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Alice nella città, il programma dell’edizione 2020

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Alice nella città, il programma dell’edizione 2020

Alice nella città ha proiettato i film sulle facciate dei palazzi, ha planato sull’acqua con il grande cinema e ora vola sulle nuvole per un’edizione straordinaria che non si pone limiti, indaga nuove strade, cerca nuovi percorsi e propone nuove possibilità di lettura del nostro contemporaneo, attraverso lo sguardo e le opere che parlano al pubblico giovane, il più sensibile e il più ispirato. Grandi anteprime, esordi, commedie, animazioni, documentari, fantasy, restauri, omaggi e impegno. Lo sport utilizzato come metafora della vita e come strumento per l’emancipazione personale.

Le donne sono protagoniste dietro e davanti la macchina da presa, da bambine e da adulte e sempre più libere di esprimersi. La Francia più indipendente e creativa, ma anche le ispirazioni di Cannes e Venezia, le rivelazioni del mercato USA e una grande città come Roma che da nord a sud si ricollega attraverso i luoghi e le proposte. Dodici film in concorso, la grande animazione italiana e internazionale, le anteprime e gli eventi speciali, oltre ai ventisei cortometraggi e quest’anno anche la grande fiction che insegna e ricorda la nostra storia: tutto questo è Alice nella città 2020.

CONCORSO Alice nella città 2020

  • CALAMITY | CALAMITY, UNE ENFANCE DE MARTHA JANE CANNARY
    di Rémi Chayé, Francia, Danimarca, 2020, 85’
  • FELICITÀ di Bruno Merle, Francia, 2020, 82’
  • GAGARINE di Fanny Liatard, Jérémy Trouilh, Francia, 2020, 97’
  • IBRAHIM di Samir Guesmi, Francia, 2020, 80’
  • KAJILLIONAIRE – LA TRUFFA È DI FAMIGLIA di Miranda July, Stati Uniti, 2020, 106’
  • NADIA, BUTTERFLY di Pascal Plante, Canada, 2020, 106’
  • PUNTASACRA di Francesca Mazzoleni, Italia, 2020, 96’
  • SHADOWS | OMBRE di Carlo Lavagna, Italia, Irlanda, 2020, 90’
  • SLALOM di Charlène Favier, Francia, Belgio, 2020, 90’
  • STRAY di Elizabeth Lo, Stati Uniti, 2020, 72’
  • In coproduzione con Festa del Cinema TIGERS di Ronnie Sandahl, Svezia, Italia, Danimarca, 2020, 112’
  • In coproduzione con Festa del Cinema HERSELF | LA VITA CHE VERRÀ – HERSELF di Phyllida Lloyd, Irlanda, Regno Unito, 2020, 97’

FUORI CONCORSO ITALIA

  • CLIMBING IRAN di Francesca Borghetti, Italia, Francia, 2020, 53’
  • CUBAN DANCER di Roberto Salinas, Italia, Canada, Cile, 2020, 94’
  • IL MIO CORPO di Michele Pennetta, Italia, Svizzera, 2020, 80’
  • MOVIDA di Alessandro Padovani, Italia, 2020, 68’
  • PALAZZO DI GIUSTIZIA di Chiara Bellosi, Italia, Svizzera, 2020, 84’

SINTONIE in collaborazione con la Biennale di Venezia 77

  • LISTEN di Ana Rocha de Sousa, Regno Unito, Portogallo, 2020, 74’
  • NIGHT OF THE KINGS | LA NUIT DE ROIS di Philippe Lacôte, Costa d’Avorio, Francia, Canada, 2020, 92’
  • NOWHERE SPECIAL di Uberto Pasolini, Italia, Romania, Regno Unito, 2020, 96’
  • MAINSTREAM di Gia Coppola, Stati Uniti, 2020, 94’
  • I PREDATORI di Pietro Castellitto, Italia, 2020, 109’
  • SUN CHILDREN | KHORSHID di Majid Majidi, Iran, 2020, 99’

RESTAURI

  • I LAUREATI di Leonardo Pieraccioni, Italia, 1995, 93’
    Omaggio Rodari 100
  • LA FRECCIA AZZURRA di Enzo D’Alò, Italia, Svizzera, Lussemburgo, 1996, 94’
    Omaggio Rodari 100
  • LA TORTA IN CIELO di Lino Del Fra, Italia, 1974, 102’

SERIE

  • PURE di Aneil Karia, Regno Unito, 2019, 6×35’
  • STALK di Simon Bouisson, Francia, 2019, 10×22’
  • L’ALLIGATORE di Daniele Vicari, Emanuele Scaringi, Italia, 2020
  • RITA LEVI MONTALCINI di Alberto Negrin, Italia, 2020

EVENTI SPECIALI

  • THE SPECIALS | HORS NORMES di Éric Toledano, Olivier Nakache, Francia, Belgio, 2019, 114’
  • SUL PIÙ BELLO di Alice Filippi, Italia, 2020, 87’
  • WENDY di Benh Zeitlin, Stati Uniti, 2020, 112’
  • SWEET THING di Alexandre Rockwell, Stati Uniti, 2019, 91’
  • IL FUTURO SIAMO NOI | DEMAIN EST À NOUS di Gilles De Maistre, Francia, 2019, 85’
  • LA STORIA DI OLAF | ONCE UPON A SNOWMAN di Trent Correy, Dan Abraham, Stati Uniti, 2020, 7’
  • TRASH di Luca Della Grotta, Francesco Dafano, Italia, 2020, 88’

CORTOMETRAGGI SELEZIONE UFFICIALE

  • 500 CALORIE di Cristina Spina, Italia, 2020, 18’
  • ALINA di Rami Kodeih, Stati Uniti, 2020, 25’
  • BATACLAN di Emanuele Aldrovandi, Italia, 2020, 15’
  • CAYENNE di Simon Gionet, Canada, 2020, 11’
  • MARIA A CHENT’ANNOS di Giovanni Battista Origo, Italia, 2020, 20’
  • ONOLULO di Iacopo Zanon, Italia, 2020, 15’
  • TROPICANA di Francesco Romano, Italia, 2020, 13’
  • SLOW di Giovanni Boscolo e Daniele Nozzi, Italia, 2020, 11’
  • UNA COPPIA di Davide Petrosino, Italia, 2020, 22’
  • LE VIDÉOCLIP di Camille Poirier, Canada, 2020, 14’

FUORI CONCORSO

  • ANIMALI di Elisabeth Wilke, Germania, 2020, 14’
  • COME A MÌCONO di Alessandro Porzio, Italia, 2019, 15’
  • COME SI SCRIVE TI AMO IN COREANO di Giovanni Piperno, Italia, 2020, 21’
  • ER COLLERA MORIBBUS di Matteo De Laurentiis, Katia Franco, Italia, 2020, 8’
  • ESTRANEI di Federico Mottica, Italia, 2020, 15’
  • INTERSTATE 8 di Anne Thieme, Germania, 2020, 15’
  • IRREVERSIBILE di Matteo De Liberato, Italia, 2020, 13’
  • LUCE E ME di Isabella Salvetti, Italia, 2020, 10’
  • NEO KOSMO – NUOVO MONDO di Adelmo Togliani, Italia, 2020, 20’
  • NIKOLA TESLA – THE MAN FROM THE FUTURE di Alessandro Parrello, Italia, 2020, 16’
  • MARGHERITA di Alice Murgia, Italia, 2020, 22’
  • PAOLO E FRANCESCA di Federico Caponera, Italia, 2020, 18’
  • L’UOMO DEL MERCATO di Paola Cireddu, Italia, 2020, 20’
  • TRAN TRAN di Margarita Bareikyte, Italia, 2020, 9’

EVENTI SPECIALI

  • HAPPY BIRTHDAY di Lorenzo Giovenga, Italia, 2019, 15’
  • SOLITAIRE di Edoardo Natoli, Italia, 2020, 11’

Festa di Roma 15: il programma completo #RFF15

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Festa di Roma 15: il programma completo #RFF15

La quindicesima edizione della Festa del Cinema di Roma si svolgerà dal 15 al 25 ottobre 2020 all’Auditorium Parco della Musica coinvolgendo numerosi altri luoghi erealtà culturali della Capitale. La Festa del Cinema di Roma è prodotta dalla Fondazione Cinema per Roma. La manifestazione è promossa da Roma Capitale, Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Roma, Regione Lazio, Fondazione Musica per Roma, Istituto Luce-Cinecittà (in rappresentanza del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo).

IL PROGRAMMA

La Selezione Ufficiale della Festa del Cinema ospita 24 film, con l’obiettivo di offrire qualità ed eccellenza in tutte le espressioni cinematografiche: nel cinema indipendente. nella produzione di genere, nell’opera di autori affermati, in quella di registi emergenti, nella ricerca e nella sperimentazione, nel cinema di dichiarata vocazione spettacolare, nell’animazione, nella visual art e nei documentari. Anche quest’anno un ruolo importante sarà svolto dagli Incontri Ravvicinati con autori, attori e protagonisti della cultura italiana e internazionale, dalla Retrospettiva, dai Restauri, dagli Omaggi e dai numerosi altri eventi che comporranno il programma della manifestazione come i format Duel e Fedeltà/Tradimenti, confermati dopo il successo dello scorso anno.Accanto alla Festa, Alice nella città organizzerà, secondo un proprio regolamento, una rassegna di film per ragazzi.

UNA NUOVA SALA VIRTUALE: DIGITAL RFF15

A partire dalla quindicesima edizione, la Festa del Cinema avrà a disposizione una nuova sala virtuale a capienza limitata, attraverso la quale seguire on demand una parte del programma: si tratta della piattaforma Digital RFF15, che sarà online a partire da lunedì 12 ottobre, all’indirizzo https://digital.romacinemafest.org/. I film saranno accompagnati dalle introduzioni dei registi. Sarà possibile acquistare il biglietto online registrandosi sulla piattaforma. Digital RFF15 è fornita da SHIFT72 in collaborazione con Festival Scope.

IL PREMIO DEL PUBBLICO BNL

Il pubblico potrà esprimere il proprio gradimento per i film della Selezione Ufficiale in occasione della prima replica di questi titoli presso il My Cityplex Savoy “Acea”. Il film più votato riceverà il Premio del Pubblico BNL della quindicesima edizione, in collaborazione con il Main Partner della Festa, BNL Gruppo BNP Paribas.

SELEZIONE UFFICIALE

  • SOUL (Film d’Apertura) di Pete Docter, Stati Uniti, 2020, 100’ Con le voci di: Jamie Foxx, Tina Fey, Phylicia Rashad, Ahmir-Khalib Thompson a.k.a. Questlove, Angela Bassett, Daveed Diggs. Joe Gardner, un insegnante di musica di scuola media, ha l’occasione di suonare nel migliore locale jazz della città. Un piccolo passo falso lo proietterà dalle strade di New York fino a un luogo fantastico in cui le nuove anime ricevono personalità, peculiarità e interessi prima di andare sulla Terra. Determinato a ritornare alla propria vita, Joe si allea con 22, un’anima ancora in formazione che non capisce il fascino dell’esperienza umana. Mentre Joe cerca disperatamente di mostrare a 22 cosa renda la vita così speciale, troverà le risposte alle questioni più rilevanti della nostra esistenza.
  • 9 JOURS À RAQQA | 9 DAYS AT RAQQA di Xavier de Lauzanne, Francia, 2020, 89’ | Doc Leila Mustafa è una donna curda siriana. Combatte per Raqqa, l’ex capitale dello Stato Islamico, devastata dalla guerra. Ingegnere di formazione, Sindaco a soli trent’anni, si destreggia in un mondo di uomini e la sua missione è di ricostruire la sua città, consentire la riconciliazione e creare una democrazia. Non esattamente una missione ordinaria. Una scrittrice, Marine de Tilly attraversa il confine tra Iraq e Siria per incontrarla. In una città ancora pericolosa, ha nove giorni per scoprire e approfondire la storia di Leila.
  • AFTER LOVE di Aleem Khan, Regno Unito, 2020, 89’ Cast: Joanna Scanlan, Nathalie Richard, Nasser Memarzia, Talid Ariss – Mary Hussain, che si è convertita alla religione islamica quando si è sposata e adesso ha poco più di sessant’anni, vive serenamente con suo marito Ahmed nella città costiera di Dover, situata nella parte sud-orientale dell’Inghilterra. In seguito alla morte inaspettata del coniuge, Mary si ritrova improvvisamente vedova. Il giorno dopo la sepoltura, la donna scopre che Ahmed aveva una vita segreta a Calais, oltre il canale della Manica, a soli trentaquattro chilometri di distanza dalla loro casa di Dover. La sconvolgente rivelazione la spinge ad andare lì per saperne di più.
  • AMMONITE di Francis Lee, Regno Unito, 2020, 117’ Cast: Saoirse RonanKate Winslet, Gemma Jones, James McArdle, Alec Secareanu, Fiona Shaw – Nel 1840, la paleontologa Mary Anning lavora in solitudine a Lyme Regis, sull’aspra costa meridionale dell’Inghilterra. I giorni delle sue acclamate scoperte sono lontani, e ora la donna, per mantenere se stessa e la madre malata, vende fossili comuni a ricchi turisti, uno dei quali, Roderick Murchison, affida alle cure di Mary sua moglie, la giovane Charlotte, che si sta riprendendo da una tragedia personale. Mary non può permettersi un rifiuto, ma entra in attrito con l’indesiderata ospite. Eppure, nonostante le profonde differenze che le dividono, Mary e Charlotte scoprono di potersi offrire l’un l’altra ciò che entrambe stanno cercando: la consapevolezza di non essere sole. È l’inizio di una storia d’amore che cambierà le loro vite.
  • ASA GA KURU | TRUE MOTHERS di Naomi Kawase, Giappone, 2020, 139’ Cast: Hiromi Nagasaku, Arata Iura, Aju Makita, Miyoko Asada – Dopo aver ricorso invano a una dolorosa e lunga serie di trattamenti per la fertilità, Satoko e suo marito Kiyokazu adottano un bambino, che chiamano Asato. Sei anni dopo, Satoko ha lasciato il suo lavoro per dedicarsi solo al marito e al figlio, e la famiglia vive un’esistenza serena. Ma improvvisamente questa felicità viene minacciata da una telefonata di Hikari, la madre biologica di Asato, che chiede di riavere suo figlio o di ricevere un indennizzo in denaro. Satoko e Kiyokazu l’avevano incontrata al tempo dell’adozione di Asato, quando Hikari aveva 14 anni: da allora la coppia non aveva più notizie di lei. Un giorno, mentre Asato è a scuola, Satoko riceve una visita della ragazza, e sente che quella sulla porta non è la vera Hikari.
  • DE NOS FRÈRES BLESSÉS | FAITHFUL di Hélier Cisterne, Francia, Belgio, Algeria, 2020, 105’ Cast: Vincent Lacoste, Vicky Krieps, Meriem Medjkrane, Myriam Ajar, Maximilien Poullein, Hassen Ferhani – 1956, Algeri, quando l’Algeria era una colonia francese. Fernand Iveton, trent’anni, operaio francese nato in Algeria, comunista e sostenitore della causa algerina, è arrestato nella fabbrica dove lavora con l’accusa di avervi piazzato una bomba, che è stata trovata e disinnescata prima dell’esplosione, e che l’uomo ha in effetti sistemato, ma in modo da non uccidere o ferire nessuno. Fernand viene incarcerato e torturato. Intanto Hélène, considerata dall’opinione pubblica come la moglie di un “traditore” e di un “terrorista”, vede la propria vita franare. Si rifiuta di abbandonare Fernand, mentre si prepara il processo: viene chiesta la condanna alla ghigliottina. Un tuffo nei ricordi di una coppia, una storia d’amore infranta dalla ragion di Stato.
  • DES HOMMES | HOME FRONT di Lucas Belvaux, Francia, Belgio, 2020, 100’ Cast: Gérard Depardieu, Catherine Frot, Jean-Pierre Darroussin, Yoann Zimmer, Félix Kysyl, Édouard Sulpice – Borgogna, in Francia, nel 2003. Solange ha riunito tutta la sua grande famiglia, amici e colleghi, in occasione del suo sessantesimo compleanno. I festeggiamenti tuttavia vengono bruscamente interrotti dall’inatteso arrivo del tormentato e squattrinato fratello di Solange, Feu-de-Bois, che dà in escandescenze e si scaglia contro Saïd, l’unico nordafricano presente. Lo fa con una violenza che ha radici profonde, nascoste nei silenzi, nella sofferenza repressa, nei penosi rimorsi, nei dolorosi fantasmi del passato, nelle ferite ancora aperte, nelle storie taciute – ma pronte ora a riemergere in una sola notte – di una generazione segnata in gioventù, cinquant’anni prima, dalla guerra d’Algeria.
  • LE DISCOURS | THE SPEECH di Laurent Tirard, Francia, 2020, 88’ Cast: Benjamin Lavernhe, Sara Giraudeau, Kyan Khojandi, Julia Piaton, François Morel – Adrien è un uomo di trentacinque anni, nevrotico, ipocondriaco, bloccato in una crisi di mezza età e in una interminabile cena di famiglia durante la quale il papà tira fuori il suo solito aneddoto, la mamma tira fuori l’eterno cosciotto d’agnello, e la sorella, Sophie, ascolta il suo futuro marito neanche fosse Einstein. E così Adrien aspetta. Aspetta che Sonia, la sua fidanzata, risponda ai messaggi che lui le ha inviato, e metta fine alla “pausa” che lei gli ha imposto da un mese. Ma Sonia non risponde. Per coronare il tutto, Ludo, il suo futuro cognato, gli chiede di tenere un discorso al matrimonio: l’ansia di Adrien si trasforma in panico. E se invece questo discorso si rivelasse come la cosa migliore che potesse capitargli?
  • DRUK | ANOTHER ROUND di Thomas Vinterberg, Danimarca, 2020, 116’ Cast: Mads Mikkelsen, Thomas Bo Larsen, Magnus Millang, Lars Ranthe, Maria Bonnevie, Helene Reingaard Neumann, Susse Wold – Esiste una teoria secondo la quale nasciamo con una piccola quantità di alcol nel sangue e una moderata ubriachezza spalancherebbe le nostre menti al mondo che ci circonda, riducendo i nostri problemi e aumentando la creatività. Incoraggiati da questa teoria, Martin e tre suoi amici, tutti demotivati insegnanti delle scuole superiori, intraprendono un esperimento mirato a mantenere un livello costante di alcol nel sangue per tutta la giornata lavorativa. Inizialmente i risultati sono positivi e il piccolo progetto si trasforma in un vero studio accademico. Ma l’esperimento causerà conseguenze inattese.
  • ÉTÉ 85 | SUMMER OF ‘85 | ESTATE ‘85 di François Ozon, Francia, 2020, 100’ Cast: Félix Lefebvre, Benjamin Voisin, Philippine Velge, Valeria Bruni Tedeschi, Melvil Poupaud, Isabelle Nanty, Laurent Fernandez – Nel corso dell’estate del 1985, l’estate dei suoi sedici anni, mentre si trova in vacanza in una cittadina balneare sulle coste della Normandia, un giorno Alexis si salva dall’annegamento grazie a un atto eroico del diciottenne David: Alexis ha appena incontrato l’amico che ha sempre sognato di avere. Ma questo sogno realizzato riuscirà a durare più di un’estate?
  • FIREBALL: VISITORS FROM DARKER WORLDS di Werner Herzog, Clive Oppenheimer, Regno Unito, Austria, Stati Uniti, 2020, 97’ | Doc | Il film sarà visibile esclusivamente sulla piattaforma Digital RFF15 e sarà presentato online dai due registi Nel corso di miliardi di anni, le meteore hanno rimodellato il nostro pianeta, causando di volta in volta la morte o la prosperità per la nostra specie, e forse persino la nascita della vita sulla Terra. Oggi sono ancora avvertibili gli echi di questi impatti, che risuonano tra cultura, storia, scienza, mitologia e immaginazione. Il regista Werner Herzog e il vulcanologo Clive Oppenheimer intraprendono un viaggio che li porta a esplorare il mistero e l’origine dei meteoriti, a scoprire quali siano gli effetti materiali e culturali del passaggio e dell’eventuale caduta di meteore, comete e asteroidi, analizzandone anche le influenze sulle religioni e su tradizioni ancestrali.
  • FORTUNA di Nicolangelo Gelormini, Italia, 2020, 108’ Cast: Valeria Golino, Pina Turco, Cristina Magnotti, Anna Patierno, Luciano Saltarelli, Denise Aisler, Leonardo Russo, Giovanni Ludeno, Marcello Romolo, Libero De Rienzo – Nancy è una bambina timida che vive con i genitori in un palazzone incastonato come un meteorite in un angolo del mondo dimenticato dal bene. Chiusa da qualche tempo in un silenzio che allarma sua madre, Nancy viene seguita da Gina, una psicologa distratta e scostante. La bambina sembra non riconoscersi nel nome con cui gli adulti la chiamano, e sente di non appartenere a ciò che la circonda. Come in una favola cui a volte stenta a credere, pensa di essere una principessa in attesa di tornare sul suo pianeta nello spazio. Sono Anna e Nicola, i suoi amici del cuore, a chiamarla Fortuna. Ed è solo con loro che condivide un segreto indicibile, che appartiene a un mondo nero di adulti senz’anima.
  • HOME di Franka Potente, Germania, Francia, 2020, 100’ Cast: Kathy Bates, Jake McLaughlin, Lil Rel Howery – Marvin Hacks, quarant’anni, torna a casa sul suo skateboard dopo più di diciassette anni di prigione, con indosso la stessa tuta che aveva quando fu arrestato da ragazzo. Presto scopre che, anche dopo venti anni, Clovis, la cittadina dove è nato, non ha perdonato l’atrocità da lui commessa. Marvin e sua madre Bernadette, malata terminale, riescono lentamente a riconciliarsi. L’uomo prende in simpatia anche Delta, ventidue anni: quel che Marvin non sa è che Delta è un membro della famiglia Flintow, che non ha affatto dimenticato la morte della loro nonna, uccisa proprio da Marvin. I Flintow chiariscono a Marvin, senza mezzi termini, che non c’è più posto per lui a Clovis. Ma Marvin è disposto ad accettare le conseguenze del proprio passato, costi quel che costi.
  • I CARRY YOU WITH ME di Heidi Ewing, Stati Uniti, Messico, 2020, 111’ Cast: Armando Espitia, Christian Vázquez, Michelle Rodríguez, Ángeles Cruz, Raúl Briones – Arcelia Ramírez Iván, giovane padre e aspirante cuoco, spera di trovare lavoro in un ristorante, e intanto cerca di mantenere suo figlio. Ma il venire alla luce della relazione dell’uomo con Gerardo stravolge tutto, e così Iván prende la decisione di attraversare il confine e di entrare negli Stati Uniti, facendo al figlio e al compagno Gerardo la promessa di tornare. Una tenera storia d’amore che attraversa i decenni, partendo dal Messico e proseguendo come un viaggio, prima di Iván, poi di Gerardo, verso una vita insieme a New York. Una riflessione sulla famiglia, sul sacrificio, sul rimpianto e sulla speranza, che ripercorre le vite di due uomini, dalla loro infanzia in Messico, attraverso le scelte che li portano a diventare adulti. Da una storia vera.
  • LĒCIENS | THE JUMP di Giedrė Žickytė, Lituania, Lettonia, Francia, 2020, 85’ | Doc | – Negli anni settanta, durante la Guerra Fredda, una motovedetta americana e una nave sovietica si incontrano al largo della costa orientale degli Stati Uniti per parlare dei diritti di pesca nell’Atlantico. Nel frattempo, mentre i comandanti sovietici sono a bordo della nave della guardia costiera statunitense dove si tengono i colloqui, un marinaio lituano salta gli oltre tre metri di acqua gelida che separano le barche. Atterrando sul ponte della nave americana, chiede disperatamente asilo. Sebbene tentino, gli americani alla fine non riescono a fornirgli la protezione richiesta e ai sovietici è permesso di catturarlo e riportarlo sulla loro nave. Ma questo è solo l’inizio della storia.
  • LAS MEJORES FAMILIAS | THE BEST FAMILIES di Javier Fuentes-León, Perù, Colombia, 2020, 99’ Cast: Tatiana Astengo, Gabriela Velásquez, Gracia Olayo, Grapa Paola, Sonia Seminario, Jely Reátegui – Luzmila e Peta sono due sorelle che lavorano come domestiche per Alicia e Carmen e per le loro facoltose famiglie in Perù. Sono considerate quasi come membri delle famiglie per le quali prestano servizio, o almeno così sembra. Finché un giorno, mentre la città in cui vivono è invasa da violente manifestazioni di protesta, una festa di compleanno riunisce tutti i membri dei due gruppi familiari e un segreto a lungo taciuto, che coinvolge entrambe le famiglie – quella del piano di sopra e quella del piano di sotto – viene improvvisamente rivelato, facendo scoppiare e distruggendo per sempre la bolla di perfezione creata intorno al loro aureo mondo aristocratico.
  • EL OLVIDO QUE SEREMOS | FORGOTTEN WE’LL BE di Fernando Trueba, Colombia, 2020, 136’ Cast: Javier Cámara, Nicolás Reyes Cano, Juan Pablo Urrego, Patricia Tamayo, María Teresa Barreto – In Colombia, nella violenta Medellín degli anni ’70, Héctor Abad Gómez è uno stimato medico e un padre di famiglia che si preoccupa non solo del benessere dei propri figli, ma anche di quello dei bambini appartenenti alle classi più svantaggiate, e la sua casa trabocca di vitalità e creatività, grazie a un’educazione basata sulla tolleranza e sull’amore. Ma disgraziatamente un cancro gli porta via una delle sue adorate figlie. Spinto dalla disperazione e dalla rabbia, Héctor si vota completamente alle cause sociali e politiche, diventando un attivista dei diritti umani: i detentori del potere faranno di tutto per metterlo a tacere. Tutto è visto con gli occhi del suo unico figlio maschio, Héctor Abad Faciolince, divenuto poi uno scrittore.
  • RICOCHET di Rodrigo Fiallega, Messico, Spagna, 2020, 93’ Cast: Martjin Kuiper, Iazua Larios, Andrés Almeida – Messico. Martijn è un uomo sulla cinquantina, di origine straniera, che vive da vent’anni in una tranquilla cittadina, dove si è sposato e ha messo su famiglia. Ma poi, durante la festa della città, suo figlio è stato ucciso. Da allora, Martijn si è gravemente ammalato e si è separato dalla moglie. Un giorno, viene a sapere che l’assassino di suo figlio sta per uscire di prigione: decide allora, all’istante, di vendicarsi.
  • THE SHIFT di Alessandro Tonda, Italia, Belgio, 2020, 83’ Cast: Clotilde Hesme, Adamo Dionisi, Adam Amara – La storia di due giovani terroristi. Eden e Abdel irrompono in una scuola di Bruxelles per compiere una strage di coetanei, ma Abdel si fa saltare in aria prima del previsto coinvolgendo Eden nell’esplosione. Poco dopo i paramedici Isabel e Adamo, accorsi sul posto, caricano sulla loro ambulanza un ragazzo ferito e privo di sensi senza immaginare che si tratta proprio di Eden. Quando Isabel si accorge della cintura esplosiva è ormai troppo tardi: Eden si è svegliato e prende il controllo dell’ambulanza, minacciando i paramedici di premere il bottone se non eseguiranno i suoi ordini.
  • SMALL AXE di Steve McQueen, Regno Unito, 2020 | 128’ (Mangrove) | 70’ (Lovers Rock) | 80’ (Red, White and Blue) Cast: Shaun Parkes, Letitia Wright (Mangrove) | Amarah-Jae St. Aubyn, Micheal Ward (Lovers Rock) | John Boyega, Steve Toussaint (Red, White and Blue) – Cinque film incentrati su storie della comunità caraibica di Londra ambientate tra 1969 e 1982, e accomunate dal tema della lotta al razzismo. Il titolo della serie (lo stesso di un brano di Bob Marley) evoca un proverbio giamaicano sulla forza del dissenso: se voi siete il grande albero, noi siamo la piccola ascia. Mangrove: 1970, storia vera del processo ai Mangrove Nine, ossia Frank Crichlow, proprietario del ristorante Mangrove, e altri otto imputati, arrestati per proteste contro la brutalità razzista della polizia londinese. Lovers Rock: anni ’80, una notte, una festa, una storia d’amore e di musica reggae. Red, White and Blue: anni ’80, storia vera di Leroy Logan, agente nero che si scontra con il razzismo della polizia.
  • STARDUST di Gabriel Range, Regno Unito, 2020, 104’ Cast: Johnny Flynn, Marc Maron, Jena Malone – Nel 1971, un David Bowie appena ventiquattrenne intraprende il suo primo viaggio in America con Ron Oberman, addetto stampa della Mercury Records, per promuovere il suo nuovo album, The Man Who Sold the World, e per incontrare un mondo non ancora pronto per lui. Durante questo frenetico viaggio, Bowie inizia lentamente a maturare il bisogno di reinventarsi per definire la sua vera identità d’artista; da questa intuizione nascerà il suo iconico e celestiale alter ego, Ziggy Stardust. Catturando il punto di svolta che ha dato il la alla sua carriera, Stardust offre un ritratto di David prima che diventasse Bowie, una delle più grandi personalità della storia della musica.
  • SUPERNOVA di Harry Macqueen, Regno Unito, 2020, 93’ Cast: Colin Firth, Stanley Tucci, Pippa Haywood, Peter Macqueen, Nina Marlin – Sam e Tusker, partner da vent’anni, viaggiano attraverso l’Inghilterra a bordo del loro vecchio camper per far visita agli amici, rivedere i famigliari e ritrovare i luoghi del loro passato. Da quando due anni prima a Tusker è stato diagnosticato l’insorgere di una demenza precoce, il tempo insieme è sempre più prezioso. Il film indaga, di fronte alle avversità, sul significato dell’amore.
  • SUBARASHIKI SEKAI | UNDER THE OPEN SKY di Miwa Nishikawa, Giappone, 2020, 126’
    Cast: Koji Yakusho, Taiga Nakano, Seiji Rokkaku, Yukiya Kitamura, Midoriko Kimura, Masami Nasagawa – Mikami, ex esponente della Yakuza, che ha trascorso la maggior parte della vita in prigione, viene rilasciato. Inizia così a lottare per trovare un lavoro adeguato e per inserirsi nella società. Ma il codice di condotta di Mikami, profondamente radicato nelle regole e nei codici ai quali apparteneva, non si adatta all’ordinato sistema di assistenza sociale del Giappone. Il mondo in cui viene catapultato è un mondo che non capisce. Essere compatito o disprezzato non fa parte del suo bagaglio culturale, inoltre non comprende la grammatica sociale degli aiuti statali, volti a trovargli lavori saltuari e mal pagati. La sua natura impulsiva e inflessibile e le sue radicate convinzioni rischiano di compromettere anche i rapporti con chi cerca di aiutarlo.
  • TIME di Garrett Bradley, Stati Uniti, 2020, 81’ | Doc | – Fox Rich è un’indomita battagliera, un modello di tenacia e perseveranza. Imprenditrice e madre di sei figli maschi, ha trascorso gli ultimi vent’anni della sua vita a combattere per ottenere il rilascio del marito, Rob G. Rich, che sta scontando una condanna a sessant’anni di prigione per una rapina che, in un momento di disperazione, commisero insieme agli inizi degli anni novanta. Accostando il passato dei video familiari che Fox ha registrato per Rob nel corso degli anni, al presente degli intimi scorci sulla vita della donna, la regista Garrett Bradley ha composto un ritratto della resilienza e dell’amore incrollabile che sono necessari per riuscire a prevalere sulle infinite separazioni imposte dal sistema carcerario degli Stati Uniti.
  • HERSELF | LA VITA CHE VERRÀ – HERSELF – In coproduzione con Alice nella città di Phyllida Lloyd, Irlanda, Regno Unito, 2020, 97’ Cast: Clare Dunne, Harriet Walter, Conleth Hill – Dopo tanto tempo, Sandra trova finalmente il coraggio di fuggire con le sue due figlie da un marito violento. In lotta contro una società che sembra non poterla proteggere e con l’obiettivo di creare un ambiente accogliente per le bambine, decide di costruire da sola una casa tutta per loro. Non tutto andrà bene ma durante l’impresa troverà la forza di ricostruire la sua vita e riscoprirà se stessa, anche grazie all’appoggio di un gruppo di persone disposte ad aiutarla e a darle sostegno. Per Sandra e le sue figlie la nuova vita che verrà per fortuna non sarà mai più come quella di prima.
  • TIGERS di Ronnie Sandahl, Svezia, Italia, Danimarca, 2020, 115’ Cast: Erik Lonngren, Frida Gustavsson, Johannes Bah Kuhnke, Maurizio Lombardi – Martin Bengtsson è un prodigio del calcio, il talento più promettente che la Svezia abbia mai visto. A sedici anni, Martin realizza il suo sogno d’infanzia di diventare un calciatore professionista quando viene acquistato da una delle più importanti società calcistiche italiane e internazionali, l’Inter. È l’occasione di una vita, ma a quale prezzo? Mentre tenta di adattarsi a una realtà nella quale tutto e tutti possono essere comprati e venduti, Martin trova sempre più difficile distinguere l’abnegazione dalla sottomissione, il piacere dalla sofferenza, gli amici dai nemici.

