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Tom Holland “deve una birra” al CEO della Disney

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Tom Holland “deve una birra” al CEO della Disney

Alla premiere mondiale di Onward – Oltre la magia, il nuovo film Disney/Pixar che arriverà nelle nostre sale il prossimo 5 marzo, ha partecipato anche Bob Iger, CEO della Disney. Il film originale vede la partecipazione di Chris Pratt e Tom Holland in qualità di doppiatori: entrambi gli attori fanno parte del MCU, nelle vesti rispettivamente di Peter Quill/Star-Lord e Peter Parker/Spider-Man.

In seguito alla premiere, Iger ha voluto ironizzare sul fatto che l’Uomo Ragno di Holland sia “rimasto” all’interno dell’Universo Cinematografico Marvel dopo il nuovo accordo raggiunto da Sony e Disney per i diritti di sfruttamento del personaggio. Attraverso il suo profilo Twitter ufficiale, infatti, Iger ha condiviso due scatti sul red carpet del film in cui lo vediamo in compagnia proprio di Pratt e Holland.

Nella didascalia che ha accompagnato le foto, ha scritto: “La prima di ieri sera dell’ultimo film Pixar, Onward, mi ha dato la possibilità di vedere gli amici dei Marvel Studios Chris Pratt e Tom Holland. Tom mi deve una ‘pinta’ per aver salvato Spider-Man!” 

Le parole di Bob Iger fanno probabilmente riferimento alle passate dichiarazioni dello stesso Tom Holland, il quale aveva racconta che, proprio durante una telefonata con il boss Disney in merito al nuovo accordo con la Sony, era seduto in un bar, con la sua famiglia, ed era ubriaco!

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Tom Holland si è unito al MCU nei panni di Peter Parker nel 2016: da allora, è diventato un supereroe chiave all’interno del franchise. Non solo è apparso in ben tre film dedicati ai Vendicatori della Marvel, ma anche in due standalone: Spider-Man: Homecoming e Spider-Man: Far From Home. La scorsa estate, un nuovo accordo siglato tra Marvel e Sony ha permesso al personaggio dell’Uomo Ragno di restare nel MCU per ancora un altro film a lui dedicato – l’annunciato Spider-Man 3 – e per un altro film in cui lo ritroveremo al fianco degli altri eroi del MCU.

Jurassic World 3, Chris Pratt: “Sarà l’Avengers: Endgame della saga”

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Stando a quanto dichiarato da Chris Pratt, l’attesissimo Jurassic World 3 – che vedrà il ritorno del cast originale del franchise, ossia degli attori Sam Neill, Laura Dern e Jeff Goldblum – sarà l’Avengers: Endgame della saga fantascientifica ispirata al romanzo di Michael Crichton.

Considerato l’alto numero di personaggi che faranno ritorni nel film (anche personaggi apparsi nel primo Jurassic World), ha senso che l’attore abbia paragonato l’atteso nuovo capitolo della saga al cinecomic Marvel campione d’incassi. Ospite dello show di Ellen DeGeneres in occasione della promozione di Onward, parlando proprio del film di Colin Trevorrow, Pratt ha spiegato: “Ci saranno tutti. Ci saranno quasi tutti nel film. So che forse ho appena detto qualcosa che non potevo dire, ma non mi interessa. Tutto il cast dell’originale Jurassic Park farà ritorno. Sembra quasi la stessa operazione che la Marvel ha fatto con Endgame, quando ci ha riuniti tutti insieme.”

Ovviamente non possiamo sapere con certezza a quali membri del cast del film originale le parole di Pratt facciano riferimento: e se in Jurassic World 3 dovessero fare ritorno anche Joseph Mazzello e Ariana Richards, interpreti dei piccoli Timothy e Alexis nel film di Steven Spielberg del 1993?

Potete vedere il video dell’intervento di Chris Pratt da Ellen di seguito:

Nel frattempo apprendiamo da Deadline che l’attore statunitense Scott Haze, visto in Venom di Richard Fleischer ma anche in altri film come Midnight Special e Fire Squad – Incubo di fuoco, si è unito ufficialmente al cast di Jurassic World 3 in un ruolo misterioso.

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Jurassic World 3 vedrà sia Pratt che Howard tornare nei loro ruoli. Insieme a loro, ritroveremo anche Justice Smith, Daniella Pineda, Jake Johnson Omar Sy.

Ma non saranno i soli a tornare. Nel film vedremo infatti di nuovo anche i personaggi del film originale. Laura Dern Sam Neill riprenderanno rispettivamente i ruoli che avevano in Jurassic Park, rispettivamente la Dr. Ellie Sattler e il Dr. Alan Grant. I personaggi sono stati visti per l’ultima volta nel Jurassic Park 3 del 2001.

Un altro eroe originale, Ian Malcolm, interpretato da Jeff Goldblum, ha firmato per tornare in Jurassic World 3. Goldblum è stato visto l’ultima volta in Jurassic World: Il Regno Distrutto. Il ritorno di Ian Malcolm è stato fortemente anticipato nei trailer, ma alla fine è stato poco più che un cameo, pertanto, i fan sono rimasti immensamente delusi. I ruoli di Dern, Neill e Goldblum in Jurassic World 3, tuttavia, sono considerati molto più importanti.

Le riprese di Jurassic World 3, affidato nuovamente al regista Colin Trevorrow con la sceneggiatura scritta da Emily Carmichael (Pacific Rim 2 – La Rivolta), inizieranno nei primi mesi del 2020, e possiamo aspettarci nei prossimi giorni qualche dettaglio in merito alla trama e ai nomi che affolleranno il set.

Anche Mamoudou Athie farà parte del cast del film, come confermato da Deadline, e si unirà dunque a Chris Pratt e Bryce Dallas Howard sul set. L’attore è tra i protagonisti della serie Sorry For Your Loss (disponibile ora su Facebook Watch) al fianco di Elizabeth Olsen, e di recente è apparso in The CircleThe Front Runner. Prossimamente lo vedremo nel dramma Prentice Penny Uncorked di Netflix e nella pellicola prodotta da 20th Century Fox Underwater con Kristen Stewart.

Lo stesso Trevorrow ha recentemente pubblicato il cortometraggio Battle at Big Rock, i cui eventi sono ambientati un anno dopo Jurassic World – Il regno distrutto mostrando i dinosauri che vivono nel nostro mondo e lottano per la sopravvivenza. Vi ricordiamo che  Jurassic World 3 uscirà nelle sale l’11 giugno 2021.

Fonte: ScreenRant

Matrix 4: da Sense 8 un’altra new entry nel cast

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Matrix 4: da Sense 8 un’altra new entry nel cast

Arriva da Deadline la notizia che l’attore statunitense Brian J. Smith, noto per il ruolo di Will Gorski nella serie Sense 8, si è unito ufficialmente al cast di Matrix 4, il nuovo capitolo della celebre saga fantascientifica con protagonista Keanu Reeves, attualmente in fase di produzione.

Il ruolo che Smith interpreterà nel film non è stato rivelato. L’attore aveva già lavorato con la regista Lana Wachowski proprio in Sense 8. Si tratta del quarto attore della nota serie Netflix a prendere parte al cast del nuovo capitolo di Matrix: nel film, infatti, appariranno anche Max Riemelt, Toby Onwumere e Eréndira Ibarra.

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Matrix 4 vedrà nel cast il ritorno di Keanu Reeves, Carrie-Ann Moss e Jada Pinkett-Smith al fianco delle new entry Yahya Abdul-Mateen II, Neil Patrick Harris, Jonathan Groff, Jessica Henwick Toby Onwumere.

Il nuovo capitolo del franchise sarà diretto da Lana Wachowski. La sceneggiatura del film è stata firmata a sei mani con Aleksandar Hemon e David Mitchell, mentre diverse fonti sostengono che le riprese dovrebbero iniziare nei primi mesi del 2020. “Molte delle idee che Lilly ed io abbiamo esplorato vent’anni fa a proposito della nostra realtà sono ancora più rilevanti ora. Sono molto felice di avere questi personaggi nella mia vita e sono grata per questa possibilità di lavorare ancora con i miei brillanti amici“, ha detto la Wachowski.

Non potremmo essere più entusiasti di rientrare in The Matrix con Lana“, ha dichiarato Toby Emmerich, presidente della Warner Bros, “Lana è una vera visionaria, una regista creativa e originale e siamo entusiasti che stia scrivendo, che dirigerà e produrrà questo nuovo capitolo dell’universo di Matrix“.

Parasite: Donald Trump contro la vittoria del film agli Oscar

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Parasite: Donald Trump contro la vittoria del film agli Oscar

Lo scorso 9 febbraio, Parasite ha scritto ufficialmente la storia degli Oscar, diventando il primo film non in lingua inglese a vincere la statuetta più ambita, quella per il miglior film. L’acclamato capolavoro di Bong Joon-ho è riuscito a portare a casa anche i premi per la miglior regia, la miglior sceneggiatura originale e il miglior film internazionale.

In occasione di un recente comizio a Colorado Springs, in Colorado, il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha criticato la decisione dell’Academy di premiare Parasite come miglior film: “Quanto sono stati brutti gli Oscar di quest’anno”, ha dichiarato Trump. “E il vincitore è stato… un film della Corea del Sud. Di che diavolo parlava? Abbiamo già abbastanza problemi con la Corea del Sud, a causa del commercio. E come se non bastasse, lo premiano anche come miglior film dell’anno. Era un buon film? Non lo so. Ridateci Via col vento, per favore! Viale del tramonto… così tanti film straordinari.”

Sempre durante il medesimo comizio, Trump ha criticato anche il discorso di ringraziamento di Brad Pitt in occasione della sua vittoria nella categoria miglior attore non protagonista per C’era una volta a Hollywood. Salito sul palco del Dolby Theatre, Pitt ha fatto riferimento alla fine della procedura di impeachment contro il Presidente: “E poi c’è Brad Pitt. Non sono mai stato un suo grande fan”, ha dichiarato Trump. “Si è alzato e ha detto una cosa da saputello. È un piccolo saputello.”

