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Eternals: il produttore spiega perché è ambientato sulla Terra

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Eternals: il produttore spiega perché è ambientato sulla Terra

A gennaio del 2020, Screen Rant ha avuto la possibilità di visitare il set di Eternals e di parlare con il produttore Nate Moore. Durante la chiacchierata, Moore ha parlato della decisione da parte dei Marvel Studios di ambientare il film sulla Terra, nonostante la natura “cosmica” della storia e dei personaggi.

“Direi che, in realtà, anche nei fumetti questi personaggi sono più legati alla Terra, perché in realtà sono stati creati dall’umanità”, ha spiegato il produttore. “Anzi, direi che nel film abbiamo sottolineato molto di più l’aspetto cosmico di quanto non lo facciano nei fumetti, in tutta onestà. Da un punto di vista narrativo, c’è una giustapposizione assai potente, perché il film è ambientato sulla Terra, ma non significa che l’intero corso degli eventi si svolga interamente sulla Terra.”

“Questo ci permette di giustapporre cose moderne, normali, che fanno parte della vita di chiunque, ad altri elementi tipicamente sci-fi, come i Celestiali, le astronavi, senza doversi per forza impegnare su nessuno dei due fronti”, ha aggiunto. “Questa giustapposizione ci permette di ottenere il meglio da entrambi i mondi. Ecco perché questo film è così speciale, perché non deve essere necessariamente o l’una o l’altra cosa.”

Eternals, il terzo film della Fase Quattro dell’Universo Cinematografico Marvel diretto dalla regista vincitrice dell’Academy Award Chloé Zhao, arriverà il 3 novembre nelle sale italiane. Il film targato Marvel Studios Eternals presenta un nuovo team di supereroi dell’Universo Cinematografico Marvel: l’epica storia, che abbraccia migliaia di anni, mostra un gruppo di eroi immortali costretti a uscire dall’ombra per unirsi contro il più antico nemico dell’umanità, The Deviants.

Il cast del film comprende Richard Madden, che interpreta l’onnipotente Ikaris; Gemma Chan, che interpreta Sersi, amante dell’umanità; Kumail Nanjiani, che interpreta Kingo, dotato dei poteri del cosmo; Lauren Ridloff, che interpreta la velocissima Makkari; Brian Tyree Henry, che interpreta l’intelligente inventore Phastos; Salma Hayek, che interpreta la leader saggia e spirituale Ajak; Lia McHugh, che interpreta Sprite, eternamente giovane e al tempo stesso piena di saggezza; Don Lee, che interpreta il potente Gilgamesh; Barry Keoghan, che interpreta il solitario Druig; e Angelina Jolie, che veste i panni dell’impetuosa guerriera Thena. Kit Harington interpreta Dane Whitman.

Jamie Lee Curtis vuole interpretare il Diavolo nella nuova trilogia de L’esorcista

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L’iconica Jamie Lee Curtis ha rivelato che vorrebbe interpretare il Diavolo nell’annunciata nuova trilogia de L’esorcista che sarà diretta da David Gordon Green, regista con il quale la celebre attrice ha un legame molto speciale, trattandosi della mente creativa dietro la nuova trilogia di Halloween.

In un’intervista con Entertainment Weekly, Jamie Lee Curtis ha spiegato che, al pari di molti, il film originale del 1973 diretto da William Friedkin è stato uno degli horror che hanno maggiormente segnato la sua adolescenza: “Sono una persona coraggiosa, in generale, ma se una cosa è spaventosa, allora mi spavento anche io. Quando avevo 15 anni i miei genitori mi fecero vedere L’esorcista e il giorno dopo i miei amici mi presero in giro perché ero uscita fuori di testa. Detesto avere paura dei film horror.”

Parlando nello specifico del ruolo che vorrebbe interpretare nella nuova rivisitazione del celebre film, ha aggiunto: “Forse dovrei prestare la mia voce al Diavolo, come fece Mercedes McCambridge. Se David mi offrisse una parte nel suo progetto, magari proprio come voce del Diavolo, per me sarebbe come un cerchio che si chiude. E poi penso che le persone lo amerebbero.”

Cosa sappiamo del reboot de L’esorcista

Universal e Peacock hanno acquistato i diritti dell’annunciato sequel de L’esorcista ad opera della Blumhouse con l’obiettivo di realizzare una nuova trilogia, al pari di quanto già accaduto con il franchise di Halloween.  

L’accordo siglato ammonta a 400 milioni di dollari. Come annunciato già tempo fa, sarà David Gordon Green, regista di Halloween e Halloween Killsad occuparsi della regia del primo capitolo della trilogia, che sarà un sequel diretto del cult firmato nel 1973 da William Friedkin. Il primo film dovrebbe arrivare nelle sale verso la fine del 2023.

Ellen Burstyn tornerà nuovamente nei panni divenuti ormai iconici di Chris MacNeil, la madre della piccola Regan MacNeil (la bambina posseduta del film di Friedkin), ruolo grazie al quale ottenne una nomination agli Oscar come migliore attrice protagonista.

Al fianco di Burstyn ci sarà Leslie Odom Jr., noto per il musical Hamilton e candidato agli Oscar 2021 come miglior attore non protagonista per Quella notte a Miami…: l’attore statunitense interpreterà il ruolo del padre di un bambino posseduto che, in preda alla disperazione, cercherà l’aiuto di Chris.

La sceneggiatura del primo sequel porterà la firma di David Gordon Green insieme a Scott Teems, Danny McBride e Petter Sattler. Alla produzione ci saranno Jason Blum, David Robinson e James Robinson. Il sequel sarà una co-produzione tra Blumhouse e Morgan Creek Production.

Anthony Hopkins ha deciso di continuare a recitare grazie al ruolo di Odino

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A quanto pare, Anthony Hopkins ha deciso di continuare con la sua carriera di attore grazie al ruolo di Odino nel primo film del franchise di Thor. Nel libro di recente pubblicazione “The Story of Marvel Studios: The Making of the Marvel Cinematic Universe”, l’attore premio Oscar ha infatti rivelato che aveva deciso di abbandonare la recitazione prima di ottenere il ruolo del dio nordico nel film del 2011.

Come spiegato dall’attore, è stato il regista Kenneth Branagh a restituirgli la voglia e l’entusiasmo di continuare a lavorare. “Stavo per rinunciare alla mia carriera, davvero”, ha detto l’attore (via CBR). “Ma Branagh non me l’avrebbe mai permesso. Lavorare con lui è stato come ricevere un’iniezione di nuova linfa vitale. Sembrava avere lo stesso tipo di influenza contagiosa su tutti i membri del cast e della crew. Il suo entusiasmo… il suo atteggiamento sempre così positivo. Riesce a tirare fuori il meglio da chiunque.”

Dopo aver interpretato Odino in Thor, Anthony Hopkins è apparso in altri 19 film, tra cui Thor: the Dark World del 2013 e Thor: Ragnarok del 2017. La sua fama è indissolubilmente legata al ruolo di Hannabil Lecter ne Il silenzio degli innocenti, grazie al quale ha vinto l’Oscar come miglior attore protagonista, prestigioso riconoscimento che ha ricevuto nuovamente quasi 30 anni dopo, quest’anno, grazie alla sua interpretazione in The Father – Nulla è come sembra.

Per quanto riguarda Kenneth Branagh, dopo l’esperienza con il primo Thor, il regista britannico non ha mai più diretto un film dei Marvel Studios, nonostante abbia continuato a collaborare con Disney per altri progetti (come Cenerentola e Artemis Fowl) e abbia anche prestato la sua voce ad un personaggio di Avengers: Infinity War.

Eternals: Salma Hayek stava per spoilerare il film al Comic-Con

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Eternals: Salma Hayek stava per spoilerare il film al Comic-Con

Nell’attesissimo Eternals, in arrivo nelle sale italiane dal 3 novembre, l’attrice Salma Hayek interpreta una versione femminile del personaggio di Ajak, che possiede l’abilità di volare, una super forza e persino la capacità di manipolare le molecole con la sola forza del pensiero.

Ajak è il condotto attraverso il quale gli Eterni possono comunicare con i Celestiali, che li hanno creati, al pari dei Devianti, durante i loro esperimenti sull’umanità primitiva. Nel film, proprio grazie a questa speciale connessione, Ajak viene anche presentata come il leader del gruppo.

In occasione del Graham Norton Show, Salma Hayek ha parlato della segretezza che circonda i progetti Marvel, rivelando che all’inizio non era consapevole che non si potesse neanche parlare del film. “Ricordo di aver parlato per la prima volta di Eternals con la regista in un hotel. Era in occasione del Comic-Con”, ha spiegato.

“La cosa è stata totalmente surreale. Stavamo parlando e… essendo io messicana, tendo a parlare a voce alta. Avevo perso quasi la voce a causa delle varie interviste, ma parlavo comunque in maniera rumorosa. Ho iniziato a farle delle domande e lei mi disse: ‘Shhhhhh…’. E io risposi: ‘Cosa?’. E lei: ‘Possono sentirci. La sceneggiatura è top secret!'”

“E allora io le risposi: ‘Ma non c’è nessuno!’. E lei: ‘La porta accanto. Devi stare molto attenta. Tutti sanno che stiamo parlando del nuovo film Marvel. Potrebbero sentirci attraverso i muri’. Lei era seria, ma è così che funziona. Lo fanno. Lo fanno davvero. È stato un momento veramente strano”, ha concluso l’attrice.

Eternals, il terzo film della Fase Quattro dell’Universo Cinematografico Marvel diretto dalla regista vincitrice dell’Academy Award Chloé Zhao, arriverà il 3 novembre nelle sale italiane. Il film targato Marvel Studios Eternals presenta un nuovo team di supereroi dell’Universo Cinematografico Marvel: l’epica storia, che abbraccia migliaia di anni, mostra un gruppo di eroi immortali costretti a uscire dall’ombra per unirsi contro il più antico nemico dell’umanità, The Deviants.

Il cast del film comprende Richard Madden, che interpreta l’onnipotente Ikaris; Gemma Chan, che interpreta Sersi, amante dell’umanità; Kumail Nanjiani, che interpreta Kingo, dotato dei poteri del cosmo; Lauren Ridloff, che interpreta la velocissima Makkari; Brian Tyree Henry, che interpreta l’intelligente inventore Phastos; Salma Hayek, che interpreta la leader saggia e spirituale Ajak; Lia McHugh, che interpreta Sprite, eternamente giovane e al tempo stesso piena di saggezza; Don Lee, che interpreta il potente Gilgamesh; Barry Keoghan, che interpreta il solitario Druig; e Angelina Jolie, che veste i panni dell’impetuosa guerriera Thena. Kit Harington interpreta Dane Whitman.

Anya Taylor-Joy: i suoi ruoli migliori in attesa di Ultima notte a Soho

Anya Taylor-Joy è una delle giovani stelle più in ascesa di Hollywood: il suo ultimo successo nella serie televisiva La regina degli scacchi, per la cui interpretazione ha vinto un Golden Globe, lo conferma. Vediamo la classifica dei migliori ruoli interpretati dall’attrice, secondo Rotten Tomatoes, in attesa di rivederla al cinema in Last Night in Soho.

Radioactive (2019) – 63%

Radioactive anya taylor joySe c’è un modo per garantire che un’attrice promettente continui a migliorare, è facendola lavorare con grandi esperti. Questo è ciò che ha reso questo film così prezioso, poiché Anya Taylor-Joy  ha avuto modo di lavorare fianco a fianco con Rosamund Pike, che interpreta il personaggio principale in questa storia incentrata sulla figura di Marie Curie.

Per chi non lo sapesse, Curie ha fatto la storia come la prima donna a vincere il premio Nobel, che le è stato conferito ben due volte e in due diversi campi scientifici. Originariamente proiettato in anteprima al Toronto International Film Festival 2019 e rilasciato in digitale su Amazon Prime nel 2020, Radioactive presenta Anya Taylor-Joy come Irene Curie, la figlia di Marie.

Last Night In Soho (2021) – 75%

last night in sohoLast Night in Soho è considerata una delle uscite cinematografiche più intriganti del 2021. La premessa suggestiva, l’ensemble di attori di talento e membri della crew, assieme al trailer strabiliante, hanno reso fin da subito i fan estremamente entusiasti.

La trama del film è incentrata su una giovane aspirante stilista (Thomasin McKenzie) che viene trasportata nel passato, rivivendo l’atmosfera anni ’60 nel corpo di una cantante che da lei idolatrata, Sadie (Anya Taylor-Joy ). Mentre vive questa nuova vita inaspettata, cominciano ad insinuarsi minacce pericolose che porteranno a gravi conseguenze. Tra gli aspetti lodati dalla critica, dopo la presentazione del film a Venezia, c’è stata proprio la performance di Taylor-Joy.

The Miniaturist (2017) – 76%

the miniaturist anya taylor joyAnya Taylor-Joy ha regalato sempre performance convincenti nei film d’epoca a cui ha preso parte. Tra questi vi è The Miniaturist, che ha debuttato alla fine del 2017 e ambientato nel 17° secolo. La miniserie è stata basata su un romanzo del 2014 dallo stesso titolo.

In onda su BBC One e poi su Masterpiece della PBS negli Stati Uniti, The Miniaturist narra la storia di Petronella Oortman (Anya Taylor-Joy ), dopo il cui trasferimento ad Amsterdam a causa di un matrimonio combinato, conoscerà vicende sempre più oscure quando assume un misterioso miniaturista per arredare la sua casa delle bambole; ciò finirà per prefigurare il suo stesso destino.

Split (2016) – 77%

Split castQuesto è stato il film grazie al quale la maggior parte del pubblico ha scoperto Anya Taylor-Joy ed ha anche segnato un ritorno degno di nota per il regista M. Night Shyamalan. Arrivato nelle sale nel 2016, Split è stato un sequel inaspettato di Unbreakable ed è visto come il primo film sulle origini dei supercriminali.

Split segue le vicende di un uomo chiamato Kevin Wendell Crumb (James McAvoy), che ha oltre 20 personalità diverse, alcune delle quali sono violente. Rapisce tre ragazze adolescenti in questo thriller psicologico, una delle quali è la Casey Cooke di Taylor-Joy. La Taylor-Joy ha avuto la possibilità di mostrare le sue capacità di recitazione, giocando sul suo passato traumatico e diventando una “final girl”. Ha ripreso il ruolo nel sequel, Glass.

Barry (2016) – 80%

barry anya taylor joyÈ un vero peccato che Barry sia passato in sordina: uscito in un momento apparentemente perfetto nel 2016, questo film biografico racconta la storia di un giovane Barack Obama ai tempi della Columbia University prima di diventare il presidente degli Stati Uniti.

Devon Terrell è stato elogiato per la sua performance come personaggio titolare. La storia non ha poi evitato alcune delle discriminazioni che Obama ha affrontato mentre cresceva. Anya Taylor-Joy  aveva un ruolo di supporto come Charlotte Baughman, una ex fidanzata di Obama che cerca di farlo aprire caratterialmente.

Emma. (2020) – 87%

anya-taylor-joy-emmaI romanzi di Jane Austen sono stati adattati al cinema e teatro in innumerevoli forme e occasioni. Gli adattamenti di Emma sono molteplici, con quattro lungometraggi, otto serie televisive e cinque opere teatrali basate sul racconto. Il più recente è arrivato nel 2020 con il debutto alla regia di Autumn de Wilde.

Questa versione, intitolata Emma, vede Anya Taylor-Joy assumere il ruolo principale di Emma Woodhouse, una donna nell’Inghilterra del 1800 che tende a intromettersi nelle vite romantiche dei suoi amici. Le recensioni hanno detto che altri adattamenti sono stati più fedeli, ma di questo in particolare ne è stata apprezzata la componente ironica e la performance della Taylor-Joy è stata molto lodata.

Thoroughbreds (2017) – 87%

Anya Taylor-Joy emmaQuesto potrebbe non classificarsi come il suo miglior film su Rotten Tomatoes, ma c’è una buona possibilità che questa sia la più grande performance messa in piedi da Anya Taylor-Joy  in un film finora. Ampiamente distribuito all’inizio del 2018, Thoroughbreds vede due adolescenti complottare per uccidere uno dei loro patrigni.

Anya Taylor-Joy è stata eccezionale nel ruolo di Lily Reynolds, una ragazza troppo emotiva che vuole liberarsi del suo patrigno. Olivia Cooke interpreta la sua amica senza emozioni Amanda che la aiuta nell’atto criminale, mentre Anton Yelchin ritrae uno spacciatore di droga immischiato con loro in quello che sarebbe stato, ahimè, il suo ultimo ruolo.

The Dark Crystal: Age Of Resistance (2019) – 88%

dark crystal anya taylor joyNel 1982, Jim Henson e Frank Oz hanno lavorato insieme per consegnare The Dark Crystal al pubblico di tutto il mondo. Il film fantasy animato da pupazzi rimane un classico e i fan lo hanno apprezzato così tanto che Netflix ha rilasciato una serie prequel molto attesa, basata su di esso.

Questo era The Dark Crystal: Age of Resistance, che è apparso sul servizio di streaming nel 2019. Segue tre Gelflings che tentano di unire i loro clan e salvare il loro pianeta. Anya Taylor-Joy dà voce a Brea, uno dei Gelflings principali. Il cast comprende anche Taron Egerton, Nathalie Emmanuel, Helena Bonham Carter, Mark Hamill e altri.

The Witch (2015) – 90%

Anche se Split è stato il film che ha fatto conoscere Anya Taylor-Joy a un vasto pubblico, è stato The Witch del 2015 a consacrarla definitivamente. È stato il primo vero ruolo dell’attrice dato che il suo unico lavoro cinematografico fino a quel momento era stata una scena cancellata in Vampire Academy dell’anno precedente.

