La Blumhouse Production sta
cambiando la storia del genere horror e dopo il successo di
Get Out, Glass e
Ouja la compagnia di Jason Blum tornerà al cinema
quest’anno con un altro titolo dalle premesse ottime: stiamo
parlando di Ma, pellicola diretta da Tate
Taylor che ritrova la sua protagonista di The
Help, Octavia Spencer.
Sullo schermo l’attrice premio
oscar è Sue Ann, una donna afroamericana sola che stringerà
uno strano rapporto di amicizia con un gruppo di adolescenti.
Quando deciderà di prestargli il suo seminterrato per dare una
festa, le cose inizieranno a precipitare mettendo in discussione le
buone intenzioni della padrona di casa..
Nel cast, insieme alla Spencer,
figurano anche Juliette Lewis, Missi
Pyle,
Luke Evans e Allison Janney. Di
seguito potete dare uno sguardo al primo trailer ufficiale diffuso
da Universal Pictures.
Dopo l’anteprima nazionale
del 2 febbraio al Seeyousound di Torino e dopo la
69° edizione del Festival di Sanremo con Solo
una canzone, gli Ex-Otago arrivano al cinemadal 18 al 20 febbraio con il documentario
EX-OTAGO – SIAMO COME GENOVA diretto da
Paolo Santamaria, un viaggio che ci porta alla
scoperta della band, tra le protagoniste del prossimo Festival di
Sanremo, raccontandone la storia, le ispirazioni e i
retroscena.
Per promuovere il nuovo album,
Corochinato, e il film stesso, il gruppo
parteciperà a un tour di dieci date in cui si esibirà dal vivo,
parteciperà a un firmacopie e presenterà il documentario stesso.
Grazie a Cinefilos.it sarà possibile partecipare gratuita
mente all’evento.
Ecco i dettagli della tappa
disponibile:
18 FEBBRAIO TORINO
FELTRINELLI // Stazione Porta Nuova – ore 18.00
firmacopie
CINEMA ROMANO // Galleria Subalpina, Piazza Castello, 9 – ore
20.30 live e proiezione
Continuate a leggere Cinefilos.it per scoprire tutte le
date e le città in cui si svolgerà l’evento!
VINCI CON CINEFILOS.IT
Per avere la possibilità di vincere un ingresso gratuito,
scrivere una e-mail all’indirizzo
[email protected]:
inserendo in oggetto “EX-Otago + la città (che cambierà
a seconda della data)”.
Nel corpo dell’e-mail inserite nome e cognome
della persona interessata a partecipare (se si desidera chiedere un
biglietto per due, comunicare due nominativi).
Le e-mail mancanti di una di queste componenti non saranno
prese in considerazione.
Solo chi riceverà una
e-mail di conferma sarà autorizzato a partecipare.
Si accetteranno prenotazioni fino a
esaurimento posti.
NB – saranno valide le
prenotazioni che arriveranno entro le ore 18.00 del giorno
precedente alla data per cui si fa richiesta.
EX-OTAGO – SIAMO COME
GENOVA parte dal rapporto della band con la propria città,
Genova, tema portante dell’album Marassi, nome di quel quartiere
che rappresente la Genova post moderna, rimasta fuori dalla canzoni
di De Andrè, un serpente di strade che arrivano fino al mare, un
quartiere che ben rappresenta i giorni nostri, un quartiere di
supermercati e palazzi, di relazioni sull’autobus, di vita. Un atto
d’amore per il luogo degli ultimi, ma anche cuore pulsante della
città, di cui tutti dovrebbero sentirsi parte.
Dai tour nei locali underground ai
sold out dei club nelle grandi città italiane, fino al
concerto in piazza de Ferrari a Genova, passando per il concerto ai
detenuti del carcere di Genova, i live e i racconti personali si
intrecciano in un ritratto appassionato di una band che crede
ancora nella forza della musica e della scrittura.
L’impegno sul set di The
Predator ha impedito ad Olivia Munn di
tornare nei panni di Psylocke in Dark Phoenix,
nuovo capitolo del franchise sui Mutanti Marvel che arriverà nelle nostre
sale in estate.
L’attrice, che avevamo visto in
X-Men: Apocalisse come alleata dell’antagonista
principale interpretato da Oscar Isaac, ha così
spiegato la sua assenza in un’intervista con ET Canada:
“Non potrei dire nulla perché
l’ultima volta che mi sono pronunciata un po’ mi hanno mandato un
appunto. Ma non ci sarò. All’epoca stavo girando Predator, quindi
non avrei avuto il tempo per essere in Dark Phoenix.“
Questo non significa che il
personaggio sia morto o che non avremo occasione di rivederlo in un
futuro film. Di certo l’accordo imminente tra Fox e Disney sulla
gestione dei diritti Marvel cambierà notevolmente le sorti degli
X-Men al cinema: torneranno finalmente “a casa” e esordiranno
nell’universo condiviso? E in che modo?
Diretto da Simon
Kingberg, con Sophie
Turner, Jennifer
Lawrence, James McAvoy, Michael Fassbender, Evan
Peters, Nicholas Hoult, Dark Phoenix
sarà in sala a giugno 2019.
In Dark Phoenix, gli X-Men devono
fronteggiare uno dei loro peggiori nemici: uno di loro, Jean Grey.
Durante una missione di soccorso nello spazio, Jean resta quasi
uccisa quando viene investita da una oscura forza cosmica. Una
volta tornata a casa, scopre che questa forza non solo l’ha resa
infinitamente più potente, ma anche molto più instabile.
Combattendo con queste entità dentro di lei, Jean libera i suoi
poteri in modi violentissimi, che nemmeno lei riesce a capire o
contenere. Con Jean completamente fuori controllo, ferendo le
persone che più ama, si inizia a sfaldare il tessuto che tiene
insieme gli stessi X-Men. Ora, con la famiglia che cade a pezzi,
devono trovare un modo per rimanere uniti, non solo per salvare
l’anima di Jean, ma per salvare il pianeta da alieni che vorrebbero
utilizzare questa forza per governare sulla galassia.
È disponibile dal 5 febbraio
scorso, in Home Video, Venom,
il film con protagonista Tom Hardy che ha
conquistato il box office mondiale. Di seguito, una clip in
esclusiva per Cinefilos.it.
[brid autoplay=”true” video=”381504″ player=”15690″ title=”Venom
clip esclusiva dal Home Video”]
Il film racconta la storia
dell’evoluzione del personaggio Marvel più enigmatico, complesso e
sfrontato. Eddie Brock (Tom Hardy) è un uomo finito dopo aver perso
tutto – il lavoro e l’amore. Proprio quando la sua vita si trova
nel punto più basso, diventa ospite di un simbionte alieno che gli
conferisce superpoteri straordinari, trasformandolo in Venom.
Questi poteri saranno abbastanza per questo nuovo letale protettore
per sconfiggere le forze del male, specialmente contro il simbionte
rivale, Riot?
Il film di Captain Marvel ha tratto
ispirazione dal rilancio del personaggio nei fumetti di Kelly Sue
DeConnick pubblicati dal 2012 ad oggi, in cui l’eroina
indossa la sua uniforme rossa e blu che vedremo sul grande schermo
in una versione leggermente diversa ma fedele ai disegni
originali.
