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The Batman: Selina ha “problemi con i genitori” più determinanti rispetto a Bruce

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ATTENZIONE – L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SU THE BATMAN

Mentre The Batman crea nuove dinamiche per l’eredità familiare di Bruce Wayne (Robert Pattinson), la Catwoman di Selina Kyle (Zoe Kravitz) ha problemi con i genitori che nella trama del film incidono maggiormente, rispetto a quelli di Bruce. Grazie al cattivo noto come L’Enigmista (Paul Dano), Gotham deve affrontare nuove oscure verità che scuotono la città fino al midollo, comprese rivelazioni personali per Batman stesso. Tuttavia, Selina Kyle rivela una sua verità importante, confermando la sua parentela segreta che è stata a lungo presa anticipata nei fumetti.

Nel nuovo film DC diretto da Matt Reeves, Batman è al suo secondo anno da vigilante quando Gotham è tormentata dall’Enigmista, che uccide funzionari della città e figure chiave mentre rivela una grande cospirazione che è stata a lungo tenuta segreta. Mentre Batman lavora con il tenente Jim Gordon (Jeffrey Wright) per risolvere i vari enigmi e scoprire la verità, il vigilante entra anche in contatto con Selina Kyle, un’abile ladra che lavora anche nell’Iceberg Lounge. Mentre i due accettano di lavorare insieme nonostante le loro diverse motivazioni, Kyle alla fine rivela perché vuole così tanto rubare al più grande boss del crimine di Gotham, Carmine Falcone (John Turturro), prima di ucciderlo.

Dopo la conferma che Carmine Falcone ha ucciso la fidanzata di Selina, Annika Kosolov, Catwoman ammette che Falcone è suo padre, qualcosa che fumetti come The Long Halloween e Dark Victory hanno sempre lasciato implicito tramite prove circostanziali. Non solo è stato confermato a titolo definitivo in The Batman che Falcone è il padre di Selina nonostante la sua negligenza, ma è stato anche rivelato che è stato anche lui a uccidere la madre di Selina. Se non fosse stato per l’interferenza di Batman nel convincerla del contrario, Catwoman avrebbe facilmente ucciso Falcone per quello che ha fatto. In quanto tale, l’arco genitoriale di Selina è molto più centrale per il suo ruolo in The Batman rispetto a quello di Bruce Wayne.

The Batman, il film

The Batman diretto da Matt Reeves uscirà nelle sale il 4 marzo distribuito da Warner Bros Italia. Protagonisti del film insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

Due anni trascorsi a pattugliare le strade nei panni di Batman (Robert Pattinson), incutendo timore nel cuore dei criminali, hanno trascinato Bruce Wayne nel profondo delle tenebre di Gotham City. Potendo contare su pochi fidati alleati – Alfred Pennyworth (Andy Serkis) e il tenente James Gordon (Jeffrey Wright) – tra la rete corrotta di funzionari e figure di alto profilo della città, il vigilante solitario si è affermato come unica incarnazione della vendetta tra i suoi concittadini. Quando un killer prende di mira l’élite di Gotham con una serie di malvagi stratagemmi, una scia di indizi criptici spinge il più grande detective del mondo a indagare nei bassifondi, incontrando personaggi come Selina Kyle / alias Catwoman (Zoe Kravitz), Oswald Cobblepot / alias il Pinguino (Colin Farrell), Carmine Falcone (John Turturro) e Edward Nashton / alias l’Enigmista (Paul Dano). Mentre le prove iniziano a condurlo più vicino alla soluzione e la portata dei piani del malfattore diventa chiara, Batman deve stringere nuove alleanze, smascherare il colpevole e rendere giustizia all’abuso di potere e alla corruzione che da tempo affliggono Gotham City.

Spider-Man: No Way Home, una commovente featurette sul ritorno dei vecchi Spider-Men

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Ecco una commovente featurette dedicata al ritorno di Tobey Maguire e Andrew Garfield nel ruolo dell’Uomo Ragno in Spider-Man: No Way Home, in cui il regista Jon Watts e il produttore Kevin Feige spiegano perché era così importante che i due attori tornassero a sostenere l’iterazione del personaggio di Tom Holland:

https://twitter.com/Fandango/status/1503717659833118723?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1503717659833118723%7Ctwgr%5E%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fspiderman-no-way-home-maguire-garfield-return-why%2F

Spider-Man: No Way Home, leggi la recensione

Spider-Man: No Way Home è uscito in sala il 15 dicembre. Nel film tornano Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei. Inoltre, nel film ci sono anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che veste i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, Willem Dafoe nei panni di Norman Osborne/Green Goblin e infine Alfred Molina, di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2. Nel film, accanto a Tom Holland, tornano a interpretare Peter Parker/Spider-Man anche Tobey Maguire e Andrew Garfield.

Spider-Man: No Way Home è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production.

Marvel 2004: la pianificazione dell’universo condiviso prima dei Marvel Studios

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È recentemente riemersa on-line la lista dei film che Marvel Entertainment aveva pianificato nel 2004, facendo emergere ricordi di diversi progetti cancellati e un universo cinematografico Marvel dall’aspetto completamente diverso rispetto a quello che conosciamo oggi.

L’MCU, supervisionato dal produttore Kevin Feige, è senza dubbio il risultato di maggior successo nell’industria del cinema dell’ultimo decennio. I film in uscita di volta in volta battono costantemente i record al botteghino e ricevono feedback positivi da critici e fan. A partire da Iron Man nel 2008, la continuità ha attraversato 27 film portando il pubblico attraverso l’assemblaggio degli Avengers e l’epica Infinity Saga, con l’attuale Fase 4 che punta gli occhi sul multiverso.

Tuttavia, prima che i Marvel Studios perfezionassero il processo di costruzione del Marvel Cinematic Universe, quasi un intero decennio di film prodotti da altri studi in associazione con la Marvel Entertainment hanno dato vita sul grande schermo ai suoi personaggi a fumetti. In effetti, l’attuale boom dei cinecomics che ha visto i cinema dominati dai supereroi è principalmente attribuito al successo di film come Blade, X-Men e Spider-Man a cavallo tra la fine del secolo scorso e l’inizio del nuovo. Tutti e tre questi film hanno avuto successo commerciale ma, cosa più importante, sono stati elogiati dalla critica in un modo che ha mostrato che i film a fumetti avevano potenzialità per essere drammi importanti con qualcosa da dire nel panorama cinematografico moderno.

L’artista @AjepArts ha recentemente scoperto diverse foto promozionali di un evento nel 2004 che descrivevano in dettaglio l’imminente lista di film della Marvel basati sui loro personaggi. In questo elenco ci sono film che i fan hanno visto, come The Punisher, Spider-Man 2, Blade Trinity, Elektra, Fantastic Four, X-Men: Conflitto Finale (intitolato qui X-Men 3), Ghost Rider e Spider-Man 3.

Ma la cosa più interessante sono i sei film non realizzati che non hanno mai visto la luce; Man-Thing, Namor, Silver Surfer, Fury, Daredevil 2 e Deathlok. Vale anche la pena notare che ci sono film di Iron Man e Captain America elencati, entrambi proprietà di successo dei Marvel Studios. C’è anche un progetto sconosciuto sul tabellone il cui titolo è però impallato dal cosplayer di Spider-Man.

https://twitter.com/ajeparts/status/1503610668951515137?s=21

The Batman di Ben Affleck, il concept inedito di Deathstroke che non vedremo mai

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Mentre The Batman di Matt Reeves sta facendo parlare di sé in tutto il mondo, oggi arrivano dei concept inediti del The Batman di Ben Affleck, il film che avrebbe dovuto vedere Affleck nei panni del Crociato di Gotham, ma anche in quello di produttore, regista e co-sceneggiatore.

Come molti sapranno, dopo un filmato di prova di Deathstroke apparso in rete, Ben Affleck ha prima rinunciato alla regia e poi ha definitivamente abbandonato il progetto dopo che la Warner Bros ha incaricato Matt Reeves di lavorare ad una sua personale versione di un film nuovo del Cavaliere Oscuro. Questo film è finalmente realtà e a giudicare dal suo successo darà via ad una nuova era sotto l’egida di Robert Pattinson.

Ebbene molti fan però continuano ad essere nostalgici sul Batman di Ben Affleck, nonostante il fatto che lo rivedremo in The Flash. Ora però il concept artist Keith Christensen ha diffuso su Instagram una sua versione del Deathstroke di Joe Manganiello, che sarebbe dovuto essere il principale villain di questa storia di Bruce Wayne, così come era stato annunciato nella scena post credits di Justice League. Ecco il concept:

Avengers: Endgame, il trailer rifatto nello stile di Obi-Wan Kenobi

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Il trailer di Avengers: Endgame è stato ricreato da un fan nello stile del recente teaser trailer di Obi-Wan Kenobi. La Disney ha acquistato la Marvel Entertainment nel 2009 prima di acquisire la Lucasfilm tre anni dopo, che ha riunito due dei più grandi franchise mediatici sotto lo stesso tetto. Da allora, la Disney ha goduto del gigantesco successo commerciale della galassia lontana, lontana e del Marvel Cinematic Universe, che ha prodotto il film con il maggior incasso di tutti i tempi.

Rilasciato nel 2019, Avengers: Endgame rappresenta il culmine delle prime tre fasi del MCU e, a sua volta, dell’Infinity Saga. Come seguito di Infinity War (2018), che vede i Vendicatori fallire nella loro missione di impedire a Thanos (Josh Brolin) di raccogliere tutte e sei le Gemme dell’Infinito e di ridurre in polvere metà della popolazione terrestre, Endgame vede Tony Stark/Iron Man (Robert Downey Jr.), Steve Rogers/Captain America (Chris Evans) e compagnia in un disperato bisogno di speranza. Per molti versi, la configurazione di Endgame è paragonabile a uno dei progetti più attesi del 2022, Obi-Wan Kenobi, del quale abbiamo visto il primo trailer qualche giorno fa, durante l’ultimo Disney Investor Call.

Il canale The Typical Geeks su YouTube ha caricato un trailer di Avengers: Endgame rifatto nello stile del trailer di Obi-Wan Kenobi. Parallelamente alle voci fuori campo di quest’ultimo, questo nuovo trailer di Endgame inizia con Tony Stark che si lamenta di come “abbiamo perso” prima di cedere a Thanos. Inoltre, ha per sottofondo “Duel of the Fates”, “Anakin’s Dark Deeds” e “Battle of Heroes” del compositore John Willaims.

Animali fantastici – I segreti di Silente: una featurette mette in luce una banda di estranei

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La Warner Bros ha diffuso un inedito contributo video su Animali fantastici – I segreti di Silente, che mette in luce una banda di estranei. Animali fantastici – I segreti di Silente è l’atteso terzo capitolo del franchise Animali fantastici basato sull’universo di Harry Potter firmato J.K. RowlingIl nuovo contributo include i commenti del regista David Heyman e di alcuni dei cast principali tra cui Jude Law, Eddie Redmayne e altri. L’uscita del film nelle sale è prevista per giovedì 13 aprile 2022.

La Featurette mette in luce il primo esercito di Silente, descritto come una banda di estranei che cercano di salvare il mondo dal Grindelwald di Mads Mikkelsen. Presenta anche nuovi filmati, che prendono in giro ogni membro del ruolo della squadra e le missioni individuali.

Animali fantastici – I segreti di Silente, il nuovo trailer

Animali fantastici – I segreti di Silente della Warner Bros. Pictures è la nuova avventura del Wizarding World creato da J.K. Rowling. Animali fantastici – I segreti di Silente presenta un cast guidato dal premio Oscar  Eddie Redmayne (“La teoria del tutto”), il due volte candidato all’Oscar Jude Law (“Ritorno a Cold Mountain”, “Il talento di Mr. Ripley”), con Ezra Miller, Dan Fogler, Alison Sudol, Callum Turner, Jessica Williams, Katherine Waterstone Mads Mikkelsen. David Yates ha diretto Animali fantastici – I segreti di Silente, un film scritto da J.K. Rowling e Steve Kloves, basato su una sceneggiatura di J.K. Rowling. I produttori del film sono David Heyman, J.K. Rowling, Steve Kloves, Lionel Wigram e Tim Lewis, mentre Neil Blair, Danny Cohen, Josh Berger, Courtenay Valenti e Michael Sharp sono i produttori esecutivi.

