Luisa Ranieri si è unita al cast del film
diretto da Johnny DeppModì, su Amedeo
Modigliani. Le riprese del film sono iniziate a Budapest.
Attore dai mille volti e dai
molteplici talenti, Johnny Depp si prepara anche a tornare
dietro alla
macchina da presa con un film biografico dal titolo Modi. Sarà
un biopic sul famoso pittore e scultore italiano Amedeo
Modigliani. Per l’attore si tratta del ritorno alla regia
dopo molti anni dal suo debutto in tale ruolo, avvenuto nel 1997
con Il coraggioso. In
quell’occasione Depp era anche protagonista del film, accanto
all’amico Marlon
Brando, mentre a capo del cast di Modi ci sarà
un’altra leggenda del cinema, Al Pacino, affiancato da un volto molto
familiare al cinema italiano, Riccardo Scamarcio.
Il film, basato su un’opera teatrale
di Dennis McIntyre e adattato per lo schermo da
Jerzy e Mary Kromolowski,
racconterà la vita dell’artista italiano durante il suo soggiorno a
Parigi, nel 1916. L’opera metterà sicuramente alla prova Johnny Depp che nel ritorno alla regia troverà
sicuramente nuovi stimoli e nuove forme di racconto per continuare
ad ammaliare il suo pubblico.
Luisa Ranieri interpreta Rosalie, la
proprietaria di un caffè italiano a Parigi dipinta da Modigliani.
Secondo la tradizione, Rosalie fece anche da madre al dissoluto
artista morto ad appena 35 anni, prendendosi cura di Modigliani
quando era ubriaco o così senza soldi da non potersi permettere un
pasto caldo.
Al Pacino sta producendo
Modì insieme al suo manager e produttore di lunga
data Barry Navidi. IN.2, la divisione europea della società di
produzione Infinitum Nihil, sostiene il film. Anche il gruppo
italiano ILBE, guidato da Andrea Iervolino e
Monika Bacardi, si è unito come produttore. Il
film segna la quarta collaborazione del produttore Navidi con
Pacino, con il quale ha lavorato in Il Mercante di
Venezia (2004), Wilde Salomé (2011) e
Salomé (2013). Le riprese di Modì
dovrebbero spostarsi in Italia dopo diverse settimane a Budapest,
che sostituisce Parigi.
Dopo la presentazione del programma ufficiale della
Festa del Cinema di Roma, sono oggi stati svelati i film e gli
eventi che faranno parte della XXI edizione di Alice nella città, la sezione parallela
della Festa diretta da Gianluca
Giannelli e Fabia Bettini, che
si svolgerà all’Auditorium Parco della Musica Ennio
Morricone dal 18 al 29 ottobre
2023. Ad aprire Alice nella Città sarà quest’anno il film
How To Have Sex,
vincitore della sezione Un certain Regard al Festival di Cannes 2023, il quale sarà
accompagnato a Roma dalla regista Molly Manning Walker e
dalla coprotagonista Mia McKenna-Bruce.
Tra i titoli più attesi spiccano
invece i primi due episodi della quarta stagione di Mare Fuori, la serie
Rai di successo, ma anche il nuovo film animato dell’autore
giapponese Hayao MiyazakiIl ragazzo e l’airone,
prodotto dallo Studio Ghibli e distribuito da Lucky Red. Si segnala
poi la presenza del film To Leslie, con la
candidata all’Oscar Andrea
Riseborough, di The New Boy con Cate Blanchett
e di One Life con Anthony
Hopkins. Numerosi poi i film italiani, tra opere prime
e seconde, che permettono di scoprire nuove voci del nostro cinema.
Preziose sono poi le sezioni dedicate ai cortometraggi, dove poter
ritrovare opere brevi nel formato ma di grande valore.
Alice nella Città: il programma della XXI edizione
CONCORSO
Sono 10 i film che compongono il
Concorso di questa edizione di Alice nella Città, tra cui si
ritrovano titoli divenuti molto noti grazie al passaggio in
festival internazionali, come avvenuto per How to Have
Sex, film d’apertura. Degna di nota è poi la presenza del film
The New Boy, con protagonista Cate Blanchett. Sono invece ben sei
le opere prime, provenienti da diverse parti del mondo e che
consentono di imbattersi in cinematografie e voci nuove, tutte da
scoprire.
HOW TO HAVE SEX –
Opera prima, Drama, Coming of Age, UK, 2023, 98’. Regia di Molly
Manning Walker. Cast Mia McKenna-Bruce, Lara Peake, Samuel
Bottomley, Shaun Thomas, Enva Lewis, Laura Ambler. Produzione
Heretic, Wild Swim, Film4, BFI, U-Media, Headgear Films, Metrol
Technology. Distribuzione internazionale MK2. Distribuzione
italiana MUBI,
Teodora
EXCURSION – Opera
prima, Drama, Coming of Age ⋅ Bosnia-Erzegovina, Croazia, Serbia,
Francia, Norvegia, Qatar, 2023, 93’. Regia di Una Gunjak. Cast Asja
Zara Lagumdžija, Nadja Spaho, Maja Izetbegovič, Mediha Musliovič,
Izudin Bajrovic. Produzione SCCA/pro.ba, Nukleus film, Baš Čelik,
Salaud Morisset, Mer Film. Distribuzione internazionale Salaud
Morisset
RIVIERE − Opera
prima, Drama, Svizzera, Francia, 2023, 104’. Regia di Hugues
Hariche. Cast Flavie Delangle, Sarah Bramms, Camille Rutherford,
Till Clémence, Claude Fugère, Faustine Mathieu, Tom Nappiot,
Guillaume Henry. Produzione Beauvoir Films, Les Films d’Argile.
Distribuzione internazionale Outplay Films
ALEMANIA – Opera
prima, Drama, Coming of Age, Argentina, Spagna, 2023, 87’. Regia di
Maria Zanetti. Cast Maite Aguilar, Miranda De la Serna, María
Ucedo, Walter Jakob. Produzione Tarea Fina in coproduzione con
Solita Films. Distribuzione internazionale Miekincine
Entertainment.
LONELY –
Documentario, Svizzera, Italia, 2023, 76’. Regia di Michele
Pennetta. Cast Precious Adebayo, Federico Peduzzi. Produzione Close
Up Films, Indyca.
THE OTHER SON−
Opera prima, Drama, Colombia, Francia, Argentina, 2023, 89’. Regia
di Juan Sebastiàn Quebrada. Cast Miguel Gonzalez, Ilona Akmansa,
Jenny Nava, Simón Trujillo. Produzione Evidencia Films, Geko Films,
Le Tiro y TresMilMundos Cine. Distribuzione internazionale Film
Factory Entertainment.
IO E IL SECCO −
Opera prima, Coming of Age, Dramedy, Italia, Croazia, 2023, 99’.
Regia di Gianluca Santoni. Cast Andrea Lattanzi, Francesco
Lombardo, Barbara Ronchi, Andrea Sartoretti, Swamy Rotolo.
Produzione Nightswim con Rai Cinema, Antitalent, Sajama Films.
CLENCHED FIST –
Opera seconda, Drama, Belgio, 2023, 86’. Regia di Vivian Goffette.
Cast Yanis Frish, Lucie Debay, Wim Willaert, Mila De Mol, Laurent
Capelluto, Paulo Schmit. Produzione Dragons Flms. Distribuzione
internazionale TVCO
THE NEW BOY –
Drama, Australia, 2023, 115’. Regia di Warwick Thornton. Cast
Cate Blanchett, Aswan Reid, Deborah Mailman, Wayne
Blair. Produzione New Boy Productions Pty Ltd. Distribuzione
internazionale Goodfellas
KATIKA BLUU –
Opera seconda, Fiction, Drama, Belgio, 2023, 80’. Regia di Stéphane
Vuillet & Stéphane Xhroüet. Cast Baraka, Moïse, Paul, Jackson.
Produzione Hélicotronc. Distribuzione internazionale
Hélicotronc
FUORI CONCORSO
I film del Fuori Concorso di Alice
nella Città sono lo spunto ideale per una riflessione più profonda
sui limiti e le inadeguatezze dello stare insieme al mondo, in cui
i registi si pongono il problema della conoscenza della realtà e
soprattutto sulla possibilità di generare una relazione fortissima
con la vita nuda delle persone. Ne sono un esempio i film To
Leslie, Club Zero e One Life.
TO LESLIE − Opera
prima, Drama, USA, 2022, 119’. Regia di Michael Morris. Cast
Andrea Riseborough, Andre Royo, Owen Teague,
Stephen Root. Produzione Bluewater Lane Production, BCDF Pictures.
Distribuzione internazionale Mister Smith. Distribuzione italiana
Minerva Pictures
SUPERLUNA – Drama,
Italia, Belgio, 2023, 101’. Regia di Federico Bondi. Cast Francesca
Raffone, Olivia La Terra Pirrè, Antonia Truppo, Lino Musella,
Carmen Pommella, Vincenzo Pirrotta, Anna Bellato, Max Malatesta,
Francesca De Sapio, Adriano Chiaramida, Francesca Alice Antonini,
Gabriele Spinelli, Chiara Pazzaglia, Nicola Nicchi Federico Ratini,
Lorenzo Ratini con la partecipazione di Fabrizio Rongione.
Produzione Vivo Film con Rai Cinema e Tarantula.
CLUB ZERO – Drama,
Commedia nera, Thriller, Austria, UK, Germania, Francia, Danimarca
⋅ 2023, 110’. Regia di Jessica Hausner. Cast Mia
Wasikowska, Sidse Babett Knudsen, Ksenia Devriendt, Luke
Barker, Florence Baker, Samuel D Anderson, Gwen Currant. Produzione
coop99 filmproduktion, Coproduction Office Ltd, Essential Films,
Parisienne de
Production, Paloma Productions, Gold Rush Films, Cinema Inutile.
Distribuzione internazionale Coproduction Office. Distribuzione
italiana Academy Two.
ONE LIFE – FILM DI
CHIUSURA, Drama, UK ⋅ 2022 ⋅ 80’. Regia di James Hawes. Cast
Anthony Hopkins, Helena Bonham
Carter, Romola Garai, Jonathan Pryce, Lena Olin, Adrian
Rawlins, Alex Sharp, Marthe Keller, Samantha Spiro, Samuel Finzi,
Ffion Jolly. Produzione See-Saw Films. Distribuzione internazionale
FilmNation Entertainment, Warner Bros. Pictures. Distribuzione
italiana Eagle Pictures.
PROIEZIONI SPECIALI
Nelle Proiezioni Speciali di questa
edizione di Alice nella Città si ritrovano titoli estremamente
attesi, come i nuovi episodi della serie Mare fuori, ma
anche il film d’animazione Il ragazzo e l’airone, che
segna il ritorno alla regia di Hayao Miyazaki. Si fanno però notare
anche i film Trolls 3 – Tutti insieme, The Inventor e
Sirocco and the Kingdom of Air Streams.
MARE FUORI 4 – in
coproduzione con la Festa del Cinema, Serie TV, Italia, 2023, (2 x
60’ ca) 120’. Regia di Ivan Silvestrini. Cast Carmine Recano,
Lucrezia Guidone, Massimiliano Caiazzo, Maria Esposito, Matteo
Paolillo, Artem, Domenico Cuomo, Kyshan Wilson, Clotilde Esposito,
Giovanna Sannino, Alessandro Orrei, Ludovica Coscione, Clara
Soccini, Francesco Panarella, Salahudin Tijani Imrana, Giuseppe
Pirozzi, Vincenzo Ferrera, Antonio De Matteo, Raiz, Pia Lanciotti.
Produzione Rai Fiction, Picomedia
IL RAGAZZO E
L’AIRONE – in coproduzione con la Festa del Cinema, Drama,
Giappone, 2023, 124’. Regia di Hayao Miyazaki.
Cast Sōma Santoki, Masaki Suda, Ko Shibasaki, Aimyon, Yoshino
Kimura, Takuya Kimura, Kaoru Kobayashi, Shinobu Otake. Produzione
Studio Ghibli. Distribuzione italiana Lucky Red
SIROCCO AND THE KINGDOM OF
AIRSTREAMS – Animazione, Belgio,
Francia, 2023, 80’. Regia di Benoît Chieux. Cast Loïse Charpentier,
Maryne Bertieaux, Aurélie Konaté, Pierre Lognay, Laurent Morteau,
Eric de Staercke, David Das Santos, Géraldine Asselin. Produzione
Sacrebleu Productions, Take Five, Ciel de Paris. Distribuzione
internazionale Kinology.
TROLLS 3 – Tutti
insieme – Animazione, USA, 2023, 80’. Regia di Walt Dohrn.
Cast Camila Cabello, Justin Timberlake, Anna Kendrick, RuPaul,
Troye Sivan, Walt Dohrn, Eric André, Kid Cudi. Voci italiane
Lodovica Comelli, Stash. Produzione DreamWorks Animation.
Distribuzione italiana Universal Pictures International Italy.
THE INVENTOR –
Animazione Stop Motion, Francia, Irlanda, Lussemburgo, USA, 2023,
92’. Regia di Jim Capobianco. Cast Stephen Fry, Daisy Ridley,
Marion Cotillard, Gauthier Battoue, Matt Berry. Produzione
Rippberger/Urroz, Leveller Media, Tip-Top Productions, Carte
Blanche, Moo Studios, Gaia Entertainment, Curiosity Rights,
FormerProdigy, Media Slated, The Exchange. Distribuzione
internazionale MK2. Distribuzione italiana Universal Group THE NEW TOY – Commedia, Francia, 2022, 112’. Regia
di James Hunt. Cast Jamel Debbouze, Daniel Auteuil, Simon Faliu,
Alice Belaïdi, Anna Cervinka. Produzione Eskwad, M6 Films in
associazione con Sony Pictures Entertainment France. Distribuzione
italiana Europictures
PANORAMA ITALIA
La sezione “Panorama Italia” di
Alice nella Città punta sulla scoperta e sulla valorizzazione del
cinema italiano. Sono documentari, film inediti in Italia mai
usciti in sala per il grande pubblico o passati velocemente in un
festival. Nel programma si ritrovano un ciclo di proiezioni
speciali che arricchiscono, ciascuna con il proprio tono, la
ricerca su ciò che si muove nel nascosto cinema italiano. Non c’è
solo l’idea di mischiare forme e generi ma la voglia d’intercettare
un flusso creativo che parte dalle scuole di cinema.
CONCORSO
LA GUERRA DEL TIBURTINO III – Drama, Italia,
2023, 95’. Regia di Luna Gualano. Cast Antonio Bannò, Sveva
Mariani, Paolo Calabresi, Paola Minaccioni. Produzione Mompracem
con Rai Cinema. Distribuzione internazionale Fandango.
Distribuzione italiana Fandango
RESVRGIS − Opera
seconda, Horror, Italia, 2023, 90’. Regia di Francesco Carnesecchi.
Cast Ludovica Martino, Beatrice Fiorentini, Blu Yoshimi, Beatrice
Modica, Daniele Mariani, Thomas Santu, Lorenzo Marconi. Produzione
Illmatic Film Group, Red Carpet, Beetlefilm. Distribuzione italiana
Illmatic Film Group
CLOROFILLA – Opera
prima, Fantastico, Italia, 2023, 75’. Regia di Ivana Gloria. Cast
Sarah Short, Michele Ragno, Domenico De Meo, Michele Bassi, Angelo
Zedda, Nina Viola Dessì. Produzione Albedo Production, DO
Consulting&Production.
BANGARANG –
Documentario, Italia, 2023, 75’. Regia di Giulio Mastromauro.
Produzione Zen Movie con Nuovo Imaie con sostegno di Apulia Film
Commision e la partecipazione di Dispàrte. Distribuzione
internazionale Zen Movie. Distribuzione italiana Zen Movie.
DESIRÉ − Opera
prima, Drama, Italia, 2023, 100’. Regia di Mario Vezza. Cast
Nassiratou Zanre, Enrico Lo Verso, Antonella Stefanucci, Tonia De
Micco, Brunella Cacciuni, Annachiara Canario, Sara D’Ambrosio,
Giuliana Zannelli, Giuseppe Auriemma. Produzione Cinemafiction
Formazione e Produzione s.r.l. in associazione con TNM Produzioni
s.r.l. Distribuzione internazionale RAI Com s.p.a
ERAVAMO BAMBINI –
Drama, Italia, 2023, 101’. Regia di Marco Martani. Cast Lorenzo
Richelmy, Alessio Lapice, Lucrezia Guidone, Giancarlo Commare,
Francesco Russo, Romano Reggiani, Massimo Popolizio Produzione
Minerva Pictures, Wildside in collaborazione con Vision
Distribution, in collaborazione con Sky. Distribuzione
internazionale Vision Distribution. Distribuzione italiana
Europictures.
