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Il Mostro dei Mari, recensione del film d’animazione Netflix

Il Mostro dei Mari recensione
THE SEA BEAST - (Pictured) Brickleback and The Inevitable . Cr: Netflix © 2022

La recensione de Il Mostro dei Mari parte dalle suggestioni che il film Netflix, disponibile dall’8 luglio sulla piattaforma, risveglia: i film di kaijū, l’avventura, le storie di bucanieri, di cacciatori di mostri, sulla scia del leggendario Capitano Achab. Tutti questi elementi sono stati nella testa del piccolo Chris Williams, regista cresciuto alla mensa Disney e ora adottato dalla piattaforma della N rossa che gli ha dato carta bianca per la realizzazione della sua avventura.

Il Mostro dei Mari, la storia

La storia è quella di Jacob, un giovane aspirante Capitano che serve sulla Inevitabile, il vascello di Capitan Crow e flagello dei mostri marini che affliggono le coste del Regno. Siamo in un mondo marinaresco che ricorda molto l’epoca delle grandi conquiste, nel XVII secolo, quando a bordo di enormi navi si sfidavano i mari per scoprire nuove terre. In questo caso il mare si solca per abbattere le creature che lo popolano, enormi bestie variopinte e assetate di sangue. L’ossessione di Capitan Crow e di Jacob è la Furia Rossa, un enorme e spaventosa creatura marina che più volte è sfuggita alla cattura o all’uccisione. Mentre l’Inevitabile salpa per una missione che deve essere quella definitiva, per incarico reale, si intrufola a bordo Maisie, un’orfana, figlia di due cacciatori di mostri, morti nel naufragio della Monarca, che desidera a tutti i costi prendere parte a queste avventure.

il mostro dei mari
THE SEA BEAST – (L-R) Karl Urban as Jacob Holland and Zaris-Angel Hator as Maisie Brumble. Cr: NETFLIX © 2022

Il debito verso Dreamworks

Il Mostro dei Mari è un’avventura divertente e molto colorata, che mescola uno stile tendente al realistico con uno più smaccatamente di matrice Dreamworks. Non sono pochi gli echi delle creature di Dragon Trainer nel film, infatti, dal momento che entrambi i titoli condividono il direttore artistico Woonyoung Jung e il produttore Jed Schlanger. Questa eco costante dà la sensazione di essere in territorio protetto, dato l’amore che il pubblico nutre per la saga Dreamworks, ma dà anche qualche indicazione su quello che sarà lo sviluppo della trama. Ebbene, il film Netflix non tradisce le intuizioni dei più svegli e diventa un’ode all’accettazione e alla comprensione, allo sfidare le regole se queste difendono un sistema sbagliato e ad essere sempre presenti a se stessi e alle proprie idee. La piccola Maisie è una rivoluzionaria, in questo, e dimostra di avere una mente aperta e un cuore coraggioso, perché non si spaventa di difendere la realtà, per quanto assurda e bizzarra possa sembrare. 

Un film che si muove in superficie

La scenografia del film è essenziale, non troppo caratterizzata né ricca e lo svolgimento della storia è piuttosto semplice, anche se questo non rappresenta per forza un difetto. Vero è che Il Mostro dei Mari si muove in superficie e offre un messaggio didascalico, per quanto importante, designandosi come un prodotto destinato ad una singola lettura, appunto superficiale, e tendenzialmente a un pubblico molto giovane. 

il mostro dei mari
THE SEA BEAST – Zaris-Angel Hator as MAISIE BRUMBLE. Cr: Netflix © 2022

Il Mostro dei Mari è tutto sommato un film divertente ma che lascia davvero poco e fa di un colpo di scena telefonato il momento di maggiore interesse della storia. I personaggi sono amabili e l’azione concitata e divertente, tuttavia il film è piuttosto modesto e derivativo, addirittura sciatto nel design delle creature marine, la cui particolarità si esaurisce con la prima bestia con cui hanno a che fare i nostri protagonisti per poi sgonfiarsi completamente anche rispetto alla Furia Rossa (che persino nel nome, non solo nel design, comunque molto inferiore, ricorda lo Sdentato di Dragon Trainer).

La recensione de Il Mostro dei Mari non può essere del tutto negativa, perché non renderebbe giustizia al lavoro di Williams e della sua squadra, tuttavia, quello che di interessante c’è nel film, da un punto di vista delle influenze e dei riferimenti, impallidisce di fronte alla prevedibilità della trama e alla sciatteria della messa in scena, per quanto il messaggio di cui si fa portatore il film sia nobile. 

 
 

La tempesta perfetta: la trama, il cast e la vera storia dietro al film

La tempesta perfetta film

Ci sono storie talmente tanto ricche di avventura, ostacoli da superare e passioni che sembrano essersi svolte appositamente per divenire poi film per il cinema. Una di queste è quella narrata in La tempesta perfetta, film del 2000 diretto da Wolfgang Petersen, autore di titoli come Air Force One e Troy. La vicenda ruota qui intorno alle intemperie del mare contro cui si imbatté un peschereccio nel 1991. Uno scontro realmente avvenuto e che ha portato allo stremo e alla morte quanti vi rimasero coinvolti. Il film ripercorre così, in chiave romanzata, tali eventi, portando in scena tanto la bellezza quanto il terrore che un tempesta perfetta può suscitare.

Nel dar vita a questa storia, la pellicola si è basata sull’omonimo romanzo del 1997 scritto da Sebastian Junger. Giornalista americano, questi ha riportato nel libro un dettagliato resoconto della tempesta anche nota come Nor’ester del periodo di Halloween del 1991. Un evento che causò diversi morti tra i pescatori del Massachusetts, nonché oltre 500 milioni di dollari di danni. Ancora una volta lo scontro tra l’uomo e la natura si pone al centro dell’interesse di Hollywood, che vide in questa storia il materiale perfetto per trarne un film con cui rendere omaggio alla memoria di quanti persero la vita.

La tempesta perfetta si rivelò poi un buon successo al box office, arrivando ad incassare un totale di 327 milioni di dollari a fronte di un budget di 120. Tra grandi effetti speciali e memorabili interpretazioni, il film è ancora oggi un titolo tutto da riscoprire e apprezzare. Prima di intraprendere una visione di questo, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità ad esso relative. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla vera storia dietro al film. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La tempesta perfetta: la trama del film

Protagonista del film è l’equipaggio del peschereccio noto come Andrea Gail, capitanato dal lupo di mare Billy Tyne. Questi, accompagnato dai suoi fedeli uomini, decide di uscire in mare confidando in una pesca sostanziosa al tal punto da poter risollevare la difficile situazione economica di tutti loro. Avventuratosi oltre le normale rotte di pesca, l’equipaggio si dirige verso Flemish Cap, un’area nota per i consistenti banchi di pesce spada. Qui gli uomini riusciranno a dar vita ad una pesca particolarmente fruttuosa, ma i problemi per loro devono ancora iniziare. In breve, infatti, si imbattono in una tempesta di proporzioni colossali, che li costringerà a decisioni estreme. Gli uomini si troveranno così costretti a sfidare la tempesta perfetta, mettendo in gioco la loro stessa vita.

La tempesta perfetta cast

La tempesta perfetta: il cast del film

Tra i maggiori elementi di interesse del film vi è un cast composto da alcuni tra i più celebri interpreti di Hollywood. George Clooney è il capitano Billy Tyne, amante del mare e delle pesca ma privo di grande fortuna. L’attore, inizialmente, si propose per un ruolo secondario, ma venne convinto dal regista di avere le giuste qualità per interpretare il protagonista. Fu Mark Wahlberg ad ottenere il ruolo originariamente voluto da Clooney, quello di Bobby Shatford, imbarcatosi in cerca di denaro. Per dar vita a questi, l’attore decise di conoscere i famigliari di Shatford, acquisendo da loro informazioni su Bobby. Dovette inoltre impegnarsi per nascondere il suo accento tipico della città di Boston. L’attrice Diane Lane dà invece vita a Christina Cotter, fidanzata di Bobby, la quale cercherà di dissuaderlo dal partire per mare.

L’attore John C. Reilly interpreta Dale Murphy, membro dell’Andrea Gail e personalità in crisi dopo la fine del suo matrimonio. William Fichtner veste invece i panni di David Sullivan, individuo spostato e indolente ma che non mancherà di rivelare la propria generosità. L’attore Michael Ironside venne scelto per il personaggio di Bob Brown per via della sua grande somiglianza con questi. Questa era tanto forte che in più occasioni Ironside venne scambiato dai locali per il vero pescatore. Mary Elizabeth Mastrantonio interpreta qui Linda Greenlaw, comandante del peschereccio Hannah Boden. L’attrice, dopo una brutta esperienza sul set di The Abyss, dichiarò che non avrebbe mai più partecipato a film ambientati in mare. Il regista riuscì tuttavia a convincerla a ricoprire il ruolo poiché le sue scene si svolgevano sulla terra ferma.

La tempesta perfetta: la vera storia dietro al film

Nell’ottobre del 1991 il ciclone tropicale noreaster ha imperversato nell’Oceano Atlantico per diversi giorni, causando innumerevoli danni e vittime. Questo si originò in seguito al confluire di diversi venti e correnti, formando così una tempesta di eccezionale potenza sopra ad una vastissima area. Non presentando i tipici avvertimenti di un uragano, le piccole imbarcazioni di pescatori già in mare si trovarono ad essere colte alla sprovvista, dovendo così fronteggiare una situazione particolarmente difficile. Tra queste vi era l’Andrea Gail. Contrariamente a quanto avviene nel film, infatti, l’equipaggio non aveva idea di essere in procinto di imbattersi in un evento metereologico di questa portata. Da questo punto in poi, nessuno sa realmente cosa sia accaduto al peschereccio, e lo stesso film propone una versione dei fatti del tutto romanzata, frutto di supposizioni.

Terminata una tempesta, un elicottero di soccorso venne inviato in mare, dando vita ad una ricerca di eventuali superstiti che però non portò a nessun risultato. Dopo 10 giorni, la ricerca venne interrotta per via dell’ormai certa morte dei pescatori rimasti in mare. In totale, durante la tempesta persero la vita 13 uomini, di cui 6 appartenenti al peschereccio Andrea Gail. I danni furono però numerosi anche sulla terra ferma. Numerose case e attività vennero distrutte dalla tempesta, costringendo in molti a spostarsi in cerca di sicurezza. Strade e aeroporti vennero chiusi, e migliaia di persone rimasero senza corrente elettrica. La città di Gloucester, particolarmente colpita, dedicò poi una statua ai pescatori morti in mare, riportante appunto la dicitura “They that go down to the sea in ships“.

La tempesta perfetta: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile vedere o rivedere il film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. La tempesta perfetta è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, e Apple iTunes Per vederlo, in base alla piattaforma scelta, basterà iscriversi o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di poter fruire di questo per una comoda visione casalinga. È bene notare che in caso di solo noleggio, il titolo sarà a disposizione per un determinato limite temporale, entro cui bisognerà effettuare la visione. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno giovedì 7 luglio alle ore 21:00 sul canale Iris.

