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Armie Hammer: 10 cose che non sai sull’attore

Armie Hammer: 10 cose che non sai sull’attore

Da un decennio a questa parte l’attore Armie Hammer ha dato prova di essere maturato notevolmente, arrivando a ricoprire ruoli di sempre maggior rilievo e complessità. Apprezzato anche per la sua versatilità, Hammer passa con grande naturalezza dal western al thriller, dall’action al drammatico, guadagnato spesso e volentieri le lodi di critica e pubblico.

Ecco 10 cose che non sai di Armie Hammer.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Armie Hammer fisico

Armie Hammer: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in celebri lungometraggi. Dopo aver debuttato con un piccolo ruolo in Flicka – Uno spirito libero (2006), l’attore ottiene grande popolarità grazie al suo doppio ruolo in The Social Network (2010), con Jesse Eisenberg, per poi continuare ad affermarsi grazie a titoli come J. Edgar (2011), con Leonardo DiCaprio, Biancaneve (2012), The Lone Ranger (2013), con Johnny Depp, Operazione U.N.C.L.E. (2015), The Birth of a Nation (2016), Animali notturni (2016), con Amy Adams, Free Fire (2016), Mine (2016), e Chiamami col tuo nome (2017), con cui si consacra e dove recita accanto a Timothée Chalamet. Successivamente recita in Final Portrait (2017), Una giusta causa (2018) e Wounds (2019). Nel 2020 sarà tra i protagonisti di Assassino sul Nilo.

9. Ha partecipato ad alcune serie televisive. Ancora agli esordi come attore, Hammer recita in alcuni episodi delle serie Arrested Development (2005), Veronica Mars (2006) e Desperate Housewives (2007), per poi ottenere un ruolo di maggior rilievo in Gossip Girl (2009), con Blake Lively, dove è Gabriel Edwards. Nello stesso anno recita anche in Reaper – In missione per il diavolo. Tornerà sul piccolo schermo con l’annunciata serie Gaslit, con Julia Roberts.

8. Ha ottenuto importanti riconoscimenti. Il ruolo che ha consacrato Hammer è quello di Oliver in Chiamami con il tuo nome, per il quale l’attore ha ricevuto nomination ai Golden Globe, Critics’ Choice Awards, Independent Spirit Awards e Satellite Awards come miglior attore non protagonista. Pur non riportando vittorie, l’attore ha avuto modo di affermarsi ulteriormente all’interno dell’industria, continuando ad imporre la propria personalità.

Armie Hammer: chi è sua moglie

7. È sposato. Particolarmente riservato circa la propria vita privata, Hammer non ha tuttavia mancato di annunciare le nozze con la giornalista televisiva Elizbeth Chambers, avvenute nel maggio del 2010. In seguito, la coppia annuncia la nascita del primo figlio nel 2014, e del secondo nel 2017.

Armie Hammer doveva essere Batman

6. Era stato scelto per ricoprire il ruolo del noto supereroe. Uno dei più affascinanti progetti mai realizzati è quello intitolato Justice League: Mortal, dove Hammer avrebbe dovuto interpretare proprio il personaggio di Batman. Il film venne tuttavia messo da parte, e l’attore si limitò ad affermare che aveva accettato il ruolo per la possibilità di dar vita ad una versione ancora più dark e borderline del personaggio.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Armie Hammer gemello

Armie Hammer non ha un gemello

5. Ha interpretato entrambe le parti di due gemelli. Dopo averlo visto recitare in The Social Network, molti spettatori hanno pensato che ad interpretare i gemelli Winklevoss fossero i gemelli Hammer, uguali in tutto e per tutto. In realtà, Hammer non ha alcun fratello gemello, ed ha personalmente interpretato entrambi i ruoli visti nel film.

4. La tecnologia lo ha aiutato nell’interpretazione. Per poter dar vita a questa doppia interpretazione, l’attore è stato notevolmente aiutato da alcuni effetti speciali. Da un punto di vista fisico, uno dei due gemelli è incarnato da un noto modello, il cui volto è stato poi sostituito digitalmente con quello di Hammer. Un effetto speciale invisibile che ha consentito all’attore di risultare estremamente credibile nel ruolo dei due personaggi.

Armie Hammer: il suo fisico

3. È considerato uno dei nuovi grandi sex symbol di Hollywood. Particolarmente possente, Hammer ha avuto diverse occasioni per sfoggiare un fisico definito e ricco di muscoli. L’attore è infatti solito tenersi in perfetta forma, e grazie ad alcuni film dove gli era richiesto un corpo allenato, ha potuto raggiungere risultati particolarmente notevoli, venendo definito come uno degli uomini più attraenti dell’attuale panorama cinematografico.

Armie Hammer: il suo patrimonio

2. È un attore particolarmente quotato. Nel corso del decennio appena conclusosi Hammer ha dato vita ad alcune memorabili interpretazioni in film particolarmente apprezzati da critica e pubblico. Ciò gli ha permesso di diventare una personalità particolarmente affermata e richiesta nel panorama hollywoodiano, arrivando a raggiungere un patrimonio attuale di circa 16 milioni di dollari.

Armie Hammer: età e altezza

1. Armie Hammer è nato a Los Angeles, in California, Stati Uniti, il 28 agosto 1986. L’attore è alto complessivamente 196 centimetri.

Fonte: IMDb

Kellan Lutz: 10 cose che non sai sull’attore

Kellan Lutz: 10 cose che non sai sull’attore

Divenuto celebre grazie alla sua partecipazione alla saga di film di Twilight, l’attore Kellan Lutz è oggi un apprezzato interprete distintosi per versatilità e carisma. Negli anni, si è dedicato a progetti diversi tra loro, dimostrando però una predilezione verso il genere action. Attualmente, ha portato il proprio volto sul piccolo schermo, dove recita in un’apprezzata serie TV.

Ecco 10 cose che non sai di Kellan Lutz.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Kellan Lutz Hercules

Kellan Lutz: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in noti lungometraggi. Dopo aver debuttato nel film Stick It – Sfida e conquista (2006), con Jeff Bridges, Lutz diventa noto per il ruolo di Emmett Cullen in Twilight (2008), New Moon (2009), Eclipse (2010), Breaking Dawn – Parte 1 (2011), e Breaking Dawn – Parte 2 (2012), dove recita accanto a Robert Pattinson e Kristen Stewart. Fa poi parte del cast dei film Nightmare (2010), Immortals (2011) ed Hercules – La leggenda ha inizio (2014), di cui è protagonista. Successivamente recita in I mercenari 3 (2014), con Sylvester Stallone, Extraction (2015), Soldi (2016), e What Men Want (2019).

9. Ha preso parte a produzioni televisive. All’inizio della sua carriera l’attore ha preso parte ad alcune puntate di serie come Beautiful (2004), CSI: NY (2005), Six Feet Under (2005), The Comeback (2005), Heroes (2007) e Generation Kill (2008). In seguito, recita in 90210 (2008-2009), per poi tornare sul grande schermo soltanto nel 2020, con il ruolo di Kenny Crosby in FBI: Most Wanted, con protagonista Julian McMahon.

8. Ha ottenuto diversi premi popolari. Il grande pubblico è rimasto particolarmente colpito dal ruolo dell’attore nella saga di Twilight, a tal punto da portarlo a vincere per ben tre volte ai Teen Choice Awards come miglior attore ruba scena. Secondo i fan, infatti, in diverse occasioni Lutz è stato in grado di oscurare i protagonisti, attirando su di sé tutte le attenzioni.

Kellan Lutz è su Instagram

7. Ha un account personale. L’attore è presente sul social network Instagram con un profilo seguito da 859 mila persone. All’interno di questo Lutz è solito condividere numerose foto realizzate sui set a cui ha partecipato, promuovendo dunque i suoi progetti da interprete. Non mancano però anche immagini ritraenti momenti di svago quotidiano, in compagnia di amici o di sua moglie.

Kellan Lutz: chi è sua moglie

6. Ha sposato una modella. Nell’ottobre del 2017 l’attore rivela pubblicamente di essere fidanzato con la modella e conduttrice televisiva Brittany Gonzales. La coppia si sposa il mese seguente, e tramite i rispettivi account Instagram annunciano, nel novembre del 2019, di attendere una figlia. Nel febbraio del 2020, tuttavia, annunciano di aver perso la bambina per alcune complicazioni nella gravidanza.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Kellan Lutz Twilight

Kellan Lutz in Twilight

5. Avrebbe voluto sfoggiare dei capelli lunghi. Per ricoprire il ruolo di Emmett Cullen, membro della famiglia di vampiri protagonista, l’attore aveva espresso il desiderio di poter portare i capelli lunghi. Tuttavia, per via di un taglio particolarmente corto effettuato per un precedente film, questi non fecero in tempo a ricrescere, e dato che la produzione non poteva aspettare l’attore si rassegnò a girare con la lunghezza che aveva in quel momento.

4. Vorrebbe uno spin-off sul suo personaggio. Parlando di Emmett Cullen, l’attore ha dichiarato che esiste un breve racconto dove viene spiegato come egli sia stato trasformato in vampiro. Lutz, dopo averlo letto, ha espresso il forte desiderio di poterlo realizzare, dando così vita ad uno spin-off sulle origini del proprio personaggio.

3. Ha adorato girare le scene di combattimento. L’attore ha elencato diversi momenti memorabili della saga, come la partita a baseball o il matrimonio, ma i suoi preferiti rimangono quelli che prevedevano scene di combattimento. Per Lutz, poter dar vita a quelle coreografie dinamiche e complesse è stata una sfida particolarmente gratificante.

Kellan Lutz è Hercules

2. Era già pronto fisicamente per il ruolo. Lutz fu scelto per il ruolo del semidio protagonista di Hercules – La leggenda ha inizio soltanto due settimane prima delle riprese. Questo poco preavviso non è però stato un problema, poiché l’attore, il quale si tiene costantemente in allenamento, era già fisicamente pronto per la parte.

Kellan Lutz: età e altezza

1. Kellan Lutz è nato a Dickinson, in North Dakota, Stati Uniti, il 15 marzo 1985. L’attore è alto complessivamente 183 centimetri.

Fonte: IMDb

Horror: 10 grandi film “snobbati” dagli Oscar

Horror: 10 grandi film “snobbati” dagli Oscar

Non è un segreto che l’Academy non sia una sostenitrice accanita del genere horror. Troppo spesso, anche agli occhi dei membri della prestigiosissima organizzazione, l’horror è considerato un genere di serie b, inferiore ad altre forme di intrattenimento. Proprio per questo, nel corso di ben 92 anni, non abbiamo mai visto – salvo alcune dovute eccezioni (prendi L’esorcista o Il silenzio degli innocenti) – alcun film horror tra i grandi protagonisti della cerimonia di premiazione.

Anche oggi, in una realtà cinematografica dove il genere horror ha acquistato maggiore rilevanza rispetto al passato, gli Oscar continuano a non tributare il dovuto omaggio al genere. Ecco di seguito 10 grandi film horror che sono stati totalmente “snobbati” dall’Academy:

Hereditary – Le radici del male (2018)

Hereditary è probabilmente l’horror più acclamato dell’ultimo decennio. Su Rotten Tomatoes ha raggiunto un punteggio pari all’89%, mentre su Metascore una valutazione stellare pari ad 87. Il film è stato ampiamente apprezzato dalla critica, che ha lodato in particolar modo la straordinaria interpretazione di Toni Collette.

Erano in molti a sperare che l’attrice potesse conquistare la sua seconda candidatura agli Oscar (dopo la prima ottenuta grazie a The Sixth Sense – Il sesto senso), ma così non è stato. Un vero peccato!

Shining (1980)

Oggi, Shining di Stanley Kubrick è universalmente riconosciuto come una pietra miliare del genere horror, oltre ad essere un film che ha irreversibilmente segnato l’immaginario collettivo della pop-culture. All’epoca della sua uscita in sala, però, il film non venne accolto bene dalla critica, ed ottenne addirittura due candidature ai Razzie Awards (peggior regista e peggiore attrice a Shelley Duvall).

Anche l’Academy, l’anno successivo, snobbò totalmente il film: quantomeno, l’incredibile lavoro di Jack Nicholson doveva essere riconosciuto con una candidatura al migliore attore. Stiamo parlando di una delle performance più iconiche della storia del cinema…

Psyco (1960)

Psyco, probabilmente uno dei più grandi film horror mai realizzati, ottenne ben quattro candidature alla 33esima edizione degli Oscar: miglior regia, migliore attrice non protagonista (Janet Leigh), migliore fotografia e migliore scenografia. Tuttavia, il film non riuscì a portare a casa neanche una statuetta. Clamorosamente, non venne considerato né per il miglior film né per la miglior colonna sonora.

The Witch (2015)

The Witch è stato uno degli horror più acclamati dell’annata 2015. Ha ottenuto un punteggio pari al 90% su Rotten Tomatoes e una valutazione stellare pari a 83 su Metacritica. In particolare, la critica ne ha elogiato la sceneggiatura, la regia e la recitazione. Nonostante abbiamo ricevuto numerosi riconoscimenti a livello internazionale, inclusi il Directing Award al Sundance Film Festival e ben due Independent Spirit Awards, il film non ha ricevuto neanche una candidatura agli Oscar.

