La star di John WickKeanu Reeves spiega il coinvolgimento del suo
personaggio nel prossimo spin-off con Ana de Armas, Ballerina.
Oltre al
quarto capitolo del franchise ufficiale, è attualmente in corso
la produzione dello spin-off, che vede de Armas nei panni di una
giovane assassina che decide di vendicarsi dopo l’assassinio della
sua famiglia.
Oltre allo stesso Wick, lo spin-off
dovrebbe includere anche altri personaggi di John Wick come Winston di Ian
McShane, Charon di Lance Reddick e il
regista di Anjelica Huston. Diretto da Len
Wiseman, Ballerina
presenterà anche nuovi personaggi interpretati da
Norman Reedus, Gabriel Byrne e
Catalina Sandino Moreno.
In una recente intervista con Total
Film (tramite GamesRadar), Reeves offre alcuni
dettagli aggiuntivi sul suo ruolo in Ballerina, suggerendo che Wick
potrebbe non avere molto tempo sullo schermo. “È una bella
storia. Len Wiseman ha una visione, ma sta anche abbracciando, con
affetto, il mondo di John Wick. Ian McShane è nel ruolo di Winston.
Quindi ho sentito che c’era stato un bel passaggio di consegne, ed
è stato divertente indossa di nuovo l’abito, anche se brevemente.
C’è un motivo per cui [John] è in Ballerina; è molto organico. E
lavorare con Ana è stato grandioso. Ama davvero l’azione ed è
davvero brava in questo”.
Len Wiseman
(Underworld ; Lucifer)
dirigerà Ballerina,
da una sceneggiatura di Shay Hatten
(John Wick: Capitolo 3 – Parabellum
; Army of the Dead). John
Wick: Chapter 4 uscirà nei cinema il 23 marzo
2023; Ballerinadovrebbe
arrivare TBD 2023/2024. Nel cast sono per ora confermati Ana de Armas , Anjelica Huston, Ian
McShane, Lance Reddick e
Norman Reedus.
Torna al cinema, a
35 anni dalla sua prima uscita nelle sale, AKIRA di Katsuhiro
Ôtomo, il film che ha incassato, tra repliche
cinematografiche e vendite home-video, oltre 50 milioni di euro,
conquistando il pubblico giapponese e rivoluzionando la percezione
degli anime in tutto il mondo occidentale.
Unanimemente
considerato un capolavoro e inserito da Empire Magazine
tra i 100 migliori film in lingua straniera della storia del
cinema, AKIRA è diretto da uno dei maestri indiscussi del cinema
d’animazione e del fumetto giapponese. Tra le numerose
collaborazioni e produzioni di Katsuhiro Ôtomo figurano, tra le
altre, “Steamboy”, con cui partecipò fuori concorso alla
Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia del
2004, e la sceneggiatura del film “Metropolis” di Rintaro (tratto
dal manga di Osamu Tezuka).
L’appuntamento per
i fan italiani è fissato per il 14 marzo (proiezioni in
lingua originale con sottotitoli in italiano) e 15 marzo
(proiezioni in versione doppiata in italiano), quando la
Stagione degli Anime al Cinema, progetto esclusivo
di Nexo Digital distribuito in
collaborazione con Dynit, porterà nelle
sale AKIRAin formato 4K e per la prima
volta anche in lingua originale(elenco cinema a breve su
nexodigital.it). Nel 2013 le celebrazioni del
25esimo anniversario di Akira, sempre organizzate da Nexo Digital e
Dynit, avevano raccolto oltre 20.000 spettatori in un solo giorno,
con sold out diffusi in tutti i cinema italiani che avevano
programmato il film.
Uscito nelle sale
per la prima volta nel 1988 e ispirato al manga ormai giunto alla
centesima ristampa del suo primo volume, Akira è ambientato nel
2019, in un’epoca in cui le grandi metropoli sono state spazzate
via dopo la Terza Guerra Mondiale. Tokyo è teatro di scontri
tra bande di motociclisti, tra cui di distingue la gang dei giovani
Kaneda e Tetsuo. La polizia segreta, intanto, cerca di mettere un
freno alla minaccia per poter continuare lo sviluppo del
segretissimo progetto Akira…
La Stagione degli
Anime al Cinema è un progetto esclusivo di Nexo Digital distribuito
in collaborazione con Dynit e col sostegno dei media partner
MYmovies.it, Lucca Comics & Games e
VVVVID.
Pedro Pascal, insieme ai Coldplay, sarà il
nuovo ospite della prossima puntata di Saturday Night Live.
L’attore è il protagonista della serie del momento,
The Last of Us, e proprio per la promozione dello show
HBO partecipa al famoso show del sabato sera.
Per promuovere la sua presenza alla
serata, è stato messo in piedi uno sketch che lo vede aggredire un
clicker, quegli individui che, nella serie, sono infetti dal fungo
Cordyceps.
The Last of
Us racconta una storia che si svolge vent’anni
dopo la distruzione della civiltà moderna. Joel, un sopravvissuto,
viene incaricato di far uscire Ellie, una ragazzina di 14 anni, da
una zona di quarantena sotto stretta sorveglianza. Un compito
all’apparenza facile che si trasforma presto in un viaggio brutale
e straziante, poiché i due si troveranno a dover attraversare gli
Stati Uniti insieme e a dipendere l’uno dall’altra per
sopravvivere.
Nel cast Pedro Pascal nel ruolo di Joel e Bella Ramsey nel ruolo di Ellie. Gabriel Luna
è Tommy, Anna Torv interpreta Tess, l’attrice britannica Nico
Parker è Sarah. Murray Bartlett veste i panni di Frank, Nick
Offerman quelli di Bill, Storm Reid è Riley, Merle Dandridge è
Marlene. Il cast include anche Jeffrey Pierce nel ruolo di Perry,
Lamar Johnson in quello di Henry, Keivonn Woodard nel ruolo di Sam,
Graham Greene nel ruolo di Marlon, Elaine Miles nel ruolo di
Florence. E con Ashley Johnson e Troy Baker.
The Last of
Us è scritta da Craig Mazin (Chernobyl) e
Neil Druckmann (il videogioco The Last Of Us) che ne sono anche i
produttori esecutivi. The Last Of Us è una co-produzione
Sony Pictures Television con Carolyn Strauss, Evan Wells, Asad
Qizilbash, Carter Swan, e Rose Lam come produttori esecutivi. La
serie è prodotta da PlayStation Productions, Word Games, The Mighty
Mint, e Naughty Dog.
Rupert Grint è trai protagonisti di Bussano alla Porta, il nuovo film di
M. Night Shyamalan da oggi in sala. L’attore,
com’è noto, ha raggiunto il successo grazie al franchise di
Harry Potter, in cui interpretava Ron Weasley,
l’amico fidato di Harry.
Negli anni trascorsi dalla
conclusione della serie originale, molti degli ex co-protagonisti
di Grint, tra cui Daniel Radcliffe e Tom
Felton, hanno dichiarato che, secondo loro, un riavvio del
franchising di Harry Potter ci sarà, prima o poi.
Ora, Grint aggiunge la sua voce al coro di ex studenti di Hogwarts
che dicono ai fan di aspettarsi una nuova interpretazione
dell’amata PI, in futuro. Durante un’intervista con GQ, l’ex mago afferma anche che
vorrebbe vedere il materiale originale adattato in forma di serie
tv, suggerendo che “funzionerebbe davvero”. “Mi piacerebbe
vedere Harry Potter venire adattato in forma di show televisivo.
Penso che funzionerebbe davvero. Sono sicuro che i film verranno
comunque rifatti.”
Dopo qualche anno di pausa, Grint ha
trovato spazio nell’industria dell’entertainment in diversi
prodotti di vario successo, tra cui
Servant, la serie ideata proprio da Shyamalan che
adesso lo ha voluto anche in Bussano alla Porta. Al momento, Harry Potter
rimane il suo più grande successo e il suo ruolo più
identificativo.
Il regista di Bussano alla Porta, M. Night
Shyamalan, riflette sulla diagnosi di afasia di
Bruce Willis. I due hanno collaborato diverse
volte nel corso degli anni, con Bruce Willis che è
stato il protagonista del primo grande successo di Shyamalan. Nel
199 è infatti uscito Il Sesto Senso, e i due hanno
lavorato insieme per Unbreakable, nel 2000. Non
solo, Willis è tornato a interpretare David Dunn in
Slipt e Glass.
Non solo l’attore ha prestato la sua
notorietà a un regista in erba, quale era prima de Il Sesto
Senso Shyamalan, ma il regista in cambio ha dato anche a
Willis la possibilità di reinventare la sua carriera che, prima del
1999, era legata esclusivamente a ruoli action, regalando al mondo
la possibilità di vedere l’attore anche in ruoli più impegnativi
dal punto di vista delle emozioni.
Nel 2022, a
Bruce Willis è stata diagnosticata l’afasia, una condizione che
colpisce la parola e la comprensione, che lo ha costretto a
ritirarsi dalla recitazione e dalla vita pubblica per trascorrere
del tempo con la sua famiglia. Ora, in un’intervista con THR,
Shyamalan parla dell’elaborazione della diagnosi di Willis.
“Sì, ovviamente significa tutto
per me. Farei qualsiasi cosa per lui e la sua famiglia, ed è stata
molto dura per tutte le persone coinvolte. Ho pianto molto per
questo, e anche mio padre soffre di una malattia simile. Quindi
avendolo su entrambi i fronti, è profondo rendersi conto di quanto
sia prezioso tutto. Sono grato per quello che ha fatto perché non
ha si è mai fatto da parte. Mi ha protetto dal sistema all’inizio
della mia carriera, quindi gli sarò per sempre grato.”
M. Night
Shyamalan torna al cinema da oggi con Bussano
alla Porta.
La confusione che è derivata dalla
sequenza temporale della Fase 4 del MCU è in gran parte dovuta alla
piattaforma di streaming, che posiziona ripetutamente le proprietà
dei Marvel Studios in punti diversi nell’ordine di
visione cronologico.
Black Panther: Wakanda
Forever è il primo film Marvel ad avere ottenuto una
nomination agli Oscar per un attore, e potrebbe essere il primo
film del MCU a vincerne uno dal momento che
l’attrice che interpreta la Regina Ramonda è la favorita di
categoria.
Ora, stando a quanto riporta THR,
Mangold sarabbe in trattative per firmare la regia del film. A
sostenere questa notizia, lo stesso regista che su Twitter ha
condiviso un post in cui stuzzica questa idea: una immagine di
Swamp
Thingsenza nessuna spiegazione
ulteriore.
James Mangold alla
regia del film Swamp
Thing della DC arriva dopo che in precedenza
erano circolate notizie secondo cui lui stesso diceva di essere
entusiasta di lavorare con James
Gunn ai DC Studios.
Sebbene il coinvolgimento del
regista nel film DC non sia stato annunciato ufficialmente, James
Gunn ha ritwittato il tweet di Swamp
Thing di Mangold, indicando che i colloqui sono
effettivamente in corso. Secondo Deadline, al momento non
esiste una sceneggiatura per il progetto. Quindi anche il film di
Swamp Thing non dovrebbe entrare in produzione fino a quando
Mangold non completerà i suoi progetti già annunciati, che
sarebbero il suo lavoro con Indiana
Jones e la Ruota del Destino e dirigerà un film
biografico su Bob Dylan con Timotheé
Chalamet.