Diretto da Robert Eggers, The Witch è un horror soprannaturale ambientato nel 1630, che raggela gli spettatori fino al midollo. Taylor-Joy interpreta Thomasin, una ragazza che vede scomparire il suo fratellino mentre gioca con lui. Quando si scopre che è stato preso da una strega, il fatto avrà un enorme impatto su tutta la famiglia.

Peaky Blinders (2013-) – 92%

peaky blinders anyaPeaky Blinders della BBC ha ricevuto enormi elogi dalla critica e da coloro che hanno seguito la serie fin dal debutto nel 2013. Ambientata in Inghilterra, la storia segue le vicende della famiglia criminale Shelby dopo gli eventi della prima guerra mondiale.

L’incredibile cast comprende personaggi come Cillian Murphy, Tom Hardy, Sophie Rundle, Sam Neill, Helen McCrory e Sam Claflin. Anya Taylor-Joy si è unita al cast per la stagione 5 di Peaky Blinders, interpretando Gina Gray, la moglie americana di Michael Gray (Finn Cole).

La regina degli scacchi (2020) – 96%

the queen's gambit anyaCi sono alcuni critici che hanno definito The Queen’s Gambit la cosa migliore uscita in televisione nell’anno 2020 ciò non è inverosimile, considerando quanto sia stata ritenuta spettacolare questa miniserie. Basata su un romanzo scritto da Walter Tevis nel 1983, questa serie racconta la storia di un’orfana che diventa un prodigio degli scacchi.

Ambientato negli anni ’60, la giovane ragazza scopre che le sue abilità hanno un prezzo. Anya Taylor-Joy assume il ruolo principale di Beth Harmon, polarizzando col suo magnetismo espressivo l’intera narrazione. Infatti, il consenso su Rotten Tomatoes specifica che la sua performance è “magnetica”. Combinandola con grandi dettagli d’epoca e una scrittura forte, si ottiene una formula vincente, il che rende comprensibile il motivo per cui ha fatto incetta di premi.

Thor: Love and Thunder, a che punto è la relazione tra Jane e il Dio del Tuono?

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Thor: Love and Thunder riporterà finalmente Jane Foster nel Marvel Cinematic Universe. Da un lato sappiamo che la sua trasformazione in Mighty Thor sarà una parte importante della storia raccontata nel nuovo film; dall’altro, invece, ancora non sappiamo in che modo i Marvel Studios intendano affrontare la sua complicata relazione con il Dio del Tuono.

Dopo essere stati separati alla fine di Thor, l’eroe non è mai riuscito a rintracciare Jane in The Avengers, anche se i due hanno avuto un apparente lieto fine in Thor: the Dark World. Sfortunatamente, quando è uscito Avengers: Age of Ultron, abbiamo appreso che – almeno all’apparenza – i due avevano preso strade separate. Ora, però, sembra che Love and Thunder rivelerà finalmente cosa è successo ai due innamorati.

Una serie di immagini inedite dal set del film di Taika Waititi è apparsa di recente online (via CBM), e ci mostra Chris Hemsworth e Natalie Portman truccati come i loro personaggi in Thor: the Dark World. Ricordiamo che un finale alternativo del film del 2013 ha visto Thor e Jane costretti a porre fine alla loro storia, quindi è probabile che queste nuove foto rappresentino la volontà, da parte dei Marvel Studios, di dare una nuova svolta all’arco narrativo dei due personaggi.

Probabilmente, questa scena flashback ambientata ai tempi di Thor: the Dark World aiuterà a spiegare meglio l’assenza di Jane in tutti questi anni, anche perché il personaggio sarà quasi sicuramente una parte cruciale della storia che si svolgerà nel quarto attesissimo capitolo del franchise. Per vedere le foto dal set in questione, cliccate qui.

Thor: Love and Thunder è il titolo ufficiale del quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece al 6 maggio 2022.

Taika Waititi tornerà alla regia di un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarokcosì come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. Nel cast anche Christian Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di Dei, e Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

Tom Holland: da bambino era terrorizzato dal Doc Ock di Alfred Molina

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Tom Holland, che a breve rivedremo in azione nei panni di Peter Parker nell’attesissimo Spider-Man: No Way Home, ha rivelato in una nuova intervista che da bambino era terrorizzato dal personaggio di Doc Ock interpretato da Alfred Molina in Spider-Man 2 di Sam Raimi, e che proprio in No Way Home farà il suo trionfale ritorno (nonché ingresso ufficiale nel MCU).

“Ero ossessionato dai film di Raimi”, ha dichiarato di recente Holland parlando con Empire (via CBR). “Avevo 8 anni e ricordo di aver visto Alfred nel suo costume per la prima volta. Aveva gli occhiali, indossava la cintura, ciò a cui erano attaccate le gambe. E ricordo, anche se scherzavo, che in realtà ero terrorizzato da lui.”

Anche se Doc Ock sembrava morto in Spider-Man 2, è stato lo stesso Molina a confermare all’inizio di quest’anno che avrebbe ripreso il ruolo del noto antagonista nel terzo capitolo del franchise di Spider-Man collegato al Marvel Cinematic Universe. Da allora Molina ha spiegato che il suo personaggio è stato in grado di resuscitare nel MCU perché, secondo il regista Jon Watts, “in questo universo, nessuno muore mai veramente.”

Secondo quanto riferito, Watts gli ha anche detto che No Way Home riprenderà la storia di Doc Ock proprio dal finale del film di Raimi. È interessante notare che, poiché la morte apparente di Doc Ock è il risultato del sacrificio della sua stessa vita dopo che il cattivo si è reso conto degli errori commessi, No Way Home dovrà necessariamente spiegare perché il villain inizierà ad attaccare di nuovo Spidey.

Le riprese di Spider-Man: No Way Home si sono svolte ad Atlanta. Nel film vedremo Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei tornare nei loro personaggi del francise. Inoltre, il film vedrà, trai suoi interpreti, anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che tornerà a vestire i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, e infine Alfred Molina, che sarà di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2.

Il film è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production. Il film arriverà nelle sale americane il 17 dicembre 2021.

New Gods cancellato a causa di Zack Snyder’s Justice League?

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New Gods cancellato a causa di Zack Snyder’s Justice League?

Lo scorso aprile è arrivata decisamente inaspettata la notizia che la Warner Bros. aveva deciso di cancellare due progetti legati all’universo DC, attorno ai quali si è era già creato parecchio interesse: stiamo parlando di The Trench, lo spin-off di Aquaman, e di New Gods, il film di Ava DuVernay in cantiere da molti anni.

Nessuna spiegazione ufficiale sul perché della cancellazione dei due progetti venne data all’epoca, ma in molti ipotizzarono potesse essere legata ai profondi cambiamenti che lo studio aveva deciso di apportare al DCEU, concentrandosi su progetti molti diversi tra loro, come gli annunciati film dedicati a ZatannaBlue BeetleStatic Shock Hourman.

Tuttavia, pare che dietro la cancellazione di New Gods, in particolare, possa celarsi una motivazione ben diversa. Di recente, è spuntato online – via Twitter – un estratto da un’intervista alla regista Ava DuVernay, la quale sembra confermare che il suo film sia stato cancellato dalla Warner Bros. a causa di Zack Snyder’s Justice League. Nel video la regista non menziona mai in modo esplicito il cinecomic, ma sembra abbastanza ovvio che si stia riferendo proprio alla Snyder Cut (potete vedere il video cliccando qui).

Molti fan pensano che la Warner Bros. abbia voluto prendere le distanze dallo SnyderVerse dopo l’uscita di Zack Snyder’s Justice League, progetto che inevitabilmente sarebbe stato collegato a New Gods a causa della presenza di alcuni personaggi (non solo Steppenwolf, ma anche Darkseid, DeSaad e Granny Goodness).

Anche se DuVernay e il co-sceneggiatore Tom King avevano probabilmente trovato un modo per permettere al loro film di distinguersi dalla visione di Snyder, la mitologia era probabilmente troppo radicata nella tradizione stabilita in Justice League per i gusti di WB.

Linea d’Ombra Festival: tutti i vincitori della XXVI edizione

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Linea d’Ombra Festival: tutti i vincitori della XXVI edizione

Assegnati i premi della 26esima edizione di Linea d’Ombra Festival. A ufficializzare i vincitori, i direttori artistici del festival Giuseppe D’Antonio e Boris Sollazzo.

Nella sezione PASSAGGI D’EUROPA la giuria di esperti composta da Miriam Bliese, Milena Mancini, Guglielmo Poggi ha assegnato il “Premio NEXSOFT” per il miglior lungometraggio sezione al film Beginning di Dea Kulumbegashvili (Georgia), con la seguente motivazione:

“Come cinematografari (perche questo siamo, alcuni di noi almeno) cerchiamo continuamente di capire se il cinema riesca o meno a resistere come linguaggio- attenzione, non come medium, come linguaggio. Negare che sia in difficoltà, questo linguaggio, è anacronistico è controproducente per chi vuole farlo sopravvivere. Questo film ha sopra ogni merito il valore di costruire costantemente un linguaggio. Il che prescinde dalla sua natura di film “girl empowers” o dall’importante tema del culto e del suo lato occulto, per giocare sui termini. A vincere, in questo senso, è il Cinema, in sé. Nell’essere indispensabile, in una visione collettiva e che nulla ha a che vedere con la semplificazione mediatica contemporanea. Per questo più che per qualunque altra motivazione, riteniamo opportuno premiare questo film. Che meriterebbe anche un premio a parte: miglior linguaggio”.

il Premio Giuria Popolare è stato assegnato a The Night Doctor di Elie Wajeman (Francia).

Il premio della Giuria Open, composta dagli spettatori che hanno seguito il festival sulla piattaforma streaming Netfestival, è andato ex aequo The Grand Bolero di Gabriele Fabbro (Italia) e Of Fish and Men di Stefanie Klemm (Svizzera).

Nella sezione LINEADOC la Giuria Esperti composta da Carlo Hintermann, Juan David Gonzales Monroy e Rachel Rakes ha decretato come miglior film Our Land, Our Altar di André Guiomar (Portogallo), con la seguente motivazione.

Attraverso un uso ragionato e allo stesso tempo partecipe della forma cinematografica e della struttura narrativa, questo film presenta un ritratto intimo di una comunità vitale di fronte alla sua dissoluzione. In modo sottile ma con grande forza il film mette in evidenza il valore di una comunita’ e il bisogno di autodeterminazione contro l’inarrestabile progredire della gentrificazione e degli interessi economici. Per l’equilibrio tra approccio etico, persistenza, tecnica e stile, il premio Linea doc va a Our Land, Our Altar”.

La Giuria Popolare ha premiato Il secondo principio di Hans Liebschner di Stefano P. Testa (Italia).

La Giuria Open ha premiato ex aequo All Of Your Stars Are But Dust On My Shoes di Haig Aivazian (Libano) e Summits and Ashes di Fernando Criollo (Perù)

Nella sezione CORTOEUROPA il “Premio BANCA CAMPANIA CENTRO” al miglior cortometraggio è stato assegnato dalla giuria esperti formata da Giulio Mastromauro, Valerio Vestoso e Christopher Yates a The Criminals di Serhat Karaaslan (Turchia), con la seguente motivazione:

Attraverso una sceneggiatura ingegnosa e una regia rigorosa, The Criminals ci porta un duro thriller su come i giovani turchi vengono repressi nel loro naturale sentimento di desiderio e amore. La recitazione è toccante, permettendoci di entrare in empatia con la giovane coppia e sperando di vedere la loro lussuria soddisfatta. La svolta degli eventi è drammaticamente brillante. Porta la paura nel desiderio, la violenza nell’amore. Il climax ci ha fatto prendere la nostra sedia. Si conclude con un tocco di umorismo e tenerezza, che ci fa sperare in un futuro migliore”.

La giuria ha assegnato anche una menzione speciale a Between Men di Ares Ceylan (Germania), con la seguente motivazione:

Questa classica storia di lutto e disaccettazione omofoba è trascesa da una sincerità genuina. Man mano che la storia si svolge con il suo dialogo crudo e subliminale, il sentimento cresce e l’assenza del figlio/amante diventa più forte. La finezza della recitazione è inversamente proporzionale all’emozione che abbiamo provato guardando Between Men”.

Il Premio Giuria Popolare è stato conquistato dal film Branka di Ákos K. Kovács (Ungheria).

La Giuria Open ha premiato Branka di Ákos K. Kovács (Ungheria)

Nella sezione VEDOANIMATO la Giuria Esperti, composta da Martin Smatana, Alessandro Rak, Mauro Uzzeo, il premio principale è stato vinto da Affairs of the Art di Joanna Quinn e Les Mills (Canada), con la seguente motivazione:

L’arte come ossessione, il corpo come rappresentazione, i sogni per dettare obiettivi di vita crescendo, i colori per indicare la propria (R)esistenza. Ogni segno in questo cortometraggio grida ironia, giocosità, ricordo, andare contro l’ordine stabilito, fare i conti con noi stessi, nascere, crescere e morire, alla ricerca di un posto nel mondo e della nostra identità unica, assoluta, immortale. Il film pieno di umorismo pungente raggiunge il volto dello spettatore con tutta la bellezza e la freschezza dell’animazione giocosa e dinamica dei tratti di matita”.

La giura ha assegnato anche una menzione speciale a People in Motion di Christoph Lauenstein e Wolfgang Lauenstein (Germania), con la seguente motivazione:

Bastano poche immagini suggestive e una pacata voce fuori campo per calarsi nella tela narrativa e lasciarsi catturare dal loro gioco di luci e ombre. Sospesi tra antiche paure e bellezza racchiusa tra quattro mura, ci troviamo davanti ai nostri desideri, alle nostre piccole e grandi meschinità, ricordandoci, ancora una volta, la grande, inarrestabile, forza delle storie. Questa storia misteriosa e affascinante piena di significato e spunti di riflessione affronta il tema dell’esistenza, del comportamento umano, dell’egoismo e dell’avidità che si sono infiltrati nel mondo oscuro”.

Il Premio Giuria Popolare è andato ad How To Be at Home di Andrea Dorfman (Canada).

La Giuria Open ha premiato  Granny’s Sexual Life di Urška Djukić (Slovenia)

A chiudere l’elenco dei vincitori per le opere in concorso è quello della sezione VEDOVERTICALE, dove il “Premio FONDAZIONE CARISAL” assegnato dalla Giuria Popolare al miglior cortometraggio in formato 9:16 è andato ex aequo a Killer Brownie! di Igna L. Vacas (Spagna) e a Genesis di ZHU Xiaolong (Cina).

La Giuria Open ha premiato Valse Naïve di Antonello Tosto e Mariapia Di Lecce (Italia) e MIDNIGHT STORIES: Morgan di Ryan Cauchi (Australia)

Il commento a caldo del codirettore artistico Boris Sollazzo: “È stata un’edizione coraggiosa e felice, un ritorno al cinema e all’arte che ha visto un successo di pubblico e di critica. Otto giorni di film, dibattiti e riflessioni che ci confermano che un altro Domani è possibile”. 

Per Peppe D’Antonio questa edizione ha lasciato il segno per tanti motivi: “Abbiamo vinto una grande scommessa riportando l’interesse su e dentro le sale; abbiamo registrato sold out in molti eventi ed abbiamo ritrovato la passione per il cinema e la comunicazione. Senza contare che abbiamo avuto la possibilità di incontrare stimolanti personalità che ci hanno fatto intravedere i possibili passaggi verso il Domani”.

Linea d’Ombra Festival XXVI edizione è un’iniziativa promossa dall’Associazione SalernoInFestival e realizzata con il contributo e il patrocinio della Direzione generale Cinema e audiovisivo – Ministero della Cultura, della Regione Campania con la Film Commission Regione Campania, del Comune di Salerno. Main Sponsor: Fondazione Cassa Rurale Battipaglia – Banca Campania CentroNexsoft S.p.A. Altro ente sostenitore: Fondazione Cassa di Risparmio Salernitana. Altri sponsor: Allianz Salerno Mare – Mario Parrilli srlRotary Salerno Rotary Salerno 1949 a.f. La direzione artistica è di Peppe D’Antonio e Boris Sollazzo.

Ironheart: 10 cose che solo i fan dei fumetti sanno su Riri Williams

È stato annunciato l’anno scorso che il personaggio di Ironheart sta arrivando nel Marvel Cinematic Universe e le sarà dedicata una serie tv esclusiva su Disney+. RiRi Williams, l’adolescente dietro la maschera, farà anche parte dell’attesissima serie Armor Wars su Disney+ dove James Rhodes ritorna come War Machine in quello che sembra essere un libero adattamento della classica storia di Iron Man.

RiRi Williams è stata vittima di violenza con armi da fuoco

Le origini di IronheartLa maggior parte dei supereroi hanno conosciuto tragedie terribili nelle loro storie d’origine. Questo è vero anche nel caso di RiRi Danielle, e ciò è accaduto molto prima che diventasse Ironheart. RiRi è stata vittima di violenza con armi da fuoco da bambina, quando un driveby ha tolto la vita alla sua migliore amica Natalie e al suo patrigno.

Questo è uno dei motivi per cui RiRi è così emotivamente segnata e non ama aprirsi con altre persone; è anche la ragione, però, per cui è così tanto determinata ad aiutare gli altri. Uno dei momenti importanti nelle prime storie di Ironheart è stata la sua scelta di unirsi a sessioni di terapia di gruppo in compagnia della madre, per cercare di elaborare il trauma passato.