UNA MADRE – Drama,
Italia, Francia, 2023, 80’. Regia di Stefano Chiantini. Cast Aurora
Giovinazzo, Micaela Ramazzotti, Angela Finocchiaro, Francesco
Salvi. Produzione World Video Production, Rai Cinema, Bling
Flamingo, con il supporto di Lazio Cinema International e MIC –
Ministero della Cultura
SUSPICIOUS MINDS –
Dramedy, Italia, Francia, 2023, 80’. Regia di Emiliano Corapi. Cast
Francesco Colella, Amanda Campana, Matteo Oscar Giuggioli, Thekla
Reuten. Produzione World Video Production, Adler Entertainment e
Rai Cinema in coproduzione con Bling Flamingo e Barbary Films, con
il supporto di Lazio Cinema International. Distribuzione italiana
Adler Entertainment
PROIEZIONI SPECIALI
CATENE – Film
collettivo, Drama, Italia, 2023, 93’, Scuola d’Arte Cinematografica
Gian Maria Volontè. Registi Anna Coccoli, Matteo Giampetruzzi,
Lorenzo Nuccio, Flavio Santandrea, Lorenzo Vitrone. Sceneggiatori
Chiara Benedetti, Enrico Butelli, Giacomo Carraro, Elena D’Ugo,
John Alex Siciliani, Francesca Zonta. Cast Layla Maiolatesi,
Cristina Pellegrino, Davide Iachini, Marco Marzocca, Maria Chiara
Orti, Davide Valle, Francesca Carrain, Fabio Rizzuto, Dharma Mangia
Woods, Nicoletta Robello, Giselda Volodi, Michele Eburnea, Elena
Radonicich, Francesca Parisi, Achille Brugnini. Produzione Scuola
d’arte cinematografica. Gian Maria Volontè. Produzione esecutiva
dispàrte. Distribuzione italiana Scuola d’arte cinematografica Gian
Maria Volontè.
THE CAGE – NELLA
GABBIA − Opera prima, Drama, Italia, 2023, 110’. Regia di
Massimiliano Zanin. Cast Aurora Giovinazzo, Valeria Solarino,
Brando Pacitto, Desirée Popper, Fabrizio Ferracane, Patrizio Oliva,
Alessio Sakara. Produzione Rodeo Drive, Wave Cinema e Fairway Film
con Rai Cinema.
UN OGGI ALLA VOLTA
− Opera prima, Teen drama, Italia, 2023, 101’. Regia di Nicola
Conversa. Cast Tommaso Cassissa, Ginevra Francesconi, Katia
Follesa, Francesco Centorame, Edoardo Pagliai e con Federica
Pagliaroli, con la partecipazione di Cesare Bocci e di Elisabetta
De Palo. Produzione One More Pictures. Distribuzione italiana
Vision Distribution
HOTSPOT – AMORE SENZA RETE
– Commedia, Italia, 2023. Regia di Giulio Manfredonia.
Cast Denise Tantucci, Francesco Arca, Erasmo Genzini, Anna Lucia
Pierro, Peppe Servillo, Rasalia Porcaro. Produzione Eagle Pictures,
Sony Pictures. International Productions. Distribuzione Eagle
Pictures
Film d’azione del 2003,
The Italian Job utilizza la nota
espressione traducibile come “un lavoro all’italiana” per
raccontare di una grossa rapina e delle conseguenze che questa ha
sulla vita dei protagonisti. A dirigere il film vi è il regista
F. Gary Gray, anche noto per aver diretto
pellicole d’azione come Il negoziatore, Il risolutore e Fast & Furious 8, a
loro modo simili per toni e dinamicità a The Italian Job.
Ad aver reso popolare il film, però, è il suo cast di attori,
composto da diversi interpreti di fama mondiale, qui riuniti per
dar vita a quello che è a tutti gli effetti un puro heist movie.
Si tratta di quei film incentrati su
storie in cui un gruppo di individui organizza e mette in atto un
grande colpo in maniera quantomai accurata, sia esso una rapina, un
furto o una truffa. Sono moltissimi i film appartenenti a questo
sottogenere del genere giallo o thriller, tra cui anche grandissimi
capolavori del cinema. Proprio The Italian Job è uno dei
titoli che tra la fine degli anni Novanta e i primi anni Duemila ha
riportato in auge tale filone cinematografico, accompagnato da film
come Ocean’s Eleven, Fast & Furious, Gioco a
due e Mission: Impossible.
Proprio con quest’ultimo The
Italian Job vanta diverse somiglianze, ma anche quell’adeguato
numero di elementi originali necessario a fargli avere una propria
indipendenza. Ben accolto dalla critica e dal pubblico, è ancora
oggi un titolo molto amato dagli amanti del genere. Prima di
intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile
approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama, al
cast di attori e ad altro ancora. Infine, si
elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
La trama e il cast di The Italian Job
Guidati da John
Bridger e Charlie Croker, un gruppo di
abili rapinatori si riunisce un’ultima volta per mettere a segno un
colpo molto importante: rubare 35 milioni di dollari in lingotti
d’oro da una cassaforte che si trova a Venezia, in Italia. Durante
il furto tutto fila magicamente liscio, ma a un certo punto il
complice Steve Frezelli, spinto dall’avidità, fa
in modo di eliminare gli altri del team e tenere tutto il bottino
per sé. Ciò che non sa è che Charlie è sopravvissuto ed è deciso
più che mai ad avere la sua vendetta: così entra in contatto con
Stella, la figlia di Bridger, e grazie a lei e ad
un nuovo team farà di tutto per acchiappare il traditore e
riprendersi l’oro.
Ad interpretare il protagonista,
Charlie Croker, vi è l’attore Mark Wahlberg.
Questi, in realtà, era inizialmente intenzionato ad interpretare
Steve Frezelli, ma il regista gli fece cambiare idea, convincendolo
del fatto che sarebbe stato più credibile nei panni di Croker. La
premio Oscar Charlize Theron
interpreta invece Stella Bridger. L’attrice era la
prima scelta per tale ruolo e lo stesso Wahlberg, avendola
conosciuta su un precedente set, sostenne l’idea di affidare a lei
il ruolo. Per prepararsi al ruolo, l’attrice ha poi raccontato di
aver trascorso del tempo insieme ad una vera scassinatrice,
apprendendo i trucchi del mestiere.
Recitano poi nel film anche gli
attori Jason Statham
nei panni dell’autista “Handsome”Rob, Seth Green in quelli
dell’informatico Lyle e Mos Def
in quelli dell’esperto di esplosivi “Left Ear”.
L’attore Edward Norton,
costretto da alcune clausole contrattuali a partecipare al film,
recita nei panni di Steve Franzelli. Di
conseguenza, il suo rapporto con gli altri attori e con il regista,
come noto, è stato tutt’altro che pacifico. Donald
Sutherland ricopre invece il ruolo di John
Bridger. Gli attori sono poi stati obbligati a seguire
delle lezioni di scuola guida per poter girare senza controfigure
gli inseguimenti in macchina e la migliore tra tutti è risultata
essere la Theron.
The Italian Job, tra storia vera, remake e auto
Contrariamente a quanto riportato in
determinate occasioni, The Italian Jobnon è
ispirato ad una storia vera, bensì ad un film
omonimo del 1969. Questo, distribuito in Italia con il
titolo Un colpo all’italiana, è stato diretto da
Peter Collinson e vanta nei panni del protagonista
Charlie Croker il premio Oscar Michael Caine.
Le somiglianze tra i due film si limitano però al titolo, al nome
del protagonista e a poco altro, divergendo poi su tutti gli altri
aspetti. Gray e gli sceneggiatori Donna
e WaynePowers decisero
infatti di realizzare un film che fosse solo ispirata alla
pellicola del 1969, omaggiandola dunque nei toni ma non nel
riproporre la medesima storia né gli stessi personaggi.
The Italian Job rimane
dunque sempre incentrato su uno spettacolare furto compiuto a bordo
di automobili, ma vede protagoniste le nuove BMW
Mini e non le Mini Cooper usate nel film
originale. Il lungometraggio diretto da Gray, inoltre, sposta
inoltre l’azione da Torino a Los
Angeles, pur mantenendo una piccola location italiana con
un iniziale colpo a Venezia. Queste modifiche
hanno inoltre permesso di evitare facili paragoni tra i due film,
considerando che quello del 1969 è collocato dal British
Film Institute al 36é posto dei migliori cento film
britannici del XX secolo.
Il trailer di The Italian
Job e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di
The Italian Job grazie alla sua presenza
su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in
rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten
TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes e Amazon Prime Video. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
mercoledì 27 settembre alle ore
21:00 sul canale 20 Mediaset.
Sebbene James
Gunn abbia dato il suo addio al MCU con
Guardiani della Galassia Vol. 3, e c’è una forte possibilità
che
Chris Pratt possa tornare nell’universo
cinematografico Marvel come Star-Lord, lo stesso non si può dire
per
Zoe Saldana, che interpreta Gamora e che recentemente
si è dichiarata molto grata rispetto al suo ruolo.
Parlando con Marvel Studio:
Assembled per
Guardiani della Galassia Vol. 3, Saldaña non ha condiviso la
sua più profonda gratitudine e rispetto verso James
Gunn, Marvel Studio, e l’eredità che lascerà dietro di sé
dopo aver interpretato questo personaggio.
“Vivere nell’universo Marvel non
è stato altro che un piacere. È una parte della mia eredità che
porterò con me con orgoglio e spero che i miei figli ne siano
orgogliosi. Ho tre maschietti e stanno già diventando fan sfegatati
di questi personaggi”. “Mi fa sentire davvero bene. Mi fa sentire
fortunata. Mi fa sentire orgogliosa, conoscere così tante persone
che ammiro e rispetto profondamente che vivono anche in questo
universo, in mezzo a me.”
“Ogni volta che mi sento sul
punto di perdere le staffe, mi guardo intorno e vedo persone che
non vedono l’ora di essere qui perché hanno una vera passione, un
amore genuino e sincero per quello che facciamo, e questo mi
ricorda sempre che siamo benedetti, molto fortunati ad essere qui.
E voglio ringraziarti [James Gunn] perché sei stato una persona
meravigliosa. Hai creduto in me prima ancora che io credessi in me
stessa. Quindi grazie per essere rimasto al mio fianco e… mi
mancherà Gamora, ma non mi mancheranno le quattro ore di
trucco”.
Guardiani della Galassia Vol. 3 ha visto la figlia del Titano
Pazzo assumere il ruolo di comandante di The Ravagers, ponendo però
fine a ogni possibilità che i fan avevano per lei e Peter Quill di
ricominciare la loro relazione e il suo ruolo come parte dei
Guardiani della Galassia per sempre.
“Penso che sia giunto il momento
per me di dimettermi e che la prossima generazione si faccia
avanti. L’unica cosa che non vorrei è che Gamora se ne andasse. È
stata un personaggio di grande impatto per i fan, e soprattutto per
le donne e le giovani fan.”
I Walt Disney Animation
Studios hanno diffuso il nuovo trailer del film di Natale
Wish,
che arriverà il 21 dicembre nelle sale italiane. Il film Walt
Disney Animation Studios Wish accoglie
il pubblico nel magico regno di Rosas, dove la brillante sognatrice
Asha esprime un desiderio così potente da essere accolto da una
forza cosmica, una piccola sfera di sconfinata energia chiamata
Star. Insieme, Asha e Star affrontano un nemico formidabile – il
sovrano di Rosas, Re Magnifico – per salvare la sua comunità e
dimostrare che quando la volontà di un umano coraggioso si unisce
alla magia delle stelle, possono accadere cose meravigliose.
Il film Wish
è diretto dal regista premio Oscar Chris Buck
(Frozen, Frozen
2 – Il Segreto di Arendelle) e Fawn Veerasunthorn
(Raya e l’ultimo drago), e prodotto da Peter Del Vecho
(Frozen, Frozen 2 – Il Segreto di Arendelle) e Juan
Pablo Reyes Lancaster Jones (Encanto). Jennifer
Lee (Frozen, Frozen
2 – Il Segreto di Arendelle) è la produttrice esecutiva,
oltre che sceneggiatrice del progetto insieme a Allison Moore
(Notte stellata, Manhunt). Le canzoni originali sono
firmate dalla cantautrice nominata ai Grammy Julia
Michaels e dal produttore/cantautore/musicista vincitore
del Grammy Benjamin Rice, mentre la colonna sonora
è composta da Dave Metzger.
In tutto l’Universo DC, molti film
sono stati caratterizzati da momenti controversi che hanno diviso i
fan, e alcuni hanno ricevuto reazioni particolarmente forti. La
visione distinta del regista Zack Snyder per
alcuni dei personaggi più iconici del franchise ha finito per creare sostenitori
fedeli e critici accaniti, e anche molti altri film del DCEU non
diretti da Snyder, come Wonder Woman 1984 e
Suicide Squad, hanno
presentato momenti che hanno diviso i fan della DC. Sia dal punto
di vista del live-action che dell’animazione, i film DC sono
riusciti a fare alcune scelte piuttosto controverse nel corso degli
anni. I momenti di divisione sono generalmente associati a film che
hanno avuto scarso successo o che hanno ricevuto grandi critiche,
ma anche i film DC universalmente amati hanno
contribuito a questa tendenza negativa. Ecco i 10 momenti
dei film DC che hanno diviso maggiormente i fan, sia nel
DCEU che non.
Joker spaventa Gary ma lo lascia
andare
Joker del 2019 ha
alcune scene intense, ma una di queste ha davvero diviso i fan.
Nonostante Gary sia suo amico e non si sia mai preso gioco di
Arthur, il Joker di
Joaquin Phoenix ha schernito il personaggio prima di
permettergli di lasciare il suo appartamento dopo che
Arthur aveva ucciso il loro collega davanti a lui.
Dopo aver assistito al brutale accoltellamento di
Randall da parte di Arthur, Gary
si dirige lentamente verso la porta dopo che Joker gli ha detto che
non gli avrebbe fatto del male, solo che Arthur spaventa Gary
quando gli passa accanto prima di aprirgli la porta. Dopo un
omicidio così brutale, Joker che spaventa Gary per ridere è crudele
e va contro la visione “eroica” che Arthur ha di sé.
La Bat-Credit Card
Batman & Robin del 1997
fu così controverso che finì per allontanare
Batman dal grande schermo fino a quando il regista
Christopher
Nolan e Christian Bale si unirono per riportare il
Cavaliere Oscuro in Batman Begins del 2005. Tra le scene più discusse c’è
la rivelazione della famigerata Bat-Credit Card che il Bruce Wayne
di George Clooney usa quando ha bisogno di
accedere a fondi mentre è in azione come Batman. La scena si è
rivelata piuttosto controversa: alcuni ritengono che si adatti al
marchio di umorismo del regista Joel Schumacher,
mentre altri pensano che renda Batman troppo ridicolo.
Selina Kyle viene rianimata dai
gatti
Batman Returns è considerato uno dei migliori film di
Batman in live-action, ma il film presenta un momento molto
controverso. La Selina Kyle di Michelle Pfeiffer cade in quella che sembra
una morte certa dopo essere stata spinta da Max Shreck. Tuttavia,
Selina viene stranamente riportata in vita dopo che diversi gatti
randagi convergono sul suo corpo, camminando su di lei, leccandola
e rosicchiandole le dita. Senza spiegazioni, Selina rovescia gli
occhi e si risveglia diventando Catwoman. Il momento lascia il tempo che trova
e non ha alcuna fonte nei fumetti della DC Comics.
Batman uccide Joker
Il Batman di
Michael Keaton finisce per uccidere il
Joker di Jack Nicholson in Batman del 1989. Mentre
Joker sta fuggendo aggrappandosi alla scala di un elicottero,
Batman lancia il suo rampino per attaccare la gamba di Joker a un
gargoyle vicino, che alla fine cade e manda Joker verso la morte.
Nei fumetti, Batman ha una regola di non uccidere piuttosto
definita, che i film live-action hanno avuto difficoltà a
rappresentare. Il Batman di Keaton non solo infrange la regola
cardinale del Cavaliere Oscuro, ma lo fa anche
uccidendo il più grande nemico dell’eroe, cosa che non piace a
molti fan, proprio come la rivelazione del film che Joker ha ucciso
i genitori di Bruce.
Batman che uccide
Anche Batman di Ben Affleck, l’ultima versione cinematografica
del Cavaliere Oscuro, non aderisce alla regola di non uccidere di
Batman dei fumetti. Il Batman del DCEU uccide molte persone e il
suo film d’esordio, Batman v Superman: Dawn of Justice, mostra quanto sia
brutale questa versione del personaggio. All’inizio del film, si
scopre che Batman marchia i criminali, mentre la successiva scena
del magazzino e altri momenti mostrano la brutalità che il Bruce
Wayne di Affleck ha nel film, rendendo controversa la sua
rappresentazione di Batman.
Jonathan Kent dice a Clark di non
salvarlo
Man of Steel del 2013 ha dato il via al DCEU con
alcuni momenti non proprio ben visti dai fan. La rappresentazione
di Jonathan Kent da parte di Kevin Costner non era all’altezza delle altre
versioni del personaggio. Il personaggio era ben lontano dalle
versioni calorose e premurose di Jonathan Kent mostrate in Smallville e nei fumetti, con il personaggio che
sembrava alludere al fatto che un giovane Clark avrebbe dovuto
lasciare annegare un autobus con i suoi compagni di classe per
proteggere il suo segreto. Questo porta Jonathan a dire a Clark di
non salvarlo da un uragano per evitare che il segreto di suo figlio
venga rivelato al mondo, una scelta che difficilmente
Superman avrebbe
appoggiato nella maggior parte degli altri adattamenti.
Batman e Batgirl entrano in
intimità
Il
film d’animazioneBatman: The Killing Joke è uno dei
film più discussi della DC, in quanto non si è limitato ad adattare
una delle storie più iconiche di Batman, ma ha anche aggiunto una
sottotrama non necessaria e priva di senso. Nel film d’animazione,
Batman e Batgirl hanno una scena
di forte intimità, cosa che non è mai accaduta nella storia su cui
si basa il film e che è strano vedere visto che Barbara
Gordon è spesso legata sentimentalmente a Dick Grayson, il
primo Robin, nella maggior parte dei media. Il momento è stato
stridente e ha causato la delusione di molti fan, ed è un peccato,
perché il resto del film è un ottimo adattamento dell’iconica
storia dei fumetti.
