La storia del genere horror è costellata, soprattutto negli ultimi anni, da molti successi e grandi incassi al box office. Tuttavia la storia ci ricorda che questa categoria non è sempre stata considerata allo stesso livello dei grandi blockbuster, anzi veniva catalogata come b-movie, mentre oggi la situazione sembra essersi ribaltata.
Non sono mancati però gli insuccessi e le delusioni, un po’ per colpa della strategia di marketing, un po’ a causa di storie poco interessanti o delle visioni contrastate dei registi. Fatto sta che nell’ultimo ventennio ci sono diversi esempi di fallimento che molti fan tendono a dimenticare.
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Ecco di seguito 10 film horror che si sono rivelati dei flop al botteghino:
La Cosa

Tra i più iconici e amati horror mai realizzati c’è sicuramente La cosa, considerato dai fanun vero capolavoro di genere. Dovete sapere che all’epoca dell’uscita il film non si rivelò affatto un successo, tanto da far licenziare il regista John Carpenter dal suo prossimo progetto (un adattamento di Firestarter di Stephen King).
Halloween III

Negli anni ’80 Halloween scatenò l’entusiasmo del pubblico rileggendo la tradizione horror in maniera del tutto originale rispetto ai precedenti, così da spingere gli sceneggiatori e produttori John Carpenter e Debra Hill a realizzare altri sequel.
Tuttavia fra questi il terzo è forse il meno riuscito, forse perché scollegato alla trama principale in maniera antologica, ma sicuramente più deludente per quanto riguarda gli incassi.
Mary Reilly

Mary Reilly rilesse la classica vicenda di Dr. Jekyll e Mr. Hyde con un cast stellare composto da Julia Roberts, John Malkovich e Glenn Close, ma non si rivelò il successo sperato dalla produzione.
Nonostante la fama e la tradizione del romanzo su cui era basato, questo “tradimento” della storia originale unita alla poca efficacia della sceneggiatura hanno fatto incassare alla pellicola appena 5 milioni di dollari a livello nazionale partendo da un budget di 47 milioni.
Non aprite quella porta IV

Remake di Non aprite quella porta del 1974, Texas Chainsaw Massacre: The Next Generation (titolo originale) non riuscì ad imprimere nel pubblico contemporaneo lo stesso effetto del precedente, registrano uno dei più bassi incassi nel genere horror nonostante la presenza di star come Matthew McConaughey e Renee Zellwegger.
Wolfman

L’entusiasmo che aveva preceduto l’uscita di Wolfman (anche grazie alla prima foto che rivelò il look di Benicio del Toro nei panni del licantropo si scontrò con diversi problemi di produzione, come l’addio del regista Mark Romanek per divergenze creative.
Girato nel 2008, il film faticò ad arrivare in sala ed uscì soltanto nel 2010, senza registrare grandi incassi ma vincendo un oscar per il Miglior Trucco.
La famiglia Addams II

I primi due film sulla famiglia Addams usciti negli anni ’90 vengono ancora oggi celebrati come alcune delle migliori commedie per bambini del decennio, e l’affetto dei fan si ripercuote attraverso le generazioni con continuità. Tuttavia, se ricordiamo il capitolo iniziale come un grande successo economico, lo stesso non si può dire del secondo.
R.I.P.D. – Poliziotti dall’aldilà

Adattamento del fumetto Rest In Peace Department, R.I.P.D. – Poliziotti dall’aldilà aveva tutte le carte in regola per diventare un discreto successo al box office, viste le premesse di trama e il cast, che includeva divi americani come Ryan Reynolds, Jeff Bridges e Kevin Bacon. Nonostante ciò, il film è stato un completo fallimento finanziario e critico.
Incassando soltanto 12 milioni nel weekend di apertura e concludendo la sua corsa cinematografica con 78 milioni incassati a fronte di un budget di 130 milioni., questa strana pellicola horror è stata facilmente dimenticata dal pubblico.
La Mummia

La Mummia è stato il secondo – e fallimentare – tentativo della Universal per rilanciare il Dark Universe avviato con Dracula Untold. Purtroppo ogni piano sul franchise venne demolito a fronte del risultato più che deludente del film con Tom Cruise botteghino.
La cura del benessere

