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Trolls World Tour: intervista ai doppiatori

Trolls World Tour è finalmente disponibile in digitale, ecco l’intervista con i protagonisti che hanno prestato la loro voce ai simpatici Trolls.

In questa nuova avventura ritroviamo Poppy, la protagonista doppiata da Francesca Michielin, una delle artiste più complete ed interessanti del panorama attuale, al lavoro sul nuovo album che uscirà in primavera. Poppy sarà accompagnata nella sua avventura dall’inseparabile Branch, doppiato dal pluripremiato cantante e chitarrista dei The Kolors, Stash.

I nostri eroi saranno catapultati ben oltre ciò che hanno conosciuto in passato, Poppy e Branch scoprono di essere solo una delle sei tribù di Troll sparse su sei terre diverse e che si esprimono attraverso sei differenti tipi di musica: Funk, Country, Techno, Classica, Pop e Rock. Il loro mondo sta quindi per diventare molto più grande e molto più rumoroso. Ma, come membro della regalità hard-rock, la Regina Barb che avrà l’inconfondibile voce di Elodie, vuole distruggere tutti gli altri tipi di musica per far sì che il rock regni sovrano. Con in gioco il destino del mondo, Poppy e Branch, insieme ai loro amici tra cui Mini Diamante doppiato dall’eclettico artista Sergio Sylvestre, partono per visitare tutte le altre terre e unire i Trolls in armonia contro Barb, che invece fa di tutto per metterli in ombra.

 
 

Dune: ecco il cast nelle nuove foto di Vanity Fair

Dune

Dopo la prima immagine di Timothée Chalamet e la presentazione del logo ufficiale, ecco via Vanity Fair le prime immagini del cast di Dune, il film di Denis Villeneuve basato sull’omonimo romanzo.

Di seguito la prima sinossi ufficiale di Dune:

“Percorso mitico e carico di emozioni, Dune racconta la storia di Paul Atreides, un giovane brillante e dotato nato sotto un grande destino al di là della sua comprensione, che dovrà viaggiare verso il pianeta più pericoloso dell’universo per assicurare alla sua famiglia e alla sua gente un futuro: mentre forze maligne esplodono in un conflitto per avere il controllo esclusivo del pianeta e della risorsa più preziosa esistente (una merce in grado di sbloccare il più grande potenziale dell’umanità), a sopravvivere saranno solo quelli che potranno sconfiggere la loro paura“.

In Dune, Timothée Chalamet interpreterà il protagonista Paul Atreides, nato sul pianeta Caladan dal matrimonio fra il duca Leto Atreides I e la sua concubina Lady Jessica. Nel cast anche Javier Bardem, Zendaya, Oscar Isaac, Rebecca Ferguson, Stellan Skarsgard, Dave Bautista, Charlotte Rampling Jason Momoa. Ricordiamo che il film arriverà nelle sale americane il 18 dicembre 2020.

 
 

Il Signore degli Anelli: 20 anni fa Miranda Otto arrivava sul set

Viggo Mortensen il signore degli anelli

Miranda Otto, che nella trilogia de Il Signore degli Anelli ha interpretato Eowyn di Rohan, ha condiviso su Instagram un ricordo di quando, esattamente 20 anni fa, arrivava sul set del film di Peter Jackson in Nuova Zelanda.

Nell’immagine, l’attrice compare con il bel costume di scena di Dama Eowyn, mentre alle sue spalle vediamo Bernard Hill, Re Thoeden, a cavallo. Ecco cosa ha scritto:

“Torno indietro a un martedì ma chissà che giorno era davvero. Non riesco a credere che siano passati 20 anni da quando ho cominciato le riprese de Il Signore degli Anelli. Qui sono con il bellissimo Dublin e mi zio Theoden, interpretato dal birichino e robusto Bernard Hill. Ho trovato una piccola sorpresa ieri, mentre facevo le pulizie negli armadi. Quando troverò il modo di passarlo dal dvd al mio telefono, lo posterò.”

Insieme a Lyv Tyler e a Cate Blanchett, l’attrice è l’unica donna del cast della trilogia ad avere un ruolo importante nella storia.

 
 

Disney Pixar: posticipata l’uscita di Soul e di Raya and the Last Dragon

Soul Annie Awards

Anche Soul della Pixar e Raya and the Last Dragon della Walt Disney Animation Studios hanno subito una posticipazione. Secondo la notizia, riportata da Deadline , la Casa di Topolino ha procrastinato l’uscita dei due film per non perdere lo spazio cinematografico per il quale questi prodotti sono pensati.

Soul, il nuovo film Pixar, arriverà adesso il 20 novembre, invece del 19 giugno, come previsto inizialmente. Per quanto riguarda invece il nuovo film Walt Disney Animation diretto da Paul Briggs e Dean Wellins, non arriverà più al cinema il 25 novembre, ma il 21 marzo 2021.

Soul: il trailer del nuovo film Pixar diretto da Pete Docter

Soul, diretto da Pete Docter e prodotto da Dana Murray, accompagnerà il pubblico in un viaggio inaspettato dalle strade di New York all’immensità di regni cosmici mai visti prima e nell’immaginario “You Seminar”, un luogo fantastico in cui tutti scoprono la propria personalità e unicità!

 
 

Edward Mani di Forbice da oggi su Disney+: quello che non sai sul film

edward mani di forbice

Edward Mani di Forbice, il capolavoro di Tim Burton del 1990, è da oggi disponibile su Disney+, la piattaforma di streaming della Casa di Topolino che ha debuttato in Italia lo scorso 24 marzo. Prima collaborazione tra il visionario regista e la star Johnny Depp (ce ne sarebbero state altre 8!), il film è una stupenda favola nera che esagera e al tempo stesso sdogana, attraverso quell’inconfondibile stile burtoniano, gli stereotipi dell’amore, della diversità e del sobborgo americano.

Spesso citato come il miglior film di Tim Burton, ecco una serie di interessanti curiosità che forse non sapevi su Edward Mani di Forbice:

1Edward Mani di Forbice: quello che non sai sul film

La produzione era molto preoccupata per il costume di Edward, che secondo alcuni ricordava troppo Pinhead, il protagonista della saga horror Hellraiser,e avrebbe potuto spaventare il pubblico. Per questo motivo, fu tenuta all’oscuro per ciò che riguardava l’aspetto di Edward, divenuto oggi assolutamente iconico, continuando a garantire introiti grazie al merchandising ispirato al personaggio.

La sceneggiatrice del film, Caroline Thompson, ha dichiarato di essersi ispirata in parte anche al suo cane per costruire il personaggio di Edward: “Edward era basato su Tim. È una sorta di lettera d’amore verso lo stesso Tim, ma molte delle sue caratteristiche erano basate anche sul mio cane, un meraviglioso Border Collie femmina che avevo quando andavo al college.”

Anche se Edward Mani di Forbice è ambientato in Florida, il film presenta una forte connessione con la città di New York: le bellissime sculture ricavate dalle aiuole dei giardini e concepite da Edward sono state realizzate con delle strutture di filo in metallo. Dopo la fine delle riprese, il “Tavern On The Green” di Central Park le acquistò per decorare il ristorante.

Fonte: IMDb, Screen Rant

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Paolo Villaggio: 10 cose che non sai sull’attore

Paolo Villaggio film

Vera e propria icona del cinema italiano, Paolo Villaggio è divenuto noto per il personaggio di Fantozzi, ma si è affermato anche alle sue innumerevoli altre attività, legate o meno al mondo del cinema. Oggi è ricordato come intellettuale a tutto tondo, personalità che come pochi ha saputo raccontare il suo tempo utilizzando un registro popolare, fruibile da tutti e in cui tutti potevano riconoscersi. Ecco 10 cose che non sai di Paolo Villaggio.