Come spiegato da Kevin
Feige di recente però, in questa scelta estetica è stato
fondamentale il parere di Brie Larson,
l’interprete di Carol Danvers nel MCU, che a quanto pare si è
fieramente opposta all’idea di vestire la vecchia tuta nera di
Ms Marvel (quella succinta che ha l’aspetto di un
costume da bagno più la mascherina sugli occhi):
“Se guardi i fumetti, più vai
indietro e meno vestiti vengono indossati da Carol Danvers”
racconta Feige, “Spesso ci si scontrava con problemi di
proporzioni quasi comiche e oltraggiose…È stata Brie a farmelo
notare, così abbiamo ascoltato quello che aveva da dire e l’abbiamo
rassicurata che non saremmo andati in quella direzione.”
Nel frattempo, mentre è
ufficialmente partito il tour promozionale del film da Singapore
con i registi e parte del cast, i Marvel Studios hanno diffuso un
nuovo spot che trovate qui sotto.
Captain Marvel è stato
diretto da Anna
Boden e Ryan
Fleck earriverà al cinema
il 6 marzo 2019.
Nel cast Brie
Larson, Samuel L.
Jackson, Ben
Mendelsohn, Djimon
Hounsou, Lee
Pace, Lashana
Lynch, Gemma
Chan, Algenis Perez
Soto, Rune
Temte, McKenna
Grace, Clark
Gregg, Jude
Law, Annette Bening.
La sinossi ufficiale:
Basato sul
personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta nel 1968,
il film segue Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi più
potenti dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una
guerra galattica tra due razze aliene, è lì che Captain Marvel
interverrà. Ambientato negli anni ’90, il cinecomic è un’avventura
tutta nuova che racconterà un periodo inedito nella storia
dell’universo cinematografico Marvel.
Il prossimo 15 febbraio, arriverà
su Netflix The
Umbrella Academy, la nuova serie originale della
piattaforma di streaming basata sull’omonica graphic novel
supereroistica. In occasione della presentazione alla stampa a
Londra, abbiamo intervistato Steve Blackman, che è
produttore e showrunner della serie ed Ellen Page, la diva di Juno che per
l’occasione si è prestata al piccolo schermo.
The
Umbrella Academy (15 febbraio 2019) è una nuova serie
tratta dai popolari fumetti vincitori del premio Eisner, creati e
scritti da Gerard Way (frontman del gruppo My Chemical Romance),
illustrati da Gabriel Bá e pubblicati da Dark Horse Comics. La
serie, che ha per protagonisti Ellen Page, Tom Hopper, Emmy
Raver-Lampman, Robert Sheehan, David Castañeda, Aidan Gallagher,
Cameron Britton e Mary J. Blige, racconta una strana storia: nello
stesso giorno del 1989, quarantatré neonati nascono in diverse
parti del mondo, figli di donne che non si conoscono e che fino al
giorno prima non avevano mostrato segni di alcuna gravidanza. Sette
di loro vengono adottati da Sir Reginald Hargreeves, un industriale
miliardario, che dà vita all’Umbrella Academy e addestra i suoi
“bambini” a salvare il mondo. I suoi piani vanno però in fumo.
Negli anni dell’adolescenza, fratture interne alla famiglia portano
allo scioglimento della squadra. La morte di Hargreeves fa
riavvicinare i sei membri sopravvissuti, che ormai hanno circa
trent’anni. Luther, Diego, Allison, Klaus, Vanya e Number Five
collaborano per cercare di scoprire cosa si cela dietro la
misteriosa morte del padre. Ma la famiglia così ricomposta è
nuovamente divisa dalle personalità divergenti e dalle abilità
contrastanti, oltre che dall’imminente minaccia di un’apocalisse
globale.
Si è parlato moltissimo di Bohemian
Rhapsody, principalmente per le cifre da capogiro che
ha incassato in tutto il mondo e soprattutto in Italia, ma adesso
sembra che il film con protagonista Rami Malek,
front runner agli Oscar 2019, stia catalizzando
tutto un altro tipo di pubblicità, a seguito delle accuse di
molestie sessuali mosse a Bryan Singer.
Il regista del film è stato
allontanato durante la produzione, a poco meno di due settimane dal
termine delle riprese. La Fox lo ha licenziato, pare, perché il
regista non si presentava sul set con regolarità, a causa di alcuni
problemi familiari. Probabilmente non sapremo mai la verità sulla
faccenda, visto che le due campane che suonano danno una versione
discordante.
Resta il fatto che a cmpletare il
film è stato chiamato Dexter Fletcher, già regista
di Eddie The Eagle con Hugh
Jackman e che ha diretto Rocketman, il
biopic su Elton John in arrivo quest’anno in
sala.
Dopo che Rami
Malek stesso si è espresso contro Singer, dicendo che il
regista non ha affatto creato una buona atmosfera sul set, adetto
tocca a Brian May, chitarrista dei
Queen, prendere le distanze dal “papà” degli X-Men
cinematografici.
In occasione dei BAFTA
2019, dove il film ha visto trionfare il suo protagonista
proprio nel Regno Unito, patria della band, May ha dichiarato che
Singer non può essere considerato il regista del film: “L’unica
ragione per cui è ancora associato al film è per le pressioni che
la Guild dei registi ha fatto sulla Fox. Tecnicamente, e dico
davvero, non è il regista del film.“
Sembra chiaro che la posizione di
May sia necessaria a mantenere il film sotto una luce immacolata,
in vista dei prossimi Oscar e delle ambizioni di Malek a portare a
casa il premio per la migliore interpretazione maschile.
Deadline ha appena diffuso la
notizia che Benedict Cumberbatch è l’ultimo nome
ad unirsi al cast di Good
Omens e che interpreterà nientemeno che Satana.
La serie verrà lanciata su Prime Video a partire dal 31 maggio.
Cumberbatch si unisce ad un
illustre cast, formato da David Tennant, Michael Sheen, Jon
Hamm, Frances McDormand (che sarà Dio), Nick Offerman, Jack
Whitehall, Miranda Richardson, Adria Arjona, Michael McKean, Anna
Maxwell Martin, Mireille Enos
Good
Omens è stato commissionato per Amazon Prime
Video e per BBC two da Patrick Holland, direttore di BBC
two, Shane Allen, direttore di BBC
ComedyCommissioning e Georg Sharp, editor presso
BBC. È stato prodotto dal team comedy ai BBC studios, la divisione
BBC commercial production, Narrativia e The Blank Corporation, in
collaborazione con BBC Worldwide.
Good
Omens sarà disponibile su Amazon Prime Video in oltre 200
paesi e territori nel 2019, in UK dove verrà trasmessa anche su BBC
Two in un secondo momento. BBC Worldwide distribuirà i diritti di
Good Omens a livello internazionale dopo la premiere su Prime
Video. La serie avrà come direttore e produttore esecutivo
Douglas Mackinnon, che vanta produzioni come
Knightfall, Dirk Gently, Doctor Who, Outlander e
l’episodio di Sherlock: The Abominable Bride
vincitore lo scorso anno di un Primetime Emmy come Outstanding
Television Movie.
“Neil Gaiman è uno
scrittore dal talento eccezionale che è in grado di creare mondi
unici, multi dimensionali e narrativamente ineguagliabili”
sostiene Jennifer Salke, Head of Amazon Studios.
