La regista Nia
DaCosta e l’attrice Teyonah Parris sono
attualmente impegnate con la promozione di Candyman,
e ovviamente le domande dei giornalisti mirano anche a cercare di
estorcere alle due qualche dettaglio in più a proposito di The
Marvels, l’annunciato sequel di Captain
Marvel che arriverà il prossimo anno.
DaCosta, infatti, è stata scelta
come regista del sequel, mentre Parris riprenderà il ruolo di
Monica Rambeau, già apparsa in WandaVision.
Parlando con
Entertainment Weekly, le due hanno anticipato che il film sarà
ricco di sorprese, dal momento che nessuno conosce davvero cosa c’è
in serbo per il team al centro della storia, composto da Carol
Danvers, Kamala Khan e, ovviamente, Monica.
“Sarà un’intera sorpresa. Questo
film sarà un viaggio decisamente folle. Sono davvero
eccitata”, ha spiegato DaCosta, mentre Passi ha aggiunto:
“Sono al settimo cielo. Sono veramente felice di poter
collaborare con Carol Danvers e Kamala Khan. È davvero bello che
questi personaggi si ritrovino in un unico posto. E poi Nia… il
fatto che anche lei si sia unita a The Marvels ha reso
quest’esperienza ancora più speciale, dal momento che si tratta del
punto di vista di una donna, di una donna nera. E poi Nia è davvero
intelligente. La sua prospettiva e la sua estetica visiva hanno
reso il tutto ancora più emozionante.”
Ricordiamo che The
Marvels è attualmente in produzione. Di recente è
stato annunciato che parte delle riprese del cinecomic si svolgerà
anche in Italia, precisamente a Tropea. Qualche giorno fa, infatti,
il sindaco del comune italiano ha annunciato che la cittadina
della costa tirrenica della Calabria ospiterà le riprese del
film.
Tutto ciò che sappiamo su The Marvels
The
Marvels, il sequel del cinecomic Captain
Marvelcon protagonista il premio Oscar Brie
Larson che ha incassato 1 miliardo di dollari al
box office mondiale, sarà sceneggiato da Megan McDonnell,
sceneggiatrice dell’acclamata serie WandaVision.
Sfortunatamente, Anna
Boden e Ryan Fleck, registi del
primo film, non torneranno dietro la macchina da presa: il sequel,
infatti, sarà diretto da Nia DaCosta, regista
di Candyman. Nel
cast ci saranno anche Iman Vellani (Ms.
Marvel, che vedremo anche
nell’omonima serie tv in arrivo su Disney+)
e Teyonah Parris (Monica Rambeau, già
apparsa in WandaVision). L’attrice Zawe
Ashton, invece, interpreterà il villain principale, del
quale però non è ancora stata rivelata l’identità.
Nessun dettaglio sulla trama del
sequel è stato rivelato, ma l’ambientazione del film dovrebbe
spostarsi dagli anni ’90 ai giorni nostri.
Naturalmente, Brie
Larson tornerà nei panni di Carol Danvers. Il
sequel di Captain
Marvelarriverà l’11 novembre 2022.
Che sia una delle attrici più
dotate della sua generazione ormai è certo, ma che Kate
Winslet fosse capace di un’interpretazione così intensa e
autentica come quella vista in Omicidio a
Easttown, disponibile su Sky e in
streaming su NOW, sembra
un dono prezioso anche da parte di chi, come lei, ci ha da subito
abituati all’eccellenza. Di seguito, ecco le migliori performance
di Kate Winslet.
Omicidio a Easttown è disponibile suNOWe anche on demand su Sky.Iscriviti a soli
3 europer il primo mese e guarda
il film e molto altro.
Creature dal cielo
Il film di Peter Jackson si
apre con Kate Winslet che urla, carica verso la
telecamera, il viso coperto di sangue. È un ingresso in scena
impegnativo per un’attrice che ha appena superato l’adolescenza e
sta facendo il suo debutto sullo schermo. Nei panni di Juliet,
un’elegante adolescente inglese che instaura una relazione
ossessiva con una compagna di scuola appartenente alla classe
operaia, Pauline (Melanie
Lynskey), Winslet è stata una completa rivelazione, la sua fame
di calcare la scena, lo schermo, non ha mai tradito le esigenze
interiori del suo personaggio squilibrato e della sceneggiatura.
Sin da giovanissima, Winslet si è guadagnata l’appellativo di “to
watch”, ovvero “da tenere d’occhio” e il film successivo di questa
classifica lo conferma.
Ragione e sentimento
La caratteristica pelle di
porcellana di Kate Winslet, insieme alla sua
imperscrutabilità emotiva, l’hanno resa una perfetta Marianne
Dashwood in questo adattamento di Jane Austin diretto da Ang Lee e
basato su una sceneggiatura di
Emma Thompson, che qui interpreta sua sorella maggiore Elinor.
La sua carriera successiva viene in qualche misura condizionata da
questo film, perché il suo incarnare un ideale storico romantico,
unitamente all’avventatezza del suo personaggio, l’hanno
giustamente resa un’attrice di riferimento per determinati ruoli.
Non guasta poi che in questo film la giovane Winslet si trovi a
lavorare non solo con Thompson, ma anche con
Alan Rickman e
Hugh Grant già affermati veterani del grande schermo.
Hamlet
Nell’anno che precede il
suo boom con
Titanic, Kate Winslet arriva a collaborare con
Kenneth Branagh, diventando per lui Ophelia,
in Hamlet. Il ruolo è ghiotto per qualsiasi attrice, e qui la
nostra cara protagonista ha l’occasione di misurarsi con un testo
altissimo, mostrandosi all’altezza di Shakespeare. Winslet si
appoggia così totalmente all’imminente follia di Ofelia che non si
può fare a meno di pensare che si sia divertita moltissimo a
interpretare un ruolo così intenso.
Steve Jobs
Kate Winselt in Steve Jobs
Ci sono alcune perplessità in
merito all’accento che Kate Winslet ha studiato e
proposto per interpretare Joanna Hoffmann, polacca di nascita e
confidente e impresario marketing del genio del titolo, ma a chi
importa davvero quando la performance è di tale spessore? Dopo
essersi misurata con Shakespeare, si cimenta qui con Aaron
Sorkin, con la sua sceneggiatura densa e affilata, e non
fallisce di certo, tenendo anche perfettamente testa alla camera di
Danny Boyle, che si muove trai personaggi come
lungo le placche metalliche e i circuiti di un Mac. Il film le è
valso un BAFTA e una nomination agli Oscar come migliore non
protagonista.
Carnage
Kate Winslet ha preso le
distanze dal suo lavoro con Roman Polanski, a causa delle vicende
legali del regista polacco, ma resta il fatto che la sua
performance in
Carnage è spettacolare. Winslet si lancia con vertiginoso (e
molto ubriaco) abbandono nel ruolo di una mamma che incontra,
insieme al marito, interpretato da
Christoph Waltz, la coppia formata da
Jodie Foster e
John C. Reilly, per raggiungere un accordo su una scaramuccia
nel cortile della scuola tra i loro figli. Impreca, vomita e lancia
vodka, creando uno dei suoi ruoli più comici e fisici di
sempre.
Mildred Pierce
Lavorare con Todd Haynes è
un sogno per qualsiasi attrice di cinema (vedi anche
Cate Blanchett in Carol e Io non sono qui e
Julianne Moore in Safe e Lontano dal paradiso). Ma Haynes
insieme a Kate Winslet, James M. Cain e HBO si
rivelano una vera e proprio magia da piccolo schermo. In cinque
episodi, la vincitrice di un Emmy Winslet incarna la paziente
ferocia della Mildred Pierce che si è fatta da sé, un personaggio
che si approfondisce ad ogni puntata, da quando inizia la propria
attività, affronta problemi in amore e lotta per gestire la figlia
viziata (Evan
Rachel Wood). Non è che i contorni provocatori di Mildred non
si adattino all’America degli anni ’30, è che quel mondo non può
contenerla. Ben Travers di IndieWire lo mette nero su bianco:
“”Mildred Pierce” vede Winslet al massimo della forma,
padroneggiando un’elocuzione, una postura e un guardaroba
appropriati all’epoca, mentre le sue azioni quotidiane capovolgono
completamente le aspettative.”
The Reader
Le vibrazioni da
acchiappa-Oscar del dramma post-Olocausto di Stephen Daldry,
The Reader, uscito nel 2008, sono state molto forti, e mentre
la vittoria dell’Oscar come migliore attrice protagonista di
Winslet per l’interpretazione di Hanna Schmitz non rispecchi poi
effettivamente la migliore performance di Kate fino a quel momento,
si tratta comunque di una performance superba. Winslet interpreta
almeno due ruoli in uno qui, sia la fredda e analfabeta seduttrice
di un ragazzo di 15 anni, sia la criminale di guerra, infine
imprigionata, torturata dal senso di colpa per la sua complicità
nella morte del popolo ebraico. E questi ruoli complessi sembrano
diventare sempre di più una grande sfida per lei.
Revolutionary Road
Chiunque abbia letto il
romanzo cult del 1961 di Richard Yates “Revolutionary
Road” (riportato in modo ipnotico al cinema dal regista Sam
Mendes) sa quanto sia tragico il personaggio di April Wheeler.
Winslet la interpreta con una apparente facilità che è disarmante,
la scioltezza di una vecchia star del cinema di Hollywood in una
performance che non è certo di metodo. Ma allo stesso tempo,
Winslet fa sentire April completamente moderna, fuori luogo nel
Connecticut degli anni ’50, incatenata a un marito donnaiolo
(Leonardo
DiCaprio). Winslet brucia, e la sua interpretazione assume un
alone inquietante quando ti rendi conto che questo film
sull’implosione di un matrimonio è stato diretto dall’allora suo
marito, Sam Mendes, dal quale lei avrebbe chiesto
il divorzio di lì a poco.
Se mi lasci ti cancello
“Io sono solo una ragazza
incasinata che cerca la sua pace mentale…” Kate
Winslet consegna con grande (apparente) leggerezza la sua
interpretazione più deliziosa e sconvolta di sempre nei panni di
Clementine, la protagonista femminile di Se mi lasci ti cancello di Michel Gondry e
Charlie Kaufman. Le parole difficilmente possono rendere giustizia
a quanto riconoscibile sia questo personaggio nella cultura pop, ma
Clementine è ormai iconica, con Winslet che riesce a portare in
vita, una vita malinconica, certo, la sceneggiatura di Kaufman.
Proprio come per Joel Barrish di
Jim Carrey, ti innamori di Clementine (e Winslet) ogni volta di
più; è una performance che non stanca mai e che esige numerose
visioni.
Per la maturità artistica
e umana, siamo convinti che, almeno per ora, la migliore
interpretazione di Kate Winslet risieda in questa meravigliosa
donna, Mare di Easttown, che combatte e cade, che cerca di
rimettersi in piedi quando tutto le sta sfuggendo di mano e sembra
troppo tardi per sopravvivere. È un peccato che il titolo italiano
della serie sia stato trasformato in Omicidio
a Easttown, perché punta il dito sull’oggetto, l’indagine al
centro di ogni buon thriller, e non il soggetto, ovvero Mare,
Winslet protagonista, detective, madre, ex moglie, figlia, donna. È
un peccato perché potrebbe distogliere l’attenzione da questa
creatura meravigliosa che Kate Winslet regala al pubblico, ma per
fortuna questa distrazione viene arginata proprio da lei, dal suo
sguardo perso sull’orizzonte, dal quell’accenno di sorriso che si
concede nel positivo finale dello show, un sorriso di speranza e di
forza, in un mondo che non sempre è clemente. Per vedere o rivedere
questa incredibile performance, Omicidio a Easttown è
disponibile su Sky e in streaming su NOW.
In occasione del CinemaCon, la
Universal Pictures ha mostrato in esclusiva le prime immagini
ufficiali dell’attesissimo Jurassic
World: Dominion. Come riportato da
ComicBookMovie, non si è trattato di un vero e proprio trailer
del film, ma piuttosto di una speciale “first look” contenente
numerose scene dal film.
In base alla descrizione riportata
dalla fonte, la featurette si apre con Steven Spielberg che, sul
set del primo
Jurassic Park, parla ad un giovane Joseph Mazzello,
interprete di Tim Murphy, della zanzara intrappolata nell’ambra in
cima al bastone divenuto ormai iconico di John Hammond (Richard
Attenborough). Si passa così ad alcuni frammenti di intervista al
regista Colin Trevorrow e all’intero cast di
Dominion, che anticipa ciò che accadrà in quella che viene
descritto come il più grande episodio del franchise fino ad
oggi.
“Jurassic World: Dominion è una
celebrazione del franchise. Conclude una storia iniziata da Steven
Spielberg nel 1993”, afferma Trevorrow. “È tutto ciò che
avremmo mai potuto sperare e anche di più”, afferma
Laura Dern. La featurette mostra il cast originale del
film, a cui si fa riferimento in qualità di “personaggi legacy”,
che interagisce in diverse occasioni con i personaggi della nuova
trilogia. Il film porrà la domanda: “Se i dinosauri vivessero
in mezzo a noi, saresti al sicuro?” Trevorrow spiega. “La
risposta è no”.
