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Lanterns: Aaron Pierre, con un nuovo look, promette di rendere onore a John Stewart

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Secondo quanto riferito, la produzione di Lanterns è iniziata e speriamo che da un giorno all’altro venga rivelato un primo sguardo ufficiale su Hal Jordan (Kyle Chandler) e John Stewart (Aaron Pierre). Nel frattempo, Pierre è apparso di recente a un evento sul tappeto rosso e ha mostrato quello che secondo molti potrebbe essere il suo nuovo look per interpretare il supereroe della DCU. L’attore di Mufasa: Il Re Leone e Rebel Ridge ha abbandonato la sua caratteristica peluria facciale per un look pulito e un taglio di capelli netto che, a prima vista, fa sembrare che John sia uscito direttamente dalla pagina.

In questo momento sono impegnato e concentrato su un progetto molto bello. Un progetto che mi sta molto a cuore. Si tratta di Lanterns e interpreterò il bellissimo personaggio di John Stewart, che amo molto”, ha detto l’attore a un giornalista che gli ha chiesto dei suoi prossimi progetti. “Farò tutto ciò che è in mio potere per dargli vita in un modo che risuoni con la gente e che celebri quel personaggio”. Secondo quanto riferito, Chandler ha firmato solo per Lanterns, il che significa che John sarà probabilmente proposto come la principale Lanterna Verde del DCU in futuro. Di seguito, ecco il video della breve intervista:

Di cosa parla Lanterns?

L’attesa serie Lanterns, parte del rinnovato Universo DC guidato da Gunn e Safran, seguirà le Lanterne Verdi Hal Jordan e John Stewart mentre indagano su un misterioso omicidio legato a una cospirazione più ampia e sconvolgente. La serie della HBO è descritta come una storia “alla True Detective” che mescola intrighi cosmici con un tono di ispirazione noir. Con una durata di otto episodi, Lanterns promette di introdurre una versione fresca e dinamica degli amati eroi intergalattici della DC.

Kyle Chandler e Aaron Pierre sono stati confermati per Lanterns e saranno i protagonisti della serie, rispettivamente nei panni di Hal Jordan e John Stewart, segnando il loro attesissimo debutto nell’Universo DC. Tra gli altri membri del cast finora confermati figurano anche Kelly Macdonald, Garret Dillahunt e Poorna Jagannathan. In quanto progetto cardine del rinnovato DCU, Lanterns dovrebbe collegarsi direttamente ad archi narrativi più ampi, pur offrendo una narrazione autonoma e incentrata sui personaggi. Con la sua attenzione al mistero, al dramma e alla mitologia cosmica della DC, Lanterns è destinata a diventare un capitolo fondamentale dell’Universo DC in evoluzione.

La serie si propone di mettere in luce entrambi gli eroi in egual misura, offrendo una nuova interpretazione della loro iconica collaborazione e rimanendo al contempo fedele alla ricca storia dei fumetti dei personaggi. Con la sua narrazione concreta e il tono ispirato al noir, la serie dovrebbe fornire un nuovo livello di profondità al mito di Lanterna Verde, attraendo sia i fan di lunga data che i nuovi arrivati nell’Universo DC. I fan possono attendere il debutto sulla HBO nel 2026.

Spider-Man 4: un “grande attore” potrebbe interpretare il villain principale

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In seguito a una recente indiscrezione secondo cui i Marvel Studios/Sony Pictures avrebbero cercato attori per interpretare un cattivo e un nuovo interesse amoroso per il Peter Parker di Tom Holland in Spider-Man 4, potremmo essere un passo più vicini a scoprire chi invece si calerà nel ruolo dell’antagonista principale nel prossimo film solista di Spidey. Secondo Daniel Richtman, un “grande attore” ha ricevuto l’offerta di interpretare il cattivo principale nel film. Purtroppo non è stato rivelato né il nome dell’attore né il personaggio che potrebbe interpretare.

Una precedente indiscrezione ha affermato che il film introdurrà un cattivo di Spider-Man mai visto in live-action sino ad ora, il che potrebbe restringere il campo. Tra le notizie correlate, Deadline ha riportato che Zendaya girerà Dune 3 prima di Spider-Man 4, il che ha portato a speculazioni sul fatto che quest’ultimo potrebbe non rispettare l’attuale data di uscita del 24 luglio 2026. Vale la pena notare che la MJ di Zendaya potrebbe avere solo una parte minore nel film, le cui riprese potrebbero dunque rimanere confermate per quest’estate.

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Cosa sappiamo su Spider-Man 4?

Precedenti indiscrezioni hanno affermato che Tom Rothman della Sony e Kevin Feige, capo dei Marvel Studios, hanno avuto dei disaccordi per quanto riguarda la storia di Spider-Man 4, con quest’ultimo che sperava di ridimensionare il Multiverso per un’avventura più piccola. Rothman, invece, si dice che voglia capitalizzare il successo di No Way Home riportando Tobey Maguire e Andrew Garfield nei rispettivi ruoli di Peter Parker.

Più di recente, abbiamo sentito che entrambi gli studios si sono accordati su una storia prevalentemente terrestre con alcuni elementi multiversali, anche se il film viene ancora descritto come un “evento di livello Avengers”. Oltre a Tom HollandZendaya dovrebbe riprendere il suo ruolo di MJ. Si dice inoltre che Sydney Sweeney potrebbe interpretare Black Cat, mentre è stato ampiamente riportato – ma non confermato – che Charlie CoxVincent D’Onofrio e Paul Rudd potrebbero a loro volta apparire come Daredevil, The Kingpin e Ant-Man.

Si ritiene però che Holland sia “sempre più diffidente” nei confronti del ruolo dell’iconico eroe, per cui questa potrebbe essere la sua ultima uscita da solista nei panni del wall-crawler – anche se quasi certamente avrà un ruolo in uno o entrambi i prossimi film degli Avengers. Gli sceneggiatori di No Way Home, Chris McKenna e Erik Sommers, stanno scrivendo la sceneggiatura. Mentre a dirigere il progetto vi sarà Destin Daniel Cretton, già regista di Shang-Chi e la leggenda dei dieci anelli.

Spider-Man 4 uscirà al cinema il 26 luglio 2026.

Il film evento di Steven Spielberg spostato a giugno 2026

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Il film evento di Steven Spielberg spostato a giugno 2026

Come riportato da Deadline, il prossimo film evento di Steven Spielberg con la Universal non arriverà più al cinema il 15 maggio 2026, bensì il 12 giugno dello stesso anno, occupando uno slot precedentemente occupato dal prossimo film senza titolo del duo premio Oscar I Daniels (Everything Everywhere All at Once). Il film, la cui trama è ancora sotto chiave e che si dice parli di UFO, si trova ora in una posizione migliore nel calendario, condividendo il fine settimana con il reboot di Scary Movie e sulla scia di Masters of the Universe degli Amazon MGM Studios e precedendo di una settimana Toy Story 5 della Disney/Pixar.

Nel complesso, si tratta quindi di una finestra meno competitiva per il pubblico del film. Nella data precedente, il film diretto da Spielberg e scritto da David Koepp sarebbe stato affiancato dal nuovo Avengers: Doomsday due settimane prima e The Mandalorian & Grogu appartenente al franchise di Star Wars, una settimana dopo. Uscendo il 12 giugno, il nuovo film di Spielberg potrà invece avere il giusto spazio per una promozione che gli permetta di avere quanta più attenzione possibile. A questo punto non resta che attendere maggiori informazioni su questo misterioso progetto.

Cosa sappiamo sul nuovo film di Steven Spielberg

Il prossimo film, attualmente senza titolo, segna il ritorno di Spielberg al genere fantascientifico insieme allo sceneggiatore e collaboratore di lunga data David Koepp. Il film dovrebbe richiamare i precedenti film di Spielberg, che ricordano Incontri ravvicinati del terzo tipo ed E.T. Ancora senza titolo, il film dovrebbe inoltre essere interpretato da Emily Blunt, Josh O’Connor, Colman Domingo, Colin Firth, Wyatt Russell e Eve Hewson. Al momento, però, non è noto quali ruoli questi attori ricopriranno nel film.

In particolare, Spielberg non realizza un blockbuster di fantascienza molto apprezzato da tempo. Il suo ultimo sforzo nel genere è stato Ready Player One nel 2018, che ha ricevuto reazioni contrastanti. Prima di allora, La guerra dei mondi del 2005 è stata la sua ultima uscita fantascientifica di rilievo. Tuttavia, il curriculum di Spielberg nel genere è leggendario, con film come Minority Report e classici già citati Incontri ravvicinati del terzo tipo ed E.T. Mentre l’acclamato The Fabelmans si allontanava dai soliti blockbuster del regista, l‘imminente progetto fantascientifico di Spielberg segna il suo ritorno alla cinematografia su larga scala e ad alto tasso di spettacolo.

Dune 3: le riprese potrebbero avere inizio quest’estate

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Dune 3: le riprese potrebbero avere inizio quest’estate

Sembra che Denis Villeneuve stia davvero puntando a girare il terzo capitolo della sua serie di film di successo Dune quest’estate. Il team, stando a quanto riportato da Deadline, è in pre-produzione e si sta preparando da un po’ di tempo dietro le quinte per cercare di preparare il set per un inizio estivo. Giugno sembra essere troppo presto, ma l’estate è l’obiettivo, a patto che gli elementi chiave vadano al loro posto (disponibilità degli attori, ecc.). Se ciò venisse confermato, Dune 3 entrerebbe dunque in produzione ben prima di quanto inizialmente previsto.

Dune – Parte Due, interpretato da Timothée Chalamet e Zendaya, ha guadagnato più di 700 milioni di dollari al botteghino mondiale dopo l’uscita dello scorso anno. Sia Dune che Dune – Parte Due hanno ottenuto anche la nomination agli Oscar come miglior film, confermando il successo della serie all’interno dell’industria. Il terzo capitolo vedrà Villeneuve completare la trilogia adattando il romanzo sequel di Frank Herbert, Dune Messiah, ovvero il completamento della storia di Paul Atreides.

Nel romanzo, Paul “Muad’Dib” Atreides ha governato come imperatore per ormai 12 anni. Accettando il ruolo di messia per i Fremen, ha scatenato una jihad che ha conquistato la maggior parte dell’universo conosciuto, ma è impotente a fermare gli eccessi letali del carrozzone religioso che ha creato. Di certo, un inizio a metà tarda estate troverebbe libera Zendaya, il cui calendario è piuttosto fitto di impegni tra il nuovo film di Christopher Nolan, The Odyssey, la terza stagione di Euphoria e il quarto film di Spider-Man della Marvel.

Non si sa ancora nulla sui luoghi delle riprese, ma entrambi i film precedenti sono stati girati in gran parte negli Origo Studios, in Ungheria, in Giordania e ad Abu Dhabi. La Warner Bros/Legendary non ha ancora fissato la data di uscita del film, anche se la scorsa estate è stato riferito che lo studio aveva in serbo uno slot per il dicembre 2026 per un “film evento di Denis Villeneuve”. Se le riprese del film dovessero iniziare quest’estate, si tratterebbe di un periodo più comprensibile per completare il tutto. Ad ora, inoltre, il titolo del terzo film non è ancora stato stabilito ufficialmente, anche se potrebbe essere semplicemente chiamato Dune – Parte Tre.

Cosa significano le riprese nell’estate 2025 per Dune 3 

L’estate del 2026 non è mai stata una finestra realistica per l’inizio delle riprese di Dune 3, se Villeneuve intende davvero finire il film in tempo per l’uscita di dicembre 2026. Iniziare le riprese a giugno di quest’anno rende la data di uscita un obiettivo più raggiungibile, dato il lungo processo di post-produzione e montaggio necessario per un film di queste dimensioni. Villeneuve ha poi affermato che questo sarà il suo ultimo film di Dune, ma spera che altri si assumano il compito di adattare altri libri della serie di Herbert.

Lo stesso Villeneuve ha recentemente ipotizzato a Deadline che le riprese di Dune 3 sarebbero iniziate nel 2026, ma ha anche indicato che il lavoro stava procedendo rapidamente e che avrebbe potuto “tornare dietro la macchina da presa più velocemente di quanto pensi”. Il regista ha anche avvertito che “questi film richiedono molto tempo per essere realizzati, quindi è meglio non dire ad alta voce quando potrei girare”. Villeneuve ha anche detto di non voler affrettare il processo, quindi si può presumere che non stia accelerando Dune 3 su sollecitazione dello studio, ma che sia realmente pronto a partire.

John Malkovich spiega perché ha rifiutato i film Marvel prima di I Fantastici Quattro

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John Malkovich, come noto, sarà tra gli interpreti principali del film I Fantastici Quattro: Gli Inizi, in uscita quest’estate e di recente ha raccontato perché gli ci è voluto così tanto tempo per recitare in un film della Marvel. In una nuova intervista, Malkovich ha rivelato che il vero motivo per cui non era apparso nel MCU fino ad ora era dovuto alla retribuzione. “Il motivo per cui non li ho fatti non ha nulla a che fare con considerazioni artistiche di sorta”, ha detto Malkovich a GQ. “Non mi piacevano affatto gli accordi che avevano fatto”.

Ha continuato: “Questi film sono piuttosto estenuanti da realizzare…. Se avete intenzione di appendermi a una gru davanti a uno schermo verde per sei mesi, pagatemi. Se non volete pagarmi, va bene, ma allora non voglio farlo, perché preferirei essere sul palco, o dirigere uno spettacolo teatrale, o fare qualcos’altro”. Per I Fantastici Quattro: Gli Inizi si è dunque riusciti finalmente a trovare un accordo con Malkovich e l’attore ha a riguardo affermato: “Non è poi così diverso dal fare teatro”, aggiungendo: “Immagini un mucchio di cose che non ci sono e fai la tua piccola commedia”.

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Tutto quello che c’è da sapere su I Fantastici Quattro: Gli Inizi

Il film I Fantastici Quattro: Gli Inizi è atteso al cinema il 25 luglio 2025. Come al solito con la Marvel, i dettagli della storia rimangono segreti. Ma nei fumetti, i Fantastici Quattro sono astronauti che vengono trasformati in supereroi dopo essere stati esposti ai raggi cosmici nello spazio. Reed acquisisce la capacità di allungare il suo corpo fino a raggiungere lunghezze sorprendenti. Sue, la fidanzata di Reed (e futura moglie), può manipolare la luce per diventare invisibile e lanciare potenti campi di forza. Johnny, il fratello di Sue, può trasformare il suo corpo in fuoco che gli dà la capacità di volare. E Ben, il migliore amico di Reed, viene completamente trasformato in una Cosa, con dei giganteschi massi arancioni al posto del corpo, che gli conferiscono una super forza.

Matt Shakman (“WandaVision”, “Monarch: Legacy of Monsters”) dirigerà I Fantastici Quattro: Gli Inizi, da una sceneggiatura di Josh FriedmanJeff Kaplan e Ian SpringerPedro Pascal (Reed Richards) è noto al mondo per le sue interpretazioni in The MandalorianThe Last of Us e prima ancora in Game of ThronesVanessa Kirby (Sue Storm) ha fatto parte del franchise di Mission: Impossible e di Fast and Furious, mentre Joseph Quinn (Johnny Storm) è diventato il beniamino dei più giovani per la sua interpretazione di Eddie in Stranger Things 4Ebon Moss-Bachrach (Ben Grimm) sta vivendo un momento d’oro grazie al suo ruolo del cugino Ritchie in The Bear.

Fanno parte del cast anche Julia GarnerPaul Walter HauserJohn MalkovichNatasha Lyonne e Ralph Ineson nel ruolo di Galactus. Come confermato da Kevin Feige, il film avrà un’ambientazione nel passato, in degli anni Sessanta alternativi rispetto alla nostra realtà di Terra-616, per cui sarà interessante capire come i quattro protagonisti si uniranno agli altri eroi Marvel che conosciamo. Franklyn e Valeria Richards, figli di Reed e Sue, potrebbero inoltre comparire nel film.

2012: la spiegazione del finale del film e della profezia Maya

2012: la spiegazione del finale del film e della profezia Maya

La previsione dei Maya che il 21 dicembre 2012 avrebbe portato alla fine del mondo si è rivelata errata, ma ciò non ha impedito che il concetto venisse utilizzato come base per il film di Roland Emmerich, 2012. Uscita nel 2009, la pellicola ha visto il maestro dei film catastrofici usare questo concetto come trampolino di lancio per un blockbuster di ampio respiro che ha visto l’apocalisse emergere sotto forma di maremoti, esplosioni vulcaniche e ogni altro disastro immaginabile. All’interno della filmografia dell’autore di film come Independence Day, The Day After Tomorrow e Moonfall, 2012 ricopre dunque un posto speciale per tutta la carica distruttiva che porta sullo schermo.

Da questo punto di vista, il film mantiene indubbiamente le sue promesse. Il Washington Monument si spacca a metà. La Basilica di San Pietro si rovescia, con tanto di crepa estremamente evidente tra i polpastrelli di Dio e Adamo nella famosa scena della Creazione di Adamo di Michelangelo. Los Angeles sprofonda nei mari. La caldera di Yellowstone erutta in una grandinata di meteore infuocate. Una portaerei viene sollevata a riva da un’onda enorme e schiaccia la Casa Bianca. Ma come si svolge esattamente il tutto e cosa cerca di dirci sulle persone e sulle interazioni con l’ambiente?

La trama e il cast di 2012

Il film è incentrato sul padre divorziato Jackson Curtis (John Cusack) che cerca di aiutare i suoi figli, Noah (Liam James) e Lily (Morgan Lily), nonché la sua ex moglie Kate Curtis (Amanda Peet) e il suo fidanzato Gordon (Tom McCarthy), a mettersi in salvo nel bel mezzo dell’apocalisse. Allo stesso tempo, il geologo Adrian Hemsley (Chiwetel Ejiofor) viene a sapere che il governo si sta preparando per questa esatta situazione, costruendo una gigantesca arca in grado di ospitare il resto dell’umanità – o, almeno, le persone che ogni governo ritiene degne di essere salvate.

Oliver Platt e Chiwetel Ejiofor in 2012
Oliver Platt e Chiwetel Ejiofor in 2012

La spiegazione della profezia Maya

Nel film 2012, il teorico della cospirazione Charlie Frost (Woody Harrelson) presenta un’interpretazione della profezia Maya che afferma che questa antica premonizione indica la fine del mondo il 21 dicembre 2012 a causa dei cambiamenti polari. Anche se inizialmente Jackson Curtis lo considera un pazzo, Frost e le sue teorie cospirazioniste (tra cui una su come i governi mondiali stiano tenendo segreta l’imminente fine del mondo) si rivelano vere e aiutano Curtis a salvare la sua famiglia da un terremoto catastrofico. Frost può essere riuscito ad aiutare il protagonista del film, ma quando si tratta della sua accuratezza sulla profezia Maya relativa al 21 dicembre 2012, si rivela molto più scarso.

In realtà, la profezia Maya è un po’ più complessa di come la presenta il film di Emmerich. Per cominciare, la data del 21 dicembre 2012 aveva un significato particolare per la cultura Maya, ma non per i motivi che film come questo fanno pensare. Si trattava della fine di una sezione del calendario mesoamericano del Conto Lungo che durava da 5.126 anni. Questa durata era correlata a un altro aspetto importante della cultura Maya: secondo il testo Maya Popol Vuh, il mondo abitato dagli uomini prima della Terra era durato 5.125 anni. Questo dato è stato interpretato come la durata di vita prevista per la Terra. Il modo in cui prevedevano la fine del mondo non è mai stato specificato, né tantomeno è stato definito come precisamente attribuibile agli spostamenti polari.

Sebbene l’idea che le civiltà Maya prevedano un’apocalisse nel 2012 sia stata ampiamente divulgata da autori come Michael D. Coe e William S. Burroughs II, molti hanno sostenuto che gli antichi testi Maya intendessero in realtà un momento di grande gioia. In effetti, la poca arte arcana Maya sul 2012 che è stata scoperta raffigura celebrazioni con gli dei piuttosto che un’apocalisse di fuoco. Inoltre, molti manufatti delle antiche culture Maya mostrano opere d’arte e astrologie che si svolgono ben oltre l’anno 2012. Mentre i moderni teorici della cospirazione hanno interpretato il 21 dicembre 2012 come un giorno di sventura a lungo pensato, per le culture Maya il 21 dicembre 2012 era visto quindi come qualcosa di molto diverso.