Superman inverte il tempo volando
intorno alla Terra
Superman del 1978 è considerato ancora oggi il miglior
film su Superman, e la recitazione di Christopher
Reeve nel film è ancora riconosciuta come lo standard di
riferimento per il personaggio. Tuttavia, il film presentava anche
uno dei momenti più controversi del cinema DC. La scena del viaggio
nel tempo di Superman, in cui l’Uomo d’Acciaio
vola così veloce da far girare la Terra all’indietro per invertire
il tempo, ha dato vita a molti dibattiti tra i fan. Mentre alcuni
ritengono che la scena sia una delle più grandi dimostrazioni di
potere di Superman in live-action, altri si chiedono come sia
possibile far ruotare la Terra all’indietro e se a Superman debba
essere permesso di farlo.
Superman uccide Zod
Il Superman di
Henry Cavill che uccide il Generale Zod di
Michael Shannon ha dato il via al DCEU con
quella che sarebbe stata una delle più grandi divisioni tra i fan
della storia della DC. Superman è noto per essere il migliore tra
gli eroi, con il suo amore per l’umanità e il suo senso della
giustizia che gli impediscono di uccidere chiunque. Tuttavia,
L’uomo d’acciaio ha fatto sì che il Superman di Cavill superasse questo limite nel suo
debutto nel DCEU. Il momento è stato incredibilmente divisivo: ci
sono fan che credono che Superman non avesse altro modo per
sconfiggere Zod e altri che pensano che Snyder avrebbe dovuto far
bandire Zod nella Zona Fantasma invece di ucciderlo.
Mamma Martha
Infine, il momento più controverso
del DCEU e il momento più divisivo del film DC è
la scena di mamma Martha di Batman v Superman: Dawn
of Justice. Batman decide di non uccidere
Superman dopo aver passato la maggior parte del
film a cercare di farlo solo perché Superman rivela a Bruce che
anche sua madre si chiama Martha, proprio come
Batman. Il momento ha più senso nella Ultimate Edition del film, in
quanto Snyder riesce a chiarire cosa porta Superman a
dire questa frase; tuttavia, la versione teatrale del momento si
distingue come uno dei momenti che hanno portato quell’iterazione
dell’Universo DC live-action a dividere i fan.
Prime Video ha svelato oggi le prime
immagini di Amazing – Fabio De Luigi, il
nuovo “One Prank Show“ comedy italiano che vede protagonista
l’attore comico Fabio De Luigi alle prese con una serata molto
speciale: ha ricevuto un premio alla carriera, ma è così schivo che
ne farebbe a meno, evitando celebrazioni per lui imbarazzanti. Suo
malgrado si ritrova in un lussuoso hotel protagonista di una notte
in cui scoprirà, insieme agli spettatori, che il premio è un
espediente per un viaggio comico e onirico tra amici prestigiosi e
sorprese inaspettate, fino al palco e alla meritata
statuetta. Con la partecipazione, tra gli altri,
di Virginia Raffaele, Elio, Diego
Abatantuono, Marco Mengoni. Amazing – Fabio
De Luigiè diretto da Alessio
Muzi e scritto da Giovanni
Todescan, con Ugo Ripamonti, Paolo
Cananzi, Fabio De Luigi, Leonardo Parata, Marco
Curti.
Prodotto da Fremantle
Italia, sarà disponibile in esclusiva su Prime Video in
tutto il mondo a partire dal prossimo 3 novembre 2023.
Amazing – Fabio De Luigiè l’ultima
novità per i clienti Amazon Prime, che in Italia beneficiano di
spedizioni veloci, offerte esclusive e intrattenimento, incluso
Prime Video, con un solo abbonamento al costo di €49,90/anno o
€4,99/mese.
Amazing –
Fabio De Luigi si unirà a migliaia di film e serie
già presenti nel catalogo di Prime Video, tra cui le produzioni
italiane Original, The Bad Guy, Prisma, Bang
Bang Baby, Gianluca Vacchi: Mucho Más, Laura
Pausini – Piacere di conoscerti, The Ferragnez – La serie
S1 e S2, The Ferragnez: Sanremo special, All or
Nothing: Juventus, Anni da cane, Dinner Club
S1 e S2, Vita da Carlo, FERRO,
Celebrity Hunted – Caccia all’uomo S1, S2 e
S3, e LOL: Chi ride è fuori S1, S2 e
S3; le serie pluripremiate The Marvelous Mrs.
Maisel e Lizzo’s Watch Out for the Big Girls, la
serie satirica sui supereroi The Boys e grandi successi
come Il Signore degli
Anelli: Gli Anelli del Potere, Citadel, Jack
Ryan di Tom Clancy, Un matrimonio esplosivo,
Samaritan, Tredici Vite, The Tender Bar,
A proposito dei Ricardo, La guerra di domani,
Reacher e Il principe cerca figlio, oltre a
contenuti in licenza disponibili in più di 240 paesi e territori
nel mondo, e le dirette in esclusiva in Italia delle migliori
partite del mercoledì sera della UEFA Champions League, oltre
che della Supercoppa UEFA, fino alla stagione 2026/27. Altri titoli
Original italiani già annunciati sono le serie Everybody Loves
Diamonds, Gigolò per caso, Antonia, No
Activity – Niente da segnalare, Sul più bello – La
serie, gli show Karaoke Night – Talenti Senza
Vergogna, LOL Talent Show: Chi fa ridere è dentro, i
film Elf Me, Il migliore dei mondi, Pensati
Sexy,oltre ai rinnovi per nuove stagioni di
Monterossi, Prisma, Sono Lillo,
Prova Prova Sa Sa e Celebrity Hunted – Caccia
all’uomo. È stata inoltre annunciata la serie Citadel:
Diana, il capitolo italiano dell’universo
Citadel.
MUBI,
distributore globale, servizio di streaming e società di
produzione, e la casa di distribuzione Teodora
Film portano insieme in Italia l’atteso debutto alla
regia di Molly Manning Walker, How
To Have Sex, vincitore di Un Certain Regard a
Cannes 2023. Il film sarà presentato in anteprima
come evento d’apertura del festival Alice nella
Città e verrà distribuito al cinema da Teodora all’inizio
del 2024, per arrivare più tardi in esclusiva streaming su MUBI.
How To Have
Sex ha per protagonisti Mia
McKenna-Bruce (Persuasione, Kindling)
e Samuel Bottomley (Somewhere Boy,
Ladhood), insieme a Lara
Peake (Mood, Brave New
World), Shaun
Thomas (Ali&Ava – Storia di un
incontro, The Long Shadow) e le esordienti Enva
Lewis e Laura Ambler.
Tre adolescenti britanniche vanno in vacanza a Creta per
abbandonarsi a un divertimento senza limiti, tra alcool, locali
notturni e nuove amicizie. In quella che dovrebbe essere la più
bella estate della loro vita scopriranno che sesso, consenso e
consapevolezza di sé seguono percorsi più complessi di quanto
immaginavano. Incredibilmente curato a livello visivo e con una
colonna sonora d’eccezione, l’esordio di Molly Manning Walker
esplora senza filtri il mondo dei giovanissimi, raccontando come le
prime esperienze sessuali dovrebbero (o non dovrebbero) essere
affrontate.
Diplomata alla National Film and Television
School, Molly Manning Walker ha lavorato
per molti anni come direttrice della fotografia, tra gli altri per
il film Scrapper di Charlotte Regan e per
la celebre serie televisiva Mood. Il suo primo passo
da regista è il cortometraggio Good Thanks,
You?, che viene presentato alla Semaine de la Critique a
Cannes. Sempre a Cannes nel 2022 vince il premio Next Step con la
sceneggiatura di How To Have Sex, che diventerà il
suo film d’esordio.
Il film è prodotto da Ivana MacKinnon (Beast, Bring Them
Down) e Emily Leo (Under the Shadow, Nocebo) della
società inglese Wild Swim, insieme a Konstantinos Kontovrakis
(Triangle of Sadness) di Heretic. Film4 e il BFI, che
assegnano i finanziamenti della National Lottery, hanno sviluppato
il progetto e finanziato la produzione, insieme a mk2 Films. I
produttori esecutivi sono Farhana Bhula e Ben Coren per Film4,
Kristin Irving per il BFI, Nathanaël Karmitz e Fionnuala Jamison
per mk2 Films, Giorgos Karnavas per Heretic, Phil Hunt e Compton
Ross per Head Gear.
Non sarebbe meglio per il pianeta
terra se gli esseri umani potessero ridurre le proprie dimensioni,
riducendo così anche il proprio impatto ambientale? È questa la
domanda che deve essersi posto il regista Alexander
Payne nel dar vita al suo nuovo film dal titolo
Downsizing – Vivere alla grande
(qui la recensione). Due volte
premio Oscar per la sceneggiatura di Sideways – In viaggio con
Jack e di Paradiso amaro, il regista e scrittore si
dedica ora ad una storia fantascientifica, senza per questo
rinunciare alle proprie peculiarità. Uscito nel 2017, il film era
in realtà un progetto rimasto per diversi anni nel cassetto,
arrivato poi al cinema nel momento in cui i dibattiti sui
cambiamenti climatici sono più accesi che mai.
Il film è caratterizzato dalla
presenza di celebri attori hollywoodiani a ricoprire i ruoli dei
protagonisti, e che con la sola loro partecipazione impreziosiscono
la storia. Data la sua grande attrattiva, la pellicola viene poi
scelta come film d’apertura della 74ª edizione della Mostra
Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, partecipando
anche al concorso ufficiale. Downsizing – Vivere alla
grande è poi stato indicato da alcuni critici come uno dei
migliori film dell’anno, a fronte però di un accoglienza generale
non particolarmente entusiasta. La stessa accoglienza di pubblico
al box office ha fatto registrare risultati al di sotto delle
aspettative.
A fronte di un budget di circa 70
milioni, infatti, il film è arrivato ad un incasso complessivo di
soli 55. Nonostante ciò, tale opera merita di essere riscoperta,
sia per le divertenti situazioni di fronte a cui pone sia per le
tematiche e le riflessioni in essa contenute. Proseguendo nella
lettura sarà allora possibile scoprire i principali dettagli sulla
trama, come anche diverse curiosità relative al cast di attori
protagonisti. Infine, si vedrà anche dove è possibile ritrovare in
streaming il film per una comoda visione casalinga, grazie alla
quale sarà possibile riscoprirne i pregi.
Downsizing – Vivere alla
grande: la trama del film
Per risolvere il problema del
dannoso impatto ambientale dell’uomo sul pianeta terra, un gruppo
di scienziati arriva a trovare una soluzione drastica ma
particolarmente efficace. Questi sviluppano infatti un processo
permanente e irreversibile di “miniaturizzazione”, il quale riduce
massa e volume corporeo, riducendo l’altezza di ben quattordici
volte rispetto all’originale. Ciò permetterà di avere meno sprechi
e sviluppare meno problematiche relative ai cambiamenti climatici.
Dopo dieci anni, tale processo è ormai divenuto estremamente
popolare, e sono molti gli umani che vi si sono sottoposti. Tra
questi, dopo diversi tentennamenti, vi sono anche Paul
Safranek e sua moglie Audrey.
Miniaturizzarsi, infatti, non fa
bene solo al pianeta ma permette anche di avere un tenore di vita
più alto rispetto a quello che si aveva con dimensioni naturali. I
due coniugi, in difficoltà economiche, decidono allora di
sottoporsi al processo. All’ultimo, però, Audrey decide di tirarsi
indietro, lasciando Paul da solo ad affrontare la sua nuova vita.
Trasferitosi nella piccola ma grande Leisureland, la città
costruita su misura per la nuova dimensione degli umani, egli
inizia a sperimentare i vantaggi dati da quella sua nuova
situazione. Ben presto, però, si renderà conto di come nonostante
ciò siano ugualmente presenti una serie di situazioni
particolarmente drammatiche.
Downsizing – Vivere alla
grande: il cast del film
Il progetto per il film prese forma
dopo il film Sideways – In viaggio conJack, del
2004, ma dovette aspettare anni prima di poter essere realizzato.
Inizialmente ad interpretare il ruolo del protagonista avrebbe
dovuto esserci l’attore Paul
Giamatti, che con il regista aveva già lavorato
proprio nel succitato film. Proprio a causa dell’allungarsi dei
tempi di produzione, tuttavia, egli dovette rinunciare al ruolo di
Paul Safranek. Per questo venne allora scelto il premio Oscar
Matt
Damon. Accanto a lui si ritrova poi l’attrice Kristen
Wiig, celebre per commedie come Le amiche della
sposa. Questa interpreta qui Audrey Safranek, la moglie di
Paul che deciderà poi di lasciare solo il marito al momento di dar
vita al processo di miniaturizzazione.
Il due volte premio Oscar Christoph
Waltz compare nel film nei panni del personaggio Dušan
Mirković. Questi è un serbo datosi alla bella vita in seguito alla
miniaturizzazione, e che aiuterà Paul ad abituarsi alla nuova
condizione. La vera scoperta del film è però l’attrice Hong
Chau, interprete qui dell’attivista vietnamita Ngoc Lan
Tran. Per il personaggio, che è privo di una gamba, l’attrice si è
esercitata con un consulente per poter risultare realistica in tale
mancanza. Inoltre, come fonti primarie di ispirazione la Chau ha
citato la scrittrice Flannery O’Connor e l’attivista ambientalista
Berta Caceres. Nel film si ritrovano infine anche gli attori
Jason
Sudeikis nei panni di Dave Johnson, amico di Paul,
Neil Patrick
Harris in quelli di Jeff Lonowski, e Laura
Dern come Laura Lonowski.
Downsizing – Vivere alla
grande, la spiegazione del finale
Riguardo il suo significato
generale, nonché dunque la spiegazione del suo finale,
Downsizing – Vivere alla grande propone due possibili
chiavi di lettura. Se la prima riguarda i pericoli sempre più
evidenti dati dalla sovrappopolazione e lo spreco delle risorse
terrestri, la seconda riguarda invece un pensiero più individuale,
al quale è riconosciuto un certo peso decisionale nel bene della
collettività. La scelta finale di Paul è emblematica in tal senso.
Il protagonista è infatti incerto se abbracciare o meno un’ennesima
utopia o rimanere nel mondo reale a lottare quotidianamente per
renderlo migliore al fianco di un nuovo amore, che lo tiene con i
piedi per terra riguardo i problemi dell’umanità e il come
combatterli.
Nel finale, Paul sceglie dunque di
perseguire quest’ultima strada, convintosi che sia la migliore per
il bene dell’intero pianeta e della collettività, facendo dunque
prevalere la propria scelta su quanti vorrebbero invece
condizionare le sue decisioni. Alexander Payne sembra dunque
suggerire che non esiste un mondo migliore di altri e che l’essere
umano ha la capacità di saperne creare migliaia, finendo però con
il distruggerli tutti compiendo ciclicamente gli stessi errori.
Altresì, le azioni che si intraprendono in nome della salvaguardia
del pianeta non sembra sono necessariamente fonte di reali
benefici, ma anzi spesso non portano a nulla di concreto. Aiutare
il prossimo, come Paul nel suo piccolo sceglie di fare, è ciò che
invece può davvero contribuire al bene comune.
Downsizing – Vivere alla
grande: il trailer e dove vedere il film in streaming e in
TV
Per gli appassionati del film è
possibile fruire di questo grazie alla sua presenza su alcune delle
più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete.
Downsizing – Vivere alla grande è infatti
disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Chili Cinema,
Amazon Prime Video, Google Play,Apple iTunes e Netflix. Per vederlo, basterà sottoscrivere
un abbonamento generale o noleggiare il singolo film. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. È bene notare che in caso di noleggio si ha soltanto un
determinato periodo di tempo entro cui vedere il titolo.
L’universo del film
horror, forte delle nuove tecniche cinematografiche e di
registi geniali riusciti a plasmare terrificanti e inedite storie,
si è evoluto parecchio nel XXI secolo. A popolare
il filone sono soprattutto i franchise, molti dei
quali continuano a mantenere il loro fascino perché capaci di
costruire sequel di spessore e avvincenti, capaci
di non scadere nel superficiale o nel già visto. Ma quali sono
quelli più accattivanti? Quelli che sono riusciti a soddisfare le
aspettative del pubblico e onorare i loro predecessori?
Final Destination 5
Il successo di Final
Destination è innegabile: il franchise comprende, in totale,
cinque film, due fumetti e nove romanzi. Per quanto riguarda la sua
versione cinematografica, le pellicole ruotano attorno a un gruppo
di persone le quali, in seguito a una visione premonitrice del
protagonista, sfuggono ad una morte imminente. Dopo essere scampati
alle loro morti predette, i personaggi vengono comunque uccisi,
ognuno di loro in modo grottesco. Il miglior sequel del franchise
di film horror è di sicuro Final Destination 5: la storia si incentra su Sam
Lawton, un ragazzo che riesce ad aiutare i suoi colleghi a scappare
da un incidente mortale in seguito a una premonizione. Nonostante
sia riuscito a salvarli, questi poco dopo iniziano a morire uno
alla volta, spronandolo a trovare una soluzione per scampare alla
Morte. Final Destination 5, oltre a essere corposo e
divertente a livello narrativo, ha dato al suo pubblico uno dei più
grandi plot twist: quando infatti si pensava che i personaggi
sarebbero sopravvissuti, si scopre che in realtà sono saliti a
bordo del volo 180 della Volée Airlines, indi per cui la pellicola
diventa prequel del primo Final Destination.
