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Star Wars: ci saranno serie su Boba Fett, Lando, Ahsoka e la presenza di Hayden Christensen

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L’assemblea degli investitori Disney è stata testimone di molti annunci, nella serata italiana di mercoledì 10 dicembre 2020. Lo Studio ha annunciato non solo una nuova divisione che sarà dedicata a film più adulti, Star, ma anche una serie di novità seriali, sotto i marchi di Star Wars e Marvel.

In particolare, l’universo di Star Wars si arricchisce di nuove serie, in particolare una dedicata a Boba Fett il mandaloriano, e l’altra dedicata ad Ahsoka Tano e ‘Rangers of the New Republic’. Ci sarà anche una serie dedicata a Lando Calrissian, ma soprattutto, arriva tramite Deadline la conferma che Hayden Christensen tornerà nell’universo di Star Wars nei panni di Darth Vader, nella serie dedicata a Obi Wan-Kenobi già confermata.

Infine, il report di Deadline parla anche di una serie su Cassian Andor, con Diego Luna, tanto vociferata e ora finalmente ufficializzata.

Disney+: 20 serie Marvel e Star Wars e Star, canale per adulti, nel futuro della piattaforma

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Disney ha rivelato i primi dettagli sul lancio internazionale del servizio di streaming di intrattenimento generale Star. Il servizio verrà lanciato come componente di marca sulla sua piattaforma Disney + in Europa, Canada, Australia, Nuova Zelanda e Singapore il 23 febbraio 2021. La società aumenterà il prezzo del servizio Disney + per riflettere questo arricchimento dell’offerta. L’abbonamento arriverà a € 8,99 nell’Europa continentale, con un “aggiustamento simile” in altri mercati.

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Rebecca Campbell, Presidente, Operazioni internazionali e Direct-to-Consumer di The Walt Disney Company ha fatto l’annuncio come parte della sua presentazione agli investitori.

Ha detto che il servizio includerà serie TV e film di Disney Television Studios e FX, nonché altre aggiunte dalla sua libreria Disney. “Aggiungerà una ricca raccolta dei nostri migliori film e serie di intrattenimento generale originali”.

Inoltre, la Disney aumenterà enormemente il volume delle serie Marvel e Star Wars sul suo servizio di streaming Disney +.

Kareem Daniel, Presidente Media and Entertainment Distribution per The Walt Disney Company, ha rivelato che la piattaforma lancerà “approssimativamente” 10 serie Marvel, 10 serie Star Wars e 15 serie live-action, d’animazione e Pixar nel corso del nei prossimi anni. “Con questi originali Disney +, insieme alle uscite cinematografiche e ai titoli della libreria, aggiungeremo qualcosa di nuovo al servizio ogni settimana”, ha detto.

Sembra proprio che il futuro di Disney+ sarà davvero ricco di novità che andranno ad alimentare i franchise sotto all’ombrello della Casa di Topolino.

Riverdale 5: trailer della nuova stagione

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Riverdale 5: trailer della nuova stagione

Il network americano The CW dopo i primi poster ufficiali ha diffuso il trailer di Riverdale 5, l’attesissima quinta stagione della serie Riverdale creata da Roberto Aguirre-Sacasa.

Riverdale 5

Riverdale 5 è la quinta stagione della serie tv Riverdale sviluppata dal direttore creativo di Archie Comics, Roberto Aguirre-Sacasa per il network americana The CW.

In Riverdale 5 protagonisti sono i personaggi Archibald “Archie” Andrews (stagione 1-in corso), interpretato da K. J. Apa. Giovane studente di Riverdale che cerca di seguire la sua passione musicale senza deludere il padre allo stesso tempo. Elizabeth “Betty” Cooper (stagione 1-in corso), interpretata da Lili Reinhart.  Veronica Lodge (stagione 1-in corso), interpretata da Camila Mendes. Sofisticata e audace ragazza appena trasferitasi da New York con la madre dopo che uno scandalo finanziario ha travolto la sua famiglia. Jughead Jones (stagione 1-in corso), interpretato da Cole Sprouse. Migliore amico di Archie, intelligente e che indossa sempre un cappello grigio. Hermione Lodge (stagione 1-in corso), interpretata da Marisol Nichols. Madre di Veronica, con la quale si è appena trasferita in città dopo l’arresto del marito Hiram Lodge, al centro di uno scandalo finanziario. Cheryl Blossom (stagione 1-in corso), interpretata da Madelaine Petsch. Sorella gemella di Jason, è una ragazza ricca e manipolatrice, tra le più popolari della città. Josie McCoy (stagione 1-in corso), interpretata da Ashleigh Murray. Una delle studenti della città, nonché cantante del gruppo Josie and the Pussycats. Figlia del sindaco. Alice Cooper (stagione 1-in corso), interpretata da Mädchen Amick. Madre di Betty ed editrice del giornale locale della città. Hiram Lodge (stagione 2-in corso), interpretato da Mark Consuelos.

Io sono nessuno, trailer del film con Bob Odenkirk

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Io sono nessuno, trailer del film con Bob Odenkirk

Il vincitore dell’Emmy Bob Odenkirk (Better Call Saul, The Post, Nebraska) è protagonista di Io sono nessuno, in cui interpreta Hutch Mansell, un padre sottovalutato e un marito trascurato, che prende le umiliazioni della vita in faccia, senza mai respingerle. Un signor nessuno.

Quando una notte due ladri entrano nella sua casa di periferia, Hutch si rifiuta di difendere se stesso e la sua famiglia, sperando di prevenire una violenza maggiore. Suo figlio adolescente Blake (Gage Munroe, The Shack), rimane deluso da lui, e sua moglie Becca (Connie Nielsen, Wonder Woman) sembra volerlo tenere sempre più lontano.

Le conseguenze dell’incidente si scontrano con la rabbia ribollente di Hutch, innescando istinti dormienti e spingendolo verso un percorso brutale che farà emergere oscuri segreti e abilità letali. In un turbine di pugni, sparatorie e stridore di pneumatici, Hutch dovrà salvare la sua famiglia da un pericoloso avversario (il popolare attore russo Aleksey Serebryakov, Amazon’s McMafia) e assicurarsi che non sarà mai più trattato come un “nessuno” qualunque.

Io sono nessuno è diretto dall’acclamato regista Ilya Naishuller (Hardcore Henry), da una sceneggiatura di Derek Kolstad, l’architetto narrativo della serie di John Wick, con la partecipazione del leggendario vincitore dell’Emmy Christopher Lloyd nel ruolo del padre di Hutch e dell’eclettico attore e musicista RZA nel ruolo del fratello di Hutch, il cui talento nascosto aiuta Hutch nella sua ricerca di vendetta.

Il film è prodotto da Kelly McCormick e David Leitch, i creatori dello spinoff di Fast & Furious, Hobbs & Shaw, di Deadpool 2 e di Atomica Bionda, con la loro società 87North, da Braden Aftergood (Hell or High Water, Wind River) per la Eighty Two Films, e da Bob Odenkirk e Marc Provissiero (Hulu’s PEN15) per la Odenkirk Provissiero Entertainment. I produttori esecutivi sono Derek Kolstad, Marc S. Fischer e Tobey Maguire.

The 48 Hour Film Project Italia: una giuria di Professionisti per la 14° edizione

Sono editor, registi, direttori della fotografia e del suono, scenografi, sceneggiatori, parrucchieri, costumisti, compositori, sono il “dietro le quinte”, le cosiddette maestranze,  ma senza le quali la magia del cinema non sarebbe mai possibile.  Sono  i nomi dei professionisti del cinema nostrano che quest’anno compongono la giuria della 14° edizione del The 48 Hour Film Project Italia.

Nonostante il momento così delicato che stiamo vivendo, in particolare per il mondo dei lavoratori in campo artistico, undici grandi professionisti tra cui il noto cantante e compositore dei Jethro Tull, Ian Anderson, hanno deciso di sostenere il progetto The 48 Hour Film Project Italia, accompagnando in questa iniziativa i partecipanti che credono ancora nella bellezza e nella vitalità del cinema.

Un segnale importante di vicinanza  per una delle fasce più colpite dalla situazione emergenziale attuale, ma anche un messaggio positivo e rassicurante per le giovani generazioni che vogliono guarda con grinta e passione al futuro del cinema.

A comporre la giuria:

Aldo Iuliano, regista di Penalty, corto candidato agli Oscar nel 2017,  di Space Monkeys, in uscita prossimamente

Chiara Balducci, scenografa dei grandi successi di Paolo Genovese e Alessandro Siani per cui sta lavorando anche ai loro prossimi film in uscita

Gianni Vezzosi, editor di Veloce come il vento, Il primo re, Smetto quando voglio

Daria d’Antonio,  direttrice della fotografia di La mano di Dio (il prossimo film di Paolo Sorrentino)

Giacomo Giubilini, consulente Rai per le opere cinematografiche e sceneggiatore

Simone Chiossi, sound designer e supervisor di L’ombra di Caravaggio, Favolacce

Grazia Materia costumista di grande esperienza del cinema italiano, tra i maggiori successi citiamo Tutta colpa di Freud e Perfetti sconosciuti di Paolo Genovese;

Pino Pellegrino,  casting director italiano. Primo Nastro d’argento nel 2014 con “Allacciate le cinture” di Ferzan Özpetek

Adel Saada, acconciatore tra i più richiesti del cinema italiano

Roberto Cacciapaglia compositore e pianista italiano, tra le sue collaborazioni con il cinema ricordiamo 11 Settembre 1683 di Renzo Martinelli con Con F. Murray Abraham

Ian Anderson, polistrumentista e leader della iconica band dei Jethro Tull.

Per la terza fase, dal 7 all’11 dicembre, i cortometraggi realizzati durante il weekend del concorso (4-6 dicembre), saranno visibili a tutti i partecipanti e i curiosi attraverso un apposito link.

L’11 dicembre si procede con la quarta fase: la proiezione dei migliori cortometraggi provenienti da tutto il mondo e l’assegnazione dei premi collaterali ai partecipanti dell’edizione italiana, si svolgerà in streaming dalle 21.00 alle 23.00

I giurati seguiranno i partecipanti in ogni momento del progetto, supportandoli ad ogni check point, fino alla serata di premiazione, il 17 dicembre, quinta e ultima fase del progetto, dalle 21.00 alle 23.30 in diretta streaming, quando assegneranno infine i 14 premi principali.

The 48 Hour Film Project Italia

The 48 Hour Film Project Italia è curato e organizzato da Le Bestevem è un’associazione culturale operante nel settore artistico e audiovisivo, impegnata nella ricerca di nuovi modelli di ideazione, produzione e distribuzione audiovisiva. Le Bestevem curano la comunicazione (online e offline), la promozione e l’organizzazione di eventi in ambito artistico, nonché la produzione di opere audiovisive di vario genere. È formata da tre donne che mettono in gioco il meglio di loro: “The best of them”: Eva Basteiro, Tania Innamorati ed Ester Stigliano

Dalle ultime edizioni The 48 Hour Film Project Italia  ha raccolto numeri di adesioni e partecipazioni straordinari: oltre 400 mila partecipanti da tutto il mondo per più di 30mila cortometraggi realizzati. Risultati incredibili per un progetto autonomo e indipendente che ha fatto della valorizzazione dei giovani talenti nel mondo della produzione cinematografica la sua nobile missione.

The Midnight Sky: trailer finale del film diretto e con George Clooney

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Dopo le foto ufficiali e il primo trailer, Netflix ha diffuso il trailer finale di The Midnight Sky, l’atteso nuovo film diretto e interpretato da George Clooney in arrivo sulla piattaforma streaming dal prossimo 23 dicembre 2020.

Basato sul libro di Lily Brooks-Dalton, adattato per il cinema da Mark L. Smith The Midnight Sky debutterà in streaming su Netflix nel dicembre del 2020.  La pellicola racconta uno scegnario post-apocalittico e segue Augustine (George Clooney), uno scienziato solitario nell’Artide che cerca di impedire a Sully (Felicity Jones) e ai suoi colleghi astronauti di rientrare sulla Terra, colpita da una misteriosa catastrofe globale. Clooney dirige l’adattamento dell’acclamato romanzo di Lily Brooks-Dalton La distanza tra le stelle, e lo interpreta a fianco di David Oyelowo, Kyle Chandler, Demián Bichir e Tiffany Boone.

Spider-Man 3: le lezioni che dovrebbe imparare da Un Nuovo Universo

Internet è letteralmente esploso alla notizia che Alfred Molina tornerà nei panni di Doctor Octopus nello Spider-Man 3 del MCU; notizia che è stata accompagnata da un’altra ancora più eccitante: anche Tobey Maguire e Andrew Garfield riprenderanno le loro rispettive iterazioni dell’Uomo Ragno. È palese, dunque, che il Multiverso verrà ufficialmente esplorato in Spider-Man 3.

Questa non sarà la prima volta che il pubblico “interagisce” con il concetto di Multiverso. Solo due anni fa, Sony rilasciava una delle migliori rappresentazioni della storia dell’Uomo Ragno sul grande schermo, Spider-Man: Un Nuovo Universo, nonostante anche quel film presenti alcuni difetti. Screen Rant ha raccolto tutto ciò che Spider-Man 3 dovrebbe “imparare” da Un Nuovo Universo e tutti gli errori commessi nel film premio Oscar che, invece, dovrebbe “evitare”.

La backstory di ogni Spider-Man

Tobey Maguire fisicoLa backstory ripetuta non è stato un problema in Spider-Man: Un Nuovo Universo. Semmai, con il fatto che ogni versione di Spider-Man avesse una storia simile, ha contribuito ad esaltare il lato comico del film. Detto questo, l’imminente Spider-Man 3 dovrebbe evitare di entrare nei dettagli della storia di ogni iterazione dell’Uomo Ragno. 

