Patrick Wilson, star del franchise di
Insidious, dirigerà il quinto
capitolo della saga, che sarà un sequel diretto di
Insidious (2010) e Oltre i confini del male –
Insidious 2 (2013). Secondo le prime indiscrezioni, il quinto
capitolo sarà ambientato dieci anni dopo gli eventi del secondo
film, e che il figlio della coppia composta da Josh Lambert
(Wilson) e Renai Lambert (Rose Byrne), Dalton, si
ritroverà questa volta al college.
Il franchise di
Insidious è divenuto negli anni molto popolare,
anche se non ha mai potuto contare su un reale sostegno da parte
della critica. Sebbene Wilson non abbia precedenti esperienze di
regia, è da circa dieci anni che lavora con il genere horror. Oltre
ai film della saga di Insidious, è co-protagonista insieme
a Vera Farmiga della maggior parte dei film di un altro celebre
franchise horror, ossia The Conjuring. Ha anche recitato nel
western/horror Bone Tomahawk e nell’horror sovrannaturale
Nell’erba alta, tratto da un racconto di Stephen King.
Scott Teems si
occuperà della sceneggiatura del nuovo capitolo di Insidious, che dovrebbe arrivare nelle sale
nel 2022. Come riportato da
Bloody Disgusting, in merito al nuovo film Patrick Wilson avrebbe dichirato: “Sono
onorato ed entusiasta di essere al timone della prossima puntata di
Insidious, che fornirà un’incredibile opportunità per disfare tutto
ciò che i Lambert hanno attraversato dieci anni fa, oltre ad
affrontare le conseguenze delle loro scelte. Dirigere il film è per
me un cerchio che si chiude, sia dal punto di vista professionale
che personale, e sono estremamente grato di essere stato incaricato
di continuare a raccontare questa storia spaventosa e
inquietante.”
Insidious del 2010 è il film che ha dato il
via ad una delle saghe horror più viste degli ultimi anni,
capostipite di un sequel e due prequel. Nella fattispecie, il primo
film del 2010 è il terzo andando nell’ordine cronologico degli
eventi. L’ultima capitolo del franchise,
Insidious – L’ultima chiave, è il capitolo della
serie che ha incassato di più al box office.
James Gunn era sul punto di realizzare un
nuovo film di Superman collegato al DCEU prima di decidere
di dedicarsi a The Suicide
Squad. Il regista e sceneggiatore è stato ingaggiato
dalla Warner Bros. e dalla DC Films nel 2018, diversi mesi dopo
essere stato allontanato dalla regia di
Guardiani della Galassia Vol. 3. Sebbene, da allora,
Disney e Marvel siano tornate sui loro passi
e stretto un nuovo accordo con Gunn, la libertà concessa al regista
gli comunque permesso di continuare a lavorare per la
“concorrenza”.
Gunn ha quindi avuto la possibilità
di scegliere qualsiasi progetto che lo interessasse, e ora sappiamo
che un nuovo film dedicato alla Squadra Suicida è qualcosa che il
regista ha sempre voluto realizzare. Il primo film, diretto da
David Ayer, è stato un grande successo al
botteghino, ma ha ricevuto per lo più recensioni negative.
The
Suicide Squad non sarà né un sequel né un riavvio secondo
Gunn: conterrà soltanto alcuni personaggi del film originale e, al
tempo stesso, ne introdurrà di nuovi. Il regista è stato abbastanza
chiaro sulla libertà creativa che la DC gli ha concesso, dandogli
anche piena voce in capitolo su quali personaggi far morire nel
film. Tuttavia, il nuovo Suicide
Squad non è stato l’unico film DC che Gunn avrebbe
potuto dirigere.
The Suicide
Squad è attualmente nelle primissime fasi di
promozione, anche se un primo trailer ufficiale non è ancora stato
rilasciato. In una recente intervista con
Empire, James Gunn ha parlato del processo di adesione
alla DC, rivelando che prima di approdare alla regia del nuovo film
sulla Task Force X, aveva discusso insieme ai piani alti della
possibilità di dedicarsi ad un nuovo film basato sulle avventure di
Superman.
Il Superman di James Gunn: sequel o riavvio?
Ai tempi in cui Gunn venne
annunciato alla regia di The Suicide
Squad, già numerosi report parlavano del fatto che
Superman fosse uno dei progetti DC che erano stati discussi dal
regista insieme ai due studio. Adesso Gunn ha confermato che un
film sull’eroe kryptoniano è stato davvero una possibilità. Non è
noto se Gunn avrebbe avuto il compito di riavviare completamente il
personaggio o se un nuovo film di Superman avrebbe coinvolto ancora
una volta Henry Cavill nel ruolo di Clark Kent.
Sfortunatamente per i fan di Superman, la decisione di Gunn di non
dirigere il film ha lasciato il progetto in stand-by. Ad oggi non
ci sono più stati aggiornamenti su quando verrà realizzato un nuovo
film in solitaria di Superman.
Thriller del 1995,
Copycat – Omicidi in serie è un film
diretto da Jon Amiel, noto per titoli come
Sommersby e Creation. Basato su una sceneggiatura
originale di Ann Biderman e David
Madsen, questo propone una nuova figura di serial killer,
che per i suoi omicidi si ispira ai maggiori assassini della
storia. Un gioco perverso che ripercorre così le terrificanti gesta
di personalità come il Figlio di Sam, Ted Bundy ed Edmund Kemper.
Entrati nell’immaginario collettivo, questi sono poi stati
ampiamente trattati anche nell’acclamata serie Netflix Mindhunter.
A dare particolare lustro al film,
vi è l’attrice candidata all’Oscar Sigourney
Weaver, celebre per il suo ruolo nella saga
fantascientifica di Alien. Al momento
della sua uscita, tuttavia, il film dovette scontrarsi anche con
altri thriller di quell’anno, tra cui il celebre Seven di
David Fincher. Proprio a causa di ciò, Copycat
– Omicidi in serie finì con il passare in sordina, ottenendo
un incasso totale di circa 32 milioni di dollari a fronte di un
budget di 20. La critica però esaltò il film, indicando i due
personaggi femminili protagonisti tra i migliori visti sul grande
schermo durante quell’anno.
Nel 2001 il titolo è inoltre stato
inserito dalla prestigiosa American Film Institute nell’elenco dei
100 thriller migliori di sempre. Con il tempo il film ha così
acquisito sempre più popolarità, arrivando ad essere
particolarmente ricercato e apprezzato anche dal grande pubblico.
La storia è infatti quanto mai appassionante con le sue indagini e
gli omicidi da risolvere, e lo stesso film presenta diverse
curiosità. Molte di queste sono legate al cast di attori e alla
loro preparazione per i rispettivi personaggi. Proseguendo nella
lettura sarà possibile scoprire tutto ciò e molto di più.
Copycat – Omicidi in serie: la
trama del film
Protagonista del film è la profiler
specializzata in serial killer Helen Hudson. In seguito ad un
tentato omicidio, la donna inizia a soffrire di agorafobia,
diventando vittima di un forte esaurimento nervoso. In conseguenza
di ciò, inizia ad abusare di psicofarmaci, barricandosi all’interno
del suo appartamento senza uscirne mai. Il suo unico collegamento
con il mondo esterno è un computer, grazie al quale rimane
informata sulle principali notizie. Proprio tramite questo viene a
sapere di una serie di omicidi che per modus operandi ricordano
quelli dei più famosi serial killer della storia. Contattata dagli
agenti Mary Jane Monahan e Ruben Goetz, i quali indagano sulla
faccenda, Helen viene invitata ad universi a loro.
Inizialmente restìa, la donna
finisce con l’accettare. Superare la propria paura degli spazi
aperti sarà però tutt’altro che semplice per lei, che manifesterà
continui squilibri. Il suo contributo si rivelerà però
particolarmente importante. Helen comprende infatti come
l’assassino stia seguendo l’elenco dei serial killer da lei
menzionati durante una sua lezione universitaria. Sapere ciò può
aiutare i due agenti a capire dove colpirà la prossima volta
l’omicida, ma ciò che Helen ancora ignora è quale sia l’obiettivo
finale. Non passerà però molto tempo prima che lo scoprirà a sue
spese. Identificare l’assassino sarà allora per lei l’unica
possibilità di potersi salvare e tornare a vivere una vita
tranquilla.
Copycat – Omicidi in serie: il
cast del film
Icona del cinema anni Ottanta e
Novanta, Sigourney Weaver ricopre il ruolo della
protagonista Helen Hudson. L’attrice, parlando del personaggio,
affermò di essere particolarmente orgogliosa di come aveva lavorato
in funzione di questo. Spese infatti diverso tempo a studiare la
mentalità degli agorafobici, cercando di poter essere realistica
nel suo ritratto. In aggiunta a ciò, ha anche dialogato con alcuni
psichiatri che avevano avuto tra i loro pazienti noti serial
killer. Ciò le ha permesso di ottenere informazioni preziose ai
fini della sua interpretazione. La Weaver ha infine raccontato di
essere rimasta delusa dallo scarso successo del film, specialmente
per via dell’impegno profuso in esso. L’attore William
McNamara interpreta invece Peter Foley, il killer
ricercato dai protagonisti.
La premio Oscar Holly
Hunter, divenuta celebre grazie al film Lezioni di
piano, interpreta l’agente Mary Jane Monahan. Anche lei ha
svolto diverse ricerche per il suo personaggio, trascorrendo
diverso tempo a contatto con detective della omicidi di Los
Angeles. Da loro ha potuto imparare le varie procedure e le regole
da sapere assolutamente per poter essere realistica nella sua
interpretazione. Questa fu poi particolarmente apprezzata e
indicata come una delle migliori dell’anno. L’attore Harry
ConnickJr., divenuto noto grazie a film
come Il mio piccolo genio e L’incredibile storia
di Winter il delfino, ricopre il personaggio dello
psicopatico Daryll Lee Cullum. Per prepararsi a questo, egli ha
speso ore ed ore a guardare documentari su noti serial killer,
imparando tutto ciò che c’era da sapere su di loro. L’attore
Dermot Mulroney, noto per i suoi numerosi film,
interpreta invece l’agente Ruben Goetz.
Copycat – Omicidi in serie: il
trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
Per gli appassionati del film, o
per chi volesse vederlo per la prima volta, è possibile fruirne
grazie alla sua presenza su una delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Copycat – Omicidi in
serie è infatti presente nel catalogo di Amazon
PrimeVideo. Per vederlo è sufficiente
sottoscrivere un abbonamento generale alla piattaforma. Si avrà
così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video, avendo allo stesso tempo accesso anche a tutti gli altri
titoli presenti nel catalogo. Il film sarà inoltre trasmesso in
televisione nella giornata di giovedì 29 ottobre,
alle ore 21:10 sul canale Rai
Movie.
Non ci interrogheremo troppo sul
senso di fare un remake di una serie tv recente e anche considerata
un piccolo cult di nicchia, fatto sta che il 30 ottobre arriva su
Amazon Prime VideoUtopia, la nuova serie statunitense, remake di
quella britannica del 2013. Ideata da Gillian
Flynn la serie è ambientata in un mondo che somiglia molto
al nostro, in un universo che rasenta la distopia, più che l’utopia
del titolo e nel quale non faticheremo ad immedesimarci, date le
condizioni attuali del mondo un cui viviamo.
La trama di Utopia
Quello che si può definire un
thriller cospirativo segue le vicende di un gruppo di nerd che
hanno intenzione di salvare il mondo, lo stesso mondo che sembra
non avere posto per loro, che sono bizzarri e insoliti. Ma da cosa
cercano di salvare l’umanità? Tutti loro sono appassionati di
fumetti e si sono conosciuti online grazie all’ossessione comune
per “Utopia”, una graphic novel che secondo la loro convinzione,
dovrebbe predire il destino della Terra che è destinata a finire a
causa di una epidemia (maddai!). Quando Ian (Dan Byrd, Cougar
Town), Becky (Ashleigh LaThrop, Il metodo Kominsky), Samantha
(Jessica Rothe, Auguri per la tua morte), Wilson Wilson (Desmin
Borges, You’re the Worst) e Grant (Javon ‘Wanna’ Walton, Euphoria)
scoprono messaggi nascosti nelle pagine di “Utopia” i quali
predicono una minaccia per l’umanità, si rendono conto velocemente
che non si tratta solo di un complotto, ma di pericoli reali nel
loro mondo. Il gruppo si imbarca così in un’avventura che lo porta
a ritrovarsi faccia a faccia con la protagonista del fumetto,
Jessica Hyde (Sasha Lane, Hellboy), la quale si unisce alla loro
missione per salvare il mondo mentre ha i propri segreti da
nascondere.
Nessuno è al
sicuro, nessuno e insospettabile. Utopia è una
serie che non fa sconti a nessuno e che si trova a fare i conti con
un pubblico che probabilmente si identificherà nei protagonisti,
per quanto strambi possano essere. La serie infatti racconta di
nerd che si prendono terribilmente sul serio, con conseguenze anche
molto gravi e sanguinose. E il target dello show è proprio quello
di appassionati di cultura geek, lettori di fumetti, fruitori
seriali compulsivi, persone che in qualche modo vengono percepite
come strambe e che nel mondo di Utopia sono la normalità.
Thriller dalla penna di Gillian Flynn
Per questo la serie di
Gillian Flynn può rappresentare un rifugio sicuro,
un posto in cui sentirsi a casa, anche se si tratta di una casa
inquietante e in cui si sospetta che tutti possano volerci
uccidere. A fronte di questo grande pregio e di una scrittura
sicuramente intelligente anche se non sempre brillante, la serie si
rivela però autoreferenziale, epurando ogni traccia di ironia
british che c’era nell’originale e scegliendo un tono più cupo e
serio, che sicuramente non giova alla fruizione. Buono invece il
cast, che proviene dagli angoli più disparati della serialità
recente, oltre ovviamente a John Cusack, volto noto e qui interprete di
uno dei personaggi più sfaccettati e complessi dell’intera serie.
Neanche a dirlo, porta a termine in suo compito con grande
mestiere.
Forse troppo estrema per i tempi in
cui viviamo, Utopia non mancherà di esercitare un
certo fascino sullo spettatore più irrequieto, che cerca teorie
cospirazioniste dietro ogni angolo e avvenimento del nostro mondo.
Naturalmente questo non è un bene, per cui, se vi accingete alla
visione della serie, maneggiatela con cura, potrebbe causare incubi
ad occhi aperti!