La casa del diavolo
Continuiamo con La casa del
diavolo, sequel horror de La casa dei 1000 corpi,
scritto e diretto da Rob Zombie. Il
successo dei film, e in particolare di questo, dipende soprattutto
dal suo regista: con Zombie, infatti, c’è una grande quantità di
gore e violenza sadica, che hanno inevitabilmente alzato
l’asticella orrorifica appassionando il pubblico. Per quanto
riguarda La casa del diavolo, la trama torna a seguire le
vicende della famiglia Firefly, la quale continua a perpetrare una
serie di disgustosi omicidi. A sbarrare loro la strada arriva John
Wydell, uno sceriffo il cui obiettivo è vendicare l’assassinio di
suo fratello. Wydell, però, non sarà solo: ad aiutarlo arriverà
infatti una coppia di cacciatori di taglia. L’atmosfera da incubo e
lo sfondo sempre cupo e minaccioso, hanno contribuito
all’immedesimazione degli spettatori, che poi ne ha anche decretato
la fama come film horror.
Candyman
Anche Candyman è un
franchise degno di essere visionato, facente parte della categoria
horror/slasher. Base della serie di film horror è il racconto
The Forbidden del 1985 della collezione Books of Blood di
Clive Barker, che si incentra sulla leggenda del Candyman, il
fantasma del figlio di uno schiavo assassinato alla fine del XIX
secolo. Il Candyman
del 2021 è il sequel diretto del primo uscito nel 1992, e la storia
si svolge ventisette anni dopo, seguendo un artista che,
affascinato dalla leggenda che avvolge le case popolari del
Cabrini-Green, inizia a indagarci con intensità, fino a quando non
comincia ad essere perseguitato dalle sue scoperte. Oltre ad aver
avuto successo per la sua accattivante componente thriller slasher,
Candyman è stato molto apprezzato per la sua visione
socio-politica delle moderne problematiche razziali.
Scream 4
È ora il turno di
Scream, franchise diventato nel tempo un cult horror
irresistibile basato su film horror/slasher di serie B. Ogni
storia, di cui Wes Craven ne è stato creatore, è ispirata agli
omicidi perpetrati per mano di Danny Rolling nel 1990. I sequel del
primo sono usciti entrambi alla fine degli anni Novanta e
Duemila, per poi riprendere con Scream
4 nel 2011. Ed è proprio su quest’ultimo che ci
concentriamo: il film è l’ultimo diretto dal suo ideatore, Craven
per l’appunto, e ruota attorno a Sidney Prescott, la quale alla
fine del suo tour del libro decide di tornare nella sua città
natale, dopo dieci anni di assenza. La sua visita, però, avrà come
conseguenza anche il ritorno del famigerato Ghostface. Scream
4 ha riportato sul grande schermo il cast originale, per un
nuovo avvincente slasher che ha mandato in estasi i suoi
sostenitori più incalliti.
10 Cloverfield Lane
Continuiamo con un altro sequel di
un interessante franchise horror: 10
Cloverfield Lane. Diretto da Dan
Trachtenberg, al suo esordio in regia, il film è prodotto
da J.J. Abrams e Lindsey Weber. La trama si costruisce attorno a
Michelle, una donna che in seguito a un incidente si ritrova in un
bunker insieme a due uomini sconosciuti, i quali cercano di
convincerla che l’aria del pianeta è diventata irrespirabile a
causa di un evento apocalittico. Il successo di 10 Cloverfield Lane deriva principalmente dalla sua
capacità di aver saputo equilibrare paura dell’invasione aliena e
horror psicologico, in una quanto più funzionale commistione. Carta
vincente dell’intera pellicola è il modo in cui si sviluppa la
tensione, la quale riesce a crescere scena dopo scena mantenendo il
pubblico inquieto e concentrato.
28 settimane dopo
Dopo il successo di 28 giorni
dopo, con un
Cillian Murphy in stato di grazia, nel 2007 arriva un sequel,
28 settimane dopo, diretto da Juan Carlos
Fresnadillo con protagonista Robert Carlyle. Dopo
l’epidemia del primo film che ci aveva mostrato una Londra deserta
e inquietante, questo secondo segue i tentativi dell’esercito
americano di ricostruire la nazione solo per farne scoppiare
un’altra. Parte del successo del sequel, oltre ad avere un impianto
narrativo interessante, va attribuita a Danny Boyle e Alex Garland,
creatori dell’originale, e al produttore Andrew Macdonald, i quali
hanno dato un aiuto sostanzioso.
Halloween
Un altro franchise horror dal quale
è stato plasmato un iconico killer, Michael Myers,
è Halloween. La serie cinematografica ha avuto inizio
nell’oramai lontano 1978, con il primo film sotto la regia di
John Carpenter (considerato capostipite dello
slasher), acquistando subito un incredibile successo. Halloween
– La notte delle streghe di sequel e spin-off ne ha avuti
tanti, ma solo quello del 2018 è riuscito a onorare come si deve
l’originale, soprattutto perché è diretto. Protagonisti di Halloween sono infatti
Jamie Lee Curtis e Nick Castel, che ben quarant’anni dopo
rivestono i panni di Laurie Strode e Michael Myers, in
un’incredibile resa dei conti in seguito al primo tentativo fallito
del killer di ucciderla molto tempo addietro.
The Conjuring – Il caso
Enfield
The Conjouring, fra quelli menzionati, è fra i
franchise horror che detengono un posto in prima fila. La serie
cinematografica, detta anche The Conjuring Universe, si basa sui
presunti episodi paranormali dei demonologi Ed e Lauren Warren, il
che ha reso le diverse storie ancora più terrificanti e
inquietanti. Il sequel,
The Conjuring – Il caso Enfield, ha soddisfatto le alte
aspettative che il pubblico aveva dopo aver visto il primo film,
portando grosse soddisfazioni al box office. Diretta da James Wan,
la pellicola si incentra ancora una volta sui coniugi Warren i
quali arrivano a Londra, siamo negli anni Settanta, per indagare su
un poltergeist che ha invaso la tranquillità della famiglia
Hodgson. Forte della sua trama accattivante e spaventosa, The
Conjuring – Il caso Enfield si è fatto strada nell’horror
moderno diventando uno di quelli più apprezzati, ed ha persino
introdotto alcuni iconici villain del soprannaturale (conosceremo
la suora demoniaca protagonista dello spin-off The Nun).
Doctor Sleep
Passiamo ora a un film molto amato
fra i cultori di Stephen King. Parliamo di Doctor Sleep, sequel del leggendario Shining di Stanley
Kubrik. Entrambi sono tratti dai romanzi dell’autore
statunitense, e il secondo ha come protagonista Dan Torrence, di
cui si è conosciuta la versione fanciullesca nel 1980. In questa
nuova storia, vediamo Dan, oramai adulto, instaurare una relazione
con una quindicenne che condivide con a lui la stessa “dote”: la
luccicanza. Ella è però seguita da alcuni cannibali, chiamati la
banda del Nodo, che vogliono nutrirsi di lei e dei suoi poteri per
poter essere immortali.
A Quiet Place – Parte II
Dopo il successo di A Quiet Place,
John Krasinski è tornato dietro la macchina da presa per
dirigere il sequel di quel film horror, A Quite
Place – Parte II. Nel cast ritorna
Emily Blunt nei panni di Evelyn, la quale alla fine del primo
film era rimasta vedova con i suoi tre figli da accudire, dopo che
il marito, Lee, si era sacrificato per salvarli. Ora la donna,
insieme bambini, sta cercando di condividere la loro conoscenza
sulla debolezza dei mostri con altri sopravvissuti. A supportarli,
seppur all’inizio con riluttanza, un nuovo solitario, Emmett, il
quale porterà la famiglia nel suo bunker sotto la fonderia. A
Quiet Place – Parte II riesce ad essere all’altezza del
primo, sia a livello tecnico che di avventura spaventosa,
mantenendo sempre alta l’attenzione del suo pubblico e non facendo
mai vacillare la loro curiosità sulle strane creature che ne
popolano il racconto.
In
un’epoca in cui chiunque può diventare un regista con l’aiuto di
uno smartphone o di una fotocamera digitale, catturare lo scatto
perfetto è diventato più facile che mai. Tuttavia, le riprese
traballanti rimangono una sfida comune per i videografi e i
creatori di contenuti. Che tu stia registrando un paesaggio
panoramico, un evento sportivo ricco di azione o semplicemente
cercando di documentare un momento speciale, i video mossi possono
sminuire l’esperienza visiva complessiva. La stabilizzazione video
online può aiutare in questa situazione fornendo un modo per
rendere i video traballanti eccellenti dal punto di vista
cinematografico. Inoltre, puoi creare facilmente video accattivanti
che abbiano un impatto sui tuoi spettatori incorporando un
fileeditor video per YouTubenel tuo processo creativo.
L’importanza di riprese video
stabili
Prima
di immergerci nel mondo della stabilizzazione video online, capiamo
innanzitutto perché le riprese video stabili sono così cruciali.
Quando guardi un film o un video ben realizzato, una cosa che lo
distingue dai contenuti amatoriali è la fluidità delle
inquadrature. Le riprese stabili non solo forniscono un aspetto più
professionale e raffinato, ma garantiscono anche che gli spettatori
possano immergersi completamente nel contenuto senza
distrazioni.
I
video traballanti, d’altro canto, possono essere disorientanti e
frustranti da guardare. Potrebbero mettere a disagio gli
spettatori, diminuendo l’impatto complessivo del contenuto. In
alcuni casi, le riprese mosse possono addirittura rendere un video
inutilizzabile, soprattutto in ambienti professionali dove la
qualità è importante.
L’evoluzione della
stabilizzazione video
Le
tecniche di stabilizzazione video hanno fatto molta strada dagli
albori del cinema. In passato, i registi dovevano fare affidamento
su attrezzature ingombranti e costose come Steadicam e attrezzature
fotografiche per ottenere riprese stabili. Questi strumenti erano
efficaci ma limitati in termini di mobilità e
accessibilità.
Con
l’avvento della tecnologia digitale, la stabilizzazione video è
diventata più accessibile alle masse. Sono stati sviluppati
software e algoritmi per stabilizzare automaticamente le riprese
traballanti. Mentre i registi professionisti utilizzano ancora
attrezzature specializzate, gli strumenti di stabilizzazione video
online hanno aperto nuove possibilità ai videografi amatoriali e ai
creatori di contenuti.
Comprendere la stabilizzazione
video online
La
stabilizzazione video online si riferisce al processo di utilizzo
di software o strumenti basati sul Web per correggere filmati
traballanti e migliorarne la stabilità. Questa tecnologia utilizza
algoritmi avanzati per analizzare il video e apportare modifiche in
tempo reale per ridurre gli effetti delle vibrazioni della
fotocamera. Il risultato sono filmati più fluidi e visivamente più
piacevoli che migliorano l’esperienza visiva
complessiva.
Stabilizzazione dei video
online: caratteristiche principali
Ci
sono molte funzionalità e vantaggi forniti dagli strumenti di
stabilizzazione video online, che si aggiungono alla loro potenza.
Ecco alcune caratteristiche cruciali che questi strumenti hanno
spesso:
Stabilizzazione
automatica
Una
delle caratteristiche più straordinarie della stabilizzazione video
online è la sua capacità di stabilizzare automaticamente i video
con un solo clic. Ciò elimina la necessità per gli utenti di
regolare manualmente i parametri, rendendo il processo rapido e
senza problemi.
Regolazione dei
parametri
Gli
strumenti online consentono spesso agli utenti di modificare
determinati parametri se desiderano un maggiore controllo sul
processo di stabilizzazione. Ciò offre agli utenti la possibilità
di ottimizzare le impostazioni per ottenere la stabilità e la
composizione desiderate.
Stabilizzazione del
giroscopio
Alcuni stabilizzatori video online utilizzano i
dati del giroscopio per ottenere una stabilizzazione precisa.
Riconoscendo e compensando i movimenti della fotocamera o del
dispositivo mobile, questi strumenti possono produrre filmati
eccezionalmente stabili.
Anteprima in tempo
reale
La
maggior parte degli stabilizzatori video online fornisce una
funzionalità di anteprima in tempo reale, che consente agli utenti
di vedere i risultati della stabilizzazione prima di finalizzare il
video. Ciò garantisce che il filmato soddisfi le loro
aspettative.
Accessibilità
Gli
strumenti di stabilizzazione video online sono accessibili a
chiunque disponga di una connessione Internet e di un dispositivo
compatibile. Eliminano la necessità di apparecchiature o software
costosi, rendendo disponibile la stabilizzazione di alta qualità a
un pubblico più ampio.
Come stabilizzare un video
online
Il
processo di stabilizzazione di un video online è semplice e
intuitivo. Ecco una guida passo passo su come farlo:
Passaggio 1: carica il tuo
video
Inizia caricando il tuo video traballante su
CapCut onlinestrumentodi stabilizzazione video. La maggior parte degli strumenti supporta vari
formati di file e offre la possibilità di caricare dal tuo
dispositivo locale o da servizi di archiviazione cloud come Google
Drive o Dropbox.
Passaggio 2: stabilizzazione
automatica
Lo
strumento online utilizzerà automaticamente algoritmi di
stabilizzazione per il video dopo che è stato caricato. Di solito
sono necessari solo pochi secondi per completare questo
processo.
Passaggio 3: scarica il video
stabilizzato
Una
volta che sei soddisfatto dei risultati, puoi procedere con il
download del video stabilizzato. Ora è pronto per essere condiviso
con il tuo pubblico, libero dalle distrazioni di filmati
traballanti.
Stabilizzazione video online per
vari casi d’uso
La
stabilizzazione video online ha una vasta gamma di applicazioni in
diversi settori e attività creative. Ecco alcuni scenari in cui può
fare una differenza significativa:
Cinematografia
amatoriale
Gli
aspiranti registi e operatori video possono utilizzare la
stabilizzazione video online per migliorare la qualità delle loro
produzioni. Permette loro di creare film dall’aspetto più
professionale con un budget limitato.
Tiro sportivo
Catturare eventi sportivi dal ritmo frenetico
porta a riprese traballanti. La stabilizzazione video online può
essere particolarmente utile in questo contesto, garantendo che gli
spettatori possano godersi l’azione senza distrazioni.
Video domestici
Preservare i ricordi familiari più cari è
importante e la stabilizzazione dei video online può aiutare a
migliorare la qualità dei video domestici. Garantisce che i momenti
speciali vengano catturati in modo chiaro e senza inutili
vibrazioni della fotocamera.
Video aziendali
In un
ambiente professionale, la stabilizzazione video online può elevare
la qualità di presentazioni aziendali, video promozionali e
materiali di formazione, migliorandone l’impatto.
Il potenziale della
stabilizzazione video online
La
stabilizzazione video online non è solo uno strumento per
correggere filmati traballanti; è un passaggio per sbloccare
l’eccellenza cinematografica per i creatori di contenuti di tutti i
livelli. Fornendo un facile accesso alla tecnologia di
stabilizzazione avanzata, questi strumenti consentono a privati e
aziende di produrre video di alta qualità che affascinano e
coinvolgono il pubblico.
Conclusione
La
stabilizzazione video online è emersa come uno strumento prezioso
per registi, creatori di contenuti e chiunque desideri migliorare
la qualità dei propri video. La sua capacità di trasformare filmati
traballanti in contenuti fluidi e visivamente piacevoli lo ha reso
un punto di svolta nel mondo della videografia. Grazie alla sua
accessibilità e alle sue funzionalità intuitive, la stabilizzazione
video online è diventata un biglietto per l’eccellenza
cinematografica, consentendo ai narratori di condividere le loro
narrazioni con il mondo nel modo più avvincente possibile. Quindi,
la prossima volta che ti imbarchi in un progetto video, considera
di sfruttare la potenza della stabilizzazione video online per
portare i tuoi contenuti a nuovi livelli. Il tuo pubblico ti
ringrazierà per questo e potrà godere di un’esperienza visiva più
fluida e coinvolgente.
Parlando
con Collider, la
scrittrice di Star
Trek 4Lindsey Anderson
Beer ha finalmente chiarito lo stato attuale del quarto
capitolo della serie di film di Star
Trek prodotta da JJ
Abrams, da tempo in fase di sviluppo. Nonostante
i ritardi, Beer ha confermato che l’attesissimo progetto sta ancora
andando avanti alla Paramount Pictures.“Lo è, è ancora sui binari”, ha detto. “Adoro quel
progetto, ed è stato un altro da cui ho dovuto rinunciare per
dirigere questo film, ed è stata una cosa difficile da
fare. Ma mi piace che tutti siano coinvolti in quel
progetto”. Tuttavia, al momento non è chiaro se Beer
avesse già lasciato Star Trek
4 per spostare la sua attenzione sulla regia
di Pet Sematary: Bloodlines, o se il
suo lavoro sul progetto è temporaneamente sospeso mentre la
Paramount continua la ricerca di un nuovo
regista.
Gli
insuccessi della pre-produzione di Star Trek 4
Sono già passati quasi
quattro anni da quando la Paramount
Picturesha confermato lo sviluppo di Star Trek
4. Da allora, il progetto ha subito molteplici
cambiamenti creativi, compresi
i cambi di regista. L’anno scorso, i fan hanno iniziato
a dubitare che Star Trek 4 sarebbe mai stato realizzato dopo
che la Paramount ha deciso di rimuoverlo dal programma di uscita
nelle sale del 2023.
All’inizio del 2022, durante
la presentazione dell’Investors Day della Paramount, il produttore
JJ Abrams ha confermato che Star Trek
4 4 era effettivamente in fase
di sviluppo attivo con il cast originale previsto per il ritorno,
tra cui CChris
Pine, Zachary
Quinto, Zoe
Saldana, Karl
Urban, John Cho e Simon
Pegg.
