Svelato il titolo di lavorazione di
Spider-Man 3, ancora una volta
un omaggio alla popolare sit-com degli anni ’90 Seinfeld.
Il film vedrà ancora una volta riuniti Tom
Holland e il regista Jon Watts, che
aveva già diretto Spider-Man:
Homecoming del 2017 e Spider-Man:
Far From Home dello scorso anno.
Come riportato da Production Weekly (generalmente molto
attendibile in materia di produzioni cinematografiche), le riprese
di Spider-Man 3 partiranno ufficialmente
quest’estate, mentre l’uscita nelle sale è fissata per il mese di
luglio del prossimo anno. Come già accaduto con i predecessori,
anche il titolo di lavorazione della terza avventura
cinematografica di Spidey ha una connessione con la sit-com
Seinfeld: il titolo di lavorazione del
film è infatti “Serenity Now”.
Per chi non lo sapesse, il titolo di
lavorazione di Homecoming era “Summer of George”, il
titolo di uno degli episodi della serie; Far From Home ha
portato avanti la tradizione con “Fall of George”, nonostante
quest’ultimo titolo non sia direttamente connesso con la serie tv;
“Serenity Now” non è solo il titolo di uno degli episodi della
stagione 9 dello show, ma potrebbe anche fare riferimento alla
storia che verrà raccontata nel film.
“Serenity Now”, un’espressione che
viene utilizzata per cercare di calmare qualcuno, potrebbe far
riferimento alla situazione in cui abbiamo lasciato Peter alla fine
di Far From Home, visibilmente scosso non solo per la
rivelazione della sua identità, ma anche perché è stato incastrato
per l’omicidio di Mysterio. Sicuramente, nel terzo film vedremo
Peter fare di tutto per riprendere il controllo della
situazione…
Tom
Holland si è unito al MCU nei panni di Peter
Parker nel 2016: da allora, è diventato un supereroe chiave
all’interno del franchise. Non solo è apparso in ben tre film
dedicati ai Vendicatori della Marvel, ma anche in due
standalone: Spider-Man:
Homecoming e Spider-Man: Far
From Home. La scorsa estate, un nuovo
accordo siglato tra Marvel e Sony ha permesso al
personaggio dell’Uomo Ragno di restare nel MCU per ancora un altro
film a lui dedicato – l’annunciato Spider-Man
3– e per un altro film in cui lo ritroveremo al
fianco degli altri eroi del MCU.
Celebre per la serie Élite,
l’attore spagnolo Miguel Bernardeau ha in breve
tempo guadagnato numerosi fan, attratti dalla capacità con cui
l’interprete ha saputo distinguersi all’interno della
serie
Netflix. Nella sua carriera c’è anche dell’altro, e
tra cinema e televisione l’attore non fa che dare prova di buona
versatilità, scegliendo i progetti che meglio possano metterne in
risalto le qualità. Ecco 10 cose che non sai di Miguel
Bernardeau.
Parte delle cose che non sai di Miguel Bernardeau
Miguel Bernardeau: i suoi film e le
serie TV
1. Ha recitato in due
lungometraggi spagnoli. Benché debba ancora compiere il
salto al di fuori della cinematografia del proprio paese, l’attore
può per ora vantare la partecipazione ai film It’s for Your Own
Good (2017), dove ricopre il ruolo di Dani, e Ola de
crìmines (2018), dove dà invece vita al personaggio di
Julen.
2. È noto per i suoi ruoli
in serie TV. Dopo aver debuttato in un piccolo ruolo nella
serie Cuéntame (2016), Bernardeau recita in
Inhibidos (2017), con il personaggio di Toni. L’anno
successivo è invece Isaac nella serie Sabuesos, a cui
prende parte per un totale di otto episodi. Il grande successo
arriva però nel 2019 con la serie
NetflixÉlite, dove
ricopre il ruolo di Guzmán recitando tra gli altri insieme
all’attore MiguelHerran, Itzan
Escamilla e Jaime
Lorente. Nel 2020 prende invece parte a
Caronte, serie originale di Amazon Prime Video.
Miguel Bernardeau è su
Instagram
3. Ha un account
personale. L’attore è presente sul social network
Instagram, dove ha un profilo seguito da 3,7 milioni di persone.
All’interno di questo l’attore è solito condividere foto scattate
in momenti di svago, con amici o colleghi, ma anche diverse
curiosità quotidiane o foto dei posti visitati. Non mancano poi
fotografie scattate per servizi di moda ma anche immagini
promozionali dei suoi progetti da interprete.
Miguel Bernardeau è fidanzato con
Aitana
4. Ha una relazione con una
nota cantante. Tramite alcuni post sul proprio profilo
Instagram, l’attore ha reso nota la propria relazione con la
cantante spagnola Aitana, nota per aver partecipato al programma
Operación Triunfo. I due si frequentano dal 2018, e hanno
in più occasioni dimostrato di voler tenere la propria relazione
lontana dall’invasività dei social media, condividendo di loro
quanto basta.
Miguel Bernardeau e Danna
Paola
5. Hanno smentito le voci su
una loro relazione. Nella serie Élite l’attore
recita insieme all’attrice Donna Paola, interprete
di Lucrecia. Nella prima stagione i due sono una coppia, e dopo
essere stati avvistati insieme ad alcuni eventi di gala, numerosi
fan hanno pensato ad una loro relazione anche al di fuori del set.
Tuttavia, l’attrice ha smentito tali voci, affermando che tra di
loro vi è solo una profonda amicizia.
Parte delle cose che non sai di Miguel Bernardeau
Miguel Bernardeau e Mina El Hammani
non stanno insieme
6. Non ha avuto una storia
con la sua collega. Molte sono le voci su presunte
relazioni dell’attore, e tra queste vi è quella che lo vede in una
storia con Mina El Hammani, che recita con lui
nella serie Élite. Tuttavia, anche queste voci sono state
smentite dai diretti interessanti, e per non alimentare ulteriori
equivoci Bernardieu ha svelato la propria relazione con Aitana.
Miguel Bernardeau e Krzysztof
Piatek
7. Condivide una somiglianza
con il calciatore. Numerosi fan hanno riscontrato una
certa somiglianza tra l’attore e il noto calciatore polacco,
attaccante nella squadra Hertha Berlino. Sul Web è possibile
trovare diversi post che sottolineano le somiglianze, come anche le
differenze, tra i due.
Miguel Bernardeau è Guzmán in
Élite
8. È entusiasta
dell’evoluzione del personaggio. Bernardeau si è
dichiarato particolarmente soddisfatto della crescita sfoggiata dal
personaggio di Guzmán. In particolare, l’attore ha apprezzato come
dall’essere un ragazzo educato e composto egli sia diventato una
personalità corrosa dall’odio, dandogli la possibilità di
sperimentare nuove sfumature.
Miguel Bernardeau: il suo
fisico
9. Ha sfoggiato un fisico
scultoreo. L’attore è un grande appassionato di surf,
sport che pratica frequentemente, condividendo su Instagram diversi
post a riguardo. Per poter riuscire in tale attività, l’attore è
solito allenarsi quotidianamente, sfoggiando così un fisico
particolarmente definito e scultoreo.
Miguel Bernardeau: età e
altezza
10. Miguel Bernardeau è nato
a Valencia, in Spagna, il 12 dicembre 1996. L’attore è
alto complessivamente 170 centimetri.
Celebre per il suo ruolo nella
serie
NetflixÉlite,
l’attore spagnolo Itzan Escamilla ha davanti a sé
una promettente carriera. Pur essendo per ora comparso sul grande
schermo in un’unica occasione, l’attore ha tuttavia avuto modo di
dimostrare le sue doti in diversi progetti televisivi. Ormai sempre
più noto, per Escamilla è giunto il momento di fare il salto di
qualità dando prova di poter diversificare con successo, ricoprendo
ruoli inediti con cui stupire i suoi fan. Ecco 10 cose che
non sai di Itzan Escamilla.
Parte delle cose che non sai di Itzan Escamilla
Itzan Escamilla: i suoi film e le
serie TV
1. È stato protagonista di
un lungometraggio. Nel novembre del 2019 esce in Spagna il
film Planeta 5000, che lo vede protagonista nel ruolo di
Sergio, giovane ragazzo che desidera entrare a far parte di una
misteriosa setta. Qui conoscerà Iris, che, al contrario, desidera
uscire dal circolo di cui è entrata a far parte. La storia tra i
due si dimostrerà così più complicata del previsto.
2. È noto per i suoi ruoli
televisivi. Escamilla debutta in televisione con la serie
spagnola Seis hermanas (2016), dove recita in un episodio.
Nello stesso anno prende parte a Victor Ros, dove recita
in un totale di sette puntate nel ruolo di Juan. Dopo ulteriori
ruoli in El final del camino (2017), El ministerio del
tiempo (2017) e Le ragazze del centralino (2017),
ottiene grande popolarità recitando nel ruolo di Samuel Garcìa
Domìnguez nella serie NetflixÉlite (2019-in corso).
Itzan Escamilla è su Instagram
3. Ha un account
personale. L’attore è presente sul social network
Instagram con un profilo seguito da 4 milioni di persone.
All’interno di questo l’attore è solito condividere curiosità
quotidiane, ma anche numerose foto scattate in momenti di svago.
Non mancano poi fotografie realizzate per servizi di moda o per
promuovere i suoi progetti da interprete.
Itzan Escamilla è fidanzato?
4. È molto
riservato. Da quando ha raggiunto una più ampia popolarità
l’attore è stato particolarmente attento a tenere privata la
propria vita sentimentale, evitando di condividere particolari
notizie sui social media. Ad ogni modo, secondo alcune
testimonianze, Escamilla avrebbe avuto una relazione con Victoria
Torresy fino al 2017, ma da quel momento pare che sia tornato ad
essere single.
5. Potrebbe avere una
relazione con una sua collega. Stando ad un post
pubblicato su Instagram dalla cantante e attrice Danna
Paola, quest’ultima e l’attore potrebbero avere una
relazione sentimentale, anche se non vi sono state conferme
ufficiali. I due si sono conosciuti sul set della serie
Élite, dove Paola interpreta il personaggio di Lucrecia
Montesinos.
Parte delle cose che non sai di Itzan Escamilla
Itzan Escamilla e Ester
Exposito
6. Sono entusiasti dello
sviluppo intrapreso dai loro personaggi. Nella seconda
stagione della serie, i personaggi interpretati dagli attori
Escamilla ed Exposito intraprendo una relazione che, seppur ricca
di complicazioni, permette ai due personaggi di trascorrere molto
più tempo insieme. I due attori si sono dichiarati entusiasti di
questa possibilità, affermando che lo sviluppo dei rispettivi
personaggi è stato particolarmente stimolante da interpretare.
Itzan Escamilla in Élite
7. Adora il suo
personaggio. In diverse interviste l’attore ha affermato
di essere particolarmente legato al personaggio di Samuel,
ritrovando in lui numerosi sentimenti comuni dell’adolescenza. In
particolare, l’attore si è detto entusiasta di poter dar vita al
suo senso di colpa e al suo desiderio di vendetta.
8. Aveva già lavorato con un
attore presente nella serie. In Élite, ad
interpretare il ruolo del fratello maggiore di Samuel è l’attore
Jaime
Lorente, noto anche per La casa di carta, e
con cui Escamilla aveva già collaborato nella serie Victor
Ros.
9. Si è allenato per
ottenere un fisico scultoreo. Uno dei motivi del fascino
di Samuel nella serie spagnola è il suo fisico particolarmente
curato. Escamilla ha infatti da sempre una grande attenzione nei
confronti del proprio corpo, cercando di esaltarsi al meglio.
Stando a quanto riportato da alcuni attori della serie, al momento
di girare delle scene a petto nudo Escamilla sarebbe solito
esercitarsi con alcune flessioni poco prima delle riprese, così da
gonfiare i muscoli.
Itzan Escamilla: età e altezza
10.Itzan
Escamilla è nato a Madrid, in Spagna, il 31 ottobre 1997.
L’altezza complessiva dell’attore è di 173 centimetri.
Eletto come uno dei comici più
bravi di sempre, Chris Rock si è negli anni
distinto per la sua poliedricità, avendo ricoperto il ruolo di
attore, doppiatore, regista, sceneggiatore e produttore. Celebe
anche per i suoi spettacoli da stand up comedian, Rock ha ottenuto
sempre più apprezzamenti da critica e pubblico, che ne hanno lodato
lo stile e le tematiche. Ecco 10 cose che non sai di Chris
Rock.
Parte delle cose che non sai di Chris Rock
Chris Rock: i suoi film
1. Ha recitato in noti
lungometraggi. Rock esordisce al cinema con il film
Beverly Hills Cop II – Un piedipiatti a Beverly Hills II
(1987), per poi recitare in celebri pellicole come Il principe
delle donne (1992), Arma Letale 4 (1998),
Dogma (1999), Jay & Silent Bob… Fermate
Hollywood! (2001), L’altra sporca ultima meta (2005),
Manuale di infedeltà per uomini sposati (2007), Un
weekend da bamboccioni (2010), Il funerale è servito
(2010), Cosa aspettarsi quando si aspetta (2012), Un weekend da
bamboccioni 2 (2013), Top Five (2014),
Inganni Online (2018), Matrimonio a Long Island
(2018) e, Dolemite Is My Name (2019), dove
recita accanto ad Eddie
Murphy, Spiral – L’eredità di Saw (2020).
2. Ha preso parte a
produzioni televisive. Dopo aver recitato in alcuni
episodi di note serie come Miami Vice (1987), Willy,
il principe di Bel-Air (1995), Tutti odiano Chris
(2005-2009), Louie (2011-2012) ed Empire (2015),
l’attore sarà protagonista dell’attesa quarta stagione di
Fargo (2020), dove ricoprirà il ruolo di Loy Cannon.
3. È anche regista,
sceneggiatore e produttore. Rock esordisce nel 2003 con
regista del film Head of State, per poi ricoprire
nuovamente il ruolo per i lungometraggi Manuale d’infedeltà per
uomini sposati e Top Five. Ha inoltre scritto e
prodotto i suoi film, come anche la serie Tutti odiano
Chris. Di recente ha poi realizzato la sceneggiatura del film
Spiral – L’eredità di Saw, di cui è anche produttore.
4. Si è distinto come
doppiatore. Dopo aver prestato la propria voce al
porcellino d’India Rodney, nel film Il dottor Dolittle,
l’attore è poi stato il doppiatore del personaggio Marty, la zebra
dei film Madagascar
(2005), Madagascar 2 (2008) e Madagascar 3 – Ricercati
in Europa. È stato inoltre la voce narrante della serie
comedy Tutti odiano Chris.