2Parte delle cose che non sai sull’attore

Paolo Villaggio patrimonio

Paolo Villaggio è Fantozzi

5. È l’inventore del personaggio. La figura di Fantozzi, divenuta nel tempo una delle più celebri del cinema italiano, è nata da un’idea dello stesso Villaggio. Questi pubblicò infatti due romanzi nel 1971 e nel 1974 dedicati al personaggio, che divennero in breve tempo best seller. Fu a quel punto che all’attore fu proposto di dar vita ad una trasposizione del personaggio, adattando alcuni dei racconti contenuti nei due libri.

4. Si pensava che non avrebbe interpretato il personaggio. Al momento della produzione del film non era chiaro se Villaggio avrebbe o meno ricoperto il ruolo del ragionier Fantozzi. Si era infatti diffusa la voce che il ruolo era stato proposto ad altri attori, come Ugo Tognazzi e Renato Pozzetto, poiché Villaggio era ancora poco noto come interprete. Anni dopo fu però lo stesso attore a smentire tale diceria, affermando che si trattava soltanto di pubblicità per attirare attenzione sul progetto.

Paolo Villaggio in Grandi magazzini

3. Ha interpretato un robot. Per il film Grandi magazzini, classico della commedia italiana, Villaggio ricopre il ruolo di un truffatore che, con un suo complice, cercano di vendere al direttore dei grandi magazzini un nuovo prototipo di robot. Ad interpretare quest’ultimo è lo stesso Villaggio, il quale rimase colpito nel vedere in televisione David Zed, l’uomo robot. A curare i movimenti dell’attore per la sua parte nel film fu poi lo stesso Zed.

Paolo Villaggio: il suo patrimonio

2. Possedeva un buon patrimonio. Grazie alle sue numerose partecipazioni cinematografiche, ai tanti ruoli di successo ricoperti, e grazie anche alla sua attività come scrittore e intellettuale, Villaggio riuscì negli anni a raggiungere un patrimonio di circa 5 milioni di dollari. Per il suo tempo è infatti stato uno dei più ricchi uomini di spettacolo, complice il grande successo presso un ampio pubblico.

Paolo Villaggio: età e altezza

1. Paolo Villaggio è nato a Genova, il 30 dicembre 1932 e si è spento a Roma, il 3 luglio del 2017. L’attore era alto complessivamente 165 centimetri.

Fonte: IMDb

 

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Julian McMahon: 10 cose che non sai sull’attore

Julian McMahon film

Divenuto noto per il ruolo di Cole Turner nella celebre serie Streghe, l’attore Julian McMahon è in seguito divenuto celebre anche grazie ai film per il cinema a cui ha partecipato, ottenendo particolare rilievo nel primo film dedicato ai Fantastici 4. Ecco 10 cose che non sai di Julian McMahon.

2Parte delle cose che non sai sull’attore

Julian McMahon Fantastici 4

Julian McMahon in Streghe

5. Si era presentato per un altro ruolo. McMahon è divenuto noto per il ruolo di Cole Turner, mezzo demone dalle grandi abilità. Inizialmente però, l’attore si era presentato ai casting per il ruolo dell’ispettore Andy Trudeau. La parte fu poi assegnata ad un altro attore, ma i produttori rimasero colpiti dall’interprete, decidendo di assegnarli un altro dei ruoli principali della serie.

4. Doveva comparire solo per alcuni episodi. Il personaggio di Cole Turner era stato inizialmente previsto per soli sette episodi, con un arco narrativo dunque molto più breve. Tuttavia, i produttori furono così soddisfatti dall’interpretazione dell’attore e dalla sua chimica con gli altri membri del cast che decisero di tenerlo come parte integrante della serie.

Julian McMahon in I Fantastici 4

3. Ha avuto un’intuizione per il proprio personaggio. Nel film I Fantastici 4 l’attore ricopre il ruolo di Victor von Doom, meglio noto come Dr. Destino, celebre villain Marvel. Per rendere più intrigante il personaggio, l’attore propose di conferirgli alcune cicatrici in seguito all’incidente che gli dona i superpoteri. L’idea gli venne sulla base del ruolo interpretato nella serie Nip/Tuck, dove era un chirurgo plastico.

2. Era particolarmente interessato all’arco narrativo del personaggio. L’attore ha affermato che ciò che lo ha spinto ad accettare il ruolo del villain nel film era il poter lavorare con qualcosa di diverso, e dar vita ad un personaggio che avesse un arco narrativo che lo porta dall’essere un corrotto uomo d’affari ad un pericoloso criminale dotato di superpoteri.

Julian McMahon: età e altezza

1. Julian McMahon è nato a Sydney, Australia, il 27 luglio 1968. L’attore è alto complessivamente 188 centimetri.

Fonte: IMDb

 

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Michael Gambon: 10 cose che non sai sull’attore

Michael Gambon film

Celebre attore britannico, Michael Gambon è ad oggi universalmente noto per il ruolo del mago Silente nei film di Harry Potter, ma nella sua lunga filmografia vanta anche altri celebri lungometraggi. Interprete di classe, Gambon si è distinto in diversi ambiti, dimostrando il suo amore a tutto tondo per la recitazione. Ecco 10 cose che non sai di Michael Gambon.

2Parte delle cose che non sai sull’attore

Michael Gambon Silente

Michael Gambon è Silente in Harry Potter

5. Non ha mai letto i libri a cui la saga si ispira. È noto che per prepararsi al meglio ad un ruolo tratto da un romanzo, gli attori sono soliti leggere anche il libro in questione, per comprenderne meglio tutti i segreti. Non è questo il caso di Gambon, il quale ha ammesso di non aver mai letto i romanzi di Harry Potter, affermando che non avrebbe avuto nessun senso per lui farlo.

4. Era solito girare con i costumi di scena. L’attore era solito non togliersi i vestiti di Silente, ma anzi li teneva anche durante le lunghe pause previste. In molti hanno infatti affermato di averlo visto girare nei pressi dei luoghi del set così conciato. Per Gambon era anche un modo per rimanere concentrato sul personaggio.

3. È stato il mentore dei giovani protagonisti. Nel ricoprire il ruolo del saggio Silente, l’attore ha avuto anche modo di formare i giovani attori protagonisti dando loro consigli di recitazione o per le scene che dovevano affrontare. Ciò gli ha permesso di costruire anche un ottimo rapporti con i membri del cast dei film di Harry Potter.

2. Ha costruito una personalità differente per il personaggio. Per cercare di non emulare il precedente interprete del personaggio, e anzi costruire una propria versione di Silente, Gambon ha lavorato a lungo sul cercare di rimanere coerente a quanto fino a quel momento visto, ma inserendo nuovi spunti e particolarità circa il carattere dell’anziano mago.

Michael Gambon: età e altezza

1. Michael Gambon è nato a Dublino, in Irlanda, il 19 ottobre 1940. L’attore è alto complessivamente 183 centimetri.

Fonte: IMDb

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Clémence Poésy: 10 cose che non sai sull’attrice

Clémence Poésy film

L’attrice francese Clémence Poésy si è negli anni fatta notare tanto per la sua partecipazione a grandi film hollywoodiani quanto per aver recitato anche in alcuni noti film italiani. Versatile e di bella presenza, la Poésy ha così dimostrato di possedere le giuste caratteristiche per affermarsi all’interno di tale settore. Ecco 10 cose che non sai di Clémence Poésy.

2Parte delle cose che non sai sull’attrice

Clémence Poésy Harry Potter

Clémence Poésy in Harry Potter

5. Era l’unica a parlare realmente il francese. Nel quarto film della saga di Harry Potter l’attrice appare nei panni di Fleur Delacour, appartenente ad una scuola di maghi francesi. Delle attrici che ricoprivano i ruoli delle studentesse francesi, solo la Poésy era realmente in grado di parlare tale lingua, essendo nata e cresciuta in Francia.

4. Ha ripreso il ruolo nei successivi film. L’attrice ha in seguito ripreso il ruolo di Fleur apparendo nuovamente in Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 1, dove è intenta a dar vita al proprio matrimonio con Bill Weasley, interpretato dall’attore Domhnall Gleeson.