Netflix dopo
il teaser ha rilascia il nuovo trailer della
quarta stagione di The
Crown, la serie originale di successo mondiale
che sarà disponibile in tutti i Paesi in cui il servizio è
attivo da domenica 15 novembre 2020.
La trama di The Crown 4
Ispirato dalla pluripremiata opera
teatrale The Audience, The
Crown racconta la storia del regno decennale
della regina Elisabetta II e della lotta tra il suo io privato e
pubblico. La serie si concentra sugli intrighi personali, le storie
d’amore e le rivalità politiche dietro i grandi eventi che hanno
plasmato la seconda metà del XX secolo. La serie non riguarda
semplicemente la monarchia, ma parla di un impero in declino, un
mondo in disordine e l’alba di una nuova era.
Sul finire degli anni Settanta, la
regina Elisabetta (Olivia
Colman) e la famiglia sono impegnati a garantire la
linea di successione al trono cercando la moglie giusta per il
principe Carlo (Josh O’Connor), che a trent’anni è ancora scapolo.
Mentre la nazione comincia a sentire l’impatto delle politiche
controverse introdotte da Margaret Thatcher (Gillian
Anderson), la prima donna a ricoprire la carica di
primo ministro, le tensioni tra questa e la regina peggiorano
quando la premier conduce il paese nella guerra delle Falkland,
creando conflitti all’interno del Commonwealth. Anche se la storia
d’amore di Carlo e della giovane Lady Diana Spencer (Emma Corrin)
fornisce la distrazione ideale per unire il popolo britannico, tra
le mura del palazzo la famiglia reale è sempre più divisa.
La quarta
stagione della serie scritta da Peter Morgan The
Crown vede la partecipazione di Helena Bonham Carter nel ruolo della
Principessa Margaret e Tobias Menzies in quello del Duca di
Edimburgo, mentre Josh O’Connor è il Principe Carlo, Erin Doherty è
la Principessa Anna, Emerald Fennell è Camilla Parker Bowles,
Marion Bailey è la Regina Madre, Georgie Glen è Lady Fermoy, con
Tom Byrne che veste i panni del Principe Andrea, Angue Imrie quelli
del Principe Edoardo e Charles Dance quelli di Lord
Mountbatten.
Sophia Loren torna
a recitare, diretta dal figlio Edoardo Ponti, ne
La vita davanti a sé, il nuovo film originale
Netflix, disponibile in piattaforma dal 13 novembre.
Ambientato a Bari, il film racconta
la storia di Madame Rosa, un’anziana ebrea ed ex prostituta che per
sopravvivere negli ultimi anni della sua vita ospita nel suo
piccolo appartamento una sorta di asilo per bambini in difficoltà.
Riluttante, accetta di prendersi carico di un turbolento dodicenne
di strada di origini senegalesi, di nome Momò. I due sono diversi
in tutto: età, etnia e religione. Per questo all’inizio la loro
relazione è molto conflittuale, ma ben presto si trasformerà in
un’inaspettata e profonda amicizia, quando, nonostante tutto, si
renderanno conto di essere anime affini, legate da un destino
comune che cambierà le loro vite per sempre.
Sophia Loren al cinema dopo 11 anni
Ad undici anni dalla sua ultima
apparizione al cinema, in Nine di Rob
Marshall, l’icona del cinema mondiale torna in un ruolo
molto intimo, personale, che le ricorda sua madre, per una storia
che parla di tolleranza “del perdono, dell’amore. Tutti noi
abbiamo il diritto di essere visti e ascoltati, sennò è impossibile
vivere” dichiara l’attrice, in collegamento via Zoom.
La sua Madame Rosa è una
sopravvissuta agli orrori dei campi di concentramento per ebrei,
una donna con un passato turbolento e doloroso, un po’ come il
passato della Loren, che da piccolissima ha vissuto la guerra e la
fame: “Quelle cose quando accadono ti rimangono dentro, sono
sempre molto presenti. Per me fare cinema e incontrare personaggi
che mi ricordano un po’ quelle esperienze hanno influito in modo
positivo anche sulla mia recitazione. Sono cose che non si
dimenticheranno mai più.”
In merito alla sua
assenza prolungata dai set, Sophia Loren ha dichiarato: “Sono
rimasta molti anni lontana dai set tanti anni, ma non me ne sono
neanche accorta. Avevo bisogno di riposare. Avevo bisogno di
silenzio, di stare con i miei figli, di vederli crescere, perché
prima di questa assenza dagli schermi non li ho visto crescere. Ho
deciso di vivere una vita di famiglia, come se fossi stata una
signora che aveva lavorato e si fermata un po’. Quando è arrivato
mio figlio con questa storia, che conoscevo già abbastanza bene, mi
ha intenerito molto e mi ha fatto tornare ai tempi di quando ho
iniziato a fare cinema e a trattare il cinema come una cosa
essenziale, importantissima. Così ho voluto riprendere perché la
storia valeva la pena ed era importante per me.”
Tanti premi, un solo rimpianto
Una carriera ricca di incontri e
soddisfazioni, quella dell’attrice due volte premio Oscar, con un
solo rimpianto: “Tanti anni fa ho avuto un incontro con Luchino
Visconti, che mi propose di fare la Monaca di Monza che poi non
abbiamo fatto per delle ragioni che non ricordo. Però era un
personaggio che amavo moltissimo e avrei voluto farlo.”
Lovecraft Country – La
terra dei demoni, è la nuova serie HBO tratta dall’omonimo
romanzo di Matt Ruff prodotta da J.J. Abrams
(co-creatore di Lost e Fringe e regista di
numerosi film di successo) e Jordan Peele (regista
di Noi e
Scappa
– Get Out e produttore di BlacKkKlansman
e The Twilight Zone).
La serie è creato da Misha
Green nota per aver co-scritto da Heroes e e Sons of
Anarchy. Ambientata negli Stati Uniti della metà degli anni
Cinquanta, Lovecraft
Country – La terra dei demoni racconta del veterano
della guerra di Corea Atticus “Tic” Freeman interpretato da
Jonathan Majors arrivato a Chicago dalla
Florida per cercare il padre scomparso.
Lovecraft Country – La terra dei demoni: quando esce e dove
vederla in streaming
La serie debutta il 31 ottobre alle
21.15, ogni sabato su Sky Atlantic. Lovecraft Country – La
terra dei demoni in streaming è su NOW TV e in On Demand su
SKYGO.
Lovecraft Country – La terra dei demoni: trama e il cast
Insieme allo zio George
(Courtney B. Vance) e all’amica d’infanzia Letitia
“Leti” Dandrige (Jurnee Smollett), Tic
intraprenderà uno spaventoso e adrenalinico viaggio on the road
attraverso l’America razzista delle leggi di Jim Crow. Ciò che
Atticus troverà tra le terre del New England, però, non saranno
solo creature innominabili e antichi culti, ma anche l’odio di
un’America malata di razzismo.
Nel cast protagonisti sono
Courtney B. Vance (American Crime Story –The Immortal Life of Henrietta Lacks) e Jurnee
Smollett (True Blood, Underground),
anche Abbey Lee (Mad Max: Fury Road) nel
ruolo di Christina Braithwhite, figlia del leader di un ordine
segreto chiamato “I figli di Adamo”; Aunjanue
Ellis (When They See Us) nei panni di Hippolyta
Freeman, la moglie di George e zia di Atticus; Jada
Harris (The Resident) che interpreta Dee, figlia
di George e Hippolyta; Wunmi Mosaku (The End
of the F***ing World) nel ruolo della sorellastra di Leti,
Ruby Baptiste; Michael Kenneth Williams (The
Wire, Boardwalk Empire) nel ruolo del padre di
Atticus, Montrose Freeman. E ancora, Jamie
Chung (C’era una volta) nel ruolo dell’infermiera
Ji-Ah e Jordan Patrick Smith (Vikings)
nei panni di William, tirapiedi di Cristina, amante, guardia del
corpo, spia e qualsiasi cosa lei vuole che lui sia.
Lovecraft Country – La terra dei demoni: trailer ufficiale
Lovecraft Country – La terra dei demoni: gli episodi
Lovecraft Country 1×01
In Lovecraft Country
1×01 che si intitolerà “Sundown” Veterano e
appassionato di narrativa polacca Atticus Freeman (Jonathan Majors)
viaggia da Jim Crow a sud verso il suo sud Lato della città natale
di Chicago in cerca del padre scomparso Montrose (Michael Kenneth
Williams). Dopo aver reclutato suo zio George (Courtney B.
Vance) e l’amica d’infanzia Letitia (Jurnee Smollett) per unirsi a
lui, il trio parte per “Ardham”, MA, dove pensano che Montrose
possa essere andato a cercare informazioni sulla progenie della
defunta madre di Atticus . Mentre attraversano il Midwest,
Tic, Leti e George incontrano pericoli in agguato ad ogni angolo,
specialmente dopo il tramonto. “Sundown” è stato scritto da Misha
Green; diretto da Yann Demange.
Lovecraft Country 1×02
In Lovecraft Country
1×02 che si intitolerà “Whitey’s on the Moon”
Inspiegabilmente guariti dalla loro notte terrificante, Leti e
George si godono il loro nuovo ambiente, mentre Atticus
insospettisce i padroni di casa dell’Ardham Lodge – Christina
Braithwhite (Abbey Lee) e il suo sfuggente padre Samuel (Tony
Goldwyn) – che svelano i piani criptici per il ruolo di Atticus
nella loro imminente cerimonia “Figli di Adam”. Più tardi, dopo che
Tic, Leti e George si imbattono in un indizio che potrebbe portarli
a Montrose, ognuno intraprende una sgradita passeggiata lungo il
sentiero della memoria. “Whitey’s on the Moon” è stato scritto da
Misha Green; diretto da Daniel Sackheim.
Lovecraft Country 1×03
In Lovecraft Country
1×03 che si intitolerà “Holy Ghost ” Sperando di
riparare la sua relazione con sua sorella Ruby (Wunmi Mosaku), Leti
trasforma una sgangherata vittoriana Il North Side di Chicago in
una pensione – uno sforzo che alimenta il razzismo del quartiere e
risveglia gli spiriti dormienti bloccati in casa. Nel
frattempo, Atticus rimane oppresso da una coscienza sporca mentre
la moglie di George Ippolita (Aunjanue Ellis) lo pressa per la
storia completa di ciò che è accaduto ad Ardham. Sceneggiatura di
Misha Green; diretto da Daniel Sackheim.
Lovecraft Country 1×04
In Lovecraft Country
1×04 che si intitolerà “A History of Violence” Dopo che
Christina si presenta misteriosamente alla sua porta, Leti affronta
Atticus sul suo piano di tornare furtivamente in Florida. Più
tardi, alla ricerca di pagine mancanti per un testo cruciale, Leti,
Tic e Montrose si dirigono a Boston, con Hippolyta e Diana (Jada
Harris) per il viaggio. A Chicago, un affascinante sconosciuto
nutre la delusione di Ruby per un’opportunità di lavoro sprecata.
“A History of Violence” è stato scritto da Misha Green; Storia di
Wes Taylor; diretto da Victoria Mahoney.
Lovecraft Country 1×05
In Lovecraft Country
1×05 che si intitolerà “Strange Case” dopo aver fatto un
patto diabolico con William, Ruby si mette nei panni di una donna
bianca, ma lei la trasformazione non fa che rafforzare il suo
risentimento per la divisione razziale. Un tradimento di
Montrose scatena la rabbia repressa di Atticus, lasciando Leti
profondamente turbata e mandando Montrose tra le braccia
confortanti del suo amante segreto. “Strange Case” è stato scritto
da Misha Green, Jonathan Kidd e Sonya Winton; diretto da Cheryl
Dunye.
Lovecraft Country 1×06
In Lovecraft Country
1×06 che si intitolerà “Meet Me in Daegu” Atticus si
imbatte in uno studente infermieristico coreano nel mezzo della
guerra di Corea e non è in grado di ricordare il loro presentazione
violenta l’uno all’altro. In Lovecraft Country 1×06 protagonisti
sono Jurnee Smollett (attore), Jonathan Majors (attore), Aunjanue
Ellis (attore), Courtney B. Vance (attore), Wunmi Mosaku (attore),
Abbey Lee (attore).
Lovecraft Country 1×07
In Lovecraft Country
1×07 che si intitolerà “I Am.” La ricerca incessante di
risposte di Hippolyta (Aunjanue Ellis) la porta in un viaggio
multidimensionale alla scoperta di sé e di Atticus (Jonathan
Majors) consulta un vecchio amico di famiglia. “I Am.” è
scritto da Misha Green e Shannon Houston; diretto da Charlotte
Sieling.
Lovecraft Country 1×08
In Lovecraft Country
1×08 che si intitolerà “Jig-A-Bobo” Diana
finisce per ricevere un’attenzione potenzialmente pericolosa dal
capitano Lancaster; Atticus e Leti si trovano a cercare di
proteggere il loro futuro all’arrivo di un visitatore inaspettato
dal passato di Atticus alla pensione.
Lovecraft Country 1×09
In Lovecraft Country
1×09 che si intitolerà “Rewind 1921” Con Hippolyta
(Aunjanue Ellis) al timone, Leti (Jurnee Smollett), Tic (Jonathan
Majors) e Montrose (Michael Kenneth Williams) intraprendono un
viaggio. Sceneggiatura di Misha Green, Jonathan Kidd e Sonya
Winton; diretto da Jeffrey Nachmanoff.
Lovecraft Country 1×10
In Lovecraft Country 1×10 che si intitolerà
“Full Circle”.
Attraverso l’aggiunta di nuovi
personaggi, Captain
Marvel 2 potrebbe impostare direttamente
l’introduzione degli X-Men nella Fase 5 del MCU, almeno secondo un nuovo report
di
Screen Rant. Grazie all’accordo Fox-Disney, la porta è ora
aperta affinché i celebri mutanti della Marvel possano esistere
nello stesso universo cinematografico insieme agli Avengers,
Spider-Man, Doctor Strange e – appunto – Captain Marvel.
