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Hanno ucciso l’Uomo Ragno: la recensione del primo episodio della serie Sky

Hanno ucciso l’Uomo Ragno è pronta a debuttare. La serie Sky Original, ispirata alla storia degli 883, arriverà infatti sul piccolo schermo a partire da venerdì 11 ottobre.

Creata e diretta da Sydney Sibilia, il regista della trilogia di Smetto quando voglio, la serie ripercorre le origini di uno dei gruppi musicali più amati d’Italia, portandoci direttamente in quell’epoca di passaggio a cavallo tra la fine degli anni ’80 e l’inizio del decennio successivo. Prodotta dallo stesso Sibilia in compagnia del fedele Matteo Rovere, la serie racconta la storia di Max Pezzali e Mauro Repetto, due giovani pieni di talento, che lottano per affermarsi nel mondo della musica.

Ad interpretare i 2 ragazzi sono Elia Nuzzolo e Matteo Oscar Giuggioli. Per un cast per lo più composto da giovani interpreti (tra i quali anche il giovane stand-up comedian Davide Calgaro), chiamati a rievocare i sogni di un’intera generazione.

Hanno ucciso l'uomo ragno Matteo Oscar Giuggioli è Mauro
Hanno ucciso l’uomo ragno Matteo Oscar Giuggioli è Mauro -Cortesia di Sky – ©LUCIAIUORIO

La trama di Hanno ucciso l’Uomo Ragno

Hanno ucciso l’Uomo Ragno è un viaggio a ritroso alla scoperta dei primi anni di carriera della band italiana degli 883. Ambientata nella Pavia di fine anni ’80, la serie segue le vicende di Max, un giovane appassionato di fumetti e musica americana che, bocciato a scuola e costretto a trascorrere l’estate in città, inizia a comporre quasi per caso, per conquistare il cuore di una bella liceale di cui si è invaghito.

Le sue peripezie lo porteranno poi all’incontro con Mauro, ragazzo carismatico e pieno di energia, nonché suo nuovo compagno di banco. Incontro che trascinerà entrambi nel mondo della musica e a un progetto destinato al successo. Nel segno dell’amicizia, delle aspirazioni, ma anche delle difficoltà legate all’impatto della fama. Attraverso flashback e momenti di pura energia, che ripercorrono le tappe fondamentali degli esordi di uno dei gruppi musicali più iconici della musica italiana.

Hanno ucciso l’Uomo Ragno: crocevia

È al crocevia tra diverse strade che si posiziona l’ultima “fatica” di Sydney Sibilia; punto di incontro e dunque di sintesi di molteplici anime del piccolo e grande schermo del post 2000. Del resto, a fronte dei tentativo dello script di incasellare la sua musica nel genere punk, è lo stesso Max Pezzali di Elia Nuzzolo ad ammetterlo: una sola etichetta è riduttiva per un progetto frutto di diverse contaminazioni artistiche.

Hanno ucciso l’uomo ragno Elia Nuzzolo è Max – Cortesia di Sky – ©LUCIAIUORIO

Hanno ucciso l’uomo ragno, quantomeno nel corso della sua prima puntata, funge così da intersezione tra elementi narrativi e stilistici vari. Dal coming of age adolescenziale tipico di un certo filone statunitense, al biopic musicale tanto in voga negli ultimi anni. E nel proseguire un discorso intrapreso dallo stesso Sibilia con il Mixed by Erry del 2023, la serie si fa anche amplificatore della retromania che affolla gran parte della più recente produzione cine-televisiva. Nella cornice estiva di una Pavia desolata dove “piuttosto che rimanere, la gente muore”, il regista inizia così a raccontarci l’epopea dei futuri 883 a partire dai patemi amorosi del front-man Pezzali. E tra cuori spezzati, cassette, vinili e una piccola strizzata d’occhio alla pungente auto ironia virziniana (il rimando a Ovosodo è evidente in più di un’occasione), il racconto inizia a delinearsi e a tracciare le proprie traiettorie. Sfruttando tra l’altro la simpatica convergenza storico-geografica tra Einstein e Pezzali, per trasformare le rive del Ticino nelle testimoni di un duplice – “fondamentale” – momento di svolta.

Hanno ucciso l’Uomo Ragno: retromania canaglia

Intendiamoci, uno dei limiti più evidenti del prodotto di Sibilia, a conti fatti, risiede proprio in questa sua irrefrenabile pulsione citazionista. In questa rete (o gabbia?) di riferimenti audio e visivi che di fatto frenano le possibilità dell’autore di farsi generatore di nuove immagini e anzi sistematicamente lo riconducono a un immaginario decisamente più noto e confortevole – e dunque privo di particolari rischi o intuizioni degne di nota.

Hanno ucciso l'uomo ragno Elia Nuzzolo e Matteo Oscar Giuggioli sono Max e Mauro
Hanno ucciso l’uomo ragno Elia Nuzzolo e Matteo Oscar Giuggioli sono Max e Mauro – Cortesia di Sky – @katiazavaglia

Tuttavia, anche e soprattutto nell’ottica del grande contenitore sky di cui la serie tv del regista porta il marchio – senza alcun dubbio emblema di una necessaria rimodulazione dello sguardo richiesta a un cineasta finora essenzialmente cinematografico – sarebbe altrettanto disonesto non sottolineare che Hanno ucciso l’uomo ragno funziona proprio grazie alla carica di leggerezza e nostalgia con cui affronta il materiale narrativo. Per le sue ingenuità, il “disimpegno”, per il suo immancabile voice over. Per la sua natura di modesta, ma altresì preziosa capsula della memoria per la quale, forse anche in virtù della messa in scena talvolta goffa o grossolana, è davvero impossibile non provare almeno un po’ di affetto. Con buona pace di soloni, teorizzatori e varie ed eventuali pretese di grandezza che, almeno in questo primo episodio, la serie di Sibilia sembra felice, se non addirittura ansiosa, di disattendere.

Tutto quello che c’è da sapere su The Resident

Tutto quello che c’è da sapere su The Resident

Il dottor Conrad Hawkins (Matt Czuchry) è uno specializzando anziano del Chastain Memorial che batte i pugni, presuntuoso e amato. Conosce le regole e sa come infrangerle… sa praticamente tutto. E per il dottor Devon Pravesh (Manish Dayal), uno dei nuovi specializzandi ottimisti e con il viso da bambino dell’ospedale, è terrificante. Mentre gli altri specializzandi sembrano essere in grado di gestire la situazione, Devon si sente come se fosse stato messo sul ring per un combattimento che non può vincere. Poi c’è il dottor Randolph Bell (Bruce Greenwood), eroe della comunità e idolo di Devon, che sembra non poter sbagliare. Ma questo potrebbe essere dovuto al fatto che c’è un po’ di insabbiamento per negligenza medica in corso…

In The Resident, dai creatori Amy Holden Jones (Mystic Pizza), Hayley Schore (Call Jane) e Roshan Sethi (Call Jane), Devon impara a sue spese com’è davvero la vita in ospedale.

Dove posso guardare The Resident?

Tutte e sei le stagioni in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:

Chi fa parte del cast di The Resident Stagione 1?

Bruce Greenwood nei panni di Randolph Bell in The Resident
Immagini: Per gentile concessione di Fox
  • Manish Dayal (Rise) interpreta il dottor Devon Pravesh, specializzando in internistica al Chastain Memorial.
  • Bruce Greenwood (La caduta della casa degli Usher) nel ruolo di Randolph Bell, primario di chirurgia dell’ospedale.
  • Matt Czuchry (The Good Wife) nel ruolo del Dr. Conrad Hawkins, specializzando internista senior
  • Emily VanCamp (Revenge) nel ruolo di Nicolette Nevin, alias Nic, un’infermiera professionale
  • Tasie Lawrence (House of Anubis) nel ruolo di Priya, una giornalista e fidanzata di Devon
  • Shaunette Renée Wilson (Black Panther) nel ruolo della dottoressa Mina Okafor, specializzanda in chirurgia
  • Melina Kanakaredes (CSI: NY) nel ruolo di Lane Hunter, un’oncologa
  • Violett Beane (God Friended Me) nel ruolo di Lily Kendall, una delle pazienti di Lane
  • Malcolm-Jamal Warner (Major Crimes) nel ruolo del dottor AJ Austin, un chirurgo
  • Patrick R. Walker (Gaslit) nel ruolo di Micah Stevens, uno dei pazienti di Conrad
  • Merrin Dungey (Big Little Lies) nel ruolo di Claire Thorpe, l’amministratore delegato dell’ospedale
  • Moran Atias (Third Person) nel ruolo di Renata Morali, responsabile delle pubbliche relazioni dell’ospedale
  • Julianna Guill (Girlfriends’ Guide to Divorce) nel ruolo di Jessie Nevin, sorella di Nic
  • Denitra Isler (The Act) nel ruolo di Ellen Hundley, capo infermiera del Pronto Soccorso
  • Vince Foster (Godzilla: King of the Monsters) nel ruolo del Dr. Paul Chu, capo anestesista
  • Warren Christie (Alphas) nel ruolo del Dr. Jude Silva, un chirurgo traumatologo
  • Catherine Dyer (Stranger Things) nel ruolo di Alexis Stevens, il supervisore infermieristico
  • Michael Hogan (Chicago P.D.) nel ruolo del dottor Albert Nolan
  • Tasso Feldman (Black Box): Dr. Irving Feldman
  • Jocko Sims (New Amsterdam): Dr. Ben Wilmot
  • Steven Reddington (Dopesick): Dr. Bradley Jenkins
  • Glenn Morshower (Bloodline) nel ruolo di Marshall Winthrop, il padre di Conrad

Cosa succede in The Resident Stagione 1?

Manish Dayal nel ruolo di Devon Pravesh e Matt Czuchry in quello di Conrad Hawkins in The Resident
Immagini: Per gentile concessione di Fox

La serie documenta le vite del personale medico del Chastain Park Memorial Hospital, alle prese con le crisi sul lavoro, l’equilibrio tra vita privata e vita privata e i problemi sentimentali. The Resident Stagione 1 segue l’anziano specializzando Conrad, animato da spirito di giustizia; l’apprendista di Conrad, il neo-dottore Devon, che viene rapidamente gettato in pasto ai lupi quando il Pronto Soccorso è a corto di personale; e il chirurgo veterano Dr. Bell, che tiene segreta la propria diagnosi medica, nonostante gli effetti devastanti su alcuni dei suoi pazienti.

Che tipo di medico è Conrad Hawkins in The Resident?

Conrad lavora come medico curante di medicina interna. Nella stagione 1, è al terzo anno di specializzazione al Chastain Memorial.

Quante sono le stagioni di The Resident?

Ci sono sei stagioni di The Resident. La serie ha debuttato originariamente su Fox nel 2018.

Ci sarà una stagione 7 di The Resident?

No. La serie ha trasmesso la sua sesta e ultima stagione nel 2023.

Dove si svolge The Resident?

La serie si svolge ad Atlanta.

Saoirse Ronan: 10 cose che forse non sai sull’attrice

Saoirse Ronan: 10 cose che forse non sai sull’attrice

Saoirse Ronan è oggi una delle attrici simbolo della sua generazione. Considerata una star della recitazione con pochi eguali, ha collezionato negli anni una serie di progetti in cui si è sempre distinta con interpretazioni di grande valore. Ha cominciato questa attività sin da bambina, non  si è mai fermata e nel tempo si è così presa tutto il merito di aver regalato al pubblico ruoli iconici ed emozioni uniche.

Ecco dieci cose da sapere su Saoirse Ronan.

I film in cui ha recitato Saoirse Ronan

1. Ha recitato in celebri film. La carriera dell’attrice è iniziata nel 2007 con il film 2 Young 4 Me – Un fidanzato per mamma (2007), per poi lavorare in Espiazione (2007), che la rende celebre. Da quel momento recita in Houdini – L’ultimo mago (2007), Ember – Il mistero della città di luce (2008), Amabili resti (2009), The Way Back (2010), Hanna (2011), Violet & Daisy (2011), Byzantium (2012), Come vivo ora (2013) e The Host (2013). Tra i suoi ultimi lavori vi sono Grand Budapest Hotel (2014), Lost River (2014), Stockholm, Pennsylvania (2015), Brooklyn (2015), Lady Bird (2017), Chesil Beach – Il segreto di una notte (2017), Il gabbiano (2018), Maria regina di Scozia (2018), Piccole donne (2019), Ammonite – Sopra un’onda del mare (2020), The French Dispatch (2021), Omicidio nel West End (2022), Il nemico (2023), The Outrun (2024) e Blitz (2024).

2. È anche doppiatrice ed è apparsa in alcuni videoclip. Oltre a sviluppare la sua carriera da attrice professionista, Ronan è apparsa in alcuni videoclip, come Garden’s Heart di Natasha Kahn & Jon Hopkins (2013), Cherry Wine di Hozier (2016) e Galway Girl (2017) di Ed Sheeran. In quanto doppiatrice, ha prestato la propria voce per i film Arrietty – Il mondo segreto sotto il pavimento (2010), Justin e i cavalieri valorosi (2013) e Loving Vincent (2017).

 

Saoirse Ronan in Piccole donne

3. Si è “auto-scelta” per il ruolo. Dopo aver scoperto che un nuovo adattamento di Piccole donne era in lavorazione, Saoirse Ronan ha contattato Greta Gerwig e le ha detto che aveva deciso di interpretare Jo March. Inizialmente la Gerwig era titubante nel scegliere la Ronan dopo aver lavorato con lei in Lady Bird (2017), ma dopo aver capito che più o meno il casting di sé stessa era una cosa molto Jo da fare, la Gerwig ha inviato alla Ronan un’e-mail che diceva: “Sì, tu sei Jo”.

Saoirse Ronan e Timothée Chalamet in Piccole donne
Saoirse Ronan e Timothée Chalamet in Piccole donne. Foto di Wilson Webb – © © 2019 CTMG, Inc.

Saoirse Ronan e Paul Mescal in Il nemico

4. Ha recitato insieme al connazionale. Nel 2023 l’attrice è stata protagonista, insieme a Paul Mescal, del film Il nemico, film distopico che riflette sul disfacimento di una coppia. Per l’attrice il progetto è stato l’occasione per dividere la scena con il collega connazionale. Entrambi sono infatti irlandesi ma, poiché i loro personaggi sono americani, hanno dovuto recitare con accenti diversi dai propri.

 

Saoirse Ronan in Lady Bird accanto a Timothée Chalamet

5. Ha rifiutato di essere truccata. Nel film Lady Bird l’attrice interpreta la ribelle Christine. Per dar vita a questo energico e giovanile personaggio, la Ronan ha deciso di andare contro la canonica rappresentazione degli adolescenti al cinema. Ha infatti rifiutato di farsi truccare lasciando visibili le imperfezioni del viso, così da far apparire questo come quello delle adolescenti nella vita reale. Nel film recita poi accanto a Timothée Chalamet, dato che i loro personaggi hanno una relazione. I due attori sono poi tornati a recitare insieme in Piccole donne.

Saoirse Ronan ha rifiutato un ruolo in Lo Hobbit

5. Ha preferito un altro progetto al film di Peter Jackson. Se l’attrice ha un rimpianto, è quello di non aver potuto partecipare ai film di Lo Hobbit. Durante un’intervista, Ronan ha infatti dichiarato: “Dovevo interpretare un elfo. Poi hanno riscritto il ruolo, comunque. Doveva essere un po’ più giovane. Ma era una scelta tra Hanna e Lo Hobbit. E alla fine ho scelto Hanna. All’epoca, l’idea di poter andare in Nuova Zelanda per un anno e mezzo era un sogno che si avverava. Ma c’erano progetti in arrivo che, come attrice, erano così interessanti che sentivo di non poter rifiutare. Ma per molto tempo, ho sofferto il fatto di non averlo potuto fare”.