Seguono varie immagini: un mosasauro
emerge dall’oceano per divorare un intero elicottero; un rapace
corre sulla sommità di un edificio; un T-Rex si trova a vagare per
la città città. Il filmato è ricco di stunt, cadute e veicoli che
si ribaltano. Sam Neill e l’intero cast si trovano faccia a faccia
con un T-Rex nel bosco. Ci sono numerose scene di cui vediamo
insieme Neill, Goldblum, Dern, Pratt, Howard e altri personaggi.
Secondo la fonte, il design dei dinosauri è incredibile, una
perfetta combinazione di effetti visivi moderni e – all’apparenza –
di effetti pratici.
Jurassic
World: Dominion vedrà sia Chris
Pratt che Bryce
Dallas Howard tornare nei loro ruoli. Insieme a
loro, ritroveremo anche Justice Smith, Daniella
Pineda, Jake Johnson e Omar
Sy. Laura
Dern e Sam
Neill riprenderanno rispettivamente i ruoli che
avevano in Jurassic
Park, rispettivamente la Dr. Ellie Sattler e il Dr. Alan
Grant. I personaggi sono stati visti per l’ultima volta
nel Jurassic Park 3 del 2001. Un altro eroe
originale, Ian Malcolm, interpretato da Jeff
Goldblum, ha firmato per tornare in Jurassic
World 3. Goldblum è stato visto l’ultima volta
in Jurassic World:
Il Regno Distrutto.
Nonostante sia trapelato online un
giorno prima, il trailer di
Spider-Man: No Way Home ha stabilito un nuovo record
per il numero di visualizzazioni globali nelle prime 24 ore,
arrivando a 355,5 milioni. Questo numero supera di gran lunga il
record precedente detenuto dal trailer di Avengers:
Endgame, che ha totalizzato 289 milioni di visualizzazioni
nel dicembre 2018.
Secondo Sony Pictures, il trailer di
No Way Home ha anche ottenuto il maggior numero di
menzioni sui social media di qualsiasi anteprima di film nelle
prime 24 ore, con 4,5 milioni di menzioni in tutto il mondo. A
livello nazionale, il titolo ha attirato 2,91 milioni di citazioni
in 24 ore, quasi raddoppiando gli 1,94 milioni di citazioni nello
stesso arco temporale per il trailer di
Endgame.
Il film è diretto
da Jon Watts (già regista
di Homecoming e Far
From Home) e prodotto da Kevin
Feige per i Marvel Studios e
da Amy Pascal per la Pascal Production.
Il film arriverà nelle sale americane il 17 dicembre 2021.
Letitia Wright,
interprete di Shuri in Black Panther e
Avengers: Infinity War/Endgame, è stata ricoverata
a causa di un lieve infortunio sul set di Black
Panther: Wakanda Forever, il sequel del film del 2018
attualmente in fase di riprese.
“Letitia Wright ha subito un
lieve infortunio oggi, durante lo svolgimento di una scena di Black
Panther: Wakanda Forever. Al momento sta ricevendo delle cure in un
ospedale locale e presto sarà dimessa.” questa la
dichiarazione di un portavoce a
Variety, dal quale apprendiamo la notizia.
Le riprese si stavano svolgendo a
Boston durante la notte, mentre la produzione del film è basata ad
Atlanta. Al momento non ci sono posticipi nella programmazione
della produzione.
Black
Panther: Wakanda Forever uscirà nelle sale l’8 luglio
2022 e la produzione è iniziata nel giugno 2021. I dettagli sul
film sono stati tenuti nascosti, ma i membri del cast
Lupita Nyong’o,
Danai Gurira,
Martin Freeman, Letitia Wright, Winston Duke e
Angela Bassett riprenderanno probabilmente i
ruoli dal primo film. La creatrice e protagonista di I May
Destroy You, Michaela Coel, si è unita al
cast in un ruolo sconosciuto.
Quello dei film dedicati allo sport
è un genere particolarmente variegato e ricco, affrontato sotto
innumerevoli punti di vista. Nei decenni ogni sport possibile ha
almeno una volta ricevuto un proprio film dedicato, da La leggenda di Bagger
Vance per il golf sino alla storia vera di Race – Il colore della
vittoria per l’atletica leggera. Naturalmente, negli Stati
Uniti pochi spot sono apprezzati e seguiti quanto il football, che
è in più occasioni stato raccontato sul grande schermo. Un film che
lo ritrae con i toni della commedia è Le
riserve, diretto nel 2000 da Howard
Deutch.
Scritto da Vince
McKewin, il film è ispirato allo sciopero, realmente
avvenuto, dell’NFL (la maggiore lega professionistica di football
americano) nel 1987. In quell’occasione, la squadra dei Washington
Redskins riuscì a vincere tutte le sue partite avvalendosi
unicamente delle riserve, trionfando infine nel 22° Super Bowl di
fine stagione. Lo sceneggiatore, inoltre, si ispirò per i
confilitti tra alcuni personaggi a quelli veri intercorsi tra i
reali giocatori dell’epoca. Al momento della sua uscita, dunque,
Le riserve aveva tutte le carte in regola per affermarsi
come un buon successo. Nonostante la presenza di celebri attori nei
ruoli dei protagonisti, ciò tuttavia non avvenne.
Il film riuscì infatti a coprire
appena il suo budget di 50 milioni di dollari, passando di
conseguenza in sordina rispetto al suo potenziale. Riscoperto poi
negli anni, è oggi un film tanto divertente quanto appassionante,
che ogni amante di questo sport non può perdersi. Prima di
intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile
approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama e al
cast di attori. Infine, si elencheranno anche le
principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
Le riserve: la trama del film
La vicenda del film si svolge nel
1987, nel pieno del campionato di football americano dell’NFL. La
stagione, seguita come sempre da innumerevoli fan in tutto il
Paese, si ritrova a vivere un momento di forte crisi a causa di uno
sciopero dei giocatori, i quali aspirano ad ottenere un aumento
salariale. Per evitare di dover interrompere tutto andando incontro
a disastri economici, gli organizzatori decidono di far giocare le
restanti partite ad atleti non professionisti. Edward
O’Neil, proprietario dei Washington Sentinels, chiama
dunque Jimmy McGiny, ex allenatore, a cui affida
il compito di allenare una squadra di riserve.
L’uomo, ormai da tempo fuori dal
giro del football, accettà l’offerta solo a condizione di poter
scegliere personalmente i giocatori. Con orrore di O’Neil, egli
forma dunque una squadra di persone quasi del tutto estranee al
mondo del football, eccetto per il ruolo di quarterback, affidato a
Shane Falco. Questi è un ex giocatore
semi-professionista la cui carriera è andata in rovina dopo una
finale persa. Facendo leva sulla sua voglia di rivincita, l’abile
allenatore convince infine Falco ad unirsi alla squadra. Per tutti
loro si tratta dunque di un’irripetibile occasione di rivalsa, ma
prima di tutto McGinty dovrà trasformare dei perfetti sconosciuti
in campioni assoluti.
Le riserve: il cast del film
Ad interpretare il ruolo
dell’allenatore Jimmy McGinty vi è l’attore premio Oscar Gene Hackman,
il quale aveva già interpretato un ruolo simile nel film del 1986
Colpo vincente. Come suo solito, Hackman si è preparato
alla parte conducendo ricerche che lo hanno portato ad incontrare
veri allenatori di football, apprendendo da loro i segreti di
quello sport. Nel ruolo del proprietario dei Washington Sentinesl,
Edward O’Neil, vi è invece l’attore JackWarden, celebre per i film Shampoo e
Il paradiso può attendere, qui al suo ultimo ruolo per il
cinema. Il noto telecronista di football John
Madden è invece presente nel ruolo di sé stesso, intento a
condurre la telecronaca delle partite.
Nel ruolo del quarterback Shane
Falco si ritrova invece l’attore Keanu Reeves,
il quale per interpretare il personaggio si trovò a dover acquisire
circa 10 chili di muscoli. L’attrice Brooke
Lengton interpreta invece il personaggio di Annabelle
Farrell, la leader delle cheerleader che sostengono la squadra di
Shane. A comporre la squadra si ritrovano poi gli attori
Orlando Jones nel ruolo di Clifford Franklin, il
wide receive dotato di un’incredibile velocità, e Jon Favreau nei panni
di Danny Bateman, irruente linebacker e veterano della Guerra del
Golf. Vi è poi anche RhysIfans, celebre per essere stato Spike
in Notting Hill, è qui impegnato a dar vita a Nigel
Gruff, ex calciatore gallese e dotato di grande forza nei
piedi.
Le riserve: il trailer e dove
vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Le
riserve è infatti disponibile nei cataloghi di
Chili, Google Play e Amazon Prime Video. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un
dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è
inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 25
agosto alle ore 21:00 sul canale
Iris.
Con l’uscita dell’attesissimo
trailer di Spider-Man: No Way Home, i fan hanno
potuto dare un occhiata alla nuova avventura dell’amichevole
Spider-Man di quartiere interpretato da Tom Holland. L’anteprima ha anche svelato il
ritorno di molti volti familiari provenienti dai precedenti film di
Spider-Man.
Tanto è grande l’hype dietro a
Spider-Man: No Way Home, che è impossibile non
guardare e riguardare il trailer fino ad evidenziarne 10 momenti
chiave che ora analizzeremo.
Doctor Strange indossa l’Occhio di
Agamotto
Non è chiaro perché Doctor
Strange indossi l’Occhio di Agamotto, ovvero il
contenitore della Gemma del Tempo, visto che la pietra era stata
sacrificata in “Infinity War” per poi essere restituita
alle proprie linee temporali alla fine di “Avengers
Endgame“. Nell’attuale linea temporale,
Strange non dovrebbe indossare l’Occhio di
Agamotto per cui possiamo supporre che abbia in realtà un
altro scopo o che sia il motivo per cui il Sancta Santorum è
completamente innevato.
Peter Parker in arresto; sarà Matt Murdock il suo
avvocato?
Dopo le scene che mostrano i media
che si rivoltato contro di lui (possiamo notare anche la stessa
strada in che chiudeva l’ultima scena di Spider-Man Far From Home),
Peter viene portato dalla polizia a testimoniare la morte di
Quentin Beck (Mysterio). Secondo numero rumors in
questo punto i Marvel Studios avrebbero intenzione
di introdurre Matt Murdock (Daredevil) come suo
avvocato difensore. La scena in questione è veloce e poco
dettagliata per dare una vera conferma alla teoria, ma sicuramente
vedremo Charlie Cox nei panni di
Matt Murdock poiché è stato confermato dall’insider Daniel
Richtman che Matt avrà 10 minuti del suo ruolo nel film.
Il nuovo costume di
Spider-Man
Durante la scena di dialogo tra
Peter e Strange, c’è un cambio di scena rapido che mostra
Spider-Man correre all’interno di un centro di aiuto comunitario,
mentre si leva il cappuccio di quello che potrebbe essere il nuovo
costume che è trapelato dagli innumerevoli gadget apparsi su
internet. Completamente nero e dorato potrebbe essere stato creato
o evocato da Stephen Strange per aiutare l’eroe.
Dove sta andando
Wong?
Nella scena iniziale dove Peter
chiede aiuto a Strange per rimediare al fatto di essere stato
scoperto e quindi di aver perso la sua identità segreta,
Wong (Benedict Wong) mette in guardia il dottor
Strange dall’usare un determinato incantesimo richiesto da Peter.
Detto ciò attraversa un portale portando con sé molte valigie. In
questo momento vediamo all’interno del portale delle torri che ci
ricordano molto lo scenario del
prossimo cinecomic Marvel: Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli. Dato
che sappiamo che il mago appare in questo film forse il nuovo
Spider-Man si svolge quasi contemporaneamente?
Il coinvolgimento di
Mephisto?
Gli appassionati di fumetti sanno
che il personaggio di Spider-Man e quello di Mephisto sono molto
legati. Può essere che dopo aver firmato un patto con il demone
Mephisto, Peter Parker ha fatto cancellare parte della sua storia
dai fumetti. Qui sembra che Doctor Strange sia protagonista di
qualcosa di simile. Tuttavia, il film suggerisce che l’interferenza
di un ansioso Parker è ciò che causa instabilità nell’incantesimo
di Strange. Il risultato è la fissione tra realtà e tempo, che
provoca la convergenza di più universi all’interno della realtà
dell’Uomo Ragno di Tom Holland.
La strana scatola di Doctor
Strange
Dopo averlo spiegato a Peter in una
narrazione fuori campo, in una scena vediamo Doctor Strange
utilizzare su Spider-Man la tecnica di scissione del corpo sul
piano fisico, dividendo così Spider-Man da Peter Parker. Prima di
ciò, afferma che questa scelta amplificherà le conseguenze dannose
nel multiverso. Sfortunatamente non viene mostrata una delle cose
più importati di queste scene, ovvero la funzione della grande
scatola che appare in mano a Peter in quel momento. Potrebbe essere
l’occhio di Agamotto, utilizzato per teletrasportare gli altri nel
loro universo o per viaggiare all’interno dello stesso occhio
Agamotto trovando così un sistema per riportare a casa i cattivi
del multiverso.
Happy
Hogan
I film Marvel hanno insegnato ai
loro fan, fin da Spider-Man Homecoming, che dove
c’è Peter Parker c’è anche una tendenza significativa a provocare
guai. In questa scena vediamo Happy Hogan apparire in auto davanti
a una casa sotto tiro da un plotone di poliziotti armati. E’
possibile che in Spider-Man: No Way Home si darà
l’addio al personaggio che ha fatto parte del MCU da Iron Man
(2008)?