Chris Rock: i suoi stand up
5. Ha ottenuto grande
successo con i suoi spettacoli comici. Affermatosi per le
sue qualità comiche, l’attore ha negli anni dato vita ad alcuni
spettacoli di successo, dove ha potuto sfoggiare un ampio
repertorio che ha trovato ottimi riscontri da parte di critica e
pubblico. Tra i suoi spettacoli più acclamati si annoverano
Chris Rock: Bring the Pain (1996), Chris Rock: Bigger
& Blacker (1999), Chris Rock: Never Scared (2004),
Chris Rock: Kill the Messenger (2008) e Chris Rock:
Tamborine (2018).
Parte delle cose che non sai di Chris Rock
Chris Rock su Instagram e
Twitter
6. Ha un account su
Instagram. L’attore è presente sul social network
Instagram, dove possiede un profilo seguito da 3,5 milioni di
persone. All’interno di questo l’attore è solito condividere
immagini promozionali dei suoi progetti, ma anche numerose
curiosità quotidiane e foto scattate in momenti di svago, in
compagnia di amici o colleghi.
7. È presente sul celebre
social network. Rock è particolarmente attivo su Twitter,
dove ha un totale di 5,2 milioni di follower. Qui, oltre a
condividere aggiornamenti sui propri progetti, Rock è solito
esprimere la sua opinione sui principali fatti di cronaca e di
attualità, con una particolare attenzione alle cause legate alle
persone di colore.
Chris Rock in Spiral – L’eredità
di Saw
8. È una cosa totalmente
nuova per l’attore. Tra i motivi che hanno spinto Rock a
scrivere e interpretare il film horror Spiral – L’eredità di
Saw, nono capitolo della celebre saga cinematografica, vi è
quello della novità. Per l’attore si tratta infatti della prima
incursione in questo genere, ed egli si è dichiarato entusiasta a
riguardo, avendo così modo di sperimentare con qualcosa di mai
fatto prima.
Chris Rock: il suo patrimonio
10. È uno dei comici più
ricchi di Hollywood. Rock ha alle sue spalle una carriera
ricca di successi, dove si è distinto grazie ai molti ruoli
ricoperti. Grazie ai numerosi lavori svolti, infatti, ha potuto
diventare uno dei comici più pagati dell’industria, arrivando ad
ottenere un patrimonio stimato di circa 100 milioni di dollari.
Chris Rock: età e altezza
10. Chris Rock è nato ad
Andrews, nel Sud Carolina, Stati Uniti, il 7 febbraio
1965. L’attore è alto complessivamente 178 centimetri.
Noto tanto al cinema quanto in
televisione, l’attore Rob Lowe ha negli anni
costruito una solida carriera recitando in titoli particolarmente
celebri, accanto a celebri attori e registi. Con il tempo ha
dimostrato la propria versatilità spaziando attraverso i generi,
ottenendo prestigiosi riconoscimenti di critica e pubblico.
Ecco 10 cose che non sai di Rob Lowe.
Parte delle cose che non sai di Rob Lowe
Rob Lowe: i suoi film e le serie
TV
1. Ha recitato in celebri
lungometraggi. L’attore esordisce al cinema con il film
I ragazzi della 56ª strada (1983), per poi ottenere buona
popolarità grazie a St. Elmo’s Fire (1986), A
proposito della notte scorsa… (1986) e Square Dance –
Ritorno a casa (1987). Negli anni novanta recita invece in
film come Cattive compagnie (1990), Fusi di testa
(1997), Contact (1997) e Austin Powers – La spia che
ci provava (1999). Negli ultimi anni ha invece preso parte a
Austin Powers in Goldmember (2002), Thank You for
Smoking (2005), Il primo dei bugiardi (2009), diretto
da Ricky
Gervais, Sex Tape – Finiti in rete (2014) e
Monster Trucks (2017).
2. È noto per i suoi ruoli
televisivi. Dopo aver recitato in alcuni episodi di serie
come L’ombra dello scorpione (1994), The Lyon’s
Den (2003) e Salem’s Lot (2004), Lowe ottiene grande
popolarità grazie al ruolo di Sam Seaborn in West Wing – Tutti
gli uomini del presidente (1999-2006). Successivamente, forte
del nuovo successo ottenuto, prende parte a serie come Dr.
Vegas (2004-2006), Brothers & Sisters (2006-2010),
Californication (2011-2014), Parks and Recreation
(2010-2015), You, Me and the Apocalypse (2015),
Moonbeam City (2015), The Grinder (2015-2016),
Code Black (2016-2018), Wild Bill (2019), The
Lion Guard (2016-2019) e 9-1-1: Lone Star (2020).
3. Ha ricoperto il ruolo di
produttore. Nel corso della sua carriera l’attore si è
distinto anche per aver prodotto diversi tra i progetti da lui
interpretati. Tra questi si annoverano le serie The Lyon’s Den,
Dr. Vegas, Moonbeam City, The Grinder, Wild Bill e 9-1-1:
Lone Ranger. Ha inoltre prodotto il film televisivo The
Bad Seed (2018).
Rob Lowe è anche regista
4. Ha diretto il remake di
un noto film. Nel 2018 Lowe esordisce alla regia con il
film televisivo The Bad Seed, remake dell’horror Il
giglio nero (1956). Lowe è anche protagonista nel ruolo di
David, padre di una ragazza che si rivelerà essere l’incarnazione
del male. Quando le cose prenderanno una brutta piega, l’uomo sarà
costretto a fare un’atroce scelta. Il film ha ricevuto opinioni
contrastanti dalla critica, ma si è affermato grazie ad una buona
accoglienza di pubblico.
Rob Lowe ha dei figli
5. Ha avuto due figli dal
suo matrimonio. Nel 1990 l’attore conosce la truccatrice
Sheryl Berkoff sul set del film Bad Influence. I due
decidono di sposarsi l’anno seguente e nel 1993 nasce il primo
figlio della coppia, a cui si aggiungerà il secondo nato nel 1995.
Sin dal loro matrimonio la coppia ha mantenuto un basso profilo,
evitando di attirare su di sé le attenzioni dei media al fine di
condurre una vita tranquilla.
Parte delle cose che non sai di Rob Lowe
Rob Lowe e gli anni ’80
6. Fu il suo decennio
fortunato. Negli anni ’80 l’attore fu protagonista di una
serie di film particolarmente popolari, come St. Elmo’s
Fire e SquareDance – Ritorno a casa, che
gli permisero di entrare a far parte del cosiddetto Brat Pack,
riferito a un gruppo di attori e attrici di quel decennio che
divennero celebri per aver interpretato film legati alla cultura
degli adolescenti dell’epoca. Tra i nomi più noti di tale gruppo si
ritrovano quelli di Anthony Michael Hall,
Demi Moore, Tom Cruise, Ralph
Macchio e Michael J. Fox.
Rob Lowe in West Wing
7. Ha interpretato uno dei
personaggi di punta della serie. In West Wing – Tutti
gli uomini del presidente, l’attore ricopre il personaggio di
Samuel Norman Seaborn, Vice Direttore delle Comunicazioni della
Casa Bianca. Per tale ruolo l’attore ha ricevuto due nomination ai
Golden Globe, rispettivamente nel 2000 e nel 2001, e una ai
prestigiosi Emmy Award nel 2001.
8. Ha abbandonato la
serie.West Wing è sfortunatamente celebre anche
per le controversie legate alle paghe degli attori. Molti membri
del cast si lamentarono infatti della disparità presente sotto
questo punto di vista. Tra i più delusi da tale situazione vi fu
proprio Lowe, che al termine della quarta stagione abbandonò la
serie poiché non fu previsto per lui un aumento del salario.
L’attore ha sempre affermato di non rimpiangere questa scelta.
Rob Lowe in Parks and
Recreation
9. Il suo personaggio è
stato esteso all’intera serie. In Parks and
Recreation l’attore ricopre il ruolo dell’agente governativo
Chris Traeger. Il personaggio fa la sua comparsa nella seconda
stagione della serie, ed era inizialmente previsto che apparisse
come guest star soltanto per 8 episodi. Tuttavia, dato il buon
riscontro di pubblico e per via dell’interessamento di Lowe al
ruolo, il personaggio fu esteso all’intera serie, diventando membro
fisso del cast.
Rob Lowe: età e altezza
10. Rob Lowe è nato a
Charlottesville, in Virginia, Stati Uniti, il 17 marzo
1964. L’attore è alto complessivamente 178 centimetri.
Daniel
Craig vestirà per l’ultima volta i panni di James
Bond nell’attesissimo No Time To
Die. Il film, che uscirà nelle sale italiane il 9
aprile 2020, segnerà la fine di un’era particolarmente fortunata
per il longevo franchise. Craig saluterà ufficialmente l’iconico
personaggio dopo averlo interpretato in cinque film (soltanto
Sean Connery e Roger Moore erano apparsi in ben sette film
della saga).
Mentre aspettiamo di conoscere il
nome dell’attore che raccoglierà l’eredità di
Daniel Craig, non possiamo fare a meno di chiederci
chi sia stato il più grande interprete di Bond di tutti i tempi.
Forse, è stato proprio Craig il miglior attore che abbia mai
interpretato 007. Forse, i fan di Connery potrebbe avere qualcosa
da dire al riguardo… Ecco 10 motivi per cui Daniel Craig è stato la migliore incarnazione
di James Bond:
Sequenze d’azione memorabili
Quando si pensa alle migliori scene
d’azione nei film di Bond, non puoi non venire subito in mente la
sequenza in cui l’agente segreto combatte su un treno all’inizio di
Skyfall. nella scena in questione, Bond viene colpito per
sbaglio e dato per morto.
A differenza del Bond di
Sean Connery, quello di Daniel Craig ha sempre preferito l’azione, i
fatti, alle parole. Anche
Roger Moore ha elogiato la performance di Craig nelle
scene d’azione dopo aver visto
Skyfall, dichiarando: “Penso che le sue scene fossero
al limite dello straordinario. Nei primi 30 secondi del film ha
avuto più azione di quanta ne abbia mai avuta io in 14 anni di film
su Bond”.
Il Bond più “umano” di tutti
La maggior
parte delle iterazioni di Bond ha sempre fatto cose che non
potrebbero mai accadere nella vita reale. Con le incarnazioni di
Connery e Brosnan si è sempre lasciato che il fascino del
personaggio avesse la meglio sull’effettiva logicità degli eventi.
Il Bond di
Craig è sempre stato diverso, molto più vicino allo
spettatore di qualsiasi altra versione cinematografica.
In Casino
Royale, ad esempio, lo vediamo intento a lasciare il suo
lavoro e la sua posizione in nome dell’amore, per poi ritrovarsi al
centro di un inganno. A quanti di noi è capitato nella vita di
tutti i giorni?
Un abile guidatore
I film di Bond sono pieni zeppi di
inseguimenti in auto. 007 deve sempre fuggire da qualcuno o
inseguire i cattivi. Nessuno però, alla guida di un auto, è stato
migliore di
Daniel Craig. Il trailer di No Time to Die ci
ha già mostrato che nel film ci saranno inseguimento in auto a dir
poco spettacolari.
Guardando ai precedenti film,
Quantum Of Solace si apre con uno dei migliori
inseguimenti in auto di tutti i tempi: Bond è capace di accelerare
e contemporaneamente schivare i colpi mentre si reca a Siena,
inseguito da due Alfa Romeo 159. Per non parlare di
Spectre, con l’inseguimento tra Bond e lo scagnozzo di
Blofeld, Mr. Hinx, per le strade di Roma. Anche la corsa a
mezzanotte per salvare Vesper Lynd in Casino Royale resta
memorabile.
L’approvazione degli altri Bond
Quando
tutte le precedenti incarnazioni di Bond ti concedono la loro
approvazione, allora non c’è dubbio: sei uno 007 perfetto!.
Timothy Dalton una volta ha parlato della
performance di
Craig, dichiarando: “È un fatto e bisogna sostenerlo:
Daniel Craig è il miglior Bond di sempre”.
Roger Moore, invece, dichiarò a Time Magazine:
“Penso che sia il massimo Bond”.
Sia Sean Connery che Pierce Brosnan, invece, hanno sempre parlato
dell’incarnazione di Craig come di una performance
“fantastica”, “magnifica”. Addirittura
Brosnan, ricordando la sua esperienza nei panni di
007 e parlando del lavoro di
Craig, dichiarò al Guardian che semplicemente… il suo
Bond non era stato all’altezza.
Da sempre adatto al ruolo
Daniel
Craig è sempre stato adatto alla parte, ed è sempre
stato a suo agio in giacca e cravatta. La sequenza di apertura di
Spectre, in cui lo vediamo camminare sui tetti
mentre tiene in mano una pistola, ne è una prova sufficiente. E a
proposito di Craig, sempre
Roger Moore una volta disse: “A me sembra un
assassino. Sembra che sappia davvero cosa sta facendo. Sembra che
sappia davvero imbrogliare a backgammon.”
Sean Connery – che quando era più giovane
venne nominato l’uomo più sexy del mondo – all’epoca venne ritenuto
troppo bello per la parte, tanto che nemmeno il creatore di Bond,
Ian Fleming, era convinto del suo casting. All’epoca l’autore
disse: “Non è proprio quello che avevo immaginato per James
Bond. Sto cercando il Comandante Bond e non uno stuntman con l’aria
da bambinone.”
Il Bond più “longevo” di tutti
Sono
trascorsi 14 anni da quando
Daniel Craig ha interpretato James Bond per
la prima volta. Sean Connery ha interpretato il personaggio
per 9 anni, mentre Roger Moore per 12. Connery
si ritirò come Bond nel 1971, prima di tornare nel 1983 nel film
Mai dire mai (non riconosciuto come film
ufficiale della saga di Bond).
Nonostante una volta abbia
dichiarato: “Preferirei tagliarmi i polsi che fare un altro
Bond”, ad oggi
Craig resta l’attore che ha vestito i panni
dell’iconico agente per il maggior numero di anni. L’unica attore a
non aver deciso di sua spontanea volontà di lasciare l’eredità di
007 ad un altro collega è stato Pierce Brosnan, che dopo Die Another
Day venne sostituito per scelta della produzione.
L’alchimia con M
La morte di M interpretata da
Judi Dench è uno dei momenti più tristi dei film
di Bond con protagonista Daniel Craig. E questo soprattutto perché
sembrava essere uno dei personaggi di cui i moderni film della saga
mai avrebbero potuto fare a meno, tanto che in
Spectrela sua assenza si percepisce
chiaramente.
Dench è apparsa
per la prima volta nei panni di M in GoldenEye e anche
quando Brosnan è stato licenziato e il franchising
riavviato, l’attrice è stata riconfermata per la parte. Nonostante
la sua alchimia con il Bond di Brosnan non era
affatto male, è stata in realtà la sua alchimia con il Bond di
Craig a renderla ancora più unica e divertente.
