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The Family Plan: Apple annuncia il sequel dell’action comedy con Mark Wahlberg

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La famiglia Morgan torna in azione! Apple Original Films ha annunciato oggi che è in lavorazione il sequel della comedy di successo The Family Plan, con Mark Wahlberg che tornerà in veste di produttore e nei panni di Dan Morgan recitando al fianco di Michelle Monaghan, Zoe Colletti e Van Crosby. Simon Cellan Jones sarà di nuovo alla regia della commedia d’azione di Skydance Media, che è stata la prima pellicola più vista su Apple TV+ dopo il suo debutto lo scorso anno.

«Sono elettrizzato all’idea di tornare a vestire i panni di Dan Morgan insieme ai miei brillanti co-protagonisti e insieme a Simon e David», ha dichiarato il produttore e attore Mark Wahlberg. «Realizzare “The Family Plan” e vederlo diventare un successo immediato apprezzato dal pubblico di tutto mondo è stato incredibilmente gratificante. Non vediamo l’ora di collaborare di nuovo con i nostri partner di Apple e Skydance per il prossimo capitolo della famiglia Morgan, in cui la loro vacanza europea andrà inevitabilmente storta».

«Sono entusiasta di tornare ad accompagnare i Morgan attraverso l’Europa alla ricerca di un perfetto Natale in famiglia ricco di azione», ha dichiarato il regista Simon Cellan Jones.

David Coggeshall, lo sceneggiatore del primo film, è tornato a scrivere il sequel di “The Family Plan” che si svolge in Europa, dove Dan ha organizzato la vacanza di Natale perfetta per i Morgan, ma anche lì il suo passato continuerà a perseguitarli in modi inaspettati.

Il sequel di “The Family Plan”, un film Apple Original prodotto da Skydance Media, sarà diretto da Simon Cellan Jones con David Ellison, Dana Goldberg e Don Granger che produrranno per Skydance, insieme a Mark Wahlberg e Stephen Levinson attraverso Municipal Pictures. John G. Scotti sarà produttore esecutivo insieme a Cellan Jones.

Il sequel di The Family Plan si aggiunge ai prossimi film Apple Original prodotti da Skydance Media, tra cui il film sci-fi Misteri dal profondo (“The Gorge”) con Miles Teller e Anya Taylor-Joy; Fountain of Youth, il prossimo film di Guy Ritchie con Natalie Portman e John Krasinksi; May Day, film d’azione con Ryan Reynolds e Kenneth Branagh; Way of the Warrior Kid, il nuovo film diretto da McG e interpretato e prodotto da Chris Pratt; e Matchbox, il film live-action basato sull’iconica linea di veicoli giocattolo della Mattel, diretto da Sam Hargrave e interpretato da John Cena.

Quali altri film ha prodotto Apple?

L’entusiasmo per l’offerta di film Apple Original continua a crescere, con tanti titoli di successo disponibili in streaming su Apple TV+ come Wolfs – Lupi solitari con George Clooney e Brad Pitt, e The Instigators con Matt Damon e Casey Affleck. Tra i film di prossima uscita c’è Blitz del regista premio Oscar Steve McQueen in arrivo il 22 novembre su Apple TV+ e l’attesissimo F1, con Brad Pitt, del regista Joseph Kosinski e del produttore Jerry Bruckheimer in arrivo nel 2025.

Longlegs: una clip carica di tensione dal film con Maika Monroe

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Longlegs: una clip carica di tensione dal film con Maika Monroe

BeWater Film ha diffuso una clip carica di tensione di Longlegs, (la nostra recensione), il nuovo film di Osgood Perkins con Maika Monroe e Nicholas Cage, arriva finalmente in Italia a partire dal 31 ottobre distribuito da Be Water Film in collaborazione con Medusa Film.

Ispirato a Il silenzio degli innocenti di Jonathan Demme e a Cure di Kiyoshi Kurosawa, almeno sulla carta, Longlegs segue un’agente dell’FBI alle prime armi che dà la caccia a un famigerato serial killer sfuggito alla cattura per decenni. Ciò che la maggior parte del pubblico probabilmente non aveva previsto è la sicurezza con cui il film si sarebbe trasformato in un horror soprannaturale. Non solo il protagonista ha poteri psichici, ci viene detto, ma si suppone che il serial killer stia eseguendo gli ordini del Diavolo e non uccida solo per il brivido. Potrebbe facilmente trattarsi di una metafora, ma con questi nuovi Easter Eggs, sembra che Perkins non stesse scherzando.

Longlegs è l’horror indipendente che ha registrato il maggiore incasso negli ultimi 10 anni, raggiungendo il primo posto al box office USA e superando la soglia dei 110 milioni di $. In USA i fan hanno chiesto e ottenuto una re-release per poterlo vedere di nuovo in sala in occasione della festa di Halloween.

https://youtu.be/DxwHTBs8T3U

42TFF: Waltzing with Brando sarà il film di chiusura

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42TFF: Waltzing with Brando sarà il film di chiusura

Waltzing with Brando, scritto e diretto da Bill Fishman, sarà presentato in anteprima mondiale al 42TFF in occasione della cerimonia di premiazione di sabato 30 novembre. Insieme al regista, sarà presente il protagonista Billy Zane (Titanic) che interpreta, con una stupefacente e totale immedesimazione, l’iconica star Marlon Brando.

Il film, che si svolge principalmente tra il 1969 e il 1974, mentre Brando si prepara per i suoi memorabili ruoli ne Il Padrino e Ultimo tango a Parigi, è tratto dall’omonimo libro di memorie di Bernard Judge ed è interpretato, insieme a Zane, da Jon Heder (Napoleon Dynamite, Blades of Glory) con la partecipazione del Premio Oscar Richard Dreyfuss.

Uno dei titoli più attesi e richiesti nei mercati internazionali degli ultimi mesi, Waltzing with Brando segna l’epilogo ideale per il Torino Film Festival, che dedica proprio a Marlon Brando una grande retrospettiva per celebrare il centenario della sua nascita.

La trama di Waltzing with Brando

La storia poco conosciuta e assolutamente vera che racconta di come Marlon Brando convinse l’architetto Bernard “Bernie” Judge che insieme avrebbero potuto costruire il primo rifugio ecologicamente perfetto del mondo su una minuscola e inabitabile isola di Tahiti. Brando credeva che questo grande esperimento ecologico avrebbe ispirato il mondo a un futuro migliore e più sostenibile. Così Bernie, il pratico risolutore di problemi, e Brando, il lunatico sognatore, iniziano un’incredibile avventura e lungo il percorso diventano improbabili amici. Ma questo sogno si realizzerà mai?

Il Torino Film Festival è realizzato dal Museo Nazionale del Cinema di Torino e si svolge con il contributo del Ministero della Cultura Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, Regione Piemonte, Città di Torino, Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT.

Freud – L’Ultima Analisi, dal 28 novembre al cinema

Freud – L’Ultima Analisi, dal 28 novembre al cinema

Freud – L’Ultima Analisi, il nuovo film di Matthew Brown, uscirà nelle sale italiane il 28 novembre 2024.

Il film, tratto dalla acclamata opera teatrale Freud’s Last Session di Mark St. Germain, è la storia di un ipotetico incontro tra il fondatore della psicanalisi e il romanziere, teologo e docente di Oxford C.S Lewis, il il 3 settembre 1939, giorno cruciale per la storia europea e mondiale.

A interpretare i due grandi studiosi sono Sir Anthony Hopkins e Matthew Goode. Nel cast anche Liv Lisa Fries (Babylon Berlin), Jodi Balfour (Ted Lasso, For All Mankind) e Jeremy Northam (Gosford Park, The Crown). Il film sarà distribuito in Italia da Adler Entertainment.

La trama di Freud – L’Ultima Analisi

Londra, 3 settembre 1939. Il mondo è sull’orlo della guerra. Negli ultimi giorni, Sigmund Freud, recentemente evaso con la figlia dal regime nazista, riceve la visita del grande docente di Oxford C.S. Lewis (Le cronache di Narnia). In un giorno memorabile, due delle più grandi menti del Ventesimo Secolo si impegnano intimamente in una monumentale sessione sulla fede nel futuro dell’umanità e nell’esistenza di Dio.

Tomb Raider, a caccia della nuova Lara Croft: Sophie Turner e Lucy Boynton in lizza

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In quella che si sta rivelando una delle ricerche di casting TV più gettonate di questo autunno, Amazon MGM Studios ha stilato una lista dei desideri di giovani attrici per il ruolo di Lara Croft in Tomb Raider, l’adattamento dal famoso videogioco in forma di serie di alto profilo di Prime Video della creatrice di Fleabag vincitrice di diversi Emmy Phoebe Waller-Bridge.

Sophie Turner (Game Of Thrones) e Lucy Boynton (Sing Street) sono pronte a fare un provino per la parte precedentemente portata sul grande schermo da Angelina Jolie e Alicia Vikander.

Tomb Raider, a caccia della nuova Lara Croft

Non è chiaro chi altro si sottoporrà a un provino per il famoso ruolo. Si ritiene che alcuni dei nomi sulla lista dei desideri insieme a Turner e Boynton, siano anche Emma Corrin e Mackenzie Davis.

La combinazione di una delle eroine d’azione più note nella cultura popolare e di una delle principali creatrici televisive femminili, Waller-Bridge, ha trasformato Lara Croft in un ruolo molto ambito tra le attrici tra i 20 e i 30 anni.

Alicia Vikander in Tomb Raider. Foto di Graham Bartholomew – © 2017 Warner Bros. Entertainment Inc. and Metro-Goldwyn-Mayer Pictures Inc. All Rights Reserved.

Tomb Raider, che Jennifer Salke, responsabile degli Amazon MGM Studios, ha definito “epico” e “giramondo” quando ha annunciato il via libera alla serie a maggio, è stato un progetto appassionante per la scrittrice/produttrice esecutiva Waller-Bridge, che ha parlato con affetto del personaggio del titolo al momento dell’acquisizione. “Lara Croft significa molto per me, come per molti, e non vedo l’ora di iniziare questa avventura. Pipistrelli e tutto il resto”, ha detto a maggio.

Tomb Raider è prodotto esecutivamente da Waller-Bridge e Jenny Robins tramite Wells Street Productions, Dmitri M. Johnson tramite dj2 Entertainment, Michael Scheel e i detentori dei diritti Legendary Television e Crystal Dynamics. Greenblatt e Andolina sono produttori consulenti sotto la loro bandiera Star Party. La serie è prodotta da Crystal Dynamics e Amazon MGM Studios.

Anthony Hopkins: 10 cose che non sai sull’attore

Anthony Hopkins: 10 cose che non sai sull’attore

Attore dalla lunga e gloriosa carriera, Anthony Hopkins negli anni si è diviso tra teatro, cinema e televisione, affermandosi come interprete di alta levatura, capace di dar vita tanto a uomini fragili quanto a potenti sovrani. Pluripremiato, Hopkins è celebre per la sua interpretazione del pericoloso Hannibal Lecter, ma sono tanti i ruoli per cui si è imposto nell’immaginario collettivo del grande pubblico, trovando ancora oggi modo di stupire per la sua statura d’interprete.

Ecco 10 cose che non sai su Anthony Hopkins.

Anthony Hopkins: i suoi film

1. Ha recitato in celebri lungometraggi. Il debutto cinematografico dell’attore avviene nel 1968 con il film Il leone d’inverno. Grazie a questo film conobbe da subito un grande successo, partecipando poi a film come Gli anni dell’avventura (1972), Quell’ultimo ponte (1977), The Elephant Man (1980) e Il Bounty (1984). Nel 1991 ottiene la definitiva consacrazione con il film Il silenzio degli innocenti. Da quel momento ottiene importanti ruoli in celebri film come Dracula di Bram Stoker (1992), Charlot (1992), Quel che resta del giorno (1993), Vento di passioni (1994), Gli intrighi del potere – Nixon (1995), Surviving Picasso (1996), Amistad (1997), e Vi presento Joe Black (1998). A partire dal nuovo millennio è invece tra i protagonisti di film quali Red Dragon (2002), Indian – La grande sfida (2005), Il caso Thomas Crawford (2007), Wolfman (2010), Thor (2011), Hitchcock (2012), Thor: The Dark World (2013), Noah (2014), Conspiracy – La cospirazione (2016), Thor: Ragnarok (2017) e I due papi (2019). Nel 2020 lo vediamo in The Father, di Florian Zeller, che lo dirigerà anche in The Son del 2022. Ha partecipato ad Armageddon Time e a One Life.

2. Ha recitato anche in televisione. Nel corso della sua lung acarriera, l’attore ha preso parte anche a diversi film per la TV. Tra i più celebri si annoverano La pulce nell’orecchio (1967), La lunga notte di Entebbe (1976), Il gobbo di Notre Dame (1982), Io e il Duce (1985), Great Expectations (1989) e Re Lear (2018). Nel 2016, e fino al 2018, prende parte invece alla serie TV Westworld – Dove tutto è concesso. E’ uscita nel 2024 su Prime Video Those About to Die.

3. È stato anche regista. Hopkins negli anni si è cimentato anche come regista, realizzando i film August (1996) e Slipstream – Nella mente oscura di H. (2007), di cui è anche sceneggiatore.

4. Ha partecipato alla composizione di alcune colonne sonore. Hopkins è anche un apprezzato musicista, tanto da aver contribuito in più di un’occasione alle colonne sonore dei suoi progetti da interprete. Tra questi si annoverano infatti L’innocente (1993), Slipstream – Nella mente oscura di H. (2007), Quella sera dorata (2009) e Westworld – Dove tutto è concesso (2016).

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Anthony Hopkins è su Instagram

5. Ha un account personale. L’attore è presente sul social network Instagram, dove ha un proprio profilo seguito da 1,3 milioni di persone. Qui è solito condividere fotografie scattate in momenti di svago, ma anche numerosi video in cui si esibisce al pianoforte o si diletta con altre attività. Non mancano ovviamente immagini promozionali dei suoi progetti da attore.

Anthony Hopkins ha una figlia

6. Ha avuto una figlia dal primo matrimonio. Hopkins ha avuto una figlia, Abigail, nata nel 1968 quando l’attore era sposato con l’attrice Petronella Barker. La coppia ha poi divorziato nel 1972 e Hopkins ha perso ogni contatto con la figlia. In seguito si è sposato altre due volte, nel 1973 e nel 2003.

Anthony Hopkins è Zorro

7. Ha interpretato il celebre spadaccino mascherato. Nel film del 1998 la maschera di Zorro, Hopkins interpreta nelle parti iniziali del film il ruolo dello Zorro originale, sotto la cui maschera si nasconde don Diego de la Vega. Il ruolo del suo successore è stato ricoperto dall’attore Antonio Banderas.

Anthony Hopkins in I due Papi

8. Ha dimostrato grande somiglianza con Papa Benedetto XVI. Nel film targato Netflix I due Papi, Hopkins ricopre il ruolo del papa emerito Benedetto XVI. La somiglianza tra i due è stata più volte oggetto di dibattiti sul Web, dove molti fan ritenevano che l’attore dovesse avere tale ruolo, cosa che poi è effettivamente avvenuta.

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Anthony Hopkins ha vinto due premi Oscar

9. Nonostante l’età, ha lavorato moltissimo negli ultimi anni, vincendo anche il suo secondo Oscar. Lo abbiamo visto di recente in The Father, The Son, Armageddon Time, ma anche prestare la voce per Rebel Moon e in tv, con Those About to Die e nell’intenso One Life. Per il film di Florian Zeller del 2020, Anthony Hopkins ha vinto il suo secondo premio Oscar come migliore attore.

Anthony Hopkins età e altezza

10. Anthony Hopkins è nato a Margam, in Galles, il 31 dicembre 1937. L’altezza complessiva dell’attore è di 175 centimetri.

Fonte: IMDb

Tutti i titoli Marvel Studios, Marvel Television e Marvel Animation confermati per il 2025

Dopo l’espulsione del CEO della Disney Bob Chapek dallo studio, Bob Iger è tornato al suo ruolo esecutivo e ha tentato di correggere la rotta delle offerte di film, streaming e parchi a tema dell’azienda. Nel caso dei Marvel Studios, era tempo di tornare alla qualità piuttosto che alla quantità.

Nonostante ciò, il 2025 vedrà comunque l’uscita di 10 titoli per il grande e piccolo schermo tra produzioni Marvel Studios, Marvel Television e Marvel Animation mentre ci dirigiamo verso la fine della Multiverse Saga. Ecco i titoli Marvel attesi per il 2025:

Your Friendly Neighborhood Spider-Man (29 gennaio)

Your Friendly Neighborhood Spider-ManIn Your Friendly Neighborhood Spider-Man della Marvel Animation, Peter Parker è sulla buona strada per diventare un eroe, e sarà protagonista di un viaggio diverso da quelli che abbiamo già visto, con uno stile che celebra le radici del personaggio nei fumetti. Jeff Trammell (Craig of the Creek) è il capo sceneggiatore della serie TV Disney+.

Nel frattempo, il cast è guidato da Hudson Thames nel ruolo di Peter Parker/Spider-Man, Colman Domingo nel ruolo di Norman Osborn e Charlie Cox nel ruolo di Matt Murdock/Daredevil. Si vocifera che anche Eugene Byrd, Grace Song, Hugh Dancy, Kari Wahlgren, Zeno Robinson e Paul F. Tompkins appariranno.

Captain America: Brave New World (12 febbraio)

Captain America: Brave New World Harrison Ford Anthony Mackie
© Marvel Studios

In Captain America: Brave New World, dopo aver incontrato il neoeletto presidente degli Stati Uniti Thaddeus Ross, interpretato da Harrison Ford al suo debutto nel MCU, Sam Wilson si ritrova nel mezzo di un incidente internazionale. Deve scoprire il motivo dietro un nefasto complotto globale prima che la vera mente, un Leader di ritorno, faccia vedere rosso il mondo intero.

Julius Onah dirige Captain America: Brave New World e il film vede protagonisti  Anthony Mackie, Danny Ramirez, Shira Haas, Xosha Roquemore, Carl Lumbly, con Giancarlo Esposito, Liv Tylere Tim Blake Nelson.

Daredevil: Born Again (4 marzo)

Daredevil: Born Again
Charlie Cox nei panni di Matt Murdock in “Daredevil: Born Again”. © MARVEL

In Daredevil: Born Again della Marvel Television, Matt Murdock (Charlie Cox), un avvocato cieco con abilità straordinarie, lotta per ottenere giustizia attraverso il suo studio legale, mentre l’ex boss mafioso Wilson Fisk (Vincent D’Onofrio) persegue i suoi impegni politici a New York. Quando le loro identità segrete iniziano a riemergere, entrambi gli uomini si ritrovano su un’inevitabile rotta di collisione.

La serie vede anche la partecipazione di Margarita Levieva, Deborah Ann Woll, Elden Henson, Zabryna Guevara, Nikki James, Genneya Walton, Arty Froushan, Clark Johnson, Michael Gandolfini, con Ayelet Zurer e Jon Bernthal. Dario Scardapane è lo showrunner e la serie di 9 episodi vede Justin Benson e Aaron Moorhead, Michael Cuesta, Jeffrey Nachmanoff e David Boyd dirigere gli episodi.

Thunderbolts* (30 aprile)

Thunderbolts*
David Harbour, Hannah John-Kamen, Sebastian Stan, Florence Pugh e Wyatt Russell in ‘Thunderbolts*’. © MARVEL

Marvel Studios e una troupe di veterani indie, che hanno decisamente fatto il tutto esaurito, presentano Thunderbolts*, un irriverente team-up guidato dall’assassina depressa Yelena Belova insieme alla banda di disadattati meno attesa del MCU. Il film è diretto da Jake Schreier. I membri del cast confermati per Thunderbolts* includono Florence Pugh nel ruolo di Yelena Boleva, Sebastian Stan nel ruolo di Bucky Barnes, David Harbour nel ruolo di Red Guardian, Wyatt Russell nel ruolo di U.S. Agent, Hannah John-Kamen nel ruolo di Ghost, Olga Kurylenko nel ruolo di Taskmaster e Julia Louis-Dreyfus nel ruolo di Valentina Allegra de Fontaine.

Geraldine Viswanathan e Lewis Pullman hanno sostituito Ayo Edebiri e Steven Yeun nei ruoli che si pensava fossero Songbird e The Sentry (Pullman è stato identificato solo come “Bob”, anche se è abbastanza ovvio chi sta interpretando).