John Cusack in 2012
John Cusack in 2012

2012 non è un film sulla distruzione del mondo ma sulle classi sociali

Nel film, un eccesso di un nuovo tipo di radiazione solare viene intrappolato nel nucleo della Terra e la riscalda a livelli pericolosamente insostenibili. A parte questa spiegazione, Emmerich non è però interessato alla meccanica specifica del disastro. Come per il suo The Day After Tomorrow, né i risultati né il processo con cui i pericoli dati da questo cambiamento climati sono presentati nel film, reggono all’esame scientifico. In 2012 non c’è speranza di invertire o mitigare il disastro in arrivo e un anno dopo la scoperta di esso, i governi del mondo stanno già costruendo una serie di enormi arcate destinate a preservare una piccola parte dell’umanità dai cataclismi che verranno. Ed è in ciò che ritroviamo il vero messaggio del film.

Piuttosto che analizzare il modo in cui il mondo potrebbe mobilitarsi per rispondere a un disastro incombente, il film mette in evidenza il cinismo con cui le persone al potere trattano la popolazione generale. Le arche vengono finanziate vendendo alcuni dei loro posti per 1 miliardo di euro l’uno, e gran parte della quota rimanente viene assegnata a persone ritenute abbastanza importanti da meritare di essere salvate. Tutti gli altri sono abbandonati a loro stessi. Questo filo conduttore è stato poi ripreso per la campagna marketing ancora prima che il film arrivasse nelle sale.

Il primo teaser del film presenta un testo che chiede: “Come farebbero i governi del mondo a preparare sei miliardi di persone per la fine del mondo?” e poi lo stesso teaser risponde alla domanda mentre una massiccia marea di acqua alluvionale si riversa sull’Himalaia: “Non lo farebbero”. Il trailer completo mostra il geologo Adrian Helmsley che chiede al capo dello staff della Casa Bianca Carl Anheuser: “Allora, quando lo farai sapere alla gente?”. L’occhiata di sfida che Anheuser gli rivolge è sufficiente, ma il trailer include la sua risposta sulla necessità di preservare la continuità della specie e l’incredulità di Helmsley sul fatto che non daranno alla gente la possibilità di lottare per la propria vita.

John Cusack e Amanda Peet in 2012
John Cusack e Amanda Peet in 2012

La spiegazione del finale del film

È esattamente quello che tenta però di fare Jackson Curtis per i suoi due figli e la sua ex moglie Kate. Curtis è uno scrittore di fantascienza in difficoltà che lavora in nero come autista, che si imbatte in prove di ciò che sta accadendo nel Parco Nazionale di Yellowstone e intraprende un viaggio disperato per garantire la sopravvivenza sua e della sua famiglia. Ma dalla loro parte c’è il poter contare su legami con persone in grado di metterli al riparo. Kate esce con un medico con brevetto di pilota che li aiuta a fuggire da una Los Angeles che sta crollando. Jackson lavora invece per un miliardario russo il cui aereo li porta in Cina per raggiungere le arche.

La famiglia, sprovvista di biglietto, viene respinta all’ingresso, ma riesce a imbarcarsi clandestinamente su un’altra arca, salvandola anche dall’inondazione per buona misura. Il film parla quindi anche del più antico dei temi: il desiderio totalizzante di un padre di garantire la sicurezza della propria famiglia. Mentre la famiglia Curtis viene salvata, fuori imperversano le inondazioni. La loro famiglia di quattro persone ce l’ha fatta, ha sconfitto il sistema e l’insensibile indifferenza di chi si stava preparando alla catastrofe. Miliardi di altre persone non sono però state così fortunate. Ventisette giorni dopo, le acque si stanno ritirando. Le arche si avvicinano al Capo di Buona Speranza, mentre Adrian e Laura iniziano una relazione e Jackson e Kate si riconciliano.

Il finale alternativo del film

Nel DVD del film, è stato insierito anche un finale alternativo girato ma poi non utilizzato. In esso, dopo che il capitano Michaels dell’Arca 4 annuncia che si stanno dirigendo verso il Capo di Buona Speranza, Adrian apprende per telefono che suo padre Harry e l’amico Tony Delgatto, sono sopravvissuti a un megatsunami che ha rovesciato la loro nave da crociera Genesis. Adrian e Laura stringono amicizia con la famiglia Curtis, Kate ringrazia Laura per essersi presa cura di Lilly e Laura dice a Jackson di aver apprezzato il suo libro Addio Atlantide. Inoltre, Jackson e Adrian hanno una conversazione che riflette sugli eventi della crisi mondiale. Nell’ultima scena, l’Arca trova il Genesis naufragato e i suoi sopravvissuti su una spiaggia.

Il mistero della casa del tempo: la spiegazione del finale del film

La filmografia di Eli Roth è a dir poco variegata. Roth ha debuttato con il macabro Cabin Fever del 2002, un thriller ambientato nei boschi che mescolava l’orrore corporeo con un umorismo anticonformista e un tono inesorabilmente cupo che ricordava i più brutti successi degli anni ’70 del genere. Roth ha proseguito con Hostel e Hostel II, entrambi film horror molto famosi, e con il raccapricciante cannibal movie del 2014 The Green Inferno. Il suo film del 2018, Il mistero della casa del tempo (qui la recensione) è invece una divertente commedia horror soprannaturale con protagonisti Jack Black Cate Blanchett. Il finale di questo film offre inoltre un messaggio molto commovente sul dolore, la perdita e la crescita.

Adattamento del romanzo House With A Clock In Its Walls, il film racconta l’avventura magica e misteriosa di un ragazzino di 10 anni, Lewis Barnavelt (Owen Vaccaro), che si trasferisce a vivere nella casa vecchia e scricchiolante dell’eccentrico zio Jonathan (Jack Black) in seguito alla morte dei genitori. In questa strana dimora si nasconde un mondo segreto ricco di magie, misteri, streghe e stregoni che si rivelerà quando Lewis scoprirà che suo zio e la sua migliore amica Mrs Zimmerman (Cate Blanchett) sono due potenti maghi che lo coinvolgeranno in una missione segreta: scoprire l’origine e il significato del ticchettio di un orologio nascosto da qualche parte nei muri di casa.

Il significato della Palla 8 magica di Lewis

L’ultimo legame di Lewis con i suoi genitori era una Palla 8 magica che gli avevano regalato. Il giocattolo dice a Lewis di “dire addio” quando l’orologio entra nella sua sequenza finale, e lui lo legge come un messaggio per lasciar andare il dolore per la perdita dei genitori gettando via il giocattolo. Questo interrompe il funzionamento interno dell’orologio, fermando il suo conto alla rovescia. Per tutti i numerosi easter egg di genere presenti in Il mistero della casa del tempo, questo momento dimostra che il vero orrore del film è la tragedia della perdita. Lewis vuole disperatamente mantenere un legame con i suoi genitori morti e i cattivi ne approfittano.

Il mistero della casa del tempo film
Cate Blanchett, Jack Black e Owen Vaccaro in Il mistero della casa del tempo © Storyteller Distribution Co., LLC

Selena (Renée Elise Goldsberry), la moglie non-morta di Isaac (Kyle MacLachlan), ha preso le sembianze della defunta madre di Lewis per convincerlo a evocare Isaac e, una volta che quest’ultimo è tornato in un corpo umano, è in grado di usare la magia nera del demone Azazel per proteggere il suo orologio del giorno del giudizio. Questa magia oscura evoca un serpente gigante che Florence affronta nel locale della caldaia, mentre un’altra delle trappole di Isaac e Selena trasforma Jonathan in un bambino. Tutto ciò doveva avvenire in quanto Lewis doveva essere solo nell’affrontare il suo dolore, sconfiggendo la sua paura della perdita e trovando la forza di gettare via la sua Palla 8 magica.

Il motivo della creazione dell’orologio

I cattivi Selena e Isaac hanno creato l’orologio per tornare indietro nel tempo e distruggere l’umanità dopo che Isaac era stato spinto al nichilismo dalla Seconda Guerra Mondiale. Sia Jonathan che Isaac sono stati segnati da ciò che hanno visto durante la guerra, ma il loro trauma li ha portati su strade molto diverse. Il trauma di Isaac lo ha portato a diventare un cattivo, in quanto ha consultato il demone Azazel per creare un orologio in grado di riportare indietro il tempo e annullare la storia umana. Nel frattempo, Jonathan diventa lo strano ed eccentrico stregone che è quando Lewis lo incontra.

Mentre lo faceva, il demone Azazel convinse Isaac che distruggere l’umanità avrebbe annullato gli orrori della Seconda Guerra Mondiale. A differenza di Lewis e Jonathan, Isaac non è riuscito a dimenticare il suo trauma abbastanza a lungo da capire questa bugia. Così, Isaac ha creato l’orologio insieme a Selena, convinto che questo avrebbe in qualche modo compensato gli orrori della guerra. Mentre Lewis poteva accettare che nel suo passato gli fosse accaduto qualcosa di terribile, Isaac è stato spinto al male dal desiderio di riscrivere la realtà e Selena si è unita a lui in questo percorso oscuro e dannato.

Kyle MacLachlan in Il mistero della casa del tempo
Kyle MacLachlan in Il mistero della casa del tempo © Storyteller Distribution Co., LLC

Lewis si prende la sua rivincita

Dopo che Lewis ha salvato la situazione, potrebbe sembrare un po’ strano che abbia usato la magia per colpire il suo compagno di classe Tarby con una palla da basket e umiliarlo. Tuttavia, questo film horror vietato ai minori ha una buona giustificazione per questa scena bizzarra. Il doppiogiochista Tarby aveva fatto brevemente amicizia con Lewis all’inizio del film, per poi rivoltarsi contro di lui non appena Tarby vince il titolo di rappresentante di classe. La magia ha permesso quindi a Lewis di farsi valere, di vendicarsi del suo ex amico e di conquistare un nuovo interesse amoroso.

La spiegazione del finale di Il mistero della casa del tempo

Nel finale di Il mistero della casa del tempo, Lewis e Isaac diventano immagini speculari l’uno dell’altro. Sia l’orologio che la Palla 8 magica sono artefatti che legano i due personaggi al loro passato e, mentre la distruzione dell’orologio uccide Isaac per sempre, la distruzione del giocattolo libera Lewis dal suo dolore e gli permette di entrare nell’adolescenza senza il peso della tragedia. Mentre il reboot di Piccoli brividi della Disney offre una storia horror in cui bambini e adulti devono affrontare insieme le loro paure, il film di Roth fa paura proprio perché Lewis non può contare sui consigli degli anziani.

Nelle scene finali del film, Lewis si rende quindi conto che i suoi genitori non torneranno e che, anche tra i maghi, chiunque gli prometta il contrario si sta in realtà approfittando di lui. La sua perdita è tragica, ma comprende che può anche lasciar andare il suo passato e andare avanti, andando incontro a nuova vita. Questo è qualcosa che Isaac non riesce a fare, in quanto il suo trauma lo tiene ancorato al passato. Così, Isaac muore per sempre, mentre l’eroe di Il mistero della casa del tempo può avventurarsi con fiducia nell’adolescenza.

The North Sea: la storia vera a cui si ispira il film

The North Sea: la storia vera a cui si ispira il film

Un particolare filone di film è quello relativo ai disastri che avvengono in mare aperto. Che si tratti di sottomarini (e qui si possono fare esempi come Kursk o Black Sea), o di piattaforme petrolifere (Deepwater – Inferno sull’Oceano), questi film suscitano sempre un certo fascino per via del loro proporre vicende ai limiti in contesti lontani e difficilmente raggiungibili. In questo filone si può annoverare anche The North Sea, film norvegese del 2021 diretto da .

Andersen aveva già realizzato un film catastrofico quale The Quake – Il terremoto del secolo, dimostrandosi capace di gestire un’opera di grande portata di questo tipo. Con The North Sea, però, pur mantenendo elementi drammatici di questo tipo, si concentra in particolare sull’elemento umano, sul dramma di quegli uomini e donne coinvolti in questo genere di eventi e sul coraggio con cui hanno saputo affrontarli. Si tratta dunque di un film emotivamente forte, con grandi colpi di scena e momenti di grande impatto.

Un titolo decisamente da non perdere per gli appassionati del genere, che ritroveranno qui tutto ciò che si può desiderare da questa tipologia di film. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a The North Sea. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla storia vera a cui si ispira. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

The North Sea cast

La trama e il cast di The North Sea

Nel Mare del Nord, una piattaforma petrolifera crolla sulla costa norvegese e le cause sono attribuite a un cedimento del terreno. I ricercatori cercano di capire quello che sta accadendo e vengono convocati anche i ministri del petrolio e dell’energia per affrontare l’emergenza. Tra coloro che lavorano in quello che è considerato uno dei più grandi giacimenti petrolifero del mondo, ci sono anche Stian e Sofia, una coppia di fidanzata.

Mentre la situazione peggiora e gli operai vengono fatti evacuare, Stian si offre di andare a chiudere manualmente il pozzo perché non è possibile farlo dal centro-ricerche. Nel farlo, però, resta intrappolato nelle profondità del mare. Quando Sofia capisce che non sarà soccorso da nessuno, cercherà lei stessa, assieme al suo collega Arthur, di raggiungerlo per salvargli la vita.

Ad interpretare la principale protagonista del film, Sofia, vi è l’attrice Kristine Kujath Thorp, celebre anche per aver recitato in Sick of Myself, Ninjababy e La terra promessa. Accanto a lei, nel ruolo del compagno Stian, vi è invece l’attore Henrik Bjelland, mentre Rolf Kristian Larsen è Arthur. Recitano poi nel film Anders Baasmo nel ruolo di Ronny, Bjørn Floberg in quello di William Lie e Anneke von der Lippe in quello di Gunn.

The North Sea trama

La vera storia dietro il film

Come anticipato, il film si ispira a vicende realmente avvenute, non tanto per quanto riguarrda la parte di racconto dedicata a Sofia e Stian, bensì a quella relativa ai danni verificatisi alla piattaforma petrolifera. Un caso simile a quello mostrato dal suo lungometraggio si è infatti verificato negli anni Settanta, nel mari della Norvegia. Una piattaforma di estrazione petrolifera esplose, con terribili conseguenze sull’ambiente circostante.

Ogni giorno, tonnellate e tonnellate di liquido fuoriuscivano dai resti della piattaforma, ricoprendo in brevissimo tempo un’estensione enorme di mare. Per quanto riguarda il giacimento di petrolio del film, le vicende relative ad esso sembrano essere state ispirate dal Forties Oil Field, il secondo più grande giacimento petrolifero del Mare del Nord. È stato scoperto nel 1970 e ha prodotto per la prima volta petrolio nel 1975 sotto la proprietà di British Petroleum.

Infine, l’azienda Eelume, protagonista del film, esiste davvero e i suoi robot subacquei simili a serpenti sono prodotti reali. Attraverso il racconto di questi giacimenti e delle strutture che vi vengono costruite sopra, The North Sea punta dunque a dare un’idea di cosa voglia dire lavorare in una di queste piattaforme e quale pericolo esse possano rappresentare per l’ambiente e il benessere umano.

Il trailer di The North Sea e dove vedere il film in streaming e in TV

Sfortunatamente il film non è presente su nessuna delle piattaforme streaming attualmente attive in Italia. È però presente nel palinsesto televisivo di martedì 18 febbraio alle ore 21:20 sul canale Rai 4. Di conseguenza, per un limitato periodo di tempo sarà presente anche sulla piattaforma Rai Play, dove quindi lo si potrà vedere anche oltre il momento della sua messa in onda. Basterà accedere alla piattaforma, completamente gratuita, per trovare il film e far partire la visione.

Sconfort Zone: il teaser trailer della nuova serie di Maccio Capatonda

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Prime Video svela il teaser trailer della nuova serie di Maccio Capatonda Sconfort Zone, la comedy series in 6 episodi disponibile in esclusiva su Prime Video dal 20 marzo. Nel cast Francesca Inaudi, Giorgio Montanini, Valerio Desirò, Camilla Filippi, Luca Confortini, Edoardo Ferrario, Gianluca Fru, Valerio Lundini e con la partecipazione di Andrea Delogu, Enzo Salvi, Dario Cassini, Samanta Togni, Maria Teresa Di Clemente, Ilaria Galassi.

Mariottide, Jim Massew, Oscar Carogna e Padre Maronno…non ci saranno! Così Maccio Capatonda avverte i suoi fan in questo divertente teaser che annuncia l’uscita della serie di cui è regista e protagonista. Una serie seria – si legge nel teaser – che stuzzica la curiosità e sorprenderà il pubblico con una nuova surreale sfaccettatura della sua comicità.

Eduardo Scarpetta: 10 cose che forse non sai sull’attore

Eduardo Scarpetta: 10 cose che forse non sai sull’attore

La carriera dell’attore Eduardo Scarpetta è iniziata solo da qualche anno ma vanta già una serie di partecipazioni a film e progetti televisivi di grande importanza. Ruolo dopo ruolo l’interprete ha saputo distinguersi come vero e proprio mattatore, in grado di dar vita tanto al dramma quanto alla commedia. Ora che è divenuto particolarmente popolare a livello nazionale, lo si attende sempre più presente tanto sul piccolo quanto sul grande schermo, potendosi così affermare come uno dei volti più interessanti dell’attuale panorama cinematografico italiano.

Ecco 10 cose che non sai di Eduardo Scarpetta.

I film e i programmi TV di Eduardo Scarpetta

1. Ha recitato in alcuni celebri film per il cinema. La carriera dell’attore ha avuto nel 2018 con il film Capri-Revolution, presentato in concorso alla 75ª Mostra del Cinema di Venezia, dove interpreta Vincenzo. Questi è il fratello della protagonista, interpretata dall’attrice Marianna Fontana. Divenuto in breve uno dei nomi più ricercati del cinema italiano, questi è tornato sul grande schermo con il nuovo film del regista Mario Martone, intitolato Qui rido io e con protagonista l’attore Toni Servillo. Nel 2021 ha recitato in La tristezza ha il sonno leggero e in La donna per me, dove ha recitato accanto ad Alessandra Mastronardi e Stefano Fresi. Ha poi recitato in Mafia Mamma (2023), Perfomance (2024) e Vas (2024).

2. È noto in particolare per i suoi ruoli televisivi. Dopo aver debuttato sul grande schermo, l’attore ha avuto modo di raggiungere popolarità internazionale grazie alla serie L’amica geniale, con Ludovica NastiGaia Girace, dove interpreta Pasquale Peluso. Questi è uno dei personaggi principali, ricorrente tanto nella prima quanto nella seconda stagione. Sempre in televisione raggiunge il grande successo nel 2021 con il film Carosello Carosone, dove ottiene il ruolo del protagonista e recita accanto a Ludovica Martino. Ha così la possibilità di interpretare il celebre Renato Carosone, ottenendo ulteriori lodi da parte di critica e pubblico. Nel 2022 fa parte del cast della serie Le fate ignorantimentre nel 2023 recita al fianco di Matilda De Angelis in La legge di Lidia Poët e al fianco di Miriam Leone in I Leoni di Sicilia. Nel 2025 è protagonista della serie Netflix Storia della mia famiglia

Storia della mia famiglia
Eduardo Scarpetta in Storia della mia famiglia – Credits: Claudia Sicuranza / Netflix

La famiglia di Eduardo Scarpetta e l’albero genealogico

3. Appartiene ad una celebre famiglia di attori e drammaturghi. Come suggerisce il cognome, il giovane attore discende da una delle più note dinastie teatrali e attoriali di Napoli, ovvero quella degli Scarpetta. Questa ebbe inizio con l’omonimo Eduardo Scarpetta, celebre commediografo vissuto tra il 1853 e il 1925. Questi ebbe ben nove figli, tutti non riconosciuti. L’attore discende proprio da questi, essendo figlio di Mario Scarpetta, nipote di Vincenzo Scarpetta, primogenito di Eduardo.