Una minaccia
misteriosa
Una figura sinistra sembra apparire
in una scena molto buia dietro alle spalle di Peter Parker rompendo
una barriera magica. I social media stanno già impazzendo e
ipotizzando sulla vera identità di questa minaccia misteriosa, che
ad oggi è stata ipotizzata essere Lizard.
LoSpider-Man di Tobey Maguirevestito di nero?
Infinite sono state le voci sulle
varianti di Spider-Man.
Tobey Maguire e Andrew Garfield potrebbero apparire in questo
film dai loro corrispettivi universi. Sebbene abbiano negato tali
voci, sembra comunque probabile che appariranno dato che tutti i
cattivi del passato sono stati reintrodotti qui. Possiamo notare
infatti la presenza di ben due Spider-Man in un fotogramma di un
esplosione causata da un fulmine.
A chi Doc Ock dice “Ciao Peter”?
Il trailer si conclude con
l’apparizione di Alfred Molina nel ruolo di
Otto Octavius (Doctor Octopus) uscendo dal fumo della
distruzione del George Washington Bridge e salutando Peter Parker.
Si ipotizza che possa essere in dialogo con la versione di Tobey
Maguire di Spider-Man 2 proveniente dal suo universo. La conferma,
tuttavia, è ancora in attesa da parte dei Marvel Studios. La
presenza di questa serie di villain porta alla mente il progetto
accarezzato da Sony sin dalla scena post-credits in Spider-Man 2
(2014), ovvero dell’apparizione sei Sinistri Sei.
Il film è diretto
da Jon Watts (già regista
di Homecoming e Far
From Home) e prodotto da Kevin
Feige per i Marvel Studios e da Amy
Pascal per la Pascal Production. Il film arriverà
nelle sale americane il 17 dicembre 2021.
Ecco il teaser trailer
dell’edizione di quest’anno di “Welcome to the
Blumhouse”, una nuova serie di quattro film thriller unici
e inquietanti sviluppati e prodotti con grande attenzione per una
narrazione originale e diversificata.
Il programma
di “Welcome to the Blumhouse” proporrà ancora una
volta cast di attori affermati ed emergenti con alla
regia una serie di talenti emergenti, prevalentemente
al femminile.
BINGO HELL e BLACK
AS NIGHT usciranno il primo ottobre in
esclusiva su Prime
Video, seguiti da MADRES e THE
MANOR, disponibili dall’8 ottobre.
Sulla scia dell’impazienza dei fan
di tutto il mondo, è finalmente arrivato online il
primo trailer di
Spider-Man: Far From Home, a conferma di ciò che tutti
avevano già ipotizzato dopo mesi di fughe di notizie e
speculazioni, ovvero che questo threequel racconterà di un evento
Multiversale che ruoterà attorno a Spider-Man.
Non solo i fan hanno potuto dare un
primo sguardo al ritorno di Alfred Molina nei panni di Doctor
Octopus, ma il trailer contiene diversi indizi che indicano che
anche altri cattivi torneranno nel film. Tuttavia,
uno dei momenti più significativi del trailer, che sembra anche
essere l’episodio che metterà in moto la trama dell’intero film, è
il presunto incantesimo di cancellazione della memoria di Doctor
Strange.
Nel momento in cui è stato
annunciato che Benedict Cumberbatch sarebbe tornato nei panni
dello Stregone Supremo, i fan hanno subito immaginato che avrebbe
aiutato Peter Parker con il problema della rivelazione della sua
identità segreta, che è esattamente quello che vediamo nel
teaser…
Peter chiede un incantesimo a Strange
Nel trailer di Spider-Man:
Far From Home, non solo la vita di Peter Parker è stata
rovinata, ma anche quella dei suoi cari. Li vediamo, infatti,
interrogati dalla polizia, molestati a scuola e senza più alcune
privacy nelle loro vite.
L’eroe adolescente è allo stremo.
“Ho appena pensato a come sistemare tutto questo”, il che
lo conduce da Doctor Strange, il cui Sanctum Sanctorum si trova
nella città di Peter, a New York. Peter vi entra, accolto dallo
Stregone Supremo: “Allora, Peter… a cosa devo il
piacere?”
Dopo un’imbarazzante introduzione
tra i due eroi, Peter chiede a Strange se conosce un incantesimo
che potrebbe far sì che la rivelazione di Mysterio al mondo intero,
in realtà, non sia mai avvenuta. La soluzione di Strange, quindi, è
quella di lanciare un incantesimo che cancellerà da tutti il
ricordo dell’identità segreta di Peter.
Sfortunatamente, Peter non sembra
essere felice all’idea che tutti si dimenticheranno di quella parte
della sua vita, dal momento che ciò includerebbe anche MJ, Ned e
zia May. Peter prova quindi a chiedere a Strange di cambiare certi
“parametri” dell’incantesimo, ma Strange dice: “Non è così che
funziona”.
L’insistenza di Peter fa perdere a
Strange la concentrazione e il conseguente controllo
dell’incantesimo. Non è ancora certo, ma sembra che la cosa porti
all’arrivo di un caos multiversale…
Un riferimento a “One More
Day”
Questo scenario dovrebbe
essere familiare ai fan dei fumetti perché, in realtà, lo è. Una
situazione simile si è verificata con Spider-Man durante l’evento a
fumetti “Civil War”, quando Spider-Man ha rivelato la sua identità
al mondo come Peter Parker.
Prevedibilmente, le cose si volsero
al peggio, poiché Wilson Fisk ordinò immediatamente il suo
assassinio, con la zia May che rimase coinvolta nel mezzo. Dopo
essere stata ricoverata in ospedale, Peter Parker si rivolge a
tutti quelli che conosce per cercare di salvare sua zia. Chiede
aiuto anche a Doctor Strange, il quale, nonostante fosse sia un
rinomato chirurgo che lo Stregone Supremo, non poteva aiutarla in
alcun modo.
All’inizio, quindi, le intenzioni di
Spider-Man erano solo quelle di aiutare a salvare zia May. Almeno
fino a quando non compare Mefisto e gli offre un altro modo per
salvarla. In cambio del suo matrimonio con Mary Jane, Mephisto
avrebbe salvato zia May nel modo più contorto possibile. Mephisto
ha “riscritto” la storia per fare in modo che Peter semplicemente…
non convolasse mai a nozze. Peter Parker e Mary Jane non si sono né
disinnamorati né si sono lasciati; semplicemente, non si sono mai
sposati.
Diversamente, lui e Mary Jane
sarebbero rimasti insieme, ma senza essere sposati. Ad ogni modo,
Peter ha comunque rivelato la sua identità al mondo intero in
“Civil War” e zia May è stata comunque colpita. Solo Peter è stato
in grado di salvarla… praticandole una RCP.
La parte di gran lunga più “assurda”
di tutta questa faccenda è che ciò ha portato Reed Richards, Tony
Stark e Doctor Strange a cancellare i ricordi delle persone in
merito all’identità segreta di Parker usando un magico tecno-virus.
Gli unici che avrebbero ricordato la sua identità segreta sarebbero
stati Mary Jane e pochi altri “eletti”.
Quindi, sembra che il film adatterà
proprio questo storyline, rimuovendo però il coinvolgimento di
Mefisto, così come quello di Tony Stark e Reed Richards. Tuttavia,
scopriremo con certezza come questo incantesimo avrebbe dovuto
funzionare soltanto quando Spider-Man:
Far From Home arriverà nei cinema il 17 dicembre 2021.
C’è voluto del tempo, ma alla fine,
nella giornata di ieri, è arrivato finalmente online il primo
trailer ufficiale di
Spider-Man: No Way Home. Nonostante la versione
leaked, incompleta, trapelata in anticipo, il teaser non ha deluso
le aspettative, nonostante l’esplosione di domande (senza ancora
una risposta, com’è giusto che sia!) su dove ci condurrà il
threequel nel Multiverso impostato dal MCU.
Sempre nella giornata di ieri,
Tom Holland ha condiviso via
Instagram (via
CBM) i suoi pensieri in merito alla diffusione del trailer e
all’accoglienza che i fan hanno riservato alle prime immagini
ufficiali del cinecomic. Ovviamente, l’interprete di Spider-Man ha
anticipato che quel filmato è soltanto “la punta dell’iceberg” e
che nel film ci saranno molte altre “sorprese”: “Sono
all’aeroporto. Ho volato nel corso delle ultime 10 ore, quindi non
ho potuto condividere il trailer. L’ha fatto mio fratello Harry,
quindi non ho potuto vedere le reazioni e quanto tutti voi foste
eccitati. Sono appena atterrato, così ho accesso il mio telefono ed
è letteralmente impazzito. L’amore e il supporto che avete
dimostrato nei confronti del film è davvero eccitante. Onestamente,
il teaser è solo la punta dell’iceberg.”
“Non avete idea di cos’altro
succederà”, ha anticipato Holland. “Sono davvero
entusiasta di poter finalmente condividere di più con voi. È
bellissimo. È veramente bello tornare con un film di Spider-Man,
mostrarvi trailer, avere un film in uscita… è tutto veramente
eccitante. Vi amo! Grazie per il vostro supporto. Godetevi il
trailer!”
Il film è diretto
da Jon Watts (già regista
di Homecoming e Far
From Home) e prodotto da Kevin
Feige per i Marvel Studios e da Amy
Pascal per la Pascal Production. Il film arriverà
nelle sale americane il 17 dicembre 2021.
Dune
di Denis Villeneuve è uno dei titoli più attesi
della stagione e in attesa della premiere mondiale alla Mostra
Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, il regista
Denis Villeneuve ha iniziato a rilasciare numerose
intervista in occasione della promozione del film.
Parlando con CBC Radio Canada (via
The Playlist), Villeneuve ha spiegato di aver sempre pensato a
Dune come ad una trilogia. Per un terzo eventuale
capitolo, il suo obiettivo sarebbe quello di adattare
“Messia di Dune“, il secondo romanzo del
“Ciclo di Dune” composto da ben sei titoli, tutti
scritti da Frank Herbert. A tal proposito, ha
spiegato: “C’è il secondo libro del Ciclo, Messia di Dune, che
potrebbe diventare un film straordinario. Ho sempre pensato a Dune
come ad una trilogia cinematografica. Dopo, non lo so. Richiede
anni di lavoro. Non riesco a pensare di andare oltre.”
Parlando invece con
Empire, Villeneuve ha parlato dell’adattamento di Dune
del 1984 ad opera di David Lynch, affermando di essere un grande
fan del regista. Tuttavia, all’epoca dell’uscita del film,
nonostante l’entusiasmo iniziale, quella versione non lo soddisfò
completamente. “Sono un grande fan di David Lynch, lui è IL
MAESTRO. Quando ho visto il suo Dune ricordo di essermi emozionato,
ma la sua interpretazione della storia… ci sono parti che amo e
altri elementi che mi fanno sentire meno a mio agio. Ricordo di non
essere rimasto totalmente soddisfatto. Ecco perché ho sempre
pensato tra me e me: ‘C’è ancora un film che deve essere fatto su
quel libro. Serve soltanto una sensibilità diversa.'”
Viaggio mitico ed emozionante di un
eroe, Dune narra la storia di Paul Atreides, giovane
brillante e dotato di talento, nato per andare incontro a un
destino più grande della sua immaginazione, che deve raggiungere il
più pericoloso pianeta dell’universo per assicurare un futuro alla
sua famiglia e al suo popolo. Mentre forze malvage combattono per
l’esclusivo possesso della più preziosa risorsa esistente sul
pianeta — una spezia capace di liberare tutte le potenzialità della
mente umana — solo coloro i quali sapranno sconfiggere le proprie
paure sopravviveranno.
Denis
Villeneuve ha diretto Dune e
ha scritto la sceneggiatura insieme a Jon Spaihts ed Eric Roth,
basata sul romanzo omonimo scritto da Frank Herbert. Il film è
prodotto da Mary Parent, Denis Villeneuve, Cale Boyter e Joe
Caracciolo, Jr. I produttori esecutivi sono Tanya Lapointe, Joshua
Grode, Herbert W. Gains, Jon Spaihts, Thomas Tull, Brian Herbert,
Byron Merritt e Kim Herbert.
La Warner Bros. ha proiettato un
nuovo esclusivo footage di The
Batman al CinemaCon. Il teaser trailer
dell’attesissimo film di Matt Reeves è stato
presentato in esclusiva al DC FanDome dello scorso anno, ma da
allora non sono più stati rilasciati materiali ufficiali.
L’uscita di The
Batman, attualmente prevista per marzo 2022, è stata
ritardata a causa della pandemia di COVID-19, che ha avuto anche un
forte impatto sulla produzione. Durante le riprese, Reeves ha
regalato ai fan diverse anticipazioni, incluso i primi sguardi al
costume e alla batmobile del protagonista, Robert Pattinson. Grazie al teaser trailer,
poi, abbiamo avuto la possibilità di ammirare per la prima volta
anche la Catwoman di Zoe Kravitz, il Jim Gordon di Jeffrey Wrighte il
Pinguino di Colin Farrell, con il filmato che ha
confermato che l’Enigmista di Paul
Dano sarà il cattivo principale.
