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Willa Holland: 10 cose che non sai sull’attrice

Willa Holland: 10 cose che non sai sull’attrice

Cresciuta sin da bambina a stretto contatto con il cinema, Willa Holland ha iniziato a recitare sin da giovanissima, distinguendosi in alcuni film di buon successo. La vera popolarità le viene però donata dalle sue interpretazioni per la televisione, dove ricopre apprezzati ruoli in celebri serie televisive. Carismatica e versatile, l’attrice ha così dimostrato di possedere tutte le qualità giuste per potersi affermare all’interno dell’industria.

Ecco 10 cose che non sai di Willa Holland.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Willa Holland Arrow

Willa Holland: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in noti lungometraggi. L’attrice debutta al cinema con un piccolo ruolo nel film Ordinary Madness (2001), per poi recitare in titoli come Garden Party (2008), con Vinessa Shaw, Middle of Nowhere (2008), con Susan Sarandon, Genova – Un luogo per ricominciare (2008), con Colin Firth, Chasing 3000 (2010) e Legion (2010), con Paul Bettany e Dennis Quaid. Negli ultimi anni ha invece preso parte ai film Straw Dogs (2011), con James Marsden e Tiger Eyes (2012), di cui è protagonista.

9. È nota per i suoi ruoli televisivi. Dal 2006 al 2007 l’attrice ottiene popolarità grazie al ruolo di Kaitlin Cooper nella celebre serie The O.C., per poi recitare in alcuni episodi di Gossip Girl (2008-2012), con Blake Lively, nel ruolo di Agnes Andrews. Dal 2012 ricopre il ruolo che l’ha resa celebre, quello di Thea Queen nella serie Arrow, con Stephen Amell. Riprenderà il ruolo anche per apparire in alcuni episodi di The Flash (2015-2016), con Grant Gustin.

8. È una doppiatrice di videogiochi. Al di fuori del mondo del cinema, l’attrice è nota agli appassionati di videogiochi per aver prestato in più occasioni la propria voce al personaggio di Aqua nella versione inglese della saga di Kingdom Hearts. I titoli in cui la si può ritrovare sono Kingdom Hearts Birth by Sleep (2010), Kingdom Heart 3D: Dream Drop Distaance (2012), Kingdom Hearts HD 2.5 ReMIX (2014), Kingdom Hearts HD 2.8 Final Chapter Prologue (2016) e Kingdom Hearts III (2019).

Willa Holland è su Instagram

7. Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram con un profilo seguito da 1,6 milioni di persone. All’interno di questo è solita condividere principalmente immagini legate alla sua quotidianità, con momenti di svago o di attività da lei svolte. Non mancano anche poi sue curiosità personali e immagini o video promozionali dei suoi progetti da interprete. Particolare attenzione è rivolta anche al suo cagnolino, che l’attrice fotografa spesso e porta sempre con sé.

Willa Holland e Tom Holland

6. Non è la sorella del noto attore. Benché il cognome sia lo stesso, non vi è alcun rapporto di parentela tra l’attrice e Tom Holland, interprete di Spider-Man per il Marvel Cinematic Universe. L’attrice è infatti figlia di Keith Holland, direttore della fotografia e di Darnell Gregorio-De Palma, attrice. La madre si è in seguito risposata con il regista e sceneggiatore Brian De Palma, che è divenuto il padre adottivo della Holland.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Willa Holland Instagram

Willa Holland in Arrow

5. Ha ottenuto il ruolo per alcune sue qualità particolari. Nella serie Arrow, facente parte dell’Arrowverse, l’attrice ricopre il ruolo di Thea Queen, sorella del personaggio protagonista. Al momento del provino, l’attrice ottenne da subito l’attenzione dello showrunner, il quale rimase colpito dalla dualità nella personalità dell’attrice, capace di lasciar intravedere un’oscurità interiore oltre la sua esuberanza giovanile.

4. Ha ripreso il proprio ruolo per l’ultima stagione. Dopo essere stata parte del cast principale dalla prima alla sesta stagione, l’attrice ha poi ricoperto il ruolo di guest star per la settima stagione, comparendo solo in alcuni episodi. In vista della stagione conclusiva, l’ottava, la Holland ha però ripreso il ruolo in modo più continuo. Per lei era infatti importante poter partecipare attivamente alla conclusione della serie, essendo il suo anche uno dei personaggi più amati dagli spettatori.

Willa Holland in The O.C.

3. Ha interpretato il personaggio precedentemente ricoperto da un’altra attrice. Nel 2006 la Holland diventa popolare grazie al ruolo di Kaitlin Cooper in The O.C. Questi appare sin nella prima stagione, ma ha qui il volto di Shailene Woodley, attrice divenuta nota anni dopo grazie alla saga di Divergent. Al termine della stagione, il personaggio viene allontanato per poi tornare nella terza interpretato dalla Holland. Questa avrebbe ricoperto il ruolo fino alla quarta e ultima stagione.

Willa Holland in Gossip Girl

2. Ha recitato nella nota serie. Nel 2008 l’attrice interpreta il personaggio di Agnes Andrews a partire dalla seconda stagione di Gossip Girl, più precisamente dall’episodio intitolato Pret-a-Poor-J. Il suo ruolo è quello di una modella sedicenne che stringe amicizia con una delle protagoniste, pur finendo poi in litigio. Apparsa in un totale di 5 episodi, la sua ultima comparsa risale all’episodio The Empire Strikes Jack, sedicesimo della terza stagione.

Willa Holland: età e altezza

1. Willa Holland è nata a Los Angeles, in California, Stati Uniti, il 18 giugno 1991. L’attrice è alta complessivamente 168 centimetri.

Fonte: IMDb

Guardiani della Galassia: James Gunn svela una battuta eliminata dal film

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Sappiamo tutti quanto James Gunn sia attivo sui social: il regista di Guardiani della Galassia e dell’attesissimo The Suicide Squad, infatti, non perde mai occasione per rispondere ai suoi fan e svelare, attraverso i suoi profili ufficiali, dettagli inediti a proposito della lavorazione dei suoi film.

Proprio di recente, il regista e sceneggiatore ha rivelato via Twitter che durante la produzione del primo film dedicato ai Guardiani della Galassia, la Disney gli chiese di eliminare dallo script del film una battuta che, in maniera ovviamente scherzosa, faceva riferimento all’uccisione di John Stamos, attore statunitense noto per le serie Gli amici di papà e E.R. – Medici in prima linea. 

Su Twitter, il regista ha scritto: “Mi piace creare un’atmosfera in cui ascolto e considero ogni voce che mi circonda. Per questo motivo, considero veramente gli appunti dello studio. Provo sempre a mettere in pratica gli appunti, a prescindere dalla mia reazione iniziale, per vedere se potrebbero davvero funzionare. Se non mi piacciono, li tolgo. Forse perché sono fortunato o forse è grazie alla mia apertura, e i produttori sanno che si considera razionalmente tutto questo, dopo aver realizzato cinque film non mi è mai stato detto nemmeno una volta da uno studio che dovevo aggiungere qualcosa o tagliere qualcosa.”

Il regista ha poi rivelato qual è stata la battuta che gli è stato chiesto di eliminare dal primo film dedicato ai Guardiani della Galassia: “(Nel film) Quill: vengo da un pianeta di criminali… Billy the Kid, Bonnie & Clyde, John Stamos. Drax: Sembra un posto che mi piacerebbe visitare. Quill: Forte. (Battuta tagliata) Drax: E uccidere molte persone lì“.

Come spiegato dallo stesso Gunn, durante la sua carriera gli è stato chiesto di tagliare qualcosa dalle sceneggiature dei suoi film soltanto due volte: una volta è accaduto, appunto, con Guardiani della Galassia; una seconda volta, invece, è accaduto con Slither, il suo esordio dietro la macchina da presa, datato 2006.

Le riprese di Guardiani della Galassia Vol. 3 dovrebbero partire a Febbraio 2021

Per quanto riguarda il futuro di Guardiani della Galassia, ricordiamo che Gunn è attualmente impegnato con la stesura dello script del Vol. 3. Il film non ha ancora una data di uscita ufficiale. Le riprese dovrebbero partire ufficialmente a Febbraio 2021. Nel cast torneranno Chris PrattZoe SaldanaDave BautistaPom Klementieff e Karen Gillan, con Vin Diesel e Bradley Cooper che offriranno ancora le loro voci. Nel film è atteso anche Chris Hemsworth nei panni di Thor.

Christopher Nolan non ammette sedie sui suoi set, ecco perché

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Mentre la data di uscita del suo nuovo attesissimo film, Tenet, continua a cambiare di giorno in giorno, veniamo a conoscenza di un curioso aneddoto relativo a Christopher Nolan e al suo modo di lavorare sul set dei suoi film. L’aneddoto in questione è stato rivelato da Anne Hathaway, che con il regista ha lavorato ben due volte: per Il cavaliere oscuro – Il ritorno (2012) e per Interstellar (2014).

L’attrice premio Oscar ha partecipato ad una reunion de Les misérables, il film di Tom Hooper del 2012 che le ha fatto vincere l’ambita statuetta come migliore attrice non protagonista. Parte della reunion, a cui l’attrice ha partecipato insieme all’amico e collega Hugh Jackman, è stata trascritta da Variety: durante la conversazione, l’attrice ha parlato con Jackman (che con Nolan aveva lavorato per The Prestige del 2006) del clima che si respira sul set di un film del regista britannico.

Hugh Jackman ha spiegato: “Ci sono due registi con cui ho lavorato che non voglio cellulari sul set: Darren Aronofsky e Denis Villeneuve. Entrambi per lo stesso motivo: si tratta di intenzionalità; tutti e due considerano lo spazio sacro. Se hai un cellulare, ciò dissiperà l’energia”. A quel punto Anne Hathaway ha dichiarato: “Non vorrei contraddirti, ma hai lavorato con tre registi che non vogliono cellulari: c’è anche Christopher Nolan.”

Anne Hathaway su Christopher Nolan: “Realizza film incredibili, ambiziosi sia da un punto di vista tecnico che emotivo.”

L’attrice ha così aggiunto: “Chris non permette neanche l’utilizzo di sedie. Ho lavorato con lui due volte. Non vuole che sul set ci siano sedie. Il motivo è che se ci sono sedie, automaticamente le persone si siederanno. Se si siedono, significa che non stanno lavorando. Chris realizza dei film incredibili, che sono ambiziosi sia da un punto di vista tecnico che emotivo. Riesce sempre ad arrivare alla fine delle riprese senza mai sforare il budget e senza essere mai in ritardo. Credo che abbia qualcosa a che fare con l’assenza di sedie sul set…”

Hathaway ha poi spiegato che Nolan è uno dei suoi registi preferiti, dichiarando: “L’intero approccio cinematografico di Chris è uno dei miei preferiti. Lo ha ridotto ad una sintesi, nonostante i suoi film sia così ricchi… colossali. È una combinazione tra l’essere ispirati e l’essere pienamente convinti di ciò che stai facendo.”

Justice League: Ray Fisher ritratta le sue lodi a Joss Whedon

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Justice League: Ray Fisher ritratta le sue lodi a Joss Whedon

Ray Fisher, interprete di Cyborg in Justice League, ha pubblicamente ritrattato le sue precedenti lodi nei confronti di Joss Whedon, regista incaricato dalla Warner Bros. di occuparsi delle riprese aggiuntive del film. Zack Snyder aveva grandi progetti per Justice League, ma purtroppo una tragedia familiare lo costrinse ad abbandonare il progetto nel bel mezzo della produzione.

A completare il film venne chiamato Joss Whedon, nei confronti dei quali si nutrivano tantissime speranze, vista e considerata la sua precedente esperienza con i supereroi (è stato, infatti, il regista di The Avengers e di Avengers: Age of Ultron). Tuttavia, Whedon finì per cambiare gran parte di ciò che Snyder aveva inizialmente pianificato per Justice League, rimuovendo interi personaggi e aggiungendo più umorismo alla storia: il risultato finale è stato un film che rifletteva a malapena lo spirito del progetto così com’era stato concepito da Snyder.

I fan del DCEU erano molto insoddisfatti per via di tutti i cambiamenti apportati da Whedon, cosa ha portato alla nascita di un vero e proprio movimento che, attraverso i social, ha chiesto a gran voce l’uscita della versione di Justice League realizzata da Zack Snyder (la famosa campagna #ReleaseTheSnyderCut). Dopo molto tempo, il sogno dei fan di Snyder è finalmente diventato realtà, dal momento che il mese scorso è stato ufficializzato che la Snyder Cut di Justice League arriverà ufficialmente su HBO Max nella prima metà del 2021.

Ray Fisher, uno dei maggiori sostenitori della Snyder Cut di Justice League

L’intero cast del film ha risposto positivamente alla notizia, ma Ray Fisher – che nel film ha interpretato il ruolo di Cyborg – ha avuto forse la reazione più emotiva ed entusiasta. L’attore è sempre stato uno dei maggiori sostenitori della Snyder Cut, nonché uno dei primi personaggi famosi a sposare la campagna relativa alla sua release. È palese, dunque, che Fisher preferisca la Snyder Cut alla versione cinematografica di Whedon, come confermato anche dal suo ultimo post condiviso attraverso i suoi profili social… post che non lascia il minimo spazio all’immaginazione.

L’attore, infatti, ha ricondiviso un video in cui è possibile vederlo al Comic-Con di San Diego mentre elogia il regista Joss Whedon, dichiarando: “Zack ha scelto una brave persona che ha preso le redini del progetto, ha sistemato tutto e ha finito il lavoro al posto suo”. Nella didascalia che ha accompagnato il post, Fisher ha però scritto: “Vorrei prendermi un momento per ritrattare con convinzione ogni singola parte di questa mia affermazione”. Potete vedere il video cliccando sull’immagine di seguito.

Vi ricordiamo che la Snyder Cut di Justice League uscirà nel 2021 sulla piattaforma streaming di Warner Bros HBO Max che è disponibile negli USA dall’Aprile scorso. Attualmente non sappiamo se in Italia la versione debutterà su qualche piattaforma streaming dato che HBO MAX non è disponibile nel nostro paese. Ma sappiamo che HBO in Italia ha un accordo in esclusiva con SKY, dunque potrebbe essere una valida teoria pensare che in Italia il film possa essere programmato su SKY CINEMA o su SKY ATLANTIC. Tuttavia, quest’ultima è solo una supposizione dunque non ci resta che aspettare ulteriori notizie.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

Star Wars: Rian Johnson torna a difendere la trilogia prequel

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Rian Johnson, regista di Star Wars: Gli Ultimi Jedi, ha ribadito perché, dal suo punto di vista, i prequel della saga diretti da George Lucas sono dei grandi film. Inaugurata ufficialmente nel 1999 con La minaccia fantasma, all’epoca la trilogia prequel di Star Wars generò un diffuso malcontento tra i fan della saga.

