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I cancelli del cielo: tutto quello che c’è da sapere sul film

I cancelli del cielo cast

A distanza di quarant’anni, I cancelli del cielo è ancora uno dei casi più cocenti ed esemplari di insuccesso cinematografico. Michael Cimino, reduce dal trionfo agli Oscar con Il cacciatore, vide con questo film il tramonto della sua carriera e, in generale, della New Hollywood, che in quegli anni l’aveva fatta da padrona all’interno dell’industria statunitense. Tanto ambizioso quanto epico e sfortunato, questo lungometraggio del 1980 è oggi stato grossomodo rivalutato, permettendo così anche alle nuove generazione di scoprirne il fascino. Non esule da numerose problematicità, la sua storia produttiva è avvincente tanto quanto quella narrata.

Notoriamente, I cancelli del cielo si scontrò con grandi battute d’arresto nel corso delle riprese, motivate dallo spropositato superamento dei costi. Presero così vita i numerosi contrasti tra Cimino e i produttori, che non fecero che generare da subito una cattiva pubblicità nei confronti del film. Al momento della sua uscita, rimontato e modificato, il film incassò meno di 3 milioni a fronte di un budget di 44, portando al collasso la celebre società di distribuzione United Artists. A rendere ulteriormente problematico il film agli occhi della critica e dello spettatore statunitense, vi è la volontà esplicità di Cimino di smascherare le fondamenta culturali del sogno americano e denigrare il suo moderno capitalismo.

Complici anche le diverse versioni uscite del film, intorno a I cancelli del cielo ci fu per anni grande scetticità, ma grazie ad un graduale lavoro da parte di una nuova generazione di critici e studiosi, il film è oggi considerato un cult, nonché uno dei migliori del suo genere. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla sua versione integrale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

I cancelli del cielo: la trama del film

La vicenda narrata si svolge nel Wyoming del 1870. James Averill e William Irvine, compagni di studi e grandi amici, si trovano ad intraprendere percorsi diversi dopola laurea. Il primo si unisce alla causa dei poveri immigrati dall’Est Europa, divenendo sceriffo per difendere i loro diritti. Il secondo, invece, diviene avvocato presso una potente associazione di allevatori, contraria all’arrivo degli immigrati. Le loro posizioni differenti li porteranno ben presto a scontrarsi nel momento in cui gli allevatori decidono di assumere un gruppo di sicari, capitanati da Nathan Champion, per uccidere 125 immigrati. Tra questi vi è anche la dolce Ella Watson, di cui James nel frattempo si è innamorato.

I cancelli del cielo: il cast del film

Protagonista del film, nel ruolo di James Averill, vi è l’attore Kris Kristofferson, divenuto noto in tempi più recenti per il ruolo di Abraham Whistler nella trilogia di Blade. William Irvine è interpretato da John Hurt, mentre Nathan Campion ha il volto di Christopher Walken, il quale aveva già lavorato con Cimino in Il cacciatore. A loro si aggiunge, nei panni di Ella Watson la giovane Isabelle Huppert, qui al suo primo film statunitense. Per il film, tutti loro dovettero seguire una serie di lezioni, quali equitazione, guida del carro, ballo, dialetto e di uso delle armi. Kristofferson ha inoltre dovuto addestrarsi nell’uso della frusta, mentre la Huppert dovette esercitarsi con la lingua inglese.

Accanto a loro, nel film, compaiono poi gli attori Sam Waterston nei panni di Frank Canton e Brad Dourif in quelli del signor Eggleston. Joseph Cotten, noto per la sua collaborazione con Orson Welles, è qui il reverendo del luogo dove si svolge la storia. Partecipa al film anche un giovane Jeff Bridges, nei panni di John L. Bridges. Il suo ruolo, inizialmente, era piuttosto ridotto, ma l’interpretazione dell’attore di questo piacque così tanto a Cimino che decise di ampliarlo. Mickey Rourke, all’epoca ancora alle sue prime esperienze cinematografiche, ottenne qui il ruolo di Nick Ray, un piccolo cameo che segnò l’inizio della sua collaborazione con Cimino.

I cancelli del cielo versione integrale

I cancelli del cielo: la versione integrale del film

Come noto, esistono più versioni del film. La prima, quella originariamente realizzata da Cimino, aveva una durata complessiva di 325 minuti, ovvero 5 ore e 25. Essendo una durata mastodontica, i produttori imposero una serie di pesanti tagli al fine di ridurre tale minutaggio. La scena della battaglia finale, inizialmente lunghissima, venne dunque pesantemente abbreviata, portando il film ad una durata di 3 ore e 39 minuti. Questa fu la versione poi presentata inizialmente nei cinema, ma venne poi ritirata per ulteriori tagli, che portarono ad una durata di 2 ore e 29 minuti. Soltanto in anni recenti è stata riproposta la versione integrale denominata come Director’s Cut, della durata di 216 minuti, ovvero 3 ore e 36 minuti.

I cancelli del cielo: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di I cancelli del cielo grazie alla sua presenza nel palinsesto di lunedì 1 agosto alle ore 21:10 su Rai Movie. Parallelamente, il film sarà disponibile sulla piattaforma streaming Rai Play, mentre non è presente su nessuna delle altre principali piattaforme disponibili.

Fonte: IMDb

 
 

The War – Il pianeta delle scimmie: trama e cast del film

The War - Il pianeta delle scimmie

Nono film della serie de Il pianeta delle scimmie, The War – Il pianeta delle scimmie (qui la recensione) è anche il terzo e conclusivo capitolo della nuova trilogia diretta da Matt Reeves. Iniziata con L’alba del pianeta delle scimmie nel 2011, proseguita con Apes Revolution – Il pianeta delle scimmie nel 2014, la storia trova ora una degna conclusione alle gesta del primate Cesare. Resa estremamente intelligente in seguito ad una modificazione genetica, la scimmia è ora a capo della sua tribù, che dovrà guidare attraverso numerosi pericoli e minacce, tra cui quella rappresentata dagli ultimi umani ancora esistenti.

Per poter portare a termine quanto fino a quel momento realizzato, Reeves e il co-sceneggiatore Mark Bomback si presero un lungo tempo per condurre ricerche e trovare fonti di ispirazione da altri film. Tra i film che hanno poi fornito le idee principali sono stati citati celebri titoli quali L’impero colpisce ancora, Il ponte sul fiume Kwai, La grande fuga, Apocalypse Now, Il texano dagli occhi di ghiaccio e I dieci comandamenti. Ognuno di questi ha permesso così di dar vita al contesto, al conflitto e a molti dei personaggi del film. I due autori, in particolare, hanno lavorato per rendere questo terzo capitolo ancor più cupo e ricco di epica nello scontro finale.

Al momento della sua uscita in sala, il film ottenne un’accoglienza particolarmente favorevole da parte di critica e pubblico. Con un budget di circa 150 milioni di dollari, il film arrivò ad un guadagno complessivo a livello mondiale di circa 487,8 milioni. Particolarmente apprezzati furono ovviamente gli effetti speciali di motion capture, che hanno qui raggiunto ulteriori livelli di realismo. Non per niente, il film ottenne numerosi riconoscimenti a riguardo, tra cui una nomination ai premi Oscar e quattro vittorie ai VES Awards, massimo riconoscimento dedicato ai professionisti degli effetti visivi.

The War – Il pianeta delle scimmie: la trama del film

Il terzo film della trilogia è ambientato nel 2028, due anni dopo il precedente capitolo. In questo lasso di tempo, lo scontro tra le scimmie evolute e gli umani sopravvissuti è diventato sempre più acceso e violento. Il primate Cesare è ancora il leader dei suoi simili, e sembra essere più forte e saggio che mai. Egli è consapevole che una pace tra la sua specie e quella umana è impossibile. Sceglie dunque di mantenere le distanze, ricercando una tranquillità per sé e per la propria famiglia. Tuttavia, nel momento in cui un gruppo di umani attacca le scimmie, uccidendo anche i cari di Cesare, tale via non sembra più percorribile. Il leader dei primati torna così a rivestire i panni del guerriero, aspirando ad una feroce vendetta.

Intrapresa così una nuova battaglia contro gli umani, arriverà a scontrarsi con lo spietato colonnello J. Wasley McCullough. Questi non ha nessuna intenzione di cedere il pianeta ai primati, e progetta dunque una distruzione di massa nei loro confronti. All’interno della sua base, infatti, egli dà vita a veri e propri campi di concentramento, dove le scimmie catturate sono ridotte in schiavitù, costrette a costruire armi che verranno poi usate contro i loro simili. In mezzo a questi orrori, però, Cesare ritrova una bambina muta, chiamata Nova, e che sembra poter essere la speranza di convivenza tra umani e scimmie. Sarà proprio lei a permettergli di affrontare la battaglia con un animo e una consapevolezza nuovi, elementi fondamentali per la sopravvivenza.

The War - Il pianeta delle scimmie cast

The War – Il pianeta delle scimmie: il cast del film

A dar volto alla scimmia Cesare, vi è nuovamente il grande Andy Serkis. Celebre per le sue performance di motion capture per personaggi come Gollum, King Kong e il Leader Snoke, Serkis si è nuovamente calato nei panni del primate ricercando un sempre maggiore realismo. L’attore, infatti, ha continuato i suoi studi sul movimento delle scimmie, allenandosi per riprodurli in modo fedele. Ciò ha permesso poi alla tecnologia della motion capture di utilizzare questi per dar vita al personaggio. Per la sua interpretazione in questo film, Serkis è stato indicato come meritevole di una nomination al premio Oscar. Questa non si è poi concretizzata, dando vita ad una serie di dibattiti sulla natura di tali nuove tecnologie unite alla recitazione.

In questo film vi è inoltre l’ingresso dell’attore Woody Harrelson, che dà vita ad un nuovo e inquietante villain. Per prepararsi al ruolo, l’interprete ha studiato le biografie di celebri generali di guerra delle storia, modellando l’atteggiamento del colonnello McCullough su di essi. Harrelson, inoltre, suggerì diverse modifiche alle scene che lo includevano. Secondo lui era infatti necessario mostrare concretamente la brutalità del suo personaggio, affinché questo potesse essere preso sul serio. Per Harrelson non fu però facile interpretare questo ruolo immaginando di dover fare la guerra a delle scimmie. Nella realtà, infatti, egli è un convinto vegano e sostiene diverse cause per i diritti degli animali.

Nel cast sono poi presenti altri noti attori tanto in ruoli da scimmia che da umani. Per i primi si annoverano Karin Konoval nei panni dell’orango Maurice. Consigliere di Cesare, questo pronuncia qui per la prima volta delle parole in lingua inglese. Ty Olsson è invece Red, uno dei gorilla traditori che servono il colonnello nella battaglia contro Cesare. Steve Zahn è invece Scimmia cattiva, nuovo entrato nel gruppo di Cesare. Infine, l’attrice Judy Greer è Cornelia, moglie di Cesare. Per quanto riguarda gli umani, invece, la giovanissima Amiah Miller è stata scelta tra numerosissime candidate per interpretare il personaggio della bambina Nova, particolarmente importante all’interno dell’intera saga.