Durante il panel della Warner Bros.
al CinemaCon, lo studio ha proiettato una nuova featurette dal
backstage, con interviste e filmati inediti, seguita dal teaser
presentato lo scorso anno al DC FanDome. La featurette si apre con
Bruce Wayne che cammina per Gotham in preda al caos, accompagnato
da una musica inquietante. Pattinson parla poi del personaggio di
Batman: “Per qualche ragione, Batman è sempre stato uno dei
personaggi principali del 20° secolo”, specificando che la sua
sarà versione “estremamente diversa” dell’eroe rispetto a
quella vista nei precedenti adattamenti.
La parola passa poi a Reeves, che
promette un “film di Batman davvero emozionante”. Il
regista ribadisce che il film non è una storia di origine, sebbene
sia ispirato in parte all’arco narrativo a fumetti “Batman: Anno
Uno” scritto da Frank Miller e disegnato da David Mazzucchelli.
Tuttavia, il film seguirà Batman nei suoi primi giorni da
vigilante.
Nel filmato viene mostrato Batman
che picchia alcuni sicari di Gotham City inondati di luce rossa,
così come altre azioni cariche di esplosioni, agenti di polizia e
caos. Ci sono anche diverse scene che mostrano un combattimento tra
Batman e Catwoman, già anticipato nel teaser. Pattinson spiega:
“Sta cercando di allenare questa sua rabbia. Tutti i
combattimenti che lo vedono coinvolto sembrano davvero
personali.”
Inoltre, nel filmato vediamo Batman
usare una grande varietà di armi. C’è spazio anche per Afred
Pennyworth, interpretato da Andy
Serkis, completo di giubbotto e capelli bianchi, e
anche per la Batmobile, con le fiamme che escono dallo scarico. La
featurette termina con Reeves che, rivolgendosi agli spettatori,
dichiara: “Non vediamo l’ora che possiate vedere The Batman nei
cinema l’anno prossimo.”
“The
Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono
le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi
strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per
trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa
alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la
Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a
quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più
villain, poiché sono tutti sospettati“.
In occasione del panel della Sony al
CinemaCon di questa settimana, ai presenti è stata data
l’opportunità di vedere l’attesissimo Ghostbusters:
Legacy e le prime reazioni al film di Jason
Reitman, emerse online in seguito alla visione, sono
estremamente positive.
Secondo i più, il vero merito di
Reitman, figlio di Ivan, regista dei primi due
Ghostbusters originali degli anni ’80, è quello di aver
utilizzato il sentimento di nostalgia nei confronti del franchise
nel modo giusto, confezionando un film ricco di easter egg e di
richiami all’originale senza stravolgerlo in alcun modo. Di seguito
alcune delle reazioni dei giornalisti affidate a Twitter.
Jason Guerrasio, This Is Insider: “Ghostbusters: Legacy…
Wow! Non mi aspettavo un film così pieno di emozioni. Ha
quell’atmosfera tipica dei film di Spielberg dedicati all’infanzia.
Jason Reitman è riuscito a rimanere fedele all’originale.”
Kaitlyn Booth, Bleeding Cool: “Ghostbusters: Legacy è
davvero grandioso. Non sono mai stata una grande fan del franchise,
eppure mi sono divertita moltissimo anche senza cogliere tutti i
vari riferimenti. C’è un sacco di cuore nel film e, soprattutto,
c’è un grande cast. I fan vecchi e nuovi lo adoreranno. Rimanete
dopo i titoli di coda!”
Austin Putnam, Flick Direct: “Ho appena visto Ghostbusters:
Legacy. Sembra che Jason Reitman, mentre realizzava da solo questo
grande film della saga, abbia scritto una lettera d’amore a suo
padre e a sua figlia.”
James Preston Poole, Full Circle: “Ho visto Ghostbusters:
Legacy, ma non posso ancora recensirlo. Posso dire, però, che si
tratta del miglior film della saga. Punto. Scritto magnificamente,
non esagera mai con l’effetto nostalgia e racconta una storia come
forse neanche l’originale avrebbe potuto fare. Un trionfo su tutta
la linea.”
Jeffrey Harris, 411 Mania: “Sì, ho visto Ghostbusters:
Legacy al CinemaCon. E sì, confermo che il film è ottimo. E sì,
confermo anche che è il ‘vero’ sequel che i fan stavamo aspettando.
Ci sono molti rimandi. È un omaggio nostalgico al
franchise.”
Germain Lussier, Slashfilm: “Ghostbusters: Legacy è il
sequel che i fan stavano aspettando da decenni, nel bene e nel
male. Ci sono grandi personaggi, un sacco di sorprese, la giusta
dose di divertimento e anche il giusto effetto nostalgia. Mi è
piaciuto veramente tanto.”
Tutto quello che sappiamo su
Ghostbusters: Legacy
Ghostbusters:
Legacy, diretto da Jason
Reitman e prodotto da Ivan
Reitman, è il nuovo capitolo della saga
originale Ghostbusters. Arrivati in una piccola
città, una madre single e i suoi due figli iniziano a scoprire la
loro connessione con gli Acchiappafantasmi originali e la segreta
eredità lasciata dal nonno. Ghostbusters:
Legacy è scritto da Jason Reitman & Gil
Kenan.
A più di trent’anni dall’uscita
nelle sale dell’iconico Ghostbusters, il cast
originale, composto da Bill
Murray, Dan Aykroyd, Ernie Hudson, Sigourney
Weavere Annie
Potts di nuovo insieme per ridar vita a una delle
saghe cinematografiche più amate della storia. Diretto da Jason
Reitman, il film sarà nelle sale italiane dall’11 novembre prodotto
da Sony Pictures e distribuito da Warner Bros. Entertainment
Italia. Tra i protagonisti anche Mckenna Grace, Finn
Wolfhard, Carrie Coon ePaul
Rudd.
A quanto pare, l’uscita a novembre
di Eternals dipenderà
da come verrà accolto al box office Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli.
Nonostante l’estate abbia visto alcune impressionanti performance,
come Crudelia e A Quiet Place II, sembra che il
pubblico sia nuovamente timoroso di tornare nelle sale, soprattutto
con l’aumentare dei casi di Covid-19 dovuti alla variante
Delta.
Ora che la stagione cinematografica
estiva è ormai in fase di chiusura, tutti gli occhi sono puntanti
sull’imminente lista di film che arriverà in autunno e,
soprattutto, in vista delle festività natalizie, e che include
titoli attesi ormai da oltre un anno, incluso lo stesso
Eternals.
Ora, secondo un nuovo report di
Vulture, pare che i Marvel Studios decideranno se far
uscire o meno il film a novembre in base a quanto riuscirà ad
incassare Shang-Chi, che arriverà nelle sale americane il
prossimo 3 settembre.
Il report non fornisce una stima di
come il cinecomic di Destin Daniel Cretton
dovrebbe comportarsi al botteghino, ma in base alle prime
predizioni, c’è già chi parla di peggior weekend d’apertura per il
MCU dai tempi de L’incredibile Hulk del 2008. Ovviamente,
un nuovo rinvio per Eternals causerebbe
un ulteriore effetto domino sull’intero calendario del MCU, con le
uscite di Doctor Strange in the Multiverse of Madness,
Thor: Love and Thunder, Black Panther: Wakanda Forever e
The Marvels (tutti previsti per il 2022) che
potrebbero ancora una volta subire drastici
cambiamenti. Inoltre, non è chiaro se un eventuale nuovo
ritardo di Eternals possa avere conseguenze anche sull’uscita di
Spider-Man: No Way Home, attualmente fissata
per il prossimo 17 dicembre negli Stati Uniti.
Tuttavia, non è ancora detta
l’ultima parola: le prime reazioni in merito a Shangi-Chi da parte della stampa sono state
estremamente positive. Inoltre, bisogna considerare che il film
uscirà esclusivamente al cinema (e non in contemporanea anche su
Disney+, come accaduto con
Black
Widow), cosa che potrebbe spingere il pubblico a
recarsi in sala e dare quindi ai Marvel Studios quella fiducia
necessaria per decidere di fare comunque uscire Eternals come
programmato inizialmente.
Eternals,
il terzo film della Fase Quattro dell’Universo Cinematografico
Marvel diretto dalla regista vincitrice dell’Academy
Award Chloé Zhao, arriverà il 3 novembre
nelle sale italiane. Il film targato Marvel Studios Eternals presenta
un nuovo team di supereroi dell’Universo Cinematografico
Marvel: l’epica storia, che abbraccia migliaia di anni, mostra
un gruppo di eroi immortali costretti a uscire dall’ombra per
unirsi contro il più antico nemico dell’umanità, The Deviants.
Il cast del film
comprende Richard
Madden, che interpreta l’onnipotente
Ikaris; Gemma
Chan, che interpreta Sersi, amante
dell’umanità; Kumail Nanjiani, che interpreta
Kingo, dotato dei poteri del cosmo; Lauren
Ridloff, che interpreta la velocissima
Makkari; Brian Tyree Henry, che interpreta
l’intelligente inventore Phastos;Salma
Hayek, che interpreta la leader saggia e spirituale
Ajak; Lia McHugh, che interpreta Sprite,
eternamente giovane e al tempo stesso piena di
saggezza; Don Lee, che interpreta il
potente Gilgamesh; Barry Keoghan, che interpreta il solitario
Druig; e Angelina
Jolie, che veste i panni dell’impetuosa guerriera
Thena.Kit
Harington interpreta Dane Whitman.
Per quanto riguarda i grandi
franchise basati sui fumetti, abbiamo il Marvel Cinematic Universe
(MCU), il DC
Extended Universe (DCEU) e il Sony Pictures
Universe of Marvel Characters (SPUMC). Quest’ultimo, nello
specifico, si riferisce a quei film incentrati attorno alla figura
di Spider-Man che vengono prodotti da Columbia
Pictures in associazione con Marvel Entertainment e che vengono
distribuiti da Sony Pictures.
Ora, proprio durante il panel di
Sony in occasione del CinemaCon,
Screen Rant ha rivelato in esclusiva che lo studio ha
ufficialmente rinominato il media franchise incentrato sull’Uomo
Ragno, che da ora in avanti si chiamerà Sony’s Spider-Man
Universe (SSU). Al momento non sappiamo con certezza quale
sarà il futuro del personaggio di Peter Parker dopo l’uscita nelle
sale di
Spider-Man: No Way Home, ma è chiaro che questo nuovo
titolo assegnato in via ufficiale è la dimostrazione che lo studio
intende continuare a distribuire film collegati a quell’universo,
indipendentemente da ciò che accadrà a Spider-Man nel MCU.
I prossimi titoli dell’SSU ad
arrivare nelle sale saranno Venom: La
furia di Carnage e Morbius,
ma sappiamo che in cantiere ci sono film basati su Madame
Web, Silk e, soprattutto, Kraven il Cacciatore. Dopo l’uscita del sequel
di Venom e del threequel di Homecoming, molti fan
sperano in un crossover che vedrà finalmente lo scontro tra Eddie
Brock e Peter Parker al centro della scena. Tuttavia, nonostante
l’idea sia stata discussa più volte anche dai diretti interessati,
per ora non esiste ancora nulla di ufficiale.
Nonostante le voci in merito al
possibile titolo del film circolassero online da un po’ di tempo,
la Warner Bros. ha finalmente confermato che The Matrix:
Resurrections sarà il titolo ufficiale del quarto
attesissimo capitolo della celebre saga fantascientifica.
Insieme all’annuncio del titolo, lo
studio ha mostrato anche il primo trailer ufficiale del film in
occasione del CinemaCon. Non sappiamo quando potrebbe debuttare
online, ma considerando che il film arriverà in contemporanea nelle
sale americane e su HBO Max il prossimo 22 dicembre, è molto
probabile – ma non ancora certo – che il trailer verrà associato
alle copie di Dune
di Denis Villeneuve, e quindi arrivare in rete
entro il prossimo ottobre.
Grazie a
Screen Rant, ecco una descrizione delle immagini presenti nel
trailer e mostrate in anteprima al CinemaCon: “Il trailer si
apre a San Francisco, con Neo che ora si fa chiamare Thomas e che,
apparentemente, è ignaro di chi sia. Neil Patrick Harris interpreta
il suo terapeuta e vediamo una breve scena in cui Thomas è intento
a parlare con lui. ‘Ho fatto sogni che non sembrano sogni. Sono
pazzo?’, dichiara Thomas, prima di avere alcuni flashback sugli
eventi della trilogia originale. A questo punto il trailer mostra
quello che dovrebbe essere il primo incontro tra Neo e Trinity, ma
questa volta sembrano non conoscersi, anche se entrambi pensano di
sì. Trinity, infatti, chiede a Neo – ora Thomas: ‘Ci siamo già
incontrati?’
Seguono una serie di immagini
montate ad hoc, in cui Neo osserva la vita di tutti i giorni nella
versione Matrix di San Francisco. Alla fine appare Yahya
Abdul-Mateen II, che sembra essere proprio un giovane Morfeo. Si
presenta e dice: ‘È ora di volare’, prima di offrire a Neo una
pillola rossa e una pillola blu. A quel punto, una giovane donna
con i capelli blu conduce Neo attraverso uno specchio, mostrandogli
Matrix.
“In un’altra scena il giovane
Morpheus e Neo combattono, prima che Neo distrugga la stanza del
dojo grazie ai suoi poteri. Il trailer mostra anche che i baccelli
della macchina, così come gli agenti e l’azione tipica del
franchise. Vediamo anche Trinity combattere contro alcuni agenti e
contro alcuni poliziotti. Il trailer termina con Neo che fa
la sua mossa caratteristica, fermando i proiettili con la mente,
prima di reindirizzare un intero missile verso un
elicottero”.