Sebbene i film della trilogia prequel abbiamo comunque avuto (e continuano ancora oggi ad avere) la loro giusta dose di sostenitori, un certo stigma, essenzialmente negativo, è stato attaccato a quei film per lungo tempo: principalmente, i puristi di Star Wars non hanno mai accettato determinate scelte narrative operate da Lucas, incluso l’utilizzo di alcune tecniche di produzione cinematografica; per anni i detrattori della trilogia prequel hanno sempre sostenuto che quei film erano molto lontani, sia da un punto di vista narrativo che da un punto di vista visivo, dalla trilogia originale.

Nei decenni successivi al suo debutto, la trilogia prequel è stata rivalutata, con diversi fan che si sono ricreduti e che sono riusciti ad apprezzare maggiormente ciò che quei film hanno portato alla saga e ciò che Lucas stava cercando di ottenere attraverso la loro realizzazione. Uno dei più grandi sostenitori della trilogia prequel di Star Wars è senza dubbio Rian Johnson, regista de Gli Ultimi Jedi, l’episodio forse più criticato della trilogia sequel della celebre saga.

Via Twitter, Johnson è tornato a parlare del perché è così appassionato dei tre episodi che costituiscono la trilogia prequel. Lucas ha realizzato uno splendido film di 7 ore per bambini, su come il diritto e la paura della perdita trasformino le brave persone in fascisti, e lo ha fatto mentre si trovava alla guida di quasi ogni cambiamento tecnico avvenuto nel cinema moderno degli ultimi 30 anni.”, ha scritto Johnson sul suo profilo ufficiale. 

Come i prequel di Star Wars hanno rivoluzionato Hollywood

Al pari di quanto avevano già fatto i film della trilogia originale, anche i prequel di Star Wars sono passati alla storia per aver rivoluzionato l’industria hollywoodiana degli effetti visivi. Il tanto amato/odiato personaggio di Jar Jar Binks, ad esempio, è stato il primo personaggio ad essere realizzato totalmente attraverso l’impiego della CGI, mentre L’attacco dei cloni è stato il primo film ad essere girato interamente in digitale. Entrambi questi aspetti hanno rappresentato dei passi fondamentali nel cambiamento dell’industria dell’audiovisivo: ancora una volta la saga di Lucas si è imposta come assoluto precursore nelle evoluzioni che di lì a pochi anni si sarebbero susseguite con intensità sempre maggiore.

Ricordiamo che, dopo Gli Ultimi Jedi, Rian Johnson è stato incaricato dalla Lucasfilm di scrivere una nuova trilogia di Star Wars, sulla quale però non ci sono ancora dettagli confermati. A quanto pare il progetto, che dovrebbe raccontare di una nuova mitologia (con nuove storie e nuovi personaggi completamente slegati dalla saga degli Skywalker), è ancora nelle prime fasi di sviluppo.

The Flash: Christian Bale possibile Batman “di riserva”?

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The Flash: Christian Bale possibile Batman “di riserva”?

La notizia che Michael Keaton, star di Batman (1989) e Batman – Il ritorno (1992), sarebbe in trattative per riprendere il ruolo del Crociato di Gotham in The Flash, ha colto tutti di sorpresa. Secondo le prime indiscrezioni, il Batman di Keaton dovrebbe avere un ruolo ricorrente nel DCEU: dovremmo scoprire cosa ha fatto la sua iterazione del Cavaliere Oscuro nel corso degli ultimi 30 anni, con lo stesso che dovrebbe servire da mentore per nuovi personaggi che verranno introdotti nell’universo condiviso, come ad esempio Batgirl.

Adesso, però, un nuovo rumor condiviso da Jeremy Conrad (via CBR) suggerisce che, qualora le trattative fra Keaton e la Warner Bros. non dovessero andare a buon fine, lo studio spera di poter riavere nei panni di Batman il premio Oscar Christian Bale, che ha interpretato il personaggio nella trilogia de Il Cavaliere Oscuro diretta da Christopher Nolan. Parallelamente, la fonte sottolinea che lo studio non sarebbe interessato ad un eventuale ritorno di Ben Affleck, che ha invece interpretato l’Uomo Pipistrello in Batman v Superman: Dawn of Justice e in Justice League, entrambi diretti da Zack Snyder.

Per adesso si tratta di un puro e semplice rumor, ed è molto difficile che Bale accetti di tornare nei panni dell’iconico personaggio DC: in più di un’occasione, infatti, l’attore ha spiegato che sarebbe stato disposto a tornare nei panni di Batman soltanto in un progetto guidato nuovamente da Nolan. Nonostante il suo annunciato ruolo nel cinecomic Marvel Thor: Love and Thunder (che, indipendentemente da qualsiasi intenzione, potrebbe materialmente impedirgli di prendere parte a The Flash), sembra che Bale non sia più interessato a prendere parte a determinati franchise o, comunque, a portare avanti ancora a lungo l’eredità del vigilante.

The Flash con Ezra Miller al cinema nel 2022

Ricordiamo che The Flash arriverà al cinema il 1 luglio 2022. Il film sarà diretto da Andy Muschietti, regista di IT e IT – Capitolo Due. Ezra Miller tornerà a vestire i panni del Velocista Scarlatto dopo un cameo in Batman v Superman: Dawn of Justice e Justice League. Il film dovrebbe essere ispirato alla serie a fumetti “Flashpoint” del 2011, scritta da Geoff Johns e disegnata da Andy Kubert.

Joseph Fiennes: 10 cose che non sai sull’attore

Joseph Fiennes: 10 cose che non sai sull’attore

Proveniente da una famiglia di artisti, come i suoi fratelli anche Joseph Fiennes ha inseguito la sua passione per il cinema, affermandosi grazie ad alcuni acclamati e premiati film. L’attore si è negli anni distinto come interprete di grande livello, dimostrando carisma e versatilità attraverso una serie di ruoli che ne mettevano in luce le qualità. Nell’ultimo periodo si è dedicato prevalentemente alla televisione, dove ha continuato ad apparire in note serie.

Ecco 10 cose che non sai di Joseph Fiennes.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Joseph Fiennes fratello

Joseph Fiennes: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in celebri lungometraggi. L’attore debutta al cinema nel 1996 con Io ballo sola, con Liv Tyler, per poi distinguersi in film come Elizabeth (1998), con Cate Blanchett, Shakespeare in Love (1998), con Gwyneth Paltrow, e Il nemico alle porte (2001). Ha poi continuato a recitare per il grande schermo con titoli come Luther – Genio, ribelle, liberatore (2003), Il mercante di Venezia (2004), con Al PacinoCorrendo con le forbici in mano (2006), Il colore della libertà (2007), Il barone rosso (2008), Controcorrente (2009), Hercules: il guerriero (2014), con Dwayne Johnson, e Risorto (2016), con Tom Felton.

9. Ha preso parte a celebri serie TV. A partire dal 2009 Fiennes inizia a dedicarsi prevalentemente alla televisione, recitando fino al 2010 nella serie FlashForward, con Dominic Monaghan. È poi Merlino in Camelot (2011), con Jamie Campbell Bower, e Monsignor Timothy Howard nella seconda stagione di American Horror Story (2012-2013), con Sarah Paulson. Dal 2017 l’attore ricopre il ruolo di Fred Waterford in The Handmaid’s Tale, con Elisabeth Moss.

8. Ha ricevuto importanti riconoscimenti. Grazie alla serie The Handmaid’s Tale, l’attore ha ricevuto nel 2018 la sua prima nomination come miglior attore non protagonista ai prestigiosi premi Emmy. Fiennes vanta però anche nomination ai Bafta Awards e ai SAG Awards come miglior attore protagonista per Shakespeare in Love, film che contribuì a renderlo una star all’interno dell’industria di Hollywood.

Joseph Fiennes non è su Instagram

7. Non possiede un account personale. L’attore ha dichiarato di non essere presente sul social network Instagram, preferendo da sempre evitare l’esposizione a cui tali piattaforme inevitabilmente costringono. Si possono tuttavia ritrovare alcune fan page dedicate all’attrice, la più seguita delle quali vanta oltre 11.7 mila follower, dove vengono quotidianamente pubblicati aggiornamenti sui suoi progetti imminenti o futuri, come anche alcune sue foto recenti.

Joseph Fiennes: chi è sua moglie

6. È sposato. Nell’agosto del 2009 l’attore annuncia le sue nozze con la modella svizzero-iberica Maria Dolores Dieguez. I due decidono di dar luogo all’evento a Barga, piccolo comune italiano in provincia di Lucca, in Toscana. Benché da quel momento la coppia abbia cercato di essere il più riservata possibile circa la propria vita sentimentale, non hanno mancato di annunciare la nascita delle due figlie, rispettivamente nel 2010 e nel 2011.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Joseph Fiennes Shakespeare in Love

Joseph Fiennes e Ralph Fiennes

5. È il fratello del noto attore. Come il cognome può suggerire, Joseph è il fratello minore di Ralph Fiennes, celebre attore noto in particolare per il ruolo di Lord Voldemort nella saga cinematografica di Harry Potter. Nella loro carriera i due non hanno mai avuto occasione di recitare insieme, ma non hanno mai mancato di sostenersi a vicenda, dando prova del grande legame che li lega tanto a livello famigliare quanto professionale.

Joseph Fiennes in American Horror Story

4. Ha avuto un ruolo nella celebre serie antologica. Nel 2012 l’attore viene scelto per far parte della seconda stagione di American Horror Story, intitolata Asylum. Qui egli è l’ambizioso e corrotto Monsignor Timothy Howard, uno degli antagonisti principali della stagione. Benché gli attori della serie siano soliti rimanere legati ad essa, interpretando ruoli sempre nuovi di stagione in stagione, per Fienne quella di Asylum è l’unica partecipazione svolta per AHS.

Joseph Fiennes in Shakespeare in Love

3. Ha interpretato William Shakespeare. Shakespeare in Love è il film che ha consacrato la carriera dell’attore. Qui egli interpreta il drammaturgo William Shakespeare, il quale si trova in piena crisi creativa durante la scrittura di quello che sarà poi il Romeo & Giulietta. L’attore fu da sempre la prima scelta per il ruolo del protagonista, anche se all’epoca aveva ancora pochi titoli al suo attivo.

2. Dovette partecipare a delle riprese aggiuntive. Una proiezione di prova del film riportò una serie di pareri contrastanti circa il finale. La produzione decise così di richiamare gli attori per delle riprese aggiuntive, volte a migliorare le ultime scene e aggiungere elementi in più a queste. Per poter essere nuovamente presente sul set, l’attore fu costretto ad interrompere la sua partecipazione ad uno spettacolo teatrale in cui stava recitando in quel periodo.

Joseph Fiennes: età e altezza

1. Joseph Fiennes è nato a Salisbury, in Inghilterra, il 27 maggio 1970. L’attore è alto complessivamente 183 centimetri.

Fonte: IMDb

 

Alexis Bledel: 10 cose che non sai sull’attrice

Alexis Bledel: 10 cose che non sai sull’attrice

L’attrice Alexis Bledel è riuscita negli anni ad affermarsi come uno dei nomi di punta dell’attuale panorama televisivo. Grazie alla sua partecipazione ad alcune note serie ha imposto il proprio nome e il proprio talento, guadagnando continui consensi e riconoscimenti. Ancora oggi l’attrice vanta interpretazioni di tutto rispetto, grazie alle quali ha saputo rinnovarsi e riaffermarsi continuamente. Ecco 10 cose che non sai su Alexis Bledel.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Alexis Bledel marito

Alexis Bledel: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in noti lungometraggi. L’attrice debutta al cinema nel 2002 con il film Tuck Everlasting – Vivere per sempre, per poi distinguersi in titoli come Matrimoni e pregiudizi (2004), Sin City (2005), con Bruce Willis, 4 amiche e un paio di jeans (2005), 4 amiche e un paio di jeans 2 (2008), The Conspirator (2010), di Robert Redford, Violet & Daisy (2011), Botte di fortuna (2012), Ricordami ancora (2013) e Jenny’s Wdding (2015).

9. È celebre per i suoi ruoli televisivi. A decretare la popolarità dell’attrice è la serie Una mamma per amica, dove recita dal 2000 al 2007 nel ruolo della protagonista Rory Gilmore, accanto all’attrice Lauren Graham. In seguito prende parte ad alcuni episodi di serie come E.R. – Medici in prima linea (2009), Mad Men (2012), con Jon HammUs & Them (2013-2014). Nel 2016 riprende il ruolo che l’ha resa celebre per Una mamma per amica: di nuovo insieme, revival della nota serie composto di quattro episodi. Dal 2017 al 2019 è invece Emily Malek in The Handmai’s Tale, con Elisabeth Moss.

8. Ha ottenuto importanti riconoscimenti. Nel corso della sua carriera l’attrice ha dato vita ad interpretazioni particolarmente memorabili, che le hanno fatto guadagnare diversi riconoscimenti. Il più prestigioso di questi è senza dubbio l’Emmy Award vinto grazie a The Handmaid’s Tale come guest star in una serie drammatica, nel 2017. L’anno successivo l’attrice è stata nuovamente nominata al premio, stavolta come miglior attrice non protagonista.

Alexis Bledel non è su Instagram

7. Non possiede un account personale. L’attrice ha dichiarato di non essere presente sul social network Instagram, preferendo sa sempre evitare l’esposizione a cui tali piattaforme inevitabilmente costringono. Si possono tuttavia ritrovare alcune fan page dedicate all’attrice, la più seguita delle quali vanta oltre 128 mila follower, dove vengono quotidianamente pubblicati aggiornamenti sui progetti della Bledel, come anche sue foto recenti.

Alexis Bledel: suo marito e suo figlio

6. Ha conosciuto suo marito sul set. Nel 2012 l’attrice recita in tre episodi della popolare serie Mad Men. Qui interpreta Beth Dawes, la quale intreccia una breve relazione con Pete Campbell. La Bledel ebbe così modo di conoscere l’attore Vincent Kartheiser, interprete di Campbell, con il quale intraprende una relazione. I due si sposano poi nel 2014, e nell’ottobre del 2015 nasce il loro primo, e attualmente unico, figlio.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Alexis Bledel The Handmaid's Tale

Alexis Bledel in The Handmaid’s Tale

5. Considera quello per la serie il ruolo più difficile della sua carriera. All’interno di The Handmaid’s Tale l’attrice ricopre il personaggio di Ofglen. Questo è un ruolo inedito nella carriera della Bledel, e l’attrice ha affermato di come la sfida di interpretarlo si sia rivelata la più difficile mai affrontata. Per dar vita ad una storia drammatica come quella di Ofglen, la Bledel ha raccontato di essersi dovuta concentrare molto per tentare di restituire il dolore e la verità umana del personaggio.

4. Ha lavorato molto sulla fisicità del personaggio. Essendo una schiava, Ofglen viene principalmente ritratta come una donna timorata e fragile, alla mercé dei suoi padroni. Per poter rendere evidente la sua paura, l’attrice ha affermato di aver a lungo cercato i modi più idonei per poter trasmettere la vulnerabilità attraverso la propria fisicità. Tale lavoro l’ha portata a rimanere particolarmente impressa nella mente dello spettatore, proprio per l’ampia gamma di emozioni che trasmette.