The Fantastic Four: First Steps (25 luglio)

The Fantastic Four: First Steps film 2025Pedro Pascal (Reed Richards/Mister Fantastic), Vanessa Kirby (Sue Storm/Invisible Woman), Joseph Quinn (Johnny Storm/Human Torch) e Ebon Moss-Bachrach (Ben Grimm/The Thing) guideranno il cast di The Fantastic Four: First Steps. Vedremo anche Ralph Ineson nei panni di Galactus, Julia Garner nei panni di Shalla-Bal/Silver Surfer e Paul Walter HauserNatasha Lyonne e John Malkovich in ruoli misteriosi.

La storia vede Galactus e Silver Surfer prendere di mira la Terra per distruggerla. Matt Shakman di WandaVision dirige il film che si svolge su una Terra alternativa che è simile a un futuristico 1960.

Eyes of Wakanda (6 agosto)

Eyes of WakandaNella storia di Wakanda, coraggiosi guerrieri sono stati incaricati di viaggiare per il mondo per recuperare pericolosi artefatti di Vibranio. Eyes of Wakanda è la loro storia. Sono stati rivelati pochi dettagli ufficiali oltre a questo, anche se Brad Winderbaum, responsabile di Marvel Streaming, Television and Animation dei Marvel Studios, ha affermato in precedenza: “Questo, più di qualsiasi altro spettacolo che stiamo realizzando in animazione, si collega direttamente al MCU. Questa è una storia sulla storia di Wakanda”.

“È prodotto da Ryan Coogler e diretto da Todd Harris, uno dei nostri artisti di storyboard di lunga data che ho incontrato per la prima volta quando ha progettato il combattimento tra Hulk e Thor in Ragnarok”, ha aggiunto il dirigente.

Marvel Zombies (ottobre)

Marvel ZombiesMarvel Zombies reinventa l’universo Marvel come una nuova generazione di eroi che combatte contro un flagello zombie in continua diffusione. Sebbene non confermato, si immagina che si svolga nella stessa realtà dell’episodio di What If…?.

Quando sono stati rivelati i piani per Marvel Zombies, abbiamo appreso che la squadra composta da Shang-Chi, Ms. Marvel, Hawkeye, Yelena Belova, Jimmy Woo, Death Dealer, Red Guardian e Katy si scontrerà con le varianti non morte di Ikaris, Abomination, Captain Marvel, Scarlet Witch, Okoye, Ghost e Captain America. Lo scrittore di fumetti Amazing Spider-Man Zeb Wells ha creato lo spettacolo che sarà diretto da Bryan Andrews di What If…?.

Wonder Man (dicembre)

Yahya Abdul-Mateen II interpreterà Wonder Man, mentre Demetrius Grosse (Fear the Walking Dead) è stato scelto per interpretare suo fratello, il classico cattivo degli Avengers, The Grim Reaper. I Marvel Studios hanno rivelato molto poco su Wonder Man, anche se sappiamo che Sir Ben Kingsley riprenderà il suo ruolo di Trevor Slattery visto in Iron Man 3 e Shang-Chi and the Legend of the Ten Rings. Byron Bowers si è recentemente unito al cast, mentre Ed Harris, Bob Odenkirk e Courtney Cox sono tra coloro che si vocifera appariranno nella serie.

Stella Meghie (The Photograph) dirigerà diversi episodi, con Cretton presumibilmente scelto per dirigere le prime due puntate. Wonder Man è stato precedentemente descritto come una “satira sui supereroi” e “una lettera d’amore a Los Angeles e all’industria“.

Ironheart (TBA)

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© Disney

Ambientato dopo gli eventi di Black Panther: Wakanda Forever, Ironheart mette a confronto la tecnologia con la magia quando Riri Williams (Dominique Thorne), una giovane e geniale inventrice determinata a lasciare il segno nel mondo, torna nella sua città natale, Chicago.

La sua interpretazione unica della costruzione di tute di ferro è brillante, ma nel perseguire le sue ambizioni, si ritrova coinvolta con il misterioso ma affascinante Parker Robbins, alias “The Hood” (Anthony Ramos). La serie vede anche la partecipazione di Lyric Ross, Manny Montana, Matthew Elam e Anji White. Chinaka Hodge è la scrittrice principale e produttrice esecutiva; gli episodi sono diretti da Sam Bailey e Angela Barnes.

What If…? Stagione 3 (TBA)

What If...?Marvel Animation ha rilasciato una manciata di clip e fotogrammi dalla stagione 3 di What If…? ma non abbiamo ancora nulla di concreto da condividere oltre a un altro aggiornamento da Brad Winderbaum, responsabile di Marvel Streaming, Television and Animation dei Marvel Studios.

“La stagione 3 di What If…? è quella che uscirà dopo, in termini di animazione”, ha condiviso. “È il culmine di una trilogia. In realtà siamo vicini a completarla, e sembra davvero di aver vissuto questa incredibile esperienza emotiva con Uatu”. “Ciò che è grandioso di The Watcher è che si presenta come indifferente, freddo e solo un osservatore, ma si preoccupa più di tutti [e] chiunque”, ha aggiunto Winderbaum. “Questo è pienamente visibile in quella terza stagione”.

Margaret Qualley: 10 cose che forse non sai sull’attrice

Margaret Qualley: 10 cose che forse non sai sull’attrice

Sono bastati pochi significativi ruoli a Margaret Qualley per dimostrare di che pasta è fatta. Nel giro di breve, ha così avuto modo di collaborare con importanti autori e al fianco di grandi star della recitazione, dimostrando un talento puro. Passando con naturalezza dal dramma alla commedia, l’attrice si sta imponendo come un’autentica forza della natura, il cui futuro nel mondo di Hollywood sembra particolarmente roseo.

I film e i programmi TV di Margaret Qualley

1. Ha recitato in celebri film. Nel 2013 l’attrice ottiene un piccolo ruolo nel film indipendente Palo Alto, recitando accanto a Emma Roberts e James Franco. Successivamente, recita in The Nice Guys (2016) con Ryan Gosling, La scelta (2017), La scomparsa di Sidney Hall (2017), Death Note – Il quaderno della morte (2017) e Il combattente (2018). Il 2019 è un anno molto importante, che la vede recitare in Io, Adam, Native Son, Strante But True, Seberg, con Kristen Stewart, e in C’era una volta… a Hollywood di Quentin Tarantino con Leonardo DiCaprio, Brad Pitt e Margot Robbie. Recita poi in Un anno con Salinger (2020), Stars at Noon – Stelle a mezzogiorno (2022), Sanctuary (2022), Povere creature! (2023), Drive-Away Dolls (2024), Kind of kindness (2024) e The Substance (2024), con Demi Moore.

2. Ha preso parte anche ad alcune serie TV. Oltre che per il cinema, Qualley ha preso parte anche ad alcune serie di grande successo. Inizialmente, tra il 2014 e il 2017 ricopre il ruolo di Jill Garvey nella serie The Leftovers – Svaniti nel nulla, mentre nel 2019 interpreta Ann Reinking in Fosse/Verdon. Nel 2021, invece, è protagonista della serie Netflix Maid, che le fa guadagnare grande popolarità.

Margaret Qualley è appassionata di danza

3. Voleva diventare ballerina. Appassionata di danza, Margaret Qualley si è inizialmente formata come ballerina, entrando a far parte di rinomate compagnie (North Carolina School of the Arts, American Ballet Theatre, Professional Children’s School di New York). In seguito, ha trasformato la sua passione in un ruolo cinematografico, interpretando la ballerina e coreografa Ann Reinking, un’artista che ammirava da tempo, nella serie statunitense Fosse/Verdon.

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Cr. RICARDO HUBBS/NETFLIX © 2021

Margaret Qualley ha lavorato come modella

4. Ha lavorato come modella. Prima di diventare attrice a tempo pieno, Qualley ha lavorato anche come modella, firmando con la prestigiosa agenzia IMG Models nel 2015. Ha così partecipato a diverse campagne, è apparsa su riviste di moda e ha calcato le passerelle di importanti case come Valentino, Alberta Ferretti e Chanel, di cui è una musa. Nel 2016 il suo volto era ovunque, ed è diventata un nome noto grazie anche allo spot del profumo Kenzo World, dove – diretta da Spike Jonze – offre una vera e propria performance artistica con l’aiuto del coreografo Ryan Heffington.

Margaret Qualley in The Substance

5. Ha svelato un segreto sul proprio aspetto nel film. Margaret Qualley ha rivelato in alcune interviste che il suo seno nel film non è suo, ma è una protesi progettata dal truccatore francese Pierre Olivier Persin. Qualley ha dichiarato: “Purtroppo non esiste una pozione magica per farle crescere, quindi abbiamo dovuto incollarle”. Coralie Fargeat (la regista del film) ha trovato un incredibile team di protesi per dotarmi del seno della vita, solo non della mia vita”.

Margaret Qualley ha recitato per Death Stranding

6. Ha prestato voce e volto ad un personaggio del videogioco. Come noto, il celebre videogioco Death Stranding vanta la presenza di alcuni noti attori prestatisi per interpretare tramite motion capture i personaggi protagonisti. Tra questi vi è anche Margaret Qualley, che nel videogioco interpreta Mama e la sua gemella Lockne. Per l’occasione, l’attrice ha dunque prestato la propria fisionomia al personaggio, oltre a fornirgli la voce.

La madre dell’attrice è Andy MacDowell

7. È figlia d’arte. L’attrice è figlia dell’attrice e modella Andie MacDowell e dell’ex modello Paul Qualley. Celebre per i film Greystoke – La leggenda di Tarzan, il signore delle scimmie, Sesso, bugie e videotape e Quattro matrimoni e un funerale, MacDowell ha dunque sostenuto la figlia nel suo intraprendere la medesima carriera e le due hanno poi avuto anche modo di recitare insieme nella serie Netflix Maid, di cui Qualley è protagonista.

The Substance Margaret Qualley Dennis
Margaret Qualley in The Substance. Cortesia di © I Wonder Pictures

Margaret Qualley ha un fidanzato o un marito?

8. È sposata. Dopo essersi frequentata, tra il 2020 e il 2021 con Shia LaBeouf (relazione terminata in seguito alle controversie che hanno coinvolto l’attore, inclusa la causa della sua ex ragazza e cantante FKA twigs contro di lui per percosse e aggressioni sessuali), l’attrice si è poi fidanzata nel maggio del 2022 con il musicista Jack Antonoff, lo ha successivamente sposato il 19 agosto 2023.

Margaret Qualley non è su instagram

9. Non possiede un profilo sul social network. L’attrice ha in più occasioni dichiarato di non essere una grande fan dei social network, dove troppo spesso la vita privata si mescola con quella pubblica. Proprio per perseguire il desiderio di non condividere troppo di sé, ha deciso di non possedere alcun account ufficiale sul social Instagram né su altri social. Si possono tuttavia ritrovare alcune fan page grazie alle quali sarà possibile rimanere aggiornati sui suoi progetti.

L’età, l’altezza e il fisico di Margaret Qualley

10. Margaret Qualley è nata il 23 ottobre 1994 a Kalispell, Montana, Stati Uniti. L’attrice è alta complessivamente 1,73 metri. Dal fisico esile e slanciato, l’attrice si è in più occasioni distinta come un’autentica alternative alle bellezze canoniche del mondo di Hollywood e della moda, ricoprendo dunque con successo anche il ruolo di modella e volto immagine per alcuni brand.

Fonti: IMDb

The Substance: recensione del film con Demi Moore

The Substance: recensione del film con Demi Moore

Tre anni fa, il titanio e il sangue-olio motore di Julia Ducournau vincevano Palma d’oro al Festival di Cannes. Nell’edizione 2024 del Festival, una nuova sostanza, questa volta viscida, giallognola, che entra e passa tra i corpi, potrebbe puntare al Palmarès. Potremmo dire che i mostri di Titane hanno aperto la strada a un altro horror femminista in concorso: The Substance di Coralie Fargeat, una favola piena di colori, ma nerissima, di bellezza sgargiante e deformazione del corpo, un body horror che punta tutto sull’unione e la disfunzione di un corpo che vuole vita e si sdoppierà, moltiplicherà, ringiovanirà per scardinare l’oppressione incessante dello sguardo maschile su di esso.

The Substance: ricordati, siete UNA

Elizabeth Sparkle (Demi Moore) è un’attrice e personalità dello show business che si è fatta un nome negli anni ’80 grazie a un programma di fitness alla Jane Fonda. Tuttavia, è considerata ormai troppo anziana e i produttori sono alla ricerca di una conduttrice giovane, bellissima, che porti una ventata di freschezza al programma. Dopo un incidente, durante la visita di controllo, un infermiere si lascia scappare che Elizabeth è una perfetta candidata… ma per cosa? Ebbene, per un peculiare esperimento di divisione cellulare che promette di generare una versione più bella della persona che ne prenderà parte.

La donna, che non ha niente da perdere, vive per la sua sola fama e professione, non ha una vita al di fuori di questo, ordina il kit di attivazione, che va a ritirare con istruzioni dettagliatissime sulla sostanza. Una sorta di botox iniettabile che rende chi la usa una versione migliorata di se stessa: più giovane, più amata, più snella, più forte. Per sette giorni, vivrà questa versione rigenerata di Elizabeth, mentre il corpo della donna (matrice), giace per terra in una sorta di stato vegetativo, ma bisognoso di nutrimento. Per i sette giorni successivi, invece, Elizabeth dovrà tornare nella sua pelle, rispettare l’equilibrio che prevede una fase di ricarica della creatura/corpo rigenerato. Non si può assolutamente fare eccezione: le dosi vanno rispettare, l’equilibrio deve rimanere intatto e, soprattutto, bisogna ricordarsi che si è UNA SOLA: non esiste un “lei” e un “io”. Tuttavia, è difficile voler tornare a un corpo peggiore quando si è sperimentato lo splendore…

Walk of… no name

Elizabeth fa Sparkle di cognome, eppure la scintilla che l’ha contraddistinta tra le stelle della City of Angels sembra essere svanita, non solo agli occhi degli altri ma a quelli della stessa donna, che ha fondato un’intera carriera sul suo corpo e aspetto fisico. Elizabeth è infatti parte di Los Angeles e del suo star stystem, e non può accettare che la sua stella sulla Walk of Fame si stia sempre più crepando.

In The Substance, Fargeat rende viva la mostruità fin da subito, anche quando questa è mascherata dalla bellezza: il POV che accompagna l’attivazione del corpo ospitante – che sappiamo già essere bellissimo – ci mette comunque terribilmente a disagio, perchè sappiamo che quella bellezza è il risultato di un’operazione che abbiamo effettuato sul nostro corpo. Quello che fa la regista è mettere in discussione tutto l’apparato violento e repressivo che finisce per lasciare tracce e violenza sul corpo delle donne.

The Substance demi moore
Demi Moore in The Substance © Mubi

Pump it up: Barbie mostruose

Con una messa in scena piena di colori, rossi, gialli, blu, rosa, con un sonoro che amplifica qualsiasi rumore, con un montaggio frenetico, Coralie Fargeat riprende i corpi delle donne totalmente sessualizzati, con primi e primissimi piani di natiche, gambe e scollature. Elizabeth è immersa in un sistema in cui gli uomini – capitanati da un perfetto Dennis Quaid – pretendono bellezza, sorrisi smaglianti e performance perfette dalle donne. Fargeat li inquadra come bruti, sporchi, rozzi, soffermandosi sul modo disordinato in cui mangiano, il rumore della loro masticazione, piani ravvicinatissimi dei loro sguardi penetranti.

In The Substance sono tanti i colori, pochissime parole, la durata è estesa per raccontare una storia dall’intento ben chiaro ma che si prende tutto il tempo per arrivare a un terzo atto completamente delirante. Quando sembra che il racconto si sia chiuso nella prevedibilità, ecco che la firma di Coralie Fargeat emerge prepotentemente. L’incapacità di Elizabeth/Sue di rispettare l’equilibrio spalanca le porte al regno del grottesco e del fantastico, con effetti pratici stupefacenti e grandi richiami ad horror anni ’80 come Society e La Mosca per quanto riguarda la prostetica e ai film di Stanley Kubrick nel rigore formale, nelle geometrie e negli spazi di colori vividi che diventano luoghi dell’orrore, di moltiplicazione viscida.

Demi Moore e Margaret Qualley: una clonazione perfetta

Quella al centro di The Substance, è una riflessione che si sposa benissimo con quella che è la storia di Demi Moore con la chirurgia plastica e con il ritorno dell’attrice sulla scena in un ruolo da protagonista a distanza di tanti anni. In questo senso, sembra che Moore si sia concessa al progetto di Fargeat nel momento giusto, in cui è pronta per vedersi invecchiare sullo schermo, smantellando e deturpando la sua figura, il suo biglietto da visita, che l’ha incoronata una delle star sex symbol degli anni ’80-’90.

Margaret Qualley è sempre più lanciata e convincente in questi ruoli-performance e il body horror diventa lo scenario perfetto in cui lavorare tanto sul suo corpo e sulla sua formazione da ballerina, le linee sinuose e il corpo tonico, quanto sul suo sguardo – già sfruttato benissimo da Yorgos Lanthimos (Povere Creature!, Kinds of Kindness) – e sul suo tono di voce così particolare.

The Substance di Coralie Fargeat © Mubi
The Substance di Coralie Fargeat © Mubi

Reinventare il rape and revenge?

In The Substance, l’istinto di sopravvivenza forgia la mostruosità: nel volere sempre di più, quando la minaccia dello scomparire per sempre si palesa, il desiderio morboso non è più solo angosciante, ma diventa fisicamente ripugnante, in sequenze da voltastomaco che soddisferanno senza ombra di dubbio i fan di Julia Ducournau e David Cronenberg.

Nel suo precedente lavoro, Revenge, Coralie Fargeat aveva già trasformato una casa in mezzo al deserto in un sanguinoso bagno di violenza, dove una donna ipersessualizzata si vendica del suo stupratore. Qui, gli echi di Revenge sono parecchi: i colori sgargianti, gli orecchini a stella e cuore che ricordano quelli di Matilda Lutz, la seconda possibilità di vita che viene data alla protagonista. The Substance diventa un rape and revenge del corpo e dell’anima, in cui i confini tra vittima e carnefice si sfumano, siamo noi a creare/partorire e noi a farci del male, succubi di un desiderio divoratore che ci è stato affibbiato.

Better Man: il poster del biopic su Robbie Williams

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Better Man: il poster del biopic su Robbie Williams

Lucky Red ha condiviso il primo poster ufficiale del biopic Better Man (qui il trailer), un omaggio all’indimenticabile copertina dell’album di Robbie Williams, “Life Thru a Len”s… ma con un tocco in più!

Ispirato all’album del 1997 che ha lanciato successi come “Let Me Entertain You” e “Angels”, il poster ripropone l’emozione pura e la dimensione più intima della sua musica, ritraendo Williams come lo si vede in tutto il film: una scimmia realizzata in CGI.

Better Man – nelle sale italiane dal 1° gennaio – è un musical in live-action che porterà il pubblico a ripercorrere le tappe della fulminea ascesa, della drammatica caduta e della straordinaria rinascita della superstar del pop britannico Robbie Williams.

Con la visionaria regia di Michael Gracey (The Greatest Showman), che ha anche co-scritto la sceneggiatura, il film è raccontato in modo unico dalla prospettiva di Williams, catturando il suo stile inconfondibile e la sua tipica ironia. Il racconto segue il viaggio di Williams dall’infanzia, dall’esordio come componente più giovane della boy band Take That fino ai suoi straordinari successi come artista solista da record – con tutte le sfide che la fama e il successo stratosferici possono comportare.

È una storia particolare e Robbie è un personaggio unico,” afferma il regista Michael Gracey. “Volevo essere sicuro che il modo in cui abbiamo rappresentato la sua vita fosse creativamente unico.”

La mia vita è apparsa ai miei occhi come l’esecuzione di un numero da funambolo senza l’imbracatura di sicurezza,” dice Williams. “Sento di poter cadere in qualsiasi momento e molte volte lo faccio. Quando Michael mi ha proposto di essere interpretato da una scimmia ho sentito l’audacia della scelta ma allo stesso tempo ho capito che dovevamo andare avanti…”

Il poster di Better Man

Demi Moore: 10 cose che forse non sai sull’attrice

Demi Moore: 10 cose che forse non sai sull’attrice

Demi Moore ha cominciato a recitare nel 1983 e basta dare un’occhiata alla sua filmografia per capire perché è stata, per oltre un ventennio, una delle attrici più ricercate di Hollywood. Protagonista di film che sono rimasti nella memoria di molti, ancora oggi è una vera e propria icona di bellezza, tornata ora alla ribalta con il film The Substance.