4. È legato ai celebri De Filippo. Il giovane attore può però vantare una lontana parentela anche con altri celebri interpreti della tradizione napoletana, considerati tra i più grandi di sempre: i De Filippo. Tutto nasce sempre da Eduardo Scarpetta, che tra i suoi figli ebbe anche Eduardo, Peppino e Titina, da lui però mai riconosciuti. Questi crebbero dunque assumendo il cognome della madre, intraprendendo però a loro volta il mestiere del padre. L’appartenenza a tali grandi nomi della recitazione napoletana non ha però mai rappresentato un peso per l’odierno Scarpetta, che ha costruito da sé la propria carriera, tra fatica e grandi successi.

Eduardo Scarpetta in L’amica geniale

5. Ha empatizzato molto con il suo personaggio. Prima di interpretare Carosone, Scarpetta è divenuto celebre per il ruolo di Pasquale Peluso nella serie televisiva L’amica geniale. Il suo personaggio, ricorrente nella prima stagione e tra i protagonisti della seconda, è il primogenito di Alfredo e Giuseppina, particolarmente interessato alla giustizia sociale e alla lotta contro i potenti. Scarpetta, che ha rivelato di aver letto solo i primi due libri della serie, ha raccontato di aver particolarmente empatizzato con il personaggio, condividendo molti dei suoi ideali e del suo punto di vista sul mondo.

Eduardo Scarpetta su Netflix con Storia della mia famiglia

6. Si è basato su vicende personali per la sua interpretazione. In Storia della mia famiglia, la nuova serie italiana disponibile su Netflix, Scarpetta interpreta Fausto, che prossimo alla morte, affida i suoi figli ad una famiglia improbabile e sgangherata. Per la sua interpretazione, l’attore ha dichiarato di essersi “informato sulla malattia del personaggio, che ho vissuto in casa perché mio padre l’ha avuta. Poi ho studiato la dispnea, che ti porta ad essere costantemente in una situazione di affanno, quindi ho lavorato sul respiro e sulla tosse”.

Eduardo Scarpetta Carosone
Ludovica Martino ed Eduardo Scarpetta in Carosello Carosone

Eduardo Scarpetta interpreta Renato Carosone

7. Si è esercitato nel canto e con il pianoforte. Per poter interpretare Renato Carosone nel modo migliore e più realistico possibile, l’attore si è esercitato per mesi con il pianoforte. Ha raccontato di aver incontrato molteplici difficoltà nell’esercitarsi con questo, ma è infine riuscito a raggiungere il livello richiestogli. Allo stesso tempo, ha dato sfoggio di grandi qualità canore. Scarpetta aveva infatti già studiato canto ai tempi della frequentazione al Centro Sperimentale, ma per poter interpretare le canzoni di Carosone ha deciso di avvalersi nuovamente del suo insegnante dell’epoca, così da poter infine registrare con la propria voce i brani da inserire nel film.

Eduardo Scarpetta è su Instagram

8. Ha un profilo sul celebre social network. L’attore possiede inoltre un profilo personale sul social network Instagram, dove vanta ad oggi un totale di oltre 118 mila follower. Sul suo profilo è solito condividere tanto fotografie relative ai propri progetti da interprete, quanto immagini legate più alla sua vita al di fuori delle scene. Seguendolo si può dunque rimanere aggiornati su tutte le sue attività dentro e fuori lo schermo.

Eduardo Scarpetta ha una fidanzata?

9. Ha calcato un red carpet con la sua dolce metà. Alla Festa del cinema di Roma del 2023, l’attore si è presentato sul red carpet della serie I Leoni di Sicilia con la fidanzata Veronica Ricci. I due sono apparsi particolarmente innamorati, tra sguardi complici, tenerezze e anche qualche bacio. A parte questa uscita pubblica, l’attore è molto riservato riguardo la propria vita privata e non condivide troppi dettagli a riguardo. Tant’è che su chi sia e che lavoro svolga la sua fidanzata non ci sono informazioni.

L’età e l’altezza di Eduardo Scarpetta

10. Eduardo Scarpetta è nato il 14 aprile 1993 a Napoli. L’attore è alto 1,81 metri.

Fonte: IMDb, Instagram

Mikey Madison: 10 cose che forse non sai sull’attrice

Mikey Madison: 10 cose che forse non sai sull’attrice

Sono bastati una manciata di film alla giovanissima Mikey Madison per conquistare le attenzioni di tutta Hollywood e lavorare con importanti autori e attori. Oggi, l’attrice divenuta celebre grazie al pluripremiato Anora è una delle interpreti più in voga e più richieste del momento, avendo dimostrato di possedere una capacità attoriale straordinaria. Quello davanti a lei, si prospetta dunque essere un futuro particolarmente radioso.

Ecco 10 cose che forse non sai di Mikey Madison.

I film di Mikey Madison

1. Ha recitato in celebri film. L’attrice inizia la sua carriera recitando nel film Liza, Liza: Skies are Grey (2017), per poi recitare in Nostalgia (2018), Monster (2018) e C’era una volta… a Hollywood di Quentin Tarantino (2019), dove ha una piccola parte nel ruolo di uno dei membri della famiglia Manson (è la ragazza a cui Leonardo DiCaprio dà fuoco con il lanciafiamme). Nel 2021 recita in Rhino, mentre nel 2022 torna al cinema in Scream, dove recita accanto a Melissa Barrera e Jenna Ortega. Nel 2023 recita in All Souls e nel 2024 è protagonista assoluta di Anora.

2. Ha preso parte anche a note serie TV. Oltre che per il cinema, Madison si è distinta anche per la sua partecipazione ad un paio di serie TV piuttosto popolari. La prima di queste è Better Things, dove recita in 42 episodi tra il 2016 e il 2022. Tra il 2017 e il 2018, invece, prende parte a 2 episodi di Imposters. Nel 2024 recita invece nella serie La donna del lago.

Le candidature ottenute da Mikey Madison, dai Bafta agli Oscar

3. Ha ottenuto importanti riconoscimenti. Per la sua intensa e struggente interpretazione in Anora (film premiato con la Palma d’Oro al Festival di Cannes), Madison ha conquistato importanti riconoscimenti all’interno dell’industria cinematografica. Ha infatti ottenuto candidature come Miglior attrice ai Golden Globe, ai Gotham Independent Film Awards, agli Independent Spirit Awards, ai SAG Awards, ai Critics Choice Awards, agli Oscar e ai Bafta Awards, vincendo proprio quest’ultimo. Madison è inoltre lei la prima candidata all’Oscar in una categoria attoriale – femminile e maschile – ad essere nata dal 1999 in poi.

 

Mark Eydelshteyn, Anton Bitter e Mikey Madison in Anora
Mark Eydelshteyn, Anton Bitter e Mikey Madison in Anora. Courtesy of Neon – © Neon

Mikey Madison in Anora

4. Il ruolo è stato scritto appositamente per lei. Il regista Sean Baker ha dichiarato di essere un fan del lavoro di Mikey Madison da quando l’ha vista in C’era una volta… a Hollywood, al punto che lo ha rivisto solo per vedere le sue scene. Mentre Anora era in fase di sviluppo, ha visto la Madison in Scream con la moglie e produttrice Samantha Quan. Mentre uscivano dal cinema, ha voluto subito contattare il suo agente per questa parte, che è dunque poi stata scritta appositamente per lei.

5. Non ha avuto problemi con le scene di sesso. A Mikey Madison è stato chiesto dal regista Sean Baker se volesse o meno un coordinatore dell’intimità. L’attrice ha affermato di non averne bisogno e dunque tale figura non è stata coinvolta. Madison ha inoltre rivelato che le scene di sesso si sono svolte nella più completa tranquillità e che il regista stesso recitava le diverse posizioni sessuali con sua moglie per dimostrare agli attori cosa voleva che facessero.

Mikaey Madison ha recitato in Scream

6. Ha avuto un ruolo “speciale” nel film. Quando a Mikey Madison è stato detto che il suo personaggio nel quinto Scream sarebbe stato Ghostface, ha pensato che fosse “molto divertente” e che “mi piacerebbe assolutamente farlo. In particolare, mi piacerebbe interpretare il personaggio di Ghostface perché è una rivelazione così interessante e divertente e anche un arco narrativo così folle e imprevedibile per un personaggio”. L’attrice ha inoltre affermato di aver sottovalutato la reazione furiosa dei fan a questa rivelazione e al fatto che il suo personaggio è responsabile della morte dell’amato Dewey di David Arquette, personaggio storico della saga.

Mikey Madison non è su Instagram

7. Non possiede un profilo sul social network. L’attrice ha in più occasioni dichiarato di non essere una grande fan dei social network, dove troppo spesso la vita privata si mescola con quella pubblica. Proprio per perseguire il desiderio di non condividere troppo di sé, ha deciso di non possedere alcun account ufficiale sul social Instagram né su altri social. Si possono tuttavia ritrovare alcune fan page grazie alle quali sarà possibile rimanere aggiornati sui suoi progetti.

Mikey Madison in Scream
Mikey Madison in Scream. Foto di BROWNIE HARRIS – © 2021 PARAMOUNT PICTURES.

Mikey Madison ha un fidanzato?

8. È molto riservata. Madison recita ormai da diversi anni, ma solo di recente è divenutata una star su cui si rivolgono le attenzioni di tutti. Ciò ha naturalmente portato ad una maggiore esposizione della sua attività come attrice ma anche della sua vita privata. Madison ha però dimostrato di voler tenere questa quanto più privata possibile al punto da non possedere neanche un account social. In ogni caso, al momento, per quanto riguarda la sfera sentimentale, l’attrice sembra essere single.

Chi sono i genitori di Mikey Madison?

9. I suoi genitori non appartengono al mondo dello spettacolo. Per quanto riguarda la sua famiglia, Madison non è figlia d’arte, in quanto i suoi genitori sono due psicologi di origine ebraica, estranei dunque al mondo dello spettacolo e di Hollywood.

Le origini di Mikey Madison

Nata Mikaela Madison Rosberg, l’attrie può vantare origini che sono per tre quarti dell’Europa dell’Est (Polonia, Lituania, Russia e Germania) e per un quarto delle isole britanniche (inglesi e scozzesi).

L’età e l’altezza di Mikey Madison

10. Mikey Madison è nata il 25 marzo del 1999 a Los Angeles, California, Stati Uniti. L’attrice è alta complessivamente 1,61 metri.

Fonti: IMDb, Stylecaster

Death Before the Wedding, la spiegazione del finale del film: la Little Delight Dairy chiude?

Death Before the Wedding è una commedia drammatica polacca, arrivata su Netflix, che racconta la storia di una famiglia alle prese con una crisi aziendale che sconvolge anche la loro vita privata. Tutto inizia con una festa di laurea: Maja è una studentessa modello e suo padre, Mirek, ha grandi progetti per il suo futuro.

Mirek sogna per lei un’istruzione all’estero e una carriera brillante, ma Maja ha altri piani: vuole sposare il suo fidanzato Milosz, tornare nella sua città natale e aprire un laboratorio scientifico.

Perché Mirek accetta improvvisamente il matrimonio di Maja?

Mirek è inizialmente contrario alle nozze, ma una tragedia lo costringe a rivedere la sua posizione. L’azienda di famiglia, la Little Delight Dairy, è sull’orlo della chiusura. La società madre sta ridimensionando le attività, eliminando quelle meno redditizie per investire in iniziative più proficue.

Il CEO dell’azienda, Rylski, fa una sosta alla latteria mentre è in viaggio per le vacanze con la moglie Monika e i loro due figli. Nonostante il decesso improvviso del direttore della latteria, Szyszko, Rylski non esita ad annunciare la chiusura dell’attività.

Le cose prendono una piega inaspettata quando Monika stringe amicizia con Regina, la madre di Maja. Durante una conversazione, Regina le rivela che sua figlia sta per sposarsi. Monika, da sempre appassionata di wedding planning, coglie l’opportunità per realizzare il suo sogno. Così convince il marito a concedere alla famiglia la possibilità di mantenere la latteria, a patto che le venga affidata l’organizzazione del matrimonio di Maja. Mirek, messo alle strette, è costretto ad accettare.

Cosa succede tra Milosz e Maja?

Quando Maja presenta Milosz ai suoi genitori, Mirek rimane scioccato nel vedere che il ragazzo è di colore. Il padre di Maja fatica ad accettare la diversità del futuro genero, tanto che Regina lo accusa di razzismo. Tuttavia, con l’avvicinarsi del matrimonio, Mirek si sforza di accogliere Milosz nella famiglia. Col tempo, i due iniziano ad andare d’accordo e il giovane contribuisce attivamente con idee per salvare la latteria.

Essendo laureato in produzione e logistica, Milosz suggerisce strategie per migliorare la linea produttiva e ha contatti utili per acquistare nuove attrezzature. Maja, però, scopre che il matrimonio è solo un pretesto per salvare l’azienda di famiglia. Nonostante tutto, decide di andare avanti con le nozze. Nel frattempo, trascorre più tempo con Regina e le altre donne che lavorano alla latteria, rimanendo colpita dalla loro abilità. Decide così di affittare uno spazio per allestire il suo laboratorio.

Alla fine, pur essendo consapevoli della motivazione dietro il matrimonio, Maja e Milosz scelgono comunque di sposarsi. Tuttavia, un acceso scontro tra Mirek e Rylski interrompe la cerimonia. Dopo una riconciliazione, i due giovani decidono di posticipare il matrimonio.

Perché le donne decidono di sfidare gli uomini?

Regina, Karolina, Iza e Hanka sono competenti quanto gli uomini che lavorano nel caseificio, ma non hanno mai avuto ruoli di leadership. Karolina è in grado di riparare qualsiasi macchina della linea di produzione, Hanka gestisce casa e lavoro senza l’aiuto del marito, mentre Iza, con il suo mezzo milione di follower su Instagram, è in grado di confezionare 300 formaggi all’ora. Regina, invece, ha sempre lavorato dietro le quinte, sostenendo Mirek senza mai imporsi come leader.

Quando Rylski concede a Mirek un’ultima possibilità di salvare la latteria, gli chiede di presentare un piano di rilancio e di nominare un nuovo manager. Mirek si auto-candida per il ruolo, ma le donne vogliono che sia Regina a prendere il comando. Ne nasce così una competizione tra uomini e donne, con entrambi i gruppi impegnati a elaborare le migliori strategie per il futuro dell’azienda. Dopo due settimane, il gruppo vincitore avrà il diritto di scegliere il nuovo manager.

La Little Delight Dairy chiude alla fine di Death Before the Wedding?

Durante il matrimonio di Maja e Milosz, Mirek scopre che Rylski intende comunque vendere la latteria. Per impedire che sua figlia e suo genero vengano sfruttati, Mirek interrompe la cerimonia. Monika, delusa dal comportamento del marito, lo obbliga a vendere l’azienda alla famiglia di Maja a un prezzo scontato.

Nonostante lo sconto, la famiglia di Maja non riesce a raccogliere la cifra necessaria. A questo punto, entra in gioco il padre di Milosz, che rimane colpito dalla qualità del formaggio prodotto dalla Little Delight Dairy e decide di investire nell’azienda. Grazie al suo intervento, la famiglia riesce a concludere l’acquisto, costringendo Rylski ad accettare l’accordo per evitare l’ira della moglie.

Entrambi i gruppi avevano preparato piani ambiziosi per salvare l’azienda. Mirek, determinato a vincere, aveva persino ipotecato la casa all’insaputa di Regina per acquistare nuovi macchinari. Tuttavia, la nuova attrezzatura si rivela difettosa e non funziona come previsto.

Dall’altra parte, le donne puntano tutto sui social media: organizzano una gara di formaggi, solitamente dominata dagli uomini, e ne pubblicano il video online. Purtroppo, l’iniziativa si conclude con le concorrenti ferite e appena dodici visualizzazioni.

Come finisce Death Before the Wedding?

Alla fine del film, Mirek riconosce finalmente il talento di Regina e le cede il ruolo di responsabile della latteria. Nel frattempo, il video della gara di formaggi attira l’attenzione di un’importante azienda di produzione casearia, la Cheese Rolling Company.

I rappresentanti dell’azienda si presentano alla Little Delight Dairy subito dopo la firma dell’accordo di vendita con Rylski, proponendo una collaborazione esclusiva. Grazie a questa nuova opportunità, la latteria è finalmente salva e si assicura un futuro stabile con un importante contratto commerciale.

Love Forever, spiegazione del finale: Helene ha lasciato Martin per Lars?

Love Forever (Karlek Farever) è una nuova rom-com svedese in streaming su Netflix che utilizza tutti i classici tropi per raccontare una storia già vista numerose volte. La trama segue due giovani, Hanna e Samuel, che decidono di sposarsi nella casa di famiglia di quest’ultimo a Gotland e devono affrontare le differenze tra le loro due famiglie, il cui comportamento inizia a sfuggire di mano. Nel complesso, Love Forever non introduce elementi innovativi, limitandosi a riproporre idee stereotipate sul romanticismo e un umorismo leggero.

Di cosa parla Love Forever di Netflix?

Love Forever inizia con Hanna, una psicoterapeuta professionista, che discute con una cliente la quale le offre un consiglio deciso: evitare il matrimonio, poiché esso rovina la vita. Il motivo di questa conversazione diventa chiaro nella scena successiva, quando alcune amiche della terapista irrompono nella sua clinica e la trascinano via per festeggiare il suo addio al nubilato. Hanna si sta preparando a sposare il fidanzato Samuel, con cui ha una relazione da un anno. Durante il viaggio per la celebrazione, si verifica una situazione imbarazzante quando una delle amiche si offende per non essere stata invitata alla cerimonia, a differenza di Linda, amica d’infanzia della sposa, l’unica ad aver ricevuto un invito.

Nel frattempo, viene introdotto il futuro sposo, Samuel, impegnato nella gestione del suo ristorante a Stoccolma insieme all’amico e socio Marco. Si scopre che Marco e Linda avevano avuto una relazione seria in passato e che lui non è ancora riuscito a superare la rottura. Nonostante il disagio per la presenza di Linda al matrimonio, Marco finge di essere sereno. Samuel, d’altro canto, è concentrato sull’organizzazione meticolosa della cerimonia, avendo pianificato ogni dettaglio con attenzione, senza voler lasciare nulla al caso.

Una delle principali fonti di preoccupazione per Samuel è la location del matrimonio, che si svolgerà nella sua casa natale a Gotland, un ambiente rurale dove vivono i suoi genitori e fratelli. Questi ultimi, molto legati alle tradizioni e alle usanze locali, si scontrano con la mentalità più moderna di Samuel e, ancor più, con quella di Hanna, estranea alle consuetudini della Svezia rurale. Come prevedibile, l’impatto culturale tra le due realtà genera momenti di forte contrasto.

Love Forever. Charlie Gustafsson è Samuel e Matilda Källström è Hanna in Love Forever. Cr. Courtesy of Netflix © 2023

Le difficoltà di Hanna a Gotland

La poca credibilità della trama di Love Forever emerge rapidamente, poiché la coppia si appresta a sposarsi senza una reale conoscenza delle rispettive famiglie. Samuel conosce e disapprova i ricchi genitori della fidanzata, mentre Hanna ignora quasi completamente la famiglia del compagno. Nonostante la sua preferenza per il lusso e la vita cittadina, accetta di celebrare il matrimonio a Gotland, incontrando i suoceri solo un giorno prima della cerimonia. Questa scelta appare poco plausibile e porta a numerose difficoltà, amplificate dalla presenza dei genitori di Samuel, Leif e Maj-Gun, che si dimostrano estremamente invadenti.