In seguito alle dichiarazioni di Donald Trump su Parasite, è arrivata la reazione di Neon, il distributore americano del film di Bong Joon-ho, che su Twitter – condividendo il video dell’intervento di Trump – ha scritto: “È comprensibile, non sa leggere.” 

La replica ironica di Neon fa riferimento al fatto che il Presidente, durante il suo discorso, ha parlato di Parasite come di “miglior film straniero”, nonostante da quest’anno la categoria sia stata rinominata “miglior film internazionale”.

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Parasite è stato un successo di pubblico e critica, ha guadagnato 148 milioni di dollari in tutto il mondo e 28,5 milioni solo negli Stati Uniti. Recentemente ha fatto la storia ai SAG Awards diventando il primo film non in lingua inglese ad aver mai vinto per una performance d’insieme. Nominato a sei Oscar, incluso quello per il miglior film, è il primo film coreano (e Bong Joon-Ho il primo regista coreano) ad aver trionfato nelle due categorie principali. Ha anche vinto il Golden Globe per il miglior film in lingua straniera.

Fonte: The Hollywood Reporter

Birds of Prey: Gotham City prima e dopo i VFX

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Birds of Prey: Gotham City prima e dopo i VFX

Birds of Prey, il cinecomic che ha visto il ritorno di Margot Robbie nei panni di Harley Quinn, non è riuscito ad ottenere i risultati sperati dalla Warner Bros. al box office mondiale: tuttavia, nulla esclude che col tempo – come spesso accade a quei film che non raggiungono grandi risultati al botteghino – il cinecomic di Cathy Yan possa diventare un piccolo cult.

Probabilmente, una delle cose che non hanno funzionato nel film – soprattutto se messo a paragone con Joker di Todd Phillips – è stata la rappresentazione della città di Gotham City, molto lontana da quel luogo ormai allo sbando, in preda al caos e alla violenza, che avevamo visto nel cinecomic con Joaquin Phoenix.

Nelle ultime ore sono approdati online alcuni fantastici scatti di Birds of Prey, opera del concept artist Aleksey Pollack, che mettono a confronto le immagini del film “prima e dopo” l’intervento degli effetti visivi. I frame a confronto permettono di farci un’idea su come sia stata ricreata l’immaginaria location dei fumetti (il film è stato girato a Los Angeles), confermando che da un punto di vista prettamente “visual”, il film ha molto in comune con i precedenti cinecomic appartenenti al DCEU. Potete vedere alcune delle immagini di seguito. Per tutti gli altri splendidi lavori di Aleksey Pollack, vi rimandiamo ai suoi profili Instagram e Facebook:

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Birds of Prey, diretto da Cathy Yan, arriverà nelle sale il 7 febbraio 2020. Nel cast anche Mary Elizabeth Winstead, Jurnee Smollett-Bell (rispettivamente Cacciatrice e Black Canary), Rosie Perez (Renee Montoya) e Ella Jay Basco (Cassandra Cain).

Ewan McGregor interpreta invece uno dei due principali villain del film, Maschera Nera, alter ego di Roman Sionis. Chi conosce i fumetti lo ricorderà come uno dei più grandi nemici di Batman (negli anni Ottanta esplose proprio come nemesi del Cavaliere Oscuro) nonché temibile boss mafioso di Gotham City.

Di seguito la nuova sinossi ufficiale:

Avete mai sentito la storia del poliziotto, dell’uccello canoro, dello psicopatico e della principessa mafiosa? Birds of Prey (e la fantasmagorica rinascita di Harley Quinn) è una storia contorta raccontata dalla stessa Harley, come solo Harley può farlo. Quando il malvagio narcisista di Gotham, Roman Sionis, e il suo zelante braccio destro, Zsasz, puntano gli occhi su una ragazza di nome Cass, la città si rivolta per cercarla. I percorsi di Harley, Cacciatrice, Black Canary e Renee Montoya si incontrano e l’improbabile quartetto non ha altra scelta che allearsi per abbattere Roman.”

Fonte: ComicBookMovie

Avengers 3 e 4: i bellissimi poster limitati per cast e crew

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Avengers 3 e 4: i bellissimi poster limitati per cast e crew

Due poster estremamente rari di Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame sono stati svelati attraverso il profilo Twitter ufficiale dell’artista Paolo Rivera. Ora che la “Saga dell’Infinito” è ufficialmente giunta al termine, Rivera ha potuto rivelare attraverso il noto social due bellissimi poster che gli sono stati commissionati dai Marvel Studios e che lo stesso artista ha realizzato in esclusiva per il cast e la crew di entrambi i cinecomic.

Entrambi i poster riflettono chiaramente la trama dei rispettivi film. Dal momento che in Infinity War il personaggio di Thanos ha fatto il suo debutto nel MCU, ha senso che per il poster del film in oggetto, il Titano Pazzo interpretato da Josh Brolin sia stato posizionato al centro del manifesto, circondato dai membri dell’Ordine Nero.

Per quanto riguarda il poster dedicato ad Endgame, invece, è naturale che l’attenzione si sia spostata sui Vendicatori protagonisti e su tutti gli altri eroi che hanno preso parte alla battaglia finale che ha visto riuniti sul grande schermo tutti i personaggi più amati dell’Universo Cinematografico Marvel: il poster in questione, infatti, è proprio un chiaro riferimento a quell’epica sequenza.

Potete ammirare i due bellissimi poster di seguito:

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Ricordiamo che Avengers: Endgame è il film di maggiore incasso dell’anno, nonché il più grande successo dei Marvel Studios, che con l’avventura diretta da Anthony e Joe Russo hanno chiuso un arco narrativo lungo 22 film e 11 anni, portando a termine un esperimento produttivo senza pari.

Fonte: ScreenRant

Independence Day 3: Roland Emmerich ha un’idea

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Independence Day 3: Roland Emmerich ha un’idea

Il regista Roland Emmerich, ha un’idea per Independence Day 3. Molto tempo dopo il primo film, Independence Day, è arrivato in sala il sequel, Independence Day – Rigenerazione, e sembrava che l’idea di una terza parte fosse morta e sepolta, data l’accoglienza riservata al film. Tuttavia, Emmerich afferma di aver pensato ad un terzo film, un “viaggio intergalattico”.

Il primo Independence Day è uscito nel 1996, con protagonisti Will Smith, Jeff Goldblum, Bill Pullman, e racconta la storia di un gruppo di persone che cercano di mettersi in salvo quando si verifica un’invasione aliena. Nel film, la gente reagisce e vince la propria battaglia contro la razza extraterrestre. Il film è stato un grande successo di pubblico ed è diventato un successo cult degli anni ’90. Il film ha anche incassato oltre $ 817 milioni in tutto il mondo a fronte di un budget di $ 75 milioni.

Il sequel del 2016, tuttavia, non ha raggiunto le stesse vette del suo predecessore. Ambientato venti anni dopo il primo film, Rigenerazione racconta la storia di un’altra invasione aliena, solo che questa volta si verifica dopo che le Nazioni Unite credono di aver creato un programma che li proteggerà dagli attacchi alieni. Il film è stato criticato per essere prevedibile, contenente buchi di trama e anche perché, per spiegare l’assenza di Smith, hanno deciso di uccidere il suo personaggio (fuori dallo schermo). Tuttavia, ora il padre del franchising sembra avere un’idea di una terza puntata.

In un’intervista con Screen Rant durante la promozione del suo film Midway, Emmerich ha parlato delle varie proprietà della Fox che Disney è ora intenzionata a riavviare, come Il Pianeta delle Scimmie e Mamma ho perso l’aereo. Quando gli è stato chiesto se fosse interessato a lavorare a Independence Day 3 con la Casa di Topolino, Emmerich ha risposto dicendo: “Sì, assolutamente. In realtà ho una grande idea per un sequel.”

Restiamo in attesa di conoscere maggior dettagli.

Lana Condor vorrebbe tornare ad interpretare Jubilee per gli X-Men

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Anche se la serie di film sugli X-Men di Fox è quasi finita, l’attrice di X-Men: Apocalypse Lana Condor ha espresso l’interesse di tornare a vestire i panni di Jubilee. I fan erano molto felice all’idea di vedere il personaggio per la prima volta in primo piano in un film live action, tuttavia, il ruolo di Jubilee nel film si è rivelato essere molto piccolo, poco più di un cameo.

Alcune scene con Condor sono state eliminate dal montaggio finale, ed è stata esclusa da Dark Phoenix, nonostante tutto il resto del giovane cast è tornato nel film arrivato in sala nella scorsa stagione cinematografica.

Da allora, Condor è diventata un nome familiare al grande pubblico al suo ruolo di Lara Jean Covey nel film Netflix Tutte le volte che ho scritto ti amo. Il sequel P.S. Ti Amo Ancora è stato presentato in anteprima sullo streamer la scorsa settimana e il terzo e ultimo film della serie è già stato girato. Di recente, Condor ha ammesso di voler interpretare una Spider-Man al femminile.

Allo stesso tempo, Condor non è ancora disposto a rinunciare a Jubilee. Durante un’intervista con The Wrap, Condor ha confessato di avere ancora la speranza che Jubilee possa fare un’altra apparizione sul grande schermo. Ha anche rivelato che le piacerebbe rendere giustizia al personaggio.

“Penso che ora sia un buon momento e mi piacerebbe davvero renderle giustizia perché non cinque anni fa non ha avuto giustizia, e non è mai successo. È un personaggio fantastico e ora penso sia il momento perfetto per darle quello che merita, quindi mi piacerebbe tornare indietro e fare qualcosa con lei.

Non ho [sentito nulla dalla Disney], ma ho visto alcuni dei cineasti alla [festa degli Oscar di Vanity Fair] l’altra sera e ho detto loro di non dimenticarsi di lei”.

Il futuro degli X-Men è ora nelle mani della Disney, che distribuirà The New Mutants e poi si avvierà lungo il cammino di un reboot che dovrebbe portare i mutanti Marvel nel MCU.