Matrix
4 vedrà nel cast il ritorno
di Keanu
Reeves, Carrie-Ann
Moss e Jada
Pinkett-Smith al fianco delle new
entry Yahya Abdul-Mateen II, Neil
Patrick Harris, Jonathan Groff, Jessica
Henwick, Toby
Onwumere e Christina Ricci.
L’uscita nelle sale è fissata per il 22 dicembre 2021. Il nuovo
capitolo del franchise sarà diretto da Lana
Wachowski. La sceneggiatura del film è stata firmata a
sei mani con Aleksandar Hemon e David Mitchell.
Jake Gyllenhaal produrrà e reciterà
in Oblivion Song, un film basato
sull’acclamata serie di graphic novel omonima di Robert
Kirkman e Lorenzo De Felici. La serie
pubblicata da Image Comics nel 2018 racconta la storia di Nathan
Cole, un uomo che compie viaggi giornalieri per cercare di salvare
coloro che ancora vivono nell’apocalittico inferno di Oblivion, una
parte di Filadelfia persa dieci anni fa, insieme a 300.000 dei suoi
cittadini.
Jake Gyllenhaal
produrrà il film con Riva Marker con la sua
Nine Stories, insieme a Kirkman, David
Alpert, Bryan Furst e Sean Furst di
Skybound Entertainment, e Brian Oliver e
Bradley Fischer di New Republic Pictures, che
hanno opzionato i diritti cinematografici del graphic novel.
Oblivion Song diventa un film
“Siamo entusiasti di collaborare
con New Republic e Skybound per l’adattamento della serie
strabiliante e accattivante di Robert Kirkman. Di fronte a un
evento catastrofico che altera in modo permanente le nostre vite,
cosa sceglieremmo di salvare?” disse Marker. “Proprio come
Kirkman ha fatto con The Walking Dead e Invincible, in Oblivion
Song, ha creato il potenziale per un franchise che è profondamente
divertente e l’opportunità perfetta per esplorare le grandi
questioni con cui stiamo facendo i conti a livello
globale.”
Kirkman ha dichiarato: “Non
potremmo essere più entusiasti di trovare partner fantastici come
New Republic e Nine Stories. Entrambe le società hanno un’ottima
reputazione per la narrazione premium ai massimi livelli e non
vediamo l’ora di vedere Jake portare questo personaggio in vita sul
grande schermo.Siamo così fortunati ad aver riunito una
squadra appassionata di questo fumetto quanto noi”.
“Siamo entusiasti di collaborare
con Nine Stories e Skybound per aiutare a dare vita al fumetto
visionario di Robert e Lorenzo – hanno aggiunto Oliver e
Fischer – Oblivion Song è una rara combinazione di spettacolo,
originalità e narrazione magistrale, che è praticamente tutto ciò
che amiamo al mondo”.
Oblivion Song è il
primo progetto annunciato nell’ambito dell’accordo tra New Republic
e Nine Stories. Da allora New Republic ha annunciato accordi
preliminari con Dirty Films di Cate
Blanchett e Andrew Upton,
about:blank di Francis Lawrence e
Riff Raff Entertainment di Jude
Law.
Vedremo presto Jake Gyllenhaal in Ambulance
di Michael Bay, prodotto anch’esso da New
Republic, e nel film Netflix di Antoine Fuqua,
The Guilty.
Quello del rapporto tra vicini di
casa è un argomento spesso trattato al cinema, il più delle volte
attraverso generi e punti di vista sempre diversi. Si va dal
capolavoro thriller di Alfred Hitchcok La finestra sul
cortile all’horror Fright Night, dalla
commedia Cattivi vicini all’erotico
Il ragazzo della porta
accanto. Il film del 2016 Le spie della porta
accanto si colloca a sua volta in questo filone,
aggiungendo però alla sua trama anche elementi tipici dei racconti
di spionaggio. Si genera così una divertente commedia con
imprevisti e situazioni sempre più rocambolesce e caotiche.
Diretto da Greg
Mottola, regista anche del cult Suxbad – Tre menti
sopra il pelo, il film rielabora infatti una serie di
canoni e immaginari riguardanti il mondo delle spie per riproporli
in chiave comica. Quello che è normalmente un genere molto serio
viene dunque qui affrontato nei suoi aspetti più assurdi e ilari,
grazie anche ai quattro prorompenti protagonisti. Al momento della
sua uscita, in realtà, Le spie della porta accanto ha
mancato di ottenere il successo sperato, divenendo invece un
cocente flop al box office. Ad averne frenato il potenziale vi è
stata in particolare la tanta concorrenza di genere, tra cui la
commedia Masterminds – I geni della truffa.
Per quanti hanno apprezzato titoli
come Mr. & Mrs.
Smithe Agente Smart – Casino totale,
il film di Mottola è un titolo da non perdere, capace di strappare
grandi risate. Prima di intraprendere una visione del film, però,
sarà certamente utile approfondire alcune delle principali
curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà
infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama e al cast di attori.
Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Le spie della porta accanto: la trama del film
Protagonisti del film sono
Jeff e Karen Gaffney, una
tranquilla coppia che vive in periferia con i propri figli. Lontano
dal caos del centro città, la famiglia rifugge infatti ogni
possibile disturbo alla loro pacifica esistenza. Questa, tuttavia,
verrà stravolta dall’arrivo di una nuova coppia di vicini nella
casa accanto. Si tratta di Tim e Natalie
Jones. Ufficialmente, lui è uno scrittore di successo,
mentre lei una social media manager e blogger. Apparentemente
normali e innocui, i due si rivelano in realtà essere delle super
spie dalle grandi abilità. Non conoscendo le vere intenzioni della
coppia, i Gaffney decidono di pedinarli per scoprirne di più.
Naturalmente i guai non tardano ad
arrivare, con Jeff e Karen che finiranno con l’essere coinvolti nel
bel mezzo di una delle missioni segrete dei Jones. Ormai a
conoscenza di tutto i due non potranno più tornare indietro,
costretti a seguire i loro dinamici vicini fino alla fine.
Inaspettatamente, i Gaffney si riveleranno particolarmente
indispensabili nel corso della missione, sfoggiando a loro volta
imprevedibili abilità di cui neanche loro erano a conoscenza. Con
il complicarsi della vicenda e l’avvicinarsi della risoluzione,
ogni certezza su chi siano i buoni e chi i cattivi viene però a
decadere, generando non pochi problemi alla missione.
Le spie della porta accanto: il
cast e il sequel del film
Ad interpretare il ruolo dei coniugi
Jeff e Karen Gaffney si ritrovano gli attori Zach
Galifianakis, celebre per la trilogia di Una notte
da leoni, e Isla Fisher,
protagonista di I Love Shopping. I coniugi Tim e
Natalie Jones sono invece interpretati daJon Hamm,
noto per la serie Mad Men, e Gal Gadot,
celebre per i film di Wonder Woman. Galifianakis e
Hamm sono amici di lunga data e cercavano da tempo un progetto in
cui poter recitare insieme, trovandolo infine in Le spie
della porta accanto. Per questo, inoltre, Hamm si è
personalmente cimentato in molte delle principali acrobazie
previste, specialmente quelle alla guida di auto. Nel film è poi
presente l’attore Patton Oswalt nel ruolo di
Bruce Springstein.
Prima dell’uscita del film, i
produttori e il cast avevano parlato della possibilità di dar vita
ad un sequel, dove ipoteticamente i Jones sarebbero stati impegnati
in una nuova missione, trascinando in questa anche i Gaffney.
Tuttavia, a causa dello scarso successo di critica e pubblico, i
piani per un sequel sembrano essere del tutto naufragati. Ad oggi,
infatti, non si hanno più avuto notizie in merito e sembra sempre
più improbabile che la Fox, lo studio che ha prodotto il film, dia
il via libera. Gli attori protagonisti si sono ugualmente
dichiarati disponibili a tornare nei rispettivi ruoli se le cose
dovessero cambiare. Il finale del film, ad ogni modo, non rimane in
sospeso per un sequel, permettendo di godersi la pellicola anche
come opera a sé stante.
Le spie della porta accanto: il
trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Le spie della porta
accanto è infatti disponibile nei cataloghi di
Rakuten TV, Chili, Google Play, Apple iTunes, Tim Vision,
Disney+ e Amazon Prime Video. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un
dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è
inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 24
agosto alle ore 21:20 sul canale
Rai 2.
Una vita ormai dimenticata torna a
bussare alla porta. Da qui parte Sulla
giostra, divertente commedia al femminile diretta
da Giorgia Cecere (Il primo
incarico, In un posto bellissimo), in cui due
donne, molto diverse, saranno costrette a mettere a confronto tutte
le loro differenze. Claudia
Gerinie Lucia
Sardo sono rispettivamente una donna bella e di
successo, che da anni vive a Roma e ha abbandonato il paese di
origine, in cui invece continua da sempre a vivere l’altra, la
vecchia governante della casa di famiglia. Le due donne
dovranno imparare a fare i conti con i loro caratteri, i sogni, le
ambizioni, i fallimenti, le speranze, che diventano movimenti
ipnotici di una grande “giostra” che nessuno potrà mai governare.
A completare il cast, Alessio
Vassallo e Paolo
Sassanelli.
Prodotto da Gloria
Giorgianni e Tore Sansonetti per Anele con Rai
Cinema il film, ambientato nella splendida cornice
salentina di Alessano e dintorni e realizzato con il sostegno di
Apulia Film Commission, sarà presentato in
anteprima in concorso al Bari International Film
Festival il 26 settembre, per poi
uscire nelle sale cinematografiche dal 30
settembre, distribuito da Notorious
Pictures.
Sulla giostra, la trama
Irene è una donna bella e di
successo. Appena finiti gli studi, ha abbandonato la campagna
salentina per trasferirsi nella capitale, dove, contando solo sulle
proprie forze, ha avviato una casa di produzione. I suoi sono
giorni indaffarati, tra tanto lavoro, un figlio adolescente e un ex
marito assente. Quando sua madre decide di vendere la villa di
famiglia, Irene pensa di utilizzare la sua parte di ricavato per
superare un momento di difficoltà economiche. Ma succede qualcosa
di inaspettato. Ada, la vecchia governante, si rifiuta di lasciare
la casa. Irene è costretta a tornare in quel paesino che le è
sempre stato stretto e confrontarsi con una dimensione arcaica che
ormai non le appartiene più. Ma è una donna determinata e cacciare
Ada non sarà un problema… o almeno così crede.
L’atteso
trailer di Spider-Man: No Way Home è approdato
in rete questa notte. Questo nuovo capitolo è stato al centro di
numerosi rumors secondo cui anche gli ex Spider-Men Tobey
Maguire e Andrew Garfield sono stati
scelti per il
progetto in arrivo.
Tutto è iniziato quando
Jamie Foxx ha annunciato il suo ritorno come il
villain Electro da The Amazing Spider-Man 2 del 2014 assieme alla
notizia che Alfred Molina avrebbe ripreso il ruolo
di Doc Ock da Spider-Man 2 del 2004.
Ora che il tanto atteso trailer di
Spider-Man: No Way Home è stato ufficialmente
rilasciato, i fan hanno finalmente dato una prima occhiata a
Doc Ock dal 2004 che, indossando i suoi classici occhiali verso
la fine del teaser dice: “Ciao, Peter”.
La performance di Alfred
Molina nei panni di Doc Ock ha portato Spider-Man
2 ad essere venerato come uno dei migliori film di
Spider-Man fino. Ad oggi possiamo ipotizzare che la storia di Otto
Octavius e del suo personaggio riprenda dal momento della sua morte
nel fiume Hudson mentre saluta Peter. La domanda che tutti ci
poniamo è: come fa a essere ancora vivo? E il Peter di Tom Holland
è il vero il Peter Parker con cui sta parlando? A meno che
Ock non sia confuso dall’incantesimo di Strange, è più che
probabile che si stia rivolgendo alla versione del Peter di
Tobey Maguire. Se fosse così, il pubblico potrebbe assistere a
una rivincita tra i due.
La serie tv
Loki su Disney+ con l’ultima puntata ha fatto
chiarezza sulle linee temporali, spiegando che che il tempo non è
necessariamente lineare e le storie multiversali implicano viaggi
nel tempo. Questo ci fa pensare che esiste anche la possibilità che
il reattore a fusione di Ock abbia un ruolo in tutto questo e che
potrebbe essere in qualche modo collegato a ciò che sta
accadendo.
Il trailer accenna anche ad altri
cattivi del mondo di Spiderman provenienti dai film passati, tra
cui una bomba zucca Green Goblin, i fulmini di
Electro e una strana e oscura massa che potrebbe
essere Flint Marko (meglio conosciuto come
Sandman). La presenza di questi villain non sembra
far altro che gettare le basi l’introduzione dei
Sinistri Sei, ovvero un gruppo di supercriminali coalizzatisi
la cui prima formazione era composta da Dottor Octopus,
Avvoltoio, Uomo Sabbia, Mysterio, Electro e Kraven
il cacciatore.
Il film è diretto
da Jon Watts (già regista
di Homecoming e Far
From Home) e prodotto da Kevin
Feige per i Marvel Studios e
da Amy Pascal per la Pascal Production.
Il film arriverà nelle sale americane il 17 dicembre 2021.