Dal momento che la Marvel,
generalmente, pianifica i propri film con largo anticipo,
potrebbero trascorrere diversi anni prima che i mutanti tornino
ufficialmente all’ovile, ma la Marvel potrebbe comunque gettare le
basi per questo tanto auspicato ritorno già nella Fase 4. Mentre
alcuni potrebbero aspettarsi che la Marvel dedica di preservare il
debutto dei mutanti per i film esclusivamente dedicati agli X-Men,
ci sono buone possibilità che la Marvel possa far avvicinare il
pubblico al loro universo in maniera progressiva. Considerando che
la Marvel ha realizzato una manciata di film di supereroi da
solista prima di realizzare
The Avengers, un approccio simile potrebbe essere adottato
anche con gli X-Men. Tuttavia, la Marvel non avrà bisogno
necessariamente di realizzare singoli film per ciascuno dei suoi
X-Men prima di unire la squadra in un unico grande
crossover: potrebbe essere necessario solo un film per
impostarli nella maniera corretta.
In tal senso, un film che sembra ben
posizionato per preparare il terreno all’arrivo degli X-Men nel MCU
è senza dubbio Captain
Marvel 2. Diretto da Nia DaCosta e attualmente
programmato per un’uscita nel 2022, il prossimo episodio della Fase
4 renderà la Carol Danvers di Brie Larson protagonista di una nuova
avventura cosmica, che segnerà la sua terza apparizione sul grande
schermo. Basato sulla sua storia dei fumetti ma anche su dove la
Marvel è intenzionata a portare il personaggio, Captain
Marvel 2 potrebbe introdurre nuovi eroi che apriranno la
strada agli X-Men.
1Come Captain Marvel 2 potrebbe
introdurre gli X-Men
La presenza di Rogue e dei
Predoni Stellari in Captain
Marvel 2 darebbe alla Marvel gli strumenti di cui ha
bisogno per portare gli X-Men nella Fase 5 del MCU, o nelle fasi
successive. Rogue, in particolare, avrebbe consegnato il primo film
degli X-Men del MCU ad un importante membro del team. Sebbene possa
essere utilizzata come antagonista in Captain
Marvel 2, alla fine potrebbe essere protagonista
di una svolta eroica. Il suo conflitto con Carol potrebbe portare
Rogue in cerca di una redenzione in qualità di supereroe. Se il
film dovesse terminare con lei che ha ancora i poteri di Carol,
potrebbe allora usarli per sempre nel futuro del MCU. Quello che
potrebbe succedere a Rogue in Captain
Marvel 2 non solo può determinare che tipo di poteri avrà
in futuro, ma potrebbe anche definire il suo arco nella futura saga
degli X-Men.
I Predoni Stellari, d’altra parte,
potrebbero essere determinanti nel creare il retroscena di
un’eroina che ha buone possibilità di essere l’eroe più importante
nella storia degli X-Men nell’Universo Cinematografico Marvel. Come
menzionato in precedenza, il leader dei Pedroni Stellari è il padre
di Ciclope. Se l’inclusione del solo Corsair in Captain
Marvel 2 porterebbe ad una grande quantità di
clamore per il debutto nel MCU di Ciclope, la Marvel potrebbe anche
fare un ulteriore passo avanti. Le interazioni tra Carol Danvers e
Christopher Summers potrebbero portare a rivelazioni circa il suo
passato. Corsair potrebbe fare alcune osservazioni che alludono
alle abilità mutanti di Scott. Parlare di mutanti quando si discute
della famiglia di Corsair potrebbe essere rilevante per la storia,
dato che anche un altro mutante, Rogue, potrebbe essere coinvolto.
Gli X-Men possono dare seguito a quest’anticipazioni più avanti,
quando verrebbe introodtto Ciclope come un ragazzo o un giovane che
ha perso suo padre a causa di circostanze misteriose. Se questo
sarà davvero il percorso intrapreso dal MCU, potrebbe portare ad
una squadra cosmica di X-Men/Pedroni Stellari (e ad una reunion
Ciclope/Corsair) in un sequel degli X-Men.
Cambia il Lucca Comics & Games che
nell’edizione di quest’anno denominata Lucca
Changes vira completamente verso l’online. Cambia il
modo di fruire gli eventi, direttamente da casa, con tutto il
programma disponibile gratuitamente. Ma a non cambiare è il
consueto appuntamento con l’Area Movie a cura di
QMI, che anche quest’anno organizza una serie di eventi –
online – dedicati al pubblico di tutte le età e incentrati sui film
e le serie tv più attesi.
Si comincia venerdì 30 ottobre alle
ore 17.00 con uno speciale panel digitale dedicato ai protagonisti
della terza e ultima stagione di Suburra
– la serie, disponibile dal 30 ottobre su
Netflix.
Direttamente dalla serie originale italiana,
Alessandro Borghi, Giacomo Ferrara e Filippo
Nigro ripercorreranno insieme il lungo viaggio di
questa epica saga iniziato nel 2017 e giunto ora all’attesissimo
atto finale.
E per concludere la giornata alle
ore 19.00 ci si preparerà all’imminente notte di Halloween assieme
alla regista canadese di origini italiane Floria
Sigismondi, che presenterà l’atteso film horror
The Turning – la casa del male ispirato
al romanzo Il giro di vite di Henry James. L’artista
poliedrica, che ha lavorato per il cinema e la tv (The
Runaways, The Handmaid’s Tale), ed è stata regista di
alcuni iconici video musicali, a fianco delle più grandi star della
musica, da David Bowie a Justin Timberlake, da Bjork a Rihanna e molti
altri, durante l’incontro ripercorrerà anche le fasi salienti della
sua carriera.
Dietro la maschera di
Diabolik
Incontro tra i Manetti Bros, Mario
Gomboli e Roberto Recchioni per raccontare che cosa si nasconde
dietro il nuovo film Diabolik,
dedicato al Re del Terrore. Dalla genesi a fumetti fino al
lungometraggio dei Manetti, passando per il primo adattamento
cinematografico di Mario Bava, la serie animata e le parodie.
Domenica 1 novembre Ore 14:00 Evento online live
Prima di Roma con Romulus
Matteo
Rovere terrà una masterclass online dove
presenterà “Romulus“, la
nuova serie Sky Original creata dallo
stesso Rovere, da lui diretta con Michele Alhaique ed Enrico Maria
Artale e prodotta da Sky, Cattleya e Groenlandia, dal 6 novembre su
Sky e in streaming su NOW TV.
Un mondo primitivo e brutale,
governato dalla natura e dagli dèi, da cui sorgerà uno degli imperi
più grandi e potenti di sempre. Fra storia e leggenda, al centro di
Romulus, l’epico racconto della nascita di
Roma interpretato da un cast guidato da Andrea
Arcangeli, Marianna Fontana e Francesco Di Napoli, con la
sceneggiatura di Filippo Gravino, Guido Iuculano e dello stesso
Matteo Rovere.
Verrà inoltre mostrato in anteprima
il documentario esclusivo “Romulus: making of di una
leggenda”, prodotto da Sky e Groenlandia, diretto da Marco
Pianigiani e scritto da Emanuele Cava che si potrà vedere
prossimamente su Sky e NOW TV.
Per il pubblico di Lucca Changes
sarà dunque possibile scoprire come viene concepita
una serie imponente come “Romulus” e come i produttori
muovono i primi passi, trasformando un’intuizione in un prodotto
seriale così ambizioso. Modera Gianmaria Tammaro. Sabato 31
ottobre Ore 16:30
The Turning – La Casa del
Male
In occasione della prossima uscita
al cinema di “The Turning – La
Casa del Male”, la regista Floria
Sigismondi ha rilasciato un’intervista esclusiva per Lucca
Changes dove ci parlerà del film, un horror ispirato al
romanzo “Il giro di vite” di Henry James, e
della sua carriera.
Floria Sigismondi,
artista poliedrica, ha lavorato per il cinema e la tv (“The
Runaways”, “The Handmaid’s Tale”), ma anche come acclamata regista
di video musicali a fianco delle più grandi star da David Bowie a
Justin Timberlake, da Bjork a Rihanna e molti altri. Modera
Gabriele Niola. Venerdì 30 ottobre – Ore 19.00
Rai 4 presenta le novità della
prossima stagione
Dal mondo delle serie tv, un
imperdibile appuntamento con Rai 4 che presenterà le novità della
prossima stagione, con contenuti esclusivi in prima visione
assoluta. “Tribes and Empires – La profezia di Novoland”, serie
epic-fantasy cinese e “Project Blue Book”, serie di fantascienza su
un programma top secret dell’aviazione americana negli anni ’50 e
dedicata all’avvistamento di UFO. E infine “Ransom”, serie
poliziesca ispirata alla figura di Laurent Combalbert, esperto di
negoziati e crisi internazionali. Durante l’incontro sarà in
collegamento Frank Spotnitz, showrunner dalla carriera ventennale,
da “The X-Files” fino ai recenti successi ”Ransom” e “I Medici.
Sabato 31 ottobre Ore 15.00
La Warner Bros. ha letteralmente
scommesso, andando incontro all’ignoto, quando ha deciso di far
uscire Tenet al cinema durante la scorsa estate,
anche se il CEO Ann Sarnoff ha sempre sostenuto che lo studio è
rimasto “molto soddisfatto” dal modo in cui il film di
Christopher Nolan è stato accolto.
La maggior parte degli analisti ha
definito la pellicola un colossale flop al botteghino, con il
risultato che lo studio ha perso un film che – probabilmente –
sarebbe stato un successo garantito in circostanze
normali. “Christopher ha un enorme seguito, ovviamente
negli Stati Uniti, ma i suoi altri film sono sempre stati
sovraindicizzati anche all’estero”, ha spiegato Sarnoff a
Variety. “E se pensiamo che a giugno, luglio, agosto, i
mercati internazionali erano più molto aperti rispetto agli Stati
Uniti, abbiamo avuto questo film fantastico che meritava davvero di
essere sul grande schermo”.
Il CEO ha aggiunto che le vendite al
botteghino ora sono una “maratona contro uno sprint”,
osservando: “Ci stiamo avvicinando ai 350 milioni di dollari al
botteghino a livello globale, il che è davvero buono durante una
pandemia come questa, con oltre 50 milioni soltnato negli Stati
Uniti.”
Nonostante la visione positiva di
Sarnoff su Tenet, sembra che la Warner Bros. stia ancora
adottando un approccio attendista con Wonder
Woman 1984, attualmente programato per uscire in sala
il giorno di Natale. Molti credono che sarà di nuovo posticipato,
mentre altri sono convinti che una release in streaming o su HBO
Max verrà annunciata a breve. “Si tratta davvero di come i
cinema negli Stati Uniti continueranno a comportarsi e di come
andrà l’andamento dei contagi”, ha detto Sarnoff in merito ai
piani per il sequel DC. “Abbiamo ancora un po’ di tempo per
capirlo”. Almeno per ora, quindi, un altro rinvio non sembra
essere imminente.
Wonder
Woman 1984 uscirà il 25 Dicembre 2020 in America
e il 14 Gennaio 2021 in Italia. Il film è stato definito dal
produttore Charles Roven un
sequel “inusuale“, che poterà in scena lo stesso
personaggio grazie al lavoro dello stesso team creativo e che
seguirà gli eventi del precedente capitolo, ma che i fan non
dovrebbero aspettarsi un seguito tradizionale
definendolo “la prossima iterazione della
supereroina”.
L’ordine cronologico del personaggio
di Diana Prince è stato già rimescolato, essendo stata introdotta
nell’era contemporanea di Batman v Superman: Dawn
of Justiceper poi tornare al vecchio secolo
con Wonder
Woman. Il sequel vedrà
ancora Gal
Gadot nei panni di Diana Prince opposta
a Kristen
Wiig, scelta per interpretare la villain Cheetah. Nel
cast figureranno anche Chris
Pine (volto del redivivo Steve Trevor)
e Pedro
Pascal (nei panni di Maxwell Lord).
Nel corso di una recente intervista
con
Cinemablend, Michael Giacchino, celebre
compositore premio Oscar, ha lasciato intendere che tornerà ad
occuparsi della colonna sonora di Spider-Man 3, la
terza avventura cinematografica dell’Uomo Ragno interpretato da
Tom
Holland e collegata al MCU.
Manca ancora l’ufficialità, nel
senso che il suo coinvolgimento “non è stato ancora annunciato”, ma
come lo stesso Giacchino ha lasciato intendere durante
l’intervista, tra una risata e l’altra, presto tornerà al lavoro
sulle musiche per il nuovo film dedicato al celebre arrampicampuri,
le cui riprese partiranno a breve ad Atlanta, in Georgia.
Ricordiamo che Michael
Giacchino, oltre ad aver curato la colonna sonora sia di
Spider-Man: Homecoming che di Spider-Man: Far
From Home, ha composto anche le musiche di
film come JoJo Rabbit, Coco, Doctor Strange, Inside Out,
Jurassic World e Mission Impossible – Protocollo
Fantasma. Nel 2010 ha vinto l’Oscar grazie al film
d’animazione Up.
Nel frattempo, come rivelato da
alcune immagini diffuse online da
Just Jared, anche Zendaya è stata avvistata ad Atlanta, pronta a
prendere parte alle riprese del film. Di recente, anche Tom
Holland aveva annunciato attraverso i suoi
profili social di essere arrivato nella città americana per
iniziare la produzione del cinecomic.
Cosa sappiamo di Spider-Man 3?
Di Spider-Man
3 – che arriverà al cinema il 17 Dicembre 2021 – si
sa ancora molto poco, sebbene la teoria più accredita è quella
secondo cui il simpatico arrampicamuri sarà costretto alla fuga
dopo essere stato incastrato per l’omicidio di Mysterio (e con il
personaggio di Kraven il Cacciatore che sarebbe sulle sue tracce).
Naturalmente, soltanto il tempo sarà in grado di fornirci maggiori
dettagli sulla trama, ma a quanto pare il terzo film dovrebbe
catapultare il nostro Spidey in un’avventura molto diversa dalle
precedenti…
Tom
Holland si è unito al MCU nei panni di Peter
Parker nel 2016: da allora, è diventato un supereroe chiave
all’interno del franchise. Non solo è apparso in ben tre film
dedicati ai Vendicatori della Marvel, ma anche in due
standalone: Spider-Man:
Homecoming e Spider-Man: Far
From Home. La scorsa estate, un nuovo accordo siglato
tra Marvel e Sony ha permesso al personaggio dell’Uomo Ragno di
restare nel MCU per ancora un altro film
a lui dedicato – l’annunciato Spider-Man
3 – e per un altro film in cui lo ritroveremo al
fianco degli altri eroi del MCU.
