Elizabeth Olsen si sta pronunciando in difesa
del Marvel Cinematic Universe, in cui
interpreta il ruolo di Wanda Maximoff/Scarlet Witch.
L’attrice si è espressa in risposta alle precedenti critiche
rivolte all’MCU, in particolare da artisti del calibro di Martin
Scorsese e Francis Ford Coppola, dei quali ha detto che
(i loro commenti negativi sui film Marvel) “li fanno sembrare un
tipo di arte minore”.
“Non sto dicendo che stiamo
facendo film d’autore indie, ma penso solo che quei commenti
sottostimano il lavoro della nostra troupe, il che mi
infastidisce”, ha detto l’attrice, che attualmente è al cinema
con Doctor Strange nel Multiverso della Follia.
“Questi sono alcuni dei più straordinari scenografi,
costumisti, operatori della macchina da presa – sento che sminuirli
con quel tipo di critiche toglie merito a tutte le persone che
fanno film pluripremiati, e che lavorano anche su questi
progetti”.
Elizabeth Olsen ha cominciato la sua carriera
con il cinema indie, e riconosce dunque che i film Marvel sono
blockbuster destinati principalmente a fare un sacco di soldi,
tuttavia non crede che questo significhi che si tratti di film
brutti.
“Dal punto di vista di un
attore, lo capisco; capisco perfettamente che serve un diverso tipo
di performance”, ha detto. “Ma penso che screditare così
la Marvel porti via il merito alle centinaia di persone di grande
talento della crew. È qui che divento un po’ esuberante al
riguardo”.
La sceneggiatura del film porterà la
firma di Jade
Bartlett e Michael Waldron.
Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno
anche Benedict
Wong (Wong), Rachel
McAdams(Christine
Palmer), Chiwetel
Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl
Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez).
Nel cast è stato confermato anche Patrick Stewart nel ruolo di Charles Xavier.
Doctor Strange nel Multiverso della Follia è
al cinema dal 4 maggio 2022. Le riprese sono
partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York,
Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo
anche Bruce Campbell, attore feticcio
di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste
alcuna conferma in merito.
Keanu Reeves e Al Pacino in
L'avvocato del diavolo
Advocatus diaboli, una
locuzione latina che, nel linguaggio di tutti i giorni, va ad
indicare coloro che controbattono un’argomentazione non perché
convinti del contrario ma piuttosto per generare caos. Su questo
principio si basa il celebre film del 1997 L’avvocato
deldiavolo, scritto da Tony
Gilroy e Jonathan Lemkin e diretto da
Taylor Hackford. Si tratta di uno dei thriller più
popolari degli anni Novanta, che si macchia anche di elementi
horror ed una struttura da legal drama. Oggi considerato
un vero e proprio cult del suo genere, è un film entrato
nell’immaginario comune, tanto per la sua vicenda quanto per i
controversi e imprevedibili personaggi che la animano.
La pellicola è basata sul romanzo
omonimo del 1990 di Andrew Neiderman. Nonostante
ne sia una trasposizione cinematografica, il film si discosta dal
libro introducendo anche elementi affini provenienti da altri
testi. In particolare, numerosi sono i riferimenti al poema
Paradiso perduto di John Milton. Si
ritrovano infatti diverse allusioni minori a tale opera, come ad
esempio la celebre citazione “meglio regnare all’Inferno che
servire in Paradiso”, mentre quello di Milton diventa anche il
nome del protagonista. Un’altra fonte di ispirazione fu
naturalmente anche la Divina Commedia di
DanteAlighieri, con la
descrizione dei gironi ardenti concentrici riproposta alla fine del
film.
Nonostante abbia diviso critica e
pubblico al momento della sua uscita, L’avvocato del
diavolo si affermò come un grande successo. Arrivò a
guadagnare oltre 152 milioni di dollari a fronte di un budget di
57, e particolarmente noti sono ancora oggi alcuni dialoghi e le
interpretazioni dei protagonisti. Prima di intraprendere una
visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune
delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama, al cast di
attori e alle frasi più belle. Infine, si
elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
L’avvocato del diavolo: la
trama del film
Protagonista del film è il giovane e
promettente avvocato Kevin Lomax, il quale non ha
mai perso un caso. Durante il suo ultimo incarico, egli è perfino
riuscito a far scagionare un insegnante accusato di molestie su
minori, pur consapevole della sua reale colpevolezza. Proprio
questa vicenda porta Kevin ad essere contattato da un importante
studio legale di New York, il quale gli offre una grande somma di
denaro per unirsi a loro. A capo dello studio vi è il controverso
John Milton, personalità misteriosa e incline alla
malvagità. Questi decide di testare le capacità di Kevin
affidandogli subito un caso molto complesso. Mentre si trova così
impegnato, l’avvocato inizia però a vivere una serie di strani
episodi, che lo porteranno a comprendere che l’uomo per cui lavora
non è chi sembra essere.
L’avvocato del diavolo: il
cast del film
Ad interpretare il ruolo di Kevin
Lomax vi è l’attore Keanu Reeves,
il quale per prepararsi al ruolo ha studiato a lungo il mestiere di
avvocato, le sue procedure e gli aspetti più importanti. Ha inoltre
avuto modo di spendere diverso tempo insieme ad alcuni veri
avvocati, cercando di apprendere da loro i segreti del mestiere e
alcuni ulteriori aspetti con cui poter caratterizzare il proprio
personaggio. L’attore decise inoltre insieme al regista che gli
abiti indossati da Kevin avrebbero dovuto di volta in volta
assumere toni sempre più scuri, evidenziando la totale perdita di
moralità del personaggio. Accanto a lui, nei panni della madre di
Kevin, Alice Lomax, vi è l’attrice Judith Ivevy,
nota per essere stata Barbara Robbins in Grey’s
Anatomy.
Ad interpretare Mary Ann, moglie di
Kevin, vi è una giovanissima Charlize Theron.
Nonostante interpretassero marito e moglie, infatti, l’attrice
aveva appena 21 anni, mentre Reeves ne aveva 31. Per lei si tratto
di un ruolo molto impegnativo, che le richiese di interpretare
anche attacchi di schizofrenia. Per riuscirci, la Theron si preparò
con una psico-terapista. Ad interpretare il satanico John Milton vi
è invece il premio Oscar Al Pacino. Questi aveva
inizialmente rifiutato il ruolo per cinque volte, non gradendo il
tono da blockbuster del film. Dopo che questo venne riscritto come
thriller soprannaturale, l’attore si decise ad accettare. Nel film
sono poi presenti Jeffrey Jones nei panni di Eddie
Barzoon e Connie Nielsen in quelli di Cristabella
Andreoli. Craig T. Nelson è invece Alexander
Cullen.
L’avvocato del diavolo: le
frasi più belle, il trailer e dove vedere il film in streaming e in
TV
È possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. L’avvocato del
diavolo è infatti disponibile nei cataloghi di
Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes,
Amazon Prime Video, Tim Vision e
Netflix. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di
riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un
abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale
comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso
di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui
guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto
televisivo di lunedì 9 maggio alle ore
21:00 sul canale Iris.
Qui di seguito si riportano invece
alcune delle frasi più belle e significative pronunciate dai
personaggi del film. Attraverso queste si potrà certamente
comprendere meglio il tono del film, i suoi temi e le variegate
personalità dei protagonisti. Ecco dunque le frasi più belle del
film:
Nel mondo io vi mando come pecore in mezzo ai lupi.
(John Milton)
La vanità è decisamente il mio peccato preferito. Kevin, è
elementare. La vanità è l’oppiaceo più naturale. (John
Milton)
Per chi è che ti incolli tutti quei mattoni, si può sapere?
Dio? È così? Dio? Ti voglio dare una piccola informazione
confidenziale a proposito di Dio: a Dio piace guardare! Riflettici
un po’: lui dà all’uomo gli istinti… ti concede questo
straordinario dono e poi che cosa fa? Te lo giuro che lo fa per il
suo puro divertimento! Fissa le regole in
contraddizione! (John Milton)
Meglio regnare all’inferno che servire in
paradiso! (Kevin Lomax)
Forse Dio ha lanciato i dadi una volta di troppo e così ci
ha fregati tutti. (John Milton)
Myriad Pictures ha
annunciato di aver acquisito i diritti di vendita mondiale di MACE
della Meyers Media Group e di iniziare le vendite del film al
Marche du Film di Cannes. Jon Amiel dirigerà da
una sceneggiatura di David Chisholm, con protagonista James Franco. Myriad Pictures
ha acquisito il film dalla Meyers Media Group. Lawrence Steven
Meyers, Randy Dannenberg e John Evangelides saranno i produttori,
al fianco di Brendan McDonald e Kirk D’Amico che saranno i
produttori esecutivi e Jonathan Tybel sarà il produttore
associato.
MACE è la storia straziante di due tipi di poliziotti molto
diversi. Un ufficiale veterano, Mace, sarà interpretato da James Franco, corrotto e pericoloso mentre
Virgil Woods, interpreterà un giovane principiante che crede di
poter cambiare il sistema corrotto alimentato da poliziotti come
Mace. Ispirato dalla recente ingiustizia razziale venuta alla
ribalta dalle strade d’America, Woods rifiuta di essere vittima di
bullismo e contrappone i suoi principi all’amorale di Mace. Woods
rischia tutto ciò in cui crede per impedire a Mace di distruggere
la città quando Mace scatena una guerra tra bande per coprire i
suoi crimini.
Diretto dal vincitore del premio BAFTA Jon
Amiel dalla sceneggiatura di David Chisholm, il film è
interpretato dal candidato all’Oscar James Franco Il film è in pre-produzione con
le riprese principali che inizieranno nel terzo trimestre dell’anno
nel New Jersey.
Jon Amiel è un pluripremiato regista, scrittore
e produttore che ha ottenuto riconoscimenti internazionali per THE
SINGING DETECTIVE e li ha seguiti con QUEEN OF HEARTS, presentato
in anteprima a Cannes. Ha diretto l’acclamato SOMMERSBY con Richard
Gere e Jodie Foster, COPYCAT con Holly Hunter e Sigourney Weaver,
L’UOMO CHE SAPEVA TROPPO poco con Bill Murray, ENTRAPMENT con Sean
Connery e Catherine Zeta-Jones, THE CORE, con Hilary Swank e Aaron
Eckart e CREATION con Paul Bettany che ha aperto il Toronto Film
Festival. Negli ultimi 10 anni Amiel si è concentrata
principalmente sulla televisione. Ha diretto quattro pilot di
successo – EYES, REUNION, DAMAGES e WEDDING BELLS e ha prodotto e
diretto episodi per serie importanti tra cui: THE TUDORS, THE
BORGIAS, MARCO POLO, HALT AND CATCH FIRE, 7 SECONDS, AMERICAN GODS,
OUTSIDERS, CARNIVAL ROW, THE WALKING DEAD e più recentemente LA
SIGNORA DELLE PULIZIE.
James Franco ha iniziato a ricevere il plauso
della critica all’inizio della sua carriera vincendo un Golden
Globe per la sua interpretazione di “James Dean” nel film
biografico di TNT JAMES DEAN. Ha continuato a recitare nel ruolo di
“Harry Osborn” nella trilogia di grande successo SPIDER-MAN, al
fianco di Tobey Maguire. Ha ricevuto innumerevoli nomination ai
premi sia per il suo lavoro comico che drammatico, tra cui
Pineapple Express, Spring Breakers e 127 ore, per il quale ha
ricevuto una nomination all’Oscar® come miglior attore. Ha vinto il
suo secondo Golden Globe per il suo ruolo nell’acclamato THE
DISASTER ARTIST, che ha anche prodotto e diretto. In TV, ha avuto
il suo primo ruolo da protagonista con la serie cult FREAKS AND
GEEKS e, più recentemente, ha recitato in THE DEUCE per la HBO.
Kirk D’Amico, CEO di Myriad Pictures, ha dichiarato: “Siamo
entusiasti di tornare a Cannes con questo film estremamente
originale e unico. È una storia cruda ambientata in un moderno
dipartimento di polizia dove niente è come sembra. Pensiamo che
questo materiale nelle mani di un regista così esperto come Jon
Amiel darà risultati straordinari”.
Lawrence Steven Meyers di Meyers Media Group ha aggiunto:
“Il team di Meyers Media Group è lieto che Myriad porterà la
nostra prima produzione a Cannes. Conosco Kirk da molti anni e il
suo entusiasmo per il nostro film è molto eccitante”.
Tra le interpreti più amate dal
Festival di Cannes, che l’ha vista debuttare con La stanza
del figlio di Nanni Moretti, Palma d’oro
nel 2001, per poi premiarla come migliore interprete di Un
Certain Regard per Fortunata di
Sergio Castellitto, Jasmine
Trinca torna sulla Croisette con un doppio impegno: membro
della giuria internazionale della 75. edizione e per la prima volta
regista di un lungometraggio, Marcel!, presentato in Selezione Ufficiale
nella sezione Séances spéciales, e in uscita nelle sale italiane il
1° giugno, distribuito da Vision Distribution.