3. Si è ispirata molto al romanzo. La serie è tratta dall’omonimo romanzo, pur presentando delle libertà rispetto a questo. La Bledel ha raccontato di averlo letto soltanto dopo essere stata scelta per il ruolo, e di aver imparato molto sul proprio personaggio. La Ofglen del romanzo è da sempre stata la sua fonte d’ispirazione principale, e molti dettagli non previsti dalla sceneggiatura sono stati da lei aggiunti proprio dopo averli letti nel libro.

Alexis Bledel in Una mamma per amica

2. Si presentò ai provini per un ruolo minore. Oggi l’attrice è conosciuta per il ruolo di Rory Gilmore, protagonista di Una mamma per amica, ma originariamente la Bledel si era presentata ai casting per ottenere soltanto un piccolo ruolo. Il suo obiettivo era infatti quello di guadagnare dei soldi extra mentre portava avanti i suoi studi. I produttori, tuttavia, rimasero colpiti da lei a tal punto da assegnarle il ruolo della protagonista, dando così inizio alla sua fortunata carriera.

Alexis Bledel: età e altezza

1. Alexis Bledel è nata a Houston, in Texas, Stati Uniti, il 16 settembre 1981. L’attrice è alta complessivamente 170 centimetri.

Fonte: IMDb

Jessica Camacho: 10 cose che non sai sull’attrice

Jessica Camacho: 10 cose che non sai sull’attrice

Nota per i suoi ruoli televisivi, l’attrice Jessica Camacho si è negli ultimi anni affermata grazie ad alcuni ruoli di particolare rilievo in celebri serie televisive. Con la sua popolarità crescente, un talento naturale ed una buona versatilità, la Camacho è oggi indicata come uno dei volti su cui puntare per il futuro del piccolo schermo.

Ecco 10 cose che non sai di Jessica Camacho.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Jessica Camacho The Flash

Jessica Camacho: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in note serie televisive. L’attrice inizia a recitare per il piccolo schermo comparendo in alcuni episodi di serie come Dexter (2010), The Mentalist (2011) e Gossip Girl (2011). Inizia ad ottenere maggior notorietà con ruoli di maggior rilievo in Last Resort (2012-2013), Nikita (2013), e Sleepy Hollow (2015-2016). Diventa poi popolare grazie a The Flash (2017-2018), con Grant Gustin, dove recita nel ruolo di Gypsy. Negli anni successivi conferma la propria popolarità grazie a Taken (2018), Another Life (2019), con Selma Blair, Watchmen (2019), con Regina King, e All Rise (2019-in corso).

9. Ha preso parte ad alcuni film per il cinema. Parallelamente alla carriera in televisione, la Camacho ha recitato anche in alcuni film per il grande schermo. Tra questi si annoverano Nothing Like the Holidays (2008), con Melonie Diaz, Think Like a Man (2012), con Kevin Hart, Veronica Mars – Il film (2014), con Kristen Bell, Suburban Gothic (2014), Ana Maria in Novela Land (2015), Crave: The Fast Life (2016), The Babymoon (2017) e End of Justice (2017), con Denzel Washington.

Jessica Camacho è su Instagram

8. Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram con un profilo ufficiale seguito da 84,4 mila persone. All’interno di questo è solita condividere immagini relative a suoi momenti di svago, in compagnia di amici o colleghi. Non mancano poi anche foto di curiosità a lei legate, come anche di serate di gala o eventi a cui ha preso parte. La Camacho non manca poi di promuovere cause sociali a lei care, come quelle relative ai diritti delle persone di colore.

7. Utilizza il social per promuovere il proprio lavoro. Tramite il proprio profilo, inoltre, l’attrice condivide con i propri follower immagini o video promozionali dei suoi progetti da interprete. Sono presenti anche interviste da lei rilasciate e foto di backstage tratte dai set a cui ha preso parte. Così facendo, la Camacho utilizza il social anche per un film più strettamente legato al proprio lavoro.

Jessica Camacho in Another Life

6. Ha avuto un ruolo nella serie Netflix. Nel luglio del 2019 viene distribuita su Netflix la serie Another Life, che mescola dramma e fantascienza. La trama ruota intorno ad un artefatto alieno giunto sulla terra, e che spinge una squadra di astronauti ad indagarne la provenienza. All’interno della serie l’attrice ha ricoperto il ruolo di Michelle Vargas. La Camacho ha dichiarato di aver particolarmente apprezzato l’esperienza del set, e di sperare in una seconda stagione. Questa venne poi confermata nell’ottobre dello stesso anno.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Jessica Camacho Watchmen

Jessica Camacho è Gypsy in The Flash

5. Ha interpretato una nota supereroina. L’attrice ha fatto la sua comparsa nell’Arrowverse recitando nel ruolo di Gypsy nella serie The Flash. Il personaggio compare nell’episodio Borrowing Problems from the Future, il decimo della terza stagione, e sfoggia poteri come l’illusionismo e la precognizione. La Camacho ha recitato in un totale di 10 episodi non continuativi, comparendo fino a Therefore She Is, ventesimo della quarta stagione.

4. Vorrebbe tornare a far parte della serie. Benché l’attrice abbia fatto la sua ultima comparsa nella quarta stagione, è solo con la sesta che viene annunciata la morte fuori scena di Gypsy. Tuttavia, la Camacho spera sempre di poter tornare a recitare nella serie, magari con una versione alternativa del personaggio. La sua volontà è stata alimentata anche dal grande affetto dimostrato dagli spettatori nei confronti del suo personaggio.

Jessica Camacho in Watchmen

3. Ha interpretato un personaggio ricorrente nella miniserie. In Watchmen, adattamento televisivo e sequel dell’omonima graphic novel, l’attrice ha ricoperto il ruolo di Pirate Jenny, comparso in quattro episodi su nove. L’attrice, nel ricordare l’esperienza del set, ha affermato di essere rimasta particolarmente colpita dal velo di segretezza che aleggiava sul progetto, e che lei stessa non era a conoscenza dei risvolti del progetto, informata soltanto di ciò che riguardava il proprio personaggio.

2. Ha potuto esplorare lati nascosti del personaggio. Nell’assumere il ruolo di Pirate Jenny, all’attrice non vennero date particolari informazioni o direttive. La Camacho cercò così di costruire la storia del personaggio a partire dalla necessità della sua maschera. Nella sua idea, Pirate Jenny copre il suo volto tanto per sfuggire ad un trama quanto per accoglierlo, e tale controsenso dà vita ad una personalità particolarmente sfumata e difficile da comprendere fino in fondo.

Jessica Camacho: età e altezza

1. Jessica Camacho è nata in California, Stati Uniti, il 26 novembre 1982. L’attrice è alta complessivamente 157 centimetri.

Fonte: IMDb

L’Accademia del Cinema Italiano partecipa al Moviement Village con “Casa del David”

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L’Accademia del Cinema ItalianoPremi David di Donatello parteciperà a Moviement Village, il progetto nazionale che mette in rete circa 200 arene estive allo scopo di favorire un ritorno al consumo di contenuti sul grande schermo. Dal 1° luglio al 31 agosto, Moviement Village ospiterà la “Casa del David” in una serie di serate speciali che proporranno agli spettatori un ampio programma di proiezioni dei film candidati e premiati all’ultima edizione dei Premi David di Donatello.

Il pubblico avrà inoltre l’opportunità di assistere ad una programmazione unica ed esclusiva, a cura del David, di irresistibili pillole storiche e attuali delle premiazioni dei grandi protagonisti, delle immagini emozionanti dell’inedita edizione 2020 in lockdown e interviste e video selfie in cui i candidati e i vincitori si raccontano in esclusiva. A corredo anche incontri con alcuni dei più amati registi e attori del cinema italiano e la possibilità di approfondire, grazie al racconto di alcuni celebri professionisti, i tanti mestieri che concorrono alla realizzazione di un film.

Moviement Village

Moviement Village è un progetto nazionale che punta a rimettere in rete tutte le arene già esistenti e attive (circa 100), riattivare quelle che non facevano programmazione (circa 80) e ripristinare strutture multifunzionali come i cinevillage. L’iniziativa, nel pieno rispetto dei protocolli dell’emergenza sanitaria che verranno emanati dalle autorità competenti, è concepita in modo da garantire la totale sicurezza per gli spettatori in ogni fase dell’evento: dall’acquisto dei biglietti, alla regolamentazione dei flussi in entrata e uscita, al controllo degli spazi dedicati.

Il progetto è ideato dalle associazioni di categoria del settore, ANEC (Associazione Nazionale Esercenti Cinema) con la partecipazione di ANICA (Associazione Nazionale Imprese Cinematografiche e Audiovisivo) sezione distributori e produttori, con Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello, con il sostegno della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del MiBACT, patrocinata da ANCI e la collaborazione dell’ANAC, 100 Autori e Nuovo IMAIE.

Famosa: uscita evento 13, 14 e 15 luglio con Europictures

Famosa: uscita evento 13, 14 e 15 luglio con Europictures

Arriva nelle sale italiane come evento con Europictures il 13, 14 e 15 luglio, Famosa, il film diretto da Alessandra Mortelliti con Jacopo Piroli, Adamo Dionisi, Gioia Spaziani e Matteo Paolillo. Famosa, presentato ad Alice nella città durante l’ultima Festa del cinema di Roma, racconta la storia di Rocco, un ragazzo quasi diciottenne, incompreso e solitario, che desidera trasferirsi da un piccolo paese della Ciociaria nella Capitale, per poter realizzare il suo più grande sogno: diventare un ballerino. Con tenacia e grande forza di volontà, Rocco riuscirà ad intraprendere il tanto agognato viaggio, ma la realtà che lo attende non sarà quella sperata e il suo sogno verrà ancora una volta messo alla prova.

La storia di Rocco Fiorella nasce da un monologo teatrale e arriva sul grande schermo come racconto di formazione di un timido adolescente con la passione del ballo, incompreso dalla sua famiglia, in particolar modo da suo padre, e dai suoi compagni di classe che ne fanno oggetto di scherno e derisione. Al suo fianco Maura, una zia speciale che lo sosterrà in ogni scelta, Azzurra, un’amica saggia, e Luigi, il suo principe bello e tenebroso. Una favola moderna, come la definisce la Mortelliti, che con Famosa firma il suo esordio alla regia cinematografica.

Prodotto da Palomar con Rai Cinema, Famosa sarà distribuito come evento nei cinema italiani il 13, 14 e 15 luglio grazie a Europictures.

Avengers: Infinity War, le foto dal backstage mai viste prima

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Avengers: Infinity War, le foto dal backstage mai viste prima

Avengers: Infinity War rimane ad oggi, nonostante i due anni dalla sua uscita, un enorme miracolo produttivo. I Fratelli Russo sono trai principali artefici di questo miracolo e sono stati anche molto prodighi, nei due anni trascorsi dall’uscita del film, di informazioni, curiosità e dettagli riguardo alla produzione. Tuttavia, in occasione dell’arrivo di Avengers: Infinity War su Disney+, i registi sono stati in grado di diffondere altro materiale inedito dal backstage del film, nuove foto che vedono i protagonisti della storia in pausa, tra un ciak e l’altro.

Black Panther

Questa prima immagine mostra il re T’Challa in tutta la sua gloria, mentre con calma aspetta la tempesta formata dall’esercito di Outrider sul lato opposto della barriera di protezione del Wakanda. Seguito da un esercito di soldati Wakandiani, oltre a Natasha Romanoff e Bucky Barnes, Black Panther di Chadwick Boseman sembra sorvegliare la scena e fare un piano di battaglia. Questa immagine cattura uno degli ultimi momenti prima che T’Challa richieda l’apertura della barriera e l’inizio della battaglia sul territorio del Wakanda.

Vedova Nera

Qui vediamo Natasha Romanoff, i suoi capelli rossi, assenti. Infinity War ha visto la spia russa di Scarlett Johansson abbracciare la vita in incognito, dati gli esiti di Civil War e del suo schierarsi, alla fine, dalla parte di Steve Rogers. L’intensità dell’espressione di Johansson dovrebbe ricondurre il momento dello scatto a quello della famosa scena non sono sola”, anche se lo sfondo sembra differente.

Nebula

Nebula, una testa di Nebula e un Drax con felpa e cappuccio, dove siamo finiti? Questa immagine è un bello scatto da quello che sembra essere il set di Titano, dove avviene lo scontro degli Avengers contro Thanos. Non sappiamo a cosa serva la testa della Nebula che Karen Gillan porta in mano, può potrebbe trattarsi di un riferimento per il trucco molto complesso del personaggio. A giudicare dalla stanchezza che traspare dalla foto, Dave Bautista e Karen Gillan probabilmente avevano appena finito di girare una scena, quando è stata scattata.

Peter Parker e Tony Stark

Tony (Robert Downey Jr.) e Peter guardano verso qualcosa, probabilmente il Thanos di Josh Brolin, entrambi con un’espressione seria sul viso. Le macerie circostanti ci dicono che la scena è ambientata probabilmente su Titano, e visto che il volto di Tony è sporco, probabilmente si tratta di una scena che segue diversi momenti di scontro. Tom Holland sta evidentemente indossando un completo da mo-cap, che in seguito è stato rivelato essere un ulteriore elemento di segretezza per evitare che venisse subito diffuso il costume di Iron Spider.

Thor, Groot e Rockett

Uno dei migliori momenti di Infinity War si verifica sicuramente quando il Dio del Tuono arriva nel Wakanda. Ad accompagnare Chris Hemsworth ci sono Sean Gunn e Krystian Godlewski, gli attori che interpretano Rockett e Groot in motion capture. Sullo sfondo vediamo le guerriere del Dora Milaje alle prese con i mostri dell’esercito di Thanos, esattamente come accade nel film.

Chris e Chris

avengers: infinity warChris Evans e Chris Hemsworth chiacchierano durante un’interruzione delle riprese. A giudicare dai volti degli attori, la foto è stata scattata probabilmente dopo una lunga giornata sul set. Hemsworth porta nella mano destra quello che potrebbe essere un ventilatore, e giustamente: le estati del Wakanda non sono da prendere alla leggera, come dimostrano anche i grandi ombrelli che i due attori usano per ripararsi. È sempre divertente vedere due del MCU condividere un momento, poiché è normale che tra attori che condividono così tanto tempo nasca una amicizia nella vita reale, ma anche perché è una delle situazioni preferite dai fan.

Elizabeth Olsen e Joe Russo

Elizabeth Olsen riceve alcuni consigli da Joe Russo per le strade della Scozia su come muovere le mani per mettere in scena i poteri di Scarlet Witch. Chi lo immaginava che uno dei due Russo sapesse così tanto sulla deformazione della realtà? Considerando la relativa calma sullo sfondo, questa foto deve essere scattata prima che sul set irrompano Proxima Midnight e Corvus Glave, attaccando Wanda e Visione.