Karadayı è la
serie drammatica televisiva turca prodotta da Ay Yapım e trasmessa
su ATV dal 20121. È stato diretto da Uluç Bayraktar. È stato
trasmesso originariamente l’8 ottobre 2012 in Turchia. Ha come
protagonista Kenan İmirzalıoğlu nel ruolo di Mahir Kara e Bergüzar
Korel nel ruolo di Feride Şadoğlu.
Il titolo “Karadayı” è un gioco di
combinazione sulla parola turca “Kabadayı” (un vigilante garante
della giustizia) e Mahir Kara, il nome del protagonista della
serie. Karadayı , che significa “Lo zio in nero” in lingua turca,
in riferimento al nipote di Mahir, Junior Nazif, che chiama suo zio
“Karadayı”. La serie è composta da tre stagioni.
Karadayi: trama e cast
Mahir combatte per la
giustizia. Vuole far uscire suo padre, Nazif Kara, di
prigione. Mentre si unisce alla corte di Istanbul come
avvocato tirocinante per combattere il caso di suo padre, il
destino lo trova a fare la sua strada. Si trova a un bivio
dove deve scegliere tra Feride, il giudice del caso di suo padre, e
suo padre. Questa affascinante storia si svolge mentre ti riporta
nella magica Istanbul degli anni ’70 con tutto il suo fascino e la
sua mistica. La città di Istanbul è ritratta magnificamente
per rappresentare lo splendore storico del luogo e la sua gente
incantevole.
Protagonisti di
Karadayı sono Kenan İmirzalıoğlu
nei panni di Mahir Kara (Karadayı), Il figlio di Nazif di Nihal
Altun, che lotta sempre valorosamente contro l’ingiustizia. Un
nuovo falso avvocato tirocinante in tribunale, Salih Ipek.
Bergüzar Korel nei panni di Feride Şadoğlu,
Giudice presso il tribunale, anche giudice del caso Nazif Kara. Si
innamora di Mahir Kara senza sapere di essere figlio di Nazif Kara.
Çetin Tekindor nei panni di Nazif Kara (Kibar),
padre di Mahir, che è stato condannato per un omicidio che non ha
commesso. Yurdaer Okur nei panni di Turgut “Yaver”
Akın, Procuratore del tribunale di Istanbul. Fa anche parte della
mafia del contrabbando e del contrabbando.
Funda Eryiğit nei
panni di Belgin Türe, Donna intelligente che fa parte della mafia.
Fatih Al nei panni di Sosyete Yusuf, uno dei
mafiosi di Istanbul. Hüseyin Soyaslan nei panni di
Kütük Nail. Erkan Avcı nei panni di Necdet Barut
Güney, una ecora nera nella banda Raza di Dalyan, coinvolta in un
attacco al nuovo mercato. Fratello di Osman. Necdet vuole che si
laurea all’università. Ama Ayten. Melike İpek
Yalova nei panni di Ayten Alev, il fidanzato di Mahir.
Rıza Kocaoğlu nei panni di Yasin Kibrit Ulutaş,
l’amico di Mahir. Commissario della polizia di Istanbul.
Elif Sönmez nei panni di lknur Tiryaki, la sorella
di Mahir. Şebnem Dilligil nei panni di Safiye Kara, la matrigna di
Mahir. Moglie di Nazif Kara. Ucciso da Mehmet Saim. Diren
Polatoğulları nei panni di İbrahim İbo Durak, il ragazzo di Necdet.
Ha attaccato il nuovo mercato.
La trama completa di Karadayi
Istanbul Beyazıt Square nel 1973 ..
Le professioni dei commercianti, i paesi in cui sono nati e persino
le religioni di alcuni sono diverse … Ma conoscono la stessa piazza
come una casa, si conoscono come fratelli, la loro unica
preoccupazione è la lotta per il pane …
Kibar Nazif e suo figlio Mahir sono
anche gli alunni del quartiere .. Perché non contavano le loro vite
solo per se stessi, i guai degli altri, la felicità degli altri.
Per anni padre e figlio hanno costruito un muro spalla a spalla
contro i vagabondi che bramano i tre centesimi dei negozianti del
quartiere. Tant’è che tutti i signori che hanno tenuto gli angoli
di Istanbul sanno che Beyazıt Kibar è la casa di Nazif e Mahir. Non
puoi entrare senza supporto.
Mahir si considera l’uomo più
fortunato del mondo .. Perché suo padre è un uomo coraggioso e
coraggioso come Kibar Nazif. I racconti che suo padre raccontava
della sua infanzia non sono solo favole per lui, sono gli
insegnamenti della vita, sono la regola. “Se vuoi essere un uomo
come un uomo, non ti spaventerai. Farai cose buone per le persone
.. capisci dal polso umano. Conosci l’assenza. Recuperare il
ritardo con niente. Impara a condividerlo quando esiste. Fino
all’ultimo centesimo in tasca. “
Il percorso intrapreso da suo padre
è stato determinato dalla giusta direzione. Ha imparato ad amare
molto le persone da suo padre, ma ha sempre preferito mantenere la
bilancia della giustizia più in alto rispetto ai giusti e agli
oppressi. Quando Kibar Nazif è diventato più grande, ha ereditato i
suoi negozi di scarpe, il suo posto in tavola e la sua reputazione
nel quartiere a suo figlio. Mahir è ora il pilastro sia della casa
che del quartiere. Amavano Mahir del vicinato come i suoi veri
fratelli e sorelle e lo abbracciarono. Poiché li hanno nominati più
saggi e più forti, hanno persino scelto di seguirlo.
Ma il fatto che Mahir sia sempre
più amato dalla gente disturba molto i signori di Istanbul. Perché
Mahir si erge come una fortezza di fronte alla ricchezza e alla
reputazione che raggiungeranno. Ecco perché provano a comprare
molte volte, non possono impedire a Mahir di contare i francobolli
per denaro. Provano a scaricarlo con il piombo, Mahir è rimasto
incantato dalla preghiera di un enorme quartiere. Anche il piombo
non funziona. Torna dalla morte ma non si allontana dal suo
cammino, Mahir. Ecco perché, ogni volta che passa, l’amore per lui
porta con sé rispetto e riverenza.
Il giorno del fidanzamento di Mahir
sta arrivando. Non solo Kibar Nazif, ma l’intero vicinato si
prepara con entusiasmo per il fidanzamento. Sarà fidanzato con
Ayten, la ragazza più bella del quartiere, Mahir. Ma ha detto di sì
a questo matrimonio a causa della parola di suo padre piuttosto che
della bellezza. Perché sa che “suo padre non sbaglia mai” .. Viene
affidato a Kibar Nazif, Ayten dai suoi defunti genitori. Ecco
perché Kibar Nazif vuole che Ayten sia sua sposa … Mahir non ha
saputo cosa sia l’amore, la famiglia è santa per lui. Pertanto, non
si oppone a ciò che è ritenuto appropriato per loro.
Mentre Mahir e il quartiere sono
impegnati in un fidanzamento, nel tribunale di Istanbul viene
commesso un omicidio. Il procuratore generale Süleyman viene ucciso
dal procuratore Turgut, di cui ha rivelato la corruzione. Turgut,
senza esitazione, uccise il procuratore generale che minacciò di
togliergli ogni potere che aveva creato fino a quel momento. Cerca
subito Necdet, che conosce fin dall’infanzia ed è stato il suo
braccio destro in questi lavori. Qualcuno deve commettere questo
omicidio per se stesso. Ma Turgut lo sa. La pena per l’uccisione di
un ufficiale nel suo ufficio è la morte! Necdet sa che nessuno
andrà al patibolo volontariamente. Ecco perché vuole prendere due
piccioni con una fava. Decide di mandare Mahir, l’allievo del
popolo Beyazit, al patibolo. Così, quando l’ombra di Mahir si alza
dalla piazza, sarà un gioco da ragazzi per Necdet diventare famoso
da queste parti e diventare il capo del casinò che desidera così
tanto. Perché Necdet sa che quando tagli la corda che tiene il
ponte, si romperà. Non è Mahir? I commercianti di Beyazıt sono
pernici pronte a cacciare.
Il piano inizia a funzionare. La
polizia viene a portare Mahir lontano dalla sua festa di
fidanzamento. Il crimine sarà commesso e Mahir sarà catturato come
se avesse ucciso il procuratore generale in quel momento. Ma
succede qualcosa che non hanno calcolato, Kibar Nazif, che non
vuole mandare suo figlio in tribunale, partecipa all’invito. Quando
il procuratore generale entra nella sua stanza ed è etichettato
come un assassino, si inserisce in un breve momento. Nazif si
ritrova in prigione con un dispositivo per omicidio in mano e
un’etichetta assassina sulla fronte. Non è il primo ingresso di
Nazif nel tetto della prigione. Ma è la prima volta che gli vengono
chiuse le sbarre a causa di un crimine che non ha commesso.
Mahir impazzisce. Va persino in un
buco nero per trovare coloro che hanno messo suo padre in questa
attività. Scava il nido delle talpe e frantuma l’oro di ogni
pietra. Ma trova solo il silenzio. Mahir non ha mai lottato
illegalmente fino a questo momento ed era fiducioso in prima linea
in tutti i combattimenti. Ma questa volta il suo avversario si è
nascosto. Mahir si rende conto che non è possibile salvare suo
padre senza risolvere questo segreto. Si sta sgretolando in
tribunale sull’intero nodo. Tanto che hanno affidato un caso così
importante a una giovane giudice donna. Il giudice ha inoltre
ordinato la riservatezza del fascicolo in prima udienza. Ciò
significa che anche l’avvocato di Nazif non verrà a conoscenza di
quanto accaduto nelle indagini. Agli occhi di Mahir, questa donna
fa parte di questo gioco. Mahir deve entrare in tribunale e stare
con questa donna per interrompere il gioco. Grazie all’avvocato
Erdal, un loro vecchio amico di famiglia, come giudice tirocinante
in tribunale
Il Mjolnir – secondo un nuovo report
di
Screen Rant – potrebbe essere la causa del cancro di Jane
Foster in Thor: Love and
Thunder.
Natalie Portman ha lasciato il MCU
Thor: the Dark World, obiettando il trattamento riservato
dalla Marvel alla sua amica regista
Patty Jenkins (che in origine avrebbe dovuto dirigere il film).
In verità, il suo personaggio non ha mai avuto molte possibilità di
brillare nell’universo condiviso, limitato al semplice ruolo di
interesse amoroso del Dio del Tuono, trasformato poi in una
classica “damigella in pericolo”.
Il tempismo non avrebbe potuto
essere più ironico, perché nel 2014 Jane Foster è diventata più
importante che mai per i fumetti. Jason Aaron ha
lanciato un arco sconvolgente che ha visto il figlio di Odino
diventare misteriosamente indegno di brandire il suo martello
incantato Mjolnir, che è stato invece sollevato da una donna
misteriosa al suo posto. Questa donna alla fine si è rivelata
essere proprio Jane Foster, trasformata dal potere di Mjolnir in
Mighty Thor. Sebbene controverso in alcuni punti, è stato un arco
narrativo molto popolare, gestito con abilità da uno dei migliori
autori della Marvel. Data la presunta relazione burrascosa tra
Portman e la Casa delle Idee, si presumeva che questa fosse una
storia che il MCU non avrebbe mai potuto affrontare.
Alla fine, però, al Comic-Con di San
Diego del 2019, i Marvel Studios hanno deliziato i fan rivelando
che
Natalie Portman sarebbe davvero tornata
nel MCU in Thor: Love and
Thunder. I Marvel Studios sono cambiati molto dalla
produzione di
Thor: the Dark World, soprattutto dopo che Kevin Feige ha
assunto la guida esclusiva del franchise. Anche la stessa saga di
Thor è stato rivitalizzata, grazie soprattutto al regista Taika Waititi, che ha saputo reinventare il
personaggio con il suo
Thor: Ragnarok. Evidentemente, Portman è stato disposta a
tornare nonostante tutto, questa volta nelle vesti di supereroe e
non di un mero interesse amoroso (anche se il titolo del film
suggerisce che ci sarà sicuramente anche una storia d’amore).
Inoltre, è da tempo che si parla della possibilità che Thor
4 possa davvero attingere ai fumetti e andare ad
affrontare una storyline molto importante: quella del cancro di
Jane Foster.
1Il Mjolnir potrebbe essere la causa del
cancro di Jane
È
possibile che lo stesso Mjolnir sia la causa del cancro di Jane
Foster nel MCU. Secondo l’iscrizione sul martello, solo chi è
ritenuto degno – riferito cioè alla volontà di sacrificarsi per gli
altri – può brandire il Mjolnir. Fare ciò significa ottenere tutto
il potere del figlio di Odino, come dimostrato da Captain America
in una sequenza mozzafiato in Avengers:
Endgame. Ma potrebbe esserci un costo per qualsiasi
mortale che usa il Mjolnir, come accennato nel libro di recente
pubblicazione The Wakanda Files. Si tratta di una raccolta
di documenti relativi all’universo condiviso, compilati da Shuri,
che includono anche diverse note sul Mjolnir.
Secondo i file presi dai Vendicatori, “c’è
una connessione psichica o telecinetica attraverso queste armi che
esaltano le sue abilità. Questo potrebbe essere il motivo per cui
Thor ha detto in più di un’occasione che se uno di noi dovesse
brandire il Mjolnir, c’è una possibilità che anche solo impugnare
l’arma farebbe scivolare le nostre menti nella follia. Gli effetti
psichici dell’arma su un semplice mortale potrebbero essere
catastrofici”. Non c’è motivo, tuttavia, per credere che gli
effetti deleteri possano essere solo di natura psicologica.
Ottenere il potere di Thor significa subire una trasformazione
fisica: per diventare più forte, più resistente alle lesioni e per
incanalare i fulmini attraverso il tuo stesso corpo. È vero che
Steve Rogers non ha subito effetti dannosi a causa del suo uso del
Mjolnir, ma sappiamo che non si tratta di un uomo comune. È stato
trasformato dal siero del super soldato, e questo potrebbe aver
avuto come effetto collaterale quello di garantirgli la resistenza
agli effetti dell’uso del Mjolnir. Inoltre, è importante ricordare
che ha tenuto il Mjolnir solo in un paio di brevi
occasioni.