The Lighthouse (2019)

The Lighthouse è l’opera seconda di Robert Eggers, regista di The Witch. A differenze del predecessore, il film è stato considerato dall’Academy, pur sempre in minima parte: ha infatti ottenuto una candidatura all’ultima edizione degli Oscar per la miglior fotografia, ma ha perso contro 1917 di Sam Mendes.

Molti critici hanno sostenuto che anche le interpretazioni dei due protagonisti – soprattutto quella di Willem Dafoe – avrebbero meritato un doveroso riconoscimento. Per la sua performance nel film, Dafoe ha ottenuto una Satellite Award e un Independent Spirit Awards, ma nessuna nomination all’Oscar.

La cosa (1982)

Il fatto che l’Academy non abbia riconosciuto il lavoro de La cosa di John Carpenter a livello di trucco ed effetti speciali è ancora oggi uno dei più grandi misteri nella storia del premio. All’epoca della sua uscita, la critica non fu particolarmente indulgente con il film, che ottenne anche una candidatura ai Razzie Award per la peggior colonna sonora. Oggi il film è considerato a tutti gli effetti un cult del genere horror.

A Venezia… un dicembre rosso shocking (1973)

E parlando sempre di film horror che hanno ricevuto la giusta considerazione, non si può non citare A Venezia… un dicembre rosso shocking di Nicolas Roeg, da sempre considerato uno dei capisaldi del genere horrror.

E anche se il film non è stato accolto come La cosa di Carpenter, non ha comunque ricevuto dalla critica il plauso che avrebbe meritato. Il film ottene sette candidature alla 27esima edizione dei BAFTA, vincendo per la migliore fotografia. Agli Oscar di quell’anno non ottenne neanche una nomination.

Poltergeist – Demoniache presenze (1982)

Il 1982 è stato un anno veramente incredibile per Steven Spielberg, e non solo grazie all’uscita in sala del capolavoro E.T. – L’extra-terrestre, ma anche perché il celebre regista contribuì alla sceneggiatura e alla produzione di un vero e proprio classico del genere horror, Poltergeist – Demoniache presenze.

Il film ottenne tre candidature agli Oscar: miglior montaggio sonoro, migliori effetti speciali e miglior colonna sonora. Tuttavia, non riuscì a portare a casa alcun premio, nonostante in tutte e tre le categorie perse proprio contro E.T. 

Babadook (2014)

Babadook è stato uno degli horror più acclamati del 2014. Su Rotten Tomatoes ha raggiunto un punteggio pari al 98%, mentre su Metascore una valutazione stellare pari ad 86. Il film è stato universalmente acclamato, anche grazie alla performance della protagonista Essie Davis, ed ad oggi è già considerato un cult del genere. In patri il film è riuscito a conquistare numerosi riconoscimenti importanti, mentre gli Oscar hanno completamente ignorato la pellicola.

Carrie – Lo sguardo di Satana (1976)

Carrie – Lo sguardo di Satana di Brian De Palma è un altro celeberrimo horror a non aver ricevuto il giusto riconoscimento da parte dell’Academy. Nel 1977 il film ricevette soltanto due candidature: a Sissy Spacek e Piper Laurie, rispettivamente nominate come migliore attrice e migliore attrice non protagonista. Nessuna delle due riuscì però a portare a casa l’ambita statuetta, nonostante entrambi i loro ruoli sia oggi considerati assolutamente iconici.

Fonte: ScreenRant

Josh Gad nel nuovo disaster movie di Roland Emmerich

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Josh Gad nel nuovo disaster movie di Roland Emmerich

Arriva da The Hollywood Reporter la notizia che Josh Gad, la voce di Olaf nel franchise animato di Frozen e interprete di Le Tont nel live action de La Bella e la Bestia, ha firmato per unirsi al cast del prossimo disaster movie di Roland Emmerich, dal titolo Moonfall.

Nel film la Luna verrà proiettata fuori dalla sua orbita da una forza misteriosa ed entrerà in rotta di collisione con la Terra. Mentre il mondo si prepara ad affrontare la catastrofe, una squadra di improbabili eroi unirà le forze e verrà spedita in missione sulla superficie lunare per cercare di salvare l’umanità, qualcosa di più o meno simile a quanto visto in Armageddon di Michael Bay.

Josh Gad interpreterà uno dei membri del team che verrà inviato sulla Luna, tale KC Houseman, un personaggio bizzarro e disorganizzato, ma dotato di una grandissima intelligenza. Al momento non sappiamo quando il film arriverà nelle sale, ma la produzione – ammesso che per allora i set cinematografici saranno nuovamente agibili – dovrebbe partire il prossimo autunno.

Josh Gad entra a far parte del cast del nuovo disaster movie di Roland Emmerich

La sceneggiatura di Moonfall porterà la firma di Emmerich insieme al suo fidato Harald Kloser, che in molti suoi film ha assunto anche il ruolo di compositore. Alla sceneggiatura collaborerà anche Spenser Cohen.

Roland Emmerich è un veterano del genere disaster movie: nella sua carriera, infatti, ha diretto Independence Day (1996), Godzilla (1998), The Day After Tomorrow (2004), 2012 (2009) e Independence Day: Rigenerazione (2016). L’ultimo film da lui diretto è il war movie Midway (2019).

Mad Max: Fury Road, ecco le prime scelte di Miller per i protagonisti

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Mad Max: Fury Road di George Miller è considerato da molti un autentico capolavoro, ma il viaggio del film per arrivare ad un’effettiva realizzazione è stato davvero problematico, con il progetto che ha più volte rischiato di non vedere mai la luce.

Il film è arrivato nelle sale nel 2015, ma era da almeno 15 anni che Miller stava cercando di realizzare un nuovo capitolo della saga distopica. Quando Mel Gibson era ancora associato al progetto, e sarebbe dovuto tornare a vestire i panni di Max Rockatansky, pare che la Warner Bros. fosse interessata ad affidare il ruolo di Furiosa a Uma Thurman. Siamo orientativamente intorno al 2001, e la produzione fu costretta ad interrompersi dopo i tragici attentati dell’11 settembre.

Quando il progetto di un quarto Mad Max tornò nuovamente in pista, Miller si rese conto che Gibson era effettivamente troppo “maturo” per tornare nei panni del protagonista, e così iniziò a cercare un attore più giovane che potesse raccoglierne l’eredità. A quanto pare, una delle star del MCU era sul punto di ottenere la parte del Guerriero della Strada, prima che venisse ufficialmente scelto Tom Hardy: stiamo parlando di Jeremy Renner.

A rivelarlo è stata Zoe Kravitz, interprete di Toast la Sapiente in Fury Road, in una recente intervista (via CBM): “Ho fatto uno screen test con Jeremy Renner che leggeva la parte di Max quando ancora non avevano assunto Tom. Dovevamo misurare la nostra alchimia.”

Alla fine, i ruoli di Max Rockatansky e di Furiosa sono stati affidati rispettivamente ad Hardy e al premio Oscar Charlize Theron, che proprio di recente hanno parlato per la prima volta della faida che c’è stata tra loro sul set del film.

LEGGI ANCHE – Mad Max 5: Anya Taylor-Joy sarà una giovane Furiosa?

Russell Crowe nel cast del remake americano de Il Profeta

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Russell Crowe nel cast del remake americano de Il Profeta

Il premio Oscar Russell Crowe, indimenticabile Massimo Decimo Meridio de Il gladiatore, visto più di recente al cinema in The Nice Guys, La mummia e Boy Erased – Vite cancellate, sarà tra i protagonisti del remake a stelle e strisce de Il Profeta, film del 2009 diretto dal regista e sceneggiatore francese Jacques Audiard.

L’adattamento americano ad opera della Paramount, il cui titolo ufficiale sarà American Son, porterà la firma di Dennis Lehane, celebre scrittore e sceneggiatore britannico, noto per i romanzi La morte non dimentica e L’isola della paura, da cui sono stati tratti rispettivamente i film Mystic River di Clint Eastwood e Shutter Island di Martin Scorsese.

Alla regia, invece, ci sarà Andrew Onwubolu, rapper statunitense attivo anche come attore, sceneggiatore e regista. Come apprendiamo da Variety, nel film Russell Crowe avrà il ruolo di uno spietato boss mafioso, probabilmente la parte interpretata da Niels Arestrup nell’originale francese.

Russell Crowe tra i protagonisti di American Son, remake USA del francese Il Profeta

Il Profeta di Jacques Audiard ha vinto il Grand Prix Speciale della Giuria del 62esimo Festival di Cannes, ben novePremi César 2010 (tra cui quello per il miglior film), ed è stato candidato come miglior film straniero ai Premi Oscar 2010.

Il film narra la prigionia del giovane beur Malik, dall’ingresso in carcere, solo e appena maggiorenne, all’uscita sei anni più tardi, che lo vedrà completamente trasformato in un affermato boss criminale. Al momento il giovane attore che interpreterà Malik nella versione USA (nel film di Audiard era interpretato da Tahar Rahim) non è ancora stato trovato.

Hulk: ecco il personaggio che potrebbe sconfiggerlo

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Hulk: ecco il personaggio che potrebbe sconfiggerlo

L’Hulk dell’Universo Cinematografico Marvel è certamente uno degli eroi più potenti in circolazione, con un potere ed una forza che aumentano di pari passo alla crescita esponenziale e incontrollabile della sua rabbia. Eppure – anche se per molti è difficile immaginarlo -, il Gigante di Giada non è propriamente l’eroe più forte che esista tanto nei fumetto quanto sul grande schermo.

Ora che la Disney ha acquistato la Fox (oggi conosciuta come 20th Century Studios), ci sarà – forse – la possibilità di vedere uno scontro acceso tra il Vendicatore interpretato al cinema da Mark Ruffalo e un noto villain che potrebbe eguagliare Hulk in quanto a potenza: siamo parlando di Cain Marko, meglio conosciuto come Fenomeno. Il personaggio creato da Stan Lee e Jack Kirby ha fatto due apparizioni nella saga Fox dedicata agli X-Men: in X-Men – Conflitto finale del 2006, interpretato dall’attore Vinnie Jones, e io Deadpool 2, ricreato grazie all’animazione digitale e al contributo di Ryan Reynolds.

Tralasciando l’iterazione mostrata nel film di Bratt Rattner, è quella che abbiamo visto in Deadpool 2 che potrebbe dare del vero filo da torcere al nostro amato Hulk, dal momento che stiamo parlando di un antagonista letteralmente inarrestabile, soprattutto grazie alla sua armatura, che lo rende invulnerabile a qualsiasi colpo gli si possa infliggere.

Al momento non sappiamo se vedremo nuovamente il personaggio di Fenomeno sul grande schermo: uno scontro con Hulk sarebbe di certo interessante, quantomeno per stabilire se esiste davvero un modo in cui il Gigante Verde può battere il fratellastro di Charles Xavier. Un ipotetico scontro cinematografico tra i due potrebbe prendere spunto proprio dai fumetti: una volta, grazie ad una delle sue incarnazioni più potenti – ossia War Hulk -, Hulk è stato in grado di fermare fisicamente Fenomeno.

Ricordiamo che, dopo Avengers: Endgame, Mark Ruffalo dovrebbe tornare a vestire i panni di Hulk nell’annunciata serie dedicata a She-Hulk che debutterà prossimamente su Disney+.

LEGGI ANCHE – Mark Ruffalo spera ancora in una rivincita di Hulk contro Thanos

Fonte: CBR

Josh Dallas: 10 cose che non sai sull’attore

Josh Dallas: 10 cose che non sai sull’attore

Divenuto celebre grazie ad una nota serie TV, l’attore Josh Dallas ha negli anni guadagnato sempre più consensi, affermandosi per la sua versatilità e il suo carisma. I suoi fan hanno poi potuto ritrovarlo anche sul grande schermo, come interprete in un noto cinecomic del Marvel Extended Universe.

Ecco 10 cose che non sai su Josh Dallas.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Josh Dallas Ginnifer Goodwin

Josh Dallas: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in un noto film di supereroi. Dopo alcuni piccoli ruoli nei film 80 Minutes (2008), The Boxer (2009) e The Descent Part 2 (2009), Dallas ottiene una buona popolarità ricoprendo il ruolo di Fandral nel film Thor (2011), recitando accanto agli attori Chris Hemsworth, Tom Hiddleston e Natalie Portman. L’anno seguente è invece nel cast di Red Tails, accanto ad attori come Bryan Cranston e Michael B. Jordan.

9. È noto per i suoi ruoli televisivi. Particolarmente attivo in televisione, Dallas ha negli anni partecipato ad alcuni episodi di serie come Doctor Who (2008), Hawaii Five-0 (2010), e CSI – Scena del crimine (2010). Dal 2011 diventa celebre dando vita ai personaggi David Nolan e Principe Azzurro nella serie C’era una volta, dove recita accanto a Jennifer Morrison e Colin O’Donoghue. Dal 2018 recita invece nella serie Manifest, nel ruolo di Ben Stone.

