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Jurassic World – Il Dominio i dinosauri arrivano a Roma

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Jurassic World – Il Dominio i dinosauri arrivano a Roma

Sabato 28 e domenica 29 maggio, i dinosauri di Jurassic World – Il dominio arriveranno a Roma per un evento speciale che si svolgerà in occasione del lancio del film di Colin Trevorrow, al cinema dal 2 giugno.

L’appuntamento, organizzato da Universal Pictures International Italy in collaborazione con Fondazione Cinema per Roma e Alice nella Città, si svolgerà in una location d’eccezione, l’imponente complesso archeologico delle Terme di Caracalla, che si trasformerà in un’area di studio, dove adulti e bambini potranno entrare nel mondo di Jurassic World – Il Dominio e vivere un’esperienza davvero “giurassica”. I paleontologi dell’associazione “Bigger Boat” accoglieranno i visitatori, li aggiorneranno sugli ultimi avvistamenti rilevati in città e li inviteranno a sperimentare un vero e proprio scavo alla ricerca di reperti fossili. Il pubblico potrà approfondire, eseguire rilevamenti e interagire con i dinosauri. Universal Pictures International Italy intende così regalare un’emozione concreta ai fan della saga, costruendo un evento unico nel cuore della città grazie anche alla collaborazione con lo studio Amblin Entertainment di Steven Spielberg.

Dopo l’evento dedicato ai dinosauri di Jurassic World – Il dominio, la collaborazione fra Fondazione Cinema per Roma e Alice nella Città proseguirà per tutto il corso dell’estate con una serie di appuntamenti cinematografici che coinvolgeranno altri iconici luoghi della Capitale.

DC: i 10 migliori eroi privi di superpoteri

DC: i 10 migliori eroi privi di superpoteri

Non manca troppo all’uscita di Batgirl, il nuovo film della DC sulla supereroina Barbara Gordon. Anche se non si sa ancora molto del film HBO-Max, i fan vedranno sicuramente la crescita del personaggio di Gordon (interpretato da Leslie Grace) sotto l’occhio vigile del suo mentore cupo Batman (Michael Keaton).

Batgirl e Batman dovranno affrontare una serie di supercriminali, ma non saranno soli. La loro rete di colleghi della Bat-Famiglia dimostra che, oltre ai superpoteri, un eroe deve saper controllare e affinare le proprie capacità per avere il coraggio di dispiegarle in difesa degli altri. In effetti, all’interno dell’Universo DC ci sono una serie di personaggi che, seppur privi di poteri soprannaturali, sanno farsi valere: la vasta conoscenza di questi eroi permette loro di fermare le cattive intenzioni dei nemici prima ancora che una catastrofe significativa colpisca.

Batman

DC-Comics-BatmanBruce Wayne possiede sicuramente strumenti tecnologici potenti e tutt’altro che ordinari, si pensi solo alla Batmobile. Tuttavia, sotto la maschera e il costume, Batman è un essere umano. Con questo non intendiamo dire che sia una persona mediocre, anzi: Wayne è dotato di un intelletto incredibile, di un corpo che è macchina da guerra e possiede incredibili abilità di combattimento.

Batman è uno dei migliori supereroi della DC proprio perché è l’esemplare di umano perfetto, che si è guadagnato potere e rispetto attraverso una seria disciplina e una buona dose di astuzia. Non è però potenziato da abilità innate o poteri soprannaturali. Nonostante ciò, Wayne ha affrontato faccia a faccia supereroi come Superman, Freccia Verde, Catwoman, Lex Luther, Joker ed è uscito dallo scontro spesso vittorioso.

Alfred Pennyworth

Alfred-Pennyworth-DC-comicsAlfred Pennyworth è parte integrante dell’identità di Bruce Wayne. Non è soltanto il maggiordomo di Batman: Alfred svolge il ruolo di figura paterna per Bruce e, grazie al suo passato sul campo militare, diventa un insegnante in grado di addestrare il figliastro al combattimento.

Alfred diventa un eroe della DC per caso: inizialmente è l’umile maggiordomo della tenuta dei Wayne, ma quando un rapinatore uccide i suoi datori di lavoro, diventa tutore legale di Bruce. Anche se questo personaggio non ha mai preso le armi contro i criminali come il resto degli eroi, è la spina dorsale del Cavaliere Oscuro! Senza Alfred, non ci sarebbe nessun Batman.

Oracolo

Oracolo-comics-DcNell’Universo DC, il nome di Barbara Gordon è solitamente associato a Batgirl, ma non dimentichiamo l’altra figura eroica impersonata dal personaggio. Nei panni di Oracolo, Barbara Gordon è specializzata in hacking, indagini tecnologicha e piani strategici. Con i suoi colleghi crea un gruppo esclusivo di supereroine chiamato Birds of Prey.

Nonostante l’atrocità compiuta da Joker contro di lei nel fumetto “The Killing Joke“, Gordon è rimasta fedele alla sua missione per aiutare gli innocenti. A causa di un proiettile sparato su di lei da Joker, Barbara è infatti costretta a vivere su una sedia a rotelle. Con un’immensa forza interiore, Oracolo potenzia ancora di più le sue capacità e diventa il cuore e il cervello del Bat Clan.

Robin

Dick-Grayson-RobinCome il suo tutore e mentore, Dick Grayson possiede un intelletto brillante, una mente strategica, ha padronanza delle arti marziali e sa come usare varie armi e attrezzature high-tech. Il Ragazzo Meraviglia è inoltre dotato di una grande agilità, tratto che ha ereditato dalla famiglia di acrobati da cui proviene.

In quanto primo Robin della DCDick guida i Teen Titans, un gruppo composto da eroi non-umani e ultra-potenti. Nello spin-off di Cartoon Network Teen Titans Go! “Super Robin”, Grayson cerca di ottenere dei superpoteri. Prevedibilmente, possedere super-abilità non è così bello come sembra inizialmente. Infine, Robin si rende conto che i poteri possono essere una maledizione tanto quanto un beneficio: dipende da chi li possiede e da come vengono sfruttati.

Red Robin

Red-Robin-ComicsTimothy Drake è l’unico aiutante che non è stato selezionato direttamente da Bruce Wayne. Drake è ben servito di gadget, è agile e sa combattere come i due Robin che lo hanno preceduto. In quanto Red Robin, Drake è un membro fondatore dei Gotham Knights e di altri gruppi di supereroi della DC.

Drake è la versione “perfetta” di Robin ed è apprezzato dai fan della DC in quanto è il supereroe per antonomasia: reattivo, competente, coraggioso, disciplinato, empatico, umile, intelligente, moralmente corretto, appassionato, paziente e altruista.

Spoiler

Stephanie-Brown-Spoiler-in-DC-ComicsCome abbiamo visto, Bruce Wayne ha un vero e proprio talento nell’attrarre a sé apprendisti e trasformarli in supereroi. Stephanie Brown non fa eccezione. Stanca del menefreghismo di suo padre per la famiglia, Stephanie ha deciso di spifferare i suoi piani nefasti agli eroi, soprannominandosi giustamente Spoiler. Nelle storie della DC, Brown è l’unico personaggio ad essere sia Batgirl (la numero cinque) che Robin (il quarto).

Anche se Brown è un po’ avventata, il suo cuore è da vera eroina. Spoiler è imperfetta, ma dimostra costantemente che può correggere gli errori che compie. La sua dedizione alla vita da supereroe e l’incessante desiderio di aiutare gli altri rendono Spoiler un eroe notevole, anche se non è così dotata come gli altri membri del Bat Clan.

Black Bat

The-Black-BatNonostante la sua orribile storia di abusi, Cassandra Cain non sviluppa mai reali tendenze sociopatiche. I genitori l’hanno cresciuta per diventare un’assassina in grado di rilevare e reagire agli attacchi semplicemente guardando il linguaggio del corpo degli avversari. Per i fan della DC, Cain incarna la dicotomia della natura umana, in cui bontà e male sono sempre in conflitto.

Cassandra ha la capacità di scegliere il proprio destino e possiede resilienza di fronte alla tentazione della malvagità. E, poiché rifiuta tutto ciò che ha caratterizzato la sua infanzia, Cain incarna l’autonomia. Come parte del Bat ClanCassandra rimane fedele ai suoi membri e alla sua causa. La sua superiorità nelle arti marziali la mette a confronto con Bruce Wayne. Come Black Bat, l’eroina è la rappresentante di Batman a Hong Kong.

Cappuccio Rosso

Cappuccio-Rosso-Dc-ComicsDalla strada alla vita eroica: Jason Todd sostituisce Dick Grayson come Robin. Todd è cresciuto per strada e per sopravvivere ha dovuto spesso mettere in discussione il suo senso del bene e del male. Come allievo di Batman è sfacciato, feroce e spesso disobbediente. Tuttavia, Bruce Wayne vede del potenziale nell’adolescente spericolato. Sotto la guida di Batman infatti, Todd impara a controllare la propria violenza.

Quando Todd rinasce come Cappuccio Rosso assume una personalità simile a quella del suo mentore, ma è meno indulgente e molto più letale. Todd è ciò che Wayne potrebbe diventare se cedesse alla sua aggressività più pura.

Question

Question-DC-ComicsReneé Montoya ha avuto una carriera tumultuosa all’interno del Dipartimento di Polizia di Gotham City (GCPD). Dopo aver quasi ucciso una persona, si è dimessa e, per il trauma emotivo, ha sofferto di alcolismo.

Fortunatamente, Charles Victor Szasz, Question, l’ha salvata da questa completa spirale discendente. Alla morte del suo mentore, Montoya ha preso il soprannome del suo salvatore. In questo modo ha potuto tornare all’opera: attraverso Question, può usare il pensiero critico, l’attenzione ai dettagli e la comprensione del comportamento e della psicologia per rintracciare i colpevoli. Montoya ritrae quindi il lato legittimo della DC nella lotta al crimine.

Batwoman

Batwoman-Dc-comicsDei membri della Famiglia Bat, Kate Kane è una delle personalità più complete. La sua vasta esperienza spazia dalle attività banali a quelle più oscure. Sa fare di tutto: tiro con l’arco, aviazione, equitazione, ginnastica. Kane è dotata di intelligenza, capacità d’indagine, conosce le arti marziali e la medicina. Abbatterla non è un’impresa facile: non a caso prende il nome di Batwoman.

Prima di diventare Batwoman, Kane vive un periodo oscuro. Sentendosi senza scopo e con troppi soldi e tempo da perdere, si rifugia nell’alcool. Grazie all’incontro con Batman, la sua vita cambia definitivamente. Kane è uno dei pochi membri del Bat Clan ad essere stata reclutata da Batman. Bruce Wayne le offre un ruolo nella sua squadra per allenare e addestrare la nuova generazioni di eroi della DC.

Doctor Strange 2: nove dettagli adattati diversamente dai fumetti

Con il concetto di Multiverso, l’MCU espande i suoi confini ed entra in contatto con universi mai visti prima in live-action. Doctor Strange nel Multiverso della Follia è esemplare in ciò: il film mostra il protagonista (Benedict Cumberbatch) e America Chavez (Xochitl Gomez) saltare in diverse realtà, incontrando esseri e personaggi come Gargantos, gli Illuminati e altre varianti dei personaggi MCU.

In Doctor Strange 2 ci sono riferimenti al mondo dei fumetti che i fan più accaniti potrebbero aver raccolto, ma forse gli spettatori occasionali non conoscono tutti i collegamenti alla Marvel Comics presenti nel film. Diamo un’occhiata a cosa l’MCU ha tratto dalla carta stampata!

Il Professor X può entrare nella mente altrui

Doctor-Strange-2-Professor-XAnche in Doctor Strange nel Multiverso della Follia, il Professor X mantiene il suo aspetto originale: Patrick Stewart è sull’iconica sedia a rotelle gialla. Nei fumetti, Charles Xavier ha anche l’abilità di entrare nelle menti degli altri e creare illusioni in cui egli può camminare.

Doctor Strange 2 adatta questa abilità del Professor X. Xavier entra nella mente di Scarlet Witch per cercare la variante della strega su Terra-838. Come nei fumetti, anche in questa scena il Professor X acquisire l’uso delle gambe: ecco quindi un sottile riferimento al materiale sorgente.

Varianti cattive dei personaggi eroici

Doctor-Strange-2-Sinister-Strange-terzo-occhioNei fumetti, Doctor Strange possiede delle varianti moralmente cattive. Spesso queste versioni vengono poste come antagoniste per ribadire la bontà del personaggio principale.

Nel film MCU accade qualcosa di simile. Le versioni Sinister Strange e Defender Strange sono degli ostacoli per l’eroe protagonista. Altre varianti di personaggi eroici che diventano antagonisti nel film sono gli Illuminati di Terra-838, che tentano per due volte di uccidere Stephen.

Le origini degli Illuminati

Captain-Marvel-MCURispetto a quello della Marvel Comics, il team degli Illuminati introdotto in Doctor Strange 2 presenta due membri in più: Capitan Marvel e Capitan Carter. La storia del team viene leggermente modificata nell’MCU ma, come sulla carta stampata, anche qui la squadra si forma in seguito ad un grande conflitto.

Nei fumetti, gli Illuminati nascono dopo la prima guerra Kree-Skrull. È Iron Man che propone di formare il gruppo. Doctor Strange 2 dichiara invece che gli Illuminati di Terra-838 sono nati per combattere contro Thanos nella loro versione della Guerra dell’Infinito.

Il Libro dei Vishanti e il Darkhold

Scarlet-Witch-Darkhold-in-WandaVisionIl Darkhold era già stato introdotto nell’MCU dalla serie Disney+ WandaVision. In aggiunta, Doctor Strange nel Multiverso della Follia porta nel franchise un altro tomo di magia: il Libro dei Vishanti. Come anche nei fumetti, i due scritti sono contrapposti, in quanto contengono rispettivamente le più potenti formule di magia nera e di magia bianca.