Al momento, il progetto non ha ancora un regista collegato dopo che
Matt Shakman di WandaVision
è uscito dal film a causa di conflitti di programmazione con i
Fantastici
Quattro dei Marvel Studios.
The
Curse, la prossima serie comica con Emma Stone e Nathan
Fielder, ha ottenuto una data in anteprima
su Showtime insieme a diverse nuove
foto. The Curse sarà presentato in anteprima
in streaming e on-demand per tutti gli abbonati Showtime
e Paramount+
venerdì 10 novembre, prima di fare il suo debutto lineare su
Showtime domenica 12 novembre alle 22:00 ET/PT. THE
CURSE sarà disponibile in anteprima in Italia dall’11
novembre.
The
Curse sarà presentata in anteprima internazionale su
Paramount+ il 10 novembre in Canada e l’11
novembre nel Regno Unito, Australia, America Latina, Corea del Sud,
Italia, Germania, Svizzera e Austria. Guarda le nuove foto di
The
Curse qui sotto:
Credit-A24-Paramount-Plus-with-Showtime
Di
cosa parla The Curse?
“The Curse è una serie
rivoluzionaria che esplora come una presunta maledizione disturba
la relazione di una coppia appena sposata mentre cercano di
concepire un bambino mentre tentano di migliorare la loro vita
quotidiana“, secondo la sinossi ufficiale.
La serie vede protagonisti Stone
(La La Land), Fielder (The Rehearsal)
eBenny
Safdie(Oppenheimer). Le guest star includono il
candidato all’Oscar Barkhad Abdi, il candidato
all’Emmy Corbin Bernsen e Constance Shulman. La
serie è una coproduzione di Showtime e A24, The Curse è co-creato, prodotto
esecutivamente e scritto da Benny
Safdie e Nathan Fielder. Fielder funge
anche da regista. Emma Stone è produttore esecutivo insieme a
Dave McCary e Ali Herting attraverso il
loro Fruit Tree. Safdie è anche
produttore esecutivo attraverso il loro banner Elara.
L’ultimo trailer anticipa
maggiormente la dinamica tra Phoebe Dynevor ed Alden
Ehrenreich, una coppia che lavora nella stessa azienda e
il loro rapporto precipita dopo che il personaggio di Dynevor è
stato promosso. Oltre a Dynevor (Bridgerton)
ed Ehrenreich (Oppenheimer, Cocaine Bear, Solo: A Star
Wars Story), il film vede protagonisti anche Eddie
Marsan, Rich Sommer e Sebastian De Souza.
Fair
Play è il debutto cinematografico di Chloe
Domont dopo aver diretto cortometraggi ed episodi
televisivi di “Billions”, “Suits” e
“Ballers”. Rian Johnson e Ram Bergman di
T-Street sono stati i produttori esecutivi del film, sostenuto da
MRC. I produttori includono Leopold Hughes e Ben
LeClaire di T-Street, così come Tim White, Trevor
White, Allan Mandelbaum di Star Thrower Entertainment.
Dopo la
prima clip, una nuova terrificante
clip di Saw X è
arrivata online. Mostra una nuova trappola di tortura che
apparirà nel film. L’ultima clip vede una manciata di persone in
una stanza guardare mentre qualcuno viene portato fuori su una
sedia, con un dispositivo attaccato alla testa. L’iconico Billy il
burattino arriva presto in bicicletta con alcuni strumenti medici e
una cassetta da riprodurre. Nella parte superiore della
trappola c’è una telecamera, puntata verso la testa rasata
dell’uomo. Proprio quando inizia a dire che non parteciperà,
la trappola scatta. Dai un’occhiata alla nuova clip di Saw X qui
sotto:
Il regista ha anche notato che
spera di mantenere il titolo provvisorio di Saw
X come nome del film, sottolineando che “torna
alle radici di ciò che rende Saw così
speciale”. Ha poi elogiato l’intero cast, inclusa la star di
ritorno Tobin Bell, così come altri che hanno lavorato al
film. “Spero che potremo usare il titolo Saw
X perché questo capitolo torna davvero
alle radici di ciò che rende Saw così
speciale per me e per tutti gli altri che amano la saga di John
Kramer“, ha detto Greutert. “Grazie di cuore a tutto
il cast, non tutti quelli che posso nominare qui ma inclusi Tobin
Bell, Shawnee Smith, Synnøve Lund, Steven Brand, Renata Vaca… e
tutti gli altri che hanno contribuito a realizzare tutto questo,
così come i produttori Mark Burg, Oren Koules, Ulrich Maier, Erick
Ahedo e Lionsgate per avermi affidato questa bestia sputa sangue di
una storia. Questo è un giorno incredibile per me, non vedo
l’ora che il mondo veda il film finale“.
Di cosa
parla Saw X?
“Ambientato tra gli eventi di Saw I
e II, un John malato e disperato si reca in Messico per una
procedura medica rischiosa e sperimentale nella speranza di una
cura miracolosa per il suo cancro – solo per scoprire che l’intera
operazione è una truffa per frodare i più vulnerabili. ”, si legge
nella sinossi ufficiale del film. “Armato di un nuovo scopo,
il famigerato serial killer torna al suo lavoro, ribaltando la
situazione sui truffatori nel suo caratteristico modo viscerale
attraverso trappole subdole, squilibrate e ingegnose.”
L’ultimo film di
Saw,Spiral, è stato scritto da Josh Stolberg e
Pete Goldfinger e diretto da Darren Lynn Bousman, che in precedenza
aveva diretto Saw II, Saw
III e Saw IV. Il
film è stato generalmente considerato una delusione, con il
progetto che ha ricevuto recensioni contrastanti e ha incassato
solo circa $ 40 milioni al botteghino. Saw
X uscirà negli USA il 29 settembre 2023.
È stato finalmente
pubblicato il teaser trailer di
Argylle,il thriller di spionaggio costellato di
star di Matthew Vaughn, con
Bryce Dallas Howarddi
Jurassic World e il premio Oscar
Sam Rockwell.Argylle
attualmente dovrebbe debuttare nelle sale il 2 febbraio 2024. Sarà
poi seguito dalla sua uscita su Apple
TV+, che deve ancora essere annunciata. Il video
mostra il personaggio di Rockwell mentre lascia cadere un gatto
dalla cima dell’edificio, mentre il personaggio di Howard guarda
scioccato e inorridito. Il teaser suggerisce anche il ruolo più
importante del misterioso gatto nel film in uscita. Dai un’occhiata
al trailer teaser di Argylle
qui sotto:
Chi è l’autore di Argylle?
Quando il progetto fu
annunciato per la prima volta, fu descritto come un adattamento
cinematografico di un romanzo scritto da un’autrice emergente di
nome Elly Conway. Nuovi dettagli sul film
hanno finalmente chiarito l’identità della misteriosa scrittrice,
rivelando che in realtà è uno dei personaggi di
Argylle. È stato confermato che
Bryce Dallas Howard interpreterà il ruolo di Elly
Conway, un’autrice di best-seller che scopre che le sue popolari
storie di spionaggio hanno in qualche modo iniziato a riflettere la
realtà.
“Nel film, Elly Conway è
un’autrice solitaria di una serie di romanzi di spionaggio
best-seller, la cui idea di felicità è una notte a casa con il suo
computer e il suo gatto, Alfie.” si legge sulla sinossi.
“Ma quando le trame dei libri di fantasia di Elly, incentrati
sull’agente segreto Argylle e sulla sua missione di svelare un
sindacato di spionaggio globale, iniziano a rispecchiare le azioni
segrete di un’organizzazione di spionaggio nella vita reale, le
serate tranquille a casa diventano un ricordo del passato.
Accompagnata da Aiden (Rockwell), una spia allergica ai gatti,
Elly (portando Alfie nel suo zaino) corre attraverso il mondo per
stare un passo avanti agli assassini mentre il confine tra il mondo
immaginario di Elly e quello reale inizia a
confondersi.
Oltre a Howard e Rockwell,
nel cast di Argyllefigurano anche
Henry Cavill (The Witcher, Justice League),
John Cena (The Suicide Squad),
Samuel L. Jackson (film del MCU), Bryce Dallas
Howard (Jurassic World: Dominion), Catherine O’
Hara (Schitt’s Creek),
Bryan Cranston (Breaking Bad), l’attore premio
Oscar Sam Rockwell (Tre cartelloni pubblicitari a
Ebbing, Missouri), Ariana DeBose (West Side Story), Rob Delaney
(Deadpool 2) e la cantante vincitrice del Grammy Dua
Lipa al suo debutto come attrice. Dua Lipa
canterà anche la musica originale per la traccia che
accompagnerà l’uscita in sala e la colonna sonora.
È uscito un
nuovo video di L’esorcista
– Il credente (The Exorcist:
Believer), che mostra in anteprima il
prossimo sequel horror in una nuova
anteprima. L’ultimo video è una featurette che
include contenuti dietro le quinte e interviste con alcune delle
star del film, tra cui Leslie Odom Jr., Ann Dowd, Raphael
Sbarge e altri. Mostra il fascino universale degli
esorcismi in tutto il mondo.
“Dalla morte della moglie
incinta in un terremoto haitiano 12 anni fa, Victor Fielding ha
cresciuto da solo la loro figlia Angela“, si legge nella
sinossi. “Ma quando Angela e la sua amica Katherine
scompaiono nel bosco, per poi ritornare tre giorni dopo senza alcun
ricordo di ciò che è successo loro, si scatena una catena di eventi
che costringerà Victor ad affrontare il punto più basso del male e,
nel suo terrore, e disperazione, cerca l’unica persona viva che ha
già assistito a qualcosa di simile: Chris MacNeil.
L’esorcista
– Il credente (The Exorcist:
Believer) è il seguito diretto del film horror
originale, adattato dal romanzo di William Peter Blatty.David Gordon Green dirigerà il
film da una sceneggiatura che sta scrivendo insieme a Scott
Teems, Danny McBride e Peter Sattler. Il film vede il
ritorno della vincitrice dell’Oscar Ellen Burstyn,
a cui si uniranno Leslie Odom Jr., Ann Dowd, Raphael Sbarge
e Jennifer Nettles, con le nuove arrivate Lidya
Jewett e Olivia Marcum. Il sequel è prodotto da Jason
Blum, David Robinson e James Robinson, con Green, McBride,
Couper Samuelson e Stephanie Allain come produttori esecutivi. È
una coproduzione tra Blumhouse e Morgan Creek
Production.
Huluha pubblicato il
trailer ufficiale di Living for the
Dead, la sua nuova serie di realty incentrata
su cinque cacciatori di fantasmi queer mentre indagano con stile su
luoghi infestati in tutta l’America. La docuserie, che sarà
presentata in anteprima il 18 ottobre, è firmata dalla candidata
all’Oscar Kristen Stewart, che in questo caso ha narrato
e prodotto lo show. In Italia la serie dovrebbe debuttare su STAR,
canale per adulti di Disney+.
“È così bello e
stimolante che io e il mio migliore amico CJ Romero abbiamo avuto
questa idea divertente e ora è uno spettacolo”, ha detto
Stewart in una nota. “Tutto è iniziato come un ipotetico,
stupido sogno irrealizzabile e ora sono così orgoglioso di aver
guidato qualcosa che è tanto commovente e significativo quanto lo è
davvero un vecchio periodo gay. Il nostro cast mi fa ridere e
piangere e hanno avuto il coraggio e il cuore di portarci in posti
in cui non andrei da solo. Ed è un fantastico viaggio
inaugurale per l’azienda che ho fondato con i miei soci Dylan Meyer
e Maggie McLean. Questo è solo l’inizio per noi e per ‘Living
for the Dead’. Vorremmo un giorno attraversare l’intero paese
spettrale. Forse il mondo!”
Il video presenta la favolosa
squadra di cacciatori di fantasmi dello show, ognuno dei quali ha
un ruolo importante durante le indagini. Vengono inoltre
anticipati i luoghi infestati che visiteranno, tra cui: The Clown
Motel a Tonopah, Nevada; Copper Queen Hotel a Bisbee,
Arizona; il famigerato Waverly Hills Sanatorium a Louisville,
Kentucky; Palace Theatre di Louisville, Kentucky; e Il
Palomino a Las Vegas, Nevada.Dai un’occhiata al
trailer di Living for the Dead
Cosa aspettarsi da Living for the
Dead?
Il team paranormale di Living
For the Dead è composto dall’esperto di tecnologia Alex Le
May, dalla strega Juju Bae, dal lettore
di tarocchi Ken Boggle, dal sensitivo
Logan Taylor e dal ricercatore paranormale
Roz Hernandez. È prodotto da David
Collins, Michael Williams, Rob Eric, Renata Lombardo, CJ Romero ed
Ellaine White.
“Dai creatori di “Queer Eye”,
cinque favolosi cacciatori di fantasmi queer attraversano il paese,
aiutando i vivi curando i morti”, si legge nella sinossi. “Mentre
esplorano alcuni dei luoghi infestati più famigerati del mondo,
faranno luce su quelli mai visti e illumineranno storie non
raccontate. Insieme spingeranno oltre i confini per portare
l’accettazione agli incompresi – vivi e morti”.
L’attore messicano Gael
García Bernal è oggi uno dei più popolari attori attivi
nell’ambito cinematografico, noto tanto per celebri film
sudamericani quanto per produzioni internazionali, che gli hanno
permesso di divenire un volto riconosciuto e amato. Nota è la sua
poliedricità, che gli ha permesso di sfoggiare numerosi talenti nel
corso del tempo e ancora oggi Bernal continua a sorprendere con le
sue scelte coraggiose e impegnate politicamente.
Ecco 10 cose che non sai su Gael García
Bernal.
Gael García Bernal: i suoi film e le serie TV
1. Ha recitato in celebri
film. Nel corso della sua carriera Bernal ha recitato in
molti celebri film, sia sudamericani che di stampo internazionale.
Il suo esordio sul grande schermo è avvenuto nel 2000 con
Amores perros e da quel momento ha recitato in film come
Y tu mama también (2001), I diari della
motocicletta (2004), La mala educacion (2004),
Babel (2006), Rudo y Cursi (2007), Blindness
– Cecità (2008), Letters to Juliet
(2010), No – I giorni
dell’arcobaleno (2012), Neruda
(2016), Museo – Folle rapina a Città del
Messico (2018), Lontano da qui (2018),
Ema (2019), Wasp Network (2019),
Il paradiso probabilmente (2019), Old
(2021), The Mother(2023) e
Cassandro (2023).
2. Ha preso parte anche a
serie TV. Non solo cinema nella carriera di Bernal, che ha
anche avuto modo di recitare per la televisione in diverse
occasioni. All’inizio della sua carriera ha infatti recitato in
telenovelas come Teresa (1989) e Un amore di
nonno (1992). È poi stato protagonista della popolare serie
Mozart in the Jungle (2014-2018), per poi recitare nella
serie Station Eleven (2021) e nel film televisivo Licantropus (2022).
3. È anche regista,
sceneggiatore e produttore. Oltre ad essere un noto
attore, Bernal si è in diverse occasioni distinto anche come
regista, sceneggiatore e produttore. Ha infatti diretto i film
Déficit (2007) e Chicuarotes (2019), ma anche
episodi di film corali come 8 (2008), Revolucion
(2010) e Madly (2016). Del primo e dell’ultimo di questi
tre ha anche scritto la sceneggiatura del proprio segmento, oltread
averla scritta per la serie TV Aquì en la Tierra (2018).
Ha poi invece prodotto i film Abel (2010), Chi è Dayani Cristal?
(2013), Manto acuifero (2013) e Gueros
(2014).
4. Si è preparato a lungo
per il suo ruolo. Per il film La mala educacion
Bernal doveva essere in grado di riprodurre un accento spagnolo
convincente prima che Pedro Almodóvar gli
permettesse di ottenere il suo ruolo nel film. Bernal ha poi dovuto
anche padroneggiare il linguaggio del corpo spagnolo, prendendo
lezioni di flamenco per aiutarlo a riuscirci. Ha studiato anche i
film di Barbara Stanwyck e dell’icona spagnola
Sara Montiel, così come le precedenti protagoniste
di Almodovar, Carmen Maura e Victoria
Abril.
Gael García Bernal in No – I
giorni dell’arcobaleno
5. Ha vissuto in Cile per
prepararsi al film. In No – I giorni
dell’arcobaleno Bernal interpreta René Saavedra, giovane
pubblicitario che con risorse piuttosto scarse escogita un piano
per liberare il Cile dalla dittatura di Pinochet. Per ottenere un
accento cileno credibile per il film, Bernal ha vissuto in Cile per
un po’, anche usando la metropolitana di Santiago e frequentando
quanto più possibile altri ambienti simili in cui poter ritrovare
una parlata cilena normale e quotidiana.
Gael García Bernal canta Un poco loco in
Coco
6. Ha cantato uno dei brano
più celebri del film. Nel film d’animazione della Pixar
Coco, Bernal dà voce al personaggio Héctor Rivera, intorno
a cui si costruisce il racconto del lungometraggio. Per il film,
Bernal si è cimentato anche nel canto – altra attività per cui è si
è distinto nel tempo – eseguendo in particolare il brano Un
poco loco, divenuto tra i più celebri del film insieme a
Remember Me, premiata con l’Oscar alla miglior canzone
originale.