Ecco allora dieci cose da sapere su Demi Moore.

I suoi film e le serie TV

1. Ha recitato in celebri film. Tra i primi film di rilievo dell’attrice si annoverano L’ospedale più pazzo del mondo (1982) e St. Elmo’s Fire (1985). La svolta per lei arrivò con il film Ghost – Fantasma, nel 1990. Il film fu un enorme successo, e la carriera dell’attrice subì un’impennata. Da lì, recitò in L’ombra del testimone (1991), Amore e magia (1991), Codice d’onore (1992), Proposta Indecente (1993), Rivelazioni (1994), La lettera scarlatta (1995), e Streaptease (1996), grazie al quale divenne l’attrice più pagata di HollywoodTra gli altri film degli anni Novanta, ci sono Soldato Jane (1997), Il gobbo di Notre Dame (1996), Harry a pezzi (1997). Il 2003 fu poi l’anno del ritorno con Charlie’s Angels – Più che mai, che fu poi seguito da Bobby (2006), Mr. Brooks (2007), Un colpo perfetto (2007), Another Happy Day (2011), LOL – Pazza del mio migliore amico (2012) Very Good Girls (2013), Il fuoco della giustizia (2015), Wild Oats (2016), Crazy Night – Festa col morto (2017) e Amore inaspettato (2017).

2. Ha recitato anche per la televisione. Nel corso della sua carriera l’attrice ha in alcune occasioni recitato anche per alcune popolari serie televisive. Uno dei suoi primi ruoli importanti è infatti quello di Jackie Templeton nella serie General Hospital, dove recita dal 1982 al 1984. Tornerà sul piccolo schermo solo nel 2002 per recitare in un episodio di Will & Grace. Negli ultimi anni è invece stata Claudia nella serie Empire (2017-2018), per poi prendere parte anche a Animals. (2018) e Brave New World (2020), dove interpreta Linda. Nel 2024 ha invece interpretato Ann Woodward nella serie Feud.

Demi Moore e i suoi film di oggi

3. Ha recitato in un film premiato a Cannes. Nell’ultimo decennio, Demi Moore ha lavorato meno intensamente rispetto a quelli precedenti. Nonostante abbia vissuto un periodo di crisi, ha comunque continuato a lavorare con costanza ma lontano dai riflettori. Tra i titoli degli ultimi anni si annoverano Animali da ufficio (2019), Songbird (2020), Please Baby Please (2022) e Il talento di Mr. C (2022). Ad averla riportata in auge è stato però The Substance, film premiato a Cannes dove recita accanto a Margaret Qualley.

The Substance Demi Moore
Demi Moore in The Substance. Cortesia di © I Wonder Pictures

Demi Moore e Ashton Kutcher

4. È stata sposata con il noto attore. Demi fu ancora sulla bocca di tutti all’inizio degli anni Duemila, quando sposò Ashton Kutcher. I due si sposarono nel 2005 con una cerimonia segreta, lei aveva 44 anni, e lui ne aveva 27. Dopo qualche anno di matrimonio felice, decisero di divorziare nel 2011, finalizzando poi la cosa nel 2013. La Moore ha in più occasioni ricordato quel suo terzo matrimonio fallito, affermando di essere rimasta particolarmente scossa dalla cosa.

Demi Moore ha dei figli con Bruce Willis

5. Ha avuto tre figlie dal noto attore. Il matrimonio più celebre dell’attrice è senz’altro quello con Bruce Willis, che sposò a Las Vegan nel novembre 1987. Nel 1988, ebbero la prima figlia, Rumer Glenn Willis (oggi anche lei attrice), e ne ebbero altre due in seguito, Scout LaRue Willis (nata nel 1991) e Tallulah Belle Willis (nata nel 1994). I due hanno annunciato la loro separazione il 24 giugno 1998 e hanno divorziato il 18 ottobre 2000. Nonostante il divorzio, Moore mantiene una stretta amicizia con Willis e la sua attuale moglie Emma Heming Willis, e ha assistito lei e i rispettivi figli nella cura di Willis da quando la salute dell’attore è peggiorata in questi ultimi anni.

Demi Moore ha un fidanzato?

6. Ha avuto una relazione con un noto chef. Nel 2022 era stato riportato che l’attrice aveva una nuova relazione sentimentale col pluristellato chef svizzero Daniel Humm, 46 anni, proprietario dell’Eleven Madison Park di New York. Ad unirli, ci sarebbe stata la comune passione per la cucina vegana. Fotografata insieme in alcuni eventi pubblici, la coppia sembra però non essere andata molto lontano, in quanto il loro rapporto sembra essersi concluso nello stesso 2022. Ad oggi, dunque, l’attrice risulta essere single.

 

Ghost - Fantasma cast
Demi Moore e Patrick Swayze in Ghost – Fantasma

Demi Moore ritorna giovane in The Substance

7. Ha superato le sue paure per le scene di nudo.  Demi Moore ha dichiarato di essere stata nervosa all’idea di girare un nudo integrale all’età di 61 anni e di essersi sentita vulnerabile. Ma ha riconosciuto alla co-protagonista Margaret Qualley, che interpreta una versione più giovane del suo personaggio, il merito di averla fatta sentire a suo agio sul set. La Moore ha detto di aver trovato “una persona che è stata un ottimo partner con cui mi sono sentita molto sicura. Eravamo ovviamente molto unite – nude – e in quei momenti ci siamo anche divertite molto su quanto fossero assurde certe situazioni”.

Demi Moore in Striptease

8. Ha dovuto indossare una parrucca per alcune scene. Una volta completate le riprese di Striptease, la Moore passò subito a dedicarsi al suo ruolo successivo, quello della tenente Jordan O’Neill in Soldato Jane. Per questo ruolo, l’attrice decise di rasarsi realmente i capelli. Dopo averlo fatto, però, venne richiamata per girare alcune scene aggiuntive di Striptease. A quel punto fu costretta a farlo indossando una parrucca.

Demi Moore protagonista di Ghost

 

9. Demi Moore pensava che Ghost fosse destinato a fallire. Nel 2013, dopo una proiezione del film, l’attrice ha rivelato al pubblico quale fosse stata la sua prima impressione del film. Demi Moore, di Ghost, non aveva avuto un’idea particolarmente buona: “È una storia d’amore, e parla di un uomo – un uomo morto – che cerca di salvare la moglie, e poi c’è la commedia, ma in realtà è una storia d’amore. (…) E ho pensato: ‘Wow, questa è una ricetta perfetta per il fallimento‘. O sarà qualcosa di davvero speciale, davvero fantastica, o un vero disastro“.

L’età, l’altezza e il fisico dell’attrice

10. Demi Moore è nata a Roswell, Nuovo Messico, Stati Uniti, l’11 novembre del 1962. L’attrice è alta complessivamente 1.65 metri. Da sempre considerata una sex symbol, ancora oggi Moore stupisce i propri fan sfoggiando un fisico assolutamente invidiabile, mostrato recentemente anche in The Substance.

Fonti: IMDb, Biography, Guff, Elle

Venom: The Last Dance, Easter Eggs, riferimenti e cameo nel film con Tom Hardy

Venom: The Last Dance (qui la nostra recensione) non ha ricevuto molti consensi dalla critica, ma per la maggior parte, i fan sembrano apprezzare l’ultimo film Marvel della Sony Pictures. Nonostante si sia preso alcune grandi libertà rispetto ai fumetti, il terzo capitolo presenta molti Easter Egg, riferimenti e cameo divertenti. Alcuni rendono omaggio al materiale originale e altri collegano questo film al più ampio universo (cinematografico?).

Eccoli di seguito:

Ray’s Occult Books

Ghostbusters è un altro famoso franchise della Sony e quando Venom: The Last Dance ci porta nell’Area 51, si può vedere c’è una cassetta postale molto interessante. È ricoperta di adesivi, uno dei quali pubblicizza “Ray’s Occult Books”.

Come senza dubbio sapranno i lettori, si tratta di un riferimento alla libreria newyorkese con lo stesso nome di Ghostbusters, di proprietà di Ray Stantz di Dan Aykroyd. Visti i folli avvenimenti di questo terzo capitolo, è un Easter Egg appropriato.

La storia di Eddie Brock a New York

Dopo essere stato incastrato per l’apparente omicidio del detective Pat Mulligan, Eddie Brock decide che lui e Venom dovrebbero dirigersi a New York City. L’ex reporter ha delle informazioni compromettenti su un giudice e spera di ricattarlo per aiutarlo a riabilitare il suo nome. Il primo film di Venom menzionava che Eddie era stato costretto ad andarsene dalla Grande Mela, e questo film fa riferimento a quell’evento.

Nei fumetti, Eddie ha pubblicato una serie di storie sul Sin-Eater per il Daily Globe ma non ha controllato le sue fonti. Quindi, quando Spider-Man ha scoperto il vero assassino, la sua carriera è andata in frantumi. Ecco perché inizialmente odia così tanto Spidey.

Spider-Man in Venom: The Last Dance

Spider-Man 4
Tom Holland in Spider-Man: No Way Home (2021) © Marvel Studios

Venom: The Last Dance si apre su Terra-616 prima che Eddie venga rimandato a casa. Ciò che è strano, però, è che viene scaraventato indietro attraverso un portale identico a quelli usati da Knull, anziché attraverso l’effetto luminoso visto in Spider-Man: No Way Home. Non è stata offerta alcuna spiegazione per questa apparente retcon, anche se sembra una mossa deliberata per separare Venom dal MCU, visto che dice subito di essere stufo di questa “merda del Multiverso”.

Un altro apparente cenno a Spider-Man lo rintracciamo quando Venom si appende a testa in giù prima di eliminare i cattivi all’inizio del film.

I simbionti

Ci sono un totale di otto simbionti nella base Area 51 dell’Imperium Project; tra quelli che possiamo identificare ci sono Agony, Lasher e molto probabilmente Phage. I fan sono divisi sul fatto che Pat Mulligan sia Toxin, anche se immaginiamo di no, dal momento che questo film si sofferma a rivelare che il suo simbionte lo ha abbandonato poco dopo la morte di Carnage.

Vediamo anche un simbionte bianco, un alieno a due teste e uno rosso con poteri di fuoco… il che sembra un po’ contraddittorio quando si suppone che sia uno dei loro principali punti deboli! Tutti tranne Agony vengono uccisi dall’invasore Xenophage.

La controfigura di Tom Hardy

Quando Eddie arriva a Las Vegas, scopre presto che non può entrare in nessun casinò dal momento che non ha vestiti. Quindi, quando un tizio ubriaco in smoking si avvicina a lui, Venom non perde tempo a stenderlo e a rubargli i vestiti. A interpretare quel personaggio senza nome è Jacob Adam Tomuri, che è stato la controfigura di Tom Hardy per tutta la trilogia di Venom.

La regista Kelly Marcel ha anche detto che mettere Hardy in smoking era un riferimento alle voci su James Bond che lo hanno visto a lungo nominato come contendente per interpretare 007.

Il Re in Nero

Il tempo sullo schermo di Knull è limitato, ma è ingiusto dire che la messa in scena di Venom: The Last Dance del potente cattivo non è accurata rispetto ai fumetti. Viene mostrato mentre brandisce All-Black the Necrosword (una lama che è finita nelle mani di Gorr il Macellatore di Dei nei fumetti), e in seguito si dichiara Re in Nero nella scena a metà dei titoli di coda del terzo capitolo, lo stesso soprannome con cui è noto sulle pagine a fumetti.

Quando il simbionte di Pat dice “The End is Knull“, è un riferimento allo slogan utilizzato durante l’evento crossover King in Black della Marvel Comics. Per quanto riguarda il Codex, è la stessa spirale che appare sui simbionti corrotti di Knull.

Alcuni grandi cambiamenti nei fumetti

Mentre Venom: The Last Dance rende omaggio ai fumetti, apporta anche alcuni cambiamenti degni di nota. Chiwetel Ejiofor interpreta Rex Strickland, anche se questa versione non si lega mai a un simbionte o diventa Tyrannosaurus. Per quanto riguarda Teddy Payne, sembra essere una versione con cambio di genere del personaggio Thaddeus Paine che è combinato con l’ospite di Agony sulla pagina, Leslie Gesneria.

Infine, la scienziata Sadie Christmas sembra essere una nuova versione dell’ospite dei fumetti di Lasher, Sadie, che ha indossato per la prima volta il costume alieno in Absolute Carnage: Separation Anxiety #1.

Il simbionte è ancora nel MCU

Venom: The Last Dance potrebbe in qualche modo fare un passo indietro in Spider-Man: No Way Home, ma anche se Eddie non viene più rimandato a casa tramite l’incantesimo del Dottor Strange, non vediamo nulla che suggerisca che quel pezzo del simbionte non sia ancora sulla Terra-616. Questo potrebbe essere cruciale per Spider-Man 4, in particolare se Peter Parker dovesse indossare finalmente la tuta aliena.

Il fatto che Venom torni alla sua realtà tramite uno dei portali di Knull potrebbe anche essere un indizio che il Re in Nero sta inviando il suo Xenophage attraverso il Multiverso, non solo nel mondo di Eddie. Se così fosse, anche questo potrebbe avere importanti ramificazioni in futuro.

James Gunn spiega perché non c’è ancora traccia di Aquaman e Flash nel DCU

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I piani di DC Studios di riavviare il DCEU come DCU si stanno ancora rivelando un po’ confusi per i fan, nonostante tutte le specifiche e i chiarimenti offerti da James Gunn. È un nuovo inizio con un nuovo Superman in un mondo completamente diverso, ma Creature Commands ha tutti i tratti distintivi di un sequel di The Suicide Squad.

Poi, c’è il fatto che sta arrivando la seconda stagione di Peacemaker… anche se la prima stagione non è più in continuità. Solo che in un certo senso lo è. Forse. Sicuramente la rottura netta che sembra necessaria per un riavvio totale non c’è stata, e questo confonde un po’ i fan.

Mentre Superman presenterà supereroi relativamente poco famosi come Mister Terrific e Hawkgirl, molti fan rimangono ansiosi di scoprire cosa sta succedendo con personaggi come Aquaman e Flash. Ed ecco cosa ha da dire James Gunn in merito:

“Perché il DCU non è ancora cominciato”. Semplicemente! È difficile controbattere a questa affermazione… Mentre Batman e Superman possono sopravvivere praticamente a tutto, ci vorrà un po’ in effetti prima che il Velocista Scarlatto e il Re di Atlantide si riprendano da film come Flash e Aquaman e il Regno perduto.

Superman, tutto quello che sappiamo sul film di James Gunn

Superman, scritto e diretto da James Gunn, non sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e, potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha detto che esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è il primo metaumano del DCU). Il casting ha portato alla scelta degli attori David Corenswet e Rachel Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane. Nel casta anche Isabela Merced, Edi Gathegi, Anthony Carrigan, Nicholas HoultNathan Fillion.

Il film è stato anche descritto come una “storia delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet. Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò non significa che la produzione non subirà alcun impatto in futuro.

“Superman è il vero fondamento della nostra visione creativa per l’Universo DC. Non solo Superman è una parte iconica della tradizione DC, ma è anche uno dei personaggi preferiti dai lettori di fumetti, dagli spettatori dei film precedenti e dai fan di tutto il mondo”, ha detto Gunn durante l’annuncio della lista DCU. “Non vedo l’ora di presentare la nostra versione di Superman, che il pubblico potrà seguire e conoscere attraverso film, film d’animazione e giochi”. Il film uscirà nelle sale l’11 luglio 2025.

Ant-Man and the Wasp: Quantumania, il film ha generato “un minuscolo” profitto

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Ant-Man and the Wasp: Quantumania del 2023 è ampiamente considerato una delusione al botteghino, se non un vero e proprio flop, ma un nuovo report rivela che il terzo capitolo dedicato alle avventure di Scott Lang ha effettivamente realizzato un piccolo profitto.

Il terzo film di Ant-Man aveva un budget dichiarato di circa 200 milioni di dollari (prima dei costi di marketing) e ha finito per incassare 476 milioni di dollari in tutto il mondo entro la fine della sua programmazione nelle sale. Gli analisti avevano previsto che il film avrebbe dovuto superare i 500 milioni di dollari solo per pareggiare i conti, ma non secondo Forbes.

“Il film sui supereroi ha debuttato a febbraio dell’anno scorso con un’accoglienza tiepida e ha incassato solo 476,07 milioni di dollari secondo l’analista del settore Box Office Mojo. Gli studi in genere ricevono circa il 50% degli incassi, il che significa che la Disney ha ottenuto circa 238,05 milioni di dollari, ovvero 92,05 milioni di dollari in meno rispetto alla sua spesa netta per realizzare il film, come abbiamo recentemente rivelato.”

Ant-Man and the Wasp: Quantumania ha generato un minuscolo profitto!

Apparentemente, Quantumania ha guadagnato un profitto di 88.236 dollari. I dirigenti della Marvel non si affretteranno certo a mettere in cantiere un quarto film, ma è comunque una statistica interessante.

Ant-Man 3 è uscito durante un periodo un po’ negativo per l’MCU, ed è stato seguito da The Marvels, che è emerso come il film Marvel Studios con il minor incasso di tutti i tempi. Lo studio avrebbe poi annunciato una nuova iniziativa “qualità su quantità“, con meno film e serie Disney+ all’anno.

Resta da vedere se questa strategia alla fine darà i suoi frutti, ma Deadpool e Wolverine di quest’anno ha avuto un successo incredibile (ora è la più grande uscita vietata ai minori di tutti i tempi) e Agatha All Along ha dimostrato di essere una delle migliori serie dai tempi di WandaVision.

Ant-Man and the Wasp: Quantumania è ora disponibile per lo streaming su Disney+.

Robert Downey Jr. sull’uso dell’intelligenza artificiale: “Ho intenzione di fare causa a tutti i futuri dirigenti [che ricreano il mio aspetto]”

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L’uso dell’IA a Hollywood sta diventando sempre più diffuso, nonostante la significativa resistenza che tende a incontrare tra molti fan e all’interno del settore e ora anche Robert Downey Jr. si è unito apertamente al coro dei contrari.

Sebbene alcuni ritengano che l’avvento dell’intelligenza artificiale come strumento sia un’inevitabilità che le persone dovranno semplicemente accettare, replicare la somiglianza di un attore, soprattutto postuma, è un passo troppo lungo per molti. Diversi attori e registi di alto profilo si sono già espressi in merito e ora possiamo aggiungere il nome di Robert Downey Jr. all’elenco.

Al vincitore dell’Academy Award, che è stato la forza trainante del Marvel Cinematic Universe nei panni di Tony Stark/Iron Man per molti anni e che presto tornerà nell’MCU come Doctor Doom, è stato chiesto cosa pensasse della possibilità che le sue fattezze venissero ricreate sullo schermo tramite tecnologia AI e/o deepfake in un recente episodio del podcast On With Kara Swisher.

Tom Holland ha avuto difficoltà a mantenere segreto il ritorno di Robert Downey Jr. nel MCU

“Cosa penso di tutto quello che sta succedendo? Ci penso poco perché ho una vera vita emotiva che si svolge davanti a me e non ha molto spazio per questo”, ha iniziato Downey, prima di lanciare un avvertimento a tutti gli studi che potrebbero prendere in considerazione l’idea di usare l’intelligenza artificiale per riportarlo in vita dopo la sua scomparsa. “Vorrei dichiarare qui che ho intenzione di fare causa a tutti i futuri dirigenti, solo su speculazione”, ha poi riconosciuto che sarà morto, “ma il mio studio legale sarà ancora molto attivo”.

Un recente rapporto di The Wrap ha affermato che The Walt Disney Co. sta pianificando di annunciare un’importante iniziativa di intelligenza artificiale che trasformerà la sua produzione creativa. Si dice che l’iniziativa coinvolga “centinaia” di persone in azienda e si concentrerà principalmente sulla post-produzione e sugli effetti visivi.

Robert Downey Jr.Il CEO della Disney Bob Iger ha affermato in precedenza che l’intelligenza artificiale è uno strumento come un altro e che le persone non dovrebbero “fissarsi sulla sua capacità di essere dirompente, ma sulla capacità [della tecnologia] di renderci migliori e raccontare storie migliori. Non solo storie migliori, ma di raggiungere più persone”.

Ha continuato: “Non ci si metterà mai di mezzo. Non c’è una generazione di esseri umani che sia mai stata in grado di resistere al progresso tecnologico”, ha affermato Iger. “Quello che cerchiamo di fare è abbracciare il cambiamento che la tecnologia ha creato e usarlo come vento alle nostre spalle invece che come vento in faccia”.