Un altro dettaglio adattato dalla Marvel Comics è la ricerca del Libro dei Vishanti da parte di Doctor Strange. Anche nel film infatti, il personaggio viene associato alla magia bianca del Libro dei VIshanti, che egli stesso nasconde e usa per respingere il Darkhold.

L’arrivo di Tribunale Vivente in Doctor Strange 2

Doctor-Strange-America-Chavez-Black-Bolt-Tribunale-ViventeTra i personaggi della Marvel Comics introdotti da Doctor Strange nel Multiverso della Follia c’è anche Tribunale Vivente. Il personaggio è dotato di tre teste ed è in grado di emettere giudizi e sentenze sulle questioni relative al Multiverso.

I fan della Marvel Comics avranno sicuramente riconosciuto il personaggio nel film. Come nei fumetti, l’entità possiede tre teste anche nell’MCU, ma qui vengono rappresentate in modo diverso. La versione live-action di Tribunale Vivente non ha tre teste attaccate, ma sono l’una indipendente dall’altra.

La morte della sorella di Doctor Strange nel Multiverso della Follia

Rachel-McAdams-Christine-Palmer-Benedict-Cumberbatch-as-Doctor-Strange-and-Xochitl-Gomez-as-America-ChavezDoctor Strange 2 rivela un dettaglio intimo del passato di Stephen: lo stregone vive con un trauma, da quando sua sorella è morta in giovane età. Questo aspetto del passato di Strange proviene direttamente dai fumetti.

Nella Marvel Comics, attraverso un flashback, viene svelato l’evento traumatico. La sorella di Stephen si chiamava Donna Strange ed è morta annegata mentre stava nuotando. Ciò che ha generato il trauma in Stephen è stato il senso di colpa per non aver potuto salvare Donna. Il film è rimasto fedele alla carta stampata, poiché il ricordo dell’evento è particolarmente doloroso per lo stregone.

L’arrivo di Clea dalla Dimensione Oscura

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Nella scena tra i titoli di coda, un personaggio mai visto prima in live-action si presenta al cospetto di Doctor Strange per chiedere aiuto allo stregone. Gli spettatori occasionali dell’MCU potrebbero non riconoscere la strega, ma i fan della Marvel Comics avranno sicuramente capito che si tratta di Clea.

Clea proviene dalla Dimensione Oscura ed è la nipote di Dormammu, personaggio che Stephen ha già incontrato nei fumetti. Inoltre, nella Marvel Comics Clea e Strange sono amanti. Con questa breve scena, l’MCU crea un legame con il materiale sorgente: non c’è da stupirsi se Clea si rivelerà un’alleata e un interesse amoroso per Strange.

La comparsa di Gargantos in Doctor Strange 2

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Nella Marvel Comics, esiste un mostro di Shuma-Gorath. Dopo essere stata cacciata, questa antica forza del caos cerca di tornare sulla Terra attraverso la mente dell’Antico, ma il suo discepolo Doctor Strange è costretto ad ucciderla.

Doctor Strange 2 incorpora lo stesso design e le stesse abilità di Shuma-Gorath in Gargantos, solo opta per un nuovo nome. Il motivo è dovuto al fatto che la Marvel non possiede i diritti sul nome originale, ma l’aspetto di Gargantos è un riferimento chiaro all’antagonista dei fumetti.

Numeri e nomi attraverso il Multiverso

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Con Doctor Strange nel Multiverso della Follia l’MCU si diverte a dare nuovi nomi agli universi. Da Terra-616 si passa a Terra-838. Già Spider-Man: Far From Home fa dire a Mysterio di provenire da un’altra realtà e chiama l’MCU Terra-616, quando precedentemente l’MCU era chiamata Terra-199999.

Tutti questi nomi e numeri sono delle novità per i fan dell’Universo Cinematografico Marvel, ma la pratica di assegnare cifre agli universi va avanti da decenni nel materiale sorgente. Nella Marvel Comics, Terra-616 dovrebbe essere la designazione dell’universo principale. Con Doctor Strange 2, l’MCU entra quindi a piè pari nella realtà della carta stampata, sconvolgendo e collegando mondi prima ben distinti.

MARCEL! il trailer del film di Jasmine Trinca

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MARCEL! il trailer del film di Jasmine Trinca

Ecco il trailer di Marcel!, il film esordio alla regia di Jasmine Trinca, che sarà presentato al Festival di Cannes 75 nella sezione Séances spéciales, e in uscita nelle sale italiane il 1° giugno, distribuito da Vision Distribution.

Marcel! è una produzione Cinemaundici e Totem Atelier con Rai Cinema, in collaborazione con Phon Films, in collaborazione con Vision Distribution.

Una bambina ama sua madre, ma sua madre ama Marcel, il suo cane. Un evento imprevedibile le porterà in viaggio, avvicinandole e svelando loro, oltre ogni dolore, le vie grandi e segrete dell’amore.

“Tutto questo – racconta Trinca – parte da una fotografia. Ritraeva mia madre che mi teneva per mano sul ciglio di un bosco. Dietro di noi un paesaggio assolato, ma davanti? Il colore di quella foto lo avrei definito il colore della memoria. Non della nostalgia, come una foto a colori virata seppia, ma proprio un colore indefinibile e sfumato, bruciato dal sole, appena attraversato e ispirato dalla “selva oscura” pronta ad accogliere e proteggere quel passo a due. Tra sogno e realtà. È qui che si situa questo film. Una rielaborazione fiabesca o meglio favolistica del vissuto, cercando di comprenderlo, esorcizzarlo, renderlo universale. Panni sporchi che non si lavano in casa ma che diventano bandiere da sventolare, inni programmatici: «All’arte si deve la vita». In fondo, tutto quel vissuto, quel bagaglio pesante impossibile da lasciare, sarà pure servito a qualcosa. A fare un film. E invece no. Nulla è più importante ed effimero che vivere. Neanche un film che resta (o forse no). Alla vita si deve dunque la vita”.

Cha Cha Real Smooth: trailer del film di Cooper Raiff con Dakota Johnson

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AppleTV+ ha diffuso il trailer del film Cha Cha Real Smooth di Cooper Raiff che scrive, dirige e recita insieme a Dakota Johnson, Brad Garrett, Leslie Mann e agli esordienti ​​Vanessa Burghardt ed Evan Assante in questa storia di amore non convenzionale che trabocca di onestà emotiva.

La trama di Cha Cha Real Smooth

Fresco di college e senza idee chiare sul futuro, il ventiduenne Andrew vive ancora a casa con la sua famiglia nel New Jersey. Ma se c’è una cosa che spicca nel suo curriculum inesistente, è come saper organizzare una festa, dote che gli conferisce il titolo per il lavoro perfetto: far ballare le persone ai bar e bat mitzvah per i compagni di classe del fratello minore. Quando Andrew fa amicizia con una mamma del posto, Domino, e sua figlia, Lola, intravede finalmente un futuro che desidera, anche se potrebbe non essere il suo.

Serie TV Netflix: tutti i titoli da vedere

Serie TV Netflix: tutti i titoli da vedere

Ad aver contribuito alla rivoluzione dello streaming, che ormai da diversi anni caratterizza il panorama audiovisivo mondiale, ci ha pensato Netflix. Espansasi sempre più nel mondo, l’azienda è oggi una delle realtà più consolidate nella produzione e distribuzione di contenuti in streaming e nel giro di pochi anni ha dato vita ad alcuni dei prodotti più popolari degli ultimi tempi. Che siano lungometraggi o serie di vari formati, Netflix si sta dimostrando maestra nella realizzazione di opere capaci di parlare a spettatori di ogni provenienza geografia, età e genere sessuale. Le serie TV Netflix, in particolare, sono tra le più apprezzate degli ultimi anni, distintesi per varietà e capacità emotive.

Dai titoli più strettamente pensati per un pubblico di adolescenti a quelli per un pubblico di soli adulti, le serie Netflix si colorano di ogni genere possibile, dalla commedia al thriller, dall’horror al giallo investigativo. Con produzioni di successo provenienti non solo dagli Stati Uniti, ma anche dall’Inghilterra, la Spagna, la Germania, la Francia, il Giappone, la Corea del Sud, l’Italia e tanti altri, Netflix si è ormai costruita un pubblico di fedeli spettatori, i quali non vedono l’ora che escano i nuovi episodi dei loro titoli preferiti. Per non perdersi tra la grande offerta di serie presenti nel catalogo della piattaforma, ecco di seguito un utile guida a tutti i migliori titoli, con informazioni sulla trama e il cast.

Serie TV Netflix: tutti i titoli da vedere

  • After Life (2019-2022) – 3 stagioni. Tony cambia completamente dopo la morte della moglie: da ex bravo ragazzo, l’uomo decide di vivere giorno per giorno dicendo e facendo solo quello che gli piace. Ciò comporta però naturalmente delle conseguenze e il percorso per elaborare il lutto sarà più difficile del previsto. Scritta, diretta e interpretata da Ricky Gervais, questa serie campione di ascolti è un gioiellino di delicatezza, umorismo e tante profonde riflessioni sulla vita.
  • Alice in Borderland (2020-in corso) – 1 stagione. Arisu, un giovane studente universitario appassionato di videogiochi, si ritrova in una Tokyo desolata in cui lui e i suoi amici dovranno competere in una serie di giochi estremamente pericolosi per riuscire a sopravvivere. Tra distopia e thriller, Alice in Borderland è una delle serie più apprezzate su Netflix, che offre uno sguardo sulle capacità dell’industria giapponese con questo genere.
  • Better Call Saul (2015-2022) – 6 stagioni. Jimmy McGill ha tutte le qualità per essere un brillante avvocato, ma non riesce a fare a meno di usare metodi ai limiti della legalità. Spin off della celebre serie Breaking Bad, ideata da Vince Gilligan e Peter Gould, questa serie interpretata da Bob Odenkirk si è affermata come una delle migliori serie prodotte negli ultimi anni, che offre una nuova discesa negli inferi dell’animo umano.
  • Black Mirror (2011-2019) – 5 stagioni. Black Mirror è la popolare serie antologica che esplora le peggiori paure legate alla tecnologia, con storie che attingono ai disagi collettivi del mondo moderno. Ogni episodio è una cupa storia a sé stante, capace di generare tanta attrattiva quanto orrore. Nel corso della serie, si possono ritrovare episodi interpretati da attori come Bryce Dallas Howard, Hayley Atwell, Daniel Kaluuya, Miley Cirus, Jesse Plemons, Jon Hamm, Anthony Mackie e Mackenzie Davis.
  • Cobra Kai (2018-in corso) – 4 stagioni. Diversi anni dopo gli eventi narrati dal primo film della serie Karate Kid, Lawrence, trasformatosi in un fallito di mezza età che vive alla giornata, decide di riaprire il famigerato dojo di karate Cobra Kai. Questa serie, interpretata da William Zabka, Ralph Macchio e Tanner Buchanan riprende l’eredità di Karate Kid e porta avanti il racconto dei suoi protagonisti, tra risate a colpi di karate.