Prime Video ha svelato il teaser
trailer dell’attesissima serie Ragazze
elettriche (The Power). L’emozionante
thriller globale prodotto da SISTER (Chernobyl)
è basato sul premiato romanzo della scrittrice britannica Naomi
Alderman e sarà disponibile in esclusiva su Prime
Video da venerdì 31 marzo, con nuovi episodi disponibili
ogni settimana sino al finale di stagione previsto il 12
maggio.
Il mondo di
Ragazze elettriche corrisponde al
nostro tranne che per un piccolo scherzo della natura.
Improvvisamente, e senza preavviso, le adolescenti sviluppano il
potere di folgorare gli altri a piacere. Ragazze
elettriche segue un cast di incredibili personaggi da
Londra a Seattle, dalla Nigeria alla all’Europa dell’Est, mentre il
Potere evolve da un lieve formicolio alle clavicole delle
adolescenti sino ad un rovesciamento totale nell’equilibrio del
potere nel mondo.
Toni Collette interpreta la sindaca
Margot Cleary-Lopez,
John Leguizamo indossa i panni di Rob Lopez, Auli’i
Cravalho è Jos Cleary-Lopez, Toheeb Jimoh è Tunde Ojo, Josh Charles
interpreta Daniel Dandon, Eddie Marsan è Bernie Monke, ancora Ria
Zmitrowicz è Roxy Monke, Zka Cvka Cvana invece veste il ruolo di
Tatiana Moskalev, infine Allie Montgomery è interpreta da Halle
Bush. Prodotto da Amazon Studios e SISTER, Ragazze
elettriche ha come showrunner Raelle Tucker (True
Blood).
20th Century Studios e 21 Laps
hanno diffuso il trailer italiano di The
Boogeyman, l’horror-thriller nato dalla mente
dell’autore di best-seller Stephen King, arriverà il 1° giugno nelle sale
italiane, distribuito da The Walt Disney Company Italia.
In The
Boogeyman la liceale Sadie Harper e sua sorella
minore Sawyer sono sconvolte dalla recente morte della madre e non
ricevono molto supporto dal padre, Will, un terapista che sta, a
sua volta, affrontando il proprio dolore. Quando un paziente
disperato si presenta inaspettatamente a casa loro in cerca di
aiuto, lascia dietro di sé una terrificante entità soprannaturale
che va a caccia di famiglie e si nutre della sofferenza delle sue
vittime.
The
Boogeyman è diretto da Rob Savage
(Host), con una sceneggiatura di Scott Beck & Bryan
Woods (A Quiet Place – Un posto tranquillo) e Mark Heyman
(Il cigno nero), e un soggetto di Scott Beck & Bryan
Woods basato sul racconto di Stephen King. Il film è interpretato
da Sophie Thatcher (Yellowjackets), Chris Messina (Birds
of Prey), Vivien Lyra Blair (Obi-Wan Kenobi), Marin Ireland
(The Umbrella Academy), Madison Hu
(Bizaardvark), LisaGay Hamilton (Vice – L’uomo
nell’ombra) e David Dastmalchian (Dune). The Boogeyman è prodotto
da Shawn Levy (Stranger Things), Dan Levine
(Arrival) e Dan Cohen (The Adam Project), mentre
John H. Starke (Sicario), Emily Morris
(Rosaline), Scott Beck, Bryan Woods, Ryan Cunningham, Adam
Kolbrenner (La guerra di domani) e Robin Meisinger sono i
produttori esecutivi.
Il regista canadese Atom
Egoyan si è negli ultimi anni distinto per alcuni eleganti
thriller come Chloe – Tra seduzione e
inganno,Devil’s Knot – Fino a prova
contraria e The Captive – Scomparsa. Anche il
film seguente a questi, Remember
(qui la recensione) si presenta
come tale, offrendo però una serie di elementi che lo rendono
particolarmente accattivante e coinvolgente. Presentato al Festival di Venezia e poi distribuito in
sala nel 2015, il film è infatti ad oggi indicato come uno dei
migliori del regista canadese.
Scritto da Benjamin
August, uno scrittore di origine ebraica qui alla sua
prima prova come sceneggiatore professionista, il film si concentra
infatti sulla ricerca da parte di un superstite dell’Olocausto
dell’aguzzino nazista che lo aveva torturato. August affermò di
aver pensato a questa storia prima di tutto per via della scarsità
di film con protagonisti attori anziani, ma che in seguito il
progetto si è formato anche sulla base dei nuovi processi in corso
nei confronti dei criminali nazisti.
Si tratta dunque di un’opera che si
muove al ritmo dei suoi fragili protagonisti e portando lo
spettatore a stare al loro passo, senza mai sapere di più o di meno
rispetto a quanto sanno loro. Remember è dunque un buon
titolo da recuperare se si è appassionati di storie di questo tipo,
con colpi di scena dietro l’angolo e un passato doloroso da
esorcizzare. Prima di intraprendere una visione del film, sarà però
utile sapere qualcosa di più a riguardo e pertanto si consiglia di
continuare qui nella lettura.
La trama di Remember
Protagonista del film è Zev
Guttman, un anziano affetto da demenza senile che vive in
una casa di riposo a New York. L’uomo è un sopravvissuto al lager
di Auschwitz, come anche l’amico Max Rosenbaum, un
altro dei pazienti residenti nella clinica. Dopo poco la morte di
Ruth, la moglie di Zev, Max inizia a ripetergli
ogni giorno ciò che aveva promesso di fare dopo la dipartita della
consorte: uccidere Otto Wallisch, il nazista
responsabile dello sterminio delle loro rispettive famiglie durante
la Seconda guerra mondiale.
A quanto pare infatti Otto è
immigrato in Nord America e conduce una tranquilla esistenza sotto
il falso nome di Rudy Kurlander. Esistono quattro
persone con questo nome tra Stati Uniti e Canada: il compito di Zev
è quindi quello di riconoscere il vero carnefice e di farlo fuori.
Munito solo di una pistola e una lettera scritta da Max contenente
le indicazioni per raggiungere i quattro Kurlander, Zev scappa
dalla casa di riposo, iniziando un lungo viaggio per compiere la
sua vendetta.
Remember: il cast del
film
Ad interpretare il protagonista Zev
Guttman vi è il premio Oscar Christopher Plummer,
il quale si disse interessato a partecipare proprio per via della
scarsità di ruoli del genere per attori anziani. Dunque
particolarmente devoto al suo ruolo, Plummer decise di eseguire
personalmente tutto ciò che era previsto per questo, dalle scene in
cui lo si vede suonare al pianoforte sino alla sparatoria che si
verifica in un certo momento del film. Per quest’ultima scena, in
particolare, l’attore si infuriò molto quando seppe che il regista
voleva sostituirlo con una controfigura, chiedendo di poter essere
egli stesso a girare la scena.
Accanto a lui, nel ruolo dell’amico
Max Rosenbaum vi è invece l’attore premio Oscar Martin
Landau, il quale per lo più recitò con Plummer attraverso
le chiamate telefoniche che i loro due personaggi si scambiano nel
corso del film. Vi è poi l’attore Dean Norris,
celebre per essere stato Hank Schrader in Breaking Bad, e qui nel
ruolo di John Kurlander, il figlio di uno dei Rudy Kurlander di cui
Zev va alla ricerca. Dei quattro Rudy, in particolare, si
distinguono il primo che Zev incontra, interpretato da
Bruno Ganz, e il quarto, interpretato da
Jurgen Prochnow.
Remember è una storia
vera?
Guardando il film, in molti sono
stati portati a pensare che potesse trattarsi di una storia vera,
considerando anche che i due precedenti film di Egoyan, Devil’s Knot – Fino a prova
contraria e The Captive –
Scomparsa, sono effettivamente basati su eventi realmente
accaduti. Non è però questo il caso di Remember, nato da
un’idea originale di Benjamin August. Il film contiene però
elementi reali, come ad esempio la fuga che molti gerarchi o uomini
del regime nazista intrapresero in seguito alla sconfitta in
guerra, nascondendosi in altri Stati sotto falso nome. Negli anni
in molti sono però stati individuati e sottoposti a processo.
Più che ispirarsi ad una storia
vera, dunque, il film prende solo alcuni elementi di realtà,
proponendo un racconto che alla ricerca del protagonista unisce la
necessità e l’importanza della memoria. Il titolo del film,
Remember, può a tal proposito essere letto in una duplice
chiave. Da un lato si fa riferimento alla difficoltà di Zev di
ricordare ciò che deve compiere, data la sua demenza senile, ma
dall’altro si pone il monito di mantenere viva la memoria
dell’Olocausto, per fa sì che gli orrori verificatisi non possano
mai più ripetersi.
Il trailer di Remember e
dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di
Remember grazie alla sua presenza su
alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in
rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten
TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes e Amazon Prime Video. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
mercoledì 1 febbraio alle ore
21:10 sul canale Rai Movie.
Reduce dal successo del
fantascientifico Minority Report e del
film biografico Prova a prendermi,
Steven
Spielberg affermò di avere voglia di realizzare un
film che potesse far commuovere, ridere e far riappacificare lo
spettatore con il mondo. Nasce dunque da questa volontà
The Terminal (qui la recensione), uscito nel
2004 e accolto in modo molto positivo sia dalla critica che dal
pubblico. Il film, infatti, offre una storia leggera ma non priva
di tematiche e riflessioni importanti, dove si mette al centro di
tutto l’umanità, come avviene in ogni opera del regista premio
Oscar.
Il film, però, può anche essere
letto come un’allegoria degli Stati Uniti post 11 settembre. Un
Paese sempre più guidato dalla paranoia e da uno spirito xenofobo,
chiusosi in sé stesso per evitare la possibile minaccia esterna. Da
questo punto di vista The Terminal affronta con ironia
tale situazione, proponendo soluzioni che pongono il senso di
comunità e la fiducia nel prossimo quali elementi imprescindibili.
Ancor prima di ciò, però, il film è divenuto celebre per essere
ispirato ad una storia vera, quella del rifugiato iraniano
Mehran Karimi.
Il film non è direttamente ispirato
alla sua vicenda, tanto che il nome di Karimi non viene citato in
nessun materiale pubblicitario relativo al film, e molte sono le
differenze tra la sua storia e la sceneggiatura di Sacha
Gervasi e JeffNathanson. Spielberg utilizza dunque questa
vicenda vera per parlare di ciò che più gli è caro, offrendo dunque
al suo pubblico il film commovente e divertente che aveva
intenzione di realizzare sin dall’inizio. Ma qual è dunque la vera
storia di Karimi e in cosa differisce rispetto a quanto si vede nel
film?
La trama e il cast di The Terminal
La storia si svolge nell’Aeroporto
J.F. Kennedy di New York. Qui atterra Viktor
Navorski, proveniente da un Paese (immaginario)
dell’Europa Orientale chiamato Krakozhia. Durante il lungo volo,
però, nella patria di Viktor c’è stato un feroce colpo di stato e
il suo passaporto ha così perso validità. Lo sventurato viaggiatore
si trova dunque ad essere bloccato e costretto dal capo della
sicurezza Frank Dixon a rimanere all’interno del
terminal per un periodo di tempo imprecisato. Per lui inizierà
quindi un soggiorno forzato, durante il quale sperimenterà
l’amicizia, l’amore e la forza della solidarietà umana e l’orgoglio
di non rinnegare se stesso.