Jeremy Irons chiarisce la sua posizione su aborto, matrimonio gay e abusi sessuali

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L’attore britannico Jeremy Irons, presidente della giuria internazionale di quest’anno al Festival del cinema di Berlino, ha parlato delle precedenti controversie relative alle sue presunte opinioni su abusi sessuali, matrimonio tra persone dello stesso sesso e aborto.

Irons ha aperto la conferenza stampa della giuria, definendolo un “privilegio” quello di essere stato nominato presidente, ed ha colto l’occasione per rispondere ad una serie di polemiche emerse nel momento in cui è stata annunciato che sarebbe stato lui il Presidente dell’edizione numero 70 della Berlinale.

“Vorrei, non come presidente della giuria, ma a livello personale, rispondere a vari commenti che ho fatto in passato e che sono riemersi in alcune sezioni della stampa nelle ultime settimane. Vorrei non dover dedicare tempo a questo aspetto, ma non voglio che le polemiche siano una distrazione dalla Berlinale”, ha detto ai giornalisti.

Irons ha affermato in un’intervista del 2011 con Radio Times Regno Unito che “se un uomo mette una mano sul sedere di una donna, qualsiasi donna degna del proprio valore può affrontare la cosa”, aggiungendo: “È comunicazione. Non possiamo essere amichevoli?”

L’attore ha anche difeso il diritto della Chiesa a chiamare l’aborto un peccato e ha suggerito in un’intervista del 2013 con l’Huffington Post che legalizzare il matrimonio gay potrebbe incoraggiare i padri a sposare i loro figli al fine di evitare le tasse di successione.

Dopo aver dichiarato di essersi già scusato per tali commenti, Irons ha affermato di voler affrontare i temi dell’abuso sessuale, del matrimonio tra persone dello stesso sesso e dell’aborto. “Consentitemi di chiarire una volta per tutte le mie opinioni su questi argomenti particolari. In primo luogo, sostengo con tutto il cuore il movimento globale per affrontare la disuguaglianza dei diritti delle donne e per proteggerle dalle molestie abusive, dannose e irrispettose, sia a casa che sul posto di lavoro”.

“In secondo luogo, applaudo alla legislazione sul matrimonio tra persone dello stesso sesso, ovunque sia stata raggiunta, e spero che tale legislazione illuminata continuerà a diffondersi in sempre più società. E in terzo luogo, sostengo con tutto il cuore il diritto delle donne ad abortire, qualora lo decidessero (…) Questi tre diritti umani sono, credo, passi fondamentali verso una società civile e umana, per la quale tutti dovremmo continuare a lottare. Ci sono molte parti del mondo in cui questi diritti non esistono ancora, in cui tali modi di vivere portano alla prigionia e persino alla morte”.

Ha continuato: “Spero che alcuni dei film che guarderemo risolveranno questi problemi, tra molti altri che dovremo affrontare nel nostro mondo, e non vedo l’ora di guardare film nella Berlinale di quest’anno che ci stimoleranno a mettere in discussione atteggiamenti, pregiudizi, e percezioni mondiali della vita come la conosciamo. Spero che abbia messo a letto i miei commenti precedenti.”

Berlinale 2020: il programma

Fonte: Variety

Megan Fox protagonista di un thriller ambientato nello spazio

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Megan Fox, che ha trovato la fama mondiale con il franchise di Transformers, ha firmato per recitare in Aurora, il nuovo thriller per il quale Arclight Films avvierà le vendite in tutto il mondo all’European Film Market di Berlino.

Aurora, diretto da Lazar Bodroža (A.I. Rising), racconta la storia di un’astronauta di stanza nello spazio per monitorare le tempeste solari che mettono in pericolo la Terra. L’astronauta scopre che le onde d’urto delle tempeste solari stanno piegando il tempo, spingendo la donna ad affrontare una lotta emotiva e psicologica con il suo passato e presente.

La Arclight, guidata da Gary Hamilton, ha unito le forze con Jordan Gertner (“Spring Breakers”, “The Virgin Suicides”) e Toby Gibson (“The Lego Movie”) per produrre e finanziare il film. La sceneggiatura è scritta da Pete Bridges, Toby Gibson e Stuart Willis (“Restoration”). Tim Peternel sarà produttore esecutivo. La produzione inizierà a maggio in Serbia.

“Aurora è un progetto visivamente molto bello, ricco d’azione e ambientato nello spazio e Megan è perfetta per interpretare un personaggio in lotta contro i demoni del suo passato”, ha dichiarato Hamilton.

Il progetto potrebbe rappresentare un rilancio per la carriera di attrice di Megan Fox, che di recente si è concentrata maggiormente nella sua attività di designer di biancheria intima femminile.

Cattive Acque, recensione del film con Mark Ruffalo

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Cattive Acque, recensione del film con Mark Ruffalo

A due anni da La stanza delle meraviglie e a quattro da Carol, quello che è uno dei suoi migliori film, Todd Haynes torna dietro alla macchina da presa con una storia che sembra stonare con la sua filmografia precedente, ma nella quale infonde il suo rigore e la sua capacità di scavare con occhi vigile oltre la superficie dei fatti raccontati: Cattive Acque.

Cattive Acque, la storia vera di Robert Bilot

Il film racconta della lunga battaglia processuale dell’avvocato Robert Bilot, interpretato da Mark Ruffalo, che si ritrova a fare causa al colosso dell’industria chimica DuPont. La storia comincia infatti nel momento in cui Bilot diventa socio di un prestigioso studio legale che difende le compagnie come la DuPont.

Proprio nel momento in cui la sua carriera appare florida e in ascesa, l’uomo si troverà di fronte ad un conflitto personale ed etico: un fattore del West Virginia, dove lui stesso è nato e cresciuto, gli chiede aiuto contro il colosso della chimica, che da anni, impunito, scarica rifiuti altamente tossici nelle falde acquifere di tutto lo Stato. L’uomo decide di mettere da parte sicurezza economica, serenità familiare e carriera per rincorrere la giustizia, e si troverà solo, per 19 anni, a combattere contro un sistema che lo ostacola e contro l’omertà del mercato che consapevolmente ha avvelenato migliaia di famiglie americane.

Un film voluto da Ruffalo

Cattive Acque recensioneMark Ruffalo, ambientalista convinto, ha sottoposto la storia ad Haynes che si è lasciato coinvolgere, adottando un occhio particolarmente acuto e fuggendo dal film processuale, preferendo invece i toni del thriller, tesi e oscuri. Insieme a questa perizia di linguaggio, che nella giustapposizione di ritmi e di tempi dilatati trova la sua massima efficacia, Haynes si avvale anche di un protagonista che ancora una volta conferma di essere capace di dare dignità all’uomo comune, all’eroe di tutti i giorni.

Ruffalo è l’attore che meglio di tutti i suoi colleghi, nel panorama odierno, riesce a dare spessore a questi eroi di tutti i giorni. E il suo Robert non fa eccezione: è la rappresentazione dell’eroe americano come non viene più raccontato, nelle sue fallibilità e nei suoi momenti di sconforto, ma mosso dalla sete di giustizia e del sentimenti di rivalsa contro chi volontariamente crea danni (molto gravi) alla salute di quella classe americana di periferia, che abita in case bianche e fatiscenti, ai margini di ciò che in genere il cinema mostra.

L’America nascosta, il Midwest

Proprio questo contrasto tra l’America nascosta e quella lussuosa di grattacieli e corporazioni viene messo al centro di un discorso sociale che Haynes porta avanti, un discorso che prende corpo nel confronto tra il Paese reale, quello che denuncia l’avvelenamento delle falde acquifere nel Midwest, e l’istituzione governativa, lontana e inefficace, distante dalle necessità e dalle verità che affliggono il popolo. In mezzo a questi due poli che non trovano un punto di incontro né di comunicazione, si inserisce l’industria, la corporazione, quella che da una parte avvelena i proprio operai e dall’altra fornisce spazi, servizi, palliativi ad una situazione di vita insostenibile che, alla fine, porterà alla morte (non di certo naturale) di quegli stessi operai.

Contro questi tre vertici che coesistono nel loro vizioso equilibrio si staglia l’eroe comune, Robert Billot, che per 19 anni ha portato avanti la sua battaglia per la giustizia, una motivazione rarissima eppure potente che ha permesso all’uomo di mettere con le spalle al muro la DuPont.

Accanto a Mark Ruffalo, nel cast compare anche Anne Hathaway, nei panni della moglie di Bilot. Il ruolo, per quanto apparentemente marginale, simboleggia quello a cui il nostro eroe è costretto a rinunciare per portare avanti la sua lotta, e questo lo rende addirittura più umano e “sacrificato” alla sua causa.

Cattive Acque, oltre il dramma processuale

Di film come questi ce ne sono molti, anche nel recente passato del cinema, come Promised Land di Gus Van Sant, ma in Cattive Acque Todd Haynes, con il sostegno fondamentale di Ruffalo, riesce ad andare oltre il dramma processuale e il rischio ambientale, disegnando una parabola di vita che si erge ad esempio e monito in mezzo alle brutture del mondo.

Bilot è un eroe che paga sulla propria pelle la sua sete di giustizia, un uomo solo contro un sistema avverso, in difesa degli ultimi e di quell’ambiente che ormai in maniera imperativa dovrebbe rappresentare la priorità di ogni governo ed essere umano.

Black Widow: 10 teorie dei fan, tra azzardi e probabilità

Black Widow: 10 teorie dei fan, tra azzardi e probabilità

L’arrivo di Black Widow nelle sale di tutto il mondo è sempre più vicino: i vari trailer che continuano a stuzzicare la curiosità dei fan, si sovrappongono ormai alle varie teorie su ciò che potrebbe effettivamente raccontare la prima avventura in solitaria di Natasha Romanoff.