“I suoi fan sono appassionati ed entusiasti e siamo fortunati
di poter condividere il suo talento con tutto l’audience di Prime
Video”
“Mi sono deciso ad
accettare questo incarico dopo aver lavorato splendidamente con il
team di Amazon per la realizzazione di Good Omens”
sostiene Gaiman. “Sono persone entusiaste, intelligenti e non
erano intimoriti da Good Omens, un prodotto così diverso dagli
altri.Volevano creare qualcosa di unico ed eccitante. Sono
emozionato all’idea di avere una casa in Amazon dove potrò fare
televisione come nessuno l’ha mai vista prima, non come Good Omens
ma sicuramente inusuale e divertente”
Di recente lo abbiamo visto in
Soldado, in Avengers: Infinity
War e in Deadpool 2, ma sembra che
Josh Brolin non abbia nessuna intenzione di
prendersi una pausa, e adesso entra nel cast di uno dei film più
attesi del prossimo anno, Dune, di
Denis Villeneuve.
Dune sarà basato
sui romanzi più che sul film del 1984 diretto da David
Lynch, e vede già schierato un cast di prim’ordine che
annovera, nelle new entry
recenti, Javier Bardem.
Vi ricordiamo che nel cast sono
stati confermati Timothée
Chalamet, Oscar Isaac, Rebecca Ferguson, Stellan
Skarsgard, Dave Bautista, Charlotte Rampling e
Zendaya.
Il regista, reduce
da Blade Runner 2049, aveva specificato tempo
fa che il film non sarà un remake dell’originale di Lynch ma una
lettura personale del testo di riferimento. Nel frattempo
Villeneuve, con le ultime dichiarazioni al Rendez-Vous
du Cinema Quebecois (dove ha tenuto delle lezioni di
cinema), ha svelato dettagli sulla lavorazione e forse sulla
possibilità che Dune possa diventare un
franchise: “Probabilmente ci vorranno due anni per finire Dune.
L’obiettivo però è realizzare almeno due film“.
Questo invece il suo commento delle
scorse settimane riguardo l’errata definizione di remake: “Il
film non sarà in nessun modo collegato a quello del 1984. Tornerò
al romanzo e cercherò di tirare fuori le immagini che le pagine mi
ispireranno” ha commentato Villeneuve. “Sia chiaro, ho il
massimo rispetto per David Lynch, che considero tra i più grandi
registi viventi, però ricordo che all’epoca il suo adattamento
aveva deluso le mie aspettative e tradito i miei sogni. Per questo
proverò a fare il film dei miei sogni“.
Il sequel di Breaking
Bad in forma di film verrà distribuito da Netflix.
Variety concorda con altre fonti
illustri il seguito della famosa serie tv AMC sarà trasmesso su
Netflix prima della messa in onda sulla rete via cavo. Questa è la
strategia opposta rispetto allo show originale, infatti la serie è
stata presentata in anteprima su AMC nel 2008 prima di essere
disponibile successivamente nel servizio di streaming.
AMC, Netflix e il produttore Sony
Pictures Television hanno rifiutato di commentare la notizia.
I dettagli della trama del film
sono tenuti sotto stretto riserbo. È stato
precedentemente riportato, tuttavia, che il film sarà
interpretato da Aaron Paul che torna nei panni di
Jesse Pinkman e che sarà ambientato nel periodo successivo al
finale della serie originale. Il creatore della serie originale
Vince Gilligan sta scrivendo il film e lo
dirigerà.
Non è noto se Bryan
Cranston, che interpretava il personaggio principale
Walter White nella serie,
apparirà nel film. Cranston in precedenza ha confermato che il
film era in fase di sviluppo, ma non si è mai pronunciato in merito
al suo eventuale coinvolgimento.
Secondo il New Mexico Film Office,
un film intitolato Greenbrier sarà girato ad
Albuquerque tra novembre a metà febbraio prossimo. La descrizione
ufficiale del film riporta: “Greenbrier racconta la fuga di un
uomo rapito e la sua ricerca di libertà.” I fan della serie
ricorderanno che Pinkman è stato rapito da una banda di neonazisti
e costretto a continuare a cucinare la metanfetamina finché non è
riuscito a scappare con l’aiuto di Walter White.
Questo progetto, che sarà girato
proprio nella cittadina dove era ambientata la serie, potrebbe
essere in realtà il film che tutti i fan aspettano, il racconto
ulteriore delle avventure di Jesse Pinkman.
Rocket Raccoon e
Groot hanno conquistato il cuore di tutto il pubblico del
Marvel Cinematic Universe
appena hanno fatto la loro comparsa sul grande schermo, nel 2014,
in Guardiani della Galassia di James
Gunn.
Nonostante non fossero proprio gli
eroi più famosi dei fumetti, lo studio ha accettato la scommessa e
ha affidato a Gunn il compito di portare al cinema un albero e un
procione parlante. Il risultato è stato quello di avere altri due
eroi atipici divenuti culto per fan grandi e piccoli.
In Avengers: Infinity War, i due
sono stati di nuovo separati. Dopo il sacrificio di Groot nel primo
film dei Guardiani, che ha lasciato Rocket con il cuore spezzato, i
due sono stati di nuovo separati dallo schiocco di Thanos. Groot fa
infatti parte della schiera di eroi che sono stati polverizzati dal
Titano Pazzo.
Il trailer di Avengers:
Endgame ci ha invece mostrato il procione
geneticamente modificato fare squadra con i Vendicatori
sopravvissuti, per cercare di sovvertire l’effetto del feroce gesto
di Thanos.
Tuttavia il loro approdo al cinema
ha comportato degli aggiustamenti nel loro look, e così li abbiamo
visti un po’ diversi rispetto a come eravamo abituati a vederli nei
fumetti. I concept di seguito sono invece
la testimonianze che in origine era desiderio della produzione
realizzare dei personaggi con un look più simile a quello di
partenza.
Secondo Forbes, possiamo dire addio ad
Harley Quinn in Suicide Squad 2
di James Gunn. Mentre da molte fonti si è
affermato che alcune facce familiari sarebbero tornate (come abbiamo riportato anche noi di
Cinefilos.it), è stato riferito al momento che il regista sta
essenzialmente pianificando di riavviare il franchise.
Il sito continua rivelando che le
voci su Gotham City Sirens “fuso” in qualche modo
con Birds of Prey sono false e che invece Batgirl
sarà un film isolato dal resto dei progetti in sviluppo.
Per quanto riguarda il futuro di
Harley, il film Joker vs. Harley Quinn e lo
spinoff da solista di Jared Leto sono stati
entrambi cancellati dalla Warner Bros., ma questa non è una grande
sorpresa data la risposta negativa del pubblico alla versione del
Clown Principe del Crimine della pop star premio oscar. Inoltre
Leto è adesso impegnato nelle riprese di
Morbius, per la Fox.
Per cui, a tutti i fan di
Margot Robbie, che pensavano di vedere la propria
eroina ancora per molto tempo e per molti film nei panni di Harley,
diciamo di incrociare le dita per Birds of Prey:
essendo l’unico film, dei tanti annunciati, che vede protagonista
il personaggio, sarà bene che sia un successo!