Dark serie tv netflix

  • Dark (2017-2020) – 3 stagioni. La scomparsa di due bambini in un piccolo villaggio in Germania mette in pericolo la vita e le relazioni di quattro famiglie. Le indagini per ritrovare i piccoli portano a galla torbidi segreti sugli abitanti del posto. Serie di produzione tedesca, Dark è conosciuta principalmente per essere una delle serie Netflix dalla trama più complicata di sempre, che mette a dura prova lo spettatore, lasciandolo però con il forte bisogno di andare avanti episodio dopo episodio.
  • Disincanto (2018-2022) – 4 stagioni. Le disavventure di Bean, una giovane principessa amante dell’alcol, insieme al suo esuberante compagno Elfo e il demone personale Luci, nell’elettrizzante regno medievale di Dreamland. Nuova serie animata di Matt Groening, il papà de I Simpson, Disincanto è un divertentissimo racconto che mescola ambientazione medievale e fantasy, con tanta irriverenza e avventure da seguire fino all’ultimo.
  • Élite (2018-in corso) – 5 stagioni. Quando tre adolescenti provenienti da famiglie della classe operaia vengono ammessi in un’esclusiva scuola privata, le tensioni tra loro e gli studenti più ricchi creano situazioni inaspettatamente pericolose. Serie di produzione spagnola, Élite ha raccolto ampi consensi presso un pubblico di giovani, affermandosi come una delle serie più seguite in assoluto su Netflix.
  • Inventing Anna (2022) – 1 stagione. Un giornalista indaga sul particolare e misterioso caso di Anna Delvey, la leggendaria ereditiera di Instagram che ha rubato i cuori e i soldi della società elitaria di New York. Interpretata da Julia Garner, la serie è ispirata ad una storia vera e anche per questo si è affermata come un prodotto di forte richiamo. Il pubblico di Netflix l’ha premiata facendola divenire una delle serie più viste sulla piattaforma.
  • La casa di carta (2017-2021) – 5 stagioni. Un criminale ha un piano per realizzare la più grande rapina della storia, da realizzare alla Zecca Reale di Spagna. Per realizzare i propri scopi, l’uomo recluta otto persone che non hanno nulla da perdere. Interpretata da attori ormai iconici come Alvaro Morte, Ursula Corbero, Itziar Ituño, Alba Flores, Jaime Lorente e Miguel Herran, questa serie spagnola è diventata un fenomeno globale, capace di andare oltre i propri confini per entrare nell’immaginario collettivo. Neanche a dirlo, è uno dei titoli di punta di Netflix.
  • La regina di scacchi (2020) – 1 stagione. La piccola Beth, confinata in un orfanatrofio, individua come unica via di fuga dalla realtà il gioco degli scacchi. I successi sulla scacchiera, tuttavia, non risparmiano a Beth la necessità di combattere contro i propri demoni. Con protagonista Anya Taylor-Joy, questa miniserie ha battuto ogni record affermandosi come una delle più viste di sempre su Netflix. Tra dramma, coming of age e thriller, La regina di scacchi è un titolo da non perdere assolutamente.
La regina di scacchi serie tv netflix
Cr. PHIL BRAY/NETFLIX © 2020
  • Love (2016-2018) – 3 stagioni. Due ragazzi dagli stili di vita completamente diversi, la ribelle Mickey e il dolce Gus, si ritrovano a sperimentare le gioie e le frustrazioni delle relazioni amorose contemporanee. Interpretata da Gillian Jacobs e da Paul Rust, questa simpatica serie comedy affronta la nascita di un amore in modo particolarmente sincero e realistico, mostrando tanto gli aspetti più belli quanto quelli più problematici della nascita di un sentimento forte come l’amore.
  • Love Death + Robots (2019-in corso) – 3 stagioni. In questa pazza serie d’animazione antologica, ognuno degli episodi è realizzato da un team di animatori differente e proveniente da diversi paesi. Gli episodi abbracciano vari generi, tra cui fantascienza, horror e commedia, tutti legati dalle tematiche dell’amore, della morte e dei robot. Si tratta di un prodotto imperdibile, che offre tanto intrattenimento e colpi di scena.
  • Lupin (2021-in corso) – 2 stagioni. Assane Diop vuole giustizia verso la famiglia benestante che ha incastrato il padre di furto, il quale muore suicida in carcere. Per ottenere la sua vendetta, egli decide di trarre ispirazione dal romanzo Arsenio Lupin, il ladro gentiluomo, regalatogli a suo tempo dal padre. Interpretato da Omar Sy, la serie è liberamente ispirata ai romanzi di Maurice Leblanc e offre tante situazioni indimenticabili.
  • Maid (2021) – 1 stagione. Alex, una madre single, si dedica alle pulizie di casa per sbarcare il lunario. Nel frattempo, fugge da una relazione violenta e supera la condizione di senzatetto per creare una vita migliore per sua figlia, Maddy. Con protagonista Margaret Qualley, attrice vista anche in C’era una volta a… Hollywood e Fosse/Verdon, questa serie è un intenso racconto sul rapporto tra madre e figlia, che riflette su tale legame e offre spunti di riflessione particolarmente attuali e urgenti.
  • Mindhunter (2017-2019) – 2 stagioni. Gli agenti di un’unità investigativa speciale dell’FBI stanno sviluppando nuove tecniche che permettano loro di catturare assassini seriali, stupratori e altre tipologie di criminali. Ideata da Joe Penhall e prodotta da David Fincher, questa serie crime porta lo spettatore a ripercorrere gli studi che portarono alla definizione di “serial killer”. Nulla viene mostrato, tutto viene raccontato ed è proprio questo a generare un’atmosfera di costante timore.
  • Ozark (2017-2022) – 4 stagioni. La famiglia Byrde conduce una vita molto tranquilla fino a quando Marty, il capofamiglia, si ritrova coinvolto nel mondo del riciclaggio di denaro sporco per conto di un cartello della droga messicano. Interpretata da Jason Bateman e Laura Linney, Ozark è una delle serie Netflix più premiate di sempre, straordinaria nella sua fredda rappresentazione di una famiglia sempre più dedita a costruire un impero economico. È questa una serie molto spesso accostato a Breaking Bad.
  • Russian Doll (2019-in corso) – 2 stagioni. Una donna di nome Nadia viene catturata in un misterioso circolo vizioso: partecipa ripetutamente alla stessa festa e muore alla fine della notte, per poi svegliarsi il giorno dopo, illesa. Con protagonista Natasha Lyonne, questa serie a metà tra la commedia e il giallo è un prodotto ideale per chi ha voglia di misurarsi con i rompicapo, alla ricerca di cosa sta generando il loop narrativo e in che modo la sua protagonista può uscirne illesa.
  • Sense8 (2015-2018) – 2 stagioni. Otto sconosciuti in tutto il mondo si trovano inaspettatamente interconnessi. Mentre cercano possibili soluzioni a quest’enigma, una misteriosa organizzazione li insegue, con l’intento di distruggerli. Ideata da Lily e Lana Wachowski, le autrici della saga di Matrix, quest’ambiziosa serie è un tripudio di fantascienza e azione, con numerose location ed effetti speciali ad arricchire il tutto. Oltre alle due stagioni, su Netflix si trova anche un lungometraggio che conclude la narrazione.

 

 

Sex Education serie tv netflix
Sam Taylor/Netflix
  • Sex Education (2019-in corso) – 3 stagioni. Otis, il figlio insicuro di una sessuologa, e Maeve, una ribelle, sono due studenti delle scuole superiori che decidono di avviare una consulenza sessuale improvvisata nel loro liceo. Tra i prodotti più amati, irriverenti ed emotivamente coinvolgenti di Netflix, questa serie ha il merito di affrontare la sessualità in modo esplicito, permettendo di abbattere tanti inutili tabù su questo argomento. Tra gli attori più celebri: Asa Butterfield, Ncuti Gatwa, Emma Mackey, Mimi Keene e Gillian Anderson.
  • Squid Game (2021-in corso) – 1 stagione. Centinaia di persone che hanno problemi finanziari accettano uno strano invito a una competizione con una varietà di gioco per bambini. Un grosso premio in denaro li attende, ma la posta in gioco è alta e mortale. Serie sudcoreana di estremo successo, in particolare per il suo carattare distopico, Squid Game è un concentrato di violenza, momenti epici e grandi emozioni. Anche questa serie è divenuto un vero e proprio fenomeno mondiale.
  • Stranger Things (2016-in corso) – 4 stagioni. Hawkins anni 80. Un gruppo di amici fa esperienza di una serie di eventi soprannaturali. In seguito alla misteriosa sparizione di un ragazzino, Jane fa la propria apparizione in città dopo essere scappata da un laboratorio segreto. Altra punta di diamante delle serie targate Netflix, Stranger Things è un altro fenomeno mondiale, divenuto un vero e proprio franchise e con il merito di aver lanciato la carriera della giovane Millie Bobby Brown. Accanto a lei, si ritrovano attori noti come Winona Ryder e David Harbour.
  • Strappare lungo i bordi (2021) – 1 stagione. Ambientata nell’universo del fumettista Zerocalcare, la serie racconta, attraverso flashback e aneddoti, le vicende di Sarah e Secco, diretti verso qualcosa di incredibilmente difficile. Prima serie italiana animata e rivolta ad un pubblico di adulti, Strappare lungo i bordi è un compendio della poetica di Zerocalcare, tra situazioni epiche, momenti di pura comicità e profonde riflessioni sulla vita che spingono alle lacrime.
  • The End of the F***ing World (2017-2019) – 2 stagioni. James e Alyssa, due adolescenti piuttosto confusi, decidono di fuggire dalle loro famiglie e di intraprendere un viaggio in macchina alla ricerca del padre di lei, che l’aveva abbandonata. Lungo il percorso, le loro vite cambieranno per sempre. Ricca di humor inglese, questa brillante serie Netflix interpretata da Alex Lawther e Jessica Barden è un vero e proprio coming of age, diviso tra ribellione giovanile e ricerca del proprio posto nel mondo.
  • The Haunting of Hill House (2018) – 1 stagione. La famiglia Crain, dopo aver trascorso un’estate a Hill House, la villa comprata dai genitori, viene stravolta da una tragedia e negli anni si disgrega. Quasi quindici anni dopo, il padre Hugh e i cinque fratelli vivono ancora nel ricordo delle esperienze paranormali vissute in quella casa, ognuno cercando di affrontarle a modo suo. Quando si ritrova a dover fronteggiare un nuovo lutto che sembra collegato a Hill House, la famiglia Crain si vede costretta ad affrontare anche i fantasmi del passato, svelando finalmente il mistero dietro alla tragedia e alla casa.
  • The Last Dance (2020) – 1 stagione. Nella stagione 1997 e 1998, Michael Jordan e i Chicago Bulls mirano a vincere il loro sesto campionato di basket in otto anni. Oltre a questa stagione turbolenta, la serie ripercorre anche le pietre miliari della carriera di Jordan e i trionfi dei Bulls nelle stagioni precedenti. Premiata come miglior serie documentario agli Emmy, The Last Dance è un prodotto incredibile, ricco di ritmo, conflitto e personaggi tanto complessi quanto avvincenti. Semplicemente un titolo imperdibile.
  • The Umbrella Academy (2019-in corso) – 3 stagioni. Dopo la morte del padre, alcuni fratelli e sorelle con poteri straordinari si riuniscono e vengono a conoscenza di sorprendenti segreti di famiglia, oltre alla notizia di una minaccia imminente per l’umanità. Bizzarra serie fantasy, The Umbrella Academy si caratterizza per la sua atmosfera caotica, la colonna sonora e un gruppo di personaggi tanto problematici quanto affascinanti. Tra gli attori principali: Elliot Page, Tom Hopper, Aidan Gallagher e Robert Sheehan.
  • The Witcher (2019-in corso) – 2 stagioni. In un mondo abitato da diverse creature magiche, Geralt, un cacciatore di mostri mutante dagli incredibili poteri, deve combattere per salvare le specie pacifiche da quelle bellicose. Henry Cavill interpreta il protagonista in questa acclamata serie fantasy basata sulla Saga di Geralt di Rivia dell’autore polacco Andrzej Sapkowsk.
  • You (2018-in corso) – 3 stagioni. Un geniale libraio incontra un’aspirante scrittrice, che presto diviene la sua ossessione. Usando i social media e Internet, l’uomo cerca di avvicinarsi a lei, arrivando a rimuovere qualsiasi ostacolo si frapponga tra lui e lei. Interpretata da Penn Badgley, You è una popolarissima serie di genere thriller psicologico, che rielabora la figura dello stalker per farne qualcosa di nuovo.

Minions 2 – Come Gru diventa cattivissimo in arrivo al Taormina Film Festival

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I Minions, prodotti da Illumination, arrivano per la prima volta a Taormina. Il Teatro Antico ospiterà la Première italiana del nuovo film di animazione  Minions 2 – Come Gru diventa cattivissimo diretto da Kyle Balda, che sarà presentato il 30 giugno alla 68esima edizione del Festival. Il nuovo capitolo del più grande franchise d’animazione della storia sarà distribuito negli Stati Uniti il 1° luglio e il 18 agosto in Italia.

L’anteprima del film verrà preceduta da una speciale introduzione di Max Giusti che, per la quinta volta voce italiana del perfido Gru, interagirà con i Minions in ologramma 3D.

“Desideriamo ringraziare Illumination e Universal che hanno concesso la proiezione di Minions 2 – Come Gru diventa cattivissimo per un pubblico di tutte le età al Teatro Antico, un’esperienza entusiasmante per il Taormina Film Fest” – hanno dichiarato i direttori del Festival Francesco Alò, Alessandra De Luca e Federico Pontiggia. “E questa volta gli impertinenti Minions e Gru, il più grande supercattivo del mondo, saranno mostrati non solo nel film ma anche sul palco con Max Giusti. Questo nuovo capitolo della saga d’animazione campione di incassi, inaugurata nel 2010 da “Cattivissimo Me”, è l’ennesima conferma dell’eccellente qualità di una linea editoriale sotto la guida di Chris Meledandri, fondatore e Ceo di Illumination”.

Minions 2 – Come Gru diventa cattivissimo racconta le origini della storia in cui il più grande supercattivo del mondo incontra per la prima volta i “Minions”, forma la truppa più spregevole del cinema e affronta la più inarrestabile forza criminale mai assemblata.

Molto tempo prima di diventare il signore del male, Gru (Max Giusti) è solo un dodicenne di periferia che trama per  conquistare il mondo dal suo seminterrato.

Ma non sta andando particolarmente bene. Quando Gru si imbatte nei Minion, fra cui Kevin, Stuart, Bob e Otto – un nuovo Minion che sfoggia un apparecchio per i denti e un disperato bisogno di compiacere – questa famiglia improbabile unisce le forze. Insieme, costruiscono la loro prima tana, progettano le loro prime armi e si impegnano per portare a termine le loro prime missioni.

Quando il famigerato supergruppo di supercattivi, i Malefici 6, caccia il loro leader, il leggendario combattente di arti marziali Wild Knuckles, Gru, il loro fanboy più sfegatato, fa un colloquio per diventare il loro nuovo membro. I Malefici 6 all’inizio non restano impressionati dal minuscolo, aspirante cattivo, ma poi Gru li batte in astuzia (e li fa infuriare) e diventa improvvisamente l’acerrimo nemico dei più cattivi del mondo. Con Gru in fuga, i Minion cercano di imparare l’arte del kung fu per salvarlo, e Gru scopre che anche i cattivi hanno bisogno di un piccolo aiuto dai loro amici.

Caratterizzato da un’azione più spettacolare di ogni altro film nella storia di Illumination e ricco di quell’umorismo sovversivo che è la cifra del franchise, Minions 2 – Come Gru diventa cattivissimo è prodotto da Chris Meledandri e dai suoi collaboratori di lunga data Janet Healy e Chris Renaud. Il film è diretto dal regista Kyle Balda, che torna a dirigere il franchise dopo “Cattivissimo me 3” e “Minions”, con Pierre Coffin, l’iconica voce dei Minions, e una fantastica colonna sonora anni ’70 per gentile concessione del leggendario produttore musicale Jack Antonoff, vincitore di un Grammy. La 68ma edizione del Taormina Film Fest si svolgerà dal 26 Giugno al 2 Luglio 2022.

