Quentin Tarantinoha
rilasciato un eloquente messaggio per tutti coloro, ma in
particolare per i critici, che si scandalizzano per l’uso delle
parolacce e della violenza nei suo film: “Guardate
qualcos’altro”.Il regista non ha avuto scuse o
rimpianti quando di recente Chris Wallace gli ha chiesto del
contraccolpo critico che spesso riceve dagli spettatori. Quentin Tarantino è stato ospite della serie
di talk HBO Max di Wallace “Who’s Talking to Chris
Wallace” e ha detto che le persone a cui non piacciono i contenuti
dei suoi film non dovrebbero vederli, punto.
“Parli di essere il direttore e il
pubblico è l’orchestra”, ha detto Wallace a Quentin Tarantino. “Quindi, quando la
gente dice: ‘Beh, c’è troppa violenza nei suoi film. Usa troppo
spesso la parola con la N». Tu dici
cosa?” “Dovresti vedere
[qualcos’altro]”, ha risposto Quentin Tarantino. «Allora vedi
qualcos’altro. Se hai un problema con i miei film, allora non
sono i film da vedere. A quanto pare non li sto facendo per
te.
L’uso della parola N da parte di
Tarantino nelle sue sceneggiature è stato a lungo difeso dal suo
frequente collaboratore Samuel
L. Jackson, che è apparso in quasi tutti i film
di Tarantino fino ad oggi. I critici di Tarantino citano
spesso “Django
Unchained” come un problema poiché presenta
l’insulto razzista quasi 110 volte.“È una stronzata”,
ha detto una volta
Jackson alla rivista Esquirea proposito del le critiche ricevute. “Non puoi
semplicemente dire a uno scrittore che non può parlare, scrivere le
parole, mettere le parole in bocca alle persone della loro etnia,
il modo in cui usano le loro parole. Non puoi farlo, perché
allora diventa una falsità; non è onesto. Non è solo
onesto.
Anche il protagonista di Django UnchainedJamie Foxx non ha avuto problemi con la
sceneggiatura di Tarantino, una volta ha detto aYahoo
Entertainment : “Ho capito il
testo. La parola N è stata pronunciata 100 volte, ma ho capito
il testo: era così che era allora.
Nel documentario di Tarantino
“QT8: The First Eight”, Jackson ha raddoppiatoancora di più la sua difesa del linguaggio di
Tarantino. “Prendi ’12 anni schiavo’,
che si suppone sia stato realizzato da un autore”, ha detto
Jackson. “Steve McQueen è molto diverso da
Quentin. Quando hai una canzone che dice [la parola N] 300
volte nessuno dice cazzate. Quindi va bene per Steve McQueen
usare [la parola N] perché sta attaccando artisticamente il sistema
e il modo in cui le persone pensano e sentono, ma Quentin lo fa
solo per colpire la lavagna con le unghie. Non è
vero. Non c’è disonestà in tutto ciò che [Quentin] scrive o
nel modo in cui le persone parlano, sentono o parlano [nei suoi
film]”.
Tarantino è apparso nello show HBO di
Wallace durante il tour stampa per il suo nuovo libro,
“Cinema Speculation”. Il romanzo è ora
disponibile per l’acquisto.
Due famose star del cinema iraniano
Hengameh Ghaziani e Katayoun
Riahi sono state arrestate e imprigionate in Iran dopo
essere apparsi in pubblico e sui social media senza velo in un
audace atto di sfida e protesta contro la morte di Mahsa Amini.
L’agenzia di stampa statale iraniana IRNA ha affermato che Ghaziani
e Riahi sono ora entrambe dietro le sbarre dopo essere stati
convocati dai pubblici ministeri del paese in un’indagine a causa
di post “provocatori” sui social media.
Ghaziani, che è un’attrice di cinema e
teatro che ha vinto molti riconoscimenti in Iran, sabato ha
pubblicato un potente video di se stessa su Instagram mentre si
toglie l’hijab e cammina con orgoglio in una strada di Teheran.
“Forse questo sarà il mio ultimo post”, ha scritto. “Da
questo momento in poi, qualunque cosa mi accada, sappiate che come
sempre, sono con il popolo iraniano fino al mio ultimo
respiro”.
Riahi, che ha recitato in molti film e
programmi televisivi iraniani, tra cui la serie di fama
internazionale Prophet Joseph, che attinge dal
Corano e dalle tradizioni islamiche, e ha anche vinto molti premi,
è stata arrestata poco dopo Ghaziani come parte della stessa
indagine, secondo quanto affermato da IRNA. Dopo essere apparsa
senza hijab a settembre in un’intervista televisiva rilasciata a
un’emittente londinese, Riahi aveva espresso solidarietà alle
proteste che hanno travolto l’Iran dalla morte di Amini. La
polizia morale iraniana ha arrestato Amini, che aveva 22 anni, il
13 settembre a Teheran. Morì in una stazione di polizia tre
giorni dopo. La polizia dice che è morta per un attacco di
cuore, ma non aveva mai avuto problemi cardiaci.