Di seguito abbiamo raccolto le teorie dei fan più accreditate, quelle che potrebbero davvero trovare un senso in riferimento alla possibile trama del film con Scarlett Johansson, e quelle invece che risultano estremamente improbabili:

Una timeline alternativa (Fan Theory improbabile)

Ci sono molte speculazioni sul fatto che Black Widow possa essere ambientato in una timeline alternativa, in cui Vedova Nera è sopravvissuta agli eventi di Endgame. La fan theory in questione suggerisce che alla fine del film un personaggio proveniente da una diversa linea temporale riporterà Natasha alla timeline principale.

Tuttavia, sembrerebbe essere un modo fin troppo elaborato e a tratti anche pericoloso ai fini narrativi per il ritorno del personaggio. Un’espediente del genere potrebbe davvero rendere le cose troppo confuse per lo spettatore, dal momento che Black Widow – almeno dalle info in nostro possesso ad oggi – non dovrebbe seguire la continuity del MCU.

Più incarnazioni di Taskmaster (Fan Theory probabile)

Nella tradizione fumettistica, l’eredità di Taskmaster viene raccolta da un singolo personaggio, ossia Anthony “Tony” Masters. Tuttavia, seconda una fan theory, in Black Widow si saranno più personaggi che indosserano la maschera del supercriminale.

Taskmaster è noto per i suoi “riflessi fotografici”, che gli permettono di imitare perfettamente i movimenti di chiunque, a prescindere dalla difficoltà. Il fatto che altri personaggi appaiano nelle vesti del mercenario spiegherebbe perché gli stessi hanno una varietà di abilità tra le quali poter scegliere. Ciò spiegherebbe anche perché Red Guardian in un momento può combattere contro Taskmaster, e in quello successivo può usare lo scudo mentre sfoggia l’elemetto a forma di scheletro.

La rinascita di Vedova Nera (Fan Theory improbabile)

Ci sono molti fan che sperano che Black Widow possa in qualche modo portare alla rinascita di Natasha Romanoff. Alla fine di Endgame, Steve Rogers è tornato indietro nel tempo per mettere al loro posto tutte le Gemme dell’Infinito, cosa che potrebbe in qualche modo aver riportato in vita Nat: in realtà, è molto più probabile che la morte del personaggio sia definitiva.

Black Widow è ambientato molti anni prima degli eventi che hanno condotto alla morte di Natasha, quindi sarà più una sorta di prequel che si svolgerà durante l’era degli Accordi di Sokovia. Una rinascita di Nat ridurrebbe l’impatto che la sua morte ha avuto sugli eventi raccontati in Endgame. 

Un cameo di Occhio di Falco (Fan Theory probabile)

Alcuni dei momenti migliori di Vedova Nera nel MCU sono legati alla sua relazione con Occhio di Falco. È quel tipo di amicizia che ha contribuito a rendere quest’universo cinematografico così unico, concedendo a determinate situazioni una profondità forse inaspettata per il tipo di franchise. Il legame emotivo che esiste tra i due personaggi ha giocato un ruolo chiave anche nella morte di Natasha.

Dal momento che Clint Barton ha avuto un ruolo così importante nella sua vita, avrebbe senso una piccola apparizione del personaggio in Black Widow. E ci sono molti modi in cui l’inserimento dell’arciere nella storia potrebbe essere giustificato…

Natasha non è morta (Fan Theory improbabile)

Mentre alcuni fan vogliono che Natasha Romanoff venga riportata in vita, altri pensano che in realtà non sia veramente morta. Ci sono diversi modi in cui un eroe del MCU può sopravvivere ad un attacco apparentemente mortale.

L’uso degli Skrull potrebbe essere una delle opzioni, così come i “life model decoy” già introdotti in passato. Un’altra alternativa potrebbe essere la maschera facciale in grado di cambiare l’aspetto di un eroe e renderlo completamente diverso. È probabile, però, che nulla di tutto ciò verrà effettivamente utilizzato come espediente in Black Widow. 

I flashback di Budapest (Fan Theory probabile)

Nel MCU viene menzionato in più di un’occasione il fatto che Clint e Natasha hanno combattuto insieme a Budapest: prima o poi, una testimonianza tangibile di tutto ciò dovrà essere mostrata al pubblico. Quale occasione migliore se non il film in solitaria su Vedova Nera?

È una teoria che può avere completamente senso. In che modo? Potrebbero essere introdotti nel film alcuni flashback di Budapest, forse con i due personaggi intenti a combattere alcuni dei nemici più pericolosi di Natasha, o magari facendo giocare a quel periodo storico un ruolo assolutamente rivelante all’interno della trama.

Un crossover con gli altri Avengers (Fan Theory improbabile)

Trattandosi dell’Universo Cinematografico Marvel, c’è sempre la possibilità che in un film siano presenti dei camei. Dal momento che sembra quasi certa l’apparizione di Tony Stark, molti fan hanno ipotizzato che in realtà in Black Widow saranno presenti tutti i Vendicatori originali.

Tuttavia, ciò potrebbe distogliere l’attenzione da una delle questione principali legate al film, e cioè il fatto che Vedova Nera ha finalmente “ottenuto” il suo standalone. Sembra strano, quindi, che i Marvel Studios decidano di riunire tutti gli altri eroi per l’occasione. Inoltre, a questo punto della continuity, gli Accordi di Sokovia sono già entrati in vigore… 

Un traditore all’interno del team (Fan Theory probabile)

Molte teorie dei fan in circolazione speculano sul fatto che ci sia un traditore nella squadra di Nat, qualcuno che forse agirà per conto di Taskmaster. Dato l’elevato numero di personaggi in ballo, questo plot twist potrebbe essere addirittura scontato.

È difficile immaginare che nel film non ci sia davvero qualcuno pronto a tradire Natasha. La vera domanda è, dunque, un’altra: chi sarà il traditore?

Collegamenti con Stranger Things (Fan Theory improbabile)

Il primo teaser trailer ufficiale della quarta stagione di Stranger Things ci ha mostrato il personaggio di Jim Hopper lavorare per la Russia. Ciò ha dato vita ad una nuova speculazione: essendo David Harbour interprete sia di Hopper che di Red Guardian in Black Widow, sono in molti ad essere convinti che in realtà si tratta della stessa persona.

Ci sono molte teorie divertenti sul fatto che sia proprio Jim Hopper a nascondersi dietro Red Guardian e che il Sottosopra possa essere introdotto nel MCU. Questo, naturalmente, non accadrà mai!

Una nuova Vedova Nera (Fan Theory probabile)

Quasi sicuramente Black Widow imposterà parte del futuro del MCU. Soprattutto, è quasi certo che il film introdurrà ufficialmente la nuova Vedova Nera. La contendente principale al titolo è, ovviamente, Yelena Belova, che ha raccolto l’eredità di Natasha già nei fumetti.

Interpretata da Florence Pugh, sembra che tra Yelena e Natasha si verranno a creare le dinamiche necessarie a far sì che la prima diventi la nuova Vedova Nera e possa continuare ad agire al posto della seconda nel MCU.

Fonte: ScreenRant

The Boy – La maledizione di Brahms, trailer del sequel

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The Boy – La maledizione di Brahms, trailer del sequel

Dopo aver spaventato milioni di spettatori in The Boy, la bambola Brahms è tornata, pronta a seminare nuovamente terrore, in The Boy – La maledizione di Brahms. Ecco il trailer ufficiale.

The Boy – La maledizione di Brahms, la trama

Ignara della terrificante storia della villa in cui si è trasferita, una giovane famiglia è pronta a iniziare una nuova vita. Qui il piccolo Jude trova un amico: una bambola di porcellana apparentemente innocua, che però prende vita ogni qualvolta le sue regole non vengono rispettate. Il legame tra il bimbo e la bambola si fa di giorno in giorno più morboso, fino a quando Liza (Katie Holmes) capisce che dietro quel volto lucido e sempre sorridente si nasconde in realtà una presenza oscura.

Riuscirà a risalire all’origine degli eventi inspiegabili e inquietanti che si manifestano nella casa e svelare la maledizione di Brahms? Nel cast del film The Boy – La maledizione di Brahms diretto da William Brent Bell: Katie Holmes, Christopher Convery, Ralph Ineson, Owain Yeoman, Anjali Jay, Joely Collins.

The Suicide Squad: primo sguardo a King Shark sul set del film

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The Suicide Squad: primo sguardo a King Shark sul set del film

Grazie a Just Jared, arrivano online nuove immagini dal set di The Suicide Squad, l’atteso cinecomic DC scritto e diretto da James Gunn, che riporterà sul grande schermo la celebre Task Force X dei fumetti dopo l’iterazione del 2016 ad opera di David Ayer.

Nelle nuove immagini è possibile notare, oltre ad Harley Quinn (Margot Robbie), Ratcatcher (Daniela Melchior), Polka-Dot Man (David Dastmalchian) e Idris Elba (che dovrebbe interpretare Vigilante), è possibile dare anche un primissimo sguardo a Steve Agee con la tuta per il mo-cap necessaria alla creazione in digitale del personaggio di King Shark.

Potete vedere tutte le foto cliccando sul tweet di seguito:

LEGGI ANCHE – The Suicide Squad: James Gunn aveva altri due film “di riserva”

Il cast ufficiale di The Suicide Squad comprende i veterani Margot Robbie (Harley Quinn), Viola Davis (Amanda Waller), Joel Kinnaman (Rick Flag) e Jai Courtney (Captain Boomerang) insieme alle new entry Idris Elba, Michael Rooker, Peter Capaldi, Nathan Fillion, Sean Gunn, David Dastmalchian, Storm Reid, Taika Waititi e John Cena. Nel film reciteranno anche Pete Davidson, Juan Diego Botto, Joaquin Cosio, Flula Borg, Tinashe Kajese, Jennifer Holland, Julio Ruiz, Alice Braga, Steve Agee e Daniela Melchior.

Secondo le ultime indiscrezioni, Nathan Fillion dovrebbe interpretare Arm-Fall-Off-Boy, che i lettori dei fumetti ricorderanno come il criminale con la capacità di staccare i propri arti e usarli come armi, potere guadagnato grazie ad un elemento metallico antigravità. Altri nomi circolati nelle ultime settimane sono Ratcatcher e Peacemaker, ma i report segnalano che Sean Gunn potrebbe vestire i panni di Weasel e Flula Borg quelli di Javelin; Pete Davidson potrebbe interpretare Blackguard, mentre Michael Rooker Savant.