The War – Il pianeta delle scimmie: il sequel, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Dato il grande successo del film, il regista non ha mai escluso di poter continuare la storia delle scimmie protagoniste e della loro conquista del pianeta terra. Nel 2017, in seguito all’uscita di The War – Il pianeta delle scimmie, ha annunciato di avere in progetto altri film ambientati in questo contesto. In particolare, la sua intenzione sembra essere quella di raccontare cosa è accaduto dopo, concentrandosi sui possibili scontri tra il gruppo di scimmie di Cesare con altri gruppi esterni. Reeves ha infatti indicato come estremamente affascinante la possibilità che vi siano altre comunità di primati intelligenti, ognuna delle quali aspira ad avere il dominio del pianeta. Ad oggi, però, non vi sono ancora state notizie riguardanti tali nuovi progetti.

Per gli appassionati del film, o per chi desidera vederlo per la prima volta, The War – Il pianeta delle scimmie sarà trasmesso in televisione lunedì 1 agosto, alle ore 21:00 sul canale 20 Mediaset. Il film però disponibile anche in alcune delle principali piattaforme streaming oggi disponibili. È infatti presente su Rakuten TV, Chili Cinema, Infinity, Tim Vision, e Amazon Prime Video. In base alla piattaforma scelta, sarà possibile noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale al catalogo. In questo modo sarà poi possibile fruire del titolo in tutta comodità e al meglio della qualità video.

Fonte: IMDb

 
 

Andor: il nuovo trailer della serie Lucasfilm

ANDOR Serie Tv

Disney+ ha diffuso un nuovo emozionante trailer di ANDOR, la serie originale targata Lucasfilm composta da 12 episodi. La serie, che si svolge prima degli eventi di Rogue One: A Star Wars Story, ha una nuova data di debutto e arriverà in esclusiva su Disney+ mercoledì 21 settembre con i primi tre episodi.

Andor, la serie tv

ANDOR, la serie del franchise che arriverà in estate e che vede protagonista Cassian Andor, interpretato da Diego Luna, nelle vicende che lo hanno coinvolto prima dei fatti di Rogue One. Il personaggio, lo ricordiamo, ha esordito nello stand alone del 2016, che racconta i fatti che avvengono tra La Vendetta dei Sith e Una Nuova Speranza.

ANDOR arriverà il 31 agosto su Disney+ e sarà composta da 12 episodi, che verranno seguiti da una seconda stagione sempre da 12 episodi che ci condurrà agli eventi di Rogue One. Nel cast di ANDOR compaiono Diego Luna, Adria Arjona, Denise Gough, Genevieve O’Reilly, Stellan Skarsgard, Fiona Shaw e Kyle Soller. Andor è incentrato su Cassian Andor (Luna), personaggio che è stato introdotto in Rogue One e come membro della ribellione contro l’Impero. La serie sarà un prequel del film, con Toby Haynes che sarà il regista principale della prima stagione che sarà composta da12 episodi. Gli altri registi coinvolti sono Ben Caron e Susanna White, mentre Stephen Schiff e Tony Gilroy sono gli sceneggiatori.

ANDOR è prodotto dallo showrunner Tony Gilroy, che ha scritto e prodotto  Rogue One. Inizialmente Gilroy avrebbe dovuto dirigere i tre episodi, ma è stato costretto a rinunciare a causa di problemi di viaggio legati alla pandemia. In  Rogue One un gruppo di improbabili eroi si unisce in una missione per rubare i piani alla Morte Nera, l’ultima arma di distruzione dell’Impero. Questo evento chiave nella cronologia di Star Wars riunisce persone comuni che scelgono di fare cose straordinarie e, così facendo, diventano parte di qualcosa di più grande di loro stessi.

 
 

Fantastici Quattro: 10 cose che vorremmo vedere nel reboot del MCU

Il reboot dei Fantastici Quattro dei Marvel Studios si sta avvicinando rapidamente e, in vista dell’uscita nel 2024, abbiamo alcune idee interessanti su ciò che vorremmo vedere dalla rivisitazione del MCU dell’iconica squadra di eroi. I Fantastici Quattro sono stati protagonisti di tre film (e di uno che non è mai stato distribuito ufficialmente), tutti considerati scadenti se non addirittura disastrosi. Ci sono stati barlumi registici o concettuali, ma troppo spesso subordinati a decisioni creative ridicole o deludenti.

La Prima Famiglia Marvel entrerà finalmente a far parte del Marvel Cinematic Universe l’8 novembre 2024. Questa data promette di cambiare le carte in tavola per la squadra e di regalarci finalmente un’interpretazione fedele ai fumetti. Visto il trattamento riservatole in passato, abbiamo sicuramente una lista di desideri per la prossima trasposizione della squadra. Che si tratti di determinati personaggi, luoghi specifici o piccole decisioni che faranno una differenza sorprendentemente grande, siamo sicuri che questi accorgimenti contribuiranno a rendere questo reboot un successo.

1Il vero Dottor Destino

Doctor Doom Fantastici Quattro

Proprio come nel film del 2005, il reboot dei Fantastici Quattro del 2015 ha conferito i poteri al Dottor Destino nello stesso momento degli eroi, ma non è il caso di rivedere questa sequenza “delle origini” per la terza volta sul grande schermo.

I poteri di questo Victor Von Doom dovrebbero essere radicati nella magia, ed è d’obbligo che le sue radici latveriane vengano esplorate a dovere questa volta, per non parlare del fatto che governa lanazione con il pugno di ferro. La cosa forse più importante sono le sue motivazioni e la sua personalità: questa volta non può essere ritratto come un interesse amoroso geloso o un uomo d’affari egocentrico. Deve invece essere terrificante, spietato e folle. Destino è uno dei più grandi cattivi della Marvel e questo reboot dei Fantastici Quattro dovrebbe ritrarlo come tale (dandoci finalmente la versione che tanto desideriamo).

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Paramount+ arriva in Italia dal 15 Settembre

Paramount+

Paramount+, il servizio streaming di Paramount Global arriverà in Italia il 15 settembre. Già al lancio proporrà oltre 8.000 ore di contenuti con un vasto numero di titoli in anteprima ed esclusiva assoluta, al prezzo competitivo di 7.99 euro al mese. 

“Paramount+ sta rapidamente espandendo la sua presenza a livello globale, offrendo al pubblico una serie unica di contenuti, con le più grandi star e le più avvincenti storie globali e locali insieme su un’unica piattaforma. L’Italia non solo ha un’incredibile storia cinematografica, dai film di culto alle serie TV, ma è anche un mercato chiave per l’espansione globale di Paramount+”, ha dichiarato Marco Nobili, Executive Vice President e International General Manager di Paramount+.Con il lancio in Italia a settembre, seguito da Germania, Austria, Svizzera e Francia, entro la fine dell’anno Paramount+ sarà presente in tutti i principali mercati europei.”

“Paramount+ porterà al pubblico italiano un’offerta unica e mai vista di intrattenimento di qualità. Fedeli ai valori di un brand iconico come Paramount, offriremo finalmente anche ai fan del nostro Paese in anteprima streaming il meglio del cinema e le nostre grandi serie originali per tutta la famiglia. Accanto alle produzioni globali di Paramount+, troveranno un posto di rilievo anche serie originali e cinema italiano. Abbiamo enorme rispetto per il potenziale dell’industria audiovisiva del nostro Paese e siamo onorati di poter collaborare con i talenti creativi e imprenditoriali che la rendono grande. Grazie a questa collaborazione, stiamo dando vita anche in Italia a progetti innovativi e ambiziosi a marchio Paramount+ Original” – ha commentato Jaime Ondarza, EVP & South EMEA Hub Leader, Head of Streaming Southern Europe, Latin America, Middle East & Africa.

A partire dal 15 settembre, su Paramount+, gli spettatori italiani avranno a disposizione una montagna di intrattenimento e potranno seguire le storie più avvincenti con le più grandi star del cinema e dello spettacolo. La piattaforma offrirà alcuni dei titoli più attesi dell’anno, tra cui inediti programmi di intrattenimento internazionali e produzioni originali italiane, oltre ad un catalogo illimitato di contenuti premium globali e locali.

Paramount+ quanto costa

In Italia, Paramount+ sarà disponibile on line su https://www.paramountplus.com/it/, mobile e attraverso un’ampia scelta di TV connesse tramite Apple, Amazon, Google, Samsung, SkyQ e altre. Gli utenti possono accedere al servizio al prezzo di 7.99 euro con un periodo di prova di 7 giorni e possibilità di disdire in qualsiasi momento. Sarà possibile stipulare anche un abbonamento annuale al costo di 79.90€, anche in questo caso è previsto un periodo di prova di 7 giorni e la possibilità di disdire in qualsiasi momento. Inoltre, grazie alla partnership con Sky, gli abbonati a Sky Cinema potranno avere accesso a Paramount+ senza costi aggiuntivi.

Paramount+ Originals internazionali

Tra i contenuti internazionali targati Paramount+ Original: Tulsa King, crime drama con Sylvester Stallone, che recita per la prima volta in un serie TV nel ruolo di un boss mafioso dalla personalità indimenticabile; The Offer, miniserie statunitense con Miles Teller e Juno Temple che racconterà i segreti che si celano nel dietro le quinte del film cult Il Padrino; 1883, nuova serie western (ideata da Taylor Sheridan e prequel di Yellowstone; e 1923, con  Helen Mirren e Harrison Fordche seguirà le vicende della famiglia Dutton attraverso gli anni che dalla conquista del West arrivano al proibizionismo e alla Grande Depressione.

In aggiunta ai contenuti Paramount+ Original sulla piattaforma saranno disponibili anche le nuove esclusive produzioni firmate SHOWTIME. Tra queste: la super acclamata serie TV HALO e First Lady, la serie dedicata a tre iconiche first lady della storia degli Stati Uniti con Viola Davis, Michelle Pfeiffer, e Gillian Anderson.

Oltre ai contenuti globali, Paramount+ offrirà programmi premium di origine locale che debutteranno anche negli altri Paesi in cui è presente il servizio. Tra le produzioni originali britanniche annunciate finora e in arrivo su Paramount+ figurano Sexy Beast e A Gentleman in Moscow; tra le produzioni originali internazionali approderà in piattaforma Bosé dalla Spagna, Sinaloa’s First Lady e One Must Die dal Messico, MASK: Marie Antoinette Serial Killer dalla Francia e A Thin Line – Una linea sottile, The Sheikh (Der Scheich), The Chemistry of Death (Simon Becketts Die Chemie des Todes) dalla Germania.