Le candidature all’Oscar di Saoirse Ronan

6. È una pluricandidata al premio. Grazie alla sua interpretazione nel film Piccole donne, l’attrice si è guadagnata la sua quarta nomination agli Oscar nella categoria Miglior attrice protagonista, per la quale era già stata nominata nel 2016 per Brooklyn e nel 2018 per Lady Bird. La sua prima candidatura, però, risale al 2008 ed è quella come Miglior attrice non protagonista per Espiazione.

Elliott Heffernan e Saoirse Ronan in Blitz
Elliott Heffernan e Saoirse Ronan in Blitz. Foto cortesia di Apple

Saoirse Ronan e il fidanzato Jack Lowden si sono sposati nel 2024

7. Sembra che sia fidanzata. Con lei il condizionale è d’obbligo, dato che non ha mai fatto trapelare nulla circa la sua vita privata. Eppure sembra ormai certo che dal 2017 si stia frequentando con il collega Jack Lowden, conosciuto durante le riprese di Maria regina di Scozia. I due sono però estremamente riservati e non sono soliti fare dichiarazioni pubbliche, quindi è molto difficile avere più dettagli sulla loro vita di coppia. Sappiamo però che si sono sposati nel corso del 2024.

Come si pronuncia il suo nome?

8. Ha più volte dovuto spiegare come si pronuncia il suo nome. Il suo è senza ombra di dubbio uno dei nomi più particolari del mondo dello spettacolo e anche uno di quelli che più mette in crisi chi deve pronunciarlo. Negli anni l’attrice ne ha sentite di ogni colore, ma in pochi sanno davvero come si pronuncia “Saoirse”, ed è ovviamente molto diverso da come si scrive. In un divertente video su YouTube, vengono raccolte alcune delle tante occasioni in cui le è stata chiesta la corretta pronuncia, che è “Ser-sha”.

Saoirse Ronan non è su Instagram

9. Non ha un profilo social. L’attrice ha deciso di non avere un account personale su Instagram, a differenza di molti altri suoi colleghi. I motivi non sono chiari, ma è facile pensare che, tra tutti, ci sia la volontà di mantenere un’alta riservatezza sulla sua vita privata. Si possono però seguire alcune fanpage a lei dedicate, con foto e notizie sulla sua attività di interprete.

L’età e l’altezza di Saoirse Ronan

10. Saoirse Ronan è nata il 12 aprile del 1994 a New York City. La sua altezza complessiva corrisponde a 168 centimetri.

Fonti: IMDb, The Sun

It’s What’s Inside, la spiegazione del finale: chi finisce in quale corpo?

It’s What’s Inside di Netflix è una cavalcata selvaggia ricca di colpi di scena esilaranti, che porta a un finale che solleva molte domande, come quella su chi finisce in quale corpo. La commedia horror inizia con l’instaurazione della vita sessuale infelice di Shelby e Cyrus, che Shelby non sa essere causata dal suo amore per Nikki (Alycia Debnam-Carey). La coppia e altri cinque personaggi di It’s What’s Inside si recano nella villa del loro amico Reuben la notte prima del suo matrimonio per giocare. Forbes, un amico estraneo che non parla con gli altri da anni dopo una rissa a una festa di compleanno, porta con sé una valigia che può scambiare i corpi delle persone.

Come mostrato nel trailer di It’s What’s Inside, propone loro di giocare a un gioco ispirato alla mafia in cui si scambiano i corpi e devono indovinare chi è chi. Il gruppo accetta e gioca due round. Ogni personaggio sfrutta questa opportunità per esplorare i propri desideri segreti. Tuttavia, il gioco va storto quando Reuben e Brooke muoiono nei corpi di Dennis e Maya. Il gruppo inizia subito a litigare su come gestire la situazione, fino al finale incalzante del film del Sundance che esplora il modo in cui vediamo noi stessi e gli altri.

Chi finisce in quale corpo alla fine di It’s What’s Inside

cast di It's What's Inside (2024)
Credit © Netflix

Dopo che Reuben e Brooke muoiono nei corpi di Dennis e Maya, tutti iniziano a pensare a cosa succederà. Non c’è modo di rimettere Dennis e Maya nei loro corpi, poiché i vasi sono morti quando è morta la coscienza. Di conseguenza, la discussione diventa subito se tutti debbano rimanere nei loro corpi attuali o se i quattro debbano tornare nei loro corpi, mentre Dennis prende il corpo di Reuben e Maya quello di Brooke. La situazione si complica ulteriormente quando Forbes cerca di scappare con la valigia. Shelby, l’altra persona che sa come far funzionare la macchina, si rifiuta di tornare indietro e prepara un piano per fare il doppio gioco con il gruppo.

Dopo il climax ricco di azione di It’s What’s Inside di Netflix, solo due personaggi finiscono nel proprio corpo: Shelby e Cyrus. In un colpo di scena scioccante, Beatrice è stata nel corpo di Forbes per tutto il film e si è trasferita nel corpo di Nikki alla fine. Nel frattempo, Maya è stata trasferita nel corpo di Brooke, Dennis in quello di Forbes e Nikki in quello di Reuben. In definitiva, l’ultimo scambio di corpi è stato il passo finale del nefasto piano di Beatrice.

Perché Beatrice ha preso il corpo di Forbes

Il più grande shock alla fine di It’s What’s Inside è che Beatrice è stata nel corpo di Forbes per tutto il tempo. Si scopre che Beatrice ha rubato il corpo di Forbes, sapendo dell’invito alla festa di matrimonio. Voleva vendicarsi in particolare di Dennis per quanto accaduto alla festa di compleanno di otto anni prima. Anche se non viene mai detto apertamente, sembra che la donna abbia pianificato fin dall’inizio di infilare Dennis in un corpo che non voleva e di rubargli i soldi, in base al finale.

Tuttavia, il suo piano di vendetta si trasforma rapidamente per includere anche Reuben, poiché viene a sapere che anche lui ha contribuito a incolpare Beatrice e Forbes per la rissa alla festa di compleanno di otto anni prima. La donna inserisce nel suo corpo degli individui che avranno rapporti sessuali con un’altra persona, presumibilmente per rovinare il suo matrimonio il giorno successivo. È solo una felice coincidenza che Reuben muoia nel corpo di Dennis. C’è anche la possibilità che abbia punito Nikki mettendola nel corpo di Reuben per gelosia, anche se non è confermato che si tratti di una malizia. Poi, all’ultimo minuto, aggiunge al piano anche Cyrus, anche se non era coinvolto nell’incidente.

Il vero motivo per cui Beatrice ha aiutato Shelby a punire Cyrus

Una svolta interessante nel piano di Beatrice è il fatto che aiuta Shelby a punire Cyrus rimettendolo nel suo corpo, sapendo che chiunque si trovasse in quel corpo sarebbe finito in prigione per omicidio e rapina. A prima vista, questo sembra un atto altruistico, dal momento che Cyrus non ha avuto alcun ruolo nell’espulsione di Forbes o nel suo ricovero in una struttura psichiatrica dopo la festa di compleanno. Tuttavia, la sua decisione di aiutare Shelby acquista senso quando Forbes rivela le motivazioni di Beatrice. Prima degli eventi della festa, Beatrice aveva una relazione con Dennis, che le aveva mentito sui suoi sentimenti.

Sebbene Shelby e Cyrus stiano insieme da molto più tempo di quanto non lo siano mai stati Dennis e Beatrice, ci sono molti parallelismi tra le due relazioni. Come Dennis, Cyrus dice a Shelby molte cose che non pensa. Le assicura il suo amore nonostante sia ossessionato da Nikki. Le promette di sposarla, dicendole che i suoi sentimenti per la loro amica appartengono al passato, e poi acconsente allo scambio di corpi in modo che lei assomigli a Nikki. Beatrice si immedesima in Shelby perché entrambe sono state tradite dagli uomini, inducendola a rimettere Cyrus nel suo corpo alla fine di It’s What’s Inside.

Shelby ha una cotta per Forbes in It’s What’s Inside?

Dopo il secondo scambio di corpi, Shelby finisce nel corpo di Nikki e Cyrus in quello di Forbes. Shelby la vede come un’opportunità per provare l’idea sessuale che avevano avuto all’inizio del film: fingere di essere qualcun altro. Chiede a Cyrus di chiamarla Nikki e lei lo chiama Forbes. Di conseguenza, lui la accusa di provare sentimenti segreti per Forbes. Anche se It’s What’s Inside non conferma direttamente nessuna delle due ipotesi, ci sono molte ragioni per credere che Shelby non provi nulla per Forbes.

Durante la scena in questione, Shelby si avvicina a lui solo dopo aver detto di vedere Cyrus anche se lui è nel corpo di Forbes, rendendo chiaro che sta cercando di fare sesso con il suo ragazzo, non con il loro amico. Inoltre, passa tutto il film a cercare di far sì che Cyrus sia sessualmente attratto da lei. Sembra più probabile che lei riconosca a un certo livello che Cyrus è attratto da Nikki e che Shelby sia disposta a fingere che questo significhi che lui sarà attratto da lei.

Inoltre, Cyrus non è un narratore affidabile o una persona onesta nel film horror di Netflix. Non c’è motivo di credere che pensi davvero che Shelby sia attratta da Forbes. La spiegazione più probabile è che si senta in colpa a livello subconscio per aver desiderato Nikki invece di Shelby, quindi sta proiettando su di lei i suoi sentimenti per un’altra persona.

Perché la storia della festa di compleanno di ognuno è diversa (e cosa è successo davvero)

David Thompson in It's What's Inside (2024)
Credit © Netflix

Una parte fondamentale delle motivazioni di Beatrice è la festa di compleanno che si è svolta quando lei era al liceo e gli altri personaggi di It’s What’s Inside erano al college. Nonostante il fatto che tutti i personaggi fossero presenti alla festa, hanno versioni diverse della storia. All’interno della narrazione, la spiegazione migliore è che tutti avevano bevuto, alterando la loro memoria della serata. Inoltre, c’erano così tante persone alla festa che potrebbero aver visto alcuni eventi e sentito alcune parti della storia di seconda mano.

Tuttavia, le diverse versioni della storia si ricollegano anche ai temi della percezione di It’s What’s Inside. Non esiste un’unica versione “vera” della storia, perché tutti vedono il ricordo della festa attraverso la lente delle loro esperienze. C’è anche un elemento meta nelle diverse versioni della storia, perché gli spettatori sceglieranno a chi credere in base ai propri pregiudizi, valori ed esperienze di vita.

Nonostante ciò, combinando le storie, il miglior resoconto della serata è che Dennis e Beatrice si sono frequentati più volte prima della festa, ma lui tradiva Nikki. Il gruppo di amici del college organizzò una festa di compleanno, per Dennis o per Reuben, alla quale Forbes portò Beatrice. Beatrice si è ubriacata con Forbes o con Dennis. Beatrice e Dennis si sono messi insieme alla festa e lei ha detto a tutti che avevano una relazione.

Per proteggersi dalle conseguenze delle sue azioni, Dennis ha iniziato a farle luce e a darle della pazza, cosa a cui si sono uniti anche altri. Beatrice potrebbe aver aggredito Nikki, anche se solo una persona fornisce questa parte della storia. Dennis e Forbes hanno fatto a pugni e qualcuno ha chiamato la polizia. La gente che dava della pazza a Beatrice le ha provocato un esaurimento nervoso che l’ha fatta finire in una struttura psichiatrica. Poi, Dennis e Reuben hanno incolpato Forbes, facendolo espellere.

Il vero significato del finale di It’s What’s Inside

La commedia horror di Netflix è ricca di colpi di scena inaspettati, che tengono il pubblico in bilico. Tuttavia, è interessante notare che It’s What’s Inside stabilisce il vero significato del finale già nei primi quindici minuti. Quando mostra la sua opera d’arte, Brooke dice questo:

Quindi, se lo si guarda normalmente, è come una cosa sola, giusto? Ma poi, se lo guardi attraverso una lente colorata, vedi qualcosa di diverso all’interno”.

Questa citazione è la tesi centrale del film. It’s What’s Inside vuole far capire al pubblico che nessuno è ciò che appare all’esterno, soprattutto se si guarda ai social media e agli influencer come Nikki. Lo stesso vale per i ricordi e le storie. Ogni cosa nella vita ha stratificazioni complesse, quindi il modo in cui vediamo il mondo cambia se filtrato attraverso la percezione di un individuo.

Come il finale di It’s What’s Inside prepara un sequel

It's What's Inside sequel
Credit © Netflix

Alla fine del film, Beatrice, nel corpo di Nikki, fugge in un’auto decappottabile con la valigia e tutti i soldi di Dennis. Considerando che si vendica degli uomini bugiardi e che ha aiutato Shelby a svelare la verità su Cyrus, è facile immaginare un sequel di It’s What’s Inside in cui Beatrice continua a dare una lezione a imbroglioni e bugiardi. Potrebbe scegliere i bersagli per il suo gioco in stile mafioso, punendoli per le loro malefatte. Questo la renderebbe un cattivo dell’orrore con una storia oscura come quella di John Kramer, che usa esperienze traumatiche come carburante per commettere azioni orribili che alla fine fanno del bene.

Miss Peregrine – La casa dei ragazzi speciali: trama e cast del film di Tim Burton

Il regista Tim Burton ha da sempre abituato i suoi spettatori a confrontarsi con delle fiabe, racconti fantastici dove anche l’impossibile diventa realtà. Uno dei suoi lavori più recenti a riguardo è Miss Peregrine – La casa dei ragazzi speciali (qui la recensione), diretto nel 2016. Al centro di questo vi sono ancora una volta dei personaggi emarginati, dei diversi con poteri o abilità speciali, che si distinguono da tutto e tutti. Un tema ricorrente questo nella filmografia di Burton, che ancora una volta regala un racconto ricco di fantasia e magia, senza dimenticare di condire il tutto con quell’atmosfera gotica che gli è propria.

Quella di Miss Peregrine è una storia che nasce dai romanzi di Ranson Riggs. Nel 2011, infatti, questo pubblica l’omonimo romanzo poi adattato per il cinema, e sarà solo il primo di una serie attualmente composta da 5 libri. Divenuto un best seller, i diritti di questo vennero acquisiti dalla Fox, che diede così il via per la realizzazione del film. Arricchito di grandi effetti speciali e scenografie particolarmente affascinanti, questo divenne uno dei film di Burton con il maggior budget a disposizione, stimato intorno ai 110 milioni di dollari.

Arrivato infine in sala, il film risultò essere un discreto successo, arrivando ad un incasso complessivo di circa 296 milioni. Prima di intraprendere la visione del film, può certamente essere utile approfondire alcuni dei principali aspetti legati ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare dettagli relativi alla trama, al cast e alle differenze tra il film e il romanzo. In ultimo, si elencheranno anche le piattaforme streaming dove è possibile ritrovare il titolo. Grazie ad esse sarà infatti possibile godere di una comoda visione casalinga.

La trama del film Miss Peregrine – La casa dei ragazzi speciali

Miss Peregrine - La casa dei ragazzi speciali film
Foto di Jay Maidment – © 2016 – Twentieth Century Fox Film Corporation.

Il film racconta di Jake Portman, adolescente americano particolarmente legato al nonno paterno Abes. Quest’ultimo ha nutrito l’immaginazione del nipote con fantastiche storie su brutali mostri e sulle avventure dei ragazzi speciali di Miss Peregrine, dotati di peculiari abilità soprannaturali. Quando Jake ritrova suo nonno morente, senza bulbi oculari, il ragazzo è profondamente sconvolto e non sa come giustificarsi l’accaduto. Sarà a quel punto che scoprirà che i racconti del nonno non erano pura fantasia, bensì una sorprendente realtà. Deciso a ritrovare la casa dei bambini speciali di Miss Peregrine, Jake intraprende un viaggio che lo porterà a scoprire un luogo di magia, avvolto però da un minaccioso mistero.