Presentato a Berlino, nel
concorso del 2019, La paranza dei Bambini è il
nuovo film di Claudio Giovannesi, uno sguardo
insolito e intimo a Napoli, ai suoi vicoli, a quella ricca gioventù
senza speranza che popola rioni e quartieri. Il film prende il nome
dal romanzo da cui è tratto, il secondo firmato da Roberto
Saviano, che collabora anche alla sceneggiatura, e che
parte da fatti di cronaca per arrivare all’astrazione di un
racconto di formazione atipico.
Come in un romanzo in cui i
giovanissimi protagonisti (il più grande ha 15 anni) diventano
uomini, La paranza dei Bambini tocca con
delicatezza i cardini della crescita di Nicola e dei suoi amici
che, di fronte alla casualità (tutti i boss del rione Sanità
vengono arrestati durante una retata della Polizia nel corso di un
matrimonio) si fanno carico dell’unica realtà che conoscono,
decidendo di riprendersi il quartiere, di cacciare gli “invasori”,
di farsi loro stessi boss, nonostante l’età.
La paranza dei Bambini, la trama
Giovannesi entra dentro le loro
storie, dentro le loro case e le loro relazioni, alternando il
gioco dell’infanzia all’ambizione dell’età adulta, in un racconto
che non vede mentori o maestri, ma solo l’inevitabile emulazione di
chi è venuto prima. E così Nicola e i suoi si tramutano in quei
criminali accanto ai quali sono cresciuti, dimostrandosi
all’altezza di una via di sangue che inevitabilmente, lo sanno loro
e lo sa lo spettatore, coinvolgerà anche le loro vite, da un certo
momento in poi.
Il debito con GOMORRA
La paranza dei
Bambini è in debito con i toni di Gomorra (Giovannesi ha diretto degli episodi
della serie) ma non li imita, rivelandosi un prodotto con un’anima
più viscerale che guarda ai grandi esempi del cinema
internazionale, consapevole dei generi che chiama in causa (dal
dramma familiare al western), rivendicando sempre la propria
identità. Giovannesi diventa uno dei protagonisti, esaltandone i
bellissimi volti, sia nelle situazioni quotidiani, l’abbraccio
della madre, il bacio della fidanzata, sia in quelle relative alla
vita da criminale, e quindi la prova delle armi da fuoco
(stereotipo che riecheggia ancora Gomorra) oppure anche l’ostentazione di soldi
e ricchezza, il vero unico scopo per entrare nel mondo della
criminalità e oltrepassare la soglia della povertà e
dell’invisibilità a cui la loro nascita “bassa” sembra
destinarli.
Proprio attraverso il riscatto
economico passa la motivazione per scelte e direzioni che i ragazzi
prendono nella storia, così come nella realtà. Il desiderio di
uscire da quei vicoli, dal rione, dall’invisibilità, per passare in
una posizione di notorietà, l’ambizione all’essere cercati e amati,
salutati per strada, di buon mattino, mentre ancora si fa
colazione, affacciati al balcone di casa, sul vicolo, il proprio
regno, come un monarca magnanimo. Questa esigenza però conduce alla
tragedia, all’inevitabile guerra, la carica di una cavalleria (alla
fine) in cui i motorini diventano destrieri e il destino della
battaglia è incerto, ma sicuramente tragico. Un destino
ineluttabile, prevedibile dal primo momento in cui Nicola ha deciso
di impugnare quella pistola e fare fuoco, per rendersi visibile,
per dire “io esisto”.
La Fox e la Disney non hanno ancora
ultimato la fusione, i Marvel Studios non hanno ancora
ufficialmente annunciato l’inizio del casting di un nuovo
Wolverine, ma la rete già si scatena.
Gli ultimi nomi in ordine di tempo
sono stati quelli di Zac Efron e di Daniel
Radcliffe, entrambi attori noti per ruoli molto diversi e
sulla carta decisamente improbabili a succedere alla gloriosa
impresa di Hugh Jackman nei panni di
Logan.
Tuttavia Bosslogic non si è lasciato sfuggire l’occasione e
ha realizzato due bellissime fanart che, per quanto possano
incontrare il disappunto dei fan, rappresentano comunque due
bellissimi disegni, opera di artisti di valore.
Efron ha trovato il successo con
High School Musical, ma ha dimostrato nel tempo di
essere un attore abbastanza versatile per il quale canto e danza
sono un plus importante ma che non esauriscono le sue skills.
Radcliffe è probabilmente uno degli
attori più famosi al mondo grazie al suo ruolo da protagonista
nell’ultra decennale franchise di Harry Potter,
personaggio che lo ha visto esordire sul grande schermo e che è
stato la sua fortuna e anche un po’ la sua maledizione, visto che
non riesce proprio a uscire dalla parte agli occhi dei fan,
nonostante le sue continue scelte coraggiose in fatto di ruoli da
interpretare.
Ecco di seguito i due giovani attori immaginati nei panni di
Wolverine!
1 di 2
Sono ovviamente tantissimi gli
attori che si sono già candidati per il ruolo, da Tom
Hardy,
designato dallo stesso Jackman, a Scott Eastwood, che sarebbe un’alternativa
altrettanto credibile, fino a passare per Keanu Reeves e per il Tom Payne di The Walking
Dead. Chi la spunterà?
Dall’ideatore della serie di
successo This Is Us, arriva il nuovo film
dal titolo La vita in un attimo, con un ricco cast
di attori che va da Olivia Wildea Oscar Isaac, da Antonio
Banderas ad
Annette Bening. Il regista Dan
Fogelman ci conduce all’interno di un film commovente e
umano, che guarda alla famiglia, all’amore e al ruolo del destino.
Scandito dai brani dell’album Time Out of
Mind di Bob Dylan, il film vuole
essere un’autocelebrazione della vita e di tutte le sue
sfumature.
Il film segue le vicende di Will
(Oscar
Isaac) e Abby (Olivia
Wilde), dal loro primo incontro al college al
matrimonio, dal concepimento di un figlio fino all’inaspettata
separazione. Man mano che la storia si dipana, si riveleranno i
loro legami con Dylan (Olivia Cooke), giovane
ribelle che cerca di sfuggire alla propria sofferenza, e al signor
Saccione (Antonio
Banderas), ricco proprietario terriero spagnolo e alla
famiglia del suo braccio destro Javier (Sergio
Peris-Mencheta).
Esperto di questo genere di
racconti che hanno come nucleo fondante l’imprevedibilità della
vita, Fogelman ci presenta un film scandito per capitoli, come
quelli di un romanzo. Ognuno di questi capitoli risulta ben presto
essere influenzato dal precedente, e causa di influenza sul
successivo, in un continuo gioco di citazioni e rimandi che
incastrano gli episodi in un più ampio puzzle che è quello della
vita. A guidarci attraverso questi è la voce di un narratore, che
più di una volta sembra però rivelarsi inattendibile.
Attraverso questa figura Fogelman
ci consegna le intenzioni del film, dove la vita, identificata come
narratore esterno per eccellenza, si rivela essere inattendibile
poiché imprevedibile, pronta a nascondere costantemente ciò che
potrà accadere ai suoi protagonisti. La vita in un
attimo diventa così non tanto un film sulla vita, ma sulle
sfumature e sugli imprevisti che questa può assumere e
riservare.