In Animali fantastici – I segreti di Silente Il professor Albus Silente (Jude Law) sa che il potente mago oscuro Gellert Grindelwald (Mads Mikkelsen) è intenzionato a prendere il controllo del mondo magico. Non essendo in grado di fermarlo da solo, Silente affida al magizoologo Newt Scamander (Eddie Redmayne) il compito di guidare un’intrepida squadra di maghi, streghe e un coraggioso Babbano pasticcere in una pericolosa missione, dove incontrano vecchie e nuove creature e si scontrano con la crescente legione di seguaci di Grindelwald. Con una posta in gioco così alta, quanto a lungo Silente potrà restare in disparte?

Il team creativo che ha lavorato dietro  le quinte include il direttore della fotografia George Richmond (“Rocketman”, “Kingsman: Il cerchio d’oro”), lo scenografo vincitore di tre Oscar® Stuart Craig (“Il paziente inglese”, “Le relazioni pericolose”, “Gandhi”, i film di “Harry Potter” e “Animali fantastici”) e lo scenografo Neil Lamont (“Solo: A Star Wars Story”, “Rogue One: A Star Wars Story”), la costumista vincitrice di quattro Oscar® Colleen Atwood (“Chicago”, “Memorie di una geisha”, “Alice in Wonderland”, “Animali fantastici e dove trovarli”) e il montatore che da tempo collabora con Yates, Mark Day (“Animali fantastici: i crimini di Grindelwald”, gli ultimi quattro film di “Harry Potter”). La musica è del nove volte candidato all’Oscar® James Newton Howard (“Notizie dal mondo”, “Animali fantastici: i crimini di Grindelwald”, “Defiance – I giorni del coraggio”, “Michael Clayton”, i film di “Hunger Games”).

La Warner Bros. Pictures presenta una produzione Heyday Films, un film di David Yates, Animali fantastici – I segreti di Silente. Il film sarà distribuito in tutto il mondo dalla Warner Bros. Pictures, e l’uscita nelle sale italiane è prevista per il 13 Aprile 2022.

Dune 2: la sceneggiatura è pronta, il sequel includerà più scene in IMAX

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Dopo il successo del primo capitolo della sua serie Dune, il regista Denis Villeneuve ha rivelato che la sceneggiatura di Dune: Parte 2 è finita e che il team si sta preparando per iniziare la produzione. La sceneggiatura è quasi finita, ma è sempre un work in progress, ha detto Villeneuve in una recente intervista con Collider . “Sarà un work in progress fino al montaggio finale, ma devo dire che si è consolidato. Ho un copione nelle mie mani. Siamo in preparazione in questo momento”.

Sebbene la sceneggiatura possa essere in continua evoluzione, un aspetto del film che continuerà solo a crescere è il suo uso di sequenze girate IMAX nativo. Denis Villeneuve ha anche accresciuto questo aspetto, ammettendo che lui e il direttore della fotografia Greig Frasher si sono “innamorati” del formato durante le riprese del primo film e che probabilmente ne sarà utilizzato ancora di più nel film futuro. “Decisamente. [Il direttore della fotografia] Greig Fraser ed io ci siamo innamorati di questo formato e sicuramente ci saranno, probabilmente scene filmate in  IMAX in questo film. Decisamente.”

Dune 2, il film

Dune 2 è l’atteso sequel del film del 2021 Dune diretto da Denis Villeneuve e  interpretato da un cast stellare composto da Timothée ChalametRebecca FergusonDave Bautista, Oscar IsaacZendayaJavier BardemStellan Skarsgård. In Dune 2 confermati gli ingressi nel cast diFlorence Pugh, Austin Butler.

Viaggio mitico ed emozionante di un eroe, Dune narra la storia di Paul Atreides, giovane brillante e dotato di talento, nato per andare incontro a un destino più grande della sua immaginazione, che deve raggiungere il più pericoloso pianeta dell’universo per assicurare un futuro alla sua famiglia e al suo popolo. Mentre forze malvage combattono per l’esclusivo possesso della più preziosa risorsa esistente sul pianeta — una spezia capace di liberare tutte le potenzialità della mente umana — solo coloro i quali sapranno sconfiggere le proprie paure sopravviveranno.

Denis Villeneuve ha diretto Dune e ha scritto la sceneggiatura insieme a Jon Spaihts ed Eric Roth, basata sul romanzo omonimo scritto da Frank Herbert. Il film è prodotto da Mary Parent, Denis Villeneuve, Cale Boyter e Joe Caracciolo, Jr. I produttori esecutivi sono Tanya Lapointe, Joshua Grode, Herbert W. Gains, Jon Spaihts, Thomas Tull, Brian Herbert, Byron Merritt e Kim Herbert.

Halo: nuovo incredibile trailer della serie in arrivo

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Halo: nuovo incredibile trailer della serie in arrivo

Paramount+ ha diffuso negli USA un nuovo incredibile trailer di Halo, l’annunciata serie basata sull’iconico franchise Xbox. Lo spettacolo debutterà alla fine di questo mese il 24 marzo in contemporanea in Italia su SKY e NOW ed è già stata confermata una seconda stagione.

La serie tv Halo

Ambientata nell’universo narrativo creato per la prima volta nel 2001 con il lancio del primo Halo per Xbox, la serie mette in scena un epico conflitto del 26° secolo tra l’umanità e una minaccia aliena nota come Covenant.

La serie vede come protagonisti Pablo Schreiber (“American Gods”) nel ruolo del super soldato Master Chief; Natascha McElhone (“Californication”, “Hotel Portofino”, “Designated Survivor”) nei panni della dottoressa Halsey, brillante, tormentata e imperscrutabile creatrice dei super soldati Spartan; e Jen Taylor (serie di videogiochi Halo, RWBY) nei panni di Cortana, l’IA più avanzata nella storia umana e potenzialmente la chiave per la sopravvivenza della razza umana.

Nel cast anche Bokeem Woodbine (“Fargo”), Shabana Azmi (“Fire”), Natasha Culzac (“The Witcher”), Olive Grey (“Half Moon Investigations”), Yerin Ha (“Reef Break”), Bentley Kalu (“Avengers: Age of Ultron”), Kate Kennedy (“Catastrophe”), Charlie Murphy (“Peaky Blinders”) e Danny Sapani (“Penny Dreadful”). Si uniscono al cast nei panni di personaggi originali della serie anche Ryan McParland (“6Degrees”), Burn Gorman (“The Expanse”) e Fiona O’Shaughnessy (“Nina Forever”).

Halo è uno dei videogiochi più di successo di sempre ed è diventato un fenomeno di intrattenimento globale, con all’attivo più di 82 milioni di copie vendute in tutto il mondo e più di 6 miliardi di dollari di fatturato complessivo.

La serie è stata già rinnovata per una seconda stagione prima ancora del debutto della prima. Halo è prodotta da SHOWTIME® in associazione con 343 Industries, insieme a Amblin Television di Steven Spielberg. Produttore esecutivo è Steven Kane, assieme a Steven Spielberg, Darryl Frank e Justin Falvey per Amblin Television in collaborazione con 343 Industries, il regista Otto Bathurst e Toby Leslie per One Big Picture, e Kyle Killen e Scott Pennington per Chapter Eleven. Kiki Wolfkill, Frank O’Connor e Bonnie Ross sono i produttori esecutivi lato 343 Industries. La distribuzione internazionale della serie è affidata a Paramount Global Distribution Group.

Obi-Wan Kenobi: Darth Maul è stato tagliato dalla serie tv

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Obi-Wan Kenobi: Darth Maul è stato tagliato dalla serie tv

Mentre cresce l’attesa per il debutto su Disney+ di Obi-Wan Kenobi, l’annunciata prossima serie basata sull’universo di Star Wars, oggi arriva la conferma che il personaggio di Darth Maul e le sue scene sono state tagliate dalla serie tv. Darth Maul è apparso per la prima volta in La minaccia fantasma e secondo The Hollywood Reporter, l’attore Ray Park era in modalità preparazione per riprendere il personaggio per la prossima serie Star Wars di Disney+, Obi-Wan Kenobi. Tuttavia, durante una “revisione creativa” del progetto quelle scene che coinvolgono l’antagonista sono state infine scartate, cosa che secondo quanto riferito si è verificata quando altri cattivi come Darth Vader sono stati aggiunti al progetto.

Le fonti di THR hanno riferito che la regista della serie Deborah Chow ha dato a Dave Filoni di The Mandalorian e Jon Favreau le prime sceneggiature e il duo era “preoccupato” che Obi-Wan Kenobi avrebbe “percorso un terreno simile” a The Mandalorian. Hossein Amini ha lavorato alle bozze originali per la serie di sei episodi prima che lo sviluppo della Lucasfilm interrompesse la serie nel 2020, secondo quanto riferito, perché non erano sufficientemente soddisfatti delle sceneggiature.

La storia inizia 10 anni dopo i drammatici eventi di Star Wars: La Vendetta dei Sith, dove Kenobi ha affrontato la sua più grande sconfitta, la caduta e la corruzione del suo migliore amico e apprendista Jedi, Anakin Skywalker, diventato il malvagio Signore dei Sith Darth Vader. Obi-Wan Kenobi è diretta da Deborah Chow, già regista di due acclamati episodi della prima stagione di The Mandalorian. La serie segna anche il ritorno di Hayden Christensen nel ruolo di Darth Vader.

Le modifiche alla sceneggiatura di Obi-Wan Kenobi

Le fonti hanno condiviso che originariamente la storia era incentrata su Kenobi che esce dalla clandestinità per proteggere un giovane Luke Skywalker, con Darth Maul che agisce come uno dei cattivi che li dà la caccia; Secondo quanto riferito, Vader inizialmente non era coinvolto. Apparentemente Filoni e Favreau hanno incoraggiato Chow a “aspirare a cose più grandi” con la serie, prima che la revisione creativa rimuovesse completamente Darth Maul e un ragazzo precedentemente scelto per interpretare il bambino Luke Skywalker fosse sostituito con Grant Feely.

Per quanto riguarda Maul, le indiscrezioni riportano che una fonte ha affermato che Park era sul set per la pre-produzione e l’allenamento acrobatico e che le riprese potrebbero essere state girate, con un’altra fonte che ha aggiunto che avrebbero potuto essere filmati di prova. Apparentemente, una fonte della Lucasfilm ha detto che Darth Maul non sarebbe mai tornato nella serie tv.

La serie tv

Obi-Wan Kenobi è l’annunciata serie tv sul personaggio dell’universo di Star Wars scritta da Joby Harold per Lucasfilm per Disney+che debutterà La serie debutterà il 25 maggio 2022.La serie è basata sull’omonimo personaggio interpretato da Ewan McGregor che riprenderà il ruolo di Obi-Wan Kenobi dalla trilogia prequel di Star Wars. Avrà luogo dieci anni dopo Star Wars: Episodio III La vendetta dei Sith.

In Obi-Wan Kenobi protagonisti saranno Ewan McGregor che riprenderà il ruolo di Obi-Wan Kenobi e Hayden Christensen che interpreterà Darth Vader, a più di dieci anni da La Vendetta dei Sith. Nel cast anche Moses Ingram, Joel Edgerton, Bonnie Piesse, Kumail Nanjiani, Indira Varma, Rupert Friend, O’Shea Jackson Jr., Sung Kang, Simone Kessell e Benny Safdie.