3. Non ha avuto difficoltà a recitare in un’altra lingua. Per l’attrice recitare nel quarto film di Harry Potter rappresentava il debutto con un’interpretazione in lingua inglese. Tuttavia, la Poésy ha affermato di non aver avuto difficoltà né di essersi sentita intimorita, poiché i suoi genitori le avevano fatto studiare la lingua sin da bambina. Recitare nel film le ha solo permesso di consolidarla.

Clémence Poésy in Gossip Girl

2. Ha recitato nella celebre serie. L’attrice è comparsa per la prima volta nell’episodio uno della stagione 4 della serie Gossip Girl, ricoprendo il ruolo di Eva, una ragazza francese affascinante e gentile che farà breccia nel cuore di Chuck, interpretato dall’attore Ed Westwick. La Poésy ha ricoperto il personaggio per quattro episodi, comparendo per l’ultima volta nella puntata intitolata Touch of Eva.

Clémence Poésy: età e altezza

1. Clémence Poésy è nata a Meudon, in Francia, il 30 ottobre 1982. L’attrice è alta complessivamente 168 centimetri.

Fonte: IMDb

 

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Sean Gunn: 10 cose che non sai sull’attore

Sean Gunn film

Noto per i suoi ruoli eccentrici, l’attore Sean Gunn si è inizialmente affermato grazie ad alcuni personaggi televisivi, per poi conquistare maggior fama al cinema partecipando in ruoli di rilievo nei film diretti dal fratello James, il più dei quali facenti parte del Marvel Cinematic Universe.

Ecco 10 cose che non sai di Sean Gunn.

2Parte delle cose che non sai sull’attore

Sean Gunn Rocket

Sean Gunn è Rocket Racoon

5. È lui a dare i movimenti al celebre personaggio. Benché venga doppiato dall’attore Bradley Cooper, il personaggio di Rocket Racoon per i film Marvel viene realizzato grazie alle movenze di Gunn, il quale si esibisce grazie alla motion capture. L’attore è infatti particolarmente esperto in questa tecnica, e ne ha sperimentato nuovi utilizzi per poter dar vita al noto personaggio.

4. Non sapeva cosa lo aspettava. Quando Gunn fu assunto per il ruolo di Kraglin, suo fratello gli anticipò che avrebbe dovuto ricoprire anche un personaggio in CGI. Successivamente, quando gli fu comunicato che avrebbe dovuto dar corpo proprio a Rocket, uno dei protagonisti, l’attore credeva che avrebbe dovuto soltanto leggere le battute del personaggio agli altri attori, invece si ritrovò sul set con l’apposita tuta verde a dover recitare concretamente il ruolo.

3. È capace di fare una cosa che pochi attori sanno fare. In molti si sono chiesti come mai non fosse stato chiesto allo stesso Cooper di fornire le movenze per il personaggio, ma a questo quesito ha risposto il regista James Gunn, affermando che Sean è in grado di camminare a quattro zampe in modo particolarmente credibile, ed è inoltre dotato di grande agilità e capacità di compiere strani movimenti. Cosa che non tutti gli attori sanno fare.

Sean Gunn in Guardiani della Galassia

2. Ha acquisito importanza all’interno dei film. Il personaggio grazie a cui è possibile ammirare il volto dell’attore nei due film Marvel è quello di Kraglin. Inizialmente questi è uno dei membri più importanti della banda capitanata da Yondu. Con il secondo film acquisirà sempre maggior rilevanza all’interno della storia, passando dall’essere un sedicente cattivo ad essere membro dei Guardiani della Galassia. Il suo personaggio dovrebbe trovare ulteriore approfondimento nell’atteso terzo capitolo della trilogia.

Sean Gunn: età e altezza

1. Sean Gunn è nato a St. Louis, in Missouri, Stati Uniti, il 22 maggio 1974. L’attore è alto complessivamente 183 centimetri.

Fonte: IMDb

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Onward – Oltre la magia: la recensione del film Pixar

Onward - Oltre la magia

In un mondo che ha perso tutta la magia di un tempo, il neo sedicenne Ian e suo fratello Barley hanno l’occasione di trascorrere una giornata con il loro padre, scomparso quando entrambi erano molto piccoli. Sono elfi con fattezze umane a cavallo di fantasie che ribadiscono il marchio di fabbrica della Pixar Animation Studios, un po’ come i giocattoli parlanti di Toy Story e le automobili di Cars, ovvero personaggi che trascendono la normale realtà rivelando un’anima uguale alla nostra, un cuore ancora più pulsante e un’umanità senza limiti.

Onward – Oltre la magia, tra teen drama, action e fantasy

Questa è la premessa di Onward – Oltre la magia, ultimo titolo della casa che in America è arrivato direttamente in streaming su Disney+ (mentre da noi non è ancora chiaro quando arriverà in sala) e che il regista e sceneggiatore Dan Scanlon decide di impostare sulle basi della sua esperienza personale traducendola in racconto di formazione e vagando tra generi diversi quali il teen drama, l’action, il fantasy.

Di nuovo, dopo Coco di appena tre anni fa, torna il rapporto con la morte, con l’aldilà e con le domande che ci si pone quando viene a mancare una persona cara, quindi indirettamente si parla di idealismo, di speranza, e di fede in qualcosa che esiste oltre la vita terrena. Di conseguenza l’aggancio con un altro macro tema della narrativa della Pixar, sempre ancorata a storie che possano coinvolgere sia bambini che adulti con livelli di comprensione del tutto differenti, ovvero la nostalgia, il senso di perdita e l’empatia che può renderci migliori.

La celebrazione del legame fraterno

onwardScanlon trasforma il desiderio – vissuto quando era bambino – di rivedere il padre in ricerca, in superamento dei propri limiti (per Ian la timidezza e l’incapacità di farsi valere in una società che lo spaventa, per Barley la voglia di essere preso sul serio da chi lo deride), in celebrazione del legame fraterno che è il vero motore del film e architrave della sceneggiatura; un viaggio dentro se stessi ma soprattutto verso una meta impossibile (l’incontro con il papà defunto) che spazia tra citazioni al cinema d’avventura per ragazzi di Steven Spielberg e al simbolismo di Tolkien nella saga de Il signore degli anelli.

Non manca nemmeno l’ormai “prevedibile” appuntamento con la commozione, in un finale che risolve splendidamente ogni scelta tracciata lungo il percorso dagli sceneggiatori, giustificando perfino quelle piccole debolezze che Onward – Oltre la magia si concede e un piano spesso confusionario. Rimane invece intatta l’attitudine, unica nel panorama dell’animazione pop, nel saper trovare l’intimità in quadri enormi di spazi sconfinati e mondi fantastici, laddove lo spettatore, nella sua realtà quotidiana, fatica a trovarne distratto dal silenzio e dalla ripetitività della vita. Forse abbiamo davvero smarrito quella magia di cui i protagonisti sentono il bisogno e la capacità di guardare avanti (“onward”) perché troppo ancorati a ciò che è stato e che non tornerà. Grazie Pixar per avercelo ricordato, ancora una volta.

 
 

Wonder Woman 1984: Gal Gadot anticipa l’evoluzione di Diana

Wonder Woman 1984

Il numero di giugno 2020 di Empire Magazine sarà dedicato a Wonder Woman 1984. Dopo avervi svelato le due cover dedicate al film, ecco che grazie a ComicBookMovie arrivano online le dichiarazioni rilasciate da Gal Gadot alla celebre rivista.