Utilizzare l’intelligenza artificiale per migliorare gli effetti visivi non è esattamente la stessa cosa che, ad esempio, sostituire completamente un attore con un deepfake, ma molti ritengono che sia una china scivolosa.

Joker: Folie à Deux, Quentin Tarantino ha amato il film: “Todd Phillips sta dicendo vaff* a tutti i nerd di fumetti”

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Dopo una disastrosa performance al botteghino, Joker: Folie à Deux è arrivato oggi sulle piattaforme VOD USA, mentre la Warner Bros. cerca di recuperare tutto ciò che può da un film che promette di causare una perdita considerevole.

Né la critica né il pubblico hanno accolto con entusiasmo il sequel di Joker, ma il film si è guadagnato un mega fan nel regista di Pulp Fiction e C’era una volta… a Hollywood, Quentin Tarantino.

“Mi è piaciuto davvero, davvero, davvero”, ha detto al Bret Easton Ellis Podcast. “Tantissimo. Tipo, tremendamente, e sono andato a vederlo aspettandomi di essere impressionato dalla regia. Ma pensavo che sarebbe stato un esercizio intellettuale a distanza che alla fine non avrei pensato funzionasse come un film, ma che avrei apprezzato per quello che è”.

Joaquin Phoenix e Brendan Gleeson in Joker: Folie à Deux
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Photo Credit: Niko Tavernise

“E sono abbastanza nichilista da apprezzare un film che non funziona come film. È come un grande, gigantesco pasticcio in un certo senso”, ha aggiunto Tarantino, riconoscendone almeno i difetti. “E non l’ho trovato un esercizio intellettuale. Mi ci sono davvero lasciato coinvolgere. Mi sono davvero piaciute le sequenze musicali. Ho pensato che più le canzoni erano banali, meglio erano”.

Joker: Folie À Deux, Paul Schrader distrugge il film: “È un musical davvero brutto”

Rivelando di aver visto Joker: Folie à Deux in un “cinema IMAX quasi vuoto”, il regista ha ribadito di aver “adorato” ciò che Todd Phillips ha fatto con il film e, “Oltre a tutto ciò, ho pensato che fosse davvero divertente”.

Sembra quasi che Tarantino abbia avuto un’esperienza tanto brutta da considerarsi bella, con il sequel di Joker. Tuttavia, non c’era alcuna ironia nei suoi commenti e lo sceneggiatore/regista dietro titoli come Django Unchained e Le Iene ha continuato a elogiare Phillips per quello che aveva fatto con Joker: Folie à Deux. “Todd Phillips è il Joker. Il Joker ha diretto il film. L’intero concetto, persino il fatto che lui spenda i soldi dello studio, li spende come li spenderebbe il Joker, ok? E poi il suo grande regalo a sorpresa, ahah!, il jack in the box, quando ti offre la mano per una stretta e ti ritrovi con un cicalino con 10.000 volt che ti spara, sono i nerd dei fumetti. Sta dicendo vaffanculo a tutti loro. Sta dicendo vaffanculo al pubblico del cinema. Sta dicendo vaffanculo a Hollywood. Sta dicendo vaffanculo a chiunque possieda azioni della DC e della Warner Brothers […] E Todd Phillips è il Joker. Un film del Joker, ecco cos’è. Lui è il Joker.”

Come da tradizione, Quentin Tarantino si mostra irriverente e appassionato di un cinema che corre dei rischi (anche se lui non ne corre più da diversi anni!) e le sue parole sono una divertente curiosità in un mare di commenti negativi sul film che comunque causerà delle perdite a Warner Bros.

Quentin Tarantino non girerà più “The Movie Critic”

Joker: Folie à Deux rischia di far perdere alla Warner Bros. fino a 200 milioni di dollari dopo il flop al botteghino e detiene diversi record indesiderati. Ad esempio, è il film di fumetti con la valutazione più bassa di sempre su CinemaScore, con un voto D da parte degli spettatori.

100 Litri di Birra: recensione del film di Teemu Nikki – #RoFF19

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100 Litri di Birra: recensione del film di Teemu Nikki – #RoFF19

Dopo il Noir in Festival del 20212 con NIMBY e la Festa di Roma del 2023 per La morte è un problema dei vivi, il finlandese Teemu Nikki sceglie di nuovo il festival della Capitale per portare in Italia il suo ultimo film, 100 Litri di Birra, una tragicommedia che ci porta nel cuore della Finlandia rurale.

La trama di 100 Litri di Birra

Due sorelle, Taina e Pirkko (Elina Knihlä e Pirjo Lonka), si imbarcano in un’avventura tanto assurda quanto disperata. Alla richiesta della sorella minore in procinto di sposarsi, le due protagoniste promettono di produrre ben 100 litri di sahti, una birra tradizionale e opaca, unica nel suo genere. Tuttavia, questa impresa apparentemente semplice diventerà per loro una lotta tra obblighi familiari, passione per l’alcol e conti irrisolti col passato, il tutto avvolto in un’atmosfera tanto surreale quanto malinconica. Dopo aver prodotto i migliori 100 litri di sahti della loro vita, le due lo bevono tutto, e dovranno affrontare un’impresa eroica per procacciarseli di nuovo entro la data del matrimonio.

Teemu Nikki è conosciuto per il suo stile provocatorio e ironico, già evidente nei suoi film precedenti (NIMBY è un piccolo gioiello delirante). In 100 Litri di Birra, il regista continua a esplorare temi di emarginazione e di dipendenze, attraverso la sua lente grottesca. L’alcol non è solo un vizio per Taina e Pirkko: il sahti, prodotto tradizionale della loro famiglia, è parte della loro identità e del loro legame con un padre severo e spesso irraggiungibile. Quindi la sfida è doppia, perché le due donne non solo devono procurarsi di nuovo i 100 litri consumati nella loro folle notte di bagordi, e vogliono riuscire a ricreare la perfezione del sapore del sahti paterno, simbolo di un traguardo che sembra sempre più lontano e impossibile da raggiungere, ma si sentono anche in obbligo con la sorella minore, verso la quale nutrono un enorme senso di colpa.

100 litri di birra
Elina Knihlä e Pirjo Lonka in 100 Litri di Birra – Cortesia I Wonder Pictures

Il rituale dello sahti e la Finlandia rurale

Nikki ci offre uno sguardo autentico sulla cultura del sahti, lontano dalla concezione di una semplice birra. Prodotto con ginepro e privo di bollicine, la bevanda è più vicino a un’esperienza rituale che a un drink vero e proprio. È scuro, torbido, ha un tasso alcolico elevato (tra il 7% e il 12%) e accompagna ogni festa e ricorrenza della zona di Sysmä, piccola cittadina di 3500 abitanti dove Nikki stesso è nato. Questo legame con la Finlandia rurale conferisce al film un’atmosfera fortemente territoriale, e allo stesso tempo astratta e poetica, che richiama le luci e i paesaggi lussureggianti del Nord. Nonostante la semplicità della trama, l’ambiente crea un contesto in cui i personaggi, e soprattutto le loro emozioni, sembrano quasi sospesi in un limbo tra passato e presente.

100 Litri di Birra procede a ritmo di tragicommedia, ricordando, non solo per il tasso alcolemico, il realismo malinconico di Thomas Vinterberg in Un altro giro, sebbene Nikki si orienti più verso un umorismo nero, che mette in risalto le vicende tragiche delle protagoniste con toni dissacranti. Il film offre una serie di situazioni paradossali: le sorelle, tra furti maldestri, bevute monumentali e crisi di panico, oscillano tra l’autocommiserazione e il desiderio di riscatto.

Una slapstick comedy e un legame traumatico

Nikki fa qui un uso marcato della comicità fisica piuttosto che del dialogo. Il film si concentra sui movimenti goffi, le cadute, i disastri che sfiorano il grottesco, distanziandosi dalla profondità dei dialoghi che caratterizzava personaggi come Risto e Arto in La morte è un problema dei vivi, ma allo stesso tempo aderendo alla natura quasi picaresca del film che nella seconda parte diventa davvero un on the road sbilenco. L’ironia non nasce tanto dalla battuta, quanto dalle interazioni fisiche e dalla disperazione di due personaggi che cercano di sopravvivere a un’esistenza senza scopo, affidandosi all’unico appiglio emotivo che hanno: l’alcol.

100 litri di birra
Elina Knihlä e Pirjo Lonka in 100 Litri di Birra – Cortesia I Wonder Pictures

Questo aspetto comico archetipico si fonde però con una relazione tra sorelle basata su un amore incondizionato e allo stesso tempo tossico: le due sono legate da un trauma nel quale si dovrebbe ricercare la causa della loro precarietà emotiva. La dinamica tra Taina e Pirkko nasconde un lato cupo e umano che si svela piano piano, oltre i litri di birra e le situazioni assurde in cui le due si cacciano.

La leggerezza dentro il dramma

Un aspetto fondamentale del film, che rappresenta la cifra fondamentale di Teemu Nikki e della sua visione del mondo è la capacità di non perdere mai la leggerezza anche di fronte alla messa in scena del dramma, perché persino in 100 Litri di Birra alla fine il dramma arriva, e colpisce durissimo, senza mai perdere il sorriso.

Sicuramente Teemu Nikki non è un regista per tutti, ma una volta abbracciato il suo punto di vista sull’umanità e il suo modo personale e distintivo di mettere in scena le miserie umane, non si può non rimanere ammaliati dal suo cinema e 100 Litri di Birra costituisce un altro prezioso tassello della sua rappresentazione del mondo.

La legge di Lidia Poët 2: recensione della serie con Matilda De Angelis

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La seconda stagione di La legge di Lidia Poët è pronta ad arrivare su Netflix dal 30 ottobre e avanzando nella narrazione, offre la possibilità di godere di un personaggio più adulto, così come risulta più coeso il secondo ciclo rispetto al primo, meno maturo e a tratti forzato. Abbandonate alcune delle esagerazioni stilistiche e narrative iniziali, la serie si avventura in un racconto che riesce a trovare un equilibrio tra il dramma storico, il giallo investigativo e la riflessione sociale, sempre attuale. E lo fa con un tono naturale e credibile, che dà più sostanza e qualità alla trama e ai personaggi.

La trama di La legge di Lidia Poët Stagione 2

La storia si riapre con Lidia (Matilda De Angelis), trasferitasi con il fratello avvocato Enrico (Pier Luigi Pasino) e la sua famiglia in una nuova abitazione, a seguito della vendita della casa di famiglia da parte di Jacopo (Eduardo Scarpetta). Questo cambiamento non è solo fisico e logistico, ma anche simbolico: rappresenta l’inizio di una nuova fase nella vita di Lidia, una donna sempre più determinata a sfidare le ingiustizie di genere in una società che non riconosce né rispetta i diritti delle donne. Sebbene radiata dall’albo, Lidia continua a collaborare con Enrico in numerosi casi, e la sua lotta per l’uguaglianza dei diritti si intensifica, alimentata dall’interesse per il movimento delle suffragette.

La seconda stagione riesce a migliorare un aspetto che nella prima aveva fatto fatica a decollare: pur replicandone la struttura di episodi autoconclusivi legati tra loro da una trama orizzontale, questa volta lo svolgimento dei fatti che costruiscono il racconto che percorre tutta la stagione sono molto più ordinati e chiari rispetto al primo ciclo, con il risultato che la serie risulta più avvincente. Il misterioso suicidio di un amico di Lidia e Jacopo diventa il fil rouge della stagione, diventando a tutti gli effetti non solo il principale veicolo di tensione, ma anche un modo per raccontare l’evoluzione dei personaggi stessi, data la natura intima del rapporto dei protagonisti con la vittima.

Pier Luigi Pasino, Matilda De Angelis
La Legge Di Lidia Poët. (L to R) Pier Luigi Pasino as Enrico Poet, Matilda De Angelis as Lidia Poet in episode 202 of La Legge Di Lidia Poët. Cr. Camilla Cattabriga/Netflix © 2024

Ritmo e dinamiche di personaggi

Questa maggiore coesione del racconto orizzontale, che si inframezza con naturalezza nei singoli casi che di episodio in episodio vengono sottoposti alla brillante mente di Lidia influenza in maniera evidente il ritmo della narrazione. Si mette da parte quindi l’esigenza di stupire a tutti i costi che sembrava avere la prima stagione, in favore di un gusto per il racconto molto più fluido e avvincente. Dal primo episodio gli elementi in gioco sono tanti e tutti contribuiscono a costruire un quadro ricco e stratificato: Lidia e Jacopo costretti a lavorare insieme, il rancore della famiglia, un omicidio che avvicina i protagonisti. La complessità relazionali della prima stagione si stratificano e Lidia comincia a capire davvero qual è il prezzo della libertà di cui necessita per portare avanti la sua battaglia. È chiaro poi che, conoscendo già gli attori in gioco, la serie non deve perdersi in convenevoli per presentarli al pubblico e li lancia immediatamente nell’azione.

Matilda De Angelis è magnetica

Matilda De Angelis conferma la sua versatilità. Se poche settimane fa l’abbiamo vista fare la James Bond su Prime Video, adesso la piattaforma della N rossa ce la restituisce in corsetti e cappellini, ma quello che non cambia è il suo magnetismo. Oltre al fattore estetico, innegabilmente dalla sua perte, De Angelis riesce a infondere una naturale ironia al suo personaggio, il che ne smussa gli spigoli, rendendo anche quelli gradevoli. Lidia Poët è irresistibile. La sua voce roca e il suo atteggiamento anticonformista la fanno camminare in equilibrio tra passato e presente, tra la contemporaneità e la modernità, sempre credibile e in parte.

Eduardo Scarpetta, Matilda De Angelis
La Legge Di Lidia Poët. (L to R) Eduardo Scarpetta as Jacopo Barberis, Matilda De Angelis as Lidia Poet in episode 204 of La Legge Di Lidia Poët. Cr. Lilia Carlone/Netflix © 2024

Chiaramente non è sola! Con lei tornano Eduardo Scarpetta e Pier Luigi Pasino contraltari perfetti alla sua energia. New entry della serie è Gianmarco Saurino come il procuratore del Re Fourneau, un uomo giusto e aperto, che nonostante il ruolo istituzionale riconosce il valore di Lidia. A questo personaggio viene affidato non solo il compito di aggiungere un ulteriore punto di vista alla storia e su Lidia stessa, ma rappresenta anche una possibile apertura verso un mondo in cui le qualità delle persone vengono riconosciute indipendentemente dal genere. Un personaggio forse troppo moderno per l’epoca, ma che parla benissimo a noi oggi.

La serie continua a parlare alla nostra società

E a proposito di “epoca”, la serie riesce a trattare temi profondamente rilevanti, come l’emancipazione femminile e il diritto di voto per le donne, senza scadere in toni didascalici. Lidia non combatte solo per il riconoscimento professionale che ormai sembra inarrivabile (l’Albo degli Avvocati sembra allontanarsi per sempre), ma per il cambiamento di un’intera società che guarda con sospetto l’evoluzione della donna. Attraverso diversi personaggi, La legge di Lidia Poët offre una riflessione sull’importanza di avere il coraggio di sfidare le convenzioni sociali ma anche il proprio ruolo e i propri limiti: da Enrico, a Lidia, passando per Marianna e Teresa, ogni personaggio trova il modo di oltrepassare i limiti del loro ruolo per costruire un pezzetto di modernità.

Gianmarco Saurino, Matilda De Angelis
La Legge Di Lidia Poët. (L to R) Matilda De Angelis as Lidia Poet, Gianmarco Saurino as Fourneau in episode 203 of La Legge Di Lidia Poët. Cr. Lilia Carlone/Netflix © 2024

Un’eroina affascinante

Ogni episodi di La legge di Lidia Poët racconta un caso particolare e per ogni situazione le circostanze sono ricche e diverse, avvincenti, oscure ma senza mai mettere completamente da parte quello spirito ironico che anima la protagonista.

Certo è che la serie non può dirsi un manuale di storia, ma per fortuna la fiction ci consente di chiudere un occhio su queste incongruenze, un favore di un intrattenimento genuino che prova anche a parlare alla testa dello spettatore. Lidia Poët non è solo un’avvocata che combatte contro le ingiustizie, ma diventa anche figura simbolica, rappresenta la determinazione e il coraggio di tutte le donne che hanno lottato per l’uguaglianza e che ancora lo fanno.

The Stranger, la storia vera dietro al film: chi è Henry Teague?

The Stranger, la storia vera dietro al film: chi è Henry Teague?

All’inizio del cupo e avvincente thriller di Netflix The Stranger, le parole “basato su una storia vera” lampeggiano sullo schermo. Alla fine del film, gli spettatori vorranno probabilmente saperne di più su quella storia vera e su quanto il film la rispecchi. Per prima cosa, è bene sapere che parliamo del thriller australiano del 2022 scritto e diretto da Thomas M. Wright. L’attore inglese Sean Harris interpreta Henry Teague, un uomo sospettato del rapimento e dell’omicidio di un adolescente. L’attore australiano Joel Edgerton, anche tra i produttori del film, interpreta invece Mark Frame, un poliziotto sotto copertura incaricato di scoprire la verità su Teague anni dopo il crimine.

Ciò avviene attraverso un’elaborata operazione di polizia che recluta Teague in un finto giro di traffico di droga, promettendogli una cospicua ricompensa. Presentato in anteprima al Festival di Cannes, il film ha avuto un’uscita limitata in Australia prima di essere trasmesso il 19 ottobre su Netflix (ma non in Italia), dove ha trascorso due settimane nella top 10 mondiale. Il suo successo non sorprende, essendo un thriller psicologico dal ritmo perfetto che esplora la difficile amicizia tra Teague e Frame, nonché l’onere e il costo formidabile di mantenere segreta la propria vera identità, come fanno entrambi gli uomini.

Candidato poi a 11 premi dell’Australian Academy of Cinema and Television Arts (tra cui Miglior film, Miglior regia, Miglior attore protagonista e Miglior attore non protagonista), si tratta dunque di un titolo particolarmente avvincente, che riporta alla luce un caso particolarmente cupo. In Italia, è ora possibile vederlo grazie al suo passaggio televisivo e al termine della visione si potrebbe appunto voler sapere di più della storia vera a cui si ispira. Qui di seguito, dunque, esploriamo questo e altri aspetti legati a The Stranger.

Sean Harris in The Stranger
Sean Harris in The Stranger © Courtesy Of Netflix

Da quale storia vera è tratto The Stranger?

The Stranger è il resoconto romanzato della massiccia caccia all’assassino del tredicenne Daniel Morcombe, rapito nel 2003 sulla Sunshine Coast del Queensland mentre si recava a comprare i regali di Natale per la sua famiglia in un centro commerciale locale. In seguito, venne stabilito che il giovane fu assassinato. Otto anni dopo, il suo assassino, il noto pedofilo Brett Peter Cowan, è stato finalmente arrestato e accusato. Il film si basa in particolare sul libro della giornalista di cronaca nera Kate Kyriacou, The Sting: The Undercover Operation That Caught Daniel Morcombe’s Killer.

Il libro descrive il piano segreto che alla fine ha portato a una confessione registrata segretamente di Cowan, una persona originariamente interessata al caso di alto profilo che in precedenza aveva negato qualsiasi coinvolgimento nella scomparsa del ragazzo. Giorni dopo che Cowan aveva confessato di aver ucciso il bambino ed era stato incriminato, le forze dell’ordine hanno finalmente trovato le prove che speravano per portare avanti l’accusa: i resti di Morcombe.

Come si può intuire, The Stranger cambia i nomi delle persone coinvolte nel caso Morcombe, ma si attiene a molti dettagli: sia Morcombe che la sua controparte cinematografica, James Liston, hanno la stessa età e sono stati rapiti da una fermata dell’autobus sotto un cavalcavia del Queensland, per esempio, e un agente sotto copertura reale ha fatto amicizia con Cowan e l’ha spinto a entrare nel giro di un finto crimine. Ma il film si concentra più sull’operazione di spionaggio che sull’orribile crimine in sé.

Sean Harris e Joel Edgerton in The Stranger
Sean Harris e Joel Edgerton in The Stranger © Courtesy Of Netflix

Dove si trova ora Brett Peter Cowan?

Cowan, oggi 53enne, è stato condannato all’ergastolo nel 2014, e il giudice ha descritto il suo crimine come “assolutamente ripugnante”. “Hai tragicamente e inutilmente stroncato una giovane vita”, disse all’epoca il giudice Roslyn Atkinson della Corte Suprema di Brisbane. Nel 2016, un compagno di detenzione del Wolston Correctional Centre di Wacol, un centro di massima sicurezza, ha gettato un secchio di acqua bollente su Cowan, facendolo finire in ospedale con ustioni sul 15% del corpo, tra cui testa, petto e gambe. Nel 2018, un altro detenuto ha pugnalato – senza ucciderlo – il pedofilo al collo con uno spazzolino da denti affilato.

