoli Elfkins, creature fatate basate sulla nota fiaba popolare tedesca degli “Heinzelmännchen” legata alla città di Colonia. Tra questi spicca la personalità della giovane Elfie, curiosa e un po’ spericolata, che è stufa di vivere una vita lontana dalla luce del sole: infatti gli Elfkins sono sempre pronti a dare una mano agli esseri umani con i lavori domestici e manuali, ma a una condizione: non farsi mai vedere!

Elfkins – Missione Gadget prende il via dall’incontro fra gli Elfkins di Colonia, legati alle tradizioni, e quelli provenienti da Vienna, la cui parola d’ordine è “divertimento”: due clan una volta uniti, ma ormai divisi da secoli a causa di un incidente che affonda le radici nella leggenda. Mentre i primi dedicano la vita ad aiutare gli umani, gli Elfkins viennesi hanno invece  affinato le proprie tecniche, facendo ampio uso di gadget ipertecnologici per uscire in pieno giorno e compiere ogni sorta di marachella. È proprio Elfie a imbattersi per prima in uno dei membri dell’altro clan, dopo aver portato a casa con sé uno strano orologio abbandonato dalle mille funzioni. Come vediamo nella clip, il legittimo proprietario, un giovane Elfkin introverso  e impacciato di nome Bo, non impiega però molto a rintracciarlo. Nasce così una fortissima amicizia che unisce due mondi e due personalità all’apparenza molto distanti –  una estroversa e temeraria, l’altra un po’ timida e timorosa – ma più simili di quanto possa sembrare a prima vista.

La trama di Elfkins – Missione Gadget

Secondo un’antica leggenda, gli Elfkins sono gnomi che aiutano gli umani nel lavoro. Ma Elfie, una giovane e spericolata Elfkin, desidera qualcosa di più: un’esistenza ricca di emozioni e avventure, in contrasto col volere degli anziani del suo clan. La sua vita viene stravolta dall’incontro con Bo, Elfkin di un altro clan che vive di solo divertimento, mettendo a segno furti impossibili grazie a gadget super-tecnologici. Mentre tentano di sfuggire dalle grinfie della poliziotta Lansky e del suo gatto Polipette, i due amici dai cappelli a punta dovranno compiere la più grande delle missioni: far riconciliare i loro clan, che non si parlano da oltre 250 anni.

V per Vendetta: la spiegazione del finale del film

V per Vendetta: la spiegazione del finale del film

Cosa succede alla fine del dramma politico distopico del 2005, V per Vendetta? Diretto da James McTeigue e sceneggiato dalle sorelle Wachowski, il film è ambientato in un futuro alternativo che ruota attorno a un regime totalitario neofascista nordico e alla figura di V (Hugo Weaving), un anarchico mascherato che vuole spingere il Regno Unito verso un cambiamento rivoluzionario. Allegoria dell’oppressione alimentata dal governo e della tirannia statale, V per Vendetta è ambientato nel 2020, dove il mondo è in subbuglio come mai prima d’ora, mentre una pandemia devasta l’Europa e tutti i gruppi di minoranza, compresi gli atei e gli ebrei, sono considerati “indesiderabili” e vengono cacciati e giustiziati.

Il 4 novembre, V, che indossa sempre una maschera di Guy Fawkes, salva la giornalista televisiva Evey Hammond (Natalie Portman) dall’assalto della polizia segreta dello Stato, che poi assiste al piano di V in azione, che prevede la demolizione dell’Old Bailey, tra fuochi d’artificio e l’Ouverture 1812 di Tchaikovsky, scritta per commemorare la ritirata di Napoleone da Mosca. Nel frattempo, l’ispettore Finch (Stephen Rea) di Scotland Yard guida la ricerca del vigilante mascherato V e mira a porre fine ai suoi piani radicati nella ribellione. Nel corso del tempo, si rafforza la roccaforte del partito Norsefire, che non lascia nulla di intentato per quanto riguarda la violazione della privacy, la sorveglianza intrusiva e la formazione dell’opinione pubblica attraverso la narrazione controllata dei media.

L’autorità del governo viene ripetutamente sfidata da V, che emerge come unico simbolo di cambiamento e ribellione per le masse, strettamente associato all’immagine di Guy Fawkes. Tra i piani di V per distruggere il Parlamento il 5 novembre e aizzare la popolazione contro il governo, Evey subisce una metamorfosi estrema, giocando un ruolo vitale negli eventi del Guy Fawkes Day. Sebbene quasi tutte le opere di narrativa distopica siano raramente previsioni del futuro, ma piuttosto critiche dei tempi in cui sono state scritte, V for Vendetta rimane inquietantemente attuale, riecheggiando gli eventi in cui il mondo è attualmente coinvolto.

V per Vendetta è tratto da una graphic novel

V for Vendetta è basato sull’omonima graphic novel scritta da Alan Moore, noto anche per aver creato Watchmen. Sebbene l’adattamento cinematografico si basi in buona parte sul romanzo di Moore, il film si discosta notevolmente in termini di contesto politico, simbolismo e finale. Il regime totalitario di Moore è radicato negli anni ’90, in un mondo che si sta ancora riprendendo da una guerra nucleare mortale, in cui il conflitto centrale tra l’enigmatico V e il governo è emblematico dei punti di vista contrastanti di fascismo e anarchismo. Mentre il film rimodella questo conflitto centrale per adattarlo meglio all’atmosfera sociopolitica del suo tempo, cosa che ha portato Moore a giudicarlo negativamente.

John Hurt e Roger Allam in V per Vendetta
John Hurt e Roger Allam in V per Vendetta © 2006 – Warner Bros. All rights reserved.

Cosa rappresenta la V in V per Vendetta

Quando V viene introdotto per la prima volta in V for Vendetta durante il tentativo di aggressione di Evey da parte della polizia segreta, interviene emergendo dall’ombra e citando drammaticamente quanto segue: “Le molteplici malvagità della natura sciamano su di lui. Disdegnando la fortuna con il suo acciaio brandito che fumava per la sanguinosa esecuzione”. Questi versi tratti dal Macbeth di William Shakespeare, Atto I, Scena II, in cui viene descritta la spavalderia di Macbeth in battaglia, sono scelti deliberatamente da V, in quanto stabiliscono la dualità con cui viene percepito il suo personaggio.

Le sue azioni possono quindi essere viste contemporaneamente come radicate nel terrorismo e nell’eroismo, e queste righe rivelano anche il paradigma teatrale della sua identità. Sebbene le sue origini e la sua vera identità non vengano mai rivelate, V, a un certo punto, è stato un detenuto del campo di reinsediamento di Larkhill, dove è stato sottoposto a orribili esperimenti che gli hanno provocato uno sfregio facciale e capacità fisiche quasi sovrumane. Essendo l’unico sopravvissuto a questa tragedia, il prigioniero della Stanza V (cinque) assume l’identità di V, che diventa più un simbolo dell’uomo comune che una persona con un obiettivo.

Alan Moore pone deliberatamente le azioni di V come moralmente ambigue, in quanto trascorre anni a pianificare la sua vendetta contro Norsefire. Nel film, V interrompe una trasmissione di propaganda e si presenta alle masse, proponendo il suo piano di sovversione e rivolta per il 5 novembre, che gli permette di evolversi in un simbolo di resistenza contro la tirannia e di speranza per un mondo più libero. In questo modo getta il seme dell’idea che le persone non debbano rannicchiarsi per paura dei loro governi e della nascita di un’utopica società anarchica nel prossimo futuro. “Le idee sono a prova di proiettile”, osserva V a un certo punto.

Natalie Portman e Hugo Weaving in V per Vendetta
Natalie Portman e Hugo Weaving in V per Vendetta © 2006 – Warner Bros. All rights reserved.

Il che si rivela vero, poiché anche dopo la sua morte, l’immagine di Guy Fawkes non si erode né si affievolisce, e la sua identità viene assunta da migliaia di persone che prendono d’assalto il Parlamento prima di farlo saltare. Alla fine di V per Vendetta, quando Finch chiede a Evey dell’identità di V, lei risponde semplicemente: “Era tutti noi”, consolidando il simbolismo che chiude il cerchio. Nel mondo reale, la maschera di Guy Fawkes di V si è trasformata in un simbolo di rivoluzione, come dimostra la sua adozione da parte del collettivo internazionale di hacktivisti Anonymous e la sua apparizione in protezione durante Occupy Wall Street e la rivoluzione egiziana.

Il significato della Congiura delle Polveri

Il Gunpowder Treason Plot (Congiura delle Polveri) del 1605, un attentato sventato contro il re Giacomo I e l’esplosione della Camera dei Lord il 5 novembre, assume un’importanza centrale nella trama di V per Vendetta. V utilizza questo evento come ispirazione storica, che si riflette nelle sue ideologie, nel suo linguaggio e nel suo aspetto, poiché l’uso della maschera di Guy Fawkes ha una funzione sia pratica che simbolica. La maschera non solo oscura la sua identità e lo trasforma in un’idea, ma funge anche da catalizzatore per la rivolta, alimentata dai seguenti versi:

Ricorda per sempre il 5 novembre, il giorno della congiura delle polveri contro il parlamento. Non vedo perché di questo complotto nel tempo il ricordo andrebbe interrotto”.

