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The Brave and the Bold: Andy Muschietti è ancora il regista del film

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Come annunciato nel giugno dello scorso anno, il regista Andy Muschietti, noto per aver diretto la trasposizione cinematografica di It e il film The Flash, è stato scelto da James Gunn per dirigere The Brave and the Bold, incentrato su Batman e il Damian Wayne, ovvero Robin. Recentemente, tuttavia, era emersa la notizia secondo cui Muschietti era stato licenziato dall’adattamento, forse per via dei lunghi tempi di attesa richiesti dal regista, attualmente al lavoro sulla serie Welcome to Derry.

Jeff Sneider, ex giornalista del settore di Hollywood e ora affidabile scooper, ha però riferito che, stando almeno alle sue fonti, Muschietti è ancora il regista del film. Inoltre, non appena si è diffusa la voce del possibile licenziamento di Muschietti, sono anche emerse le immagini del suo posto auto nel lotto della Warner Bros. con tanto di golf cart a tema Batmobile, che sembrerebbero dunque smentire ulteriormente tali rumor. Potrà forse volerci più del previsto prima di avere novità su The Brave and the Bold, ma Muschietti sarebbe dunque ancora saldamente al timone del progetto.

https://twitter.com/DCFilmNews/status/1760126764414533961?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1760126764414533961%7Ctwgr%5Edba6fda3114faa9a5662708092e48a2841e6f366%7Ctwcon%5Es1_c10&ref_url=https%3A%2F%2Fcomicbookmovie.com%2Fbatman%2Fandy-muschietti-is-reportedly-still-attached-to-direct-the-dcus-brave-and-the-bold-batman-movie-a209520

Tutto quello che sappiamo su The Brave and the Bold

Parlando l’anno scorso dei piani dei DC Studios per The Brave and the Bold, James Gunn ha detto: “Questa è l’introduzione del Batman del DCU. È la storia di Damian Wayne, il vero figlio di Batman, di cui non conoscevamo l’esistenza per i primi otto-dieci anni della sua vita. È stato cresciuto come un piccolo assassino e assassina. È un piccolo figlio di puttana. È il mio Robin preferito“. “È basato sulla run di Grant Morrison, che è una delle mie run preferite di Batman, e la stiamo mettendo insieme proprio in questi giorni“.

Il co-CEO dei DC Studios, Peter Safran, ha aggiunto: “Ovviamente si tratta di un lungometraggio che vedrà la presenza di altri membri della ‘Bat-famiglia’ allargata, proprio perché riteniamo che siano stati lasciati fuori dalle storie di Batman al cinema per troppo tempo“.

Quandi arriverà The Brave and the Bold?

L’uscita di The Batman – Parte 2 di Matt Reeves è prevista per il 2025, e ci aspettiamo che il Crociato incappucciato del DCU faccia il suo debutto – insieme a Robin – un po’ più avanti nel tempo, in base a un precedente aggiornamento del co-CEO dei DC Studios James Gunn. Alla domanda dello scorso novembre su un possibile annuncio del casting di Bruce Wayne, il regista ha risposto: “No. Non abbiamo ancora una sceneggiatura”.

È ancora molto presto per questo progetto e probabilmente non arriverà nelle sale prima del 2027. Il regista Andy Muschietti, che Gunn ha ingaggiato dopo essere rimasto impressionato dal suo lavoro su The Flash, si pensa si stia concentrando sulla serie televisiva Welcome to Derry, quindi la pazienza sarà fondamentale quando si tratterà di vedere il Cavaliere Oscuro del DCU sui nostri schermi… a meno che non si presenti prima della sua uscita in solitaria, ovviamente!

A differenza di Supergirl, questo non accadrà in Superman: Legacy, poiché James Gunn ha recentemente confermato che Batman non sarà tra gli eroi che appariranno nel prossimo reboot dell’Uomo del Domani.

Doc – Nelle tue mani 3: anticipazioni dagli episodi 11 e 12

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Doc – Nelle tue mani 3: anticipazioni dagli episodi 11 e 12

Dopo la messa in onda degli episodi 9 e 10 che abbiamo recensito qui, oggi vi svegliamo le anticipazioni dei nuovi episodi di terza stagione della serie tv DOC – Nelle tue mani che andranno in onda questa sera giovedì 22 Febbraio, in prima serata su Rai 1. Ecco le anticipazioni dell’episodio settimo e ottavo, che si intitolano rispettivamente “Lontani” e “La scossa”.

Doc – Nelle tue mani 3 EPISODIO 11, “Lontani”

Le parole di Agnese hanno creato una frattura fra lei e Andrea, che deve fare anche i conti con la lontananza da Giulia, in trasferta a Roma per la sua ricerca. In reparto la situazione è al limite: Teresa deve fare miracoli per trovare un posto per la figlia di Diana, donna rincontrata dopo anni da Andrea, ricoverata nonostante i dubbi della madre. Anche Elisabetta, paziente seguita da Damiano, viene ammessa in reparto dopo alcuni giorni di malessere che potrebbero essere spia di un problema ben più grave.

Doc – Nelle tue mani 3 EPISODIO 12 “La scossa”

Un violento terremoto semina il panico all’Ambrosiano: Lin teme che possa essere successo qualcosa alla sua famiglia; Ric arriva a una decisione sulla proposta fatta da Laura, nuotatrice paralimpica; Federico deve effettuare un intervento per cui non si sente pronto; Martina fa un incontro che rischia di portare a galla il suo segreto; Giulia, invece, deve gestire il reparto perché Doc è bloccato in un ascensore e deve salvare una paziente incinta.

DOC – Nelle tue mani è una produzione Lux Vide, società del gruppo Fremantle, in collaborazione con Rai Fiction. Tra partenze e nuovi arrivi in DOC – Nelle tue mani, nuove sfide attendono la squadra del Policlinico Ambrosiano di Milano, guidata dall’amatissimo dottor Andrea Fanti (Luca Argentero), che torna finalmente a rivestire il ruolo di primario mentre prova a recuperare quei ricordi che ormai tutti (o quasi) ritenevano perduti per sempre.

DOC – Nelle tue mani, la serie

DOC – Nelle tue mani è la serie tv prodotta da RAI FICTION scritta da Francesco Arlanch e Viola Rispoli. Una produzione Lux Vide, società del gruppo Fremantle, in collaborazione con Rai Fiction

Nel cast di DOC – Nelle tue mani Luca Argentero, Matilde Gioli, Pierpaolo Spollon, Sara Lazzaro, Marco Rossetti, Laura Cravedi, Giacomo Giorgio, Elisa Wong, Elisa Di Eusanio, Giovanni Scifoni, Aurora Peres e Diego Ribon. La regia è affidata a Jan Maria Michelini (ep. 1-4), Nicola Abbatangelo (ep. 5-10) e Matteo Oleotto (ep. 11-16).

Le riprese della serie si sono svolte tra Roma, Milano e Formello; per la location ospedaliera il Policlinico Universitario Campus Bio-Medico e l’Università Campus Bio-Medico di Roma hanno messo a disposizione spazi e tecnologie.

WGA Awards 2024: tutte le nomination

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WGA Awards 2024: tutte le nomination

La Writers Guild of America hanno annunciato le nomination per i WGA Awards 2024, i riconoscimenti di quest’anno in sceneggiatura, televisione, nuovi media, notiziari, radio/audio e scrittura promozionale durante il 2023. Ritardata a causa degli scioperi di Hollywood, la cerimonia di quest’anno si svolgerà avrà luogo domenica 14 aprile 2024.

Sarà strano quest’anno arrivare agli Oscar 2024 (10 marzo) senza i vincitori dei WGA già assegnati, tuttavia i nominati sono grosso modo quelli degli Academy Awards, con il curioso caso di Barbie che per la gilda è una sceneggiatura originale mentre agli Oscar 2024 gareggerà nella categoria delle sceneggiature adattate.

Ecco tutti i nominati per i WGA Awards 2024

SCREENPLAY NOMINEES

ORIGINAL SCREENPLAY

“Air,” Written by Alex Convery; Amazon MGM Studios

Barbie,” Written by Greta Gerwig & Noah Baumbach; Warner Bros. Pictures

The Holdovers – lezioni di vita,” Written by David Hemingson; Focus Features

May December,” Screenplay by Samy Burch, Story by Samy Burch & Alex Mechanik; Netflix

Past Lives,” Written by Celine Song; A24

ADAPTED SCREENPLAY

American Fiction,” Screenplay by Cord Jefferson, Based upon the novel “Erasure” by Percival Everett; Amazon MGM Studios

Are You There God? It’s Me, Margaret.,” Screenplay by Kelly Fremon Craig, Based on the book by Judy Blume; Lionsgate

Killers of the Flower Moon” Screenplay by Eric Roth and Martin Scorsese, Based on the book by David Grann; Apple Original Films

Nyad,” Screenplay by Julia Cox, Based on the book “Find a Way” by Diana Nyad; Netflix

Oppenheimer,” Screenplay by Christopher Nolan, Based on the book “American Prometheus: The Triumph and Tragedy of J. Robert Oppenheimer” by Kai Bird and Martin J. Sherwin; Universal Pictures

DOCUMENTARY SCREENPLAY

“Bella!,” Written by Jeff L. Lieberman; Re-Emerging Films

“It Ain’t Over,” Written by Sean Mullin; Sony Pictures Classics

“The Pigeon Tunnel,” Written by Errol Morris; Apple Original Films

“Stamped from the Beginning,” Written by David Teague, Based on the book Stamped From the Beginning by Dr. Ibram X. Kendi; Netflix

“What the Hell Happened to Blood, Sweat & Tears?,” Written by John Scheinfeld; Abramorama

TELEVISION, NEW MEDIA, AND NEWS NOMINEES

DRAMA SERIES

The Crown,” Written by Peter Morgan; Netflix

“The Curse,” Written by Carmen Christopher, Nathan Fielder, Alex Huggins, Carrie Kemper, Benny Safdie; Showtime

“The Diplomat,” Written by Eli Attie, Debora Cahn, Mia Chung, Anna Hagen, Amanda Johnson-Zetterstrom, Peter Noah;Netflix

Succession,” Written by Will Arbery, Jesse Armstrong, Miriam Battye, Jon Brown, Jamie Carragher, Ted Cohen, Nate Elston, Francesca Gardiner, Callie Hersheway, Lucy Prebble, Georgia Pritchett, Tony Roche, Susan Soon He Stanton, Will Tracy; HBO | Max

COMEDY SERIES

“Abbott Elementary,” Written by Quinta Brunson, Ava Coleman, Riley Dufurrena, Justin Halpern, Joya McCrory, Morgan Murphy, Brittani Nichols, Kate Peterman, Brian Rubenstein, Patrick Schumacker, Justin Tan, Jordan Temple, Garrett Werner; ABC

“Barry,” Written by Emma Barrie, Alec Berg, Duffy Boudreau, Bill Hader, Nicky Hirsch, Taofik Kolade, Liz Sarnoff; HBO | Max

“The Bear,” Written by Karen Joseph Adcock, Joanna Calo, Kelly Galuska, Rene Gube, Sofya Levitsky-Weitz, Stacy Osei-Kuffour, Alex Russell, Catherine Schetina, Christopher Storer; FX Networks

“Jury Duty,” Written by Tanner Bean, Lee Eisenberg, Marcos Gonzalez, Cody Heller, Mekki Leeper, Katrina Mathewson, Kerry O’Neill, Ese Shaw, Gene Stupnitsky, Andrew Weinberg, Evan Williams; Amazon Freevee

“Only Murders in the Building,” Written by Matteo Borghese, Madeleine George, Sas E. Goldberg, Joshua Allen Griffith, John Hoffman, Elaine Ko, Noah Levine, Tess Morris, J.J. Philbin, Ben Philippe, Jake Schnesel, Ben Smith, Siena Streiber, Pete Swanson, Rob Turbovsky; Hulu

NEW SERIES

“The Diplomat,” Written by Eli Attie, Debora Cahn, Mia Chung, Anna Hagen, Amanda Johnson-Zetterstrom, Peter Noah;Netflix

“Jury Duty,” Written by Tanner Bean, Lee Eisenberg, Marcos Gonzalez, Cody Heller, Mekki Leeper, Katrina Mathewson, Kerry O’Neill, Ese Shaw, Gene Stupnitsky, Andrew Weinberg, Evan Williams; Amazon Freevee

“The Last of Us,” Written by Neil Druckmann, Halley Gross, Craig Mazin, Bo Shim; HBO | Max

“Poker Face,” Written by Christine Boylan, Wyatt Cain, Chris Downey, CS Fischer, Rian Johnson, Alice Ju, Joe Lawson, Natasha Lyonne, Charlie Peppers, Lilla Zuckerman, Nora Zuckerman; Peacock

“Shrinking,” Written by Wally Baram, Rachna Fruchbom, Brian Gallivan, Neil Goldman, Brett Goldstein, Bill Lawrence, Annie Mebane, Bill Posley, Jason Segel, Sofia Selig; Apple TV+

LIMITED SERIES

“A Murder at the End of the World,” Written by Zal Batmanglij, Cherie Dimaline, Brit Marling, Melanie Marnich, Rebecca Roanhorse; FX Networks

“Beef,” Written by Joanna Calo, Bathsheba Doran, Jean Kyoung Frazier, Niko Gutierrez-Kovner, Lee Sung Jin, Alice Ju, Carrie Kemper, Mike Makowsky, Marie Hanhnhon Nguyen, Kevin Rosen, Alex Russell; Netflix

“Daisy Jones & The Six,” Written by Susan Coyne, Jihan Crowther, Harris Danow, Charmaine DeGraté, Will Graham, Nora Kirkpatrick, Jenny Klein, Liz Koe, Judalina Neira, Scott Neustadter, Stacy Traub, Michael H. Weber; Prime Video

“Lessons in Chemistry,” Written by Victoria Bata, Lee Eisenberg, Hannah Fidell, Emily Jane Fox, Susannah Grant, Rosa Handelman, Elissa Karasik, Boo Killebrew, Mfoniso Udofia; Apple TV+

TV & NEW MEDIA MOTION PICTURES

“Finestkind,” Written by Brian Helgeland; Paramount +

“Mr. Monk’s Last Case: A Monk Movie,” Written by Andy Breckman; Peacock

“No One Will Save You,” Written by Brian Duffield; Hulu

“Quiz Lady,” Written by Jen D’Angelo; Hulu

“Totally Killer,” Screenplay by David Matalon & Sasha Perl-Raver and Jen D’Angelo, Story by David Matalon & Sasha Perl-Raver; Prime Video

ANIMATION

“A Mid-Childhood Night’s Dream” (The Simpsons), Written by Carolyn Omine; Fox

“Carl Carlson Rides Again” (The Simpsons), Written by Loni Steele Sosthand; Fox

“Homer’s Adventure Through the Windshield Glass” (The Simpsons), Written by Tim Long; Fox