Fonte: ComicBookMovie

Spider-Man: Sony spera che l’accordo con Disney possa durare

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Spider-Man: Sony spera che l’accordo con Disney possa durare

Dopo la fine dell’accordo che aveva seminato il panico tra i fan dell’Universo Cinematografico Marvel, la Sony Pictures e i Walt Disney Studios sono riusciti a trovare un nuovo accordo per far sì che il personaggio di Spider-Man potesse continuare ad “esistere” all’interno del MCU per almeno un altro standalone e un altro film che dovrebbe vedere riuniti ancora una volta i Vendicatori sul grande schermo.

In occasione di una recente roundtable organizzata da THR, il boss della Sony Tom Rothman e il boss della Disney Alan Horn hanno discusso di ciò che stava accadendo quando sembrava che Spidey fosse destinato a lasciare l’Universo Cinematografico Marvel:

“La fanbase, che è importante per tutti noi, sembrava aver risposto in maniera positiva a ciò che Tom Holland e il team di Spider-Man avevano fatto fino a quel momento”, ha spiegato Alan Horn. “Hanno amato il personaggio e il fatto che Kevin Feige e il MCU fossero coinvolti. Quando abbiamo sentito i loro feedback, il fatto che volevano che unissimo nuovamente le forze, abbiamo pensato che probabilmente era una buona idea.”

Naturalmente, per i fan è bello sapere che Spidey continuerà ad esistere all’interno del MCU, ma gli stessi sono anche consapevoli che si tratterà di qualcosa che non durerà nel tempo, dal momento che dopo i due film citati all’inizio dell’articolo, i diritti di sfruttamento del personaggio torneranno esclusivamente alla Sony.

Per quanto possa valere, Tom Rothman ha così risposto in merito alla possibilità che l’accordo con la Disney prosegua anche dopo l’uscita di Spider-Man 3: “Io lo spero. Penso che quest’ultimo accordo sia stata una vittoria per tutti. Una vittoria per la Sony. Una vittoria per la Disney. Un vittoria per tutti gli spettatori. L’unica cosa che vorrei dire è che le notizie e la durata di certe negoziazioni si sovrappongono inevitabilmente… credo che saremmo arrivati comunque ad un accordo, solo che le voci e i rumor hanno preceduto tutto.” 

LEGGI ANCHE – Spider-Man: in arrivo un film dedicato a Mysterio?

Tom Holland si è unito al MCU nei panni di Peter Parker nel 2016: da allora, è diventato un supereroe chiave all’interno del franchise. Non solo è apparso in ben tre film dedicati ai Vendicatori della Marvel, ma anche in due standalone: Spider-Man: Homecoming e Spider-Man: Far From Home. La scorsa estate, un nuovo accordo siglato tra Marvel e Sony ha permesso al personaggio dell’Uomo Ragno di restare nel MCU per ancora un altro film a lui dedicato – l’annunciato Spider-Man 3 – e per un altro film in cui lo ritroveremo al fianco degli altri eroi del MCU.

Fonte: ComicBookMovie

Jennifer Lawrence nel nuovo film di Adam McKay targato Netflix

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Jennifer Lawrence nel nuovo film di Adam McKay targato Netflix

Netflix ha acquistato i diritti di Don’t Look Up, la nuova commedia satirica di Adam McKay (regista de La grande scommessa e Vice – L’uomo nell’ombra) che avrà come protagonista il premio Oscar Jennifer Lawrence.

La notizia è stata riportata in esclusiva da Variety. Il film, che vedrà McKay coinvolto anche in qualità di sceneggiatore, racconterà la storia di due astronomi che intraprendono un tour mediatico per avvisare l’umanità dell’avvicinamento alla Terra di un asteroide che potrebbe distruggere il pianeta.

“Sono veramente emozionato all’idea di fare questo film con Jennifer”, ha dichiarato McKay. “Lei è ciò che il pubblico del 17° secolo era solito chiamare ‘uno spettacolo eccezionale’. E il fatto che Netflix veda questo film come una commedia adatta a tutti alza ancora di più le aspettative per me e per il mio team, in un modo emozionante e motivante.”

Le riprese di Don’t Look Up dovrebbero partire il prossimo aprile. McKay si occuperà anche della produzione del film insieme a Kevin Messick e alla sua Hyperobject Industries.

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Salita alla ribalta grande al franchise di Hunger Gamaes, Jennifer Lawrence si è imposta all’attenzione di pubblico e critica anche grazie al ruolo di Mystica nella saga di X-Men e ai ruoli in Un gelido inverno, Il lato positivo, American Hustle e Joy, tutti film che le hanno regalato una candidatura agli Oscar (l’ambita statuetta è arrivata nel 2013 per Il lato positivo). Prossimamente la vedremo nel dramma Red, White and Water di Lila Neugebauer, attualmente in fase di post-produzione, in cui figurerà anche come produttrice.

The Batman sarà basato su Anno Uno? L’ambiguo tweet di Matt Reeves

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Dopo le prime immagini ufficiali di Robert Pattinson con il nuovo costume del Crociato di Gotham, il regista Matt Reeves ha deciso di continuare a stuzzicare la curiosità dei fan in merito a The Batman, questa volta senza condividere nuovo materiale del suo film in uscita il prossimo anno, ma fornendo nuovi indizi sulla possibile trama.

Il 19 febbraio è il giorno del compleanno di Bruce Wayne, e poche ore fa è stato lo stesso Reeves a festeggiare l’avvenimento attraverso un post che ha subito dato il via a tutta una serie di speculazioni. Il regista, infatti, ha condiviso una tavola di “Batman: Anno Uno“, la miniserie a fumetti che narra le origini dell’Uomo Pipistrello, scritta da Frank Miller e disegnata da David Mazzucchelli.

Ora, non sappiamo se il film di Matt Reeves sarà un adattamento fedele di “Anno Uno“: forse, il regista ha voluto indicare quali saranno in linea generale le atmosfere che seguirà la sua pellicola. È interessante notare come la tavola in questione, che appare a pagina 10 della miniserie a fumetti, raffigura il ritorno di Bruce Wayne a Gotham dopo anni di addestramento all’estero, mentre si prepara ad una missione di ricognizione nell’East End, una dele zone più malfamate della città.

Inoltre, la tavola in questione ricorda tantissimo il film Taxi Driver di Martin Scorsese, tra le principali fonti d’ispirazione del Joker di Todd Phillips. La domanda sorge dunque spontanea: Reeves ha voluto anticipare non solo che il suo film sarà ispirato ad “Anno Uno”, ma anche che sarà molto simile – per toni e atmosfere – al cinecomic campione d’incassi con Joaquin Phoenix?

LEGGI ANCHE – The Batman: nel film appariranno i Flying Grayson?

Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Andy Serkis (Alfred), Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon) e Paul Dano (Enigmista). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard, ma c’è ancora mistero sul suo ruolo.

HN Entertainment ha suggerito che le riprese del cinecomic si svolgeranno presso i Leavesden Studios di Londra (gli stessi della saga di Harry Potter ma anche di Batman v Superman: Dawn of Justice, Justice League, Wonder Woman e del sequel Wonder Woman 1984) mentre l’uscita nelle sale è stata già fissata al 25 giugno 2021.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti, “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

Venom 2: Carnage “provoca” Eddie Brock nei nuovi video dal set

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Venom 2: Carnage “provoca” Eddie Brock nei nuovi video dal set

Continuano a San Francisco le riprese dell’attesissimo Venom 2. I nuovi video dal set emersi su Twitter nelle ultime ore ci mostrano il personaggio di Carnage (non Woody Harrelson, ma presumibilmente uno stunt con una tuta per il motion capture) fare a pezzi la macchina di Eddie Brock, mentre lo sfortunato giornalista inveisce contro la nemesi dalla finestra del suo appartamento.

Sembrerebbe una sequenza apparentemente comica, con Carnage che urlerebbe ad Eddie: “Vuoi che mi faccia avanti e ti mostri cosa vuol dire combattere veramente?”. Data la mancanza di ulteriori dettagli, è molto difficile stabilire cosa stia accadendo davvero tra i due personaggi e definire un contesto preciso. Al di là di quanto potrebbero essere “paradossali” i toni di questo sequel (considerando anche la natura del primo film), ciò che emerge da questi video è il fatto che il personaggio di Carnage – anche a causa della sua corporatura – sarà un nemico da non sottovalutare. Potete vedere i video di seguito:

LEGGI ANCHE – Venom 2: il primo video dal set con Carnage/Cletus Kasady

Come già annunciato dal finale del precedente capitolo, in Venom 2 assisteremo allo scontro tra il simbionte e Cletus Kasady, aka Carnage, uno degli antagonisti più celebri dei fumetti su Spider-Man. Nel cast del sequel anche Michelle Williams (Fosse/Verdon) nei panni di Anne Weying, Woody Harrelson (Zombieland: Double Tap) nei panni di Cletus Kasady/Carnage, Naomie Harris (No Time to Die) nei panni di Shriek e l’attore inglese Stephen Graham.

Nel frattempo è stato ufficializzato anche il nome di Robert Richardson in qualità di direttore della fotografia. “Ciò che era rimasto inesplorato nel primo film esploderà nel secondo, soprattutto grazie al personaggio centrale” ha dichiarato Richardson, “Ma ora abbiamo Woody Harrelson, che ovviamente farà la sua grande entrata, vedremo cos’altro accadrà con la collaborazione tra Sony e Marvel.”

Vi ricordiamo che Tom Hardy tornerà a interpretare Eddie Brock anche nel sequel di Venom, progetto già in sviluppo dopo l’inaspettato successo al box office dello scorso autunno, e a confermarlo è stata la produttrice Amy Pascal.