C’è un motivo per cui i film di Spider-Man del MCU non includevano – ad esempio – lo zio Ben: perché era stato mostrato ben due volte nelle versioni precedenti. Tuttavia, il film può beneficiare di un aggiornamento sulla vita di ognuno dei “diversi” Peter Parker per rispondere – forse – ad alcune domande irrisolte.

Supereroi con poteri simili

Sebbene l’idea di avere universi diversi di Peter Parker sia fantastica, il Multiverso non dovrebbe limitarsi a questo. I fan sanno che esiste più di una versione di Spider-Man (e di Spider-Woman) oltre a quella di Peter Parker. L’introduzione di diversi supereroi alimentati dai medesimi poteri ha funzionato per Un Nuovo Universo, aggiungendo personaggi diversi ed espandendo i contenuti del fumetto originale.

Allo stesso modo, Spider-Man 3 potrebbe trarre vantaggio dall’aggiunta di più eroi oltre al “semplice” Spider-Man di Peter Parker. L’Uomo Ragno del MCU ha già accennato all’esistenza di Miles Morales nel suo universo, quando Spider-Man ha incontrato suo zio, Aaron Davis. È quindi solo una questione di tempo prima che la Marvel introduca diverse versioni dell’arrampicamuri per seguire le orme di Un Nuovo Universo.

Mettere da parte supereroi con poteri simili

Uno dei pochi difetti riscontrati in Un Nuovo Universo è stata la mancanza di un vero arco narrativo per gli altri eroi con poteri simili a quello di Spidey, come Spider-Ham e Spider-Man Noir. In particolare, Spider-Ham è servito soltanto come spalla comica, cosa che ha drasticamente minato lo sviluppo del suo personaggio.

Se diversi universi di Spider-Man dovessero essere realmente presenti in Spider-Man 3, non potrebbero certamente servire soltanto come semplici elementi decorativi. Una versione live-action dello Spider-Verse non avrà probabilmente abbastanza tempo a disposizione per presentare tutte le varie versioni di Spider-Man. Si spera, quindi, che questo problema venga arginato rendano giustizia al ritratto di ogni singola iterazione.

L’introduzione dei Sinistri Sei

Sorprendentemente, Un Nuovo Universo ha incanalato persino i Sinistri Sei nella sua trama. La posta in gioco era alta, soprattutto per Kingpin, che aveva bisogno di altri supercriminali che lo aiutassero nella sua causa. Al momento, solo due cattivi sono stati confermati in Spider-Man 3: Electro e Doctor Octopus.

Tuttavia, saranno probabilmente presenti più supercriminali, per cui il film seguirà una proprio storyline per quanto riguarda i Sinistri Sei. Se Avvoltoio riapparirà nel sequel è ancora in forse. Tuttavia, il film potrebbe anche riportare altri supercriminali delle serie precedenti, come Green Goblin e Sandman.

Backstory e motivazioni dei villain limitate

Sebbene il cattivo principale, Kingpin, avesse una discreta storia passata ed un motivo legittimo in Un Nuovo Universo, c’erano ben pochi retroscena e motivazioni da parte degli altri membri dei Sinistri Sei per renderli dei formidabili supercriminali. L’unico altro villain il cui arco narrativo si era avvicinato a quello di un personaggio davvero ben sviluppato era Prowler, ma la sua motivazione per unirsi ai Sei Sinistri non è mai stata completamente esplorata.

Di conseguenza, non si può negare che il MCU soffra di un problema con i suoi cattivi, sebbene i film di Spider-Man siano sempre riusciti a cavarsela bene con la caratterizzazione dei villain. Tuttavia, sarà una sfida per la Marvel sviluppare più cattivi nella stessa storia e rispondere a varie domande spinose, del tipo: come ha fatto Octopus a sopravvivere? Come fanno i cattivi ad essere trasportati attraverso il Multiverso?

Un riferimento al “Pointing Meme”

Ovviamente, anche Spider-Man 3 deve avere la sua spolverata di commedia e la sua dose di umorismo. La commedia si adatta bene alla natura giovane e innocente di Spider-Man in quanto supereroe. Sebbene la Marvel stia sicuramente pensando a tutta una serie di momenti divertenti da aggiungere al film, c’è un riferimento che i fan sperano di vedere.

Un Nuovo Universo è riuscito a rendere giustizia in tal senso, rielaborando la sua versione del meme “Pointing” di Spider-Man con Spider-Man 2099, dando vita ad una delle scene più memorabili del film. Ora, i fan sperano che una versione live-action di quella scena appaia in Spider-Man 3 per far ridere il pubblico a crepapelle.

I buchi di trama del Multiverso

Anche se Un Nuovo Universo ha gestito bene il concetto del Multiverso, ci sono stati comunque alcuni buchi di trama. Dato che il Multiverso era instabile, la maggior parte degli eroi con poteri simili a quelli di Spider-Man presentava dei problemi tecnici. Tuttavia, Spider-Gwen è stata l’unica che non ha avuto problemi, lasciando numerose domande sul perché rappresentasse l’eccezione.

Sebbene la rappresentazione del Multiverso sembri sorprendente sulla carta, è anche scientificamente complicata. Nel tentativo di spiegare il Multiverso, sarebbe necessario raccontare quanta più scienza possibile sul Multiverso per dare un senso al concetto stesso. La risposta potrebbe essere Doctor Strange, che ha una grandissima esperienza nella comprensione della scienza e ha la mente necessaria per spiegare le cause del Multiverso.

Il senso di ragno simultaneo

Oltre al “Pointing Meme” di Spider-Man, Un Nuovo Universo ha avuto un altro grande momento: il senso di ragno che colpiva i vari Spidey contemporaneamente. Ha aggiunto una componente comica al film e ha ulteriormente illustrato come gli eroi alimentati dagli stessi poteri siano molto simili tra loro. Fortunatamente per lo Spider-Man di Tom Holland, il suo senso ragno è un potere in crescita e in via di sviluppo, che ha iniziato a diventare avanzato soltanto in Spider-Man: Far From Home.

Per quanto riguarda le altre versioni di Maguire e Garfield, i loro sensi di ragno esistono già. Si spera di poter ottenere un momento simile, in cui tutti i sensi di Spider-Man sono attivi contemporaneamente; magari potrebbe diventare un espediente della trama per localizzare ogni versione di Spider-Man…

Zia May “come” Alfred Pennyworth

marvel fase 4Durante la visione di Un Nuovo Universo, è stata una sorpresa che Zia May abbia sostenuto le responsabilità di Peter Parker come Spider-Man senza alcuna esitazione. In un certo senso, si è mostrata come una sorta di “Alfred Pennyworth” della Marvel. Anche se questo è stato piuttosto interessante, va anche contro tutto ciò che sappiamo sul pesonaggio.

Nei film live-action, la zia May del MCU è l’unica zia May del cinema che abbia mai saputo del segreto di suo nipote. Come la versione animata, anche lei dimostra la sua approvazione nei confronti della vita “segreta” del nipote. Tuttavia, è improbabile che zia May diventi proprio come Alfred, dato che il suo Peter Parker è ancora giovane; trovarsi a suo agio con la lotta al crimine di suo nipote potrebbe non essere la strada giusta da percorrere.

La colonna sonora

Uno degli elementi di spicco di Un Nuovo Universo è l’integrazione della musica hip-hop nella colonna sonora. Anche se Spider-Man 3 non avrà canzoni originali, il film può prendere spunto da come la musica è stata impiegata in Guardiani della Galassia.

L’Uomo Ragno di Tom Holland si stava già istruendo con della tradizionale musica rock in Far From Home. Sarebbe interessante vedere diverse generazioni di Spider-Man e la musica con cui sono cresciuti. Sarebbe un modo carino per mostrare come la musica si è evoluta nel corso degli anni.

Joker: la Warner Bros. ha tentato di scoraggiare Todd Phillips dal realizzarlo

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Con tutta l’incertezza che – purtroppo – caratterizzerà anche il 2021 (almeno nella prima parte dell’anno), non dovrebbe sorprendere più di tanto la scelta della Warner Bros. di destinare i suoi titoli in arrivo il prossimo anno non soltanto alla sala, ma anche allo streaming. Com’era prevedibile, questa scelta ha già scatenato tutta una serie di polemiche, tra cui anche quella del regista Christopher Nolan, che si apertamente schierato contro la decisione dello studio.

Adesso, un nuovo report di The Hollywood Reporter che ha affrontato proprio il nuovo assetto distributivo della WB, ha parallelamente gettato anche una nuova luce su ciò che è accaduto tra i corridoi dello studio più o meno nell’ultimo anno, con una rivelazione alquanto scioccante che riguarda l’acclamatissimo Joker di Todd Phillips. A quanto pare, infatti, la major avrebbe provato a “sabotare” il film e a scoraggiare Phillips dal realizzarlo, puntando ad una riduzione del budget a disposizione.

All’epoca Toby Emmerich, l’attuale presidente di Warner Bros. Pictures Group, non era un fan di Joker, mentre il presidente dell’attività marketing a livello mondiale, Blair Rich (di recente licenziato), sarebbe stato uno dei suoi più grandi sostenitori. Come riportato su THR: “Emmerich ha ridotto il budget per scoraggiare il regista Todd Phillips dal realizzarlo, e quando il regista ha insistito, lo stesso ha venduto metà del film”, spiega la fonte. “Joker è poi diventato un fenomeno culturale che ha incassato più di un miliardo di dollari in tutto il mondo, è stato premiato con 11 nomination all’Oscar e un Oscar per Joaquin Phoenix.”

Non è la prima volta che si parla delle difficoltà che Joker abbia dovuto affrontare, a partire dal suo sviluppo. Già in passato, infatti, erano emersi diversi rumor proprio in merito al fatto che la Warner Bros. non credesse a pieno nel progetto, e soprattutto non volesse accollarsi interamente le spese di produzione – che sono stata poi divise tra i Bron Studios di Phillips e la Village Roadshow Pictures – per un film su uno dei villain più polari dell’universo DC che sarebbe stato caratterizzato da toni estremamente diversi rispetto ai tradizionali cinecomics.

Hawkeye: nuove foto dal set, ecco il costume di Kate Bishop!

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Hawkeye: nuove foto dal set, ecco il costume di Kate Bishop!

Continuano le riprese di Hawkeye, l’annunciata serie tv Marvel Studios e dopo le prime foto e video ecco nuovi scatti dal set newyorkese dove possiamo vedere la protagonista Hailee Steinfeld con indosso il costume con tanto di arco e frecce:

In altri scatti passeggia con un dolcissimo cane:

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Vi ricordiamo che Hawkeye fa parte della prima ondata di serie tv prodotte dai Marvel Studios che avrebbero dovuto uscire su Disney+ a partire dall’autunno 2020. Il primo spettacolo doveva essere stato The Falcon and The Winter Soldier, ma la serie è stata ritardata a causa della pandemia di coronavirus che ha colpito la produzione. Altre serie tv includono WandaVision (sempre nel 2020?)Loki (primavera 2021) oltre a HawkeyeTutti vedranno i thespian del grande schermo che completano la serie.

Hawkeye, la serie tv

Hawkeye è l’annunciata spin off del franchise di Avengers e fa parte della fase 4 del Marvel Cinematic Universe che si estenderà nel racconto seriale per debuttare su Disney+.

La trama si svolge dopo gli eventi di Avengers: Endgame e si baserà sulle avventure di Young AvengerKate Bishop, che ha assunto il ruolo dopo dopo che Clint Barton lascia in seguito agli eventi di Endgame. La serie vedrà Jeremy Renner tornare nei panni del personaggio, e l’attore stesso ha presentato il progetto alla gremita Hall H durante il Comic-Con di San Diego. Secondo le parole di Renner la serie racconta “la fibra di ciò che è Occhio di Falco, ovvero un supereroe senza super poteri, e questo vuol dire che tutti possono essere dei supereroi.” Secondo le prime indiscrezioni nella serie Kate Bishop utilizza le sue notevoli capacità di combattimento per combattere delle buone battaglia, sia come come Young Avenger, al fianco del mentore Clint Barton, sia da sola.

Wonder Woman 1984: Diana affronterà il suo senso di solitudine

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Wonder Woman 1984: Diana affronterà il suo senso di solitudine

Gal Gadot ha raccontato che Diana Prince si sentirà molto sola in Wonder Woman 1984. Il sequel vedrà la guerriera amazzone negli anni ’80, al culmine della Guerra Fredda, combattere nuovi nemici come Maxwell Lord e Barbara Ann Minvera/Cheetah.

Il prossimo titolo della Warner Bros. e della DC Films è stato posticipato più volte, per diversi motivi. Anche prima dello scoppio della pandemia di Coronavirus, Wonder Woman 1984 era già stato rinviato da novembre 2019 a giugno 2020. In seguito all’emergenza sanitaria, il film è stato posticipato ancora, fino a quando la Warner Bros. non ha preso una decisione finale (che naturalmente ha scatenato numerose controversie): il sequel arriverà nelle sale e su HBO Max – quindi, contemporaneamente, anche in streaming – a partire dal 25 dicembre.

Oltre a combattere avversari esterni portati da nuove minacce, pare che Diana affronterà anche una lotta interiore e dovrà fare i conti con una profondo senso di solitudine. Parlando con SiriusXM (via Screen Rant), Gal Gadot ha parlato dello stato d’animo che Diana avrà in Wonder Woman 1984, sottolineando che è essenzialmente sola nonostante sia circondata da tutti i suoi amici, anche quelli che sono morti o che sono molto vecchi.

“Penso che sia molto sola perché non vuole interagire con nuove persone. Ha perso tutti i suoi amici dal primo film, soltanto perché è immortale e sono tutti morti. Non vuole sperimentare di nuovo la perdita. E non vuole che le persone la seguano per vedere che non sta invecchiando… Quindi, si sente veramente tanto sola ed è qui per un’unica missione: cioè, aiutare l’umanità ad essere migliore.”