Interpretato da Dane DeHaan e Mia Goth, La cura del benessere di Gore Verbinski (regista di The Ring e Pirati dei Caraibi) è uscito nel 2016 senza lasciare traccia. Le aspettative non erano altissime, trattandosi di un indie con un budget da 40 milioni di dollari, tuttavia lascia sconcertati il fatto che non sia nemmeno riuscito a recuperare le spese di produzione incassando solo 8 milioni a livello nazionale e 26 milioni in tutto il mondo.
Slither

Slither fu il classico film pensato per diventare un classico di genere, ed è esattamente ciò che successe anni dopo l’uscita. Ma all’epoca il cast tutt’altro che stellare che includeva Nathan Fillion, Michael Rooker ed Elizabeth Banks (futuri attori di rilievo a Hollywood) e i problemi al botteghino lasciavano presagire altri scenari.
Stiamo comunque parlando di una svolta geniale per il genere horror di serie b, che non è riuscito nell’impresa di catturare il pubblico mainstream, mentre sorte migliore toccò all’edizione homevideo. Vi ricordiamo che dietro questo film c’era un certo James Gunn…
Scuola di mostri

Scuola di mostri è un film ancora molto amato dagli appassionati del genere, certamente catalogabile come un b-movie su un gruppo di ragazzi che combatte contro i classici mostri dell’universo horror.
Tuttavia all’epoca dell’uscita, fu un vero fallimento, incassando meno di 4 milioni di dollari al botteghino e partendo da un budget di 12 milioni. Co-sceneggiato da Shane Black, che di recente ha firmato la regia di The Predator, rimane un cult indimenticato.
Grindhouse

Esperimento cinematografico ardito, Grindhouse non ha raggiunto una fetta di pubblico così ampia da andare oltre gli affezionati fan del genere e di Quentin Tarantino. Probabilmente il talento del regista, a cui venne affiancato Robert Rodriguez, passò in secondo piano registrando numeri inferiori alle aspettative al box office di tutto il mondo.
Punto di non ritorno

Paul W.S. Anderson ha firmato diversi successi al botteghino in campo horror, da Alien vs Predator a Mortal Kombat fino ad arrivare al franchise di Resident Evil. Tuttavia nel 1997, con Punto di non ritorno, il regista non è stato in grado di ripetersi.
Il film, considerato oggi un cult, riuscì infatti ad incassare soltanto 26 milioni di dollari.
Nightmare – Nuovo incubo

Nel 1991 la promozione alquanto singolare di Nightmare – Nuovo incubo (con la finta celebrazione del funerale di Freddy Krueger a Los Angeles) non bastò ad assicurare il successo al botteghino che ci si aspettava, anche se il precedente capitolo del franchise era stato alquanto deludente…
The Mist

Solitamente gli adattamenti cinematografici dei romanzi di Stephen King hanno sempre riscontrato un discreto successo al botteghino (l’ultimo è stato IT), tuttavia lo stesso non si può dire di The Mist, che negli Stati Uniti ha racimolato appena i dollari necessari a coprire il budget di produzione.
Forse il pubblico si aspettava una trasposizione più drammatica invece di un semplice film di mostri? O il paragone con The Fog l’ha penalizzato?
Fonte: ScreenRant




