Addirittura, gran parte della trama di Skyfall ruota attorno alla relazione
tra Bond e M: erano come madre e figlio, con M che rimproverava
sempre Bond ogni volta che faceva qualcosa di stupido.
Il re del box office
Secondo i dati raccolti da Forbes,
i film della saga di Bond con
Daniel Craig hanno incassato complessivamente circa
3.6 miliardi di dollari. Naturalmente, questa cifra aumenterà dopo
l’uscita di No Time to Die.
Craig può anche vantarsi di aver recitato nel film di
Bond più redditizio di tutti i tempi,
Skyfall), che ha guadagnato $ 1.218.849.723, realizzando
un profitto di $ 910.526.981.
Nessun film di Bond con
Daniel Craig ha guadagnato meno di 700 milioni di
dollari, e nessun film di Bond senza Craig ha guadagnato più di 700
milioni. Il pubblico ha dimostrato di amare l’attore britannico nei
panni di Bond: ecco perché non sorprende che i produttori lo
abbiano tenuto legato alla saga per così tanto tempo.
La critica si sbagliava
Ci fu una
vera e propria indignazione di massa quando
Daniel Craig venne annunciato come il prossimo Bond
nel lontano 2005. Ad alcuni non piaceva il fatto che fosse biondo
(nessun altro attore di Bond era stato biondo); ad altri non
piaceva il suo aspetto, mentre ad altri ancora “semplicemente” non
piaceva la sua carriera d’attore fino a quel momento.
Con un’ostinazione
così marcata, Craig avrebbe potuto scegliere di abbandonare il
ruolo. Ma non l’ha fatto! Si concentrò sulla produzione di
Casino Royale, che si rivelò uno dei migliori film di Bond
mai realizzati. Da allora, ogni tipo di critica cessò di esistere.
Anche quando film come Quantum Of Solace sono stati
criticati per l’esilità della trama, la performance di Craig è
stata sempre elogiata.
Il più grande consumatore di drink
In breve,
il Bond di
Daniel Craig ha sempre saputo come divertirsi. Nei
romanzi di Fleming, Bond beveva sempre e Craig fa praticamente lo
stesso. Ha consumato più quantità di alcol di qualsiasi altro Bond.
Beve anche la maggior parte dei liquori per film in
media.
In Casino
Royale appaiono 26 drink, mentre in Spectre 25.
Nessun altro film di Bond ha mai visto numeri simili. È abbastanza
sorprendente che finisca per non ubriacarsi mai!
Henry Golding ha
confermato che le riprese di
Snake Eyes, lo spin-off di G.I.
Joe, sono ufficialmente terminate. Attraverso il suo
account Instagram, infatti, la star
di Crazy & Rich e Last Christmas,
ha condiviso uno scatto che mostra un piccolo ciak con impresse
sopra quelle che dovrebbero essere le firme dei vari membri del
cast. Le riprese del film sono partite lo scorso anno e si sono
svolte a Vancouver.
Il film è basato sul personaggio di
Snake Eyes, presente nei fumetti di G.I. Joe, e dovrebbe raccontare
le sue origini. Il film era stato inizialmente annunciato nel 2018,
per un’uscita all’inizio del 2020, poi
rimandata. Robert Schwentke (RED) dirige
su una sceneggiatura firmata da Evan
Spiliotopoulos (La bella e la bestia).
Il personaggio Snake
Eyes è un membro chiave del team G.I.
Joe, un abile combattente e maestro di armi con un passato
tragico. È apparso in entrambi i precedenti film sui G.I. Joe,
G.I. Joe: La nascita dei Cobra del 2009 e il G.I. Joe:
La vendetta del 2013. Nessuno dei due film è stato accolto
molto bene dalla critica, anche se al botteghino hanno avuto buoni
risultati. Poco dopo l’uscita del secondo, è stato annunciato anche
un terzo film, che però non è mai stato realizzato a causa di
problemi di schedule degli attori.
Snake Eyes è stato interpretato
negli ultimi due film dall’attore e artista
marziale Ray Park. Poiché lo spin-off è
destinato a essere un importante ripartenza per il franchise, il
personaggio è stato assegnato a Golding, che, come accennato, sta
cominciando ad essere sempre più presente sul grande e piccolo
schermo.
Snake
Eyesruoterà intorno alla nascita del
protagonista che cerca di diventare un membro del Clan Arashikage,
team che ha lavorato come agenzia di serial killer per generazioni
usando l’inganno per guadagnarsi da vivere.
Scott Derrickson,
regista di Doctor Strange, ha rivelato
che sarebbe disposto a dirigere un film per la DC
dedicato al personaggio di Constantine. Soltanto
il mese scorso, il regista ha annunciato di aver ufficialmente
abbandonato la regia di Doctor Strange in the
Multiverse of Madness, che stando alle ultime notizie
dovrebbe adesso essere diretto da Sam
Raimi.
Quando un fan ha chiesto a
Derrickson su Twitter se sarebbe
interessato a dirigere un film dedicato alla Justice League Dark (ancora nei
piani della Warner
Bros. e della DC Films), il regista ha replicato: “Farei un
film su Constantine”. L’associazione non è casuale, dal
momento che John Constantine è proprio uno dei membri della Justice
League Dark.
Le spaventose iconografie legate
all’occulto sono un territorio assolutamente familiare per
Derrickson, che prima di lavorare con i Marvel Studios aveva diretto
principalmente pellicole horror (suoi infatti The Exorcism of
Emily Rose, Sinister e Liberaci dal male). Quando era
ancora collegato al progetto, il regista aveva suggerito che il
sequel di Doctor Strange avrebbe avuto numerose influenze
horror: ora che ha abbandonato il sequel, non sappiamo se i toni
del cinecomic vireranno ancora in quella direzione.
Anche se
Scott Derrickson ha soltanto espresso un
interesse, senza confermare alcun tipo di coinvolgimento in un
ipotetico piano della DC, non è escluso che un giorno il regista
possa effettivamente entrare a far parte del team di cineasti a
servizio della Warner Bros.
Annunciato ufficialmente questa
estate al Comic-Con di San Diego, Doctor Strange
2 vedrà Benedict
Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange.
Diretto da Scott Derrickson, il sequel vedrà
anche Wanda Maximoff alias Scarlet Witch (Elizabeth
Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista
dopo WandaVision. Le riprese
dovrebbero cominciare nella prima metà del 2020.
Secondo Collider, la
produzione ha fatto già un passo in avanti assumendo lo
sceneggiatore Jade Bartlett. Il suo ruolo non
è stato ancora chiarito, visto che lo script dovrebbe essere
firmato da Derrickson in persona e quindi Bartlett dovrebbe
intervenire solo a limare il testo o magari a scrivere a quattro
mani con il regista.
Il primo film su Doctor
Strange è uscito nel 2016 e ha raccontato la nascita
dell’eroe, dall’incidente di Stepehn Strange fino al confronto con
Dormammu. Nel film c’erano anche Benedict Wong,
Tilda
Swintone Chiwetel
Ejiofor. Rachel
McAdams non tornerà nei panni di Christine
Palmer. Abbiamo rivisto Strange in Infinity
Ware
inEndgame.
Giusto due giorni fa vi abbiamo
riportato la notizia che, a causa
dell’emergenza Coronavirus, le riprese del settimo
capitolo della saga di Mission
Impossiblea Venezia sono state ufficialmente
bloccate. Adesso, come apprendiamo da Repubblica.it, sono
state momentaneamente cancellate anche le riprese del film previste
a Roma.
La fonte riporta che le riprese di
Mission Impossible 7 si sarebbero dovute
svolgere prima a Venezia e, in seguito, a partire da metà marzo,
Tom
Cruise e la produzione sarebbero dovuti arrivare nella
Capitale per circa quaranta giorni di riprese. Al momento, è stato
tutto sospeso.
Come si legge nell’articolo di
Repubblica: “Le riprese in Italia di “Mission Impossible 7″
risultano per ora procrastinate: se la situazione nel nostro paese
si normalizzerà, il film verrà girato anche a Venezia e Roma,
altrimenti le location italiane saranno spostate altrove.”
Mission Impossible 7uscirà nelle
sale americane il 23 luglio 2021.
I prossimi due capitoli della saga
di Mission Impossiblevedranno
coinvolti anche Shea Whigham (Kong:
Skull Island), Hayley Atwell (Captain
America: Il primo vendicatore), Pom
Klementieff (Guardiani della Galassia)
e Nicholas
Hoult (X-Men, Mad Max: Fury
Road). Tom Cruise e Rebecca
Ferguson torneranno nei panni di Ethan Hunt e Ilsa
Faust.
I due film verranno girati in
contemporanea ma non è ancora chiaro quali altri membri del cast
torneranno sul set per le riprese. Christopher
McQuarrie scriverà e dirigerà i film, che faranno il
loro debutto nelle sale americane rispettivamente il 23 luglio 2021
e il 5 agosto 2022.
Nessun aggiornamento sul destino di
August Walker e Alan Hunley, i personaggi interpretati
da Henry Cavill e Alec
Baldwin, che secondo le ultime
indiscrezioni rientrerebbero nei piani di McQuarrie per i
sequel. Ma come farli tornare, visto che nel precedente film sono
morti?
Batman
Begins di Christopher Nolan ha riavviato con
grande successo le avventure del Cavaliere Oscuro al cinema, dopo
diversi anni che il personaggio ideato da Bob
Kane e Bill Finger non era più
comparso sul grande schermo. Il film del 2005 è stato il primo
capitolo di una trilogia dedicata al Crociato di Gotham che, ancora
oggi, è considerata la migliore trasposizione cinematografica delle
storie dell’iconico supereroe DC.
Adesso, grazie ai concept artist
Simon McGuire e Jock, sono
arrivati online – via ComicBookMovie – una
serie di bellissimi concept inediti di Batman
Begins che ci mostrano come il design dell’Uomo
Pipistrello – nello specifico, la Batsuit – sia stato ridefinito in
base a quella che era la visione del personaggio dal punto di vista
di Nolan.
Ricordiamo che le avventure del
Crociato di Gotham vivranno in una nuova iterazione cinematografica
grazie a The Batman, l’atteso film di
Matt Reeves attualmente in fase di
produzione, che vedrà Robert
Pattinson interpretare l’Uomo Pipistrello. Nel cast
anche Andy
Serkis (Alfred), Colin Farrell (Pinguino),
Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey
Wright (Jim Gordon), Paul Dano
(Enigmista), John Turturro (Carmine Falcone),
Peter Sarsgaard (Gil Colson) e Jayme
Lawson (Bella Reál).
9-1-1 4 è la
quarta stagione della serie tv 9-1-1
creata da Ryan Murphy e Tim Minear per il
network americano FOX.
9-1-1 4: quando esce e dove vederla in
streaming
I primi episodi di 9-1-1
4 saranno presentati in anteprima in autunno 2020 su FOX.
9-1-1-4 in streaming è disponibile su Star, canale per
adulti di Disney+.
Nella quarta stagione La squadra lotta con le proprie vite
durante la pandemia, con Athena che torna alla polizia di Los
Angeles nonostante le preoccupazioni di Bobby e vediamo May
lavorare al centro di spedizione sotto la supervisione di Maddie.
L’attività sismica che si verifica vicino a Hollywood provoca la
rottura della diga del bacino idrico di Hollywood e la squadra
risponde a un incidente d’autobus e a un ciclista intrappolato in
una fogna dopo essere stato inghiottito dall’alluvione del bacino.
Il centro di spedizione rileva che una franaè possibile nelle
colline di Hollywood. Athena viene ordinata sul campo dal capitano
Maynard, dove risponde a una donna agorafobica di nome Sylvia che
non può lasciare la sua casa. Dopo che l’attività sismica è stata
rilevata sulle colline, Atena cerca di convincere la donna a
partire con lei al sicuro, ma lei torna in casa e Atena la segue
mentre la casa accanto all’insegna di Hollywood cade.
In 9-1-1 4
protagonisti sono Athena Grant (stagione 1-in corso), interpretata
da Angela Bassett, Robert “Bobby” Nash (stagione
1-in corso), interpretato da Peter Krause, Evan
“Buck” Buckley (stagione 1-in corso), interpretato da
Oliver Stark, Henrietta “Hen” Wilson (stagione
1-in corso), interpretata da Aisha Hinds, Howie
“Chimney” Han (stagione 1-in corso), interpretato da
Kenneth Choi, Michael Grant (stagione 1-in corso),
interpretato da Rockmond Dunbar, Maddie Kendall
(stagione 2-in corso), interpreta da
Jennifer Love Hewitt, Edmundo “Eddie” Diaz (stagione
2-in corso), interpretato da Ryan Guzman, May
Grant (ricorrente stagione 1, stagioni 2-in corso), interpretata da
Corinne Massiah.
Dai creatori Ryan Murphy e
Brad Falchuk (il franchise di “American Horror Story”,
“Nip / Tuck”), il nuovo dramma procedurale 9-1-1 esplora le
esperienze ad alta pressione di agenti di polizia, paramedici e
vigili del fuoco che sono spinti nel più situazioni spaventose,
scioccanti e strazianti. Questi soccorritori devono cercare di
bilanciare il salvataggio di coloro che sono più vulnerabili nel
risolvere i problemi della propria vita.
9-1-1 racconterà le esperienze ad alta
pressione della polizia, paramedici e i vigili del fuoco che
vengono spinti nelle situazioni più spaventose, scioccanti e
toccanti. Questi soccorritori devono cercare di bilanciare il
salvataggio di coloro che sono più vulnerabili nel risolvere i
problemi della propria vita.
La regista Niki
Caro ha difeso la scelta della Disney di non affidare
l’attesissimo live action di Mulan ad una
regista asiatica. In una lunga intervista concessa a The Hollywood
Reporter, la Caro ha parlato delle critiche che sono state
mosse all’epoca della notizia del suo ingaggio come regista al
posto di una cineasta asiatica o asioamericana. Queste le sue
dichiarazioni in merito:
“Sebbene sia una
storia cinese di fondamentale importanza ed è ambientata nella
cultura e nella tradizione cinese, c’è un’altra cultura in gioco
qui, che è la cultura Disney. La regista – chiunque fosse stata –
doveva essere in grado di gestirle entrambe. Quindi,
eccomi.”
A giudicare dai
trailer del film, la Caro sembra aver fatto davvero un ottimo
lavoro per cercare di trasformare la storia di Mulan
(nell’immaginario collettivo legata al classico d’animazione del
1998) in un’entusiasmante ed epica avventura action, senza
dimenticare i dovuti omaggi alla pellicola originale.