Ad interpretare Viktor Navorski vi è
Tom Hanks,
frequente collaboratore di Spielberg, il quale ha basato la propria
interpretazione sul proprio padrino, un immigrato bulgaro
poliglotta, esercitandosi anche nel parlare bulgaro con un
insegnante di tale lingua. Accanto a lui, nel ruolo del severo
Frank Dixon vi è invece Stanley Tucci,
mentre Barry Shabaka Henley è il poliziotto Ray
Thurman. Sono poi presenti gli attori Catherine
Zeta-Jones nel ruolo della hostess Amelia Warren,
Diego Luna in
quelli dell’addetto alla mensa Enrique Cruz e Zoe Saldana nei
panni dell’agente Torres. Kumar Pallana è invece
l’anziano addetto alle pulizie Gupta Rajan.
La vera storia dietro The Terminal
Ora che sappiamo di cosa parla il
film The Terminal, possiamo andare a scoprire qual è la
storia vera a cui questo si ispira. Protagonista di questa è il
rifugiato iraniano Mehran Karimi Nasseri, nato a
Masjed-e Soleyman nel 1945 e sin da giovane in prima linea nelle
proteste contro lo scià Mohammad Reza Pahlavi,
l’ultimo monarca della sua dinastia. Per sfuggire al carcere,
Nasseri inizio a richiedere asilo in vari paesi europei, vedendosi
però sempre negato ogni aiuto. La sua esistenza fu ufficialmente
riconosciuta nel 1981 dalle autorità belghe da cui ottenne la
tessera di rifugiato № 86 399. Con tutti i documenti in regola,
decise allora di recarsi nuovamente nel Regno Unito, dove aveva
frequentato l’università.
Venne però respinto nuovamente e si
ritrovò privo di documenti di rifugato poiché li aveva inviati
all’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati a
Bruxelles. Dopo un tentativo d’ingresso fallito in Francia, nel
1985, egli fece perdere le proprie tracce. Venne poi ritrovato
nell’agosto del 1988 al terminal 1 dell’aeroporto Charles de
Gaulle, mentre tentava nuovamente di imbarcarsi per
l’Inghilterra. A quel punto rimase nell’aeroporto, vivendo in una
situazione di “limbo giuridico” derivante da un circolo vizioso
delle procedure di ingresso negli Stati. Infatti, la
regolarizzazione del titolo di permanenza dipendeva dal fatto che
presentasse la sua tessera di rifugiato accordatagli dal governo
belga.
Ma quest’ultimo chiedeva fosse
Nasseri in persona ad andare a ritirarla e lui non poteva uscire
dalla Francia perché i suoi documenti erano all’estero. La
situazione si sbloccò sette anni dopo, nel 1999, quando venne
accompagnato al tribunale di Bobigny per ritirare i suoi documenti,
ma Nasseri sorprese tutti sostenendo che quei documenti erano
errati e dichiarò di chiamarsi “sir Alfred Mehran” e di non
essere un cittadino iraniano. Nasseri ha continuato quindi a
soggiornare al terminale 1 dell’aeroporto Charles De Gaulle
fino al luglio 2006 quando, per un’intossicazione alimentare, è
stato ospedalizzato. Poche settimane prima del decesso, a causa di
un Infarto miocardico acuto, avvenuto nel novembre del 2022, era
tornato a risiedere nell’aeroporto
Il trailer di The Terminal
e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di
The Terminal grazie alla sua presenza su
alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in
rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten
TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes e Paramount+. Per vederlo, una volta scelta
la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o
sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
mercoledì 1 febbraio alle ore
21:00 sul canale Iris.
Disney+ ha diffuso una nuova
key art e un’emozionante featurette della terza stagione di
The Mandalorian, la serie originale live
action targata Lucasfilm, acclamata dalla critica e disponibile in
esclusiva sulla piattaforma streaming a partire dal 1° marzo. La
nuova featurette permette al pubblico di scoprire insieme a Jon
Favreau, Dave Filoni, Rick Famuyiwa e a tanti altri, come The
Mandalorian e il personaggio di Grogu,
amatissimo dai fan, siano riusciti a coinvolgere e conquistare i
cuori degli spettatori di tutto il mondo.
Continuano i viaggi del
Mandaloriano nella galassia di Star
Wars. Un tempo cacciatore di taglie solitario, Din Djarin si è
riunito a Grogu. Nel frattempo, la Nuova Repubblica lotta per
allontanare la galassia dal suo passato oscuro. Il Mandaloriano
incontrerà vecchi alleati e si farà nuovi nemici mentre lui e Grogu
continuano il loro viaggio insieme.
La serie The
Mandalorian è interpretata da
Pedro Pascal, Katee Sackhoff, Carl Weathers, Amy Sedaris, Emily
Swallow e Giancarlo Esposito. Tra i registi degli otto
episodi della terza stagione ci sono Rick Famuyiwa, Rachel
Morrison, Lee Isaac Chung, Carl Weathers, Peter Ramsey e
Bryce Dallas Howard. Jon Favreau è showrunner/capo sceneggiatore ed
executive producer insieme a Dave Filoni, Rick Famuyiwa, Kathleen
Kennedy e Colin Wilson. Karen Gilchrist e Carrie Beck sono i
co-executive producer.
Ricordato come uno dei film più
celebri e amati degli anni Ottanta, Ufficiale e
gentiluomo è diventato con il tempo un grande
classico capace ancora oggi di emozionare e appassionare intere
generazioni di spettatori. Diretto da Taylor
Hackford, e scritto da Douglas Day
Stewart, questo va a raccontare la storia del giovane Zack
Mayo, il quale alla ricerca di un proprio posto nel mondo aspira a
diventare un pilota d’aerei della marina. Una vicenda ricca di
passioni, amore, conflitti e difficoltà da superare. Interpretato
da alcuni dei più noti attori dell’epoca, tale titolo è non solo un
racconto di formazione, ma anche un appassionante vicenda
sentimentale capace di far sognare ancora e ancora.
Il film si affermò da subito come un
grandissimo successo, arrivando a guadagnare circa 130 milioni di
dollari a fronte di un budget di soli 6. Ufficiale e
gentiluomo divenne poi anche uno dei principali protagonisti
della stagione dei premi, arrivando a vincere due Oscar su sei
nomination. Una di queste è quella per la miglior canzone Up
Where WeBelong, scritta da Jack Nitzsche,
Buffy Sainte-Marie e Will Jennings, ed
eseguita da Joe Cocker e Jennifer
Warnes. Questa si colloca all’interno di una colonna
sonora che comprende anche brani come Hungry for Your
Love di Van Morrison, Tush
degli ZZ Top, e Tunnel of Love dei
Dire Straits.
Prima di cimentarsi in una visione
di Ufficiale e gentiluomo, però, è certamente
consigliabile approfondire ulteriori dettagli circa la sua trama e
il cast di attori che lo compone. Proseguendo qui nella lettura
sarà inoltre possibile ritrovare alcune delle frasi più note e
belle del film, grazie alle quali si potrà avere un primo contatto
con quella che è l’atmosfera del film e il carattere dei suoi
personaggi. Infine, si elencheranno le principali piattaforme dove
sarà possibile ritrovare il film per una comoda visione in
streaming.
La trama di Ufficiale e
gentiluomo
Protagonista del film è Zack
Mayo, un adolescente irrequieto e orfano di madre. Non
essendosi mai adeguato alla vita del collegio, questi decide di
raggiungere il padre Byron, il quale è un ex
sergente della marina ora dedito all’alcol e sesso. Per sfidare lo
scetticismo del padre circa le sue capacità, Zack decide di
diventare pilota d’aerei della marina, partendo così per il corso
di addestramento. Questo si rivela più complesso del
previsto, anche per via della severità dell’istruttore, il sergente
Foley. Questi mette infatti in chiaro sin da
subito la sua intenzione di far emergere le debolezze delle
reclute, al fine di selezionare soltanto chi si dimostra davvero
all’altezza del ruolo.
Ad essere preso di mira, anche se a
fin di bene, è proprio Zack, che viene così sottoposto alle prove
peggiori. Durante il corso, il giovane potrà però contare
sull’amicizia con Sid, un giovane che si dimostra
sin da subito molto fragile psicologicamente. Grazie a questi, Zack
ha modo di conoscere la bella Paula, della quale
si innamorerà perdutamente. La vita del giovane sembra così
prendere finalmente una piega positiva, ma il peggio deve ancora
arrivare per lui. La sua presenza all’interno dell’accademia viene
sempre più malvista, e i rapporti con quanti lo circondano
tenderanno a compromettersi sempre di più. Ma Zack sa di non poter
cedere, o finirà con il perdersi per sempre.
Ufficiale e gentiluomo: il
cast del film
Immaginare il personaggio di Zack
Mayo con un volto diverso da quello dell’attore Richard
Gere è oggi impensabile. Eppure, inizialmente i
produttori valutarono diversi altri attori prima di lui. Tra questi
si annoverano Jeff Bridges,
Christopher
Reeve e John
Travolta. Alla fine fu però Gere ad ottenere la parte,
accettando in primo luogo per necessità di soldi. L’attore divenne
però poi particolarmente devoto al personaggio, allenandosi
duramente per poterlo interpretare al meglio. Egli dichiarò in
seguito di non essere stato inizialmente favorevole al finale del
film, oggi tra i più celebri di sempre, giudicandolo troppo
sentimentale. Dopo averlo visto ultimato, con tanto di canzone di
accompagnamento, si ricredette, affermando di aver avuto i
brividi.
Per il ruolo di Paula, la donna
amata da Zack, vennero allo stesso modo considerate diverse
attrici. La parte venne però vinta da Debra
Winger, che per la sua interpretazione venne nominata agli
Oscar come miglior attrice. Questa rivelò in seguito di non aver
avuto un buon rapporto con Gere durante il set, ma di essersi
riconciliata con lui anni dopo. Il ruolo del sergente Foley era
inizialmente stato offerto a Jack
Nicholson, il quale però rifiutò. Venne così scelto
Louis Gossett Jr., il quale divenne poi il primo
attore di colore a vincere l’Oscar come miglior attore non
protagonista. Per interpretare il suo ruolo, questi si fece
consigliare dall’ex marine e attore R. Lee Ermey,
divenuto noto qualche anno dopo come il sergente di Full Metal
Jacket. Sono poi presenti l’attore David
Keith nei panni di Sid, e Lisa Blount in
quelli di Lynette, donna amata proprio dall’amico di Zack.
Le frasi più belle di Ufficiale
e gentiluomo, il trailer e dove vedere il film in streaming e
in TV
Per gli appassionati del film è
possibile fruire di Ufficiale e
gentiluomo grazie alla sua presenza su alcune delle
più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete.
Il film è infatti disponibile nel catalogo di Chili
Cinema, Google Play, Netflixe Amazon Prime Video. Per vederlo, basterà
sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film.
Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della
qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si ha soltanto
un determinato periodo di tempo entro cui vedere il titolo. Il film
sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno mercoledì 1
febbraio alle ore 23:10 sul canale
TwentySeven.