Spider-Man: No Way Home si preannuncia la più grande
avventura cinematografica dell’Uomo Ragno. Dalla presenza di Doctor
Strange, ufficialmente annunciato nel cast, alla rivelazione
dell’identità dello spara ragnatele, avvenuta alla fine di
Far From Home, ci sono tutti gli elementi per far sì
che questo film con Tom Holland sia una delle
esperienze cinematografiche migliori tra quelle con protagonista
Spider-Man.
Il trailerdi Spider-Man:
No Way Home, diffuso poche ore fa, non fa altro che
contribuire a questa idea, ma fornisce anche mille piccoli dettagli
su ciò che succederà nel film diretto da Jon
Watts. Di seguito, ecco tutti gli Easter Eggs che vi siete
persi nel trailer di
Spider-Man: No Way Home!
È tutta colpa di Mysterio
Le conseguenze del finale
di
Spider-Man: Far From Home in cui l’identità di Peter
Parker è stata rivelata da J. Jonah Jameson possono essere viste
nei primi momenti del trailer. È stato Mysterio a rivelare
l’identità di Spidey, e Jameson ha approfittato. La notizia sembra
influenzare negativamente tutti nella vita di Peter, mentre tutti
gli altri, o quasi, trattano il ragazzo come una celebrità. È in
definitiva il motivo per cui Petere va dal Dottor Strange per
aiutarlo a far dimenticare a tutti la sua identità…
Il Daily Bugle
All’inizio del trailer,
possiamo vedere MJ che legge il New York Post, giornale che esiste
nel nostro mondo reale, cosa che di per sé non è particolarmente
eccitante, ma sappiamo bene che, nei film su Spider-Man diretti da
Sam Raimi, in cui il giornale ha un certo peso nella trama, il logo
e il layout del Daily Bugle sono stati chiaramente modellati su
quelli del Post. Sembra chiaro che il Daily Bugle, che era già
apparso nell’ultimo trailer di Venom: la furia di Carnage,
ritornerà anche in questo Spider-Man, fornendo iun altro ponte
interessante trai due film (dopo l’Avvoltoio di Michael
Keaton).
Steve Ditko
Il nome di Steve Ditko può
essere visto nella prima inquadratura del trailer, in forma di
graffiti sulla parete dietro a Peter e MJ.
Ditko ha co-creato sia Spider-Man
che Doctor Strange ed ecco che finalmente riesce a condividere con
loro lo schermo in uno dei più attesi film dell’MCU. Ma
probabilmente Dikto non avrebbe troppo gradito questo omaggio,
visto che non ha percepito nemmeno un centesimo dell’enorme cifra
che il merchandising di Spider-Man e Doctor Strange ha fruttato
alla Marvel!
Matt Murdock, sei tu?
Nel trailer, vediamo il povero Peter
interrogato dalla polizia in merito alla morte di Mysterio. Molti
fan attenti pensano che la persona che indossa una camicia bianca
con le maniche tirate su possa essere il Matt Murdock di Charlie
Cox ovvero il Daredevil della famosa e molto amata serie Netflix.
Anche se non c’è nessuna conferma in merito a questa notizia, la
supposizione non giunge nuova, dal momento che il coinvolgimento di
Cox nel progetto era stato ipotizzato da tempo.
Come ogni storia di un film
del Marvel Cinematic Universe che si rispetti, anche quella che
verrà raccontata in
Spider-Man: No Way Home ha una forte ispirazione dai
fumetti, oltre a portare avanti l’affresco
cinematografico/televisivo raccontato dallo Studio. In questo caso,
Peter Parker che va da Strange per chiedergli di far dimenticare a
tutti che lui è Spider-Man e Strange che sembra ansioso di
assecondare il suo desiderio arriva direttamente da
One More Day, una storia a fumetti di Spider-Man.
Nel fumetto One More Day della
Marvel, dopo che la zia May è stata ferita, Spider-Man cerca aiuto
per salvarle la vita. Incontra il demone Mephisto, che si offre di
salvarle la vita se Spider-Man gli “regala” il suo matrimonio.
Spider-Man e sua moglie, Mary Jane Watson, si dicono d’accordo per
salvare la zia, e questa parte della loro storia viene cancellata
in modo che, effettivamente, nessuno dei due ricorda che sono stati
sposati.
Nel multiverso della follia
Il trailer ci mostra
Peter che ha dei ripensamenti all’ultimo minuto in merito alla sua
richiesta rivolta a Strange, questo suo continuo parlare distrae lo
Stregone Supremo, che commette un errore e fa “convergere” gli
universi, aprendo così, finalmente, il multiverso, con tutte le
conseguenze del caso. Questa potrebbe essere una direzione
sbagliata però.
La vera ragione della convergenza
del multiverso potrebbe essere Wanda Maximoff a.k.a. Scarlet Witch
che abbiamo visto per l’ultima volta esplorare il libro dei morti,
il Darkhold, alla fine di WandaVision, OPPURE la morte di Colui che
rimane per mano di Sylvie nell’episodio finale di Loki!
L’Uomo Ragno vestito nero
Il trailer di
Spider-Man: No Way Home ci offre un assaggio del
nostro amichevole Spider-Man di quartiere vestito in nero e oro.
Sebbene sia una breve clip, è piuttosto eccitante vederla in
live-action. La tuta sembra essere integrata con la tecnologia
Stark e il mistico artefatto del Dr. Strange. Una delle foto
promozionali aveva persino lo slogan “Magic with a thwip” (Magia
con un colpo di fulmine) mentre ci mostrava Spidey nel suo abito
nero e oro che usava quello che sembra un magico
spara-ragnatele.
Uno dei migliori Easter Egg del
trailer di
Spider-Man: No Way Home è quando si cominciano a
vedere i cattivi dei vecchi film che “emergono” dal multiverso.
Sebbene sia stato fatto con un pizzico di mistero, non si può
negare che tutti questi cattivi alla fine si presenteranno. Nel
trailer di No Way
Home, vediamo lampi di elettricità, un’enorme tempesta
di sabbia, la bomba tonda di Green Goblin e, ultimo ma sicuramente
il più emozionante, Doctor Octopus di Alfred Molina da Spider-Man 2
di Sony.
È un piacere vedere uno dei migliori
cattivi dei film di supereroi fare un ritorno così spettacolare sul
grande schermo e i fan non vedono l’ora di vederlo in azione, anche
se nella sua scena finale, nel film di Raimi, il Doctor Octopus si
pentiva delle sue cattiverie, poco prima di morire. Se si ascolta
attentamente, poi, il trailer ci regala anche due contributi audio:
la risata di Green Goblin e il verso feroce di Lyzard.
I momenti finali di
Spider-Man: Far From Home hanno portato la versione
del MCU di Peter Parker a rivelare la
sua identità segreta al mondo intero, e il primo trailer di
Spider-Man: No Way Home ha rivelato che
cercherà un soluzione “mistica” a tale problema.
Tuttavia, questa non è la prima
volta che l’arrampicamuri è stato costretto a fare i conti con la
sua identità esposta all’intero pianeta, poiché il principale
Spider-Man della Marvel Comics ha attraversato una situazione
simile nella versione a fumetti di “Civil War”. Ma per riportare
quel secreto nella tomba, Spider-Man è stato costretto a fare un
patto con il diavolo… letteralmente!
In una delle storie a fumetti più
controverse di sempre della Marvel, Spider-Man ha fatto un patto
con una forza mistica per far dimenticare al mondo la sua identità,
rivolgendosi alla figura diabolica di Mefisto, che ha cancellato la
memoria del mondo in merito alla vera identità di Spider-Man, in
virtù di un loro precedente accordo per salvare zia May in fin di
vita, cambiando irrevocabilmente la vita dell’Uomo Ragno e di
quelli coinvolti nella sua vita.
In “Civil War #2” di Mark Millar e
Steve McNiven, Spider-Man – che aveva servito con i Vendicatori e,
all’epoca, aveva sviluppato uno stretto rapporto con Iron Man –
rivelò la sua identità in diretta televisiva. Quell’annuncio ha
comportato una serie di complicazioni, ma dal momento che Peter era
a favore degli Accordi nel conseguente conflitto tra i supereroi, è
riuscito a mantenere lui e i suoi cari relativamente al sicuro.
Tutto è cambiato quando si è
stancato delle argomentazioni di Tony Stark e ha cambiato
posizione. Improvvisamente, gli affetti di Peter si sono ritrovati
in pericolo tanto quanto lui, il che ha portato un agente di Wilson
Fisk a ferire gravemente May Parker e agli eventi successivi
raccontati nel crossover “Back in Black” di J. Michael Straczynski
e Ron Garney.
In seguito, Peter e sua moglie Mary
Jane si sono trovati a dover accettare la morte imminente di zia
May prima di fuggire. Con la sua identità divenuta ormai di
pubblico dominio, Peter e Mary Jane sarebbero stati costretti ad
abbandonare le loro vecchie vite o a rischiare la cattura e la
morte praticamente ad ogni angolo. La morte di May è stata la
goccia che ha fatto traboccare il vaso, lasciando un Peter
estremamente vulnerabile, pronto a scendere a patti con il
diabolico Mefisto in “One More Day” di Straczynski e Joe
Quesada.
Dopo non essere riusciti a trovare
altri mezzi per salvare May, a Spider-Man e Mary Jane viene offerta
una proposta: in cambio del ritorno in vita di zia May, Mefisto
altererebbe la storia e impedirebbe al matrimonio di Peter e Mary
Jane di avere luogo. Inoltre, Mary Jane costrinse Mephisto ad
aggiungere una sorta di avvertenza: tutti nel mondo avrebbero
dimenticato l’identità segreta di Peter!
Dopo aver concluso l’accordo, Peter
e Mary Jane si sono svegliati in un mondo radicalmente diverso:
l’intera portata dell’accordo è stata rivelata alcuni anni dopo,
nella trama di “One Moment in Time” di Joe Quesada e Paolo Rivera.
L’intervento di Mefisto poco prima del matrimonio di Peter e Mary
Jane li ha portati a non sposarsi mai veramente. Quando anche Mary
Jane è rimasta ferita dopo che l’identità di Peter era stata
rivelata, Peter l’ha portata da Doctor Strange il quale, lavorando
con Iron Man e Mister Fantastic, è stato in grado di costringere la
popolazione mondiale a dimenticare l’identità di Spider-Man.
Tuttavia, questo effetto potrebbe
essere invertito da Spider-Man, se questi rivelerebbe
specificamente la sua identità agli altri. Alcuni, come Black Cat,
erano consapevoli della conoscenza che era stata loro sottratta,
provocando ulteriore animosità fino a quando non scoprirono la
verità. Ripristinare la sua identità segreta dopo che è stata
esposta al mondo non era l’intento principale di Peter Parker
nell’accordo stretto con Mefisto, ma è stato un significativo
effetto collaterale. Le conseguenti modifiche alla linea temporale
stanno avendo ancora effetti sulla vita di Peter, anche 15 anni
dopo.
La misteriosa mente di Kindred,
Mefisto, e la linea temporale modificata in cui Harry Osborn era
ancora vivo nell’era “Brand New Day” delle storie di “Amazing
Spider-Man” continua a giocare un ruolo chiave nella trama
dell’evento “Sinister War” di Nick Spencer, Federico Vicentini e
Mark Bagley. Le conseguenze dell’intervento mistico di Spider-Man
nella sua vita sono ancora oggi sconvolgenti: resta uno dei più
grandi cambiamenti nella storia dei supereroi.
Fin dal suo debutto durante la
Silver Age dei fumetti, il Mandarino è diventato uno dei cattivi
più affascinanti della Marvel. Si tratta di un un
onorevole megalomane ossessionato dal dominio del mondo. I suoi
piani lo portano spesso in conflitto con Iron Man, che funge da suo
arcinemico. Il Mandarino (quello vero!) farà finalmente il suo
debutto nel MCU nell’atteso
Shang-Chi e La Leggenda dei Dieci Anelli, e i fan
potranno finalmente assaporare tutta la sua gloria malvagia.
Essendo uno dei cattivi più longevi della Marvel, ha una ricca
storia nei fumetti, ma il pubblico mainstream potrebbe non avere
molta familiarità con alcuni aspetti decisamente complessi della
sua vita.
Potrebbe essere un discendente di Gengis Khan
Il Mandarino ha due
possibili storie di origine. In base alla prima, è nato in un
villaggio senza nome all’alba della rivoluzione comunista in Cina.
Suo padre era uno degli uomini più ricchi del paese, nonché un
diretto discendente del conquistatore Gengis Khan. Sua madre era
una nobildonna inglese, ma i dettagli su di lei sono sempre stati
scarsi.
Dopo la morte dei suoi genitori, il
Mandarino va a vivere con la sua zia misantropa, che usa la fortuna
della sua famiglia per addestrarlo al combattimento e insegnargli
la scienza. Da adulto, si ritrova senza un soldo, perdendo la sua
ancestrale casa di famiglia dopo che il governo lo sfratta.
Potrebbe essere il figlio di una
prostituta
Nel fumetto di Iron Man “Mandarin: The Story
of My Life”, l’autore Matt Fraction offre un’origine alternativa
per il personaggio. In questa storia, il Mandarino è il figlio di
una prostituta di una fumeria d’oppio, costretto ai lavori manuali
per la maggior parte della sua infanzia. Dopo che sua madre va in
overdose e muore, il Mandarino uccide il suo protettore e si dedica
a una vita criminale.