Il cast del film

Per dare volto all’iconica e carismatica Miss Peregrine, il regista ha scelto di affidare questa all’attrice Eva Green, con la quale aveva già collaborato per il film Dark Shadows. La Green si dichiarò entusiasta dell’opportunità di tornare a lavorare con Burton, da lei considerato uno dei suoi registi preferiti. I due avrebbero poi nuovamente condiviso il set per Dumbo. Nel dar vita a Miss Peregrine, la Green ha particolarmente approfondito il personaggio, costruendo una personalità basata sia sulla descrizione dei romanzi sia su proprie intuizioni. Fu inoltre lei ad approvare l’uso della pipa per Miss Peregrine, trovando questa un perfetto oggetto per sintetizzare la femminilità e la mascolinità del personaggio. Accanto a lei, nei panni del giovane Jake, vi è invece l’attore Asa Butterfield, divenuto celebre grazie a Hugo Cabret.

L’attrice Ella Purnell dà invece vita a Emma Bloom, una ragazzina più leggera dell’aria e costretta pertanto ad indossare delle speciali scarpe di piombo. L’attore Samuel L. Jackson dà invece vita al signor Barron, la malvagia entità che dà la caccia ai bambini speciali, attraverso cui aspira ad acquisire immensi poteri. Nel film è presente anche la premio Oscar Judy Dench, nei panni di Miss Esmeralda Avocet, anziana donna che come Miss Peregrine gestisce una casa per bambini speciali, e che dovrà richiedere aiuto nel momento in cui verrà attaccata dai temibili hollowgasts. Terence Stamp è invece presente nel ruolo di Abraham Portman, il nonno di Jake, il quale si rivela essere strettamente legato alla realtà di Miss Peregrine.

Le differenze tra il romanzo e il film Miss Peregrine – La casa dei ragazzi speciali

Nell’adattare l’acclamato romanzo per ragazzi, la sceneggiatrice Jane Goldman e Burton hanno cercato di rimanere quanto più fedeli possibile a questo. Si sono però ovviamente rese necessarie alcune modifiche, volte a far acquisire una forma più cinematografica alla storia. Tra le prime si ritrova il primo incontro tra Jake e i ragazzi speciali. Nel romanzo, infatti, questi catturano il nuovo arrivato per portarlo nella loro casa, mentre nel film è Jake a recarsi volontariamente in essa, dove si imbatterà poi nei bizzarri abitanti. Tale cambiamento ha permesso di far assumere un atteggiamento più intrigato che spaventato al protagonista. Un’ulteriore modifica riguarda poi la cattura di Miss Peregrine da parte del signor Barron.

Nel romanzo, tale scena viene raccontata ai giovani protagonisti dopo essere già avventura, mentre nel film i bambini assistono alla cattura della loro protettrice. Ciò ha permesso naturalmente di dar vita ad un maggior trasporto emotivo e ad una maggior preoccupazione. Da questo momento, il film si discosta maggiormente dal romanzo. L’intero scontro finale è infatti particolarmente diverso, nonché reso più ampio nel film. I protagonisti devono infatti riuscire a superare diverse prove prima di arrivare al cospetto di Barron, sconfiggerlo e liberare Miss Peregrine. Inoltre, nel film viene accentuato il sentimento che lega Jake ad Emma, cosa che nel libro è invece molto più taciuta.

Miss Peregrine – La casa dei ragazzi speciali: il trailer e dove vedere il film in streaming

È possibile fruire di Miss Peregrine – La casa dei ragazzi speciali grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Il film è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Infinity e Disney+. Per vederlo, basterà sottoscrivere un abbonamento generale, e si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà a disposizione soltanto un determinato limite temporale entro cui guardare il film. Questo sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno giovedì 7 gennaio alle ore 21:20 sul canale Rai 2.

Fonte: IMDb, Bustle

Chi sono le famiglie criminali Falcone e Maroni ne The Penguin?

Chi sono le famiglie criminali Falcone e Maroni ne The Penguin?

Quando The Batman di Matt Reeve arrivò nelle sale nel 2022, i fan rimasero sbalorditi dalla maestria di questo thriller poliziesco supereroistico. Combinando i temi dei serial killer, del crimine organizzato e del desiderio del Cavaliere Oscuro (Robert Pattinson) di far uscire Gotham City dall’oscurità, il film ha fatto un ottimo lavoro nell’aprire questo grande universo. Ma con The Penguin ora in onda su Max, il mondo sotterraneo di Gotham è più esposto che mai. Dato che è passato un po’ di tempo, sarebbe opportuno fare un ripasso su chi sia esattamente il personaggio di John Turturro, Carmine Falcone (ora interpretato da Mark Strong ne The Penguin), in relazione all’universo di Batman, soprattutto ora che Clancy Brown ha interpretato Salvatore Maroni. Chi sono le famiglie criminali Falcone e Maroni? Qual è la loro storia con Batman? Che ruolo ha il Pinguino nella loro storia? Le risposte potrebbero sorprendervi.

L’universo di Batman attinge direttamente dai fumetti originali (e dai film di gangster di Hollywood)

Film sulla mafia italo americana
Marlon Brando e Salvatore Corsitto in Il padrino (1972) © 1972 Paramount Pictures

Non dovrebbe sorprendere che molti dei mafiosi di Gotham siano stati modellati, almeno in parte, sui personaggi del classico gangster Il Padrino. Da quello che abbiamo visto nella serie The Penguin, c’è anche una chiara influenza dei Soprano. Ma il fatto che questi importanti drammi criminali abbiano ispirato il modo in cui Reeves e compagnia hanno interpretato il ventre di Gotham, non significa che siano le uniche influenze importanti in gioco. Naturalmente, sia Carmine “Il Romano” Falcone che Sal “Il Boss” Maroni sono apparsi in vari progetti cinematografici di Batman, sia in live-action che in animazione, dato che sono personaggi preesistenti dell’Universo DC. I film di Christopher Nolan Batman Begins e Il cavaliere oscuro, la serie Fox Gotham e le serie animate Batman: Year One e Batman: The Long Halloween hanno già mostrato i Falcone e i Maroni.

Anche se la loro vasta storia nei fumetti è molto più ricca di quanto non dicano alcuni di questi adattamenti, quelli precedenti sono un buon punto di partenza. Tuttavia, a parte la possibile Gotham (che si è presa il suo tempo per stabilire la malavita di Gotham), The Batman e certamente il Pinguino dipingono le immagini più chiare di chi sono veramente questi signori del crimine. Ma cosa ci dice la loro storia a fumetti su come si inseriscono nell’universo di Batman? Per rispondere a questa domanda, dobbiamo approfondire le loro origini e il motivo del loro odio reciproco…

I Falcone e i Maroni mantengono una storica faida di sangue

The Penguin Mark Strong
© HBO

I Falcone e i Maroni sono stati rivali giurati a Gotham City per decenni. Anni fa, un mafioso di nome Vincent Falcone ha scalato i ranghi del ventre di Gotham, fondando alla fine la famiglia criminale Falcone. Avrebbe generato due figli, Carmine Falcone e Carla Viti (interpretata da Aleksa Palladino ne The Penguin), entrambi destinati a una vita criminale. La famiglia Falcone controllerà la maggior parte delle attività criminali di Gotham, anche se il loro dominio su Gotham non resterà indiscusso a lungo. Alla fine, il rivale di Vincent, Luigi “Big Lou” Maroni, avviò una propria operazione criminale a Gotham, che comprendeva il figlio Sal, sperando di schiacciare la concorrenza. Nel tentativo di avere la meglio, “Big Lou” ordina un colpo all’unico figlio di Vincent, lasciandolo in punto di morte.

In preda alla disperazione, Vincent porta Carmine a casa del più grande medico e filantropo di Gotham, il dottor Thomas Wayne (Luke Roberts in The Batman). Temendo per la vita del figlio, Vincent si rifiuta di portarlo in ospedale, implorando Wayne di eseguire un’operazione a domicilio per salvare la vita di Carmine. All’insaputa di Wayne, il giovane figlio Bruce assiste all’evento dall’ombra, mentre il padre salva il ragazzo. Questo evento non fece altro che rafforzare la faida tra le famiglie Falcone e Maroni e gettò Gotham nel caos, preparando la città per l’eventuale crociata di Batman.

Zoë Kravitz in The Batman (2022)
Foto di Jonathan Olley/Jonathan Olley – © 2020 Warner Bros. Entertainment Inc. All Rights Reserved.

La guerra tra i Falcone e i Maroni non fa che peggiorare e, dopo la morte dei Wayne, Gotham diventa una fogna. Al funerale dei suoi genitori, un giovane Bruce Wayne si trova di fronte a Carmine Falcone che, dopo aver riconosciuto la gentilezza del padre, offre a Bruce un favore se mai ne avesse bisogno. Non molto tempo dopo, Vincent Falcone muore e Carmine assume il ruolo di capo della famiglia Falcone, ora soprannominata “The Roman”. Questo avrebbe portato al ritiro di “Big Lou”, mentre suo figlio Sal avrebbe assunto il ruolo di “Boss” dell’operazione Maroni. Negli anni successivi, Falcone e sua moglie avranno due figli, Alberto (interpretato da Michael Zegen ne The Penguin) e Mario, e una figlia, Sofia Gigante (interpretata da Cristin Milioti ne The Penguin).

Ma come ogni famiglia criminale, i Falcones erano destinati ad avere i loro segreti… Da tempo non dichiarato, si sospetta che Falcone e sua moglie Louisa abbiano avuto un altro figlio, che apparentemente avrebbero abbandonato: una giovane donna di nome Selina Kyle (Zoë Kravitz). Batman dimostra che questo è vero, ma i fumetti sono tradizionalmente meno chiari sull’idea. Anche i Maroni si tenevano occupati, visto che Sal alla fine sarebbe diventato padre di due figli, Pino e Umberto. Come Falcone, Maroni scelse di rompere le sue nozze e, in una scioccante svolta degli eventi, divenne l’amante segreto della figlia di Falcone, Sofia.

L’arrivo di Batman a Gotham cambia tutto

Robert Pattinson e Zoë Kravitz in The Batman (2022)
© 2020 Warner Bros. Entertainment Inc. All Rights Reserved.

Passerà circa un altro decennio prima degli eventi dell’epico Batman: Anno Uno di Frank Miller, che vede Falcone all’apice del suo potere a Gotham, tenendo nella sua morsa di ferro il sindaco, il commissario di polizia, il consiglio comunale e innumerevoli altre persone. Il “Romano” dominava Gotham e questo, insieme alla morte dei suoi genitori, portò Bruce Wayne a dedicarsi al vigilantismo, diventando Batman. In qualità di Batman, Bruce, con l’aiuto del detective Jim Gordon (Jeffrey Wright), smantella lentamente l’impero di Falcone, arrivando persino a imbucarsi a una delle cene di “The Roman” per ricordargli che i loro giorni a Gotham sono contati. Umilia Falcone spogliandolo della biancheria intima e legandolo sul letto, per poi trovarlo inerme. Infuriato, Falcone ordina di colpire Batman, ma senza successo. Alla fine, la presa di Falcone su Gotham si allenta dopo che Batman, Gordon e il giovane procuratore distrettuale Harvey Dent iniziano a intromettersi nei suoi affari.

È in questo periodo che Selina Kyle, ora la ladra nota come Catwoman, torna nella vita di Falcone, anche se non come se stessa da civile. Come Catwoman, Selina cerca di rubare alcuni degli oggetti di valore più preziosi di Falcone. Batman alla fine salva Catwoman dagli uomini di Falcone, ma non prima che Selina abbia la possibilità di sfregiare permanentemente “The Roman” sul suo volto. Questo ha portato Falcone a odiare Catwoman personalmente, anche se ha sentimenti contrastanti nei confronti della donna sotto la maschera da gatto. Mentre Falcone si occupa di tutti questi problemi con i pipistrelli, Sal Maroni inizia a prestare denaro in tutta la città, anche al folle Dr. Hugo Strange (e con un nome del genere, cosa ci si può aspettare di più?). Dopo un po’ di tempo, Maroni cerca di convincere Strange a ripagare il suo debito, cosa che Strange tenta di fare dopo aver derubato uno dei prestanome di Maroni per ottenere il denaro. Scontento, Maroni manda i suoi uomini a maltrattare Strange, il che non fa altro che far arrabbiare ancora di più l’illuso scienziato pazzo.

Dovendo salvare Maroni dagli esperimenti genetici di Strange, Batman costringe “Il Capo” a condonare il debito di un uomo di nome Norman Madison, il padre dell’allora fidanzata di Bruce, Julie Madison. Ciò che Batman non aveva previsto è che Norman avrebbe comunque cercato di saldare il suo debito, che Maroni rifiutò di accettare per paura delle ritorsioni del Cavaliere Oscuro. Invece, Norman dà i soldi a Falcone, il che serve solo a umiliare il “Boss”, consolidando il suo odio per Batman. Naturalmente, non abbiamo ancora visto nulla di tutto ciò su Il Pinguino o su altri personaggi dell’ universo di Batman, ma i retroscena sono utili per capire meglio chi sono questi cattivi.

Le cose si fanno particolarmente folli durante “Il lungo Halloween”

Il lungo Halloween di Jeph Loeb
© DC Comics

In seguito si sono verificati gli eventi de Il lungo Halloween di Jeph Loeb, la storia di Batman per cui le famiglie Falcone e Maroni sono più conosciute. Ora che la presa della famiglia Falcone su Gotham si era indebolita, un serial killer noto solo come “Holiday” iniziò a far fuori i membri della famiglia. Naturalmente, Falcone crede che sia opera della famiglia Maroni. Le cose peggiorano per Falcone dopo che il suo magazzino pieno di contanti viene trovato da Batman e Harvey Dent, che lo bruciano per mandare un messaggio (in un momento che ricorda il Joker che brucia i contanti ne Il cavaliere oscuro). Disperato e arrabbiato, Falcone inizia ad assumere vari “mostri in costume”, come Joker, Enigmista, Catwoman, Pinguino, Cappellaio Matto, Spaventapasseri, Poison Ivy e Solomon Grundy, per affrontare Batman nel mese successivo. Durante questo periodo, gli obiettivi di Holiday passarono dai Falcones ai Maroni, compreso “Big Lou”, che fu ucciso il giorno della festa del papà. Mentre Sal Maroni inizialmente credeva che dietro i colpi ci fosse Falcone, “Il Romano” lo convinse (attraverso la figlia Sofia) che avevano un nemico comune in Harvey Dent, che lui credeva essere segretamente l’assassino di Holiday.

Dopo che Maroni è stato portato in carcere dalla polizia, viene convinto dalla sua amante, Sofia Gigante, che dietro a tutto c’è Dent. Dopo che Falcone ha fatto in modo che Maroni mettesse le mani su dell’acido, “Il Boss” ha tentato di uccidere Harvey Dent durante il suo processo. Il tentativo è riuscito solo a metà, perché Dent è sopravvissuto, ma con cicatrici permanenti e la sua psiche distrutta. Non molto tempo dopo, Maroni viene ucciso nella sua cella da Holiday, che si rivela essere il figlio minore di Falcone, Alberto, che stava semplicemente cercando di farsi un nome al di fuori dell’ombra di Falcone. A causa del trauma fisico e psicologico, Harvey Dent impazzisce e diventa il supercriminale Due Facce. Insieme agli altri “mostri in costume”, Due Facce assaltò la casa di Falcone e gli sparò direttamente in testa per vendicarsi di avergli rovinato la vita. A causa di ciò, Sofia Gigante, anch’essa ferita gravemente durante l’attacco, e suo fratello Mario lotteranno per prendere il controllo della famiglia criminale Falcone, con i due figli di Sal Maroni, Pino e Umberto, che giureranno fedeltà a Sofia.