Marcel! è una
produzione Cinemaundici e Totem Atelier con Rai Cinema, in
collaborazione con Phon Films, in collaborazione con Vision
Distribution.
Una bambina ama sua madre, ma sua
madre ama Marcel, il suo cane. Un evento imprevedibile le porterà
in viaggio, avvicinandole e svelando loro, oltre ogni dolore, le
vie grandi e segrete dell’amore.
“Tutto questo – racconta
Trinca – parte da una fotografia. Ritraeva mia madre che mi
teneva per mano sul ciglio di un bosco. Dietro di noi un paesaggio
assolato, ma davanti? Il colore di quella foto lo avrei definito il
colore della memoria. Non della nostalgia, come una foto a colori
virata seppia, ma proprio un colore indefinibile e sfumato,
bruciato dal sole, appena attraversato e ispirato dalla “selva
oscura” pronta ad accogliere e proteggere quel passo a due. Tra
sogno e realtà. È qui che si situa questo film. Una rielaborazione
fiabesca o meglio favolistica del vissuto, cercando di
comprenderlo, esorcizzarlo, renderlo universale. Panni sporchi che
non si lavano in casa ma che diventano bandiere da sventolare, inni
programmatici: «All’arte si deve la vita». In fondo, tutto quel
vissuto, quel bagaglio pesante impossibile da lasciare, sarà pure
servito a qualcosa. A fare un film. E invece no. Nulla è più
importante ed effimero che vivere. Neanche un film che resta (o
forse no). Alla vita si deve dunque la vita”.
Scarlet/Wanda Maximoff, interpretata da Elizabeth Olsen, è il cattivo principale di
Doctor Strange nel Multiverso della Follia. Essendo
entrata in contatto con il Darkhold, il libro dei dannati,
Wanda è stata corrotta dalla magia nera e commette una
serie di azioni scellerate che spingono Stephen (Bendedict
Cumberbatch) ad attraversare le realtà del
Multiverso.
Gia prima dell’uscita del
film, era chiara la potenza di Scarlet: il personaggio
è uno degli Avengers più prestanti. Con Doctor
Strange 2 il personaggio non è più solo un eroe
inarrestabile, ma si mostra anche come un cattivo in grado di
mobilitare per intero l’MCU.
La forza di Wanda Maximoff non sembra avere eguali:
vediamo dieci momenti che confermano questa teoria!
1La distruzione del Darkhold (e di
sé)
Il
Darkhold è il libro dei dannati della Marvel e contiene in sé un potere
inimmaginabile. Tuttavia, nel corso di Doctor Strange
2 si scopre che il vero potere non sta nel
libro: Wanda apprende che gli scritti contenuti nel
Darkhold sono solo copie di quello che era stato inciso
nel tempio sul Monte Wundagore. Visto ciò e appresa
la crudeltà delle sue azioni, Wanda decide di distruggere
il tempio intorno a lei e di sacrificarsi nella
distruzione.
I
poteri di Wanda sono messi in mostra per l’ultima
volta in questa scena. Scarlet mette fine a due dei più
grandi mali del suo mondo: il Darkhold e sé
stessa. Wanda non distrugge un solo Darkhold
presente su Terra-616, ma tutte le altre varianti di questo libro
malvagio. Mettendo in mostra tutto il suo potere per l’ultima
volta, Scarlet compie un gesto eroico e, da cattiva, torna
ad essere un supereroe.
Come scrive Stefano
Piccoli, direttore artistico di ARF!: “Torna finalmente in
presenza la più bella festa del Fumetto di Roma. Non cheARF! Festivalsi sia mai realmente “fermato”
in questi ultimi due anni di STOP pandemico in tutti i settori
della cultura e dello spettacolo.
Dall’impegno, la
passione e la tenacia profusi attraversola più grande
raccolta fondi mai realizzata dal Fumetto italianocon
il libro “COme VIte Distanti”(maggio 2020)
con66.309 euro donati alll’INMI
Spallanzani di Roma, allaco-fondazione
della prima Associazione nazionale di categoriamai
esistita nel settore, laRIFF • Rete Italiana Festival di
Fumetto, (novembre 2020). Dalle proposte di qualità per
bambini e ragazzi diARF! Kids 2021con le
mostre diSioeGianni De
Luca, a “Women In Comics”la grande
esposizione dedicata all’autodeterminazione femminile, organizzata
insieme all’Ambasciata degli Stati Uniti d’America in Italia a
Palazzo Merulana nel 2021.
E poi le nuove
alleanze e nuovi player che hanno portato la “Premium
Quality” del brand sempre più in alto e distanti dalla
“base” grazie alle mostre “Andrea
Pazienza.Fino all’estremo”a
Palazzo Albergati a Bologna, insieme ad Arthemisia, e
“Dopo la fine”a Palazzo Grimani a Venezia con
le opere diBonvi,Riccardo
Burchielli,Manuele Fior,Gabriella Giandelli,GipieDanijel Zezelj, insieme a RIFF e alla
Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della
Cultura. Non ultima, la direzione artistica delle760 sigle animate della Serie A TIM(2021/22), un grande progetto di comunicazione e creatività
realizzato insieme ad ARTmediamix.”
Ed è proprio con
Carmine Di Giandomenico, il designer dei 20 nuovi
Avatar delle 20 squadre della Serie A italiana che riparte ARF!
2022. L’autore, che firma il manifesto di questa edizione Anno
VIII, viene finalmente celebrato in tutto il suo eclettico talento,
riconosciuto a livello internazionale dalle più importanti case
editrici del mercato USA come Marvel e DC Comics, con la mostra
Icone. Dalle leggende dei comics
supereroistici reinterpretate dal suo stile unico e il suo
segno esplosivo. Batman, Daredevil, Capitan
America, Wolverine e gli X-Men, Spider-man, Iron
man, i Fantastici
4, Superman, Catwoman e Flash, alle tavole di
Oudeis (Saldapress), Dylan Dog (Sergio Bonelli
Editore) e Dylan Dog – I colori della paura (Gazzetta dello
Sport), La Dottrina (Feltrinelli Comics), Leone
(Shockdom), fino ai disegni e alla regia del videoclip Uomo di
varie età di Claudio Baglioni, singolo promozionale del
suo ultimo album In Questa Storia che è la Mia.
Decostruire.
Ricostruire. Rinascere. Con l’arte narrativa di Paco
Roca.
Considerato
all’unanimità, da critica e pubblico, il maggior esponente del
fumetto spagnolo contemporaneo, Paco Roca approda per la
prima volta a Roma con una grande mostra inedita che ripercorre l’intero percorso artistico,
Le case di carta con circa 90 opere
originali, dal suo celebrassimo graphic novel
Rughe fino al suo ultimo e straordinario Ritorno
all’Eden (2021) e alla sua personale interpretazione di
Batman per la DC Comics.
Promossa
dalla Direzione Generale Creatività
Contemporanea (Ministero della Cultura) e prodotta insieme
all’Istituto Cervantes di Roma, l’esposizione
sarà allestita in due differenti
luoghi: negli spazi di
ARF! durante i tre giorni di Festival e
alla Chiesa della Trasfigurazione, un luogo storico
tutto da scoprire all’interno del Complesso Monumentale di San
Michele a Ripa Grande a Trastevere dal 13 maggio al 12 giugno
2022.
Decostruire.
Ricostruire. Rinascere. Con i 30 anni di Comix e le grandi
giovani firme del futuro
Una delle peculiarità di
ARF! è far vivere e rivivere la bellezza di una tavola originale,
di una particolare tecnica di stampa o di una grande memoria
storica. Quest’anno succede con la mostra Un manipolo di
eroi dedicata al trentennale di COMIX con i disegni,
le parole, i segni & disegni di Magnus,
Jacovitti, Bonvi, Silver,Disegni &
Caviglia, Sergio Staino e Silvia Ziche. Le
tavole saranno esposte dentro le aule dell’Accademia di Belle
Arti di Roma (attigua all’area del festival) con cui ARF!
suggella una nuova partnership di matrice didattica e istituzionale
che vedrà presto la nascita di nuovi progetti sotto il claim
“Fumetto, Bene Comune”.
Accanto alla migliore
tradizione della Nona Arte italiana troveremo la mostra
YY·BB. Yi Yang – Benxi
/Bologna di Yi Yang giovanissima ma
già affermata autrice di origini cinesi che, grazie al suo
personalissimo stile di disegno che miscela la tradizione del manga
al gusto europeo, sta conquistando il pubblico italiano con opere
come Easy Breezy (Bao Publisihng) o il Dylan Dog Color
Fest (Sergio Bonelli Editore). Inoltre le
consuete esposizioni dei vincitori del Premio Bartoli,
quest’anno a nome Lorenzo Mò la “Miglior Promessa del
Fumetto Italiano” dell’edizione 2019, che
finalmente, dopo due anni di fermo forzato, vede esposte le sue
opere e quella della Self
ARF! (l’area dedicata alle produzioni indipendenti)
con le opere visionarie di Davide Bart.
Salvemini e il suo coloratissimo universo
creativo.
Decostruire.
Ricostruire. Rinascere. Con gli incontri, le masterclass, gli
sketch, le dediche degli ospiti di ARF!
In questo Anno VIII
tornano finalmente anche la Sala TALK, motore pulsante nonché vero
e proprio “marchio di fabbrica” di ARF!, animata dai suoi
numerosissimi ospiti e speaker, dalle sue frizzanti moderazioni su
tematiche sempre attuali, sempre declinate al plurale e le
oramai celebri Lectio Magistralis che quest’anno vedranno
tre protagonisti assoluti del calibro di Sivia Ziche,
Silver e Otto Schmidt.
Ogni autrice e ogni
autore coinvolto nelle Sala TALK o nelle mostre non mancherà di
fermarsi per una session di firmacopie nel grande bookshop: tra i
tanti ospiti di questa edizione 2022, i visitatori potranno tornare
a casa con gli sketch e le dediche di superstar del Fumetto come
Pera Toons (ospite speciale dell’Area Kids), Rita
Petruccioli, Samuel Spano, Fumettibrutti,
Lelio Bonaccorso, Werther Dell’Edera, Giorgio
Pontrelli, Giacomo Bevliacqua, LRNZ, Zuzu,
Kalina Muhova, Enrique Breccia (e tanti, tanti altri)
oltre agli “autori in mostra” Paco Roca, Yi Yang e Carmine Di
Giandomenico.
Decostruire.
Ricostruire. Rinascere. Con gli Indipendenti di
ARF!
LaSelf ARF! 2022, area ad accesso
gratuito, presenterà le migliori 30 realtà dell’autoproduzione e
della microeditoria del Fumetto italiano, quest’anno (come non mai)
cuore centralissimo del Festival, allestita nella “piazza” del
Campo Boario.
Decostruire.
Ricostruire. Rinascere. Con le opportunità di lavoro e… di
gioco
La Job ARF!
rappresenta l’area delle vere opportunità
professionali nel mondo del Fumetto: disegno, sceneggiatura,
colorazione, grafica editoriale, editing, lettering e traduzione,
attraverso colloqui di lavoro con editor e responsabili
delle principali case editrici e agenzie italiane. Perché se un
festival è luogo d’incontro tra autori, case editrici e lettori, è
anche l’occasione migliore per la nascita di nuove
collaborazioni. Per questa edizione 2022, la Job ARF! ha coinvolto
24 case editrici su tutto il territorio nazionale, ricevuto
6.188 portfolio (alla scadenza delle candidature fissata per
lo scorso 26 aprile) che si sono trasformati in 400
colloqui, di cui 100 in presenza durante il Festival e 300 da
remoto il prossimo 15 giugno.
Per i più piccoli non
mancherà ovviamente la rodatissima area ARF! Kids, lo spazio
a ingresso gratuito (fino ai 12 anni)
interamente dedicato all’immaginario dei bambini, allo sviluppo
della loro creatività, al disegno, al gioco, alle letture
selezionate e le proposte editoriali di qualità per tutta la
famiglia, con un ricco programma di laboratori creativi non-stop
curati dalla più rinomate firme del Fumetto e dell’Illustrazione
del panorama nazionale, in collaborazione con le migliori case
editrici specializzate in libri per l’infanzia e per i ragazzi.
Decostruire.
Ricostruire. Rinascere. Con la Solidarietà
Sin dalla sua prima edizione ARF! è anche sinonimo
di solidarietà: dopo Emergency, Cesvi, Dynamo Camp,
Amnesty International, UNHCR e Mediterranea Saving Humans,
quest’anno il partner solidale del Festival sarà l’Associazione
antimafie daSud che, insieme al
collettivo Magville, presenta unprogramma
denso di ospiti tra i quali il rapper Kento, la
scrittrice e vincitrice del Premio Campiello 2021 Giulia
Caminito e la fumettista Takoua Ben Mohamed, eletta
lo scorso dicembre “Donna dell’anno 2021” (insieme a Liliana Segre
e Ambra Sabatini) da D – La Repubblica delle Donne.