Maestro: Matt Bomer in trattative per unirsi a Bradley Cooper nel film biografico targato Netflix

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Arriva da Deadline la notizia che il vincitore del Golden Globe Matt Bomer ha avviato le prime trattative per un ruolo non rivelato nel cast del prossimo dramma biografico Maestro, il film originale Netflix basato sulla vita di Leonard Bernstein che sarà diretto dal candidato all’Oscar Bradley Cooper. In una precedente intervista, Bradley Cooper  aveva rivelato che la produzione sta attualmente pianificando di iniziare le riprese del progetto a maggio.

Matt Bomer è noto soprattutto per la sua acclamata interpretazione nel film drammatico televisivo della HBO The Normal Heart, interpretato anche da Mark Ruffalo, Julia Roberts e Jim Parsons. Ha vinto il suo primo Golden Globe come miglior attore non protagonista. I suoi altri progetti importanti includono film come In TimeMagic Mike, The Nice GuysThe Magnificent Seven e The Boys in the Band, oltre alle serie tv come ChuckWhite CollarGleeAmerican Horror Story e Doom Patrol.

Il film Maestro

Maestro racconterà la storia meravigliosamente complessa del matrimonio tra Bernstein e sua moglie, Felicia Montealegre, nell’arco di oltre 30 anni. Insieme a Bradley Cooper nel cast confermati Carey Mulligan nei panni di Felicia Montealegre e Jeremy Strong nei panni di John Gruen. Secondo alcune indiscrezioni l’obiettivo principale di Cooper nel progetto è sempre stato quello di raccontare il “rapporto intenso e complesso” tra Bernstein e Montealegre. Secondo quanto riferito, la star e regista ha lavorato a stretto contatto con i figli di Bernstein, Jamie, Alexander e Nina, negli ultimi due anni.

Maestro è co-scritto da Cooper e Josh Singer con Martin Scorsese, Steven Spielberg, Bradley Cooper e il suo partner di produzione di Joint Effort Todd Phillips (Joker), Kristie Macosko Krieger, la produttrice nominata all’Oscar Emma Tilliinger Koskoff (The Irishman , Joker) e Fred Berner e Amy Durning sono i produttori. La Amblin Entertainment di Spielberg è ancora legata al progetto che era stato inizialmente creato dalla Paramount Pictures. Lo streamer darà al film una significativa uscita nelle sale prima che debutti in esclusivamente su Netflix.

Gli idoli delle donne: trailer del film con Lillo e Greg

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Gli idoli delle donne: trailer del film con Lillo e Greg

Lucky Red e Vision Distribution hanno diffuso il trailer ufficiale di Gli idoli delle donne, il film con protagonisti Lillo e Greg. Nel cast anche Ilaria Spada, Francesco Arca, Maryna, Corrado Guzzanti

La trama di Gli idoli delle donne

In Gli idoli delle donne Filippo (Francesco Arca) è il gigolò più avvenente e desiderato in circolazione. Non spicca per intelligenza e acume, anzi, ma è incredibilmente sexy. Peccato però che a causa di un incidente Filippo debba sottoporsi a una plastica che gli stravolge i connotati facendolo risvegliare con un viso e un corpo completamente diversi, diversamente belli… (quelli di Lillo). Disperato e sempre meno richiesto, il nuovo Filippo (Lillo) si rivolge all’unica persona in grado di insegnargli a soddisfare le donne puntando sulla sensualità e la dialettica piuttosto che sul corpo: Max (Greg), il più grande e ambito gigolò di sempre, ritiratosi misteriosamente dal giro. Nonostante il training con Max, Filippo continua a perdere clienti. Un giorno però, per un oscuro motivo, una giovane e bella colombiana di nome Juanita (Maryna) decide di avvalersi delle prestazioni di Filippo. Peccato che Juanita sia figlia di una coppia di pericolosissimi narcotrafficanti: Joaquim (Corrado Guzzanti) e Maria (Ilaria Spada). I guai per Filippo e Max sono appena iniziati…

Master: recensione dell’horror in arrivo su Amazon Prime Video

Master: recensione dell’horror in arrivo su Amazon Prime Video

Dal 18 marzo arriva su Amazon Prime Video Master, film che vede il debutto alla regia di Mariama Diallo. Il lungometraggio è un horror inquietante dominato da mostri quanto più temibili: forze sovrumane, leggende antiche e, soprattutto, razzismo.

La sinossi di Master

Nell’Ancaster College, storica università americana, s’incrociano le vite di tre donne. Gail Bishop (Regina Hall) è una professoressa che viene nominata come master di Belleville, una delle residenze per studenti. È la prima donna nera a ricoprire il ruolo: deve occuparsi della vita culturale degli studenti e aiutarli con i problemi scolastici e personali.

Una giovane studentessa nera, Jasmine Moore (Zoe Renee), si trasferisce a Belleville. La ragazza, entusiasta e studiosa, deve affrontare fin da subito diverse difficoltà. Le viene assegnata una stanza su cui gravita una leggenda: si dice che la camera sia infestata da una presenza, uno spirito che può spingere chi vi abita a suicidarsi, come già è accaduto a Louisa Weeks. Come se non bastasse, Jasmine viene discriminata dai compagni universitari, per lo più bianchi, e si scontra con un’insegnante, Liv Beckmann.

La professoressa Liv Beckmann (Amber Gray) è ostile nei confronti di Jasmine: la ritiene capace ma le assegna comunque pessimi voti. Dal canto suo, anche Liv deve affrontare la competizione con i colleghi bianchi, spesso dubbiosi sulle sue capacità.

Le tre donne si trovano quindi immerse in un’ambiente non solo ostile, ma anche bigotto e inquietante. Iniziano a fare incubi e a percepire strane presenze, innestando così un dubbio nello spettatore: i loro nemici sono reali, immaginari o soprannaturali?

Il razzismo come leitmotiv del film

Le tre protagoniste di Master sono donne nere. Tre personalità molto diverse, che vivono diversi momenti della propria esistenza, ma che sono accomunate dalla lotta ad un unico grande nemico: il razzismo. Il contesto è quello universitario, quello fatto principalmente dai figli ricchi delle famiglie bianche, da quelli che si sentono i privilegiati e che non si fanno problemi a mettere a disagio le minoranze.

Inizialmente, Gail, Liv e Jasmine vengono presentate come donne forti e capaci, studentesse o insegnanti che cercano di farsi strada all’Ancaster College. A poco a poco però, le protagoniste perdono la loro determinazione. In particolare, si trovano a dover fare i conti con un duplice nemico: la discriminazione e la leggenda di Margaret Miller.

masterLa leggenda di Margaret Miller

Istituzione antica quasi quanto gli Stati Uniti, l’Ancaster College colleziona una serie di leggende sull’istituto e sugli studenti. Quella più famosa ha al centro Margaret Miller, ragazza che, nel periodo della caccia alle streghe, venne accusata di stregoneria. Si dice che il suo spirito perseguiti il college, in particolare la Belleville House.

Master parte come un racconto positivo: l’inizio del college, il nuovo anno, la possibilità di guardare al futuro. Le vicende vengono poi gradualmente adombrate dal passato: le leggende, gli spiriti dei defunti. Il film è quindi un horror solo parzialmente soprannaturale: non si capisce fino in fondo quanto le visioni, i sogni, gli spiriti percepiti da Jasmine e da Gail siano reali. Come in un circolo virtuoso, il terrore vissuto dalle protagoniste (per un fatto surreale) è alimentato dai racconti e dalle vicende reali che le vedono coinvolte. Tutto inizia ad avere una doppia valenza, una doppia faccia.

Master vuol dire padrone

Il ruolo assunto da Gail Bishop è emblematico. ”Master” è un termine che in inglese significa ”padrone”. Viene usato comunemente nelle università anglosassoni, ma ha un legame con quella parola tanto usata in tempi di schiavitù. La scelta di assegnare il ruolo ad una persona nera nel film è provocatoria e serve per unire passato e presente, per parlare di razzismo e discriminazione nelle università.

Un racconto ”allendiano”

La regista sceglie il genere horror e le tinte cupe per fare un film che è essenzialmente una critica sociale. Le aggressioni e le discriminazioni in ambito universitario sono realtà sentite da Diallo.

Master è quindi un racconto che disturba più per gli aspetti realistici che per quelli soprannaturali. Nonostante la recitazione e la regia non siano delle più eccelse, il film è affascinante perché ricorda i racconti di Isabelle Allende, dominati da spiriti, donne e conflitti sociali.

Riccardo Scamarcio: 10 cose che non sai sull’attore

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Riccardo Scamarcio: 10 cose che non sai sull’attore

Riccardo Scamarcio è uno di quegli attori che ha fatto la storia del cinema italiano moderno, grazie anche alle sue indimenticabili e diverse interpretazioni. L’attore ha iniziato a recitare a vent’anni e da allora la sua passione per la recitazione in generale, e il cinema in senso stretto, è diventata sempre più profonda.

Ecco dieci cose da sapere su Riccardo Scamarcio.

Riccardo Scamarcio: i suoi film

1. Ha recitato in celebri film. La carriera cinematografica dell’attore italiano è iniziata nel 2003, quando debutta sul grande schermo in La meglio gioventù, per poi apparire in Tre metri sopra il cielo (2004), Romanzo criminale (2005), Manuale d’amore 2 – Capitoli successivi (2007), Ho voglia di te (2007), Mio fratello è figlio unico (2007), Go Go Tales (2007), Italians (2009) e Mine vaganti (2010). In seguito, lavora in Manuale d’amore 3 (2011), To Rome with Love (2012), Il rosso e il blu (2012), Una piccola impresa meridionale (2013), Un ragazzo d’oro (2014), Meraviglioso Boccaccio (2015), Il sapore del successo (2015) e Nessuno si salva da solo (2015). Tra i suoi ultimi film, vi sono La cena di Natale (2015), Pericle il nero (2016), John Wick – Capitolo 2 (2017), Loro (2018), Euforia (2018), I villeggianti (2018), Il testimone invisibile (2018), Lo spietato (2019), Welcome Home (2019), Non sono un assassino (2019), Il ladro di giorni (2019), Gli infedeli (2020), L’ultimo paradiso (2021), Tre piani (2021), La scuola cattolica (2021) e L’ombra del giorno (2022).

2. Ha partecipato a diverse serie tv. L’attore non ha lavorato negli solo per il grande schermo, ma ha spesso preso parte anche a progetti televisivi. Infatti, ha recitato in Ama il tuo nemico 2 (2001), Compagni di scuola (2001), La freccia nera (2006), Il segreto dell’acqua (2011), London Spy (2015), Master of None (2017), Liberi sognatori – La scelta (2018) e The Woman in White (2018).

3. È anche doppiatore, produttore e sceneggiatore. Nel corso della sua carriera, l’attore ha sperimentato diversi ambiti del cinema, come il doppiaggio: infatti, ha prestato la propria voce per la versione italiana de I primitivi (2018). In quanto produttore, invece, ha lavorato alla realizzazione di film come L’uomo doppio (2012), Miele (2013), La vita oscena (2014), Per amor vostro (2015), Pericle il nero, L’arte viva di Julian Schnabel (2017) e Dei (2018). Inoltre, è stato produttore e sceneggiatore per i film Gli infedeli e L’ultimo paradiso.

riccardo scamarcio

Riccardo Scamarcio non è Instagram

4. Non ha nessun account social. L’attore ha ammesso di non usarli e di guardarsi sempre bene dal farlo. Senza demonizzarli, ammette che secondo lui i social media, grazie alla semplificazione della comunicazione, possono generale violenza. Inoltre, l’attore non ha mai apprezzato sbandierare la propria vita privata su questo tipo di piattaforme, preferendo mantenere una certa riservatezza e un distacco tra la vita pubblica e quella privata.

Riccardo Scamarcio: la moglie Angharad Wood e la figlia

5. Ha avuto una lunga relazione. Scamarcio è anche un attore conosciuto ai più per il fatto di aver frequentato a partire dal 2006 la collega e regista Valeria Golino. I due hanno ben 14 anni di differenza ma la loro relazione è sempre stata vista come una delle più solide del mondo del cinema italiano. Questo è stato vero almeno fino  al 2018, quando tra loro è definitivamente finita dopo due anni di tira e molla.