Detto questo, è
difficile non pensare a Mulan come ad una
mancata opportunità per la Disney di affidare uno dei loro progetti
ad una regista asiatica o asioamericana, come fatto di recente
dalla Warner Bros. con Birds of
Prey e dai Marvel Studios con Gli
Eterni (entrambe le registe dei film,
Cathy Yan e Chloé Zhao, sono
cinesi naturalizzate statunitensi).
Liu
Yifei (Il Regno Proibito, Once Upon
a Time) interpreta la protagonista del film
DisneyMulan, che vede nel cast
anche Donnie Yen (Rogue One: A
Star
Wars Story) nel ruolo del Comandante
Tung, Jason Scott Lee (Crouching
Tiger, Hidden Dragon: Sword of Destiny) nel ruolo di Böri Khan
e Yoson An (Shark – Il Primo
Squalo) nel ruolo di Cheng Honghui, con la partecipazione
di Gong Li (Memorie di una
Geisha, Lanterne Rosse) nel ruolo di Xianniang e
di Jet Li (Shao Lin
Si, Arma Letale 4) nel ruolo dell’Imperatore. La
sceneggiatura è firmata da Rick Jaffa & Amanda Silver e da
Elizabeth Martin & Lauren Hynek.
Quando l’Imperatore della Cina
decreta che un uomo per ogni famiglia dovrà arruolarsi nell’Armata
Imperiale per difendere il Paese dall’attacco di invasori
provenienti dal Nord, Hua Mulan, la figlia maggiore di un
rispettato guerriero, prende il posto del padre malato. Dopo
essersi travestita da uomo ed essersi arruolata con il nome di Hua
Jun, Mulan verrà messa alla prova in ogni momento del suo cammino e
dovrà trovare la propria forza interiore e dimostrare tutto il suo
autentico potenziale. Nel corso di questo epico viaggio si
trasformerà in una stimata guerriera guadagnandosi il rispetto di
una nazione riconoscente e l’orgoglio di un padre.
Un concept art di una scena
eliminata da Avengers: Infinity War
rivelano un collegamento ancora più importante con gli eventi di
Captain America: Civil
War. Il concept artist Phil Saunders, infatti, ha
condiviso attraverso il suo profilo Instagram ufficiale, il
progetto di una scena pensata per il cinecomic di Anthony e Joe
Russo che però non è mai stata realizzata.
Nel film, due membri dell’Ordine
Nero, Proxima Midnight (Carrie Coon) e Corvus Glaive (Michael James
Shaw), attaccanno Visione (Paul Bettany) e Wanda Maximoff
(Elizabeth Olsen) in Scozia, nel tentativo di sottrarre la Gemma
della Mente a Visione. Arrivano così i rinforzi: Cap (Chris Evans), Sam Wilson (Anthony Mackie) e
Natasha Romanoff (Scarlett Johansson).
Stando però al concept diffuso da
Saunders, la battaglia avrebbe dovuto includere anche i personaggi
di Rhodey (Don Cheadle) e di Bruce Banner (Mark Ruffalo) con
l’armatura Hulkbuster. Come spiegato nella didascalia che ha
accompagnato il concept, “Rhodey, che soffriva ancora di PTSD a
seguito dell’incidente in Civil War, avrebbe pilotato War Machine
da remoto”, cosa che “avrebbe garantito al personaggio un
arco narrativo più profondo.”
Avengers: Infinity
War è uscito al cinema cinema il 4 Maggio
2018. Christopher Markus e Stephen
McFeely si sono occupatidella sceneggiatura del film,
mentre la regia è stata affidata
a Anthony e Joe
Russo.
Il cast del film al momento è
composto da Cobie Smulders, Benedict Cumberbatch,
Chris Pratt, Vin Diesel, Scarlett Johansson, Dave
Bautista, Karen Gillan, Zoe Saldana, Brie Larson, Elizabeth Olsen,
Robert Downey Jr., Sebastian Stan, Chris Hemsworth, Chris Evans, Tom
Holland, Bradley Cooper, Samuel L. Jacksson, Jeremy Renner,
Paul Rudd, Peter Dinklage, Mark Ruffalo, Josh Brolin, Paul Bettany,
Benedict Wong, Pom
Klementieff e Chadwick
Boseman.
No Time to
Die, l’attesissimo Bond
25 che segnerà l’ultima apparizione
di Daniel Craig nei panni dell’iconico
agente segreto, sarà il film più lungo della saga. La catena
cinematografica americana Regal e la catena
cinematografica olandese Pathe hanno infatti confermato la
durata del film: 163 minuti, ossia 2 ore e 43.
No Time to
Die sarà così il capitolo dalla durata più lunga
dell’intera saga, andando così a superare anche quella del
precedente Spectre (che
durava 148 minuti). La notizia non dovrebbe sorprendere più di
tanto, dal momento che il film di Cary Joji
Fukunaga chiuderà ufficialmente la linea narrativa del
Bond interpretato da Daniel Craig.
Il film, atteso nelle sale l’8
aprile 2020, vede nel cast Daniel
Craig (James
Bond), Ralph
Fiennes (M), NaomieHarris (Eve
Moneypenny), Ben
Whishaw (Q), Rory
Kinnear (Bill Tanner) e Jeffrey
Wright (Felix Leiter). Le new entry del cast sono
invece Rami
Malek, Billy Magnussen, Lashana
Lynch e Ana de Armas.
Vi ricordiamo che la produzione ha
assunto Phoebe Waller-Bridge per
“ravvivare” lo script di Bond 25 sotto
speciale richiesta di Craig, grande fan
di Fleabag e Killing
Eve, le due serie prodotte e scritte dall’attrice. Era dal
1963 (l’ultima fu Johanna Hardwood con Dr.
No e From Russia With Love) che la casa di
produzione non assumeva una donna per dare voce ai personaggi del
franchise, una scelta oggi più che mai “rilevante”.
In No Time To
Die, Bond si gode una vita tranquilla in
Giamaica dopo essersi ritirato dal servizio attivo. Il suo quieto
vivere viene però bruscamente interrotto quando Felix Leiter, un
vecchio amico ed agente della CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La
missione per liberare uno scienziato dai suoi sequestratori si
rivela essere più insidiosa del previsto, portando Bond sulle
tracce di un misterioso villain armato di una nuova e pericolosa
tecnologia.
Il primo attore ad aver
interpretato il primo grande supereroe dell’Universo
Cinematografico Marvel, ossia Robert Downey Jr., ha voluto ricreare l’ormai
iconica posa di Iron Man per una giusta causa.
Attraverso il suo account Instagram, l’attore ha infatti condiviso
alcune immagini che lo vedono intento a lasciare l’impronta della
propria mano, con la tradizionale posa che ha contribuito a rendere
il personaggio di Tony Stark ancora più iconico.
Sfortunatamente, non si tratta di
un qualcosa che anticipa un potenziale ritorno di Downey Jr. nel
franchise di grandissimo successo: semplicemente, Robert ha preso
parte ad una raccolta fondi in favore degli incendi che nell’ultimo
periodo hanno devastato l’Australia. Anche Jeremy
Renner, sua co-star nella saga di Avengers, ha
partecipato all’operazione benefica.
Potete vedere le immagini condivise da Robert Downey Jr. di seguito:
Al momento non sappiamo se
rivedremo mai il personaggio di Iron
Man sul grande schermo, né sappiamo se i Marvel
Studios siano intenzionati a reintrodurlo nelle loro storie, magari
attraverso un recasting. Per lungo tempo si è parlato di un
possibile ritorno del personaggio in un cameo
nell’attesissimo Black
Widow: essendo però il film ambientato tra
gli eventi di Civil War e quelli
di Infinity War, la presenza di Tony Stark sarebbe
giustificata dalla collocazione temporale degli eventi narrati nel
cinecomic dedicato a Natasha Romanoff. Come Iron Man possa
effettivamente tornare in vita nel MCU dopo quanto accaduto
in Endgame, resta ad oggi un mistero.
Dopo un lungo processo di sviluppo,
Steven Spielberg ha lasciato la
regia di Indiana
Jones 5 a un altro regista. Si tratta della prima
volta in 39 anni in cui il franchise avrà un regista
differente.
Le fonti di Variety dicono che,
sebbene l’accordo non sia ancora concluso, la regia passerà a James
Mangold, che ha diretto Le Mans ’66 e Logan. Questo secondo film ha
garantito al regista un enorme successo e una nomination agli Oscar
per la migliore sceneggiatura non originale.
Spielberg rimarrà a bordo del
progetto in veste di produttore esecutivo. Secondo una fonte vicina
al regista, la decisione di lasciare la regia è stata interamente
di Spielberg, nel desiderio di passare il testimone, o meglio la
frusta di Indy a una nuova generazione di registi che potrebbero
portare nella storia la loro visione.
Quando la Disney ha annunciato per
la prima volta il nuovo film di Indiana
Jones nel 2016, con la regia di Spielberg e con
protagonista di Ford, lo studio prevedeva originariamente l’uscita
del film il 19 luglio 2019. Poi è stato rimandato al 10 luglio 2020, e poi
di nuovo al 9 luglio 2021, quando
Jonathan Kasdan (figlio dello sceneggiatore de I
Predatori dell’arca perduta, Lawrence Kasdan) è
stato incaricato di scrivere la sceneggiatura dopo che lo
sceneggiatore originale David Koepp aveva lasciato
il progetto.
Con l’arrivo di un nuovo regista,
la possibilità che Indiana Jones 5 venga
posticipato ancora sono purtroppo alte, mentre la Disney e
Spielberg si sono rifiutati di commentare, per ora, la notizia.
È ora disponibile il trailer
ufficiale di Ultras, film originale
Netflix in associazione con
Mediaset, prodotto da Indigo
Film, che uscirà in alcuni cinema selezionati il
9, 10 e 11 marzo distribuito da Indigo
Film (per le sale:
www.ultrasilfilm.com/) e sarà disponibile su Netflix dal 20
marzo.
Alla regia Francesco
Lettieri, autore di oltre sessanta videoclip (per
Liberato, Calcutta, Emis Killa, Thegiornalisti, Motta e molti altri
che hanno ottenuto 160 milioni di visualizzazioni complessive) e
qui al suo esordio con un lungometraggio.
Il film è scritto dallo stesso
Lettieri insieme a Peppe Fiore, e ha come
protagonisti Aniello Arena, Ciro Nacca, Simone Borrelli,
Daniele Vicorito, Salvatore Pelliccia e Antonia
Truppo.
Le musiche di Ultras sono di
LIBERATO.
Ultras –
la sinossi
Napoli. A quasi cinquant’anni Sandro
è ancora il capo degli Apache, il gruppo di ultras con cui ha
passato tutta la vita allo stadio: una vita di violenza, scontri,
passioni e valori incrollabili. Ma ora che un Daspo gli impedisce
di avvicinarsi alla curva, quei valori iniziano a vacillare. Sandro
sente per la prima volta il bisogno di una vita normale, di una
relazione, magari anche di una famiglia. E ha incontrato Terry che
è bellissima e non ha paura di niente.
Angelo ha sedici anni e considera gli Apache la sua famiglia,
Sandro la sua guida, la persona che ha preso il posto di suo
fratello Sasà, morto anni prima durante gli scontri di una
trasferta. ULTRAS è la storia della loro amicizia, di una fede e di
un amore scanditi dalle ultime settimane di un campionato di
calcio. E dell’inevitabile incontro di entrambi con il proprio
destino.
They Shall Not Grow Old
– Per sempre giovani, il documentario prodotto e
diretto da Peter Jackson realizzato in occasione
del centenario della Grande Guerra, sarà al cinema il 2 – 3
– 4 Marzo 2020, come uscita evento, distribuito da
Mescalito Film. Qui il trailer del film.
They Shall Not Grow
Old è un documentario realizzato esclusivamente con
materiali originali recuperati negli
archivi dell’Imperial War Museums e della
BBC. Peter Jackson ha però lavorato al materiale
raccolto in maniera molto personale, combinando gli audio originali
con le testimonianze dei veterani ancora in vita. Le immagini sono
state elaborate, colorate e convertite in 3D in alcuni casi, per
dare al racconto un impronta originale. In questo modo il regista
ha colto l’occasione di raccontare, con del materiale prezioso, un
periodo storico che da sempre lo ha interessato.
Tricia Tuttle,
direttore artistico del BFI London Film Festival, ha dichiarato:
“Cento anni dopo la I Guerrra Mondiale sappiamo molte cose
dell’effetto terribile che ha avuto il conflitto sui soldati e
sulla quantità di caduti che ha decimato una generazione. Peter
Jackson offre una nuova visione della vita al fronte, permettendo
ai soldati stessi di raccontare la loro storia. Il lavoro svolto
dal suo team è al tempo stesso commovente ed eccezionale, riporta
in vita persone vissute cento anni fa, rinnovando il materiale
d’archivio. Poterlo avere in anteprima mondiale al BFI London Film
Festival è un privilegio”.
Peter Jackson ha
commentato: “Volevo attraversare le nebbie del tempo e portare
questi uomini da noi, così da fargli riacquistare la loro umanità,
invece che farli sembrare delle figure alla Charlie Chaplin in
vecchi film d’archivio. Grazie alle moderne tecniche
computerizzate, abbiamo potuto ricreare la Grande Guerra come loro
l’hanno vissuta”.
Arriverà il 19 marzo nelle sale
italiane Creators
– The Past, il film che, nelle parole dei suoi
realizzatori, è il primo blockbuster fantasy italiano con ambizioni
internazionali. Ambizioni che vengono confermate anche dal cast del
film, che trai protagonisti vede anche Gérard
Depardieu e William
Shatner.
A dirigere il film c’è
Piergiuseppe Zaia, realizzatore di videoclip e qui
alla sua prima esperienza con il lungometraggio. Al suo fianco, in
veste di sceneggiatrice, produttrice e anche co-protagonista, c’è
Eleonora Fani. Abbiamo incontrato entrambi in
occasione della presentazione del film al Lucca Comics
and Games 2019, e ci hanno parlato del loro
incontro, del progetto e delle sue altissime ambizioni.
Creators – The Past, la genesi
“Ci siamo conosciuti tramite
amici comuni – comincia Zaia – e ho scoperto che lei aveva
una casa perfetta come location per il film che volevo girare. Di
quel soggetto è rimasto poco, ma è nata una grande affinità e
abbiamo iniziato a lavorare a una sceneggiatura che poi è diventata
Creators – The Past, un progetto enorme.”
Zaia ha capito immediatamente
l’impulso artistico poliedrico di Fani, che ha cominciato sin da
piccola con la recitazione, salvo poi spostare il suo interesse
sulla psicologia per poi tornare alla recitazione.