Il Dottore e lo Stregone

Qualcuno si diverte di più con i film Marvel di Mark Ruffalo? Qui, Ruffalo condivide una risata con Benedict Wong durante una pausa dalle riprese della scena dell’attacco a New York. Sicuramente i due non sembrano a conoscenza del fatto che si sta approssimando una decimazione di esseri viventi in tutto l’Universo! Le macerie alle loro spalle, suggeriscono che la foto è stata scattata durante una pausa delle riprese dalla scena in cui Ebony Maw e Cull Obsidian hanno già avuto a che fare con Iron Man.

Cinema: gli errori nascosti nei film che non avevi notato

Cinema: gli errori nascosti nei film che non avevi notato

I film hanno il potere di trasportarci in un altro mondo. Eppure, quelli stessi film sono realizzati da esseri straordinari ma comunque umani, motivo per cui molto spesso capita che al loro interno ci siano degli errori o delle imperfezioni passate totalmente inosservate. WakoJako.com ci mostra come anche i registi e gli attori più laboriosi e di talento abbiamo commesso alcuni errori nei loro film. Ecco di seguito 20 grandi errori presenti in celebri film che forse non avevi notato…

The Aviator

The Aviator di Martin Scorsese è stato un successo di pubblico e critica. In una delle scene del film, Howard Hughes (interpretato da Leonardo DiCaprio), acquista dei biscotti contenenti gocce di cioccolato.

Ebbene, sappiate che si tratta di un errore (o di un blooper, per dirla in gergo!), dal momento che gli sceneggiatori non si sono resi conto che quei biscotti non erano ancora stati inventati: furono resi disponibili sul mercato soltanto nel 1930, ossia due anni dopo i fatti narrati nel film.

Django Unchained

Django Unchained film

Django Unchained del 2012, settimo film di Quentin Tarantino, contiene un errore che forse non tutti hanno notato. Nel film il protagonista (interpretato da Jamie Foxx) indossa degli occhiali da sole.

Il problema è che nell’epoca in cui è ambientato il film, gli occhiali da sole non erano così diffusi e venivano utilizzati principalmente sotto prescrizione medica. Grazie alla straordinaria performance di Foxx, è probabile che in molti abbiamo ignorato o semplicemente “perdonato” la svista…

Titanic

Titanic è uno dei film che ha incassato di più nella storia del cinema, oltre ad essere stato un grandissimo successo di pubblico e critica, amato e stimato ancora oggi. Tuttavia, la maggior parte degli spettatori non avrà sicuramente notato che, ad un certo punto nel film, Jack (Leonardo DiCaprio) dice a Rose (Kate Winslet) che lui e suo padre erano soliti andare a pesca sul lago Wissota.

È forse una bella storia da raccontare per cercare di far colpo su una ragazza, ma il problema è che il Titanic affondò nel 1912… mentre il lago Wissota si formò soltanato nel 1917!

Braveheart

braveheart

Braveheart – Cuore impavido, l’epico dramma storico diretto da Mel Gibson, è stato nominato a dieci Oscar e ne ha vinti ben cinque, incluso quello per il miglior film. Ma il problema è che, nel film, il personaggio di William Wallace (interpretato dallo stesso Gibson) indossava un kilt.

È perché gli scozzesi li indossavano, ma non nel 1300, epoca in cui è ambientato il film. Indossare il kilt divenne popolare soltanto a partire dal 1600.

Forrest Gump

Forrest Gump filmQuesto presente in Forrest Gump è probabilmente uno di quegli errori più divertenti di sempre. Nel film, il protagonista interpretato da Tom Hanks riceve una lettera da Apple… ma il film è stato ambientato nel 1975!

Sorprendentemente, il famoso logo arcobaleno dell’azienda statunitense non è stato progettato fino all’anno successivo (il 1976). La Apple è diventata una società quotata in borsa soltanto nel 1981. 

Il Gladiatore

il gladiatore 2

Fan di Russell Crowe e del suo celebratissimo Massimo Decimo Meridio, questo è “l’errore” che fa al caso vostro! Il protagonista de Il Gladiatore di Ridley Scott, nel film, è anche chiamato “L’Ispanico”, che in realtà è una vecchia parola francese inventata nel 1300.

Si tratta di un errore abbastanza importante commesso dagli sceneggiatori, essendo il film ambientato nell’anno 180 d.C., quindi mille anni prima!

Il Cavaliere Oscuro

The Dark Knight - Il cavaliere Oscuro joker filmChristopher Nolan viene spesso definito un perfezionista, ma sembra che ci sia stato un errore di revisione che lui e il suo team non sembrano aver notato. 

In una pagina del Gotham Times che appare ne Il Cavaliere Oscuro – Il ritorno e che fa riferimento ad una rapina in una gioielleria perpetrata da Catwoman, la parola inglese “heist” (“rapina”, appunto) è stata sostituita con “hiest”.

Nel film The Hurt Locker di Kathryn Bigelow, è possibile vedere i protagonista che giocano ad un gioco con la Xbox 360. La stessa console non è uscita fino al 2005, e il gioco a cui i personaggi del filmstavano giocando, “Gears of War”, è stato rilasciato soltanto nel 2006.

Nonostante il film sia uscito nel 2008, la storia è ambientata nel 2004, quindi la svista della signora Bigelow e del suo team può essere considerata a tutto gli effetti un errore.

Harry Potter e la camera dei segreti

Harry Potter e la Camera dei Segreti

È possibile scovare tonnellate di bloopers nella famosa saga cinematografica di Harry Potter. Probabilmente, perché la maggior parte degli attori nei vari film erano bambini. Ma c’è un errore molto particolare che appare davvero assurdo ed incredibile.

In una scena di Harry Potter e la Camera dei Segreti, quando Malfoy è a terra circondato dagli altri studenti di Hogwarts, è possibile vedere chiaramente un cameraman. Come abbiamo fatto a non accorgersi dell’errore in fase di post-produzione è ancora un mistero…

Pirati dei Caraibi

Pirati Dei Caraibi

Se siete fan della saga di Pirati dei Caraibi, allora ricorderete certamente che a Capitan Barbossa (Geoffrey Rush) piace molto mangiare le mele. In una scena è possibile vederlo con una mela verde Granny Smith, che però non esisteva fino al 1868, circa 140 anni dopo che il film era ambientato.

Anche se amate le mele e il franchise con protagonista Johnny Depp, siamo quasi certi che nessuno era a conoscenza di quest’errore…

Il Signore degli Anelli

Sappiamo tutti quanto sia grande Gandalf in quanto mago, ma forse nessuno si sarebbe mai aspettato questo da lui. A quanto pare Gandalf non solo cercava l’Anello… ma anche gli orologi! In una scena di battaglia, è possibile notare che Ian McKellen indossa infatti proprio un orologio.

Anche se non molte persone hanno notato il blooper, altre invece sono state molto veloci a segnalarlo. Si può presumere che nonostante l’errore, il pubblico sia comunque affezionatissimo alla saga de Il Signore degli Anelli e al personaggio…

Il Gladiatore

il gladiatore

Ecco un altro errore presente de Il Gladiatore. Il film è senza dubbio grandioso, ma come hanno potuto non notare questo errore in fase di post-produzione è davvero un mistero. L’errore proviene da una delle scene più famose del film, in cui possiamo vedere chiaramente una bombola del gas sul retro di un carro.

In parte c’è chi è stato contento che questo blooper non sia stato tagliato, dal momento che quest’errore è diventato molto, molto popolare… 

Ritorno al Futuroritorno-al-futuro-film

Se siete dei grandi fan di Ritorno al Futuro, dovete per forza ricordare la scena in cui Marty McFly viaggia indietro nel tempo, fino al 1955, e si reca in una scuola superiore per suonare una fantastica chitarra Gibson ES-345.

Si tratta di un grande errore perché l’ES-345 non è stato prodotto fino al 1958. Forse sono cose che succedono solo con i viaggi nel tempo…

Troy

Il film Troy del 2004 è stato un enorme successo di critica e pubblico, dal momento che aveva tutti gli ingredienti per essere un film davvero memorabile. Il personaggio principale, Achille (interpretato da Brad Pitt), è stato brillante, e anche il regista, Wolfgang Petersen, è stato eccezionale. Tuttavia, lo stesso film non è perfetto, poiché contiene molti errori.

Molti hanno notato che è possibile vedere un aereo volare sopra Achille durante una scena all’aperto. Soltanto in seguito è stato spiegato che si è trattato di un errore di photoshop. Tuttavia, ci sono molti altri errori… perciò, quando vi capiterà di rivedere il film, aguzzate la vista!

300

Questo errore è qualcosa a cui potresti aver pensato mentre guardavi 300. Nel film, l’esercito di Serse prova di tutto per battere gli Spartani, arrivando persino ad usare delle bombe per sconfiggerli.

È un errore grande, perché la polvere nera non è stata inventata fino al IX° secolo. Il film potrà anche essere eccellente, ma di certo non è storicamente accurato…

Sherlock Holmes

robert downey jr.

Sherlock Holmes è un film eccellente da guardare, in particolare la scena dell’inseguimento alla fine del film, iniziato nelle fogne e conclusosi sul Tower Bridge.

Tuttavia, il problema è che le fogne presso il Palazzo di Westminster e il Tower Bridge sono distanti oltre due miglia. Quindi, un inseguimento del genere non era affatto possibile…

Spy Kids

Questo classico per bambini del 2001 ha molti fan in tutto il mondo. Nel film, i fratelli Cortez scoprono che i loro genitori sono spie e decidono di salvarli dopo che sono stati rapiti.

In una scena, vediamo che Carla Gugino è seduta davanti ad una specchio: a quel punto è possibile vedere chiaramente un cameraman con indosso una camicia viola pallida. A proposito… ci sono molti altri errori e bloopers anche in questo film.

Spider-Man

Spider-Man 2 film sam raimi

Non sarà di certo sbagliato affermare che Spider-Man ha dato il via alla tendenza dei film sui supereroi nel lontano 2002. Nel film, Peter Parker (interpretato da Tobey Maguire) scopre la sua capacità di lanciare ragnatele e inizia a sperimentare la cosa nella sua stanza, il che si traduce in lui che rompe una lampada.

Tuttavia, pochi istanti dopo è possibile vedere che la stessa lampada è di nuovo sullo scaffale e non c’è nemmeno un singolo graffio su di essa. Com’è possibile?

I Soliti Sospetti

I Soliti SospettiI Soliti Sospetti è uno dei migliori film neo-noir mai realizzati, e ha anche uno dei migliori cast di sempre. Nel film, i protagonista stanno per derubare una macchina della polizia vicino all’aeroporto.

La prima scena mostra la parte anteriore di una 747 con quattro motori e, pochi istanti dopo, la seconda scena mostra la parte posteriore di una 767 con due motori. Nessuno è stato ancora in grado di spiegare il mistero dietro quest’errore…

Nel film Independence Day, l’Empire State Building esplode, ma non tutti hanno notato che la posizione dell’edificio è diversa dall’indirizzo dello stesso nella realtà. Nel film, l’indirizzo dell’edificio è la 53a strada, ma l’Empire State Building si trova nella 34a strada nella realtà. 

Harry Potter: ecco l’Airbnb ispirato al franchise

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Harry Potter: ecco l’Airbnb ispirato al franchise

I fan di Harry Potter, noti anche come Potterheads, hanno una nuova destinazione per le vacanze da aggiungere alla loro lista dei desideri: un Airbnb interamente ispirato alla celebre saga. La serie di Harry Potter ha una delle fanbase più devote della storia, nonostante le recenti polemiche legate alla scrittrice J.K. Rowling.

I fan hanno avuto modo di conoscere il mondo magico di Harry Potter grazie ai sette romanzi della saga letteraria originale e di appassionarsi ancora di più ai loro personaggi preferiti grazie agli 8 adattamenti cinematografici. Successivamente, si sono stati un parco a tema presso gli Universal Studios, uno spettacolo di Broadway e persino un sito web in cui i fan stesso possono richiedere di iscriversi ad Hogwarts.

Adesso, stando a quanto riportato dal Forbes, sarabbe stato inaugurato un Airbnb con sede a Orlando, noto come Wizards Ways, composto da otto stanze ognuna decorata a tema: la meta perfetta per un massimo di sedici Potterheads. Quattro delle stanza sono dedicate alla quattro case di Hogwarts: Grifondoro, Serpeverde, Corvonero e Tassorosso. I temi delle altre quattro stanze, invece, sono ispirati a l’Hogwarts Express, a Diagon Alley, all’Aula di Divinazione di Trelawney e al Platano Picchiatore, al centro di una celebre scena di Harry Potter e la Camera dei Segreti. I visitatori possono essere smistati nella varie stanza attraverso una sorta di cappello simile a quello parlante presente nei libri e nei film, e presentare reclami se la scelta non è di loro gradimento.

Non solo decorazioni, ma anche effetti visivi e sonori nell’Airbnb ispirato a Harry Potter

Il divertimento a tema Harry Potter all’interno di Wizards Ways si estende oltre le camere da letto. C’è un teatro privato decorato come la Foresta Proibita, così come una sala giochi a tema Quidditch con tanto di biliardo e biliardino. Per un gameplay ancora più coinvolgente, i visitatori possono cimentarsi, a bordo piscina, in una partita a scacchi a grandezza naturale. Gli ospiti possono anche cenare come Harry, seduti al tavolo da pranzo ispirato alla Sala Grande. Oltre alla decorazioni, l’Airbnb include anche effetti sonori e visivi, come il fumo che fuoriesce dall’espresso per Hogwarts. Nonostante la pandemia, Wizards Way è disponibile per tutti i Potterheads per vogliano prenotare il loro soggiorno da sogno. Per vedere le foto della struttura, cliccate QUI.

Highlander: il reboot è in piena fase di sviluppo

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Highlander: il reboot è in piena fase di sviluppo

In una recente chiacchierata con Discussing Film, Chad Stahelski, regista della saga di John Wick, ha avuto modo di aggiornare in merito all’annunciato reboot di Highlander, il film del 1986 diretto da Russell Mulcahy e interpretato da Christopher Lambert e Sean Connery.

In effetti, era da un po’ di tempo che non si avevano più aggiornamenti in merito al progetto. Adesso Stahelski ha spiegato che il reboot è in una fase avanzata di sviluppo; ciò significa che il personaggio di Connor MacLeod, protagonista principale di tutti i quattro film generati dalla pellicola con Lambert, potrebbe tornare al cinema prima del previsto.

“Siamo entrati in piena fase di sviluppo con Highlander. Stiamo ritoccando le sceneggiature… scrivendo, lavorando alla concettualizzazione delle sequenze, pensando a come fare tutto ciò che abbiamo intenzione di fare. Probabilmente abbiamo più cose da fare di persona, ma diciamo che questa situazione non ha in alcun modo rallentato il processo di sviluppo del film”, ha spiegato Chad Stahelski.

