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Onward – Oltre la magia: la recensione del film Pixar

Onward – Oltre la magia: la recensione del film Pixar

In un mondo che ha perso tutta la magia di un tempo, il neo sedicenne Ian e suo fratello Barley hanno l’occasione di trascorrere una giornata con il loro padre, scomparso quando entrambi erano molto piccoli. Sono elfi con fattezze umane a cavallo di fantasie che ribadiscono il marchio di fabbrica della Pixar Animation Studios, un po’ come i giocattoli parlanti di Toy Story e le automobili di Cars, ovvero personaggi che trascendono la normale realtà rivelando un’anima uguale alla nostra, un cuore ancora più pulsante e un’umanità senza limiti.

Onward – Oltre la magia, tra teen drama, action e fantasy

Questa è la premessa di Onward – Oltre la magia, ultimo titolo della casa che in America è arrivato direttamente in streaming su Disney+ (mentre da noi non è ancora chiaro quando arriverà in sala) e che il regista e sceneggiatore Dan Scanlon decide di impostare sulle basi della sua esperienza personale traducendola in racconto di formazione e vagando tra generi diversi quali il teen drama, l’action, il fantasy.

Di nuovo, dopo Coco di appena tre anni fa, torna il rapporto con la morte, con l’aldilà e con le domande che ci si pone quando viene a mancare una persona cara, quindi indirettamente si parla di idealismo, di speranza, e di fede in qualcosa che esiste oltre la vita terrena. Di conseguenza l’aggancio con un altro macro tema della narrativa della Pixar, sempre ancorata a storie che possano coinvolgere sia bambini che adulti con livelli di comprensione del tutto differenti, ovvero la nostalgia, il senso di perdita e l’empatia che può renderci migliori.

La celebrazione del legame fraterno

onwardScanlon trasforma il desiderio – vissuto quando era bambino – di rivedere il padre in ricerca, in superamento dei propri limiti (per Ian la timidezza e l’incapacità di farsi valere in una società che lo spaventa, per Barley la voglia di essere preso sul serio da chi lo deride), in celebrazione del legame fraterno che è il vero motore del film e architrave della sceneggiatura; un viaggio dentro se stessi ma soprattutto verso una meta impossibile (l’incontro con il papà defunto) che spazia tra citazioni al cinema d’avventura per ragazzi di Steven Spielberg e al simbolismo di Tolkien nella saga de Il signore degli anelli.

Non manca nemmeno l’ormai “prevedibile” appuntamento con la commozione, in un finale che risolve splendidamente ogni scelta tracciata lungo il percorso dagli sceneggiatori, giustificando perfino quelle piccole debolezze che Onward – Oltre la magia si concede e un piano spesso confusionario. Rimane invece intatta l’attitudine, unica nel panorama dell’animazione pop, nel saper trovare l’intimità in quadri enormi di spazi sconfinati e mondi fantastici, laddove lo spettatore, nella sua realtà quotidiana, fatica a trovarne distratto dal silenzio e dalla ripetitività della vita. Forse abbiamo davvero smarrito quella magia di cui i protagonisti sentono il bisogno e la capacità di guardare avanti (“onward”) perché troppo ancorati a ciò che è stato e che non tornerà. Grazie Pixar per avercelo ricordato, ancora una volta.

Wonder Woman 1984: Gal Gadot anticipa l’evoluzione di Diana

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Wonder Woman 1984: Gal Gadot anticipa l’evoluzione di Diana

Il numero di giugno 2020 di Empire Magazine sarà dedicato a Wonder Woman 1984. Dopo avervi svelato le due cover dedicate al film, ecco che grazie a ComicBookMovie arrivano online le dichiarazioni rilasciate da Gal Gadot alla celebre rivista.

“Il primo film era una sorta di coming-of-age, in cui Diana diventava Wonder Woman, ha dichiarato l’attrice. “Diana era ancora molto ingenua e non comprendeva ancora le difficoltà della vita. Era come un pesce fuor d’acqua. In questo nuovo film, invece, non sarà così. Diana si è evoluta. È molto più matura e molto più saggia. Ciononostante, è anche molto sola. Ha perso tutti i membri del suo team e adesso è sotto sorveglianza. Fino a quando non accade qualcosa di totalmente folle…”

Il momento “folle” al quale l’attrice fa riferimento, potrebbe essere la scioccante resurrezione del personaggio di Steve Trevor, e dalle parole dell’attrice, sembra che la stessa sia stata molto contenta di poter lavorare ancora con Chris Pine e che al suo personaggio sia stato nuovamente dato il ruolo chiave che ha avuto nel predecessore:

“Chis era una parte integrante del primo film e del suo successo”, ha aggiunto la Gadot. “E siccome io, lui e Patty ci siamo veramente divertiti tanto a lavorare insieme, tutti e tre volevano che Steve tornasse. Così Patty e il co-sceneggiatorre Geoff Johnson hanno trovato il modo migliore a livello narrativo per riportare Steve in vita.”

Di seguito due nuove immagini ufficiali dal film: in una è possibile vedere Gal Gadot nei panni di Wonder Woman con la Golden Eagle, l’armatura da battaglia vista diverse volte anche nei fumetti; nell’altra, invece, Diana condivide un momento romantico con Steve Trevor:

LEGGI ANCHE – Wonder Woman 1984: i set LEGO svelano il look finale di Cheetah?

Vi ricordiamo che Wonder Woman 1984 uscirà il 14 agosto 2020. Il film è stato definito dal produttore Charles Roven un sequel “inusuale“, che poterà in scena lo stesso personaggio grazie al lavoro dello stesso team creativo e che seguirà gli eventi del precedente capitolo, ma che i fan non dovrebbero aspettarsi un seguito tradizionale definendolo “la prossima iterazione della supereroina”.

“Il film racconterà un lasso di tempo completamente diverso e lo spettatore avrà solo un assaggio di ciò che che Diana ha fatto o affrontato negli anni intermedi. Abbiamo cercato di mettere insieme una storia del tutto diversa che potesse rispettare le stesse emozioni del passato, portare un sacco di umorismo e molta azione coraggiosa. E soprattutto, toccare le corde del cuore.“ 

L’ordine cronologico del personaggio è stato già rimescolato, essendo stata introdotta nell’era contemporanea di Batman v Superman: Dawn of Justice per poi tornare al vecchio secolo con Wonder Woman. Il sequel vedrà ancora Gal Gadot nei panni di Diana Prince opposta a Kristen Wiig, scelta per interpretare la villain Cheetah. Nel cast figureranno anche Chris Pine (volto del redidivo Steve Trevor) e Pedro Pascal.

James Gunn elenca i sequel migliori del film originale

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Oltre ad essere un celebrato sceneggiatore e regista, originale e di successo, James Gunn è anche un cinefilo della prima ora, esperto di cinema perché ne guarda tantissimo, proprio come molti dei suoi colleghi più famosi e celebrati, tra cui annoveriamo Tarantino e Scorsese.

Utilizzando il suo account Twitter, il regista di Super e Guardiani della Galassia ha fatto un elenco dei sequel migliori del film originale. Eccola di seguito:

  • Toy Story 2
  • Il Padrino II
  • Spider-Man 2
  • Il Cattivo Tenente: Ultima Chiamata New Orleans
  • La Casa 2
  • Shrek 2
  • Il Cavaliere Oscuro
  • La moglie di Frankenstein
  • Hellboy II
  • Mad Max 2
  • Per qualche dollaro in più
  • X-Men 2
  • Star Wars: Episodio V – L’Impero colpisce ancora
  • Paddington 2
  • Star Trek 2 – L’Ira di Kahn
  • Batman Returns
  • Gremlins 2
  • Blade 2
  • Drunken Master 2
  • Desperado
  • Blade Runner 2049
  • Una 44 Magnum per l’ispettore Callaghan
  • Final Destination 2
  • Captain America: Winter Soldier
  • Swordsman II

Dato lo stato di quarantena collettivo, questo elenco può essere senza dubbio utile a chi cerca spunti per dei nuovi titoli da guardare e ri-guardare. Per quanto riguarda il lavoro di Gunn, il regista è al momento nella fase di montaggio di The Suicide Squad e completato questo lavoro, sarà il turno di Guardiani della Galassia Vol. 3.

Hobbs and Shaw 2: Dwayne Johnson svela i primi dettagli

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Hobbs and Shaw 2: Dwayne Johnson svela i primi dettagli

Durante una diretta su Instagram (via Collider), Dwayne Johnson ha rivelato i primi dettagli sull’annunciato sequel di Hobbs and Shaw, primo spin-off del franchise di Fast and Furious con protagonisti “The Rock” e Jason Statham, uscito nelle sale lo scorso anno.

Oltre a confermare il ritorno dei personaggi interpretati nel primo film da Vanessa Kirby, Idris Elba e Eiza González, Johnson ha promesso che in Hobbs and Shaw 2 verranno introdotti anche nuovi personaggi, personaggi per i quali – secondo l’attore – “il pubblico perderà la testa”. Inoltre, “The Rock” ha confermato che il sequel sarà scritto ancora una volta da Chris Morgan. Di seguito le sue dichiarazioni complete:

“Naturalmente, Chris Morgan ci occuperà di scrivere di nuovo il film, così come la Seven Bucks Productions si occuperà di nuovo della produzione. Abbiamo creato dei personaggi davvero incredibili, da quello di Vanessa Kirby a quello di Idris Elba, fino a quello di Eiza Gonzalez. Nel nuovo film ci saranno alcune sorprese e nuovi grandi personaggi. E non saranno personaggi che Hobbs potrà eliminare facilmente, perché sarebbe troppo noioso… ma personaggi per i quali il pubblico perderà completamente la testa. Villain, anti-eroi ed eroi… ci saranno praticamente tutti.”