Oltre a questo, il film fa riferimento a tre cospiratori della Congiura delle Polveri attraverso i personaggi di Rookwood, Percy e Keyes, e fa un parallelo con Il conte di Montecristo di Alexandre Dumas, paragonando V a Edmond Dantès. Man mano che la narrazione procede, l’arrivo del 5 novembre è impregnato di urgenza, poiché segna l’inizio della fine per il governo neofascista del film e per i suoi modi totalitari. Il 5 novembre è ancora oggi celebrato in Gran Bretagna come Guy Fawkes Day, anche se in un contesto diverso, per ricordare il fallimento del complotto, con spettacoli pirotecnici e falò per commemorare l’evento.

Hugo Weaving in V per Vendetta
Hugo Weaving in V per Vendetta © 2006 – Warner Bros. All rights reserved.

Il vero significato del finale di V per Vendetta

All’approssimarsi del 5 novembre, V distribuisce quindi migliaia di maschere di Guy Fawkes tra il pubblico, scatenando un incidente che coinvolge l’omicidio di un bambino che indossa la maschera da parte di un membro della polizia segreta. Incoraggiate dall’immagine di V e dall’atto efferato commesso davanti a loro, le masse superano la paura e avanzano verso il poliziotto per fare giustizia. Alla vigilia del 5 novembre, Evey fa visita a V, che rivela un treno pieno di esplosivi nella metropolitana di Londra, lasciando a lei la decisione di usarli, poiché non vuole dare forma a un futuro di cui potrebbe far parte.

Ciò dimostra che V era preparato alla morte imminente per mano dello Stato e l’aveva accettata grazie alla sua convinzione che la morte di un uomo non uccide l’idea che sta dietro di lui o ciò che rappresenta.  Prima di morire, V professa il suo amore per Evey. Nel frattempo, Finch, disilluso dal regime del partito, permette a Evey di inviare il treno carico di esplosivo per far saltare in aria il Parlamento. Prima di morire, V crea un vuoto di potere eliminando tutti coloro che sono al potere, lasciando il personale militare incaricato di difendere il Parlamento privo di direzione e di leadership.

Come da lui immaginato, una folla di cittadini ammantati e mascherati da Guy Fawkes marcia davanti a loro mentre il Parlamento esplode e i fuochi d’artificio illuminano i volti dei presenti. Il finale è catartico e potente, poiché l’immortalità dell’idea di V si realizza pur accogliendo le diverse interpretazioni e il significato di ogni singolo membro della folla. V per Vendetta è dunque un grido d’appello per la voce del popolo, che si solleva verso la fine per combattere la sorveglianza del governo, la manipolazione dei media e la politica divisiva alimentata dall’odio.

DREAMS (Drømmer), il trailer del film dal 13 marzo al cinema con Wanted Cinema

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Dopo aver vinto l’Orso d’oro all’ultimo Festival del cinema di Berlino, il film norvegese DREAMS (Drømmer) sarà disponibile nelle sale italiane doppiato e in versione originale sottotitolata dal 13 marzo distribuito da Wanted Cinema, che è lieta di presentarne il trailer italiano.

DREAMS (Drømmer), scritto e diretto da Dag Johan Haugerud, è il primo titolo ad uscire in Italia come parte della Trilogia delle relazioni composta dalle pellicole “Sex / Dreams / Love che affrontano diverse sfaccettature dei rapporti amorosi e sessuali del mondo contemporaneo all’interno di un sistema sociale troppo spesso giudicante, dove essere liberamente se stessi risulta ancora difficile.

DREAMS (Drømmer) è un’indagine alle radici del femminile. La protagonista Johanne è una studentessa che si innamora, per la prima volta, della sua insegnante di liceo. Per preservare i suoi sentimenti, la giovane documenta le sue emozioni e le sue esperienze per iscritto affidandole al suo diario. Quando sua madre e sua nonna leggono ciò che ha scritto, inizialmente rimangono scioccate dal contenuto fattuale, ma presto riconoscono il potenziale letterario del testo. Mentre discutono se pubblicarlo o meno, Johanne cerca di colmare il divario tra la sua fantasia romantica e la realtà, e tutte e tre le donne si confrontano con le loro differenti visioni sull’amore, la sessualità e la scoperta di sé.

Gli altri due titoli della trilogia delle relazioni, Love (presentato in concorso ufficiale all’81esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia nel 2024) e Sex (presentato alla Berlinale 2024), usciranno successivamente tra fine aprile e giugno 2025, sempre distribuiti da Wanted Cinema.

La trama di DREAMS (Drømmer)

Una studentessa, Johanne, è sempre più emotivamente legata ad una sua insegnate di scuola che le apre le porte della sua casa e ascolta con premure le sue domande i suoi pensieri. Affidati ad un diario personale gli scritti intimi di Johanne sul suo primo amore creano attriti all’interno della sua famiglia, spingendo sua madre e sua nonna a riconsiderare le proprie realtà e i propri sogni, innescando un vivace dibattito tra donne.

Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 2: la spiegazione del finale della saga

Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 2 (qui la recensione), il film conclusivo del franchise di Harry Potter diretto da , ha visto Voldemort (Ralph Fiennes) sconfitto e Hogwarts trionfare, ma ha lasciato alcune domande in sospeso, dal perché Harry (Daniel Radcliffe) non sia morto al perché abbia spezzato la Bacchetta di Sambuco e fino al perché Harry ha finito per chiamare suo figlio anche con il nome di Severus Piton (Alan Rickman), il professore che lo ha maltrattato durante tutto il periodo trascorso a Hogwarts. Prima di tutto ciò, poiché la maggior parte del film è dedicata alla battaglia di Hogwarts, le scene sono piene di momenti di suspense, di dolore per la perdita di alcuni personaggi importanti e di ansia per la vittoria di Harry nel duello con Voldemort.

Anche se il loro viaggio non è stato privo di tragedie, il Trio d’Oro ha raggiunto il suo lieto fine. Quando il flashforward si è concluso e l’inquadratura finale ci porta nella stazione di King’s Cross con Harry, Hermione (Emma Watson) e Ron (Rupert Grint) che salutano i loro figli, I Doni della Morte – Parte 2 può concludersi sulla più dolce delle note, fornendo agli spettatori anche il significato ultimo e più profondo di quanto fino a questo punto visto. In questo articolo, approfondiamo proprio il significato del finale di Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 2, andando alla scoperta di ogni suo particolare.

Perché Harry non è morto nella Foresta Proibita

Grazie alla memoria di Severus Piton nel Pensatoio, Harry Potter ha appreso di essere uno degli Horcrux finali di Voldemort che doveva essere distrutto. Questo lo conduce alla Foresta Proibita per affrontare da solo Colui che non deve essere nominato, un finale di Harry Potter che molti aspettavano. Sebbene alla fine avesse senso che la Maledizione dell’Uccisione avesse ucciso l’Horcrux e non Harry, un’ulteriore spiegazione era ancorata al possesso della Bacchetta di Sambuco, poiché c’erano ancora speculazioni sulle ragioni per cui Harry non era morto; dopo tutto, la maledizione avrebbe potuto uccidere Harry e lasciare Voldemort con il suo Horcrux o uccidere Harry e l’Horcrux con lui.

Ralph Fiennes in Harry Potter e i Doni della Morte - Parte 2
Ralph Fiennes in Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 2. Foto di Warner Bros. Picture – © 2011 WARNER BROS. ENTERTAINMENT INC.

Alla fine del film, Harry scopre però che la Bacchetta di Sambuco gli appartiene dopo aver disarmato Draco Malfoy, che in precedenza aveva disarmato Albus Silente e aveva fatto sua la bacchetta. Pertanto, poiché la Bacchetta di Sambuco non ha voluto uccidere il suo legittimo proprietario, ha finito per distruggere l’Horcrux all’interno di Harry, invece che Harry stesso. L’altro significato della sopravvivenza di Harry è l’incantesimo di protezione di Lily Potter che scorreva nel sangue suo e di Voldemort. Infatti, la rinascita di Voldemort includeva il sangue di Harry. Di conseguenza, mentre il sangue di Lily scorreva nelle vene di Voldemort, Harry Potter non poteva morire, il che spiega perché la Maledizione dell’Uccisione non ha posto fine alla sua vita.

L’incantesimo Expelliarmus uccide Voldemort

Nel terzo e ultimo atto del film e del franchise, Harry Potter si trova faccia a faccia con Voldemort completamente privo dei suoi malvagi Horcrux, mentre entrambi lanciano i loro incantesimi per l’ultima volta nelle loro forme più vulnerabili. Ci si chiede come un incantesimo innocuo come l’Expelliarmus possa porre fine alla vita di Voldemort e la spiegazione risiede ancora una volta nel cuore della Bacchetta di Sambuco. Quando i due lanciano i loro incantesimi l’uno contro l’altro, le maledizioni si scontrano in una scena splendidamente filmata con luci rosse e verdi simili al fuoco che si intrecciano. La connessione ha permesso alla Bacchetta di Sambuco di legarsi a Harry, il suo legittimo proprietario.