TUTTI NE PARLANO

Uno spazio dedicato ad alcuni titoli che arrivano alla Festa del Cinema dopo un sorprendente esordio internazionale.

  • IRONBARK | THE COURIER | L’OMBRA DELLE SPIE di Dominic Cooke, Regno Unito, 2020, 112’ Cast: Benedict Cumberbatch, Merab Ninidze, Rachel Brosnahan, Jessie Buckley – Un modesto uomo d’affari britannico, Greville Wynne, si ritrova coinvolto in uno dei più grandi conflitti internazionali della storia. Per volere dell’MI-6, l’agenzia di spionaggio per l’estero del Regno Unito, e di un’agente della CIA, forma una partnership segreta e pericolosa con l’ufficiale sovietico Oleg Penkovsky nel tentativo di fornire informazioni cruciali necessarie per prevenire uno scontro nucleare e disinnescare la crisi dei missili cubani.
  • PALM SPRINGS | PALM SPRINGS VIVI COME SE NON CI FOSSE UN DOMANI di Max Barbakow, Stati Uniti, Hong Kong, 2020, 90’ Cast: Andy Samberg, Cristin Milioti, J.K. Simmons, Meredith Hagner, Camila Mendes, Tyler Hoechlin – Lo spensierato Nyles e la riluttante damigella d’onore Sarah si incontrano per caso a un matrimonio a Palm Springs. Per entrambi le cose si complicano quando non riescono in alcun modo a scappare dal ricevimento, da se stessi, e soprattutto l’uno dall’altra, bloccati in un loop temporale tra amore, disillusione e confusione.
  • PENINSULA di Sang-ho Yeon, Corea del Sud, 2020, 116’ Cast: Gang Dong-won, Lee Jung-hyun, Lee Re, Kwon Hae-hyo, Kim Min-jae, Koo Kyo-hwan – Quattro anni dopo lo scoppio dell’epidemia zombi che ha devastato l’intera penisola coreana, Jung-seok, ex soldato scampato al contagio e rifugiatosi a Hong Kong, accetta di tornare a casa per portare a termine un’allettante missione. L’intera nazione è ora una terra dimenticata da Dio e dagli uomini. Per conto di un gruppo di criminali, Jung-seok dovrà recuperare un camion abbandonato nel centro di Seoul entro un limite di tempo e fuggire silenziosamente dal Paese. Ma qualcosa va storto. L’operazione va in tilt quando una misteriosa milizia nota come Unità 631 tende un’imboscata alla piccola squadra di Jung-seok, che si ritrova improvvisamente circondata da orde di spietatissimi zombi.
  • THE REASON I JUMP di Jerry Rothwell, Regno Unito, Stati Uniti, 2020, 82’ | Doc | – Dal best seller di Naoki Higashida, una coinvolgente esplorazione della neurodiversità attraverso le esperienze di soggetti autistici non parlanti di tutto il mondo. Le intuizioni rivelatrici di Higashida sull’autismo, scritte a tredici anni, insieme ai ritratti di cinque giovani, aprono una finestra su un universo sensoriale travolgente, che spesso sa essere anche gioioso. I passaggi raccontati dalle parole di Higashida riflettono ciò che il suo autismo significa per lui e per gli altri, il modo in cui la sua percezione del mondo differisce da quella degli altri, così come i suoi comportamenti, che spiegano il motivo per cui salta. Tutto si sviluppa attorno al messaggio di Naoki: non parlare non significa non avere niente da dire.
  • SEIZE PRINTEMPS | SPRING BLOSSOM di Suzanne Lindon, Francia, 2020, 73’ Cast: Suzanne Lindon, Arnaud Valois, Florence Viala, Frédéric Pierrot, Rebecca Marder – Suzanne ha sedici anni, ma si annoia a frequentare i suoi coetanei. Ogni giorno, andando a scuola, passa davanti a un teatro. Lì fa la conoscenza di un uomo, più grande di lei, che diventa per la ragazza un’ossessione. Nonostante la differenza d’età, i due trovano l’uno nell’altra una fuga dalla loro melanconia, e si innamorano. Ma a un certo punto Suzanne comincia a temere di star sciupando la sua vita e i suoi sedici anni, quella vita che tanto faticava a vivere con lo stesso spirito dei suoi coetanei.

EVENTI SPECIALI

  • FILM DI CHIUSURA – COSA SARÀ di Francesco Bruni, Italia, 2020, 101’ Cast: Kim Rossi Stuart, Lorenza Indovina, Barbara Ronchi, Giuseppe Pambieri, Raffaella Lebboroni, Fotinì Peluso – La vita di Bruno Salvati è in una fase di stallo. I suoi film non hanno mai avuto successo e il suo produttore fatica a metter su il prossimo progetto. Sua moglie, da cui si è separato di recente, sembra già avere qualcun altro accanto. E per i suoi due figli, Bruno non è il padre che vorrebbe essere. Un giorno Bruno scopre di avere la leucemia. Si affida a un’ematologa competente e tenace per trovare un donatore di cellule staminali compatibile.
  • FRANCESCO di Evgeny Afineevsky, Stati Uniti, Repubblica Ceca, 2020, 118’ | Doc | – Francesco offre uno sguardo sulle sfide più urgenti del XXI secolo. Il film pone domande profonde sulla condizione umana, immergendosi con compassione nei grandi problemi del nostro tempo. Papa Francesco mostra, con umiltà, saggezza e generosità, toccanti esempi delle sue lezioni di vita, mentre lavora per aiutarci a capire quale sarà il ruolo di ciascuno di noi nella costruzione di un futuro migliore.
  • FUORI ERA PRIMAVERA – VIAGGIO NELL’ITALIA DEL LOCKDOWN di Gabriele Salvatores, Italia, 2020, 75’ | Doc | – Un intimo racconto degli italiani in lockdown: dalle meravigliose piazze Italiane vuote, agli eroi in prima linea nelle corsie degli ospedali, ai balconi in festa, alle riprese domestiche. Una testimonianza collettiva filtrata attraverso la regia e la visione di un grande artista che, con un vero e proprio film documentario, restituisce alla nostra futura memoria una fotografia autentica e completa dell’Italia di oggi.
  • MI CHIAMO FRANCESCO TOTTI di Alex Infascelli, Italia, 2020, 105’ | Doc | – È la notte che precede il suo addio al calcio, e Francesco Totti ripercorre tutta la sua vita, come se la vedesse proiettata su uno schermo insieme agli spettatori. Le immagini e le emozioni scorrono tra momenti chiave della sua carriera, scene di vita personale e ricordi inediti. Un racconto intimo, in prima persona, dello sportivo e dell’uomo.
  • OSTIA CRIMINALE – LA MAFIA A ROMA di Stefano Pistolini, Italia, 2020, 77’ | Doc | – La Mafia ha risalito la penisola fino a Ostia, il mare di Roma, e qui ha messo radici, servendosi di potenti famiglie criminali e dei collaudati meccanismi di usura, spaccio e sottomissione della città “normale”. Grandi operazioni delle forze dell’ordine contrastano il fenomeno, ma la guerra ancora non è vinta.
  • ROMULUS di Matteo Rovere, Italia, 2020 | Serie TV | Ep. 1 Tu, 59’ | Ep. 2 Regere, 49’
    Cast: Andrea Arcangeli, Francesco Di Napoli, Marianna Fontana, Sergio Romano, Ivana Lotito, Vanessa Scalera, Giovanni Buselli, Demetra Avincola, Silvia Calderoni, Massimiliano Rossi, Gabriel Montesi – Lazio, VIII secolo a.C., un mondo arcaico e selvaggio, dove dominano la violenza e la paura. Le gesta di Yemos, principe fuggiasco, Wiros, schiavo e orfano, e Ilia, giovane vestale cambieranno il loro mondo e daranno origine alla leggenda.

INCONTRI RAVVICINATI

La quindicesima edizione della Festa del Cinema dedica ampio spazio agli incontri con registi, attori e grandi personalità del mondo della cultura.