Ironheart è un super genio

Ironheart armaturaRiRi Williams è una delle persone più intelligenti dell’Universo Marvel. È all’altezza di altri geni come Amadeus Cho, ma ha anche delle insicurezze e per questo spesso si scontra con chi le sta attorno. A dirla tutta, si è proprio guadagnata l’attenzione di Tony Stark grazie al suo cervello.
RiRi è andata al MIT con una borsa di studio ed è stata in grado di costruire da sola un’armatura alla Iron Man. La cosa più impressionante è che si è servita semplicemente di pezzi di ricambio e ha lavorato presso i laboratori della sua scuola, dimostrando di saper anche improvvisare con gli strumenti a disposizione, proprio come ha fatto Tony quando ha costruito la sua armatura.

RiRi Williams ha basato la sua armatura originale su un vecchio design di Iron Man

Ironheart armatura originaleLa prima armatura di Ironheart che RiRi Williams ha costruito era basata sul Modello 41, uno dei primi. La cosa più impressionante è che RiRi l’ha costruita con pezzi di ricambio che ha trovato nel campus ed è anche ricorsa al reverse-engineering del design per assemblarla.

RiRi ha compiuto questa impresa di nascosto e senza aiuti. L’armatura di Iron Man modello 41 era un delle prime, ma la procedura altamente tecnica, per cui non era assolutamente un compito facile da realizzare. Quando i suoi piani furono scoperti, prese l’armatura e si diede alla fuga, dando inizio alla sua epopea eroica.

RiRi Williams divenne Ironheart dopo la morte di Iron Man

ironman e ironheartRiRi Williams aveva l’armatura ed era pronta a diventare un eroe, ma all’inizio scelse di non farlo. Ha avuto l’attenzione di Tony all’inizio e lui l’ha aiutata, dandole anche qualche AI per il design della sua seconda armatura, che in realtà era basata sulla propria figura.

Tuttavia, non è stato fino alla morte di Tony Stark in Civil War II che RiRi si è finalmente fatta avanti e ha preso il suo posto come Ironheart. Stark tornò, anche se con un aspetto differente, e diede a RiRi la benedizione per continuare il suo ruolo di eroe con l’armatura basata sulla sua.

RiRi Williams lasciò il MIT per diventare Ironheart

ironheart mitQuando RiRi Williams è apparsa per la prima volta nei fumetti, frequentava il MIT con altri super-genii. Tuttavia, le cose in quella sede non sono mai state facili per la giovane: il preside le mancava sempre di rispetto, facendo accedere persone al suo laboratorio senza permetto e non rispettando l’operato della giovane.

RiRi alla fine ne ha avuto abbastanza della mancanza di rispetto, ha preso la sua armatura Ironheart e ha lasciato il MIT. Ha deciso di concentrarsi sulla sua nuova vita e l’inedito ruolo di supereroina piuttosto che cercare di bilanciarla con il suo lavoro scolastico.

Ironheart ha venduto un brevetto per ottenere un laboratorio scientifico

ironheart backstoryQuando RiRi Williams ha costruito la sua armatura originale Ironheart, lo ha fatto con gli scarti dei laboratori scolastici e senza soldi o attrezzature reali al di fuori di quello che aveva nei suoi laboratori del MIT. Quando ha lasciato il MIT, non aveva nulla, ma non ha lasciato che questo la fermasse.

Reed Richards dei Fantastici Quattro è ricco perché è un genio e vende i suoi brevetti. Questo è quello che ha fatto RiRi dopo aver lasciato la scuola. Ha inventato un localizzatore GPS che poteva essere configurato in un programma e ha venduto il brevetto per permettersi di comprare il suo laboratorio e l’attrezzatura per continuare ad armeggiare con le sue invenzioni.

Ironheart era un membro fondatore dei Campioni

ironheart championI Campioni si formarono quando Ms. Marvel, Miles Morales e Nova lasciarono i Vendicatori. Volevano formare una squadra che si preoccupasse più di aiutare le persone che di combattere i cattivi. Cercarono eroi che la pensassero come loro e Ironheart si unì alla squadra fin dall’inizio.

Ironheart ha anche fornito alla squadra un tocco di realtà. Mentre Ms. Marvel era identificata come il “cuore” della squadra, Ironheart era lì per assicurarsi che si concentrassero sui problemi reali in modo da non dimenticare il motivo per cui si erano formati.

Ironheart ha combattuto contro Thanos

Ironheart ha combattuto Thanos nei fumetti. Non era sola, perché ha condotto anche gli altri membri dei Campioni in battaglia: lo scontro non andò a buon fine, ma la giovane sopravvisse. In Infinity Countdown: Champions #2, ha attaccato il Titano Pazzo a testa alta.

Lui ha poi disintegrato la sua armatura, permettendole però comunque di vivere. Questo l’ha ferita quasi allo stesso modo, perché si è resa conto che che i suoi amici hanno rischiato la morte a causa sua.

Ironheart è un alleato del Wakanda

Non solo Ironheart entrerà a far parte del MCU con una serie Disney+ a suo nome, ma si dice che figurerà anche nella serie Armor Wars. Ciò che potrebbe venire dopo, è un gruppo di Young Avengers o Champions, ma c’è anche la possibilità che possa apparire in una prossima serie di Black Panther. Questo perché Ironheart, nei fumetti, è un alleato del Wakanda.

Ironheart è si è recata nel Wakanda in occasione della battaglia contro i Dieci Ironheart divenne amica intima di Shuri e finì per diventare cittadino onorario. Ironheart è anche tornata per aiutare a difendere il Wakanda nella storyline L’Impero Intergalattico del Wakanda.

Ironheart aveva il suo JARVIS

ironheart jarvisIronheart aveva una IA nella sua seconda armatura che era basata su Tony Stark e gli assomigliava persino. Tuttavia, quando creò la sua terza armatura, l’armatura rosa per cui è tuttora conosciuta, aggiunse una nuova IA. Questa si chiamava N.A.T.A.L.I.E.

Questo è un nome importante, in quanto sarebbe proprio il nome dell’amica che morì nella sparatoria del driveby. Questa IA è simile al JARVIS di Iron Man del MCU, ma N.A.T.A.L.I.E. ha una personalità ancora più forte e dominante – il che ha senso perché è basata sui ricordi di RiRi dell’amica permettendo loro di combattere il crimine insieme.

Sucker Punch: trama e cast del film di Zack Snyder

Sucker Punch: trama e cast del film di Zack Snyder

Dopo aver conquistato particolare successo grazie ai film 300 e Watchmen, il regista Zack Snyder decise di portare al cinema una propria idea originale. Da lui scritto e diretto, Sucker Punch è così approdato in sala nel 2011, svelandosi in tutta la sua grinta e azione. Come già dimostrato precedentemente, Snyder si è riconfermato un grande regista di film d’azione, capace di orchestrare sequenze visivamente spettacolari e di grande intrattenimento. Con un cast quasi esclusivamente al femminile, con tale titolo ha così potuto nuovamente dare sfogo a questo suo talento.

Quello di Sucker Punch è un progetto rimasto in sviluppo per oltre otto anni, con continui rimaneggiamenti nella sceneggiatura e nelle storie dei suoi personaggi. Suo primo lavoro non tratto da opere preesistenti, il film è stato scritto da Snyder stesso come un “Alice nel paese delle meraviglie con le mitragliatrici”, dove si racconta di una ragazza desiderosa di sopravvivere e delle peripezie attraverso cui deve passare per poter restare tale. Grazie al successo dei precedenti film, il regista ebbe infine l’occasione di dar vita al progetto.

Al momento del suo arrivo in sala, il film non venne però accolto in modo generalmente freddo da parte della critica. Questa elogiò particolarmente gli effettivi visivi come anche la spettacolarità generale, lamentando però carenze nella sceneggiatura. I fan del regista, però, ritrovarono in Sucker Punch quanto si aspettavano dal regista, permettendo così al film di ottenere un discreto successo al cinema, dove ha incassato un totale di circa 90 milioni di dollari. Cifra poi aumentata grazie alle vendite dell’home video. Film tutto da riscoprire, prima di gettarsi in una visione di questo può essere utile conoscere alcune delle curiosità legate ad esso. Proseguendo nella lettura sarà possibile scoprire tutto ciò.

Sucker Punch: la trama del film

Protagonista del film è Babydoll, giovane accusata ingiustamente di aver ucciso la sorella in seguito ad un attacco di pazzia. Presa con la forza viene portata in un istituto di igiene mentale, dove il patrigno chiede che venga lobotomizzata. L’uomo si rivela infatti essere il vero omicida, e togliendo di mezzo anche l’altra figlia ha così modo di poter accedere all’ingente eredità lasciata a queste dalla madre. Per sfuggire alla drammatica situazione, Babydoll inizia a costruire per sé un mondo fantastico e immaginario, dove il confine tra ciò che è vero e ciò che è inventato diventa sempre più labile. Qui la giovane si ritrova tra danze burlesque, tecnologie steampunk e colorati ambienti medievali.

Nel suo percorso si uniscono a lei altre quattro ragazze, anche queste realmente internate nel manicomio. Si tratta della sincera Rocket, l’astuta Blondie, la leale Amber e la riluttante Sweet Pea. Unite dal desiderio di libertà e rivalsa, le quattro eleggono Babydoll come loro leader intraprendendo un percorso che le porterà a scontrarsi con diversi nemici, tra cui gli aguzzini Blue Jones, Madam Gorski e High Roller. Ad aiutarle ad orientarsi in quel mondo non saranno però sole, e grazie alla presenza del Saggio, le cinque ragazze arriveranno ad un passo dall’ottenere la libertà. A quel punto, però, sarà per loro necessario prendere delle importanti e dolorose decisioni.

Sucker Punch cast

Sucker Punch: il cast del film

Per interpretare il personaggio di Babydoll, Snyder desiderava poter avere dalla sua l’attrice Amanda Seyfried. Questa, tuttavia, non potette accettare il ruolo poiché impegnata in altri progetti. Il regista scelse allora l’australiana Emily Browning, divenuta popolare grazie al film Lemony Snicket – Una serie di sfortunati eventi. Jena Malone interpreta Rocket, Vanessa Hudgens è Blondie, Abbie Cornish ricopre il ruolo di Sweet Pea e Jamie Chung quello di Amber. Nel film sono poi noti come Carla Cugino, interprete di Madam Vera Gorski, e Scott Glenn nei panni de Il Saggio. Il celebre Jon Hamm, divenuto famoso grazie alla serie Mad Men, è qui il misterioso High Rolle. Oscar Isaac, invece, è il perfido Blue Jones.

Per poter partecipare al film, l’intero cast dovette sottoporsi a lunghi e intensivi allenamenti. Il regista voleva infatti che gli attori fossero in grado di poter eseguire personalmente molte delle complesse e acrobatiche scene previste dal copione, ricorrendo il meno possibile a controfigure. Gli interpreti ebbero così modo di esercitarsi nelle arti marziali, nel combattimento e nell’utilizzo di diverse tipologie di armi. Le cinque protagoniste femminili, in particolare, hanno descritto l’esperienza come particolarmente faticosa, ma che gli ha infine permesso di poter realmente dar vita a quanto previsto. Ciò che si vede nel film, infatti, è stato realmente compiuto dagli attori grazie alla forma fisica da loro raggiunta.

Sucker Punch: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Per gli appassionati del film è possibile fruire di questo grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Sucker Punch è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes e Tim Vision. Per vederlo, basterà sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si ha soltanto un determinato periodo di tempo entro cui vedere il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato 30 ottobre alle ore 23:15 sul canale Premium Cinema.

Fonte: IMDb

Hotel Transylvania: curiosità, doppiatori e personaggi della trilogia animata

Popolare serie animata prodotta dalla Sony Pictures Animation, Hotel Transylvania vanta oggi numerosi fan in tutto il mondo, tanto tra i più piccoli quanto tra gli adulti. Divenuto con il tempo un vero e proprio franchise, composto anche da videogiochi, cortometraggi, fumetti e una serie televisiva, il titolo è oggi composto da tre film lungometraggi, distribuiti al cinema tra il 2012 e il 2018. A fronte di un budget complessivo di soli 245 milioni di dollari, la trilogia ha dato prova del suo valore arrivando a guadagnare oltre 1,3 miliardi di dollari a livello mondiale.

Autore di un simile successo è Todd Durham, il quale trasse l’idea per una serie di film dal libro omonimo da lui scritto. Durham propose l’idea alla Sony, la quale si dimostrò disposta a finanziare il progetto. Presero così il via i lavori di scrittura dei film, a cui Durham partecipò affinché si preservasse la natura della sua storia. Dopo anni di lavori, e diversi registi susseguitisi alla direzione del progetto, il primo film vide infine il buio della sala, attirando l’entusiasmo di diverse generazioni di spettatori.

Dato il suo grande successo, la saga sembra lungi dall’essere conclusa. Nel febbraio del 2019, infatti, è stato annunciato un quarto film, attualmente in lavorazione. La Sony fissa inizialmente la data ufficiale di rilascio al 22 dicembre del 2021, salvo poi anticiparla al 6 agosto dello stesso anno. Una notizia che non ha mancato di generare entusiasmo presso i fan della saga, in trepida attesa di poter vedere al cinema nuove avventure dell’ormai iconico conte Dracula e di sua figlia Mavis.

Hotel Transylvania: la trama dei film

Hotel Transylvania (2012)

Protagonista di Hotel Transylvania è il Conte Dracula, il quale in seguito alla perdita della moglie Martha, uccisa da una folla di umani inferociti, decide di costruire l’Hotel Transylvania, albergo di lusso in cui hanno la possibilità di soggiornare senza correre rischi tutti i mostri del mondo. Lontano dai pericolosi esseri umani, esso è la dimora perfetta in cui far crescere la figlia Mavis. Per il compleanno di questa, Dracula decide di organizzare una grande festa con tutti i più celebri mostri, da Frankenstein all’Uomo Invisibile. La giovane vampira desidera in realtà poter uscire dalle mura di quel luogo per andare ad esplorare il mondo circostante.

Rendendosi conto di non poter continuare a tenere sua figlia lì per sempre, Dracula acconsente alla sua libera uscita, escogitando però un piano affinché questa ne rimanga spaventata e abbandoni il suo sogno. Tutto procede secondo i piani, e la giovane rientra in casa terrorizzata dalla minaccia dell’uomo. Mentre era fuori, però, viene vista da un giovane di nome Jonathan, dal carattere solare e positivo. Seguita la giovane, egli si ritroverà al cospetto dell’Hotel del conte Dracula, e per questi avrà inizio una serie di peripezie che lo porteranno a scontrarsi contro il suo pregiudizio verso gli umani.

Hotel Transylvania 2 (2015)

Hotel Transylvania 2In Hotel Transylvania 2, la vampira Mavis e l’umano Jonathan danno vita al loro matrimonio presso il lussuoso Hotel dei mostri. Un anno dopo danno alla luce un bambino di nome Dennis. Ignari circa la sua vera natura, Dracula spera vivamente che sia nato vampiro, così da far progredire la sua stirpe. Con il passare degli anni, però, il piccolo non dà segni a riguardo, e così i genitori iniziano a pensare per lui ad una normale esistenza in California. Il nonno Dracula non è ovviamente favorevole all’idea, temendo di non rivedere più l’amata figlia e il nipote. Inaspettatamente, anche Jonathan non è molto d’accordo con l’idea di lasciare l’Hotel.

Per impedire il trasloco, i due cercano di far uscire la natura di vampiro dal bambino, aiutati dai vari mostri amici di Dracula. Mandando la figlia e il marito in vacanza, il conte ha così modo di rimanere solo con Dennis, con il fine di insegnargli ad essere un vero vampiro. In tutto ciò, a complicare la situazione, viene annunciata l’imminente visita all’Hotel dell’ultracentenario Vlad, storico vampiro da sempre acerrimo nemico degli esseri umani. Far trasformare il nipote, a quel punto, sarà una questione vitale.

Hotel Transylvania 3 – Una vacanza mostruosa (2018)

Hotel Transylvania 3 - Una vacanza mostruosaCon Hotel Transylvania 3 – Una vacanza mostruosa, è giunto anche per il conte Dracula il momento di prendersi delle meritate ferie. Egli si lascia infatti convincere dalla figlia Mavis a partire su di una nave da crociera. Al suo seguito, vi sarà la famiglia di lei, come anche i vari mostri suoi amici. Sulla nave, tutti si divertono divisi tra le varie attrazioni e le escursioni programmate, godendosi il meritato riposo lontani dal cupo Hotel. Dracula, però, non riesce a rilassarsi, specialmente nel momento in cui la sua attenzione viene attratta dal capitano della nave, una giovane donna di nome Ericka. Ciò che non sa, è che il cognome di lei è Van Helsing.

Ella è infatti discendente del celebre cacciatore Abraham Van Helsing, il quale molto tempo prima aveva avuto numerosi scontro proprio con il conte Dracula. Compreso che un semplice umano non può uccidere il vampiro, questi ha istruito la pronipote affinché riesca a recuperare uno strumento di distruzione, localizzato nella città perduta di Atlantide. La donna tenta però di uccidere Dracula in più occasioni, finendo però con lo sviluppare dei sentimenti per lui. Il piano del bisnonno non può però essere fermato e per il vampiro si preannuncia una vacanza ricca di sorprese.

Hotel Transylvania: i doppiatori dei personaggi

Ad aver contribuito al successo dei film vi è anche il ricco cast vocale, composto da celebri personalità del mondo dello spettacolo. Il conte Dracula, in primis, è doppiato in originale dall’attore Adam Sandler, il quale si è affezionato a tal punto al progetto da voler figurare anche tra i produttori. In italiano, invece, la voce del personaggio è quella del comico Claudio Bisio, particolarmente apprezzato per la sua performance. Nel ruolo della giovane Mavis, invece, vi è l’attrice Selena Gomez. Questa è subentrata al doppiaggio in secondo momento, dopo che Miley Cirus, prima scelta per il ruolo, era stata sostituita. In italiano Mavis è doppiata da Cristiana Capotondi.

