Come Aquaman
e il regno perduto, i piani originali prevedevano
che Shazam! Furia
degli Dei sarebbe uscito alla fine dello scorso
anno. Tutto è cambiato quando la Warner Bros. si è
resa conto di non avere abbastanza soldi per lanciare il film in
seguito agli aumenti dei costi della ristrutturazione in atto, e
mentre la prossima avventura di Arthur Curry arriverà ora il giorno
di Natale del prossimo anno incontreremo la famiglia Shazam tra un
paio di mesi.
Ora potremmo chiederci quando il
prossimo trailer di Shazam! Furia
degli Dei sarà rilasciato. Bene, più o meno
nello stesso periodo in cui è caduta l’ultima anteprima di Ant-Man and The Wasp: Quantumania, il
regista David F. Sandberg ha confermato che una
nuova anteprima per il suo adattamento DC Comics arriverà alla fine
di gennaio. Anche se non abbiamo una data specifica,
supponiamo che verrà rilasciato in concomitanza con l’uscita
trequel di Ant-Man in modo che possa essere
proiettato davanti al film dei Marvel Studios nei cinema.
Il suo predecessore è stato un
successo critico e si è comportato bene al botteghino, ma da allora
sono passati quattro anni e anche i fan occasionali sanno che il
tempo del DCEU è quasi scaduto. Ciò potrebbe
ridurre l’interesse per Shazam! Furia
degli Dei, quindi speriamo che questo trailer riesca a
venderlo come assolutamente da vedere. Dai un’occhiata più da
vicino alla presa in giro del trailer di Sandberg qui sotto.
Shazam! Furia
degli Dei continua la storia dell’adolescente Billy
Batson che, dopo aver recitato la parola magica “SHAZAM!“,
si trasforma nel suo alter ego da supereroe adulto,
Shazam.
Il cast del sequel include
Zachary Levi nei panni di Shazam,
Asher Angel nei panni di Billy Batson,
Jack Dylan Grazer nei panni di Freddy Freeman,
Adam Brody nei panni del supereroe Freddy,
Ross Butler nei panni del supereroe Eugene,
Meagan Good nei panni del supereroe Darla,
DJ Cotrona nei panni del supereroe Pedro,
Grace Caroline Currey nel ruolo di Mary
Bromfield/la supereroina Mary.Djimon Hounsou ritorna nei panni del Mago,
mentre Rachel Zegler,
Lucy Liu e Helen Mirren si sono unite al film come
cattivi appena creati. Shazam! Furia
degli Deiuscirà il 17 marzo 2023. Il
film è prodotto da Peter Safran.
Di recente Pedro Pascal ha rivelato che stava cercando
spingere Nicolas Cage ad accettare un ruolo nel mondo
di Star
Wars, ma il leggendario attore ha rivelato il reale
motivo del perché non ha mai accettato un ruolo in carriera e non
ha intenzione di unirsi adesso allo storico franchise. Parlando con
Yahoo Entertainment in una recente intervista, Nicolas Cage ha riconosciuto che Pascal – che ha recitato insieme a Cage in The Unbearable Weight of
Massive Talent (in Italia Il talento di Mr. C) – aveva
cercato di convincerlo a entrare in una serie di Star
Wars, ma l’attore non era affatto interessato.
“No è la risposta“, ha
detto Cage. “E non sono davvero giù. Sono un Trekkie,
amico. Sono su Star
Trek … sono sull’Enterprise. È lì che mi
muovo.” Nicolas Cage ha continuato spiegando la
nuova rivelazione, dicendo che è cresciuto guardando
William Shatner recitare nella serie e lodando la
versione più recente della serie nei film di JJ Abrams, inclusa la svolta di Chris Pine nei panni di James T. Kirk.
“Sono cresciuto guardando [William] Shatner“, ha detto
Cage. “Pensavo che Pine fosse fantastico nei
film. Penso che i film siano eccezionali. Mi piacciono i
[messaggi] politici e sociologici. Per me, cos’è veramente la
fantascienza e perché è un genere così importante è che puoi
davvero dire quello che vuoi, come ti senti. Lo metti su un
pianeta diverso, lo metti in un tempo diverso o in futuro, e senza
che le persone ti saltino addosso, puoi davvero esprimere i tuoi
pensieri come Orwell o chiunque altro nel formato
fantascientifico. E Star Trek
l’ha davvero abbracciato.”
Alla fine, Nicolas Cage ha detto che non era della ”
famiglia di Star
Wars“, ma invece in quella di Star
Trek, e anche se potrebbe non apparire presto in una
galassia molto, molto lontana, forse potrebbe assicurarsi un posto
in un progetto di Star Trek in futuro. Di seguito
il video dell’intervista:
Nicolas Cage
does not want to be in The Mandalorian or the Star
Wars universe (sorry, Pedro Pascal).
“I’m a Trekkie. That’s where I roll…
I’m not in the Star Wars family. I’m in the Star Trek family.”
pic.twitter.com/958e7picw4
Netflix
ha diffuso il trailer ufficiale di You –
Stagione 4 – Parte 1. L’attesa
quarta stagione di You che
sarà divisa in due parti uscirà in streaming su Netflix
il 9 febbraio 2022. Tratta dal bestseller di Caroline Kepnes
“Tu”. “Cosa faresti per amore?” Quando il brillante gestore di una
libreria incontra un’aspirante scrittrice, la sua risposta è
chiara: per amore farebbe di tutto. Usando Internet e i social
media come strumenti per raccogliere i dettagli più intimi della
ragazza e avvicinarsi a lei, la sua cotta irresistibile e goffa
diventa un’ossessione e lentamente decide di rimuovere qualsiasi
ostacolo, e persona, tra lui e il suo oggetto del desiderio.
La quarta stagione
di You si
divide in due parti: Parte 1 – 9 febbraio 2023 (episodi 401-405)
Parte 2 – 9 marzo 2023 (episodi 406-410). Sviluppata da Sera Gamble
e Greg Berlanti con Sera Gamble come showrunner, la serie vede
produttori esecutivi Greg Berlanti, Sera Gamble, Gina Girolamo,
Leslie Morgenstein, Sarah Schechter e Michael Foley. Nel cast
protagonisti sono Penn Badgley, Tati Gabrielle, Charlotte
Ritchie, Lukas Gage, Ed Speleers.
Netflix ha rilasciato il trailer
ufficiale di True
Spirit, l’imminente dramma di formazione
basato sull’ispirante viaggio nella vita reale di come
l’adolescente australiana Jessica Watson è
diventata la persona più giovane del mondo a navigare per il mondo
in solitaria.
Il trailer
di True Spirit vede la
star di
TitansTeagan
Croft nei panni di Jessica Watson, che affronta
la pericolosa sfida di navigare per il mondo da sola all’età di 16
anni. Il video evidenzia il suo coraggio e le lotte che dovrà
affrontare mentre è in mare, incluso il tentativo di superare la
sua dislessia durante la lettura di una mappa. Mostra anche
come i suoi genitori e il suo mentore l’hanno sostenuta. La serie
debutterà in streaming su Netflix il 3 febbraio 2023.Dai un’occhiata al trailer ufficiale
di True Spirit qui
sotto:
La trama di True
Spirit
True
Spirit è diretto da Sarah
Spillane da una sceneggiatura che ha scritto insieme a
Rebecca Banner e Cathy Randall. Il film è interpretato da
Teagan Croft, Cliff Curtis, Bridget Webb, Vivien Turner,
Stacy Clausen, Todd Lasance, con Josh Lawson e Anna
Paquin.
Quando la tenace giovane velista
Jessica Watson (Teagan Croft) decide di diventare
la persona più giovane a fare il giro del mondo in solitaria in
barca a vela, molti dubitano che ce la possa fare. Con il sostegno
dell’allenatore e mentore Ben Bryant (Cliff
Curtis) e dei suoi genitori (Josh Lawson
e l’attrice premio Oscar Anna Paquin), Jessica è determinata a
raggiungere un obiettivo che sembra impossibile: attraversare in
barca a vela alcune delle tratte oceaniche più pericolose al mondo
nell’arco di 210 giorni.
La regia di True
Spirit è di Sarah Spillane, la sceneggiatura di Sarah
Spillane, Rebecca Banner e Cathy Randall, mentre la produzione è
affidata a Debra Martin Chase, Susan Cartsonis e Andrew Fraser.
Bridget Webb, Vivien Turner, Stacy Clausen e
Todd Lasance sono tra gli interpreti di questa
incredibile storia vera di perseveranza e successi che dimostra
come anche i sogni più grandi possano essere realizzati.
Amanda Seyfried è
una delle attrici che farà ancora molta strada nella storia del
cinema. Ha sempre dimostrato di avere un talento innato per la
recitazione e per il canto e, nonostante il suo successo, non si è
mai montata la testa. Sempre umile, con quel viso da bambina, con i
suoi occhi azzurri e la sua chioma bionda ha fatto innamorare il
pubblico di mezzo mondo. Da Mamma Mia! a First Reformed, il successo continua ad avanzare, così
come la sua bravura.
Ecco, allora, dieci cose
che non sapevate di Amanda Seyfried.
Amanda Seyfried: i suoi film
film
1. Amanda Seyfried: i film
e la carriera. Il debutto cinematografico della Seyfried
risale al 2004, quando partecipa alla commedia Mean Girls.
Successivamente reciterà in Alpha Dog (2006),
Solstice (2008) e all’adattamento cinematografico di
Mamma Mia!, in cui
interpreta Sophie, la figlia di Donna, interpretata da Meryl Streep.
In seguito, ha lavorato in film come Jennifer’s Body
(2008), Chloe – Tra seduzione e inganno (2009), Letters to Juliet
(2010), Dear John (2010), Cappuccetto rosso
sangue (2011) e In Time (2011). Ritorna
al musical con Les Misérables nel
2012, e interpreta poi la pornodiva Linda Lovelace in Lovelace (2013), per
poi lavorare in Un milione di modi per morire
nel West (2014), Giovani si diventa
(2015), Pan – Viaggio sull’isola che non c’è (2015) e Padri e Figlie (2015). Tra i suoi film più recenti si
annoverano First Reformed (2017), Mamma Mia! Ci risiamo (2018), Anon (2018),
Ve ne dovevate andare (2020), Mank (2020) e L’apparenza delle cose
(2021).
AMANDA SEYFRIED as Valerie in Warner Bros. Pictures’ fantasy
thriller “RED RIDING HOOD,” a Warner Bros. Pictures
release.
2. Ha recitato anche per la
televisione. La carriera dell’attrice è però iniziata in
televisione, dove dal 2000 al 2001 ha recitato nella soap
opera Così gira il mondo. Successivamente è apparsa
anche in serie come La valle dei
pini (2002-2003), Veronica
Mars (2004-2006), Dr. House (2005),
Wildfire (2006) e Big Love (2006-2011). Nel 2015,
Amanda Seyfriend si è aggiudicata una parte molto importante nella
terza stagione di Twin Peaks, quella di Rebecca Burnett.
La Seyfried ha invece ora terminato le riprese della serie The
Dropout, dove recita nel ruolo di Elizabeth Holmes.
Amanda Seyfried, il 2020 e gli
Oscar
3. È stata candidata al
prestigioso premio. Il 2020 è stato un anno
particolarmente importante per la Seyfried. Oltre ad essere
diventata mamma per la seconda volta, ha infatti recitato nel film
Mank, interprentando l’attrice Marion Davies. Grazie a
questo ruolo la Seyfried ha ottenuto alcune delle migliori
recensioni della sua carriera, vincendo anche diversi premi. Ha poi
guadagnato anche la sua prima candidatura al premio Oscar come
miglior attrice non protagonista. Pur non vincendo il premio, si è
rilanciata come una delle grandi interpreti della sua
generazione.
Amanda Seyfried è hot
4. Amanda Seyfried non ha
problemi ha girare scene di nudo. L’attrice americana ha
ammesso che, per lei, le scene di sesso sono liberatorie. Nel
girare il film Lovelace, in cui interpreta la pornodiva
Linda Lovelace, la Seyfried ha ammesso di sentirsi libera e di
essersi divertita mentre girava le scene hot, senza avere nessun
problema di vergogna o di pudore: “Crescendo mi hanno fatto
sentire il nudo come qualcosa di sbagliato perché veniva sempre
censurato nei film, ma perché continuiamo a coprire noi
stessi?”.
Amanda Seyfried in In
Time
5. Per il film si è
esercitata nella corsa con i tacchi. Nel film
fantascientifico In Time, l’attrice interpreta la figlia
dei due ricchi Weis, Sylvia. Pur essendo la co-protagonista, la
Seyfried compare in scena soltanto a mezz’ora dall’inizio del film.
L’attrice ha ricordato con entusiasmo il set di questo film,
raccontando però di aver avuto molta difficoltà nel recitare in
questo, poiché erano per lei previste diverse scene di corsa sui
tacchi. Per poter riuscire in queste, ha dunque dovuto esercitarsi
a lungo per evitare di farsi male.
Amanda Seyfried in Mamma Mia!
6. Amanda Seyfried si è
fatta conoscere anche grazie alla sua voce. Amanda ha
sempre coltivato la passione per il canto, seguendo delle lezioni
già quando era bambina. Passione che poi è diventata parte
integrante ed importante del suo lavoro. Infatti, è stato grazie
all’enorme successo di Mamma Mia! che l’attrice è
diventata famosa in tutto il mondo, mostrando tutte le sue qualità
di attrice e cantante. È proprio lei a cantare i tanti brani degli
ABBA previsti per il suo personaggio, senza essere dunque ricorsa
ad alcuna sostituta.
Amanda Seyfried è su
Instagram
7. Amanda Seyfried è
utilizzatrice di social. L’attrice americana ha un profilo
Instagram seguito da più di 5,1 milioni di persone: una cifra mica
da ridere. L’attrice non è ossessionata dall’utilizzo del social,
ma è comunque molto attiva. Le foto la ritraggono sempre
protagonista di momenti lavorativi ma anche, e soprattutto, dei
momenti quotidiani che desidera condividere con i suoi fan.
Seguendola si può dunque rimanere aggiornati su di lei e sulle sue
attività.
Amanda Seyfried: il marito e i
figli
8. Amanda Seyfried ha avuto
dei fidanzati da invidia. L’attrice americana è sposata
dal 2017 con il collega Thomas Sadoski, conosciuto
nel 2015 sul set di The Way We Get By e pare che tra i due
sia stato colpo di fulmine. Ma Amanda ha dei precedenti da invidia:
in passato, infatti, Amanda è stata fidanzata con Justin
Long e, ancora prima, con Ryan Philippe e
Dominic Cooper, quest’ultimo conosciuto sul set di
Mamma Mia!.