Highlander, un progetto molto personale per il regista di John Wick

Highlander rappresenta un progetto al quale Stahelski sembrerebbe molto legata, e la stessa proprietà continua ad avere un seguito particolarmente devoto, anche se relativamente piccolo. Grazie alla sua esperienza con il genere action, la visione di Stahelski in merito all’universo di Highlander potrebbe essere davvero molto interessante. Ad uno sguardo più attento, è facile cogliere l’influenza di Highlander sulla mitologia della saga di John Wick; sarà quindi affascinante vedere se Stahelski resterà fedele alla tradizione o stravolgerà, in parte, il mondo mitologico partorito dalla mente di Gregory Widen.

Cenerentola: quello che non sai sul classico film Disney

Cenerentola: quello che non sai sul classico film Disney

Tra le più celebri fiabe narrate nel corso dei decenni dalla Walt Disney, vi è Cenerentola. Questo detiene tutt’oggi un’importanza speciale tanto per il grande studios quanto per l’immaginario collettivo. Il primo film, realizzato nel 1950, segna infatti il ritorno ad una grande produzione ispirata a un’unica storia e non più ad un collage di cortometraggi. Cenerentola introdusse la Disney ad un nuovo periodo d’oro, dando vita al concetto di “Classico Disney“. Non sorprende dunque che, seppur a distanza di anni, siano stati realizzati due sequel animati e un film live-action, i quali portano avanti la grande tradizione del personaggio e l’amore del pubblico nei suoi confronti.

Cenerentola è oggi parte del patrimonio culturale dell’interno pianeta, con le sue numerose reinterpretazioni e metafore nascoste. A partire da tale pellicola, infatti, diventò particolarmente ricorrente per i Classici Disney il messaggio del bene che trionfa sul male. Inoltre, il film contribuì significativamente a forgiare un più tradizionale stile disneyiano, con un racconto di fate, sogni, disegni brillanti e delicati, una trama ben definita e personaggi iconici. Cenerentola è inoltre divenuta simbolo dell’elevazione personale, passando dall’essere una schiava a principessa. È inoltre uno dei simboli per antonomasia dei sogni che diventano realtà qualora si crede fermamente in essi.

Per realizzare il film, la Disney trasse ispirazione dall’omonima fabia, le cui origini sono tanto antiche quanto variegate. La versione più arcaica conosciuta e riconducibile alla storia di Cenerentola è quella di Rodopi, appartenente all’antico Egitto. Questa è considerata il più vecchio archetipo letterario di Cenerentola. Le versioni più note in Occidente sono poi quella di Giambattista Basile, da cui è stato tratto il film Gatta Cenerentola, quella dei fratelli Grimm e di Charles Perrault. Su quest’ultima si sono in particolare basate le trasposizioni realizzate dalla Disney.

Cenerentola: la trama del film e le differenze con la fiaba originale

La storia si concentra su Elle, giovane di belle speranze che in seguito alla morte della madre è costretta ad assistere alle seconde nozze del padre con la perfida Lady Tremaine. Quest’ultima diventerà il suo unico tutore nel momento in cui anche il padre verrà a mancare in seguito ad un viaggio di lavoro. È a questo punto che la matrigna s rivelerà in tutta la sua cattiveria, e insieme alle due figlie Anastasia e Genoveffa tratteranno Elle come una schiava, affibbiandole l’appellativo di Cenerentola. Tuttavia, l’intervento della fata madrina cambierà le sue sorti, permettendole di partecipare ad un regale ballo di corte dove farà innamorare di sé il principe.

Del film è rimasta particolarmente iconica la celebre colonna sonora, composta da alcuni tra i brani tutt’oggi più famosi della Disney. Titoli come I sogni son desideri e Bibbidi-Bobbidi-Bu, la quale fu anche nominata come miglior canzone ai premi Oscar, ottennero un tale successo da spingere la Disney a pubblicare le canzoni del film, dando così vita al commercio delle colonne sonore. Quella di Cenerentola, nominata a sua volta al premio Oscar, sottolinea infatti la grande importanza che la musica ha all’interno del film, tanto per la narrazione quanto per il ritmo.

Per dar vita al personaggio, lo studios, che proveniva da un momento di difficoltà dettato dalla Seconda Guerra Mondiale, decise di basarsi prevalentemente sulla versione della fiaba narrata da Perrault, ma condendola di elementi presi altrove, come il sadismo della matrigna e delle sorellastre presente nella versione dei Grimm. Nella realizzazione, furono ovviamente adottati dei cambiamenti rispetto a queste due versioni originali. Nella fiaba di Perrault, infatti, è Cenerentola stessa a rifiutarsi di andare al ballo, sentendosi fuori luogo, salvo poi andarci due volte invece di una. La versione dei Grimm è invece naturalmente più cupa e violenta, e termina con la vendetta di Cenerentola nei confronti della matrigna e delle sorellastre, facendo cavare loro gli occhi dalle colombe.

Cenerentola: il primo film e sequel animati

Il primo film, realizzato nel 1950 Cenerentola (film 1950) è diretto dal trio di talenti: Wilfred Jackson, Hamilton Luske e Clyde Geronimi. Prodotto dalla Walt Disney Productions e distribuito negli Stati Uniti dalla RKO Radio Pictures il 15 febbraio 1950 è il 12º Classico Disney. Da allora la Disney ha partorito molte altre pellicole tra cui sequele e per ultimo un live action. Ecco l’elenco dei tutti i film:

  • Cenerentola di Walt Disney (film 1950)
  • Cenerentola 2
  • Cenerentola 3
  • Cenerentola di Kenneth Branagh (2015)

Cenerentola 2 – Quando i sogni diventano realtà

Cenerentola 2 2002Nel 2002 venne realizzato, con un budget complessivo di 5 milioni, il primo sequel del classico Disney. Intitolato Cenerentola II – Quando i sogni diventano realtà, questo è stato distribuito direttamente per l’home video, divenendo uno dei sequel Disney più venduti di sempre, incassando circa 120 milioni di dollari. Il film intende raccontare cosa accadde dopo il celebre “e vissero per sempre felici e contenti”, e nella sua struttura in tre segmenti permette di seguire le vicende di Cenerentola intenta ad organizzare una festa, durante la quale anche la sorellastra Anastasia avrà il suo momento di gloria.

Cenerentola 3 – Il gioco del destino

Cenerentola 3 - Il gioco del destinoDato il successo riscontrato, lo studios decise di realizzare un terzo film, sempre pensato esclusivamente per l’home-video, e rilasciato nel 2007 con il titolo di Cenerentola III – Il gioco del destino. Pur collocandosi cronologicamente dopo il precedente secondo capitolo, il film è tuttavia una continuazione del Cenerentola originale. All’interno di questo si racconta infatti di come Lady Tremaine e le sue due figlie, entrate in possesso della bacchetta della fata Smemorina, tornino indietro nel tempo per impedire che Cenerentola possa risultare la proprietaria della scarpetta di cristallo, con tutto ciò che ne è seguito.

Tale ultimo lungometraggio animato si è affermato in modo particolarmente positivo tra la critica e il pubblico, i quali hanno apprezzato la svolta dark proposta dagli autori. All’interno del film, infatti sono presenti sequenze decisamente più cupe rispetto a quelle viste nei precedenti due capitoli. La stessa Lady Tremaine assume una personalità ancor più malvagia, la quale se nei precedenti film era soltanto intenzionata ad umiliare Cenerentola, arriva qui invece a progettare anche la sua morte.

Cenerentola (2015): il film in live-action

Cenerentola cast

Sull’onda del successo di film come Alice in Wonderland e Maleficent, la Disney non ha mancato di riportare al cinema in versione live-action anche il grande classico di Cenerentola (qui la recensione). Basato naturalmente sul celebre classico animato del 1950, il film diretto da Kenneth Branagh ha confermato il trend positivo di questi rifacimenti, guadagnando nella sola Italia circa 15 milioni di euro, mentre a livello mondiale ha raggiunto un incasso complessivo di circa 542 milioni di dollari. Candidato al premio Oscar per i migliori costumi, realizzati dalla pluripremiata Sandy Powell, Cenerentola ha ricevuto ottimi apprezzamenti da parte della critica, la quale ne ha apprezzato in particolare la rilettura contemporanea e le interpretazioni.

Per trovare il giusto volto per Cenerentola, si svolsero dei lunghi provini. Tra le più celebri attrice considerate per il ruolo si annoverano Emma Watson, Saoirse Ronan, Alicia Vikander, Bella Heathcote e Margot Robbie. Fu però Lily James, all’epoca ancora semi sconosciuta, ad ottenere il ruolo. Grazie a questo, ottenne grande popolarità, arrivando a prendere parte in alcuni noti film. Per l’attrice, il set non fu tuttavia una passeggiata, e diversi sono i momenti da lei ritenuti più complessi. Tra questi vi è la sequenza del ballo, per la quale ha dovuto esercitarsi per mesi, come anche il lungo tempo richiesto per poter indossare correttamente i vistosi abiti.

Tra le soddisfazioni più grandi della James, vi è stata quella di aver potuto indossare l’iconico abito blu di Cenerentola. Di questo, la costumista Sandy Powell realizzò ben otto versioni, ognuna adattata in base a ciò che l’attrice doveva fare nella scena. Per la sua fuga dal castello venne ad esempio realizzata una versione più corta dell’abito, così da permettere alla James di correre senza intralci. Oltre alla James, altri celebri nomi compongono il cast del film. Per il ruolo della matrigna, la produzione era infatti alla ricerca di un nome di richiamo, che potesse suscitare ulteriore interesse nei confronti del progetto. Dopo alcune valutazioni, venne scelta la premio Oscar Cate Blanchett, che accettò entusiasta. Richard Madden dà volto al principe azzurro, mentre Helena Bonham Carter ricopre il ruolo della fata madrina. Stellan Skarsgård, infine, venne scelto per dar vita al Gran Duca, alleato di Lady Tremaine.

Cenerentola: dove vedere i film in streaming

Per gli amanti del personaggio o dei film Disney, è possibile ritrovare il classico del 1950 come anche il live-action del 2015 su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Cenerentola è infatti presente nel catalogo di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, e Tim Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale, avendo così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video.

Per rimanere in casa Disney, invece, l’intera trilogia animata e il film live-action sono ovviamente presenti nel catalogo di Disney+, la piattaforma streaming ufficiale del celebre studios di produzione. Anche in questo caso, basterà sottoscrivere un abbonamento generale, potendo così fruire incondizionatamente di tali titoli, come anche di altri extra presenti nella piattaforma.

Fonte: IMDb

 

Deadpool 3: Morena Baccarin non sa ancora nulla del film

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Deadpool 3: Morena Baccarin non sa ancora nulla del film

Nonostante sia stata uccisa in Deadpool 2, l’uso del viaggio nel tempo di Wade Wilson ha riportato in vita la sua fidanzata Vanessa, e questo ovviamente lascia una porta aperta al personaggio circa un eventuale ritorno nel terzo film in fase di sviluppo alla Marvel (dove potremmo finalmente vederla scoprire i suoi poteri mutanti e diventare Copycat).

Sfortunatamente, durante un’intervista con Entertainment Weekly, l’attrice Morena Baccarin ha confermato che non ha ancora sentito parlare del terzo episodio del franchise di Deadpool. “Non ne ho idea”, ha ammesso quando le è stato chiesto se avrà un ruolo più importante in Deadpool 3. “Apparentemente, sembra che lo stiano ancora scrivendo. Onestamente non lo so. Non mi è stato chiesto nulla, né sono stata avvicinata al progetto. Non ci sono state ancora conversazioni, quindi aspetto…”

Baccarin ha aggiunto che spera che il suo eventuale ruolo sia “il più grande possibile”, sottolineando che amerebbe essere al fianco di Ryan Reynolds in qualità di protagonista.  Dopo essere apparsa a malapena in Deadpool 2, l’attrice ha sottolineato che lavorare al primo film è stato “uno dei periodi più belli della mia vita. È stato così divertente essere sul set… è stato tutto così creativo, appagante e divertente. Ryan Reynolds è la persona migliore con cui lavorare… così dolce e così dannatamente divertente da farti stare male.”

Un ruolo di maggior rilievo per Vanessa in Deadpool 3 si allineerebbe con la spinta sempre più costante verso una maggiore rappresentanza del femminile nei film dedicati ai supereroi. Anche se la Marvel ha ancora molta strada da fare su quel fronte, negli ultimi anni ci sono state diverse mosse incoraggianti, in particolare con Captain Marvel e Black Widow. Deadpool 2 ha introdotto un altro personaggio femminile entusiasmante all’interno del franchise, ossia Domino di Zazie Beetz, ma c’è sempre spazio per far brillare più personaggi femminili. Fortunatamente, sembra che Baccarin sia entusiasta all’idea di tornare per Deadpool 3…

Deadpool 3 sarà davvero vietato ai minori?

Deadpool è un personaggio molto amato, non solo dai lettori dei fumetti, e i primi due film sotto l’egida della Fox sono stati un vero successo al box office: non sorprende, dunque, che la Marvel abbia deciso di far proseguire le avventure di Wade Wilson sul grande schermo. La vera domanda adesso è un’altra: il film sarà vietato ai minori? Deadpool 3 rappresenterà ufficialmente il primo film R-rated dei Marvel Studios?

Vi ricordiamo che a confermare l’ingresso di Deadpool nel MCU era stato Alan Horn, presidente di Walt Disney Studios, durante il CinemaCon di Las Vegas, rassicurando il pubblico accorso al panel che presto arriverà un altro titolo della serie di film con Ryan Reynolds.

Wonder Woman 1984: cosa legherà i personaggi di Diana e Cheetah

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Wonder Woman 1984: cosa legherà i personaggi di Diana e Cheetah

In una recente intervista con TotalFilm (via SyFy), Patty Jenkins, regista dell’attesissimo Wonder Woman 1984, ha rivelato nuovi dettagli circa il rapporto tra il personaggio di Diana Prince interpretato da Gal Gadot e quello di Barbara Minerva/Cheetah interpretato da Kristen Wiig.

Nel film i due personaggio dovrebbero incontrarsi per la prima volta all’interno dello Smithsonian Institution e iniziare a discutere di argomenti quali geologia, gemmologia, litologia e criptozoologia: le discussioni su quest’ultimo studio, in particolare, saranno molti utili al personaggio di Barbara nella sua trasformazione in Cheetah. Ma cos’è che spingerà le due donne, prima amiche, a diventare nemiche? La Jenkins ha cercato di fornire una spiegazione non troppo dettagliata, al fine di evitare spoiler: “La cosa che mi piace è che all’inizio del film questi due personaggi sono veramente amici. L’evoluzione del loro rapporto seguirà un iter molto organico… sarà proprio come nella vita reale, quando un’amicizia finisce e due persone intraprendono due percorsi diversi.”