Questo sarebbe un modo intelligente per
adattare la storia di Jane Foster per l’MCU, e in realtà
amplificherebbe i temi che hanno attraversato la popolare serie
“Mighty Thor” ad opera di Jason Aaron. Se gestito bene,
dimostrerebbe esattamente perché Jane è degna: perché è disposta a
pagare il prezzo più alto per dare alla Terra il suo eroe. E,
naturalmente, questa è una storia di supereroi: la morte non è
stata la fine per Jane Foster nei fumetti, e non c’è motivo per cui
dovrebbe esserlo anche nel MCU. Un arco del genere sarebbe toccante
e potente in Thor: Love and
Thunder.
Kate Winslet ha svelato nuovi dettagli
sull’ultima
immagine dal set di Avatar
2 apparsa online di recente, in cui l’attrice
premio Oscar era impegnato a realizzare una sequenza subacquea. Con
2,79 miliardi di dollari incassati al box office mondiale, lo
sci-fi action di James Cameron del 2009 è diventato il più
grande blockbuster di tutti i tempi (fino a quando quel record non
è stato eclissato lo scorso anno da Avengers:
Endgame).
Gran parte dell’enorme successo di
Avatar, ovviamente, può essere attribuito agli effetti
visivi del film (assolutamente all’avanguardia per l’epoca), che
incorporavano 3D e motion capture al fine di restituire allo
spettatore un’esperienza incredibilmente coinvolgente. Oltre dieci
anni dopo dall’uscita del primo film, Cameron sta tornando su
Pandora per ben quattro sequel già programmati da tempo, il primo
dei quali ha recentemente concluso le sue riprese in Nuova Zelanda.
Come il film originale, Avatar
2 proverà a spingersi ancora una volta oltre i
confini della tecnologia e degli effetti visivi, con Cameron che ha
deciso di portare sott’acqua la tecnica del motion capture per
creare un nuovo regno popolato da Na’vi che vivono sotto le onde
per la maggior parte del tempo.
I fan hanno recentemente dato
un’altra occhiata all’impressionante lavoro svolto in Avatar 2 quando è stata rilasciata una
foto che mostra Winslet (tornata a a lavorare con Cameron dopo
l’enorme successo di
Titanic) mentre esegue una particolare danza subacquea
trattenendo il respiro per un tempo decisamente folle. Come
rivelato dalla stessa attrice a
Collider, quel ballo faceva parte di una cerimonia Na’vi
eseguita dal suo personaggio, Ronal.
“Stavo camminando sul fondo
della vasca. Questa è una grande sequenza cerimoniale con quelle
enormi ali pesanti. È stato abbastanza spaventoso. Il fatto è che
quando riesci a trattenere il respiro per sette minuti, non hai
paura. In realtà, stranamente, sono stata in grado di fare
affidamento sulla mia capacità di trattenere il respiro per così
tanto tempo. In qualche modo non avevo affatto paura.”
Avatar
2debutterà
il 17 dicembre 2021, seguito dal terzo
capitolo il 22 dicembre 2023. Per il quarto e
quinto capitolo, invece, si dovrà attendere ancora qualche
anno: 19 dicembre 2025 e 17
dicembre 2027.
Il cast della serie di film è
formato da Kate
Winslet, Edie
Falco, Michelle Yeoh, Vin
Diesel, insieme ad un gruppo di attori che
interpretano le nuove generazioni di Na’vi. Nei film torneranno
anche i protagonisti del primo film, ossia Sam
Worthington, Zoe
Saldana, Stephen
Lang, Sigourney
Weaver, Joel David
Moore, Dileep
Rao e Matt Gerald.
Le riprese di Shang-Chi and the Legend of the Ten
Rings si sono concluse con un risultato
particolarmente rincuorante: nessun membro del cast o della troupe
è risultato positivo al Covid-19. Il prossimo progetto dei Marvel Studios farà il suo debutto
il prossimo anno e vedrà l’attore Simu Liu nei
panni del primo eroe asiatico protagonista di un cinecomic. Diretto
da Destin Daniel Cretton, il film è stato annunciato ufficialmente
durante il Comic-Con di San Diego dello scorso anno.
Originariamente
previsto in sala per febbraio 2021, il film è stato posticipato un
paio di volte dopo che i Marvel Studios hanno dovuto rivedere la
lista completa dei film della Fase 4 in uscita a causa della
pandemia di Coronavirus. Proprio come tutte le produzione di
Hollywood, anche Shang-Chi and the Legend of the Ten Rings è
rimasto in un limbo per diversi, con le riprese che sono state
interrotte proprio a causa dell’emergenza sanitaria. Lentamente, i
lavoratori dello spettacolo hanno potuto fare ritorno sul set e
così è stato anche per il cast di
Shang-Chi: ora le riprese si sono ufficialmente concluse e
l’uscita del film al cinema è stata riprogrammata per luglio
2021.
Portandolo il suo account Instagram ufficiale,
Simu Liu ha celebrato la fine delle riprese di
Shang-Chi and the Legend of the Ten
Rings con un’immagine di se stesso che indossa
una felpa ufficiale del film. Nella didascalia che ha accompagnato
l’immagine, l’attore ha rivelato con orgoglio che durante le
riprese sono stati effettuati 40.000 test e che nessuno dei membri
del cast e della troupe è risultato positivo al Covid-19. Liu ha
anche condiviso alcune delle rigide linee guida che i membri della
produzione hanno dovuto seguire, tra cui l’esecuzione di un sistema
pod e una serie di rigorosi protocolli votati all’uso della
mascherina.
“La nostra
troupe ha ufficialmente finito! Queste riprese sono state una
maratona come nessun’altra, interrotta da una massiccia pausa di
quattro mesi durante la quale il mondo è cambiato completamente e
irrevocabilmente. Siamo finalmente tornati a girare a luglio con la
promessa che dovevamo fare del nostro meglio, garantendo ovviamente
la salute e la sicurezza di tutti i centinai di membri della
troupe. Durante queste tredici settimane abbiamo reso la sicurezza
sul set una priorità assoluta, a partire dalle mascherine e dalla
frequente sanificazione, fino ai test rapidi e ai sistemi pod. Il
risultato finale? Oltre 40.000 test Covid senza un solo positivo.
Dalle luci al suono, davanti e dietro la macchina da presa… sono
veramente orgoglioso di questo gruppo di persone e non vedo l’ora
di mostrarti cosa abbiamo realizzato insieme a Destin Daniel
Cretton. Inoltre… lo so, devo sbarazzarmi di quel
lampadario!”
I primi dettagli sulla trama di
Shang-Chi
Stando ai primi dettagli sulla trama
emersi diverso tempo fa, Shang-Chi non sarà soltanto il Maestro
delle arti marziali che i fan hanno imparato a conoscere grazie ai
fumetti: sembra, infatti, che il protagonista avrà l’abilità di
dare vita ad una serie di cloni di se stesso (un potere simile a
ciò che è già in grado di fare nei fumetti), e sarà proprio
quest’abilità a metterlo nel radar del Mandarino. Cresciuto in uno
speciale orfanotrofio dov’è stato addestrato al combattimento,
Shang-Chi decide di fuggire per poi finire, anni dopo, di nuovo
nelle grinfie del villain. Il Mandarino promette a Shang-Chi soldi,
potere e – cosa ancora più importante – la libertà, se accetterà di
combattere in un torneo dove al vincitore verranno consegnati i
Dieci Anelli a cui fa riferimento il titolo.
L’uscita nelle sale di Shang-Chi
and the Legend of the Ten Rings è fissata
al 7 maggio 2021. Destin Daniel Cretton,
acclamato regista di Short Term
12 e The Glass Castle (di recente è
uscito il suo ultimo lavoro Il
Diritto di Opporsi, con Michael B. Jordan, Jamie Foxx
e Brie
Larson) è stato scelto per dirigere il film che vanta la
sceneggiatura di Dave Callaham (The
Expendables, Godzilla,Wonder
Woman 1984).
Vi ricordiamo che nei panni del
protagonista ci sarà l’attore canadese Simu
Liu, visto di recente nella commedia di
Netflix Kim’s Convenience. Insieme a lui, nel cast,
figureranno anche Tony
LeungChiu-wai nei panni del
Mandarino, e Awkwafina,
che dovrebbe interpretare un “leale soldato” del Mandarino, e se è
vero che il villain qui sarà il padre di Shang-Chi, in tal caso ci
sono ottime possibilità che si tratti di Fah Lo Suee. Chi ha letto
i fumetti saprà che è la sorella dell’eroe del titolo e che il suo
superpotere è l’ipnosi.
Uno dei momenti chiave di
Doctor Strange in Avengers:
Endgame è stato totalmente improvvisato. In qualità di
custode dell’Occhio di Agamotto/Gemma del Tempo, lo Stregone
Supremo è stato in grado di guardare al futuro, ecco perché sapeva
cosa doveva essere fatto prima che Thanos venisse realmente
sconfitto. Anche se ha fatto parte di quella sfortunata metà
dell’universo morta a causa dello schiocco, è stato in grado di
mettere in moto le cose in modo a permettere agli eroi di avere la
meglio nella battaglia finale.
La capacità di Strange di viaggiare
nel tempo e sapere cosa può riservare il futuro lo ha naturalmente
informato anche di alcuni dettagli sgradevoli. Stephen sapeva che
per arrivare alla vittoria erano necessari alcuni sacrifici
personali da parte dei Vendicatori, in particolare da parte di Iron
Man. Questo è il motivo per cui, nonostante abbia inizialmente
insistito per tenere stretto l’Occhio di Agamotto, Doctor Strange
ha sorprendentemente rinunciato alla Gemma del Tempo in Titano per
assicurarsi che Tony Stark sopravvivesse fino agli eventi di
Endgame.
Sebbene non abbia mai esplicitamente spinto il genio miliardario a
brandire tutte e sei le Gemme dell’Infinito, gli ha comunque
ricordato che avevano solo una possibilità di successo. Da quel
momento, Iron Man sapeva esattamente cosa doveva essere fatto.
Attraverso il suo account Twitter
ufficiale, il regista di Doctor
Strange,Scott Derrickson, ha rivelato che il momento
specifico in cui lo Stregone Supremo punta il dito contro Stark,
all’interno dell’unica linea temporale in cui i Vendicatori
avrebbero vinto, è stato totalmente improvvisato. A quanto pare, lo
stesso Benedict Cumberbatch glielo avrebbe
confessato, dal momento che Derrickson non è stato coinvolto
direttamente nella realizzazione di Endgame.
Avengers:
Endgame è arrivato nelle nostre sale il 24 aprile
2019. Nel cast del film Robert
Downey Jr., Chris
Evans, Mark
Ruffalo, Chris
Hemsworth e Scarlett
Johansson. Dopo gli eventi devastanti di Avengers:
Infinity War, l’universo è in rovina a causa
degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati
rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi
ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare
l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle
conseguenze che potrebbero esserci.
Michael B. Jordan ha ammesso di sentirsi in
qualche modo responsabile per aver contribuito a migliorare
l’immagine e lo status degli attori di colore a Hollywood. Jordan è
meglio conosciuto per aver interpretato Erik “Killmonger” Stevens,
il cattivo di Black
Panther nonché uno degli antagonisti più complessi del
MCU. Killmonger, dopo aver
assistito all’omicidio di suo padre, scopre che la sua famiglia era
originaria del Wakanda, un paese africano fiorente ma appartato,
mai colpito dall’imperialismo europeo. La storia della vendetta di
Killmonger deriva dal sapere che i neri hanno subito secoli di
schiavitù, brutalità e oppressione, mentre Wakanda si è adagiata su
una ricchezza di risorse che avrebbe potuto aiutarli.
Nella vita reale, Jordan è un grande
sostenitore della giustizia razziale, sempre in prima linea sulla
questione sin dall’omicidio di George Floyd e dalle proteste
globali che ne sono scaturite. A maggio, ha pubblicato una foto su
Instagram con una didascalia che spiegava cosa vuol dire essere
neri in America, dicendo che “troppe persone ci vedono come
nemici pubblici, solo alcuni ci vedono come umani, eppure dobbiamo
essere sovrumani per sopravvivere.” A giugno, l’attore aveva
anche partecipato ad una protesta del movimento #BlackLivesMatter
in cui ha tenuto un discorso chiedendo una maggiore rappresentanza
a Hollywood e un’azione da parte delle compagnie.
Michael B. Jordan ha sempre collegato il suo
attivismo ai miglioramenti che possono essere realizzati a
Hollywood. Secondo
E!, Jordan ha dichiarato in una recente intervista di voler
utilizzare i suoi canali per consentire alle generazioni future di
“vedere oltre, parlare più forte, essere migliori”.
L’attore ha spiegato come le persone lo vedono come uno degli
ultimi “portavoce” del settore e vuole usare quel ruolo come
un’opportunità per creare un cambiamento a Hollywood.
“Da portavoce del cambiamento,
la responsabilità che abbiamo oggi è quella di introdurre un
qualche tipo di cambiamento quando si tratta di produrre film e di
raccontare delle storie, come ci stiamo schierando dalla parte
della cultura, dando opportunità ad altri che prima non avremmo
potuto noi stessi avere, ritenendo i brand e i partner responsabili
del progresso.”
Michael B. Jordan tra i nuovi
“portavoce” del concetto di inclusività a Hollywood
Naturalmente, Michael B. Jordan non si limita soltanto a
“parlare” di cambiamento progressivo. L’attore ha deciso che
avrebbe catalizzato tutti questi cambiamenti del settore avviando
una propria società di produzione, la Outlier Society. Con essa,
vuole raccontare storie che “avranno un impatto” e creare
qualcosa che possa “durare più a lungo della sua stessa
eredità.”
Le parole e le azioni di Jordan sono
particolarmente rilevanti considerando anche il rapporto che
l’attore aveva con il protagonista di Black
Panther,Chadwick Boseman, recentemente scomparso a
causa di un cancro al colon. Oltre ad interpretare il primo
supereroe nero ad essere arrivato sul grande schermo, Boseman ha
anche interpretato altre leggendarie figure come Thurgood Marshall,
Jackie Robinson e James Brown. Boseman e Jordan sono alcuni dei
nuovi pionieri della nuova generazione. Inoltre, le loro
performance testimoniano quanto sia importante investire in storie
e talenti appartenenti alla comunità afroamericana. Con Michael B. Jordan come uno dei nuovi
“portavoce” di Hollywood, si spera che ce ne saranno tanti altri in
futuro.