Dopo gli omicidi in vacanza, gli imperi Falcone e Maroni si sgretolano

In seguito, i sequel di Long Halloween, Batman: Dark Victory e Catwoman: When In Rome, si sarebbero svolti contemporaneamente, incrociandosi verso la fine di ciascuno di essi. In questo caso, Selina si reca in Italia per ottenere maggiori informazioni sulla famiglia Falcone e sulla sua potenziale eredità e, dopo aver trovato qualcosa su Sofia Gigante, consegna le informazioni a Batman. Pur non avendo ancora una prova concreta di essere una Falcone per nascita, continua a credere che sia vero. La famiglia Falcone si rivoltò contro se stessa durante Dark Victory, che si concentrò molto sulla transizione criminale di Gotham dal crimine organizzato ai supercattivi impazziti. La maggior parte di questa storia ruota attorno a Joker, Due Facce e altri membri della galleria delle canaglie di Batman che lentamente abbattono la loro concorrenza con la mafia, trascinando Gotham in un ulteriore caos. Nel frattempo, un misterioso serial killer noto solo come “il Boia” inizia a uccidere poliziotti e personale di polizia corrotti di Gotham, per poi rivoltarsi anche contro la famiglia Falcone.

Sebbene molti sospettassero che dietro questi attacchi ci fosse Due Facce, lui negava categoricamente, anche con tutte le prove a suo carico. Alla fine, dopo aver ucciso suo fratello Alberto, affermando che non era un “vero Falcone”, Sofia Gigante si rivelò essere l’assassino del Boia prima che Due Facce uccidesse senza pietà sia lei che i due figli di Maroni. Vale anche la pena notare che il vecchio esecutore di Maroni, Tony Zucco, uccise Richard e Mary Grayson, i genitori di Dick Grayson, durante questo periodo in un colpo di mafia, che permise a Bruce Wayne di adottare Dick (e alla fine di addestrarlo a diventare il primo Robin). In seguito si scopre che Due Facce aveva rubato il corpo di Carmine Falcone per provocare dissidi all’interno della famiglia e, naturalmente, ci è riuscito. Dark Victory si conclude con Mario Falcone che brucia la tenuta di famiglia, portando la famiglia Falcone al collasso. Dopo anni di gestione della malavita di Gotham, i Falcone e i Maroni sono finalmente finiti, e la galleria di furfanti di Batman è ora la principale minaccia per Gotham. Altri criminali dal colletto bianco come Pinguino e Maschera Nera avrebbero preso piede, ma anche loro non avevano il tipo di influenza che questi gangster italiani vantavano un tempo.

Naturalmente, questo ci riporta al mondo di The Batman, che stabilisce che la Sofia Falcone di Cristin Milioti è già stata scoperta come serial killer che ha trascorso un periodo ad Arkham quando inizia The Penguin. Sebbene la Sofia dei fumetti sia un po’ più strategica nel suo piano per riprendere il controllo delle operazioni illegali della sua famiglia, l’interpretazione di Milioti è un po’ più sconsiderata, soprattutto dopo che Oz Cobb, alias il Pinguino (Colin Farrell), uccide suo fratello Alberto. Sembra che The Penguin si stia allontanando da alcuni punti generali della storia stabiliti per la prima volta nella storia della DC Comics, ma in generale sta facendo un buon lavoro nel mantenere le personalità dei più importanti gangster Falcone e Maroni.

Nuova continuità, nuova vita

Sofia Falcone
Sofia Falcone – Cristin Milioti – The Penguin – Cortesia di HBO

Anche se Carmine Falcone, Sal Maroni e le loro rispettive famiglie criminali sono effettivamente finite, questo non significa che non sarebbero tornate. Dopo che la DC Comics ha riavviato la sua continuità fumettistica mainstream con “The New 52” e successivamente con “DC Rebirth”, le famigerate famiglie criminali sono riapparse in una veste più limitata, con sia “The Roman” che “The Boss” ora vivi e vegeti. Carmine Falcone è riapparso in Batman Eternal (una serie di 52 numeri che ha celebrato i 75 anni di Batman nel 2014-15) per reclamare il suo impero criminale dopo che il commissario Jim Gordon è stato falsamente incastrato per omicidio. Sembrava che gran parte della sua storia da Anno Uno (compresa la cicatrice che gli ha fatto Catwoman) fosse intatta, anche se in questo caso il suo principale rivale per il potere a Gotham non era Sal Maroni, ma Oswald Cobblepot, noto anche come il Pinguino. È probabile che The Penguin (come Gotham prima di lui) stia prendendo ispirazione, dato che Oz Cobb sta lottando per ottenere il controllo dell’operazione di Falcone ora che “Il Romano” è stato ucciso dall’Enigmista (Paul Dano) in The Batman.

Ma per quanto riguarda i fumetti, alla fine il GCPD ha arrestato Falcone per i suoi crimini e lo ha portato al penitenziario di Blackgate. Sal Maroni, invece, è tornato nella continuità attuale solo in una breve apparizione nella serie Nightwing, che rivela che suo figlio C.J. (una nuova aggiunta alla famiglia Maroni) e Dick Grayson erano in realtà amici d’infanzia. Anche se non è chiaro se le famiglie criminali Falcone o Maroni torneranno a far parte a tempo pieno dei libri di Batman, è ovvio che hanno lasciato un segno nella storia di Batman. Questo rende il loro ruolo nell’universo di The Batman di Matt Reeves sempre più importante, e la loro complicata storia nei fumetti contribuisce certamente al modo in cui li vediamo soprattutto ne The Penguin. Ma se possiamo imparare qualcosa dal loro ruolo nell’Universo DC, è che i Falcones e i Maronis hanno i giorni contati. Con Batman e altri “mostri in costume” come lui che iniziano ad apparire in tutta Gotham, sembra più probabile che l’ascesa al potere del Pinguino inauguri una nuova era per l’ universo di Batman. Resta da vedere come il Crociato incappucciato gestirà Oz, ma sappiamo che alla fine anche il suo impero cadrà.

Sebastian Stan parla del ritorno di Robert Downey Jr. e del suo sogno di Bucky per Avengers 5

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La star di Thunderbolts* Sebastian Stan ha recentemente commentato Avengers: Doomsday in particolare sul ritorno di Robert Downey Jr. nel ruolo del Dottor Destino e sulle speranze di Stan per il suo personaggio di Bucky. Il prossimo elenco di film Marvel vedrà la presenza di Stan prima o poi, con il ritorno di Bucky in Thunderbolts* del 2025. Come parte del cast di Thunderbolts*, Stan continua il suo lungo periodo come protagonista del MCU, iniziato nel 2011 con Captain America: Il primo Vendicatore. Ora, con la storia di Avengers: Doomsday all’orizzonte, l’attenzione di Stan si rivolge a progetti che vanno oltre la sua prossima apparizione confermata.

In un’intervista con GQ per il suo prossimo film non-MCU The Apprentice, a Stan è stato chiesto di Avengers: Doomsday e, in particolare, del ritorno di Robert Downey Jr. Stan non è nuovo a condividere lo schermo del MCU con RDJ, dopo le molteplici apparizioni insieme rispettivamente come Bucky Barnes e Tony Stark/Iron Man:

“Spero di essere in una scena con lui. C’è qualcun altro che potrebbe farlo? Non lo so, probabilmente no. Dopo Tropic Thunder, c’è qualcosa che quel ragazzo non può fare?”.

Come sottolineato da Stan, questa volta RDJ torna nel MCU non come Iron Man ma come il cattivo Dottor Destino. Non si tratta solo di un grande affare per i fan del MCU, ma anche per le star come lo stesso Stan, che ha espresso il desiderio di avere una scena con il Destino di RDJ e ha elogiato il suo ex, e probabilmente futuro, partner. I commenti di Stan, secondo cui non c’è nulla che RDJ non possa fare, derivano dalla transizione dell’attore da eroe primario del MCU a uno dei suoi più grandi cattivi, di cui Stan spera che Bucky possa essere testimone in prima persona nell’universo.

Cosa significano i sogni di Bucky di Sebastian Stan per Avengers 5

Sebastian Stan
Sebastian Sten sul red carpet del Festival di Cannes – Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

Sebbene la riverenza di Stan per RDJ e l’entusiasmo generale per il ritorno dell’attore nel MCU siano piacevoli da vedere, i suoi commenti offrono una prospettiva più interessante per il futuro del franchise. Stan ha detto che spera di avere una scena con il Dottor Destino di RDJ, il che sembra indicare un ruolo per Bucky nella storia di Avengers: Doomsday”. Finora, gli unici membri del cast al di fuori di Downey Jr. che sono stati confermati per Avengers 5 sono quelli di The Fantastic Four: First Steps e il Doctor Strange di Benedict Cumberbatch, ma probabilmente altri annunci arriveranno nel 2025.

Detto ciò, Stan ha praticamente confermato che Bucky farà parte di Avengers 5. I commenti dell’attore non sembrano riflettere una persona che spera di partecipare al film, né Stan si impegna nella solita dichiarazione di non essere stato in contatto con i film degli Avengers che spesso si trova nelle interviste con le star della Marvel. Pertanto, il sogno di Stan per Bucky riguardo ad Avengers 5 potrebbe significare che l’ex Soldato d’Inverno ha un ruolo nella storia della Saga del Multiverso, oltre all’intrigante storia dei Thunderbolts*.

The Penguin 1×04: trailer del quarto episodio in arrivo

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The Penguin 1×04: trailer del quarto episodio in arrivo

Il canale americano HBO ha diffuso il trailer di The Penguin 1×04, il quarto episodio della prima stagione della serie spin-off di The Batman, The Penguin.

The Penguin 1×04 si intitolerà “Cent’anni” e debutterò domenica prossima sulla HBO e in Italia su SKY e in streaming su NOW.

LEGGI ANCHE: The Penguin episodio 3: Easter Eggs The Batman, i riferimenti a DC e… a MCU!

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Cosa aspettarsi da The Penguin?

La serie The Penguin ha debuttato il 20 settembre su SKY e NOW riprende subito dopo gli eventi di The Batman, c’è un vuoto di potere a Gotham dopo l’arresto di Falcone e Oz sta cercando di riempire questo spazio. Mentre il film ci dà una buona visione delle motivazioni del Pinguino, la serie in arrivo approfondirà aspetti che non abbiamo potuto vedere nel film, dai flashback della sua infanzia al suo attuale rapporto con la madre mentalmente disturbata (Deirdre O’Connell).

Mi è piaciuto molto fare la parte nel film di Batman e l’idea che saremmo stati viziati dall’avere otto ore per approfondire la psicologia e la storia di questo personaggio”, ha detto Farrell. “I retroscena hanno un ruolo importante nella serie televisiva”.

Un’altra parte importante della sua storia sarà Sofia di Cristin Milioti, anche se non si sa molto del suo personaggio, Farrell ha rivelato: “Sono due sopravvissuti che sono stati immersi in mondi di doppiezza, sconfitta e violenza”, e ha aggiunto: “Sono molto sospettosi. Hanno anche un passato molto personale”. Sarà molto interessante vedere come si svilupperà questa storia.

Christopher Nolan ha eliminato la macabra scena del taglio del volto del Joker originale

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Il regista della trilogia del Cavaliere Oscuro Christopher Nolan avrebbe chiesto alla Warner Bros. di cambiare il finale di Joker per evitare confronti tra i Joker di Joaquin Phoenix e Heath Ledger. Uno dei personaggi più famosi della DC, Joker è stato portato in live-action diverse volte, ogni volta in modo molto diverso dall’altra. Tuttavia, l’interpretazione del Joker di Heath Ledger rimane la più popolare sedici anni dopo l’uscita de Il cavaliere oscuro, e il suo volto sfregiato e decorato con un trucco militare continua a essere il suo tratto più distintivo.

Dopo Joker: Folie à deux, The Hollywood Reporter ha riferito che i piani originali per il Joker di Todd Phillips prevedevano che il Joker di Joaquin Phoenix incidesse un sorriso di Glasgow sul suo volto invece di spalmare sangue sulla sua bocca. Il regista del Cavaliere Oscuro Christopher Nolan avrebbe chiesto di modificare questa scena, poiché il sorriso del Joker di Phoenix sarebbe stato troppo simile alle cicatrici dell’iconico Joker di Heath Ledger. Solo quattro anni dopo l’uscita di Joker, Joker: Folie à Deux presenta un secondo Joker che incide un sorriso sul suo volto con una lama dopo aver ucciso l’Arthur Fleck di Joaquin Phoenix.

Cosa significa il cambiamento del finale di Joker di Chris Nolan

Heath Ledger in Il cavaliere oscuro (2008)
© TM &DC Comics. 2008 Warner Bros. Entertainment Inc. All Rights Reserved.

Il primo film sul Joker di Todd Phillips è stato lodato per la visione autoriale del regista. A differenza della maggior parte degli adattamenti di fumetti live-action, Joker è un film indipendente che privilegia una narrazione incentrata sui personaggi e non riflette alcuna tendenza del genere supereroistico. Tuttavia, come si dice, il regista Todd Phillips non ha avuto il completo controllo creativo. All’epoca Christopher Nolan aveva girato otto film con la Warner Bros. e questo gli aveva probabilmente garantito una notevole influenza sui progetti dello studio. Naturalmente, l’acclamato lavoro di Nolan su Il cavaliere oscuro potrebbe avergli permesso di dire la sua sul finale di Joker.

Foto di Copertina: Christopher Nolan partecipa al photo-call di Rendezvous With Christopher Nolan durante il 71° Festival di Cannes il 12 maggio 2018 a Cannes, Francia.- Foto di arp via Depositphoto.com

Will Smith e Michael Bay in un nuovo film d’azione Netflix 21 anni dopo Bad Boys 2

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Will Smith e Michael Bay si riuniranno per Fast and Loose 21 anni dopo aver realizzato insieme Bad Boys II. Smith e Bay hanno collaborato per la prima volta al film originale Bad Boys nel 1995 e poi si sono riuniti per il sequel nel 2003. Da allora i due non hanno più lavorato insieme, ma il franchise diBad Boys continua con i registi Bilall Fallah e Adil El Arbi. Il progetto più recente di Smith è Bad Boys: Ride or Die (2024), mentre quello di Bay è Ambulance (2022).

Ora, un nuovo rapporto di Deadline rivela che Smith e Bay si riuniranno per un nuovo film d’azione di Netflix intitolato Fast and Loose, con Bay attualmente in trattative finali per la regia. Nell’ipotesi che Bay accetti ufficialmente, il film sarà il prossimo progetto sia per lui che per Smith, anche se non è ancora stata fissata una data di inizio. La notizia fa seguito a quella secondo cui Smith avrebbe abbandonato le riprese di un film d’azione intitolato Sugar Bandits. Di seguito è riportata la trama di Fast and Loose:

Fast and Loose segue un uomo che si sveglia a Tijuana senza ricordi. Mentre ricostruisce il suo passato, scopre di aver vissuto due vite: una come boss del crimine e l’altra come agente della CIA sotto copertura.

Jon Hoeber, Erich Hoeber, Chris Bremner ed Eric Pearson hanno scritto la sceneggiatura del progetto, i cui produttori includono Kelly McCormick e David Leitch per 87North e Smith. Anche i dirigenti della Westbrook Jon Mone e Ryan Shimazaki sono in trattative per produrre per la Westbrook, dopo aver lavorato in precedenza con Smith in Bad Boys: Ride or Die (2024). Tra i produttori esecutivi figurano Robert Simonds e Noah Fogelson per STXfilms e Barry Waldman.

Cosa significa la reunion di Will Smith e Michael Bay per Fast and Loose

Michael Bay sul set de Transformers - La vendetta del caduto
© TM and2009 Dreamworks LLC. and Paramount Pictures. All Rights Reserved.

Bad Boys II non sarà stato un successo di critica, ma è stato un modesto successo al botteghino e da allora è diventato uno dei film preferiti del genere action. Il film consolida alcuni degli stilemi di Bay che da allora sono diventati punti fermi dei suoi film, come l’eroe rotante ripreso da un’angolazione bassa. Con Ambulance, Bay ha affermato il suo impegno per un’azione esagerata e massimalista e per pezzi di scena inventivi, e Fast and Loose avrebbe sicuramente visto il regista operare ancora una volta in questo spazio.