6. Ha avuto una figlia.  Tra il 2019 e il 2020 l’attore ha iniziato a frequentare una manager di 46 anni, Angharad Wood, che vive a Londra e che è molto lontana dal suo ambiente. Tuttavia, non è passato inosservato il fatto che la nuova fidanzata somigli in maniera impressionante alla Golino. I due hanno poi avuto anche una figlia, ma il nome di questa non è stato reso noto.

Riccardo Scamarcio e Benedetta Porcaroli

7. Ha una relazione con la giovane attrice. Nel 2021 viene ufficializzata la relazione dell’attore con la collega Benedetta Porcaroli, celebre per la serie Baby, di 19 anni più giovane. I due si erano conosciuti sul set di La scuola cattolica, per poi ritrovarsi a recitare insieme nel film L’ombra del giorno. Da alcune intervista da loro rilasciate, inoltre, sembrerebbe che i due convivano già.

Riccardo Scamarcio Benedetta Porcaroli

Riccardo Scamarcio in Pericle il nero

8. È stato colpito dal personaggio. Secondo l’attore, il suo personaggio vive in un grande paradosso, senza contarne le fragilità: “Pericle è un reietto della società, sgradevole agli occhi di tutti che lo considerano un cretino. Ma entrandovi dentro se ne capisce la grande sensibilità e il talento”.

9. Ha costruito il personaggio di giorno in giorno. È questo quello che è avvenuto con il personaggio di Scamarcio, che l’attore si è preoccupato di formare caratterialmente ed esteticamente giorno dopo giorno. Stando alle parole dell’attore, però, pare che non sia tutta farina del suo sacco e che sia stato già di base aiutato molto dal regista, Stefano Mordini, e dalla sceneggiatura.

Riccardo Scamarcio: età e altezza dell’attore

10. Riccardo Scamarcio è nato il 13 novembre 1979 a Trani, in Apulia. La sua altezza complessiva corrisponde a 175 centimetri.

Fonti: IMDb, Cosmopolitan

Elvis di Baz Luhrmann in anteprima mondiale a Cannes 2022

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Elvis di Baz Luhrmann in anteprima mondiale a Cannes 2022

Elvis di Baz Luhrmann, biopic sulla leggenda del rock-and-roll con Austin Butler (C’era una volta a Hollywood) e Tom Hanks, sarà presentato in anteprima mondiale al Festival di Cannes, ha confermato Variety.

Il film ha attualmente la data di uscita del 24 giugno, il che significa che non potrebbe aprire il festival a meno che la Warner Bros. Pictures non decida di far uscire il film il 17 maggio per dare il via alla 75a edizione del Festival. Cannes ha infatti introdotto nuove regole diversi anni fa che richiedono che ogni film della serata di apertura venga distribuito lo stesso giorno nelle sale francesi.

Luhrmann aveva precedentemente aperto il festival della Costa Azzurra sia con Moulin Rouge! nel 2001 che con Il grande Gatsby nel 2013.

Elvis, il trailer del film di Baz Luhrmann

Dal regista candidato all’Oscar Baz Luhrmann arriva Elvis della Warner Bros. Pictures, con Austin Butler e il Premio Oscar Tom Hanks. Il film esplora la vita e la musica di Elvis Presley (Austin Butler ), viste attraverso il prisma della sua complicata relazione con l’enigmatico manager, il colonnello Tom Parker (Tom Hanks). La storia approfondisce le complesse dinamiche tra Presley e Parker nell’arco temporale di oltre 20 anni, dall’ascesa alla fama di Presley che raggiunse un livello di celebrità senza precedenti, sullo sfondo un panorama culturale in evoluzione e la perdita dell’innocenza in America. Al centro di questo viaggio, una delle persone più significative e influenti nella vita di Elvis, Priscilla Presley (Olivia DeJonge).

Recitano al fianco di Tom Hanks e Austin Butler, la pluripremiata attrice di teatro Helen Thomson (“Top of the Lake: China Girl”, “Rake”) nei panni della madre di Elvis, Gladys; Richard Roxburgh (“Moulin Rouge!”, “Breath”, “La battaglia di Hacksaw Ridge”) in quelli del padre di Elvis, Vernon, mentre Olivia DeJonge (“The Visit”, “Stray Dolls”) interpreta Priscilla. Luke Bracey (“La battaglia di Hacksaw Ridge”, “Point Break”) interpreta Jerry Schilling; Natasha Bassett (“Ave, Cesare!”) interpreta Dixie Locke; David Wenham (“Il Signore degli Anelli” la trilogia, “Lion – la strada verso casa”, “300”) è Hank Snow; Kelvin Harrison Jr. (“Il processo ai Chicago 7”, “L’assistente della star”) è BB King; Xavier Samuel (“Two Mothers”, “Amore e inganni”, “The Twilight Saga: Eclipse”) interpreta Scotty Moore, e Kodi Smit-McPhee (“Il potere del cane”) interpreta Jimmie Rodgers Snow.

Completano il cast Dacre Montgomery (“Stranger Things”, “La galleria dei cuori  infranti”) nei panni del regista televisivo Steve Binder, al fianco degli attori australiani Leon Ford (“Gallipoli”, “The Pacific”) nei panni di Tom Diskin, Kate Mulvany (“Il grande Gatsby”, “Hunters”) in quelli di Marion Keisker; Gareth Davies (“Peter Rabbit,” “Hunters”) come Bones Howe, Charles Grounds (“Crazy & Rich”, “Camp”) come Billy Smith, Josh McConville (“Fantasy Island”) è Sam Phillips, e Adam Dunn (“Home and away”) nei panni di Bill Black.

Per ritrarre le altre icone della musica del film, Luhrmann ha scelto la cantautrice Yola come Sister Rosetta Tharpe; il modello Alton Mason come Little Richard; il texano di Austin Gary Clark Jr., come Arthur Crudup, e l’artista Shonka Dukureh come Willie Mae “Big Mama” Thornton.

Il candidato all’Oscar Luhrmann (“Il Grande Gatsby”, “Moulin Rouge!”) ha diretto il film da una sceneggiatura da lui scritta assieme a Sam Bromell, Craig Pearce e Jeremy Doner, basata su una storia dello stesso Baz Luhrmann e Jeremy Doner. I produttori del film sono Luhrmann, la vincitrice dell’Oscar Catherine Martin (“Il Grande Gatsby”, “Moulin Rouge!”), Gail Berman, Patrick McCormick e Schuyler Weiss, mentre i produttori esecutivi sono Courtenay Valenti e Kevin McCormick.

Il team creativo che ha lavorato dietro le quinte include la direttrice della fotografia Mandy Walker (“Mulan”, “Australia”), la scenografa e costumista premio Oscar Catherine Martin (“Il Grande Gatsby”, “Moulin Rouge!”), la scenografa Karen Murphy (“A Star Is Born”), i montatori Matt Villa (“Il grande Gatsby”, “Australia”) e Jonathan Redmond (“Il grande Gatsby”), il supervisore degli effetti visivi nominato all’Oscar Thomas Wood (“Mad Max: Fury Road”), il supervisore musicale Anton Monsted (“Australia”, “Moulin Rouge!”) e il compositore Elliott Wheeler (“The Get Down”).

Le riprese principali di Elvis si sono svolte nel Queensland, in Australia, con il sostegno del governo del Queensland, di Screen Queensland e del programma Producer Offset del governo australiano. Warner Bros. Pictures presenta, una produzione Bazmark Production, Jackal Group, un film di Baz Luhrmann: Elvis, che sarà distribuito in tutto il mondo dalla Warner Bros. Pictures.Il film uscirà nelle sale italiane nel 2022.

The Adam Project: ogni Easter egg e citazione ai film sci-fi

The Adam Project: ogni Easter egg e citazione ai film sci-fi

Il film The Adam Project è disseminato di Easter eggs e riferimenti a iconici film sui viaggi nel tempo, e i fan si sono prontamente messi alla prova cercando di individuarli tutti. Sono infatti numerosi i film sci-fi anni ’80 che hanno ispirato la pellicola, in primis Ritorno al futuro ed E.T, ma non solo: non mancano i richiami a film precedenti interpretati dagli stessi attori, compresi i protagonisti Ryan Reynolds e Mark Ruffalo.

Diretto da Shawn Levy (Free Guy), The Adam Project ha come protagonista Ryan Reynolds nei panni di Adam Reed, un pilota proveniente dal 2050 ed esperto di viaggi nel tempo; egli decide di tornare indietro al 2018 per potersi mettere sulle tracce della moglie scomparsa, Laura (Zoe Saldana), anche lei viaggiatrice del tempo, sparita dopo la sua ultima missione. Tuttavia, dopo alcuni calcoli errati, Adam arriva inavvertitamente nell’anno 2022, ed incontra il suo io dodicenne, interpretato da Walker Scobell, che fa squadra con lui per per fare i conti con il passato e salvare il futuro. Il duo viaggia quindi indietro all’anno 2018, dove si incontrano con il loro padre defunto, Louis (Mark Ruffalo), che è in realtà lo scienziato che ha reso possibile il viaggio nel tempo nel futuro e la cui perdita brucia ancora nel cuore di Adam. È un racconto di avventura, umorismo e cuore che riunisce molti elementi del genere, compresi i classici stilemi che hanno contribuito a rendere così di successo il racconto fantascientifico.

Levy ha nominato una serie di film che hanno influenzato The Adam Project, tra cui i già citati Ritorno al futuro ed E.T., ma ha anche citato Star Wars, Good Will Hunting, Jerry Maguire, Searching For Bobby Fischer e Gallipoli come ispirazione. Ci sono poi riferimenti metacinematografici nella stessa trama del film, come la menzione delle spade laser, un futuro simile ai film di Terminator, e sequenze che coinvolgono la rottura della quarta parete e ricordano Deadpool e il MCU.

Biff di Ritorno al futuro

The Adam Project
Fonte: https://screenrant.com/

Dopo aver inizialmente stabilito un contatto con il suo giovane se stesso, Adam adulto (Reynolds) si rassegna a sdraiarsi e lasciare che la sua ferita da proiettile guarisca, mentre il suo giovane se gli chiede cosa ha intenzione di fare. Adam adulto risponde scherzosamente che penserà ad alcune “opportunità di investimento chiave” per il futuro del suo giovane se, il che porta il giovane Adam a domandargli: “Come Biff di Ritorno al futuro?” Questo, naturalmente, è un riferimento a Biff Tannen, uno dei principali antagonisti della saga di Ritorno al futuro, che torna indietro nel tempo per consegnare al sé stesso giovane un Almanacco Sportivo con cui potrà divenire ricco grazie alle scommesse sportive, conoscendo in anticipo i risultati delle vittorie e delle sconfitte delle squadre.

Il Pine Ridge Motel

The Adam Project
Fonte: https://screenrant.com/

Una delle più grandi gag della serie Ritorno al futuro è il Twin Pines Ranch del 1955, di proprietà di Otis Peabody, che alla fine si convertirà nel Twin Pines Mall (Centro Commerciale Pini Gemelli) 30 anni dopo. Nel film, quando Marty (Michael J. Fox) torna indietro nel 1955 cercando di scappare dai terroristi libici che hanno ucciso l’amico Doc, il centro commerciale non esisteva ancora ed al suo posto c’era appunto il ranch di Mr Peabody. Ma, in una sequenza in cui cerca di scappare, abbatte accidentalmente uno dei due pini gemelli della fattoria e una delle conseguenze radicali che questo avvenimento ha nel futuro è il cambiamento del nome del centro commerciale in “Lone Pine Mall” (Centro Commerciale Pino Solitario). In The Adam Project, Adam giovane e adulto alloggiano in un motel chiamato Pine Ridge, che si riferisce direttamente proprio a questa gag di Ritorno al futuro.

