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Feastival di Cannes 75: annunciati i vincitori di Un Certain Regard

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Incentrato su film d’autore e artisticamente audaci, il Concorso Un Certain Regard 2022, nell’ambito di Cannes 75ha incluso 20 lungometraggi, sette dei quali opere prime in competizione anche per la Caméra d’or.

Il film di apertura è stato Father and Soldier di Mathieu Vadepied. Presieduta dall’attrice-regista-produttrice Valeria Golino, la giuria comprendeva la regista Debra Granik, l’attrice Joanna Kulig, l’attore-cantante Benjamin Biolay e l’attore-produttore Edgar Ramírez.

  • Un Certain Regard Prize

THE WORST ONES
directed by Lise Akoka & Romane Gueret

  • Jury Prize

JOYLAND
directed by Saim Sadiq

  • Best Director Prize

Alexandru Belc for METRONOM

  • Best Actor Prize (jointly awarded)

Vicky Krieps in CORSAGE

Adam Bessa in HARKA

  • Best Screenplay Prize

MEDITERRANEAN FEVER
directed by Maha Haj

  • « Coup de cœur » Prize

RODÉO
directed by Lola Quivoron

Mighty Thor: perché Jane Foster ha ottenuto il Mjolnir

Mighty Thor: perché Jane Foster ha ottenuto il Mjolnir

Come abbiamo già visto nei precedenti film da solista di Thor, Jane Foster (Natalie Portman) è l’interesse amoroso del Dio del Tuono (Chris Hemsworth). Jane è anche però una grande eroina della Marvel: non a caso, nell’ultimissimo trailer di Love and Thunder possiamo vedere la donna assumere l’identità di Mighty Thor. Ma come ha fatto ad ottenere i poteri necessari a brandire il Mjolnir?

Jane Foster nei fumetti

Sembra che nell’MCU Jane/Mighty Thor seguirà le orme della sua controparte dei fumetti. Nella Marvel Comics, la prima apparizione di Jane avviene nel 1962 con Journey into Mystery n.84. Jane è l’infermiera del Dottor Donald Blake e si ritrova incastrata in un triangolo amoroso tra BlakeThor. Solo più avanti, Jane scopre che si tratta del stesso uomo: Blake è ”l’ospite mortale” di Thor.

In seguito, Thor porta Jane ad Asgard e lì le viene concessa l’immortalità. Tuttavia Odino, credendo che la donna non sia abbastanza coraggiosa, la spoglia dei suoi poteri. Jane torna quindi sulla Terra senza poter conservare alcun ricordo del suo tempo su Asgard. Tornata alla normalità, Jane sposa il Dr. Keith Kincaid ma rimane comunque legata al Dio del Tuono e alle sue avventure: la vediamo coinvolte nella Guerra Civile (nel ruolo di Capitan America) e nel Congresso dei Mondi.

Dopo anni, finalmente rivediamo il personaggio eroico in Thor – Love and Thunder: questa volta Mighty Thor sembra poter brandire degnamente il Mjolnir. Scopriamo nel dettaglio il percorso dell’eroina.

In che modo Jane Foster diventa Mighty Thor?

Jane Foster Mighty Thor Love and ThunderNella saga a fumetti Thor Vol. 4, il Dio del Tuono perde la sua capacità di brandire il martello Mjolnir. È Nick Fury, con un suo sibilante sussurro, a rendere Thor indegno dell’arma. Privo di padrone, il Mjolnir rimane bloccato sulla Luna. Al termine della collana della Marvel Comics però, una donna misteriosa giunge sulla Luna e si impossessa del martello. Cambiando il proprietario, anche la scritta sul Mjolnir si trasforma: “Chiunque impugni questo martello, se ne sarà degna, avrà il potere di… Thor.”

Successivamente si scopre che la donna misteriosa è Jane Foster e che è stato il martello stesso a cercarla telepaticamente. Quando Jane ottiene il Mjolnir, si trasforma immediatamente e acquisisce i poteri di Thor. Jane decide però di mantenere segreta la propria identità e di nascondersi sotto il nome di Mighty Thor. Naturalmente, questi avvenimenti fanno impazzire il Thor originale.

Lo scontro tra Thor e Mighty Thor

Thor è infuriato e approfitta dello scontro tra Malekith il Maledetto e i Giganti di Ghiaccio per incontrare il suo successore. Tuttavia, una volta appresa la forza di Mighty Thor, il Dio del Tuono fa un passo indietro e decide di darle la sua benedizione per l’uso del martello. Da quel momento, Thor prende il nome di Odinson.

Nonostante l’intervento di Odino e di Cul Borson, il Mjolnir resta in mano all’eroina. Negli anni successivi, l’identità di Jane celata dietro a Mighty Thor rimane un segreto per Asgard e per il resto del mondo. Nei fumetti, la donna prende parte ai combattimenti di Secret Wars e serve come membro dei Vendicatori. Inoltre, per evitare di destare sospetti nel suo alter-ego, Foster rimane anche senatore al Congresso dei Mondi.

I poteri di Jane Foster come Mighty Thor

Jane Foster Mighty Thor Love and ThunderCome è scritto sul martello, insieme al Mjolnir, Jane acquisisce tutti i poteri di Thor. Mighty Thor può quindi volare, fare viaggi interdimensionali e manipolare il tempo e l’elettricità. Inoltre, il Mjolnir cambia notevolmente l’aspetto fisico della sua proprietaria: ogni volta che brandisce il martello, Jane diventa più forte, i suoi capelli diventano lunghi e biondi e acquisisce un costume che è l’equivalente femminile del look iconico di Thor.

Putroppo però, non tutte le abilità di Mighty Thor sono positive. Prima ancora di brandire il Mjolnir, Jane scopre di avere un cancro al seno. Foster decide di curarsi con la chemioterapia ma, purtroppo, la terapia non si coniuga bene con i poteri. Ogni volta che la donna si trasforma in Mighty Thor, ha un peggioramento. Ciò avviene perché, durante il processo di trasformazione, il martello elimina tutte le tossine presenti nel corpo di chi lo brandisce, incluso il trattamento a radiazioni per il cancro.

Jane perde i suoi poteri

Quando le sue condizioni sono ormai pessime e il cancro è diffuso in tutto il corpo, Jane chiede aiuto a Doctor Strange. Stephen è una delle poche persone che conosce la sua vera identità e le consiglia spassionatamente di smettere di trasformarsi in Mighty Thor: anche una sola volta in più potrebbe ucciderla.

Purtroppo, la donna non ascolta il consiglio di Strange. Per aiutare gli Asgardiani in pericolo, brandisce nuovamente il martello, sacrificando il Mjolnir e se stessa. Solo quando la donna è in punto di morte, Odinson scopre l’identità di Mighty Thor: rimane straziato nello scoprire che si tratta di Jane. Infine, il Dio e Odino portano al sicuro il corpo senza vita di Foster e riescono miracolosamente a rianimarla. Odinson può così impugnare di nuovo il martello, mentre Jane gli cede il mantello di Thor per concentrarsi sulla sua chemioterapia.

Il ritorno di Natalie Portman nei panni di Jane Foster

Jane Foster Mighty Thor Love and ThunderDopo essere apparsa in Thor e in Thor: The Dark World, Natalie Portman torna  in Love and Thunder dopo anni a interpretare Jane Foster. Il film MCU porta in scena un personaggio già noto – Jane è apparsa anche in Avengers: Endgame – ma in una veste completamente nuova. Foster assumerà le sembianze di Mighty Thor. Inoltre, probabilmente vedremo l’eroina lottare non solo contro i suoi nemici, ma anche contro il cancro. Nella Marvel Comics, la malattia ha svolto un ruolo importante nel definire il personaggio: è proprio la sua diagnosi di cancro e le sue lotte con la chemioterapia che rendono Jane degna di brandire il Mjolnir nei fumetti.

Quasi certamente, il regista Taika Waititi ha scelto di trasportare sul grande schermo la storia di un personaggio che, seppur non protagonista, ha un ruolo avvincente nella Marvel. Se fino ad ora abbiamo visto Jane Foster svolgere la sua parte sullo fondo, probabilmente in Love and Thunder Mighty Thor prenderà il sopravvento, come già si può intuire dal trailer. D’altronde, con un’attrice come Natalie Portman le aspettative per il personaggio non possono che essere alte.

MCU: le 10 cose peggiori fatte dai genitori

MCU: le 10 cose peggiori fatte dai genitori

I genitori sono parte integrante del percorso di formazione dell’eroe: da quelli integerrimi come Scott Lang ad altri dai comportamenti discutibili come Odino, è il loro approccio coi figli che ne determina la crescita.

Doctor Strange Nel Multiverso Della Follia mostra esattamente quanto un genitore possa amare i propri figli, ma ci sono molti momenti in cui questo amore può diventare tossico e opprimente. Alcuni bambini diventano adulti e “guariscono” dai traumi ed esperienze negative con i loro genitori, mentre altri purtroppo non ne hanno la possibilità. In ogni caso, i genitori nel MCU hanno molto da imparare e per cui fare ammenda.

Hank Pym

hank pym genitoreL’unico motivo per cui Hank Pym rientra in questa lista è che il modo in cui ha affrontato la morte della moglie ha finito per fare più male che bene alla figlia. Invece di passare del tempo con Hope e assicurarsi di affrontare il lutto assieme, ha scelto di diventare una specie di eremita e l’ha allontanata dalla sua vita.

Il suo rapporto con Hope è ovviamente migliorato ora, ma il modo in cui si è comportato negli anni della sua crescita ha fatto sì che lei pensasse di non essere abbastanza importante per lui, il che l’ha portata chiaramente a sviluppare un trauma. È solo grazie all’aiuto di Scott che Hope e Hank riescono a riparare completamente il loro rapporto e a costruire un legame che, si spera, non potrà che rafforzarsi.

Howard Stark

Howard Stark genitoreCome Hank Pym, Howard Stark è stato un padre molto assente dalla vita di Tony Stark. Sfortunatamente, non poteva attribuire questo comportamento a nessuna importante ragione e e non ha mai avuto la possibilità di recuperare il rapporto con il figlio. Per questo motivo, Tony è diventato un adulto pieno di insicurezze, celate da un ego smisurato e deviate dall’arroganza e dalla testardaggine.

Ancora una volta, il rapporto tra Tony e suo padre migliora solo dopo aver trovato un video in cui Howard dà voce alle proprie emozioni in maniera inaspettata: “Quello che è e sarà sempre la mia più grande creazione… sei tu“. Sebbene Howard non abbia mai la possibilità di sperimentare concretamente un successivo cambiamento nel loro rapporto, si tratta di un momento davvero significativo e necessario per Tony che, finalmente, capisce che il padre gli vuole bene.

Xu Wenwu

Mandarino genitoreAddolorato dalla morte di Ying Li, Wenwu – noto anche come il cattivo del film, il Mandarino – esercita un’immensa pressione su un giovane Shang-Chi affinché vendichi la morte della madre. Per prepararlo a questa vendetta, Wenwu non solo spinge il figlio ai limiti fisici nel tentativo di renderlo un assassino, ma ribadisce costantemente che è colpa sua se non ha protetto la madre.

Inoltre, dedicando tutto se stesso all’addestramento del figlio, finisce per trascurare – o, di fatto, per ignorare completamente l’esistenza – della figlia Xialing. Questo fa sì che entrambi i figli si rivoltino contro il genitore, e fuggano dalla loro casa appena sono abbastanza grandi per andarsene. Il comportamento di Wenwu nei loro confronti mette anche un muro quasi invalicabile tra i due fratelli.

Yondu

Yondu-Guardiani-della-Galassia-Vol.-2-genitoriAlla fine di Guardiani della Galassia Vol. II si può affermare che Yondu si è definitivamente riscattato da ciò che era prima. Purtroppo, questo non significa che sia sempre stato il genitore che Peter Quill meritava, anche se è sicuramente un’alternativa migliore di Ego, da cui ha protetto Peter per molti anni.

Dopo aver rapito Peter dalla Terra, Yondu lo sfrutta come ladro personale grazie alla sua corporatura minuta, che gli permette di infilarsi anche negli spazi più piccoli. Inoltre, ha costantemente terrorizzato Peter minacciando di mangiarlo se non avesse fatto ciò che gli era stato detto. L’unico motivo per cui Yondu non si classifica più in alto è che il suo amore per Peter traspare comunque in alcuni momenti e, alla fine, ha preso la decisione giusta.

Odino

Odino si colloca in questa lista per il modo in cui ha alimentato il conflitto tra Thor e Loki. Pur essendo ovviamente estremamente orgoglioso di Thor, ha contribuito ad alimentare la sua arroganza fino a un livello distruttivo. Dall’altra parte, ha costantemente messo in paragone Loki e il fratello, dando vita a un personaggio talmente pieno di insicurezze che ha dedicato la sua vita a cercare di superare Thor in qualsiasi modo.

Il generale Dreykov

Generale Dreykov Black WidowIn Black Widow, gli spettatori si trovano finalmente faccia a faccia con l’uomo responsabile della creazione di Natasha Romanoff, così come di Yelena Belova e di innumerevoli altri. Purtroppo, i loro traumi non sono i peggiori di cui Dreykov è responsabile e, anche se ci sono molti casi che potremmo citare, il più significativo è quello di sua figlia Antonia.

Non solo soggioga la figlia e la fa soffrire immensamente, ma la priva anche del libero arbitrio rendendola schiava dei suoi comandi. Anche se è improbabile che i fan vedano una storia incentrata sulla rinascita di Antonia, sarebbe bello vederla nei prossimi film accanto a Yelena per assistere ai suoi progressi mentre si libera da tutto ciò che il padre le ha fatto.

Thanos

Thanos-in-Avengers-Endgame-MCUThanos si è distinto come pessimo genitore in tanti modi diversi, il più ovvio dei quali è stato quello di torturare i suoi figli con il pretesto di addestrarli, con Nebula che ha riportato la maggior parte dei traumi, dato che il padre amava mettere Gamora e Nebula l’una contro l’altra.

Alla fine di Infinity War, capiamo che Thanos voleva decisamente bene a Gamora e Nebula, anche se a suo modo, in maniera contorta. Tuttavia, dopo aver trascorso tutta la vita traumatizzata da suo “padre” e aver visto sua sorella soffrire per mano sua, il fatto che Gamora realizzi che il padre l’ha amata davvero proprio prima di gettarla dalla scogliera di Vormir è uno dei momenti più tragici del MCU.

Ego

Ego è senza dubbio uno dei personaggi più spietati e insensibili mai visti nel MCU. È anche il peggior genitore – cosa che si può dire con certezza non solo per come ha trattato Peter, ma anche per tutti gli altri figli che lo hanno preceduto.

Non solo ha detto a Peter che l’intero scopo della sua esistenza era quello di rendere Ego più potente, ma gli ha rivelato anche di aver ucciso sua madre. Sebbene Peter possa essere riuscito a superare il colpo, capendo che a suo padre non è mai importato nulla di lui, è l’insinuazione che suo padre abbia ucciso la madre senza alcun motivo, se non per la sua mancanza di autocontrollo, a condizionare Peter per il resto della vita.

Wendy Spector

Wendy Spector Moon KnightIl quinto episodio di Moon Knight ha sicuramente messo in ginocchio tutti i fan per la vera e propria carneficina emotiva che ha causato. Dopo aver visto Marc e Steven interagire tra loro, gli spettatori si aspettavano che in questo episodio sarebbero accadute molte cose, ma nessuno poteva prevedere quello che è successo in realtà.