“Tra le tante cose di cui mi
sono occupata nel corso della mia carriera, il teatro è stata una
delle prime passioni – dichiara Fani – Da piccola ho
frequentato la scuola di teatro di Anna Bolens di Torino, che ho
frequentato quasi solo con lezioni private proprio con la Bolens.
Ero molto piccola e il corso che c’era era per gli adulti, ma lei
si era appassionata a me e voleva che recitassi in un suo
adattamento da Tennessee Williams, che prevedeva proprio una
bambina come protagonista. Ho studiato 5 anni con lei.”
Un percorso didattico che in realtà
non l’ha mai abbandonata, anche da grande: “Quando ho finito
l’università, ho scritto un libro, pubblicandolo come una
sceneggiatura teatrale – continua – Dopo diverse
presentazioni ho sviluppato, basandomi anche sui miei studi di
psicologia, un mio metodo, che si chiama psicomimesi e che si basa
proprio sul teatro e sulla rappresentazione, utilizzando, appunto,
gli strumenti psicologici. In realtà, quindi, il mio approccio al
cinema e al teatro deriva dalla ricerca di strade terapeutiche. Poi
è normale che il fascino per l’arte c’era comunque molto forte in
me e quindi quando ci siamo incontrati lui mi ha offerto il ruolo
nel film.”
Creators – The
Past, world building
Il mondo di Creators –
The Past è un’ambientazione completamente fantasy,
che ha previsto quindi un lavoro di world building abbastanza
articolato, come in ogni fantasy che si rispetti e che voglia avere
una coerenza interna inattacabile.
“La costruzione del mondo è
stata semplice in quanto abbiamo una visione molto chiara e
realistica di quello che sarebbe poi stato il mondo” comincia
Zaia. “Ci siamo basati su un sistema simbolico di riferimento,
per cui è stato poi semplice procedere e dare coerenza ad un intero
mondo – gli fa eco immediatamente Fani – C’è mitologia,
c’è il sistema babilonese, c’è un po’ di tutto ma la storia è
coerente perché si basa sulla struttura simbolica preesistente. La
mia stessa casa, che è il set del film, è un ottagono perfetto e
tutta la sua architettura ruota intorno al numero 8.”
Il regista però non riesce a
nascondere l’ambizione di un progetto che probabilmente per
estensione rappresenta davvero un unicum nel panorama italiano:
“Abbiamo cercato di creare qualcosa di culturalmente elevato. È
importante che il film dia allo spettatore modo di riflettere e non
stiamo qui ad additare la Chiesa o le altre religioni. Abbiamo
semplicemente raccontato la nostra versione, che per noi è quella
reale.”
Il progetto è tanto più
straordinario in quanto non prevede l’utilizzo di fondi pubblici.
Una vera e propria autoproduzione ad alto budget che era
indispensabile, secondo Zaia, per lavorare con l’indipendenza
creativa che desideravano: “Creators –The Past è come un
kolossal americano, non esiste lo sponsor perché lo avrebbe
rovinato. Noi abbiamo scelto di fare come fanno i grandi film, non
abbiamo chiesto soldi pubblici e non ci siamo rivolti a film
commission. Volevamo libertà creativa e siamo passati alla censura
perché abbiamo realizzato un film fantasy pulito e per tutti. Il
gruppo produttivo è formato da amici e abbiamo già una struttura
solida per i due seguiti che ci saranno. Questo è Creators – The
Past, poi avremo The Present e The Future.”
Il film sarà distribuito in Italia
da Artuniverse a partire dal 19 marzo 2020 in
collaborazione con 30 Holding.
È il più giovane del gruppo, è
quello che ha maggiori potenzialità, ma è anche uno degli eroi più
amati di sempre, sia tra gli amanti dei fumetti che tra quelli del
cinema: Spider-Man dovrebbe certamente
essere uno dei candidati a diventare il nuovo leader degli
Avengers, ora che Tony Stark e Steve
Rogers si sono “fatti da parte”.
Ed ecco di seguito perché:
Rifiuta l’offerta di Tony
A Peter Parker viene data
la prima possibilità nel mondo degli eroi, quando Tony Stark lo
recluta per affrontare Captain America in Captain
America: Civil War. Da quel momento, tutto ciò che
Peter voleva era diventare un Vendicatore.
Durante la sua prima avventura da
protagonista, Spider-Man: Homecoming,
Peter cerca continuamente di dimostrare di essere pronto a unirsi
al team. Alla fine, dopo aver salvato il mondo da Avvoltoio, riceve
la chiamata da Tony: è stato scelto per diventare un Avenger.
Tuttavia, Peter decide di rimanere nell’amichevole Spider-Man di
quartiere fino a che avrà bisogno di qualcuno che lo sorvegli.
Abbandona il ballo
Parte della lotta interiore del
personaggio di Spider-Man è sempre stata quella di destreggiarsi
tra i suoi doveri di eroe e la sua vita normale negli ordinari
panni di Peter Parker. In molti casi, ciò richiede che Peter compia
molti sacrifici, soprattutto se si considera che è ancora un
giovane adolescente al liceo.
Dopo aver abbracciato la sua vita da
ragazzo normale, Peter trova il coraggio di chiedere finalmente a
Liz di andare con lui al ballo della scuola. Tuttavia, dopo aver
appreso che suo padre, Adrian Toomes, è il malvagio avvoltoio,
Peter deve abbandonare il ballo per salvare tutti dai piani di
Toomes. È quel tipo di sacrificio personale che dimostra che il
ragazzo si assume la responsabilità di essere un eroe.
Sconfigge Mysterio
Parte di ciò che rende
grande un eroe è l’avere fiducia nelle proprie capacità. Peter
spesso ha bisogno di spingersi verso nuovi limiti mentre affronta
minacce crescenti. Quando combatte contro Mysterio, Peter viene
gravemente messo in difficoltà dalla capacità del cattivo di
distorcere la realtà. Questo rende Peter molto insicuro.
Tuttavia, quando si incontrano di
nuovo, Peter smette di reagire agli attacchi di Mysterio e si
affida invece al suo “senso di ragno” per sconfiggerlo. Peter non
solo è così abbastanza coraggioso da riprendersi da una
terrificante sconfitta, ma è anche in grado di fidarsi delle sue
capacità per sconfiggere il cattivo.
Va nello spazio
Peter si sente chiaramente
più a suo agio nei panni dell’amichevole Spider-Man di quartiere,
ma quando l’universo è in pericolo, si alza e esce dalla sua
comfort zone. Quando i servi di Thanos invadono la Terra, Peter non
esita a unirsi a Iron Man e agli altri eroi nella lotta. Anche
quando quella lotta si sposta nello spazio, anche Peter fa quel
grande salto.
Sebbene Tony sia inizialmente
arrabbiato per il fatto che Peter lo abbia seguito, alla fine deve
ammettere anche il coraggio del giovane. È in questo momento che
Spider-Man diventa ufficialmente membro dei Vendicatori.
Intrappolato
Dopo aver incontrato Tony
per la prima volta, Peter si guadagna un upgrade importante per il
suo costume, il che migliora notevolmente le sue possibilità per la
lotta contro il crimine. Tuttavia, Tony deve presto insegnargli la
stessa lezione che ha imparato a sua volta: un eroe deve essere
tale con o senza il suo costume.
Dopo aver fatto parecchi danni
infatti, Tony gli sottrae la sua tuta high-tech, e il ragazzo deve
affrontare Avvoltoio nel suo completo “fatto a mano”. Dopo essere
stato intrappolato tra le macerie, Peter ricorda a se stesso che
era Spider-Man anche prima di avere il nuovo costume targato Stark
Industries e usa la propria forza per liberarsi.
Dallo sceneggiatore candidato all’
Oscar Tony McNamara (La Favorita), arriva
The
Great, un dramma comico,
satirico sull’ascesa di Caterina la Grande da un estraneo alla
monarca regnante da più tempo nella storia della Russia.
The
Great è creato e scritto da Tony McNamara che ne
è anche il produttore esecutivo, gli altri produttori esecutivi
sono Marian Macgowan, Josh Kesselman e Ron West della Thruline,
Brittany Kahan Ward della Echo Lake, Doug Mankoff e Andrew
Spaulding, Elle Fanning, Mark Winemaker e Matt Shakman. Il progetto
è prodotto dalla Civic Center Media in associazione con MRC
Television.
The Great: quando esce e dove vederlo in
streaming
STARZPLAY, il
servizio di streaming premium di Starz, ha annunciato oggi che ha
firmato un accordo di licenza con ViacomCBS Global Distribution
Group per MRC Television’s attesissima serie “The
Great” nel Regno Unito, Repubblica
d’Irlanda, Germania, Austria, Spagna, Francia, Italia,
Svizzera, Belgio, Olanda, Lussemburgo, e l’America Latina. La nuova
serie andrà in onda nell’estate 2020.
Il servizio di streaming premium
STARZPLAY è disponibile sull’applicazione Apple TV, e da agli
abbonati accesso a serie di successo come “The Act” and
“Ramy”; ed il prequel di Batman della DC Comics “Pennyworth”;
la secondo stagione della serie psicologica d’orrore scritto da
Stephen King e JJ Abrams, ‘Castle Rock’ oltre ad una crescente
selezione di Originali esclusivi STARZ come “The Spanish Princess”
e la serie di prossima uscita “Dublin Murders” nello stesso giorno
del loro lancio negli USA, oltre che a film di successo come
The Kingdom e Terminator 2: Judgement Day.
Gli abbonati al canale STARZPLAY sulla App
Apple TV possono guardare online o scaricare e godersi offline le
loro serie ed i film preferiti attraverso STARZPLAY, che è
disponibile su iPhone, iPad, Apple TV ed alcune smart TV della
Samsung.
“The Great ha tutto quello che
STARZPLAY cerca di offrire al nostro pubblico a livello mondiale,
pubblico che da noi si aspetta solo contenuti premium,” ha
affermato Superna Kalle, EVP, Starz International Digital Networks.
“Un premiato sceneggiatore, un cast di grande talento, e.
dulcis in fundo, una storia di grande intrattenimento molto
divertente e, al tempo stesso, toccante. Siamo molto orgogliosi di
aggiungere ‘The Great’ to our content offering.”
The Great: la trama e il cast
Con solo fatti storici occasionali
la serie è interpretata da
Elle Fanning,
Nicholas Hoult, Phoebe Fox, Adam Godley, Gwilym Lee, Charity
Wakefield, Douglas Hodge, Sacha Dhawan, Sebastian de Souza, Bayo
Gbadamosi e Belinda Bromilow.
Indicata come una tra le migliori
attrici della sua generazione, Rooney Mara ha dato
prova del proprio talento grazie a personaggi fragili, imperfetti
ma dotati allo stesso tempo di un invincibile gamma di sentimenti.
Negli ha collaborato con alcuni dei più affermati attori e autori,
maturando come interprete fino a diventare una delle più richieste
del panorama hollywoodiano.
Attiva tanto al cinema quanto in
importanti cause ambientali e animaliste, la Mara è senza dubbio
una delle personalità più affascinanti oggi presenti nel mondo
dello spettacolo, capace di coniugare semplicità, eleganza e
professionalità. Ecco 10 cose che non sai di Rooney
Mara.
2. Ha ottenuto due
nomination ai premi Oscar. Nel corso della sua carriera
l’attrice è stata candidata a due premi Oscar. Nel 2012 fa infatti
parte della cinquina come miglior attrice, con il film
Millennium – Uomini che odiano le donne, mentre nel 2016
viene candidata come miglior attrice non protagonista per il suo
ruolo nel film Carol.
Rooney Mara: chi è sua sorella
3. Anche sua sorella è una
nota attrice. Rooney Mara è la sorella dell’attrice
Kate
Mara, nota per i suoi ruoli nei film I segreti di
Brokeback Mountain, Fantastic 4 – I Fantastici Quattro e
Sopravvissuto – The Martian. L’attrice celebre per il
film Millennium ha in diverse occasioni
affermato di essersi appassionata alla recitazione grazie alla
sorella, la quale l’ha poi incoraggiata a debuttare in tale
mondo.
Rooney Mara e Joaquin Phoenix
4. Ha una relazione con il
noto attore. Dal 2016 l’attrice ha una relazione con
Joaquin Phoenix, conosciuto sul set del film
Her. I due hanno confermato la loro storia apparendo
insieme ad alcuni eventi di gala, come anche al Festival di Cannes. Nessuno dei due attori
possiede un account social network, e conducono una vita piuttosto
riservata, dividendosi tra il cinema e le numerose cause animaliste
e ambientali da loro sostenute. Nel luglio del 2019 viene
ufficialmente annunciato il loro fidanzamento.
5. Hanno recitato insieme
più volte. Dopo essersi conosciuti sul set del film
Her, dove interpretavano il ruolo di una coppia in
procinto di divorziare, i due attori hanno nuovamente condiviso la
scena per il film Don’t Worry, dove Phoenix ha voluto
accanto la compagna. Ha poi reso il favore prendendo parte al film
Maria Maddalena, dove la Mara era protagonista. In tutti e
tre questi film, i loro personaggi hanno o hanno avuto una
relazione.
Parte delle cose che non sai di Rooney
Mara
Rooney Mara e Givenchy
6. È l’ambasciatrice di un
noto profumo. Dal 2018 l’attrice è il volto che fa da
testimonial al profumo L’interdit, della celebre Givenchy. Tale
ruolo era un tempo ricoperto dall’iconica Audrey
Hepburn, e la Mara si è detta onorata di poter essere
parte di tale progetto. L’attrice ha dichiarato di non essere
solita legarsi a marche di questo tipo, ma la politica e le persone
dietro Givenchy l’hanno convinta ad usare la propria immagine per
rilanciare un profumo che sfida a superare i propri limiti.
Rooney Mara in Millennium – Uomini
che odiano le donne
7. Ha ottenuto la parte in
un modo insolito. Il regista David
Fincher era certo che Mara fosse la scelta giusta per la
parte di Lisbeth Salander, ma altrettanto non erano i produttori.
Per convincerli, Fincher chiese all’attrice di passare una serata
fuori e di ubriacarsi in modo eccessivo. Il giorno dopo, Fincher la
presentò, in pieno stato di post sbornia, ai produttori, i quali si
convinsero che aveva la tempra giusta per la parte.
8. Ha perso molto peso per
il ruolo. Nonostante non le fosse stato richiesto,
l’attrice decise di perdere una grande quantità di peso, così da
risultare maggiormente pelle e ossa e poter caratterizzare il
proprio personaggio a partire da questo aspetto fragile. Alla fine,
divenne così magra che Fincher, spaventato, la incoraggiò a
riacquisire qualche chilo.