LEGGI ANCHE – Fast & Furious – Hobbs & Shaw: la recensione del film con Dwayne Johnson

Per quanto riguarda la saga principale di Fast and Furious, sappiamo che il nono capitolo, F9, che sarebbe dovuto arrivare nelle sale il prossimo mese, è stato ufficialmente rimandato al prossimo anno (precisamente ad aprile del 2021) a causa della pandemia di Covid-19.

In Fast and Furious 9 reciteranno i veterani del franchise Vin DieselCharlize TheronJohn CenaMichelle RodriguezJordana BrewsterLudacrisTyrese Gibson e Helen Mirren. Nel cast anche Michael Rooker e Cardi B. La regia sarà firmata da Justin Lin, già regista di numerosi capitoli del franchise, mentre la release del film è stata spostata all’aprile 2021 (inizialmente il film sarebbe dovuto arrivare al cinema nel 2020).

Samuel L. Jackson: il suo Avenger preferito è Black Widow

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Samuel L. Jackson: il suo Avenger preferito è Black Widow

Samuel L. Jackson ha dichiarato che il suo Avenger preferito è Black Widow, la Vedova Nera interpretata da Scarlett Johansson.

Durante un’intervista con THR, l’attore ha risposto alle domande del pubblico e tra queste c’era anche “chi è il tuo Avenger preferito?”. Dopo una risposta ironica, in cui Jackson dice che il suo preferito è Nick Fury perché è interpretato da lui, l’attore ha detto “in realtà è Black Widow”.

Ecco il video dell’intervista:

https://twitter.com/THR/status/1249408442562945025?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1249408442562945025&ref_url=https%3A%2F%2Fheroichollywood.com%2Fsamuel-l-jackson-avengers-favorite%2F

Samuel L. Jackson fa parte del Marvel Cinematic Universe dall’inzio. Lui è il protagonista della scena post credits di Iron Man, del 2008, e nel sequel, Iron Man 2, del 2010, fa parte proprio del cast e già lì viene affiancato da Scarlett Johansson che fa esordire nel MCU Natasha Romanoff. Scopriremo solo poi che il primo è il capo dello S.H.I.E.L.D. e la seconda una ex spia sovietica in forze all’organizzazione che lavora per la sicurezza internazionale.

Nel corso della storia, il personaggio è stato fondamentale in diversi momenti del MCU, come durante le vicende di The Winter Soldier, ma anche alla fine di Infinity War, dove richiama Captain Marvel che salverà Tony Stark dallo spazio profondo.

Fonte: THR

What We Do in the Shadows 2: nuovo promo “First Look Preview”

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What We Do in the Shadows 2: nuovo promo “First Look Preview”

Il canale americano FX ha diffuso il nuovo promo “First Look Preview”  di What We Do In The Shadows 2, l’attesa seconda stagione di What We Do In The Shadows.

What We Do In The Shadows 2

What We Do In The Shadows 2 è l’annunciata seconda stagione della serie What We Do In The Shadows creata da Jemaine Clement per il canale FX e basata sull’omonimo film del 2014 scritto da Clement e Taika Waititi. What We Do in the Shadows è ambientato a Staten Island e segue quattro vampiri che sono stati coinquilini per centinaia di anni.

Nella seconda stagione di What We Do In The Shadows ritorneranno i protagonisti Kayvan Novak nel ruolo di Nandor the Relentless, un vampiro che ha 757 anni e che una volta era un soldato dell’Impero ottomano. Matt Berry nei panni di Laszlo Cravensworth, un vampiro nobile inglese trasformato da Nadja e ora sposato con lei. Natasia Demetriou nel ruolo di Nadja, una vampira romana, sposata con Laszlo. Harvey Guillén nel ruolo di Guillermo, familiare “paziente” di Nandor. Mark Proksch nel ruolo di Colin Robinson, un vampiro energetico che vive con il trio.

Nei ruoli ricorrenti troviamo Doug Jones nel ruolo del barone Afanas, un antico vampiro del Vecchio Paese che crede che i vampiri dovrebbero governare il mondo. Beanie Feldstein nei panni di Jenna, una LARPer e vergine che Guillermo ha attirato per i banchetti dei vampiri. Jake McDorman nel ruolo di Jeff Suckler, una reincarnazionedell’ex amante umano di Nadja, Gregor, un cavaliere che è stato ucciso dalla decapitazione in ciascuna delle sue vite.

Tron 3: secondo il regista di Legacy, il film non è morto

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Tron 3: secondo il regista di Legacy, il film non è morto

Secondo il regista Joseph Kosinski, il tanto chiacchierato Tron 3, sequel di Tron: Legacy del 2010, potrebbe ancora vedere la luce: il regista sospetta che la Disney stia soltanto aspettando il momento giusto. In una recente intervista con ComicBook, Kosinski ha spiegato:

“C’è sempre stato un interesse nei confronti di un terzo film, fin da quando abbiamo fatto Legacy. Ci sono sempre state discussioni e chiacchiere sulla possibilità di fare un altro film e portare avanti la storia”. Poi ha aggiunto: “Come ogni altro progetto, c’è solo bisogno della giusta confluenza di… si tratta soltanto di tempismo, di elementi al posto giusto… tutto deve funzionare al meglio perché un film possa vedere la luce.”

L’ultima volta che abbiamo sentito parlare di Tron 3 è stato circa tre ani fa, quando alcune voci volevano Jared Leto nei panni di un nuovo personaggio di nome Ares. All’epoca si parlava del film come di una sorta di reboot del franchise, ma siamo quasi certi che quest’idea sia stata definitivamente accantonata.

Secondo il regista di Legacy, Tron 3 non è ancora morto

In attesa di capire quali saranno i piani della Disney, ricordiamo che Tron: Legacy è un film del 2010 diretto da Joseph Kosinski, seguito del film Tron del 1982. Il film, prodotto dal regista di Tron Steven Lisberger, è incentrato su un soggetto originale di Brian Klugman e Lee Sternthal.

I protagonisti originali, Bruce Boxleitner e Jeff Bridges, riprendono i loro ruoli, mentre Garrett Hedlund interpreta il figlio adulto di Flynn. Tra gli altri nel cast appaiono anche Olivia Wilde, Michael Sheen e James Frain.

Dune: il logo ufficiale del film di Denis Villeneuve

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Dune: il logo ufficiale del film di Denis Villeneuve

Dopo la prima immagine ufficiale di Timothée Chalamet arrivata nella giornata di ieri, la Warner Bros. ha diffuso online anche il logo ufficiale di Dune di Denis Villeneuve, il nuovo adattamento cinematografico del celebre romanzo di  Frank Herbert (già portato sullo schermo da David Lynch nel 1984) che dovrebbe arrivare nelle sale – il condizionale è d’obbligo, vista l’attuale pandemia di Covid-19 – il prossimo dicembre.

Nel frattempo Brian Herbert, figlio di Frank, ha espresso attraverso il suo account Twitter tutto il suo entusiasmo per l’arrivo nelle sale del nuovo film, condividendo l’immagine di Chalamet nei panni di  Paul Atreides e scrivendo: “Fan di Dune, spero che sia siate tutti eccitati come lo sono io dopo aver visto questo primo sguardo al nuovo film. Mio padre sarebbe stato incredibilmente orgoglioso.”

LEGGI ANCHE – Dune: il nuovo film a metà tra Il Signore degli Anelli e Star Wars

Di seguito la prima sinossi ufficiale di Dune:

“Percorso mitico e carico di emozioni, Dune racconta la storia di Paul Atreides, un giovane brillante e dotato nato sotto un grande destino al di là della sua comprensione, che dovrà viaggiare verso il pianeta più pericoloso dell’universo per assicurare alla sua famiglia e alla sua gente un futuro: mentre forze maligne esplodono in un conflitto per avere il controllo esclusivo del pianeta e della risorsa più preziosa esistente (una merce in grado di sbloccare il più grande potenziale dell’umanità), a sopravvivere saranno solo quelli che potranno sconfiggere la loro paura“.

In DuneTimothée Chalamet interpreterà il protagonista Paul Atreides, nato sul pianeta Caladan dal matrimonio fra il duca Leto Atreides I e la sua concubina Lady Jessica. Nel cast anche Javier BardemZendayaOscar IsaacRebecca FergusonStellan SkarsgardDave Bautista, Charlotte Rampling Jason Momoa. Ricordiamo che il film arriverà nelle sale americane il 18 dicembre 2020.

Avengers: Endgame, Iron Man è sempre stato il “cuore” del team

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Avengers: Endgame, Iron Man è sempre stato il “cuore” del team

Una nuova easter egg di Avengers: Endgame conferma che Tony Stark (Robert Downey Jr.) è stato e sempre sarà il cuore pulsante dei Vendicatori. Il finale del cinecomic di Anthony e Joe Russo ha decretato ufficialmente l’uscita di scena di Iron Man, con il MCU che si prepara adesso ad entrare ufficialmente nella Fase 4.

Eppure, sarà molto difficile riuscire a “liberarsi” dell’eredità di Tony, e siamo certi che la stessa sarà comunque presente in qualche modo nei futuri film dell’universo condiviso. Di recente, una nuova easter egg di Endgame ha confermato che Tony è sempre stato il cuore degli Avengers.

