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The Falcon and The Winter Soldier: primo video dal set

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Come già riportato nei giorni scorsi, sono ufficialmente iniziati i lavori su The Falcon and The Winter Soldier, prima di una lunga serie di titoli che arriveranno sulla piattaforma streaming di Disney + a partire dal prossimo anno e che vedrà protagonisti i supereroi Marvel interpretati rispettivamente da Anthony Mackie e Sebastian Stan.

Proprio i due attori hanno preso ieri il controllo dei profili social dei Marvel Studios e pubblicato diversi video e foto dal set che trovate qui sotto.

Vi ricordiamo che nel cast sono previsti i ritorni di due volti noti del MCU, ovvero Daniel Bruhl, che ha vestito i panni del Barone Zemo in Captain America: Civil War, e Emily VanCamp, Sharon Carter in Captain America: The Winter Soldier e Civil War.

https://twitter.com/TheSebNews/status/1191420558010978312?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1191420558010978312&ref_url=https%3A%2F%2Fwww.cbr.com%2Ffalcon-winter-soldier-star-shares-photo-from-first-day-of-filming%2F

Marvel Studios: tutte le serie in arrivo su Disney +

Per quanto concerne la serie di The Falcon and The Winter Soldier, il lancio è fissato in autunno 2020 e Kari Skogland (The Handmaid’s Tale, Penny Dreadful, Boardwalk Empire, The Killing, The Walking Dead, Fear the Walking Dead, Under the Dome, Vikings, The Americans, House of Cards e The Punisher) dirigerà tutti i sei episodi.

Probabile, visti gli esiti di Avengers: Endgame, che lo show si concentrerà sulla dinamica  del rapporto tra le due figure più vicine a Captain America (nonché suoi eredi) e sulle imprese dei supereroi per garantire la sicurezza mondiale.

Avengers: Endgame, ecco le varie versioni della scena finale di Tony

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Intervistato da Collider, il montatore di Avengers: Endgame Jeff Ford ha rivelato alcuni dettagli sulla celebre scena finale di Tony Stark e su quelle ultime tre parole proncunciate da Robert Downey Jr. sul set al termine di una lunga sessione di riprese in cui i fratelli Russo avevano considerato varie versioni della stessa frase insieme all’attore.

Il modo in cui lavora Robert ha a che fare con l’esplorazione. Gli piace provare cose diverse. E poiché è un attore intuitivo, gli piace farlo con la telecamera nel caso in cui quella riesca a cogliere qualcosa di speciale. Lo fa spesso.”, ha dichiarato Ford, spiegando che ogni ciak era impreziosito dall’improvvisazione di Downey Jr.

Quando stavamo montando la fine del film e abbiamo ripreso l’ultimo momento di Tony al primo turno di riprese, avevamo girato diverse opzioni. Robert aveva idee diverse…cogli gli è stato dato spazio per farlo. Joe e Anthony adorano l’improvvisazione. Abbiamo girato una serie di versioni diversi per quell’ultimo momento. Alcuni erano folli. Altri non avremmo mai potuto usarli.”

Avengers: Endgame, il primo Iron Man aveva anticipato la fine dell’eroe

Riguardo il contenuto delle scene, Ford non è entrato nello specifico dicendo che “Parte di questo processo appartiene all’attore, e non voglio rovinare il suo lavoro, ma posso confermare che ognuna di queste versioni era emozionante, quasi grezza. C’erano barzellette, oppure parolacce, o cose completamente emotive, crude e folli. Ma avevamo bisogno di un’ultima frase speciale per Robert che mettesse in relazione Thanos e Tony. Ed è quello scambio in cui Thanos dice “Io sono ineluttabile” e Tony dice “Io sono Iron Man” che la fa funzionare. La frase di Thanos ci ha portato alla frase di Tony“.

In quella versione scartata, Thanos non avrebbe detto nulla. Aveva il guanto e lo guardava con soddisfazione, mentre Tony dall’altra parte schioccava le dita. Poi abbiamo capito che anche Thanos aveva bisogno di un arco narrativo in Endgame, e la sua conclusione coincideva con il capire la sua fallibilità.”

Un anno dopo la folle corsa agli Oscar di Black Panther (il primo cinecomic della storia ad essere candidato nella categoria Miglior Film capace di conquistare ben tre statuette) Disney e Marvel Studios lanciano ufficialmente la campagna a sostegno di Avengers: Endgame.

Film evento del decennio, è riuscito in un’impresa che sembrava impossibile: ricapitolare un discorso narrativo iniziato nel 2008 da Iron Man riunendo sul grande schermo tutti i personaggi del Marvel Universe. Gli incassi hanno premiato lo studio di Kevin Feige, raggiungendo e superando in cima alla classifica Avatar di James Cameron.

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul BettanyElizabeth Olsen, Anthony MackieSebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh BrolinChris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Avengers: Endgame, le scene eliminate che lo avrebbero migliorato

Fonte: Collider

Suicide Squad: David Ayer rivela uno scatto inedito di Joker

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Arrivano ancora da David Ayer alcuni scatti inediti di Suicide Squad, il cinecomic uscito nelle sale nel 2016 accolto negativamente dalla critica (ma non dal pubblico, che l’ha reso uno dei più importanti successi al botteghino della Warner Bros.), e dopo quello dedicato a Harley Quinn, il regista ha diffuso tramite il suo profilo Instagram un ritratto di Jared Leto nei panni di Joker, presumibilmente estrapolato da una scena tagliata dalla versione finale.

Nell’immagine troviamo infatti il clown principe del crimine con in mano una pistola puntata alla testa di Margot Robbie. In aggiunta, Ayer ha condiviso con i fan una piccola riflessione sul cinecomic e sulla reale lettura della storia:

I film sono fragili. Sono come sogni, momenti ossessionanti che scappano dalla tua visione. Hanno la loro logica e verità. Se si cambia la destinazione al termine del viaggio, si può dire che sia sempre lo stesso viaggio? La spina dorsale di Suicide Squad era il viaggio di Harley. In molti modi era il suo film, e la sua fuga dalla relazione con Joker era la principale linea emotiva. Un regista tiene in mano una bussola invisibile. Guida ogni scatto, ogni esibizione. Quella bussola indica la destinazione. Ma se la destinazione cambia, il viaggio è realmente avvenuto?“.

Non troppo velato il riferimento all’intrusione, durante la produzione, dello studio, che a quanto pare avrebbe costretto il regista a riformulare diverse parti della sceneggiatura aggiungendo o tagliando intere sequenze.

https://www.instagram.com/p/B4adVBEgxZ_/

The Suicide Squad: ecco perché non ci sarà Joker

Vi ricordiamo che nelle scorse settimane si era diffusa la notizia sulla reazione “infastidita e alienata” di Jared Leto una volta scoperto che la Warner Bros. avrebbe riavviato il personaggio di Joker al cinema con un altro attore (Joaquin Phoenix, protagonista del film di Todd Phillips campione di incassi) e ora, grazie a diverse fonti che hanno riferito all’Hollywood Reporter, sembra che la frustrazione dell’attore fosse sfociata addirittura nel tentativo di sabotare il progetto.

A quanto pare quando Leto è venuto a conoscenza dell’idea di Phillips, non soltanto si sarebbe lamentato amaramente con i suoi agenti (che tra l’altro rappresentano anche il regista), ma avrebbe chiesto al suo direttore musicale, Irving Azoff, di chiamare il capo dello studio (forse Jeff Bewkes di Time Warner o Randall Stephenson di AT&T) con l’obiettivo di convincerli a non realizzare il film.

L’Hollywood Reporter aveva già riportato l’indiscrezione secondo cui la Warner Bros. avrebbe contattato Leto promettendogli uno standalone su Joker salvo poi escluderlo per dare il via libera alla versione di Phillips con Phoenix. Il caso vuole che lo studio aveva immaginato quel film come un piccolo indie dalle basse aspettative e dal budget ridotto, senza prevedere il successo che si è rivelato al box office di tutto il mondo.

Suicide Squad: la foto inedita di Jared Leto

Terzo Joker cinematografico dopo le versioni di Jack Nicholson e Heath Ledger, Jared Leto ha vestito i panni del clown principe del crimine in Suicide Squad. “A sua difesa, Suicide Squad non è mai stato davvero il suo film, e il suo tentativo di inventare un posto per se stesso è fallito”, afferma una fonte coinvolta nella situazione.

Vi ricordiamo che Leto ha da poco terminato le riprese di Morbius, dove vestirà i panni del villain proveniente dall’universo di Spider-Man, Michael Morbius, meglio conosciuto dai lettori dei fumetti come “il vampiro vivente”, un brillante scienziato affetto da leucemia a cui viene iniettato il sangue di un pipistrello per sopravvivere.

C’era una volta a Hollywood: ecco la scena improvvisata da DiCaprio

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Mentre c’è già chi ipotizza una sua nomination agli Oscar per la performance in C’era una volta a… Hollywood, Leonardo DiCaprio è tornato a parlare di Rick Dalton e del lavoro svolto insieme a Quentin Tarantino per il film durante un Q&A che si è tenuto al New Beverly Cinema insieme a Margot Robbie e Brad Pitt.

In particolare l’attore ha rivelato quale, delle tante scene che lo vedono protagonista, è stata improvvisata rispetto alla sceneggiatura originale direttamente sul set. “Beh, in realtà non era nello script, quindi non l’abbiamo mai provata“, ha spiegato Tarantino riferendosi alla sequenza di Dalton nella sua roulotte che impazzisce e scaraventa a terra qualsiasi oggetto. “Da qualche parte, mentre giravamo, penso di aver avuto l’idea. Ma la scena si è evoluta in corso d’opera, con Leo che è venuto da me dicendomi ‘Senti, devo rovinare tutto durante la sequenza di Lancer, ok? E quando sbaglio durante la sequenza di Lancer, devo avere una vera crisi di fiducia…‘”

C’era una volta a…Hollywood: 10 cose che non sapete sul film

Il regista ha poi ammesso che le sequenze con Lancer dovevano fondamentalmente fondere due generi in uno solo, ovvero il western all’interno e una grande storia su Hollywood all’esterno, e l’idea che Rick Dalton rovinasse entrambe le cose significava “rovinare” anche il western di Tarantino.

La mia risposta immediata è stata: ‘Che cosa hai intenzione di rovinare? Questo è il mio western, va bene? Sto cercando di intrufolarmi nel western mentre nessuno sta guardando. Non rovinare tutto!’ E così, come successo sul set di Django con Leo che si è infortunato alla mano, ne abbiamo girato due versioni, una con Rick che si arrabbiava, e una senza tutto il trambusto. La seconda è stata semplicemente fantastica, e abbiamo deciso di tenere quella“.

E a quanto pare l’ispirazione maggiore è arrivata da un altro personaggio iconico della storia del cinema legato alla filmografia di Martin Scorsese: “Avevamo bisogno di qualcosa in più…Leonardo doveva essere un po’ come Travis Bickle in Taxi Driver quando è nel suo appartamento da solo. Ecco, quello è stato letteralmente il nostro punto di partenza e come tutto è iniziato“.