Paramount+ Originals italiani

Tra le attese produzioni originali italiane di Paramount+ in arrivo (per citarne solo alcune): la serie Corpo Libero (una coproduzione Indigo Film e Network Movie, ZDFneo, in collaborazione con Rai Fiction e All3Media), l’avvincente thriller (tratto dall’omonimo libro di Ilaria Bernardini e scritto con Chiara Barzini, Ludovica Rampoldi e Giordana Mari) propone in chiave totalmente inedita gli schemi del tipico teen drama e affronta con delicatezza e intelligenza  tematiche profonde per un pubblico giovane portando per la prima volta sullo schermo un cast inedito di ginnaste professioniste; Circeo, (prodotta da Cattleya in collaborazione con RAI Fiction e VIS) che ripercorre tutte le fasi del processo seguito al terribile caso di  cronaca del 1975 e gli importanti mutamenti sociali e culturali che ne derivarono; 14 giorni, il primo Paramount+ Original movie italiano (presentato fuori concorso al Festival di Torino), scritto e diretto da Ivan Cotroneo, è un’ originalissima storia sui conflitti di coppia e la resistenza dell’amore in tempo di COVID, senza essere un film sul COVID: l’arco narrativo segue 14 giorni di convivenza forzata in quarantena ed è stata girata, con un vero e proprio esperimento filmico, in una sequenza reale di 14 giorni all’interno di un appartamento durante il primo lock down.

Recentemente annunciati anche il film Ti Mangio il Cuore prodotto da Indigo Film con Rai Cinema in collaborazione con Paramount+, che uscirà in sala il 22 settembre distribuito da 01 Distribution e poi disponibile da gennaio 2023 in esclusiva su Paramount+, e Miss Fallaci (prodotto con Minerva) che racconta alla nuova generazione di spettatori un’icona italiana del giornalismo mondiale seguendo le vicende della giovane Oriana negli Stati Uniti.

Altre importanti produzioni verranno annunciate al lancio e coinvolgeranno star iconiche del cinema italiano.

Kids & Family

Molte anche le produzioni dedicate ai più piccoli e alle loro famiglie. In arrivo quest’anno ci sarà il revival della serie iCarly con l’attrice Miranda Cosgrove, la nuova serie animata Big Nate, il reboot dei Rugrats e Due Fantagenitori: ancora più fanta, una nuova serie in tecnica mista, live action e animazione, tratta dalla storica serie animata di Nickelodeon. Paramount+ offrirà anche i franchise più amati dai bambini e dalle famiglie come SpongeBob SquarePants, PAW Patrol e tanti altri.

Film Blockbuster

Oltre i nuovi titoli come Scream 5 e Top Gun: Maverick, Paramount + permetterà agli utenti di rivedere classici iconici e titoli recenti che arriveranno in esclusiva sulla piattaforma dopo il successo in sala. Tra questi, Grease, Il Padrino, le saghe di Star Trek, Top Gun e Transformers e molto altro.

 
 

Thor: Love and Thunder, ecco com’è nato il Gorr di Christian Bale

Thor: Love and Thunder

Le foto dietro le quinte di Thor: Love and Thunder stanno dando ai fan uno sguardo più da vicino alla trasformazione di Christian Bale in Gorr il Macellatore di Dei.

Condivisa dalla società di effetti speciali e trucco prostetico Odd Studio, la serie di immagini mostra Gorr con e senza denti appuntiti, che rappresenta la sua terrificante evoluzione mentre il personaggio viene man mano corrotto dalla Necrospada. Eccolo di seguito:

Thor: Love and Thunder, leggi la recensione

Thor: Love and Thunder è il quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. Il film è uscito il 6 Luglio 2022.

Il film segue Thor (Chris Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Ma il suo riposo è interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr il Macellatore di Dei (Christian Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Valchiria (Tessa Thompson), Korg (Taika Waititi) e dell’ex fidanzata Jane Foster (Natalie Portman) che, con stupore di Thor, brandisce inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor. Insieme, intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per scoprire il mistero della vendetta di Gorr il macellatore di dei e fermarlo prima che sia troppo tardi.

Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and Thunder, un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarok, così come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. Nel cast anche Christian Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di Dei, e Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

 
 

Guardiani della Galassia Vol. 3: primi dettagli sulla durata del film

guardiani della galassia vol. 3

In un’intervista con THR, James Gunn ha parlato del prossimo Guardiani della Galassia Vol. 3, e ha sottolineato che non sarebbe stato solo il film GOTG più emozionante di sempre, ma anche il più lungo in assoluto.

Gunn, che ha anche condiviso un trailer durante il panel della Marvel al Comic-Con di San Diego, ha fatto del suo meglio per sottolineare l’importanza e il peso di questo film rispetto a tutto ciò che è accaduto prima nel franchise. Leggi la citazione completa qui sotto:

“Questo è un film molto più grande degli altri due film, ed è un film molto più emozionante rispetto agli altri due film. Ed è un film più lungo degli altri due film: è più grande in ogni modo”.

Guardiani della Galassia Vol. 3: la descrizione del footage del SDCC

Scritto e diretto da James GunnGuardiani della Galassia Vol. 3 arriverà nelle sale nel 2023, anche se una data di uscita ufficiale non è stata ancora comunicata. Le riprese del film dovrebbero partire ufficialmente entro la fine del 2021. Torneranno nel cast Chris PrattZoe SaldanaDave BautistaPom Klementieff, Karen Gillan, insieme a Vin Diesel e Bradley Cooper che offriranno ancora le loro voci. Nel film è atteso anche Chris Hemsworth nei panni di Thor. Insieme a loro ci sono i nuovi arrivati ​​del MCU Daniela Melchior, Will Poulter, Maria Bakalova e Chukwudi Iwuji, con Poulter che ha confermato di interpretare il ruolo di Adam Warlock. Chukwudi Iwuji è invece il nuovo interprete che sarà il cattivo, l’Alto Evoluzionario.

 
 

Sylvester Stallone critica ferocemente l’annuncio dello spin-off su Drago

Sylvester Stallone Rocky

A pochi giorni dalla notizia che la MGM era al lavoro su uno spin off del franchise di Rocky, dedicato a Ivan Drago, l’avversario di Rocky IV, Sylvester Stallone fa esplodere la sua rabbia e il suo dispiacere sui social, commentando la notizia in maniera molto diretta.

L’invettiva di Stallone si concentra contro i produttori, Irwin Winkler e i suoi figli, mentre sottolinea quanto la stima e l’affetto nei confronti di Dolph Lundgren, interprete originale di Drago e che ritornerà nel film, sia immutata.

https://www.instagram.com/p/Cgp9UqLpgAx/?utm_source=ig_embed&ig_rid=20b4fb38-961e-4b44-a969-8ad97efc12cc

Winkler ha prodotto tutti i film del franchise di Rocky e gli spin-off di Creed. La polemica di Sylvester Stallone sembra nascere dal fatto che i personaggi nati dalle sue sceneggiature sono stati presi e sfruttati senza il suo permesso, una battaglia sui diritti dei personaggi stessi che va avanti da 50 anni e che non sembra essersi risolta ancora.

Anche Dolph Lundgren è intervenuto, con un post che chiarisce le parti in causa: secondo Lundgren non c’è ancora nessuno script e nessun contratto firmato. Quanto al suo coinvolgimento in prima persona, Lundgren ha spiegato che immaginava fosse implicita la partecipazione di Stallone stesso, ribadendo la sua amicizia e la sua lealtà verso il collega.

Rocky: dopo Creed, il franchise si espande con Drago

Il franchise di Rocky e Creed ha trovato un’altra strada per continuare. Secondo un report di The Wrap, la MGM ha assunto lo sceneggiatore Robert Lawton per scrivere uno spinoff di Creed attualmente intitolato Drago. Il film vedrà come protagonista Dolph Lundgren nei panni di Ivan Drago e il ritorno di Florian Munteanu di Creed II nei panni di suo figlio Viktor. Secondo quanto riferito, Lawton ha ottenuto il lavoro dopo aver impressionato la MGM con la sua sceneggiatura di Becoming Rocky. Il film spin-off di Drago non ha ancora una data di uscita.

 
 

Godzilla vs. Kong 2: al via la produzione in Australia!

Godzilla vs. Kong film

Secondo quanto apprendiamo da 7News Brisbane, la produzione di Godzilla vs. Kong 2, l’attesissimo sequel del film targato Legendary Pictures Godzilla vs. Kong dell’anno scorso è ufficialmente iniziata in Australia. Il film dovrebbe attualmente arrivare nelle sale il 15 marzo 2024. La sua data di uscita nelle sale metterà il sequel contro una concorrenza diretta di primissimo ordine. Inoltre se confermata verrà rilasciato lo stesso mese di altri due progetti di alto profilo come A Quiet Place: Day One e Spider-Man: Beyond the Spider-Verse.

Il prossimo quinto capitolo del franchise di successo è ancora una volta diretto da Adam Wingard. Il  sequel di Godzilla vs. Kong sarà guidato dalla  star di Legion Dan Stevens che ritorna a lavorare con il regista dopo il loro film thriller del 2014 The Guest . Ulteriori dettagli sul progetto non sono stati ancora rivelati ma i rapporti iniziali dell’anno scorso suggerivano che avrebbe potuto intitolarsi Son of Kong. Il progetto sarà ancora una volta prodotto da Eric McLeod. Il film del 2021 è stato diretto da Wingard e si basava su sceneggiatura scritta da Eric Pearson e Max Borenstein. La pellicola è stata interpretata da Alexander Skarsgård, Millie Bobby Brown, Rebecca Hall, Brian Tyree Henry. Nonostante il suo debutto simultaneo al cinema e alla HBO Max, ha comunque incassato oltre 460 milioni di dollari al botteghino mondiale.

 
 

I Am Groot: rivelata l’ambientazione nella linea temporale del MCU

I Am Groot

La prossima serie animata di I Am Groot che arriverà su Disney+ presenterà i primi giorni di crescita di Groot, e anche se fino ad oggi non era chiaro l’arco temporale della serie, oggi finalmente è stato rivelato il periodo di tempo esatto nel quale sarà ambientata nella timeline complessiva nel Marvel Cinematic Universe. Parlando con ComicBook , Brian Winderbaum, Head of Streaming, Television and Animation dei Marvel Studios, ha rivelato che la prossima serie di cinque episodi si svolgerà tra la fine di Guardiani della Galassia Vol. 2 e la scena post-crediti del secondo film che mostra Groot che è già invecchiato in una versione di se stesso da adolescente.

«È una finestra stretta, giusto? Si svolge effettivamente tra la fine di Guardiani della Galassia Vol. 2 e prima della scena del in cui lo vediamo adolescente. Quindi, è in questa stretta finestra che Groot [si trova] in quel tipo di fase di sviluppo post-bambino”, ha detto Winderbaum. “Ed è stato qualcosa che ha davvero eccitato, James [Gunn] che conosceva il lavoro di [Kirsten Lepore] ed era anche entusiasta di lavorare con lei”.

Ovviamente, poiché la finestra temporale in cui Groot è piccolo come in I Am Groot e i Guardiani che non sono coinvolti in nessun evento del MCU è piccola, il team dietro la serie ha dovuto trovare la finestra perfetta in cui inserire la serie, e sembra che ci siano riusciti! La sinossi ufficiale racconta che I Am Groot parlerà dei “giorni di gloria di Baby Groot mentre cresce e si mette nei guai tra le stelle”. Lepore, nota per il suo lavoro di animazione e cortometraggi, sarà la regista e la produttrice esecutiva della serie tv.