9. Amanda Seyfried è una
mamma a tempo pieno. Nel marzo del 2017, la Seyfried ha
dato alla luce la sua prima figlia, avuta dall’oggi marito Thomas
Sadoski. Da quel momento l’attrice ha parzialmente diradato le sue
partecipazioni cinematografiche per stare accanto alla piccola di
casa. Nel settembre del 2020, invece, è nato Thomas, secondo figlio
della coppia.
Amanda Seyfried: età e altezza dell’attrice
10. Amanda Seyfried è
piccoletta. L’attrice, nata il 3 dicembre del 1985, non è
di certo una donnona, ma si sa che il vino buono sta nella botte
piccola. Alta 1 metro e 59 centimetri, la sua grazia innata non è
passata comunque inosservata ed è riuscita a tenere testa a tutti i
suoi colleghi. Se poi si aggiunge che ha gli occhi come il color
del cielo e i capelli biondi come il grano, ci si rende conto che
la sua bellezza è totale.
Grace Randolph di Beyond the
Trailer ha indicato che
Driver è “un favorito per un certo ruolo elastico”
e The
Direct ha riportato oggi la stessa notizia. Nessuna
delle due fonti è nota per essere particolarmente affidabile,
sebbene entrambe abbiano messo a segno diversi scoop occasionali.
Apparentemente, Adam Driver e altri due attori sono
attualmente in corsa. Non sappiamo chi potrebbero essere, ma in
precedenza si era parlato di Diego Luna visto recentemente nella serie
Andor e abbiamo anche sentito
che la star di You,
Penn Badgley, potrebbe essere in lizza.
Sappiamo che il casting è in corso
da un po’ di tempo, quindi potremmo scoprire se c’è qualcosa di
vero in questa voce molto presto. Non abbiamo scovato ancora rumors
solidi su chi potrebbe essere in un’ipotetica cast list per
interpretare La torcia Umana, La donna Invisibile e La
cosa. Matt Shakman si è recentemente unito al
progetto come regista, con Jeff Kaplan e
Ian Springer che stanno attualmente lavorando alla
sceneggiatura. I dettagli della trama sono ancora un mistero,
ma Kevin Feige ha confermato che questa non
sarà un’altra storia sulle origini del super team.
“Molte persone conoscono
questa storia delle origini. Molte persone conoscono le
basi. Come possiamo prenderlo e portare qualcosa che non hanno
mai visto prima? ha detto in una recente intervista,
confrontando questa nuova interpretazione degli eroi con il patto
dei Marvel Studios con la Sony per portare
Spider-Man nel
MCU. “Abbiamo fissato un livello
molto alto per noi stessi portando questo sullo schermo.” Fantastici
Quattro uscirà nelle sale il 14 febbraio
2025.
Disney ha
condiviso un
breve teaser per l’imminente remake live-action de La
Sirenetta durante l’Expo D23 dello scorso anno,
dandoci un assaggio di Ariel (Halle
Bailey) e del suo amico Flounder che nuotano nel
loro regno sottomarino mentre lei canta alcune battute di
“Parte del tuo mondo“. Ora, grazie ad alcune confezioni
Funko POP trapelate, diamo una prima occhiata al
design dei personaggi per diversi personaggi secondari che vedremo
nel film. I POP presentano Ariel in forma umana, il
principe Eric, il re Tritone e la malvagia
Ursula. Per la maggior parte, sembra che questi
personaggi assomiglieranno alle loro controparti animate nel
film.
Non sappiamo ancora molto di
questa interpretazione della storia, ma in base a ciò che abbiamo
visto finora, il regista Rob Marshall non si
prenderà troppe libertà dal classico animato su
cui si basa la storia originale.Bailey recita al
fianco di Jonah-Hauer King nei panni del principe Eric, Melissa McCarthy nei panni di Ursula, Javier Bardem nei panni di Re Tritone,
Jacob Tremblay nei panni di Flounder,
Daveed Diggs nei panni di Sebastian e
Awkwafina nei panni di Scuttle.
La
Sirenetta conterrà la musica del classico animato
e quattro nuove canzoni. Lin-Manuel Miranda, che in precedenza ha
lavorato con Marshall in Il
ritorno diMary
Poppins, comporrà anche la musica originale per
Mermaid insieme ad Alan Menken.La
Sirenetta è l’amata storia di Ariel, una giovane
sirena bella e vivace con una sete di avventura. La più giovane
delle figlie di re Tritone e la più ribelle, Ariel desidera saperne
di più sul mondo al di là del mare e, mentre visita la superficie,
si innamora dell’affascinante principe Eric. Mentre alle
sirene è vietato interagire con gli umani, Ariel deve seguire il
suo cuore. Fa un patto con la malvagia strega del mare,
Ursula, che le dà la possibilità di sperimentare la vita sulla
terraferma, ma alla fine mette a repentaglio la sua vita e la
corona di suo padre. Il film arriverà nelle sale il 26 maggio
2023.
Arrivano maggiori dettagli
sull’uscita in Blu-ray di Black
Panther: Wakanda Forever, dato che
Disney ha rivelato gran parte delle informazioni
legate alla prima edizione in arrivo negli STORE. Come la
maggior parte dei titoli di intrattenimento domestico in vendita,
non ci sono versione estese del film, ma sono le scene eliminate di
cui siamo sicuri che molti di voi saranno più entusiasti. Per
cominciare, sembra che vedremo più ricadute da parte di
Okoye che viene privata della sua posizione di leader
della Dora Milaje insieme a una scena finale estesa che aggiunge il
guerriero di Danai Gurira alla battaglia.
Okoye è anche al centro
della scena poi cancellata che coinvolge suo zio, e stiamo
iniziando ad avere l’impressione che molte delle scene del
personaggio siano finite fuori dal film nella sala di montaggio!
Aveva un arco narrativo abbastanza ampio nel film, ma sembra che i
piani originali richiedessero che l’arco narrativo di
Okoye fosse una sottotrama in piena regola. Tuttavia, con
la durata già lunga di 161 minuti, qualcosa doveva essere tagliato
e sembra che la sottotrama di Okoye sia stata ritenuta
superflua. Degna di nota è anche l’intenzione di includere una
sequenza con Everett Ross di Martin Freeman. Dai un’occhiata all’elenco
completo delle caratteristiche speciali di Black
Panther: Wakanda Forever di seguito.
Gag Reel – Dai
un’occhiata ad alcuni dei momenti spensierati sul set di Black
Panther: Wakanda Forever.
Commento
audio – Ascolta Ryan Coogler, Joe
Robert Cole e Autumn Durald Arkapaw che discutono del
film.
Featurettes
Envisioning Two Worlds – Scopri
la realizzazione di Black Panther: Wakanda Forever attraverso
l’obiettivo e la guida del co-sceneggiatore/regista Ryan Coogler,
della scenografa Hannah Beachler e della costumista Ruth
Carter.
Passing the Mantle – Segui
l’evoluzione della Pantera Nera attraverso i film. Nel
tracciare i viaggi di Shuri, Ramonda e Riri attraverso il film,
questa featurette esplora cosa significhi in ultima analisi
l’eredità in Wakanda e come risuonerà con gli spettatori del
MCU per gli anni a
venire.
Scene tagliate di Black Panther:
Wakanda Forever
Outside The Scope – Okoye ha
uno scontro scioccante con Ayo e la Dora Milaje. Aneka prende
una decisione impegnativa.
The Upstairs Toilet – Ross si
infiltra nella NSA sotto mentite spoglie nel tentativo di scoprire
informazioni.
Figlia del confine – Dopo una
conversazione con suo zio, Okoye si trova di fronte a una scelta
scoraggiante.
Sempre e ovunque – Ad Haiti,
Shuri e Okoye condividono un momento agrodolce.
Nell’universo di
The Last of
Us, le persone vengono infettate dal fungo cordyceps
inalando spore trasportate dall’aria. Tuttavia, questo non
sarà la diffusione del virus nella serie HBO Max,
poiché l’infezione si diffonderà in un altro modo: i viticci. In
botanica i viticci o cirri, nelle piante rampicanti angiosperme,
sono organi di attacco o sostegno; si tratta di grappoli o di
infiorescenze modificate che permettono alla pianta di aggrapparsi
nelle altre piante o a sostegni vari.
I co-creatori della serie
The Last of
Us, Craig Mazin e Neil
Druckmann hanno spiegato il cambiamento in un’intervista a
Collider. Druckmann ha parlato di come
hanno deciso all’inizio di non voler usare maschere antigas nella
serie. Ciò ha poi portato a conversazioni su come reinventare
il fungo per adattarsi meglio a questo nuovo mezzo. “Alla fine,
quelle conversazioni [sul non usare maschere antigas] ci
hanno portato a questi viticci“, ha detto
Druckmann. “E poi, solo pensando a come
avviene un contagio, che avviene da un infetto all’altro, e come fa
il fungo, potrebbe diventare una rete interconnessa. È diventato
molto spaventoso pensare che stiano tutti lavorando contro di noi
in questo modo unificato, che era un concetto che mi è piaciuto
molto, che è stato sviluppato nello show.“
Druckmann non ha
spiegato tutto sui viticci e su come funzionano esattamente, ma è
stato fatto per collegare gli effetti del contagio, chiunque può
essere contagiato, perché no c’è una maschera antigas a proteggere
i protagonisti. Sebbene non sia chiaro se ci siano state esitazioni
nel coprire i volti dell’attore con maschere antigas, Mazin ha
anche affermato che i cambiamenti nello spettacolo sono stati
apportati per mantenere l’attenzione su Joel ed Ellie in un modo o
nell’altro.
“Dirò che c’è un personaggio
del gioco che ha un punto di vista molto interessante sul fungo e
la sua osservazione del Cordyceps che si collega ad alcuni dei temi
più ampi su ciò di cui tratta lo spettacolo e, stranamente, che si
collega a la nozione della bellezza e del potenziale pericolo
dell’amore“, ha detto Mazin.“E
quindi, parte di ciò che Neil e io volevamo fare era assicurarci
che tutto nella nostra storia fosse ispirato dal lavoro che ha
fatto sul gioco, alla fine tutto quello che si ripercuota nella
serie è la relazione tra Joel ed Ellie, ed è quello che conta di
più per noi”.
Dunque, la serie tv su
The Last of
Us sta cambiando alcuni elementi dello spettacolo
e si sta espandendo su altri. Dopo aver menzionato che il COVID-19
ha reso il pubblico più esperto e saggio su come una pandemia
potrebbe diffondersi, Mazin ha affermato che la serie risale a
molto prima che il gioco inizi a accresce alcuni dei retroscena del
mondo e dà più contesto all’epidemia.
Quando Jonathan Majors apparirà come Kang il Conquistatore
nell’imminente Ant-Man
and the Wasp: Quantumania, avrà la
possibilità di mostrare il suo lavoro interpretando versioni
leggermente diverse dello stesso personaggio.Parlando
con Nerdbunker in una recente intervista durante la presentazione
alla stampa del film, Majors ha parlato di quanto sia divertente
interpretare diverse versioni dello stesso personaggio Kang.
Majors – che è apparso anche nello show
Disney+Loki come
variante di
Kang noto come He Who Remains – ha detto che è
divertente scoprire quanto possano essere simili tutti i
Kang pur essendo diversi.
“Dal punto di vista della
recitazione, è molto divertente perché—non interpreto solo Kang nel
mondo, sai. Ho altri progetti e altri film in corso, il che è
bello perché ho l’opportunità di fare il lavoro, sai, in più mondi
diversi“, ha detto Majors. “È roba super divertente, vai, ok,
mi chiedo come possiamo, perché sai, nel mio mondo, tra i due, dove
sono diversi, dove sono uguali, e anche questo è davvero eccitante.
Sento che potrei essere l’attore più fortunato.”
Insieme a Kang, il prossimo
sequel introdurrà anche la nuova arrivata nel MCUKathryn Newton
(The Society, Freaky) mentre ora
assume il ruolo di Cassie Lang, un personaggio
precedentemente interpretato da Abby Ryder Fortson
nei primi film di
Ant-Man ed
Emma Fuhrmann in
Avengers:
Endgame.
Nel film, che dà ufficialmente il
via alla
Fase 5 del Marvel Cinematic Universe, i Super Eroi
Scott Lang (Paul
Rudd) e Hope Van Dyne (Evangeline
Lilly) tornano per continuare le loro avventure
come
Ant-Man and The Wasp. Insieme ai genitori di Hope,
Hank Pym (Michael
Douglas) e Janet Van Dyne (Michelle
Pfeiffer), la famiglia si ritrova a esplorare
il Regno Quantico, a interagire con nuove strane creature e a
intraprendere un’avventura che li spingerà oltre i limiti di ciò
che pensavano fosse possibile. Jonathan Majors si unisce al cast nel
ruolo di Kang. Peyton Reed torna alla regia, mentre
Kevin Feige e Stephen Broussard sono i produttori.
Sono passati anni dall’ultima
volta che abbiamo visto l’iconico personaggio Rick
O’Connell de La Mummia interpretato
dall’attore Brendan Fraser, ma sembra che
l’attore che ha sempre riscosso un grande successo dai fan del
franchise non è totalmente chiuso alla possibilità di riportare in
vita sul grande schermo quel personaggio! In una recente intervista
con Deadline,
quando gli è stato chiesto se è disposto a tornare al franchise
horror d’azione di successo, la star di The
Whale ha ammesso che è qualcosa a cui non è
assolutamente contrario, soprattutto quando si tratta di una grande
opportunità per la sua carriera professionale.
“Non sono contrario, non
conosco un attore che non voglia un lavoro”, ha detto Brendan Fraser. “Non credo di essere stato
così famoso e non pagato allo stesso tempo nella mia vita
professionale, quindi iscrivimi!”.Oltre ad
essere noto per il suo ruolo nel franchise di La
Mummia, Fraser ha ricevuto sempre
consensi per i suoi altri ruoli memorabili in film comeEncino
Man, George Re
della JunglaLooney Tunes: Back in
Action, Bedazzled, Viaggio
al centro della terrae Inkheart – La
leggenda di cuore
d’inchiostro. Attualmente sta ricevendo
il plauso della critica per la sua drammatica interpretazione da
protagonista nel film diretto da Darren
AronofskyThe Whale, che
abbiamo visto e apprezzato all’ultima Mostra
d’Arte Cinematografica di
Venezia. Per questo motivo, i
critici prevedono che potrebbe potenzialmente ottenere la sua prima
nomination all’Oscar come miglior attore.
Il franchise de La
Mummiaè iniziato con il film del 1999
diretto da Stephen Sommers. Ed era interpretato da
Brendan Fraser. nei panni di Rick O’Connell,
Rachel Weisz nei panni di Evelyn Carnahan,
John Hannah nei panni di Jonathan Carnahan,
Arnold Vosloo nei panni di Imhotep e
Patricia Velásquez nei panni di Anck-su-namun.