  • STEVE MCQUEEN | Premio alla Carriera
    Ospite di un Incontro Ravvicinato della Festa di Roma, Steve McQueen presenterà Small Axe, una serie antologica di cinque film ambientati a Londra tra gli anni ‘60 e gli ‘80, sulle vite di un gruppo di ragazzi e delle rispettive famiglie appartenenti alla comunità indiana della città. Ancor prima di essere un regista, Steve McQueen è un artista. Ha studiato arte e design e ha esposto le sue opere in tutto il mondo, anche alla Biennale di Arti Visive di Venezia. Le prime forme d’arte con cui si misura sono quindi la fotografia e la scultura. Nel 1999 espone presso la London Institute of Contemporary Arts e viene premiato con il Turner Prize, il più prestigioso riconoscimento inglese di arte contemporanea: si tratta di un aspetto da tenere a mente quando si guarda un suo film. Nella sua carriera cinematografica, iniziata negli anni novanta con i cortometraggi Bear, Deadpan ed Exodus, prima di imporsi al grande pubblico nel 2008 con il suo primo, struggente, lungometraggio, Hunger (vincitore della Caméra d’or per la miglior opera prima al Festival di Cannes), McQueen ha sempre puntato anzitutto sulla cura della composizione dell’inquadratura. Muovendosi dunque lungo la linea di confine tra cinema e arte, l’autore inglese, alla fine degli anni duemila, pone al centro della sua poetica la simbologia dei corpi: il corpo martirizzato, lacerato dalla fame, vettore ultimo di resistenza, di Bobby Sands (interpretato da Michael Fassbender in una delle sue performance più estreme) in Hunger; quello corrotto e degradato dalla dipendenza sessuale di Brandon (ancora Michael Fassbender) in Shame; quello torturato e offeso di Solomon Northup (Chiwetel Ejiofor) in 12 anni schiavo (film che riceve importanti riconoscimenti, tra cui tre premi Oscar®: miglior film, migliore sceneggiatura non originale e miglior attrice non protagonista, mentre McQueen ottiene la sua prima nomination come miglior regista). Un cinema, quello di McQueen, che combina uno sguardo impassibile e oggettivo alla incessante ricerca di poesia visiva, e che ama mostrare più che raccontare. Come accade anche in Widows – Eredità criminale, heist movie su un gruppo di vedove costrette a proseguire il lavoro sporco iniziato dai loro mariti, altra opera certosina nella composizione delle inquadrature.
  • DAMIANO E FABIO D’INNOCENZO
    All’ultima Berlinale Fabio e Damiano D’Innocenzo hanno vinto l’Orso d’Argento per la miglior sceneggiatura. Il film da loro scritto e diretto, Favolacce, ha un sapore totalmente inedito per l’attuale panorama cinematografico italiano. Ambientata tra le villette a schiera di Spinaceto, quartiere periferico a sud di Roma, è una storia di adulti-orchi, con le vite divorate dalla rabbia, e di adolescenti al limite dell’afasia. Nati trentuno anni fa a Tor Bella Monaca, Damiano e Fabio crescono tra i libri di Pasolini, Camus e Bukowski: “Era un ambiente dalla cultura anomala, antiaccademica, sgangherata”, ricordano durante un’intervista. A diciannove anni iniziano a scrivere film. Poi l’incontro con Alex Infascelli, che li presenta al proprio agente. Da lì iniziano a fare i ghostwriter fino a quando colpiscono al cuore pubblico e critica con la loro opera prima, La terra dell’abbastanza, presentata nella sezione Panorama del Festival di Berlino nel 2018. Il film ottiene quattro candidature ai David di Donatello e vince i Nastri d’Argento nella categoria miglior regista esordiente. Nello stesso anno Matteo Garrone li chiama a collaborare alla sceneggiatura di Dogman. Nel 2020 trionfano a Berlino con Favolacce, premiato anche con il Nastro d’Argento per il miglior film e con quello per la migliore sceneggiatura. L’anno prima, pubblicano con La nave di Teseo la loro prima raccolta di poesie, “Mia Madre è un’arma”. I D’Innocenzo sono inoltre anche fotografi e nel 2020 pubblicano con Contrasto il loro primo libro fotografico “Farmacia Notturna”. Ospiti della Festa del Cinema, saranno protagonisti di un Incontro Ravvicinato durante il quale ripercorreranno i loro successi artistici.
  • GABRIELE MAINETTI
    Nato a Roma nel 1976, Gabriele Mainetti si laurea in Storia e Critica del cinema e, in seguito, si trasferisce a New York dove segue lezioni di regia, direzione della fotografia, sceneggiatura e produzione presso la NYU/Tisch School of the Arts. Studia anche recitazione: la sua carriera inizia infatti come attore. Il suo esordio è nel 1999 nel cast del film Il cielo in una stanza di Carlo Vanzina, e in TV nel 2001 con la fiction Stiamo bene insieme. Artista a tutto tondo, Gabriele Mainetti è anche un grande appassionato di musica: frequenta corsi di composizione e arrangiamento e firma la colonna sonora dei suoi cortometraggi e di alcuni documentari. Ma è la regia la sua passione più grande. Il suo esordio dietro la macchina da presa avviene nel 2004 con il cortometraggio Il produttore; quattro anni più tardi dirige Basette, scritto da Nicola Guaglianone e interpretato da Valerio Mastandrea e Marco Giallini. Nel 2001 fonda la Goon Films, società di produzione con cui realizza il corto Tiger Boy, che nel 2013 vince un Nastro d’Argento nella categoria miglior cortometraggio e viene selezionato dall’ Academy of Motion Picture Arts and Sciences tra i dieci finalisti per la nomination agli Oscar® per il miglior cortometraggio. Sempre con la Goon Films, nel 2015 produce e dirige il suo primo lungometraggio, Lo chiamavano Jeeg Robot. Presentato alla Festa del Cinema di Roma, il film ottiene un grande successo di pubblico e di critica e riceve sedici nomination ai David di Donatello, ottenendone sette tra cui quello per il miglior regista esordiente. Gabriele Mainetti tornerà alla Festa anche quest’anno. Sarà infatti protagonista di un Incontro Ravvicinato durante il quale ripercorrerà la sua carriera artistica e mostrerà in prima mondiale alcune scene del suo nuovo, attesissimo film Freaks Out.
  • MARCO E ANTONIO MANETTI
    Attesi ospiti della Festa del Cinema di Roma, presenteranno in anteprima alcune sequenze del loro film più recente, Diabolik, interpretato da Luca Marinelli, Miriam Leone e Valerio Mastandrea, e saranno protagonisti di un Incontro Ravvicinato con il pubblico durante il quale ripercorreranno la loro carriera. Non è facile rimanere fedeli al proprio immaginario, soprattutto se questo non è mainstream, e riuscire allo stesso tempo a realizzare prodotti audiovisivi che sappiano essere originali e spaziare fra i generi. I fratelli Marco e Antonio Manetti, registi, sceneggiatori e produttori cinematografici romani, sono tra i pochissimi autori italiani in grado di farlo e di realizzare un cinema “proletario”, sia nei mezzi che nei temi trattati. Cresciuti con B-movie e cultura popolare, i due cineasti romani iniziano la loro carriera negli anni ‘90, firmando numerosi videoclip di successo, prima di arrivare, negli anni 2000, a raggiungere il grande pubblico televisivo grazie alla serie L’ispettore Coliandro. Nel mezzo, una carriera cinematografica ricca di successi. Un percorso iniziato nel 1997 con la vittoria del Premio speciale della giuria al Torino Film Festival con Torino Boys, anche se è con Zora la vampira e con Piano 17 che iniziano a farsi conoscere da un pubblico più ampio. Nel 2011 presentano il thriller L’arrivo di Wang alla Mostra di Venezia e nel 2013 con Song ‘e Napule, presentato alla Festa del Cinema, ricevono il consenso di critica e pubblico. Nel 2017 Ammore e Malavita vince il David di Donatello per il miglior film. Con Carlo Macchitella e la Beta Film danno vita alla Mompracem, casa di produzione particolarmente attenta a dare spazio ai registi emergenti.
  • FRANÇOIS OZON
    Parigino, classe 1967, François Ozon è uno dei registi europei più brillanti e innovativi. I suoi film combinano ironia, sensibilità, intuizione e ambiguità legata alle relazioni umane e sociali. Inizia a interessarsi al cinema sin da giovanissimo, Ozon, laureandosi in storia del cinema alla Fémis. In quegli anni inizia a realizzare diversi cortometraggi, prima di esordire alla regia con Sitcom – La famiglia è simpatica. Successivamente realizza i due film che lo consacrano definitivamente, Amanti criminali e Gocce d’acqua su pietre roventi. Nel 2002 con Otto donne e un mistero, interpretato da un cast tutto al femminile tra cui Catherine Deneuve, Fanny Ardant e Isabelle Huppert, conquista il pubblico europeo e fa incetta di nomination ai premi César. Nel 2007, con Angel – La vita, il romanzo, presentato in concorso al Festival di Berlino, omaggia i melò hollywoodiani degli anni quaranta. Nel 2010 dirige di nuovo Catherine Deneuve, questa volta al fianco di Gérard Depardieu e Fabrice Luchini, in Potiche – La bella statuina, presentato alla 67ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Nel 2013 incanta la Croisette con Giovane e bella e nel 2016 presenta a Venezia Frantz, dramma liberamente ispirato a L’uomo che ho ucciso di Ernst Lubitsch, e nel 2019, con il toccante Grazie a Dio, trionfa al Festival di Berlino vincendo il Gran Premio della giuria. François Ozon sarà protagonista di un Incontro Ravvicinato, durante il quale presenterà il suo nuovo lungometraggio, Eté ‘85. Con il sostegno dell’Ambasciata di Francia.
  • GIANFRANCO ROSI
    Nato in Eritrea nel 1963, dopo aver frequentato l’università in Italia, nel 1985 si trasferisce negli Stati Uniti e si diploma presso la New York University. Documentarista dal tratto accurato e incisivo, esponente del cinema del reale, Rosi si pone fin dai primi lavori come un osservatore perfetto, che interviene il meno possibile nel flusso del racconto. Il suo stile di visione è ben riconoscibile già dal primo mediometraggio, del 1993, Boatman, presentato in numerosi festival internazionali. Nel 2008, il suo primo lungometraggio Below Sea Level vince il premio Orizzonti alla Mostra di Venezia, il Grand Prix e il Prix des Jeunes al Cinéma du Réel del 2009 e riceve la nomination come miglior documentario agli European Film Awards. Nel 2010 gira il lungometraggio El sicario – Room 164, sconcertante film-intervista a un killer messicano del cartello di Juàrez, vincitore del premio FIPRESCI alla Mostra di Venezia. Nel 2013, sempre a Venezia, vince il Leone d’Oro con Sacro GRA e nel 2016 torna in sala con Fuocoammare, in cui descrive le contraddizioni del popolo di Lampedusa attraverso gli occhi del dodicenne Samuele. Presentato in concorso al 66° Festival di Berlino, dove si aggiudica l’Orso d’Oro, Fuocoammare viene premiato anche come miglior documentario agli European Film Awards ed entra nella cinquina dei titoli in gara per l’Oscar® al miglior documentario. In concorso a Venezia anche quest’anno, Rosi ha presentato Notturno, girato nel corso di tre anni in Medio Oriente: uno sguardo umanista sulle persone che subiscono la guerra come presenza opprimente nelle loro vite. A Roma Gianfranco Rosi sarà al centro di un Incontro Ravvicinato durante il quale ripercorrerà la sua carriera.
  • ZADIE SMITH
    Nata nel 1975 nella contea del Brent, nel nordovest di Londra, un luogo che farà da scenario ad alcuni dei suoi scritti, fin da piccola Zadie Smith sviluppa vari interessi, dal tip-tap al giornalismo alla musica jazz. Tuttavia, alla fine è la letteratura a emergere come la sua principale attitudine. Terminati gli studi, si iscrive al King’s College di Cambridge per studiare letteratura inglese. Nel frattempo pubblica alcuni racconti in una raccolta di scritti di studenti. Un editore intuisce il suo talento e le offre un contratto. Tre anni più tardi, nel 2000, il suo primo romanzo, “Denti bianchi” (edito in Italia da Mondadori), viene acclamato da critica e pubblico diventando un caso letterario mondiale, e le vale numerosi premi tra cui il Whitbread First Novel Award, il Guardian First Book Award e il Commonwealth Writers First Book Prize. Negli anni successivi prende vita il suo secondo romanzo, “L’uomo autografo”, seguìto, nel 2005, dal terzo, “Della bellezza”, ambientato a Boston e dintorni, premiato con l’Orange Prize per la fiction. Poi è la volta di “NW”, che viene candidato al Women’s Prize for Fiction, classificandosi tra i cinque romanzi finalisti e, nel 2016, di “Swing Time”, un racconto di formazione incentrato su un’amicizia tra due ragazze. Dal 2010 insegna alla New York University e collabora stabilmente con il “New York Times” e il “New Yorker”. Durante la quarantena ha scritto una raccolta di saggi, “Questa strana e incontenibile stagione”, edita da SUR, che la conferma ancora una volta come una delle voci più potenti e acute della sua generazione. Di questo e di molto altro parlerà durante l’Incontro Ravvicinato con il pubblico della Festa di cui sarà protagonista.
  • FRANCESCO TOTTI
    Per i tifosi romanisti, il 27 settembre del 1976 è nato l’ottavo re di Roma, Francesco Totti. Simbolo della Capitale, da sempre molto più di un “semplice” calciatore, Totti ha dedicato la sua incredibile carriera ai colori giallorossi sin dall’esordio, avvenuto a soli sedici anni. Giocherà per ventiquattro anni con la stessa maglia, diventandone il capitano, e segnando 307 gol in 786 partite. Con la maglia giallorossa ha vinto uno scudetto, nel 2001, due Coppe Italia e due Supercoppe Italiane. Maradona disse di lui: «È il miglior giocatore del mondo, sì. Sa rendere semplici le cose difficili, sa far giocare bene la squadra». E come dargli torto. La grandezza di Francesco Totti, sul campo, andava cercata soprattutto nella sua capacità di anticipare i tempi di gioco, di essere imprevedibile e di creare l’inatteso. Fino a quel giorno di maggio del 2017, quando allo Stadio Olimpico si giocava Roma-Genoa, ma i 65.000 tifosi erano accorsi lì per salutare il loro capitano che, al triplice fischio finale, avrebbe dato l’addio al calcio giocato. E lui, con la moglie Ilary e i suoi tre figli, fa il suo ultimo giro di campo, commosso, davanti a una platea in lacrime. Su quella notte che ha preceduto il suo addio al calcio, si sofferma Mi chiamo Francesco Totti (tratto dal libro “Un Capitano” scritto da Francesco Totti con Paolo Condò, edito da Rizzoli), il film diretto da Alex Infascelli che sarà presentato in anteprima alla Festa di Roma e che ripercorre la vita e la carriera del “pupone”. Ma Totti sarà anche il protagonista di un Incontro Ravvicinato con il pubblico della Festa, durante il quale ripercorrerà le tappe più significative della sua carriera calcistica.
  • JOHN WATERS
    Figura chiave del cinema contemporaneo, John Waters è autore di alcuni tra i film più trasgressivi e provocatori di sempre. Duke of dirty, Pope of trash: sono gli appellativi dei quali Waters è sempre andato fiero, sostenendo che “ci vuole buon gusto per apprezzare il cattivo gusto”. Nato in una famiglia benestante e cattolica, manifesta da subito tendenze stravaganti. Si avvicina al cinema durante l’adolescenza e sua nonna gli regala una cinepresa 8mm con cui realizza il corto Hag in a Black Leather Jacket. Capisce che il cinema è la sua strada e nel 1966 gira Roman Candles, quaranta minuti di collage a base di sesso, droga e religione. Al film prende parte Harris Glenn Milstead, un ragazzo che ama travestirsi e che, da quel momento, sarà per sempre Divine, sua musa ispiratrice e celebre drag queen. Il suo primo lungometraggio è Mondo Trasho, seguito da Pink Flamingos, che viene venduto in tutto il mondo. Nel 1981 Waters stupisce ancora una volta il pubblico con Polyester. Il film viene presentato in Odorama: un cartoncino con dei tondini numerati che lo spettatore deve grattare quando il numero corrispondente appare sullo schermo per sentire l’odore di una data scena. Tra la fine degli anni ‘80 e i ‘90 Waters gira una serie di film di successo decisamente più mainstream, mentre il suo cinema diviene oggetto di una consistente rivalutazione, tanto che nel 2018 il Museum of Art di Baltimora gli dedica una personale e nel 2019 il Festival di Locarno lo premia con il Pardo d’onore Manor. Protagonista di un Incontro Ravvicinato con il pubblico della Festa, parlerà della sua carriera cinematografica e dei film che l’hanno ispirata. Con il sostegno dell’Ambasciata degli Stati Uniti d’America.
  • THOMAS VINTERBERG
    Autore di punta della cinematografia danese, Thomas Vinterberg sarà ospite della Festa per partecipare a un Incontro Ravvicinato con il pubblico durante il quale presenterà il suo ultimo film, Druk (Another Round), interpretato da Mads Mikkelsen. Classe 1969, nasce a Copenaghen, dove frequenta la Scuola Nazionale di Cinema nella quale si laurea nel 1993, girando il suo primo cortometraggio Last Round. Due anni dopo tenta una rivoluzione cinematografica, insieme a Lars von Trier, con il quale fonda il movimento Dogma 95. L’idea è di riportare il cinema a una dimensione più pura, con delle regole precise: niente musica, niente make-up, solo la realtà e il rispetto delle unità aristoteliche di tempo, spazio e azione. Nel 1998 con Festen – Festa in famiglia, girato con una telecamera a spalla, si insinua tra i misfatti di un nucleo familiare borghese con esito tanto disturbante quanto irresistibile. Oltre al Premio della giuria a Cannes, la pellicola viene nominata ai Golden Globe come miglior film straniero. Nel 2003 abbandona Dogma 95 e dirige Le forze del destino, produzione americana interpretata da Sean Penn. Nel 2012 realizza il suo film più cupo, Il sospetto, in cui fa esplodere il talento di Mads Mikkelsen. Il film riceve una nomination agli Oscar® come miglior film straniero. Dopo una parentesi britannica, presenta alla Berlinale 2016 La comune, che descrive la vita di una comune di Copenaghen negli anni ‘70. Nel 2018 presenta alla Festa del Cinema di Roma Kursk, sulla tragedia del sottomarino a propulsione nucleare russo affondato nel Mare di Barents.
  • THOM YORKE
    Cantautore, polistrumentista e compositore inglese, leader dei Radiohead, Thom Yorke è una delle personalità più carismatiche della musica contemporanea. Nato a Wellingborough, Regno Unito, nel 1968, il suo primo incontro con la musica avviene a sette anni, quando i genitori gli regalano quella che sarà la sua prima chitarra. Yorke non si ferma lì, imparando suonare anche basso, pianoforte e batteria. Parlando delle sue influenze musicali ai tempi della scuola, ha affermato: «La scuola era sopportabile perché il dipartimento di musica era separato dal resto della scuola. Aveva pianoforti in minuscole stanze, ed ero solito passare un sacco di tempo intrattenendomi lì dopo le lezioni». Ancora giovanissimo, nel 1985 fonda una band, gli On a Friday che solo nel 1992, con il sopraggiungere del contratto con la casa discografica EMI, muta il suo nome in Radiohead, denominazione mantenuta ancora oggi. Tra i gruppi musicali più rivoluzionari della storia del rock, firmano album che scalano le vette delle classifiche mondiali ed entrano di diritto nella storia della musica: da Ok Computer a Kid A, da Amnesia a A Moon Shaped Pool. Nel corso degli anni Yorke ha coltivato numerosi altri progetti anche da solista, dividendo il suo impegno anche con la politica e l’attenzione alle problematiche sociali. Autore di colonne sonore per cinema e serie TV, ha lavorato tra gli altri con Paul Thomas Anderson, Christopher Nolan e Luca Guadagnino. Sarà protagonista di un Incontro con il pubblico della Festa nel quale parlerà delle grandi colonne sonore della storia del cinema.

INCONTRI RAVVICINATI ON-AIR

  • PETE DOCTER | Premio alla Carriera
    Dopo aver incantato il pubblico con gioielli di animazione come Up, Monsters & Co. e Inside Out, il regista, sceneggiatore, animatore e produttore cinematografico statunitense Pete Docter torna a regalare nuove emozioni. Docter riceverà il Premio alla Carriera in qualità di Chief Creative Officer di Pixar Animation Studios e sarà protagonista di un Incontro Ravvicinato durante il quale presenterà il suo ultimo lavoro, Soul, film di apertura della Festa. Con otto nomination agli Oscar® e due vittorie con Up e Inside Out, Docter è uno degli autori più geniali di sempre, abilissimo nel dar vita a storie cariche di sentimento adatte a un pubblico di tutte le età. I suoi film possiedono tutti un centro emotivo che li differenzia dagli altri prodotti d’animazione e per questo si propongono con livelli di lettura differenti: divertono i più piccoli e fanno riflettere i più grandi su temi universali quali lo scorrere del tempo, l’identità e la morte. Inizia a disegnare fumetti da adolescente e si laurea al California Institute of the Arts nel 1990, anno in cui entra alla Pixar, che in quel periodo appartiene a Steve Jobs. Apprezzato dai suoi superiori per le straordinarie abilità artistiche, nel 1995 è tra gli autori del soggetto di Toy Story – Il mondo dei giocattoli e, nel 1999, tra gli sceneggiatori di Toy Story 2 Woody & Buzz alla riscossa. Esordisce come regista nel 2001 con Monsters & Co., nominato agli Oscar® come miglior film d’animazione. L’anno seguente realizza il corto La nuova macchina di Mike e riceve un’altra candidatura agli Oscar®. Negli anni seguenti firma la sceneggiatura di WALL•E (di Andrew Stanton) e torna alla regia nel 2009 con Up, che vince due Oscar®, due Golden Globe e un BAFTA, oltre a numerosi altri premi. Nel 2015 scrive e dirige Inside Out, premiato con l’Oscar® al miglior film d’animazione. Dal 2018 è Chief Creative Officer di Pixar Animation Studios.
  • DAMIEN CHAZELLE
    C’è tanta magia nel cinema di Damien Chazelle. E poi musica, tecnica, colori, sogni e speranze, freschezza e nostalgia. Regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense, nonché il più giovane cineasta a cui sia stato assegnato l’Oscar® per la miglior regia, vinto a soli trentadue anni per La La Land, sarà protagonista di un Incontro Ravvicinato durante il quale ripercorrerà la sua breve ma già ricchissima carriera. Cresciuto a Princeton, nel New Jersey, Chazelle già da bambino vede nel cinema la sua passione principale. È la musica, però, a fargli prendere inizialmente un’altra direzione: durante gli anni del liceo, infatti, cerca di affermarsi come batterista jazz. Inizia a suonare nella band della scuola ma sente di non avere talento sufficiente, quindi accantona la musica per tornare alla sua prima passione. Si iscrive a Harvard, studia cinema presso il Dipartimento di Studi Visivi e Ambientali e inizia a girare i primi corti e a scrivere e dirigere il suo primo lungometraggio, Guy and Madeline on a Park Bench. Nel 2013 realizza il cortometraggio Whiplash, che l’anno successivo diventa il suo secondo film, un’opera magnetica che vince tre Oscar®. Il 2017 è il suo anno d’oro. Con La La Land, vero e proprio tributo alla magia del cinema, fa incetta di candidature agli Oscar®. Ne riceve quattordici, eguagliando il primato di Eva contro Eva e Titanic, e ne vince sei, tra cui quello per la miglior regia. L’anno successivo, il regista apre la Mostra di Venezia con First Man – Il primo uomo, e anche questa volta fa centro. La pellicola riceve infatti numerosi premi, tra cui l’Oscar® per i migliori effetti speciali.
  • WERNER HERZOG
    Rappresentante di un cinema alieno, visionario e del tutto estraneo a facili etichettature, nome di spicco nel movimento del Neuer Deutscher Film, Werner Herzog ha scritto e diretto più di sessanta opere, tra lungometraggi e cortometraggi documentari e di finzione, incentrati sul rapporto tormentato tra uomo e natura, su personaggi dall’animo di sognatori con idee e visioni sublimi ma quasi sempre votati alla sconfitta, sulla indiscernibilità tra documentario e finzione, sulla ricerca di ciò che lo stesso autore ha chiamato “verità estatica”. Sarà protagonista di un Incontro Ravvicinato durante il quale presenterà il documentario Fireball: Visitors from Darker Worlds, co-diretto con Clive Oppenheimer. Nato a Monaco di Baviera il 1942, a undici anni vede il suo primo film, a quindici scrive la sua prima sceneggiatura e a diciassette si approccia alla regia. Nel 1968 scrive e dirige Segni di vita, il suo primo lungometraggio, premiato a Berlino con l’Orso d’Argento. Negli anni ‘70 dirige capolavori come Aguirre, furore di Dio (che segna l’inizio del sodalizio con Klaus Kinski), L’enigma di Kaspar Hauser e La ballata di Stroszek. Nel 1982 il suo Fitzcarraldo riceve il premio per la miglior regia a Cannes. Nel 1992 va in Kuwait per testimoniare la prima Guerra del Golfo e realizza il doc Apocalisse nel deserto. Nel 2001, dopo essersi trasferito a Los Angeles, Herzog torna alla fiction con Invincibile, per poi dedicarsi a una serie di documentari tra cui Encounters at the End of the World, diretto insieme a Henry Kaiser, che nel 2009 viene nominato agli Oscar® come miglior documentario. Presidente di giuria al Festival di Berlino nel 2010, nel 2013 riceve il Pardo d’onore al Festival di Locarno.

DUEL – FEDELTÀ/TRADIMENTI

Dopo il successo dello scorso anno, la Festa del Cinema 2020 ripropone i format “Duel” e “Fedeltà/Tradimenti”. Nel primo, due personalità del mondo artistico, della cultura e dello spettacolo si sfidano davanti al pubblico, confrontando opinioni divergenti su temi legati al cinema, ai suoi protagonisti, alle sue storie. Nel secondo, noti scrittori italiani e internazionali commentano la trasposizione cinematografica di celebri opere letterarie. “Duel” si terrà presso Palazzo Merulana e al MAXXI, “Fedeltà/Tradimenti” al MACRO.

DUEL

  • 17 ottobre ore 17 | MAXXI
    INCONTRI RAVVICINATI DEL TERZO TIPO | ALIEN
    Con Antonio Monda e Francesco Chiamulera
  • 21 ottobre ore 17 | Palazzo Merulana L’UOMO DEI SOGNI | FUGA PER LA VITTORIA
    Con Federica Aliano e Nicola Calocero
  • 21 ottobre ore 19 | Palazzo Merulana JOHN CARPENTER | STEVEN SPIELBERG
    Con Mario Sesti e Caterina Taricano
  • 22 ottobre ore 17 | Palazzo Merulana
    MARCELLO MASTROIANNI | GIANMARIA VOLONTÉ Con Paolo Di Paolo e Fabio Ferzetti
  • 22 ottobre ore 19 | Palazzo Merulana VIA COL VENTO | L’ETÀ DELL’INNOCENZA
    Con Guia Soncini e Camilla Baresani
  • 23 ottobre ore 17 | Palazzo Merulana MICHAEL BAY | CHRISTOPHER NOLAN
    Con Giona A. Nazzaro e Gabriele Niola
  • 23 ottobre ore 19 | Palazzo Merulana VINCENTE MINNELLI | DOUGLAS SIRK
    Con Francesco Zippel e Roberto Pisoni

FEDELTÀ/TRADIMENTI

  • 16 ottobre ore 19 | MACRO DON CHISCIOTTE
    Con Concita De Gregorio
  • 17 ottobre ore 19 | MACRO STEPHEN KING
    Con Michela Murgia
  • 18 ottobre ore 19 | MACRO
    LA NOTTE DEI MORTI VIVENTI
    Con Steve Della Casa
  • 20 ottobre ore 19 | MACRO
    LA FINESTRA SUL CORTILE Con Isabella Aguilar
  • 21 ottobre ore 19 | MACRO FANTOZZI
    Con Edoardo Ferrario
  • 22 ottobre ore 19 | MACRO TRUMAN CAPOTE
    Con Nicola La Gioia
  • 23 ottobre ore 19 | MACRO SCHINDLER’S LIST
    Con Andrea Minuz
  • 24 ottobre ore 19 | MACRO DRACULA
    Con Chiara Valerio
  • 25 ottobre ore 19 | MACRO
    TOM JONES Con Leonardo Colombati

PREAPERTURE – OTTOBRE CON LA FESTA DEL CINEMA

  • 12 ottobre ore 18 | Casa del Cinema
    ERA LA PIÙ BELLA DI TUTTI NOI – LE MOLTE VITE DI VERONICA LAZAR
    di Leonardo Celi, Roberto Savoca, Italia, 2020, 52’ | Doc |
    Alexandra Celi racconta, in questo docu-film biografico, i molteplici aspetti della vita di sua madre, Veronica Lazar, che è stata attrice di teatro e di cinema, ebrea esule dalla Transilvania, moglie di Adolfo Celi, organizzatrice culturale, psicologa professionista, donna fiera e rivoluzionaria, scomparsa nel 2014.
  • 12 ottobre ore 21 | Casa del Cinema
    EARTHLING: TERRESTRE
    di Gianluca Cerasola, Italia, 2020, 71’ | Doc |
    Il primo documentario cinematografico-spaziale che racconta, in esclusiva mondiale la vita, lo spazio, l’arte e i record dell’astronauta Luca Parmitano. Un racconto scandito dalla voce di Maria Grazia Cucinotta e dalla presenza scenica di Giancarlo Giannini che sono i coprotagonisti di questo docu-film, insieme all’astronauta dei record. Earthling: Terrestre racconta l’uomo, il padre di famiglia, l’addestramento e la vita in orbita.
  • 13 ottobre ore 18 | Casa del Cinema
    L’AMORE NON SI SA
    di Marcello Di Noto, Italia, 2019, 92’
    Cast: Antonio Folletto, Silvia D’Amico, Diane Fleri, Gianni D’Addario, Simone Borrelli
    Denis, musicista e donnaiolo, lavora e si diverte sulla scia del business neomelodico gestito dalla malavita. Quando si trova coinvolto in un regolamento di conti, comprende che il futuro non esiste sul bagnasciuga delle logiche omertose. Grazie all’amore per Marian, troverà la forza di ribellarsi.
  • 13 ottobre ore 21 | Casa del Cinema
    PORTO RUBINO – STORIE, CANZONI E LUPI DI MARE
    di Fabrizio Fichera, Italia, 2020, 57’ | Doc |
    Il viaggio che Renzo, a bordo del suo gozzo, decide di intraprendere, costeggiando la Puglia, alla ricerca del pericoloso mostro marino, divoratore del mare. Un’avventura segnata dal sale e dalla paura, dalla libertà e dalla comunione. Durante la navigazione verrà aiutato da marinai speciali e gente di mare. Tra gli altri Giuliano Sangiorgi, Antonio Diodato, Paola Turci, Vasco Brondi, Noemi, Bugo e Gino Castaldo. L’obiettivo è quello di arrivare sano e salvo a Taranto.
  • 14 ottobre ore 21 | Casa del Cinema
    DISCO RUIN – 40 ANNI DI CLUB CULTURE ITALIANA
    di Lisa Bosi, Francesca Zerbetto, Italia, 2020, 115’ | Doc |
    Un viaggio visionario, l’ascesa e il declino dell’Italia del clubbing, raccontati dai protagonisti di questa storia, tra notti in autostrada e afterhours che divorano il giorno. Quattro generazioni che vogliono essere “messe in lista” per entrare in questi luoghi di aggregazione e di perdizione, dove non conta che cosa fai di giorno, ma solo chi interpreti durante la notte. Quarant’anni in cui la discoteca ha prodotto cultura, arte, musica e moda.

RETROSPETTIVA

La retrospettiva della quindicesima edizione della Festa del Cinema, a cura di Mario Sesti, sarà dedicata a Satyajit Ray, considerato uno dei maggiori cineasti della storia della settima arte. Da un punto di vista cinematografico, il mix di attori non professionisti e robusti interpreti, la pregnanza del paesaggio e l’aura carismatica dei corpi, la concentrazione sui bisogni primari della fame e della centralità della famiglia e della solitudine, di un passato remoto e della modernizzazione incombente, rendono l’opera di Ray simile a una sorta di anello mancante tra quella di Rossellini e quella di Pasolini. Prima che la politica degli autori in Europa deflagrasse nella nouvelle vague, Ray, dalla fine degli anni ‘50, diventa non solo sceneggiatore e regista dei suoi film ma anche compositore. Partecipa all’arredamento e alla costruzione delle scene attivamente come Welles a quelle dei suoi film, essendo un romanziere professionista e un artista grafico di levatura, completa i copioni e li illustra con disegni ad accompagnare i dialoghi. Ray, la cui importanza nella cultura indiana è più vasta di quanto possiamo immaginare, ha saputo innanzitutto lavorare sul cinema come il più sincretico dei linguaggi, senza rinunciare all’eccellenza europea di maestri come Renoir (con cui lavorò) o alla più profonda cultura indiana affondando profonde radici nella musica, nella raffinatezza visiva, nell’antropologia. Il torpore, l’apatia, il silenzio sono gli strumenti principali che i suoi personaggi usano come difesa nei confronti dell’avversità e dell’ingiustizia, di un conteso ostile e di ambizioni irrisolte, una strategia che appartiene all’Asia e che l’Occidente non riconosce. Ma la libertà con la quale ha saputo attingere senza riserve al cinema, alla letteratura, alla musica, a raffinati stili d’illuminazione e notevoli attori, parla di un artista senza limiti e frontiere che inventa con disinvolta sicurezza una lingua unica e mirabile.