ARF! Festival è un
evento co-prodotto con il COMICON, con il
supporto di Regione
Lazio, Lazio
Innova e POR FESR, il
Patrocinio gratuito dell’Assessorato alla
Cultura di Roma Capitale,
le partnership
di ATAC e PressUp.
Media PartnerDIRE.
ARF! e COMICON fanno
parte di RIFF(Rete Italiana Festival di
Fumetto):www.retefumetto.it
Lamostra
“Le case di carta” di Paco Rocaalla Chiesa della
Trasfigurazione presso il Complesso Monumentale di San Michele a
Ripa Grande (Trastevere) è promossa dalla Direzione
Generale Creatività Contemporanea del Ministero
della Cultura e co-prodotta con l’Istituto
Cervantes di Roma.
ARF! Festival del Fumetto di Roma – Tutti gli incontri
della SALA TALK
Nb: gli incontri,
dove non espressamente specificato, sono moderati da Valeria
Gobbato e Mauro Uzzeo
venerdì 13
11:00: Fumetto bene
di tutti.
Quando lo Stato
investe, promuove e valorizza la Nona Arte. Bandi di promozione,
mostre, finanziamenti, finalmente il fumetto viene inserito nelle
politiche culturali della pubblica amministrazione. Da Fumetti nei
Musei fino a Isa vince tutto, il fumetto continua a intrattenere ma
diventa anche un importante strumento divulgativo e
didattico.
Intervengono: Miguel
Gotor (Assessore alla Cultura di Roma Capitale), Luca
Maggi e Mattia Morandi (Ministero della Cultura),
Martoz, Rita Petruccioli.
12:15: “Non mi avrete
mai!”
Mai come in questi
anni, il fumetto ha mostrato la sua natura di vero e proprio luogo
di lotta e autodeterminazione, tanto politica, quanto personale.
Perché il personale è sempre politico.
Intervengono:
Francesco Archidiacono, Elisa Bisignano, Lelio
Bonaccorso, Oscar Glioti, Fumettibrutti,
Claudia Ianniciello, Francesca Protopapa, Ariel
Vittori. Modera: Riccardo Corbò
14:00: Autori in
mostra!
Le superstar di ARF!
2022 raccontano i retroscena delle loro mostre!
Intervengono: Carmine
di Giandomenico, Lorenzo Mò, Davide Bart
Salvemini, Yi Yang
15:30: Lectio
Magistralis di Silvia Ziche
Modera: Rita
Petruccioli.
17:00: Il tempo di
MALEDUCARE.
L’educazione come
strumento per combattere disuguaglianze e conflitti, violenza di
genere, marginalità sociali e territoriali. (A cura di
daSud)
Intervengono: Takoua
Ben Mohamed, Lelio Bonaccorso, il rapper Francesco
“Kento” Carlo, il Premio Campiello 2021Giulia
Caminito, Loris Antonelli (educatore responsabile dei
progetti formativi “daSud”).
Modera: Carmen Vogani
18:00: Una carezza,
un Tuono.
A quasi un anno dalla
dolorosa scomparsa del più amato e influente fumettista della sua
generazione, ricordiamo Tuono Pettinato insieme ai Superamici, al
regista e ai produttori del documentario a lui dedicato.
Intervengono: Lorenzo
Ceccotti, Dr. Pira, Dario Moccia, Dario
Marani, Clarissa Montilla, Alessio Guerrini.
Modera: Riccardo Corbò
19:00: Proiezione del
Film: “Tuono” Il racconto sincero della vita e delle due
anime di Andrea Paggiaro, alias Tuono Pettinato prodotto da
Fish_eye, diretto da Dario Marani con la partecipazione di Silvia
Bencivelli, Manetti Bros, Adriano Ercolani, LRNZ, Maicol e Mirco,
Dario Moccia, Ratigher, Francesca Riccioni e tanti altri.
sabato 14
11:00: Boys, Boy’s
Boys’ (love)
Il fenomeno del
momento, raccontato da chi lo fa. Un genere che parte dall’Asia e
sta iniziando a conquistare anche l’Italia.
Intervengono: Marco
B. Bucci, Claudia Calzuola, Martina Caschera,
Marta Fanasca, Samuel Spano.
Modera: Valeria
Gobbato
12:15: ¡Hasta Paco
siempre!
Finalmente a Roma
l’emozionante talento fumettistico di Paco Roca celebrato con una
grande mostra.
Per la prima volta in Italia dopo l’uscita del premiatissimo
Ritorno all’Eden in un incontro intervistada non
perdere. Modera:
Gud
13:30:
Ch-ch-ch-ch-changes!
Dopo due anni di
pandemia e con i recenti stravolgimenti mondiali, come è cambiato e
come STA cambiando, giorno dopo giorno, il mondo dell’editoria a
fumetti.
Intervengono: Claudia Bovini (Dir. Editoria e Responsabile
Star Comics), Giovanni Ferrara (Dir. Editoriale Coconino
Press), Michele Foschini (Dir. Editoriale di Bao
Publishing), Gianmarco Fumasoli (Dir. Editoriale Bugs
Comics) e Michele Masiero (Dir. Editoriale Sergio Bonelli
Editore),
15:00: Lectio
Magistralis di Silver
Moderano: Gud e
Stefano Piccoli
16:15: ARF! COMICS &
GAMES
Affinità/divergenze
tra il linguaggio del fumetto e quello del videogioco, raccontate
da chi i fumetti li studia, li racconta, li fa per lavoro e da
sempre li contamina con la passione per i games.
Intervengono: Giacomo
Bevilacqua, Ilaria Catalani, Davide Costa, LRNZ, Luca
Parri, Ariel Vittori. Partecipa Stefano Gigli di Spazio
Attivo LOIC Zagarolo.
17:30: Lupo VS.
Lupo
A quasi mezzo secolo
dal suo esordio, Lupo Alberto è ancora l’imprescindibile punto di
riferimento per comprendere, con ironia, tutte le idiosincrasie del
Belpaese. Ne parliamo col suo ideatore e principale demiurgo, in un
confronto senza peli sulla lingua col brat pack di autori e autrici
che ogni mese lo “sfida” dalle pagine di: “Tutto un altro
lupo.”
Intervengono:
Silver, Bruno Cannucciari, Dr. Pira,
Francesco Guarnaccia, Lorenzo La Neve, Matilde
Simoni.
domenica 15
11:00: Il fumetto che
non ha bisogno di parole.
Secondo Wikipedia, il
fumetto è unmediumil cuilinguaggiosi compone diimmaginietestoche
insieme generano unanarrazione. Ma cosa
succede quando si tolgono tutte le parole e si va a concentrare
solo nell’immagine tutta la forza del racconto?
L’immaginario
fumettistico è sempre stato un riferimento importante sia per
l’animazione giapponese, quanto per quella americana. Finalmente,
da qualche tempo, lo è anche per quella italiana e ne parliamo con
i professionisti e i talenti di Movimenti Production e di Bonelli
Entertainment. I primi hanno prodotto per Netflix “Strappare Lungo
i bordi”, il cartoon di Zerocalcare, i secondi, invece, stanno
realizzando con RAI il cartoon di Dragonero.
Intervengono: Greta e
Tiziana Bartoli, Lorenzo Mò (vincitore Premio Bartoli
2019), gli ARFers (Stefano Piccoli, Gud, Mauro Uzzeo,
Fabrizio Verrocchi e Paolo Campana), Berenice Marisei di Fab
Lab Lazio e Luca Marinelli di Stay Nerd
15:30: Lectio
Magistralis di Otto Schmidt
Modera: Riccardo
Corbò
17.00: Fumetto di
Realtà
Dalle dinamiche
pagine degli albi dei supereroi americani, da quelle in bianco e
nero dei popolari italiani e giapponesi oppure da quelle più spesse
e eleganti dei graphic novel o dei graphic journalism, le
fumettiste e i fumettisti hanno raccontato il mondo. Qualcuno
utilizzando il registro della finzione narrativa, altri quello
della ricerca del vero, hanno raccontato il mondo. Ne parliamo nel
talk conclusivo di ARF! Festival (dalla durata DOPPIA), con chi
vede il fumetto come una forma di giornalismo e con chi ne utilizza
il linguaggio per fare inchiesta sapendo bene che anche
l’intrattenimento E’ politico.
Intervengono: Lelio
Bonaccorso, Katja Centomo, Serena Dovì, Maria
Chiara Gianolla, Lorenzo Palloni, Rita
Petruccioli, Manuele Sciarretta, Luca Raffaelli,
Marco Rizzo, Alessio Trabacchini,Ilaria
Vigorito.
19:00: Proiezione di
“The Final Adventure of Kaktus Kid”
In coda al panel
dedicato al “fumetto di realtà”, un vero e proprio cortocircuito
finale. La proiezione del docu-film di 60 min. diretto da Dorde
Markovic, con protagonista il fumettista Aleksandar Zograf.
Zograf è un appassionato collezionista di fumetti e un giorno ne
scopre uno risalente agli anni della Seconda Guerra Mondiale,
decisamente insolito. L’eroe del fumetto è Kaktus Kid, un piccolo
cactus antropomorfo che assomiglia a Topolino. Incuriosito, Zograf
indaga sulla vita del suo creatore, l’artista semisconosciuto
Veljko Kockar. Ben presto scopre che Kockar fu arrestato subito
dopo la liberazione di Belgrado nel 1944, accusato di essere un
agente della Gestapo e giustiziato. L’indagine di Zograf rivelerà,
però, una ben più complessa realtà.
N.B. il film sarà in
lingua originale con sottotitoli in inglese.
Attenzione: questo articolo contiene
spoiler su Doctor Strange nel Multiverso della Follia
L’ultima attesissima uscita del
MCU,
Doctor
Strange nel Multiverso della Follia, aveva già fornito
succosi indizi sulle principali rivelazioni del film dai trailer,
tra cui il ritorno del Charles Xavier di
Patrick Stewart, ma casa Marvel è riuscita a riservarci
comunque grandi sorprese.
1Il multiverso del MCU include
ufficialmente gli X-Men e i Fantastici Quattro
Nei
due anni da quando la Disney ha acquisito la
21st Century Fox (e, con essa, i diritti
cinematografici dei personaggi degli X-Men e dei
Fantastici Quattro), i fan della Marvel hanno
atteso ardentemente un progetto del MCU
che confermasse l’esistenza di almeno una di queste due squadre di
supereroi nell’universo cinematografico.
Con
l’apparizione di Stewart nei panni di
Xavier e di Krasinski in quelli
di Richards, Doctor
Strange 2 conferma l’esistenza di entrambi in una sola
scena.
Arriverà il 14 dicembre nelle sale
italiane il film 20th Century Studios
Avatar: la via dell’acqua, primo sequel diretto da
James Cameron di Avatar,
il lungometraggio con il maggior incasso di tutti i tempi.
Ambientato più di dieci anni dopo
gli eventi del primo film, Avatar: La Via dell’Acqua
inizia a raccontare la storia della famiglia Sully (Jake, Neytiri e
i loro figli), del pericolo che li segue, di dove sono disposti ad
arrivare per tenersi al sicuro a vicenda, delle battaglie che
combattono per rimanere in vita e delle tragedie che affrontano.
Diretto da James Cameron e prodotto da Cameron e Jon Landau, il
film è interpretato da Zoe Saldana, Sam Worthington, Sigourney
Weaver, Stephen Lang, Cliff Curtis, Joel David Moore, CCH Pounder,
Edie Falco, Jemaine Clement e Kate Winslet.
Avatar: la via dell’acqua si svolge dentro e intorno
all’oceano. Sully (Sam
Worthington) e Neytiri (Zoe
Saldana) hanno dei figli. “Ovunque andiamo”, dice
Sully, “so una cosa, questa famiglia è la nostra fortezza”. Il
sequel sembra ancora più sbalorditivo nella sua grafica blu intenso
rispetto al film del 2009. Creature tutte nuove: vediamo i Na’vi su
pesci volanti, uccelli, creature che comunicano con una balena,
eppure in qualche modo divisi nonostante la loro affinità con la
natura: le persone aliene sono divise, combattono l’una contro
l’altra in una lotta tra pistole e frecce. È davvero un mondo
completamente nuovo che alza la posta in gioco del precedente film
3 volte vincitore di Oscar.
Avatar: la via dell’acqua debutterà il 14
dicembre 2022, seguito dal terzo capitolo il 20
dicembre 2024. Per il quarto e quinto capitolo, invece, si
dovrà attendere ancora qualche anno: 18 dicembre
2026 e 22 dicembre 2028.
Il cast della serie di film è
formato da
Kate Winslet, Edie Falco,
Michelle Yeoh,
Vin Diesel, insieme ad un gruppo di attori che
interpretano le nuove generazioni di Na’vi. Nei film torneranno
anche i protagonisti del primo film, ossia
Sam Worthington,
Zoe Saldana,
Stephen Lang,
Sigourney Weaver, Joel David Moore,
Dileep Rao e Matt Gerald.
ATTENZIONE
– L’articolo contiene spoiler su Doctor Strange nel Multiverso
della Follia
Con Sam Raimi alla
guida di Doctor Strange 2, di certo il film non si è
affatto trattenuto in termini di violenza e componente orrorifica.