“I Know What You Did Next Xmas” (Futurama), Written by Ariel Ladensohn; Hulu

“Thirst Trap: A Corporate Love Story” (The Simpsons), Written by Rob LaZebnik; Fox

EPISODIC DRAMA

“Crown Jewels” (Queen Charlotte: A Bridgerton Story), Written by Shonda Rhimes; Netflix

“Kill List” (Succession), Written by Jon Brown & Ted Cohen; HBO | Max

“The Last Generation” (Star Trek: Picard), Written by Terry Matalas; Paramount +

“Living+” (Succession), Written by Georgia Pritchett & Will Arbery; HBO | Max

“Our Black Shining Prince” (Godfather of Harlem), Written by Chris Brancato & Michael Panes; MGM+

“Sleep, Dearie Sleep” (The Crown), Written by Peter Morgan; Netflix

EPISODIC COMEDY

“Escape From Shit Mountain” (Poker Face), Written by Nora Zuckerman & Lilla Zuckerman; Peacock

“Fishes” (The Bear), Written by Joanna Calo & Christopher Storer; FX Networks

“Forks” (The Bear), Written by Alex Russell; FX Networks

“House Made of Bongs” (Reservation Dogs), Written by Tommy Pico and Sterlin Harjo; FX Networks

“Ice” (The Great), Written by Tony McNamara; Hulu

“Pride Parade” (What We Do in the Shadows), Written by Jake Bender & Zach Dunn; FX Networks

COMEDY/VARIETY TALK SERIES

“The Daily Show,” Head Writer Dan Amira Senior Writers Daniel Radosh, Lauren Sarver Means Writers David Angelo, Nicole Conlan, Devin Delliquanti, Anthony DeVito, Zach DiLanzo, Jennifer Flanz, Jason Gilbert, Dina Hashem, Scott Hercman, Josh Johnson, David Kibuuka, Matt Koff, Lenny Marcus, Joseph Opio, Randall Otis, Zhubin Parang, Kat Radley, Lanee’ Sanders, Scott Sherman, Ashton Womack, Sophie Zucker; Comedy Central

“Jimmy Kimmel Live!,” Sketches by Rory Albanese Writers Jamie Abrahams, Tony Barbieri, Jonathan Bines, Joelle Boucai, Bryan Cook, Blaire Erskine, Devin Field, Gary Greenberg, Josh Halloway, Eric Immerman, Jesse Joyce, Jimmy Kimmel, Greg Martin, Jesse McLaren, Molly McNearney, Keaton Patti, Danny Ricker, Troy Walker, Louis Virtel; ABC

“Last Week Tonight with John Oliver,” Senior Writers Daniel O’Brien, Owen Parsons, Charlie Redd, Joanna Rothkopf, Seena Vali Writers Johnathan Appel, Ali Barthwell, Tim Carvell, Liz Hynes, Ryan Ken, Mark Kramer, Sofia Manfredi, John Oliver, Taylor Kay Phillips, Chrissy Shackelford; HBO | Max

“Late Night with Seth Meyers,” Head Writer Alex Baze Writing Supervised By Seth Reiss, Mike Scollins Closer Look Writing Supervised By Sal Gentile Writers Jermaine Affonso, Karen Chee, Bryan Donaldson, Matt Goldich, Dina Gusovsky, Jenny Hagel, Allison Hord, Mike Karnell, John Lutz, Seth Meyers, Ian Morgan, Amber Ruffin, Mike Shoemaker, Ben Warheit, Jeff Wright; NBC Universal Television

“The Late Show with Stephen Colbert,” Head Writers Ariel Dumas, Jay Katsir WritersDelmonte Bent, Michael Brumm, Aaron Cohen, Stephen T. Colbert, Paul Dinello, Glenn Eichler, Gabe Gronli, Barry Julien, Michael Cruz Kayne, Eliana Kwartler, Matt Lapin, Caroline Lazar, Pratima Mani, Carlos Felipe Torres Medina, Opus Moreschi, Carley Moseley, Asher Perlman, Michael Pielocik, Tom Purcell, Kate Sidley, Brian Stack, John Thibodeaux, Steve Waltien; CBS Studios

“The Problem with Jon Stewart,” Head Writer Kris Acimovic Writers Henrik Blix, Rob Christensen, Jay Jurden, Alexa Loftus, Tocarra Mallard, Maria Randazzo, Robby Slowick, Jon Stewart, Kasaun Wilson; Apple TV+

COMEDY/VARIETY SKETCH SERIES 

“History of the World, Part II,” Writers Ike Barinholtz, Emmy Blotnick, Guy Branum, Owen Burke, Adam Countee, Lance Crouther, Ana Fabrega, Fran Gillespie, Janelle James, Jennifer Kim, Nick Kroll, Sergio Serna, David Stassen, Wanda Sykes; Hulu

“How To with John Wilson,” Written by John Wilson, Michael Koman, Allie Viti; HBO | Max

“I Think You Should Leave with Tim Robinson,” Writers Tim Robinson, Zach Kanin, John Solomon, Gary Richardson, Reggie Henke, Brendan Jennings, Patti Harrison; Netflix

“Saturday Night Live,” Head Writers Kent Sublette, Alison Gates, Streeter Seidell Writers Rosebud Baker, Dan Bulla, Megan Callahan-Shah, Michael Che, Mike DiCenzo, Alex English, Jimmy Fowlie, Martin Herlihy, John Higgins, Steve Higgins, Vannessa Jackson, Colin Jost, Erik Kenward, Steve Koren, Ben Marshall, Dennis McNicholas,  Lorne Michaels, Jake Nordwind, Ceara O’Sullivan, Josh Patten, Gary Richardson, Pete Schultz, KC Shornima, Ben Silva, Will Stephen, Bryan Tucker, Asha Ward, Auguste White, Celeste Yim; NBC

COMEDY/VARIETY SPECIALS

“Adam Sandler: The Kennedy Center Mark Twain Prize for American Humor,” Written by Jon Macks, Rita Brent, Jeff Stilson, Meggie McFadden; CNN

“Carol Burnett: 90 Years of Laughter + Love,” Written by Jon Macks, Carol Leifer; NBC

“Marc Maron: From Bleak to Dark,” Written by Marc Maron; HBO | Max

“Sarah Silverman: Someone You Love,” Written by Sarah Silverman; HBO | Max

QUIZ AND AUDIENCE PARTICIPATION

“Baking It,” Writers Chad Carter, Neil Casey, Jessica McKenna, Zach Reino, Nicolle Yaron; Peacock

“Jeopardy!,” Writers Marcus Brown, Michael Davies, John Duarte, Mark Gaberman, Debbie Griffin, Michele Loud, Robert McClenaghan, Jim Rhine, Billy Wisse;ABC

“Weakest Link,” Head Writer Ann Slichter Writers Chip Dornell, Ryan Hopak, Walter Kelly, Stuart Krasnow, Jon Macks, Meggie McFadden, Rylee Newton, Ryan O’Dowd, Scott Saltzburg, Doug Shaffer, Aaron Solomon, Grant Taylor, Mia Taylor; NBC

DAYTIME DRAMA

“Days of Our Lives,” Head Writer Ron Carlivati Creative Consultant Ryan Quan Writers Sonja Alar, Jazmen Darnell Brown, Joanna Cohen, Carolyn Culliton, Richard Culliton, Cheryl Davis, Kirk Doering, Christopher Dunn, Jamey Giddens, David Kreizman, Henry Newman, Dave Ryan, Katherine D. Schock; Peacock

“General Hospital,” Head Writers Dan O’Connor, Chris Van Etten Writers Ashley Cook, Emily Culliton, Suzanne Flynn, Charlotte Gibson, Lucky Gold, Kate Hall, Elizabeth Korte, Shannon Peace, Stacey Pulwer, Dave Rupel, Lisa Seidman, Scott Sickles; ABC

CHILDREN’S EPISODIC, LONG FORM AND SPECIALS

“The Ballad of the Last Men” (Sweet Tooth), Written by Jim Mickle & Bo Yeon Kim & Erika Lippoldt; Netflix

“I Accidentally Vaporize My Pre-Algebra Teacher” (Percy Jackson and the Olympians), Written by Rick Riordan & Jonathan E. Steinberg; Disney+

“Romance Dawn” (One Piece), Written by Matt Owens & Steven Maeda; Netflix

“Say Cheese and Die!” (Goosebumps), Written by Rob Letterman & Nicholas Stoller; Disney+

“What Guy Are You” (American Born Chinese), Written by Kelvin Yu & Charles Yu; Disney+

SHORT FORM NEW MEDIA

“Carpool Karaoke,” Written by Casey Stewart, David Young; Apple TV+

“Command Z,” Written by Kurt Andersen, Larry Doyle, Emily Flake, Akilah Hughes, Jiehae Park, Chloe Radcliffe, Nell Scovell, Roy Wood, Jr.; commandzseries.com

DOCUMENTARY SCRIPT

“The Busing Battleground” (American Experience), Written by Sharon Grimberg; PBS

“Clarence and Ginni Thomas: Politics, Power and the Supreme Court” (Frontline), Written by Michael Kirk & Mike Wiser; PBS

“Episode One: Blood Memory” (The American Buffalo), Written by Dayton Duncan; PBS

NEWS SCRIPT – REGULARLY SCHEDULED, BULLETIN, OR BREAKING REPORT 

“Black History Month – Hall Of Fame Hero” (CBS News New York), Written by Joe McLaughlin; WCBS-TV

“Deadly Tornadoes Unleash Terror Across the Central U.S.” (CBS Evening News with Norah O’Donnell), Written by James Hutton, Rob Rivielle; CBS News

“Surprise Attack!” (CBS Weekend News), Written by J. Craig Wilson, Ambrose Raferty; CBS News

NEWS SCRIPT – ANALYSIS, FEATURE, OR COMMENTARY

“Convoy of Life” (60 Minutes), Written by Scott Pelley, Kristin Steve, Nicole Young; CBS News

“Hide and Seek” (60 Minutes), Written by Sharyn Alfonsi, Oriana Zill de Granados; CBS News

“Put To The Test” (CBS Sunday Morning), Written by Richard Buddenhagen, Lesley Stahl; CBS News

“Targeting Seniors” (60 Minutes), Written by Sharyn Alfonsi, Emily Gordon, Oriana Zill de Granados; CBS News

DIGITAL NEWS

“How Paris Kicked Out the Cars,” Written by Henry Grabar; Slate

“The Persuaders: A 5-Part Investigation into the Union-Busting Industry,” Written by Dave Jamieson; HuffPost

“The Rise of ‘Gas Station Heroin,’” Written by Manisha Krishnan; Vice News

“Want to Stare Into the Republican Soul in 2023?,” Written by Alexander Sammon; Slate

“The Woman on the Line,” Written by Aymann Ismail and Mary Harris; Slate

RADIO/AUDIO NOMINEES

RADIO/AUDIO DOCUMENTARY

“America’s Blackest Child” (Slow Burn: Becoming Justice Thomas), Written by Joel Anderson; Slate

“The Black Box: Even AI’s creators don’t understand it” (Unexplainable), Written by Noam Hassenfeld; Vox

“The Call” (This American Life), Written by Mary Harris; Slate

“Emmery” (Party Crews: The Untold Story), Written by Janice Llamoca; Vice

“Expecting: Pregnancy Souvenirs” (Unexplainable), Written by Byrd Pinkerton; Vox

RADIO/AUDIO NEWS SCRIPT – REGULARLY SCHEDULED, BULLETIN, OR BREAKING REPORT

“The Ballad of Tucker Carlson” (What Next), Written by Paige Osburn and Mary Harris; Slate

“World News This Week – Week of March 17, 2023,” Written by Joy Piazza; ABC News Radio

“World News Roundup Late Edition – October 9, 2023,” Written by Spencer Raine; CBS News

RADIO/AUDIO NEWS SCRIPT – ANALYSIS, FEATURE, OR COMMENTARY

“The Diagnosis Was Fatal. She Couldn’t Get an Abortion” (What Next), Written by Madeline Ducharme and Mary Harris; Slate

“Lacrosse – Spirit of the Land” (ABC News Radio), Written by Robert Hawley; ABC News

“Stephen King Is Just as Confused About Blue Checks as You Are” (What Next: TBD), Written by Lizzie O’Leary and Evan Campbell; Slate

PROMOTIONAL WRITING NOMINEES

ON AIR PROMOTION

“Cross Walk, Cyber Bullying, VR Meditation” (KCAL News), Written by Adam Thiele; CBS News

“Strange New Promos,” Written by Molly Neylan; CBS / Paramount+

“WCBS AM Promos,” Written by Bill Tynan; WCBS Newsradio 880

Un anno con Salinger: la storia vera dietro il film

Un anno con Salinger: la storia vera dietro il film

Una delle personalità più affascinanti e misteriose del mondo della letteratura è senz’altro J. D. Salinger, l’autore del celebre Il giovane Holden che proprio dopo aver pubblicato questo romanzo si ritirò sempre più a vita privata, fino a scomparire del tutto senza più rilasciare alcuna intervista né pubblicare qualcosa di nuovo. Proprio questa sua scelta così radicale lo ha fatto diventare ulteriormente celebre per la regola secondo cui meno si appare più si è sulla bocca di tutti. I suoi fan non smisero infatti mai di pensarlo e di scrivergli e proprio sulle lettere indirizzate nel tempo allo scrittore si fonda il racconto del film Un anno con Salinger.

Diretto da Philippe Falardeau, anche regista di Monsieur Lazhar e The Bleeder – La storia del vero Rocky Balboa, il film ripercorre le vicende di un’assistente presso l’agenzia letteraria che aveva come cliente lo stesso Salinger. Una storia vera, questa, tratta dal romanzo autobiografico di Joanna Rakoff in cui si riflette proprio sulla vita e l’importanza di Salinger ma anche sul trovare la propria strada senza emulare pedissequamente i maestri. Da alcuni descritto come un “Il diavolo veste Prada nel mondo dell’editoria”, il film parte infatti dall’aura del celebre scrittore per raccontare in realtà il percorso di formazione di una nuova scrittrice.

Un film leggero, divertente, commovente, che non ha mancato di entusiasmare i propri spettatori, sia che questi fossero alla ricerca di una commedia con lezioni di vita sia che fossero alla ricerca di curiosità sul grande Salinger. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla storia vera. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Un anno con Salinger cast

La trama e il cast di Un anno con Salinger

Nella New York degli anni Novanta Joanna, una giovane aspirante scrittrice, ottiene un lavoro come assistente di Margaret, un’agente letteraria, che vanta tra i suoi autori il celebre e misterioso J. D. Salinger, autore de “Il giovane Holden“, che vive volutamente da recluso e lontano dalle luci della ribalta. Il compito di Joanna è molto semplice: rispondere in modo impersonale alla montagna di lettere che lo scrittore riceve ogni giorno dai suoi fan. Leggendo l’emozione e la stima che le persone trasmettono con le loro parole, la ragazza si rifiuta però di adottare la risposta imposta dall’agenzia e inizierà a risponde ai lettori in modo più originale. Le conseguenze, però, non tarderanno a presentarsi.