Il film raffigura gli abitanti dell’isola come persone semplici ma testarde, imponendo usanze e tradizioni in modo soffocante. Maj-Gun insiste affinché Hanna indossi un abito da sposa tradizionale di famiglia, scontrandosi con la volontà della giovane, che aveva accuratamente scelto il proprio vestito. Incapace di esprimere un rifiuto diretto, Hanna finisce per sporcare l’abito con il cioccolato, eludendo così l’imposizione familiare. Tuttavia, nuove tensioni sorgono quando Maj-Gun tenta di farle indossare un velo ereditario, costringendo Samuel a intervenire.

Samuel si rivela incapace di opporsi ai genitori, nonostante non siano particolarmente severi. L’atteggiamento passivo del protagonista risulta poco coerente con il suo carattere, evidenziando ulteriori debolezze narrative. La coppia si trova così in difficoltà, tra tradizioni ingombranti e un mancato supporto reciproco.

Le dinamiche familiari e sociali

I genitori di Samuel vogliono che la cerimonia si svolga secondo le loro regole, invitando l’intero vicinato nonostante la volontà degli sposi di mantenere un evento intimo. Viene perfino organizzata un’esposizione pubblica della sposa, considerata una tradizione, ma percepita come un atto umiliante. Il fratello maggiore di Samuel, un personaggio caratterizzato esclusivamente da atteggiamenti sprezzanti e misogini, aggiunge ulteriore tensione alla situazione.

Love Forever. (S a D) Philip Oros è Marco, Doreen Ngadire è Linda, Babben Larsson è Majgun, Matilda Källström è Hanna, Charlie Gustafsson è Samuel, Claes Malmberg è Leif in Love Forever. Cr. Courtesy of Netflix © 2023

Nel frattempo, anche i genitori di Hanna si dimostrano problematici. Martin, banchiere d’investimento, considera la ricchezza una soluzione a qualsiasi problema e disprezza apertamente Samuel per la sua professione. Questo atteggiamento porta a una rissa tra le due famiglie, durante la quale Helene, madre della sposa, prende una decisione drastica. Dopo aver incontrato Lars, un vecchio amore di gioventù, decide di lasciare il marito Martin per riappropriarsi della propria indipendenza.

Le vicende di Marco e Linda

Parallelamente alla trama principale, il film segue la relazione tra Marco e Linda. Marco, che aveva precedentemente tradito Linda (o finto di farlo per suscitare una reazione), viene perdonato senza molte spiegazioni. Linda prende l’iniziativa e, mentendo sulle circostanze della proposta, accelera il loro matrimonio, che viene celebrato nella chiesa di Lars a Gotland.

Il destino di Hanna e Samuel

Hanna scopre che la proposta di Samuel era stata motivata principalmente dal desiderio di infastidire Martin, portando alla rottura della coppia il giorno del matrimonio. Tuttavia, entrambi riconoscono di amarsi e decidono di rimandare le nozze. Due mesi dopo, durante la cerimonia di Marco e Linda, Hanna chiede a Samuel di sposarla e lui accetta, suggerendo che il matrimonio sia nuovamente in programma. Il finale sottolinea quanto i protagonisti siano volubili nelle loro decisioni, mettendo in discussione la solidità della loro relazione.

Love Forever si rivela quindi una commedia romantica prevedibile, caratterizzata da cliché sulle differenze tra cittadini e abitanti delle zone rurali, senza offrire spunti narrativi particolarmente originali o innovativi.

Captain America: Brave New World, la scena post credits è davvero così brutta?

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Captain America: Brave New World è in sala e, mentre i fan sembrano divisi sulla qualità complessiva dell’ultimo film dei Marvel Studios, un aspetto che sembra mettere tutti d’accordo è il fatto che la scena post-credits del film sia brutta.

Seguono spoiler

Nella scena, vediamo Sam Wilson (Anthony Mackie) passare dal Raft, la prigione galleggiante dove vengono mandati i supercriminali del mondo, per incontrare il dottor Samuel Sterns (Tim Blake Nelson). Dopo un po’ di tira e molla sul fatto che non condividono lo stesso senso dell’umorismo, The Leader fa qualche vago accenno a misteriosi “altri” per i quali Sam e i suoi Nuovi Vendicatori dovranno prepararsi, apparentemente preparando il prossimo grande film evento dell’MCU, Avengers: Doomsday.

Si tratta davvero di una scena con poco peso e brutta?

Abbiamo avuto alcuni eccellenti ed emozionanti scene post credits nel corso della storia del MCU, ma a pensarci bene, la maggior parte di esse non presenta cameo a sorpresa o grandi rivelazioni, e spesso servono solo come piccoli teaser abbastanza standard per le prossime uscite.

Se Brave New World fosse stato un film davvero grandioso, allora questa particolare scena post-credits avrebbe potuto essere una delusione. Ma se da una parte una scena modesta per un buon film è normale, dall’altra ci si aspettava qualcosa che avesse potuto significare il vero e proprio ritorno dei Marvel Studios dopo un paio di appuntamenti mancati nei mesi passati.

CORRELATE:

Captain America: Brave New World riprenderà da dove si è conclusa la serie Disney+ The Falcon and the Winter Soldier, seguendo l’ex Falcon Sam Wilson (Anthony Mackie) dopo aver formalmente assunto il ruolo di Capitan America. Il regista Julius Onah (Luce, The Cloverfield Paradox) ha descritto il film come un “thriller paranoico” e ha confermato che vedrà il ritorno del Leader (Tim Blake Nelson), che ha iniziato la sua trasformazione radioattiva alla fine de L’incredibile Hulk del 2008.

Secondo quanto riferito, la star di Alita: Angelo della Battaglia Rosa Salazar interpreterà la cattiva Diamondback, mentre Giancarlo Esposito sarà Sidewinder. Harrison Ford, invece, assume qui il ruolo di Thaddeus “Thunderbolt” Ross, che a quanto rivelato dal primo trailer si trasformerà ad un certo punto nel Hulk Rosso. Nonostante dunque avrà degli elementi al di fuori della natura umana, il film riporterà il Marvel Cinematic Universe su una dimensione più terrestre e realista, come già fatto anche dai precedenti film dedicati a Captain America. Il film è al cinema dal 12 febbraio.

Pirati dei Caraibi: il prossimo film vedrà il ritorno di Johnny Depp?

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Sebbene il franchise abbia iniziato a perdere il suo fascino con il passare del tempo, la Disney ha comunque ottenuto un enorme successo con i suoi film di Pirati dei Caraibi. Johnny Depp è artefice in gran parte di questo successo, ma le sue recenti vicende giudiziarie che lo hanno coinvolto con la ex moglie Amber Heard hanno portato la Disney ad abbandonare i piani per un sesto film. La carriera di Depp a Hollywood è stata messa in pausa – da allora ha tentato un ritorno – e lo studio è tornato al tavolo da disegno con il franchise.

Non è chiaro esattamente chi stia sviluppando la prossima iterazione, anche se l’aspettativa è che i riflettori si sposteranno su un nuovo gruppo di pirati al posto dell’iconico capitano Jack Sparrow. Ci sono state voci su Margot Robbie che guida un riavvio almeno negli ultimi anni. Ayo Edebiri, Austin Butler e Hailee Steinfeld, nel frattempo, sono tra coloro che presumibilmente sono stati adocchiati per prendere il centro della scena al posto di Depp. Il produttore, Jerry Bruckheimer, ha dichiarato: “Ci stiamo lavorando“, ha detto. “Jeff Nathanson sta lavorando a una sceneggiatura. Ne abbiamo un’altra… Ne abbiamo due e a questo punto non sappiamo chi vincerà la corsa dei cavalli. Ma spero che nel prossimo mese avrò una sceneggiatura e forse la Disney vorrà realizzarla“.

Bene, secondo The DisInsider (tramite ActioNewz.com), sembra che Johnny Depp tornerà per il prossimo film Pirati dei Caraibi. Si dice che i Walt Disney Studios si stiano preparando per iniziare la produzione e, sebbene non ci sia una tempistica stabilita, è probabile che questa prossima puntata vedrà Sparrow fare il suo atteso ritorno.

Questa notizia sarà accolta con favore da molti fan visto che una nuova puntata del franchise Pirati dei Caraibi senza Depp e Capitan Jack sarebbe difficile da promuovere. Il suo ritorno, d’altra parte, è destinato ad aumentare l’interesse.

La serie di Pirati dei Caraibi

La serie originale seguiva le avventure del capitano Jack Sparrow (Johnny Depp), con Hector Barbossa (Geoffrey Rush), Will Turner (Orlando Bloom), Elizabeth Swann (Keira Knightley) e Joshamee Gibbs (Kevin McNally).

Il franchise è iniziato nel 2003 con Pirati dei Caraibi: La maledizione della prima luna, un film che ha incassato 654 milioni di dollari in tutto il mondo. Dopo il successo del primo capitolo, la Disney ha continuato con due sequel, tra cui La maledizione del forziere fantasma del 2006 e Ai confini del mondo del 2007. Nel 2011, abbiamo ottenuto Oltre i confini del mare, anche se La vendetta di Salazar ha concluso le cose con una nota negativa nel 2017.

Tatiana Maslany disposta a portare She-Hulk in Daredevil: Rinascita

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She-Hulk: Attorney at Law del 2022 con Tatiana Maslany ha suscitato da parte dei fan reazioni miste. L’approccio unico del finale, la rottura della quarta parete (caratteristica tipica dei fumetti di She-Hulk), inclusa una visita al quartier generale dei Marvel Studios, ha diviso le opinioni, ma sarebbe sbagliato dire che la serie non abbia diversi elementi di interesse.

Tra i momenti salienti dello show c’è stato il memorabile cameo di Daredevil. Charlie Cox si è vestito con il costume originale dei fumetti dell’Uomo senza paura per entrare nella mischia al fianco di Jennifer. Matt ha trascorso la notte con Jennifer Walters e si è presentato casualmente nel finale come parte di diverse peculiari rotture della quarta parete che hanno permesso a She-Hulk di riscrivere il finale della sua storia.

Tatiana Maslany She-HulkLo showrunner di Daredevil: Rinascita, Dario Scardapane, ha già confermato che il revival probabilmente non farà riferimento al ruolo cameo del vigilante in She-Hulk: Attorney at Law. Nonostante ciò, Tatiana Maslany ha commentato così il suo possibile coinvolgimento nella serie su Matt Murdock: Rinascita? Voglio dire, assolutamente, era fantastico. E’ stato molto divertente recitare con lui”, ha detto di Charlie Cox. “E penso che ciò che ha fatto così bene è stato prendere un personaggio che esiste in un tono diverso e adattarlo totalmente a questo nuovo tono, mantenendo comunque l’integrità del personaggio, che in realtà è molto divertente. Vederlo scontrarsi con questo tipo di mondo più leggero”.

Quando è stato chiesto a Tatiana Maslany che avrebbe potuto dare una svolta seria a She-Hulk, l’attrice ha risposto: “Sono d’accordo. Ho una seria, beh, ho un sacco di ossa serie nel mio corpo”. She-Hulk che diventa una serie dal tono più serio potrebbe essere interessante. Tuttavia, anche se non sappiamo quando o dove rivedremo l’eroe, Avengers: Doomsday sembra una risposta probabile. In quel caso, il personaggio si adatterà al tono del film, che difficilmente consentirà la rottura della quarta parete.

Tutti gli episodi di She-Hulk: Attorney at Law sono ora in streaming su Disney+. Daredevil: Rinascita debutta con due episodi il 4 marzo.

Brandon Sklenar conferma un incontro con i Marvel Studios ma vorrebbe essere Batman!

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Una voce recente sosteneva che la star di It Ends With Us Brandon Sklenar potrebbe essere sul radar dei Marvel Studios per interpretare Richard Rider nella prossima serie Nova, ma se c’è del vero, l’attore non è disposto a confermare nulla. Sklenar ha ammesso di aver sentito i rumors mentre chiacchierava con The Playlist, ma ha detto che qualsiasi potenziale accostamento del suo nome a Nova era una “novità” per lui. Tuttavia, ha rivelato di avere un incontro con Kevin Feige dei Marvel Studios in programma.

“Sì, ne ho sentito parlare. Per me era una novità. Penso che mi sarei dovuto incontrare [Marvel Studios/Marvel Television] a un certo punto… con [Kevin] Feige. Vedremo. Sarebbe fantastico”.

Brandon Sklenar tra Nova e Batman

Il nome di Brandon Sklenar potrebbe essere diventato familiare ai fan perché lui stesso si è candidato come nuovo Batman del DCU. Sebbene Sklenar non abbia effettivamente avuto colloqui con i DC Studios in merito a The Brave and the Bold, sembra proprio che Bruce Wayne sia il ruolo che preferirebbe ottenere se gli fosse data la possibilità.

“Ho visto un sacco di fan-casting per questa cosa di Batman, e questo è molto interessante per me, adoro Batman. Sarebbe un sogno, di sicuro. Ma vedremo cosa succederà, sono fatto per questo. Dovrebbe essere la cosa giusta al momento giusto”.

Paddington in Perù, la spiegazione del finale della nuova avventura

Paddington in Perù conclude la trilogia con una storia piena dello stesso cuore e delle stesse risate dei suoi predecessori, senza mancare di grandi colpi di scena. Invece di essere ambientato a Londra, questa volta Paddington in Peru cambia location e si sposta in Perù, il paese natale dell’adorabile orso. La storia è incentrata sulla ricerca della zia Lucy di Paddington, scomparsa dall’Orfanotrofio degli Orsi in Pensione. Seguendo quella che è considerata uno dei migliori film di tutti i tempi, Paddington 2, Paddington in Perù ha avuto molta pressione sulle spalle.

Anche se forse non raggiunge le vette del suo predecessore, la storia si dimostra degna al momento del finale di Paddington in Perù. Il film non solo contiene lo stesso nucleo emotivo e comico dei primi due, ma la storia di Paddington in Perù ha anche la sua parte di colpi di scena nell’atto finale. Dalle rivelazioni sui cattivi del film all’esplorazione di racconti mitologici e persino a qualche preparazione per Paddington 4, il finale di Paddington in Perù ha molto da esplorare.

Paddington trova zia Lucy nel finale di Paddington in Perù?

Zia Lucy ha involontariamente costretto Paddington a un viaggio attraverso l’Amazzonia

Come accennato, la storia di Paddington in Perù ruota intorno alla scomparsa di zia Lucy, che costringe il giovane orsetto e la sua nuova famiglia, i Brown, a recarsi in Sud America. Una volta lì, la famiglia si avvale dell’aiuto di Hunter Cabot, interpretato da Antonio Banderas, un uomo che proviene da una lunga stirpe di cacciatori di tesori. Anche se il cambio di scenario e la durata più lunga potrebbero aver contribuito a rendere le recensioni di Paddington in Perù leggermente più controverse rispetto a quelle dei suoi predecessori, il film non perde mai di vista la sua storia toccante, poiché il finale si concentra sul rapporto tra zia Lucy e Paddington.

Dopo una serie di prove e tribolazioni che coinvolgono gli aspetti più mitici di Paddington in Perù, il giovane orso alla fine si riunisce con sua zia. Con l’aiuto dei Brown, il viaggio di Paddington attraverso la foresta pluviale amazzonica lo conduce infine in un santuario degli orsi. Lì, la zia Lucy lo aspetta, rendendo la sequenza finale commovente, che sfrutta uno degli aspetti migliori della trilogia di Paddington: il suo cuore.

Paddington in Perù Connessioni mitologiche: i Brown troveranno El Dorado?

Paddington in Perù

La storia di Paddington 3 è più profonda di quanto ci si potrebbe aspettare

All’inizio, la storia di Paddington in Perù è presentata come una semplice ricerca di un parente scomparso. Tuttavia, l’introduzione di Hunter Cabot conferisce al film una trama più profonda che ruota intorno alla mitologica città perduta di El Dorado. L’albero genealogico di Hunter Cabot, cacciatore di tesori, rivela che la chiave per trovare El Dorado è presumibilmente legata a un orso, che Hunter interpreta come Paddington, dato il braccialetto di quest’ultimo raffigurato nei libri di storia relativi alla leggendaria città perduta d’oro.

Tutto il cast della famiglia Brown ritorna per Paddington in Perù, tranne Sally Hawkins, che viene sostituita da Emily Mortimer nel ruolo di Mary Brown.

Alla fine, i Brown e Hunter Cabot deducono che zia Lucy è andata alla ricerca di El Dorado, allineando i loro interessi per trovare l’oro e il parente perduto di Paddington. Mentre Paddington in Perù si avvicina alla fine, El Dorado viene trovato, ma non come ci si potrebbe aspettare. Invece di una città perduta piena d’oro e gioielli, il tesoro di El Dorado è un tesoro di arance perfettamente mature, perfette per fare la marmellata per la tribù nascosta di orsi che ospita. Zia Lucy ha trovato El Dorado perché sapeva che Paddington l’avrebbe trovata lì, scoprendo così la sua storia ancestrale.

La vera discendenza di Paddington viene rivelata in Paddington in Perù

Paddington in Perù

Paddington non è mai stato orfano, solo perso

Nel finale di Paddington in Perù, zia Lucy rivela che il suo braccialetto, che era la chiave per trovare El Dorado, era originariamente di Paddington e che era legato alla sua gamba quando lei e zio Pastuzo lo trovarono da cucciolo. Il motivo è che Paddington era nato a El Dorado prima di perdersi. Il braccialetto è il modo in cui avrebbe trovato la strada di casa, qualcosa che zia Lucy aveva capito. Per aiutarlo a trovare la sua vera casa, zia Lucy andò alla ricerca di Paddington, sperando che lui la trovasse, come accadde nel finale di Paddington in Perù.

La scelta finale di Paddington e la spiegazione della preparazione di Paddington 4

paddington in perù

Le nozioni di Paddington sulla casa sono state messe alla prova

La rivelazione che Paddington è nato a El Dorado pone l’orso di fronte a una scelta difficile nel finale di Paddington in Peru. Paddington deve decidere se rimanere con la sua specie o tornare a Londra con i Brown, che gli hanno dato una nuova casa lontano dal Perù. Dopo averci riflettuto attentamente, Paddington decide di tornare a Londra perché, nonostante abbia scoperto da dove viene, sa che la famiglia Brown è il suo posto.

È interessante notare che questo prepara la storia del recentemente annunciato Paddington 4. Nella sequenza finale di Paddington in Perù, gli orsi di El Dorado vengono a trovare i Brown a Londra. Questo potrebbe dare il via a una storia in cui Paddington aiuta gli altri orsi ad abituarsi alla vita in Inghilterra, portando con sé tutti i temi di malizia, caos e commoventi che sono diventati sinonimo dei film di Paddington.

La spiegazione del grande colpo di scena del cattivo di Paddington in Perù

Paddington in Perù

Chi era il cattivo finale di Paddington in Perù?

Nel marketing di Paddington in Perù, il film non chiariva necessariamente chi fosse il cattivo della storia. Naturalmente, ciò era probabilmente dovuto al fatto che superare il cattivo di Hugh Grant, che ha cambiato la carriera di Paddington 2, sarebbe stato incredibilmente difficile. Tuttavia, Paddington in Perù ha un cattivo: Hunter Cabot. Si scopre che le origini di Hunter, cacciatore di tesori, gli hanno trasmesso la febbre dell’oro, con i fantasmi dei suoi antenati che lo spingono a rinunciare alla sua amicizia con Paddington e i Brown, e persino al rapporto con sua figlia, per trovare El Dorado a tutti i costi.

Si scopre che la suora apparentemente benevola di Olivia Colman dell’Orfanotrofio per Orsi in Pensione è in realtà la cugina di Hunter Cabot e soffre anche lei della febbre dell’oro…

Questo porta Hunter Cabot a un confronto diretto con Paddington e i Brown, ma un altro colpo di scena attende nel finale di Paddington in Perù. Si scopre che la suora apparentemente benevola di Olivia Colman dell’Orfanotrofio per Orsi in Pensione è in realtà la cugina di Hunter Cabot e soffre anche lei della malattia dell’oro. Minaccia i Brown, Paddington e la figlia di Hunter, Gina, facendo uscire Hunter dalla sua follia in modo che possa sconfiggerla. Hunter poi parte con Gina mentre i Brown entrano a El Dorado e la Reverenda Madre viene trasferita nella gelida Casa degli Orsi Polari in Pensione.