Seppur il weekend di apertura del film ha ottenuto un’accoglienza
complessivamente positiva per l’avventura multiversale di
Doctor Strange e America Chavez, la coppia ha anche dovuto
assistere a innumerevoli morti e distruzione portata da Scarlet Witch.
1Mr. Fantastic
Mister Fantastic è stato a
lungo considerato un supereroe eccezionalmente resistente che può
facilmente fronteggiare i colpi di Hulk e
La Cosa. Eppure, sembra che la magia sia al di
sopra delle sue possibilità, dato che della sua versione di
Terra-838 non è rimasto nulla.
Scarlet Witch lo ha sollevato per aria e lo ha
tranciato in due come uno spaghetto, mentre Mister Fantastic urlava
di orrore e agonia. La sua testa è poi esplosa frantumandosi in
mille pezzi e non lasciando più nulla di Reed
Richards tranne che macchie di sangue.
ATTENZIONE
– L’articolo contiene spoiler su Doctor Strange nel Multiverso
della Follia
Doctor Strange nel Multiverso della Follia
lascia molte domande senza risposta, ma forse la più grande
riguarda il motivo per cui Dottor Strange ha un terzo occhio sulla
fronte nell’inquadratura finale, terzo occhio che ricompare nella
scena post credits quando l’eroe si appresta a seguire Clea.
L’apparizione di uno Stephen Strange con un terzo occhio è stata
anticipata per la prima volta nei trailer di Doctor Strange nel Multiverso della Follia.
Tuttavia, il terzo occhio è apparso solo su una variante
apparentemente malvagia di Doctor Strange in una realtà
alternativa.
In Doctor Strange nel Multiverso della Follia,
Doctor Strange (Benedict Cumberbatch) della
Terra-616 viaggia con Christine Palmer (Rachel
McAdams) in una realtà che ha subito una grave incursione
e in cui Stephen Strange sembra essere l’unico sopravvissuto
rimasto. Queste due versioni di Doctor Strange si affrontano mentre
Strange di Earth-616 cerca di rivendicare Darkhold dal malvagio
Doctor Strange. Durante il combattimento malvagio Strange rivela il
terzo occhio sulla sua fronte, ma alla fine del film, anche il
Dottor Strange di Earth-616 viene visto con un terzo occhio tutto
suo, prima nell’ultima ripresa del film quando cammina per la
strada apparentemente in pace prima di crollare per il dolore, e
poi di nuovo quando Clea (Charlize Theron) lo
informa che l’aiuterà a riparare un’incursione nella scena
post-crediti di Doctor Strange 2.
In una serie di credenze spirituali
del mondo reale, il terzo occhio (spesso raffigurato sulla fronte
di un individuo) è un simbolo di illuminazione. In alcune credenze,
questo può portare alla capacità di vedere oltre il mondo visibile
e persino di fornire la chiaroveggenza. Tuttavia, nei fumetti
Marvel il terzo occhio, in
particolare quello associato al dottor Stephen Strange, ha una
tradizione tutta sua ed è legato all’Occhio di Agamotto. Ora che è
ufficialmente entrato nell’MCU in Doctor Strange nel Multiverso della Follia, il
franchise può esplorare completamente cosa significa per Doctor
Strange avere un terzo occhio.
Nei fumetti Marvel, il terzo occhio
di Doctor Strange è legato all’Occhio di Agamotto, un talismano che
la sua controparte del MCU ha indossato sin dal suo debutto.
L’accesso completo ai poteri dell’Occhio di Agamotto
tradizionalmente comporta l’apparizione di un terzo occhio sulla
fronte di chi lo impugna, che viene utilizzato in alcune delle
applicazioni dei poteri dell’Occhio di Agamotto. Quindi, in un
senso molto reale, il terzo occhio di Doctor Strange nel film è
l’Occhio di Agamotto stesso.
Sebbene Doctor Strange possieda
l’Occhio di Agamotto da molto tempo, prima degli eventi di
Avengers: Infinity War, l’Occhio era visto
principalmente come un alloggiamento per la Gemma del Tempo. Il
dottor Strange ha ricostruito la reliquia dopo che è stata
danneggiata da Thanos e l’ha chiaramente indossata poiché la
vediamo già in Spider-Man: No Way Home. Il fatto
che ora sia mostrato con un terzo occhio sulla fronte suggerisce
che è finalmente in grado di attingere ai poteri più potenti che
l’Occhio di Agamotto possiede veramente.
Mentre nei fumetti, l’Occhio di
Agamotto è tradizionalmente associato alla “magia bianca” e
utilizzabile solo da coloro che hanno intenzioni pure, l’MCU sta
chiaramente cambiando questo dettaglio. Sembra che il terzo occhio
del malvagio Doctor Strange sia stato aperto attraverso l’uso di
Darkhold e, in base ai tempi dell’apertura del terzo occhio del
dottor Strange della Terra-616 in Doctor Strange nel Multiverso della Follia, è
lo stesso uso del libro che gli consente di accedere completamente
ai poteri dell’Occhio di Agamotto. Ciò si collega al fatto che il
dottor Strange usa il Darkhold per sperimentare il dream walking,
una forma di proiezione astrale attraverso il multiverso, e questa
volta fuori dal suo corpo potrebbe significare che è stato
finalmente in grado di seguire le istruzioni che una volta L’Antico
(Tilda Swinton) ha impartito a Stephen Strange nel primo film,
quando lo manda sul piano astrale: “apri gli occhi”.
Nei fumetti Marvel, l’Occhio di
Agamotto (in particolare quello associato alla conoscenza – in
realtà le reliquie con questo nome sono tre) è stato creato da
Agamotto quando ha ricoperto il ruolo di Stregone Supremo della
Terra. L’Occhio di Agamotto alla fine passò al Dottor Strange e lo
aiutò a sconfiggere Dormammu e da allora è stato brandito da
diversi personaggi, principalmente in carica come Stregone
Supremo.
Una volta descritto dal Dottor
Strange come “uno dei più potenti condotti mistici su questo piano
fisico”, l’Occhio di Agamotto ha diversi poteri e rende visibile un
terzo occhio sulla fronte di chi lo impugna. I poteri del terzo
occhio consentono al dottor Strange alcune abilità telepatiche che
gli consentono di vedere degli aspetti dell’anima di un’altra
persona. L’Occhio di Agamotto è uno dei pochi talismani che possono
essere usati nel Piano Astrale.
Di conseguenza, utilizzando l’Occhio
di Agamotto come parte del proprio essere, il dottor Strange può
emettere una luce rivelatrice che consente all’utente di vedere
attraverso qualsiasi occultamento e travestimento (non dissimile
dal modo in cui Strange è in grado di rivelare il mostro
tentacolare, Gargantos, mentre attacca America Chavez) e
soprattutto per il futuro del MCU, potrà vedere attraverso gli
inganni di Skrull. Il terzo occhio può anche riprodurre gli eventi
recenti, un’abilità che si rispecchia anche in Doctor Strange nel Multiverso della Follia
quando Strange e America Chavez vedono i ricordi del passato
proiettati davanti a loro. Queste somiglianze tra i poteri del
terzo occhio del dottor Strange e le scene nel film suggeriscono
che una parte dell’accesso al potere dell’Occhio di Agamotto e
l’apparizione del terzo occhio del dottor Strange nell’inquadratura
finale del film era legata all’arco del suo personaggio e l’uomo
che è diventato quando ha finalmente acquisito un livello di umiltà
e compassione per le altre persone.
La sceneggiatura del film porterà la
firma di Jade
Bartlett e Michael Waldron.
Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno
anche Benedict
Wong (Wong), Rachel
McAdams(Christine
Palmer), Chiwetel
Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl
Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez).
Nel cast è stato confermato anche Patrick Stewart nel ruolo di Charles Xavier.
Doctor Strange nel Multiverso della Follia è
al cinema dal 4 maggio 2022. Le riprese sono
partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York,
Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo
anche Bruce Campbell, attore feticcio
di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste
alcuna conferma in merito.
ATTENZIONE
– L’articolo contiene spoiler su Doctor Strange nel Multiverso
della Follia
Alla fine di Doctor Strange nel Multiverso della Follia,
Wanda accetta la sua realtà e decide di sacrificarsi, in parte come
penitenza per tutto ciò che ha fatto. Alla domanda su dove il film
lascia Scarlet Witch e la storia del personaggio nel sequel nel suo
insieme, Elizabeth Olsen ha detto spiegato che prenderà sempre le
parti di Wanda. Leggi la sua risposta completa di seguito:
“Sono soddisfatta. Penso che in
qualche modo doveva finire dove finisce a un certo punto, e sono
curiosa di sapere dove andremo da lì. Il mio obiettivo è che lei
abbia sempre una sorta di evoluzione, e l’evoluzione in questo per
me è stata davvero potenziante. Ha un nuovo tipo di sicurezza che
non vedevamo da 8 anni e finalmente non si sta scusando per niente.
Si sente molto chiara nelle sue convinzioni. Lo trovo molto
ammirevole e mi sono divertita a lanciarla in questo viaggio di
follia. Penso che vada bene interpretare personaggi con cui le
persone a volte si sentono frustrate. Mi piace come
attore”.
La sceneggiatura del film porterà la
firma di Jade
Bartlett e Michael Waldron.
Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno
anche Benedict
Wong (Wong), Rachel
McAdams(Christine
Palmer), Chiwetel
Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl
Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez).
Nel cast è stato confermato anche Patrick Stewart nel ruolo di Charles Xavier.
Doctor Strange nel Multiverso della Follia è
al cinema dal 4 maggio 2022. Le riprese sono
partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York,
Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo
anche Bruce Campbell, attore feticcio
di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste
alcuna conferma in merito.
ATTENZIONE
– L’articolo contiene spoiler su Doctor Strange nel Multiverso
della Follia
Durante la sua apparizione nel
podcast Hero Nation di Deadline, Michael
Waldron ha rivelato che il suo desiderio di fare di
Scarlet Witch il cattivo principale di Doctor Strange nel Multiverso della
Follia gli ha impedito di inserire nel film anche
Kang il Conquistatore.
Micheal Waldron è
lo sceneggiatore del film diretto da Sam Raimi, ma
anche l’autore di Loki, la serie Marvel in cui debutta il
personaggio di Kang. Lo sceneggiatore ha spiegato che sia lui che
il regista Sam Raimi volevano mantenere Wanda come
antagonista il più possibile, non volendo sprecare l’opportunità di
usare il personaggio in un ruolo del genere. Inoltre, mentre ha
elogiato il lavoro di Jonathan Majors nei panni di
Colui che Rimane, Waldron temeva che legare Kang
alla narrativa di Strange potesse portare il film a riempirsi di
personaggi in troppi ruoli principali e con apparizioni minori.
“A me sembrava che avessimo già
il proiettile più grande e migliore, Wanda. Lavorando con Sam, era
come se dovessimo davvero prendere la decisione di rendere Wanda
l’antagonista principale di questo film. È stato eccitante e parte
di ciò era la sensazione di “cavolo, non possiamo lasciare a
qualcun’altro questo divertimento”. Perché sapevamo che lei sarebbe
stata fantastica. E penso che se avessi presentato Kang, così bravo
come Jonathan Majors, considerato quanto grande sarà quel
personaggio, avresti rischiato che il film diventasse forse troppo
imbottito.”
La sceneggiatura del film porterà la
firma di Jade
Bartlett e Michael Waldron.
Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno
anche Benedict
Wong (Wong), Rachel
McAdams(Christine
Palmer), Chiwetel
Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl
Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez).
Nel cast è stato confermato anche Patrick Stewart nel ruolo di Charles Xavier.
Doctor Strange nel Multiverso della Follia è
al cinema dal 4 maggio 2022. Le riprese sono
partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York,
Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo
anche Bruce Campbell, attore feticcio
di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste
alcuna conferma in merito.
Michelle Dockery è
una di quelle attrici che ha contribuito alla rivoluzione del
piccolo e grande schermo grazie alle sue interpretazioni.
L’attrice, che ha una carriera consistente alle spalle, ha
dimostrato sin da subito di essere un’attrice di talento, in grado
di conquistare gran parte del pubblico mondiale e diventando una
delle attrici più apprezzate.
Ecco, allora, dieci cose che
non sapevate su Michelle Dockery.
Michelle Dockery: i suoi film e le
serie TV
1. Ha recitato in celebri
film. La carriera cinematografica dell’attrice inizia nel
2011, quando debutta sul grande schermo apparendo in Hanna, per poi lavorare
in Anna Karenina (2012),
Non-Stop (2014) e
Self/less (2015). In
seguito, prende parte a film come L’altra metà della
storia (2017), Downton Abbey (2019) e
The Gentlemen (2020). Nel 2022 torna al cinema con
Downton Abbey II – Una nuova
era.
