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No Good Deed, la spiegazione del finale: Cosa è successo davvero a Jacob?

In No Good Deed i Morgan cercano di vendere la loro casa per sfuggire alla verità su ciò che è accaduto al figlio Jacob, ma nemmeno loro ne sapevano nulla. Questa serie dark comedy di Netflix esplora i tipi di segreti che le case possono nascondere, specialmente quelle collocate in un mercato competitivo. No Good Deed segue Paul e Lydia Morgan (Ray Romano e Lisa Kudrow), il cui annuncio molto ambito attira l’attenzione di tre coppie: Leslie e Sarah (Abbi Jacobson e Poppy Liu), Dennis e Carla (O-T Fagbenle e Teyonah Parris) e JD e Margo (Luke Wilson e Linda Cardellini).

In No Good Deed diventa subito evidente che Paul e Lydia stanno nascondendo qualcosa, e la tragica rivelazione è che il loro figlio Jacob è stato ucciso con un colpo di pistola nella casa tre anni prima che la mettessero sul mercato (il termine ultimo per la divulgazione di tali eventi). La ricostruzione di ciò che è accaduto a Jacob è tuttavia lenta. Prima viene rivelato che i Morgan hanno fatto credere che Jacob fosse stato colpito da un ladro. Poi, la dark comedy di Netflix svela tragicamente il segreto che è stata la loro figlia, Emily (Chloe East), a sparare a Jacob, pensando che fosse un ladro. Tuttavia, alla fine non è stata Emily a uccidere il ragazzo.

Chi ha veramente ucciso Jacob in No Good Deed

No Good Deed
SAEED ADYANI/Netflix

Il finale di No Good Deed rivela che, all’insaputa dei Morgan, c’erano due bossoli recuperati sulla scena del crimine la notte in cui Jacob fu ucciso. Paul ne aveva raccolto uno, mentre suo fratello Mikey (Denis Leary) ne aveva nascosto un altro. Poiché Emily aveva sparato una sola volta e i bossoli erano chiaramente diversi l’uno dall’altro, è apparso subito chiaro che qualcosa non quadrava. Desiderosa di saperne di più, Lydia dà un’occhiata ai referti dell’autopsia del figlio e scopre che a ucciderlo è stata una pistola calibro 40, mentre la pistola con cui Emily ha sparato era una 9 mm.

Fu un enorme sollievo che Emily non avesse davvero ucciso suo fratello, ma questo lasciava ancora molte domande. La potenziale acquirente di una casa e avvocato Leslie ha scoperto che il vicino di casa della celebrità JD Campbell possedeva una pistola calibro 40 e che quest’uomo sembrava avere un movente, dato che in seguito è stato rivelato che sua moglie, Margo Starling, aveva una relazione con Jacob Morgan. Tuttavia, Lydia si rese conto della verità. È stata proprio Margo a uccidere Jacob in No Good Deed.

I flashback di No Good Deed rivelano che Jacob aveva rubato ai vicini per adulare Margo con regali costosi. Tuttavia, quando la donna, molto più anziana, ha messo fine alla storia, Jacob si è introdotto in casa sua e ha iniziato a rubare di nuovo gli oggetti. Disse a Margo che avrebbe detto a JD la verità sulla loro relazione e iniziò a tornare a casa sua. La cacciatrice di dote ha afferrato la calibro 40 del marito e ha inseguito Jacob, sparando al ragazzo nello stesso momento in cui Emily ha sparato (mancandolo) al fratello mascherato. I Morgan insabbiarono tutto per proteggere Emily e Margo la fece franca per anni.

La vera identità di Margo Starling e il suo destino spiegati

No Good Deed netflix
SAEED ADYANI/Netflix

Il personaggio di Linda Cardellini, Margo, è stato difficile da apprezzare fin dalla sua apparizione sullo schermo in No Good Deed, molto prima che venisse rivelato che aveva ucciso il suo amante adolescente. Lydia Morgan disprezzava la donna, che sembrava non amare altro che i vestiti costosi e il marito famoso. Tuttavia, Margo è riuscita a conquistare momentaneamente Lydia quando le due donne hanno avuto una conversazione a cuore aperto, durante la quale è stato rivelato che Margo aveva perso un fratello in un incendio che lei stessa aveva accidentalmente causato. È stato un momento quasi commovente, ma come tutto ciò che Margo ha detto, era per lo più una bugia.

Il finale di No Good Deed vede JD scoprire che il fratello di Margo, Bobby, non era morto e che il vero nome di sua moglie era Luann. Lei e Bobby erano dei poveri truffatori che avevano manipolato tutto per far sì che Luann sposasse una ricca celebrità. Tutto ciò che doveva fare era aspettare i termini dell’accordo prematrimoniale e “Margo” sarebbe uscita dal suo matrimonio con milioni di dollari. Tuttavia, ciò di cui non si rendeva conto era che aveva già speso tutti i soldi di JD. L’unica cosa che poteva sperare di rivendicare era la costosa casa, ma JD aveva un’idea diversa.

Anche se l’arresto della cattiva non viene mai visto sullo schermo, si presume che abbia finalmente affrontato la giustizia per l’omicidio di Jacob.

Una delle scene finali della dark comedy di Netflix vede Margo/Luann seduta nella vasca da bagno mentre la casa intorno a lei va in fiamme. Il fatto che JD venga poi visto allontanarsi felicemente in auto implica che l’uomo stesso abbia dato fuoco alla casa, con l’intenzione che la moglie truffatrice andasse a fondo con essa. Tuttavia, una scena successiva nell’episodio finale di No Good Deed vede una Margo pesantemente sfregiata che flirta con un uomo in un bar, che si rivela essere Nate Morgan, il nipote poliziotto di Paul e Lydia. Anche se l’arresto della cattiva non viene mai visto sullo schermo, si presume che abbia finalmente affrontato la giustizia per l’omicidio di Jacob.

Chi ha comprato la casa dei Morgan

SAEED ADYANI/Netflix

Oltre al mistero della morte di Jacob, il grande interrogativo di No Good Deed era chi si sarebbe aggiudicato la bellissima casa dei Morgan. A un certo punto, sembrava che ognuna delle tre coppie, desiderose di veder accettata la propria offerta, l’avrebbe reclamata. Paul e Lydia hanno accettato l’offerta di JD e Margo, che però è decaduta perché la star della soap opera non è riuscita a presentare la prova dei fondi. Poi, i Morgan hanno accettato l’offerta di Dennis e Carla, ma la neo-sposa si è tirata indietro quando Sarah ha rivelato di nascosto che Jacob Morgan era stato ucciso nella casa.

Rimangono Leslie e Sarah, che erano state precedentemente squalificate quando la prima era stata sorpresa a curiosare in casa di notte. Come procuratore distrettuale, Leslie era inizialmente una minaccia per Paul e Lydia, in quanto potenzialmente in grado di scoprire la verità su Jacob. Tuttavia, è stato proprio grazie a lei che i Morgan hanno scoperto che Margo, e non Sarah, ha ucciso il loro figlio. Questo fa guadagnare a Leslie e Sarah qualche punto in più e la loro offerta viene accettata alla fine di No Good Deed. Hanno anche rispettato i desideri di Lydia riguardo al bellissimo albero di arance mandarine della proprietà.

Il destino della casa di JD Cambell spiegato

No Good Deed
SAEED ADYANI/Netflix

L’ultima volta che la casa di JD Cambell è stata vista in No Good Deed, era in fiamme mentre Margo era intrappolata in un lato. Naturalmente, il fatto che Margo sia stata vista in seguito viva rivela che in qualche modo è riuscita a fuggire (anche se non senza gravi ustioni). Tuttavia, sembra che la casa stessa non se la sia cavata così bene. La clip finale di Dennis e Carla li vede festeggiare il loro atteso trasferimento a Los Feliz, in particolare a Derby Drive. Tuttavia, è subito chiaro che non si tratta della casa dei Morgan. Invece, Dennis e Carla stanno costruendo una nuova casa sul vecchio terreno di JD, rivelando che la casa precedente è stata completamente bruciata.

Cosa ha fatto Dennis con i soldi inviati dal padre di Carla

La scena finale di Dennis e Carla in No Good Deed rivela un lieto fine per la coppia, poiché il primo è finalmente riuscito a pubblicare un altro libro e la seconda ha potuto costruire la casa dei suoi sogni a Los Feliz. Tuttavia, questa non era la fine dei segreti della coppia. Carla dice che stanno costruendo la loro casa con l’enorme anticipo sul terzo libro di Dennis, ma lo sguardo del marito fa capire che non è del tutto vero. I messaggi di Dennis al padre di Carla lo confermano. La nuova casa sarebbe stata costruita con i 5 milioni di dollari inviati dall’uomo, e Carla non ne sa nulla.

Perché Lydia è finalmente riuscita a suonare di nuovo il pianoforte nel finale di No Good Deed

No Good Deed
SAEED ADYANI/Netflix

Nel corso di No Good Deed, Lydia ha chiarito di non essere più riuscita a suonare il pianoforte dalla morte del figlio. Un tempo era una pianista professionista, ma l’omicidio di Jacob durante uno dei suoi concerti ha causato un terribile tremore alle mani di Lydia che non riusciva a superare. Tuttavia, l’episodio finale della serie Netflix vede Lydia finalmente suonare, e non una canzone qualsiasi. Lydia e sua figlia Emily eseguono insieme una canzone che Jacob stesso ha scritto prima di morire.

Suonare il pianoforte non era solo una fonte di divertimento per Lydia, ma era un talento e un’arte che lei e Jacob condividevano.

L’incapacità di Lydia di suonare il pianoforte fino alla fine di No Good Deed era in realtà solo una punizione autoinflitta. Aveva deciso di comprare una pistola per proteggere la casa, dato che un noto ladro stava terrorizzando il quartiere. Naturalmente, Lydia non aveva idea che il ladro fosse Jacob, e il suo senso di colpa per aver incastrato la figlia nell’omicidio del figlio era semplicemente troppo da gestire. Suonare il pianoforte non era solo una fonte di divertimento per Lydia, ma era un talento e un’arte che lei e Jacob condividevano. Come penitenza, si è provocata psicosomaticamente il proprio tremore. Ma quando la verità fu rivelata, il tremore scomparve.

La lampada tremolante nel finale di No Good Deed: ecco come si spiega

No Good Deed
SAEED ADYANI/Netflix

Tra i segreti di casa Morgan in No Good Deed c’era la luce tremolante nella vecchia stanza di Jacob. Paul credeva che ciò fosse dovuto semplicemente a un cattivo impianto elettrico, mentre Lydia credeva fermamente che suo figlio usasse la luce per comunicare e inviarle dei segnali. Per la maggior parte di No Good Deed non è chiaro chi abbia ragione. Tuttavia, durante la scena finale della serie Netflix, la lampada sul tavolo di Paul inizia a tremolare mentre Emily e Lydia si esibiscono insieme al bar. Poiché si tratta di una scena fuori casa e nessuna delle luci degli altri tavoli sfarfalla, è implicito che Jacob stesse davvero cercando di aiutare la sua famiglia.

Il vero significato del finale di No Good Deed

No Good Deed è una commedia dark in tutto e per tutto, e il tocco di mistero che vi è stato aggiunto ne accresce certamente l’intrigo. Tuttavia, l’aspetto più unico di questa serie Netflix è il cuore emotivo che sta dietro a tutto. La casa dei Morgan è bella dentro e fuori, ma nasconde alcuni brutti segreti, e il tempo trascorso sul mercato ha ispirato altri personaggi di No Good Deed a creare inganni ancora più dannosi. Questo è un parallelismo con il matrimonio dei Morgan. All’inizio di No Good Deed, sembrano una coppia affiatata e con un grande senso dell’umorismo. Tuttavia, la loro relazione era in crisi.

In No Good Deed i personaggi dicono spesso di aver “sempre voluto vedere l’interno” della casa dei Morgan, e così come questo valeva letteralmente per la proprietà, funzionava figurativamente per i segreti della famiglia.

Il finale di No Good Deed vede i segreti di casa Morgan venire alla luce e risolversi. Allo stesso modo, i segreti che Paul e Lydia avevano tenuto nascosti – il risentimento e l’odio reciproco dopo la morte di Jacob – vengono a galla e si risolvono. Inoltre, anche il rapporto conflittuale tra Lydia e sua figlia e tra Paul e suo figlio ha avuto un ruolo importante. In No Good Deed i personaggi dicevano spesso di aver “sempre voluto vedere l’interno” della casa dei Morgan, e così come questo valeva letteralmente per la proprietà, funzionava figurativamente per i segreti della famiglia.

Le streghe: tutte le curiosità sul film con Anne Hathaway

Le streghe: tutte le curiosità sul film con Anne Hathaway

Le opere dello scrittore Roald Dahl sono state più volte adattate per il grande schermo, dal film La fabbrica di cioccolato al lungometraggio d’animazione Fantastic Mr. Fox, dal recente Il GGG – Il grande gigante gentile fino a Le streghe (qui la recensione), nuovo adattamento dell’omonimo romanzo del 1983. Di dirigere quest’ultima trasposizione se ne è occupato il regista premio Oscar Robert Zemeckis, autore di film come Ritorno al futuro, Forrest Gump e Cast Away. Egli è inoltre l’autore della sceneggiatura insieme a Kenya Barris e Guillermo del Toro, il quale figura a sua volta come produttore insieme ad un altro messicano premio Oscar: Alfonso Cuaron.

Un team d’eccezione dunque per un film che riporta sullo schermo le vicende delle spaventose streghe concepite da Dahl. Il romanzo, in realtà, era già stato adattato per il cinema nel 1990 con il film Chi ha paura delle streghe?, dove protagonista assoluta era la premio Oscar Anjelica Huston e tra gli altri attori si ritrovava anche Rowan Atkinson. Rispetto a quell’adattamento, Zemeckis ha deciso di rimanere più fedele al cuore del romanzo, pur apportando una serie di modifiche necessarie a rendere Le streghe un racconto più vicino alla contemporaneità e ad aggiungervi nuove tematiche sociali e culturali.

Inizialmente previsto per il cinema, Le streghe è stato uno degli sfortunati titoli a trovare distribuzione direttamente in streaming a causa della pandemia di Covid-19. Accolto poi in modo contrastante dalla critica e dal pubblico, il film ha attirato in ogni caso l’attenzione su di sé, anche per merito degli attori coinvolti. In questo articolo approfondiamo alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

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La trama di Le streghe

Il film narra la storia di un giovane orfano afroamericano di nome Bruno che, alla fine degli anni Sessanta, va a vivere con la sua adorata nonna a Demopolis, una cittadina rurale dell’Alabama. La vita sembra tornare a sorridere a Bruno, almeno finché egli non si imbatte in una vera e propria strega. La nonna saggiamente decide di sfuggiere alla fattucchiera trasferendosi in una sfarzosa località balneare, soggiornando presso un lussuoso hotel. Qu, purtroppo per loro, sta per tenersi una congrega di streghe, organizzata dalla Strega Suprema. Per Bruno sarà l’inizio di un’avventura ricca di pericoli, durante la quale dovrà imparare a sconfiggere le pericolose fattucchiere.

Il cast di attori del film

Ad assumere il ruolo della Strega Suprema, ereditandolo dalla Huston, vi è l’attrice premio Oscar Anne Hathaway. Per tale ruolo erano state prese in considerazione anche altre note interpreti come Kate WinsletCharlize TheronCate Blanchett, Angelina JolieNatalie Portman, Jennifer Lopez ed Helena Bonham Carter. Una volta ottenuta la parte, la Hathaway ha raccontato di essersi preparata al ruolo studiando il personaggio del giudice Morton nel film Chi ha incastrato Roger Rabbit, diretto dallo stesso Zemeckis. Similmente alla Strega Suprema, infatti, anche quel personaggio svela una natura diversa da quella con cui si mostra.

Per tale ruolo, inoltre, la Hathaway si è dovuta sottoporre a numerose ore di trucco, necessarie a farle assumere l’aspetto che la Strega Suprema svela in determinate scene. Accanto a lei, nei panni di Bruno vi è il giovane Codie-Lei Eastick, mentre Kristin Chenoweth è la voce di Daisy, il topolino che viene regalato a Bruno da sua nonna. Quest’ultima è interpretata dalla premio Oscar Octavia Spencer, l’altro grande nome di richiamo del film. Fanno poi parte del cast anche Stanley Tucci, nei panni di mr. R. J. Stringer III, il manager dell’hotel, Jahzir Bruno in quelli di Charlie Hansen, un giovane trasformato in topolino dalla Strega Suprema, e Chris Rock in quelli di Charlie Hansen, narratore del film.