Poiché nel mondo dei maghi una bacchetta di solito si ritorce contro il mago che ha scelto, la Maledizione dell’Uccisione lanciata da essa rimbalza verso Voldemort e porta alla morte definitiva di Colui che non deve essere nominato. Il colpo fatale è stato rappresentato in un’altra spiegazione di Harry Potter relativa alla Bacchetta di Sambuco. Nei momenti finali del libro e del film, Harry sapeva di essere il vero padrone della Bacchetta di Sambuco. Pertanto, quando lancia l’incantesimo Expelliarmus contro l’Avada Kedavra fatale di Voldemort, capisce che avrebbe riportato la Bacchetta di Sambuco nella sua mano, facendo rimbalzare su di lui la Maledizione dell’Uccisione.

Alan Rickman e Daniel Radcliffe in Harry Potter e i Doni della Morte - Parte 2
Alan Rickman e Daniel Radcliffe in Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 2. Foto di Jaap Buitendijk – © 2011 WARNER BROS. ENTERTAINMENT INC.

Harry distrugge la Bacchetta di Sambuco

Ci sono molte domande e significati nascosti ne I Doni della Morte. Dopo la morte di Silente, che sapeva esattamente come usarne i poteri, la bacchetta fu lasciata in mano alle forze del male. Il suo potere è stato il motivo per cui il Signore Oscuro ha fatto di tutto per impossessarsene e alla fine è stato uno dei dettagli che hanno portato alla morte di Voldemort. Tuttavia, alla fine del film, appare chiaro che la Bacchetta di Sambuco appartiene a Harry Potter, che ne è il legittimo padrone. Come si è visto nei sette film precedenti, Harry Potter è un bravo mago; è giusto, leale e pieno di coraggio, il che significa che la Bacchetta di Sambuco è in buone mani con il suo vero proprietario.

Rimane quindi un punto interrogativo sul perché Harry si sia liberato della bacchetta dopo la Battaglia di Hogwarts. Harry decide di rinunciare al suo pericoloso potere e di distruggere la bacchetta per il bene comune e la pace del mondo dei maghi. Si tratta di un cambiamento controverso rispetto al libro, in cui Harry la usa per riparare la propria prima di giurare di riportare la Bacchetta di Sambuco nella tomba di Silente. Anche se la spiegazione del film non è stata affrontata direttamente, è chiaro che Harry ha compreso l’avidità che la Bacchetta di Sambuco aveva evocato dopo Grindelwald di Animali Fantastici.

Il significato del nome del figlio di Harry

Nella scena finale, Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 2 fa un salto in avanti di 19 anni e mostra Harry Potter e Ginny Weasley sposati che accompagnano il figlio alla stazione di King’s Cross in attesa della partenza dell’Hogwarts Express. Una volta inginocchiatosi per rivolgersi al figlio, Harry dichiara il suo nome, Albus Severus Potter, e gli dice che prende il nome da due grandi maghi di Hogwarts. Uno di loro è stato notoriamente apprezzato per tutta la serie, mentre l’altro è stato per lo più disprezzato fino alla fine; pertanto, è importante capire la decisione di Harry di chiamare il bambino con il nome di Severus Piton. Il motivo per cui Harry ha chiamato suo figlio con il nome di Silente, che era il professore più potente di Hogwarts, è un ovvio omaggio al suo mentore.

Rupert Grint, Daniel Radcliffe, and Emma Watson in Harry Potter e i Doni della Morte - Parte 2
Rupert Grint, Daniel Radcliffe, and Emma Watson in Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 2. Foto di Jaap Buitendijk – © 2011 WARNER BROS. ENTERTAINMENT INC.

Il motivo del secondo nome del giovane Potter trova invece spiegazione nel ricordare che la memoria di Severus Piton nel Pensatoio rivela l’amore eterno del professore per Lily Potter. Alla fine, egli si è sacrificato per il figlio di Lily, dopo una vita passata a tenerlo segretamente al sicuro mentre gli spettatori e i personaggi pensavano il peggio del professor Piton. Il significato del nome di Albus Severus è inoltre stato approfondito dal fatto che Severus Piton è un Serpeverde; in questo modo, Harry Potter è riuscito finalmente a rompere il tabù della casa che in precedenza era considerata “solo per maghi malvagi”, rassicurando il figlio che non deve sentirsi in colpa se il cappello parlante dovesse assegnarlo a quella casata.

Il vero significato del finale di Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 2

Il franchise cinematografico di Harry Potter è un successo continuo da oltre due decenni. Iniziato con La pietra filosofale e il suo approccio leggero al mondo magico, si è concluso con il più cupo I Doni della Morte – Parte 2, che ha chiuso il capitolo di un franchise di otto film, ma ha anche fornito spiegazioni a domande persistenti sull’universo magico creato da J.K. Rowling. È stato chiarito perché Harry è sopravvissuto alla maledizione dell’assassino, come è riuscito a disarmare e distruggere Voldemort, perché ha gettato via la Bacchetta di Sambuco ed è stato rivelato il vero motivo per cui ha chiamato suo figlio Albus Severus.

Il finale del film di Harry Potter è stato il culmine che ha portato l’eroe a superare il cattivo e la conclusione della battaglia del bene contro il male. Harry, distruggendo la Bacchetta di Sambuco, ha rivelato di aver scelto la giustizia piuttosto che il potere, e la scena finale ha permesso all’eredità di Piton e Silente di continuare a vivere. Gli spettatori che facevano parte del mondo dei maghi da molto tempo avevano bisogno di rimanere legati ai personaggi e al mondo fantastico, perché avevano passato anni a vivere in modo vicario attraverso di loro. Pertanto, lo svelamento di questi elementi del finale del film ha ravvivato la magia e permesso all’amato franchise di continuare a vivere.

Lee Miller: ecco il principale motivo per vedere il film con Kate Winslet

Al cinema dal 13 marzo con Vertice360, Lee, biopic di Lee Miller diretto da Ellen Kuras, vede protagonista assoluta Kate Winslet. E c’è qualcosa che Winslet non è in grado di fare? A parte un paio di passi falsi che possono capitare in una carriera lunga e ricca, è il tipo di attrice che rappresenta quasi una garanzia e che attira a sé immediatamente l’attenzione del pubblico.

La sua presenza fa sempre la differenza, e Lee, un progetto di passione in lavorazione da tempo, non fa eccezione e offre all’attrice già premio Oscar un tipo di ruolo audace che in passato le ha fatto vincere il plauso di pubblico e critica.

Kate Winslet interpreta la fotografa Lee Miller, che si è scattata una foto nella vasca da bagno di Hitler lo stesso giorno in cui il dittatore si è sparato nel suo bunker. La storia comincia con Lee, ex modella che vive una vita di lusso con il suo amante artista Roland Penrose (Alexander Skarsgård) prima di diventare corrispondente di guerra durante la seconda guerra mondiale e una fotografa molto celebrata per la rivista Vogue. Mentre viaggia attraverso la Germania dilaniata dalla guerra, Miller lavora al fianco del giornalista ebreo newyorkese David Scherman (Andy Samberg) che la aiuta a catturare le atrocità che si verificano nella Germania nazista. Mentre l’audace fotografa inizialmente lotta per far conoscere le sue immagini al mondo a causa della politica ostinata degli Stati Uniti, le immagini che cattura diventano presto alcune delle fotografie più riconoscibili e inquietanti della seconda guerra mondiale, mettendo in guardia il mondo sulle ingiustizie che si stavano perpetrando nella Germania nazista. Kate Winslet, Andy Samberg e Alexander Skarsgård non sono le uniche star di Lee.

Kate Winslet guida il cast di Lee

Basta dare un’occhiata al cast e si scopre che Lee è pieno di altri talenti di alto livello, tra cui Marion Cotillard nel ruolo di Solange d’Ayen, amica di lunga data di Miller e direttrice della rivista Vogue francese, Andrea Riseborough nel ruolo di Audrey Withers, direttrice della rivista Vogue britannica, Josh O’Connor nel ruolo del fotografo britannico Antony Penrose e Noémie Merlant nel ruolo della modella Nusch Éluard. Un corollario di grandi artisti che mettono sempre al centro, la protagonista. Anche quando il film la vede indossare un trucco pesante per permetterle di interpretare una Lee più anziana, Winslet comanda ancora lo schermo e si mimetizza completamente con la famosa fotografa.

Sebbene questo avrebbe potuto essere un ruolo più convenzionale per Kate Winslet, si impegna completamente nella parte e fa il possibile affinché la sua interpretazione risulti accurata. L’inclusione di Samberg in Lee è probabilmente quella che coglierà di sorpresa la maggior parte delle persone, poiché l’attore non ha mai interpretato un ruolo completamente drammatico come questo. Incredibilmente, offre quella che potrebbe essere una performance ancora più notevole persino di Winslet ed è al centro di uno degli unici momenti emotivamente risonanti del film.

Senza dubbio, Lee Miller è una delle fotografe più affascinanti ad aver mai scattato una foto. È una delle persone più leggendarie ad aver mai impugnato una macchina fotografica. Anche il personaggio di Kirsten Dunst in Civil War, ha attinto molto da Miller tanto che nel film viene anche citata per il fatto che portano lo stesso nome.