Nel film sono inoltre presenti
diverse frasi oggi entrate a far parte dell’immaginario comune. Si
tratta di battute e affermazioni che descrivono alla perfezione non
solo il contesto in cui si svolge la storia ma anche i protagonisti
che le pronunciano. Di seguito si riportano le più belle e più
importanti del film.
In questo mondo siamo tutti soli. Se si capisce questo non
si soffre più. (Zack Mayo)
Due cose sole vengono dall’Oklahoma: tori e checche! Io non
vedo le corna, quindi devi essere una checca! (Sergente
Foley)
Non voglio che tu mi ami, voglio che nessuno mi ami!
(Zack Mayo)
Come fai a non innamorarti di me?… sono come la
cioccolata! (Paula Pokrifki)
In occasione dell’uscita ufficiale
del film
Bussano alla Porta, prevista per
giovedì 2 febbraio, The Space
Cinema per celebrare l’arrivo sul grande schermo del
nuovo lungometraggio diretto da M.Night
Shyamalanha organizzato per il primo giorno
in sala del filmuna speciale iniziativa
dedicata al pubblico. L’evento avrà luogo durante
gli spettacoli serali di giovedì 2
febbraio in cui lo spettatore diventerà l’assoluto
protagonista e sarà chiamato a fare un’importante scelta.
Il film, basato sul romanzo The
Cabin at the End of the World di Paul Tremblay, racconta la storia
di una famiglia che decide di trascorrere qualche giorno in una
casa immersa nella natura. La piccola Wen (Kristen
Cui) sta giocando nella foresta e all’improvviso si
imbatte in un grosso e robusto uomo di nome Leonard (Dave
Bautista). Poco dopo l’arrivo di Leonard la giovane
ragazza nota che altre tre persone si stanno avvicinando a lei e
decide così di fuggire per avvertire i suoi due papà
(Jonathan Groff e Ben Aldridge) dell’imminente
minaccia, ma i due uomini non le danno credito.
I due, tuttavia, dovranno ricredersi
quando i quattro uomini busseranno alla loro porta, intenzionati ad
entrare ad ogni costo. Una volta entrati in casa la famiglia viene
presa in ostaggio dai quattro sconosciuti armati che li chiama a
fare una scelta per evitare l’Apocalisse: sacrificare uno di loro
tre. Non solo uno tra la bambina e suoi papà dovrà morire ma dovrà
essere la stessa bambina o i due uomini ad uccidere con le loro
mani la vittima prescelta. Lontani dalla civiltà e da ogni forma di
aiuto, i protagonisti dovranno prendere quella che si rivelerà la
decisione più difficile.
Bussano alla Porta, il film
Mentre sono in vacanza in una baita
isolata, una bambina e i suoi genitori vengono presi in ostaggio da
quattro sconosciuti armati che chiedono alla famiglia di compiere
una scelta impensabile per evitare l’apocalisse. Con un accesso
limitato al mondo esterno, la famiglia deve decidere in cosa
credere prima che tutto sia perduto.
Prodotto dal visionario regista M.
Night Shyamalan, Bussano alla Porta è interpretato
da Dave Bautista (Dune,
Guardiani della Galassia), dal
candidato al Tony Award e all’Emmy Jonathan Groff (Hamilton,
Mindhunter), da Ben Aldridge (Pennyworth, Fleabag), dalla candidata
al BAFTA Nikki Amuka-Bird (Persuasione, Old), dall’attrice
esordiente Kristen Cui, da Abby Quinn (Piccole donne, Landline) e
da Rupert Grint (Servant, la saga di Harry Potter).
Universal Pictures presenta una
produzione Blinding Edge Pictures, in associazione con FilmNation
Features e Wishmore Entertainment, un film di M. Night Shyamalan.
La sceneggiatura è di M. Night Shyamalan e Steve Desmond &
Michael Sherman, basata sul bestseller nazionale “The Cabin at the
End of the World” di Paul Tremblay. Il film è diretto da M. Night
Shyamalan e prodotto da M. Night Shyamalan, Marc Bienstock (Split,
Glass) e Ashwin Rajan (Servant, Glass). I produttori esecutivi sono
Steven Schneider, Christos V. Konstantakopoulos e Ashley Fox.
James Gunn ha annunciato i primi progetti del suo
nuovo DCU,
compreso un primo Capitolo che sarà intitolato “Dei e
Mostri“. Tra gli annunci più interessanti di Gunn figurano
diversi film e show televisivi della HBO Max, ma il co-CEO dei DC
Studios ha anche fatto luce sulla posizione del DCEU già esistente nel nuovo canone del
DCU,
compresi i quattro film che dovrebbero uscire nel 2023, a partire
da marzo con Shazam! La
furia degli dei. Anche se sembra che molti progetti
del famigerato e travagliato DC Extended Universe verranno effettivamente
estromessi dal canone, ci sono diversi film che rimarranno parte
del DCU di
James Gunn anche in futuro.
The Suicide Squad
Il film che ha dato il via
al rapporto di Gunn con la DC è stato The Suicide Squad, uno pseudo-sequel
trasformato in reboot soft del poco apprezzato Suicide
Squad del 2016. Sembra che il primo progetto DC di
Gunn rimarrà canonico dopo l’annuncio di
Waller, che vedrà Viola Davis tornare nei panni di
Amanda Waller dopo le sue molteplici apparizioni
nel DCEU.
È inoltre confermato che il progetto
includerà i membri del Team Peacemaker, la maggior parte dei quali è
stata introdotta in Suicide
Squad. Sembra quindi sicuro che tutti i precedenti
progetti DC di James Gunn, compreso Peacemaker,
rimarranno canonici quando il DCEU si trasformerà in DCU nei
prossimi anni.
Birds of Prey
Suicide
Squad si collega anche a diversi film del DCEU, soprattutto attraverso la Harley Quinn di Margot Robbie. Sebbene il personaggio della
Robbie rimanga uno dei maggiori successi del DCEU e quindi probabilmente resterà nel
DCU, non è
chiaro se ogni sua apparizione nei film rimarrà canonica. Birds of Prey, ad esempio, potrebbe inserirsi
senza problemi nel DCU senza
troppe lacune e, essendo una parte essenziale della storia di
Harley Quinn, contribuirebbe all’affermazione
del suo personaggio nel nuovo franchise.
Suicide
Squad, tuttavia, sarà probabilmente surclassato,
nonostante abbia dato origine alla versione di Harley Quinn della Robbie, soprattutto vista l’accoglienza
contrastante del film e i legami più stretti con gli eroi del
DCEU come il
Batman di Ben Affleck.
Shazam e Shazam 2 – La furia degli
Dei
La natura ampiamente
disgiunta del DCEU rende il franchise di Shazam!
facile da inserire all’interno del DCU.
Durante il suo annuncio, James Gunn ha fatto riferimento ai film di
Shazam!
con Zachary Levi come a un angolo a sé stante del
DCEU, avendo avuto pochissimi collegamenti con
gli altri film DC degli ultimi anni.
Gunn sembra indicare che Shazam e i suoi film
saranno reintegrati nel DCU, con
un cambiamento che probabilmente avrà un impatto minimo o nullo su
entrambi i film del franchise. Pertanto, il film di quest’anno
Shazam! Furia
degli dei rimarrà un progetto imperdibile, che forse
anticiperà il tono del prossimo DCU.
The Flash
Nonostante su questo
progetto siano gravate le polemiche che circondano i comportamenti
della sua star, The
Flash rimane fondamentale per il reboot del DCU. Il
film, che è rimasto intrappolato nell’inferno dello sviluppo per
anni, vede protagonista il Barry Allen di Ezra Miller che viaggia nel Multiverso e
incontra diversi eroi familiari lungo la strada.
Gunn ha confermato
che The
Flash “si inserisce completamente nell’Universo
DC“, confermando forse le teorie secondo cui il film adotterà
la trama di Flashpoint per riavviare il franchise e
smentendo apparentemente le voci sul recasting di Miller. Per questo motivo, The
Flash non solo rimarrà parte del canone, ma potrebbe
diventare il film più importante della line-up finale del
DCEU, segnando la transizione tra il franchise
originale e il nuovo DCU di
James Gunn.
Blue Beetle
Anche se finora il
pubblico ha potuto ammirare solo alcuni scorci del design di
Blue
Beetle nel DCU, il
film di debutto del personaggio arriverà nelle sale nell’agosto del
2023. Il discorso molto limitato che circonda il film ha portato a
voci che potenzialmente avrebbero seguito le orme di
Batgirl con una cancellazione tardiva, ma James Gunn ha dissipato queste teorie una
volta per tutte. Nel suo annuncio, Gunn ha illustrato con entusiasmo il
personaggio di Blue
Beetle, riferendosi esplicitamente alla giovane
supereroina come a una “parte del DCU“.
Non sarebbe quindi sorprendente se
il materiale promozionale per il film iniziasse a comparire in un
futuro non troppo lontano, regalando finalmente al pubblico una
prima occhiata a Blue
Beetle.
Aquaman e il Regno Perduto
Presentato come uno degli
ultimi progetti DC del 2023 e come film conclusivo
del DCEU pre-James
Gunn,Aquaman e il
Regno Perduto sembra rimanere parte del canone del
DCU.
Gunn ha fornito pochissimi dettagli
sull’imminente sequel di
Aquaman, se non indicare che porterà al primo gruppo di
progetti del DCU nel
2024 e oltre.
Questa notizia arriva mentre si dice
che Jason Momoa avrebbe ripreso il ruolo di
Lobo il cacciatore di taglie nel DCU,
lasciando il ruolo di Aquaman a un futuro recasting. Ora, sembra
che sia Aquaman che il suo prossimo sequel
rimarranno almeno vagamente legati al nuovo DCU.
Cinefilos.it offre
la possibilità di vedere al cinema, gratis, The Quiet
Girl,
film candidato agli Oscar 2023 diretto da Colm
Bairéad, con Catherine Clinch e
Carrie Crowley e in uscita al cinema il 16
febbraio 2023. Ecco l’elenco delle anteprime
previste con data, orario e città:
Martedì 7 febbraio alle ore
19,00
MILANO – Anteo Palazzo del Cinema conintroduzione delle
Dott.sse Silvia Zandrini e Michela Bondardo del servizio
coordinamento Affidi del Comune di Milano
Giovedì 9 febbraio alle ore 21,00
TORINO – Cinema Nazionale con introduzione del critico Luca
Pacilio
FIRENZE – Cinema Fiorella con introduzione del critico Marco
Luceri
BOLOGNA – Cinema Rialto con introduzione del critico Luca
Baroncini
Domenica 12 febbraio alle ore 16.15
ROMA – Cinema Nuovo Sacher con proiezione in versione
originale sottotitolata e introduzione di Susanna Pellis, direttore
artistico dell’Irish Film Festa
Come partecipare alla
proiezione?
Per ognuna di queste due proiezioni
posso mettervi a disposizione n° 5 (cinque) inviti per
una persona da richiedere, inviando una email a [email protected]. I biglietti saranno da
considerarsi assegnati solo se si riceverà risposta alla email
di richiesta.
Una volta esauriti i biglietti
gratuiti, le anteprime saranno comunque aperte al pubblico a
pagamento.