La backstory di Marc Spector è una delle più tragiche in assoluto del MCU. Non solo ha perso il fratello e si incolpa per questo, ma anche sua madre lo ritiene responsabile. Inoltre, ha sfogato su Marc la rabbia che provava per la morte di Randall, e da qui è nato Steven Grant, figura che ha essenzialmente protetto Marc durante la sua infanzia e gli ha fatto capire, da adulto, che non aveva mai avuto colpe.

Ewan McGregor: ecco qual è la frase tipica di Obi-Wan Kenobi che odia ripetere

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Durante un’intervista con Capital FM per promuovere la prossima serie Disney+, Ewan McGregor ha rivelato qual è l’iconica frase di Obi-Wan Kenobi che non gli piace dire: la memorabile citazione di due parole “Hello, there“.

Mentre Ewan McGregor ammette di dire la battuta in privato di tanto in tanto, non gli piace quando gli estranei gli chiedono di dirla in pubblico, cosa che secondo lui è “strana”.

“Ogni tanto lo dico “hello, there” [in privato]. Mi viene chiesto di dirlo molto. Non mi piace dirlo se mi viene chiesto da estranei per strada, penso che sia strano. È Alec Guinness, però, l’ha detto per primo. Voglio dire, era la sua prima battuta in Una nuova speranza, vero?”

Ewan McGregor è da oggi su Disney+ con le prime due puntate di Obi-Wan Kenobi, miniserie di sei episodi prodotti dalla Lucasfilm.

Obi-Wan Kenobi: la serie tv

Obi-Wan Kenobi è l’annunciata serie tv sul personaggio dell’universo di Star Wars scritta da Joby Harold per Lucasfilm per Disney+ La serie è basata sull’omonimo personaggio interpretato da Ewan McGregor che riprenderà il ruolo di Obi-Wan Kenobi dalla trilogia prequel di Star Wars. Avrà luogo dieci anni dopo Star Wars: Episodio III La vendetta dei Sith.

In Obi-Wan Kenobi protagonisti saranno Ewan McGregor che riprenderà il ruolo di Obi-Wan Kenobi e Hayden Christensen che interpreterà Darth Vader, a più di dieci anni da La Vendetta dei Sith. Nel cast anche Moses Ingram, Joel Edgerton, Bonnie Piesse, Kumail Nanjiani, Indira Varma, Rupert Friend, O’Shea Jackson Jr., Sung Kang, Simone Kessell e Benny Safdie.

Top Gun: Maverick, come mai Iceman non parla?

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Top Gun: Maverick, come mai Iceman non parla?

Val Kilmer ritorna nei panni di Tom “Iceman” Kazansky in Top Gun: Maverick, e il suo personaggio ha pochissimi dialoghi, per ragioni legate tanto al personaggio quanto al suo interprete. Top Gun: Maverick vede il ritorno di Tom Cruise nei panni del pilota di successo Pete “Maverick” Mitchell che ora ha il compito di addestrare i diplomati TOPGUN per una missione aerea estremamente impegnativa.

Kilmer fa un cameo nei panni di Iceman, il vecchio rivale di Maverick diventato amico, con i due personaggi che parlano tramite SMS all’inizio del film e Iceman che rivela di avere un cancro terminale alla gola. Mentre Maverick inizia a dubitare di poter addestrare la sua squadra in tempo per la missione, Iceman lo convoca a casa sua per fargli un discorso di incoraggiamento. Iceman, ora un ammiraglio a quattro stelle, non parla direttamente a Pete, ma lo fa servendosi di un computer. Tuttavia, alla fine dell’incontro, si alza e si sforza di parlare per incoraggiare vocalmente Maverick per la sua missione impegnativa.

Il cancro alla gola è qualcosa che Kilmer ha combattuto nella sua vita. Sebbene l’attore sia riuscito a sconfiggere la condizione, gli effetti della malattia e i suoi numerosi interventi chirurgici per combatterla hanno purtroppo avuto un grave impatto sulla sua capacità di parlare. Kilmer ora comunica attraverso una casella vocale artificiale, rendendo la sua scena nel film Top Gun: Maverick ancora più emozionante con il suo essere un sopravvissuto al cancro nella vita reale. Per Iceman, lo sappiamo, non sarà così, ma è stato un modo toccante e intelligente di permettere a Val Kilmer di partecipare al ritorno del film iconico che ha contribuito non solo alla carriera di Cruise, ma anche alla sua.

Top Gun: Maverick, il film

Il Tenente Pete “Maverick” Mitchell (Tom Cruise), tra i migliori aviatori della Marina, dopo più di trent’anni di servizio è ancora nell’unico posto in cui vorrebbe essere. Evita la promozione che non gli permetterebbe più di volare, e si spinge ancora una volta oltre i limiti, collaudando coraggiosamente nuovi aerei. Chiamato ad addestrare una squadra speciale di allievi dell’accademia Top Gun per una missione segreta, Maverick incontrerà il Tenente Bradley Bradshaw (Miles Teller), nome di battaglia “Rooster”, figlio del suo vecchio compagno di volo Nick Bradshaw “Goose”. Alle prese con un futuro incerto e con i fantasmi del suo passato, Maverick dovrà affrontare le sue paure più profonde per portare a termine una missione difficilissima, che richiederà grande sacrificio da parte di tutti coloro che sceglieranno di parteciparvi.

Nel cast di Top Gun: Maverick ci sono Tom CruiseMiles Teller, Val Kilmer, Jennifer Connelly, Glen Powell, Jon Hamm ed Ed Harris. Top Gun: Maverick arriverà al cinema il 25 maggio.

Doctor Strange nel Multiverso della Follia, anticipati gli altri universi Marvel

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In un’intervista con Variety, l’artista degli effetti visivi Alexis Wajsbrot ha anticipato più universi in Doctor Strange nel Multiverso della Follia, universi che potrebbero apparire altrove nel MCU. Ecco cosa ha dichiarato e cosa a rivelato in merito alla progettazione e alla creazione degli altri universi:

“Uno era un mondo di statue Inca, che è finito nel film perché Kevin Feige ha pensato: ‘Beh, quello potrebbe essere un mondo fantastico in cui inserire il Tribunale Vivente.’ Così quel mondo è diventato il mondo del Tribunale Vivente… Abbiamo proposto una giungla e Kevin Feige ha detto: “Beh, potrebbe essere bello se fosse Savage World.” È un mondo che esiste nell’Universo Marvel, quindi abbiamo dovuto aggiungere i dinosauri. Abbiamo dovuto modellare, strutturare, renderizzare e animare i dinosauri per due secondi, il che non è estremamente conveniente.”

Doctor Strange nel Multiverso della Follia: recensione del film con Benedict Cumberbatch

Doctor Strange nel Multiverso della Follia vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Sam Raimi, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff/Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision.

La sceneggiatura del film porterà la firma di Jade Bartlett e Michael Waldron. Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno anche Benedict Wong (Wong), Rachel McAdams (Christine Palmer), Chiwetel Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez). Nel cast è stato confermato anche Patrick Stewart nel ruolo di Charles Xavier. Doctor Strange nel Multiverso della Follia è al cinema dal 4 maggio 2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste alcuna conferma in merito.

Star Wars Celebration: come mai non ci sono state notizie sui film?

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Sul tappeto rosso alla Star Wars Celebration, Kathleen Kennedy ha spiegato a Variety come mai la cerimonia non ha proposto niente in merito al futuro cinematografico del franchise. La Presidente della Lucasfilm ha detto che il motivo della mancanza di notizie sui film di Star Wars era dovuto al fatto che lo studio voleva concentrarsi su tutte le serie televisive in arrivo.

Suggerisce che ci saranno altre opportunità per annunciare i film e, sebbene non fornisca ulteriori dettagli, Kennedy potrebbe accennare ad alcune importanti rivelazioni al D23, che è previsto per il 9-11 settembre 2022.

“Abbiamo avuto così tanto da valorizzare, dato che le nuove serie tv che stanno arrivando sono tantissime. Avremo tutto il tempo per mostrare allo stesso modo quello che stiamo facendo nello spazio cinematografico. Siamo tutti davvero entusiasti di dove sta andando.”

La Star Wars Celebration ha rivelato il trailer di Andor, una nuova serie che vedrà protagonista Jude Law, la data d’uscita di The Mandalorian 3 e anche alcune cose relartive ai progetti non legati a Star Wars, ma prodotti dalla Lucasfilm, come Indiana Jones 5 e Willow.

La ragazza di Stillwater arriva in prima tv su SKY e NOW

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La ragazza di Stillwater arriva in prima tv su SKY e NOW

Dal regista vincitore del Premio Oscar Tom McCarthy (Il Caso Spotlight) arriva in prima tv La ragazza di Stillwater, potente e commovente film con Matt Damon e Abigail Breslin, in onda lunedì 30 maggio alle 21.15 su Sky Cinema Uno e Sky Cinema 4K, in streaming su NOW e disponibile on demand, anche in qualità 4K.

Presentato fuori concorso alla 74ª edizione del Festival di Cannes, scritto da Tom McCarthy, Marcus Hinchey e Thomas Bidegain e Noé Debré, la pellicola è un intenso dramma familiare, che abbraccia i temi del perdono e della redenzione e scava anche nel confronto tra culture. Nel cast con Matt Damon e Abigail Breslin anche Camille Cottin e Lilou Siauvaud.

La ragazza di Stillwater, la trama

Bill Baker (il vincitore del Premio Oscar Matt Damon) è un operaio petrolifero senza lavoro. Viaggia dall’Oklahoma fino a Marsiglia per visitare la figlia Allison (l’attrice nominata per il Premio Oscar Abigail Breslin), con cui intrattiene difficili rapporti. Imprigionata per un omicidio che afferma di non aver commesso, Allison individua un nuovo elemento che potrebbe liberarla e spinge il padre a coinvolgere gli avvocati. Ma Bill, volenteroso di provare il proprio valore e a riguadagnare la fiducia della figlia, decide di affrontare la questione in totale autonomia. Velocemente rimane bloccato dalle barriere linguistiche, dalle differenze culturali e da un complesso sistema legale, fino all’incontro con un’attrice francese, Virginie, (Camille Cottin), madre di una bambina di otto anni, Maya (Lilou Siauvaud). Questa alleanza improvvisata li porta a intraprendere un viaggio di scoperta, verità, amore e liberazione.

Giornata mondiale dell’ambiente: tra documentari e musica, ARTE.TV

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L’intervento dell’uomo sta cambiando radicalmente il pianeta e gli ecosistemi ed è importante intervenire a livello globale per riuscire ad arginare i danni e le devastanti conseguenze delle azioni umane. In occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente (5 giugno), il canale culturale Arte in Italiano (arte.tv/it) presenta Toxic Tour, la serie in sei episodi che accompagna alla scoperta del fascino malsano dei paesaggi europei rovinati dall’industrializzazione, e Le quattro stagioni (incerte), il concerto che, attraverso la musica, vuole sensibilizzare sulla crisi climatica e sull’urgenza di un’azione globale.

Tutti i titoli sono fruibili gratuitamente, con sottotitoli in italiano, sul sito arte.tv/it o sulle app ARTE per smart TV, Fire TV, Apple TV e dispositivi mobili.

Francia: il fango radioattivo

In Provenza, sulle colline nei dintorni di Gardanne, una fabbrica di allumina scarica tonnellate di fango rosso tossico nelle campagne e nei torrenti. Questa situazione va avanti dagli anni Sessanta a causa del via libera dato dalle autorità e dal comandante Cousteau. Ma ora si può fare qualcosa per farli smettere?

Romania: il lago avvelenato

In Romania, nel cuore dei Carpazi, fino alla fine degli anni Settanta esisteva un piccolo villaggio come tanti altri. Oggi, a causa di una decisione del dittatore comunista Nicolae Ceaușescu, non solo il villaggio è totalmente abbandonato, ma è anche sommerso dalle acque velenose di un lago colmo dei rifiuti della vicina miniera di rame.

Spagna: il fiume acido

I turisti adorano il paesaggio quasi marziano del Rio Tinto, in Andalusia. Nelle sue acque rosso sangue, però, non sopravvive nemmeno un pesce. Acido e pieno di metalli pesanti, questo grande fiume brucia infatti ogni cosa che incontra sul suo cammino.

Italia: schiuma corrosiva

Con le sue acque turchesi e la sabbia bianchissima, la spiaggia di Rosignano, in provincia di Livorno, sembra un paradiso per surfisti. Ma questo sito apparentemente immacolato è dovuto, in realtà, a una fabbrica chimica che da più di un secolo scarica i rifiuti di carbonato di sodio sulle coste limitrofe.

Germania: la miniera affamata

In Renania, una gigantesca miniera di carbone a cielo aperto sta inghiottendo interi villaggi, gradualmente cancellati dalla mappa da un’industria estremamente inquinante destinata alla produzione di elettricità. Basteranno pochi attivisti per fermare la macchina infernale che sta creando questo paesaggio lunare?

Ucraina: i lupi di Chernobyl

Il 26 aprile 1986, il cuore del reattore della centrale nucleare di Chernobyl, in Ucraina, esplose. La zona è ancora oggi contaminata, reattiva e inabitabile per l’essere umano, ma queste condizioni uniche ne hanno fatto una riserva naturale senza precedenti. Questo documentario esplora l’area seguendo le tracce dei lupi che sono tornati in questi territori nuovamente selvaggi: ecco che forma assumerebbe la natura dopo una catastrofe.

Le quattro stagioni (incerte)

Le quattro stagioni (incerte) è una “ricomposizione algoritmica” dell’Autunno di Vivaldi. Sviluppata da compositori, musicisti, scienziati del clima e informatici utilizzando le previsioni del clima geospaziale per il 2050, descrive come potrebbe essere il futuro del mondo se non dovessimo invertire la perdita di biodiversità entro il 2030. A portarla in scena durante l’iniziativa internazionale ALPHA MISSION – ΔELOS, che si svolgerà in parallelo con la MISSIONE ARTEMIS della NASA e che unirà mitologia, arte, scienza e tecnologia spaziale, sarà la European Union Youth Orchestra (EUYO), insieme a musicisti e solisti ucraini e russi.

L’evento, che mira a sensibilizzare il pubblico sulla crisi climatica e sull’urgenza di un’azione globale, si svolgerà lunedì 30 maggio (ore 19.30 CET) sull’isola greca di Delos, oggi Patrimonio dell’Umanità UNESCO minacciato dall’innalzamento delle acque, e sarà trasmesso in diretta dal canale culturale europeo ARTE e proiettato sui grandi schermi allestiti in diverse città del continente, tra cui Venezia. Lo spettacolo sarà poi disponibile in streaming su ARTE fino alla fine di agosto.

Indiana Jones 5: ecco la prima immagine ufficiale!

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Indiana Jones 5: ecco la prima immagine ufficiale!

Harrison Ford è apparso al panel della Lucasfilm alla Star Wars Celebration per annunciare che Indiana Jones 5 uscirà nei cinema il 30 giugno 2023. Ford torna a recitare nell’ultima avventura del franchise. Oggi ha detto alla folla che il film è quasi finito e avrà ancora la musica di John Williams. Di seguito, la prima immagine ufficiale dal film:

Indiana Jones 5

Williams si è unito all’evento per dirigere l’orchestra dal vivo nel suo tema di Indiana Jones prima dell’introduzione di Ford. Il maestro della musica di Star Wars ha anche diretto l’orchestra per la prima esibizione dal vivo del tema Obi-Wan Kenobi. La serie, con Ewan McGregor e Hayden Christensen, debutta con i primi due episodi su Disney+ il 27 maggio.