All’inizio di questo mese, Taraneh
Alidoosti, nota al pubblico internazionale per il suo ruolo in
The Salesman di Asghar
Farhadi, ha pubblicato un’immagine di se stessa senza
hijab sui social media, facendo notizia in tutto il mondo.
Alidoosti, che ha promesso di rimanere in patria a “qualsiasi
prezzo”, non è stata ancora arrestata. Farhadi, che a settembre è
apparso allo Zurich Film Festival ha rilasciato una dichiarazione e
un video ha esortato gli artisti di tutto il mondo a proclamare la
loro solidarietà al popolo iraniano che protestava contro la morte
di Amini, da allora non è più tornato in Iran.
Si è svolta sabato sera, 19
novembre, la cerimonia dei Governors Awards,
tredicesima edizione, gala durante il quale è diventata
consuetudine consegnare gli Oscar alla carriera:
quest’anno i premi sono stati assegnati a Michael J. Fox, Diane
Warren, Euzhan
Palcy e Peter Weir.
In particolare, la premiazione di
Michael J. Foxha commosso e
divertito la sala, a partire dalla battuta iniziale in cui ha
chiesto al pubblico di smettere di applaudire perché lo facevano
“tremare”.
È logico che Come per disincanto di
Disney+ sia ricco di Easter egg e di riferimenti ad altri film
Disney. Il film è il sequel tanto atteso della fiaba live-action
Come d’incanto del 2007, che segue le avventure
della principessa Giselle (Amy
Adams) dopo essere stata cacciata dal regno fatato di
Andalasia ed essere riemersa nella Grande Mela, alla ricerca del
suo “per sempre felici e contenti”. Così come il primo film, anche
il sequel gioca con i tropi delle fiabe Disney, alcuni dei quali
sono stati utilizzati per decenni. Non solo molti di questi
continuano a comparire nella vita di Giselle, ma i riferimenti
diretti ad altri film Disney si verificano sia nel “mondo reale”
che al di fuori di esso: scopriamoli assieme.
Nella scena di apertura, lo
scoiattolo Pip legge la storia del primo film ai
suoi due figli, informa lo spettatore che c’è dell’altro e tira
fuori un secondo libro di fiabe che contiene la storia del
sequel.
Cantare con gli animali
Anche se tutte le
principesse Disney sembrano avere un legame con gli animali e la
natura, alcune di loro riescono addirittura a comunicare con
loro.
La capacità di
Giselle di cantare e parlare con tutti gli animali
nelle sue vicinanze segue il modello stabilito dai più vecchi film
Disney sulle principesse: Biancaneve, Cenerentola e La bella addormentata nel bosco, in cui le
eroine comunicano con uccelli, topi e ogni sorta di altri animali.
A volte, gli animali nei film Disney assistono le principesse in
alcuni compiti o forniscono loro compagnia e conforto.
Le tre fate buone
Con i loro abiti rossi,
verdi e blu, le tre giardiniere al lavoro quando la famiglia di
Giselle si trasferisce a Monroeville in Come per disincanto sono vestite come le tre
fate buone della Bella Addormentata. Si offrono anche di fare da
babysitter e dicono di essere particolarmente brave nell'”ora del
pisolino”.
Questo si riferisce al fatto che ne
La Bella Addormentata, dopo la maledizione di
Malefica, le tre fate buone Flora,
Fauna e Serenella crescono
Aurora come fosse loro figlia per 16 anni,
tenendola al sicuro fino a quando la principessa non si riunisce ai
suoi genitori. Il parallelismo si consolida quando l’incantesimo di
Giselle entra in azione e dona loro delle vere ali da fata.
Elettrodomestici senzienti
Gli elettrodomestici
senzienti, che parlano e funzionano da soli, sono un chiaro
riferimento a La Bella e la Bestia.
In quel film, gli elettrodomestici
sono in realtà i membri del personale domestico del palazzo che è
stato maledetto, il che rende spontanea una domanda: queste nuove
aggiunte alla casa di Giselle erano un tempo i
suoi vicini di casa a Monroeville?
“Stia con noi”
Mentre gli abitanti della
neonata Monroelasia cantano della loro magica vita quotidiana in
Come per disincanto, una delle frasi che
intonano è “Stia con noi!”.
Questo è un riferimento alla famosa
canzone de La Bella e la Bestia, un film che
presenta molti numeri musicali simili a quelli di Broadway.
“Le matrigne malvagie hanno i
gatti”
Quando Pip
si trasforma da scoiattolo in gatto, Giselle
osserva che le matrigne possiedono gatti anziché dolci compagni
animali come le principesse Disney.