The Quiet Girl, leggi la trama
Cáit, 9 anni, è una
bambina tranquilla e silenziosa che passa le sue giornate in
solitudine, trascurata da una famiglia disfunzionale. Con l’arrivo
dell’estate viene mandata dai genitori a passare qualche mese con
una coppia di lontani parenti. Sotto la loro cura la bambina
rifiorirà, ma in questa casa dove non dovrebbero esserci segreti ne
scopre uno.
Da quando James
Gunn e Peter Safran hanno avuto
l’incarico di ristrutturare e ricostruire il DCU, ci sono state moltissime conversazioni in
merito agli attori che, già in forze alla scuderia Warner
Bros Discovery, sarebbero sopravvissuti al terremoto in
arrivo.
Chi sopravvivrà ai tagli di Gunn e
Safran? Chi, trai volti che avevamo visto nei progetti di
Zack Snyder, verrà portato avanti e chi invece
rimarrà in panchina, o peggio, a casa? Ecco cosa abbiamo
scoperto nelle ultime ore:
Un attore = un personaggio
La primissima
cosa che James Gunn ha dichiarato nel suo
video-annuncio è stata che nel nuovo DCU in costruzione, un attore avrà la possibilità
di interpretare un solo personaggio. Questo tipo di chiarimento fa
luce sulla questione Jason Momoa / Lobo che si era
sollevata nelle ultime settimane.
L’interprete di Arthur Curry
vorrebbe essere Lobo, ma il secondo film di
Aquaman è ancora in giro e, stando a quello
che dice Gunn, chiuderà questa fase di assestamento prima del vero
e proprio inizio del
DCU Capitolo 1: Gods and Monsters.
Jason Momoa
Come detto poc’anzi,
Momoa è impegnato, almeno fino a dicembre prossimo, per la
promozione di Aquaman Il
Regno perduto, alla quale Gunn e James
Wan stanno lavorando insieme.
Secondo quanto dichiarato da Safran,
invece, Jason Momoa ha sempre pensato al suo
Aquaman come a una trilogia, è quindi probabile che l’attore avrà
la possibilità di completare il suo viaggio come Arthur Curry,
senza però portare avanti il sogno di Lobo (vedi punto
precedente).
Come tutti sappiamo, la prima
“vittima” di questo terremoto è stato Henry
Cavill, al quale non è stato confermato il ruolo di
Superman, nonostante la scena post credits di
Black
Adam.
L’attore, che ha dato inizio allo
Snyderverse nel 2013, è stato il primo a essere
fatto fuori, anche se, secondo Gunn, non è stato un vero e proprio
licenziamento, dal momento che Cavill non aveva mai firmato nessun
accordo con la nuova gestione WB. Sofismi…
Zachary Levi
Nella pianificazione di
quest’anno, Shazam! la
furia degli Dei occupa un posto di spicco. Già il
primo film, un discreto successo, era stato accolto con entusiasmo
e nulla vieta a questo seguito di bissare. Tuttavia, la struttura
“appartata” di Shazam, concede a questo franchise una possibilità
molto preziosa: quella di rimanere invariata nonostante il lavoro
di pulizia della ditta Gunn/Safran.
Stando a quanto dice Gunn, infatti,
la natura separata di questo franchise gli consentirebbe di
continuare la sua strada incastrandosi facilmente nell’universo in
costruzione. Questo significa che Zachary Levi
potrebbe mantenere il suo mantello!
Sembra molto strano riportare a
galla il nome di Ben Affleck in questa sede, dato
che è stato completamente rimpiazzato da Robert
Pattinson nel ruolo di Batman, ma sembra che il regista,
sceneggiatore e attore possa ancora avere un ruolo da giocare.
Affleck potrebbe non riuscire più a interpretare Bruce Wayne o
Batman sullo schermo, ma ha discusso sulla possibilità di prendere
il timone di un film in via di sviluppo.
Gunn ha detto: “Stiamo
lavorando con Ben Affleck, che vuole davvero esserci, ha fatto
parte del nostro team di architetti cercando di mettere insieme le
cose. E vuole davvero dirigere uno dei nostri progetti e siamo
entusiasti che lo faccia…” Ma le decisioni non
sono state ancora prese e tutto sembra far pensare al fatto che
Affleck si muoverà soltanto dietro alla MDP in questa nuova fase
del DCU.
Gal Gadot
È stato verso la fine dello
scorso anno che i fan hanno saputo che Wonder
Woman 3 era nei guai. Patty Jenkins
ha avuto alcune divergenze creative con produttori e dirigenti
sulla direzione della serie in futuro, e le due parti hanno finito
per separarsi. Naturalmente, questo ha lasciato ai fan alcune
domande sulla partecipazione al DCU di Gal Gadot.
Purtroppo, non sono state fornite
risposte specifiche, ma James Gunn ha confermato che le
conversazioni con l’attrice sono ancora in corso: “Abbiamo
parlato con Gal – è pronta a fare cose con noi. Non siamo sicuri di
cosa ne faremo.” Tra i titoli della lista del
Capitolo 1: Gods And Monsters c’è Paradise Lost, una serie ambientata su
Themyscira prima della nascita di Diana, ma per il resto non è
chiaro come il DCU utilizzerà una delle eroine più amate di
tutti i tempi, cosa che lascia Gadot in un limbo.
Blue Beetle
Tra il disinteresse più o
meno generale, James Gunn ha annunciato che invece
Blue
Beetle andrà avanti e che il film uscirà quest’anno ad
un certo punto (18
agosto 2023). Del film conosciamo molto poco, e anche il
materiale promozionale scarseggia, tuttavia abbiamo
una sinossi.
Gunn lo ha definito un film
fantastico con un personaggio meraviglioso che si inserirà alla
perfezione dentro il loro progetto.
Ezra Miller
Si tratta della notizia
che tutti vogliono sapere e infatti l’abbiamo riservata con ultimo
boccone. Ezra Miller sarà Barry Allen in The
Flash e il film resetterà tutta la storia del DCU e permetterà alla produzione di ripartire da
zero.
Per quello che invece riguarda il
coinvolgimento di Miller, le vicende personali dell’attore hanno
fatto pensare che potesse essere completamente fuori dai giochi, ma
Safran ha dichiarato che l’attore si sta curando e che ha tutta la
volontà di rimettersi in carreggiata e di riprendere da dove aveva
lasciato. Non sappiamo ancora quali saranno i tempi ma sembra
chiaro che la Warner Bros Discovery ha lasciato la
porta aperta all’attore.
In vista dell’attesissimo ritorno
di Bridgerton –
Stagione 3, la veterana della serie Phoebe Dynevor ha ufficialmente confermato che
non riprenderà il ruolo di Daphne nella prossima terza
stagione di Netflix. L’attrice inglese ha
interpretato per la prima volta Daphne durante la prima stagione
del dramma in costume, che ha diretto insieme a Regé-Jean Page.
Parlando con Screen Rant, la
Dynevor ha rivelato che la sua assenza nella terza stagione
di Bridgerton non
servirà come finale ufficiale per il suo personaggio. Ha
ammesso che sarà sempre aperta all’opportunità di tornare nelle
stagioni future. “Purtroppo non farò parte nella stagione 3″, ha
detto Dynevor. “Potenzialmente in futuro. Ma la stagione 3,
sono solo entusiasta di guardare come spettatore.”
La stagione 3 di Bridgerton sarà
basata sul quarto libro della serie
intitolata Romancing Mister Bridgerton. Colin e Penelope
succederanno alle appassionate storie d’amore di Daphne e Simon
della prima stagione e di Anthony e Kate della seconda.
“La terza stagione vede Penelope
Featherington che ha finalmente rinunciato alla sua cotta per Colin
Bridgerton dopo averlo sentito denigrarla con i suoi amici la
scorsa stagione”, si legge nella sinossi. “Invece, si sta
concentrando sulla ricerca di un marito che rispetti la sua
indipendenza così da poter continuare la sua doppia vita come Lady
Whistledown, lontana dalla madre e dalle sorelle. A causa
della sua mancanza di fiducia, tuttavia, la sua ricerca non va così
bene. La terza stagione di Bridgerton includerà
i nuovi membri del cast Daniel Francis ( Stay
Close ) nei panni di Marcus Anderson, Sam Phillips
(The
Crown) nei panni di Lord Debling e James Phoon
(Wreck) nei panni di Harry Dankworth.
Nel numero più recente di Total Film
(tramite Collider),
Keanu Reeves parla del suo coinvolgimento in
John Wick:
Capitolo 4 come il ruolo più impegnativo dal
punto di vista fisico della sua carriera e anticipa delle epiche
acrobazie in auto. L’attore spiega che, come nelle puntate
precedenti, è stato addestrato per essere in grado di eseguire
molte delle sue acrobazie e che il sequel in arrivo è completamente
folle.
“John Wick:
Capitolo 4 è stato il ruolo fisico più difficile che
abbia mai avuto nella mia carriera, finora. Mi hanno davvero
addestrato per essere in grado di avere quella che chiamiamo la
cassetta degli attrezzi. Abbiamo portato la guida in macchina a un
livello superiore, cosa che mi piace molto. Ci sono 180, 180 testa
coda, 270 testa coda, drifting… Quindi è stato davvero divertente
avere la possibilità di imparare quelle abilità e metterle in
scena. John Wick:
Capitolo 4 è la nostra opera. Oh mio Dio, è
pazzesco, amico! Completamente folle!”
John Wick:
Capitolo 4 è stato annunciato per la prima volta
subito dopo il weekend di apertura da record di
John Wick:
Capitolo 3 – Parabellum, che ha incassato
oltre 300 milioni di dollari in tutto il mondo. La quarta
puntata vedrà il ritorno di Keanu Reeves nei panni
dell’omonimo assassino, che è stato visto per l’ultima volta
soffrire di ferite multiple dopo essere caduto dall’alto del
Continental Hotel.
Insieme a Reeves, Lance
Reddick e Ian McShane ci sono le nuove arrivate in
franchising, la superstar pop giapponese-britannica Rina
Sawayama al suo debutto cinematografico, Shamier
Anderson, Bill Skarsgard, Clancy Brown, Hiroyuki Sanada e
Donnie Yen, che a quanto si dice interpreterà un
vecchio amico di John Stoppino.
John Wick: Chapter
4 è diretto da Chad Stahelski
da una sceneggiatura co-scritta da Shay Hatten e Michael Finch, che
subentra al creatore del franchise Derek Kolstad. È prodotto
da Basil Iwanyk, Erica Lee e Stahelski con Reeves e Louise Rosner
come produttori esecutivi.
Anche se l’avvento di Sam
Raimi nel franchise di Doctor Strange potrebbe avercelo
fatto dimenticare, sappiamo che il primo film dello Stregone
Supremo con il volto di
Benedict Cumberbatch è stato diretto da
Scott Derrickson che, su Twitter, ha ricordato
quale sia stata la scena più difficile in assoluto da girare nella
sua intera carriera. Si tratta di una sequenza nel finale di
Doctor Strange del 2016, in cui il protagonista
riavvolge il tempo avvalendosi della Gemma del Tempo custodita
dentro all’Occhio di Agamotto.