Dopo il successo commerciale del primo film con un incasso mondiale
di oltre 400 milioni di dollari al botteghino, è stato seguito da
altri due sequel, un prequel e il riavvio di Tom Cruise ampiamente stroncato nel 2017.
Chissà che la Universal Pictures, visto la seconda vita
dell’attore, non decida di risuscitare il franchise di
successo!
Ecco il nuovo trailer di Ant-Man and the Wasp: Quantumania diffuso
nella notte in occasione del College Football Playoff National
Championship. Il film arriverà nelle sale a febbraio 2023 e
inaugurerà la
Fase 5 del MCU. Nuovo trailer in
lingua originale di seguito:
Nel film, che dà ufficialmente il
via alla
Fase 5 del Marvel Cinematic Universe, i Super Eroi
Scott Lang (Paul
Rudd) e Hope Van Dyne (Evangeline
Lilly) tornano per continuare le loro avventure
come
Ant-Man and The Wasp. Insieme ai genitori di Hope,
Hank Pym (Michael
Douglas) e Janet Van Dyne (Michelle
Pfeiffer), la famiglia si ritrova a esplorare
il Regno Quantico, a interagire con nuove strane creature e a
intraprendere un’avventura che li spingerà oltre i limiti di ciò
che pensavano fosse possibile. Jonathan Majors si unisce al cast nel
ruolo di Kang. Peyton Reed torna alla regia, mentre
Kevin Feige e Stephen Broussard sono i produttori.
Prima dell’uscita di Avatar: La via dell’acqua nelle sale il
mese scorso, il regista James Cameron ha chiarito nelle interviste
che, se il sequel avesse fallit nel raggiungere il pareggio di
bilancio, sarebbe stata la fine di piano di fare ben tre nuovi
film. Il terzo film è già stato girato, quindi arriverò qualunque
cosa accada, ma i piani ambiziosi di Cameron si estendono fino al quarto,
quinto e sesto film (e forse anche di più).
Dalla sua uscita, il blockbuster in
3D ha ampiamente superato le aspettative al botteghino ed è già
diventato
uno dei dieci film di maggior incasso di tutti i tempi.
Cameron , che una volta aveva sostenuto
la necessitò di avere un enorme riscontro con un bottino di $ 2
miliardi perché Avatar: La via dell’acquafosse
considerato redditizio, ha ora condiviso un aggiornamento, ed è una
buona notizia per i fan di Na’vi. Poiché il seguito
di Avatar si avvicina a $ 1,8 miliardi in tutto il
mondo, dunque sembra che genererà un profitto, il che
significa che al regista verrà data la possibilità di andare avanti
con i suoi ambiziosi piani di più sequel.
“Sembra che proprio con lo
slancio che il film ha ora, supererà facilmente la nostra pausa
anche nei prossimi giorni, quindi sembra che non riesca a tirarmi
fuori da questo, dovrò fare questi altri sequel”, ha
confermato Cameron durante una recente
intervista. “So cosa farò nei prossimi sei o sette
anni”.“Il punto è che andrà tutto bene. Sono
sicuro che presto discuteremo con i migliori della Disney sul piano
di produzione per Avatar 3, che è
già in fase di elaborazione’. Abbiamo già girato l’intero film,
quindi siamo in una post-produzione estesa per realizzare tutta
quella magica CG”.
“E poi Avatar 4 e 5 sono
entrambi scritti”, ha aggiunto. “Abbiamo
anche alcune sequenze del 4 in scatola. A questo punto abbiamo
iniziato un franchise. Abbiamo iniziato una saga che ora può
svolgersi su più film”. Siamo sicuri che la Disney sarà
desiderosa di continuare a realizzare film Avatar ,
soprattutto perché hanno una Pandora nel Disney World di Orlando!
L’interesse per questo e il merchandising che ne deriva è
probabilmente aumentato in modo significativo negli ultimi mesi e,
indipendentemente dai giudizi su Avatar: La via dell’acqua, quei dati al
botteghino suggeriscono che questo franchise di fantascienza è qui
e continuerà ad andare avanti.
Come la
gilda dei Direttori della Fotografia, anche quella degli
scenografi ha annunciato le nomination per i ADG Awards
2023, i premi assegnati quest’anno dalla Art
Directors Guild. Di seguito trovate i nominati divisi per categorie
cinematografiche e televisive:
NOMINEES FOR FEATURE FILM:
PERIOD FEATURE FILM
“All Quiet on the Western Front” (Production
Designer: Christian M. Goldbeck) “Babylon” (Production Designer: Florencia
Martin) “Elvis” (Production Designers: Catherine Martin,
Karen Murphy
“The Fabelmans” (Production Designer: Rick
Carter)
“White Noise” (Production Designer: Jess
Gonchor)
FANTASY FEATURE FILM
“Avatar: The Way of Water”
(Production Designers: Dylan Cole, Ben Procter)
“The Batman” (Production Designer: James Chinlund)
“Black Panther: Wakanda Forever” (Production Designer: Hannah
Beachler)
“Everything Everywhere All at Once” (Production Designer: Jason
Kisvarday)
“Nope” (Production Designer: Ruth De Jong)
CONTEMPORARY FEATURE FILM
“Bardo,
False Chronicle of a Handful of Truths” (Production Designer:
Eugenio Caballero)
“Bullet Train” (Production Designer: David Scheunemann)
“Glass Onion: A Knives Out Mystery” (Production Designer: Rick
Heinrichs)
“Tár” (Production Designer: Marco Bittner Rosser)
“Top Gun: Maverick” (Production Designer: Jeremy Hindle)
ANIMATED FEATURE FILM
“Guillermo del Toro’s Pinocchio” (Production Designers: Guy
Davis, Curt Enderle)
“Lightyear” (Production Designer: Tim Evatt)
“Marcel the Shell with Shoes On” (Production Designer: Liz
Toonkel)
“Puss In Boots: The Last Wish” (Production Designer: Nate
Wragg)
“Turning Red” (Production Designer: Rona Liu )
NOMINEES
FOR TELEVISION:
ONE-HOUR
PERIOD SINGLE-CAMERA SERIES
“The
Crown: Ipatiev House” (Production Designer: Martin Childs)
“The Gilded Age: Never the New” (Production
Designer: Bob Shaw)
“The Marvelous Mrs. Maisel: Maisel vs. Lennon: The Cut Contest, How
Do You Get to
Carnegie Hall?” (Production Designer: Bill Groom)
“Pachinko: Chapter One” (Production Designer: Mara
LePere-Schloop)
Peaky Blinders: Black Day” (Production Designer: Nicole
Northridge)
ONE-HOUR
FANTASY SINGLE-CAMERA SERIES
“Andor:
Rix Road” (Production Designer: Luke Hull)
“House of the Dragon: The Heirs of the
Dragon” (Production Designer: Jim Clay)
“The Lord of the
Rings: The Rings of Power: Adar” (Production Designer: Ramsey
Avery)
“Stranger Things: “Chapter Seven: The Massacre at Hawkins Lab”
(Production Designer: Chris Trujillo)
“Wednesday: Woe is the Loneliest Number” (Production Designer: Mark
Scruton)
ONE-HOUR
CONTEMPORARY SINGLE-CAMERA SERIES
“Better
Call Saul: Wine and Roses,Nippy” (Production Designer: Denise
Pizzini)
“Euphoria: You Who Cannot See, Think of Those Who Can, The Theater
and Its Double,
All My Life, My Heart Has Yearned for a Thing I Cannot Name”
(Production Designer: Jason Baldwin Stewart)
“Ozark: The Beginning of the End, Let the Great World Spin, City on
the Make” (Production Designer: David Bomba)
“Severance: Good News About Hell” Production Designer: Jeremy
Hindle
“The White Lotus: Ciao” (Production Designer: Cristina Onori)
“Emily
In Paris: What’s It All About…, How to Lose a Designer in 10 Days”
(Production Designer: Anne Seibel)
“Hacks: Trust the Process” (Production Designer: Alec
Contestabile)
“Only Murders in the Building: Framed” (Production Designer:
Patrick Howe)
“Our Flag Means Death: Pilot” (Production Designer: Ra Vincent)
“What We Do in the Shadows: The Grand Opening, The Night Market,
Pine Barrens” (Production Designer: Shayne Fox)
MULTI-CAMERA SERIES
“Bob
Abishola: Inner Boss Bitch, Two Rusty Tractors, Estee Lauder and
Goat Meat” (Production Designer: Francoise Cherry-Cohen)
“The Conners: Sex, Lies, and House Hunting, The Best Laid Plans, A
Contrabassoon and A
Sinking Feeling” (Production Designer: Jerry Dunn)
“How I Met Your Father: Pilot” (Production Designer: Glenda
Rovello)
“The Neighborhood: Welcome to the Remodel” (Production Designer:
Wendell Johnson)
“United States of Al: Kiss/Maach, Divorce/Talaq, Sock/Jeraab”
(Production Designer: Daren Janes)
VARIETY,
REALITY OR COMPETITION SERIES
“A
Black Lady Sketch Show: Anybody Have Something I Can Flog Myself
With? Bounce Them Coochies, Y’All! Peaches and Eggplants for
Errbody!” (Production Designers: Cindy Chao, Michelle Yu)
“Lizzo’s Watch Out for the Big Grrrls: HBCYOU Band” (Production
Designer: James McGowan)
“RuPaul’s Drag Race: Catwalk, 60’s Girl Groups, Daytona Wind”
(Production Designer: Gianna Costa)
“Saturday Night Live: Jack Harlow Hosts Season 48 Episode 4, Jack
Harlow Musical Guest” (Production Designers: Keith Raywood, Eugene
Lee, Akira Yoshimura, N. Joseph De Tullio)
“Waffles + Mochi’s Restaurant: Honey” (Production Designer: Darcy
E. Prevost)
VARIETY
SPECIAL
“64th
Annual Grammy Awards” (Supervising Art Director: Kristen
Merlino)
“94th Annual Oscars” (Production Designer: David Korins)
“Hasan Minhaj: The King’s Jester” (Production Designer: Scott
Pask)
“Miley’s New Year’s Eve Party” (Production Designer: Keith
Raywood)
“Trevor Noah: I Wish You Would” (Production Designer: Star Theodos
Kahn)
COMMERCIALS
“American Horror Stories: Dollhouse” Promo (Production Designer:
Marc Benacerraf)
Bud Light Seltzer: “Land Of Loud Flavors” (Production Designer:
François Audouy)
“Just Eat & Katy Perry: Did Somebody Say” (Production Designer:
François Audouy)
“The Lord of the Rings: The Rings of Power – Title Announcement”
(Production Designer: Brian Branstetter) Paramount+: “Wildlife Promo” (Production Designer:
Maia Javan)
SHORT
FORMAT: MUSIC VIDEO OR WEBSERIES
Adele
“I Drink Wine” (Production Designer: Liam Moore)
Coldplay x Selena Gomez “Let Somebody Go” (Production Designer:
François Audouy)
Kendrick Lamar “Rich Spirit” (Production Designer: Scott
Falconer)
Taylor Swift “Anti-Hero” (Production Designer: Ethan Tobman)
Taylor Swift “Bejeweled” (Production Designer: Ethan Tobman)
A poche ore dalla cerimonia del
Golden Globes 2023, le gilde delle arti
cinematografiche hollywoodiane cominciano ad annunciare le loro
nomination per la season awards. Ad aprire le danze è la ASC,
l’American Society of
Cinematographers che ha annunciato le nomination per le
migliori fotografie di cinema e tv dell’ultimo anno.
Ecco di seguito tutte le nomination degli ASC Awards 2023
Sturla
Brandth Grøvlen, DFF – “War Sailor” (DCM Film)
Kate McCullough, ISC – “The Quiet Girl” (Super)
Andrew Wheeler – “God’s Country” (IFC Films)
Documentary
Ben
Bernhard and Riju Das – “All That Breathes” (HBO/HBO Max)
Adam Bricker – Chef’s Table: Pizza ¬– Franco Pepe” (Netflix)
Wolfgang Held, ASC – “This Stolen Country of Mine”
Motion Picture, Limited Series, or Pilot Made for
Television
Todd
Banhazl, ASC – “Winning Time: The Rise of the Lakers Dynasty – The
Swan” (HBO/HBO Max)
Jeremy Benning, CSC – “Guillermo del Toro’s Cabinet of Curiosities
– The Outside” (Netflix)
Anastas Michos, ASC, GSC – “Guillermo del Toro’s Cabinet of
Curiosities – The Autopsy” (Netflix)
C. Kim Miles, ASC, CSC, MySC – “Lost Ollie – Bali Hai”
(Netflix)
Sean Porter – “The Old Man – I” (FX)
Episode of a One-Hour Television Series –
Non-Commercial
John
Conroy, ASC, ISC -“Westworld” – Années Folles” (HBO/HBO MAX)
Catherine Goldschmidt – “House of the Dragon – The Lord of the
Tides” (HBO/HBO MAX)
Alejandro Martinez – “House of the Dragon – The Green Council”
(HBO/HBO MAX)
M. David Mullen, ASC – “The Marvelous Mrs. Maisel – How Do You Get
to Carnegie Hall?” (Prime Video)
Alex Nepomniaschy, ASC – “The Marvelous Mrs. Maisel – Everything is
Bellmore” (Prime Video)
Nikolaus Summerer – 1899 – The Calling” (Netflix)
Episode of a One-Hour Television Series –
Commercial
Marshall Adams, ASC – “Better Call Saul – Saul Gone” (AMC)
Jesse M. Feldman – “Interview With the Vampire ¬– Is My Very Nature
That of the Devil” (AMC)
Christian “Tico” Herrera, CCR – “Snowfall – Departures” (FX)
Jules O’Loughlin, ASC, ACS – “The Old Man – IV” (FX)
Jaime Reynoso, AMC – “Snowpiercer – Bound by One Track” (TNT)
Episode of a Half-Hour Television Series
Adam
Bricker – “Hacks – The Click” (HBO/HBO MAX)
Carl Herse – “Barry – Starting Now” (HB0/HBO MAX)
Stephen Murphy BSC, ISC – “Atlanta – New Jazz” (FX)
Ula Pontikos, BSC – “Russian Doll– Matryoshka” (Netflix)
Christian Sprenger, ASC – “Atlanta – Andrew Wyeth. Alfred’s World.”
(FX)
Celebre per i suoi film sulla figura
e l’attività dei gangster, il regista Martin Scorsese
ha sempre raccontato attraverso di essi sentimenti e tematiche
universali come il desiderio di appartenenza, la violenza, il
tradimento e il senso di colpa. Il suo capolavoro a riguardo è
senza dubbio Quei bravi ragazzi (qui la recensione), distribuito
nel 1990 e che insieme a Mean Streets e Casinò forma una vera e
propria trilogia sulla mafia, divenuta poi quadrilogia con la
recente realizzazione di The Irishman.