Dopo l’infame schiaffo agli Oscar del 2022, non era chiaro se il pubblico avrebbe ancora accolto Smith come una star del cinema. Il successo di Bad Boys: Ride or Die, tuttavia, ha apparentemente affermato che la rabbia per lo schiaffo di Smith agli Oscar è più che altro un fenomeno online, e non ha molto peso per il grande pubblico cinematografico. L’ultimo film di Bad Boys ha incassato 404 milioni di dollari in tutto il mondo, suggerendo che l’imminente collaborazione di Bay e Smith su Netflix potrebbe finire per essere un grande successo di pubblico.

  • FOTO DI COPERTINA: Will Smith arriva all’AFI Fest 2022 – Foto di imagepressagency via Depositphoto.com

Teacup: le differenze dal libro originale spiegate dal creatore

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Teacup: le differenze dal libro originale spiegate dal creatore

Il creatore della serie Teacup, Ian McCulloch, ha spiegato le modifiche apportate alla serie televisiva rispetto al libro che sta adattando, Stinger di Robert R. McCammon. Una storia la cui ispirazione sembra essere tratta da film di John Carpenter come La cosa, il romanzo originale di McCammon del 1988 vede una piccola città intrappolata da una forza sconosciuta, che provoca tutta una serie di orrori intorno al cast di personaggi. Il libro è stato un bestseller del New York Times ed è stato nominato per il Bram Stoker Award come miglior romanzo. Tuttavia, solo alcuni elementi saranno utilizzati nel suo adattamento.

Parlando con Screen Rant, McCulloch ha spiegato perché Teacup racconterà solo la storia di tre famiglie in una piccola cittadina della Georgia invece dell’intera township, il mantra “less is more” che definisce il modo in cui è stato affrontato l’adattamento televisivo. Paragonando la serie a Lo squalo, il creatore ha detto che alcuni orrori della serie rimarranno nascosti per qualche tempo. Ha anche accennato alla possibilità di esplorare altri aspetti del libro nelle stagioni future, affermando che McCammon stesso era entusiasta della diversa direzione dell’adattamento. Scoprite cosa ha detto McCulloch qui sotto:

Assolutamente, c’erano molte cose nel romanzo che ho pensato: “Oh, se potessimo fare questo”. Ma una volta presa la decisione di raccontare una storia molto più piccola, una storia di base su tre famiglie, invece che su un’intera città, bisogna scegliere. Il mantra nella stanza degli autori, nella pre-produzione e durante la produzione era: “Meno è meglio. Meno è più. Meno è più”. Il libro, a mio avviso, è molto grande e appariscente, e ci sono molte scenografie, personaggi e cose da vedere. Volevamo fare qualcosa di più simile a Lo squalo, cioè meno si vede il mostro, più a lungo si coinvolge il pubblico, più efficace sarà quando si vedrà qualcosa di orribile. Non che ci sia un mostro nel nostro spettacolo – ma forse c’è. Non lo so. Non posso dirvelo. Potrei dirvi che so cosa succede, ma non ve lo dirò, così potrete guardarlo. [Quindi, meno è meglio, quindi abbiamo dovuto scegliere. E poi, la cosa bella è che se saremo così fortunati da avere delle stagioni successive, allora avremo questo tesoro di cose che potremo scegliere e portare nel mondo del nostro show dal libro, perché McCammon è molto coinvolto nello show. È venuto sul set e si è divertito, ed è un’esperienza diversa. Credo che sia questo a rendere eccitante un adattamento, quando non si tratta di parola per parola, frase per frase, personaggio per personaggio, perché altrimenti si potrebbe leggere il libro e sapere esattamente come andrà a finire.

Cosa significano i cambiamenti nel libro di Teacup per l’adattamento di Stinger

Yvonne Strahovski in Teacup (2024)
Foto di Courtesy of Peacock – © Peacock

In precedenza è stato riferito che Teacup non adatterà tutto Stinger, ma utilizzerà la sua premessa per concentrarsi sulla famiglia Chenoweth e sulla loro sopravvivenza quando strani eventi iniziano a verificarsi nella loro piccola città. Nonostante le libertà che si sta prendendo con il materiale di partenza, Stephen King ha già lodato la serie, paragonandola a serie come From e Lost per i suoi elementi misteriosi. Anche se l’originale della Peacock non sarà un adattamento diretto del libro che l’ha ispirata, la serie di otto episodi lascerà probabilmente un’impressione duratura.

Dal momento che McCammon stesso sembra approvare la direzione della serie, è possibile che lo show diventi un successo di streaming, che giustifichi un’ulteriore esplorazione di Stinger nelle stagioni future. Il suo livello qualitativo sarà un fattore determinante, ma con il sostegno di James Wan e del suo studio di produzione Atomic Monster, lo show sembra destinato a diventare un’aggiunta ben ricordata alla libreria televisiva di Peacock. Il ridimensionamento della storia potrebbe anche consentire un’esplorazione più approfondita dei suoi elementi horror, cosa che potrebbe anche espandere alcune idee grazie a un obiettivo più mirato.

Angel: le star celebrano il 25° anniversario della serie con messaggi toccanti

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Le star di Angel David Boreanaz e Charisma Carpenter condividono online dei post per celebrare il 25° anniversario della serie. Nata dopo la fine della terza stagione di Buffy l’ammazzavampiri, Boreanaz e la Carpenter sono diventati protagonisti di Angel insieme a Glenn Quinn nel 1999. Creata da Joss Whedon e David Greenwalt, la serie seguiva il vampiro titolare nella sua ricerca di redenzione e di aiuto agli indifesi,

Su Instagram, Boreanaz e Carpenter riflettono sulla serie a 25 anni dalla sua messa in onda. Boreanaz dichiara la sua gratitudine per la serie, dicendo che gli è stata “data un’opportunità” e ringrazia i fan per il loro sostegno. Inoltre, include “Always with me #Quinny”, un tributo al defunto attore Quinn, che Boreanaz ha sempre definito un caro amico. La Carpenter ringrazia per “il ruolo di una vita ” e sottolinea che le riprese della serie sono state un’esperienza a cui è sopravvissuta, in parte riferendosi ai presunti abusi da parte di Whedon.

 

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Lo spin-off è stata la mossa migliore per i personaggi

Spostare Angel (Boreanaz) e Cordelia (Carpenter) in un altro show era il modo giusto di gestire la coppia. Dopo stagioni di tumultuosi alti e bassi, la relazione tra Buffy e Angel rischiava di diventare stantia e lo show aveva bisogno di una nuova prospettiva. La partenza di Angel era il modo migliore per permettere a lui e a Buffy di reinventarsi. Anche il desiderio di Cordelia di allontanarsi da Sunnydale dopo il diploma e di trasferirsi a Los Angeles era perfettamente in linea con le sue esigenze. Sono diventati personaggi più ricchi, non essendo più personaggi di supporto in Buffy.

La stagione 1 diAngel fa un buon lavoro nel distinguersi da Buffy. Tuttavia, come la maggior parte delle serie, ci vuole un po’ di tempo per trovare il proprio equilibrio. A differenza della maggior parte della serie, la stagione 1 si basa più su episodi “mostro della settimana” invece di avere un arco generale. Solo nel finale la serie trova il suo arco narrativo più lungo: Angel viene profetizzato per tornare umano dopo aver salvato il mondo. Ci sono anche episodi che non sono invecchiati bene, come quello in cui Cordelia viene ingravidata da un demone per la prima di due volte.

Nicole Kidman insieme all’autore di Big Little Lies per una nuova serie TV

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Nicole Kidman si è riunita con l’autrice di Big Little Lies Liane Moriarty per un adattamento televisivo di Here One Moment. Oltre a Big Little Lies, la Kidman è stata protagonista e produttrice esecutiva dell’adattamento di Hulu del romanzo di Moriarty Nine Perfect Strangers e dell’imminente adattamento della serie australiana The Last Anniversary di Moriarty. La Kidman è stata anche coinvolta nello sviluppo della terza stagione di Big Little Lies, mentre la Moriarty sta scrivendo il suo libro sequel di Big Little Lies.

Secondo Deadline, la Kidman e la sua casa di produzione, la Blossom Films, si sono uniti alla Moriarty per adattare Here One Moment, pubblicato nel settembre 2024. Anche Bruna Papandrea e la sua casa di produzione, Made Up Stories, che hanno partecipato a Big Little Lies, Nine Perfect Strangers e The Last Anniversary, si sono unite al progetto. Non sono stati confermati i dettagli del casting, anche se è probabile che la Kidman reciti in Here One Moment, come ha fatto nelle sue precedenti collaborazioni con Moriarty. Di seguito i commenti della Kidman:

Sono felicissima della collaborazione in corso con Liane e sono molto grata di poterla annoverare tra i miei più cari amici e collaboratori.

Cosa sappiamo sull’adattamento di Here One Moment

A meno di un mese dalla pubblicazione di Here One Moment, lo sviluppo del thriller sta già procedendo speditamente. Data la qualità del materiale di partenza e il successo dei precedenti adattamenti di Moriarty, soprattutto grazie al coinvolgimento della Kidman in Big Little Lies e Nine Perfect Strangers, c’è già una grande fiducia in Here One Moment. Avere la Kidman in prima linea nella loro ultima collaborazione è una scelta naturale, viste le sue distinte e potenti interpretazioni da protagonista in Big Little Lies e Nine Perfect Strangers.

La storia di Here One Moment ruota attorno a un volo in cui uno dei passeggeri racconta a tutti i compagni di viaggio come moriranno in futuro. Come Big Little Lies, Nine Perfect Strangers e l’adattamento di Moriarty in cui la Kidman non era coinvolta, Apples Never Fall, tutti hanno premesse intriganti, e la premessa di Here One Moment la rende un degno seguito della serie. È promettente che Papandrea abbia riunito anche la Kidman e Moriarty, per garantire che Here One Moment sia un altro adattamento di successo.

Paradise Lost: la serie prequel su Wonder Woman riceve un grande aggiornamento da James Gunn

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La serie televisiva dell’Universo DC Paradise Lost, che dovrebbe essere il primo progetto legato a Wonder Woman dei DC Studios, riceve un aggiornamento da James Gunn. Con diversi film e show televisivi del DC Universe Capitolo 1: “Dei e Mostri” in lavorazione, ci sono ancora alcuni progetti che non hanno fatto progressi come altri dopo l’annuncio iniziale del gennaio 2023. Uno di questi è Paradise Lost, che dovrebbe essere un prequel di Wonder Woman ambientato anni prima della nascita di Diana.

Quando un fan ha chiesto a Gunn su Threads cosa sta facendo questo fine settimana, ha aggiunto che non solo sta lavorando a Superman, Creature Commandos e Peacemaker, ma sta anche leggendo “alcune sceneggiature che non ho avuto modo di leggere”. In una risposta successiva a un altro utente che chiedeva se ci fossero stati progressi sulla serie di Wonder Woman, Paradise Lost, e se fossero state inviate bozze per lo show, Gunn ha risposto: “Sì”.

Nel luglio del 2024, a Gunn è stato chiesto se Paradise Lost fosse ancora in produzione, e lui ha risposto : “Niente è ‘in produzione’ a meno che non sia stato autorizzato”. Gunn ha anche aggiunto che Paradise Lost, come molti altri titoli noti e sconosciuti, è ancora in fase di sviluppo molto attiva – sarà in produzione quando avremo una o più sceneggiature che riteniamo ottime e pronte da girare, mai prima. A parte questo, non siamo ufficialmente nel cast di nulla che non sia stato autorizzato”.

Che cosa significano i commenti di James Gunn su Paradise Lost per il prequel di Wonder Woman?

Se Gunn conferma che Paradise Lost è ancora in lavorazione, significa che i DC Studios non hanno abbandonato il progetto e si stanno solo prendendo il tempo necessario per realizzare lo show dalle fondamenta. Non è ancora chiaro con quali sceneggiatori si sia incontrato per il prequel di Wonder Woman, dato che non è stato annunciato pubblicamente alcun talento per Paradise Lost. È possibile che vogliano vedere quale visione degli autori si adatta a Paradise Lost prima di essere scelti come creatori/showrunner.

È possibile che il motivo per cui stanno impiegando un po’ più di tempo con Paradise Lost sia perché lo stanno rielaborando come un’opera originale della HBO piuttosto che essere distribuito solo su Max. È quello che è successo con l’imminente serie televisiva Lanterns e con The Penguin, visto che quest’ultima va ora in onda su HBO, mentre la prima è stata formalmente autorizzata ad andare in onda sulla popolare rete via cavo in futuro. Dal momento che Paradise Lost è ispirato a Game of Thrones, la qualità deve essere la più alta possibile.

Ron Perlman e Theo Rossi: reunion di Sons of Anarchy nel cast di Come With Me

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Ron Perlman si è unito al cast del prossimo thriller Come With Me di Aaron Harvey. L’attore interpreterà Dalton Kirby, un acuto conduttore radiofonico che influenza un uomo della classe operaia (Theo Rossi) con le sue invettive verbali di paura e sventura. Questo segna una riunion per la coppia di attori, che hanno lavorato insieme in Sons of Anarchy.

In Come With Me, il personaggio di Rossi cade sotto l’influenza delle diatribe di Kirby, che oscurano il mondo intorno a lui. Presto si ritrova nei guai al lavoro a causa dell’assorbimento della retorica radiofonica pungente di Kirbey.

Come With Me ha recentemente concluso la produzione a Gulfport, Biloxi e Pass Christian, Mississippi. Harvey (The Neighbor, Into the Ashes) dirige da una sceneggiatura che ha scritto insieme a Jonathan Croom. Il film è prodotto anche da Demetrius Stear, Colin Bates, Kevin Greene e Nicholas Carmona.

Ron Perlman si scaglia contro il dirigente dello studio per i commenti sullo sciopero degli sceneggiatori

I produttori esecutivi includono Ryan Francis, Lance Kawas, Fadi Assaf, Michael Sirow e Javier C. Ortiz. A Mind’s Eye, DreamSyndicate, EverBright Pictures e Michael Bruce Pictures in associazione con FilmLens sono anche dietro la produzione.

La lunga lista di crediti di Ron Perlman include i film di Hellboy di Guillermo Del Toro e, più di recente, Don’t Look Up (2021) e Nightmare Alley (2021). Apparirà presto nel thriller poliziesco Absolution al fianco di Liam Neeson. Possiamo vedere Rossi in The Penguin.

In Sons of Anarchy, andato in onda dal 2008 al 2013, Perlman ha interpretato Clarence ‘Clay’ Morrow al fianco di Juan Carlos ‘Juice’ Ortiz di Rossi.

Heartstopper 4 si farà? A rispondere è la creatrice che svela i primi per i prossimi episodi

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Il futuro della quarta stagione di Heartstopper viene chiarito dalla creatrice Alice Oseman, che offre una finestra sui piani dello show. Nell’ultima puntata della serie adolescenziale di Netflix, la storia prende una piega più adulta. Charlie (Joe Locke) affronta il suo disturbo alimentare e il suo fidanzato Nick (Kit Connor) si rende conto di non poter aiutare Charlie da solo. Altri personaggi hanno i loro ostacoli relazionali nella nuova stagione di otto episodi, anche se tutti guardano all’università, con un rinnovo per Heartstopper 4 ancora non annunciato.

In un’intervista a TheWrap, la Oseman ha dichiarato di essere ancora al lavoro sul sesto volume del fumetto da cui è tratto Heartstopper . La Oseman ha aggiunto che la quarta stagione non è ancora stata confermata, anche se ha lasciato intendere che sarà l’ultima se verrà rinnovata. Leggete la dichiarazione di Oseman qui sotto:

Abbiamo il sesto volume dei fumetti, su cui sto lavorando al momento. Non sappiamo ancora se avremo una quarta stagione, ma teniamo le dita incrociate, solo per chiudere la storia e concludere le storyline di tutti.