Rooney Mara in Carol
9. La prima scena d’amore è
stata girata in una data speciale. Per pura casualità, la
scena in Carol che vede l’attrice intenta in un rapporto
sessuale con la sua co-protagonista Cate
Blanchett, è stata girata il 17 aprile, che è anche la
data di compleanno della Mara. Questa ha dichiarato che poter
recitare insieme alla Blanchett è stato un vero e proprio sogno che
si realizza.
Rooney Mara: età e altezza
10. Rooney Mara è nata a
Bedford, nello stato di New York, Stati Uniti, il 17
aprile 1985. L’attrice è alta complessivamente 160 centimetri.
Divenuto iconico grazie ad alcuni
personaggi in celebri film come La cosa, Grosso guaio a
Chinatown e 1997: Fuga da New York, Kurt
Russell è negli divenuto uno degli attori più
apprezzati dell’attuale panorama statunitense. Distintosi per la
sua versatilità, Russell ha saputo distaccarsi dal ruolo del duro
per ricoprire panni ben diversi, che gli hanno permesso di ottenere
il favore di un ampio pubblico. Ecco 10 cose che non sai di
Kurt Russell.
Parte delle cose che non sai di Kurt Russell
Kurt Russell: i suoi film
1. Ha recitato in celebri
lungometraggi. L’attore esordisce al cinema con il
film Il californiano (1964), per poi recitare in I
ragazzi di Camp Siddons (1966), La TV ha i suoi
primati (1971), L’uomo dinamite (1971), Charley e
l’angelo (1973), L’uomo più forte del mondo (1975) e
La fantastica sfida (1980). Grazie al film 1997: Fuga
da New York (1981) e La cosa (1982) raggiunge una
grande popolarità, che lo porta ad ottenere ruoli da protagonista
in Silkwood (1983), Grosso guaio a Chinatown
(1986), Fuoco assassino (1991), Stargate (1984),
Tango & Cash (1989), Fuga da Los Angeles (1996),
Vanilla Sky (2001), Miracle (2004), Sky
High – Scuola di superpoteri (2005), Poseidon (2006)
e Grindhouse – A prova di morte (2007). Negli ultimi anni
ha poi recitato in Fast & Furious 7 (2015), The Hateful
Eight (2015), Deepwater – Inferno
sull’oceano (2016), Fast & Furious 8 (2017),
Guardiani della
Galassia Vol. 2 (2017), Qualcuno salvi il
Natale (2018) e C’era una volta a…
Hollywood (2019).
2. Ha preso parte a prodotti
televisivi. Negli anni Russell ha partecipato in diverse
occasioni ad alcune serie TV come Disneyland (1967-1972),
Alla ricerca di un sogno (1974) e Racconti della
frontiera (1976). Il suo primo ruolo di rilievo arriva però
grazie al film televisivo Elvis – Il re del rock (1979),
dove interpreta il celebre cantante, e con cui ottiene una
nomination agli Emmy Award.
3. Non utilizza
controfigure. L’attore ha affermato di non utilizzare
controfigure per le scene più difficili da girare, preferendo
eseguire da sé le acrobazie richieste. Molti dei film in cui ha
recitato sono infatti ricchi di sequenze d’azione, a cui Russell
non si è mai tirato indietro sfoggiando grande passione per questo
mestiere, come anche una gran capacità di saper padroneggiare la
situazione.
Kurt Russell: chi è la sua
compagna
4. Ha una relazione da molto
tempo con una nota attrice. Nel 1983 l’attore conosce
l’attrice Goldie Hawn sul set del film Swing
Shift, e intraprendono una relazione che dura ancora oggi. I
due non si sono mai sposati, preferendo considerarsi semplicemente
fidanzati, e nel 1986 hanno dato alla luce il loro unico figlio.
Russell è inoltre il padre adottivo della figlia che la Hawn aveva
avuto da un precedente matrimonio.
5. Hanno recitato insieme in
diversi film. Oltre ad aver recitato insieme nel film
Swing Shift, grazie al quale si sono potuti conoscere
meglio, la coppia aveva già recitato insieme nel film Pazza
banda di famiglia (1968), e poi ancora in Una coppia alla
deriva (1987), e in Qualcuno salvi il Natale (2018),
dove la Hawn interpretava il ruolo di Mrs. Claus. Torneranno a
recitare insieme nell’atteso sequel Qualcuno salvi il Natale
2.
Parte delle cose che non sai di Kurt Russell
Kurt Russell è Santa Claus
6. Ha fatto comporre una
speciale lista dei bambini buoni. Nel suo ruolo di Santa
Claus, Russell ha il compito di portare durante la notte di Natale
regali ai bambini che si sono comportati bene. Nella lista a
riguardo che si può vedere in un dato momento del film, è possibile
leggere diversi nomi. Questi non sono inventati, bensì sono i nomi
dei reali nipoti dell’attore, che egli ha voluto far inserire come
regalo inaspettato.
Kurt Russell in La Cosa
7. Ha dovuto farsi crescere
la barba per molto tempo. Per ottenere la celebre barba
sfoggiata nel film da MacReady, il personaggio interpretato da
Russell, l’attore ha impiegato all’incirca un anno. Tale pazienza è
stata poi premiata, poiché il look del personaggio è divenuto
iconico e ha contribuito alla sua fortuna.
8. Non era convinto del
risultato del film. Durante le prime proiezioni di prova
del film, l’attore aveva espresso alcuni dubbi sul film completo,
affermando che gli effetti utilizzati per il mostro non rendessero
giustizia. Questa era in realtà un’opinione condivisa da tutto il
cast, il quale in seguito ritornò sui propri passi, e lo stesso
Russell affermò che a distanza di anni La cosa è uno dei
suoi migliori film.
Kurt Russell e Quentin
Tarantino
9. Ha lavorato in diverse
occasioni con il noto regista. Russell è uno degli attori
ricorrenti nel cinema di Quentin Tarantino,
essendo comparso in tre dei suoi film. Il primo fu Grindhouse –
A prova di morte, dove Russell interpreta il ruolo dello
stuntman Mike, venne poi The Hateful Eight, dove ricopre
il ruolo di John Ruth “il Boia”, e infine appare brevemente in
C’era una volta a… Hollywood, nel ruolo del casting
director Randy, nonché del narratore esterno.
Kurt Russell: età e altezza
10. Kurt Russel è nato a
Springfield, nel Massachusetts, Stati Uniti, il 17 marzo
1951. L’attore è alto complessivamente 180 centimetri.
Nota per i suoi ruoli horror, tanto
al cinema quanto in televisione, l’attrice Taissa
Farmiga si è affermata in breve tempo per le sue doti
interpretative, raggiungendo un ampio pubblico grazie ai titoli di
rilievo in cui ha recitato. Ad oggi è considerata una giovane
promessa della recitazione, avendo collaborato anche con importanti
attori e autori, grazie ai quali ha potuto maturare rapidamente.
Ecco 10 cose che non sai di Taissa Farmiga.
Parte delle cose che non sai di Taissa Farmiga
Taissa Farmiga: i suoi film
1. Ha recitato in noti film
horror. L’attrice debutta al cinema nel 2011 con il film
Higher Ground, per poi ottenere maggior notorietà con
Bling Ring
(2013). Successivamente recita in Innamorarsi a Middleton
(2013), Mindscape (2013) e nella commedia horror The
Final Girls (2015). È poi protagonista di 6 anni
(2015), per poi prendere parte a Nella valle della
violenza (2016), L’eccezione alla regola (2016), e
What They Had (2018). Nel 2018 ha poi un ruolo di rilievo
nei film Il corriere – The
Mule, Mistero al Castello BlackWood e The Nun – La
vocazione del male, con cui torna a recitare nel genere
horror.
2. È nota per i suoi ruoli
televisivi. La Farmiga è particolarmente celebre per aver
preso parte alla serie antologica American Horror Story,
rispettivamente nelle stagioni Murder House (2011),
Coven (2013), Roanoke (2016) e
Apocalypse (2018). Ha poi recitato anche nella serie
Wicked City (2015), dove ricopre il ruolo di Karen
McClaren. Nel 2019 recita invece nell’episodio Not All Men
di The Twilight Zone, mentre prossimamente è attesa tra i
protagonisti della serie The Gilded Age.
Taissa Farmiga è su Instagram
3. Ha un account
personale. L’attrice è presente sul social network
Instagram, dove possiede un profilo seguito da 1,9 milioni di
persone. All’interno di questo l’attrice è solita condividere
fotografie scattate in momenti di svago, come anche curiosità
quotidiane. Non mancano poi immagini promozionali dei suoi progetti
da interprete.
Taissa Farmiga: chi è il suo
fidanzato
4. Ha una relazione con un
giovane regista. Nel 2014 l’attrice annuncia tramite un
post sul proprio profilo Instagram di avere una relazione il
regista e sceneggiatore Hadley Klein. I due sono soliti condividere
alcune tappe della loro relazione sui rispettivi social network,
facendo intendere che la loro relazione diventa ogni giorno più
solida.
Taissa Farmiga e Evan Peters
5. Non ha avuto nessuna
relazione con il collega. Dopo aver percepito un’ottima
chimica di coppia tra la Farmiga e l’attore Evan
Peters, suo collega nella serie American Horror
Story, numerosi fan hanno ipotizzato che tra i due ci fosse
una relazione. Tali voci non sono mai state confermate, e vengono
infine messe a tacere nel momento in cui l’attrice rivela la sua
relazione con Klein.
Parte delle cose che non sai di Taissa Farmiga
Taissa Farmiga e Vera Farmiga
6. È la sorella della nota
attrice. L’attrice è sorella di Vera
Farmiga, da cui la separano 21 anni di differenza.
Nonostante ciò le due hanno più volte dichiarato di avere un
profondo legame ed un rapporto di amicizia, che si è poi tramutato
anche in collaborazioni lavorative. Fu proprio Vera Farmiga ad
introdurre la sorella minore nel mondo della recitazione,
convincendola a partecipare al suo debutto da regista. Da quel
momento la piccola Farmiga rimase incantata da tale mondo,
decidendo di perseguire tale strada.
7. Hanno interpretato i
ruoli di madre e figlia. Per via della differenza di età
tra di loro, ma date anche le somiglianze dovute all’essere
sorella, le due si sono ritrovate ad interpretare madre e figlia
nella commedia romantica Innamorarsi a Middleton,
sfoggiando un’ottima chimica di coppia.
Taissa Farmiga in American Horror
Story
8. Ha interpretato ruoli
diversi. Per via della natura antologica della serie,
l’attrice si è trovata a ricoprire personaggi diversi in base alla
stagione. Nella prima è Violet Harmon, problematica adolescente che
con il resto della sua famiglia si trasferisce nella casa in cui
avrà luogo la narrazione. Nella terza stagione è invece la strega
Zoe Benson. Riprenderà poi entrambi i ruoli per l’ottava
stagione.
9. Non ha problemi con
l’horror. La Farmiga ha dichiarato di non riscontrare
difficoltà nel recitare in prodotti di genere horror, ma anzi di
trovare lo spavento in sé piuttosto facile da interpretare, potendo
attingere ai reali momenti di paura che si possono provare
quotidianamente.
Taissa Farmiga: età e altezza
10. Taissa Farmiga è nata a
Readington, New Jersey, Stati Uniti, il 17 agosto 1994.
L’attrice è alta complessivamente 165 centimetri.
Popolare sin dai suoi primi ruoli
cinematografici, Jeff Goldblum si è negli anni
distinto per il suo carisma e la sua versatilità, che lo hanno
portato a prendere parte a progetti di varia natura, dal grande
blockbuster hollywoodiano al piccolo film d’autore. Reinventatosi
negli ultimi anni, Goldblum non manca di dimostrarsi interprete di
alto livello, capace di affascinare il pubblico e la critica e di
stupire per le sue continue trovate attraverso cui porre in risalto
la propria personalità. Ecco 10 cose che non sai di Jeff
Goldblum.
Parte delle cose che non sai di Jeff Goldblum
Jeff Goldblum: i suoi film
1. Ha recitato in celebri
film. Goldblum esordisce al cinema con il film Il
giustiziere della notte (1974), e recita poi in opere di
rilievo come Nashville (1975), Io e Annie
(1977), Terrore dallo spazio profondo (1978) e Il
grande freddo (1983). Ottiene ulteriore popolarità recitando
in Tutto in una notte (1985), La mosca(1986)
e Jurassic Park (1993). In seguito, continua a
guadagnare consensi grazie a film come Independence
Day(1996), Il mondo perduto – Jurasic Park
(1997), Come cani e gatti (2001), Le
avventure acquatiche di Steve Zissou (2004), e L’uomo
dell’anno (2006). Negli ultimi anni si è poi affermato
grazie ai film Grande Budapest
Hotel (2014), Independence Day –
Rigenerazione(2016), Thor:
Ragnarok(2017), Jurassic World – Il regno
distrutto(2018), Hotel
Artemis(2018) e The
Mountain(2018).
2. Ha preso parte a
produzioni televisive. Agli inizi della sua carriera
l’attore ha recitato anche in diversi episodi di serie TV di
successo, tra cui si annoverano Starsky & Hutch (1977),
Premiata agenzia Whitney (1980), Freinds (2003),
Will & Grace (2005), Raines (2007), Law &
Order: Criminal Intent (2009-2010), Glee (2012), e
Portlandia (2012-2015). Dal 2019 è protagonista, nei panni
di sé stesso, della serie documentaria The World According
to Jeff Goldblum.
3. Si è distinto come
doppiatore. Nel corso degli anni Goldblum ha ricoperto in
diverse occasioni anche il ruolo di doppiatore. Ciò è avvenuto sia
per le serie animate Capitan Planet e i Planeteers
(1990-1991), I Simpson (1996) e King of the Hill
(1992), quanto per i film d’animazione Il principe
d’Egitto (1998), Zambezia (2012) e L’isola dei
cani (2018). Ha inoltre partecipato al doppiaggio dei
videogiochi Independence Day (1997), Call of Duty:
Black Ops III (2015) e Jurassic World Evolution
(2018).
Jeff Goldblum è su Instagram
4. Ha un account
personale. L’attore è presente sul social network
Instagram, dove ha un profilo seguito da 2 milioni di persone.
All’interno di questo l’attore è solito condividere fotografie
scattate in momenti di svago, condividendo anche curiosità
quotidiane con i propri fan. Non mancano poi immagini realizzate
per servizi di moda o per promuovere i propri progetti da
interprete.