Cosa sappiamo di Indiana Jones 5

James Mangold (Logan – The Wolverine) sarà il regista di Indiana Jones 5 al posto di Steven Spielberg, che invece aveva diretto tutti gli altri capitoli precedenti della saga. A bordo del progetto torna invece John Williams, già compositore dell’iconica colonna sonora che accompagna il personaggio da 40 anni. Nel cast, oltre a Harrison Ford, ci sarà anche Phoebe Waller-Bridge. Le riprese dovrebbe partire in primavera.

Prima dell’ingaggio di Mangold, la sceneggiatura era stata affidata a David Koepp,  he ha poi lasciato il progetto insieme a Spielberg. Prima di Koepp, anche Jonathan Kasdan (figlio dello sceneggiatore de I predatori dell’arca perduta, Lawrence Kasdan) aveva messo le mani sullo script. L’uscita nelle sale del film è già stata posticipata diverse volte: inizialmente previsto per il 19 Luglio 2019, il film è stato rinviato prima al 10 Luglio 2020, poi al 9 Luglio 2021 e infine al 29 Luglio 2022. L’ultima data d’uscita utile del film è il 30 giugno 2023.

Star Wars: Skeleton Crew è la nuova serie Disney+ con Jude Law

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Star Wars: Skeleton Crew è la nuova serie Disney+ con Jude Law

Star Wars: Skeleton Crew è la nuova serie Disney+ con Jude Law. L’attore reciterà in una nuova serie Star Wars in arrivo su Disney+. L’annuncio è stato dato alla Star Wars Celebration ad Anaheim, in California. La serie era stata precedentemente segnalata come in lavorazione all’inizio di maggio come parte di una più ampia storia di “Star Wars” pubblicata da Vanity Fair.

La descrizione che hanno dato è stata: “La serie si svolge durante la ricostruzione post-‘Il ritorno dello Jedi’ che segue la caduta dell’Impero, la stessa di ‘The Mandalorian’, ma la sua trama rimane un segreto. È stata creata e prodotta dal regista Jon Watts e dallo sceneggiatore Chris Ford, che ha realizzato Spider-Man: Homecoming per la Marvel. Un avviso di casting ha chiamato quattro bambini, di età compresa tra gli 11 e i 12 anni. All’interno di Lucasfilm, lo show viene descritto come una versione galattica dei classici film d’avventura per adulti di Amblin degli anni ’80”.

Watts e Ford saranno i produttori esecutivi di Star Wars: Skeleton Crew insieme a Jon Favreau e Dave Filoni. I dettagli esatti su chi giocherà Law nella serie rimangono nascosti.

The Mandalorian: annunciata la data d’uscita della terza stagione

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Freschi della loro comparsata negli episodi finali The Book of Boba Fett, Din Djarin, alias Mando (Pedro Pascal), e il suo adorabile compagno Grogu torneranno all’inizio del prossimo anno per la terza stagione di The Mandalorian.

Annunciata alla Star Wars Celebration, la terza stagione di The Mandalorian sarà presentata in anteprima su Disney+ a febbraio 2023. Annunciato anche lo spinoff di Ahsoka, con Rosario Dawson nei panni dell’ex Padawan di Anakin Skywalker, arriverà prima o poi nel 2023.

The Mandalorian 3

The Mandalorian 3 è la terza stagione della serie tv live action The Mandalorian basata sull’universo di Star Wars prodotta dalla LucasFilm per la piattaforma streaming Disney+.

Ambientata nell’universo di Guerre stellari dopo le vicende de Il ritorno dello Jedi e prima di Star Wars: Il risveglio della Forza, racconta le avventure di un pistolero mandaloriano oltre i confini della Nuova Repubblica. Dopo la caduta dell’Impero, nella galassia si è diffusa l’illegalità. Un guerriero solitario vaga per i lontani confini dello spazio, guadagnandosi da vivere come cacciatore di taglie. Ambientata dopo la caduta dell’Impero e prima della comparsa del Primo Ordine, The Mandalorian racconta le difficoltà di un pistolero solitario che opera nell’orlo esterno della galassia, lontano dall’autorità della Nuova Repubblica. La serie ha come protagonista Pedro Pascal nei panni del Mandaloriano.

La serie è prodotta e scritta da Jon Favreau (già produttore de Il Re Leone e delle saghe di Avengers e Iron Man). Nel cast Carl Weathers (Apollo Creed nella saga di Rocky), Nick Nolte (Cape FearIl Principe delle maree), Emily Swallow (SupernaturalLe regole del delitto perfetto), Taika Waititi (premio Oscar 2019 per JoJo Rabbit), Giancarlo Esposito (Fa’ la cosa giustaBreaking Bad) e Omid Abtahi (24HomelandStar Wars: The Clone Wars).

The Mandalorian, prodotta in esclusiva per Disney+ da Lucasfilm, è la prima serie live-action di Star Wars e, nei suoi 8 episodi, racconta vicende ambientate dopo la caduta dell’Impero, quando nella galassia si è diffusa l’illegalità. Protagonista è un guerriero solitario che vaga per i lontani confini dello spazio, guadagnandosi da vivere come cacciatore di taglie. A interpretarlo Pedro Pascal (Game of ThronesNarcos).

Andor: il primo trailer della nuova serie Star Wars prequel di Rogue One

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In occasione della Star Wars Celebration è stato presentato il primo trailer di ANDOR, la serie del franchise che arriverà in estate e che vede protagonista Cassian Andor, interpretato da Diego Luna, nelle vicende che lo hanno coinvolto prima dei fatti di Rogue One. Il personaggio, lo ricordiamo, ha esordito nello stand alone del 2016, che racconta i fatti che avvengono tra La Vendetta dei Sith e Una Nuova Speranza.

ANDOR arriverà il 31 agosto su Disney+ e sarà composta da 12 episodi, che verranno seguiti da una seconda stagione sempre da 12 episodi che ci condurrà agli eventi di Rogue One. Nel cast di ANDOR compaiono Diego Luna, Adria Arjona, Denise Gough, Genevieve O’Reilly, Stellan Skarsgard, Fiona Shaw e Kyle Soller.

ANDOR è incentrato su Cassian Andor (Luna), personaggio che è stato introdotto in Rogue One e come membro della ribellione contro l’Impero. La serie sarà un prequel del film, con Toby Haynes che sarà il regista principale della prima stagione che sarà composta da12 episodi. Gli altri registi coinvolti sono Ben Caron e Susanna White, mentre Stephen Schiff e Tony Gilroy sono gli sceneggiatori. ANDOR è prodotto dallo showrunner Tony Gilroy, che ha scritto e prodotto  Rogue One. Inizialmente Gilroy avrebbe dovuto dirigere i tre episodi, ma è stato costretto a rinunciare a causa di problemi di viaggio legati alla pandemia.

In  Rogue One un gruppo di improbabili eroi si unisce in una missione per rubare i piani alla Morte Nera, l’ultima arma di distruzione dell’Impero. Questo evento chiave nella cronologia di Star Wars riunisce persone comuni che scelgono di fare cose straordinarie e, così facendo, diventano parte di qualcosa di più grande di loro stessi.

Cannes 75: i vincitori della 25a Selezione La Cinef, vince Valerio Ferrara

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Mentre il Festival di Cannes 75 si avvia alla sua conclusione, cominciano a essere annunciati i premi dell’edizione 2022. La giuria Cortometraggi e La Cinef, presieduta da Yousry Nasrallah e composta da Monia Chokri, Félix Moati, Jean-Claude Raspiengeas e Laura Wandel, ha assegnato i Premi La Cinef 2022 durante una cerimonia tenutasi al Teatro Buñuel, seguita dalla proiezione di i film vincitori. La Cinef Selection comprendeva 16 film studenteschi, scelti tra 1.528 film provenienti da 378 scuole di cinema di tutto il mondo.

Primo premio

  • IL BARBIERE COMPLOTTISTA (UN COMPLOTTISTA)
    regia di Valerio Ferrara
    Centro Sperimentale di Cinematografia, Italia

Secondo premio

  • DI ER (DA QUALCHE PARTE)
    diretto da Li Jiahe
    Hebei University of Science and Technology, School of Film and Television, Cina

Terzo Premio Congiunto

  • RIVOLUZIONE GLORIOSA
    regia di Masha Novikova
    London Film School, Regno Unito
  • LES HUMAINS SONT CONS QUAND ILS S’EMPILENT
    (Gli esseri umani sono stupidi quando sono stipati insieme)
    regia di Laurène Fernandez
    La CinéFabrique, Francia

Il Festival di Cannes stanzia una borsa di studio di 15.000 euro per il Primo Premio, 11.250 € per il Secondo e 7.500 € per il Terzo. I film premiati saranno proiettati al Cinéma du Panthéon il 31 maggio 2022 alle 18:30.

I 10 migliori film fantasy con classificazione PG, secondo Ranker

Dai classici del fantasy come La storia Fantastica e Guerre stellari a produzioni più recenti come Dragon Trainer e il franchise di Harry Potter, questo genere cinematografico è ricco di film meravigliosi da gustarsi in famiglia.

Anche se la classificazione PG rischia a volte di limitare la narrazione e il senso di un film, molti di questi riescono comunque a conservarne le emozioni più autentiche e un umorismo arguto e intelligente, che rende la visione piacevole sia per gli adulti che per i più giovani. I cinefili di Ranker hanno dunque deciso quali film fantasy con classificazione PG meritano di essere considerati dei classici imperdibili: ecco i risultati.

Una notte al museo (2006)

Una Notte al Museo 2 film fantasyLa componente fantasy si amalgama ottimamente con quella comica in questo film del 2006 che vede Ben Stiller nei panni di una nuova e sfortunata guardia di sicurezza del Museo di Storia Naturale. Si scopre, come da copione, che i reperti del museo hanno l’abitudine di prendere vita dopo il tramonto, il che comporta non poche difficoltà per questo buffo personaggio.

Con la partecipazione di Owen Wilson, Robin Williams e una serie di figure storiche, Una Notte al museo è un’affascinante avventura fantasy: non tutte le sequenze sono perfettamente calibrate, ma il film è comunque realizzato con un perfetto senso dell’umorismo e leggerezza tale da garantire una visione molto piacevole.

Dragon Trainer (2010)

Dragon Trainer - Il mondo nascosto film fantasy

Sin dalla sua uscita nel 2010, il franchise di Dragon Trainer, basato sull’omonima amata serie di libri per bambini, è stato uno dei maggiori successi della Dreamworks ed è facile capire perché.

Con un’eccellente animazione in 3D e un cast vocale stellare che comprende Jay Baruchel, Gerard Butler e Kristen Wiig, il film era destinato fin da subito a essere un successo. Inoltre, Dragon Trainer presenta alcuni momenti ricchi di emozioni davvero ben realizzati che contribuiscono a rendere il film ancora più memorabile.

Beetlejuice (1988)

Beetlejuice - Spiritello porcello film

Anche quando Tim Burton realizza film adatti a un pubblico più giovane, riesce comunque a trasmettere in toto la sua immaginazione contorta e il suo oscuro senso dell’umorismo come regista. Beetlejuice, la storia di una coppia appena deceduta che chiede l’aiuto dell’iconico Betelgeuse per perseguitare i nuovi abitanti della casa, ne è l’esempio perfetto.

Beetlejuice contiene alcune battute esplicite e diversi momenti horror ma paradossalmente questo contribuisce a rendere la commedia fantasy un film perfetto per i più piccoli. Con il successo dell’adattamento teatrale e un film sequel in lavorazione con parecchio ritardo, è il momento perfetto per rivisitare uno dei classici di Tim Burton.

Hook (1991)

Hook - Capitan Uncino film fantasy

Diretto da un maestro del fantasy per famiglie come Steven Spielberg, Hook vede Dustin Hoffman nei panni del famigerato capitano dei pirati e da Robin Williams in quelli dell’adulto e stanco Peter Pan che deve tornare sull’Isola che non c’è per riscoprire il suo passato. Con la presenza di nomi così importanti e la colonna sonora di John Williams, non sorprende che molti ricordino il film con affetto.

Prima che arrivasse Pirati dei Caraibi, Hook rappresentava il film d’avventura sui pirati che non si prendeva mai troppo sul serio per eccellenza. Ancora oggi uno dei migliori film del genere, Hook, grazie al suo fascino e un messaggio che scalda il cuore, può essere apprezzato da chiunque si sia sentito, almeno una volta nella vita, Peter Pan.

Il Signore degli Anelli (1978)

Da non confondere con l’adattamento di Peter Jackson, classificato PG-13, l’epopea fantasy animata di Ralph Bakshi ha portato in vita il primo dei romanzi di Tolkien nel lontano 1978. Interpretato dal compianto John Hurt nel ruolo di Aragorn e da Anthony Daniels, attore meglio conosciuto per aver interpretato C3PO, nel ruolo di Legolas, il film fu un tentativo carismatico di adattare il lunghissimo romanzo.

Per certi versi, il film è ancora più fedele ai romanzi rispetto alla sua controparte più recente, e si concentra meno sulle parti di azione frenetica, prediligendo un tono e un ritmo adatti a un pubblico di giovani spettatori. L’unico aspetto negativo de Il Signore degli Anelli di Bakshi è che non ha avuto sequel, dunque l’esperienza può sembrare un po’ incompleta rispetto alla trilogia complessiva di Jackson.

Harry Potter e il prigioniero di Azkaban (2004)

Terzo film della serie di Harry Potter e primo ad essere diretto da Alfonso Cuarón, la cui visione registica leggermente più dark non ha influito sulla classificazione di questo capitolo, Harry Potter e il prigioniero di Azkaban è uno dei film preferiti dai fan. Con l’introduzione di un assassino in fuga, un nuovo misterioso insegnante e dei terrificanti Dissennatori che infestano Hogwarts, il film contiene alcuni dei momenti davvero più spaventosi del franchise.

Tuttavia, l’affascinante senso di meraviglia che ha caratterizzato i primi due film è parte integrante di ciò che rende il film perfetto per il pubblico più giovane e nostalgico per gli spettatori un po’ più anziani. Inoltre, essendo uno dei film di Harry Potter più accurati dal punto di vista narrativo, c’è un motivo in più per guardarlo anche per i lettori.

Jumanji (1995)

Anche se la serie di film è proseguita nel 2010 in modo del tutto inaspettato, c’è molto da apprezzare del primo film di Jumanji che ha introdotto al pubblico un particolarissimo gioco da tavolo soprannaturale. I personaggi principali sono costretti a collaborare per sconfiggere il pericoloso gioco, e far fronte alle minacce della giungla che li sconvolgono ad ogni angolo.

Un cast di attori di talento e alcuni effetti speciali da film ad alto budget, che non sono invecchiati così male come sarebbe facile supporre, completano il tutto e il film ha abbastanza assi nella manica da risultare sempre divertente. Anche a 25 anni dalla sua uscita, Jumanji ha un fascino che potrebbe persino collocarlo al di sopra delle sue controparti moderne.