Cosa significherebbe per lo show la quarta stagione di Heartstopper

Non è la prima volta che Oseman accenna all’imminente fine di Heartstopper. Prima del debutto della terza stagione, nel profilo di Variety su Locke, il creatore ha confermato che il quarto episodio dell’adattamento sarebbe stato l’ultimo. La terza stagione diHeartstopper ha debuttato solo il 3 ottobre, il che significa che è ancora troppo presto per tracciare gli ascolti della serie. Ma se Heartstopper 4 sarà l’ultima, è più probabile che Netflix confermi il rinnovo e permetta alla serie di uscire di scena alle sue condizioni.

Il finale della terza stagione di Heartstopper lascia Charlie e Nick in una buona posizione, ma c’è spazio per le turbolenze future, considerando che Nick sta pensando di trasferirsi all’università. Un rinnovo chiuderebbe un cerchio, almeno nel senso di allontanare i personaggi dall’ambientazione liceale e farli entrare nel prossimo capitolo della loro vita di giovani adulti.

Disorder – La guardia del corpo: la spiegazione del finale del film

Quella del reduce di guerra affetto da disturbo post-traumatico è una figura ricorrente nel cinema. Dal Trevis di Taxi Driver ai protagonisti di Il cacciatore, passando per Rambo e fino a film più recenti come American Sniper e The Hurt Locker. Il loro reinserimento nella società è un problema che il cinema affronta ormai da decenni e un altro film che se ne è occupato in modo particolarmente avvincente è Disorder – La guardia del corpo (titolo italiano di Maryland), diretto nel 2015 dalla regista Alice Winocour (autrice anche Augustine e Proxima).

Il film è nato dopo che la regista si è interessata ai fotografi di guerra che parlavano del difficile ritorno alla vita normale, dopo aver visto la morte e gli orrori del combattimento. Decise così di incontrare i soldati che tornano a casa dall’Afghanistan, che parlano delle loro paure, della loro ansia, del loro disagio mentale e della loro violenza interiore. Il personaggio protagonista è nato da tutti questi incontri. Winocour ha anche raccontato che le sue ispirazioni per il film sono state le immagini dei fotografi Gregory Crewdson e Philip-Lorca diCorcia. Ognuno di loro, a suo modo, crea una fusione tra il cinema horror e la tradizione documentaristica.

La regista ha scritto il film per l’attore Matthias Schoenaerts, con il quale desiderava collaborare da tempo. Insieme, hanno lavorato a questo progetto per due anni, presentandolo poi al Festival di Cannes 2015 nella sezione Un Certain Regard. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Disorder – La guardia del corpo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Matthias Schoenaerts in Disorder - La guardia del corpo
Matthias Schoenaerts in Disorder – La guardia del corpo. Cortesia di Movies Inspired

La trama e il cast di Disorder – La guardia del corpo

Protagonista del film è Vincent, un militare della forze speciali francesi. Dopo essere rientrato da una pesante operazione in Afghanistan, l’uomo mostra chiari segnali di un trauma da stress e un disturbo a un orecchio. Il militare viene così sospeso dal servizio e decide di tornare a fare la guardia del corpo per ricchi personaggi come faceva un tempo. Durante una festa organizzata da un importante imprenditore libanese nella sua villa in Costa Azzurra, Vincent conosce Jessica, affascinante moglie del padrone di casa e madre del piccolo Ali.

Il suo primo incarico come agente di sicurezza sarà proprio occuparsi della loro protezione, nonostante la donna trovi alcune misure troppo restrittive. La guardia, però, è fortemente convinta che madre e figlio siano in serio pericolo. Qualche giorno dopo, infatti, vengono aggrediti da un paio di attentatori, ma Vincent interviene prontamente e li mette in salvo. Così scelgono di trasferirsi per un po’ a casa di un’amica di Jessica in Canada. Tutto si complica però quando la donna comincia a innamorarsi di Vincent.

Ad interpretare Vincent vi è l’attore Matthias Schoenaerts, il quale per entrare totalmente nel ruolo ha dormito solo due ore ogni notte prima delle riprese. Ha ammesso che, così facendo, è finito in ospedale in terapia intensiva un paio di volte. Accanto a lui, nel ruolo di Jessica, vi è l’attrice Diane Kruger, mentre il piccolo Ali è interpretato da Zaïd Errougui-Demonsant. Recitano poi nel film Victor Pontecorvo nel ruolo di Tom, Jean Louis Coulloc’h in quello del Medico militare e Paul Amis nel ruolo di Denis.

Matthias Schoenaerts e Diane Kruger in Disorder - La guardia del corpo
Matthias Schoenaerts e Diane Kruger in Disorder – La guardia del corpo. Cortesia di Movies Inspired

La spiegazione del finale del film

Il finale di Disorder – La guardia del corpo lascia lo spettatore  nel pieno dell’ambiguità, ponendolo davanti agli interrogativi susciti dal disturbo e dalla confusione percepiti dal protagonista. Nelle battute conclusivi del film, infatti, sembra svolgersi un’apparente invasione domestica della casa dove Vincent, Jessica e Ali si sono trasferiti. Tutto ciò che il protagonista aveva fino a quel momento temuto sembra ora concretizzarsi rapidamente e la sua determinazione a proteggere chi gli sta vicino, specialmente Jessica, aumenta fortemente.

Il suo senso di allerta estrema, però, non è altro che un prolungamento del suo trauma da guerra, e questo mette lo spettatore in una posizione incerta. La minaccia che Vincent avverte è reale o è solo una proiezione della sua mente afflitta dal passato? Quale che sia la verità, lo spettatore è qui portato ad assumere il punto di vista di Vincent. Ma è un punto di vista evidentemente distorto, che viene difficile credere combaci con la realtà. Probabilmente l’invasione non sta realmente avvenendo, ma è una rappresentazione metaforica del suo stato mentale, in cui l’insicurezza e il trauma invadono il suo senso di realtà.

Lo spettatore, proprio come Vincent, si trova dunque ad affrontare una realtà sfumata e distorta. Non c’è la certezza che le minacce percepite siano reali o solo il prodotto di una mente traumatizzata. Questo dubbio pervade anche l’ultima sequenza del film, nella quale, pur avendo apparentemente sventato l’attacco, Vincent rimane isolato, sospeso in un mondo che continua a sembrargli ostile e minaccioso. Per lui non sembra dunque esserci possibilità di fuga da questa situazione, rimanendo dunque costretto in un perenne stato di allerta.

Matthias Schoenaerts in Disorder - La guardia del corpo
Matthias Schoenaerts in Disorder – La guardia del corpo. Cortesia di Movies Inspired

Mentre questo è il suo stato d’animo nel finale, lo spettatore si ritrova dunque con più domande che risposte: cosa è realmente accaduto nella casa? Vincent ha davvero protetto Jessica e Ali, o la sua percezione del pericolo era una distorsione dei suoi sensi ormai compromessi? È su questa ambiguità che gioca il film, configurandosi come un’intensa esplorazione psicologica di un uomo che non può più fidarsi nemmeno della propria mente. Così facendo, Disorder – La guardia del corpo ripropone problematiche affrontate anche da film come American Sniper e The Hurt Locker.

Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire di Disorder – La guardia del corpo grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 7 ottobre alle ore 21:15 sul canale Cielo.

Teacup 2 si farà? risponde il creatore della sere di successo

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Teacup 2 si farà? risponde il creatore della sere di successo

Il produttore esecutivo e showrunner di Teacup ha parlato dei piani di Teacup 2 la potenziale seconda stagione e oltre. Basata sul romanzo di Robert McCammon Stinger e composta da otto episodi, Teacup è guidata dalla star di The Handmaid’s Tale Yvonne Strahovski e da Scott Speedman di Grey’s Anatomy. È incentrata su un improbabile gruppo della Georgia rurale che deve collaborare per affrontare un misterioso pericolo che minaccia la loro sopravvivenza. La serie recentemente è stata elogiata persino da Stephen King.

In vista della prima di Teacup, in onda il 10 ottobre su Peacock, il creatore, showrunner e produttore esecutivo Ian McCulloch ha affrontato candidamente la possibilità di continuare l’adattamento horror per più stagioni. McCulloch ha spiegato che, pur avendo alcune idee, non sa quale sarà il finale della storia. Nella citazione che segue, McCulloch spiega che “scrivo come un membro del pubblico” e riflette su come questo cambia il suo approccio a Teacup:

Sia sì che no. Ho delle idee, ma sono uno scrittore che non ama rendere il suo lavoro facile, cioè non so cosa succede alla fine. Scrivo come spettatore. Mi piace vedere cosa succede mentre scrivo, cosa che, tra l’altro, non consiglio. È davvero difficile e non è il modo più intelligente di fare le cose. [Ma se sapessi tutto quello che succede, per esempio se dovessero essere sei stagioni, allora non mi divertirei. Allora sto solo dettando, sono solo uno stenografo di corte. Voglio essere sorpreso da quello che succede, da quello che fa un personaggio, da come vanno le cose. Quindi, ho delle idee? Si. So già cosa succederà? Assolutamente no.

Cosa significano i commenti del Creatore per Teacup

Yvonne Strahovski in Teacup (2024)
Foto di Courtesy of Peacock – © Peacock

È normale che le offerte televisive di genere ad alta concezione tengano nascoste le rivelazioni e pianifichino la storia in modo da sostenere più stagioni. Se davvero il creatore di Teacup non sta affrontando l’adattamento nello stesso modo, allora potrebbe significare che gli otto episodi da mezz’ora lasceranno ben poco di inesplorato e serviranno come una serie limitata soddisfacente senza la necessità di una seconda puntata. Questo, a sua volta, cambia il modo in cui il pubblico potrebbe avvicinarsi allo show Peacock prodotto da James Wan.

C’è un altro elemento di intrigo in Teacup, interpretato anche da Chaske Spencer, Kathy Baker, Boris McGiver, Caleb Dolden, Emilie Bierre e Luciano Leroux. L’adattamento cambia molto della storia del romanzo, rendendolo un territorio potenzialmente sconosciuto anche a chi ha letto Stinger. Questa sorpresa è in definitiva un punto a favore di Teacup.

Superman: James Gunn condivide le sue ispirazioni per Lex Luthor

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Superman: James Gunn condivide le sue ispirazioni per Lex Luthor

Oltre alle nuove interpretazioni dell’Uomo d’Acciaio (David Corenswet) e di Lois Lane (Rachel Brosnahan), l’imminente reboot di Superman di James Gunn introdurrà l’ultima interpretazione live-action della nemesi dell’iconico eroe, Lex Luthor.

Nicholas Hoult ha ottenuto il ruolo dopo aver provato a interpretare Superman stesso e, sebbene non abbiamo visto un’immagine ufficiale dell’attore in modalità Lex, lo abbiamo intravisto un po’ malconcio sul set poco dopo l’inizio delle riprese a Cleveland (città che figura nel film nei panni di Metropolis).

Hoult ha precedentemente rivelato di essersi ispirato alla versione All-Star Superman di Luthor e Gunn ha ora condiviso alcune delle altre incarnazioni del cattivo nei fumetti che lo hanno influenzato durante la scrittura di questa nuova interpretazione del personaggio.

“Dio, ce ne sono così tante”, ha risposto il regista a un fan su Threads. “Lex è uno dei miei preferiti, lavora su così tanti livelli, ed è stato un piacere portarlo sullo schermo con l’incredibile Nicholas Hoult. Alcune delle influenze sono state, ovviamente, All-Star Superman, Luthor di Azzarello e il genio scientifico spericolato degli anni ’50 e ’60”.

La miniserie del 2005 di Brian Azzarello Lex Luthor: Man of Steel ha mostrato un nuovo lato dello spietato cattivo, esplorando le motivazioni di Luthor dietro l’essere un nemico costante dell’Uomo d’Acciaio all’interno di una città che lo ha ampiamente accolto. È interessante che Gunn menzioni anche il “genio scientifico” Lex, poiché il personaggio sarà presumibilmente responsabile della creazione del clone genetico di Superman (attualmente denominato Ultraman) avvistato nelle foto dal set.

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Superman, tutto quello che sappiamo sul film di James Gunn

Superman, scritto e diretto da James Gunn, non sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e, potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha detto che esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è il primo metaumano del DCU). Il casting ha portato alla scelta degli attori David Corenswet e Rachel Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane. Nel casta anche Isabela Merced, Edi Gathegi, Anthony Carrigan, Nicholas Hoult e Nathan Fillion.

Il film è stato anche descritto come una “storia delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet. Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò non significa che la produzione non subirà alcun impatto in futuro.

“Superman è il vero fondamento della nostra visione creativa per l’Universo DC. Non solo Superman è una parte iconica della tradizione DC, ma è anche uno dei personaggi preferiti dai lettori di fumetti, dagli spettatori dei film precedenti e dai fan di tutto il mondo”, ha detto Gunn durante l’annuncio della lista DCU. “Non vedo l’ora di presentare la nostra versione di Superman, che il pubblico potrà seguire e conoscere attraverso film, film d’animazione e giochi”. Il film uscirà nelle sale l’11 luglio 2025.

Escape Room: la spiegazione del finale del film

Escape Room: la spiegazione del finale del film

Il finale di Escape Room è caratterizzato da molteplici colpi di scena e da un’enorme anticipazione del sequel, che prepara un mistero molto più grande. Diretto da Adam Robitel (Insidious: L’ultima chiave), il thriller psicologico-horror è un’intrigante storia di sei sconosciuti che giocano a un gioco che diventa mortale e che spinge a far indovinare al pubblico chi sopravviverà fino alla fine.

La trama e il cast di Escape Room

Escape Room inizia un po’ come The Breakfast Club: la timida studentessa di fisica Zoey (Taylor Russell), il presuntuoso agente di borsa Jason (Jay Ellis), l’ex soldato Amanda (Deborah Ann Woll), il nerd ossessionato dai videogiochi Danny (Nik Dodani), il camionista Mike (Taylor Labine) e l’esaurito Ben (Logan Miller) ricevono l’invito a partecipare a una Escape Room il giorno del Ringraziamento. Quasi tutti accettano di giocare per il premio promesso di 10.000 dollari, tranne Jason, che si trova qui per fare una cortesia al suo cliente miliardario.

Dopo essere arrivati al grattacielo di Chicago di proprietà della Minos Escape Rooms, una società rinomata per le sue esperienze di escape room di alta qualità, i sei partecipanti scoprono subito che non si tratta di un innocente gioco di risoluzione di indizi e lavoro di squadra. Vengono immediatamente rinchiusi nella sala d’attesa, che diventa un forno gigante dal quale devono risolvere gli enigmi per uscire prima che li arrostisca vivi. Da lì, le sfide diventano ancora più esoteriche e pericolose.

© 2018 – Sony Pictures

Gli sfortunati concorrenti imparano gradualmente che ogni stanza mortale contiene elementi stranamente familiari con dettagli specifici legati a eventi traumatici del loro passato. Dopo essere sopravvissuti alla sala d’attesa trasformata in forno e aver capito come fuggire dalla stanza successiva, un capanno di caccia invernale, si ritrovano improvvisamente su un lago ghiacciato simulato dove rischiano l’ipotermia. Danny, l’esperto di escape room che non ha mai dubitato che si trattasse solo di un gioco elaborato, viene improvvisamente ucciso quando cade nel ghiaccio e annega.

Gli altri riescono a raggiungere la stanza successiva: una sala da biliardo capovolta dove il pavimento crolla lentamente in un salto di più piani. Zoey risolve l’enigma in modo che Amanda possa aprire una cassaforte contenente la chiave per la stanza successiva, ma Amanda cade e muore nel frattempo. I giocatori rimanenti si ritrovano in una stanza di triage dell’ospedale, che sembra essere familiare a tutti loro, fino a quando la stanza non si riempie di gas velenoso. Poiché l’indizio per fuggire è una macchina per l’elettrocardiogramma, Jason costringe Mike a sottoporsi a un defibrillatore, che finisce per ucciderlo.