Potrebbe sorprendervi, eppure all’epoca delle riprese Sam Raimi ebbe diverse difficoltà a riprendere il logo impresso nel costume di Spider-Man; questo perché voleva evitare di rovinare il segno riconoscitivo di Spidey, così ordinò ai costumisti che il ragno dovesse essere posizionato all’altezza giusta sul petto di
La prima volta che Alfred Molina parlò di Dottor Octopus con il regista Sam Raimi era preoccupato che il personaggio non avesse la giusta profondità e che sarebbe risultato un villain senza spessore umano. Tuttavia grazie alle parole di Raimi e alle ricerche sulla controparte originale, Molina scorì che il Doc Ock aveva le carte in regola per non essere dimenticato.
È molto raro a Hollywood che tutte le scene girate vengano poi utilizzate nel montaggio finale, ma nel caso di Spider-Man 2 Sam Raimi riuscì a portare sul grande schermo quasi tutto il materiale. Fu il montatore Bob Murawski a spiegare che alcune delle scene drammatiche avrebbero avuto più peso ed efficacia se “allungate un po’” e non sforbiciate qua e là.
Il montatore Bob Murawski non ha lavorato soltanto al primo Spider-Man di Raimi, ma era anche legato al regista dallo stesso amore i film horror e i thriller. Un aspetto che ritroviamo in una delle sequenze più intense di Spider-Man 2 ambientata in ospedale.
Fatta eccezion di alcuni primi piani, Alfred Molina non ha effettuato le sue riprese più pericolose di Spider-Man 2 facendo così affidamento ad uno stuntman. Questo perché l’attore preferiva rimettersi nelle mani di professionisti dal momento che non si considerava all’altezza di tali acrobazie.
Al contrario di Alfred Molina, Rosemary Harris (interprete di zia May) non ha ricorso ad alcun stuntman per le sue scene d’azione, e all’epoca aveva settant’anni!
Lavorare con il costume di Octopus non è stata un’impresa facile, dal momento che vi erano stati collegati cavi elettrici per permetterne il movimento durante le scene d’azione. così, per catturare il massimo del realismo, regista e crew dovettero “sospendere” Alfred Molina in aria e contemporaneamente manovrare i fili che lo tenevano legato ai tentacoli.
Non tutti sanno che Alfred Molina, ricevette la visita inaspettata sul set di un vecchio attore del franchise, e questo avvenne quando si sta girando la scena in cui Doc Ock salda le sue braccia meccaniche saldate al corpo.
Proprio come nel primo film,
Uno dei motivi che spinsero Alfred Molina ad interpretare il Doc Ock era la dose di realismo con cui Sam Raimi voleva riprendere il suo personaggio, senza ricorrere agli effetti speciali. Il regista aveva infatti progettato un costume prima ancora che la sceneggiatura fosse finita, estremamente pesante, con quattro tentacoli che dovevano interagire con l’attore.
Spider-Man 2 ha adattato una delle trame più belle e celebri della storia dei fumetti Marvel, Spider-Man No More, estremamente drammatica, che Sam Raimi ha saputo affrontare con grande intelligenza ed equilibrio.
Al giorno d’oggi sembra impossibile realizzare un cinecomic senza ricorrere alla cgi, tuttavia molte delle sequenze d’azione più avvincenti di Spider-Man 2 sono state create usando un mix di effetti speciali e riprese dal vivo. Un esempio possono essere le braccia meccaniche di Dottor Octopus in Spider-Man 2.
Spesso i grandi studios si legano contrattualmente alle star per più di un film, proprio per garantire una certa coerenza di cast all’interno del franchise; ed è ciò che successe con
La scena dell’edificio in fiamme in Spider-Man 2 è stata realizzata in un set ricostruito per aumentare la dose di realismo e non aver vincoli alcuni. Questo permise al team di Sam Raimi di utilizzare fiamme ed esplosioni vere, mettendo ancora più in pericolo
Il produttore esecutivo Avi Arad ha svelato che per il personaggio di Doctor Octopus vennero considerate varie storyline, tra cui quella che includeva il villain in un triangolo amoroso con Peter e Mary Jane. Dunque sarebbe stato ritratto come un uomo molto più giovane che sviluppava un interesse amoroso per Mary Jane. L’idea venne poi scartata.
Prima che Sam Raimi ricevesse la sceneggiatura per Spider-Man 2 sapeva già cosa avrebbe voluto vedere nel film. Di fatto già prima delle riprese del primo capitolo il regista aveva a disposizione degli storyboard sulla sequenza sul treno, non pensata per il secondo.
Uno dei più grandi conflitti della trilogia di Sam Raimi è rappresentato dal rapporto fra Harry Osborn e Peter Parker. I due, cresciuti come migliori amici, vedono la loro relazione incrinarsi quando Norman Osborn muore, facendo crescere in suo figlio una rabbia violenta nei confronti di Spider-Man. Tuttavia parte della sua storyline iniziale venne scartata dal secondo film, ovvero quella che vedeva Harry indossare il costume di Spidey.
Creare il villain perfetto non è affatto facile, tuttavia il franchise di Sam Raimi ha offerto al pubblico un’intera galleria di interessanti personaggi. Come dichiarato dalla produttrice Laura Ziskin, Doc Ock era così convincente da esser stato considerato per il primo fil, dove Ottavius avrebbe dovuto collaborare con Green Goblin per affrontare Spider-Man.












































Il primo e finora unico Enigmista cinematografico è stato interpretato da 