Fonte: IMDb, Ranker

 
 

James Caan, morto a 82 anni il Sonny de Il padrino

James Caan
LOS ANGELES - MARCH 15: James Caan as Santino 'Sonny' Corleone in 'The Godfather, ' the movie based on the novel by Mario Puzo and directed by Francis Ford Coppola. Initial theatrical release on March 15, 1972. Screen capture. Paramount Pictures. (Photo by CBS via Getty Images)

L’amato attore James Caan è morto all’età di 82 anni, il 6 luglio 2022. A darne notizia i suoi canali social ufficiali. La causa della morte dell’artista non è stata confermata. La notizia della morte di Caan è emersa quando il suo account ufficiale ha twittato quanto segue: “È con grande tristezza che vi informiamo della morte di Jimmy la sera del 6 luglio. La famiglia apprezza lo sfogo di amore e le sentite condoglianze e vi chiede di continuare a rispettare la loro privacy in questo momento difficile”.

James Caan è stato tra le più importanti presenze sul grande schermo della sua generazione e la sua inclinazione a interpretare personaggi carismatici gli è valso ruoli classici come Sonny Corleone in Il Padrino e Frank in Strade violente. Tuttavia, è stato in grado di interpretare una vasta gamma di ruoli, e la sua memorabile interpretazione dello scrittore ferito Paul Sheldon al fianco della fan squilibrata di Kathy Bates/Annie Wilkes in Misery non deve morire è un esempio eccellente delle sue sfumature.

Dei suoi 5 figli, Scott Caan ha seguito le orme del padre, e anche se ha partecipato a diversi film famosi, su tutti la saga di Ocean, certamente non ha ancora eguagliato il successo e la bravura del padre.

 
 

Echo: confermati Charlie Cox e Vincent D’Onofrio

Echo

I Marvel Studios hanno in serbo alcuni piani diabolici per Echo, la prossima serie Disney+ attualmente in fase di riprese ad Atlanta. Vincent D’Onofrio e Charlie Cox, che hanno interpretato rispettivamente i personaggi classici della Marvel Comics Daredevil e Kingpin, si sono uniti alla serie, che vede come protagonista Alaqua Cox, che ha esordito in Hawkeye, nel ruolo di Maya Lopez.

In esclusiva su Disney+ nel 2023, il racconto delle origini di Echo ritrova Maya Lopez, la cui condotta spietata a New York la segue anche nella sua città natale. La ragazza deve affrontare il suo passato, ricollegarsi alle sue radici native americane e riscoprire il significato di famiglia e comunità se vuole sperare di riuscire ad andare avanti. Echo è interpretata anche da Chaske Spencer (Wild Indian, The English), Tantoo Cardinal (Killers of the Flower Moon, Stumptown), Devery Jacobs (Reservation Dogs di FX, American Gods) e Cody Lightning (Hey, Viktor!), con Graham Greene (I segreti di Wind River, Longmire) e Zahn McClarnon (Dark Winds, Reservation Dogs).

Gli episodi della serie sono diretti da Sydney Freeland (Navajo) e Catriona McKenzie (Gunaikurnai). I produttori esecutivi sono Kevin Feige, Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Brad Winderbaum, Stephen Broussard, Richie Palmer, Marion Dayre e Jason Gavin (Blackfeet). I co-produttori esecutivi invece sono Amy Rardin, Sydney Freeland, Christina King (Seminole) e Jennifer Booth.

 
 

Clerks 3: tutto quello che sappiamo finora del film

Clerks 3 trailer Randal Dante

A quasi trent’anni dall’uscita di Clerks e quindici anni dopo il sequel, tornano sul grande schermo Dante Hicks (Brian O’Halloran), Randal Graves (Jeff Anderson) e il Quick Stop. Pare che Clerks 3 riporterà in vita non solo i personaggi, ma anche l’umorismo e la comicità meta-immaginari tipici della View Askewniverse.

Nel 1994, l’uscita di Clerks ha costituito un passo importante per il cinema indipendente americano: il lungometraggio, girato in bianco e nero e con un budget di nemmeno 30 mila dollari, ha lanciato attori comici e inaugurato la casa produttrice di Smith alla grande. Il film ha sfondato al box office, con un guadagno di 3 milioni di dollari. E il sequel del 2006 non è stato da meno.

Visto il successo dei primi due film, nel 2012 Kevin Smith ha iniziato a pensare ad un terzo capitolo, prima parlando di un musical a Broadway, poi di un film crowfunding. La lavorazione è stata lunga ma, dieci anni dopo, Clerks 3 è diventato realtà: finalmente abbiamo un trailer e una data d’uscita. Nonostante sia passato parecchio tempo, i fan sono ansiosi di rivedere gli sketch comici tra Dante e Randal.

1Il trailer di Clerks 3

Il primo trailer di Clerks 3 è stato pubblicato da Kevin Smith nella giornata di ieri (6 luglio). Il video mostra la ricreazione di diverse scene iconiche dei due Clerks precedenti, memorabile lo sketch dell’hockey sul tetto. Il primo teaser sembra davvero promettente: speriamo che Clerks 3 sarà in grado di riportare in vita la magia e l’ironia dei primi due film.

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Brett Goldstein: 10 cose che non sai sull’attore

Brett Goldstein film

Formatosi come sceneggiatore, Brett Goldstein è oggi anche un promettente attore, attivo per lo più in televisione ma pronto al salto anche sul grande schermo. Gli sono bastati infatti pochi anni per affermarsi come una delle voci più brillanti e interessanti di Hollywood, ed oggi è tanto popolare quanto richiesto. Tra progetti attualmente in lavorazione e altri previsti per l’imminente futuro, Goldstein ha tutta l’aria di essere un volto da non dimenticare, che da qui in avanti guadagnerà sempre più attenzioni e popolarità.

Ecco 10 cose che non sai di Brett Goldstein.

Brett Goldstein: i suoi film e le serie TV

1. È noto per i suoi ruoli in televisione. L’attore è noto principalmente per i suoi ruoli in televisione. Egli ha iniziato ricoprendo alcuni piccoli ruoli in serie come Metropolitan Police (2009), Love Matters (2013) e Storie in scena (2014). Ha ottenuto una prima popolarità grazie alla serie Derek (2012), con Ricky Gervais, per poi distinguersi in Undercover (2015), Hoff the Reecord (2015-2016), Drifters (2014-2016) e Uncle (2014-2017). La definitiva consacrazione arriva poi grazie a Ted Lasso (2020-in corso), dove recita accanto a Jason Sudeikis.

2. Ha recitato anche per il cinema. Nel corso della sua carriera Goldstein ha avuto modo di recitare anche in alcuni film per il cinema, anche se  si tratta di titoli per lo più indipendenti e che non hanno avuto una considerevole distribuzione internazionale. Tra i suoi lungometraggi si ricordano Un estate per morire (2005), The Comedian (2012), The Knot (2012), Everyone’s Goingo to Die (2013), The Hooligan Factory (2014), SuperBob (2015) e Wild Honey Pie! (2018).

3. È anche sceneggiatore e produttore. Oltre ad occuparsi di recitazione, Goldstein ha dimostrato negli anni di essere interessato anche ad altri aspetti della produzione cinematografica e televisiva. Egli ha infatti ricoperto con successo anche il ruolo di sceneggiatore, partecipando alla scrittura di serie come Ronna & Beverly (2012), Hoff the Record (2015-2016), Soulmates (2020), Ted Lasso (2020-in corso) e Shrinking (2022). Ha poi sceneggiato anche i film Un estate per morire (2005) e The Nan Movie (2022). Come produttore si è invece occupato delle serie Soulmates e Ted Lasso.

Brett Goldstein Instagram

Brett Goldstein in Doctor Who

4. Ha recitato in un episodio della celebre serie. Poco prima di diventare l’attore noto che è oggi, Goldstein ha avuto l’occasione nel 2018 di recitare in un episodio della serie Doctor Who. Si tratta del quinto dell’undicesima stagione, dal titolo The Tsuranga Conundrum. Qui l’attore interpreta Astos, il medico di bordo della Tsuranga. Il ruolo ha contribuito a rendere Goldstein maggiormente popolare presso il grande pubblico, permettendogli anche di dimostrare le sue doti da attore.

Brett Goldstein in Thor

5. Ha un cameo nel nuovo film Marvel. In sala dal 6 luglio, Thor: Love and Thunder è il quarto film dedicato al dio del tuono, qui alle prese con il temibile Gorr il macellatore di dei. Nel film, a sorpresa, compare con un cameo anche Goldstein. L’attore è infatti protagonista di una delle due scene dopo i titoli di coda, dove compare nel ruolo del semidio Ercole. Tale breve presenza lascia immaginare che il personaggio, e l’attore, possano comparire in futuro in modo più esteso nel MCU.

Brett Goldstein in Ted Lasso

6. Ha scritto alcuni episodi della serie. Noto come sceneggiatore, Goldstein era stato inizialmente chiamato a partecipare alla scrittura della serie Ted Lasso. Scrivere per lo show ha poi portato Goldstein a essere scelto per il personaggio del vecchio calciatore Roy Kent. Rimasto affascinato dal personaggio, Goldstein ha infatti voluto partecipare al casting per questo, finendo con l’ottenere la parte che oggi lo ha reso celebre.

7. Ha vinto un importante premio. La serie Ted Lasso rappresenta un vero e proprio punto di svolta nella carriera dell’attore. Oltre ad essere stato lo sceneggiatore di alcuni episodi, Goldstein è anche interprete nel ruolo di Roy Kent. Proprio grazie all’interpretazione di questo personaggio egli ha ottenuto alcuni importanti riconoscimenti. Il più prestigioso tra tutti è però certamente l’Emmy vinto come miglior attore non protagonista nel 2021.

Brett Goldstein Ted Lasso

Brett Goldstein è su Instagram

8. Ha un account personale. L’attore è presente sul social network Instagram con un proprio account verificato, seguito ad oggi  da 492 mila persone. In questo, dove Goldstein ha ad oggi pubblicato olre 700 post, si possono ritrovare immagini di diverso tipo, da quelle promozionali del lavoro dell’attore ad altre relative ai suoi momenti di svago lontani dai riflettori. Seguendolo si può dunque rimanere aggiornati su tutte le sue attività.

Brett Goldstein: chi è sua moglie

9. Non è sposato. Goldstein si è sempre dimostrato intenzionato a mantenere il maggior riserbo possibile sulla propria vita privata. Molto poco si sa infatti di lui al di fuori delle scene. Più volte, ad esempio, i fan si sono chiesti se sia sposato o meno. Ciò che si sa riguardo la sua vita sentimentale è che attualmente l’attore non è sposato, ma è impegnato in una relazione con Beth Rylance, una comica britannica, che Goldstein ha anche ringraziato durante il suo discorso mentre riceveva il premio Emmy.

Brett Goldstein: età ed altezza

10. Brett Goldstein è nato il 17 luglio del 1980 a Londra, Inghilterra. L’attore è alto complessivamente 1.80 metri.

Fonte: IMDb, PageSix

 
 

The Flash: i fan vogliono Elliot Page al posto di Ezra Miller

Elliot Page

Elliot Page di The Umbrella Academy potrebbe presto dover aggiungere un altro personaggio a fumetti al suo curriculum, dal momento che i fan chiedono a gran voce che il ruolo di The Flash vada a lui, invece che a Ezra Miller.