Jeff Goldblum: moglie e figli
5. È stato sposato più
volte. Goldblum ha avuto in totale tre mogli. La prima è
stata l’attrice Patricia Gaul, con cui è stato sposato dal 1980 al
1986. Dal 1987 al 1991 è invece impegnato nel matrimonio con
l’attrice Geena Davis. Dopo alcune relazioni nel corso degli anni,
l’attore si sposa una terza volta con la ginnasta olimpica Emilie
Livingston, nel 2014. Nel 2015 e nel 2017 nasceranno i due figli
della coppia.
Parte delle cose che non sai di Jeff Goldblum
Jeff Goldblum in Jurassic Park
6. Non condivide alcuni
pensieri del suo personaggio. Nel celebre film
Jurassic Park, Goldblum ricopre il ruolo di Malcom, uno
dei protagonisti che si recano all’interno del misterioso parco
divertimenti. Il personaggio è oggi riconosciuto come uno dei più
celebri nella carriera dell’attore, tuttavia questi ha dichiarato
di non condividerne alcuni aspetti. Il principale di questi è che,
contrariamente a Malcolm, Goldblum pensa che un parco tematico con
veri dinosauri sarebbe un’idea molto attraente.
7. Una battuta in
particolare è tra le sue preferite. Tra le diverse
battute del film divenute celebri, l’attore è particolarmente
legato a quella che recita “Life finds a way“, che esprime
tanto la filosofia del personaggio quanto un concetto filosofico
applicabile a numerosi altri aspetti della vita e del suo
progredire.
Jeff Goldblum in La mosca
8. Per il suo ruolo ha
dovuto sottoporsi ad ore di trucco. Per dar vita alle più
mostruose mutazioni del suo personaggio all’interno del film La
mosca, l’attore si è dovuto sottoporre a più di cinque ore
quotidiane di trucco, necessarie per applicare le deformità
richieste. Il trucco al completo arrivava inoltre a pesare più di 2
chili.
Jeff Goldblum in Thor
9. Il colore della pelle del
suo personaggio è stato cambiato per lui. Nel film
Thor: Ragnarok l’attore ricopre il ruolo
del Grandmaster. Originariamente nei fumetti questo viene
raffigurato con la pelle di color blu, ma il regista Taika
Waititi ha dichiarato di non aver voluto far applicare
tale trucco a Goldblum poiché egli è un ottimo attore e non
necessitava di un ulteriore strumento per la caratterizzazione del
personaggio.
Jeff Goldblum: età e altezza
10. Jeff Goldblum è nato a
Pittsburgh, in Pennsylvania, Stati Uniti, il 22 ottobre
1952. L’attore è alto complessivamente 195 centimetri.
Noto per i suoi ruoli televisivi,
l’attore Nathan Parsons si è negli anni distinto
grazie alla sua partecipazione a celebri titoli, che gli hanno
permesso di raggiungere un ampio pubblico. Agli occhi di questo
Parsons ha potuto sfoggiare le proprie doti ed una buona
versatilità. In breve tempo ha infatti ricoperto una buona varietà
di ruoli, cosa che gli ha permesso di dimostrare la sua capacità
nel calarsi in contesti spesso molto diversi l’uno dall’altro.
Ecco 10 cose che non sai di Nathan Parsons.
Parte delle cose che non sai di Nathan Parsons
Nathan Parsons: i suoi film
1. Si è distinto per diversi
lungometraggi horror. L’attore esordisce al cinema con un
piccolo ruolo film Denti (2007), a metà tra la commedia e
l’horror. Successivamente continua a recitare in film dell’orrore
come The Brotherhood V: Alumni (2009), The Roommate –
Il terrore ti dorme accanto (2011), e Pet (2016). Nel
2020 ottiene invece un ruolo nel film drammatico sentimentale
Cosa mi lasci di te.
2. È noto per i suoi ruoli
televisivi. Parsons diventa celebre sul piccolo schermo
grazie alla soap opera General Hospital, dove dal 2009 al
2015 recita nel ruolo di Ethan Lovett. Successivamente ottiene
ruoli di rilievo nelle serie A passo di danza (2012-2013),
True Blood (2014) e The
Originals (2014-2018). Dal 2017 al 2018 ricopre il ruolo
di Nick Branson nella serie C’era una volta, mentre dal
2019 è Max Evans in Roswell, New Mexico.
3. Ha iniziato la sua
carriera come doppiatore. Prima di diventare un volto noto
della televisione, Parsons ha ricoperto il ruolo di doppiatore per
le versioni statunitensi di alcuni anime giapponesi. Tra questi si
annoverano Nadia – Il mistero della pietra azzurra
(1990-1991), Nadia e il mistero di Fuzzy (1991) e
Devilman Lady (1998).
Nathan Parsons è su Instagram
4. Ha un account
personale. L’attore è presente sul social network
Instagram, dove possiede un profilo seguito da 101 mila persone.
All’interno di questo Parsons è solito condividere fotografie
scattate in momenti di svago, ma anche diverse curiosità quotidiane
o immagini di posti visitati. Non mancano, infine, anche foto e
video promozionali dei suoi progetti da interprete.
Nathan Parsons: la sua vita
privata
5. È molto
riservato. All’attore non piace rendere pubblico ciò che
fa parte della propria vita privata, tra cui eventuali relazioni
sentimentali. Poco o nulla si sa infatti riguardo all’attore
celebre per General Hospital. Sui suoi profili social non
vengono condivisi post che farebbero pensare ad una relazione
sentimentale, e per tanto non è possibile stabilire se Parsons
abbia o meno una fidanzata.
Parte delle cose che non sai di Nathan Parsons
Nathan Parsons e Jeanine Mason
6. Si vociferava avesse una
relazione con la collega. Tra le poche indiscrezioni
circolate intorno al nome dell’attore, vi è quella secondo cui sul
set di Roswell, New Mexico, avesse intrapreso una
relazione con la collega Jeanine Mason. I due sono
i protagonisti della serie, ed hanno partecipato insieme a numerosi
eventi di gala, tanto da far immaginare una loro possibile
relazione, ma nessuna conferma è arrivata a riguardo.
Nathan Parsons in C’era una
volta
7. È entrato a far parte
della serie. Parsons ha fatto la sua comparsa nella nota
serie fantasy a partire dalla settima stagione di questa. Qui ha
ricoperto il ruolo di Nick, un avvocato sicuro di sé e carismatico.
Il personaggio è comparso nell’episodio Pretty in Blue, ed
ha fatto la sua ultima comparsa in The Guardian, limitando
la comparsa dell’attore alla sola settima stagione.
Nathan Parsons in The
Originals
8. Aveva lasciato il
ruolo. Nella prima stagione della serie TV The
Originals, andata in onda nel 2014, l’attore ricopriva il
ruolo del lupo mannaro Jackson. Tuttavia, decise di lasciare la
parte per recitare nel ruolo di un vampiro in True Blood.
Questa tuttavia si concluse nello stesso 2014, e Parsons tornò così
a riprendere il proprio ruolo in The Originals.
9. Sapeva a cosa andava
incontro il suo personaggio. Nella quinta stagione il
personaggio interpretato dall’attore, Jackson Kenner, raggiunge
l’apice del suo arco narrativo, il quale si conclude con l’episodio
The Tale of Two Wolves. Parsons ha dichiarato che sapeva
da tempo cosa sarebbe accaduto al suo personaggio, anche già prima
di iniziare a girare la prima stagione, ritenendosi poi grato per
il percoso che ha potuto compiere.
Nathan Parsons: età e altezza
10. Nathan Parsons è nato ad
Adelaide, in Australia, il 16 giugno 1988. L’attore è alto
complessivamente 183 centimetri.
Popolare e versatile attore
hollywoodiano, Benicio del Toro si è negli
anni distinto grazie ad alcuni iconici ruoli, che hanno fatto la
sua fortuna. Con il tempo ha così potuto raggiungere le vette
dell’industria cinematografica, collaborando con alcuni tra i più
importanti attori e registi.
Vincitore di un premio Oscar,
l’attore è celebre anche per aver alternato progetti più mainstream
a lungometraggi indipendenti, in cui ha potuto maggiormente
dimostrare le proprie doti da interprete. Ecco 10 cose che
non sai di Benicio del Toro.
Parte delle cose che non sai di Benicio del Toro
Benicio del Toro: i suoi film
1. Ha recitato in celebri
lungometraggi. L’attore debutta al cinema con un piccolo
ruolo nel film 007 – Vendetta privata (1989), per poi
recitare in Lupo solitario (1991), Fearless – Senza
paura (1993) e I soliti sospetti (1995), che ne
decreta una prima popolarità. Partecipa poi a lungometraggi di
rilievo come Basquiat (1996), Paura e delirio a Las
Vegas (1998), Snath – Lo strappo (2000) e
Traffic (2000), con cui si consacra come interprete. Tra
gli altri titoli celebri a cui del Toro ha preso parte si
annoverano 21 grammi (2003), Sin City (2005),
Che – L’argentino (2008), Che – Guerriglia
(2008), Wolfman (2010), Le belve
(2012), Guardiani della
Galassia (2014), Escobar
(2014), Vizio di forma
(2014), Sicario
(2015), Star Wars: Gli ultimi
Jedi (2017), Soldado
(2018) e The French Dispatch (2020).
2. Ha preso parte a prodotti
televisivi. Meno frequenti sono invece le incursioni di
del Toro sul piccolo schermo. Dopo aver recitato in serie come
Miami Vice (1987), Agente speciale Kiki Camarena sfida
ai narcos (1990), Racconti di mezzanotte (1994) e
Fallen Angels (1995), l’attore torna in televisione con la
serie Escape at Dannemora (2018), diretta da Ben
Stiller e di cui è protagonista nei panni di un
detenuto in fuga, a cui le autorità danno la caccia.
3. Ha ricoperto il ruolo di
doppiatore. Nel corso della sua carriera, in due occasioni
del Toro ha prestato la propria voce. La prima avviene nel 2015 per
il film d’animazione Il piccolo principe, dove doppia il
personaggio del serpente. La seconda è invece per Swiper la volpa
del film live action Dora e la città perduta.
Benicio del Toro non ha una
moglie
4. Non è mai stato
sposato. In più occasioni del Toro ha dichiarato la sua
intenzione di non sposarsi né di avere relazioni ufficiali.
L’attore ha infatti messo la sua carriera sempre in cima alle sue
priorità, rilasciando ben poche notizie circa la sua vita
sentimentale. Tra le poche cose note a riguardo, vi è la breve
storia avuta con Kimberly Stewart, figlia del noto Rod Stewart, con
la quale l’attore ha avuto una figlia nel 2011.
Benicio del Toro e Brad Pitt
5. Ha una forte somiglianza
con il noto attore. Negli anni sono in molti ad aver
riconosciuto una certa somiglianza tra del Toro e Brad Pitt. I
due sono infatti stati più volte scambiati l’uno per l’altro, e sul
Web è possibile ritrovare numerosi siti e foto che pongono a
confronto i due, sottolineandone somiglianze e differenze. del Toro
è stato anche definito come la versione sudamericana di Pitt.
Parte delle cose che non sai di Benicio del Toro
Benicio del Toro è Che Guevara
6. Si è preparato per anni
al ruolo. Il progetto su un film dedicato a
Ernesto “Che” Guevara era in cantiere da anni, con
del Toro sempre confermato per il ruolo del celebre rivoluzionario.
Per prepararsi al meglio ad un ruolo che sentiva come uno dei più
importanti per la sua carriera, l’attore ha speso ben sette anni a
fare ricerche su Guevara, tra interviste, documentari e libri a lui
dedicati.
7. Ha girato la seconda
parte per prima. La storia di Guevara viene raccontata in
due parti, Che – L’argentino e Che – Guerriglia.
Pur narrando eventi successivi, quest’ultima venne girata prima per
via di alcune esigenze narrative. Tra queste vi è era la necessità
per del Toro di tagliarsi la barba per poter recitare la versione
giovane del personaggio, che compare in alcuni flashback.
Benicio del Toro in Escobar
8. Ha interpretato il noto
narcotrafficante. Nel 2014 l’attore interpreta il noto
criminale colombiano in un film a lui dedicato. In diverse
interviste del Toro ha affermato che tra tutti i cattivi da lui
interpretato, questo è il più crudele. L’attore ha svelato di aver
anche avuto dei dubbi, inizialmente, riguardo all’accettare il
ruolo, ma fu infine convinto dal regista Andrea Di
Stefano.
Benicio del Toro in Star Wars
9. Ha preso parte alla
celebre saga di fantascienza. Nell’ottavo film della saga,
Gli ultimi Jedi, l’attore dà vita al personaggio di DJ, un
disonesto manipolatore che approfitta delle situazioni per trarne
il massimo vantaggio personale. Il personaggio ha soltanto una
parte relativamente significativa nel film, e in molti si
aspettavano un approfondimento futuro. Tuttavia, nel capitolo
successivo, L’ascesa di Skywalker, questo non è
ricomparso.
Benicio del Toro: età e
altezza
10. Benicio del Toro è nato
a San Germán, Puerto Rico, il 19 febbraio 1967. L’attore è
alto complessivamente 188 centimetri.
Celebre per i suoi ruoli comici,
tanto al cinema quanto in televisione, l’attore Simon
Pegg non ha disdegnato negli anni anche importanti
partecipazioni a film di diverso genere, con buona prevalenza della
fantascienza. Pegg si è così distinto come un brillante interprete,
capace di dar vita a personaggi divenuti iconici.
Protagonista indiscusso della
“Trilogia del Cornetto”, Pegg ha negli anni guadagnato sempre più
popolarità, tanto presso il pubblico quanto presso la critica, che
ne ha in più occasioni premiato il talento. Ecco 10 cose
che non sai di Simon Pegg.
Parte delle cose che non sai di Simon Pegg
Simon Pegg: i suoi film
1. Ha recitato in celebri
commedie e film di fantascienza. L’attore debutta al
cinema con il film Guest House Paradiso (1999), per poi
recitare in Un’insolita missione (2001) e 24 Hour
Party People (2002). Ottiene grande popolarità grazie al film
L’alba dei morti dementi (2004), per poi distinguersi
anche in Mission: Impossible III (2006), Hot Fuzz
(2007), Star System – Se non ci sei non esisti (2008),
Star Trek
(2009), Ladri di cadaveri – Burke & Hare (2010),
Paul (2011), Le avventure di Tintin – Il segreto
dell’Unicorno (2011), Mission: Impossible – Protocollo
fantasma (2011), Into Darkness – Star
Trek (2013), La fine del
mondo (2013), Mission: Impossible –
Rogue Nation (2015), Star Wars: Il
risveglio della Forza (2015), StarTrek
Beyond (2016), Ready Player One
(2018) e Mission: Impossible –
Fallout (2018).