Quindi, si afferma come uomo d’affari di
successo e commissiona un film sulla sua vita. Il Mandarino
inizialmente racconta al regista un falso retroscena che lo ritrae
come l’ultimo erede di una venerabile dinastia cinese. Tuttavia, il
regista scopre presto l’inganno e suggerisce che il Mandarino abbia
usato i suoi anelli per cancellare dalla sua memoria la sua
infanzia traumatica.
Alla scoperta dei Dieci Anelli
Il Mandarino scopre per la
prima volta i Dieci Anelli in un’astronave abbandonata. Trova anche
il proprietario della nave, Axonn-Karr, un alieno simile a un
drago. Durante l’originale introduzione del Mandarino nella serie a
fumetti “Tales of Suspense”, Karr è già morto e tutto ciò che di
lui rimane è il suo scheletro. In “Story of My Life”, il Mandarino
uccide effettivamente il moribondo Karr.
Entrambe le versioni finiscono allo
stesso modo, con il Mandarino che prende gli anelli e costruisce il
suo impero grazie al loro potere. Soggioga i villaggi vicini e
diventa una minaccia che nemmeno il governo cinese riesce a
gestire. Col tempo, acquisisce persino il suo pezzo di terra,
battezzandolo “Città del Mandarino”.
Ha un figlio, Temugin
Nel corso della sua storia,
il Mandarino è apparentemente morto diverse volte e, a un certo
punto, è “rimasto” morto per dieci lunghi anni. Durante questo
periodo, suo figlio Temugin divenne uno dei nemici di Iron Man.
Il
nome di Temugin deriva dal presunto antenato del mandarino, Gengis
Khan, il cui nome di nascita era Temüjin. A differenza di suo
padre, Temugin non è un misantropo. Al contrario, combatte perché
ha l’onore di proteggere il suo nome e la sua eredità. Non è
malvagio di per sé, ma la corruzione degli anelli infonde comunque
un pizzico di oscurità nel suo animo.
Il legame con Ultimo
Ultimo è un androide umanoide alto 9 metri
che possiede un immenso potere distruttivo. Creato dagli alieni,
Ultimo atterra sulla Terra e trascorre diversi anni di inattività,
fino a quando il Mandarino lo trova e lo riprogramma come suo
servo.
Com’è tipico del suo stile, afferma
di essere il creatore di Ultimo. Il robot combatte più volte Iron
Man e la Legione di Ferro, riuscendo anche a mandare Tony Stark in
coma per un breve lasso di tempo. Una volta che Tony si sveglia,
però, lo sconfigge e Ultimo diventa proprietà delle Stark
Industries.
Il legame con Fing Fang Foom
Fing Fang Foom è un alieno simile a un drago proveniente dal
pianeta Kakaranathara, il pianeta natale di Axonn-Karr e della
tecnologia dei Dieci Anelli. In realtà, Fing Fang Foom è arrivato
sulla Terra a bordo della stessa astronave di Axonn-Karr, ma è
stato posto in uno stato catatonico.
Il
Mandarino e Chen Hsu, un alieno che si finge un umano, entrano
nella Valle del Drago Dormiente e risvegliano Fing Fang Foom.
All’inizio, il drago aiuta il Mandarino a conquistare un terzo
della Cina. Tuttavia, diventa presto chiaro che Hsu e Fin Fang Foom
sono in combutta e pianificano di risvegliare i loro compagni
alieni, che nel frattempo si sono nascosti sulla Terra travestiti
da umani. Di fronte a un nemico comune, il Mandarino unisce –
seppur riluttante – le forze con Iron Man per sconfiggere il
drago.
Una volta ha cercato di controllare Hulk
Il Mandarino non è mai
stato uno dei cattivi principali dei fumetti di Hulk, ma una volta
ha cercato di controllare il Gigante verde. Dopo aver nuovamente
perso contro Iron Man, il Mandarino si accampa nel deserto del Gobi
e rivolge la sua attenzione verso Hulk.
Il tentativo del Mandarino di
controllare l’eroe gigante alla fine si rivela vano. Prima cerca di
impiantare un dispositivo sul collo di Hulk, ma Nick Fury vanifica
il piano. Quindi, si allea con uno dei nemici di Spider-Man,
Sandman, ma non riescono nemmeno a intrappolare il Gigante di
giada. Irritato da quest’ultimo tentativo, Hulk distrugge la base
del Mandarino e trasforma Sandman in vetro, mandandolo in una vasca
calda.
Gli
Avengers del Mandarino
Nei fumetti, il Mandarino
guidava un gruppo di cattivi che apparivano principalmente nei
fumetti di Iron Man e War Machine. Sono tutti dei suoi fedeli e
sono implacabili nella loro ricerca per uccidere Tony Stark.
Noti come gli “Avatars del
Mandarino”, questo gruppo è composto da cattivi come Ancestor, che
è in grado di esercitare la forza del suo antenato, e Foundry, che
spara raggi laser dai suoi occhi e può trasformare le sue mani in
armi. C’è anche Old Woman, che brandisce un bastone in grado di
controllare gli elementi, e Turmoil, serva del Mandarino e
un’incarnazione della tempesta.
Una volta ha perso la memoria
Senza dubbio, il Mandarino
è il miglior cattivo tra tutti i nemici di Iron Man. I due si
sfidano costantemente e si spingono al limite, bloccati in un
conflitto apparentemente senza fine che risale alla prima
apparizione del Mandarino. Nel corso della loro storia, i due sono
stati nemici mortali e persino improbabili alleati, ma la loro
rivalità rimane viva ancora oggi.
Durante la trama di “Heart of
Darkness”, Tony inietta al Mandarino un virus tecno-organico che
apparentemente lo uccide. Tuttavia, si trasforma invece in un
semplice inserviente che lavora presso la filiale di Hong Kong
delle Stark Industries. Non ci vuole molto prima che i suoi ricordi
riaffiorino, portando avanti il suo obiettivo, quello di uccidere
il suo nemico mortale.
Apparentemente, il Punitore lo uccide
Durante l’ultima resurrezione del Mandarino,
si allea con Helmut Zemo, la terza incarnazione del Barone Zemo, e
diventa il rappresentante di Bagalia all’interno delle Nazioni
Unite.
Parlando a un’assemblea generale nel
tentativo di far riconoscere Bagalia dalle Nazioni Unite, il
Mandarino viene colpito dal Punitore e muore. Il vigilante ha
rubato un’arma speciale dall’HYDRA che gli ha permesso di aggirare
le difese dell’anello del Mandarino. Non è chiaro se il Mandarino
sia morto per sempre, ma è improbabile. È già morto innumerevoli
volte, quindi è logico che tornerà in vita.
Sappiamo che la prima stagione di
What
If…? si concentrerà sui primi film del MCU e, a quanto pare, i primi
episodi della serie attualmente disponibile su Disney+ a cadenza settimanale
racconteranno principalmente storie inerenti alle prime due Fasi
dell’universo cinematografico.
Tuttavia, i lavori sulla seconda
stagione pare siano già iniziati e ora il presidente dei Marvel
Studios Kevin Feige ha confermato che le storie che
verranno raccontate nei nuovi episodi andranno oltre i primi giorni
del MCU.
Alla domanda di Screen
Rant su come i futuri episodi della serie approfondiranno
l’esplorazione del Multiverso, Feige ha risposto: “Questa è la
cosa divertente di avere una serie come What If… ? ora. Proprio
come la prima stagione sta attingendo ai film e alle trame del MCU
che abbiamo visto fino a questo punto, la seconda stagione
incorporerà sicuramente i film della Fase 4.”
È interessante pensare a che tipo
di storie What If…? potrebbe raccontare se dovesse
interrogarsi su film come Black Widow,
Shang-Chi e Eternals.
Tuttavia, al momento non sappiamo effettivamente quando la
seconda stagione debutterà su Disney+.
I dettagli sul suo personaggio vengono tenuti
nascosti. Verranno rivelati nella premiere della quinta
stagione, in onda il 27 settembre, quando la Jones farà il suo
debutto nello show.
The Good Doctor 5
The Good Doctor 5
è la
quinta stagione della serie tv The
Good Doctor creata da David Shore per il network
americano della ABC. La trama di The
Good Doctor 5 non è stata ancora resa nota.
In The Good Doctor
5 protagonisti Freddie Highmore come Dr. Shaun Murphy,
Antonia Thomas come Dr. Claire Browne,
Nicholas Gonzalez come Dr. Neil Melendez,
Hill Harper come Dr. Marcus Andrews,
Richard Schiff come Dr. Aaron Glassman,
Christina Chang come Dr. Audrey Lim, Fiona
Gubelmann nel ruolo del Dr. Morgan Reznick, Will
Yun Lee nel ruolo del Dr. Alex Park, Paige
Spara nel ruolo di Lea Dilallo e Jasika
Nicole nel ruolo del Dr. Carly Lever. La serie è di Sony
Pictures Television e ABC Studios. David Shore è il produttore
esecutivo e showrunner. Anche Daniel Dae Kim, Erin Gunn, David Kim
e Sebastian Lee sono produttori esecutivi. Gli ABC Studios fanno
parte dei Disney Television Studios, una collezione di studi
composta da 20th Century Fox Television, ABC Studios e Fox 21
Television Studios.
Abbiamo intravisto Charlie Cox nei panni di Matt Murdock nel
primo trailer di Spider-Man:
No Way Home? Questa è la teoria che ha iniziato a
circolare online in seguito alla diffusione delle prime immagini
dell’atteso cinecomic.
Il
primo trailer è stato diffuso poche ore fa dopo mesi e mesi di
attesa, regalandoci anche una prima occhiata ad Alfred Molina nei panni (ritrovati) di Doctor
Octopus, ma pare che il teaser abbia anticipato anche il ritorno
molti altri cattivi, tra cui Green Goblin ed Electro. Tuttavia, i
fan più scrupolosi hanno rivolto la loro attenzione ad un momento
specifico del trailer in cui Peter Parker viene trattenuto nella
stazione di polizia.
Come si può notare nel teaser (e
come portato all’attenzione da
CBM), una misteriosa figura in camicia e cravatta può essere
vista in piedi al fianco di Parker con alcuni documenti in mano, e
poi di nuovo fuori dalla stanza, con le braccia conserte. Potrebbe
essere solo un poliziotto a caso, ovviamente, ma per i fan quella
seconda inquadratura ricorda moltissimo gli abiti civili dell’uomo
senza paura, Daredevil.
Considerando che è da molto tempo
che si parla del fatto che Cox tornerà nel film proprio nei panni
di Murdock, nelle speculazioni dei fan potrebbero celarsi del vero.
Ovviamente, è probabile che non avremo mai una conferma ufficiale
fino all’arrivo del film nelle sale, a meno che un nuovo trailer
ufficiale (che arriverà sicuramente più a ridosso dell’uscita) non
sveli finalmente se Daredevil apparirà o meno nel film!
Il film è diretto
da Jon Watts (già regista
di Homecoming e Far
From Home) e prodotto da Kevin
Feige per i Marvel Studios e
da Amy Pascal per la Pascal Production.
Il film arriverà nelle sale americane il 17 dicembre 2021.
Polka-Dot Man (alias Abner Krill) è
di certo uno dei personaggi più assurdi di The Suicide
Squad. Tuttavia, secondo l’attore
David Dastmalchian, il suo arco narrativo costituisce
il cuore dell’intero film.
The Suicide
Squad è la prima volta (e presumibilmente anche
l’ultima) che abbiamo visto Dastmalchian nel ruolo di Polka-Dot
Man, il cui umorismo oscuro, unito alle sue reazioni impassibili,
lo hanno reso in breve tempo uno dei personaggi più amati dai fan.
Il regista e sceneggiatore James Gunn ha modificato, con giudizio, il
retroscena del personaggio rispetto ai fumetti, al fine di renderlo
una figura ancora più divertente nel film.
Nel film viene rivelato che Abner e
i suoi fratelli sono stati sottoposti a esperimenti da parte della
loro violenta madre (Lynne Ashe), una scienziata
che lavorava per i laboratori S.T.A.R. Questi esperimenti furono la
genesi non solo dei poteri di Abner, ma anche del trauma
psicologico che alla fine lo avrebbe costretto a uccidere sua
madre. Il suo omicidio è ciò che porta Abner ad essere rinchiuso
nel penitenziario di Belle Reve, una struttura correttiva per
metaumani dove Amanda Waller (Viola
Davis) recluta i membri della Task Force X.
L’arco narrativo di Abner alla fine
si risolve in un momento assai toccante (ma anche comico) in cui
egli usa proprio il suo trauma per ferire gravemente Starro. Alla
fine, il suo tragico passato gli offre un glorioso momento
trionfante da vero supereroe, poco prima della sua morte per mano
della terrificante stella marina aliena.
David Dastmalchian ha recentemente incontrato
Screen Rant per discutere proprio del personaggio di Polka-Dot
Man. “Abbiamo girato la battaglia con Starro soltanto alla fine
della produzione. È stata come una ripresa lunga sei mesi. Ho avuto
modo di costruire quel momento lungo tutto quell’arco di tempo e
devo riconoscere che è stato un dono, perché ho avuto modo di
familiarizzare davvero con me stesso e incarnare completamente
Abner in tutte le sue altre scene e in tutte le altre scoperte che
stavo facendo su di lui durante questo viaggio”, ha spiegato
l’attore. “Per me, ha reso tutto molto più d’impatto da un
punto di vista emotivo quando siamo poi arrivati alla battaglia
con Starro.”