Qui una raccolta di tweet in merito

L’attore, che attualmente possiamo vedere nei panni di Viktor Hargreeves nella terza stagione di The Umbrella Academy su Netflix, è diventato l’ultimo attore in cima alla lista dei fan cast di Barry Allen/The Flash nel DC Extended Universe. A seguito delle continue polemiche che circondano l’attuale Flash Ezra Miller, i fan della DC hanno espresso il loro sostegno a Page, credendo che possa essere il sostituto perfetto per Barry Allen del DCEU. Miller è apparso per la prima volta nei panni di Barry Allen/The Flash in Batman v Superman: Dawn of Justice del 2016 e, secondo quanto riferito, non dovrebbe tornare per futuri progetti DCEU “indipendentemente dal fatto che ci siano più accuse o meno”.

Elliot Page non è estraneo a interpretare ruoli nei fumetti. L’attore ha precedentemente interpretato Kitty Pryde in X-Men: Conflitto Finale (2006) e X-Men: Giorni di un Futuro Passato (2014). Kitty Pryde è stata uno dei personaggi principali in Conflitto Finale, ma ha avuto solo un ruolo di supporto in Giorni di un Futuro Passato. Prima del casting di Page, Kitty Pryde era stata interpretata da Sumela Kay e Katie Stuart in brevi cameo rispettivamente in X-Men (2000) e X2 (2003).

Dal 2019 recita in The Umbrella Academy, basato sull’omonima serie di fumetti di Dark Horse creata dallo scrittore Gerard Way e dall’artista Gabriel Bá. Inoltre, nel 2010, ha partecipato a un film di supereroi sui generis, Super, diretto da James Gunn.

Il film The Flash

The Flash arriverà finalmente nelle sale il 23 giugno 2023. Il film vede Ezra Miller riprendere il ruolo di Barry Allen da Justice League e sarà affiancato da Sasha Callie nei panni di Supergirl e Michael Keaton nel suo grande ritorno nei panni di Batman, 31 anni dopo la sua ultima apparizione in Batman Il Ritorno.

Tutto quello che c’è da sapere su The Flash con Ezra Miller

Ricordiamo che The Flash arriverà al cinema il 23 giugno 2023. Il film sarà diretto da Andy Muschietti, regista di IT e IT – Capitolo Due. Ezra Miller tornerà a vestire i panni del Velocista Scarlatto dopo essere apparso in un cameo in Batman v Superman: Dawn of Justice e in Justice League.

Confermata anche la presenza di Michael Keaton e Ben Affleck, che torneranno entrambi a vestire i panni di Batman. Kiersey Clemons tornerà nei panni di Irish West dopo essere apparsa in Zack Snyder’s Justice League (il personaggio era stato tagliato dalla versione theatrical). Nel cast ci saranno anche l’attrice spagnola Maribel Verdú (Il labirinto del fauno), che interpreterà Nora Allen (la madre di Barry) e l’attrice statunitense Sasha Calle (Febbre d’amore) che interpreterà Supergirl.

 
 

Eagle Pictures listino 2022: franchise, horror e il primo cinecomic italiano

Eagle Pictures
A Ciné Giornate Professionali del Cinema di Riccione, Eagle Pictures ha presentato il suo ricco listino per la seconda parte del 2022. La selezione prevede gli horror Smile e Scream 6, i franchise come Mission Impossible, Transformers e Creed, arrivato al terzo capitolo questa volta diretto da Michael B. Jordan, ma anche i nuovi film di registi molto amati come Tremila anni di attesa di George Miller e Babylon di Damien Chazelle, e la commedia, con Da Grandi, il nuovo film di Fausto Brizzi. Trai titoli che destano maggiore curiosità c’è anche Dampyr, il primo cinecomic italiano, opera prima di Riccardo Chemello. Di seguito l’elenco dei film proposti che vedremo entro i prossimi sei mesi.

Ecco il listino 2022 di Eagle Pictures:

  • L’uomo della strada
  • Tremila anni di attesa
  • Smile
  • Dampyr
  • Gli occhi del diavolo
  • Da grandi
  • Taddeo l’esploratore e la tavola di smeraldo
  • Devotion
  • Babylon
  • Dungeons & Dragons: l’onore dei ladri
  • Transformers: il risveglio
  • Scream 6
  • Creed 3
  • Mission:Impossible Dead Reckoning – Parte Uno
 
 

Thor: Love and Thunder, Natalie Portman presenta il film a Roma

Natalie Portman

Mentre Thor: Love and Thunder (qui la recensione) ha iniziato la sua corsa nelle sale cinematografiche italiane, dove è disponibile da 6 luglio, l’attrice premio Oscar Natalie Portman, che nel film interpreta Jane Foster alias Mighty Thor, arriva a Roma per presentare la pellicola e raccontare la sua esperienza sul set di essa. Per l’attrice questo quarto capitolo di Thor segna un ritorno nel Marvel Cinematic Universe, avendo lei già precedentemente interpretato Jane nei primi due film dedicati al dio del tuono. Dopo quei titoli, la separazione tra la Portman e la Marvel sembrava definitiva, ma grazie all’intervento del regista Taika Waititi l’attrice ha accettato di assumere i ruoli della supereroina.

È così che in questo nuovo capitolo la Portman diventa Mighty Thor, dotata di poteri immensi e capace di sollevare il mitico Mjolnir, il martello di Thor (Chris Hemsworth). Proprio insieme a quest’ultimo, che intanto vive una profonda crisi personale, la nuova supereroina affronterà un assassino galattico conosciuto come Gorr il Macellatore di Dei (Christian Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Re Valchiria (Tessa Thompson), Korg (Taika Waititi). Insieme intraprendono dunque una sconvolgente avventura cosmica per scoprire il mistero della vendetta del Macellatore di Dei e fermarlo prima che sia troppo tardi.

Natalie Portman è di nuovo Jane Foster

La conferenza stampa interamente dedicata a lei, si apre con una prima considerazione dell’attrice sul lavoro svolto insieme a Waititi, regista del film. “Il poter lavorare con Taika è stato uno dei motivi che mi ha spinto ad accettare il film. Lui è così creativo, ha saputo tirar fuori da tutti noi tanta spontaneità, ricordandoci di affrontare la vita con leggerezza, specialmente in questi momenti difficili”. “Di norma – continua Portman – mi piace arrivare sul set preparata, sapendo cosa mi aspetta. Taika invece ci ha chiesto di dimenticare ogni cosa, di improvvisare quanto più possibile, il che mi ha agitato non poco. Ma alla fine si tratta di riscoprire il senso di essere attori, ovvero quella possibilità di giocare e fare dell’immaginazione il proprio punto di forza”.

“Il film ci ha richiesto sfide notevoli, – racconta poi l’attrice – specialmente perché mescola dramma e commedia. Recitare in un dramma può essere molto gratificante, ma anche le commedie sono magnifiche. Personalmente cerco sempre di apportare spontaneità nei ruoli drammatici e profondità in quelli comici. Jane vive questa dualità, tra leggerezza e consapevolezza dei propri drammi. Ha sia un animo umano che un animo divino. Normalmente interpretare un personaggio duro, invincibile, mi spaventa, perché trovo faticoso calarmi nei suoi panni. Con Jane ciò però non è successo, perché lei è anche profondamente umana, ricca di paure e debolezze che trova però la forza di superare ogni cosa.

Continuando a parlare del suo personaggio, l’attrice afferma poi che “all’inizio di questo film Jane sta affrontando una cosa molto spaventosa, difficile da controllare. È una donna che sta cercando un nuovo senso alla sua vita, è in cerca di amore, e seguendo il suo istinto in questa ricerca approderà a qualcosa di nuovo e meraviglioso. Poter interpretare nuovamente Jane è stato entusiasmante. Il suo arco narrativo è magnifico e credo che abbia rappresentato un vero e proprio punto di svolta, anche solo per l’essere una donna scienziata che è divenuta un modello per molti. Quando poi è diventata una supereroina il suo valore è cresciuto ancora. In più trovo rivoluzionario che la Marvel e Taika abbiano affidato questo ruolo ad un’attrice mamma, ebrea, quarantenne. Non è una cosa che capita tutti i giorni, purtroppo.

Natalie Portman Thor Love and Thunder
Natalie Portman in una scena di Thor: Love and Thunder. Photo by Jasin Boland. ©Marvel Studios 2022.

Natalie Portman, tra l’importanza dell’inclusività e i piani per il futuro

Interrogata sul tema delle supereroine al cinema, Portman non ha dubbi: “dovrebbero essercene molte di più, ma sono stati comunque fatti progressi importanti. Trovo fondamentale che tutti possano immedesimarsi in un supereroe e non dovremmo più sorprenderci che una donna possa essere un supereroe, dovrebbe essere la norma. Quando io ero bambina c’era solamente un riferimento possibile, oggi invece ce ne sono molti di più e sono lieta di poter contribuire a questo cambiamento”. 

Oltre al suo impegno con il film Marvel, l’attrice sta attualmente vivendo un periodo ricco di progetti, che la vedono impegnata non solo in qualità di interprete. “Ho diverse idee sulle sfide future che voglio intraprendere nella mia carriera. Mi sento ad un punto dove ho voglia di sperimentare cose nuove, utilizzando la mia voce in modi nuovi. Attualmente, ad esempio, sto producendo una serie per Apple+, mentre in futuro dirigerò sicuramente un altro film. Voglio mettermi in gioco su più fronti, insomma, rimanendo fedele al mio interesse per le storie femminili. Scrittrici come Natalia Ginzburg ed Elena Ferrante sono una grande fonte di ispirazione a riguardo”.

E per Mighty Thor quale futuro dobbiamo aspettarci? “Sarò sincera, – risponde l’attrice all’immancabile domanda – non ne ho la più pallida idea. Non sono al corrente dei piani futuri della Marvel, tanto che quando durante la prima proiezione del film ho visto quella cosa, che non dirò per non fare spoiler, sul finale, sono rimasta scioccata anche io. E come me anche Taika e gli altri attori non ne sapevano nulla. Con la Marvel tutto è possibile, quindi quale sarà il futuro di Jane lo scopriremo prima o poi.”

 
 

Non Sarai Sola, da oggi al cinema in film con Noomi Rapace

Non Sarai Sola film

Arriva oggi in sala, distribuito da Universal Pictures, Non Sarai Sola, il film diretto da Goran Stolevski con Klimoska, Anamaria Marinca, Noomi Rapace, Alice Englert, Carloto Cotta, Félix Maritaud e Arta Dobroshi.

Per secoli, le montagne macedoni hanno nascosto paurosi segreti soprannaturali, inclusa l’esistenza della “Vecchia Zitella Maria” (Anamaria Marinca), una strega incattivita la cui terribile storia terrorizza i bambini da 200 anni. Maria desidera ardentemente una figlia che le tenga compagnia. Tenta di rapire una contadina appena nata, Nevena (Sara Klimoska), costringendo la madre disperata della bambina a fare un patto terrificante: se alla madre è permesso di crescere la sua bambina, permetterà a Maria di prendere Nevena quando compirà 16 anni. Maria marchia la ragazza per suggellare l’accordo, rendendola muta.

Al 16° compleanno di Nevena, Maria ritorna e trasforma la ragazza in una strega. Ma la maternità non è fatta per Maria, e alla fine abbandona Nevena dopo averle insegnato come assumere la forma di qualsiasi creatura che uccide. Abbandonata, la solitudine e la curiosità di Nevena per il mondo circostante la portano in un villaggio vicino. Quando uccide accidentalmente una contadina, Bosilka (Noomi Rapace), prende il posto della donna nel villaggio. La vita è brutale e imprevedibile ma stranamente appagante per Nevena, finché non viene aggredita e uccide l’aggressore. Dopo aver abbandonato il suo corpo, seduce e uccide un bel giovane di nome Boris (Carloto Cotta), godendosi le libertà che le offre la vita nel corpo di lui.