Il capitolo 1 del DCU di James
Gunn e Peter Safran sarà
ufficialmente intitolato Gods & Monsters, ma
sappiamo bene che quel nome non è affatto casuale ed è stato scelto
per motivi che superano la semplice funzione evocativa che in
effetti ha. Dopo molte aspettative, la
Warner Bros. Discovery ha svelato i suoi primi tentativi per
riavviare le proprietà intellettuali DC in film e TV. A partire dal
2025 con Superman: Legacy, la prima fase del nuovo
DCU comprenderà, più o meno, due film e due
programmi TV HBO Max all’anno, mettendo insieme un universo
condiviso e coeso tra le piattaforme.
Prima che Gunn e Safran venissero
nominati co-responsabili dei nuovi DC Studios, il CEO di Warner
Bros. Discovery David Zaslav aveva dichiarato il
suo desiderio per un approccio in stile MCU ai contenuti DC. Non è quindi
una sorpresa vedere il franchise di Gunn e Safran DCU iniziare con un grande annuncio che delinea i
piani per la sua primissima fase. Ogni capitolo della DCU avrà il proprio nome e quello di apertura
porta un’intestazione di Gods & Monsters.
Questa frase non solo ha un significato potente all’interno della
mitologia DC, ma risuona fortemente con i progetti pianificati da
Gunn e Safran.
DCU: Capitolo 1 – Gods
& Monsters
La dualità tra dei e mostri è un
concetto alla base dell’universo DC sia nei fumetti che altrove. La
tradizione DC contiene divinità reali come Zeus e Ares, tipi di
Superman che diventano noti come figure divine e una serie di
classici cattivi DC che tentano erroneamente di rivendicare la
divinità per se stessi. Questo crea inevitabilmente un crossover
con la metà dei “mostri” del concetto di Gods &
Monsters. Un mostro DC può essere una creatura gigantesca,
grottesca e ricoperta di melma o un uomo calvo in giacca e
cravatta. Laddove sono coinvolti i superpoteri, sia gli dei che i
mostri non sono mai molto distanti, e il titolo fa un’allusione
appropriata a uno dei temi più diffusi di DC.
In effetti, “Gods & Monsters” è
stato utilizzato in precedenza con il film d’animazione del 2015,
Justice League: Gods & Monsters.
Sebbene il DCU quasi certamente non abbia alcun collegamento
con il cartone animato, questo parallelo dimostra quanto sia
radicata l’eterna battaglia tra dei e mostri nel DNA della DC. Al
centro di detta battaglia c’è una domanda che apparentemente
giocherà un ruolo importante nel capitolo 1 del DCU: qual è la differenza tra dei e
mostri?
ChristophWaltz e Sam Neill; Florence Pugh e Morgan Freeman: alcuni dei più grandi nomi di
Hollywood saranno i protagonisti di due grandi film Sky
Original che arriveranno prossimamentein esclusiva su Sky Cinema e in streaming solo
NOW. Sono stati rilasciati oggi il trailer di
The
Portable Door, divertente avventura fantasy con il
plurinominato ai Golden Globe Sam Neill e il due volte premio Oscar ChristophWaltz, e la prima
clip esclusiva di A Good Person, scritto e diretto
dal candidato al Golden Globe Zach Braff, con
Florence Pugh e Morgan Freeman.
Diretto da Jeffrey
Walker, The Portable
Doorè un adattamento della
popolare serie fantasy in sette libri di Tom Holt e vede nel
cast oltre a Sam Neill e ChristophWaltz anche
Patrick Gibson, Sophie
Wilde, Miranda, Chris
Pang, Jessica De Gouw, Rachel
House, Arka Das e Damon
Herriman. Racconta la storia di Paul Carpenter
(Patrick Gibson) e Sophie Pettingel (Sophie Wilde), due modesti
tirocinanti che iniziano a lavorare presso la misteriosa azienda
londinese J.W. Wells & Co. Ben presto però si rendono conto che
i loro datori di lavoro sono tutt’altro che convenzionali. I
carismatici criminali Humphrey Wells (Christoph Waltz),
amministratore delegato dell’azienda, e il manager Dennis Tanner
(Sam Neill) stanno sconvolgendo il mondo della magia, portando le
moderne strategie aziendali nelle antiche pratiche magiche. Paul e
Sophie scoprono quindi la reale agenda della vasta società in cui
lavorano.
Con Florence Pugh,
attrice britannica tra le più entusiasmanti della sua generazione,
e la leggenda della recitazione Morgan FreemanA GOOD
PERSON, di Zach Braff è una storia su
come una frazione di secondo può cambiare completamente la
traiettoria delle nostre vite e come i cambiamenti che facciamo in
seguito ci aiutano a rimetterci in carreggiata e fare una svolta
personale. Il racconto segue la storia di Allison (Florence Pugh),
una giovane donna la cui vita va in mille pezzi quando sopravvive a
un terribile incidente e che prova a riprendersi da una dipendenza
da oppiacei e da un dolore irrisolto. Anni dopo, stringe
un’improbabile amicizia con il suo aspirante suocero, Daniel
(Morgan Freeman), che le darà la possibilità di combattere per
rimettere insieme la propria vita e andare avanti.
THE PORTABLE DOOR e
A GOOD
PERSON arriveranno prossimamente in esclusiva su Sky Cinema e
in streaming su NOW.
James
Gunn e Peter Safran hanno descritto
nel dettaglio come i film di Joker
e The Batman si inseriranno nell’universo DC
come
storie di
Elseworlds. La DCU sta per iniziare una nuova era per la Warner
Bros. Discovery sotto il nuovo regime dei DC Studios, i quali
stanno sostituendo l’iniziativa DC Films con James
Gunn e Peter Safran a guidare la carica.
I co-CEO supervisioneranno la televisione, i film, l’animazione e i
videogiochi relativi alla DCU. La grande priorità è lanciare un DCU che aiuti a unire gli iconici eroi e cattivi
DC come parte di un universo coeso.
Ieri si è svolto l’evento di
presentazione della line-up DC Studios in cui sono stati
rivelati i titoli che formeranno la prima metà del Capitolo 1. Gunn
e Safran sono stati interrogati sulle proprietà DC che saranno
ambientate al di fuori della continuità DCU principale. Secondo Safran, il DCU è un multiverso, ma le loro storie si
concentreranno su una continuità primaria. Tutto ciò che non è
DCU, secondo Safran, verrà chiarito. I film di
Batman
e Joker
vengono trattati come proprietà di
Elseworlds, come accadrà anche per altri progetti DC
che non fanno parte della DCU. In futuro ci sarà un’etichettatura più
chiara per i progetti non DCU.
Questa scelta potrebbe essere la
migliore per le PI DC dal momento che in questo modo le produzioni
possono fare tesoro di quanto fatto di buono in questi anni
turbolenti e allo stesso tempo costruire storie che sono comunque
ammissibili nella continuità cinematografica che ricalca quella dei
fumetti. Staremo a vedere cosa ci riserverà il futuro.
I “Bad Boys” stanno
ufficialmente tornando, con Will
Smith e Martin Lawrence che
annunciano che si riuniranno per un quarto film del
franchise d’azione. Sony Pictures ha confermato che il sequel senza
titolo è in pre-produzione con Adil El Arbi e Bilall Fallah (“Ms.
Marvel”, “Rebel”) che tornano alla
regia e lavoreranno su una sceneggiatura scritta da Chris
Bremner.
I cineasti, che hanno anche diretto il film
“Batgirl”
poi
cancellato dalla Warner Bros.’, hanno diretto “Bad
Boys for Life” del 2020, che ha riunito Smith e
Lawrence nei panni dei detective di Miami-Dade Mike Lowrey e Marcus
Burnett, 25 anni dopo l’uscita del primo film “Bad
Boys“. Poco dopo l’uscita nelle sale dei tre sequel, la
Sony ha annunciato che era in fase di sviluppo un quarto film di
“Bad Boys” e “Bad Boys for Life” ha incassato
426,5 milioni di dollari al botteghino mondiale come uno degli
ultimi successi dell’era pre-pandemia. Martedì mattina, Smith e
Lawrence hanno annunciato che il film in uscita stava
ufficialmente andando avanti pubblicando un video di reunion
sui social media con la didascalia “IT’S ABOUT THE TIME!” che
trovate di seguito!
Il video riprende Smith mentre guida verso
la casa di Lawrence (telecamera al seguito), dicendo: “Yo, ho
un annuncio. Fareste meglio a smettere di scorrere. Come
piccolo suggerimento, Smith suona le battute iniziali di “Shake Ya
Tailfeather“, la canzone di Nelly, P. Diddy e Murphy Lee dalla
colonna sonora del 2003 di “Bad
Boys II“. “Vorrei essere te, non sapendo cosa
sto per mostrarmi.” Arrivati alla porta di Lawrence, i due
dichiarano che il quarto film è ufficialmente in arrivo. “È
più o meno quel periodo!” Lorenzo urla. “Ragazzi cattivi
per la vita, piccola“, interviene Smith, richiamando lo
slogan del duo e rafforzando il “Per la vita“, mentre
riconoscono comicamente che il titolo del terzo film ha
effettivamente sprecato il gioco di parole che avrebbero potuto
usare per il prossimo quarto film. “Non avremmo dovuto
chiamarlo così però”, ha scherzato Will Smith.
Bad Boys
4 sarà un sequel ancora da intitolare che sarà
prodotto da Jerry Bruckheimer, Will Smith per Westbrook, Doug Belgrad e Chad
Oman; con Lawrence, James Lassiter, Mike Stenson, Barry Waldman e
Jon Mone come produttori esecutivi. A luglio, Lawrence ha fornito
un aggiornamento sul progetto in un’intervista per la copertina
della rivista Ebony , confermando che il film era ancora in
fase di sviluppo dopo che Will Smith aveva schiaffeggiato Chris Rock
agli Oscar del 2022, il che aveva indotto alcuni a speculare sul
suo destino. “Ne abbiamo almeno uno in più”, ha affermato Lawrence,
sottintendendo che il franchise d’azione potrebbe estendersi oltre
la prossima puntata. “È stato grande”, ha detto Lawrence del lancio
di “Bad Boys” con Smith nel 1995. potrebbe fare soldi al botteghino
[era enorme].” L’originale “Bad Boys” ha guadagnato $ 141 milioni
in tutto il mondo, mentre il sequel del 2003
“Bad Boys II” ha totalizzato $ 273 milioni e “Bad
Boys for Life” è riuscito a superare i due capitoli precedenti
messe insieme.
Durante un recente evento stampa
tramite The Wrap, Peter Safran, co-CEO dei DC
Studios insieme a James
Gunn, ha parlato della decisione della Warner Bros.
Discovery di cancellare il film di Batgirl.
Nonostante fossero terminate le riprese principali,
Batgirl è stato accantonato dallo studio. Safran
si è preso la piena responsabilità della decisione, dicendo che il
film “non era distribuibile”:
“C’erano un sacco di persone
incredibilmente talentuose davanti e dietro la macchina da presa in
quel film. Ma quel film non era distribuibile. E succede a volte. E
in realtà penso che [il CEO di Warner Bros. Discovery David] Zaslav
e il team abbiano preso la decisione molto audace e coraggiosa di
annullarlo perché avrebbe danneggiato la DC e avrebbe danneggiato
le persone coinvolte nella sua realizzazione. [‘Batgirl’] non
sarebbe stata in grado di competere nel mercato della sala. È stato
costruito per il piccolo schermo. E così ancora una volta, penso
che non sia stata una decisione facile, ma che sia stata la
decisione giusta.”