8. Ha doppiato un personaggio in un noto film d’animazione. Nel 2016 Dallas dà vita alla sua prima prova come doppiatore, partecipando al film Zootropolis, vincitore dell’Oscar come miglior film d’animazione. Qui l’attore ha dato voce al personaggio del maiale fioraio, esibendosi accanto ad attori come Jason Bateman e Idris Elba.

Josh Dallas è su Instagram

7. Ha un account personale. L’attore è presente sul social network Instagram con un profilo seguito da 853 mila persone. All’interno di questo, egli è solito condividere proprie foto personali, scattate in momenti di svago quotidiano. Non mancano però anche foto di curiosità a lui legate o con fini promozionali dei suoi progetti da interprete.

Josh Dallas e Ginnifer Goodwin

6. Ha sposato una sua collega. Dopo due anni di relazione, nel 2014 Dallas rende noto il suo matrimonio con l’attrice Ginnifer Goodwin, nota per il personaggio di Biancaneve nella serie C’era una volta. Proprio sul set di questa si sono incontrati e innamorati i due attori, che hanno poi dato vita a due figli, nati rispettivamente nel 2014 e nel 2016.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Josh Dallas Thor

Josh Dallas in Thor

5. Si è ispirato ad un noto attore. Per prepararsi al ruolo di Fandral in Thor, Dallas ha raccontato di aver tratto ispirazione dall’attore Errol Flynn, sia per il suo fascino che per la sua abilità di spadaccino. Ha poi aggiunto di non essere stato a conoscenza del fatto che la fonte di ispirazione per il personaggio nei fumetti fosse proprio Flynn.

4. Ha dovuto rinunciare al ruolo. La prima scelta per il ruolo di Fandral fu l’attore Zachary Levi, il quale tuttavia non poté accettare per via di altri impegni. La parte fu allora affidata al semi sconosciuto Dallas, che ottenne così una buona popolarità. Nel momento in cui questi, per via della serie C’era una volta, non poté riprendere il ruolo per il sequel, la parte fu riassegnata a Levi.

Josh Dallas in C’era una volta

3. È tornato per il gran finale. Dopo che l’attore aveva lasciato il suo ruolo al termine della sesta stagione, è stato richiamato un’ultima volta nella parte per il gran finale della settima stagione. L’attore ha dichiarato di essere stato entusiasta di poter concludere la serie così come era iniziata, dando il degno finale alla storia del proprio personaggio.

2. Il suo personaggio sarebbe dovuto comparire in modo diverso. Originariamente, gli ideatori della serie avevano previsto che il personaggio interpretato da Dallas comparisse soltanto attraverso dei flashback, poiché morto tempo prima. Tuttavia, data la grande chimica instauratasi tra l’attore e la Goodwin, decisero di riscrivere il tutto permettendogli di comparire nel tempo presente.

Josh Dallas: età e altezza

1. Josh Dallas è nato a Louisville, nel Kentucky, Stati Uniti, il 18 dicembre 1978. L’attore è alto complessivamente 185 centimetri.

Fonte: IMDb

 

Sandman: in attesa del live action, arriva l’audiolibro

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Sandman: in attesa del live action, arriva l’audiolibro

In attesa di nuovi aggiornamenti sull’annunciato adattamento live action di Sandman ad opera di Netflix, arriva la notizia che Audible, la multinazionale venditrice di programmi di intrattenimento audio distribuiti sul web, renderà disponibile i primi tre cicli narrativi della serie a fumetti (Preludi e notturni, Casa di bambole, Le terre del sogno) sotto forma di audiolibri.

Grazie a The Hollywood Reporter veniamo a conoscenza del prestigiosissimo cast di attori coinvolti nel progetto e che presteranno le loro voci ai personaggi della storia: James McAvoy sarà la voce di Sogno/Morfeo; Justin Vivian Bond sarà la voce di Desiderio; Kat Dennings presterà la voce a Morte; Miriam Margolyes presterà la voce a Disperazione; Michael Sheen sarà Lucifero ed Andy Serkis doppierà invece Matthew il Corvo.

Tra gli attori coinvolti nel progetto figurano anche Riz Ahmed (Corinthian), Taron Egerton (John Constantine), Samantha Morton (Urania Blackwell) e Bebe Neuwirthe (il Gatto Siamese). Al loro si aggiungo anche Arthur Darvill, William Hope e Josie Lawrence.

“Un cast di artisti davvero eccezionali darà vita a questo fenomeno culturale. Siamo onorati di lavorare a fianco di Neil Gaiman e DC per creare un adattamento davvero coinvolgente che sappiamo che i fan e gli ascoltatori adoreranno”, ha dichiarato in un comunicato ufficiale David Blum, caporedattore di Audible Originals.

La prima parte della versione Audible di Sandman debutterà in America il 15 luglio. Gaiman sarà coinvolto in qualità di narratore e di produttore esecutivo insieme al suo storico collaboratore Dirk Maggs.

LEGGI ANCHE – Sandman: lo sceneggiatore lascia il film, ecco perché

Sandman (The Sandman) è una serie a fumetti nata dalla penna di Neil Gaiman e pubblicata dalla DC Comics tra il 1989e il 1996. La serie è composta da 75 albi, divisi poi in  10 volumi, nel quale il protagonista è Sogno, la personificazione antropomorfa di tutti i sogni.

Mission Impossible 7: i primi dettagli sul ruolo di Hayley Atwell

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Il regista Christopher McQuarrie e l’attrice Hayley Atwell sono stati ospiti di un recente podcast di Light the Fuse dove, naturalmente, hanno discusso degli attesissimi nuovi capitoli della saga di Mission Impossible. McQuarrie e la Atwell hanno avuto la possibilità di svelare i primi dettagli sul ruolo che l’attrice interpreterà nei due nuovi film: la Atwell figura tra le new entry della saga, insieme ai colleghi Shea Whigham, Pom Klementieff e Nicholas Hoult.

A proposito del suo personaggio, Hayley Atwell ha rivelato: “C’è ambiguità… la cosa interessante che stiamo esplorando è la sua resistenza ad una determinata situazione in cui si trova. Come il suo viaggio ha iniziato e dove la porterà durante il film. È un viaggio che riguarda la sua storia, cosa le viene chiesto di fare e dove ciò probabilmente la condurrà.”

Il regista Christopher McQuarrie, invece, ha aggiunto: “Affinché Hayley potesse esistere in un franchise come questo, non potevamo permetterci di farla apparire per qualche minuto e affidarle soltanto poche battuta. Non poteva essere questo il modo. Non volevamo che Hayley fosse una ripetizione di qualche personaggio che magari i fan già conoscono. Cosa ci è rimasto da esplorare? Cosa può rendere davvero unico questo personaggio? Abbiamo scritto una scena basata proprio su quello che crediamo sia il vero tratto distintivo del personaggio, ed è anche la scena che Hayley ha letto la prima volta che ci siamo incontrati. Abbiamo scoperto un’attrice dotata di un’energia incredibile e di una grande alchimia con Tom Cruise. Non si tratta di una specifica atmosfera che si viene a creare, si tratta proprio di una vibrazione. La senti, la percepisci e ti ritrovi a pensare: ‘Non so cosa fare con questa persona’.”

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I prossimi due capitoli della saga di Mission Impossible vedranno coinvolti anche Shea Whigham (Kong: Skull Island), Hayley Atwell (Captain America: Il primo vendicatore), Pom Klementieff (Guardiani della Galassia) e Nicholas Hoult (X-Men, Mad Max: Fury Road). Tom Cruise e Rebecca Ferguson torneranno nei panni di Ethan Hunt e Ilsa Faust.

I due film verranno girati in contemporanea ma non è ancora chiaro quali altri membri del cast torneranno sul set per le riprese. Christopher McQuarrie scriverà e dirigerà i film, che faranno il loro debutto nelle sale americane rispettivamente il 19 novembre 2021 e il 4 novembre 2022.

Nessun aggiornamento sul destino di August Walker e Alan Hunley, i personaggi interpretati da Henry Cavill e Alec Baldwin, che secondo le ultime indiscrezioni rientrerebbero nei piani di McQuarrie per i sequel. Ma come farli tornare, visto che nel precedente film sono morti?

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The New Mutants arriverà in sala: ecco la nuova data di uscita

Alla fine, The New Mutants arriverà nelle sale! Dopo essere stato rimandato per l’ennesima volta a causa della pandemia di Covid-19 (sarebbe dovuto arrivare nelle sale americane lo scorso 3 aprile), il tredicesimo film della saga di X-Men diretto da Josh Boone – nonostante i rumor delle ultime settimane che parlavano di una release direttamente in streaming – farà finalmente il suo debutto in sala quest’estate, precisamente il prossimo 28 agosto.

A proposito dell’arrivo al cinema del film, apprendiamo da The Hollywood Reporter un aneddoto decisamente interessante: la fonte conferma, infatti, che la versione del film che arriverà nelle sale ad agosto sarà ‘in larga parte’ quella mostrata nel 2017 durante i test screening, con il lavoro sugli effetti visivi portato ovviamente a compimento.

Sempre la fonte riconferma, inoltre, che le tanto chiacchierate riprese aggiuntive del film – che sarebbero dovuto servire a cambiarne il tono e ad inserire nuovi personaggi – non hanno mai avuto luogo (cosa rivelata già da Boone in una vecchia intervista). Di seguito il nuovo poster ufficiale del film che segnala la nuova data di uscita americana:

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The New Mutants è un thriller con sfumature horror, originale e ambientato in un ospedale isolato dove un gruppo di giovani mutanti è rinchiuso per cure psichiatriche. Quando iniziano ad avere luogo degli strani episodi, le loro nuove abilità mutanti e la loro amicizia saranno messe alla prova, mentre cercano di fuggire.

Diretto da Josh Boone e scritto da Boone e Knate Lee, il film vede nel cast la presenza di Maisie WilliamsAnya Taylor-Joy, Charlie Heaton, Alice Braga, Blu Hunt Henry Zaga.

ll film è prodotto da Simon KinbergKaren Rosenfelt Lauren Shuler Donner, mentre Stan Lee Michele Imperato Stabile sono i produttori esecutivi.

Avatar 2: anche Kate Winslet nella prima foto del cast sul set

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Avatar 2: anche Kate Winslet nella prima foto del cast sul set

Dopo aver dato uno sguardo alle riprese subacquee, ecco arrivare finalmente online – attraverso l’account Twitter della saga – la prima immagine ufficiale del cast di Avatar direttamente dal set dei sequel. Lo scatto ritrae i veterani Sam Worthington e Zoe Saldana insieme alle new entry Cliff Curtis e il premio Oscar Kate Winslet.

L’immagine ci mostra i quattro attori impegnati con le riprese subacquee attraverso la performance capture, come si evince dai volti ricoperti dai marcatori. Nella didascalia che ha accompagnato la foto, è possibile leggere una piccola curiosità: “La maggior parte del motion capture si è svolta in questa enorme vasca da 3.4000 metri cubi, costruita appositamente per i sequel”.

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Avatar 2 debutterà il 17 dicembre 2021, seguito dal terzo capitolo il 22 dicembre 2023. Per il quarto e quinto capitolo, invece, si dovrà attendere ancora qualche anno: 19 dicembre 2025 17 dicembre 2027.

Il cast della serie di film è formato da Kate WinsletEdie FalcoMichelle YeohVin Diesel, insieme ad un gruppo di attori che interpretano le nuove generazioni di Na’vi. Nei film torneranno anche i protagonisti del primo film, ossia Sam WorthingtonZoe SaldanaStephen LangSigourney WeaverJoel David MooreDileep Rao e Matt Gerald.

Harry Potter: qual è il membro più “fico” della famiglia Weasley?

La famiglia Weasley è sicuramente quella più amata nel mondo di Harry Potter. Sembra strano pensare che siano Purosangue, eppure lo sono eccome, anche se vogliono a tutti i costi vantare legami con i Babbani.

Sono rossi e un po’ scapestrati, tutti tranne mamma Molly, sono buoni e allegri, soprattutto sono la famiglia che Harry non ha mai conosciuto, e quindi anche la famiglia di lettori e spettatori.

Sebbene tutti, ognuno a suo modo, hanno provato di essere virtuosi e coraggiosi, qualcuno ha dimostrato di essere un po’ più goffo e noioso degli altri. Ecco quindi la Famiglia Weasley, dal più al meno noioso!

Percy Weasley

Percy Weasley è un insostenibile borioso pieno di sé. È preso in giro senza pietà dai suoi fratelli per il suo zelo, la sua passione per le regole e il suo comportamento pomposo. Tuttavia, ciò non gli impedisce mai di vivere la sua vita come vuole. Nonostante ciò, la fiducia può essere un vantaggio, e il suo lavoro con il Ministero della Magia gli offre molti vantaggi nell’alta società dei maghi, anche questo ha significato per un breve periodo, il tradimento della sua famiglia. Sappiamo però che alla fine si è pentito e ha combattuto a Hogwarts contro l’armata di Voldemort.