Quando una bambina di 10 anni viene gravemente ferita, Nevena coglie l’occasione per ricominciare da capo. Come Biliana, vive l’infanzia felice che le è stata negata. Quando raggiunge la giovane età, Biliana (Alice Englert) sposa Yovan (Félix Maritaud), un bel giovane del suo villaggio, e subito rimane incinta.

Ma l’improvviso ritorno di Maria porterà Nevena a fare una sua scelta molto difficile. Il film d’esordio del regista vincitore del Premio Sundance Goran Stolevski, Non Sarai Sola è una storia inquietante, poetica e soprannaturale che si trasforma in una storia umana, intrisa di rituali e tradizioni macedoni. Non Sarai Sola è scritto e diretto da Goran Stolevski (Would You Look at Her). Il film è prodotto da Kristina Ceyton (The Babadook, The Nightingale) e Samantha Jennings (Buoyancy, Good Madam). Nel cast troviamo Klimoska (Would You Look at Her, Willow), Anamaria Marinca (4 Months, 3 Weeks, and 2 Days, “Sex Traffic”), Noomi Rapace (The Girl with the Dragon Tattoo, Prometheus), Alice Englert (Beautiful Creatures, “Top of the Lake”), Carloto Cotta (Tabu, Diamantino), Félix Maritaud (BPM (Beats Per Minute), Sauvage / Wild) e Arta Dobroshi (Lorna’s Silence, “Gangs of London”).

Il direttore della fotografia è Matthew Chuang (The Mandela Effect, Blue Bayou). La scenografa è Bethany Ryan (“High Life”, Buoyancy). Il film è montato da Luca Cappelli (Ruin, Acute Misfortune). La truccatrice è Dusica Vuksanovic (“Black Sun”, “The Outpost”).

 
 

Thor: Love and Thunder, guida completa i personaggi del film

ATTENZIONE – L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SU THOR: LOVE AND THUNDER

Thor: Love and Thunder è attualmente il film più stravagante del MCU, e il fatto di poter contare su un cast di personaggi ricco di attori di talento aiuta sicuramente. Taika Waititi torna a dirigere il suo secondo film del MCU dopo il successo di Thor: Ragnarok del 2017. Con lui, tornano tanti altri volti noti, insieme ad altri nuovissimi, tutti in grado di portare la giusta dose di comicità e drammaticità nella sentita avventura di Thor: Love and Thunder.

1Il cast di supporto di Thor: Love and Thunder

Chris Pratt nei panni di Peter Quill/Star-LordPeter Quill è a capo degli strampalati Guardiani della Galassia, ora con Thor al seguito. Il ruolo di spicco di Pratt è stato quello di Andy Dwyer in Parks & Rec. Ha poi recitato nella trilogia di Jurassic World e nei film di The Lego Movie.

Dave Bautista nei panni di DraxDrax torna come simpatico attaccabrighe dei Guardiani in Thor: Love and Thunder. Al di fuori del MCU, Bautista è noto per i ruoli in Dune, Army of the Dead, Riddick e altri. Il prossimo film che lo vedrà protagonista sarà Glass Onion: A Knives Out Mystery.

Karen Gillan come Nebula – L’androide più arrabbiato di tutti ritorna anche in Love and Thunder. Oltre che per il ruolo di Nebula, il pubblico conoscerà la Gillan anche per il suo lavoro nei film Jumanji, Oculus, The Big Short e soprattutto per il suo amato ruolo di Amy Pond in Doctor Who.

Pom Klementieff nel ruolo di Mantis – In Thor: Love and Thunder ritorna anche l’empatica-insettoide Mantis. Al di fuori del MCU, il pubblico conoscerà l’attrice francese Klementieff grazie a Diamanti Grezzi, Westworld e Thunder Force. La vedremo anche nei prossimi due capitoli della saga Mission: Impossible.

Bradley Cooper nel ruolo di Rocket RaccoonRocket è l’esperto di demolizioni e armi dei Guardiani nonché “dolce conigio” di Thor. Oltre a prestare la voce a Rocket, Cooper ha interpretato altri ruoli importanti nei film A Star is Born, Nightmare Alley, Il lato positivo – Silver Linings Playbook, American Sniper, American Hustle, la serie televisiva Alias e, naturalmente, la trilogia cinematografica di Una notte da leoni.

Vin Diesel nei panni di Groot – L’adolescente Groot torna con i Guardiani in Thor: Love and Thunder. Al di fuori del MCU, Vin Diesel è noto per aver interpretato Dominic Toretto nella serie Fast & Furious, Riddick nei film di The Chronicles of Riddick e Xander Cage nella serie xXx.

Sean Gunn nel ruolo di Kraglin – Kraglin è ufficialmente un membro dei Guardiani della Galassia, anche se ha l’abitudine di trovarsi una nuova moglie su ogni pianeta che visitano. Gunn ha recentemente recitato in The Suicide Squad del fratello James Gunn, dove ha interpretato Weasel. Il pubblico televisivo lo riconoscerà sicuramente anche per il suo ruolo di Kirk Gleason in Gilmore Girls.

Kieron L. Dyer nel ruolo di Axl – Axl è un ragazzo asgardiano con un dono speciale con cui Thor stringe un legame in Thor: Love and Thunder. Prima di Thor, i due ruoli di rilievo di Dyer sono stati Leroy Jenkins in The Brilliant World of Tom Gates e la partecipazione al film natalizio Jingle Jangle: Viaggio di Natale.

Matt Damon come attore Loki – Non potrebbe essere un film di Taika Waititi su Thor senza il ritorno di un trio di attori, primo fra tutti l’attore Loki. Gli spettatori conoscono bene Damon per i suoi ruoli in The last duel, Ford vs Ferrari, The Martian, Interstellar, i franchise di Jason Bourne e Ocean’s Eleven, diversi film di Kevin Smith e, naturalmente, Good Will Hunting.

Luke Hemsworth nel ruolo dell’attore Thor – L’attore Thor, eccessivamente drammatico, torna al fianco dell’attore Loki e ha qualche idea sul suo ruolo. Quando non fa un cameo nei film del fratello Thor, Hemsworth è noto per aver interpretato il personaggio di Ashley Stubbs in Westworld.

Sam Neill nel ruolo dell’attore Odino – La morte di Odino in Thor: Ragnarok è ricreata in modo piuttosto melodrammatico dall’attore Odino nel film. Neill è noto in tutto il mondo per il ruolo del Dr. Alan Grant nella serie Jurassic Park/World, mentre altri lo conoscono per i ruoli televisivi del Cardinale Thomas Wolsey in The Tudors e del Maggiore Chester Campbell nelle prime due stagioni di Peaky Blinders.

Melissa McCarthy nel ruolo dell’Attrice Hela – L’Attrice Hela è una nuova aggiunta alla compagnia teatrale di Asgard in Thor: Love and Thunder, e forse la più drammatica finora. McCarthy è nota per il suo lavoro comico in progetti come Ghostbusters, Spy, The Heat e Bridesmaids – Le amiche della sposa, oltre che per ruoli più drammatici come Nine Perfect Strangers. Prossimamente la vedremo nel ruolo di Ursula nel remake live-action della Disney La sirenetta.

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Avatar: la via dell’acqua, a James Cameron non frega niente se i fan si lamentano del film troppo lungo

Avatar: la via dell’acqua

James Cameron ha commentato le lamentele sulla lunghezza dei film e prevede già le critiche a Avatar: la via dell’acqua. Negli ultimi anni ed è diventato molto frequente per i grandi studi di produzione realizzare film di tre ore (Avengers: Endgame e The Batman sono due esempi recenti). I Marvel Studios hanno seguito una strada diversa ultimamente, tuttavia, poiché Doctor Strange nel Multiverso della Follia e Thor: Love and Thunder sono tra i loro film più brevi.

Già nel 2009, Avatar durava ben 162 minuti, e non sorprende che il regista James Cameron stia facendo tutto il possibile per far sì che anche Avatar: la via dell’acqua sia un film molto lungo.

Nell’ultimo numero di Empire Magazine, il regista ha chiarito che non gli importa se le persone non sono d’accordo con i suoi piani per realizzare un sequel della durata di almeno tre ore. “Non voglio che nessuno si lamenti della lunghezza quando si siedono a guardare [la televisione] per otto ore”, dice. “Posso quasi scrivere questa parte della recensione. ‘Il film di tre ore agonizzante…'”Datemi una fottuta pausa“, ha continuato Cameron. “Ho visto i miei figli sedersi e guardare cinque episodi di un’ora di seguito.”

In un certo senso è un punto di vista giusto, anche se vale la pena ricordare che quando guardi qualcosa in tv puoi mettere in pausa e andare in bagno o a fare uno spuntino! Per coloro che non vogliono perdersi nulla, guardare un film di tre ore può essere un po’ una seccatura… in particolare per chi ha una vescica un po’ debole.

A questo, Cameron ha semplicemente detto: “Ecco il grande cambio di paradigma sociale che deve avvenire: va bene alzarsi e andare a fare pipì”. Se quindi anche lui dice che può andare bene alzarsi durante il film per fare pipì, vorrà dire che non ci dovrebbero essere problemi a perdersi qualche minuto di Avatar: la via dell’acqua.

Avatar: la via dell’acqua, il film

Avatar: la via dell’acqua si svolge dentro e intorno all’oceano. Sully (Sam Worthington) e Neytiri (Zoe Saldana) hanno dei figli. “Ovunque andiamo”, dice Sully, “so una cosa, questa famiglia è la nostra fortezza”. Il sequel sembra ancora più sbalorditivo nella sua grafica blu intenso rispetto al film del 2009. Creature tutte nuove: vediamo i Na’vi su pesci volanti, uccelli, creature che comunicano con una balena, eppure in qualche modo divisi nonostante la loro affinità con la natura: le persone aliene sono divise, combattono l’una contro l’altra in una lotta tra pistole e frecce. È davvero un mondo completamente nuovo che alza la posta in gioco del precedente film 3 volte vincitore di Oscar.

Avatar: la via dell’acqua debutterà il 14 dicembre 2022, seguito dal terzo capitolo il 20 dicembre 2024. Per il quarto e quinto capitolo, invece, si dovrà attendere ancora qualche anno: 18 dicembre 2026 e 22 dicembre 2028.

Il cast della serie di film è formato da Kate Winslet, Edie Falco, Michelle Yeoh, Vin Diesel, insieme ad un gruppo di attori che interpretano le nuove generazioni di Na’vi. Nei film torneranno anche i protagonisti del primo film, ossia Sam Worthington, Zoe Saldana, Stephen Lang, Sigourney Weaver, Joel David Moore, Dileep Rao e Matt Gerald.

 
 

X-Men: 10 piani assurdi del franchise (prima della fusione con Disney)

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Stando alle parole di Kevin Feige, il presidente dei Marvel Studios, sono in programma grandi progetti per il team degli X-Men all’interno dell’Universo Cinematografico Marvel. Per ora, non c’è ancora nulla di certo e forse si dovranno aspettare diversi anni prima di vedere l’intera squadra muoversi all’interno dell’MCU.