Fonte: ComicBookMovie

Tom Holland preferirebbe far tornare in vita Tony Stark al posto di zio Ben

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Le riprese di Spider-Man 3 dovrebbero iniziare ufficialmente quest’estate. In occasione del red carpet della premiere mondiale di Onward, il nuovo film Disney/Pixar in cui Tom Holland figura in qualità di doppiatore, IGN ha chiesto all’attore aggiornamenti in merito al futuro dell’Uomo Ragno sul grande schermo.

Naturalmente, Holland non ha potuto rivelare nulla, ma quando gli è stata posta una domanda alquanto bizzarra, il giovane attore ha dato una risposta decisamente… controversa! All’ultima incarnazione del simpatico arrampicamuri, infatti, è stato chiesto quale personaggio del MCU vorrebbe riportare in vita se ne avesse la possibilità: Ben Parker (quindi suo zio) o Tony Stark (il suo mentore)?

Peter Parker ha scelto Iron Man. Il motivo? Tom Holland amerebbe lavorare ancora una volta con Robert Downey Jr. Se da un lato la risposta potrebbe aver riempito di gioia il cuore di certi fan, dall’altro ha scatenato le ire dei puristi dei fumetti: su Reddit, ad esempio, non tutti sembrano aver gradito la risposta data dall’attore.

Sempre in occasione della premiere mondiale, Variety ha chiesto ad Holland quali sono stati i colleghi che gli hanno dimostrato maggiore supporto durante la momentanea fine dell’accordo tra Sony e Disney. Questa la sua risposta:

“Sono stati tutti d’aiuto. Davvero, tutti. Soltanto che io e Chris Pratt eravamo insieme dietro le quinte prima di essere chiamati sul palco del D23 per promuovere Onward. Gli avevo appena detto della notizia. Lui non l’aveva ancora saputo. Continuava a ripetere: ‘No, non accadrà. Troveranno una soluzione. E anche se non ci riusciranno, le cose andranno alla grande per te. Starai bene’.”

“È stato davvero bello averlo con me in quel momento”, ha aggiunto Holland. “Si tratta di una persona che rispetto e apprezzo tantissimo. Sono felice che siamo buoni amici.”

LEGGI ANCHE – Ritorno al futuro: Robert Downey Jr. e Tom Holland nel video deepfake

Tom Holland si è unito al MCU nei panni di Peter Parker nel 2016: da allora, è diventato un supereroe chiave all’interno del franchise. Non solo è apparso in ben tre film dedicati ai Vendicatori della Marvel, ma anche in due standalone: Spider-Man: Homecoming e Spider-Man: Far From Home. La scorsa estate, un nuovo accordo siglato tra Marvel e Sony ha permesso al personaggio dell’Uomo Ragno di restare nel MCU per ancora un altro film a lui dedicato – l’annunciato Spider-Man 3 – e per un altro film in cui lo ritroveremo al fianco degli altri eroi del MCU.

Fonte: ComicBookMovie

Chris Pratt criptico sulla presenza di Thor in GOTG Vol. 3

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Chris Pratt criptico sulla presenza di Thor in GOTG Vol. 3

In occasione della premiere mondiale di Onward, il nuovo film Disney/Pixar in cui Chris Pratt figura in qualità di doppiatore, all’interprete di Star Lord è stato chiesto di aggiornare – seppur brevemente – in merito all’attesissimo Guardiani della Galassia Vol. 3.

Nel corso dell’intervista, è stata fatta una domanda alquanto “provocatoria” all’attore: IGN, infatti, ha dato per scontato – nonostante il finale di Avengers: Endgame – che il personaggio di Thor non apparirà nel film.

La risposta di Chris Pratt è stata naturalmente “diplomatica”: “Come fate a dire che Thor non sarà nel terzo Guardiani? Non lo abbiamo ancora girato!”, ha detto ironicamente l’attore, per poi aggiungere: “Potrebbe far parte del terzo Guardiani. Non lo sappiamo. Non c’è ancora una risposta definitiva in merito.”

Thor: Love and Thunder arriverà al cinema prima di Guardiani della Galassia Vol. 3, quindi è probabile che nel film di Taika Waititi vedremo il Dio del Tuono separarsi momentaneamente dal resto del team; al contrario, potremmo invece vedere il personaggio di Thor ai margini della storia, proprio perché impegnato a fare squadra con Star Lord & co.

Da quello che sappiamo, Thor: Love and Thunder dovrebbe ruotare attorno all’ascesa di Jane Foster come nuova Dea del Tuono seguendo la run di Jason Aaron, ma anche al ruolo di Valchiria come erede al trono di Asgard. Tempo fa abbiamo provato ad analizzare 10 teorie sul ruolo che il Dio del Tuono potrebbe avere nel film.

LEGGI ANCHE – Chris Pratt non voleva la parte di Star-Lord in Guardiani della Galassia

Scritto e diretto da James GunnGuardiani della Galassia Vol. 3 non ha ancora una data di uscita ufficiale. Le riprese del film dovrebbero partire ufficialmente a Febbraio 2021.

Torneranno nel cast Chris PrattZoe SaldanaDave BautistaPom Klementieff e Karen Gillan, con Vin Diesel e Bradley Cooper che offriranno ancora le loro voci. Nel film è atteso anche Chris Hemsworth nei panni di Thor.

Fonte: ComicBookMovie

Il Richiamo della Foresta: recensione del film con Harrison Ford

Il Richiamo della Foresta: recensione del film con Harrison Ford

Il romanzo di Jack London, Il Richiamo della Foresta, trova una nuova trasposizione cinematografica grazie all’occhio della macchina da presa guidata da Chris Sanders. Lo scrittore statunitense vanta infatti una fama sempre attuale che suscita costante interesse in chi si occupa di cinema: si pensi a Zanna Bianca, al recente Martin Eden che è valso la Coppa Volpi a Venezia a Luca Marinelli, o al capitolo All Gold Canyon episodio del film Ballata di Buster Scruggs dei fratelli Coen.

Il selvaggio West, e tutto il filone delle storie legate ai cercatori d’oro, è un elemento fondante della storia americana, ed è diventato parte integrante del nostro immaginario, in ogni sua sfumatura, stile narrativo e tematiche suscitate, grazie alla costante rappresentazione che se n’è fatta.

È per questo che si ha un senso di profonda familiarità nel seguire le vicende del cane Buck, protagonista de Il Richiamo della Foresta, interamente creato in CGI, insieme a tutti gli altri personaggi del film appartenenti al regno animale.

Il Richiamo della Foresta, la trama

La storia segue per grandi linee quella del romanzo, e ripercorre la crescita e la “formazione” del vivace quadrupede, partendo dai primi anni da nababbo, nutrito abbondantemente e con accondiscendenza dal personale della villa di un magistrato, nella soleggiata California, per poi virare nella seconda parte arrivando al cuore della narrazione.

Buck viene rapito proprio con lo scopo di essere sfruttato per trainare le slitte di trafficanti d’oro, vittime loro stesse di quella febbre dell’oro esplosa negli Stati Uniti, e si ritrova perciò catapultato nel gelo del Canada, appena oltre il confine con l’Alaska. Lì farà la conoscenza del suo futuro salvatore John Thornton (Harrison Ford) e della simpatica coppia di postini interpretata da Omar Sy e Cara Gee. A questo punto del film, l’atmosfera divergerà molto da quella descritta da Jack London, in maniera tutto sommato comprensibile.

Il regista Chris Sanders ha una lunga esperienza come sceneggiatore e regista di film d’animazione: da La Bella e la Bestia, Aladdin, Il Re Leone, Mulan, Lilo e Stitch, fino ad arrivare a I Croods e Dragon Trainer della Dreamworks. È evidente, quindi, che la sfumatura che il regista dà al racconto è chiaramente virata ai toni più leggeri per un pubblico molto giovane.

Il Richiamo della Foresta per famiglie

Buck lotta per la propria sopravvivenza, nella storia d’inizio Novecento, difendendosi al prezzo del sangue di tante vite umane e animali, proprio come accadeva realmente in quell’epoca. La durezza di quelle terre così inospitali e il valore della propria unicità, erano costantemente in guerra, ed era talmente facile soccombere che la legge del più forte era ciò che di più scontato ci potesse essere.

Oggi Il Richiamo della Foresta ha tutt’altro senso. Partendo dal presupposto che l’intento di Chris Sanders sia senz’altro quello di rivolgersi a delle famiglie, ciò che il protagonista scopre via via è il valore profondo della vita, ma, questa volta, dal punto di vista esistenziale, non biologico.

Il selvaggio Richiamo del titolo parla oggi dell’importanza della (ri)scoperta di chi Buck sia veramente, quale sia la sua specificità, senza schiacciare gli altri, ma sfruttando le ingiustizie subite per permettersi di emergere.

È quasi inevitabile che ogni racconto, per quanto antico, una volta riletto, venga riscritto con un filtro adatto ai bisogni del tempo presente. Ed è ciò che più affascina delle storie, soprattutto di quelle per bambini.

Harry Potter: le domande sugli Horcrux che non hanno ancora risposta

È passato molto tempo da quando Harry, Hermione e Ron sono riusciti a trovare e distruggere tutti gli Horcrux di Voldemort e salvare il mondo magico di Harry Potter. Ma solo perché tutto è finito bene, non significa che i fan non abbiano ancora domande sugli oggetti adibiti a contenere un pezzo dell’anima dei Maghi Oscuri.

Ecco di seguito alcune domande che ancora non hanno trovato risposta sugli Horcrux:

Perché Tom Riddle non ha cercato prima la Pietra Filosofale?

All’epoca del primo libro di Harry Potter, Voldemort era quasi morto, una forma incorporea che cercava di mettere le sue mani sulla Pietra Filosofale per tornare in vita completamente. Ma perché non l’ha cercata prima? Per un mago oscuro intenzionato a diventare immortale, sembrerebbe stato logico provare ad eliminare Nicolas Flamel quando era ancora un giovane forte e in ascesa.