2. Ha lavorato in molte
serie tv. Oltre ad aver prestato la sua attività attoriale
per il cinema, l’attrice ha lavorato stesso in prodotti destinati
al piccolo schermo. Infatti, ha debuttato nel mondo della
recitazione nel 2005, apparendo nella serie Fingersmith,
per poi apparire in serie come Dalziel and Pascoe (2007),
Heartbeat (2008), Walking the Dead (2009),
Cranford (2009) e The Hollow Crown (2012). In
seguito, ha preso parte a serie tv come Downton Abbey (2010-2015),
Angie Tribeca (2017), Godless (2017), Good
Behavior (2016-2017), In difesa di
Jacob (2020) e Anatomia di uno
scandalo(2022).
3. Ha partecipato a qualche
corto ed è anche doppiatrice. Nel corso della sua
carriera, l’attrice ha avuto altre esperienze oltre a quelle già
citate. Infatti, ha recitato in diversi cortometraggi, tra cui
Spoiler (2010), Shades of Beige (2010), Out
of Time (2011) e Tough Justice (2014). Inoltre, ha
avuto qualche esperienza da doppiatrice, prestando la propria voce
per le serie tv animate American Dad! (2012), I
Griffin (2013) e Anfibia (2020-in corso).
Michelle Dockery e il fidanzato
John Dineen
4. Ha avuto una storia
importante finita tragicamente. L’attrice è stata
fidanzata con il collega John Dineen, direttore
delle pubbliche relazioni. I due si erano conosciuti nel 2013 e a
San Valentino del 2015 lui l’aveva chiesta in moglie. Tuttavia,
poco tempo dopo all’attore è stato diagnosticato un tumore che lo
ha portato alla morte il 13 dicembre dello stesso anno, al fianco
di Michelle, rientrata dagli Stati Uniti dove si trovava per
promuovere la serie televisiva.
5. Ha dovuto ringraziare
Downton Abbey. È stato proprio grazie alla
serie Downton Abbey se l’attrice e il suo compagno si
sono conosciuti ed amati. I due sono stati presentati dall’attore
Allen Leech, amico di Dineen. Nell’episodio della
serie Thing Deserve Beautiful Things gli è stata fatta una
dedica nei titoli di coda. La Dockery si è dunque sempre dichiarata
grata alla serie di essere stata il punto di contatto con il suo
grande amore.
Michelle Dockery non è su
Instagram
6. Non è più sul
social. Fino a qualche tempo fa, l’attrice possedeva un
proprio account Instagram seguito da circa 422 mila persone. Sulla
sua bacheca erano molte le foto che la ritraggono protagonista tra
momenti di lavoro o svago con colleghi e amici. La Dockery ha però
poi deciso di chiudere il proprio account, allontanandosi dunque da
questo tipo di social. I suoi fan possono però ritrovare diverse
fanpage a lei dedicate, con foto e novità.
Michelle Dockery in Downton Abbey
7. Ha ottenuto un ruolo
grazie ad un premio. Formatasi a teatro, l’attrice arriva
a vincere il secondo premio ai Ian Charleson Awards del 2008
per la sua interpretazione di Eliza Doolittle nello spettacolo
Pigmalione. Grazie a questo premio ottiene una buona
popolarità e le viene assegnato il ruolo di Mary Crawley, figlia
maggiore del conte di Grantham, nella nuova serie televisiva
Downton Abbey. Reciterà in questa per tutte e sei le sue
stagioni.
8. Si sente molto diversa
dal suo personaggio. In più di un’intervista l’attrice ha
rivelato di come rispetto al suo personaggio, nella vita reale,
dato il suo background da classe operaia, molto probabilmente
sarebbe stata la domestica Anna piuttosto che l’aristocratica Lady
Mary Crawley.
Michelle Dockery in The
Gentleman
9. Ha avuto poco tempo per
prepararsi alla parte. Nel film The Gentleman
l’attrice ricopre il ruolo di Rosalind Pearson, una parte
inizialmente assegnata a Kate Beckinsale, che
dovette però tirarsi fuori dal progetto all’ultimo per via di
problemi personali. La Dockery ottenne così la parte, pur avendo
poco tempo a disposizione per prepararsi. Inoltre, alcune delle sue
battute vennero continuamente riscritte, dandole ulteriore poco
tempo per poter memorizzare i cambiamenti.
Michelle Dockery: età e
altezza
10. Michelle Dockery è nata
il 15 dicembre del 1981a Barking, nell’Essex, in
Inghilterra. La sua altezza complessiva corrisponde a 173
centimetri.
Il concept artist Matthew
Savage ha condiviso su Instagram alcuni concept che ha
realizzato nel 2019 per Jamie Wilkinson, il prop
mater di The
Batman. Nelle immagini di seguito vediamo nel
dettaglio il collare bomba che l’Enigmista usa contro le sue
vittime, come è stato pensato originariamente.
The
Batman diretto da Matt Reeves
uscirà nelle sale il 4 marzo distribuito da Warner Bros Italia.
Protagonisti del film insieme a Robert
Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno
anche Colin
Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe
Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul
Dano (Enigmista) e Andy
Serkis (Alfred). Infine, John
Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast
anche Peter
Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore
Distrettuale di Gotham.
Due anni trascorsi a pattugliare le
strade nei panni di Batman (Robert
Pattinson), incutendo timore nel cuore dei criminali,
hanno trascinato Bruce Wayne nel profondo delle tenebre di Gotham
City. Potendo contare su pochi fidati alleati – Alfred Pennyworth
(Andy
Serkis) e il tenente James Gordon (Jeffrey
Wright) – tra la rete corrotta di funzionari e figure
di alto profilo della città, il vigilante solitario si è affermato
come unica incarnazione della vendetta tra i suoi concittadini.
Quando un killer prende di mira l’élite di Gotham con una serie di
malvagi stratagemmi, una scia di indizi criptici spinge il più
grande detective del mondo a indagare nei bassifondi, incontrando
personaggi come Selina Kyle / alias Catwoman (Zoe
Kravitz), Oswald Cobblepot / alias il Pinguino
(Colin
Farrell), Carmine Falcone (John
Turturro) e Edward Nashton / alias l’Enigmista
(Paul
Dano). Mentre le prove iniziano a condurlo più vicino
alla soluzione e la portata dei piani del malfattore diventa
chiara, Batman deve stringere nuove alleanze, smascherare il
colpevole e rendere giustizia all’abuso di potere e alla corruzione
che da tempo affliggono Gotham City.
ATTENZIONE
– L’articolo contiene spoiler su Doctor Strange nel Multiverso
della Follia
La più grande sorpresa di Doctor Strange nel Multiverso della Follia è
stato senza dubbio il cameo di Charlize Theron nei
panni di Clea alla fine della scena mid-credits del film. Il
personaggio di Clea è molto importante nei fumetti per la storia di
Doctor Strange, e averlo inserito in questa maniera offre uno
spunto interessantissimo per quello che sarà il futuro del
personaggio.
Non ci sembra quindi di dire troppo
se affermiamo che lo sviluppo del personaggio di Charlize
Theron è uno dei motivi principali per aspettare il terzo
capitolo della trilogia di Doctor Strange con
Benedict Cumberbatch.
Anche la stessa Theron ha commentato
l’uscita del film e l’ufficializzazione del suo ruolo con un post
su Instagram in cui compare con un magnifico abito viola (come il
colore che indossa Clea) e con la semplice scritta: “Il gatto è
fuori dal sacco”, per dire che il suo segreto è stato finalmente
svelato. Ecco il post:
La sceneggiatura del film porterà la
firma di Jade
Bartlett e Michael Waldron.
Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno
anche Benedict
Wong (Wong), Rachel
McAdams(Christine
Palmer), Chiwetel
Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl
Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez).
Nel cast è stato confermato anche Patrick Stewart nel ruolo di Charles Xavier.
Doctor Strange nel Multiverso della Follia è
al cinema dal 4 maggio 2022. Le riprese sono
partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York,
Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo
anche Bruce Campbell, attore feticcio
di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste
alcuna conferma in merito.
Una nuova commedia spagnola del
regista Paco Caballero è uscita su Netflix giusto in
tempo per la festa della mamma: si tratta di Un amore di
mamma (Amor de Madre), interpretata da
Carmen Machi, Quim Gutiérrez,
Yolanda Ramos, Celia Freijeiro,
Juanjo Cucalón e Justina Bustos.
Dopo Donde caben dos, Caballero
dimostra di aver trovato la sua idea di commedia leggera, il cui
fine principale è sorprendere lo spettatore con un torrente di
risate, piuttosto che innovare e sperimentare con la tradizione. Le
sue sono storie che ruotano intorno alla tematica amorosa, mai
sviscerandola nel suo senso più comune della relazione tra
innamorati, e soffermandosi piuttosto sul concetto primigenio del
sentimento affettivo: il rapporto madre-figlio.
Un amore di mamma, quando l’amore è
in…famiglia
In Un amore di
mamma, José Luis (Quim
Gutiérrez) è stato appena piantato all’altare, e come se
non bastasse, Mari Carmen (Carmen
Machi), mamma iperattiva e alquanto oppressiva, ha
insistito per accompagnarlo in viaggio di nozze con la scusa di non
perdere la valanga di soldi spessi. Ogni minuto che passano alle
Mauritius, José Luis si sente sempre più infelice e fallito mentre,
in maniera totalmente opposta, Mari Carmen dimostra di sapersi
divertire un mondo, vivendo tutte le esperienze che ha sempre
desiderato e rivelandosi la donna meravigliosa che è veramente, e
che la sua famiglia non riesce a scovare al di là della sua figura
di madre.
Un amore di mamma
mira, in maniera molto onesta, ad essere una fresh comedy
da piattaforma, da domenica pomeriggio, lanciata in occasione della
festività più opportuna, quella della mamma. In questo senso, è
puntuale come un orologio svizzero nel raggiungere il suo
obiettivo, ossia inondare i nostri divani di risate (non mancherà
neanche qualche lacrima) e spazzare via i dolori che ci circondano,
ogni volta che accendiamo la televisione.
L’assunto di partenza è semplice ma
quanto mai incisivo, nutrimento efficace per l’idea di commedia
attuale, immediata e di tendenza, requisiti imprescindibili per le
piattaforme streaming che frequentiamo quotidianamente. La
stragrande maggioranza delle madri conosce a fondo i propri figli,
ma… Quanto sappiamo davvero delle nostre madri? Siamo certi che
abbiano dato tutto per la famiglia, che sono le donne della nostra
vita: ma chi sono state, prima di diventare le nostre madri?
Quando la moglie diventa
la mamma
È impossibile immaginare una madre
migliore per questo film di quella interpretata da Carmen
Machi, che regge il carico emotivo del film sulle sue
spalle e dimostra ancora una volta di essere un’attrice a tutto
tondo nel panorama del cinema spagnolo, capace di commuovere con un
buon dramma, ma anche di mettersi volontariamente in situazioni
ridicole e uscirne a testa alta.
E’ la prima volta che Carmen
Machi e Quim Gutiérrez lavorano insieme e
già dimostrano di poter comprendere efficacemente tono e finalità
dell’opera che andranno ad impreziosire, muovendosi accuratamente
tra risate ed emozioni, al ritmo di una colonna sonora pop che mira
a coinvolgere un preciso target di spettatori: quello dei genitori,
che sono stati figli e, troppo spesso, si dimenticano che non
smetteranno mai di esserlo. Adulti che stanno pian piano
abbracciando il mondo del cinema da casa, del pomeriggio di weekend
passato sul divano, nonché fetta di spettatori che Netflix
sta sempre più cercando di fidelizzare.
Non mancano gag spassose, come
quando la mamma applica a José Luis, suo malgrado, la crema solare
sul viso, o quando la direttrice dell’hotel dove alloggiano spiega
che ha cacciato altre coppie per non essere passate dall’altare…
costringendoli a spacciarsi per sposi (con tutti gli equivoci
possibili che entrano in gioco). Non vi è nulla di volgare o fuori
luogo a livello di scrittura, e manca quel pizzico di sana e aspra
satira che tanto piace ai giovani registi delle commedie moderne,
ma questo perché Un amore di mamma vive di
comicità impostata, sketch rassicuranti e riconoscibili che non
ricercano un’opportunità per brillare, ma senso comico da
reiterare.
Il messaggio di Un amore di
mamma è univoco, e funziona al di là di uno script
prevedibile e del tono umoristico tipico delle commedie spagnole:
spazziamo via ogni rimorso o traccia di costernazione filiale
perché é, e sarà ancora, tempo di stare con chi ci sarà sempre, si
metterà in ridicolo per noi, e non penserà due volte a riportarci
sulla strada del sorriso.
Il regista premio Oscar Roger
Michell incanta nel suo ultimo film
Elisabeth, con veri e propri pezzi da collezione.
Utilizzando immagini di repertorio che attraversano decenni, dagli
anni ’30 al 2020, regala un ritratto celebrativo e irriverente
della regina Elisabetta, donna icona del nostro secolo, nell’anno
del suo Giubileo. Roger Michell racconta la storia di
Elisabetta.