I FILM IN RETROSPETTIVA

  • AGANTUK | THE STRANGER | LO STRANIERO
    di Satyajit Ray, India, Francia, 1991, 120’
    Cast: Utpal Dutt, Mamata Shankar, Deepankar Dey, Bikram Bhattacharya, Rabi Ghosh, Dhritiman Chatterjee
  • APARAJITO | THE UNVANQUISHED | L’INVITTO
    di Satyajit Ray, India, 1956, 110’
    Cast: Pinaki Sen Gupta, Smaran Ghosal, Karuna Bannerjee, Kanu Bannerjee, Subodh Ganguli, Charuprakash Ghosh
  • APUR SANSAR | THE WORLD OF APU | IL MONDO DI APU
    di Satyajit Ray, India, 1959, 105’
    Cast: Soumitra Chatterjee, Sharmila Tagore, Alok Chakravarty, Swapan Mukherjee, Dhiresh Majumdar, Sefalika Devi
  • ARANYER DIN RATRI | DAYS AND NIGHTS IN THE FOREST | GIORNI E NOTTI NELLA FORESTA
    di Satyajit Ray, India, 1970, 115’
    Cast Soumitra Chatterjee, Subhendu Chatterjee, Samit Bhanja, Rabi Ghosh, Sharmila Tagore, Kaberi Bose
  • ASHANI SANKET | DISTANT THUNDER | TUONO LONTANO
    di Satyajit Ray, India, 1973, 101’
    Cast: Soumitra Chatterjee, Bobita, Sandhya Roy, Ramesh Mukherjee, Chitra Banerjee, Govinda Chakravarty
  • CHARULATA | THE LONELY WIFE | LA MOGLIE SOLA
    di Satyajit Ray, India, 1964, 117’
    Cast: Soumitra Chatterjee, Madhabi Mukherjee, Shailen Mukherjee, Shyamal Ghoshal, Gitali Roy, Subrata Sen
  • In collaborazione con il River to River Florence Indian Film Festival
    DEVI | THE GODDESS | LA DEA
    di Satyajit Ray, India, 1960, 93’
    Cast: Sharmila Tagore, Soumitra Chatterjee, Chhabi Biswas, Karuna Bannerjee, Purnendu Mukherjee, Arpan Chowdhury
  • JALSAGHAR | THE MUSIC ROOM | LA SALA DA MUSICA
    di Satyajit Ray, India, 1958, 100’
    Cast: Chhabi Biswas, Padma Devi, Gangapada Basu, Tulsi Lahiri, Kali Sarkar, Pinaki Sen Gupta
  • KANCHENJUNGHA
    di Satyajit Ray, India, 1962, 102’
    Cast: Chhabi Biswas, Karuna Bannerjee, Anubha Gupta, Pahari Sanyal, Alakananda Roy, Arun Mukherjee, Subrata Sen
  • KAPURUSH | THE COWARD | IL VIGLIACCO
    di Satyajit Ray, India, 1965, 70’
    Cast: Soumitra Chatterjee, Madhabi Mukherjee, Haradhan Bannerjee, Santi Chatterjee, Satish Haldar, Deochand Lal
  • MAHANAGAR | THE BIG CITY | LA GRANDE CITTÀ
    di Satyajit Ray, India, 1963, 136’
    Cast: Madhabi Mukherjee, Anil Chatterjee, Haradhan Bannerjee, Jaya Bhaduri, Sefalika Devi, Vicky Redwood
  • PARASH PATHAR | THE PHILOSOPHER’S STONE | LA PIETRA FILOSOFALE
    di Satyajit Ray, India, 1958, 111’
    Cast: Tulsi Chakravarty, Ranibala Devi, Kali Bannerjee, Gangapada Basu, Jahar Roy, Haridhan Chatterjee
  • PATHER PANCHALI | SONG OF THE LITTLE ROAD | IL LAMENTO SUL SENTIERO
    di Satyajit Ray, India, 1955, 125’
    Cast: Kanu Bannerjee, Karuna Bannerjee, Subir Banerjee, Runki Banerjee, Uma Das Gupta, Chunibala Devi
  • PRATIDWANDI | THE ADVERSARY
    di Satyajit Ray, India, 1970, 110’
    Cast: Dhritiman Chatterjee, Indira Devi, Krishna Bose, Debraj Ray, Joyshree Roy, Dhara Roy
  • SHATRANJ KE KHILARI | THE CHESS PLAYERS | I GIOCATORI DI SCACCHI
    di Satyajit Ray, India, 1977, 129’
    Cast: Sanjeev Kumar, Saeed Jaffrey, Shabana Azmi, Farida Jalal, Amjad Khan, Richard Attenborough

RESTAURI E OMAGGI
RESTAURI

  • PADRE PADRONE
    di Paolo e Vittorio Taviani, Italia, 1977, 113’
    Cast: Saverio Marconi, Omero Antonutti, Marcella Michelangeli, Fabrizio Forte, Nanni Moretti, Gavino Ledda
    Palma d’oro nel 1977, il film viene presentato nel restauro realizzato nel 2020 dal Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale e dall’Istituto Luce-Cinecittà, ed eseguito presso i laboratori di Luce-Cinecittà a partire dal negativo originale 16mm e da un positivo sonoro 35mm, messi a disposizione da RAI Cinema. Tutte le lavorazioni sono state approvate da Paolo Taviani. La realizzazione del restauro del suono è stata realizzata a cura di Federico Savina. Ispirato all’autobiografia di Gavino Ledda, il film ne segue il percorso di formazione ed emancipazione, da pastorello sardo strappato alla scuola e alla comunità dal padre, alla laurea in glottologia. Gavino si affranca dall’isolamento e dalla sottomissione all’autorità paterna attraverso lo studio e la conquista della parola, del linguaggio, dell’espressione e della comunicazione. Decide di laurearsi con una tesi sui dialetti sardi e di tornare dal continente in Sardegna per riappropriarsi delle sue origini e liberarle dalle incrostazioni patriarcali. Il film esplora il rapporto dialettico tra Natura e Cultura, tra radici e autonomia, tra voglia di restare e voglia di andare, con uno stile didattico e straniante, sospeso tra realtà e simbolo.
  • IN NOME DELLA LEGGE
    di Pietro Germi, Italia, 1949, 99’
    Cast: Massimo Girotti, Charles Vanel, Camillo Mastrocinque, Jone Salinas, Saro Urzì, Turi Pandolfini
    Il restauro di In nome della legge è stato realizzato nel 2020 dal Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale ed eseguito presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata a partire da un lavanda stampato dal negativo originale, andato purtroppo perduto, e da un positivo colonna, messi a disposizione da Cristaldi Film. Il film racconta la storia del pretore Guido Schiavi che, giunto in un paese siciliano, entra in contrasto con un latifondista locale, il barone Lo Vasto, con i mafiosi del posto e l’omertà della gente. Vorrebbe riportare la pace in paese, ma è visto dal barone come una minaccia: salvatosi da un agguato, decide di arrendersi e andarsene, ma l’omicidio della sola persona che gli si era mostrata amica lo spinge a restare per fare giustizia. Tratto dal romanzo “Piccola pretura” del giudice Giuseppe Guido Lo Schiavo, e sceneggiato, fra gli altri, da Fellini e Monicelli, In nome della legge è un film dall’anima composita: è, sul piano narrativo e visivo, un western, che si rifà al modello classico di John Ford, e al topos dell’uomo di legge che raggiunge la frontiera dove impone la giustizia; è, per i temi trattati, un film neorealista, di impegno civile; è anche, per i forti contrasti messi in scena, un melodramma sociale. È un film che usa l’immaginario western per porre in luce e denunciare la realtà della mafia.

OMAGGI
Una coppia straordinaria del cinema italiano

  • VERA & GIULIANO di Fabrizio Corallo, Italia, 2020, 65’ | Doc |
    La storia del grande amore e del lungo e fecondo sodalizio artistico che lega da quasi sessant’anni il regista Giuliano Montaldo e la moglie Vera Pescarolo, sua compagna di vita e di lavoro e complice insostituibile in un rapporto simbiotico costantemente alimentato da una magnifica forza creativa. Un gentiluomo e una gentildonna senza tempo si confrontano in scena rievocando il comune impegno etico nel dar vita a un cinema pronto a denunciare ogni tipo di intolleranza e nel coltivare le loro affinità e identità di vedute esistenziali con un allegro e costante “mutuo soccorso”.
  • FELLINOPOLIS
    di Silvia Giulietti, Italia, 2020, 79’ | Doc |
    Il mondo di Federico Fellini, dentro gli studi di Cinecittà, popolato dai suoi personaggi, raccontato dai suoi collaboratori (Lina Wertmüller, Dante Ferretti, Nicola Piovani, Maurizio Millenotti) e dai backstage di Ferruccio Castronuovo, emersi da un passato di oltre quarant’anni.
    Il film sarà preceduto da:
    LA FELLINETTE
    di Francesca Fabbri Fellini, Italia, 2020, 13’
    Cast: Milena Vukotic, Ivano Marescotti, Sergio Bustric, Carlo Truzzi, Gabriele Pagliarani, Federico Bassi
    “Fellinette”, una bambina disegnata sul foglio di un quadernino nel lontano 1971 da Federico Fellini, è la protagonista di questa favola ambientata sulla spiaggia di Rimini il 20 gennaio 2020, giorno del centenario della nascita del grande Maestro. Attraverso la sua fervida immaginazione di bimba vivremo un’avventura insieme malinconica e meravigliosa.
  • Omaggio ad Alida Valli
    ALIDA
    di Mimmo Verdesca, Italia, 2020, 104’ | Doc |
    Mimmo Verdesca racconta per la prima volta la storia della leggendaria Alida Valli, attraverso le parole inedite dei suoi scritti privati, arricchendola di preziosi materiali d’archivio e testimonianze esclusive. Il documentario mostra un quadro completo della vita di una giovane e bellissima ragazza di Pola che diventò in breve tempo una delle attrici più famose e amate della Storia del cinema.
  • Omaggio a Glauber Rocha
    GLAUBER, CLARO
    di César Meneghetti, Brasile, 2020, 80’ | Doc |
    Il film è un ritorno, dopo quasi mezzo secolo, nella Roma del più grande regista brasiliano di sempre, Glauber Rocha, quella del periodo del suo esilio italiano. Compone un mosaico dei ricordi di amici, collaboratori, critici, e intanto mostra come si presentano oggi le location capitoline del suo penultimo lungometraggio, Claro (1975), raccontando Rocha e la sua generazione, anche attraverso retroscena inediti, fino alla sua contestazione contro la Mostra del Cinema di Venezia nel 1980.
  • Omaggio a Graziella Lonardi Buontempo
    DONNA DI QUADRI
    di Gabriele Raimondi, Italia, 2020, 65’ | Doc |
    Graziella Lonardi Buontempo, mecenate, collezionista e amante dell’arte contemporanea, nasce a Napoli nel 1928. Trasferitasi a Roma, inizia a frequentare artisti emergenti, sostenendoli e diventandone orientatrice e punto di riferimento. Donna di Quadri racconta la sua avventura attraverso le voci di amici, familiari, collaboratori e grandi artisti che ne hanno incontrato il talento, da Achille Bonito Oliva a Raffaele La Capria e Lina Wertmüller.

RIFLESSI

  • LE EUMENIDI
    di Gipo Fasano, Italia, 2020, 70’
    Cast: Valerio Santucci, Gian Marco Ceccaranelli, Matteo Tomassini, Mattia Vita, Benedetta Fasano, Marco Santucci, Maurizio Marchetti
    Il film si intitola come la terza tragedia dell’Orestea; narra la persecuzione delle Erinni nei confronti di Oreste fino al processo ai suoi danni, che culmina con la sua assoluzione grazie al voto di Atena. La storia ruota intorno all’ultima notte di un ragazzo dell’alta borghesia romana: dopo aver commesso un delitto, vaga senza meta, fugge da demoni invisibili, in attesa di giudizio.
  • HASTA EL CIELO | SKY HIGH
    di Daniel Calparsoro, Spagna, 2020, 121’
    Cast: Miguel Herrán, Carolina Yuste, Asia Ortega Leiva, Luis Tosar, Richard Holmes, Patricia Vico
    Quando incontra per la prima volta Estrella, Angel non sa che quella ragazza gli cambierà la vita. Poli non può lasciare che Angel gli rubi la fidanzata. Tuttavia lo convince a unirsi alla sua banda di rapinatori di gioiellerie. Grazie alla sua abilità da ladro, Angel conquista con i suoi nuovi compagni obiettivi ambiziosi. Ma all’orizzonte c’è sempre un furto più redditizio, e così Angel si fa trascinare in una pericolosa spirale di crimini.
  • HONEYDEW
    di Devereux Milburn, Stati Uniti, 2020, 106’
    Cast: Sawyer Spielberg, Malin Barr, Barbara Kingsley
    È una notte complicata per Sam e Riley, una giovane coppia in viaggio tra campagne sperdute. Prima vengono cacciati da un campeggio, poi la loro macchina si guasta. In cerca di aiuto, suonano alla porta di una casa isolata, la cui proprietaria, Karen, è una strana contadina anziana che vive con il figlio ancora più strano, Gunni. Quando Karen inizia a mostrarsi per quel che è realmente, la notte di Sam e Riley si trasforma in un incubo.
  • LEUR ALGERIE | THEIR ALGERIA
    di Lina Soualem, Francia, Algeria, Svizzera, Qatar, 2020, 72’ | Doc |
    Dopo sessantadue anni di vita passati insieme, Aïcha e Mabrouk, i nonni di Lina, hanno deciso di separarsi. Insieme sono giunti dall’Algeria a Thiers, una cittadina medievale in Francia, più di sessant’anni fa. Fianco a fianco, hanno vissuto una caotica esistenza da immigrati. Ma oggi la forza che per tanto tempo li ha uniti sembra essere scomparsa. Per Lina, la separazione è un’occasione per ripensare il loro lungo viaggio di esilio e la propria identità.
  • MALEDETTA PRIMAVERA
    di Elisa Amoruso, Italia, Francia, 2020, 94’
    Cast: Micaela Ramazzotti, Giampaolo Morelli, Emma Fasano, Manon Bresch, Federico Ielapi
    Nina è una ragazzina che vive in una famiglia un po’ scapestrata, con un padre bizzarro che litiga sempre con sua mamma e un fratellino problematico. Costretta a trasferirsi con loro in un quartiere periferico di Roma, nella nuova scuola conosce una ragazza mulatta poco più grande di lei che balla la Lambada, le dà attenzione e la fa sentire speciale. Tutte cose che a Nina mancano. Tra loro nascerà una grande amicizia.
  • MARINO Y ESMERALDA
    di Luis R. Garza, Messico, 2020, 75’
    Cast: Stéphanie Rose, Luis R. Garza
    Marino, diciott’anni, studente di cinema, incontra Esmeralda, studentessa e pittrice ventenne, nella quale trova la musa che ha sempre desiderato per i suoi film. A poco a poco, ingenuamente, Marino scopre che Esmeralda è molto di più. E presto si ritrova a voler essere quello che lei è per lui: la sua fonte di ispirazione.
  • WE ARE THE THOUSAND – L’INCREDIBILE STORIA DI ROCKIN’1000
    di Anita Rivaroli, Italia, 2020, 78’ | Doc |
    26 luglio 2014. Cesena. Mille musicisti provenienti da tutta Italia si ritrovano per suonare “Learn to Fly” dei Foo Fighters e convincere Dave Grohl a fare un concerto in città. Il video dell’evento raggiunge oltre 45 milioni di views su YouTube, e i Rockin’1000 realizzano il loro sogno: i Foo Fighters decidono di suonare a Cesena! Questo è solo l’inizio dell’avventura dei 1000, che sono a tutti gli effetti la rock band più grande del mondo e continuano a esibirsi in formazioni sempre più numerose.

FILM DELLA NOSTRA VITA

Come ogni anno, il Direttore Artistico Antonio Monda, i membri del Comitato di Selezione – composto da Richard Peña, Giovanna Fulvi, Alberto Crespi, Francesco Zippel, Valerio Carocci – e Mario Sesti, Responsabile Retrospettive, condivideranno con il pubblico una breve rassegna di film che hanno segnato la loro passione per il cinema: dopo il western, il musical, il noir, la screwball comedy, nel 2020 sarà la volta della fantascienza. Ciascun film sarà accompagnato da un incontro con autori, attori e ospiti. Inoltre, prima di ogni proiezione della prossima Festa del Cinema, gli spettatori potranno assistere a brevi pillole dei più celebri e amati film di fantascienza.

  • Antonio Monda
    CLOSE ENCOUNTERS OF THE THIRD KIND | INCONTRI RAVVICINATI DEL TERZO TIPO
    di Steven Spielberg, Stati Uniti, 1977, 138’
    Cast: Richard Dreyfuss, François Truffaut, Teri Garr, Melinda Dillon, Bob Balaban, Cary Guffey
  • Richard Peña
    THE DAY THE EARTH STOOD STILL | ULTIMATUM ALLA TERRA
    di Robert Wise, Stati Uniti, 1951, 92’
    Cast: Michael Rennie, Patricia Neal, Hugh Marlowe, Sam Jaffe, Billy Gray, Frances Bavier
  • Mario Sesti
    FORBIDDEN PLANET | IL PIANETA PROIBITO
    di Fred M. Wilcox, Stati Uniti, Giappone, 1956, 98’
    Cast: Walter Pidgeon, Anne Francis, Leslie Nielsen, Warren Stevens, Jack Kelly, Richard Anderson
  • Giovanna Fulvi
    GWOEMUL | THE HOST
    di Bong Joon Ho, Corea del Sud, 2006, 120’
    Cast: Song Kang-ho, Byun Hee-bong, Park Hae-il, Bae Doo-na, Ko Ah-sung, Scott Wilson
  • Alberto Crespi
    ALIENS | ALIENS – SCONTRO FINALE
    di James Cameron, Stati Uniti, Regno Unito, 1986, 137’
    Cast: Sigourney Weaver, Carrie Henn, Michael Biehn, Paul Reiser, Lance Henriksen, Bill Paxton
  • Francesco Zippel
    FAHRENHEIT 451
    di François Truffaut, Regno Unito, 1966, 112’
    Cast: Oskar Werner, Julie Christie, Cyril Cusack, Anton Diffring, Jeremy Spenser, Bee Duffell
  • Valerio Carocci

STAR WARS: EPISODE IV – A NEW HOPE | STAR WARS: EPISODIO IV – UNA NUOVA SPERANZA
di George Lucas, Stati Uniti, 1977, 121’
Cast: Mark Hamill, Harrison Ford, Carrie Fisher, Peter Cushing, Alec Guinness

ALTRI EVENTI DELLA FESTA
MOSTRE, INSTALLAZIONI, VISIONI

  • IL GIRO DEL PALAZZO
    15 – 25 ottobre | Foyer Sinopoli (Auditorium Parco della Musica)
    24 ottobre | Performance Live | Teatro Studio Gianni Borgna (Auditorium Parco della Musica)
    “Il Giro del Palazzo” vuole raccontare attraverso una narrazione fotografica e audiovisiva composta da foto, testo, voce e suono il periodo che va dal 9 marzo al 4 maggio 2020. Il quartiere popolare di Testaccio a Roma è il palcoscenico di questa storia: i suoi muri, i suoi abitanti, i suoi rumori silenziosi. “Il Giro del Palazzo” è un progetto ideato e realizzato da Alessandro Montanari, fotografo e autore. I suoi scatti, che raccontano il periodo del lockdown, sono accompagnati dal testo pungente e mai retorico dell’ex Direttore del quotidiano “La Nazione” Giuseppe Mascambruno. L’attore Francesco Montanari con la propria voce ne ha interpretato la penna: il risultato emoziona e colpisce per l’importante espressività. La colonna sonora originale, creata appositamente, è scritta e suonata dal duo di producer Coreless Collective. Nella serata del 24 ottobre, presso il Teatro Studio Gianni Borgna, Francesco Montanari e il duo di producer Coreless Collective interpreteranno dal vivo rispettivamente il testo e la colonna sonora originale del “Giro del Palazzo”, mentre dietro di loro verranno proiettate le immagini del progetto. “Il Giro del Palazzo” è accanto alla Onlus “Sanità di Frontiera”, organizzazione non a scopo di lucro che grazie al suo importante lavoro contribuisce al miglioramento del livello di salute e benessere psico-fisico di persone svantaggiate, attraverso interventi sociosanitari di prossimità (www.sanitadifrontiera.org). L’obiettivo della serata è quella di recuperare fondi attraverso una donazione libera degli invitati e degli ospiti, da destinare interamente al progetto di “Sanità di Frontiera” “Unità Mobile Salute e Inclusione a Roma”.
    Credits: Valentina Galimberti (curatore), Alessandro Montanari (direzione artistica, regia, foto), Giuseppe Mascambruno (testo), Francesco Montanari (voce), Coreless Collective (soundtrack), Emiliano Luciani (progetto grafico)
  • MOSTRA VITTORIO STORARO: SCRIVERE CON LA LUCE
    18 settembre – 1° novembre 2020 | Palazzo Merulana (Via Merulana 121, Roma)
    Palazzo Merulana, nato dalla sinergia tra Fondazione Elena e Claudio Cerasi e CoopCulture, ospiterà, fino al 1° novembre 2020, l’esposizione foto-cinematografica Vittorio Storaro: Scrivere con la Luce, con il patrocinio della Festa del Cinema di Roma. In mostra una selezione di settanta immagini, realizzate con la tecnica della doppia-impressione, tratte dai lavori più celebri del Maestro e poste a confronto con riproduzioni di opere d’arte che sono state sua fonte d’ispirazione nell’attività di indagine sul rapporto tra la cinematografia e le altre arti. Già tre volte Premio Oscar® per Apocalypse Now di Francis Ford Coppola, Reds di Warren Beatty e L’ultimo Imperatore di Bernardo Bertolucci, vincitore di numerosi altri riconoscimenti, con questa mostra Vittorio Storaro si presenta in una veste insolita, ovvero “essenzialmente” come fotografo, narratore per immagini fisse di una storia che si intreccia e trova punti di contatto con le opere della Collezione Cerasi di Palazzo Merulana. Con CoopCulture la mostra arriva per la prima volta a Roma, città natale del Maestro ed anche per questo a lui particolarmente cara, dopo aver toccato tappe nazionali e internazionali.
    Info: https://www.palazzomerulana.it/
  • CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE
    15 – 25 ottobre 2020 | Largo Federico Fellini, Roma
    Sorgente Group, Holding del Gruppo finanziario-immobiliare Sorgente che fa capo a Valter Mainetti, partecipa alla Festa del Cinema di Roma con un’iniziativa che vuole celebrare il centenario della nascita del Maestro Federico Fellini e contrastare il fenomeno dilagante della violenza sulle donne, con la presenza-ricordo di una statua della grande attrice Anna Magnani. L’installazione artistica, creata da un’idea di Paola Mainetti, sarà esposta a Largo Fellini, sotto le Mura Aureliane alla fine di via Veneto, dal 15 al 25 ottobre. È costituita da quattro panchine, di cui una rossa, che ospita la scultura in bronzo della Magnani. Anna Magnani, indimenticabile attrice romana, donna indomita e coraggiosa, simboleggia la condanna contro ogni forma di sopraffazione sulle donne ed esprime con forza la voglia di riscatto delle vittime di violenza.
  • VRE-VIRTUAL REALITY EXPERIENCE
    16-18 ottobre 2020 (ore 10-19)
    VRE è un festival internazionale dedicato al mondo delle tecnologie immersive e all’impatto sul nostro prossimo futuro. VRE si terrà in una formula ibrida: Official Selection su Piattaforma VeeR, Talk ibride su piattaforma Strem Yard, Art Performance a Villa Maraini, a Roma. La Giuria internazionale, composta da Jaehee Cho, Yair Agmon e Rafael Pavon, decreterà il vincitore #VRE20. Le Talk offriranno un’opportunità di confronto sul ruolo strategico delle tecnologie immersive nei diversi settori (arti, medicina, valorizzazione del patrimonio culturale, business, sostenibilità). Si parlerà anche di etica e di digital humanities. VRE vuole sensibilizzare l’opinione pubblica e soprattutto le giovani generazioni sulla VR come medium capace di generare empatia e consapevolezza nella cultura della sostenibilità. Accesso gratuito agli eventi digitali, su prenotazione per eventi on-site.
    Info: https://www.vrefest.com/

The New Mutants: il look di Warlock, scartato dal film

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The New Mutants: il look di Warlock, scartato dal film

Il nuovo concept art di The New Mutants rivela come sarebbe stato il personaggio di Warlock nel film se non fosse stato tagliato. Quando è stato originariamente annunciato, il film doveva essere l’ultimo capitolo della saga degli X-Men in casa della 20th Century Fox. L’idea del regista Josh Boone per il film era quella di realizzare il primo film horror degli X-Men e il primo trailer pubblicato nel 2017 ha generato delle reazioni molto positive, in merito. Tuttavia, The New Mutants è stato poi rimandato più volte, fino a che non è uscito con il marchio Disney, a seguito delle vicende produttive e sanitarie che ormai ben conosciamo.

Secondo il progetto iniziale, nel film sarebbe comparso ad un certo punto il personaggio di Warlock, molto diverso dall’Adam Warlock di cui tanto si è parlato in occasione di Guardiani della Galassia Vol. 2. L’artista Deryl Braun, assunto per lavorare alla pre-produzione del film, ha ora diffuso su Instagram il suo concept del personaggio:

The New Mutants, leggi la recensione

The New Mutants è un thriller con sfumature horror, originale e ambientato in un ospedale isolato dove un gruppo di giovani mutanti è rinchiuso per cure psichiatriche. Quando iniziano ad avere luogo degli strani episodi, le loro nuove abilità mutanti e la loro amicizia saranno messe alla prova, mentre cercano di fuggire. Diretto da Josh Boone e scritto da Boone e Knate Lee, il film vede nel cast la presenza di Maisie WilliamsAnya Taylor-Joy, Charlie Heaton, Alice Braga, Blu Hunt Henry Zaga.

Il cast di The New Mutants racconta il film

Monster Hunter: il teaser trailer, uscita posticipata

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Monster Hunter: il teaser trailer, uscita posticipata

È stato diffuso il primo teaser trailer di Monster Hunter che ripropone la coppia (anche nella vita) Paul W.S. Anderson + Milla Jovovich, dopo la saga di Resident Evil. L’uscita del film è stata spostata, da dicembre 2020 ad aprile 2021.