Gael García Bernal e Diego Luna
7. Si conoscono sin da
quando erano appena nati. Bernal e Diego Luna sono
amici di lunghiissima data, in quanto erano soliti vedersi sin dai
primi mesi di vita perché le loro madri erano legate da una stretta
amicizia. Insieme hanno condiviso le passioni (per il cinema, il
calcio e la politica) e i loro progetti cinematografici. Hanno
recitato insieme in diverse occasioni, come in Y tu mamá también
– Anche tua madre, Rudo y Cursi e Casa de mi
padre. Hanno però collaborato anche in molte altre occasioni,
non solo recitando l’uno accanto all’altro.
8. Ha una casa di
produzione con l’amico attore. I due hanno infatti poi
fondato insieme la Canana Films, casa di produzione e distribuzione
specializzata in opere dal contenuto sociopolitico, con la quale
hanno anche prodotto alcune opere da loro dirette. Bernal e Luna
hanno poi anche istituito il Festival Ambulante Gira de
documentales, il più importante festival di cinema documentario
dell’America Latina.
Gael García Bernal e Natalie Portman
9. Ha avuto una relazione
con la nota attrice. Bernal è noto anche per aver avuto
diverse celebri fidanzate, dall’attrice messicana Cecilia Suárez
all’attrice argentina Dolores Fonzi (con la quale ha avuto due
figli) e fino ad Andrea de la Torre Suárez, designer messicana, a
cui è attualmente legato. La più nota delle sue compagne è però
stata senza dubbio l’attrice premio Oscar Natalie
Portman, alla quale Bernal è stato legato dal 2003 al
2004 e poi di nuovo nel 2007. La loro relazione è poi terminata, ma
i loro fan li considerano ancora oggi una splendida coppia del
mondo dello spettacolo.
Gael García Bernal: età e altezza dell’attore
10. Gale GarcíaBernal è nato il 30 novembre 1978 a Guadalajara,
Messico.L’attore è alto complessivamente 1,70
metri.
Lo sciopero della Writers
Guild of America (WGA) è ufficialmente terminato. Nel
148esimo giorno di interruzione del lavoro, il consiglio della WGA
West e il consiglio della WGA East hanno votato all’unanimità
martedì per revocare l’ordine di sciopero a partire dalle 00:01 PT
di mercoledì, a seguito di un accordo provvisorio su
un nuovo contratto con l’Alleanza dei produttori cinematografici e
televisivi (AMPTP). Ciò significa che gli sceneggiatori potranno
tornare al lavoro già da mercoledì, anche prima del voto finale di
ratifica.
Il voto di ratifica si terrà dal 2
al 9 ottobre. Questa settimana la WGA terrà riunioni dei membri su
entrambe le coste di persona e su zoom per discutere i dettagli del
contratto. Dato l’appoggio entusiastico del comitato negoziale
della WGA, ci si aspetta che venga facilmente ratificato dai
membri, stanchi dello sciopero.
Il voto per revocare l’ordine di
sciopero ha fatto seguito al voto unanime del comitato negoziale
della WGA, del consiglio della WGA West e del consiglio della WGA
East di inviare il contratto ai membri per la ratifica.
La WGA ha anche pubblicato il
contratto completo di 94 pagine e un riepilogo dei nuovi termini.
L’accordo prevede aumenti in compensi, un nuovo requisito per
livelli minimi di personale nelle sale degli autori televisivi,
migliori termini di pagamento per gli sceneggiatori e protezioni
per l’uso dell’intelligenza artificiale nel processo di scrittura.
Secondo l’accordo della gilda:
L’intelligenza artificiale non può scrivere o riscrivere
materiale letterario e il materiale generato dall’intelligenza
artificiale non sarà considerato materiale originale ai sensi
dell’MBA, il che significa che il materiale generato
dall’intelligenza artificiale non può essere utilizzato per minare
il credito o i diritti separati di uno scrittore.
Uno sceneggiatore può scegliere di utilizzare l’intelligenza
artificiale quando esegue servizi di scrittura, se la società
acconsente e a condizione che lo sceneggiatore segua le politiche
aziendali applicabili, ma la società non può richiedere allo
scrittore di utilizzare software AI (ad esempio ChatGPT) quando
esegue servizi di scrittura.
La Società deve rivelare allo sceneggiatore se qualsiasi
materiale fornito allo sceneggiatore è stato generato da AI o
incorpora materiale generato da AI.
La WGA si riserva il diritto di affermare che lo sfruttamento
del materiale degli sceneggiatori per addestrare l’intelligenza
artificiale è proibito dall’MBA o da altre leggi.
“Possiamo dire, con grande orgoglio,
che questo accordo è eccezionale – con guadagni significativi e
protezioni per gli sceneggiatori in ogni settore”, ha detto
domenica la WGA in una dichiarazione che annunciava l’accordo
provvisorio.
WGA e AMPTP devono ancora rilasciare
i dettagli dell’accordo provvisorio, che i membri della WGA
voteranno per ratificare nei prossimi giorni. Prima che il
contratto arrivi alla gilda per quel voto, il comitato di
negoziazione WGA deve prima votare per inviarlo ai consigli di WGA
West e WGA East per l’approvazione, e i consigli devono approvare
il documento prima che venga inviato ai membri più grandi per un
voto di ratifica.
Il SAG-AFTRA sta ancora picchettando
l’AMPTP, in attesa del suo turno per tornare al tavolo delle
trattative. Lo sciopero è in vigore da 75 giorni.
Il concetto di
Intelligenza Artificiale ha da sempre ispirato il grande cinema e
The Creator, nuovofilm di
Gareth Edwards al cinema dal 28 settembre con The
Walt Disney Company Italia, vuole inserirsi in quella tradizione
narrativa. Da 2001: Odissea nello Spazio a
Terminator, passando per Blade Runner e più di recente per
Lei e Ex Machina, il racconto di
come una macchina intelligente diventa cosciente ha sempre
affascinato i narratori, che attraverso toni e generi diversi ne
hanno raccontalo le infinite possibilità. Nel 2023, quando
l’Intelligenza Artificiale ormai esiste davvero e il suo utilizzo
sta effettivamente cambiando il modo in cui l’uomo sta al mondo, il
film immaginato da Edwards sembra quindi molto più possibile e
realistico di quello che potevano sembrare i suoi illustri
predecessori. Senza togliere fascino a quella fantascienza che
comincia a somigliare sempre di più alla realtà.
The Creator, la
storia
Nel mondo di The Creator,
le Intelligenze Artificiali si sono evolute talmente da
rappresentare una minaccia per l’uomo che quindi ha iniziato una
guerra globale per terminare tutti gli esseri sintetici attivi,
così da impedire loro di distruggere a loro volta l’umanità. In
un’ultima disperata missione per vincere il conflitto, Joshua
(John
David Washington), un ex agente delle forze speciali
in lutto per la scomparsa della moglie (Gemma
Chan), viene reclutato per dare la caccia e uccidere
il Creatore, l’inafferrabile architetto dell’avanzata AI, noto con
il nome di Nirmata, che ha sviluppato una misteriosa arma con il
potere di porre
fine
alla guerra
e
all’umanità
stessa. Joshua oltrepassa così le linee nemiche, ma scopre che
l’arma apocalittica che è stato incaricato di distruggere è un’AI
con le sembianze di una bambina (Madeleine Yuna
Voyles).
Un’immaginario visivo
credibile
Girato in location reali
arricchite in un secondo momento dalle scenografie futuristiche,
The Creator si distingue subito dai blockbuster degli ultimi mesi,
che visivamente sciatti hanno affollato le nostre sale. Il lavoro
di Gareth Edwards, sempre portatore di
un’immaginario ricco e specifico, di un world building solido e di
una visione tanto epica quanto attenta al cuore della narrazione,
si conferma ancora una volta decisivo per mettere in piedi un
universo credibile e strutturato.
La realtà raccontata nel
film è verosimile, tanto più che si focalizza su un contrasto
acceso e sanguinoso tra esseri umani e intelligenze artificiali.
Come detto in cima a questa recensione di The
Creator, il confronto uomo vs macchina può essere
considerato fondativo di un certo tipo di sci-fi che mette appunto
a confronto i creatori con le loro creature.
E i riferimenti di Edwards sono
chiaramente quelli relativi ai suoi stessi gusti cinematografici,
Star
Wars in primis, ovvero quel miscuglio di tecnologia e
polvere, di etnie diverse che si mescolano in armonia (in questo
caso l’etnia estranea è quella delle creature sintetiche), ma anche
la messa in scena di determinate entità minacciose quanto la Morte
Nera e un gusto per la narrazione classica in cui l’eroe, pur
sostenuto da una resistenza contro il male, fa i conti dal solo con
lo scontro finale.
Macchine più umane degli umani
Nel caso di Edwards, il
film fa i conti con antenati del calibro di Blade
Runner, in cui oltre a capacità intellettive, gli esseri
sintetici hanno sviluppato anche sentimenti e affetti, ambizioni e
desideri propri. Questa scoperta sarà fondamentale nel “viaggio
dell’eroe” di Joshua che percorre una parabola completa. Il lavoro
di Gareth Edwards è quindi compiuto in un percorso
totalizzante che riesce a prendere spunto da diverse storie, molti
immaginari visivi, un’umanità immediata e viscerale e mescolare
tutto, dando al suo film uno spessore insolito per un blockbuster
contemporaneo.
E tutto il cammino etico,
che cerca di definire in cosa consiste l’umanità, culmina nel
momento in cui la creatura ridona la vita al suo creatore in una
nuova forma più evoluta, forse addirittura perfezionata.
The Creator offre nel finale un momento autentico
di riflessione su esistenza e identità, su quello che significa
essere davvero presenti nel proprio tempo. Il finale, esplosivo e
concitato, è affidato agli effetti visivi, all’azione, a
quell’ansia di spettacolarità che forse toglie un pizzico di
intimità al significato ultimo del film.
A parte qualche risvolto
di trama pretestuoso, The Creator si distingue per
originalità, riuscendo a realizzare un puzzle coerente di
influenze, portando avanti un discorso se non innovativo quantomeno
coerente con l’evoluzione del personaggio principale. Trasportato
in una realtà dei fatti che non era pronto ad accogliere in un
primo momento, Joshua diventa a sua volta uno strumento al servizio
di quelle macchine che tanto ha odiato, per compiere un destino che
non era consapevole di dover seguire.
La magia al cinema è da sempre un
elemento vincente. Che sia o meno protagonista dei film in cui
compare, questa risulta ancora oggi un elemento che, grazie agli
effetti speciali, continua a sorprendere spettatori di ogni dove.
La stessa figura del prestigiatore è divenuta particolarmente
popolare sul grande schermo, con film come The Illusionist, The
Prestige,Scoop e il più recente
Now You See Me a
dimostrarne il carisma e il fascino. Un altro titolo di buon
successo appartenente a questo filone è Focus – Niente
è come sembra (qui la recensione), scritto e
diretto nel 2015 da Glenn Ficarra e John
Requa.
I due sceneggiatori e registi, già
celebri per il film Crazy, Stupid, Love, hanno qui dato
vita ad una brillante commedia ambientata nel mondo della magia,
delle truffe e del crimine. Con la supervisione del celebre
illusionista Apollo Robbins, il film si svela
dunque come una continua sorpresa tra inganni e seduzione, mettendo
inoltre insieme una coppia cinematografica particolarmente
vincente. Con un budget di 50 milioni di dollari, il film è
arrivato a guadagnarne oltre 150 in tutto il mondo, confermando
l’interesse degli spettatori per questa tipologia di film.
Focus – Niente è come
sembra si dimostra infatti un perfetto titolo da
intrattenimento, con momenti sinceramente divertenti e colpi di
scena ben orchestrati. Tra heist movie e romance,
la figura del truffatore che si avvale della magia colpisce ancora
una volta il centro del bersaglio. Prima di intraprendere una
visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune
delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama e al cast di
attori. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
Focus – Niente è come
sembra: la trama del film
Protagonista del film è
Nicky Spurgeon, cresciuto in una famiglia di
truffatori e ora divenutolo a sua volta. Tramite le sue incredibili
doti da prestigiatore, egli riesce a portare a segno una numerosa
serie di colpi, tramite i quali si arricchisce enormemente. La sua
specialità, in particolare, consiste nel distrarre le sue vittime,
facendole focalizzare su un dettaglio, mentre lui può concentrarsi
sul vero obiettivo: il bottino da sottrarre, agendo indisturbato.
Per lui le cose cambiano drasticamente quando una sera, a New
Orleans, incontra una ragazza di nome Jess
Barrett. La giovane gli chiede di insegnarle tutto ciò che
sa sulla magia, poiché desidera diventare anche lei una
truffatrice.
Ben presto, il rapporto tra i due si
trasforma in un rapporto sentimentale particolarmente coinvolgente.
Nicky insegna a Jess ogni cosa e i due arrivano a mettere a segno
una truffa da due milioni di dollari. Spaventato però da ciò che
prova per lei e dal modo in cui questo può distrarlo dalla sua
attività, Nicky decide di abbandonarla lasciandole la sua parte
della vincita. Tre anni dopo, tuttavia, i due si rincontreranno
durante una gara automobilistica di Formula Uno. Jess è ora una
truffatrice esperta e Nicky ricasca perdutamente nell’amore per
lei. Lui è cambiato, lei è cambiata, ora una relazione tra di loro
sembra possibile, non fosse per un uomo d’affari da loro truffato
in cerca di vendetta.
Focus – Niente è come
sembra: il cast del film
Per il ruolo dei due protagonisti, i
registi volevano gli attori Ryan Gosling ed Emma
Stone, che avevano già diretto in Crazy, Stupid,
Love. I due tuttavia non si interessarono al progetto e ciò
costrinse a valutare altri nomi. Per la parte di Nicky furono
considerati anche Ben
Affleck, Brad
Pitt e Will Smith. I
primi due rinunciarono per via di altri impegni, portando alla
scelta di Smith per il ruolo. L’attore, affascinato dal ruolo,
accettò subito di partecipare al progetto. Egli si preparò
trascorrendo diverso tempo insieme ad Apollo Robbins, il consulente
del film, il quale gli insegnò numerosi trucchi e illusioni. Per il
ruolo della bella Jess, invece, dopo la Stone era stata scelta
l’attrice Kristen Stewart.
Questa, tuttavia, rinunciò al
progetto a causa della troppa differenza d’età tra lei e Smith. Al
suo posto venne dunque scelta Margot Robbie,
divenuta intanto celebre grazie a The Wolf of Wall Street.
L’attrice venne convocata mentre si trovava in vacanza in Croazia.
Rapidamente fece i bagagli e prese il primo volo per New York. A
far ottenere la parte all’attrice fu la sua risposta alla notizia
che Smith era in ritardo poiché veniva dal Queens. La Robbie
esclamò infatti “Io arrivo da un’isola della Croazia eppure
sono qui in orario”. Nel film è poi presente l’attore
brasiliano Rodrigo
Santoro, noto per essere stato Serse in 300,
nei panni dell’antagonista Garriga. Gerald McRaney
è invece il bravo destro di Garriga.
Focus – Niente è come
sembra: il trailer e dove vedere il film in streaming e in
TV
È possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Focus – Niente è come
sembra è infatti disponibile nei cataloghi di
Rakuten TV, Chili, Google
Play, Apple iTunes, Tim Vision, Amazon Prime Video e Netflix. Per vederlo, una volta scelta la
piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o
sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
martedì 26 settembre alle ore
21:00 su 20 Mediaset.
Uno dei generi di maggior successo
al cinema è senza dubbio quello del film distopico. Tali opere
permettono di avere uno sguardo ipotetico su un mondo dove gli
aspetti peggiori dell’umanità hanno preso il sopravvento, dando
vita a società e contesti particolarmente cupi e di complessa
natura. Ognuno di questi film propone una visione e una riflessione
diversa, e tra le più interessanti degli ultimi anni si afferma
quella di Seven Sisters (qui la recensione), titolo del
2017 diretto da TommyWirkola,
regista norvegese già autore di Dead Snow e Hansel
& Gretel – Cacciatori di streghe. In questa sua nuova
opera, nella società distopica presentata vige la legge del figlio
unico.
La sceneggiatura, scritta da
Max Botkin, circolava già dal 2001, ed era stata
inserita nell’elenco della Black List, comprendente i migliori
scritti ancora non prodotti. All’interno di questo, attraverso
elementi fantascientifici, si presentano una serie di
trasformazioni sociali in realtà già attualmente in corso. Si parla
infatti di sovrappopolazione, di carenza di risorse e di come ciò
porti alla formazione di governi sempre più stringenti nei
confronti delle libertà individuali dei cittadini. Seven
Sisters affronta dunque diversi temi, tutti di
particolare urgenze e attualità, e lo fa utilizzando il contesto
distopico, il quale ormai è divenuto il mezzo privilegiato per
affrontare tale tipo di discorsi.
Con un cast composto da grandi
attori, tra cui diversi candidati all’Oscar, il film si è così
affermato come un titolo di richiamo tra gli appassionati del
genere. Con un budget di 20 milioni di dollari e riprese svoltesi
interamente in alcune località della Romania, Seven
Sisters è un titolo da non perdere. Prima di intraprendere una
visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune
delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama e al cast di
attori. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
Seven Sisters: la trama del film
Il film è Ambientato nel 2073, in un
mondo post-apocalittico dove la sovrappopolazione e la scarsità di
risorse stanno devastando il pianeta. Tensioni civili e politiche,
guerre ed emigrazioni di massa hanno trasformato in maniera
irreversibile il contesto mondiale, costringendo i governi in
carica ad emanare una legge che permette alle famiglie il
concepimento di un solo figlio per nucleo. Ciò dovrebbe, in teoria,
aiutare a ridurre il sempre più preoccupante sovraffollamento. A
gestire la faccenda vi è la dottoressa Nicolette
Cayman, direttrice dell’organizzazione per il controllo
delle nascite. I figli in eccesso sono dunque condannati
all’ibernazione fino a data ignota.