La fusione tra la Disney e la Fox ha fatto molto discutere, anche per l’impatto che essa potrebbe avere sul team dei mutanti. D’altronde, la Fox aveva già pianificato una serie di piani interessanti per i suoi personaggi…

Vediamo le 10 idee più particolari che vedevano coinvolti gli X-Men e che, purtroppo o per fortuna, non saranno mai realizzate.

1Un cross-over X-Men / Fantastici Quattro / Deadpool / Daredevil

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Ora sappiamo con certezza che la Fox non ha approfittato del suo ampio catalogo di personaggi Marvel per realizzare un’opera globale finché poteva. Nonostante ciò, è dal 2010 che si parlava si un grosso progetto cross-over che includesse il franchise degli X-Men, i Fantastici Quattro, Daredevil e Deadpool.

L’idea era quella di mettere gli X-Men contro i Fantastici Quattro. Bourne Helmer Paul Greengrass era ansioso di dirigere un film simile, ma l’accordo non è stato compiuto. Fox ha preferito proseguire con X-Men: L’inizio e il cross-over non è mai diventato realtà.

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Chris Evans: come l’addio a Captain America ha cambiato la sua vita

Chris-Evans-as-Captain-America

Durante una recente intervista con Yahoo Entertainment (tramite US Weekly) per promuovere Lightyear – La vera storia di Buzz della Disney-Pixar, Chris Evans ha spiegato come lasciarsi il ruolo di Captain America alle spalle lo abbia cambiato fisicamente, ammettendo che è stato “letteralmente un peso via” dalle sue spalle. Evans dice che ha perso sei chili, il che ha portato le persone a chiedergli spesso se stia bene:

“Credo di aver perso circa 6 chili. Ogni volta che le persone mi vedono mi dicono: “Stai bene? Hai perso un po’ di peso”. Non devo più allenarmi così duramente tutto il tempo.”

L’arco narrativo di Steve Rogers/Chris Evans si è concluso dopo oltre 10 anni in cui l’attore è stato sempre tenuto a mantenere una certa forma fisica e una certa massa muscolare, ora venuta meno questa esigenza, è chiaro che anche il corpo di Chris cominci a lasciar andare il ruolo.

Intanto, nel MCU, abbiamo già un nuovo Captain America, che si chiama Sam Wilson ed esplorerà l’essere un super soldato in maniera molto diversa, dal momento che il personaggio di Anthony Mackie non ha super poteri! Lo vedremo presto in Captain America 4, già annunciato ufficialmente.

 
 

Luck: il trailer del film Apple Tv+ disponibile dal 5 agosto

Ecco il trailer di Luck, diretto da Peggy Holmes il film vede nel cast originale Jane Fonda, Whoopi Goldberg, Eva Noblezada, Simon Pegg, Flula Borg, Colin O’Donoghue, John Ratzenberger e Adelynn Spoon. Dal 5 agosto su Apple Tv+.

Da Apple Original Films arriva la storia di Sam Greenfield, la persona più sfortunata del mondo che, quando si imbatte nella Terra della Fortuna, mai vista prima, parte alla ricerca di un po’ di buona sorte da riportare a casa per il suo miglior amico. In quel posto, però, gli esseri umani non sono ammessi e a Sam non resta che un’unica possibilità per riuscire nella sua missione: collaborare con le creature magiche che vivono lì.

Luck è prodotto da Skydance Animation ed è doppiato, nella versione originale, da Jane Fonda, Whoopi Goldberg, Eva Noblezada, Simon Pegg, Flula Borg, Colin O’Donoghue, John Ratzenberger e Adelynn Spoon. Il film è diretto da Peggy Holmes, da una sceneggiatura di Kiel Murray, con John Lasseter, David Ellison, Dana Goldberg e David Eisenmann che producono per Skydance Animation.

 
 

Crimes of the future: dal 24 agosto al cinema il film di David Cronenberg

Entra nel listino Lucky Red Crimes of the future di David Cronenberg, di ritorno sul grande schermo dopo otto anni di assenza. Tra i registi più amati dagli appassionati di horror e thriller, Cronenberg è tornato a far parlare di sé presentando al Festival di Cannes Crimes of the future. Il film arriverà al cinema il 24 agosto.

Dopo La promessa dell’assassino, A History of Violence e A Dangerous Method, ancora una volta David Cronenberg sceglie Viggo Mortensen come protagonista. Ad affiancarlo Léa Seydoux e Kristen Stewart.

Crimes of the future, che prende il titolo dal suo precedente film del 1970 senza esserne il remake, segna il ritorno del regista al genere del body horror, già mostrato in film come Shivers, Rabid, The Brood e La mosca.

Un film sconvolgente ed estremo, viscerale, in cui Cronenberg torna ad esplorare l’evoluzione dell’uomo e del pianeta in relazione alla tecnologia. Una visione fuori dagli schemi, un film di fantascienza spiazzante che racchiude in sé tutti i temi, attualissimi, della filmografia dell’autore canadese.

Crimes of the future, la trama

Quando la specie umana si adatta a un ambiente sintetico, il corpo subisce nuove trasformazioni e mutazioni. Con la sua compagna Caprice (Léa Seydoux), Saul Tenser (Viggo Mortensen), famoso artista e performer, mostra pubblicamente la metamorfosi dei suoi organi in spettacoli d’avanguardia. Timlin (Kristen Stewart), un investigatore del National Organ Registry, segue ossessivamente i loro movimenti, quando viene rivelato un gruppo misterioso…La loro missione: usare la notorietà di Saul per far luce sulla prossima fase dell’evoluzione umana. 

 
 

Thor: Love and Thunder, quando è ambientato? Ecco la sequenza temporale

Thor: Love and Thunder chris hemsworth

Il ritorno di Thor Odinson in Thor: Love and Thunder sta raccogliendo i primi pareri entusiasti, tuttavia sembra difficile stabile quando esattamente è ambientato il film con Chris Hemsworth. Durante una delle tante interviste degli ultimi giorni, al regista Taika Waititi è stato chiesto quando il film è ambientato e lui ha dato una risposta del tutto non impegnativa suggerendo che erano passati quattro anni da Avengers: Endgame. Poiché gli eventi di Avengers: Infinity War si sono svolti nella primavera del 2018 e Avengers: Endgame cinque anni dopo, nella primavera del 2023, questo collocherebbe Thor: Love and Thunder nel 2027. Ma Taika Waititi si sbagliava.

In un momento chiave durante Thor: Love and Thunder, Jane (Natalie Portman) e Thor si riuniscono e fanno riferimento a quanto tempo è passato da quando si sono lasciati. Mentre Jane suggerisce che sono passati “tre, quattro anni”, Thor ha in mente un lasso di tempo più preciso: “otto anni, sette mesi e sei giorni”. La discrepanza di percezione può essere spiegata dal fatto che Jane ha “perso” i cinque anni dello SNAP, fino a Avengers: Endgame e quindi ci si può fidare del numero di Thor. Sulla base di quando Thor e Jane si sono lasciati, è possibile calcolare il posto esatto di Thor: Love and Thunder nella sequenza temporale del MCU.

Durante la festa in Avengers: Age of Ultron, che si ritiene sia ambientata intorno alla data di uscita del 1 maggio 2015, Thor e Jane sono ancora insieme ma Jane è assente e presa dai suoi viaggi di lavoro. Durante Thor: Ragnarok, anch’esso ambientato principalmente intorno alla data di uscita del 3 novembre 2017, un fan chiede di fare un selfie con Thor e gli rivela di essere dispiaciuto per il fatto che Jane abbia rotto con lui. Basandoci sulle date di uscita del film, Thor: Love and Thunder dovrebbe svolgersi tra il 7 dicembre 2023 e il 9 giugno 2026.

La risposta di Waititi deve essere sbagliata poiché il 2027 sarebbe troppo oltre questa finestra temporale. È difficile dire con maggiore precisione dove sia collocato Thor: Love and Thunder poiché si suppone che Thor e Jane non si siano più visti dalla fine di Age of Ultron, quando lui lascia la Terra per cercare le Gemme dell’Infinito, tuttavia, questo significherebbe che all’inizio di questo film, Thor è in viaggio con i Guardiani della Galassia da circa sei mesi e il fatto che si sia rimesso già in forma non sembra plausibile, nonostante si tratti di un dio norreno.

Sebbene in Thor: Love and Thunder non ci siano riferimenti agli altri eventi della Fase 4 del MCU in corso, Spider-Man: No Way Home e Hawkeye sono entrambi ambientati nel 2024 e Moon Knight e Doctor Strange nel Multiverso della Follia sono entrambi ambientati nel 2025, quindi sembra improbabile che le avventure di Thor siano molto precedenti a quelle. Molto probabilmente Thor: Love and Thunder è ambientato nel 2025 o nella prima metà del 2026, appena due o tre anni dopo Avengers: Endgame.

Thor: Love and Thunder, leggi la recensione

Thor: Love and Thunder è il quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece al 6 Luglio 2022.

Il film segue Thor (Chris Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Ma il suo riposo è interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr il Macellatore di Dei (Christian Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Valchiria (Tessa Thompson), Korg (Taika Waititi) e dell’ex fidanzata Jane Foster (Natalie Portman) che, con stupore di Thor, brandisce inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor. Insieme, intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per scoprire il mistero della vendetta di Gorr il macellatore di dei e fermarlo prima che sia troppo tardi.

Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and Thunder, un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarok, così come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. Nel cast anche Christian Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di Dei, e Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

 
 

Heat 2: Michael Mann conferma il film tratto dal romanzo

Heat 2

Il regista Michael Mann conferma che ha in programma di trasformare il suo romanzo di Heat 2 in un film. Pubblicato nel 1995, Heat – La Sfida racconta il pericoloso gioco del gatto e del topo tra l’uomo di legge Vincent Hanna (Al Pacino) e il criminale in carriera Neil McCauley (Robert De Niro). L’epopea del crimine è stata un successo di pubblico e critica e da allora ha mantenuto un posto di rilievo nella cultura popolare, soprattutto grazie alle memorabili interpretazioni dei due protagonisti del film. Le avvincenti sequenze di rapine di Heat hanno anche ispirato film come Nella tana dei lupi e persino Il cavaliere oscuro.

Dopo l’annuncio ufficiale dell’inizio di quest’anno, Mann pubblicherà un romanzo sequel di Heat, intitolato semplicemente Heat 2. Il libro funge sia da sequel che da prequel della storia originale del 1995, che racconta le gesta di Hanna e Chris Shiherlis, interpretato nel film da Val Kilmer. Alla fine di Heat, Chris, l’unico sopravvissuto della banda di rapinatori di banche di McCauley, viene ferito e ricercato dalla polizia, lasciando la porta aperta per ulteriori avventure. Il romanzo di Heat 2, scritto insieme a Meg Gardiner, dovrebbe uscire il 18 agosto.

Ora, in una nuova intervista con Empire prima dell’uscita del romanzo, Michael Mann rivela che ha intenzione di trasformare Heat 2 in un film: “È totalmente progettato per essere un film. È un film modesto? No. È una serie molto costosa? No. Sarà un grande film … È sostenuto nella cultura. È noto. Potrei illudermi di pensare che il mondo intero lo conosce, ma quando dai un’occhiata alla sua importanza nel mercato home video per oltre 20 anni, questo progetto ha davvero basi forti. Le persone lo guardano ancora, le persone ne parlano ancora. È un marchio. È una specie di un universo di Heat, in un certo senso. E questo certamente giustifica un film molto grande e ambizioso.”