 
 

Matthew McConaughey protagonista di Dallas Sting

Matthew McConaughey

Arriva da Deadline la notizia che il premio Oscar Matthew McConaughey ha firmato per uno dei ruoli principali nel prossimo film drammatico sportivo di Skydance intitolato Dallas Sting. Il film è ispirato alla vera storia di come una squadra di calcio composta da ragazze delle superiori di Dallas ha battuto le probabilità vincendo contro altre squadre esperte in Cina. Il regista di The Falcon and the Winter Soldier, Kari Skogland, è attualmente incaricato di dirigere il film che si baserà su una sceneggiatura scritta da Liz Flahive e Carly Mensch.

Matthew McConaughey interpreterà il ruolo dell’allenatore Bill Kinder, che guida il gruppo disorganizzato di adolescenti texani verso un destino in stile “Rocky”, nonostante non abbia alcuna esperienza di calcio professionistico.  La storia è accaduta nel 1984, quando la Cina ha invitato la squadra di calcio americana degli Stati Uniti al primo campionato del mondo, che è stato un grande passo per le relazioni internazionali trai due paese. Tuttavia, l’unico problema era che gli USA non aveva una squadra di calcio femminile che potesse rappresentarli in quel torneo. Per questo motivo, hanno arruolato un gruppo di ragazze delle superiori di Dallas attraverso una ricerca a livello nazionale.

Dallas Sting è sviluppato da Skydance e Berlanti Schechter Productions. Sarà prodotto da Greg Berlanti, Sarah Schechter, Robbie Rogers, David Ellison, Dana Goldberg e Don Granger. La produzione dovrebbe iniziare questo autunno a New Orleans.

Non è la prima volta che l’attore Matthew McConaughey  lavora ad una produzione che racconta di sport. Infatti n precedenza ha recitato in Two for the Money di DJ Caruso e We Are Marshall di McG. Trai film recenti dell’attore va menzionato anche  Dazed and ConfusedA Time to KillHow to Lose a Guy in 10 DaysThe Lincoln Lawyer e Dallas Buyers Club .

 
 

Ghosts 2: teaser promo della nuova stagione

Ghosts 2

Il network americano CBS ha diffuso il teaser promo e la trama di Ghosts 2, l’attesa seconda stagione dellaserie tv Ghosts con protagonisti con Rose McIver e Utkarsh Ambudkar.

Ghosts 2 è la seconda stagione della serie tv americana Ghosts  creata da Joe Port e Joe Wiseman e basata sul format UK della BBC. La serie è una commedia a telecamera singola sull’allegra giornalista freelance Samantha (Rose McIver) e lo chef emergente Jay (Utkarsh Ambudkar), che gettano al vento cautela e denaro quando decidono di convertire un’enorme tenuta di campagna fatiscente che hanno ereditato in un bed & breakfast, solo per scoprire che è abitato dai molti spiriti dei residenti deceduti che ora lo chiamano casa.

Le anime dei defunti sono un gruppo affiatato ed eclettico che include un impertinente cantante lounge dell’era del proibizionismo, un pomposo miliziano del 1700, un hippie degli anni ’60 appassionato di allucinogeni, un leader delle truppe scout degli anni ’80 eccessivamente ottimista, un esploratore vichingo ossessionato dal merluzzo 1009, un brillante fratello finanziario degli anni ’90, un nativo sarcastico e spiritoso del 1500, e una donna di società e moglie di un barone rapinatore del 1800 che è l’antenato di Samantha, solo per citarne alcuni. Ad aumentare l’ansia degli spiriti per i cambiamenti in arrivo nella loro casa c’è la consapevolezza che Samantha è la prima persona dal vivo che può vederli e ascoltarli.

 
 

House of Dragon, le prime reazioni parlano di un degno erede di Game of Thrones!

House of the Dragon logo

HBO ha tenuto la prima mondiale per la sua serie prequel de Il Trono di Spade, House of the Dragon, la scorsa notte a Los Angeles, e le prime reazioni all’episodio pilota sono state condivise online. Per la maggior parte, il primo capitolo ha ricevuto un’accoglienza molto positiva e, sebbene sia ovviamente agli albori, lo spettacolo viene salutato come un degno successore del colosso che era Game of Thrones. Da quello che possiamo dedurre, House of the Dragon non sarà semplicemente più o meno lo stesso, e si dice che sia più “serio” e “radicato” rispetto al suo predecessore.

Una cosa che entrambi gli spettacoli sembrano avere in comune, tuttavia, è la violenza estrema! Sono state condivise solo alcune reazioni, ma saremo sicuri di aggiornare man mano che più critiche si faranno sentire.

House of the Dragon, la serie tv

House of the Dragon è l’annunciato prequel ambientato poche centinaia di anni prima degli eventi di “Game of Thrones” e racconta la storia di House Targaryen. Dovrebbe andare in onda nel 2022. HBO ha dato allo show un ordine di 10 episodi, con il casting iniziato durante l’estate. Martin ha co-creato la serie con Ryan Condal, con lo spettacolo basato sul libro di Martin “Fire & Blood“. Miguel Sapochnik e Condal saranno co-showrunner e produttori esecutivi insieme a Martin e Vince Gerardis. Sara Lee Hess sarà anche scrittrice e produttrice esecutiva. Sapochnik dirigerà anche il pilota e gli episodi aggiuntivi. In precedenza ha diretto sei episodi di “Game of Thrones”, tra cui “Hardhome”, “Battle of the Bastards” e “Winds of Winter”.

In dieci episodi girati nel Regno Unito, House of the Dragon vanta un grande cast che include fra i protagonisti Paddy Considine, Matt Smith, Olivia Cooke, Emma D’Arcy, Steve Toussaint, Eve Best, Fabien Frankel, Sonoya Mizuno, Rhys Ifans. Nel cast anche Milly Alcock, Bethany Antonia, Phoebe Campbell, Emily Carey, Harry Collett, Ryan Corr, Tom Glynn-Carney, Jefferson Hall, David Horovitch, Wil Johnson, John Macmillan, Graham McTavish, Ewan Mitchell, Theo Nate, Matthew Needham, Bill Paterson, Phia Saban, Gavin Spokes, Savannah Steyn.

Co-creatore e produttore esecutivo della serie George R.R. Martin; co-creatore, co-showrunner, produttore esecutivo e sceneggiatore Ryan Condal; co-showrunner, produttore esecutivo e regista Miguel Sapochnik; produttore esecutivo e sceneggiatrice Sara Hess; produttori esecutivi Jocelyn Diaz, Vince Gerardis, Ron Schmidt; registi Clare Kilner, Geeta V. Patel; regista e co-produttore esecutivo Greg Yaitanes. Tratto dal romanzo “Fuoco e Sangue” di George R.R. Martin.

 
 

Tomb Raider di Alicia Vikander cancellato, nuovo reboot in sviluppo!

Tomb Raider film

Il sito americano The Wrap  ha rivelato la MGM ha perso il diritto su franchise di Tomb Raider. Basato sull’omonima serie di videogiochi di successo, Lara Croft è stata riportata sul grande schermo nel 2018 con un riavvio con protagonista Alicia Vikander. Tuttavia, lo studio che aveva tempo fino a fine maggio per avviare un nuovo film non è riuscita a a rispettare i tempi legali perdendo tutti i diritti sul personaggio e il film.

Ora, gli studi cinematografici di Hollywood hanno intrapreso una sorta di guerra di offerte per l’IP di Tomb Raider. Il report che dà notizia conferma che Alicia Vikander non è più collegato alla proprietà poiché questa prossima iterazione sarà un riavvio totale. Nessun attore o regista è assegnato in questa fase, ma i diritti sono tornati all’editore di videogiochi Crystal Dynamics che sta cercando di trovare una nuova casa per il franchise cinematografico insieme alla GK Films di Graham King. 

Tomb Raider del 2018 ha incassato 275 milioni di dollari al botteghino mondiale, ma ha ricevuto recensioni mediocri. I due film con Angelina Jolie sono stati altrettanto deludenti, ma hanno incassato un totale di $ 432 milioni. Quindi, il successo di critica e di pubblico è ancora da ricercare. La MGM ha passato gli ultimi anni a lottare per rendere il sequel una realtà, con Ben Wheatley (Free Fire) che ha lasciato il progetto prima che la showrunner  di Lovecraft Country Misha Green entrasse a far parte del progetto come sceneggiatore e regista. Entrambe le versioni non sono state realizzate, quindi non sapremo mai cosa avrebbe potuto essere questo nuovo film.

Embracer ha acquisito Crystal Dynamics all’inizio di quest’anno per $ 300 milioni e un rapporto trimestrale ha rilevato che la società vede “un grande potenziale, non solo nei sequel, ma anche nei remake, remaster, spinoff e progetti transmediali” per Tomb Raider. Vedremo che forma prende questo riavvio di Tomb Raider , ma c’è sicuramente spazio per una nuova avventuriera tosta sul grande schermo. Dopotutto, se Uncharted (un franchise di videogiochi che ha ha molti elementi in comune presi i prestito da Tomb Raider) può guadagnare oltre $ 400 milioni, non vediamo perché un’icona come Lara Croft non possa seguirne l’esempio. 

 
 

Magic in the Moonlight: trama, cast e curiosità sul film

Magic in the Moonlight film

Dopo aver affontato la magia e l’illusionismo nel film Scoop, il premio Oscar Woody Allen è tornato sull’argomento con Magic in the Moonlight (qui la recensione), una commedia sentimentale del 2014. Si tratta di un titolo che appartiene a quel filone pseudo magico del cinema di Allen, che partendo da un pretesto di ciarlataneria (i poteri extrasensoriali della protagonista) raggiunge poi il suo scopo nel mettee in scena l’unica vera nota di magia che può esistere in questa vita, ovvero l’amore. Tra situazioni paradossali e dialoghi pungenti, si snoda dunque una vicenda ben più ricca e variegata di quello che si potrebbe immaginare.

Tutto ciò Allen lo colloca nel magico contesto della Costa Azzurra, sul finire degli anni Venti. Tra luci, costumi e ricostruzioni d’epoca, il regista permette ai suoi spettatori di fare un nuovo salto nel passato, proprio come già avvenuto con Midnight in Paris. Il suo umorismo si fonde a tutto ciò in modo spensierato e coinvolgente, e ciò ha portato Magic in the Moonlight ad affermarsi come un ottimo successo economico per Allen. A fronte di un budget di circa 17 milioni, il film è infatti arrivato a guadagnarne 51 a livello globale, raccogliendo anche buoni pareri critici, in particolare per l’atmosfera e le interpretazioni dei protagonisti.

Per tutti gli appassionati del regista newyorkese si tratta dunque di un titolo particolarmente gustoso, certamente non all’altezza dei grandi capolavori di Allen, ma ugualmente ricco di tutti gli elementi tipici del suo cinema. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Magic in the Moonlight: la trama del film

Protagonista del film è Stanley Crawford, un grande mago conosciuto in tutto il mondo per i suoi trucchi apparentemente impossibili. Nel corso della sua carriera, egli si è dedicato anche a smascherare molti ciarlatani della magia e proprio per un nuovo caso simile egli viene ora contattato dal suo amico Howard Burkan. Questi gli propone il caso di una giovane sensitiva, Sophie Baker, che si trova in Europa temporaneamente, ingaggiata dalla famiglia Catledge, molto vicina a Howard. Anche in questa occasione il sospetto è che la donna voglia accaparrarsi il cospicuo patrimonio del rampollo Brice, che già ha perso la testa per lei, entrando anche nelle grazie della probabile futura suocera, Grace.