C’era una volta a Hollywood: tutti i collegamenti con i vecchi film di Tarantino

La storia di C’era una volta a Hollywood si svolge a Los Angeles nel 1969, al culmine di quella che viene chiamata “hippy” Hollywood. I due protagonisti sono Rick Dalton (Leonardo DiCaprio), ex star di una serie televisiva western, e lo stunt di lunga data Cliff Booth (Brad Pitt). Entrambi stanno lottando per farcela in una Hollywood che non riconoscono più. Ma Rick ha un vicino di casa molto famoso…Sharon Tate.

Nel cast Brad Pitt, Margot Robbie, Leonardo DiCaprio, Damian LewisDakota FanningNicholas Hammond, Emile HirschLuke PerryClifton Collins Jr.Keith JeffersonTimothy Olyphant, Tim Roth, Kurt Russell Michael MadsenRumer Willis, Dreama WalkerCosta Ronin, Margaret Qualley, Madisen Beaty Victoria Pedretti. Infine Damon Herriman sarà Charles Manson. Il film segnerà anche l’ultima apparizione cinematografica di Luke Perry, morto lo scorso 4 marzo.

Ho lavorato alla sceneggiatura per cinque anni, e vissuto nella contea di Los Angeles per gran parte della mia vita, anche nel 1969, e all’epoca avevo sette anni“, ha dichiarato Tarantino. “Sono davvero felice di poter raccontare la storia di una città e di una Hollywood che non esistono più, e non potrei essere più entusiasta dei miei due attori protagonisti.

Fonte: Cinemablend

Deadpool 3: i Marvel Studios sono già al lavoro sul film?

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Arrivano nuove indiscrezioni sul futuro del Mercenario Chiacchierone, personaggio che continuerà il suo viaggio cinematografico insieme ai Marvel Studios (dopo la recente fusione tra Disney e Fox), e secondo quanto riportato dal sito HN Entertainment, il team di produzione sarebbe già al lavoro su Deadpool 3, terzo capitolo del franchise.

Questo perché la casa di Topolino ha appena presentato una nuova divisione della società chiamata Finger Gun Productions LLC, e diverse fonti sostengono che il nome possa riferirsi proprio alle prossime avventure di Wade Wilson. Sarà davvero così? Dobbiamo aspettarci un annuncio ufficiale nei prossimi giorni?

Vi ricordiamo che a confermare l’ingresso dell’eroe nel MCU era stato Alan Horn, presidente di Walt Disney Studios, durante il CinemaCon di Las Vegas, rassicurando il pubblico accorso al panel che presto arriverà un altro titolo della serie di film con Ryan Reynolds.

Deadpool: Disney conferma un futuro per il Mercenario Chiacchierone

In merito alla questione era intervenuto il CEO della Disney Bob Iger, spiegando che lo studio “continuerà il franchise nello stesso modo in cui l’abbiamo conosciuto, e pensiamo ci sia spazio per dell’altro”. Questo significa che non sarà attuato alcun cambiamento di linguaggio e che Deadpool 3 rimarrà R-rated? Molto più che probabile stando alle sue parole.

La promessa, fa sapere Iger, è non intervenire sulle caratteristiche che rendono unico il personaggio all’interno del panorama dei cinecomic, e in tale senso la Disney avrebbe già ideato un modo per “brandizzare” attentamente sia Deadpool che gli altri film R-rated (come Alien) evitando di confondere lo spettatore.

Fonte: HN Entertainment (via CBM)

Joker: il riferimento a Catwoman che nessuno ha notato

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Un riferimento (forse involontario?) ad un altro personaggio dell’universo DC potrebbe essere stato scovato in Joker, film campione di incassi al botteghino e vincitore del Leone d’oro a Venezia, come suggeriscono le immagini pubblicate dal regista Todd Phillips su Instagram poche ore fa.

In particolare la foto che mostra il quaderno degli appunti di Arthur Fleck sembra omaggiare nientemeno che Catwoman attraverso gli schizzi del personaggio che ritraggono donne quasi svestite e circondate da gatti. Tra queste ce n’è una che brandisce una corda, o un frustino, che poi è l’arma tradizionale dell’eroina dei fumetti.

Vi ricordiamo che Selina Kyle, aka Catwoman, tornerà al cinema in The Batman di Matt Reeves, reboot delle avventure del crociato di Gotham, interpretata da Zoe Kravitz. Prima di lei sono entrate nei suoi panni Anne Hathaway (nella trilogia del cavaliere oscuro di Christopher Nolan) e Michelle Pfeiffer in Batman – Il ritorno di Tim Burton.

Joker: Jared Leto ha cercato di sabotare il film?

Joker diretto da Todd Phillips vede nel cast Joaquin PhoenixZazie BeetzFrances ConroyBrett CullenDante Pereira-OlsonDouglas Hodge e Josh Pais ed è arrivato nelle sale il 4 ottobre 2019. Contrariamente alle altre apparizioni del personaggio nei Batman di Tim Burton, nella trilogia del Cavaliero Oscuro di Christopher Nolan e in Suicide Squad, il film è ambientato negli anni Ottanta e racconta l’evoluzione di un uomo ordinario e la sua trasformazione nel criminale che tutti conosciamo.

Da sempre solo in mezzo alla folla, Arthur Fleck (Joaquin Phoenix) desidera ardentemente che la luce risplenda su di lui. Cercando di cimentarsi come comico di cabaret, scopre che lo zimbello sembra invece essere proprio lui. Intrappolato in un’esistenza ciclica sempre in bilico tra apatia, crudeltà e, in definitiva, tradimento, Arthur prenderà una decisione sbagliata dopo l’altra, provocando una reazione a catena di eventi.

Ho amato il Joker di The Dark Knight, e anche quello di Jared Leto di Sucide Squad che è venuto dopo, così come il ritratto di Jack Nicholson“, ha dichiarato Phillips parlando dei possibili riferimenti alle vecchie versioni del clown principe del crimine e dell’eredità che il suo Joker si porta dietro. “Negli Stati Uniti, i fumetti sono il nostro Shakespeare, e come esistono varie versioni dell’Amleto, così noi potremmo offrire varie versioni di Joker in futuro.” “Onestamente non riusciamo ancora a credere alla vittoria di Venezia. Ci vorrà del tempo per realizzare“, ha commentato il regista nell’intervista con Variety.

Joker: Todd Phillips sulle scene eliminate e la director’s cut

Fonte: Todd Phillips

The Batman: Robert Pattinson inizia ad allenarsi per il film

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Il lungo percorso che porterà Robert Pattinson a diventare il crociato di Gotham è iniziato, e a quanto pare l’attore si sta già allenando duramente in vista delle riprese di The Batman, film che riavvierà le sorti del supereroe al cinema con la regia di Matt Reeves. Lo testimoniano le immagini pubblicate da Rigan Machado, personal trailer e cintura nera di Jiu-jitsu brasiliano di Beverly Hills che in passato ha “forgiato” i corpi scultorei di Charlie Hunnam, Ashton Kutcher e Vin Diesel e che ora si dedica alla preparazione fisica dell’attore.

Le foto ci mostrano Pattinson sul tappeto mentre prova alcuni movimenti della disciplina, ma non è ancora chiaro se vedremo questo tipo di azione anche nel film o se si tratta soltanto di un allenamento generico e propedeutico per quello che sarà il vero impegno una volta arrivati sul set.

https://www.instagram.com/p/B4VmWWGAEVf/?utm_source=ig_embed

https://www.instagram.com/p/B4bNtr-AEvh/

The Batman: nel film ci saranno anche Batgirl e Nightwing?

Vi ricordiamo che The Batman sarà diretto da Matt Reeves e vedrà nel cast Zoe Kravitz (Catwoman), Paul Dano (Enigmista) e Jeffrey Wright (commissario Jim Gordon). Come già dichiarato, il cinecomic riavvierà le sorti del crociato di Gotham al cinema e vedrà Pattinson nei panni del protagonista, ma sembra che i piani del regista per il franchise si estenderanno ad una trilogia, introducendo sullo schermo altri supereroi e villain dei fumetti.

HN Entertainment ha suggerito che le riprese del cinecomic si svolgeranno presso i Leavesden Studios di Londra (gli stessi della saga di Harry Potter ma anche di Batman v Superman: Dawn of Justice, Justice League, Wonder Woman e del sequel Wonder Woman 1984) mentre l’uscita nelle sale è stata già fissata al 25 giugno 2021.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti, “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

Fonte

Avengers: Endgame, il primo Iron Man aveva anticipato la fine dell’eroe

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Puntata finale della saga delle gemme dell’infinito, Avengers: Endgame è stato il culmine narrativo dell’universo cinematografico Marvel inaugurato nel 2008 con Iron Man, rivisitando in modi diversi (citazioni, omaggi, viaggi nel tempo) i passaggi più importanti di questa epica avventura durata un decennio. E proprio riguardo il film con Robert Downey Jr. da dove tutto è iniziato, i fan sembrano aver scovato un interessante collegamento su quello che sarebbe poi stato il destino di Tony Stark e la sua maturazione da magnate senza cuore a eroe universale.

Come evidenziato dal collage che trovate qui sotto e pubblicato su Reddit, se prestiamo attenzione al dialogo del primo Iron Man tra Tony e Ho Yinsen, lo scienziato che gli ha salvato la vita e lo ha aiutato a sviluppare la tecnologia del reattore ad arco fuggendo dalla caverna dove era prigioniero dei terroristi, una battuta potrebbe aver posto le basi per quello che sarà l’ultimo momento in vita del personaggio dopo la battaglia contro Thanos in Endgame.

È questo il modo in cui vuoi uscire? È questo l’ultimo atto di sfida del celebre Tony Stark? O pensi di voler fare qualcosa a riguardo?“. Evidentemente profetiche, le parole di Yinsen sembrano aver cementato nel suo amico un’idea di riscatto personale che avrebbe trovato soltanto dieci anni dopo nel suo eroico sacrificio.

He didn’t know it yet, but that speech would define him from beginning to end.
byu/Pierrekidmia inmarvelstudios

Avengers: Endgame, le scene eliminate che lo avrebbero migliorato

Un anno dopo la folle corsa agli Oscar di Black Panther (il primo cinecomic della storia ad essere candidato nella categoria Miglior Film capace di conquistare ben tre statuette) Disney e Marvel Studios lanciano ufficialmente la campagna a sostegno di Avengers: Endgame.

Film evento del decennio, è riuscito in un’impresa che sembrava impossibile: ricapitolare un discorso narrativo iniziato nel 2008 da Iron Man riunendo sul grande schermo tutti i personaggi del Marvel Universe. Gli incassi hanno premiato lo studio di Kevin Feige, raggiungendo e superando in cima alla classifica Avatar di James Cameron.

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul BettanyElizabeth Olsen, Anthony MackieSebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh BrolinChris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Avengers: Endgame, ecco l’eroe che doveva sopravvivere allo schiocco

Fonte: Reddit

Cruella: nuove foto dal set con Emma Stone

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Continuano nel Regno Unito le riprese di Cruella, live action Disney che racconterà le “origini” di Crudelia De Mon, celebre antagonista de La carica dei 101, e sul set è stata avvistata la protagonista Emma Stone insieme a Joel Fry con uno dei suoi eccentrici look.