Wonder Woman 1984 uscirà il 25 Dicembre 2020 in America e il 14 Gennaio 2021 in Italia. Il film è stato definito dal produttore Charles Roven un sequel “inusuale“, che poterà in scena lo stesso personaggio grazie al lavoro dello stesso team creativo e che seguirà gli eventi del precedente capitolo, ma che i fan non dovrebbero aspettarsi un seguito tradizionale definendolo “la prossima iterazione della supereroina”.

L’ordine cronologico del personaggio di Diana Prince è stato già rimescolato, essendo stata introdotta nell’era contemporanea di Batman v Superman: Dawn of Justice per poi tornare al vecchio secolo con Wonder Woman. Il sequel vedrà ancora Gal Gadot nei panni di Diana Prince opposta a Kristen Wiig, scelta per interpretare la villain Cheetah. Nel cast figureranno anche Chris Pine (volto del redivivo Steve Trevor) e Pedro Pascal (nei panni di Maxwell Lord).

Daredevil di Charlie Cox nello Spider-Man 3 con Tom Holland?

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Daredevil di Charlie Cox nello Spider-Man 3 con Tom Holland?

Daredevil si prepara finalmente a fare il suo ingresso nel MCU? Negli ultimi anni è diventato sempre più evidente quanto alcune proprietà della Marvel Television come Agents of SHIELD, Inhumans e The Defenders si collegano soltanto in modo approssimativo a ciò che accade nei film dell’universo condiviso, quindi è sempre apparso improbabile che Kevin Feige avrebbe portato sul grande schermo personaggi come Michael “Matt” Murdock.

Adesso, però, sembra che le cose siano destinate a cambiare. Secondo Murphy’s Multiverse (spesso molto affidabile quando si tratta di cinecomics e dintori), Charlie Cox tornerà nei panni di Matt Murdock/Daredevil in Spider-Man 3, in cui torneranno anche Tobey Maguire (Spider-Man), Kirsten Dunst (Mary Jane Watson) e Alfred Molina (Doctor Octopus), insieme ad Andrew Garfield (Spider-Man), Emma Stone (Gwen Stacy) e Jamie Foxx (Electro).

In realtà, non è la prima volta che si parla della possibile presenza dell’Uomo Senza Paura nella terza avventura cinematografica del Peter Parker di Tom Holland; secondo la fonte, Matt sarà proprio l’avvocato del simpatico arrampicamuri. Molti fan si aspettavano che fosse Jennifer Walters ad assumere quel ruolo prima del lancio della serie She-Hulk su Disney+, ma sembra che Feige abbia ascoltato le richieste dei fan, scegliendo di concentrarsi su Matt e di riportarlo al cinema.

Resta da capire se questo significa che vedremo effettivamente l’Uomo Senza Paura agire al fianco di Spidey; in ogni caso, dovrebbe servire come un ottimo modo per (re)introdurre il personaggio nel MCU. Ci saranno diversi fan dell’universo condiviso che non hanno mai visto la serie Netflix con protagonista Charlie Cox, quindi Spider-Man 3 potrebbe essere fondamentale per permettere a questi spettatori di “familiarizzare” con il personaggio.

Cosa sappiamo di Spider-Man 3?

Di Spider-Man 3 – che arriverà al cinema il 17 Dicembre 2021 – si sa ancora molto poco, sebbene la teoria più accredita è quella secondo cui il simpatico arrampicamuri sarà costretto alla fuga dopo essere stato incastrato per l’omicidio di Mysterio (e con il personaggio di Kraven il Cacciatore che sarebbe sulle sue tracce). Naturalmente, soltanto il tempo sarà in grado di fornirci maggiori dettagli sulla trama, ma a quanto pare il terzo film dovrebbe catapultare il nostro Spidey in un’avventura molto diversa dalle precedenti…

Tom Holland si è unito al MCU nei panni di Peter Parker nel 2016: da allora, è diventato un supereroe chiave all’interno del franchise. Non solo è apparso in ben tre film dedicati ai Vendicatori della Marvel, ma anche in due standalone: Spider-Man: Homecoming e Spider-Man: Far From Home. La scorsa estate, un nuovo accordo siglato tra Marvel e Sony ha permesso al personaggio dell’Uomo Ragno di restare nel MCU per ancora un altro film a lui dedicato – l’annunciato Spider-Man 3 – e per un altro film in cui lo ritroveremo al fianco degli altri eroi del MCU.

MioCinema: la rassegna speciale per i giorni di festa

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MioCinema: la rassegna speciale per i giorni di festa

Arriva oggi su MioCinema una rassegna speciale pensata appositamente per i giorni di festa. Una selezione di commedie di qualità, dirette da grandi registi, è il regalo che MioCinema ha pensato di fare al suo pubblico.

Lo spirito del Natale, in un anno particolare e difficile come quello che stiamo vivendo, non deve venir meno ed è con questo intento che sono stati selezionati dei titoli che trasmettano grandi emozioni regalando spensieratezza, risate e commozione.

Il Natale è anche il periodo del Cinema, attendiamo di ritrovarci nelle sale cinematografiche vedendo e rivedendo splendidi film firmati da registi come Wes Anderson, Steven Soderbergh, Ang Lee, Stephen Frears e tanti altri.

Buona visione e Merry Cinema a tutti!

I titoli della rassegna:

Juliet Naked – Tutta un’altra musica di Jesse Peretz (2018)

La truffa dei Logan di Steven Soderbergh (2017)

Florence di Stephen Frears (2016)

Sing Street di John Carney (2016)

È arrivata mia figlia di Anna Muylaert (2015)

Gigolò per caso di John Turturro (2013)

Moonrise Kingdom di Wes Anderson (2012)

Racconto di Natale di Arnaud Desplechin (2008)

Il mio miglior amico di Patrice Leconte (2006)

Banchetto di nozze di Ang Lee (1993)

Edge of Tomorrow 2: per Emily Blunt lo script è “davvero promettente”

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Emily Blunt afferma che la sceneggiatura dell’attesissimo Edge of Tomorrow 2 è “davvero promettente”. Blunt ha recitato nell’originale Edge of Tomorrow insieme a Tom Cruise, che ha interpretato William Cage, un ufficiale delle pubbliche relazioni costretto a unirsi a una pericolosa missione per fermare una minaccia aliena. Blunt ha interpretato invece il sergente Rita Vrataski, un soldato altamente qualificato dell’aeronautica degli Stati Uniti che assiste il personaggio di Cruise durante la missione.

Sebbene all’epoca dell’uscita in sala, nel 2014, Edge of Tomorrow abbia ricevuto un’accoglienza mediocre al box office, da allora il film è riuscito a raccogliere una fan base piuttosto ampia nella community di appassionati di fantascienza. È dal 2018 che si parla di un sequel del film, ma il progetto è rimasto in pausa fino a quando Matt Robinson è stato assunto come sceneggiatore nel marzo del 2019.

Doug Liman, che ha diretto il film originale, tornerà anche per il sequel, e ha già affermato che sarà migliore del predecessore. Nessuna data di uscita è stata ancora fissata, ma sia Cruise che Blunt dovrebbero tornare nei panni dei rispettivi personaggi. In effetti, proprio Blunt aveva espresso il suo interesse per Edge of Tomorrow 2 a marzo di quest’anno.

Secondo THR, Emily Blunt ha rivelato di aver letto la sceneggiatura del sequel di Edge of Tomorrow e che è “davvero, davvero interessante”. Tuttavia, ha detto che non sa quando il film entrerà ufficialmente la produzione. Sebbene si sappia ancora poco sulla trama, Blunt ha assicurato ai fan che la sceneggiatura si basa su “un’ottima idea”.

“Sì, la sceneggiatura è davvero promettente e davvero, davvero fantastica. Solo che non so quando tutto si allineerà, capisci cosa intendo? Tra tutti i nostri programmi, si tratta solo di trovare il momento giusto. Ma il sequel è in cantiere, questo è certo. L’idea è ottima. È davvero una grande idea.”

La trama di Edge of Tomorrow

In Edge of Tomorrow, una razza aliena, i Mimics, ha colpito la Terra, devastando le città e uccidendo milioni di esseri umani. L’unico modo per resistere alla brutalità dell’offensiva aliena è quello di unire le forze e tentare l’impossibile. Il tenente Bill Cage, ucciso in pochi minuti, si risveglia finendo però in un loop temporale, che lo condanna a vivere lo stesso giorno e lo stesso combattimento all’infinito… Aiutato dall’agente delle forze speciali Rita Vrataski, cercheranno insieme di annientare gli invasori e salvare la Terra.

Indiana Jones 5: Frank Marshall conferma che Harrison Ford non verrà sostituito

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Il produttore di Indiana Jones 5, Frank Marshall, ha promesso che non ci sarà alcun recasting per il ruolo del protagonista e che Harrison Ford tornerà nei panni del celebre archeologo. Ford ha interpretato per la prima volta il personaggio ne I predatori dell’arca perduta del 1981, per poi tornare negli stessi panni in ben tre sequel, l’ultimo dei quali, Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo, risalente al 2008.

Il quinto capitolo della saga è stato ufficialmente annunciato nel 2016 e, fin da subito, Ford è stato confermato ancora una volta come volto di Indy. Tuttavia, nel corso degli anni la pre-produzione di Indiana Jones 5 ha riscontrato una serie di problemi, a partire dalla sceneggiatura e fino ad arrivare alla regia, con James Mangold (regista di Logan – The Wolverine), subentrato a Steven Spielberg.

Disney e Lucasfilm hanno attualmente programmato l’uscita di Indiana Jones 5 per luglio 2022, e a quel punto Ford avrà appena festeggiato il suo ottantesimo compleanno. L’attore è già tornato ad interpretare personaggi iconici della sua filmografia, come visto in film quali Star Wars: Il Risveglio della Forza e Blade Runner 2049, ma la sua età – purtroppo – rappresenta un limite a ciò che sarà in grado di fare realisticamente nei panni di Indiana Jones. Ciò ha portato in molti a chiedersi se sia possibile che il team creativo – alla fine – coinvolga nel nuovo film un attore più giovane. Sembra, però, che ciò non accadrà…

Parlando con Den of Geek, Marshall ha fornito un breve aggiornamento su Indiana Jones 5, rivelando che Mangold è attualmente impegnato con la stesura della sceneggiatura. Inoltre, il produttore ha anche ribadito che Ford è ancora la star del film: Sì, stiamo lavorando alla sceneggiatura. Ci sarà solo un Indiana Jones e quello è Harrison Ford. Quello che mi entusiasma di James è sua capacità di raccontare grandi storie. Penso che si percepisca quando guardi un suo film, come ad esempio Le Mans ’66. Si tratta dei personaggi e di raccontare sempre una bella storia. Quindi, sono entusiasta di vedere cosa inventerà. Non ho ancora letto la sceneggiatura, quindi non so cos’altro dire.”

La data di uscita di Indiana Jones 5

Ricordiamo che prima dell’ingaggio di Mangold, quando lo sceneggiatore David Koepp aveva già lasciato il progetto, anche Jonathan Kasdan (figlio dello sceneggiatore de I predatori dell’arca perduta, Lawrence Kasdan) aveva messo le mani sullo script del film. L’uscita nelle sale di Indiana Jones 5 è già stata posticipata diverse volte: inizialmente previsto per il 19 Luglio 2019, il film è stato rinviato prima al 10 Luglio 2020, poi al 9 Luglio 2021 e infine al 29 Luglio 2022.

Indiana Jones è una saga cinematografica basata sulle avventure dell’immaginario archeologo ideato da George Lucas. La saga, con Harrison Ford nel ruolo di Indiana Jones, è iniziata nel 1981 con la distribuzione del film I predatori dell’arca perduta. Un prequel intitolato Indiana Jones e il tempio maledetto è uscito nel 1984, mentre il sequel Indiana Jones e l’ultima crociata nel 1989. Un quarto film, Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo, è uscito nei cinema nel 2008. I film sono stati tutti diretti da Steven Spielberg.

Justice League di Joss Whedon: per Patty Jenkins “contraddice” Wonder Woman

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Sembra che la regista di Wonder Woman e dell’attesissimo Wonder Woman 1984, Patty Jenkins, condivida le sensazioni dei fan in merito alla versione cinematografica di Justice League ad opera di Joss Whedon. In effetti, la regista non è mai stata nemmeno in grado di vederla!

In occasione della promozione dell’imminente sequel, CinemaBlend ha chiesto a Jenkins se avesse visto Justice League, almeno per capire in che modo è stato gestito il personaggio di Diana Prince (Gal Gadot), e la regista ha rivelato di non averlo fatto perché “tutti noi registi al servizio della DC abbiamo rigettato quella versione al pari dei fan.”

“Ma sentivo anche che quella versione contraddiceva il mio primo film su Wonder Woman in molti modi, e anche questo nuovo film, che all’epoca era già in produzione”, ha continuato Jenkins. “Allora, cosa hai intenzione di fare? Avresti dovuto giocare in entrambe le direzioni affinché funzionasse.”

Tuttavia, Patty Jenkins ha fatto capire che le è stata data un’idea approssimativa dell’arco narrativo di Diana tramite alcune conversazioni con Zack Snyder. “L’unica cosa che ho fatto, che ho sempre cercato di fare, era… sapevo, quando Zack stava realizzando Justice League, dove era finita. Quindi ho sempre provato… non ho cambiato il suo vestito, perché non volevo… non volevo contraddire i suoi film, capisci? Ad ogni modo, dovevo avere i miei film, e lui è stato molto comprensivo in questo. Quindi, penso che quella versione di Justice League sia qualcosa di anomalo. Stavano cercando di trasformare una cosa in un’altra… più o meno. E alla fine è diventata: ‘Non riconosco la metà di questi personaggi. Non sono sicura di cosa stia succedendo’.”