Il personaggio di Jonathan, sposo di Mavis, è invece doppiato dal comico Andy Samberg, mentre celebre è la voce del lupo mannaro Wayne, appartenente all’attore Steve Buscemi. L’altro celebre mostro, Frankenstein, ha invece la voce di Kevin James. Per i due sequel, poi, ci si è affidati ad altri noti interpreti per i nuovi personaggi introdotti. Nel secondo capitolo, infatti, la voce del potente Vlad è quella dell’iconico Mel Brooks, regista comico autore del celebre Frankenstein Junior. Kathryn Hahn, attrice di popolari commedie statunitensi, è invece la voce, nel terzo film, di Ericka Van Helsing.

Hotel Transylvania personaggi

Hotel Transylvania: dove vedere i film in streaming

Per gli appassionati della trilogia, o per chi deve ancora vederla e desidera farlo, è possibile trovare i film di Hotel Transylvania su alcune delle principali piattaforme streaming presenti sul Web. Tra queste si annoverano Netflix, VVVVID, Rakuten TV, Microsoft Store, Google Play, Chili Cinema, Infinity, Tim Vision e Apple iTunes. Per usufruirne, in base alla piattaforma prescelta, basterà sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare semplicemente i singoli film. A questo punto sarà possibile vederli in tutta comodità e al meglio della qualità video.

Fonte: IMDb

Remake: i 10 migliori di tutti i tempi secondo Reddit

Remake: i 10 migliori di tutti i tempi secondo Reddit

I remake sono spesso difficili da digerire per gli spettatori, a causa dell’eredità degli originali che aleggia su questo tipo di produzioni. Tuttavia, alcuni remake hanno conquistato l’affetto del pubblico, affermandosi come pellicole ormai celebri e di notevoli successo. Vediamo assieme la classifica dei 10 migliori remake di sempre stilata da Reddit.

Ocean’s Eleven (2001)

Gli utenti di Reddit affermano:”Il nuovo Ocean’s Eleven è talmente migliore dell’originale che dovrebbe essere considerato come l’unica versione”.

Si tratta di un film davvero superbo, meravigliosamente diretto da Steven Soderbergh e interpretato da un cast all-star che include George Clooney, Brad Pitt, Matt Damon e Julia Roberts. È probabilmente uno dei migliori film di rapina mai realizzati, per non parlare di uno dei migliori remake in assoluto!

The Departed (2006)

The Departed filmThe Departed è uno dei migliori film diretti da Martin Scorsese e il vincitore del premio Oscar per il miglior film di quell’anno. È un classico innegabile! Quello che alcune persone potrebbero non sapere è che The Departed è in realtà un remake americano del film Infernal Affair del 2002, diretto da Andrew Lau e Alan Mak.

Gli utenti Reddit scrivono: “Ci sono cose che The Departed fa meglio di Infernal Affairs e ci sono cose che Infernal Affairs fa meglio di The Departed“. Entrambi sono film ugualmente grandiosi, e non si può negare che The Departed sia un remake fantastico.

Il Grande Gatsby (2013)

Carey Mulligan Il grande GatsbyIl Grande Gatsby è uno dei più grandi romanzi di tutti i tempi, ed è stato adattato per il grande schermo innumerevoli volte. Gli utenti Reddit affermano: “La versione di Robert Redford non aveva cuore, è fedele alla storia ma non mostra approfonditamente le tematiche narrative del romanzo. Mentre ho sentito che il Gatsby di Luhrmann… ha fatto un lavoro migliore nel coinvolgermi nella finzione narrativa”.

La versione di Luhrmann era davvero splendida e coinvolgente, e la performance di Leonardo DiCaprio come Gatsby batte probabilmente quella di Redford. Risultava nel complesso più convincente, e ha aiutato a chiarire alcuni dei temi tragici del romanzo.

Terrore dallo spazio profondo (1978)

terrore dallo spazio profondAlcuni utenti Reddit sostengono che Invasion of the Body Snatchers (1978) sia molto meglio della versione originale (1956)”. Mentre l’originale in bianco e nero è davvero un classico, molte persone ricordano meglio l’iconico remake del 1978. La presenza di Donald Sutherland aiuta certamente ad elevare il prodotto, oltre al fatto che il remake contiene uno dei plot twist più famosi di tutti i tempo.

In questo caso forse il remake non supera totalmente l’originale, ma è certamente un ottimo remake, che sfrutta appieno il potenziale della storia.

Il mago di Oz (1939)

Gli utenti Reddit scrivono a riguardo: Il Mago di Oz. Sì, la versione musicale del 1930 è in realtà un remake. C’è una ragione per cui nessuno ricorda l’adattamento originale”. In effetti, ci sono stati tre adattamenti del romanzo di Frank Baum prima dell’uscita dell’iconico musical del ’39.

Il primo fu un film muto uscito nel 1910 – solo dieci anni dopo la pubblicazione del romanzo. Un altro film muto seguì nel 1925, e un corto animato dal Canada uscì nel 1933. Ovviamente, nessuno ebbe l’impatto del classico di Victor Fleming.

L’alba dei morti viventi (2004)

l'alba dei morti viventiGli utenti Reddit affermano: “Entrambi i film Dawn of the Dead sono eccellenti, pur mostrando differenze. In quanto ottimi prodotti, è difficile dire che uno è meglio dell’altro”. L’originale Dawn of the Dead resiste ancora oggi alla prova del tempo, ma non si può negare che stia mostrando la sua età. Il remake di Zack Snyder non è solo il miglior film di Snyder, ma un grande film a sé stante.

Il remake si distacca parecchio dall’originale: contiene più violenza esplicita e zombie in corsa, oltre ad un cast veramente ampio. E, anche se non può battere l’originale di Romero, è comunque un remake sorprendentemente piacevole.

Cape Fear (1991)

cape fear migliori remakeGli utenti di Reddit affermano: “Entrambi i Cape Fear sono grandissimi film”. L’originale Cape Fear uscì nel 1962, come adattamento del romanzo The Executioners di John D. MacDonald. È un grande film, ed è stato rifatto nel 1991 da Martin Scorsese.

Robert De Niro interpreta Max Cady e Nick Nolte è Sam Bowden, e assieme formano una squadra spettacolare. È uno dei thriller più ansiogeni degli anni ’90 e si è dimostrato enormemente popolare, incassando oltre 180 milioni di dollari al botteghino.

Il padre della sposa (1991)

Gli utenti Reddit dichiarano “Father of the Bride, nella versione di Steve Martin, è assolutamente meglio dell’originale”. Il film è stato accolto molto bene all’epoca, guadagnandosi forti recensioni, elogi per le performance di Steve Martin e Martin Short, e incassando 130 milioni di dollari al box office.

È così radicato nella cultura pop moderna che alcune persone possono dimenticare (o addirittura non sapere) che si tratta di un remake di una commedia del 1950 con Spencer Tracy ed Elizabeth Taylor.

La cosa (1982)

Possiamo leggere da Reddit che: “La cosa di Carpenter è ampiamente considerato un remake superiore”. L’originale è uscito nel 1951 con il titolo The Thing from Another World. È un buon film, ma non si può negare che sia stato reso irrilevante in mezzo al remake di gran lunga superiore di John Carpenter.

Mentre il suo film non fu ben accolto all’epoca, ora è considerato uno dei migliori film di Carpenter e uno dei migliori film horror di tutti i tempi.

Suspiria (2018)

SuspiriaSono numerosi gli utenti Reddit che esclamano di aver amato la cifra stilistica di Guadagnino, le modifiche da lui attuate a livello narrativo, che fanno respirare nuova aria al capolavoro di Dario Argento. L’originale è ancora un classico straordinario, ma quel remake è stato probabilmente il miglior remake che abbia mai visto”.

L’originale rimane un classico straordinario, ma il remake americano “sta certamente in piedi da solo”. Anche se è stato un fallimento al botteghino, il film ha guadagnato elogi per la sua atmosfera, le immagini uniche e memorabili, e le performance di Dakota Johnson e Tilda Swinton.

Halle Berry, ecco la sua reazione alla nuova Catwoman

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Halle Berry, ecco la sua reazione alla nuova Catwoman

Halle Berry, in complicità con la rapper Saweetie, ha postato su Twitter una video reaction in merito alla nuova Catwoman, interpretata da Zoe Kravitz, e che vedremo in azione in The Batman, il prossimo anno.

Berry ha interpretato Catwoman nel film del 2004, progetto che è stata una delusione al botteghino, una catastrofe per la critica e uno dei pochi buchi nell’acqua della carriera dell’attrice premio Oscar. Diretto dal regista francese Pitof, Catwoman era interpretato da Halle Berry, Frances Conroy, Benjamin Bratt e Sharon Stone (nel ruolo della villain). La Catwoman di Berry non era il personaggio tradizionale di Selina Kyle, ma una nuova versione chiamata Patience Phillips, una donna mite che viene rianimata dai gatti quando viene uccisa, solo per ereditare i loro tratti quando rinasce.

Dopo l’insuccesso del film, un sequel era impensabile, e così il personaggio è passato prima ad Anne Hathaway, che lo ha brevemente interpretato in Il Cavaliere Oscuro il Ritorno, e poi a Zoe Kravitz.

Halle Berry ha condiviso un video sul suo Twitter, in cui la rapper Saweetie indossa il costume di Catwoman dal film del 2004 e ne imita le battute. Berry appare nel video, presumibilmente come se stessa, all’inizio confrontandosi con Saweetie, poi apparentemente accogliendo favorevolmente la sua interpretazione.

Sebbene Berry sia ben consapevole del fallimento del film, ha sempre mantenuto un atteggiamento positivo nei confronti del film e della sua interpretazione. E questo video, decisamente umoristico, serve quasi a dare “la sua benedizione” alla nuova interprete e ad avallare il passaggio di eredità.

https://twitter.com/halleberry/status/1454179522299977736?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1454179522299977736%7Ctwgr%5E%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fcatwoman-halle-berry-saweetie-reaction-video%2F

Lucca Comics & Games 2021, il programma di domenica 31 ottobre!

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Domenica 31 ottobre a Lucca Comics & Games 2021 è il Tuono Day per una giornata ricca di appuntamenti dedicati ad Andrea Paggiaro in arte Tuono Pettinato, uno degli autori più brillanti e amati della sua generazione recentemente scomparso. Si inizia alle ore 11.00 al Cinema Astra con l’anteprima di Tuono, documentario dedicato alla vita e alle opere dell’artista: un ritratto profondo e al tempo stesso divertente, impreziosito da interventi di amici e colleghi di Tono Pettinato. Il film nasce dalla collaborazione tra Lucca Comics & Games, Fish-Eye Digital Video Creation e Rai (prodotto da Fish-Eye Digital Video Creation, diretto da Dario Marani e scritto da Dario Marani, Clarissa Montilla, Alessio Guerrini). Speciale sarà l’incontro intitolato Il fumettista che faceva air guitar (ore 18.30, Auditorium del Suffragio) in cui varie personalità della cultura italiana, unite dalla passione per Andrea Paggiaro, si confronteranno sui diversi aspetti del lavoro dell’eclettico fumettista. Saranno ospiti del panel: Valerio Lundini, comico, autore e conduttore, Silvia Bencivelli, giornalista e divulgatrice, la scrittrice Marta Barone, i registi Marco e Antonio Manetti in streaming e il musicista Simone Lucciola, moderati dal giornalista Luca Valtorta. Nella serata di domenica 31 va in scena il secondo appuntamento con la Graphic Novel Theatre con lo spettacolo Corpicino (ore 21.30, Teatro del Giglio), tratto dall’opera di Tuono Pettinato: un progetto a cura di Lucca Comics & Games, per la regia di Francesca Caprioli e curatela di Cristina Poccardi.

Ricco il parterre di ospiti anche domenica 31, da Jack Meggit-Phillips che in un incontro con l’autore Pierdomenico Baccalario dal titolo Se Le Bestie Siamo Noi (ore 11.30, Auditorium Fondazione Banca Del Monte), presenterà Bethany e la bestia (Rizzoli), vero e proprio caso editoriale tradotto in trenta lingue che diventerà presto un film per Warner Bros, a Carlo Lucarelli che insieme a Barbara Baraldi sarà protagonista dell’incontro Dalla Fiaba Al Thriller: Come Raccontare L’orrore(ore 14.30, Auditorium Fondazione Banca Del Monte): da Coliandro all’heavy metal, dalle fiabe ai romanzi una riflessione su come ciò che ci circonda, le passioni, gli interessi contribuiscono a costruire grandi storie e personaggi. E poi ancora Leo Ortolani (ore 12.30, San Francesco), per presentare il suo nuovo Blu tramonto (Feltrinelli Comics) accompagnato da Licia Troisi e Fabrizio Zucchini (Agenzia Spaziale Italiana), oltre ai protagonisti delle mostre di Lucca Comics & Games 2021 in dialogo tra loro: Giacomo Bevilacqua, Walter Leoni, Teresa Radice e Stefano Turconi (ore 13.00, San Giovanni).

Protagonista del format Rock ‘n’ Comics nella giornata di domenica sarà Mahmood, che in occasione dell’uscita del suo libro Ghettolimpo – Sui sentieri dell’anima, dialogherà insieme a Sio di musica e fumetti (ore 15.30, Auditorium San Francesco). Ritroveremo anche Caparezza (ore 11.00, Auditorium del Suffragio) in un panel in cui si succederanno le tracce di Exuvia. Caparezza e Andrea Rock interagiranno sull’onda di parole e note, in compagnia del fumettista Wallie.

Il programma dell’Area Movie sarà a tema Halloween con tante proiezioni speciali, da Ghostbusters: Legacy (ore 20.00, Cinema Astra) accompagnato a Lucca dalla storica auto degli acchiappafantasmi, la Ecto-1, che sarà esposta a Villa Bottini per poi spostarsi in Piazza del Giglio per la proiezione, Scream (ore 21.00, Cinema Centrale) il cult movie che ha riscritto le regole dell’horror, e Antlers – Spirito Insaziabile (ore 18.30, Cinema Centrale) horror dell’acclamato regista Scott Cooper e dal maestro dell’horror vincitore del premio Oscar Guillermo del Toro. In programma anche la proiezione speciale di Ultima Notte a Soho (ore 14.30, Cinema Astra), l’ultimo film dall’immaginazione di Edgar Wright con protagonisti Anya Taylor-Joy, Thomasin McKenzie e Matt Smith, thriller ambientato nelle atmosfere magiche della Londra degli anni 60 seguito da uno speciale fashion show a tema (ore 18.00, Villa Bottini). Per gli appassionati di anime, sarà a Lucca l’anteprima di My Hero Academia. The Movie – World Heroes’ Mission (ore 16.00, Cinema Centrale), fenomeno mondiale con quasi 30 milioni di dollari di incasso al botteghino, nelle sale italiane dal 18 al 21 novembre distribuito da Nexo Digital in collaborazione con Dynit. Per le serie tv, imperdibile appuntamento con l’anteprima italiana dei primi due episodi di Dopesick – Dichiarazione di Dipendenza (ore 17.00, Cinema Astra), l’attesissima nuova serie drama di Disney+ con Michael Keaton, che arriverà sulla piattaforma streaming in occasione del Disney+ Day, venerdì 12 novembre.

Per i videogames, giornata all’insegna di Riot Games, con le finali del Lucca Baron Battle e di Lucca in Range. Protagonisti League of Legends, ormai da oltre 10 anni uno dei titoli regolarmente più giocati del mondo, e VALORANT, giovane shooter tattico che è già riuscito ad imporsi tra i più importanti del settore. Si partirà alle 10.00 con le finali del Lucca Baron Battle, dove i finalisti si sfideranno sul palco degli Italian Esports Open commentati da Juannetti e AceRoxas. Si proseguirà poi nel pomeriggio, dove (a partire dalle 14.00) si terranno le finali di Lucca in Range, con VALORANT protagonista assoluto, in un pomeriggio ricco di ospiti e discussioni e in cui le due squadre finaliste si affronteranno sul palco della Cattedrale in un Best of 5 spettacolare. L’evento si potrà seguire in presenza e tramite la diretta Twitch ufficiale, grazie al team di Agent’s Range composto da Roberto “Slimo” Zappia e Giacomo “Jjack” Podestà, che terranno compagnia ai fan per tutta la durata di questo imperdibile evento di esport italiano. Per finire (ore 17.30) grande appuntamento con Unreal Engine: La nuova frontiera dell’immersività in Sala Tobino, dove grandi esperti del motore grafico sviluppato da Epic Games racconteranno di come questo strumento non sia più solo vincolato al mondo dei videogames, ma come possa essere utilizzato anche in produzioni digitali, nella realizzazione di mostre virtuali e tanto altro.
In programma l’appuntamento Alien Celebration (ore 14.00, San Francesco), evento ideato insieme a Casio, official timekeeper di Lucca C&G: un incontro con il fumettista e storyteller Roberto Recchioni, l’illustratore e autore del poster di questa edizione Paolo Barbieri, l’illustratrice fiorentina Linda Cavallini, con la partecipazione di Francesco Tedeschi, autore di Alien. Un perfetto organismo pubblicato da Dynit Manga e di Andrea G. Ciccarelli, editore con saldaPress dei “Dietro le quinte” di Alien e Aliens. Nella serata appuntamento con The Sandman Live (ore 21.30, Auditorium San Francesco), live reading con gli attori italiani protagonisti della serie audio in esclusiva su Audible.it, accompagnati dall’orchestra Arché che ne eseguirà live la colonna sonora, evento che sarà reso ancora più unico grazie presenza di tavole – illustrate da alcuni tra i più talentuosi disegnatori al mondo – tratte dal capolavoro assoluto di Neil Gaiman.