Il vero significato di Paddington nel finale del Perù

Come nel caso del finale di tutti i film di Paddington, il finale di Paddington in Perù ha al centro un messaggio commovente. Il film riafferma i temi centrali dei suoi predecessori, ovvero essere gentili a tutti i costi e trovare una casa in una famiglia di persone diverse, ma li approfondisce aggiungendo il messaggio che la casa non è sempre solo un luogo. Paddington in Perù trasmette il messaggio che la casa può essere ovunque, in qualsiasi paese, purché sia piena di persone che ti amano e si prendono cura di te, come scopre l’orsetto protagonista.

Paddington 4 si farà, lo confermato un dirigente dello studio che svela anche la serie tv in sviluppo

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La serie di Paddington continuerà con un quarto film e una serie televisiva, dopo l’imminente uscita di Paddington in Perù. Il terzo film uscirà nelle sale cinematografiche del Regno Unito a novembre, seguito dall’uscita nelle sale statunitensi a gennaio. La prossima avventura di Paddington lo porta lontano dall’ambientazione dei film precedenti a Londra, quando si reca in Perù per far visita alla zia Lucy, insieme alla famiglia Brown, per poi finire in una missione alla sua ricerca.

Parlando con The Hollywood Reporter, Françoise Guyonnet, amministratore delegato di StudioCanal, ha dichiarato che “stiamo anche lavorando a una nuova serie TV e a un nuovo film che usciranno nel 2027, 28”. Il 2028 segnerà il 70° anniversario di Paddington, il personaggio apparso per la prima volta nel libro per bambini A Bear Called Paddington di Michael Bond nel 1958. Poiché entrambi i progetti sono ancora nelle prime fasi di sviluppo, non sono stati ancora rivelati ulteriori dettagli sulla trama o sui personaggi.

Cosa significa questo per il franchise di Paddington

Paddington in Perù

Paddington in Perù non è la fine

L’aggiornamento di Guyonet conferma che Paddington in Perù non sarà la fine della storia dell’orsetto protagonista. Il terzo film probabilmente concluderà la prossima avventura di Paddington alla ricerca di zia Lucy, ma potrebbe lasciare alcune trame aperte per preparare il terreno al prossimo sequel. Ben Whishaw probabilmente tornerà a dare la voce a Paddington nel quarto film, insieme ad altri membri chiave del cast che riprenderanno i loro ruoli, anche se alcuni potrebbero essere sostituiti se sceglieranno di abbandonare il franchise come ha fatto Sally Hawkins prima di Paddington 2.

Se Paddington 4 uscirà come previsto nel 2027 o 2028, ci sarà un’attesa più breve tra il terzo e il quarto film rispetto a quella tra il secondo e il terzo. Paddington 2 è uscito nel 2017, mentre Paddington in Peru uscirà il 20 febbraio 2025. Per quanto riguarda la serie televisiva, resta da vedere se sarà live-action come i film o se sarà animata nello spirito delle precedenti serie televisive di Paddington.

Henry Cavill in un progetto MCU? Potrebbe essere Nova

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Henry Cavill in un progetto MCU? Potrebbe essere Nova

Il periodo di Henry Cavill come Superman è giunto a una fine precoce per molti fan, dopo che la Warner Bros. li aveva illusi con una scena a metà dei titoli di coda di Black Adam, le riprese di Flash, un sequel di Man of Steel e probabili progetti tra cui Black Adam 2 e Crisi sulle Terre infinite.

Quando James Gunn e Peter Safran hanno fondato i DC Studios, Henry Cavill è stato abbandonato e David Corenswet è stato scelto per interpretare l’eroe nel prossimo film di Superman che arriverà quest’estate.

L’attore britannico, che ha anche detto addio a The Witcher, non ha perso tempo a fare il salto nel MCU per un cameo come variante di Wolverine in Deadpool & Wolverine. Da allora si sono susseguite voci secondo cui Henry Cavill sarebbe in lizza per tornare, anche se non necessariamente come Logan.

Scooper @MyTimeToShineH ha affermato oggi che “Henry Cavill è stato preso di mira per un ruolo nello show di Nova”. Come al solito, questa affermazione relativamente vaga non getta ulteriore luce su quale personaggio interpreterebbe l’ex Superman, sebbene Richard Rider sia una possibilità convincente.

I dettagli della trama di Nova sono ancora per lo più segreti, ma secondo una recente indiscrezione di Daniel Richtman, Annihilus sarà il cattivo della serie. I Nova Corps sono stati introdotti nel primo Guardiani della Galassia, il che ha portato a speculazioni sul fatto che Richard Rider avrebbe trovato la sua strada nel franchise GOTG. James Gunn ha mostrato scarso interesse per il personaggio, ma la serie Nova molto probabilmente si svilupperà a partire da quel momento off screen di Infinity War in cui Thanos decima la maggior parte della popolazione di Xandar.

Annihilus: i piani del MCU vanno molto oltre la serie tv di Nova!

Per quanto riguarda chi dovrebbe interpretare Nova, ci sono infinite possibilità entusiasmanti e al momento non sappiamo a quale fascia d’età lo studio si rivolgerà. L’anno scorso, Brad Winderbaum, responsabile dello streaming, dell’animazione e della televisione di Marvel Studios, ha affermato: “Amiamo Nova. Siamo nelle prime fasi di sviluppo di Nova. Abbiamo un nuovo sistema dietro le quinte presso Marvel Studios. Ora siamo più simili a uno studio tradizionale. Stiamo sviluppando più di quanto effettivamente produrremo”.

“Ci sono progetti per sviluppare Nova. Amo Nova anch’io. Amo Richard Rider anch’io. Spero che arrivi sullo schermo”, ha aggiunto. “Il mondo è sempre caos. Ci sono sempre delle cose. Devi evocare queste cose per farle accadere, ma mi piacerebbe vedere uno show di Nova, un giorno”.

Nova nei fumetti

Creato dallo scrittore Marv Wolfman e dall’artista John Romita Sr., Richard Rider è apparso per la prima volta in The Man Called Nova n. 1 nel 1976. Ha ottenuto i suoi poteri quando l’ultimo centurione sopravvissuto del Nova Corps, Rhomann Dey, gli ha trasferito le sue abilità per combattere il cattivo Zorr. Siamo curiosi di scoprire cosa riserva il futuro a Nova sullo schermo e cosa significherà la sua introduzione per l’angolo cosmico del Marvel Cinematic Universe.

Il seme del fico sacro: l’analisi e il significato dei temi affrontati nel film

Il titolo del film Il seme del fico sacro si riferisce a una specie di fico (Ficus religiosa) originaria del subcontinente indiano. La sua natura invasiva la classifica come epifita, una pianta o un organismo simile a una pianta che cresce sulla superficie di un’altra pianta e trae umidità e sostanze nutritive dall’aria, dalla pioggia o dai detriti che la circondano. Classificato anche come “erbaccia ambientale”, il fico sacro, a differenza della maggior parte delle piante epifite, diffonde i suoi semi su altre piante, per cui le radici penetrano all’interno del fusto della pianta ospite, spaccandola dall’interno.

La descrizione di cui sopra appare sullo schermo come un’epigrafe, evidenziando un confronto non troppo sottile con il governo teocratico dell’Iran, e il film spiegherebbe come quell’ideologia soffocante e pervasiva alla fine si imporrà nelle case, trasformando il “noi” collettivo, spingendolo sempre più verso l’autocrazia man mano che il ragionamento governato dalle buone intenzioni o dalla generosità della fede diventa lentamente confuso.

L’obiettivo sui privilegiati

Il seme del fico sacro

Il seme del fico sacro  di Rasoulouf sembra una presa in giro dei film epici pre-codice di Hollywood, in particolare del film del 1933 Cavalcata. Quel film descriveva le vite dei benestanti residenti di Londra e dei loro amici intimi mentre importanti eventi storici come la seconda guerra boera, l’affondamento del Titanic e la morte della regina Vittoria colpivano direttamente la famiglia o facevano da sfondo.

Mentre film come “Cavalcade” e altri del suo genere non offrono commenti approfonditi su quegli eventi, il film di Rasoulouf adotta un approccio decisamente diverso, fungendo da critica acuta. La sua scelta è quella di evidenziare la dissoluzione dei legami familiari all’interno dei sostenitori dello stesso regime che costringerebbe il regista a fuggire dalla teocrazia e come la distanza forzata dalla realtà offerta dal privilegio non li protegga.

La sfida allo status quo, sia apertamente che in modo infinitesimale

Il seme del fico sacro

Forse non è una coincidenza che il dramma della camera maggiore segua le vite delle tre donne in assenza di Iman e come le regole e i regolamenti del patriarca vengano messi sotto accusa dalla sua famiglia, dalla sua stessa mente e dal mondo che lo circonda.

La sfida più evidente viene da Rezvan e Sana, che all’inizio del film sono già disillusi a causa della diffusione di informazioni parziali da parte dei media e di come i social media diventino la loro unica fonte di informazione sulle proteste. Il montatore Andrew Bird inserisce anche filmati delle proteste vere e proprie per far capire la brutale realtà della vita sotto la teocrazia. Quando Sadaf, amica di Rezvan, viene attaccata durante le proteste e successivamente arrestata, Rezvan e Sana perdono ulteriormente le speranze nei confronti della loro famiglia, in particolare del padre. Questo porta anche alla forma più evidente di ribellione da parte della stessa Sana, il furto della pistola del padre.

La sfida infinitesimale, invece, nasce da Najmeh. Se Iman è la controfigura del regime con tutti i suoi ideali e il suo conformismo, Najmeh è la devota discepola. Ma quando vede la sua vita accuratamente curata andare in pezzi a causa dell’incapacità del marito di gestire la responsabilità di essere un carnefice spietato e le sue figlie finiscono sotto tiro quando il fanatismo del marito viene alla ribalta, anche lei inizia lentamente a sfidare gli stami dell’autorità, offesa per essere interrogata, cercando di proteggere le sue figlie prendendosi la colpa su di sé, o alla fine rifiutandosi di sedersi, ricordando al marito che “aveva già fatto tutto”.

Ma forse la sfida più incisiva allo status quo è l’incapacità sia di Najmeh che di Iman di comprendere il divario generazionale che sta emergendo, nonché le rivolte che stanno sorgendo a causa dell’oppressione. Questo emerge in forme minime, con Iman incapace di comprendere l’interesse di Sana nel tingersi i capelli o dipingersi le unghie, ma forse il chiodo nella bara non è nei momenti palesi di rappresentazione di filmati di vita reale, ma piuttosto in quel momento centrale in cui Iman si avvicina a una macchina guidata da una donna con i capelli corti e un tatuaggio sul collo, con uno sguardo fulminante rivolto a Iman che denota solo un’arroganza disinvolta. Non importa quanto un regime cerchi di rinchiudere o controllare, il progresso troverà sempre un modo per andare avanti senza ostacoli.

Il cambio di genere nell’atto finale di Il seme del fico sacro

Il Seme del Fico Sacro

Mentre il cambiamento nell’atto finale porta Iman a soffrire essenzialmente di un crollo psichico, governato dalla paranoia e da una sensazione opprimente di disagio e perdita di controllo di ciò che lo circonda, la scelta della regia di plasmare l’intero epilogo come un thriller di invasione domestica sembra deliberata, in quanto il cinema di genere è forse un meccanismo di trasmissione più efficace per il commento che Rasoulouf voleva ritrarre. È un discorso a parte che il passaggio al terzo atto sia un po’ caotico per il suo bene.

Il seme del fico sacro, la spiegazione del finale e analisi dei temi: perché Iman insegue la sua famiglia sulle montagne?

Il decimo film di Mohammad Rasoulouf, l’ottavo lungometraggio, potrebbe essere definito uno dei suoi film più incisivi, in cui critica apertamente il governo iraniano. Il seme del fico sacro (la nostra recensione) sceglie di spostare l’obiettivo direttamente nel cuore dell’amministrazione teocratica, per evidenziare la fragilità e il marciume all’interno di una famiglia, mentre le differenze ideologiche e morali minacciano di distruggerla.

Cosa succede in Il seme del fico sacro

Il Seme del Fico Sacro

La promozione di Iman e la paranoia del lavoro

Avvocato onesto, devoto alla sua fede e al governo, Iman vive con la moglie Namjeh e le due figlie, Rezvan e Sara. La promozione lo vede come giudice istruttore alle dirette dipendenze del Tribunale Rivoluzionario di Teheran.

Il Tribunale rivoluzionario si occupa di quasi tutti i reati che potrebbero mettere a rischio la salute interna ed esterna del paese o l’ideologia in generale. Dai reati su larga scala come il contrabbando o lo spionaggio all’istigazione alla calunnia contro il governo, tutto rientra nella competenza di questo Tribunale rivoluzionario. A differenza della magistratura ordinaria, i processi non sono pubblici, non sono presieduti da una giuria ma da un singolo giudice e i dettagli del processo vengono resi noti solo a discrezione del governo.

Iman, pur essendo stato promosso a una posizione più alta e aver ricevuto una retribuzione sostanziosa insieme a un appartamento più grande, scopre presto che la sua nomina a giudice istruttore non è dovuta al suo talento giudiziario, ma alla sua devozione all’amministrazione, che lo renderebbe la mano perfetta per emettere condanne a morte, indipendentemente dalle prove che indicano tale esito. Almeno questo sarebbe il motivo per cui il suo superiore Ghaderi gli avrebbe ordinato di firmare queste condanne a morte. Ciò a sua volta lo avrebbe costretto a rimanere anonimo e a limitare le informazioni anche ai suoi familiari.

La cena di quella sera, apparentemente un modo per festeggiare la promozione di Iman, si traduce invece nel fatto che Iman ordina alle sue due figlie adolescenti di stare alla larga dai social media, oltre a garantire che la notizia della sua promozione o posizione all’interno del governo rimanga limitata tra le quattro mura del loro appartamento. Per quanto riguarda la protezione, a Iman viene assegnata una pistola, che Iman maneggia nervosamente, e anche sua moglie prende nota di quella metodologia cauta.

L’attacco a Sadaf

Il seme del fico sacro

In Il seme del fico sacro Rasoulof, pur non riferendosi esplicitamente alle proteste delle Ragazze di Parigi (protesta per il velo), si riferirebbe a tali proteste o, cosa più importante, alle proteste del 2022 contro la morte di Mahsa Amini in custodia della polizia, che avrebbero portato a manifestazioni diffuse. Le crescenti manifestazioni portarono Iman a firmare indiscriminatamente ordini di esecuzione nel suo ufficio. I media riportano con veemenza contro i manifestanti, dipingendoli come ribelli contro un sistema giusto; sia Rezvan che Sana seguono le notizie reali e non edulcorate su Instagram, su bobine in cui il filmato passa alle riprese reali delle proteste.

Il rapporto tra le giovani donne indipendenti e dallo spirito libero e la devota Najmeh era stato inizialmente teso e in qualche modo messo alla prova da Rezvan che aveva portato una vecchia amica del college, Sadaf, che si era appena trasferita a Teheran e cercava un posto dove vivere diverso dal suo dormitorio. La paranoia del lavoro di Iman implicava che Najmeh non intrattenesse ospiti sotto la sua supervisione. Di conseguenza, vedeva Sadaf come una delle personificazioni del mondo esterno che influenzava le sue figlie in modi strani, portandole ad agire contro la sua famiglia. Questo, tuttavia, raggiunge il culmine quando, nel bel mezzo delle proteste, Rezvan e Sadaf si ritrovano nel mezzo della manifestazione mentre vanno al college, e Sadaf viene colpita al viso da un colpo di fucile.

Sia Najmeh che Sana tornarono a casa perché la scuola di Sana era chiusa a causa delle proteste. Quando Najmeh fu convinta da Sana a comprare generi alimentari di emergenza, Sana aiutò Rezvan a portare di nascosto la ferita Sadaf, con un occhio cucito e il viso coperto di sangue a causa della ferita da pallettoni. Le ragazze esiterebbero a portare Sadaf in ospedale a causa della professione del padre, e così quando Najmeh torna a casa, è costretta a prestare soccorso a Sadaf contro la sua volontà, ma si rifiuta di ospitarla per proteggerla. Invece, Sadaf si travestirebbe e tornerebbe al suo dormitorio al college. Poco dopo, sarebbe stata arrestata.

La scomparsa della pistola di Iman

“Il seme del fico sacro” mette in luce una famiglia che sta dalla parte del regime, i cui membri lavorano direttamente per il regime e i suoi ideali, e mostra come la loro lealtà vacilli o il loro stato mentale diventi fragile. Mentre la scomparsa della pistola potrebbe essere individuata come l’ovvia rottura mentale, il dilemma esistenziale di Iman inizierebbe dal momento della sua promozione, quando la responsabilità di firmare condanne a morte non esaminate inizierebbe a pesare sulla sua anima, e Iman, a merito di Rasoulouf, non ha la consapevolezza di sé per rendersi conto di essere dalla parte dell’oppressore.

Le sue figlie, d’altro canto, iniziano decisamente a schierarsi contro il padre e il regime che rappresenta, etichettando chiaramente come bugie le notizie sfornate dai media ed esprimendosi ad alta voce a tavola con grande disappunto di Iman. Quando viene messa direttamente di fronte all’affermazione del padre secondo cui lui sa meglio perché ha lavorato all’interno del regime per anni, Rezvan ribatte senza battere ciglio che suo padre non sa meglio. Poiché è uno dei loro, ci crede e vuole preservarlo a tutti i costi.

Così, quando la sua pistola scompare improvvisamente dal cassetto del comodino, inizia a sospettare delle donne della sua famiglia e crede che una di loro l’abbia rubata per dispetto. Il timore di Iman, così come quello di Gadhieri, non è solo che Iman possa essere condannato fino a tre anni di carcere, ma che il danno alla sua reputazione sia irreparabile. Ciò influirebbe ulteriormente sulla sua futura promozione. Rendendosi conto di essere con le spalle al muro e convinto dal suo capo, costringe la moglie e le figlie a farsi interrogare da Alireza, uno dei migliori interrogatori che lavora sotto il regime.

La stretta amicizia tra le famiglie di Iman e Alireza non aiuta Najmeh, Rezvan o Sana. Namjeh viene interrogata direttamente da Alireza, che la interroga a fondo. Nel frattempo, Rezvan e Sana vengono interrogati in stanze separate, con gli occhi bendati e con una visione limitata per poter scrivere le risposte alle domande poste. Anche con quella visione limitata, Sana nota un anello di ossidiana nera che adorna le dita di uno degli interrogatori. Si rende presto conto dell’identità di quell’interrogatore quando vede l’anello sulla mano di suo padre mentre la famiglia viene riaccompagnata a casa. Iman interroga lui stesso le sue figlie, e Sana se ne rende conto.

Quando l’interrogatorio non dà risultati, sia Iman che Najmeh cercano di fare appello alle loro figlie. Per Rezvan, fanno il poliziotto buono e quello cattivo, con Iman che fa il poliziotto buono e le ricorda l’amore e il rispetto che già ha per lei, mentre Najmeh la provoca e la schiaffeggia persino. Tuttavia, questo la porta solo a crollare e a supplicare di essere lasciata in pace. Per Sana, provano un approccio diverso, cercando di ingannarla con la promessa di lasciarle tingere i capelli o dipingersi le unghie, ma senza alcun risultato. Sana non fa la spia su Rezvan, forse perché sa che sua sorella non è responsabile del furto della pistola.

Il viaggio in auto verso le montagne

Quando Najmeh era alla ricerca di Sadaf, aveva chiesto l’aiuto della moglie di Alireza. Durante quella conversazione, Alireza aveva messo in guardia da un “gruppo di persone senza scrupoli” che aveva pubblicato sui social media le informazioni di contatto di tutti gli interrogatori e dei membri del regime. Questo era il timore che aveva spinto sia Iman che Ghadieri a mantenere l’anonimato della loro professione, nonché il motivo per cui era stata assegnata la pistola.