Nonostante abbia detto di non aver visto Justice League all’inizio dell’intervista, Patty Jenkins ha ammesso che è stato “difficile” vedere Diana ritratta in un certo modo (forse gli ha soltanto dato uno sguardo?), soprattutto dopo che aveva già iniziato a gettare le basi per il personaggio nel primo Wonder Woman. Probabilmente apprezzerà molto di più il ritratto della guerriera amazzone nella Snyder Cut in arrivo il prossimo anno su HBO Max. 

Vi ricordiamo che la Snyder Cut di Justice League uscirà nel 2021 sulla piattaforma streaming di Warner Bros HBO Max che è disponibile negli USA dall’Aprile scorso. Attualmente non sappiamo se in Italia la versione debutterà su qualche piattaforma streaming dato che HBO MAX non è disponibile nel nostro paese. Ma sappiamo che HBO in Italia ha un accordo in esclusiva con SKY, dunque potrebbe essere una valida teoria pensare che in Italia il film possa essere programmato su SKY CINEMA o su SKY ATLANTIC. Tuttavia, quest’ultima è solo una supposizione dunque non ci resta che aspettare ulteriori notizie.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

Gregory Tyree Boyce, chi è? Curiosità sull’attore di Twilight

Gregory Tyree Boyce, chi è? Curiosità sull’attore di Twilight

Ci sono attori che troppo presto ci lasciano, vittime degli stravizi di una Hollywood prepotente e di una notorietà assai ingombrante. Negli ultimi dieci anni sono aumentati a dismisura i suicidi nel mondo dello spettacolo e le morti sospette causate da abuso di sostanze di vario genere. Purtroppo per alcuni soggetti più fragili, è difficile gestire la fama che arriva all’improvviso e a volte si lasciano travolgere e trascinare via dalla corrente. E’ quello che è accaduto a tantissimi attori e attrice e, di recente, anche a Gregory Tyree Boyce, attore del famoso film Twilight, recentemente scomparso.

Scopriamo insieme quindi tutto quello che c’è da sapere su Gregory Tyree Boyce, sulla sua purtroppo breve carriera, sulla sua vita privata e sulla sua triste scomparsa.

Gregory Tyree Boyce in Twilight: un debutto in grande stile

Gregory Tyree Boyce nasce il 5 dicembre del 1989 in California, dove trascorre serenamente tutta la sua infanzia. Della sua vita e della sua formazione si conosce ben poco eppure a tutti è noto il suo debutto sul grande schermo. La carriera di Gregory come attore comincia infatti nel 2008 quando viene scelto per interpretare un piccolo ruolo nel film Twilight.

Diretto da Catherine Hardwicke, Twilight è il primo di una saga di quattro film, ispirati alla famosa tetralogia letteraria di Stephenie Meyer dedicata ai vampiri.

Il film racconta la storia di Bella Swan (Kristen Stewart), una diciassettenne che da Phoenix si trasferisce a Fork, una piccola cittadina piovosa nello stato di Washington. A causa delle continue trasferte della madre e del suo nuovo compagno, un giocatore di baseball di serie B, Bella viene mandata a vivere a Fork da padre, Charlie Swan (Billy Burke).

Durante il suo primo giorno nella nuova scuola, Bella, nonostante il suo carattere un po’ introverso e cupo, riesce subito a farsi degli amici. A darle il benvenuto ci sono Jessica Stanley (Anna Kendrick), Angela Weber (Christian Serratos), Eric Yorkie (Justin Chon) e Mike Newton (Michael Welch). Ma c’è qualcun altro che riesce a catturare l’attenzione di Bella. Si tratta di Edward Cullen (Robert Pattinson), un ragazzo bellissimo e misterioso, figlio del ricchissimo e famoso medico Carlisle Cullen (Peter Facinelli).

https://youtu.be/z3RQtICuVoI

 

Ma Bella non è la sola ad aver notato Edward. Il giovane Cullen e i suoi fratelli e sorelle, Rosalie (Nikki Reed), Alice (Ashley Greene), Emmett (Kellan Lutz) e Jasper (Jackson Rathbone), sono i più ammirati della scuola. Tuttavia, sembra che il giovane Edward non sopporti neanche la vista di Bella che, sconfortata e confusa, cerca di stargli alla larga.

Quello che però all’inizio sembra essere ‘disgusto’, si rivela essere tutta un’altra cosa. I due ragazzi si ritrovano spesso a interagire, dentro e fuori scuola, imparando così a conoscersi meglio. E ben presto, una semplice ma strana amicizia, si trasforma in attrazione travolgente. Eppure c’è ancora qualcosa riguardo Edward che Bella non riesce a capire.

Con l’aiuto di Jacob Black (Taylor Lautner), membro della tribù dei Quileute e figlio di un amico di vecchia data di suo padre, Bella impara a conoscere molte delle leggende del posto e dell’antica lotta tra umani, licantropi e vampiri. Grazie alle informazioni ottenute, la ragazza capisce che dietro la facciata da bello e impossibile di Edward si nasconde molto di più, un pericoloso e oscuro segreto che non vede l’ora di scoprire.

Gregory Tyree Boyce in Twilight interpreta il ruolo di Tyler Crowley, un amico di Bella che, per colpa del manto stradale ghiacciato, rischia di investire la ragazza nel parcheggio della scuola. A salvarla però ci pensa Edward che respinge con una mano il furgone di Tyler, rivelando a Bella la sua vera natura.

Gregory Tyree Boyce, causa della morte: cosa è successo?

Dal suo debutto al cinema nel film Twilight, nei dieci anni successivi, di Gregory si perdono le tracce. Nonostante l’attore abbia acquisito una certa fama grazie al suo primo film, l’unico progetto successivo che gli viene attribuito è datato 2018. Boyce è apparso nel video musicale Apocalypse di Trevor Jackson, interpretando un cowboy dal cappello bianco.

Tutto quello che sappiamo dei dieci anni di vita e carriera di Gregory che mancano all’appello, riguardano principalmente la sua sfera privata. Il quel breve lasso di tempo, infatti, l’attore si sposa e nel 2010 diventa padre di una splendida bambina, di nome Alaya. Qualche anno più tardi, tuttavia, il suo matrimonio naufraga e Gregory trova rifugio tra le braccia di un’altra donna.

La sua nuova fiamma si chiama Natalie Adepoju, è più giovane di lui ed è già madre del piccolo Egypt. Nonostante le difficoltà iniziali, il rapporto tra i due sembra andare a gonfie vele. Purtroppo però una terribile tragedia si abbatte sulla loro piccola famiglia allargata.

Il 13 maggio del 2020, Gregory Tyree Boyce e Natalie Adepoju vengono ritrovati senza vita nella loro casa di Las Vegas. Inizialmente la stampa tiene nascosta la notizia che viene diffusa parecchi giorni più tardi. Sulla morte della coppia le informazioni sono poche e confuse; c’è chi parla di omicidio/suicidio e chi invece porta avanti la teoria di una doppia overdose. Secondo quanto pubblicato dai giornali statunitensi, infatti, nella casa di Boyce pare ci fossero tracce di una polverina bianca, poi analizzata dalla autorità.

Mentre le speculazioni sulla morte di Gregory e Natalie continuano, finalmente il 19 maggio viene resa nota la vera causa del decesso della coppia. Si tratta, come alcuni avevano supposto, di una doppia overdose causata da assunzione di cocaina e fentanyl, un potente oppioide sintetico.

Gregory Tyree Boyce su Instagram

Poco attivo sui social, Gregory teneva molto alla sua privacy anche se a volte amava condividere stralci della sua vita privata. Il suo account Instagram, ad esempio, è ancora attivo nonostante l’attore non ci sia più e tra gli scatti ce ne sono molti in compagnia dei suoi genitori e della piccola Alaya.

Tra le tante foto di Gregory ce n’è una che spicca non tanto per ciò che rappresenta ma per la caption scelta dall’attore. In occasione del suo trentesimo compleanno, Boyce aveva scelto di pubblicare due foto, una del passato e una del presente, accompagnate da una didascalia un po’ tetra e che nasconde una vita difficile.

“A un certo punto non pensavo che ce l’avrei fatta ad arrivare a 30 anni. Nel corso degli anni, come tutti, ho commesso degli errori lungo la strada ma oggi è uno di quei giorni in cui rifletto solo sui più grandi. Che tempo per essere vivi! Felice 30 compleanno a me! Che il resto di questi anni sia il migliore!”

 

Fonte: Wiki, IMDB,Gossip Gist

Euforia: la trama e il cast del film diretto da Valeria Golino

Euforia: la trama e il cast del film diretto da Valeria Golino

Affermatasi negli anni come una delle più importanti attrici del panorama cinematografico italiano, Valeria Golino ha debuttato come regista con il film Miele, particolarmente apprezzato da critica e pubblico. Nel 2018 ha infine dato luce alla sua opera seconda, Euforia, alla cui base vi è la struggente storia di due fratelli, di cui uno dei quali affetto da una malattia terminale. A partire da tale evento si rianima il rapporto tra questi, dando vita a quell’euforia con cui i due uomini intendono caratterizzare il tempo che gli è rimasto da trascorrere insieme.

Per questa storia la Golino, qui anche sceneggiatrice, si è basata sulla reale vicenda vissuta da un suo amico e dal fratello di questi. Ascoltandoli nella loro sofferenza e gioia, l’attrice ha ritrovato nel loro racconto le emozioni che da tempo desiderava far confluire in un suo nuovo film. Da qui nasce dunque l’ispirazione per Euforia, film poi particolarmente apprezzato tanto dalla critica quanto dal pubblico proprio per la sua capacità di risultare vero nei rapporti umani e in ciò che questi possono lasciare in ognuno di noi.

Presentato con successo al Festival di Cannes, nella sezione Un Certain Regard, il film è poi stato distribuito nelle sale italiane a partire dall’ottobre del 2018. Qui ha ottenuto un buon risultato, incassando un totale di circa 1,6 milioni di euro. Ulteriori riconoscimenti sono poi arrivati con i David di Donatello, dove il film ha ottenuto 8 nomination, tra cui miglior film e miglior regista. Proseguendo qui nella lettura sarà possibile scoprire ulteriori dettagli riguardanti la trama e il cast del film, come anche le piattaforme dove è possibile vederlo in streaming.

Euforia: la trama del film

Protagonisti del film sono i fratelli Matteo ed Ettore. Il primo è un giovane imprenditore di successo, spregiudicato, affascinante e dinamico. Osserva il mondo dall’alto del suo attico e dalla sicurezza del suo narcisismo. A lui interessa solo distrarsi, in ogni modo: denaro, droga, sesso, culto del proprio corpo. Il secondo, invece, vive ancora nella piccola città di provincia dove entrambi sono nati e insegna alle scuole medie. È un uomo cauto, integro, che per paura di sbagliare si è sempre tenuto un passo indietro, nell’ombra, e ha nascosto i suoi fallimenti personali e la sua insoddisfazione dietro una maschera di disillusione e sarcasmo. In realtà, si comporta così perché non ha il coraggio di affrontare la vita per ciò che è.

Due persone all’apparenza lontanissime, che la vita costringerà a riavvicinarsi. Nel momento in cui Matteo scopre che il fratello è malato, decide di tenerlo all’oscuro della verità. Ettore, d’altra parte, crede al fratello e si abbandona completamente a lui, facendosi influenzare dalla sua superbia: piano piano si convince di poter controllare e vincere ogni cosa. Ma è solo un’illusione: non c’è via di scampo da quelli che sono limiti umani, come la caducità, la fragilità e lo scorrere inesorabile del tempo. Questa situazione difficile diventa per i due fratelli un’occasione per conoscersi e scoprirsi, in un vortice di fragilità e tenerezza, paura ed euforia.

Euforia cast

Euforia: il cast del film

Come già avvenuto per Miele, la Golino sceglie di non inserirsi nel cast di attori del film, preferendo invece concentrare tutte le sue attenzioni sulla regia del film. Per riuscire al meglio nell’impresa, decide inoltre di affidarsi ad alcuni tra i maggiori interpreti dell’attuale panorama cinematografico italiano. Nel ruolo di Matteo, dunque, si ritrova Riccardo Scamarcio, fino al 2018 legato alla Golino anche da un punto di vista sentimentale. L’attore si dichiarò da subito entusiasta del ruolo, indicandolo come una vera e propria novità nella sua filmografia. Il fratello Ettore è invece interpretato da Valerio Mastandrea, il quale allo stesso modo si è detto incantato non solo dal suo personaggio quanto dall’intera storia del film.

Accanto a loro vi è poi la nota attrice Isabella Ferrari nei panni di Michela, moglie di Ettore poi abbandonata proprio dal marito. Un ruolo per il quale l’attrice ha dichiarato di essersi preparata ricercando gli aspetti più umani di questa. Marzia Ubaldi, nota doppiatrice, ha invece ricoperto il ruolo della madre di Ettore e Matteo. Sono poi presenti le attrici Valentina Cervi, nota per numerosi film italiani e internazionali, qui nel ruolo di Tatiana, e Jasmine Trinca, in quelli di Elena. Proprio la Trinca aveva già collaborato con la Golino per il film Miele, di cui era stata protagonista assoluta.

Miele: la colonna sonora, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Tra i principali elementi di pregio del film vi è anche la colonna sonora, composta e orchestrata da Nicola Tescari ed eseguita dalla Roma Film Orchestra. Per il suo lavoro qui Tescari è poi stato candidato ai David di Donatello per la miglior colonna sonora. Oltre alle musica appositamente scritte per il film, però, Euforia si avvale anche di canzoni già preesistenti come Et si tu n’existais eseguita da Joe Dassin, La Forza del Destino di Giuseppe Verdi, In a Manner of Speaking eseguita da Nouvelle Vague, Clockwork eseguita da Matteo “Gowtribe” Ciceroni e Matteo “Xanti” Romano, ed Epanalipsi eseguita da Alex Golino.