Nel frattempo, Zoey soccombe al gas velenoso, mentre Jason e Ben raggiungono la stanza successiva: una stanza zebrata simile ad Alice nel Paese delle Meraviglie, dove vengono avvelenati con un allucinogeno e un solo antidoto. Dopo una lotta, Ben uccide accidentalmente Jason e arriva alla stanza finale: uno studio ben arredato dove la parete minaccia di schiacciarlo come il compattatore di rifiuti della Morte Nera, ma riesce miracolosamente a sopravvivere.

© 2018 – Sony Pictures

Cosa succede alla fine di Escape Room? Ecco la spiegazione del finale

Ben, sopravvissuto all’Escape Room grazie all’indizio finale di “seguire la luce”, cioè rifugiarsi nel camino, ha colto di sorpresa la Minos Corporation. Dopo essere riuscito a uscire dallo studio , Ben si è trovato in un nuovo ambiente: un magazzino con divani in pelle e una classifica gigante con tutti i volti dei suoi compagni di gioco cancellati da una X, tranne il suo. Ben scopre di essere il vincitore del gioco e incontra il misterioso Gamesmaster (Yorick Van Wageningen), che gli spiega che Ben era un cavallo nero che nessuno si aspettava arrivasse alla fine (Jason era il favorito per la vittoria).

Tuttavia, dopo aver spiegato la vera natura della Escape Room, il Gamesmaster garrota Ben e cerca di ucciderlo, perché non c’è un premio di 10.000 dollari e non ci possono essere sopravvissuti. Ben viene però salvato da Zoey. Nella stanza del triage, Zoey inizia a capire che il gioco è stato truccato per far fallire tutti. C’erano telecamere che li osservavano e registravano in ogni stanza, quindi la società Minos che gestisce il gioco era in grado di prevedere ogni loro mossa e di regolare il gioco di conseguenza. Essendo laureata in fisica, Zoey ha applicato l’Effetto Zeno Quantistico: il principio secondo cui gli atomi non si muovono mentre sono osservati.

Zoey ha così iniziato a distruggere tutte le telecamere dell’ospedale mentre il gas velenoso si diffondeva, fingendo di soccombere al gas. Ma poiché le telecamere non c’erano, Minos non sapeva che stava usando una maschera di ossigeno per sopravvivere e fingersi morta. Una squadra di pulizia di Minos, che indossava tute antigas, è entrata per disfarsi dei corpi di Zoey e Mike, solo che Zoey ha avuto la meglio su di loro, ha rubato le loro pistole e si è fatta strada attraverso i corridoi nascosti dell’edificio. È così riuscita a raggiungere il magazzino appena in tempo per salvare Ben dal Gamesmaster.

Tyler Labine, Jay Ellis, Logan Miller, Deborah Ann Woll, Taylor Russell e Nik Dodani in Escape Room
© 2018 – Sony Pictures

Zoey porta poi Ben in ospedale e saggiamente chiama la polizia, ma quando li conduce all’edificio Minos, lo trovano abbandonato, senza alcuna traccia delle elaborate trappole mortali costruite nel complesso. Tuttavia, i graffiti lasciati sui muri recitavano “NO WAY OUT” (nessuna via d’uscita), che Zoey capì subito essere l’anagramma di “WOOTAN YU”, una persona misteriosa che i giocatori inizialmente credevano fosse il Gamesmaster e a cui si faceva riferimento in tutta Escape Room. Zoey la prende come una sfida personale per combattere la corporazione Minos.

Perché sono state scelte le sei vittime della Escape Room

Escape Room ha gradualmente rivelato il motivo per cui queste sei persone sono state scelte per partecipare al gioco: Jason, Zoey, Mike, Ben, Danny e Amanda sono tutti gli unici sopravvissuti a tragici incidenti. Zoey è sopravvissuta a un incidente aereo in Vietnam che ha ucciso i suoi genitori, Ben è sopravvissuto a un incidente d’auto ma i suoi amici sono morti, Mike era un minatore sopravvissuto a una grotta che ha ucciso il suo fratellino e Jason è riuscito a sopravvivere a un incidente in barca nell’oceano e all’ipotermia che ha causato la morte del suo migliore amico.

Allo stesso modo, Danny è sopravvissuto a un incidente che ha ucciso la sua famiglia e Amanda è stata l’unica sopravvissuta a un attacco con un ordigno esplosivo improvvisato che ha causato la morte della sua unità in Iraq, ma l’ha lasciata terribilmente segnata sia fisicamente che emotivamente. L’azienda Minos ha studiato a fondo tutti e sei, adattando le stanze per simulare gli eventi traumatici a cui sono sopravvissuti. La sala d’attesa che è diventata un forno ha scatenato il trauma particolare di Amanda, mentre il capanno di caccia ha richiesto a Ben di ricordare che lui e i suoi amici stavano cantando da ubriachi “Rudolph the Red-Nosed Reindeer” prima del loro fatale incidente d’auto.

Jason sembra essere particolarmente preso di mira, poiché Minos ha duplicato l’esatta giacca che indossava per evitare l’ipotermia durante la sua prova sull’oceano. Sembrava che Minos puntasse soprattutto su Jason per vincere il gioco, ma Ben è riuscito a provocare la possibile verità nascosta che Jason stava mentendo su come era sopravvissuto e che in realtà aveva annegato il suo migliore amico per aumentare le proprie possibilità.

Kenneth Fok e Taylor Russell in Escape Room
© 2018 – Sony Pictures

Il segreto di Minos

Prima che Zoey e Ben lo uccidessero, il Gamesmaster ha fornito alcuni dettagli su Minos Escape Rooms, l’azienda per cui lavora (che lo ha insensibilmente sacrificato). I veri clienti di Minos sono mecenati estremamente facoltosi che amano assistere al truce spettacolo di persone ignare inserite in scenari da escape room in cui la vita o la morte sono in gioco. Minos sembra avere risorse illimitate e i suoi clienti miliardari chiedono sempre di più; i precedenti concorrenti della escape room sono stati, ad esempio, atleti universitari.

Con i sei unici sopravvissuti, la logica nascosta era quella di determinare se la pura fortuna avesse permesso loro di sopravvivere o se ci fosse qualcosa di più. In base alla spiegazione del Gamesmaster, secondo cui l’umanità è sempre stata storicamente attratta dal rischio della vita umana per lo sport (ha fatto riferimento agli antichi giochi dei gladiatori romani), è possibile che Minos esista da molto tempo, forse da molti secoli. Il nome “Minos” evoca il labirinto di Creta che ospitava il mitico Minotauro, affrontato dall’eroe greco Teseo: potrebbe essere stato Minosse a costruire quel labirinto o è solo il nome del mito?

È anche possibile che ci sia Minosse dietro a tutti gli incidenti che hanno colpito Zoey, Jason, Ben e gli altri: in quale altro modo potrebbero avere file così dettagliati su ogni persona? Nel complesso, Minos Escape Rooms sembra un assurdo conglomerato alla stregua della Delos Corporation di Westworld. Sembra che spendano miliardi in elaborate trappole mortali che poi hanno bisogno di squadre di lavoratori per smantellare immediatamente senza lasciare traccia, mentre inventano “incidenti” per smaltire i cadaveri lasciati. Si tratta di un’azienda malvagia che chiede di essere smascherata e abbattuta, cosa che Zoey ha intenzione di fare.

Taylor Russell in Escape Room
© 2018 – Sony Pictures

Come il finale di Escape Room prepara un sequel

Alla fine di Escape Room, sei mesi dopo essere sopravvissuti a Minos, Zoey incontra un Ben ringiovanito e gli rivela di aver svelato il segreto del logo di Minos: si tratta in realtà delle coordinate di un edificio nel centro di New York. Zoey indaga anche su cosa sia successo ai corpi di Jason, Amanda, Danny e Mike e scopre che Minos ha inscenato falsi “incidenti” per spiegare la morte di ciascuno di loro. Nonostante la riluttanza di Ben a unirsi a lei nella sua missione di vendetta, Zoey ha promesso di andare a New York e affrontare Minos.

Tuttavia, la corporazione Minos è più che pronta ad affrontarla: non solo hanno tenuto d’occhio Zoey e sono al corrente dei suoi piani, ma il capo invisibile di Minos ha le informazioni sul volo di Zoey e Ben e sta preparando l’aereo con trappola esplosiva su cui stanno per volare per trasformarlo in un nuovo tipo di escape room per loro. Zoey e Ben non si rendono conto di essere stati scelti ancora una volta come concorrenti e che la loro missione di smascherare Minos è diventata un nuovo gioco che mette a repentaglio le loro vite. Il racconto è dunque proseguito nel 2021 in Escape Room 2 – Gioco mortale.

Grotesquerie: la nuova serie horror di Ryan Murphy diventa un successo dopo quattro episodi

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La nuova serie horror di Ryan Murphy, Grotesquerie, diventa un successo in streaming dopo quattro episodi. Co-creata da Murphy, Jon Robin Baitz e Joe Baken, la nuova serie di FX segue una detective donna che si allea con una suora locale per scoprire l’origine di una serie di crimini efferati che hanno un impatto non solo sulla loro comunità, ma anche sulle loro vite personali. La vincitrice dell’Emmy Niecy Nash-Betts (Monster: The Jeffrey Dahmer Story) guida il cast di Grotesquerie insieme a Courtney B. Vance, Nicholas Alexander Chavez, Micaela Diamond, Raven Goodwin, Lesley Manville e Travis Kelce.

Ora, dopo aver trasmesso solo quattro episodi su FX, la nuova serie horror di Ryan Murphy è diventata un successo in streaming su Hulu. Grotesquerie è all’ottavo posto della classifica dei 10 migliori programmi televisivi di Reelgood per la settimana dal 26 settembre al 2 ottobre. Si è classificata appena sotto gli altri show di FX/Hulu, Only Murders in the Building e The Old Man, al sesto e settimo posto.

Cosa significa il successo di Grotesquerie in streaming per Ryan Murphy

Ryan Murphy è già un importante magnate della televisione grazie a show come Glee e American Horror Story, anche se la sua produzione recente è stata particolarmente impressionante con American Sports Story: Aaron Hernandez, Monsters: The Lyle and Erik Menendez Story, e ora Grotesquerie. La prima stagione di American Sports Story, incentrata sull’ascesa e il declino dell’ex giocatore della NFL, è stata presentata il 17 settembre con recensioni generalmente favorevoli, ma mancano ancora quattro episodi. La seconda stagione di Monster è stata rilasciata il 19 settembre su Netflix ed è stata un altro successo globale numero uno per lo streamer.
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La serie televisiva horror Grotesquerie, interpretata da Travis Kelce, prenderà il via il 25 settembre, con nuovi episodi ogni mercoledì su FX e giovedì su Hulu. In Italia su STAR di Disney+.

Presentata in anteprima il 25 settembre su FX, Grotesquerie è la terza nuova serie di Ryan Murphy a riscuotere successo in così poco tempo. Con un punteggio dell’80% su Rotten Tomatoes, le recensioni sono state per lo più positive, lodando il suo approccio audace e inquietante che mescola elementi gotici e noir con forti interpretazioni, soprattutto di Niecy Nash-Betts. Sebbene l’audience su FX sia stata piuttosto debole, con una media di soli 273.000 spettatori per episodio, il successo di Grotesquerie in streaming suggerisce che molti più spettatori guardano la serie su Hulu negli USA.

Iscriviti a Disney+ per guardare Grotesquerie e molto altro. Dove vuoi, quando vuoi.

Saoirse Ronan ha detto di no alla Marvel, ma direbbe sì a Bond!

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Sebastian Stan su Robert Downey Jr.: “C’è qualcosa che quell’uomo non sa fare?”

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Sebastian Stan ha interpretato per la prima volta Bucky Barnes in Captain America: Il Primo Vendicatore del 2011 e in seguito ha ripreso il ruolo in diversi progetti MCU.

Dopo memorabili interpretazioni in titoli come Captain America: Civil War e Avengers: Infinity War, Stan è stato al centro della scena insieme ad Anthony Mackie in The Falcon and The Winter Soldier su Disney+. Il prossimo film dell’attore nel MCU è Thunderbolts* in cui torna a far parte di una squadra numerosa.

Alcuni fan sono convinti che Bucky non uscirà vivo da quel film. Tuttavia, Stan è desideroso di condividere lo schermo con Robert Downey Jr., che tornerà come Dottor Destino al posto di Iron Man, in Avengers: Doomsday e/o Avengers: Secret Wars.

Sebastian Stan è un grande fan di Robert Downey Jr.

“Spero di essere in una scena con lui”, dice a GQ Stan, che si è scontrato con Tony Stark nei panni di Bucky in Civil War. “C’è qualcun altro che potrebbe riuscirci? Non lo so, probabilmente no. Dopo Tropic Thunder, c’è qualcosa che quel tizio non sa fare?”

Stan è stato uno dei più grandi difensori dell’MCU tra le continue critiche di personaggi del calibro di Martin Scorsese e Francis Ford Coppola. In questa intervista, ha dichiarato: “Non ho mai fatto parte di un’azienda che mette così tanto cuore e pensiero in qualcosa. Penso che se la Marvel se ne fosse andata, sarebbe un buco così grande da cercare di riempire. Non andare lì fuori e criticare qualcosa senza offrire qualcosa di meglio”.

Il 2024 è stato un grande anno per Sebastian Stan grazie alle interpretazioni acclamate dalla critica in A Different Man e The Apprentice. Interpreta Donald Trump in quest’ultimo e ammette che questo ha reso Thunderbolts* una specie di sfida.

“Sono andato alla Marvel dopo [The Apprentice]”, ha osservato Stan. “E stavamo girando delle scene, e io facevo qualcosa, una cosa o due, e pensavo, ‘[cavolo]! Quel personaggio è ancora vivo da qualche parte.'”

Joker: Folie à Deux, incassi bassi perché il pubblico maschile non entra in sintonia con Lady Gaga?

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Joker: Folie à Deux (qui la recensione) è uscito nei cinema questo fine settimana accompagnato da recensioni estremamente negative e un debutto deludente da 40 milioni di dollari, che lo colloca nella stessa fascia di incasso di Morbius.

Gli analisti senza dubbio trascorreranno settimane cercando di capire cosa è andato tutto storto, così come Warner Bros. Discovery. Uno dei primi grandi progetti approvati sotto l’attuale regime di leadership, il sequel di Joker, si è rivelato un passo falso importante per lo studio.

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Jeff Goldstein, presidente della distribuzione nazionale della Warner Bros., dice al Wall Street Journal: “Il film non è arrivato al pubblico come volevamo“. In seguito ha aggiunto che questo film era un “tuffo più profondo nella malattia mentale“, sostenendo che parte del suo pubblico maschile, la maggior parte, ha fatto fatica a entrare in sintonia con Lady Gaga.

Lo studio sembra quindi dire che il film è stato un flop all’esordio perché agli uomini non piacciono i drammi seri o le donne?

È interessante notare che il sito aggiunge che il budget di 200 milioni di dollari del film non include i costi di marketing, quindi le perdite della Warner Bros. Discovery saranno enormi. Nonostante ciò, The Wrap rivela, “Gli addetti ai lavori dello studio affermano che, sebbene siano delusi da come si è svolto il fine settimana, sostengono la decisione di dare carta bianca a Phillips per realizzare il sequel che voleva”.

Chissà se il pubblico, in particolare quello maschile, è d’accordo con Jeff Goldstein, o se semplicemente il film ha deluso in qualche modo le aspettative del grande pubblico e il sesso degli spettatori non c’entra!

Todd Phillips spiega perché la scena di Lady Gaga che bacia una ragazza è stata tagliata da Joker: Folie à Deux

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Todd Phillips ha spiegato come mai la scena, che abbiamo visto dalle foto dal set, di Lady Gaga che bacia una manifestante fuori dal tribunale non sia nel montaggio finale di Joker: Folie à Deux (qui la recensione).