Anche Kristen Wiig è intervenuta per parlare del debutto cinematografico del suo personaggio, specificando che non sarà una copia carbone della controparte fumettistica. L’attrice ha infatti anticipato che nel film vedremo una versione di Cheetah totalmente diversa, senza però specificare in che misura la sua incarnazione si discosterà dalle pagine dei fumetti.

L’evoluzione della relazione tra Diana e Barbara in Wonder Woman 1984

La parte più interessante della relazione tra Diana e Barbara sembra dunque essere quanto entrambe si avvicineranno l’una all’altra dopo essersi incontrati al museo Smithsonian (che farà il suo debutto nel DCEU dopo aver ospitato la mostra dedicata a Captain America nel  film Captain America: The Winter Soldier del MCU). Le due donne dovrebbe avere molto in comune, soprattutto da un punto di vista intellettivo, quindi dovrebbe rappresentare una svolta senza dubbio eccitante il motivo che le spingerà a scontrarsi l’una contro l’altra.

Wonder Woman 1984 uscirà il 2 ottobre 2020. Il film è stato definito dal produttore Charles Roven un sequel “inusuale“, che poterà in scena lo stesso personaggio grazie al lavoro dello stesso team creativo e che seguirà gli eventi del precedente capitolo, ma che i fan non dovrebbero aspettarsi un seguito tradizionale definendolo “la prossima iterazione della supereroina”.

L’ordine cronologico del personaggio di Diana Prince è stato già rimescolato, essendo stata introdotta nell’era contemporanea di Batman v Superman: Dawn of Justice per poi tornare al vecchio secolo con Wonder Woman. Il sequel vedrà ancora Gal Gadot nei panni di Diana Prince opposta a Kristen Wiig, scelta per interpretare la villain Cheetah. Nel cast figureranno anche Chris Pine (volto del redivivo Steve Trevor) e Pedro Pascal (nei panni di Maxwell Lord).

Avengers: come funziona davvero la Gemma dell’Anima in Infinity War e Endgame?

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Le regole e i poteri della Gemma dell’Anima in Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame sono molto vaghi, eppure entrambi i film forniscono una serie di indizi su come l’oggetto immaginario funzioni davvero. Come spiegato da Wong (Benedict Wong) in Doctor Strange, ognuna delle sei Gemme dell’Infinito presenti nell’universo cinematografico Marvel è un cristallo preistorico che rappresenta e controlla “un aspetto essenziale dell’esistenza”.

Thanos (Josh Brolin) usa la Gemma dello Spazio per teletrasportare se stesso e l’Ordine Nero in tutto l’universo; la Gemma del Potere per lanciare una luna sul pianeta Titano; la Gemma della Realtà per trasformare i proiettili di Starlord (Chris Pratt) in un cumulo di bolle; la Gemma del Tempo per far tornare in vita Visione (Paul Bettany). La Gemma della Mente è nota per influenzare la psiche, come evidenziato dalla coscienza di Visione e dallo scettro di Loki (Tom Hiddleston) che funge da dispositivo di controllo mentale. Ma cosa fa la Gemma dell’Anima e come funziona?

Dopo anni di speculazioni da parte dei fan su cosa poteva essere e dove poteva trovarsi l’ultima Gemma dell’Infinito, Infinity War ha rivelato che – da un punto di vista narrativo – la Gemma non era stata ancora impostata nel MCU. Invece, il villain che tutti credevano morto, ossia Teschio Rosso (Ross Marquand), la stava sorvegliando silenziosamente sul lontano pianeta Vormir da quando il Tesseract la teletrasportò lì alla fine di Captain America: Il primo vendicatore. Teschio Rosso spiega a Thanos che la Gemma richiede il sacrificio di ciò che si ama di più: si tratta quindi dell’unica Gemma dell’Infinito ad imporre delle condizioni, oltre che la più difficile da collezionare.

guanto dell'infinitoDopo aver sacrificato la sua amata Gamora (Zoe Saldana) e aver ottenuto la Gemma dell’Anima, Thanos per prima cosa la combina con la Gemma dello Spazio per localizzare il vero Doctor Strange, quando il mago convoca un esercito di cloni nella battaglia su Titano. La combinazione delle due Gemme non solo ferisce Strange, ma fa anche sì che la sua anima si stacchi temporaneamente dal suo corpo. Questa è la stessa funzione che la Gemma dell’Anima svolge durante lo schiocco delle dita, in quanto conduce alla distruzione di metà di tutte le vite dell’universo (come visto in Infinity War), dimostrando la sua capacità di identificare i singoli esseri umani e, possibilmente, giudicare anche quali eliminare. Insieme al requisito del sacrificio e alla scelta di Teschio Rosso come suo protettore, tutto ciò dimostra che la Gemma dell’Anima rende giustizia al suo nome, in quanto controlla tutto ciò che riguarda lo spirito.

Un’altra caratteristica posseduta dalla Gemma dell’Anima è quella di aver introdotto lentamente i fan del MCU al Mondo Dell’Anima, una dimensione tascabile che risiede all’interno della Gemma stessa, dove è possibile incontrare la persona che è stata sacrificata. Quando Thanos raggiunge il suo obiettivo finale, viene trasportato proprio lì: all’interno, incontra una giovane Gamora. Tony Stark (Robert Downey Jr.) avrebbe dovuto vivere un momento simile con sua figlia Morgan, interpretata dall’attrice Katherine Langford di Tredici, ma la scena è stata tagliata dal montaggio finale. Questo potere è anche collegato al motivo per cui tutti quelli che sono stati spazzati via in Infinity War sono stati riportati in vita in Endgame, a differenza di quei personaggi che sono morti per cause diverse, come Visione e Vedova Nera (Scarlett Johansson). Letteralmente, lo schiocco delle dita non li ha mai uccisi: la Gema dell’Anima li ha solo trasportati all’interno di un diverso piano dell’esistenza.

Scopriremo di più sulla Gemma dell’Anima grazie al film sugli Eterni?

La Gemma dell’Anima è stata quindi una parte centrale del piano di Thanos per spazzare via metà della vita nell’universo in Avengers: Infinity War ed è stata anche una parte essenziale della sua sconfitta in Avengers: Endgame. Innegabilmente, si tratta del pezzo più enigmatico del suo guanto onnipotente. I due film in cui è apparsa hanno dimostrato la sua connessione con la parte più spirituale dell’universo condiviso, ma è ovvio che c’è molto altro da esplorare al riguardo. Forse il film Gli Eterni risponderà alle restanti domande circa la sua creazione e le sue funzionalità.

Via Screen Rant

Jennifer Hudson è Aretha Franklin nel trailer di Respect

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Ecco il primo trailer originale di Respect, il biopic su Aretha Franklin in cui Jennifer Hudson, già premio Oscar per Dreamgirls, interpreterà la leggenda della musica, Regina del Soul. La MGM ha diffuso un trailer che si focalizza sull’ascesa di Franklin, dagli inizi difficili al successo e alla grande connessione con il suo pubblico. Il trailer mostra anche brevemente il contributo che Aretha Franklin apportò al movimento per i Diritti Civili, includendo anche una sua frase, divenuta ormai una citazione famosa: “Devi disturbare la pace, quando non riesci ad ottenerla”.

Come accennato in precedenza, l’attrice vincitrice del premio Oscar Jennifer Hudson interpreterà Aretha Franklin. Hudson è affiancata da Forest Whitaker, che interpreta il padre di Franklin, Marlon Wayans, nel ruolo di Ted White (il primo marito di Franklin), insieme a Audra McDonald, Marc Maron, Tituss Burgess, Saycon Sengbloh, Hailey Kilgore e Skye Dakota Turner. La sinossi ufficiale di Respect recita “A seguito dell’ascesa della carriera di Aretha Franklin da bimba che canta nel coro della chiesa di suo padre alla sua celebrità internazionale, RESPECT è la straordinaria storia vera del viaggio dell’icona della musica per trovare la sua voce”. RESPECT arriverà nei cinema questo dicembre, a meno che la pandemia di COVID-19 non abbia un impatto sulla data di uscita del film.

La storia fantastica: Sophie Turner è Westley nel trailer del remake home made

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Abbiamo già detto che da oggi sarà disponibile in puntate su Quibi un remake home made de La storia fantastica, a cui hanno partecipato tantissime star che hanno ricreato piccoli pezzi del film mentre erano in quarantena, utilizzando solo oggetti e materiali che potevano reperire nelle loro case. Oggi arriva il primo esilarante trailer del remake casalingo collettivo in cui compaiono Tiffany Haddish con Common, Hugh Jackman e il figlio, Jennifer Garner, Sophie Turner (visibilmente incinta!) con Joe Jonas. Ecco il trailer:

Naturalmente tutta l’operazione non è solo un simpatico divertimento, ma anche un modo per raccogliere fondi e fornire pasti gratuiti a chi non può permetterseli negli Stati Uniti ancora attanagliati dall’emergenza COVID-19.

La storia fantastica: l’esilarante trailer onesto

Questa versione de La Storia Fantastica vedrà esibirsi molte altre famose coppie di Hollywood, tra cui Common e Tiffany Haddish, Neil Patrick Harris e David Burtka, Chris Pine e Annabelle Wallis. Ma anche nomi del calibro di Hugh Jackman, Jennifer Garner, Elijah Wood e avranno un ruolo.

Andre The Giant: in arrivo il biopic sul gigante de La Storia Fantastica

Fonte

Ryan Reynolds irrompe durante la reunion del cast di X-Men

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Ryan Reynolds irrompe durante la reunion del cast di X-Men

Lo scorso sabato, per sponsorizzare il concerto “Global Goal: Unite for Our Future” destinato a celebrare il lavoro di tutti gli operatori del settore sanitario, è stata organizzata una reunion del cast di X-Men a cui hanno partecipato Hugh Jackman (Wolverine), Patrick Stewart (Charles Xavier nella saga originale), James McAvoy (Charles Xavier nella saga reboot), Famke Janssen (Jean Grey nella saga originale), Sophie Turner (Jean Grey nella saga reboot) e Halle Berry (Tempesta).

Improvvisamente la reunion è stata interrotta da Ryan Reynolds (Deadpool), che ha cercato di convincere i suoi colleghi del fatto che anche lui, proprio grazie al personaggio del Mercenario Chiacchierone, appartiene alla grande famiglia degli X-Men. Purtroppo l’attore non è riuscito a persuadere i suoi colleghi, che uno ad uno hanno iniziato ad abbandonare la videochiamata. Sul finale, quando è rimasto soltanto Jackman, è apparso improvvisamente Liev Schreiber (interprete di Victor Creed/Sabretooth) che ha esclamato: “X-Men le origini, riuniti!”, in riferimento al film di Gavin Hood in cui ha recitato al fianco di Jackman.

Ryan Reynolds sarà ancora Deadpool!

Ricordiamo che dopo l’acquisizione della Fox da parte della Disney, i personaggi degli X-Men verranno ufficialmente introdotti nel MCU con nuove storie e nuovi attori che interpreteranno gli iconici mutanti. Ad oggi, l’unico personaggio che non subirà un recasting sarà proprio quello di Deadpool, con Ryan Reynolds che tornerà nei panni del Mercenario Chiacchierone nell’annunciato Deadpool 3, sul quale però non ci sono ancora dettagli.

Deadpool è un personaggio molto amato, non solo dai lettori dei fumetti, e i primi due film sotto l’egida della Fox sono stati un vero successo al box office: non sorprende, dunque, che la Marvel abbia deciso di far proseguire le avventure di Wade Wilson sul grande schermo.

Anthony Mackie critica i Marvel Studios per la mancanza di diversità

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Il futuro di Sam Wilson/Falcon nel MCU si prospetta estremamente luminoso, dal momento che il personaggio interpretato da Anthony Mackie si appresta a raccogliere l’eredità di Steve Rogers e a diventare il nuovo Captain America (come lasciato anche intendere dal finale di Avengers: Endgame). In attesa che la serie The Falcon and the Winter Soldier chiarisca di più sul ruolo dell’ex criminale redento nell’universo condiviso, è stato lo stesso Mackie a scagliarsi duramente contro i Marvel Studios.

Come riportato da Screen Rant, il tutto è avvenuto durante il celebre format “Actors on Actors” organizzato da Variety, in cui Anthony Mackie ha criticato l’atteggiamento della Marvel nei confronti della diversità, non solo in riferimento al cast dei film, ma anche e soprattutto alla troupe, quindi a tutte le persone che lavorano sul set. Parlando con Daveed Diggs (star della serie Snowpiercer e ospite del format insieme a lui), Mackie ha spiegato: “Mi ha sempre irritato l’idea di aver fatto sette film con la Marvel in cui ogni produttore, ogni regista, ogni stuntman, ogni costumista, ogni assistente alla produzione… ogni singola persona era bianca.”

L’attore ha poi parlato anche del “caso” Black Panther, sottolineando come fosse ancora più “razzista” – dal suo punto di vista – il fatto che il cast e la troupe del film erano composti essenzialmente da artisti e tecnici di colore: “Poi hanno fatto Black Panther… con un regista nero, un produttore nero, un costumista nero, un coordinatore degli stunt nero. Se vogliamo, è una cosa ancora più razzista. Perché se assumi i neri soltanto quando si tratta di un film sui neri, allora è come se dicessi che non sono abbastanza degni per un film con un cast composto principalmente da bianchi.”

La diversificazione all’interno del MCU

Al di là di Black Panther, i Marvel Studios hanno iniziato ad abbracciare sempre di più il concetto di diversificazione all’interno delle loro produzioni: a tre donne è stata affidata la regia di tre cinecomics (Anna Boden ha co-diretto Captain Marvel, Cate Shortland ha diretto Black Widow e Chloé Zhao ha diretto Gli Eterni), mentre due registi non caucasici hanno diretto due cinecomics (di nuovo Chloé Zhao per Gli Eterni e Destin Daniel Cretton ingaggiato invece per Shang-Chi and the Legend of the Ten Rings).

Selma Blair: 10 cose che non sai sull’attrice

Selma Blair: 10 cose che non sai sull’attrice

L’attrice Selma Blair, popolare negli Stati Uniti, si è negli anni resa nota grazie ad una serie di titoli di buon successo Grazie a questi, è stata indicata come una promessa della recitazione. In particolare, è ricordata per il personaggio di Elizabeth Sherman nei primi due film dedicati ad Hellboy. Ad oggi continua a prendere parte a produzioni di vario tipo, evidenziando la versatilità che da sempre la contraddistingue.

Ecco 10 cose che non sai di Selma Blair.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Selma Blair Hellboy

Selma Blair: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in noti lungometraggi. L’attrice debutta sul grande schermo con il film In & Out (1997), per poi guadagnare maggior notorietà con titoli come Cruel Intentions (1999), con Sarah Michelle Gellar, La rivincita delle bionde (2001), Fuga da Seattle (2002), con Jared Letoed Hellboy (2004), con Ron Perlman e Rupert Evans. Recita poi in In Good Company (2004), The Fog – Nebbia assassina (2005), WΔZ (2007), ed Hellboy: The Golden Army (2008), dove riprende il suo ruolo. Negli ultimi anni ha invece recitato in film come Questioni di famiglia (2011), Columbus Circle (2012), Mothers and Daughters (2016), Mom and Dad (2017), con Nicolas Cage, After (2019) e After 2 (2020), con Josephine Langford.