Ad interpretare Joanna vi è l’attrice Margaret Qualley, vista in C’era una volta a… Hollywood ma anche nella miniserie Maid e nel film Drive-Away Dolls. L’attrice Sigourney Weaver interpreta invece la sua datrice di lavoro Margaret, mentre nel ruolo di J. D. Salinger si ritrova Tim Post. Completano poi il cast gli attori Douglas Booth nel ruolo di Don, il ragazzo di Joanna, Colm Feore – noto per il ruolo di Reginald Hargreeves nella serie The Umbrella Academy – in quello di Daniel e Hamza Haq in quello di Karl, ex compagno di Joanna. Seána Kerslake ricopre il ruolo di Jenny, mentre Brían F. O’Byrne è Hugh.

La storia vera dietro Un anno con Salinger

Come anticipato, il film è basato sul romanzo autobiografico omonimo di Joanna Rakoff, la quale nel 1996, all’età di 23 anni, accettò un lavoro presso una delle più antiche agenzie letterarie di New York, la Harold Ober Associates. All’insaputa di Rakoff, l’agenzia curava gli interessi dello scrittore J. D. Salinger, notoriamente restìo a mostrarsi pubblicamente. Durante il suo periodo di lavoro presso l’agenzia, Rakoff aveva dunque il compito di rispondere alla grande quantità di lettere dei fan che Salinger riceveva e venne incaricata di rispondere con una risposta generica che spiegava che lo scrittore semplicemente non leggeva la posta dei fan e dunque non era possibile contattarlo.

Un anno con Salinger storia vera

Rakoff, tuttavia, non riuscì a nascondere la commozione suscitata da quelle lettere e iniziò a scrivere risposte personalizzate. Il suo periodo all’agenzia – che coincise con la pubblicazione in forma di romanzo unico dei racconti di Salinger oggi noti sotto il nome di “Hapworth 16, 1924” –  le permise di farsi notare come scrittrice e di incontrare in diverse occasioni lo stesso Salinger. I loro incontri sono poi stati dalla Rakoff descritti proprio nel suo romanzo autobiografico. Successivamente al suo periodo di lavoro presso la Harold Ober Associates, Rakoff svolse altri lavori nel mondo dell’editoria, fino a pubblicare il suo primo romanzo, A Fortunate Age, nel 2009.

Nel 2010, a seguito della scomparsa di Salinger, Rakoff ha creato un documentario radiofonico sullo scrittore e la sua corrispondenza con i fan per BBC Radio 4, intitolato Hey Mr Salinger. Prima della messa in onda di questo, la sceneggiatura è circolata nell’industria editoriale britannica, un editore l’ha letta e si è messo in contatto con Rakoff, incoraggiandola a espandere la sceneggiatura in un libro di memorie sul periodo in cui ha lavorato per l’agenzia. Questo libro di memorie è così diventato il secondo libro di Rakoff; intitolato My Salinger Year, pubblicato nel 2014 con ampio successo di critica.

Il trailer di Un anno con Salinger e dove vedere il film in streaming e in TV

Sfortunatamente il film non è presente su nessuna delle piattaforme streaming attualmente attive in Italia. È però presente presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 21 febbraio alle ore 21:10 sul canale Rai Movie. Di conseguenza, per un limitato periodo di tempo sarà presente anche sulla piattaforma Rai Play, dove quindi lo si potrà vedere anche oltre il momento della sua messa in onda. Basterà accedere alla piattaforma, completamente gratuita, per trovare il film e far partire la visione.

Emma e il giaguaro nero, recensione del film di Gilles de Maistre

Considerata il polmone verde della Terra, l’Amazzonia negli ultimi anni è stata vittima non solo del disboscamento, ma anche del traffico illegale di fauna selvatica, e solo recentemente ha iniziato a gravare su di lei la minaccia della siccità, che rischia di farla diventare una savana. Da sempre la salvaguardia dell’ambiente e delle specie protette che popolano queste aree del pianeta sono al centro di numerose campagne di protesta organizzate da attivisti in tutto il mondo. Non è un’impresa facile, ecco perché spesso si ricorre a più strumenti di comunicazione. Ed è così che Gilles de Maistre, documentarista e giornalista francese già noto per opere quali Mia e il leone bianco, torna dietro la macchina da presa per un nuovo film, Emma e il giaguaro nero, con l’intenzione di seguire sullo schermo un’altra storia di amicizia (e amore) fra una bambina e un animale selvaggio, inseriti in un contesto a rischio come quello della foresta pluviale brasiliana, muovendo così una protesta sociale. Nel cast troviamo Paul Green nel ruolo del padre di Emma, quest’ultima interpretata da Airam Camacho e Lumi Pollack rispettivamente da bambina e da adolescente. Emma e il giaguaro nero è nelle sale italiane dal 22 febbraio distribuito da 01 Distribution.

Emma e il giaguaro nero, la trama

Una delle cose più belle che la vita possa regalare, al di là dei rapporti umani, è un forte legame con gli animali. Lo sa bene Emma, cresciuta nella foresta amazzonica con genitori animalisti, che ogni giorno si mobilitano per fermare i bracconieri. È lì che la piccola, per pura fortuna del destino, fa un incontro speciale con un piccolo giaguaro nero, al quale si affeziona dando il nome di Hope. Il tempo passa, Emma e Hope crescono insieme, finché uno spiacevole evento costringe la bambina a tornare a New York, dove inizia una nuova vita pur ancora avendo dentro di sé il desiderio di tornare in quella che lei definisce la sua vera casa. L’occasione si presenterà quando scoprirà che il suo villaggio d’infanzia è minacciato dai trafficanti di animali, decidendo così di tornare in Amazzonia dalla sua Hope per poterla salvare e portarla in un’area protetta, mentre nel frattempo proverà anche a fermare coloro che vogliono distruggere la foresta pluviale.

Emma e il giaguaro nero film 2024

Nel cuore dell’Amazzonia, per la tutela degli animali

Già dal suo Mia e il leone bianco, pellicola dell’autore più conosciuta, Gilles de Maistre si è incasellato in quella cerchia di registi che si battono ogni giorno, insieme ad ambientalisti e animalisti, per sensibilizzare riguardo la tutela degli animali e dell’ambiente, con un occhio di riguardo sul problema dell’estinzione dei primi. Se nel primo portava avanti una denuncia su ciò che di orribile si può celare dietro l’allevamento di leoni, in Emma e il giaguaro nero l’attenzione si sposta sul commercio illecito di specie protette, a cui si lega a doppio giro l’abuso edilizio. Nel far comprende tematiche così complesse ai più piccoli (ricordiamo che è un racconto per famiglie) il film mette al centro un’eroina coraggiosa che, nel salvare la sua amica d’infanzia Hope, insegna agli adulti il rispetto verso il pianeta in cui vivono. Un’epica avventura che va a dimostrare quanto si possa imparare dalla purezza di cuore dei bambini, non contaminati dall’avidità che ad oggi corrode il tessuto umano e capitalista.

E se già la bellezza del messaggio basta per rendere Emma e il giaguaro nero una pellicola riuscita, lo è ancor di più sapere che, come nel caso di Mia e il leone bianco, anche qui si è ricorso a un vero legame sviluppatosi gradualmente fra due giaguari in carne e ossa e le attrici. Quello che fa vedere il regista è quanto più reale, tanto che il trasporto affettivo messo in scena nelle sequenze fra Lumi Pollack e il felino ci investe totalmente, perché autentico e non intaccato dall’uso posticcio della CGI, la quale spesso e volentieri rovina la portata emotiva delle scene. L’unica scelta meno condivisa, al netto di quanto scritto, è l’aver dato alla prima parte molto più spazio di racconto, sacrificando un po’ il finale, più affrettato e in evidente ansia di chiusura. Emma e il giaguaro nero resta comunque un film per famiglie ben confezionato, che pur avendo alcuni personaggi stereotipati e dei risvolti prevedibili che fondano il genere, riesce a gestirli al meglio regalando al contempo sia una riflessione sulle tematiche ambientaliste che del puro e sano intrattenimento.

Doppia colpa: la spiegazione del finale del film

Doppia colpa: la spiegazione del finale del film

I film dedicati a casi di scomparsa o di omicidio, che presentano dunque un’indagine da svolgere per determinare cosa realmente sia accaduto, sono sempre particolarmente affascinanti. O almeno lo sono se l’intreccio proposto non è scontato e permette di rimanere continuamente sorpresi colpo di scena dopo colpo di scena. Titoli relativamente recenti come Gone Baby Gone e Prisoners sono alcuni esempi di ciò, ma un altro buon titolo che riesce in tale operazione è Doppia colpa, film del 2018 diretto da Simon Kaijser, regista svedese oggi anche noto per la miniserie The Unlikely Murderer.

La trama di questo film presenta in realtà una forte somiglianza con il film italiano La ragazza nella nebbia, con protagonista Toni Servillo, di cui sembra quasi un remake americano, ma con un finale diverso che lascia trasparire un certo velo di ambiguità oltre ad intenti differenti. Obiettivo di Doppia colpa è infatti quello di proporre un racconto incentrato sull’indiziato numero uno di un caso di rapimento e su come la sua vita viene stravolta da tale evento. Si costruisce così un solido thriller arricchito dalle interpretazioni di celebri attori.

Per gli appassionati del genere, Doppia colpa è dunque un film da non perdere, capace di tenere viva l’attenzione fino alla fine, sorprendendo continuamente. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori ma anche alla spiegazione del suo finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Doppia colpa cast

La trama e il cast di Doppia colpa

Protagonista del film è Evan Birch, uomo affascinante, marito felice, padre amorevole e stimato professore di filosofia. Quando però Joyce, una studentessa di un college vicino dove lavora, scompare misteriosamente, i sospetti ricadono proprio su Evan a causa di alcuni eventi del passato che ritornano a perseguitarlo. Proprio per quest’ultimo motivo, sua moglie Ellen fatica a credere al suo alibi, così come anche il detective Malloy, che s’insospettisce ancor di più a seguito di alcune prove che indicano l’uomo come il colpevole. Da questo momento in poi Evan dovrà cercare in tutti modi di dimostrare la sua innocenza, spesso sbagliando l’approccio e cacciandosi lui stesso nei guai.

Ad interpretare il protagonista, Evan Birch, vi è l’attore Guy Pearce, celebre per film come L. A. Confidential e Memento. Ad interpretare sua moglie Ellen vi è invece l’attrice Minnie Driver, celebre per aver interpretato Skylar nel film Will Hunting – Genio ribelle. Pierce Brosnan interpreta invece il detective Robert Malloy, mentre la studesse scomparsa Joyce è interpretata da Odeya Rush, nota per i film L’incredibile vita di Timothy Green e Piccoli brividi. Completano il cast gli attori Alexandra Shipp nel ruolo di Hannah, Jamie Kennedy in quello di Ross e Clark Gregg in quello di Paul.

Doppia colpa spiegazione finale

La spiegazione del finale di Doppia colpa: chi è il colpevole?

Il film, che si suddivide in salti temporali, cambia nel momento in cui ad Evan viene posta la domanda “Hai mai avuto problemi a ricordare le cose?”. Da questo interrogativo, sia il protagonista che lo spettatore iniziano a chiedersi se non sia effettivamente lui ad aver ucciso Joyce, dimenticato poi di averlo fatto e credendo dunque di essere davvero innocente. Si apprende da quel momento che Evan soffre di problemi psicologici e già in passato era stato costretto a cambiare città per via di un presunto tradimento nei confronti della moglie Ellen, di cui lei sarebbe a conoscenza. Ciò che realmente è avvenuto tra loro, però, rimane un mistero.

In ogni caso, risulta chiaro che Evan soffra di momenti di blackout e tenda a confondere la realtà con la sua immaginazione. Convintosi di aver effettivamente ucciso Joyce si reca allora in commissiariato a confessare, ma dal suo racconto si evince che confonde le due ragazze, quella che è morta e quella con cui aveva avuto una storia. Malloy, però, non lo arresta, in quanto comprende che Evan non ha colpe e che in realtà nessuno le ha. Dal referto dell’autopsia viene infatti fatto notare che la ragazza sarebbe semplicemente scivolata da sola dalla scogliera. Non c’è traccia di rapporti sessuali né di un tentativo di difesa da parte della ragazza.

Evan è dunque libero di andare, sentendosi però sollevato per aver apparentemente confessato la propria infedeltà nei confronti della moglie. Si potrebbe pensare che l’autopsia abbia dato risultati errati e che ci sia effettivamente un colpevole nella morte di Joyce, ma il film non fornisce ulteriori prove a sostegno di questa tesi. Il senso ultimo del film non sarebbe dunque quello di fornire un caso di omicidio da risolvere, bensì lo studio di come l’essere umano possa reagire dinanzi al senso di colpa e all’incertezza su cosa sia reale o meno. Il titolo originale del film, Spinning Man, dà infatti l’idea di un uomo che gira in tondo senza arrivare mai a risposte concrete riguardo tali interrogativi.

Il trailer di Doppia colpa e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Doppia colpa grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 21 febbraio alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

https://www.youtube.com/watch?v=yMzTuv3gB_I&pp=ygUYZG9wcGlhIGNvbHBhIHRyYWlsZXIgaXRh

Night Swim: recensione del film di Bryce McGuire

Night Swim: recensione del film di Bryce McGuire

Jason Blum deve correre ai ripari, e in fretta, mentre arriva al cinema il suo ultimo “figlio”, Night Swim. Il giocattolo che ha sapientemente costruito negli anni, al momento sta funzionando a meraviglia ma potrebbe rompersi presto, un po’ come sta succedendo alla Disney con proporzioni ovviamente diverse. La Blumhouse sta infatti rischiando di inflazionare il proprio marchio di fabbrica immettendo sul mercato una serie di horror che possiedono uno spunto di partenza ammiccante ma davvero poco altro, e Night Swim lo testimonia con preoccupante evidenza.

Avere una buona idea di partenza non significa avere una storia solida o personaggi interessanti, in grado di sostenere la tensione e il dramma insito nell’horror. Magari basterà per portare ancora una volta il pubblico in sala e garantire un successo economico (vedi i recenti M3gan, Five Nights at Freddy’s e parzialmente anche L’esorcista – Il credente) ma quanto potrà durare ancora l’incantesimo? Se la qualità dei suoi prodotti rimarrà questa, probabilmente non molto.

Night Swim, la trama

Il secondo lungometraggio diretto da Bryce McGuire vede una famiglia trasferirsi in una casa abbandonata nella cui piscina anni prima era avvenuta una tragedia. Il capofamiglia Ray Waller (Wyatt Russell) è una stella del baseball che sta affrontando una terribile malattia, supportato dalla moglie Eve (Kerry Condon) e dai due figli. Sorprendentemente le sue condizioni di salute iniziano a migliorare man mano che l’uomo inizia ad adoperare la piscina con maggiore costanza. Ma quale sarà il tributo che quelle acque chiederanno in cambio?