“Il primo film era una sorta di coming-of-age, in cui Diana diventava Wonder Woman”, ha dichiarato l’attrice. “Diana era ancora molto ingenua e non comprendeva ancora le difficoltà della vita. Era come un pesce fuor d’acqua. In questo nuovo film, invece, non sarà così. Diana si è evoluta. È molto più matura e molto più saggia. Ciononostante, è anche molto sola. Ha perso tutti i membri del suo team e adesso è sotto sorveglianza. Fino a quando non accade qualcosa di totalmente folle…”

Il momento “folle” al quale l’attrice fa riferimento, potrebbe essere la scioccante resurrezione del personaggio di Steve Trevor, e dalle parole dell’attrice, sembra che la stessa sia stata molto contenta di poter lavorare ancora con Chris Pine e che al suo personaggio sia stato nuovamente dato il ruolo chiave che ha avuto nel predecessore:

“Chis era una parte integrante del primo film e del suo successo”, ha aggiunto la Gadot. “E siccome io, lui e Patty ci siamo veramente divertiti tanto a lavorare insieme, tutti e tre volevano che Steve tornasse. Così Patty e il co-sceneggiatorre Geoff Johnson hanno trovato il modo migliore a livello narrativo per riportare Steve in vita.”

Di seguito due nuove immagini ufficiali dal film: in una è possibile vedere Gal Gadot nei panni di Wonder Woman con la Golden Eagle, l’armatura da battaglia vista diverse volte anche nei fumetti; nell’altra, invece, Diana condivide un momento romantico con Steve Trevor:

LEGGI ANCHE – Wonder Woman 1984: i set LEGO svelano il look finale di Cheetah?

Vi ricordiamo che Wonder Woman 1984 uscirà il 14 agosto 2020. Il film è stato definito dal produttore Charles Roven un sequel “inusuale“, che poterà in scena lo stesso personaggio grazie al lavoro dello stesso team creativo e che seguirà gli eventi del precedente capitolo, ma che i fan non dovrebbero aspettarsi un seguito tradizionale definendolo “la prossima iterazione della supereroina”.

“Il film racconterà un lasso di tempo completamente diverso e lo spettatore avrà solo un assaggio di ciò che che Diana ha fatto o affrontato negli anni intermedi. Abbiamo cercato di mettere insieme una storia del tutto diversa che potesse rispettare le stesse emozioni del passato, portare un sacco di umorismo e molta azione coraggiosa. E soprattutto, toccare le corde del cuore.“ 

L’ordine cronologico del personaggio è stato già rimescolato, essendo stata introdotta nell’era contemporanea di Batman v Superman: Dawn of Justice per poi tornare al vecchio secolo con Wonder Woman. Il sequel vedrà ancora Gal Gadot nei panni di Diana Prince opposta a Kristen Wiig, scelta per interpretare la villain Cheetah. Nel cast figureranno anche Chris Pine (volto del redidivo Steve Trevor) e Pedro Pascal.

 
 

James Gunn elenca i sequel migliori del film originale

Oltre ad essere un celebrato sceneggiatore e regista, originale e di successo, James Gunn è anche un cinefilo della prima ora, esperto di cinema perché ne guarda tantissimo, proprio come molti dei suoi colleghi più famosi e celebrati, tra cui annoveriamo Tarantino e Scorsese.

Utilizzando il suo account Twitter, il regista di Super e Guardiani della Galassia ha fatto un elenco dei sequel migliori del film originale. Eccola di seguito:

  • Toy Story 2
  • Il Padrino II
  • Spider-Man 2
  • Il Cattivo Tenente: Ultima Chiamata New Orleans
  • La Casa 2
  • Shrek 2
  • Il Cavaliere Oscuro
  • La moglie di Frankenstein
  • Hellboy II
  • Mad Max 2
  • Per qualche dollaro in più
  • X-Men 2
  • Star Wars: Episodio V – L’Impero colpisce ancora
  • Paddington 2
  • Star Trek 2 – L’Ira di Kahn
  • Batman Returns
  • Gremlins 2
  • Blade 2
  • Drunken Master 2
  • Desperado
  • Blade Runner 2049
  • Una 44 Magnum per l’ispettore Callaghan
  • Final Destination 2
  • Captain America: Winter Soldier
  • Swordsman II

Dato lo stato di quarantena collettivo, questo elenco può essere senza dubbio utile a chi cerca spunti per dei nuovi titoli da guardare e ri-guardare. Per quanto riguarda il lavoro di Gunn, il regista è al momento nella fase di montaggio di The Suicide Squad e completato questo lavoro, sarà il turno di Guardiani della Galassia Vol. 3.

 
 

Hobbs and Shaw 2: Dwayne Johnson svela i primi dettagli

Fast & Furious - Hobbs & Shaw

Durante una diretta su Instagram (via Collider), Dwayne Johnson ha rivelato i primi dettagli sull’annunciato sequel di Hobbs and Shaw, primo spin-off del franchise di Fast and Furious con protagonisti “The Rock” e Jason Statham, uscito nelle sale lo scorso anno.

Oltre a confermare il ritorno dei personaggi interpretati nel primo film da Vanessa Kirby, Idris Elba e Eiza González, Johnson ha promesso che in Hobbs and Shaw 2 verranno introdotti anche nuovi personaggi, personaggi per i quali – secondo l’attore – “il pubblico perderà la testa”. Inoltre, “The Rock” ha confermato che il sequel sarà scritto ancora una volta da Chris Morgan. Di seguito le sue dichiarazioni complete:

“Naturalmente, Chris Morgan ci occuperà di scrivere di nuovo il film, così come la Seven Bucks Productions si occuperà di nuovo della produzione. Abbiamo creato dei personaggi davvero incredibili, da quello di Vanessa Kirby a quello di Idris Elba, fino a quello di Eiza Gonzalez. Nel nuovo film ci saranno alcune sorprese e nuovi grandi personaggi. E non saranno personaggi che Hobbs potrà eliminare facilmente, perché sarebbe troppo noioso… ma personaggi per i quali il pubblico perderà completamente la testa. Villain, anti-eroi ed eroi… ci saranno praticamente tutti.”

LEGGI ANCHE – Fast & Furious – Hobbs & Shaw: la recensione del film con Dwayne Johnson

Per quanto riguarda la saga principale di Fast and Furious, sappiamo che il nono capitolo, F9, che sarebbe dovuto arrivare nelle sale il prossimo mese, è stato ufficialmente rimandato al prossimo anno (precisamente ad aprile del 2021) a causa della pandemia di Covid-19.

In Fast and Furious 9 reciteranno i veterani del franchise Vin DieselCharlize TheronJohn CenaMichelle RodriguezJordana BrewsterLudacrisTyrese Gibson e Helen Mirren. Nel cast anche Michael Rooker e Cardi B. La regia sarà firmata da Justin Lin, già regista di numerosi capitoli del franchise, mentre la release del film è stata spostata all’aprile 2021 (inizialmente il film sarebbe dovuto arrivare al cinema nel 2020).

 
 

Samuel L. Jackson: il suo Avenger preferito è Black Widow

Samuel L. Jackson

Samuel L. Jackson ha dichiarato che il suo Avenger preferito è Black Widow, la Vedova Nera interpretata da Scarlett Johansson.

Durante un’intervista con THR, l’attore ha risposto alle domande del pubblico e tra queste c’era anche “chi è il tuo Avenger preferito?”. Dopo una risposta ironica, in cui Jackson dice che il suo preferito è Nick Fury perché è interpretato da lui, l’attore ha detto “in realtà è Black Widow”.

Ecco il video dell’intervista:

Samuel L. Jackson fa parte del Marvel Cinematic Universe dall’inzio. Lui è il protagonista della scena post credits di Iron Man, del 2008, e nel sequel, Iron Man 2, del 2010, fa parte proprio del cast e già lì viene affiancato da Scarlett Johansson che fa esordire nel MCU Natasha Romanoff. Scopriremo solo poi che il primo è il capo dello S.H.I.E.L.D. e la seconda una ex spia sovietica in forze all’organizzazione che lavora per la sicurezza internazionale.

Nel corso della storia, il personaggio è stato fondamentale in diversi momenti del MCU, come durante le vicende di The Winter Soldier, ma anche alla fine di Infinity War, dove richiama Captain Marvel che salverà Tony Stark dallo spazio profondo.