Considerato uno dei migliori film sui gangster ma anche uno dei
migliori film della storia del cinema, ha cambiato il modo di
approcciarsi a questa tipologia di storie.
Questo perché non solo il film è la
summa di tutti gli interessi stilistici e tematici di Scorsese, ma
anche perché propone una rappresentazione della vita criminale
estremamente dettagliata e realistica. La storia è tratta dal
romanzo Il delitto paga bene, di Nicholas
Pileggi e basato sulla vita del gangster pentito
Henry Hill. Nel leggere tale libro, dunque, lo
stesso Scorsese si accorse di quanto il racconto proponesse
situazioni, personaggi ed ulteriori elementi raramente visti al
cinema fino a quel momento. Trovandolo la descrizione più accurata
e onesta mai letta dei gangster newyorkesi, decise dunque di farne
un film.
Proponendo una struttura narrativa
non tradizionale, che si muove avanti e indietro nel tempo,
Scorsese è dunque riuscito a dar vita ad un film unico, che procede
per episodi e mostra dettagliatamente la vita e il lavoro dei
gangster, le modalità con cui si approcciano ai problemi, il tedio
e il pericolo delle loro esistenze e l’irrefrenabile sete di
potere. Il risultato è ancora oggi ineguagliato. Candidato poi a
sei premi Oscar, Quei bravi ragazzi rimane ancora oggi il
film che meglio di molti altri di Scorsese descrive la sua idea di
cinema, proponendo un’esperienza cinematografica con pochi
eguali.
Quei bravi ragazzi: la
trama e il cast del film
Ma di cosa parla dunque Quei
bravi ragazzi? Protagonista è Henry Hill,
mezzosangue italo-irlandese, che all’età di tredici anni ha già le
idee ben chiare: vuole diventare un gangster, affascinato dalla
vita di quei loschi signori che vede ogni giorno sotto casa, a
Brooklyn. Il sogno presto diventa realtà, tra pallottole, rapine e
amicizie fraterne. Con la protezione del boss mafioso Paul
Cicero e all’oscuro dai genitori, si specializza in furto
e contrabbando, insieme ai compagni Jimmy Conway e
Tommy De Vito. I tre, divenuti ormai inseparabili,
hanno il mondo criminale ai loro piedi. Qualcosa però si incrina
nelle convinzioni di Henry, che sarà costretto a fare scelte che
cambieranno per sempre il resto della sua vita.
Ad interpretare Henry Hill Scorsese
ha voluto l’attore Ray Liotta, il
quale fece di tutto pur di ottenere la parte. Una volta ottenutala,
gli fu però impedito di incontrare il vero Hill, in quanto Scorsese
temeva che quest’ultimo avrebbe potuto influenzare
l’interpretazione dell’attore. Liotta poté però ascoltare alcune
registrazioni di Hill, studiandone il modo di parlare Robert De Niro,
frequente collaboratore di Scorsese, ricopre invece il ruolo del
gangster Jimmy Conway. Anche De Niro fece approfondite ricerche,
parlando con Hill per comprendere al meglio il carattere e il modo
di pensare del vero gangster rappresentato dal suo personaggio.
Joe Pesci
interpreta invece Tommy De Vito, ruolo grazie al quale ha poi vinto
il premio Oscar come miglior attore non protagonista. Stando a
quanto dichiarato in seguito da Hill, l’interpretazione che
l’attore ha dato del gangster Tommy DeSimone (il gangster a cui è
ispirato il suo personaggio) è accurata al 99%. Nel film recita poi
anche Lorraine Bracco nei panni di Karen Hill,
moglie di Henry. Di sua spontanea volontà non ha incontrato la vera
Karen e ha basato la propria interpretazione sulla sua
immaginazione e sull’istinto, guadagnando poi una nomination
all’Oscar come miglior attrice non protagonista. Completa il cast
principale l’attore Paul Sorvino nei panni del
boss Paul Cicero.
Quei bravi ragazzi: la
vera storia dietro al film
Ma chi era davvero Henry Hill?
Cresciuto in un poverissimo quartiere di Brooklyn, Henry sviluppò
sin da giovanissimo una forte ammirazione per i mafiosi locali, tra
i quali spiccava Paul Vario, capo della famiglia
criminale dei Lucchese. Crescendo, Hill si
guadagnò il rispetto di un membro di quella famiglia mafiosa,
Jimmy Burke, che lo prese sotto la sua protezione.
I due non potevano diventare veri e propri affiliati della mafia
per via delle loro origini irlandesi, ma erano ad ogni modo membri
esterni di forte fiducia. Insieme anche a Tommy
DeSimone, i tre iniziarono a dedicarsi ad attività come
rivendita di merci rubate, contrabbando di sigarette e
all’usura.
Nel 1967 pianificarono una rapina
all’Air France, mentre nel 1978 realizzarono il celebre colpo alla
Lufthansa, così come furono implicati in molti omicidi legati alla
mafia, prevalentemente consistenti nell’eliminazione di complici
scomodi o inaffidabili. Nel mentre, nel 1965 Hill conobbe la futura
moglie Karen Freid, dalla quale ha poi avuto due
figli. I guai per Henry iniziarono quando propose a Vario di
estendere le loro attività anche al business del traffico di droga.
Il boss però era fermamente contrario a tale attività e non diede
il suo consenso a riguardo. Hill continuò dunque segretamente a
spacciare droghe di vario tipo, divenendo poi sempre più
paranoico.
Nel 1980 venne infine arrestato con
l’accusa di traffico di stupefacenti. L’FBI lo convinse che l’unico
modo di salvarsi era quello di dire ciò che sapeva su Vario, Burke
e gli altri membri dei Lucchesi. Dopo lunghe riflessioni a
riguardo, Hill decise infine di diventare un collaboratore di
giustizia e poco dopo, sulla base di quanto da lui rivelato, Burke
e altri componenti della famiglia vennero arrestati. Nel mentre,
Hill entrò nel programma di protezione testimone ma venne espulso
da questo nei primi anni Novanta per via di ulteriori crimini da
lui commessi legati al mondo della droga. Grazie alla fama
ottenuta, Hill si godé però gli ultimi anni come una vera e propria
celebrità, spegnendosi infine il 12 giugno del 2012 all’età di 69
anni.
Quei bravi ragazzi: il
trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di
Quei bravi ragazzi grazie alla sua
presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming
presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi
di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes e
Now. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di
riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un
abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale
comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre
presente nel palinsesto televisivo di lunedì 9
gennaio alle ore 21:00 sul canale
Iris.
Personalità realmente esistita, Yip
Man è stato una vera e propria leggenda delle arti marziali cinesi,
con una vita costellata di avventure, fallimenti e incontri di
grande rilievo. La sua figura ha ancora oggi un grande peso nella
cultura popolare, tanto che anche il cinema non ha potuto esimersi
dal dedicarvi una quadrilogia di film. Il primo di questi, Ip
Man, è uscito in sala nel 2008 per la regia di
Wilson Yip. Dopo i sequel del 2010 e del 2015, nel
2019 è stato realizzato Ip Man 4, quarto
capitolo della saga nuovamente diretto di Yip che porta avanti e
conclude la storia del leggendario maestro.
Dopo aver raccontato di alcuni degli
scontri più famosi tra Ip e vari rivali, questo quarto capitolo si
concentra ora sul rapporto tra il maestro e il suo allievo più
famoso, Bruce Lee. La realizzazione di un quarto
capitolo non era però inizialmente certa. Già con il terzo si
dovettero attendere anni prima che questo venisse effettivamente
realizzato. Il successo della saga ha infatti dato vita a
numerosissimi lungometraggi dedicati a Ip, rischiando di farlo
diventare una figura inflazionata al cinema. Fan da tutto il mondo
richiesero però a gran voce almeno un nuovo film, che portasse a
conclusione il racconto.
Dopo quattro anni dal precedente,
dunque, Ip Man 4 è divenuto realtà. Questo è stato accolto
a sua volta con pareri critici estremamente entusiasti,
affermandosi come la degna conclusione della saga. È inoltre
arrivato a diventare uno dei film cinesi dal maggior incasso di
sempre, guadagnando oltre 239 milioni di dollari a livello
mondiale. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà
certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità
relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti
possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama, al cast di attori. Infine,
si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Ip Man 4: la trama del film
Nel quarto capitolo della saga, la
storia ha luogo nel 1964 a San Francisco, con Bruce
Lee che divulga la sua filosofia del kung fu e partecipa
ai principali tornei. Lee, ex allievo di Ip Man,
invita il suo vecchio maestro ad andare a trovarlo e partecipare a
una gara. Un invito che Ip inizialmente rifiuta, per poi capire che
comunque farebbe meglio ad andare in America. A Hong Kong, infatti,
il figlio è ingestibile e Ip prende in considerazione gli Stati
Uniti per educare l’adolescente in un ambiente nuovo. Nella città
di San Francisco, però, c’è chi non approva il fatto che Bruce Lee
insegni il kung fu agli stranieri. A pensarla così è il mago del
tai chi Wan Zonghua.
Quando Ip si dimostra invece
entusiasta per l’iniziativa di Lee, non si fa certo degli amici.
Vede infatti subito naufragare le sue speranze di ottenere la
lettera di raccomandazione per far accedere suo figlio ad una buona
scuola. Le cose inizieranno a peggiorare quando Ip e Lee vedranno
ripetutamente interrotti i loro combattimenti. Il maestro cinese
non sa ancora che si ritroverà in mezzo a battaglie di portata ben
maggiore di quelle vissute fino a quel momento. Queste
coinvolgeranno militari scalmanati e un furioso funzionario
dell’immigrazione. Per affermare la propria presenza lì e avere un
po’ di pace, Ip sarà dunque nuovamente chiamato a sfoggiare la sua
arte.
Ip Man 4: il cast del film
Ad interpretare nuovamente il ruolo
di Ip Man, vi è l’attore Donnie Yen. Dopo le
iniziali resistenze avute a girare un terzo film, egli si è invece
detto pronto a recitare nuovamente e per l’ultima volta nei panni
del maestro. I suoi fan, infatti, lo considerano l’unico in grado
di interpretare Ip. Yen è inoltre particolarmente abile nelle arti
marziali e nel Wing Chun, appreso proprio da Ip Chun, il figlio
maggiore di Ip Man. Yen ha infatti eseguito personalmente tutte le
scene di combattimento, allenandosi ulteriormente per poter
risultare più in forma che mai. Egli ha inoltre ricercato
descrizioni dello stile di lotta del maestro, come anche degli
atteggiamenti più quotidiani. Il giovane attore Jim
Liu interpreta invece Ip Ching, il secondo figlio di
Ip.
Dopo le brevi introduzioni viste in
Ip Man 2 e Ip Man 3, il
personaggio di Bruce Lee viene infine qui inserito come uno dei
principali del film. Questo è interpretato da Danny
Chan, che aveva già ricoperto tale ruolo sia per il cameo
nel precedente film di questa saga, sia nella serie The Legend
of Bruce Lee. Nel film sono poi presenti Wu
Yue nei panni del maestro di tai chi Wan Zonghua e
Vanness Wu in quelli di Hartman Wu, allievo di
Bruce Lee. Scott Adkins, attore inglese e artista
marziale, interpreta invece Barton Geddes, esperto di karate che si
scontrerà con Ip. Vi sono infine diversi cameo di attori comparsi
nei precedenti film della saga. Tra questi si annovera Lynn
Hung, la moglie di Ip, e Sammo Hung nei
panni del maestro Hung Chun-nam.
Ip Man 4: il trailer e
dove vedere il film in streaming e in Tv
Presentato in diversi festival in
tutto il mondo, tra cui il Far East Film Festival di
Udine, Ip Man 4era
inizialmente previsto per un’uscita in sala in Italia. A lungo il
film è però rimasto inedito, anche a causa della pandemia di
Covid-19. Dopo una lunga attesa, gli appassionati della saga
potranno ora ritrovarlo presente nel palinsesto televisivo di
lunedì 9 gennaio alle ore 21:20
sul canale Rai 4. Il film è inoltre disponibile
anche in streaming sulle piattaforme Rakuten Tv,ChiliCinema, Amazon Prime Video, Apple
iTunes e Google Play.
La lotta per il
calcio – Il caso Super League è la nuova docuserie in
quattro parti che documenta come il passato, il presente e il
futuro del calcio europeo si scontrino nel momento in cui vengono
scoperti i piani per la creazione di una lega separata, scatenando
una battaglia tra i leader più potenti del movimento calcistico
intervenuti in difesa o a favore dello stravolgimento delle
tradizioni di questo sport. Attraverso interviste senza precedenti
ai presidenti dei campionati, ai proprietari dei club e agli
ideatori della Super League europea, la docuserie racconta agli
appassionati di calcio la storia ancora inedita di come e perché è
stata concepita questa idea di lega separata e dei piani che sono
stati elaborati per renderla possibile.
La lotta per il
calcio – Il caso Super League è diretta dal regista
vincitore di un Emmy Jeff Zimbalist (“The Two Escobars”, “The
Line”, “La generazione del surf – Momentum Generation”), che è
anche produttore esecutivo per conto della All Rise Films News &
Documentary, insieme al vincitore di un Emmy Connor Schell
attraverso la Words + Pictures (“The Last Dance”, “30 for 30” e il
vincitore di un Oscar “O.J. Made in America”).
La docuserie si aggiunge alla gamma in espansione di programmi
non-fiction con protagonisti i grandi nomi dello sport
presenti su Apple TV+,
tra cui un documentario recentemente annunciato sulla vita e la
carriera rivoluzionaria del sette volte campione del mondo di
Formula Uno Sir Lewis Hamilton; il film documentario recentemente
annunciato “Underrated”, con la leggenda dell’NBA Stephen Curry; la
serie di documentari in quattro parti nominata agli Emmy “They
Call Me Magic“, che racconta la vita e la carriera del due
volte NBA Hall of Famer e icona culturale Earvin “Magic” Johnson;
“The Dynasty”, una nuova serie di documentari sui New England
Patriots, realizzata dalla Imagine Documentaries di Brian Grazer e
Ron Howard, in associazione con NFL Films; “The Long Game: Bigger
Than Basketball” sul fenomeno della pallacanestro Makur Maker; la
docuserie “Make or Break”, che porta gli spettatori dietro le
quinte alla scoperta dei migliori surfisti del mondo in lotta
per il titolo di campione della World Surf League Championship
Tour; “Greatness Code”, una serie breve non sceneggiata diretta da
Gotham Chopra e coprodotta da Uninterrupted e Religion of Sports,
che ha appena debuttato con la seconda stagione.