La matrigna cattiva più prolifica
della biblioteca Disney, Lady Tremaine di Cenerentola, aveva un gatto domestico che era
malvagio quanto la sua padrona. Si chiamava addirittura
Lucifero!
Conto alla rovescia per la
mezzanotte
Poche fiabe possono essere
considerate complete senza il fatidico conto alla rovescia per la
mezzanotte, e Come per disincanto non fa eccezione; in
particolare, Cenerentola potrebbe aver fatto l’uso più
iconico dei rintocchi della torre dell’orologio come strumento per
il conto alla rovescia.
La posa “Ariel” di Morgan
Alla fine della canzone
“Perfect” di Come per disincanto, durante la quale esprime
il desiderio di essere se stessa, Morgan si china
su una pila di scatole proprio mentre una cittadina di Monroeville
getta un secchio d’acqua dietro di lei.
L’effetto visivo di questa posa di
fronte all’acqua ricorda Ariel de La
sirenetta. Oltre a molte locandine del film, anche
Ariel (l’unica principessa non umana della Disney) appare in questa
posa dopo aver cantato “Part of Your World”, dove esprime desideri
simili a quelli di Morgan e il suo sentirsi in conflitto con il
mondo che la circonda.
Le canzoni “dei cattivi”
Durante la canzone “del
cattivo” che Giselle e Malvina
cantano insieme, Malvina fruga nei suoi armadi per trovare un modo
per liberarsi della sua nuova rivale. Tra questi ci sono alcuni
strumenti familiari utilizzati dai cattivi Disney per liberarsi
delle principesse: sullo sfondo, ad esempio, si vede un arcolaio,
un riferimento alla maledizione del sonno nella Bella Addormentata.
Aprendo gli armadietti, gli
spettatori più attenti potrebbero aver notato una rosa in una teca
di vetro, una fiala con l’etichetta “bevimi” e una mela avvelenata
(riferimenti rispettivamente a La Bella e la
Bestia, Alice nel Paese delle Meraviglie
e Biancaneve) prima che Malvina si decida per un
sonnifero.
Trasformazione del vestito di
Morgan
Quando il vestito a
brandelli di Morgan si trasforma in un bellissimo
abito da ballo in Come per disincanto, gli effetti speciali
riproducono l’esatta trasformazione che avviene in Cenerentola.
Nel caso di Cenerentola, si tratta
di ciò di cui ha bisogno per poter partecipare al ballo reale, ma
la trasformazione di Morgan è un piacevole effetto secondario di
una magia più grande che opera per riportare l’ordine nel mondo
attraverso l’albero dei desideri di Giselle.
Let It… Go?
Durante la sua canzone
sul potere dell’amore e dei ricordi, Nancy canta “let it grow, let
it glow” in riferimento ai ricordi in questione.
Non solo si tratta di un riferimento
lirico alla famosa canzone di Frozen, Let It
Go, ma anche la voce potrebbe risultare familiare. Nancy di
Come per disincanto è infatti interpretata da
Idina Menzel, che ha prestato la sua stupenda
voce anche a Elsa.
Abiti da favola
Nessun film di fiabe è
completo senza abiti iconici, e quelli della Disney non fanno
eccezione. In tutta Monroelasia, la versione fiabesca di
Monroeville di Giselle, i personaggi sono
acconciati in modo da rispecchiare le loro controparti dei film
Disney. Dopo aver espresso il suo desiderio, Giselle indossa una
vaporosa camicia da notte blu e rosa, come la fata madrina di
Cenerentola.
L’abito casual di
Morgan è molto simile agli stracci che la
figliastra maltrattata della Disney, Biancaneve, indossa all’inizio del film.
Tyson, nel ruolo del Principe
Azzurro, è acconciato come i principi di
Biancaneve e Cenerentola. Le due
“tirapiedi” di Malvina, Ruby e
Rosaleen, partecipano al festival con un aspetto
molto simile alle due sorellastre cattive di
Cenerentola, Anastasia e
Genoveffa.
Quasi cinque anni dopo aver diviso a
metà la fanbase di Star
Wars, Rian Johnson rivela la vera frustrazione
dietro la sua esperienza in
Star Wars: Gli Ultimi Jedi. La seconda puntata della
trilogia sequel di Lucasfilm ha visto Rey lottare per convincere
Luke Skywalker ad addestrarla per la sua lotta contro Kylo Ren e il
Primo Ordine, mentre Finn, Poe, Leia e Rose Tico corrono contro il
tempo per salvare le poche navi della Resistenza, sopravvissute a
un possente attacco del Primo Ordine.
Sebbene acclamato dalla critica per
il suo approccio sovversivo alla formula del franchise, al cast e
agli effetti visivi,
Star Wars: Gli Ultimi Jedi è diventato
l’obiettivo di accese reazioni da parte dei fan della serie.