Richard Linklater dirigerà Hitman, una storia vera su un investigatore sotto copertura

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Il regista candidato all’Oscar Richard Linklater dirigerà Hitman, una storia vera su un investigatore sotto copertura. Oltre alla regia, Linklater scriverà la sceneggiatura insieme a Glen Powell, che interpreterà anche il protagonista. Powell recita nel ruolo di Hangman nel prossimo Top Gun: Maverick della Paramount, e ha già lavorato con Linklater in Everybody Wants Some!! e Apollo 10½: Un’infanzia nell’era spaziale.

Come riportato da Variety, Linklater dirigerà Hitman, che racconta la vera storia di Gary Johnson, raccontata in un articolo del 2001 del giornalista Skip Hollandsworth sul Texas Monthly. Mentre prestava servizio come investigatore per l’ufficio del procuratore distrettuale della contea di Harris, a Johnson è stato chiesto dalla polizia di lavorare sotto copertura, fingendosi un sicario. Nella zona di Houston, Johnson è diventato uno degli assassini professionisti più ricercati, essendo stato assunto per più di 60 lavori, solo per informare la polizia su ogni cliente.

Linklater non è estraneo a raccontare storie vere, avendo già diretto The Newton Boys, su una vera famiglia di rapinatori di banche, e Bernie, la storia di un truffatore condannato per omicidio. Il regista sta anche lavorando a due film biografici senza titolo su John Brinkley, un truffatore che si è fatto strada verso fama e fortuna fingendosi un medico, e Bill Hicks, il lodato cabarettista scomparso nel 1994. Hitman continua la relazione amorosa di Linklater con il Texas, dove è nato, e dove molti dei suoi film sono ambientati. Attualmente, il film è in fase di sviluppo e le informazioni sulla sua uscita sono ancora scarse. Ulteriori dettagli sulla vera storia di Hitman di Linklater arriveranno man mano che il progetto si sviluppa.

Emily Blunt diretta da David Yates in Pain Hustlers

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Emily Blunt diretta da David Yates in Pain Hustlers

Emily Blunt reciterà in Pain Hustlers, un nuovo film di cospirazione criminale del regista David Yates (Animali fantastici e Harry Potter). Blunt ha fatto irruzione per la prima volta nella sfera della cultura pop con il suo ruolo di supporto in Il diavolo veste Prada. Dopo aver ottenuto molti consensi per quest’ultimo, la sua stella è cresciuta e presto ha iniziato a essere la protagonista di grandi successi. Ora considerata una delle migliori star del cinema del mondo, Blunt ha recentemente entusiasmato il pubblico guidando Il ritorno di Mary Poppins, A Quiet Place, Jungle Cruise e molti altri. Gli appassionati di intrattenimento sono sempre ansiosi di vedere cosa farà dopo.

Secondo Variety, Emily Blunt si unirà a Yates per realizzare Pain Hustlers. Scritto da Wells Tower (The True American), si dice che il film si scontri con il concetto di sogno americano in maniera simile a quanto fatto da film di successo come American Hustle e The Wolf of Wall Street. Il logline ufficiale del film recita:

“Sognando una vita migliore per lei e la sua giovane figlia, Liza Drake (Blunt), che ha abbandonato le scuole superiori, trova lavoro in una start-up farmaceutica in fallimento in un centro commerciale nella Florida centrale. Il fascino, il coraggio e la determinazione di Liza catapulteranno lei e la compagnia nella vita mondana, dove presto si ritrova al centro di una cospirazione criminale dalle conseguenze mortali.”

Vedremo Emily Blunt al fianco di Cillian Murphy diretta da Christopher Nolan in Oppenheimer.

Doctor Strange 2, confermati gli X-Men, ma di quale Universo? Un easter egg lo svela

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Il Professor X di Patrick Stewart ha fatto un cameo importante in Doctor Strange nel Multiverso della Follia, ma un easte egg preciso ci fornisce un indizio del suo Universo di appartenenza.

Charles Xavier compare in occasione della presentazione degli Illuminati di Terra 838, il gruppo è formato da Reed Richards, Captain Marvel di Maria Rambeau, Black Bolt degli Inhumans, Barone Mordo, Captain Carter e lo stesso Professor X. Il pubblico non li ha davvero conosciuti, dato che un’ultra potente Scarlet Witch si è presentata per eseguire un vero e proprio massacro.

Tuttavia, è stato fornito un indizio sull’universo da cui proviene questo Professor X, nel momento in cui è stato visto per la prima volta sullo schermo, si sente un breve frammento del classico tema dei cartoni animati degli X-Men degli anni ’90. Questo brano musicale – e la sua sedia gialla a forma di mouse – implicano fortemente che il Professor X di Doctor Strange 2 provenga dall’universo di X-Men ’97 (per il quale è stata già annunciata una serie animata!).

Doctor Strange nel Multiverso della Follia: recensione del film con Benedict Cumberbatch

Doctor Strange nel Multiverso della Follia vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Sam Raimi, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff/Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision.

La sceneggiatura del film porterà la firma di Jade Bartlett e Michael Waldron. Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno anche Benedict Wong (Wong), Rachel McAdams (Christine Palmer), Chiwetel Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez). Nel cast è stato confermato anche Patrick Stewart nel ruolo di Charles Xavier. Doctor Strange nel Multiverso della Follia è al cinema dal 4 maggio 2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste alcuna conferma in merito.

Rosamund Pike per il nuovo film di Emerald Fennell

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Rosamund Pike per il nuovo film di Emerald Fennell

La star di La Ruota del tempo, Rosamund Pike, reciterà in un nuovo film del regista di Emerald Fennell dal titolo Saltburn. Fennell è nota, oltre che per il suo Una donna promettente, per il quale ha vinto l’Oscar alla migliore sceneggiatura originale, anche per avere una solida carriera da attrice, e l’abbiamo vista in The Crown, Call the Midwife e Vita & Virginia. Oltre a La ruota del tempo, Pike ha ricevuto una nomination agli Oscar per L’amore bugiardo – Gone Girl, e ha partecipato a Die Another Day e I Care a Lot.

Ora, secondo Deadline (via Screenrant), il prossimo film tanto atteso di Fennell avrà come protagonista Pike e si intitola Saltburn. Molti dettagli della trama sono ancora sconosciuti, ma quello che si sa è che il film seguirà una sontuosa e aristocratica famiglia inglese.

Adam Driver nel cast di Megalopolis di Francis Ford Coppola

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Adam Driver nel cast di Megalopolis di Francis Ford Coppola

Adam Driver reciterà nel prossimo film di Francis Ford Coppola, Megalopolis, e farà parte di un cast stellare. Coppola è uno dei registi più celebrati e famosi nella storia di Hollywood, avendo realizzato alcuni dei film più iconici tra cui la trilogia de Il Padrino, Apocalypse Now, Dracula di Bram Stoker e molti altri. Il regista ora scommette tutto quello che ha su un altro progetto appassionato, un film intitolato Megalopolis.

Secondo THR, Adam Driver (Star Wars: Il risveglio della forza) si unisce al resto del cast di Megalopolis, formato da Nathalie Emmanuel (Furious 7), Laurence Fishburne (The Matrix), Jon Voight (Midnight Cowboy) e Forest Whitaker (L’ultimo re di Scozia). Questo segnerà il secondo film di Coppola di Fisburne poiché uno dei primi ruoli dell’attore è stato in Apocalypse Now.

Ambientato nella moderna New York ma raccontato come una grande epopea simile a Ben-Hur, Coppola si autofinanzia Megalopolis, che secondo quanto riferito ha un budget che varia da $ 100 a $ 120 milioni di dollari. Coppola aveva venduto la sua azienda vinicola per aiutare a finanziare il film e all’epoca stava guardando a star come Oscar Isaac, Zendaya e Cate Blanchett. Più recentemente Robert Duvall, che ha recitato in quattro dei film di Coppola, ha detto che Christian Bale era stato preso in considerazione per il ruolo principale. Anche se sembra che molti di quegli attori fossero impegnati con altri progetti, Coppola è comunque riuscito ad accaparrarsi un cast di grande talento e tutti gli attori coinvolti sono certamente più che grati di lavorare al fianco di una leggenda di Hollywood.

Doctor Strange nel Multiverso della Follia, ecco l’ispirazione per la scena con gli Illuminati!

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In una recente intervista con Rolling Stone, lo sceneggiatore di Doctor Strange nel Multiverso della Follia Michael Waldron ha rivelato che “per trovare la follia” nella scena del combattimento tra Scarlet e gli Illuminati, ha preso ispirazione dal film di fantascienza Aliens.

“Sì, è un vero spasso. Probabilmente è la mia sequenza preferita nel film. L’idea non era nella mia bozza; stavo scrivendo la prima bozza e credo di aver sentito, come ho detto, che il film avesse bisogno di ubriacarsi. Sembrava che fossimo al punto in cui dovevo trovare la follia nel multiverso. Non avevo idea: sarei stato in grado di usare questi personaggi? Sarebbe anche possibile? Ma lo sapevo, con Sam [Raimi], che se l’avessimo fatto in questo modo, sarebbe stato fantastico, e così l’ho scritto.

Pensavo molto a Aliens mentre scrivevo. Perché il tono del film è thriller ma è anche un inseguimento. Adoro il modo in cui Aliens fa di tutto per dirti quanto sono tosti gli Space Marines – e poi vengono massacrati. Quindi hai davvero paura degli xenomorfi per il resto del film, ed è quello che volevo ottenere con Wanda, alla fine di quella sequenza degli Illuminati. Spero che tu fossi davvero terrorizzato da Scarlet Witch. È stato fantastico essere al cinema ad ascoltare gli applausi, poi i sussulti e i gemiti. [Ride] Voglio dire, sai, le persone provavano qualcosa al cinema. Va bene!”

Doctor Strange nel Multiverso della Follia: recensione del film con Benedict Cumberbatch

Doctor Strange nel Multiverso della Follia vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Sam Raimi, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff/Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision.

La sceneggiatura del film porterà la firma di Jade Bartlett e Michael Waldron. Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno anche Benedict Wong (Wong), Rachel McAdams (Christine Palmer), Chiwetel Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez). Nel cast è stato confermato anche Patrick Stewart nel ruolo di Charles Xavier. Doctor Strange nel Multiverso della Follia è al cinema dal 4 maggio 2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste alcuna conferma in merito.

Dan Stevens protagonista umano di Godzilla vs. Kong 2

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Dan Stevens protagonista umano di Godzilla vs. Kong 2

La Warner Bros. annuncia indirettamente che sta andando avanti con MonsterVerse, poiché Dan Stevens è stato scelto come nuovo protagonista umano in Godzilla vs. Kong 2. La Warner Bros. ha lanciato un nuovo universo cinematografico nel 2014 con un film solista di Godzilla e ha utilizzato gli anni successivi per dare corpo a una nuova versione della lucertola gigante e della sua controparte scimmia, Kong, prima di unirli in Godzilla vs. Kong nel 2021. Il film a lungo ritardato si è rivelato un solido successo per la Warner Bros., poiché ha guadagnato quasi $ 500 milioni in tutto il mondo durante la pandemia. È per questo motivo che il MonsterVerse continuerà.

La WB ha accettato di confermare il regista Adam Wingard per un sequel. Il film è attualmente conosciuto come Godzilla vs. Kong 2, anche se ci sono state anche segnalazioni che potrebbe essere intitolato Son of Kong. Con la produzione che dovrebbe iniziare in Australia entro la fine dell’anno, la mancanza di annunci su chi altro sarà coinvolto nel film è stata un po’ sorprendente.

Ora, un nuovo reporet di Deadline afferma che Dan Stevens interpreterà un nuovo personaggio umano e sarà il protagonista del cast di Godzilla vs. Kong 2. Non ci sono dettagli su chi interpreterà esattamente Stevens, ma è l’unico membro del cast attualmente legato al sequel. Godzilla vs. Kong 2 segna una riunione tra l’attore e Wingard, poiché la coppia aveva già collaborato al film cult The Guest.

L’arma dell’inganno – Operation Mincemeat, recensione del film con Colin Firth

L’arma dell’inganno – Operation Mincemeat è il nuovo film di John Madden (Shakespeare in love, Il mandolino del capitano Corelli, Marigold Hotel, Miss Sloane), basato su un evento realmente accaduto sul finire della Seconda Guerra Mondiale organizzato dal dipartimento di controspionaggio per la sicurezza del Regno Unito (MI5), che era dedicato nello specifico alla protezione navale.

I fatti erano già comparsi in un altro film del 1956 dal titolo L’uomo che non è mai esistito di Ronald Neame, uscito un paio di anni dopo che lo stesso protagonista ne aveva scritto un libro.

L’arma dell’inganno – Operation Mincemeat, la trama

A capo dell’operazione c’era infatti l’ex giudice Ewen Montagu – interpretato dalla svettante eleganza di Colin Firth – a cui si affiancò Charles Cholmondeley (Matthew Macfadyen). Insieme costruirono e inscenarono «l’inganno più spettacolare nella storia dello spionaggio», come venne definito, traendo spunto da un documento redatto dall’ammiraglio John Godfrey (Jason Isaacs) e dal tenente Ian Fleming (Johnny Flynn), proprio lui: il creatore di James Bond, l’agente segreto per antonomasia.

L’arma dell’inganno – Operation Mincemeat è tra le pellicole la cui uscita al cinema è stata posticipata a causa della pandemia. Ciò significa che faccia rabbrividire una volta di più riflettere su immagini e dialoghi che, con ottime probabilità, staranno svolgendosi anche oggi, non molto lontano da noi. L’amara coincidenza, conferma quanto la mediazione dell’arte abbia sempre una forza e una delicatezza tutte proprie nel riuscire a far fermare e ascoltare. O quanto almeno tenti di farlo.

Tratto da una storia vera

Ad ogni modo, la peculiarità dell’angolazione dalla quale il regista ha voluto narrare questo racconto, è un parallelo tra due tipi di guerra: quella sul campo di battaglia e quella che si combatte nell’ombra, ad opera di chi la Storia la scrive davvero, in tutti i sensi.