Vi ricordiamo che il film è ambientato nella Londra degli anni ’70, dove seguiremo l’ascesa della giovane stilista Cruella de Vil e la nascita della sua ossessionata per i dalmata prima di diventare una delle più leggendarie, spietate, terrificanti e iconiche villain di tutti i tempi.

Dietro la macchina da presa siederà Craig Gillespie (I,Tonya, Lars e una ragazza tutta sua e Fright Night – Il vampiro della porta accanto) mentre la sceneggiatura è stata curata da Tony McNamara. Alex Timbers, acclamato sceneggiatore di Broadway e della serie Mozart in the Jungle, era stato il primo nome associato al progetto, tuttavia il cambio di piani di lavorazione e la voglia di affrettare la schedule ha costretto la Disney a scegliere un altro regista e a programmare l’inizio delle riprese l’anno prossimo.

Cruella verrà distribuito nelle sale il 28 maggio 2021 e non più il 23 dicembre 2020, come stabilito in precedenza.

Cruella: Emma Thompson in trattative per il film Disney

Fonte: Daily Mail

Ant-Man 3: Michael Douglas rivela la data di inizio riprese

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Come ufficializzato pochi giorni fa, i Marvel Studios sono già al lavoro su Ant-Man 3, terzo capitolo del franchise dedicato al personaggio di Scott Lang che vedrà ancora Peyton Reed alla regia e il ritorno di Paul Rudd nei panni del supereroe del titolo. Nel frattempo è arrivata anche la conferma della presenza di Michael Douglas (Hank Pym nei precedenti due film) dallo stesso attore in un’intervista con Collider, rivelando inoltre che la produzione partirà a Gennaio 2021.

Questa informazione sembra convalidare l’ipotesi secondo cui l’uscita del cinecomic verrà fissata nel 2022 dopo Doctor Strange in The Multiverse of Madness e Thor: Love and Thunder.

Ora si attendono notizie riguardo Evangeline Lilly e Michelle Pfeiffer, attese nei ruoli di Hope Van Dyne e Janet Van Dyne, le due Wasp dell’universo cinematografico Marvel, sperando che il nuovo capitolo possa rispondere ad alcune domande lasciate in sospeso sul Regno Quantico e su Cassie Lang, la figlia di Scott ritrovata in Avengers: Endgame cinque anni più grande.

Ant-Man 3: un rumor rivela la data di uscita?

Vi ricordiamo che un recente rumor pubblicato da Charles Murphy su Twitter sosteneva che Ant-Man 3 era effettivamente in programma e che sarebbe sbarcato nei cinema il 29 Luglio 2022. Qualche settimana fa, nel profilo del New York Times dedicato a Paul Rudd, Feige aveva parlato del futuro dell’attore nel MCU lasciando intendere che ci fosse ancora molto da raccontare su Scott Lang nelle prossime fasi del MCU:

I pezzi degli scacchi sono stati disposti in modo preciso dopo Endgame“, aveva dichiarato il presidente dei Marvel Studios, “Gli eroi che sono fuori dal tabellone sono anche fuori dal quadro, mentre quelli che sono ancora dentro…beh, non si sai mai.

Questo significa che Ant-Man è ancora in gioco e che ora, con l’annuncio ufficiale del terzo capitolo standalone, ci sono ottime possibilità di rivederlo in azione nella Fase 4, in cui gli sceneggiatori potrebbero esplorare il rapporto tra Scott e Cassie, la figlia ormai adolescente ritrovata cinque anni dopo la Decimazione.

Fonte: Collider

Steven Soderbergh: 10 cose che non sai sul regista

Tra i più radicali sostenitori del rinnovamento cinematografico vi è senza dubbio il regista Steven Soderbergh. Vincitore del premio Oscar, negli anni Soderbergh ha saputo rinnovarsi sfruttando le principali innovazioni tecnologiche per la realizzazione di film e serie TV. Molti dei suoi film sono oggi considerati dei veri e propri cult.

Ecco 10 cose che non sai su Steven Soderbergh.

Steven Soderbergh film

1. Ha diretto numerosi lungometraggi di successo. Il regista esordisce nel 1989 con il film Sesso, bugie e videotape, con il quale vince la Palma d’Oro al Festival di Cannes. Successivamente dirige i film Delitti e segreti (1991), Piccolo, grande Aaron (1993), Torbide Ossessioni (1995), Schizopolis (1996), Out of Sight (1998), L’inglese (1999), Erin Brockovich (2000), Traffic (2000), con il quale vince l’Oscar come miglior regista, Ocean’s Eleven (2001), con protagonisti George ClooneyBrad Pitt Matt DamonFull Frontal (2002) Solaris (2002), Ocean’s Twelve (2004), Intrigo a Berlino (2006), Ocean’s Thirteen (2007), Che – L’argentino (2008), Che – Guerriglia (2008), The Girlfriend Experience (2009), The Informant (2009), Contagion (2011), Magic Mike (2012), Effetti collaterali (2013), il film TV Dietro i candelabri (2013), la serie TV The Knick (2014), e poi gli ultimi film La truffa dei Logan (2017), Unsane (2018), High Flying Bird (2019) e Panama Papers (2019), con protagonisti Meryl Streep, Gary Oldman e Antonio Banderas.

2. Ha ricoperto anche altri ruoli. Soderbergh è solito ricoprire anche il ruolo di direttore della fotografia, sceneggiatore, montatore e produttore dei propri film. Per questi tuttavia si accredita con nomi diversi e inventati. Questo vale per quasi tutti i film da lui realizzati.

Steven Soderbergh iPhone

3. Ha girato dei film con un iPhone. Soderbergh è un esperto in fatto di pellicole e macchine da presa, tanto da sperimentare continuamente con i propri film il modo in cui questi possono essere realizzati. In particolare il regista si è avvalso di un iPhone per girare i film Unsane e High Flying Bird. Soderbergh è infatti convinto che gli smartphone abbiano un altissimo potenziale in campo cinematografico, e i suoi film sembrano esserne la prova.

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Steven Soderbergh Unsane

4. Ha girato il film con un iPhone. Unsane è il primo film di Soderbergh realizzato interamente con un iPhone, strumento scelto non per mancanza di budget ma per volontà del regista. Per le riprese si è così utilizzato un iPhone 7 Plus con una qualità in 4K, e utilizzando l’app FiLMiC Pro. L’intero film è costruito adeguandosi alle capacità dello strumento.

Steven Soderbergh Panama Papers

5. Ha realizzato un nuovo film con Netflix. Panama Papers è il nuovo film del regista, basato sui veri fatti di cronaca che hanno portato allo smascheramento di una grande frode fiscale. Nel film sono presenti gli attori Meryl Streep, Gary Oldman e Antonio Banderas. Presentato in concorso al Festival di Venezia, Panama Papers è poi stato distribuito su Netflix a partire dal 16 ottobre. L’azienda streaming si è occupata anche della produzione.

Steven Soderbergh Venezia

6. Ha partecipato all’ultima edizione del festival. Soderbergh era in concorso alla 76° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia con il film Panama Papers, il quale è stato accolto positivamente dalla stampa e dal pubblico.

Steven Soderbergh Lina Wertmüller

7. Si è fatto notare per la sua maglietta. Durante il red carpet del suo film, Soderbergh ha sfoggiato una maglietta con stampato “scritto e diretto da Lina Wertmülller”, in onore alla celebre regista italiana e alla sua influenza sul cinema di tutto il mondo. La Wertmüller ha poi dichiarato di aver particolarmente apprezzato il gesto. Recentemente la regista ha ricevuto un Oscar alla carriera.

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Steven Soderbergh Rotten Tomatoes

8. I suoi film hanno punteggi molto alti. Sul sito Rotten Tomatoes sono riportati i punteggi ottenuti dai suoi film, sulla base delle recensioni raccolte. Il film con il maggior punteggio è Sesso, Bugie e Videotape, con il 96%. Il punteggio più basso è invece quello del film Intrigo a Berlino, riportante il 33% di critiche positive.

Steven Soderbergh IMDb

9. Vi è una scheda completa del regista. Sul sito IMDb, è presente una scheda completa del regista, con l’elenco dei film da lui scritti, diretti e prodotti, nonché foto tratte dai set e ulteriori curiosità sulla sua carriera.

Steven Soderbergh età e altezza

10. Steven Soderberg è nato ad Atlanta, in Georgia, Stati Uniti, il 14 gennaio 1963. L’altezza complessiva del regista è di 183 centimetri.

Fonte: IMDb

Audrey Tautou: 10 cose che non sai sull’attrice

Popolare attrice francese, Audrey Tautou si è affermata a livello internazionale grazie ad alcuni film che l’hanno resa celebre tra il grande pubblico e la critica. Negli anni l’attrice ha dimostrato una buona versatilità, ricoprendo ruoli molto diversi tra loro e facendosi sempre apprezzare per le sue abilità recitative. È inoltre tra le più pagate attrici francesi, ed è simbolo della ritrovata popolarità del cinema francese nel mondo.

Ecco 10 cose che non sai di Audrey Tautou.

Audrey Tautou film

1. Ha recitato in Francia e negli Stati Uniti. L’attrice attira inizialmente l’attenzione su di sé con il film Sciampiste & co., del 1999. Il successo internazionale arriva però con il film Il favoloso mondo di Amélie (2001). Da lì le si aprono le porte del successo, e l’attrice partecipa così a importanti film come Piccoli affari sporchi (2002), Una lunga domenica di passioni (2004), Il codice da Vinci (2006), Coco avant Chanel (2009), Mood Indigo (2013), Rompicapo a New York (2013), Microbo & Gasolina (2015), L’Odissea (2016) e Jesus Rolls – Quintana è tornato! (2019).
2. Inizia la sua carriera in televisione. L’attrice debutta inizialmente in televisione con il film Coeur de cible (1996), seguito dalle serie Les Cordier, juge et flic (1997), Julie Lescaut (1998), Le boiteux (1999), e Postcards from Buster (2006-2007).

Audrey Tautou capelli

3. I suoi tagli di capelli sono diventati celebri. L’attrice è solita portare delle acconciature vintage. Inoltre è solita portare i capelli corti, in modo sbarazzino e da vera antidiva. I suoi molteplici look si sono sempre abbinati alle occasioni a cui prendeva parte, facendole guadagnare le attenzioni dei presenti e dei fan.

audrey-tautou-capelli

Audrey Tautou Amelie

4. Il regista la scelse per caso. Alla ricerca della protagonista del film, il regista Jean-Pierre Jeunet si imbatté per caso nel poster pubblicitario del film Sciampiste & Co., in cui compariva la Tautou. Il regista rimase incantato dagli occhi scuri dell’attrice, e decise di convocarla per un provino. Il ruolo fu infine assegnato a lei.

5. Non sapeva far rimbalzare i sassi sull’acqua. Tra i piaceri della protagonista, vi è quello di far rimbalzare i sassi sull’acqua. Tuttavia l’attrice ammise di non saperlo fare, e così la scena fu realizzata tramite effetti speciali.