Mentre parlava con il New Yorker per discutere di
Glass Onion: A Knives Out
Mystery, Rian Johnson ha ripensato al
tempo trascorso a realizzare
Star Wars: Gli Ultimi Jedi. Quando gli è stato chiesto
se l’acceso contraccolpo del film lo avesse contaminato per il
franchise nel suo insieme, lo sceneggiatore/regista si è detto
decisamente in disaccordo, rivelando che la sua più grande
frustrazione in merito era proprio l’ipotesi che la gente aveva che
la sua esperienza fosse stata negativa. “
“Oh, cazzo sì. Sì. Mio Dio. Sì.
In termini di questo, penso di amare Star Wars ancora di più
adesso. Penso che ciò che in realtà mi frustra sia la percezione
delle persone secondo cui ho avuto un’esperienza negativa in
qualche modo, o la percezione delle persone che sia stata in
qualche modo un’esperienza traumatica, o qualcosa del genere. La
realtà è che è stata un’esperienza completamente gioiosa anche
attraverso il back-end, gli ultimi anni, la sua ricezione. No. E,
quando ho letto quello che quelle persone stavano effettivamente
dicendo, ho pensato, ‘Oh, non sono completamente d’accordo con
questo.’ Si sbagliano. Per me. Tutti hanno il diritto di farsi
piacere o non piacere quello che vogliono. E i fan di Star Wars, in
particolare: crescere insieme, discutere sul fatto che le opinioni
degli altri siano sbagliate è una specie di pane quotidiano di
tutto. Non mi sono sentito schiacciato. Tipo, ‘Oh, no, non ho fatto
un vero film di Star Wars.’ Mi sono sentito, tipo, ‘No, l’ho
fatto.'”
ATTENZIONE, SEGUONO SPOILER
SU BLACK PANTHER: WAKANDA FOREVER
Marvel Studios ha condiviso sul suo account
Instagram il character poster di Black
Panther: Wakanda Forever in cui compare Shuri
(Letitia
Wright) nei panni della nuova Pantera Nera. Sebbene
per i lettori di fumetti questa scelta non sia una sorpresa, la
produzione e il cast avevano comunque tenuto nascosta la svolta
narrativa del film per aumentare la suspance. Tuttavia, dopo la
scena post credits del film, sappiamo, o meglio, immaginiamo, che
Shuri non sarà a lungo l’eroina che è destinata a difendere il
Wakanda.
Il sequel del MCU onorerà il defunto Chadwick Boseman mentre continuerà l’eredità
del suo personaggio, T’Challa. Black
Panther: Wakanda Forever è arrivato nelle sale l’11
novembre 2022. Il presidente dei Marvel Studios,
Kevin Feige, ha confermato che T’Challa, il personaggio
interpretato al compianto Chadwick
Boseman nel primo film, non verrà interpretato da
un altro attore, né tantomeno ricreato in CGI.
Nel film Marvel Studios Black Panther:
Wakanda Forever, la Regina Ramonda (Angela
Bassett), Shuri (Letitia
Wright), M’Baku (Winston Duke), Okoye (Danai
Gurira) e le Dora Milaje (tra cui Florence Kasumba)
lottano per proteggere la loro nazione dalle invadenti potenze
mondiali dopo la morte di Re T’Challa. Mentre gli abitanti del
Wakanda cercano di comprendere il prossimo capitolo della loro
storia, gli eroi devono riunirsi con l’aiuto di War Dog Nakia
(Lupita
Nyong’o) e di Everett Ross (Martin
Freeman) e forgiare un nuovo percorso per il regno del
Wakanda. Il film presenta Tenoch Huerta nel ruolo
di Namor, re di Talokan, ed è interpretato anche da
Dominique Thorne, Michaela Coel, Mabel Cadena e
Alex Livinalli.
Con le riprese ancora in corso,
l’attore interprete di Feyd-Rautha in Dune
2, Austin Butler, ripensa al suo
surreale primo giorno sul set. Il prossimo capitolo dell’epico
franchise fantascientifico di Denis Villeneuve
continua la storia del romanzo originale di Frank
Herbert, con il Paul Atreides di
Timothée Chalamet ora in cerca di vendetta contro
la Casa Harkonnen e coloro che hanno portato alla caduta della sua
famiglia reale. Oltre a Chalamet, il cast di Dune
2 vedrà il ritorno di
Rebecca Ferguson, Josh Brolin,
Stellan Skarsgård,
Dave Bautista,
Zendaya,Charlotte
Rampling e Javier Bardem, oltre a
presentare il franchise di Butler,
Florence Pugh, Christopher Walken e
Léa Seydoux.