Quando si sceglie un’attrice venerata come Kate Winslet per questo tipo di ruolo, sai già che l’attrice offrirà una performance eccellente, e alla fine è lei il vero motivo per cui vale la pena vedere il film diretto da Ellen Kuras.

Die Hard – Trappola di cristallo: dal cast al finale, le curiosità sul film con Bruce Willis

Divenuta una delle saghe cinematografiche d’azione più celebri di sempre, Die Hard comprende oggi cinque titoli usciti in sala in un arco temporale che va dal 1988 al 2013. Protagonista assoluto è l’attore Bruce Willis, che ricopre qui il ruolo del poliziotto John McClane. Nel corso degli anni, questi si è trovato coinvolto in avventure sempre più estreme e rischiose, in missioni adatte soltanto ad un uomo “duro a morire”. Anche per merito di ciò, il personaggio è stato indicato come uno dei più iconici del cinema, nonché uno dei più importanti nella carriera di Willis. La sua prima comparsa cinematografica si deve a Die Hard – Trappola di cristallo.

Diretto da John McTriernan, maestro del genere noto anche per Predator e Caccia a Ottobre Rosso, il film è basato sul romanzo Nulla è eterno, Joe, scritto da Roderick Thorp e pubblicato nel 1979. Questo è in realtà stato pensato come il sequel di un precedente romanzo di Thorp, The Detective, ma per il film si è deciso di rimuovere ogni riferimento a questo così da farlo diventare un’opera a sé stante. Allo stesso tempo, il film non segue fedelmente il libro da cui è tratto, apportando modifiche tanto al protagonista quanto ai villain principali. Ciò non gli ha impedito di affermarsi come un gioiello di tensione estremamente avvincente.

Ancora oggi è infatti un film celebrato, omaggiato e studiato, merito anche delle grandi interpretazioni e della regia attenta a sottolineare ogni momento di suspence. Si tratta inoltre, involontariamente, di uno dei film con ambientazione natalizia preferiti dal grande pubblico. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Die Hard - Trappola di cristallo Alan Rickman

La trama di Die Hard – Trappola di cristallo

Protagonista del film è John McClane, poliziotto di New York rientrato a Los Angeles per passare la Vigilia di Natale con la propria famiglia. Desiderando fare una sorpresa a sua moglie Holly, questo si presenta al grattacielo Nakatomi Plaza, dove lei lavora. Qui viene invitato ad unirsi ai festeggiamenti natalizi, ma poco incline alla baldoria McClane tende a farsi un po’ da parte. È così che, nel momento in cui un gruppo di terroristi invade l’ambiente, riesce a nascondersi e architettare un piano di salvataggio. A capo dell’operazione vi è però Hans Gruber, uomo privo di scrupoli e dotato di grande intelligenza, che darà filo da torcere al poliziotto.

Il suo intento è infatti quello di rubare una serie di titoli di stato dal caveau dell’edificio, ottenendo così una fortuna di miliardi. McClane, intanto, si aggira per il palazzo tentando di neutralizzare i vari membri del gruppo. La sua tenacia, come anche il desiderio di riabbracciare la moglie, lo spingeranno a non arrendersi. Dotato di una ricetrasmittente, il poliziotto riesce a mettersi in contatto con Gruber, facendogli sapere che ha le ore contate. McClane, infatti, si affida al fatto che nessuno tra i terroristi conosce il suo volto, e pertanto può colpirli dove e quando meno se lo aspettano.

Il cast del film

Immaginare il personaggio di John McClane con il volto di un altro attore è ormai impossibile. Bruce Willis ha negli anni dimostrato di essere l’interprete giusto per la parte, sfoggiando un carisma unico e perfetto per il ruolo. Eppure, egli non fu la prima scelta per il ruolo, bensì la sesta. Prima di lui erano infatti stati considerati interpreti come Arnold Schwarzenegger, Sylvester Stallone e Harrison Ford. La scelta ricadde infine su Willis, il quale però all’epoca non era ancora particolarmente noto e lavorava più in televisione che al cinema. La sua poca notorietà fu però allo stesso tempo ciò che convinse i produttori. Willis poteva infatti essere l’uomo qualunque in cui gli spettatori si sarebbero immedesimati.

Nel ruolo del capo dei terroristi, Hans Gruber, vi è invece Alan Rickman, qui al suo primo ruolo cinematografico dopo anni di teatro. Per il personaggio, egli studiò approfonditamento l’accento tedesco, al fine di poter risultare credibile nel parlarlo. Egli, inoltre, acconsentì ad interpretare la scena in cui il suo personaggio cade nel vuoto. L’attore si lasciò dunque cadere per 9 metri finendo su un materasso. Accanto a loro, nel ruolo di Holly McClane vi è Bonnie Bedelia, mentre Alexander Godunov è Karl, il braccio destro di Hans. Sono poi presenti gli attori Reginald VelJohnson nel ruolo del sergente Al Powell, William Atherton in quelli del reporter televisivo Richard Thornburg e Wilhelm von Homburg come James, membro del gruppo di criminali.

Bruce Willis in Die Hard - Trappola di cristallo
Bruce Willis in Die Hard – Trappola di cristallo

Il finale del film

Nel finale, un McClane stanco e malconcio trova Holly con Gruber e il suo scagnozzo rimasto. McClane, apparentemente, si arrende a Gruber e sta per essere colpito, ma afferra la sua pistola d’ordinanza nascosta alla schiena e usa gli ultimi due proiettili per ferire Gruber e uccidere il suo complice. Il criminale si schianta contro una finestra ma si aggrappa all’orologio da polso di Holly e fa un ultimo tentativo di uccidere i due. McClane sgancia però l’orologio e Gruber cade verso la morte. Fuori, Karl tende un’imboscata a McClane e Holly, ma viene ucciso da Powell. Holly colpisce poi Thornburg quando tenta di interrogare McClane. A quel punto, Argyle sfonda la porta del parcheggio con la limousine e porta via McClane e Holly insieme, concludendo il film.

Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire di Die Hard – Trappola di cristallo grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Tim Vision, Apple iTunes, Prime Video e Disney+. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 6 marzo alle ore 21:00 sul canale Iris.

Nella tana dei lupi 2: Pantera, recensione del film di Christian Gudegast

Uscito nel 2018, Nella tana dei lupi si è rivelato il miglior action-thriller realizzato dai tempi di The Town, seconda regia di Ben Affleck. Costruito con realismo pungente soprattutto nelle sequenze di sparatorie e nelle interpretazioni carismatiche del cast, il lungometraggio diretto da Christian Gudegast ha ottenuto un discreto successo al botteghino e un’ampia schiera di fan.

Sviluppare un sequel non sarebbe stato tuttavia un compito facile, per due ragioni specifiche: in primo luogo, il film avrebbe avuto bisogno di una nuova ambientazione, lontana da una Los Angeles stilizzata e in fiamme; in secondo luogo (SPOILER ALERT!) sarebbe stato più che complesso restituire allo spettatore il tono teso e struggente una volta uscito di scena il personaggio di Ray Merrimen, nell’originale interpretato da un impressionante Pablo Schreiber, di gran lunga il maggiore punto di forza dell’intera operazione.

Nella tana dei lupi 2: Pantera accetta le sfide

Nella tana dei lupi 2: Pantera ha accettato queste sfide e, pur non raggiungendo l’eccellenza cinematografica del primo capitolo, dimostra chiaramente che Gudegast è un regista intelligente. Ambientato quasi completamente nel sud della Francia, questo sequel si orienta maggiormente verso l’heist-movie, scegliendo un approccio più dolce e rilassato sia nei confronti della storia che, fattore ancor più importante, del tono. Alla fine, il regista utilizza i personaggi rimasti per realizzare qualcosa che risulta divertente in modo diverso: una scelta che paga soprattutto perché era piuttosto impossibile eguagliare quanto fatto in precedenza, e Gudegast dimostra fin da subito di averlo capito.

Detto questo, Nella tana dei lupi 2: Pantera inizia con una notevole scena d’azione che stabilisce il tono dell’intero film, per poi procedere allo sviluppo di una trama piuttosto efficace e coerente con il ritmo della narrazione. Quando diventa chiaro che non c’è un’altra figura di spessore quale era quella di Merrimen, i protagonisti Nick O’Brien (Gerard Butler) e Donnie Wilson (O’Shea Jackson Jr.) iniziano a sviluppare quel rapporto di amore/odio che abbiamo visto molte volte in questo tipo di heist-movie. Il duello psicologico, carismatico e viscerale tra Gerard Butler e Pablo Schreiber in Nella tana dei lupi non viene replicato in Pantera, perché O’Shea Jackson Jr. non interpreta quel tipo di personaggio e non possiede la presenza scenica di Schreiber. Di conseguenza, il nuovo capitolo non può contenere lo stesso tipo di dramma.

La sceneggiatura sviluppa il piano di rapina e la sua esecuzione utilizzando tutte le coordinate narrative più conosciute e un paio di colpi di scena non particolarmente originali, ma questo non significa che non funzionino per intrattenere. Tranne forse negli ultimi dieci minuti, l’azione non va mai troppo sopra le righe, impostando un realismo di base che tiene lo spettatore dentro la storia e accanto ai personaggi. Le sequenze d’azione non sono mai incredibili, non c’è violenza usata solo per intrattenere il pubblico, e ovviamente si finisce per tifare per i criminali quando si tratta di rubare milioni di dollari a qualcuno che può sicuramente permettersi di perderli.