Fonte: THR

 
 

What We Do in the Shadows 2: nuovo promo “First Look Preview”

What We Do in the Shadows 2

Il canale americano FX ha diffuso il nuovo promo “First Look Preview”  di What We Do In The Shadows 2, l’attesa seconda stagione di What We Do In The Shadows.

What We Do In The Shadows 2

What We Do In The Shadows 2 è l’annunciata seconda stagione della serie What We Do In The Shadows creata da Jemaine Clement per il canale FX e basata sull’omonimo film del 2014 scritto da Clement e Taika Waititi. What We Do in the Shadows è ambientato a Staten Island e segue quattro vampiri che sono stati coinquilini per centinaia di anni.

Nella seconda stagione di What We Do In The Shadows ritorneranno i protagonisti Kayvan Novak nel ruolo di Nandor the Relentless, un vampiro che ha 757 anni e che una volta era un soldato dell’Impero ottomano. Matt Berry nei panni di Laszlo Cravensworth, un vampiro nobile inglese trasformato da Nadja e ora sposato con lei. Natasia Demetriou nel ruolo di Nadja, una vampira romana, sposata con Laszlo. Harvey Guillén nel ruolo di Guillermo, familiare “paziente” di Nandor. Mark Proksch nel ruolo di Colin Robinson, un vampiro energetico che vive con il trio.

Nei ruoli ricorrenti troviamo Doug Jones nel ruolo del barone Afanas, un antico vampiro del Vecchio Paese che crede che i vampiri dovrebbero governare il mondo. Beanie Feldstein nei panni di Jenna, una LARPer e vergine che Guillermo ha attirato per i banchetti dei vampiri. Jake McDorman nel ruolo di Jeff Suckler, una reincarnazionedell’ex amante umano di Nadja, Gregor, un cavaliere che è stato ucciso dalla decapitazione in ciascuna delle sue vite.

 
 

Tron 3: secondo il regista di Legacy, il film non è morto

Secondo il regista Joseph Kosinski, il tanto chiacchierato Tron 3, sequel di Tron: Legacy del 2010, potrebbe ancora vedere la luce: il regista sospetta che la Disney stia soltanto aspettando il momento giusto. In una recente intervista con ComicBook, Kosinski ha spiegato:

“C’è sempre stato un interesse nei confronti di un terzo film, fin da quando abbiamo fatto Legacy. Ci sono sempre state discussioni e chiacchiere sulla possibilità di fare un altro film e portare avanti la storia”. Poi ha aggiunto: “Come ogni altro progetto, c’è solo bisogno della giusta confluenza di… si tratta soltanto di tempismo, di elementi al posto giusto… tutto deve funzionare al meglio perché un film possa vedere la luce.”

L’ultima volta che abbiamo sentito parlare di Tron 3 è stato circa tre ani fa, quando alcune voci volevano Jared Leto nei panni di un nuovo personaggio di nome Ares. All’epoca si parlava del film come di una sorta di reboot del franchise, ma siamo quasi certi che quest’idea sia stata definitivamente accantonata.

Secondo il regista di Legacy, Tron 3 non è ancora morto

In attesa di capire quali saranno i piani della Disney, ricordiamo che Tron: Legacy è un film del 2010 diretto da Joseph Kosinski, seguito del film Tron del 1982. Il film, prodotto dal regista di Tron Steven Lisberger, è incentrato su un soggetto originale di Brian Klugman e Lee Sternthal.

I protagonisti originali, Bruce Boxleitner e Jeff Bridges, riprendono i loro ruoli, mentre Garrett Hedlund interpreta il figlio adulto di Flynn. Tra gli altri nel cast appaiono anche Olivia Wilde, Michael Sheen e James Frain.

 
 

Dune: il logo ufficiale del film di Denis Villeneuve

Dune

Dopo la prima immagine ufficiale di Timothée Chalamet arrivata nella giornata di ieri, la Warner Bros. ha diffuso online anche il logo ufficiale di Dune di Denis Villeneuve, il nuovo adattamento cinematografico del celebre romanzo di  Frank Herbert (già portato sullo schermo da David Lynch nel 1984) che dovrebbe arrivare nelle sale – il condizionale è d’obbligo, vista l’attuale pandemia di Covid-19 – il prossimo dicembre.

Nel frattempo Brian Herbert, figlio di Frank, ha espresso attraverso il suo account Twitter tutto il suo entusiasmo per l’arrivo nelle sale del nuovo film, condividendo l’immagine di Chalamet nei panni di  Paul Atreides e scrivendo: “Fan di Dune, spero che sia siate tutti eccitati come lo sono io dopo aver visto questo primo sguardo al nuovo film. Mio padre sarebbe stato incredibilmente orgoglioso.”

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Di seguito la prima sinossi ufficiale di Dune:

“Percorso mitico e carico di emozioni, Dune racconta la storia di Paul Atreides, un giovane brillante e dotato nato sotto un grande destino al di là della sua comprensione, che dovrà viaggiare verso il pianeta più pericoloso dell’universo per assicurare alla sua famiglia e alla sua gente un futuro: mentre forze maligne esplodono in un conflitto per avere il controllo esclusivo del pianeta e della risorsa più preziosa esistente (una merce in grado di sbloccare il più grande potenziale dell’umanità), a sopravvivere saranno solo quelli che potranno sconfiggere la loro paura“.

In DuneTimothée Chalamet interpreterà il protagonista Paul Atreides, nato sul pianeta Caladan dal matrimonio fra il duca Leto Atreides I e la sua concubina Lady Jessica. Nel cast anche Javier BardemZendayaOscar IsaacRebecca FergusonStellan SkarsgardDave Bautista, Charlotte Rampling Jason Momoa. Ricordiamo che il film arriverà nelle sale americane il 18 dicembre 2020.

 
 

Avengers: Endgame, Iron Man è sempre stato il “cuore” del team

avengers: endgame iron man

Una nuova easter egg di Avengers: Endgame conferma che Tony Stark (Robert Downey Jr.) è stato e sempre sarà il cuore pulsante dei Vendicatori. Il finale del cinecomic di Anthony e Joe Russo ha decretato ufficialmente l’uscita di scena di Iron Man, con il MCU che si prepara adesso ad entrare ufficialmente nella Fase 4.

Eppure, sarà molto difficile riuscire a “liberarsi” dell’eredità di Tony, e siamo certi che la stessa sarà comunque presente in qualche modo nei futuri film dell’universo condiviso. Di recente, una nuova easter egg di Endgame ha confermato che Tony è sempre stato il cuore degli Avengers.

Grazie all’account Twitter ufficiale dei Marvel Studios, infatti, è stato rivelato – attraverso due immagini – che quando il team si riunisce prima di entrare nel Regno Quantico, la posizione dei pugni di ciascun membro attorno al portale ricorda il Reattore Arc che Tony ricevette in dono da Pepper, a dimostrazione che anche l’uomo aveva un cuore. Potete ammirare il tweet di seguito:

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Ricordiamo che Endgame è il film di maggiore incasso dell’anno, nonché il più grande successo dei Marvel Studios, che con l’avventura diretta da Anthony e Joe Russo hanno chiuso un arco narrativo lungo 22 film e 11 anni, portando a termine un esperimento produttivo senza pari.

Endgame ha ottenuto un grande successo di critica e pubblico, stabilendo numerosi record al botteghino, diventando il maggior incasso nella storia del cinema, e venendo candidato a svariati premi cinematografici, tra i quali l’Oscar ai migliori effetti speciali.

 
 

Josh Krasinski ha discusso con la Marvel di una “moltitutine di progetti”?

john krasinski

Vedremo mai John Krasinski recitare in un film del MCU o esserne coinvolto in qualità di regista? Al momento non possiamo saperlo con certezza, ma stando a quanto riportato da Geeks Worldwide nelle ultime ore, sembra che il regista di A Quiet Place e del suo attesissimo sequel, abbia di recente avuto un meeting virtuale (vista l’attuale pandemia di Covid-19) con i Marvel Studios per discutere di una “moltitudine di progetti”. 