Il futuro del Giorno del Giudizio di Terminator

The Adam Project
Fonte: https://screenrant.com/

Ad un certo punto, il giovane Adam chiede ad Adam adulto di raccontargli com’è la vita nell’anno 2005, e questi in tutta risposta la paragona alla serie di film Terminator, affermando che lo scenario dei film della saga rappresenta “com’è una buona giornata nel 2050“. Infatti, nel futuro post Giorno del Giudizio dei film di Terminator, la Terra è devastata dalla guerra tra umani e macchine, il che ha trasformato l’universo in una landa desolata e apocalittica, dunque, se è così che Adam adulto descrive il 2050 di The Adam Project, ne possiamo intuire lo scenario infernale. Il franchise di Terminator, ideato da James Cameron, si concentra su robot che viaggiano nel tempo, chiamati appunto Terminator, che vengono inviati dal futuro per uccidere i futuri leader della resistenza umana, il che rende il collegamento con The Adam Project ancora più preciso.

Le spade laser di Star Wars – che richiamano anche Free Guy

The Adam Project
Fonte: https://screenrant.com/

Quando il giovane Adam si meraviglia di ciò che contiene lo zaino di Adam adulto, pieno di accessori del futuro, nota un oggetto che assomiglia molto a una spada laser di Guerre Stellari. Adam adulto non fa subito riferimento alla saga fantascientifica, ma più tardi, quando accende la spada, si rivolge alla versione di sé giovane affermando “Questa è una spada laser, amico”. Sebbene questo non sia un riferimento diretto ai viaggi nel tempo, si tratta di una Easter Egg che richiama non solo una delle fonti di ispirazione del regista Levy, ma anche l’ultimo film di Levy e Reynolds insieme, Free Guy, in cui il personaggio di Reynolds usa una vera spada laser durante il combattimento con un comprimario, ironicamente chiamato Dude.

L’inseguimento in bicicletta di Endor di Star Wars

The Adam Project
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Nel sequel di Star Wars, Il ritorno dello Jedi, Luke Skywalker e la principessa Leia vengono mostrati in una sequenza di inseguimento di biciclette, in cui pilotano un paio di speeder bike, per inseguire gli scout troopers che potrebbero rivelare la presenza dell’Alleanza Ribelle sul pianeta Endor, il pianeta della luna boscosa, la cui superficie è popolata da fitti alberi molto alti, che ostacolano i due personaggi durante l’inseguimento. In maniera simile, The Adam Project presenta un inseguimento che coinvolge Adam giovane, Adam Adulto e la Laura di Zoe Saldana che fuggono attraverso i boschi in un camion, mentre sono inseguiti da poliziotti su “speeders” volanti. Adam adulto se ne sbarazza velocemente con un trucco che ricorda il Ritorno dello Jedi, facendo schiantare le truppe contro gli alberi e sfruttando la conformazione dell’ambiente circostante per fuggire, proprio come fecero gli Skywalker.

L’atterraggio da supereroe di Deadpool

The Adam Project: Every Easter Egg & Time Travel Movie Reference Explained
Fonte: https://screenrant.com/

Sia in Deadpool che in Deadpool 2 ci sono riferimenti agli “atterraggi da supereroe”, una gag ricorrente per Wade Wilson/Deadpool, interpretato da Ryan Reynolds. Nel primo Deadpool, lui scherza sul fatto che la Angel Dust di Gina Carano sta per fare un atterraggio da supereroe (cosa che fa), facendole poi un finto applauso, affermando quanto sia difficile cadere sulle ginocchia. In Deadpool 2, Wade salta da una finestra dopo aver annunciato la sua intenzione di effettuare un atterraggio ad effetto. Lo fa, lamentandosi però del dolore che segue. In The Adam Project, proprio quando Adam adulto sta per essere sconfitto dalla sua nemesi, Christos, il giovane Adam usa la “spada laser” per saltare in soccorso del suo vecchio, atterrando alla maniera dei supereroi, prima di sussurrare, “Atterraggio da supereroe” in un riferimento di rottura della quarta parete al ruolo di Deadpool di Reynolds e alla gag corrente.

Deadpool e Hulk restano nei paraggi

Fonte: https://screenrant.com/

Vi è un’ultima Easter Egg di The Adam Project che si rifà direttamente al MCU e a Deadpool; infatti, sappiamo che Reynolds è meglio conosciuto come Deadpool nel franchise Marvel, originariamente appartenente alla Fox e ora di proprietà del MCU dopo l’acquisizione della Fox da parte della Disney. Allo stesso modo, Mark Ruffalo ha interpretato Bruce Banner/Hulk nel MCU fin da The Avengers del 2012, apparendo da allora in numerosi film della serie (e tornerà a interpretare il personaggio nella prossima serie Disney+, She-Hulk). Dopo aver sconfitto Sorian alla fine di The Adam Project, Louis, Big Adam e Young Adam giocano una partita di catch, ma devono prima tirare fuori l’attrezzatura, che si trova in una vasca di stoccaggio nel cortile. La vasca in questione ha una serie di adesivi su di essa, due dei quali molto evidenti: il logo di Deadpool e uno sticker dell’Hulk di Ruffalo. Opportunamente, è stato annunciato che Shawn Levy avrebbe diretto Reynolds in Deadpool 3 subito dopo il debutto di The Adam Project su Netflix, quindi aspettatevi di vedere più meta-riferimenti e strizzatine d’occhio a diversi film anche nel prossimo progetto del regista!

L’uomo sulla strada: prima foto dal film con Aurora Giovinazzo e Lorenzo Richelmy

Si stanno svolgendo a Torino le riprese del thriller L’uomo sulla strada, opera prima di Gianluca Mangiasciutti, regista e sceneggiatore dei cortometraggi di successo Dove l’acqua con altra acqua si confonde – candidato al Premio David di Donatello e al Globo d’Oro -, A girl like you – presentato alle Giornate degli Autori, vincitore del Premio Nuovo Imaie -, Je ne veux pas mourir Butterfly – entrambi candidati ai Nastri d’Argento nel 2019 e 2020. Il soggetto nel 2010 si è aggiudicato il Premio Solinas – Storie per il cinema, la sceneggiatura è di Serena Cervoni e Mariano Di Nardo.  

L’uomo sulla strada è interpretato da Aurora Giovinazzo (Anni da caneFreaks OutLa classe degli asiniUna casa nel cuore) e Lorenzo Richelmy (Il talento del CalabroneDolceromaRideUna vita spericolataUna questione privataLa ragazza nella nebbia, “Marco Polo”), ed è prodotto e distribuito da Eagle Pictures.

Completano il cast di questo thriller drammatico Astrid Casali (America Latina), Eugenio Gradabosco (“Don Bosco”, “Cuori rubati”), Marit Nissen (Due piccoli italiani), Jozef Gjura (trilogia “Sul più bello”) ed Elisa Lucarelli (“Gente di mare 2”, “Le stagioni del cuore”). L’uomo sulla strada sarà al cinema in autunno, il progetto è realizzato con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte.

L’uomo sulla strada

Trama di L’Uomo sulla Strada

Irene ha 8 anni quando assiste come unica testimone alla morte del padre per mano di un pirata della strada che scappa via. Perseguitata dal senso di colpa per non riuscire a ricordare il volto dell’assassino, Irene diventa una adolescente ribelle e introversa con l’unica ossessione di farsi giustizia. Abbandona la scuola e trova lavoro nella fabbrica di proprietà del glaciale e affascinante Michele che è proprio l’uomo che era al volante dell’auto. La ragazza sembra non riconoscerlo, lui invece non ha dubbi. Michele prova da subito un forte istinto di protezione verso la ragazza, che ben presto si trasforma in amore. Irene completamente all’oscuro inizia ad aprirsi e confidarsi proprio con l’uomo a cui sta dando la caccia. Mentre il cerchio si stringe attorno a Michele, qualcosa di inaspettato avviene…

Corro da te: recensione del film con Miriam Leone

Corro da te: recensione del film con Miriam Leone

È una commedia romantica e divertente Corro da te, l’ultimo film di Riccardo Milani, che dal Benvenuto Presidente! del 2013 non aveva più lavorato a un lungometraggio senza la moglie, Paola Cortellesi. Un adattamento – fortunatamente non del tutto fedele – del Tutti in piedi di Franck Dubosc del 2018. Una sorta di ritorno al passato per il regista, che già nel 2017 aveva guardato oltralpe per trovare l’idea del suo Mamma o papà? (remake di Papa ou maman?, diretto da Martin Bourboulon). E soprattutto è l’ultimo film – per ora – di Piera degli Esposti, scomparsa lo scorso agosto, per la quale Milani crea un personaggio nuovo, perfetto e carismatico, come era lei. 

Ma Corro da te è anche l’ultimo film di due nostre star: Pierfrancesco Favino (dopo Promises, in attesa di Il colibrì della Archibugi o il Nostalgia di Martone) e Miriam Leone (dopo Diabolik e prima del prossimo Zanasi, War – La guerra desiderata), che ha lavorato a lungo con la PEBA Onlus, che da anni combatte le barriere culturali verso la disabilità e con la quale ha collaborato la produzione del film nelle sale dal 17 marzo, distribuito da Vision Distribution.

Corro da te film recensione
Foto di Claudio Iannone

Corro da te: un “bellissimo” film sulla disabilità

“Un racconto bellissimo, come è la vita di tutti noi, anche di fronte a difficoltà, pregiudizi, barriere” – come lo definisce Andrea Ferretti, Presidente dell’associazione – che inizia presentandoci l’irresistibile Gianni (Favino). Seduttore seriale, quasi cinquantenne e a capo di un importante azienda che, quasi per caso, si trova a fingere di essere costretto su una sedia a rotelle per vincere l’ennesima sfida con gli amici e conquistare la bella Chiara (Leone).

Una donna solare e dinamica, musicista per lavoro e tennista per passione nonostante l’incidente che l’ha resa paraplegica, come recita la trama. Una scoperta per il prevenuto conquistatore, che inizia a provare per lei tutt’altro tipo di sentimenti. Attraverso lei e i suoi amici, sportivi e vitali almeno quanto lei, Gianni non potrà far altro che cambiare prospettiva su molte cose: la vita, l’amore, la disabilità in sé. Come si spera che molti possano fare, dopo aver visto quel che è riduttivo definire solo un remake.

Meglio dell’originale

Si questiona spesso sulla bontà dei remake, eppure non sono pochi gli adattamenti (ben) fatti dal nostro cinema. Soprattutto proprio di film francesi. In molti casi, il giudizio è inevitabilmente questione di gusti, di sensibilità, di storia e di incontri, tutti elementi legittimi che concorrono a far pendere verso una o l’altra cinematografia, ma qui c’è incontrovertibilmente qualcosa di più. Con buona pace di chi avrebbe voluto che Corro da te fosse un film e dei personaggi ancora più estremizzati, si sente la mano di un autore che negli anni ha dimostrato di saper maneggiare con garbo ed equilibrio un genere che spesso sfugge al controllo dei suoi colleghi.

In questo caso una gran parte del merito va senza dubbio al cast di ‘non protagonisti’, tutti incredibili: dall’amico coscienzioso Pietro Sermonti e il gemello “molto eterozigote” Carlo De Ruggieri, al padre assente di Michele Placido e la trascinante assistente cui dà corpo e carattere una fantastica Vanessa Scalera (Oscar per la miglior interpretazione al Karaoke). Oltre che al team di sceneggiatori, con Furio Andreotti e Giulia Calenda ad affiancare Riccardo Milani nella revisione dell’originale. 

Lo svolgimento è più dinamico e sensuale, ma soprattutto i personaggi sono più credibili e coerenti come anche i dialoghi e la scrittura, in generale. Ogni situazione è gestita meglio, le connessioni tra i singoli caratteri o i diversi momenti narrativi sono più chiare e complete, senza abbandonarsi al didascalismo dell’originale, affetto da troppe inverosimiglianze – o dimenticanze – e da una generale tendenza alla macchiettizzazione.