Un action che predilige l’intrattenimento

Manca senza dubbio una dose di empatia sviluppata attraverso la narrazione, ma è abbastanza chiaro che, a vogliamo ribadirlo ancora una volta, Pantera preferisce intrattenere con un tono più rilassato invece di cercare di raggiungere lo zenit emotivo del primo Nella tana dei lupi. Questo sequel è molto meno un dramma e uno studio sui personaggi, ma dimostra fin dall’inizio di non volerlo essere, diventando un onesto sequel tutto sommato sa muoversi in autonomia. Spostandosi nella cornice più rilassante dell’heist-movie, Christian Gudegast ha deciso di esplorare toni addirittura antitetici nel sequel del suo acclamato primo lungometraggio. Una scelta che non è sbagliato avallare, visto che il cineasta ha cercato di cambiare rotta e non ripetere una formula che sapeva non avrebbe funzionato. Nella tana dei lupi 2: Pantera è lontano dall’essere perfetto, ma è divertente e in modo evidente sembra essere consapevole di regalare puro intrattenimento.

Gabriele Mainetti presenta La città Proibita, il suo terzo film

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Gabriele Mainetti presenta La città Proibita, il suo terzo film

Dal 13 marzo al cinema su 400 schermi grazie a Piperfilm, con un’anteprima l’8 marzo su 200 schermi, La Città Proibita è il terzo film di Gabriele Mainetti che, dopo i supereroi e i freak a Roma, attraverso le epoche, ci proietta nella contemporaneità multietnica dell’Esquilino, portando questa volta nella Capitale il Kung Fu.

Nel cast del film, frutto di un enorme sforzo produttivo in collaborazione tra WILDSIDE, UNA SOCIETÀ DEL GRUPPO FREMANTLE, PIPERFILM E GOON FILMS dello Stesso Mainetti, ci sono Yaxi Liu, Sabrina Ferilli, Marco Giallini e Enrico Borello.

Per Gabriele Mainetti, che oggi ha incontrato la stampa, il film è una “lettera d’amore a Roma“, per mostrarne il potenziale narrativo che va al di là delle commedie per cui è tanto famoso il nostro cinema e che sembrano gli unici prodotti di interesse di un pubblico sempre più complicato da convincere a portare in sala. Per lui era il momento giusto per tornare, si è fatto convincere dalla sua compagna e soprattutto da Mario Gianani, produttore, che ha voluto che portasse avanti quella “vecchia storia di kung fu” che gli aveva raccontato tempo prima. “Era il momento giusto per questo film” spiega Mainetti.

La Città ProibitaIl regista ce la mette tutta: il film è un melting pot di culture e profumi di cucine tradizionali, tra Cina e Italia, tra spaghetti di soia e amatriciana, a suon di botte suonate a mestiere, grazie alla protagonista Yaxi Liu, attrice e stuntwoman cinese che interpreta Mei. “Ero consapevole che nessuna attrice poteva darmi lo stesso grado di autenticità che ricercavo. Avevo bisogno di una persona che conoscesse davvero le arti marziali, e per fortuna ho trovato Yaxi, che è stata anche la controfigura di Mulan nel live action Disney, e credete, dà molto realismo alle scene di scontri. A quel punto serviva un fight coordinator che fosse cinese e siamo arrivati a Liang Yang. Ha lavorato a livelli altissimi, gli ho chiesto di custodire l’immaginario Kung Fu di Bruce Lee, ma dando tempo al pubblico di vedere quello che accade, non a una velocità folle che non fa capire niente.”

Molto a loro agio nei ruoli per La città Proibita, Marco Giallini e Sabrina Ferilli sono ormai il simbolo di una romanità verace che si sposava perfettamente con le intenzioni di Mainetti, romani autentici che non vedevano l’ora di collaborare con Gabriele.

“Il mio primo film è stato accolto più che bene, il pubblico è stato generoso e la critica ancora di più se pensate ai David di Donatello. Il secondo film è stato una montagna da scalare, ma poi la produzione è stata così complicata che alla fine volevo solo concluderlo. Questo è arrivato come un regalo, e una collaborazione con dei veri produttori che mi hanno permesso di lavorare bene e in fretta.”

Charli XCX in trattative per Le Cronache di Narnia di Greta Gerwig e Netflix

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Stando a quanto riportato da Deadline, la cantante Charli XCX è stata presa in considerazione per partecipare all’atteso film di Le Cronache di Narnia di Greta Gerwig e Netflix. La vincitrice di un Grammy sarebbe infatti tra le prime scelte per un ruolo chiave e le trattative sono in corso da un po’ di tempo, ma al momento non c’è nulla di definito. Non si sa quindi se l’accordo si concretizzerà o meno. Chi potrebbe interpretare in un film su Narnia, se l’accordo si concretizzasse? Si dice che potenzialmente potrebbe essere Jadis, la Strega Bianca.

Charli XCX tra musica e cinema

La cantante britannica, reduce da cinque vittorie ai Brit Awards nel fine settimana, è stata sempre più richiesta per progetti cinematografici negli ultimi 12 mesi e ha rapidamente accelerato la sua carriera cinematografica. Tra i suoi prossimi debutti sul grande schermo figurano The Gallerist di Cathy Yan, Sacrifice di Romain Gavras e I Want Your Sex di Gregg Araki. Non resta dunque che attendere maggiori informazioni e scoprire se si unirà anche al prossimo film della Gerwig.

CORRELATE:

Tutto quello che sappiamo su Le Cronache di Narnia

Nel 2018, Netflix ha annunciato che avrebbe sviluppato nuove serie e progetti cinematografici basati sull’amata serie de Le Cronache di Narnia di C.S. Lewis e ha portato Greta Gerwig a bordo nel 2020 per adattare e dirigere. Il progetto è ancora in fase iniziale e i dettagli sono scarsi. Come già riportato in precedenza, il film riceverà un’esclusiva proiezione IMAX globale di due settimane nel 2026, prima dell’uscita del film sul canale di streaming.

Questo sarà il nuovo progetto della Gerwig, che ha portato alla Warner Bros. il film di maggior incasso di sempre, Barbie (1,44 miliardi di dollari), che ha anche ottenuto un premio Oscar per la canzone originale di Billie Eilish e Finneas What Was I Made For?. Anche la canzone Speed Drive di Charlie XCX faceva parte della colonna sonora del film, per cui si tratterebbe di una nuova collaborazione tra la regista e la cantante. Non è ancora chiaro se ci sarà una componente musicale in un eventuale contributo a Narnia da parte della cantante e attrice.

La 61esima edizione della Mostra Internazionale del Nuovo Cinema dal 14 al 21 giugno 2025

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La Fondazione Pesaro Nuovo Cinema è lieta di annunciare le date della 61esima edizione della Mostra Internazionale del Nuovo Cinema che si terrà a Pesaro dal 14 al 21 giugno 2025 con il contributo del Ministero della Cultura – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, del Comune di Pesaro e della Regione Marche.

Il festival, diretto da Pedro Armocida, annuncia le date e, contemporaneamente, apre i bandi del Concorso Pesaro Nuovo Cinema, per film senza alcun vincolo di formato, genere, durata e lingua, del concorso di critica cinematografica – Premio Lino Miccichè dedicato ai più giovani e del primo concorso italiano di video saggi – (Ri)Montaggi – rivolto agli studenti di cinema di tutto il mondo.

Dopo il successo della scorsa edizione che ha visto il Festival celebrare l’importante traguardo delle 60 edizioni proprio nell’anno in cui Pesaro è stata protagonista in Italia e nel mondo come Capitale Italiana della Cultura 2024, la Mostra Internazionale del Nuovo Cinema si prepara a celebrare i suoi primi 60 anni con un programma sempre più attento alle nuove forme e ai nuovi linguaggi del cinema ma continuando a raccontare l’eccellenza del cinema italiano.

Il tradizionale Evento Speciale sul cinema italiano, in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale, sarà dedicato a Gianni Amelio, uno dei grandi maestri del nostro cinema che ha appena compiuto 80 anni, uno dei più cinefili e ‘sperimentali’ (i primi film tv in Rai). Attraverso la retrospettiva dei suoi film, la pubblicazione di una monografia curata da Pedro Armocida e Anton Giulio Mancino, edita da Marsilio nella storica collana Nuovocinema, e una tavola rotonda aperta al pubblico, la Mostra Internazionale del Nuovo Cinema omaggerà il grande regista e sceneggiatore pluripremiato che ha così commentato l’Evento Speciale a lui dedicato: «Nel 1970 qualcuno mi sgridò per non avere proposto alla Mostra di Pesaro il mio primo film La fine del gioco. A quel tempo non ci pensai: il Nuovo Cinema era un traguardo che sentivo di non meritare. Ma l’anno successivo lavorai sul quaderno dedicato a Nagisa Oshima e conobbi tutti i suoi film. Mesi dopo, quando Oshima venne a Roma, lo accolsi al cinema Rivoli con un breve e temerario discorso in giapponese. Allora nacque un’amicizia, una delle più fertili della mia vita. Adesso, dopo tanti anni, dedico alla sua memoria l’Evento Speciale che Pesaro mi offre e che accolgo con profonda riconoscenza”.