Star Comics torna sul palco di Lucca Comics & Games con un nuovo, scoppiettante show all’insegna del fumetto e della magia, lo Star Comics Circus (ore 15.30, Teatro del Giglio). Appuntamento con lo staff dell’editore perugino, che presenterà le novità editoriali del prossimo anno insieme a un ospite assolutamente eccezionale: il prestigiattore Andrea Paris, già vincitore di “Tú sí que vales”. Tra le mostre, il polo fiere ospiterà le riproduzioni di tavole di due maestri che hanno segnato la storia del manga, Kazuo Kamimura (L’età della convivenza, Lady Snowblood, Il club delle divorziate, Una Gru Infreddolita, Storia Di Una Geisha, I Fiori del Male portati in Italia da J-Pop) e Baron Yoshimoto (Seventeen, J-Pop), pioniere del gekiga, che è stato uno dei primi mangaka a lavorare negli Stati Uniti.

Kit Harington sulle differenze nel recitare in Game of Thrones e in Eternals

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In una recente intervista con Variety, Kit Harington ha parlato di come Game of Thrones, forse il più grande show televisivo di tutti i tempi in termini di valore di produzione, lo abbia aiutato a prepararsi per Eternals e per il MCU, il più grande franchise cinematografico in termini di incassi netti. Ecco cosa ha detto Harington in merito:

“Niente mi sorprende molto dopo aver attraversato quelle otto stagioni di Game of Thrones. Per quanto riguarda la scala del progetto, poteva confrontarsi con qualsiasi cosa. Ma la Marvel è una bestia diversa, in modi più sottili di quanto immagini. Quello che mi piace delle differenze tra i due progetti è che riesco in questo franchise ad avere un tocco di leggerezza, che penso sia davvero importante. È quello che ho davvero amato dei film Marvel: quei piccoli momenti di leggerezza, commedia, in mezzo a tutto. E ho visto delle opportunità in questo senso, con questo personaggio. Avere interpretato una parte centrale di uno show diverso che non era comico o leggero in alcun modo, non essere al centro dell’attenzione in questo progetto e interpretare qualcosa di un po’ più leggero è stato divertente.”

Eternals, il terzo film della Fase Quattro dell’Universo Cinematografico Marvel diretto dalla regista vincitrice dell’Academy Award Chloé Zhao, arriverà il 3 novembre nelle sale italiane. Il film targato Marvel Studios Eternals presenta un nuovo team di supereroi dell’Universo Cinematografico Marvel: l’epica storia, che abbraccia migliaia di anni, mostra un gruppo di eroi immortali costretti a uscire dall’ombra per unirsi contro il più antico nemico dell’umanità, The Deviants.

Il cast del film comprende Richard Madden, che interpreta l’onnipotente Ikaris; Gemma Chan, che interpreta Sersi, amante dell’umanità; Kumail Nanjiani, che interpreta Kingo, dotato dei poteri del cosmo; Lauren Ridloff, che interpreta la velocissima Makkari; Brian Tyree Henry, che interpreta l’intelligente inventore Phastos; Salma Hayek, che interpreta la leader saggia e spirituale Ajak; Lia McHugh, che interpreta Sprite, eternamente giovane e al tempo stesso piena di saggezza; Don Lee, che interpreta il potente Gilgamesh; Barry Keoghan, che interpreta il solitario Druig; e Angelina Jolie, che veste i panni dell’impetuosa guerriera Thena. Kit Harington interpreta Dane Whitman.

Spider-Man: No Way Home, come si sono evoluti i tentacoli di Doc Ock

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Diversi nuove foto di Doc Ock in Spider-Man: No Way Home sono emersi di recente in rete grazie alla copertura del film nell’ultimo numero di Empire. La rivista ha diffuso ufficialmente alcune foto dal film, e molte di queste sono ora disponibili on-line, compresa quella che ha postato sul suo account Instagram lo stesso Tom Holland.

Tra le foto che circolano ormai liberamente in rete c’è anche quella che mostra il nuovo aspetto di Doc Ock. La foto fornisce probabilmente il miglior sguardo mai visto al Doc Ock di Alfred Molina e sembra anticipare dei tentacoli potenziati per il nostro cattivo (preferito).

https://twitter.com/backup_leaks/status/1453558614501769217?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1453558614501769217%7Ctwgr%5E%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fspiderman-no-way-home-mj-ending-image%2F

Le riprese di Spider-Man: No Way Home si sono svolte ad Atlanta. Nel film vedremo Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei tornare nei loro personaggi del francise. Inoltre, il film vedrà, trai suoi interpreti, anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che tornerà a vestire i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, e infine Alfred Molina, che sarà di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2.

Il film è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production. Il film arriverà nelle sale americane il 16 dicembre 2021.

Josh O’Connor e Paul Mescal insieme in The History of Sound, storia d’amore durante la Grande Guerra

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Gli attori Josh O’Connor (The Crown) e Paul Mescal (Normal People) stanno unendo le forze nella nuova storia d’amore ambientata durante la Prima Guerra Mondiale, The History of Sound. Il film sarà diretto dal vincitore di Queer Palm, Oliver Hermanus, e la sceneggiatura sarà tratta dall’omonimo pluripremiato racconto e scritta da Ben Shattuck.

O’Connor e Mescal attori interpreteranno i personaggi principali Lionel (Mescal) e David (O’Connor). Anche se il film non dovrebbe iniziare la produzione prima del 2022, il produttore del film, Andrew Kortschak, ha già descritto l’esperienza di lavorare con Mescal e O’Connor come un immenso privilegio.

The History of Sound seguirà la storia di Lionel e David mentre si accingono a registrare le vite, le voci e la musica dei loro connazionali durante la Prima Guerra Mondiale, ed è stata descritta come una “storia d’amore universale”. Il regista Oliver Hermanus lo ha descritto come “un viaggio attraverso la vita d’America, nel XX secolo e le tradizioni della musica popolare americana, tutto visto attraverso il legame tra due uomini immersi nella storia del suono”.

Le riprese principali inizieranno nel 2022 e saranno effettuate principalmente negli Stati Uniti, tuttavia, le location dovrebbero portare anche il cast e la troupe nel Regno Unito e in Italia. In questa fase iniziale, i realizzatori devono ancora annunciare una data di uscita per The History of Sound.

Jake Gyllenhaal protagonista di The Interpreter per Guy Ritchie

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Jake Gyllenhaal protagonista di The Interpreter per Guy Ritchie

Jake Gyllenhaal reciterà in The Interpreter, un film di guerra diretto da Guy Ritchie. Dopo una carriera variegata e addirittura una incursione nei live action Disney (Aladdin è diretto da lui), Ritchie sta collaborando con Gyllenhaal per The Interpreter, come conferma Deadline.

Il film seguirà il sergente John Kinley e il suo interprete, Ahmed, la cui unità subisce un’imboscata in Afghanistan. Secondo quanto riferito, Ritchie è stato ispirato a raccontare la storia dopo aver ascoltato le esperienze di vita reale dei veterani e dei loro interpreti. Oltre alla regia, Ritchie ha scritto la sceneggiatura insieme ai collaboratori di Wrath of Man e The Gentlemen, Marn Davies e Ivan Atkinson.

The Interpreter segna un ritorno al genere bellico per Jake Gyllenhaal. L’attore ha già recitato in Jarhead nel 2005, in cui interpreta un marine durante la Guerra del Golfo. In Brothers del 2009, Gyllenhaal recita nel ruolo del fratello di un veterano della guerra in Afghanistan alle prese con il disturbo da stress post-traumatico. L’attore reciterà anche nel prossimo dramma di guerra, Combat Control.

Secondo la sinossi, Gyllenhaal interpreterà il sergente John Kinley che durante il suo ultimo turno di servizio in Afghanistan è in coppia con l’interprete locale Ahmed per ispezionare la regione. Quando la loro unità subisce un’imboscata di pattuglia, Kinley e Ahmed sono gli unici sopravvissuti. Con i combattenti nemici all’inseguimento, Ahmed rischia la propria vita per portare in salvo un Kinley ferito attraverso chilometri di terreno estenuante. Tornato sul suolo americano, Kinley scopre che Ahmed e la sua famiglia non hanno avuto il passaggio promesso per l’America. Determinato a proteggere il suo amico e ripagare il suo debito, Kinley torna nella zona di guerra per recuperare Ahmed e la sua famiglia prima che le milizie locali li raggiungano per primi. Le riprese di The Interpreter inizieranno a gennaio 2022.

Richard Madden nuovo James Bond? Ecco la sua reazione alla domanda

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Con No Time to Die finisce la lunga e felice relazione di Daniel Craig con James Bond, e si cerca dunque un degno erede, che sia inglese, piacente, carismatico e in grado di raccogliere il testimone di Craig. Si sono fatti diversi nomi e tra questi anche quello di Richard Madden è parecchio quotato.

Durante la presentazione di Eternals a Roma, nuovo film Marvel Studios in cui Richard Madden interpreta Ikaris, Culture Crave ha posto all’attore britannico la domanda diretta, che però è stata evasa sotto sollecitazione dell’agente di Madden stesso. Vorrà forse dire che l’attore è stato contattato e non può rivelare nulla in merito? Oppure, forse più semplicemente, che trattandosi di un evento legato ad un film, si è preferito non parlare d’altro?

Ecco il video:

Il terzo film della Fase Quattro dell’Universo Cinematografico Marvel – diretto da Chloé Zhao, regista premio Oscar® per Nomadland – porta sul grande schermo un’epica storia che abbraccia migliaia di anni e vede protagonisti un nuovo team di Super Eroi immortali, costretti a uscire dall’ombra per unirsi contro il più antico nemico dell’umanità, i Devianti. Ad interpretarli un cast che include Richard Madden, Gemma Chan, Kumail Nanjiani, Lia McHugh, Brian Tyree Henry, Lauren Ridloff, Barry Keoghan, Don Lee, Kit Harington, Salma Hayek e Angelina Jolie. Eternals arriverà nelle sale italiane mercoledì 3 novembre, distribuito da The Walt Disney Company Italia.

Shia LaBeouf: 10 cose che non sai sull’attore

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Shia LaBeouf: 10 cose che non sai sull’attore

Shia LaBeouf è uno degli attori americani più versatili e brillanti degli ultimi anni. Ha recitato in film che hanno fatto la storia del cinema, come i primi tre capitoli di Transformers, e ha interpretato tanti ruoli diversi.

Spesso la sua versatilità e le sue abilità vengono oscurate dai suoi continui colpi di testa e dai suoi problemi caratteriali che gli causano problemi di diverso genere. Bisogna, però, riconoscere che LaBeouf è una persona brillante, con tante idee geniali in mente e che spesso non viene compreso.

Ecco, allora, dieci cose che non sapevate di Shia LaBeouf.

Shia LaBeouf: i suoi film

1. È diventato celebre grazie ad una nota saga. La carriera di Shia LaBeouf inizia subito dopo il conseguimento del diploma nel 2003, cominciando a partecipare nello stesso anno, con ruoli marginali, in film come Holes – Buchi nel deserto, Scemo & più scemo – Iniziò così…, Charlie’s Angels – Più che mai e La Battaglia di Shaker Heights. Negli anni successivi comincia a farsi valere in pellicole come Io, Robot (2004), Constantine (2005) e Guida per riconoscere i tuoi santi (2006). Tuttavia, sarà il 2007 l’anno di svolta per il giovane attore, che viene conosciuto in tutto il mondo grazie ai suoi ruoli da protagonista in Disturbia (2007) e nel primo capitolo di quella che poi sarebbe diventata una delle saghe più seguite, ovvero Transformers di Michael Bay.

2. Shia LaBeouf ha lavorato con i più grandi. Nel 2008 LaBeouf lavora con Steven Spielberg nel quarto capitolo della saga di Indiana Jones in Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo, nel ruolo del figlio del celebre protagonista, ancora una volta interpretato da Harrison Ford. Nel 2008 torna a lavorare con D. J. Caruso, dopo Disturbia, in Eagle Eye, nel 2009 recita invece in Transformers – La vendetta del caduto, mentre nel 2010 si trova a dividere il set con Michael Douglas in Wall Street – Il denaro non dorme mai di Oliver Stone. Dopo Transformers 3 (2011), nel 2012 recita in La regola del silenzio – The Company You Keep per la regia di Robert Redford. Nel 2013 realizza il chiacchieratissimo film di Lars von Trier Nymphomaniac e nel 2014 recita in Fury al fianco di Brad Pitt. Tra i film più recenti si annoverano invece American Honey (2016), Borg McEnroe (2017), Honey Boy (2019), In viaggio verso un sogno (2019) e Pieces of a Woman (2020).

Shia LaBeouf: Do it e altre performance

3. Shia LaBeouf e il video motivazionale. Nel 2015, l’attore ha deciso di rendere pubblico un video motivazionale, intitolato Do It, realizzato con uno studente del Central Saint Martin College di Londra. In questo video l’attore invita e sprona tutti a realizzare i propri sogni, a far sì che non rimangano solo sogni. Anche se alla fine il video è diventato un vero e proprio tormentone, oggetto di gag e di variazioni parodistiche, è chiaro il buon intento dell’attore dietro questo video.

4. Shia LaBeouf protagonista di All My Movies e Touch My Soul. Nel 2015, LaBeouf ha realizzato dei veri e propri esperimenti: come la visione ininterrotta, nel 2015, dei suoi film in ordine cronologico inverso intolata All My Movies. La visione è durata 3 giorni, il pubblico poteva vedere gratuitamente i flm e la sua postazione era ripresa h24. Nello stesso anno, chiunque lo avrebbe potuto chiamare al call center di una galleria d’arte a Liverpool grazie al progetto Touch My Soul: chiunque poteva chiamare un numero prestabilito e avrebbe potuto parlare con lui, disponibile per 4 giorni consecutivi.

5. Shia LaBeouf e le 24 ore in ascensore. Nel febbraio del 2016, l’attore ha deciso di farne un’altra delle sue: accompagnato dai suoi fidati collaboratori che lo hanno sostenuto in altri progetti passati, LaBeouf ha deciso di passare una giornata intera nell’ascensore dell’Università di Oxford, dando la possibilità a chiunque lo avrebbe preso di poter parlare con lui. Le 24 ore di riprese sono state trasmesse in live streaming su You Tube e il tutto è stato pubblicizzato con l’hastag #elevate.

Shia LaBeouf e FKA Twigs

6. Ha avuto una relazione con la cantante e ballerina. La più recente relazione sentimentale di LaBeouf è stata quella avuta con FKA Twigs, musicista, ballerina e attrice vista anche in Honey Boy o nello spot Homepod della Apple diretto da Spike Jonze. I due, conosciutisi proprio sul set del film qui citato, sono stati insieme dal 2018 al 2020. Al momento della loro separazione, Twigs ha accusato LaBeouf di abusi sessuali, aggressione e inflizione di distress emotivo. Tra i due si è dunque aperta una causa legale ancora in corso.

shia labeouf

Shia LaBeouf e i suoi tattoo

7. Si è fatto fare dei veri tatuaggi per un film. Nel 2020 LaBeouf ha recitato nel ruolo di Creeper nel film The Tax Collector, incentrato appunto su “esattore delle tasse” che opera per un potente signore del crimine. Per via dell’ambiente in cui si muove, il personaggio di Creeper era stato pensato per essere pieno di tatuaggi. Piuttosto che affidarsi al trucco, come normalmente si fa in questi casi, LaBeouf ha deciso di farsi realmente tatuare per il ruolo. Ad occuparsi della cosa è poi stato il tatuatore Bryan Ramirez, il quale ha condiviso sui social lo scioccante risultato. Ancora una volta LaBeouf ha confermato di essere un attore disposto a tutto per i suoi personaggi.

Shia LaBeouf in Transformers

8. Shia LaBeouf non è proprio un fan dei Transformers. Nel 2007 il giovane attore americano fu scelto per girare il primo film della fortunatissima saga dei Transformers, diventando il protagonista per i primi tre capitoli. Un ruolo per cui l’attore si è trovato a dover perdere diverso peso e a sviluppare una notevole massa muscolare. Ciò non vuol dire però che egli sia un fan appassionato di queste pellicole: infatti, nel marzo del 2018, l’attore ha dichiarato che quei film sono del tutto irrilevanti e datati, come se non avessero dei valori che si possono trovare, ad esempio, in film come Toro Scatenato.

Shia LaBeouf in Nymphomaniac

9. Shia LaBeouf e il ruolo in Nymphomaniac. Nel 2013, Lars von Trier ha dato scandalo realizzando il suo controverso film, diviso in due parti e di cui esiste anche la versione senza censure: si parla, ovviamente, di Nymphomaniac. Shia non è uno che si fa molti problemi nel recitare delle parti un po’ spinte o nel recitare senza nulla addosso e per il film di von Trier si è messo davvero a nudo. Per questo film drammatico ed erotico, l’attore ha dichiarato di aver fatto un provino estremo e di aver ricevuto richiesta, da parte della produzione, di mandare foto del suo pene. Shia ha anche precisato che il cast era stato avvertito, poiché all’inizio della sceneggiatura c’era scritto che il sesso sarebbe stato vero e solo ciò che sarebbe stato illegale sarebbe stato simulato.

Shia LaBeouf: età e altezza dell’attore

10. Shia LaBeouf è nato l’11 giugno del 1986 a Los Angeles, in California, Stati Uniti. L’attore è alto complessivamente 1.76 metri.