6. Pensava che dopo non avrebbe più recitato. Il sogno della Tautou era quello di diventare primatologa. L’attrice era sul punto di decidere di lasciare la recitazione dopo il film, ma l’esperienza sul set ha fatto rinascere in lei la passione, decidendo di continuare a recitare.

audrey-tautou-amelie

Audrey Tautou Chanel

7. Ha studiato a lungo il personaggio. L’attrice ha ammesso di aver avuto difficoltà a comprendere la natura di Coco Chanel, poiché questa era molto riservata e tendeva a nascondere il suo passato. La Tautou ha dovuto fare così una lunga ricerca sulle fonti, trovando che molte di queste erano spesso nebulose. Alla fine l’attrice decise di affidarsi al suo istinto e alla sua immaginazione.

8. Non ha tenuto nessuno vestito di scena. L’attrice ne film sfoggia alcuni dei più celebri abiti ideati da Chanel, tuttavia ha dichiarato di non averne potuto tenere neanche uno, poiché facevano parte del museo Chanel e una volta finite le riprese sono stati restituiti indietro.

Audrey Tautou Jesus Rolls

9. Ha recitato nel film di John Torturro. In Jesus Rolls – Quintana è tornato! l’attrice ha ricoperto il ruolo di Marie. Nel film l’attrice sfoggia un linguaggio e dei modi inediti nella sua filmografia, dimostrandosi anche sessualmente disinibita. La Tautou ha infatti dichiarato di aver accettato il ruolo per la possibilità di interpretare un personaggio diametralmente opposto a quelli ricoperti fino ad ora.

Audrey Tautou età e altezza

10. Audrey Tautou è nata a Beaumont, in Francia, il 9 agosto 1976. L’altezza complessiva dell’attrice è di 160 centimetri.

Fonte: IMDb

John Turturro: 10 cose che non sai sull’attore

L’attore John Turturro è celebre per alcuni ruoli diventati nel tempo dei veri e propri cult. Grazie alla sua collaborazione con importanti registi e autori, Turturro ha saputo affermarsi nel mondo del cinema, dimostrando di sapersi rinnovare continuamente. Nel tempo l’attore si è cimentato anche come sceneggiatore e regista, ottenendo buoni riscontri di critica e pubblico.

Ecco 10 cose che non sai di John Turturro.

John Turturro film

1. È stato protagonista di film di successo. Il debutto cinematografico dell’attore avviene nel 1985, quando ottiene un ruolo in Cercasi Susan disperatamente. Negli anni successi la popolarità dell’attore cresce, e tra i suoi film più celebri si annoverano Il colore dei soldi (1986), Hannah e le sue sorelle (1986), Fa’ la cosa giusta (1989), Barton Fink – È successo ad Hollywood (1991), Il grande Lebowski (1998), Fratello, dove sei? (2000), Fear X (2003), Secret Window (2004), Il matrimonio di mia sorella (2007), Transformers (2007), Gigolò per caso (2013), Mia madre (2015), Transformers – L’ultimo cavaliere (2017), Gloria Bell (2018) e Jesus Rolls – Quintana è tornato! (2019).

2. Ha recitato in televisione. L’attore è inoltre noto per essere apparso in alcune serie televisive, tra cui si annoverano Mamma Lucia (1988), Detective Monk (2004-2008), The Night Of – Cos’è successo quella notte? (2016) e Il nome della rosa (2019).

3. Si è affermato come recista e sceneggiatore. Turturro è uno di quegli attori che ha compiuto il passaggio da davanti a dietro la macchina da presa, scrivendo anche le sceneggiature dei propri film. Il suo debutto come regista avviene nel 1992 con Mac, a cui seguono Illuminata (1998), Romance & Cigarettes (2005), Passione (2010), Gigolò per caso (2013) e Jesus Rolls – Quintana è tornato! (2019).

john-turturro-origini

John Turturro origini

4. Ha origini italiane. L’attore, pur essendo nato a New York, possiede profonde origini italiane. Suo padre, Nicola Turturro, era un carpentiere originario di Giovinazzo, in provincia di Bari, emigrato negli Stati Uniti con la famiglia all’età di sei anni. Sua madre Katherine invece era una cantante jazz statunitense, figlia a sua volta di immigrati italiani. Nel 2011 è stata inoltre conferita all’attore la cittadinanza italiana.

John Turturro Giovinazzo

5. È stato nominato cittadino onorario. Nel 2019 l’attore viene invece nominato cittadino onorario di Giovinazzo, dove nacquero suo padre e i suoi nonni. L’attore ha ricevuto le chiavi della città, partecipando poi ai festiggiamenti. Intervistato a riguardo, l’attore ha dichiarato di sentirsi sempre un bambino del sud, mezzo pugliese e mezzo siciliano.

John Turturro Passione

6.  Ha dedicato un film alla città di Napoli. L’attore ha spesso dichiarato di amare particolarmente la città di Napoli, tanto da arrivare a girare un documentario su questa. Il film, intitolato Passione, racconta con aneddoti, interviste e video d’epoca quella che è la Napoli popolare e folcoristica. All’interno del documentario trova inoltre grande spazio anche la storia della canzone napoletana. Il film è poi uscito nelle sale nell’ottobre 2010.

John Turturro Jesus

7. Ha costruito da sé il personaggio. Quando Turturro lesse la sceneggiatura di Il grande Lebowski, si accorse di avere un ruolo ben più piccolo di quello che credeva. L’attore ebbe tuttavia completa libertà, da parte dei Coen, di caratterizzare il personaggio come meglio credeva, e così agli lavoro sull’aspetto estetico di Jesus Quintana, e sui suoi eccentrici modi di fare.

john-turturro-jesus-rolls

John Turturro Jesus Rolls – Quintana è tornato!

8. Ha ripreso il celebre personaggio. A vent’anni di distanza dal film dei fratelli Coen, Turturro è tornato ad indossare i panni di Jesus Quintana nel film spin-off a lui dedicato. L’attore desiderava da tempo raccontare una nuova storia del personaggio, portandolo infine al cinema nel 2019. Turturro ha anche diretto il film, che vede nel cast attori come Bobby Cannavale, Audrey Tautou e Susan Sarandon.

John Turturro moglie

9. È sposato. L’attore è da tempo sposato con l’attrice Katherine Borowitz, con la quale ha poi avuto due figli, nati rispettivamente nel 1990 e nel 2000.

John Turturro età e altezza

10. John Turturro è nato a New York, Stati Uniti, il 28 febbraio 1957. L’altezza complessiva dell’attore è di 184 centimetri.

Fonte: IMDb

Light of My Life, Casey Affleck presenta il suo film da regista

Dopo il premio Oscar vinto per la sua interpretazione nel film Manchester by the sea, Casey Affleck si cimenta come regista con il film Light of My Life, da lui anche scritto e interpretato. Questa è la prima opera di fiction per Affleck, che nel 2010 aveva invece diretto il mockumentary Joaquin Phoenix – Io sono qui!.

Presentato nella cornice di Alice nella Città, sezione parallela della Festa del Cinema di Roma, il film ha per protagonisti lo stesso Affleck e la giovane Anna Pniowsky, padre e figlia in cerca di protezione in un mondo post-pandemico dove il genere femminile si è quasi del tutto estinto, riducendo gli uomini a esseri istintivi e brutali. Dopo il passaggio alla Festa del Cinema, l’arrivo nelle sale è fissato al 21 novembre.

Affleck apre la conferenza stampa ricordando il modo in cui il film ha preso forma, “con una fiaba della buonanotte che parla di coloro che non vengono scelti, che rimangono ai margini. È la prima cosa che ho scritto del film. Poi tutto il resto ha preso vita da qui. Mi interessava capire la società, le sue scelte, il fatto che alcune cose vengono lasciate fuori. Da lì la storia del film è cresciuta, si è sviluppata, e infine si è ricollegata alla favola di inizio film. Ho iniziato a scrivere la sceneggiatura dopo essere diventato padre, quindi è stato quasi naturale iniziare con una storia della buonanotte, che abitualmente raccontavo ai miei figli. E con loro nella mia vita mi sono reso conto di quanto sia forte l’istinto di volerli proteggere dai pericoli del mondo, e quando non possiamo proteggerli cerchiamo di prepararli affinché possano proteggersi da soli.”

Il vero cuore del film, come dichiarato da Affleck, è tuttavia il personaggio della figlia di nome Rag, interpretata dall’esordiente Anna Pniowksy. “Per diventare Rag, per calarmi nei suoi panni, mi sono innanzitutto tagliata i capelli, cosa tutt’altro che indolore. Nel film il padre cerca di proteggere la figlia nascondendo la sua femminilità, e quello è il primo gesto che viene spontaneo compiere. Poi ho semplicemente cercato di mettere un po’ di me stessa nel personaggio, cercare con l’immaginazione di capire cosa si potesse provare in un contesto come quello del film. È stata la miglior esperienza possibile per iniziare la mia carriera, e recitare è davvero una passione che aspiro a coltivare nel mio futuro.” 

“Anna è uno dei rari attori che ti fa davvero chiedere cosa le stia passando per la testa, – afferma Affleck – indipendentemente da ciò che stia dicendo o facendo. Ha una presenza reale, ascolta attentamente e pensa profondamente a ciò che sta accadendo nella scena come se le stesse accadendo realmente. È andata oltre le mie aspettative”. 

Light of My Life, la recensione del film

Continuando a parlare del film, il regista ne sviscera i contenuti, arrivando a parlare del suo significato più profondo. “Anni fa girai un film intitolato Gerry, diretto da Gus Van Sant. Più volte durante le pause sul set gli chiedevo quale fosse il senso del film, ma lui mi rispondeva sempre che dovevamo lasciare che i temi emergessero da soli, senza che noi li manipolassimo. Questo mi è tornato in mente mentre scrivevo Light of My Life. Quando avevo ormai tante scene scritte, mi sono chiesto che cosa volessi realizzare, e a quel punto mi ricordai delle sue parole. Continuai allora a scrivere senza pormi freni, a inserire tanti dialoghi su cose che avrei voluto dire ai miei figli, su cose che avrei voluto che loro dicessero a me, e piano piano mi rendevo conto che il nucleo del film emergeva da sé. Ho scoperto io per primo che parla del saper lasciare andare, cosa che il protagonista impara grazie a sua figlia.”

L’attore parla poi dell’Oscar recentemente vinto, affermando che “non mi ha cambiato in nessuno modo. È bello essere premiati per il proprio lavoro, ma la cosa importante per me era lavorare con i miei amici e farlo al meglio, non mi interessava fare un film per andare a caccia di premi.” 

“Mi piace l’aspetto della regia, e sono invogliato a continuare, – dichiara poi Affleck – è bello poter raccontare il proprio mondo, le proprie storie. Sono quello che resterà di me dopo di me, quello che lascerò ai miei figli, ma è bello anche poter stare al servizio delle storie altrui, darvi vita, quindi la recitazione continuerà sempre ad essere centrale per me.” 

“Come attore – conclude Affleck – ho sempre avuto la sensazione di non essere al centro delle cose, ma di stare ai margini. Forse è da qui che nasce la mia storia, in cui mi sono identificato da subito, non sentendomi io stesso il prescelto, proprio come gli animali della favola che il mio personaggio racconta a sua figlia. Ho deliberatamente voluto che Anna fosse il centro del film, perché rappresenta le giovani generazioni. I ragazzi di oggi insistono per avere grandi cambiamenti sociali, e non chiedono l’autorizzazione, li attuano da sé, non sono passivi. La storia cambia prospettiva, e questo è un buon messaggio da far arrivare ai giovani.” 