“C’erano dei dialoghi e, all’improvviso, ho voluto che fosse più un momento di musica e atmosfera”, ha spiegato. “Per far sì che quel momento avesse senso, aveva bisogno di un dialogo. Cioè, la donna ha detto qualcosa, e poi Gaga si è fermata e ha fatto questa cosa, e questo ha semplicemente ostacolato il momento”.

Todd Phillips aveva in mente un finale diverso?

Altre foto e filmati dal set hanno indicato Lee di Lady Gaga che uccide Arthur Fleck in un montaggio precedente, suggerendo che l’atto finale potrebbe aver subito alcuni cambiamenti significativi.

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Citadel: Diana, intervista a Filippo Nigro, Gina Gardini, Maurizio Lombardo

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Ecco la nostra intervista ai protagonisti di Citadel: Diana. Abbiamo incontrato Gina Gardini, showrunner, e Filippo Nigro e Maurizio Lombardo, rappresentanti nella serie delle due grandi organizzazioni protagoniste del franchise: Citadel e Manticore. Citadel: Diana arriva su Prime Video dal 10 ottobre e ha come protagonista Matilda De Angelis.

Guarda il trailer di Citadel: Diana

La serie è diretta da Arnaldo Catinari e sviluppata da Alessandro Fabbri, che ricopre anche il ruolo di head writer, ed ha scritto la serie con Ilaria Bernardini, Gianluca Bernardini, Laura Colella e Giordana Mari. Prodotta da Cattleya (Gomorra, ZeroZeroZero)— parte di ITV Studios— con Amazon MGM Studios, e con il sostegno del Ministero della Cultura – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, la serie ha per showrunner ed executive producer Gina Gardini; con lei, nel ruolo di executive producers, Riccardo Tozzi, Marco Chimenz, Giovanni Stabilini ed Emanuele Savoini.

Anthony Russo, Joe Russo, Angela Russo-Otstot, Scott Nemes di AGBO e David Weil (Hunters) sono executive producer di Citadel: Diana e di tutte le serie nel mondo di Citadel. Midnight Radio è executive producer.

Citadel: Diana è l’attesissima nuova serie italiana dal mondo di “Citadel”, prodotta da Cattleya – parte di ITV Studios – e Amazon MGM Studios, con la produzione esecutiva di AGBO dei Fratelli Russo. Protagonista della nuova serie di spionaggio è Matilda De Angelis affiancata da un cast internazionale che include Lorenzo Cervasio, Maurizio Lombardi, Julia Piaton, Thekla Reuten, Giordana Faggiano, Daniele Paoloni, Bernhard Schütz e Filippo Nigro. Tutti i sei episodi debutteranno in esclusiva su Prime Video in tutto il mondo il prossimo 10 ottobre.

Jodie Turner-Smith di The Acolyte critica duramente la Disney per non aver difeso il cast dalle reazioni razziste

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Jodie Turner-Smith si è scagliata contro la Disney per non aver preso le parti dei suoi interpreti attaccati da razzisti e misogini all’indomani dell’uscita di The Acolyte. Ad agosto, abbiamo ricevuto la notizia che Lucasfilm/Disney non avrebbe portato avanti una seconda stagione di The Acolyte nonostante diverse trame e archi narrativi importanti fossero rimasti irrisolti entro il finale della prima stagione.

La decisione è stata accolta con un misto di indifferenza e delusione, ma è chiaro che molti fan di Star Wars, e alcuni degli attori coinvolti nella serie non sono rimasti sorpresi da questo sviluppo. La showrunner Leslye Headland sperava di poter continuare la sua storia ambientata nell’era dell’Alta Repubblica, e si dice che lo studio stesse pianificando una seconda stagione fino a poco tempo fa.

Il motivo “ufficiale” della cancellazione della serie è stato il basso/calo degli spettatori, ma molti ritengono che l’intensa reazione di una minoranza rumorosa possa aver influito sulla decisione. Potremmo non sapere mai se è stato così, ma sappiamo che diversi membri del cast sono stati presi di mira per abusi razzisti, misogini e omofobi, senza alcuna risposta da parte dello studio.

Star Wars: The AcolyteOra, la star Jodie Turner-Smith (Mother Aniseya) ha criticato duramente la Disney per non aver parlato. “Devono smetterla di fare questa cosa in cui non dicono niente quando le persone vengono riempite di razzismo e stronzate su Internet”, dice l’attrice a Glamour Magazine. “Non è giusto non dire niente. È davvero ingiusto”.

“Sarebbe semplicemente bello se le persone che hanno tutti i soldi mostrassero il loro supporto e mettessero i piedi per terra”, ha continuato. “Dicendo che questo è inaccettabile: ‘Non sei un fan se fai questo’. Facessero una dichiarazione importante e verificassero se ne ricavano qualche soldo. Scommetto che non succederà, perché le persone di colore, e in particolare i neri, rappresentano una percentuale molto alta del potere d’acquisto. Potrebbero scoprire che in realtà è più redditizio per loro, ma tutti usano ‘woke’ come se fosse una parolaccia”.

The Acolyte è stata cancellata

La creatrice Leslye Headland (“Russian Doll“), una dichiarata super fan di “Star Wars“, si è messa in testa di creare la prima storia di “Star Wars” ambientata al di fuori della linea temporale principale del franchise che si estende da La minaccia fantasma a Star Wars: L’ascesa di Skywalker”.

Nel cast della serie tv protagonisti sono Amandla Stenberg come ex padawan, Lee Jung-jae come Maestro Jedi, Manny Giacinto, Dafne Keen come una giovane Jedi, Jodie Turner-Smith, Rebecca Henderson nei panni di Vernestra Rwoh, un cavaliere Jedi prodigio.  Charlie Barnett come un giovane Jedi, Dean-Charles Chapman, Carrie-Anne Moss come una Jedi, Margherita Levieva, Joonas Suotamo nei panni di Kelnacca, un maestro Jedi Wookiee.

The Penguin episodio 3: Easter Eggs The Batman, i riferimenti a DC e… a MCU!

L’episodio 3 di The Penguin presenta una raccolta di emozionanti Easter Egg di The Batman insieme a riferimenti ai fumetti DC originali (e persino una coincidenza con l’MCU). Oswald “Oz” Cobb (Colin Farrell) continua a fare accordi a destra e a manca nel suo tentativo di diventare il prossimo grande signore del crimine di Gotham. Sebbene sia certamente ambizioso, questo significa anche che si sta mettendo sempre più in pericolo maggiore con ogni nuovo episodio.

Nell’episodio 2 di The Penguin, Oz ha stretto una nuova alleanza con Sofia Falcone per lavorare contro la sua famiglia criminale introducendo una nuovissima operazione di droga a Gotham City. Pertanto, l’episodio 3 vede Oz e Sofia lavorare per far arrivare la loro nuova droga, chiamata Bliss, sulle strade, convinti che possa mettere in ombra l’epidemia di droga di Gotham che dura da anni con la Drops. Di seguito, ecco Easter Egg, riferimenti e anche un cenno (casuale) al MCU nell’episodio 3 di The Penguin.

Vota per Bella Reál

Manifesto delle recenti elezioni di Gotham

bella real
Manifesto delle Elezioni di Bella Real a Sindaco di Gotham – The Penguin episodio 3 – HBO

L’episodio 3 di The Penguin si apre con dei flashback della notte del Diluvio dell’Enigmista visto nel finale di The Batman, in particolare dal punto di vista di Victor Aguilar (il nuovo braccio destro di Oz). Vediamo che visita la sua famiglia nel loro appartamento a Crown Point, e poi il giovane se ne va per incontrare i suoi amici su un tetto vicino per guardare i fuochi d’artificio al Gotham Square Garden, festeggiando la notte delle elezioni con il sindaco eletto Bella Reál. Tuttavia, la festa viene rovinata dall’Enigmista e dai suoi seguaci.

Tenendo presente ciò, a Crown Point si possono vedere vari manifesti della campagna elettorale, che incoraggiano i residenti a votare per Bella Reál e la sua missione per migliorare Gotham e combattere la corruzione da tempo imperante. In quanto tali, i manifesti aiutano gli spettatori a capire che la scena è ambientata nel passato rispetto alla storia della serie. È la seconda volta che Reál è presente in The Penguin, visto che il suo discorso pubblico subito dopo l’alluvione è stato mostrato nella première della serie.

Squid

Originario della DC Comics

Squid Penguin
Squid – The Penguin episodio 3 – HBO

Sul tetto, Victor incontra la sua ragazza Graciela, così come alcuni dei loro amici. Tuttavia, si uniscono a loro anche Squid, un piccolo delinquente di Crown Point conosciuto nel quartiere come uno spacciatore di Drops. Chiaramente, Victor e Graciela non lo sopportano e si spostano in un’altra parte del tetto. Squid potrebbe essere un personaggio della DC Comics originale.

Nei fumetti DC esiste un personaggio che si chiama Lawrence Loman ed è un boss della criminalità di Gotham noto come The Squid. Dopo aver tentato di prendere il potere durante il vuoto lasciato da altri boss della criminalità come Rupert Thorne, The Squid ha preso il suo nome dal calamaro gigante di nome Gertrude che teneva come animale domestico, a cui dava in pasto coloro che lo scontentavano. The Squid ha anche legami con Bruno Manheim e Intergang, anche se sembra che sia solo un piccolo spacciatore di droga nell’universo di Batman.

Flashback dell’alluvione dell’Enigmista

Crown Point è stata la zona più colpita

Alluvione di Gotham – The Penguin episodio 3 – HBO

Sebbene l’intera missione dell’Enigmista fosse quella di cambiare Gotham dall’interno e porre fine alla sua corruzione, la triste ironia è che il suo attacco e l’alluvione hanno avuto un impatto maggiore sui residenti più poveri e in difficoltà di Gotham, mentre i ricchi e i potenti sono stati appena colpiti. Ciò include la casa di Victor a Crown Point.

Mentre i notiziari degli episodi precedenti confermavano che il quartiere era stato colpito più duramente, vedere l’alluvione in tempo reale grazie all’apertura in flashback dell’episodio 3 di The Penguin è piuttosto brutale, soprattutto con Victor che riesce solo a guardare mentre tutta la sua famiglia annega.

Cartellone Stop Drops

Epidemia di droga a Gotham

Stop Drops – The Penguin episodio 3 – HBO

Più avanti nell’episodio 3 di The Penguin, viene mostrato un cartellone contro la droga sui tetti. Con lo slogan “Stop Drops“, il poster include anche il logo dei drophead barrato. Questo stesso poster è stato visto in The Batman e una maschera simile da drophead può essere vista indossata da un rapinatore nella scena di apertura del film durante il monologo di Batman con il segnale del pipistrello.

Visto per la prima volta mentre rapina un negozio, questo particolare rapinatore drophead corre fuori e poi guarda verso il cielo in The Batman, dove vede il segnale del pipistrello acceso come avvertimento per coloro che avrebbero cercato di portare caos e oscurità a Gotham. Viene anche visto guardare nelle ombre vicine, temendo che il Cavaliere Oscuro possa essere in attesa di colpire. Indipendentemente da ciò, sembra che le drops stiano per diventare obsolete a Gotham City ora che Oz e Sofia Falcone sono pronti a iniziare una nuova operazione di droga.

Dottor Trey Bloom

Una nuova versione di Mister Bloom della DC?

Dottor Trey Bloom – The Penguin episodio 3 – HBO

In compagnia di Sofia, a Oz viene finalmente mostrato dove viene sviluppato e prodotto il nuovo farmaco. Sofia presenta Oz al Dottor Trey Bloom, l’uomo incaricato di coltivare una rara varietà di fungo la cui linfa provoca un effetto unico diverso da qualsiasi altra cosa sul mercato. Come tale, è possibile che Trey Bloom possa essere la versione dell’universo di Batman di Mister Bloom, un supercriminale relativamente nuovo nella Gotham City della DC Comics.

Apparso per la prima volta nel 2015 e creato da Scott Snyder e Greg Capullo, Mister Bloom era un tempo un soggetto di prova anonimo che aveva preso parte a un programma metaumano artificiale in cui le persone comuni potevano ingerire “semi” ad alta tecnologia che potevano fornire superpoteri. Unico soggetto di successo, questo volontario anonimo distrugge lo scienziato leader del programma e coopta tutta la ricerca usando i suoi nuovi poteri e assumendo il nuovo nome di Mister Bloom.

Triadi a Gotham

Un importante potere criminale dai fumetti DC

- The Penguin episodio 3 - HBO
Feng Zhao – The Penguin episodio 3 – HBO

Avendo delle conoscenze, Oz convince Sofia a lavorare con le Triadi di Gotham per distribuire la nuova droga che Oz chiama “Bliss”. Dopotutto, non possono usare i loro normali canali con i Falcone, visto come il previsto nuovo boom della droga darà a Sofia il potere di cui ha bisogno per prendere il controllo della famiglia con la forza.

In ogni caso, le Triadi di Gotham sono una forza importante da tenere in considerazione nei fumetti della DC, avendo avuto ruoli anche in altri media DC, come Arrowverse della CW.

“Came For The Low” – Partywithray e Zhu

Stessa canzone usata durante la scena virale del club di Falcon and the Winter Soldier in cui Zemo balla

Alla fine, Oz e Sofia ricattano il sottocapo di Falcone Johnny Viti affinché sostenga la loro versione dei fatti con la Triade. Penguin e Sofia ottengono quindi il via libera per testare Bliss in uno dei club della Triade e per presentare al loro capo, Feng Zhao, un accordo di distribuzione in corso. Nella scena in cui si mostra il test della droga trai presenti nel locale, la musica del club dovrebbe suonare familiare ai fan dell’MCU.

“Came for the Low” è la stessa canzone che si sente quando Zemo balla al club Madripoor in Falcon and the Winter Soldier del 2021, una scena che è diventata virale e un meme molto diffuso. Ovviamente, la canzone condivisa non è altro che una divertente coincidenza.

Droghe ad Arkham

Le origini di Bliss rivelate

Christin Milioti è Sofia Falcone in The Penguin
Christin Milioti è Sofia Falcone in The Penguin Episodio 3- HBO

Mentre fa la proposta a Feng Zhao, Sofia Falcone rivela che l’origine delle droghe proviene dall’Arkham State Hospital. Dopo essere stata anticipata in precedenza, nell’episodio 3 di The Penguin, Sofia conferma che Bliss è stata usata dallo staff di Arkham per mantenere se stessa e i suoi compagni pazienti sottomessi e docili.

Di conseguenza, questo spiega perché Sofia e Alberto conoscevano questa droga prima di chiunque altro, vedendone il potenziale per renderla una delle principali droghe da strada in grado di rendere le drops obsolete.

Neon Dragons

Una classica gang di Gotham dei fumetti

Neon Dragons – The Penguin episodio 3 – HBO

Alla fine della sua proposta alla Triade, Sofia dice che non le importa se Fend Zhou accetta di aiutare lei e Oz con la distribuzione o meno. Questo perché Sofia intende rivolgersi ad altre organizzazioni criminali di Gotham se la Triada dovessero rifiutare, come i “Neon Dragons”.

Nei fumetti originali della DC, i Neon Dragons erano una gang in ascesa a Gotham prima che il loro leader Tony Li venisse strangolato a morte nei primi giorni di Red Hood di Jason Todd.

La Mafia di Odessa

Anche dai fumetti DC

- The Penguin episodio 3 - HBO
La Mafia di Odessa – The Penguin episodio 3 – HBO

Sofia Falcone fa riferimento anche alla Mafia di Odessa alla fine dell’episodio. Un’altra gang che opera a Gotham, la Mafia di Odessa dei fumetti originali è diventata una grande potenza sulla scia della trama di No Man’s Land in cui un terremoto ha causato un caos di massa a Gotham a seguito del quale varie gang e supercriminali che si sono spartiti sezioni della città.

Fazione della bratva russa, la mafia di Odessa era guidata da Vasily Kosov. Pertanto, in caso in cui dovessero apparire in The Penguin, sarà interessante vedere se lo stesso vale per la mafia di Odessa dell’universo di Batman.

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