Jahzir Bruno e Codie-Lei Eastick in Le streghe
Jahzir Bruno e Codie-Lei Eastick in Le streghe

Altre curiosità sul film

Il film era inizialmente stato pensato per essere molto diverso rispetto a come è poi stato effettivamente realizzato. Tutto parte dal desiderio di Guillermo del Toro di dar vita a Le streghe come film in animazione stop motion. Il progetto non riuscì però a trovare i finanziamenti necessari e venne dunque accantanto per essere poi ripreso e trasformato in live action da Zemeckis. Il regista messicano ha poi tuttavia potuto realizzare un proprio film in stop motion, ovvero Pinocchio, distribuito nel dicembre del 2022 al cinema e su Netflix.

Qual è l’età consigliata per il film Le streghe?

La Direzione Cinema e Audiovisivo, organizzazione che applica i visti censura per la distribuzione delle opere cinematografiche nel nostro paese, ha stabilito che Le Streghe è un’opera adatta a bambini di tutte le età. Ci sono però alcuni elementi che potrebbero risultare potenzialmente spaventosi per i più piccoli, come ad esempio il reale aspetto della Strega Suprema, svelato ad un certo punto del film.

Leggi anche: Le streghe: le differenze tra il romanzo di Roald Dahl e il film

Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire di Le streghe grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple iTunes e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 13 dicembre alle ore 21:20 su Italia 1.

Fonte: IMDb

La Palma, la spiegazione del finale: Cosa simboleggiano le tartarughe?

In La Palma di Netflix, una famiglia norvegese visita la splendida isola per una vacanza serena quando si diffonde la notizia di un’eruzione vulcanica. Sono due ricercatori, Marie e Haukur, a notare per primi che c’è una crepa nella montagna così grande che significa che un disastro naturale sta per colpire in modo sconvolgente. Quando si recano da Alvaro, il responsabile della ricerca locale, questi respinge le loro affermazioni e dice loro di tornare con prove solide. Si preoccupa di come reagirà il mondo se l’istituto fornirà di nuovo informazioni inesatte e non ci sarà un grande impatto.

Tuttavia, sembra che l’istinto di Marie avesse ragione: questo vulcano erutterà nel giro di poche ore, facendo crollare in mare un’intera catena montuosa e provocando un enorme tsunami mai visto prima. Marie ha un fratello, Erik, ed entrambi sono sopravvissuti allo tsunami del 2004, ma hanno perso i genitori. Alvaro le dice di allontanarsi dalle isole il prima possibile e la sua unica missione è portare Erik via dall’isola con lei.

D’altra parte, la madre della famiglia norvegese, Jennifer, ha un fratello che si occupa di affari esteri in Norvegia. Le comunica informazioni riservate nella speranza che lei riesca a fuggire. Quindi, la domanda principale del finale di La Palma è: riusciranno a sopravvivere? O periranno tutti nel disastro? Il coraggioso Alvaro e Haukur si recano direttamente al vulcano e lo osservano, o meglio lo sentono, mentre si spacca in due e si sgretola su se stesso.

Attenzione agli spoiler

Come si separa Sara da Tobias e Jennifer?

Jens fa intervenire l’esperto di onde all’insaputa del suo capo e gli chiede di trovare un posto sicuro a Tenerife perché non ci sono molte possibilità che tante persone riescano a lasciare l’isola. Nel frattempo, Sara si accorge che Charlie è arrivata in qualche modo all’aeroporto e si allontana dalla fila per portarla sull’aereo.

Ha un braccialetto in più che era destinato a Fredrik (padre di Tobias e marito di Jennifer), ma poiché non c’è traccia di lui, decide di darlo a Charlie. Prima di partire, Sara aveva detto alla madre di fidarsi di lei e di restare sull’aereo, ma quando è quasi ora di decollare, scende con Tobias per poter trovare Sara. Nella peggiore delle ipotesi, Sara e Charlie salgono sull’aereo, mentre Jennifer e Tobias scendono. Alla fine vengono separati ed è troppo tardi per mamma e figlio per risalire sul volo. Tuttavia, qualcosa di inaspettato li salva dal disastro.

Cosa fa Jens?

Jens scopre che a Tenerife c’è una zona sicura. Le onde convergeranno l’una nell’altra e si neutralizzeranno a vicenda, lasciando la riva completamente al sicuro. Mentre il tizio delle onde pensa che ci sia solo il 50% di possibilità, per Jens è più che sufficiente. Chiede quindi al suo capo di dare questa informazione durante la conferenza stampa, ma lei si rifiuta, perché se le persone salgono su quell’isola e finiscono per morire, saranno le relazioni estere della Norvegia a risentirne. Sebbene questa sia una giusta osservazione, uno dei colleghi di Jens gli dice che le persone dovrebbero essere in grado di decidere da sole di raggiungere quella zona sicura. Così, mentre si preparano per una conferenza stampa, Jens pensa a come diffondere le informazioni.

Quando la conferenza stampa viene rimandata, decide di fare comunque un annuncio. Ha le coordinate del luogo su un foglio di carta e lo mostra alle telecamere, suggerendo a tutti i norvegesi di recarsi in questo punto per avere una possibilità di sopravvivenza. In qualche modo, questo messaggio arriva a Charlie sull’aereo quando Sara chiama sua madre. Sara riesce a inviare le coordinate alla madre poco prima che le linee telefoniche si interrompano. Sembra però che abbiano fatto bene a scendere dal volo, perché questo non decolla mai e lo tsunami colpisce l’aereo con tutti i passeggeri. In compenso, all’aeroporto c’è un uomo con un’auto che accetta di portare Tobias e Jennifer con sé alle coordinate, se questa è la loro unica possibilità di sopravvivenza.

Cosa succede a Erik?

Sembra che il tema ricorrente di questa serie sia l’amore tra fratelli. Jens vuole salvare sua sorella, Marie ed Erik hanno solo l’uno per l’altra e Sara e Tobias sono molto legati. Quando Erik e Marie scappano dalla stazione di polizia, incontrano un Fredrik depresso, che ha rinunciato a sopravvivere. Tuttavia, Erik dice di avere una barca e che probabilmente è ancora dove l’ha lasciata, quindi dovrebbero andare tutti insieme. Purtroppo, vengono seguiti dal criminale che Erik ha liberato dopo Marie per bontà d’animo. Questo gli costa la vita perché, per riuscire a liberare Marie in tempo, Erik finisce per mettere alle strette il criminale, che li tiene sotto tiro con una pistola e finisce per sparare a Erik.

È il modo peggiore in cui le cose potevano finire: Marie deve dire addio a suo fratello proprio lì. Prima di andarsene, dice semplicemente: “Le tartarughe sapevano”. Mentre Marie si limita a stringere il fratello, Fredrik riesce a colpire il criminale in testa con una pietra. È solo desideroso di vedere sua moglie e i suoi figli (sì, Sara non è sua, ma ci tiene a lei). Proprio mentre l’onda si sta alzando, Fredrik riceve le coordinate anche da Jens e dice a Marie di fidarsi di lui perché sono convenientemente molto vicini alle coordinate. Lei in qualche modo accetta di andare con lui e sfuggono all’onda per un pelo mentre svoltano verso la zona sicura (è solo uno spettacolo, no?). Nella zona sicura ci sono molte persone, ma si dice che gli effetti dello tsunami siano stati assolutamente devastanti. Con grande sorpresa di Fredrik, arrivano anche Tobias e Jennifer, che finalmente si riuniscono.

Cosa succede a Sara e Charlie?

La Palma serie netflix

Sara si risveglia nell’aereo sanguinando dalla testa. Charlie è seduta accanto a lei senza vita, ma l’hostess, anch’essa sopravvissuta, aiuta a rianimarla. Le ragazze riescono a sopravvivere insieme alla catastrofe e probabilmente ora Charlie avrà più a cuore il rapporto con i suoi genitori e viceversa. Arrivano anche alla zona sicura con un elicottero, ricongiungendosi finalmente con la famiglia di Sara. Anche il collega di Jens gli comunica che sua sorella è salva, ma anche centinaia di norvegesi. Immagino che ora Fredrik e Jennifer torneranno a vivere un matrimonio felice, dopo essere sopravvissuti insieme a un disastro. Questo fa sì che le persone si uniscano, no?

Cosa simboleggiano le tartarughe?

Nel finale di La Palma, abbiamo una voce fuori campo di Erik e Marie mentre quest’ultima si immerge in mare con alcune tartarughe intorno a lei. Immagino che si tratti di una conversazione del passato, ma la scena è ambientata nel futuro, molto dopo il devastante tsunami. Lui le dice che le tartarughe sono più antiche dei dinosauri. Poi dice che sanno sempre come sfuggire a un disastro, cioè sanno cosa fare quando non è più sicuro. In fin dei conti, questo spettacolo cerca di dirci di ascoltare la natura ed è un’azione di sensibilizzazione nei confronti del cambiamento climatico. Se da un lato l’intero spettacolo è emozionante da guardare e ci dice quanto sia importante aggrapparsi all’amore e alla speranza, dall’altro ci dice che dobbiamo essere tartarughe e ascoltare bene, perché il cambiamento climatico non aspetterà nessuno.

Tobias ha notato che le tartarughe nuotavano tutte lontano all’inizio di questo spettacolo, quando si è separato da Fredrik. Anche Erik si è accorto, più o meno nello stesso momento, che le tartarughe si stavano allontanando. Tobias è probabilmente un soggetto dello spettro, e credo che già all’inizio dello spettacolo avesse capito che c’era un qualche problema. Usa sempre il suo istinto per giudicare una situazione. Suppongo che Erik si renda conto, quando sta morendo, che dobbiamo prestare attenzione ai nostri istinti naturali, piuttosto che aspettare che la tecnologia dimostri che qualcosa non va. In questo caso, Marie aveva la sensazione che qualcosa non andasse, ma Alvaro era preoccupato di essere giudicato.

A Christmas Carol, la spiegazione del racconto: Ebenezer Scrooge cambia alla fine?

Pubblicato nel 1834, A Christmas Carol (Il Canto di Natale) di Charles Dickens racconta la storia di un vecchio avaro, Ebenezer Scrooge. L’uomo detesta tutto ciò che la maggior parte di noi considera umano.

Nessuno può cambiarlo, così tre fantasmi del Natale passato, presente e futuro tentano di aiutarlo a riparare la sua vita. Riuscirà a cambiare? E come si è verificato un evento così strano? Immergiamoci in questo magico mondo creato da Dickens per scoprirlo:

Chi è Ebenezer Scrooge?

Ebenezer Scrooge (nel film del 2009 interpretato da Jim Carrey) è un uomo d’affari meschino che non conosce il significato di compassione e umanità. Disprezza l’idea di festeggiare il Natale. Nel corso degli anni ha accumulato una buona ricchezza, ma continua a sottopagare il suo impiegato, Bob Cratchit, il cui figlio è gravemente malato.

Suo nipote Fred lo invita a Natale, ma Scrooge rifiuta l’invito. Inoltre, ha parole amare da sputare contro Fred per aver festeggiato il Natale. Quando due uomini si avvicinano a Scrooge per chiedere una donazione natalizia, egli commenta che i poveri costituiscono l’eccedenza della popolazione e quindi dovrebbero morire.

Da lontano, sembra che Scrooge sia un vero e proprio peccatore che non ha una cellula in corpo che gli permetta di fare del bene alle persone. Tuttavia, come si scopre, aveva bisogno di una presa di coscienza. Naturalmente, nessun uomo poteva fargli capire le sue colpe, quindi quattro fantasmi dovettero scendere per incontrarlo.

Chi viene a incontrare Ebenezer Scrooge?

Una notte, Scrooge riceve la visita del fantasma del suo defunto socio in affari, Jacob Marley. Marley è incatenato e destinato a vagare sulla terra come punizione per i peccati commessi in vita.

Marley dice a Scrooge che se non si ravvede, gli verrà inflitta una punizione ancora più severa perché è un uomo peggiore. Informa Scrooge che tre fantasmi gli faranno visita nel tentativo di aiutarlo a cambiare strada.

Cosa succede quando il Fantasma del Natale Passato visita Ebenezer Scrooge?

Il fantasma del Natale passato mette in mostra i primi anni di vita di Scrooge. I suoi primi anni sono stati senza amore. Il suo ricordo più felice fu quando sua sorella Fan (la madre di Fred) venne in collegio per riportarlo a casa. In seguito lavorò per un uomo gentile, il signor Fezziwig.

Scrooge si fidanzò con una donna generosa e amorevole, Belle. Tuttavia, dopo che Scrooge divenne avido di denaro, Belle lo lasciò per sposare un altro uomo e avere dei figli. Queste visioni hanno un profondo impatto su Scrooge, che per la prima volta nella sua vita prova un forte rimorso.

Cosa succede quando il Fantasma del Natale Presente visita Ebenezer Scrooge?

Il Fantasma del Natale Presente mostra a Scrooge come non sia riuscito a incidere positivamente sulla vita delle persone che lo circondano, come Cratchit che non può permettersi di curare il figlio Tiny Tim, disperatamente malato, a causa del suo magro stipendio. Il fantasma gli mostra come il nipote stia difendendo lo zio dai commenti fastidiosi dei suoi ospiti. Scrooge reagisce con un sentimento di assoluta vergogna.

Cosa succede quando il Fantasma del Natale che deve ancora venire visita Ebenezer Scrooge?

Il Fantasma del Natale che deve ancora venire è il più spaventoso di tutti. Mostra a Scrooge come sarà la sua vita se non si ravvede.

Scrooge morirà di una morte pietosa e solitaria che i suoi debitori celebreranno. Nessuno gli renderà omaggio. I suoi servi ruberanno tutti i suoi averi. E la famiglia del suo impiegato sarà devastata dalla morte di Tiny Tim.

Vergognoso e timoroso, Scrooge implora il Fantasma del Natale che deve ancora venire di dargli l’opportunità di cambiare vita. Promette di diventare un uomo migliore e, in un batter d’occhio, si ritrova sul suo letto il giorno di Natale.

Ebenezer Scrooge cambia alla fine?

Ebenezer Scrooge sembra aver ottenuto una nuova vita. In realtà diventa un uomo gioioso e disponibile. Provvede alla famiglia di Cratchit e salva la vita di Tiny Tim. Inoltre, aumenta persino il salario di Cratchit. Scrooge accetta volentieri l’invito di Fred e fa una donazione in beneficenza. In altre parole, inizia a personificare lo spirito natalizio.

Uno Rosso, la spiegazione del finale: Callum e Jack salveranno Babbo Natale?

Uno Rosso (Red One) unisce azione, commedia, fantasia e spirito natalizio in una storia che racconta il rapimento e il salvataggio di Babbo Natale, con un messaggio commovente sotto tutte le scene d’azione. Diretto da Jake Kasdan, Uno Rosso (Red One) vede protagonista Dwayne Johnson nel ruolo di Callum Drift, capo dell’Enforcement Logistics and Fortification (ELF) del Polo Nord e quindi capo della sicurezza di Babbo Natale (J.K. Simmons). Il giorno in cui Callum presenta la sua richiesta di andare in pensione dopo Natale, Babbo Natale viene rapito e Callum è determinato a ritrovarlo, ma non può farlo da solo.

Con l’aiuto di Zoe (Lucy Liu), capo della Mythological Oversight and Restoration Authority (MORA), Callum si allea con Jack O’Malley (Chris Evans), un hacker mercenario dal cappello bianco con molti problemi personali, soprattutto con suo figlio Dylan. Insieme, Callum e Jake scoprono che dietro il rapimento di Babbo Natale c’è Gryla (Kiernan Shipka), la strega dell’inverno, che intende porre fine al Natale e al Polo Nord. Con l’aiuto di un improbabile alleato, Callum e Jake ritrovano Babbo Natale e salvano il Natale, il Polo Nord e il mondo intero proprio in tempo per le feste.

Come viene salvato Babbo Natale in Uno Rosso

Dwayne Johnson e Chris Evans in Uno Rosso
Dwayne Johnson e Chris Evans in Uno Rosso. Foto di Karen Neal/Karen Neal/Prime

La vigilia di Natale, subito dopo che Callum ha lasciato Babbo Natale da solo, una squadra di agenti segreti guidata da una donna misteriosa fa irruzione al Polo Nord e rapisce Babbo Natale. Con l’aiuto di mezzi di trasporto terrestri e aerei, la squadra trae in inganno Callum e riesce a partire con Babbo Natale. Come scopre Zoe, Jack è solo l’ultimo tassello di una catena che porta al rapitore, e così lui e Callum si recano ad Aruba per affrontare il broker che ha ingaggiato Jack. Il broker, Ted (Nick Kroll), rivela di lavorare per Gryla.