Dichiara il Sindaco della città Andrea Biancani: “La città si prepara a celebrare i primi 60 anni della Mostra Internazionale del Nuovo Cinema. Una manifestazione che rappresenta il fiore all’occhiello delle iniziative proposte dalla fitta programmazione culturale che ogni anno mettiamo a disposizione di cittadini e turisti, nazionali ed internazionali. L’edizione 2025 sarà all’insegna della continua esplorazione del panorama cinematografico contemporaneo, con un focus particolare sull’innovazione e l’eccellenza che la contraddistingue; un’occasione che ogni anno ci permette di dare visibilità e lustro a tutto il territorio, guardando sempre al “nuovo” con lungimiranza. Sarà un onore ospitare a Pesaro il Maestro Gianni Amelio, a cui è dedicata questa 61° Mostra e tra i primi autori degli “sperimentali” Rai che hanno portato per la prima volta in televisione le qualità più significative del cinema non commerciale. Siamo consapevoli che oggi la Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro ha potenzialità ancora da esprimere e sarà uno degli obiettivi principali di questa nuova amministrazione, valorizzandola e promuovendola, legando sempre più il nome della città a quello della storica Mostra”.

La Nueva Ola – 18ª edizione del Festival del Cinema Spagnolo e Latinoamericano

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Dal 7 all’11 maggio 2025, il Cinema Barberini di Roma accoglierà la 18ª edizione di La Nueva Ola – Festival del Cinema Spagnolo e Latinoamericano, diretto da Iris Martin-Peralta e Federico Sartori. Evento di riferimento per il cinema iberoamericano in Italia, il Festival torna con una selezione imperdibile di anteprime, ospiti di prestigio e un viaggio tra le cinematografie più vibranti di Spagna e America Latina.

Anche quest’anno il pubblico potrà immergersi nelle principali sezioni del Festival: La Nueva Ola del Cine Español e La Nueva Ola Latinoamericana, che presentano i migliori film inediti in Italia, in concorso per il Premio del Pubblico; Perlas, sezione non competitiva che raccoglie i film più significativi della stagione; Clásicos, un omaggio al grande cinema del passato; e i vincitori del Premio IILA-Cinema, dedicato ai giovani talenti del cinema latinoamericano.

Tra gli ospiti confermati di questa edizione spicca Icíar Bollaín, una delle voci più autorevoli del cinema spagnolo contemporaneo, che presenterà l’anteprima italianadel suo attesissimo Soy Nevenka. Il film, tra thriller e dramma sociale, racconta la vera storia di Nevenka Fernández, la prima donna in Spagna ad aver denunciato per molestie sessuali un politico, in una battaglia giudiziaria e mediatica che ha fatto la storia.

Arriva a Roma anche Klaudia Reynicke, regista dell’acclamato film svizzero-peruviano Reinas, vincitore della sezione Generator alla Berlinale 2024 e del Premio del Pubblico Piazza Grande al Festival di Locarno. Il film, distribuito in Italia da EXIT Media, uscirà nelle sale il 15 maggio.

Grande attesa anche per Volveréis, il nuovo film di Jonás Trueba, con Francesco Carril (protagonista della fortunata serie Dieci Capodanni, in onda su Rai Play). Il film vincitore come Miglior film europeo della Quinzaine des Réalisateurs all’ultimo Festival di Cannes, distribuito in Italia da Wanted Cinema, sarà presentato in anteprima italiana alla presenza del cast.

Running Point 2 confermata da Netflix, Kate Hudson invia un video messaggio entusiasta ai fan

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Running Point è stata ufficialmente rinnovata per la seconda stagione. La commedia sportiva vede come protagonista Kate Hudson nei panni di Isla Gordon, una donna nominata presidente della squadra di basket fittizia LA Waves. La prima stagione di 10 episodi è stata trasmessa per la prima volta su Netflix il 27 febbraio. Oltre a Hudson, Running Point vanta un cast di prim’ordine che include Brenda Song, Drew Tarver, Jay Ellis, Scott MacArthur, Chet Hanks, Uche Agada, Justin Theroux, Scott Evans e Max Greenfield. La serie è stata creata da Ike Barinholtz e presenta episodi diretti da Michael Weaver, Thembi Banks, James Ponsoldt e David Stassen.

Ora, Netflix ha annunciato il rinnovo ufficiale di Running Point per la seconda stagione. Lo streamer lo ha annunciato attraverso un video promozionale, che inizia mostrando le richieste dei fan per una seconda stagione. Il video mostra Hudson, che dice: “Un buon proprietario di una squadra di basket sa quando ascoltare i fan”. Poi annuncia con entusiasmo che “Running Point tornerà ufficialmente per la seconda stagione”. Ha quindi ringraziato coloro che hanno sostenuto lo show e ha chiuso con un messaggio per la prossima stagione.

 

Cosa significa per Running Point

È passata solo una settimana dalla prima di Running Point, che è entrata nella top 10 globale di Netflix per i programmi televisivi in lingua inglese. Ha raggiunto il terzo posto, con 9,3 milioni di visualizzazioni totali, superata solo da Zero Day e American Murder: Gabby Petito. Da allora, Running Point è diventato lo show numero uno negli Stati Uniti.

Parte del successo di Running Point è probabilmente legato ai suoi protagonisti. La serie vedeva Hudson nel ruolo principale, ma il ruolo secondario di Song è altrettanto significativo, poiché ha probabilmente attirato i fan grazie al precedente lavoro dell’attore in contenuti Disney Channel come Zack e Cody al Grand Hotel. Queste apparizioni nel cast, la trama intelligente e la commedia hanno portato a una ricezione complessivamente positiva, poiché Running Point ha ottenuto un 77% di Tomatometer e un 82% di Popcornmeter su Rotten Tomatoes. Queste ottime recensioni fanno ben sperare per la prossima stagione.

Paradise – Stagione 2: conferme e tutto ciò che sappiamo

Paradise – Stagione 2: conferme e tutto ciò che sappiamo

La serie thriller politica Paradise di Hulu e Disney+ è stata un successo immediato e lo streamer ha rapidamente rinnovato lo show per una seconda stagione all’inizio del 2025. Interpretata da Sterling K. Brown, la serie è ambientata all’interno di un enorme bunker sotterraneo creato dal governo degli Stati Uniti per ospitare figure politiche chiave in caso di catastrofe mondiale. Tre anni dopo che un misterioso scenario apocalittico ha costretto tutti a rifugiarsi sottoterra, l’agente dei servizi segreti Xavier Collins (Brown) è determinato a scoprire la verità dietro l’evento catastrofico e a scoprire chi ha davvero ucciso il presidente degli Stati Uniti.

Mescolando gli elementi sconvolgenti di un mistero con la tensione avvincente di un thriller politico, Paradise è un’offerta unica nel moderno mondo dello streaming. Inoltre, le brillanti interpretazioni contribuiscono a elevare il materiale sopra le righe, dando concretezza a Xavier e rendendo il suo viaggio ancora più credibile. Sebbene la prima stagione abbia risolto il mistero di chi ha ucciso il presidente Bradford, ha semplicemente preparato il terreno per un mondo molto più vasto oltre il bunker titolare. Con Hulu che ha rinnovato rapidamente la seconda stagione dello show, è chiaro che la prima stagione era solo un assaggio di ciò che Paradise ha da offrire.

Ultime notizie su Paradise – stagione 2

Sterling K. Brown in Paradise (2025)
Foto di Brian Roedel/ Disney – © 2024 Disney.

Sterling K. Brown anticipa la trama della seconda stagione

Dopo una prima stagione dinamica che ha lasciato molte domande senza risposta, le ultime notizie arrivano sotto forma di un’anticipazione della trama della seconda stagione di Paradise. Sterling K. Brown ha parlato candidamente di ciò che accadrà nella seconda puntata, ed è chiaro che Paradise sta ampliando i propri orizzonti. “Quindi penso che nella seconda stagione,” ha detto Brown, l’idea sia quella di esplorare cosa è successo al resto del mondo. Questo è stato ampiamente suggerito dal finale della prima stagione, ed è il passo logico successivo per Xavier dopo aver appreso che sua moglie è viva e che il mondo al di fuori di Paradise è abitabile.

Leggi qui i commenti completi di Brown:

“Sappiamo cosa hanno fatto i miliardari e le persone al potere. Hanno costruito una città, giusto? Poi abbiamo scoperto nell’episodio 4 che c’è ancora aria respirabile. Nell’episodio 7 si vede che le bombe atomiche non sono esplose, che c’è ancora vita come la conosciamo, ma forse molto diversa perché il disastro naturale è ancora in corso. Quindi penso che nella seconda stagione l’idea sia quella di esplorare cosa è successo al resto del mondo, come si presenta?

Paradise: confermata la seconda stagione

Julianne Nicholson in Paradise (2025)
Foto di Brian Roedel/ Disney – © 2024 Disney.