Ma ora che le informazioni di contatto di Iman sono state pubblicate sui social media, la sua paranoia raggiunge il culmine. Su ordine del suo capo, decide di scrivere una lettera al suo capo chiedendo un alloggio ufficiale prima di sparire con la sua famiglia fino a quando la situazione non si sarà risolta. Ghadieri gli dà una delle sue pistole in più per protezione. Una volta a casa, Iman si occupa di proteggere la sua impronta digitale attaccando dei nastri sulle fotocamere dei telefoni di sua figlia e annotando i loro codici di accesso in modo da potervi accedere. Fatto ciò, Iman prende la decisione chiave di portare la sua famiglia nella casa di montagna della sua infanzia.

Durante il viaggio in auto, la famiglia incontra una coppia. Una metà della coppia lo riconosce mentre sta facendo rifornimento a una pompa di benzina, e la paranoia di Iman governa la sua azione in cui riesce a girare intorno e ad avvicinarsi alla macchina della coppia, facendola uscire di strada. Quando la coppia minaccia di registrare questi episodi e caricarli sui social media, Sana informa il padre che i loro cellulari al momento non hanno rete. Rincuorato dalla rivelazione di quella vuota minaccia, Iman minaccia la coppia con la sua nuova arma da fuoco. A sua insaputa, le sue figlie, ormai disilluse dal padre, hanno iniziato lentamente a scappare. Con grande orrore di Rezvan, Sana rivela che è stata lei a rubare la pistola e che attualmente ce l’ha lei.

La spiegazione del finale de Il seme del fico sacro

Il seme del fico sacro

Perché Iman insegue la sua famiglia in montagna?

Nella casa della sua infanzia, il piano di Iman di essere “la famiglia che erano una volta” sembra dare i suoi frutti, poiché iniziano a legare guardando vecchi video dei loro viaggi di famiglia insieme ed esplorando la vecchia casa, i souvenir e le fotografie. Tuttavia, Iman non ha dimenticato il crimine che lo ha portato alla pazzia e decide di interrogarle senza alcun tipo di maschera. Chiudendole in una stanza per un’ora, ordina loro di rivelare la verità perché non gli interessano le bugie, ma vuole il bugiardo.

Najmeh continua il suo sforzo erculeo per proteggere le sue figlie dalla vera natura del padre, cosa di cui era stata complice per tutto il loro matrimonio a causa della sua eterna obbedienza e fiducia nel marito (leggi: il regime). A tal fine, decide di addossarsi la colpa delle figlie, confessando davanti alla videocamera di aver rubato la pistola e di averla gettata nel canale di fronte al loro appartamento.

Iman, sposata da oltre 21 anni, non le crede e, quando viene interrogata, la vede agitarsi. Rendendosi conto che la situazione non sta andando da nessuna parte, Rezvan decide di confessare di avere la pistola in giardino e che la restituirà a suo padre a condizione che lui mandi sua madre e sua sorella a casa sane e salve. Ma quando Rezvan, seguita dal padre, cerca la pistola in macchina, non riesce a trovarla. Arrabbiata e frustrata, Iman imprigiona sia Najmeh che Rezvan in celle separate nella dependance.

Nel frattempo, Sana riesce a sgattaiolare via con la pistola e si nasconde nella dependance, dove, insieme a molti attrezzi, trova un impianto audio e registrazioni del Corano. Quella notte, dopo aver installato i megafoni in specifiche aree del bosco, riproduce vecchi ricordi prima di mettere le registrazioni del Corano. Iman, ormai fuori di sé, cerca disperatamente la fonte del rumore. Quando finalmente individua la dependance ed entra, Sana, nascosta dietro la porta, lo chiude dentro. Corre di nuovo verso la casa e libera sua madre e sua sorella.

La fine de Il seme del fico sacro è essenzialmente un lungo inseguimento attraverso vecchie case di fango e rovine disabitate, mentre le tre donne cercano di sfuggire alle grinfie di un Iman arrabbiato. Il film termina con Iman che viene fermato dalla figlia Sana sotto la minaccia di una pistola, mentre trascina Najma per il collo. Mentre Sana minaccia di sparargli, Iman la provoca, ordinandole di andare avanti. Spaventata e nervosa, Sana spara con la pistola sul pavimento, facendo crollare il pavimento sotto Iman che cade e muore, con la mano tesa che mostra l’anello nero rivolto verso l’alto.

Il filmato termina con riprese reali delle proteste e dei danni collaterali causati dalle rappresaglie del regime.

Invincible 4 riceve un aggiornamento da Robert Kirkman: “Stiamo lavorando a ritmo serrato”

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L’uscita della quarta stagione di Invincible ha ricevuto un aggiornamento ottimistico dal creatore della serie Robert Kirkman, che ha anticipato quanto potrebbe essere lunga l’attesa tra le stagioni. La terza stagione di Invincible è attualmente in corso, lo show tornerà 10 mesi dopo la fine della seconda stagione. Questa è l’attesa più breve tra le stagioni che lo show sui supereroi abbia mai avuto, con l’attesa tra la prima e la seconda stagione che è durata più di due anni e mezzo. Anche se questo sembra essere un buon segno per il futuro della serie, essendo già stata rinnovata per la quarta stagione, non è chiaro quanto sarà lunga l’attesa tra una nuova stagione e l’altra.

Parlando con DiscussingFilm, Kirkman ha confermato i piani per l’uscita della quarta stagione di Invincible all’inizio di febbraio 2026, con l’intenzione di pubblicare una nuova stagione della serie ogni anno da questo momento in poi. Pur ammettendo che non è chiaro se riusciranno a raggiungere l’obiettivo di uscire ogni anno con nuove stagioni, ha spiegato che la troupe sta “lavorando a ritmi vertiginosi” per far uscire nuovi episodi su base annuale. Ecco cosa ha detto Kirkman:

Penso che il programma di uscita in cui ci troviamo sia molto più quello che possiamo aspettarci in futuro rispetto al programma di uscita in cui ci trovavamo tra la prima e la seconda stagione. Stiamo lavorando a ritmi frenetici dietro le quinte con [l’artista dello storyboard] Shaun O’Neil, [il regista] Dan Duncan e l’intero team per mantenere questa fabbrica in movimento e mantenere questo show in produzione in modo da poter uscire con una clip abbastanza regolare. Non posso garantire che torneremo a febbraio di ogni anno, ma posso dire che è l’obiettivo.

Cosa significa per la serie il calendario annuale di uscita di Invincible

Invincible 2

La quarta stagione è già in produzione

La quarta stagione di Invincible è attualmente in produzione, con J.K. Simmons, che presta la voce a Nolan Grayson/Omni-Man, che ha confermato di aver già registrato alcune parti per i prossimi episodi. Ciò coincide con l’ultima dichiarazione di Kirkman, che mostra quanto duramente stia lavorando la troupe dietro lo show per garantire che un grande divario come quello tra la prima e la seconda stagione non si ripeta. È una buona notizia per lo show sui supereroi in particolare a causa della sua traiettoria, con materiale di partenza completato che il suo creatore vuole finire di adattare entro la settima o l’ottava stagione.

Un programma di uscita annuale distinguerebbe inoltre la serie da altri programmi in streaming, che spesso possono avere lunghi tempi di attesa tra l’uscita di nuovi episodi. Poiché il cast di Invincible è composto da doppiatori anziché da attori, la serie può anche aggirare i programmi delle sue star senza interrompere la propria produzione. Questo può aiutare a mantenere il ritmo dietro le quinte, rendendo più probabile che la serie rilasci nuovi episodi a intervalli regolari, anche se non sempre entro l’inizio di febbraio di ogni anno.

Stephen Amell parla del ruolo di Oliver Queen in Arrow di The CW e dell’onere di interpretare il ruolo di protagonista

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Stephen Amell ripercorre il periodo in cui ha interpretato Oliver Queen nella serie Arrow della CW e l’impatto che il personaggio della DC ha avuto sulla sua vita. Arrow è andata in onda per otto stagioni su The CW e ha dato il via a un ampio franchise che comprende altre sette serie TV e un enorme multiverso che si collega a innumerevoli film e spettacoli DC. Arrow è stata una serie così influente che il suo franchise ha preso in prestito il nome: l’Arrowverse. Mentre l’Oliver Queen di Stephen Amell ha appeso arco e frecce al chiodo molto prima della conclusione dell’Arrowverse, Oliver è tornato in vita in Crisis on Infinite Earths per un’ultima avventura insieme ai suoi compagni supereroi e vigilanti.

In un’intervista con Variety, Stephen Amell, star di Arrow, riflette sulla sua esperienza di interpretazione di Oliver Queen per più di sette anni. Amell sottolinea il suo apprezzamento per lo show, ma ammette che le riprese estremamente lunghe e “le persone ipercritiche” sui social media hanno messo alla prova la sua pazienza. Girando quasi tutto l’anno, la star di Arrow ha continuato a pensare “Quanto tempo abbiamo?”. Amell spiega:

“I primi due o tre anni di ‘Arrow’ ero molto teso. Avevo le mani e i polsi bianchi. Le ore erano lunghe. Quando siamo arrivati al quinto episodio della prima stagione, avevo lavorato a quello show più di quanto avessi mai lavorato in tutta la mia vita. Non sono mai stato un mostro. Non sono mai stato irrispettoso, ma avevo la miccia corta. E si impara man mano che si va avanti.

“C’erano molte persone ipercritiche, soprattutto con ‘Arrow’. La guardavo e cercavo quasi di controllarla. (…) I social media sono diventati un gioco a somma zero, non c’è vincitore. L’ho imparato a mie spese.”

Cosa significano i commenti di Stephen Amell su Arrow

Stephen Amell

Le serie DC della CW sono intrinsecamente lunghe serie televisive

Mentre le serie DC come Peacemaker e The Penguin spendono milioni di dollari per otto o nove episodi, le serie televisive come Arrow e The Flash hanno budget notevolmente inferiori e un numero di episodi molto più elevato. Di conseguenza, i cast e le troupe di serie come Arrow sono legati a un singolo progetto per molto più tempo e le riprese si protraggono per tutto l’anno. Aggiungiamo questo approccio a un franchise di supereroi in cui gli eroi devono rimanere attivi mentre ne spuntano molti altri e si svolgono crossover sempre più grandi come Crisis on Earth X e Crisis on Infinite Earths nella stessa continuità.

Più di sei anni dopo che Arrow ha iniziato a seguire le buffonate da vigilante di Oliver Queen a Star City, l’Arrowverse è giunto al termine.

Grant Gustin di The Flash e Melissa Benoist di Supergirl hanno dato l’addio ai loro eroi dell’Arrowverse, e la DCU di James Gunn è arrivata per sostituire sia l’Arrowverse che la DCEU. Sebbene la DCU comprenda sia film che serie, ogni progetto richiede molto meno tempo per essere completato, poiché ogni film e serie è una parte molto più breve del franchise, rispetto a una stagione completa di una serie dell’Arrowverse.

8 modi in cui Captain America: Brave New World è l’Incredibile Hulk 2

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Captain America: Brave New World è il sequel di L’incredibile Hulk, sotto molti aspetti. Uscito originariamente nel 2008 come secondo film della MCU, L’incredibile Hulk vedeva Edward Norton nel ruolo di Bruce Banner prima che questo fosse ripreso da Mark Ruffalo nel 2012 in The Avengers. Ora, il film Brave New World riprende diversi fili e personaggi introdotti per la prima volta nel primo film di Hulk, molti dei quali non erano mai stati citati nei 17 anni trascorsi tra i due film.

In The Incredible Hulk, Bruce Banner era un fuggitivo in fuga mentre il generale Thunderbolt Ross lo braccava ossessivamente usando l’esercito, desiderando il suo potere per il governo degli Stati Uniti e nutrendo risentimenti personali verso Banner che si era innamorato di sua figlia Betty. 17 anni dopo, Hulk è ora un Vendicatore riconosciuto nell’MCU, mentre Ross è diventato presidente degli Stati Uniti. Tuttavia, Captain America: Brave New World svela anche una massiccia cospirazione iniziata durante gli eventi di L’incredibile Hulk del 2008. Ecco i motivi principali per cui Captain America: Brave New World è essenzialmente l’Incredibile Hulk 2.

Il presidente Ross è il principale antagonista

Captain America: Brave New World Harrison Ford Anthony Mackie
Harrison Ford e Anthony Mackie in Captain America: Brave New World © Marvel Studios

che continua il suo arco narrativo nell’universo cinematografico Marvel iniziato con L’incredibile Hulk del 2008

Uno dei motivi principali per cui Captain America: Brave New World è il sequel di una scarpa da ginnastica di Hulk è il semplice fatto che Thaddeus Ross è l’antagonista principale del film. Introdotto per la prima volta nel film L’incredibile Hulk del 2008, interpretato dal compianto William Hurt, Ross rispecchiava abbastanza bene il suo omologo dei fumetti nella sua incessante caccia a Banner dopo l’esperimento gamma che lo aveva trasformato in Hulk. Tuttavia, da allora Ross ha continuato ad avere un ruolo secondario nell’MCU.

Dopo L’incredibile Hulk, Ross è tornato nel 2016 in Captain America: Civil War nel ruolo di Segretario di Stato degli Stati Uniti. Nella sua nuova posizione, Ross ha spinto per la firma degli Accordi di Sokova delle Nazioni Unite, che avevano lo scopo di dare ai governi del mondo un maggiore controllo sui Vendicatori. A tal fine, il Ross di Hurt ha avuto brevi ruoli sia in Avengers: Infinity War che in Black Widow, dove lo si vedeva dare la caccia ai Vendicatori che si rifiutavano di firmare gli Accordi.

Ora, Harrison Ford ha preso il posto del defunto William Hurt nel ruolo di Ross in Brave New World. Ross viene eletto presidente degli Stati Uniti in questo nuovo film dell’MCU e alla fine si trasforma nel mostruoso Hulk Rosso come si vede nei fumetti, diventando ciò che aveva a lungo cacciato nel passato dell’MCU.

Brave New World rivela le conseguenze di Harlem

L'incredibile Hulk

Hulk contro Abomination

Gran parte della cospirazione che circonda la presidenza di Ross e gli scheletri nel suo armadio hanno origine dalla Battaglia di Harlem. Nell’Incredibile Hulk del 2008, l’Hulk di Banner combatte contro Emil Blonsky, che si era trasformato in Abomination. Blonsky aveva ricevuto trattamenti gamma dallo stesso Ross per sconfiggere Banner, che poi chiese ancora più potere a Samuel Sterns (Tim Blake Nelson), lo scienziato da cui Banner si era rivolto nel tentativo di curare Hulk per sempre.

Brave New World rivela le conseguenze di questa importante battaglia di Harlem. Non solo Betty si rifiutò di parlare con suo padre, ma Ross fece recuperare segretamente Sterns da una squadra e lo portò in un sito militare segreto. Dopo che il suo cervello era stato potenziato dal sangue di Banner, Ross aumentò la dose di raggi gamma e trasformò Sterns nel suo laboratorio di ricerca privato, creando nuove armi e contribuendo allo stesso tempo a sviluppare una cura per la sua malattia cardiaca, promettendogli in continuazione il perdono una volta diventato presidente. In realtà, Ross trasformò Sterns in un capro espiatorio per gli eventi di Harlem, senza mai avere intenzione di rilasciarlo.

Il mondo nuovo finalmente ripaga Samuel Sterns, alias The Leader

Captain America: Brave New World

Nascosto per 16 anni nell’MCU

Quando le gocce di sangue irradiato con raggi gamma di Banner caddero sulla tempia di Sterns in L’incredibile Hulk e la sua testa iniziò a mutare, divenne chiaro che l’MCU stava preparando la sua evoluzione in Leader, la controparte supercriminale di Sterns nei fumetti che acquisisce un intelletto a livello di genere grazie ai suoi potenziamenti gamma. Tuttavia, Samuel Sterns non è più apparso nell’MCU fino a Brave New World. Ora, è stato rivelato che Sterns è stato prigioniero di Ross per 16 anni, il che spiega la sua scomparsa mentre sviluppava la sua vendetta segreta contro il nuovo presidente dell’MCU.

Le radiazioni gamma giocano un ruolo importante in Brave New World

L'Incredibile Hulk

Una cospirazione importante che coinvolge Ross e Sterns

In generale, le radiazioni gamma giocano un ruolo molto più importante in Captain America: Brave New World rispetto alla maggior parte dei progetti MCU a partire da L’incredibile Hulk (un’eccezione degna di nota è She-Hulk: Avvocato e le origini della cugina di Banner, Jen Walters). Non solo la mutazione gamma di Sterns è mostrata per intero nel 35° film dell’MCU, ma viene anche rivelato che le pillole create da Sterns per curare la malattia cardiaca di Ross erano state contaminate con radiazioni gamma che sono entrate gradualmente nel flusso sanguigno del presidente, provocandone la mostruosa trasformazione in Hulk Rosso durante il terzo atto di Brave New World.

Il ritorno di Betty Ross, interpretata da Liv Tyler

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Liv Tyler ed Edward Norton in L’incredibile Hulk

La sua prima apparizione nell’MCU dopo L’incredibile Hulk del 2008

Interpretata da Liv Tyler, Betty Ross è stata il primo amore di Bruce Banner e la figlia del presidente Ross, da cui si era allontanato dopo gli eventi de L’incredibile Hulk. Proprio come Sterns, Betty Ross non era stata vista nell’MCU dal film del 2008, per poi fare finalmente una nuova apparizione in Brave New World. La missione principale di Thaddeus era mostrare a sua figlia che era cambiato, e questo è stato il motivo principale che lo ha portato a ritrasformarsi nella sua forma normale di mostro rosso rabbioso alla fine del film.

Mentre la sua voce può essere sentita al telefono prima della battaglia del terzo atto, Betty fa un’apparizione completa sullo schermo quando va a trovare suo padre che ora è detenuto sulla Zattera, cercando di cercare di riparare il loro rapporto. Tuttavia, non è mai stato rivelato esplicitamente perché lei e Bruce si sono lasciati, a parte l’implicazione che probabilmente è stato Banner a rompere, dato che era ancora ricercato come fuggitivo. Tuttavia, questo non spiega ancora perché la coppia non sia mai tornata insieme, soprattutto dopo che Hulk di Banner è diventato un Vendicatore ed è stato riconosciuto come un eroe.

Red Hulk è il rivale perfetto per Hulk di Bruce Banner

Captain America: Brave New World red hulk
© Disney

Il naturale passo successivo per il “cacciatore di Hulk”

Purtroppo, l’Hulk di Bruce Banner non fa la sua comparsa in Captain America: Brave New World. Tuttavia, il debutto completo nell’MCU dell’Hulk Rosso di Ross preannuncia un futuro entusiasmante, in cui gli Hulk rosso e verde potrebbero incontrarsi in futuro. Anche se potrebbero essere rivali iniziali, è più probabile a questo punto che Hulk e Hulk Rosso possano diventare improbabili alleati durante i prossimi Avengers crossover.

Anche se Ross potrebbe essere tenuto prigioniero sulla Zattera al momento, non è difficile immaginare uno scenario in cui Ross venga reclutato per aiutare a salvare il mondo, soprattutto se le cose diventano davvero disperate. Inoltre, avere la possibilità di affrontare Banner è probabilmente una delle ragioni principali per cui Ross è ancora vivo alla fine del film, dopo la serie di riprese aggiuntive. Dopotutto, i video originali del set del film avevano anticipato un funerale per il presidente dell’MCU.

Ross finalmente paga per le sue azioni in The Incredible Hulk

Captain America: Brave New World – Cortesia Disney

L’esercito contro Banner (e la colpa di Sterns)

Il presidente Ross che paga finalmente per tutte le sue azioni e i suoi segreti è sicuramente un ponte narrativo soddisfacente tra The Incredible Hulk e Brave New World. Allo stesso modo, il fatto che sia stato in grado di dimostrare la sua capacità di cambiare ed essere migliore dell’uomo che era è un buon messaggio tematico a tutto tondo. In definitiva, la possibilità per Ross di riconciliarsi con sua figlia è molto più significativa e soddisfacente se si pensa a dove è iniziato il loro rapporto nell’MCU con il film del 2008.