Elisabeth racconta con filmati d’archivio il
dietro le quinte della vita della grande regina. Gli incontri con
Nixon per il tè, mentre un principe Carlo di 8 anni le gira intorno
in estasi; il momento successivo all’Incoronazione in cui, giovane
ed euforica, scendendo dalla carrozza fa quasi cadere la corona o
ancora un filmato dove, adolescente, balla libera e felice prima di
assumersi la responsabilità che la consegnerà alla storia.
Un tour
cinematografico su e giù per i decenni. Giocoso, poetico,
divertente, disobbediente, ingovernabile, affezionato,
inappropriato e birichino. Una celebrazione.
Cresce l’attesa per il debutto al
cinema di Thor: Love and Thunder, il
nuovo film diretto dal regista Taika Waititi. Ebbene oggi vi segnaliamo il
lungo speciale che EmpireMagazine ha dedicato il film in arrivo del
Marvel Cinematic Universe.
Di seguito trovate une stratto dell’intervista al regista che sarà
all’interno del numero di maggio.
Come molti di voi sapranno
Natalie Portman tornerà nel film
sequel di RagnarokThor: Love and
Thunder, ma molte cose sono cambiate dall’ultima
volta che l’abbiamo vista in Thor: The Dark World del 2013 (anche
se tecnicamente l’abbiamo già vista in Endgame). Quando tornerà, lo farà non
solo come una famosa astrofisica, ma come The Mighty
Thor, una donna abbastanza degna da brandire
Mjolnir.
Ma come si sentirà il Thor
interpretato da Chris Hemsworth quando il suo interesse amoroso
tornerà nella sua viata? ecco cosa ha detto il regista
Taika Waititi a Empire: “Sono passati
circa otto anni.Ha avuto un’altra vita,
e poi l’amore della tua vita torna sulla scena e ora è vestita come
te. È un vero scempio per Thor.”
Mentre le circostanze esatte del
ritorno di Jane Foster nel MCU rimangono
nascoste, l’idea che lei brandisca il martello di Thor è stata
esplorata per la prima volta nell’acclamato fumetto di Jason
Aaron The Mighty Thor nel 2015. “Non sapevo
che avremmo usato la trama del personaggio di Mighty Thor fino a
quando non abbiamo iniziato a elaborare la storia vera e
propria”, ha raccontato Taika Waititi di
Love And Thunder. “Stavo scrivendo e mi
sono detto tipo… ‘Non sarebbe bello riportare Jane nella
trama?’” A questo proposito, il regista ha rivelato
che non voleva percorrere una strada già vista. “Non
vuoi che Natalie torni e interpreti lo stesso personaggio che va in
giro con l’attrezzatura scientifica. Sai, mentre Thor vola in
giro, lei viene lasciata sulla Terra, battendo il piede dicendo:
‘Quando tornerà?’ È noioso. Vuoi che lei faccia parte
dell’avventura.”
In perito a Natalie il regista ha
aggiunto: “Natalie è davvero divertente nella vita
reale. È un po’ sciocca e ha un grande senso dell’umorismo, e non
penso che questo elemento sia stato sfruttato abbastanza nei primi
film”
Thor: Love and Thunder è il
quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare
il Mjolnir stavolta sarà
Jane Foster, interpretata di nuovo da
Natalie Portman, come confermato sabato durante il
panel dei Marvel Studios al
Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece al 6 Luglio
2022.
Il film segue Thor (Chris
Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati
fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Ma il suo riposo è
interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr the God
Butcher (Christian Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per
combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Valchiria
(Tessa Thompson), Korg (Taika Waititi) e dell’ex fidanzata Jane
Foster (Natalie
Portman) che, con stupore di Thor, brandisce
inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor.
Insieme, intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per
scoprire il mistero della vendetta di Gorr il macellatore di dei e
fermarlo prima che sia troppo tardi.
Taika Waitititornerà alla regia di Thor: Love and
Thunder, un film dei Marvel
Studios dopo Thor:
Ragnarok, così come Chris
HemswortheTessa
Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor
e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers:
Endgame. Nel cast anche Christian
Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di
Dei, e Russell
Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del
progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi
come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie
appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.
È morto Kenneth
Welsh, attore canadese meglio conosciuto come il malvagio
agente dell’FBI Windom Earle in Twin Peaks. La sua morte è stata confermata da
ACTRA, il sindacato canadese del cinema e della televisione. Non è
stata fornita alcuna causa di morte.
Welsh ha recitato in più di 200
progetti cinematografici e televisivi nel corso della sua carriera.
“Ken è stato uno dei più grandi interpreti canadesi di tutti i
tempi, con centinaia di ruoli memorabili nell’arco di
decenni”, ha scritto ACTRA in una dichiarazione. “Egli ci
mancherà molto. Le nostre condoglianze ai suoi cari”.
Kenneth Welsh ha
interpretato diversi personaggi storici sullo schermo, tra cui
Harry S. Truman, Thomas E. Dewey, Colin Thatcher e Thomas Edison,
tra gli altri.
Attenzione: questo articolo contiene
spoiler su Doctor Strange nel Multiverso della Follia
Doctor Strange nel Multiverso della Follia ha
presentato per la prima volta agli spettatori del MCU
gli Illuminati, una sorta di consiglio dei
supereroi composto da sei membri, che considera Doctor
Strange pericoloso dopo che si è messo autonomamente sulle
tracce del Darkhold e ha iniziato a sfruttare il
dream-walking.
Ecco perché diffidano anche del
Doctor Strange di Terra-616, sperando che non si
verifichi anche con questa variante la stessa cosa. Analizziamo
insieme ogni membro degli Illuminati, gli attori che li
interpretano, i loro poteri e come i loro adattamenti live-action
differiscono dal materiale originale!
1Quanto sono potenti gli Illuminati del
MCU
Gli Illuminati sembrano avere una certa
influenza su Terra-838. Sono loro infatti a prendere decisioni
risolutive sul pianeta, manipolando le informazioni a loro
piacimento, come hanno fatto con la morte del Doctor
Strange, rimodellando i fatti per ritrarlo come un eroe.
Collettivamente, i loro poteri fisici li rendono incredibilmente
forti, hanno infatti affrontato Thanos, e
probabilmente molti altri cattivi: unendo le loro conoscenze e
abilità fisiche, non c’è nulla che non possano realizzare insieme.
Tuttavia, gli Illuminati, per quanto immensamente potenti, non
potrebbero resistere alla forza della magia di Scarlet
Witch, in grado di manipolare la realtà con un semplice
movimento delle mani. Considerando quanto velocemente Scarlet Witch
ha abbattuto gli Illuminati in Doctor Strange nel Multiverso della Follia,
sembra che il potere del gruppo di supereroi sia limitato di fronte
a un’antagonista che può tutto, pronta a qualsiasi cosa per
raggiungere il suo obiettivo.
Lily James è una di
quelle attrici che ha fatto la sua parte nella storia del cinema
mondiale grazie al suo talento e alla sua bellezza acqua e sapone.
L’attrice, che è nell’ambiente da quasi un decennio, ha saputo
dimostrare sin da subito di che pasta era fatta, esprimendo le
proprie doti nella recitazione e nel canto.
Ecco dieci cose da sapere su
Lily James.
Lily James: i suoi film e le serie
TV
1. Ha recitato in celebri
film. La carriera cinematografica dell’attrice è iniziata
nel 2012, quando debutta sul grande schermo nel film La furia
dei titani, per poi lavorare in Broken – Una vita
spezzata (2012), Fast Girls (2012), Cenerentola (2015) e
Il sapore del successo
(2015). In seguito, ha preso parte a film come PPZ: Pride + Prejudice and
Zombies (2016), L’amore oltre la guerra (2016),
Baby Driver – Il genio della
fuga (2017), L’ora più buia (2018) e
Sorry to Bother You (2018). Tra i suoi ultimi lavori, vi
sono film come Il club del libro e della torta di bucce di
patata di Guernsey (2018), Little Woods (2018),
Mamma Mia! Ci risiamo
(2018), Yesterday (2019), Rebecca (2020) e
La nave sepolta (2021).
2. Ha lavorato spesso per il
piccolo schermo. Prima di prestare la maggior parte della
sua attività attoriale al mondo del cinema, l’attrice ha
partecipato spesso in lavori destinati al piccolo schermo. Infatti,
ha debuttato nel mondo della recitazione nel 2010, apparendo nella
serie Just William, per poi prendere parte a serie come
Diario di una squillo perbene (2011), Downtown
Abbey (2012-2015), Guerra e pace (2016), The
Pursuit of Love (2021) e Pam & Tommy (2021).
3. È anche attrice di
teatro. Nel corso della sua carriera attoriale, l’attrice
ha partecipato a diverse produzioni teatrali. Tra le tante, si
citano Vernon God Little (2011), Il gabbiano
(2012), Romeo e Giulietta (2016) e All About Eve
(2019).
Lily James: il suo fidanzato, da
Matt Smith a Chris Evans
4. Ha avuto diversi amori
famosi. Dal 2014, l’attrice è stata impegnata con il
collega Matt Smith, apparendo ufficialmente come
coppia durante la premiere di Cenerentola svoltasi a
Milano. Pare che i due si siano conosciuti e poi innamorati sul set
di PPZ – Pride + Prejudice + Zombie. Nel 2019, tuttavia,
si sono lasciati. Nel luglio del 2020 è stata invece fotografata in
compagnia dell’attore ChrisEvans. I due però, sono stati visti insieme solo
poche volte e non hanno mai confermato una loro relazione, quindi
pare si sia trattato solo di un breve flirt.
Lily James è su Instagram
5. Ha un profilo molto
seguito. L’attrice possiede un profilo Instagram che è
seguito da 3,4 milioni di persone. Sulla sua bacheca sono molte le
immagini che la vedono protagonista tra momenti di lavoro e vago,
con amici e colleghi, dando molto spazio alla sua solarità e alla
sua ironia. Seguendola si potrà dunque rimanere aggiornati su tutte
le sue attività dentro e fuori dal set.
Lily James in Mamma Mia: Ci
risiamo!
6. Ha incontrato due membri
degli ABBA. Prima di iniziare la produzione del film,
l’attrice è volata fino a Stoccolma per lavorare alla colonna
sonora del film con i compositori Benny Andersson
e Björn Ulvaeus. James era molto ansiosa di creare
un legame con la musica dalla prospettiva dei due membri degli ABBA
invece che limitarsi ad ascoltare semplicemente le loro
canzoni.
7. Si è fatta male sul
set. L’attrice si è rotta un dito del piede sul set mentre
stava correndo su un supporto per l’illuminazione. Quindi, quando
ha girato la scena di Waterloo aveva un dito rotto e
durante il brano The Name of the Game aveva un’unghia
incarnita e zoppicava. Nonostante ciò, la sua passione verso questo
progetto l’ha spinta a non farsi abbattere e continuare le riprese
senza troppe interruzioni.
Lily James è Pamela Anderson
8. Si è trasformata per
interpretare la celebre attrice e modella. Per
interpretare Pamela Anderson nella miniserie
Pam & Tommy, Lily James ha dovuto indossare più parrucche,
una protesi frontale, sopracciglia finte, denti finti, seni finti e
lenti a contatto blu. Il processo è durato circa 4 ore e le ha
permesso di acquisire una notevole somiglianza con la Anderson.
Lily James in Downton Abbey
9. Ha avuto un ruolo nella
celebre serie. A unirsi al cast della terza stagione della
serie Downton Abbey c’è anche Lily James, che assume
i panni di Lady Rose MacClare, una cugina di secondo grado
attraverso la famiglia di Violet, che viene mandata a vivere con i
Crawley perché i suoi genitori stanno servendo l’impero in India e,
in seguito, rimane lì per via di problemi di famiglia. Dopo essere
stata solo ricorrente nella terza stagione, la James è stata tra le
protagoniste della quarta, quinta e sesta.
Lily James: età e altezza
10. Lily James è nata il 5
aprile del 1989a Esher, nel Surrey, in
Inghilterra. La sua altezza complessiva corrisponde a 170
centimetri.
Lady Gaga svela il
videoclip di “Hold My
Hand”, l’emozionante singolo tratto dalla colonna sonora
dell’atteso film Top
Gun: Maverick, in sala dal 25 maggio distribuito da
Eagle Pictures. Il video, come la pellicola cinematografica, è
stato diretto da Joe Kosinski e mostra la celebre Lady Gaga
muoversi tra scenari spettacolari del film, oltre alle memorabili
scene di Top Gun, che nel 1986 segnò la definitiva
consacrazione di Tom Cruise come star e icona del cinema
contemporaneo. In occasione del lancio, il video è
stato trasmesso in anteprima mondiale su MTV, MTV Live, MTVU, oltre
che in Times Square.
La colonna
sonora ha straordinariamente debuttato qualche giorno fa tramite
Interscope Records, ricevendo critiche entusiasmanti
conBillboardche
ha dichiarato che “Gaga vola alto nel pezzo” eVanity Fairche ha elogiato la canzone
perché “catapulta Gaga alla corsa agli Oscar del prossimo
anno”.Il
singolo “Hold My Hand”, prodotto da Lady Gaga e BloodPop® con
l’aiuto di Benjamin Rice, è stato scritto per il film e potrà
essere ascoltato anche all’interno della pellicola. La versione
‘cinematografica’ di “Hold My Hand” contiene la produzione
aggiuntiva di Harold Faltermeyer e del vincitore del Premio Oscar
Hans Zimmer. “Hold My Hand” segna il grande ritorno di Lady Gaga
come autrice e produttrice di colonne sonore dopo l’enorme successo
di “A Star is Born” nel 2018 per cui la popstar ha vinto un Premio
Oscar, due Grammy Awards, un BAFTA Award, un Golden Globe e un
Critics’ Choice Award.