Callum sospetta che Gryla lavori con Krampus (Kristofer Hivju), il fratello estraneo di Babbo Natale, e così lui e Jack gli fanno visita. Si scopre che Krampus è il creatore della Lista dei Cattivi ed è anche l’ex amante di Gryla, ma nonostante ciò non è coinvolto nel rapimento di Babbo Natale. Dopo che Gryla ha intrappolato Jack e Dylan in una delle sue palle di neve magiche, Zoe trova Jack grazie al localizzatore che gli ha messo addosso e lei e Callum scoprono che Babbo Natale non ha mai lasciato il Polo Nord e che il covo di Gryla si trova sotto il Polo Nord.

Mentre Callum e Zoe salvano Jack, Dylan, la signora Claus (Bonnie Hunt) e il resto del personale imprigionato del Polo Nord, Gryla e i suoi figli fuggono con Babbo Natale pronti a mettere in atto il suo piano, ma hanno bisogno dei poteri di Babbo Natale per guidare la slitta. Fortunatamente, Callum e Jack la fermano e la combattono mentre Babbo Natale rimane svenuto e, quando lei si ritrasforma in un troll, Krampus arriva con i rinforzi. Durante la lotta, Babbo Natale si riprende e li aiuta a sconfiggere Gryla, facendo anche ammenda con suo fratello.

Con Gryla che non è più una minaccia, l’intera squadra del Polo Nord si affretta a preparare tutto per la corsa di Natale e Babbo Natale invita Jack e Dylan a unirsi a loro. Non solo Babbo Natale, il Polo Nord e il Natale sono salvi, ma Babbo Natale ha anche la possibilità di sistemare il suo rapporto con Krampus.

Il piano e la sconfitta di Gryla in Uno Rosso spiegati

Chris Evans e Lucy Liu in Uno Rosso
Chris Evans e Lucy Liu in Uno Rosso. Courtesy of Prime – © Amazon Content Services LLC

Gryla non è solo la strega dell’inverno, ma anche un troll molto antico che può assumere la forma di chiunque desideri. Gryla ha anche moltissimi figli, tutti mutaforma, il che rende più facile per tutti loro infiltrarsi al Polo Nord (uno di loro si è persino finto la signora Claus per cercare di ingannare Callum, ma ha commesso un grosso errore parlando di biscotti). Gryla è molto potente, tanto che può rintracciare chiunque pronunci il suo nome e mandargli dietro i suoi scagnozzi, come fa quando Jack pronuncia il suo nome ad Aruba.

Quello che Gryla vuole è sbarazzarsi di tutti coloro che sono sulla lista dei cattivi e imprigionarli per sempre, e per farlo ha bisogno di un artefatto magico e di un macchinario nel vecchio laboratorio di Babbo Natale sotto il Polo Nord. Il manufatto in questione è il “glaskafig”, una palla di neve magica che imprigiona chiunque la tocchi. Ma poiché la lista dei cattivi è molto lunga, Gryla usa una macchina duplicatrice di giocattoli nel vecchio laboratorio di Babbo Natale per creare migliaia di palle di neve magiche. Il passo successivo del piano di Gryla è consegnare le palle di neve a tutte le persone della Lista dei Cattivi usando la slitta di Babbo Natale.

Non è stato spiegato perché Gryla abbia il forte desiderio di sbarazzarsi delle persone della Lista dei Cattivi nonostante sia un troll e una strega, quindi si presume che sia semplicemente malvagia. Come spiegato in precedenza, Gryla viene fermata da Jack e Callum, che la buttano giù dalla slitta, ma lei torna a combatterli nella sua vera forma di troll gigante. Krampus arriva e la attacca prima di cercare di farla ragionare, ma lei lo attacca a sua volta.

Solo quando Babbo Natale si riprende e riacquista la sua magia, chiama le sue renne ad attaccare Gryla, facendola cadere nella piscina di palle di neve magiche che ha creato, intrappolandola in una di esse. Zoe prende la palla di neve in cui è intrappolata Gryla, che sarà custodita al sicuro da MORA.

Perché Callum voleva ritirarsi (e perché decide di restare)

Jason Momoa e Sasha Rossof in Braven - Il coraggioso
Jason Momoa e Sasha Rossof in Braven – Il coraggioso. Foto di Duncan de Young – © 2018 – Saban Films

Come già detto, Callum si sta preparando a ritirarsi dal suo lavoro al Polo Nord dopo secoli di lavoro per Babbo Natale. Callum ha un rapporto molto stretto e speciale con Babbo Natale e la signora Claus, e il motivo non viene rivelato fino alla fine di Uno Rosso, con Callum che si limita a dire per tutto il film che ha “perso la testa”. Ciò che viene menzionato nel corso di Uno Rosso è l’aumento del cattivo comportamento nel mondo, che ha portato a un allungamento della lista dei cattivi. Alla fine di Uno Rosso, durante la corsa di Natale, Callum osserva Jack e Dylan che condividono questa esperienza insieme, con Jack che ritrova la sua meraviglia.

Jack è stato a lungo sulla Lista dei Cattivi, il che lo ha reso un bersaglio del piano di Gryla, ma l’intera esperienza del salvataggio di Babbo Natale, la sistemazione del suo rapporto con Dylan e la corsa di Natale con Babbo Natale provocano un cambiamento importante in lui. Callum rivede Jack come un bambino, ed è questo che aveva perso: la capacità di vedere il bene e la meraviglia nelle persone, che era una conseguenza della sua disillusione per il crescente comportamento negativo nel mondo. Rendendosi conto che c’è ancora del bene e della speranza nel mondo, Callum decide di rimanere con Babbo Natale.

Come Jack ha salvato se stesso e Dylan in Uno Rosso

Uno Rosso (Red One) film 2024
Foto di Karen Neal © Primi Video Foto di Courtesy of Prime – © Amazon Content Services LLC

Parallelamente al salvataggio di Babbo Natale, si svolge la storia di Jack e di suo figlio Dylan. Jack dice a Callum che non è mai stato sposato con la madre di Dylan, ma questo non significa che non abbia una responsabilità come padre. Tuttavia, Jack fatica a essere un padre, per non parlare di un buon padre, e non riesce a legare con Dylan, tanto che quest’ultimo non sa come parlargli. Sapendo che il rapimento di Dylan fermerà la missione di Callum e Jack di trovarla, Gryla invia una palla di neve a Dylan e una a Jack, e il primo la trova per primo.

Pensando che si tratti di una sorta di regalo per scusarsi della mancata partecipazione all’evento scolastico, Dylan chiama con rabbia Jack e gli mostra la palla di neve, facendolo rimanere intrappolato al suo interno e portandolo nella tana di Gryla. Jack prende la palla di neve che gli è stata inviata per poter stare con Dylan e i loro globi di neve vengono messi uno accanto all’altro. Dylan e Jack hanno una conversazione a cuore aperto sul loro rapporto, che li ammorbidisce e li rende più gentili, riscattandosi così e cancellandoli dalla Lista dei Cattivi. In questo modo le loro palle di neve si rompono e si ricongiungono a Callum e Zoe nella missione di salvataggio.

Il vero significato dell’Uno Rosso

Sotto tutte le sequenze d’azione e i momenti divertenti, Uno Rosso è una storia di famiglia – e di diversi tipi di famiglia. La più ovvia è quella di Jack e Dylan, che purtroppo hanno dovuto vivere l’esperienza di essere imprigionati in una sfera di neve per poter trascorrere del tempo insieme e aprirsi l’uno con l’altro. C’è anche il rapporto di estraneità tra Babbo Natale e Krampus, che sono completamente opposti quando si tratta di Natale e di chi e come dovrebbe essere ricompensato per le sue buone e cattive azioni.

La storia di Callum è anche una storia di famiglia, in quanto la sua famiglia sono i suoi colleghi ELF, i Claus e praticamente tutti gli abitanti del Polo Nord.

Anche se Uno Rosso non entra nei dettagli del rapporto tra Babbo Natale e Krampus, almeno si riconoscono dopo aver sconfitto Gryla, che è il loro modo di fare ammenda. La storia di Callum è anche una storia di famiglia, in quanto la sua famiglia è costituita dai suoi colleghi ELF, dai Claus e praticamente da tutti gli abitanti del Polo Nord. Non si sa cosa avrebbe fatto Callum dopo essere andato in pensione, ma sicuramente si sarebbe sentito molto solo. Jack ha anche imparato che non è necessario isolarsi e bruciare i ponti, e che è sicuro aprirsi alle persone e alle nuove esperienze.

Come Uno Rosso prepara un sequel

Nonostante abbia dato a tutti i personaggi principali un finale soddisfacente, Uno Rosso lascia leggermente aperta la porta a un sequel. Anche se Gryla è stata sconfitta, in fondo è un troll e una strega potente, quindi è difficile credere che rimarrà nella sua sfera di neve a MORA fino alla fine dei tempi – inoltre, sicuramente ha ancora molti altri figli che possono pianificare il suo salvataggio e la sua fuga. Ci sono anche Callum e Jack, una squadra improbabile ma molto efficace grazie ai loro talenti e alle loro abilità combinate, quindi potrebbero compiere insieme altre missioni a tema natalizio per MORA, e non necessariamente per Natale.

Oltre al rapimento di Babbo Natale, anche il Polo Nord può andare incontro a molti altri problemi e sfide. Molte cose possono andare storte in un luogo così grande, affollato e importante come il Polo Nord, soprattutto quando inizia la stagione delle vacanze. C’è anche la grande domanda su cosa fare una volta finito il Natale, che potrebbe essere un interessante sequel di Uno Rosso.

Kraven – Il Cacciatore, la spiegazione del finale: Come il personaggio Marvel diventa il cattivo del fumetto

Kraven – Il cacciatore si conclude come ci si aspetterebbe considerando il resto dei film dell’universo di Spider-Man della Sony. Con Aaron Taylor-Johnson nei panni del protagonista Sergei Kravinoff, la fine del film vede Kraven diventare pienamente il cattivo dell’Uomo Ragno che è conosciuto nei fumetti e presenta anche alcune divertenti rivelazioni secondarie. Detto questo, l’evoluzione malvagia di Kraven non è così soddisfacente come molti speravano.

In Kraven – Il cacciatore (la nostra recensione)vengono esplorate la storia e le origini di Sergei Kravinoff con suo padre Nikolai (Russell Crowe) e la sua missione nel presente per salvare il fratellastro Dimitri (Fred Hechinger) da Rhino (Alessandro Nivola). Tuttavia, il finale presenta alcune strane scelte dei personaggi in base a quanto stabilito in precedenza nel nuovo film Marvel. Per questo motivo, ecco il finale di Kraven – Il cacciatore e cosa potrebbe significare per il futuro.

Il colpo finale di Kraven – Il Cacciatore spiegato

Aaron Taylor-Johnson and Fred Hechinger in Kraven - Il cacciatore (2024)
Foto di Jay Maidment/Jay Maidment – © 2024 CTMG, Inc. All Rights Reserved.

Un anno dopo che Sergei ha salvato il fratello e ucciso sia il Rinoceronte che Nikolai, Kraven torna a casa del padre dopo che il fratello gli ha detto che il padre gli ha lasciato qualcosa. Aprendo una scatola, Sergei scopre che Nikolai ha preso la testa del leone che lo ha quasi ucciso da bambino e l’ha fatta diventare un gilet. Per questo motivo, il Sergei di Aaron Taylor-Johnson assomiglia al Kraven dei fumetti Marvel originali quando indossa il gilet con la testa di leone e si siede, appoggiando il mento su un braccio.

Kraven il cacciatore termina con Sergei che rispecchia l’aspetto e la posa classica di Kraven dei fumetti. Questo significa la sua piena evoluzione nel cattivo di Spider-Man che è conosciuto nei fumetti, dandogli il look in costume, quasi richiesto dai fumetti, nel terzo atto, che il pubblico si aspetta dal genere dei film di supereroi.

Cosa significa che Kraven – Il cacciatore indossa la giacca del leone

Al di là del significato fumettistico, il fatto che Kraven – Il cacciatore indossi il giubbotto significa anche una svolta più oscura per il personaggio. Il biglietto di accompagnamento del defunto padre di Sergei conteneva le affermazioni di Nikolai secondo cui lui e Kraven erano uguali, cacciatori leggendari da temere. Nonostante l’odio di Sergei per il padre, sembra che questa lettera, unita alla precedente conversazione con Dimitri (che ha espresso sentimenti simili), abbia spinto Kraven ad abbracciare la strada che il padre voleva per lui, quella del Cacciatore. A tal fine, l’apparente accettazione da parte di Sergei di non essere un brav’uomo è l’unica ragione che ha senso per cui ha indossato il giubbotto, tanto per cominciare.

Come il finale prepara il ritorno di Kraven – Il cacciatore di Aaron Taylor-Johnson

Ora che Sergei è diventato ufficialmente il Kraven dei fumetti, in teoria potrebbe tornare come cattivo di Spider-Man. Detto questo, è stato recentemente riportato che Kraven – Il cacciatore è l’ultimo dei film SSU della Sony a non avere come protagonista l’iconico Webslinger. Le probabilità che il Kraven di Taylor-Johnson possa mai combattere contro Spider-Man sono molto scarse, a meno che non accada qualcosa di multiversale nel MCU in cui le sue strade si incrociano con lo Spider-Man di Tom Holland, o che qualcosa come l’universo della Sony finisca per combinarsi con il MCU in seguito a Secret Wars.

Spiegata la morte di Nikolai Kravinoff: Kraven lo ha ucciso?

Spiegata la morte di Nikolai Kravinoff: Kraven lo ha ucciso?

Prima di indossare il giubbotto e di saltare un anno, Kraven viene mostrato mentre incontra suo padre nella foresta dopo che Rhino è stato ucciso e Dimitri salvato. Non volendo diventare l’erede del padre e prendere il controllo del suo impero criminale, Sergei rimuove di nascosto i proiettili dal fucile di Nikolai. Allo stesso modo, è fortemente implicito che Sergei abbia influenzato l’orso grizzly ad attaccare e sbranare il padre, proprio come ha influenzato la mandria di bisonti ad attaccare il convoglio durante la lotta con Rhino e il lupo durante l’evasione dalla prigione di Sergei nelle scene iniziali di Kraven – Il cacciatore.

Perché Kraven – Il cacciatore ha attaccato suo padre

Russell Crowe e Aaron Taylor-Johnson in Kraven - Il Cacciatore
Foto di Jay Maidment/Jay Maidment – © 2024 CTMG, Inc. All Rights Reserved.

Dopo aver appreso da Rhino che era stato Nikolai a incastrarlo e a metterlo nel mirino di Aleksei Sytsevich, Sergei ha finalmente inseguito il padre dopo anni di distanza. Questo perché Nikolai ha usato consapevolmente un figlio per uccidere una minaccia che non poteva, rischiando anche l’altro figlio come danno collaterale accettabile. Per questo motivo, Kraven non poteva più sopportare l’oscurità del padre e il dolore che portava nel mondo, da cui l’attacco dell’orso.

Come Dmitri è diventato camaleonte: ecco come si spiega

L’incontro tra Sergei e Dimitri nelle scene finali di Kraven – Il cacciatore rivela che Dimitri ha rilevato sia l’impero del padre che i beni di The Rhino. Allo stesso modo, Dimitri rivela di aver incontrato lo stesso medico di New York che ha dato a Sytsevich la forza, le corna e la pelle indurita. Avendo ora la capacità di assumere le sembianze di chiunque a proprio piacimento, Dimitri diventa ufficialmente il classico cattivo di Spider-Man noto come il Camaleonte, un maestro del travestimento che un tempo utilizzava maschere antiquate e tecnologie avanzate prima di acquisire l’abilità intrinseca di mutare forma, proprio come il nuovo Camaleonte della Marvel sullo schermo.

La classica testa completamente bianca del Camaleonte dei fumetti può essere vista anche mentre Dimitri cambia il suo volto a piacimento. Allo stesso modo, il medico newyorkese in questione non è altro che il genetista Miles Warren, alias lo Sciacallo. Warren è famoso soprattutto per aver istigato la Saga dei Cloni di Spider-Man nei fumetti con la creazione di diversi cloni, in particolare dei Ragni Scarlatti, conosciuti come Ben Reilly e Kaine Parker.

Perché Camaleonte ha preso il controllo dell’impero criminale del padre

Kraven il Cacciatore
Russell Crowe in Kraven – Il cacciatore

È davvero una strana decisione quella di Dimitri di rilevare l’impero del padre alla fine di Kraven – Il cacciatore. Nonostante abbia accusato Sergei di essere proprio come il padre, che entrambi odiavano, Dimitri sceglie comunque di diventare come lui. Ciò è ancora più sconcertante se si considera quanto volesse diventare qualcun altro prima, e soprattutto ora con i suoi nuovi poteri. L’unica spiegazione accettabile per questa scelta è che probabilmente c’è ancora un ciclo di abusi in corso, in cui Dimitri vuole ancora rendere orgoglioso Nikolai, anche dopo la sua morte (e nonostante tutto il dolore e il tormento che gli ha causato).