Chi era il vero Mark Frame?

Nel film Joel Edgerton interpreta il personaggio noto come Mark Frame, ma ha dichiarato al Sydney Morning Herald di non aver mai incontrato o parlato con il vero Frame “perché stavamo indagando sulla verità, prendendo quella verità e raccontandone una versione romanzata, che serve a proteggere tutte le persone coinvolte”. Sappiamo però che un vero poliziotto sotto copertura, noto come Paul “Fitzy” Fitzsimmons (probabilmente non è il suo vero nome), ha sviluppato un’amicizia con Cowan nel corso dell’operazione e ha testimoniato contro di lui durante il processo.

Poiché l’identità del vero Frame rimane un mistero per motivi di sicurezza – è stata soppressa durante il processo – non sappiamo quale sia stato l’impatto dell’indagine su di lui o se abbia un figlio come il personaggio di Edgerton in The Stranger. Di certo, nel film questo dettaglio aggiunge urgenza emotiva alla sua ricerca per ottenere una confessione dal probabile assassino di bambini. Dei due protagonisti della vicenda, però, è quello di cui si hanno dunque meno informazioni.

Joel Edgerton in The Stranger
Joel Edgerton in The Stranger © Courtesy Of Netflix

La famiglia di Daniel Morcombe non approva il film

I principali oppositori alla produzione e all’uscita del film sono stati però proprio i genitori dello stesso Daniel Morcombe. In un’intervista (via 7News), hanno definito The Strangermoralmente corrotto e crudele”. Diversi anni fa, il padre di Daniel, Bruce Morcombe, aveva dichiarato di essere stato avvicinato da registi che gli avevano chiesto il permesso di girare un film sulla morte del figlio. Tuttavia, Bruce e sua moglie hanno rifiutato l’offerta perché avrebbe infangato l’eredità del figlio e avrebbe tratto profitto dalla sua morte.

Inoltre, la famiglia di Morcombe ha contestato la commercializzazione del film. Hanno chiesto che Transmission Films e Netflix smettessero di usare il nome del figlio per promuovere il film. Tuttavia, nonostante le obiezioni della famiglia, il film è stato comunque distribuito, il che ha fatto arrabbiare ulteriormente la famiglia, che ha poi rilasciato una dichiarazione, affermando: “Che atto meschino! Non andrò a vedere questo film. Non consiglierò a nessuno di andarci. Il film non è sostenuto o approvato in alcun modo dalla famiglia Morcombe.

Come The Stranger ha cercato di evitare le polemiche

Nonostante le polemiche associate al film, The Stranger ha cercato di mitigarle durante la produzione. Innanzitutto, i nomi delle persone coinvolte nel caso reale sono stati – come già detto – modificati per il film. Ad esempio, il nome di Daniel Morcombe è stato cambiato in James Liston. Inoltre, il film non mostra mai il volto della vittima né il rapimento e l’omicidio realmente avvenuti. Anche la famiglia di Daniel Morcombe è completamente esclusa dal film e non viene nemmeno menzionata di sfuggita.

Il regista Thomas Wright ha successivamente dichiarato (via Variety) che la scelta di concentrare The Stranger sull’assassino invece che sulla vittima è stata fatta per dare al film una “chiara prospettiva morale”. Successivamente all’infiammarsi della polemica, gli autori del film hanno aggiunto: “Quando il film era in fase di sviluppo, i produttori hanno contattato la famiglia per metterla al corrente del film. La famiglia ha rifiutato di essere coinvolta. È una decisione che continuiamo a rispettare”.

Ticket to Paradise: le location dove è stato girato il film

Ticket to Paradise: le location dove è stato girato il film

Con il film del 2022 Ticket to Paradise (qui la recensione), gli attori George Clooney e Julia Roberts tornano a recitare insieme per la quarta volta dopo Ocean’s Eleven (2001), Ocean’s Twelve (2004) e Money Monster – L’altra faccia del denaro (2016). Stavolta non ci sono però di mezzo elaborate rapine o drammatici eventi d’attualità di mezzo, bensì una “semplice” vicenda d’amore. Per la Roberts si tratta dunque anche di un ritorno al genere della commedia romanticha che tanto la rese celebre negli anni Novanta con titoli come Pretty Woman, Notting Hill, Il matrimonio del mio migliore amico e Se scappi ti sposo.

A dirigere Ticket to Paradise vi è Ol Parker, già regista di film simili come Marigold Hotel (2011) e Mamma Mia! Ci risiamo (2018), che insieme a Daniel Pipski scrive una sceneggiatura ricca di tutti quegli elementi più apprezzati per questo genere di film. Abbondano dunque le incomprensioni, gli equivoci e le gag che si scaturiscono da queste situazioni. Ma naturalmente anche tanto amore, sentimenti e occasioni per riscoprirsi. Il tutto, naturalmente, con location estremamente affascinanti sullo sfondo ad incorniciare così nel migliore dei modi il racconto.

Per gli appassionati di questo genere, dunque, si tratta di un film da non perdere e da riscoprire ora grazie al suo passaggio televisivo. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Ticket to Paradise. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e, in particolare, alle location dove si sono svolte le riprese. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Ticket to Paradise trama
George Clooney e Julia Roberts in Ticket to Paradise. Foto di Universal Pictures – © 2022 Universal Studios. All Rights Reserved.

La trama e il cast di Ticket to Paradise

Il film racconta la storia di una coppia divorziata, David e Georgia, che ha intenzione di mandare all’aria in tutti i modi l’imminente matrimonio della figlia, impedendole di commettere lo stesso errore che fecero loro sposandosi venticinque anni prima. I due, dunque, partono per Bali, dove vive e lavora il futuro sposo per cercare di sabotare il matrimonio. Qui, cercheranno di mettere in atto ogni strategia possibile per impedire che avvenga l’irreparabile, ma mentre si impegneranno in tale missione, i due inizieranno inaspettatamente a riscoprire il sentimento che li ha uniti.

Ad interpretare David e Georgia Cotton, come già anticipato, vi sono George Clooney e Julia Roberts. Accanto a loro, nel ruolo della figlia Lily prossima al matrimonio, vi è l’attrice Kaitlyn Dever, interprete tra le più richieste del momento vista in La rivincita delle sfigate, Nessuno ti salverà e prossimamente tra le protagoniste della seconda stagione di The Last of Us nel ruolo di Abby Anderson. Nel ruolo del futuro sposo Gede vi è invece l’attore indonesiano Maxime Bouttier, qui al suo debutto in un film hollywoodiano. Billie Lourd è l’amica di Lily, Wren Butler, mentre Lucas Bravo è Paul, nuovo compagno di Georgia.

Le location dove è è stato girato il film

In questa commedia romantica, dunque, le vicende dei protagonisti si svolgono a Bali. Nella realtà, però, le riprese si sono svolte da tutt’altra parte, ovvero nello stato nord-orientale australiano del Queensland, noto per le sue spiagge, le isole, la foresta pluviale e la vicinanza alla Grande Barriera Corallina. Per Ticket to Paradise, numerose location nelle isole Whitsunday, a Brisbane e in altre zone del Queensland fungono dunque da pittoresche ambientazioni per le vicende romantico-comiche del film.

Quando i protagonisti arrivano in barca alla loro destinazione tropicale nel film, ad esempio, si trovano nell’appartata Katie’s Cove, sulla punta settentrionale dell’isola di Haslewood, nelle Whitsundays, catena di 74 isole disseminate nella Grande Barriera Corallina. Hamilton Island, un’altra delle Whitsundays, compare più volte nel film, come sfondo di un corteo nuziale e di una partita di calcio improvvisata sulla Catseye Beach, oltre che in scene girate tra le lussureggianti vedute dell’isola nei terreni del Qualia, uno dei resort più lussuosi di tutta l’Australia.

Ticket to Paradise location film
George Clooney, Julia Roberts, Kaitlyn Dever, Maxime Bouttier in Ticket to Paradise. © Armin Shokri

Le acque del Palm Bay Resort di Long Island ospitano invece alcune delle sue colture di alghe di cui l’aspirante sposo del film è un coltivatore. L’incontro tra Clooney e un delfino avviene invece nella Lucinda Bay, a sud del Tangalooma Island Resort, dove è possibile avvistare i tursiopi e assistere al loro pasto notturno. Il resort si trova a Moreton Island, che offre anche uno spettacolare tramonto nuziale sullo schermo.

Infine, la foresta pluviale del Tamborine National Park, situato nell’entroterra della Gold Coast a circa 30 miglia a sud di Brisbane, si sostituisce alla giungla di Ubud, nell’altopiano di Bali. Il cast e la troupe si sono installati in un luogo non lontano dal sentiero di eucalipti che porta alle fotogeniche Curtis Falls. Le altre attrattive dell’area includono vigneti, gallerie d’arte e avventure impervie sulla montagna omonima del parco.

Il trailer di Ticket to Paradise e dove vederlo in streaming

È possibile fruire di Ticket to Paradise grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple iTune, Prime Video e Tim Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto di martedì 29 ottobre alle ore 21:20 su Canale 5.

Stolen: tutto quello che c’è da sapere sul film con Nicolas Cage

Stolen: tutto quello che c’è da sapere sul film con Nicolas Cage

Negli ultimi anni l’attore Nicolas Cage ha partecipato ad alcuni film che gli hanno permesso di guadagnare nuova popolarità dopo un periodo ricco di opere poco riuscite. Titoli come USS Indianapolis, 211 – Rapina in corso e 2030 – Fuga per il futuro hanno infatti rappresentato il fondo della carriera del premio Oscar. Oltre a questi, un altro film molto poco apprezzato ma imperdibile per i fan di questo tipo a cui l’attore ha partecipato è Stolen, diretto nel 2012 da Simon West, regista con una lunga esperienza nel dirigere film d’azione e noto per il suo stile visivo accattivante e per la sua abilità nel gestire sequenze d’azione impegnative.

West è infatti noto per titoli come I mercenari 2, Lara Croft: Tomb Raider e, soprattutto, Con Air, dove ha diretto proprio Cage. Questo loro nuovo lungometraggio insieme, similmente a quel titolo del 1997, è caratterizzato da momenti di forte tensione e azione, con l’attore impegnato ad offrire un’altra prova d’attore capace di passare dalla leggerezza al dramma fino all’action più sfrenato. Il film è infatti stato elogiato per alcune sequenze d’azione ben coreografate e per la suspense crescente che si costruisce durante la trama. Tuttavia, ha anche ricevuto alcune critiche per i suoi risvolti prevedibili e convenzionali, passando in generale piuttosto in sordina al momento della sua distribuzione.

Nel complesso, però, Stolen può essere apprezzato dagli amanti del genere d’azione e thriller e specialmente da coloro che sono fan dell’energia espressiva che Nicolas Cage garantisce sempre con i suoi ruoli d’azione. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Nicolas Cage e Malin Akerman in Stolen
Nicolas Cage e Malin Akerman in Stolen © 2012 – Millennium Films

La trama di Stolen

Protagonista del film è Will Montgomery, ladro tra i più esperti ma rimasto vittima di un tradimento durante una rapina in banca. Dopo otto anni di prigione, Will, appena uscito dal carcere, è ora deciso a cambiare vita una volta per tutte. Il suo unico desiderio è quello di riallacciare i rapporti con la figlia Alison. I suoi ex compari, così come un gruppo di agenti della FBI, sono però convinti che l’uomo abbia nascosto da qualche parte i 10 milioni del bottino della rapina, prima di farsi arrestare. Per recuperare i soldi, il suo ex complice Vincent rapisce Alison.

Will ha dunque solo 12 ore per trovare la somma se vuole rivedere sua figlia viva. Ma egli non dispone di quella cifra e l’unica possibilità di salvare la ragazza è allora quello di mettere in atto un nuovo ultimo colpo, il più audace della sua carriera, grazie al quale recuperare la somma richiesta da Vincent. Per riuscirci, però, Will dovrà affidarsi all’aiuto di Riley Simms, ladra tanto seducente quanto furba, con la quale aveva già collaborato in passato e della quale non è certo di potersi davvero fidare. La mancanza di tempo e di alternative, tuttavia, costringeranno Will a servirsi di ciò che ha a disposizione.

Stolen Samy Gayle Josh Lucas
Josh Lucas e Samy Gayle in Stolen © 2012 – Millennium Films

Il cast di attori

Come anticipato, il protagonista del film, Will Montgomery, è interpretato da Nicolas Cage, anche se inizialmente per tale ruolo si era pensato agli attori Jason Statham e Clive Owen. Nei panni di sua figlia Alison vi è invece l’attrice Samy Gayle, mentre Malin Åkerman, nota per aver interpretato Spettro di Seta in Watchmen e Lara Axelrod in Billions, è qui la ladra Riley Simms. Nel film, tra lei e Cage vi è anche una breve scena recitata in svedese, linqua madre dell’attrice. Completano il cast Danny Huston nel ruolo di Tim Harland, Mark Valley in quello dell’agente Fletcher e Josh Lucas nei panni dell’antagonista, Vincent Kinsey.

Il finale del film

Nel finale del film, mentre tenta di liberare Alison, Will viene attaccato da Vincent, riuscendo però ad impalarlo con un piede di porco che usa poi per liberare Alison dal bagagliaio. Harland arriva a quel punto in elicottero e assicura ad Alison che suo padre starà bene, convinto della colpevolezza di Vincent. Più tardi, Will, Riley e Alison si godono un barbecue pomeridiano, osservati però a distanza da Harland perché manca ancora parte dell’oro della banca. Will trova un pezzo di oro fuso nel furgone di Riley – la somma mancante – e insieme a Riley discute se tenerlo o buttarlo via. Dopo aver esitato, Will sembra gettare l’oro nel bayou. Harland smette di controllarlo. All’insaputa di Harland, Will ha gettato via un’esca, lasciando la pepita sul tavolo.

Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire di Stolen grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Tim Vision e Netflix. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 29 ottobre alle ore 21:20 sul canale Italia 1.

Al via il Lucca Comics & Games 2024

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Al via il Lucca Comics & Games 2024

Comincia domani, mercoledì 30 ottobre, Lucca Comics & Games 2024, l’attesissimo terzo atto dell’opera lirica immaginaria attraverso cui, con la complicità dell’arte del Sensei Yoshitaka Amano, è stato raccontato il Festival di quest’anno, che prende ispirazione dall’universo pucciniano e dal tema Butterfly Effect. Dopo l’Ouverture di giugno e il Crescendo di settembre, si approda in pieno autunno al “Fantastico”, tempo conclusivo e apice spettacolare che vedrà ancora una volta Lucca al centro di un universo di fantasia e immaginazione, incontri a lungo attesi e sogni che prendono vita, in un’esplosione sinfonica che lascerà a bocca aperta.

La lunga attesa sarà finalmente ripagata da cinque, intensissime giornate con protagonisti fumetti, manga, giochi, videogiochi, cinema, serie TV, animazione, anime, cosplay, narrativa, fantasy, musica e grande spettacolo sia per chi sarà a Lucca che per quanti seguiranno il festival da casa, attraverso le numerose attività dei Campfire, le dirette Twitch, i podcast e le trasmissioni televisive e radiofoniche.

Un viaggio nell’arte che sarà circondato da una costellazione di grandi mostre a ingresso gratuito. Fa da apripista Gateway to Adventure: 50 Years of D&D Art, esposizione senza precedenti inaugurata lo scorso 26 ottobre alla Chiesa dei Servi e organizzata da Lucca Comics & Games per celebrare il 50° anniversario di Dungeons & Dragons, nel segno del quale il 30 ottobre, ore 10:00, il sotterraneo del baluardo San Paolino verrà intitolato a Gary Gygax e Dave Arneson, creatori di D&D.

L’altro grande protagonista di quest’anno, Yoshitaka Amano, prima di approdare alla Fabbrica del Vapore di Milano dal 13 novembre 2024 al 1 marzo 2025 con la mostra Amano Corpus Animae, avrà a Palazzo Ducale un’esposizione a ingresso libero dedicata al periodo giovanile della sua produzione: Yoshitaka Amano: Press Animae To Play. Nella stessa location, altre sei mostre, tutte aperte al pubblico gratuitamente: Carmine di Giandomenico: Contrappunti; Jubilé Hurlant; Kalimatuna – Le nostre parole di libertà: Takoua Ben Mohamed, Zainab Fasiki, Deena Mohamed; Kazu Kibuishi: architetto di mondi fantastici; Francesca Ghermandi: Il Pianeta Intergalattico. Fumetti, Disegni e Oggetti; Lucca Project Contest: 20 anni di sogni diventati realtà.

A fare da guida attraverso i dedali del vastissimo programma 2024, l’App ufficiale di Lucca Comics & Games, LuccaCG24 Assistant, ricca di nuove funzionalità, aggiornata in tempo reale e disponibile per dispositivi Android e Apple. E per chi avesse necessità di un riferimento in loco, ci si potrà rivolgere ai seiwelcome desk (punti di riferimento anche per il ritiro dei braccialetti), ubicati in corrispondenza delle biglietterie della manifestazione: baluardo San Regolo, baluardo Santa Croce, Piazzale Ricasoli (stazione), traversa II di via delle tagliate II (palazzetto), via Vincenzo Consani, Polo Fiere, aperti da mercoledì 30 ottobre a domenica 3 novembre, dalle ore 7:00 alle ore 18:30.

LA CERIMONIA DI APERTURA e IL CONCERTO A DUE PER PUCCINI

Il Terzo atto di LC&G 2024, “Fantastico”, sarà ufficialmente inaugurato dalla Cerimonia di Apertura di Lucca Comics & Games 2024, ore 11:00, Teatro del Giglio, durante la quale sarà svelato, alla presenza del suo autore, il Maestro Yoshitaka Amano, il terzo poster della trilogia dedicata a Giacomo Puccini. Dopo Tosca e Madama Butterfly, l’ultimo omaggio sarà a Turandot.

Alle ore 21:00, sempre al Teatro del Giglio, si terrà il Concerto a due per Puccini con Alessio Boni eAlessandro Quarta per la regia di Francesco Niccolini, una bio-pièce inedita sul leggendario compositore lucchese, prodotta dal Teatro del Giglio in collaborazione con Lucca Comics & Games, che restituirà un ritratto complesso dell’uomo e dell’artista attraverso l’interpretazione del grande attore Alessio Boni, insieme alle suggestive immagini del Maestro Yoshitaka Amano. Accanto ad Alessio Boni si esibirà Alessandro Quarta, virtuoso compositore e violinista. Il tutto curato dalla raffinata penna del drammaturgo toscano Francesco Niccolini. Una serata che mira ad avvicinare una figura come quella di Giacomo Puccini non solo alla platea del teatro ma soprattutto alla vasta community di LC&G. È possibile acquistare i biglietti sia in biglietteria che sui siti di TicketOne e Boxol.

AREA COMICS del Lucca Comics & Games 2024

Un vero e proprio viaggio intorno al mondo per scoprire il meglio del mondo del fumetto mondiale. La Nona Arte, rappresentata a LC&G2024 da 82 editori che portano a Lucca l’arte di autori e autrici provenienti da quattro continenti, si ingrandisce sia nella proposta, sempre più attenta a intercettare trasversalmente tutti i pubblici e le sensibilità, che nello spazio fisico: il padiglione Napoleone torna a includere l’intera piazza in un’enorme tensostruttura a campata unica. Quest’anno si amplia anche la proposta di editori stranier ospitata nel cuore del centro storicoi: in occasione dei 50 anni, dalla Francia arrivano Les Humanoides Associés, insieme al fondatore Jean-Pierre Dionnet; dagli Stati Uniti arriveranno anche Fantagraphics Books e Gary Grohl mentre dal Taiwan Dala Publishing. Ma l’area comics si amplia ulteriormente abbracciando le piazze e i baluardi delle mura cittadine con i padiglioni monografici delle case editrici e arriva fino al padiglione San Martino. Torna lo spazio più amato dai collezionisti e da chi cerca tavole originali, la Golden Alley nella rinnovata area di Piazza San Romano, mentre chi vuole scoprire le novità legate al fumetto underground e alle autoproduzioni deve assolutamente (ri)scoprire la Self Area presso la Biblioteca civica Agorà (queste ultime a ingresso libero e gratuito).