Top Gun: Maverick, il
film
Il Tenente Pete “Maverick” Mitchell
(Tom
Cruise), tra i migliori aviatori della Marina, dopo
più di trent’anni di servizio è ancora nell’unico posto in cui
vorrebbe essere. Evita la promozione che non gli permetterebbe più
di volare, e si spinge ancora una volta oltre i limiti, collaudando
coraggiosamente nuovi aerei. Chiamato ad addestrare una squadra
speciale di allievi dell’accademia Top Gun per una missione
segreta, Maverick incontrerà il Tenente Bradley Bradshaw
(Miles
Teller), nome di battaglia “Rooster”, figlio del suo
vecchio compagno di volo Nick Bradshaw “Goose”. Alle prese con un
futuro incerto e con i fantasmi del suo passato, Maverick dovrà
affrontare le sue paure più profonde per portare a termine una
missione difficilissima, che richiederà grande sacrificio da parte
di tutti coloro che sceglieranno di parteciparvi.
ATTENZIONE: L’articolo
contiene spoiler del
film Doctor Strange nel Multiverso della Follia
Lo stregone più conosciuto
dell’Universo Cinematografico Marvel è finalmente
tornato al cinema con il suo secondo film da solista.
Doctor Strange nel Multiverso della Follia è
stato uno dei titoli più attesi del 2022. Dopo essere
sparito per cinque anni a causa
dello snap di Thanos che ha smaterializzato metà della
popolazione mondiale, lo stregone è tornato nel Santuario di New
York.
Comparso nell’MCU
per la prima volta nel 2016, Stephen Strange è apparso in
film come Thor: Ragnarok, Avengers: Infinity War, Endgame e No Way Home.
Dal suo debutto in Doctor Strange, il personaggio
interpretato da Benedict Cumberbatch ha combattuto
Thanos, è stato nello spazio e, con un incantesimo andato
storto, ha aperto le porte al Multiverso. Introdotto
per la prima volta in Loki, da America Chavez
(Xochitl Gomez), un essere multiversale con la
capacità di passare attraverso qualsiasi dimensione, il concetto di
Multiverso viene affrontato approfonditamente nel nuovo
film sullo stregone.
La fine di Doctor Strange
nel Multiverso della Follia ha quindi spiegato molto. Va
detto però che non ha solo chiuso una storia, ma ha aperto le porte
ad una nuova narrazione. Da un lato, nel finale tutto sembra
tornato alla normalità, o quantomeno in equilibrio:
America decide di rimanere a Kamar-Taj con
Wong. Tuttavia, questa stabilità non sembra destinata a
durare nell’MCU: la scena mid-credits di
Doctor Strange 2 mostra lo stregone già alle prese
con un’altra avventura insieme ad una donna misteriosa.
Cosa significa davvero tutto ciò?
Ecco quindi la spiegazione del finale, alcune considerazioni sul
ritorno di Stephen Strange, sul suo Terzo Occhio, e su
come appare il futuro nell’MCU per gli
Illuminati.
1Cosa significa la fine di Doctor
Strange nel Multiverso della Follia per il futuro
dell’MCU?
Doctor Strange nel Multiverso della
Follia prepara il futuro dell’MCU in
grande stile. L’introduzione delle incursioni – che è ciò che
accade quando due universi si scontrano e un mondo viene annientato
– è un grande evento all’interno del Multiverso. Inoltre,
nel tentativo di risolvere le incursioni, Strange e
Clea potrebbero incontrare Kang il
Conquistatore – che sappiamo apparirà già in Ant-Man and the Wasp: Quantumania. Ogni volta che si
verifica un’incursione, la durata della vita del
Multiverso si riduce: questo fatto potrebbe invitare i
supereroi ad unirsi e a lottare per risolverla.
Effettivamente, le incursioni potrebbero
aprire la strada alla versione MCU di Secret
Wars, un evento dei fumetti che ha visto i supereroi di vari
mondi scontrarsi su un pianeta chiamato Battleword. In
ogni caso, Doctor Strange nel Multiverso della
Follia è riuscito a influenzare il resto
dell’MCU.
Medusa Film ha
diffuso il teaser trailer di Nostalgia il nuovo
film di Mario Martone con Pierfrancesco Favino che sarà presentato in
Concorso al 75º Festival
di Cannes e uscirà nelle sale italiane il 25 maggio 2022.
Nostalgia, trama
Dopo quarant’anni di lontananza Felice torna lì dov’è nato, il
rione Sanità, nel ventre di Napoli. Riscopre i luoghi, i
codici del quartiere e un passato che lo divora.
Netflix inaugura
oggi ufficialmente il suo ufficio italiano a Roma, a conferma di un
impegno importante e a lungo termine sul paese, sulla comunità
creativa e sui consumatori italiani. Situato nel cuore della
“Dolce Vita” romana, l’ufficio italiano di
Netflix ospita ad oggi una settantina di persone
che ricoprono una varietà di ruoli e mansioni e che sono dedicate
all’Italia.
“È un grande piacere aver messo
radici in Italia, paese che ha una storia culturale e
cinematografica di primaria importanza. L’apertura dell’ufficio di
Roma è un chiaro segno del nostro forte impegno a lungo termine nel
paese e ci permetterà di lavorare ancora più a stretto contatto con
la comunità creativa italiana per realizzare una varietà di grandi
show e film made in Italy”, dichiara Reed Hastings, Fondatore
e Co-CEO di Netflix.
Varietà, qualità e autenticità
locale sono al centro dell’offerta di titoli italiani annunciati
oggi, che spaziano da film a contenuti non fiction a serie
scripted, e che Netflix renderà disponibili a
partire da quest’anno. Storie inedite che toccano una varietà di
temi e di generi, che danno spazio a talenti affermati ma anche a
nuove voci, e che riflettono la vitalità e la ricchezza dello
storytelling italiano che Netflix desidera raccontare e portare
alla propria audience italiana ed internazionale.
Il Mio Nome è
Vendetta (Colorado Film) – un adrenalinico film di azione,
sopravvivenza e vendetta ambientato nell’Italia del Nord. Scritto e
diretto da Cosimo Gomez e con Alessandro Gassman nei panni del
protagonista.
Love & Gelato (HT
Film) – le avventure e disavventure – con tanto gelato! – di Lina,
una giovane americana alla ricerca di se stessa e delle proprie
radici in una scintillante Roma. Scritto e diretto da Brandon
Camp.
Sotto il Sole di
Amalfi (Lucky Red) – amicizie e amori in una magica estate
nella splendida cornice della costiera amalfitana nel film sequel
di Sotto il Sole di Riccione. Diretto da Martina Pastori, al suo
debutto alla regia, con Lorenzo Zurzolo, Ludovica Martino, Isabella
Ferrari e Luca Ward tra i protagonisti.
Per Lanciarsi Dalle
Stelle (Lotus Film)- ispirata all’omonimo romanzo,
l’emozionante storia di Sole, una giovane donna che dopo la morte
della migliore amica, proverà ad affrontare e vincere tutte le sue
più grandi paure. Diretto da Andrea Jublin, con
Federica Torchetti,
Lorenzo Richelmy,
Cristiano Caccamo, Celeste Savino, Anna Ferruzzo e
Massimiliano Gallo.
Sara Furio, Direttrice dei film per
l’Italia in Netflix: “Il nostro desiderio è portare ai nostri
membri in tutto il mondo tante storie diverse e tutte
autenticamente Made in Italy. Siamo molto contenti della varietà
della nostra offerta di quest’anno, che spazia da film di azione a
drama, da racconti di formazione a storie d’amore ed amicizia.
Vogliamo continuare a lavorare al fianco dei nostri partner
creativi italiani e trovare chiavi sempre nuove per portare
ambiziose storie italiane al mondo”.
Le nuove serie tv Netflix annunciate oggi:
La trasposizione seriale del
romanzo Il Gattopardo – (Indiana
Production e Moonage Pictures) – la serie ispirata al romanzo di
Tomasi di Lampedusa da cui Visconti ha tratto un capolavoro della
nostra cinematografia. Il regista Tom Shankland
riscoprirà tutta la modernità di un racconto, quello del Principe
di Salina e della sua famiglia, che è quello dell’Italia di ieri e
di oggi, dando spazio a personaggi e storie che nel libro sono poco
esplorate.
Inganno (titolo
provvisorio) (Cattleya, parte di ITV Studios) – un
thriller sentimentale che gioca tra suspence, tabù e scomode verità
sull’amore. L’appassionante relazione, non priva di ombre, tra una
donna matura e un ragazzo che ha la metà dei suoi anni, mette in
crisi le convenzioni sociali e gli equilibri familiari, sovvertendo
l’intoccabile topos della maternità della cultura
mediterranea.
Il nuovo progetto animato di
Zerocalcare (Movimenti Production in
collaborazione con Bao Publishing) – tornano il mondo narrativo, il
linguaggio unico ed i personaggi inconfondibili dell’universo del
grande fumettista romano. Fra le novità del progetto: il formato,
con sei episodi da circa mezz’ora che entreranno ancora più a fondo
nelle tematiche care all’autore.
Lotto Gang (titolo
provvisorio) (BIM Produzione e Feltrinelli Originals)
– l’incredibile avventura liberamente ispirata alla storia vera
della più grande e geniale truffa al Lotto mai avvenuta. Ambientata
nell’hinterland milanese a metà degli anni ’90, propone un heist
con antieroi e antieroine indimenticabili che unisce azione e
commedia all’italiana.
Odio Il
Natale (Lux Vide, società del Gruppo Fremantle) –
Pilar Fogliati protagonista della prima serie italiana natalizia di
Netflix che racconta la ricerca dell’amore con la chiave della
commedia.
Tinny Andreatta,
Vice Presidente delle serie originali italiane: “I progetti
seriali italiani annunciati oggi e che vedranno la luce nei
prossimi anni, riflettono la nostra volontà di lavorare con i
nostri partner produttivi italiani e alzare l’asticella della
nostra ambizione. Insieme vogliamo dare vita ad uno storytelling
ampio e variegato, pluralista in termini di visioni e voci
creative, che affondi le radici nel presente, capace di osare, a
partire dal linguaggio visivo fino alla novità dei personaggi e
delle scelte coraggiose compiute anche all’interno di storie che
appartengono alla tradizione culturale e ai gusti del pubblico
italiano, rompendo tabù e toccando temi che il nostro racconto ha
escluso. Vogliamo raccontare l’altra faccia dell’Italia, quella
misteriosa, proibita, coraggiosa che sa far pensare e volare
l’immaginazione.”
I nuovi progetti non fiction annunciati oggi e in uscita nel
2022:
Wanna
(Fremantle Italy) – una docu-serie crime con tocchi pop che
ricostruisce e racconta gli aspetti noti ma soprattutto quelli meno
noti di una donna e di una vicenda che sono anche il ritratto di un
momento storico e di un’epoca televisiva in Italia.
Il Caso Alex
Schwazer (Indigo Film) – un racconto senza filtri su
ascesa, caduta e ricerca di redenzione di uno sportivo, sullo
sfondo di un’intricata vicenda sportiva e giudiziaria.
Summer
Job (Banijay Italia) – il primo reality originale
italiano Netflix: quella che inizia come una vacanza paradisiaca si
trasforma presto nella prima esperienza lavorativa per i dieci
ragazzi e ragazze che compongono il cast. Alla conduzione, per la
prima volta in questo ruolo,
Matilde Gioli.
Giovanni Bossetti, Manager per i contenuti non fiction italiani:
“È emozionante vedere come i progetti non fiction siano sempre
più presenti tra i contenuti made in Italy. Il nostro obiettivo è
quello di contribuire alla composizione di un’offerta italiana
sempre più ricca e articolata, proponendo generi che spaziano dalle
docu serie ai reality, e che abbiano come comune denominatore la
volontà di trovare punti vista inediti per raccontare sempre di più
e sempre meglio incredibili, divertenti, appassionanti storie
italiane”
I progetti annunciati oggi si
aggiungono alle produzioni seriali italiane già annunciate ed in
vari stadi di produzione tra cui Lidia Poët, Briganti, La
Vita Bugiarda degli Adulti, Tutto chiede salvezza e di cui
oggi sono state viste le prime immagini, insieme alla seconda
stagione di Incastrati, la quinta stagione di SKAM Italia e Di4ri.
A suggellare l’apertura
dell’ufficio italiano, nella suggestiva cornice di Piazza di
Fontana di Trevi, il lancio del Marquee, una speciale affissione
che ricorda le facciate dei cinema degli anni ‘70, che debutta con
Marcello! Eccoci! una dichiarazione di amore per la storia
cinematografica e la comunità creativa italiana. A Roma, il marquee
racconterà le novità del mondo Netflix attraverso lo stile ed il
tono di voce iconici del servizio.