Jumanji: The Next Level, il final trailer con Dwayne Johnson

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Dwayne Johnson, Jack Black, Kevin Hart e Karen Gillan sono di nuovo i protagonisti nel final trailer di Jumanji: The Next Level. A due anni dall’uscita nelle sale di Jumanji: Benvenuti nella Giungla, reduce da uno straordinario successo al box office italiano e internazionale, i protagonisti del film si imbattono di nuovo nel celebre gioco apparso per la prima volta sul grande schermo nell’iconico film del 1995 con protagonista Robin Williams.

Diretto ancora una volta da Jake Kasdan, Jumanji: The Next Level arriva nelle sale a gennaio distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia. Completano il cast Danny Glover, Danny DeVito e Nick Jonas, che torna ad interpretare il ruolo di Jefferson “Idrovolante” McDonough,.

In Jumanji: The Next Level la gang è tornata ma il gioco è cambiato. Rientrati in Jumanji per salvare uno dei loro, i giocatori scoprono che nulla è come avevano previsto. Per sopravvivere al gioco più pericoloso del mondo i protagonisti dovranno affrontare zone sconosciute e inesplorate: dagli aridi deserti fino alle montagne innevate.

A-Force: 10 personaggi che vorremmo vedere nel film

Una scena della battaglia finale di Endgame mostrava riunite tutte le supereroine del MCU, in un’ipotetica formazione della A-Force. Già durante la promozione di Captain Marvel, primo titolo dell’universo Marvel ad avere una supereroina come protagonista, Brie Larson si era detta disposta al 100% a partecipare ad un progetto collettivo con le altre eroine, così come Tessa Thompson ed Evangeline Lilly si sono sempre mostrate entusiaste all’idea.

Dunque è possibile che quella scena abbia anticipato l’arrivo dell’A-Force al cinema? E se così fosse, quali personaggi ci piacerebbe vedere nel film?

Valchiria

Valchiria sarà anche la nuova regina di Asgard, e la rivedremo presto al fianco del dio del tuono e Jane Foster in Thor: Love and Thunder, ma è evidente che abbia un posto prenotato nell’eventuale film sull’A-Force. La stessa Tessa Thompson ha dichiarato che sarebbe entusiasta all’idea di lavorare con Brie Larson, anticipando i dettagli di una chiacchierata con Kevin Feige:

L’anno scorso, mentre facevamo attività stampa, si era parlato di un’ idea con Kevin Feige riguardo un cinecomic tutto al femminile, qualcosa del tipo A-Force, che avesse a che fare con tutte queste donne incredibili e di talento già esistenti nel MCU finalmente al lavoro da sole, egoisticamente. Quindi mi sono detta, perché non farlo? Magari combattendo i nemici perse nello spazio?“.

Wasp

Marvel Studios ANT-MAN AND THE WASP..Wasp/Hope van Dyne (Evangeline Lilly)..Photo: Film Frame..©Marvel Studios 2018

Evangeline Lilly ha dichiarato di non essere interessata ad uno standalone di Wasp, quindi l’occasione di rivederla in azione (oltre al terzo capitolo di Ant-Man già annunciato) potrebbe essere il film sulla A-Force, dando l’opportunità al personaggio di brillare come non aveva mai fatto prima nel franchise.

Nebula

nebula

Introdotta nel MCU Nebula grazie al franchise di Guardiani della Galassia, Nebula è tra i pochi personaggi ad aver avuto una sana evoluzione passando dall’essere la villain di turno e nemesi di Gamora al diventare una sorella protettiva ed eroina modello. Complessa e sfaccettata, sarebbe il membro perfetto per l’A-Force, film nel quale si potrebbe esplorare ancora di più il suo passato.

Shuri

Fino all’arrivo nelle sale di Black Panther il pubblico era certo di sapere chi fosse il solo e unico genio tecnologico del MCU: Tony Stark, miliardario, filantropo e mente brillante incontrastata del gruppo di supereroi del grande schermo. Tuttavia l’introduzione di Shuri, sorella adolescente di T’Challa, sembra aver scombinato le carte in tavola. Quindi perché lasciare fuori l’eroina da un eventuale film sull’A-Force? Il team ha bisogno di una mente brillante per affrontare le proprie battaglie…

Scarlet Witch

Scarlet Witch tornerà protagonista di WandaVision, la serie di Disney + in cui condividerà la scena con Visione, ma nulla esclude la possibilità di rivederla in azione in un altro film collettivo del MCU. In una recente intervista Elizabeth Olsen ha toccato l’argomento spiegando che “le persone adorano davvero questi personaggi. E credo che tutti gli uomini nei film Marvel abbiano svolto un lavoro brillante soddisfacendo molti desideri che il nostro pubblico aveva, perché sono divertenti e talentuosi. Le donne sono così, e dare loro più tempo sullo schermo, penso, avrebbe un impatto enorme, perché i fumetti non sono solo roba per ragazzi che vogliono guardare altri ragazzi al cinema“.

Mantis

Tantissimi personaggi del MCU si sono rivelati risorse imbattibili nel combattimento corpo a corpo, ma tra questi non figura sicuramente Mantis, lo strumento “empatico” dei Guardiani della Galassia in grado di esplorare i sentimenti degli avversari. Questo potere sarebbe alquanto utile per il futuro team di eroine, dove non manca la forza fisica (vedi Captain Marvel)…

Maria Hill

cobie smulders

L’addio di Vedova Nera al MCU (l’eroina tornerà al cinema, ma in un film prequel) potrebbe favorire l’ingresso in squadra di un’altra abilissima spia come Maria Hill, la seconda maggiore protagonista femminile introdotta nell’universo Marvel in The Avengers. Ricordiamo tutti l’incredibile inseguimento alle spalle di Loki, quindi speriamo di rivedere altri momenti del genere in futuro.

Okoye

Avengers: Endgame
Marvel Studios’ AVENGERS: INFINITY WAR..Okoye (Danai Gurira)..Photo: Film Frame..©Marvel Studios 2018

Come generale della Dora Milaje e capo dell’esercito del Wakanda, Okoye si è affermata come aiutante più fidato di Black Panther, oltre che eroina imprenscindibile per il MCU. Schietta, puntuale, abile nell’arte del combattimento e con un senso dell’umorismo delizioso, sarebbe l’elemento chiave di una squadra al femminile.

Gamora

Uccisa da Thanos su Vormir per ottenere la gemma dell’anima, Gamora è tornata in Avengers: Endgame combattendo insieme ai Vendicatori la battaglia finale contro il padre adottivo. Non è chiaro se la rivedremo nel terzo capitolo di Guardiani della Galassia o dove si trovi attualmente, ma la speranza è che venga inclusa in un altro film collettivo del MCU. Magari proprio quello sulla A-Force…

Captain Marvel

Ogni squadra ha bisogno di un leader carismatico e in grado di prendere sempre la decisione giusta. E chi meglio di Carol Danvers può assumersi questa responsabilità? È l’eroina più potente del MCU, ha affrontato nemici di qualsiasi portata, attraversato i decenni e lo spazio, combattuto contro Titani e alieni…E se l’A-Force chiama, Captain Marvel risponde.

Sicuramente è qualcosa a cui abbiamo pensato, ma non so se posso definirle discussioni vere e proprie” ha dichiarato Brie Larson“Posso dire che molte donne del cast dei Marvel Studios si sono avvicinate a Kevin spiegando che siamo insieme e che vorremmo farlo, ma davvero non ho idea di come andranno le cose in futuro. Non sono responsabile dei progetti Marvel, ma è qualcosa che ci appassiona e che amiamo, e sento che se un numero sufficiente di persone nel mondo ne parlasse o lo desiderasse quanto noi, forse succederà“.

Leggi anche – MCU: 10 crossover che vorremmo vedere al cinema

Fonte: Screenrant

Lady Gaga nel cast del nuovo film di Ridley Scott sul delitto Gucci

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Lady Gaga è ufficialmente entrata nel cast del nuovo film di Ridley Scott che racconterà il delitto di Maurizio Gucci, nipote del fondatore della casa di moda italiana. La cantante, che aveva esordito come protagonista lo scorso anno in A Star Is Born di Bradley Cooper, interpreterà Patrizia Reggiani, l’ex moglie della vittima, processata e condannata per aver orchestrato l’assassinio del marito nel 1995, scontando 18 anni di carcere prima di essere rilasciata nel 2016.

Riguardo la pellicola sull’omicidio Gucci, House of Gucci, sappiamo che verrà sceneggiata da Roberto Bentivegna basandosi sul libro di Sara Gay Forden The House of Gucci: A Sensational Story of Murder, Madness, Glamour and Greed.

Per Ridley Scott si tratterà del secondo progetto sviluppato dopo la recente fusione tra Fox e Disney insieme a The Last Duel, il film che vedrà protagonisti Matt Damon, Adam Driver, Jodie Comer e Ben Affleck. Adattamento cinematografico del romanzo di Eric Jager The Last Duel: A True Story of Trial by Combat in Medieval France, segue le vicende di due migliori amici e di una vendetta, con gli attori che interpreteranno rispettivamente il cavaliere normanno Jean de Carrouges e lo scudiero Jacques Le Gris, separati da una guerra e dalle accuse ai danni del secondo di aver violentato sua moglie Margerite de Carrouges. Nessuno però crede alla donna e il soldato farà appello al re di Francia per annullare la sentenza emessa dal conte Pierre d’Anencon. I due uomini dovranno combattere in un duello mortale il cui vincitore sarà sancito dalla volontà di Dio.

Fonte: Deadline

Spider-Man: Un Nuovo Universo 2, ecco la data di uscita

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8 aprile 2022: con un annuncio ufficiale diramato su Twitter la Sony Pictures ha confermato la data di uscita nelle sale di Spider-Man: Un Nuovo Universo 2, sequel del film d’animazione vincitore del premio oscar e acclamato dalla critica, oltre che incredibile successo al botteghino in tutto il mondo.

Da notare che la release del secondo capitolo ambientato nel multiverso dell’arrampicamuri  si pine esattamente tra quelle di due nuovi cinecomic targati Marvel Studios, ovvero Black Panther 2 (6 maggio 2022) e un altro titolo ancora da svelare (18 febbraio 2022).

Tantissime le domande intorno al film, soprattutto alla luce del recente accordo tra Disney e Sony sulla co-produzione di Spider-Man 3: quante possibilità ci sono, per i personaggi del MCU come il Peter Parker di Tom Holland, di entrare anche nell’universo animato e viceversa? Vedremo mai insieme sullo schermo gli Spidey di Tobey Maguire e Andrew Garfield?

https://twitter.com/SpiderVerse/status/1190373194374377472?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1190373194374377472&ref_url=https%3A%2F%2Fwww.cinemablend.com%2Fnews%2F2483678%2Fspider-man-into-the-spider-verse-2s-official-release-date-has-been-announced

Spider-Man: Un nuovo universo, in arrivo sequel e spin off al femminile

Spider-Man: Un Nuovo Universo racconta le vicende del teenager Miles Morales e delle infinite possibilità dello Ragno-Verso, dove più di una persona può indossare la maschera. Una visione fresca di un nuovo Universo Spider-Man con uno stile visivo innovativo e unico nel suo genere.