Con un incipit accattivante, merito
anche di un bizzarro cameo di Samuel L. Jackson, La vita in un
attimo, si guadagna l’attenzione dello spettatore. Un
inizio insolito per un film che si presenta come un dramma
sentimentale, costituito da una comicità brillante, e che per
l’intero primo episodio, con protagonisti due splendidi Olivia Wildee
Oscar Isaac, mantiene alta la sua attrattiva nella
sua destrutturazione spazio-temporale e nel suo affrontare con
sguardo amorevole i piccoli dettagli dell’amore. Si viaggia avanti
e indietro nella storia d’amore di Will e Abby, appassionandosi
così sempre più ai due personaggi.
Nel passaggio ai capitoli
successivi, tuttavia, il film sembra rientrare nei binari più
canonici al genere, diventando più lineare e perdendo così quelle
particolarità che avevano reso vincenti la prima parte dell’opera.
La seconda parte, che ha tra i suoi protagonisti principali
Antonio Banderas, risulta così ben meno
interessante. Lentamente il film scade in un sentimentalismo da
lacrima facile. Il regista, anche sceneggiatore, si fa prendere la
mano e calca gli eventi alla ricerca di emozioni che tuttavia
appaiono forzate. Le storie dei protagonisti iniziano ad
intrecciarsi in modi che paradossalmente si allontanano dalla
ricerca di un realismo e tendono ad assomigliare sempre più a
situazioni riscontrabili prevalentemente al cinema.
Non bisogna dimenticare che
La vita in un attimo è anche un film sui casi del
destino, ma Fogelman sembra arrivare a narrare di questi
dimenticando quanto fatto in precedenza. Quella che poteva
rivelarsi un’originale storia sulle infinite sorprese della vita,
finisce invece con il diventare un classico prodotto buono per
intrattenere e commuovere, ma che in fin dei conti manca di
perseguire fino in fondo il proprio scopo originario.
È stato diffuso a sorpresa il primo
trailer di Frozen 2, il tanto atteso sequel del
film che ha segnato moltissimi record e fatto vincere alla Disney
il suo primo Oscar nella categoria Miglior film d’Animazione,
battendo tantissimi record di incassi in tutto il mondo.
Per ora non si sa nulla sul film, e
non si hanno nemmeno notizie della trama ufficiale.
Dalla squadra premio Oscar
Jennifer Lee e Chris Buck, e dal produttore
Peter Del Vecho, con
Idina Menzel, Kristen Bell, Jonathan Groff e
Josh Gad, con le musiche dei premi Oscar
Kristen Anderson-Lopez e Robert Lopez, Walt Disney
Animation Studios presenta Frozen 2, che arriverà
nei cinema USA il 22 novembre 2019.
L’armatura è il superpotere di
Tony Stark, e senza di essa non potrebbe mai
definirsi un eroe. Da pezzi di ferro è nato Iron
Man, coniugando l’intelligenza del magnate allo studio
della tecnologia più avanzata.
Ma sappiamo davvero tutto sulla
corazza dell’eroe del MCU? Ecco di seguito 8
curiosità:
1L’ultima versione ha le ali
Cosa manca a questi prototipi iper-sviluppati
di armatura? Ovviamente delle ali, viste nella versione più recente
della tuta di Iron Man con innesti di nanotecnologia che permette a
Tony Stark di far spuntare un paio di grossi
dispositivi dalla sua schiena.
Dotate di propulsori propri, le ali possono
aumentare la velocità di spostamento mentre aiutano a stabilizzare
il volo durante la battaglia.
Diversi giorni fa vi avevamo parlato
della misteriosa scomparsa di un personaggio nello spot di Avengers:
Endgame andato in onda durante il Super Bowl, che aveva a
sua volta suggerito un’interessante teoria di un fan secondo il
quale il vuoto nell’inquadratura tra Bruce Banner e Rhodes aka War
Machine nascondeva in realtà l’assenza di un eroe eliminato
digitalmente e appositamente per questa release.
Le prime ipotesi hanno
individuato Captain
Marvelcome plausibile candidata, dal
momento che l’eroina debutterà nel MCU nello standalone con Brie
Larson a Marzo (circa un mese e mezzo prima di Endgame), tuttavia
una nuova teoria comparsa su Reddit immagina che al suo posto ci
sia nientemeno che Doctor Strange, vittima della
Decimazione, di ritorno in scena grazie ai viaggi nel tempo.
L’eroe, che abbiamo visto l’ultima
volta sul pianeta Titano e che ha ceduto la gemma del tempo a
Thanos soltanto dopo aver navigato milioni potenziali futuri,
potrebbe in realtà averli provati davvero uno per uno, tanto da
decidere che quello sarebbe stato “l’unico modo” per impedire la
distruzione dell’universo.
Forse il potere della gemma del
tempo ha permesso a Strange di vedere lo scenario in cui i
Vendicatori si trovano nello spot (il luogo non è specificato, né
l’epoca) e nel quale non compare perché semplicemente l’ha già
“vissuto”.
Avengers:
Endgame arriverà al cinema il 24 Aprile 2019,
sarà diretto da Anthony e Joe Russo e
porterà a conclusione la Fase 3 del Marvel Cinematic
Universe.
Non abbiamo ancora la conferma
ufficiale, tuttavia sembra ci siano ottime chance di vedere un
riferimento più o meno esplicito a Black
Adam durante il corso di Shazam!,
primo cinecomic DC del 2019. Il personaggio sarà interpretato sul
grande schermo da Dwayne The Rock Johnson, anche
se la produzione dello standalone è ancora ferma.
Ma torniamo a Shazam! e
al presunto collegamento con la sua nemesi: le descrizioni del
footage inedito film mostrate nelle ultime ore hanno rivelato una
scena in cui Billy Batson si ritrova per la prima
volta alla Roccia dell’Eternità davanti al Mago, l’unico rimasto in
vita dell’ormai distrutto Consiglio dell’Eternità; è qui che
l’anziana figura spiega al ragazzo che molto tempo fa è stato
scelto il campione sbagliato, e che questi ha portato il Consiglio
alla rovina.
Per raccontare l’antefatto il Mago
utilizza vari incantesimi e proiettando un ologramma, che delinea
l’ex campione su una location che ricorda l’Egitto. Vi dice
niente? Nei fumetti Black Adam ricoprì il
ruolo di campione del Consiglio dell’Eternità nella terra delle
piramidi, e dopo aver ucciso i suoi maestri fu bandito per poi
tornare nel presente e sfidare Shazam.
Nelle scorse settimane il
regista David F. Sandberg e il produttore
Peter Safran risposero così ai rumor su un
ipotetico cameo del supereroe nel film: “Potete leggere nel
modo che volete il riferimento, nel caso sceglieste di farlo.”
È più facile che i due si riferissero ad un legame tra Shazam e
Black Adam come capitoli appartenenti allo stesso universo,
piuttosto che alla presenza del secondo nello standalone di
prossima uscita.
Safran ha inoltre dichiarato che
“pensare ad un’apparizione di Black Adam è
una fantasia, ma non abbiamo mai discusso della possibilità di
introdurlo in una scena post-credits.” sequenza post-crediti,
davvero, mai […] È un antagonista perfetto, e la speranza è
vedere un giorno questi due colossi scontrarsi…ma non
oggi“.