Chiaramente, era a conoscenza dell’esistenza della Pietra, perché si tratta di un oggetto magico molto noto, e Flamel, nonostante fosse immortale, era già molto vecchio e debole. Perché Riddle è andato prima alla ricerca degli Horcrux?

Come ha fatto Harry a diventare un Horcrux se c’era bisogno di un incantesimo?

J.K. Rowling non ha mai descritto in modo esplicito l’incantesimo per creare un Horcrux, come del resto ha fatto per altri incantesimi della saga; eppure, esiste un vero e proprio incantesimo anche per dare vita ad un Horcrux.

Tuttavia, quando Voldemort ha trasformato Harry in un Horcrux, sappiamo che è stato un incidente. Ciò potrebbe essere accaduto a causa del fatto l’anima del Lord era già divisa, ma come è potuto accadere senza un vero e proprio incantesimo?

Chi commette un omicidio può accidentalmente creare un Horcrux?

harry potter

Se Voldemort è stato in grado di creare accidentalmente un Horcrux grazie alla sua anima già divisa in seguito agli omicidi commessi, significa che tutti coloro che commettono un assassinio hanno la possibilità di creare accidentalmente degli Horcrux?

L’omicidio è parte del processo che conduce alla creazione di un Horcrux, e sicuramente ci sono molti assassini nel mondo dei maghi. Stanno lasciando pezzi delle loro anime in giro per l’universo, se l’incantesimo non è necessario per danneggiare gravemente anime?

Come ha fatto Herpo il Folle a morire se ha creato il primo Horcrux?

Nella saga di Harry Potter, l’unico altro mago ad aver creato un Horcrux si chiamava Herpo il Folle, ma non è mai stato chiarito cosa gli sia successo. Gli Horcrux rendono un mago potenzialmente immortale, quindi perché Herpo non è più in circolazione e perché non ci sono prove di come l’Horcrux da lui creato sia stato distrutto? 

Perché ha ricevuto una carta per le sue Cioccorane?

Tutto ciò che sappiamo di Herpo, a parte la creazione del primo Horcrux, è che stato anche il creatore delle celebri cioccorane (il cioccolato a forma di rana), nonché il primo ad allevare un Basilisco.

Si tratti di risultati ragguardevoli, talmente notevoli da essere inseriti nei libri di storia, ma è comunque sorprendente che l’inventore della magia più oscura di tutte sia lo stesso alla quale è stata dedicata una carta da collezione destinata ai bambini. Ha senso dal punto di vista di coloro che ci intravedono un modo per la Rowling di insegnare ai fan la storia dei maghi, ma sembra comunque qualcosa di molto bizzarro.

Perché “I segreti delle Arti Oscure” era reperibile nella libreria di Hogwarts?

Harry Potter e la pietra filosofale

L’unico libro in cui è contenuto l’esatto incantesimo per la creazione di un Horcrux è “I segreti dell’Arte Oscura” che apparentemente faceva parte della collezione della biblioteca di Hogwarts. Silente lo spostò dalla biblioteca al suo ufficio, ma chiaramente era troppo tardi, visto che Tom Riddle riuscì a consultarlo. Ma anche nell’ufficio del preside o nella Sezione Riservata (dov’era prima), cosa diavolo ci faceva quel libro in una biblioteca scolastica?

Perché gli Horcrux di Voldemort si comportano in maniera diversa?

harry potter

I fan lo hanno sottolineato molte volte, ma sembra che gli Horcrux di Voldemort si comportino in modo diverso a seconda di ciò che viene raccontato nella storia. Il primo vero Horcruz che il Trio incontra è il diario, ed è così potente che è in grado di possedere Ginny e spingerla a comportarsi come un automa.

Tuttavia, gli Horcrux successivi iniziano ad avvelenare la mente della persona che ne entra in possesso (come il medaglione con Ron), ma occasionalmente sembrano non fare assolutamente nulla. Ciò è perché alcuni di essi sono necessari per portare maggiormente avanti la trama, anche se sarebbe necessaria una spiegazione più esaustiva. 

Quanti Horcrux possono essere creati da una singola persona?

Sembra che Voldemort abbia raggiunto il limite massimo di Horcrux realizzabili, dato che la sua anima si è “divisa” alla fine del suo attacco a Harry e ai suoi genitori. Tuttavia, non è chiaro se questo fosse un numero reale e, soprattutto, da cosa è dipeso.

Inoltre, non è chiaro se alcune persone possano essere in grado di gestire la creazione di più Horcrux rispetto ad altre: la Rowling suggerisce che è la natura intrinseca dell’omicidio ad essere al centro degli Horcrux, ma questo vale per Voldemort, che scelse omicidi specifici per la creazione dei suoi Horcrux. Quindi che dire degli altri assassini?

Fonte: ScreenRant

Jason Momoa da colorare: ecco il coloring book

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L’artista italiano Maurizio Campidelli ha realizzato dei coloring book molto particolari, con protagonisti alcuni degli attori che compaiono tra le liste degli uomini più desiderati del pianeta. Tra questi compaiono Keanu Reeves e Dwayne Johnson e ovviamente Jason Momoa, l’attore hawaiano che interpreta Aquaman per la DC/Warner Bros.

I nerboruti attori in questione sono entrati nell’immaginario collettivo a suo di botte, tuttavia, Campidelli li ritrae, con il suo tratto pulito, mentre sono intenti a svolgere lavori domestici, in pose rilassate nella vasca da bagno, dipingendo quello che sembra essere un immaginario abbastanza comune tra le donne.

Si tratta di una variante molto divertente degli antistress da colorare con le parolacce o gli insulti. Si tratta di uno hobby abbastanza diffuso, che produce, sembra, gli stessi benefici della meditazione. E adesso, oltre ai classici intricati mandala o agli improperi, ci sono anche questi omaccioni dal fisico statuario e il sorriso bonario.

Ecco alcuni esempi:

L’ultima volte che abbiamo visto l’attore in azione, è stato in occasione dello spot del superbowl in cui si “spogliava” dei suoi muscoli e dei suoi capelli. Qui potete vederlo.

Fonte: Comingsoon.it

In the mood for Love: Cannes 2020 celebra i 20 anni del film

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In the mood for Love: Cannes 2020 celebra i 20 anni del film

Quest’anno, Cannes Classics celebrerà il 20° anniversario di In the Mood for Love di Wong Kar-wai, prima della sua uscita sul grande schermo nell’estate del 2020 in tutto il mondo!

Presentato nella Selezione Ufficiale e in Concorso nel 2000, In the Mood for Love, diretto dal regista di Hong Kong Wong Kar-wai, ha vinto il Premio Interpretazione maschile al suo attore protagonista Tony Leung e si è aggiudicato il Gran Premio della Commissione tecnica superiore.

Il restauro in 4K del film realizzato dal negativo originale è stato condotto da Criterion e L’Immagine Ritrovata sotto la supervisione di Wong Kar-wai.

In the Mood for Love, presentato per la prima volta il 20 maggio 2000, sarà proiettato al 73 ° Festival di Cannes, con la partecipazione di Wong Kar-wai.

In the Mood for Love di Wong Kar-wai con Tony Leung e Maggie Cheung.
Direttore della fotografia: Christopher Doyle.
Musica: Shigeru Umebayashi.

Restauro 4k dal negativo originale supervisionato da Wong Kar-wai ed eseguito da Criterion (New-York) e L’Immagine Ritrovata (Bologna).

Il film sarà distribuito in tutto il mondo grazie a Janus Films (USA, Regno Unito, Australia / Nuova Zelanda), The Jokers Films (territori di lingua francese), Koch Films (territori di lingua tedesca), Avalon DA (Spagna), Leopando Filmes ( Portogallo), Inoekino (CIS), Asmik Ace (Giappone), Catchplay Inc. (Taiwan), NK Contents (Corea del Sud).

Winter Ladies: il crowdfounding in favore di Lucha y Siesta

Winter Ladies: il crowdfounding in favore di Lucha y Siesta

Winter Ladies è una raccolta di illustrazioni originali realizzate da venti artiste italiane alle quali è stato chiesto di rappresentare ognuna una figura iconica femminile, reale o di fantasia, in una ambientazione invernale o natalizia. Il progetto nasce per sostenere le attività a sostegno delle donne in difficoltà promosse da Lucha alla Città e, in particolare la Casa delle Donne Lucha Y Siesta, che da 11 anni provvede a dare rifugio e sostegno a donne in difficoltà, che subiscono discriminazioni e violenza di genere.

Un luogo materiale e simbolico di autodeterminazione delle donne, un progetto femminista, nonché punto di incontro tra casa rifugio, casa di semiautonoma e centro antiviolenza.

Sostieni Lucha y Siesta

Se raccolta fondi avrà successo, la parentesi invernale sarà solo la prima parte di un serie in quattro volumi dedicati a tutte le stagioni.

Il progetto dell’artbook è stato ideato e promosso dalla Lovelace  – The Geek Ladies’ Allegiance, associazione femminista sui generis, che si occupa della riscoperta e della promozione della figura femminile nella cultura presente e passata.

Per maggiori informazioni sugli obbiettivi del comitato Lucha alla Città, consultate il sito Luchaysiesta.com.

Per tutte le informazioni necessarie e per partecipare al crowdfounding, clicca qui.

The Batman: nel film appariranno i Flying Grayson?

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The Batman: nel film appariranno i Flying Grayson?

È da un po’ di tempo che si parla della possibilità che Matt Reeves possa introdurre nell’attesissimo The Batman una nuova versione del personaggio di Robin. Adesso, nuovi dettagli in merito al casting del film suggeriscono che l’indiscrezione potrebbe avere un fondo di verità.

Come apprendiamo da ComicBookMovie, infatti, sembra che la Warner Bros. abbia indetto un casting call per cercare attori e comparse con abilità circensi. La cosa fa inevitabilmente pensare all’Haly’s Circus, il circo legato alle origini di Dick Grayson e alla sua successiva storia come Robin.