Per gli appassionati del film è possibile fruire di questo grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Euforia è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Chili Cinema, Apple iTunes, Netflix, Tim Vision e Amazon Prime Video. Per vederlo, basterà sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si ha soltanto un determinato periodo di tempo entro cui vedere il titolo. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno mercoledì 9 dicembre alle ore 21:10 sul canale Rai Movie.

Fonte: IMDb

I’m your Woman, recensione del film con Rachel Brosnahan

I’m your Woman, recensione del film con Rachel Brosnahan

I’m your woman è il crime drama disponibile dall’11 dicembre su Amazon Prime Video. Protagonista è Rachel Brosnahan, vincitrice di un Emmy per la serie La fantastica signora Maisel anch’essa ospitata dalla medesima piattaforma.

Alla Regia troviamo Julia Hart, non nuova alle narrazioni di stampo femminile (Miss Stevens, Star Girl), la quale firma anche la sceneggiatura, assieme al marito Jordan Horowitz, produttore di La La Land.

Il titolo è un incipit ed insieme una provocazione: Jean (Rachel Brosnahan) è “la donna di” Eddie (Bill Heck), criminale dagli affari non ben delineati. Essere “donna di”, per Jean, vuol dire non avere un’identità propria, non avere desideri, ambizioni, non scegliere mai per sé stessa, accettare le cose per come si presentano e non per come sono, diventare madre di un neonato dalla ignota provenienza; significa non chiedere mai il perché delle cose, il che è esattamente ciò che dovrà imparare a fare in questa storia. 

Una notte in cui il marito è rimasto fuori per lavoro, Jean viene svegliata da un suo “collega” che le intima di fuggire via: Eddie è nei guai e Cal (Arinzé Ken), vecchia conoscenza del marito, le darà una mano. Inizia così il viaggio della donna attraverso le sue paure e le sue debolezze, un viaggio il più del tempo in solitaria, in compagnia del “suo” bebè e di sé stessa.

La pellicola procede lenta, a volte troppo, nell’intento di cogliere i sentimenti della protagonista, persa, senza una guida, inconsapevole di ciò che sta accadendo ed incapace di trovare una soluzione al suo problema. Ed è così che si sente lo spettatore: senza bussola, in balia degli eventi, senza un finale preciso in cui sperare. Sembra che il destino della donna sia scandito da un continuo affidarsi agli altri, finché Tori (Marsha Stephanie Blake), moglie di Cal, non la aiuta a vedere un’altra via, una soluzione che non contempla l’attendere, bensì l’agire.  

MARSHA STEPHANIE BLAKE and RACHEL BROSNAHAN star in I’M YOUR WOMAN
Photo: Wilson Webb
Courtesy of Amazon Studios

I’m your woman parte da una classica trama da gangster movie, con la fuga del “gangster”, per poi allontanarvisi ed incentrarsi sulla figura della “sua”donna, troppo spesso relegata a ruolo margine, a semplice accompagnamento. E Jean è quel tipo di donna, apparentemente priva di carattere, senza fronzoli per la testa, senza sogni, quasi senza vita e la storia è l’opportunità che le viene data di iniziarne una vera, di voltare pagina, come le consiglia Tori.

Il film cerca di coniugare una crime story tutta al femminile con il dramma esistenziale dovuto alla perdita di una propria identità e dimensione, il tutto condito con tempi lenti e sviluppi talvolta poco credibili.

L’ambientazione anni ’70 ed i costumi dell’epoca fanno da perfetta scenografia al tutto. I protagonisti interpretano a dovere le loro parti, prima fra tutte la Brosnahan, che praticamente sorregge l’intero film. La sceneggiatura pecca per la magrezza di indagine introspettiva dei personaggi, dei quali non conosciamo, né percepiamo il background e questo, assieme ad una scelta registica dominata da pause e silenzi rischia di far sentire smarrito lo spettatore ed a tratti spazientito. 

I’m your woman non è privo di colpi di scena e suspence, ma dal quale, viste le premesse, ci si sarebbe potuti aspettare qualcosa di più.

Big Sky 1×05: promo e trama dall’episodio

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Big Sky 1×05: promo e trama dall’episodio

Il network americano ABC ha diffuso promo e trama di Big Sky 1×05, il quinto episodio dell’annunciata nuova serie tv Big Sky in arrivo questo autunno.

In Big Sky 1×05 che si intitolerà “A Good Day to Die – Promos” Jenny e Cassie si sentono come se si stessero avvicinando a Legarski, ma stanno correndo contro il tempo mentre lui e Ronald si preparano a spostare le ragazze. Jerrie fa un ultimo tentativo per convincere Ronald a lasciarli andare. Altrove, Cassie fa visita a Merilee per interrogarla su suo marito e Ronald affronta in modo aggressivo sua madre nel finale invernale di “Big Sky” nel nuovo episodio che andrà in onda martedì 15 Dicembre sulla ABC.

In Big Sky 1×05  protagonisti sono Katheryn Winnick nei panni di Jenny Hoyt, Kylie Bunbury nei panni di Cassie Dewell, Brian Geraghty nei panni di Ronald Pergman, Dedee Pfeiffer nei panni di Denise Brisbane, Natalie Alyn Lind nei panni di Danielle Sullivan, Jade Pettyjohn nei panni di Grace Sullivan, Jesse James Keitel nei panni di Jerrie Kennedy, con John Carroll Lynch nel ruolo di Rick Legarski e Ryan Phillippe nel ruolo di Cody Hoyt.

Le guest star di Big Sky 1×05 sono Brooke Smith nei panni di Merilee Legarski, Jeffrey Joseph nei panni di Joseph Dewell e Gabriel Jacob-Cross nei panni di Kai Dewell. “A Good Day to Die” è stato scritto da Jonathan Shapiro e diretto da Jennifer Lynch.

Big Sky in streaming è disponibile su Star, il nuovo canale per adulti di Disney+.

Iscriviti a Disney+ per guardare gli episodi di Big Sky e molto altro. Dove vuoi, quando vuoi.

Big Sky 1×05

Big Sky è la nuova serie tv creata da David E. Kelley per il network americano ABC. David E. Kelley sarà lo showrunner della prima stagione. Basato sulla serie di libri di CJ Box, “Big Sky” è prodotto da David E. Kelley, Ross Fineman, Matthew Gross, Paul McGuigan, CJ Box e Gwyneth Horder-Payton, ed è prodotto da 20th Television. 20th Television fa parte dei Disney Television Studios, insieme a ABC Signature e Touchstone Television.

La serie racconta degli investigatori privati ​​Cassie Dewell e Cody Hoyt uniscono le forze con la sua ex moglie ed ex poliziotta, Jenny Hoyt, per cercare due sorelle che sono state rapite da un camionista su una remota autostrada nel Montana. Ma quando scoprono che queste non sono le uniche ragazze scomparse nella zona, devono correre contro il tempo per fermare l’assassino prima che un’altra donna venga rapita. Big Sky vede protagonisti Katheryn Winnick nei panni di Jenny Hoyt, Kylie Bunbury nei panni di Cassie Dewell, Brian Geraghty nei panni di Ronald Pergman, Dedee Pfeiffer nei panni di Denise Brisbane, Natalie Alyn Lind nei panni di Danielle Sullivan, Jade Pettyjohn nei panni di Grace Sullivan, Jesse James Keitel nei panni di Jerrie Kennedy, Valerie Mahaffey come Helen Pergman con John Carroll Lynch come Rick Legarski e Ryan Phillippe come Cody Hoyt.

Spider-Man 3, teoria: in che modo sono sopravvissuti Doctor Octopus e Electro?

Alfred Molina e Jamie Foxx riprenderanno i ruoli di Doctor Octopus ed Electro in Spider-Man 3. Un nuovo report di Screen Rant si interroga su come i loro personaggi possano essere sopravvissuti alle rispettive morti.

Il Multiverso nel MCU e lo Spider-Verse

Il Multiverso è stato velatamente impostato nei tre film di Thor, per poi balzare in primo piano in Avengers: Endgame, quando i Vendicatori hanno involontariamente creato delle linee temporali alternative. Ora, il Multiverso promette di essere al centro dell’intera lista dei titoli della Fase 4 del MCU, anche delle serie targate Disney+, come Loki, What If ..? e WandaVision (con Scarlet Witch che sembra destinata ad ottenere poteri di distorsione della realtà), e naturalmente del sequel Doctor Strange, il cui titolo ufficiale (Doctor Strange in the Multiverse of Madness) anticipa proprio l’esplorazione del “Multiverso della Pazzia”.

E poi, naturalmente, c’è Spider-Man 3, l’attesissimo trequel sull’Uomo Ragno attualmente in fase di produzione in Atlanta. Secondo numerose voci, questo sarà un film in stile “Spider-Verse”, ispirato al classico evento dei fumetti del 2014 e probabilmente anche influenzato dal successo del film d’animazione Spider-Man: Un Nuovo Universo. A quanto pare, sia Tobey Maguire che Andrew Garfield torneranno ad interpretare le rispettive iterazioni di Spider-Man, il che significa che Tom Holland potrebbe collaborare con i suoi predecessori.

Una cosa sembra essere certa: al di là del ritorno delle precedenti versioni dell’Uomo Ragno, lo Spider-Man di Tom Holland si troverà ad affrontare alcuni storici nemici. Sebbene gli stessi attori si rifiutino di confermare qualsiasi indiscrezione, ormai sembra certo che Jamie Foxx e Alfred Molina torneranno in Spider-Man 3, rispettivamente come Electro e Doctor Octopus.

Il ritorno di Doctor Octopus ed Electro

Alfred Molina è stato scelto per il ruolo di Doctor Octopus in Spider-Man 2 di Sam Raimi, che è ancora oggi considerato uno dei migliori film di supereroi di tutti i tempi. Ha interpretato Otto Octavius ​​come una figura contorta e dilaniata, i cui quattro tentacoli erano quasi come demoni, torcendolo e tentandolo verso il male. Questa versione del Dottor Octopus era ossessionata dalla creazione del primo reattore a fusione al mondo e i suoi esperimenti minacciavano di consumare il pianeta stesso; alla fine, però, la sua umanità ha avuto la meglio e, a quanto pare, ha sacrificato la sua vita per salvare il mondo. Come tutti i migliori cattivi di Spider-Man, questo Doc Ock aveva un legame personale con Peter Parker, e ci è voluto lo smascheramento di Spider-Man per riscattarlo. Ora Molina tornerà nei panni del Dottor Octopus, e i report confermano che sarà completamente equipaggiato, con tanto di tentacoli di metallo in pieno stile Doc Octopus.

L’Electro di Jamie Foxx non era esattamente uno dei personaggi migliori in The Amazing Spider-Man 2. Il film di Marc Webb era pieno di personaggi e concetti, ed Electro è stato gestito piuttosto male, con una storia d’origine affrettata che, francamente, sembrava  alquanto stereotipata. All’inizio di ottobre è arrivata la notizia che Spider-Man 3 riporterà indietro il personaggio, anche se non è chiaro se avrà di nuovo la pelle blu. Lo stesso Foxx sta ancora giocando con i giornalisti, rifiutandosi di ammettere che tornerà ad interpretare il suo vecchio ruolo di supercriminale, nonostante ormai sia quasi certo.

È vero che la Marvel non ha ancora confermato esplicitamente il Multiverso in Spider-Man 3; quindi è possibile che Molina e Foxx interpreteranno gli equivalenti MCU dei loro famosi personaggi più o meno allo stesso modo in cui J.K. Simmons è tornato come nuova incarnazione di J. Jonah Jameson in Spider-Man: Far From Home. Ma, obiettivamente, tutti i segnali indicano che, in realtà, riprenderanno le medesime versioni. Marvel e Sony stanno entrambe permettendo di anticipare la costruzione del Multiverso, e a questo punto – considerati tutti i rumor e tutte le voci – qualsiasi altra cosa sarebbe vista come una delusione. Quindi, in che modo sono riusciti a sopravvivere questi due celebri villain?

Come potrebbe essere sopravvissuto Doctor Octopus?

Sorprendentemente, non è difficile immaginare uno scenario in cui Doctor Octopus è sopravvissuto agli eventi di Spider-Man 2, solo per essere fatto saltare nel Multiverso. Nel film di Raimi, Otto Octavius ​​era un esperto di fusione nucleare che ha tentato di creare il primo reattore a fusione al mondo, ma i suoi esperimenti sono andati male e invece ha creato quello che sembrava essere un buco nero in miniatura.

Nel mondo reale, molti scienziati hanno teorizzato che i buchi neri sono in realtà eventi dello spazio-tempo che consentirebbero la creazione di wormhole nel tempo e nello spazio; in effetti, tale teoria è stata sostenuta anche da personaggi stimati come Stephen Hawking. “I buchi neri non sono le prigioni eterne che una volta si pensava”, ha detto Hawking in un discorso del 2015. “Se ti senti intrappolato in un buco nero, non arrenderti. C’è una via d’uscita”. Se Hawking ha ragione, tutto ciò che cade in un buco nero può inevitabilmente anche uscirne, magari rifugiandosi da qualche parte nel Multiverso, forse in un universo alternativo. “Il buco dovrebbe essere grande e se ruotasse potrebbe fornire un passaggio ad un altro universo”, ha ipotizzato Hawking. “Ma non potresti essere in grado di tornare nel nostro universo.”

Secondo questa teoria, quindi, il Doctor Octopus di Alfred Molina non è necessariamente morto in Spider-Man 2; piuttosto, avrebbe potuto essere consumato dall’eccezionalità appena prima della sua morte. Sarebbe stato quindi trasportato in qualche altro luogo nel Multiverso, forse anche nella timeline del MCU. La Marvel potrebbe scegliere di farlo riemergere ai giorni nostri, usando la famosa tecnologia del de-aging su Molina per far funzionare le cose. In alternativa, avrebbe potuto entrare nel MCU anni fa ed essere rimasto a guardare nell’ombra. Il fatto che l’identità di Peter Parker come Spider-Man sia stata smascherata, avrebbe potuto spingerlo ad uscire allo scoperto.