Il film è diretto da Bob Persichetti, Peter Ramsey, Rodney Rothman, con Shameik Moore e Jake Johnson. Uscita al cinema il 25 dicembre 2018. Durata 117 minuti. Distribuito da Warner Bros. Italia.

Il cast di doppiatori americano comprendere gli attori Shameik Moore, Jake Johnson, Mahershala Ali, Brian Tyree Henry, Lily Tomlin, Liev Schreiber, Luna Lauren Velez, Zoë Kravitz, Nicolas Cage.

Spider-Man: Un nuovo universo, la recensione

Ant-Man 3 è ufficialmente in sviluppo con Peyton Reed alla regia

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La notizia è confermata in esclusiva dall’Hollywood Reporter: i Marvel Studios sono al lavoro su Ant-Man 3 e Peyton Reed tornerà dietro la macchina da presa dopo aver diretto i primi due capitoli del franchise. Ovviamente è atteso nei panni di Scott Lang Paul Rudd, qui alla sua quinta partecipazione nell’universo cinematografico di Kevin Feige, mentre si ipotizza che anche Evangeline Lilly e Michael Douglas vestano ancora i panni di Hope Van Dyne aka Wasp e Hank Pym.

Non abbiamo ancora dettagli ufficiali sulla data di uscita del film, ma diverse fonti sostengono che il piano è quello di iniziare le riprese alla fine del 2020 o all’inizio del 2021 uscendo poi nelle sale nel 2022 dopo Doctor Strange in The Multiverse of Madness e Thor: Love and Thunder.

Ant-Man 3: un rumor rivela la data di uscita?

Vi ricordiamo che un recente rumor pubblicato da Charles Murphy su Twitter sosteneva che Ant-Man 3 era effettivamente in programma e che sarebbe sbarcato nei cinema il 29 Luglio 2022. Qualche settimana fa, nel profilo del New York Times dedicato a Paul Rudd, Feige aveva parlato del futuro dell’attore nel MCU lasciando intendere che ci fosse ancora molto da raccontare su Scott Lang nelle prossime fasi del MCU:

I pezzi degli scacchi sono stati disposti in modo preciso dopo Endgame“, aveva dichiarato il presidente dei Marvel Studios, “Gli eroi che sono fuori dal tabellone sono anche fuori dal quadro, mentre quelli che sono ancora dentro…beh, non si sai mai.

Questo significa che Ant-Man è ancora in gioco e che ora, con l’annuncio ufficiale del terzo capitolo standalone, ci sono ottime possibilità di rivederlo in azione nella Fase 4, in cui gli sceneggiatori potrebbero esplorare il rapporto tra Scott e Cassie, la figlia ormai adolescente ritrovata cinque anni dopo la Decimazione.

Fonte: THR

Patrick Stewart presenta Star Trek: Picard a Lucca Comics

“Non volevo tornare a essere Picard – esordisce così Patrick Stewart in occasione della presentazione di Star Trek: Picard al Lucca Comics and Games 2019 – Non perché avessi qualcosa contro il ruolo, ma perché dopo 178 episodi e 4 film avevo avuto l’impressione di aver dato tutto il possibile al personaggio.”

Sappiamo bene invece che l’attore ha poi accettato di riprendere il ruolo, ed ecco come si è convinto: “Le cose sono cambiate quando ho incontrato Alex Kurtzman, Akiva Goldsman e Michale Chabon, loro mi hanno raccontato cosa avrebbero voluto fare. Sono uscito dal nostro primo incontro chiedendo al mio agente di farmi mandare qualcosa di scritto che potessi leggere, in merito a quanto ci eravamo detti durante quell’incontro. Mi sono arrivate 35 pagine, ma non ero ancora convinto. Ho chiesto un nuovo incontro perché avevo una domanda, volevo chiedere loro quanto questo Picard sarebbe stato diverso da quello che conoscevamo prima. Loro mi hanno risposto che sarebbe stato completamente diverso, e io allora ho risposto di sì. Perché ho avuto l’impressione di affrontare un nuovo personaggio.”

In modo abbastanza sorprendente, Patrick Stewart ha anche colto l’occasione di commentare l’attualità dei temi trattati dalla serie, scagliando un accusa contro il governo inglese che vuole attuare la Brexit: “Per tutti noi era importante che Star Trek: Picard non solo raccontasse una storia di fantascienza, ma che avesse anche riferimenti al presente, al mondo di oggi. E il mondo di oggi è un casino. Quindi faremo riferimento al mondo contemporaneo, ma non temete, Boris Johnson e Donald Trump non sono presenti nella serie! Sono imbarazzato, umiliato e oltraggiato che il Regno Unito voglia uscire dall’Unione Europea.”

E, nonostante l’amore per il personaggio, sembra che Stewart non abbia troppo piacere ad indossare di nuovo la divisa, a meno che non si tratti di un evento importante: “Ho fatto molta resistenza ad entrare di nuovo in un’uniforme, anche perché quando incontriamo di nuovo Picard, lui è ormai esterno alla flotta, ma ci sono dei momenti in cui lo vediamo in uniforme, come durante l’incontro con Data. Ecco, in quelle occasioni il momento è di particolare potenza e rilevanza e l’uniforme ha un significato molto particolare.”

Ma prima di essere uomo di tv e cinema, Patrick Stewart è grande uomo di teatro, e la deformazione professionale non lascia scampo: “In tutta la mia carriera, e quest’anno sono 60 anni, sono sempre stato attratto da un gruppo, una compagnia di persone con cui lavorare, persone che volessero lavorare al meglio, dare il massimo e divertirsi. Da quando ho cominciato a lavorare a Next Generation, fino a oggi, ho sempre avuto l’abitudine di descrivere questi gruppi con cui lavoro degli ensamble in cui tutti lavoriamo insieme,  non solo il cast, ma anche la crew, tutti noi lavoriamo insieme. Perché il senso di Star Trek è proprio quello: comunità e unità.”

E da grande artista e persona squisita, Stewart non perde l’occasione per un’esibizione improvvisata:“Siamo tutti attori di teatro ed è una sofferenza per me non potermi alzare e recitare Shakespeare in questa bellissima sala. Anzi, chi può impedirmelo?” per declamare il monologo di Oberon in Una notte di mezza estate.

https://www.facebook.com/cinefilos.it/videos/578881662885258/

Star Trek: Picard debutterà il 24 gennaio 2020 su Amazon Prime Video.

The Witcher: i costumi in mostra al Lucca Comics 2019

Si intitola Le Vesti del Continente la piccola ma molto bella mostre dei costumi di The Witcher, installata nella Casermetta di San Pietro sotto le mura di Lucca, in occasione del Lucca Comics and Games 2019.

La serie, prodotto di punta di Netflix per la prossima stagione invernale (disponibile dal 20 dicembre), porta sullo schermo la saga di romanzi e videogiochi omonima e vede protagonista Henry Cavill.

Ecco gli scatti dalla mostra, dove sono in esposizione costumi, gioielli e armi di scena, oltre a bozzetti dei costumi stessi.

  the witcher

The Irishman: la conferenza stampa del London Film Festival

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Arriverà il 3, 4 e 5 novembre, nelle sale italiane, The Irishman, il nuovo film di Martin Scorsese che dal 27 dello stesso mese sarà invece disponibile su Netflix. Ecco di seguito alcuni momenti della conferenza stampa di presentazione del film, in occasione del London Film Festival all’inizio dell’autunno, in cui il regista e i due protagonisti, Robert De Niro e Al Pacino, parlano del film:

The Irishman, recensione del film di Martin Scorsese

Il film è stato scelto per aprire il New York Film Festival in attesa del debutto in sala e su Netflix e proiettata in anteprima alla Festa del cinema di Roma 2019. Protagonisti della pellicola, Robert De Niro, Al Pacino e Joe Pesci, in un’epica saga sulla criminalità organizzata nell’America del dopoguerra.

La storia è raccontata attraverso gli occhi del veterano della Seconda Guerra Mondiale, Frank Sheeran – imbroglione e sicario – che ha lavorato al fianco di alcune delle figure più importanti del 20° secolo: nel corso dei decenni, uno dei più grandi misteri irrisolti della storia americana, la scomparsa del leggendario sindacalista Jimmy Hoffa, ci accompagnerà in uno straordinario viaggio attraverso i segreti del crimine organizzato, i suoi meccanismi interni, le rivalità e le connessioni con la politica tradizionale.

Martin Scorsese su The Irishman, Netflix, la produzione a Hollywood e i cinecomic

Dampyr: svelato il first look del film al Lucca Comics 2019

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A un anno esatto dall’annuncio del film, sempre in occasione del Lucca Comics and Games, la Sergio Bonelli Editore ha ufficialmente annunciato il cast di Dampyr – il film, l’adattamento per il grande schermo del personaggio a fumetti inventato da  Mauro Boselli e Maurizio Colombo.

Si tratta del primo film della Bonelli Entertainment e del primo progetto del Bonelli Cinematic Universe, annunciato sempre nella stessa occasione, che, immaginiamo, vedrà schierati sul grande schermo tutti i personaggi Bonelli più amati di sempre, a partire proprio dal relativamente giovane Harlan, eroe riluttante protagonista delle pagine di Dampyr.

Al centro di Piazza Antelminelli, di fronte al padiglione Bonelli, è stato svelato un enorme cubo con i primi character poster del film, che raffigurato i tre “eroi” principali della storia: al centro Harlan, il Dampyr, che ha il volto di Wade Briggs (Please Like Me, Still Star-Crossed); alla sua destra Tesla, interpretata dall’attrice svedese Frida Gustavsson (Dröm); alla sinistra Kurjak, con il volto di Stuart Martin (I Medici, Crossing Lines). Un cast internazionale per una produzione che guarda a quel mercato, pur partendo da maestranze e PI made in Italy.

Nella stessa occasione, Michele Masiero, Direttore Editoriale di Sergio Bonelli Editore, ha affermato senza mezzi termini che, sebbene il pubblico sia abituato all’abbondante flusso di cinecomics che arrivano da Oltreoceano, questo è un passo davvero enorme per una produzione italiana.

Gli fa eco anche Nanni Cobretti (I 400 calci) che commenta la notizia: “Sono molto emozionato, perché se c’è qualcuno che in Italia ha il materiale per lavorare in questo universo è la Bonelli. Dampyr è una storia che si presta benissimo all’adattamento cinematografico, e sono contento che si tratti di un film di genere. È bello che si investa in questo genere di progetti, ma anche in storie di vampiri che rimettono al suo posto il mito della creatura, dopo il recente cambiamento della percezione del vampiro al cinema (da Twilight in poi).”