Parlando con Variety ai recenti Academy’s
Governor Awards, Austin Butler ha condiviso alcuni
spunti per la produzione di Dune
2. Sebbene non sia in grado di offrire molto in
termini di cosa aspettarsi dal suo personaggio, l’attore interprete
di Feyd-Rautha, che
raccoglie il testimone di Sting, ha ricordato
il suo surreale primo giorno sul set del sequel, in cui si sentiva
come “un bambino nel tuo film preferito”.
“Pensi che io possa dirti tutto?
Non posso dirlo. Ho adorato così tanto il primo film. È stato un
capolavoro cinematografico per me, quindi l’idea di entrare a far
parte di quel mondo è semplicemente incredibilmente eccitante e
Denis è uno dei miei registi preferiti e un essere umano
straordinario. È così gentile e io sono un fan di ognuno di quegli
attori del film, quindi mi sono sentito davvero onorato. È stato
davvero surreale. Ti senti un po’ come un bambino nel tuo film
preferito. È come camminare sul set di qualsiasi film che ammiri,
come camminare sul set “Indiana Jones” o qualcosa del genere. Come
uno di quei film che ti colpiscono davvero da bambino, ecco come mi
sono sentito [il mio primo giorno].”
Viaggio mitico ed emozionante di un
eroe, Dune narra la storia di Paul Atreides, giovane
brillante e dotato di talento, nato per andare incontro a un
destino più grande della sua immaginazione, che deve raggiungere il
più pericoloso pianeta dell’universo per assicurare un futuro alla
sua famiglia e al suo popolo. Mentre forze malvage combattono per
l’esclusivo possesso della più preziosa risorsa esistente sul
pianeta — una spezia capace di liberare tutte le potenzialità della
mente umana — solo coloro i quali sapranno sconfiggere le proprie
paure sopravviveranno.
Denis
Villeneuve ha diretto Dune
e ha scritto la sceneggiatura insieme a Jon Spaihts ed Eric Roth,
basata sul romanzo omonimo scritto da Frank Herbert. Il film è
prodotto da Mary Parent, Denis Villeneuve, Cale Boyter e Joe
Caracciolo, Jr. I produttori esecutivi sono Tanya Lapointe, Joshua
Grode, Herbert W. Gains, Jon Spaihts, Thomas Tull, Brian Herbert,
Byron Merritt e Kim Herbert.
I Funko! Pop di Ant-Man and the Wasp: Quantumania offrono un
nuovo sguardo al MODOK del Marvel Cinematic Universe. La serie
di film di Ant-Man nel MCU è sempre stata il punto di
riferimento per un comic relief dai film più pesanti e drammatici.
Tuttavia, con l’imminente terzo capitolo, i personaggi di Scott
Lang (Paul
Rudd), Hope Van Dyne (Evangeline
Lilly) e la loro famiglia si troveranno presto
di fronte al prossimo grande cattivo, Kang il Conquistatore
(Jonathan
Majors). Oltre a lui, ci sarà anche il debutto
cinematografico del preferito dai fan della MarvelMODOK, la
macchina robotica creata per uccidere, anche se il suo ruolo nel
film rimane in gran parte sconosciuto.
La fan page di Twitter, Marvel News, è riuscita a scattare
alcune immagini delle statuette di Funko Pop per
promuovere Ant-Man and the Wasp:
Quantumania e tra queste c’era proprio il personaggio
MODOK. Questo non solo conferma ulteriormente
l’aspetto del personaggio già intravisto nel trailer del film.
Rachel Zegler esprime la sua eccitazione per il fatto
che il suo personaggio in Shazam! Fury
of the Gods, Anthea, sia diventato una bambola Funko
Pop. Il film sarà presentato in anteprima il 17 marzo 2023 e vedrà
Zegler interpretare il ruolo di una delle figlie di Atlas. Helen
MirreneLucy Liu
interpreteranno rispettivamente le figlie maggiori di Atlas,
Hespera e Kalypso. Shazam! Fury
of the Gods segna il primo ruolo da cattivo che Zegler
ha ottenuto, poiché le figlie di Atlas saranno le principali
antagoniste del film. Si opporranno a Billy Batson (Asher
Angel) e alla sua famiglia adottiva di supereroi.
Zegler ha recentemente utilizzato
Twitter per condividere la sua reazione ai Funko POP
Shazam! Fury
of the Gods. Ha espresso incredulità sull’idea che ora
sia ufficialmente una Funko Pop e ha rivelato anche molte delle
altre figure Funko del film. La sua eccitazione era ben
giustificata considerando la popolarità di Funko Pops. Queste
bambole collezionabili saranno un ricordo tangibile e duraturo del
suo ruolo in Shazam! Fury
of the Gods.