 
 

Thor: Love and Thunder, la spiegazione delle scene post credits

Thor: Love and Thunder film recensione

ATTENZIONE – L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SU THOR: LOVE AND THUNDER

Come è d’abitudine per i Marvel Movies, anche Thor: Love and Thunder ha due scene post credits, la prima che offre un gancio al futuro del franchise, e la seconda che in genere è più un inside joke, un riferimento interno per gli spettatori, e che, in genere, non costituisce nulla di importante per lo svolgimento della trama del MCU.

In Doctor Strange nel Multiverso della Follia, ad esempio, la prima ci ha presentato la Clea di Charlize Theron e un nuovo viaggio nel Multiverso per Strange, mentre la seconda era quasi un gioco tra Bruce Campbell, Sam Raimi e i fan del regista. Anche nel caso di Thor: Love and Thunder si ripete lo schema.

La prima scena post credits di Thor: Love and Thunder ci riporta da Zeus (Russell Crowe). Nella breve scena vediamo un padre degli dei ferito e umiliato, che commenta con sdegno il comportamento di questo dio norreno che lo ha trattato con molto poco rispetto. Zeus è steso, mentre le sue ancelle si prendono cura di lui e si rivolge a suo figlio parlando di vendetta. Dall’ombra emerge una figura, è Ercole, che si dice pronto a eseguire gli ordini del padre. A interpretarlo è stato chiamato Brett Goldstein che a molti non dirà nulla ma che è ben noto a chi segue la serie Apple Tv+ Ted Lasso. Nello show ideato da Jason Sudeikis, Goldstein interpreta Roy Kent, personaggio molto amato dal pubblico, qui invece è stato chiamato a essere Ercole, scelta che sembra collegarsi con la scena post credits di Eternals in cui abbiamo visto Eros (Harry Styles). Che il futuro del MCU ci porti in un mondo pieno di divinità greche?

La seconda scena post credits di Thor: Love and Thunder invece ci sembra più difficile da decifrare. Vediamo Jane Foster svegliarsi nel Valhalla. Qui è accolta da Heimdall, anche lui morto in battaglia e quindi salito nel Paradiso che attende i guerrieri norreni. La scena potrebbe essere un riferimento alla fine gloriosa di Mighty Thor, ma potrebbe lasciare anche la porta aperta per un futuro ritorno del personaggio nel MCU. Quale sarà la scelta di Kevin Feige e compagnia, dipenderà probabilmente da quello che sarà deciso dal box office di Love and Thunder.

Thor: Love and Thunder, leggi la recensione

Thor: Love and Thunder è il quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece al 6 Luglio 2022.

Il film segue Thor (Chris Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Ma il suo riposo è interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr il Macellatore di Dei (Christian Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Valchiria (Tessa Thompson), Korg (Taika Waititi) e dell’ex fidanzata Jane Foster (Natalie Portman) che, con stupore di Thor, brandisce inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor. Insieme, intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per scoprire il mistero della vendetta di Gorr il macellatore di dei e fermarlo prima che sia troppo tardi.

Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and Thunder, un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarok, così come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. Nel cast anche Christian Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di Dei, e Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

 
 

Clerks 3: il primo trailer del film di Kevin Smith

Ecco il primo trailer di Clerks 3.

A proposito di Clerks 3, in passato Kevin Smith aveva dichiarato che la sceneggiatura del film è stata modificata in seguito all’attacco di cuore avuto dal regista nel 2018, ispirando così il nuovo percorso del protagonista Randal. A quanto pare il film inizierà con il cinico cassiere di fast food interpretato da Jeff Anderson che, come Smith, ha appena subito un infarto e sta attraversando una crisi di mezza età.

“Randal ha un attacco di cuore, ed essendosi avvicinato così tanto alla morte, capisce che la sua vita non ha significato nulla, nessuno lo ricorderà e non ha famiglia o cose del genere”, ha dichiarato Smith. “E durante la ripresa, mentre si trova sotto effetto di fentanil, giunge alla classica conclusione di un uomo di mezza età che ha lavorato in un videonoleggio per tutta la sua vita e ha visto i film di altre persone: voglio fare il mio film. Ed è qui che Dante e Randal creano Clerks, e questa è la storia di Clerks 3.”

Clerks 3 è scritto e diretto da Kevin Smith e sarà distribuito da Lionsgate Films. Il film è la nona puntata del View Askewniverse e vede il ritorno del cast originale di Clerks, inclusi gli attori Brian O’Halloran e Jeff Anderson come personaggi principali. Smith e Jason Mewes torneranno nei panni dell’iconico duo di Jay e Silent Bob.

 
 

Un piccolo favore: libro, trama e cast del film con Blake Lively

Un piccolo favore film

Cosa si sarebbe disposti a fare per un proprio amico o amica? È questa la domanda alla base del film di genere giallo Un piccolo favore (qui la recensione). Arrivato in sala nel 2018, questo è diretto dal regista Paul Feig, principalmente noto per film commedia come Le amiche della sposa e il reboot al femminile di Ghostbusters. Cimentandosi qui con un genere a lui nuovo, Feig dà vita ad un racconto teso e coinvolgente, che trova la sua forza tanto nel mistero che lo pervade tanto nella complicità che si genera tra le due attrici protagoniste. Si tratta di un film divenuto un piccolo caso, che ha da subito attirato molte attenzioni su di sé.

Questo è tratto non da una storia vera, bensì dall’omonimo libro del 2017 scritto da Darcey Bell. I diritti di questo furono comprati ancor prima della sua pubblicazione, garantendogli un adattamento cinematografico in breve tempo. Il racconto della Bell si è infatti rivelato un vero e proprio successo editoriale, merito anche dell’utilizzo di un narratore non affidabile, che rende complesso avere un’oggettiva panoramica di quanto accaduto realmente. Per il mistero che avvolge la trama centrale, il film è stato accostato a titoli simili come Gone Girl – L’amore bugiardo e La ragazza del treno.

Nel mantenere le principali caratteristiche del romanzo, il regista è così riuscito a confezionare un film particolarmente accattivante, con un cast di grandi star internazionali. Un piccolo favore ha poi raccolto ampi consensi di critica, come anche un guadagno di circa 98 milioni di dollari a fronte di un budget di 20. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e ai suoi sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Un piccolo favore: la trama del film

Protagonista del film è Stephanie Smothers, una giovane mamma single che ormai da qualche tempo ha guadagnato un certa popolarità gestendo un blog di cucina. Grazie a tale attività, Stephanie ha anche il tempo di essere una madre presente per suo figlio Miles, generando l’invidia di altri genitori a lei vicini. La sua vita, perfettamente tranquilla e routinaria, viene tuttavia sconvolta dall’incontro con l’affascinante Emily Nelson. Questa è la madre di un compagno di scuola di Miles, e lavora in un’importante compagnia di moda. La donna, dai modi di fare eccentrici, svela da subito un carisma che non manca di affascinare Stephanie. In breve, le due diventano grandi amiche. Con lo stringersi del loro rapporto, le due donne inizieranno a confessarsi anche segreti molto personali circa la rispettiva vita privata.

Stephanie, dal canto suo, racconterà del controverso rapporto che intrattiene con il fratellastro Chris, come anche del suo ormai defunto marito Davis. Emily, invece, rivela una certa insofferenza per il suo grigio matrimonio con Sam Townsend, professore di inglese. La loro amicizia, però, prende pieghe inaspettate nel momento in cui Emily chiede a Stephanie di badare per qualche giorno a suo figlio, dovendo lei assentarsi per qualche giorno per alcuni impegni di lavoro. Emily, però, sparirà nel nulla, causando la preoccupazione di Stephanie. Capire cosa sta succedendo sarà l’unico modo per uscire da quello che sembra essere un intricato e pericoloso gioco.

Un piccolo favore cast

Un piccolo favore: il cast del film

Ad interpretare la protagonista del film, Stephanie, vi è la candidata all’Oscar Anna Kendrick. Celebre per i film Tra le nuvole e Pitch Perfect, l’attrice è sempre stata la prima ed unica scelta per il regista, il quale la considerava perfetta per il ruolo di una donna amabile e pronta ad aiutare gli altri. Per prepararsi al ruolo, questa ebbe modo di confrontarsi con la scrittrice, dalla quale poté apprendere tutte le principali caratteristiche del personaggio. Nel corso del film, l’attrice indossa ben 39 differenti costumi, che evidenziano anche il suo cambiamento psicologico e di personalità. Accanto a lei, nei panni del fratellastro Chris vi è l’attore Dustin Milligan, mentre Eric Johnson è il defunto marito Davis.

Nei panni della misteriosa Emily vi è invece l’attrice Blake Lively. Per il ruolo, l’attrice ha dato vita ad un curioso cambiamento nel suo profilo Instagram. Ha infatti cancellato tutte le sue foto, iniziando a seguire soltanto 28 account di persone che condividevano lo stesso nome del suo personaggio. Inoltre, contrariamente ad Emily, la Lively è totalmente astemia. Per tale motivo tutto ciò che la si vede bere nel film e che sembra alcol, in realtà non lo è. L’attrice, inoltre, ha personalmente curato il look di Emily, scegliendo gli abiti e i particolari da lei indossati nel film. Accanto a lei, nei panni del marito Sean Townsend, vi è l’attore Henry Golding, scelto per via del suo fascino misterioso e della sua voce suadente. Nel film sono poi presenti gli attori Linda Cardellini nei panni di Diana Hyland e Rupert Friend in quelli di Dennis Nylon.

Un piccolo favore: il finale e il sequel

Il film segue in modo piuttosto fedele il romanzo da cui è tratto, salvo per alcune notevoli differenze. In particolare, la principale di queste riguarda proprio il finale. Questo subisce infatti un cambiamento che lo rende particolarmente più intricato e meno prevedibile. Nel romanzo, infatti, Emily si rivela non essere chi dice di essere, e tramite un astuto piano riesce ad ottenere una grande somma di denaro con cui fugge in Europa. Stephanie, invece, viene ritenuta responsabile di quanto avvenuto ed arrestata. Ciò non avviene però nel film, dove il rapporto tra i personaggi principali e l’esito delle loro azioni cambia profondamente. Quelli che hanno letto il romanzo, dunque, possono vedere il film con la consapevolezza di non sapere già come andrà a finire.

Questo finale a suo modo aperto ha a lungo fatto pensare che la realizzazione di un sequel non era da escludere. Nel maggio 2022, infatti, Prime Video ha annunciato l’avvio della produzione di un seguito. La regia sarà sempre affidata a Paul Feig, mentre torneranno nel cast sia Blake Lively che Anna Kendrick. La sceneggiatura sarà scritta da Jessica Sharzer, che coprirà anche il ruolo di produttrice insieme a Feig. Ad oggi non si hanno ulteriori notizie e non è noto quando avranno inizio le riprese. Segreta è anche la trama su cui sarà incentrato questo sequel, che però con molto probabilità andrà a raccontare cosa è accaduto alle due protagoniste dopo la fine del primo film.

Un piccolo favore: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

In attesa del sequel, è possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Un piccolo favore è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Apple iTunes e Tim Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 6 luglio alle ore 21:20 sul canale Rai 2.