Presenti all’evento anche due degli sceneggiatori del film, Giovanni Masi e Mauro Uzzeo, che insieme ad Alberto Ostini hanno trasformato il linguaggio dei fumetti in quello del cinema. Uzzeo dà una precisa indicazione su quello che dovremo aspettarci dal film, ovvero un’alto livello di fedeltà ai personaggi del fumetto: “Nel momento in cui siamo stati chiamati a prendere parte al progetto, lavorando con tutto il gruppo capitanato da Vincenzo Sarno, Giovanni Mattioli, Antonio Navarra e Michele Masiero, il rispetto per il personaggio di Boselli e Colombo è stato totale. La volontà è quella di raccontare al cinema il cuore del personaggio, senza fargli perdere nessuna delle sue caratteristiche. Se siete lettori del fumetto, impazzirete per il film, perché ritroverete tutti gli aspetti del personaggio.”

Giovanni Masi aggiunge: “L’emozione è tantissima, Dampyr è un personaggio incredibile e sposo completamente l’opinione di Cobretti, sono molto contento di aver scritto un film su vampiri seri. Quello che arriverà dopo Dampyr è davvero tanto, dati i 70 anni di storia della Bonelli, ma non posso dire di più, altrimenti vengo licenziato! Ci vediamo al cinema.”

Oltre a Wade Briggs, Frida Gustavsson e Stuart Martin, al cast si aggiungono poi David Morrissey (Good Omens) come Gorka, Sebastian Croft (Il Trono di Spade) come Yuri, e Luke Roberts (300: Rise of an Empire) come Draka.

Come accennato, il film sarà fedele alle storie a fumetti e si basa sui primi due albi, è ambientato durante la Guerra dei Balcani all’inizio degli anni ’90. In questa occasione, conosciamo Harlan, un reietto e alcolizzato, tormentato da incubi che si aggira fra le campagne fingendo di essere un Dampyr, un essere metà umano e metà vampiro. Quando però degli autentici succhiasangue attaccano i soldati, il nostro si renderà conto che non è pura fantasia: lui è davvero un Dampyr!

A dirigere il film è stato chiamato Riccardo Chemello, esordiente che viene dalla pubblicità, mentre la sceneggiatura porta le firme di Giovanni Masi, Alberto Ostini e Mauro Uzzeo. I produttori sono Roberto Proia per Eagle Pictures, Vincenzo Sarno per Sergio Bonelli Editore, e Andrea Sgaravatti per Brandon Box. Nella crew, invece, troviamo il premio Oscar Giorgio Gregorini (Suicide Squad) come truccatore, Vladimir Furdik (Skyfall) come coreografo delle scene d’azione, Lubomik Misak (Il Trono di Spade) come coordinatore degli stunt, e Giovanni Castelnuovo (Wanted) come costumista.

Le riprese sono in svolgimento in Romania, e proseguiranno per 11 settimane. La prima data d’uscita annunciata per il film era il 23 gennaio 2020, ma sembra chiaro che a questo punto il film slitterà. Non si hanno ancora notizie certe in merito alla nuova pianificazione per l’uscita in sala.

Lucca Comics 2019: le foto dal padiglione Marvel Legends

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Anche quest’anno, il Lucca Comics and Games, ha dedicato uno dei suoi spazi alla serie di giochi Hasbro, Marvel Legends. Il padiglione, affollato di fan e visitatori, espone alcuni dei più begli esempi di statuine da collezione, oltre alla possibilità di ammirare ben tre statue a grandezza naturale degli eroi e personaggi Marvel al cinema.

In particolare, oltre ad un determinato Captain America che spunta da un angolo del padiglione brandendo il suo scudo, il centro del padiglione è dedicato alla possente statua dell’eroe del Marvel Cinematic Universe, Iron Man. Simbolicamente, di fronte a Tony Stark, è stata piazzata una possente statua di Thanos, con spada a doppia lama e Guanto dell’infinito, così come possiamo vederlo in Avengers: Endgame.

Nel padiglione c’era anche la possibilità di indossare il Guanto dell’Infinito, sia nella sua versione “originale” così come lo indossa Thanos, sia in quella adattata da Iron Man, nel finale di Endgame.

Ecco di seguito gli scatti:

Captain America: 10 cose che non sapevi sulla trilogia

Insieme a Iron Man e Thor, Captain America è l’unico personaggio del MCU ad aver ottenuto una trilogia solista, caratterizzata da tre film completamente diversi l’uno dall’altro. Più storico e classico il primo, thriller politico il secondo e avventura collettiva e ideologica il terzo, con una grande costante: l’arco narrativo di Steve Rogers e la sua crescita personale nel mondo moderno.

Ecco di seguito 10 cose che non sapevate del dietro le quinte della trilogia:

Chris Evans ha rifiutato la parte tre volte prima di accettare

captain america

Ebbene si: i produttori hanno chiesto tre volte a Chris Evans di interpretare Steve Rogers, ottenendo un si solo alla quarta offerta. Non che non amasse il personaggio, ma l’esposizione e la fama che sarebbero derivate unite all’ansia di ripetere il fallimento dei Fantastici 4 avevano spinto l’attore a rifiutare. Fortunatamente Robert Downey Jr. è intervenuto, convincendo il collega.

Occhio di Falco doveva essere in The Winter Soldier

Nelle prime bozze di Captain America: The Winter Soldier gli sceneggiatori aveva incluso la presenza di Occhio di Falco, concentrando la trama sul rapporto tra personaggi e S.H.I.E.L.D. e sul ritorno di Nick Fury, Natasha Romanoff e Maria Hill. Clint Barton avrebbe avrebbe combattuto contro Cap in un gioco di ruoli e schieramenti conforme al tono da thriller politico del film.

Chris Evans si è infortunato durante la scena dell’elicottero

Uno dei momenti più memorabili del MCU arriva in Captain America: Civil War quando Bucky sta scappando a bordo di un elicottero e Steve che corre per fermarlo affidandosi solamente alla forza dei suoi bicipiti. Sul set, per aumentare la realtà della scena, Chris Evans si è infortunato diventando oggetto di risate di Robert Downey Jr.

Diverse versioni del taccuino di Cap

In Captain America: The Winter Soldier, Steve Rogers tiene aggiornato un taccuino con l’ elenco di cose che ha perso negli ultimi 70 anni e che ora deve recuperare. Nella versione americana del film annota Star Wars, Star Trek, Nirvana, Thai food, Rocky, Rocky II e la colonna sonora di Trouble Man, ma negli altri paesi sono apparsi invece I Love Lucy, l’atterraggio sulla Luna, il Muro di Berlino, Steve Jobs e la discoteca, oppure Beatles, Sean Connery e Sherlock per il Regno Unito e la Ferrari e Roberto Benigni in quella italiana.

Wolverine e Magneto avrebbero avuto un cameo in Il primo vendicatore

hugh jackman

Wolverine e Magneto avrebbero avuto un cameo in Captain America: Il primo vendicatore nella versione originale della sceneggiatura, il primo come soldato e il secondo come un rifugiato rinchiuso in un campo di concentramento. Tuttavia, come potrete immaginare, i problemi di diritti con la Fox non hanno permesso nulla di tutto ciò.

I fratelli Russo hanno usato pochissima cgi

È facile, al giorno d’oggi, affidarsi agli effetti speciali per confezionare un ottimo blockbuster, tuttavia come dimostrato da Mad Max: Fury Road c’è ancora un altro modo per offrire al pubblico uno spettacolo entusiasmante. Lo sanno bene i fratelli Russo, che in Captain America: The Winter Soldier hanno usato pochissima CGI.

Il ruolo originale di Black Panther in Civil War

Captain America Civil War

Le prime bozze della sceneggiatura di Captain America: Civil War presentavano una versione molto meno rilevante di Black Panther e molte più scene con Spider-Man, preservando i dettagli sull’eroe per lo standalone in sviluppo. T’Challa non avrebbe nemmeno mostrato il suo costume nel film debuttando ufficialmente nel cinecomic l’anno successivo.

Stanley Tucci ha accettato il ruolo di Erskine per l’accento tedesco

In Captain America: Il primo vendicatore Stanley Tucci interpreta il Dr. Erskine, creatore del siero del supersoldato che ha reso Steve Rogers Captain America. E come dichiarato dall’attore, il ruolo è stato fortemente voluto perché gli avrebbe permesso di recitare con un accento tedesco.

The Wasp doveva essere in Civil War

All’inizio dello sviluppo di Captain America: Civil War, i fratelli Russo avevano preso in considerazione l’idea di includere Hope van Dyne aka Wasp nel film prima della sua futura avventura con Ant-Man nel sequel. Il ruolo si sarebbe ridotto ad un piccolo cameo, motivo che spinse la coppia di registi ad eliminarla dallo script.

I piani dei fratelli Russo per un terzo capitolo più “intimo”

Dopo aver firmato per dirigere anche il terzo film solista di Captain America, Anthony e Joe Russo presentarono allo studio un’idea molto più intimista e meno chiassosa di Captain America: Civil War come l’abbiamo vista al cinema, in cui sarebbero stati risolti i nodi di trama di The Winter Soldier, la complicata relazione tra Steve e Bucky e lo campino del Barone Zemo.

Leggi anche – Captain America: 10 cose che non sapevi sul costume

Fonte: Screenrant

Matrix: 10 dettagli che non avevi notato nel primo film

Come saprete il franchise di Matrix è pronto a tornare sul grande schermo con il quarto capitolo nel quale rivedremo Keanu Reeves e Carrie-Anne Moss. Lana e Lilly e Wachowski hanno lanciato la serie nel 1999, con un’idea cinematografica che ha avuto un impatto significativo a Hollywood nella concezione stessa di blockbuster, cambiando per sempre il volto del genere fantascientifico e segnando tappe fondamentali nel progresso del lavoro sugli effetti speciali.

Ma quanto sappiamo davvero del primo film? Ecco di seguito 10 interessanti retroscena:

Gemelli ovunque

Nella scena in cui Fiona Johnson (la donna con l’abito rosso) insegna a Neo a non distrarsi con tutto ciò che vede dentro Matrix è stata in realtà girata con tantissime coppie o terzetti di gemelli identici, proprio per suggerire l’idea di trovarsi all’interno di un programma.

Il cenno a The Prisoner

Uno degli show di fantascienza più folli di tutti i tempi, The Prisoner, andato in onda sulla BBC, aveva come protagonista un agente del governo che mentre lascia il suo appartamento a Londra, da drogato si sveglia in una riproduzione della casa in un luogo chiamato The Village. A questo dettaglio Matrix deve una piccola ispirazione, omaggiata dalle Wachowski in una scena del film.

I codici sulle finestre

Prima che Neo “si svegli”, di giorno vive la vita di un drone da ufficio, dove suo capo è probabilmente un agente e l’edificio in cui lavora viene chiamato MetaCortex. E come molti grattacieli nel mondo reale, anche quelli di Matrix hanno bisogno di un lavavetri, ma in pochi hanno notato che le gocce d’acqua che cadono somigliano al modello del codice Matrix…

Compiti a casa per il cast

Cosa è reale? Cosa si immagina? Che cos’è un fac-simile di un ricordo? Come può tutto questo essere utilizzato a tuo vantaggio o per realizzare un film avvincente? Matrix è ricco di riflessioni filosofiche e teorie, e sfortunatamente per il cast, c’è stato bisogno di ripassi accademici prima di immergersi nell’esperienza. Gli attori hanno dovuto infatti leggere libri su libri prima di girare una scena, tra cui Simulacra And Simulation, mostrato sullo scaffale di Neo.