Da anni il nome di Krasinski è associato al MCU: l’attore, infatti, non soltanto avrebbe dovuto interpretare Captain America al posto di Chris Evans, ma è anche il favorito dei fan per un eventuale reboot dei Fantastici Quattro, che da anni lo vedono come candidato ideale per interpretare Reed Richards, ossia Mr. Fantastic.

Ovviamente non sappiamo quali sono i progetti di cui John Krasinski ha discusso con i Marvel Studios, né sappiamo in che ruolo la Casa delle Idee vorrebbe provare a coinvolgere la star di Hollywood, se in qualità di attore, o magari di regista, oppure di entrambi. Quel che è certo è che Krasinski amerebbe entrare a far parte della grande famiglia Marvel, come rivelato da lui stesso alcuni mesi fa:

“Mi piacerebbe essere parte dell’Universo Marvel. Mi piacciono quei film perché sono divertenti, ma penso anche che siano fatti veramente bene. Poi, ci sono un sacco di miei amici che recitano in quei film. Non ho idea di cosa la Marvel stia pensando o progettando. Ma se è vero che stanno valutando me per il ruolo Mr. Fantastic, allora vi prego, continuate a farlo, perché mi piacerebbe interpretarlo.”

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In attesa di nuovi dettagli, ricordiamo che A Quiet Place 2inizialmente previsto per lo scorso 20 marzo e posticipato a causa della pandemia di Covid-19, arriverà adesso nelle sale americane il prossimo 4 settembre.

Le vicende del primo capitolo seguivano il viaggio di una famiglia costretta a vivere nel silenzio per non cadere vittima di misteriose creature che vengono attirate dai suoni. Consapevoli che ogni minimo sussurro, ogni minimo passo, significa la morte, Evelyn (Emily Blunt) e Lee (John Krasinski) sono determinate a trovare un modo per proteggere i loro figli mentre tentano disperatamente di contrattaccare.

John Krasinski ha spiegato che il sequel affronterà le stesse tematiche del suo predecessore: “Amo l’idea del primo film, in cui il mio personaggio e quello di Emily combattono contro il desiderio di sopravvivere e la voglia di vivere. Tutto quello che il mio personaggio voleva era sopravvivere. Il suo personaggio invece diceva: ‘Non è abbastanza. Dobbiamo vivere. Dobbiamo permettere a questi ragazzi di vivere come esseri umani’. Dopo la mia morte, ho amato vedere Emily combattere con tutto questo, con l’idea che la sopravvivenza sia forse l’unico modo per affrontare le cose. Forse quella voglia di vivere era davvero troppo pericolosa…”

 
 

MCU e l’uscita diretta dei film su Disney+, parla Kevin Smith

black widow

Prima che l’uscita di Black Widow venisse ufficialmente posticipata da maggio al prossimo novembre, in molti pensavano che la Disney, per evitare eccessivi stravolgimenti al calendario delle uscite del MCU, avrebbero rilasciato il film direttamente su Disney+. Così non è andata, con il film su Vedova Nera che è stato posticipato di 6 mesi e il calendario delle prossime uscite Marvel che ha subito delle modifiche importanti.

Adesso, in un recente podcast di FatMan Beyond LIVE! (via Screen Rant), il regista, sceneggiatore e comico Kevin Smith ha spiegato perché – dal suo punto di vista – non avrebbe senso rilasciare un film del MCU direttamente su Disney+, senza passare per le sale cinematografiche. Le ragioni, com’è facile intuire, sono legate a discorsi puramente economici. Queste le dichiarazioni di Smith:

“Penso che far uscire Artemis Fowl direttamente in streaming sia una mossa intelligente. Non credo però che accadrà mai una cosa del genere con un film del MCU. Non credo che la Disney voglia giocarsi così alcuni dei suoi titoli più grossi. E poi c’è tutta la questione delle serie Marvel che arriveranno su Disney+, che saranno collegate ai film… e proprio per questo devono continuare ad avere un valore. Quei film fanno un sacco di soldi… davvero tanti.”

Il discorso di Kevin Smith non fa una piega, basti pensare ai soldi guadagnati con Avengers: Endgame dello scorso anno: è innegabile quanto per la Disney aspettare di far uscire questi film in sala non sia assolutamente un problema… se ciò significa avere la possibilità di guadagnare miliardi di dollari.

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La regia di Black Widow è stata affidata a Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme alla Johansson ci saranno anche David HarbourFlorence Pugh, e Rachel Weisz.

In Black Widow, quando sorgerà una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni prima che diventasse un membro degli Avengers.

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Dune: Timothée Chalamet nella prima immagine ufficiale

Dune

Arriva da Vanity Fair la prima foto ufficiale di Dune di Denis Villeneuve, in cui vediamo Timothée Chalamet nei panni del protagonista Paul Atreides.

Di seguito la prima sinossi ufficiale di Dune:

“Percorso mitico e carico di emozioni, Dune racconta la storia di Paul Atreides, un giovane brillante e dotato nato sotto un grande destino al di là della sua comprensione, che dovrà viaggiare verso il pianeta più pericoloso dell’universo per assicurare alla sua famiglia e alla sua gente un futuro: mentre forze maligne esplodono in un conflitto per avere il controllo esclusivo del pianeta e della risorsa più preziosa esistente (una merce in grado di sbloccare il più grande potenziale dell’umanità), a sopravvivere saranno solo quelli che potranno sconfiggere la loro paura“.

In Dune, Timothée Chalamet interpreterà il protagonista Paul Atreides, nato sul pianeta Caladan dal matrimonio fra il duca Leto Atreides I e la sua concubina Lady Jessica. Nel cast anche Javier Bardem, Zendaya, Oscar Isaac, Rebecca Ferguson, Stellan Skarsgard, Dave Bautista, Charlotte Rampling Jason Momoa. Ricordiamo che il film arriverà nelle sale americane il 18 dicembre 2020.

 
 

Wonder Woman 1984: Diana sulle cover di Empire Magazine

Wonder Woman 1984

Empire Magazine ha realizzato ben due copertine dedicate a Wonder Woman 1984. Si tratta della copertine del numero di giugno 2020. Entrambe le cover vediamo l’utilizzo di colori accesi al neon, che rievocano gli anni Ottanta e anche il look visto nei primi trailer e materiali promozionali del film.

Diana compare sia con la Golden Eagle e il Lazo di Estia, sia con il costume con cui siamo abituati a vederla, mentre brandisce sempre il Lazo. Ecco le due cover di seguito:

Vi ricordiamo che Wonder Woman 1984 uscirà il 14 agosto 2020. Il film è stato definito dal produttore Charles Roven un sequel “inusuale“, che poterà in scena lo stesso personaggio grazie al lavoro dello stesso team creativo e che seguirà gli eventi del precedente capitolo, ma che i fan non dovrebbero aspettarsi un seguito tradizionale definendolo “la prossima iterazione della supereroina”.

“Il film racconterà un lasso di tempo completamente diverso e lo spettatore avrà solo un assaggio di ciò che che Diana ha fatto o affrontato negli anni intermedi. Abbiamo cercato di mettere insieme una storia del tutto diversa che potesse rispettare le stesse emozioni del passato, portare un sacco di umorismo e molta azione coraggiosa. E soprattutto, toccare le corde del cuore.“ 

L’ordine cronologico del personaggio è stato già rimescolato, essendo stata introdotta nell’era contemporanea di Batman v Superman: Dawn of Justice per poi tornare al vecchio secolo con Wonder Woman. Il sequel vedrà ancora Gal Gadot nei panni di Diana Prince opposta a Kristen Wiig, scelta per interpretare la villain Cheetah. Nel cast figureranno anche Chris Pine (volto del redidivo Steve Trevor) e Pedro Pascal.