Come potrebbe essere sopravvissuto Electro?

La sopravvivenza del Dottor Octopus avrebbe un senso dal punto di vista scientifico, ma quella di Electro è un po’ più problematica. Non ci fu redenzione per Electro, che causò un blackout in tutta la città e si divertì nel caos; lo Spider-Man di Andrew Garfield e la Gwen Stacy di Emma Stone hanno lavorato insieme per sovraccaricarlo con un’enorme ondata di elettricità per fermarlo. Ma – per fortuna, piuttosto che per pianificazione – il ritratto effettivo della morte di Electro in The Amazing Spider-Man 2 apre effettivamente alla possibilità che non sia davvero morto. L’eccesso di potenza sembrò causare la rottura del corpo di Electro a livello atomico, che morì in un lampo di energia. 

Questa morte apparente potrebbe in realtà essere stata una metamorfosi. Nei fumetti, Electro ha la capacità di trasformarsi in un essere di pura energia; questo è stato persino usato contro di lui in alcune occasioni, con Thor che ha canalizzato Electro come un fulmine in una sconfitta a tratti imbarazzante. Invece di essere ucciso dal sovraccarico, Electro avrebbe potuto invece essere convertito in un’altra forma. Questo avrebbe potuto sbloccare la capacità di saltare tra universi alternativi, dando vita al potente Electro raccontato nella serie “Web Warriors” di Mike Costa e Robbie Thompson, dove un Electro ha identificato le firme elettromagnetiche associate al viaggio tra le dimensioni. I fumetti stessi, quindi, stabiliscono un precedente per l’Electro di The Amazing Spider-Man 2 per entrare nel MCU.

È interessante notare che, finora, solo due dei cattivi associati ai film di Sam Raimi e Marc Webb torneranno in Spider-Man 3. Non ci sono state segnalazioni di Willem Defoe che torna nei panni di Green Goblin, o di Thomas Haden Church che riprende il ruolo di Sandman; Rhys Ifans non è stato menzionato come Lucertola, né ci sono state indicazioni che Dane DeHaan tornerà come Harry Osborn. In effetti, sono tutti personaggi che hanno incontrato una fine definitiva nei loro rispettivi film e che non potrebbero essere riportati così facilmente come Doctor Octopus ed Electro. Questo, di per sé, sembra supportare la teoria che Spider-Man 3 sia in realtà un film sul Multiverso di qualche tipo – e non passerà molto tempo prima della creazione di un vero e proprio Spider-Verse in live action.

New Gods: Ava DuVernay aggiorna sullo stato del film DC

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New Gods: Ava DuVernay aggiorna sullo stato del film DC

Il DC Extended Universe continua ad espandersi, anche se è passato un po’ di tempo da quando sono stati condivisi aggiornamenti concreti sul film DC Comics di Ava DuVernay, New Gods.

La regista di Selma e Nelle pieghe del tempo, ormai da diverso tempo, ha co-scritto la sceneggiatura del film insieme al celebre Tom King, fumettista noto per Vision, Mister Miracle, Greyson, Omega Men e, soprattutto, per essere stato lo sceneggiatore di Batman dal 2016 al 2019. Ad oggi, l’unica grande rivelazione sulla trama è che nel film vedremo sia Darkseid, il malvagio sovrano di Apokolips, sia le Furie Femminili, un gruppo di donne guerriere.

Adesso, in risposta ad un fan che su Twitter ha chiesto aggiornamenti proprio in merito a New Gods, Ava DuVernay ha risposto: “Quest’anno surreale ci ha dato il tempo di scavare ancora di più a fondo. Mi sto divertendo moltissimo a scavare ancora di più nella mente e nelle riflessioni di Jack Kirby insieme a Tom King.”

Di recente, si vociferava che il premio Oscar Kathy Bates (Misery non deve morire) fosse stata considerata per il ruolo di Granny Goodness, ma se la sceneggiatura è ancora in lavorazione, è improbabile che il casting sia già iniziato.

Tutto quello che sappiamo su New Gods

Creato e disegnato da Jack Kirby, il fumetto originale fu pubblicato la prima volta nel 1971, portando al grande pubblico le storie dei Nuovi Dei, ovvero i nativi dei pianeti gemelli di Nuova Genesi e Apokolips.

A quanto pare il film presenterà Mister Miracle e Big Barda come protagonisti e Granny Goodness e le Furie Femminili nel ruolo di antagoniste principali. Chi conosce i fumetti DC saprà che la prima fa parte dell’Elite di Darkseid, il signore di Apokolis, e gestisce l’orfanotrofio del pianeta con una feroce disciplina, servendosi anche delle Furie per creare un’élite di guerrieri attraverso il lavaggio del cervello e la tortura.

Vi ricordiamo che, anni fa, la Ava DuVernay è stata ad un passo dal dirigere Black Panther, finito poi nelle mani di Ryan Coogler.

Alighiero e Boetti. Sciamano e Showman su Sky Arte

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Alighiero e Boetti. Sciamano e Showman su Sky Arte

In occasione dell’ottantesimo anniversario dalla nascita di Alighiero Boetti, Sky Arte rende omaggio a uno dei grandi protagonisti dell’arte italiana e internazionale del Novecento con un documentario sulla vita dell’artista: Alighiero e Boetti. Sciamano e Showman, una produzione Sky Arte e Tiwi per la regia di Amedeo Perri e Luca Pivetti, in onda su Sky Arte il 16 dicembre alle 21.15 e disponibile on demand e in streaming su NOW TV.

Giovedì 16 dicembre 2020 – giorno di nascita di Alighiero Boetti, in cui avrebbe compiuto 80 anni – dalle 10.00 alle 18.00 il film verrà lanciato in anteprima assoluta in Museovisione sui siti internet di sei tra i più importanti musei d’arte contemporanea italiani: Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Rivoli – Torino; Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, Prato; GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo; Madre · museo d’arte contemporanea Donnaregina, Napoli; MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna; MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Roma.

Il documentario sarà preceduto da una tavola rotonda virtuale in cui il Direttore di Sky Arte Roberto Pisoni converserà con le Direttrici e i Direttori delle sei istituzioni coinvolte – Carolyn Christov-Bakargiev, Cristiana Perrella, Lorenzo Giusti, Katrin Weir, Lorenzo Balbi, Bartolomeo Pietromarchi – ricordando gli avvenimenti che legano l’artista ai musei e ai loro territori.

Fin dal nome, che l’artista cambia agli inizi degli anni Settanta in Alighiero e Boetti, la figura di Boetti si muove sempre per specchiamenti. Il gioco della congiunzione include uomo e artista, Sud e Nord, ordine e disordine, necessità e caso, spirito emateria. Alighiero e Boetti realizza i suoi capolavori con l’intento di mettere al mondo il mondo, e ci riesce grazie al fatto di essere al contempo sciamano e showman.

Muovendosi tra testimonianze di famigliari – i figli Agata e Matteo e la vedova Caterina Raganelli Boetti – amici, storici dell’arte e artisti – Salman Alì, Stefano Arienti, Stefano Bartezzaghi, Alessandra Bonomo, Giorgio Colombo, Flavio Favelli, Tommaso Pincio, Sissi, Angela Vettese – immagini di repertorio e opere coloratissime ed enigmatiche, il film ripercorre la breve e folgorante parabola artistica di Boetti: gli inizi contrassegnati dall’adesione al movimento dell’Arte Povera, il grande fermento creativo degli anni Settanta, in cui nascono i suoi capolavori, il successo arrivato a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta, la postuma consacrazione tra i grandi.

Il documentario riprende uno dei procedimenti più iconici di Boetti: la quadratura utilizzata nei suoi famosi arazzi. Grazie alla grafica animata, le 16 lettere del nome Alighiero e Boetti diventano 16 parole chiave – Afghanistan, bellezza, bic, gemelli, Giappone, mani, manifesto, mondo, numeri, Parigi, regole, ricami, ritmo, tempo, tutto, viaggio – che scandiscono i capitoli del film.

A più di 25 anni dalla morte, Alighiero e Boetti. Sciamano e showman prova a rendere la vitalità del pensiero, l’intelligenza velocissima e la grandezza dell’opera di un artista che ha saputo rendere il quotidiano oggetto dell’arte e veicolo di bellezza.

La Museovisione è un’altra importante iniziativa di Sky Arte che si aggiunge alle già numerose messe in campo nelle ultime settimane per supportare il mondo dell’arte e della cultura in generale. In onda sul canale ci sono serie e programmi come The Square, Sipario! Storie di Teatro, Indie Jungle e Musei, messe a disposizione di tutti in streaming gratuito suhttps://video.sky.it/arte e sui profili Facebook e Instagram di Sky Arte.

Genitori vs Influencer, la nuova commedia di Michela Andreozzi

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Genitori vs Influencer, la nuova commedia di Michela Andreozzi

Sono iniziate a Roma le riprese di Genitori vs Influencer, la nuova commedia di Michela Andreozzi scritta a quattro mani insieme a Fabio Bonifacci. Al centro della vicenda un padre single e le difficoltà che ne conseguono nel crescere da soli una teenager ai nostri giorni. Nel cast Fabio Volo, la giovanissima Ginevra Francesconi (The Nest – Il nido, Famosa) e Giulia De Lellis. Insieme a loro anche Paola Tiziana Cruciani, Nino Frassica, Paola Minaccioni, Massimiliano Vado, Michela Andreozzi e con l’amichevole partecipazione di Massimiliano Bruno. Sono previste sei settimane di riprese, tra la capitale e diverse location del Lazio.

Genitori vs Influencer è prodotto da Paco Cinematografica di Isabella Cocuzza e Arturo Paglia, in coproduzione con la spagnola Neo Art Producciones e con Vision Distribution, che distribuirà il film prossimamente in Italia.

SINOSSI

Quanto è difficile oggi essere il padre single di una teenager?

Paolo (Fabio Volo), professore di filosofia, vedovo, ha cresciuto da solo sua figlia Simone – alla francese – (Ginevra Francesconi), con cui ha un bellissimo rapporto. Ma quando la ragazza entra ufficialmente nella fase dell’adolescenza, l’idillio si rompe: come ogni teenager che si rispetti, infatti, Simone viene “rapita” dallo smartphone, tanto che matura l’idea di voler diventare influencer – come il suo idolo Ele-O-Nora (Giulia De Lellis) – categoria che Paolo detesta.  Pur di recuperare il rapporto con sua figlia, Paolo inizia una campagna contro l’abuso dei social, con l’aiuto della stessa Simone che diventa la sua web manager.

La fama inaspettata lo trasformerà suo malgrado in un influencer… e gli farà scoprire che i social, anche se vanno maneggiati con cura, possono regalarti una possibilità.

Neill Blomkamp, regista di District 9, ha girato un nuovo film in gran segreto

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Neill Blomkamp, ​​meglio conosciuto per il suo lungometraggio d’esordio District 9, ha girato segretamente un film horror soprannaturale in Canada, durante la pandemia. Dopo il grande successo di District 9, che ottenne anche quattro candidature agli Oscar (incluso miglior film), la carriera di Blomkamp è stata caratterizzata da una serie di insuccessi.

Ad oggi, il regista ha diretto soltanto altri due lungometraggi, Elysium con Matt Damon, e Humandroid con Hugh Jackman, entrambi stroncati dalla critica. In particolare, il regista non ha mai nascosto che il fallimento di Humandroid è stato “incredibilmente doloroso”: proprio per questo, dal 2016 Blomkamp si è dedicato esclusivamente alla produzione di una serie di cortometraggi attraverso la sua società, Oats Studios, nonostante abbia continuato a lavorare ad altri progetti sci-fi (incluso un quinto capitolo della saga di Alien mai realizzato).

Ora, sembra che il regista abbia spezzato la catena e sia tornato in attività, con Deadline che riferisce che Neill Blomkamp ha girato un film horror soprannaturale, in gran segreto, durante la pandemia. Blomkamp ha girato il film in Canada, durante la scorsa estate, dopo che il suo prossimo lungometraggio, The Inferno, è stato ufficialmente posticipato al 2021. The Inferno sarà un thriller d’azione ad alto budget interpretato da Taylor Kitsch, mentre questo nuovo film è stato realizzato con un budget inferiore, consentendo a Blomkamp a mostrare le sue rinomate capacità nel campo degli effetti visivi.

Non c’è dubbio che Blomkamp abbia un approccio visivo unico ai suoi film: se è riuscito a combinarlo con un’entusiasmante storia di genere, allora è probabile che questo nuovo titolo sarà un enorme successo. Al momento non ci sono ulteriori dettagli sul progetto: in molti si chiedono se anche questa volta è stato coinvolto Sharlto Copley, attore feticcio del regista, apparso non solo in tutti e tre i suoi lungometraggi, ma anche in uno dei cortometraggi prodotti da Oats Studios.

Dune: impiegato un budget inferiore rispetto a Blade Runner 2049

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Dune: impiegato un budget inferiore rispetto a Blade Runner 2049

Secondo quanto riferito, Dune sarebbe costato meno del precedente film di Denis Villeneuve, Blade Runner 2049, nonostante il cast stellare e la portata molto più ambiziosa del progetto. L’ultimo film di Villeneuve è l’adattamento del celebre romanzo di fantascienza di Frank Herbert, pubblicato nel 1965.

Il libro è stato adattato due volte in precedenza: da David Lynch, grazie al film omonimo del 1984, e nel 2000, sotto forma di miniserie destinata al piccolo schermo (nonostante anche Alejandro Jodorowsky avesse cercato di portare il romanzo al cinema negli anni ’70). Il nuovo adattamento sembra essere il più ambizioso di sempre: già il primo trailer – uscito diversi mesi fa – promette un epico film d’azione fantascientifico, ricco di effetti speciali e con un cast stellare.