L’inizio di una nuova squadra di Vendicatori è anticipato

Robert Downey Jr

Riflettendo sulla fine di L’incredibile Hulk

È anche divertente sottolineare che sia L’incredibile Hulk che Captain America: Brave New World terminano con la formazione di futuri gruppi di Vendicatori. L’incredibile Hulk, dopo i titoli di coda, mostra Tony Stark che incontra il generale Ross, che beve e fuma i suoi dispiaceri in un bar, dopo aver perso Bruce Banner ancora una volta. Stark allude quindi alla formazione di una squadra di individui potenziati, lasciando intendere che Hulk di Banner è una recluta desiderata per il primo gruppo di Vendicatori.

Al contrario, alla fine di Captain America: Brave New World, Sam Wilson accetta la precedente proposta di Ross di riformare gli Avengers. Ross aveva immaginato una squadra che ricevesse ordini dalla Casa Bianca, ma ora che è tenuto prigioniero su The Raft, presumibilmente non sarà più così. Indipendentemente da ciò, Wilson accenna allo stesso modo alla formazione di un nuovo gruppo di Vendicatori, e si accenna anche al fatto che il Falcon di Joaquin Torres sarà uno dei suoi membri oltre allo stesso Capitan America, proprio come Hulk è stato accennato come una delle prime reclute dei Vendicatori dopo Iron Man.

Se non vi piace il costume da Superman di David Corenswet, abbiamo trovato la cosa giusta per farvi cambiare idea

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Mentre il film di Superman di James Gunn si prepara a uscire nelle sale quest’estate, molti fan della DC continuano a discutere se il costume dell’eroe titolare sia davvero all’altezza dell’originale dei fumetti. Fortunatamente, un artista ha presentato un argomento convincente a favore del nuovo abito sovversivo di David Corenswet, illustrandolo in modo splendido e conquistando gli eventuali oppositori che potrebbero rimanere.

L’artista della DC Comics Fico Ossio, che attualmente sta lavorando a Black Lightning insieme allo scrittore Brandon Thomas, ha condiviso una splendida opera d’arte in un post su Instagram che ritrae Superman che prende il volo, con Clark Kent che si agita sullo sfondo. Ciò che colpisce dell’opera d’arte è che Superman non è la versione dei fumetti, ma piuttosto il Superman di David Corenswet.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Fico Ossio (@fico_ossio)

La versione originale di Fico Ossio, utilizzata come copertina alternativa per Action Comics n. 1079, mostra una versione più standard dell’abito di Superman, con cui i lettori di fumetti hanno familiarità. Ora, ha rivelato la vera ispirazione dietro l’opera e ha aggiornato il costume per farlo corrispondere a quello di Superman della DCU.

Il costume di Superman di David Corenswet è più bello che mai in un’opera d’arte sbalorditiva

superman 2025

Il Superman della DC Comics riceve il restyling a fumetti che merita

Nell’opera di Ossio, Superman è mostrato mentre si lancia in azione, ma il costume del prossimo film di Superman di quest’anno ottiene i riflettori da questo abile artista invece del costume che si vede tipicamente nei fumetti. Con un colletto che ricorda quello di New 52’s Superman e un emblema sul petto che si ispira alla continuity di Mark Waid e Alex Ross in Kingdom Come, il look di David Corenswet si discosta dal design iniziale, pur mantenendo l’essenza di come dovrebbe apparire Superman. Ossio modifica anche il viso e l’acconciatura per assomigliare ulteriormente a Corenswet, dando a questa brillante ricreazione il tocco finale perfetto.

Fico Ossio non è l’unico artista della DC Comics ad aver catturato le sembianze di David Corenswet in forma di fumetto in previsione del film della DCU. Il celebre artista Dan Mora ha recentemente disegnato la sua variante di copertina di Superman di Corenswet per una ristampa di Action Comics #1 di Jerry Siegel e Joe Shuster, rendendo omaggio alla prima apparizione in assoluto dell’Uomo d’Acciaio in attesa del suo futuro sul grande schermo. I creativi del mondo dei fumetti sono ansiosi di cimentarsi con il nuovo costume di Superman e le loro interpretazioni dimostrano quanto sia ben riuscito, sia sullo schermo che sulla pagina.

Il costume di Superman della DCU è diverso dal suo look classico, ma è proprio questo che lo rende fantastico

Superman 2025 10 film
Superman e Kripto in Superman. Cortesia di DC Studios

Il Superman di David Corenswet si distingue dall’originale nei fumetti

Molti si lamentano del fatto che il costume di David Corenswet per la DCU non assomigli al classico costume che tutti conoscono e amano, ma è proprio questo che lo rende così eccezionale. In opere d’arte come quella di Fico Ossio, è immediatamente riconoscibile come Superman della DCU piuttosto che come una versione ordinaria dell’Uomo d’Acciaio, a dimostrazione di quanto possa diventare iconico nel tempo. Superman non dovrebbe limitarsi al suo solito abbigliamento, e la versione di Corenswet dimostra che c’è più di un modo per rendere il suo amato costume perfetto su diversi supporti.

Daredevil: Rinascita, cast e guida ai personaggi Marvel

Daredevil: Rinascita, cast e guida ai personaggi Marvel

Daredevil: Rinascita riporterà in vita diversi personaggi iconici della Marvel, oltre a portare nuovi attori nel mondo dell’MCU (Marvel Cinematic Universe). Dopo la cancellazione della serie Netflix della Marvel Television nel 2019, il destino dei Defenders e delle storie di Netflix era in bilico. Tuttavia, nel marzo 2022 è stato annunciato che sarebbe stato sviluppato un reboot di Daredevil per i Marvel Studios, con Matt Corman e Chris Ord impegnati nella scrittura e nella produzione della serie Disney+. Il capo dei Marvel Studios Kevin Feige ha confermato lo sviluppo di Daredevil: Rinascita al SDCC 2022, regalando all’imminente uscita dell’MCU una monumentale prima stagione di 18 episodi.

Sotto il titolo provvisorio “Out the Kitchen”, Daredevil: Rinascita vedrà il ritorno di alcuni attori selezionati dagli show Netflix della Marvel Television, due dei quali sono già apparsi nella timeline dell’MCU attraverso progetti come Spider-Man: No Way Home, Hawkeye e She-Hulk: Attorney at Law. Come vigilante protettore di Hell’s Kitchen, Daredevil si troverà a scontrarsi con Kingpin nella sua imponente serie Disney+, ora saldamente ambientata nel mondo dell’MCU.

Charlie Cox nei panni di Matt Murdock, alias Daredevil

Daredevil rinascita Matt
Daredevil: Rinascita da DISNEY ITALIA

Visto l’ultima volta in Echo

L’attore inglese Charlie Cox ha debuttato nel ruolo di Matt Murdock nella serie Daredevil, trasmessa nel 2015 su Netflix, e ha ripreso il ruolo per l’evento crossover di Netflix, The Defenders, nel 2017. Grazie alla sua straordinaria interpretazione dell’eroe Marvel, è diventato difficile immaginare qualcun altro che assumesse il ruolo per il reboot, ma Cox è stato confermato per interpretare la versione MCU di Murdock dopo un’apparizione a sorpresa in Spider-Man: No Way Home del 2021.

Dopo aver ripreso il ruolo in She-Hulk: Attorney at Law – e aver instaurato una sorta di storia d’amore con Jennifer Walters – Cox è apparso in Echo, combattendo contro Maya in una sequenza drammatica all’interno del primo episodio dello show Disney+ per aiutare a impostare la sua trama con Kingpin di Vincent D’Onofrio. Charlie Cox è anche pronto a doppiare una versione animata di Daredevil in Your Favorite Neighborhood Spider-Man, dando all’attore un’altra apparizione come l’eroe che potrebbe precedere Daredevil: Born Again. Sono state apportate diverse modifiche a questa versione di Daredevil, che lo differenziano dalle sue origini Netflix.

She-Hulk: Attorney at Law ha mostrato un lato più comico di Daredevil e ha persino visto l’eroe sfoggiare una nuovissima tuta rossa e dorata, creata dallo stilista Luke Jacobson invece che da Melvin Potter, di Daredevil. Sebbene la questione della canonicità della serie televisiva Marvel rispetto all’MCU rimanga senza risposta, Daredevil: Rinascita è destinata a dare una svolta diversa al personaggio iconico e alla sua storia, attingendo anche alla serie Netflix, creando, si spera, un autentico successore della serie originale.

Vincent D’Onofrio nel ruolo di Wilson Fisk, alias Kingpin

Vincent D'Onofrio in Daredevil come Wilson Fish
Vincent D’Onofrio in Daredevil come Wilson Fish. Foto di David Lee – Cortesia di © Netflix

Visto l’ultima volta in Echo

Proprio come Cox, Vincent D’Onofrio ha ripreso il ruolo che aveva interpretato in Daredevil durante la Fase 4 dell’MCU, facendo il suo debutto in Occhio di Falco nei panni dell’uomo dietro la Tracksuit Mafia e zio adottivo di Maya Lopez, alias Il ruolo di Kingpin nell’MCU è stato ampliato con la serie solista Echo, che ha approfondito la storia del protagonista con il cattivo della Marvel, e la scena Echo finale post-crediti si è conclusa con l’ipotesi che Wilson Fisk si candidi a sindaco di New York.

Durante la presentazione della Marvel Studios al Comic-Con nel 2022, è stato anticipato che in Daredevil: Rinascita Cox e D’Onofrio avrebbero condiviso la scena, quindi la dinamica tra Matt Murdock e Wilson Fisk, alias Kingpin, sarà esplorata in modo più approfondito. Non è chiaro se Fisk conosca già a fondo Daredevil, la serie Netflix, o se i Marvel Studios stiano partendo da zero in Born Again, ma il ritorno di D’Onofrio nei panni del malvagio è incredibilmente emozionante.

Jon Bernthal nel ruolo di Frank Castle, alias The Punisher

Punisher frank castle
Immagine dal trailer di Daredevil: Born Again

Visto l’ultima volta nella seconda stagione di The Punisher

Dopo che è stato confermato che Cox e D’Onofrio riprenderanno i loro ruoli in Marvel Television per Daredevil: Rinascita, sono iniziate le speculazioni su quali altri attori di Netflix si uniranno a loro, se ce ne saranno. Jon Bernthal, che ha interpretato Frank Castle, alias il Punitore, nella seconda stagione di Daredevil e nella sua serie spin-off, The Punisher, ha confermato che riprenderà il ruolo nel marzo 2023.

Il Punitore di Bernthal è diventato rapidamente uno dei preferiti dai fan, grazie alla magnetica interpretazione di Bernthal nel ruolo del brutale antieroe. Poiché non è ancora stato confermato che Daredevil: Rinascita sarà vietato ai minori, c’è il timore che il personaggio possa essere troppo edulcorato, ma il divieto ai minori di Echo suggerisce che lo show di Daredevil potrebbe seguire lo stesso percorso, in parte a causa della presenza del Punitore.

Ayelet Zurer nel ruolo di Vanessa Fisk

Visto l’ultima volta nella terza stagione di Daredevil

Ayelet Zurer ha inizialmente interpretato Vanessa Fisk in Daredevil, l’interesse amoroso e poi moglie di Wilson Fisk. Mentre nel marzo 2023 è stato rivelato che Sandrine Holt avrebbe assunto il ruolo per Daredevil: Rinascita dopo il casting del dicembre 2022, questo è stato nuovamente modificato nell’aprile 2024, con Zurer che ha ripreso il ruolo di Vanessa Fisk per lo show MCU.

Ciò è particolarmente degno di nota dato che il casting di Holt è stato il primo grande rifacimento di un personaggio della Marvel Television per un progetto della Marvel Studios, suggerendo inizialmente che la serie Netflix – così come altri show spinoff come Agents of SHIELD – forse non erano canonici per l’MCU dopo tutto. Ora che il responsabile dello streaming di Marvel Studios Brad Winderbaum ha confermato che gli spettacoli Marvel di Netflix sono canonici dell’MCU, ha più senso che Zurer riprenda il personaggio ancora una volta, anche se Sandrine Holt sembrava promettente per il ruolo.

Elden Henson nel ruolo di Foggy Nelson

Daredevil: Rinascita
Immagine dal trailer di Daredevil: Rinascita

Visto l’ultima volta nella terza stagione di Daredevil

Le prime notizie su Daredevil: Rinascita suggerivano che Foggy e Karen non sarebbero stati presenti nella serie, con molti che teorizzavano che ciò fosse dovuto a una linea temporale alterata a seguito del cambio di universo, o perché Karen e Foggy erano morti durante il periodo di tempo non visibile tra la fine della terza stagione di Daredevil e il punto in cui Daredevil: Rinascita riprende. Tuttavia, alcune foto recenti hanno rivelato sia Elden Henson che Deborah Ann Woll sul set, confermando che riappariranno in qualche modo.

Deborah Ann Woll nei panni di Karen Page

Daredevil: Rinascita
Daredevil: Rinascita da DISNEY ITALIA

Visto l’ultima volta nella seconda stagione di Punisher

Come per Foggy Nelson interpretato da Elden Henson, anche Karen Page, interpretata da Deborah Ann Woll, era ritenuta assente da Daredevil: Rinascita, fino all’uscita delle foto dal set che mostravano un’insegna “Nelson, Murdock & Page” e alla successiva rivelazione che entrambi gli attori erano sul set della serie. Il ritorno di Page, interpretata da Deborah Ann Woll, è particolarmente interessante, data la storia d’amore di Matt Murdock con il personaggio. Se fosse viva nella linea temporale principale della serie, ciò complicherebbe notevolmente l’incontro di Daredevil con She-Hulk nella serie solista dell’eroe.

Detto questo, il ritorno di Woll e Henson varrebbe la pena di qualsiasi complicazione, poiché entrambi hanno aggiunto sfumature e profondità ai rispettivi ruoli durante la serie originale di Daredevil. Tuttavia, il presunto ritorno di un altro cattivo di Daredevil potrebbe rendere molto più incerte le possibilità che siano vivi e vegeti in Daredevil: Rinascita.

Wilson Bethel nel ruolo di Benjamin Poindexter, alias Bullseye

Bullseye
Immagine dal trailer di Daredevil: Born Again

Visto l’ultima volta nella terza stagione di Daredevil

Nel gennaio 2024, Comicbook.com ha riportato che Bullseye, interpretato da Wilson Bethel, tornerà in Daredevil: Rinascita. Sarebbe perfettamente logico, dato che la terza stagione di Daredevil si è conclusa con il personaggio che sembrava aver terminato la sua storia di origine da cattivo per diventare ufficialmente Bullseye, dopo aver subito un intervento chirurgico sperimentale alla colonna vertebrale che, una volta completato, ha lasciato gli occhi di Poindexter segnati dall’iconico motivo di Bullseye.

Le foto dal set di Daredevil: Rinascita hanno confermato che è così, con la nuova tuta di Bullseye utilizzata nello show. Riportare il personaggio nella serie per lo show della Marvel ha sicuramente senso, in quanto assicura che la parte più emozionante della sua storia da cattivo, il suo vero periodo come Bullseye, possa essere mostrata al pubblico. Questo serve anche a bilanciare il ritorno degli eroi e dei cattivi della serie originale, fornendo a personaggi come Daredevil e Punisher un altro potente nemico da affrontare, anche se Bullseye dovrebbe tornare solo per 3 episodi della serie.

Daredevil: Rinascita è stato presentato in anteprima esclusiva nel segmento Marvel del panel D23 Entertainment Showcase del 2024, e questo sembra aver fatto luce su cosa aspettarsi dal personaggio di Wilson Bethel nell’MCU. Il filmato mostra Benjamin Poindexter dietro le sbarre, ma lo mostra in particolare mentre cammina, il che è un punto chiave della trama da notare, dato che era paralizzato alla fine della serie originale di Daredevil. Pertanto, sebbene ci siano alcuni ostacoli alla piena rivelazione di Bullseye come cattivo nello show, sembra probabile che Poindexter scapperà per affermarsi come cattivo in Daredevil: Rinascita.

Margarita Levieva nel cast in un ruolo non rivelato

Margarita Levieva in Daredevil: rinascita

Nuovo arrivo nel cast di Daredevil

Meglio conosciuta per i ruoli in Vanished, The Deuce, In From the Cold e Revenge, Margarita Levieva è stata scritturata per Daredevil: Rinascita nel dicembre 2022. Sebbene il suo ruolo non sia stato ancora rivelato dalla Marvel Studios, è stato riferito che avrà un ruolo importante nella serie, e si ipotizza che potrebbe essere il ruolo dell’interesse amoroso di Matt Murdock. Questo segnerebbe una grande deviazione dalla serie Daredevil di Netflix, che ha anticipato l’eventuale relazione tra Murdock e Karen Page interpretata da Elizabeth Olsen.

Muse

Muse Daredevil: rinascita

Nuova aggiunta al cast di Daredevil

Il filmato di Daredevil: Rinascita, rivelato al panel del D23 Entertainment Showcase del 2024, ha mostrato un nuovo personaggio inaspettato, presentando Muse al pubblico. Nei fumetti Marvel, Muse è un supercriminale i cui poteri gli permettono di sfuggire ai controlli, assicurando che la sua “arte” sanguinaria possa essere portata avanti senza che la gente lo noti. Questa rappresentazione sembra essere stata riportata in Daredevil: Rinascita, poiché il filmato del D23 mostra i suoi murales prima di rivelare il personaggio stesso, suggerendo che è prevista un’iterazione simile del personaggio.

Anche se l’attore che interpreta Muse non è stato ancora confermato – e probabilmente rimarrà tale, dato che il personaggio è rappresentato principalmente con una maschera bianca che copre tutto il viso – chiunque sia stato scelto per il ruolo in Daredevil: Rinascita è senza dubbio un attore di talento, dato che dovrà recitare apparentemente dietro il costume che copre tutto il corpo e il viso di Muse. È interessante notare che, date le macchinazioni omicide del personaggio, sono sorte teorie secondo cui Muse potrebbe riunire Daredevil e Kingpin come alleati per un certo periodo di tempo, dato che sarebbe nel loro interesse fermare il cattivo.

Tigre Bianca

tigre bianca Daredevil: Rinascita
Immagine dal trailer di Daredevil: Born Again

Nuovo arrivo nel cast di Daredevil

L’apparizione di White Tiger in Daredevil: Rinascita è stata confermata insieme a Muse nel panel del D23 Entertainment Showcase del 2024, anche se le foto di scena avevano già accennato alla presenza del personaggio. Il mantello di White Tiger era stato anticipato già nel 2015 con la prima stagione di Jessica Jones, in cui veniva menzionata Angela del Toro, un altro personaggio che ha già avuto il titolo di eroe nei fumetti. Tuttavia, Born Again rivela che Hector Ayala sarà il primo White Tiger sullo schermo, mostrandolo mentre indossa la tuta e affermando che la gente ha bisogno di un eroe.

Sebbene l’attore che interpreterà White Tiger non sia ancora stato confermato ufficialmente, Forbes ha riferito che Kamar de los Reyes ha interpretato il ruolo di Hector Ayala nello show, e altre fonti hanno riportato la stessa notizia. Purtroppo, Kamar de los Reyes è morto nel 2023, rendendo la sua interpretazione di White Tiger il suo ultimo ruolo.

Daredevil: Rinascita cast e personaggi secondari

Michael Gandolfini – Michael Gandolfini, che si è unito a Levieva da The Deuce, è stato scritturato per un ruolo non rivelato in Daredevil: Born Again nel dicembre 2022. Il ruolo di Gandolfini nella prossima serie Disney+ non è stato rivelato, ma si ipotizza che potrebbe interpretare il figlio di Wilson Fisk, anche se ha dichiarato che il suo personaggio è di Staten Island e non di Hell’s Kitchen, l’ambientazione tipica delle storie di Daredevil. Gandolfini è stato il primo membro del cast a unirsi alla serie dopo Charlie Cox e Vincent D’Onofrio, quindi è probabile che avrà un ruolo importante in Daredevil: Born Again.