Il progetto di Batgirl
doveva uscire nel 2022 diretto da Adil El Arbi e Bilall
Fallah con Leslie Grace,
JK Simmons,
Michael Keaton e
Brendan Fraser.Batgirl doveva
essere diretto da Joss Whedon, regista
di The
Avengers e Avengers:
Age of Ultron, nonché della versione cinematografica
di Justice
League. Tuttavia, nel 2018, il regista ha deciso di
abbandonare il progetto, ammettendo di non essere riuscito a
“decifrare la storia”. Il film è stato diretto da Adil El
Arbi e Bilall Fallah.
Vin
Diesel ha condiviso il teaser poster per Fast
and Furious 10, in cui il suo Toretto, in preghiera, è
pronto per la sua ultima grande sfida, che, lo ricordiamo, sarà
divisa in due film. Con il poster, Diesel annuncia anche l’uscita
del primo trailer che arriverà il prossimo 10 febbraio.
Grazie a DCU
Movie Page su Twitter, è stato svelato uno sguardo completo ai
personaggi che vedremo in The
Flash, e possiamo adesso vedere che nel film sarà
presente, non sappiamo in che grado di importanza, anche Dark
Flash.
La linea dei Funko Pop! dedicati al
film includerà i due Batman, la versione principale di The
Flash di
Ezra Miller, così come Supergirl di Sasha
Calle. Anche Zod e Wonder Woman di Michael Shannon
e Gal Gadot fanno parte della linea. Anche una
terza figura di Barry fa parte del set, mostrando il velocista che
indossa quello che sembra essere un prototipo di tuta. Anche
Kiersey Clemons, che interpreta Iris West, ha
ottenuto un Funko Pop!
— DCUMoviePage #RestoreTheSnyderverse (@dcumoviepage)
January 31, 2023
Il film
The Flash
The
Flash arriverà finalmente nelle sale il 23 giugno
2023. Il film vede
Ezra Miller riprendere il ruolo di Barry Allen da
Justice League e sarà affiancato da
Sasha Callie nei panni di Supergirl e Michael Keaton nel suo grande ritorno nei
panni di Batman, 31 anni dopo la sua ultima apparizione in
Batman Il Ritorno.
Tutto quello che c’è da sapere su
The Flash con Ezra Miller
Confermata anche la presenza
di Michael
Keaton e Ben
Affleck, che torneranno entrambi a vestire i panni di
Batman. Kiersey Clemons tornerà nei
panni di Irish West dopo essere apparsa in Zack
Snyder’s Justice League (il personaggio era stato
tagliato dalla versione theatrical). Nel cast ci saranno anche
l’attrice spagnola Maribel Verdú (Il
labirinto del fauno), che interpreterà Nora Allen (la
madre di Barry) e l’attrice statunitense Sasha
Calle(Febbre d’amore) che interpreterà
Supergirl.
La serie The Last of Us (qui la recensione) arriva sugli
schermi di tutto il mondo in un momento in cui l’umanità sembra
essersi rassegnata all’idea di dover convivere con il Covid-19.
Disponibile dal 15 gennaio su Sky Atlantic in
versione originale (gli episodi doppiati hanno iniziato ad essere
mandati in onda dal 23 gennaio), la serie ideata
da Craig Mazin (Chernobyl) e
Neil Druckman (quest’ultimo anche autore
dell’amato videogioco su cui la serie si basa) è come noto
ambientata in un mondo post-apocalittico, dove l’umanità è stata
divorata nella sua quasi totalità da una pandemia
irrefrenabile.
Sembra dunque uno scenario simile a
quanto effettivamente vissuto negli ultimi tre anni, ma ci sono alcuni dettagli che
differenziano questa storia da ogni altra storia simile. Quella
raccontata in The Last of Us, infatti, non è la classica
“storia di zombie”, né la storia di una pandemia scatenata da un
virus invisibile all’occhio umano. Come spiegato nell’incipit del
primo episodio, da temere molto più che i virus sembrano essere i
funghi. Questi, noti parassiti, hanno lo scopo di espandersi e
proliferare quanto più possibile, infestando e nutrendosi di
insetti come formiche o ragni per potersi assicurare la
sopravvivenza.
Si tratta però di organismi incapaci
di sopportare temperature troppo alte e pertanto attualmente
impossibilitati ad infestare l’essere umano, specialmente non nel
modo mostrato all’interno della serie. Il surriscaldamento globale,
però, potrebbe spingere tali funghi ad evolversi e cercare riparo
nel corpo umano, di fatto prendendone possesso. Ed è proprio da qui
che nasce lo spunto per la pandemia raccontata nella serie, su
ipotesi dunque attualmente non concrete ma tutt’altro che estranee
alla realtà.
The Last of Us: la vera scienza dietro la serie
TV
Quello che viene descritto nella
serie, origine di tutti i mali con cui i protagonisti Joel
(PedroPascal) ed Ellie (Bella Ramsey)
devono confrontarsi, è il fungo Cordyceps. Un
genere di funghi della famiglia Cordycipitaceae. Sul modo in cui
questo ha proliferato e seminato morte in tutto il mondo si è
accennato maggiormente nel corso del terzo episodio, e a seguito di
ciò le ricerche Web sul Cordyceps sono aumentate esponenzialmente.
Con grande orrore di quanti non ne erano a conoscenza, tale
tipologia di fungo esiste e prospera già nella nostra natura.
Mazin, autore della serie, ha infatti dichiarato che: “Il fungo
esiste, e tutto quello che diciamo nel prologo è vero,sono organismi che si comportano esattamente come descritto in
quella scena”.
Lo stesso Mazin ritiene però
improbabile che il Cordyceps, o un qualunque altro fungo parassita
possa evolversi nel modo in cui si racconta nella serie. Eppure,
c’è chi ritiene vero il contrario. Norman Van
Rhijn, un micologo che ricerca le infezioni fungine presso
l’Università di Manchester, ha infatti dichiarato che “una
pandemia fungina è decisamente possibile“. È bene chiarire che
nessuna specie di fungo attualmente nota alla scienza rappresenta
una minaccia pandemica immediata per gli esseri umani, soprattutto
non nel modo in cui viene narrato nella serie. Tuttavia, le
infezioni fungine sono in aumento in tutto il mondo e i ricercatori
temono che sempre più persone siano a rischio.
Ad oggi, un fungo come il Cordyceps
ha un modus operandi per definito: dopo aver infettato una formica
attraverso le spore, il fungo infesta il suo sistema nervoso e ne
prende il controllo, spingendo l’insetto, tramite il rilascio di
sostanze psicotrope, a raggiungere luoghi più elevati. Il micelio e
le ife si ramificano nel corpo della vittima fino a quando non
viene uccisa e completamente invasa dal fungo, che inizia a
spuntare con i suoi corpi fruttiferi all’esterno del corpo
mummificato. La posizione elevata permette poi alle spore del fungo
di disperdersi più efficacemente e infettare altri artropodi
nell’ambiente sottostante.
I funghi come il Cordyceps possono
realmente conquistare l’essere umano?
Motivi per cui ciò non è oggi
possibile che succeda in un essere umano è la già citata
temperatura corporea elevata, ma anche la presenza nell’uomo di un
sistema nervoso e immunitario molto più difficili da attaccare e
conquistare. Eppure, esistono già dei funghi in grado di alterare
le prestazioni del cervello umano e di modificare il comportamento
umano. L’esempio più ovvio è la psilocibina, il
composto allucinogeno dei funghi magici. Il fungo
ergot ha invece anche la reputazione di alterare
la mente umana, ed è bene notare che da quest’ultimo deriva la
sostanza psicoattiva LSD. Infine, un esempio più
popolare è quello della birra.
“Ogni volta che bevi una birra,
il tuo comportamento è influenzato dal sottoprodotto di un fungo,
che è l’etanolo“, ha affermato David Hughes,
che ha studiato il Cordyceps ed è stato consulente proprio per il
videogioco The Last of Us. Ad ogni modo, il sistema
immunitario umano riesce ad oggi a tenera a bada tali presenze
fungine, evitando dunque che queste possano rappresentare una
preoccupazione. Le malattie fungine possono sì passare dagli
animali all’uomo, ma l’idea che un fungo come il Cordyceps possa
mutare abbastanza da avere un evoluzione tale e mantenere comunque
la sua capacità di manipolare efficacemente il comportamento, è
inverosimile, ma non impossibile.
Negli ultimi anni, infatti, l’OMS ha
individuato alcuni funghi potenzialmente letali, come il
Candida auris, in grado di provocare una
candidiosi mortale e che ad oggi ha ucciso tra il 29% e il 53% di
quanti l’hanno contratta. Ciò che dovrebbe più preoccupare, nel
caso tale evoluzione si verificasse realmente, è la completa
assenza di vaccini. Proprio come viene affermato nella serie, è
infatti vero che non esistono medicinali o cure contro tali
tipologie di funghi. Ci sono solo poche classi di farmaci
potenzialmente validi per curarli ma non sono sempre cure
affidabili. Infatti, poiché i funghi sono particolarmente simili
agli umani a livello cellulare, molti dei farmaci che li combattono
sono tossici anche per il corpo umano.
Il cambiamento climatico può
contribuire all’evoluzione dei funghi
Se la serie HBO prevede che gli
zombi mordano le loro vittime per diffondere la malattia, cosa non
corrispondente alla realtà, dove le infezioni fungine si diffondono
in gran parte attraverso il tatto o le superfici, rendendo dunque
difficile il rischio di un contagio irrefrenabile, è però vero che
il surriscaldamento globale può favorire la diffusione di nuove
tipologie di funghi. Misteriosamente, i focolai di Candida auris
sono emersi indipendentemente in tre diversi continenti
contemporaneamente nel corso del decennio da poco conclusosi. Tra
questi focolai, non c’era alcun chiaro collegamento o caso di
contatto.
Alcuni scienziati ritengono che il
filo conduttore sia dunque da ritrovare nel cambiamento climatico.
Con l’aumento delle temperature globali, i funghi devono adattarsi
proprio come tutto il resto. Man mano che più funghi si adattano a
temperature più elevate, alcuni di loro potrebbero essere in grado
di sopravvivere e proliferare alle temperature del corpo umano,
anche quando i corpi umani cercano di ucciderli con la febbre. Si
ritorna così a quanto dichiarato nell’incipit del primo episodio di
The Last of Us, dove si pongono proprio riflessioni di
questo tipo. Pur prendendosi alcune licenze, come le mutazioni che
gli umani infestati subiscono, la serie non si discosta poi molto
dalla realtà dei fatti, lanciando dunque anche un monito a
riguardo.
Nei film di genere thriller
caratterizzati dalla presenza di un serial killer e di un individuo
impegnato nella sua cattura, uno degli elementi più affascinanti è
proprio il modo in cui la sfida tra questi due personaggi si
costruisce ed evolve fino al finale. Ma cosa succede se entrambi
hanno la capacità di precognizione, ovvero di prevedere il futuro?
È quanto avviene in Premonitions
(qui la recensione), film del
2015 scritto da Ted Griffin e Sean
Bailey e diretto da Afonso Poyart. La
classica storia investigativa viene dunque qui portata a nuovi
livelli, offrendo momenti di grande suspence.