Grazie all’account Twitter ufficiale dei Marvel Studios, infatti, è stato rivelato – attraverso due immagini – che quando il team si riunisce prima di entrare nel Regno Quantico, la posizione dei pugni di ciascun membro attorno al portale ricorda il Reattore Arc che Tony ricevette in dono da Pepper, a dimostrazione che anche l’uomo aveva un cuore. Potete ammirare il tweet di seguito:

LEGGI ANCHE – Avengers: Endgame, la scena alternativa della morte di Natasha

Ricordiamo che Endgame è il film di maggiore incasso dell’anno, nonché il più grande successo dei Marvel Studios, che con l’avventura diretta da Anthony e Joe Russo hanno chiuso un arco narrativo lungo 22 film e 11 anni, portando a termine un esperimento produttivo senza pari.

Endgame ha ottenuto un grande successo di critica e pubblico, stabilendo numerosi record al botteghino, diventando il maggior incasso nella storia del cinema, e venendo candidato a svariati premi cinematografici, tra i quali l’Oscar ai migliori effetti speciali.

Josh Krasinski ha discusso con la Marvel di una “moltitutine di progetti”?

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Vedremo mai John Krasinski recitare in un film del MCU o esserne coinvolto in qualità di regista? Al momento non possiamo saperlo con certezza, ma stando a quanto riportato da Geeks Worldwide nelle ultime ore, sembra che il regista di A Quiet Place e del suo attesissimo sequel, abbia di recente avuto un meeting virtuale (vista l’attuale pandemia di Covid-19) con i Marvel Studios per discutere di una “moltitudine di progetti”. 

Da anni il nome di Krasinski è associato al MCU: l’attore, infatti, non soltanto avrebbe dovuto interpretare Captain America al posto di Chris Evans, ma è anche il favorito dei fan per un eventuale reboot dei Fantastici Quattro, che da anni lo vedono come candidato ideale per interpretare Reed Richards, ossia Mr. Fantastic.

Ovviamente non sappiamo quali sono i progetti di cui John Krasinski ha discusso con i Marvel Studios, né sappiamo in che ruolo la Casa delle Idee vorrebbe provare a coinvolgere la star di Hollywood, se in qualità di attore, o magari di regista, oppure di entrambi. Quel che è certo è che Krasinski amerebbe entrare a far parte della grande famiglia Marvel, come rivelato da lui stesso alcuni mesi fa:

“Mi piacerebbe essere parte dell’Universo Marvel. Mi piacciono quei film perché sono divertenti, ma penso anche che siano fatti veramente bene. Poi, ci sono un sacco di miei amici che recitano in quei film. Non ho idea di cosa la Marvel stia pensando o progettando. Ma se è vero che stanno valutando me per il ruolo Mr. Fantastic, allora vi prego, continuate a farlo, perché mi piacerebbe interpretarlo.”

LEGGI ANCHE – John Krasinski ha già delle idee per un eventuale A Quiet Place 3

In attesa di nuovi dettagli, ricordiamo che A Quiet Place 2inizialmente previsto per lo scorso 20 marzo e posticipato a causa della pandemia di Covid-19, arriverà adesso nelle sale americane il prossimo 4 settembre.

Le vicende del primo capitolo seguivano il viaggio di una famiglia costretta a vivere nel silenzio per non cadere vittima di misteriose creature che vengono attirate dai suoni. Consapevoli che ogni minimo sussurro, ogni minimo passo, significa la morte, Evelyn (Emily Blunt) e Lee (John Krasinski) sono determinate a trovare un modo per proteggere i loro figli mentre tentano disperatamente di contrattaccare.

John Krasinski ha spiegato che il sequel affronterà le stesse tematiche del suo predecessore: “Amo l’idea del primo film, in cui il mio personaggio e quello di Emily combattono contro il desiderio di sopravvivere e la voglia di vivere. Tutto quello che il mio personaggio voleva era sopravvivere. Il suo personaggio invece diceva: ‘Non è abbastanza. Dobbiamo vivere. Dobbiamo permettere a questi ragazzi di vivere come esseri umani’. Dopo la mia morte, ho amato vedere Emily combattere con tutto questo, con l’idea che la sopravvivenza sia forse l’unico modo per affrontare le cose. Forse quella voglia di vivere era davvero troppo pericolosa…”

MCU e l’uscita diretta dei film su Disney+, parla Kevin Smith

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MCU e l’uscita diretta dei film su Disney+, parla Kevin Smith

Prima che l’uscita di Black Widow venisse ufficialmente posticipata da maggio al prossimo novembre, in molti pensavano che la Disney, per evitare eccessivi stravolgimenti al calendario delle uscite del MCU, avrebbero rilasciato il film direttamente su Disney+. Così non è andata, con il film su Vedova Nera che è stato posticipato di 6 mesi e il calendario delle prossime uscite Marvel che ha subito delle modifiche importanti.

Adesso, in un recente podcast di FatMan Beyond LIVE! (via Screen Rant), il regista, sceneggiatore e comico Kevin Smith ha spiegato perché – dal suo punto di vista – non avrebbe senso rilasciare un film del MCU direttamente su Disney+, senza passare per le sale cinematografiche. Le ragioni, com’è facile intuire, sono legate a discorsi puramente economici. Queste le dichiarazioni di Smith:

“Penso che far uscire Artemis Fowl direttamente in streaming sia una mossa intelligente. Non credo però che accadrà mai una cosa del genere con un film del MCU. Non credo che la Disney voglia giocarsi così alcuni dei suoi titoli più grossi. E poi c’è tutta la questione delle serie Marvel che arriveranno su Disney+, che saranno collegate ai film… e proprio per questo devono continuare ad avere un valore. Quei film fanno un sacco di soldi… davvero tanti.”

Il discorso di Kevin Smith non fa una piega, basti pensare ai soldi guadagnati con Avengers: Endgame dello scorso anno: è innegabile quanto per la Disney aspettare di far uscire questi film in sala non sia assolutamente un problema… se ciò significa avere la possibilità di guadagnare miliardi di dollari.

LEGGI ANCHE – MCU: chi sarà il prossimo Vendicatore a morire? Ecco 10 ipotesi

La regia di Black Widow è stata affidata a Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme alla Johansson ci saranno anche David HarbourFlorence Pugh, e Rachel Weisz.

In Black Widow, quando sorgerà una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni prima che diventasse un membro degli Avengers.

CORRELATE: 

Dune: Timothée Chalamet nella prima immagine ufficiale

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Dune: Timothée Chalamet nella prima immagine ufficiale

Arriva da Vanity Fair la prima foto ufficiale di Dune di Denis Villeneuve, in cui vediamo Timothée Chalamet nei panni del protagonista Paul Atreides.

Di seguito la prima sinossi ufficiale di Dune:

“Percorso mitico e carico di emozioni, Dune racconta la storia di Paul Atreides, un giovane brillante e dotato nato sotto un grande destino al di là della sua comprensione, che dovrà viaggiare verso il pianeta più pericoloso dell’universo per assicurare alla sua famiglia e alla sua gente un futuro: mentre forze maligne esplodono in un conflitto per avere il controllo esclusivo del pianeta e della risorsa più preziosa esistente (una merce in grado di sbloccare il più grande potenziale dell’umanità), a sopravvivere saranno solo quelli che potranno sconfiggere la loro paura“.

In Dune, Timothée Chalamet interpreterà il protagonista Paul Atreides, nato sul pianeta Caladan dal matrimonio fra il duca Leto Atreides I e la sua concubina Lady Jessica. Nel cast anche Javier Bardem, Zendaya, Oscar Isaac, Rebecca Ferguson, Stellan Skarsgard, Dave Bautista, Charlotte Rampling Jason Momoa. Ricordiamo che il film arriverà nelle sale americane il 18 dicembre 2020.

Wonder Woman 1984: Diana sulle cover di Empire Magazine

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Wonder Woman 1984: Diana sulle cover di Empire Magazine

Empire Magazine ha realizzato ben due copertine dedicate a Wonder Woman 1984. Si tratta della copertine del numero di giugno 2020. Entrambe le cover vediamo l’utilizzo di colori accesi al neon, che rievocano gli anni Ottanta e anche il look visto nei primi trailer e materiali promozionali del film.

Diana compare sia con la Golden Eagle e il Lazo di Estia, sia con il costume con cui siamo abituati a vederla, mentre brandisce sempre il Lazo. Ecco le due cover di seguito:

Vi ricordiamo che Wonder Woman 1984 uscirà il 14 agosto 2020. Il film è stato definito dal produttore Charles Roven un sequel “inusuale“, che poterà in scena lo stesso personaggio grazie al lavoro dello stesso team creativo e che seguirà gli eventi del precedente capitolo, ma che i fan non dovrebbero aspettarsi un seguito tradizionale definendolo “la prossima iterazione della supereroina”.

“Il film racconterà un lasso di tempo completamente diverso e lo spettatore avrà solo un assaggio di ciò che che Diana ha fatto o affrontato negli anni intermedi. Abbiamo cercato di mettere insieme una storia del tutto diversa che potesse rispettare le stesse emozioni del passato, portare un sacco di umorismo e molta azione coraggiosa. E soprattutto, toccare le corde del cuore.“ 

L’ordine cronologico del personaggio è stato già rimescolato, essendo stata introdotta nell’era contemporanea di Batman v Superman: Dawn of Justice per poi tornare al vecchio secolo con Wonder Woman. Il sequel vedrà ancora Gal Gadot nei panni di Diana Prince opposta a Kristen Wiig, scelta per interpretare la villain Cheetah. Nel cast figureranno anche Chris Pine (volto del redidivo Steve Trevor) e Pedro Pascal.

Sophie Turner “ucciderebbe” per un altro film degli X-Men

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L’esperienza di Sophie Turner con il franchise degli X-Men non si può dire certo vincente, da un punto di vista degli esiti al box office. Nonostante l’attrice di Game of Thrones abbia avuto la fortuna di essere scelta per interpretare nientemeno che Jean Grey, i film cui ha preso parte non sono stati in successo. Oltre a X-Men: Apocalypse, ricordiamo in particolare il disastroso Dark Phoenix, in cui lei è proprio la protagonista.