Recatosi dunque in Europa, Stanley inizia a frequentare Sophie con l’obiettivo di smascherarla e dimostrare a tutti come i suoi poteri non siano altro che frutto di una recita. Quello che non sa, però, è di essere finito in una complessa trappola orchestrata dallo stesso Howard che, invidioso del successo dell’illusionista, a suo parere ingiustificato, ha deciso di trovare un modo per screditarlo davanti al grande pubblico. Le cose, però, non andranno proprio secondo i piani, perché tra il mago e la medium accadrà qualcosa di inaspettato. Più si avvicinerà alla verità, più Stanley si troverà a confrontarsi con magie ben diverse da quelle che si aspettava.

Magic in the Moonlight cast

Magic in the Moonlight: il cast del film

Ad interpretare Stanley Crawford, Allen ha chiamato il premio Oscar Colin Firth. Il suo personaggio è ispirato al mago William Ellsworth Robinson, vissuto dal 1861 al 1918 e che, come Stanley nel film, eseguiva i suoi numeri di magia con un alterego di origine asiatica di nome Chung Ling Soo. Robinson, inoltre, lavorò anche per smascherare finti sensitivi, proprio come Stanley fa nel film. Firth, dunque, fece molte ricerche su tale personalità, cercando di entrare in quella mentalità. Molto del pessimismo di cui il personaggio è intriso, inoltre, è basato sulla filosofia di Friedrich Nietzsche, citato in più occasioni nel film.

Nei panni di Sophie, la sensitiva su cui Stanley è chiamato ad indagare, vi è invece l’attrice Emma Stone. Tra i due vi è una differenza di età di ben 28 anni e ciò gli ha fatto vincere il premio come “più encomiabile differenza d’età tra amante maschile e amata” presso la Alliance of Women Film Journalists. Fanno poi parte del cast anche Simon McBurney nei panni di Howard Burbank e Hamish Linklater in quelli di Brice Catledge. Jacki Weaver è l’anziana vedova Grace, mentre Marcia Gay Harden interpreta la signora Baker. Eileen Atkins, infine, è la zia Vanessa.

Magic in the Moonlight: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Magic in the Moonlight grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Amazon Prime Video e Tim Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato 30 luglio alle ore 21:00 sul canale Iris.

Fonte: IMDb

 

 
 

Avengers: Endgame, i Russo rivelano che Jon Favreau si oppose alla loro decisione di uccidere Iron Man

avengers: endgame

La posta in gioco era più alta di quanto non lo fosse mai stata per gli eroi del MCU in Avengers: Endgame, e questo ha significava dire addio a un certo numero di personaggi preferiti dai fan.  Tra questi c’era Iron Man di Robert Downey Jr., poiché la storia di Tony Stark si è conclusa quando ha usato le Gemme dell’Infinito per spazzare via Thanos e il suo esercito. Fu l’ultimo sacrificio, ma che salvò la realtà come la conosciamo (fino a quando il Multiverso non fu aperto e Kang il Conquistatore non fu scatenato). 

Parlando in una video intervista che trovate di seguito, i registi Joe e Anthony Russo hanno rivelato che il regista di Iron Man Jon Favreau inizialmente non era d’accordo con i loro piani per uccidere l’Armored Avenger. “Una perte di pressione contraria  è venuta da Jon Favreau, che ci ha chiamato dopo aver letto la sceneggiatura”, ha ricordato Anthony. “E [lui] ci ha detto: ‘Uccidete davvero Iron Man?'” Joe ha poi intervenuto per aggiungere: “Ricordo di aver camminato su un angolo di un palco al telefono con Favreau che cercava di dissuaderlo da questo. [Perché] lui è tipo, ‘Non puoi farlo. Devasterà le persone e non le vorrai, sai, escono dal teatro e si immettono nel traffico.”

Anthony ha riconosciuto che probabilmente “avrebbero avuto la stessa reazione ” se qualcuno avesse lasciato cadere quella rivelazione su di loro, anche se entrambi hanno ammesso di sapere che questo momento doveva accadere indipendentemente dalla risposta del loro collega regista. Grazie all’MCU, Iron Man è passato dall’essere un personaggio dei fumetti di serie B a diventare uno dei preferiti dai fan sul grande schermo. La reazione di Favreau è comprensibile considerando che ha dato vita a Tony Stark al fianco di Downey nel 2008, ma sulla base di interviste passate, sappiamo che l’attore era comunque pronto a passare il ruolo a questo punto. Per quanto riguarda Iron Man, la sua eredità sembra destinata a rivivere quando Riri Williams verrà presentata in Black Panther: Wakanda Forever prima che diventi nella  sua serie Disney+, Ironheart.

 
 

Thor: Love and Thunder non uscirà in Malesia per le tematiche LGBTQ+

Natalie Portman Thor Love and Thunder
Natalie Portman in una scena di Thor: Love and Thunder. Photo by Jasin Boland. ©Marvel Studios 2022.

Ora è stato ufficialmente confermato che Thor: Love and Thunder di Taika Waititi non sarà distribuito nelle sale in Malesia. L’operatore teatrale malese Golden Screen Cinemas (tramite Variety) ha annunciato che alla controversa avventura dei Marvel Studios è stata negata l’uscita nelle sale nel paese. Ciò segue un recente rapporto secondo cui il film avrebbe dovuto essere “rinviato a tempo indeterminato”. Di seguito il post che è apparso sui profili ufficiali della società. 

“Cari clienti stimati, vi informiamo che la Disney ha aggiornato che Thor Love and Thunder dei Marvel Studios non uscirà in Malesia, dopotutto. Apprezziamo la tua pazienza e ci scusiamo per gli eventuali disagi causati”, si legge nel post sui social media di GSC.

Non è stato fornito alcun motivo specifico, ma si presume che gli elementi LGBTQ+ di Thor: Love and Thunder abbiano portato al divieto. Sebbene il film non presenti nulla di esplicito, come ad esempio baci come accaduto per Eternals, ad esempio, è chiaro che Valkyrie nel film è dichiaratamente bisessuale e Korg parla anche dei suoi “due padri” prima di unirci ad un tizio chiamato Dwayne alla fine del film. È tutto molto assurdo, davvero, ma eccoci qui, il film non uscirà nel paese. 

Thor: Love and Thunder, leggi la recensione

Thor: Love and Thunder è il quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. Il film è uscito il 6 Luglio 2022.

Il film segue Thor (Chris Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Ma il suo riposo è interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr il Macellatore di Dei (Christian Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Valchiria (Tessa Thompson), Korg (Taika Waititi) e dell’ex fidanzata Jane Foster (Natalie Portman) che, con stupore di Thor, brandisce inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor. Insieme, intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per scoprire il mistero della vendetta di Gorr il macellatore di dei e fermarlo prima che sia troppo tardi.

Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and Thunder, un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarok, così come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. Nel cast anche Christian Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di Dei, e Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

 
 

Aquaman e il Regno Perduto: Ben Affleck al posto di Michael Keaton?

Ben Affleck 2021
Foto di Luigi de Pompeis © Cinefilos.it

Un paio di giorni fa, è stato rivelato che Ben Affleck tornerà nei panni di Batman in Aquaman e il Regno Perduto. La notizia è stata una grande sorpresa per i fan, soprattutto perché era convinzione di tutti che l’attore avrebbe detto addio con la sua comparsa in The Flash. Ebbene ora sembra che non potrebbe essere così. Secondo le prime notizie ufficiali sappiamo che il film creerà un nuovo DC Extended Universe con Michael Keaton che sostituirà Affleck nei panni del Crociato Incappucciato. Questo è stato confermato dalle foto dal set di Batgirl con la star di Batman sul set. Tuttavia, alcune variazioni sulla data di uscita dei tutoli su HBO MAX hanno spinto Batgirl ad una programmazione più ritardato, mentre The Flash e il sequel di Aquaman si sono scambiati date quando i film sono stati posticipati nel 2023. Inutile dire che dobbiamo vedere la prossima avventura di The Flash Scarlet Speedster prima di comprendere la reale portata dei Batman di Keaton e di  Affleck

Ebbene oggi nuovi rumors tanno emergendo. Secondo l’insider KC Walsh , “[Sembra] che si sia decido di sostituire le scene di [Michael Keaton] con il Batman di Ben Affleck. Ricordiamo che [Aquaman and the Lost Kingdom] doveva originariamente uscire dopo The Flash e il pubblico era confuso dalla sua inclusione”. Avevamo sentito dire che Keaton sarebbe apparso in Aquaman e il Regno Perduto, mentre le voci secondo cui la Warner Bros. avrebbe in programma un film Crisis on Infinite Earths circolavano già da un po’. Il DCEU deve comunque essere riavviato, ma resta da vedere quanto lo studio abbia modificato i piani sulla scia di quella controversia su Ezra Miller. 

In ogni caso, la vera notizia è che Ben Affleck abbia accettato di sostituire Michael Keaton, anche se non possiamo fare a meno di chiederci se all’attore sia stata ristabilita la fiducia nel ruolo dopo il tripudio d’amore ricevuto dai fan con l’uscita della Zack Snyder’s Justice League. 

 
 

Taron Egerton: ecco perché rifiutò il ruolo del giovane Han Solo

Taron Egerton film

Taron Egerton rivela perché ha rinunciato all’opportunità di interpretare Han Solo in Solo: A Star Wars Story del 2018. Dopo il ruolo di Gary “Eggsy” Unwin al fianco di Colin Firth in Kingsman: The Secret Service del 2014 e il suo sequel, Kingsman: The Golden Circle, Egerton è diventato uno dei più promettenti emergenti di Hollywood. Da Kingsman, ha costantemente recitato in progetti di successo, con il suo ruolo di Elton John in Rocketman del 2019 che ha portato la sua carriera a un livello superiore.

Harrison Ford ha debuttato nel ruolo del contrabbandiere di Star Wars, Han Solo, in Una nuova speranza del 1977, prima di riprendere il suo ruolo nei sequel e nella trilogia dei sequel Disney/Lucasfilm. Alden Ehrenreich si è quindi assunto il gigantesco compito di ereditare il ruolo in Solo: A Star Wars Story – che ha avuto prestazioni inferiori al botteghino, ma è stato in qualche modo accolto dai fan negli anni successivi. Anche se è difficile immaginare qualcuno oltre a Ford nei panni di Han Solo, Ehrenreich ha dato una solida performance. Detto questo, il pubblico ora ha motivo di chiedersi cosa avrebbe portato Egerton al ruolo.

In una recente intervista con Josh Horowitz su Happy Sad Confused, Egerton rivela di essere stato in grado di interpretare il personaggio principale in Solo: A Star Wars Story.