Nikki M. James – Dopo i recenti ruoli in Spoiler Alert e Severance di Apple TV+, Nikki M. James è stata scritturata in Daredevil: Born Again nel gennaio 2023. Sebbene la natura esatta del suo ruolo nell’universo cinematografico Marvel non sia stata rivelata, le teorie più diffuse suggeriscono che potrebbe interpretare Kristen McDuffie, l’assistente procuratore distrettuale che sospetta fortemente che Matt Murdock sia il diavolo di Hell’s Kitchen. Questo sospetto alla fine porta i due a iniziare una relazione romantica, che potrebbe prestarsi alla versione molto più affascinante di Daredevil vista in She-Hulk.

Michael Gaston – Noto soprattutto per i ruoli in Prison Break, Jericho e The Mentalist, Michael Gaston si è unito al cast di Daredevil: Born Again nel marzo 2023. Gaston ha precedentemente interpretato Gerald Sharpe, un membro del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, durante la settima stagione di Agents of SHIELD. Tuttavia, poiché questa trama si svolgeva nel passato, è improbabile che riprenda questo ruolo per Daredevil: Born Again. Non si sa ancora nient’altro sul ruolo di Michael Gaston nella prossima serie MCU.

Arty Froushan – Arty Froushan è stato scritturato per Daredevil: Born Again nel marzo 2023 e, sebbene il suo ruolo non sia stato rivelato dalla Marvel Studios, è stato riferito che Froushan interpreterà un socio di Wilson Fisk di nome “Harry”. La Marvel Studios non ha confermato la notizia, ma l’inclusione dell’attore di Carnival Row e House of the Dragon nella serie della Fase 5 è molto eccitante.

Harris Yulin – Le foto di scena di Daredevil: Born Again hanno suggerito nell’aprile 2023 che la leggenda di Hollywood Harris Yulin si era unito al cast della prossima serie MCU. Non si sa nulla del potenziale ruolo di Yulin in Born Again, ma con crediti come Scarface, Ghostbusters II, Clear and Present Danger e Training Day al suo attivo, Yulin è un’aggiunta brillante al cast di Daredevil: Rinascita.

Genneya Walton – Nel febbraio 2024 è stato annunciato che Genneya Walton, nota soprattutto per le sue apparizioni in Candy Cane Lane, BlackAF e l’adattamento televisivo di School Of Rock, si è unita al cast di Daredevil: Rinascita. Le notizie secondo cui il personaggio di Walton sarà legato al giornalismo hanno portato a ipotizzare che il suo ruolo sarà collegato al giornalista di Daredevil Ben Urich, permettendo alla sua storia di proseguire nell’MCU, ma nulla al riguardo è stato ancora confermato.

Alien: Romulus, il regista spiega come il momento più sorprendente e divisivo del film sia rimasto segreto

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Il regista di Alien: Romulus, Fede Álvarez, rivela come il film sia riuscito a mantenere segreto il suo momento più scioccante. L’ultimo capitolo della saga di Alien, ambientato tra Alien (1979) e Aliens (1986), era già stato accolto con grandi aspettative per i suoi legami con l’originale di Ridley Scott e come precursore del sequel di James Cameron. Una delle sorprese più grandi è stata Rook, un androide con l’aspetto e la voce di Ian Holm, nonostante la morte dell’attore nel 2020. Nonostante sia stata un’impresa tecnologica impressionante, la decisione di resuscitare digitalmente Ian Holm in Alien: Romulus è stata oggetto di controversie.

In una conversazione con Collider, Álvarez ha spiegato gli straordinari sforzi fatti per preservare l’inaspettata rivelazione di Ian Holm. Il regista ha spiegato che durante le proiezioni di prova di Alien: Romulus, gli spettatori sono stati esortati a non rovinare il momento agli altri, assicurandosi che il pubblico, qualche mese dopo, sarebbe rimasto davvero scioccato nel vedere di nuovo il volto dell’iconico cattivo e sentire la sua voce. Leggi qui sotto cosa aveva da dire:

La presenza di Ian Holm nel film è stata tenuta segreta fino all’ultimo secondo. La maggior parte di voi, si spera, non lo sapeva fino alla prima. All’inizio, questo tizio aveva detto: “È impossibile. La gente lo saprà. Ci saranno delle proiezioni”.

Ma poi, durante le poche proiezioni che abbiamo fatto prima del film, ho pregato tutti: “Per favore, non rovinate tutto agli altri. Non postate nulla su Ian Holm nel film”. Lo faccio perché voglio che le persone siano lì tra il pubblico e dicano: “Oh, c***o, c’è Ian Holm!”. Se leggono già online che sarà nel film, gli rubi quel momento.

Cosa significa il segreto più sorprendente e controverso di Alien: Romulus

Alien: Romulus

Un impressionante mix di tecnologia e impegno

Ian Holm è apparso per la prima volta nell’originale Alien nei panni di Ash, l’ufficiale scientifico della Nostromo che si rivela essere un agente dormiente per la Weyland-Yutani Corporation. Il suo comportamento calcolato divenne un riflesso del sinistro programma della Corporation, rendendolo uno dei cattivi più memorabili del franchise. In Alien: Romulus, la somiglianza di Holm ritorna sotto forma di Rook, un nuovo modello di androide con una programmazione e direttive simili a quelle di Ash. Il regista Álvarez ha assegnato a Rook un ruolo cruciale nel suo capitolo, legando Romulus al più ampio franchise, poiché l’androide ha continuato la missione di Weyland-Yutani di ottenere ricerche relative agli Xenomorfi sulla Renaissance abbandonata.

Grazie all’uso di CGI, deepfake AI technology e animatronics, Legacy Effects e Metaphysic, alcuni degli studi dietro le immagini di Romulus, candidate a diversi premi, sono stati in grado di ricreare Ian Holm per Alien: Romulus. Il successo di Alien: Romulus nel mantenere segreto il ritorno di Ian Holm è sicuramente un’anomalia in un settore in cui le fughe di notizie e gli spoiler anticipati dilagano. Franchising amati come Star Wars hanno avuto meno successo nel mantenere segrete le apparizioni di alcuni personaggi, con il ritorno di Carrie Fisher in Star Wars: L’ascesa di Skywalker e Peter Crushing in Rogue One già noti prima dell’uscita di ogni film.

Daredevil: Rinascita, nuovo trailer annuncia più violenza R-Rated per la storia “molto oscura” del MCU

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Daredevil: Rinascita non scherza con la sua classificazione TV-MA, come mostra un nuovo trailer. L’eroe dell’universo cinematografico Marvel interpretato da Charlie Cox è già apparso in diversi progetti della serie da quando l’attore è tornato nei panni di Daredevil nel 2021. Tra meno di un mese, sarà finalmente lui a guidare il cast di Daredevil: Rinascita, poiché Cox è di nuovo in prima linea in una serie Marvel incentrata sul Diavolo di Hell’s Kitchen. La nuova serie di Daredevil promette di offrire lo stesso tipo di narrazione matura e azione violenta della serie originale di Netflix, come evidenziato da un nuovo trailer.

Marvel Studios (tramite @NexusPointNews/Twitter) ha pubblicato un nuovo spot televisivo di Daredevil: Rinascita che si concentra sui lati Matt Murdock e Daredevil dell’eroe di Charlie Cox nell’universo cinematografico Marvel.

 

Il nuovo trailer inizia concentrandosi su come appare la vita di Matt nel prossimo show televisivo MCU. Matt può essere visto camminare fuori dal tribunale, cucinare, baciare e altro ancora nella sua routine quotidiana. Poi, tutto cambia, con l’azione di Daredevil che entra in scena. Vengono mostrate brevemente diverse scene di combattimento, tutte energiche e di grande impatto, il che fa ben sperare per la storia che Daredevil: Rinascita ha da raccontare.

Cosa rivela il nuovo trailer di Daredevil: Rinascita per la serie

Daredevil: Rinascita
Daredevil: Rinascita da DISNEY ITALIA

Il nuovo trailer di Daredevil: Rinascita mostra maggiormente il lato di Matt Murdock. Anticipa il tono della sua storia personale al di fuori del mondo dei supereroi. Nella versione originale della serie, prima che la Marvel Studios rivedesse la serie, Matt avrebbe aspettato quattro episodi prima di indossare i panni del supereroe. Pertanto, nonostante i cambiamenti, il lato Matt Murdock della serie avrà ancora un ruolo chiave nella storia generale della stagione, tanto quanto le sue buffonate da supereroe. Matt sembra essere nervoso mentre affronta la sua vita quotidiana, come anticipato dal trailer.

Quando il filmato passa al lato di Daredevil, è chiaro che ora dietro al progetto c’è la Marvel Studios. Mentre il tono delle sequenze d’azione è ancora lo stesso flusso oscuro e violento della serie originale di Daredevil, nei disegni dei combattimenti sono incorporati nuovi ritmi MCU. A partire da She-Hulk: Attorney at Law, il Daredevil di Charlie Cox è diventato molto più acrobatico nell’MCU. Questo è fedele ai fumetti e il nuovo trailer di Daredevil: Born Again mostra che ci saranno molti salti e lanci dagli edifici, oltre a pugni duri e ossa rotte.

Daredevil: Rinascita

Matt Murdock (Charlie Cox), un avvocato cieco con abilità elevate, lotta per la giustizia attraverso il suo vivace studio legale, mentre l’ex boss della mafia Wilson Fisk (Vincent D’Onofrio) persegue i suoi sforzi politici a New York. Quando le loro identità passate iniziano a emergere, entrambi gli uomini si ritrovano su un’inevitabile rotta di collisione.

La serie Daredevil: Rinascita vede la partecipazione anche di Margarita Levieva, Deborah Ann Woll, Elden Henson, Zabryna Guevara, Nikki James, Genneya Walton, Arty Froushan, Clark Johnson, Michael Gandolfini, con Ayelet Zurer e Jon Bernthal. Dario Scardapane è lo showrunner.

Gli episodi sono diretti da Justin Benson e Aaron Moorhead, Michael Cuesta, Jeffrey Nachmanoff e David Boyd; e i produttori esecutivi sono Kevin Feige, Louis D’Esposito, Brad Winderbaum, Sana Amanat, Chris Gary, Dario Scardapane, Christopher Ord e Matthew Corman, e Justin Benson e Aaron Moorhead.

Daredevil: Rinascita debutta su Disney+ il 4 marzo 2025.

American Murder: Il caso Gabby Petito, la storia vera dietro alla docuserie Netflix

Doveva essere l’avventura di una vita per Gabby Petito, 22 anni, e il suo fidanzato Brian Laundrie. Ispirati dai social media che raccontano vite glamour on the road, nel 2021 i due hanno acquistato un furgone per viaggiare attraverso l’America, desiderosi di esplorare le vaste meraviglie naturali della nazione. Per quattro mesi, Petito e Laundrie avrebbero soggiornato in diversi parchi nazionali americani, mentre lei avviò un blog e un account YouTube per raccontare il loro viaggio.

Ma la vacanza da sogno si è conclusa in tragedia. Dopo almeno una lite domestica tra lei e Laundrie, contraddetta dalla sua brillante presenza sui social media, Petito è scomparsa nel 2021 e non sarebbe mai più tornata a casa. Il suo corpo è stato ritrovato il 19 settembre 2021. American Murder: Il caso Gabby Petito, una nuova serie di documentari in tre parti, ora disponibile su Netflix, racconta la storia della vita e della morte di Petito attraverso interviste ai suoi amici e familiari, e ripercorre come la ricerca di lei abbia suscitato l’interesse nazionale. Ecco cosa c’è da sapere su American Murder: Il caso Gabby Petito.

Come Gabby Petito e Brian Laundrie sono diventati parte della #vanlife

American Murder: Il caso Gabby Petito

Petito e Laundrie sono diventati amici dopo essersi conosciuti alla Bayport-Blue Point High School di Bayport, New York. Dopo essersi diplomati nel 2017, i due hanno iniziato a frequentarsi nel 2019 e Petito si è trasferita a North Point, in Florida, per vivere con la famiglia di Laundrie. Vivere lì è stata un’esperienza spiacevole per Petito, come racconta la sua amica Rose Davis nella serie. Ha faticato a andare d’accordo con la famiglia di Brian, soprattutto con sua madre Roberta. Il disagio è stato aggravato dal comportamento sempre più controllante di Laundrie. In un’occasione, ha rubato il portafoglio e la carta d’identità di Petito per impedirle di uscire con Davis, come si legge in American Murder, che mostra i messaggi di testo di Petito e Laundrie. Petito e Laundrie condividevano l’interesse per i lunghi viaggi in auto, i parchi nazionali e i viaggi negli Stati Uniti, compreso il viaggio in auto da New York alla California. Nel luglio 2020, la coppia si è fidanzata.

Per risparmiare per un’avventura attraverso il paese, Gabby ha svolto vari lavori, tra cui quello di tecnico di farmacia e di cameriera da Taco Bell. Ha acquistato un Ford Transit Connect del 2012 e la coppia lo ha rimodellato per renderlo vivibile per quella che doveva essere un’avventura di quattro mesi alla scoperta di vari parchi nazionali. Il 2 luglio 2021, un anno dopo il loro fidanzamento, sono partiti da New York. Petito aveva intenzione di documentare il viaggio su YouTube con l’account Nomadic Statik e sul suo account Instagram, il cui profilo recita “viaggiare per il mondo nel nostro piccolo furgone #vanlife”.

Gabby Petito è stata data per dispersa, il che ha portato a un’indagine

Il 12 agosto 2021, la polizia ha ricevuto una chiamata al 911 a Moab, Utah, in cui si affermava che un uomo stava aggredendo una ragazza in un furgone di passaggio. La polizia ha trovato il veicolo ed è intervenuta: era il furgone di Petito. Sulla base delle storie raccontate alla polizia da una Petito in preda al panico e da una Laundrie calma, si è giunti alla conclusione che Laundrie fosse vittima di una violenza domestica. Rifiutandosi di sporgere denuncia, la coppia fu separata per la sera: Laundrie fu portata in un hotel e Petito rimase nel furgone. Il giorno dopo continuarono il viaggio. Una settimana dopo, fu pubblicato il primo video di Petito su YouTube, intitolato “Van Life | Building Our Van Life Journey”, pieno di immagini della coppia che sorride, ride e si bacia.

Nonostante l’aspetto patinato sui social media, le cose non stavano migliorando per la coppia. Il 25 agosto, Petito ha pubblicato su Instagram per l’ultima volta. In quel periodo, Petito ha smesso di rispondere ai messaggi. La sua famiglia e i suoi amici l’hanno contattata più volte, ma Petito non ha mai risposto. Il 27 agosto, la madre di Petito ricevette uno strano messaggio dal telefono di Gabby: “Puoi aiutare Stan, continuo a ricevere i suoi messaggi vocali e le chiamate perse”. Il messaggio si riferiva al nonno di Petito, ma Gabby non lo aveva mai chiamato per nome.

L’11 settembre, la madre di Petito ha denunciato la scomparsa della figlia al dipartimento di polizia della contea di Suffolk, New York. Questo ha portato a una scoperta sorprendente da parte della polizia nel sud-ovest della Florida. Laundrie non solo era tornata a casa dei suoi genitori con il furgone di Petito, ma non era con lui. La famiglia Laundrie ha assunto un avvocato e si è rifiutata di aiutare le indagini della polizia.

La storia di Petito ha suscitato un notevole interesse a livello nazionale. Online, investigatori amatoriali di TikTok hanno esaminato ogni dettaglio nell’archivio dei suoi post e analizzato ogni nuovo sviluppo del caso. L’indagine per ritrovarla si è estesa per oltre 3200 chilometri mentre la polizia cercava di ripercorrere i passi di Petito.

Cosa è successo a Gabby Petito?

American Murder: Il caso Gabby Petito
Jim Schmidt e Nichole Schmidt American Murder: Il caso Gabby Petito – Cortesia di Netflix

L’indagine ha portato la polizia in diversi luoghi, tra cui il Grand Teton National Park nel Wyoming, dove il suo telefono è stato utilizzato l’ultima volta, che copre 125.000 ettari. La polizia ha chiesto aiuto a chiunque avesse informazioni potenziali, il che ha portato alla sorprendente scoperta di un altro blogger di #vanlife che ha esaminato attentamente i suoi filmati per trovare immagini del furgone di Petito, situato a Spread Creek nel Grand Teton. Tre settimane dopo l’inizio delle ricerche, il 19 settembre 2021, è stato trovato il corpo di Petito. Gli investigatori ritengono che la scena sia stata inscenata. Un’autopsia ha poi rivelato che Petito è morta per strangolamento.

Gli amici e la famiglia di Petito sono stati comprensibilmente devastati dalla notizia della sua morte. “Sono crollato a terra”, ricorda il suo patrigno, Jim Schmidt, che si era recato nel Wyoming per aiutare a trovare Gabby, quando ha saputo la notizia. “E ho dovuto prendere il telefono, riprendermi e chiamare Niki, Joe e Tara in una teleconferenza, e dire loro, a 3.200 km di distanza, che nostra figlia era morta”. Un’amica di Petito del liceo dice nella serie: ‘Quando è arrivata la notizia che avevano trovato il suo corpo… volevo solo spegnerlo o svegliarmi, come se fosse un brutto sogno o qualcosa del genere’.

Che cosa è successo a Brian Laundrie?

American Murder rivela i dettagli dei tentativi di Laundrie di crearsi un alibi. Il 29 agosto ha fatto numerose telefonate ai suoi genitori dicendo che Gabby era “sparita” e che aveva bisogno di aiuto, e loro hanno chiamato immediatamente un avvocato. Laundrie ha fatto l’autostop due volte per tornare al furgone dal luogo in cui aveva lasciato il corpo di Petito. Lì, ha creato una conversazione tra lui e Gabby tramite messaggi di testo sui loro telefoni per far sembrare che non fossero fisicamente insieme. Laundrie ha anche effettuato una transazione su Zelle, trasferendo 700 dollari dal conto di Petito al suo, con la nota “Addio Brian, non ti chiederò mai più nulla”.

La scoperta del corpo di Petito ha permesso agli investigatori di ricostruire gli ultimi momenti della sua vita. Il 27 agosto 2021, Petito è stata vista con Laundrie intorno all’una di pomeriggio a Jackson, Wyoming, in un ristorante chiamato Mary Piglets: un testimone ha detto che stavano litigando. American Murder rivela che Petito ha chiamato il suo ex fidanzato, ma lui era al lavoro e non poteva rispondere al telefono. La coppia è stata poi individuata dalle telecamere di sicurezza di un Whole Foods nelle vicinanze alle 14:13. Quel filmato è l’ultima volta che Petito è stata vista viva. Dopo Whole Foods, si sono diretti a Spread Creek, dove sono arrivati intorno alle 18:00. Due ore dopo, alle 20:32, Petito stava riordinando i file sul suo computer: la polizia ritiene che questi siano stati i suoi ultimi momenti di vita.

Il 20 settembre 2021, il giorno dopo il ritrovamento dei resti di Petito, la polizia ha eseguito un mandato di perquisizione a casa di Laundrie, ma Brian era scomparso, dicendo ai suoi genitori una settimana prima che sarebbe andato a fare un’escursione. I genitori non denunciarono la sua scomparsa, poiché si aspettavano che tornasse. Si trovava da qualche parte nel Myakkahatchee Creek Environmental Park, che si estende per oltre 20.000 acri. Trentasette giorni dopo la denuncia di scomparsa di Laundrie, i suoi genitori scoprirono i suoi resti il 20 ottobre a Carlton Reserve.

Insieme al corpo di Laundrie è stata trovata una lettera in cui ammetteva di aver ucciso Gabby, sostenendo di averla fatta morire dopo che aveva avuto uno strano incidente e provava un dolore insopportabile, anche se questo non è coerente con l’autopsia. Nel 2022, la famiglia Petito-Schmidt ha intentato una causa per omicidio colposo contro i genitori di Brian, Roberta e Chris, che è stata risolta per 3 milioni di dollari. Non sono state presentate accuse penali contro la famiglia Laundrie.

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