Harry Potter e la camera dei segreti (2002)

Harry Potter e la camera dei segreti film

Harry Potter e la camera dei segreti ha fatto un ottimo lavoro nel proseguire con il tono e le tematiche impostate dal primo film, adattando con grande cura la storia del libro in cui, durante il secondo anno di Harry all’istituto magico, la Camera dei Segreti viene aperta, lasciando via libera a un mostro terrificante nella scuola.

Essendo l’ultimo film di Harry Potter diretto da Chris Columbus e l’ultimo con il compianto Richard Harris nel ruolo di Silente, Harry Potter e la Camera dei Segreti conserva un fascino gentile che manca ai successivi film di Harry Potter, pur piacevoli a modo loro.

Star Wars (1977)

Star Wars: Episodio IV - Una nuova speranza

Anche con i sequel, i prequel, i reboot e gli spin-off televisivi, c’è una magia intrinseca a Star Wars: Una nuova speranza, che lo rende ancora oggi l’avventura perfetta per le famiglie. Dal punto di vista narrativo, Star Wars è la semplice storia di un giovane bracciante che sogna l’avventura in una galassia sotto il controllo di un impero malvagio, ma per la storia del cinema è stato molto di più.

Con un successo mondiale e la nascita di star del calibro di Luke Hamill, Carrie Fisher e Harrison Ford, vale la pena guardare l’originale Star Wars, anche se il franchise, con tutte le nuove aggiunte, può risultare difficile da seguire ad oggi. Questo è comunque il momento ideale per rivedere la mistica interpretazione di Obi-Wan Kenobi da parte di Alec Guinness, prima che la nuova serie arrivi su Disney Plus.

La storia fantastica (1987)

La storia fantastica

Anche se ogni anno escono nuove avventure fantasy per famiglie, La storia Fantastica rimane ancora oggi il migliore da guardare. Adattamento dell’omonimo romanzo di William Goldman e sceneggiato dallo stesso, il film mescola i topoi fiabeschi con la commedia e il romanticismo, dando vita a una narrazione incredibilmente piacevole.

Ricco di personaggi iconici che vengono citati frequentemente ancora oggi, la presentazione della storia come se fosse letta da un vecchio a suo nipote non fa che aumentarne l’atmosfera magica. Nonostante il modesto successo ottenuto al momento dell’uscita, il film è oggi considerato a buon diritto un classico del genere fantasy.

Transformers – L’ultimo cavaliere: tutte le curiosità sul film

Transformers – L’ultimo cavaliere: tutte le curiosità sul film

Tra le saghe cinematografiche più acclamate degli ultimi anni vi è senza ombra di dubbio quella di Transformers, basata sugli omonimi giocattoli e serie animate della Hasbro e Takara Tomy degli anni ’80. Con cinque film, questa ha ad oggi superato i 4 miliardi di incasso a livello mondiale. Il primo lungometraggio, uscito nel 2007 ha così dato inizio a questa epica narrazione che vede contrapposta la specie umana ai robotici alieni capaci di trasformarsi e adattarsi ad ogni situazione, i quali non hanno però tutti intenzioni ostili. Dopo che la saga era a suo modo stata riavviata nel 2014 con Transformers – L’era dell’estinzione, nel 2017 è uscito il quinto capitolo: Transformers – L’ultimo cavaliere.

Diretto sempre da Michael Bay, questo nuovo film (qui la recensione), porta avanti quanto introdotto dal precedente. Conclusasi la prima trilogia, i produttori hanno infatti preferito dar vita a nuovi personaggi e nuove vicende. Il cast di umani è dunque totalmente nuovo rispetto ai precedenti film e ognuno dei Transformers è stato ridisegnato con tanto di nuova forma veicolare. Alcuni degli attori dei primi tre film tornano però in questo quinto capitolo, consolidando dunque il legame interno tra i vari titoli della saga. Con ancor più effetti speciali, questo è inoltre il capitolo più costoso tra tutti e cinque.

Si tratta naturalmente di un puro blockbuster d’intrattenimento, con strabilianti scontri, esplosioni e chi più ne ha più ne metta. Per chi è dunque alla ricerca di un film fracassone con robot che si scontrano tra loro, questo è il titolo giusto. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e al futuro della saga. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Transformers – L’ultimo cavaliere: la trama del film

Negli ultimi anni gli Autobot, guidati dall’irreprensibile leader Optimus Prime, hanno difeso la terra dalle innumerevoli invasioni aliene di cui è stata teatro. Prima i Decepticon di Megratron, poi gli antichissimi Creatori, una dopo l’altra le truppe nemiche hanno battuto in ritirata, sconfitte da Bumblebee e i suoi giganteschi compagni. Ma da dove arriva il popolo dei Transformers? La leggenda millenaria della loro esistenza, tramandata in segreto per proteggere il pianeta, sta per tornare alla luce a causa di una nuova minaccia che incombe sull’umanità. Andato alla ricerca delle proprie origini, Optimus si imbatterà infatti in Quintessa, una dea che afferma di essere la sua creatrice.

Furiosa con Optimus per il suo essersi alleato con gli umani e aver impoverito quello che è il suo pianeta natale, Cybertron, Quintessa assoggetta al suo volere il Transformers, incaricandolo di ritrovare un antico e potente strumento. Grazie a questo, Cybertron potrà divorare la terra e riacquisire il proprio splendore. Nel frattempo, sul pianeta azzurro l’unica speranza sembra essere rappresentata dall’improbabile alleanza tra il meccanico provetto Cade Yeager, il fidato Bumblebee, un lord inglese e una professoressa di Oxford. Ora più che mai dovranno tutti unirsi per salvare la terra, dando nuova luce ad antiche leggende.

Transformers - L'ultimo cavaliere cast

Transformers – L’ultimo cavaliere: il cast e i Transformers presenti

Come anticipato, il cast del film è composto sia da attori presenti solo nel quarto film, quanto anche da alcuni che avevano invece recitato già nei primi tre. Nel ruolo del protagonista umano Cade Yeager vi è Mark Wahlberg, il quale riprende la parte anche solo per far contenti i suoi figli, grandi fan dei Transformers. Per l’occasione, l’attore si è nuovamente sottoposto ad un allenamento fisico intensivo che lo ha portato a poter eseguire circa il 90% di tutti gli stunt previsti per la sua parte. Accanto a lui sono presenti Anthony Hopkins nei panni di Sir Edmund Burton e Laura Haddock in quelli di Viviane Wembley.

Gli attori Josh Duhamel, John Turturro e Glen Morshower riprendono invece i loro personaggi dei primi tre film, ovvero quelli del colonnello William Lennox, dell’agente Seymour Simmons e del generale Morshower. L’attrice Isabela Moner interpreta Izabella, mentre Stanley Tucci è Mago Merlino. A dar voce ai Transformers, invece, si ritrova ancora una volta Peter Cullen per Optimus Prime, mentre Frank Welker, storico doppiatore di Megatron, interpreta proprio quest’ultimo. Sono poi presenti John Goodman come voce di Hound, Ken Watanabe per Drift ed Erik Aadahl per Bumblebee. Gemma Chan dà invece voce all’antagonista principale, Quintessa.

Transformers – L’ultimo cavaliere: il sequel, il trailer e dove vedere il film in streaminge in TV

Questo quinto capitolo fu particcolarmente deludente da un punto di vista degli incassi e pose un brusco freno alla saga. La Paramount Pictures ha in seguito affermato che al momento non è previsto un nuovo sequel e ha preferito concentrarsi su alcuni spin-off. Il primo di questi, Bumblebee, è uscito nel 2018. Attualmente, per il 2023, è previsto il sequel di Bumblebee, il cui titolo ufficiale sembra essere Transformers: Rise of the Beast, basato dunque sulla storyline nota come Beast Wars. Nel febbraio del 2022 è stato poi annunciato che, qualora il film ottennesse buoni risultati economici, sarà il primo di una nuova trilogia.

In attesa di questi sequel, è possibile fruire di Transformers – L’ultimo cavaliere grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Chili Cinema, Google Play, Netflix, Amazon Prime Video e Tim Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 26 maggio alle ore 21:20 sul canale Italia 1.

Fonte: IMDb

Mickey occhi blu: trama e cast del film con Hugh Grant

Mickey occhi blu: trama e cast del film con Hugh Grant

Negli anni Novanta l’attore Hugh Grant si afferma come uno dei principali interpreti della commedia sentimentale con film come Quattro matrimoni e un funerale, Imprevisti d’amore e Notting Hill. Tra questi suoi film, uno dei meno noti è Mickey occhi blu. Diretto nel 1999 da Kelly Makin, il film è oggi principalmente ricordato per i numerosi collegamenti con I Soprano. Molti sono infatti gli attori di questo lungometraggio che avrebbero poi recitato nell’acclamata serie televisiva, e la stessa trama ruota in entrambi i casi intorno all’attività mafiosa. Oltre a ciò, però, Mickey occhi blu è un brillante commedia tutta da riscoprire.

All’epoca della sua uscita, il film non ottenne un particolare successo, riscontrando tiepide recensioni e modesti incassi. Eppure, le paradossali situazioni comiche in cui il protagonista non fa altro che cacciarsi sono ancora oggi fonte di buon umorismo. Lo stesso Mickey del titolo diventa a suo modo una parodia di certi veri mafiosi statunitensi. In particolare, fonte di ispirazione è stato tra gli altri Vincent Alo, gangster noto come “Jimmy Blue Eyes”, e proprio dal suo soprannome nasce lo spunto per il film. Con il tempo, la popolarità del film è poi cresciuta, fino ad ottenere anche un remake di Bollywood dal titolo Welcome.

Per gli appassionati di commedie particolarmente movimentate, o anche solamente di Hugh Grant, Mickey occhi blu è un film tutto da riscoprire, che pur al netto dei suoi difetti riesce a regalare del buon intrattenimento. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Mickey occhi blu: la trama del film

Protagonista del film è Michael Felgate, inglese trasferitosi a New York per lavorare come manager della galleria d’arte Cromwell’s. Ora che la sua vita sembra aver trovato una stabilità lavorativa, egli decide di chiedere alla sua fidanzata Gina Vitale di sposarlo. Con sua sorpresa, però, la ragazza lo rifiuta non senza dispiacersene. Dovendo spiegare il perché della sua contrarietà al loro matrimonio, Gina racconta a Michael di come tutta la sua famiglia sia composta da noti gangster, affiliati al mondo della mafia locale. La ragazza, dunque, teme che il fidanzato possa essere coinvolto nei loro loschi affari.

Michael, però, la tranquillizza assicurandole di saper distinguere la legalità dall’illegalità, e che pertanto non potrà accadergli di essere coinvolto in attività controverse. Con questa promessa, Gina acconsente a sposarlo. Durante la festa per il loro fidanzamento, tuttavia, Michael conosce la famiglia di lei, e nel giro di breve si ritrova ad infrangere suo malgrado quanto promesso. Iniziando con il fare un favore, egli si ritrova intrappolato in un giro di illeciti sempre crescenti. Nel momento in cui anche l’FBI inizierà ad interessarsi alle strane attività di Michael, egli dovrà riuscire da questa situazione senza pagarne le conseguenze.

Mickey occhi blu cast

Mickey occhi blu: il cast del film

Come anticipato, ad interpretare il ruolo di Michael Felgate vi è l’attore Hugh Grant, il quale si preparò a ruolo studiando approfonditamente la figura del gangster del cinema. Per sua fortuna, ha potuto vantare la presenza sul set dell’attore James Caan, noto per essere stato Santino Corleone nel film Il padrino, notoriamente ambientato nel mondo mafioso. In Mickey occhi blu Caan è così tornato a recitare nel ruolo di un criminale, in questo caso come Frank Vitale, zio di Gina. Sul set, l’attore ha poi non solo dato consigli a Grant, ma gli ha anche affibbiato il soprannome di Whippy, derivato dagli Whippet, una razza di cani inglesi noto per il loro tremare molto.

Nel ruolo di Gina Vitale, la fidanzata di Michael, vi è invece l’attrice Jeanne Tripplehorn, anche nota per i film Basic Instinct e Sliding Doors. Sono poi presenti gli attori Burt Young nel ruolo di Vito Graziosi e James Fox in quelli di Philip Cromwell. Joe Viterelli è Vinnie D’Agostino, mentre Gerry Becker è l’agente FBI Bob Connell. Altri attori presenti sono ancora Maddie Corman nel ruolo di Caro e Tony Darrow nei panni di Angelo. Tony Sirico, noto in I Soprano per il ruolo di Paulie Gualtieri, è qui il braccio destro di Risolli, quest’ultimo interpretato da Joseph Rigano. Vincent Pastore, che ne I Soprano è celebre per il ruolo di Sal Bonpensiero, in questo film interpreta invece Al, della famiglia Risolli.

Mickey occhi blu: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Mickey occhi blu è infatti disponibile nei cataloghi di Tim Vision e Mediaset Play. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 26 maggio alle ore 21:10 sul canale TwentySeven.

Fonte: IMDb

Mission: Impossible – Dead Reckoning Part One, le rivelazioni su trama e stunts

Il primo trailer di Mission: Impossible – Dead Reckoning Part One, alias Mission: Impossible 7, rivela nuovi dettagli sulla trama del film, spettacolari acrobazie e stunts, personaggi familiari e tanto grandissimo spionaggio. Il film vede ancora una volta protagonisti Tom Cruise nel ruolo di Ethan Hunt, Ving Rhames in quello di Luther Stickell, Simon Pegg in quello di Benji Dunn, Rebecca Ferguson come Ilsa Faust e Vanessa Kirby nei panni di Vedova Bianca.

Tra i nuovi membri del cast figurano poi Hayley Atwell nel ruolo di Grace, Shea Whigham in quello di Jasper Briggs, e personaggi non ancora noti interpretati da Pom Klementieff, Esai Morales, Rob Delaney, Cary Elwes, Indira Varma, Mark Gatiss, Charles Parnell, Greg Tarzan Davis e Frederick Schmidt. Ritorna nel franchise anche Henry Czerny nel ruolo di Eugene Kittridge, apparso per l’ultima volta nel primo Mission: Impossible, uscito nel 1996.

Scritto e diretto da Christopher McQuarrie, Mission: Impossible 7 è la prima parte di una storia ben più lunga che continuerà in Mission: Impossible 8, le cui riprese sono attualmente in corso e la cui uscita è prevista per il 2024.

Inizialmente previste per il luglio 2021 e l’agosto 2022, la pandemia ha fatto slittare l’uscita di entrambe le parti di due anni. Finalmente, sono state diffuse immagini e riprese del prossimo capitolo del franchise e, come abbiamo potuto appurare dal trailer, ci sarà tanto da scoprire.

Ethan Hunt e Kittridge di nuovo faccia a faccia

La prima volta che l’Hunt di Cruise e il Kittridge di Czerny si sono trovati faccia a faccia è stato in Mission: Impossible, in cui Kittridge sospettava che Hunt fosse una talpa all’interno dell’IMF. Ora Czerny è tornato nel ruolo e il trailer mostra i due personaggi di nuovo faccia a faccia, con Kittridge che dice a Hunt che deve “scegliere da che parte stare“.

Pensiamo quindi che ci sia stato mostrato un frammento di una sequenza conflittuale, per un ritorno in grande stile che ricordo il loro ultimo incontro sullo schermo. Hunt appare sia arrabbiato che sospettoso nei confronti di Kittridge, e sembra che gli venga data la possibilità di scegliere tra la lotta contro il governo e la lotta per i suoi ideali, una situazione che Hunt ha affrontato in ogni capitolo del franchise di Mission: Impossible.