Che fine ha fatto Calypso?

Durante la battaglia con Rhino e i suoi uomini, Calipso (Ariana DeBose) uccide lo Straniero (Christopher Abbott) prima di dare a Sergei un’altra pozione della sua famiglia in vista dello scontro con Sytsevich. Tuttavia, Calypso non viene più vista, rendendo il suo futuro incerto. Detto questo, si può probabilmente ipotizzare che Calypso sia tornata a lavorare a Londra e che probabilmente collaborerà di nuovo con Kraven – Il cacciatore per aiutarlo a scovare altri bersagli in futuro. È anche logico che Sergei voglia saperne di più sulla pozione che gli ha salvato la vita per ben due volte, soprattutto dopo la conferma che Calypso aveva un altro elisir.

Il vero significato del finale di Kraven – Il cacciatore spiegato

Kraven - Il cacciatore
Aaron Taylor-Johnson è Kraven – il Cacciatore – Cortesia di SONY

In definitiva, il vero significato del finale di Kraven – Il cacciatore è piuttosto difficile da decifrare completamente, considerando la natura generale del terzo atto, così come le decisioni probabilmente inusuali di Sergei e Dimitri dopo la morte del padre. Ciò è particolarmente vero per la decisione di Kraven di non solo indossare il dono del padre, ma anche di uccidere Nikolai. Per esempio, avrebbe avuto più senso per Kraven rompere il ciclo dell’oscurità risparmiando la vita del padre.

Inoltre, avrebbe potuto avere più senso che Sergei scartasse il giubbotto dopo averlo provato, invece di abbracciare troppo rapidamente la strada che suo padre gli ha tracciato negli ultimi due minuti di Kraven – Il cacciatore. In ogni caso, sembra proprio che il finale di Kraven – Il cacciatore sia troppo affrettato. Semplicemente, non sfrutta appieno il potenziale che era stato creato in precedenza nel nuovo film della Marvel.

Malcolm in the Middle: Disney+ ordina il revival della serie con il ritorno di Frankie Muniz e Bryan Cranston

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La vita non è così ingiusta, a quanto pare. Secondo Variety, un revival di Malcolm in the Middle, in Italia conosciuto semplicemente come Malcolm, è stato ordinato da Disney+. La nuova iterazione della serie è stata ideata dal creatore della serie originale Linwood Boomer e le star originali Frankie Muniz, Bryan Cranston e Jane Kaczmarek riprenderanno i loro ruoli. Disney Branded Television ha ordinato quattro nuovi episodi dell’amata sitcom, ma ad ora la data della première non è ancora stata fissata.

Secondo la trama ufficiale, “Malcolm (Muniz) e sua figlia vengono coinvolti nel caos familiare quando Hal (Cranston) e Lois (Kaczmarek) richiedono la sua presenza per la festa del loro 40° anniversario di matrimonio”. “Malcolm è una sitcom storica, che ha catturato l’essenza della vita familiare con umorismo, cuore e relatività”, ha dichiarato Ayo Davis, presidente di Disney Branded Television.

“La sua esilarante e sentita rappresentazione di una famiglia amabilmente caotica ha risuonato con il pubblico di tutte le età, e siamo così entusiasti di dare il benvenuto al cast originale per riportare in vita quella magia. Con Linwood Boomer e il team creativo al timone, questi nuovi episodi riproporranno tutte le risate, gli scherzi e il caos che i fan hanno amato, insieme a qualche sorpresa che ci ricorda perché questo show è così intramontabile”.

Di cosa parla Malcolm in the Middle?

Malcolm è andato originariamente in onda su Fox per sette stagioni e 151 episodi dal 2000 al 2006. Il cast originale comprendeva Muniz, Cranston, Kaczmarek, Justin Berfield, Erik Per Sullivan e Christopher Masterson. La serie si è rivelata incredibilmente popolare al suo debutto e ha contribuito a rendere popolari le commedie a camera singola in televisione. Nel corso della sua durata, la serie ha ottenuto 33 nomination agli Emmy e alla fine ha vinto sette statuette. Tra queste, due vittorie per Cloris Leachman come miglior attrice ospite in una commedia e due vittorie ciascuna per la miglior regia e la miglior scrittura per una serie comica.

L’intera serie è attualmente disponibile in streaming su Disney+ per gli abbonati. “Malcolm in the Middle ha letteralmente cambiato il volto del panorama delle commedie televisive quando ha debuttato due decenni fa, ridefinendo ciò che il genere poteva essere”, ha dichiarato Karey Burke, presidente della 20th Television. “Quando Linwood Boomer ha suggerito che sarebbe stato il momento di riportare in scena la famiglia disfunzionale preferita di tutti per una piccola riunione, non potevamo pensare a una serie più iconica e influente da rivisitare, insieme a un cast davvero brillante da riunire”.

Carry-On, la spiegazione del finale: Ethan sconfigge il Viaggiatore?

Carry-On di Netflix è stato finalmente rilasciato, ed ecco spiegato cosa succede alla fine del film, compreso se Ethan sconfigge effettivamente il Viaggiatore di Jason Bateman. Carry-On è un nuovo thriller poliziesco del regista di Orphan, Jaume Collet-Serra, e il film è reso unico dalla giustapposizione della sua tesa narrazione thriller con il tema del Natale. Il cast di Carry-On comprende Taron Egerton, Jason Bateman, Danielle Deadwyler e altri. L’esplosivo finale del film ha lasciato molti fan a chiedersi cosa succeda nel momento culminante di Carry-On e cosa significhi per il futuro del franchise.

Carry-On segue l’Ethan Kopek di Taron Egerton, un agente della TSA che un giorno scopre un auricolare nella sua linea. Dopo averlo inserito, Ethan viene coinvolto in un’enorme cospirazione criminale, con la voce dall’altra parte che gli dice che se non lascia passare una determinata borsa, sua moglie incinta verrà uccisa. Alla fine del film, Ethan si rende conto dei pericoli che la sua inazione ha causato e decide di inseguire il malvagio Viaggiatore di Jason Bateman e di fermarlo. Ethan sale a bordo dell’aereo su cui si trova il Viaggiatore, portando al finale scioccante di Carry-On.

Come Ethan ha sconfitto il cattivo di Jason Bateman

Taron Egerton in Carry-On (2024)
Foto di Sam Lothridge/Netflix/Sam Lothridge/Netflix – © 2024 Netflix, Inc.

Alla fine di Carry-On succedono molte cose, con diversi colpi di scena e rivelazioni in rapida successione. Sebbene Ethan non sia a conoscenza del contenuto della borsa per la maggior parte del film, alla fine scopre che si tratta di un agente nervino mortale, che l’organizzazione criminale del Viaggiatore vuole scatenare su un aereo. Dopo la morte del corriere del Viaggiatore, quest’ultimo deve imbarcarsi da solo sull’aereo. Sebbene la polizia sia sulle sue tracce, Ethan si rende conto che il Viaggiatore non si sta imbarcando sull’aereo che tutti pensano che sia. Sapendo di dover operare in segreto, Ethan sale a bordo dell’aereo ed entra nella stiva.

Mentre è sull’aereo, Ethan tenta di disattivare l’agente nervino, basandosi sulle conoscenze acquisite in precedenza nel film. Il Viaggiatore riceve un allarme sul suo telefono, che lo induce a entrare segretamente nella stiva per controllare la situazione. Dopo aver scoperto Ethan, il Viaggiatore tenta di sparargli, allertando così i piloti e facendoli tornare al LAX. Mentre l’aereo sta atterrando, Ethan rivela di aver effettivamente estratto l’agente nervino dalla borsa e lo getta in un frigorifero insieme al Viaggiatore, tenendo la porta chiusa mentre uccide il cattivo.

Il piano dei cattivi e l’obiettivo nel bagaglio a mano spiegati

Il piano dei cattivi in Carry-On è piuttosto vago per la maggior parte del film e diventa completamente chiaro solo alla fine del film. Nel mondo di Carry-On, un politico ha presentato una legge che ha lo scopo di proteggere le democrazie in pericolo. Se la legge passa, i produttori di armi ne trarranno grande beneficio. Tuttavia, non ha i voti. Jason Bateman è un criminale che si occupa solo di profitto, con un’organizzazione sconosciuta che ha legami con queste aziende che lo ingaggia per rilasciare un agente nervino russo su un aereo contenente questo politico.

Sebbene ciò possa sembrare controintuitivo, il Viaggiatore alla fine spiega perché vogliono uccidere il politico nonostante abbiano appoggiato la sua proposta di legge. Uccidendola con un agente nervino russo, i criminali ritengono che gli Stati Uniti crederanno che si tratti di un attacco messo in atto dai russi , in quanto potenzialmente bersaglio della proposta di legge. Questo presumibilmente susciterà un ulteriore sostegno alla proposta di legge, permettendole di essere approvata e arricchendo i produttori di armi. Anche se ciò richiede l’uccisione di uno dei loro, ritengono che questo sia il modo migliore per ottenere i voti necessari.

Perché Ethan diventa un poliziotto alla fine di Carry-On

Taron Egerton e Sofia Carson in Carry-On (2024)
Foto di Courtesy of Netflix – © 2024 Netflix

Nel corso di Carry-On, viene stabilito che Ethan Kopek vuole diventare un poliziotto anziché un agente della TSA. Tuttavia, dopo essere stato cacciato dall’accademia di polizia, Ethan ha rinunciato a questo sogno. Nora, la moglie di Ethan, vuole che ci riprovi, ma a Ethan sta bene rimanere bloccato nel lavoro alla TSA che non gli piace. Alla fine di Carry-On, tuttavia, c’è un salto temporale a un anno nel futuro. Viene rivelato che, nell’anno trascorso da quando ha avuto a che fare con il Viaggiatore, Ethan è diventato un poliziotto e il suo coinvolgimento nel caso criminale di Carry-On lo motiva a fare un altro tentativo.

L’importanza del test della macchina della verità fallito da Ethan

A un certo punto di Carry-On, Ethan rivela al Viaggiatore perché è stato cacciato dall’accademia di polizia. Ethan spiega che è perché ha mentito al test del poligrafo, facendolo fallire. Ethan ha mentito quando gli è stato chiesto se avesse mai assistito a un crimine che non aveva denunciato, e questo gioca un ruolo importante nei temi di Carry-On. La decisione di Ethan di agire e fermare i crimini del Viaggiatore gli permette di riscattarsi dopo il misterioso incidente del passato, e fermare il Viaggiatore è ciò di cui Ethan ha bisogno per diventare finalmente un agente di polizia.

Il vero significato del finale di Carry-On

Jason Bateman in Carry-On (2024)
Foto di Courtesy of Netflix – © 2024 Netflix

Carry-On lascia al pubblico molti spunti di riflessione, ma il tema principale del film è l’importanza dell’azione rispetto all’inazione. Per tutto il film, Ethan è impostato come un personaggio a cui va bene rimanere in stasi. Ethan non vuole chiedere una promozione, non vuole lavorare per raggiungere il suo obiettivo di diventare un agente di polizia e non vuole migliorare la sua vita in modo significativo. Nora, la moglie di Ethan, ne è costernata e sottolinea quanto Ethan sia cambiato ricordandogli quanto fosse ostinato quando le chiese di uscire con lui.

Il dilemma posto dal piano del Viaggiatore sfida il senso di stasi di Ethan. Ethan può non fare nulla, non correre rischi e lasciare che tutti muoiano, oppure può tentare di fare qualcosa di più grande che metta a rischio il suo status quo personale. Il fatto che Ethan non abbia alcun desiderio di andare avanti nella sua vita è qualcosa con cui molti spettatori possono relazionarsi, e anche se questi spettatori non hanno una cospirazione criminale che coinvolge un agente nervino mortale a farli uscire da questa situazione, questa storia è un modo perfetto per alimentare la trasformazione del personaggio di Ethan.

Ci sarà un Carry-On 2?

Non si è ancora parlato di un Carry-On 2, ma è possibile che in futuro se ne faccia uno. Il regista Jaume Collet-Serra non ha mai diretto un sequel prima d’ora, ma è stato dietro a diversi film che dovevano avere dei sequel, come Jungle Cruise e Black Adam. Quindi, se Carry-On è un successo per Netflix, è possibile che il servizio di streaming voglia trasformarlo in un franchise. Un potenziale sequel potrebbe seguire Ethan Kopek come agente di polizia e coinvolgerlo in un’altra cospirazione criminale simile a quella vista in Carry-On.

Warfare: primo poster dal sequel di Civil War

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Warfare: primo poster dal sequel di Civil War

Warfare riceve un poster in anteprima. Warfare è un film di prossima uscita, co-diretto da Alex Garland di Civil War e da Ray Mendoza, ex veterano militare della vita reale. Racconta la storia vera dell’esperienza di Mendoza come Navy SEAL nella guerra in Iraq. Warfare vanta un cast di primo piano che comprende Joseph Quinn, Will Poulter, Cosmo Jarvis, Kit Connor, Noah Centineo, Finn Bennett, Michael Gandolfini, Charles Melton, Henrique Zaga e D’Pharaoh Woon-A-Tai. Il film non ha ancora una data di uscita, ma è previsto per il 2025.

Ora, A24 ha rivelato il poster di Warfare. Il poster mostra il volto di un uomo, completamente ricoperto di terra. I suoi occhi sono a malapena visibili attraverso gli occhiali di protezione. Il poster include la tagline “Tutto si basa sulla memoria”. Inoltre, sottolinea i registi del film, scrivendoli come “il veterano della guerra in Iraq Ray Mendoza e il regista di Civil War Alex Garland”. L’annuncio ha anche rivelato che il trailer di Warfare uscirà lunedì. Guardate il poster qui sotto:

 

Cosa significa questo per Warfare

Il volto dell’uomo è talmente coperto di polvere e sporcizia che è difficile capire chi sia sotto questi strati di limo. Questa anonimizzazione è probabilmente intenzionale, in quanto si riferisce ai temi della natura totalizzante della guerra che il film sicuramente tratterà. Molto probabilmente si tratta di Woon-A-Tai, che dovrebbe interpretare Mendoza nel film, poiché avrebbe più senso che il personaggio protagonista apparisse sul poster. Woon-A-Tai è un attore nominato agli Emmy, noto soprattutto per aver interpretato Bear in Reservation Dogs, quindi questo film sarà una svolta interessante per lui.

Anche solo dalla locandina sembra che il tono di questo film sarà incredibilmente cupo. Il poster è il primo sguardo che il pubblico ha su Warfare e presenta un personaggio cupo che sembra già indurito dagli eventi della guerra. Anche la tagline – “ Tutto si basa sulla memoria” – è premonitrice. Queste parole evocano il tema della PTSD o di altri problemi di memoria traumatica che possono colpire in modo particolare un veterano della guerra in Iraq come Mendoza.

The Conjuring 4: Madison Wolfe commenta il fatto che sarà il finale del franchise “Così caro al mio cuore”

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La star della serie The Conjuring Madison Wolfe ha dato una risposta emotiva al fatto che il quarto film, The Conjuring: Last Rites, che rappresenta la fine del franchise da 321 milioni di dollari. Quarto film della serie e nono capitolo complessivo dell’universo horror condiviso, The Conjuring: Last Rites segna la fine della storia di Ed (Patrick Wilson) e Lorraine Warren (Vera Farmiga) che si occupano di infestazioni paranormali. Anche se non è chiaro quale delle loro indagini reali sarà adattata per il film finale, questo segnerà una fine apparentemente definitiva per il franchise horror di quasi 12 anni.

Parlando con ScreenRant del suo nuovo film The Man in the White Van, Wolfe, che ha interpretato Janet Hodgson in The Conjuring 2, ha dato una risposta emotiva a The Conjuring: Last Rites che conclude la serie. L’attrice ha spiegato quanto sia importante per lei il franchise a causa del suo precedente coinvolgimento e come non le sembri che siano passati quasi 10 anni da quando vi ha contribuito. Si sente “agrodolce” per la fine della serie, ma è anche entusiasta di vedere come sarà il film finale. Scoprite cosa ha detto la Wolfe qui sotto:

Sì, è dolceamaro. Una parte di me si sente come se avessi girato quel film ieri, e una parte si sente come se fossero passati secoli. Quel personaggio e quella serie sono così cari al mio cuore. Amo tutte le persone coinvolte, quindi vedere la storia che si chiude a cerchio è davvero, davvero speciale, e anche un po’ triste, e un po’ eccitante. Ma, sì, non vedo l’ora di vederlo svolgersi.