Ewen Montagu e Charles Cholmondeley portano avanti un’idea teoricamente geniale, ma dalle eventualità catastrofiche e dal cui esito dipende la vita di centinaia di migliaia di persone. Con il nullaosta di Winston Churchill (Simon Russell Beale) e la perplessità di molti, tra cui i loro stessi originari ideatori, sviluppano il cosiddetto “haversack ruse” (letteralmente: “stratagemma della bisaccia”), una tattica di depistaggio che prevede il ritrovamento da parte dello schieramento nemico di una serie di documenti all’interno di una sacca, appunto, con informazioni false che lo conducano lì dove l’esercito britannico vuole che vada. Naturalmente il ritrovamento deve sembrare totalmente casuale, proprio per far credere che la documentazione sia vera e preziosa. Perciò non dovrà capirsi in alcun modo che sia stato tutto messo lì apposta.

Neanche nella migliore fantasia nella testa del migliore degli scrittori sarebbe potuto sorgere un tale labirinto d’incastri. O forse sì.

L’arma dell’inganno – Operation Mincemeat diventa dunque una storia nella Storia, dove la creatività diviene il mezzo per la difesa di un numero altissimo di persone. E chi viene scelto come corriere per il trasporto delle finte informazioni che dovranno leggere i nazisti? Un cadavere.

A completare l’incredibile messinscena si uniscono anche la fedele e acuta governante di Montagu, Hester Leggett (Penelope Wilton) e l’assistente Jean Leslie (Kelly Macdonald). Così, con un ottimo ritmo narrativo, e la nascita di un breve e struggente triangolo amoroso, si combinano più piani di senso in cui l’uno condiziona l’altro. E, nel tessere le trame degli eventi, viene mostrato come le scelte più piccole, personali e personalizzate dalla propria passione, siano in grado d’influenzare, creare e cambiare. Anche e soprattutto con l’audacia del proprio istinto.

Oscar 2022: le vittorie di Zack Snyder truccate dai bot?

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Oscar 2022: le vittorie di Zack Snyder truccate dai bot?

Le vittorie agli Oscar 2022 sancite dai fan in favore di Zack Snyder potrebbero essere state truccate dai bot. La 94a edizione degli Academy Awards è stata controversa per una serie di motivi, dalla decisione di tagliare 8 premi dalla trasmissione in diretta alla creazione di nuove categorie votate dai fan. Tutto questo si è aggiunto a quello che sarebbe stato il momento più discusso della serata, che non è stata la vittoria per il miglior film a CODA – I segni del cuore, ma invece l’alterco tra Will Smith e Chris Rock che ha portato alla sospensione di Smith dall’Accademia.

I risultati votati dai fan hanno colto di sorpresa molte persone, poiché le due categorie di Best Cheer Moment e Fan Favorite Movie del 2021 non sono andate a Spider-Man: No Way Home come molti sospettavano. Invece, sono andati rispettivamente a Justice League e Army of the Dead di Zack Snyder. Snyder si è rivolto ai social media per celebrare la doppia vittoria, poiché era la prima volta che un suo film vinceva un qualsiasi tipo di Oscar. I premi significano anche che entrambi i film sono ora considerati vincitori di Oscar su siti di archivi come IMDb.

La validità di quei voti è ora in dubbio poiché in un recente report di The Wrap, sembra che i premi Fan Favorite e Cheer Moment dell’Academy siano stati truccati da account online automatizzati. Non è stata rilasciata alcuna dichiarazione ufficiale.

Tweetbinder, uno strumento di monitoraggio dell’analisi degli hashtag, afferma che i contributori più attivi con i due sondaggi erano programmi web autonomi che hanno espresso migliaia di voti falsi. Nel frattempo, il professore dell’Università del Maryland David Kirsch, che studia i fan bot, afferma che gli account pro-Snyder “certamente non sembrano essere stati generati da un utente umano”, ma non li definisce definitivamente come bot.

Tuttavia, l’Academy è ancora in attesa dei risultati del sondaggio. Un insider osserva che sono state messe in atto alcune regole, come ad esempio che c’era un limite di 20 voti per handle di Twitter, account con meno di 24 ore di vita non potevano partecipare e i risultati includevano voti espressi sul sito web dell’Academy, che vedeva Army of the Dead come il chiaro vincitore.

Elizabeth, recensione del documentario sulla regina di Roger Mitchell

Elisabetta II è una regnante da record: 96enne, è a capo di un regno che dura da settant’anni e ha 150 milioni di sudditi. Figura onnipresente nella storia contemporanea dell’Inghilterra, la regina è anche un’icona della cultura popolare. Per celebrare il settantesimo anniversario del suo regno, arriva in sala dal 16 al 18 maggio Elizabeth, un documentario realizzato da Roger Mitchell che ripercorre i punti salienti della vita pubblica e privata di Sua Maestà la Regina.

Settant’anni di regno per la Regina Elisabetta

Primogenita figlia del re Giorgio VI, Elizabeth Alexandra Mary nasce a Londra nel 1926. In seguito alla morte del padre, Elisabetta diventa regina all’età di soli venticinque anni. Pur ricoprendo una funzione più che altro formale, la regina è il simbolo dell’unità e dell’identità nazionale. Nel corso del suo regno, Elizabeth ha costruito abilmente la propria immagine ed è diventata un’icona della cultura popolare.

Dal 1952 in poi, Elisabetta II rappresenta il potere monarchico del Regno Unito. Con il suo regno di settant’anni, la sovrana ha attraversato la storia britannica e globale. Dall’avvento della televisione alla Guerra Fredda, dalla decolonizzazione fino alla pandemia di COVID-19. Tra momenti lieti e memorabili – come le nozze e i vari giubilei – e scandali ingombranti – come la morte di Lady Diana e l’allontanamento di Harry e Meghan dalla famiglia reale, il documentario Elizabeth ripercorre le tappe salienti che hanno caratterizzato il regno di The Queen.

Elizabeth: un documentario a capitoli

Il grande regista Roger Mitchell conclude la sua carriera con un documentario tutt’altro che ordinario. Scomparso nel settembre del 2021, Mitchell è l’autore di pellicole come Persuasione, il cult Notting Hil (Hugh Grant, Julia Roberts) e il recente Il ritratto del Duca. Mettendo da parte il racconto di finzione, con Elizabeth il regista ripercorre l’intera vita della regina Elisabetta II attraverso filmati di repertorio, interviste, servizi televisivi, video amatoriali, film e serie che parlano di lei.

La particolarità di Elizabeth risiede nella struttura che viene data: il documentario è diviso in capitoli, è ”A Portrait in Part(s)”, un ritratto in più parti. Ogni capitolo ha un titolo diverso a seconda dell’argomento che viene trattato: l’infanzia, l’incoronazione, il palazzo reale, la storia d’amore con Filippo, la passione per i cavalli, gli scandali…

Il ritratto imparziale della regina Elisabetta

Con Elizabeth, Robert Mitchell fa un ritratto imparziale della sovrana: il documentario non è altro che un collage di tutto ciò che, nel corso dei novantasei anni di vita di Elisabetta, ha parlato di lei. Ci sono i filmini fatti tra i famigliari, le interviste e i discorsi pubblici, i programmi televisivi, gli sketch comici e le parodie. Nulla viene escluso, né gli elogi né gli insulti. Il regista costruisce un documentario originale: sceglie per Elizabeth una serie di parole chiave – i titoli dei capitoli – e li utilizza per fare un ritratto allegorico di Sua Maestà. 

Nel documentario, non c’è una voce narrante che guida le immagini. A raccontare la regina sono i segni lasciati da Elisabetta nella cultura popolare. I suoi discorsi più seri, le battute, i commenti fatti da chi l’ha incontrata, le opinioni delle persone comuni e dei suoi sudditi. Questa enorme mole di materiale potrebbe sembrare eccessiva ed ingombrante, ma viene magistralmente organizzata. In questo modo, Elizabeth risulta un documentario divertente e variopinto, in grado di far sorridere e di emozionare.

La dimensione sonora di Elizabeth

Ciò che rende particolarmente coinvolgente e piacevole il documentario è l’aspetto sonoro: le musiche scelte sono il collante per le immagini giustapposte in Elizabeth. Si passa dalla musica classica, ai Beatles, ai motivetti per bambini, fino alle canzoni pop, tutti suoni in qualche modo legati alla famiglia reale e alla regina.

Un altro dettaglio interessante riguarda i collage dei discorsi fatti da Elisabetta. I montaggi non sono creati per sminuire le parole della sovrana, anzi permettono di vedere come la regina sia cambiata nel corso degli anni. Proprio il montaggio, mostrando il mutamento di Elisabetta II in termini d’aspetto e di atteggiamento, esalta l’autenticità e i tratti distintivi di una sovrana unica e di una figura storica memorabile.

Elizabeth è un omaggio sincero e divertente alla ”carriera” della regina. Come un dono fatto da un figlio alla madre, fa sorridere ed emozionare. Il documentario mostra con l’onestà di un bambino gli aspetti salienti di una donna che, nel bene e nel male, ha segnato la storia.

Doctor Strange nel Multiverso della Follia: le scene d’azione più belle

ATTENZIONE: Questo articolo contiene spoiler del film Doctor Strange nel Multiverso della Follia 

Il grande regista di horror e film d’azione Sam Raimi è tornato in sala con un nuovo lungometraggio ricco di sequenze di inseguimenti e di battaglie eroiche. Doctor Strange nel Multiverso della Follia è un film di supereroi MCU, ma non solo. La firma del regista aggiunge tinte horror e comiche al mondo Marvel, garantendo la riuscita di grandi scene d’azione, che sanno essere coinvolgenti e terrificanti allo stesso tempo.

Doctor Strange vs Mordo

Chiwetel-Ejiofor-Karl-MordoMentre il resto degli Illuminati tenta di fermare l’azione della Strega Scarlatta, c’è un membro che rimane indietro. Si tratta di Karl Mordo che, dopo aver catturato Stephen, resta a sorvegliare il suo prigioniero. Inevitabilmente, tra i due personaggi scoppia un combattimento.

L’aspetto interessante è che, per quasi l’intera sequenza d’azione, Strange è ammanettato. Mentre i due stregoni si lanciano da una parte all’altra della stanza, Cumberbatch cerca anche di liberarsi dalle manette. A parte ciò, la lotta tra Stephen e Mordo è tutt’altro che emozionante e non è sicuramente la migliore del film.

L’attacco di Scarlet Witch a Kamar-Taj

Scarlet-Witch-Kamar-Taj-in-Doctor-Strange-nel-Mutliverso-della-FollisStrange, dopo aver appreso che America Chavez è in pericolo, porta la ragazza a Kamar-Taj. In questo modo, America può nascondersi dalla minacciosa strega che la insegue. Sempre per aiutare la giovane, Strange si reca dall’unica strega che conosce, Wanda Maximoff, per poi scoprire che è proprio lei quella che sta cercando America. Inconsapevolmente, Strange dice al predatore dove si trova la sua preda.

Scarlet si reca quindi subito a Kamar-Taj, diventata una fortezza per fermare l’azione della strega. Nonostante l’unione delle forze dei più grandi stregoni, Wanda riesce a fare incurisione abbastanza facilmente. Dopo vari inseguimenti e combattimenti corpo a corpo, all’ultimo secondo, America apre un portale e lei e Stephen si spostano in un altro universo. Questa sequenza iniziale di Doctor Strange nel Multiverso della Follia è per certi versi molto simile ai combattimenti soliti dei film Marvel. Tuttavia, gli omicidi degli stregoni sono più cruenti rispetto alla media MCU.

Doctor Strange lotta con una variante malvagia di sé

Evil-StrangeVerso la fine del secondo atto di Doctor Strange nel Multiverso della Follia, Stephen si ritrova bloccato in un universo che è stato distrutto dall’incursione causata da una sua variante. Quando si dirige verso il Sanctum Sanctorum di quell’universo per incontrare quest’altro sé, lo stregone scopre che in esso vive una sua versione malvagia che è stata corrotta dal fascino del Darkhold.

Questa non è la sequenza d’azione più potente nel film, ma è una delle più sbalorditive a livello visivo e sonoro. Mentre i due Stephen combattono l’uno contro l’altro a colpi di magia, utilizzano come armi delle note musicali strappate dalle pagine degli spartiti.

L’inizio di Doctor Strange nel Multiverso della Follia

Doctor-Strange-2-TrailerAll’inizio di Doctor Strange nel Multiverso della Follia, America Chavez fa il suo ingresso su Terra-616 mentre viene inseguita da un demone dalle sembianze di polpo. Stephen è ospite alle nozze di Christine Palmer, ma vedendo cosa sta accadendo, indossa la sua cappa e vola in aiuto. Strange fa schizzare fuori l’occhio gigante del demone sulla strada affollata e, così facendo, annienta il mostro.

Con questa sequenza, il filma apre l’azione: un mostro lovecraftiano, una degna introduzione per Wong e una carneficina per le strade di New York sono gli elementi che Raimi sceglie per introdurre il suo stile “splatstick” nell’MCU.

Il finale di Doctor Strange nel Multiverso della Follia

Zombified Strange Takes On The Scarlet WitchSe i primi due atti di Doctor Strange nel Multiverso della Follia sono lenti e incentrati sul dialogo, il terzo è quello che mette in scena il pieno dell’azione. Strange, grazie al dreamwalking, entra nel cadavere di una sua variante. Per fare ciò, Stephen deve prima combattere le anime dei dannati e assumere il controllo del cadavere. Lo stregone riesce nell’impresa: domina gli spiriti dannati e li guida verso lo scontro diretto con la Strega Scarlatta.