Shazam!
uscirà ad aprile 2019. Nel cast Zachary
Levi, Asher Angel (Billy
Batson), Mark Strong (Dr. Thaddeus
Sivana), Jack Dylan
Grazer (Freddy), Grace
Fulton (Mary), Faithe
Herman (Darla), Ian
Chen (Eugene), Jovan
Armand (Pedro), Cooper
AndrewseMarta
Milans (genitori adottivi di
Billy, Victor e Rosa Vasquez), Ron Cephas
Jones (Il Mago).
Di seguito la sinossi ufficiale:
Abbiamo tutti
un supereroe dentro di noi, ci vuole solo un po’ di magia per
tirarlo fuori. Nel caso di Billy Batson, basterà gridare una sola
parola – SHAZAM! – affinché questo ragazzo adottato di 14 anni si
trasformi nel Supereroe per gentile concessione di un antico
mago.Ancora bambino all’interno di un
corpo divino, Shazam si diverte nella versione adulta di se stesso
facendo ciò che qualsiasi adolescente farebbe con i superpoteri:
divertirsi! Volare? Vedere a raggi X? Saltare i compiti a scuola?
Shazam vuole testare i limiti delle sue capacità con la gioiosa
imprudenza di un bambino, ma dovrà padroneggiare rapidamente questi
poteri per combattere le forze mortali del male controllate dal Dr.
Thaddeus Sivana.
Con l’imminente conclusione della
Fase 3 e l’atteso ingresso nella Fase 4, un franchise dei Marvel Studios non ha ricevuto
ancora aggiornamenti ufficiali (cosa che non si può dire di
Black
Panther e Doctor
Strange, i cui sequel sono stati già confermati):
parliamo ovviamente di Ant-Man, che la scorsa
estate ha ampliato la propria narrazione includendo
Wasp nell’azione e offrendo uno sguardo
ravvicinato al Regno Quantico,
dimensione che esploreremo in futuro nel corso dell’universo
condiviso e che sarà fondamentale.
Il destino dei personaggi principali
però, escluso Scott Lang che tornerà in Avengers:
Endgame ed è sopravvissuto alla Decimazione di Thanos,
non è stato chiarito e non abbiamo ulteriori prove di un eventuale
terzo film dove poterli rincontrare.
Sul possibile Ant-Man
3 si è sbottonato Michael Douglas,
interprete di Hank Pym, in un’intervista con ET, accennando anche
alla presenza dell’originale Ant-Man in
Endgame:
“Si è parlato di un altro Ant-Man, ma
finora non c’è stato niente di formale, che io sappia. Ai Marvel
Studios piace provocarmi: ne parli la prima volta, e loro sono già
alla terza stesura dello script“.
E riguardo il nuovo capitolo dei Vendicatori?
“Sapete benissimo che non posso
dire nulla. Sono come vittima di quelle macchine che, non appena
pronunci la parola Avengers, sparano un colpo da cerbottana sul mio
collo“.
L’ultimo film del
franchise, Ant-Man and The Wasp, ha
visto Scott Lang (Paul Rudd) alle prese con
le conseguenze delle proprie scelte come Supereroe e come padre,
dopo Captain America: Civil War. Mentre lotta
per ritrovare un equilibrio tra la sua vita famigliare e le
responsabilità di Ant-Man, viene chiamato da Hope van Dyne e il Dr.
Hank Pym per intraprendere una nuova missione: salvare Janet van
Dyne persa nel Regno Quantico. Scott deve quindi indossare di nuovo
i panni di Ant-Man e imparare a combattere al fianco di Wasp, pur
cercando di rispettare gli arresti domiciliari. Il tutto mentre si
impegna a dare una mano all’amico Luis (Michael
Peña), tenendosi pronto a combattere un nuovo nemico,
Ghost (Hannah John-Kamen), e il suo alleato Bill
Foster (Laurence Fishburne).
Ritroveremo il personaggio
in Avengers:
Endgame, al cinema dal 24 Aprile 2019, diretto
da Anthony e Joe Russo.
Ventidue anni fa la carriera di un
giovanissimo Leonardo DiCaprio venne
definitivamente lanciata da Titanic, kolossal
scritto e diretto da James Cameron e vincitore di ben undici
premi Oscar, ma a quanto pare l’attore non fu la prima scelta del
regista durante le sessioni di casting per il ruolo del romantico
Jack Dawson.
Per la parte era stato infatti
considerato anche un altro (all’epoca) giovane emergente,
Matthew McConaughey, che aveva già lavorato con
Richard Linklater in La vita è un
sogno e con Joel Schumacher in Il
momento di uccidere, e che Cameron aveva ormai puntato
come interprete definitivo. Fino all’arrivo del collega, il cui
provino fu determinante per una precisa ragione:
“Matthew ha letto la parte e
solo dopo abbiamo incontrato Leo. Venne per un colloquio e successe
una cosa strana: guardando in giro per la stanza tutte le donne
erano accorse all’incontro…c’era la ragioniera, la guardia di
sicurezza, lì che ammiravano questo ragazzo. Quindi ho pensato che
forse avrei fatto meglio a sceglierlo per il film“.
La simpatica rivelazione è avvenuta
durante il Tonight Show di Jimmy Fallon, dove il regista si è
recato per promuovere la sua ultima fatica produttiva Alita – L’angelo
della Battaglia (blockbuster diretto da Robert
Rodriguez e distribuito da 20th Century Fox).
Insomma pare che il fascino
travolgente di DiCaprio abbia completamente catalizzato
l’attenzione di ogni donna, tale da convincere Cameron a tornare
sui suoi passi e optare per un altro attore al posto dello
“sfortunato” McConaughey.
I due rivali si sarebbero scontrati
diversi anni dopo agli Oscar nella categoria Miglior Protagonista,
uno con Dallas Buyers Club (grazie al quale vinse
l’ambita statuetta), l’altro con The Wolf Of Wall
Street.
Come saprete una delle vecchie
conoscenze del MCU farà capolino durante gli
eventi di Captain Marvel, cinecomic
ambientato ad inizio anni Novanta che vedrà protagonista la
supereroina Carol Danvers: parliamo ovviamente di Ronan
l’Accusatore, soldato Kree introdotto per la prima
volta sul grande schermo in Guardiani della Galassia
Vol.1, di ritorno in un’epoca mai esplorata nel corso
dell’universo condiviso.
Ad interpretarlo è ancora
Lee Pace, e le immagini diffuse per la promozione
del film sembrano suggerire che la versione del personaggio sarà
molto diversa da quella vista nel franchise di James
Gunn.
Sull’argomento e il ruolo di Ronan
in Captain Marvel ha discusso uno dei produttori, Jonathan
Schwartz, intervistato sul set, e questo è ciò che ha detto:
“Proprio come Nick Fury, vedremo
una versione precedente di Ronan, prima che diventasse lo lo zelota
radicale di Guardiani della Galassia. Qui è a capo della sua
stazione sul pianeta dei Kree, Hala, e un compito da svolgere
nell’esercito che si lega alle azioni dello Starforce in un modo
interessante.“
E sebbene sia evidente che lo spazio
riservato al personaggio non sarà molto, ci incuriosisce la maniera
in cui i Marvel Studios proveranno a creare i presupposti della
futura rottura tra Ronan e il suo popolo, così da anticipare le
ragioni che l’hanno spinto a voltargli le spalle per proseguire nel
suo percorso in solitaria.