Apple
TV+ offre serie drammatiche e commedie avvincenti e di
qualità, lungometraggi, documentari innovativi e intrattenimento
per bambini e famiglie, ed è disponibile per la visione su tutti i
tuoi schermi preferiti. Dopo il suo lancio il 1° novembre 2019,
Apple TV+ è diventato il primo servizio di streaming completamente
originale a essere lanciato in tutto il mondo, ha presentato in
anteprima più successi originali e ha ricevuto riconoscimenti più
velocemente di qualsiasi altro servizio di streaming. Ad oggi, i
film, i documentari e le serie originali Apple sono stati premiati
con 299 vittorie e 1.279 nomination ai premi, tra cui la commedia
pluripremiata agli Emmy “Ted
Lasso” e il vincitore dell’Oscar come Miglior film di
quest’anno “CODA”.
Tre di
troppi è il film italiano più visto nel
weekend dell’Epifania. La commedia diretta e interpretata
da Fabio De Luigi, con Virginia
Raffaele, conquista il pubblico delle feste e, in soli
otto giorni di programmazione, realizza un incasso
complessivo di 3.100.000 euro (445.234 spettatori – sesto
risultato più alto per un film italiano da marzo 2020) e si colloca
già nella top ten dei film più visti della
stagionecinematografica italiana.
Il film, uscito domenica 1 gennaio, ha registrato nel suo primo
giorno nelle sale 738.000 euro conseguendo il secondo miglior
risultato al box office per un film italiano da marzo 2020.
Tre di
troppi è una produzione Warner Bros.
Entertainment Italia, Colorado Film Production e Alfred
Film ed è prodotto da Maurizio Totti,
Alessandro Usai e Iginio Straffi
per Colorado Film e da Roberto Amoroso e
Maria Theresia Braun per Alfred Film. E’
distribuito nelle sale da Warner Bros. Pictures.
Alessandro Araimo, General Manager Italy &
Iberia di Warner Bros. Discovery, commenta: “Siamo lieti
di aver iniziato il 2023 con un successo al box office e siamo
orgogliosi di averlo fatto grazie a una produzione italiana, nata
da una stretta collaborazione con il regista e interprete Fabio De
Luigi, i partner di Colorado Film e Alfred Film, la
protagonista Virginia Raffaele e tra tutte le persone che hanno
lavorato al progetto. In un anno che si presenta straordinario,
grazie alla celebrazione dei 100 anni degli Studios e a una
stagione ricca di tantissimi film di ogni genere, è davvero un
privilegio aver aperto il 2023 con una pellicola come ’Tre di
troppo’, capace di divertire, di far riflettere e di commuovere,
auspicando che questo risultato contribuisca ad accrescere tra il
pubblico il piacere di vivere le emozioni che solo la sala è in
grado di donare”.
“Dopo tre Biglietti d’oro
conquistati negli ultimi quattro anni, il 2023 non poteva
cominciare in maniera migliore per il gruppo Colorado/Rainbow
grazie al risultato di ‘Tre di Troppo’, frutto della proficua
collaborazione con Warner Bros. e del felice incontro con Alfred
Film – commentano Alessandro Usai e Iginio Straffi per
Colorado Film -. ‘Tre di troppo’ conferma la forza della
partnership tra Colorado e Fabio De Luigi, che insieme hanno ormai
consolidato un numero importante di successi e introdotto la
‘commedia family’ nel mercato italiano. Siamo infine
particolarmente felici della prova di coppia di Fabio e Virginia
Raffaele che confermano di essere due grandi interpreti”.
“‘Tre di
troppi’ è un esordio importante per la nostra casa di
produzione che si pone sul mercato come una nuova realtà
indipendente di film e serie TV – commentano i produttori
di Alfred FilmRoberto Amoroso e Maria Theresia
Braun -. Siamo felicissimi del risultato ottenuto fino a
oggi. Abbiamo sempre pensato che la qualità della scrittura sia la
premessa migliore per creare un successo, ed è questo il vero
valore aggiunto di Alfred Film. Insieme a Michele Abatantuono, Lara
Prando e Fabio De Luigi abbiamo impostato un processo creativo
rigoroso, il cui risultato è una commedia contemporanea, pensata
per il grande pubblico, che diverte e intrattiene con
intelligenza”.
Il MCU
continua ad espandersi rapidamente, ma ci sono ancora diversi
personaggi di cui desideriamo fortemente il debutto – e non stiamo
parlando degli X-Men e dei
FantasticiQuattro! La Fase 4 ha introdotto molti nuovi personaggi,
tra cui Ironheart, Eros, She-Hulk,
Hercules, Clea e Werewolf by Night ma, se guardiamo a ciò che
deve venire con la Saga del Multiverso, molti
grandi eroi e cattivi potrebbero fare la loro comparsa. Abbiamo
dunque fatto un’immersione nei fumetti per proporvi un elenco di
personaggi che non riusciamo a credere stiano ancora aspettando di
salire alla ribalta nel MCU sul grande e piccolo
schermo.
Speedball
Diversi anni fa si era parlato di
una sorta di progetto sui New Warriors, che però
non si è mai concretizzato. I Marvel Studios stanno davvero
perdendo un’occasione, soprattutto perché il concept di un gruppo
di giovani supereroi che diventano star dei reality ha un grande
potenziale.
Robbie Baldwin è il
leader della squadra e ha acquisito i suoi poteri basati
sull’energia cinetica in un incidente di laboratorio, diventando
l’eroe noto come Speedball. Con una serie di
poteri visivamente unici, Robbie è stato fonte di molte risate, ma
ha anche intrapreso un percorso oscuro dopo che la sua squadra ha
giocato un ruolo importante nella tragedia di Stamford, che ha
provocato centinaia di vittime. In seguito è diventato
Penance, e questo è un arco narrativo che ci
piacerebbe vedere riprodotto sullo schermo.
Beta Ray Bill
Oltre a Jane
Foster e ad altri eroi, solo un altro essere è stato
ritenuto degno di brandire il potente Mjolnir per un lungo periodo di tempo:
Beta Ray Bill. Egli è un alieno che è entrato in
possesso del martello di Thor dopo che i due si sono scontrati.
Odino ha poi dato a Bill l’opportunità di combattere contro suo
figlio nel tentativo di scoprire chi di loro meritasse di più
l’arma; con un colpo di scena a sorpresa, Bill sconfisse Thor, ma
poi si rese conto di non potergli sottrarre
Mjolnir. Al suo posto, ha impugnato lo
Stormbreaker appena creato.
Il Thor del
MCU
ha riconquistato
Mjolnir, quindi un film futuro potrebbe essere il momento
giusto per far brandire lo Stormbreaker a un altro eroe, e non
possiamo pensare a un candidato migliore di Bill. In ogni caso, è
ora che si faccia vivo.
Captain Britain
Alcuni di voi saranno
pronti a liquidare Capitan Britain come un
imitatore di Capitan America, ma le somiglianze
tra i due nomi finiscono qui. Con una storia che affonda le sue
radici nella mitologia britannica e legami significativi con il
multiverso Marvel, Brian Braddock potrebbe
cambiare le carte in tavola nel MCU.
Che si tratti del leader
dell’Esercito di Captain Britan, delle sue avventure strampalate
alla Alan Moore o del fatto che ha combattuto per
il suo Paese come membro dell’MI6, le possibilità narrative sono
innumerevoli e questo è un debutto atteso da tempo. I Marvel
Studios hanno ambientato molti dei loro film nel Regno Unito, senza
mai accennare all’esistenza di Capitan Britain. Le cose potrebbero
cambiare in Secret Invasion, anche se speriamo che
qualsiasi tipo di menzione ponga le basi per un futuro ruolo di
primo piano di questo eroe.
Blue Marvel
Il MCU
vanta molte menti brillanti e presto aggiungerà Reed
Richards alla lista. Tuttavia, se c’è qualcuno che può
dare del filo da torcere a Mister Fantastic come
uno dei migliori e più brillanti del mondo, quello è Adam
Brashear, alias Blue Marvel.
Ha una storia affascinante: l’eroe
ha acquisito i suoi poteri negli anni ’60 durante un esperimento
sull’antimateria nella Zona Negativa. Da lì è diventato un
supereroe, solo che le tensioni razziali in corso in America hanno
costretto Adam ad ascoltare il governo e a continuare il suo lavoro
dall’ombra. Alla fine, Blue Marvel ne sarebbe
uscito vincitore, diventando un supereroe conosciuto pubblicamente,
anche se un po’ più vecchio. Sarebbe un ottimo personaggio di
supporto in molti film e programmi televisivi di prossima
uscita.
Black Cat
Diremmo che i Marvel
Studios hanno salvato Spider-Man, con le avventure
dell’arrampica muri nel MCU
che hanno fatto passi da gigante rispetto ai film di The
Amazing Spider-Man e al trattamento riservato a personaggi
come Venom e, ahimè, Morbius.
Sebbene la Sony Pictures avesse in
programma che Black Cat acesse squadra con Silver
Sable in un altro film Marvel senza
Spider-Man, siamo sollevati che non sia successo.
Perché? Beh, aumenta le probabilità che Felicia
Hardy faccia il suo debutto nel MCU,
dando a Peter Parker uno dei suoi più grandi
alleati e interessi amorosi più entusiasmanti. Dopo aver perso
MJ, sembra il momento perfetto per far sì che
Spidey sia tentato di fare il cattivo (almeno un po’) insieme a
Black Cat. Il videogioco di Spider-Man, nel
frattempo, ha sottolineato la presenza irresistibile di
Felicia sullo schermo.
Red Hulk
Sì, sì, sappiamo cosa state
pensando: “Harrison Ford interpreta questo tizio
in Captain America: New World
Order!“. Beh, anche se questa è una teoria
interessante, al momento non sappiamo molto altro.
Il leggendario attore di Indiana
Jones e Guerre Stellari è stato arruolato per interpretare il
Generale “Thunderbolt” Ross, ma non ci risulta che
i Marvel Studios abbiano intenzione di renderlo un vero e proprio
Hulk. Inoltre, non è ancora stato confermato per Thunderbolts, quindi sarebbe opportuno
moderare le aspettative. Tuttavia, se Kevin Feige e compagnia hanno un minimo di buon
senso, coglieranno l’occasione per far sì che il presunto nuovo
presidente del MCU
diventi Red Hulk. C’è la possibilità che non si
incroci mai con Hulk, il che sarebbe un peccato, ma ci
accontentiamo.
Abigail Brand
Quando
WandaVision ha presentato lo
S.W.O.R.D., sembra giusto dire che le nostre
orecchie si sono immediatamente drizzate. Stranamente,
l’organizzazione sembra un altro S.H.I.E.L.D. e
non è più stata messa in mostra dopo la serie Disney+.
Le cose potrebbero cambiare nei
prossimi progetti del MCU,
come Secret Invasion e The
Marvels, ma non c’è ancora alcuna indicazione che Abigail
Brand farà sentire la sua presenza. Dedita alla difesa della Terra
dalle minacce extraterrestri, è stata introdotta come direttrice
dello S.W.O.R.D. ed è spesso associata agli X-Men. Per un certo
periodo si è vociferato che Emilia Clarke o
Olivia Colman potessero interpretare l’eroina, ma
non sembra più essere così. È possibile che
Abigail venga tenuta da parte per il reboot degli
X-Men, se questo dovesse seguire la strada
cosmica, ma siamo stufi di vederla in disparte.
Gwen Stacy
Come nuova versione di
Mary Jane Watson, non abbiamo nulla di negativo da
dire sulla MJ di Zendaya. Tuttavia, non si ricorda più di
Peter Parker, il che significa che la porta è
aperta per vedere finalmente il primo vero amore dell’arrampica
muri nel MCU:
Gwen Stacy.
Sarebbe un personaggio ideale per
aiutare Spidey a superare gli eventi traumatici di
Spider-Man: No Way Home e qualcuno con cui
potrebbe ovviamente incrociarsi al college. Onestamente non saremmo
contrari a fare qualcosa di drasticamente diverso con Gwen,
potenzialmente combinandola con Felicia Hardy per
creare un nuovo personaggio simile a “MJ”. Un’altra opzione sarebbe
quella di seguire la strada di Spider-Gwen,
evitando la sua tragica morte e permettendo a Gwen di essere
un’eroina a tutti gli effetti sullo schermo.
Per tutto il tempo in cui è stato
membro degli X-Men, Wolverine è stato spesso visto
come il membro più forte, o più “tosto”, della squadra guidata dal
Professor X. Le sue esplosioni selvagge e
spericolate, l’atteggiamento senza paura è sufficiente per
mantenere viva quella reputazione fino ad oggi. Tuttavia, per
quanto riguarda il giudizio del Professor X, c’è almeno un X-Man
che è ancora più duro di Wolverine: Rogue.
Rogue è una mutante che ha sempre
avuto problemi anche nelle attività quotidiane a causa della sua
capacità di rubare energia vitale al tatto. Con un solo tocco,
Rogue è in grado di risucchiare la forza vitale di qualcuno,
insieme ai suoi ricordi, tratti della personalità e,
temporaneamente in caso di Mutanti, i suoi poteri. Spesso questa
abilità le dà un vantaggio in combattimento, in particolare
ricordiamo il suo scontro più famoso nei fumetti, contro Captain
Marvel, le cui conseguenze
definiranno entrambi i personaggi, ma nella vita quotidiana, questa
sua dote è più una condanna che un dono.
Questo è il motivo per cui il
Professor X nomina Rogue “più dura” di Wolverine. Non
necessariamente più forte (anche se questo argomento può essere
sostenuto), ma per quanto riguarda Xavier, la tenacia e la forza di
Rogue derivano da tutto ciò che è costretta a sopportare
quotidianamente. In Astonishing X-Men # 1 (2017) di Charlie
Soule e Jim Cheung, il Professor X elogia
quanto sia forte Wolverine in una narrazione, definendolo
“metallo e pietra. Il mondo si infrange contro di lui”.
Tuttavia, pochi istanti dopo nella stessa frase, il Professor X
definisce Rogue “ancora più forte di Logan”. Ancora una
volta, non in termini di forza fisica, ma in questo contesto, in
termini di forza emotiva e mentale. “Se lui è pietra, lei è
acqua”, dice Xavier. “Cambia costantemente con tutti
quelli che tocca. È un modo confuso di vivere.”
Nei film degli X-Men, Rogue è stata introdotta da subito, già nel
2000, interpretata da Anna Paquin, ma la sua versione era quella di
una giovane donna spaventata dalle sue capacità, niente a che
vedere con la fiera guerriera e donna consapevole che diventa poi
nei fumetti. Questo approccio ha determinato uno sfruttamento non
completo e pieno del personaggio che però potrebbe avere il suo
riscatto adesso che la Disney ha il compito di far ripartire il
franchise.