Se non bastasse il fatto che dietro l’idea di partenza manca completamente o quasi uno sviluppo narrativo efficace, a complicare ulteriormente la riuscita del lungometraggio si aggiunge il fatto che il suo regista, evidentemente un amante e conoscitore del genere, vuole volare decisamente alto.

Un compendio della storia dell’horror

Ecco dunque che Night Swim si trasforma in un compendio sconclusionato di storia dell’horror, con rimandi più o meno espliciti a Poltergeist – poteva essere altrimenti se la protagonista è una piscina maledetta? – Shining, il prolifico filone dell’horror giapponese di Ringu e compagni, addirittura un omaggio a Il migliore di Barry Levinson. Ecco allora che lo spettatore passa più tempo a contare le citazioni che a interessarsi a quello che i personaggi in scena stanno attraversando, in particolar modo perché non c’è reale tensione negli eventi, sviluppati quasi soltanto l’uso scontato dei cosiddetti “cheap-thrills”.

Night Swim non riesce mai a coinvolgere e paradossalmente neppure a far paura, anche quando adopera l’oscurità come mezzo per nascondere quella che col passare delle scene di rivela una fastidiosa mancanza di mezzi oltre che di idee. Va bene il budget basso e la volontà di mantenere la storia “piccola”, ma qualche dollaro in più poteva, anzi doveva essere speso…

Ultimo tasto dolente del nuovo horror targato Blumhouse è il cast: la recentemente candidata all’Oscar Kerry Condon è l’unica che offre una prova accettabile mantenendo il suo personaggio appena sopra la superficie della credibilità, tratteggiando comunque l’ormai fin troppo stereotipata madre di famiglia che vuole proteggere i propri figli dal male che si sta impossessando della casa. Molto peggio fa un Wyatt Russell che invece paradossalmente nelle prime scene aveva dotato della necessaria malinconia il suo atleta alle prese con l’accettazione della malattia. Man mano che invece l’uomo diventa schiavo delle forze oscure, Russell dimostra dei limiti evidenti, se non addirittura involontariamente comici, nel tratteggiare il lato oscuro del personaggio.

Night Swim scopre le carte di Blumhouse

Dopo gli ultimi exploit al botteghino, Night Swim si presenta un po’ come quel lungometraggio che scopre le carte della Blumhouse, espone l’artificio che regge il gioco di prestigio della casa di produzione. E l’effetto crea onestamente una sensazione di fastidio, in quanto si tratta di un film messo in piedi e realizzato in maniera sbrigativa, quasi raffazzonata. Si meritano questo gli amanti dell’horror che in questi anni hanno decretato il successo di Jason Blum? Se si pensa poi che il producer ha lavorato a titoli notevoli come Scappa – Get Out o Black Phone, ecco che allora pare lecito pretendere da lui di meglio. Molto meglio.

Taken – La vendetta: trama, cast e sequel del film con Liam Neeson

Quello del revenge movie è da sempre un filone di film particolarmente popolari e acclamati, dove l’eroe intraprende una spedizione punitiva nei confronti di quanti hanno ucciso o rapito dei suoi cari. Negli anni sono diversi i titoli che hanno riconfermato la fortuna di questo genere, da Vendetta finale a Io sono vendetta. Uno dei più importanti e riconosciuti a livello internazionale è però Io vi troverò, titolo italiano di Taken, film scritto dal regista francese Luc Besson e diretto da Pierre Morel. Dopo il grande successo di questo, nel 2012 è uscito il suo sequel, Taken – La vendetta (qui la recensione), diretto svolta da Olivier Megaton.

L’idea alla base del film è delle più semplici, con un padre disposto a tutto pur di ritrovare e proteggere sua figlia. Nelle mani di Besson e Morel, però, tale progetto si trasforma in qualcosa di più grande, con tanta adrenalinica azione e molta emotività. Il merito dei due autori sta proprio nel dosare al meglio questi ingredienti, dando vita ad un’opera intelligente, capace di intrattenere ed emozionare. La formula ha funzionato anche per questo sequel, affermatosi come un successo ancora maggiore rispetto al precedente. A fronte di un budget di 45 milioni, Taken – La vendetta è infatti arrivato ad incassarne ben 376.
Divenuto oggi parte della cultura di massa per alcune sue celebri sequenze o frasi, il film è uno splendido esempio di thriller d’azione, che ha non a caso dato vita ad una lunga serie di imitatori. Sono però molteplici i fattori che rendono questo un titolo unico, assolutamente da non perdere. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo nella lettura sarà possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e a suo sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama di Taken – La vendetta

Protagonista del film è nuovamente Bryan Mills, un ex agente della CIA residente a Los Angeles, grande esperto di arti marziali e uso delle armi, dotato di una impressionante capacità di uccidere e torturare persone a sangue freddo senza il minimo rimorso. Dopo aver salvato sua figlia e aver sgominato il traffico di esseri umani della malavita albanese, egli è ora un bersaglio estremamente ambito e ricercato. I vertici della mafia desiderano infatti vendicarsi di lui, cercando di ottenere quante più informazioni possibili. Nel frattempo, Bryan è tornato alla sua vita a Los Angeles e cerca di recuperare il rapporto con l’ex moglie Lenore, vigilando sulla figlia Kim.

Quando un influente sceicco assolda Mills come sua personale guardia del corpo, l’uomo invita Lenore e Kim ad unirsi a lui e partire alla volta di Istanbul. La notizia dell’imminente partenza di Mills raggiunge Parigi e il boss albanese Murad Hoxha pianifica di tendere un agguato al suo rivale. Così, i malviventi giungono ad Istanbul, riuscendo a rapire sia Bryan che sua moglie, mentre Kim riesce momentaneamente a scappare. Compresi i piani di vendetta dei criminali, Bryan si troverà a dover nuovamente scatenare tutta la sua furia pur di difendere la propria famiglia. Pronto a non risparmiare nessuno, egli si dimostrerà ancora una volta il più letale degli assassini.

Taken - La vendetta cast

Taken – La vendetta: il cast del film

Quando il film venne annunciato, non è certo se Liam Neeson avrebbe ripreso il ruolo di Bryan Mills. I produttori erano dunque pronti a sostituire il personaggio con uno nuovo, che avrebbe dovuto essere interpretato da Mickey Rourke. Tuttavia, Neeson si disse pronto a partecipare al progetto e ciò permise di mantenere lo stesso protagonista. Per prepararsi al ruolo, Neeson si è nuovamente addestrato insieme al soldato Mick Gould, ex Special Air Service (SAS), nel combattimento corpo a corpo e nell’uso delle armi. Egli ha inoltre praticato il Nagasu Do. Si tratta uno stile di arte marziale ibrido che prende in prestito mosse dal Judo, Aikido e Ju Jitsu.

Accanto a lui, nei panni di sua figlia Kim vi è l’attrice Maggie Grace, nota per essere stata Shannon Rutherford nella serie televisiva Lost. Ad interpretare l’ex moglie di Bryan, Lenore, vi è invece l’attrice Famke Janssen, nota per essere stata Jean Grey nella prima trilogia di X-Men. Girare i film di Taken ha spinto l’attrice ad agire nella vita reale contro la corruzione. Oggi la Janssen è Ambasciatrice dell’Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine. Nel ruolo del criminale Murad Hoxha vi è invece l’attore croato Rade Šerbedžija. Sono poi presenti gli attori Leland Orser nei panni di Sam Gilroy e Luke Grimes in quelli di Jamie Conrad.

Il sequel di Taken – La vendetta

Dato il grandissimo successo di questo secondo film, Besson e Megaton si dissero interessati a realizzare almeno un terzo capitolo di quella che è così diventata una trilogia. Nel 2015 è dunque uscito l’ultimo capitolo, intitolato Taken 3 – L’ora della verità. In questo il protagonista, nuovamente interpretato da Neeson, si trova a doversi difendere dalle accuse di omicidio, nel disperato tentativo di ricercare il vero colpevole. Accanto a Neeson, che riprende il ruolo di Bryan Mills, si ritrova ora anche l’attore premio Oscar Forest Whitaker nei panni di Franck Dotzler, il quale darà la caccia al protagonista. Con questo terzo capitolo si è dunque apparentemente conclusa la trilogia e a quasi dieci anni di distanza sembra proprio che i film siano destinati a rimanere solo tre.

Lo stesso Neeson ha infatti in più occasioni dichiarato che non ci sarà un Taken 4 o che in ogni caso lui non è interessato a riprendere il ruolo di Bryan Mills. Senza l’attore, diventa allora improbabile la realizzazione di un nuovo lungometraggio, considerando anche che la serie realizzata nel 2017, Taken, strutturata come una origin story per Mills, è stata cancellata dopo solo una stagione per lo scarso interesse dimostrato dai fan nei confronti di un interprete diverso da Neeson per il ruolo. Nulla è mai certo ad Hollywood e un quarto film potrebbe sempre essere realizzato prima o poi, ma per ora non sembra esserci alcun tipo di piano a riguardo.

Il trailer di Taken – La vendetta e dove vedere il film in streaming e in TV

In attesa di vedere tali sequel, è possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Taken 2 – La vendetta è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Google Play, Apple TV, Prime Video e Disney+. Per vederlo, basterà sottoscrivere un abbonamento generale alla piattaforma in questione o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà a disposizione soltanto un dato periodo temporale entro cui vedere il titolo. In alternativa, il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 21 febbraio alle ore 21:20 sul canale Italia 1.

Fonte: IMDb

Zendaya nel secondo trailer ufficiale del film di Luca Guadagnino Challengers

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Dal regista Luca Guadagnino arriva Challengers, con protagonista Zendaya nel ruolo di Tashi Duncan, un’ex prodigio del tennis diventata allenatrice: una forza della natura che non ammette errori, sia dentro che fuori dal campo.

Sposata con un fuoriclasse reduce da una serie di sconfitte (Mike Faist), la strategia di Tashi per la redenzione del marito prende una piega sorprendente quando quest’ultimo deve affrontare sul campo l’oramai rovinato Patrick (Josh O’Connor), un tempo suo migliore amico ed ex fidanzato di Tashi. Mentre il loro passato e il loro presente si scontrano e la tensione sale, Tashi dovrà chiedersi quale è il prezzo della vittoria.

Il candidato all’Oscar e al BAFTA Luca Guadagnino (“Chiamami col tuo nome”, “Io sono l’amore”), ha diretto il film da una sceneggiatura di Justin Kuritzkes. I produttori di Challengers sono Amy Pascal, Guadagnino, Zendaya e Rachel O’Connor, con Bernard Bellew in veste di produttore esecutivo. La vincitrice del Golden Globe, Zendaya (i film “Dune”, la serie TV “Euphoria”) recita al fianco del vincitore del Golden Globe e del SAG Award e candidato ai BAFTA Josh O’Connor (“The Crown”) e al candidato ai BAFTA Mike Faist (“West Side Story”).

Il team creativo di Guadagnino include collaboratori abituali come il direttore della fotografia Sayonbhu Mukdeeprom, la scenografa Merissa Lombardo, il montatore Marco Costa e il costumista Jonathan Anderson. La colonna sonora del film è opera dei vincitori dei premi Oscar, Golden Globe e BAFTA Trent Reznor e Atticus Ross (“Soul”, “The Social Network”, “Bones and All”). Metro Goldwyn Mayer Pictures presenta una produzione Why Are You Acting? / Frenesy Films / Pascal Pictures, un film di Luca Guadagnino, “Challengers“. Il film uscirà nelle sale italiane il 24 aprile 2024, e sarà distribuito dalla Warner Bros. Pictures.

Agatha: Diari di Darkhold, le riprese sarebbero finite prima del previsto

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Sembra che la produzione di Agatha: Diari di Darkhold sia filata liscia, visto che i reshoot della serie del Marvel Cinematic Universe sono stati effettuati prima del previsto.

Un nuovo report di The Hollywood Reporter ha rivelato che i reshoots di Agatha: Diari di Darkhold si sono conclusi molto più velocemente del solito. Secondo il rapporto, i Marvel Studios di solito mettono in conto cinque giorni nel loro programma per i reshoots, mentre Agatha: Diari di Darkhold ha richiesto solo un giorno. Le fonti del sito sottolineano che lo studio ha “prospettive rosee” per la serie al suo interno, in parte alimentate dalla rapidità dei reshoots.

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Cosa sappiamo di Agatha: Diari di Darkhold

Agatha: Diari di Darkhold (Agatha: Darkhold Diaries) vedrà Kathryn Hahn riprendere il ruolo di Agatha Harkness di WandaVision, tanto amato dai fan. Per la sua interpretazione, apprezzata dai fan, ha ottenuto una nomination agli Emmy come miglior attrice non protagonista. La serie vedrà anche il ritorno di Emma Caulfield Ford e Debra Jo Rupp, che riprenderanno il loro ruolo di abitanti di Westview. A loro si aggiungono le new entry del MCU Aubrey Plaza, Joe Locke, Ali Ahn, Maria Dizzia, Sasheer Zamata e Patti LuPone. Si dice che Locke sarà il protagonista maschile e LuPone interpreterà la strega siciliana Lilia Calderu.

La LuPone ha anche confermato in precedenza che la serie conterrà diversi numeri musicali degli autori di Agatha All Along Kristen Anderson-Lopez e Robert Lopez. Agatha: Diari di Darkhold (Agatha: Darkhold Diaries) proviene dallo scrittore capo Jac Schaeffer, che è anche produttore esecutivo insieme a Kevin Feige. La squadra di regia sarà composta da Schaeffer, Gandja Monteiro e Rachel Goldberg.

Thunderbolts: i Marvel Studios ingaggiano lo sceneggiatore della serie The Bear

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L’imminente film dei Marvel Studios Thunderbolts ha arruolato un nuovo scrittore che si è aggiunto al suo roster, in particolare la penna che ha scritto la popolare serie di Hulu/FX The Bear.

Secondo The Hollywood Reporter, la showrunner e scrittrice di The Bear Joanna Calo è stata chiamata ad entrare a far parte della produzione di Thunderbolts per lavorare alla sceneggiatura. La fonte del sito ha anche affermato che le precedenti bozze della sceneggiatura erano basate sull’idea di antieroi e cattivi che partecipavano a una sorta di missione che avrebbe dovuto finire con la loro morte. La produzione del film inizierà ad Atlanta il mese prossimo.