Cosa dice la dichiarazione di Wolfe sulla fine della serie di The Conjuring 4

The Conjuring: Last Rites vedrà Wilson e Farmiga riprendere i loro ruoli per l’ultima volta, insieme a Mia Tomlison nel ruolo della figlia Judy e Ben Hardy in quello del genero Tony Spera. Il film è diretto da Michael Chaves, che ha diretto i due precedenti film del franchise, The Conjuring: The Devil Made Me Do It e The Nun II. David Leslie Johnson-McGoldrick, Ian Goldberg e Richard Niang tornano a scrivere la sceneggiatura, basata su una storia di Johnson-McGoldrick e James Wan. Questi nomi familiari indicano che il film finale sarà simile alle ultime puntate.

Sebbene la Wolfe sia apparsa solo in uno dei film di The Conjuring, il suo profondo legame con il franchise dimostra quanto sia diventata amata la serie horror negli ultimi dieci anni. Sebbene l’accoglienza della critica per alcuni dei film sia stata tiepida, tutti sono riusciti ad avere successo al botteghino mondiale, anche se i numeri sono diminuiti dall’inizio della serie. I sentimenti degli attori nei confronti dell’ultimo capitolo riflettono quanto la serie sia stata una potenza horror dal 2013 e il vuoto che lascerà una volta conclusa.

Superman: secondo un nuovo rapporto il primo trailer debutterà la prossima settimana e Clark Kent non sarà la star

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Il film di James Gunn su Superman ha appena ricevuto il suo più grande aggiornamento di trailer. Recentemente, il nuovo Universo DC è iniziato con l’uscita di Creature Commandos. A sorpresa, un trailer della serie animata mostrava il debutto nel DCU del Superman di David Corenswet, che figurava tra i tanti eroi morti in una visione di un possibile futuro mostrata dalla cattiva Circe di Wonder Woman. I fan continuano ad aspettare il debutto ufficiale dell’eroe, che avverrà il prossimo luglio. Fortunatamente, il primo sguardo all’Uomo d’Acciaio di Corenswet in azione non tarderà ad arrivare, dato che il trailer del film di Gunn su Superman è in arrivo.

Secondo un nuovo rapporto di Puck, il trailer del film di Superman uscirà la prossima settimana e Krypto sarà il protagonista principale, non il Clark Kent di David Corenswet. Il rapporto della DC non ha specificato il giorno in cui verrà rilasciato il trailer. Il fatto che Krypto sia la star del filmato sarebbe in linea con il franchise di Guardiani della Galassia di Gunn, dove Rocket Raccoon è riuscito a rubare la scena. I fan avranno comunque molto da guardare, perché nel trailer probabilmente non ci sarà solo il Clark Kent di Corenswet, ma anche molti membri del talentuoso cast del film su Superman .

Che cosa significa il rilascio del trailer di Superman per il film del DCU?

È sicuramente interessante che il rapporto affermi che Krypto sarà il protagonista principale del primo trailer di Superman. Tuttavia, James Gunn ha dimostrato più volte di saper fare degli animali il fulcro emotivo dei suoi film. Krypto potrebbe non parlare come Rocket Raccoon, ma i poteri del cane potrebbero essere ciò che lo fa risaltare nel nuovo trailer di Superman. I video del set del film di Superman mostrano Mr. Terrific che rintraccia Krypto e lo addestra a volare, entrambe scene che potrebbero comparire nel trailer.

Questa non è la prima notizia sull’uscita del trailer di Superman a dicembre. In precedenza, Collider aveva affermato che il trailer sarebbe uscito a metà dicembre e che l’obiettivo era quello di proiettarlo nelle sale prima di Mufasa: Il Re Leone, che uscirà il 20 dicembre. Il nuovo rapporto della DC lo conferma e la prossima settimana vedremo finalmente il primo filmato ufficiale del film di James Gunn su Superman, dopo che sono emersi dei video sul set quando la produzione ha iniziato le riprese in esterni all’inizio dell’anno. In base al rapporto, sembra che Krypto sarà uno dei protagonisti del film.

Deer Girl: gratis al cinema con Cinefilos.it. Prenota il tuo biglietto per Torino

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Cinefilos.it offre la possibilità di vedere al cinema gratis DEER GIRL di Francesco Jost con Denise Tantucci, Anita Caprioli, Giorgio Tirabassi, Matteo Olivetti, Anita Kravos. 

16 dicembre – ore 20:30 presso il CINEMA FRATELLI MARX di TORINO – Sarà presente in sala il regista.

E’ possibile richiedere un ingresso gratuito per due persone alla proiezione di DEER GIRL registrandosi al form presente al link www.esperienzacinema.it/deergirl confermando la data e la città dell’anteprima scelta. Si accetteranno prenotazioni fino a esaurimento posti.

I biglietti omaggio saranno ritirabili, nel limite dei posti disponibili, segnalando il proprio nominativo alle casse del cinema il giorno stesso della proiezione. I biglietti omaggio sono ritirabili e garantiti fino a 30 minuti prima l’inizio della proiezione.

deer girl

La trama di Deer Girl

Tu cerchi l’Amore! Rachele ride allo sconosciuto col quale sta chattando su webcam. Lei all’amore non crede. E ci accompagna a scoprire l’unico sentimento che conosce, il legame fortissimo velenoso che unisce i suoi genitori. In pubblico si mostrano affettuosi e innamorati, ma dietro porte chiuse, è tutto possesso sottomissione paura e dolore. Rachele vuole essere diversa. Ma può veramente esserlo, se l’unica forma di amore che conosce è violenza?

La protagonista, Rachele, una giovane donna di 25 anni, ritorna al suo paese natale per partecipare al cinquantesimo anniversario di matrimonio dei suoi genitori, Mario (Giorgio Tirabassi) e Anja (Anita Caprioli). Dietro la facciata di una coppia rispettata dalla comunità, si cela un oscuro segreto di violenza domestica, un’ombra che ha segnato profondamente l’anima di Rachele. Cresciuta in un ambiente tossico, Rachele porta con sé le cicatrici emotive di un passato doloroso e un’idea distorta di amore. Questo si rispecchia nelle relazioni affettive che Rachele ha – o meglio, che non riesce ad avere – e nel suo atteggiamento nei confronti della madre e delle scelte che ha fatto.

David Rivelazioni Italiane – Italian Rising Stars 2024: i vincitori

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Celeste Dalla Porta (Parthenope), Carlotta Gamba (Vermiglio, Dostoevskij), Tecla Insolia (L’arte della gioia, Familia), Federico Cesari (Tutto chiede salvezza), Matteo Oscar Giuggioli (Hanno ucciso l’Uomo Ragno – La leggendaria storia degli 883, Suspicious mind, Sdraiati) e Emanuele Palumbo (Nostalgia, Mixed by Erry) sono i vincitori della seconda edizione del premio “David Rivelazioni Italiane – Italian Rising Stars”, il riconoscimento dedicato agli attori emergenti, nato lo scorso anno dalla collaborazione dell’Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello con l’Area Cinema di Fondazione Sistema Toscana.

L’annuncio dei sei giovani vincitori si tiene oggi, venerdì 13 dicembre 2024, nello storico cortile del Museo Nazionale del Bargello di Firenze, straordinario scenario d’arte che ospita la celeberrima statua in bronzo del David di Donatello. L’evento, a cui partecipano le tre attrici e i tre attori, giunge a conclusione della “50 Giorni di Cinema a Firenze”, la manifestazione di cinema internazionale in programma da settembre a dicembre nel capoluogo toscano. Ospiti d’eccezione dell’evento, il critico Paolo Mereghetti, il regista e autore Edoardo De Angelis e l’attore Maurizio Lombardi.

I vincitori sono stati scelti per la qualità del loro lavoro dalla Presidenza del David e dal Consiglio Direttivo composto da Nicola Borrelli, Francesca Cima, Edoardo De Angelis, Giuliana Fantoni, Francesco Giambrone, Valeria Golino, Giancarlo Leone, Luigi Lonigro, Mario Lorini, Francesco Ranieri Martinotti, Alessandro Usai. La preselezione è stata realizzata dall’Unione Italiana Casting Director U.I.C.D. in dialogo con le associazioni di agenti A.S.A. e L.A.R.A.

“David Rivelazioni Italiane – Italian Rising Stars” è così frutto della collaborazione tra varie e importanti professioni dell’industria del cinema, sotto l’egida del Ministero della Cultura avvalendosi della prestigiosa collaborazione della Regione Toscana, del Comune di Firenze con Fondazione CR Firenze e Camera di Commercio di Firenze.

Nel corso del prossimo anno, i sei attori saranno protagonisti di un percorso di formazione con una serie di mentori d’eccezione che metteranno a loro disposizione l’esperienza e la professionalità maturata nel corso degli anni: tra essi, Carlo Sisi, presidente dell’Accademia di Belle Arti di Firenze, Nicoletta Maraschio, presidente onorario dell’Accademia della Crusca italiana, Virgilio Sieni, coreografo fondatore del “Centro Nazionale di Produzione Danza Virgilio Sieni”, Paolo Mereghetti critico cinematografico del Corriere della Sera e autore del famoso dizionario, e Sonia Bergamasco, attrice, autrice e regista, che terrà una masterclass speciale dal titolo “Il mestiere d’attore” dove riprenderà anche alcuni dei ricordi e degli insegnamenti contenuti nel suo libro “Un corpo per tutti – Biografia del mestiere d’attrice” edito da Einaudi.

A conclusione di questo percorso a loro dedicato, Celeste Dalla Porta, Carlotta Gamba, Tecla Insolia, Federico Cesari, Matteo Oscar Giuggioli e Emanuele Palumbo riceveranno la speciale statuetta David di Donatello realizzata appositamente per le “Rivelazioni Italiane – Italian Rising Stars” da Bulgari, storico partner del Premio e autore delle prime statuette assegnate dal 1956.

Babygirl: il trailer del film con Nicole Kidman

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Babygirl: il trailer del film con Nicole Kidman

Guarda il trailer di Babygirl (qui la nostra recensione), il nuovo thriller erotico di Halina Reijn con protagonista Nicole Kidman, vincitrice della Coppa Volpi al Festival del Cinema di Venezia e candidata ai Golden Globes come Miglior Attrice protagonista. Con Harris Dickinson, Sophie Wilde e Antonio Banderas. Dal 30 gennaio 2025 solo al cinema.

La trama di Babygirl

Una potente donna d’affari mette a repentaglio la sua vita professionale e personale quando intraprende una relazione segreta e intensa con il suo giovane assistente. Per questo ruolo Nicole Kidman ha vinto la Coppa Volpi come Miglior Attrice al Festival del Cinema di Venezia, e ottenuto una candidatura ai Golden Globe Awards. Babygirl uscirà il 30 gennaio 2025 nelle sale italiane, distribuito da Eagle Pictures.

La regista, Halina Reijn, dice: “Tutti noi abbiamo una piccola scatola nera piena di fantasie e tabù che vorremmo non condividere mai con nessuno. Sono affascinata dalla dualità della natura umana e con questo film ho cercato di far luce, senza giudizio, sulle forze opposte che compongono le nostre personalità. Per me, il femminismo è la libertà di esplorare la vulnerabilità, l’amore, la vergogna, la rabbia e la bestia interiore di una donna.

Invecchiare significa affrontare l’infinità di tutto. A metà della nostra vita, non possiamo più nasconderci e dobbiamo confrontarci con i nostri demoni interiori. Più sopprimiamo la nostra ombra, più il nostro comportamento può diventare pericoloso e dirompente. La relazione al centro di Babygirl permette a Romy e Samuel di esplorare la loro confusione riguardo al potere, al genere, all’età, alla gerarchia e all’istinto primordiale. Nonostante la sua natura proibita, la gioia di quell’esplorazione è liberatoria, persino curativa.”

Joseph Quinn sarà George Harrison per Sam Mendes

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Joseph Quinn sarà George Harrison per Sam Mendes

L’ultimo pezzo del puzzle dei Beatles di Sam Mendes sta andando a posto. The Dish ha sentito che Joseph Quinn è stato scelto per interpretare George Harrison in uno dei quattro film che Sam Mendes dirigerà su ogni membro della iconica band.

Alcune fonti hanno detto che Quinn è stato visto trascinarsi dietro una chitarra mentre girava The Fantastic Four: First Steps in cui interpreta il ruolo della Torcia Umana. Joseph Quinn ha già avuto il suo momento iconico da rockstar in Stranger Things 4, in cui ha suonato Master of Puppets nel Sottosopra.

Al momento è in sala con il ruolo come l’imperatore romano Geta in Il Gladiatore 2, il che significa che metà del cast dei Beatles di Mendes sarà composto da star del film di Ridley Scott, visto che Paul Mescal è stato confermato nel ruolo di Paul McCartney.

Lo stesso Ringo Starr ha fatto trapelare che Barry Keoghan sarà il batterista dei Beatles, ed è stato ampiamente previsto che Harris Dickinson (Babygirl e Un delitto alla fine del mondo) sia il favorito per interpretare John Lennon. Si tratta di un cast di giovani talenti e immaginiamo che si mescoleranno in ognuno dei quattro film in programma nel progetto di Sam Mendes, raccontando il viaggio di ogni membro della band.

28 anni dopo: identificato l’interprete dello zombie che “sembra Cillian Murphy”

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Il primo trailer di 28 anni dopo di Danny Boyle è stato pubblicato all’inizio della settimana e i fan hanno subito individuato uno zombie che sembrava essere il Jim interpretato in 28 giorni dopo da Cillian Murphy. Sebbene il personaggio non sia apparso in 28 settimane dopo, la prospettiva che si sia unito agli infetti è stata accolta con delusione dai fan (così come la decisione di rivelare un momento così importante nel trailer). Di conseguenza, la cosa è diventata anche un momento virale che ha fatto parlare di sé molto di sé in rete.

Un membro della troupe ha però già smentito le speculazioni – così come è riemersa una foto del set in cui il Jim di Murphy sembra essere vivo – ma oggi il The Guardian ha rivelato chi interpreta davvero “l’infetto emaciato” in 28 anni dopo. Angus Neill, un mercante d’arte specializzato in opere d’arte antiche, ha infatti raccontato al giornale di essere stato notato da Boyle e che il regista gli ha offerto un ruolo nel film. Neill, che lavora occasionalmente anche come modello, ha accettato la parte e la sua trasformazione in zombie è risultata particolarmente impressionante.

Danny mi ha detto che mi aveva sempre pensato per il ruolo”, ha rivelato Neill. “Così ci siamo incontrati, siamo andati d’accordo e ho accettato di partecipare. Sul set ha una straordinaria capacità di ipnotizzarti e lavorare con lui al film è stata un’esperienza molto, molto intensa”. Quindi, questo ci porta a pensare che il Jim di Cillian Murphy sia ancora vivo e vegeto. A questo punto, la sua assenza dal primo trailer spinge a pensare che potrebbe avere un ruolo molto importante all’interno del film, oppure essere presente con un breve cameo. Non resta a questo punto che attendere di poterlo scoprire.

LEGGI ANCHE: 8 cose che il trailer di 28 anni dopo rivela su ciò che è successo dopo l’ultimo film

Tutto quello che sappiamo su 28 anni dopo

28 giorni dopo è stato un grande successo e ha già generato un seguito meno apprezzato (ma comunque degno di nota), 28 settimane dopo del 2007. Boyle e Garland erano coinvolti solo come produttori esecutivi in quel progetto, quindi molti fan vedranno sicuramente questo nuovo film come il primo vero sequel. Jodie ComerAaron Taylor-Johnson, Ralph Fiennes hanno firmato per interpretare i ruoli principali ed è stato confermato anche il ritorno di Cillian Murphy nel ruolo del protagonista del film originale, Jim.

Boyle dirigerà il primo capitolo, mentre Nia DaCosta è stata annunciata di recente come regista del secondo film, che pare si intitolerà 28 anni dopo parte 2: Il tempio delle ossa. Il piano prevede di girare entrambi i film in parallelo. Garland scriverà tutti e tre i film. Il budget per ogni film si aggira intorno ai 75 milioni di dollari.

Il primo film vedeva Cillian Murphy nei panni di un uomo che si risveglia dal coma dopo un incidente in bicicletta e scopre che l’Inghilterra è stata invasa dagli “Infetti”. Il virus trasforma le sue vittime in assassini furiosi, ma a differenza dei soliti “zombie”, queste creature possono muoversi con una velocità spaventosa. L’uomo si mette quindi in viaggio per scoprire cosa sta succedendo, incontrando lungo la strada i compagni sopravvissuti interpretati da Naomie HarrisBrendan Gleeson, oltre a un maggiore dell’esercito squilibrato interpretato da Christopher Eccleston.

I dettagli sulla trama di 28 anni dopo non sono ancora stati resi noti, ma il periodo suggerisce che si svolgerà in un futuro prossimo, il che significa che il film potrebbe essere più orientato verso la fantascienza che verso l’horror vero e proprio.

Il film uscirà al cinema il 19 giugno 2025.