In Corro da te, la morale non manca, come anche qualche ottimo consiglio sull’accettazione e l’invito a “prendersi” i momenti belli della vita, ma l’arrivarci con un lungo percorso di sgradevolezze e cinismo la rende meno ingombrante. E per una volta, nel confronto ampiamente citato, non siamo noi a gestire peggio eccessi, sguaiatezze e stereotipi. Per non parlare del finale, che emenda la frettolosità e le carenze francesi con un ‘Happy End’ convincente, retorico al punto giusto e in linea con una storia sulla nostra società, selettiva e miope, più che “d’amore” tout court.

Il Sesso degli Angeli, il trailer del nuovo film di Leonardo Pieraccioni

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Leonardo Pieraccioni e Sabrina Ferilli hanno rilasciato pochi minuti fa il trailer ufficiale de “Il Sesso degli Angeli” la nuova commedia di e con Leonardo Pieraccioni prodotta da Levante con Rai Cinema, nelle sale italiane dal 21 aprile per 01 Distribution. Il film è scritto e sceneggiato da Leonardo Pieraccioni e Fabrizio Bologna e vede come protagonisti lo stesso Pieraccioni nei panni di Don Simone, Sabrina Ferilli, Marcello Fonte.

A completare il cast anche Gabriella Giovanardi, Eva Moore, Maitè Yanes, Valentina Pegorer, Giulia Perulli e Massimo Ceccherini.

La trama di Il Sesso degli Angeli

Don Simone, è un prete di frontiera, con una chiesetta sempre in difficoltà e mai frequentata dai ragazzi che preferiscono, piuttosto, lo “stare insieme” dei social. Finalmente Don Simone riceve una fantastica notizia: un eccentrico zio gli ha lasciato in eredità un’avviatissima attività in Svizzera che potrà risollevare le sorti economiche del suo oratorio sempre deserto! Ma arrivato a Lugano il nostro prete scopre di aver ereditato… un bordello!

Filippo De Carli: sul set con Lady Gaga e nella famiglia di Netflix, verso l’infinito e oltre

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In Guida Astrologica per cuori infranti, seconda stagione, interpreta uno delle tante conquiste di Alice Bassi, l’eroina romantica della serie Netflix, ma Filippo De Carli ha tutte le carte in regola per una carriera da protagonista. Con un curriculum già ricco di credits, ma con un futuro ancora più luminoso davanti, De Carli ha avuto un 2021 particolarmente impegnato, a partire dalla sua collaborazione con Netflix per la seconda stagione dell’amata serie con Claudia Gusmano.

Com’è stato entrare in un progetto già avviato? Ti sei unito ad una squadra già collaudata, questo richiede una serie di responsabilità, come l’hai vissuta?

“In realtà questa serie di responsabilità di cui parli sono richieste ogni volta che ottieni un ruolo in un progetto, però partecipando a una seconda stagione di una serie, ti trovi a entrare in una famiglia già formata. Ci vuole un po’ di attenzione in più e inserirsi nella maniera giusta, ma devo ammettere che per quanto riguarda questa famiglia, era formata da tutte persone meravigliose che mi hanno accolto a braccia aperte e non mi hanno assolutamente fatto sentire “non parte” di questo progetto. È venuto da sé, grazie alle registe, al cast, grazie a una troupe che ci ha fatto sentire a casa. Quindi diciamo che non ho sentito troppo queste responsabilità.”

La serie racconta della ricerca dell’amore attraverso la lettura della carta astrale e l’interpretazione delle stelle e dei segni zodiacali. Tu ci credi all’oroscopo o pensi che sia una cosa frivola e divertente?

“In quanto esseri umani e quindi tutti egocentrati, leggere l’oroscopo ci piace perché parla di noi. Credo che ci siano delle affinità dovute alla posizione delle stelle nel cielo nel momento in cui nasciamo e che sicuramente questo influenza il nostro vivere. Ma sono convinto che tutto ciò che è la nostra vita sulla Terra viene da noi, non lo decide nessun altro. Siamo noi i padroni delle nostre scelte. Sicuramente c’è un’influenza, ma, come dimostra anche la serie, sei tu il responsabile delle tue scelte.”

Chi è il tuo personaggio, Giorgio?

“È un ragazzo di 19 anni, molto giovane, che secondo me non ha ancora trovato il suo posto nel mondo e non accetta questa cosa. Dopotutto chi, a 19 anni, ha trovato il suo posto nel mondo? È uno che va a ricercare delle situazioni che sono più grandi di lui, perché è curioso, è nato sotto il segno dello scorpione e questo porta del mistero nel suo modo di essere. Ama molto la musica, fa musica e un po’ se ne vergogna, perché per lui è una cosa molto intima. Vive questa doppia personalità di animale da festa e di ragazzo molto timido che ricerca il suo essere nella musica e nella sua cameretta.”

Intervista a Filippo De Carli, Giorgio in Guida Astrologica per cuori infranti

Anche tu, come Giorgio, hai una passione per la musica…

“Io ho studiato musica per tanto tempo, ho suonato il sassofono per 10 anni e la musica è sempre stata una parte fondamentale del mio vivere. Poi ho lasciato il sassofono per prendere la chitarra, perché volevo diventare una rockstar! Per me la musica è una terapia, mi fa stare bene, mi porta in una condizione in cui non penso e mi abbandono alle melodie. È una skill da mettere in curriculum, certo, ma per me è decisamente una parte importante della mia vita.” 

C’è un’altra star che sognava di diventare attrice e musicista, poi, come ha detto lei stessa, la carriera di musicista ha funzionato prima, ma poi è diventata anche un’attrice. Si tratta di Lady Gaga, con la quale hai condiviso brevemente il set in House of Gucci. Com’è stata quell’esperienza? Com’è stato recitare per Ridley Scott

“Per me è stata una magia, non ti aspetti che a 24 anni tu ti possa trovare seduto a un tavolo con quattro cineprese puntate sulla faccia e tre attori che solo loro bastano per fare tantissime cose belle. Una volta che mi sono trovato lì ho capito che non era un sogno. Sono molto professionali, nel momento in cui sono sul set, Lady Gaga e Adam Driver, ma anche lo stesso Ridley Scott, abbandonano tutto l’aspetto della star e si pongono al tuo livello, o ti elevano al loro stesso livello. Per le ore in cui sei sul set si tratta solo di un organismo unico che coopera. Quando si sposta, Lady Gaga si muove con 50 persone al seguito, ma quando è sul set, anche se deve lavorare con un attore molto giovane con una parte molto piccola, si rapporta in maniera completamente umile e professionale, ti fa capire chi sono veramente i grandi.”

In attesa che anche Filippo De Carli faccia parte di quei grandi, come sceglie le parti da accettare?

“Le scelgo insieme a Daniele, che è il mio agente e di cui mi fido molto. Insieme cerchiamo di vedere e decidere cosa scegliere. Quello che sto facendo ora sono principalmente i provini, perché sono un biglietto da visita, sono allenamento, è sempre bene farli. Non posso dire altro, per adesso…”

E questo non “poter dire” implica che qualcosa da dire ci sarebbe, invece, e che probabilmente molto presto sentiremo di nuovo parlare di Filippo De Carli.

Ms. Marvel: il primo trailer della nuova serie Disney+

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Ms. Marvel: il primo trailer della nuova serie Disney+

Nel 2013, la Marvel Comics ha presentato Kamala Khan, un’adolescente pachistana americana del New Jersey che idolatra Carol Danvers, alias Captain Marvel. Nel 2014, Kamala aveva abilità sovrumane, la sua serie solista e il suo soprannome di supereroe – Ms. Marvel – rendendola il primo supereroe musulmano ad avere una testata Marvel tutta per sé.

Nove anni dopo, Kamala sta facendo ancora una volta la storia in Ms. Marvel, l’ultima serie Disney Plus dei Marvel Studios che ha debuttato con il suo primo trailer. La serie debutterà l’8 giugno 2022 su Disney+.

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La nuova arrivata Iman Vellani ha ottenuto il ruolo della protagonista di Ms. Marvel dopo un’ampia ricerca da parte dei Marvel Studios. È affiancata dal volto fresco Saagar Shaikh nei panni del fratello maggiore Aamir, Mohan Kapur (la serie Disney Plus Hotstar “Crime Next Door”) e Zenobia Shroff (“The Big Sick”) nei panni dei suoi genitori Muneeba e Yusuf, Matt Lintz (“The Walking Dead”) nei panni del suo migliore amico Bruno e Aramis Knight (“Into the Badlands”) nei panni del vigilante noto come Red Dagger.

Con il sottofondo di “Blinding Lights” di The Weeknd, il trailer inizia con Kamala nell’ufficio del consulente di orientamento del liceo, mentre sullo schermo compaiono scarabocchi di fumetti, cuori e corna da diavolo. Kamala è etichettata come la tipica nerd dei supereroi che sogna ad occhi aperti, ma a un certo punto ottiene strani poteri cosmici, come la capacità di lanciare esplosioni di energia e creare trampolini luminosi per camminare nell’aria. Più avanti nel trailer, ottiene un costume rosso e blu fedele ai fumetti e lancia alcuni pugni cosmici con un pugno gigante e luminoso.

Bisha K. Ali (Quattro matrimoni e un funerale di Hulu) è produttore esecutivo e sceneggiatore capo, e la prima stagione di sei episodi è stata diretta da Sharmeen Obaid-Chinoy (il regista premio Oscar dei cortometraggi documentari “Saving Face” e “A Girl in the River: The Price of Forgiveness”), Meera Menon (“For All Mankind”), e Adil El Arbi e Bilall Fallah (“Bad Boys for Live”).

La Marvel ha inizialmente annunciato Ms. Marvel sarebbe stato presentato in anteprima alla fine del 2021, ma dopo che la pandemia ha inondato il calendario con altri nove film e serie nel Marvel Cinematic Universe, lo studio ha spostato la serie nell’estate del 2022. Ciò pone anche la serie più vicina a The Marvels, il film sequel di Captain Marvel, che vedrà Vellani al fianco di Carol Danvers di Brie Larson e Monica Rambeau di Teyonah Parris (da “WandaVision“).

MotoGP™ Unlimited: recensione della serie sportiva di Prime Video

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È disponibile dal 14 marzo su Prime Video la nuova docuserie sul Campionato del Mondo MotoGP™, MotoGP™ Unlimited, visibile in esclusiva sulla piattaforma in Francia, Italia, Spagna e in più di 170 paesi e territori in tutto il mondo – compresi Regno Unito e Stati Uniti. 

Composta di otto episodi da 50 minuti, MotoGP™ Unlimited è prodotta da THE MEDIAPRO STUDIO in collaborazione con Dorna, e segue il mondo della classe regina da molto vicino, raccogliendo testimonianze non solo di piloti, ma anche di personalità di spicco di quel mondo, tra cui i team manager delle migliori scuderie del mondo.

Trai motociclisti più in vista rappresentati, intervistati e seguiti nel corso delle otto puntate, ci sono il Campione del 2021 Fabio Quartararo (Monster Energy Yamaha MotoGP), l’icona Valentino Rossi (Petronas Yamaha SRT) nella sua ultima stagione in MotoGP™, Marc Marquez (Repsol Honda), Francesco Bagnaia (Ducati Lenovo Team), Johann Zarco (Pramac Racing), Maverick Viñales (Aprilia Racing Team Gresini), e il campione nel 2020, Joan Mir (Team Suzuki Ecstar), insieme a diversi direttori dei Team. 

MotoGP™ Unlimited, uno sguardo intimo nella vita dei campioni

MotoGP™ Unlimited si addentra nelle vite di questi campioni, raccontabile da un punto di vista inedito, intimo e schietto, la serie racconta le storie aspirazioni dei giovani talenti e dei vecchi veterani, tutti che hanno cercato e che cercano di lasciare il proprio segno nella storia di questo sport che riesce a coinvolgere ed emozionare così tanto pubblico, tifosi e addetti ai lavori. 