“Mi sentivo così… Mi sentivo così… Voglio dire, sarò onesto, sono salito sul Falcon. Ero con Chewie. Ero in completo costume… e io… sai cosa, ecco come mi sentivo. Mi sentivo come se fossi arrivato lì, l’ho fatto, l’ho vissuto. E ce n’era un altro… c’era la possibilità di un altro giro che ho deciso di non fare. Ed è abbastanza lontano nel passato ora che sento di poterlo dire. Spero che nessuno si senta infastidito dal fatto che l’ho detto. Ma mi è sembrato che non mi sentissi… come sai quando abbiamo menzionato prima quella cosa quando ho letto la sceneggiatura di Kingsman e ho pensato, ‘Questo è… devo farlo. Questa è la mia parte.’ Semplicemente non lo sentivo. Sì, e posso davvero possederlo e davvero… perché stai seguendo Harrison Ford… Nessuno vuole mai seguire Harrison Ford, sai? Quindi sì, non è successo.”

 
 

Doctor Strange nel Multiverso della Follia, i concept scartati mostrano Stephen con sua sorella

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Il concept artist Darrell Warner si è recentemente rivolto ai social media per condividere i primi concept art di Doctor Strange nel Multiverso della Follia che immaginavano come potesse essere la scena del flashback che mostrava Stephen Strange da ragazzo insieme a sua sorella Donna, morta quando lui era ancora molto giovane.

L’artista ha pubblicato cinque immagini della sua concept art, quattro delle quali raffiguravano un bambino che ha una sorprendente somiglianza con Benedict Cumberbatch vestito con abiti invernali. Un’altra illustrazione è di Donna in piedi su un lago ghiacciato al chiaro di luna.

La Warner ha rivelato di aver basato le sue interpretazioni su una prima stesura dello sceneggiatore e regista Scott Derrickson prima che venisse sostituito da Sam Raimi alla regia. Una volta che Raimi si è unito alla produzione, la scena è stata successivamente abbandonata.

Doctor Strange nel Multiverso della Follia: recensione del film con Benedict Cumberbatch

Doctor Strange nel Multiverso della Follia vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Sam Raimi, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff/Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision.

La sceneggiatura del film porterà la firma di Jade Bartlett e Michael Waldron. Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno anche Benedict Wong (Wong), Rachel McAdams (Christine Palmer), Chiwetel Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez). Nel cast è stato confermato anche Patrick Stewart nel ruolo di Charles Xavier. Doctor Strange nel Multiverso della Follia è al cinema dal 4 maggio 2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste alcuna conferma in merito.

 
 

Crimes of the Future, recensione del film di David Cronenberg

Crimes of the Future

Crimes of the Future è il nuovo film di David Cronenberg, presentato in anteprima in concorso al Festival di Cannes del 2022, arriva con uno stacco di otto anni da Maps to the Stars del 2014 e ha lo stesso titolo di un altro film che il regista aveva girato nel 1970, ma di cui non riprende praticamente nulla, se non qualche elemento riguardante la chirurgia e la manipolazione anatomica.

Per la quarta volta, Cronenberg sceglie nuovamente Viggo Mortensen come suo protagonista, che stavolta interpreta il ruolo del performer artistico Saul Tenser, un uomo il cui corpo genera continuamente nuovi organi, che devono essere velocemente rimossi in quanto potenzialmente pericolosi. Questo avviene grazie all’aiuto della sua partner Caprice (Léa Seydoux) davanti allo sguardo estasiato di decine di spettatori.

Crimes of the Future, la trama

Siamo infatti in un non meglio identificato futuro, nel quale le persone non provano più dolore e chi ancora ci riesce desta un’ammirazione che tende all’adorazione. Le interiora della specie umana stanno iniziando a subire delle mutazioni che allarmano chi detiene il potere perché, pare, sta iniziando a diventare possibile nutrirsi di plastica. Infatti, accanto alla coppia di performer, gravitano due figure (Kristen Stewart e Don McKellar) ammaliate dal fascino delle esibizioni artistiche di Saul Tenser, ma che devono supervisionare e monitorare tali estrazioni.

In un intricato e cupo intreccio di storie, vite e personaggi dall’aria vacua, Crimes of the Future è una creatura molliccia che David Cronenberg plasma e maneggia soddisfatto, inoculando continuamente angoscia e delirio, dati da ogni perdita di senso. Proprio come lo strumento con il quale vengono effettuati gli interventi chirurgici da parte di Caprice: un macchinario dotato di tentacoli ossei che terminano con dei bisturi, manipolato a distanza da un piccolo strumento gommoso, che s’illumina e sembra trasmetta emozioni in chi viene vivisezionato.

Un mondo folle e smarrito

Il regista descrive un mondo folle e smarrito, dove l’arte e la percezione del bello si sono capovolti così tante volte da diventare orripilanti. Non è certo nuovo a tali tematiche, David Cronenberg, ma questa volta l’aspetto affascinante è come il grottesco abbia abbracciato a piene mani il senso estetico e ne voglia decantare la ripugnanza nelle derive che può prendere. In Crimes of the Future il corpo ha iniziato ad essere estraneo e pericoloso all’uomo stesso, che lo cava, lo seziona, lo perfora, restandone addirittura eccitato, non (ri)conoscendosi più in esso. Poiché, è proprio quando non c’è più significato che, ad assumerne uno, seppur micragnoso e idiota, sono le cose più estreme.

Cronenberg si diverte a ridicolizzare i suoi protagonisti – che riescono perfettamente nel progetto  – rendendoli il veicolo della rappresentazione di una borghesia del futuro ingrigita, goffa, al limite del tragicomico, che pigramente s’intrattiene con spettacoli agghiaccianti e mortiferi, ma nei quali sguazza nutrendosene con voracità erotica. A fare capolino, a margine, è proprio l’allarme sull’inesorabilità del cambiamento fisiologico a cui l’uomo sta andando incontro e che, probabilmente, rimanda davvero ad un’autenticità perduta. La possibilità di poter mangiare la plastica, dopotutto, renderebbe le persone come degli smaltitori di quei rifiuti con cui è stato intossicato il pianeta. Ma in fondo, qualunque soluzione si possa vagliare, ad essere evidenti nell’ultima opera di David Cronenberg sono la sua esasperazione e la stanchezza davanti ad un certo mondo (e modo) di vivere la realtà, di giudicare la bellezza e chiamarla tale e, forse più di tutto, davanti agli stessi esseri umani che tanto declamano tesi, teorie e retoriche vuote.

Crimes of the Future è un film molto affaticante, è precisamente ciò che il suo autore vuole che sia: una diretta espressione della sua osservazione degli eventi e dell’andamento dei fatti oggi e fino ad oggi. È il commento di David Cronenberg su come stanno andando le cose.

 
 

Venezia 79: Stella Dallas in versione restaurata in preapertura

Il classico del cinema muto Stella Dallas (1925), con Belle Bennett, Ronald Colman, Lois Moran e Douglas Fairbanks, Jr, diretto da Henry King, è il film scelto per la serata di Preapertura di martedì 30 agosto della 79. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, che si terrà in Sala Darsena (Palazzo del Cinema) al Lido.

Stella Dallas sarà proiettato in prima mondiale nel nuovo restauro digitale in 4K realizzato dal Museum of Modern Art (MoMA) di New York e dalla Film Foundation presieduta da Martin Scorsese.

La proiezione de Stella Dallas sarà accompagnata dall’esecuzione della colonna sonora composta per l’occasione dal musicista inglese Stephen Horne, commissionata dal MoMA ed eseguita dal vivo dalla Gaga Symphony Orchestra, costituita da 13 elementi oltre al Direttore e orchestratore Ben Palmer e al pianista Daniel King Smith.

“Stella Dallas è stato uno dei maggiori successi popolari del cinema muto hollywoodiano – ha dichiarato il Direttore della Mostra Alberto Barbera – non caso rifatto per ben due volte: la prima nel 1937, con la regia di King Vidor e Barbara Stanwyck nella ruolo della protagonista; poi nel 1990, con Bette Midler e la regia di regia di John Erman. Ma non c’è dubbio che la prima versione sia di gran lunga superiore alle successive, in virtù della straordinaria interpretazione di Belle Bennet e la superba regia di Henry King che sfrutta nel modo migliore le potenzialità espressive sviluppate dal linguaggio del cinema muto al vertice della sua evoluzione estetica, prima dell’avvento del sonoro”.

“Stella Dallas è stato acquisito per la collezione del Museum of Modern Art da Iris Barry, prima curatrice del dipartimento film, negli anni ’30, in un periodo in cui i ‘ritratti di donne’ non erano considerati degni di seria attenzione – spiega Dave Kehr, Curatore del Dipartimento Film del MoMA – Oggi, quasi un secolo dopo, il film ha giustamente assunto lo status di un classico. Insieme ai nostri partner della Film Foundation, siamo molto grati alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, di averci dato l’opportunità di presentare il nostro nuovo restauro di Stella Dallas, nel modo in cui dovrebbe essere visto, sul grande schermo e con l’accompagnamento di un’orchestra”.

Venezia 79: presentato il ricchissimo programma con Aronofsky, Crialese, Inarritu e l’ultimo Kim Ki-Duk tra gli altri

“La prima volta che ho visto Stella Dallas è stato nel 2007 – racconta Stephen Hornequando Kevin Brownlow mi ha chiesto di accompagnare il film al pianoforte a un evento privato. Non avevo avuto la possibilità di vederlo in anticipo, così l’ho scoperto mentre suonavo. Tuttavia, mi è apparso subito chiaro che si trattava davvero di un grande film. L’ho accompagnato diverse volte negli anni successivi, sviluppando la musica dall’improvvisazione alla composizione.  Nel 2016 ho preparato un arrangiamento per piano e arpa, ma la portata emotiva del film me lo faceva sempre sentire “orchestrale”. Così sono grato al MoMA per aver commissionato questa partitura, quindici anni dopo quella prima proiezione”.

Stephen Horne è internazionalmente considerato uno dei maggiori musicisti per il cinema muto. Pianista al BFI Southbank di Londra per trent’anni, si è esibito in più di venti Paesi attraverso l’Europa, il Nord America e l’Asia. Insieme al pianoforte, spesso si cimenta con altri strumenti nelle sue performance, qualche volta simultaneamente. Ha vinto molti premi e per sei anni consecutivi è stato definito “miglior accompagnatore” nel sondaggio annuale per il cinema muto Silent London. Nel 2020 fatto uscire Silent Sirens, una raccolta di brani per pianoforte basata sulle sue partiture per film, che è stato uno dei più ascoltati album classici dell’anno.

La Gaga Symphony Orchestra, ensemble veneto di professionisti under 35, è nota per la sua originale proposta artistica, che spazia dalla classica alla musica pop e dance. Dal 2012 a oggi ha realizzato centinaia di spettacoli in Italia e all’estero, nelle venues più diverse, e collabora regolarmente con famosi brand internazionali e artisti della scena pop italiana. La Gaga Symphony Orchestra è stata selezionata su proposta di Lucia Ronchetti, Direttore artistico del Settore Musica della Biennale.