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Creature Commandos: svelato un primo sguardo a Wonder Woman e altri personaggi del DCU

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Il terzo episodio di Creature Commandos è incentrato su G.I. Robot e si conclude con la sconfitta di Circe per mano della Task Force M. L’Amazzone, però, avverte la squadra che, impedendole di uccidere la Principessa, hanno condannato il mondo. In una prima occhiata a “Chasing Squirrels” il quarto episodio – nel quale vediamo che anche di Weasel scopriremo la storia delle sue origini – Circe dà ad Amanda Waller uno sguardo al futuro del DCU… e vediamo molti eroi morti.

Vengono mostrati Superman, Mister Terrific, Hawkgirl, Starfire e Robin, ma la notizia più importante è il primo sguardo alla Wonder Woman del DCU. La donna indossa un costume accurato, con un costume simile a quello indossato da Lynda Carter nella serie televisiva degli anni ’70 (e nelle sue prime apparizioni nei fumetti). Viene mostrato anche il copricapo dell’eroina, il che suggerisce che James Gunn ha intenzione di abbracciare le radici classiche di Wonder Woman quando verrà introdotta nel live-action.

Naturalmente, si tratta solo di un cameo che non lascia intravedere nulla, e molte cose possono cambiare da qui al debutto “ufficiale” di Diana Prince nel DCU. In una recente intervista, Dean Lorey, showrunner di Creature Commandos, ha dichiarato: “Credo che la gente sia a conoscenza di Wonder Woman. Quindi sì, credo che ci sia la convinzione che esista, ma non so quanto sia conosciuta a livello mondiale”. Anche Gunn ha spiegato: “Penso che arrivi in un momento in cui la gente ha sentito parlare di Themyscira e ora comincia a credere che esista. Quindi sta diventando… la gente ne sta prendendo coscienza”.

Tutto quello che sappiamo su Creature Commandos

La serie animata Creature Commandos, composta da 7 episodi, sarà trasmessa in streaming su Max e avrà come protagonisti David Harbour  nel ruolo di Eric Frankenstein/Mostro di Frankenstein, Indira Varma nel ruolo della Sposa, Maria Bakalova di Guardiani della Galassia Vol. 3 nel ruolo della Principessa Ilana Rostovic, Zoe Chao nel ruolo della Dott.ssa Nina Mazursky, Alan Tudyk nel ruolo del Dottor Phosphorus, Sean Gunn nel ruolo di Weasel e Frank Grillo nel ruolo di Rick Flag Senior.

Steve Agee riprenderà il suo ruolo di Peacemaker, John Economos. È prevista anche la partecipazione di Viola Davis nel ruolo di Amanda Waller. Recentemente James Gunn ha rivelato di considerare La sposa di Indira Varma come il personaggio principale della serie. Ha anche aggiunto che non sta dirigendo alcun episodio, ma ha diretto le sessioni di registrazione di ciascun attore.

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Quentin Tarantino risponde alle critiche sulle sue lodi di Joker 2: “Che vi importa di cosa c***o mi piace?”

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Joker: Folie à Deux non è stato accolto in modo particolarmente positivo dal grande pubblico, ma diversi nomi illustri sono intervenuti in difesa del sequel, tra cui Quentin Tarantino. Durante un’apparizione al podcast di Bret Easton Ellis in ottobre, il regista ha detto al conduttore di aver apprezzato molto il film e ha lodato Todd Phillips per essersi comportato come Joker dicendo “vaffanc**o” al pubblico e allo studio di produzione. “Mi è piaciuto davvero, davvero tanto. Molto. Mi è piaciuto moltissimo e sono andato a vederlo aspettandomi di essere impressionato dalla regia”, ha detto Tarantino.

Ma pensavo che sarebbe stato un esercizio intellettuale a braccio che alla fine non avrei pensato funzionasse come un film, ma che l’avrei apprezzato per quello che è. E sono abbastanza nichilista da apprezzare un film che non funziona come tale o che è in qualche modo un grande, gigantesco pasticcio. E invece non l’ho trovato un esercizio intellettuale. Mi ha davvero coinvolto. Mi sono piaciute molto le sequenze musicali. Ho pensato che più le canzoni erano banali, meglio erano. Mi sono ritrovato ad ascoltare il testo di ‘For Once in My Life’ come non avevo mai fatto prima”.

La reazione di Internet è stata ragionevole ed equilibrata come ci si aspetterebbe, con molte persone che hanno criticato il regista per la sua opinione. Quentin Tarantino ne ha evidentemente preso atto e ha affrontato il problema in un recente episodio della Joe Rogan Experience. “Vado a uno show e dico che mi piace Joker 2. Ora ci sono 150 articoli al riguardo. Una persona ascolta la cosa e scrive un articolo su di essa, e ci sono 150 articoli di ripoff su di essa. E poi si leggono i commenti: ‘Quentin è un fottuto stronzo. Quel film fa schifo. È un fottuto stronzo per averlo detto”.

Perché sono un fottuto str***o? Mi è piaciuto quel c***o di film! Questo fa di me un fottuto str***o? Il film o ti piace o non ti piace. Non sto pubblicizzando il film. Non sto facendo niente. Sto solo dicendo che mi piace. Chi se ne frega di quello che mi piace? Cosa te ne frega di quello che mi piace?”. Uno sfogo certamente giustificabile, che – seppur con tono piuttosto forti – ribadisce il concetto di come il gusto sia soggettivo e non del tutto contestabile.

Quentin Tarantino parla anche delle critiche ricevute per le sue parole su Dune

Tarantino ha anche commentato la risposta ai suoi recenti commenti sul fatto che non ha interesse a guardare i film di Dune di Denis Villeneuve. “Poi dicono che sono un f*ttuto str***o perché non vedo qualcosa”, ha continuato il regista. “Che c***o te ne frega di quello che vedo o non vedo? Qualcuno dirà: ‘Beh, penso che si stia perdendo qualcosa’. Beh, sono sicuro che ci sono un sacco di cose che potrei dire che ti stai perdendo e non mi interessa se ti perdi”. Condivisibile o meno che sia, il pensiero di Tarantino ristabilisce la libertà dello spettatore di guardare o non guardare qualcosa e non doversi sentire costretto a farlo.

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Daisy Ridley è formidabile nel primo trailer di Cleaner

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Daisy Ridley è formidabile nel primo trailer di Cleaner

Il trailer di Cleaner rivela Daisy Ridley nei panni di John McClane, un lavavetri che combatte contro i sequestratori. Diretto da Martin Campbell, noto per i film di James Bond GoldenEye e Casino Royale, l’imminente thriller d’azione segue un ex-soldato diventato lavavetri che, sospeso a 50 piani da un grattacielo, deve salvare un gruppo di ostaggi tenuti in ostaggio all’interno. Il film è interpretato da Daisy Ridley nel ruolo di protagonista insieme a Clive Owen e Taz Skylar, con una sceneggiatura scritta da Simon Uttley, Paul Andrew Williams e Matthew Orton.

Ora Sky Cinema ha condiviso il primo trailer ufficiale di Cleaner. Il film inizia con l’ex soldato di Ridley diventato lavavetri, Joey Locke, sospeso a 50 piani da un grattacielo di Londra mentre un gruppo di attivisti criminali si impossessa del gala annuale di una società energetica per denunciarne l’avidità e la corruzione. Tuttavia, la loro causa viene dirottata da un estremista intenzionato a uccidere tutti i presenti nell’edificio, lasciando all’addetto alle pulizie di Ridley il compito di salvare gli ostaggi intrappolati all’interno, tra cui suo fratello minore. Guardate il trailer qui sotto:

Cosa significa il trailer di Cleaner per il film

Anche se Cleaner è diretto da Martin Campbell, noto per i film di James Bond Golden Eye e Casino Royale, il suo prossimo film d’azione sembra essere più Mission: Impossible misto a Die Hard. Il personaggio di Daisy Ridley che si cala da un grattacielo evoca sicuramente le immagini di Tom Cruise che scala il Burj Khalifa nei panni di Ethan Hunt in Mission: Impossible – Protocollo fantasma. Tuttavia, anche la trama di Cleaner è molto simile a quella di Die Hard, in quanto il personaggio di Ridley, con un passato militare, si trova coinvolto in una conquista terroristica di un grattacielo durante una festa con un membro della famiglia intrappolato all’interno, molto simile a John McClane.

Resta da vedere se le somiglianze di Cleaner con Mission: Impossible e Die Hard aiuteranno o danneggeranno l’imminente thriller d’azione. Da un lato, si tratta di alcuni dei migliori film d’azione di tutti i tempi e se Cleaner riuscirà a ricreare solo un pizzico di ciò che li ha resi grandi, potrebbe essere un’esperienza divertente per i fan dell’azione. D’altro canto, Cleaner rischia di essere un derivato dei migliori film d’azione che lo hanno preceduto. Anche se quest’ultima ipotesi sembra probabile, diventerà più evidente quando il film uscirà nelle sale all’inizio del prossimo anno.

Captain America: Brave New World, Harrison Ford parla dell’eredità di William Hurt

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Grazie anche a ruoli in film come Star Wars e Indiana Jones, Harrison Ford è un’icona. Nessuno però si aspettava che si unisse anche ad un franchise come il MCU. Ebbene, con Captain America: Brave New World potrà aggiungere anche questa al suo lungo elenco delle cose fatte. Nel film, come noto, prende il posto del compianto William Hurt nel ruolo del Generale “Thunderbolts” Ross, solo che questa volta è diventato Presidente degli Stati Uniti… e si trasforma nell’Hulk rosso.

Ero un po’ preoccupato di prendere il posto di Bill Hurt, che era un attore meraviglioso”, dice Ford in una nuova intervista a Empire. “Avevo l’ambizione di trovare il modo giusto di assumere questo personaggio dopo che il pubblico aveva visto altre persone farlo”. “Conosco solo in minima parte l’Universo Marvel – vivo in un altro universo – ma ho visto diversi film Marvel con attori meravigliosi, che apparentemente si divertivano”, ha continuato. “E ho pensato: “Beh, perché non io?””.

Definendo il suo ruolo di Hulk Rosso “solo un altro giorno in ufficio”, Ford ha spiegato: “Ho cercato di capire l’ambizione dei registi e di essere utile a loro. Non mi sono seduto a casa la sera dicendo: “Oh, cosa voglio fare quando mi trasformerò in Hulk?”. Non mi sembrava una proposta di recitazione terribilmente difficile”. Per il regista di Captain America: Brave New World, Julius Onah, avere Ford in questo film è stato “strabiliante” e vedere la leggenda del cinema trasformarsi in Hulk non è un’esperienza che dimenticherà presto e probabilmente neanche i fan dell’attore.

Quello che sappiamo sul film Captain America: Brave New World

Captain America: Brave New World riprenderà da dove si è conclusa la serie Disney+ The Falcon and the Winter Soldier, seguendo l’ex Falcon Sam Wilson (Anthony Mackie) dopo aver formalmente assunto il ruolo di Capitan America. Il regista Julius Onah (Luce, The Cloverfield Paradox) ha descritto il film come un “thriller paranoico” e ha confermato che vedrà il ritorno del Leader (Tim Blake Nelson), che ha iniziato la sua trasformazione radioattiva alla fine de L’incredibile Hulk del 2008.

Secondo quanto riferito, la star di Alita: Angelo della Battaglia Rosa Salazar interpreterà la cattiva Diamondback, mentre ancora sconosciuto è il ruolo del villain interpretato da Giancarlo Esposito. Harrison Ford, invece, assume qui il ruolo di Thaddeus “Thunderbolt” Ross, che a quanto rivelato dal primo trailer si trasformerà ad un certo punto nel Hulk Rosso.

Nonostante dunque avrà degli elementi al di fuori della natura umana, il film riporterà il Marvel Cinematic Universe su una dimensione più terrestre e realista, come già fatto anche dai precedenti film dedicati a Captain America. Ad ora, Captain America: Brave New World è indicato come uno dei titoli più importanti della Fase 5.

Anthony Mackie ha recentemente dichiarato che questo film è “10 volte più grande” della sua serie Disney+ e ha parlato della dinamica tra Cap e il nuovo Falcon, Joaquin Torres. “Sono in coppia alla pari“, ha scherzato. “Sono entrambi militari. Io ero il suo ufficiale comandante. Tra noi c’è più amicizia rispetto al modo in cui ammiravo Steve o al modo in cui non mi piaceva Bucky“.

Questo film è un chiaro reset. Ristabilisce davvero l’idea di cosa sia e cosa sarà questo universo“, ha aggiunto Mackie. “Penso che con questo film, si stia ottenendo un chiaro, nuovo marchio di ciò che la Marvel vuoole essere nello stesso modo in cui hanno fatto con Captain America: The Winter Soldier“.

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Scream 7 sceglie la star di Handmaid’s Tale per un ruolo sconosciuto

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Una nuova star si è unita a Scream 7. L’imminente film horror è l’ultimo capitolo del franchise slasher degli anni ’90, che tornerà nelle sale nel 2022 con il sequel Scream, seguito da un sequel ambientato a New York City nel 2023. L’imminente Scream 7 vedrà il ritorno della star del franchise Neve Campbell nel ruolo della sopravvissuta di Ghostface, Sidney Prescott, dopo che l’attrice aveva abbandonato il precedente film a causa di una disputa sul salario. Il progetto sarà diretto dallo sceneggiatore originale Kevin Williamson, sulla base di una sceneggiatura di Guy Busick, che ha scritto i due precedenti episodi insieme a James Vanderbilt.

Secondo Deadline, la star di The Handmaid’s Tale Mckenna Grace si è unita al cast di Scream 7 in un ruolo ancora sconosciuto. L’attrice si unisce a un cast già composto da Isabel May di 1883, nel ruolo della figlia di Sidney Prescott, e da Celeste O’Connor e Asa Germann in ruoli non ancora noti.

Cosa significa questo per Scream 7

Scream 6

Finora, il nuovo film ha riunito un cast completamente nuovo intorno a Neve Campbell , dopo aver introdotto un quartetto di giovani sopravvissuti noti come i Core Four nei due precedenti episodi del franchise di Scream. Tuttavia, due di queste star non sono più coinvolte: Melissa Barrera, che interpretava Sam Carpenter, è stata licenziata in modo controverso dopo aver condiviso post sui social media a favore della Palestina, e Jenna Ortega, che interpretava Tara, la sorella di Sam, ha lasciato il progetto poco dopo.

Gli altri membri del Core Four sono i gemelli Chad e Mindy Meeks-Martin, interpretati da Mason Gooding e Jasmin Savoy Brown, nessuno dei quali è stato confermato a tornare in Scream 7 al momento in cui scriviamo.

Finora, ogni nuovo membro del cast ha avuto più o meno la stessa età dell’attore che interpreta la figlia di Sidney, il che sembra indicare che il nucleo centrale dei personaggi del nuovo film sarà costituito da adolescenti, proprio come i gruppi dell’originale Scream del 1996, di Scream 4 del 2011 e del sequel del 2022. Se il nuovo film seguirà la stessa struttura dei capitoli precedenti, è probabile che il nuovo personaggio di Mckenna Grace si riveli essere l’assassino di Ghostface o che perisca per mano del nuovo assassino armato di coltello che indossa il mantello.

Foto di copertina: Mckenna Grace arriva al 2023 Billboard Women In Music tenutosi allo YouTube Theater – Foto di imagepressagency via Depositphotos.com

Steven Spielberg: il prossimo film sarà un ritorno alle origini: lo sceneggiatore conferma il genere

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Secondo lo sceneggiatore David Koepp, il prossimo film di Steven Spielberg segna un ritorno alle origini del regista. Sebbene sia ancora impegnato in un remake di Bullitt , si dice che il prossimo film di Spielberg riguarderà in qualche modo gli UFO e sarà una riunione per lui e Koepp, che hanno già lavorato insieme in Indiana Jones e il Regno del Teschio di Cristallo (2008), La Guerra dei Mondi (2005) e Jurassic Park (1993). Il prossimo film di Spielberg vanta un cast di tutto rispetto, con Emily Blunt, Colin Firth, Wyatt Russell, Josh O’Connor e Colman Domingo.

In una recente intervista a The Playlist, Koepp conferma che il prossimo film di Spielberg è effettivamente di genere fantascientifico. Pur stando attento a non divulgare alcun dettaglio sulla storia, lo sceneggiatore ha lasciato intendere che il film, che dovrebbe arrivare nelle sale nel 2026, segna un ritorno a un tono che ricorda i suoi film più vecchi. Guardate il commento di Koepp qui sotto:

“Sì, è una sorta di sci-fi… Beh, non lo so. Non dovrei dirlo. Ma sì, lo è. Si rifà forse a un tono diverso rispetto a [quello che ha fatto ultimamente]. Qualcosa che era solito fare e che non ha fatto per un po’”.