 
 

Sophie Turner “ucciderebbe” per un altro film degli X-Men

L’esperienza di Sophie Turner con il franchise degli X-Men non si può dire certo vincente, da un punto di vista degli esiti al box office. Nonostante l’attrice di Game of Thrones abbia avuto la fortuna di essere scelta per interpretare nientemeno che Jean Grey, i film cui ha preso parte non sono stati in successo. Oltre a X-Men: Apocalypse, ricordiamo in particolare il disastroso Dark Phoenix, in cui lei è proprio la protagonista.

Tuttavia, sembra che l’attrice abbia gradito l’esperienza, al netto dell’esito, e che vorrebbe davvero molto replicarla. Parlando con VarietySophie Turner ha detto: “Non so nemmeno quale sia l’accordo, se la Disney vuole continuare il viaggio degli X-Men o no. Sarei sempre pronta a tornare per quel personaggio, quel cast e quell’esperienza… ci siamo divertiti tantissimo a girare quei film. Ucciderei per tornare”. 

Dark Phoenix, recensione del film

Dark Phoenix tratta la storia di uno dei personaggi più amati della saga degli X-Men, Jean Grey, che si evolve nell’iconica Fenice Nera. Nel corso di una pericolosa missione nello spazio, Jean viene colpita da una potente forza cosmica che la trasforma in uno dei più potenti mutanti di tutti i tempi. Lottando con questo potere sempre più instabile e con i suoi demoni personali, Jean perde il controllo e strappa qualsiasi legame con la famiglia degli X-Men, minacciando di distruggere il pianeta. Il film è il più intenso ed emozionante della saga, mai realizzato prima. È il culmine di vent’anni di film dedicati agli X-Men, la famiglia di mutanti che abbiamo amato e conosciuto deve affrontare il nemico più devastante: uno di loro.

 
 

Robin Hood: ufficializzato il remake in live action per Disney+

Robin Hood

Disney sta sviluppando un remake live-action / CGI del suo classico, Robin Hood, per Disney+. Distribuito nel 1973, il Robin Hood della Disney reinventa la leggenda dell’eroe del titolo come un’avventura musicale ambientata in un mondo popolato da animali antropomorfi, tra cui Robin che è una volpe e Little John, un orso.

Un successo al botteghino all’epoca dell’uscita, il film rimane popolare tra i fan della Disney fino ad oggi, momento in cui la Disney ha deciso di raccontare di nuovo la storia in versione live action, per gli abbinato di Disney+, come già accaduto per Lilli e il Vagabondo.

Con Il Re Leone e Aladdin dello scorso anno che hanno incassato entrambi 1 miliardo di dollari al botteghino, la linea editoriale dei remake della Casa di Topolino mostra pochi segnali di cedimento. Lo studio ha infatti in programma ancora più remake per i prossimi due anni (a partire da Mulan, la cui uscita è stata posticipata), molti dei quali destinati direttamente alla piattaforma.

Secondo THR, il remake di Robin Hood della Disney è attualmente in fase di sviluppo come esclusiva Disney+. Kari Granlund, che ha anche scritto anche Lilli e il Vagabondo sempre per il servizio di streaming, sta lavorando alla sceneggiatura, con il regista di video musicali Carlos López Estrada incaricato per le riprese.

 
 

Captain America: una donna è convinta di essere sposata con lui

captain america

Una donna crede di essere sposata con Captain America dopo essersi sottoposta alla rimozione dei denti del giudizio. Captain America è stato il primo Vendicatore, uno dei personaggi più importanti dei fumetti Marvel e del Marvel Cinematic Universe. Ragazzetto malaticcio di Brooklyn, con tanto coraggio e la voglia di non lasciar vincere i bulli, Steve Rogers viene selezionato per un esperimento dell’esercito americano e diventa il Super Soldato Captain America.

Mentre il mondo continua a combattere la vera crisi del coronavirus, una donna che ha subito un intervento chirurgico di rimozione dei denti del giudizio, ha regalato al mondo una risata di cuore, tanto necessaria in questi giorni difficili. I video suoi video post intervento sono diventati virali e mostrano la paziente in questione delirare, ancora sotto effetto dei farmaci.

Ecco l’esilarante video.

Sebbene Steve Rogers abbia consegnato lo scudo di Captain America a Falcon in Avengers: Endgame, la sua eredità e il suo carattere rimangono ancora immensamente popolari.

Con la fase 4 del MCU ritardata a causa del coronavirus, altri eroi si incaricheranno di intrattenere il pubblico del futuro. La giovane donna nel video potrebbe non esserne conscia, in quel momento, ma probabilmente ha portato molti sorrisi a persone che hanno un disperato bisogno di un motivo per ridere. L’importante è che la notizia non arrivi a Peggy Carter!

 
 

Hellraiser: il reboot ha un regista e uno sceneggiatore

Hellraiser

Il prossimo reboot di Hellraiser ha trovato regista e sceneggiatore. Attraverso la sua carriera di drammaturgo, autore e regista, Clive Barker si è guadagnato il suo posto nel pantheon dei maestri dell’orrore.

Probabilmente la sua opera più famosa, Hellraiser del 1987 è un adattamento del romanzo Il cuore infernale. Il film è stato un successo e il personaggio di Pinhead è diventato immediatamente una delle figure più iconiche della storia del cinema dell’orrore. La serie ha guadagnato il plauso per i suoi temi cerebrali, i toni gore e le immagini provocatorie di mutilazione secondo la sua materia sadomasochistica.

Ora David Goyer e Spyglass Media Group stanno riavviando il franchise con un nuovo film, e hanno assunto i loro scrittori e regista. Secondo THR, il nuovo Hellraiser sarà scritto da Ben Collins e Luke Piotrowski e diretto da David Bruckner. Insieme, questi tre cineasti hanno collaborato con Goyer in The Night House.

La serie Hellraiser è attesa da tempo come protagonista di un ritorno sul grande schermo e la vista di Pinhead nell’originale del 1987 rimane sorprendentemente terrificante come non mai. I cineasti scelti da Goyer e Spyglass hanno una comprovata esperienza nel genere horror, quindi ci sono  buone possibilità che saranno in grado di rendere giustizia all’amato franchise.

 
 

Top Gun: Maverick, il film sarà completato in tempo per la data d’uscita prevista

Top Gun: Maverick

Joseph Kosinski, regista di Top Gun: Maverick condivide con il pubblico che il sequel sarà completato in tempo per la sua data di uscita prevista in origine. Come molti dei prossimi film del 2020, l’uscita del sequel di Top Gun è stata ritardata a causa dell’emergenza COVID-19. La pandemia ha costretto i cinema di tutto il mondo a chiudere e, in risposta, la maggior parte dei grandi studi ha ritardato e riprogrammato l’uscita di tutti i loro film in uscita.

A causa della riprogrammazione di così tante date di uscita, la stagione estiva includerà molti meno film di quanto previsto. Grandi blockbuster come Black Widow e Wonder Woman 1984 sono stati posticipati verso la fine dell’anno, e film molto attesi come Fast & Furious 9 sono stati addirittura spostati al 2021.

Non è ancora chiaro esattamente quando riapriranno i cinema e potrebbe essere ancora più lungo il tempo di attesa per far lavorare le sale a pieno regime. In tal caso, quei film che hanno spostato le date di uscita più avanti potrebbero trarre maggiori benefici. Per quanto riguarda il Top Gun: Maverick, in cui torna Tom Cruise, è stato originariamente previsto per giugno, ma l’emergenza coronavirus lo ha fatto posticipare al 23 dicembre 2020.