Ecco alcuni tra gli imperdibili appuntamenti di domani:

Alle ore 11:30, Sala Tobino, Francesco Barilli e Guido Ostanel dialogheranno con l’onorevole Valdo Spini che ha portato la storia di Matteotti tra gli studenti dei licei toscani nel corso dell’incontro I 100 anni dell’omicidio Matteotti; alle 12:00, Auditorium San Francesco, Dario Moccia, Enrico Ferraresi e Panini presentano Disney Anthology Trading Card Collection, set di carte collezionabili Panini che rende omaggio all’immenso patrimonio artistico della più antica casa di animazione al mondo. La mattinata si concluderà alle 13:00 con il Maxi Showcase di Giuseppe Camuncoli & Carmine Di Giandomenico(Auditorium San Romano).

Sempre nel segno di Panini, alle ore 14:00, Teatro del Giglio, si festeggiano I primi 30 anni di Panini Comics; Marco Rizzo, assieme a tanti ospiti (Giuseppe Camuncoli, Gabriele Dell’Otto, Leo Ortolani, Cristina Scabbia, Andrea Bellusci e molti altri ancora), conduce un incontro che ripercorre la storia della celebre casa editrice, che prese vita nel 1994 proprio al Palazzetto dello Sport di Lucca. Alle 14:30, Auditorium del Suffragio, Marco Ferrara (in arte Seoul Mafia), icona di YouTube Italia con oltre 600 mila follower, presenta assieme a Chiara Cecilia Santamaria (machedavvero) I diari della pannocchia(Edizioni BD & J-POP Manga), il fumetto sul suo primo anno in Corea, disegnato da Andrea Pacini. Alla stessa ora, la Sala Tobino ospita Radiant Raddoppia: showcase con Tony Valente e Naokurenmentre l’Auditorium San Romano accoglierà l’incontro di Craig Thompson. Si prosegue alle 15:30 con Max Forever, incontro con Max Pezzali e Roberto Recchioni moderato da Andrea Rock (Auditorium San Francesco). In contemporanea, nella Chiesetta dell’Agorà, il panel Attilio Micheluzzi. Un Maestro dell’Avventura, con Agnese e Giustina Micheluzzi, Giovanni Nahmias e Pierluca Impronta, nato dalla mostra che si tiene a Palazzo Guinigi e che approfondirà l’opera di uno dei massimi interpreti del fumetto italiano.

Dall’Italia si vola in un ideale viaggio che collega Francia e Giappone: alle ore 16:00, Chiesa di San Giovanni, Go Nagai e Goldrake: Architetti di un Ponte tra Giappone e Italia, viaggio alla scoperta del legame culturale tra Giappone e Italia attraverso gli occhi di Brice Cossu, Alexis Sentenac e Xavier Dorison, il team creativo dietro al nuovo capitolo della leggendaria saga di Goldrake. Gli appassionati di manga potranno scoprire l’annuncio Star Comics International  che sarà svelato sempre alle 16:00 in Auditorium San Girolamo. Alla stessa ora, in Sala Tobino sarà possibile incontrare Francesca Ghermandiche racconterà la sua mostra nell’incontro Il Pianeta Intergalattico. Fumetti, Disegni e Oggetti mentre in Auditorium San Romano Kazu Kibuishi sarà protagonista di un talk sulla speciale mostra a lui dedicata: Kazu Kibuishi: Architetto di mondi fantastici.

Gli eventi continuano anche nel tardo pomeriggio: alle 17:30 si festeggiano i primi 20 anni del Lucca Project Contest, tra passato e presente (Auditorium San Girolamo). Alle 18:00 l’Auditorium San Girolamo ospiterà il reading-spettacolo Tutte le nostre favole, per immergersi nelle nuove graphic novel di Fumettibrutti (Tutte le mie cose belle sono rifatte) e Francesco Cattani (Favola).

AREA MOVIE del Lucca Comics & Games 2024

Debutta anche il programma di Area Movie, a cura di QMI, che per il primo giorno propone una serie di appuntamenti dal mondo del cinema e della serialità per tutti i gusti. Si parte alle ore 16.00 al Cinema Centrale con il primo appuntamento targato Toei e la proiezione di Digimon Adventure: Bokura No War Game alla presenza della produttrice Yu Kaminoki. Attesissimi anche gli ultimi due episodi di Agatha all along, miniserie televisiva statunitense spin-off di WandaVision ideata da Jac Schaeffer e basata sul personaggio di Agatha Harkness di Marvel Comics (ore 18.00, Cinema Astra).

Prende il via anche il nuovo appuntamento targato QMI con LE NOTTI HORROR DI LUCCA COMICS & GAMES. Nella giornata di apertura, due i film in programma: The Substance di Coralie Fargeat (ore 19.00, Cinema Centrale), un film potente che riflette sull’ossessione per la bellezza in sala con I Wonder Pictures, introdotto da Dario Moccia e Andrea Romeo; Longlegs di Oz Perkins (ore 20.00, Cinema Astra), introdotto da Roberto De Feo e seguito da un incontro con Gabriele Mainetti, uno degli horror più attesi dell’anno con un’incredibile caccia al serial killer, nei cinema italiani dal 31 ottobre per Be Water.

AREA VIDEOGAMES al Lucca Comics & Games 2024

Videogioco protagonista a Lucca Comics & Games, ecco le principali novità di quest’anno e gli appuntamenti del 30 ottobre!

Bethesda avrà una presenza diffusa, lungo le vie della città; nel Videogame District un’enorme statua del DOOM Slayer alta oltre 5 metri accoglierà i visitatori in tutta la sua imponenza per celebrare il lancio dell’attesissimo nuovo capitolo della saga, DOOM: The Dark Ages.

Preparatevi a partecipare a un’esclusiva presentazione del gameplay di Monster Hunter Wilds in cui Jonno Stanton, Senior Community Manager e Brand Ambassador del gioco, condividerà con i cacciatori italiani uno sguardo approfondito sul titolo di prossima uscita.

Bandai Namco e BANDAI SPIRITS saranno presenti presso la Palestra Ducale Maria Luisa, con oltre 400 mq dedicati all’intrattenimento. Bandai Namco porterà per la prima volta in Italia e in anteprima Little Nightmares III. L’altra grande area sarà dedicata a DRAGON BALL: Sparking! ZERO, che segna il ritorno della seria Budokai Tenkaichi dopo oltre 15 anni. Non mancheranno le aree Banpresto, Gunpla, Ichiban Kuji, Gashapon e gli store ufficiali dell’azienda.

Presso la storica Casa del Boia, sulle mura di Lucca, Samsung presenterà un’area gaming innovativa e coinvolgente, pensata per offrire ai visitatori un’esperienza senza precedenti. Tornei, sfide a tema e meet & greet con i talent faranno parte dell’esclusivo programma di attività speciali ideato per offrire contenuti unici grazie anche alla collaborazione di partner leader del settore gaming come Call of Duty e Logitech. All’interno della Casa del Boia, i visitatori potranno provare in anteprima uno dei titoli più attesi dell’anno: Call of Duty: Black Ops 6, edito da Activision. La cinematografica campagna single player, l’esperienza multiplayer all’avanguardia e il ritorno dell’epica modalità zombie saranno disponibili in uno spazio interamente dedicato all’universo Call of Duty. Ad Halloween Samsung offrirà un’esperienza esclusiva e adrenalinica all’insegna di Call of Duty: una sessione speciale in modalità zombie con il noto streamer Xiuder.

Gioco dell’anno agli ultimi The Game Awards, osannato da entusiastiche recensioni a livello globale e in grado di superare 10 milioni di copie vendute in meno di un anno, Baldur’s Gate III di Larian Studios ha ridefinito i canoni del gioco di ruolo moderno. A Lucca le menti creative di Jason Latino, cinematic director, e Joachim Vleminckx, art director, ospiti del festival. Diversi i panel e le attività in programma.

Lucca Comics & Games celebrerà TETRIS al compimento dei primi 40 anni, uno dei videogiochi più iconici e amati di tutti i tempi, con centinaia di milioni di copie vendute su oltre 50 piattaforme. A Lucca saranno presenti Alexey L. Pajitnov, creatore di Tetris, e Henk B. Rogers, co-fondatore della The Tetris Company, che racconteranno la storia del gioco, del suo impatto nella cultura pop e condivideranno con i partecipanti di Lucca Comics & Games i propri pensieri sulla direzione che il brand sta prendendo.

Grande esordio a Lucca Comics & Games per il primo Nintendo Pop-Up Store italiano, uno spazio unico dove trovare gadget e accessori provenienti dai mondi più famosi di Nintendo, da The Legend of Zelda a Super Mario. Saranno ben due quindi i padiglioni dedicati al colosso dell’intrattenimento interattivo, in mappa come da tradizione in Piazza Bernardini. Sotto i riflettori le più recenti esclusive di Nintendo Switch, come Luigi’s Mansion 2: HD, The Legend of Zelda: Echoes of Wisdom e Super Mario Party Jamboree, ma anche i grandi classici della console ibrida e le tante uscite che hanno reso il 2024 un anno davvero speciale per la grande N. Non mancheranno anche tanti appuntamenti che estenderanno il divertimento con Nintendo per tutta Lucca: dal treno dedicato a The Legend of Zelda: Tears of The Kingdom che stazionerà presso la Stazione di Lucca il 30 ottobre dalle ore 10:00 alle ore 14:00 all’area esclusiva dedicata a Pikmin con tante attività a tema, allestita presso il Giardino degli Osservanti.

MediaWorld torna a Lucca Comics & Games per il terzo anno consecutivo con il suo iconico Gaming Village in piazza della Caserma: uno spazio di oltre 600 mq, dedicato agli appassionati di videogiochi, tecnologia e innovazione. L’edizione 2024 promette di stupire, grazie anche a una nuova veste grafica realizzata, ancora una volta, dall’artista di fama internazionale Giovanni Timpano, che interpreterà il tema scelto per quest’anno dal Festival: “The Butterfly Effect” in chiave tech. Questo tema evoca il concetto di come piccole azioni possano avere enormi ripercussioni, un’idea che ben si sposa con l’innovazione tecnologica di MediaWorld, in continua evoluzione e sempre capace di sorprendere.I visitatori potranno ammirare la Maserati MC20 a guida autonoma all’ingresso del padiglione, partecipare ai panel, talk e giochi proposti nei cinque giorni.

Euronics Italia S.p.A., leader nella distribuzione di elettrodomestici ed elettronica, lancia il progetto Engagement 2024: iniziativa che si configura come una piattaforma di comunicazione omnicanale con eventi, attivazioni sulle principali piattaforme social, iniziative promozionali in store, e che rafforza la presenza di Euronics, già consolidata nel 2023, nel mondo dell’intrattenimento e del gaming. Euronics è sponsor ufficiale del Circuito Tormenta 2024, la più importante competizione amatoriale realizzata nel nostro territorio e aperta a giocatori di qualsiasi livello che ambiscono a diventare i futuri proplayer, nei tre giochi di Riot Games: “League of Legends”, “Valorant” e “League of Legends Wild Rift”.

Con Euronics saranno presenti anche Acer Predator e Lenovo Legion con i loro ultimi device, Trust e Logitech che metteranno a disposizione le loro periferiche, De’Longhi che offrirà caffè con macchine Rivelia, nutribullet con i suoi frullati, LG che mostrerà i suoi schermi di ultima generazione, Xiaomi con i più recenti e innovativi smartphone ed Epson con le sue stampanti: una galassia di top player dell’industria Tech che hanno deciso di seguire con entusiasmo la visione di un’esperienza dedicata ad un pubblico sempre più vasto.

La FIGC (Federazione Italiana Giuoco Calcio) sarà presente a Lucca Comics & Games 2024 con un’area dedicata al mondo del calcio virtuale, dove appassionati e curiosi potranno sfidarsi in tornei giornalieri sui più famosi videogiochi calcistici. La presenza della Federazione a Lucca rappresenta la tappa conclusiva di un percorso competitivo ed emozionante, che ha preso il via con un torneo itinerante strutturato in tre tappe denominato “eNazionale Community Kickoff”, ognuna delle quali ha visto giocatori di qualsiasi livello competere per premi esclusivi. Un’occasione imperdibile per vivere il calcio, reale e virtuale, in un evento che unisce sport, intrattenimento e community.

Nasce a Lucca Comics & Games il Videogames Indie Vault, un intero padiglione dedicato allo sviluppo di videogiochi italiani indipendenti. Da tempo l’industria videoludica nostrana si è evoluta a livello internazionale e la produzione di videogiochi italiani non ha nulla da invidiare a quella degli altri paesi. Molte aziende, tra cui Trinity Team (autori del videogioco ufficiale di Bud Spencer “Slaps & Beans”) e Operaludica (autori del videogioco di Dragonero in collaborazione con Sergio Bonelli Editore) saranno presenti con i loro titoli e con novità che saranno annunciate proprio durante la manifestazione.

Power Up Publishing, nuova realtà di produzione e pubblicazione, sarà presente con il proprio stand e i tanti videogiochi in lavorazione (molti dei quali non annunciati e giocabili in anteprima a Lucca C&G), organizzando anche la presenza degli sviluppatori più piccoli che avranno la possibilità di esporre gratuitamente le loro produzioni. Sarà possibile provare tutti i videogiochi e confrontarsi direttamente con gli sviluppatori. Ivan Venturi, figura storica del Game Development italiano, condurrà ogni pomeriggio lo spazio dei talk indie-videogame nella Cappella Guinigi.

AREA GAMES del Lucca Comics & Games

Tante anteprime, annunci e moltissimi tavoli su cui giocare per un’area games ancora più grande ed attrezzata. Un vero paradiso per ogni appassionato di giochi da tavolo, di ruolo e di carte collezionabili.

A Lucca Comics & Games si celebreranno i 50 anni di Dungeon & Dragons, l’incontro tra la fantasia di David Lance “Dave” Arneson e il pensiero sistematico di Gary Gygax, che ha portato alla pubblicazione di Dungeons & Dragons nel gennaio del 1974, un gioco che ha segnato il mondo del Games così nel profondo.

Guest of Honor nel 2007 di Lucca Games, torna a incontrare il pubblico della manifestazione Troy Denning, uno degli scrittori di D&D più prolifici e famosi, nonché l’autore che ha dato vita e consistenza all’ambientazione “Dark Sun” per AD&D. Tra gli altri ospiti del festival legati a D&D Jeremy Crawford, lead rules designer di Dungeons & Dragons e lead designer del nuovo 2024 Player’s Handbook, e l’eccezionale artista Katerina Ladon.

TRADING CARD GAMES: DAL COLLEZIONISMO AI TORNEI – Anche quest’anno, grande spazio ai giochi di carte collezionabili. Il Padiglione Carducci si farà meta, infatti, di giocatori pronti a sfidarsi all’ultima strategia nei tornei che animeranno i tavoli da gioco di Lucca Games.

Dopo i grandi festeggiamenti del 2023 per i 30 anni di Magic: the Gathering, torna nel Padiglione sotto le Mura la Magic Alley che ospiterà ben 10 artisti di fama internazionale: Richard Kane Ferguson, Mila Pesic, Martina Fackova, Marta Nael, Karl Kopinski, Justine Jones, Jesper Ejsing, Jeff Laubenstein, Gaboleps e Igor Kieryluk. Le occasioni per incontrare gli artisti di Magic non mancheranno. Infatti, alcuni degli stessi saranno anche protagonisti allo stand del TCC della Wizards of the Coast, insieme ad alcuni dei più amati content creator del gioco, da Il Delmo e Zoltar a Caffeine Lily.

Disney Lorcana TCG, invece, sarà protagonista all’interno dell’enorme stand di Ravensburger Italia, dove sarà possibile ammirare un Illuminarium a grandezza naturale e provare il gioco.

IL NUOVO PADIGLIONE CARDUCCI E IL GROG LIVE SHOW – Posizionato sotto le Mura, il Padiglione Carducci si presenterà al pubblico di Lucca Comics & Games con un design rinnovato, mantenendo sempre il suo ruolo di cuore pulsante di Lucca Games. E anche quest’anno, posizionato al centro del padiglione, accanto alla segreteria e alle spalle dell’iconica Area Performance del festival, torna il Grog Live Show. Un programma di eventi e un ricco parterre di conduttori si alterneranno sul palco del Games per presentare nuove uscite, intervistare i personaggi più iconici e più pop del mondo del gioco e dare spazio alle nuove voci del settore.

UNA NUOVA AREA DI GIOCO ORGANIZZATO: NASCE IL LUCCA GAMES CAFÈ – A rinnovarsi non è solo l’area della mostra mercato all’interno del Padiglione Carducci, ma anche lo spazio circostante. Accanto alla sala Ingellis, infatti, troverà luogo la nuova area dedicata al gioco organizzato, dai tavoli demo alla torneistica: il Lucca Games Cafè. La nuova struttura è stata pensata appositamente per i giocatori e ospiterà oltre 70 tavoli di gioco, che quindi non si troveranno più dentro il padiglione, permettendo ai giocatori migliori interazioni e un’acustica migliorata.

Novità di quest’anno allo stand Legacy, Legacy Collectibles è la galleria d’arte che celebra la passione per l’arte fantasy e i “collectibles”, un’area espositiva dedicata nel prestigioso Padiglione Carducci. Durante i cinque giorni della kermesse lucchese, gli appassionati avranno l’opportunità di incontrare quattro illustratori di fama internazionale, protagonisti indiscussi nel mondo dei giochi e dell’illustrazione fantasy: Gaboleps, Igor Kieryluk, Jesper Ejsing e Karl Kopinski.

Il Gruppo LEGO partecipa per la quarta volta a Lucca Comics & Games, quest’anno inaugurando il primo pop-up LEGO® Certified Store in partnership con Percassi. Il negozio si troverà in Piazza San Romano e avrà una dimensione di 90 mq con a disposizione un assortimento completo, incluse le novità, i set LEGO dedicati al mondo gaming e le esclusive dei LEGO Certified Store.

Allo stand Hasbro Games e Avalon Hill il pubblico di Lucca Comics & Games potrà provare con mano i migliori giochi da tavolo della casa editrice, in compagnia di tutta un serie di talent e content creator. Andrea Rossi “MasterofMasters” e Dr. Morgan e i D20 Nation faranno giocare gli interventi al sempre apprezzatissimo Hero Quest e all’ultima novità uscita in casa Avalon Hill: la 5a edizione del celeberrimo gioco da tavolo fantasy Talisman.

AREA FANTASY al Lucca Comics & Games 2024

Sarà l’Auditorium Fondazione Banca del Monte di Lucca il cuore degli incontri dell’area fantasy, ricco di appuntamenti. Dopo il successo dei primi libri, Cornelia Funke presenta Vendetta d’inchiostro, il quarto volume che si aggiunge alla trilogia del Mondo d’inchiostro, considerata ormai un classico del fantasy (ore 14:15). Nel pomeriggio la maestra dell’horror Paola Barbato racconta Horror Game il suo nuovo libro ad alto tasso di brivido (ore 15:30). Per chiudere in bellezza gli appuntamenti della giornata, Paolo Barbieri presenta la sua Odissea (ore 18:00).

AREA COSPLAY del Lucca Comics & Games 2024

Oltre 80 eventi in 5 giorni di festival tra raduni, parate, flash mob, quiz, teatro di strada, street band e molto altro ancora! Il Community Village e il Lucca Cosplay Garden tornano a essere per cinque giorni la casa di tantissimi cosplayer provenienti da ogni parte d’Italia e del mondo. Decine di espositori, tra cui diverse associazioni italiane quali Harry Potter Revelio, Avengers Infinity, Terra di Mezzo Cosplayers, GOT Winds of Winter, Steampunk e Star Wars Florence Knights, daranno vita a spettacoli e live show, con tante parate che sfileranno per le vie del centro storico. Al di fuori del giardino degli osservanti si animeranno anche altre zone come Via Bacchettoni, gli spalti delle mura urbane e la sortita del Baluardo San Salvatore grazie alla presenza di alcune delle più importanti realtà del settore: 501° Italica Garrison, Rebel Legion, Umbrella Italian Division e Gotham Shadows.

Il 30 ottobre si parte con il primo workshop della terza edizione di Lucca Cosplay Academy, la scuola per diventare Cosplayer professionisti imparando i trucchi del mestiere grazie alle lezioni tenute da professori d’eccezione come Gaia Giselle, rinomata cosplayer italiana che produce tutti i suoi costumi rigorosamente in maniera artigianale. Ogni mattina dalle ore 10:00 fino alle 12:30 presso la Cappella Guinigi del complesso San Francesco, si potrà accedere liberamente per seguire il modulo preferito, fare domande ai docenti, vedere esempi pratici di costruzione dei costumi e confrontarsi con tanti appassionati che vogliono imparare divertendosi.