Shazam! Fury
of the Gods arriverà nelle sale il 17
marzo2023, e vedrà il ritorno di
Zachary Levi nei panni
dell’eroe del titolo. Nel cast è confermato anche il ritorno di
Asher Angel, mentre i villain saranno interpretati
dalle new entry Helen
Mirren,
Rachel ZeglereLucy
Liu. Mark Strong non
tornerà nei panni del Dottor Sivana, mentre Djimon Hounsou
sarà ancora una volta il Mago.
I film
Horror non bastano mai, sono una continua fonte di storie,
sia che facciano soltanto saltare dalla sedia, sia che
rappresentino uno sguardo sulla società in cui viviamo. Il cinema
ha sempre fatto affidamento al genere per “sostenersi” e ancora
oggi molti dei più brillanti storyteller si affidano al suo
linguaggio per raccontare le loro storie. Non fa eccezione la lunga
lista di film Horror del 2023.
Tra progetti più sperimentali, grandi autori che tornano a
raccontare le loro storie dell’orrore e soprattutto film che
appartengono alle saghe più amate del filone horror, tra
conclusioni e reboot, il 2023 si preannuncia essere un altro anno
d’oro per il genere! Di seguito, ecco i film horror in
uscita nel 2023 da non perdere assolutamente, con la
consapevolezza però che a tale elenco se ne aggiungeranno
sicuramente molti altri ancora non annunciati.
Film horror 2023
The Last Voyage of the Demeter
The Last Voyage of the
Demeter, diretto da André Øvredal(Scary Stories to Tell in theDark) racconta un
preciso episodio della storia del Conte Dracula, ovvero quello in
cui il Conte si nasconde all’interno di una bara sulla nave
Demeter, diretta a Londra. Il punto di vista sarà quello degli
sfortunati passeggeri della nave, costretti a misurarsi con un
orrore indicibile. Un modo intelligente e fresco per rivisitare la
storia classica con un cast stellare che include Aisling
Franciosi, David Dastmalchian e Liam
Cunningham. Dracula sarà invece interpretato da
Javier Botet, noto per aver dato vita alle
creature mostruose in Rec, La madre e La mummia.
Il film è previsto in sala per l’agosto 2023.
M3gan
M3gan di Gerard
Johnstone sarà il primo film horror in uscita nel 2023,
il 12 gennaio, con una storia ideata
nientemeno che dal leggendario regista horror James
Wan. Il film, interpretato da Allison
Williams, Violet McGrawe
Jenna Davis, seguirà Gemma, responsabile
della nipote Cady dopo che i genitori di lei sono
morti in un incidente d’auto. Per far sentire Cady più acclimatata
al suo nuovo ambiente, porta a casa un prototipo di bambola AI dal
lavoro chiamata “Megan”, il cui obiettivo principale è prendersi
cura del proprio proprietario. Le cose iniziano ad andare storte
quando Megan ignora la sua programmazione e non si ferma davanti a
nulla pur di mantenere Cady al sicuro.
Bussano alla porta
Il re dell colpo di scena
M. Night Shyamalan ha assemblato un cast stellare
per il suo prossimo film, Bussano alla
porta, una fusione tra horror, thriller e
fantascienza. Dave Bautista e
Rupert Grint
appariranno al fianco di Jonathan Groff in quello
che viene annunciato come un film ambientato durante l’imminente
scoppio di un’apocalisse, che potrà essere impedita solo dal
sacrificio dei protagonisti. Il film, la cui uscita negli Stati
Uniti è prevista per il 3 febbraio 2023 promette
però molte più sorprese di quante la sua trama possa lasciare
intendere.
Insidious – Fear the Dark
L’attore Patrick Wilson,
famoso soprattutto per aver interpretato Ed Warren nella saga di
The Conjuring, siederà sulla sedia del regista per il film
Insidious – Fear the
Dark, quinto capitolo della serie. Tutto ciò che
sappiamo di questo nuovo progetto è che è ambientato 10 anni dopo
il primo film e segue la famiglia maledetta mentre Dalton
Lambert va al college. Senza dubbio il film seguirà Dalton
negli inferi mentre continua a fare progetti astrali nel sonno, e
chissà quali fantasmi cercheranno di aggrapparsi e prendere il
controllo del suo corpo lungo la strada. Attualmente, il film è
previsto in sala per il luglio 2023.
Disappointment Blvd.
Il film Disappointment
Blvd. è una commedia horror americana in uscita
scritta, diretta e prodotta da Ari Aster. Nel cast
Joaquin Phoenix, Nathan Lane,
Patti LuPone, Amy Ryan, Kylie Rogers, Parker Posey, Stephen
McKinley Henderson, Denis Ménochet, Hayley Squires, Michael
Gandolfini, Meryl Streep e
Zoe Lister-Jones. E’ uno degli horror più attesi
dell’anno perché è diretto dal regista di Midsommar e
Hereditary, due titoli apprezzatissimi dai fan e dalla
critica. Il film, di cui si sa ancora poco, è descritto come
“un ritratto intimo e decennale di uno degli imprenditori di
maggior successo di tutti i tempi“.