Fonti: IMDb, Biography

Servant 3: teaser trailer della terza stagione della serie di M. Night Shyamalan

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Apple TV+ ha presentato oggi un primo teaser di Servant 3, la terza stagione dell’acclamata serie Apple Original Servant. La nuova stagione di 10 episodi debutterà con lancio del primo il 21 gennaio 2022, seguito da un nuovo episodio settimanale, ogni venerdì.

Da un’idea del produttore esecutivo M. Night Shyamalan, Servant racconta la storia di una coppia di Filadelfia colpita da una terribile tragedia che mette in crisi il loro matrimonio, e apre le porte della loro casa a una forza misteriosa. Il cast della terza stagione di “Servant include Lauren Ambrose, Toby Kebbell, Nell Tiger Free e Rupert Grint, a cui si aggiunge Sunita Mani (“Spirited”, “Mr. Robot”, “GLOW”).

Producono la serie con Shyamalan anche Jason Blumenthal, Todd Black, Steve Tisch, Ashwin Rajan e Taylor Latham. I registi di questa stagione sono M. Night Shyamalan, Ishana Night Shyamalan, Carlo Mirabella-Davis, Dylan Holmes, Celine Held & Logan George, Kitty Green e Veronika Franz & Severin Fiala; tra gli autori troviamo Ryan Scott, Ishana Night Shyamalan, Alyssa Clark, Laura Marks, Henry Chaisson, Amy Louise Johnson e Kara Lee Corthon. Servant è una produzione di Blinding Edge e Escape Artists. La serie è stata creata dal produttore esecutivo e scrittore nominato dalla British Academy of Film and Television Arts Tony Basgallop.

Eternals ha illuminato il cielo di Roma – VIDEO

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Eternals ha illuminato il cielo di Roma – VIDEO

In occasione dell’uscita nelle sale italiane di Eternals, al cinema dal 3 novembre distribuito da The Walt Disney Company Italia, il cielo di Roma è stato illuminato da duecento droni che hanno realizzato una spettacolare coreografia vicino una delle sette meraviglie del mondo moderno: il Colosseo.

L’imponente sciame di droni ha sorvolato il Foro Romano all’interno del Parco Archeologico del Colosseo creando una magica atmosfera tra storia, cultura, tecnologia e creatività. I droni si sono sollevati dalla splendida terrazza degli Horti Farnesiani e dalla Casa delle Vestali creando una suggestiva scia luminosa che si è trasformata in una costellazione tridimensionale ispirata al film, per poi formare l’atteso titolo “Eternals”, largo oltre 130 metri e la scritta “Solo al cinema”. La coreografia è stata visibile da molti luoghi della capitale come dal Tempio di Venere e Roma, da dove hanno assistito allo spettacolo il cast e la regista: Chloé Zhao, Richard Madden, Gemma Chan, Angelina Jolie e Kit Harington.

L’operazione si è svolta grazie al lavoro di quarantasette professionisti tra italiani e francesi, diretti da Luca Toscano del Gruppo Artech e resa possibile dal grande sforzo collaborativo delle istituzioni coinvolte. Un video emozionale è stato realizzato con la direzione creativa e produzione di T3KNE, e le riprese in volo di Skyters Drone, da terra di BRAD&K Production.

Il terzo film della Fase Quattro dell’Universo Cinematografico Marvel – diretto da Chloé Zhao, regista premio Oscar® per Nomadland – porta sul grande schermo un’epica storia che abbraccia migliaia di anni e vede protagonisti un nuovo team di Super Eroi immortali, costretti a uscire dall’ombra per unirsi contro il più antico nemico dell’umanità, i Devianti. Ad interpretarli un cast che include Richard Madden, Gemma Chan, Kumail Nanjiani, Lia McHugh, Brian Tyree Henry, Lauren Ridloff, Barry Keoghan, Don Lee, Kit Harington, Salma Hayek e Angelina Jolie. Eternals arriverà nelle sale italiane mercoledì 3 novembre, distribuito da The Walt Disney Company Italia.

Swagger, l’incontro con i protagonisti della serie Appletv+

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Swagger, l’incontro con i protagonisti della serie Appletv+

Arriva il 29 ottobre in esclusiva su AppleTV+ la nuova serie originale che la piattaforma ha affidato al genio di Reggie Rock Bythewood, si intitola Swagger e ci accompagna un po’ per mano, un po’ a spintoni, nel mondo del basket giovanile. Seguendo la parabola sportiva di Jace Carson (Isaiah Hill), teenager atleta molto promettente, Swagger ci accompagna tra spogliatoi, palestre, scuole e uffici di rappresentanti sportivi, insomma, tutti gli ambienti che accolgono il giovane Jace a caccia del suo sogno di giocare nel NBA.

Abbiamo avuto il piacere di incontrare (anche se attraverso uno schermo, con chilometri di Oceano Atlantico a dividerci) i protagonisti di questa storia, che svelano immediatamente il segreto di Swagger: la serie vede trai produttori esecutivi la stella Kevin Durant, alla cui giovinezza è ispirata la storia che ci viene raccontata.

Tristan Mack Wilds è Alonzo in Swagger

Tristan Mack Wilds, che interpreta il personaggio di Alonzo, è stato però molto chiaro in merito a questa ispirazione dalla vita vera. Secondo Wilds, infatti, tutta la storia è una riscrittura dell’esperienza di Durant, così ci troviamo di fronte personaggi che, seppure basati su persona reali, sono comunque il risultato di una elaborazione, prima in fase di scrittura e poi in fase di costruzione del personaggio stesso. Secondo Wilds, l’ispirazione per il suo personaggio è “un’amalgama di diversi personaggi, si rifà a quei giovani che hanno grandi idee ma nessuno li ascolta, principalmente però ho fatto tante ricerche su Sonny Vaccaro, guardando documentari e leggendo libri sulla sua carriera. Guardare come si è mosso nella struttura amministrativa della Nike, e come ha messo a punto contratti personalizzati con atleti del calibro di Michael Jordan o Coby Briant. È stato sicuramente la persona a cui mi sono ispirato e che ha cercato di capire cosa accadeva dietro alle porte chiuse, che ha creato il pandemonio dietro alle scarpe da ginnastica.” E proprio nei giorni in cui le nuove Jordan vanno a ruba anche in Italia, si capisce perfettamente a quale “pandemonio” Wilds si riferisca.

Quvenzhané Wallis e Caleel Harris sono Crystal e Musa in Swagger

Swagger vede nel cast anche una serie di giovani talenti, trai quali Quvenzhané Wallis (che abbiamo amato, molti anni fa in Re delle Terra Selvaggia) e Caleel Harris, che interpretano rispettivamente Crystal e Musa.

Harris ha pochi dubbi, quando gli viene chiesto il motivo del suo sì a questo progetto: “Per Reggie, quando ci siamo incontrati mi ha portato nel suo ufficio e mi ha presentato così dettagliatamente il progetto, e poi ne era così appassionato, che sapevo che sarebbe stato speciale. Poi ho detto sì anche per via del basket, volevo sfidarmi e imparare qualcosa in cui non ero bravo. Mi sono ispirato a Michael B. Jordan che si è completamente trasformato per Creed, sono molto contento perché credo che il mio sforzo sia valso la pena, credo che sia venuto poi fuori un bel lavoro.”

Diverso per Wallis che, dopo l’esordio folgorante con tanto di nomination agli Oscar nel 2013, ha quasi smesso di lavorare: “Per me è stato un progetto provvidenziale, era un periodo difficile perché non stavo lavorando molto, facevo audizioni ma non andavano mai bene, continuavo a ricevere dei rifiuti. È stato difficile, non dico che ho mollato ma ho cominciato a cercare altre strade. Poi è arrivata l’audizione per Swagger ed ero molto titubante per prevedeva che sapessi giocare a basket, non sapevo farlo, ero molto indecisa ma per fortuna mia madre mi ha convinta a fare l’audizione. Poi ho parlato solo una volta con Reggie, e mi ha dato così tanta fiducia, si è mostrato così appassionato per il progetto e mi ha detto da subito che io ero Crystal. Non c’è stato più verso di potermi dire di no.”

O’Shea Jackson Jr. è Ike in Swagger

Non c’è però squadra che tenga senza un allenatore che riesca a tenere testa e a guidare questi giovani talenti del parquet. O’Shea Jackson Jr. interpreta Ike, una piccola leggenda del basket a cui viene affidato il talento del protagonista Jace.

“Molte relazioni tra persone che si incontrano a un certo punto della vita sono sempre complicate. Non si tratta di qualcuno con cui sei cresciuto, ma di qualcuno che piomba nella tua vita di punto in bianco – ha detto Jackson, in merito alla relazione tra Ike e Jace – C’è sempre una quantità di rispetto che va guadagnata, da entrambe le parti. Io ho sempre lavorato con persone con le quali c’era una certa chimica, ma sapevo che qui era più importante perché con Isaiah (R. Hill, ndr) dovevo avere una relazione che fosse da una parte di competizione, ma dall’altra di maestro e allievo, che poi si trasformava in una relazione conflittuale e poi in una relazione padre/figlio. È eccitante per me essere in un momento della mia carriera in cui qualcuno mi chiede consigli e Isaiah è un ragazzo speciale, mi ha chiesto tanti consigli e dritte. Per me è stata una responsabilità molto importante e sarò sempre qui per lui. Penso che le persone vedranno una vera amicizia tra me e lui, un’amicizia cresciuta mentre lavoravamo insieme.”

Swagger
O’Shea Jackson Jr. e Isaiah Hill in ‘”Swagger”
Photo Credit: Courtesy of Apple

Shinelle Azoroh è Jenna in Swagger

Shinelle Azoroh interpreta la madre di Jace, Jenna, e ovviamente per costruire questo personaggio, l’attrice ha studiato qualche filmato di repertorio e interviste che vedevano protagonista la mamma di Kevin Durant, tuttavia il personaggio di Jenna è anche il risultato di elementi universali e del talento dell’attrice che è riuscita a dare un volto omogeneo a tutti gli spunti per il personaggio. Parlando di Jenna, Azoroh spiega: “Lei è consapevole che suo figlio è molto talentuoso, ma sa anche che spesso le giuste decisioni sono fondamentali, più del talento. Jenna lo valorizza, gli riconosce il suo talento istintivo, ma sa anche che quel talento va indirizzato e coltivato, fatto crescere con le decisioni giuste. Più in fondo, è una mamma che considera suo figlio ancora piccolo e vuole ancora proteggerlo da tutto il mondo che a breve lo divorerà. Vuole dirgli che deve occuparsi di lui ancora per un po’.”

Reggie Rock Bythewood mente dietro a Swagger

A capo di questa grande famiglia che è Swagger c’è Reggie Rock Bythewood, ideatore, sceneggiatore, produttore, regista, mente unica dietro al lavoro di molti. Proprio sul lavoro di squadra, Bythewood fonda il successo della sua serie: “Volevo realizzare qualcosa che fosse elevato, quindi ho deciso di costruire una writers room di grande talento. Qualche mio collaboratore gioca a basket, due di loro sono portoricani, uno è un genitore, ci sono donne molto in gamba, c’era una ricca varietà di persone. La diversità di questo gruppo è diventata la ricchezza della nostra sceneggiatura, per riuscire a trovare una scrittura che fosse interessante per i nostri spettatori e per lo show. Abbiamo cercato di essere all’altezza delle aspettative e di essere il più inclusivi possibile.”

Swagger è l’ennesimo prodotto Appletv+ che conferma l’attenzione della piattaforma per la diversificazione del prodotto e l’attenzione a un pubblico sempre più vario e ricco. In merito a questo ambiente così attento alla diversità, Bythewood ha dichiarato: “Credo sia importante riflettere il mondo in tutta la sua varietà. Quando ho cominciato a lavorare, era difficile trovare persone come me che operavano in questo campo, ma le persone hanno sempre voluto ascoltare nuove storie da tanti punti di vista, e credo che sia un grado superiore di consapevolezza quello che stiamo raggiungendo.”

Swagger è disponibile su Appletv+ dal 29 ottobre con i primi 3 episodi e poi con un episodio a settimana, ogni venerdì, fino al 17 dicembre 2021.

MCU: le 10 amicizie più significative dei fumetti

MCU: le 10 amicizie più significative dei fumetti

Anche i supereroi del MCU hanno bisogno di amici. Tutti i superpoteri del mondo non possono riparare un cuore solitario e, dopo una lunga giornata spesa a combattere il crimine e sconfiggere i cattivi, chi non vuole rilassarsi con un amico intimo e confidente? In effetti, i supereroi potrebbero avere bisogno di veri legami affettivi, più di qualsiasi essere umano.

I supereroi Marvel non sono l’eccezione a questa regola. Nel corso degli anni, molti dei migliori e più brillanti eroi del MCU hanno formato amicizie durature che sono diventate indissolubili nel tempo. Queste rapporti hanno superato la prova del tempo, diventando iconici quasi quanto i supereroi che hanno reso la compagnia un titano dell’industria.

Il Professor X e Magneto

x man magnetoCharles Xavier e Erik Lensherr hanno dato vita a una delle dinamiche più complesse dei fumetti americani. A volte amici, a volte nemici, la rivalità tra il Professor X e Magneto rimanda a sogni e incubi shakespeariani. Si rispettano e apprezzano la reciproca compagnia, questo è vero. Infatti, Xavier potrebbe essere l’unica persona di cui Magneto si fida.

Nonostante ciò, sono costantemente in contrasto tra loro. La loro visione del mondo non potrebbe essere più diversa, e le loro differenze fondamentali rendono le loro interazioni ancora più caotiche. Eppure, trovano un terreno comune quando la situazione lo richiede e, nel corso della loro storia, sono stati amici tante volte quanto sono stati rivali.

Wolverine e Nightcrawler

 nightcrawler wolverineI fan dei fumetti sanno che Wolverine non ha un carattere troppo espansivo: dimostra infatti diversi problemi di fiducia, tendendo sempre a preferire il comfort della solitudine. Dall’altro lato, l’allegro Nightcrawler è amichevole con tutti e apprezza il contatto umano. I due si sono uniti alla seconda generazione degli X-Men e, dopo un inizio difficile, sono diventati sparring partner e, infine, migliori amici.

Logan si riferisce notoriamente a Kurt come “Elfo”, e i due si divertono a prendersi in giro a vicenda con affetto, sapendo che l’altro in fin dei conti si diverte. Durante le numerose missioni degli X-Men, questi due si coprono sempre le spalle a vicenda. Il loro legame è così forte che Logan si sente a suo agio nel dichiarare il suo amore per Kurt e per un personaggio solitario come Logan, questo la dice lunga.

Captain America e Bucky Barnes

mcu captain americaCapitan America e Bucky Barnes rappresentano uno dei legami più duraturi del MCU, fin dall’Età dell’Oro dei fumetti. Tuttavia, il MCU ha fatto l’impossibile e ha reso la loro amicizia ancora più avvincente. Infatti, la connessione di Steve Rogers e Bucky Barnes precede le loro identità di supereroi, essendo amici d’infanzia che sono letteralmente cresciuti insieme.

La loro amicizia è sopravvissuta a guerre, battaglie intergalattiche, S.H.I.E.L.D., HYDRA e tutto il resto. Alcuni considerano il loro legame romantico, e molti fan si divertono ad esplorare una potenziale relazione “Stucky” attraverso fanart e fanfiction. Tuttavia, che siano romantici o platonici, Steve e Bucky condividono un legame innegabile che probabilmente non si spezzerà mai.

Capitan Marvel e Spider-Woman

mcu captain marvel spider womanI fumetti, in generale, presentano una distinta mancanza di amicizie femminili. Tuttavia, quelle che esistono sono a dir poco spettacolari, come il legame tra Carol Danvers e Jessica Drew nel MCU. Le due si sono incontrate quando Jess ha portato una Carol quasi morta all’ospedale dopo l’incontro di quest’ultima con Rogue. Da lì, è sbocciata una bellissima amicizia, che perdura tutt’ora.

Avengers Anual #10 è la storia definitiva della coppia, ma la loro complicità si è evoluta nel corso degli anni. Insieme, sono entrati in nuovi capitoli delle loro vite, sapendo sempre di poter contare l’uno sull’altra, se la situazione lo richiedeva. Ad un certo punto, durante la gravidanza di Jess, Carol le prende persino un appuntamento con “uno dei migliori ospedali di maternità della galassia”. Ora, questa si chiama amicizia!

Misty Knight & Colleen Wing

mcu misty e coleenCollettivamente conosciute come le Figlie del Drago, Misty Knight e Colleen Wing sono uno dei duo più famosi del MCU. Wing, un’artista marziale giapponese, e Knight, un ex poliziotto della polizia di New York con un braccio bionico, hanno formato un’amicizia che dura da più di quarant’anni.

Insieme, hanno fondato la Knightwing Restorations, un’agenzia specializzata nella ricerca di persone scomparse. Hanno anche combattuto figure criminali come Ricadonna e Steel Serpent. Misty e Colleen non hanno un attaccamento eccessivamente sentimentale; invece, hanno un’immensa empatia e si capiscono davvero, per non parlare del loro continuo sostegno alle imprese dell’altra. E alla fine, questo è ciò che consolida le vere amicizie.

Rocket Racoon e Groot

mcu groot e racoonCome ha fatto con Bucky e Steve, il MCU ha anche ampliato un’altra amicizia duratura dei fumetti, ovvero quella tra Groot e Rocket. Questi due furfanti hanno una delle relazioni più caotiche e stratificate di sempre, nonostante il fatto che uno sia un procione geneticamente potenziato, e l’altro sia letteralmente un albero parlante con un vocabolario limitato.