Hulu rinnova la serie prima del finale della prima stagione

A differenza di altri programmi in streaming che spesso languiscono nel limbo tra una stagione e l’altra, Hulu non ha perso tempo nel decidere il destino di Paradise. Il thriller politico è stato rinnovato per una seconda stagione nel febbraio 2025, diverse settimane prima ancora della fine della prima stagione. La decisione non è stata particolarmente difficile per Hulu, dato che la creazione di Dan Fogelman è stata un enorme successo fin dall’inizio. La prima stagione di Paradise, composta da tre episodi, ha attirato 7 milioni di spettatori nella prima settimana e non è mai uscita dalla top 15 di Hulu per tutta la sua durata di otto episodi.

Non sorprende che non siano stati ancora rivelati dettagli sulla seconda stagione, probabilmente per evitare spoiler. Tuttavia, con la prima stagione completata, le informazioni sul prossimo episodio potrebbero iniziare ad arrivare prima piuttosto che dopo. Il rinnovo anticipato dà ai creatori la possibilità di iniziare subito a lavorare alla seconda stagione e Paradise può evitare i ritardi che hanno iniziato a tormentare le esclusive in streaming di alto profilo. Se Paradise riesce a ottenere una clip annuale, potrebbe mantenere il suo status di una delle serie originali di maggior successo di Hulu. La prima stagione di Paradise si è conclusa il 4 marzo 2025.

Dettagli sul cast della seconda stagione di Paradise

Sterling K. Brown nella serie tv Paradise
Foto di Brian Roedel/ Disney – © 2024 Disney.

Xavier ritorna nella seconda stagione di Paradise

Sebbene non sia ancora stato annunciato il cast della seconda stagione di Paradise, ci sono molti personaggi che presumibilmente torneranno nella seconda puntata. Forse la cosa più importante è che è certo che Sterling K. Brown tornerà a riprendere il suo ruolo di agente dei servizi segreti Xavier Collins, e il suo viaggio alla ricerca della verità è appena iniziato. Inoltre, si scopre che la moglie di Xavier è ancora viva, il che significa che Eunuka Okuma potrebbe avere un ruolo molto più importante nella stagione 2 nei panni della dottoressa Teri Rogers-Collins. Anche se è sempre possibile un altro flashback, è improbabile che James Marsden torni nei panni del defunto presidente Bradford.

Anche se le hanno sparato nel finale della prima stagione, è probabile che Julianne Nicholson tornerà nei panni di Samantha “Sinatra” Redmond, dato che è stata vista in convalescenza in ospedale. Svelando le sue cattive intenzioni e il suo amore per i videogiochi, anche l’agente Jane Driscoll (interpretata da Nicole Brydon Bloom) dovrebbe tornare a creare problemi. Il vicepresidente di Matt Malloy, Henry Baines, ha assunto più potere in assenza di Sinatra e Cal, e tornerà, anche se le sue vere intenzioni non sono ancora note. Con Xavier che si avventura nel mondo dell’aldilà, incontrerà senza dubbio anche nuovi personaggi.

Dettagli della storia della seconda stagione di Paradise

Paradise

Xavier esplora il mondo dell’aldilà in Paradise, nella seconda stagione

Il creatore della serie Dan Fogelman ha rivelato di avere un piano di tre stagioni per Paradise (tramite TV Line) e questo aiuta a indovinare cosa accadrà nella seconda stagione. Il finale della prima stagione non solo ha smosso le acque all’interno di Paradise, ma ha visto Xavier lasciare il bunker per cercare sua moglie. Il colpo di scena che il mondo esterno non è un disastro completamente inabitabile apre le porte a toccanti riunioni, ma rappresenta anche una seria minaccia per Paradise. Se gli oltre 50 milioni di persone che ancora vivono sulla Terra scoprono il rifugio di lusso, potrebbero venire a cercare risorse.

La ricerca di Xavier per sua moglie sarà probabilmente il punto cruciale dell’intera seconda stagione, ma ci sono molti colpi di scena previsti prima che lui possa trovarla. La vera natura della fine del mondo è ancora piuttosto vaga e le cospirazioni portano ad altre cospirazioni nel mondo di Paradise. Nel frattempo, una lotta di potere si sta preparando all’interno del bunker, poiché Cal e Sinatra sono stati neutralizzati (almeno per ora), il che significa che è necessaria una nuova leadership. Baines si è fatto avanti, ma le sue vere intenzioni non sono note.

Avengers: Doomsday, i fratelli Russo spiegano come eviteranno gli spoiler

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I fratelli Russo stanno riunendo nuovamente i Vendicatori per Avengers: Doomsday e hanno reclutato Robert Downey Jr. nel ruolo del Dottor Destino. Con l’inizio delle riprese della produzione Marvel Studios, tutti gli occhi saranno puntati su di loro, soprattutto nei luoghi in cui i paparazzi potrebbero scattare foto e far trapelare spoiler. Tuttavia, i registi hanno recentemente rivelato in un’intervista di aver previsto questa eventualità e di aver scelto intenzionalmente i luoghi delle riprese.

Siamo abbastanza bravi a chiudere la faccenda”, ha detto Joe Russo a Collider in un’intervista con Anthony Russo, aggiungendo: “Abbiamo studiato una sorta di strategia per sperare di essere efficaci in questo senso“. Joe ha ammesso che molte delle riprese saranno effettuate nei teatri di posa, dicendo: “Non vogliamo che la gente si faccia fotografare, quindi saremo piuttosto severi”.

Per quanto riguarda le scene all’esterno, Anthony ha dichiarato: “Le location che stiamo girando, le abbiamo scelte tenendo conto anche di questo”. I registi hanno anche dichiarato che ognuno dei film degli Avengers a cui stanno lavorando richiederà sei mesi, “una durata standard”. A questo punto non resta che attendere di poter avere, se non fughe di notizie dal set, qualche maggiore dettaglio in più su questi due attesissimi film.

In passato la Marvel ha dovuto ampiamente lottare contro le foto spoiler. Durante le riprese di Deadpool & Wolverine, sono trapelate delle foto dal set, che hanno portato la star Ryan Reynolds a chiedere moderazione nella condivisione degli spoiler. “Le sorprese fanno parte della magia dei film in sala. Per noi è importante girare il nuovo film di ‘Deadpool’ in ambienti reali e naturali, utilizzando effetti pratici, invece di girare il film in interni e in digitale. I teleobiettivi continuano a rovinare le sorprese e a creare una situazione difficile per tutti”, ha dichiarato Reynolds nel dicembre 2023.

Tutto quello che sappiamo su Avengers: Doomsday

Avengers: Doomsday arriverà nelle sale il 1° maggio 2026, mentre Avengers: Secret Wars è previsto per il 7 maggio 2027.

Entrambi i film saranno diretti da Joe Russo e Anthony Russo, che faranno anche il loro ritorno nell’MCU dopo aver diretto Captain America: The Winter Soldier, Captain America: Civil War, Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame. Al momento non si hanno certezze sugli attori che comporranno il cast del film, né su precisi elementi di trama.

Il ritorno di Downey nel MCU è stato annunciato al Comic-Con dello scorso anno, dove è stato svelato che l’attore interpreterà Victor Von Doom nei prossimi due film dei Vendicatori. A dicembre Deadline ha riportato la notizia che Chris Evans sarebbe tornato nell’universo Marvel in un ruolo ancora da definire. Un altro casting per il prossimo Avengers: Doomsday è quello di Hayley Atwell, che dovrebbe riprendere il suo ruolo di Agente Carter.

Paradise – stagione 1, la spiegazione del finale: chi ha ucciso il Presidente Bradford?

Il finale della stagione 1 di Paradise risponde alla domanda su chi abbia ucciso il presidente Cal Bradford (James Marsden), ma la rivelazione è solo uno dei tanti colpi di scena della trama. Nel finale dell’episodio 7 di Paradise, Samantha “Sinatra” Redmond dice a Xavier Collins (Sterling K. Brown) che se vuole rivedere sua figlia Presley (Aliyah Mastin), deve trovare l’assassino del presidente Bradford e porre fine alla ribellione. Xavier obbedisce e scopre che l’assassino si è nascosto in bella vista per tutto il tempo.

Risolvere il mistero dell’omicidio di Paradise è l’obiettivo del finale della prima stagione, ma ci sono anche altre trame che devono essere risolte. Tra queste, spiegare il significato dei numeri sulla sigaretta lasciata dal presidente Bradford e Jeremy Bradford (Charlie Evans) che racconta ai cittadini di Paradise le bugie che sono state dette loro. Grazie a queste rivelazioni, le vite dei personaggi di Paradise sono cambiate per sempre, mentre si preparano ad affrontare nuove sfide nella seconda stagione.

L’assassino del presidente Bradford e le sue motivazioni

James Marsden in Paradise (2025)
Foto di Brian Roedel/ Disney – © 2024 Disney.

L’assassino del presidente Bradford è Trent (Ian Merrigan), che ha vissuto a Paradise sotto le spoglie di un bibliotecario di nome Eli. Trent era il responsabile dei lavori di costruzione quando Paradise è stata costruita sotto una montagna del Colorado. Durante questo processo, Trent si rese conto che i suoi lavoratori venivano avvelenati da sostanze chimiche pericolose a cui erano esposti durante la demolizione e la costruzione. Quando Trent lo disse al suo superiore e insistette affinché il progetto venisse interrotto, fu licenziato e gli fu impedito l’accesso al cantiere poiché le sostanze chimiche sarebbero state letali solo durante lo scavo e il cantiere sarebbe stato alla fine sicuro.