9. Ha preso parte a produzioni televisive. Nel corso della sua carriera l’attrice non ha mancato di recitare anche in alcuni prodotti televisivi di buon successo. Il primo di questi è la serie TV Zoe, Duncan, Jack & Jane (1999-2000). Successivamente recita in alcuni episodi di titoli come Xena – Principessa guerriera (2000), Friends (2002), Anger Management (2012-2013), American Crime Story (2016), Lost in Space (2018-2019) e Another Life (2019).

8. Ha vinto un premio speciale. Il primo film a dare particolare popolarità all’attrice è Cruel Intentions, dove ricopre il ruolo di Cecile Caldwell. All’interno di questo, in particolare, l’attrice è nota per la scena che la vede scambiarsi un appassionato bacio con la protagonista Sarah Michelle Gellar. Proprio per questo, le due hanno poi vinto il premio come “miglior bacio” agli MTV Movie Awards. Ad oggi la loro premiazione è una delle più note della categoria.

Selma Blair è su Instagram

7. Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram con un profilo verificato seguito da 2,3 milioni di persone. Qui la Blair è solita condividere prevalentemente immagini relative a propri momenti di svago, il più delle volte in compagnia della propria famiglia. Non mancano poi anche foto ricordo di set a cui ha preso parte, come anche immagini promozionali dei suoi progetti. Attraverso il proprio profilo, inoltre, l’attrice condivide novità riguardo il suo stato di salute, dopo la malattia annunciata nel 2018.

Selma Blair: la sua malattia

6. È affetta da sclerosi multipla. Nell’ottobre del 2018, tramite il proprio profilo Instagram, l’attrice rende noto di essere affetta da sclerosi multipla, malattia che in breve tempo ha limitato le sue capacità motorie portandola a dover camminare con un bastone. Sempre tramite il social, la Blair ha tenuto aggiornati i suoi follower sui progressi fatti nella battaglia contro tale male, divenendo una vera e propria fonte di ispirazione per molti.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Selma Blair Anger Management

Selma Blair in Anger Management

5. Ha avuto un ruolo di rilievo nella serie TV. Dal 2012 al 2013 l’attrice ha interpretato il ruolo di Kate Wales nella sit-com Anger Management. Questa è la terapista del protagonista Charlie, con il quale intrattiene una relazione basata prevalentemente sul sesso, non desiderando un ulteriore coinvolgimento emotivo. In totale, la Blair ha recitato in più di cinquanta episodi, facendo così affermare la serie come il suo titolo televisivo di maggior successo.

4. Fu licenziata dalla serie. Il rapporto tra l’attrice e la serie non si è però concluso nel migliore dei modi. Dopo essersi infatti lamentata con la produzione del comportamento poco professionale dell’attore Charlie Sheen, protagonista dello show, questi ha fatto di tutto affinché la Blair venisse allontanata dalla produzione, minacciando di non tornare sul set finché non fosse stata licenziata. La produzione, nel tentativo di salvaguardare la serie, decise così di far uscire di scena il personaggio dell’attrice.

Selma Blair in After

3. Ha recitato nei noti film tratti dall’omonimo romanzo. Nel 2019 e nel 2020 l’attrice ha ricoperto il ruolo di Carol Young nei film After e After 2. Questi sono la trasposizione cinematografica degli omonimi romanzi di successo, di genere sentimentali. Al centro della vicenda vi è la turbolenta relazione tra Tessa Young, giovane studentessa universitaria, e il ragazzaccio Hardin Scott. Il ruolo ricoperto dalla Blair è quello della madre della giovane protagonista.

Selma Blair in Hellboy

2. Desiderava ardentemente un terzo capitolo della trilogia. Hellboy II: The Golden Army si concludeva con la rivelazione che Liz ed Hellboy aspettavano una coppia di gemelli, come anche che l’infernale antieroe era destinato a portare l’apocalisse nel mondo. Parlando del mai realizzato terzo capitolo, l’attrice ha dichiarato di avere il cuore spezzato per non poter contribuire alla conclusione dell’arco narrativo dei personaggi. Ad oggi, infatti, il progetto sembra essere definitivamente stato abbandonato.

Selma Blair: età e altezza

1. Selma Blair è nata a Southfield, nel Michigan, Stati Uniti, il 23 giugno 1972. L’attrice è alta complessivamente 163 centimetri.

Fonte: IMDb

Hanna 2: la recensione della seconda stagione della serie Amazon Prime

Nel 2011 Hanna ha il volto dell’attrice Saoirse Ronan, e accanto a lei vi sono Eric Bana e Cate Blanchett. Il film (qui la recensione), che proponeva un nuovo punto di vista sul mondo dello spionaggio, ebbe soltanto un tiepido riscontro di pubblico. Otto anni dopo, quel titolo è divenuto una serie targata Amazon Prime Video. Hanna, mantenendo il titolo e la base dell’originale lungometraggio, si è riproposta da subito di espandere il potenziale di quel mondo narrativo, permettendo così di esplorare molte delle affascinanti tematiche rimaste in sospeso. Ideata da David Farr, la serie è ora giunta alla seconda stagione, la quale risulta essere quella decisiva per dar vita al meglio di sé.

Dopo gli eventi della prima stagione, che hanno portato Hanna (Esme Creed-Miles) a doversi separare dal padre (Joel Kinnaman), questa continua a nascondersi nella foresta, ancora ricercata dagli agenti della CIA facenti parte del programma Ultrax, il cui è obiettivo è quello di dar vita a delle super soldatesse. Costretta ad uscire allo scoperto, la ragazza si ritroverà a far parte di quel mondo da cui era fino ad ora fuggita. Qui dovrà comprendere bene le nuove dinamiche del gioco, capendo di chi può fidarsi e da chi deve invece guardarsi le spalle.

Hanna: far parte di un mondo più grande

I dubbi riguardo la serie erano leciti. Ridare vita ad un prodotto che non ha beneficiato di una calorosa accoglienza di pubblico poteva essere un idea poco fruttuosa. La prima stagione, tuttavia, pur seguendo in modo pressoché pedissequo il film di partenza, era riuscita a proporre una serie di approfondimenti che lasciavano intravedere un nuovo potenziale. Con i primi otto episodi, infatti, si poteva avere la sensazione di stare assistendo ad un qualcosa di preparatorio in funzione di maggiori risvolti futuri. Terminata la stagione, vi era dunque grande attesa per ciò che di nuovo la serie avrebbe potuto narrare.

Abbandonato, per forza di cose, il riferimento alla pellicola del 2011, Hanna apre dunque la sua seconda stagione continuando ad esplorare il più ampio mondo di cui la combattiva protagonista ha scoperto di far parte. Prosegue così la re-immaginazione di un genere notoriamente maschile, e che trova invece ora nuovo respiro grazie ad un cast prevalentemente femminile. Anche se non tutti i personaggi sono sviluppati come meriterebbero, quelli di cui davvero importa dimostrano il carisma necessario per assumere il ruolo loro richiesto, ponendosi come delle spie e delle lottatrici particolarmente affascinanti e convincenti.

Il loro potenziale rimane tuttavia piuttosto inespresso a causa di una stagione eccessivamente statica, che sembra non avere il coraggio di distaccarsi troppo dalle dinamiche della precedente. Ciò porta inevitabilmente al ripetersi di alcune situazioni, come al mancato sviluppo dei rapporti tra i protagonisti, apparentemente rimandati ad un eventuale successivo blocco di episodi. Nel suo concludersi, infatti, questa seconda stagione lascia allo spettatore un eccessivo sentimento di incompiutezza, senza che nulla di particolarmente significativo sia accaduto.

Hanna recensione

Hanna: la recensione della seconda stagione

Nel suo tracciare nuovi sentieri, dunque, la stagione risulta poco incisiva rispetto a quello che avrebbe invece dovuto dimostrare. Se il suo racconto può tuttavia trovare compimento in un futuro prosieguo, resta comunque un evidente problema nel suo ritmo. Appaiono essere troppi i momenti in cui la narrazione si adagia, dilatando i suoi tempi in modo controproducente. Per quanto alcune sequenze abbiano motivo per fare ciò, andando ad indagare lati più intimi e privati dei personaggi, la sensazione generale è quella di un mancato equilibrio tra le varie componenti della stagione.

Questo risulta particolarmente fastidioso nel momento in cui, invece, Hanna dimostra di saper costruire una buona tensione, riconquistando lo spettatore con i trucchi del genere. Altro grande merito è quello di dar vita a spettacolari sequenze di combattimento, riprese in modo sempre diverso e sempre coinvolgente. Non si avverte mai fatica nel seguire i rapidi scontri tra i personaggi, che sono invece coreografati con grande precisione e un fascino non comune in televisione.

Ad oggi risulta dunque ancora difficile rispondere alla domanda se Hanna sia o meno un prodotto in grado di trovare una propria validità. Minacciata prima dal peso del film di riferimento, e ora da uno svolgimento non particolarmente soddisfacente, il giudizio sembra come la serie rimanere ancora incerto. Una terza stagione, a questo punto, potrebbe essere l’appuntamento ultimo di dimostrare il proprio potenziale.

Tenet: ecco la nuova data per l’uscita italiana

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Tenet: ecco la nuova data per l’uscita italiana

Dopo lo spostamento della data d’uscita statunitense di Tenet (dal 31 luglio al 12 agosto 2020), anche il palinsesto italiano subisce una variazione e propone l’uscita del film di Christopher Nolan il prossimo 26 agosto e non più il 3, come comunicato ufficialmente all’indomani dell’annuncio del primo spostamento.

Ecco cosa ha commentato la WB in merito al ritardo del film: “La Warner Bros si impegna a portare Tenet al pubblico del cinema, in sala, sullo schermo, quando gli esercenti saranno pronti e la salute pubblica dirà ufficialmente che è tempo – ha dichiarato lo studio – In questo momento abbiamo bisogno di essere flessibili, e non stiamo trattando questo come una tradizionale uscita di un film. Stiamo valutando di far uscire il film a metà settimana, per permettere al pubblico di scoprire il film nei loro tempi, e pensiamo di pianificarlo a lungo, per un periodo superiore alla norma, per sviluppare una strategia di distribuzione differente ma di successo.” Ricordiamo che il budget di Tenet è stato ufficializzato per una cifra di 200 milioni di dollari.

Tenet: cosa significa il titolo del nuovo film di Christopher Nolan?

Protagonisti del film oltre ai già citati Robert Pattinson e John David Washington ci sono anche Elizabeth Debicki, Michael Caine, Kenneth Branagh, Dimple Kapadia, Aaron Taylor-Johnson e Clémence Poésy. Il film, il primo lungometraggio di Nolan dal 2017, anno di Dunkirk, viene descritto come un’epica storia action che si svolge nel mondo dello spionaggio internazionale. Il regista ha scritto la sceneggiatura da un’idea originale e le riprese in sette paesi sono ora in corso.

Tenet arriverà al cinema il 26 agosto 2020. Christopher Nolan ed Emma Thomas producono, con Thomas Hayslip come produttore esecutivo. Il team di Tenet include il direttore della fotografia di Dunkirk Hoyte van Hoytema (girato in un mix di Imax e 70mm) e la montatrice Jennifer Lame, lo scenografo Nathan Crowley, il costumista Jeffrey Kurland e il supervisore del VFX Andrew Jackson.

Un buon trip – Avventure psichedeliche, recensione del doc Netflix

Alzi la mano chi non ha pensato almeno una volta nella vita, ascoltando un classico del rock psichedelico di gruppi come i Grateful Dead, o i Pink Folyd, ma gli stessi Beatles non disdegnarono la psichedelia, “Chissà cosa dovevano aver preso per dar vita a un pezzo così!”. 

Ebbene, in Un buon trip – Avventure psichedeliche, documentario originale Netflix, disponibile in streaming dall’11 maggio e risultato di un lungo lavoro, lo confermano gli stessi protagonisti. È Sting, comodamente seduto sul divano di casa, a dire che: “Gli psichedelici non sono la risposta ai problemi del mondo, ma possono aiutare”. “Puoi dire, voglio fare quest’esperienza perché voglio scrivere una canzone, un romanzo, o fare l’amore, o trattare meglio la mia famiglia […] Se la intraprendi con in mente un obiettivo, sarai ricompensato. Se vuoi solo sballarti, ti sballerai e basta. Questa è una cosa che sconsiglio”.

Negli anni ’60, quando l’utilizzo degli allucinogeni come LSD, mescalina e psilocibina si diffuse, queste sostanze venivano considerate anche come un mezzo per espandere il proprio universo, allargarne i confini attraverso stati alterati di coscienza. Spalancare le “porte della percezione”, di cui parlava Aldus Huxley nell’omonimo saggio e a cui debbono il loro nome i Doors. Il regista Donick Cary, autore de I Simpson e Complete Savages, scrittore e produttore – qui scrive, oltre a produrre insieme con Ben Stiller e Stuart Cornfieldfa raccontare quel tipo di esperienza da chi l’ha vissuta e può parlarne per ciò che realmente è, nel bene e nel male, senza esprimere giudizi a priori.

Una carrellata di star alle prese con le sostanze psichedeliche

Ecco allora Bill Kreutzman, batterista dei Grateful Dead – i cui concerti vengono citati da molti degli intervistati come luogo ideale per un’esperienza con psichedelici – raccontare le sue avventure con gli allucinogeni. Presente anche Carrie Fisher, la principessa Leila di Guerre Stellari, scomparsa nel 2016. Qui parla della sua gioventù psichedelica, raccontando la sua esperienza come estremamente positiva: “Ho avuto solo un lungo buon trip”, anche se ammette che la sua vita era condizionata dall’assunzione di psichedelici.

Ben Stiller invece ha un’unica esperienza da raccontare con l’LSD, che giudica decisamente negativa. Intervistati anche la comica Sarah Silverman, la coppia di musicisti Adam Horovitz (Beastie Boys) e  e Kathleen Hanna (Bikini Kill), attori come Rosie Perez, Brett Gelman e Natasha Lyonne, lo chef americano Anthony Bourdain, anche lui purtroppo scomparso, e il cantautore Donovan, che fu tra i primi  ad abbracciare la musica psichedelica con album come Sunshine Superman ed oggi è un sostenitore della sperimentazione sugli usi terapeutici degli allucinogeni.