Nella nuova sinossi estesa si legge: “Dietro il nostro mondo, ce n’è un altro: un mondo fatto di mostri pericolosi e potenti che governano il loro dominio con ferocia mortale. Quando un’inaspettata tempesta di sabbia trasporta il tenente Artemis (Milla Jovovich) e la sua unità (TI Harris, Meagan Good, Diego Boneta) in un nuovo mondo, i soldati restano scioccati nello scoprire che questo ambiente ostile e sconosciuto ospita mostri enormi e terrificanti, immuni alle loro armi da fuoco.”

E ancora: “Nella loro disperata battaglia per la sopravvivenza, l’unità incontra il misterioso Hunter (Tony Jaa), le cui abilità uniche gli permettono di stare un passo avanti rispetto alle potenti creature. Mentre Artemis e Hunter iniziano a fidarsi l’una dell’altro, il tenente scopre che l’unità fa parte di un squadra guidata dall’Ammiraglio (Ron Perlman). Di fronte ad un pericolo così grande che potrebbe minacciare di distruggere il loro mondo, i coraggiosi guerrieri uniscono le forze per la resa dei conti finale.”

Tutto quello che sappiamo su Monster Hunter

Monster Hunter è l’adattamento dell’omonimo videogioco sviluppato da Capcom. Il film, scritto e diretto da Paul W.S. Anderson (regista della saga di Resident Evil), annovera nel cast Milla Jovovich, Tony Jaa, T.I., Ron Perlman, Meagan Good e Diego Boneta. L’uscita nelle sale americane è fissata per il 23 aprile 2021.

Anne Hathaway, strega o pagliaccio? Eccola in versione Joker!

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La vedremo nei panni della Strega Suprema per Le Streghe di Robert Zemeckis, ma secondo Bosslogic, Anne Hathaway potrebbe star bene anche nei panni di un Joker al femminile. L’ispirazione, quasi sicuramente, arriva dal fatto che il personaggio dell’attrice premio Oscar, nell’adattamento della fiaba di Roald Dahl, presenta sul viso, ai lati della bocca, due cicatrici che ricordano moltissimo quelle del Joker di Heath Ledger. Ecco di seguito la versione di Anne Hathaway del Clown Principe del Crimine!

Anne Hathaway è stata molto “vicina” al ruolo di Joker quando ha interpretato Catwoman per Christopher Nolan. Non ha partecipato al film con Heath Ledger ma ha condiviso per un po’ lo stesso universo narrativo del personaggio. Joker invece è tornato al cinema, nel 2019, in una veste molto diversa, raccontato da Joaquin Phoenix e Todd Philips.

Le Streghe si avvale del regista premio Oscar Robert Zemeckis (Forrest Gump), e ha come protagonisti le attrici premi Oscar Anne Hathaway (Les Misérable, Ocean’s 8) e Octavia Spencer (The Help, La forma dell’acqua – The Shape of Water), il candidato all’Oscar Stanley Tucci (i film di Hunger Games, Amabili resti) e la leggenda della commedia e pluripremiato Chris Rock. Fa parte del cast anche l’esordiente Jahzir Kadeem Bruno (la serie TV “Atlanta”), al fianco di Codie-Lei Eastick.

La sceneggiatura è di Guillermo Del Toro, Robert Zemeckis e Kenya Barris (l’imminente “Shaft”), basata sul libro di Roald Dahl. Il film è prodotto dallo stesso Zemeckis, al fianco di Jack Rapke, Guillermo del Toro, Alfonso Cuaron e Luke Kelly; mentre la produzione esecutiva è di Michael Siegel, Gideon Simeloff, Marianne Jenkins e Jackie Levine.

La squadra creativa di Zemeckis include un elenco di suoi frequenti collaboratori, tra cui il direttore della fotografia nominato all’Oscar Don Burgess (“Forrest Gump”), lo scenografo Gary Freeman, il montatore Jeremiah O’Driscoll, e la costumista nominata all’Oscar Joanna Johnston (“Allied: Un’ombra nascosta”, “Lincoln”).

Una produzione Image Movers, Necropia / ExperantoFilmoj, “The Witches” si sta girando presso gli Studios della Warner Bros. di Leavesden, nel Regno Unito.

Perché Tony Stark ha arruolato proprio Peter Parker in Civil War? La vera spiegazione

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L’annuncio che SONY e Marvel avevano raggiunto un accordo di co-sfruttamento del personaggio di Spider-Man è arrivato quando la produzione di Captain America: Civil War era già avanzata. Questo ha portato ad aggiungere un paio di scene al film in cui Tony Stark va nel Queens e arruola il giovane Peter (Tom Holland) nella sua squadra.

Tutti ormai sappiamo che l’aggiunta di Spider-Man nelle modalità mostrate è stato un colpo di genio per introdurre il personaggio nel MCU, tuttavia, il regista del film, Joe Russo, ha fornito la motivazione diegetica che stavamo aspettando: perché Tony ha scelto proprio Peter Parker come nuovo membro del Team Iron Man? Come mai proprio un adolescente?

Il fatto che Peter fosse ancora un ragazzino rispetto agli altri Vendicatori è stato spesso messo nell’elenco delle colpe di Tony, tanto che in Infinity War, quando il povero Peter finisce polverizzato da Thanos, Stark rimane profondamente traumatizzato, non solo perché ha perso, e lui odia perdere, ma anche perché ha coinvolto in uno scontro così serio quello che in fondo è ancora un ragazzino.

Ebbene, secondo Joe Russo, la scelta di Tony di arruolare proprio Spider-Man ha delle motivazioni narrative che non fanno altro che innalzare il mito di Tony Stark. La decisione di Iron Man di coinvolgere Peter deriva dalla sua complicata relazione con Captain America. C’erano due ragioni collegate per cui Tony ha cercato specificamente Spider-Man per la sua squadra. In primo luogo, non voleva perdere il combattimento con Steve perché a Tony non piaceva perdere, e a quel punto della sua vita, credeva che i supereroi avessero bisogno di alcune limitazioni dopo quello che era successo in Avengers: Age of Ultron. In secondo luogo, mentre Tony voleva battere il Team Captain America, non voleva ferire nessuno di loro.

Essendo la “più grande arma vivente non letale“, come Tony aveva capito dal filmato che aveva visto del ragazzo del Queens, Spider-Man si è rivelato perfetto per i suoi obiettivi. Portando Peter dentro alla sua squadra, ha aumentato le sue possibilità di battere il Team Cap, ma senza l’intenzione di ferire nessuno di loro. Alla fine, Tony voleva che i Vendicatori tornassero uniti, soprattutto convivendo con la fastidiosa sensazione che stesse arrivando qualcosa di più pericoloso e grande, timore che si è dimostrato fondato in Avengers: Infinity War con l’arrivo di Thanos (Josh Brolin).

La scelta di Tony si è poi rivelata essere la scelta vincente, ma soprattutto ha fornito ai Marvel Studios la possibilità di introdurre nel MCU un eroe che a tutti gli effetti guiderà il futuro del Marvel Cinematic Universe e delle successive Fasi 4 e 5 dello stesso.

Spider-Man 3: un Electro più fedele ai fumetti? Ecco come

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Spider-Man 3: un Electro più fedele ai fumetti? Ecco come

Dopo l’art di Mr. Fantastic, Yadvender Singh Rana propone una nuova versione di Electro, interpretato da Jamie Foxx e che tornerà in Spider-Man 3, come confermato qualche giorno fa.

Non sorprende che i fan siano entusiasti di rivedere un Electro che potrebbe avvicinarsi un po’ di più a quello che abbiamo imparato a conoscere nei fumetti. In previsione di questo nuovo look, già anticipato da Foxx, l’artista digitale ha creato un nuovo pezzo che mostra Electro con il suo tradizionale fulmine giallo mentre si confronta con il Peter Parker di Tom Holland. È decisamente molto diverso da come appariva in The Amazing Spider-Man 2.

Cosa sappiamo di Spider-Man 3?

Di Spider-Man 3 – che arriverà al cinema il 17 Dicembre 2021 – si sa ancora molto poco, sebbene la teoria più accredita è quella secondo cui il simpatico arrampicamuri sarà costretto alla fuga dopo essere stato incastrato per l’omicidio di Mysterio (e con il personaggio di Kraven il Cacciatore che sarebbe sulle sue tracce). Naturalmente, soltanto il tempo sarà in grado di fornirci maggiori dettagli sulla trama, ma a quanto pare il terzo film dovrebbe catapultare il nostro Spidey in un’avventura molto diversa dalle precedenti…

Tom Holland si è unito al MCU nei panni di Peter Parker nel 2016: da allora, è diventato un supereroe chiave all’interno del franchise. Non solo è apparso in ben tre film dedicati ai Vendicatori della Marvel, ma anche in due standalone: Spider-Man: Homecoming e Spider-Man: Far From Home. La scorsa estate, un nuovo accordo siglato tra Marvel e Sony ha permesso al personaggio dell’Uomo Ragno di restare nel MCU per ancora un altro film a lui dedicato – l’annunciato Spider-Man 3 – e per un altro film in cui lo ritroveremo al fianco degli altri eroi del MCU.

Mission Impossible 7: Hayley Atwell in azione sul set con Tom Cruise

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La meravigliosa Hayley Atwell sta condividendo sul suo account Instagram il suo lavoro sul set di Mission Impossible 7, al fianco di un indomito Tom Cruise. L’attrice, nota per il suo lavoro a teatro ma anche per la sua partecipazione al Marvel Cinematic Universe in cui è Peggy Carter, non sembra fare passi indietro rispetto alla sua controparte maschile, sul set di Christopher McQuarrie, e lo dimostra di seguito.

Nella didascalia di foto e video condivisi, Atwell ci informa che il set su cui sta lavorando ora è quello norvegese (“Ecco la Norvegia in tutto il suo splendore”) e che lei si trova sul tetto di un treno in corsa!

https://www.instagram.com/p/CF2cTd1A9KT/?utm_source=ig_embed

Di seguito invece, ecco il controcampo del video dell’attrice:

https://twitter.com/LaFamiliaFilm/status/1312846995963490305?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1312846995963490305%7Ctwgr%5Eshare_3&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fmission-impossible-7-tom-cruise-hayley-atwell-videos%2F

Nei prossimi due capitoli della saga di Mission ImpossibleTom Cruise e Rebecca Ferguson torneranno nei panni di Ethan Hunt e Ilsa Faust. I due film vedranno coinvolti anche Shea Whigham (Kong: Skull Island), Hayley Atwell (Captain America: Il primo vendicatore), Pom Klementieff (Guardiani della Galassia) e Esai Morales (Ozark). Christopher McQuarrie scriverà e dirigerà i film, che faranno il loro debutto nelle sale americane rispettivamente il 19 novembre 2021 e il 4 novembre 2022.

Star Wars: l’esecuzione dell’Ordine 66 secondo… l’iconografia religiosa medievale

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Il massacro dei giovani Jedi per mano di Anakin Skywalker è stato ricreato con un’iconografia religiosa in una nuova fan art. Il momento è considerato da molti fan di Star Wars come uno dei più inquietanti della trilogia prequel, e si svolge nell’ultima parte de La Vendetta dei Sith, uscito nel 2005.

I tre film prequel hanno esordito con La minaccia fantasma del 1999 e hanno condotto gradualmente al racconto dell’ascesa di Anakin, da giovane Jedi a Darth Vader. Oggi i film sono visti da molti in una luce revisionista, rispetto alle prime accoglienze molto critiche e negative.

Nonostante un’accoglienza generalmente negativa, La Vendetta dei Sith è stato da subito apprezzato, essendo, anche a distanza di tempo, il migliore film della trilogia prequel, ma anche perché racconta l’ascesa dell’oscuro signore Sith che è poi diventato il villain della saga. Il viaggio verso il lato oscuro è stato una faccenda lunga e dolorosa e La Vendetta dei Sith ha premiato lo sforzo e l’attesa dei fan.

Oggi, con così tante nuove aggiunte al franchise di Star Wars, non capita spesso che i fan rendano omaggio agli eventi dei prequel. Tuttavia, questo non ha fermato Scadam (mandal0re) dal rendere omaggio all’atto più oscuro e deplorevole di Anakin Skywalker, l’esecuzione dell’Ordine 66. Il nuovo adepto della setta dei Sith è andato al tempio Jedi su Coruscant e ha massacrato tutti i piccoli apprendisti e tutti i cavalieri Jedi sul suo cammino. La fan art di Scandam offre un suo personale omaggio proprio a questo momento, attraverso l’iconografia medievale religiosa.

Civil War: Bucky affronta Iron Man “a mani nude” nei concept

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Civil War: Bucky affronta Iron Man “a mani nude” nei concept

Ryan Meinerding, Character Designer, Concept Artist e capo del Dipartimento di Sviluppo Visuale ai Marvel Studios, ha condiviso dei concept inediti di Captain America: Civil War in cui vediamo Bucky fronteggiare Iron Man a mani nude e accanirsi contro il reattore Arc sul petto dell’eroe.

Ecco di seguito le suggestive rappresentazioni dell’artista che non abbiamo mai visto prima ma che per fortuna trovano la via per farsi ammirare grazie ai canali social privati di chi li realizza. In questo caso, Meinerding ha condiviso i suoi concept su Instagram:

La scena di Civil War in questione è sicuramente la più dura e la più difficile da digerire per i fan Marvel, dal momento che, lontano dalla spettacolarità del confronto all’aeroporto trai due schieramenti di eroi, in questa scena Cap, Bucky e Iron Man se le suonano di santa ragione, lacerando sempre di più quella ferita che si è creata tra Steve e Tony e che si ricucirà soltanto in Avengers: Endgame, tanti anni dopo.

Ricordiamo che Captain America: Civil War è uscito nel 2016, è stato diretto da Anthony e Joe Russo, ed ha concluso nel modo più sorprendente la trilogia di film dedicati al Super Soldato con il volto di Chris Evans. Nel cast del film, oltre a Robert Downey Jr. e a Sebastian Stan, troviamo tutti i volti noti del MCU, e in particolare nel film assistiamo all’esordio di Tom Holland nei panni di Spider-Man e di Chadwick Boseman, in quelli di Black Panther.

Gli Eterni: ecco come sarà il malvagio Kro

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Gli Eterni: ecco come sarà il malvagio Kro

Come molti di voi sapranno ormai il film Marvel Studios Gli Eterni che sarebbe dovuto arrivare nelle sale tra poche settimane ha subito un nuovo slittamento che lo ha collocato adesso a Novembre 2021. Questo significa che per vedere i look ufficiali di qualsiasi personaggio dovremo aspettare un bel. Per fortuna però il merchandising sul film è già in atto e dal mondo dei giocattoli arriva uno sguardo davvero notevole al malvagio KRO e da quello che appare sembra essere un notevole antagonista per gli Gli Eterni.

Il giocattolo arriva dai Marvel Legend e la creatura che arriva dagli antichi Celestiali che si basa sugli Eternals di Neil Gaiman e John Romita Jr. sembrano davvero usciti dal mondo degli orrori. Ma Ancora più interessante per certi versi è quello che dice  confezione di questa action figura.

“Un potente Deviant diverso da qualsiasi altro che gli Eterni abbiano affrontato nel corso di millenni, l’aspetto di Kro è il presagio di una minaccia globale” , anticipa, riferendosi probabilmente al ritorno dei Celestiali. Kro potrebbe essere quello che li riporta sulla Terra dopo l’attacco mortale di Thanos al pianeta?

Gli Eterni

Gli Eterni, diretto da Chloe Zhao, vedrà nel cast Angelina Jolie (Thena), Richard Madden (Ikaris), Kit Harington (Black Knight), Kumail Nanjiani (Kingo), Lauren Ridloff (Makkari), Brian Tyree Henry (Phastos), Salma Hayek (Ajak), Lia McHugh (Sprite), Gemma Chan (Sersi) e Don Lee (Gilgamesh). La sceneggiatura è stata scritta da Matthew Ryan Firpo, mentre l’uscita nelle sale è stata fissata al 12 Febbraio 2021.

Secondo gli ultimi aggiornamenti, il cinecomic includerà nel MCU gli esseri superpotenti e quasi immortali conosciuti dai lettori come Eterni e i mostruosi Devianti, creati da esseri cosmici conosciuti come Celestiali. Le fonti hanno inoltre rivelato a The Hollywood Reporter che un aspetto della storia riguarderà la storia d’amore tra Ikaris, un uomo alimentato dall’energia cosmica, e Sersi, eroina che ama muoversi tra gli umani.

Pietro Castellitto: 10 cose che non sai sull’attore

Pietro Castellitto: 10 cose che non sai sull’attore

Con il recente successo alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, il giovane Pietro Castellitto è attualmente uno degli attori più richiesti del momento. Sul set sin da piccolo con ruoli nei film diretti dal padre, egli ha da due anni a questa parte dimostrato una notevole maturità, che lo ha portato anche ad esordire come sceneggiatore e regista. Nel suo futuro lo attendono numerosi ruoli importanti, grazie ai quali l’attore potrà dare dimostrazione del suo talento e affermarsi all’interno del panorama cinematografico italiano.

Ecco 10 cose che non sai di Pietro Castellitto.

Pietro Castellitto: i suoi film da attore e da regista

10. Ha recitato in noti lungometraggi. Il suo debutto sul grande schermo avviene con il film Non ti muovere (2004), diretto da Sergio Castellitto. Successivamente, compare anche in La bellezza del somaro (2010), È nata una star? (2012), con Rocco Papaleo, e Venuto al mondo (2012), con Penelope Cruz. La grande popolarità arriva però grazie a La profezia dell’armadillo (2018), dove interpreta Secco. Nel 2020 torna poi al cinema con il ruolo di Federico Pavone nel film I predatori, mentre prossimamente sarà Cencio nell’atteso Freaks Out, con Claudio Santamaria.

9. Reciterà in un’attesa serie televisiva. Castellitto è stato scelto per interpretare il celebre calciatore della Roma Francesco Totti nella serie televisiva che si intitolerà Speravo de morì prima. Questa sarà basata sul libro Un capitano, e racconterà gli ultimi due anni della carriera del calciatore, ma anche la sua vita privata con la moglie e i figli. Il progetto è attualmente in fase di riprese, e dovrebbe arrivare in televisione nel corso del 2021. È però già stata rilasciata una prima promettente foto dell’attore nei panni dell’amato Totti.

8. Ha scritto e diretto un film. Nel 2020 Castellitto ha presentato al Festival di Venezia il suo primo film da regista I predatori, di cui è anche interprete nel ruolo di Federico Pavone. La trama ruota intorno a due famiglie di estrazione sociale e culturale totalmente differente. I Pavone e i Vismara sono infatti rispettivamente dei ricchi borghesi e dei fascisti proletari. La vicenda ruota così intorno al loro inevitabile scontro, che porterà alla luce inaspettati segreti. Il film, distribuito da 01 Distribution, arriverà nelle sale italiane a partire dal 22 ottobre.

Pietro Castellitto e I predatori

7. Ha ottenuto un importante riconoscimento. In occasione del Festival di Venezia, dove il suo film I predatori era presente nella sezione Orizzonti, Castellitto ha vinto il prestigioso riconoscimento per la migliore sceneggiatura. L’esordiente regista ha così ritirato il premio con un bizzarro discorso iniziato con l’affermazione “soltanto gli infami e i traditori sono bravi nei ringraziamenti“, dedicando poi la vittoria a “chi non la pensa come me, perché solo legittimando l’altro si può avere uno scambio. La competizione è con la storia, non con il nostro tempo“. Tale evento ha certamente contribuito a suscitare una certa attenzione nei confronti del film, prossimamente atteso in sala.

6. Il film è nato da un suo disagio. Come dichiarato in alcune interviste, il giovane Castellitto ha iniziato ad ideare il film sin dall’età di 22 anni. L’evento scatenante sarebbe stata una crisi nella sua carriera d’attore. Da quel momento ha cominciato a ideare un film basato sul suo disagio, sulle frustrazioni che riguardano l’impossibilità di reinventare il mondo. Da qui sono nati i personaggi protagonisti del film I predatori, tra cui il suo Federico Pavone.

Pietro Castellitto in Venuto al mondo

5. Ha recitato nel film diretto da suo padre. Nel 2012, prima di interrompere la propria carriera da interprete per dedicarsi agli studi di filosofia, Castellitto ha recitato nel ruolo di Pietro nel film Venuto al mondo, diretto da suo padre Sergio. Il lungometraggio si basava sull’omonimo romanzo di Margaret Mazzantini, madre dell’attore, ed aveva come protagonista l’attrice premio Oscar Penelope Cruz. Il ruolo ricoperto dal giovane Castellitto era proprio quello del figlio di lei, che intraprende un viaggio con la madre dall’Italia a Sarajevo.

Pietro Castellitto è su Instagram

4. Ha un account personale. L’attore è presente sul social network Instagram con un profilo seguito da oltre 7 mila persone. All’interno di questo Castellitto ha ad oggi condiviso un totale di 57 post. Molti di questi sono dedicate a sue attività quotidiane, come anche a curiosità a lui legate. Molto presenti però sono le immagini relative al suo lavoro come interprete, tra cui anche quella che lo ritrae con il premio vinto allo scorso Festival di Venezia e la locandina promozionale del suo film da regista I predatori.

Pietro Castellitto ha una fidanzata?

3. È molto riservato. L’attore è diventato una delle personalità più chiacchierate della sua generazione a partire dal 2018, anno in cui ha ottenuto grande popolarità con il film La profezia dell’armadillo. Da quel momento in molti hanno iniziato a seguirlo sui social cercando di scoprire di più della sua vita privata. Castellitto però ha sempre evitato di condividere dettagli a riguardo, preferendo non far intromettere i media nella sua vita al di fuori del mondo dello spettacolo. Ad oggi, per tanto, non è possibile stabilire se egli abbia o meno una fidanzata.

Pietro Castellitto: quale agenzia lo rappresenta

2. È rappresentato da una nota agenzia. Attualmente Castellitto sembra essere sotto contratto con la IPC Promozioni Cinematografiche, agenzia che si occupa di gestire numerosi attori, attrici e registe nel panorama dello spettacolo italiano. Sul sito di questa è possibile ritrovare le principali informazioni su di lui, tra cui varie foto e tutti i lavori da lui svolti, sia al cinema che in televisione che altrove. Grazie a questo profilo sarà così possibile rimanere aggiornati sulle sue attività future.

Pietro Castellitto: età e altezza

1. Pietro Castellitto è nato a Roma, Italia, il 16 dicembre del 1991. L’attore e regista è alto 185 centimetri.

Fonte: IMDb

Die Hard: le curiosità sulla saga con Bruce Willis

Die Hard: le curiosità sulla saga con Bruce Willis

Divenuta una delle saghe cinematografiche d’azione più celebri di sempre, Die Hard comprende oggi cinque titoli usciti in sala in un arco temporale che va dal 1988 al 2013. Protagonista assoluto è l’attore Bruce Willis, che ricopre qui il ruolo del poliziotto John McClane. Nel corso degli anni, questi si è trovato coinvolto in avventure sempre più estreme e rischiose, in missioni adatte soltanto ad un uomo “duro a morire”. Anche per merito di ciò, il personaggio è stato indicato come uno dei più iconici del cinema, nonché uno dei più importanti nella carriera di Willis.

Tutto ebbe inizio con il romanzo Nulla è eterno, Joe, pubblicato nel 1979 dallo scrittore Roderick Thorp. Il primo film della saga, Die Hard – Trappola di cristallo, è infatti la trasposizione cinematografica di questo. Il titolo ebbe poi un tale successo che i produttori decisero di dar vita ad una serie di sequel. Fu così che arrivarono 58 minuti per morire – Die Harder (1990) e Die Hard – Duri a morire (1995). Dopo una pausa di 12 anni, la saga ha visto prendere vita il quarto film, Die Hard – Vivere o morire (2007), seguito poi dal quinto e attualmente ultimo capitolo, Die Hard – Un buon giorno per morire (2013).

Complessivamente, tutti i film della saga si sono rivelati buoni successi commerciali. A fronte di un budget totale di circa 390 milioni di dollari, i cinque film di Die Hard hanno fruttato un guadagno di oltre 1,4 miliardi. Ad oggi non si conosce il destino della saga. Willis ha sempre dichiarato di voler realizzare un sesto capitolo, con il quale poter salutare una volta per tutte il personaggio. Dal 2013 ad oggi, tuttavia, non sono state rilasciate notizie a riguardo. Ciò ha portato a pensare che, se ci sarà, bisognerà attendere un po’ più del previsto per un nuovo film della serie.

Die Hard: la trama dei film

Die Hard – Trappola di cristallo (1988)

Con il primo film si fa la conoscenza di John McClane, poliziotto di New York rientrato a Los Angeles per passare la Vigilia di Natale con la propria famiglia. Desiderando fare una sorpresa a sua moglie Holly, questo si presenta al grattacielo Nakatomi Plaza, dove lei lavora. Qui viene invitato ad unirsi ai festeggiamenti natalizi, ma poco incline alla baldoria McClane tende a farsi un po’ da parte. È così che, nel momento in cui un gruppo di terroristi invade l’ambiente, riesce a nascondersi e architettare un piano di salvataggio. A capo dell’operazione vi è però Hans Gruber, uomo privo di scrupoli e dotato di grande intelligenza, che darà filo da torcere al poliziotto.