Tuttavia, sembra che l’attrice abbia gradito l’esperienza, al netto dell’esito, e che vorrebbe davvero molto replicarla. Parlando con VarietySophie Turner ha detto: “Non so nemmeno quale sia l’accordo, se la Disney vuole continuare il viaggio degli X-Men o no. Sarei sempre pronta a tornare per quel personaggio, quel cast e quell’esperienza… ci siamo divertiti tantissimo a girare quei film. Ucciderei per tornare”. 

Dark Phoenix, recensione del film

Dark Phoenix tratta la storia di uno dei personaggi più amati della saga degli X-Men, Jean Grey, che si evolve nell’iconica Fenice Nera. Nel corso di una pericolosa missione nello spazio, Jean viene colpita da una potente forza cosmica che la trasforma in uno dei più potenti mutanti di tutti i tempi. Lottando con questo potere sempre più instabile e con i suoi demoni personali, Jean perde il controllo e strappa qualsiasi legame con la famiglia degli X-Men, minacciando di distruggere il pianeta. Il film è il più intenso ed emozionante della saga, mai realizzato prima. È il culmine di vent’anni di film dedicati agli X-Men, la famiglia di mutanti che abbiamo amato e conosciuto deve affrontare il nemico più devastante: uno di loro.

Robin Hood: ufficializzato il remake in live action per Disney+

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Robin Hood: ufficializzato il remake in live action per Disney+

Disney sta sviluppando un remake live-action / CGI del suo classico, Robin Hood, per Disney+. Distribuito nel 1973, il Robin Hood della Disney reinventa la leggenda dell’eroe del titolo come un’avventura musicale ambientata in un mondo popolato da animali antropomorfi, tra cui Robin che è una volpe e Little John, un orso.

Un successo al botteghino all’epoca dell’uscita, il film rimane popolare tra i fan della Disney fino ad oggi, momento in cui la Disney ha deciso di raccontare di nuovo la storia in versione live action, per gli abbinato di Disney+, come già accaduto per Lilli e il Vagabondo.

Con Il Re Leone e Aladdin dello scorso anno che hanno incassato entrambi 1 miliardo di dollari al botteghino, la linea editoriale dei remake della Casa di Topolino mostra pochi segnali di cedimento. Lo studio ha infatti in programma ancora più remake per i prossimi due anni (a partire da Mulan, la cui uscita è stata posticipata), molti dei quali destinati direttamente alla piattaforma.

Secondo THR, il remake di Robin Hood della Disney è attualmente in fase di sviluppo come esclusiva Disney+. Kari Granlund, che ha anche scritto anche Lilli e il Vagabondo sempre per il servizio di streaming, sta lavorando alla sceneggiatura, con il regista di video musicali Carlos López Estrada incaricato per le riprese.

Captain America: una donna è convinta di essere sposata con lui

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Captain America: una donna è convinta di essere sposata con lui

Una donna crede di essere sposata con Captain America dopo essersi sottoposta alla rimozione dei denti del giudizio. Captain America è stato il primo Vendicatore, uno dei personaggi più importanti dei fumetti Marvel e del Marvel Cinematic Universe. Ragazzetto malaticcio di Brooklyn, con tanto coraggio e la voglia di non lasciar vincere i bulli, Steve Rogers viene selezionato per un esperimento dell’esercito americano e diventa il Super Soldato Captain America.

Mentre il mondo continua a combattere la vera crisi del coronavirus, una donna che ha subito un intervento chirurgico di rimozione dei denti del giudizio, ha regalato al mondo una risata di cuore, tanto necessaria in questi giorni difficili. I video suoi video post intervento sono diventati virali e mostrano la paziente in questione delirare, ancora sotto effetto dei farmaci.

Ecco l’esilarante video.

Sebbene Steve Rogers abbia consegnato lo scudo di Captain America a Falcon in Avengers: Endgame, la sua eredità e il suo carattere rimangono ancora immensamente popolari.

Con la fase 4 del MCU ritardata a causa del coronavirus, altri eroi si incaricheranno di intrattenere il pubblico del futuro. La giovane donna nel video potrebbe non esserne conscia, in quel momento, ma probabilmente ha portato molti sorrisi a persone che hanno un disperato bisogno di un motivo per ridere. L’importante è che la notizia non arrivi a Peggy Carter!

Hellraiser: il reboot ha un regista e uno sceneggiatore

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Hellraiser: il reboot ha un regista e uno sceneggiatore

Il prossimo reboot di Hellraiser ha trovato regista e sceneggiatore. Attraverso la sua carriera di drammaturgo, autore e regista, Clive Barker si è guadagnato il suo posto nel pantheon dei maestri dell’orrore.

Probabilmente la sua opera più famosa, Hellraiser del 1987 è un adattamento del romanzo Il cuore infernale. Il film è stato un successo e il personaggio di Pinhead è diventato immediatamente una delle figure più iconiche della storia del cinema dell’orrore. La serie ha guadagnato il plauso per i suoi temi cerebrali, i toni gore e le immagini provocatorie di mutilazione secondo la sua materia sadomasochistica.

Ora David Goyer e Spyglass Media Group stanno riavviando il franchise con un nuovo film, e hanno assunto i loro scrittori e regista. Secondo THR, il nuovo Hellraiser sarà scritto da Ben Collins e Luke Piotrowski e diretto da David Bruckner. Insieme, questi tre cineasti hanno collaborato con Goyer in The Night House.

La serie Hellraiser è attesa da tempo come protagonista di un ritorno sul grande schermo e la vista di Pinhead nell’originale del 1987 rimane sorprendentemente terrificante come non mai. I cineasti scelti da Goyer e Spyglass hanno una comprovata esperienza nel genere horror, quindi ci sono  buone possibilità che saranno in grado di rendere giustizia all’amato franchise.

Top Gun: Maverick, il film sarà completato in tempo per la data d’uscita prevista

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Joseph Kosinski, regista di Top Gun: Maverick condivide con il pubblico che il sequel sarà completato in tempo per la sua data di uscita prevista in origine. Come molti dei prossimi film del 2020, l’uscita del sequel di Top Gun è stata ritardata a causa dell’emergenza COVID-19. La pandemia ha costretto i cinema di tutto il mondo a chiudere e, in risposta, la maggior parte dei grandi studi ha ritardato e riprogrammato l’uscita di tutti i loro film in uscita.

A causa della riprogrammazione di così tante date di uscita, la stagione estiva includerà molti meno film di quanto previsto. Grandi blockbuster come Black Widow e Wonder Woman 1984 sono stati posticipati verso la fine dell’anno, e film molto attesi come Fast & Furious 9 sono stati addirittura spostati al 2021.

Non è ancora chiaro esattamente quando riapriranno i cinema e potrebbe essere ancora più lungo il tempo di attesa per far lavorare le sale a pieno regime. In tal caso, quei film che hanno spostato le date di uscita più avanti potrebbero trarre maggiori benefici. Per quanto riguarda il Top Gun: Maverick, in cui torna Tom Cruise, è stato originariamente previsto per giugno, ma l’emergenza coronavirus lo ha fatto posticipare al 23 dicembre 2020.

In un’intervista con ComicBook.com, il regista Joseph Kosinski ha condiviso che anche se l’uscita di Top Gun: Maverick fosse ancora prevista per giugno, il film sarebbe comunque pronto in tempo. “Stiamo rispettando il nostro programma e finendo il film proprio come se uscisse nella data di uscita originale”, ha spiegato Kosinksi, aggiungendo che: “Fortunatamente, sono nel momento di post-produzione, a casa, dove, nonostante tutte le restrizioni sulle possibilità di lavoro, sono in grado di continuare a fare il mio lavoro e finire il film, il che è piuttosto sorprendente. Se fossi in qualsiasi altra fase del progetto, sarebbe difficile farlo, ma poiché sono al lavoro sulla parte finale, sono in grado di fare tutto il necessario per poterlo finire.”

Top Gun: Maverick, nuovo trailer con Tom Cruise

Dopo più di trent’anni di servizio come aviatore della Marina, Pete “Maverick” Mitchell (Tom Cruise) è nel posto che gli appartiene, spingendo l’acceleratore nelle vesti di un coraggioso pilota collaudatore, mentre ha schivato l’avanzamento di grado che lo avrebbe radicato nel corpo. Quando si ritrova ad addestrare un distaccamento dei diplomati di Top Gun per una missione specializzata che nessun pilota vivente ha mai visto, Maverick incontra il tenente Bradley Bradshaw (Miles Teller), segnale di chiamata: “Rooster”, il figlio del defunto amico di Maverick e ufficiale di intercettazione radar Ten. Nick Bradshaw, alias “Goose”. Di fronte a un futuro incerto e confrontandosi con i fantasmi del suo passato, Maverick viene coinvolto in uno scontro con le sue paure più profonde, che culmina in una missione che richiede il massimo sacrificio a coloro che saranno scelti per volarci incontro.

Tom Cruise e Val Kilmer torneranno nei rispettivi ruoli del capitolo originale, ovvero Pete “Maverick” Mitchell e Tom “Iceman” Kazinsky. Insieme a loro anche Jennifer Connelly, Jon Hamm e Miles Teller.

Thor: Love and Thunder, più Korg e meno Beta Ray Bill

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Thor: Love and Thunder, più Korg e meno Beta Ray Bill

Lo sceneggiatore / regista Taika Waititi ha dichiarato che Thor: Love and Thunder esplorerà maggiormente il personaggio di Korg. A parte una breve apparizione non ufficiale in Thor: The Dark World, il guerriero Kronan è apparso per la prima volta in Thor: Ragnarok dove è stato doppiato e interpretato in mo-cap da Waititi.