Man mano che il Natale si avvicina,
l’entusiasmo dei bambini aumenta e l’attesa sembra durare
un’eternità. Fortunatamente, ci pensa PLAYMOBIL
a tenere compagnia ai più piccoli e il tempo vola quando si aprono
le caselle del Calendario dell’Avvento. Durante il conto alla
rovescia, tutte le 24 originali sorprese Playmobil
creeranno emozionanti atmosfere di gioco. Quest’anno, oltre ai
grandi classici, l’offerta si arricchisce di nuovi temi.
Ritorno al Futuro, il
classico cult di Robert Zemeckis – una delle trilogie più amate
della storia del cinema – quest’anno festeggia il suo 35 °
anniversario. È difficile credere che sia passato così tanto tempo
dal suo debutto sul grande schermo! In occasione di questa
ricorrenza, PLAYMOBIL premia i fan più accaniti con nuovi ed
esclusivi set di gioco!
Dove andiamo noi non ci
servono strade!
La storia ha inizio nel 1985, ma il
viaggio nel tempo cambierà lo scenario ben presto! Marty McFly vive
a Hill Valley, in California, come un qualsiasi ragazzo della sua
età finché un eccentrico scienziato, il Dott. Emmett “Doc” Brown,
lo coinvolge nella sua ultima invenzione. La sua DeLorean, infatti,
è una macchina del tempo dal motore di plutonio e catapulta Marty
nel 1955, dove impedisce accidentalmente ai suoi genitori di
innamorarsi. Questo errore lo porta a disastrose conseguenze, che
minacciano non solo l’esistenza di Marty e dei suoi fratelli, ma
anche dell’intero futuro! Marty è senza scelta: deve continuare a
cambiare la storia per poter tornare al suo futuro.
Ritorna al Futuro con
PLAYMOBIL
In poco tempo, Doc e
Marty sono diventati delle vere e proprie icone. Per celebrare
l’anniversario del film, PLAYMOBIL offre ai fan della trilogia set
esclusivi. Come la leggendaria macchina del tempo, la
DeLorean di Doc, dotata di condensatore di flusso,
display, porte ad ali di gabbiano e l’inconfondibile targa
“OUTATIME”. Basta girare di 90 gradi le ruote e il viaggio nel
tempo ha inizio!
Marty e Doc indossano gli abiti
originali del film, mentre Einstein, il cane di Doc, arriva giusto
in tempo per partecipare. Inoltre, è disponibile un duo
pack con Marty McFly e Doc Brown, che appaiono nei loro
abiti del 1955, ispirati alla memorabile performance del
protagonista durante il ballo del liceo di Hill Valley.
Ritorno al Futuro non è
solo una delle storie di fantascienza più popolari di tutti i
tempi: questa imparagonabile avventura cinematografica vede
l’utilizzo di effetti speciali innovativi e di un’indimenticabile
colonna sonora, presenta due eroi non convenzionali ed è ricca di
umorismo. I set PLAYMOBIL catturano i fan grazie accessori
unici e una straordinaria attenzione ai dettagli, riportando in
vita la saga cinematografica.
Entra nella DeLorean, accendi il
condensatore di flusso, accelera fino a 88 mph e ritorna al
futuro!
Calendario dell’Avvento “Il
covo dei pirati”
Quando due pirati si mettono alla
ricerca del leggendario tesoro della baia, i più coraggiosi non si
tirano di certo indietro. Grandi emozioni sono garantite
all’interno del covo dei pirati dove si nasconde un prezioso
tesoro. La ricerca è tuttavia ricca di insidie, poiché pericolosi
animali selvatici e un polipo gigante in grado di cambiare colore
ostacolano la rotta. Riusciranno i pirati a raggiungere la
meta?
Calendario dell’Avvento “Il
negozio dei giocattoli di Natale”
Chi non sogna di visitare il
quartier generale di Babbo Natale, portandogli personalmente la
propria lista dei desideri? Il calendario dell’Avvento di Playmobil
dà vita a questo magico spazio, con fantasiose decorazioni che
arricchiscono lo spirito del Natale. All’interno del negozio i
bambini troveranno un simpatico pupazzo di neve ad accogliere loro
e le proprie mamme, e potranno chiedere consigli a un simpatico
commesso che li aiuterà nella scelta del regalo perfetto.
Calendario dell’Avvento “La
fattoria”
Gli amanti degli animali non vedono
l’ora di visitare la fattoria. Con l’aiuto del contadino e del suo
trattore, i bambini portano cibo fresco ai simpatici animali. Le
galline, i gatti, i conigli, i maiali con i loro cuccioli e le
mucche dal manto morbido e vellutato aspettano solo di essere
accarezzati.
Calendario dell’Avvento
“Picnic reale”
Partecipare a un Picnic reale è
un’esperienza da batticuore per ogni giovane sognatrice. Questo
regale calendario dell’Avvento ricrea uno sfarzoso e maestoso
ambiente adibito al divertimento delle principesse e della loro
famiglia: è possibile concedersi una gita in barca sul lago,
cavalcare un pony, portare a spasso il principino con il
passeggino, mentre la Regina e il suo barboncino si rilassano al
fresco.
Calendario dell’Avvento
“Heidi e il paesaggio invernale”
Scoprire le Alpi innevate con Heidi
e i suoi amici è ancora più divertente! In compagnia dei dolcissimi
animali di montagna come scoiattoli, caprette e l’immancabile
Nebbia, il cane della famosa protagonista dei cartoni animati, i
più piccoli potranno divertirsi giocando a palle di neve o
scendendo dalle alture a bordo dello slittino.
Anno dopo anno, i Calendari
dell’Avvento PLAYMOBIL si confermano una scelta perfetta e
permettono ai bambini di esprimere tutta la loro creatività e
fantasia, per un divertimento senza fine anche dopo il periodo
natalizio.
Jessica Alba nel ruolo di Sue
Storm in Fantastici 4
Anni prima che il Marvel Cinematic Universe
diventasse la potenza cinematografica che è oggi, alcuni dei suoi
supereroi più celebri già calcavano autonomamente il grande schermo
con film a loro dedicati. È questo il caso de I
Fantastici 4, arrivati al cinema nel 2005 per la
regia di Tim Story. I personaggi creati dalla mano
di Stan Lee e Jack Kirby ebbero
così l’occasione di mostrare tutto il loro potenziale in un’opera
che anticipò molte delle caratteristiche tipiche del cinecomic. A
produrre il film, però, vi era la 20th Century Fox, che all’epoca
deteneva i diritti sui personaggi, ora tornati alla Marvel.
Per anni si era tentato di portare
i quattro supereroi al cinema, ma le divergenze di idee non fecero
che protrarre continuamente la realizzazione del film. Nel momento
in cui sembrava tutto pronto per iniziare le riprese, a complicare
la situazione arrivo il film Pixar Gli incredibili. Date
le forti somiglianze tra i personaggi principali, gli autori della
sceneggiatura de I Fantastici 4 furono costretti ad
apportare ulteriori modifiche al fine di distinguere tra loro le
due opere. Il film riuscì infine ad arrivare in sala, calcando
l’interesse nato verso i supereroi grazie al film
Spider-Man.
Anche se accolto da un parere della
critica non particolarmente positivo, il film riuscì ad affermarsi
come un grande successo al box office. A fronte di un budget di
circa 100 milioni, questo arrivò infatti a guadagnarne circa 333.
Tale incasso spinse la Fox a dar vita ad un sequel, intitolato
I Fantastici 4 e SilverSurfer, e arrivato in
sala nel 2007. Prima di scoprire i futuri piani cinematografici per
i quattro supereroi, continuando nella lettura sarà possibile
trovare le principali curiosità legate al titolo, molte delle quali
inerenti il cast di attori. Infine, si vedrà anche dove è possibile
trovare il film in streaming.
I Fantastici 4: la trama del
film
Il film sulle origini dei quattro
supereroi si apre con una missione spaziale finanziata dal ricco
Victor von Doom, durante la quale si dovranno raccogliere una serie
di dati scientifici. L’incarico viene affidato al brillante Reed
Richards, al burbero Ben Grimm, alla bella e intelligente Susan
Storm e al suo incurante fratello Johnny. Nello spazio, però, la
loro navicella viene improvvisamente colpita da una nube di raggi
cosmici. L’evento inizialmente sembra non riportare cause sui
cinque, ma non passa molto prima che questi inizino a sviluppare
una serie di anomali e superpoteri. Reed ottiene la capacità di
allungare a dismisura il proprio corpo; Susan scopre di poter
diventare invisibile e generare campi di forza; Johnny può
diventare una vera e propria fiamma umana; e Ben assume le
sembianze di un forzuto uomo di pietra.
L’unico la cui trasformazione tarda
a manifestarsi è proprio Victor. Questi inizia a vivere un periodo
di forte crisi a causa del fallimento dell’operazione. Più il suo
risentimento e la sua rabbia crescono, più egli inizia a sviluppare
un acceso desiderio di rivalsa. La possibilità di soddisfarlo
arriva nel momento in cui comprende che il suo corpo è diventato
metallico, ed è in grado di controllare l’elettricità. Assumendo il
nome di Dottor Destino, egli è ora pronto per sfruttare al massimo
le proprie abilità. L’unico ostacolo nei suoi confronti sono gli
altri quattro supereroi, i quali sono alla ricerca di una cura per
quelle anomalie. Per poter sconfiggere il loro nemico più grande,
però, avranno bisogno di tutto il loro potere.
I Fantastici 4: il cast del
film
Per dar volto ai quattro
protagonisti del film, la Fox si assicurò la partecipazione di
alcuni tra i più noti interpreti del momento. Questi erano così
chiamati ad interpretare personaggi estremamente famosi ma mai
portati sul grande schermo prima di allora. Nel ruolo di Reed
Richards alias Mister Fantastic vi è Ioan
Gruffudd. Questi si era fatto particolarmente apprezzare
per i suoi ruoli nei film Black Hawk Down e King
Artur. Per l’attore questa era la sua prima prova in un grande
blockbuster di Hollywood. Per lui l’aspetto più complesso di
interpretare il personaggio fu quello di dover nascondere il suo
accento del Galles. A ricoprire il ruolo di Susan Storm alias Donna
invisibile c’è invece Jessica
Alba. La sua presenza suscitò molto interesse nel
film, che l’attrice considerava una vera e propria sfida.
Chris
Evans, fino a quel momento noto solo per alcuni
piccoli film, interpreta qui Johnny Storm alias Torcia umana. Anche
per lui il film fu l’occasione per acquistare ulteriore notorietà.
Molte delle sue battute sono inoltre state improvvisate, e ciò gli
ha permesso di sfoggiare il suo talento. Evans sarebbe poi passato
ad interpretare un altro supereroe Marvel, Captain America,
divenendo ben più famoso nei panni di questo. Michael
Chiklis, noto per la serie poliziesca The Shield,
era l’unico dei protagonisti ad avere familiarità con il fumetto.
Egli si è infatti dichiarato un fan del personaggio La Cosa sin da
bambino. Poterlo interpretare è stato per lui un sogno divenuto
realtà, anche se ogni giorno era costretto ad indossare una pesante
tutta di latex. Julian
McMahon, oggi protagonista della serie FBI: Most
Wanted, ha invece interpretato il villain Dottor Destino.
I Fantastici 4: il sequel, il
trailer e dove vedere il film in streaming o in TV
Come anticipato, nel 2007 è uscito
un diretto sequel del film, con gli stessi attori tornati a
riprendere i loro ruoli. Dato lo scarso successo di questo, però,
la Fox decise di non proseguire con un terzo capitolo. A distanza
di dieci anni, nel 2015, lo stesso studios decise di dar vita ad un
reboot con il film Fantastic 4 – I
Fantastici Quattro, esplorando nuovamente le origini dei
personaggi ora interpretati da nuovi interpreti. Anche questo si
rivela però un clamoroso insuccesso, portando così ad uno stop
totale nei confronti di eventuali altri film dedicati a tali
personaggi. Nel 2019, tuttavia, con l’acquisizione della Fox da
parte della Disney, viene annunciato che i quattro supereroi
torneranno al cinema, venendo finalmente introdotti ufficialmente
all’interno del MCU.
Per gli appassionati del film, o
per chi desidera vederlo per la prima volta, sarà possibile fruirne
grazie alla sua presenza nel catalogo di alcune delle principali
piattaforme streaming oggi disponibili. I Fantastici 4 è
infatti presente su Rakuten TV, Chili Cinema, Infinity,
Apple iTunes, Amazon Prime Video e Disney+. Per poter usufruire
del film, sarà necessario sottoscrivere un abbonamento generale o
noleggiare il singolo film. In questo modo sarà poi possibile
vedere il titolo in tutta comodità e al meglio della qualità video,
senza limiti di tempo. Il film è inoltre in programma in
televisione per mercoledì 28 ottobre alle
ore 21:00 sul canale 20
Mediaset.
Il 26 ottobre 2020 è la data che ha
segnato la chiusura di tutti i cinema italiani. Questa nuova
interruzione, dettata dall’ultimo Dpcm, segna anche l’inizio di un
nuovo assetto per il mondo dell’esercizio cinematografico.
Se gli investimenti fatti per
trasformare le sale in luoghi sicuri; il rigoroso rispetto dei
nuovi protocolli imposti dall’emergenza sanitaria; gli sforzi
intrapresi per rimettersi in gioco e scommettere su un futuro
(sempre incerto) appaiano oggi più che mai sensati e necessari, il
presente impone un ulteriore sforzo di consapevolezza e un
ulteriore imperativo di resistenza.
Ecco perché il cinema di
qualità non si ferma e riparte immediatamente dalla
rete. Ed ecco perché torna in
scena #iorestoinSALA, il circuito
nazionale di sale cinematografiche di qualità, che raggruppa
ora più di 40 cinema del territorio
italiano.
Il progetto, lanciato lo scorso
maggio grazie alla collaborazione tra un gruppo di
esercenti e un gruppo di distributori, è ora
nuovamente ai blocchi di partenza: sabato 31
ottobresarà operativo
online,conun ricco
calendario di prime visioni, anteprime, eventi, live streaming e
incontri digitali con i filmmaker, per non privare il
nostro Paese del proprio immaginario collettivo e della possibilità
di varcare i confini del quotidiano.