Il suo intento è infatti quello di rubare una serie di titoli di stato dal caveau dell’edificio, ottenendo così una fortuna di miliardi. McClane, intanto, si aggira per il palazzo tentando di neutralizzare i vari membri del gruppo. La sua tenacia, come anche il desiderio di riabbracciare la moglie, lo spingeranno a non arrendersi. Dotato di una ricetrasmittente, il poliziotto riesce a mettersi in contatto con Gruber, facendogli sapere che ha le ore contate. McClane, infatti, si affida al fatto che nessuno tra i terroristi conosce il suo volto, e pertanto può colpirli dove e quando meno se lo aspettano.

58 minuti per morire – Die Harder (1990)

È di nuovo la Vigilia di Natale. All’aeroporto di Washington John McClane attendo l’arrivo dell’aereo su cui viaggia la moglie Holly. I loro piani di passare la festività in modo tranquillo vengono tuttavia scombussolati nel momento in cui un gruppo di terroristi assale l’aeroporto e ne blocca il traffico aereo. Il colonello Stuart è a capo dell’operazione. Ex membro dell’esercito espulso per via di azioni illecite, questi punti a liberare l’ex generale corrotto, Ramon Esperanza, il quale sta anch’egli arrivando all’aeroporto per essere poi condotto a processo. I terroristi prendono possesso della torre di controllo, impedendo l’atterraggio dei voli in arrivo e lanciando la loro richiesta di liberazione.

Ancora una volta McClane riesce ad eludere la sorveglianza, iniziando a concepire un piano per salvare la situazione. Si troverà però a dover agire in fretta, poiché gli aerei in volo possiedono un’autonomia limitata. Quello su cui si trova sua moglie, in particolare, ha solo 58 minuti a disposizione prima di precipitare al suolo. A peggiorare l’azione ci pensa anche l’arrivo della polizia, che si dimostra impreparata a gestire la crisi. Tutto è nelle mani di McClane, e riprendere il controllo della torre è l’unico modo per lui di salvare la situazione.

Die Hard – Duri a morire (1995)

I guai per McClane non finiscono mai. Nel terzo film della saga un criminale che si fa chiamare Simon fa esplodere un grande magazzino nel centro di New York. Nel suo messaggio alla polizia, questi chiede espressamente di incontrare McClane. Messosi in contatto con il terrorista, il poliziotto scopre da lui che una serie di altre bombe sono state piazzate in altri luoghi particolarmente frequentati della città. Se non farà come dice, altra gente innocente morirà. Per impedire ciò, McClane dovrà sottoporsi ad una serie di strane prove, dove il mancato superamento di queste porterà alle conseguenze annunciate.

Durante una di queste, arriva in suo soccorso il commerciante Zeus Carver. Ma Simon non gradisce l’intromissione di questi, e per punizione obbliga anche lui a partecipare al sadico gioco. Nel frattempo, i servizi segreti riescono a scoprire la vera identità del terrorista. Questi è il fratello di Hans Gruber, che McClane uccise nel primo film. L’uomo sembra dunque in cerca di vendetta, ma il poliziotto capirà presto che dietro tale desiderio si nasconde un progetto più grande e spietato del previsto. Scoprire la sua posizione e fermarlo sarà l’unico modo per evitare una strage.

Die Hard – Vivere o morire (2007)

Sono passati diversi anni dalla sua ultima grande missione, e il poliziotto McClane è un uomo diverso, invecchiato ma tenace come sempre. Ancora una volta, però, si trova a dover salvare la situazione e l’intera nazione nel momento in cui l’FBI subisce un potente attacco informatico. Questo genera un blackout dei sistemi di sicurezza, mandando in tilt il paese. McClane viene così chiamato all’azione, con il compito di trovare l’hacker Matthew Farrell. A sua insaputa questi ha infatti contribuito a rendere operativo un progetto architettato dalla squadra di cyber-terroristi capitanati da Thomas Gabriel. Questi era un dipendente del Dipartimento della Difesa, e caduto in disgrazia cerca ora la vendetta.

Affiancato da Farrell, McClane tenta così di impedire altri attacchi, cercando allo stesso tempo di rintracciare la base operativa di Gabriel e dei suoi uomini. Il terrorista, però, è ben consapevole della fama del poliziotto, e per assicurarsi un vantaggio nei suoi confronti decide di rapire sua figlia Lucy. La faccenda diventa così personale, e McClane torna ad essere l’inarrestabile macchina da guerra che era, dimostrando di essere duro a morire proprio come un tempo. Nulla lo fermerà dal trovare i rapitori di sua figlia, e lo scontro sarà più sanguinoso che mai.

Die Hard – Un buon giorno per morire (2013)

Nel quinto capitolo della saga, John McClane lascerà gli Stati Uniti per recarsi a Mosca, in Russia, dove si trova il figlio Jack. Il suo obiettivo è infatti quello di riallacciare i rapporti con il giovane, ma prima di poter fare ciò dovrà risolvere un rognoso problema. Jack è infatti incarcerato e in attesa di un processo per omicidio. Nel tentativo di salvarlo, McClane si ritrova coinvolto in un’esplosione, durante la quale Jack e l’ex trafficante d’armi Yuri Komarov riescono a fuggire. Il poliziotto ha così l’occasione di ricongiungersi con il figlio, il quale però si dimostra distaccato nei confronti del padre. Prima di risolvere le loro questioni personali, i due dovranno prima riuscire a salvarsi da una minaccia incombente.

Ben presto, infatti, si scopre che il mandante dell’esplosione è Caghari, ex trafficante collega di Komarov. A causa del pentimento di quest’ultimo, ora diventato un informatore della CIA, il terrorista è determinato a rintracciarlo e ucciderlo. La sua paura è infatti che questi possa diffondere informazioni compromettenti, che rischierebbero di ostacolare la sua candidatura al Dipartimento della difesa russo. McClane, Jack e Komarov si ritrovano così a dover scappare dai loro nemici, cercando allo stesso tempo il modo di poter smascherare il piano del corrotto Caghari.

Die Hard: il cast dei film

Immaginare il personaggio di John McClane con il volto di un altro attore è ormai impossibile. Bruce Willis ha negli anni dimostrato di essere l’interprete giusto per la parte, sfoggiando un carisma unico e perfetto per il ruolo. Eppure, egli non fu la prima scelta per il ruolo, bensì la sesta. Prima di lui erano infatti stati considerati interpreti come Arnold Schwarzenegger, Sylvester Stallone e Harrison Ford. La scelta ricadde infine su Willis, il quale però all’epoca non era ancora particolarmente noto, e lavorava più in televisione che al cinema. La sua poca notorietà fu però allo stesso tempo ciò che convinse i produttori. Willis poteva infatti essere l’uomo qualunque in cui gli spettatori si sarebbero immedesimati. La scelta si rivelò poi vincente, e Willis entrò a far parte dell’olimpo degli eroi del cinema d’azione.

Accanto a lui, nel corso dei film si sono alternati una serie di celebri interpreti hollywoodiani. Il primo di questi è Alan Rickman, che nel primo film dà vita allo spietato Hans Gruber, personaggio rimasto particolarmente iconico. Si cita poi Samule L. Jackson nei panni di Zeus Carver, presente nel terzo film e anch’egli personaggio molto amato dal pubblico. Nel terzo capitolo è inoltre presente il premio Oscar Jeremy Irons, che dà volto a Simon Gruber. Villain del quarto film sono invece gli attori Timothy Olyphant, nei panni di Thomas Gabriel, e Maggie Q, in quelli di Mai Linh. Nel quinto e attualmente ultimo film è invece presente Jai Courtney nei panni di Jack McClane, figlio del protagonista.

Die Hard cast

Die Hard: dove vedere i film in streaming e in TV

Per gli amanti della saga, o per chi volesse vederla per la prima volta, è possibile fruirne grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. I film di Die Hard sono infatti presenti nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Infinity, Tim Vision, Google Play e Apple iTunes. Per vederli, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarli in totale comodità e al meglio della qualità video. Inoltre, il quarto capitolo della saga, Die Hard – Vivere o morire, verrà trasmesso in TV sabato 3 ottobre alle 21:20 sul canale Rete 4.

Fonte: IMDb

 

Miranda: trama e cast del film di Tinto Brass

Miranda: trama e cast del film di Tinto Brass

Divenuto celebre per i suoi film erotici, dove il corpo femminile è esaltato in tutte le sue forme, il regista Tinto Brass firma nel 1985 uno dei suoi titoli più celebri. Miranda è infatti uno dei più popolari titoli del regista milanese, in cui si ritrovano molti dei temi a lui più cari. Confezionato come una commedia piccante, il titolo trae libera ispirazione da La locandiera di Caro Goldoni, riadattandola storia nella Pianura Padana dei primi anni Cinquanta. Il nome della protagonista, che dà il titolo al film, è infatti un chiaro omaggio alla Mirandolina dell’opera teatrale. Il film ha inoltre il merito di aver reso celebre la sua protagonista, l’attrice Serena Grandi.

Al momento della sua uscita la pellicola non riscontrò particolari apprezzamenti da parte della critica, venendo trascurato come già capitato ad altri film del regista. Con il tempo, però, Miranda è stato rivalutato. Si è in particolare sottolineato come questo rappresenti un’affascinante e piccante affresco dell’Italia post-bellica. Brass, come sempre, ha il merito di aver saputo raccontare in modo leggero temi spesso considerati tabù, e che trovano qui invece ampio spazio.

Con Miranda, Brass si è così riconfermato maestro del voyeurismo. Il film, da lui ideato, è inoltre stato scritto insieme alla moglie Carla Cipriani, da sempre sua fidata collaboratrice e vera e propria musa ispiratrice del regista. Sono numerose le curiosità legate al titolo, dalla scoperta dell’attrice protagonista fino alle principali location utilizzate. Nonostante l’ambientazione padana, molto del film è stato infatti girato ad Ancona, mentre una delle sequenze più celebri, quella del ballo, si è svolta sulla spiaggia di Senigallia.

Miranda: la trama del film

La vicenda narrata si svolge nei primi anni Cinquanta, in un’Italia che sta ancora uscendo dal trauma della Seconda guerra mondiale. In questo contesto, nel cuore della Pianura padana, vive una prosperosa locandiera, di nome Miranda, la quale attende ormai da anni il ritorno dell’amato marito. Questi era infatti partito per la guerra, e sembra essere disperso. Mentre attende notizie circa la sorte del coniuge, Miranda non riesce però a resistere alle tentazioni e agli impulsi sessuali. Nel gestire la sua locanda, infatti, si imbatte in una serie di bizzarri personaggi, con i quali intreccia storie passionali più o meno serie.

Tra questi vi è l’autotrasportatore Berto, amante fisso con il quale dà spesso vita ad accesi litigi per via della gelosia di lui; il ricco ex fascista Carlo, costretto al confine per la sua appartenenza politica; il giovane americano Norman, tecnico di professione; e perfino Toni, il garzone della locanda. Trovandosi a lavorare a stretto contatto con Miranda, quest’ultimo ne è segretamente innamorato. La donna ha però ben intuito i suoi sentimenti, e cerca in tutti i modi di impedirgli di manifestarli. Passando così da un incontro sessuale all’altro, Miranda si intrattiene, tentando di condurre una vita spensierata.

Miranda: il cast del film

Ad interpretare il ruolo dell’esuberante protagonista vi è l’attrice Serena Grandi. Questa ha raggiunto la massima popolarità negli anni Ottanta grazie alla sua partecipazione ad alcune delle più famose pellicole del cinema erotico italiano. Grazie a questi film ha così avuto modo di mostrare le proprie forme da pin up. È però proprio la parte di Miranda a farle guadagnare il successo definitivo. Grazie a quel ruolo la Grandi è entrata nell’immaginario collettivo anche grazie alla sua prosperosità. Il ruolo della donna ambigua che si destreggia tra numerosi amori sarà poi quello da lei più ricoperto negli anni. Nel 1998 è inoltre tornata a recitare con Brass per il film Monella.

Nel film sono inoltre presenti anche altri noti nomi del cinema italiano di quegli anni. L’attore Franco Branciaroli, celebre interprete teatrale, conobbe grande successo grazie a questo film, dove ricopre il ruolo del garzone Toni. Franco Interlenghi, noto per essere stato uno dei protagonisti del film premio Oscar Sciuscià, ha qui recitato nei panni dell’ex fascista Carlo, uno dei personaggi principali del film. Per il ruolo dell’americano Norman, Brass affidò il ruolo al musicista blues Andy J. Forest, che in quegli anni stava vivendo una parentesi come attori. Infine, nel panni di Berto, si può ritrovare Andrea Occhipinti, oggi meglio noto come produttore cinematografico e fondatore, nel 1987, della società Lucky Red.

Miranda: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Per gli appassionati del film, o per chi desidera vederlo per la prima volta, sarà possibile fruirne grazie alla sua presenza nel catalogo di alcune delle principali piattaforme streaming oggi disponibili. Romanzo criminale è infatti presente su Chili Cinema e Google Play. In base alla piattaforma scelta, sarà possibile noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale al catalogo. In questo modo sarà poi possibile fruire del titolo in tutta comodità e al meglio della qualità video. È bene però notare che il noleggio permette la visione soltanto entro un tempo prestabilito, concluso il quale non sarà poi più disponibile. Il film verrà inoltre trasmesso in televisione sabato 3 ottobre alle ore 21:15 sul canale Cielo.

Fonte: IMDb

 

The Batman: 10 storie dei fumetti che vorremmo vedere nel film

The Batman: 10 storie dei fumetti che vorremmo vedere nel film

Ci sono tonnellate di iconici fumetti di Batman che non sono mai stati trasposti al cinema e che Matt Reeves potrebbe aver tranquillamente scelto di adattare per il suo attesissimo The Batman. Dal primo trailer sembra che Robert Pattinson interpreterà una versione del Cavaliere Oscuro decisamente dark e che l’Enigmista – nonostante la presenza di altri iconici villain – sarà l’antagonista principale. In attesa di scoprire maggiori dettagli sulla trama, Screen Rant ha raccolto 10 iconiche storyline dai fumetti che potrebbero finire al centro della storia del cinecomic:

Year One

Robert Pattinson è molto più giovane di tutti i precedenti Batman apparsi al cinema, il che rende più che plausibile un adattamento cinematografico della trama di “Year One”. Funzionando da prequel, la trama di questo fumetto ci mostra com’era la vita di Batman prima che decidesse di indossare il costume e diventare ufficialmente il Cavaliere Oscuro.

In effetti, questa trama si adatta molto all’atmosfera del film di Reeves, dal momento che il fumetto è opera di Frank Miller, che di solito interpreta Batman come una figura bruta capace all’occorrenza di mostrare la propria grinta. Nel fumetto l’Enigmista non fa ancora la sua comparsa, ma c’è comunque un accenno al Joker. È interessante notare che questa storia presenta anche delle versioni più giovani dei personaggi di Jim Gordon e Selina Kyle, che vivono le loro vite prima di entrare prepotentemente a far parte di quella di Batman.

The Long Halloween

“The Long Halloween” è una delle storie di Batman più importanti, nonostante la sua trama non sia mai stata trasposta in nessun adattamento cinematografico. Il Cavaliere Oscuro di Christopher Nolan presentava molte sottotrame ed elementi tratti da questa serie, principalmente le parti riguardanti il ​cattivo principale e le sue origini, ossia Due Facce.

Detto questo, quasi tutti i cattivi dell’universo di Batman hanno un ruolo piuttosto importante in “The Long Halloween”, il che significa che sia per questo film che in futuro, una volta che il nuovo franchise di Reeves avrà preso piede, potremmo benissimo vedere un adattamento fedele di questa iconica storia.

Hush

“Hush” è una trama di Batman assolutamente meravigliosa che deve ancora arrivare sul grande schermo. “Hush” introduce il cattivo omonimo del titolo, che è diventato rapidamente un grande antagonista a causa di quanto sia personale il suo legame con Bruce Wayne. Questa trama, amata e acclamata dalla critica, ha ottenuto un adattamento animato che purtroppo ha condensato la storia e ha persino cambiato la svolta finale, con grande disprezzo dei fan di tutto il mondo.

Probabilmente si può presumere che con Batman, che è davvero una macchina da soldi per la DC in questo momento, non si vogliano correre rischi su “Hush”, dal momento che il fumetto non presenta nessuno dei cattivi che più famosi agli occhi del pubblico. Detto questo, The Batman ed eventuali sequel sarebbero una grande opportunità per introdurre definitivamente il personaggio. 

Knightfall

Con Robert Pattinson nei panni del nuovo Batman, è altamente probabile che vedremo Knightfall al fianco di un’interpretazione così fresca e giovane dell’eroe. Il team dietro il nuovo franchise potrebbe davvero fare qualcosa di molto importante con “Knightfall” e finalmente dargli l’attenzione che merita. Inoltre, sarebbe fantastico vedere una rappresentazione più fedele di quella storyline legata al l’Uomo Pipistrello.

Year 100

“Year 100” non è un fumetto che ha ricevuto tanto successo dalla critica quanto il resto dei titoli in questa lista, ma ciò non significa che non sarebbe un candidato incredibile per un adattamento. In effetti, “Year 100” si sposerebbe alla grande con la direzione che la DC dovrebbe intraprendere.

Forse la DC non è totalmente contraria a fare qualcosa di così crudo come “Year 100”, ma forse l’hanno evitato perché in realtà non c’è Bruce Wayne nei panni di Batman in questo fumetto. La storia si svolge in un futuro lontano in cui qualcuno eredita il mantello e il cappuccio per combattere il governo fascista che ha conquistato l’America. Il fatto è che Batman è stato quasi dimenticato in quest’epoca, portando quindi le persone a chiedersi chi ci sia davvero sotto la maschera.

Hi Diddle Riddle

Con Batman che è stato quasi sempre rappresentato in maniera seriosa e cupa nei vari adattamenti arrivati al cinema nel corso degli anni, sarebbe davvero interessante se la WB decidesse di trarre ispirazione da quella che è in realtà una buona trama legata all’Enigmista e tratta dalla famosa serie degli anni ’60 con Adam West.

Prendere spunto da una trama assai più spensierato introdurrebbe una sorta di distacco ironico davvero innovativo e divertente rispetto al materiale originale, il che potrebbe non far sembrare The Batman un altro rimaneggiamento di ciò che molti registi hanno già provato a fare in passato.

Zero Year

Il lavoro su “Zero Year” che Scott Snyder ha fatto è durato per oltre un anno, arrivando a sfiorare i 13 mesi. Si tratta sicuramente di una storia molto forte per l’Enigmista, ma è anche una storia di origini, quindi il cocktail perfetto per essere il materiale di partenza per un nuovo film. Mostra anche come l’Enigmista possa essere considerato una seria minaccia per il Cavaliere Oscuro, e non soltanto un eccentrico folle a cui piacciono fin troppo gli indovinelli…

The Riddler

“The Riddler” è stata in realtà l’introduzione del personaggio in “Detective Comics”. Mette in mostra le sue capacità di creare trappole mortali, piuttosto che presentarlo semplicemente come un odioso nerd che vuole dimostrare quanto sia più intelligente di Batman.

È ovviamente anche quell’odioso nerd che tutti conosciamo, ma è molto più di quello. Paul Danom che lo interpreterà nel film di Reeves, dovrebbe essere in grado di catturare lo spirito di quella run. Poiché sin tratta dell’introduzione dell’Enigmista e sembra che i realizzatori siano andati avanti e abbiano interpretato in modo più oscuro la sua storia, questo debutto classico sarebbe decisamente all’altezza del nuovo film.

Dark Knight, Dark City

Sebbene abbia tecnicamente curato solo la copertina, è abbastanza ovvio che gli autori e gli artisti siano stati influenzati dallo stile e dalle storie di Mike Mignola per questo fumetto, che approfondisce le origini occulte di molti dei cattivi di Gotham, a cominciare dall’evocazione di un demone.

A parte questo, questa serie a fumetti è una delle prime rappresentazioni dell’Enigmista che lo inquadra come personaggio sadico e temibile, piuttosto che come il goffo e fastidioso personaggio descritto fino a quel momento. 

E. Nigma, Consulting Detective

Anche se quest’arco narrativo molto probabilmente non accadrà fino a quando un nuovo Joker non verrà stato stabilito all’interno del nuovo franchise, ha sicuramente senso dal momento che L’Enigmista gioca un ruolo importante nel film. Questo era in realtà un episodio di “Justice League Action”, ma è degno di nota per la sua rappresentazione particolarmente interessante dell’Enigmista.

Viene costretto dalla Justice League a rispettarli poiché è l’unica persona che conoscono da essere abbastanza intelligente da capire come funziona il cervello di quel pazzo del Joker. Nello specifico, hanno bisogno che lui capisca dove il Clown Principe del Crimine ha rinchiuso il Cavaliere Oscuro.

Cry Macho è il nuovo progetto cinematografico di Clint Eastwood

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Cry Macho è il nuovo progetto cinematografico di Clint Eastwood

Clint Eastwood, 90 anni compiuti lo scorso 31 maggio, ha trovato il suo prossimo progetto cinematografico. Come riportato da Deadline, infatti, la leggenda del cinema hollywoodiano dirigerà e interpreterà per conto della Warner Bros. un nuovo film dal titolo Cry Macho.

La pellicola sarà basato sull’omonimo libro scritto da N. Richard Nash, che ha curato anche l’adattamento cinematografico insieme a Nick Schenk (in origine Nash aveva scritto una sceneggiatura – risalente ai primi anni ’70 – che venne poi adattata in romanzo). Al Ruddy e Jessica Meier figureranno come produttori, insieme a Tim Moore e allo stesso Clint Eastwood grazie a Malpaso. Al momento non sappiamo quando partiranno le riprese, ma pare che Eastwood sia già alla ricerca di location per il film. È probabile, comunque, che la pellicola riesca ad arrivare nelle sale già a partire dal prossimo inverno.

In Cry Macho, Clint Eastwood interpreterà un’ex allevatore di cavalli – nonché ex rodeo star – che, nel 1978, accetta da un suo ex capo di riportare in Texas il giovane figlio dell’uomo, che si trova in Messico preda di una madre alcolizzata. Il New York Times ha descritto il romanzo come il racconto morale di due personaggi che si aiutano a vicenda durante una viaggio in balia di ricordi dolorosi.

L’ultimo film diretto da Clint Eastwood è stato Richard Jewell, uscito nel 2019 e basato sulla storia vera dell’omonimo poliziotto statunitense che divenne noto in relazione all’attentato occorso alle Olimpiadi estive del 1996 ad Atlanta, in Georgia. L’ultimo film diretto e interpretato da Eastwood, invece, è stato Il Corriere – The Mule, uscito nel 2018 e basato sulla storia vera di Leo Sharp, un veterano della seconda guerra mondiale che divenne un corriere per il cartello di Sinaloa.

Justice League Dark: la trama del film di Guillermo del Toro mai realizzato

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Siamo tutti a conoscenza del fatto che, prima dell’arrivo al cinema di Batman v Superman: Dawn of Justice, la Warner Bros. aveva affidato a Guillermo del Toro lo sviluppo di Justice League Dark, film dedicato all’omonimo gruppo di supereroi composto da membri con poteri soprannaturali dell’Universo DC.

Quel film non ha mai visto la luce, ma adesso, grazie a Murphy’s Multiverse (generalmente molto affidabile quando di tratta di film di supereroi), sono emersi i dettagli su quella che sarebbe dovuta essere la storia del film. Secondo quanto riportato dal lungo articolo pubblicato dalla fonte, il protagonista assoluto del film era John Constantine, che all’inizio aveva abbandonato un famoso gruppo di supereroi noto come Shadowpact.

Dopo aver abbandonato quel gruppo – che sarebbe poi tornato durante il film grazie a personaggi come Black Orchid, Straniero Fantasma e Pandora – il detective del soprannaturale avrebbe poi formato la sua squadra grazie al contributo di Deadman, Etrigan, Swamp Thing e Zatanna. Secondo la fonte, l’obiettivo della Justice League Dark sarebbe stato quello di trovare i libri della vita e della morte per evitare ad un altro gruppo di villain – composto da Uomo Floronico, Johnny Appleseed e Klarion – di impossessarsene.

Nell’atto finale del film sarebbero morti diversi personaggi, tra cui Uomo Floronico, Klarion, Swamp Thing e perfino lo stesso John Constantine. In una scena post-credits, però, sarebbe stato rivelato che il celebre detective era riuscito ad ingannare la morte e che non era davvero morto. Inoltre, pare che il film – definito come il più grande progetto mistico mai realizzato dalla WB – avrebbe dovuto presentare tantissimi cameo di molti personaggi DC, tra cui anche Detective Chimp e Animal Man.

Il futuro della Justice League Dark tra cinema e tv

Ricordiamo che a Gennaio di quest’anno è arrivata la notizia che film e serie tv basati sulla serie a fumetti Justice League Dark sono tornati ufficialmente in sviluppo alla Warner Bros. Nel progetto sarà coinvolto anche J.J. Abrams insieme alla sua Bad Robot. Chissà se per queste nuove iterazioni verranno utilizzate alcune delle idee pensate proprio per il film mai realizzato di Guillermo del Toro

Grey’s Anatomy 17×01: promo dal primo episodio

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Grey’s Anatomy 17×01: promo dal primo episodio

Il network americano della ABC ha diffuso il promo di Grey’s Anatomy 17×01, il primo atteso episodio della diciassettesima stagione di Grey’s Anatomy.