L’esorcista
Dopo aver diretto la nuova trilogia
di Halloween, il regista David Gordon
Green è pronto a rivisitare un altro classico del cinema
horror, ovvero L’esorcista del 1973.
Sarà difficile per qualsiasi sequel ricreare l’impatto che il
terrificante horror religioso del regista William
Friedkin ha avuto sin dalla sua uscita in sala. Green
sembra però pronto alla sfida, con l’intenzione di dar vita ad un
sequel diretto che racconti cosa è accaduto ad anni di distanza
dagli eventi del primo film, un po’ come fatto proprio
per Halloween. Il film è
atteso per l’ottobre 2023, prodotto dalla
Blumhouse e con un cast che include
Leslie Odom Jr e la star originale
di L’esorcistaEllen
Burstyn.
Evil Dead Rise
Sam Raimi porta al
cinema, in qualità di produttore, un nuovo capitolo della saga di
La casa (Evil Dead), scritto e diretto da
Lee Cronin. Il film, dal titolo Evil DeadRise, vedrà come protagonisti
Alyssa Sutherland,Lily Sullivan
e Nell Fisher. La trama segue una riunione di due
sorelle separate, il cui incontro viene interrotto bruscamente
dall’arrivo dei noti demoni già visti nei precedenti capitoli,
dando dunque vita ad una straziante battaglia per la sopravvivenza.
Come anticipato, questo nuovo film proporrà un ambientazione
diversa, che si sposta dai boschi alla città. Si spera che l’ultimo
film possa essere all’altezza degli originali, cosa che il reboot
La casa del 2013 non
era riuscito ad essere. Il film è atteso in sala per
l’aprile 2023.
Saw X
James Wan tornerà
a far parte della saga di Saw producendo il nuovo
capitolo dal titolo Saw X. Il noto franchise horro ha
sicuramente avuto i suoi alti e bassi, con molti dei film che hanno
mancato il bersaglio e altri rivelatisi successi a sorpresa, come
Saw 6, divenuto uno dei preferiti dai fan. Regista
di Saw X sarà Kevin Greutert,
mentre ad ora l’unico membro del cast ad essere confermato è
Tobin Bell, che
riprenderà il ruolo di John Kramer alias
Jigsaw. Considerando quanto accade al suo
personaggio nel corso della saga, non è però noto in che forma
questi comparirà nel film. Il film è atteso in sala per
l’ottobre 2023 e sicuramente conterrà un sacco di
inevitabili trappole e tonnellate di sangue a cui il franchise ci
ha abituato.
The Boogeyman
The
Boogeyman è uno dei più terrificanti racconti scritti
da Stephen King, con l’intero racconto che si
svolge nell’ufficio di uno psichiatra mentre il narratore descrive
in dettaglio la sua sordida storia con il mostro del titolo.
L’adattamento di Rob Savage, in arrivo su Hulu nel
2023, cercherà dunque di espandere i brividi di The
Boogeyman al lungometraggio con il racconto inquietante di
un’adolescente e la sua sorellina che, mentre sono ancora sconvolte
dalla tragica morte della madre, si trovano afflitte da una
presenza sadica nella loro casa e lottano per attirare l’attenzione
del padre in lutto prima che sia troppo tardi. Un altro dei più
apprezzati racconti di King è dunque pronto per spaventare gli
spettatori, anche se la data di uscita non è ancora stata resa
nota.
Dark Harvest
Dopo diverse date di uscita
scartate, sembra che finalmente Dark
Harvest troverà distribuzione al cinema nel 2023. A
lungo rimandato per via del Covid-19, il film horror è basato
sull’omonimo romanzo di Norman Partridge, che si
concentra su una piccola città del Midwest. In questa città
immaginaria, ogni autunno uno spettro chiamato Sawtooth Jack si
scontra con bande di ragazzi che sperano di abbattere la creatura
soprannaturale una volta per tutte. Dark
Harvest ha un cast stellare, con artisti del calibro
di Elizabeth Reaser, Jeremy Davies, Luke Kirby ed
Ezra Buzzington. Se davvero riuscirà ad arrivare
sul grande schermo, Dark Harvest prometto
un’avventura assolutamente da brivido.
The Nun 2
Il prossimo film del popolare
Conjurverse sarà l’atteso The Nun 2. Su questo
sequel di The Nun ci sono in
realtà ancora pochi dettagli, se non ché il cast sarà composto da
Taissa Farmiga
che torna nei panni di Sister Irene e Bonnie Aarons che riprende il
suo ruolo della terrificante suora del titolo. Anna
Popplewell interpreterà il personaggio di Marcella,
Katelyn Rose Downey sarà Sophie e Storm Reid è
stato scelto per un ruolo sconosciuto. Si spera che The Nun
2 possa essere all’altezza del clamore del primo film,
considerando che il demone Valak è uno
degli spettri più terrificanti del Conjurverse. Il film è atteso
per il settembre 2023.