 
 

L’uomo che uccise Don Chisciotte: trama, cast e curiosità sul film

L'uomo che uccise Don Chisciotte film

Se c’è un film che ha definito il concetto di development hell, quel limbo in cui cadono quelle opere che vanno incontro ad innumerevoli problemi produttivi, questo è L’uomo che uccise Don Chisciotte (qui la recensione). Diretto da Terry Gilliam, autore di celebri pellicole come Brazil e L’esercito delle 12 scimmie, questo progetto è andato incontro a ben otto tentativi di realizzazione nell’arco di quasi venti anni. Fortunatamente, diventando a sua volta un Don Chisciotte che combatte contro le più grandi avversità possibili, Gilliam è infine riuscito a dar vita al film, presentandolo fuori concorso al Festival di Cannes nel 2018.

Liberamente ispirato al celebre romanzo epico Don Chisciotte della Mancia di Miguel de Cervantes, il film doveva inizialmente essere realizzato nel 1998, con Johnny Depp nei panni del co-protagonista. La produzione si interruppe però a causa di problemi finanziari e problematiche sul set. Nel corso degli anni Gilliam tentò in più occasione di riportare in vita il progetto, scontrandosi però continuamente con problemi relativi ai finanziamenti. Finalmente, nel 2017, il regista è riuscito ad ottenere quanto gli occorreva per dar vita al film, che pur se con nuovi attori si concretizzò con un budget di 17 milioni di dollari.

La fama che si era generata intorno al progetto non si tramutò poi in un successo finanziario e L’uomo che uccise Don Chisciotte finì con il diventare un cocente flop al box office. Rimane tuttavia un esperimento piuttosto affascinante, che merita di essere riscoperto anche solo per la travagliata esperienza che vi è dietro. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

L’uomo che uccise Don Chisciotte: la trama del film

Protagonista del film è Toby Grisoni, un cinico regista pubblicitario intento a realizzare un nuovo spot ispirato alle avventure di Don Chisciotte. L’uomo vive però una situazione particolarmente fastidiosa, avendo numerosi problemi nella realizzazione di quel lavoro, ostacolato anche dall’intromissione dei produttori. Nel tentativo di rifuggire da tutto ciò e trovare un po’ di pace, Toby si imbatte nel dvd di un suo vecchio cortometraggio, intitolato L’uomo che uccise Don Chisciotte. Trovandosi casualmente vicino ai luoghi dove questo fu girato, decide di tornare a visitarli, mosso da una forte nostalgia.

Qui si imbatte nel vecchio calzolaio spagnolo Javier, che dopo aver interpretato per lui Don Chisciotte, è ora impazzito credendo di essere davvero il celebre cavaliere. Nel corso delle loro avventure comiche e sempre più surreali, Toby è costretto ad affrontare le tragiche ripercussioni del film realizzato quando era un giovane idealista, che ha inciso in modo indelebile sulle aspettative e sui sogni di un piccolo villaggio spagnolo. Non solo egli dovrà gestire le pericolose avventure in cui Javier lo trascina, ma si troverà anche a dover salvare la donna un tempo amata, Angelica, dalle grinfie di un perfido criminale.

L'uomo che uccise Don Chisciotte cast

L’uomo che uccise Don Chisciotte: il cast del film

Originariamente, ad interpretare il ruolo di Don Chisciotte vi sarebbe dovuto essere l’attore francese Jean Rochefort. Questi aveva anche iniziato ad imparare l’inglese per il film, ma un suo brutto infortunio lo costrinse ad abbandonare il set, che parallelamente si fermò per problemi finanziari. Successivamente, nel corso dei vari tentativi di dar vita al film il ruolo fu offerto anche a Robert Duvall, Michael Palin e John Hurt. Ad ottenere ed interpretare la parte fu però infine Jonathan Pryce, attore noto per aver interpretato Alto Passero nella serie Il Trono di Spade. Egli aveva già lavorato con Gilliam per i film Brazil e I fratelli Grimm e l’incantevole strega.

Nei panni di Toby Grisoni, il ruolo che doveva essere di Johnny Depp, vi è ora Adam Driver, attore ora noto per i film Star Wars VII: Il risveglio della forza e Storia di un matrimonio. Nel film vi è poi l’attore svedese Stellan Skarsgard, nei panni di Il Capo, il superiore di Toby. L’attrice ucraina Olga Kurylenko è invece Jacqui, la moglie del Capo. L’attrice portoghese Joana Ribeiro è invece Angelica, la donna amata da Toby. L’attore spagnolo Oscar Jaenada è invece un misterioso gitano in cui il protagonista si imbatterà più volte nel corso del film. Sono poi presenti gli attori Sergi Lopez nei panni di un contadino e l’attrice Rossy de Palma, ricorrente nel cinema di Almodovar, nel ruolo della moglie del contadino. Jordi Molla, celebre attore spagnolo, è invece presente nei panni di Alexei Miiskin, un crudele oligarca.

L’uomo che uccise Don Chisciotte: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Tom à la ferme è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Chili, Google Play, Infinity, Apple iTunes, Tim Vision e Amazon Prime Video. Per vederlo, basterà noleggiare il singolo film, avendo così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente, in prima visione assoluta, nel palinsesto televisivo di mercoledì 30 giugno alle ore 21:00 sul canale Iris.

Fonte: IMDb

 
 

Moonage Daydream: il trailer del film al cinema il 26-27-28 settembre

Il regista candidato al premio Oscar® Brett Morgen, autore di Cobain: Montage of Heck, realizza Moonage Daydream un’esperienza cinematografica immersiva con molte immagini inedite di concerti; un’odissea spaziale audiovisiva che non solo illumina l’eredità enigmatica di David Bowie, ma rappresenta anche una guida per condurre una vita soddisfacente e significativa nel ventunesimo secolo.

Moonage Daydream non è un documentario. È un’esperienza cinematografica senza limiti di genere basata su una delle rockstar mondiali più iconiche di tutti i tempi, destinata ad essere uno dei momenti culturali più importanti dell’anno.

Il film ha il pieno sostegno della David Bowie Estate e contiene molti dei suoi brani più importanti, oltre a filmati di concerti mai visti prima d’ora.

 
 

Martin Scorsese e Leonardo DiCaprio di nuovo insieme per un thriller Apple

Martin Scorsese
Foto di Aurora Leone © Cinefilos.it

Sulla scia della produzione del loro prossimo Killers of the Flower Moon, Martin Scorsese e Leonardo DiCaprio hanno aderito a un nuovo progetto alla Apple Original Films.

Scorsese è incaricato di dirigere un adattamento del prossimo libro di David Grann “The Wager: A Tale of Shipwreck, Mutiny, and Murder” per Apple. Leonardo DiCaprio reciterà e produrrà il nuovo film, che sarà sviluppato da Apple Studios e prodotto da Imperative Entertainment, Sikelia Productions e Appian Way Productions.

Abbiamo appreso la notizia via Variety che a sua volta riferisce che THR è stato il primo ad annunciare la notizia del progetto in via di sviluppo.

Killers of the Flower Moon di Martin Scorsese potrebbe essere posticipato al 2023

 
 

Will Smith pubblica un video di scuse per quanto accaduto durante la notte degli Oscar

Will Smith si è aperto sulla controversia in corso in merito alla sua aggressione a Chris Rock agli Academy Awards di quest’anno, offrendo i suoi pensieri su un alterco che ha rovinato la sua immagine pubblica.

In un post su YouTube, Will Smith ha spiegato perché non si è scusato con Rock nel suo discorso di accettazione agli Oscar quella sera, dove ha accettato un premio come miglior attore per il suo lavoro in King Richard poco dopo essere salito sul palco e aver schiaffeggiato il comico per aver fatto una battuta sul look di sua moglie Jada Pinkett Smith.

Will Smith bandito dall’Academy per 10 anni

“È tutto sfocato”, dice Smith. “Ho contattato Chris e il messaggio che mi è tornato è che non è pronto a parlare e quando lo sarà, mi contatterà”.

Smith ha ribadito ancora una volta di essere dispiaciuto per le sue azioni, definendo il suo comportamento “inaccettabile”. L’attore ha detto di aver risposto violentemente perché la battuta di Rock faceva riferimento alla caduta dei capelli di cui Pinkett Smith soffre a causa della sua alopecia. È una lotta che Pinkett Smith ha affrontato pubblicamente in passato.

“Non c’è nessuna parte di me che pensa che fosse il modo giusto di comportarsi in quel momento”, dice Smith nel video. “Non c’è nessuna parte di me che pensa che sia il modo ottimale per gestire un sentimento di mancanza di rispetto o insulti”.

Smith ha anche risposto alle domande sul fatto che era stata Pinkett Smith a esortarlo a intervenire, dal momento che è stata vista nei video della serata alzare gli occhi al cielo alla battuta di Rock che confrontava il suo taglio con quello che Demi Moore sfoggia in Soldato Jane. L’attore ha detto che sua moglie non ha detto o fatto nulla per spingerlo ad aggredire Rock.

 
 

Peaky Blinders, il Film: Steven Knight aggiorna sul progetto

Peaky Blinders

Il creatore della serie Steven Knight fornisce un promettente aggiornamento sul tanto atteso film di Peaky Blinders, inclusa una potenziale data di inizio delle riprese. In onda per la prima volta nel 2013 sulla BBC, Peaky Blinders è una serie drammatica britannica che racconta le gesta di una banda criminale con lo stesso nome sulla scena di Birmingham, in Inghilterra, negli anni successivi alla prima guerra mondiale. La serie è diventata rapidamente un successo, con Cillian Murphy nei panni di Thomas Shelby che è diventato una vera e propria icona pop.

Dopo cinque stagioni di successo, la sesta stagione di Peaky Blinders è tornata all’inizio di quest’anno, concludendo apparentemente che le storie di molti dei personaggi che i fan avevano imparato ad amare.

Sebbene la serie principale di Peaky Blinders sia giunta al termine, da mesi si parla continuamente di un film spin-off. Poco si sa del progetto, ma in precedenza è stato rivelato che il creatore della serie Steven Knight avrebbe scritto la sceneggiatura. Con il film ancora all’inizio dello sviluppo, è rimasto un mistero su quali personaggi potrebbero tornare dallo show principale, ma lo stesso Cillian Murphy ha espresso interesse a prendere parte al film. Murphy ha anche rivelato il mese scorso di non aver ancora visto una sceneggiatura per il film di Peaky Blinders, ma che è entusiasta di leggerla una volta terminato.

Ora, parlando con la stazione radio britannica Heart FM (Deadline), Knight ha fornito alcune nuove informazioni sul film di Peaky Blinders, inclusa la data in cui potrebbero iniziare le riprese. “Lo gireremo negli studi di Digbeth e in esterni a Digbeth a Birmingham. Digbeth e Small Heath [sono] i luoghi in cui vagavano effettivamente i Peaky Blinders, quindi è come se Peaky stesse tornando a casa”.