“Penso che il seme è stato
piantato, come l’origin story di Nick Fury che
parte da questo film, in profondità troverete la storia
dell’origine di Ronan.“, ha commentato Schwartz.
Vi ricordiamo che alla regia
di Captain
Marvel ci sono Anna
Boden e Ryan Fleck. Il film
invecearriverà al cinema il 6 marzo
2019.
Nel cast Brie
Larson, Samuel L.
Jackson, Ben
Mendelsohn, Djimon
Hounsou, Lee
Pace, Lashana
Lynch, Gemma
Chan, Algenis Perez
Soto, Rune
Temte, McKenna
Grace, Clark
Gregg, Jude
Law, Annette Bening.
La sinossi ufficiale:
Basato sul
personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta nel 1968,
il film segue Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi più
potenti dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una
guerra galattica tra due razze aliene, è lì che Captain Marvel
interverrà. Ambientato negli anni ’90, il cinecomic è un’avventura
tutta nuova che racconterà un periodo inedito nella storia
dell’universo cinematografico Marvel.
Come riportato in esclusiva da
Variety, Spike Lee
dirigerà Chadwick Boseman nel dramma sui veterani
del Vietnam Da 5 Bloods, che molto probabilmente
verrà distribuito da Netflix.
Il regista, fresco di candidatura all’Oscar con
Blakkklansman,
scriverà anche la sceneggiatura del film insieme a Kevin Willmott,
basandosi sul soggetto originale di Danny Bilson e Paul DeMeo poi
riscritto da Matthew Billingsly. In veste di produttori ci saranno
lo stesso Lee, Beatriz Levin, Lloyd Levin e Jon Kilik.
Non sono ancora trapelati dettagli
precisi sulla trama, tranne il fatto che seguirà l’esperienza di
alcuni veterani del Vietnam di ritorno nella giungla con lo scopo
di ritrovare la loro innocenza perduta.
Se l’accordo con Netflix andasse a
buon fine, segnerebbe la seconda collaborazione di Lee con il
colosso dello streaming mondiale dopo la creazione della serie
comedy She’s Gotta Have It (a sua volta basata su
Nola Darling, pellicola sempre diretta dal regista
nel 1986).
Continua invece l’ottima annata di
Boseman, che dopo il successo globale di Black
Panther (candidato come Miglior Film agli imminenti
Academy Awards, ed è il primo cinecomic della storia ad
ottenere la nomination in questa categoria) tornerà sul grande
schermo in estate con il thriller 17 Bridges.
In un momento storico particolare
per l’industria cinematografica, le case di produzione hanno deciso
di scommettere sull’effetto nostalgia e sullo sviluppo di molti
sequel e reboot di note saghe che hanno appassionato il pubblico di
tutto il mondo; è accaduto anche a quella di Harry Potter,
lanciata nel 2001 con il primo film – La pietra filosofale
– proseguita fino al 2011 e rilanciata con un nuovo franchise
(Animali Fantastici) e uno spettacolo teatrale
co-sceneggiato dalla stessa J.K.Rowling
(La maledizione dell’erede, pubblicato anche come
romanzo/piéce).
Per questo motivo Daniel
Radcliffe, attualmente impegnato con la promozione di
Miracle Workers (serie tv che lo vede protagonista
al fianco di Steve Buscemi), ha spiegato in
un’intervista che il riavvio di Harry Potter al cinema è quasi
“inevitabile“:
“Sicuramente penso che ci sarà
un’altra versione, almeno nei prossimi anni, e che sarà
interessante da vedere. Al momento quei film hanno una sorta di
aura sacra intorno a loro, ma credo che a un certo punto anche
quella si consumerà…Sono solo curioso di vedere quando
succederà.“
Di fatto la vera domanda è: quando
potrebbe arrivare un nuovo rifacimento delle avventure del mago? Al
momento la Warner Bros. sembra impegnata con lo sviluppo dei
prossimi capitoli di Animali Fantastici, con le
riprese del terzo che
inizieranno in autunno, e la Rowling non ha mai parlato
espressamente di voler lavorare in altri progetti.
Questo non significa che,
segretamente, gli studios non valuteranno l’ipotesi di accontentare
i fan riavviando la saga con altri attori (magari con una diversa
formula destinata al piccolo schermo?).
Sicuramente Harry Potter e
l’universo intorno ad esso gode ancora dell’attenzione degli
spettatori, e il successo di Animali Fantastici – oltre alla
possibilità di estendere la narrazione agli eventi prequel – lo
testimonia con forza.
Dopo l’anteprima nazionale
del 2 febbraio al Seeyousound di Torino e dopo la
69° edizione del Festival di Sanremo con Solo
una canzone, gli Ex-Otago arrivano al cinemadal 18 al 20 febbraio con il documentario
EX-OTAGO – SIAMO COME GENOVA diretto da
Paolo Santamaria, un viaggio che ci porta alla
scoperta della band, tra le protagoniste del prossimo Festival di
Sanremo, raccontandone la storia, le ispirazioni e i
retroscena.
Per promuovere il nuovo album,
Corochinato, e il film stesso, il gruppo
parteciperà a un tour di dieci date in cui si esibirà dal vivo,
parteciperà a un firmacopie e presenterà il documentario stesso.
Grazie a Cinefilos.it sarà possibile partecipare gratuita
mente all’evento.
CINEMA CENTRALE // Via Torino, 30/32 – ore 20.30
live e proiezione
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Per avere la possibilità di vincere un ingresso gratuito,
scrivere una e-mail all’indirizzo
[email protected]:
inserendo in oggetto “EX-Otago + la città (che cambierà
a seconda della data)”.
Nel corpo dell’e-mail inserite nome e cognome
della persona interessata a partecipare (se si desidera chiedere un
biglietto per due, comunicare due nominativi).
Le e-mail mancanti di una di queste componenti non saranno
prese in considerazione.
Solo chi riceverà una e-mail di conferma sarà
autorizzato a partecipare.
Si accetteranno prenotazioni fino a esaurimento posti.
NB – saranno
valide le prenotazioni che arriveranno entro le ore 18.00 del
giorno precedente alla data per cui si fa
richiesta.
EX-OTAGO – SIAMO COME
GENOVA parte dal rapporto della band con la propria città,
Genova, tema portante dell’album Marassi, nome di quel quartiere
che rappresente la Genova post moderna, rimasta fuori dalla canzoni
di De Andrè, un serpente di strade che arrivano fino al mare, un
quartiere che ben rappresenta i giorni nostri, un quartiere di
supermercati e palazzi, di relazioni sull’autobus, di vita. Un atto
d’amore per il luogo degli ultimi, ma anche cuore pulsante della
città, di cui tutti dovrebbero sentirsi parte.
Dai tour nei locali underground ai sold out dei club
nelle grandi città italiane, fino al concerto in piazza de Ferrari
a Genova, passando per il concerto ai detenuti del carcere di
Genova, i live e i racconti personali si intrecciano in un ritratto
appassionato di una band che crede ancora nella forza della musica
e della scrittura.
Universal Pictures ha da poco
diffuso il primo trailer ufficiale di Yesterday,
musical diretto da Danny Boyle e scritto da
Richard Curtis (Love Actually, About
Time, Notting Hill) in cui viene immaginato un mondo
dove nessuno – tranne un cantautore di nome Jack – ricorda o sa chi
siano i Beatles.