Il compito di aprire le danze su
www.iorestoinsala.it, il 31 ottobre,
spetta a Cosa sarà di Francesco
Bruni, seguito da Nomad: in cammino con Bruce
Chatwin di Werner Herzog. Il 2
novembre, a 45 anni esatti dalla morte del poeta, sarà
quindi la volta di In un futuro aprile – Il
giovane Pasolini di Francesco Costabile e
Federico Savonitto. Sarà invece disponibile dal 5
novembreMi chiamo Francesco
Totti di Alex Infascelli.
Protagonisti collegati in diretta
streaming dalle stanze virtuali di Zoom saranno sabato 31
ottobre alle 20.30 Francesco Bruni moderato da Gian
Luca Farinelli, per introdurre Cosa
sarà, e lunedì 2 novembre alle
20.30 Francesco Costabile e Federico Savonitto per
presentare In un futuro aprile.
Se in marzo i cinema
di #iorestoinSALA avevano immaginato e
tracciato insieme il nuovo orizzonte web per
le sale italiane di qualità, ora gli stessi cinema sono certi di
intraprendere quella che non sarà più solo una avventura
estemporanea ma una autentica rivoluzione, uno scenario possibile e
proseguibile oggi e nell’immediato futuro.
La proposta si rinnova, dunque, mantenendo saldo l’obiettivo
primario: difendere la cultura del cinema in
sala anche attraverso il web. E rinsaldare così il
rapporto con la comunità di spettatori anche – e soprattutto – in
un periodo in cui viene negata la possibilità dell’esperienza di
arricchimento culturale e sociale “sul grande schermo”.
Alla luce di questo, il
carattere interattivo di #iorestoinSALA sarà potenziato rispetto al
progetto iniziale: in occasione degli incontri in
streaming con gli autori, gli spettatori potranno infatti
interagire, ponendo domande e commentando in diretta. Si andrà così
a creare non solo un network tra spettatori accomunati dalla
passione per il cinema e dalla stessa esperienza di fruizione –
come accade all’interno di una sala cinematografica – ma anche un
canale diretto di comunicazione con i protagonisti.
Dal 31 ottobre in poi
#iorestoinSALA permetterà, quindi, ai cinema, anche
in una prossima e tanto desiderata situazione di normalità, di
proporre percorsi tematici, rassegne e live
stream e di completare sul web la proposta del grande
schermo. Una coesistenza pacifica e complementare.
DOVE?
Per lo spettatore abituato a frequentare il cinema della propria
città o del proprio quartiere, non cambierà nulla! Lo
spettatore acquisterà il biglietto dal sito internet della sua sala
cinematografica di riferimento e riceverà quindi un codice e un
link per accedere alla sala virtuale. Dal primo click sono 48
le ore a disposizione per completare la
visione.
QUANTO?
I prezzi dei biglietti sono calibrati in base alle tariffe
esistenti sulla rete e vanno, cioè, da un minimo di
€ 3,00 ad un massimo di € 7,90. La prevendita avrà inizio sabato 31 ottobre
In attesa della premiere di questo
venerdì della seconda stagione di The
Mandalorian, oggi Disney+
ha offerto ai fan uno special look alla prima stagione con un nuovo
video riassuntivo.
Nella seconda stagione
The
Mandalorian, il Mandaloriano e il Bambino
continuano il loro viaggio, affrontando nemici e radunando alleati
mentre si fanno strada attraverso una galassia pericolosa nell’era
tumultuosa dopo il crollo dell’Impero Galattico. The
Mandalorian è interpretata da Pedro
Pascal, insieme alle guest star Gina
Carano, Carl Weathers e Giancarlo
Esposito. I registi della nuova stagione sono Jon Favreau,
Dave Filoni, Bryce Dallas Howard, Rick Famuyiwa, Carl Weathers,
Peyton Reed e Robert Rodriguez. Lo showrunner Jon Favreau è il
produttore esecutivo insieme a Dave Filoni, Kathleen Kennedy e
Colin Wilson, con Karen Gilchrist e Carrie Beck nel ruolo di
co-produttrici esecutive. La nuova stagione parte venerdì 30
ottobre in streaming solo su Disney+.
The Mandalorian 2
è la seconda stagione della serie tv live action
The
Mandalorian basata sull’universo di
Star
Wars prodotta dalla LucasFilm per la piattaforma
streaming Disney+.
Ambientata nell’universo di Guerre
stellari dopo le vicende de Il
ritorno dello Jedi e prima di Star
Wars: Il risveglio della Forza, racconta le avventure
di un pistolero mandaloriano oltre i confini della Nuova
Repubblica. Dopo la caduta dell’Impero, nella galassia si è diffusa
l’illegalità. Un guerriero solitario vaga per i lontani confini
dello spazio, guadagnandosi da vivere come cacciatore di taglie.
Ambientata dopo la caduta dell’Impero e prima della comparsa del
Primo Ordine, The
Mandalorian racconta le difficoltà di un
pistolero solitario che opera nell’orlo esterno della galassia,
lontano dall’autorità della Nuova Repubblica. La serie ha come
protagonista Pedro Pascal nei panni del Mandaloriano.
La
serie è prodotta e scritta da Jon
Favreau (già produttore de Il Re
Leone e delle saghe
di Avengers e Iron Man). Nel cast
anche Gina
Carano (Deadpool, Fast
and Furious); Carl Weathers (Apollo
Creed nella saga di Rocky), Nick
Nolte (Cape Fear, Il Principe delle
maree), Emily
Swallow (Supernatural, Le regole
del delitto perfetto), Taika
Waititi (premio Oscar 2019 per JoJo
Rabbit), Giancarlo
Esposito (Fa’ la cosa
giusta, Breaking Bad) e Omid
Abtahi (24, Homeland, Star
Wars: The Clone Wars).
The
Mandalorian, prodotta in esclusiva per Disney+ da Lucasfilm, è
la prima serie live-action di Star Wars e, nei suoi 8 episodi,
racconta vicende ambientate dopo la caduta dell’Impero, quando
nella galassia si è diffusa l’illegalità. Protagonista è un
guerriero solitario che vaga per i lontani confini dello spazio,
guadagnandosi da vivere come cacciatore di taglie. A
interpretarlo Pedro
Pascal (Game of
Thrones, Narcos).
Manca poco all’inizio del mese di
novembre 2020, questo anno che si sta rivelando particolarmente
dure, ed ecco tutte le novità di Prime
Video, per superare queste ore difficili. Tra le
novità il docufilm su Tiziano Ferro, The Courier e Il talento del
calabrone. Di seguito tutte le uscite.
1Motherland: Fort Salem, Dal 20 novembre
in esclusiva su Prime Video Versione originale, sottotitolata e
doppiata
Motherland: Fort Salem, la nuova serie in 10
episodi di un’ora dagli executive producer Will Ferrell, Adam McKay
e Kevin Messick, creata da Eliot Laurence (Claws), è ambientata in
America in un presente alternativo. Da tre secoli le streghe hanno
ottenuto la fine della loro persecuzione grazie a un accordo con il
governo degli Stati Uniti che prevede il loro impegno a combattere
per difendere il paese in caso di attacchi. Motherland: Fort Salem
segue tre ragazze dall’addestramento di base in “combattimento
magico” fino al dislocamento sul campo, invertendo i tradizionali
ruoli di genere e potere e mettendo le donne in prima linea: Raelle
(Taylor Hickson, Deadly Class) è una recluta riluttante con
problemi a riconoscere l’autorità e la cui madre è deceduta in
servizio; Tally (Jessica Sutton, The Kissing Booth) è una ragazza
gentile, determinata e curiosa che si è arruolata nonostante la
disapprovazione della madre; Abigail (Ashley Nicole Williams) è una
strega intelligente dedicata e coraggiosa discendente di una stirpe
di alto rango della società militare delle streghe.
Era già stato annunciato che avrebbe
saltato la sala per finire in piattaforma, e il Dpcm del 25 ottobre
ha sancito la lungimiranza, in tempi in certi, della decisione
della Warner Bros, che ha distribuito, a partire da oggi, 28
ottobre, direttamente on demand, Le Streghe, il nuovo film di Robert
Zemeckis che si cimenta con l’adattamento della fiaba di
Roald Dahl.
Naturalmente chi ha la memoria lunga
sa che questa non è la prima volta che il testo di Dahl arriva al
cinema. Era il 1990 e Nicolas Roeg dirigeva
Chi ha paura delle streghe? che è diventato poi un
piccolo cult soprattutto grazie ad Angelica
Huston, a cui venne affidato il ruolo di Strega Suprema.
Se il film di trenta anni fa ruotava tutto intorno
all’interpretazione della Huston e al tocco visionario e barocco di
Roeg, che si prese diverse licenze poetiche rispetto al testo
originale, Zemeckis gioca in sicurezza, aderendo perfettamente alla
fiaba e affidandosi ad una protagonista accentratrice come Anne Hathaway.
La sua Strega Suprema è bizzarra,
eccentrica, ma anche spaventosa e a tratti caricaturale. Hathaway è
continuamente in over-acting, adottando un accento nord europeo e
facendo un lavoro di dizione che contribuisce a fare del suo
personaggio un oggetto davvero insolito. Sicuramente carismatica,
questa strega è anche bizzarra e allo stesso tempo spaventosa.
Robert
Zemeckis invece si limita a servire la storia, che fila
dritta verso un finale già scritto (ovviamente) senza guizzi
particolari e allo stesso tempo senza arenarsi mai. Soprattutto
l’utilizzo della computer grafica che è sempre funzionale al
racconto e non diventa mai protagonista per puro sfoggio
spettacolare di pixel e immagini mirabolanti.
Le Streghe esistono!
Al fianco della Strega Suprema,
Zemeckis dirige Stanley Tucci, che torna a fare da spalla ad
Hathaway dopo Il Diavolo Veste Prada, e il premio
Oscar Octavia Spencer,entrambi solidissimi e a
differenza dell’antagonista molto equilibrati nella loro
interpretazione. Il regista sposta la storia dall’Inghilterra
all’Alabama, nella fine degli anni Sessanta, e trasforma la nonna e
il nipote protagonisti in afroamericani, senza che però questo
abbia un vero e proprio significato nella storia.
Quello che però Zemeckis riesce a
restituire con grande vigore è l’essenza stessa della fiaba, i suoi
colori e le atmosfere spaventose ma sempre a misura di bambino,
consegnando allo spettatore tutta la magia del racconto originale e
ricordando a tutti, grandi e piccoli, una semplice verità che in
molti sottovalutano: le Streghe esistono!
Il documentario Amazon Original di
produzione italiana FERRO è un intenso e
potente viaggio nella vita privata e professionale di Tiziano
Ferro, uno dei più famosi cantanti italiani
contemporanei. FERRO offrirà uno sguardo unico
sulla storia e le passioni, la vita quotidiana e il lavoro di un
artista amato in Italia e in tutto il mondo, e sarà disponibile in
esclusiva su Prime Video dal 6 novembre
2020.
Ambientato tra Italia e Stati
Uniti, FERRO accompagnerà il pubblico in un
percorso che permetterà a tutti di conoscere la persona dietro i
riflettori, mostrando gli alti e bassi e le sfide dal punto di
vista dell’artista dopo vent’anni di carriera. Gli spettatori
avranno la possibilità di sperimentare il mondo di Tiziano Ferro,
da sempre entusiasta di riuscire ad emozionare i fan con la sua
straordinaria capacità di comunicare, in un viaggio commovente
e delicato, guardando ai suoi successi, alle cadute, alle lacrime e
ai sorrisi. Il documentario sarà anche raccontato dalle persone a
lui più care, da coloro che lavorano con lui, rivelando aspetti
sconosciuti della sua vita, tra cui filmati inediti mai visti
prima.
Da un’idea di Tiziano Ferro, FERRO è prodotto da
Banijay Italia, diretto da Beppe Tufarulo e scritto da Federico
Giunta e Beppe Tufarulo. Produttori esecutivi Marcello
Mereu e Nicole Plaidit; direttore della fotografia Johan
Florez.
Deadpool 3 dovrebbe essere in lavorazione ai
Marvel Studios (anche se ancora non
esiste alcuna conferma in merito!), ma quali personaggi dovrebbero
essere presi in considerazione per il threequel atteso ormai da
tempo?
ComicBookMovie na ha scelti 10 che potrebbero rubare la scena
insieme al Mercenario Chiacchierone di Ryan Reynolds.
1Wolverine
È stato straziante che il
Wolverine di Hugh Jackman non sia mai riuscito a condividere lo
schermo con il Deadpool di Ryan Reynolds, e con l’addio dell’attore
dopo Logan, probabilmente non lo vedremo mai nel MCU. C’è
una possibilità che Kevin Feige possa convincerlo a tornare, ma è
inutile metterci troppe speranze!
Un nuovo Wolverine
arriverà nell’Universo Cinematografico Marvel prima o poi, e usare
Deadpool 3 per introdurlo non sarebbe una cattiva idea.
Volano sempre scintille quando Logan incontra Wade Wilson: questa
squadra renderebbe
Deadpool 3 un evento davvero imperdibile.
In seguito all’ultimo DPCM, che ha
decretato la chiusura delle sale cinematografiche,
Palomar, Vision Distribution
e il regista Francesco Bruni hanno preso la
decisione di rendere disponibile Cosa
Sarà sulle piattaforme on
demand a partire dal 31
ottobre. Il film, scritto e diretto da Francesco Bruni, è
stato appena presentato come evento di chiusura alla
Festa del Cinema di Roma ed è uscito nelle sale
solo per poche ore.
Il regista Francesco
Bruni dichiara a riguardo: “Quella di Cosa Sarà è una storia travagliata. La sua
uscita era inizialmente prevista a marzo, ma per cause di forza
maggiore è stata rimandata all’autunno. Dopo mesi di attesa,
durante i quali l’uscita in streaming non è stata presa in
considerazione per una volontà condivisa con Palomar e Vision,
Cosa Sarà è approdato alla Festa del Cinema di Roma, dove ha
ricevuto un’accoglienza così calda e affettuosa da emozionarmi
profondamente. Purtroppo ancora una volta questo mio film si
scontra con la pandemia e i cinema sono stati nuovamente
chiusi.
Sono comprensibilmente dispiaciuto ma anche orgoglioso di aver
mantenuto la parola data a molti amici esercenti, sia pur per poche
ore; tuttavia sono convinto che sia arrivato il momento che
Cosa Sarà veda la luce e vada incontro al suo
pubblico.