Gli effetti negativi dell’assunzione di queste sostanze non vengono sottovalutati, così come la possibilità di avere un “bad trip, ovvero un’esperienza negativa, uno stato allucinatorio che anziché comunione con l’universo e senso di fusione con la natura e l’ambiente circostante, porti con sé ansie e paranoie, amplifichi paure e faccia pensare a chi lo prova che sta impazzendo e non tornerà più normale. Questi in sostanza gli effetti più comuni di un “brutto viaggio”, come li descrive chi li ha provati.

un buon trip recensioneAnimazioni, ricostruzioni, parodie e materiale d’archivio

Il tema è delicato e la chiave scelta è quella divertente della commedia e dell’ironia, ravvivata dall’uso di animazioni ad opera di Sugarshack Animation e ricostruzioni delle vicende raccontate dagli intervistati. La grafica dell’animazione non può che essere in stile psichedelico e rimanda alle copertine dei dischi dei Grateful Dead o a quella del singolo Yellow Submarine dei Beatles.

In Un buon trip – Avventure psichedeliche si riflette anche su come molti dei filmati che parlavano di psichedelici, volti a scoraggiarne l’assunzione, come ad esempio quelli che circolavano negli anni ’80 nell’America reaganiana della lotta senza quartiere contro le droghe, non siano realistici e per questo falliscano poi nel loro scopo, finendo per rasentare il ridicolo. Per farlo il regista ne propone un’efficace parodia che sceglie di alternare ad interviste, animazioni e materiale di repertorio. Protagonista Adam Scott  – Parks and RecreationThe Aviator che mostra ai giovani gli effetti nefasti di queste droghe e li mette in guardia. A Nick OffermanCome ti spaccio la famiglia, The founder, Parks and Recreation, Fargo – un altro simpatico cameo: quello di professore esperto di psichedelici, che in un’aula scolastica istruisce lo spettatore sui principali tipi di allucinogeni e i loro effetti, riportando un po’ alla mente per ruolo e fattezze il Jack Black di School of Rock.

Questa commistione di materiali e generi è ben pensata ed efficacemente realizzata, grazie al montaggio di Gregory Steer e conferisce al lavoro un tono leggero, godibile e per nulla didascalico.

Gli studi sugli usi terapeutici

Un buon trip – Avventure psichedeliche offre poi spunti interessanti di riflessione sugli usi terapeutici degli allucinogeni. Charles Grob, docente di Psichiatria alla UCLA, parla dei suoi studi sul tema, rivelando che queste sostanze si sono dimostrate molto efficaci nel controllare l’ansia in pazienti oncologici, trattare la depressione o nella cura delle dipendenze. Secondo quanto sostiene il dottore, infatti, esse sono meno tossiche di altri stupefacenti e non creano dipendenza. Il suo studio, come altri che esplorano gli effetti degli allucinogeni nella cura di alcune patologie, è stato approvato dall’americana Food and Drug Administration dopo 50 anni di illegalità di queste sostanze negli Usa. Questa inversione di tendenza sembra dare ragione a quanti hanno dedicato la loro vita allo studio e alla sperimentazione degli psichedelici a scopo scientifico, come Timothy Leary, filosofo, psicologo e attore, controverso personaggio che già agli inizi degli anni Sessanta ipotizzava di poter curare le malattie mentali attraverso queste sostanze. All’epoca però i tempi non erano maturi perché le istituzioni appoggiassero questo tipo di sperimentazioni, come spiega oggi il figlio Zack Leary.

Gli elementi per una riflessione più matura sul tema oggi ci sono,  con tutte le cautele del caso, e la ricerca scientifica sembra pronta ad aprire le sue porte all’esplorazione del mondo degli allucinogeni.

Soul: la musica al centro del nuovo spot del film Pixar

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Soul: la musica al centro del nuovo spot del film Pixar

Arriverà nelle sale il 20 novembre 2020 il nuovo lungometraggio d’animazione Disney e Pixar Soul. Il film diretto da Pete Docter e prodotto da Dana Murray accompagnerà il pubblico in un viaggio inaspettato dalle strade di New York all’immensità di regni cosmici mai visti prima e nell’immaginario “You Seminar”, un luogo fantastico in cui tutti scoprono la propria personalità e unicità!

Nella versione originale del film, il cast di voci comprende Jamie Foxx, che presta la voce a Joe Gardner, insegnante di musica di scuola media la cui vera passione è suonare il jazz, e Tina Fey che interpreta 22, un’anima ancora in formazione che per uno strano scherzo del destino incontra Joe quando quest’ultimo si ritrova accidentalmente allo “You Seminar”. Insieme, i due cercheranno di trovare un modo per far tornare Joe sulla Terra, scoprendo davvero cosa significhi avere una personalità e un’anima.

Il musicista rinomato in tutto il mondo Jon Batiste scriverà alcune composizioni jazz originali per il film e i vincitori dell’Oscar® Trent Reznor e Atticus Ross (The Social Network) della band Nine Inch Nails scriveranno una colonna sonora originale che oscillerà tra il mondo reale e quello delle anime.

Captain America: Civil War, il titolo è “offensivo” per la comunità afroamericana?

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Sembra che la cancel cultur sia arrivata anche ai film Marvel Studios e in particolare a Captain America: Civil War. Secondo quanto emerso da Twitter nelle ultime ore, il film con protagonista Chris Evans e Robert Downey Jr. avrebbe un rimando diretto nel titolo ad un periodo storico davvero nefasto per la comunità di colore negli Stati Uniti.

L’associazione è presto fatta: il Civil War presente nel titolo è stato incriminato perché si collega direttamente alla Civil War di cui gli Stati Uniti sono stati teatro, che si è svolta tra il 1861 ed il 1865 e che aveva ai due schieramenti opposti nordisti e sudisti, oppositori e difensori della schiavitù.

C’è da dire che questo passo è forse una delle estremizzazioni peggiori che in questi giorni stanno vedendo film e serie tv bloccati, rimossi, censurati, sospesi per via di una rappresentazione sbagliata, offensiva o ormai desueta dei rapporti tra le etnie. C’è però da dire anche che il termine “guerra civile” in questo caso incriminato, sta ad indicare una guerra, un conflitto tra persone appartenente allo stesso gruppo sociale. Anche l’Italia ha avuto la sua guerra civile durante la liberazione dal fascismo, per esempio.

Oltretutto la Guerra Civile a cui si fa riferimento nel film Marvel è chiaramente quella trai Vendicatori, guidati da Captain America e Iron Man, quindi due eroi appartenenti allo stesso gruppo (gli Avengers) che si scontrano, portando dalla loro diversi membri del gruppo, termine mutuato dai fumetti che lo adottano nella stessa accezione.

Non sappiamo se tale accusa di linguaggio improprio sarà presa sul serio, ma sempre sostenendo le lotte del movimento Black Lives Matter, ci permettiamo di suggerire altri modi e altri prodotti da incriminare, per motivi decisamente più importanti e sostanziali, rispetto all’utilizzo del termine “guerra civile”!

Justice League Snyder Cut: cosa aspettarci dal film

Justice League Snyder Cut: cosa aspettarci dal film

HBO Max distribuirà la Justice League Snyder Cut, la tanto attesa versione del film sulla Lega della Giustizia così come lo aveva pensato Snyder, prima di essere allontanato/licenziarsi dal progetto, passando così la palla a Joss Whedon. Che cosa inserirà il regista del Wisconsin? Quale parte del film approfondirà? Cosa cambierà? Ecco qualche spunto di riflessione per capire cosa aspettarci dalla Justice League Snyder Cut.

Un tono diverso

Justice League SnyderLa differenza più evidente sarà nel tono del film. La Justice League Snyder Cut era più in linea con Man of Steel e Batman v Superman. Dai trailer originali, realizzati interamente con le riprese di Snyder, doveva esserci più umorismo rispetto ai suoi film precedenti, ma sarebbe stato comunque un risultato complessivamente più oscuro rispetto a ciò che abbiamo avuto con Whedon. Sembrava addirittura che Silas Stone, papà di Victor, dovesse morire a metà film.

Quando Joss Whedon è stato ingaggiato, parte del suo lavoro consisteva nel rendere il film più leggero. Molte delle battute però non si sono bene amalgamate al tessuto del film, tanto che alcune sono affidate addirittura ad altri personaggi.

Nessun problema di baffi

Durante le riprese aggiuntive di Justice League, Henry Cavill portava i baffi impostigli per contratto dalla produzione di Mission Impossible: Fallout. Warner Bros. chiese a Paramount se potevano permettergli di radersi, offrendosi persino di fare gli effetti visivi per aggiungere i baffi per il resto delle loro riprese, poiché rimuovere i peli del viso con CGI sarebbe più difficile che aggiungerli.

Ad ogni modo, la Paramount voleva che Cavill tenesse i baffi. Quindi, l’attore ha recitato le scene di Superman con i baffi, che poi sono stati rimossi in post-produzione. Come è stato ampiamente visto, ricreare un labbro superiore con la CGI non è molto convincente. Per fortuna, la Justice League Snyder Cut si servirà soltanto delle riprese di Cavilll prima che si facesse crescere i baffi.

La storia di Cyborg

Inizialmente, Cyborg doveva avere una storia molto più ampia. Mentre alcune scene di Victor Stone, prima di diventare Cyborg, erano stati visti nei trailer, il personaggio non ha avuto molto spazio nel film. Le riprese diffuse però lo mostrano giocare a football, mentre sua madre lo guarda con orgoglio dagli spalti. Anche l’incidente che lo ha portato a diventare Cyborg sarebbe stato incluso.

Ray Fisher, che ha interpretato Cyborg, è da qualche tempo uno dei maggiori sostenitori del Snyder Cut. Ha spesso twittato a riguardo o in particolare sul personaggio. E con la distribuzione di questa versione del film potrà finalmente avere anche lui la giustizia che merita.

Personaggi di supporto

Molti personaggi secondari sono stati tagliati dalla versione cinematografica del film. Oltre a Karen Bryson nel ruolo di Elinore Stone, avremmo avuto anche Willem Dafoe come Vulko prima della sua apparizione in Aquaman. Forse il taglio più notevole è stato però quello subito da Iris West, che sarebbe in realtà fondamentale per la storia di Flash!

Una scena cancellata che sarà probabilmente inserita nella Snyder Cut avrebbe visto Barry Allen che salva Iris da un incidente, con Iris interpretata da Kiersey Clemons. Altri personaggi i cui ruoli erano più importanti nella Snyder Cut erano Silas Stone, Lex Luthor, Mera e Lois Lane.

Costume nero di Superman

L’abito nero di Superman, noto come “Recovery Suit” nei fumetti, doveva essere indossato da Superman dopo essere tornato in vita. Lo vediamo brevemente nella Fortezza della solitudine in una scena cancellata, ma il Superman della Snyder Cut lo indossa eccome. Lo stesso Zack Snyder ha pubblicato una foto di Henry Cavill che indossa un costume nero.

La versione cinematografica ha scelto di rappresentare un Superman in blu e rosso, per il finale, ma immaginiamo che Snyder vorrà tenere il suo eroe in tuta nera anche fino alla fine.

Musica di Junkie XL

Thomas Holkenborg, alias Junkie XL, è stato il compositore di Batman v Superman. È stato anche l’unico compositore di Justice League fino a quando non ci fu l’avvicendamento alle riprese, che portarono Danny Elfman a subentrargli. La colonna sonora di Junkie XL per il film è stata completata prima che fosse sostituito.

Con la sua partitura già fatta, non si sa se il compositore farà altre sessioni di registrazione per il film. Ma considerando che ha composto la colonna sonora di un film lungo tre ore e mezza, secondo quanto riferito, e che Snyder Cut ha parlato di un film di quattro ore, forse ci saranno nuove scene da registrare.

Steppenwolf più intenso

Il cattivo del film, Steppenwolf, era originariamente destinato a diventare un personaggio molto più spaventoso e più intenso di quanto visto. Questo può essere brevemente anticipato nella scena di Batman v Superman, in cui Lex Luthor si mette in contatto con uno Steppenwolf dall’aspetto più sinistro, appena prima del suo discorso delirante a Batman, alla fine del film.

Ci doveva essere un’intera scena di combattimento agli S.T.A.R. Labs contro Steppenwolf, E anche il suo ruolo sarebbe stato più corposo, e non solo una minaccia casuale da combattere per la Justice League. L’attore Ciaran Hinds ha interpretato il personaggio e ha affermato che la versione cinematografica non era quello su cui ha lavorato così duramente. Ma la Snyder Cut mostrerà il suo duro lavoro.

Legami con il mondo dell’Incubo

batman v supermanLa sequenza dell’Incubo in Batman v Superman sembrava fuori posto per alcuni fan. Ma la versione cinematografica di Justice League che rimuove la maggior parte dei riferimenti ad essa ha reso la scena ancora più fuori posto. Justice League Snyder Cut invece farà riferimento diretto ad essa, con Batman che dice chiaramente di provare a impedire a quel futuro di avverarsi. Presumibilmente, Flash avrebbe viaggiato indietro nel tempo durante Justice League o uno dei suoi sequel, concretizzando la visione di Bruce Wayne in Batman v Superman.

In questo modo avrebbe avuto senso anche la battuta di Flash, che riferisce che “Lois Lane è la chiave”. In BvS, nella sequenza dell’Incubo, Superman dice a Batman che Lois era il suo mondo. Resta da vedere se vedremo accadere qualcosa a Lois nella Snyder Cut, dal momento che non tutto ciò che c’era nella sceneggiatura originale del film è stato girato, tuttavia dovrebbe sicuramente esserci una connessione.

Altri eroi DC

DCEUMentre il gruppo principale di sei eroi era lo stesso anche per la Snyder Cut, altri eroi sarebbero apparsi nella versione originariamente prevista. Tra questi eroi ci sarebbe J’onn J’onzz alias Martian Manhunter, che sarebbe stato rivelato essere la vera identità del generale Swanwick, interpretato da Harry Lennix) in Man of Steel e BvS. Ryan Zheng sarebbe stato visto nei panni di Ryan Choi negli S.T.A.R. Labs, colui che sarebbe diventato Atom dopo Ray Palmer nei fumetti.

L’attore Sam Benjamin ha dichiarato di far parte di una sottotrama militare che è stata tagliata dal film, con molti che suggeriscono che fosse Hal Jordan, la prima Lanterna Verde della Terra. Questa voce è supportato da una scena post-crediti prevista in cui le Lanterne Verdi, Kilowog e Tomar-Re, parlano a Batman.

Darkseid

Justice LeagueDarkseid è stato menzionato solo una volta in Justice League, ma non è apparso nel film. Sarebbe dovuto apparire nella Snyder Cut interpretato da Ray Porter, e sarebbe apparso anche Desaad di Apokolips. L’apertura del film ha avuto anche un pieno flashback della guerra a cui si fa riferimento, con la spiegazione della backstory di Darkseid.

Una differenza notevole è l’aspetto di Darkseid alla fine del film. Steppenwolf era destinato a morire diversamente, con Wonder Woman che lo decapitava. La sua testa sarebbe quindi rotolata su un Boom Tube, dove la Justice League avrebbe visto brevemente Darkseid. Lo stesso Snyder ha persino condiviso l’inquadratura della Lega sul set che guarda quello che era destinato a essere Darkseid.

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