Grazie a questa serie, per la prima volta si può offrire agli spettatori uno sguardo intimo dietro a quelle vite e a quelle storie che da sempre siamo abituati a vedere solo dal punto di vista della pista, della gara, delle interviste. In questo modo, la serie apre un cordone di comunicazione, una corsia preferenziale per tutti coloro che vogliono davvero scoprire cosa c’è dietro questa facciata: le sfide affrontate dai piloti e dai team durante la stagione, fuori e dentro la pista, le caratteristiche necessarie a far parte di questo mondo, le doti e le capacità che servono per arrivare in cima all’universo su due ruote della MotoGP.

Come ogni racconto sportivo che si rispetti, MotoGP™ Unlimited  smuove corde archetipiche nello spettatore, è un racconto appassionante e sentito, che attraversa ogni personalità dei campioni dei quali raccoglie la testimonianza, e lo fa con grande puntualità e attenzione, cercando di rendere sempre fluido il racconto più grande legato al campionato stesso. 

La serie si inserisce in un filone di docuserie sportive che Amazon Prime sta proponendo in collaborazione con THE MEDIAPRO STUDIO che si occupa della produzione. Tra questa annoveriamo FernandoSix Dreams e All or Nothing. I produttori esecutivi di MotoGP™ Unlimited sono Laura Fernandez EspesoJavier Mendez e Bernat Elias, e i registi sono Arnau Monras e Jaume Garcia. La serie è disponibile su Amazon Prime Video dal 14 marzo.

Doctor Strange: 8 aspetti per cui il film supera i fumetti

Doctor Strange: 8 aspetti per cui il film supera i fumetti

Doctor Strange è presente nei fumetti Marvel dal 1963. È stato difficile per l’MCU creare un film paragonabile ai fumetti, ma nel 2016 il franchise c’è finalmente riuscito. Nell’arco di sessant’anni il personaggio è sicuramente cambiato anche nella carta stampata: nuovi scrittori, nuove audience, nuovi contesti.

Considerando tutti gli aspetti, ci possono essere differenze molto nette tra gli adattamenti cinematografici e la versione cartacea dei personaggi dei fumetti, soprattutto a livello di trama. Ciò vale anche per Doctor Strange. Nell’attesa dell’uscita di Doctor Strange nel Multiverso della Follia, gli utenti Reddit hanno ripercorso la storia dello stregone per vedere qual è la versione migliore.

La coerenza dei personaggi

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Nei fumetti i personaggi sono in tutto e per tutto nelle mani degli autori. Spesso gli scrittori coinvolti in un progetto sono tanti e diversi tra loro e, inevitabilmente, cambiano nel corso degli anni. Ciò causa confusione nella costruzione di un eroe, a discapito della coerenza.

Al contrario, nei film la presenza di uno stesso attore crea continuità. A creare un singolo personaggio bon ci sono autori diversi, ognuno con il proprio stile, ma è l’attore che condensa tutte queste diverse versioni, interpreta il personaggio nella narrazione e giustifica le relazioni interpersonali. Nell’MCU, Benedict Cumberbatch è il volto che tutti associano a Doctor Strange. L’utente di Reddit klapaddd crede che Cumberbatch sia “il casting migliore che si potesse fare per Strange“.

Barone Mordo

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Quanto detto sopra vale anche per la costruzione degli antagonisti. Creare un cattivo ben fatto, temibile e intrigante è essenziale in qualsiasi tipo di racconto e in qualsiasi medium. In particolare, la motivazione che spinge il cattivo a comportarsi in modo sbagliato dev’essere forte e valida. Ciò che rende, ad esempio, Mordo un criminale così promettente è il fatto che si senta tradito dall’Antico – che ha usato a sua insaputa i poteri della dimensione oscura.

L’utente Anomaly_Rue spiega che, nei fumetti, Mordo era “malvagio solo per la sete di potere.” Ciò lo rende un cattivo molto più debole nei comics rispetto alla versione nel film di Doctor Strange.

Una graduale introduzione al mondo magico

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Nella Marvel, la maggior parte dei supereroi sono personaggi fatti di forza, tecnologia e azione. Per questo motivo, quando viene introdotto un eroe esotico e magico, bisogna essere delicati e procedere con cautela. Purtroppo però, per come sono costruiti, i fumetti non riescono a lavorare con i mezzi termini e le figure retoriche proprie di altri generi letterari o dei lungometraggi.

L’utente di Reddit Carpenterdon sottolinea che nel primo film di Doctor Strange “hanno dovuto introdurre la magia al pubblico gradualmente”, in un modo da raccontare la storia dello stregone ma, allo stesso tempo, mantenere l’azione necessaria per conquistare i fan dei ‘film d’azione’.

A Divide From The Avengers

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Legato al punto precedente è il commento dell’utente elcapitan520, il quale nota come il mondo di Doctor Strange sia ben separato dal mondo dei Vendicatori. Il modo di combattere di Strange infatti “non sempre si traduce nel prendere le armi in una dimensione con una squadra.”

L’MCU ha scelto, sempre per la legge della cautela, di non gettare subito lo stregone tra gli Avengers, cosa che avrebbe ostacolato lo sviluppo del mondo magico e del personaggio. La decisione ha permesso al pubblico di scoprire e di digerire lo strano universo delle arti mistiche in cui naviga Stephen.

Kaecilius

Kaecilius

Kaecilius è il cattivo principale nel primo Doctor Strange. Nel film è un personaggio molto più importante di quanto non sia mai stato nei fumetti. Nella Marvel Comics Kaecilius è un discepolo del Barone Mordo e ha come unico compito sbrigare il lavoro sporco del maestro.

La morte dell’Antico

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Quella dell’uccisione dell‘Antico da parte di Strange è per l’utente Reddit DaftMemory ”una delle scene più belle e toccanti che i film Marvel abbiano realizzato fino ad ora.”

Per quanto sia straziante leggere il fumetto in cui Strange uccide l’Antico, il paragone con la versione live-action non regge. In primo luogo perché, nella Marvel Comics, lo stregone non ha una relazione così stretta l’Antico. Inoltre, l’impatto della morte è gestito meglio nel film, mentre il fumetto fa affidamento esclusivamente sul fattore shock.

La sconfitta di Dormammu

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Sia sulla carta stampata che sullo schermo, Doctor Strange sconfigge Dormammu, ma lo fa in modi molti diversi. Nei fumetti, Strange deve affrontare più volte il cattivo che continua a trovare modi per attaccare la Terra. Dormammu viene sconfitto dall’enorme magia dello stregone e con il combattimento corpo a corpo.

Nel film vediamo un tipo differente di vittoria, diversa dai fumetti e da quella di personaggi come Thor o Iron Man, ma forse ancora più soddisfacente da guardare. L’utente pokeslap nota infatti come nel lungometraggio “Strange non abbatte Dormammu, ma lo infastidisce sottomettendolo.”

Wong

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I personaggi secondari hanno un grandissimo potenziale. A volte possono addirittura scavalcare quelli principali. Così accade anche per Wong in Doctor Strange.

Wong è un grande personaggio e piace molto ai fan. Forse non tutti sanno però che Wong compare a malapena nei fumetti. L’utente Reddit Anomaly_Rue sottolinea che “nei fumetti [Wong] è poco più di un domestico, mentre nei film è un personaggio autonomo tanto quanto Stephen“: il film non sarebbe così bello senza di lui.

Doctor Strange nel Multiverso della Follia dimostrerà che Wanda è la più potente del MCU

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Il produttore di Doctor Strange nel Multiverso della Follia, Richie Palmer, ha accennato a Empire che il film dimostra che Wanda è il personaggio più potente dell’MCU. Parlando della massimizzazione dei nuovi poteri di Wanda Maximoff nel film, Palmer ha quasi definito Scarlett Witch il “cane di punta” del MCU.

“Non so chi sia più potente di Wanda. Incontrare Wanda Maximoff alla fine di Endgame sarebbe stato molto per Strange. Chi finisce in cima come l’essere più potente dell’universo? Forse lo scopriremo alla fine del film”.

Doctor Strange nel Multiverso della Follia: il nuovo misterioso trailer!

Doctor Strange nel Multiverso della Follia vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Sam Raimi, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff/Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision.

La sceneggiatura del film porterà la firma di Jade Bartlett e Michael Waldron. Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno anche Benedict Wong (Wong), Rachel McAdams (Christine Palmer), Chiwetel Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez). Nel cast è stato confermato anche Patrick Stewart nel ruolo di Charles Xavier. Doctor Strange nel Multiverso della Follia arriverà al cinema il 4 maggio 2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste alcuna conferma in merito.

L’Era Glaciale: le Avventure di Buck, trailer del film dal 25 marzo su Disney+

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Disney+ ha diffuso il trailer italiano de L’Era Glaciale: le Avventure di Buck, il nuovo capitolo della famosa franchise di successo che arriverà in Italia il 25 marzo in esclusiva sulla piattaforma streaming.

In questo nuovo film animato, Claudio Bisio tornerà a prestare la sua voce al simpatico bradipo Sid, mentre Leo Gullotta doppierà nuovamente il mammut Manny. Al cast dei doppiatori si uniscono Germano Gentile e Lucia Ocone che daranno voce rispettivamente ai personaggi di Orson e Zee.

L’Era Glaciale: Le Avventure di Buck continua le esilaranti avventure dei mammiferi preistorici più amati dal pubblico. Desiderosi di un po’ di indipendenza dalla loro sorella maggiore Ellie, i fratelli opossum in cerca di emozioni, Crash e Eddie, partono alla ricerca di un posto tutto loro, ma si trovano rapidamente intrappolati in un’enorme caverna sotterranea. Vengono salvati da Buck, il furetto con un occhio solo, amante dell’avventura e della caccia ai dinosauri e insieme dovranno affrontare gli indisciplinati dinosauri che popolano il Mondo Perduto.

L’uomo sulla strada: prime foto del thriller con Aurora Giovinazzo 

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Si stanno svolgendo a Torino le riprese del thriller L’uomo sulla strada, opera prima di Gianluca Mangiasciutti, regista e sceneggiatore dei cortometraggi di successo Dove l’acqua con altra acqua si confonde – candidato al Premio David di Donatello e al Globo d’Oro -, A girl like you – presentato alle Giornate degli Autori, vincitore del Premio Nuovo Imaie -, Je ne veux pas mourir Butterfly – entrambi candidati ai Nastri d’Argento nel 2019 e 2020. Il soggetto nel 2010 si è aggiudicato il Premio Solinas – Storie per il cinema, la sceneggiatura è di Serena Cervoni e Mariano Di Nardo.  

L’uomo sulla strada è interpretato da Aurora Giovinazzo (Anni da caneFreaks OutLa classe degli asiniUna casa nel cuore) e Lorenzo Richelmy (Il talento del CalabroneDolceromaRideUna vita spericolataUna questione privataLa ragazza nella nebbia, “Marco Polo”), ed è prodotto e distribuito da Eagle Pictures.  Completano il cast di questo thriller drammatico Astrid Casali (America Latina), Eugenio Gradabosco (“Don Bosco”, “Cuori rubati”), Marit Nissen (Due piccoli italiani), Jozef Gjura (trilogia “Sul più bello”) ed Elisa Lucarelli (“Gente di mare 2”, “Le stagioni del cuore”).  L’uomo sulla strada sarà al cinema in autunno, il progetto è realizzato con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte.