Johnson ha detto che la scelta
dell’interprete per impersonare il partner di Benoit Blanc
(Daniel
Craig) nel film non ha richiesto molto tempo, con il
nome di Hugh Grant che gli è subito venuto in
mente come interprete perfetto e che avrebbe portato più gioia al
regista nel ruolo di Phillip. Ha ipotizzato che Phillip potesse
avere una relazione professionale con Blanc, simile a Sherlock
Holmes e John Watson, ma ha aggiunto che gli piace l’idea che
abbiano le loro carriere separate.
“Sono una coppia. Il suo nome è
Phillip. Fondamentalmente ho solo pensato con chi mi avrebbe dato
più gioia vedere Benoit Blanc, e ho pensato a Hugh
Grant. Era una tale gioia stare con lui, è venuto sul set
per un giorno, ha fatto quella scena disconnessa e si è fidato per
il modo in cui noi l’avremmo messa nel film. Mi piace anche nella
scena stia cucinando in casa, cercando di fare il pane a
lievitazione naturale. Non so se lo vedo come il Watson dello
Sherlock/Blanc, ma è bello che abbiano carriere separate, inoltre
quell’appartamento è così carino, non riesco a immaginare che
Blanc possa permetterselo, quindi penso che abbia un vero
lavoro.”
Nel corso degli anni l’attrice
Greta Scarano ha guadagnato sempre più popolarità,
arrivando a prendere parte tanto al cinema quanto in televisione a
progetti di gran rilievo. Oggi è una delle interpreti più richieste
in Italia, distintasi per interpretazioni di grande intensità e per
la capacità di passare con naturalezza da un genere ad un
altro.
2. È nota per celebri serie
TV. Il debutto in televisione per la Scarano avviene nel
2007 grazie alla soap opera Un posto al sole. In seguito
recita in serie come Don Matteo (2008), Romanzo
criminale – La serie (2008-2010), dove interpreta Angelina,
Distretto di polizia (2009), I liceali (2011),
R.I.S. Roma – Delitti imperfetti (2011-2012) e
Squadraa antimafia – Palermo oggi (2012-2015), che le
conferisce ulteriore popolarità. In seguito ha recitato in
L’ultimo papa re (2013), In Treatment (2014), con
Sergio
Castellitto, La linea verticale (2018),
Non mentire (2019), Il nome della rosa
(2019), con John Turturro,
Speravo de morì prima
(2021), Chiamami ancora amore (2021) e Circeo (2022).
3. Ha scritto e diretto un
cortometraggio. Nel 2022 l’attrice si è cimentata anche in
ruoli per lei inediti come quello di sceneggiatrice e regista. Ha
infatti scritto e diretto il cortometraggio Feliz Navidad.
Il fatto che la Scarano abbia voluto mettersi alla prova in tali
ruoli lascia ipotizzare che in futuro potrebbe tornare a
ricoprirli, magari debuttando come regista di un
lungometraggio.
Greta Scarano in Un posto al sole
4. La nota soap opera è
stato il suo primo lavoro importante. Dopo essersi formata
come attrice, aver recitato in teatro in Italia e negli Stati Uniti
e aver girato alcuni videoclip e cortometraggi, la Scarano
partecipa alla soap opera Un posto al sole, dove per un paio
d’anni interpreta il ruolo di Sabrina Guarini. Si tratta questo del
suo primo lavoro televisivo, che le ha permesso di ottenere grande
popolarità. Dopo Un posto al sole sono infatti arrivate
numerose altre proposte sia per la televisione che per il
cinema.
Greta Scarano in I liceali
5. Ha fatto parte della
terza stagione. Dopo le prime due stagioni della popolare
serie I liceali, incentrata sulle vite di un gruppo di
studenti liceali, con la terza si è deciso di cambiare buona parte
del cast. Tra i nuovi attori scelti per questa vi è proprio la
Scarano, che interpreta Susanna Gargione. Per l’attrice recitare
nella serie ha rappresentato un ulteriore importante tappa nella
sua carriera, in quanto le ha permesso di ottenere una maggiore
popolarità, specialmente tra un pubblico di più giovani.
Greta Scarano in Il nome della rosa
6. È stata tra le
protagoniste della serie. Nella miniserie del 2019 Il
nome della rosa, co-produzione Italia Germania nonché nuovo
adattamento dell’omonimo romanzo di Umberto Eco,
la Scarano interpreta ben due personaggi: Margherita
Boninsegna, compagna fra Dolcino accusata di eresia e
condannata al rogo; e quello di Anna, la figlia
segreta di fra Dolcino e Margherita Boninsegna. L’attrice ha
raccontato di essersi preparata ad interpretare Margherita
studiando la sua storia, mentre per Anna, personaggio di fantasia,
si è basata su proprie idee e riflessioni.
Greta Scarano interpreta Ilary Blasy
7. Ha interpretato la
celebre conduttrice televisiva. Uno dei ruoli più
importanti ricoperti dalla Scarano è senza dubbio quello di
Ilary Blasi, la celebre showgirl e conduttrice
televisiva. Ciò è avvenuto per la serie Speravo de morì
prima, ispirata alla carriera di Francesco
Totti, interpretato da Pietro
Castellitto. L’attrice ha raccontato di aver
interpretato la Blasi cercando non di imitarla ma di dar vita ad
una sua personale versione della conduttrice, che fosse però anche
rispettosa di come la Blasi è nella realtà.
Greta Scarano e il fidanzato Sydney Sibilia
8. È fidanzata con il noto
regista. L’attrice è solita tenere separati lavoro e vita
privata, evitando di convidere particolari notizie riguardo
quest’ultima. È però risaputo che dal 2019 ha una relazione con il
regista SydneySibilia,
conosciuto recitando per lui nei film Smetto quando voglio –
Masterclass e Smetto quando voglio – Ad honorem. In
precedenza, invece, la Scarano era stata legata sentimentalmente al
collega attore Michele Alhaique, conosciuto sul
set del film Qualche nuvola.
Greta Scarano è su Instagram
9.È
presente sul social network. L’attrice è presente sul
social network Instagram, con un proprio profilo verificato seguito
da 161 mila persone e dove attualmente si possono ritrovare oltre
600 post. Questi sono principalmente immagini relative a suoi
lavori da attrice, ma non mancano anche curiosità, momenti di
svago, eventi a cui ha preso parte e altre situazioni ancora.
Seguendola, si può dunque rimanere aggiornati su tutte le sue
novità.
Greta Scarano: età e altezza dell’attrice
10. Greta Scarano è nata a
Roma, il 27 agosto del 1986. L’attrice è alta
complessivamente 1,66 metri.
Mentre il pubblico continua ad
aspettare un trailer di The
Flash con
Ezra Miller, il regista del film, Andy
Muschietti, ha scelto Instagram per condividere una nuova foto del set del
progetto tanto tormentato e fino a poco tempo fa incerto.
L’immagine condivisa dal regista lo mostra mentre tiene in mano una
versione annerita dell’emblema del Velocista
Scarlatto, una saetta, con la didascalia che conferma che
l’ambientazione è quella di Central City, la città natale del suo
eroe titolare, a mezzanotte.
The
Flash arriverà finalmente nelle sale il 23 giugno
2023. Il film vede
Ezra Miller riprendere il ruolo di Barry Allen da
Justice League e sarà affiancato da
Sasha Callie nei panni di Supergirl e Michael Keaton nel suo grande ritorno nei
panni di Batman, 31 anni dopo la sua ultima apparizione in
Batman Il Ritorno.
Tutto quello che c’è da sapere su
The Flash con Ezra Miller
Confermata anche la presenza
di Michael
Keaton e Ben
Affleck, che torneranno entrambi a vestire i panni di
Batman. Kiersey Clemons tornerà nei
panni di Irish West dopo essere apparsa in Zack
Snyder’s Justice League (il personaggio era stato
tagliato dalla versione theatrical). Nel cast ci saranno anche
l’attrice spagnola Maribel Verdú (Il
labirinto del fauno), che interpreterà Nora Allen (la
madre di Barry) e l’attrice statunitense Sasha
Calle(Febbre d’amore) che interpreterà
Supergirl.
Sebbene Dune – Parte
2 abbia ufficialmente concluso le
riprese principali il mese scorso, stiamo ancora scoprendo nuove
aggiunte al cast.THR riporta la notizia che Tim Blake
Nelson (HBO
Watchmen,
Cabinet of Curiosities) apparirà nel sequel
fantascientifico di Denis Villeneuve in un ruolo
non rivelato.Non sono stati forniti dettagli sul
personaggio di Nelson, ma dal momento che solo un personaggio
principale del romanzo di Frank Herbert deve ancora essere
scelto, diremmo che c’è una buona possibilità che interpreti il
conte Hasimir Fenring, il marito mentat di Lady Margot
Fenring, che sarà interpretato di Léa
Seydoux.
Nelson ha debuttato nei panni
del dottor Samuel Sterns in The
Incredible Hulk e recentemente
abbiamo appreso che è pronto a riprendere il ruolo per
l’imminente Captain
America: New World Order, con
The Leader impostato come uno dei principali antagonisti
del sequel.
Le altre nuove aggiunte al cast di
Dune –
Parte 2 includono
Austin Butler nei panni di Feyd Rautha, Florence Pugh nei panni della Principessa
Irulan, il leggendario Christopher Walken nei
panni dell’Imperatore e Léa
Seydoux nei panni di Lady Margot Fenring.
Timothée Chalamet, Rebecca
Ferguson,Zendaya, Javier
Bardem,
Stellan Skarsgård,
Josh Brolin e
Dave Bautista riprenderanno i ruoli del primo
film. La sinossi recita: “La
seconda parte si concentrerà su Paul che riunisce un imponente
esercito di Fremen per combattere lo spietato Harkonnen, mentre
diventa essenzialmente una figura mitica del messia per gli
abitanti di Arrakis“. Dune – Parte
2 è stata recentemente posticipata dal 20
ottobre 2023 al 17 novembre 2023.
Non è stato possibile fermare
l’originale Avatarquando è uscito nei cinema tanti anni fa e, nonostante molto
scetticismo nel lancio alla sua uscita, il sequel di James Cameron, Avatar: La via dell’acqua, si sta
dimostrando un colosso inarrestabile al botteghino di tutto il
mondo.Le ultime cifre sono arrivate e l’epopea
fantascientifica ha ora superato la soglia dei 500 milioni di
dollari a livello nazionale negli USA dopo aver incassato ben 45
milioni di dollari nel suo quarto fine settimana. Solo altri due
film sono riusciti a realizzare questa impressionante impresa
nell’era della pandemia: Spider-Man:
No Way
Home e Top-Gun:
Maverick.
Questo dà anche al sequel il
secondo più grande quarto fine settimana BO lordo di tutti i tempi
dopo il primo Avatar, che ha
incassato $ 50,3 milioni nel 2010. All’estero,
Avatar: La via
dell’acquaha accumulato altri 132,6
milioni durante il fine settimana per un totale internazionale di $
1,19 miliardi e un volume globale di $ 1,7 miliardi. Questo lo
rende il settimo film di maggior incasso di tutti i tempi, che gli
permette di superareJurassic
World ($ 1,67 miliardi).
James Cameron ha recentemente confermato cheAvatar 2realizzerà un profitto, il
che significa che quei sequel arriverà. Attualmente, i piani per il
futuro del franchise Avatar includono il suo
sequel, un terzo film – che
ha terminato le riprese, secondo Cameron – e due potenziali nuovi
sequel.
Avatar: la via dell’acqua, il film
Avatar: la via dell’acqua si svolge dentro e intorno
all’oceano. Sully (Sam
Worthington) e Neytiri (Zoe
Saldana) hanno dei figli. “Ovunque andiamo”, dice
Sully, “so una cosa, questa famiglia è la nostra fortezza”. Il
sequel sembra ancora più sbalorditivo nella sua grafica blu intenso
rispetto al film del 2009. Creature tutte nuove: vediamo i Na’vi su
pesci volanti, uccelli, creature che comunicano con una balena,
eppure in qualche modo divisi nonostante la loro affinità con la
natura: le persone aliene sono divise, combattono l’una contro
l’altra in una lotta tra pistole e frecce. È davvero un mondo
completamente nuovo che alza la posta in gioco del precedente film
3 volte vincitore di Oscar.
Avatar: la via dell’acqua debutterà il 14
dicembre 2022, seguito dal terzo capitolo il 20
dicembre 2024. Per il quarto e quinto capitolo, invece, si
dovrà attendere ancora qualche anno: 18 dicembre
2026 e 22 dicembre 2028.
Il cast della serie di film è
formato da
Kate Winslet, Edie Falco,
Michelle Yeoh,
Vin Diesel, insieme ad un gruppo di attori che
interpretano le nuove generazioni di Na’vi. Nei film torneranno
anche i protagonisti del primo film, ossia
Sam Worthington,
Zoe Saldana,
Stephen Lang,
Sigourney Weaver, Joel David Moore,
Dileep Rao e Matt Gerald.
È stato rilasciato un
nuovissimo spot televisivo di The Last of
Us per il tanto atteso adattamento live-action della
HBO del
videogioco horror di successo di Naughty Dog, che ci offre
una nuova anteprima della relazione tra Joel ed Ellie. La
serie farà il suo debutto la prossima settimana, domenica 15
gennaio. Il video presenta Joel di Pedro Pascal mentre dà a Ellie di Bella Ramsey le tre regole che deve
seguire per sopravvivere al loro lungo viaggio attraverso l’America
post-apocalittica.
The Last of
Us, che sarà in esclusiva su Sky e in streaming
solo su NOW dal 16 gennaio 2023 in contemporanea assoluta con
la messa in onda negli Stati Uniti. Basata sull’omonimo videogioco
acclamato dalla critica sviluppato da Naughty Dog in esclusiva per
le piattaforme PlayStation, The Last Of Us sarà disponibile in tutti i
territori in cui Sky è presente, compresi Regno Unito e Irlanda,
Italia, Germania, Austria e Svizzera. Dai un’occhiata al nuovo spot
televisivo di The Last of Us qui sotto:
La serie The Last of
Us affronterà gli eventi del primo gioco con la
possibilità di contenuti aggiuntivi basati sul sequel. La
serie è guidata dagli attori di Game of ThronesPedro Pascal nei panni di Joel e Bella Ramsey nei panni di Ellie.
“La serie live-action si svolge 20
anni dopo che la civiltà moderna è stata distrutta”, si legge nella
sinossi. “Joel ed Ellie, una coppia legata dalla durezza del
mondo in cui vivono, sono costretti a sopportare circostanze
brutali e spietati assassini in un viaggio attraverso un’America
post-pandemica”.