Da non perdere la mostra They Don’t Look Like Me, nata dal progetto del fotografo Niccolò Rastrelli che indaga il fenomeno Cosplay viaggiando in Italia, Kenya e Giappone per ritrarre i cosplayer insieme alle loro famiglie (Auditorium San Francesco e Padiglione isybank, ingresso libero).

AREA JUNIOR al Lucca Comics & Games 2024

Il Family Palace (Real Collegio) anche quest’anno sarà ad ingresso libero; l’intero festival inoltre è gratuito per tutti i bambini sotto i 10 anni (chi è nato dal 01/01/2015 potrà accedere senza biglietto e braccialetto).

Super appuntamenti inaugurano il programma dedicato al pubblico più giovane di LC&G 2024! Alle ore 11:30, l’Auditorium San Romano accoglierà lo straordinario Paperino 90 Party, una grande festa – dedicata ai bambini fino a 12 anni di età – con la redazione di Topolino, durante la quale il direttore Alex Bertani svelerà i segreti delle avventure di Topolino e amici, accompagnato dall’art director Andrea Freccero e da Davide Cesarello, autori storici del giornale.

Alle 11:45, la Sala Incontri Junior al Family Palace ospiterà l’appuntamento con ARNOLD 4rnol4 (Arnold Cardaropoli), protagonista di Mamma stai calma!: il celebre tiktoker da milioni di views parlerà con ironia e autorevolezza su come superare i pregiudizi e sfatare falsi miti su adozione, integrazione e affido.

AREA MUSIC del Lucca Comics & Games 2024

Non solo Puccini! Due eventi musicali imperdibili infiammeranno il Music Main Stage già nella prima giornata di festival: alle ore 18:30 l’atteso Guerrieri in Timoria. Viaggio Senza Vento, show multimediale in cui lo storico concept album Viaggio Senza Vento, primo disco d’oro dell’indie rock italiano, sarà raccontato in musica e immagini per la prima volta in 30 anni; alle 21:00, calcheranno la scena i Galactic Empire, la più importante cosplay heavy metal tribute band di John Williams della galassia (e dintorni).

JAPAN TOWN (E NON SOLO)

Apre le sue porte agli appassionati di tecnologia e design applicati al settore del giocattolo la mostra Chōgokin 50th Year – Shōji Kawamori: Ingegnere degli Anime, che omaggia il Maestro Shōji Kawamori concentrandosi sulla sua influenza nel mondo del mecha design, con una esposizione unica dei modelli giocattolo dei suoi concept più noti, resa possibile grazie all’opera di ricerca e conservazione di tre collezionisti italiani, Piero Delrivo, Marco Olivotto e Fabrizio Modina, in collaborazione con Bandai e Cosmic Group. Il Sensei incontrerà il pubblico nell’incontro Dynit incontra Kawamori (ore 12:30, Auditorium San Girolamo).

Prime Video: tutte le uscite di Novembre 2024

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Prime Video: tutte le uscite di Novembre 2024

Con la conclusione del mese di Ottobre e in attesa di Halloween, ecco la lista di tutti i film e le serie tv in arrivo su Primi Video a Novembre 2024.

Tutti i film in uscita a Novembre su Prime Video

Libre

Nuovo film Original dal 1 novembre. Ispirati a fatti realmente accaduti, il film segue l’appassionante storia di Bruno Sulak, l’Arsène Lupin del XX secolo. Ladro gentile e audace, amico fedele e icona della libertà, Bruno Sulak ha lasciato un segno nella storia del crimine con le sue rapine non violente a numerose gioiellerie. Ricercato da George Moréas, commissario di polizia anticonformista tanto forte quanto perspicace, Sulak è riuscito ad evadere svariate volte dal carcere e a ricongiungersi con l’amante Annie, diventando così il nemico pubblico numero 1 della Francia degli anni ‘80.

My Old Ass

Nuovo film Original dal 7 novembre. In questo inedito coming-of-age, la spensierata Elliott (Maisy Stella), durante un trip di funghi allucinogeni in occasione del suo 18° compleanno, si ritroverà faccia a faccia con la sua – più saggia – versione futura di 39 anni (Aubrey Plaza). Ma quando il “vecchio culo” di Elliott inizierà a dispensare consigli sulle scelte che la giovane versione di sé dovrebbe o non dovrebbe compiere, la ragazza sarà costretta a riconsiderare tutto ciò che riguarda la sua famiglia, l’amore e quella che è ormai diventata un’estate di grandi cambiamenti.

Tigres et Hyenes

Nuovo film Original dal 22 novembre. In questo inedito coming-of-age, la spensierata Elliott (Maisy Stella), durante un trip di funghi allucinogeni in occasione del suo 18° compleanno, si ritroverà faccia a faccia con la sua – più saggia – versione futura di 39 anni (Aubrey Plaza). Ma quando il “vecchio culo” di Elliott inizierà a dispensare consigli sulle scelte che la giovane versione di sé dovrebbe o non dovrebbe compiere, la ragazza sarà costretta a riconsiderare tutto ciò che riguarda la sua famiglia, l’amore e quella che è ormai diventata un’estate di grandi cambiamenti.

Pimpinero: Blood and Oil

Nuovo film Original dal 22 novembre. Info Pimpinero: Blood and Oil è un avvincente lungometraggio scritto e diretto da Andrés Baiz (Satanás, The Hidden Face, Roa, Narcos, Narcos: México, Griselda). Questo film ricco d’azione è interpretato da Alberto Guerra (Griselda, Narcos: México), Alejandro Speitzer (Oscuro deseo, La cabeza de Joaquín Murrieta), Laura Osma (Blocco 181, Goles en contra, Historia de un crimen) e Juanes, che fa il suo debutto al cinema in un ruolo da protagonista. Il film conduce il pubblico in un viaggio intenso ed emozionante, attraverso la storia di tre fratelli – Moisés (Juanes), Ulises (Alberto Guerra) e Juan (Alejandro Speitzer) – alle prese con gli intrighi, la corruzione e il caos morale del mondo della criminalità organizzata. Al loro fianco c’è Diana (Laura Osma), una giovane donna ribelle e tenace alla ricerca della verità. L’odore pervasivo della benzina diventa metafora dell’atmosfera volatile del film e gli incendi dolosi portano a conseguenze irreversibili.

Altri film in arrivo

  • Prime e seconde visioni
    • Civil War | 1 novembre
    • Long Distance | 11 novembre
    • Improvvisamente a Natale mi sposo | 28 novembre
    • Un eroe sconosciuto | 30 novembre
  • Altri film
    • Agente Cody Banks | 1 novembre
    • Agente Cody Banks 2 – Destinazione Londra | 1 novembre
    • Ritorno al futuro – la trilogia | 1 novembre
    • Batman Begins | 1 novembre
    • Bill & Ted Face the Music | 1 novembre
    • Un mitico viaggio | 1 novembre
    • Harry Potter – la saga completa | 1 novembre
    • Kung Fu Panda | 1 novembre
    • Kung Fu Panda 3 | 1 novembre
    • Madagascar | 1 novembre
    • Now You See Me 2 | 1 novembre
    • I pinguini di Madagascar: Il film | 1 novembre
    • Balle spaziali | 1 novembre
    • Spirit – Cavallo selvaggio | 1 novembre
    • I Croods | 1 novembre
    • Il cavaliere oscuro | 1 novembre
    • Il cavaliere oscuro – Il ritorno | 1 novembre
    • Attenti a quelle due | 1 novembre
    • Shark – Il primo squalo | 1 novembre
    • West Side Story | 1 novembre
    • Ace Ventura – L’acchiappanimali | 6 novembre
    • Ace Ventura – Missione Africa | 6 novembre
    • Madagascar 2 | 7 novembre
    • Xxx | 13 novembre
    • xXx 2: The Next Level | 13 novembre
    • Spencer | 15 novembre
    • 50 volte il primo bacio | 20 novembre
    • Big Fish | 20 novembre
    • Hostel: Part II | 20 novembre
    • Wild Life: Una storia d’amore | 27 novembre

Tutti le serie tv in uscita a Novembre su Prime Video

Dinner Club S3

Nuova stagione del food travelogue Original dal 21 novembre Dopo il successo delle prime due stagioni, Dinner Club torna con un cast incredibile, composto dagli attori Christian De Sica, Emanuela Fanelli e Rocco Papaleo, che si metteranno in viaggio con lo Chef stellato Carlo Cracco per affrontare insieme un avventuroso grand tour culinario nel Belpaese che li porterà alla scoperta di gusti, volti e tradizioni lungo l’Appia Antica, partendo da Roma e attraversando Lazio, Campania e Basilicata, per poi arrivare a Brindisi. Accanto a loro, nelle cene, ci saranno le guest star d’eccezione e soci onorari del Dinner Club Antonio Albanese e Sabrina Ferilli, insieme ad uno straordinario “imbucato a cena”, Corrado Guzzanti, nel ruolo di osservatore speciale del Dinner Club.

Citadel: Honey Bunny

Nuova serie Original dal 7 novembre Citadel: Honey Bunny è la serie indiana nata dal mondo di “Citadel”, un emozionante e avvincente thriller spionistico ambientato nel vivace contesto degli anni ’90, caratterizzato da azione esplosiva, stunt adrenalinici e forti emozioni, il tutto arricchito da performance eccezionali e da un grandioso aspetto visivo. Quando lo stuntman Bunny (Varun Dhawan) recluta l’attrice in difficoltà Honey (Samantha) per un lavoretto, i due vengono catapultati in un mondo fatto di azione ad alto rischio, spionaggio e tradimenti. Anni dopo, quando il loro pericoloso passato torna a cercarli, Honey e Bunny, che si sono allontanati, dovranno ritrovarsi e lottare per proteggere la loro giovane figlia Nadia.

Alex Cross

Nuova serie Original dal 14 novembre La serie crime/thriller segue le vicende di Alex Cross, interpretato da Aldis Hodge, decorato detective della omicidi di Washington e psicologo forense che si trova ad affrontare un sadico serial killer che sta disseminando la città di cadaveri. Mentre Alex e il suo partner, John Sampson (Isaiah Mustafa), si mettono sulle tracce dell’assassino, appare una misteriosa minaccia dal passato di Cross, che punta a vanificare tutti i suoi sforzi di tenere insieme la propria famiglia in lutto, la sua carriera e la sua vita.

ALTRE SERIE IN ARRIVO

  • L’Uomo tigre S3 | 15 novembre
  • One Piece S2 e S3 | 20 novembre

Scary Movie: i Wayans Bros. riuniti per il reboot con Miramax e Paramount

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I Wayans Bros. stanno per tornare nel mondo di Scary Movie, riunendosi per la prima volta dopo 18 anni. I fratelli stanno scrivendo una sceneggiatura originale per il reboot del franchise, annunciato al CinemaCon di aprile. Anche Rick Alvarez scriverà e produrrà insieme ai Wayans Bros.

La serie di Scary Movie è stata sviluppata da Marlon Wayans, Shawn Wayans e Keenen Ivory Wayans. Keenen Ivory Wayans ha scritto e diretto i primi due film, mentre Marlon Wayans e Shawn Wayans hanno scritto e interpretato i primi due film. Il prossimo capitolo sarà il sesto film del franchise.

Non potremmo essere più entusiasti di far parte del nuovo Scary Movie e di lavorare di nuovo insieme. Questo è un franchise che abbiamo creato più di 20 anni fa. Ricordiamo che la gente rideva nelle corsie e speriamo che questo accada di nuovo”, hanno dichiarato Marlon, Shawn e Keenen in un comunicato. “Non vediamo l’ora di lavorare con Jonathan Glickman e il suo team alla nuova Miramax per portare queste risate nei cinema, dove appartengono. È una doppia riunione”.

Quando uscirà il nuovo Scary Movie?

Il nuovo Scary Movie uscirà nelle sale e inizierà le riprese nel 2025. Miramax è lo studio che si occupa del franchise, mentre Paramount Pictures lo distribuisce in tutto il mondo. Becky Sloviter è la supervisore per Miramax. Scary Movie fa parte dell’accordo di first look tra Paramount Pictures e Miramax.

“Siamo entusiasti di riunire ‘Scary Movie’ con i fratelli Wayans, i brillanti creatori di questa amata serie”, ha dichiarato Glickman, CEO di Miramax. “Il momento è perfetto per riportare la serie sul grande schermo e siamo fortunati ad avere la visione comica unica di Keenen, Marlon e Shawn che la porteranno al pubblico di tutto il mondo”.

Marlon Wayans ha parlato del ruolo di Harvey Weinstein nel “rubare” il franchise alla sua famiglia durante un’apparizione di settembre al podcast “Club Shay Shay”, citando un accordo “schifoso” con Miramax per il primo film come base per i problemi a venire.

Per Scary Movie 3, Miramax ha arruolato i fratelli Zucker per dirigere le idee dei fratelli Wayans. I fratelli non sono stati coinvolti nel quarto o quinto film. “Non si possono fare le cose dei Wayans senza i Wayans”, ha detto. “Puoi provarci, ma alla fine perderai un sacco di soldi perché quello che facciamo è speciale. Abbiamo 200 anni di commedia tra me, Shawn e Keenan, Damon e Kim. Abbiamo un sacco di anni di eccellenza in quello che facciamo. Non si può mettere chiunque al loro posto”.

 

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Shōgun 2 riceve un aggiornamento “molto fiducioso” dal boss di FX

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A grande richiesta, Shōgun di FX tornerà per una seconda stagione, anche se originariamente era prevista solo come serie limitata. Nonostante non ci sia più un libro da cui trarre un ulteriore adattamento, la decisione di continuare Shōgun in una seconda stagione è probabilmente dovuta agli altissimi ascolti e alla performance da record agli Emmy 2024, dove lo show ha portato a casa ben 18 premi. I fan sono senza dubbio ansiosi di tornare nel teso paesaggio politico del Giappone feudale dopo l’esplosiva prima stagione, e il presidente di FX John Landgraf ha recentemente fornito un aggiornamento sullo stato dello show.

Mentre era ospite del podcast The Town con Matthew Belloni, è stato chiesto a John Landgraf come è stato sviluppare la seconda stagione, soprattutto perché la storia che stanno raccontando si svolgerà dopo il romanzo originale di James Clavell. Landgraf ha rivelato di aver parlato con i creatori della serie Justin Marks e Rachel Kondo proprio quel giorno. Ha anche dichiarato che la seconda stagione sta venendo fuori molto bene, con la seguente affermazione:

“Sì, oggi ci ho lavorato con Justin Marks e Rachel Kondo, e ho davvero molta fiducia in loro”.

Basata sul romanzo di Clavell e remake della miniserie del 1980, Shōgun è un racconto epico ambientato in una versione del Giappone feudale che si trova a un bivio. Dopo la morte del leader del paese e dello Shōgun, molti signori e samurai del Giappone cercano di assumere la posizione per sé. Uno di questi è il signore Yoshii Toranaga (Hiroyuki Sanada), che decide di utilizzare la polvere da sparo e le armi avanzate di una nave europea approdata sulle sue coste nel tentativo di prendere il paese per sé. Toranaga stringe una tiepida alleanza con il capo della nave, John Blackthorne (Cosmo Jarvis), nella speranza che l’inglese mostri ai suoi soldati come usare queste nuove e potenti armi.

Shōgun avrà una terza stagione?

Shōgun

Dopo il monumentale successo dello show, non deve sorprendere che anche Shōgun tornerà per la terza stagione. Il rinnovo è arrivato insieme all’annuncio della seconda stagione, assicurando che FX ha grandi progetti per la sua nuova amata serie. John Landgraf ha anche fornito un breve aggiornamento sulle stagioni 2 e 3 lo scorso settembre:

“Le stagioni 2 e 3 sono narrazioni separate, fanno tutte parte di una narrazione continua con personaggi che continuano, ma sono narrazioni separate. Non so se siamo certi che ci saranno tre stagioni, ma guardando davvero ai personaggi della storia che viene rappresentata qui, anche se in modo romanzato, ci sembra ancora che tre sia il numero giusto di stagioni per renderle davvero giustizia”. La stagione 1 di Shōgun è ora disponibile in streaming su Disney+.

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Josh Brolin parla del suo possibile ritorno nei panni di Thanos in Avengers: Secret Wars

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Mentre il fermento intorno ad Avengers: Secret Wars, una domanda che i fan continuano a porsi è se il Thanos di Josh Brolin potrebbe fare ritorno nell’evento culminante, che farà collassare il multiverso. Al New York Comic Con, Josh Brolin ha parlato con Collider della possibilità di tornare a vestire i panni del Titano Pazzo e, pur non confermando nulla, ha lasciato la porta aperta alla possibilità che Thanos possa riemergere, nelle giuste circostanze. Anthony e Joe Russo sono tornati a dirigere sia Secret Wars che Doomsday, che si svolgerà prima di Secret Wars e che senza dubbio sarà la base del film.

Brolin ha ammesso che c’era il desiderio di interpretare nuovamente Thanos, come ha fatto con un effetto memorabile, in particolare in Avengers: Infinity War, e ha ammesso che avrebbe dovuto trovare la storia giusta, proprio come aveva provato con Sicario e il suo sequel, ma che lavorare di nuovo con i Russo era un sì deciso per lui.

“Non sto scherzando – C’è una cosa che riguarda l’interpretare Thanos. È come se dicessi: ‘Oh, faranno tornare Thanos’. È come in Sicario; deve essere giusto. È come se io e Ryan Reynolds parlassimo di Taylor Swift e invece dovremmo parlare di Deadpool 4. Ma andiamo avanti e indietro. Ancora una volta, è quello che nella sua mente si adatta, quello che nella mia mente si adatta. Thanos deve essere adatto se lo si vuole riportare in vita. Farei tutto quello che i Russo vogliono che faccia”.

Dato l’impatto che Thanos ha avuto sul MCU e la natura memorabile della sua vittoria in Infinity War e della sua sconfitta in Endgame, è giusto che Brolin abbia un approccio misurato al ruolo. Dato che Secret Wars si basa sulla linea narrativa dei fumetti Marvel Comics del 2015, in cui diverse realtà si scontrano per formare Battleworld, apre la porta alla ricomparsa di personaggi di tutto il multiverso, anche di quelli apparentemente sconfitti.

Nei fumetti di Secret Wars, il Dottor Destino prende il potere su ciò che resta degli universi collassati e si afferma come “Dio Imperatore Destino”. Thanos gioca un ruolo importante in questa storia, sfidando il dominio di Destino su Battleworld. Il Thanos di Brolin potrebbe essere reintrodotto nell’ambito di questo arco narrativo, potenzialmente come variante proveniente da un altro universo, con l’obiettivo di detronizzare Destino.

Doom contro Thanos

Un’altra resa dei conti tra Thanos e Robert Downey Jr. che interpreterà Destino nei due film è una prospettiva allettante e sarebbe simile a una svolta heel e babyface nel wrestling professionistico vedere il Titano Pazzo come il buono nello scambio, quindi speriamo che si realizzi. A Brolin è stato chiesto se fosse stato contattato per riprendere il suo ruolo, ma non ha voluto rispondere.

Gotham Awards 2024: tutte le nomination

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Gotham Awards 2024: tutte le nomination

Sono stati annunciati i nominati ai Gotham Awards 2024, i Gotham Independent Film Awards sono premi cinematografici statunitensi destinati al cinema indipendente, assegnati annualmente a partire dal 1991.

Anora di Neon, vincitore della Palma d’oro a Cannes di Sean Baker, ha ottenuto oggi quattro nomination ai Gotham Award, tra cui Miglior film, Miglior regista, Miglior interpretazione principale per Mikey Madison e Miglior interpretazione non protagonista per Yura Borisov.

Challengers di Luca Guadagnino di Amazon MGM è stato nominato per Miglior film. Nickel Boys di RaMell Ross dello studio ha ricevuto nomination per Miglior film e Miglior regista, oltre a Miglior interprete rivelazione per Brandon Wilson. Tra le nomination degne di nota, sottolineiamo quella a Vermiglio di Maura Delpero nella categoria Miglior film Internazionale, il titolo presentato a Venezia 81 è il Candidato Italiano di Categoria per gli Oscar 2025.