Sorprendentemente, il conflitto con Scarlet non si risolve con una stravagante esibizione di superpoteri. In una scena commovente, Strange invita Chavez a prendere il controllo dei suoi poteri. In questo modo, America manda Wanda su Terra-838 per mostrarle la paura che è in grado di generare nei suoi bambini. Con una presa di coscienza, Scarlet compie il sacrificio finale per salvare l’umanità dal Darkhold.

Scarlet Witch massacra gli Illuminati

Doctor-Strange-2-WandaNonostante le scene descritte sopra siano potenti, originali e in pieno stile Raimi, la sequenza più memorabile di Doctor Strange nel Multiverso della Follia è il combattimento tra Wanda e gli Illuminati. Scarlet, zombificata, riesce ad annientare l’intera squadra in un colpo solo. La brutalità di questo massacro chiarisce efficacemente quanto sia potente la Strega Scarlatta e fino a che punto Wanda sia stata corrotta dal Darkhold.

Non si tratta dell’antieroe moralmente grigio che i fan della Marvel hanno visto in WandaVision. Scarlet è qui un assassino di massa in piena regola. Non uccide i membri degli Illuminati in modo rapido e indolore, ma sceglie per ognuno un assassinio crudele e insolito. Fa a brandelli Mr. Fantastic, schiaccia Capitan Marvel sotto una statua, taglia il capitano Carter a metà con il suo scudo di vibranio, costringe Freccia Nera a sfondarsi il cranio e, infine, spezza il collo del Professor X.

Doctor Strange 2: la Timeline di Terra-383 e tutte le differenze con il MCU

L’idea che Doctor Strange 2 avrebbe esplorato il multiverso ha aumentato le aspettative sui diversi mondi che Strange avrebbe visitato e, tutto sommato, possiamo dire che il film ha fatto centro. Anche se non tutti i cameo di cui si vociferava si sono concretizzati, ci siamo comunque goduti la sorpresa di alcune apparizioni speciali nel film e Sam Raimi ha lasciato aperta la porta a entusiasmanti possibilità per il futuro del MCU.

Grazie ai poteri di America Chavez, il Doctor Strange del MCU è stato in grado di visitare diversi universi, tra cui uno che assomiglia davvero parecchio al MCU, ma che presenta comunque alcune importanti differenze. Anche se alcuni di questi universi appaiono sullo schermo solo per pochi secondi, quello di Terra-838 è stata una parte essenziale del film.

Gli Inumani sono diversi

Sebbene le 2 sequenze in cui ci vengono presentati gli Illuminati in Doctor Strange non siano entrate nel dettaglio del background dei suoi membri, è lecito affermare che Black Bolt – e di conseguenza gli Inumani – di quell’universo sono molto diversi da quelli del MCU.

La differenza più grande è ovviamente l’aspetto di Black Bolt: nonostante sia interpretato dallo stesso attore della serie tv Inhumans, Anson Mount, il Black Bolt di Terra-838 indossa un costume molto più accurato rispetto a quello della serie. È anche importante ricordare che il fatto che Inhumans faccia o meno parte del canone del MCU è diventato un argomento complicato dopo la disastrosa prima e unica stagione dello show, il che significa che Terra-838 e il multiverso potrebbero essere stati l’unico modo che il MCU ha trovato per sfruttare al meglio il potenziale degli Inumani.

Mordo e Strange sono amici

Se il Mordo del MCU voleva uccidere il Dottor Strange, su Terra-838 le cose sono andate molto più lisce per il duo di maghi. Il Mordo di Terra-838 non sembra aver rinunciato all’uso della magia come la sua versione del MCU, il che significa che non ha mai giurato che Doctor Strange fosse un suo nemico, anzi, erano amici.

Detto questo, Mordo di Terra-838 aveva comunque delle riserve sul Doctor Strange del suo universo, che si sono rivelate giustificate visti i danni che Doctor Strange ha causato a Terra-838.

Thanos muore su Titano

thanos-cattivoI Vendicatori del MCU hanno sconfitto Thanos, ma sembra che gli Illuminati siano riusciti a fermare il Titano Pazzo ancor prima dello Snap. Su Terra-838, Thanos è morto su Titano dopo aver affrontato gli Illuminati, il che significa che tutto ciò che ha comportato lo Snap nel MCU, e quindi il Blip, non si è mai realmente verificato.

È interessante notare che, pur avendo sconfitto Thanos, gli Illuminati hanno dovuto affrontare un altro essere onnipotente pronto a causare distruzioni di massa: Doctor Strange.

Gli X-Men esistono

X-Men-insuperabili-marvelUn’altra grande differenza tra Terra-838 e il MCU è che gli X-Men esistono in quello che può essere definito il canone di Terra-838. Con il cameo del Professor X in Doctor Strange 2, un membro degli X-Men è apparso ufficialmente, e per la prima volta, nel MCU, senza togliere loro lo status di mutanti, e non sembra che il suo nome o le sue abilità abbiano ricordato a Doctor Strange qualcuno che già conosca.

I piani del MCU per i mutanti sono ancora un mistero, e introdurre un elemento dei fumetti come gli X-Men in un universo che esiste da quasi 15 anni non sarà un’impresa facile. Al momento, l’alternativa che il MCU ha trovato per utilizzare già i mutanti dopo l’acquisizione della Fox da parte della Disney è, appunto, il multiverso.

Wanda ha figli

La differenza tra Terra-838 e Terra-616 e le loro versioni dei figli di Wanda è ciò che alla fine ha determinato lo sviluppo della trama del film. La Scarlet Witch del MCU, ora diventata cattiva, non si sarebbe fermata prima di aver raggiunto i suoi figli, non fosse che si trattava dei figli di un’altra Wanda. Su Terra-838, infatti, Wanda vive una vita felice con Tommy e Billy, senza alcun accenno alla magia o al multiverso.

È interessante notare che Visione non era presente in Doctor Strange 2, quindi è difficile dire se fosse proprio lui il padre dei figli di Wanda di Terra-838. In effetti, in un universo in cui Ultron ha funzionato, è possibile che Visione non esista nemmeno. In ogni caso, poco prima della morte di Scarlet Witch alla fine di Doctor Strange nel Multiverso della Follia, Wanda del pianeta Terra-838 ha assicurato alla Wanda del MCU che Tommy e Billy sarebbero stati amati.

Il Capitano Carter è stato il primo Vendicatore

Proprio come mostrato in What If…?, su Terra-838 è Peggy Carter a diventare un super-soldato, anziché Steve Rogers. Considerando che il Capitano Carter è stato descritto in Doctor Strange 2 come il primo Vendicatore, deve esserci una spiegazione del perché sia attivo nel presente. La ragione potrebbe essere la stessa di What If…?, in cui il Capitano Carter è stato trasportato nel futuro, oppure potrebbe essere accaduto qualcosa di simile a ciò che è successo a Steve Rogers nel MCU, che l’ha portata a essere congelata per 70 anni.

La presenza di Reed Richards in Doctor Strange nel Multiverso della Follia ha importanti implicazioni per Terra-838 e il MCU. È la prima volta che un membro dei Fantastici Quattro appare nel franchise e, grazie al multiverso, Doctor Strange 2 ha potuto avere un Mister Fantastic, interpretato da John Krasinski, che ha agito a fianco di altri eroi per molto tempo. Ci saranno i Fantastici Quattro nel MCU, dato che è già stato confermato un film per la famiglia di supereroi, ma è chiaro che il Mister Fantastic di Terra-838 ha già avuto un ruolo importante nella storia del “suo” universo.

Maria Rambeau è Capitan Marvel

La presenza di Capitan Marvel è una delle similitudini tra Terra-838 e l’MCU, ma è Maria Rambeau a portare questo titolo nell’universo mostrato in Doctor Strange 2. Le abilità mostrate da Captain Marvel in Doctor Strange 2 sono simili a quelle della sua controparte nel MCU, il che significa che probabilmente anche la loro storia d’origine e il modo in cui hanno ottenuto i loro poteri sono simili.

La spiegazione più logica è che, su Terra-838, l’esplosione del motore del Tesseract ha colpito Maria e non Carol, spiegando così perché la prima è diventata Capitan Marvel in questo universo di Doctor Strange 2.

Ultron ha funzionato

Ultron-DroniTerra-838 ha dovuto affrontare la sua parte di problemi, e sembra che gli Illuminati di Doctor Strange 2 siano riusciti a occuparsi di alcune problematiche che nel MCU si sono estese a dismisura. Thanos ne è un chiaro esempio, ma anche Ultron: l’idea di Tony Stark di unità autonome che fungono da protettori sembra aver funzionato e l’IA di Ultron sembra disposta a servire gli Illuminati.

Ciò che potrebbe essere stato decisivo per questa differenza tra Doctor Strange nella Terra-838 del Multiverso della Follia e l’universo che il pubblico conosce così bene è la presenza di Reed Richards, l’uomo più intelligente del pianeta, che il MCU non ha ancora incontrato.

MCU: i 10 addii migliori del franchise

MCU: i 10 addii migliori del franchise

Come visto in Doctor Strange nel Multiverso della Follia con America Chavez e Clea, l’MCU continua a portare in live-action i personaggi della Marvel Comics. Insieme alle new entry però, storia dopo storia, si accumulano i congedi e gli addii. Salutare un personaggio amato non è mai semplice, ma l’MCU è sempre riuscita a dare spessore ai momenti d’addio.

Che si tratti del sacrificio di Tony Stark o del congedo di Steve Rogers, ci sono alcune uscite dall’MCU che hanno celebrato i personaggi con una grande partenza. È interessante rivedere come si sono concluse alcune grandi storie: ecco i dieci addii più emozionanti dell’Universo Cinematografico Marvel.

Loki

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L’addio di Loki dall’MCU è particolarmente sofferto. Il personaggio, nato come un malvagio, arriva ad essere una figura positiva alla fine del suo arco narrativo. Se in precedenza Loki avrebbe lasciato morire suo fratello Thor, in Avengers: Infinity War, il Dio dell’inganno muore proprio nel tentativo di salvare il dio da Thanos.

Considerando l’abitudine di Loki a pugnalare alle spalle, vederlo fare qualcosa di veramente altruista è stato sorprendente: finalmente, l’evoluzione del personaggio era completata. Anche se ha incontrato una fine dolorosa  Loki ha lasciato l’MCU nel momento esatto in cui la sua storia è giunta a conclusione.

Odino

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L’austero Odino, svela la sua emotività in punto di morte. Se nei primi due film di Thor il personaggio è indaffarato a sbrogliare gli errori che ha fatto con i suoi figli, nella sua ultima apparizione riesce a risolvere tutte le questioni.

In Thor: Ragnarok, è Odino a muovere l’azione. Ritrovato in punto di morte da Thor e Loki, il padre costringe i due figli a scontrarsi con la malvagia sorella Hela. Poco prima di spirare, Odino perdona Loki per averlo intrappolato sulla Terra e rivela a cuore aperto l’amore per i suoi figli. La morte dell’anziano è emozionante ed è una delle poche pacifiche che l’MCU abbia mai rappresentato.

Colui Che Rimane

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Nella serie di Disney+ Loki, ci sono interessanti anticipazioni e prefigurazioni. Tra le altre cose, ricordiamo il ruolo di Colui Che Rimane. Anche se il personaggio è morto non molto tempo dopo aver debuttato in live-action, l’uscita di scena di Colui Che Rimane è stata essenziale per far sapere agli spettatori che sarebbero successi grandi eventi.

È Colui Che Rimane che ha dato a Loki e Sylvie la possibilità di ucciderlo per rompere il Multiverso. Il suo passaggio sulla scena ha dato a posteriori senso a tutto ciò che riguarda la TVA e ha anticipato l’arrivo di Kang il Conquistatore come minaccia.

Natasha Romanoff

Natasha-Romanoff-MCU

Anche se poi l’abbiamo rivista nel prequel Black Widow, Natasha Romanoff è morta in Avengers: Endgame. Il vero congedo del personaggio avviene infatti nel suo film da solista. Molti si erano lamentati del fatto che Avengers: Endgame non mostrasse con sufficiente profondità l’impatto della morte di Natasha.

Al contrario, il film da solista ha detto tutto quello che c’era da sapere sul personaggio amato dai fan MCU. Black Widow ha esplorato per bene la storia dell’eroina, fornendo al pubblico dettagli sull’infanzia, sulla famiglia e su ciò che è successo a Budapest.

T’Challa

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Oltre alla morte della variante di T’Challa che abbiamo visto in What If…?, anche nella linea temporale principale dell’MCU Pantera Nera ha affrontato la morte. In Avengers: EndgameT’Challa combatte al fianco dei suoi amici supereroi per salvare tutto l’universo dall’ira di Thanos e, nell’operazione, perde la vita.

T’Challa è stato visto l’ultima volta in compagnia della sua famiglia mentre celebrava il ritorno di tutti coloro che si erano persi nello Snap.

Yondu Udonta

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Il personaggio di Yondu ha avuto un’evoluzione incredibile nel corso della sua storia. Infine, in Guardiani della Galassia- Vol. 2, Yondu sacrifica la propria vita per salvare Star-Lord. Inoltre, in punto di morte, Yondu vive un momento rivelatorio e comprende che il suo più grande traguardo è stato diventare il padre di Star-Lord. 

In questo modo, il personaggio ottiene dai suoi pari il rispetto che cercava: per lui viene allestito dai Ravager un vero e proprio funerale. Molti personaggi MCU farebbero la firma per un congedo simile.

Peter Parker di Andrew Garfield

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Anche se nel franchise di Sam Raimi non è mai stato fatto un congedo adeguato per Spider-Man, nell’MCU Peter Parker di Andrew Garfield ha ottenuto una degna fuoriuscita. In Spider-Man: No Way Home, è lui a salvare MJ. Quest’azione non è soltanto un gesto eroico, ma è come una redenzione per quel Peter che non era riuscito a salvare Gwen nella sua realtà.