Cosa significa l’anticipazione di Koepp per il film sci-fi di Spielberg

Steven Spielberg 2018
Steven Spielberg alla 62esima edizione dei David di Donatello – Foto di Aurora Leone © Cinefilos.it

È probabile che Spielberg non abbia realizzato un blockbuster fantascientifico ampiamente celebrato da un bel po’ di tempo. Ha realizzato Ready Player One nel 2018, ma è generalmente considerato uno dei suoi sforzi minori. Prima di allora, la sua ultima vera incursione nel genere come regista è stata La guerra dei mondi, che risale a quasi 20 anni fa.

Quando si parla di fantascienza, Spielberg ha sicuramente molti titoli di grande impatto. Ha diretto Minority Report nel 2002 e A.I. Intelligenza Artificiale nel 2001, e Jurassic Park può certamente essere considerato fantascienza. I primi titoli come E.T. l’extra-terrestre (1982) e Incontri ravvicinati del terzo tipo (1977) sono anche alcuni dei suoi film più iconici. Il commento di Koepp suggerisce che il pubblico non deve aspettarsi un film del tipo Ready Player One con il prossimo progetto, ma che sarà invece più vicino nel tono ad alcuni di questi titoli classici.

Kraven – Il Cacciatore: Spider-Man ha un cameo nel film?

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Kraven – Il Cacciatore: Spider-Man ha un cameo nel film?

Per quanto sia ragionevole supporre che la Sony stesse effettivamente preparando un’apparizione di Spider-Man (che si tratti di Tom Holland, Tobey Maguire o Andrew Garfield) nel suo franchise “Sony’s Spider-Man Universe” (SSU), non abbiamo visto neanche l’ombra dell’iconico supereroe della Marvel Comics nella trilogia di Venom o in Morbius o in Madame Web. L’unico accenno al personaggio è stato fatto nella tanto criticata scena post-credits di Morbius, ma si vociferava (come di solito accade) che l’interpretazione di Holland di Spider-Man sarebbe apparso in Kraven – Il Cacciatore (qui la recensione).

Come probabilmente non vi sorprenderà sapere, neanche stavolta l’Uomo Ragno fa un cameo. Tuttavia, c’è un accenno al personaggio. Verso la fine del film, lo Straniero (Christopher Abbott) usa le sue abilità per tormentare Kraven (Aaron Taylor-Johnson) con la sua peggiore paura: i ragni. Si scopre così che Kraven è aracnofobico, cosa che getta le basi per uno scontro interessante tra i due personaggi. Il regista J.C. Chandor ha inoltre rivelato che gli piacerebbe dirigere un adattamento de L’ultima caccia di Kraven.

Sebbene questo film lasci la porta aperta a un sequel, ad ora è altamente improbabile che accada, per una serie di motivi. Anche se Kraven – Il Cacciatore non ha rischiato di fare una brutta fine al botteghino, recenti notizie suggeriscono che questo sarà l’ultimo film di SSU della Sony, almeno per il prossimo futuro. Ad ora, non resta dunque che attendere di sapere cosa ne sarà di questo universo cinematografico condiviso e se le tante domande ancora senza risposta troveranno un giorno soluzione.

Tutto quello che sappiamo sul film Kraven – Il Cacciatore

Dopo il successo di Venom: La furia di Carnage e Spider-Man: No Way Home, Sony continua ad espandere il suo universo Marvel e Kraven – Il Cacciatore si unisce a una lista che include anche Madame Web con Dakota Johnson e il progetto Spider-Woman di Olivia Wilde.

Kraven – Il Cacciatore è la storia viscerale di come e perché è nato uno dei cattivi più iconici della Marvel. Ambientato prima della sua famigerata vendetta contro Spider-Man, Aaron Taylor-Johnson interpreta il personaggio principale in questo film vietato ai minori”. Basato sull’omonimo personaggio della Marvel Comics, prodotto dalla Columbia Pictures in associazione con la Marvel Entertainment, il film è stato diretto da J. C. Chandor e scritto da Art Marcum, Matt Holloway e Richard Wenk.

Oltre ad Aaron Taylor-Johnson nel ruolo del protagonista, Ariana DeBose interpreterà Calypso, una sacerdotessa voodoo e interesse amoroso occasionale di Kraven (almeno nei fumetti); Fred Hechinger sarà Dmitri Smerdyakov, alias il Camaleonte, fratellastro di Kraven; Alessandro Nivola vestirà i panni di Aleksei Sytsevich, alias il Rinoceronte, e Christopher Abbott interpreterà un altro cattivo noto come lo Straniero.

Il film è stato classificato come R per “forte violenza sanguinosa e linguaggio” ed è al cinema dal 13 dicembre 2023 distribuito da Sony Pictures Italia e Warner Bros.

Quentin Tarantino spiega perché la televisione non è memorabile come il cinema

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L’acclamato regista Quentin Tarantino sostiene che la televisione è meno memorabile dei film e usa il western di successo Yellowstone come esempio moderno. Tarantino è salito alla ribalta mondiale come pioniere del cinema indipendente americano degli anni Novanta, con il suo esordio alla regia Le Iene, acclamato dalla critica nel 1991. Il suo seguito, Pulp Fiction, con il suo cast d’insieme, ha consolidato il suo status di scrittore-regista prodigio che eccelleva nel destreggiarsi tra più storie e attori. Il suo status di autore ha contribuito a renderlo uno dei registi più iconici e interessanti del settore, ed è noto per i suoi film eleganti e le sue opinioni schiette.

Secondo Indie Wire, in una recente apparizione a The Joe Rogan Experience, Tarantino ha parlato delle sue opinioni sullo stato della televisione moderna e ha definito Yellowstone solo una soap opera”. Ha poi spiegato il suo punto di vista sulla televisione in generale e su come sia diventata più cinematografica negli ultimi anni e come i personaggi tendano ad avere un ruolo più importante rispetto alla trama. Di seguito riportiamo i commenti completi di Tarantino:

Tutti parlano di quanto sia grande la televisione oggi. E devo dire che è piuttosto buona. Ma per me è ancora televisione. Qual è la differenza tra la televisione e un buon film? Perché molta televisione ora ha la patina di un film. Usano un linguaggio cinematografico per coinvolgerti. Non sono riuscito a guardare “Yellowstone” per i primi tre anni o giù di lì. Poi ho guardato la prima stagione e mi sono detto: “Wow, è fantastico!”. Sono sempre stato un grande fan di Kevin Costner, è fantastico in questo film”.

E mi lascio coinvolgere dalla serie, mi diverto molto a guardarla, e nella prima stagione mi dico: “Oh, questo è come un grande film”. Mentre lo guardo, sono costretto a farlo. Ma alla fine della giornata è solo una soap opera. Ti presentano un gruppo di personaggi, impari le loro storie, conosci i legami di ognuno con gli altri… e poi tutto il resto è solo il tuo legame con la soap opera”.

Cosa significano questi commenti per la potenziale avventura di Tarantino in TV

Quentin Tarantino e Daniella Pick 5
Quentin Tarantino e Daniella Pick al Festival di Cannes – Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

Tarantino è sempre stato un convinto difensore del cinema come mezzo di comunicazione per eccellenza per gli spettatori, ma in passato ha parlato positivamente della televisione, essendo il regista noto per essere un fan di show televisivi come Rawhide e Kung Fu. In passato ha anche fatto un paio di apparizioni dietro la macchina da presa in show televisivi sceneggiati, dirigendo episodi del dramma medico ER, nel 1995, e un episodio in due parti di CSI: Crime Scene Investigation, nel 2005.

Tuttavia, sembra che le sue opinioni sulla televisione si siano indurite negli ultimi tempi e i suoi commenti attuali suggeriscono che potrebbe non essere interessato a un ritorno al piccolo schermo, come aveva suggerito in precedenza. Al contrario, la sua rivelazione di aver apprezzato la prima stagione di Yellowstone suggerisce che a Tarantino piace la narrazione a lungo termine, e la natura cinematografica della scrittura e dell’immaginazione di Taylor Sheridan ha reso la serie un successo. Ma non è stata priva di problemi e la controversia su Kevin Costner ha, per certi versi, oscurato l’eredità narrativa della serie.

The Beauty: Rebecca Hall nella serie tratta dai fumetti di Ryan Murphy e Evan Peters

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La nuova serie a fumetti di Ryan Murphy e Evan Peters, The Beauty, aggiunge una star del Monsterverse. Tra le figure più influenti della televisione contemporanea, Ryan Murphy ha creato e prodotto numerose serie, tra cui Nip/Tuck, Glee, American Horror Story, American Crime Story, Pose, 9-1-1, 9-1-1: Lone Star, Ratched, American Horror Stories e Monster. Nel corso della sua carriera, Murphy ha ricevuto un totale di 38 nomination agli Emmy e ne ha vinti sei.

In televisione, la collaborazione tra Ryan Murphy ed Evan Peters è stata particolarmente fruttuosa, a partire da American Horror Story di FX, con l’attore che ha interpretato più personaggi nel corso di 10 stagioni, a volte interpretando più personaggi in una sola stagione. Oltre ad American Horror Story, Peters ha recitato anche nella serie FX Pose di Murphy. La loro collaborazione più recente è avvenuta in Monster: The Jeffrey Dahmer Story, con Peters che ha ottenuto una nomination agli Emmy per la sua interpretazione del serial killer protagonista. Ora Murphy e Peters si riuniscono per un’altra serie, The Beauty.

The Beauty aggiunge una star del Monsterverse

La nuova serie a fumetti di Ryan Murphy e Evan Peters, The Beauty, aggiunge una star del Monsterverse. Co-creata da Murphy e Matthew Hodgson, The Beauty si basa sull’omonima serie Image Comics ambientata in un mondo in cui la perfezione fisica è raggiungibile attraverso una malattia sessualmente trasmissibile, anche se due detective scoprono che ha un costo devastante. Mentre i dettagli ufficiali sulla trama della prossima serie di FX non sono ancora stati resi noti, il cast include già Evan Peters, Ashton Kutcher, Anthony Ramos e Jeremy Pope.

Ora, la nuova serie a fumetti di Ryan Murphy e Evan Peters ha aggiunto una star del Monsterverse. Secondo Variety, Rebecca Hall si è unita al cast di The Beauty, attualmente in produzione. L’attrice ha recitato nei film del Monsterverse, Godzilla vs. Kong e Godzilla x Kong: New Empire. I dettagli sui personaggi di The Beauty non sono ancora stati resi noti.

Cosa significa l’ingaggio di Rebecca Hall per The Beauty

Con un cast che ora include il vincitore dell’Emmy Evan Peters, la star di That ’70s Show Ashton Kutcher, la star di Twisters Anthony Ramos, il candidato all’Emmy Jeremy Pope e la star del Monsterverse Rebecca Hall, sembra che Ryan Murphy e compagnia siano chiaramente intenzionati ad assemblare un altro ensemble impressionante per The Beauty. Gli show di Murphy sono tipicamente ricchi di star, con alcuni dei suoi collaboratori più frequenti come Jessica Lange, Sarah Paulson, Emma Roberts, Kathy Bates, Angela Bassett e Gwyneth Paltrow. The Beauty non dovrebbe essere diverso e, a sua volta, è probabile che Rebecca Hall non sarà l’ultima aggiunta all’ensemble.

Rebecca Hall alla prima di Los Angeles di ‘BFG’ tenutasi all’El Capitan Theatre – Foto di PopularImages via Depositphotos.com

Black Panther 3: Denzel Washington si è scusato con Ryan Coogler per le rivelazioni sul film

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Sebbene sia da un po’ di tempo che si vocifera che i Marvel Studios stiano sviluppando un Black Panther 3, il progetto non è ancora stato annunciato ufficialmente. Tuttavia, il mese scorso abbiamo avuto una conferma piuttosto concreta che il threequel è in lavorazione, quando il leggendario Denzel Washington ha rivelato di avere un ruolo nel film. Durante un’intervista con il Today Show, la star de Il Gladiatore II – ora nominato anche ai Golden Globe – ha infatti detto che il regista Ryan Coogler sta scrivendo un ruolo appositamente per lui, anche se non ha rivelato ulteriori dettagli.

La notizia è stata ampiamente diffusa e Washington si è chiaramente reso conto di aver rivelato qualcosa di importante un po’ troppo prematuramente. “Ryan è un genio“, ha detto Washington durante un’apparizione al Variety’s Awards Circuit Podcast. “L’ho chiamato e mi sono scusato per aver parlato del film, e proprio lì seduta con lui c’era la sua bellissima moglie. È ancora Ryan, umile e pieno di idee. Qualsiasi cosa scriva, la leggerò“. Ci sono state molte speculazioni su chi Washington potrebbe interpretare nel film, ma c’è la possibilità che Coogler abbia creato un personaggio nuovo di zecca che non è stato introdotto in precedenza nei fumetti.

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Cosa sappiamo di Black Panther 3?

Black Panther: Wakanda Forever è stato un giusto tributo a T’Challa e al compianto Chadwick Boseman, oltre a stabilire che Shuri (Letitia Wright) è la nuova Pantera e a introdurre un’intera civiltà acquatica. La scena post-credits ha visto anche il debutto del figlio di T’Challa, che quasi certamente un giorno assumerà il ruolo di re e protettore del Wakanda. Quindi, è giusto dire che il film ha messo a punto un bel po’ di cose che potrebbero essere esplorate in un prossimo film.

Nel corso di un’intervista rilasciata al New York Times nel 2022, Coogler ha ammesso che sarebbe felice di rimanere in questo franchise “finché la gente mi vorrà“. “Mi sento fortunato ad avere l’opportunità di lavorare a questi film, fratello. Quando mi hanno chiesto di fare il primo, è stato come un treno in corsa. Ringrazio Dio ogni giorno di essere riuscito a salirci sopra e a conoscere queste persone, questi attori e a incontrare Chadwick durante alcuni degli ultimi anni della sua vita.

Lo farò finché la gente mi vorrà. Ma penso che sia una cosa più grande di me o di Joe. Tra il primo e il secondo film abbiamo guadagnato 2 miliardi di dollari al botteghino, che è la cosa più importante per le aziende. Quindi spero che continui, amico. Spero che la gente continui a fare film sul Wakanda anche quando noi non ci saremo più“, ha dichiarato Coogler.

The Boys: le foto dal set della stagione 5 rivelano come Patriota punirà gli umani anti-Supe

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Le foto scattate dal set della quinta stagione di The Boys mostrano quanto Patriota (Antony Starr) sia disposto a fare per sedare la resistenza dei manifestanti anti-superstiti. L’oscura serie di supereroi di Prime Video immagina un mondo in cui la professione degli eroi potenziati è dominata da corporazioni corrotte e da individui pericolosi e narcisisti assetati di potere. La quinta e ultima stagione di The Boys vedrà Patriota ottenere finalmente il controllo del mondo, mentre il gruppo titolare viene diviso e imprigionato.

Mentre le riprese della quinta stagione continuano, nuovi post di True_Cabinet_9733 sul subreddit di The Boys mostrano come i piani ipotizzati prendano vita. Le foto ritraggono campi di internamento in costruzione in un bosco, con autobus di marca, baracche individuali e marchi terribilmente familiari. Soprannominata “Freedom Camp 47”, l’installazione è ricoperta da uno schema di colori rosso, bianco e blu che evoca la bandiera americana e il costume di Patriota. Inoltre, all’interno delle recinzioni erano presenti gru e altre attrezzature di grandi dimensioni, il che potrebbe far pensare a riprese di scena o a potenziali stunt condotti sul posto.

Season 5 set pics part 2
byu/True_Cabinet_9733 inTheBoys

Behind the scenes of Season 5
byu/True_Cabinet_9733 inTheBoys

Cosa significano i “campi di libertà” della quinta stagione di The Boys per il cast dello show

Nella quarta stagione, Hughie (Jack Quaid), Kimiko (Karen Fukuhara) e Starlight (Erin Moriarty) hanno interrogato Tek Knight (Derek Wilson) e hanno appreso che quest’ultimo ha destinato una selezione delle sue prigioni a essere utilizzate da Patriota come potenziali campi di internamento per imprigionare i dissidenti in seguito al suo colpo di stato. Tuttavia, come si vede dalle foto del set, è chiaro che i piani di Patriota si stanno espandendo oltre il semplice riutilizzo della prigione del defunto Tek Knight. Questo potrebbe significare che gli arresti si sono estesi oltre la sua potenziale lista di obiettivi, o che sta incontrando più resistenza del previsto.

Inoltre, con il gruppo sotto la custodia di Vought, a parte il potente Billy Butcher (Karl Urban) e Starlight, è probabile che il pubblico vedrà le condizioni delle strutture in prima persona. Lo showrunner Eric Kripke ha già dichiarato che, con la quinta stagione che conclude la serie, nessun membro del cast di The Boys è al sicuro. Per questo motivo, la serie di Prime Video potrebbe aprire la sua ultima stagione con i personaggi in custodia che affrontano un’orribile prova.