2. Ha preso parte a
produzioni televisive. Pegg si fa inizialmente conoscere
grazie alla partecipazione di serie come Faith in the
Future (1996-1998), We Know Where You Live (1997) e
Big Train (1998-2002). La vera notorietà arriva però con
la serie Spaced (1999-2001), di cui è ideatore e
sceneggiatore. Successivamente, in modo più sporadico, parteciperà
a titoli come Band of Brothers – Fratelli al fronte
(2001), Black Books (2004), Doctor Who (2005) e
Mob City (2013). Nel 2019 recita poi nel ruolo di Hugh
Campbell nella serie Amazon The Boys (2019). Nel 2020
sarà invece protagonista della serie Truth Seekers.
3. Si è distinto come
doppiatore. In più occasioni l’attore si è dimostrato un
abile doppiatore, ricoprendo tale ruolo per i film d’animazione
L’era glaciale 3 – L’alba dei dinosauri (2009), L’era
glaciale 4 – Continenti alla deriva (2012) e L’era
glaciale – In rotta di collisione (2016), dove dà voce al
personaggio di Buck. Ha poi partecipato al doppiaggio della serie
NetflixDark Crystal – La resistenza
(2019).
4. È un affermato
sceneggiatore. Pegg è speso anche l’autore delle
sceneggiature dei film in cui recita. Tra queste si annoverano
quelle facenti parte della cosiddetta “Trilogia del Cornetto”,
ovvero L’alba dei morti dementi, Hot Fuzz e La fine
del mondo. Ha poi contribuito alla scrittura di Paul, Star
Trek Beyond e della serie Spaced.
Simon Pegg e Nick Frost
5. Hanno lavorato insieme in
diversi film. Pegg è noto per la sua collaborazione con
l’attore Nick Frost, con il quale ha recitato nei film che
compongono la “Trilogia del Cornetto”. I due sono diventati celebri
come formidabile coppia comica, e non nascondono la forte amicizia
che li lega anche fuori dal set. Prossimamente torneranno a
recitare insieme nella serie Truth Seekers, incentrata
sulle disavventure di una squadra di investigatori del
paranormale.
Parte delle cose che non sai di Simon Pegg
Simon Pegg in Star Trek
6. Non ha sostenuto alcun
provino per il suo ruolo. Nei nuovi film dedicati a
Star Trek, l’attore ricopre il ruolo di Scotty, membro
dell’USS Enterprise. Pegg ha dichiarato di non aver sostenuto alcun
provino per la parte, ma di aver semplicemente ricevuto una mail
dal regista J. J.
Abrams, il quale gli offriva la parte. L’attore ha poi
dichiarato che avrebbe pagato pur di essere in quel film,
accettando immediatamente il ruolo.
7. Ha lavorato sull’accento
del proprio personaggio. Per dar vita a Scotty,
personaggio noto per il suo accento scozzese, l’attore si è fatto
aiutare da sua moglie, originaria di Glasgow, per poter risultare
realistico a riguardo. Il lungo studio di Pegg è poi stato premiato
dai fan, i quali hanno particolarmente apprezzato la sua versione
del personaggio.
Simon Pegg in Star Wars
8. Ha dato voce ad un
personaggio nella saga. Appassionato di fantascienza, Pegg
chiese al regista Abrams di poter partecipare anche con una piccola
parte al film Star
Wars – Il risveglio della forza. Questi gli assegnò il
doppiaggio del personaggio Unkar Plutt, losco commerciante che si
può ritrovare nelle prime scene del film, dove è intento in una
trattativa con la protagonista Rey.
Simon Pegg: il suo patrimonio
9. È un comico molto
pagato. Negli anni Pegg si è affermato come una delle
personalità comiche più di rilievo all’interno dell’industria
hollywoodiana, e grazie ai numerosi ruoli ricoperti come attore,
doppiatore e sceneggiatore è arrivato a raggiungere il
considerevole patrimonio di circa 25 milioni di dollari.
Simon Pegg: età e altezza
10. Simon Pegg è nato a
Gloucester, in Inghilterra, il 14 febbraio 1970. L’attore
è alto complessivamente 178 centimetri.
Tra i più talentuosi attori della
sua generazione, Paul Dano si è negli anni
distinto come un interprete in grado di assumere ruoli
continuamente diversi, da loschi e controversi personaggi ad altri
ben più ricchi di compassione. Si è inoltre affermato grazie alla
sua collaborazione con importanti attori e autori, grazie ai quali
ha potuto maturare continuamente.
Ad oggi Dano si distingue per la sua
filmografia ricca di alcuni tra i maggiori successi degli ultimi
anni, che gli hanno permesso di ottenere le attenzioni del pubblico
e della critica. Ecco 10 cose che non sai di Paul
Dano.
Parte delle cose che non sai di Paul Dano
Paul Dano: i suoi film
1. Ha recitato in celebri
lungometraggi. L’attore esordisce al cinema con il film
The Newcomers (2000), e negli anni seguenti recita in
titoli come Il club degli imperatori (2002), La
ragazza della porta accanto (2004), Identità violate
(2005), La vera storia di Jack & Rose (2005), e
The King (2005). La notorietà arriva però con Little
Miss Sunshine (2006), dove recita accanto all’attrice Abigail
Breslin. Nel 2007 si consacra con il suo intenso ruolo
in Il petroliere, dove condivide la scena con Daniel
Day-Lewis. Negli anni seguenti partecipa a film di
rilievo come Motel Woodstock (2009), Un perfetto
gentiluomo (2010), Innocenti bugie (2010),
Cowboys & Aliens (2011), Ruby Sparks
(2012), Looper (2012), Prisoners
(2013), 12 anni
schiavo (2013), Love & Mercy
(2014), Youth – La
giovinezza (2015), Swiss Army Man (2016) e
Okja
(2017).
2. Ha debuttato alla
regia. Nel 2018 l’attore presenta al Sundance Film
Festival il suo primo film da regista, Wildlife, da
lui anche scritto. Protagonisti sono gli attori Jake
Gyllenhaal e Carey Mulligan, marito e
moglie nell’America degli anni ’60, il cui matrimonio naufraga
sotto gli occhi del loro figlio adolescente. Il film ha ricevuto
ottimi apprezzamenti da parte della critica, venendo poi presentato
anche al Festival di Cannes.
3. Ha partecipato al
doppiaggio di un noto film. Nel 2009 l’attore è tra i
doppiatori del film Nel paese delle creature selvagge,
diretto da Spike Jonze e tratto dall’omonimo libro
illustrato. Qui presta la voce al personaggio di Alexander, una
delle creature protagoniste che faranno parte dell’avventura
vissuta dal giovane Max, protagonista del film.
Paul Dano e Daniel Day-Lewis
4. Ha lavorato in più
occasioni con il celebre attore. Tra le collaborazioni più
importanti nella carriera di Dano, vi è certamente quella con
l’attore Daniel Day-Lewis, con cui ha recitato sia
in La storia di Jack & Rose che in Il petroliere.
Per quest’ultimo in particolare, il loro rapporto è stato piuttosto
particolare. Dano ha dichiarato che durante le riprese Day-Lewis
non gli ha mai rivolto la parola, rimanendo nel proprio
personaggio, il quale nel film è in duro conflitto con quello del
giovane attore.
Paul Dano in Il Petroliere
5. Inizialmente aveva un
ruolo minore. Originariamente Dano era stato scelto per
ricoprire il ruolo del fratello di Eli, il quale compare solo per
poche scene. Dopo averle girate, però, il regista Paul
Thomas Anderson rimase così colpito dalla sua
interpretazione che decise di affidargli anche il ruolo di Eli,
particolarmente importante nella storia, rendendo così i due
fratelli dei gemelli.
Parte delle cose che non sai di Paul Dano
6. È stato malmenato per un
maggior realismo. In una delle scene più intense del film,
il personaggio protagonista interpretato da Day-Lewis aggredisce
fisicamente quello di Dano. Per rendere più realistica la scena,
l’attore ha acconsentito affinché l’aggressione non venisse
simulata, di fatto prendendo numerosi schiaffi e botte in diverse
parti, cosa che lo ha anche aiutato a rimanere nella parte e
fornire una performance migliore.
Paul Dano in Youth – La
giovinezza
7. Ha recitato per un
celebre regista italiano. Nel 2015 Dano ricopre un ruolo
di rilievo nel film Youth – La giovinezza, di
Paolo Sorrentino. Qui è Jimmy Tree, un attore
hollywoodiano deluso e in cerca di riscatto, il quale per
prepararsi ad un nuovo ruolo si ritira presso la struttura dove si
trovano anche i protagonisti. Il personaggio è stato descritto come
un’ode a tutti quegli attori che provano frustrazione nel vedersi
ricordati sempre e solo per gli stessi ruoli.
Paul Dano in Prisoners
8. È tra i protagonisti del
thriller di Denis Villeneuve. Tra i ruoli più celebri di
Dano vi è quello di Alex Jones nel film Prisoners.
L’attore ha ricordato l’esperienza come una delle più difficili
della sua carriera, affermando che la parte più difficile fu
proprio la costruzione del personaggio. Nel fare ricerca a
riguardo, Dano si è infatti reso conto di quanto sia difficile
portare in scena un ruolo con una storia dolorosa alle spalle.
Paul Dano sarà L’Enigmista
9. Darà vita al noto
villain. Nel 2021 l’attore tornerà al cinema con il film
The Batman, nuova versione cinematografica del celebre
cavaliere oscuro di Gotham, stavolta interpretato da
Robert
Pattinson. Nel film uno dei villain principali sarà
quello de L’Enigmista, uno dei più noto e perfidi nemici di Batman,
già apparso al cinema nel 1995 nel film Batman Forever,
dove era interpretato da Jim
Carrey.
Paul Dano: età e altezza
10. Paul Dano è nato a New
York, Stati Uniti, il 19 giugno 1984. L’attore è alto
complessivamente 185 centimetri.
Considerato a buon diritto il
massimo esponente della recitazione tramite motion capture,
Andy Serkis è una delle personalità più
poliedriche attualmente in attività nell’industria hollywoodiana.
Distintosi come regista, produttore e interprete, Serkis è
particolarmente noto per aver prestato movenze e voce ad alcune
delle più celebri creature del cinema recente, dal
Gollum di Il Signore degli Anelli al primate Cesare in
L’alba del pianeta delle scimmie. Ecco 10
cose che non sai di Andy Serkis.
Parte delle cose che non sai di Andy Serkis
Andy Serkis: i suoi film
1. È noto per le sue
performance tramite motion capture. Serkis raggiunge
grande popolarità grazie ai film Il Signore degli Anelli – La
compagnia dell’anello (2001), Il Signore degli Anelli – Le
due torri (2002) e Il Signore degli Anelli – Il ritorno
del re (2003), dove con l’inedita tecnologia della motion
capture dà vita al personaggio di Gollum, che riprenderà anche nel
prequel Lo Hobbit – Un viaggio
inaspettato (2012). Successivamente nel film King
Kong (2005), utilizza nuovamente tale tecnologia per dare
corpo al gigantesco gorilla, mentre nei film L’alba del pianeta delle
scimmie (2011), Apes Revolution – Il
pianeta delle scimmie (2014) e The War – Il pianeta
delle scimmie (2017) veste i panni di Cesare.
3. Si è distinto come
regista. Negli ultimi anni Serkis si è interessato anche
alla regia, debuttando con il film drammatico Ogni tuo
respiro (2017). Successivamente realizza una versione in
motion capture de Il libro della giungla, con un film
intitolato Mowgli (2018) e
distribuito su Netflix. Nel 2020 Serkis è atteso alla regia di
Venom 2, sequel basato sul celebre villain con Tom
Hardy nuovamente nel ruolo di protagonista.
Andy Serkis e gli Avengers
4. Ha servito come
consulente per la motion capture. Oltre ad aver recitato
in Avengers: Age of Ultron con il
personaggio del pericoloso terrorista Ulysses Klaue, l’attore ha
ricoperto il ruolo di consulente alla motion capture, in quanto
massimo esperto di tale tecnologia. La sua presenza ha infatti
contribuito alla miglior resa di personaggi ricreati in CGI come
Hulk o il villain Ultron.
Andy Serkis è Gollum
5. Ha lavorato a lungo sulla
voce del personaggio. Per ottenere la particolarissima
voce di Gollum, il personaggio che ha reso celebre Serkis, questi
ha dichiarato di aver cercato di riprodurre alcuni suoni emessi dai
suoi gatti, umanizzandoli affinché potessero essere uno spunto di
partenza per i lamenti tipici del personaggio.
Parte delle cose che non sai di Andy Serkis
6. Inizialmente doveva solo
doppiare il personaggio. Quando sostenne il provino per il
ruolo di Gollum, era previsto che Serkis fornisse solo una prova
vocale per il personaggio. Tuttavia, il regista Peter
Jackson fu così colpito dalla prova dell’attore da
decidere di affidargli anche i movimenti del personaggio.
Andy Serkis in Star Wars
7. È l’attore dietro un noto
personaggio. Nella nuova trilogia di film dedicati a
Star
Wars, l’attore ha interpretato tramite motion capture il
personaggio del Leader Supremo Snoke, che si presenta come un
potente Sith nonché maestro di Kylo Ren. Il personaggio si è
affermato come uno dei più misteriosi, generando molteplici teorie
da parte dei fan. Serkis ha dichiarato di sapere da sempre le
origini del villain, ma che non rivelerà mai ciò che gli è stato
detto a riguardo.
Andy Serkis è King Kong
8. Ha studiato il movimento
dei gorilla. Per poter dar vita ad una realistica
rappresentazione di King Kong nel film del 2005, l’attore ha
trascorso molto tempo a studiare il modo in cui i gorilla si
muovono e interagiscono con l’ambiente circostante. Nel corso di
queste ricerche ha inoltre sviluppato una grande amicizia con uno
dei gorilla dello zoo di Londra
Andy Serkis dirige Venom
9. È il regista del
sequel. Serkis è stato chiamato alla regia del sequel
dedicato alla celebre nemesi di Spider-Man. Tra i motivi per cui è
stato scelto, vi è l’aiuto che egli può dare per le performance di
motion capture richieste ai protagonisti. Serkis ha inoltre
affermato che esplorerà ulteriormente i personaggi principali,
spingendo al massimo il loro potenziale visivo.
Andy Serkis sarà Alfred
Pennyworth
10. È stato annunciato come
il nuovo interprete del personaggio. Tramite un tweet, il
regista Matt Reeves ha annunciato che Serkis
ricoprirà il ruolo di Alfred Pennyworth nell’atteso nuovo film sul
cavaliere oscuro di Gotham. L’attore aveva già lavorato con Reeves
nella trilogia dedicata al pianeta delle scimmie, e per ora non ha
rivelato alcuna fonte di ispirazione per la sua versione di
Alfred.