Dopo Thor: The Dark World, Waititi ha rinvigorito il franchise con il suo approccio unico. Il terzo film di Thor è stato elogiato dal pubblico e dalla critica come uno dei migliori dell’universo cinematografico Marvel e le scene con protagonista Korg sono state accolte con grande favore da parte del pubblico.

Dopo essere fuggito da Sakaar con Miek, Loki, Valkyrie e Thor in Thor: Ragnarok, Korg diventa un membro dell’entourage asgardiano. In Avengers: Endgame, Korg è in Norvegia (Nuova Asgard) mentre gioca a Fortnite con Thor e poi alla fine del film lotta contro Thanos.

Il personaggio tornerà in Thor: Love and Thunder. Giovedì, Waititi ha organizzato una live sul suo account Instagram dove ha risposto a molte domande in merito al suo prossimo film in casa Marvel. In live con lui c’era anche Tessa Thompson, che tornerà nel ruolo di Valchiria, e il regista ha dichiarato: “Toccheremo nello specifico la cultura di Korg. C’è una storia interessante nei fumetti sui Kronans e su come … procreano.”

Nella stessa circostanza, Taika Waititi ha anche discusso della eventuale inclusione di Beta Ray Bill nel film. “Voglio dire, adoro Beta Ray Bill, e sarebbe fantastico avere lui nel film, ma proprio non lo so, adesso. Le cose sono per aria, adesso”. Il franchise di Thor ha già fatto riferimento al personaggio in Thor: Ragnarok, dove si poteva vedere una statua simile a Beta Ray Bill, che poteva anche sembrare un indizio per quello che sarebbe venuto dopo. Evidentemente, non è così.

Thor: Love and Thunder è il titolo ufficiale del quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con.

Taika Waititi tornerà alla regia di un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarok, così come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

L’uscita nelle sale è fissata invece al 5 novembre 2021.

Fonte: Instagram

Trolls World Tour, recensione del film Dreamworks

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Trolls World Tour, recensione del film Dreamworks

A quattro anni di distanza dal successo internazionale di Trolls, arriva il Trolls World Tour, un sequel che è anche un ampliamento del mondo cinematografico basato sui pupazzetti creati da Thomas Dam e divenuti ormai oggetti preziosi per collezionisti e nostalgici, simbolici di decadi passate (tanto che James Gunn ne mette uno anche nella personale collezione da “umano anni ‘80” di Star Lord, in Guardiani della Galassia).

Il film gode (o paga il prezzo?) di una distribuzione casalinga, scelta dettata dall’emergenza di coronavirus in atto in tutto il mondo in queste settimane. Disponibile per il noleggio dal 10 Aprile, il film, come accennato, amplia il mondo della prima avventura, ma lo fa letteralmente, raccontandoci l’origine del mondo dei Trolls, regalandogli (e regalandoci) una cartina geografica precisa di quello che è il mondo dei Trolls.

Trolls World Tour, la trama

Nel primo film abbiamo seguito le avventure di Poppy che, da futura regina dei Pop Trolls, insegna a orchi cattivi cos’è la vera felicità. In Trolls World Tour, invece, Poppy scoprirà che il mondo è molto più grande di quello che sospetta e soprattutto che esistono altre tribù di trolls, ognuno dei quali legati a un particolare genere di musica: Techno, Classica, Funk, Country e Rock. Nella storia, scopriamo che l’intento della regina del Rock Trolls vuole eliminare tutti gli altri generi di musica ed unificare tutti i trolls in un solo popolo, nel nome della musica Rock.

L’avventura di Poppy, in compagnia di Brunch e di tutti i suoi simpatici amici, comincia così. La giovane Regina dei Pop Trolls si ritroverà quindi non solo a fronteggiare una minaccia per il mondo così come lo conosce, ma anche a capire qual è il vero valore della diversità. Sia lei che Barb, la regina rock, desiderano eliminare le differenze trai Trolls, chi con desiderio di armonia e chi con voglia di supremazia, ma entrambe impareranno che quelle differenze non ostacolano la convivenza serena e che la natura stessa dell’armonia risiede nella differenza delle voci che, lavorando insieme, la creano.

L’aspetto più interessante di Trolls World Tour è senza dubbio la caratterizzazione dei gruppi di piccoli animaletti colorati. In base al loro genere di appartenenza, ogni tribù di Trolls ha le sue specifiche, tutte derivanti da stereotipi legati al genere di volta in volta preso in esame. E così ai glitter dei Pop Trolls, passiamo agli spuntoni metallici dei Rock Trolls e look da cowboy dei Country Trolls.

Questa ricerca estetica si arricchisce, come è facile immaginare, di una ricerca musicale che seleziona brani rappresentativi dei vari stili, andando ad ironizzare in maniera marcata sull’immaginario di ognuno di essi, raggiungendo così il duplice scopo di descrivere la tribù e di metterne in evidenza le caratteristiche sulle quali, comunemente, si ironizza.

Trolls World Tour trailerTrolls World Tour, il trailer

Dreamworks unisce anche in questo caso l’avventura al messaggio edificante indirizzato ai più giovani e che certamente, nonostante la sua semplicità, aggiunge spessore alla storia. Suggestiva è infatti la scelta narrativa conclusiva, in cui si attribuisce alla musica un valore intimo e quasi sociale. E in effetti la musica è per antonomasia un linguaggio universale, che unisce e mette in armonia, appunto, le diverse voci che costituiscono l’intero.

Trolls World Tour replica la natura avventurosa del primo film, rendendo leggermente più complesso il messaggio da recapitare ai giovani spettatori: dalla capacità scoprire e trovare la felicità, all’accettazione della diversità come elemento che arricchisce e non minaccia il mondo.

Twilight cast: dove sono adesso gli attori

Twilight cast: dove sono adesso gli attori

Sono trascorsi quasi 11 da quando il primo adattamento di Twilight, la saga letteraria di Stephanie Meyer, è arrivato sul grande schermo. Era il lontano dicembre del 2008 e da allora, sulla scia di un incredibile successo, sono stati realizzati quattro sequel (New Moon, Eclipse e Breaking Dawn, diviso in due parti) che hanno visto il ritorno di tutti i membri del cast, tra cui i protagonisti Kristen Stewart e Robert Pattinson.

Ma dalla fine della saga nel 2012, cosa ha fatto il cast? Alcuni hanno proseguito la loro carriera e hanno preso parte a numerosi film, altri invece sono finiti nel dimenticatoio. Scopriamo insieme che fine ha fatto il cast di Twilight dopo la fine del franchise cinematografico:

Kristen Stewart (Bella Swan)

kristen stewart

La saga di Twilight ha portato alla ribalta Kristen Stewart, che da allora ha iniziato  a lavorare a pieno regime. Parallelamente ai suoi impegni con Bella, ruolo che le ha regalato la fama internazionale, la Stewart è apparsa in The Runaways, film biografico sull’omonima rock band al femminile, nel dramma indipendente Welcome to the Rileys e nel più celebre Biancaneve e il cacciatore dove ha interpretato la leggendaria Principessa.

Dopo la fine della saga dedicata ai Vampiri, è riuscita a catturare l’attenzione di acclamati cineasti come Olivier Assayas (che l’ha diretta ben due volte, in Sils Maria e Personal Shopper), Woody Allen (che l’ha diretta in Café Society) e Ang Lee (che l’ha diretta in Billy Lynn). Più di recente è stata protagonista del reboot di Charlies Angels, che però si è rivelato un flop al botteghino.

Robert Pattinson (Edward Cullen)

Prima di Twilight, Robert Pattinson era già noto ai fan della saga di Harry Potter per aver interpretato Cedric Diggory ne Il calice di fuoco. Dopo la fine della saga dei Vampiri, la sua carriera ha intrapreso un percorso molto diverso, in cui l’attenzione alla scelta dei ruoli sembra essere diventata fondamentale: è stato infatti protagonista di Cosmopolis e Maps to the Stars, entrambi diretti dal maestro David Cronenberg, ed è apparso in opere di altri celebri registi come Queen of the Desert di Werner Herzog e Civiltà perdutà di James Grey.

Più di recente l’abbiamo visto ne Il re di David Michôd. A luglio tornerà nelle sale con Tenet, il nuovo attesissimo film di Christopher Nolan, mentre il prossimo anno vestirà i panni del Crociato di Gotham in The Batman, il nuovo cinecomic DC diretto da Matt Reeves.

Taylor Lautner (Jacob Black)

Dopo Twilight, Taylor Lautner ha avuto una carriera cinematografica molto breve. Dopo una serie di ruoli alquanto dimenticabili (come in Tracers del 2015 o in The Ridiculous 6 del 2016), è passato alla televisione. È tra i protagonisti della sit-com britannica Cuckoo ed è anche apparso nella ben più celebre Scream Queens di Ryan Murphy, cancellata però dopo due stagioni. Stando alle ultime notizie, pare che l’attore si sia momentaneamente ritirato dal cinema per dedicarsi alla famiglia. 

Elizabeth Reaser (Esme Cullen)

Conclusasi l’esperienza con Twilight, Elizabeth Reaser è stata attiva principalmente in campo televisivo. L’abbiamo vista in tantissime serie, tra cui Grey’s Anatomy e The Good Wife, e più di recente nell’acclamata The Handmaid’s Tale. Tra i suoi ruoli più celebri, però, figurano quelli di Pam Bozanich in Law & Order: True Crime e Shirley Crain nella più recente Hill House, disponibile su Netflix. L’ultimo film per il cinema in cui è apparsa è stato Ouija – Le origini del male (2016).