Arthur Weasley

Arthur Weasley, il patriarca della famiglia, si posiziona molto in basso nella scala della “ficaggine” di famiglia. È ben intenzionato ed è uno dei personaggi più buoni della serie, ma ha un sacco di aspetti che lo rendono goffo, tutti legati alla sua passione per i babbani e il loro mondo. Si eccita troppo per qualsiasi cosa legata ad essi e di conseguenza perde spesso la sua compostezza, caratteristica per lo può rendere simpatico ma anche imbarazzante.

Molly Weasley

Molly Weasley è la matriarca della famiglia e una madre meravigliosa, che tiene insieme una casa accogliente per la sua famiglia e i loro amici. Ha anche ucciso Bellatrix Lestrange, in uno dei momenti più cool della serie. Mentre ammette, in Harry Potter e il Calice di Fuoco, che era solita sgattaiolare fuori dal dormitorio dei Grifondoro dopo l’orario, cosa che la rende un po’ ribelle, è anche un personaggio molto apprensivo, e spesso perde la pazienza, oltre ad essere molto severe, come ogni madre con tanti figli un po’ ribelli.

Charlie Weasley

I fan non conoscono molto bene Charley Weasley, il secondogenito di famiglia, ma ciò che viene rivelato di lui è che è un tipo simpatico con un lavoro pericoloso ma incredibile, dato che addestra draghi in Romania. Harry e il pubblico lo incontrano ne Il Calice di Fuoco quando si unisce alla famiglia ai Mondiali di Quidditch, e si presenta di nuovo quando consegna draghi a Hogwarts per il Torneo Tremaghi. La descrizione fisica che ne abbiamo nei libri ci indica che è robusto e ha molte cicatrici da ustioni, che sono i risultati della sua professione. Sembra abbastanza cool, tutto sommato, ma lo vediamo troppo poco nei libri (e per niente nei film) per dargli una posizione più alta.

Ron Weasley

Ron Weasley è il migliore amico di Harry Potter ed è stato parte integrante e attiva della lotta a Voldemort e della distruzione dei suoi Horcrux. È il Weasley favorito dai fan, ma non è necessariamente il personaggio più fico, soprattutto rispetto ai suoi fratelli più avanti nella lista. È assolutamente terribile con le donne, non riesce a essere intenzionalmente affascinante nonostante sia un personaggio molto dolce, quando abbassa la guardia. Ad esempio, quando chiede a Fleur Delacour di andare con lui al Ballo del Ceppo, le urla in faccia l’invito, e poi scappa, senza nemmeno aspettare la sua risposta. Nel suo quinto anno, diventa una specie di eroe del Quidditch, cosa che lo fa diventare certamente più interessante.

Ginny Weasley

Ginny Weasley è l’unica femmina della cucciolata Weasley, è fichissima e sarebbe più avanti in classifica se non fosse che quelli che occupano le posizioni due e tre sono davvero i migliori. All’inizio della serie è molto goffa e innamoratissima di Harry, pur conservando l’amore per lui, cresce molto e si rivela una donna in gamba e una strega molto potente. Ha un paio di fidanzati che non appartengono a Grifondoro, dimostrando che è una persona simpatica in generale. Finisce anche per diventare una star del Quidditch ed è famosa per le sue fatture.

Fred e George Weasley

Non è possibile separare i gemelli Weasley poiché le loro gesta sono sempre intrecciate. I gemelli sono dei gran burloni e hanno la reputazione di organizzare grandi feste nella sala comune di Grifondoro. A volte però possono farsi prendere la mano. Ad esempio, quando lasciano che Dudley ingerisca delle caramelle che gli provocano seri danni emotivi. Anche se Dudley è un marmocchio viziato, ciò non scusa i gemelli che si fanno gioco di qualcuno più debole di loro poiché non può usare la magia. In più, ridono anche del trauma che gli infliggono. Tuttavia, la loro crudeltà viene bilanciata dalla loro genialità, e non si può negare che la loro uscita da Hogwarts in Harry Potter e l’Ordine della Fenice sia qualcosa che rimarrà nella memoria.

Bill Weasley

Harry lo dice meglio di qualunque altra descrizione possibile, quando incontra per la prima volta il maggiore dei fratelli Weasley, in Harry Potter e il Calice di Fuoco: “Non c’era altra parola per lui, se non fico“. È uno spezza-incantesimi per la banca Gringott, professione che lo porta a viaggiare per il mondo per affrontare compiti eccitanti e pericolosi. È incredibilmente bello e sposa la donna più bella della serie, Fleur. Inoltre, è sopravvissuto a un attacco di lupo mannaro, riuscendo a scamparla con solo qualche cicatrice. Bill è il più simpatico della famiglia Weasley, e il vincitore totale di questa classifica.

Animazione: i 10 film più fotorealistici

Animazione: i 10 film più fotorealistici

I film d’animazione sono tendenzialmente apprezzati ed amati dal pubblico di tutte le età, non soltanto dagli spettatori più giovani ai quali sembrano essere destinati in maniera esclusiva. Il processo di realizzazione di un film animato – spesso certosino e assai scrupoloso – è affascinanti e complesso, ma spesso non è conosciuto  o compreso da tutti, nonostante gli innumerevoli capolavori che l’animazione è stato in grado di regalarci in tutti questi anni di storia del cinema.

L’evoluzione della tecnologia ha permesso la realizzazione di film animati le cui immagini fossero sempre più ricche di dettagli e più vicine che mai alla realtà. Di seguito abbiamo raccolto i 10 film d’animazione più belli di tutti i tempi, classificati in base ai più eccellenti livelli di fotorealismo:

Il principe d’Egitto

L’epico racconto biblico Il principe d’Egitto fa affidamento ad un’animazione stilizzata, ma i livelli di realismo e di dettaglio catturati dal film sono davvero sorprendenti. I toni scuri del film si sposano alla perfezione con l’epoca e il mondo che vengono rappresentati.

Gli splendidi paesaggi dell’Egitto sono stati portati in vita attraverso l’impiego della migliore tecnologia che l’annata 1998 aveva da offrire. Visivamente, il film è ancora bello da guardare oggi: all’epoca della sua uscita rappresentò il film d’animazione più costoso della storia del cinema. 

Kubo e la spada magica

Realizzato attraverso la tecnica della stop-motion, Kubo e la spada magica racconta una storia fantastica in cui si mescolano streghe, mostri e fantasmi. Nonostante il forte tessuto narrativo tipico della fiaba, il film è in grado di restituire un livello di dettaglio e di realismo assai raro per una pellicola animata. Il film presenta anche uno dei modelli più grandi mai impiegati per un film in stop-motion (circa 18 piedi di altezza).

Anomalisa

Anomalisa racconta, in chiave apparentemente ironica, la storia di un esperto customer service che non è più in grado di connettersi con le persone. Il film, caratterizzato da una maturità disarmante, porta la firma inconfondibile del regista e sceneggiatore Charlie Kaufman, ed è infatti intriso di umorismo nero e di malinconia.

Attraverso lo stop-motion, Anomalisa punta al fotorealismo, con ogni dettaglio relativo ai personaggi (dalle acconciature all’abbigliamento) che rasenta la perfezione. Realizzato con un budget limitato, il film regala un livello di realismo a dir poco straordinario e viene spesso menzionato nelle classifiche dei migliori film dell’annata 2015.

Una tomba per le lucciole

Ambientato durante gli ultimi mesi della Seconda Guerra Mondiale, Una tomba per le lucciole è un racconto fortemente radicato nella realtà che racconta una bellissima storia di sopravvivenza. L’aspetto più emozionale e commovente del film si riflette anche nei suoi elementi visivi, con il mondo che circonda i personaggi rappresentato attraverso dettagli cupi ma sbalorditivi, un connubio potentissimo che non è facile trovare nei film d’animazione. Una tomba per le lucciole cattura magnificamente la tragedia di quel periodo attraverso la desaturazione dei paesaggi e delle città in rovina.

La città incantata

Anche se La città incantata presenta concetti e tematiche molto complessi per un film d’animazione tradizionale, riesce comunque a bilanciare i suoi toni surreali e fantastici con un devoto impegno al realismo che risulta comunque ineccepibile. Sebbene il film abbia quasi due decenni, risulta ancora oggi strabiliante dal punto di vista visivo.

Con paesaggi mozzafiato popolati di dettagli e sontuosi interni ricchi di particolari non sempre facili da cogliere, La città incantata è un film che sospende qualsiasi incredulità ma che riesce a non perdersi mai nella banalità, e che merita di essere visto più di una volta.

Le avventure di Tintin – Il segreto dell’Unicorno

Uscito nel 2011, Le avventure di Tintin: Il segreto dell’unicorno è stato realizzato attraverso l’utilizzo della motion capture, regalando agli spettatori un’avventura carica di realismo, sensazione che attraverso l’animazione tradizionale sarebbe stata impossibile da riprodurre. Anzi, è proprio grazie al connubio tra le tecniche dell’animazione e le interpretazioni “dal vivo” che il film è stato capace di costruire un aspetto visivo così unico. Nonostante l’eccessiva stilizzazione delle immagini, il film presenta un mondo ricco di dettagli e di personaggi elaborati.

The LEGO Movie

Sebbene The LEGO Movie non racconti di personaggi “umani”, riesce comunque ad emulare la nostra realtà in maniera sorprendente (oltre che divertente!). Gli iconici mattoncini prendono vita in modo entusiasmante, a tal punto da indurci a credere che siano “quasi” reali.

Il team creativo dietro il film si è ispirato alle varie compilation in stop-motion presenti sul canale YouTube ufficiale della LEGO per replicare le gesta e le azioni dei mattoncini. Inoltre, i personaggi del film caricati anche di una certa dose d’imperfezione, tramite graffi e impronte digitali che contribuiscono ancora di più a quel senso di realismo.

Your Name

Senza dubbio, Your Name del 2016 è uno dei film d’animazione in 2D più belli di tutti i tempi. Questo dramma incentrato sul body-swap ha dato vita ad una rappresentazione tanto della città quanto della campagna ricca di dettagli, con alcuni dei paesaggi più realistici e visivamente più sbalorditivi mai visti in un film d’animazione. Il livello di dettaglio è davvero senza eguali, con la complessità del mondo che ci circonda reso in una maniera così viva come forse in passato non sarebbe mai stato possibile.

Toy Story 4

Utilizzando la migliore tecnologia disponibile, Toy Story 4 è pura avanguardia nel campo dell’animazione 3D, capace di presentare gli amati personaggi della saga attraverso dettagli più sbalorditivi che mai. Il franchise ha fatto molta strada dal lontano 1995 e le differenza, soprattutto in campo visivo, sono davvero sorprendenti.

Dalle fibre degli abiti di Woody ai personaggi umani del film, tutto appare incredibilmente mozzafiato. La lavorazione del film è stata particolarmente impegnativa, con ogni fotogramma che richiedeva dalle sessanta alle centosessanta ore per essere di lavorazione.

Il giardino delle parole

Il giardino delle parole è un film metodico e contemplativo, che affronta temi importanti come la solitudine e il senso di responsabilità. Ciò si riflette nel tono del film e nel suo aspetto visivo. Con diverse scene ambientate sotto la pioggia davvero impressionanti ambientate, il livello di dettaglio di questo film non ha davvero eguali. Inoltre, la stessa città in cui si svolge la storia è resa in una maniera davvero impressionante, dando allo spettatore la sensazione di un film che voglia travalicare i confini del fotorealismo. Il giardino delle parole è pura gioia per gli occhi; un’esperienza che tutti dovrebbero provare.

Fonte: ScreenRant

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, l’ispirazione per la spada laser di Leia

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In Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, Rey ha trovato un nuovo maestro per addestrarla sulle vie del Lato Chiaro: Leia Organa. Dopo la morte del generale, Rey si reca ad Ahch-To, dove il fantasma di forza di Luke Skywalker le consegna la spada laser di Leia. Il debutto di questa spada laser inedita è stato degno di nota in sé e per sé, soprattutto perché ci mostra una parte della storia di Leia che non conoscevamo ancora, ovvero il suo addestramento Jedi.

La spada, che Rey custodisce, ha un ruolo fondamentale in tutto il film, e soprattutto nel finale svolge la sua funzione più importante, come sa chi ha visto l’Episodio IX.

Ora, il concept artist Matthew Savage ha condiviso delle immagini che mostrano da vicino la spada laser di Leia, rivelando l’ispirazione alla base del suo particolare design.

“Sono stato fortunato ad essere una delle tante persone coinvolte nella progettazione della spada laser di Leia per L’Ascesa di Skywalker – ha scritto Savage – Il design inizia con un prototipo che poi viene fatto rimbalzare trai vari reparti fino a quando non viene finalizzato. L’area dell’emettitore è stata ispirata da una lampada Art Déco di Walter Von Nessen che ci ha suggerito J.J. (Abrams).”

Il cast di Star Wars: L’Ascesa di Skywalker comprende Carrie Fisher, Mark Hamill, Adam DriverDaisy RidleyJohn Boyega, Oscar Isaac, Anthony Daniels, Naomi Ackie, Domhnall Gleeson, Richard E. Grant, Lupita Nyong’o, Keri Russell, Joonas Suotamo, Kelly Marie Tran, con Ian McDiarmid Billy Dee Williams.