Ethan Hunt e Ilsa innamorati – Dead Reckoning ci mostrerà dei flashback?

Dopo la sua prima apparizione in Mission: Impossible – Rogue Nation del 2015, l’Ilsa di Rebecca Ferguson è diventata una vera e propria protagonista del franchise, spesso indicata come un potenziale interesse amoroso per Hunt e al tempo stesso come una spia al suo stesso livello di ignegno e bravura. Spia britannica che ha lavorato come doppiogiochista e assassina, Ilsa è formidabile e pericolosa, ma è proprio questa combinazione che affascina Hunt.

Dal trailer vediamo Hunt e Ilsa che si abbracciano calorosamente, come è naturale che sia dopo la fine di Mission: Impossible – Fallout, in cui si era aperta per la coppia la possibilità di una relazione. Tuttavia, Ilsa ci viene mostrata anche con i capelli biondi e una benda sull’occhio e sembra esserci addirittura un confronto fisico tra i due. La trama del film potrebbe dunque includere flashback e salti temporali, oltre a qualche potenziale doppio gioco lungo la strada.

Rivelato il ruolo del villain di Pom Klementieff – Per chi potrebbe lavorare?

Mission Impossible 7 trailer
Fonte: https://screenrant.com/

Finora non era chiaro quale sarebbe stato il ruolo della Klementieff in Mission: Impossible – Dead Reckoning Part One, ma dal trailer è evidente che interpreterà un villain, molto probabilmente un’assassina. Sebbene il suo personaggio rimanga al momento senza nome, la vediamo inseguire Hunt e Atwell per le vie di Roma a bordo di un Humvee e combattere Hunt corpo a corpo in un recinto sotterraneo.

La si vede anche combattere contro diversi assalitori su un treno, oltre a correrci sopra e saltare tra i vagoni. Non è stato fornito molto contesto in termini di chi potrebbe lavorare per lei, ma Morales è indicato come il cattivo principale del film ed è probabile che Klementieff sia quindi al suo servizio, a meno che non ci sia un altro nemico che deve ancora essere rivelato, cosa del tutto possibile in questo franchise. In definitiva, Klementieff sembra essere una forza implacabile e pericolosa con cui fare i conti.

Ethan Hunt a cavallo nel deserto – Cosa sta cercando?

Fonte: https://screenrant.com/

Il franchise di Mission: Impossible ha utilizzato ogni sorta di veicoli e stunts nel corso dei film ma, incredibile ma vero, finora non ha ancora escogitato niente con i cavalli. Quello che sembra essere un gruppo di agenti altamente addestrati che si dirigono a cavallo verso una specie di accampamento durante una tempesta di sabbia rivela che anche Cruise forma parte di questo gruppo. Si vede anche Ilsa con i capelli biondi e una benda sull’occhio, che sembra sparare al gruppo da una posizione segreta all’interno dell’accampamento.

La squadra vi si infiltra e si vede Hunt affrontare Ilsa, che porta al collo una chiave a forma di croce. Proprio questo oggetto sembra essere un elemento importante di Dead Reckoning, poiché ricompare nel trailer in più momenti e luoghi diversi. A primo acchito, questa sequenza fa pensare a un flashback o a un salto temporale, poiché contraddice il rapporto d’amore che si era già stabilizzato tra Ilsa e Hunt, e la donna ha inoltre un aspetto molto diverso dalla sua solita capigliatura bruna. In ogni caso, sembra che abbia ciò che Hunt sta cercando, ovvero la chiave a forma di croce che porta al collo.

Il nuovo look di Isla – Farà il doppio gioco con l’IMF?

Fonte: https://screenrant.com/

Il doppio aspetto della Ferguson nei panni di Ilsa nel trailer suggerisce, in ultima analisi, che la donna non si limita ad aiutare Hunt e l’IMF in una missione qualunque. Come di solito accade, Ilsa tende a farsi coinvolgere da entrambe le parti, il che finisce sempre per creare delle spaccature, e Dead Reckoning sembra mantenere coerente questa caratteristica del personaggio. I capelli biondi e la benda sull’occhio di Isla suggeriscono che sta cercando di nascondere il suo aspetto, e il fatto che Hunt sembra inseguirla nel deserto significa che ha qualcosa che vale la pena nascondere (probabilmente la chiave a forma di croce).

Al contrario, Isla viene vista con i capelli scuri mentre lavora con l’IMF in varie altre sequenze del trailer, e alla fine sfodera una spada mentre combatte contro un Morales armato di coltello a Venezia. Poiché Ilsa è stata sviluppata come un personaggio chiave del franchise (e per di più conflittuale), sembra plausibile che possa essere uccisa nel tentativo di spingere Hunt a cercare vendetta.

Il cattivo senza nome di Esai Morales ama i coltelli: ucciderà un agente dell’IMF?

Mission: Impossible 7
Fonte: https://screenrant.com/

Nel trailer di Mission: Impossible 7 ci viene dato un primo sguardo al cattivo senza nome di Esai Morales, che sembra abbia un debole per i coltelli. L’attore non pronuncia alcuna parola, né gli viene dato un nome o una motivazione, ma il suo aspetto è minaccioso e letale e sembra essere un individuo molto determinato.

A un certo punto, lo si vede esibire un coltello per affrontare Ilsa, armata di spada. Più tardi, lo vediamo invece in borghese a bordo di un treno, poi in cima ad esso mentre combatte contro Hunt, coltello alla mano. Vale la pena notare che Ilsa non appare in nessuna delle riprese del treno, il che suggerisce che a quel punto potrebbe essere ferita o morta.

La Grace di Hayley Atwell e Ethan Huntin in fuga tra le strade di Roma

Mission: Impossible 7

Il misterioso personaggio della Atwell, Grace, definito da McQuarrieuna forza distruttiva della natura“, sembra essere alleato di Hunt almeno per parte del film, ma non è chiaro per chi lavori o da che parte stia. In ogni caso, sia Grace che Hunt sono alleati in un inseguimento a Roma, dove il personaggio di Klementieff li insegue a bordo di un Humvee.

Hunt viene visto usare il suo “trucco magico” (un cenno al primo film) per mostrare a Grace di essere in possesso della chiave a forma di croce, oggetto che probabilmente li mette nei guai, dando il via alla sequenza di inseguimento. Qualsiasi cosa nasconda questa chiave a forma di croce, sembra che tutti in Mission: Impossible 7 la vogliano e che valga la pena distruggere Roma per ottenerla.

Mission: Impossibile torna sott’acqua

Mission: Impossible 7

È già stato riportato che il franchise presenterà non una ma ben due sequenze sottomarine sia per Mission: Impossible 7 che per Mission: Impossible 8, rispettivamente. Il nuovo trailer ci dà un primo assaggio di queste sequenze, che includono un’esplosione subacquea vicino a un sottomarino e un confronto fisico con un uomo che indossa una tuta subacquea. È probabile che si tratti di Hunt, ma dato che il personaggio è completamente coperto dalla tuta, potrebbe trattarsi di chiunque.

La sequenza delle bombe a gas – Chi le innesca e chi aiuta Kittridge?

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A un certo punto del trailer di Mission: Impossible 7, un uomo anziano che indossa una strana maschera antigas viene visto all’interno di quella che sembra essere una sala riunioni in stile governativo con Kittridge e altri funzionari. Con in mano due piccole bombe a gas, l’uomo le lancia in aria e le fa esplodere, mettendo apparentemente fuori combattimento tutti i presenti. Tuttavia, lo stesso uomo anziano viene visto consegnare a Kittridge una scatola all’inizio del trailer e un’attenta analisi rivela che Kittridge indossa una maschera simile quando le bombe esplodono, rendendolo immune al loro effetto.

Il trailer mostra anche Kittridge e Hunt seduti nella stessa stanza a parlare, il che suggerisce che l’uomo più anziano è probabilmente Hunt sotto mentite spoglie e che il motivo per cui dà la maschera a Kittridge è semplice: ha bisogno di parlargli da solo e non può farlo in nessun altro modo. Ciò dimostra anche che Hunt è ancora una volta ai ferri corti con la sua agenzia, soprattutto perché Kittridge insinua che potrebbe essere dalla parte sbagliata.

La sequenza di lotta sul treno – Tutti a bordo per la sequenza finale del film

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L’ultima volta che il franchise di Mission: Impossible è salito a bordo di un treno è stata nel 1996, anno del suo debutto, e Mission: Impossible 7 vuole in qualche modo riconnettersi a quell’immaginario. Nel corso del trailer si vedono diversi personaggi a bordo di un treno, tra cui Hunt, Grace, la Vedova Bianca e i cattivi di Morales e Klementieff, il che suggerisce che sarà il palcoscenico del grande finale del film. Possiamo notare i personaggi di Cruise e Morales combattere in cima al treno e Grace penzolare dal retro di un vagone.

In un’altra clip, si vede una locomotiva del treno che si allontana dalla fine dei binari, il che rappresenta probabilmente un momento critico in Mission: Impossible 7. Cruise, inoltre, indossa una tuta nera per tutta la sequenza del treno, che si ricollega a un’altro grande stunt del film, forse il più inaspettato e temerario, che prevede un salto mortale  da una montagna con la moto.

Ethan Hunt si lancia da una montagna – Il più grande stunt di sempre del franchise?

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Nel nuovo trailer di Mission: Impossible 7, Cruise viene visto indossare una tuta nera in sella a una moto sulle Alpi prima di lanciarsi da una montagna con il paracadute. Secondo quanto riferito, questa acrobazia ha richiesto un’immensa preparazione ed è stata la prima sequenza girata per il sequel di Mission: Impossible, dato il pericolo che rappresentava. Si tratta dello stunt clou del film, simile alle acrobazie dei film precedenti in cui Cruise ha fatto veramente di tutto, dalla scalata del Burj Khalifa al farsi legare alla parte estrna di un aereo in fase di decollo.

Cip e Ciop: Agenti Speciali, tutti i camei dei personaggi Disney e dei cartoni animati

Cip e Ciop sono tornati in grande stile sui nostri schermi con il film Cip e Ciop: Agenti Speciali, a cui si sono uniti tanti volti noti di vecchi e nuovi cartoni animati. In un mix di live-action e animazione dalle tinte ironiche, gli ospiti speciali non sono mancati, incorniciando l’ultima intricatissima indagine del duo di scoiattolini.

La mucca Clarabelle e Horace Horsecollar

La mucca Clarabella, una delle amiche più intime di Minnie, fa un cameo come insegnante di Cip e Ciop nella sequenza di apertura del film, che racconta il primo incontro tra i due. Il personaggio di Clarabella è stato introdotto per la prima volta nel 1927 ed è apparso in numerosi progetti Disney da allora. Pochi attimi dopo, il fidanzato abituale di Clarabella, Orazio, viene mostrato in un film in bianco e nero che i due scoiattoli stanno guardando.

Blaster

Blaster, un Autobot della serie di cartoni animati degli anni ’80 The Transformers (e del controverso Transformers: Il film), appare tra il pubblico quando Cip e Ciop si esibiscono nel loro caratteristico sketch comico al talent show della scuola. Il Transformer Blaster riesce a farsi notare anche in questo folle mix di reale e animato grazie alla sua enorme statura. Tuttavia, nonostante il suo atteggiamento intimidatorio, sorride e applaude insieme al resto del corpo studentesco all’esibizione di Cip e Ciop.

MC Skat Kat, i tre porcellini e Roger Rabbit

Dopo che il cast originale dei Rescue Rangers ha terminato la nuova stagione, è naturale che si organizzi una grande festa per festeggiare. A questo evento, il DJ è MC Skat Cat, famoso per aver recitato nel video musicale di “Opposites Attract” di Paula Abdul. Sulla pista da ballo, i Tre PorcelliniTimmy, Tommy e Jimmy – ballano al ritmo di musica e Roger Rabbit sembra eseguire i passi che portano il suo nome, dettaglio particolarmente degno di nota considerando che Chi ha incastrato Roger Rabbit ha proprio ispirato il film Cip e Ciop: Agenti Speciali.

I camei al Fan-Con

Dare vita su schermo a un evento come il Fan-Con significa poter includere facilmente camei di personaggi provenienti da diversi media. Innanzitutto, Baloo appare, non nella sua forma animata 2-D ma nella sua incarnazione CGI dal live-action Il libro della giungla, cantando il suo famigliare motivetto, mentre Trusty di Lily e il Vagabondo suona il sassofono. Lumiere de La bella e la bestia è seduto proprio accanto a Ciop, mentre Tigra della Marvel gli è di fronte.

Più tardi, quando i personaggi si imbucano alla convention, Sweet Pete si trova di fronte al Bimbo Sperduto Cubby di Peter Pan, e Cip e Ciop vengono travolti da un’ondata di My Little Pony. Ma non è finita qui perché Skeletor e He-Man, a quanto pare, mettono da parte le loro divergenze per condividere uno stand e compare anche un Voltron gigante. Infine, l’ultimo dei camei degni di nota al Fan-Con è quello di Paul Rudd che fa una battuta su Ant-Man, affermando che l’eroe si chiamava originariamente “Zia-Man” e che il suo potere era semplicemente quello di avere successo con le zie.

Il “brutto” Sonic

Uno dei camei più inaspettati del film Cip e Ciop: Agenti Speciali è quello di Ugly Sonic, prima versione di Sonic che è stata oggetto di numerose critiche e meme in risposta al trailer originale di Sonic the Hedgehog. Il design originale di Sonic presentava infatti una dentatura particolarmente pronunciata, che ha scatenato l’indignazione dei fan. Alla fine il design è stato modificato per la versione finale dei film Sonic e, nella narrazione di Cip e Ciop, il “brutto” Sonic è stato abbandonato da chiunque. Dopo essere diventato uno zimbello di internet, ora partecipa alle convention, si fa chiamare Ugly Sonic e, sicuramente, il suo è uno dei camei più geniali di Cip e Ciop: Agenti Speciali.

La piccola casa

Un piccolo cameo della Casetta compare quando Cip torna a casa dal suo lavoro di assicuratore e la saluta come “Mrs. House”. Little House è un cortometraggio Disney del 1952 basato sull’omonimo libro per bambini, che tratta di una Casetta che soffre molto sentendosi sola di notte, e si chiede se ci sono altre case con cui può parlare, il che rende l’interazione di Cip con lei ancora più genuina.

Flounder

Flounder, il migliore amico di Ariel de La Sirenetta, è purtroppo uno dei tanti personaggi amati che sono stati rapiti e contrabbandati da Sweet Pete. Fortemente in debito con il controverso cattivo di Cip e Ciop: Agenti Speciali, Flounder cerca disperatamente di contrattare con i suoi scagnozzi, offrendo loro addirittura la forchetta con cui Ariel si pettina i capelli. Nella versione in lingua originale, vi si riferisce persino con la battuta di Ariel, “Isn’t it neat?“, ripresa dalla canzone “Part of Your World“, ma senza successo.

Wynnchel e Duncan

Un cameo perfettamente inserito e sottovalutato è quello di Wynnchel e Duncan, gli agenti della polizia delle ciambelle di Ralph Spaccatutto. Compaiono in scena per indagare sulla scomparsa di Monterey Jack, arrivando direttamente da Sugar Dale per risolvere il caso. Inizialmente impiegati come scagnozzi dal malvagio King Candy/Turbo, sembra che alla fine siano passati dalla parte giusta della legge.