Insieme a Pascal e Ramsey ci sono
Gabriel Luna (Terminator: Dark Fate)
nei panni di Tommy Miller, Nico Parker
(Dumbo) nei panni della figlia di Joel, Sarah, Anna Torv (Mindhunter)
nei panni di Tess e Merle Dandridge (The Flight Attendant)
che riprende il suo ruolo dal videogiochi come Marlene, leader di
un gruppo di resistenza noto come le lucciole. Nel cast presenti
anche Jeffrey Pierce (Bosch) nei panni di
Perry, Murray Bartlett (The
White Lotus) nei panni di Frank, Con O’Neill (Chernobyl)
nei panni di Bill e Storm Reid (Euphoria)
nei panni di Riley.
La serie è scritta da Craig Mazin
(Chernobyl) e Neil Druckmann (il videogioco The Last Of
Us) che ne sono anche i produttori esecutivi. The Last Of
Us è una co-produzione Sony Pictures Television con Carolyn
Strauss, Evan Wells, Asad Qizilbash, Carter Swan, e Rose Lam come
produttori esecutivi. La serie è prodotta da
PlayStation Productions, Word Games, The Mighty Mint, e Naughty
Dog.
“Nel film, che dà
ufficialmente il via alla
fase 5 del Marvel Cinematic Universe, i
partner dei supereroi Scott Lang (Paul
Rudd) e Hope Van Dyne (Evangeline
Lilly) tornano per continuare le loro avventure nei panni di
Ant-Man and the Wasp“, afferma la sinossi. “Insieme ai
genitori di Hope, Hank Pym (Michael
Douglas) e Janet Van Dyne (Michelle
Pfeiffer), la famiglia si ritrova ad esplorare il Regno
Quantico, interagendo con strane nuove creature e intraprendendo
un’avventura che li spingerà oltre i limiti di ciò che pensato
fosse possibile”.
Il terzo capitolo della
serie Ant-Man porterà
modifiche permanenti all’universo cinematografico
Marvel. Oltre a Kang il Conquistatore, è stato anche
confermato che MODOK,
il cattivo della Marvel preferito dai fan, farà il suo debutto
live-action nel film.
Per quanto sia noto, grazie al
grande successo della saga di Harry
Potter, Lord Voldemort rimane uno dei
villain più misteriosi per i più, soprattutto perché i misteri
legati al suo passato, al suo nome e alla sua vita sono stati
raccontati principalmente nei romanzi.
I quella sede, JK
Rowling ci ha offerto uno sguardo interessante sul suo
passato e sulla sua infanzia, dipingendo l’immagine di un
personaggio profondamente turbato e afflitto da grande conflitto
interiore. Molto di questo tende a cadere nel dimenticatoio quando
ci si approccia solo ai film della saga, quindi qui si prova a
raccontare quali sono i segreti e i dettagli della vita di
Voldemort che non tutti conoscono.
Tutto quello che non sai su Lord
Voldemort
Voleva insegnare a Hogwarts…
Subito dopo essersi
diplomato a Hogwarts, Tom Riddle chiese all’allora preside Armando
Dippet se poteva rimanere nel castello, in veste di insegnante di
Difesa contro le arti oscure. Brillante com’era, la sua richiesta
non era poi fuori luogo, ma visto che aveva solo 18 anni, Dippet
gli consigliò di tornare a chiedere la cattedra qualche anno
dopo.
Abbastanza sicuro di sé, una decina
di anni dopo, tornò a Hogwarts e fece di nuovo la richiesta di
insegnare lì, ma intanto Silente era diventato il Preside della
scuola, ed essendo già a conoscenza del fatto che il giovane mago
si faceva già chiamare Lord Voldemort, decise di
rifiutargli la cattedra, pur non potendo fare ancora nulla per
fermarlo o incriminarlo. Ma dal libro sappiamo che probabilmente
Riddle aveva già cominciato a produrre i suoi
Horcrux quando si presentò da Silente, dieci anni dopo
il diploma.
… ma maledisse quella cattedra
perché non era stato assunto
Dal momento che la cattedra di
Difesa contro le arti oscure non gli venne assegnata, Lord
Voldemort la maledisse, avvezzo com’era ad ottenere sempre
tutto ciò che desiderava. Così, tutti i professori che vennero
scelti per ricoprire il ruolo, da allora in avanti, non durarono
più di un anno, fino ai giorni in cui Harry stesso arrivò a
Hogwarts e la sua storia accademica lo conferma.
Come afferma Silente nel sesto
romanzo, Harry Potter e il principe mezzosangue, “Vedi,
non siamo stati in grado di mantenere un professore di Difesa
contro le Arti Oscure per più di un anno da quando ho rifiutato
l’incarico a Lord Voldemort.” Raptor, Allock,
Lupin, Moody, Umbridge e
Piton si sono infatti avvicendati alla cattedra nel corso dei
sei anni di scuola di Harry!
Lui e Harry Potter sono
imparentati (alla lontana)
Nell’ultimo capitolo della
serie, Harry Potter e i Doni della Morte, Rowling
inserisce i Doni del titolo nell’equazione, nel suo grande schema
narrativo. Questi tre oggetti magici super potenti hanno la fama di
rendere immortale colui che li possiede tutti e tre
contemporaneamente. C’è la Bacchetta di Sambuco, la più potente al
mondo e che si dice sia imbattibile in battaglia, la Pietra della
Resurrezione e il Mantello dell’invisibilità.
Harry, come sappiamo, possiede il
mantello, che gli è stato lasciato in eredità da suo padre. La
famiglia Peverell era la proprietaria originale dei Doni, e questo
implica che Harry sia lontanamente imparentato con loro.
Nel frattempo, Lord
Voldemort appartiene alla famiglia Gaunt, che si vanta del
proprio status di Puro Sangue da generazioni. Trai cimeli di
famiglia, custodiscono l’anello di Gaunt, che vede incastonata su
di esso la Pietre della Resurrezione. Evidentemente sia Harry che
Tom discendono dai Peverell, e sono in qualche modo lontanissimi
cugini.
Nessuno pronuncia correttamente il
suo nome
Grazie all’immenso successo
del franchise di Harry Potter,
Lord Voldemort è diventato uno dei cattivi più
riconoscibili della storia recente, al pari di
Darth Vader e di
Joker. Tuttavia, è interessante notare che circa il 99,9% di
noi pronunci il suo nome in modo errato.
Come la stessa JK Rowling ha
confermato su Twitter nel 2015, la T finale di Lord
Voldemort è in realtà silenziosa. Il nome ha origini
francesi, e in francese, la T finale non si pronuncia mai!
È un nome piuttosto poetico, in
realtà
L’intenzione di Tom Riddle,
quando inventò per se stesso il suo nome di guerra, era quella di
evocare un nome che fosse minaccioso, per eliminare l’eco di quel
babbano “Tom RIddle” ereditato dal padre.
Come sappiamo, quindi, il nome
Lord Voldemort è francese. Vol-de-mort si traduce
essenzialmente con “fuga dalla morte” o “in fuga dalla morte”, un
piccolo riferimento dell’autore riguardo alle motivazioni e alle
ambizioni segrete di Riddle, ovvero ingannare la morte stessa.
Tutto quello che non sai su Lord
Voldemort
È stata la persona che più di ogni
altra si è avvicinata all’immortalità
Nonostante il concetto non sia
proprio lineare, perché c’è un’immortalità legata al proprio nome
che a volte è tenuta in più alto valore che quella biologica e
fisica (si veda Achille, nell’Iliade, e le sue scelte per ottenere
l’immortalità e la gloria eterna!), Lord Voldemort
è stato effettivamente il personaggio che sembra aver infuso più di
tutti gli altri sforzi ed energie nella speranza di diventare
immortale e aggirare quella banalità non magica dalla quale era
tanto infastidito.
Voldemort, quindi, ha deciso di
prendere il termine completamente alla lettera. Nella sua disperata
lotta per vivere per sempre, si è trasformato da un bel giovane a
un orribile uomo-serpente, e ha creato più
Horcrux di chiunque nella storia abbia mai fatto prima
(stando alle congetture di Silente, che si sono sempre rivelate
esatte!).
È nato il giorno della vigilia di
Capodanno
Voldemort è nato il 31 dicembre
1926, nel giorno della vigilia di Capodanno, sembra proprio per
garantire che nessuno avrebbe mai avuto un felice anno nuovo.
Tuttavia sappiamo che le circostanze della nascita di Tom Riddle
Junior sono più tragiche che malefiche, infatti, sua madre, Merope
Gaunt, si tenne in vita solo fino a che nacque il bambino, e poi si
lasciò morire, sofferente per l’amore di quel Babbano che lei aveva
sposato con l’inganno.
Simbolicamente, il 31 dicembre
rappresenta la morte di un anno, il suo giorno più “freddo”.
Il suo secondo nome è piuttosto
divertente (almeno in Francia)
Se avete visto o letto Harry Potter e la Camera dei Segreti
innumerevoli volte, saprete bene che il nome completo di Tom Riddle
è Tom Orvoloson Riddle. Quel secondo nome è quello che la madre
Merope scelse per il figlio per dargli una traccia nel nome della
sua famiglia, Orvoloson è infatti il nome del padre. Tuttavia
sappiamo, perché ci viene mostrato graficamente ne La Camera dei
Segreti, che l’anagramma di Tom Orvoloson Riddle è Sono io
Lord Voldemort.
Questo vuol dire che il secondo
nome di Riddle cambia a seconda della lingua in cui si scrive Sono
ioLord Voldemort, proprio per far funzionare
l’anagramma. Infatti, in inglese, il nome è Tom Malvoro Riddle,
perché l’anagramma da comporre è I Am Lord Voldemort.
Tuttavia, per far funzionare
l’anagramma, ogni lingua deve avere un secondo nome differente, e,
in francese, l’unico nome adatto è risultato essere… Elvis! Vi
immaginate un Elvis Gaunt che lancia maledizioni dalla sua
catapecchia mentre la giovane e spaventata Merope di nasconde in un
angolo a meditare la sua fuga?
Dopo il primo film, i suoi occhi
sono del colore sbagliato
Come abbiamo visto in Harry Potter e la pietra Filosofale e come è
abbondantemente descritto nei romanzi di Rowling, Lord
Voldemort ha gli occhi rossi da rettile. Questa
caratteristica tanto specifica è andata persa nei film.
Infatti, se sulla nuca di Raptor,
Lord Voldemort compare esattamente con quel look,
dal quarto film in avanti assume il colore di occhi che ha in
realtà
Ralph Fiennes, l’attore che lo interpreta!
Tutto quello che non sai su Voldemort
Lui e Bellatrix Lestrange erano
più che semplici amici
Alla base del personaggio
di Lord Voldemort c’è un solo punto cruciale, che
gli è costato la vita, alla fine: è incapace di amare. Questa
caratteristica deriva da ogni sorta di trauma infantile che ha
subito, cosa che potrebbe renderlo addirittura una vittima, un
personaggio con il quale simpatizzare.
Tuttavia, per quanto lui non sia
mai stato in grado di amare nessuno al di fuori di se stesso, anche
lui ha delle groupie, pazze, naturalmente. In tutta la serie, viene
costantemente ribadito che
Bellatrix Lestrange è una delle seguaci più vicine e
devote a Lord Voldemort. Potrebbe esserci stato
qualcosa tra lei e il Signore Oscuro? Dopotutto certe cose si
possono fare anche senza amore, e infatti…
Voldemort ha una figlia
Qualunque cosa fosse accaduta
traLord Voldemort e la sua devota collaboratrice
Bellatrix, ad un certo punto, i due hanno avuto una
figlia. Secondo Harry
Potter and the cursed child, la piece teatrale sequel
scritta sempre da Rowling, Delphini è nata a Villa
Malfoy, qualche tempo prima della fatidica battaglia di
Hogwarts.
Non conosciamo i dettagli, poiché
la sua storia non è stata ricollegata al canone della serie in
misura reale, ma è interessante. Ciò significa che, quando
Lord Voldemort viene finalmente sconfitto, lei è
l’ultima discendente vivente di Salazar Serpeverde.
Sicuramente ha seguito anche le
orme di suo padre, creando una linea temporale alternativa (di
breve durata) in cui Harry è morto durante la battaglia di
Hogwarts. Successivamente è stata incarcerata ad Azkaban per aver
ucciso un altro studente.
Tom Riddle è una persona
reale
Ora, ovviamente, sappiamo tutti che
il vero nome di Lord Voldemort è Tom
Riddle. Lo sappiamo dal 1998, in barba agli spoiler per
chi non ha ancora visto o letto la serie. Abbiamo parlato di
Riddle, delle sue origini e dei pensieri di JK Rowling dietro il
suo nome di battaglia, Lord Voldemort. Un’altra
cosa curiosa è che in realtà due secoli fa esisteva un Tom Riddle e
potrebbe essere stato l’ispirazione per il nome del Signore
Oscuro.
A Greyfriars Kirkyard, a Edimburgo,
giace la tomba di un certo Thomas Riddell. Rowling stessa ha
ammesso che Riddell (scomparso nel 1896) potrebbe essere stato
l’ispirazione per il nome (la tomba si trova in un’area che la
scrittrice ha frequentato mentre scriveva i libri).
Quando non sei un animagus ma non
ti interessa
In tutto il canone del franchise,
si è abbastanza specifici sulle regole della trasformazione in
animali. Nella maggior parte dei casi, questo incantesimo viene
eseguito solo da Animagus registrati, come la professoressa
McGrannitt, ad esempio. Questa è una strega o un mago che ha
imparato a trasformarsi in un animale particolare e molto
specifico. Possono passare dalla loro forma umana a quella animale
a piacimento e sono soggetti a regolamenti molto rigidi in modo che
non possano abusare di questo potere.
D’altra parte, abbiamo i lupi
mannari. Queste sono persone che sono condannate a trasformarsi
brevemente in un animale feroce ad ogni luna piena, contro la loro
volontà. Nessuno di questi casi implica il “possesso” di un altro
corpo. Questo potere è visto come esclusivo di Lord
Voldemort e lo dimostra non solo quando possiede Harry, ma
anche quando entra in Nagini, Ginny e Raptor. Questo tipo di
processo può essere attribuito a una stretta connessione emotiva
con i suoi Horcrux.
Tutto quello che non sai su Lord
Voldemort
Il suo nome è davvero una
maledizione
Come detto, durante gli eventi
della serie, Lord Voldemort viene indicato più
spesso come Colui che non deve essere nominato che come Tom Riddle
o come Lord Voldemort. Ciò è dovuto alla natura
superstiziosa di gran parte del mondo magico. Per gran parte della
serie, è solo Silente che osa pronunciare il nome, al di là di
Harry stesso.
La prima guerra magica stava
finendo con l’inizio della serie, quindi le persone in tutto il
mondo sono ancora ossessionate da questi eventi nefasti. Anche
quando il mondo magico crede che lo stregone sia morto, nessuno
riesce a pronunciare il suo nome.
È interessante notare che, nel
capitolo finale, il nome di Voldemort è davvero una maledizione.