Fonte: IMDb

 
 

Silvia Brunelli: intervista alla regista de La Santa Piccola

La Santa Piccola recensione

Partito dalla Biennale Cinema College di Venezia, arrivato fino al  Tribeca Film Festival 2022 come unica pellicola italiana, La Santa Piccola, opera prima di Silvia Brunelli, che affronta i grandi temi della superstizione e della scoperta di sé, all’interno del Rione Sanità di Napoli, è tornato proprio in quei luoghi il 1° luglio per una proiezione speciale. In questa occasione, abbiamo raggiunto Silvia Brunelli, che ci ha raccontato il film, la sua genesi e lo straordinario percorso compiuto fino a questo momento.

Il film arriva da lontanissimo, dalla vittoria alla Biennale College e, dopo tanta strada, torna lì dove tutto è cominciato. Quali sono le emozioni che ti agitano, in questo momento?

Il regalo più grande che questo percorso mi ha dato è l’aver acquisito la consapevolezza che, ogni tanto, le imprese impossibili diventano possibili e che i sogni posso diventare qualcosa di reale. Bisogna impegnarsi e avere una gran pazienza e forza d’animo, questo è alla base di qualsiasi traguardo. Ma adesso so per certo che non esistono aspirazioni che non si possono raggiungere. La gratitudine è l’emozione più presente da quando tutto questo è iniziato.

Anche se il titolo del film si riferisce al personaggio di Annaluce, la santa piccola, sembra Lino a essere il vero centro della storia. Non si risparmia una certa dose di confusione e ambiguità, ma non sembra mai completamente perso o assoggettato, come sua madre dai “poteri” della figlia, o come Mario dai suoi “sentimenti”. Come descriveresti Lino?

Lino è un personaggio in fuga da un vuoto emotivo che non riesce a colmare. È un ragazzo che si maschera da uomo di casa, e finché ha quel ruolo è abbastanza impegnato per non pensare alla condizione in cui vive. Ma quando perde la sua quotidianità non riesce a stare con se stesso e guardarsi dentro, si abbandona ad ogni tipo di perdizione che lo aiuti a non pensare e a colmare l’assenza delle sue due figure femminili più importanti. Lino è un personaggio tragico perché ritorna al suo punto di partenza, alla sua condizione originaria nonostante abbia fatto un viaggio esplorativo.

Silvia Brunelli sui temi principali de La Santa Piccola

Qual è secondo te il tema principale del film, considerato che il racconto è diviso in due grandi storie e che in entrambe le situazioni si avverte l’esigenza di un miracolo e di una conferma esterna?

Il film ha un unico tema, sviluppato con più linee narrative ed è il conflitto tra destino e libero arbitrio.

Quali sono state le suggestioni e i riferimenti visivi che ti hanno guidata durante la realizzazione del film?

In realtà mi sono lasciata guidare dalla storia e dagli ambienti che ci circondavano; più che suggestioni visive avevamo in mente delle reference di tono, per dare alla nostra storia quell’oscillazione tra dramma e commedia.

Arrivata a questo punto, con tanta strada alle spalle percorsa con il tuo primo film, puoi fare un bilancio di quest’esperienza?

A dirti il vero ancora non riesco a fare un vero e proprio bilancio; per certo posso dirti che non mi aspettavo tanta accoglienza, ho letto delle recensioni davvero belle e ascoltato commenti e suggestioni dal pubblico che mi hanno lasciata stupita ed emozionata. Tutto questo è un passo importante e una risposta che fa da motore.

Si dice che il secondo film sia sempre più difficile del primo, tu hai già cominciato a lavorarci?

Già abbiamo iniziato, ma siamo ancora nelle fasi iniziali. Il primo non è stato semplice, vedremo cosa succederà con il secondo.

 
 

The Woman King: il primo trailer del film con Viola Davis

Le prime immagini di The Woman King con Viola Davis nel ruolo di Nasisca, generale dell’unità militare tutta al femminile del regno del Dahomey, uno degli stati africani più potenti tra il XVIII e il XIX secolo in un’epica storia ispirata a fatti realmente accaduti. Il film, diretto da Gina Prince-Bythewood con Viola Davis, Thuso Mbedu, Lashana Lynch, Sheila Atim, Hero Fiennes Tiffin e John Boyega. The Woman King sarà in autunno solo al cinema, prodotto da Sony Pictures e distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia

The Woman King, la trama del film con Viola Davis

Il film è la straordinaria storia delle Agojie, un gruppo di guerriere tutte al femminile che nell’Ottocento proteggeva il Regno africano di Dahomey con un’abilità e una ferocia mai viste al mondo. Ispirato a fatti realmente accaduti, The Woman King segue l’epico ed emozionante viaggio del generale Nanisca (il premio Oscar® Viola Davis) mentre addestra la nuova generazione di reclute e le prepara alla battaglia contro un nemico determinato a distruggere il loro stile di vita. Per alcune cose vale la pena combattere…

 
 

Amsterdam: il primo trailer del nuovo film di David O. Russel

Amsterdam, l’ultimo lungometraggio dell’acclamato regista e sceneggiatore David O. Russel, arriverà il 3 novembre nelle sale italiane, distribuito da The Walt Disney Company Italia. Racconto affascinante e intricato che fonde brillantemente fatti storici e finzione per un’esperienza cinematografica attuale, il film 20th Century Studios e New Regency Amsterdam è un crime originale su tre grandi amici che si trovano al centro di uno dei complotti segreti più scioccanti della storia americana.

Il film dei 20th Century Studios parla di tre amici, anche se il cast annovera molti nomi di spicco, tra cui Christian Bale, Margot Robbie, John David Washington, Rami Malek, Zoe Saldana, Mike Myers, Timothy Olyphant, Michael Shannon, Chris Rock, Anya Taylor-Joy, Andrea Riseborough, Matthias Schoenaerts, Alessandro Nivola, Taylor Swift e Robert De Niro.

Il film è ambientato all’inizio del 20° secolo, che a giudicare del trailer mostrato nel corso del panel vanta l’atmosfera rock-and-roll assurda e i picchi della commedia poliziesca di Russell, American Hustle.

L’uscita di Amsterdam in Italia è prevista il 27 ottobre 2022.

 
 

Il Signore degli Anelli: Gli anelli del potere, un bellissimo promo disponibile su Prime Video

Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere

Segnaliamo che su Prime Video è disponibile un nuovo e bellissimo promo di Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, che oltre a mostrare più immagini dalla Terra di Mezzo, annuncia anche un nuovo trailer in uscita il prossimo 14 luglio.

Nel breve video, appena 58 secondi, vediamo come la Terra di Mezzo accoglie la caduta di quella che sembra una cometa. Si tratterà forse della caduta di Melkor per mano di Iluvatar?

La serie tv Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere

Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere uscirà il 2 settembre 2022 su Prime Video in 240 territori dove è attivo il servizio. La serie de Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere ha riunito un cast enorme, che include: Robert Aramayo, Owain Arthur, Nazanin Boniadi, Tom Budge, Morfydd Clark, Ismael Cruz Córdova, Ema Horvath, Markella Kavenagh, Joseph Mawle, Tyroe Muhafidin, Sophia Nomvete, Megan Richards, Dylan Smith , Charlie Vickers e Daniel Weyman.

La serie Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere è scritta da J.D. Payne e Patrick McKay. Inoltre, Bryan Cogman di Game of Thrones ha firmato come produttore consulente del progetto con J.A. Bayona che ha diretto più episodi. Oltre a quelli precedentemente annunciati, il team creativo completo dello show sarà composto da: i produttori esecutivi Lindsey Weber, Bruce Richmond, Callum Greene e l’ex capo della programmazione di genere di Amazon Sharon Tal Yguado; lo scrittore e produttore esecutivo Gennifer Hutchison; lo scrittore e produttore esecutivo Jason Cahill; lo scrittore e produttore esecutivo Justin Doble; produttore consulente Stephany Folsom; il produttore Ron Ames; la scrittrice e co-produttrice Helen Shang; e consulente di scrittura Glenise Mullins. Bayona sarà anche produttore esecutivo insieme alla sua partner Belén Atienza. Chris Newman è co-produttore.

 
 

Stranger Things: 10 film a cui dovrebbe ispirarsi la stagione 5

Vecna in Stranger Things 4
Jamie Campbell Bower è Vecna in una scena della quarta stagione di Stranger Things

Dopo aver visto il finale della quarta stagione di Stranger Things, molti fan stanno invocando a gran voce più azione sci-fi/horror dalla loro squadra preferita di nerd e ammazzamostri di Hawkins. Anche se tutti gli appassionati della serie Netflix dovranno aspettare ancora molto prima del gran finale con la quinta stagione, questo non significa che sia troppo presto per iniziare a pensarci.

La nuova stagione ha preso spunto dai film horror dell’epoca, in particolare da Nightmare, per cui molti fan si stanno già chiedendo quali saranno i prossimi film a cui la serie si ispirerà. La scelta di pellicole anni ’80 è sicuramente vastissima, ma solo poche di queste sono davvero in grado di rispecchiare gli eventi che hanno sconvolto la cittadina di Hawkins dopo la battaglia culminante con Vecna.

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Il finale della quarta stagione di Stranger Things è stato vicinissimo a citare come fonte di ispirazione Aliens, ma si è fermato solo all’uso di un lanciafiamme. Ora che il Demogorgone è tornato in gioco, i registi avrebbero dovuto andare fino in fondo e far sì che la squadra in Russia li sterminasse come Ripley nel classico d’azione degli anni ’80 di James Cameron.

È impossibile che i fan non vogliano vedere Hopper e Joyce riallacciare il loro rapporto dopo aver dato completamente fuoco a un nido di mostri. Per alcuni potrebbe essere eccessivo, ma questa potrebbe rivelarsi una delle sequenze più iconiche della quinta stagione se le venisse data la giusta direzione.

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Spider-Man: ecco perché l’accordo Marvel/Sony durerà a lungo

Spider-Man: No Way Home

Un ex consulente legale dei Marvel Studios spiega perché l’accordo con la Sony Pictures Entertainment per condividere i diritti di sfruttamento di Spider-Man durerà. L’Uomo Ragno di Tom Holland ha appena concluso la sua trilogia personale con Spider-Man: No Way Home. Oltre a ciò, tuttavia, l’arrampicamuri del MCU continuerà il suo arco narrativo nel franchise con Spider-Man 4 ufficialmente in sviluppo, come rivelato da Kevin Feige dei Marvel Studios.

C’è stato un tempo, tuttavia, in cui l’accordo tra Marvel Studios e Sony Pictures Entertainment di collaborare era sul punto di essere sciolto. Tutto è iniziato nel 2015, quando la partnership tra gli studi ha permesso all’MCU di presentare Peter Parker dopo anni di isolamento nel suo franchise. Sulla scia del successo di Spider-Man: Far From Home, tuttavia, una disputa sui dettagli finanziari del loro accordo ha quasi costretto la Sony a ritirarsi, portando potenzialmente con sé il Peter di Holland. Fortunatamente, Sony e Marvel Studios sono riusciti a trovare una via di mezzo e hanno deciso di continuare la collaborazione.