Capitan Putty

Non si tratta di un cameo esplicito, ma l’agente di polizia doppiogiochista Capitan Putty è basato sul classico personaggio di Gumby, protagonista di programmi per bambini e di un lungometraggio, caratterizzato dalla personalità integerrima. Questo rende la caratterizzazione del Capitano Putty in Cip e Ciop ancora più geniale, in quanto stravolge un personaggio familiare in un cattivo dal sangue freddo.

Cars

Alcuni camei che non passano inosservati provengono dalla serie di film Cars della Pixar. Mentre Cip e Ciop sono alla ricerca di indizi sul loro caso, un camion e un’auto con il caratteristico parabrezza animato di Cars appaiono sulla strada accanto a loro. L’aspetto sorprendente, però, è che il resto di ogni veicolo in stile Cars è in live-action, mentre solo il parabrezza è animato, il che dà vita a un nuovo tipo di auto mai visto prima nell’universo Pixar.

I personaggi di Main Street

Main Street, un riferimento all’iconica terra dei parchi a tema Disney, nasconderebbe un oscuro mondo sotterraneo sotto la sua dolce superficie in Cip e Cio: Agenti Speciali. Tra i suoi abitanti, possiamo notare Linda Flynn-Fletcher, madre di Phineas e Ferb, il Colonnello della Carica dei 101 che soffia bolle di sapone e il produttore di formaggio Bjornson, che sembra una parodia del famoso cuoco svedese dei numerosi film e spettacoli televisivi dei Muppet. Un personaggio molto oscuro è invece Mr. Natural, il barbiere a cui Ciop avrebbe venduto la sua pelliccia di scoiattolo. Creato dal fumettista Robert Crumb, il personaggio è stato un simbolo della controcultura degli anni Sessanta e da allora è stato utilizzato per vari prodotti di merchandising.

Peter Pan

Chiamato ironicamente Sweet Pete nel film, Peter Pan si trasforma qui dal ragazzo che non cresce mai in un cattivo di mezza età. La sua storia sembra essere modellata in modo controverso su Bobby Driscoll, la voce originale di Peter Pan, la cui vita si è conclusa in tragedia. Sebbene Cip e Ciop: Agenti Speciali possa aver incluso Peter come cattivo per sovvertire abilmente la sua iconografia di personaggio classico della Disney, la svolta malvagia è modellata sulla sofferenza della vita reale di chi gli ha dato voce.

Randy Marsh

Vedere un personaggio di South Park in un film Disney è a dir poco sconcertante. Randy, il padre di Stan, fa un breve cameo nella sauna del bagno, apparentemente godendosi un po’ di relax. L’idea di un personaggio di South Park che condivide lo stesso schermo con l’innocente duo di scoiattoli sembra davvero assurda a primo acchito, ma funziona incredibilmente bene in termini di fattore sorpresa.

Zio Paperone

In modo fugace, Zio Paperone fa un cameo allo stabilimento balneare. Nel vero stile di Scrooge, il papero antropomorfo si sta facendo il bagno in una vasca di monete d’oro, tenendo fede al suo titolo di “papero più ricco del mondo”. Il personaggio è doppiato nuovamente da David Tennant, il famoso Decimo Dottore, che ha doppiato Paperone anche nel reboot di DuckTales.

I personaggi di Seth Rogen

Seth Rogen è il protagonista assoluto del film, nel ruolo di Bob il vichingo guerriero, un nano dall’aspetto sorprendente in stile Uncanny Valley. Tuttavia, anche le altre sue famose controparti dei cartoni animati fanno splendide apparizioni. Quando Bob cade a terra al Fan-Con, sopra di lui ci sono Pumba, B.O.B e Mantis, rispettivamente da Il Re Leone, Mostri contro Alieni e Kung Fu Panda. In un film in cui possono confluire una marea di personaggi animati diversi, il repertorio da doppiatore di Seth Rogen è un’ottima aggiunta.

Il detective Florez

Il detective Florez della serie Netflix Big Mouth fa una breve apparizione nella stazione di polizia. Questo perché il comico John Mulaney, che presta la voce a Cip nel film, è anche la voce di Florez di Big Mouth. In una scena precedente, sempre nella stazione di polizia, si vede sullo sfondo l’icona della PSA, McGruff il cane del crimine.

Pietro gamba di legno

Il famoso antagonista Disney Pietro Gambadilegno ha il suo cameo in Cip e Ciop: Agenti Speciali, essendo ovviamente l’unico personaggio toon che appare volontariamente nei bootleg di Sweet Pete e la cui grafica non viene quindi alterata. In qualità del più vecchio personaggio Disney in assoluto, apparso per la prima volta nel 1925, è stato più che giusto garantirgli un’apparizione. Viene mostrato in una versione bootleg di Aladdin, vestito come il personaggio principale e a cavallo di un tappeto magico e, mentre  Cip e Ciop si schiantano contro il set, vediamo uno striscione cadere a terra, con su scritto “Benvenuto, Principe Jhali!“, norme storpiato di Alì, il principe che Aladdin finge di essere.

I personaggi dei film Bootleg

Cip e Ciop continuano ad attraversare altri set di film bootleg, incontrando Pooj (un gioco di parole con l’orso Pooh di Winnie The Pooh) e versioni alternative dei Simpson. Quando il duo riesce poi a risolvere il caso, un’intera schiera di personaggi bootleg mascherati viene liberata dalle casse di spedizione. Tra i personaggi che fuggono dal porto ci sono: Phineas, Gus-Gus, Bambi/Pegasus, lo Stregatto/Tigro, il Grillo Parlante, Woody Woodpecker, Zazu, Abu/Diddy Kong, Fred Flintstone, Patrick Star, Dipper Pines, un orso Care Bear/Boo-Boo, la Principessa Tiana in versione rana e un Toby la Tartaruga davvero buffo.

Zummi Gummi

Il vecchio e saggio Zummi Gummi della serie animata classica Disney Adventures of the Gummi Bears (I Gummi) fa la sua comparsa seduto su una panchina mentre beve tranquillamente un caffè e consulta un dispositivo che assomiglia moltissimo a un iPhone. Il mago del Gummi Glen ha apparentemente abbandonato i suoi incantesimi per una nuova mania mistica: la tecnologia del XXI secolo.

Darkwing Duck

Ultimo, ma certamente non meno importante, è il cameo più nostalgico per molti spettatori. Durante i titoli di coda di Cip e Ciop: Agenti Speciali, una Easter Egg di Darkwing Duck mostra un’altra colonna portante della programmazione televisiva pomeridiana Disney di una volta: l’alter-ego supereroistico del papero Drake Mallard. Dato che, secondo quanto riferito, un reboot di Darkwing Duck è in cantiere per Disney+, il suo mantra “Vogliamo Darkwing!” potrebbe presto divenire realtà.

Mucho Más: il documentario Prime Video su Gianluca Vacchi

Mucho Más: il documentario Prime Video su Gianluca Vacchi

Gianluca Vacchi è una figura mitica dei nostri tempi: azionista, imprenditore, influencer e dj. L’uomo si racconta nel documentario Prime Video Mucho Más, un percorso tra i ricordi e le molteplici personalità di un cinquantenne tutt’altro che ordinario.

Chi è Gianluca Vacchi?

Il protagonista del documentario Mucho Más è Gianluca Vacchi. Nato a Bolonga il 5 agosto 1967, Gianluca è figlio dell’imprenditore Marco Vacchi. Dal padre, ha ricevuto l’azienda IMA, ma anche un’educazione decisamente severa. Fino a ventinove anni, Gianluca segue le orme paterne da industriale: si laurea di Economia e Commercio e si occupa dell’impresa di famiglia.

Ad un certo punto della sua vita però, Vacchi decide di distaccarsi dall’IMA e di trasformare la sua vita: si lancia in borsa e, grazie alla gestione delle azioni di nomi importanti, riesce ad ottenere grandi guadagni. Con un patrimonio che lievita sempre di più, Gianluca può dedicare molto più tempo al lato giocoso di sé: si lancia sui social e diventa virale. Come se non bastasse, a quasi cinquant’anni decide di voler diventare un dj e ci riesce. E ancora: trova l’amore, si sposa e diventa padre. Tra affari, divertimento e famiglia, Gianluca rivela quella che per lui è la formula magica per godersi la vita.

Un imprenditore, ma Mucho Más!

Gianluca Vacchi si racconta dall’inizio alla fine di Mucho Más e fa ciò attraverso il suo linguaggio abituale. Filmati realizzati per i social – e inseriti in formato smartphone – si alternano alle narrazioni di Gianluca e delle persone a lui care: la madre, la moglie Sharon Fonseca. Tutto viene riportato con pathos ed emotività: non mancano gli aneddoti commoventi sull’amore e sull’infanzia e neppure le orazioni motivazionali degne di un mental coach.

L’auto-racconto e l’auto-celebrazione

La stravaganza di Vacchi si nota fin dai primi minuti, quando il protagonista di Mucho Más rivela i suoi segreti di bellezza. Dal sonno nella camera iperbarica, alla crioterapia, la manicure, i tatuaggi auto-celebrativi: Gianluca ama sé stesso e non fa nulla per nasconderlo. L’abilità più grande di quest’uomo è senza dubbio il sapersi raccontare: riesce a rendersi da solo una figura mitica. L’autostima di Vacchi però, sconfina decisamente in vanità e narcisismo.

Prime Video sfrutta appieno la meta-narrazione che l’imprenditore fa di se stesso. La tendenza di Amazon a produrre documentari su qualsiasi figura celebre del momento è ormai chiara: dal documentario su Chiara Ferragni, Laura Pausini Federica Pellegrini, fino alla serie Ferragnez. Questo trend si sposa benissimo con un personaggio effervescente e megalomane come Vacchi. Rimane comunque il dubbio sull’utilità e l’autenticità di questi prodotti: è davvero necessario documentare la vita di una celebrity?

Un documentario svuotato del suo senso

In Mucho Más vediamo l’iper-documentazione della vita di una figura che, per prima, si è resa mitica. Mostrando la costruzione del suo personaggio, Gianluca Vacchi prova a svelare allo spettatore i segreti del suo successo, rendendo ogni suo passo eroico. In tutto ciò, Vacchi spiega come la sua origine benestante sia stata poco determinante nel suo percorso. Per quanto sia curioso ascoltare un individuo così stravagante, non si può negare il contrasto netto tra le parole dette dal protagonista e lo sfarzo mostrato sullo schermo.

In conclusione, Mucho Más è molto più vicino ad un reality show che ad un documentario: mostra, tra realtà, finzione e costruzione, una figura fatta per stare al centro dell’attenzione (e davanti al pubblico).

Ray Liotta, morto l’attore di Quei Bravi Ragazzi

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Ray Liotta, morto l’attore di Quei Bravi Ragazzi

Ray Liotta, il formidabile attore la cui carriera è sbocciata con il classico di Martin Scorsese Quei bravi ragazzi, è morto. Deadline riporta che l’attore è morto nel sonno nella Repubblica Dominicana, dove stava girando il film Dangerous Waters. Liotta aveva 67 anni e lascia una figlia, Karsen. Era fidanzato con Jacy Nittolo.

La carriera di Ray Liotta stava attraversando una rinascita. I suoi recenti titoli comprendono The Many Saints of Newark, Marriage Story e No Sudden Move. Ha terminato Cocaine Bear, diretto da Elizabeth Banks, e avrebbe dovuto recitare nel film della Working Title The Substance al fianco di Demi Moore e Margaret Qualley.

Ha anche recitato con Taron Egerton nella serie Apple TV+ Black Bird.

Con Qualcosa di travolgente di Jonathan Demme ha ottenuto una nomination ai Golden Globe, e poi ha interpretato la superstar Shoeless Joe Jackson in L’uomo dei sogni. Ha poi seguito rapidamente il ruolo del gangster Henry Hill in Quei bravi ragazzi di Scorsese, al fianco di Robert De Niro e Joe Pesci in quello che sarebbe stato il ruolo decisivo della sua carriera. Ray Liotta era un perfetto Henry Hill, che raccontava una storia della sua crescita in una banda criminale organizzata, quella che ha portato a termine la famosa rapina alla Lufthansa all’aeroporto internazionale John F. Kennery nel 1978, rubando oltre 5 milioni di dollari in contanti e gioielli conservati nell’edificio del cargo aereo della compagnia aerea tedesca.

Miriam Dalmazio: 10 cose che non sai sull’attrice

Miriam Dalmazio: 10 cose che non sai sull’attrice

Sono bastati pochi ruoli tra cinema e televisione a Miriam Dalmazio per affermarsi come una delle attrici italiane più quotate del momento. Capace di passare con naturalezza da un genere ad un altro, trasformandosi radicalmente, è lei uno dei nomi della recitazione da tenere bene a mente, pronta a dar vita a numerose altre prove che ne dimostrino le capacità e il talento.

Ecco 10 cose che non sai su Miriam Dalmazio.

Miriam Dalmazio: i suoi film e le serie TV

1. Ha recitato in celebri film. Il debutto sul grande schermo con un ruolo di rilievo arriva per lei nella commedia Sole a catinelle, con protagonista Checco Zalone (alias Luca Medici). In seguito ha recitato in Che strano chiamarsi Federico (2013), Maldamore (2014), Una donna per amica (2014) e Meraviglioso Boccaccio (2015). Nel 2021 è invece stata protagonista del film Il mio corpo vi seppellirà, dove interpreta Errè, recitando accanto ad Antonia Truppo e Guido Caprino.

2. È celebre per diverse fiction. La Dalmazio inizia a recitare per la televisione nel 2011 nel film Come un delfino, con Raoul Bova, e nella popolare fiction Che Dio ci aiuti, dove con il ruolo di Margherita Morbidelli rimmarrà fino al 2017. Ha poi preseo parte ad altre note fiction come Sposami (2012), Il commissario Montalbano (2016), Squadra mobile (2017), Il cacciatore (2018-2021), La vita promessa (2018-2020), I Medici (2018), Leonardo (2021) e Anna (2021). Nel 2021 recita anche nel film per la TV Appunti di un venditore di donne, mentre nel 2022 recita nella serie Studio Battaglia.

Miriam Dalmazio: chi è suo marito

3. È molto riservata sulla sua vita privata. L’attrice ha sempre preferito evitare che l’attenzione dei media si spostasse dalla sua attività lavorativa alla vita privata. Di questa sappiamo dunque molto poco, se non che da diversi anni è impegnata con un uomo di nome Paolo, anch’egli siciliano e imprenditore, proprietario di un isola vicino Bali. Nel 2016, infine, i due hanno dato alla luce un bambino, chiamato Ian. Lui non è però solito comparire accanto a lei in occasioni ufficiali, ulteriore segno del loro voler mantenere privata la propria vita sentimentale.

Miriam Dalmazio Sole a catinelle

Miriam Dalmazio in Che Dio ci aiuti

4. Si è ritrovata molto nel suo personaggio. Nella fiction Che Dio ci aiuti interpreta – nella prima, seconda e terza stagione – la timida e impacciata dottoressa Margherita Morbidelli, una ragazza di provincia trasferitasi nel convitto gestito da Suor Angela per motivi di studio. L’attrice ha raccontato di essersi ritrovata molto nel carattere del suo personaggio, anche se ha affermato esserci differenze sul modo in cui lei e Margherita esprimo i propri stati d’animo.