Durante il panel dei Marvel Studios al D23 2022, il presidente dei Marvel Studios  Kevin Feige  ha svelato il cast del prossimo film Thunderbolts, che sarà una squadra composta principalmente da supercriminali e antieroi. Comprende la Contessa Valentina Allegra de Fontaine (Julia Louis-Dreyfus), Red Guardian (David Harbour), Ghost (Hannah Jon-Kamen), US Agent (Wyatt Russell), Taskmaster (Olga Kurylenko), Yelena Belova/Black Widow (Florence Pugh ) e Il Soldato d’Inverno (Sebastian Stan). Secondo quanto appreso la contessa Valentina Allegra de Fontaine (Julia Louis-Dreyfus) metterà insieme la squadra e potrebbe anche essere parzialmente responsabile della creazione di Sentry. Thunderbolts è attualmente previsto nelle sale il 2 maggio 2025. Harrison Ford – ammesso che sia presente – sostituirà il defunto William Hurt nei panni di Thaddeus “Thunderbolt” Ross.

Chi dirige Thunderbolts?

Il film sarà diretto da  Jake Schreier, la cui storia come regista non è estremamente ampia, avendo lavorato solo a Robot & Frank del 2012, Paper Towns del 2015 e alla versione filmata del 2021 di Chance the Rapper’s Magnificent Coloring World Tour.

Borderlands: trailer ufficiale del film tratto dall’omonimo videogioco

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Lionsgate Films dopo la preview di ieri ha rilasciato il primo trailer di Borderlands per l’imminente adattamento cinematografico della popolare serie di videogiochi di Gearbox Software. L’uscita nelle sale americane è prevista per il 9 agosto 2024.

“Lilith (Blanchett), una famigerata cacciatrice di taglie dal passato misterioso, torna a malincuore nella sua casa, Pandora, il pianeta più caotico della galassia”, recita la sinossi. “La sua missione è trovare la figlia scomparsa di Atlas (Ramírez), il più potente S.O.B. dell’universo. Lilith stringe un’alleanza inaspettata con una squadra di disadattati: Roland (Hart), un mercenario esperto in missione; Tiny Tina (Greenblatt), una demolizionista preadolescente e selvaggia; Krieg (Munteanu), il muscoloso protettore di Tina; Tannis (Curtis), uno scienziato stravagante che ha visto tutto; e Claptrap (Black), un robot saccente.

Insieme, questi improbabili eroi devono combattere una specie aliena e pericolosi banditi per scoprire uno dei segreti più esplosivi di Pandora. Il destino dell’universo potrebbe essere nelle loro mani, ma combatteranno per qualcosa di più: l’uno per l’altro. Basato su una delle serie di videogiochi più vendute di tutti i tempi, benvenuti in Borderlands”.

Borderlands è diretto da Eli Roth da una sceneggiatura scritta da Roth e Joe Crombie. È prodotto da Avi Arad e Ari Arad di Arad Productions, insieme a Erik Feig di Picturestart. Il film sarà prodotto esecutivamente dal fondatore di Gearbox Randy Pitchford e dal CEO di Take-Two Interactive Strauss Zelnick. James Myers e Aaron Edmonds di Lionsgate supervisionano il progetto insieme a Emmy Yu di Arad e Lucy Kitada e Royce Reeves-Darby di Picturestart.

Chi è il protagonista di Borderlands?

Borderlands è interpretato da Cate Blanchett, Jamie Lee Curtis, Kevin Hart, Jack Black, Edgar Ramirez, Ariana Greenblatt, Florian Munteanu, Haley Bennett, , Bobby Lee, Olivier Richters, Janina Gavankar, Gina Gershon, Cheyenne Jackson, Charles Babalola, Benjamin Byron Davis, Steven Boyer, Ryann Redmond e Penn Jillette.

True Detective: Night Country, tutti i riferimenti alla prima stagione nel finale

Dopo aver analizzato e spiegato il finale enigmatico di True Detective: Night Country, passiamo ora a comprendere a pieno tutti i riferimenti e i legami alla prima acclamata stagione di True Detective.

Alla fine di True Detective: Night Country, i misteri più importanti della stagione sono stati per lo più risolti. Ma per arrivare a questo punto la serie ha dovuto affrontare molti colpi di scena, svolte e rivelazioni (alquanto ambigue).

Dopo uno straziante penultimo episodio che ha visto Danvers (Jodie Foster), Navarro (Kali Reis) e Prior (Finn Bennett) mettersi alle strette per venire a capo dei casi interconnessi di Annie K (Nivi Pederson) e Tsalal, il finale offre quello che Bennett ha descritto come un pugno di emozioni.

Per fare una serie poliziesca davvero buona, devi essere soddisfatto del finale“, ha dichiarato all’Hollywood Reporter. “A volte i finali possono sembrare pigri, ma in questo caso non è stato così. Rimane fedele all’opera. Ricordo di aver guardato il finale per la prima volta e di essere scoppiato in lacrime, perché ero così orgoglioso di ciò che avevamo creato, ma anche perché il finale è semplicemente bellissimo“.

Tutti i riferimenti alla prima stagione di True Detective nel finale di True Detective: Night Country

Dalla spirale storta alla Tuttle United al mantra di Danvers sul non fare le domande giuste, Night Country ha offerto numerosi richiami alla caccia al killer del Re Giallo da parte dei detective Rust Cohle (Matthew McConaughey) e Marty Hart (Woody Harrelson) nella prima stagione di True Detective. Ma quando Raymond Clark pronuncia la frase “Il tempo è un cerchio piatto” nel finale di Night Country, il collegamento tra le due storie raggiunge un nuovo livello.

Chiunque abbia visto la prima stagione riconoscerà la frase di Rust “Il tempo è un cerchio piatto“. Detta per la prima volta a Rust dall’occultista Reggie Ledoux poco prima che Marty gli spari, Rust adotta questa massima come sua visione del mondo e la usa in seguito durante un’intervista sul caso del Re Giallo, quasi 20 anni dopo. La frase fa riferimento a un concetto reso popolare dal filosofo tedesco del XIX secolo Friedrich Nietzsche, noto come “eterna ricorrenza“, la teoria secondo cui, poiché il tempo è infinito, si è destinati (o condannati, se si ha una mentalità simile a quella di Rust) a ripetere la propria vita un numero infinito di volte esattamente nello stesso modo in cui la si sta vivendo ora.

In Night Country, Clark mette in relazione l’idea che il tempo sia un cerchio piatto con Annie che si vendica degli scienziati di Tsalal: “Si nasconde in quelle caverne da sempre, prima di nascere, dopo che tutti noi saremo morti“. Ma il finale di Night Country, ancor più della prima stagione, sembra rifiutare questa filosofia.

Civil War: l’America è in guerra nel nuovo intenso trailer del thriller distopico

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Dopo aver scritto film britannici di successo come 28 giorni dopo e Sunshine, il regista Alex Garland è poi passato dietro la macchina da presa per dirigere film di fantascienza di successo come Ex Machina e Annihilation. Nel 2022, Garland ci ha spaventati tutti con il suo film horror, Men, e il prossimo è Civil War di A24, un film che ci porta in un futuro distopico che non è poi così lontano dalla realtà visti quello che è accaduto non poco tempo fa.

I dettagli sulla trama sono ancora sconosciuti. Secondo World of Reel, Civil War è stato descritto come “un road movie e un film di guerra con elementi satirici” e “un gioco sparatutto elevato“. Garland ha dichiarato al The Telegraph che Civil War è “ambientato in un punto indeterminato del futuro, abbastanza avanti da permettermi di aggiungere un’idea

Recentemente il sito Empire Online  ha chiesto al regista perché il Texas e la California si sono uniti contro lo stato centrale, e Garland ha detto: “La risposta è nel film. Nei film tendo a non spiegare le cose. A volte mi sento eccessivamente imboccato dal cinema, e quindi probabilmente reagisco contro questa tipologia di narrazione. Questa domanda, perché il Texas e la California, è una domanda che voglio che il pubblico si ponga“.

È interessante notare che, nonostante Civil War sia pubblicizzato come un film di fantascienza, questa non è una descrizione con cui lo stesso regista sembra essere d’accordo.  “L’ho visto descritto come fantascienza, ma non lo vedo affatto come fantascienza”, ha spiegato Garland.

“Non c’è niente di ‘scientifico’ in questo, tanto per cominciare. I giornalisti vengono diffamati, spesso, da tutti i tipi di persone diverse. Dai politici, dal pubblico. Non è necessariamente una parte di uno spettro politico. E la verità è che se volete un governo con pesi e contrappesi, avete bisogno di giornalisti.”

Quando uscirà Civil War?

Secondo la data riportata sul poster, Civil War uscirà nella primavera del 2024 negli USA. Il pubblico potrà vedere il film in IMAX. Gregory Goodman, Andrew Macdonald e Allon Reich produrranno il film. Le case di produzione di Civil War sono A24 e DNA Films.

Civil War è scritto e diretto da Alex Garland. Il film è interpretato da Kirsten Dunst, Wagner Moura, Stephen McKinley Henderson, Cailee Spaeny, Karl Glusman, Sonoya Mizuno, Jonica T. Gibbs e Jess Matney.

Civil War è il quarto film diretto da Alex Garland. Il primo, Ex Machina, gli è valso una nomination all’Oscar per la migliore sceneggiatura originale. Garland ha scritto e diretto anche Annihilation e Men. Nel 2020, Garland ha creato, scritto e diretto Devs, una serie limitata di fantascienza per FX su Hulu.

True Detective, Kali Reis di Night Country risponde agli ultimi post sprezzanti di Nic Pizzolatto

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Il creatore di True Detective, Nic Pizzolatto, è finito ancora una volta sotto tiro per aver criticato pubblicamente True Detective: Night Country, la quarta stagione della serie antologica della HBO.

Pizzolatto, che è stato la forza creativa dietro le tre stagioni precedenti, ha recentemente detto cose non particolarmente lusinghiere su True Detective: Night Country e, dopo il finale di domenica, è tornato sui social media per condividere alcune reazioni negative che alcuni spettatori avevano pubblicato sulle community.

Sebbene abbia poi cancellato il post su Instagram in questione, Pizzolatto ha evidenziato i commenti che si riferivano a True Detective: Night Country come a un “pasticcio” che “massacrava e si appropriava indebitamente” del “dialogo classico di sempre” della prima stagione, tra le altre cose.

Dopo essere stata messa al corrente del post, la star di True Detective: Night Country, Kali Reis (Evangeline “Siqiññaatchiaq” Navarro), ha pubblicato su Twitter la sua reazione al comportamento di Pizzolato. “È un vero peccato“, ha scritto Reis. “Ma ehi, credo che se non hai niente di buono da condividere, cagare su quello degli altri sia la nuova onda lol“.

La nuova showrunner Issa López, che ha co-scritto e diretto tutti e sei gli episodi della nuova stagione, ha commentato i commenti iniziali di Pizzolatto la scorsa settimana.

Credo che ogni narratore abbia un rapporto molto specifico, peculiare e unico con le storie che crea, e qualunque siano le sue reazioni, ne ha diritto. È una sua prerogativa. L’ho scritto con profondo amore per l’opera che ha realizzato e per le persone che l’hanno amata. È una reinvenzione, è diverso, ed è fatto con l’idea di sedersi intorno al fuoco e di divertirsi, di provare dei sentimenti e di avere dei pensieri. E chiunque voglia partecipare è il benvenuto“.

True Detective: Night Country – e soprattutto il finale – si è rivelato piuttosto divisivo, ma se Pizzolatto sta cercando di far passare la stagione come una sorta di fallimento, i numeri degli ascolti non lo confermano.

Secondo The Hollywood Reporter, l’episodio finale è riuscito a segnare un record di prima serata della stagione, con 3,2 milioni di spettatori multipiattaforma.

Queste cifre riflettono “la prima messa in onda su HBO, due repliche più tardi nella notte e lo streaming su Max“. True Detective: Night Country ha registrato una media di 12,7 milioni di spettatori totali per episodio, diventando così la stagione più seguita dello show.

Mare Fuori 4: recensione degli episodi 3 e 4 della serie

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Mare Fuori 4: recensione degli episodi 3 e 4 della serie

La testa della lepre” e “Ragione e sentimento” sono gli episodi 3 e 4 di Mare Fuori 4, che, dovendo gestire le conseguenze del finale a sorpresa della seconda puntata, virano completamente i toni e regalano un doppio episodio di grande intensità e drammaticità. Non solo, gli sviluppi legati a dei personaggi in particolare porteranno grandi cambiamenti e stravolgimenti nelle dinamiche trai protagonisti.

Mare Fuori 4, Rosa Ricci torna al lato oscuro?

Tra coloro che vengono investiti in pieno da quello che succede nel finale della seconda puntata c’è ovviamente Rosa Ricci. Tarantella, come la chiama il suo innamorato Carmine, deve assorbire un colpo fortissimo, ora è lei la capofamiglia dei Ricci e si carica dell’eredità criminale del padre e del fratello, quelli che nella scala di comando dovevano guidarla nel mondo. A nulla servono le “poesie”, come le chiama lei, di Carmine. Il ragazzo sembra ora destinato a diventare un innamorato triste e solo, che perde l’oggetto del suo amore. La ragazza infatti preferisce, almeno per ora, raccogliere quella sanguinosa eredità, cosa che riposiziona il ragazzo nella schiera dei suoi nemici naturali.

Alla loro storia, sempre raccontata con toni quasi da tragedia teatrale, enfatizzati da fotografia e musica, si aggiunge e si intreccia in maniera inaspettata la storia di Cucciolo. Se nei primi due episodi ci siamo affacciati sul passato di Rosa e di sua madre, personaggio rimasto nel mistero che potrebbe anche tornare nella linea temporale del presente, adesso gli sceneggiatori scelgono di raccontarci pezzetti del passato di Cucciolo. Ma anche di Carmine. I due non sono poi tanto diversi: due anime buone cresciute in un mondo duro e cattivo che riescono a mantenere una loro purezza nonostante l’inferno che attraversano. Peccato che la storia sembra metterli adesso l’uno contro l’altro e che le conseguenze delle scelte altrui, ancora una volta, faranno dei due delle vittime.

Scopriamo la nuova arrivata, Alina

Negli episodi 3 e 4, Mare Fuori 4 apre anche una piccola porticina a Alina (nella serie ancora non parla e non sappiamo nulla di lei) e Cardiotrap, il quale sembra l’unico insieme a Beppe a trovare un canale di comunicazione con la ragazza. Il tempo e gli altri otto episodio della stagione ci diranno quello che abbiamo bisogno di sapere. Non solo, gli episodi 3 e 4 di Mare Fuori 4 ci danno anche un assaggio di quello che sta attraversando Mimmo, dilaniato tra il suo desiderio di perdono e di redenzione e il mondo che lo trascina sul fondo, e testimone involontario di un evento decisamente traumatico che corre il rischio di cambiare per sempre gli equilibri della serie. Sembra che la salvezza sia ancora molto lontana per lui, ma per fortuna non si può dire lo stesso di Pino, che ha molto spazio in questi episodi e che sembra finalmente aver acquisito gli strumenti per gestire la sua rabbia, la sua “pazzia”, e affrontare il mondo come non aveva mai fatto prima, combattendo per quello in cui crede.