Maleficent – Signora del Male su Disney+ dal 29 maggio.

Maleficent – Signora del Male su Disney+ dal 29 maggio.

Dopo il grande successo al box office italiano, il film Disney Maleficent – Signora del Male debutterà su Disney+ dal 29 maggio.

Lo scorso ottobre Roma ha ospitato Angelina Jolie, l’attrice vincitrice di un’Oscar e di tre Golden Globe, e Michelle Pfeiffer, l’attrice vincitrice di un Golden Globe, per presentare l’anteprima europea del film nella città eterna. Per l’occasione, le due attrici hanno sfilato lungo via della Conciliazione su un carpet di 90 metri in black&white, tra Castel Sant’Angelo e la Cupola di San Pietro, incantando i fan italiani.

Iscriviti a Disney+ per guardare Maleficent: Signora del Male e molto altro. Dove vuoi, quando vuoi.

Maleficent – Signora del Male vanta la presenza di un cast stellare come Angelina Jolie, Elle Fanning, Chiwetel Ejiofor, Sam Riley, Harris Dickinson, Ed Skrein, Imelda Staunton, Juno Temple, Lesley Manville e Michelle Pfeiffer nel ruolo della Regina Ingrith ed è diretto da Joachim Rønning. Basato su una storia di Linda Woolverton e scritto da Linda Woolverton e Noah Harpster & Micah Fitzerman-Blue, il film è prodotto da Joe Roth, Angelina Jolie e Duncan Henderson, mentre Matt Smith, Jeff Kirschenbaum e Mike Vieira sono i produttori esecutivi.

Nel film Disney Maleficent – Signora del Male, sequel del successo mondiale al box office del 2014, Malefica e Aurora devono affrontare la complessità dei legami famigliari quando le loro strade vengono separate da un matrimonio imminente, alleanze inaspettate e dall’ingresso di nuove forze oscure. Il tempo è stato gentile con Malefica e Aurora. Il loro rapporto, nato da un tradimento, dalla vendetta e infine dall’amore, è cresciuto ed è forte. Ciononostante c’è ancora dell’astio tra gli uomini e le creature magiche. Il matrimonio di Aurora con il Principe Filippo è motivo di festeggiamenti in tutto il Regno e nelle terre vicine poiché le nozze uniranno i due mondi. Un incontro inaspettato però darà vita a una nuova potente alleanza: Malefica e Aurora si ritroveranno sui fronti opposti di una Grande Guerra che metterà alla prova la loro lealtà e le porterà a chiedersi se potranno essere davvero una famiglia.

Maleficent – Signora del Male è uscito il 17  ottobre 2019, continuando a cavalcare l’onda dei live action dei classici Disney. Maleficent – Signora del Male sarà diretto da Joachim Ronning, che collaborerà ancora con Espen Sandberg, come per Pirati dei Caraibi – La vendetta di Salazar.

Maleficent – Signora del Male rientra nella nuova politica Disney del revival in live action del classici d’animazione. Dopo il primo capitolo, Cenerentola, La Bella e la Bestia e Il Libro della Giungla, Aladdin, Dumbo e Il Re Leone già arrivati in sala, il film con protagonista la Jolie si aggiunge alla lista di film che riproporranno in carne e ossa i personaggi iconici della Casa di Topolino, insieme a tanti altri confermati e molti che sicuramente arriveranno.

L’hotel degli amori smarriti da 25 maggio sulle piattaforme digitali

Officine UBU ha annunciato che il film L‘hotel degli amori smarriti di Christophe Honoré, la cui uscita nei cinema lo scorso 20 febbraio era stata bruscamente interrotta a causa dell’emergenza Covid-19, sarà dal 25 maggio disponibile per la visione web on demand sulle principali piattaforme digitali.

L’hotel degli amori smarriti  arriva on demand dopo essere stato presentato con successo al 72° Festival di Cannes, dove la protagonista Chiara Mastroianni ha ottenuto il Premio per la Miglior Interpretazione nella sezione Un Certain Regard, e dopo essere stato designato FILM DELLA CRITICA dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani – SNCCI, che lo ha definito una commedia sentimentale irresistibile e ironica, piena di spunti narrativi audaci, che si offre anche come una candida riflessione esistenziale. Trasportato dalla superba energia di Chiara Mastroianni, Christophe Honoré intreccia melodramma e favola fantastica sognando orizzonti sentimentali ed erotici tutti da sperimentare.

Officine UBU supporta il cinema anche in versione online e lo fa distribuendo il film L’hotel degli amori smarriti  dal 25 maggio sulle principali piattaforme digitali, tra cui MioCinema e #iorestoinSALA, entrambe fortemente volute e gestite dagli esercenti cinematografici colpiti dalla fase emergenziale che ha imposto la chiusura delle sale. MioCinema è la piattaforma di prossimità dedicata al cinema d’autore che aggiornerà ogni 15 giorni il suo catalogo, permettendone l’acquisto legato alla propria sala cinematografica “reale” e “di fiducia”, la quale avrà una percentuale (40%) del biglietto. La visione web replicherà per quanto possibile il posto in sala e gli utenti potranno interagire tramite chat (info al sito http://miocinema.it). #iorestoinSALA è la nuova iniziativa digitale nata dalla volontà comune di un gruppo di Esercenti cinematografici che gestiscono circa 70 strutture per un totale di circa 170 schermi e che – in attesa di poter tornare a riempire fisicamente le sale, hanno deciso di creare una soluzione on-line per soddisfare le necessità dei propri spettatori. La visione online di entrambe queste piattaforme verrà garantita dalla piattaforma nazionale Mymovies del gruppo GEDI, che raccoglierà i film nelle categorie “current o catalogo”. La visione web sarà affiancata da una serie di attività collaterali quali presentazioni, dibattiti e promozioni.

Dopo vent’anni di matrimonio, Richard scopre che Maria lo tradisce. Lei decide di lasciare il domicilio coniugale e di trasferirsi nell’hotel di fronte, dal quale avrà una vista privilegiata sul suo appartamento, su Richard e sul loro matrimonio. Nella stanza 212 Maria riceverà delle visite inattese dal suo passato, con le quali rivivrà i ricordi di amori sognati e perduti in una magica notte che le cambierà la vita.

Il diritto di opporsi arriva in digital

Il diritto di opporsi arriva in digital

Il diritto di opporsi, il dramma illuminante che porta sul grande schermo una delle storie più importanti del nostro tempo, con protagonisti Michael B. Jordan e i premi Oscar Jamie Foxx  e Brie Larson a partire dal 14 maggio sarà disponibile per l’acquisto in digitale (anche in 4K UHD*) su Apple Tv, Youtube, Google Play, TIMvision, Chili, Rakuten TV, PlayStation Store, Microsoft Film & TV. Dal 28 maggio sarà inoltre disponibile anche per il noleggio su Sky Primafila, Infinity e VVVVID.

In occasione dell’uscita digitale del film, i primi 10 minuti di Il diritto di opporsi sono già disponibili sul canale Youtube ufficiale di Warner Bros. Italia. Tra i contenuti extra spiccano la riflessione di Michael B. Jordan e Bryan Stevenson sull’importanza di raccontare questa storia al pubblico di oggi, lo speciale dedicato alla Equal Justice Initiative, dai modesti inizi fino a diventare un protagonista del cambiamento capace di avere un impatto positivo su migliaia di persone, e oltre 15 minuti di scene inedite.

IL FILM

Il premiato regista Destin Daniel Cretton (“Il castello di vetro”, “Short Term 12”) ha diretto il film da una sceneggiatura che ha co-scritto, tratta dal pluripremiato best-seller di memorie ad opera di Bryan Stevenson.

Il diritto di opporsi si basa sulla vera storia, potente e stimolante, del giovane avvocato Bryan Stevenson (Jordan) e la sua storica battaglia per la giustizia. Dopo essersi laureato ad Harvard, Bryan avrebbe potuto scegliere fin da subito di svolgere dei lavori redditizi. Al contrario, si dirige in Alabama con l’intento di difendere delle persone condannate ingiustamente, o che non avevano una rappresentanza adeguata, con il sostegno dell’attivista locale Eva Ansley (Larson). Uno dei suoi primi casi, nonché il più controverso, è quello di Walter McMillian (Foxx), che nel 1987 viene condannato a morte per il famoso omicidio di una ragazza di 18 anni, nonostante la preponderanza di prove dimostri la sua innocenza, e il fatto che l’unica testimonianza contro di lui sia quella di un criminale con un movente per mentire. Negli anni che seguono, Bryan si ritroverà in un labirinto di manovre legali e politiche, di razzismo palese e sfacciato, mentre combatte per Walter, e altri come lui, con le probabilità – e il sistema – contro.

Fanno parte del cast principale anche Rob Morgan (“Mudbound”) nei panni di Herbert Richardson, un detenuto che si trova nel braccio della morte in balia del proprio destino; Tim Blake Nelson (“Wormwood”) nel ruolo di Ralph Myers, la cui cruciale testimonianza contro Walter McMillian verrà messa in discussione; Rafe Spall (“La grande scommessa”) è Tommy Chapman, il procuratore distrettuale che si batte per la colpevolezza e la condanna di Walter; O’ Shea Jackson Jr. (“Straight Outta Compton”) nei panni di Anthony Ray Hinton, un altro detenuto condannato a morte ingiustamente, la cui causa viene presa in carico da Bryan, e Karan Kendrick (“Il coraggio della verità”) nel ruolo della moglie di Walter, Minnie McMillian, che è sempre rimasta al fianco di suo marito.

Il film è prodotto dal due volte candidato all’Oscar® Gil Netter (“La vita di Pi”, “The Blind Side”), Asher Goldstein (“Short Term 12”) e Michael B. Jordan, mentre Bryan Stevenson, Mike Drake, Niija Kuykendall, Gabriel Hammond, Daniel Hammond, Scott Budnick, Jeff Skoll e Charles D. King sono i produttori esecutivi.

Cretton ha scritto la sceneggiatura con Andrew Lanham (“Il castello di vetro”), basata sul libro di Stevenson Just Mercy: A Story of Justice and Redemption (Fazi Editore). Pubblicato nel 2014 da Spiegel & Grau, il libro è stato per 180 settimane nella lista dei best seller del New York Times, e nel complesso è stato nominato uno dei migliori libri dell’anno da numerosi top outlets, tra cui TIMEMagazine. Per la sua opera, Stevenson si è aggiudicato inoltre la Andrew Carnegie Medal for Excellence, un NAACP Image Award e il Dayton Literary Peace Prize per la Nonfiction.

La squadra creativa che ha collaborato con Cretton dietro le quinte comprende il direttore della fotografia Brett Pawlak, la scenografa Sharon Seymour, il montatore Nat Sanders e il compositore Joel P. West, che hanno tutti precedentemente collaborato con il regista in “Il castello di vetro”. Fa parte del gruppo anche la costumista Francine Jamison-Tanchuck (“Detroit”, “End of Justice – Nessuno è innocente”).

Warner Bros. Pictures presenta, in associazione con Endeavor Content/One Community/Participant Media/Macro, una produzione Gil Netter, una produzione Outlier Society: Il diritto di opporsi

CONTENUTI EXTRA

  • MAKING MERCY: Michael B. Jordan presenta la crew di professionisti che, davanti e dietro la camera, ha messo tutta la propria passione per onorare il racconto della storia di Bryan Stevenson sul grande schermo
  • THE EQUAL JUSTICE INITIATIVE: Bryan Stevenson e Michael B. Jordan raccontano la nascita e lo sviluppo della Equal Justice Initiative, dai suoi modesti inizi fino a diventare un potente protagonista del cambiamento, capace di avere un impatto positivo sulla vita di migliaia di persone, arrivando alla creazione del National Memorial for Peace and Justice
  • THIS MOMENT DESERVES: Michael B. Jordan discute insieme alla sua controparte fuori dallo schermo, il vero Bryan Stevenson, sulla storia de Il diritto di opporsi, sul perchè questo film sia importante per il pubblico di oggi e sul processo creativo e le ricerche svolte per adattare il libro al grande schermo
  • 15 MINUTI DI SCENE TAGLIATE

Il diritto di opporsi è già disponibile per il pre-order su:

Mad Max: Tom Hardy vs Charlize Theron, gli attori parlano dei retroscena

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Mad Max: Fury Road di George Miller è stato uno degli ultimi film, arrivati in sala di recente, che ha davvero fatto innamorare gli amanti del cinema, dell’avventura e del grande schermo.

Il regista ha diretto Charlize Theron e Tom Hardy, nei panni di Furiosa e Max, facendo di loro due vere e proprie icone del cinema moderno, pur spingendo al limite i due attori. Sono state frequenti infatti le voci di liti e screzi sul set, soprattutto trai due protagonisti.

Adesso, in una lunga intervista concessa al New York Times, le due star hanno parlato nel dettaglio delle loro discussioni e di qual è stata la causa scatenante dei litigi sul set.