Liam Neeson sta tornando ed è più spietato che
mai! Dal 16 giugno nei cinema italiani arrivano le
geniali e micidiali imprese di uno dei killer le cui regole non
dovrebbero mai essere infrante! Il celebre regista di “Casino
Royale” e “Lanterna Verde”, Martin Campbell, firma
la regia di “MEMORY“
intenso e avvincente action movie che vede come
protagonista
Liam Neeson nei panni di Alex Lewis, affiancato da
due pezzi da novanta del cinema internazionale, Guy Pearce e
Monica Bellucci.
Memory, la trama
Alex Lewis (Liam
Neeson), sicario ormai prossimo al ritiro, viene
chiamato a svolgere un’ultima missione. Ma quando scopre che il
bersaglio è una giovane ragazza, rifiuta di portare a termine
l’incarico e si rivolta contro la malvagia organizzazione che l’ha
assoldato. Il suo cammino di vendetta lo porta fino ai vertici del
gruppo criminale, capeggiato dall’affascinante magnate immobiliare
di El Paso Davana Sealman (Monica
Bellucci) e dal figlio, che tengono in pugno le vite
di molti ragazzi innocenti. Per salvare la pelle dovrà quindi dare
loro la caccia e ucciderli prima che siano loro a farlo. Nel
frattempo, è braccato anche dall’FBI, che nella persona dell’agente
Vincent Serra (Guy
Pearce) è già sulle sue tracce.
Un nuovo video di
Spider-Man celebra il 20° anniversario del
film originale di Sam Raimi. Uscito nel 2002,
lo Spider-Man di Sam Raimi
introduceva al pubblico alla versione di Tobey Maguire di Peter Parker e raccontava il
viaggio del personaggio per diventare Spider-Man. Il film rimase
uno dei film di supereroi più formativi e influenti di tutti i
tempi ed è stato un grande successo al botteghino, guadagnando
oltre 825 milioni di dollari in tutto il mondo.
Da allora Sam
Raimi e Tobey Maguire avrebbero poi continuato a
collaborare per altri due film, l’amato Spider-Man 2 nel 2004 e il
controverso Spider-Man
3 nel 2007. Oltre a Peter di
Maguire, Spider-Man
ha presentato al pubblico MJ di Kirsten Dunst, Harry Osborn di James Franco e Willem Dafoe nei panni del Green
Goblin, il cattivo del film. Sia Maguire che Dafoe sono
tornati di recente nei rispettivi ruoli in Spider-Man:
No Way Home lo scorso dicembre. I ritorni
di entrambi i personaggi sono stati molto elogiati dai fan, con
molti che considerano ancora Maguire il miglior Spider-Man e
Green Goblin di Dafoe uno dei migliori cattivi del franchise.
Oggi per celebrare questo anniversario, il profilo ufficiale di No
Way Home ha diffuso un bellissimo video:
Celebrate the
#Spidey20th Anniversary with these classic moments and
more.
Il regista di Doctor Strange nel Multiverso della Follia,
Sam Raimi, ha confermato in una recente intervista
che un sequel di
Darkman, la sua versione del 1990
del noto film di supereroi, è in discussione alla Universal. Oggi,
Raimi è probabilmente meglio conosciuto per il suo lavoro nel mondo
della Marvel, avendo anche diretto la
trilogia di
Spider-Man con Tobey
Maguire, ma forse non tutti ricordano che ha
diretto anche
Darkman considerato da molti un
vero cult del genere. È stato anche il suo primo grande film in
studio. Il film è interpretato da Liam Neeson nei panni dell’eroe protagonista
insieme a Frances McDormand in un ruolo
marginale.
In
Darkman Neeson interpreta il dottor
Peyton Westlake, un uomo che può alterare il suo aspetto mentre
cerca vendetta contro la mafia che lo ha sfigurato. Sebbene il film
non sia stato necessariamente un successo commerciale, si è
rivelato abbastanza popolare tra il pubblico, successo che gli ha
permesso di generare due sequel diretti:Darkman
II: The Return of Durant del 1995
e Darkman III: Die Darkman Dienel 1996. Per quei film, Liam Neeson è stato sostituito da
Arnold Vosloo e Raimi è tornato solo come
produttore. Tuttavia, il franchise è stato abbastanza ben
accolto dai fan dei fumetti, action figure e videogiochi. C’è stato
anche unosfortunato pilota televisivo
di Darkmanche non è mai
stato trasmesso. Dunque Darkmanha
sviluppato in qualche modo un seguito diventando un titolo di culto
e ora Raimi sta prendendo in considerazione la possibilità di fare
un nuovo film.
Parlando
con The
Wrapper promuovere Doctor Strange nel Multiverso della
Follia, a Raimi è stato chiesto cosa avrebbe
risposto alla possibilità di rivisitare il mondo diDarkman. Alla domanda, non solo Raimi
ha reagito positivamente, ma ha anche aggiunto che sono già in
corso discussioni per un sequel alla Universal. Inoltre, a quanto
pare c’è già un produttore collegato al progetto. Ecco di seguito
la sua risposta:
La Universal sta parlando di un
sequel di Darkman. C’è già un produttore che farà il film. Non
ho ancora sentito la storia o approfondito, sono stato così
impegnato con (Doctor Strange). Ma penso che sia
bello”.
Raimi non ha specificato se
sarà coinvolto in prima persona, ma il fatto che un produttore sia
già collegato al progetto è un buon segno, vuol dire che le cose si
stanno muovendo in maniera concreta.La sua ammissione
di non conoscere i dettagli della storia suggerisce che non sta
scrivendo la sceneggiatura, ma c’è sempre la possibilità che
contribuisca come produttore o anche come regista. Chi può saperlo.
Non resta che aspettare ulteriori notizie.
Dwayne
Johnson ha diffuso un’immagine dietro le quinte dal
set di Black
Adam, confermando che la lavorazione del prossimo film
DC è ripresa. Dopo aver subito enormi ritardi nella produzione da
quando la Warner Brothers ha confermato che Black Adam , il
progetto dovrebbe finalmente essere presentato in anteprima
nell’ottobre 2022. Black
Adam segue la storia di Teth-Adam (Johnson)
durante i suoi giorni da schiavo nell’immaginario paese
nordafricano di Khandaq. oltre a Dwayne
Johnson nei panni dell’anti-eroe del titolo,
annovera anche Noah
Centineo (Atom Smasher), Quintessa
Swindell (Cyclone), Aldis
Hodge (Hawkman) e Pierce
Brosnan (Doctor Fate).
Le riprese di Black
Adam sono iniziate nell’aprile 2021 e sono proseguite
fino all’agosto dello stesso anno anche se il progetto è vivo dal
2014. Tuttavia, il film ha subito ritardi legati alla pandemia di
Covid-19 e agli impegni di Dwayne
Johnson su altri progetti come Jumanji: The
Next Level nel 2019 e il mega-successo di
Netflix Red Notice nel 2021. Dato che le riprese del
progetto sono terminate 2021, la post-produzione di
Black
Adam è ora in corso, dunque queste riprese fanno
parte di un re-shoot previsto come accade in genere per questi
grandi film.
La foto mostra Johnson di nuovo sul
set con il regista Jaume Collet-Serra e uno dei
principali montatori degli effetti visivi. Oltre a rimuginare su
una serie di complicate riprese del film che il team cerca di
realizzare durante la giornata di lavoro, Dwayne
Johnson nella didascalia fa un accenno alla sua dieta
intensa e al regime di esercizio fisico che ha dovuto affrontare
peri prepararsi alle riprese delle sequenze, dicendo che “si
sente bene e ….”. Guarda l’immagine e il post completo qui
sotto:
Il cast completo
di Black
Adam, oltre a Dwayne
Johnson nei panni dell’anti-eroe del titolo,
annovera anche Noah
Centineo (Atom Smasher), Quintessa
Swindell (Cyclone), Aldis
Hodge (Hawkman) e Pierce
Brosnan (Doctor Fate). Insieme a loro ci saranno
anche Sarah Shahi, che interpreterà Isis,
e Marwan Kenzari, che sarà invece
l’antagonista principale (anche se il personaggio non è stato
ancora svelato).
Black
Adam, che sarà diretto da Jaume
Collet-Serra (già dietro Jungle
Cruise, sempre con Johnson), ha dovuto far fronte a
non pochi problemi durante il suo travagliatissimo sviluppo.
Inoltre, la pandemia di Coronavirus ha ulteriormente complicate le
cose e costretto la produzione del film all’ennesimo rinvio.
L’uscita del film nelle sale americane è fissata per il 29 luglio
2022.
Il progetto originale della Warner
Bros. su Shazam!aveva
previsto l’epico scontro tra il supereroe e la sua
nemesi, Black
Adam appunto, una soluzione esclusa dalla sceneggiatura
per dedicarsi con più attenzione al protagonista e alla
sua origin story. A quanto pare, il film
su Black
Adam dovrebbe ispirarsi ai lavori di Geoff Johns dei
primi anni duemila.
La serie di successo
Moon
Knight ha terminato la sua corsa nel migliore dei
modi e mentre ci prepariamo a rivedere il personaggio nel futuro,
oggi arriva un’interessante curiosità sul finale della serie.
Infatti il regista Mohamed Diab ha rivelato che la serie prevedeva
anche un finale alternativo a quello andato in onda. Dando per
scontato che voi lettori conosciate la serie, andiamo subiti a
svelarvi la curiosità
Mohamed Diab, il regista del finale
di Moon
Knight, ha detto a Comic Book che
il finale della serie una volta sembrava molto diverso da come si è
rivelato. Mentre il piano originale prevedeva gli eventi del
finale che si svolgevano tutti in un unico luogo, Diab spiega che
le sue intenzioni erano quelle di aumentare
l’ambientazione nel Cairo. Ecco le sue parole:
“Ricordo che il modo in cui
l’intera sequenza d’azione alla fine è stata scritta era ambientata
completamente all’interno della camera degli dei, tutta… E ho
pensato: ‘No, vorrei vedere il Cairo di notte.’ Voglio vedere
qualcosa fuori, qualcosa che continua a svilupparsi di nuovo. Tutti
stavano partecipando. Quindi, è molto difficile prendersi il merito
a meno che non mi ricordi con precisione. Quindi, non mi ricordo,
ma mi piace. E adoro le persone che hanno visto nell’episodio
tre Il Cairo di giorno e quanto sia diverso dalla prospettiva che
la gente conosce del deserto e di quell’ambientazione e di come
appare di notte, che è un’altra bellezza. Mi piace molto di più
questo.”
Considerando quanto sia centrale in
Moon
Knight la cultura egiziana, la decisione di Diab di
mostrare al pubblico maggiori sequenze al Cairo ha senso.
La camera degli dei è un luogo importante per Moon
Knight ed è ancora presente nel finale, ma spostarsi
all’esterno al Cairo vero e proprio consente al finale di aumentare
la propria portata e lo aiuta a renderlo più epico contribuendo in
maniera considerevole a rendere la serie più autentica. Molti
spettatori di Moon
Knight potrebbero non avere familiarità con
Cairo, quindi il finale si prende il suo tempo per mostrare un po’
della città quando Marc/Steven si alleano con Layla (May Calamawy)
per sconfiggere Harrow.
Moon Knight
Moon
Knight vede protagonisti Oscar Isaac, Ethan Hawke e May Calamawy.
Mohamed Diab e il team di Justin Benson &
Aaron Moorhead hanno diretto gli episodi. Jeremy
Slater è il capo sceneggiatore, mentre Kevin
Feige, Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Brad
Winderbaum, Mohamed Diab, Jeremy Slater e Oscar
Isaac sono gli executive producer. Grant Curtis,
Trevor Waterson e Rebecca Kirsch sono i
co-executive producer.
Marvel StudiosMoon
Knight, è la nuova serie serie originale live-action
Marvel Studios che debutterà dal 30 marzo in
esclusiva su Disney+.
La serie segue Steven Grant, un tranquillo impiegato di un negozio
di souvenir, che viene colpito da vuoti di memoria e ricordi
provenienti da un’altra vita. Steven scopre di avere un disturbo
dissociativo dell’identità e di condividere il suo corpo con il
mercenario Marc Spector. Mentre i nemici di Steven/Marc si
avvicinano, i due devono indagare sulle loro identità complesse
mentre si spingono in un mistero mortale tra i potenti dei
dell’Egitto.
Moon
Knight vede protagonisti Oscar Isaac, Ethan Hawke e May Calamawy.
Mohamed Diab e il team di Justin Benson &
Aaron Moorhead hanno diretto gli episodi. Jeremy
Slater è il capo sceneggiatore, mentre Kevin
Feige, Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Brad
Winderbaum, Mohamed Diab, Jeremy Slater e Oscar
Isaac sono gli executive producer. Grant Curtis,
Trevor Waterson e Rebecca Kirsch sono i
co-executive producer.