La tragedia del Comandante

Sarà invece molto interessante capire come il pubblico accoglierà la scelte che sono state fatte per il Comandante. L’uomo, che vive per l’IPM e per i ragazzi rinchiusi in quel posto, subirà un danno irreparabile, una ferita vera e propria che corre il rischio di infettarsi (metaforicamente) e di lasciar entrare il veleno del rimpianto e del senso di colpa in quello che, fino a questo momento, era stato un punto fermo, un’ancora per i ragazzi. Il personaggio interpretato da Carmine Recano ha sempre incarnato il vero e proprio “mare fuori”, colui che costantemente crede in questi ragazzi e li spinge a migliorarsi, un padre per tutti loro che spesso un genitore non lo hanno mai avuto, una guida che vorrebbe rimettere al mondo ognuno di loro, dandogli una seconda possibilità.

La writing room di Mare Fuori 4 spinge l’acceleratore sul dramma, questi nuovi episodi sembrano mettere da parte ogni leggerezza e ogni tentativo di speranza, riuscendo a giocare su toni altissimi da dramma shakespeariano pur rimanendo estremamente sporchi e cattivi, ma anche feriti e dilanianti, come questi ragazzi.

Il mondo di Mare Fuori si espande, non solo con i ragazzi che dal mondo di fuori portano dentro le mura della struttura carceraria le loro storie, i loro “che ha fatto?”, ma anche in senso proprio. Sono sempre più frequenti gli avvenimenti che si svolgono al di fuori dell’IPM. Il carcere è ormai un punto di riavvio, dove i nostri anti-eroi tornano per ripartire, dopo che si è verificato qualcosa all’esterno. Questa scelta di ampliare i margini dell’azione rende sicuramente più semplice inventare e elaborare nuove svolte narrative, tuttavia sembra distrarre il fuoco della serie, il suo cuore emotivo, che fino a questo momento era rappresentato dal desiderio di tornare a quel mare che si vede oltre le sbarre e ricominciare a vivere.

Queens: Le regine della natura, trailer della docuserie

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Queens: Le regine della natura, trailer della docuserie

È disponibile il trailer della docuserie al femminile Queens: Le regine della natura che debutterà il 5 marzo su Disney+ in Italia. Sulle note del brano elettropop di Billie Eilish “you should see me in a crown”, il trailer introduce gli spettatori in sei mondi iconici governati dalle fiere  matriarche del regno animale, ponendo le basi per una serie innovativa.

Iscriviti a Disney+ per guardare le più belle storie Disney, Pixar, Marvel, Star Wars, National Geographic e molto altro. Dove vuoi, quando vuoi.

 

https://www.youtube.com/watch?v=2bV84vc0sSw&feature=youtu.be

Con un team di produzione composto da donne provenienti da tutto il mondo – una novità assoluta nel settore della storia naturale – e narrata, nella versione originale, dalla potente voce della pluripremiata attrice Angela Bassett (Black Panther: Wakanda ForeverThe FloodGood Night Oppy), Queens: Le regine della natura mette a fuoco per la prima volta il mondo naturale attraverso la lente femminile, raccontando storie di sacrificio e resilienza, ma anche di amicizia e amore. Dalle bonobo amanti della pace del bacino del Congo alle spietate jewel bees della Costa Rica, fino alle potenti elefantesse della Savana: osservando le loro lotte, i successi e i dolori, è possibile capire l’importanza dell’amore ela determinazione con cui una madre lotta per i propri figli, come la sete di potere possa distruggere le famiglie e come, anche di fronte alla tragedia, una madre debba andare avanti.

Realizzata in quattro anni, Queens: Le regine della natura si avvale di tecnologie all’avanguardia per rivelare come le popolazioni femminili del mondo naturale salgano al potere, spesso affidandosi alla cooperazione e alla saggezza piuttosto che alla forza. Le telecamere hanno catturato per la prima volta molti momenti sbalorditivi, tra cui un infanticidio di iena, la prima ripresa ai bonobo tra le canopie realizzata da una piattaforma tra gli alberi, la documentazione a colori del cratere di Ngorongoro durante la notte e un time-lapse di sviluppo di una covata di api delle orchidee. L’episodio finale della serie celebra le donne che si sono spinte fino ai confini della Terra e hanno dedicato la loro vita a documentare e proteggere le regine animali.

Queens: Le regine della natura è prodotta da Wildstar Films per National Geographic. Per Wildstar Films, Vanessa Berlowitz è produttrice esecutiva e Chloe Sarosh è showrunner e sceneggiatrice. Sophie Darlington e Justine Evans sono i direttori della fotografia della serie. Per National Geographic, Pamela Caragol è produttrice esecutiva e Janet Han Vissering è senior vice president of Development and Production.

Christopher Nolan spiega il significato di Tenet, riguarda “la direzione del tempo”

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Il regista Christopher Nolan spiega il senso di Tenet in un nuovo affascinante video. Nolan è il regista di numerose opere degne di nota, tra cui Interstellar, Dunkirk, Inception e Oppenheimer. Nonostante una filmografia prevalentemente vincente, Tenet è certamente uno dei titoli meno riusciti e più confusi del regista.

Ora, un nuovo TikTok di @guywithamoviecamera vede Christopher Nolan discutere della logistica di Tenet. Il regista ha spiegato il concetto di entropia, che definisce la “direzione del tempo”. Sebbene ci siano opinioni divergenti nel campo della fisica su come l’entropia si inserisca nel concetto di tempo, il principio di Nolan posiziona “l’entropia come causa” della direzione del tempo. Ciò che il pubblico vede in Tenet è il tempo che si muove in modo “simmetrico” mentre il film esplora un mondo in cui “sono state sviluppate macchine in grado di cambiare la direzione del tempo per un oggetto o una persona”. Ecco la spiegazione completa:

“Questa è la cosa divertente di Tenet per me, è che è più difficile parlarne che semplicemente guardarlo e capirlo. Cercherò di analizzare alcuni dei meccanismi del film. Tenet non è un film sui viaggi nel tempo nel senso convenzionale. Riguarda la direzione del tempo. E questo è definito da una cosa chiamata entropia. Tutte le leggi della fisica sono simmetriche, sono identiche qualunque sia la direzione in cui scorre il tempo, tranne l’entropia. E nel campo della fisica si discute se questo definisca la direzione del tempo o se mostri semplicemente la direzione del tempo, se ne sia la causa o se sia un prodotto.

Tenet assume questa idea di entropia come causa. Ciò che sta accadendo in Tenet è che invece di limitarsi a spostarsi avanti e indietro nel tempo, sono state sviluppate macchine in grado di cambiare la direzione del tempo per un oggetto o una persona. Quindi stai mescolando le due direzioni del tempo all’interno della stessa scena e dello stesso fotogramma. Non è necessario vedere causa e effetto come definiti da uno che viene prima dell’altro. Non c’è nulla nelle leggi della fisica che vieti di guardare il tempo in una direzione diversa. Quindi, la scena in cui il protagonista tiene la sabbia sopra il proiettile rovesciato e questo gli salta in mano, sei stato tu a far sì che ciò accadesse, che tu lasci cadere o meno il proiettile, che voli o meno sulla tua mano, deve essere la tua volontà a far sì che ciò accada. Gran parte di Tenet è costruito come il titolo. È un palindromo.”

Non sappiamo se questa spiegazione sia effettivamente chiarificatrice del film e di quello che racconta, tuttavia è interessante che Christopher Nolan provi a forzare il linguaggio del cinema in una maniera che possa sostenere le sue idee e la sua intuizione.

Superman: Legacy, aperto un casting call misterioso

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Superman: Legacy, aperto un casting call misterioso

Un nuovo casting call per Superman: Legacy di James Gunn prefigura una novità all’interno del film. Dal momento che i personaggi di Clark Kent, Lois Lane e Lex Luthor sono già stati annunciati, ci si aspettava che il cast fosse grosso modo completo, almeno quello per i ruoli importanti. Ma adesso scopriamo che le cose non stanno così.

Mentre il cast di Superman: Legacy si sta preparando a iniziare le riprese principali il mese prossimo, sembra che il casting potrebbe non essere ancora del tutto terminato. In un nuovo rapporto di DC Film News, hanno condiviso un casting per “un ruolo chiave” per Superman: Legacy (che ha come titolo di produzione Genesis).

Superman: Legacy, tutto quello che sappiamo sul film

Superman: Legacy, scritto e diretto da James Gunn, non sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e, potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha detto che esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è il primo metaumano del DCU).

Il casting, come già detto, ha portato alla scelta degli attori David Corenswet e Rachel Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane. Nel casta anche Isabela Merced, Edi Gathegi, Anthony Carrigan, e Nathan Fillion.

Il film è stato anche descritto come una “storia delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet. Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò non significa che la produzione non subirà alcun impatto in futuro.

“Superman: Legacy è il vero fondamento della nostra visione creativa per l’Universo DC. Non solo Superman è una parte iconica della tradizione DC, ma è anche uno dei personaggi preferiti dai lettori di fumetti, dagli spettatori dei film precedenti e dai fan di tutto il mondo”, ha detto Gunn durante l’annuncio della lista DCU. “Non vedo l’ora di presentare la nostra versione di Superman, che il pubblico potrà seguire e conoscere attraverso film, film d’animazione e giochi”. Superman: Legacy uscirà nelle sale l’11 luglio 2025.

The Batman – Parte 2, Jeffrey Wright ha preoccupanti aggiornamenti

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L’attore che interpreta Jim Gordon nel sequel di The Batman, Jeffrey Wright, ha fornito un preoccupante aggiornamento sullo stato del film che vedrà tornare Robert Pattinson nei panni del Cavaliere Oscuro.

Durante un recente incontro con Deadline, a Wright è stato chiesto se tornerà come parte del cast di The Batman – Parte 2. Anche se “questo è il piano”, Wright ha spiegato che deve ancora leggere la sceneggiatura, condividendo quanto segue: “Quello è il piano. Non ho ancora letto la sceneggiatura, ma questo è il piano.” Come a dire che fino a prova contraria lui è dentro anche per il sequel, anche se al momento non ha ancora letto la sceneggiatura.

I DC Studios hanno i loro piani per il loro Batman che sarà al centro della scena in The Brave and the Bold. Andy Muschietti, regista di The Flash, è stato incaricato di dirigere il progetto, che dovrebbe essere incentrato sull’addestramento del figlio Damian da parte di Bruce Wayne come Robin nel nuovo DCU.

Robert Pattinson riprenderà il ruolo del Cavaliere Oscuro in The Batman – Parte 2, ma poco altro è stato rivelato. Ci sono state notizie contrastanti sui cattivi del film, con tutti quelli che sono stati indicati come possibili, dal Joker a Clayface.

Quali sono le ultime novità su The Batman – Parte 2?

Nell’ultimo aggiornamento sull’attesissimo seguito, le riprese di The Batman – Parte 2 sarebbero state posticipate a marzo 2024. La star principale Robert Pattinson riprenderà il ruolo principale, con Matt Reeves che tornerà alla regia. Anche Mattson Tomlin tornerà per scrivere la sceneggiatura insieme a Reeves. La data di uscita è attualmente fissata per il 3 ottobre 2025. Il primo film ha raggiunto più di 770 milioni di dollari al botteghino, diventando il settimo film con il maggior incasso del 2022 e ottenendo recensioni positive.

Nel cast di Batman c’erano anche Zoë Kravitz nel ruolo di Selina Kyle/Catwoman, Jeffrey Wright nel ruolo di James Gordon del GCPD, John Turturro nel ruolo di Carmine Falcone, Peter Sarsgaard nel ruolo del procuratore distrettuale di Gotham Gil Colson, Andy Serkis nel ruolo di Alfred Pennyworth e Colin Farrell nel ruolo di Oswald Cobblepot/Penguin. Restano invece dubbi riguardo il coinvolgimento del Joker, introdotto nel primo film con Barry Keoghan nel ruolo. Proprio l’attore, però, ha lasciato intendere che l’arcinemesi di Batman potrebbe far parte del film.

Call my agent – Italia: il trailer della seconda stagione

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Call my agent – Italia: il trailer della seconda stagione

In esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW dal 22 marzo la seconda, attesissima stagione di Call my agent – Italia, la serie Sky Original remake del cult Dix pour cent, come annunciato dal trailer appena rilasciato.

Prodotta da Sky Studios e da Palomar, la nuova stagione della serie su segreti, manie, vizi e virtù dei protagonisti del nostro showbiz è diretta da Luca Ribuoli e scritta da Lisa Nur Sultan con Federico Baccomo e Dario D’Amato.

In sei nuovi episodi, la seconda stagione promette di tornare a divertire svelando nuovi aspetti del dietro le quinte del mondo dello spettacolo. Luci e ombre, humour e glamour. Al centro ancora le vicissitudini della CMA, la Claudio Maiorana Agency, immaginaria agenzia di spettacolo con sede a Roma, e le disavventure dei suoi soci, sempre alle prese con le carriere dei più grandi protagonisti dello showbiz e pronti a nuove sfide: un nuovo capo, storie d’amore inaspettate, tormenti imprevisti e tante nuove, straordinarie, special guest.

Tornano tutti i protagonisti della prima stagione: Michele Di Mauro, Sara Drago, Maurizio Lastrico e l’appena scomparsa Marzia Ubaldi, a cui sarà dedicato il primo episodio, ancora nei ruoli di Vittorio, Lea, Gabriele ed Elvira, talentuosi, instancabili e appassionati agenti di alcuni fra i più grandi nomi del mondo dello spettacolo italiano. E i loro assistenti: Monica, interpretata da Sara Lazzaro, Pierpaolo (Francesco Russo) e Camilla (Paola Buratto). Nei nuovi episodi ritornano anche Kaze nel ruolo di Sofia, la receptionist dell’agenzia, ed Emanuela Fanelli nei panni di una delle attrici più “stravaganti” della CMA, Luana Pericoli, ancora alle prese con il suo “attore preferito”, Corrado Guzzanti.

A dare filo da torcere agli agenti e ai loro assistenti con le loro tragicomiche vicende fra lavoro e vita privata, anche per questa stagione dei grandissimi nomi del nostro spettacolo, guest di ciascuna puntata nei panni di se stessi.