Per coloro che sono preoccupati che qualcosa di simile possa accadere di nuovo in futuro, un ex avvocato dei Marvel Studios spiega perché è improbabile. In un’intervista esclusiva con Screen Rant, Paul Sarker spiega i motivi per cui l’accordo tra Marvel Studios e Sony sarà sostenibile a lungo termine. Sottolinea che entrambe le parti stanno beneficiando dell’accordo, quindi sarebbe difficile per loro abbandonarlo. I Marvel Studios hanno la possibilità di incorporare uno degli eroi Marvel più iconici nell’MCU, mentre la Sony può trarre vantaggio da Feige e dal suo team creativo per dare forma ai loro personaggi.

“Dal punto di vista creativo, penso che sia una vittoria per tutti. La Sony ottiene il vantaggio di Kevin [Feige] e del suo team incredibilmente talentuoso nel realizzare i loro film. La Marvel può usare Spider-Man, che è uno dei personaggi più importanti del MCU, nei suoi film. Penso che alla fine i fan vincano, perché vedere Spider-Man in Civil War, in Endgame e Infinity War è stato fantastico. E anche vedere Doctor Strange o Iron Man nei film di Spider-Man è molto elettrizzante.

Non ho lavorato alla Marvel negli ultimi anni, ma ha senso. L’importanza di Spider-Man per la Sony come studio cinematografico non può essere sopravvalutata, giusto? Perché la Sony non ha la potenza al botteghino che ha la Marvel, quindi il fatto che Sony sia stata in grado di mantenere i diritti per realizzare film di Spider-Man e anche di ottenere il contributo di Kevin [Feige] e il suo DNA nel film è una grande vittoria per loro.

Penso che l’unica altra opzione sarebbe stata quella di riacquistare i diritti da parte della Disney, e chissà quanto sarebbe stato costoso, ma a lungo termine non sarebbe stata una grande mossa per la Sony. Ciò aiuta la Sony a mantenere il proprio studio rilevante nella conversazione sui film tratti dai fumetti e offre alla Marvel uno dei suoi migliori personaggi. Quindi penso che sia una vittoria per tutti. Secondo me, se Sony non avesse stretto l’accordo ma ha avesse continuato con il suo approccio produttivo senza il contributo della Marvel, non penso che sarebbe stato un buon risultato per loro. Allo stesso tempo, se la Marvel non riesce ad avere Spider-Man nei suoi film, neanche questo è eccezionale. Entrambe le parti ottengono qualcosa di importante da questo.”

 
 

MCU: l’anomalia del contratto di Oscar Isaac per Moon Knight cambia le carte in tavola

Moon Knight

La durata del periodo in cui Oscar Isaac è stato legato a Moon Knight nel MCU segna un cambiamento nel modo in cui i Marvel Studios gestiscono i contratti con le star. Al debutto nella sua serie Disney+, Moon Knight, Isaac interpreta uno dei nuovi eroi dell’universo. Mentre l’arco narrativo di Moon Knight è solo all’inizio, non è chiaro dove e quando Isaac apparirà nel franchise.

Prima ancora che fosse presentato in anteprima, Moon Knight era già stato confermato come una mini serie. Ciò significava che lo spettacolo era stato creato per durare solo una stagione, con un finale definitivo. Dopo i suoi sei episodi, tuttavia, è stato chiaro che la serie stava preparando il futuro di Steven Grant e Marc Spector nel MCU con l’introduzione del terzo alter ego Jake Lockley. I Marvel Studios continuano a non parlare di ciò che verrà dopo per il personaggio, ma Isaac in precedenza ha rivelato che il suo contratto con la Marvel era solo per una stagione della serie Disney+. Ciò significa che se il franchise ha bisogno che Moon Knight appaia in qualsiasi futuro progetto MCU, dovrebbe rinegoziare la retribuzione e la durata di tale coinvolgimento.

Secondo l’ex consulente legale dei Marvel Studios, Paul Sarker, questo è un cambiamento nella procedura per l’organizzazione. In un’intervista esclusiva con Screen Rant, Sarker rivela di essere rimasto sorpreso nell’apprendere che Isaac ha firmato un contratto per una sola stagione nei panni di Moon Knight. Apparentemente, i Marvel Studios tendono a vincolare i loro talent molto più a lungo, nel tentativo di garantire il loro coinvolgimento in qualsiasi altro progetto imminente che potrebbe richiedere la presenza del loro personaggio. Ha riconosciuto i commenti di Kevin Feige sulla sperimentazione di accordi a breve termine per dare agli attori più libertà quando si uniscono al MCU.

“Sono stato sorpreso di sapere che Oscar Isaac ha fatto un contratto per una stagione, perché quando ero alla Marvel – certo, questo era cinque o sei anni fa – i contratti con gli attori erano significativamente più lunghi. Spesso includevano opzioni per il cinema, opzioni per sequel e prequel, opzioni cameo e altre opzioni per i franchise e spesso per la televisione. La Marvel, a causa della natura interconnessa delle sue storie e del fatto che sta producendo contenuti in così tanti generi e forme di mezzi diversi, ha bisogno di molta flessibilità.

Ma vogliono anche avere una certa prevedibilità contrattuale per poter dire: “Se abbiamo bisogno che questo personaggio appaia in uno show televisivo e non possiamo riformulare ogni volta…” La struttura delle opzioni offre loro molta flessibilità in termini di prezzo e certezza sapendo che ci sarà continuità tra l’attore che interpreta la stessa parte nel film e lo show televisivo: questo è ciò che i fan apprezzano. Quindi, ci sono chiaramente dei vantaggi in questo modo di lavorare dal punto di vista dello studio.

Detto questo, come ha detto Kevin [Feige] l’anno scorso, ora si stanno orientando verso accordi a breve termine, perché non vogliono che gli attori si sentano obbligati a recitare nei film – ed è un impegno enorme. Se stai offrendo il ruolo a qualcuno che ha appena iniziato nel MCU, potrebbe essere un attore molto affermato come Oscar Isaac o Joaquin Phoenix, e offri loro un accordo con dieci opzioni che potrebbero richiedere un decennio della loro vita… Questo è un impegno enorme. I film Marvel sono ad alto budget; non sono necessariamente tutto l’anno, ma devi mantenerti in forma, devi mangiare bene, devi essere in forma fisica per fare questi film, e non è necessariamente una cosa facile da mantenere. Voglio dire, guarda Chris Hemsworth, è stato Thor per un decennio, ed è stato fantastico per la sua carriera e ha fatto altri film nel frattempo, ma è comunque un impegno importante, anche se non so se ce l’avrebbe fatto ogni altro modo.

Ma penso che quello che Kevin [Feige] sta cercando di dire sia “Vogliamo adottare un approccio più flessibile e favorevole agli attori”. A questo punto, la Marvel si è affermata come il principale generatore di franchising, quindi se vuoi far parte di questo straordinario successo – fantastico, a loro piacerebbe averti, ma non vogliono che nessuno si senta costretto. Penso che, sul front-end, sia più facile portare a termine alcuni accordi. È più ragionevole, tre o quattro opzioni. E poi dopo quattro film, se tutti stanno ancora vincendo e tutti vogliono ancora lavorare insieme, bene. Ma questo è certamente un cambiamento rispetto a come funzionava tutto quando io ero lì.”

 
 

Nope: Jordan Peele spiega di cosa parla il suo prossimo film

Nope trailer

Dopo tanto mistero legato a Nope, il suo prossimo film, Jordan Peele fornisce finalmente ulteriori dettagli sui temi e sui dettagli della storia, in un’intervista rilasciara a Empire (tramite Slash Film). Quando gli è stato chiesto di cosa parlasse Nope, Peele inizialmente ha risposto “No!” in una replica scherzosa, ma ha finito per rivelare dettagli più specifici sul film.

Peele ha rivelato che intendeva fare uno “spettacolo” che avrebbe “messo il pubblico nell’esperienza immersiva di essere in presenza di un UFO”. Da un punto di vista tematico, Jordan Peele mette in evidenza la relazione centrale tra OJ ed Emerald nel film, sottolineando che Nope parla anche di “fratello e sorella, e della guarigione della loro relazione”. Scopri la citazione completa di Peele:

“No! [Ride] No, no, posso rispondere a questo. Se non posso, sono nel posto sbagliato, vero? Ho iniziato con il desiderio di fare un film che mettesse il pubblico nell’esperienza coinvolgente e immersiva di essere in presenza di un UFO. E volevo mettere in piedi uno spettacolo, qualcosa che promuovesse la mia forma d’arte preferita e il mio modo preferito di guardare quella forma d’arte: l’esperienza teatrale. Quando ho iniziato a scrivere la sceneggiatura, ho iniziato a scavare nella natura dello spettacolo, la nostra dipendenza dallo stesso e la natura insidiosa dell’attenzione. Quindi è di questo che si tratta. E riguarda un fratello e una sorella, e la guarigione della loro relazione.”

Nope riunisce Peele con il premio Oscar Daniel Kaluuya (Scappa – Get Out, Judas and the Black Messiah), a cui si uniscono Keke Palmer (Le ragazze di Wall Street, Alice) e il candidato all’Oscar Steven Yeun (Minari, Okja) come residenti in una solitaria gola di nell’entroterra della California che testimoniano una scoperta inquietante e agghiacciante.

Il cast di Nope include anche Michael Wincott (Hitchcock, Westworld) e Brandon Perea (The OA, American Insurrection). Il film è scritto e diretto da Jordan Peele ed è prodotto da Ian Cooper (noi, Candyman) e Jordan Peele per Monkeypaw Productions. Il film sarà distribuito da Universal Pictures in tutto il mondo.

 
 

Taika Waititi aveva dimenticato che Natalie Portman ha recitato in Star Wars

Taika Waititi Star Wars
Gage Skidmore di Peoria, AZ, Stati Uniti d'America, CC BY SA 2.0, via Wikimedia Commons

In una recente intervista con Rolling Stone, Taika Waititi ha parlato della collaborazione con Natalie Portman in Thor: Love and Thunder, in cui l’attrice torna a vestire i panni di Jane Foster, questa volta però con un “piccolo” upgrade.

Il prossimo progetto di Waititi sarà invece un film di Star Wars e sembra che grazie a questo impegno, abbia avuto la possibilità di parlarne proprio con Natalie Portman. Tuttavia, nel sondare l’interesse di Portman a recitare in suddetto film, Waititi ha realizzato qualcosa di importante.

“Natalie mi aveva chiesto quale fosse il mio prossimo progetto, e io le ho detto “Farò un film di Star Wars, saresti interessata a partecipare?” e lei mi ha risposto, giustamente, che era già stata nei film di Star Wars. Mi ero dimenticato di quelli!”

Per quanto non siano i preferiti dai fan, sembra davvero assurdo che Taika Waititi abbia dimenticato completamente tutta la trilogia prequel in cui Portman interpreta Padme Amidala, personaggio fondamentale per la mitologia del franchise.

Thor: Love and Thunder, leggi la recensione

Thor: Love and Thunder è il quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece al 6 Luglio 2022.

Il film segue Thor (Chris Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Ma il suo riposo è interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr il Macellatore di Dei (Christian Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Valchiria (Tessa Thompson), Korg (Taika Waititi) e dell’ex fidanzata Jane Foster (Natalie Portman) che, con stupore di Thor, brandisce inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor. Insieme, intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per scoprire il mistero della vendetta di Gorr il macellatore di dei e fermarlo prima che sia troppo tardi.

Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and Thunder, un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarok, così come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. Nel cast anche Christian Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di Dei, e Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.