5. Ha lasciato la serie dopo la terza stagione. Nel corso della terza stagione, come noto, Margherita rimane incinta e vive profondi sconvolgimenti emotivi. Al termine della stagione il suo personaggio viene fatto uscire di scene e ciò ha significato anche l’abbandono della Dalmazio. L’attrice ha poi avuto modo di comparire in alcuni episodi della quarta stagione, ma per via di altri impegni non ha potuto riprendere il suo ruolo a tempo pieno.

Miriam Dalmazio in Studio Battaglia

6. Ha fatto un sacrificio per recitare nella serie. Per recitare nei panni dell’avvocato Nina nella serie Studio Battaglia, l’attrice ha dovuto sacrificare i suoi amati capelli ricci. Nella serie compar infatti con un taglio più corto e liscio. Allo stesso tempo, però, ha dovuto imparare a nascondere il suo accento palermitano per sfoggiarne invece uno milanese, ovvero quello richiesto per il ruolo.

Miriam Dalmazio in Sole a catinelle

7. È stato il suo primo ruolo al cinema. Nel 2013 l’attrice ha l’occasione di recitare nel film campione di incassi Sole a catinelle. Qui interpreta Daniela Parisi, la protagonista femminile del film nonché ex Moglie di Checco e Mamma di Nicolò. Ama tanto il figlio e prova ancora sentimenti per il suo ex marito, sebbene lei lo abbia lasciato per la crisi. È stato proprio questo ruolo a conferire ulteriore notorietà all’attrice.

Miriam Dalmazio Instagram

Miriam Dalmazio è stata Miss Italia?

8. Non ha partecipato al noto concorso. Recentemente è circolata in rete la convinzione che l’attrice, prima di divenire celebre, avesse partecipato al concorso di bellezza Miss Italia. La notizia, tuttavia, non ha trovato conferma. Prima della notorietà, infatti, la Dalmazio ha piuttosto frequentato il Centro Sperimentale di Cinematografia, studiando dunque per divenire attrice.

Miriam Dalmazio è su Instagram

9. Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram con un profilo personale seguito da circa 60 mila persone. All’interno di questo, con oltre 700 post, l’attrice è solita condividere immagini o video relativi al suo lavoro, con curiosità e dietro le quinte. Non mancano però anche post relativi alla sua vita privata, con eventi, luoghi visitati o momenti di svago insieme ad amici o famigliari. Seguendola, dunque, si potrà rimanere aggiornati su tutte le sue attività.

Miriam Dalmazio: età e altezza dell’attrice

10. Miriam Dalmazio è nata il 14 settembre del 1987 a Palermo, Italia. L’attrice è alta complessivamente 168 centimetri.

Fonte: IMDb

Hayden Christensen e l’intervista più difficile della sua vita

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Hayden Christensen e l’intervista più difficile della sua vita

Lucasfilm è felice di annunciare il ritorno di Hayden Christensen nell’iconico ruolo di Darth Vader nella serie Obi-Wan Kenobi, disponibile in esclusiva su Disney+ da domani 27 maggio con i primi due episodi.

Per questa occasione è stato realizzato un divertente video in cui Hayden (41 anni) si confida con il piccolo super-fan di Star Wars Inathi Rozani (10 anni). Una sorprendente intervista che mette alla prova l’attore di Anakin Skywalker e Darth Vader.

Nella commovente e divertente intervista, Hayden rivela come la nuova serie sia “fondamentalmente una grande partita a nascondino”, oltre a svelare i dettagli dello speciale abbigliamento Sith che lo tiene al fresco durante le riprese. Hayden ha inoltre rivelato il motivo per cui Ewan McGregor sia l’attore più divertente sul set e perché, tra tutti i personaggi dell’universo di Star Wars, Yoda sarebbe il suo compagno ideale per una cena.

Inathi, vestito con l’incredibile costume Rubies di Darth Vader, ha sfidato Hayden a costruire il set X-wing Fighter di Luke Skywalker di Lego, mentre lo interrogava sulla sua esperienza sul set. Ma il divertimento non finisce qui, perché l’interprete di Darth Vader ha anche dato prova delle sue capacità con la spada laser, insegnando a Inathi come manovrare la Spada Laser Lightsaber Forge Darth Vader di Hasbro.

Obi-Wan Kenobi debutterà in esclusiva su Disney+ venerdì 27 maggio con i primi due episodi. Successivamente, la serie tornerà in streaming ogni mercoledì, fino al finale previsto per mercoledì 22 giugno.

MCU: le 10 più grandi rivelazioni della Fase 4

MCU: le 10 più grandi rivelazioni della Fase 4

La Fase 4 dell’MCU è iniziata più di un anno fa con l’uscita di Black Widow. A differenza delle precedenti, questa fase non include solo film, ma anche una serie di programmi televisivi in uscita su Disney+. Il grande obiettivo di Kevin Feige e dei Marvel Studios è quello di ampliare quanto più possibile l’MCU, cercando di inglobare anche altri universi.

L’esplosione del Multiverso ha aperto tante nuove possibilità per il franchise. Gli autori hanno sfruttato l’immensità del materiale a disposizione per creare grandi storie. Nell’ultimo anno, i colpi di scena e le sorprese sono state numerose: vediamo le 10 rivelazioni più entusiasmanti della Fase 4 dell’MCU.

L’introduzione di Blade (Eternals)

Eternals Dane WhitmanNonostante tutti i personaggi introdotti nell’MCU da Eternals, la più interessante rivelazione si trova nella scena post-credits. In realtà, la new entry è un personaggio che non viene nemmeno visto.

Nella scena post-credits, si vede Dane Whitman che trova la Lama d’Ebano ma viene colto di sorpresa da una voce sconosciuta. Dopo molte speculazioni, sembra certo che la voce sia quella di Mahershala Ali, interprete di Blade. In questo modo, il cacciatore di vampiri fa il suo ingresso nell’MCU.

L’altro Quicksilver (WandaVision)

Evan Peters Quicksilver MCUIn WandaVision, Wanda usa la sua magia per riportare in vita Visione. Questo fatto ha portato i fan dell’MCU a chiedersi se la strega avrebbe potuto fare lo stesso con il suo defunto fratello, Pietro Maximoff. In effetti, Wanda fa comparire Quicksilver, ma non si tratta dell’originale.

Con grande sorpresa, si scopre nel corso della serie che il Quicksilver che vediamo in WandaVision è un falso, un ragazzo di nome Ralph Bohner che non ha nulla a che fare con Pietro.

Ikaris si mette contro la sua squadra (Eternals)

Ikaris in EternalsTra i membri degli Eterni, al momento della loro introduzione nell’MCU, Ikaris era forse il più celebre. Nel film come nei fumetti, Ikaris è un leader potente e viene visto da molti come la versione Marvel di Superman.

Nonostante ciò, alla fine di Eternals si scopre che il personaggio è a conoscenza della distruzione pianificata della Terra. Non solo: contro ogni aspettativa, il Ikaris è disposto a mettersi contro la sua stessa squadra per permettere che questo accada.

La morte di Zia May (Spider-Man: No Way Home)

MCU Zia MayPer quanto originale, la presenza di Tobey Maguire e Andrew Garfield in Spider-Man: No Way Home era un fatto già noto prima dell’uscita del film. Il vero colpo di scena di No Way Home è infatti un altro.

Il momento più straziante di tutto il lungometraggio, nonché uno dei più tristi della Fase 4 MCU, è la morte di Zia May. Nonostante il personaggio abbia sempre avuto un ruolo marginale all’interno del franchise, il suo discorso in punto di morte sul potere e sulla responsabilità è veramente toccante, per Peter (Tom Holland) come per lo spettatore.

L’arrivo di Clea (Doctor Strange In The Multiverse Of Madness)

Clea Charlize Theron MCUTra tutti i cammei presenti in Doctor Strange nel Multiverso della Follia, il più sorprendente si trova dopo il finale. Nella scena tra i titoli di coda compare Clea, un personaggio iconico nei fumetti di Doctor Strange.

Interpretata da Charlize Theron, la maga appare per pochi secondi, giusto il tempo di prelevare Stephen (Benedict Cumberbatch) e trasportarlo chissà dove nel Multiverso. Avendo scelto un’attrice da Oscar per il ruolo di Clea, sicuramente l’MCU ha grandi progetti per il personaggio.

Sharon Carter è il Power Broker (The Falcon And The Winter Soldier)

Falcon And Winter Soldier FinaleCon Falcon and the Winter Soldier vengono riportati in scena diversi personaggi di Capitan America, tra cui Sharon Carter. Non si tratta però dell’eroina coraggiosa vista in precedenza.

Con il film i fan MCU scoprono che Sharon ha ora assunto il ruolo del cattivo Power Broker. È decisamente sorprendente vedere un eroe così altruista e benevolo improvvisamente trasformato in uno spietato trafficante d’armi.

Il ritorno di Kingpin (Hawkeye)

Hawkeye Kingpin MCULa serie Hawkeye ha portato una bella boccata d’aria fresca nell’MCU: un’avventura breve e aneddotica, ma ricca di momenti appassionanti. Nonostante la leggerezza dello show, non sono mancati i colpi di scena, primo fra tutti il ritorno di Kingpin.

Kingpin è uno dei personaggi più acclamati della serie Daredevil di Netflix e i fan erano entusiasti di vedere Vincent D’Onofrio tornare nel ruolo per l’MCU. Inoltre, questo passaggio ha anche aperto la porta del franchise ad altri attori dello show Netflix.

Il mondo dimentica Peter Parker (Spider-Man: No Way Home)

Peter Parker Spider-Man No Way HomeSe per tanti versi No Way Home è stato un film divertente, non sono mancati gli aspetti tragici. Non solo la morte di Zia May, ma anche il finale ha lasciato tutti con l’amaro in bocca. Il fatto che Peter Parker venga dimenticato da tutti, soprattutto da Ned e MJ, rappresenta un sacrificio immenso per Spidey.

Nel tentativo di fermare altri invasori in arrivo da tutto il Multiverso, Spider-Man convince il Doctor Strange a lanciare un incantesimo che farà dimenticare a tutti chi è Peter Parker. Di conseguenza, Peter termina il film da solo: probabilmente questo momento segna la fine del viaggio di Tom Holland nell’MCU.

L’arrivo di Kang (Loki)

Loki MCUNella Fase 4 dell’MCU un ruolo essenziale è giocato dal Multiverso. Parlando di Multiverso non si può tralasciare Colui Che Rimane. Il personaggio, introdotto dalla serie Loki è l’essere che ha creato la TVA e che sovrintende alla sacra linea temporale. Proprio per questo, la sua morte getta il Multiverso nel caos.

In tutto ciò, una delle più grandi minacce si rivela essere una variante di Colui Che Rimane, il potente criminale Marvel Kang il Conquistatore. Già era stato detto che il cattivo sarebbe apparso in Ant-Man and the Wasp: Quantumania, ma questa prima comparsa a sorpresa nell’MCU suggerisce che il personaggio svolgerà un grande ruolo in futuro.

Gli Illuminati (Doctor Strange nel Multiverso della Follia)

Doctor Strange 2 MCULa presenza degli Illuminati in Doctor Strange nel Multiverso della Follia era un fatto già annunciato prima dell’uscita del film, ma di sicuro i fan MCU non si aspettavano un’uscita di scena così rapida e cruenta per il team.

Dopo una breve scena introduttiva in cui gli Illuminati affrontano Strange, essi sono costretti a combattere Scarlet Witch. La strega riesce in poco tempo a fare a pezzi tutti questi potenti eroi, dal sibilante Black Bolt a Charles Xavier di Patrick Stewart.

Kristen Stewart commenta la sua visione di Crimes of the Future

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Kristen Stewart commenta la sua visione di Crimes of the Future

Durante una recente conferenza stampa (tramite Insider) per Crimes of the Future, in occasione del Festival di Cannes 75, Kristen Stewart ha descritto come si è sentita quando si è vista per la prima volta sullo schermo durante la premiere del film di David Cronenberg.

L’attrice ha ammesso di non avere la minima idea di cosa trattasse il film durante la produzione, ma dopo aver visto il film lei stessa, i temi narrativi avevano tutti un senso.

“Noi, gli attori, passavamo ogni singolo giorno dopo il lavoro dicendo, ‘Che cazzo stiamo facendo?’ Ma poi ho guardato il film la scorsa notte ed è stato così chiaro per me. È così esponenziale e sembra che tu stia sventrando organi quando stai facendo qualcosa, e se non è così non lo è ne vale la pena.”

In Crimes of the Future, Kristen Stewart interpreta Timlin, un investigatore del National Organ Registry che sta indagando su Saul Tenser (Viggo Mortensen), un artista performativo affetto da una malattia unica chiamata Sindrome dell’evoluzione accelerata che gli consente di far crescere nuovi organi all’interno del suo corpo. Con l’aiuto della sua compagna Caprice (Léa Seydoux), li estrae durante le performance artistiche per il pubblico.

Batgirl: un altro indizio suggerisce la presenza di Robin

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Batgirl: un altro indizio suggerisce la presenza di Robin

Non è una congettura nuova quella che vorrebbe l’esordio di un nuovo Robin in Batgirl. Già altre foto dal set del film HBO Max avevano fatto presagire questo risvolto, ma adesso è Leslie Grace che, in una storia su Instagram, dà un suggerimento.

Quasi due mesi dopo la fine delle riprese, Leslie Grace è andata su Instagram (tramite CBR) per stuzzicare i fan che la attendono nei panni di Batgirl. In una storia ormai off-line, Grace ha condiviso un’immagine di Detective Comics n. 526, un’edizione per l’anniversario che ha segnato la 500esima apparizione di Batman nella serie a fumetti e che include anche Batgirl e Robin, scatenando nuove speculazioni sull’apparizione del Ragazzo Meraviglia nel nuovo film DCEU.

Cosa sappiamo di Batgirl

Batgirl è il film del 2022 di Adil El Arbi e Bilall Fallah con Leslie Grace, JK Simmons, Michael Keaton  e Brendan Fraser. È stato annunciato che Leslie Grace interpreterà Batgirl. Il suo precedente ruolo cinematografico è stato nell’adattamento della WB di In the Heights, acclamato dalla critica. Mentre la trama di Batgirl è ancora nascosta, il film vedrà J.K. Simmons torna nel ruolo del commissario Gordon, visto l’ultima volta in Justice League di Zack Snyder. Jacob Scipio partecipa al film in un ruolo non rivelato e Brendan Fraser interpreta il cattivo Garfield Lynns, noto anche come Firefly. Ivory Aquino si è unita al cast nel ruolo di Alysia Yeoh

Batgirl doveva essere diretto da Joss Whedon, regista di The Avengers e Avengers: Age of Ultron, nonché della versione cinematografica di Justice League. Tuttavia, nel 2018, il regista ha deciso di abbandonare il progetto, ammettendo di non essere riuscito a “decifrare la storia”. Il film è diretto da Adil El Arbi e Bilall Fallah.