Iscriviti a Disney+ per guardare Grey’s Anatomy e le più belle storie Disney, Pixar, Marvel, Star Wars, National Geographic e molto altro. Dove vuoi, quando vuoi.

Grey’s Anatomy 17×01

La diciassettesima stagione di Grey’s Anatomy uscirà giovedì 12 novembre 2020. Vincitrice del Golden Globe Award 2007 per la migliore serie televisiva drammatica e nominata per più Emmy, inclusa la serie drammatica “Grey’s Anatomy” è considerato uno dei più grandi programmi televisivi del nostro tempo. Il medical drama ad alta intensità, giunto alla diciassettesima stagione, segue Meredith Gray e il team di medici del Grey Sloan Memorial che devono affrontare quotidianamente decisioni di vita o di morte. Cercano conforto l’uno dall’altro e, a volte, qualcosa di più della semplice amicizia. Insieme scoprono che né la medicina né le relazioni possono essere definite in bianco e nero.

In Grey’s Anatomy 17 ritorneranno i personaggi Meredith Grey (stagioni 1-in corso), interpretata da Ellen Pompeo, Alexander “Alex” Michael Karev (stagioni 1-in corso), interpretato da Justin Chambers, Miranda Bailey (stagioni 1-in corso), interpretata da Chandra Wilson, Richard Webber (stagioni 1-in corso), interpretato da James Pickens, Jr., Owen Hunt (stagioni 5-in corso), interpretato da Kevin McKidd, Teddy Altman (stagioni 6-8, 15-in corso, ricorrente 14), interpretata da Kim Raver, Jackson Avery (stagione 7-in corso, ricorrente 6), interpretato da Jesse Williams, Josephine “Jo” Alice Wilson (stagione 10-in corso, ricorrente 9), interpretata da Camilla Luddington, Margaret “Maggie” Pierce (stagione 11-in corso, guest 10), interpretata da Kelly McCrearyGreg Germann come Tom Koracick, Benjamin Warren (stagioni 12-14, ricorrente 6-in corso, guest 7), interpretato da Jason George,  Andrew DeLuca (stagione 12-in corso, guest 11), interpretato da Giacomo Gianniotti Caterina Scorsone nei panni di Amelia Shepherd.

Grey’s Anatomy è stato creato ed è prodotto da Shonda Rhimes (“Scandal”, “How to Get Away with Murder”, “Station 19”). Betsy Beers (“Scandal”, “How to Get Away with Murder”, “Station 19”), Mark Gordon (“Saving Private Ryan”), Krista Vernoff (“Shameless”), Debbie Allen, Zoanne Clack, Fred Einesman, Andy Reaser e Meg Marinis sono i produttori esecutivi. “Grey’s Anatomy” è prodotto da ABC Signature, che fa parte dei Disney Television Studios, insieme a 20th Television e Touchstone Television.

The Flash: Billy Crudup di nuovo in trattative per il film

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The Flash: Billy Crudup di nuovo in trattative per il film

Arriva da The Hollywood Reporter la notizia che Billy Crudup è di nuovo in trattative per tornare a vestire i panni di Henry Allen, il padre di Barry Allen, in The Flash, l’atteso cinecomic DC dedicato al Velocista Scarlatto che sarà diretto da Andy Muschietti, regista di IT e IT – Capitolo Due

Cudrup aveva già interpretato il personaggio in Justice League di Zack Snyder ed era già stato associato al progetto nel lontano 2016, quando The Flash era ancora nelle mani del regista Rick Famuyiwa, che abbandonò poi il progetto ad Ottobre dello stesso anno. Da allora il progetto ha visto il susseguirsi di una serie alternata di registi e sceneggiatori, per cui ad un certo punto il ritorno del personaggio di Henry non è stato più così scontato.

Sempre la fonte fa notare che anche Kiersey Clemons era inizialmente coinvolta per tornare nei panni di Iris West (il personaggio sarebbe dovuto apparire in Justice League, ma è stato poi tagliato dalla versione cinematografica). Al momento non sappiamo se la WB sarà pronta a siglare un nuovo accordo con l’attrice – proprio come accaduto con Crudup – e, soprattutto, se la stessa sarà disponibile per quando partiranno le riprese a Londra il prossimo anno.

Tutto quello che c’è da sapere su The Flash

Ricordiamo che The Flash arriverà al cinema il 1 luglio 2022. Il film sarà diretto da Andy Muschietti, regista di IT e IT – Capitolo Due. Ezra Miller tornerà a vestire i panni del Velocista Scarlatto dopo un cameo in Batman v Superman: Dawn of Justice e Justice League. Confermata anche la presenza di Michael Keaton e Ben Affleck, che torneranno entrambi a vestire i panni di Batman. Il film dovrebbe essere ispirato alla serie a fumetti “Flashpoint” del 2011, scritta da Geoff Johns e disegnata da Andy Kubert.

Fast and Furious 9 slitta ancora a causa di No Time to Die

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Fast and Furious 9 slitta ancora a causa di No Time to Die

Com’era prevedibile, sulla scia del rinvio di No Time to Die, la Universal Pictures ha deciso di posticipare ancora una volta anche Fast and Furious 9, il nono capitolo della celebre saga che sarebbe dovuto arrivare al cinema quest’anno ma che a causa della pandemia di Covid-19 è stato posticipato al 2021.

È sempre Deadline, infatti, a rivelare che Fast and Furious 9 è stato posticipato di bene due mesi, proprio per evitare problemi di concorrenza interna alla Universal: inizialmente previsto per il 2 Aprile 2021, arriverà adesso nelle sale americane il 28 maggio dello stesso anno, in occasione del weekend del Memorial Day. Questo è solo l’ennesimo rinvio per il film: in origine la pellicola sarebbe dovuta arrivare nelle sale già ad aprile del 2019; successivamente è stata posticipata a Maggio di quest’anno e poi – a causa del Covid-19 – ad Aprile del 2021, fino al nuovo rinvio causato ancora dalla pandemia mondiale.

Con il rinvio di No Time to Die al 2021, fino a Dicembre – mese in cui dovrebbero arrivare nelle sale sia Dune che Wonder Woman 1984 della Warner Bros. – i cinema internazionali e quelli statunitensi aperti saranno privi di grandi blockbuster di richiamo. Ad oggi è impossibile prevedere se la major deciderà di posticipare ulteriormente i due attesissimi titoli o di “rischiare” comunque e perseguire la strada già intrapresa con Tenet.

Tutto quello che c’è da sapere su Fast and Furious 9

In Fast and Furious 9 reciteranno i veterani del franchise Vin DieselCharlize TheronJohn CenaMichelle RodriguezJordana BrewsterLudacrisTyrese Gibson e Helen Mirren. Nel cast anche Michael Rooker e Cardi B.

La regia sarà firmata da Justin Lin, già regista di numerosi capitoli del franchise, mentre la release del film è stata spostata all’aprile 2021 (inizialmente il film sarebbe dovuto arrivare al cinema nel 2020).

Ricordiamo che il decimo capitolo della saga è già in pre-produzione. Secondo quanto riferito, il capitolo numero 10 della saga concluderà definitivamente la serie principale Fast and Furious, a seguito degli eventi che vedremo nel nono capitolo. Questa informazione ci fa pensare che alla fine del franchise si sia pensato più a un dittico di chiusura che a due film separati.

Spider-Man 3: Jamie Foxx ha anticipato un nuovo look per Electro?

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Internet è letteralmente esploso alla notizia, arrivata nella giornata di ieri, che Jamie Foxx è ufficialmente in trattative con i Marvel Studios per tornare a vestire i panni di Electro in Spider-Man 3, il film con Tom Holland che arriverà al cinema il prossimo anno. L’attore premio Oscar aveva già interpretato il ruolo in The Amazing Spider-Man – Il potere di Electro di Marc Webb, film uscito nelle sale nel 2014 e in cui era Andrew Garfield ad interpretare l’Uomo Ragno.

Naturalmente, sono in molti adesso a chiedersi se la versione del celebre villain apparsa nel film di Webb sarà la stessa che vedremo nel nuovo cinecomic sull’Uomo Ragno in arrivo al cinema il prossimo anno. A questa domanda pare abbia dato involontariamente una risposta lo stesso Jamie Foxx, e probabilmente l’attore si è lasciato sfuggire più di quanto avrebbe dovuto.

Sul suo profilo Instagram, infatti, il premio Oscar ha condiviso alcune fan art di Spider-Man, confermando il suo coinvolgimento nel film e anticipando un nuovo look per il personaggio, dichiarando che non sarebbe tornato ad essere “blu”. Una fan art in particolare ha colpito l’attenzione dei fan: le tre iterazioni cinematografiche di Spider-Man (Tobey Maguire, Andrew Garfield e Tom Holland) sovrastate dallo sguardo minaccioso di Electro.

A pochi minuti dalla pubblicazione, però, il post di Foxx è stato subito cancellato (nonostante gli screenshot dello stesso abbiano subito iniziato a circolare): quasi sicuramente, l’attore non aveva ricevuto il permesso di confermare il suo coinvolgimento nel film, né di fare qualsiasi tipo di riferimento al Multiverso. È infatti opinione comunque, proprio in seguito alla diffusione della notizia del ritorno dell’Electro di Foxx, che Spider-Man 3 possa effettivamente aprire le porte all’esplorazione del Multiverso (cosa che dovrebbe avvenire in maniera ancora più approfondita in Doctor Strange in the Multiverse of Madness).

Cosa sappiamo di Spider-Man 3?

Di Spider-Man 3 – che arriverà al cinema il 17 Dicembre 2021 – si sa ancora molto poco, sebbene la teoria più accredita è quella secondo cui il simpatico arrampicamuri sarà costretto alla fuga dopo essere stato incastrato per l’omicidio di Mysterio (e con il personaggio di Kraven il Cacciatore che sarebbe sulle sue tracce). Naturalmente, soltanto il tempo sarà in grado di fornirci maggiori dettagli sulla trama, ma a quanto pare il terzo film dovrebbe catapultare il nostro Spidey in un’avventura molto diversa dalle precedenti…

Tom Holland si è unito al MCU nei panni di Peter Parker nel 2016: da allora, è diventato un supereroe chiave all’interno del franchise. Non solo è apparso in ben tre film dedicati ai Vendicatori della Marvel, ma anche in due standalone: Spider-Man: Homecoming e Spider-Man: Far From Home. La scorsa estate, un nuovo accordo siglato tra Marvel e Sony ha permesso al personaggio dell’Uomo Ragno di restare nel MCU per ancora un altro film a lui dedicato – l’annunciato Spider-Man 3 – e per un altro film in cui lo ritroveremo al fianco degli altri eroi del MCU.

Tomb Raider 2: Alicia Vikander aggiorna sulle riprese

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Tomb Raider 2: Alicia Vikander aggiorna sulle riprese

Ad Aprile dello scorso anno è stato ufficialmente confermato che Tomb Raider, il riavvio del franchise ispirato al videogioco del 2014 e che ha visto protagonista nei panni di una giovane Lara Croft il premio oscar Alicia Vikander, avrebbe avuto un sequel. Da allora, non ci sono più stati aggiornamenti sul progetto.

Adesso, in una recente intervista con Good Morning America (via EW), è stata proprio Vikander ad aggiornare in merito al sequel, anticipando che le riprese del film dovrebbero partire il prossimo anno. “Il nostro piano era quella di iniziare a girare quest’anno”, ha dichiarato l’attrice. “Ovviamente tutto è cambiato a causa della pandemia. Le cose sono molto diverse al momento. Per ora ne stiamo discutendo, quindi spero di poter iniziare a girare l’anno prossimo.”

Il sequel di Tomb Raider sarà diretto da Ben Wheatley. La sceneggiatura del secondo capitolo è stata affidata a Amy Jump, nota per la sua collaborazione di lunga data con il regista e partner, con il quale ha co-scritto la pellicola d’azione Free Fire (che vedeva nel cast Brie LarsonCillian Murphy e Armie Hammer), Kill List, A Field In England, SightseerseHigh-Rise.

In merito al sequel, ad oggi sappiamo davvero poco riguardo la direzione della trama delle prossime avventure di Lara Croft al cinema. Di certo lo sguardo femminile della Jump e l’esperienza maturata nel campo del genere action fanno sperare in un progetto entusiasmante, e quanto pare le idee hanno già convinto la Vikander.

Vi ricordiamo che il film del 2018 si era chiuso con un cliffhanger, quindi aspettiamoci il ritorno della protagonista contro l’oscura organizzazione Trinity che si è infiltrata nella Croft Holdings, l’azienda di famiglia lasciatole in eredità dal padre.

No Time to Die posticipato ancora, uscirà nel 2021

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No Time to Die posticipato ancora, uscirà nel 2021

Arriva da Deadline la notizia che, a causa della pandemia di Covid-19 che costringe ancora i cinema americani e di altri paesi del mondo alla chiusura, Universal Pictures e MGM hanno deciso di posticipare ancora una volta No Time to Die, l’attesissimo venticinquesimo capitolo della saga di James Bond.

Si tratta del terzo rinvio ufficiale per l’ultimo film del longevo franchise in cui apparirà Daniel Craig: inizialmente previsto per lo scorso Aprile, il film è stato posticipato a Novembre (tra l’altro, l’uscita per il prossimo mese era stata di recente confermata!). Adesso No Time to Die è stato definitivamente posticipato al 2021, precisamente al 2 Aprile.

In una nota ufficiale, è stato dichiarato: “MGM, Universal e i produttori di Bond, Michael G. Wilson e Barbara Broccoli, oggi hanno annunciato che l’uscita di No Time to Die, 25esimo film della serie di James Bond, è stata rimandata al 2 Aprile 2021 in modo da essere visto dal pubblico in sala in tutto il Mondo. Capiamo che lo slittamento sarà una delusione per i nostri fan ma ora non vediamo l’ora di condividere il film il prossimo anno.”

Giusto ieri era stato diffuso il videoclip ufficiale del brano trainante della colonna sonora originale del film (e che accompagnerà i titoli di testa), interpretato da Billie Eilish. Con l’uscita rimandata ufficialmente ad Aprile del 2021, Bond 25 arriverà adesso nelle sale ad un anno esatto di distanza dall’uscita inizialmente programmata.

In No Time to Die, Bond si gode una vita tranquilla in Giamaica dopo essersi ritirato dal servizio attivo. Il suo quieto vivere viene però bruscamente interrotto quando Felix Leiter, un vecchio amico ed agente della CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La missione per liberare uno scienziato dai suoi sequestratori si rivela essere più insidiosa del previsto, portando Bond sulle tracce di un misterioso villain armato di una nuova e pericolosa tecnologia.

Il film vedrà protagonisti un cast d’eccezione composto da Daniel CraigLéa SeydouxRalph FiennesRami MalekNaomie HarrisBen WhishawJeffrey WrightAna De Armas, Rory Kinnear, Dali Benssalah, Billy Magnussen, David Dencik e Lashana Lynch.

Le Streghe, trailer del film con Anne Hathaway

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Le Streghe, trailer del film con Anne Hathaway

Da Roald Dahl in arrivo prossimamente Le Streghe, con Anne Hathaway, Octavia Spencer e Stanley Tucci, ecco il trailer.

Il film vedrà Anne Hathaway nel ruolo che era stato di Angelica Huston, ovvero la Strega Suprema, con lei anche Octavia Spencer e Stanley Tucci. La Warner Bros Italia fa invece sapere che il film arriverà invece prossimamente al cinema, e restiamo quindi in attesa di scoprirne la data di distribuzione in sala.

Le Streghe si avvale del regista premio Oscar Robert Zemeckis (Forrest Gump), e ha come protagonisti le attrici premi Oscar Anne Hathaway (Les Misérable, Ocean’s 8) e Octavia Spencer (The Help, La forma dell’acqua – The Shape of Water), il candidato all’Oscar Stanley Tucci (i film di Hunger Games, Amabili resti) e la leggenda della commedia e pluripremiato Chris Rock. Fa parte del cast anche l’esordiente Jahzir Kadeem Bruno (la serie TV “Atlanta”), al fianco di Codie-Lei Eastick.

La sceneggiatura è di Guillermo Del Toro, Robert Zemeckis e Kenya Barris (l’imminente “Shaft”), basata sul libro di Roald Dahl. Il film è prodotto dallo stesso Zemeckis, al fianco di Jack Rapke, Guillermo del Toro, Alfonso Cuaron e Luke Kelly; mentre la produzione esecutiva è di Michael Siegel, Gideon Simeloff, Marianne Jenkins e Jackie Levine.

La squadra creativa di Zemeckis include un elenco di suoi frequenti collaboratori, tra cui il direttore della fotografia nominato all’Oscar Don Burgess (“Forrest Gump”), lo scenografo Gary Freeman, il montatore Jeremiah O’Driscoll, e la costumista nominata all’Oscar Joanna Johnston (“Allied: Un’ombra nascosta”, “Lincoln”).

Una produzione Image Movers, Necropia / ExperantoFilmoj, “The Witches” si sta girando presso gli Studios della Warner Bros. di Leavesden, nel Regno Unito.

Jeff Goldblum rispiega la teoria del caos a Sam Neill

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Jeff Goldblum rispiega la teoria del caos a Sam Neill

Mentre sono in corso le riprese di Jurassic World: Dominion che come sappiamo vedrà il ritorno dei protagonisti del film originale Sam Neill e Laura Dern  nell’universo, un altro noto interprete del film, Jeff Goldblum continua attraverso il suo profilo instagram a stuzzicare i propri fan e oggi ha postato in divertente video.

Nel video in question Jeff Goldblum richiama alla mente dei fan una nota scena del primo film nel quale spiegava a Laura Dern  la Teoria del Caos, questa volta però lo fa a Sam Neil come potete vedere nel video di seguito. In realtà il video ha un intento più nobile, ovvero quello di invita gli americani ad andare a votare.

Jurassic World: Dominion vedrà sia Chris Pratt che Bryce Dallas Howard tornare nei loro ruoli. Insieme a loro, ritroveremo anche Justice Smith, Daniella Pineda, Jake Johnson e Omar SyLaura Dern e Sam Neill riprenderanno rispettivamente i ruoli che avevano in Jurassic Park, rispettivamente la Dr. Ellie Sattler e il Dr. Alan Grant. I personaggi sono stati visti per l’ultima volta nel Jurassic Park 3 del 2001. Un altro eroe originale, Ian Malcolm, interpretato da Jeff Goldblum, ha firmato per tornare in Jurassic World 3. Goldblum è stato visto l’ultima volta in Jurassic World: Il Regno Distrutto.

Le Streghe di Robert Zemeckis su HBO Max in USA, in sala nel resto del mondo

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Originariamente atteso al cinema per ottobre 2020, Le Streghe di Robert Zemeckis arriverà direttamente su HBO Max. A informarci è Deadline, che riferisce che il film, nuovo adattamento dell’omonima fiaba di Roald Dahl, sarà distribuito sulla piattaforma dal 22 ottobre.

Il film vedrà Anne Hathaway nel ruolo che era stato di Angelica Huston, ovvero la Strega Suprema, con lei anche Octavia Spencer e Stanley Tucci. La Warner Bros Italia fa invece sapere che il film arriverà invece prossimamente al cinema, e restiamo quindi in attesa di scoprirne la data di distribuzione in sala.

Le Streghe si avvale del regista premio Oscar Robert Zemeckis (Forrest Gump), e ha come protagonisti le attrici premi Oscar Anne Hathaway (Les Misérable, Ocean’s 8) e Octavia Spencer (The Help, La forma dell’acqua – The Shape of Water), il candidato all’Oscar Stanley Tucci (i film di Hunger Games, Amabili resti) e la leggenda della commedia e pluripremiato Chris Rock. Fa parte del cast anche l’esordiente Jahzir Kadeem Bruno (la serie TV “Atlanta”), al fianco di Codie-Lei Eastick.

La sceneggiatura è di Guillermo Del Toro, Robert Zemeckis e Kenya Barris (l’imminente “Shaft”), basata sul libro di Roald Dahl. Il film è prodotto dallo stesso Zemeckis, al fianco di Jack Rapke, Guillermo del Toro, Alfonso Cuaron e Luke Kelly; mentre la produzione esecutiva è di Michael Siegel, Gideon Simeloff, Marianne Jenkins e Jackie Levine.

La squadra creativa di Zemeckis include un elenco di suoi frequenti collaboratori, tra cui il direttore della fotografia nominato all’Oscar Don Burgess (“Forrest Gump”), lo scenografo Gary Freeman, il montatore Jeremiah O’Driscoll, e la costumista nominata all’Oscar Joanna Johnston (“Allied: Un’ombra nascosta”, “Lincoln”).

Una produzione Image Movers, Necropia / ExperantoFilmoj, “The Witches” si sta girando presso gli Studios della Warner Bros. di Leavesden, nel Regno Unito.

Un Passo Dal Cielo, fiction tv: cast, trama e anticipazioni

Un Passo Dal Cielo, fiction tv: cast, trama e anticipazioni

Tra le tantissime fiction proposte dalle maggiori rete televisive nazionali, ce n’è una che sembra mettere d’accordo un po’ tutti. Si tratta della serie Un Passo Dal Cielo, in onda su Rai 1, con il mitico Terence Hill e Daniele Liotti.

Attiva dal 2011, la fiction ha come protagonista il comandante di squadra del Corpo Forestale di San Candido, in Trentino-Alto Adige ruolo prima interpretato da Terrence Hill e poi da Daniele Liotti. Trattandosi di una serie poliziesca all’italiana, Un Passo Dal Cielo segue le indagini del Corpo Forestale e della Polizia, che in ogni puntata sono impegnati a risolvere in tandem un difficile caso.

Un Passo Dal Cielo cast e trama

Protagonista della prima stagione è Pietro Thiene (Terence Hill), ispettore superiore del Corpo Forestale di San Candido. Grazie alla sua grande conoscenza della natura e soprattutto delle montagne, Pietro lavora spesso con la Polizia per collaborare alla risoluzione dei casi più difficili.

Nonostante il suo atteggiamento sempre calmo e controllato, Pietro nasconde però un passato assai doloroso. Durante una scalata in montagna, molti anni prima, sua moglie ha purtroppo perso la vita e il dolore di quel lutto sembra non averlo abbandonato.

[ATTENZIONE! SPOILER]

A rigirare il dito nella piaga c’è anche sua cognata Claudia (Bettina Giovannini), che spesso lo accusa di essere l’unico responsabile della morte della sorella. Ma nonostante i loro dissapori, in più di un’occasione Pietro aiuta suo nipote Giorgio (Gabriele Rossi), figlio di Claudia, che si mette fin troppo spesso nei guai. Pietro, infatti, protegge il nipote quando il ragazzo ruba un’auto della forestale; questo gesto non solo riavvicina zio e nipote ma riesce a riconciliare anche i due cognati. Ad assistere Pietro nelle sue avventure tra i monti, inoltre, c’è Felicino Scotton (Francesco Salvi), detto Roccia, sovrintendente capo forestale nonché suo grande amico.

Decisamente più confusionario ma non per questo meno professionale, nella squadra di San Candido c’è anche il vice questore aggiunto Vincenzo Nappi (Enrico Ianniello). Da poco trasferitosi in Trentino, Nappi è un napoletano verace, simpatico e socievole, estremamente leale e imbattibile nel suo lavoro ma con una disastrosa vita sentimentale. Appena arrivato perde la testa per Silvia Bussolati (Gaia Bermani Amaral), la bella veterinaria che fa impazzire tutta la città.

A complicare la vita di Nappi c’è colui che dovrebbe essere il suo braccio destro, l’assistente capo Huber Fabricetti (Gianmarco Pozzoli), poliziotto pasticcione e sempliciotto ma con un grande cuore.

Un Passo Dal Cielo 2 trama

Nonostante si tratti di una fiction poliziesca a puntate, la seconda stagione di Un Passo Dal Cielo è incentrata tutta su di un solo delitto (o quasi). In questa stagione Pietro si trova a soccorrere Anja (Catrinel Marlon), una ragazza dell’Europa dell’Est che purtroppo, in seguito, viene uccisa. Le indagini della polizia fanno pian piano riaffiorare i dettagli del passato oscuro della ragazza; si scopre che Anja è una pusher e che probabilmente è stata uccisa per un regolamento di conti.

Pietro, che forse mostra fin troppo interesse per la ragazza, si ripromette di fare qualunque cosa pur di trovare l’assassino di Anja. Tutta la seconda stagione è infatti dedicata alle indagini dell’omicidio della ragazza.

[ATTENZIONE! SPOILER]

Nel frattempo in paese le vite sentimentali dei protagonisti della serie si complicano. Nappi, impegnato ormai ufficialmente con Silvia, sembra essere ormai preda di un’assurda gelosia. Questo suo stato d’inquietudine è causato dal ritorno in scena di Tobias (Raniero Monaco di Lapio), un famoso etologo nonché ex fidanzato di Silvia e con il quale la ragazza ha intenzione di partire per una missione in Alaska.

Intanto c’è anche un altro triangolo amoroso che affligge i cittadini di San Candido. La bella Chiara (Claudia Gaffuri), figlia di Roccia, perdutamente innamorata di Giorgio, il nipote di Pietro, si trova a dover affrontare una nuova rivale. Si tratta dell’amica barista Miriam (Miriam Leone), che sembra essere anch’essa interessata a Giorgio. Chi avrà la meglio, conquistando il cuore di Giorgio?