Theron ha dichiarato: “Ripensandoci non avevo capito realmente cosa deve aver provato Tom Hardy nel raccogliere l’eredità di Mel Gibson. Deve essere spaventoso! E credo che a causa della mia paura abbiamo alzato delle barriere per proteggerci invece che dirci ‘Questo è spaventoso per te e lo è anche per me. Cerchiamo di essere gentili tra di noi’. In un modo strano stavamo agendo come i nostri personaggi: tutto riguardava la sopravvivenza“.

Aggiungendo poi: “La cosa più forte che ci stava facendo portare avanti l’intera produzione era la paura. Ero incredibilmente spaventata perché non ho avevo mai fatto niente di simile. Credo che la cosa più difficile tra me e George fosse che lui aveva il film nella sua testa e io cercavo disperatamente di capirlo“.

Tom Hardy ha detto in merito: “Sotto molti punti di vista era troppo per me. La pressione su entrambi alle volte era troppa. Ciò di cui avevo bisogno era un partner con più esperienza rispetto a me. Ed è qualcosa che non si può fingere. Voglio pensare che ora che sono più vecchio e brutto sarei all’altezza della situazione“.

Hardy ha poi proseguito, spiegando che le riprese si svolgevano in pochissimo tempo, era un set molto veloce e gli attori dovevano fidarsi del regista ciecamente, ma spesso non sapevano in che modo avrebbe agito. Questo, ovviamente, generava tensione.

Stando a quanto hanno dichiarato anche Rosie Huntington-Whitley e Zoe Kravitz in merito ai difficili rapporti sul set del film, sembra opinione condivisa che la visione di Miller era così totale e completa che nessuno riusciva a stargli dietro, e in un film così impegnativo, anche fisicamente, deve essere un elemento che sicuramente aumenta la tensione.

Tuttavia, dal canto suo, anche George Miller ha sofferto molto queste riprese, tanto che la moglie ha dichiarato in passato: “Alla fine delle riprese, dopo sei mesi, era quasi a pezzi. Ero preoccupata per lui. Avreste dovuto vederlo alla fine delle riprese, era così magro“.

Jay e Silent Bob: i dettagli dietro il cameo di Carrie Fisher

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Jay e Silent Bob: i dettagli dietro il cameo di Carrie Fisher

Invece di un compenso economico, la compianta Carrie Fisher, la celeberrima Leia della saga di Star Wars, chiese qualcosa di molto particolare come “riconoscimento” per la sua apparizione nei panni di una suora in Jay & Silent Bob… Fermate Hollywood!, il film del 2001 scritto, diretto e prodotto da Kevin Smith.

A rivelarlo è stato lo stesso Smith via Twitter, durante un #QuarantineWatchParty dedicato proprio al film: “Carrie Fisher ha accettato di apparire in Fermate Hollywood! gratis”, si legge nel tweet del regista. “Ha soltanto richiesto che le comprassimo un paio di antiche sedie di castoro. Quando l’ho incontrata sul set le ho chiesto: ‘Perché le sedie?, e lei mi ha risposto: ‘Pensavo che il castoro potesse rappresentare una valuta ironica adeguata per essere nel tuo film’. L’amavo davvero tanto…”

Carrie Fisher ha raggiunto la fama internazionale grazie al ruolo della Principessa (poi Generale) Leia nella saga di Star Wars. La sua prima apparizione nel franchise risale al 1977, nel film Una Nuova Speranza. L’attrice è tragicamente scomparsa il 27 dicembre 2016, all’età di 60 anni. L’ultima volta che l’abbiamo vista nella celebre saga fantascientifica è stato lo scorso Dicembre, quando l’utilizzo di materiale d’archivio ha permesso che il personaggio di Leia fosse comunque presente ne L’Ascesa di Skywalker.

Jay & Silent Bob… Fermate Hollywood! raccontava una spassosissima avventura dei due personaggi più iconici del View Askewniverse ideato da Smith: nel film, i personaggi del titolo si recavano a Hollywood per impedire la realizzazione di un film. Anche Mark Hamill, interprete di Luke Skywalker nella saga di Star Wars e grande amico della Fisher, aveva un cameo nella pellicola.

Nel 2019 Kevin Smith ha realizzato Jay e Silent Bob – Ritorno a Hollywood, in cui sia lui che Jason Mewes sono tornati nei panni dei due protagonisti. Il film è uscito negli Stati Uniti direttamente in VOD.

The Mandalorian 2: Katee Sackhoff nel cast

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The Mandalorian 2: Katee Sackhoff nel cast

Arriva da Deadline la notizia di un nuovo ingresso nel cast di The Mandalorian 2, poco dopo l’annuncio di Temuera Morrison. Secondo quanto apprendiamo dal noto sito Americano Katee Sackhoff è stato ingaggiato per la seconda stagione.

L’attrice che presta la voce a Bo-Katan Kryze in Star Wars: The Clone Wars e Star Wars Rebels interpreterà la versione live-action del personaggio in The Mandalorian 2. Bo-Katan ha fatto il suo debutto nella stagione 4 di Clone Wars, che ha appena avuto il suo finale di serie. Il personaggio è stato determinante in una trama persistente che ha coinvolto Darksaber in entrambe le trame di Clone Wars e Rebels.

The Mandalorian 2

The Mandalorian 2 è la seconda stagione della serie tv live action The Mandalorian basata sull’universo di Star Wars prodotta dalla LucasFilm per la piattaforma streaming Disney+.

Ambientata nell’universo di Guerre stellari dopo le vicende de Il ritorno dello Jedi e prima di Star Wars: Il risveglio della Forza, racconta le avventure di un pistolero mandaloriano oltre i confini della Nuova Repubblica. Dopo la caduta dell’Impero, nella galassia si è diffusa l’illegalità. Un guerriero solitario vaga per i lontani confini dello spazio, guadagnandosi da vivere come cacciatore di taglie. Ambientata dopo la caduta dell’Impero e prima della comparsa del Primo Ordine, The Mandalorian racconta le difficoltà di un pistolero solitario che opera nell’orlo esterno della galassia, lontano dall’autorità della Nuova Repubblica. La serie ha come protagonista Pedro Pascal nei panni del Mandaloriano.

La serie è prodotta e scritta da Jon Favreau (già produttore de Il Re Leone e delle saghe di Avengers e Iron Man). Nel cast anche Gina Carano (DeadpoolFast and Furious); Carl Weathers (Apollo Creed nella saga di Rocky), Nick Nolte (Cape FearIl Principe delle maree), Emily Swallow (SupernaturalLe regole del delitto perfetto), Taika Waititi (premio Oscar 2019 per JoJo Rabbit), Giancarlo Esposito (Fa’ la cosa giustaBreaking Bad) e Omid Abtahi (24HomelandStar Wars: The Clone Wars).

The Mandalorian, prodotta in esclusiva per Disney+ da Lucasfilm, è la prima serie live-action di Star Wars e, nei suoi 8 episodi, racconta vicende ambientate dopo la caduta dell’Impero, quando nella galassia si è diffusa l’illegalità. Protagonista è un guerriero solitario che vaga per i lontani confini dello spazio, guadagnandosi da vivere come cacciatore di taglie. A interpretarlo Pedro Pascal (Game of ThronesNarcos).

Braccio di Ferro di Genndy Tartakovsky torna in sviluppo

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Braccio di Ferro di Genndy Tartakovsky torna in sviluppo

È Animationmagazine.net a riportare in esclusiva che il regista Genndy Tartakovsky, conosciuto principalmente per aver diretto i tre film della saga animata di Hotel Transylvania, è tornato ad occuparsi dello sviluppo di un nuovo film d’animazione basato su Braccio di Ferro, il celeberrimo personaggio dei fumetti creato da Elzie Crisler Segar.

Genndy Tartakovsky aveva iniziato a lavorare al film nel lontano 2012, quando il progetto era nelle mani della Sony Pictures. Adesso il regista, sceneggiatore e animatore collaborerà con la King Features alla realizzazione del film. Tartakovsky aveva abbandonato l’idea di una pellicola animata dedicata a Popeye nel 2015, quando scelse di dedicarsi ad un altro progetto, il mai realizzato Can You Imagine?. All’epoca vennero anche diffuse online le primissime immagini del film animato:

Quando nel 2014 Tartakovsky annunciò di aver accantonato il progetto, il regista dichiarò quanto segue: “Avevamo realizzato davvero un bello screening, il test d’animazione era stato apprezzato da tutti… insomma, le reazioni sono state positive. Amavo quello che stavo facendo, la la Sony sta andando incontro a cambiamenti importanti e ad un certo punto non sapevo più se avevano intenzione di portare avanti il Braccio di Ferro che aveva in mente di fare. Quindi dovevo prendere una decisione. Non è mai facile lasciare un progetto, ma d’altronde si tratta anche di affari”.

All’epoca, la sceneggiatura del film era stata affidata a T.J. Fixman (Ratchet & Clank), incaricato di rimaneggiare lo script messo insieme da Jay Scherick e David Ronn. Al momento non ci sono ulteriori dettagli sulla nuova direzione che prenderà il redivivo progetto su Braccio di Ferro.

Genndy Tartakovsky torna al lavoro sul film d’animazione dedicato a Braccio di Ferro

Creato da E.C. Segar, Braccio di Ferro apparve per la prima volta nelle strisce a fumetti Thimble Theater nel 1929. Solo dopo divenne il protagonista di una striscia a fumetti tutta sua. Nel 1933 The Fleischers cominciò a lavorarci per realizzarne figure animate e nel 1940 arrivò in tv con i cartoni animati. Nel 1980 Braccio di Ferro divenne addirittura il protagonista di un film live action, diretto dal grande Robert Altman e interpretato dal compianto Robin Williams.

Tenet: chiarito un importante dettaglio sulla trama

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Tenet: chiarito un importante dettaglio sulla trama

Sulla trama di Tenet vige ancora il più assoluto mistero, e quasi sicuramente nulla verrà rivelato sulla storia del nuovo attesissimo film di Christopher Nolan fino a quando non arriverà il fatidico giorno del debutto in sala. I film di Nolan sono sempre stati avvolti da un’aura di segretezza, e la Warner Bros. non ha cambiato strategia neanche per l’ultima fatica dell’acclamato regista, che già promette di essere ancora più complessa dei precedenti Inception e Interstellar.

Adesso però, in una recente intervista con GQ, Robert Pattinson si è inaspettatamente sbottonato a proposito della trama, confermando che dettaglio sul film che – a questo punto – contraddice quanto spifferato dal web negli ultimi mesi. In base a ciò che sappiamo (e che abbiamo avuto modo di vedere grazie al primo trailer ufficiale), Tenet sarà ambientato nel mondo dello spionaggio internazionale, con i protagonisti che dovranno impegnarsi per evitare lo sviluppo di un evento catastrofico su scala mondiale.

A lungo si è parlato del fatto che nel film ci sarebbero stati anche dei viaggi nel tempo, ma è stato proprio Pattinson a rivelare che non sarà così. Il nuovo Batman cinematografico, infatti, non ha soltanto ribadito – al pari del collega Michael Caine – di non sapere effettivamente quale sia la trama del film, ma anche specificato che non ci sarà alcun viaggio nel tempo: “Il mio personaggio non è un viaggiatore del tempo. In realtà, non ci sono proprio viaggi nel tempo. È l’unica cosa che sono autorizzato a dire”, ha spiegato divertito Pattinson.

Anche se potrebbe non esserci un viaggio nel tempo nel senso più letterale del termine, è innegabile da quei pochi indizi sulla trama a nostra disposizione che, in un modo o nell’altro, Tenet giocherà molto a mescolare le coordinate spazio-temporali. Un libro interamente dedicato al backstage della pellicola – già disponibile per il pre-order su Amazon – ha anticipato che il film racconterà una “Guerra Fredda quantica”.

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Tenet, il nuovo film di Christopher Nolan, vede protagonista John David Washington insieme a Robert Pattinson Elizabeth Debicki.

Con Tenet, i fan stanno pensando che la fine di Inception è stata reale, non si sia trattato di un sogno, e che ora vedremo la storia di quei bambini, espandendo così l’universo di Inception, consentendo anche l’esplorazione di nuovi temi e nuove storie. Come ipotizzato da The Hollywood Reporter, Tenet potrebbe rivelare che la tecnologia dei sogni sviluppata per i militari in Inception è andata ancora oltre, o è stata sviluppata in qualcosa di ancora più pericoloso, questa volta permettendo alle missioni di spionaggio di non funzionare nel regno dei sogni ma di attraversare tempo.

Forse gli eventi di Inception hanno avuto conseguenze terribili e impreviste, portando la prossima generazione a dover affrontare proprio quei cambiamenti.

È possibile, anzi probabile, che Tenet sia completamente scollegato da Inception. Una delle cose che rende così affascinante il film del 2012 è il finale ambiguo, dato che i fan possono decidere da soli se il ritorno a casa di Dom nella sua famiglia è reale o è un sogno. Se Tenet fosse davvero un sequel di Inception, potrebbe risolvere questa ambiguità. Ma per ora si tratta solo di congetture.