E se nel film con Robert Pattinson vedremo davvero il celebre gruppo di trapezisti noto come Flying Graysons, con Dick che si appresta a diventare il primo pupillo di Bruce Wayne e – magari in un eventuale sequel – l’originale Robin?

Al momento si tratta soltanto di un rumor. Vi terremo aggiornati.

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Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Andy Serkis (Alfred), Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon) e Paul Dano (Enigmista). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard, ma c’è ancora mistero sul suo ruolo.

HN Entertainment ha suggerito che le riprese del cinecomic si svolgeranno presso i Leavesden Studios di Londra (gli stessi della saga di Harry Potter ma anche di Batman v Superman: Dawn of Justice, Justice League, Wonder Woman e del sequel Wonder Woman 1984) mentre l’uscita nelle sale è stata già fissata al 25 giugno 2021.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti, “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

Spider-Man: in arrivo un film dedicato a Mysterio?

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Spider-Man: in arrivo un film dedicato a Mysterio?

Spider-Man: Far From Home ci ha regalato una rivisitazione alquanto sorprendente del personaggio di Mysterio interpretato da Jake Gyllenhaal. Alla fine del film il personaggio di Quentin Beck muore, ma trattandosi del Maestro dell’Illusione, un suo eventuale ritorno sul grande schermo non dovrebbe sorprendere più di tanto i fan.

Apprendiamo infatti da The Illuminerdi che la Sony Pictures vorrebbe nuovamente Jake Gyllenhaal per uno standalone interamente dedicato a Mysterio, un’idea che lo studio aveva accarezzato ancor prima che l’attore candidato all’Oscar venisse ingaggiato per il ruolo del villain nel sequel di Spider-Man: Homecoming.

Nessun ulteriore dettaglo sul possibile spin-off è stato rivelato: tra film in solitaria prossimi alla release (Morbius), altri in fase di produzione (Venom 2) e alcuni sul cui sviluppo circolano voci insistenti (Kraven il Cacciatore), sembra che la Sony stia effettivamente preparando il terreno per un’eventuale film dedicato ai Sinistri Sei, un progetto al quale lo studio sta lavorando da anni.

Ovviamente, non sarebbe necessario esplorare la storia delle origini di Mysterio, dal momento che è stato già fatto; tuttavia, uno standalone potrebbe tranquillamente raccontare del suo ritorno dall’aldilà e dei suoi piani per vendicarsi di Spider-Man.

Al momento, comunque, si tratta soltanto di un rumor. Vi terremo aggiornati.

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Fonte: ComicBookMovie

No Time to Die: dettagli sul personaggio di Ana de Armas

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No Time to Die: dettagli sul personaggio di Ana de Armas

Ana de Armas è la protagonista della cover del nuovo numero di Vanity Fair e nel pezzo che ha accompagnato il bellissimo servizio fotografico, l’attrice cubana (reduce dal successo di Cena con delitto – Knives Out) ha rivelato nuovi dettagli sul personaggio che interpreterà in No Time to Die, l’attesissimo 25esimo capitolo della saga di James Bond in arrivo nelle nostre sale il prossimo 9 aprile.

“Quando mi hanno ingaggiata non la smettevo di saltare da una parte all’altra, ero molto emozionata”, ha rivelato l’attrice. “Ma dovevo essere sicura che non avrebbe messo a rischio il lavoro che stavo facendo, che non rovinasse tutto. E le donne di Bond, per me, sono sempre state dei personaggi in cui non mi sono mai identificata.”

Alla rivista Daniel Craig ha rivelato di aver amato la performance di Ana in Blade Runner 2049 e di essere stato davvero entusiasta all’idea di lavorare di nuovo con l’attrice dopo Cena con delito – Knives Out di Rian Johnson:

“Dovrei essere sempre così fortunato da lavorare con una donna così”, ha detto Craig a proposito della collega. “Questo è un film dove succedono un sacco di cose, c’è tanta grande recitazione, che riguarda anche me stesso, ma è lei a brillare perché è lei la grande scommessa. Ha dei tempi comici straordinari. Non ha una parte grandissima, ma è arrivata e subito è riuscita a farla sua.”

“Non si è mai preoccupata di quello che è successo durante la produzione: le sceneggiature riscritte, i continui cambiamenti che le venivano letteralmente scaraventati addosso. Non era mai preoccupata”, ha continuato Craig.

“Non c’era un’altra scelta”, ha spiegato la storica produttrice del franchise Barbara Broccoli. “Era Ana che volevamo tutti. Il suo personaggio è qualcuno che ha appena cominciato a lavorare per la CIA, e quindi si suppone abbia delle abilità che sono minime quando incontra Bond. Ci si aspetta che non sia l’agente più abile del mondo, ma diciamo che… sa come agire.”

“C’erano quest’umorismo e questa natività così specifici”, ha dichiarato la de Armas ricordando la prima volta che ha letto la sceneggiatura del film. “Il mio personaggio è una donna vera. Ma sapete, noi possiamo evolverci, crescere, incorporare la realtà, ma Bond è una fantasia. Alla fine, si tratta sempre di prendere qualcosa e di provare a non snaturarla.”

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Il film, atteso nelle sale l’8 aprile 2020, vede nel cast Daniel Craig (James Bond), Ralph Fiennes (M), Naomie Harris (Eve Moneypenny), Ben Whishaw (Q), Rory Kinnear (Bill Tanner) e Jeffrey Wright (Felix Leiter). Le new entry del cast sono invece Rami MalekBilly Magnussen, Lashana Lynch e Ana de Armas.

Vi ricordiamo che la produzione ha assunto Phoebe Waller-Bridge per “ravvivare” lo script di Bond 25 sotto speciale richiesta di Craig, grande fan di Fleabag e Killing Eve, le due serie prodotte e scritte dall’attrice. Era dal 1963 (l’ultima fu Johanna Hardwood con Dr. No e From Russia With Love) che la casa di produzione non assumeva una donna per dare voce ai personaggi del franchise, una scelta oggi più che mai “rilevante”.

In No Time To Die, Bond si gode una vita tranquilla in Giamaica dopo essersi ritirato dal servizio attivo. Il suo quieto vivere viene però bruscamente interrotto quando Felix Leiter, un vecchio amico ed agente della CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La missione per liberare uno scienziato dai suoi sequestratori si rivela essere più insidiosa del previsto, portando Bond sulle tracce di un misterioso villain armato di una nuova e pericolosa tecnologia.

Fonte: ComicBookMovie

The Falcon and the Winter Soldier: Carl Lumbly nel cast

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The Falcon and the Winter Soldier: Carl Lumbly nel cast

Arriva da Deadline la notizia che l’attore è entrato a far parte del cast di The Falcon and The Winter Soldier , l’attesa serie Marvel Studios in arrivo su Disney+.

Carl Lumbly, già apparso in Supergirl e nel recente film Doctor Sleep, si è unito al cast di The Falcon e The Winter Soldier che è attualmente in lavorazione ad Atlanta e sarà presentato in anteprima sul servizio di streaming in abbonamento ad agosto.

Come accade spesso con i Marvel Studios non sono stati rivelati ulteriore dettagli in merito al personaggio che l’attore dovrà interpretare, dunque non resta che aspettare ulteriori notizie.

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The Falcon And The Winter Soldier, la serie tv

The Falcon and The Winter Soldier  è la serie di prossima uscita nel quale Anthony Mackie e Sebastian Stan  riprenderanno i loro ruoli nei panni del titolo Falcon (alias Sam Wilson) e The Winter Soldier (alias Bucky Barnes) che sarà diretta da Kari Skogland.

Vi ricordiamo che nel cast di The Falcon and The Winter Soldier  è previsto anche il ritorno di due volti noti dell’universo cinematografico, ovvero Emily VanCamp, Sharon Carter in Captain America: The Winter Soldier e Civil War e Daniel Bruhl, nei panni del Barone Zemo. Per quanto concerne la serie di The Falcon and The Winter Soldier, il lancio è fissato in autunno 2020 e Kari Skogland (The Handmaid’s Tale, Penny Dreadful, Boardwalk Empire, The Killing, The Walking Dead, Fear the Walking Dead, Under the Dome, Vikings, The Americans, House of Cards e The Punisher) dirigerà tutti i sei episodi.

Probabile, visti gli esiti di Avengers: Endgame, che lo show si concentrerà sulla dinamica  del rapporto tra le due figure più vicine a Captain America (nonché suoi eredi) e sulle imprese dei supereroi per garantire la sicurezza mondiale.

Black Widow: un nuovo sguardo al costume di Taskmaster

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Black Widow: un nuovo sguardo al costume di Taskmaster

Una recente immagine promozionale di Black Widow, il cinecomic Marvel dedicato al personaggio di Natasha Romanoff/Vedova Nera, ci permette di dare un nuovo sguardo – sicuramente più dettagliato – al costume del personaggio di Taskmaster. A pochi mesi dall’uscita del film nelle sale di tutto il mondo, i Marvel Studios continuano a mantenere segreta la vera identità del villain.

Fortunatamente, il marketing del film ha permesso ai fan di poter già dare uno sguardo al look del personaggio, come ad esempio i vari trailer che hanno già rivelato che il personaggio (un lui o una lei?) si scontrerà contro Nat e i suoi alleati. Adesso, una nuova immagine promozionale proveniente da una serie di carte da collezione dedicate al film, diffusa online da Topps (via Marvel Stuff), ci permette di dare un sguardo ancora più dettagliato al costume blu e arancio che il villain (o la villain?) sfoggerà nel film di Cate Shortland.

Potete ammirare l’immagine di seguito:

https://twitter.com/marveIstuff/status/1229396386472505344?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1229396386472505344&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fblack-widow-taskmaster-costume-promo-art-image%2F

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La regia di Black Widow è stata affidata a Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme alla Johansson ci saranno anche David HarbourFlorence Pugh, e Rachel Weisz.

Dopo lo straordinario successo di Avengers: Endgame, diventato il maggiore incasso mondiale di sempre, Scarlett Johansson riprende il suo ruolo di Natasha Romanoff/Black Widow.

Fonte: ScreenRant