Le due guest del primo episodio saranno Valeria Golino e Valeria Bruni Tedeschi, alle prese con un nuovo film la cui sceneggiatura si rivela un disastro. Riusciranno gli agenti a salvarle dal flop? Mattatore assoluto del secondo episodio sarà Gabriele Muccino, il cui arrivo si preannuncia come un vero e proprio terremoto per la CMA. Con Gian Marco Tognazzi. Claudio Santamaria è la guest star del terzo episodio. Sarà disposto a tutto pur di ottenere un ruolo da lui molto ambito, anche a trasformarsi in un bad guy. Volano scintille fra le guest del quarto episodio Serena Rossi e Davide Devenuto, suo marito. Stremati da una frenetica maratona di interviste, si sveleranno segreti inconfessabili. La magica voce di Elodie potrà tutto nel quinto dei nuovi episodi, anche riportare in vita il giovane Giuliano. Ma anche i fan più adoranti possono rivelarsi un incubo. Sabrina Impacciatore madrina del Festival di Venezia è la star del sesto episodio. Calcare quel palco è per lei un sogno che si avvera, ma Lea sa che questo ruolo non consentirà a Sabrina alcun margine di errore.

Damsel: una clip dal film con Millie Bobby Brown

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Damsel: una clip dal film con Millie Bobby Brown

Si intitola Damsel il prossimo film Netflix con protagonista Millie Bobby Brown che ormai ha trovato una vera e propria casa professionale all’ombra della grande N rossa. Dopo il successo travolgente con Stranger Things, che si avvia alla sua conclusione, l’attrice ha partecipato Enola Holmes e ora tornerà a essere un’eroina action nel fantasy diretto da Juan Carlos Fresnadillo. Ecco di seguito una clip dal film che arriverà sulla piattaforma il prossimo 8 marzo.

https://twitter.com/netflix/status/1759940974459949216

Millie Bobby Brown è una damigella che non ha bisogno di essere salvata in Damsel, il film diretto da Juan Carlos Fresnadillo,  in arrivo solo su Netflix dall’8 marzo 2024.

Damsel, guarda il trailer

In Damsel Una devota damigella accetta di sposare un affascinante principe, per poi scoprire che la famiglia reale vuole offrirla in sacrificio per ripagare un vecchio debito. Intrappolata in una caverna con un drago sputafuoco, dovrà utilizzare astuzia e caparbietà per sopravvivere.

Fantastici Quattro: David Krumholtz di Oppenheimer ha “supplicato” la Marvel per il ruolo della Cosa

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David Krumholtz, che interpreta il fisico Izzy Rabi in Oppenheimer, ha insistito per essere nel cast di Fantastici Quattro, e ora che ne è stato ufficialmente escluso, non molla l’osso.

L’attore ha dichiarato che una volta ha “supplicato” il regista di Fantastici Quattro, Matt Shakman, per il ruolo di Ben Grimm/La Cosa, ruolo poi affidato a Ebon Moss-Bachrach di The Bear. Ora, Krumholtz ha gli occhi puntati su un altro membro della vasta scuderia Marvel.

“È stato un mio obiettivo grande, sfacciato, far parte del MCU in qualche modo. Ho incontrato [il regista] Matt Shakman per Ben Grimm”, ha detto Krumholtz in una nuova intervista con Entertainment Weekly. “L’ho incontrato solo grazie a un post su Twitter o Instagram che ho poi cancellato due ore dopo averlo pubblicato. Ero imbarazzato. Il mio post diceva: ‘Voglio solo partecipare alla conversazione’. Ed era una foto della Cosa, e Matt in qualche modo l’ha vista. E ho avuto un incontro con lui e ne abbiamo discusso. E non sono mai stato così audace in un incontro prima, semplicemente implorando il ruolo, semplicemente vendendo l’idea di quanto fossi impegnato e appassionato per questo.”

Krumholtz ha poi aggiunto che pensa che potrebbe essere un la persona giusta nel caso in cui i Fantastici Quattro entrassero in contatto con l’Uomo Talpa. “Non è affatto uno scherzo. Voglio dire, è una proposta per l’Uomo Talpa, vero? Ma non lo so. Farò tutto ciò che la Marvel mi dice”, ha aggiunto l’attore. “Probabilmente finirò per interpretare il terapista di un supereroe. Ammettiamolo. Purtroppo ci sono pochi guadagni per ragazzi come me in quel mondo. Sono vecchio e non sono in alcun tipo di forma accettabile. Quindi vediamo come funziona, se funziona.”

L’attore si è assicurato di sottolineare che il suo desiderio di apparire non è il risultato del successo hollywoodiano del franchise, ma piuttosto è cresciuto come un devoto lettore di tutti i fumetti pubblicati dalla Casa delle Idee. “Ricordo di aver pensato, quando ero bambino, mentre leggevo questi fumetti, che sarebbero stati film fantastici, ma non potevano farli”, ha concluso. “Non c’era la tecnologia per realizzarli correttamente. E all’improvviso c’è stata, e all’improvviso stavano facendo tutto bene. Ed erano fedeli ai costumi e fedeli ad ogni piccolo dettaglio.”

Matt Shakman (“WandaVision”, “Monarch: Legacy of Monsters”) dirigerà I Fantastici Quattro, da una sceneggiatura di Josh Friedman, Jeff Kaplan e Ian Springer. La notizia del casting di Pascal era già trapelata a novembre, mentre anche gli altri nomi erano usciti da recenti indiscrezioni.

Pedro Pascal è noto al mondo per le sue interpretazioni in The Mandalorian, The Last of Us e prima ancora in Game of Thrones. Vanessa Kirby ha fatto parte del franchise di Mission Impossible e di Fast and Furious, mentre Joseph Quinn è diventato il beniamino dei più giovani per la sua interpretazione di Eddie in Stranger Things 4. Ebon Moss-Bachrach sta vivendo un momento d’oro grazie al suo ruolo del cugino Ritchie in The Bear.

L’uscita di Fantastici Quattro è ora fissata per il 25 luglio 2025.

Shang-Chi sequel: Simu Liu conferma il ritorno di Destin Daniel-Cretton alla regia

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Sebbene i Marvel Studios debbano ancora annunciare ufficialmente i piani per un sequel di Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli, è chiaro che la PI verrà ancora sfruttata dai Marvel Studios.

Sono circolate voci secondo cui il progetto potrebbe essere stato sospeso a tempo indeterminato mentre lo studio lavora ai prossimi film dei Vendicatori, e si diceva che il coinvolgimento del regista Destin Daniel-Cretton fosse in sospeso. Tuttavia, la star del film, Simu Liu, ha ora confermato che il regista tornerà a dirigere il sequel.

“Oh cavolo, non lo so a dire il vero”, ha detto Liu a ComicBook.com quando gli è stato chiesto quando potremmo rivedere il suo personaggio nel MCU. “Voglio dire, quelle cose sono così al di sopra della mia retribuzione. Voglio solo continuare ad esserne un fan e rispondere ogni volta che vengo coinvolto in un film o in una storia. E mi presento. Ma generalmente succede sempre che vieni tenuto all’oscuro delle grandi decisioni. Ma sai, Destin è un regista davvero speciale e siamo molto felici di averlo nel sequel. Quindi lavorerà su questo e siamo davvero entusiasti di vedere cosa si inventa. Penso che farà un lavoro brillante.”

Non abbiamo ancora idea di quale trama seguirà il sequel, ma Daniel-Cretton ha confermato di avere alcune idee per un seguito già nel 2022. “Ci sono molte idee che avevamo all’inizio, e alcune di queste idee vengono poste sotto forma di domande, alla fine del nostro film. Ci sono cose che potenzialmente vorremmo esplorare in futuro. Tutto cambia così in fretta, quindi è difficile dire quante di queste idee arriveranno effettivamente al traguardo, ma ce ne sono molte lì.”

Shang-Chi e la leggenda dei dieci anelli  è stato diretto da Destin Daniel Cretton e si basava su una sceneggiatura che ha scritto insieme a Dave Callaham e Andrew Lanham. Sebbene non ci sia stata alcuna parola ufficiale su un sequel di Shang-Chi o quando esattamente il personaggio riapparirà nell’universo cinematografico Marvel, il suggerimento di Liu suggerisce che la sua prossima apparizione potrebbe non essere troppo lontana.

Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli è arrivato al cinema il 3 settembre 2021. Destin Daniel Cretton, acclamato regista di Short Term 12The Glass Castle e Il Diritto di Opporsi con Michael B. JordanJamie Foxx e Brie Larson, ha diretto il film, che vanta la sceneggiatura di Dave Callaham (The Expendables, Godzilla, Wonder Woman 1984).

Vi ricordiamo che nei panni del protagonista ci sarà l’attore canadese Simu Liu, visto di recente nella commedia di Netflix Kim’s Convenience. Insieme a lui, nel cast, figureranno anche Tony Leung nei panni del Mandarino, e Awkwafina, che dovrebbe interpretare un “leale soldato” del Mandarino, e se è vero che il villain qui sarà il padre di Shang-Chi, in tal caso ci sono ottime possibilità che si tratti di Fah Lo Suee. Chi ha letto i fumetti saprà che è la sorella dell’eroe del titolo e che il suo superpotere è l’ipnosi.

Venom 3: Clark Backo nel cast in un ruolo misterioso

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Venom 3: Clark Backo nel cast in un ruolo misterioso

Variety rivela che Clark Backo, meglio conosciuta per aver recitato in The Changeling, si è unito a Tom Hardy in Venom 3 di Sony Pictures. Sfortunatamente, i dettagli del personaggio vengono tenuti nascosti, quindi al momento non abbiamo idea di chi interpreterà l’attrice nel trequel SONY/Marvel.

Backo ha recentemente interpretato il ruolo di Emma al fianco di LaKeith Stanfield nella serie limitata di Apple TV+ The Changeling, creata e prodotta esecutivamente proprio da Kelly Marcel, regista di Venom 3. La regista è stata anche showrunner del dramma che ha un punteggio di Rotten Tomatoes del 74%.

Clark Backo the changeling

Venom 3 segue i successi al botteghino consecutivi di Venom: La furia di Carnage del 2021 (502 milioni di dollari a livello globale) e Venom del 2018 (856 milioni di dollari a livello globale). Kelly Marcel, che ha scritto i primi due film, dirigerà e scriverà il trequel.

Tom Hardy ha menzionato Marcel nel suo post, scrivendo “Voglio menzionare molto brevemente quanto sia orgoglioso della mia regista, compagna di sceneggiatura e cara amica Kelly Marcel. Vederti prendere il timone di questo film mi riempie di orgoglio, è un onore. Fidati del tuo istinto, il tuo istinto è sempre perfetto. Prima classe: ti appoggio.”

A parte il ritorno di Tom Hardy nei panni del giornalista Eddie Brock e del suo inconsapevole aiutante e parassita Venom, la trama del terzo capitolo è stata tenuta nascosta. Juno Temple e Chiwetel Ejiofor si sono uniti al cast in ruoli non rivelati. Abbiamo visto l’ultima volta Venom/Eddie Brock nei titoli di coda di Spider-Man: No Way Home del 2021, ma non è chiaro quale dei personaggi dell’Universo Marvel di Sony – che include Morbius, Kraven the Hunter e Madame Web, tra gli altri – potrebbe comparire in Venom 3.

Gareth Edwards in trattative per dirigere un film del franchise di Jurassic World

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Il regista di Rogue One: A Star Wars Story, Gareth Edwards, è in trattative per dirigere Jurassic World 4, un nuovissimo film del franchise di Jurassic World, per la Universal. La notizia arriva pochi giorni dopo che le trattative dello studio con David Leitch sono andate a monte.

Jurassic World 4 sarà prodotto da Steven Spielberg attraverso Amblin Entertainment. Frank Marshall e Patrick Crowley produrranno, e anche David Leitch e Kelly McCormick produrranno attraverso 87North. David Koepp, lo sceneggiatore originale di Jurassic Park e Jurassic Park: il regno perduto, scriverà la sceneggiatura.

Il progetto Jurassic World 4 attualmente senza titolo, la cui uscita è prevista per il 2 luglio 2025, segnerà l’inizio di una nuova trama nella serie decennale sui dinosauri. Non è ancora chiaro se qualche star precedente, tra cui Bryce Dallas HowardChris PrattLaura Dern, Sam Neill o Jeff Goldblum, tornerà. Koepp è già stato co-sceneggiatore dell’originale Jurassic Park con Michael Crichton e ha scritto il primo sequel del franchise, Il mondo perduto: Jurassic Park. Più recentemente, Koepp ha scritto Indiana Jones e il quadrante del destino e il prossimo film di Steven Soderbergh Presence.

Il più recente credito alla regia di Edwards è stato The Creator, film di fantascienza che segue un ex agente delle forze speciali (John David Washington) inviato a distruggere un’arma costruita per ribaltare l’ago della bilancia della guerra tra l’umanità e L’intelligenza artificiale. Il film è nominato per il miglior suono e i migliori effetti visivi agli Oscar 2024. I suoi altri film includono Monsters del 2010 e Godzilla del 2014.

Blade Runner 2099: la serie sequel annuncia il regista e l’inizio della produzione

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Le riprese di Blade Runner 2099 di Prime Video inizieranno questa primavera. Secondo Deadline, Blade Runner 2099 entrerà in produzione nell’aprile 2024. Originariamente le riprese della serie dovevano essere effettuate nell’estate del 2023, ma sono state ritardate a causa degli scioperi della Writers Guild of America (WGA) e della Screen Actors Guild-American Federation of Television and Radio Artists (SAG-AFTRA).

Jonathan van Tulleken, che ha diretto i primi due episodi della serie limitata Shōgun di FX, sarà il regista e produttore esecutivo dei primi due episodi di Blade Runner 2099. Sostituisce Jeremy Podeswa, che ha abbandonato il progetto a causa di conflitti di programmazione.

Cosa sappiamo di Blade Runner 2099?

Al momento i dettagli sulla trama di Blade Runner 2099 sono stati tenuti nascosti; tuttavia, in base al titolo della serie, sembra che lo show si svolgerà 50 anni dopo gli eventi di Blade Runner 2049 del 2017, diretto da Denis Villeneuve. Blade Runner 2049, invece, è ambientato 30 anni dopo Blade Runner di Ridley Scott, uscito nel 1982.

Silka Luisa è scrittrice, produttrice esecutiva e showrunner di Blade Runner 2099. Ridley Scott è produttore esecutivo insieme a Michael Green, Andrew Kosove, Broderick Johnson, Ben Roberts, David W. Zucker, Clayton Krueger, Cynthia Yorkin, Frank Giustra, Isa Dick Hackett, Tom Spezialy e Richard Sharkey.

Amazon Studios ha ufficialmente acquisito la serie per Prime Video nel settembre 2022. “L’originale Blade Runner, diretto da Ridley Scott, è considerato uno dei più grandi e influenti film di fantascienza di tutti i tempi, e siamo entusiasti di presentare Blade Runner 2099 ai nostri clienti globali di Prime Video“, ha dichiarato all’epoca Vernon Sanders di Amazon, secondo Deadline. “Siamo onorati di poter presentare questa continuazione del franchise di Blade Runner e siamo certi che, grazie alla collaborazione con Ridley, Alcon Entertainment, Scott Free Productions e la bravissima Silka Luisa, Blade Runner 2099 manterrà l’intelletto, i temi e lo spirito dei suoi predecessori“. La data di uscita di Blade Runner 2099 non è ancora stata fissata.