Protagonisti di Tenet oltre ai già citati Robert Pattinson e John David Washington ci sono anche Elizabeth Debicki, Michael Caine, Kenneth Branagh, Dimple Kapadia, Aaron Taylor-Johnson e Clémence Poésy. Il film, il primo lungometraggio di Nolan dal 2017, anno di Dunkirk, viene descritto come un’epica storia action che si svolge nel mondo dello spionaggio internazionale. Il regista ha scritto la sceneggiatura da un’idea originale e le riprese in sette paesi sono ora in corso.

Il film, il primo lungometraggio di Nolan dal 2017, anno di Dunkirk, viene descritto come un’epica storia action che si svolge nel mondo dello spionaggio internazionale. Il regista ha scritto la sceneggiatura da un’idea originale e le riprese in sette paesi sono ora in corso. Lo studio ha già fissato la data di uscita per il 17 luglio 2020. Nolan ed Emma Thomas producono, con Thomas Hayslip produttore esecutivo. Il team di Tenet include il direttore della fotografia di Dunkirk Hoyte van Hoytema (girato in un mix di Imax e 70mm) e la montatrice Jennifer Lame, lo scenografo Nathan Crowley, il costumista Jeffrey Kurland e il supervisore del VFX Andrew Jackson.

Charlie Cox poteva essere Superman per Matthew Vaughn

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Charlie Cox poteva essere Superman per Matthew Vaughn

Charlie Cox ha rischiato di interpretare Superman in un film DC mai realizzato e pensato, all’epoca, da Matthew Vaughn (che aveva diretto Cox in Stardust) e Mark Millar. Il regista americano e il fumettista scozzese hanno lavorato insieme diverse volte nel corso degli anni: Vaughn, infatti, ha portato al cinema diversi fumetti di Millar, come Kick-Ass e Kingsman.

Anni prima della realizzazione dei due film sopracitati, e prima ancora della nascita del DCEU, Matthew Vaughn e Mark Millar ebbero un’idea per rilanciare il personaggio di Superman al cinema. Non sappiamo fino a che punto dello sviluppo del progetto il duo si sia effettivamente spinto (Millar ha più volte dichiarato che non arrivarono mai a scrivere un vero pitch), ma sembra che nei loro intenti ci fosse la realizzazione di una vera e propria trilogia. Ovviamente, il progetto non ha mai visto la luce, dal momento che – come la storia ci insegna – l’eroe kryptoniano è tornato al cinema grazie ad un progetto totalmente differente, ossia L’Uomo d’Acciaio di Zack Snyder.

In una recente intervista con The Aspiring Kryptonian, Millar è tornato a parlare del film mai realizzato, rivelando che all’epoca Vaughn avrebbe voluto Charlie Cox (che in seguito sarebbe diventato il Daredevil della Marvel nell’omonima serie tv targata Netflix) per il ruolo di Superman: “Matthew aveva già lavorato con Charlie per Stardust, circa uno o due anni prima”, ha spiegato il fumettista. “Pensava ci fosse davvero qualcosa di attraente in merito a Charlie. Sapeva che la stazza di Charlie non si adattava alle tradizionali dimensioni di Superman, ma continuava a dire: ‘Assomiglia un po’ al Superman della Golden Age, quando è un po’ più simile ad un qualunque essere umano.”

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Tornando al presente, non sappiamo ancora se Henry CavillSuperman attualmente in carica – tornerà a vestire i panni del supereroe sul grande schermo. L’attore ha più volte dichiarato di non aver ancora chiuso con il personaggio, ma ad oggi i piani della Warner Bros. e della DC Films in merito al futuro cinematografico dell’Uomo d’Acciaio sono ancora avvolti nel mistero.

Ricordiamo che al momento Henry Cavill è la star della serie The Witcher disponibile su Netflix, in cui interpreta l’eroe Geralt di Rivia. Di recente è emerso che l’attore potrebbe interpretare un “mutante famoso” in Captain Marvel 2, ma per ora non esiste ancora una conferma ufficiale.

Robert Pattinson “sopravvissuto” al lockdown grazie a Batman

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Robert Pattinson “sopravvissuto” al lockdown grazie a Batman

Robert Pattinson, star dell’attesissimo The Batman, ha rivelato che inizialmente non sapeva se accettare o meno il ruolo del Crociato di Gotham. Per qualsiasi attore di tratta di una grande responsabilità e, senza ombra di dubbio, di una parte che può segnare profondamente la carriera di un interprete (basti pensare a George Clooney, ancora oggi criticato per la sua incarnazione del Cavaliere Oscuro in Batman & Robin).

Robert Pattinson non è di certo estraneo a ruoli in grado di catalizzare l’attenzione a livello internazionale, basti pensare al personaggio di Edward Cullen interpretato nella saga di Twilight. Eppure, interpretare un personaggio come quello di Batman rappresenta una sfida ancora più grande, dal momento che si tratta di una parte che ha avuto già diverse iterazioni in passato, ognuna con risultati molto differenti.

In una recente intervista con GQ, Pattison ha parlato proprio del mondo in cui ha deciso di preparsi al suo debutto nei panni del Crociato di Gotham. Proprio come Clooney, l’attore era piuttosto scettico all’idea di accettare l’iconico ruolo nel film di Matt Reeves, ma invece di permettere alle paure e ai timori di prendere il sopravvento, l’attore ha scelto di concentrarsi sulla grande opportunità che gli era stata concessa e di prendere spunto da tutte le precedenti incarnazioni del personaggio:

“Pensavo che fosse divertente il fatto che si trattasse di un personaggio che era già stato portato tante e tanto volte sul grande schermo. Quindi, si è trattato di capire dove fosse il divario. Abbiamo visto così tante versioni di Batman che alla fine mi sono ritrovato di fronte ad una sorta di puzzle davvero soddisfacente, in cui c’era bisogno di inserire una nuova sfumatura. Pensavo: quale sarà il mio posto in tutto ciò? C’è qualcosa dentro di me che potrebbe aiutarmi ad interpretarlo al meglio? E poi… c’è tutto il discorso legato all’eredità del personaggio, che è un qualcosa che mi piace molto.”

Sappiamo che le riprese di The Batman sono state momentaneamente sospese a causa della pandemia di Covid-19. Sempre nella medesima intervista, Pattinson ha rivelato di essere in isolamento a Londra, nell’appartamento che la Warner Bros. ha affittato per lui e la sua ragazza, e ha parlato di come le sue giornate siano comunque focalizzate sulla preparazione al ruolo. Nello specifico, l’attore continua a tenersi in forma attraverso un programma alimentare che la major ha stabilito per lui: “Devo seguire un regime alimentare per Batman. Grazie a Dio. Altrimenti non so cosa avrei fatto.” 

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Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Andy Serkis (Alfred), Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon) e Paul Dano (Enigmista). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard, ma c’è ancora mistero sul suo ruolo.

HN Entertainment ha suggerito che le riprese del cinecomic si svolgeranno presso i Leavesden Studios di Londra (gli stessi della saga di Harry Potter ma anche di Batman v Superman: Dawn of JusticeJustice LeagueWonder Woman e del sequel Wonder Woman 1984) mentre l’uscita nelle sale è stata già fissata al 25 giugno 2021.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti, “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

Star Wars, Mark Hamill: “La saga non ha più bisogno di Luke”

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Star Wars, Mark Hamill: “La saga non ha più bisogno di Luke”

Mark Hamill ha ripreso il ruolo di Luke Skywalker ne L’Ascesa di Skywalker, il terzo e ultimo capitolo della trilogia sequel di Star Wars. Uscito nelle sale di tutto il mondo lo scorso Dicembre (e disponibile dallo scorso 4 Maggio su Disney+), il film ha ufficialmente chiuso la “saga degli Skywalker”, iniziata nel lontano 1977 con il primissimo Una Nuova Speranza (in cui, ovviamente, recitava anche Hamill).

Sappiamo che nel futuro cinematografico della saga ci sarà spazio per nuovi personaggi che, attraverso le loro storyline, dovrebbero andare a costituire l’assetto di una nuova mitologia (ricordiamo che uno dei prossimi film del franchise sarà diretto da Taika Waititi, regista di Thor: Ragnarok e JoJo Rabbit). In una recente intervista con Entertainment Weekly, Mark Hamill ha parlato della possibilità di tornare a vestire i panni di Luke Skywalker nella saga, e sembra proprio che quello sia ormai un capitolo definitivamente chiuso per l’attore:

“Non riesco proprio ad immaginare di poter tornare. Il mio personaggio ha avuto un inizio, un centro e una fine. Quei film mi hanno dato più di quanto potessi mai aspettarmi, ma non ho mai pensato di poter fare ritorno. Il mio addio è stato in Episodio IX, ed è stato un addio agrodolce. Amo tutte le persone che hanno lavorato alla saga e nutro un profondo affetto per George Lucas e per il personaggio che ha creato. Sono veramente grato per ciò che è riuscito a regalarmi e per la mia carriera, ma non voglio essere avido. Ci sono ancora tante grandi storie da raccontare e tanti grandi attori per raccontarle. Non hanno più bisogno di me.”

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Dopo la conclusione della “saga degli Skywalker” lo scorso dicembre, con l’uscita in sala di L’Ascesa di Skywalker, la saga continua nelle sue declinazioni fumettistiche e con le serie tv, tra cui The Mandalorian che, dopo una stagione di grande successo conclusasi il 2 maggio, è stata rinnovata per un secondo ciclo.

Rosie Huntington-Whiteley: 10 cose che non sai sull’attrice

Rosie Huntington-Whiteley: 10 cose che non sai sull’attrice

Rosie Huntington-Whiteley è oggi una delle più affermate modelle del momento, protagonista di numerose celebri campagne che l’hanno portata ad essere una vera e propria icona. Nel corso della sua carriera ha poi avuto modo di recitare anche in due film di grande successo, che le hanno permesso di mettere in mostra le proprie qualità da interprete.

Ecco 10 cose che non sai di Rosie Huntington-Whiteley.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Rosie Huntington-Whiteley fisico

Rosie Huntington-Whiteley: i film in cui ha recitato

10. Ha recitato in due noti lungometraggi. La ancora esigua filmografie dell’attrice si compone di due titoli particolarmente celebri. Il primo è il film Transformers 3 (2011), dove recita accanto all’attore Shia LaBeouf, nel ruolo di Carly. Successivamente, nel 2015, ricopre il ruolo di Angharad la splendida in Mad Max: Fury Road, con protagonista Tom Hardy. Al momento, l’attrice non sembra avere altri progetti in lavorazione.

9. È stata nominata per un indesiderato premio. Per il suo ruolo nel film Transformers 3, l’attrice ha ricevuto due nomination ai temuti Razzie Awards, ovvero i premi al peggio del cinema. Le due categorie in cui è stata candidata sono quella per la peggior attrice non protagonista e quella per la peggior coppia sullo schermo. Per sua fortuna, non ha trionfato né nell’una né nell’altra.

Rosie Huntington-Whiteley è su Instagram

8. Ha un account personale. La modella è presente sul social network Instagram con un profilo seguito da 11,3 milioni di persone. Qui è solita condividere immagini personali, siano esse di svago che legate al suo lavoro. Sono molto presenti, infatti, foto tratte da servizi fotografici, ma non mancano anche elementi della sua quotidianità.

7. Possiede un profilo per la sua linea di prodotti di bellezza. La Huntington-Whiteley gestisce anche il profilo Rose Inc., seguito da 318 mila persone, dove pubblicizza la propria linea di cosmetici. Si possono qui ritrovare diversi tutorial e immagini dimostrative delle proprietà di tali prodotti.

Rosie Huntington-Whiteley: chi è suo marito

6. Ha una relazione con un noto attore. Dal 2010, la modella ha una relazione con l’attore Jason Statham, celebre per film come Fast & Furious – Hobbs & ShawI mercenari. La coppia ha poi ufficializzato il fidanzamento nel gennaio del 2016, e nell’attesa del matrimonio hanno dato vita al loro primo figlio, nato nel 2017.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Rosie Huntington-Whiteley Mad Max

Rosie Huntington-Whiteley: il suo fisico

5. Fu vittima di bullismo. L’attrice ha raccontato di essere stata vittima di bullismo durante gli anni del liceo, attaccata per via del proprio fisico, giudicato acerbo. Ciò la spinse a prendere lezioni di judo, grazie al quale ha potuto irrobustirsi e sviluppare un fisico particolarmente curato.

4. Ha recitato in alcune note campagne pubblicitarie. Per la Mark & Spencer, nel 2013 la Huntington-Whiteley ha preso parte alle pubblicità ispirate alle favole di Alice nel Paese delle Meraviglie, Il mago di Oz e Aladino. Qui ha modo di recitare con l’attrice Helena Bonham Carter, nota proprio per aver interpretato la Regina di Cuori in Alice in Wonderland.

3. È una delle modelle più pagate al mondo. Grazie alla sua collaborazione con alcuni dei principali marchi di moda, come Valentino, Louis Vuitton, e Kenzo, la modella ha raggiunto compensi particolarmente elevanti, stabiliti tra i 9 e gli 11,5 milioni di dollari. Ciò le ha permesso di essere indicata dalla rivista Forbes come una delle modelle più pagate al mondo.