Eppure, il loro legame è genuino e sorprendentemente dolce. Non hanno fatto amicizia istantaneamente, ma hanno imparato a stare bene l’uno con l’altro, sviluppando la loro connessione fino a formare il legame che tutti conoscono e amano oggi, e il loro affetto è cresciuto sempre più.

L’Uomo Ragno e la Torcia Umana

spidey e torcia umana mcuL’Uomo Ragno ha stretti rapporti con molte figure di spicco dell’Universo Marvel. Dopo tutto, è il loro amichevole vicino di casa. I fan conoscono il suo legame con Deadpool e la sua amicizia finita male con il futuro Green Goblin, Harry Osborn. Tuttavia, la sua collaborazione con Johnny Storm, alias la Torcia Umana, rimane la più memorabile.

Il loro legame risale agli anni ’60. Quando si incontrarono per la prima volta, non si piacevano perché Peter si era introdotto nel Baxter Building cercando di impressionare la Prima Famiglia della Marvel. Tuttavia, trovarono presto un terreno comune, e negli anni ’70, la loro amicizia cominciò ad essere sviluppata negli archi narrativi. Johnny ha persino aiutato Peter a costruire la Spider-Mobile e poi gli ha insegnato a guidarla. Hanno avuto i loro alti e bassi, ma il loro legame si è solo rafforzato nel corso degli anni.

Mr. Fantastic e La Cosa

mcu mr fantastic e la cosaLa prima famiglia della Marvel ha un posto privilegiato nella storia dei fumetti. La loro dinamica stratificata e confusionaria è stata la prima a nascere, rendendoli quattro degli eroi con cui è più facile empatizzare.

Una delle basi di questa famiglia imperfetta era il legame precedentemente stabilito tra Reed Richards e Ben Grimm. La loro strana dinamica di coppia era nota fin dal primo giorno, quando nacque una scintilla innegabile tra i due. Sono diventati poi partner professionali, condividendo un sodalizio radicato nel rispetto e nell’ammirazione reciproca.

Luke Cage e Iron Fist

mcu luke cage iron fistI fan dei fumetti conoscono Iron Fist come un ragazzo gioviale e di mentalità aperta che si dà il caso sia un eroe. D’altra parte, Luke Cage è più stoico e metodico ma altrettanto premuroso. Insieme, hanno formato una delle partnership più intriganti degli anni ’70. Le loro storie privilegiavano l’umorismo e lo sviluppo dei personaggi rispetto all’azione, creando una formula unica per il successo.

Dalle loro prime avventure insieme come Heroes for Hire, Luke e Danny sono rimasti strettamente associati. Non hanno ancora raggiunto un punto in cui farebbero qualsiasi cosa l’uno per l’altro, ma si completano a vicenda perfettamente, e l’Universo Marvel ha fatto un balzo in avanti grazie a questa amicizia.

Matt Murdock e Foggy Nelson

mcu matt murdock e foggyMolte amicizie Marvel raffigurano due eroi che trovano un terreno comune a causa delle loro situazioni simili. Tuttavia, pochi si concentrano su un supereroe e un umano normale che riescono comunque a far funzionare le cose, il che rende la partnership di Matt Murdock e Foggy Nelson ancora più speciale.

Il personaggio di Foggy ha subito notevoli cambiamenti dalla sua introduzione. Oggi, è spesso ridotto ad essere il rilievo comico in contrasto con il suo amico troppo pessimista, ma Foggy e Matt hanno condiviso una dinamica molto complessa durante l’Età del Bronzo. Sono comunque riusciti ad essere vicini e leali l’uno all’altro nonostante le loro molte differenze, il che riassume perfettamente la loro amicizia. Foggy e Matt hanno messo da parte le loro differenze per il bene del loro legame, capendo che l’affetto che li unisce è più importante di qualsiasi differenza caratteriale.

Lucca Comics & Games 2021: il programma di sabato 30 ottobre

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Lucca Comics & Games 2021: il programma di sabato 30 ottobre

Entra nel vivo il programma di Lucca Comics & Games 2021 per la seconda giornata di festival, sabato 30 ottobre, che culminerà nella serata di premiazione nel corso della quale saranno annunciati i vincitori dei Lucca Comics & Games Awards, ovvero gli “Oscar” italiani del fumetto e del gioco (ore 21.00, Teatro del Giglio). La serata di premiazione, cui potrà partecipare anche il pubblico possessore di biglietto del festival (previa prenotazione entro il 30 ottobre ore 11:00: https://bit.ly/2ZlmVy7), precede lo speciale di Wonderland in onda su RAI 4 in seconda serata che racconterà con clip e materiali esclusivi i vincitori di questa edizione 2021.

Tra gli ospiti della giornata: la prima volta a Lucca Comics & Games di Roberto Saviano, che presenta al festival il suoi esordio nel graphic novel con Sono Ancora Vivo (Bao Publishing), un’opera molto personale in cui il giornalista e scrittore si racconta in un’opera molto personale realizzata dalla mano eccelsa del fumettista e illustratore israeliano Asaf Hanuka (ore 11.00, Teatro del Giglio); Maccio Capatonda, accompagnato da Herbert Ballerina e Valerio Desirò, per presentare il suo nuovo podcast per Audible (ore 21.30, Auditorium San Francesco);  Sio con il suo La bambina che voleva diventare un sasso(Feltrinelli Comics), una storia per bambini che parla anche agli adulti (ore 12.30, Auditorium San Francesco), accompagnato dalla musica e dalla compagnia di Fabio Antonelli; Ensi, uno dei più importanti rapper italiani, vera e propria icona del freestyle, presenta in anteprima a Lucca il suo nuovo progetto, il graphic novel Santuario 2105, in uscita per BeccoGiallo editore il 4 novembre (ore 14.30, San Giovanni).

Sergio Bonelli Editore rinnova la collaborazione con Lucca Comics & Games attraverso una conferenza dal vivo sugli 80 anni della Casa editrice (ore 16.00, San Giovanni) che sarà trasmessa, come è avvenuto l’anno scorso, sui canali Twitch e YouTube e sui profili social del Festival e della casa editrice.  Nuovo appuntamento per il format Rock ‘n’ Comics con Caparezza (ore 14.00, San Francesco), in dialogo insieme a Simone Bianchi, Andrea Rock e la partecipazione del caricaturista Frank Federighi, per presentare l’unveil della variant cover del suo ultimo geniale album Exuvia, un eccezionale pop-up creato per lui proprio dalla superstar a fumetti Bianchi.

L’UNICEF Italia e lo streamer POW3R porteranno a Lucca Comics & Games la loro speciale collaborazione dedicata al mondo dei giovani e del gaming: un evento che vedrà Pow3r in dialogo con il Direttore dell’UNICEF Italia Paolo Rozera, affiancati da Emilio Cozzi, giornalista ed esperto di cultura videoludica (ore 15.30, Teatro del Giglio).
Il programma dell’Area Movie ospiterà due speciali masterclass: alle 13.30 (Cinema Astra) dopo al proiezione di Yaya & Lennie. The Walking Liberty, il regista Alessandro Rak insieme a Marino Guarnieri e Dario Sansone incontreranno il pubblico del festival; sempre al Cinema Astra alle ore 14.00 appuntamento con la masterclass dedicata a Encanto, film targato Walt Disney Animation Studios nelle sale dal 24 novembre, con la proiezione di contenuti esclusivi alla presenza degli artisti italiani Giovanni Rigano e Massimo Rocca che hanno realizzato la Graphic Novel Global del film. Appuntamento dedicato ai più piccoli, grazie a Rainbow e Rai Ragazzi, con l’anteprima di Pinocchio and Friends – anteprima mondiale con la speciale partecipazione dei protagonisti Pinocchio e Freeda e del creatore Iginio Straffi (ore 14.30, Cinema Centrale). Tra le proiezioni della giornata: The Night House – La Casa Oscura (ore 19.00, Cinema Centrale); Meander, sci-fi thriller claustrofobico di Mathieu Turi (ore 17.00, Cinema Centrale). Dall’universo Warner Bros, anteprima della serie tv targata DC Superman & Lois (ore 18.00, Cinema Astra), oltre ad una speciale Matrix Night con la proiezione del primo capitolo e contenuto speciale da Matrix resurrections e un contenuto speciale con interviste al cast del nuovo Matrix: Resurrections (ore 20.30, Cinema Astra).

Per l’area videogames l’appuntamento principale è nella splendida cornice dell’Auditorium San Romano, anche quest’anno polo e-sportivo della manifestazione e rinominato Esports Cathedral, con il Pokémon Lucca Party, che si svilupperà durante tutta la giornata del 30 ottobre celebrando le simpatiche creaturine arrivate ormai al loro 25° anno di vita. Il tutto si svolgerà in compagnia della community di Pokémon Millennium.  Durante la mattinata si terrà uno speciale Invitational giocato su Pokémon Spada e Scudo con quattro importanti giocatori italiani che si sfideranno senza esclusione di colpi. Nel pomeriggio invece ecco la finale del Community Challenge giocato su Pokémon Unite, con importanti creator come Froz3n, PokeTonx e Dario Moccia. Approfondimenti e talk dedicati ad altri titoli del franchise completano poi il programma della giornata, che potrà essere seguita in presenza (nel rispetto delle regole di sicurezza) o attraverso il canale Twitch di Pokémon Millennium.

Dall’universo fantasy, appuntamento con Fiore Manni e Michele Monteleone che presentano Nel buio della casa (ore 14.30, Auditorium Fondazione Banca del Monte), il loro primo romanzo scritto a quattro mani (Sperling & Kupfer), e dal mondo del gioco alle 15.00 (Real Collegio) appuntamento con Gioca con l’Autore con Andrea Angiolino, tra i creatori di Isla Dorada, e alle 17.30 (Sala Hotel San Luca) Asmodee organizzerà (al festival come nei campfire aderenti) dei tornei di Ticket to Ride in una edizione speciale, dedicata proprio al Milite Ignoto.

Treccani a Lucca vuole celebrare Dante Alighieri con la presentazione del volume di Treccani dedicato alla storia delle illustrazioni della Divina Commedia (ore 17.00, Auditorium del Suffragio) analizzando la relazione tra immagini e parole durante un dialogo tra Massimo Bray (direttore generale di Treccani); Lina Bolzoni (critica letteraria) e Eike Schmidt (direttore delle Gallerie degli Uffizi). Inoltre, il maestro Paolo Barbieri, artista del promotion poster di Lucca 2021, performerà dal vivo realizzando e commentando una tavola inedita, dedicata all’opera immortale del Sommo Poeta. Il polo fiere ospiterà le riproduzioni di tavole di due maestri che hanno segnato la storia del manga, Kazuo Kamimura (L’età della convivenza, Lady Snowblood, Il club delle divorziate, Una Gru Infreddolita, Storia Di Una Geisha, I Fiori del Male portati in Italia da J-Pop) e Baron Yoshimoto (Seventeen, J-Pop), pioniere del gekiga, che è stato uno dei primi mangaka a lavorare negli Stati Uniti.

The Witcher 2, ecco il trailer ufficiale dal Lucca Comics & Games

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Oggi, in occasione del panel dedicato a The Witcher a Lucca Comics & Games, la showrunner Lauren Schmidt Hissrich, i membri del cast Joey Batey (Jaskier) e Kim Bodnia (Vesemir), il production designer Andrew Laws e la costume designer Lucinda Wright hanno sorpreso i fan con il lancio in anteprima mondiale dell’attesissimo trailer della seconda stagione della serie.

https://www.youtube.com/watch?v=RXKxPiwy0-A

The Witcher 2: seconda stagione, tutto ciò che è stato rivelato al WitcherCon

The Witcher 2: cast

Confermati Henry Cavill (Mission: Impossible – Fallout, Justice League)  nel ruolo di Geralt di Rivia, Anya Chalotra (Agatha Christie – La serie infernale, Wanderlust) nel ruolo di Yennefer e Freya Allan (La guerra dei mondi, Into The Badlands) nel ruolo di Ciri e Joey Batey (Knightfall, Strike) nel ruolo del personaggio più amato dai fan: Jaskier.

Si uniranno al cast per la seconda stagione Yasen Atour (Young Wallander) che interpreterà Coen, Agnes Bjorn (Monster) nel ruolo di Vereena, Paul Bullion (Peaky Blinders) che interpreterà Lambert, Thue Ersted Rasmussen (Fast and Furious 9) nel ruolo di Eskel, Aisha Fabienne Ross (The Danish Girl) nel ruolo di Lydia, Kristofer Hivju (Il Trono di Spade) che interpreterà Nivellen e Mecia Simson, nel ruolo di Francesca.

La serie The Witcher sarà diretta da Stephen Surjik (The Umbrella Academy) per gli episodi 02×01 e 02×02, Sarah O’Gorman (Cursed) per gli episodi 02×03 e 02×04, Ed Bazalgette (The Last Kingdom) per gli episodi 02×05 e 02×08 e Geeta V. Patel (Meet The Patels) per gli episodi 02×06 e 02×07.

Riconfermati inoltre nei propri ruoli MyAnna Buring (Kill List) Tissaia, Tom Canton (Good Karma Hospital) Filavandrel, Lilly Cooper (Peterloo) Murta, Jeremy Crawford (Titans) Yarpin Zigrin, Eamon Farren (Twin Peaks) Cahir, Mahesh Jadu (Marco Polo) Vilgefortz, Terence Maynard (Maledetto) Artorius, Lars Mikkelson (House of Cards) Stregobor, Mimi Ndiweni (Black Earth Rising)Fringilla Vigo, Royce Pierreson (Judy) Istredd, Wilson Radjou-Pujalte (Hunter Street)Dara, Anna Shaffer (Harry Potter)Triss Merigold, Therica Wilson Read (Young Wallander) Sabrina.

La showrunner e produttrice esecutive di The Witcher, Lauren Schmidt Hissrich, ha dichiarato: «Anche per la seconda stagione è stato mantenuto un altissimo livello artistico del cast. Sophie Holland e il suo team hanno nuovamente selezionato i migliori attori per incarnare questi personaggi, siamo entusiasti di vedere queste nuove storie prendere vita sotto la direzione di registi tanto affermati.»

The Witcher 2: trama

Nella seconda stagione di The Witcher, convinto che Yennefer sia morta nell’epica battaglia di Colle Sodden, Geralt di Rivia porta Ciri nel luogo più sicuro che conosce, la sua casa d’infanzia, Kaer Morhen. Mentre i re, gli elfi, gli umani e i demoni del Continente lottano per la supremazia fuori dalle sue mura, Geralt di Rivia deve proteggere la ragazza da qualcosa di molto più pericoloso: il misterioso potere dentro di sé.

The Witcher, serie fantasy basata sull’omonima saga bestseller, è il racconto epico di una famiglia e del suo destino. Geralt di Rivia, un solitario cacciatore di mostri, lotta per trovare il proprio posto in un mondo in cui le persone spesso si dimostrano più malvagie delle bestie. Il suo destino si intreccerà poi con quello di una potente strega e una giovane principessa con un pericoloso segreto. I tre si ritroveranno ad attraversare insieme un mondo sempre più instabile.

The Witcher 2: quando esce in streaming?

The Witcher 2 in streaming uscirà su Netflix il 17 dicembre 2021.

Freaks Out: a lezione di cinema con Claudio Santamaria e Gabriele Mainetti

Giovedì 28 ottobre, data di uscita nelle sale del film Freaks Out, il regista Gabriele Mainetti e l’interprete Claudio Santamaria hanno incontrato il pubblico milanese per una lezione di cinema con il critico Gianni Canova. Il Cinema Anteo ha accolto gli ospiti nella sala Excelsior, creando un piacevole spazio d’incontro e permettendo un dialogo entusiasmante tra regista, attore, cinefili e fan.

Freaks out: la trama e i personaggi

Freaks Out racconta la storia di quattro freaks, quattro fenomeni da baraccone che durante la Seconda guerra mondiale vedono il proprio circo venire distrutto dai bombardamenti. Dopo la scomparsa di Israel (Giorgio Tirabassi), loro direttore e padre putativo, Fulvio, Cencio, Matilde e Mario vagano nella Roma del 1943 alla ricerca di un luogo in cui la loro diversità possa essere accettata. In un racconto ucronico, i protagonisti percorrono un viaggio di formazione che li porta a esplorare il brutale mondo esterno ma soprattutto la loro interiorità.

In un periodo storico in cui la diversità è fortemente perseguitata, Fulvio è un uomo lupo. Cencio (Pietro Castellitto) è un ragazzo albino in grado di comunicare con gli insetti. Matilde (Aurora Giovinazzo) è la ”ragazza elettrica”, terrorizzata dal suo stesso potere. Mario (Giancarlo Martini) è un adulto con la testa da bambino dotato di forza magnetica. I protagonisti non sono gli unici freaks, gli outsider della storia. Il direttore del circo nazista, Franz (Franz Rogowsky), è dotato di sei dita e prevede il futuro. Anche i partigiani sono freaks a loro modo: c’è ”il gobbo”, ”il guercio”, chi è mutilato.

Lezione di cinema con i Freaks

Ieri, grazie alla lezione di cinema organizzata all’Anteo di Milano, Gabriele Mainetti e Claudio Santamaria hanno dato modo al pubblico di esplorare con loro la magia che sta dietro a Freaks Out. L’evento, moderato dal professore e critico cinematografico Gianni Canova, è stato un piacevole dialogo tra il palco e la platea, in cui domande non banali hanno incontrato risposte cariche di entusiasmo e passione.