Peter Facinelli (Carlisle Cullen)

Dopo Twilight, Peter Facinelli ha continuato a recitare, dividendosi tra cinema e tv. Sul grande schermo, la sua ultima apparizione risale allo scorso anno, quando ha preso parte a ben due film: Running with the Devil e Countdown. In tv, invece, è apparso in serie tv come Supergirl e SWAT. Si è anche dedicato alla regia: è infatti in fase di produzione un corto da lui scritto e diretto, e intitolato Hour of Lead. Piccola curiosità: l’attore è stato sposato dal 2001 al 2012 con Jennie Garth, la celebre Kelly di Beverly Hills 90210. L’ex coppia ha tre figli.

Ashley Greene (Alice Cullen)

Ashley Greene ha continuato ad avere una carriera abbastanza diversificata dopo Twilight. È apparsa in film quali Wish I Was Here di Zach Braff e Burying the Ex di Joe Dante. Ha anche doppiato il personaggio di Batgirl nel videogioco “Batman: Arkham Knight”. Tra il 2016 e il 2017 ha fatto parte del cast della serie Rogue, mentre nel 2019 ha avuto un piccolo ruolo in Bombshell – La voce dello scandalo. Attualmente è al lavoro su una nuova serie tv e su un nuovo film per il cinema.

Kellan Lutz (Emmet Cullen)

Kellan Lutz ha avuto una carriera abbastanza costante dopo la fine di Twilight, con ruoli in Hercules – La leggenda ha inizio, I mercenari 3 e Experimenter. In tv è apparso nelle serie FBI, di cui sta attualmente girando lo spin-off FBI: Most Wanted. Prossimamente lo vedremo anche al cinema, in un thriller misterioso dal titolo Divertimento.

Nikki Reed (Rosalie Hale)

Dopo Twilight, Nikki Reed è apparsa in una serie di film pochi noti al pubblico italiano. Celebre soprattutto per il suo ruolo in Thirteen – 13 anni (film di cui è anche sceneggiatrice), l’attrice ha sposato l’attore Ian Somerhalder nell’aprile 2015 e ha annunciato di aspettare un figlio all’inizio del 2017. Non lavora più dal 2016, presumibilmente per stare a casa e prendersi cura della sua famiglia. Lo scorso anno è apparsa al fianco del marito nella serie V Wars, disponibile su Netflix, che purtroppo è stata cancellata dopo una sola stagione. 

Jackson Rathbone (Jasper Hale)

Jackson Rathbone ha avuto una carriera più o meno stabile dopo la fine di Twilight, senza mai raggiungere però la fama mondiale. Nel 2011 ha ottenuto un ruolo da protagonista nella web serie Aim High. Ha lavorato principalmente in tv (White Collar e The Last Ship tra le produzioni più famose a cui ha preso parte) e in diversi film destinati al grande schermo che però non sono mai arrivati in Italia.

Billy Burke (Charlie Swan)

Da la fine della saga di Twilight, Billy Burke ha avuto diversi ruoli in film come cui Highland Park, Lights Out e Breaking In. Tuttavia, è stato il piccolo schermo il posto dove è riuscito a far splendere davvero il suo talento, grazie a serie come Revolution e Zoo. Ha anche interpretato un ruolo minore in Major Crimes. È anche apparso in FBI (dove recita anche Kellan Lutz) e nello spin-off 911 – Lone Star creato da Ryan Murphy.

Fonte: Screen Rant

Mia Wasikowska: 10 cose che non sai sull’attrice

Mia Wasikowska: 10 cose che non sai sull’attrice

Divenuta particolarmente popolare nell’ultimo decennio, l’attrice Mia Wasikowska si è distinta all’interno dell’industria per essere passata con naturalezza dal ricoprire ruoli in grandi blockbuster sino a film indipendenti o d’autore. Della sua generazione di interpreti, la Wasikowska si è affermata come una delle più interessanti, dotata di carisma e buona versatilità. Ecco 10 cose che non sai di Mia Wasikowska.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Mia Wasikowska altezza

Mia Wasikowska: i film in cui ha recitato

10. Ha preso parte a celebri lungometraggi. L’attrice debutta sul grande schermo con il film Suburban Mayhem (2006), per poi prendere parte a pellicole come Rogue (2007), Defiance – I giorni del coraggio (2008) e Amelia (2009), con Hilary Swank. Il successo mondiale arriva grazie a Alice in Wonderland (2010), dove recita accanto agli attori Johnny Depp, Helena Bonham Carter e Anne Hathaway. Negli anni successivi ottiene ruoli di rilievo in film come I ragazzi stanno bene (2010), L’amore che resta (2011), Jane Eyre (2011), Lawless (2012), Stoker (2013), Solo gli amanti sopravvivono (2013), Tracks – Attraverso il deserto (2013), Il sosia – The Double (2013), Maps to the Stars (2014), Madame Bovary (2014), Crimson Peak (2015), Alice attraverso lo specchio (2016) e Piercing (2018).

9. È stata anche regista. La Wasikowska si è distinta per aver ricoperto anche il ruolo di regista per due film collettivi. Questi sono The Turning (2013), dove ha diretto il segmento Long, Clear View, e Madly (2015), con il segmento After Birth. Per queste occasioni, tra gli altri registi con cui l’attrice ha avuto modo di collaborare vi sono stati Cate Blanchett, Gael Garcia Bernal.

8. Ha ottenuto importanti riconoscimenti. Nel corso degli anni, l’industria ha dimostrato di apprezzare particolarmente l’attrice, che ha ottenuto le candidature ai British Independent Film Awards come miglior attrice per Jane Eyre, e come miglior attrice non protagonista per Il sosia. È stata inoltre definita l’attrice dell’anno 2010 dalla Hollywood Film Awards.

Mia Wasikowska: chi è il suo fidanzato

7. Ha avuto una relazione con un noto attore. Sul set del film Il sosia – The Double l’attrice conosce Jesse Eisenberg, noto per essere stato il protagonista del film The Social Network. I due intraprendono così una relazione tenuta particolarmente riservata, lontana dal clamore dei media e della vita mondana, che dura dal 2013 al 2015.

Mia Wasikowska in Piercing

6. È la protagonista femminile del film. Nel 2018 l’attrice prende parte al film Piercing, thriller basato sull’omonimo romanzo di Ryū Murakami, incentrato sull’incontro furtivo tra un uomo d’affari e una prostituta, interpretata dalla Wasikowska. Nella camera d’albergo in cui si incontrano, però, non tutto andrà come previsto. Il film è stato lodato in particolare per l’interpretazione dell’attrice, che per la critica si conferma una delle più interessanti del suo tempo.

Parte delle cose che non sai dell’attrice

Mia Wasikowska Alice in Wonderland

Mia Wasikowska in Alice in Wonderland

5. È stata scelta per una sua qualità. L’attrice si presentò al provino per il ruolo di Alice nell’atteso live-action, concorrendo contro numerose altre candidate tra cui Amanda Seyfried. Tuttavia, stando al regista Tim Burton, fu la sua solennità a permetterle di ottenere il ruolo, essendo una qualità ricercata per dar vita al personaggio.

4. Era la prima volta che lavorava con il green screen. Per la Wasikowska si trattava della prima esperienza in un grande blockbuster hollywoodiano, e in particolare era la prima volta che si trovava a dover interagire con un ambiente irreale, circondata pertanto dal celebre green screen. Durante una serie di interviste l’attrice ha rivelato di come le fosse stato inizialmente difficile abituarsi a questa novità.

3. Il ruolo la spaventava. Nell’accettare la parte di Alice, l’attrice era consapevole che si trattava di un ruolo conosciutissimo e verso cui si hanno grandi aspettative. Inoltre, era il ruolo che l’avrebbe resa famosa a livello mondiale. Tutte queste consapevolezze hanno reso la Wasikowska particolarmente nervosa, e ha dovuto lavorare a lungo affianco al regista per trovare una sua personale versione del personaggio.

Mia Wasikowska: il suo 2020

2. Ha recitato in un nuovo atteso film. Nel 2020 l’attrice tornerà al cinema con il film The Devil All the Time, ambientato nel secondo dopoguerra, dove un gruppo di persone manifesta danni psicologici dovuti dagli orrori del conflitto bellico. Nel film la Wasikowska reciterà accanto ad un cast di giovani attori come Tom Holland, Robert Pattinson, Sebastian Stan ed Eliza Scanlen.

Mia Wasikowska: età e altezza

1. Mia Wasikowska è nata a Canberra, in Australia, il 25 ottobre 1989. L’attrice è alta complessivamente 163 centimetri.

Fonte: IMDb

Thor: Ragnarok, perché la scena della morte di Odino è stata cambiata

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In Thor: Ragnarok, uscito nelle sale nel 2017, abbiamo visto Thor fare ritorno ad Asgard e scoprire che Loki era vivo e fingeva di essere Odino. Il Dio del Tuono costringe suo fratello ad accompagnarlo dal padre, e grazie all’aiuto di Stephen Strange i due scoprono che si trova in Norvegia.

Odino li rivela di essere ormai in punto di morte e che Hela, la sua primogenita, sta per essere liberata dalla prigione in cui era stata rinchiusa millenni prima. Poco dopo, Odino muore e appare Hela che distrugge il Mjolnir. Inizialmente, la sequenza in questione doveva essere leggermente diversa: doveva infatti essere Hela, prima di distruggere il martello di Thor, ad uccidere Odino.

Adesso, in una recente live su Instagram, il regista Taika Waititi ha spiegato perché la scena della morte di Odino è stata cambiata: Se guardate il trailer del film, c’è una scena in cui Odino muore a New York. Per una serie di motivi, volevamo farli uscire da New York e creare questo posto in vista di Avengers: Endgame. Volevamo seminare prima questa location in modo da poter poi organizzare la nuova casa di Asgard. Inoltre, il pubblico che ha assistito ai test screening non aveva particolarmente apprezzato il fatto che Odino morisse vicino ai cassonetti della spazzatura, in un vicolo.”