Arrivato nell’MCU ancora amareggiato per tutto ciò che gli era successo nel suo universo, ne è uscito come un uomo più soddisfatto. L’incursione del Peter di Garfield dall’MCU ha permesso ai fan di vedere questa versione nuovamente felice. Dopo aver incontrato le sue controparti, Peter è tornato nel suo universo con una visione diversa della vita.

Thanos

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Nelle prime tre fasi dell’MCU, Thanos è stato il cattivo principale. La storia del Titano Pazzo volge al termine in Avengers: Endgame. Dal momento che esistono due versioni di Thanos, il personaggio ha ricevuto due congedi, entrambi validi.

L’addio di Thanos non è stato sofferto troppo dal cattivo, che ormai aveva raggiunto il suo obiettivo. Una volta distrutte le Pietre dell’Infinito, la sua vita aveva ottenuto uno scopo e poteva anche essere ucciso. Il congedo di Thanos risulta ben fatto in termini di storia: la sua morte pone fine per sempre alla Guerra dell’Infinito, e permette l’unione di tutti gli eroi dell’universo, entrambi eventi che non sarebbero mai accaduti altrimenti.

Steve Rogers

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Dopo aver vissuto a lungo come un uomo fuori dal tempo e dopo aver combattuto guerre universali, Steve Rogers ha avuto modo di chiudere il suo viaggio come un vero eroe. In Avengers: Endgame, l’Odisseo dell’MCU ha potuto ricongiungersi con la sua dolce metà Peggy Carter.

In questo modo Steve ha trovato un senso di appartenenza che gli era sempre sfuggito ed ha potuto essere veramente felice per la prima volta nella sua vita. Finalmente soddisfatto, Steve ha svolto volentieri il suo ultimo dovere: passare il mantello di Capitan America a Sam Wilson. 

Tony Stark

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Con Tony Stark è nato l’MCU: serviva necessariamente un congedo adeguato per un personaggio simile. Tony si è sacrificato per completare Snap necessario a sconfiggere Thanos. Con la sua azione, Stark ha posto fine per sempre alla Guerra dell’Infinito. In questo modo, è stato riconosciuto in tutto l’universo come un eroe.

Inizialmente Iron Man è una persona egoista, mentre alla fine della sua storia è diventato un martire. Ciò che rende memorabile il congedo di Tony sono le sue ultime parole. Durante il suo funerale, la famiglia e gli amici ascoltano un ultimo messaggio vocale in cui Stark dice “Ti amo 3000“. Queste parole strappalacrime resteranno a lungo incastonate nella mente dei fan MCU.

Doctor Strange: la sua tragica storia familiare (e perché é stata tagliata)

Dopo essere stata tagliata via dal film originale di Doctor Strange, Doctor Strange nel Multiverso della Follia ha finalmente raccontato la tragica storia della sorella di Stephen Strange, Donna. Il primo film doveva in origine esplorare questo aspetto del passato di Strange, ma alla fine non ne è rimasto niente nel minutaggio finale. Non era chiaro se i film del MCU avrebbero mai trovato un modo per incorporare questa storyline dei fumetti ma ora, grazie al sequel firmato da Sam Raimi, è tempo di scoprire qualcosa in più sulla figura di Donna.

Una scena tagliata di Doctor Strange mostrava la morte di Donna Strange

Il primo film di Doctor Strange ha tagliato una scena che avrebbe potuto rivelarsi cruciale per l’arco del personaggio di Strange, ovvero quella della morte di sua sorella Donna. Infatti, nei fumetti, Stephen Strange ha due fratelli minori: Donna e Victor. Victor morì in un incidente d’auto e, sopraffatto dal senso di colpa, Strange tentò di resuscitarlo con un incantesimo tratto dal Libro dei Vishanti, che finì per farlo rivivere come vampiro. In seguito, Victor arrivò addirittura ad assumere il mantello di Barone Sangue. Donna, invece, è andata incontro a un destino ancora più tragico. È stata una parte molto importante della vita di Stephen, poiché è proprio grazie a lei che ha scoperto il suo interesse per la medicina. All’età di nove anni, ebbe un incidente mentre pattinava e Stephen la soccorse; quando aveva 17 anni, le venne invece un crampo mentre stava nuotando e, nonostante i tentativi di Stephen di salvarla, annegò. Stephen, da allora, si è sentito responsabile della sua morte e non se lo è mai perdonato.

Il cast del primo film di Doctor Strange inizialmente prevedeva che l’attrice Lulu Wilson interpretasse Donna, ed effettivamente questa girò alcune scene per la pellicola, tra cui quella della sua morte. Tutte le scene in cui è apparso il personaggio di Donna sono però state tagliate dal prodotto finale e Scott Derrickson, regista di Doctor Strange, ha spiegato che, nonostante quella della morte di Donna fosse una “grandissima sequenza”, non si inseriva al meglio nella narrazione. Sperava venisse inclusa nella versione home video del film, ma così non è stato. Eppure, siamo certi che questa sequenza avrebbe conferito ancora più valore all’arco di Strange, spiegando la sua costante frustrazione e il perché si concentri così tanto sull’essere il miglior medico possibile.

Doctor Strange 2 ha introdotto la figura di Donna nella vita di Stephen

Evil-Doctor-Strange-nel-Mulitverso-della-FolliaVerso la fine di Doctor Strange nel Multiverso della Follia, Strange e Christine Palmer di Terra-838 vengono inviati da Wanda nella realtà di Sinister Strange, una variante di Doctor Strange corrotta dal Darkhold. Strange ha bisogno dell’aiuto di Sinister Strange per tornare sulla Terra-616 e impedire a Wanda di uccidere America Chavez. Per fargli credere di essere la stessa persona, Strange gli racconta qualcosa che solo lui avrebbe potuto sapere: la morte della loro sorella, Donna.

I dettagli sulla morte di Donna nel Multiverso della follia differiscono leggermente dai fumetti: Strange afferma che è deceduta annegando in un lago ghiacciato mentre stavano giocando. E’ sempre però a causa dell’incapacità di Stephen di salvarla che ha deciso poi di diventare medico. La morte di Donna, inoltre, ci dice molto sul carattere di Strange: abbiamo sempre avuto a che fare con le sue manie di controllo ma questo episodio ci aiuta a capire che Stephen non vuole mai arrivare a sentirsi impotente come in passato. La morte di Donna ha chiaramente avuto un effetto tremendo sulla vita e sull’emotività di Strange e, con un po’ di fortuna, un futuro film sull’eroe approfondirà la loro relazione e l’impatto che questo infausto incidente ha avuto sulla sua psiche.

La Brea 2: Tonantzin Carmelo e Michelle Vergara Moore promossi

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La Brea 2: Tonantzin Carmelo e Michelle Vergara Moore promossi

Mentre cresce l’attesa per il debutti di La Brea 2, oggi arriva la notizia da Deadline che Tonantzin Carmelo e Michelle Vergara Moore sono stati promossi a regular nella prossima stagione.  Entrambi gli attori erano guest star ricorrenti della prima stagione di La Brea. La produzione del secondo turno dello show è attualmente in corso in Australia.

Carmelo tornerà al 10.000 aC nel ruolo di Paara che è della tribù Tongva e capo del villaggio al Forte. È forte e imponente con uno spirito ragionevole e comprensivo. Salva la vita di Ty (Chiké Okonkwo) ma nella seconda stagione, quando i sopravvissuti alla radura entrano in conflitto con gli abitanti del villaggio del forte, si ritrova sempre più combattuto tra la sua lealtà verso i suoi amici e la sua crescente relazione con Paara.

Vergara Moore è tornata nei panni di Ella Jones, un’artista sulla quarantina che arriva a rendersi conto che le visioni inspiegabili che disegna nelle sue opere d’arte sono in realtà ricordi della sua vita passata nel 10.000 aC. Dopo aver incontrato Gavin (Eoin Macken), Ella scopre di essere passata attraverso la luce fino al 1988 da ragazza di nome “Lilly”. Cercando di salvare la sua amica Veronica (Lily Santiago) che Ella sa dai suoi ricordi è rimasta intrappolata in un artiglio d’orso nel 10.000 aC, salta attraverso la dolina di Seattle con Gavin e Izzy (Zyra Gorecki).

La Brea 2

La Brea 2 è la seconda stagione della serie tv La Brea a creata da David Appelbaum per il network americano NBC. Nella serie Quando un’enorme voragine si apre nel mezzo di Los Angeles e attira centinaia di persone ed edifici nelle sue profondità, coloro che vi cadono si ritrovano in una terra primordiale misteriosa e pericolosa, dove non hanno altra scelta che unirsi per sopravvivere. Lo spettacolo segue una famiglia, distrutta dagli eventi, che cerca di tornare insieme.

In La Brea 2 torneranno gli interpreti Natalie Zea come Eve Harris, Eoin Macken come Gavin Harris, Chiké Okonkwo come Ty Coleman, Karina Logue come Marybeth Hill, Zyra Gorecki come Izzy Harris e  Jack Martin come Josh Harris. Nel cast anche Natalie Zea come Eve Harris, Eoin Macken come Gavin Harris, Chiké Okonkwo come Ty Coleman, Karina Logue come Marybeth Hill, Zyra Gorecki come Izzy Harris, Jack Martin come Josh Harris, Veronica St. Clair come Riley Velez, Rohan Mirchandaney come Scott, Lily Santiago come Veronica, Chloe De Los Santos come Lily, Jon Seda come Dr. Sam Velez e Angel Parker.

Dune 2: Christopher Walken sarà l’Imperatore

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Dune 2: Christopher Walken sarà l’Imperatore

Christopher Walken si è unito al cast di Dune 2 di Denis Villeneuve e il report di Deadline riferisce che interpreterà l’Imperatore. Walken reciterà accanto a Timothée Chalamet, Rebecca Ferguson, Zendaya e Josh Brolin, che dovrebbero riprendere i loro ruoli, oltre a Florence Pugh e Austin Butler.

La Legendary Pictures non ha commentato la notizia. La produzione dovrebbe iniziare in autunno, con il film che uscirà il 20 ottobre 2023. Jon Spaihts tornerà a collaborare alla sceneggiatura con Villeneuve.

Dune 2, il film

Dune 2 è l’atteso sequel del film del 2021 Dune diretto da Denis Villeneuve e  interpretato da un cast stellare composto da Timothée ChalametRebecca FergusonDave Bautista, Oscar IsaacZendayaJavier BardemStellan Skarsgård. In Dune 2 confermati gli ingressi nel cast di Florence Pugh, Christopher Walken, Austin Butler.

Viaggio mitico ed emozionante di un eroe, Dune narra la storia di Paul Atreides, giovane brillante e dotato di talento, nato per andare incontro a un destino più grande della sua immaginazione, che deve raggiungere il più pericoloso pianeta dell’universo per assicurare un futuro alla sua famiglia e al suo popolo. Mentre forze malvage combattono per l’esclusivo possesso della più preziosa risorsa esistente sul pianeta — una spezia capace di liberare tutte le potenzialità della mente umana — solo coloro i quali sapranno sconfiggere le proprie paure sopravviveranno.

Denis Villeneuve ha diretto Dune e ha scritto la sceneggiatura insieme a Jon Spaihts ed Eric Roth, basata sul romanzo omonimo scritto da Frank Herbert. Il film è prodotto da Mary Parent, Denis Villeneuve, Cale Boyter e Joe Caracciolo, Jr. I produttori esecutivi sono Tanya Lapointe, Joshua Grode, Herbert W. Gains, Jon Spaihts, Thomas Tull, Brian Herbert, Byron Merritt e Kim Herbert.

Le Otto Montagne: trailer e poster del film con Luca Marinelli e Alessandro Borghi

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Ecco il trailer e il poster di Le Otto Montagne, il film diretto da Felix van Groeningen e Charlotte Vandermeersch con Luca Marinelli, Alessandro Borghi, Filippo Timi, Elena Lietti, Elisabetta Mazzullo e in concorso a Cannes 75. Il film vede riunirsi la coppia formata da Luca Marinelli e Alessandro Borghi, a sette anni da Non essere cattivo.

Le Otto Montagne, la trama

“Le otto montagne” racconta la storia di un’amicizia. Un’amicizia nata tra due bambini che, divenuti uomini, cercano di prendere le distanze dalla strada intrapresa dai loro padri ma, per le vicissitudini e le scelte che si trovano ad affrontare, finiscono sempre per tornare sulla via di casa. Pietro è un ragazzino di città, Bruno è l’ultimo bambino di uno sperduto villaggio di montagna. Negli anni, Bruno rimane fedele alle sue montagne, mentre Pietro è quello che va e viene. Il loro incontro li porterà a sperimentare l’amore e la perdita, riconducendo ciascuno alle proprie origini e facendo sì che i loro destini si compiano, mentre i due scopriranno cosa significa essere amici per sempre.

Il poster

Io e Lulù, recensione del film di e con Channing Tatum

Io e Lulù, recensione del film di e con Channing Tatum

Io e Lulù è il film che suggella l’ingresso nel mondo della regia per Channing Tatum. L’attore quarantaduenne ha tratto ispirazione per la storia dalla sua vita personale. Aveva infatti un cane proprio di nome Lulù con il quale aveva stretto un rapporto strettissimo e dopo la cui morte ha deciso di farne un film per trasformarne il dolore della perdita.

La sceneggiatura è stata affidata a Reid Carolin, che ha anche supportato l’attore nella direzione del film, e che aveva già curato la sceneggiatura di un’altra pellicola in cui era comparso Tatum: Magic Mike di Steven Soderbergh. L’ispirazione sui dettagli della trama viene, tra l’altro, da un documentario che l’attore aveva prodotto nel 2017, War dog: a soldier’s best friend, diretto da Deborah Scranton.

