Il regista Peter Berg si è negli anni distinto per opere di grande intrattenimento, dove si mescola grande azione a vicende il più delle volte realmente accadute. Titoli come Lone Survivor, Deepwater – Inferno sull’oceano e Boston – Caccia all’uomo propongono esattamente queste due combinazioni, offrendo dunque ritratti appassionanti e coinvolgenti dei fatti realmente accaduti su cui tali opere si basano. Prima di questi, nel 2007 Berg ha realizzato The Kingdom, il suo quarto lungometraggio nonché il suo primo thriller d’azione, incentrato su alcuni attentati terroristici verificatisi in Arabia Saudita.
Scritto da Matthew Michael Carnahan, sceneggiatore anche di Leoni per agnelli, World War Z e City of Crime, il film non è però del tutto basato su tali eventi, quanto piuttosto una libera rielaborazione di quanto avvenuto e di quanto ne è seguito. Il tutto ruota ad ogni modo intorno a situazioni particolarmente delicate e ad altro rischio, che Berg ha saputo rendere ulteriormente coinvolgenti grazie alle due doti da regista di genere. Con il contributo di un cast di celebri attori statunitensi, The Kingdom si è dunque affermato come un valido prodotto dal buon successo.
Per quanto non siano mancate critiche riguardo la rappresentazione che nel film viene fatta degli arabi, raffigurati prevalentemente in modo negativo rispetto ai personaggi americani, il film propone anche riflessioni che si spingono al di là di una facile distinzione tra bene e male. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune curiosità relative a The Kingdom. Proseguendo qui nella lettura sarà possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla storia vera a cui si ispira. Infine, si elencheranno anche le piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama di The Kingdom e il cast di attori
Meglio partire sapendo qualcosa di più sulla trama. The Kingdom ha per protagonista l’agente FBI Ronald Fleury e il suo team, composto dall’ispettrice Janet Mayes, l’analista Adam Leavitt e l’artificiere Grant Sykes. Il gruppo si deve recare a Riyadh, nell’Arabia Saudita per individuare i responsabili dell’esplosione di una bomba che ha fatto strage di civili, causando anche un pericoloso incidente diplomatico. Circondati da un clima di scetticismo e ostilità nei loro confronti, il gruppo trova un alleato nel colonnello Faris Al-Ghazi, che cercherà di aiutarli nella risoluzione del complesso caso.
Ad interpretare l’agente Ronald Fleury vi è l’attore premio Oscar Jamie Foxx, dichiaratosi affascinato sia dalla complessità del personaggio che dalle implicazioni politiche presenti nella storia. Nel ruolo di Janet Mayes vi è invece l’attrice Jennifer Garner, la quale per via delle calde temperature si trovò ad avere un mancamento sul set, cosa che fece naturalmente fermare temporaneamente i lavori. Chris Cooper e Jason Bateman interpretano invece rispettivamente Grant Sykes e Adam Leavitt. L’attore Ashraf Barhom è il colonnello Farsi Al-Ghazi, mentre Richard Jenkins interpreta il direttore dell’FBI James Grace, un ruolo inizialmente offerto a Robert De Niro.
La vera storia dietro al film
Come anticipato, il film è solo liberamente ispirato ad alcuni eventi realmente accaduti e a partire dai quali è stata costruita la base della storia poi proposta nella pellicola. Questi sono i bombardamenti verificati nel 1996 al complesso noto come Khobar Towers, i due bombardamenti avvenuti nel 2003 nel complesso residenziale di Riyadh, in Arabia Saudita e, infine, il massacro avvenuto nel 2004 a Khobar, svoltosi tra due industrie petrolifere e il vicino complesso residenziale. Il primo di questi vide un camion bomba fatto esplodere adiacente all’edificio n. 131, una struttura di otto piani che ospitava membri dell’aeronautica degli Stati Uniti.

In tutto, 19 membri del personale dell’aeronautica americana sono stati uccisi e 498 persone di varie nazionalità sono rimaste feriti. Gli Stati Uniti indicarono come responsabili i membri dell’organizzazione Hezbollah Al-Hejaz, ritenendo poi l’Iran colpevole di aver altresì organizzato l’attacco. Per quanto riguarda gli eventi del 2003, invece, le bombe fatte esplodere e che hanno causato 39 morti e circa 160 feriti, sono state attribuite agli estremisti islamici, i quali portavano avanti una campagna contro l’occidente e contro la guerra del Golfo portata avanti dagli Stati Uniti.
L’ultimo attacco a cui il film si ispira è infine il massacro verificatosi nell’arco di 25 ore tra il 29 e il 30 maggio 2004. Durante questo, uomini armati dichiaratisi membri di un gruppo chiamato “The Jerusalem Squadron” hanno ucciso 22 persone e ne hanno ferite 25. I loro obiettivi erano l’edificio della Arab Petroleum Investments Corporation e l’Al-Khobar Petroleum Center, nonché un complesso residenziale per lavoratori stranieri, l’Oasis Compound, nella città del Golfo di Khobar.
Ad essere uccisi sono stati ostaggi non di fede mussulmana, mentre quelli appartenenti ad essa venivano rilasciati. Tra le persone uccise, figura anche un italiano. I terroristi sono infine stati eliminati e gli ostaggi ancora in vita liberati. Questi tre eventi sono dunque serviti come spunto per il racconto del film, incentrato proprio su problematiche simili. Il racconto proposto, però, si discosta volutamente da una rappresentazione in tutto e per tutto fedele, così da far emergere ulteriormente una serie di temi e riflessioni riguardo al tema trattato.
Il trailer di The Kingdom e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di The Kingdom grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Prime Video e Apple TV. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 3 luglio alle ore 21:00 sul canale 20 Mediaset.




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