A.B.Q.

Tantissimi ribelli nel corso degli anni hanno lasciato un segno nella storia ponendo domande e mettendo in discussione ogni concetto; lo stesso accade nell’universo di Matrix, dove i personaggi mettono persino in dubbio la propria realtà, come Neo. Ma sapevate che Keanu Reeves aveva circa 80 battute per la prima metà del film e poco più della metà erano domande?

La controfigura di Keanu Reeves ha “creato” John Wick

John Wick 3

Ecco un aneddoto divertente che in pochi conosceranno: Keanu Reeves ha eseguito la maggior parte delle sue acrobazie in Matrix, ma il contributo della sua controfigura Chad Stahelski è stato determinante. Lo stuntman ha poi creato, scritto e diretto l’attore nel franchise di John Wick, fungendo da ispirazione per l’intero progetto.

“I’m beginning to see the light”

Il jazz di Duke Ellington ed Ella Fitzgerald è onnipresente nella trilogia di Matrix, ma le note del duo vengono ascoltate per la prima volta quando Neo appare davanti all’oracolo e vede letteralmente la luce rendendosi conto di tutto ciò di cui è capace. “I’m beginning to see the light” è stato quindi un vero e proprio avvertimento…

Sushi

Se riesci a decifrare il codice reale che vediamo in tutto il film, allora potrai imparare a cucinare un ottimo sushi. Ebbene si: la pioggia digitale diventata ormai iconica è stata creata dallo scenografo Simon Whitely, e tra gli easter egg c’è una ricetta giapponese suggerita da sua moglie.

Fluidità di genere

All’epoca dell’uscita di Matrix le sorelle Wachowki erano ancora Larry e Andy, mentre ora sono conosciuti come Lana e Lilly, e già nel primo film un personaggio raccontava questo senso di accettazione del genere e della fluidità: Switch. Nella realtà di Matrix puoi essere davvero qualsiasi cosa e chiunque tu voglia.

Incidenti

Quando si stava allenando per il film originale, Keanu Reeves si era rotto la colonna vertebrale e il collo, tuttavia ha continuato il suo lavoro indossando un tutore durante le sue sessioni di prova. Praticamente un supereroe senza superpoteri duro a morire!

Leggi anche – Matrix 4: Lana Wachowski dirigerà il film, tornano Keanu Reeves e Carrie-Anne Moss

Fonte: Screenrant

Wonder Woman 1984: la descrizione di una scena con Steve Trevor

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Un footage inedito di Wonder Woman 1984 è stato mostrato pochi giorni fa dalla WarnerMedia durante la presentazione di HBO Max e da quanto riportato da IGN, la scena mostrava insieme Diana Prince e il “redivivo” Steve Trevor. Nella clip lo spettatore si ritrova catapultato in quella che sembra una visione onirica, con l’eroina del titolo interpretata da Gal Gadot vestita con un etereo abito bianco mentre passeggia di fronte al monumento di Trevor costruito a Washington DC.

Posso quasi vederlo, come un bellissimo sogno“, dirà Diana allungando la mano per toccare il viso dell’amato. Subito dopo il trailer si sposta su un’altra scena ambientata all’interno della Casa Bianca, dove si sta consumando un’accesa battaglia: è qui che Wonder Woman indossa la sua nuova armatura, già ammirata nei poster promozionali, per difendere se stessa e…Steve.

L’amazzone fa sfoggio del suo lazo per trattenere gli avversari, e di una pistola contro gli altri. Ovviamente la presenza di Trevor potrebbe suggerire che il personaggio non comparirà solo in forma di sogno, ma in carne e ossa.

Wonder Woman 1984: nuovi dettagli sulla trama e i misteriosi personaggi

Vi ricordiamo che Wonder Woman 1984 uscirà il 6 giugno 2020. Il film è stato definito dal produttore Charles Roven un sequel “inusuale“, che poterà in scena lo stesso personaggio grazie al lavoro dello stesso team creativo e che seguirà gli eventi del precedente capitolo, ma che i fan non dovrebbero aspettarsi un seguito tradizionale definendolo “la prossima iterazione della supereroina”.

Il film racconterà un lasso di tempo completamente diverso e lo spettatore avrà solo un assaggio di ciò che che Diana ha fatto o affrontato negli anni intermedi. Abbiamo cercato di mettere insieme una storia del tutto diversa che potesse rispettare le stesse emozioni del passato, portare un sacco di umorismo e molta azione coraggiosa. E soprattutto, toccare le corde del cuore.

L’ordine cronologico del personaggio è stato già rimescolato, essendo stata introdotta nell’era contemporanea di Batman v Superman: Dawn of Justice per poi tornare al vecchio secolo con Wonder Woman. Il sequel vedrà ancora Gal Gadot nei panni di Diana Prince opposta a Kristen Wiig, scelta per interpretare la villain Cheetah. Nel cast figureranno anche Chris Pine (volto del redidivo Steve Trevor) e Pedro Pascal.

Fonte: CBR

Moon Knight: Stained Glass Scarlet sarà uno dei villain della serie?

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Arrivano nuove indiscrezioni su Moon Knight, la serie attualmente in sviluppo destinata alla piattaforma streaming di Disney + e dedicata appunto all’alter ego di Marc Spector, il personaggio dei fumetti creato da Doug Moench e Don Perlin. Secondo quanto riportato  dal sito MCU Cosmic infatti, Stained Glass Scarlet (Scarlet Fasinera) sarà uno degli antagonisti dello show.

Ex suora diventata una vigilante dopo essere stata costretta a uccidere il figlio criminale, Scarlet viene addestrata nell’arte del combattimento durante il periodo trascorso a lavorare come guardia in un carcere femminile. La sua infanzia non è stata delle più felici: subisce gli abusi del padre, poi ucciso dando fuoco al letto con una sigaretta, e per questo crimine considerato un incidente viene affidata agli zii che migliorano le condizioni della sua vita. Più tardi conosce e sposa Vince Fasinera, anche lui criminale, che la maltratta proprio come aveva fatto suo padre. Da quell’unione nasce un figlio, Joseph, detto “Mad Dog” Fasinera.

Sebbene il sito sia sempre stato una fonte abbastanza attendibile, vi invitiamo a prendere la notizia con la dovuta cautela. Se così fosse, la serie assumerebbe dei contorni intriganti introducendo nel MCU personaggi inediti con alle spalle storie interessanti da raccontare.

Moon Knight: 9 attori perfetti per il personaggio

Qualche settimana fa era stato Geeks WorldWide a suggerire che i Marvel Studios fossero in cerca di un attore “alla Zac Efron” per il ruolo di Moon Knight, preferibilmente di origini israeliane.

Non è la prima volta che il nome di Efron viene avvicinato ad una produzione Marvel, essendo stato in lizza per interpretare Ikaris in Gli Eterni (la scelta è poi ricaduta su Richard Madden), senza contare che la star di High School Musical e Baywatch rientra perfettamente nelle caratteristiche descritte (ha origini ebraiche).

Per quanto riguarda le sue origini nei fumetti, Marc Spector diventa un mercenario per conto di Raoul Bushman in Egitto, e si unisce ad un gruppo formato dal dottor Peter Alraune e da sua figlia Marlene. Durante quella spedizione, nella quale viene ritrovata la statua del dio egiziano Khonshu, Bushman uccide il dr. Alraune e Spector viene lasciato in fin di vita nel deserto. Qui viene raccolto dagli egiziani e portato al cospetto della statua del Dio che gli appare in sogno chiedendogli di diventare il suo missionario sulla Terra.

Fonte: MCU Cosmic (via CBM)

The Falcon and The Winter Soldier: iniziate le riprese della serie

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Sono ufficialmente iniziate le riprese di The Falcon e The Winter Soldier, la serie che segna l’espansione dell’universo dei Marvel Studios sulla piattaforma streming di Disney + a partire dal prossimo anno con alcuni prodotti originali, tra cui questo titolo e gli show dedicati a Scarlet Witch e Visione, Loki e Occhio di Falco.

I personaggi di Sam Wilson e Bucky Barnes saranno interpretati rispettivamente da Anthony Mackie e Sebastian Stan, e nel cast sono previsti i ritorni di due volti noti del MCU, ovvero Daniel Bruhl, che ha vestito i panni del Barone Zemo in Captain America: Civil War, e Emily VanCamp, Sharon Carter in Captain America: The Winter Soldier e Civil War.

Di seguito trovate il primo scatto dal set, pubblicato da uno dei produttori Malcolm Spellman.

https://www.instagram.com/p/B4THlL9poBj/

Marvel Studios: tutte le serie in arrivo su Disney +

Per quanto concerne la serie di The Falcon and The Winter Soldier, il lancio è fissato in autunno 2020 e Kari Skogland (The Handmaid’s Tale, Penny Dreadful, Boardwalk Empire, The Killing, The Walking Dead, Fear the Walking Dead, Under the Dome, Vikings, The Americans, House of Cards e The Punisher) dirigerà tutti i sei episodi.

Probabile, visti gli esiti di Avengers: Endgame, che lo show si concentrerà sulla dinamica  del rapporto tra le due figure più vicine a Captain America (nonché suoi eredi) e sulle imprese dei supereroi per garantire la sicurezza mondiale.

Halloween Kills: primo video dal set con Jamie Lee Curtis

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È Jamie Lee Curtis a condividere su Twitter un video direttamente dal set di Halloween Kills, primo dei due nuovi film annunciati dalla Universal dopo il successo del capitolo (250 i milioni di dollari incassati) uscito nel 2018 diretto da David Gordon Green. La clip ci mostra alcuni scorci delle scenografie di Haddonfield, con gli abitanti della città pronti per un altro terrificante incontro mortale con The Boogeyman.

Anche Judy Greer e Andi Matichak torneranno nei panni dei rispettivi personaggi come il regista, confermato dietro la macchina da presa per entrambi i titoli. La release è invece fissata al 16 ottobre 2020, mentre per Halloween Ends ci toccherà attendere il 15 ottobre 2021.

Vi ricordiamo che Halloween, sequel diretto de La notte delle streghe del 1978, si concludeva con la cattura di Michael Myers da parte delle tre donne Strode (Laurie, la figlia Karen e la nipote Allyson) e l’esplosione del seminterrato dove l’assassino era stato rinchiuso con una trappola.

Halloween, la recensione del film di David Gordon Green

Jamie Lee Curtis ha interpretato ancora l’iconico ruolo di Laurie Strode, giungendo allo scontro finale con Michael Myers, l’uomo mascherato che le ha dato la caccia da quando era sfuggita per un soffio alla carneficina della notte di Halloween avvenuta quattro decenni prima.

Il Maestro dell’horror John Carpenter è stato produttore esecutivo e consulente creativo di questo capitolo, e ha unito le forze con il produttore leader della cinematografia horror contemporanea, Jason Blum (Get Out, Split, The Purge, Paranormal Activity). Ispirato da un classico di Carpenter, i registi David Gordon Green e Danny McBride hanno creato una storia che apre una nuova strada rispetto agli eventi del film-pietra miliare del 1978, e Green ne firma anche la regia.