Infatti, una maledizione è posta sulla parola e la rende tabù, il
che significa che chiunque osi pronunciarla viene immediatamente
rintracciato dal Mangiamorte. Il che ha perfettamente senso, poiché
solo quelli che erano seriamente intenzionati a sconfiggerlo, lo
sfidavano chiamandolo per nome.
Interpretare Lord Voldemort è un
affare di famiglia
Man mano che la serie
andava avanti, vengono fornite sempre più informazioni sul
misterioso passato di Lord Voldemort. Questo è
cruciale dal punto di vista della trama, poiché i suoi ricordi sono
ciò che alla fine hanno portato Silente e Harry nei luoghi dei suoi
Horcrux.
Il processo di andare a ritroso
nella vita di Tom, ha comportato la necessità di vederlo da
piccolo, e così abbiamo avuto una serie di altri giovani attori
scelti per interpretare il villain. In particolare, il bambino che
dà il volto a Tom ne
Il Principe Mezzosangue nei ricordi di Silente, è Hero
Fiennes-Tiffin, nipote di
Ralph Fiennes.
Quando un Voldemort gonfiabile
partecipò alle Olimpiadi
Durante la cerimonia di apertura di
Londra 2012, la direzione artistica dell’evento ha scelto di
rappresentare le icone della londinesità e così accanto a
Mary Poppins, è stato fatto sfilare anche un gigantesco
Lord Voldemort gonfiabile.
Una scena della quale non sapevamo
di avere bisogno fino a che non l’abbiamo vista realizzata.
Ha studiato a Hogwarts durante la
seconda guerra mondiale
Come ha chiesto una volta la
professoressa McGranitt al cosiddetto Golden Trio: “Perché, quando
succede qualcosa, siete sempre voi tre?” Alcune persone hanno un
modo misterioso di attirare guai, disgrazie e brutti momenti in
generale, e nessuno può capire questa tendenza come Ron,
Hermione e Harry.
Ma lo stesso si dice per Tom
Riddle, che ha studiato durante la seconda guerra mondiale, durante
la quale il mondo umano era messo sottosopra da Hitler, e quello
magico messo alla prova da
Grindelwald. Infatti, la fine della seconda guerra mondiale
corrisponde anche alla caduta dell’ex amico d’infanzia di
Silente.
Lui e Molly Weasley hanno qualcosa
in comune
Per molti fan di Harry Potter, la
domanda che ci pone un molliccio è interessante. Ricordiamo che il
molliccio è una creatura che si annida negli angoli bui della casa
e che messa di fronte a un mago, si trasforma nella sua più grande
paura.
Il mutaforma malefico, messo
davanti a Molly Weasley, prende forma dei suoi familiari morti,
come abbiamo visto nei libri, ma davanti a Lord
Voldemort, probabilmente, prenderebbe solo la forma di lui
stesso morto, visto che la sua più grande paura è di morire. Almeno
secondo quanto ha dichiarato Rowling.
Tutto quello che non sai su Lord
Voldemort
Anche lui e i gemelli Kray hanno
qualcosa in comune
Abbiamo già visto l’attenta
considerazione che l’autrice ha riservato ad alcuni aspetti del suo
innominabile cattivo principale, ma cosa l’ha portato a diventare
innominabile in primo luogo? Secondo Rowling, la perifrasi Colui
che non deve essere nominato è stata in qualche modo ispirata dai
gemelli Kray.
Questi due gangster britannici
hanno governato la scena del crimine di Londra negli anni Cinquanta
e Sessanta, e sono diventati così potenti e famosi che, ha detto
Rowling, “la storia racconta che la gente non pronunciava il nome
Kray, perché la punizione è stata così brutale… Penso che questa
sia un’impressionante dimostrazione di forza, che puoi convincere
qualcuno a non usare il tuo nome. Impressionante nel senso che
dimostra quanto sia profondo il livello di paura che puoi ispirare.
Non è qualcosa da ammirare.”
Era il definitivo cocco degli
insegnanti
Tom Riddle sapeva di essere
sotto stretto controllo da parte di Silente dal momento in cui è
arrivato a Hogwarts, quindi ha fatto del suo meglio per tenersi
fuori dai guai e lavorare sodo. In questo modo, è stato in grado di
influenzare la maggior parte degli insegnanti con il suo fascino
insidioso.
Nonostante tutti i difetti del
giovane, era sempre incredibilmente dotato. Ha lasciato la scuola
come uno degli studenti più esperti che abbia mai studiato lì, e ci
sentiamo di essere comprensivi verso Lumacorno, che gli ha svelato
come realizzare gli Horcrux, proprio perché vittima del suo
fascino.
Aveva un compagno intrigante che
non ha mai visto la luce del giorno
Come sappiamo, sin dai tempi della
scuola, Lord Voldemort è sempre stato circondato
da un branco di tirapiedi, ammiratori e groupie in generale. Nei
flashback del suo periodo a Hogwarts (attraverso i ricordi di
Horace Lumacorno), lo vediamo a capo di un gruppo di prepotenti
Serpeverde. È stato sottolineato più volte che la maggior parte di
questi scagnozzi sarebbero diventati i primi Mangiamorte,
all’uscita dalla scuola.
Conosciamo una discreta quantità di
alcuni dei più fedeli seguaci di Lord Voldemort,
ma che dire di Pyrities? Questo personaggio esisteva nelle prime
bozze del primo libro, ma è stato apparentemente rimosso
dall’intera serie durante la riscrittura e il lavoro di editing.
Era raffigurato come un servitore di Lord
Voldemort (non esplicitamente un Mangiamorte) e un po’ un
dandy. Aveva un debole per i guanti bianchi, che erano spesso
macchiati di rosso con il sangue dalle sue azioni violente. Ma
questo è davvero tutto ciò che sappiamo di lui, purtroppo.
Tutto quello che non sai su Lord
Voldemort
Aveva un lavoro come commesso
Ancora una volta, questo è uno di
quei dettagli che si conosce solo se si sono letti i libri. È
naturale, dopotutto. Quando stai cercando di condensare un romanzo
di 600 pagine in un film (nonostante alcuni di questi film sono
incredibilmente lunghi), sei costretto tagliare alcuni dettagli che
invece offrono ai lettori dei libri una visione interessante.
Borgin e Burkes è il
raccapricciante negozio di Magia Oscura che ospita l’armadietto
svanito nel Principe Mezzosangue. Non appena si è laureato, Riddle
ha iniziato a lavorare lì e ha dimostrato di essere incredibilmente
abile nel convincere streghe e maghi a comprare le merci in vendita
al negozio. Fu attraverso i suoi contatti al negozio che incontrò
la ricca e anziana proprietaria della tazza di Tassorosso e del
medaglione di Serpeverde, che avrebbe scelto di trasformare in
Horcrux.
La sua infanzia tragica
È curioso come, in così tanti casi,
la colpa per la sventura dei figli vada ad attribuirsi ai genitori.
Per ogni scienziato che diventa un super-criminale, c’è un papà che
non si è preso il tempo di giocare a palla con lui, ogni tanto. Per
ogni spietato megalomane, c’è un terribile trauma infantile in
agguato nel passato.
Nonostante tutta la passione di
Voldemort per i purosangue, lui è nato da una madre strega e da un
padre Babbano. Sua madre, Merope Gaunt, aveva stregato suo padre,
Riddle Sr, con una pozione d’amore. Il ragazzo è stato concepito
sotto i suoi effetti e sua madre è morta di crepacuore quando ha
smesso di somministrare la pozione a Riddle Sr che l’ha lasciata,
fuggendo. Si teorizza, quindi, che l’incapacità di Voldemort di
provare amore sia una conseguenza letterale di quanto accaduto trai
suoi genitori.
Potrebbe aver scelto il
“prescelto” sbagliato
Nei libri vediamo che Harry scopre
e accetta il suo destino di Prescelto, lo vive fino in fondo e
riesce a sconfiggere Voldemort. Tuttavia, Harry è il Prescelto
perché Voldemort stesso lo ha designato come tale, quando ha deciso
di andare ad uccidere James e Lily, la notte di Halloween del 1981.
Lord Voldemort ha scelto e creato il proprio
acerrimo nemico attaccando i Potter.
La profezia al centro di Harry Potter e l’Ordine della Fenice
apparentemente afferma che Harry e Voldemort sono in rotta di
collisione e uno deve sconfiggere l’altro alla fine. Di nuovo,
però, il libro pone la questione in maniera più chiara: “Colui
che ha il potere di sconfiggere il Signore Oscuro si avvicina …
Nato da coloro che lo hanno sfidato tre volte, nato quando il
settimo mese muore … e il Signore Oscuro lo segnerà come suo pari
…” Come spiega
Silente, la descrizione nella profezia si adegua a due maghi,
Harry Potter e
Neville Paciock, ma visto che Lord Voldemort
stesso ha scelto, non si sa perché, di attaccare i Potter, allora
ha scelto Harry come suo rivale, e forse Neville rimarrà sempre
all’oscuro di tutto ciò.
Nel panorama della New
Hollywood, che a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta si
caratterizzò per un significativo rinnovamento tematico e
stilistico, sono numerosi i film che hanno avuto modo di portare al
cinema storie segnate da profondi elementi distopici. Argomenti che
un tempo non avrebbero trovato spazio nelle produzioni di Hollywood
divenivano ora il mezzo attraverso cui riflettere sui cambiamenti
della società e le sue possibili derive. Si raccontava dunque del
futuro per parlare dell’oggi e pochi film ci sono riusciti in modo
tanto memorabile quanto 1975: Occhi bianchi sul pianeta
terra, diretto nel 1971 da Boris
Sagal.
Similmente ad un altro noto film
distopico di quegli anni quale 2022: I sopravvissuti,
questo titolo di fantascienza offre molteplici chiavi di lettura, a
partire naturalmente dalla pericolosità della guerra e del
probabile sterminio (o mutazione) della specie umana. Come notato
da diversi critici nel corso del tempo, però, 1975: Occhi
bianchi sul pianeta terra sembra far riferimento anche
all’innata paura del nemico presente poco oltre il mondo
conosciuto. Il protagonista, che si presenta come l’ultimo baluardo
della civiltà, si trova infatti a scontrarsi con antagonisti che
sembrano incarnare le principali paure della società dell’epoca. In
ultimo, si ritrova nel film anche un forte accenno a quella
controcultura hippie che tanto spopolava in quegli anni.
1975: Occhi bianchi sul pianeta
terra è dunque non solo un film che offre intrattenimento ed
emozioni forti agli appassionati del genere, ma anche un’opera
profondamente figlia del suo tempo che utilizza il genere per
raccontare di quanto avveniva negli Stati Uniti di quegli anni,
caratterizzati dalla guerra in Vietnam, dai movimenti per i diritti
del popolo afroamericano, dagli orrori commessi dalla famiglia
Manson e da numerosi altri sconvolgimenti che stavano rapidamente
sgretolando l’immagine di una nazione compatta e immacolata. Anche
a distanza di decenni, inoltre, il film di Sagal riesce ad essere
attuale, avendo anticipato una serie di tendenze e comportamenti
umani oggi sempre più diffusi.
1975: Occhi bianchi sul pianeta
terra: la trama e il cast del film
Ma di cosa parla dunque 1975:
Occhi bianchi sul pianeta terra? Il film, come facilmente
immaginabile, si svolge nell’anno 1975, quando una guerra
batteriologica ha portato al diffondersi di un pericoloso virus che
ha trasformato la specie umana in mostruosi mutanti che, in quanto
fotofobici, escono allo scoperto solo di notte. Il loro scopo è
quello di distruggere qualunque retaggio dell’era tecnologica,
responsabile di quanto avvenuto. In una Los Angeles abbandonata e
malridotta, si muove anche Robert Neville, ex
medico militare nonché apparentemente l’unico umano sopravvissuto a
questo olocausto batteriologico. Egli, nel tentativo di
sopravvivere a questo ambiente, ricerca un antidoto per
tentare di salvare ciò che resta dell’umanità.
Ad interpretare Robert Neville vi è
l’attore Charlton Heston, già celebre per i film
Ben-Hur e Il pianeta delle scimmie. Il premio
Oscar accettò subito il ruolo, essendo rimasto particolarmente
colpito dalla storia narrata. Accanto a lui si ritrovano anche
Anthony Zerbe nel ruolo di Matthias, il leader dei
mutanti, e l’attrice Rosalind Cash nei panni della
superstite Lisa. La Cash, qui al suo primo ruolo di rilievo, venne
ingaggiata per il film per via della crescente popolarità del
movimento Black Power. Quello tra lei e il protagonista,
inoltre, è considerato il primo bacio interraziale mai apparso sul
grande schermo. Un momento che generò non poca agitazione nella
Cash, intimorita dallo status di celebrità di Heston.
1975: Occhi bianchi sul pianeta
terra: dal libro al remake Io sono leggenda
La storia di 1975: Occhi bianchi
sul pianeta terra è tratta dal romanzo di Richard
Matheson dal titolo Io sono leggenda, pubblicato
nel 1954. Celebre scrittore di titoli come Al di là dei sogni, Duel e
Real Steel, da cui poi sono
stati tratti anche gli omonimo libri, Matheson aveva già visto
questo suo celebre romanzo venire adattato per il cinema con il
film L’ultimo uomo della Terra, del 1964. La nuova
trasposizione con Heston protagonista, però, differisce in
molteplici modi da quanto lui scritto. Il cambiamento più
importante è probabilmente quello relativo alla quasi totale
estinzione dell’umanità. Se nel film questa avviene per via di una
guerra batteriologica tra Cina e Stati Uniti, nel romanzo è invece
la conseguenza di un virus diffuso da pipistrelli e mosche.
Da questa modifica si evince
ulteriormente quanto agli autori del film interessasse proporre una
storia che in modo più esplicito parlasse di questioni presenti
nell’attualità di quel tempo, tra cui la guerra. Dal romanzo di
Matheson è poi stato tratto anche un’ulteriore adattamento, quello
del 2007 dal titolo Io sono leggenda. La
differenza tra 1975: Occhi bianchi sul pianeta terra e la
nuova trasposizione, però, sta nel fatto che nel film
con protagonista Will Smith
viene ad essere ridimensionata se non del tutto eliminata la
componente politica. Si tratta dunque di un titolo che, pur
restando più fedele al romanzo di Matheson, si dimostra meno
incisivo a livello contenutistico, offrendo più che altro un
intrattenimento coerente con i suoi tempi.
1975: Occhi bianchi sul pianeta
terra: il trailer e dove vedere il film in streaming e in
TV
È possibile fruire di
1975: Occhi bianchi sul pianeta terra
grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei
cataloghi di Chili Cinema, Apple iTunes, Rai Play e
Amazon Prime Video. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
sabato 7 gennaio alle ore 22:55
sul canale Rai Movie.