David Tennant disposto a portare nel MCU il suo Killgrave

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David Tennant disposto a portare nel MCU il suo Killgrave

Jessica Jones non ha avuto un destino felice, dopo una buona prima stagione, tanto che la serie non è stata rinnovata, tuttavia sia la protagonista Krysten Ritter, che il villain, David Tennant, hanno regalato ai fan delle ottime incarnazioni di Jessica e di Kilgrave, l’Uomo Porpora, che, anche se viene fatto fuori, torna a tormentare gli incubi di Jessica stessa.

Ma ora che i Marvel Studios e Disney+ tornano a portare sullo schermo i personaggi Marvel raccontati da Netflix, è legittimo chiedersi se i vecchi interpreti possano essere disposti a tornare. In occasione dei BAFTA, David Tennant ha dichiarato: “Mi piacerebbe fare di nuovo Kilgrave, sì, Kilgrave sarebbe fantastico. Sì, sarebbe bello, no?”. E poi ha continuato: “Voglio dire… si è rotto il collo, era davvero morto… ma mai dire mai nell’Universo Marvel”.

Nei fumetti Marvel, Killgrave è un personaggio importante nella saga Devil’s Rein, in cui Kingpin è il sindaco di New York. Con questo in mente, non possiamo fare a meno di chiederci se l’Uomo Porpora potrebbe in qualche modo fare il suo ritorno nella seconda metà di Daredevil: Born Again, in particolare se Jessica finisse per essere coinvolta.

Anche Krysten Ritter aveva dichiarato la sua disponibilità a tornare nel ruolo, e anzi ha addirittura lasciato intendere, con un recente post sui social, che questo ritorno fosse imminente.

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I Simpson: i 10 migliori episodi parodistici

I Simpson: i 10 migliori episodi parodistici

I Simpson, una delle più grandi serie animate per adulti di tutti i tempi, ideata da Matt Groening, padroneggiano l’arte della parodia con tale finezza da ispirare commedie televisive e cinematografiche per decenni. Ogni singolo episodio può contenere numerose o brevi imitazioni di film, show della cultura popolare, costruite in modo tutt’altro che banale. Ci sono anche alcuni interi episodi che nell’arco di questi anni si sono dedicati a rendere ripetutamente omaggio a altre opere, rimarcando anche il classico fascino de I Simpson. Ce ne sono di tutti i generi, non solo horror (per i quali la serie animata è anche tanto amata), e questa lista cerca di riassumerne i 10 migliori.

“Barthood” (stagione 27, episodio 09)

Simpson Boyhood

La 27a stagione ha dimostrato che i Simpson sono ancora vivi, nonostante la loro incredibile età, con l’acclamato episodio “Barthood”. Se lo spettatore non conosce il film Boyhood di Richard Linklater, non c’è problema: l’episodio sottolinea esplicitamente il collegamento alla fine. Utilizzando una struttura simile che salta in avanti nel tempo dalla prima infanzia del protagonista alla prima età adulta, questo episodio cattura le radici del comportamento scorretto di Bart, che cerca di attirare l’attenzione. Non sono esattamente sconvolgenti: Homer è un pessimo padre e Lisa è migliore di lui in tutto. Dal punto di vista del tono, questo episodio ha lo scopo di aiutarci a simpatizzare con Bart, ripercorrendo le cause e gli effetti delle insicurezze del ragazzo problematico. L’operazione è in gran parte riuscita, con un forte tocco di umorismo.

“24 minuti” (stagione 18, episodio 21)

Simpson 24

“24 Minutes” è insolitamente buono per la diciottesima stagione e si annuncia come un’evidente parodia della serie “24“, con protagonista Kiefer Sutherland, fin dall’inizio. Il vecchio contenitore di yogurt di Homer è andato a male e alla centrale nucleare non hanno idea di come smaltirlo. Jimbo e i suoi amici finiscono per creare una bomba puzzolente che rovinerà l’imminente vendita di torte della scuola elementare di Springfield. Il 90% dei profitti della scuola è in gioco, così il preside Skinner decide di assumere Bart per fermarli. I Simpson abbracciano pienamente lo stile di “24”, dagli split-screen, al tropo “Previously On”, al timer che indica quanto tempo rimane nell’episodio. L’episodio è stato anche premiato con un Annie Award per la migliore scrittura in una produzione televisiva animata.

“Cape Feare” (stagione 5, episodio 2)

Simpson Cape Fear

Nella quinta stagione Telespalla Bob viene rilasciato sulla parola ed è libero di iniziare una meravigliosa parodia di “Cape Fear” di Martin Scorsese con Robert De Niro (film a sua volta remake dell’originale del 1962). Bart non sarà un avvocato, ma ha svolto il ruolo di investigatore che ha fatto rinchiudere Telespalla Bob non una ma ben due volte. Telespalla Bob è il Max Cady di questo racconto, che viene perfettamente ritratto in una sequenza che ripresenta l’iconica scena del film con Cady che fuma il sigaro e ride sguaiatamente di fronte a uno schermo cinematografico, rovinando la visione della famiglia a cui dà la caccia.

“Marge in fuga” (stagione 5, episodio 6)

Simpson Thelma and Louise

“Marge in fuga” vede Marge fare amicizia con la vicina Ruth Powers. Povera Ruth: quando il marito se n’è andato, le ha portato via tutti gli attrezzi elettrici, l’auto, la sua giovinezza e la sua fede nel genere umano. Lui non le ha pagato gli alimenti per i figli, così lei finisce per rubargli l’auto. Non ci vuole molto perché le sue notti con Marge assomiglino a quelle del classico road-drama di Ridley Scott, Thelma e Louise, anche se con un inseguimento che nasce da circostanze comicamente diverse. Come nel film di cui è parodia, l’amicizia di fronte alle avversità è forse l’aspetto più importante. Le varie ambientazioni e la musica conferiscono a questo episodio una qualità ottimistica e avventurosa. Come richiesto, l’iconica inquadratura finale del film viene qui parodiata con effetto umoristico, pur rispettando chiaramente la sua meravigliosa fonte.

“Bart delle tenebre” (stagione 6, episodio 1)

Simpson La finestra sul cortile

Uno dei migliori episodi dedicati a Bart, il primo della sesta stagione vede il ragazzo bloccato nella sua stanza con una gamba rotta. Mentre tutti gli altri sono fuori nella piscina dei Simpson, lui usa un telescopio per osservare tutto, dallo spazio al preside Skinner che tempera le matite a scuola. Improvvisamente il ragazzo sente una donna urlare. Bart pensa che il suo vicino di casa  Ned Flanders abbia ucciso la moglie e da qui l’episodio si trasforma in un’eccellente parodia de La finestra sul cortile di Alfred Hitchcock. In “Bart delle tenebre” compare persino due volte un sosia paranoico di James Stewart, anche se non si rivela molto utile.

“The Springfield Files” (stagione 8, episodio 10)

Simpson X-Files

Nell’ottava stagione, l’episodio dieci prende il nome da X-Files, ma l’introduzione e le successive apparizioni di Leonard Nimoy alludono anche al suo show In Search of… degli anni ’70 e ’80. Dopo che Homer si imbatte in quello che crede essere un alieno nel bosco, viene raggiunto dagli agenti Mulder e Scully (interpretati da David Duchovny e Gillian Anderson) per ritrovarlo. Alcuni però dubitano di lui: forse sono state solo quelle dieci birre a confondergli le idee. Nonostante questo episodio sia principalmente una parodia di X-Files, contiene anche molti altri riferimenti cinematografici.

“Chi ha sparato al signor Burns? Parte 1” (stagione 6, episodio 25)

Simpson Dallas

Prima metà di una narrazione in due parti, “Chi ha sparato al signor Burns? – Parte 1” prende il titolo dalla domanda “Chi ha sparato a J.R.?“, che tutti si ponevano dopo il finale della terza stagione di Dallas nel 1980. Dopo che il signor Burns ruba il petrolio appena estratto dalla Springfield Elementary e blocca il sole per rendere la città dipendente dalla sua elettricità, diventa il nemico pubblico numero uno. Come previsto, Burns viene gravemente ferito senza che nessuno sappia chi è stato. I sospetti sono talmente tanti che potrebbe trattarsi addirittura di Smithers. La stagione si conclude con questo cliffhanger, proprio come la soap a cui fa riferimento. L’atmosfera inquietante rende anche “Chi ha sparato al signor Burns? – Parte 1” uno degli episodi più spaventosi dei Simpson.

“Un tram chiamato Marge” (stagione 4, episodio 2)

Simpson Un tram chiamato Desiderio

Marge sta facendo un’audizione per una versione musicale di Un tram chiamato desiderio di Tennessee Williams, resa particolarmente famosa dall’omonimo film di Elia Kazan con Marlon Brando del 1951. Poiché il titolo dell’episodio è “Un tram chiamato Marge”, è ovvio che si tratterà di una parodia con Marge nei panni di Blanche Dubois. Flanders (tra tutti) è destinato a interpretare l’aggressivo Stanley. È tragicamente commovente vedere come la vita familiare di Marge rispecchi quella di Blanche. In effetti, il fatto di sentirla parlare sconsolata al telefono con Homer è ciò che ha spinto il regista a scegliere proprio lei. Ma questo episodio funziona anche come una doppia parodia, in quanto Maggie deve trascorrere alcuni giorni in un severo asilo nido (la Scuola per bambini di Ayn Rand) mentre Marge sta facendo le prove. I tentativi della bimba di recuperare il suo ciuccio sono incantevolmente ispirati al film “La grande fuga” del 1963.

“Il signor Lisa va a Washington”, (stagione 3, episodio 2)

Simpson Mr. Smith va a Washington

Lisa vince un posto in un concorso nazionale di discorsi e viene invitata a Washington D.C. per la finale. Ingenuamente ottimista come il personaggio di James Stuart in Mr. Smith va a Washington del 1939, Lisa scopre presto che non tutti i potenti condividono il suo rispetto per la democrazia. Mentre il senatore Smith scopre che una diga sta per essere costruita su un terreno che vuole utilizzare per un campo per ragazzi, Lisa scopre che una foresta sta per essere abbattuta a scopo di lucro. Purtroppo, questo episodio e il film da cui è tratto sono ancora attuali. “Il signor Lisa va a Washington” è diretto con sufficienti parallelismi visivi con il capolavoro di Frank Capra per paragonare la soggezione di Lisa nei confronti di Washington a quella del senatore Smith. Allo stesso modo, la sua improvvisa disillusione nei confronti del governo degli Stati Uniti è straziante. Lisa non farà ostruzionismo, ma riscrive il suo discorso patriottico trasformandolo nell’appello alla giustizia più critico.

“Si trasloca solo due volte” (stagione 8, episodio 2)

Simpson James Bond

Uno dei migliori episodi dell’ottava stagione vede la famiglia Simpson trasferirsi a Cypress Creek per il nuovo lavoro di Homer in una centrale elettrica più avanzata. Qui alla Globex Corporation, Homer riceve una paga più alta e più rispetto per aver motivato tre ragazzi che sono effettivamente competenti nel loro lavoro. Un altro vantaggio è che il suo capo, Hank Scorpio, è super amichevole. Almeno in apparenza perché in realtà si rivela un perfetto cattivo di James Bond. Mentre il signor Scorpio contratta con i leader mondiali, fa esplodere un ponte, punta un laser contro la Francia e intrappola un uomo che sembra Sean Connery in un dispositivo che lo ucciderà lentamente, l’episodio spunta istericamente la maggior parte dei tropi di James Bond. La musica in stile Bond nei titoli di coda rivaleggia con le migliori canzoni dei Simpson e rende questo episodio il migliore omaggio de I Simpson a un film o a un franchise.

Waller e Lanterns: rivelati nuovi dettagli sulle serie tv DCU

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Waller e Lanterns: rivelati nuovi dettagli sulle serie tv DCU

Anche se sappiamo bene che non dobbiamo dare troppo peso agli annunci di Production Weekly, in passato si sono rivelati una fonte di informazioni affidabili e ora potrebbero aver fatto luce sul DCU e sui piani dei DC Studios per il piccolo schermo.

La serie animata Creature Commandos debutterà su Max nel corso dell’anno, offrendo un assaggio di ciò che il DCU ha in serbo per noi. Tuttavia, sul fronte dei live-action, ci aspettiamo che Waller e Lanterns e la seconda stagione di Peacemaker guidino il cambiamento.

Il primo aveva in mente un lancio nel 2024, ma è rimasto coinvolto negli scioperi della WGA e della SAG-AFTRA dello scorso anno. Secondo The Trail Blazer, Production Weekly ha scelto Chris Provenzano (Justified) come produttore insieme agli showrunner Christal Henry e Jeremy Carver.

Anche Viola Davis, che interpreta Amanda Waller, produrrà attraverso la JuVee Productions. Lars P. Winther (Guardiani della Galassia) è indicato come co-produttore.

Sembra che il direttore del casting John Papsidera (Superman: Legacy) sarà la Sarah Finn del DCU, dato che è stato nominato anche per la Waller. Per quanto riguarda la logline dello show, si legge:

Una serie live action, spin-off di Peacemaker, incentrata su Amanda Waller e sul suo rapporto con la figlia Leota. Se c’è un burocrate governativo con cui non si dovrebbe scherzare, quello è Amanda Waller, fondatrice della famigerata Task Force X, meglio conosciuta come Suicide Squad“.

In Peacemaker, Loeta Adebayo è stata interpretata da Danielle Brooks. Abbiamo anche un aggiornamento su Lanterns. Damon Lindelof è ora indicato come produttore dopo che si era vociferato che avrebbe potuto dare forma al ritorno in live-action di Lanterna Verde insieme allo scrittore di fumetti Tom King, mentre Chris Mundy (True Detective) sembra essere stato “confermato” come showrunner.

Tutti gli indizi sembrano indicare che Nathan Fillion riprenderà il suo ruolo di Lanterna Verde Guy Gardner in Superman: Legacy, anche se James Gunn ha già accennato a questa eventualità sui social media. È interessante notare che Lanterns è descritto come “terrestre”, il che suggerisce che l’azione si svolgerà in gran parte qui sulla Terra.

Questo dovrebbe ridurre il budget! Il tempo ci dirà quanto tutto ciò si rivelerà corretto e, con un po’ di fortuna, James Gunn interverrà su Threads per chiarire le cose in caso di confusione. Lo slate del DCU è stato annunciato più di un anno fa, ma a causa dei già citati scioperi, solo pochi progetti hanno iniziato a prendere forma.

Superman: Legacy, inizierà le riprese il mese prossimo e ci aspettiamo che Supergirl: Woman of Tomorrow sarà il prossimo, probabilmente per un’uscita nel 2026. Per quanto riguarda gli altri film del DCU, non c’è stato molto movimento, quindi per il momento potremmo trovarci di fronte a una sola uscita sul grande schermo all’anno.

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