Trent sapeva solo che la costruzione continuava perché stava per accadere qualcosa di catastrofico. Cercò di avvertire i suoi ex dipendenti e di allertare i media su quanto stava accadendo, ma nessuno lo ascoltò. Ciò portò infine a un tentativo di assassinio del presidente Bradford, lo stesso tentativo in cui Xavier si gettò davanti al proiettile e salvò il presidente. Trent fu mandato in prigione, ma il giorno della fine del mondo di Paradise, ci fu una rivolta di massa nella struttura in cui era incarcerato e lui fuggì.

Questo tentativo di omicidio è stato mostrato in un flashback dell’episodio 1, ma il volto dell’assassino non è stato mostrato in quel momento.

Ha trovato il vero bibliotecario diretto a Paradise, lo ha ucciso e ha preso il suo posto, e ha fatto in modo che una donna incontrata lungo la strada sostituisse la moglie del bibliotecario. Trent intendeva finire ciò che aveva iniziato, ma si è abituato alla sua nuova vita. Solo dopo che il presidente Bradford venne in biblioteca per fare una compilation, Trent si ricordò del motivo per cui si era infiltrato a Paradise. Uccise il presidente e intendeva andare in superficie e rivelare al resto del mondo la posizione di Paradise.

Perché Jane spara a Sinatra e non a Presley

Julianne Nicholson in Paradise (2025)
Foto di Brian Roedel/ Disney – © 2024 Disney.

Sinatra ordina a Jane Driscoll (Nicole Brydon Bloom) di impedire a Presley di rivelare le informazioni compromettenti di cui è a conoscenza. Jane chiede in cambio i videogiochi del presidente Bradford, in particolare la sua Wii. Sinatra non accetta queste condizioni e definisce Jane “fottutamente pazza”. Jane termina la conversazione, facendo credere a Sinatra che abbia preso in mano la situazione e ucciso Presley. Invece, Jane lascia andare Presley e spara a Sinatra perché è stanca di essere usata come una pedina non apprezzata e non le piace essere chiamata “pazza”.

Sinatra è ora in coma, ma quando si sveglierà, Jane avrà un vantaggio significativo su di lei.

Jane fa sembrare che abbia trovato Presley e che abbia membri della ribellione di Xavier di guardia per proteggerla. Tutto ciò che Jane voleva in cambio di anni di fedele servizio erano i videogiochi del presidente. Sparando a Sinatra e aiutando Xavier e i suoi alleati, Jane si libera dal controllo di Sinatra. Sinatra è ora in coma, ma quando si sveglierà, Jane avrà un vantaggio significativo su di lei. Soprattutto, Jane ora ha la Wii e gli altri videogiochi che Sinatra le aveva negato.

Cosa sono i numeri sulla sigaretta e come aiutano Xavier

Uno dei misteri della stagione è stato cosa fossero i numeri 812092 che il presidente Bradford ha scritto su una delle sue sigarette prima di morire. Mentre ascolta un CD che il presidente ha fatto per Jeremy, Xavier capisce che i numeri si riferiscono a un libro nel sistema decimale Dewey. Questi numeri sono utilizzati per organizzare e trovare i libri in una biblioteca. Quando Xavier va al posto 812.092 della biblioteca, trova un libro su Frank Sinatra, e dietro c’è un altro libro intitolato L’uomo che custodiva i segreti.

All’interno di The Man Who Kept the Secrets, il presidente Bradford ha scritto tutto ciò che ha appreso dal suo tablet sulla superficie, insieme alle istruzioni su come aprire la porta esterna verso il mondo esterno. Con le informazioni lasciate dal presidente Bradford, Xavier è in grado di lasciare Paradise e cercare sua moglie, Teri (Enuka Okuma), che ora sa essere sopravvissuta al giorno dell’evento catastrofico. Il presidente Bradford si è assicurato di lasciare tutto ciò che poteva per aiutare Xavier a trovare Teri.

Come Xavier sta tornando in superficie Impostazione di Paradise Stagione 2

Sterling K. Brown nella serie tv Paradise
Foto di Brian Roedel/ Disney – © 2024 Disney.

Ora che Xavier sta tornando in superficie per trovare Teri, la stagione 2 sarà molto diversa dalla stagione 1. Invece di essere divisa tra flashback e una storia attuale a Paradise, la stagione 2 sarà divisa tra la storia di Xavier in superficie e la storia di coloro che sono ancora nella comunità sotterranea. Si sa molto poco della superficie, se non che alcune parti sono ancora abitabili e che ci sono ancora numerosi sopravvissuti, tra cui la moglie di Xavier. Gli appunti del presidente Bradford indicano che potrebbero esserci fino a 55 milioni di sopravvissuti.

Gli appunti del presidente Bradford menzionano anche che le estati stanno diventando più calde e che la vegetazione e la fauna selvatica sono tornate più del previsto.

Con Sinatra in coma, c’è un vuoto di potere a Paradise, mentre la classe superiore bisticcia su come procedere in sua assenza e dopo i segreti che sono stati rivelati. Jeremy continua a entrare in contatto con il pubblico, che si fida e lo rispetta dopo aver condiviso la verità con loro. L’agente Robinson (Krys Marshall) si sta occupando dei figli di Xavier e Jane rimane un jolly. Si tratta di una situazione precaria che potrebbe diventare più instabile se milioni di sopravvissuti in superficie venissero a conoscenza di Paradise e cercassero di infiltrarsi per ottenere risorse.

Il vero significato del finale della prima stagione di Paradise

Indipendentemente dagli errori che una persona ha commesso, la prima stagione di Paradise dimostra che non è mai troppo tardi per fare la differenza e rendere il mondo un posto migliore. Il presidente Bradford ha trascorso gran parte della sua vita come pedina di suo padre, Kane Bradford (Gerald McRaney), e di altri individui potenti come Sinatra. Eppure, anche quando il mondo stava per finire, il presidente Bradford ha ripreso il controllo della sua vita disarmando tutti i missili nucleari e, in seguito, lasciando tutto ciò che Xavier e Jeremy avevano bisogno di sapere per poter condividere la verità sulla superficie.

Xavier, la dottoressa Gabriela Torabi (Sarah Shahi), Robinson, Billy Pace (Jon Beavers) e persino Jane fanno tutti dei passi per imparare dai propri errori passati e rifiutano di continuare a cooperare con un sistema ingiusto. Vogliono giustamente creare una società migliore in cui la classe superiore non controlli tutto attraverso l’inganno e l’abuso di potere. La storia di Trent, che termina con la sua tragica morte, è un esempio straziante del danno arrecato alla gente comune in una società distrutta. Si spera che venga creato un mondo migliore e che Xavier e i suoi figli si riuniscano a Teri nella seconda stagione di “Paradise”.

Sullivan’s Crossing: rivelata la data di uscita della terza stagione

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La terza stagione di Sullivan’s Crossing sarà trasmessa in anteprima su The CW. Il dramma romantico, basato sul romanzo di Robyn Carr, è arrivato su The CW nell’ottobre 2023. Co-prodotta dall’emittente canadese CTV, l’adattamento vede come protagonisti Morgan Kohan, Chad Michael Murray, Tom Jackson, Andrea Menard e Scott Patterson. Segue Maggie Sullivan (Kohan), una neurochirurgo che torna a casa nella campagna della Nuova Scozia dopo alcuni problemi legali e si ricongiunge con il padre da cui si era allontanata.

Deadline TV ha confermato che la terza stagione di Sullivan’s Crossing andrà in onda mercoledì 7 maggio su The CW alle 20:00. La notizia della serie creata da Roma Roth arriva mentre The CW ha svelato il suo palinsesto primaverile, che include la stagione finale della commedia Children Ruin Everything e un nuovo adattamento di Sherlock. Sebbene il network sia cambiato significativamente sotto la guida di Nexstar, Sullivan’s Crossing si è dimostrato un successo affidabile.

Cosa significa la terza stagione di Sullivan’s Crossing per la serie

È stato confermato che gli episodi in arrivo vedranno il trio principale riprendere i propri ruoli. Kohan, Murray e Scott Patterson torneranno rispettivamente nei panni di Maggie, Cal Jones e Harry “Sully” Sullivan. La serie è stata potenziata dalla familiarità del trio con Kohan, noto per When Hope Calls. Murray e Patterson sono noti rispettivamente per One Tree Hill e Gilmore Girls. Questo li mette nella posizione di reali della WB e della CW che tornano alla rete un tempo nota per i drammi romantici e adolescenziali.

Il tema ricorrente dell’adattamento, oltre alle domande sulla vita sentimentale di Maggie e sulla ricostruzione familiare, è la città stessa e se sarà in grado di mantenere saldamente l’identità a cui Maggie sta tornando. Non è l’unico adattamento popolare di Robyn Carr, anche il futuro di Virgin River, stagione 7, sta riscuotendo un enorme successo su Netflix ed è uno dei rari originali dello streamer ad essere rinnovato così costantemente.

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