Dune non sarà la prima volta che Villeneuve si confronterà con un’amata proprietà di fantascienza, avendo già diretto Blade Runner 2049 nel 2017, sequel del classico cult di Ridley Scott del 1982. Sfortunatamente, proprio come il suo predecessore, il sequel non ha performato secondo le aspettative al botteghino, nonostante le recensioni positive da parte della critica. La speranza è che Dune riesca ad invertire questa tendenza, nonostante il rinvio del film al 2021 a causa della pandemia di Covid-19. Tuttavia, la recente conferma che il film arriverà in contemporanea sia nelle sale che su HBO Max, significa che i numeri al box office – per forza di cose – saranno nettamente inferiori rispetto a quelli che un’uscita esclusivamente in sala avrebbe potuto generare in un’annata considerata “normale”.

Dune vs Blade Runner 2049: una questione di “budget”…

Adesso, un nuovo report del New York Times rivela che il budget impiegato per Dune è stato inferiore rispetto a quello di Blade Runner 2049. Il report parla di un budget di 165 milioni di dollari per Dune, 20 milioni in meno rispetto al costo di Blade Runner 2049. Dune presenta un cast davvero stellare, che include Timothée Chalamet, Zendaya, Javier Bardem, Oscar Isaac, Rebecca Ferguson, Jason Momoa… molte più star di quante ne abbiamo viste in Blade Runner 2049. Inoltre, almeno apparentemente, la storia dovrebbe avere una portata certamente più ampia in merito all’impiego della CGI per determinate sequenze, sebbene anche Blade Runner 2049 avesse la sua buona dose di computer grafica.

Ci sono due possibili ragioni dietro al budget inferiore di Dune. La prima è il fallimento di Blade Runner 2049 al box office. La Warner Bros. potrebbe essere stata frenata proprio dalla precedente esperienza, costringendo Villeneuve ad una serie di limitazioni. L’altro motivo potrebbe essere relativo al fatto che il film in arrivo il prossimo anno copre soltanto metà del romanzo originale, quindi i costi potrebbero essere stati equamente divisi tra la prima e una seconda ipotetica parte, sulla quale però non si hanno ancora conferme ufficiali.

In DuneTimothée Chalamet interpreterà il protagonista Paul Atreides, nato sul pianeta Caladan dal matrimonio fra il duca Leto Atreides I e la sua concubina Lady Jessica. Nel cast anche Javier BardemZendayaOscar IsaacRebecca FergusonStellan SkarsgardDave Bautista, Charlotte Rampling Jason Momoa. Ricordiamo che il film arriverà nelle sale americane e su HBO Max il 1 ottobre 2021.

Ant-Man 3: Michelle Pfeiffer conferma il ritorno di Janet van Dyne

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Michelle Pfeiffer ha confermato in una nuova intervista che tornerà ufficialmente in Ant-Man 3. Il franchise con protagonista Paul Rudd è sempre stato considerato una pedina più piccola all’interno del più grande MCU, ma ciò non ha mai fermato lo sviluppo di un terzo film. Ant-Man 3 è stato ufficialmente a novembre dello scorso anno, con Peyton Reed confermato ancora una volta alla regia. Tuttavia, gran parte del film rimane ancora oggi un mistero, dai dettagli sulla trama alla possibile data di uscita. Secondo quanto riferito di recente, la Marvel sta prendendo in considerazione una release nel 2022.

È certo che Rudd interpreterà ancora una volta Scott Lang in Ant-Man 3, così come Evangeline Lilly, che tornerà nei panni di Hope van Dyne, soprattutto perché il capitolo precedente, Ant-Man and the Wasp, l’ha finalmente resa uno dei personaggi chiave del franchise. Oltre a loro, anche Michael Douglas tornerà nei panni di Hank Pym, mentre Jonathan Majors si è unito ufficialmente al cast lo scorso settembre nei panni di Kang il Conquistatore. Adesso, sembra che anche la leggendaria Michelle Pfeiffer tornerà in Ant-Man 3.

Ospite del podcast Ladies First with Laura Brown, la star de Le releazioni pericolose e Batman – Il Ritorno (vista di recente in Maleficent – Signora del Male), ha rivelato di essere pronta per Ant-Man 3. “Dovrei fare Ant-Man, il terzo”, ha detto Pfeiffer parlando dei suoi progetti futuri. Ha poi aggiunto che la produzione, almeno secondo le informazioni in suo possesso, dovrebbe iniziare nella primavera del 2021. Per quanto riguarda, invece, dove troveremo il suo personaggio, Janet van Dyne, nel film, Pfeiffer risposto di non sapere nulla al riguardo.

Janet van Dyne avrà un ruolo più grande in Ant-Man 3?

In realtà, non dovrebbe sorprendere più di tanto che Pfeiffer torni ancora una volta nei panni di Janet per Ant-Man 3, visto che la storia di Ant-Man and the Wasp ruotava in gran parte proprio attorno al suo salvataggio dal Regno Quantico. Ciononostante, Pfeiffer ha avuto una piccola parte in quel film e un ruolo maggiore in Ant-Man 3 potrebbe certamente fornirle la possibilità di approfondire il suo personaggio.

Dopo aver trascorso anni nel Regno Quantico, Janet è destinata ad essere cambiata in qualche modo e Ant-Man 3 potrebbe proprio concentrarsi sul suo ritorno alla vita di tutti i giorni. L’ultima volta che l’abbiamo vista sul grande schermo è stato al funerale di Tony Stark in Avengers: Endgame; già quella breve apparizione nel cinecomic di Anthony e Joe Russo doveva essere inteso come un segnale che avremmo sicuramente rivisto il personaggio. 

L’ultimo film del franchise di Ant-Man che abbiamo visto al cinema è stato  Ant-Man and the Wasp, diretto da Peyton Reed e uscito nel 2018. Il cast del film comprende Paul RuddEvangeline LillyMichael Peña, Walton Goggins, Bobby Cannavale, Judy Greer, Hannah John-Kamen, Michelle PfeifferLaurence Fishburne Michael Douglas.

Star Wars: George Lucas sulla decisione di vendere il franchise alla Disney

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Il nuovo libro “Star Wars Archives: Eps I-III: 1999-2005” contiene tantissimi dettagli inediti sulla realizzazione della divisiva trilogia prequel di George Lucas, anche se forse è giusto dire che quei film non hanno ricevuto neanche lontanamente l’accoglienza negativa riservata ai recenti episodi.

La trilogia sequel è stata realizzata dalla Disney dopo che il creatore del franchise vendette la Lucasfilm allo studio nel lontano 2012. L’autore Paul Duncan ha di recente condiviso via Twitter un nuovo estratto dal suo libro, in cui Lucas parla di ciò che lo ha spinto a vendere il franchise di Star Wars alla Casa di Topolino.

“A quel tempo stavo iniziando la nuova trilogia. Avevo parlato con gli attori e stavo iniziando a prepararmi. Stavo anche per avere una figlia con mia moglie. Ci vogliono 10 anni per fare una trilogia: quella prequel è durata dal 1995 al 2005 “, spiega Lucas. “Nel 2012 avevo 69 anni. Quindi la domanda era: continuerò a lavorare a questa casa per il resto della mia vita? Voglio farlo ancora? Alla fine ho deciso di crescere mia figlia e godermi la vita per un po’.”

George Lucas e i piani per la trilogia sequel di Star Wars

George Lucas ha ammesso che avrebbe potuto decidere di non vendere la Lucasfilm e magari provare a convincere qualcun altro a farsi carico della trilogia. Tuttavia, ha ammesso che sarebbe stato impossibile per lui non mettere bocca su ciò che sarebbe accaduto nei vari film, qualcosa con cui lo stesso aveva già lottato ai tempi de L’Impero Colpisce Ancora e Il Ritorno dello Jedi (che vennero diretti da altri due registi).

Lucas ha poi negato le voci secondo cui si sarebbe stufato del franchise e ha ammesso di essere rimasto particolarmente deluso dalla decisione della Disney di non seguire i piani che aveva consegnato loro in merito alla direzione che avrebbe dovuto prendere la trilogia sequel.

“Ho passato la mia vita a creare Star Wars – 40 anni – e rinunciarvi è stato molto, molto doloroso”, riflette il regista. “Ma era la cosa giusta da fare. Ho pensato che avrei avuto maggior voce in capitolo sugli ultimi tre perché li avevo già avviati, ma hanno deciso che volevano fare qualcos’altro. Le cose non sempre vanno come vuoi. La vita è anche questo.”

Shang-Chi: Awkwafina parla del suo misterioso personaggio

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Shang-Chi: Awkwafina parla del suo misterioso personaggio

Non si sa ancora quale personaggio interpreterà Awkwafina in Shang-Chi and the Legend of the Ten Rings, ma la talentuosa attrice (vista nel bellissimo The Farewell) sembra destinata a diventare una figura chiave dell’Universo Cinematografico Marvel. Allo stato attuale (anche a causa della pandemia di Covid-19), il progetto rimane avvolto nel più fitto mistero, ma la speranza è quella di vedere a breve un primo sguardo al film e, soprattutto, che la data di uscita nelle sale resti confermata per il 9 luglio 2021.

Parlando con Style Caster, Awkwafina ha anticipato qualcosa in merito al suo ruolo nel prossimo attesissimo film dei Marvel Studios. “C’è un po ‘di me in ogni personaggio che interpreto, il che è un bene e un male”, ha spiegato la star di Jumanji: The Next Level quando le è stato chiesto cosa poteva rivelare in merito al suo ruolo. “Mi sento come se potessi relazionarmi con lei. Non posso dire molto sul personaggio, ma posso dire che è stata scaraventata in un mondo in cui non sa davvero cosa fare. Allo stesso tempo, sta scoprendo molte cose su se stessa.”

Alla domanda su come la Marvel abbia evitato i tropi narrativi in Shang-Chi and the Legend of the Ten Rings, Awkwafina ha risposto: “Quando pensi alle cose che hanno caratterizzato sia gli asiatici che gli asiatici americani nei media americani, pensi a cose come il kung fu e le arti marziali. Anche se il film parla di questo, siamo stati in grado di lavorare con squadre di stuntman di livello mondiale, fatte di persone che vivono di questo. Quindi, l’autenticità con cui lo studio e il regista Destin Daniel Cretton si sono approcciati a questi tropi è davvero molto speciale.” 

Con un po’ di fortuna, Shang-Chi rappresenterà un grande passo avanti per il MCU in termini di diversità, andando ad aggiungere alcuni importanti volti nuovi alla Fase 4, che dovrebbero giocare un ruolo chiave anche in futuro. Lo stesso Shang-Chi, ad esempio, dovrebbe diventare un personaggio fondamentale nella narrativa dell’universo condiviso. Tuttavia, considerato il cast di supporto, è un discorso che potrebbe tranquillamente estendersi a tutti i personaggi coinvolti nella storia.

L’uscita nelle sale di Shang-Chi and the Legend of the Ten Rings è fissata al 7 maggio 2021. Destin Daniel Cretton, acclamato regista di Short Term 12 e The Glass Castle (di recente è uscito il suo ultimo lavoro Il Diritto di Opporsi, con Michael B. Jordan, Jamie Foxx e Brie Larson) è stato scelto per dirigere il film che vanta la sceneggiatura di Dave Callaham (The Expendables, Godzilla, Wonder Woman 1984).

Vi ricordiamo che nei panni del protagonista ci sarà l’attore canadese Simu Liu, visto di recente nella commedia di Netflix Kim’s Convenience. Insieme a lui, nel cast, figureranno anche Tony Leung Chiu-wai nei panni del Mandarino, e Awkwafina, che dovrebbe interpretare un “leale soldato” del Mandarino, e se è vero che il villain qui sarà il padre di Shang-Chi, in tal caso ci sono ottime possibilità che si tratti di Fah Lo Suee. Chi ha letto i fumetti saprà che è la sorella dell’eroe del titolo e che il suo superpotere è l’ipnosi.

Ryan Dorsey, chi è? Curiosità sull’attore di Justified

Ryan Dorsey, chi è? Curiosità sull’attore di Justified

Quello di Hollywood è un universo complesso in cui attori e attrici, interagendo tra loro, determinano il destino gli uni degli altri. Ci sono attori infatti, magari non eccessivamente famosi, che acquistano un po’ di notorietà in più grazie ai loro rispettivi compagni. Tra questi c’è anche Ryan Dorsey, attore principalmente di serie tv, diventato famoso grazie alla sua storia con una delle maggiori interpreti di Glee, Naya Rivera.

Scopriamo quindi tutto quello che c’è da sapere su Ryan Dorsey, sulla sua carriera in tv e sulla sua turbolenta vita privata e sentimentale.

Ryan Dorsey film e serie tv: gli inizi della sua carriera

Nato il 19 luglio del 1983 a Chesapeake, in West Virginia, Stati Uniti, Ryan Keith Dorsey comincia a interessarsi alla recitazione soltanto al liceo. Da sempre appassionato di sport, dopo le scuole medie, Ryan si trasferisce dalla piccola Chesapeake a Charlotte, in North Carolina. Il trasferimento in una città più grande, infatti, avrebbe dato al giovane Dorsey maggiori opportunità di successo. Purtroppo, a causa di un trauma cerebrale subito a causa di un incidente, Ryan è costretto a ritornare in West Virginia e a frequentare la Riverside High School.

Non potendo più praticare il suo tanto amato football a causa del trauma subito, il ragazzo decide di dedicarsi ad attività alternative. E’ in questo periodo infatti che comincia a interessarsi alla recitazione, aderendo al programma teatrale della scuola, gestito da un attore professionista di Hollywood ‘in licenza’.