LEGGI ANCHE – Thor: Ragnarok, Hela uccide Odino in una scena tagliata

Thor: Ragnarok è diretto da Taika Waititi. Nel cast del film Chris Hemsworth nei panni di Thor; Tom Hiddleston in quelli del fratello adottivoLoki; il vincitore del Golden Globe e Screen Actors Guild Award Idris Elba, che interpreta la sentinella di Asgard, Heimdall; il premio Oscar Sir Anthony Hopkins che veste ancora i panni di Odino, signore di Asgard.

Tra le new entry invece si annoverano il premio Oscar Cate Blanchett (Blue JasmineCenerentola) nei panni del potente cattivo Hela, Jeff Goldblum (Jurassic ParkIndependence Day: Resurgence), che interpreta l’eccentrico Grandmaster, Tessa Thompson (CreedSelma) che interpreta Valkyria, mentre Karl Urban (Star Trek, il Signore degli Anelli: il ritorno del re) aggiung la sua forza nella mischia come Skurge. Mark Ruffalo riprende il suo ruolo di Bruce Banner/Hulk. Il film è uscito nelle sale il 3 novembre 2017.

In Thor: Ragnarok, Thor è imprigionato dall’altro lato dell’universo senza il suo formidabile martello e si trova in una corsa contro il tempo per tornare a Asgard per fermare il Ragnarok, la distruzione della sua casa e la fine della civiltà asgardiana, dalle mani di una nuova e potente minaccia, la spietata Hela. Ma prima deve sopravvivere a una mortale lotta tra gladiatori che lo metterà contro uno dei suoi amici Avengers, l’incredibile Hulk.

The Batman: Matt Reeves tra controllo creativo e ambizione

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The Batman: Matt Reeves tra controllo creativo e ambizione

Matt Reeves ha rivelato che non avrebbe mai firmato con la DC Films per dirigere The Batman se non avesse avuto libertà creativa in merito al suo film. In una recente intervista con il New York Times, il regista ha parlato delle difficoltà che si possono incontrare quando si lavora ad un grande blockbuster, o comunque ad un film ad alto budget.

Come spiegato da Reeves, spesso gli studi si approcciano a determinate proprietà con il solo obiettivo di trionfare al box office, e spesso non è mai chiaro dall’inizio se i dirigenti saranno disponibili ad accogliere ed assecondare la visione del regista sul film. Per questo motivo, quando gli è stato proposto The Batman, il controllo creativo sul film è stata un’assoluta proprietà per Reeves:

“Non sai mai se le persone responsabili di quelle proprietà intellettuali saranno aperte alla tua visione. Nel caso di Batman, se non lo fossero state, non avrei mai fatto il film. Ci sono stati dei film fantastici sull’Uomo Pipistrello e non volevo fare l’ennesimo film su Batman. Ho detto fin dall’inizio che volevo fare qualcosa che avesse una forte componente emozionale. La mia ambizione è che, attraverso l’utilizzo delle metafore di quel mondo, venga fuori un film incredibilmente personale.”

LEGGI ANCHE – The Batman non sarà una storia di origini

Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Andy Serkis (Alfred), Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon) e Paul Dano (Enigmista). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard, ma c’è ancora mistero sul suo ruolo.

HN Entertainment ha suggerito che le riprese del cinecomic si svolgeranno presso i Leavesden Studios di Londra (gli stessi della saga di Harry Potter ma anche di Batman v Superman: Dawn of JusticeJustice LeagueWonder Woman e del sequel Wonder Woman 1984) mentre l’uscita nelle sale è stata già fissata al 25 giugno 2021.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti, “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

The New Mutants: i fan poster omaggiano i classici dell’horror

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The New Mutants: i fan poster omaggiano i classici dell’horror

Non sappiamo ancora quando avremo la possibilità di vedere The New Mutants, né sappiamo se il film avrà effettivamente quei toni orrorifici sui quali si è molto discusso in precedenza. Nell’attesa, però, l’artista Jônathas Luz ha condiviso via Instagram una serie di bellissimi fan poster dedicati al cinecomic di Josh Boone che omaggiano i manifesti originali di alcuni classici del genere horror.

I film omaggiati sono Nightmare – Dal profondo della notte, La casa, Un lupo mannaro americano a Londra, L’armata delle tenebre, La cosa e Scream. Potete ammirarli tutti nella gallery di seguito:

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The New Mutants è un thriller con sfumature horror, originale e ambientato in un ospedale isolato dove un gruppo di giovani mutanti è rinchiuso per cure psichiatriche. Quando iniziano ad avere luogo degli strani episodi, le loro nuove abilità mutanti e la loro amicizia saranno messe alla prova, mentre cercano di fuggire.

Diretto da Josh Boone e scritto da Boone e Knate Lee, il film vede nel cast la presenza di Maisie WilliamsAnya Taylor-Joy, Charlie Heaton, Alice Braga, Blu Hunt Henry Zaga.

ll film è prodotto da Simon KinbergKaren Rosenfelt Lauren Shuler Donner, mentre Stan Lee Michele Imperato Stabile sono i produttori esecutivi.

Atomica Bionda: il sequel è in sviluppo per Netflix?

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Atomica Bionda: il sequel è in sviluppo per Netflix?

Arriva da Discussing Film la notizia che il sequel di Atomica Bionda, l’action thriller del 2017 diretto da David Leitch e interpretato da Charlize Theron, sarebbe in sviluppo per Netflix. La 87Eleven, che aveva già lavorato al primo film, dovrebbe occuparsi nuovamente della produzione.

Anche la Theron sarà coinvolta in qualità di produttrice, mentre uno sceneggiatore non è stato ancora ingaggiato. In seguito alla diffusione della notizia, Screen Rant ha contattato la 87Eleven per un commento, ma la casa di produzione non ha ancora fornito un feedback.

Non è la prima volta che si parla della possibilità di un sequel di Atomica Bionda destinato direttamente allo streaming. Già in passato, lo stesso David Leitch aveva dichiarato che il nuovo film era effettivamente in sviluppo, senza però rivelare quale piattaforma di streaming fosse coinvolta nel progetto.

LEGGI ANCHE – Charlize Theron conferma che il sequel di Atomica Bionda è in sviluppo

Uscito nel 2017, il thriller di spionaggio Atomica Bionda, ambientato durante la Guerra Fredda, è stato adattato dalla graphic novel di Antony JohnstonThe Coldest City, ed è interpretato da Charlize Theron nel ruolo di Lorraine Broughton, un agente dell’MI6 in missione a Berlino per recuperare del materiale top secret rubato.

Atomica Bionda è stato uno dei migliori film del 2017 e vanta alcune delle sequenze di combattimento più spettacolari della recente storia del cinema. Nel cast figurano anche James McAvoy, John Goodman e Sofia Boutella.

Nel 1989, alla vigilia del crollo del muro di Berlino e del cambiamento nelle alleanze tra superpotenze Lorraine Broughton, una spia del massimo livello dell’MI6, viene inviata a Berlino per smontare una spietata organizzazione di spionaggio che ha appena ucciso un agente sotto copertura in possesso di una lista contenente i nomi i tutti gli agenti occidentali in azione ed i loro affari. La donna riceve l’ordine di cooperare col direttore della sede di Berlino David Percival, e i due formano un’incerta alleanza, scatenando tutto il loro arsenale di abilità nel perseguire una minaccia che mette a rischio l’intero mondo delle operazioni di spionaggio dei paesi occidentali.

Thor: Love and Thunder, nel film appariranno gli Starsharks

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Thor: Love and Thunder, nel film appariranno gli Starsharks

Gli Starsharks, conosciuti anche come Squali Spaziali, appariranno in Thor: Love and Thunder. A confermalo è stato lo stesso regista Taika Waititi. Al momento non si conosce nel dettaglio la trama del film, ma sappiamo già molte cose a proposito dell’atteso cinecomic: Valchiria (Tessa Thompson) sarà alla guida di Nuova Asgard, mentre Jane Foster (Natalie Portman) raccoglierà l’eredità del Dio del Tuono e si trasformerà in Mighty Thor; sappiamo inoltre che Christian Bale interpreterà il villain del film, anche se il suo ruolo non è stato ancora svelato.

In una recente diretta su Instagram dedicata a Thor: Ragnarok, Waititi ha anche parlato del prossimo film dedicato alle avventure del personaggio interpretato da Chris Hemsworth, rivelando che sarà ancora più folle ed eccentrico del precedessore: a sostegno delle sue dichiarazioni, il regista e sceneggiatore ha confermato che nel film appariranno gli Starsharks.

Gli Starsharks sono delle creature simili agli squali che hanno la capacità di fluttuare e viaggiare nello spazio. In riferimento a Thor, gli Starsharks compiano nella serie a fumetti di Jason Aaron dedicata al Dio del Tuono, tra le fonti di ispirazione proprio di Love and Thunder. Gli Squali Spaziali vivono in orbita attorno al pianeta di Gorr, noto anche come il Macellatore di Dei, e si nutrono dei resti degli Dei che venivano sacrificati dall’alieno. Nei fumetti Thor, prima di scontrarsi con Gorr, ha dovuto affrontare proprio gli Starsharks.

A questo punto, però, sorge spontanea una domanda: e se Christian Bale dovesse interpretare proprio Gorr? Ovviamente si tratta di una mera speculazione, ma la conferma di Waititi sulla presenza degli Squali Spaziali nel film lascia aperta l’ipotesi…

LEGGI ANCHE – Thor: Love and Thunder, i Guardiani della Galassia nel film

Thor: Love and Thunder è il titolo ufficiale del quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con.