In tale contesto vivono sette
sorelle gemelle, la cui madre è morta al momento del parto.
Cresciute sotto la tutela del nonno Terence
Settman, questi decide di chiamare le bambine come i
giorni della settimana. Le sette sono dunque costrette ad uscire
una per volta nel giorno corrispondente al loro nome, dovendo fare
molta attenzione a fingere di essere la stessa persona. Nessuno
dovrà mai scoprire il loro segreto, altrimenti potrebbero andare
incontro a grandi pericoli. Un giorno, però,
Lunedì scompare nel nulla. Per risolvere la
situazione, toccherà alle altre investigare sulla scomparsa della
maggiore, anche se questo significa uscire al di fuori del giorno
stabilito.
Seven Sisters: il cast del
film
Originariamente, la sceneggiatura
prevedeva sette gemelli maschi come protagonisti. Con il subentro
di Wirkola alla regia, però, questi chiese di cambiare i
protagonisti in sette gemelle femmine. La sua intenzione era
infatti quella di affidare il ruolo all’attrice Noomi Rapace,
divenuta celebre per il ruolo di Lisbeth Salander nella trilogia di
Uomini che odiano le donne. Affascinata dalla sfida di dar
vita a sette personaggi differenti, l’attrice si è subito dichiara
disponibile a partecipare. Per poter dividersi tra questi ruoli,
l’attrice ha dovuto girare ogni scena tante volte quante sorelle
erano presenti in questa. Ciò le ha richiesto una grande
preparazione, tanto fisica quanto psicologica. Ogni sorella
presenta infatti caratteristiche personali molto differenti l’una
dall’altra.
L’attrice ha raccontato di aver
sviluppato un forte legame verso ognuna delle sette personalità, ma
di considerare Sabato la sua preferita, avendo ritrovato molto di
sé da poter riportare nell’interpretazione. Accanto a lei, nei
panni del nonno Terence vi è invece l’attore Willem Dafoe.
Questi ha accettato il ruolo subito dopo aver letto la
sceneggiatura, affascinato tanto dal contesto descritto quanto dal
suo personaggio e dalle premure che dimostra. Nei panni della
severa Nicolette Cayman, invece, vi è la candidata all’Oscar
Glenn Close.
Non nuova a ruoli da cattiva, l’attrice ha raccontato di aver
costruito il personaggio cercando di far trasparire le sue ragioni
per fare quel che fa. Ad interpretare le sette sorelle Settman da
bambine, invece, vi è la giovane Clara Read.
Seven Sisters: il trailer
e dove vedere il film in streaming e in TV
In attesa di vedere tale sequel, è
possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle
più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete.
Seven Sisters è infatti disponibile nei
cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple
iTunes e Tim Vision. Per vederlo, una volta scelta la
piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o
sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È
bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite
temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente
nel palinsesto televisivo di martedì 26 settembre
alle ore 21:25 sul canale
Cielo.
Un mistero che si dipana fra il 1990
e il presente, ma anche amicizia, leggerezza e tanta, tantissima
nostalgia per come eravamo sono il cuore di Un’estate fa,
la nuova serie Sky Original prodotta da
Sky Studios e da Fabula Pictures
in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW dal 6 ottobre.
Protagonisti Lino Guanciale e Filippo
Scotti, che guidano un cast di talenti italiani in un
thriller transgenerazionale diretto da Davide Marengo e Marta
Savina. La serie andrà tutti i venerdì in prima serata su Sky
Atlantic con due nuovi episodi disponibili anche on demand.
Due diverse linee narrative, quindi,
per una storia a tinte crime interpretata anche da Claudia Pandolfi, Antonia Fotaras,
Nicole Grimaudo, Paolo Pierobon, Alessio Praticò, Tobia De Angelis,
Martina Gatti, Luca Maria Vannuccini, Sofia Iacuitto, Anna
Ferzetti, Orlando Cinque, Alessio Piazza, Ginevra Francesconi,
Francesco Foti, Denis Fasolo, Luciano Scarpa, Massimo De Santis,
Francesco Della Torre, Giovanni Buselli, Giulio Tropea, Giulio
Turbolente, Giovanni De Giorgi, Eleonora Giovanardi, Claudio
Bigagli, Paolo Triestino, Elisabetta De Palo, Agnese Nano, Massimo
Dapporto.
Effetto nostalgia
Un elemento chiave della serie è
l’effetto nostalgia che prende vita tra una canzone e una partita a
biliardino in questa estate infinita del 1990. Nils Hartmann, che
ha da sempre guidato le produzioni originali di Sky
Italia, ha commentato Un’estate fa come un progetto
ambizioso e difficile: “Quando ho letto per la prima volta
l’idea mi ha conquistato subito l’unione tra il meccanismo del
flashback e la dramedy. Lo abbiamo considerato anche molto
complicato e questo mi ha spaventato. Abbiamo fatto però un bel
lavoro con il team per trovare il quadro della situazione che
rendesse coerente tutta la commistione di generi e trame. Il
flashback ci ha permesso di mettere a confronto due generazioni con
attori eccezionali. Con Davide Marengo ci rincorrevamo da dieci
anni e sono contento di aver potuto finalmente lavorare con lui e
Marta Savina alla regia“.
Oltre a Sky, Un’estate fa è
anche prodotta da Fabula Picture di Marco e Nicola De
Angelis. “Il poter fare viaggiare diverse generazioni
è stata la grande scommessa della serie. È un progetto coraggioso
che mette non solo le generazioni a confronto ma le proietta negli
anni 90, e la cosa più difficile è far immergere tutti in quelle
vibe. Quando abbiamo girato in Puglia gli attori più piccoli erano
proprio immersi negli anni 90, ed è stata la scommessa più grande e
credo anche una scommessa vinta a questo punto. Sono molto
riconoscente a Niels e a Sky“, conclude Marco De Angelis. “Ci
troviamo in coda agli anni ’80 e dobbiamo trasmettere quella
nostalgia tipica di quegli anni. Selezionare la musica non è stato
facile perché era un decennio pieno di titoli importanti e
famosi. Non è facile fare una serie con una ricchezza musicale
del genere”, continua Nicola De Angelis.
Il tema del doppio
Mettendo a confronto due
generazioni, il tema del doppio è un tema molto importante in
Un’estate fa. Non solo per Elio – il personaggio di
Lino Guanciale – ma anche per Costanza –
interpretata da Claudia Pandolfi. Lino Guanciale ha parlato
dei giorni di riprese e di questo sentimento di abnegazione anche
da parte del cast più piccolo: “Mi hanno parlato di questa idea
diversi anni fa e rimasi conquistato dal progetto e ho chiesto
subito di farne parte. L’idea di mischiare così tanto le carte mi
piaceva, io credo che il futuro della produzione culturale in sé
sta nell’aprire nuove strade e sperimentare, farlo con una grande
attenzione. Quello che ho trovato eccezionale è stata la
disposizione ad andare in contro a questa sfida con abnegazione.
Soprattutto con i ragazzi, c’era molta allegria e leggerezza. Mi
tengo caro questo ricordo“.
Anche Filippo Scotti, che nella serie interpreta la
versione giovane di Elio, ha dei bei ricordi: “Con Lino ci
siamo riconosciuti e abbiamo cercato di costruire al meglio il
nostro personaggio. È stato interessante il concetto tornare nel
passato con la mente di un adulto e riscoprire la semplicità e la
bellezza anche solo di un amicizia. I miei compagni sono stati
splendidi, abbiamo passato dei bei momenti“.
Personaggio controverso e cinico è
quello di Costanza, interpretata da Claudia Pandolfi nel presente del racconto:
“Io sono l’unica che vuole bene a Costanza. È un punto di
riferimento di Elio, suo malgrado. Da piccola si aspettava una
certa risposta dal suo sguardo affettuoso. Invece lui la usava e la
usa ancora nel presente, torna come punto di riferimento perché
ancora una volta empatizza con lui. È una donna fortissima che è
stata debole ma si è creata una corazza“.
Apple Original
Films ha presentato il trailer di Fingernails – Una diagnosi d’amore, il
film interpretato da Jessie Buckley,
Riz Ahmed, Jeremy Allen White e Luke
Wilson in uscita il 3 novembre su Apple
TV+. Anna (Jessie Buckley) e Ryan (Jeremy Allen White)
hanno trovato il vero amore. È stato dimostrato da una nuova e
controversa tecnologia. C’è solo un problema: Anna non ne è ancora
sicura. Poi accetta un posto in un istituto di sperimentazione
amorosa e incontra Amir (Riz Ahmed).
Fingernails – Una diagnosi d’amore è il
secondo lungometraggio e il primo film in lingua inglese del
visionario regista/scrittore/produttore Christos Nikou,
il cui debutto alla regia è stato l’acclamato “Apples”.
Fingernails – Una diagnosi d’amore è scritto da
Christos Nikou con Stavros Raptis e Sam Steiner ed è prodotto,
oltre allo stesso Nikou, da Cate Blanchett, Andrew Upton e Coco
Francini per Dirty Films e Lucas Wiesendanger per FilmNation
Entertainment. “Fingernails – Una diagnosi d’amore” è prodotto
esecutivamente da Glen Basner, Milan Popelka, Alison Cohen e Ashley
Fox della FilmNation Entertainment insieme a Kevin Lafferty e
Jerome Duboz.
A distanza di ben sette anni dal
suo ultimo film (Rogue
One: A Star Wars Story), Gareth
Edwards si prepara ancora una volta a trasportare i suoi
spettatori in un mondo fantascientifico con The
Creator, la sua nuova storia al cinema dal 28
settembre in sala.
“Ho immaginato un robot,
costruito in una fabbrica, che ad un certo punto esce alla luce del
sole, e vede il cielo, l’erba, per la prima volta. Come deve
essere?” Ha spiegato Edwards nel corso di un
incontro on line con la stampa. “Ho visto questa fabbrica
abbandonata in mezzo a un campo di erba alta, ho cominciato a
pensare a cosa potesse esserci lì dentro. E da questa suggestione è
nata questa storia. Ero in vacanza, in viaggio, e arrivato a
destinazione avevo già elaborato tutta la base per il
film.”
Un film che parla di Intelligenza
Artificiale e sembra effettivamente molto contemporaneo, ma che
Gareth Edwards ha pensato nel 2018, quando molte
delle AI ora in uso erano ancora solo delle
ipotesi. “Ho iniziato a scrivere The Creator nel 2018, quando
l’intelligenza artificiale era un concetto astratto, come le
macchine volanti e la vita sulla luna. Sai, era più un’ipotesi. Ho
la sensazione che ogni grande svolta tecnologica avvenuta
nell’ultimo secolo o giù di lì, come l’elettricità, i computer,
Internet, abbia sempre portato cambiamenti sismici nelle
industrie. Ma d’altro canto, quando poi le acque si calmano,
tutti sono grati per quegli sviluppi tecnici. Io sono felice che
abbiamo l’elettricità, che abbiamo i computer. Sono felice che
abbiamo Internet. E penso che la questione legata all’Intelligenza
Artificiale avrà la stessa parabola. Ad esempio, i prossimi anni
saranno probabilmente un po’ complicati. Ma penso che il lato
positivo sia che si tratta di uno strumento così potente e che
aiuterà così tante cose nel mondo, che penso che gli aspetti
positivi supereranno quelli negativi. E lo dico perché quando
arriverà davvero l’apocalisse dei robot, loro vedranno questa
registrazione e decideranno di non schiavizzarmi come accadrà al
resto di voi.”
Come è già capitato nei film
precedenti di Gareth Edwards, l’ambientazione
reale della storia, le location, sono sempre state parte integrante
della storia, nella sua stessa realizzazione. Una storia come
quella di The
Creator richiedeva una varietà geografica importante e
soprattutto impegnativa da un punto di vista economico, tanto che
la prospettiva di girare tutto in location reali aveva non poco
spaventato i produttori.
E così Edwards ha
trovato la soluzione: “Se l’organico della troupe era formato
da poche persone, il costo sarebbe stato così basso che sarebbe
stato più economico farli volare in qualsiasi parte del mondo che
costruire un set. E così, all’improvviso, l’idea di scegliere ogni
singola location migliore in base alla scena è diventata realtà. E
così, abbiamo scelto i vulcani dell’Indonesia, i templi buddisti
dell’Himalaya, le rovine della Cambogia, i villaggi galleggianti e
tutto il resto – ha spiegato il regista – Sono andato
in otto paesi diversi e, in una certa misura, ho girato il film più
come si gira film indipendente che un film dall’alto
budget.”
E questo lavoro è stato premiato
perché poi il budget risparmiato è stato investito tutto con i VFX,
aspetto per il quale il film sicuramente eccelle: “Quando
abbiamo finito le riprese, avevamo una grossa fetta del budget per
Industrial Light and Magic e alcuni altri fornitori.
Fondamentalmente, abbiamo montato il film, ottenuto fotogrammi da
ogni inquadratura del film e li abbiamo consegnati allo scenografo
e al concept artist. E quello che normalmente accade un anno e
mezzo prima, accadeva poi durante il montaggio. Dipingevano e
progettavano la fantascienza sulle scene già girate.”
Il risultato, almeno dal punto di
vista visivo, è certamente stupefacente e lo si potrà vedere al
cinema dal 28 settembre distribuito da The Walt Disney Company
Italia. The
Creator, scritto e diretto da Gareth
Edwards, vede protagonisti
John David Washington, Madeleine Yuna
Voyles,
Gemma Chan, Allison Janney e
Ken Watanabe.
I Golden Globe Awards introdurranno due nuove
categorie nella loro prossima edizione, prevista per gennaio,
riferisce in esclusiva Variety. Le categorie onoreranno
i film di successo di portata globale sia al botteghino che in
streaming, oltre a riconoscere la migliore interpretazione in uno
speciale di stand-up comedy.
Il primo nuovo premio è il
Golden Globe per i risultati cinematografici e al
botteghino. I candidati idonei saranno scelti tra i lungometraggi
con i maggiori guadagni o più visti dell’anno che offrono anche
eccellenza creativa.
I titoli devono aver incassato
almeno 150 milioni di dollari al momento del rilascio, di cui 100
milioni devono provenire dal botteghino nazionale. I film in
streaming con un numero di spettatori proporzionato saranno presi
in considerazione sulla base dei dati provenienti da “fonti
industriali riconosciute”, hanno affermato i Globes. Otto film
potranno beneficiare della nomination in quella categoria e
potranno anche competere per categorie come Miglior film drammatico
o Commedia purché soddisfino i criteri per tali campi.
La seconda nuova categoria, Miglior
interpretazione in una stand-up comedy televisiva, riconosce il
lavoro eccezionale di un comico in un formato stand-up
tradizionale. Verranno presi in considerazione gli speciali comici
trasmessi via radio, cavo base e premium, streaming e cavo
pay-per-view. I progetti devono avere un distributore riconosciuto
e gli account personali sui social media non saranno idonei.
“I Golden Globes hanno una ricca
storia di sostegno e celebrazione del lavoro dei comici, e siamo
entusiasti di onorare la loro genialità insieme alle eccezionali
performance cinematografiche e televisive dell’anno”, ha
affermato la presidente dei Golden Globes Helen
Hoehne. “Inoltre, siamo orgogliosi di riconoscere il
duro lavoro e l’innovazione necessari per realizzare un film che
sia allo stesso tempo un blockbuster e artisticamente
eccezionale”.
Il vicepresidente esecutivo dei
Golden Globes, Tim Gray, ha aggiunto che i film di
successo “in genere non sono stati riconosciuti tra i premi del
settore, ma dovrebbero esserlo”.
01 Distribution ha diffuso il
trailer di Comandante,
il film di Edoardo De Angelis con
protagonista Pierfrancesco
Favino. Nel cast del film
anche Massimiliano Rossi, Johan
Heldenbergh e con Silvia D’Amico. La
sceneggiatura è scritta da Sandro Veronesi
e Edoardo De Angelis dalla quale è
tratto l’omonimo romanzo edito da
Bompiani. Le musiche del film sono composte
da Robert Del Naja.
Comandante
presentato come film d’apertura in concorso alla
80ª Mostra Internazionale dell’Arte Cinematografica di
Venezia, una produzione Indigo è
Film, O’Groove con Rai
Cinema, Tramp LTD, VGroove, Wise Pictures in
associazione con Beside Production, in
collaborazione con Paramount+ ed
è prodotto da Pierpaolo Verga, Nicola Giuliano,
Attilio De Razza, Edoardo De Angelis, Francesca Cima, Carlotta
Calori, Viola Prestieri in associazione con
Mariagiovanna De Angelis e Antonio
Miyakawa, in collaborazione con Marina
Militare, Cinecittà. Il film sarà distribuito in Italia da
01 Distribution e uscirà nelle sale dal 31
ottobre.