Resta in me forte il desiderio di accompagnarlo al cinema, appena
sarà possibile, perché solo quando potrò incontrare personalmente
gli spettatori delle sale sentirò che il film avrà raggiunto il suo
scopo.”
“Cosa Sarà di Francesco Bruni è
un film importante, sono orgoglioso di averlo
prodotto”, dichiara Carlo Degli
Esposti. “È un film importante per la leggerezza con
cui ci insegna a far tesoro delle complicanze della vita e a
trasformarle in forza. Dentro ai personaggi scritti e diretti da
Bruni ci si ritrova e si ritrova il mondo intorno a noi.Hanno chiuso i cinema ma non vogliamo chiudere il percorso con
il pubblico augurandoci di poter tornare molto presto in sala, vis
a vis! ” – conclude il produttore di
Palomar.
“Vision è orgogliosa di aver
prodotto insieme a Palomar questo bellissimo film di Francesco
Bruni”, commenta così Massimiliano
Orfei, COO di Vision Distribution.
“Proprio nel momento drammatico che stiamo tutti vivendo, Cosa
sarà ci ricorda, con un sorriso lieve, che le difficoltà
che incontriamo, anche quelle più dure da accettare, possono e
devono essere fonte di consapevolezza di quanto è preziosa la
vita.
Siamo ovviamente dispiaciuti di non poter proseguire il percorso
nelle sale che avevamo appena cominciato, ma faremo in modo che già
nei prossimi giorni il film possa raggiungere il pubblico a
casa e riscuotere il successo che merita, in attesa di poter
tornare ad essere visto nel suo luogo di elezione, il grande
schermo delle sale cinematografiche”.
Il film sarà disponibile sulle seguenti
piattaforme: SKY PRIMAFILA, APPLE TV, CHILI,
GOOGLE PLAY, INFINITY, TIMVISION, RAKUTEN TV, THE FILM
CLUB, CG DIGITAL, MIOCINEMA, IO RESTO IN SALA
Empire Magazine ha diffuso online due nuove immagini esclusive
di The Suicide
Squad che presentano due iterazioni separate
della Task Foxe X. Adesso, un nuovo report di Screen
Rant ha provato a fare luce sul perché dell’esistenza, nel
cinecomic di James Gunn, di due diversi team.
Il film di Gunn non sarà in alcun
modo collegato alla pellicola di David Ayer del 2016, fatta
eccezione per il ritorno di alcuni personaggi già apparsi in
precedenza, come Harley Quinn (Margot
Robbie), Captain Boomerang (Jai
Courtney), Deadshot (Joel
Kinnaman) e Amanda Waller (Viola
Davis). Il resto dell’eclettico cast include – tra gli
altri – John
Cena, Idris Elba,
Peter Capaldi e anche Nathan
Fillion.
La storia di The Suicide
Squad – com’era prevedibile – è ancora oggi
avvolta nel mistero. Traendo ispirazione dai grintosi film di
guerra degli anni ’70, il team – almeno all’apparenza – è stato
incaricato di aiutare i rivoluzionari sudamericani, guidati da Sol
Soria (Alice Braga). Questo sforzo li metterebbe
contro un dittatore spietato di nome Silvio Luna (Juan
Diego Botto). Tuttavia, alcune recenti voci hanno
suggerito che la minaccia principale del film sarà molto più
pericolosa e, soprattutto, ultraterrena. Se fosse davvero così,
ecco spiegato perché le immagini esclusive di Empire di mostrano un
gruppo letteralmente diviso in due.
La prima immagine include Harley
Quinn, Captain Boomerang e Rick Flag. Accanto a loro, si possono
vedere alcuni nuovi membri, come Javelin (Flula
Borg), Mongal (Mayling Ng), Savant
(Michael Rooker), TDK (Nathan
Fillion) e Blackguard (Pete Davidson). La
foto sembrava essere stata scattata sull’aereo da cui (come visto
anche nel video mostrato in esclusiva al DC FanDome) i
supercriminali si tufferanno successivamente.
Altri personaggi confermati per
The Suicide
Squad – Polka-Dot Man (David
Dastmalchian), Peacemaker (John Cena),
Bloodsport (Idris Elba) e Ratcatcher 2
(Daniela Melchior) – non sono in alcun modo
presenti nello scatto, ma appaiono invece nella seconda immagine.
La probabile ragione di tale separazione è che Harley e il resto
della banda formeranno una sorta di “team Alpha” che, non
rendendosi conto della reale entità del pericolo, viene rapidamente
eliminato (o forse catturato) dalla vera minaccia del film, ossia
Starro, che dovrebbe essere il cattivo principale di
The Suicide
Squad. Gli altri personaggi sarebbe così
il “piano B” di Amanda Waller (Viola
Davis), una squadra che verrà inviata per capire cosa
è andato storto.
Harley Quinn ancora una volta
centrale in The Suicide Squad?
Tale mossa si
adatterebbe al tono che James Gunn ha apparentemente scelto per
The
Suicide Squad, con un gruppo alla ricerca di
un’unità perduta, un punto fermo all’interno della narrazione dei
film di guerra e di fantascienza. Inoltre, la cosa spiegherebbe
anche perché è la Task Force X, piuttosto che la Justice League, a
dover affrontare una minaccia così potente: entrambi i gruppi
sarebbero stati costretti ad affrontare la situazione per il bene
della propria sopravvivenza. Inoltre, la mossa potrebbe anche
giustificare l’apparente cambio di costume di Harley Quinn a metà
missione.
Sull’aereo, infatti,
la Mattacchiona indossa un tipo di abbigliamento molto più tattico.
Nel frattempo, come visto anche grazie alle prime immagini
ufficiali, Harley è stata vista combattere in un altro vestito. Il
cambiamento potrebbe essere dovuto all’essere stata costretta ad
adottare un aspetto più tradizionalmente femminile dopo essere
stata catturata da Silvio Luna o essere stata sottoposta al
lavaggio del cervello da parte di Starro. Se dovesse essere davvero
così, non solo si eleverebbe il livello di malvagità
dell’antagonista (o degli antagonisti), ma si sottolineerebbe
ancora di più la forza del carattere di Harley, forse capace questa
volta di liberarsi – finalmente – dal controllo mentale degli
altri.
Preparatevi a festeggiare la notte
di Halloween con Le
streghe, il film fantasy diretto dal regista premio
Oscar Robert Zemeckis (“Forrest Gump”, “Ritorno al
futuro”) e tratto dall’amato racconto di Roald
Dahl, in arrivo in Italia in esclusiva digitale da
mercoledì 28 ottobre, disponibile per l’acquisto e il noleggio
premium su Amazon Prime Video, Apple Tv, Youtube, Google
Play, TIMVISION, Chili, Rakuten TV, PlayStation Store,
Microsoft Film & TV e per il noleggio premium su
Sky Primafila e Infinity.
In occasione dell’arrivo in Italia della pellicola, che vede tra
i produttori anche Guillermo del Toro e Alfonso
Cuaron, sul canale Youtube ufficiale di Warner Bros.
Italiasono già disponibili 10 minuti in anteprima del
film:
Le
streghe è interpretato dalle attrici premi Oscar
Anne Hathaway (“Les Misérables”, “Il Diavolo veste
Prada”, “Ocean’s 8”) e
Octavia Spencer (“The Help”, “La forma dell’acqua
– The Shape of Water”), dal candidato all’Oscar Stanley Tucci (i film di “Hunger Games”,
“Amabili resti”), con Kristin Chenoweth (le serie
TV “Glee” e “BoJack Horseman”) e il pluripremiato comico
leggendario Chris Rock. Fa parte del cast anche
l’esordiente Jahzir Kadeem Bruno (“Atlanta” in
TV), al fianco di Codie-Lei Eastick (“Holmes &
Watson”).
Rivisitando per un pubblico moderno
l’amato racconto di Roald Dahl, edito in Italia da Salani editore
nella prestigiosa collana Gl’Istrici, la visione innovativa de
“Le streghe” di
Zemeckis, narra la storia commovente e ricca di
humor nero di un giovane orfano (Bruno) che, alla fine del 1967, va
a vivere con la sua adorata nonna (Spencer) a Demopolis, una
cittadina rurale dell’Alabama. Il ragazzo e sua nonna si imbattono
in alcune streghe apparentemente glamour ma completamente
diaboliche, così la nonna saggiamente decide di portare il nostro
giovane eroe in una sfarzosa località balneare. Purtroppo arrivano
esattamente nello stesso momento in cui la Strega
Suprema (Hathaway) ha riunito la sua congrega di
fattucchiere di tutto il mondo -sotto copertura- per portare a
termine i suoi piani malefici.
Con un libro venduto ogni 2,5
secondi per un totale di oltre 300 milioni di copie vendute,
tradotto in 41 diverse lingue nel mondo, il racconto di Roald Dahl
rimane uno dei testi di riferimento per i ragazzi di tutte le
generazioni.
La sceneggiatura di Le
streghe, basata sul libro di Roald Dahl, è di
RobertZemeckis e Kenya
Barris (la serie TV “black-ish“, “Shaft”) e il
premio Oscar Guillermo del Toro (“La forma
dell’acqua – The Shape of Water”). Il film è prodotto dallo
stessoZemeckis, al fianco di Jack Rapke,
del Toro, Alfonso Cuaron e Luke Kelly;
mentre la produzione esecutiva è diJacqueline
Levine, Marianne Jenkins, Michael Siegel, Gideon
Simeloff e Cate Adams.
La squadra creativa di Zemeckis che
ha lavorato dietro le quinte, include un elenco di suoi frequenti
collaboratori, tra cui il direttore della fotografia nominato
all’Oscar Don Burgess (“Forrest Gump”), lo
scenografo Gary Freeman, i montatori
Jeremiah O’Driscoll e Ryan Chan,
la costumista candidata all’Oscar Joanna Johnston
(“Allied: Un’ombra nascosta”, “Lincoln”) e il compositore nominato
all’Oscar Alan Silvestri (“Polar Express”,
“Forrest Gump”). Warner Bros. Pictures presenta, una produzione
Image Movers / Necropia / Esperanto Filmoj, un film di Robert
Zemeckis, Le
streghe.
Era stata annunciata come
un’edizione ibrida, e invece anche il Torino Film
Festival 38 deve arrendersi all’emergenza sanitaria
mondiale e fare retro marcia. Questo non vuol dire che si rinuncerà
del tutto al cinema all’ombra della Mole, perché, come viene
comunicato dai canali ufficiali del
Festival, l’edizione numero 38 si farà completamente on
line.
La prossima edizione del Torino Film Festival #TFF38 doveva essere ibrida e
prevedeva, oltre all’online, anche di andare in sala come ogni
Festival di Cinema dovrebbe poter fare.
Purtroppo la situazione non ce lo permette e in questo
momento stiamo lavorando per una versione SOLO ONLINE ricca e
sperimentale.
La nostra idea non è semplicemente trasferire il TFF su
piattaforma ma stiamo lavorando per creare un vero palinsesto, un
programma articolato che per tutta la durata del Festival (20-28
novembre) possa dare al pubblico una possibilità innovativa di
fruizione e di partecipazione …. in attesa che le sale
cinematografiche riaprano.
Vi chiediamo ancora un po’ di pazienza! Al più presto
pubblicheremo tutte le info utili per poter seguire il programma
del #TFF38
Di recente,
Polygon ha incontrato il regista di
Rebecca,Ben Wheatley, per discutere del
suo nuovo film Netflix (che non ha purtroppo ricevuto le risposte
più calorose da parte della critica). Naturalmente, durante
l’intervista è stato anche affrontato l’argomento relativo al
sequel di Tomb
Raider, con Wheatley che ha spiegato che al momento la
situazione è più difficile del previsto a causa dell’emergenza
Covid.
Nonostante non abbiamo sviscerato
dettagli succulenti sul futuro di Lara Croft al cinema, Wheatley ha
comunque parlato di quanto sia diventato sempre più difficile
riuscire a realizzare un ottimo film tratto da un videogame. “I
videogiochi hanno difficoltà ad avere successo al cinema perché non
nascono per il cinema”, ha dichiarato. “L’ingrediente
segretoè l’interazione, qualcosa che si cerca di
catturare dai videogiochi e di inserire sempre più anche nei
film.Questo gioco di rimandi… è li che risiede il
problema, ed ecco perché oggi come oggi è davvero difficile fare un
adattamento tratto da un videogioco che abbia successo.”
Tuttavia, pare che Wheatley avrà un
bel po’ di tempo a disposizione per provare a realizzare un
adattamento che funzioni realmente, dal momento che, come riportato
da
The Wrap, il sequel di Tomb
Raider è stato ufficialmente rimosso dal calendario
delle uscite della MGM, nonostante solo qualche settimana fa la
protagonista Alicia
Vikander aveva rivelato che
le riprese del film sarebbero potute partire già l’anno
prossimo.
Il sequel è stato annunciato per la
prima volta nel 2019, anche se era chiaro ormai da un po’ che non
avrebbe rispettato la data di uscita inizialmente fissata per il 19
marzo 2021. Secondo alcune recenti voci, pare che la MGM stia
perdendo circa 1 milione di dollari al mese a causa del rinvio di
No Time to Die, quindi è probabile che il sequel di
Tomb
Raider non sia più una priorità per lo studio.
Cosa sappiamo del sequel di Tomb Raider
Il sequel di Tomb
Raider sarà diretto da Ben
Wheatley. La sceneggiatura del secondo capitolo è stata
affidata a Amy Jump, nota per la sua
collaborazione di lunga data con il regista e partner, con il quale
ha co-scritto la pellicola d’azione Free
Fire (che vedeva nel cast Brie
Larson, Cillian
Murphy e Armie Hammer), Kill
List, A Field In
England, SightseerseHigh-Rise.
In merito al sequel, ad oggi
sappiamo davvero poco riguardo la direzione della trama delle
prossime avventure di Lara Croft al cinema. Di certo lo sguardo
femminile della Jump e l’esperienza maturata nel campo del genere
action fanno sperare in un progetto entusiasmante, e quanto pare le
idee hanno già convinto la Vikander.
Vi ricordiamo che il film del 2018
si era chiuso con un cliffhanger, quindi aspettiamoci il ritorno
della protagonista contro l’oscura organizzazione Trinity che si è
infiltrata nella Croft Holdings, l’azienda di famiglia lasciatole
in eredità dal padre.