Taika Waititi tornerà alla regia di un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarok, così come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

L’uscita nelle sale è fissata invece al 5 novembre 2021.

The Batman non sarà una storia di origini

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The Batman non sarà una storia di origini

Il regista Matt Reeves ha confermato che The Batman non sarà una storia di origini. La produzione del film è stata momentaneamente sospesa a causa della pandemia di Covid-19, ma Reeves è comunque impegnato con la promozione della serie Amazon Tales From the Loop (in cui figura tra i produttori esecutivi). Naturalmente, tra gli argomenti affrontati durante le varie interviste, è inevitabile che alcune domande finiscano per riguardare l’attesissimo cinecomic con Robert Pattinson.

Parlando con Nerdist, Matt Reevees ha spiegato l’idea alla base del suo The Batman e come ha affrontato la spinosa questione delle origini del personaggio: “Non volevo raccontare una storia di origini, ma piuttosto un racconto che riconoscesse ancora una volta quelle origini, in quanto hanno comunque formato chi è Bruce. Abbiamo questo ragazzo che sta lottando e che sta cercando di superare tutta una serie di difficoltà. Questo, ovviamente, non significa che sia consapevole di ogni cosa. Alla base c’è quest’idea di avere una parte nascosta che ti guida, di quanto si possa sopportare e di quanto tu stia facendo senza esserne a conoscenza.”

Le parole di Reeves suggeriscono un tipo di approccio diverso al personaggio di Batman, le cui origini sono ben radicate nella cultura pop. La sua storia, infatti, è stata portata sullo schermo tante di quelle volte che ciò che i fan adesso si aspettano è sicuramente un tipo di racconto più interessante, che tenga ovviamente conto del passato del personaggio, ma che al tempo stesso sia capace di declinarlo attraverso nuovi toni e atmosfere, come fatto egregiamente da Todd Phillips in Joker.

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Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Andy Serkis (Alfred), Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon) e Paul Dano (Enigmista). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard, ma c’è ancora mistero sul suo ruolo.

HN Entertainment ha suggerito che le riprese del cinecomic si svolgeranno presso i Leavesden Studios di Londra (gli stessi della saga di Harry Potter ma anche di Batman v Superman: Dawn of JusticeJustice LeagueWonder Woman e del sequel Wonder Woman 1984) mentre l’uscita nelle sale è stata già fissata al 25 giugno 2021.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti, “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

Avengers: Endgame, la scena alternativa della morte di Natasha

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Avengers: Endgame, la scena alternativa della morte di Natasha

È arrivata online la versione originale della scena della morte di Vedova Nera (Scarlett Johansson) in Avengers: Endgame, molto diversa dalla versione finale che abbiamo visto sul grande schermo. La morte di Natasha è sicuramente uno dei momenti più scioccanti del cinecomic campione d’incassi diretto da Anthony e Joe Russo.

Nel tentativo di recuperare le Gemme dell’Infinito, Nat e Clint Barton (Jeremy Renner) si recano su Vormir per recuperare la Gemma dell’Anima. Teschio Rosso li avverte che uno dei due dovrà sacrificarsi. I Vendicatori si scontrano, in quanto ognuno dei due vuole immolarsi per salvare l’altro, ma alla fine è Natasha a morire, e Clint viene in possesso della Gemma.

Adesso è arrivata online – via Twitter – la versione alternativa della scena della morte di Natasha (in precedenza resa disponibile su Disney+). La versione in questione è molto più violenta, ed invece dello scontro tra Nat e Clint, vediamo i due eroi combattere contro le forze di Thanos, con Vedova Nera che viene colpita più volte prima di cadere dallo strapiombo. Potete vedere la scena cliccando sull’immagine di seguito:

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Ricordiamo che Endgame è il film di maggiore incasso dell’anno, nonché il più grande successo dei Marvel Studios, che con l’avventura diretta da Anthony e Joe Russo hanno chiuso un arco narrativo lungo 22 film e 11 anni, portando a termine un esperimento produttivo senza pari.

Endgame ha ottenuto un grande successo di critica e pubblico, stabilendo numerosi record al botteghino, diventando il maggior incasso nella storia del cinema, e venendo candidato a svariati premi cinematografici, tra i quali l’Oscar ai migliori effetti speciali.

Forest Whitaker: 10 cose che non sai sull’attore

Forest Whitaker: 10 cose che non sai sull’attore

Particolarmente versatile, l’attore Forest Whitaker si è negli anni distinto per le sue interpretazioni in celebri lungometraggi. Film dopo film, Whitaker è arrivato a conquistare alcuni dei più prestigiosi riconoscimenti dell’industria hollywoodiana. Ad oggi non manca di partecipare a pellicole di diverso genere, reinventandosi e mettendosi alla prova ogni volta. Ecco 10 cose che non sai di Forest Whitaker.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Forest Whitaker occhio

Forest Whitaker: i film in cui ha recitato

10. Ha preso parte a celebri film. Whitaker debutta sul grande schermo con il film Fuori di testa (1982), ma ottiene particolare notorietà con Il colore dei soldi (1986), Platoon (1986), Good Morning, Vietnam (1987), con Robin Williams, e Bird (1988). Negli anni successivi continua a guadagnare prestigio con film come La moglie del soldato (1992), Ghost Dog (1999), Panic Room (2002) e L’ultimo re di Scozia (2006), con cui si consacra. Negli ultimi anni ha invece recitato in The Butler – Un maggiordomo alla Casa Bianca (2013), Il fuoco della vendetta (2013), con Christian Bale, Southpaw – L’ultima sfida (2015), Arrival (2016), con Amy Adams, Rogue One: A Star Wars Story (2016), con Felicity Jones, Black Panther (2018), di Ryan Coogler, City of Lies (2018) e C’era una volta Steve McQueen (2019).

9. Ha diretto dei film. Nel corso della sua carriera Whitaker non si è limitato alla recitazione, ricoprendo anche altri ruoli come quello del regista. Ha infatti debuttato in tale ruolo nel 1993 dirigendo il film televisivo Armati di pistola. Successivamente dirige per il cinema Donne – Waiting to Exhale (1995), con Angela Bassett, Ricominciare a vivere (1998) e Una teenager alla Casa Bianca (2004), con Katie Holmes.

8. Ha preso parte a prodotti televisivi. Nel corso della sua carriera, Whitaker non ha mancato di recitare anche per il piccolo schermo, comparendo in film come Last Light – Storia di un condannato a morte (1993), Più in alto di tutti (1996) e L’occhio gelido del testimone (1999), e anche in serie quali The Shield (2006-2007), E.R. – Medici in prima linea (2006-2007), Criminal Minds: Suspect Behavior (2011), Radici (2016), Empire (2017-2018) e Godfather of Harlem (2019).

Forest Whitaker: chi è sua moglie

7. È sposato con una collega. Durante il set del film Blown Away – Follia esplosiva conosce l’attrice Keisha Simone Nash, con la quale intraprende una relazione arrivando infine al matrimonio nel 1996. Da lei Whitaker ha avuto due figlie, nate rispettivamente nel 1996 e nel 1998. L’attore aveva inoltre già due figli, nati da una precedente relazione.

Forest Whitaker: il suo occhio

6. Ha un difetto all’occhio sinistro. L’attore è noto essere affetto da ptosi palpebrale, una condizione che lo porta ad avere la palpebra dell’occhio sinistro calata verso il basso più del normale. Più volte la critica ha sottolineato come per le sue interpretazioni questa particolarità conferisca all’attore un’aria intrigante. Whitaker ha in seguito spiegato che si tratta di una condizione ereditaria, considerando più volte la possibilità di un intervento chirurgico correttivo.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Forest Whitaker Rogue One

Forest Whitaker in Rogue One: A Star Wars Story

5. Ha recitato nel primo spin-off della celebre saga. Nel 2016 l’attore ricopre un ruolo di rilievo all’interno del film Rogue One: A Star Wars Story, il primo spin-off di Star Wars dedicato ai ribelli che rubarono i piani della Morte Nera. Nel film Whitaker è Saw Gerrera, un estremista ribelle e veterano delle guerre dei cloni.

4. Ha improvvisato una celebre battuta. All’interno del film il personaggio dell’attore recita la frase “What will you become?”, rivolta alla protagonista Jyn Erso. Totalmente improvvisata, tale battuta è piaciuta talmente tanto al regista per via dei suoi possibili significati, che decise non solo di lasciarla nel film ma di inserirla anche nel trailer.

Forest Whitaker: i suoi film su Netflix

3. Ci sono diversi film con l’attore sulla piattaforma streaming. Sulla piattaforma Netflix è possibile trovare diversi film in cui recita l’attore. Tra questi vi è il recente La fine (2018), di genere catastrofico, e poi ancora Prospettive di un delitto (2008), Panic Room, The Experiment (2010), Ricominciare a vivere (1998) e Nel paese delle creature selvagge (2009), dove l’attore ha ricoperto il ruolo di doppiatore prestando la propria voce al personaggio di Ira.

Forest Whitaker: c’è una canzone dedicata a lui

2. Il suo nome è il titolo di una canzone. La band indie rock Bad Books ha inserito nell’album II, rilasciato nel 2012, un brano intitolato Forest Whitaker. Questo è la storia di un ragazzo deluso per essere stato lasciato dalla sua ragazza, che ha ora avuto un figlio chiamandolo proprio Forest Whitaker.

Forest Whitaker: età e altezza

1. Forest Whitaker è nato a Longview, in Texas, Stati Uniti, il 15 luglio 1961. L’attore è alto complessivamente 188 centimetri.

Fonte: IMDb

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