La trama del film
All’inizio della Seconda guerra
mondiale Salvatore Todaro comanda il sommergibile Cappellini della
Regia Marina. Nell’ottobre del 1940, mentre naviga in Atlantico,
nel buio della notte si profila la sagoma di un mercantile che
viaggia a luci spente, il Kabalo, che in seguito si scoprirà di
nazionalità belga e carico di materiale bellico inglese, che apre
improvvisamente il fuoco contro il sommergibile e l’equipaggio
italiano. Scoppia una breve ma violenta battaglia nella quale
Todaro affonda il mercantile a colpi di cannone. Ed è a questo
punto che il Comandante prende una decisione destinata a fare la
storia: salvare i 26 naufraghi belgi condannati ad affogare in
mezzo all’oceano per sbarcarli nel porto sicuro più vicino, come
previsto dalla legge del mare. Per accoglierli a bordo è costretto
a navigare in emersione per tre giorni, rendendosi visibile alle
forze nemiche e mettendo a repentaglio la sua vita e quella dei
suoi uomini. Quando il capitano del Kabalo, sbarcando nella baia di
Santa Maria delle Azzorre, gli chiede perché si sia esposto a un
tale rischio contravvenendo alle direttive del suo stesso comando,
Salvatore Todaro risponde con le parole che lo hanno reso una
leggenda: “Perché noi siamo italiani”.
C’era una volta un asino molto
loquace che accettò di fare da custode della palude di Shrek e prima di rimettersi in viaggio, decise
di invitare le persone a trascorrere una notte da orchi proprio
nella palude, disponibile ora per un soggiorno unico solo su
Airbnb.
Situata tra le colline delle
Highlands scozzesi, la casa nella palude di Shrek è un rifugio
decisamente grezzo e appartato, adatto a un orco in cerca di
solitudine e, per la prima volta in assoluto, anche ai suoi più
grandi fan.
“La palude di Shrek è
incantevole, semplicemente bellissima. È il luogo perfetto per
intrattenere gli ospiti”, racconta Ciuchino, aggiungendo:
“Sai qual è la cosa che mi piace di più? Tutto, dal paesaggio
incolto agli interni modesti, fino alle rocce! Non vedo l’ora che
gli ospiti possano scoprire questa fangosa fetta di
paradiso”.
Con Ciuchino al comando, gli ospiti
avranno la possibilità di vivere un soggiorno “a strati” per due
incredibili notti stellate – ma senza torce, forconi e indiscreti
cavalieri Duloc.
Il soggiorno nella palude
di Shrek
Un tempo rifugio per le creature
delle fiabe, la casa nella palude di Shrek dà un significato
completamente nuovo al concetto di casa sull’albero. Grazie alla
combinazione di natura, interni deliziosamente rustici e una
caratteristico bagno in dependance, il soggiorno nella palude offre
sicuramente un’esperienza unica nel suo genere. E visto
l’inestimabile valore che il rifugio di Shrek ha rappresentato per
le creature fiabesche di ogni tipo, sarà prenotabile in maniera
gratuita per due notti, dal 27 al 29 ottobre, per un massimo di tre
ospiti*.
Durante il soggiorno in questo
spettacolare paesaggio paludoso, gli ospiti potranno:
Rilassarsi a lume di candela (di cerume);
Distendersi sul divano gustando un delizioso parfait;
Raccontarsi storie attorno al falò fino a notte fonda;
Divorare una montagna di waffle appena sfornati al
mattino;
Godere della privacy senza paragoni che solo un bagno in
dependance (sapete benissimo quale) può offrire.
Come prenotare
Gli appassionati di cipolle e orchi
possono richiedere di prenotare la casa nella palude di Shrek a
partire dal 13 ottobre alle 19:00 su airbnb.com/shrek. Gli ospiti
sono responsabili del proprio viaggio di andata e ritorno dalla
Scozia.
Per celebrare i bei ricordi
d’infanzia che durano tutta la vita, Airbnb farà una donazione una
tantum all’ente di beneficenza
HopScotch Children’s Charity, che offre ai bambini scozzesi più
vulnerabili e svantaggiati la possibilità di intraprendere viaggi
educativi e dinamici.
Dopo Avengers: Endgame del 2019 e la conclusione
della Saga dell’Infinito, i Marvel Studios hanno introdotto
svariati nuovi eroi nella Fase 4 del MCU,
e con loro sono arrivati nuovi formidabili nemici. Ciò che rende i
villain dei Marvel Studios così interessanti è che raramente si
propongono di dominare il mondo o di uccidere senza motivo. Al
contrario, spesso hanno intenzioni ragionevoli o nutrono vendette
personali contro i supereroi del MCU,
il che significa che alcuni sono stati rappresentati come molto più
malvagi di altri. Nella Fase 4 del MCU
sono stati introdotti in totale 18 cattivi primari, che
classifichiamo per voi dal meno al più malvagio.
Taskmaster
Black
Widow del 2021 ha introdotto Olga
Kurylenko nel ruolo di Taskmaster, un
soldato della Stanza Rossa del generale Dreykov,
dove era stata addestrata Natasha Romanoff.
Taskmaster aveva la capacità di imitare perfettamente gli stili di
combattimento degli altri, compresi diversi membri dei Vendicatori,
il che la rendeva un nemico spaventoso per Romanoff e
Yelena Belova. Tuttavia, in seguito è stato
rivelato che Taskmaster era in realtà la figlia di Dreykov,
Antonia, che era stata costretta a operare come
cattiva attraverso il controllo mentale – cosa da cui si è
allontanata immediatamente dopo che il controllo è stato
interrotto, dimostrando che non aveva alcuna intenzione
malvagia.
Maya Lopez
Prima del suo debutto nella Fase 5 del MCU,
Echo, Alaqua Cox ha debuttato
come Maya Lopez in Hawkeye del 2021. Maya è una talentuosa
combattente che nutre un sentimento di vendetta personale contro il
misterioso Ronin, che ha ucciso suo padre nei cinque anni del Blip.
Questo l’ha portata a scontrarsi con Clint Barton
e Kate Bishop in Hawkeye, anche se ben presto ha
capito gli errori commessi e si è messa contro il suo braccio
destro Kazi e suo “zio” Wilson Fisk, alias
Kingpin. Una svolta che presuppone un futuro più
eroico per Maya nel MCU,
nonostante la sua esperienza come villain nella Fase 4.
Flag Smashers
Falcon
and the Winter Soldier ha esplorato lo stato del
mondo dal ritorno di metà della popolazione dopo il Blip, con
un’organizzazione terroristica nota come i Flag
Smasher che voleva ricreare un mondo senza confini. Queste
buone intenzioni sono diventate contorte, dato che il gruppo si è
spinto a misure estreme per ottenere i propri scopi, tra cui il
bombardamento di un deposito del Consiglio Globale per il Rimpatrio
(GRC) e la minaccia della vita dei membri del GRC durante una
conferenza, il tutto con l’aiuto di un nuovo siero per
super-soldati. Anche se avevano buone intenzioni, i Flag
Smasher non hanno avuto considerazione per la vita
umana.
Sylvie
La stagione 1 di Loki ha introdotto il concetto di
multiverso nel MCU,
il che ha comportato il debutto di diverse varianti del Dio
dell’inganno, tra cui la Sylvie di Sophia
Di Martino. Catturata dalla Time Variance
Authority (TVA) da bambina, la missione di vendetta di
Sylvie contro la TVA, i Custodi del Tempo e in seguito Colui che
Resta significava che non avrebbe permesso a niente e a nessuno di
ostacolarla. Sylvie ha causato molti danni nella
prima stagione di Loki, interamente per motivi personali, ma
purtroppo ha finito per scatenare un cattivo ancora più forte, il
nemico principale della Saga del Multiverso, Kang il
Conquistatore.
Namor
Nonostante sia uno dei
supereroi originali della Marvel Comics, Namor non è stato introdotto nel MCU
fino a Black Panther: Wakanda Forever, il film
conclusivo della Fase 4. Il Namor di Tenoch Huerta poteva
essere l’antagonista principale di Wakanda Forever, ma stava
muovendo guerra al Wakanda solo nel tentativo di proteggere la
propria nazione, la città sottomarina di Talokan, dalla CIA e da
Riri Williams. Tuttavia, le azioni di Namor hanno
portato alla scomparsa della regina Ramonda, spingendo Shuri a
sintetizzare la sua erba artificiale a forma di cuore e a diventare
Pantera Nera, ma lasciando un’eredità duratura e catastrofica nella
storia del Wakanda.
Xu Wenwu
I Dieci
Anelli sono stati introdotti in Iron Man
del 2008, ma il loro enigmatico leader, lo Xu
Wenwu di Tony Leung, non è apparso nel
MCU
fino a Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli
(Fase
4). Padre di Shang-Chi e
Xialing, Wenwu ha impugnato per secoli i Dieci
Anelli, che non solo gli hanno permesso di creare un enorme impero
criminale, ma lo hanno anche collegato all’Abitante delle Tenebre
intrappolato a Ta Lo. Camuffandosi con la voce
della moglie morta, l’Abitante nelle Tenebre manipolò
Wenwu per liberarlo, il che avrebbe potuto portare
alla devastazione, ma Wenwu alla fine donò al figlio i
Dieci Anelli dopo aver appreso la verità.
Gorr il Macellatore di Dei
Thor:
Love and Thunder è diventato uno dei progetti più
controversi del MCU
dopo la sua uscita nel 2022, e molti ritengono che il film abbia
sprecato il potenziale del suo cattivo, il Gorr il Macellatore di Christian Bale. Corrotto dalla Necrospada dopo
aver rinunciato agli dèi del MCU
in seguito alla morte di sua figlia Love, Gorr ha
deciso di liberare l’universo da tutti gli dèi. Sebbene Gorr fosse
certamente malvagio in qualche misura, la sua ricerca è iniziata
perché la Necropada ha percepito il suo dolore per
la perdita della figlia, anche se la sua personale missione di
vendetta avrebbe potuto segnare la fine di tutti gli dei del
MCU,
compresi Thor e gli Asgardiani.
Scarlet Witch
Doctor
Strange nel Multiverso della Follia ha introdotto nel
MCUAmerica Chavez, un’adolescente con la capacità
di aprire portali verso altre realtà. Questo incredibile potere
l’ha resa un bersaglio per la Strega Scarlatta, la Wanda
Maximoff di Elizabeth Olsen, che voleva rivendicare per sé
il potere di Chavez per poter viaggiare in un universo alternativo
e riunirsi ai suoi figli. Scarlet Witch può essere stata
rappresentata come veramente malvagia in Multiverse of Madness, soprattutto dopo essere
stata corrotta dal Darkhold, ma la sua malvagità aveva radici
semplicemente nel desiderio di stare con i suoi figli e di essere
una madre protettiva.
I ClanDestine (Ms Marvel)
Guidati dalla
Najma di Nimra Bucha, i
ClanDestine si sono avvicinati a Kamala Khan in
Ms Marvel della Fase 4 per reclamare il suo misterioso
braccialetto, apparentemente in grado di aprire un varco nella
Dimensione Noor che avrebbe permesso ai Clandestini di tornare a
casa. Nonostante la loro missione fosse guidata dalla speranza di
tornare nella loro dimensione natale, i ClanDestine non avrebbero
permesso a nessuno di ostacolarli, come dimostra l’uccisione da
parte di Najma della bisnonna di Kamala, Aisha, nel 1942. Non è
chiaro se i ClanDestine si siano resi conto che la Dimensione Noor
avrebbe conquistato il mondo se fosse stato aperto un portale, ma è
possibile che avessero intenzioni ancora più malvagie di quanto
abbiano lasciato intendere.
Ikaris
Eternals
ha presentato i Devianti come cattivi per la
maggior parte dell’avventura, ma alla fine è stato rivelato che uno
degli Eternals stessi aveva intenzioni più malvagie.
L’Ikaris di Richard Madden si è rivoltato contro la sua
stessa famiglia per cercare di far emergere il Celestiale
Tiamut e, sebbene le sue intenzioni fossero solo
quelle di assicurarsi che la missione degli Eterni fosse portata a
termine, ciò sarebbe avvenuto al costo di tutta la vita sulla
Terra. La maggior parte degli altri membri degli Eterni lottarono
per uccidere Tiamut e salvare la Terra, ma Ikaris
non ha mai smesso di cercare di ostacolarli, volando fino al sole
dopo aver fallito.
Intelligencia (She-Hulk)
She-Hulk:
Attorney at Law ha segnato la prima legal comedy
dei Marvel Studios e la prima volta che un personaggio importante
ha infranto la quarta parete, con la She-Hulk di Jennifer
Walters alle prese con diversi cattivi minori nel corso
della serie. Tuttavia, l’antagonista principale di She-Hulk è stato
il gruppo d’odio Intelligencia, che ha ritenuto
Walters non meritevole dei poteri solo in quanto donna. Sono
proprio il sessismo e la misoginia a rendere Intelligencia così
malvagia e il fatto che abbiano manipolato e ingannato Walters per
rubarle il sangue, permettendo a Todd Phelps di
diventare HulkKing – anche se per poco, prima che
She-Hulk riscrivesse il finale della sua serie.
Verussa
La prima presentazione
speciale dei Marvel Studios, Licantropus, ha introdotto il pubblico del
MCU
in un mondo di mostri e cacciatori di mostri, questi ultimi guidati
da Verussa Bloodstone di Harriet Sansom
Harris. La dispotica e intimidatoria vedova di Ulysses
Bloodstone aveva davvero poche qualità da esprimere in Werewolf By
Night e aveva preso di mira non solo il Jack
Russell di Gael Garcia Bernal ma anche decine di altri
mostri nella storia del MCU,
arrivando persino a esibire alcuni di loro a Bloodstone
Manor. Bloodstone era veramente malvagio, ma non
minacciava la vita su grande scala.
Arthur Harrow
Oscar
Isaac ha debuttato nel ruolo di Marc
Spector in Moon Knight della Fase 4, l’avatar del dio egizio Khonshu, ed è
stato contrapposto ad Arthur Harrow, il precedente avatar di
Khonshu che lavorava per il dio in disgrazia Ammit. Ammit e Harrow
cercavano di giudicare gli abitanti della Terra: quelli ritenuti
indegni venivano uccisi sul posto e le loro anime venivano usate
per alimentare il potere di Ammit dopo che questa era stata
liberata dalla sua tomba Ushabti. Harrow e Ammit avrebbero
assistito all’uccisione di molte vite se non fossero stati
sconfitti da Moon Knight, Scarlet
Scarab e Khonshu.
Agatha Harkness
Sebbene alcuni possano
sostenere che la stessa Strega Scarlatta fosse il cattivo della
Fase 4 di WandaVision, la prima serie Disney+ dei Marvel Studios, nella serie
l’Agatha Harkness di Kathryn Hahn ha rappresentato una minaccia per
molte persone, non solo per i residenti di Westview. Inizialmente
fingendo di essere Agnes, la vicina ficcanaso di Wanda e Visione,
Agatha ha manipolato diversi eventi e persone di Westview per
giocare con la Strega Scarlatta. Voleva rubare la magia del caos di
Wanda per usarla a suo vantaggio, con intenzioni puramente
malvagie, ma si prevede che Agatha diventerà un’eroina quando
tornerà nella prossima serie del MCU,
Agatha: Darkhold Diaries.
Green Goblin
Dopo aver debuttato come
Norman Osborn, alias Green
Goblin, in Spider-Man di Sam Raimi nel 2002,
Willem Dafoe è tornato in Spider-Man: No Way Home del 2021 come cattivo
multiversale trascinato nel MCU.
Norman Osborn è diventato Green Goblin dopo essersi iniettato un
siero sperimentale per supersoldati, corrompendo la sua mente con
un alter ego puramente malvagio. Il Green Goblin è tornato in
Spider-Man: No Way Home, rimanendo
inizialmente nascosto, ma apparendo successivamente quando Peter
Parker ha minacciato di “curare” Osborn, il che ha portato alla
morte di zia May e a una tragica battaglia presso la Statua della
Libertà.
General Dreykov
Mentre
Taskmaster è stato rappresentato come un
antagonista minore in Black Widow, il Generale
Dreykov di Ray Winstone
era l’uomo che tirava le fila e il leader della Stanza Rossa. Per
costruire il suo esercito di Vedova Nera, Dreykov ha rapito,
trafficato e torturato centinaia di giovani ragazze per decenni,
servendosi della sua capacità di controllo delle loro menti. Questo
comportamento ripugnante ha reso Dreykov un cattivo terrificante e
assolutamente privo di qualità redentrici, soprattutto dopo che è
stato rivelato che ha fatto questo persino a sua figlia.
Fortunatamente, Dreykov è stato ucciso da Yelena Belova, che ha
finalmente ottenuto la sua vendetta.
Infinity Ultron
Dopo l’apertura del
multiverso in Loki, il film What If…? dei Marvel Studios ha esplorato
realtà alternative e varianti di alcuni degli eroi più amati del
MCU.
Uno di questi universi alternativi si è chiesto cosa sarebbe
successo se Ultron fosse riuscito a trasferirsi nel corpo di
Visione in Avengers: Age of Ultron, culminato con
l’acquisizione da parte dell’intelligenza artificiale di tutte e
sei le Gemme dell’Infinito e l’avvio di una missione per
distruggere l’universo. Dopo essere riuscito in questa impresa,
Infinity Ultron è venuto a conoscenza dell’Osservatore e del
multiverso e avrebbe spazzato via tutto se non fosse stato per i
Guardiani del Multiverso.
Colui che rimane
Mentre Infinity
Ultron ha minacciato di cancellare il multiverso e ha
fallito, Colui che rimane ci è riuscito. L’He Who
Remains di Jonathan Majors ha creato la TVA per catturare
le varianti e sfrondare le linee temporali che avevano il
potenziale di creare varianti più malvagie di Kang il Conquistatore. Sebbene le sue
intenzioni potessero essere buone – cercare di evitare che
nascessero le sue varianti più malvagie – Colui che resta è
certamente il cattivo più malvagio della Fase 4, poiché non si è curato dei trilioni di
vite che ha preso. Le varianti di Colui che Resta continueranno a
rappresentare un’enorme minaccia per il futuro del MCU,
anche dopo la morte di questo villain.