“L’unico inconveniente è che
c’era questa paura incombente nella mia mente, perché è una scena
così importante, e volevo davvero che per James fosse giusta.
Voglio dire, ha scritto questo bellissimo personaggio e questa
bellissima scena… è un momento veramente importante. Mi sono fatto
molta pressione, da solo, perché volevo scoprire cosa avrebbe
significato quella scena per la realizzazione della sua visione,
della sua sceneggiatura, e ovviamente anche per l’esperienza del
pubblico, che l’avrebbe di certo associata a qualcosa di molto
reale.”
David Dastmalchian elogia la
sceneggiatura di The Suicide Squad e James Gunn
“James non ha mai voluto fare
della depressione di Abner o della sua sofferenza un gioco”,
ha continuato Dastmalchian. “Ci mette sempre tanto cuore nei
suoi personaggi, anche quelli che sono a tutti gli effetti più
divertenti e che si presterebbero benissimo ad una certa ironia.
Penso che tutti noi, nella nostra vita, siamo stati vittime di
bullismo, specialmente quelli di noi che appartengono alla sfera
dei geek. Tutti sanno cosa si prova a non appartenere ad un gruppo;
a sentirsi fuori posto; essere circondati da persone che ti
giudicano e ti deridono, tormentati e addolorati da qualcosa che in
qualche modo ti perseguita.”
“Certo, nel caso di Abner si
tratta di un virus interdimensionale. Ma per alcuni di noi, è
l’insicurezza o un attributo fisico il motivo per cui lottiamo con
la nostra insicurezza, o la depressione o l’ansia sociale o la
sensazione di un fallimento professionale o personale. Tutta questa
roba perseguita tutti noi. Penso che James abbia toccato delle
corde davvero profonde con la scrittura di questo personaggio. Mi
sento molto fortunato ad aver avuto la possibilità di
interpretarlo.”
“Benvenuti all’inferno, ossia a
Belle Reve, la prigione con il più alto tasso di mortalità negli
Stati Uniti d’America. Qui sono confinati i peggiori
supercriminali, disposti a tutto pur di evadere, anche unirsi
all’oscura e super segreta missione della Task Force X. L’incarico
del giorno? Metti insieme una serie di truffatori (tra cui
Bloodsport, Peacemaker, Captain Boomerang, Ratcatcher 2, Savant,
King Shark, Blackguard, Javelin e la psicopatica preferita di
tutti, Harley Quinn). Armali pesantemente e abbandonali sulla
remota isola di Corto Maltese infusa dal nemico. Mettili alla prova
grazie ad una giungla brulicante di avversari militanti e forze di
guerriglia ad ogni angolo. La squadra è impegnata in una ‘search
and destroy’ guidata dal colonnello Rick Flag, mentre i tecnici del
governo di Amanda Waller seguono ogni loro movimento grazie a dei
sistemi impiantati nelle loro orecchie. Come sempre… una sola mossa
falsa e chiunque può morire (per mano degli avversari, di un
compagno di squadra o della stessa Waller).”
Shang-Chi e La Leggenda dei Dieci Anelli introdurrà
ufficialmente un nuovo supereroe Marvel all’interno del longevo
franchise di successo. Ovviamente, i fan sono già ansiosi di
saperne di più in merito a quale ruolo avrà l’eroe del titolo nel
futuro del MCU.
Dal momento che il sequel non è
ancora uscito nelle sale, è ancora troppo presto per parlare di un
sequel, ma è chiaro che il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige abbia già pianificato il futuro
della sua ultima aggiunta all’universo condiviso. Tuttavia, sembra
che la star del film Simu Liu abbia già alcune idee su dove
vorrebbe condurre il personaggio, e pare che nel suo radar ci sia
addirittura un crossover nientemeno che con Spider-Man.
Nella trama del fumetto
“Spider-Island”, Peter Parker perde il suo senso di ragno e si
rivolge a Shang-Chi per chiedere aiuto. L’eroe gli insegna quindi
alcune nuove mosse, e questo si rivelerà cruciale per
l’arrampicamuri, mentre cerca di fare i conti con il suo ritrovato
status quo (che non è durato troppo a lungo). Parlando con
Screen Rant, Liu ha spiegato proprio di cosa tratta quella
trama che spera, un giorno, di poter portare in un contesto
live-action.
“C’è questa storia molto famosa
in cui Shang-Chi e Spider-Man formano per un breve momento una
piccola squadra. Non so se la conosci, ma nei fumetti Spider-Man ad
un certo punto ha bisogno di un po’ di aiuto con le arti marziali;
ha bisogno di rispolverarle un po’”, ha spiegato l’attore.
“Allora Shang-Chi gli dice: ‘Sì, ti aiuterò. Svilupperò un
intero stile basato sulle tue capacità’. E lo chiamano The Way of
the Spider. Ora sapete che sono un appassionato di
fumetti.”
Liu ha poi aggiunto: “È qualcosa
che vorrei davvero vedere e spero vivamente che Kevin Feige possa
leggere questa intervista in modo che, in futuro, possa inserire
questa trama da qualche parte, in qualche film.”
Vi ricordiamo che nei panni del
protagonista ci sarà l’attore canadese Simu
Liu, visto di recente nella commedia di
Netflix Kim’s Convenience. Insieme a lui, nel cast,
figureranno anche Tony Leung nei panni
del Mandarino, e Awkwafina,
che dovrebbe interpretare un “leale soldato” del Mandarino, e se è
vero che il villain qui sarà il padre di Shang-Chi, in tal caso ci
sono ottime possibilità che si tratti di Fah Lo Suee. Chi ha letto
i fumetti saprà che è la sorella dell’eroe del titolo e che il suo
superpotere è l’ipnosi.
Le prime immagini dell’attesissimo
adattamento live action di Uncharted
sono state ufficialmente mostrate al CinemaCon, e pare che in una
delle scene del film vedremo il Nathan Drake di Tom
Holland cadere da un aereo.
Come riportato da
Screen Rant, alla celebre convention sarebbero state mostrate
delle brevi clip estratte dal film di Ruben
Fleischer: in una scena Nathan Drake entra in un’area
simile a un grotta, mentre in un’altra Sully, il suo mentore, gli
dice: “Ti sto offrendo la possibilità di scoprire cose di cui
hai solo letto”. Tuttavia, il momento più esaltante sarebbe
un’adrenalinica sequenza d’azione in cui si vede Nathan Drake
cadere da un aereo da trasporto, con parte del carico che cade
insieme a lui. Lo showreel sarebbe terminato con un’inquadratura di
Sully in quella che sembrerebbe essere una sorta di asta.
Al momento non sappiamo quando la
Sony inizierà ufficialmente a promuovere il film, ma considerato
che il film arriverà nelle sale americane il 18 febbraio 2022, è
molto probabile che lo studio decida di diffondere online un
primissimo teaser quanto prima. Ricordiamo che la produzione di
Uncharted si
è svolta per tutto il 2020 e che inizialmente il film sarebbe
dovuto arrivare nelle sale quest’anno; alla fine, a causa della
pandemia di Covid-19, è stato posticipato direttamente al 2022.
Tutto quello che sappiamo su
Uncharted
In Uncharted, Tom
Holland sarà Nathan Drake, mentre Mark
Wahlberg vestirà i panni di Sully Sullivan. Non
tutti sanno che, inizialmente, Wahlberg avrebbe dovuto interpretare
l’eroe del titolo anni fa quando David O.
Russell era coinvolto nel progetto, mentre negli
anni la Sony ha deciso di sviluppare il film come
una origin story.
La sceneggiatura del film, che
arriverà al cinema l’11 febbraio 2022, è stata firmata
da Art Marcum, Matt
Holloway e Rafe Judkins, e
racconterà le avventure del protagonista Nathan Drake nei suoi anni
giovanili mentre diventa il cacciatore di tesori che tutti
conosciamo.
Vi ricordiamo che Uncharted sarà
la prima produzione cinematografica di Sony PlayStation
Productions, divisione interna della Sony fondata lo scorso anno da
Asad Qizilbash e Carter Swan in collaborazione con PlayStation
Productions, Chuck Roven, Avi Arad, Alex Gartner e Ari Arad.
Nell’attesissimo Eternals
vedremo una lunga lista di eroi con altrettanti superpoteri, ma
quale di loro è il più potente? I 10 membri della razza aliena che
stanno per essere introdutti nel film dei Marvel Studios diretto da
Chloé Zhao, rappresentano alcuni dei personaggi
più forti dell’Universo Marvel impostato grazie ai fumetti. Finora,
è evidente che lo stesso accadrà per loro controparti
cinematografiche.
Entrambi i trailer di Eternals
diffusi ad oggi indicano che questi eroi sono davvero formidabili,
con Ikaris (Richard
Madden) che è in grado di far esplodere raggi cosmici
dai suoi occhi, Makkari (Lauren Ridloff) che è
capace di correre a super velocità, o come Thena (Angelina
Jolie) che brandisce una spada fatta di energia, ma
non solo. Sembra che, proprio come i personaggi dei fumetti, anche
gli Eterni che vedremo sul grande schermo siano esseri immortali
alimentati da enormi quantità di energia cosmica che possono
incanalare per una varietà di scopi diversi. La versione a fumetti
dei personaggi condivide una vasta gamma di poteri, anche se alcuni
di loro possiedono abilità uniche.
I fumetti e ciò che è stato mostrato
nei trailer forniscono alcuni indizi su chi sarà il più potente dei
10 Eterni. Se la Marvel restasse fedele ai fumetti, il titolo
sarebbe probabilmente condiviso da Gilgamesh di Don
Lee e Sersi di Gemma Chan, ma non sembra essere questo il
caso, o almeno non per quest’ultimo personaggio. Nei fumetti, Sersi
ha il potenziale per essere una delle forze più distruttive del
pianeta, ma i commenti di Chan sul fatto che il suo personaggio non
sia il “più forte” e non abbia i “poteri più impressionanti”
indicano che il film di Zhao potrebbe diluire significativamente le
sue capacità. Gilgamesh, invece, potrebbe rimanere invariato. Parte
dell’azione nel trailer finale di Eternals
ci mostra il personaggio alle prese con una super forza, che è ciò
per cui è principalmente conosciuto nei fumetti.
Dal momento che gli Eterni sono
dotati di molteplici poteri, alcuni di loro – incluso Gilgamesh –
sono paragonabili a Superman in termini di cosa sono in grado di
fare con la loro energia cosmica. Parte di ciò che rende Gilgamesh
così pericoloso nei fumetti è che non solo ha una forza
paragonabile a quella di Thor, ma ha anche accesso a tutte le
abilità standard dei suoi eguali, come volare, sparare raggi
cosmici dagli occhi e dalle mani e manipolare la materia. Eternals
potrebbe anche privarlo via alcuni di questi, ma l’energia intorno
alle sue braccia nel trailer finale del film è indice del fatto che
la forza fisica non è l’unica cosa che Gilgamesh dimostrerà di
possedere. Anche Ikaris ha chiaramente questi poteri, ma gli manca
quello stesso livello di potere grezzo che Gilgamesh ha per
tradizione.
Se la Marvel non annacqua i poteri
di Gilgamesh in Eternals,
potrebbe allora unirsi tranquillamente ai ranghi dei personaggi più
forti del MCU. Nei fumetti, è un combattente talmente
impressionante da aver spinto Thor al limite, arrivando quasi a
batterlo, nonostante fosse cieco in quel momento. Thor lo
considerava uno dei più grandi nemici che avesse mai affrontato. Se
il Gilgamesh del MCU sarà qualcosa di simile al personaggio su cui
è basato, il suo nome potrebbe allora essere paragonato a quello di
Captain Marvel, Scarlet Witch e Hulk (con cui, forse, potrebbe
anche arrivare a scontrarsi faccia a faccia). Con i suoi poteri e
la sua immensa forza, c’è la possibilità che Gilgamesh riesca
persino a battere Thanos.
Eternals,
il terzo film della Fase Quattro dell’Universo Cinematografico
Marvel diretto dalla regista vincitrice dell’Academy
Award Chloé Zhao, arriverà il 3 novembre
nelle sale italiane. Il film targato Marvel Studios Eternals presenta
un nuovo team di supereroi dell’Universo Cinematografico
Marvel: l’epica storia, che abbraccia migliaia di anni, mostra
un gruppo di eroi immortali costretti a uscire dall’ombra per
unirsi contro il più antico nemico dell’umanità, The Deviants.
Il cast del film
comprende Richard
Madden, che interpreta l’onnipotente
Ikaris; Gemma
Chan, che interpreta Sersi, amante
dell’umanità; Kumail Nanjiani, che interpreta
Kingo, dotato dei poteri del cosmo; Lauren
Ridloff, che interpreta la velocissima
Makkari; Brian Tyree Henry, che interpreta
l’intelligente inventore Phastos;Salma
Hayek, che interpreta la leader saggia e spirituale
Ajak; Lia McHugh, che interpreta Sprite,
eternamente giovane e al tempo stesso piena di
saggezza; Don Lee, che interpreta il
potente Gilgamesh; Barry Keoghan, che interpreta il solitario
Druig; e Angelina
Jolie, che veste i panni dell’impetuosa guerriera
Thena.Kit
Harington interpreta Dane Whitman.