Nel film l’esordiente
Himesh Patel (visto però nella soap opera della
BBC EastEnders) interpreta infatti un ragazzo che, vittima
di di uno strano incidente d’autobus, si sveglia e scopre che la
band di John Lennon, Paul
McCartney, Ringo Starr e George
Harrison non è mai esistita.
Il cast di supporto di Yesterday
vede Kate McKinnon nei panni dell’agente musicale
di Jack e Lily James in quelli della sua migliore
amica. Insieme a loro anche Ana de Armas e
Lamorne Morris. Yesterday
è atteso nelle sale il 28 Giugno 2019.
La Millennium Films ha spostato le
riprese previste per quest’anno del film su Red
Sonja, diretto da Bryan Singer, in
seguito alle recenti accuse di violenza sessuale e cattiva condotta
del regista.
“Il progetto non è al momento in
corso e non è in vendita allo European Film Market di
Berlino”, ha detto una portavoce dello studio di Avi
Lerner. La Millennium aveva programmato di girare
Red Sonja in Bulgaria quest’anno, ma ha cambiato i
suoi piani.
L’ultimo aggiornamento arriva due
settimane dopo che Lerner, il presidente di lunga data di
Millennium, aveva sminuito l’ultimo report dell’Atlantic in cui il
regista di Bohemian Rhapsody è stato
accusato di avere atteggiamenti inappropriati e di aver avuto
rapporti sessuali con quattro giovani uomini.
“Gli oltre 800 milioni di
dollari che ha incassato Bohemian Rhapsody, diventando il dramma
con il maggiore incasso della storia, sono la testimonianza della
sua straordinaria visione e del suo acume – aveva detto Lerner
all’epoca – Conosco la differenza tra le notizie false e la
realtà, e sono molto a mio agio con questa decisione. In America le
persone sono innocenti fino a prova contraria.”
L’articolo di Atlantic citava la
testimonianza di un uomo che ha dichiarato di aver avuto tredici
anni all’epoca di Apt Pupil (1998), quando il
regista accarezzò i suoi genitali senza consenso. Un altro
accusatore non identificato ha affermato di aver fatto sesso con
Singer quando avevano meno di 18 anni.
Bryan Singer ha
costantemente negato la cattiva condotta e ha definito la storia
dell’Atlantic “un pezzo omofobico”. La storia è stata pubblicata il
giorno dopo in cui Bohemian Rhapsody ha ricevuto cinque nomination
all’Oscar, comprese le categorie di miglior film e migliore attore
protagonista per Rami Malek. A seguito del report,
il film ha perso le sue nomination ai GLAAD Award.
La Millennium ha scelto Singer per
Red Sonja a settembre dopo che il regista aveva avuto altri
problemi sul set di Bohemian Rhapsody, infatti le ultime due
settimane di riprese sono state seguite da Dexter Fletcher, perché
Singer è stato licenziato dalla Fox.
Il film del 1985 Red
Sonja vede la partecipazione interpretata da
Brigitte Nielsen e al suo fianco Arnold
Schwarzenegger. Il personaggio è stato introdotto nel 1934
nel racconto di Robert E. Howard “La leggenda dell’avvoltoio”.
Lerner ha difeso di nuovo Singer con
la stampa israeliana in un’intervista pubblicata nel fine
settimana: “Le lamentele che ricevo mi chiedono perché non lo
licenzio, e la risposta è semplice: Bryan non è stato riconosciuto
colpevole di nulla in tribunale. Prendiamo queste accuse in tutta
serietà e le abbiamo esaminate, ma al momento, da ciò che sappiamo,
sono completamente prive di fondamento”.
La Gay & Lesbian Alliance Against
Defamation (GLAAD) ha rilasciato una dichiarazione sulla recente
decisione di Millennium: “Grazie Millennium Films per aver
messo in pausa Red Sonja dopo che i sopravvissuti all’aggressione
sessuale hanno parlato contro il regista Bryan
Singer. L’industria ha bisogno che chi perpetra violenza
contro chiunque – specialmente i giovani vulnerabili – si renda
responsabile delle sue azioni. Continueremo a stare con i
sopravvissuti e ci uniremo ad altre organizzazioni nel rifiutarci
di rimanere in silenzio quando si tratta di proteggerli”.
Metro Goldwyn Mayer ha diffuso il
primo trailer ufficiale di The Hustle, commedia
che vede protagoniste Anne Hathaway e Rebel Wilson nel remake al femminile di
Dirty Rotten Scoundrels (la pellicola uscita nel
1988 con Steve Martin e Michael Caine era a sua volta il
rifacimento di I due seduttori del 1964).
Diretto da Chris Addison (Veep, Halleluja), il
film uscirà nelle sale il prossimo 10 Maggio.
Sullo schermo la Hathaway, vista di
recente in un altro heist movie (Ocean’s 8), e la
Wilson (presto su Netflix con la rom-com Non è
romantico?), interpretano due truffatrici che decidono di
derubare un magnate della tecnologia, anche se tra di loro non
corre esattamente buon sangue.
Non tutto ciò che conosciamo delle
storie e dei personaggi del MCU viene fornito dai film
dell’universo condiviso, ma anzi, tanti dettagli e rivelazioni sono
arrivate da fonti esterne come serie televisive e fumetti
strettamente legati al franchise.
Scopriamo di seguito quali sono le più importanti:
1Spie russe e lavaggi del
cervello
Grazie alla prima stagione di Agent
Carter sono stati forniti alcuni indizi sul
programmi che hanno portato Natasha
Romanoff e Bucky Barnes a diventare
pericolose spie e armi letali dell’HYDRA.
Prima grazie all’infiltrazione di Peggy nella
Red Room Academy, una scuola per ragazze che le allena a diventare
assassine (e 70 anni dopo Natasha è ancora vittima dei ricordi di
questo posto), poi con il cameo a sorpresa di Arnim
Zola, l’ex braccio destro di Teschio Rosso.
La
stagione si conclude infatti con Zola che offre al dottor Fennhoff,
capace di controllare le menti, un lavoro nell’Hydra: è lui che
svilupperà le macchine per forgiare il Soldato
d’Inverno.
Avvolta nel mistero, la trama
segreta di Star Wars: Episodio
IX rimarrà tale fino all’arrivo nelle sale fissato a
dicembre 2019. E in assenza di un trailer, clip o immagini
ufficiali, ciò che abbiamo a disposizione sono soltanto
indiscrezioni trapelate sul web negli ultimi mesi, relativamente a
leak con potenziali spoiler.
Ecco di seguito tutte le rivelazioni:
1Un avversario per BB8
Sembra davvero
che BB-8 avrà un nuovo compagno in
Star Wars:Episodio IX, un
altro piccolo droide chiamato D.O. che
avrà la forma di un megafono. Questo nuovo personaggio vedrà in lui
una sorta di figura paterna, ma non è chiaro se gli eventi del film
lo porteranno ad una trasformazione negativa.
Questo droide della resistenza è stato infatti
descritto come una presenza “fastidiosa” per BB-8, ma probabilmente
si risolverà tutto in qualche siparietto comico per allentare la
tensione.
Leggi anche – Star Wars: 10 cose che
George Lucas ha reso canone, dopo la Trilogia