Dopo il liceo, Ryan decide di iscriversi alla Western Carolina Univerisity con l’intenzione di unirsi poi alla squadra di football della scuola. Tuttavia, soltanto dopo il primo anno, Ryan abbandona la WCU per trasferirsi a New York e iscriversi al NY Conservatoryfor Dramatic Arts. Qui il ragazzo studia recitazione e arti drammatiche e comincia a gettare le basi della sua carriera nel mondo dello spettacolo.

In quegli anni Ryan comincia a partecipare ai primi progetti cinematografici e televisivi. Dopo aver girato alcuni cortometraggi, dal 2013 per Dorsey arrivano i primi ruoli importanti. L’attore ottiene piccoli ruoli in serie tv di successo come Southland (2013), Parks and Recreation (2013), Mob City (2013), You’re The Worst (2014), The Mentalist (2014) e Shameless (2015).

Ryan Dorsey in Justified – L’uomo della legge

Nel 2015, tuttavia, per Ryan Dorsey arriva la prima grande occasione. Quell’anno viene infatti scelto per entrare a far parte del cast della serie Justified – L’umo della Legge, creata da  Graham Yost per il canale della FX. La serie è basata sul personaggio immaginario di Marshal Raylan Givens, protagonista dei romanzi Pronto, A Caro Prezzo (Riding The Rap), Raylan e Fuoco in Buca (Fire in the Hole) di Elmore Leonard.

Il protagonista della serie è Raylan Givens (Timothy Olyphant), un ufficiale degli Stati Uniti dalla condotta decisamente anticonvenzionale. Nonostante faccia parte delle forze armate statunitensi e debba rispettare un certo codice di comportamento, con i suoi modi, Raylan è molto più simile a uno sceriffo del vecchio west.

La sua personalità abrasiva e la sua condotta ai limiti della legalità, lo mettono continuamente nei guai, rendendolo un target per le organizzazioni criminali e non solo. E’ proprio a causa di un diverbio con il suo superiore che Raylan viene riassegnato a Lexington, in Kentucky. Tra i vari distretti sotto la sua giurisdizione c’è anche Harlan County, sua piccola cittadina natale da cui Raylan era ‘fuggito’ quando era ancora molto giovane.

Ryan Dorsey in Justified interpreta il personaggio di Earl Lennon, fratello minore di Carl, nonché nuovo membro dell’impero criminale di Boyd Crowder. Introdotto nella sesta stagione della serie, inizialmente Dorsey avrebbe dovuto girare solo tre episodi che sono poi diventati cinque e infine dieci. La serie, in onda dal 2010 al 2015, conta ben 6 stagioni e 73 episodi e Ryan Dorsey compare in un arco di 10 episodi della sesta stagioni, composta da sole 13 puntate. [fonte: Fandom]

Ryan Dorsey in Blood Father

Dopo l’esaltante esperienza sul set di Justified, la carriera di Ryan prosegue a gonfie vele. Negli anni successivi lo vediamo, sempre in tv, nel cast di serie come Crowded (2016), The Vampire Diaries (2016), Animal Kingdom (2016), The Night Shift (2016) e Pitch 2016). Nel 2016 però si trasferisce brevemente dal piccolo al grande schermo, partecipando alla realizzazione del film Blood Father, diretto da Jean-François Richet e con Mel Gibson.

Il film – presentato al Cannes Film Festival – è tratto dall’omonimo romando di Peter Craig e raccona la storia dell’ex detenuto John Link (Mel Gibson). Ex biker di professione, dopo aver scontato nove anni di carcere per traffico d’armi John adesso è in libertà vigilata. Grazie alla riabilitazione e alle riunioni degli alcolisti anonimi, l’uomo ormai sembra essersi lasciato il suo passato criminale alle spalle. Adesso infatti riga dritto, vive in una roulotte nel deserto dell’Arizona e passa le sue giornate facendo tatuaggi e con Kirby Curtis (William H. Macy), il suo migliore amico. Nonostante adesso viva una vita onesta e tranquilla, John ha un grande rimpianto, ovvero aver abbandonato sua moglie e la sua bambina.

Un giorno però, John riceve una strana telefonata proprio da sua figlia Lydia (Erin Moriarty), ormai diciassettenne, che sembra essere in pericolo. Correndo in suo soccorso, John trova sua figlia visibilmente alterata; la ragazza è ubriaca e molto stanca e finisce con l’addormentarsi in macchina. Frugando tra i suoi effetti personali, John trova una pistola e capisce che Lydia è in guai seri. La ragazza è infatti in fuga, dopo aver sparato il suo ragazzo Jonah (Diego Luna), nipote del padrino del cartello messicano.

Lydia ha pestato i piedi alla persona sbaglia e adesso, per sfuggire agli scagnozzi di Jonah, a padre e figlia non resta che darsi alla fuga.

Ryan Dorsey 2020: i nuovi progetti

Nonostante il successo del film Blood Father, Ryan continua la sua carriera dedicandosi principalmente alla televisione. Negli anni successivi lo vediamo infatti in diverse serie tv di successo come Major Crime (2017), Colony (2017), Nashville (2017), Ray Donovan (2017), Runaways (2018), Bosh (2019), Yellowstone (2019), The I-Land (2019), SWAT (2019) e All Rise (2019).

Anche il 2020 per Ryan Dorsey, nonostante la pandemia da Coronavirus ancora in corso, è stato un anno abbastanza impegnativo dal punto di vista lavorativo. L’attore ha infatti interpretato diversi ruoli in progetti televisivi come Stumptown, The Rookie e Station 19. Inoltre, pare che l’attore sia impegnato anche con le riprese di un nuovo film, stavolta per il grande schermo.

Si tratta da Heavy Doom, un thriller scritto e diretto da Chad Edmund Smith con Ryan Dorsey, Rebecca Forsythe, Dustin Kerns. Del film, fermo ancora in fase di pre-produzione causa pandemia, purtroppo non si conoscono ancora molti dettagli. Il film racconta la storia di due fratelli che, nella notte di Halloween, scoprono un terribile segreto nella loro piccola città, un segreto che li porterà faccia a faccia con qualcosa di mostruoso…

Ryan Dorsey e Naya Rivera: una storia tormentata

Molto conosciuto negli States ma un po’ meno qui da noi in Italia, Ryan Dorsey ha acquisito negli ultimi cinque anni una certa popolarità grazie anche alla sua relazione con Naya Rivera, star della serie Glee.

I due si incontrano presumibilmente tra il 2013 e il 2014. All’epoca Naya era appena uscita da una relazione con il rapper Big Sean e sembra stesse affrontando le conseguenze fisiche e psicologiche di un aborto. Ryan è di grande conforto per Naya e cerca di starle vicino in questo momento assai doloroso. Complici gli amici e le circostanze, i due cominciano a frequentarsi tenendo la loro relazione il più privata possibile.

Dopo qualche tempo, tuttavia, a sorpresa Ryan e Naya decidono di sposarsi. Il loro matrimonio viene celebrato da Cabo San Lucas, in Messino, il 19 luglio del 2014, nel giorno del compleanno di Ryan. Nonostante l’estremo riserbo sulla loro vita privata, i due sembrano andare d’amore e d’accordo. Solo un anno più tardi, infatti, a febbraio del 2015 la coppia annuncia di aspettare un figlio. Il piccolo Josey Hollis nasce il 17 settembre di quell’anno, riempiendo d’amore la vita di entrambi.

Purtroppo però qualcosa sembra rompersi nel loro rapporto e nel novembre del 2016, a sorpresa, Naya chiede il divorzio, senza fornire troppe spiegazioni. I due si separano ufficialmente però quasi un anno più tardi, nell’ottobre del 2017. Ma i veri problemi cominciano qualche settimana dopo. Durante le feste del ringraziamento, Naya Rivera viene arrestata alla polizia per violenza domestica ai danni proprio di Ryan Dorsey, lasciando tutti senza parole.

Secondo quanto riportato da WCHS sembra che a causa di una discussione, Naya abbia attaccato Dorsey, colpendolo alla testa e al labbro. L’attrice, ammanettata e portata in centrale, viene rilasciata poche ore più tardi dietro pagamento di una cauzione da mille dollari. [fonte: WCHSTV]

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A seguito di quell’episodio, Ryan decide di ritirare le accuse contro Naya e i due, il 14 giugno del 2018, decidono di ufficializzare il loro divorzio e di optare per l’affidamento congiunto di Josey. Tuttavia, due anni più tardi, nel marzo del 2020, gli accordi sull’affidamento vengono modificati. Naya ottiene infatti la custodia esclusiva di Josey senza ovviamente interrompere i rapporto tra padre e figlio.

A mettere un punto alla storia travagliata di Ryan e Naya è purtroppo un tragico avvenimento. A luglio del 2020, Naya Rivera resta uccisa in un terribile incidente. Uscita in barca con il piccolo Josey, l’attrice annega trascinata dalle correnti del lago Piru, in California. Il suo corpo, scomparso tra i flutti, viene ritrovato senza vita solo una settimana più tardi. A seguito quindi di questa tragedia, la custodia di Josey viene assegnata al padre.

La morte di Naya Rivera è stata uno shock per la sua famiglia, per i suoi amici e anche per i suoi fan. Anche per Ryan, nonostante il divorzio, è stato difficile accettare la scomparsa della madre di suo figlio. Eppure, c’è chi ha accusato l’attore di essere già passato oltre la morte di Naya. Negli ultimi mesi, infatti, sono girate voci su di una possibile relazione tra Ryan Dorsey e Nickayla Rivera, sorella della defunta Naya.

Le voci sono state ovviamente smentite a gran voce da Dorsey che ha escluso ogni tipo di coinvolgimento sentimentale con l’ex cognata. Ryan ha infatti spiegato che Nickayla si è trasferita a casa sua per aiutarlo a prendersi cura di Josey, ancora piccolo e traumatizzato dalla morte della madre. Josey ha solo cinque anni ed è stato l’ultimo a vedere Naya prima che la corrente del lago la portasse via. [fonte: Tio]

Ryan Dorsey su Instagram

Per saperne di più sulla vita privata e professionale di Ryan Dorsey, vi consigliamo di seguire il suo account Instagram ufficiale.

Fonte: Wiki, IMDB, Fandom, WCHSTV, Tio

Joe Manganiello svela nuovi dettagli sul Batman di Ben Affleck mai realizzato

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Il flop di Justice League al botteghino ha spinto la Warner Bros. ad apportare tutta una serie di modifiche sostanziali al DCEU, con personaggi che sono stati completamente eliminati e con storie che sono state totalmente rinnovate. Una delle principali “vittime” di questa revisione dell’universo condiviso da parte della major è stato sicuramente il Deathstroke di Joe Manganiello.

L’ex star di True Blood è apparsa brevemente nei panni di Slade Wilson in una delle due scene post-credits della versione cinematografica di Justice League. Manganiello era pronto a toranre nei panni del mercenario nell’annunciato film dedicato a Batman che sarebbe stato scritto, diretto, prodotto e interpretato da Ben Affleck. Sfortunatamente, quel progetto è naufragato ed è passato nelle mani di Matt Reeves, diventando l’attesissimo The Batman che arriverà nelle sale nel 2022.

Durante una recente intervista con Yahoo, Joe Manganiello ha condiviso alcuni nuovi dettagli sulla sceneggiatura ormai accantonata di Affleck, facendo paragoni con il thriller del 1997 di David Fincher, The Game – Nessuna regola. “Era una storia veramente dark in cui Deathstroke era come uno squalo o un cattivo di un film dell’orrore che stava smantellando la vita di Bruce dall’interno. Era una cosa sistemica: aveva ucciso tutti quelli vicini a Bruce e aveva distrutto la sua vita per cercare di farlo soffrire, perché sentiva che Bruce era responsabile di qualcosa che gli era successo.”

Joe Manganiello rivela i piani originali della scena post-credits di Justice League

Sembra anche che Ben Affleck sia stato ispirato in qualche modo dall’arco narrativo di “Daredevil: Born Again” ad opera di Frank Miller. “Era davvero bello, veramente dark e davvero tosto”, ha aggiunto Manganiello. “Ero veramente molto eccitato all’idea.”

L’attore ha anche confermato che, in origijne, la sua scena post-credits in Justice League sulla barca insieme al Lex Luthor di Jesse Eisenberg, avrebbe dovuto spianare la strada proprio al film di Affleck su Batman; alla fine, la sequenza è stata rielaborata per collegarsi direttamente agli eventi di Justice League – Parte 2, anche questo poi abbandonato.

“Hanno rigirato tutti i dialoghi di Jesse per anticipare la Justice League – Parte 2, che si sarebbe focalizzato sulla Injustice League”, ha spiegato Manganiello. “In origine, tutto quel dialogo riguardava Batman, ed è stato cambiato con battute tipo: ‘Non dovremmo avere una lega tutta nostra?’.”

Ricordiamo che Joe Manganiello tornerà nei panni del letale mercenario Deathstroke nella Snyder Cut di Justice League che arriverà su HBO Max il prossimo anno. La speranza è che la versione del cinecomic ad opera di Zack Snyder possa finalmente rendere giustizia al personaggio e all’interpretazione di Manganiello.

Vi ricordiamo che la Snyder Cut di Justice League uscirà nel 2021 sulla piattaforma streaming di Warner Bros HBO Max che è disponibile negli USA dall’Aprile scorso. Attualmente non sappiamo se in Italia la versione debutterà su qualche piattaforma streaming dato che HBO MAX non è disponibile nel nostro paese. Ma sappiamo che HBO in Italia ha un accordo in esclusiva con SKY, dunque potrebbe essere una valida teoria pensare che in Italia il film possa essere programmato su SKY CINEMA o su SKY ATLANTIC. Tuttavia, quest’ultima è solo una supposizione dunque non ci resta che aspettare ulteriori notizie.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.