Originariamente il racconto alla
base di questo film doveva servire per dar vita ad un sequel del
thriller del 1995 Seven. Morgan Freeman
avrebbe per questo ripreso il ruolo del detective William Somerset,
il quale aveva sviluppato nel tempo poteri psichici. Il regista di
Seven, David Fincher, si oppose però a
tale progetto e la storia venne dunque riscritta affinché divenisse
un film a sé stante. Nasce così Premonitions, il quale
oltre alla sua forte premessa di base vanta la presenza di un cast
di grandi attori, tra cui spicca il premio Oscar Anthony
Hopkins.
Accolto in modo contrastante, il
film non è certamente esente da difetti ma può comunque trovare nei
fan del genere il suo pubblico ideale, che saprà apprezzare le
peculiarità e le novità apportate da Premonitions. Prima
di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile
approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama, al
cast di attori e, per chi ha già visto il film,
alla spiegazione del finale. Infine, si
elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
La trama e il cast di Premonitions
La storia di Premonitions
ha inizio nel momento in cui l’Agente Speciale dell’FBIJoe Merriwether, perplesso di fronte ad una serie
di omicidi, decide di chiedere aiuto ad un suo ex collega in
pensione, medico psicanalista e sensitivo, il dottor John
Clancy. L’uomo non vuole però avere niente a che fare con
il caso, né usare le sue capacità per risolverlo. Ma quando ha
delle visioni molto violente con protagonista la giovane collega di
Joe, l’agente speciale dell’FBI Katherine Cowles,
cambia idea, pensando che queste possano essere anche una sorta di
messaggio personale. Ben presto, però, il medico si renderà conto
che il suo “dono” è nulla rispetto agli straordinari poteri del
misterioso assassino.
Ad interpretare il dottor John
Clancy vi è il già citato attore premio Oscar Anthony
Hopkins, dichiaratosi particolarmente entusiasta del
progetto e del suo personaggio. Accanto a lui, nel ruolo
dell’agente Joe Merriweather vi è invece l’attore Jeffrey Dean
Morgan, mentre Abbie Cornish
interpreta l’agente Katherine Cowles. Nel ruolo dell’assassino, il
cui nome è Charles Ambrose, vi è invece l’attore Colin Farrell.
Proprio per via del personaggio interpretato e dell’aura di mistero
che vi è intorno ad esso, l’attore compare fisicamente per la prima
volta nel film solo dopo un’ora e otto minuti dall’inizio.
La spiegazione del finale di
Premonition e il significato del film
Di seguito si riportanno elementi
spoiler riguardanti
il finale del film, dunque per chi non
ha ancora terminato la visione, si consiglia di interrompere la
lettura. Per chi invece ha visto il film e il suo finale e desidera
avere maggiori chiarimenti a riguardo, di seguito si riporta nel
dettaglio la spiegazione di quanto avviene. Giunti al termine del
film, dunque, Clancy scopre l’identità dell’assassino, il cui nome
è Charles Ambrose. Questi è come lui dotato della possibilità di
prevedere il futuro, potendo dunque anticipare le mosse degli
agenti FBI. Egli usa inoltre tale potere per scegliere le proprie
vittime. Ambrose, infatti, uccide persone malate terminali per
evitare loro una morte lenta e dolorosa.
Al momento del confronto finale con
Clancy, l’assassino gli rivela di essere anche lui prossimo alla
morte e chiede dunque al dottore di ucciderlo e di prendere il suo
posto. Per salvare l’agente Cowles, Clancy si vede costretto a
sparare e uccidere Ambrose, di fatto soddisfando la sua richiesta.
Egli non intende però diventare a sua volta il tipo di
“benefattore” che Ambrose era, anche se rivela di essere stato egli
stesso a praticare l’eutanasia sulla propria figlia malata, di
fatto rivelandosi in ultimo più simile al killer di quanto si
poteva pensare. Ed è propio su questo tema,
l’eutanasia, che ragiona il film.
Ambrose afferma sostanzialmente di
compiere atti d’amore particolarmente difficili da sopportare, ma
necessari. Il suo agire è però controverso, poiché se da un lato fa
terminare la sofferenza dei malati terminali, dall’altro ruba loro
gli ultimi momenti di vita accanto ai rispettivi cari. Nel corso
del film si tenta dunque di ragionare su tale spinosa questione, da
sempre al centro dei dibattiti di natura etica. Di fatto, però, nel
finale le rivelazioni di Clancy sembrano lasciar intendere che
anche lui, come Ambrose, condivida il pensiero per cui per amore a
volte è giusto spingersi lì dove non si vorrebbe mai arrivare.
Il trailer di Premonitions
e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di
Premonitions grazie alla sua presenza su
alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in
rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten
TV, Google Play, Apple iTunes, Rai Play e Now. Per
vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà
noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale.
Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della
qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo
di martedì 31 gennaio alle ore
21:10 sul canale Rai Movie.
Ben prima che il Marvel Cinematic
Universe fosse una realtà, a dar particolare prestigio e linfa
al genere poi denominato “cinecomic” furono i
primi film dedicati agli X-Men. Negli anni, il racconto dei più
celebri mutanti dell’universo supereroistico si è espanso grazie a
sequel, prequel e spin-off, dando vita ad una delle più compiute saghe degli ultimi
anni. Il tutto ebbe inizio nel 2000 con
X-Men (qui la recensione), diretto dal
regista Bryan Singer, affermatosi come un grande
successo e fatto seguire, nel 2003, dal suo primo sequel:
X-Men 2 (qui la recensione), diretto
anch’esso da Singer.
Basato naturalmente sui fumetti con
protagonisti i celebri mutanti, questo secondo film è in
particolare ispirato alla graphic novel del 1982 Dio ama,
l’uomo uccide, ma anche a Return to Weapon
X, del 2001-2002. Viene dunque qui proposta una vicenda
che vede ancor di più opposti mutanti ed esseri umani, mai come ora
sull’orlo di una guerra. Con queste premesse e l’introduzione di
nuovi personaggi, il film si è facilmente affermato come un grande
successo, guadagnando circa 407 milioni di dollari a livello
globale e permettendo dunque la realizzazione di un terzo
capitolo.
Intitolato X-Men: Conflitto
finale, questo è arrivato nei cinema nel 2006, concludendo
così la trilogia principale. Di questa, X-Men
2 rimane però uno dei più apprezzati, proprio per la sua
capacità di parlare ancor più apertamente di problematiche razziali
attraverso una chiave supereroistica. Prima di intraprendere una
visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune
delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama e al cast di
attori e ai loro rispettivi personaggi.
Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
La trama di X-Men 2
In questo sequel del primo film,
dopo aver imprigionato Magneto e aver fermato la
sua Confraternita di mutanti, Wolverine cerca
risposte sul suo passato dal momento che non ricorda come ha
ottenuto la mutazione. Nel frattempo il teleporta
Nightcrawler cerca di assassinare il presidente
degli Stati Uniti. Charles Xavier raduna allora
gli X-Men e rintraccia il mutante grazie al sofisticato macchinario
Cerbero. A causa dell’attentato, però, la popolazione è
terrorizzata dai mutanti e il colonnello William
Stryker sfrutta la paura per i suoi sordidi scopi. Egli
aspira allo sterminio di tutti i mutanti e proprio il macchinario
Cerbero può aiutarlo a raggiungere tale scopo.
X-Men 2: il cast di attori
e i personaggi del film
In X-Men 2 tornano molti
degli attori presenti nel primo film, come Hugh Jackman
nei panni di Wolverine. Per riprendere tale ruolo,
l’attore si dovette naturalmente sottoporre nuovamente ad un
allenamento intensivo ed ad una specifica dieta. Vi è poi Patrick
Stewart, il quale si disse entusiasta di poter tornare
ad interpretare Charles Xavier, personaggio di cui
è sempre stato appassionato. Tornano in questo film anche Halle Berry nei
panni di Tempesta, Famke Janssen
in quelli di Jean Grey e James
Marsden come Ciclope. Alla Berry, fresca
vincitrice di premio Oscar, fu concesso molto più spazio in questo
film rispetto al precedente.
Ian McKellen
riprende invece i panni dell’iconico mutante
Magneto, ma diverso è l’elmo che egli sfoggia.
Questo fu infatti ridisegnato in quanto l’attore trovava scomodo
quello utilizzato nel primo film. Si ritrovano poi nel film anche
Rebecca Romijn-Stamos nel ruolo di
Mystica, Anna Paquin in quelli di
Rogue e Brian Cox in
quelli del colonnello William Stryker.
Shawn Ashmore torna nei panni di Uomo
Ghiaccio, mentre fanno qui la loro comparsa gli attori
Aaron Stanford nel ruolo di Pyro
e Kelly Hu in quelli della mutante Lady
Deathstrike, alleata di Stryker. Michael Reid
McKay compare invece nei panni del figlio mutante del
colonnello.
La new entry più celebre e
ricordata è però quella del personaggio
Nightcrawler, teleporta tedesco dalla pelle blu
interpretaato dall’attore Alan Cumming,
scelto anche per via del suo saper parlare fluentemente il tedesco.
Egli studiò poi le raffigurazioni del personaggio per capire come
muoversi e comportarsi in tali panni. Per assumere l’aspetto del
personaggio, però, egli doveva sottoporsi a circa dieci ore di
trucco, mentre la coda è stata realizzata prevalentemente tramite
CGI. Una preparazione che Cumming mal sopportò, tanto da decidere
di non riprendere più tale ruolo, comparendo dunque solamente in
questo film.
X-Men 2: La vendetta di Wolverine, il videogioco
Come i videogiocatori sapranno,
X-Men 2: La vendetta di Wolverine è un videogioco
pubblicato nel 2003 in coincidenza con la data di uscita del film
X-Men 2. In questo, il giocatore controlla Wolverine nella
ricerca del proprio passato, in un’area dell’istituto Weapon
X, dove anni prima gli è stato impiantato il suo scheletro di
adamantio. Wolverine dovrà dunque trovare numerosi indizi che lo
aiuteranno a riprendere coscienza del proprio passato e lo
aiuteranno a salvarsi la vita. Egli ha infatti solo quarantotto ore
per trovare un antidoto ad un virus mortale che circola nelle sue
vene.
Il videogioco è stato promosso come
tie-in (ovvero un’opera tratta da un’altra opera di natura diversa,
ma con la stessa ambientazione, e in buona parte con personaggi e
trama analoghi) di X-Men 2. Tale videogioco ruota però
intorno ad una storia originale realizzata dall’autore di fumetti
Larry Hama, e non ha alcun legame con la
continuity della serie di film, essendo maggiormente legata alla
storia dei fumetti. Nel videogioco, inoltre, è Mark Hamill a
prestare la propria voce al personaggio di Wolverine, e non
Jackman, mentre Patrick Stewart riprende il ruolo
del Professor X, che aveva già interpretato anche nel film.
Il trailer di X-Men 2 e
dove vederlo in streaming e in TV
È possibile fruire di
X-Men 2 grazie alla sua presenza su
alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in
rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten
TV, Chili Cinema, Apple iTunes, Disney+ e Amazon Prime Video. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
martedì31 gennaio alle ore
21:20 sul canale Rai 4.