Rosie Huntington-Whiteley in Mad Max

2. Ha indossato una particolare protesi. Nel film Mad Max: Fury Road, l’attrice interpreta una delle “Cinque Mogli” destinate ad accoppiarsi con Immortan Joe per dare vita ad una nuova stirpe. Poiché nel film il suo personaggio è incinta, l’attrice ha dovuto indossare una speciale protesi che le conferisse il tipico “pancione”. Questo ha inoltre limitato i suoi movimenti, costringendola a lavorare sulla propria mobilità.

Rosie Huntington-Whiteley: età e altezza

1. Rosie Huntington-Whiteley è nata a Plymouth, in Inghilterra, il 18 aprile 1987. L’attrice e modella è alta complessivamente 175 centimetri.

Fonte: IMDb

Batman v Superman: il film mai realizzato con Colin Farrell e Jude Law

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Il regista e sceneggiatore Akiva Goldsman, in una recente intervista con Collider, ha parlato della versione mai realizzata di Batman v Superman che avrebbe dovuto vedere Colin Farrell nei panni del Crociato di Gotham e Jude Law in quelli dell’Uomo d’Acciaio, con Wolfgang Petersen impegnato dietro la macchina da presa. Il progetto, che risale agli inizi del 2000, non entrò mai in produzione e al suo posto la Warner Bros. decise di realizzare Troy, diretto sempre da Petersen e con protagonista Brad Pitt.

Akiva Goldsman è noto per aver curato le sceneggiature di Batman Forever e Batman & Robin, entrambi diretti da Joel Schumacher. Stando a quanto rivelato dallo stesso alla fonte, la versione mai realizzata di Batman v Superman era basata sulla collana antologica a fumetti “World’s Finest“. I toni del film erano oscuri e molti inquietanti, e la storia avrebbe incluso anche il funerale di Alfred e l’omicidio della moglie di Bruce per mano del Joker. A proposito della sceneggiatura del film, Goldsman ha spiegato:

“Ho scritto questa versione di Batman v Superman, intorno al 2001 o forse al 2002. Colin Farrell doveva interpretare Batman e Jude Law doveva interpretare Superman. Il regista Wolfgang Petersen avrebbe dovuto dirigere il film. Eravamo impegnati con la pre-produzione e sarebbe stata la cosa più dark che avreste mai visto. La storia partiva dal funerale di Alfred, con Bruce che si era innamorato e aveva rinunciato ad essere Batman. Il Joker aveva ucciso sua moglie, ma poi avremmo scoperto che era tutto una menzogna. Quella relazione era stata architettata dal Joker per distruggere Bruce. All’epoca c’era la possibilità di trasformare questo tipo di storie in una sceneggiatura, ma la verità è che forse il mondo non era pronto ad accoglierle. Ad ogni modo, credo che le aspettative sul progetto – sotto diversi punti di vista – non si stessero concretizzando nel modo in cui volevamo quando abbiamo scritto il film.”

Circa quindici anni dopo, precisamente nel 2016, Batman v Superman è finalmente arrivato sul grande schermo, come parte del DCEU: un progetto totalmente diverso da quello pensato da Goldsman, che ha visto Zack Snyder dietro la macchina da presa e Ben Affleck e Henry Cavill nei panni dei due eroi protagonisti, e che non ha mancato di dividere tanto la critica quanto il pubblico.

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Sam Worthington: 10 cose che non sai sull’attore

Sam Worthington: 10 cose che non sai sull’attore

L’attore Sam Worthington si è reso noto al grande pubblico grazie alla sua partecipazione ad alcuni dei maggiori blockbuster degli ultimi anni. In particolare, ha dimostrato una predilezione per i generi action e avventura, distinguendosi come l’eroe in grado di affrontare sfide titaniche. L’attore è ora atteso, nei prossimi anni, come protagonista dei sequel del film che lo resero celebre.

Ecco 10 cose che non sai di Sam Worthington.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Sam Worthington Scontro tra titani

Sam Worthington: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in celebri film mainstream. Il primo grande successo per l’attore arriva grazie al film Terminator Salvation (2009), con Christian Bale, e ancor di più come protagonista del campione d’incassi Avatar (2009), dove recita accanto a Zoe Saldana. Negli anni successivi conferma la sua popolarità grazie a titoli come Scontro tra titani (2010), Last Night (2010), Il debito (2011), La furia dei titani (2012), 40 carati (2012), Drift (2013), Cake (2014), con Jennifer AnistonEverest (2015), con Jake GyllenhaalLa battaglia di Hacksaw Ridge (2016), di Mel GibsonThe Titan (2017) e Fractured (2019). Tornerà poi al cinema con gli attesi Avatar 2 (2021), Avatar 3 (2023), Avatar 4 (2025) e Avatar 5 (2027).

9. Ha recitato per la televisione. Nel corso della sua carriera l’attore ha compiuto una serie di sporadiche apparizioni anche sul piccolo schermo. I ruoli di maggior rilievo sono stati quelli per per le serie Love My Way (2004-2005) e The Surgeon (2005). Nel 2017 è però protagonista della miniserie Manhunt: Unabomber, dove ricopre il ruolo di Jim Fitzgerald, profiler dell’FBI che viene inviato ad individuare il noto terrorista, interpretato dall’attore Paul Bettany.

Sam Worthington: chi è sua moglie

8. È sposato. Nell’ottobre del 2013 l’attore ha confermato le voci che lo vedevano impegnato in una relazione con la modella Lara Bingle. Un anno dopo, nel dicembre del 2014 i due si sono ufficialmente sposati, dando poi la luce al primo figlio, nato nel 2015. Nel 2016 nasce invece il secondo figlio. Particolarmente riservata, la coppia non è solita rilasciare grandi dichiarazioni riguardo la propria vita sentimentale.

Sam Worthington in Scontro tra titani

7. Non ha indossato veri sandali. Ambientato al tempo delle divinità greche, il film vede l’eroe Perseo cercare di riportare la pace nella propria terra. Nel film, dunque, l’attore indossa abiti usati comunemente dai guerrieri di quel tempo. I suoi sandali, tuttavia, sono in realtà delle scarpe Nike realizzate appositamente per l’occasione. Utilizzare una riproduzione delle calzature dell’epoca gli avrebbe infatti impedito di eseguire al meglio le coreografie richieste.

6. Avrebbe dovuto avere i capelli lunghi. Inizialmente, il suo personaggio era previsto che avesse i capelli lunghi, e che solo in seguito se li tagliasse. Tuttavia, la produzione decise di scartare quest’idea, considerando anche che l’attore in quel momento portava un taglio già corto per le riprese del film Avatar.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Sam Worthington Avatar

Sam Worthington in Avatar

5. È il film che gli ha cambiato la vita. Worthington ha raccontato come prima di Avatar fosse solito vivere di stenti. L’attore si era infatti ridotto a vivere nella sua macchina, senza averi. Quando venne chiamato a sostenere un provino per il film, non gli venne rivelato nulla a riguardo, né il nome del regista né l’argomento della sceneggiatura. Worthington era inizialmente seccato, poiché temeva si sarebbe rivelata una perdita di tempo, salvo poi scoprire solo in seguito la portata del progetto.

4. È stato aiutato dal suo essere sconosciuto. Per il ruolo del protagonista, lo studios voleva nomi di attori già celebri, ma il regista James Cameron decise in modo irremovibile di affidare la parte a Worthington, poiché il suo essere sconosciuto lo rendeva perfetto affinché lo spettatore potesse immedesimarsi nelle sue avventure.

3. Ha avuto difficoltà a recitare con un accento diverso. Essendo cresciuto in Australia, l’attore sfoggia l’accento tipico della sua terra. In un’intervista, ha raccontato che per lui è stato più facile imparare la lingua dei Na’vi che riuscire a recitare con un corretto accento americano.

Sam Worthington in Avatar 2

2. Sarà nuovamente protagonista nel sequel. A più di dieci anni di distanza, Worthington è pronto a riprendere il ruolo che lo ha reso celebre in Avatar 2, primo dei quattro annunciati sequel dell’originale. L’attore, attualmente impegnato nelle riprese, ha raccontato di come la produzione di questo secondo film superi di gran lunga la portata del primo, lasciando immaginare un evento cinematografico senza precedenti.

Sam Worthington: età e altezza

1. Sam Worthington è nato a Godalming, in Inghilterra, il 2 agosto 1976. L’attore è alto complessivamente 178 centimetri.

Fonte: IMDb

 

Gina Carano: 10 cose che non sai sull’attrice

Gina Carano: 10 cose che non sai sull’attrice

Tra le più grintose attrici di Hollywood, Gina Carano si è costruita una fama da vera dura grazie alla sua partecipazione a film d’azione con grandi scene di combattimento. Prima di approdare alla recitazione, la Carano ha infatti avuto una carriera nel mondo delle arti marziali miste, che l’hanno aiutata a formare il fisico che oggi sfrutta per ricoprire i ruoli che le vengono offerti.

Ecco 10 cose che non sai di Gina Carano.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Gina Carano MMA

Gina Carano: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in noti lungometraggi d’azione. Dopo aver debuttato nella recitazione con il film Blood and Bone (2009), l’attrice arriva sul grande schermo con il film Knockout – Resa dei conti (2012), di Steven Soderbergh, per poi prendere parte a Fast & Furious 6 (2013), con Vin Diesel, In the Blood (2013), Bus 657 (2013), Extraxtion (2015), con Bruce Willis, e Deadpool (2016), dove recita accanto a Ryan Reynolds ed Ed Skrein. Negli ultimi anni ha poi preso parte a Kickboxer – La vendetta del guerriero (2016), Scorched Earth – Cacciatrice di taglie (2018) e Daughter of the Wolf – La figlia del lupo (2019).

9. Ha recitato in una nota serie TV. Dopo essere comparsa nell’episodio Unbound, della prima stagione di Almost Human (2014), con Karl Urban, l’attrice ha guadagnato maggior popolarità sul piccolo schermo dando vita al ruolo di Cara Dune nella serie Disney+ The Mandalorian (2019), dove ha recitato accanto a Pedro Pascal.

Gina Carano e l’MMA

8. È stata una lottatrice professionista. Dal 2006 al 2009 la Carano si è cimentata con ottimi risultati nel mondo delle arti marziali miste. Ha combattuto in particolare per le organizzazioni Strikeforce ed EliteXC, arrivando a detenere il record personale di 7 vittorie e una sola sconfitta. Ha inoltre gareggiato per il titolo dei pesi piuma, senza però riuscire ad ottenerlo.

7. Ha ottenuto un importante riconoscimento. Durante il suo periodo di attività, la Carano è stata indicata tra le prime dieci lottatrici al mondo per la sua categoria di peso. Nel 2008, visti i suoi successi e la sua popolarità, ha ottenuto il premio come lottatrice donna dell’anno ai Fighters Only World MMA.

Gina Carano e Henry Cavill

6. Ha avuto una relazione con il noto attore. Nel settembre del 2013 viene rivelata la relazione tra la Carano e l’attore Henry Cavill, noto per il ruolo di Superman nell’DC Extended Universe. La coppia sta insieme però soltanto pochi mesi, annunciando una prima separazione nel maggio del 2013. Nell’ottobre dello stesso anno viene poi confermato un loro ritorno di fiamma, che li porterà a stare insieme per circa un anno, fino all’autunno del 2014.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Gina Carano Deadpool

Gina Carano in Deadpool

5. Voleva indossare delle speciali lenti. Per ricoprire il ruolo della mutante Angel Dust, l’attrice propose di indossare delle lenti a contatto che conferissero ai suoi occhi un’iride di color giallo. Ciò le avrebbe permesso di assomigliare ulteriormente al personaggio dei fumetti. Tuttavia, l’addetto al trucco rifiutò tale richiesta, sostenendo che gli occhi gialli avrebbero ricordato i vampiri del film Twilight.

4. Aveva timore ad essere troppo aggressiva. Il protagonista Ryan Reynolds ha raccontato che nelle scene di combattimento tra i protagonisti la Carano manifestava più volte il timore di fare realmente male a qualcuno. Anche se colpito dalla sua gentilezza, l’attore dovette comunque chiederle di trattarlo con più aggressività, affinché il loro scontro potesse risultare più realistico.

3. Non aveva paura di farsi male. Se l’attrice manifestava timore per l’incolumità altrui, altrettanto non fece per sé stessa. Si rese infatti disponibile ad eseguire personale le scene di combattimento o le spericolate acrobazie, senza dover ricorrere a controfigure. A spaventarla, invece, erano i ragni in cui temeva di imbattersi nella scena dello scontro nella discarica.

Gina Carano in The Mandalorian

2. Ha imparato ad accettarsi grazie al suo ruolo nella serie. La Carano ha raccontato di aver pensato più volte di abbandonare la recitazione, sentendosi lontana e inadeguata rispetto all’attrice standard. Interpretando il personaggio di Cara Dunne in The Mandalorian, ha però iniziato a sentirsi sempre più legata a tale mestiere, comprendendosi e accettandosi per il tipo di attrice che è, e che può diventare.

Gina Carano: età e altezza

1. Gina Carano è nata a Dallas, in Texas, Stati Uniti, il 16 aprile 1982. L’attrice è alta complessivamente 173 centimetri.

Fonte: IMDb

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