Prison Break: arriva un importante aggiornamento sul reboot

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Prison Break: arriva un importante aggiornamento sul reboot

Il reboot di Prison Break ha ricevuto un importante aggiornamento da Hulu. La possibilità di riportare in vita il popolare dramma poliziesco ha preso slancio nel novembre 2023, quando è stato annunciato che lo streamer stava guardando al co-creatore di Mayans M.C. Elgin James per far rivivere Prison Break. Da allora il progetto ha ricevuto aggiornamenti sporadici, mentre la serie originale ha ottenuto una maggiore visibilità grazie alla sua disponibilità su Netflix.

Deadline conferma che il reboot di Prison Break ha ottenuto un ordine per un pilot da Hulu. Il progetto, che proviene dalla 20th Television, sarebbe una nuova storia che si svolge nello stesso universo generale. Sebbene i dettagli della trama non siano stati resi noti, il reboot non dovrebbe coinvolgere i personaggi centrali di Michael Scofield (Wentworth Miller) e Lincoln Burrows (Dominic Purcell). James è tra i produttori esecutivi, attraverso la sua casa di produzione Sierra Drive, insieme al creatore della serie originale Paul Scheuring. Dawn Olmstead, Marty Adelstein e Neal Moritz sono anche produttori esecutivi.

Cosa significa l’ordine del pilota per il reboot di Prison Break

L’ordine di un pilota significa che Hulu si impegna a vedere una versione del nuovo Prison Break. Se lo streamer apprezzerà l’episodio pilota, potrà scegliere di trasformare il reboot in serie. Hulu potrebbe anche lavorare con l’episodio pilota e apportare delle modifiche prima di accettarlo e portarlo avanti. È anche possibile che i dirigenti di Hulu decidano di rinunciare al reboot se il progetto finito non funziona per un motivo o per l’altro.

L’ordine di un pilot è più comune per la televisione broadcast che per lo streaming. Suits: L.A. è un esempio recente, poiché l’ordine del pilot è stato annunciato per la prima volta nel febbraio di quest’anno. Il legal drama è stato scelto come serie mesi dopo e gli è stata assegnata una data di uscita sulla NBC, mentre le riprese sono attualmente in corso. Ma l’ordine di un pilot è solo il primo passo, e ne mancano molti altri. Tra questi, il casting per il nuovo Prison Break, che secondo Deadline non è ancora iniziato.

Il reboot avviene mentre la serie originale ha conosciuto una rinascita su Netflix. Secondo Nielsen, Prison Break è stato lo show più trasmesso negli Stati Uniti nell’agosto 2024. Questo picco di popolarità potrebbe essere un ulteriore incentivo per le persone coinvolte ad assicurarsi che il reboot sia collegato e arrivi alla fase successiva del processo. In ogni caso, questo aggiornamento probabilmente significa che ci sarà più chiarezza sulla storia, sul nuovo cast e sulla possibilità che gli attori originali di Prison Break tornino in ruoli di ospiti.

The Rookie – Stagione 7: data di uscita, cast, trama, trailer e tutto quello che sappiamo

La popolare serie drammatica poliziesca della ABC The Rookie è diventata una delle istituzioni settimanali del network nel corso delle sei stagioni finora disputate, e ora il veicolo di Nathan Fillion torna per la settima stagione. Debuttata nel 2018, The Rookie segue John Nolan, un uomo medio di una piccola città che insegue il suo sogno di diventare un agente della polizia di Los Angeles diventando la più vecchia recluta nella storia del corpo. La serie sfrutta abilmente la sua premessa incentrata sui personaggi per stravolgere il consueto formato procedurale, e l’interpretazione di Fillion nel ruolo di Nolan è uno degli aspetti più brillanti dello show.

Ottenendo recensioni generalmente positive fin dal suo debutto, The Rookie è uno dei programmi di punta della rete e spesso utilizza la sua elevata produzione per offrire un prodotto di qualità molto superiore rispetto alla maggior parte degli altri show polizieschi di prima serata. Nel 2022 è stato commissionato uno spinoff intitolato The Rookie: Feds, ma è stato cancellato senza tanti complimenti dopo una sola stagione a causa degli scioperi di Hollywood del 2023. Anche la sesta stagione di The Rookie fu ritardata dagli scioperi, ma la breve pausa nella produzione non influì sulla popolarità complessiva della serie. Con queste premesse, la stagione 7 di The Rookie è in arrivo.

Rivelato il trailer della stagione 7

Mentre l’amato procedurale si prepara a tornare nel gennaio 2025, le ultime notizie arrivano sotto forma di un breve trailer della stagione 7 di The Rookie . Sulle note della canzone di successo di Billy Squire “The Stroke”, il trailer riprende Nolan e i suoi compagni della polizia di Los Angeles mentre indagano su crimini e affrontano criminali violenti. Dopo una toccante narrazione su come non si smette mai di “essere un novellino”, il trailer si conclude con Nolan che abbatte un sospetto utilizzando uno scooter a motore.

Data di uscita di The Rookie – Stagione 7

Gli show di successo come The Rookie sono spesso i fiori all’occhiello della programmazione autunnale di qualsiasi network, tuttavia la settima stagione della serie non occuperà il suo solito posto nel calendario. A causa delle elezioni presidenziali americane del 2024, The Rookie rientrerà nel palinsesto della ABC nei primi mesi del 2025. Dato che le elezioni attireranno l’attenzione degli spettatori in autunno, la ABC spera di proteggere la serie evitando troppe interruzioni. Pochi giorni dopo che una finestra di rilascio è stata rivelata online, l’ultima notizia conferma la data di rilascio della stagione 7 di The Rookie.

Il dramma poliziesco della ABC torna per la stagione 7 nel 2025

Mancando di qualche mese la programmazione autunnale della ABC per il 2024, è stato confermato che The Rookie debutterà martedì 7 gennaio 2025 alle 22:00 EST (via Deadline). La popolare dramedy poliziesca concluderà la programmazione del martedì di metà stagione della ABC, che inizia alle 20.00 con la terza stagione di Will Trent e il ritorno della prima stagione di High Potential alle 21.00. La stagione 6 diThe Rookie si è conclusa il 21 maggio 2024.

Il cast di The Rookie – Stagione 7

I personaggi vanno e vengono con una certa frequenza in show come The Rookie, ma la sesta stagione non ha introdotto molti cambiamenti per modificare l’ensemble della settima stagione. Tenendo conto di ciò, è lecito supporre che la maggior parte del cast principale riprenderà i propri ruoli  in The Rookie – Stagione 7, compreso il ritorno di Nathan Fillion alla guida del cast nel ruolo del poliziotto John Nolan, da novellino a veterano. È stato confermato che Jenna Dewan salterà alcuni episodi della settima stagione a causa della sua gravidanza, ma Bailey Nune non salterà l’intera stagione.

Un’uscita di scena confermata è quella di Tru Valentino, che ha interpretato Aaron Thorsen dalla quarta stagione, e non è stata fornita alcuna ragione per il suo abbandono così brusco della serie. La prossima stagione ha già aggiunto alcuni nuovi membri al cast, entrambi nel ruolo di reclute in arrivo nella polizia di Los Angeles. Deric Augustine è stato scelto per interpretare il texano Miles, mentre Patrick Keleher vestirà i panni di Seth, un uomo dalla mente rapida e abile nel risolvere le situazioni difficili. Sia Keleher che Augustine avranno ruoli ricorrenti nella settima stagione e oltre.

L’intero cast principale dovrebbe comprendere:

  • Nathan Fillion – John Nolan
  • Alyssa Diaz – Angela Lopez
  • Richard T. Jones – Wade Grey
  • Melissa O’Neil – Lucy Chen
  • Eric Winter – Tim Bradford
  • Mekia Cox – Nyla Harper
  • Shawn Ashmore – Wesley Evers
  • Jenna Dewan – Bailey Nune
  • Lisseth Chavez – Celina Juarez
  • Deric Augustine – Miles
  • Patrick Keleher – Seth

La trama di The Rookie – Stagione 7

Sebbene The Rookie sia ancora una serie procedurale classica sotto molti aspetti, il finale della sesta stagione ha lasciato alcune questioni importanti che dovranno essere affrontate nei prossimi episodi. Il più urgente è l’evasione di Oscar dalla prigione, che sicuramente creerà scompiglio nella squadra in futuro. L’assenza di Bailey Nune in alcuni episodi della stagione, dovuta alla gravidanza di Jenna Dewan, potrebbe creare problemi alla storia. Tuttavia, gli sceneggiatori di The Rookie – Stagione 7 probabilmente prepareranno qualche nuova minaccia da affrontare per Nolan e la sua squadra.

The Rookie

Russell Crowe: 10 cose che forse non sai sull’attore

Russell Crowe: 10 cose che forse non sai sull’attore

Russell Crowe è uno degli attori più apprezzati – ma anche controversi di Hollywood – in grado di saper sempre come conquistare il pubblico con le sue tante e diverse interpretazioni. Destreggiandosi tra piccoli film d’autore e grandi blockbuster, Crowe è stato considerato il migliore della sua generazione, con una popolarità senza eguali nei primi anni Duemila. Anche in tempi più recenti, tuttavia, si è distinto per la sua voglia di mettersi in gioco con film e ruoli insoliti.

Ecco, allora, dieci cose che forse non sai su Russell Crowe.

Russell Crowe: i suoi film

1. Russel Crowe: i film e la carriera. Crowe debutta al cinema nel 1990 con Giuramento di sangue, e prosegue la propria carriera sul grande schermo con The Crossing (1990), Pronti a morire (1995), L.A. Confidential (1997), Insider – Dietro la verità (1999), Il gladiatore (2000), Rapimento e riscatto (2000) e A Beautiful Mind (2001). In seguito, lavora in Master & Commander – Sfida ai confini del mare (2003), Cindarella Man – Una ragione per lottare (2005), Un’ottima annata – A Good Year (2006), Quel treno per Yuma (2007), American Gangster (2007), Nessuna verità (2008), State of Play (2009), Robin Hood (2010) e The Next Three Days (2010). Tra i suoi ultimi film vi sono Les Misérables (2012), Broken City (2013), L’uomo d’acciaio (2013), Noah (2014), The Water Diviner (2014), Padri e figlie (2015), The Nice Guys (2016), La mummia (2017), Boy Erased – Vite cancellate (2018) e The Kelly Gang (2019).

I film di oggi di Russell Crowe

A partire dal 2020, Crowe ha recitato nei film e Il giorno sbagliato (2020), Thor: Love and Thunder (2022), Una birra al fronte (2022), Prizefighter – La forza del campione (2022), L’esorcista del papa (2023), Land of Bad (2024), Sleeping Dogs (2024), L’esorcismo – Ultimo atto (2024) e Kraven – Il Cacciatore (2024), dove interpreta il padre del protagonista Aaron Taylor-Johnson.

I film di Russell Crowe su Netflix

Diversi sono anche i figli di Crowe oggi disponibili su Netflix, come American Gangster, Boy Erased – Vite cancellate, L’uomo d’acciaio e La mummia.

Russell Crowe e Cate Blanchett in Robin Hood (2010)
Russell Crowe e Cate Blanchett in Robin Hood (2010). Foto di David Appleby – © 2010 Universal Studios

2. È anche produttore e regista. Nel corso della sua carriera, l’attore ha avuto modo di sperimentare diversi ambiti cinematografici, tanto da vestire i panni del regista per il documentario Texas (2002), i corti 60 Odd Hours in Italy (2002), Danielle Spencer: Wish I’d Been Here (2009), Remedy (2014) e i film The Water Diviner e Poker Face (2022). Inoltre, l’attore è anche produttore: infatti, ha lavorato alla realizzazione dei film Texas, Robin Hood, Padri e figlie e delle serie tv Damage Control (2010) e The Loudest Voice (2019), di cui è anche interprete.

 

Russell Crowe in Robin Hood

3. Si è preparato molto per il ruolo. Crowe fu il primo ed unico attore considerato per la parte di Robin Hood. C’erano tuttavia diversi dubbi su di lui, essendo più anziano rispetto a quello che il personaggio richiedeva. Per poter essere agile e scattante, egli si allenò intensamente per diversi mesi, praticando anche il tiro con l’arco. Grazie al suo addestramento, arrivò infine a poter centrare un bersaglio da una distanza di 45 metri. Crowe si occupò anche di studiare approfonditamente quanto vi è di scritto su Robin Hood, consultando numerosi libri e testi al fine di darne una rappresentazione fedele.

Russell Crowe in Il gladiatore

4. Si è procurato diversi infortuni sul set. Durante le riprese del film Il gladiatore, l’attore ha subito diversi infortuni. Tra gli altri, ha perso la sensazione all’indice destro per due anni dopo i conflitti con la spada, ha aggravato l’infortunio ad un tendine d’Achille, ha rotto un osso del piede, ha incrinato un’anca e gli sono dovuti andare a recuperare con un’operazione alcuni tendini del bicipite.

Russell Crowe nel film Il gladiatore (2000)
Russell Crowe nel film Il gladiatore © 2000 – Dreamworks LLC & Universal Pictures – All Rights Reserved

 

5. Non gli piaceva la sceneggiatura. Pare che Crowe fosse molto infelice della sceneggiatura, tanto da riscrivere da sé diversi passaggi per adattarli ai suoi scopi. Spesso se ne andava dal set se non si faceva ciò che diceva lui. Basti pensare che, quando doveva recitare la frase “E avrò la mia vendetta, in questa vita o nella prossima”, è arrivato addirittura a dire allo sceneggiatore William Nicholson: “Le tue battute sono spazzatura, ma io sono il più grande attore al mondo e riesco a rendere belli anche i rifiuti”.

Russell Crowe in Kraven – Il Cacciatore

6. È la seconda volta che interpreta il padre di un supereroe. In Kraven – Il Cacciatore, Crowe interpreta Nikolai Kravinoff, padre del protagonista Sergei Kravinoff alias Kraven il cacciatore. Per l’attore, si è trattata della seconda volta come padre di un supereroe, avendo già avuto modo di interpretare Jor-El, il padre biologico di Superman, in  L’uomo d’acciaio.

Russell Crowe non è un fan di Il Gladiatore II

7. È “geloso” di chi ha recitato in Il Gladiatore II. Come noto, Crowe non è ovviamente potuto tornare in Il Gladiatore II, essendo il suo personaggio morto al termine del primo film. Inizialmente, si pensava ad un sequel che gli permettesse comunque di riprendere il personaggio di Massimo Decimo Meridio, ma alla fine l’idea fu scartata. Quando i lavori sul sequel hanno preso altre direzioni, Crowe si è disinteressato del progetto, affermando anche di non gradirlo molto. “Non voglio soffermarmici troppo, perché mi riporta a un periodo in cui ovviamente ero significativamente più giovane. […] C’è una leggera punta di gelosia per il fatto che le persone abbiano quell’esperienza che ho avuto io una volta”, ha raccontato.

Kraven il Cacciatore
Russell Crowe in Kraven – Il cacciatore

La moglie e le fidanzate di Russell Crowe

8. Si è sposato una volta. La relazione più lunga dell’attore è quella con l’attrice Danielle Spencer, iniziata nel 1989, quando entrambi avevano condiviso il set australiano del film The Crossing, per poi lasciarsi all’inizio del 1990. Dopo diversi anni, i due si sono ritrovati nel 2001 e si sono sposati il 7 aprile del 2003, dando poi alla luce i figli Charles Spencer Crowe, nato il 21 dicembre 2003, e Tennyson Spencer Crowe, nato il 7 luglio 2007. I due si sono poi separati nell’ottobre 2012 e hanno divorziato nell’ aprile del 2018. Prima di sposarsi, nel 2000 Crowe ha avuto una relazione con l’attrice Meg Ryan.

Russell Crowe ha origini italiane?

9. Il suo legame con l’Italia è fortissimo. Recentemente, Crowe ha dichiarato: “È da molto tempo che cerco di rintracciare i miei antenati italiani. Ho scoperto che il mio trisavolo da parte di madre, che viaggiò in Nuova Zelanda nel 1864, si chiamava Luigi Ghezzi. Nato nel 1829 ad Ascoli Piceno, Marche, figlio di Augustine e Annunziata, nata a Parma”. L’attore ha così scoperto di avere lontane origini italiane, cosa che lo lega ancor di più ad un Paese che ha molto a cuore sin da quando ha girato Il gladiatore.

L’età e l’altezza di Russell Crowe

10. Russel Crowe è nato il 7 aprile del 1964 a Wellington, in Nuova Zelanda. La sua altezza complessiva corrisponde a 1,82 metri.

Fonti: IMDb, Daily Mail, X

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