Elvis: Austin Butler dice che è stato costretto a letto, alla fine delle riprese

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Il protagonista di Elvis, Austin Butler, dice di essere stato costretto a letto dopo aver completato le riprese del film di Baz Luhrmann. Butler interpreta il re del rock ‘n roll nel film biografico, che seguirà gli umili inizi di Presley fino al suo status di icona musicale e sullo schermo. Accanto a Butler, che interpreta Elvis, c’è anche Tom Hanks nei panni del talent manager di Elvis Presley, il colonnello Tom Parker e Olivia DeJonge nei panni di Priscilla Presley.

Sembra che l’etica del lavoro di Butler abbia avuto dei lati decisamente negativi sul suo fisico. Parlando con GQ, Butler ha rivelato di essere stato costretto a letto dopo la produzione di Elvis. Quando le riprese si sono concluse a marzo 2021, l’attore si è sentito molto male dopo aver dedicato così tanta della sua energia al personaggio di Presley per così tanto tempo. Dopo essere stato trasferito in ospedale, a Butler è stato successivamente diagnosticato un virus che “simula l’appendicite”.

“Il giorno dopo (la fine delle riprese) mi sono svegliato alle quattro del mattino con un dolore lancinante e sono stato portato d’urgenza in ospedale… Il mio corpo ha iniziato a spegnersi il giorno dopo aver finito Elvis”.

Oltre allo stress per dover portare sullo schermo una tale icona, Austin Butler ha anche condiviso il set con un’altra icona vivente, Tom Hanks, che gli ha dato il seguente suggerimento:

“Ogni giorno cerco di leggere qualcosa che non ha nulla a che fare con il lavoro che sto facendo”. Questo mi ha fatto sentire in grado di farlo, perché fino a quel momento leggevo solo tutto ciò che aveva a che fare con Elvis. Ascoltavo solo Elvis. Erano le influenze di Elvis e lo stesso Elvis e nient’altro.”

Elvis, il trailer del film di Baz Luhrmann

Dal regista candidato all’Oscar Baz Luhrmann arriva Elvis della Warner Bros. Pictures, con Austin Butler e il Premio Oscar Tom Hanks. Il film esplora la vita e la musica di Elvis Presley (Austin Butler ), viste attraverso il prisma della sua complicata relazione con l’enigmatico manager, il colonnello Tom Parker (Tom Hanks). La storia approfondisce le complesse dinamiche tra Presley e Parker nell’arco temporale di oltre 20 anni, dall’ascesa alla fama di Presley che raggiunse un livello di celebrità senza precedenti, sullo sfondo un panorama culturale in evoluzione e la perdita dell’innocenza in America. Al centro di questo viaggio, una delle persone più significative e influenti nella vita di Elvis, Priscilla Presley (Olivia DeJonge).

Recitano al fianco di Tom Hanks e Austin Butler, la pluripremiata attrice di teatro Helen Thomson (“Top of the Lake: China Girl”, “Rake”) nei panni della madre di Elvis, Gladys; Richard Roxburgh (“Moulin Rouge!”, “Breath”, “La battaglia di Hacksaw Ridge”) in quelli del padre di Elvis, Vernon, mentre Olivia DeJonge (“The Visit”, “Stray Dolls”) interpreta Priscilla. Luke Bracey (“La battaglia di Hacksaw Ridge”, “Point Break”) interpreta Jerry Schilling; Natasha Bassett (“Ave, Cesare!”) interpreta Dixie Locke; David Wenham (“Il Signore degli Anelli” la trilogia, “Lion – la strada verso casa”, “300”) è Hank Snow; Kelvin Harrison Jr. (“Il processo ai Chicago 7”, “L’assistente della star”) è BB King; Xavier Samuel (“Two Mothers”, “Amore e inganni”, “The Twilight Saga: Eclipse”) interpreta Scotty Moore, e Kodi Smit-McPhee (“Il potere del cane”) interpreta Jimmie Rodgers Snow.

Completano il cast Dacre Montgomery (“Stranger Things”, “La galleria dei cuori  infranti”) nei panni del regista televisivo Steve Binder, al fianco degli attori australiani Leon Ford (“Gallipoli”, “The Pacific”) nei panni di Tom Diskin, Kate Mulvany (“Il grande Gatsby”, “Hunters”) in quelli di Marion Keisker; Gareth Davies (“Peter Rabbit,” “Hunters”) come Bones Howe, Charles Grounds (“Crazy & Rich”, “Camp”) come Billy Smith, Josh McConville (“Fantasy Island”) è Sam Phillips, e Adam Dunn (“Home and away”) nei panni di Bill Black.

Per ritrarre le altre icone della musica del film, Luhrmann ha scelto la cantautrice Yola come Sister Rosetta Tharpe; il modello Alton Mason come Little Richard; il texano di Austin Gary Clark Jr., come Arthur Crudup, e l’artista Shonka Dukureh come Willie Mae “Big Mama” Thornton.

Il candidato all’Oscar Luhrmann (“Il Grande Gatsby”, “Moulin Rouge!”) ha diretto il film da una sceneggiatura da lui scritta assieme a Sam Bromell, Craig Pearce e Jeremy Doner, basata su una storia dello stesso Baz Luhrmann e Jeremy Doner. I produttori del film sono Luhrmann, la vincitrice dell’Oscar Catherine Martin (“Il Grande Gatsby”, “Moulin Rouge!”), Gail Berman, Patrick McCormick e Schuyler Weiss, mentre i produttori esecutivi sono Courtenay Valenti e Kevin McCormick.

Il team creativo che ha lavorato dietro le quinte include la direttrice della fotografia Mandy Walker (“Mulan”, “Australia”), la scenografa e costumista premio Oscar Catherine Martin (“Il Grande Gatsby”, “Moulin Rouge!”), la scenografa Karen Murphy (“A Star Is Born”), i montatori Matt Villa (“Il grande Gatsby”, “Australia”) e Jonathan Redmond (“Il grande Gatsby”), il supervisore degli effetti visivi nominato all’Oscar Thomas Wood (“Mad Max: Fury Road”), il supervisore musicale Anton Monsted (“Australia”, “Moulin Rouge!”) e il compositore Elliott Wheeler (“The Get Down”).

Le riprese principali di Elvis si sono svolte nel Queensland, in Australia, con il sostegno del governo del Queensland, di Screen Queensland e del programma Producer Offset del governo australiano. Warner Bros. Pictures presenta, una produzione Bazmark Production, Jackal Group, un film di Baz Luhrmann: Elvis, che sarà distribuito in tutto il mondo dalla Warner Bros. Pictures. Il film uscirà nelle sale italiane il 22 giugno 2022.

Warner Bros “frustrata” dalla mancanza di proposte per film DC da parte di J.J. Abrams

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Secondo quanto riferito, la Warner Bros. ha espresso frustrazione a seguito della mancanza di proposte da parte di J.J. Abrams in merito a progetti basati sui personaggi DC Comics per HBO Max. Abrams è uno degli sceneggiatori, registi e produttori più importanti a livello globale, grazie al suo lavoro in franchise cinematografici di successo come Star Wars, Star Trek e Mission: Impossible. Prima del suo lavoro cinematografico, Abrams era noto per programmi TV di successo come Lost, Alias ​​e Felicity. Sembrava che il regista avesse il tocco magico e ogni studio stava cercando di coinvolgerlo per iniziare, rilanciare o assistere nel loro franchise.

Nel 2019 Abrams e la sua società di produzione Bad Robot hanno firmato un contratto quinquennale con la Warner Bros. per produrre diverse proprietà, con lo studio che sperava che Abrams potesse aiutare a rivitalizzare i loro marchi DC. Abrams, dal canto suo, ha annunciato l’intenzione di sviluppare proprietà basate sui personaggi di Justice League Dark, inclusa una serie per i personaggi di John Constantine e Madame Xanadu. È anche produttore del prossimo film di Zatanna con Emerald Fennell di Promising Young Woman che scriverà la sceneggiatura. Ha anche firmato come produttore di un nuovo film di Superman con lo sceneggiatore Ta-Nehisi Coates incentrato su un Superman nero. Tuttavia, dopo tre anni di contratto, nessuno di questi progetti si è concretizzato e, con il contratto che scadrà nel 2024, lo studio sembra essere preoccupato.

Secondo THR, fonti affermano che Warner Bros. Discovery è frustrata dal fatto che J.J. Abrams abbia rivendicato molti personaggi DC ma non abbia ancora ricevuto nulla da mandare in onda su HBO Max. Secondo quanto riferito, lo studio ha visto le sceneggiature per Constantine e il pilot di Madame X, ma sembra che non ci siano date di inizio della produzione pianificate. Secondo quanto riferito, l’amministratore delegato di Warner Bros. Discovery, David Zaslav, è frustrato dalla mancanza di risultati da parte di Bad Robot e sta esaminando tutti gli accordi complessivi dello studio, incluso l’accordo da $ 250 milioni di Bad Robot, mentre cerca di tagliare $ 3 miliardi.

Avengers: ecco tutti i sostituti degli Original Six

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Avengers: ecco tutti i sostituti degli Original Six

L’account Instagram ha condiviso un fan poster di quello che potrebbe essere un Avengers 5. Nell’immagine, gli Original Six, i sei Avengers originali, sono sostituiti con le loro controparti che prenderanno quasi certamente il loro posto nelle fasi successive del MCU.

Nell’immagine si possono vedere schierati Kate Bishop al posto di Clint Barton, Mighty Thor al posto di Thor, She-Hulk al posto di Hulk, Sam Wilson al posto di Steve Rogers (unico passaggio di testimone ufficiale), War Machine al posto di Iron Man e Yelena Belova al posto di Natasha Romanoff. Vi piace il nuovo schieramento?

Alcarràs – L’ultimo raccolto, recensione del film di Carla Simón

Alcarràs – L’ultimo raccolto, recensione del film di Carla Simón

Esce oggi nelle sale italiane Alcarràs, film della regista Carla Simòn con Jordi Pujol Dolcet e Anna Otin protagonisti. Vincitore dell’Orso d’oro alla  72esima edizione della Berlinale, la pellicola è distribuita da I Wonder Pictures.

L’estate dell’ultimo raccolto

Campi estesi e piantagioni, questa è la cornice che muove la trama di Alcarràs. Tre bambini si divertono all’interno di un’auto abbandonata, immaginando una nuova avventura, ma il disperato mondo degli adulti interrompe il gioco: i membri della famiglia Solé si rendono conto che non potranno più coltivare il terreno dei Pinyol, e i frutteti di pesco di cui si occupano da generazioni. Senza documenti che legalizzino la presunta cessione del terreno fatta dal nonno, l’erede Pinyol ha deciso di vendere il terreno a un’azienda energetica per installarvi sopra pannelli solari, redditizi e sostenibili. Quest’estate è dunque l’estate dell’ultimo raccolto per i Solé.

Un approccio introduttivo in tre sequenze risolve rapidamente la trama principale del film. Il resto dei 120 minuti di Alcarràs sono il cammino estivo verso quella fine annunciata troppo presto, che sembra inevitabile ma che nessuno vuole accettare. Il secondo lungometraggio di Carla Simón (Verano 1993) si avvicina alla famiglia Solé durante questi mesi di agonia. La possibilità della caduta in un abisso rovinoso si apre per ciascuno di loro, che vuole dare un senso a questo crepuscolo a partire dalla propria esperienza e dal proprio ruolo all’interno di quello che si configura come un vero e proprio clan: c’è chi si sottrae per scelta o perché non riesce a capire, chi si arrabbia e chi rimane calmo, chi cerca vie d’uscita e chi mantiene una cieca fedeltà, chi si preoccupa e chi si rammarica.

Un film che pianta un seme collettivo

Carla Simón traduce in immagini ciò che molti cineasti neorealisti – e i loro magnifici eredi, dall’Ermanno Olmi de L’albero degli zoccoli all’Alice Rohrwacher de Il paese delle meraviglie – hanno incessantemente perseguito: la verità, questa volta di uno spazio e di un tempo di cambiamento, che riguarda e si rivolge alla collettività, senza tuttavia lasciare mai incolto il seme dell’individuo. La macchina da presa, sembra suggerirci Simòn, è sempre in grado di scrutare qualcosa che l’occhio umano non riesce a percepire e, in questo modo, riesce a raggiungere anche una certa essenza della vita, un momento sacro che esplode come un’epifania. Epifania che ha incontrato il gusto e il cuore di M. Night Shyamalan, presidente di giuria a Berlino 72, che ha premiato Alcarràsper le sue straordinarie interpretazioni, da attori bambini ad attori ottantenni, per la sua capacità di mostrare la tenerezza e la comicità della famiglia e della sua lotta, e per il ritratto della nostra connessione e dipendenza dalla terra che ci circonda“.

Il testo di Alcarràs può essere letto da molti punti di vista: come rivendicazione dell’identità di un mestiere, quello del contadino tradizionale, che si identifica con la terra e i suoi frutti; come ritratto organico e vivace, scevro da manicheismi, della crisi di una famiglia provocata da un dilemma morale; come riflessione sul progresso che cancella le tracce della Storia; in sostanza, su uno spaccato di vita che pulsa e respira attraverso i volti di attori non professionisti, protagonisti del documentario di un’estate che riserva loro un futuro incerto.

La famiglia come spazio per ricostruire il futuro

Il film riunisce tutte queste prospettive individuali e le lega al filo invisibile del nucleo familiare, ultima barriera di fronte a un sistema economico che ne divora i membri perché li considera già perduti. È in questo spazio ridotto, scoraggiante ma pulsante di calore, perché condiviso con i propri cari, che Alcarràs coinvolge irrimediabilmente. Non per costruire un muro di semplice resistenza, quasi di reazione, ma per piantare un seme sul cui futuro, e raccolto, vogliamo e dobbiamo costruire insieme, per renderlo meno minaccioso. Alcarràs ci avvicina, dal territoriale e con i suoi attori non professionisti, a quello spazio in cui il cinema sembra toccare la vita e le sue crepe che, per quanto spaventose appaiano, siamo chiamati a ricostruire insieme come pubblico.

Per quanta sofferenza possa causare la perdita di un terreno perché il proprietario vuole installarvi dei pannelli solari, c’è comunque il piacere del lavoro comunitario, delle riunioni di famiglia con le lumache alla griglia come piatto forte, dei giochi dei bambini negli orti dei vicini. Ognuno in famiglia ha le sue ragioni, sembra dirci Simòn e, in ogni discussione, c’è un’emozione diversa, che questo film generoso condivide con lo spettatore senza chiedere nulla in cambio. Ogni membro della famiglia necessita, in questo senso, di riprese cucite su misura, di un aspetto e una voce ben distinguibili, senza gerarchia alcuna, sempre disposti nel quadro con luminosa chiarezza.

Sebbene abbia molti punti in comune con Verano 1993 – nel suo meraviglioso approccio alla psicologia infantile, ad esempio – Alcarràs è più ambizioso e lascia respirare ampiamente il soggetto narrativo, mai incastonandolo nel limite della prospettiva unica. Piuttosto, riprende le fila del cortometraggio Correspondencia, che Simòn ha firmato a due mani con Dominga Sotomayor, dove c’è già l’idea che le nostre vite, i nostri progetti, sono in qualche modo attraversati dal contesto socio-economico e, in ultima analisi, sempre politico in cui viviamo. Nella cornice di Alcarràs, sostenuta dagli echi della sua personalissima storia, Carla Simón si libra nelle sue virtù registiche: gira con precisione e passione, paziente nel raccogliere la verosimiglianza dei simboli di un’estate, per testimoniare l’ingiustizia di un sistema che cerca solo la redditività economica.

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