La trama

Irene ha 8 anni quando assiste come unica testimone alla morte del padre per mano di un pirata della strada che scappa via. Perseguitata dal senso di colpa per non riuscire a ricordare il volto dell’assassino, Irene diventa una adolescente ribelle e introversa con l’unica ossessione di farsi giustizia. Abbandona la scuola e trova lavoro nella fabbrica di proprietà del glaciale e affascinante Michele che è proprio l’uomo che era al volante dell’auto. La ragazza sembra non riconoscerlo, lui invece non ha dubbi. Michele prova da subito un forte istinto di protezione verso la ragazza, che ben presto si trasforma in amore. Irene completamente all’oscuro inizia ad aprirsi e confidarsi proprio con l’uomo a cui sta dando la caccia. Mentre il cerchio si stringe attorno a Michele, qualcosa di inaspettato avviene…

Una vita in fuga: trailer del nuovo film di Sean Penn

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Una vita in fuga: trailer del nuovo film di Sean Penn

Lucky Red ha diffuso il trailer ufficiale di Una vita in fuga, il nuovo film che vede il ritorno di Sean Penn come regista e interprete. Ad affiancarlo sul set la figlia Dylan Penn, nel suo primo ruolo da protagonista. Nel cast anche Josh Brolin, Miles Teller, Katheryn Winnick e Eddie Marsan. 

Una vita in fuga, la trama

Ispirato alla storia vera del più noto falsario della storia americana. Sean Penn è John Vogel, un padre anticonformista, emozionante e straordinario che insegna a sua figlia Jennifer a vivere una vita di rischio e avventura. È esaltante per una bambina. Crescendo, la realtà inizia a divorare l’immagine del suo eroe. Le sue storie inverosimili non tornano più, ma le conseguenze sconsiderate sì. Jennifer costruisce una vita tutta sua, lontana dalla sua infanzia instabile. Ma mentre i piani folli di John continuano ad intensificarsi, non può fare a meno di essere attratta da suo padre e dalla sua avventura più devastante.

Emily Ratajkowski: 10 cose che non sai sull’attrice

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Emily Ratajkowski: 10 cose che non sai sull’attrice

Emily Ratajkowski è una delle modelle più richieste degli ultimi anni che ha svolto, parallelamente, anche una promettente carriera di attrice, dividendosi tra cinema e serie tv. La modella e attrice ha iniziato ha praticare queste professioni sin da quando era solo una ragazzina, in grado di diventare una delle persone più amate in tutto il mondo e risultando una delle modelle più affascinanti.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Emily Ratajkowski.

Emily Ratajkowski: i suoi film e le serie TV

1. I film e la carriera di attrice. Parallelamente alla sua carriera di modella, Emily ha sempre lavorato anche nel mondo della recitazione, iniziando già a sperimentare questa professione nel 2005, quando debutta come comparsa nel film A Year and a Day. In seguito, ha interpretato ruoli sempre meno marginali in film come in L’amore bugiardo – Gone Girl (2014), We Are Your Friends (2015) e In Darkness – Nell’oscurità (2018), con Natalie Dormer. In seguito, ha lavorato anche in Come ti divento bella! (2018), Welcome Home (2018), con Aaron Paul Riccardo Scamarcio, Cruise (2018) e L’arte della truffa (2019).

2. Ha partecipato anche in diverse serie tv. La modella e attrice non ha solo sperimentato la recitazione nel mondo cinematografico, ma anche per il piccolo schermo. Infatti, ha preso parte alla sua prima serie televisiva, nel 2009, con iCarly, partecipando poi anche ad un altro episodio nel 2010. Inoltre, è apparsa anche in The Spoils Before Dying (2015) e Easy (2016). Per quanto riguardano i film tv, ha lavorato in Bright Futures, attualmente in fase di post-produzione.

Emily Ratajkowski è su Instagram

3. Ha un profilo molto seguito. La modella ha un proprio account Instagram ufficiale che è seguito da qualcosa come 28,9 milioni di persone in tutto il mondo. Sulla sua bacheca sono numerosi i post che vedono il suo corpo protagonista indiscusso, tra set fotografici, momenti di lavoro e svago insieme al marito. Seguendola si potrà dunque rimanere sempre aggiornati sulle sue attività, lavorative o meno, scoprendo anche tante altre curiosità e le battaglie femministe sostenute dalla modella.

Emily Ratajkowski

Emily Ratajkowski e la carriera da modella

4. Ha calcato diverse passerelle. Emily è nata prima di tutto come modella, firmando il primo contratto a soli 14 anni con la Ford Models. Nel corso della sua carriera nel mondo della moda, ha lavorato per Forever 21, ha sfilato per Marc Jacobs, debuttando anche alla New York Fashion Week, ed è apparsa su numerose copertine, come Sport Illustrated, Cosmopolitan, Marie Claire e GQ. Nel giro di pochi anni si è imposta come una delle supermodelle più richieste al mondo.

5. Non ha mai abbandonato gli studi. A differenza della maggior parte delle modelle che hanno smesso di studiare dopo aver dato il via alla propria carriera, la Ratajkowski ha terminato prima la sua istruzione. Infatti, parallelamente ai suoi primi passi nel mondo della moda, è andata avanti a studiare, diventando modella a tempo pieno solo dopo aver conseguito il diploma in belle arti.

Emily Ratajkowski ha scritto un libro

6. Ha pubblicato una propria autobiografia. Nel novembre del 2021 l’attrice ha pubblicato una propria autobiografia dal titolo My Body, tradotta in italiano come Sul mio corpo. In questo libro l’attrice ha ripercorso tutte le sue principali tappe come modella, attrice e donna di spettacolo. In particolare, però, la Ratajkowski racconta del lungo percorso di presa di consapevolezza e accettazione del suo corpo, da quando era adolescente sino ad oggi. Nelle pagine di My Body emergono dunque anche molte riflessioni sul corpo femminile e il libro è stato per la modella anche un modo per portare una volta di più alla luce queste tematiche.

Emily Ratajkowski: i suoi capelli

7. Sfoggia spesso acconciature diverse. La Ratajkowski ha negli anni abituato i suoi fan ad acconciature spesso diverse, richieste per lavoro o fatte per puro piacere personale. Dal suo castano naturale è infatti passata talvolta al biondo, mentre numerose sono anche le volte in cui ha proposto tagli diversi, da un classico liscio a dei capelli mossi, fino a passare a dei ricci particolarmente sorprendenti o ad una frangia che ha fatto aumentare la richiesta di questo taglio. La Ratajkowski, dunque, si dimostra essere sempre capace di ispirare gli altri con i propri cambiamenti di look.

Emily Ratajokowski capelli

Emily Ratajkowski: il suo matrimonio

8. È stata fidanzata con un produttore. Dal 2014 al 2017, l’attrice e modella ha vissuto una breve storia d’amore con il produttore Jeff Magid. Tuttavia, la coppia si è lasciata nel corso del 2017. I due non hanno mai rivelato i reali motivi dietro questa separazione, citando solamente alcune differenze inconciliabili sorte nel tempo.

9. Si è sposata. Poco dopo l’addio al produttore Jeff Magid, l’attrice ha conosciuto l’attore Sebastian Bear-McClard, fondatore dello studio cinematografico indipendente Elara Pictures. La coppia, dopo pochi mesi di frequentazione, si è sposata nel febbraio del 2018. L’11 marzo 2021 annunciò attraverso Instagram di essere diventata madre di Sylvester Apollo.

Emily Ratajkowski: età, altezza e peso

10. Emily Ratajkowski è nata il 7 giugno del 1991 a Londra, in Inghilterra. La sua altezza complessiva corrisponde a 170 centimetri, mentre il suo peso sembra agirarsi intorno ai 54 chili. Le sue misure, invece, sono 88-61-56.

Fonti: IMDb, Biography

Funko POP! dedica una statuetta al prototipo dello scudo di Cap

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Funko POP! dedica una statuetta al prototipo dello scudo di Cap

In Captain America: Il Primo Vendicatore, vediamo Steve Rogers (Chris Evans) che entra in possesso dello scudo in vibranio di Captain America. Si tratta della prima versione dello scudo tondo, realizzata da Howard Stark, che non presenta ancora i colori dell’eroe, ed è ancora lucido e argentato.

Proprio a quella versione prototipo dello scudo, Funko POP! ha dedicato una statuina, che vede il giovane Steve Rogers, appena trasformato, che stringe in mano il prezioso oggetto consegnatogli da Stark in persona.

Lo trovate a questo link

Ricordiamo che il primissimo uso dello scudo che ha fatto Steve, è stato difendersi dai colpi di pistola di Peggy Carter (Hayley Atwell) che lo aveva visto appartarsi con una delle assistenti del colonnello Chester Phillips (Tommy Lee Jones).

Sandra Bullock si prende una pausa dalla recitazione

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Sandra Bullock si prende una pausa dalla recitazione

L’attrice Sandra Bullock ha annunciato che si sta prendendo una pausa dalla sua carriera di attrice. Bullock è emersa per la prima volta sulla scena di Hollywood nei primi anni ’90 con prestazioni straordinarie in film come Demolition Man con Sylvester Stallone, Speed ​​con Keanu Reeves e The Net di Irwin Winkler.

L’attrice ha continuato la sua carriera con una serie di drammi e commedie romantiche che hanno contribuito a definire la sua carriera, collaborando con altre star di alto livello che potrebbero eguagliare il suo ingegno, tra cui Nicole Kidman in Amori e Incantesimi, Ben Affleck in Piovuta dal cielo, Hugh Grant in Due settimana per innamorarsi e Ryan Reynolds in The Proposal.

Sandra Bullock nel trailer di The Lost City

Dopo un periodo interamente dedicato alla commedia, Bullock si è poi reinventata, cominciando a scegliere diversamente i suoi film. Arriva così l’Oscar per The Blind Side, ma anche la partecipazione a Gravity del regista Alfonso Cuarón, che le è valso un’altra nomination all’Oscar. Dopo aver recitato in Bird Box di Netflix e Ocean’s Eight, Sandra Bullock si è preso una piccola pausa, prima di tornare con The Unforgivable dell’anno scorso e The Lost City di questo mese.

Parlando con ET Canada, Bullock ha rivelato che metterà ancora una volta in sospeso la sua carriera di attrice e si prenderà una pausa per stare con i suoi figli, dicendo che deve essere “nel posto che mi rende più felice”. Bullock ha detto che è completamente dedicata alla sua carriera quando lavora, dicendo: “Prendo molto sul serio il mio lavoro quando sono al lavoro” e che ora vuole cambiare marcia ed “essere 24 ore su 24, 7 giorni su 7 con i miei bambini e la mia famiglia .” Per quanto riguarda la durata di questa pausa, l’attrice ha detto che ha intenzione di stare con la sua famiglia “per un po’”, ma non ha fornito una tempistica specifica per il suo ritorno.

Doctor Strange nel Multiverso della Follia, finalmente Wanda e Strange si scontreranno

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Nel servizio di Empire Magazine per Doctor Strange nel Multiverso della Follia, Elizabeth Olsen anticipa cosa aspettarsi dalle interazioni tra Doctor Strange e Wanda, comprese le loro scene di combattimento. Mentre entrambi hanno preso parte alla lotta contro Thanos (Josh Brolin) in Avengers: Endgame, non si sono incontrati, almeno non sullo schermo e mai prima delle scene già viste nel trailer del film. Leggi il commento completo di Olsen qui sotto:

“Ero davvero entusiasta di dialogare con lui. Mi è davvero piaciuta la nostra conversazione costante, di analisi e di cercare di capire da dove vengono entrambi i personaggi”. L’attrice ha anche riferito che i due personaggi si scontreranno ad un certo punto, e questo potrebbe essere il momento che i fan più attendono.

Doctor Strange nel Multiverso della Follia: il nuovo misterioso trailer!

Doctor Strange nel Multiverso della Follia vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Sam Raimi, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff/Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision.

La sceneggiatura del film porterà la firma di Jade Bartlett e Michael Waldron. Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno anche Benedict Wong (Wong), Rachel McAdams (Christine Palmer), Chiwetel Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez). Nel cast è stato confermato anche Patrick Stewart nel ruolo di Charles Xavier. Doctor Strange nel Multiverso della Follia arriverà al cinema il 4 maggio 2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste alcuna conferma in merito.

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