Ecco tutte le nomination ai Gotham Awards 2024

Miglior Film 

  • Babygirl – Halina Reijn, director; David Hinojosa, Julia Oh, Halina Reijn, producers (A24)
  • Challengers – Luca Guadagnino, director; Luca Guadagnino, Rachel O’Connor, Amy Pascal, Zendaya, producers (Amazon MGM Studios)
  • A Different Man – Aaron Schimberg, director; Gabriel Mayers, Vanessa McDonnell, Christine Vachon, producers (A24)
  • Nickel Boys – RaMell Ross, director; Joslyn Barnes, Dede Gardner, Jeremy Kleiner, David Levine, producers (Orion Pictures/Amazon MGM Studios)

Miglior Film Internazionale

  • All We Imagine as Light – Payal Kapadia, director; Julien Graff, Thomas Hakim, producers (Sideshow and Janus Films)
  • Green Border – Agnieszka Holland, director; Fred Bernstein, Agnieszka Holland, Marcin Wierzchoslawski, producers (Kino Lorber)
  • Hard Truths – Mike Leigh, director; Georgina Lowe, producer (Bleecker Street)
  • Inside the Yellow Cocoon Shell – Thien An Pham, director; Jeremy Chua, Tran Van Thi, producers (Kino Lorber)
  • Vermiglio – Maura Delpero, director; Francesca Andreoli, Maura Delpero, Santiago Fondevila Sance, Leonardo Guerra Seràgnoli, producers (Sideshow and Janus Films)

Miglior Documentario 

  • Dahomey – Mati Diop, director; Mati Diop, Judith Lou Lévy, Eve Robin, producers (MUBI)
  • Intercepted – Oksana Karpovych, director; Darya Bassel, Olha Beskhmelnytsina, Rocío B. Fuentes, Giacomo Nudi, Lucie Rego Pauline Tran Van Lieu, producers (Grasshopper Film)
  • No Other Land – Yuval Abraham, Basel Adra, Hamdan Ballal, Rachel Szor, directors; Fabien Greenberg, Bård Kjøge Rønning, producers (Antipode Films)
  • Soundtrack to a Coup d’Etat – Johan Grimonprez, director; Rémi Grellety, Daan Milius, producers (Kino Lorber)
  • Sugarcane – Julian Brave NoiseCat, Emily Kassie, directors; Emily Kassie, Kellen Quinn, producers (National Geographic Documentary Films)
  • Union – Stephen Maing, Brett Story, directors; Samantha Curley, Mars Verrone, producers (Self-Distributed)

Miglior regista

  • Payal Kapadia, All We Imagine as Light (Sideshow and Janus Films)
  • Sean Baker, Anora (NEON)
  • Guan Hu, Black Dog (The Forge)
  • Jane Schoenbrun, I Saw the TV Glow (A24)
  • RaMell Ross, Nickel Boys (Orion Pictures/Amazon MGM Studios)

Migliore Sceneggiatura

  • Between the Temples, Nathan Silver, C. Mason Wells (Sony Pictures Classics)
  • Evil Does Not Exist, Ryûsuke Hamaguchi (Sideshow and Janus Films)
  • Femme, Sam H. Freeman, Ng Choon Ping (Utopia)
  • His Three Daughters, Azazel Jacobs (Netflix)
  • Janet Planet,Annie Baker (A24)

Miglior regista esordiente

  • Shuchi Talati, Girls Will Be Girls (Juno Films, Inc)
  • India Donaldson, Good One (Metrograph Pictures)
  • Alessandra Lacorazza, In the Summers (Music Box Films)
  • Vera Drew, The People’s Joker (Altered Innocence)
  • Mahdi Fleifel, To a Land Unknown (Watermelon Pictures)

Migliore performance 

  • Pamela Anderson, The Last Showgirl (Roadside Attractions)
  • Adrien Brody, The Brutalist (A24)
  • Colman Domingo, Sing Sing (A24)
  • Marianne Jean-Baptiste, Hard Truths (Bleecker Street)
  • Nicole Kidman, Babygirl (A24)
  • Keith Kupferer, Ghostlight (IFC Films)
  • Mikey Madison, Anora (NEON)
  • Demi Moore, The Substance (MUBI)
  • Saoirse Ronan, Outrun (Sony Pictures Classics)
  • Justice Smith, I Saw the TV Glow (A24)

Migliore performance non protagonista

  • Yura Borisov, Anora (NEON)
  • Kieran Culkin, A Real Pain (Searchlight Pictures)
  • Danielle Deadwyler, The Piano Lesson (Netflix)
  • Brigette Lundy-Paine, I Saw the TV Glow (A24)
  • Natasha Lyonne, His Three Daughters (Netflix)
  • Clarence Maclin, Sing Sing (A24)
  • Katy O’Brian, Love Lies Bleeding (A24)
  • Guy Pearce, The Brutalist (A24)
  • Adam Pearson, A Different Man (A24)
  • Brian Tyree Henry, The Fire Inside (Amazon MGM Studios)

Migliore performance esordiente

  • Lily Collias, Good One (Metrograph Pictures)
  • Ryan Destiny, The Fire Inside (Amazon MGM Studios)
  • Maisy Stella, My Old Ass (Amazon MGM Studios)
  • Izaac Wang, Dìdi (Focus Features)
  • Brandon Wilson, Nickel Boys (Orion Pictures/Amazon MGM Studios)

Le migliori serie horror da vedere a Halloween su Disney+

Le migliori serie horror da vedere a Halloween su Disney+

La notte delle streghe è finalmente qui! Se non si ha intenzione di andare a fare dolcetto o scherzetto per le strade della propria città, un ottimo modo per passare la serata può essere quello di riunirsi con i propri amici per vedere insieme un film o una serie horror. Delle serie horror perfette per Halloween presenti su Netflix abbiamo parlato in questo approfondimento, mentre qui riportiamo le migliori serie horror da vedere a Halloween su Disney+.

Anche Disney+, grazie alla possibilità di prevedere anche contenuti adulti, è infatti a sua volta un porto sicuro per la diffusione di titoli appartenenti a questo genere. Con la possibilità di raccontare storie più ampie e articolate, questi titoli hanno saputo scendere negli inferi dell’orrore portando con sé gli spettatori e proponendo sempre nuovi scenari da brivido. Che siano spaventi più superficiali ma comunque di impatto o quelli più subdoli, capaci di insinuarsi sottopelle e rimanere per giorni nell’animo dello spettatore, non mancano dunque sulla piattaforma serie horror di ogni tipo e sottogenere.

Le serie, inoltre, sono l’ideale per una lunga notte di paura in compagnia di streghe, alieni, fantasmi, vampiri o altre creature ancora. Alcune di quelle che si proporranno di seguito sono antologiche o composte da una singola stagione autoconclusiva. Perfette dunque per un bingewatching che permetta di concluderle in poche ore, lasciandosi trasportare dalla storia, dai personaggi e – naturalmente – dai tanti brividi che offrono. Ecco, allora, un elenco delle migliori serie horror da vedere a Halloween su Disney+.

Le migliori serie horror da vedere a Halloween su Disney+

Partiamo con alcune serie particolarmente adatte ad Halloween, da quelle più propriamente horror fino a quelle adatte anche a chi questo genere lo tollera poco. Serie di stampo fantascientifico, altre più propriamente fantasy, fino a quelle ispirate a storie vere particolarmente agghiaccianti. Ecco di seguito qualche titolo da poter prendere in considerazione!

Agatha All Along

Dopo essere stata sconfitta ed esiliata da Wanda Maximoff nel mondo fittizio e idilliaco di Westview, Agatha si risveglia senza poteri grazie all’intervento misterioso di un adolescente goth, che diventerà la sua scorta sulla via del recupero delle sue forze magiche: la Strada delle Streghe, un cammino irto di pericoli. Nel percorso, la protagonista si unisce ad altre streghe e, insieme, formano una temibile congrega contro la quale si scaglieranno streghe nemiche e non solo. Agatha All Along è un titolo perfetto per Halloween, con streghe, incantesimi ed elementi orrorifici di ogni genere!

emma roberts
Emma Roberts in American Horror Story

American Horror Story

Ideata da Ryan Murphy, la serie American Horror Story richiama caratteristiche delle serie antologiche, concepita dunque in modo che ogni stagione abbia trame, ambientazioni e personaggi diversi. Ad oggi composta da dodici stagioni, continua ad essere amatissima dagli amanti del genere, con alcune stagioni come Asylum, Murder House, Apocalypse e Cult ricordate come autentici gioielli di genere horror.

Occhio per occhio

Un cacciatore di organi ruba un occhio a Dongsoo, che inizia vedere la vita di qualcun altro. Sviluppata dal legendario regista giapponese Takashi Miike, questa serie sudcoreana di sei episodi ha tutti gli elementi adatti ad una serata da brivido, tra serial killer ed risolti paranormali. Per chi apprezza le opere di produzione coreana, si tratta di un titolo decisamente da non perdere.

Grid

Nel 1997 un’entità sconosciuta simile a un fantasma ha donato all’umanità uno scudo per proteggersi dal vento solare, salvando il pianeta dall’estinzione. Scomparsa nel nulla, riappare ventiquattro anni dopo come complice apparente di un serial killer che vuole colpire l’ufficio che si occupa della gestione dello scudo. La detective Jung Sae-byeok e l’impiegato dei servizi segreti Kim Sae-ha iniziano quindi a cercare il fantasma per poter catturare il killer. Un’altra serie sudcoreana con elementi paranormali assolutamente perfetta per Halloween.

War of the Worlds

Gli astronomi rilevano un segnale proveniente da un’altra galassia e lo interpretano come la prova dell’esistenza degli alieni. Tuttavia, non manca molto tempo perché il prossimo contatto avvenga. Terzo adattamento dell’omonima opera di H. G. Wells, la serie ripropone il classico scontro tra l’umanità e degli alieni ostili, offrendo un contesto quantomai orrorifico che spaventerà non poco chi teme eventi di questo tipo.

piccoli brividi
Una scena di Piccoli brividi. Cortesia di Disney+.

Piccoli brividi

Nella nuova serie di Piccoli brividi (qui la recensione), un gruppo di cinque studenti liceali scatena accidentalmente forze soprannaturali sulla propria città. Dovranno allora unire le forze per salvarla, portando alla luce oscuri segreti del passato dei loro genitori. La serie è basata sull’omonima serie di libri di R. L. Stine, da cui era già stata prodotta un’omonima serie televisiva negli anni ’90 che ebbe grande successo. Questa nuova versione si propone di aggiornare alcuni degli elementi di quel titolo per spaventare nuove generazioni di spettatori.

The Strain

The Strain è una serie televisiva statunitense di genere horror creata da Guillermo del Toro e Chuck Hogan, basata sulla trilogia di libri Nocturna, degli stessi del Toro e Hogan, e composta da: La progenie (The Strain) dal quale è tratta la prima stagione, La caduta (The Fall) dal quale è tratta la seconda stagione, e Notte eterna (The Night Eternal) dal quale sono tratte la terza e quarta stagione. La trama? Una violenta epidemia trasforma l’umanità in violentissimi vampiri, toccherà ad un gruppo di superstiti cercare di fermare quanto sta accadendo.

Scream Queens

La serie Scream Queens è principalmente una parodia del genere horror e di tutti i suoi cliché. Segue le vicende e le disgrazie di Chanel Oberlin, ricca e popolare presidente della confraternita universitaria “Kappa Kappa Tau” (κκτ) e delle sue aiutanti, dette “Chanels”, perseguitate da misteriosi killer mascherati. Nell’università Wallace dove studiano, infatti, iniziano ad avvenire misteriose morti simili ad un omicidio avvenuto venti anni prima.

Una scena di Scream Queens

Buffy l’Ammazzavampiri

Buffy Summers, liceale, è la Cacciatrice, destinata a distruggere i demoni che cercano di prendere possesso del mondo. Sotto la supervisione del bibliotecario della scuola, la ragazza combatte a fianco dei propri più cari amici, cercando di far trionfare il bene sul male. Popolarissima serie TV di fine anni Novanta, Buffy l’Ammazzavampiri è oggi un vero e proprio cult, oltre ad essere una di quelle serie che hanno contribuito a ridefinire la serialità stessa. Avvincente, emozionante e con diversi momenti realmente terrificanti, è ancora oggi un titolo horror da non perdere.

Angel

Il vampiro Angel, anima maledetta, si trasferisce a Los Angeles e aiuta le persone con problemi soprannaturali. Parallelamente alla sua missione, cerca una qualche forma di redenzione. Fortunato spin-off di Buffy l’ammazzavampiri, Angel si distingue per toni più cupi e violenti, essendo pensata per un pubblico più adulto. La prima stagione ne è una dimostrazione perfetta, con diversi episodi capaci di suscitare autentici spaventi. Ecco perché merita un posto nelle serie da vedere ad Halloween su Disney+.

X-Files

Due agenti speciali dell’FBI, Fox Mulder e Dana Scully, indagano su fenomeni che sfidano le spiegazioni convenzionali, definiti X Files. Che si scelga di vederla tutta o anche solo qualche episodio (grossomodo comprensibile senza aver visto anche gli altri), X-Files è una serie che ha fatto scuola, contribuendo alla rivoluzione della serialità avvenuta a cavallo tra gli anni Novanta e Duemila. Sono molti gli episodi adatti alla notte di Halloween, capaci di suscitare più di qualche brivido.

Lennie James The Walking Dead
Una scena di The Walking Dead

The Walking Dead

Serie televisiva statunitense ideata da Frank Darabont, The Walking Dead è basata sull’omonima serie a fumetti scritta da Robert Kirkman, anche produttore esecutivo dello show. Rispetto al fumetto, di cui comunque vengono seguite le linee guida a livello di trama, la serie presenta parecchie novità nella storia, come ad esempio l’introduzione di personaggi inediti. Composta da dodici stagioni, è oggi non solo una popolarissima serie horror ma anche una serie ideale da vedere ad Halloween su Disney+.

What We Do in the Shadows (2019)

Nella serie tra i cui ideatori spicca Taika Waititi, quattro vampiri che vivono insieme da più di cento anni ricevono una visita del loro Signore Oscuro, il quale ricorda loro lo scopo per il quale si sono trasferiti a New York oltre un secolo prima. Avranno così inizio una serie di incredibili peripezie, tra horror e commedia. Proprio su questi due generi si sviluppa What We Do in the Shadows, proponendo una divertente e appassionante rilettura del vampiro applicata a contesti moderni.

Ghost Whisperer

Melinda Gordon gestisce un negozio di antiquariato a New York ed è in grado di parlare con le anime delle persone morte. Diventa così una medium imprescindibile per quei fantasmi che cercano di saldare i conti con la loro esperienza terrena. Interpretata da Jennifer Love Hewitt, questa serie composta da 5 stagioni non presenta dinamiche propriamente horror, ma ha quella componente soprannaturale che può regalare più di qualche brivido.

Lucca Comics & Games 2024: si alza il sipario sulla nuova edizione

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Comincia domani, mercoledì 30 ottobre, Lucca Comics & Games 2024, l’attesissimo terzo atto dell’opera lirica immaginaria attraverso cui, con la complicità dell’arte del Sensei Yoshitaka Amano, è stato raccontato il Festival di quest’anno, che prende ispirazione dall’universo pucciniano e dal tema Butterfly Effect. Dopo l’Ouverture di giugno e il Crescendo di settembre, si approda in pieno autunno al “Fantastico”, tempo conclusivo e apice spettacolare che vedrà ancora una volta Lucca al centro di un universo di fantasia e immaginazione, incontri a lungo attesi e sogni che prendono vita, in un’esplosione sinfonica che lascerà a bocca aperta.

La lunga attesa sarà finalmente ripagata da cinque, intensissime giornate con protagonisti fumetti, manga, giochi, videogiochi, cinema, serie TV, animazione, anime, cosplay, narrativa, fantasy, musica e grande spettacolo sia per chi sarà a Lucca che per quanti seguiranno il festival da casa, attraverso le numerose attività dei Campfire, le dirette Twitch, i podcast e le trasmissioni televisive e radiofoniche.

Lucca Comics & Games 2024: annunciata l’edizione The Butterfly Effect

Un viaggio nell’arte che sarà circondato da una costellazione di grandi mostre a ingresso gratuito. Fa da apripista Gateway to Adventure: 50 Years of D&D Art, esposizione senza precedenti inaugurata lo scorso 26 ottobre alla Chiesa dei Servi e organizzata da Lucca Comics & Games per celebrare il 50° anniversario di Dungeons & Dragons, nel segno del quale il 30 ottobre, ore 10:00, il sotterraneo del baluardo San Paolino verrà intitolato a Gary Gygax e Dave Arneson, creatori di D&D. L’altro grande protagonista di quest’anno, Yoshitaka Amano, prima di approdare alla Fabbrica del Vapore di Milano dal 13 novembre 2024 al 1 marzo 2025 con la mostra Amano Corpus Animae, avrà a Palazzo Ducale un’esposizione a ingresso libero dedicata al periodo giovanile della sua produzione: Yoshitaka Amano: Press Animae To Play. Nella stessa location, altre sei mostre, tutte aperte al pubblico gratuitamente: Carmine di Giandomenico: ContrappuntiJubilé HurlantKalimatuna – Le nostre parole di libertà: Takoua Ben Mohamed, Zainab Fasiki, Deena MohamedKazu Kibuishi: architetto di mondi fantasticiFrancesca Ghermandi: Il Pianeta Intergalattico. Fumetti, Disegni e OggettiLucca Project Contest: 20 anni di sogni diventati realtà.

Lucca ComicsA fare da guida attraverso i dedali del vastissimo programma 2024, l’App ufficiale di Lucca Comics & Games, LuccaCG24 Assistant, ricca di nuove funzionalità, aggiornata in tempo reale e disponibile per dispositivi Android e Apple. E per chi avesse necessità di un riferimento in loco, ci si potrà rivolgere ai sei welcome desk (punti di riferimento anche per il ritiro dei braccialetti), ubicati in corrispondenza delle biglietterie della manifestazione: baluardo San Regolo, baluardo Santa Croce, Piazzale Ricasoli (stazione), traversa II di via delle tagliate II (palazzetto), via Vincenzo Consani, Polo Fiere, aperti da mercoledì 30 ottobre a domenica 3 novembre, dalle ore 7:00 alle ore 18:30.

Senna: il trailer della nuova serie Netflix sul campione brasiliano

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“Prima ancora di salire su una macchina, sapevo di essere nato per correre” dice Ayrton Senna, interpretato da Gabriel Leone in “Senna”. Il trailer ufficiale della serie rivela alcuni momenti storici ed emozionanti della vita del campione di formula 1. Disponibili da oggi anche immagini inedite dell’attesissima produzione brasiliana di Netflix, in arrivo dal 29 novembre.

Senna: teaser e poster della miniserie sull’icona dell’automobilismo

Nel corso dei sei episodi, Senna mostrerà, per la prima volta, il viaggio di trionfi, delusioni, gioie e dolori di Ayrton, svelando la sua personalità e le sue relazioni personali. La serie racconterà la storia del tre volte campione del mondo di Formula 1 dall’inizio della carriera automobilistica, dal trasferimento in Inghilterra per competere nella Formula Ford, fino al tragico incidente di Imola, in Italia, durante il Gran Premio di San Marino.

Presenti nel cast anche Alice Wegmann (Lilian, la prima moglie di Ayrton), Camila Márdila (Vivianne Senna, sua sorella), Christian Malheiros (Maurinho, il suo amico), Gabriel Louchard (Galvão Bueno), Hugo Bonemer (Nelson Piquet), Julia Foti (Adriane Galisteu), Marco Ricca (Milton, suo padre), Nicolas Cruz (Leonardo, suo fratello), Pâmela Tomé (Xuxa), Rodrigo Veloso (Flávio Lalli, suo cognato) e Susana Ribeiro (Zaza, sua madre). Il cast internazionale include Arnaud Viard (Jean-Marie Balestre), Joe Hurst (Keith Sutton), Johannes Heinrichs (Niki Lauda), Kaya Scodelario (Laura, una giornalista immaginaria), Keisuke Hoashi (Osamu Goto), Leon Ockenden (James Hunt), Mat Mella (Alain Prost), Patrick Kennedy (Ron Dennis), Richard Clothier (Peter Warr), Steven Mackintosh (Frank Williams) e Tom Mannion (Sid Watkins).

Vicente Amorim è lo showrunner e il regista insieme a Julia Rezende. Senna è prodotto da Gullane e creato in collaborazione con Senna Brands e la famiglia del pilota.

SENNA

  • Produttori: Fabiano Gullane e Caio Gullane
  • Capo Sceneggiatore: Gustavo Bragança
  • Scritto da: Álvaro Campos, Gustavo Bragança, Rafael Spínola, Thais Falcão e Álvaro Mamute
  • Registi: Vicente Amorim e Júlia Rezende
  • Regista e showrunner: Vicente Amorim
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