 
 

Magna Graecia Film Festival al via, tra gli ospiti Richard Gere e John Landis

Richard Gere 2013
Foto di Aurora Leone  © Cinefilos.it

Si tiene da domani e fino al 7 agosto a Catanzaro la diciannovesima edizione del Magna Graecia Film Festival – ideato e diretto da Gianvito Casadonte e che vede  quest’anno come madrina l’attrice e musicista Beatrice Grannò. Un fitto programma di proiezioni di lungometraggi italiani e internazionali e di documentari, incontri e masterclass di ospiti internazionali e la grande musica dal vivo animeranno il festival, che in apertura vedrà come ospite speciale Il Volo. Il trio eseguirà infatti un paio di brani tra i più significativi della propria carriera.

Magna Graecia Film Festival avrà ospiti, tra gli altri, personaggi del calibro dell’attore Richard Gere, del regista e sceneggiatore John Landis, dell’attrice Stefania Sandrelli, del regista e sceneggiatore Marco Tullio Giordana e del regista e attore Ricky Tognazzi, che introdurrà il doc Ugo Tognazzi. La voglia matta di vivere, racconto sul padre, omaggiato dal festival nel Centenario della sua nascita. Altro omaggio, a Lucio Dalla, a dieci anni dalla morte, con la proiezione del doc ‘Lucio chi sei tu? Il folletto geniale‘, del giornalista di Rai1 Leonardo Metalli che sarà ospite a Catanzaro. A questi nomi si aggiungono anche quelli del regista, sceneggiatore e produttore inglese Michael Radford, autore de Il Postino (cinque nomination ai Premi Oscar), Orwell 1984 e Il Mercante di Venezia, e dell’attore americano Jeremy Piven, interprete di oltre cinquanta opere fra film e serie tv, fra cui Heat – La sfida di Michael Mann, Black Hawk Down di Ridley Scott e il cult Sin City di Robert Rodriguez e Frank Miller. 

Anche Radford e Piven riceveranno la Colonna d’Oro alla Carriera, premio come di consueto realizzato da Michele Affidato. Ma anche l’attore Marco Leonardi (Nuovo Cinema Paradiso; Dal tramonto all’alba 3, Anime nere) che sarà protagonista di una masterclass. Durante la serata di apertura saranno premiate Ludovica Francesconi,  giovane protagonista di Sul più bello, con cui vince il Premio Guglielmo Biraghi ai Nastri D’Argento 2021, quindi il Next Generation Awards di Man in Town al Festival di Venezia e dei due sequel Ancora più bello e Sempre più bello, e Sara Lazzaro, già in The Young Pope, Braccialetti Rossi 3 e In arte Nino, e protagonista della serie Rai Doc–Nelle tue mani.

Anche l’archeologia sbarca al Magna Graecia Film Festival, con il doc Tutankhamon – L’ultima mostra, diretto da Ernesto Pagano e con la voce di Manuel Agnelli, che sarà introdotto dal celebre archeologo ed egittologo Zahi Hawass. Spazio anche ai libri, con l’attore e sceneggiatore Marco Bonini che presenta il suo L’arte dell’esperienza, edito da La nave di Teseo, riflessione sulla funzione pubblica dell’attore, con i meccanismi intimi e filosofici che legano interprete, personaggio e spettatore.

Oltre all’esibizione de Il Volo, al Magna Graecia Film Fest si esibiranno anche altri grandi talenti della musica fra cui Malika Ayane e Giulia Penna. Le serate del festival saranno presentate dalla conduttrice radio e tv Carolina Di Domenico. I concorsi dedicati alle sezioni di Opere prime italiane e a quelle internazionali e di documentari, curate rispettivamente da Silvia Bizio e Antonio Capellupo, presenteranno alcuni dei lavori più apprezzati della stagione.

Una particolare attenzione nella programmazione è stata dedicata alla situazione della guerra in Ucraina, con due proiezioni. Tra i documentari in concorso, Divided Ukraine: What Language Do You Express Love In? di Federico Schiavi e Christine Reinhold, che saranno ospiti del festival. Un viaggio in Ucraina, dopo i drammatici eventi di Kiev nel novembre 2013, accompagnati da due fotografi, Giorgio Bianchi e Christopher Occhicone, con diverse prospettive e idee politiche. Tra i lungometraggi internazionali, invece, l’ucraino Bad Roads – Le Strade del Donbass, esordio alla regia di Natalya Vorozhbit. Quattro storie di scioccante violenza ambientate nel Donbass, dall’Ucraina ferita da una lunga guerra. Da una pièce teatrale, un film disturbante per capire meglio le origini del conflitto, attraverso la degenerazione dei rapporti umani.

Le opere prime e seconde di lungometraggi italiani saranno giudicate da una giuria composta da Pietro Marcello (Presidente di giuria), Michele Alhaique, Giuseppe Zeno, Maria Sole Tognazzi e  Cristiana Dell’Anna. Da Tra Le Onde di Marco Amenta, che sarà ospite del festival a Freaks Out di Gabriele Mainetti, che sarà presentato dall’attrice Aurora Giovinazzo e dallo sceneggiatore Nicola Guaglianone, passando per I Nostri Fantasmi, presentato dal regista Alessandro Capitani, ma anche Gli Anni Belli, presentato dal regista Lorenzo D’Amico De Carvalho, dall’attore Ninni Bruschetta e dalla sceneggiatrice Anne Riitta Ciccone. Quindi,  Una Femmina di Francesco Costabile, con ospite l’attrice protagonista Lina Siciliano. L’attore Vinicio Marchioni e il co-regista Alessio del Leonardis presentano quindi Ghiaccio, mentre Gli Idoli Delle Donne sarà presentato dall’attore e qui anche co-regista Lillo e dal co-regista Eros Puglielli.

Le opere prime e seconde di lungometraggi internazionali saranno giudicate da una giuria composta da John Landis (Presidente di giuria), Domenico Vacca e Nadia Tereszkiewicz. Tra i film in concorso, tutti proiettati in lingua originale con sottotitoli in italiano, Lunana – A Yak In The Classroom del bhutanese Pawo Choyning Dorji. La programmazione prevede anche lo statunitense Princess Of The Row di Van Maximilian Carlson, lo spagnolo Alcarràs di Carla Simon, il finlandese Scompartimento N.6 di Juho Kuosmanen e l’ucraino Bad Roads – Le Strade del Donbass di Natalya Vorozhbit.

Le opere prime e seconde di documentari saranno giudicate da una giuria composta da Agostino Ferrente (Presidente di giuria), Roberto Perpignani e Serena Gramizzi. Le proiezioni al Chiostro del San Giovanni prevedono Rue Garibaldi, che sarà presentato dal regista Federico Francioni, Non Sono Mai Tornata Indietro di Silvana Costa, ospite del festival, ma anche Divided Ukraine: What Language Do You Express Love In? di Federico Schiavi e Christine Reinhold, che presenteranno il film. La programmazione dei doc prevede anche Los Zuluagas, presentato dalla regista Flavia Montini e Una Squadra di Domenico Procacci.

Il Festival è sostenuto da una importante rete istituzionale guidata da Ministero della Cultura, Calabria Straordinaria – brand della Regione Calabria – Assessorato al Turismo -, Calabria Film Commission, Comune di Catanzaro, Lilt – Lega Italiana per la lotta contro il cancro.

ITA Airways è uno degli sponsor della 19ª edizione del Magna Grecia Film Festival, a Catanzaro dal 30 Luglio al 7 Agosto 2022. Questa iniziativa rientra nella strategia della Compagnia di sostenere e promuovere il turismo sostenibile in Italia, pilastro che ITA Airways condivide con il Festival, attraverso un ecosistema digitale, volto a valorizzare le eccellenze locali.

 
 

Rocky: dopo Creed, il franchise si espande con Drago

ivan drago

Il franchise di Rocky e Creed sta crescendo, poiché la MGM sta sviluppando un film spin-off dedicato a Drago. Sylvester Stallone ha recitato in sei film Rocky per diversi decenni dopo il debutto del franchise nel film del 1976. Il 2015 ha visto la serie prendere una nuova direzione sotto Ryan Coogler, con Michael B. Jordan nel ruolo di Adonis Creed, il figlio di Apollo Creed (Carl Weathers).

Il franchise di Creed è diventato un bel successo per MGM e ha continuato a giocare con il canone generale facendo tornare Ivan Drago (Dolph Lundgren) per Creed II oltre trent’anni dopo aver interpretato il cattivo in Rocky IV.

Anche se i giorni in cui Sylvester Stallone interpretava Rocky Balboa sono passati, il franchise continuerà a vivere. Jordan tornerà nei panni di Adonis entro la fine dell’anno in Creed 3, di cui è anche regista. I dettagli della trama devono ancora essere rivelati oltre al fatto che Jonathan Majors interpreterà un misterioso avversario. Tuttavia, è stato anticipato che il franchise di Jordan e Creed potrebbe continuare oltre la terza puntata. Stallone ha anche anticipato che sta lavorando a uno show prequel su Rocky Balboa.

Ora, il franchise di Rocky e Creed ha trovato un’altra strada per continuare. Secondo un report di The Wrap, la MGM ha assunto lo sceneggiatore Robert Lawton per scrivere uno spinoff di Creed attualmente intitolato Drago. Il film vedrà come protagonista Dolph Lundgren nei panni di Ivan Drago e il ritorno di Florian Munteanu di Creed II nei panni di suo figlio Viktor. Secondo quanto riferito, Lawton ha ottenuto il lavoro dopo aver impressionato la MGM con la sua sceneggiatura di Becoming Rocky. Il film spin-off di Drago non ha ancora una data di uscita.

 
 

Madame Web: nuove foto dal set mostrano il misterioso personaggio di Adam Scott

adam scott

Adam Scott è stato fotografato sul set di Madame Web, le cui riprese sono attualmente in corso a Boston. Non si hanno dettagli su chi sarà Scott nel film SONY/Marvel, ma sicuramente ci saranno delle grandi sorprese per i fan!

https://twitter.com/BRMarvelNews/status/1552458219552997376?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1552458219552997376%7Ctwgr%5E%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fmadame-web-adam-scott-set-photos-first-look%2F

Madame Web: 5 dettagli sul personaggio

Madame Web è uno dei tanti film in via di sviluppo mentre lo studio costruisce il suo Sony Universe di personaggi Marvel. Sony, che controlla i diritti cinematografici di Spider-Man e altri personaggi correlati, ha già distribuito Venom (2018) e Venom: La furia di Carnage (2020) e il film con Jared Leto, Morbius, uscito ad aprile. La Sony ha anche in cantiere Kraven il Cacciatore con la star Aaron Taylor-Johnson.

Nel cast di Madame Web ci sono Dakota Johnson, Celeste O’Connor, Tahar Rahim, Emma Roberts, Adam Scott e Sydney Sweeney. Lo studio si trova in una posizione di forza dopo l’uscita di Spider-Man: No Way Home, che ha incassato 1,74 miliardi di dollari a livello globale, l’incasso più alto nella storia della Sony.

Il film arrivarà in sala il 7 luglio 2023. Madame Web sarà diretto da S.J. Clarkson (Dexter) e basato su una sceneggiatura firmata da Matt Sazama e Burk Sharpless (Morbius).