La trama di Io e Lulù

La piccola Lulù del titolo, è una vivace cagnolina che viene da una vita di addestramento militare, tanto da essere stata la fedele compagna di missioni in Medio Oriente del sergente Nogales, finché questi non muore in un incidente d’auto. Al ranger Jackson Briggs (Channing Tatum), amico del defunto commilitone, spetterà il compito di accompagnare la cagnetta dal carattere ribelle al funerale del sergente, la cui presenza è tanto desiderata dalla famiglia di lui, per il profondo legame che il cane aveva instaurato nel tempo col suo padrone.

Così inizia un’avventura on the road lungo la costa del Pacifico, durante la quale il ranger dovrà affrontare continui e frustranti disagi causati da Lulù e dalla sua imprevedibilità, che lo condurranno, però, alla riconciliazione con i suoi mostri interiori, e con i traumi causati dalla guerra. Di cui, forse, anche il cane ha subito le conseguenze.

Un legame ancestrale

L’intenzione di Channing Tatum è quella di narrare un legame viscerale e quasi ancestrale come quello che riesce a crearsi tra uomo e animale, in particolare tra una persona e il suo cane. Il lavoro di addomesticamento, che arriva fino a rendere il dolce quadrupede un elemento della propria vita al pari di un familiare, è fatto dalla costruzione paziente di reciproca fiducia, che ha in sé qualcosa di misterioso.

Il film indaga i silenzi e gli sguardi a cui “manca la parola” – come si suol dire riferendosi alla chiarezza di certe espressioni che il cane sembra assumere –, approfondisce e cerca di soffermarsi sull’appagamento provato dal ranger Briggs nel trovare una crescente corrispondenza nelle risposte comportamentali di Lulù.

È chiaro, insomma, e comprensibile che voglia essere una dichiarazione di amore incondizionato, al pari di quello che il cane dà gratuitamente all’uomo, ma nello scorrere del viaggio dei protagonisti c’è qualche cosa che sfugge.

Channing Tatum sembra essere così intimamente coinvolto nel trasporre i propri sentimenti, che appare sfuggente e quasi distratto nel raccontare le tappe del percorso e i relativi canonici incontri lungo la via.

Io e Lulù mostra rapidamente le persone incrociate per caso durante i giorni del viaggio, col risultato che quei tipici elementi del road movie risultano frettolosi e l’effetto è paradossalmente freddo e distaccato.

Così, se è vero che il rapporto tra il ranger e la cagnolina cambia tonalità, pare che il merito sia solo dovuto alla convivenza forzata, più che a una reale evoluzione del protagonista. Quasi che sia stato unicamente il temporaneo bisogno di affetto e cure ad aver messo il protagonista nella condizione di relazione col cane, rendendo dunque il quadrupede oggetto di attenzioni non necessarie e vagamente umanizzate.

Ad ogni modo, di cinematografia se n’è sprecata intorno all’affetto nei confronti degli amici a quattro zampe, e sicuramente Io e Lulù non è da meno. In fondo fa quello che probabilmente aveva preventivato solo marginalmente: suscitare molta dolcezza, con toni di accennata inquietudine per il contesto ferito e solitario della guerra a cui fa riferimento.

Generazione low cost, recensione del film di Julie Lecoustre e Emmanuel Marre

Generazione low cost è il secondo lavoro a due dei registi e sceneggiatori Julie Lecoustre e Emmanuel Marre, il primo insieme era stato un mediometraggio del 2018, Castle to Castle.

Presentato l’anno scorso al Festival di Cannes con il titolo originale Rien à foutre, che in inglese è stato tradotto praticamente alla lettera in Zero fucks given, nel corrispettivo in italiano viene spostata un po’ l’attenzione da ciò che evidentemente era il senso principale che i due autori del film volevano indicare.

Generazione low cost la trama

Cassandre (Adèle Exarchopoulos) è una giovane assistente di volo della compagnia – ovviamente – low cost Ryanair. Fa base a Lanzarote dove abita insieme ad altre sue colleghe con cui parla solo in inglese, perché ognuna di loro viene da un paese diverso.

Lei è belga e fa questo lavoro in maniera meccanica, quasi serrata, trascinata da un’inerzia blanda, raccontandolo col suo volto dall’espressione spesso appesa, annoiata o forse, più semplicemente, alienata.

Generazione low cost riprende in modo molto furbo le necessità di una precisa categoria sociale, quando affronta un’altrettanta precisa fase della vita, in un contesto solitario e sempre meno capace di relazione.

Con un piglio che ha molto dei tratti del documentario, il film segue e quasi pedina i movimenti dell’attrice, fissando insistentemente il suo viso in ogni fase appartenente a giornate scandite da ritmi freddi, che distaccano da legami profondi. Così facendo, i registi s’infiltrano nella vita della ragazza, che si rotola sdrucita e noncurante su letti sfatti per pochissime ore di sonno, e offre alla macchina da presa la naturalezza del suo corpo, pieno d’inquietudine adolescenziale e di desiderio di trovare se stessa e la sua vita.

La gradazione utilizzata nella luce di scena accompagna il percorso interiore della protagonista, e inizia con l’essere accecante e totale sulle piste d’atterraggio e negli aeroporti, e diventa via via sempre più tenue man mano che Cassandre torna sui propri passi andando verso casa. Lì, nelle penombre illuminate solo dalle luci che dalla strada penetrano nelle finestre di casa, il film crea il proprio contrasto con le sequenze iniziali, raccontando soprattutto attraverso l’atmosfera costruita dentro le immagini ciò che sta accadendo attorno.

È interessante, Generazione low cost è un prodotto evidentemente assemblato con un linguaggio chiaro, e per nulla didascalico, che utilizza una spontaneità che pare sempre al limite della disorganizzazione fuori controllo mentre, al contrario, nel suo stesso stile narrativo spiega ciò che vuole dire. Nella prima parte della storia tutto è quasi caotico: Cassandre è inseguita dallo spettatore nelle sue giornate da hostess vissute come l’alunna ribelle di un liceo. Ma la realtà che viene mostrata è presa da un piccolo mondo in disparte, molto comune nella sua apparente originalità, dove giovani donne animate dal desiderio di evasione, mascherato da amore per i viaggi, gettano le basi per diventare adulte ciniche e disilluse.

La bravura di Julie Lecoustre e Emmanuel Marre sta nel non scivolare mai ad assecondare tali sentimenti, ma nello scorrere oltre e mostrare di più con una punta di sarcasmo. Continuando a seguire i passi e la faccia imbronciata della protagonista, s’innamorano del modo in cui lei stessa, l’attrice Adèle Exarchopoulos, racconta del proprio accennato distacco sulle cose accompagnato da picchi emotivi, che vive ridacchiando sotto i baffi, ma cercando il supporto affettivo della sua famiglia (Mara Taquin e Alexandre Perrier) per ricomporre se stessa, o iniziare ad imparare a farlo.

I registi mantengono, dunque, quello stesso sguardo un po’ adolescenziale che spera in un domani gettandosi in avanti non preoccupandosi troppo dell’equipaggiamento che si ha con sé. Ma lo fanno con un grande uso della cinepresa: sfruttandone la capacità di frugare nei volti, nelle storie, trasformandosi da oggetto indagatore a strumento narrativo.

Michelle Williams spiega perché Venom è stato importante per la sua carriera

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In un recente profilo di Variety, Michelle Williams ha riflettuto su molti dei suoi ruoli passati, incluso il recente franchise come Venom.

Durante l’intervista, Williams ha offerto il suo punto di vista su come per il suo ruolo di Anne Weying (una deviazione significativa da molti dei suoi personaggi emotivamente turbati) la sfida sia stata molto impegnativa e come anche quel ruolo in un film ritenuto non un successo artistico l’abbia comunque aiutata a crescere come interprete. In particolare Michelle Williams fa riferimento alla scena del film in cui viene posseduta dal simbionte.

“Fingere che un mostro entri nel tuo corpo e poi prenda il controllo e poi che lo lasci, è difficile. Voglio continuare a crescere e Venom è un passo importante nella mia crescita.”

Intanto il franchise va avanti, e il terzo film di Venom è stato ufficializzato da SONY.

MTV Movie and TV Awards 2022: tutte le nomination, guida la classifica Spider-Man: No Way Home

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Si svolgerà domenica 5 giugno la cerimonia di premiazione degli MTV Movie and TV Awards 2022 e di seguito ecco le nomination che vedono trionfare Spider-Man: No Way Home con il maggior numero di candidature!

MTV Movie and TV Awards 2022 – le nominations

BEST MOVIE

BEST SHOW

BEST PERFORMANCE IN A MOVIE

BEST PERFORMANCE IN A SHOW

  • Amanda Seyfried – The Dropout
  • Kelly Reilly – Yellowstone
  • Lily James – Pam & Tommy
  • Sydney Sweeney – Euphoria
  • Zendaya – Euphoria

BEST HERO

  • Colin Farrell – The Batman
  • Daniel Radcliffe – The Lost City
  • James Jude Courtney – Halloween Kills
  • Victoria Pedretti – You
  • Willem Dafoe – Spider-Man: No Way Home

BEST KISS

  • Hunter Schafer & Dominic Fike – Euphoria
  • Lily Collins & Lucien Laviscount – Emily in Paris
  • Poopies & the snake – Jackass Forever
  • Robert Pattinson & Zoë Kravitz – The Batman
  • Tom Holland & Zendaya – Spider-Man: No Way Home

BEST COMEDIC PERFORMANCE

  • Brett Goldstein – Ted Lasso
  • John Cena – Peacemaker
  • Johnny Knoxville – Jackass Forever
  • Megan Stalter – Hacks
  • Ryan Reynolds – Free Guy

BREAKTHROUGH PERFORMANCE

  • Alana Haim – Licorice Pizza
  • Ariana DeBose – West Side Story
  • Hannah Einbinder – Hacks
  • Jung Ho-yeon – Squid Game
  • Sophia Di Martino – Loki

BEST FIGHT

  • Black Widow vs. Widows – Black Widow
  • Cassie vs. Maddy – Euphoria
  • Guy vs. Dude – Free Guy
  • Shang-Chi bus fight – Shang-Chi and the Legend of the Ten Rings
  • Spider-Men end battle – Spider-Man: No Way Home

MOST FRIGHTENED PERFORMANCE

  • Jenna Ortega – Scream
  • Kyle Richards – Halloween Kills
  • Mia Goth – X
  • Millicent Simmonds – A Quiet Place Part II
  • Sadie SinkFear Street: Part Two 1978

BEST TEAM

  • Loki – Tom Hiddleston, Sophia Di Martino, Owen Wilson
  • Only Murders in the Building – Selena Gomez, Steve Martin, Martin Short
  • Spider-Man: No Way Home – Tom Holland, Andrew Garfield, Tobey Maguire
  • The Adam Project – Ryan Reynolds, Walker Scobell
  • The Lost City – Sandra Bullock, Channing Tatum, Brad Pitt
  • Euphoria
  • Never Have I Ever
  • Pam & Tommy
  • Sex/Life
  • Sex Lives of College Girls

BEST SONG

  • “Here I Am (Singing My Way Home)” – Jennifer Hudson / Respect
  • “Just Look Up” – Ariana Grande & Kid Cudi / Don’t Look Up
  • “Little Star” – Dominic Fike / Euphoria
  • “On My Way (Marry Me)” – Jennifer Lopez / Marry Me
  • “We Don’t Talk About Bruno” – Encanto Cast / Encanto

Ralph Fiennes diventa un cardinale, insieme a Stanley Tucci e John Lithgow

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Ralph Fiennes apparirà insieme a un cast di star tra cui Stanley Tucci e John Lithgow in un adattamento del libro di Robert Harris, Conclave. Pubblicato originariamente nel 2016, Conclave è ambientato interamente all’interno delle mura del Vaticano durante le 72 ore che compongono l’incontro in cui i cardinali devono scegliere un nuovo papa. Nel libro, il cardinale Lomeli, decano del Collegio cardinalizio e responsabile del Conclave, deve presiedere l’assemblea e destreggiarsi tra le ambizioni dei papabile, prima che l’arrivo di un cardinale ancora sconosciuto mescoli le carte.

Per Variety, Ralph Fiennes interpreterà il ruolo di Lomeli nell’adattamento cinematografico, insieme al cardinale Tremblay di Lithgow e al cardinale Bellini di Tucci. Insieme a loro ci sarà Isabella Rossellini nei panni di Suor Agnes, con Edward Berger alla regia. La sceneggiatura è stata scritta dal drammaturgo britannico Peter Straughan, che ha scritto l’adattamento del 2011 de La Talpa e Il cardellino del 2019.

David Cronenberg annuncia The Shrouds con Vincent Cassel

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David Cronenberg annuncia The Shrouds con Vincent Cassel

David Cronenberg, che la prossima settimana porterà a Cannes il suo nuovo film Crimes of the Future, ha annunciato il suo progetto successivo The Shrouds. È un periodo impegnativo per il regista canadese, poiché Crimes of the Future sta diventando uno dei film più discussi al prossimo festival, ancor prima di essere visto, principalmente a causa del suo contenuto apparentemente violento.

Cronenberg ha detto che si aspetta reazioni forti durante i cinque minuti di apertura, il che rispecchia gli eventi del festival del 1996 in cui il suo film Crash è stato accolto con diserzioni e fischi simili, sebbene abbia anche ricevuto un premio speciale della giuria.

A quanto pare, The Shrouds potrebbe rivelarsi un’altra tacca sulla cintura delle polemiche di Cronenberg a Cannes. Secondo Deadline, il nuovo film avrà come protagonista Vincent Cassel, collaboratore di Cronenberg in La promessa dell’assassino e A Dangerous Method, nei panni di Karsh, un uomo che inventa un dispositivo che consente alle persone di guardare i loro cari sepolti decomporsi. Le riprese di The Shrouds dovrebbero iniziare nel marzo 2023 e saranno prodotte dalla stessa squadra dell’ultimo film di Cronenberg, Maps To The Stars.

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