Non appena sale sul palco, Gabriele Mainetti confessa la sua felicità: ”È bello eh? É una grande emozione, voi siete il mio primo vero pubblico, quello che serve, le persone per cui noi facciamo veramente questo lavoro.” Tornare nelle sale è emozionante per il regista come per l’attore Claudio Santamaria. I due si riuniscono sul set di Freaks out dopo la collaborazione in Lo chiamavano Jeeg Robot, opera prima di Maietti che ha collezionato 8 David di Donatello e 3 Nastri d’argento.

La costruzione del freaks di Santamaria

Nel film, Santamaria è Fulvio, l’uomo lupo dotato di forza sovrumana, scorbutico e cinico ma anche protettivo nei confronti degli altri protagonisti. Parlando del suo personaggio, ispirato ad un uomo ipertricotico esistito davvero, Claudio Santamaria scherza ”Ma io in realtà nel film non c’ero.” Interpretare il personaggio, completamente coperto dal pelo, è stato il lavoro più duro della sua carriera. Girare il film d’estate con quattro ore di trucco al giorno, è stato difficilissimo. Però confessa: ”Se la preparazione di Jeeg è stata più dura per altri aspetti, in Freaks out mi sentivo più maturo. Fulvio ha una maschera molto forte, bisognava trovare una personalità che uscisse fuori da questa maschera. Avevo una libertà nella costruzione del personaggio notevole, ho lavorato molto d’improvvisazione. Essendo Fulvio un personaggio di spettacolo, mi ha permesso di attingere molto anche alla mia carriera e al mio passato.

Santamaria evidenzia l’importanza delle prove, il lavoro sul proprio passato, sulle discriminazioni vissute lui stesso. Mainetti conferma e aggiunge: ”É bello come l’attore prenda da un gesto la storia del personaggio.”

Nell’interiorità dei freaks

Parlando del messaggio alla base del film, Claudio Santamaria rivela: ”Possiamo parlare di maschera, di pelo, di diversità ma la cosa fondamentale per sospendere l’incredulità e dare credibilità a questi personaggi era lavorare su una costruzione forte di relazioni tra di loro. Costruire questo fratello maggiore (Fulvio) che si prende cura degli altri freaks e questo padre putativo che è Israel.”

Il discorso sul padre è forte nel film. Mainetti racconta come Nicola Guaglianone, autore del soggetto del film, abbia attinto alla propria vicenda personale per l’idea di Freaks out”I personaggi del film guardano a quello che è il mondo mio e di Guaglianone. Nicola ha perso suo papà e voleva raccontare quell’ossessiva ricerca del padre come una possibile protezione a tutto. Una protezione che, quando tuo papà non c’è più non riesci a trovare e che, una volta adulto, nessun padre può darti.”

I dettagli della realizzazione del film

Mainetti affascina poi il pubblico raccontando il modo in cui lavora con l’immagine, gli attori, la musica. ”Il film ha una macchina ipercinetica, che non trova pace, ma mette in scena un concerto virtuoso, che è quello del movimento attoriale.”

Gli effetti speciali e i costumi in Freaks Out sono ciò che balza all’occhio del pubblico. ”Ogni scena è il risultato di un concerto di scenografi, trucco, parrucco, fotografia, attori… L’effetto speciale è questo, l’unione di tutte le forze.

Mainetti spiega poi come ha lavorato alla ricostruzione storica della Roma del 1943, facendo un’attenta analisi del periodo storico ma anche tradendolo per un discorso puramente cinematografico. ”I tradimenti vanno fatti quando sono funzionali a rendere l’immagine più espressiva. Va poi capito come nei personaggi raccontare quel periodo senza perdere la possibilità di essere comunicativi ad una platea odierna, soprattutto quella dei giovani…”

L’obiettivo per il regista era quello di ”Trovare personaggi che funzionassero in quel contesto storico e ibridarli nella narrazione del fantastico, che nel nostro paese non c’è, o c’è poco.”

La meraviglia del diverso

Un film storico, un po’ fantasy, ma anche un racconto di crescita e di ricerca di sé. Gabriele Mainetti mostra allo spettatore un mondo fantastico, che coniuga verità storica e superpoteri, esibendo la meraviglia e l’orrore delle stranezze. E afferma: ”L’identità ti rende in qualche modo unico e se sei unico sei diverso da chi ti sta accanto, ma in una forma meravigliosa.” 

Freaks Out è un unicum nel panorama nazionale. Rimanda all’horror di Browning, al thriller di Tarantino, all’azione e al fantastico di Spielberg, ma è tutto italiano, o forse romano. Un film che lascia a bocca aperta per la precisione con cui tutto è stato costruito, una favola che sembra reale nella sua assurdità. In Freaks Out c’è un’incredibile forza attrattiva: dalla scena di apertura dello spettacolo nel circo, ai piani sequenza dei momenti di combattimento, dalle battute di spirito tra i freaks ai dialoghi introspettivi.

Halloween Kills: gli 8 migliori riferimenti ai film di Halloween del passato

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Halloween Kills è arrivato in sala tra la gioia dei fan della saga che non vedono l’ora di continuare a capire in che modo Michael troverà nuovi modi per ossessionare Lauire e come quest’ultima tenterà di ammazzarlo, questa volta con l’aiuto della sua famiglia.

Il film, secondo di una trilogia affidata a David Gordon Green, è particolarmente attento all’intera saga e non perde occasione per omaggiarla. Ecco i riferimenti al franchise di Halloween in Halloween Kills.

Michael alla sua Finestra

Michaels Mayers alla finestraLa finestra nella stanza di Judy Myers sembra sempre molto intrigante per Michael. Alla fine del film, Michael raggiunge finalmente il suo obiettivo di stare alla finestra e guardare fuori. Non è la prima volta nella serie che Michael sta lì a guardare la città intorno a lui.

La scena ricorda l’originale Halloween quando vediamo Michael che guardare Laurie e le sue amiche fuori dalla stessa finestra. Appare lì, in quella stessa posizione, in altri film della serie, in particolare Halloween V, Halloween VI e  Halloween: Resurrection.

Un’altra folla arrabbiata

Quando Haddonfield scopre che il suo personale Uomo Nero è tornato di nuovo nella sua città natale, i sopravvissuti di quella notte di Halloween del 1978 guidano la città a caccia del mostro. La folla arrabbiata di Haddonfield pronta al linciaggio è già stata vista in questa serie prima, sia in  Halloween  II  che in  Halloween IV: Il ritorno di Michael Myers.

Nel sequel originale, una volta che la città scopre che Myers è l’assassino, si aggrega in una folla inferocita, ma la cosa più violenta che fa è vandalizzare la casa di Myers. In  Halloween IV, la città decide anche di dargli la caccia, finendo con un’identificazione errata e una tragedia.

Michael uccide una coppia di anziani

Dopo che Michael Myers fugge dalla trappola preparatagli così scrupolosamente da Laurie, si dirige a casa del vicino in cerca di un’arma. Questa scena è stranamente simile a quando Myers entra in una casa e prende un enorme coltello da macellaio, all’inizio di Halloween II. Questo è film della saga è così controverso trai fan che, paradossalmente, Michael Myers è considerato tra i personaggi più piacevoli della storia.

La coppia che viene uccisa in Halloween Kills che omaggia la coppia nel vecchio film non si toglie dai piedi tanto facilmente. Michael non è dell’umore per afferrare silenziosamente un’arma e allontanarsi, ma preferisce sbarazzarsi di entrambi prima di afferrare la sua arma preferita e andare a seminare altra morte.

Michael viene smascherato

C’è una strana tradizione in cui Myers viene smascherato da un personaggio femminile che è sopravvissuto ai suoi attacchi. Questo film non è diverso, con Myers senza maschera che alla fine affronta una folla di suoi sopravvissuti. Questa volta, la persona che lo smaschera è Karen Nelson, la figlia di Laurie.

Nei film precedenti, solo Jaime, Laurie e lo stesso Myers hanno rimosso la maschera, gesto che conferisce a chi lo fa il potere di fermare momentaneamente Michael, il killer definitivo, almeno momentaneamente. Finora, l’unica persona (al di fuori di se stesso) che si è completamente tolta la maschera ed è sopravvissuta è Laurie, e il pubblico sta aspettando la loro resa dei conti finale in Halloween Ends del prossimo anno.

Qualcuno dice: “Corri”

Lindsey Wallace ha affrontato Myers al fianco di Tommy Doyle e Laurie Strode nel 1978 ed è sopravvissuta. Era perseguitata da quella notte, come lo erano gli altri, diventando una donna forte e capace, pronta a proteggere gli altri nel momento in cui quell’incubo sarebbe ritornato a perseguitarla.

Lindsey si dimostra abile nel provocare Myers mentre riesce ancora una volta a sopravvivere, e al suo apice, urla ai bambini sulle altalene nel parco di correre e nascondersi prima che lui li uccida tutti. In Halloween V: La vendetta di Michael Myers, anche Tina, la preferita dai fan, si sforza di proteggere i bambini nel film, alla fine urlando a Jaime di scappare mentre si sacrifica per tentare di portare Michael fuori dal suo obiettivo.

Maschere Silver Shamrock

Quando hanno concluso i libri su Halloween II, i creativi hanno creduto che il franchise sarebbe continuato come una serie antologica, e la terza puntata, infatti, è stata Halloween III: Season of the Witch. Anche se ora è un film con uno status di cult movie, è stato un flop e quasi immediatamente è stato dimenticato dai fan.

Molti di coloro che hanno visto quel film non saranno mai in grado di dimenticare le maschere Silver Shamrock. Halloween Kills è quanto di più lontano possa esserci da Season of the Witch, eppure i corpi nel parco, con le maschere e tanto di targhetta Silver Shamrock in vista sono un chiaro omaggio a quel film, nonostante tutto.

Tutti hanno diritto a un bello spavento

Nel film originale del 1978, parte della genialità derivava dall’uso della suspense da parte di John Carpenter invece che del sangue per scatenare la paura negli spettatori. Uno dei migliori riferimenti nel film arriva grazie allo sceriffo Brackett, interpretato da Charles Cypher, che torna ad Haddonfield. Brackett è artefice di una delle migliori scene “di paura”, urtando accidentalmente Laurie che si allontana da casa Myers. Mentre la rassicura, sorride, dicendo: “Sai che è Halloween. Immagino che tutti abbiano diritto a un bello spavento”.

Immagina la gioia dei fan quando Leigh Brackett si avvicina a Myers in Halloween Kills per vendicarsi di Myers e fa partire la carica all’Uomo Nero quando dice: “Ehi Michael. È Halloween. Tutti hanno diritto a un bello spavento”.

La parte dell’infermiera Marion

Dalla corsa sul tetto dell’auto alla rievocazione fotogramma per fotogramma della sua fuga dalla Smith’s Grove Institution, il rifacimento di una delle scene più iconiche del film originale era una delle più attese alla premiere del film – e ha affatto non deluso.

Non è solo il miglior ritorno al passato di un precedente film di Halloween, ma è forse uno dei migliori omaggi in un sequel/reboot che ha impreziosito il grande schermo di recente. Anche se questa volta non è fuggita, Marion è stata una delle migliori vittime dell’intero film. Nel film si rende persino omaggio alla sua fuga iniziale, con un altro passeggero vestito con un costume incredibilmente simile a quello che indossava quel 31 ottobre 1978, mentre cade sul marciapiede allo stesso modo. Sfortunatamente per lei, alla fine Myers ha rivendicato la vittima.

10 film da vedere questo Halloween

10 film da vedere questo Halloween

La perdita di controllo è un tema ricorrente nei film horror, indipendentemente dal budget. Può presentarsi visivamente tramite la figura di serial killer che perseguita una vittima e stravolge gli equilibri e lo stile di vita suburbano, o una creatura mostruosa che invade una tranquilla città di mare. Il body horror è un sottogenere particolarmente conturbante perché, più che una perdita di controllo di un luogo o di una situazione specifica, la vittima perde il controllo di ciò che sta accadendo al proprio corpo… un sottogenere da riscoprire assolutamente per Halloween.

Il genere è andato ampiandosi sempre di più nel corso degli anni, conoscendo picchi di creatività sanguinaria. Può includere qualsiasi storyline ormai, da lupi mannari o infezioni parassitarie a mutazioni scientifiche o amputazioni forzate. Qualunque siano i gusti dei fan dell’horror, c’è un tipo di body horror da brivido per tutti secondo IMdB, da rivedere in occasione di Halloween!

Film da vedere ad Halloween: Cabin Fever (2002) – 5.7

Film halloween: cabin feverScritto e diretto dal guru del gore Eli Roth, Cabin Fever farà sicuramente accapponare la pelle agli spettatori. Una vacanza in una baita nei boschi va storta quando un gruppo di amici del college viene esposto a un virus mangia-carne altamente contagioso che si diffonde rapidamente in tutto il gruppo.

Pieno di effetti visivi accapriccianti che sono sufficienti a far ricredere i fan dell’horror su ogni formicolio o prurito, il film è assolutamente la visione perfetta per una festa di Halloween!

Film da vedere ad Halloween: The Ruins (2008) – 5.9

Non è raro che il body horror coinvolga i parassiti, ma The Ruins fa un passo avanti con il suo uso di antiche viti carnivore che distruggono la loro preda dall’interno.

Mentre sono in vacanza in Messico, due coppie visitano uno scavo archeologico Maya, dove entrano in contatto con un male a lungo celato che i locali speravano non sarebbe mai stato esposto al mondo esterno. È difficile non contorcersi guardando le piante feroci che si fanno strada sotto la pelle delle loro vittime.

Film da vedere ad Halloween: The Perfection (2018) – 6.1

film halloween the perfectionPiù circoscrivibile alle caratteristiche del film di suspense e mistero rispetto all’horror tradizionale, The Perfection è un inquietante giro di emozioni psicologiche che segue un prodigio musicale respinto andare alla ricerca della nuova allieva prodigio del suo insegnante, con cui è stata rimpiazzata.

Con Allison Williams e Logan Browning, quella che inizia come una storia di vendetta si evolve in un’orribile spirale discendente di terrore e abusi – tutto in nome del raggiungimento della vera perfezione.

Film da vedere ad Halloween: American Mary (2012) – 6.3

film halloween american maryUna talentuosa studentessa di chirurgia abbandona la scuola di medicina dopo essere stata violentata da un professore e, invece, viene coinvolta nello strano mondo della chirurgia clandestina e della modifica estrema del corpo.

Scritto e diretto da Jen e Sylvia Soska, conosciute anche come The Twisted Twins, American Mary approfondisce la storia di una giovane donna promettente e le oscure conseguenze che affrontano gli abusatori quando si rendono conto di essersi messi contro la persona sbagliata.

Film da vedere ad Halloween: Scanners (1981)- 6.8

film halloween scannersUn classico degli anni ’80 direttamente dalla mente geniale ma contorta dello scrittore e regista David Cronenberg, Scanners introduce il pubblico in un mondo in cui alcune persone nascono con incredibili capacità telepatiche e telecinetiche.

Temendo ciò che questo gruppo potrebbe fare al resto del mondo, uno scienziato recluta una di queste persone per aiutare a cacciare e distruggere altri come lui.

Film da vedere ad Halloween: Hellraiser (1987) – 7.0

HellraiserUn uomo alla ricerca del massimo piacere apre accidentalmente un portale per l’inferno, che celerà più sofferenza di quanto pensasse immaginabile, nel debutto alla regia di Clive Barker. Demoni, torture e sadismo – il mix perfetto per una visione di Halloween estrema!

Hellraiser è il primo film del franchise ed è servito come una terrificante introduzione a Pinhead e alla sua lega di altri sadici demoniaci, conosciuti come i Cenobiti.

Film da vedere ad Halloween: Martyrs (2008) – 7.1

Martyrs film horrorIl regista francese Pascal Laugier spinge ogni limite in questo horror depravato che esplora temi di vendetta, abusi e filosofie pericolose.

Vittime di abusi su minori determinate a venire a patti con i loro traumi si ritrovano rapite da una setta che crede che la vera consapevolezza e la conoscenza scaturiscano dal reiterarsi di atroci torture.

Film da vedere ad Halloween: Videodrome (1983) – 7.2

Videodrome filmIl presidente di una piccola stazione televisiva nota per il suo intrattenimento X-rated è alla ricerca della prossima grande macchina da soldi del canale, in Videodrome di David Cronenberg.

Scopre un programma intrigante e macabro che capitalizza quello che lui pensa siano torture e lesioni simulate. Più si immerge nella sua indagine sul misterioso programma, più si rende conto che potrebbe non essere finto, dopo tutto.

Film da vedere ad Halloween: La mosca (1986) – 7.6

La Mosca filmC’è una ragione per cui ben tre film di Cronenberg figurano in questa lista, dal momento che il regista ha sempre dato il meglio di sé esplorando storyline macabre ed inquietanti. Il remake del 1986 di The Fly intreccia la storia di uno scienziato i cui esperimenti ben intenzionati vanno terribilmente male.

Tanto straziante quanto veramente disgustoso, gli spettatori assistono alla decomposizione del corpo di Jeff Goldblum, con parti di lui che letteralmente si sgretolano, mentre muta lentamente in un orribile ibrido umano-mosca.

Film da vedere ad Halloween: La cosa (1982) – 8.1

Il corpo umano si converte nel posto più confortevolmente accogliente per nascondersi nel classico horror fantascientifico di John Carpenter. Un team di scienziati di stanza nell’Antartide del 1980 è infiltrato da un alieno mutaforma con la capacità di imitare l’aspetto delle persone che uccide.

Il montaggio originale del film era così sanguinoso e inquietante che più scene hanno dovuto essere tagliate per togliere alcuni dei momenti più disgustosi al fine di essere ampiamente rilasciato in alcuni paesi.