Un Passo Dal Cielo 3: l’addio di Terence Hill

Come per la seconda, anche la terza stagione di Un Passo Dal Cielo è incentrata su di un unico caso al quale collaborano la Polizia e la Forestale.

[ATTENZIONE! SPOILER]

Natasha (Caterina Shulha), una ex prostituta, chiede aiuto a Pietro per ritrovare suo figlio Eugenij che le è stato purtroppo sottratto dal suo protettore anni prima. Nonostante la diffidenza nei confronti della ragazza e della sua storia, Nappi e Thiene cominciano a indagare. Dopo una serie di buchi dell’acqua, finalmente la Polizia scopre dov’è nascosto il figlio di Natasha. Pare infatti che il suo protettore l’abbia venduto ad una ricca coppia sposata che ha adottato il bambino. Grazie all’esame del dna, la ragazza riesce a provare di essere la madre biologica del piccolo Eugenij, che le viene restituito. Tuttavia i problemi per Natasha non sono finiti poiché c’è ancora chi la cerca di pareggiare i conti.

Nel frattempo, il vice questore aggiunto Vincenzo Nappi è stato lasciato dalla sua compagna Silvia, ormai in viaggio verso l’Alaska. Tuttavia c’è già qualcuno pronto a prendere il posto della veterinaria nel suo cuore; si tratta di Eva (Rocío Muñoz Morales) un’ex modella costretta a trasferirsi a San Candido per scontare la sua pena, ovvero i servizi alla comunità. L’infatuazione di Nappi, inizialmente a senso unico, viene poi ricambiata dalla bella Eva.

leggi anche: Rocco Schiavone fiction tv: cast, trama, libri e streaming

Anche per Chiara e Giorgio le cose sembrano andare per il verso giusto; i due, che ormai sono ufficialmente una coppia, sono intenzionati a sposarsi e il ragazzo a entrare nella forestale. Tuttavia nel corpo dei ranger spicca una new entry; si tratta di Tommaso Belli (Tommaso Ramenghi), nuova guardia forestale, sostituto di Silvia, odiatissimo da Giorgio. Coinvolto dalla polizia nella ricerca di Eugenij, Tommaso instaura un rapporto prima d’amicizia e poi d’amore con Natasha che cerca in tutti modi di aiutare, anche andando contro le regole.

Ma se la loro relazione, nonostante gli impedimenti riesce a sopravvivere, quella di Chiara e Giorgio naufraga. I due si lasciano, Giorgio abbandona Chiara e la forestale e comincia a frequentare Manuela (Giusy Buscemi), la sorella di Nappi. Chiara, invece, con il cuore in frantumi, decide di cambiar vita e trova un impiego come aiutante di Karl (Giovanni Scifoni), un cuoco bravissimo ma dal carattere impossibile. Complici le tante ore in cucina passate tra i fornelli e le furiose litigate, tra i due nasce una simpatia che presto si tramuta in amore.

A ‘guastare’ questo clima da happy ending c’è purtroppo l’addio di Pietro. Il capo della Forestale decide infatti di abbandonare il suo posto a San Candido per andare a lavorare in Nepal. A prendere il suo posto come nuovo ispettore capo forestale e come protagonista della serie è Francesco Neri, interpretato da Daniele Liotti.

Un Passo Dal Cielo 4 trama

La quarta stagione si apre con l’arrivo di un nuovo capo della forestale, Francesco Neri (Daniele Liotti) che prende il posto di Pietro Thiene. Come il suo predecessore, anche Francesco è tormentato dai fantasmi del suo passato. Neri sembra infatti avere sulla coscienza la morte di suo figlio. A causa, infatti, di una sua disattenzione e di una pistola lasciata incustodita, il piccolo si è sparato e il colpo gli è stato purtroppo fatale.

[ATTENZIONE! SPOILER]

Quella tragedia ha distrutto le vite di Francesco e di sua moglie Livia (Daniela Virgilio) che, annientata dal dolore, l’ha lasciato e ora vive in una strana comunità religiosa poco fuori San Candido, gestita da Albert Kroess (Matteo Martari), detto Il Maestro. Preoccupato dal fatto che la comunità religiosa somigli fin troppo a una setta, Neri comincia a indagare sul Maestro che sospetta essere implicato in un omicidio.

Nel frattempo altre nubi si addensano su San Candido. Ormai felicemente fidanzato con la bella Eva, Nappi si trova a dover affrontare la sua prima minaccia sentimentale. A causa di una sfortunata serie di eventi, Eva viene fotografata insieme al rapper Fedez – guest star ricorrente nella stagione – e dipinta dai giornali scandalistici come la sua nuova fidanzata. Nonostante Eva sia innamorata solo del suo Vincenzo, è restia a smentire la notizia per godere di questa sua momentanea popolarità.

Oltre a dover fronteggiare la minaccia Fedez, Nappi è costretto anche a difendersi dagli attacchi di Cristina (Alice Torriani), sorella di Huber. La ragazza, perdutamente innamorata del vice questore aggiunto, fa di tutto per sabotare la sua relazione con Eva, mettendo zizzania ogni volta che può.
Allo stesso modo, anche Tommaso e Natasha sembrano essere infastiditi dall’ex fidanzato di lei, riapparso all’improvviso, portando scompiglio nella loro già complessa relazione.

Un Passo Dal Cielo 5: ultima stagione

Alcune delle vicende rimaste in sospeso nella stagione precedente, vengono riprese nella quinta e (per ora) ultima stagione di Un Passo Dal Cielo.

[ATTENZIONE! SPOILER]

Nonostante i suoi tentativi per incriminare Kroess e salvare sua moglie Livia dalla setta dei Deva, Francesco Neri è costretto a seppellire un altro membro della sua famiglia. Dopo la morte di Livia e con Il Maestro finalmente in carcere, il forestale può cominciare una nuova vita e inizia una relazione con l’etologa Emma (Pilar Fogliati). Ma questo suo desiderio di normalità, ha vita assai breve.

Amante della natura e dei lupi, proprio come il suo vecchio amico Pietro Thiene, ben presto Emma scopre di essere gravemente malata. Affetta da aneurisma cerebrale – ovvero una malformazione vascolare delle arterie cerebrali -, patologia quasi sempre letale, la donna cerca di vivere la sua vita al massimo, sfruttando ogni momento di gioia perché per lei potrebbe esser l’ultimo. Nonostante l’atteggiamento positivo di Emma, Francesco non riesce a darsi pace.

A complicare la vita del capo della Forestale è la scoperta di un figlio che non sapeva di avere. Sembra infatti che sua moglie, durante la permanenza nella setta Deva, sia rimasta incinta e che il bambino sia stato in affido. Neri si mette alla ricerca di questo bambino che è convinto possa essere il figlio adottivo di Bruno Moser (Stefano Cassetti) e sua moglie Ingrid Moser (Serena Autieri).

Nel frattempo la relazione tra Eva e Vincenzo sembra andare a gonfie vele. Non solo i due ormai vivono insieme ma pare si siano anche sbarazzati dei fastidiosi Fedez e Cristina che minavano il loro rapporto. Eva resta quindi incinta ma, a sorpresa, dopo aver messo al mondo la sua bambina, scappa, abbandonando Vincenzo e anche sua figlia.

Un Passo Dal Cielo 6: anticipazioni

La fiction Un Passo Dal Cielo, arrivata a 5 stagioni e 72 episodi, pare si stata rinnovata per una sesta stagione. Le riprese delle nuove puntate sono però cominciate con forte ritardo a causa della pandemia da Corona Virus ancora in corso. Tuttavia sembra che gli attori siano già tornati sul set dal 6 luglio 2020, nel rispetto delle misure di sicurezza anti-Covid. Ma cosa dovremmo aspettarci da questa nuova stagione?

Innanzitutto un cambio di location. Inizialmente girata in Trentino-Alto Adige, la fiction si trasferisce in Veneto, lasciando il bellissimo lago di Braies di San Candido che ha fatto da sfondo a tante avventure. In questa stagione, che sarà di sole 8 puntate e 16 episodi (due episodi per ogni puntata in onda), la storia riprenderà da dove l’avevamo lasciata.

[ATTENZIONE! SPOILER]

Nella sesta stagione Francesco Neri (Daniele Liotti) dovrà fare i conti con una nuova paternità, quella di Leonardo, il bambino di Livia cresciuto dalla famiglia Moser, e con la sua relazione con Emma. La malattia della donna ha gettato un’ombra sulla loro relazione; Emma potrebbe non avere molto più tempo da vivere e Francesco forse non è in grado di sopportare una nuova perdita.

Per il Neri ci saranno anche altre sfide da superare come quella di salvataggio di un bosco che rischia di essere distrutto dalla mano dell’uomo. Inoltre, ci sarà un’altra donna, Dafne, a occupare i suoi pensieri…

Anche il povero Vincenzo Nappi (Enrico Ianniello), abbandonato dalla moglie Eva, è adesso ‘costretto’ a occuparsi da solo di sua figlia. Tuttavia, a fargli ‘compagnia’ questa volta ci saranno ben due donne, Pamela e Carolina, che s contenderanno le sue attenzioni. [fonte: CiakGeneration]

Per il momento non si sa ancora quando andrà in onda Un Passo Dal Cielo 6 ma è probabile che si debba aspettare fino al 2021.

Un Passo Dal Cielo streaming

Tutte le puntate delle cinque stagioni di Un Passo Dal Cielo sono disponibili in streaming sul sito ufficiale di Rai Play. Per accedere ai contenuti multimediali basterà effettuare la registrazione sul sito.

Fonte: Wiki, CiakGeneration

MCU e Spider-Verse: 10 collegamenti che vorremmo vedere

MCU e Spider-Verse: 10 collegamenti che vorremmo vedere

In attesa di capire quale sarà il futuro “combinato” del MCU della Disney e dello Spider-Verse della Sony, ComicBookMovie ha ipotizzato 10 collegamenti tra i due universi che sarebbe molto interessante vedere sul grande schermo:

Blade/Morbius

La Sony sta per introdurre il Vampire Vivente sul grande schermo, così come i Marvel Studios hanno in programma di far debuttare il Cacciatore di Vampiri nel loro universo condiviso. Immaginare un potenziale crossover, dunque, non è così difficile!

Anche se al momento è davvero presto per ipotizzare un’apparizione di Morbious nel film dedicato a Blade, nulla esclude che i due personaggi possano realmente incontrarsi sul grande schermo, sia in qualità di nemici, sia magari per combattere l’uno di fianco all’altro. Probabilmente, tutto dipenderà da come verrà accolto Morbius dal pubblico…

Spider-Woman/SWORD

Se lo Spider-Verse e il MCU cominceranno davvero ad essere collegati – si spera senza rovinare alcuna continuity -, non è assurdo ipotizzare che Jessica Drew possa avere una sorta di affiliazione con lo SHIELD, lo SWORD o persino l’HYDRA.

L’introduzione di Spider-Man nell’universo Sony – si vocifera che l’annunciato cinecomic affidato a Olivia Wilde sarà dedicato proprio alla supereroina – potrebbe gettare le basi per approfondire tale dinamica. Anche in Spider-Man 3 potrebbe essere raccontata, ammesso però che il personaggio di Jessica sia stato contemplato nella storia…

Doctor Strange/Spider-Man

Doctor Stranger in the Multiverse of Madness sarà diretto da Sam Raimi. Sappiamo ormai da diverso tempo che il sequel esplorerà il concetto del Multiverso, quindi un incontro tra Stephen Strange e una vecchia iterazione dell’Uomo Ragno – magari proprio quella di Tobey Maguire – potrebbe davvero rappresentare una realtà.

Un incontro tra lo Stregone Supremo e l’originale arrampicamuri cinematografico sarebbe qualcosa di davvero spettacolare. D’altronde, siamo certi che alcuni fan pagherebbero oro pur di rivedere Maguire ancora una volta nei panni del personaggio. Inoltre, l’eventuale team-up potrebbe gettare tranquillamente le basi per una sorta di “estensione” live action dello Spider-Verse inaugurato con Spider-Man: Un Nuovo Universo

J. Jonah Jameson

Sappiamo già che ci sono dei piani per far tornare il personaggio di J. Jonah Jameson interpretato da J.K. Simmons dopo la breve apparizione nella scena post-credit di Spider-Man: Far From Home. Tuttavia, ci piacerebbe che il personaggio avesse, in futuro, un ruolo di maggior rilievo.

Ad esempio, un incontro tra Jonah e Eddie Brock avrebbe un enorme potenziale, così come le storie legate al direttore del Daily Bugle potrebbero avere un enorme impatto sul MCU. Un’altra ipotesi allettante sarebbe quella di vedere Jameson commentare gli eventi dell’universo cinematografico Marvel, cosa che potrebbe legare i due universi in maniera assolutamente divertente.

Kraven il Cacciatore

Sappiamo che J.C. Chandor si occuperà della regia di uno standalone interamente dedicato a Kraven il Cacciatore. Tuttavia, avrebbe senso per il personaggio fare il suo debutto in Spider-Man 3 e “prendere di mira” Peter Parker (soprattutto perché è possibile che il giovane eroe sia in fuga dopo essere stato incastrato per l’omicidio di Mysterio).

Sarebbe un modo davvero intelligente di legare i due progetti. Inoltre, se il prossimo film dedicato all’Uomo Ragno introdurrà davvero il celebre antagonista, allora il suo standalone potrebbe tranquillamente essere ispirato alla serie a fumetti “L’ultima caccia di Kraven”, da molti considerata una delle storie più belle mai scritte su Spider-Man.

Spider-Man/Sinistri Sei

Secondo un recente rumor, la Sony vorrebbe includere il personaggio di Captain America in una sorta di progetto dedicato ai Sinistri Sei, a cui la casa di distribuzione e produzione sta lavorando ormai da diverso tempo. Naturalmente, se la cosa dovesse rivelarsi vera, si tratterebbe di far interagire il gruppo di super villain con l’iterazione di Sam Wilson (nuovo Cap del MCU dopo il “ritiro” di Steve Rogers).

Al momento non sappiamo quali personaggi dell’universo di Spider-MAn verranno coinvolti nell’ipotetico progetto: ad ogni modo, il trailer di Morbius ha già anticipato la presenza nel film del personaggio di Avvoltoio (interpretato da Michael Keaton in Spider-Man: Homecoming), cosa che ha sua volta potrebbe aver anticipato non solo una connessione con il MCU ma anche l’arrivo dei Sinistri Sei sul grande schermo.

Venom/Guardiani della Galassia Vol. 3

Venom ha fatto riferimento al pianeta natale del simbionte e il franchise potrebbe sicuramente esplorare il lato cosmico del personaggio andando avanti (è difficile dire, però, se ci sarà spazio per questo nel sequel Venom: Let There Be Carnage). Tuttavia, con la Sony desiderosa di far utilizzare ai Marvel Studios questi personaggi, c’è la possibilità che possano essere referenziati in qualche modo in uno dei prossimi titoli del MCU in uscita.

Guardiani della Galassia Vol. 3 sembra una scelta logica, anche se il rischio è quello di ridurre tutto ad un semplice cameo. In alternativa, anche solo una menzione potrebbe funzionare. Non avrebbe molto senso per Star-Lord & co. legarsi ad un simbionte, ma questo potrebbe gettare le basi per qualcosa di molto più grande a livello generale (di cui parleremo a breve).

Il Multiverso

Per ragioni che non possiamo ancora comprendere del tutto, un film di Madame Web è in lavorazione alla Sony e, a meno che non si concentri su Julia Carpenter, potrebbe rivelarsi una visione piuttosto strana del personaggio.

Indipendentemente da ciò, con la capacità di Madame Web di vedere cosa sta succedendo nel Multiverso, ci sono modi in cui la sua storia potrebbe essere collegata agli eventi del sequel di Doctor Strange, ed è possibile che il personaggio possa essere nominato o far sentire la sua presenza proprio in quel film. Questo potrebbe anche rivelarsi un modo intelligente per spiegare come Spidey oscilla tra due mondi…

Spider-Man

Questo è un suggerimento abbastanza ovvio, ma se Sony sta davvero cercando di capitalizzare il successo del MCU, allora deve continuare a consentire ai Marvel Studios di realizzare film dedicati a Spider-Man.

Ciò significa che Peter Parker rimane parte degli eventi futuri e, se il franchise andrà avanti, è probabile che sarà una versione del personaggio che i fan vogliono ancora seguire. D’altronde, il contraccolpo alla fine della partnership tra i due studi è qualcosa che Sony dovrebbe ricordare! La decisione di proseguire la partnereship sarebbe una decisione aziendale intelligente e innegabilmente vantaggiosa per entrambe le società. 

E se tutti gli eroi fossero simbionti?

Venom è stato un flop per la critica, ma ha sicuramente avuto un impatto al botteghino. Con questo in mente, Kevin Feige potrebbe essere convinto ad andare avanti con una sorta di evento crossover basato su “Venomized”.

Quel fumetto ha avuto un grande impatto all’interno del VenomVerse e con la Marvel che possiede i diritti sul merchandising di Spider-Man, si potrebbero davvero raggiungere grossi numeri in termini di incasso. Non sarebbe curioso vedere personaggi come Capitan America, Thor e Loki “infettati” dagli alieni?

Un divano a Tunisi: recensione del film con Golshifteh Farahani

Un divano a Tunisi: recensione del film con Golshifteh Farahani

Tutto è in evoluzione nella Tunisia post Primavera araba. Anche le paure e le ossessioni della gente. Un bazar pieno di energia, nuove possibilità, qualche arretratezza e vecchi pregiudizi. Questo racconta Manele Labadi Labbé nella sua commedia d’esordio, Un divano a Tunisi, presentata alle Giornate degli Autori a Venezia 2019. A più di un anno di distanza, complice la pandemia, il film arriva nelle sale l’8 ottobre, prodotto da Kazak Productions  e distribuito da Bim.

La trama di Un divano a Tunisi

Selma, Golshifteh Farahani, è una trentacinquenne che vuole avviare la sua carriera di psicanalista. A Parigi non ha avuto fortuna, così scommette su Tunisi, la sua città natale, dove torna dopo la caduta del regime di Ben Ali per aprire uno studio nel palazzo in cui vivono i suoi zii. Deve confrontarsi con l’iniziale ostilità dei parenti, affrontare i pregiudizi, la burocrazia e la solerzia di un poliziotto, Naim, Majd Mastoura, particolarmente ostinato nel fare il suo dovere in un paese che, come Selma, sta cercando un nuovo equilibrio. Dalla sua però, la ragazza ha una grande tenacia e … Sigmund Freud.

Golshifteh Farahani, la nuova stella cacciata dall’Iran

Non sono semplici curiosità quelle che seguono sulla giovane e bellissima Golshifteh Farahani, attrice iraniana classe 1983, ma qualcosa che a ben guardare ha molto a che vedere con Un divano a Tunisi. Anzi, può illuminare alcuni aspetti della pellicola. L’attrice vive in Europa da quando nel 2008 è stata dichiarata non gradita al governo iraniano e dunque costretta all’esilio. Tra i motivi del bando, l’aver lavorato sotto la direzione di Ridley Scott per una produzione hollywoodiana come Nessuna verità, accanto a Leonardo Di Caprio, ma ha partecipato anche ad Exodus – Dei e re dello stesso regista, e più recentemente ad altre grandi produzioni come Pirati dei Caraibi -La vendetta di Salazar. Nn solo cinema indipendente (Come pietra paziente, About Elly), insomma, dove ha iniziato e che pure ancora frequenta volentieri. Dunque Farahani sa bene cosa significa essere lontani dal proprio paese, proprio come Selma, che però può scegliere di tornarvi. Ma la protagonista accenna anche a suo padre, esiliato durante il regime di Ben Ali, e afferma che questo ritorno è anche per lui. Il richiamo verso il luogo delle proprie radici e il tema dell’esilio sono dunque presenti nel film, sebbene solo attraverso pochi cenni.

Un divano a TunisiCosì, la regista e sceneggiatrice franco-tunisina Manele Labidi Labbé non sfrutta a pieno il potenziale di questa storia e neppure le potenzialità di un’attrice di talento come Faharani, che avrebbe potuto senz’altro mettere al servizio del personaggio di Selma il proprio vissuto, regalandole uno spessore e una capacità di coinvolgimento emotivo maggiori. Invece Labidi sceglie di non approfondire questi temi, così come sceglie di non raccontare molto di questa giovane psicoterapeuta, se non la sua determinazione e la fatica nell’affrontare un contesto inizialmente ostile. Ciò si deve forse al timore di sacrificare, così facendo, il tono leggero della commedia.

Un divano a Tunisi per capire la rivoluzione

Il film infatti, mette del tutto da parte i toni drammatici e in alcuni momenti prende anche le distanze dal realismo. Anzi, sceglie di stemperare i momenti di difficoltà della protagonista con una concessione al fantastico. Si pensi alla figura di Freud che la accompagna sempre, in varie forme. Questa contaminazione di generi è interessante e, ben dosata, fa sorridere.

Nelle intenzioni della regista, la psicoanalisi funge solo da pretesto per parlare di una donna giovane, indipendente, che lavora e vuole autodeterminarsi, in un paese ancora per molti versi ancorato a tradizioni obsolete e pregiudizi, e dell’impatto sulla popolazione della cosiddetta Rivoluzione dei Gelsomini, nata dal basso e che costrinse Ben Ali, al potere dall”87, a lasciare il paese nel 2011.

Se però Labidi è efficace nel tratteggiare un affresco composito fatto di pennellate colorate, vivaci e fresche, quanto fugaci, che regalano sorrisi viaggiando però quasi sempre in superficie, con qualche ingenuità nella trama e alcuni mutamenti un po’ troppo repentini, lo è meno quando tenta di spiegare la rivoluzione e le sue conseguenze. Guardando il film si ha l’impressione che tra la gente questo cambiamento sia stato vissuto più come un trauma, in senso negativo, che come una crisi positiva. Racconta un paese dal quale i giovani come Olfa, Aisha Ben Miled, vogliono fuggire anziché restare per costruire una Tunisia nuova, ora che hanno conquistato libertà e democrazia. Un paese ancora arretrato, che fatica a misurarsi con questa libertà, anche nei costumi e nel modo di essere. Si parla di integralismo religioso, di matrimoni combinati, di omosessualità – soprattutto grazie al personaggio del fornaio Raouf, interpretato da Hichem Yakoubi – ma anche di gestione clientelare della cosa pubblica. Il poliziotto Naim, Majd Mastoura – Orso d’oro a Belino per Hedi di Mohamed Ben Attia – paladino della legalità, appare come una mosca bianca. Insomma una Tunisia piena di potenzialità ancora per buona parte inespresse. L’auspicio di Labidi è quello di una liberazione finalmente anche culturale e mentale. È questa la scommessa sul proprio paese che la protagonista porta alla storia, col suo studio di  psicoterapia. Per accompagnarla, la regista sceglie la voce di Mina e le note di un classico della canzone italiana anni ’60 come Città vuota, assieme alla meno conosciuta Io sono quel che sono, che ben si confà al mood della protagonista e suggerisce un parallelo tra l’Italia del boom e la Tunisia di oggi, proprio in termini di opportunità di progresso da cogliere e potenzialità da sfruttare.

Un divano a Tunisi resta una commedia d’esordio vivace, dal buon ritmo, ma con qualche ingenuità di scrittura e qualche semplificazione di troppo. Il quadro rutilante di una Tunisia in cerca di un equilibrio, come in fondo la compassata protagonista, che mentre aiuta gli altri a liberarsi dalle proprie ansie e paure, aiuta sé stessa a ritrovarsi.

SFIDA AL PRESIDENTE – THE COMEY RULE, il trailer

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SFIDA AL PRESIDENTE – THE COMEY RULE, il trailer

A pochissime settimane dalle Elezioni Presidenziali americane 2020, una doppia prima serata evento il 12 e il 13 ottobre su Sky e in streaming su NOW TV con SFIDA AL PRESIDENTE – THE COMEY RULE, di cui viene rilasciato oggi il trailer ufficiale.

L’atteso political drama, in due parti da due ore ciascuna, è basato sul bestseller A Higher Loyalty: Truth, Lies, and Leadership, il memoir (al numero 1 della classifica del New York Times) di James Comey, che racconta dal punto di vista dell’ex direttore dell’FBI le vicende che portarono al suo allontanamento dal Bureau per mano dell’attuale presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Jeff Daniels nei panni dell’ex direttore dell’FBI e Brendan Gleeson in quelli del tycoon per una serie targata SHOWTIME e firmata da Billy Ray (Captain Phillips – Attacco in mare aperto, L’inventore di favole).

La prima parte si concentra sulle fasi iniziali del Russiagate e sull’indagine dell’FBI sulle e-mail di Hillary Clinton e il loro decisivo impatto sulla Election Night del 2016, quando Donald Trump stupì il mondo e fu eletto 45° presidente degli Stati Uniti d’America. La seconda parte, invece, è il racconto, giorno per giorno, della problematica relazione tra Comey e Trump, e si concentra sui primi mesi, intensi e caotici, della presidenza del magnate americano.

SFIDA AL PRESIDENTE – THE COMEY RULE – Lunedì 12 e martedì 13 ottobre alle 21.15 su Sky Atlantic e in streaming su NOW TV. Disponibile On Demand

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