In un’intervista con ComicBook.com, il regista Joseph Kosinski ha condiviso che anche se l’uscita di Top Gun: Maverick fosse ancora prevista per giugno, il film sarebbe comunque pronto in tempo. “Stiamo rispettando il nostro programma e finendo il film proprio come se uscisse nella data di uscita originale”, ha spiegato Kosinksi, aggiungendo che: “Fortunatamente, sono nel momento di post-produzione, a casa, dove, nonostante tutte le restrizioni sulle possibilità di lavoro, sono in grado di continuare a fare il mio lavoro e finire il film, il che è piuttosto sorprendente. Se fossi in qualsiasi altra fase del progetto, sarebbe difficile farlo, ma poiché sono al lavoro sulla parte finale, sono in grado di fare tutto il necessario per poterlo finire.”

Top Gun: Maverick, nuovo trailer con Tom Cruise

Dopo più di trent’anni di servizio come aviatore della Marina, Pete “Maverick” Mitchell (Tom Cruise) è nel posto che gli appartiene, spingendo l’acceleratore nelle vesti di un coraggioso pilota collaudatore, mentre ha schivato l’avanzamento di grado che lo avrebbe radicato nel corpo. Quando si ritrova ad addestrare un distaccamento dei diplomati di Top Gun per una missione specializzata che nessun pilota vivente ha mai visto, Maverick incontra il tenente Bradley Bradshaw (Miles Teller), segnale di chiamata: “Rooster”, il figlio del defunto amico di Maverick e ufficiale di intercettazione radar Ten. Nick Bradshaw, alias “Goose”. Di fronte a un futuro incerto e confrontandosi con i fantasmi del suo passato, Maverick viene coinvolto in uno scontro con le sue paure più profonde, che culmina in una missione che richiede il massimo sacrificio a coloro che saranno scelti per volarci incontro.

Tom Cruise e Val Kilmer torneranno nei rispettivi ruoli del capitolo originale, ovvero Pete “Maverick” Mitchell e Tom “Iceman” Kazinsky. Insieme a loro anche Jennifer Connelly, Jon Hamm e Miles Teller.

 
 

Thor: Love and Thunder, più Korg e meno Beta Ray Bill

korg thor love and thunder

Lo sceneggiatore / regista Taika Waititi ha dichiarato che Thor: Love and Thunder esplorerà maggiormente il personaggio di Korg. A parte una breve apparizione non ufficiale in Thor: The Dark World, il guerriero Kronan è apparso per la prima volta in Thor: Ragnarok dove è stato doppiato e interpretato in mo-cap da Waititi.

Dopo Thor: The Dark World, Waititi ha rinvigorito il franchise con il suo approccio unico. Il terzo film di Thor è stato elogiato dal pubblico e dalla critica come uno dei migliori dell’universo cinematografico Marvel e le scene con protagonista Korg sono state accolte con grande favore da parte del pubblico.

Dopo essere fuggito da Sakaar con Miek, Loki, Valkyrie e Thor in Thor: Ragnarok, Korg diventa un membro dell’entourage asgardiano. In Avengers: Endgame, Korg è in Norvegia (Nuova Asgard) mentre gioca a Fortnite con Thor e poi alla fine del film lotta contro Thanos.

Il personaggio tornerà in Thor: Love and Thunder. Giovedì, Waititi ha organizzato una live sul suo account Instagram dove ha risposto a molte domande in merito al suo prossimo film in casa Marvel. In live con lui c’era anche Tessa Thompson, che tornerà nel ruolo di Valchiria, e il regista ha dichiarato: “Toccheremo nello specifico la cultura di Korg. C’è una storia interessante nei fumetti sui Kronans e su come … procreano.”

Nella stessa circostanza, Taika Waititi ha anche discusso della eventuale inclusione di Beta Ray Bill nel film. “Voglio dire, adoro Beta Ray Bill, e sarebbe fantastico avere lui nel film, ma proprio non lo so, adesso. Le cose sono per aria, adesso”. Il franchise di Thor ha già fatto riferimento al personaggio in Thor: Ragnarok, dove si poteva vedere una statua simile a Beta Ray Bill, che poteva anche sembrare un indizio per quello che sarebbe venuto dopo. Evidentemente, non è così.

Thor: Love and Thunder è il titolo ufficiale del quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con.

Taika Waititi tornerà alla regia di un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarok, così come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

L’uscita nelle sale è fissata invece al 5 novembre 2021.

Fonte: Instagram

 
 

Trolls World Tour, recensione del film Dreamworks

Trolls World Tour

A quattro anni di distanza dal successo internazionale di Trolls, arriva il Trolls World Tour, un sequel che è anche un ampliamento del mondo cinematografico basato sui pupazzetti creati da Thomas Dam e divenuti ormai oggetti preziosi per collezionisti e nostalgici, simbolici di decadi passate (tanto che James Gunn ne mette uno anche nella personale collezione da “umano anni ‘80” di Star Lord, in Guardiani della Galassia).

Il film gode (o paga il prezzo?) di una distribuzione casalinga, scelta dettata dall’emergenza di coronavirus in atto in tutto il mondo in queste settimane. Disponibile per il noleggio dal 10 Aprile, il film, come accennato, amplia il mondo della prima avventura, ma lo fa letteralmente, raccontandoci l’origine del mondo dei Trolls, regalandogli (e regalandoci) una cartina geografica precisa di quello che è il mondo dei Trolls.

Trolls World Tour, la trama

Nel primo film abbiamo seguito le avventure di Poppy che, da futura regina dei Pop Trolls, insegna a orchi cattivi cos’è la vera felicità. In Trolls World Tour, invece, Poppy scoprirà che il mondo è molto più grande di quello che sospetta e soprattutto che esistono altre tribù di trolls, ognuno dei quali legati a un particolare genere di musica: Techno, Classica, Funk, Country e Rock. Nella storia, scopriamo che l’intento della regina del Rock Trolls vuole eliminare tutti gli altri generi di musica ed unificare tutti i trolls in un solo popolo, nel nome della musica Rock.

L’avventura di Poppy, in compagnia di Brunch e di tutti i suoi simpatici amici, comincia così. La giovane Regina dei Pop Trolls si ritroverà quindi non solo a fronteggiare una minaccia per il mondo così come lo conosce, ma anche a capire qual è il vero valore della diversità. Sia lei che Barb, la regina rock, desiderano eliminare le differenze trai Trolls, chi con desiderio di armonia e chi con voglia di supremazia, ma entrambe impareranno che quelle differenze non ostacolano la convivenza serena e che la natura stessa dell’armonia risiede nella differenza delle voci che, lavorando insieme, la creano.

L’aspetto più interessante di Trolls World Tour è senza dubbio la caratterizzazione dei gruppi di piccoli animaletti colorati. In base al loro genere di appartenenza, ogni tribù di Trolls ha le sue specifiche, tutte derivanti da stereotipi legati al genere di volta in volta preso in esame. E così ai glitter dei Pop Trolls, passiamo agli spuntoni metallici dei Rock Trolls e look da cowboy dei Country Trolls.

Questa ricerca estetica si arricchisce, come è facile immaginare, di una ricerca musicale che seleziona brani rappresentativi dei vari stili, andando ad ironizzare in maniera marcata sull’immaginario di ognuno di essi, raggiungendo così il duplice scopo di descrivere la tribù e di metterne in evidenza le caratteristiche sulle quali, comunemente, si ironizza.

Trolls World Tour trailerTrolls World Tour, il trailer

Dreamworks unisce anche in questo caso l’avventura al messaggio edificante indirizzato ai più giovani e che certamente, nonostante la sua semplicità, aggiunge spessore alla storia. Suggestiva è infatti la scelta narrativa conclusiva, in cui si attribuisce alla musica un valore intimo e quasi sociale. E in effetti la musica è per antonomasia un linguaggio universale, che unisce e mette in armonia, appunto, le diverse voci che costituiscono l’intero.

Trolls World Tour replica la natura avventurosa del primo film, rendendo leggermente più complesso il messaggio da recapitare ai giovani spettatori: dalla capacità scoprire e trovare la felicità, all’accettazione della diversità come elemento che arricchisce e non minaccia il mondo.