MaXXXine
Mia Goth e
Ti West colpiscono ancora, questa volta con
MaXXXine, il terzo e forse ultimo
capitolo della trilogia X. West ha
ingegnosamente girato X e il suo prequel
Pearl uno dopo l’altro
e, solo in seguito al successo di entrambi i film, ha ricevuto il
via libera per produrre un terzo film. Poco si sa di questo sequel,
che ha recentemente iniziato la produzione a Los Angeles, ma West
ha confermato che sarà ambientato nel 1985, ovvero cinque anni dopo
gli eventi di X, e seguirà i continui tentativi di Maxine
di diventare una superstar di Hollywood. Data l’impressionante
coerenza dei primi due film della trilogia, non c’è motivo di
dubitare che West realizzerà un terzo capitolo all’altezza dei
primi due. Ad oggi non è però nota la data di uscita.
Nightbitch
In
Nightbitch, adattato dall’acclamato
romanzo del 2021 di Rachel Yoder, l’attrice
Amy Adams
ricopre il ruolo di una madre casalinga che inizia a credere di
aver intrapreso una trasformazione verso una forma canina. Con
Marielle Heller come sceneggiatrice e regista, è
facile avere aspettative altissime per questo film, dove la Adams
reciterà al fianco di Scoot McNairy, che
interpreta il marito distante, regolarmente in viaggio. Il romanzo
di Yoder è stato lodato come una favola femminista ferocemente
singolare e un potente commento sui terrori della maternità
contemporanea, e se non altro darà sicuramente alla Adams
l’occasione per una performance indimenticabile.
Renfield
In Renfield, commedia
horror di Chris McKay, si segue il lacchè del
conte Dracula, Renfield, interpretato da Nicholas Hoult,
mentre trova l’amore nella moderna New Orleans. A rendere
Renfield un film particolarmente atteso vi è il fatto di
essere un’idea originale del creatore di The Walking DeadRobert Kirkman, e il fatto che ad interpretare
Dracula vi è il premio Oscar Nicolas Cage. Oltre a
Cage e Hoult, il cast di supporto include
Awkwafina, Ben Schwartz e
Shohreh Aghdashloo. Il film, che promette di
essere tanto spaventoso quanto divertente e originale, ha una data
di distribuzione attualmente fissata all’aprile
2023.
ATTENZIONE, SEGUONO SPOILER
SU BLACK PANTHER: WAKANDA FOREVER
Michael B. Jordan
ha dovuto tenere segreto alla sua famiglia il cameo di
Black Panther:
Wakanda Forever. L’attore è stato introdotto
nell’universo cinematografico Marvel nel film Black
Panther del 2018, nel ruolo dello spietato ma persuasivo
cattivo Erik Killmonger. Il suo personaggio, il cugino di T’Challa
(Chadwick Boseman), intraprende un violento
percorso di vendetta che lo porta a rivendicare il trono del
Wakanda. Sebbene Black Panther finisca con la
morte di Killmonger, il personaggio è apparso nell’ultima puntata
dell’MCU in un cameo a sorpresa.
Il personaggio di Jordan,
Killmonger, appare in una scioccante sequenza di
Black Panther:
Wakanda Forever quando Shuri (Letitia
Wright) ingerisce un ceppo sintetico appena creato
dell’erba a forma di cuore che conferisce alla Pantera Nera del
Wakanda i suoi poteri e permette loro di visitare il Piano
Ancestrale. T’Challa ha visto suo padre T’Chaka (John
Kani) quando ha ingerito l’erba, e Shuri spera di vedere
il fratello defunto o la madre, Ramonda (Angela
Bassett), recentemente deceduta. Tuttavia, davanti a
lei appare suo cugino Killmonger, sorprendendo sia Shuri che il
pubblico. Durante una conversazione con Entertainment Tonight, Jordan ha
parlato della segretezza che circonda il suo cameo nel
sequel. “Ho dovuto mentire a tutta la mia famiglia. Vedi
cosa mi ha fatto fare la Marvel? Ho mentito a tutta la mia
famiglia, è pazzesco.”
Il sequel del MCU onorerà il defunto Chadwick Boseman mentre continuerà l’eredità
del suo personaggio, T’Challa. Black
Panther: Wakanda Forever è arrivato nelle sale l’11
novembre 2022. Il presidente dei Marvel Studios,
Kevin Feige, ha confermato che T’Challa, il personaggio
interpretato al compianto Chadwick
Boseman nel primo film, non verrà interpretato da
un altro attore, né tantomeno ricreato in CGI.
Nel film Marvel StudiosBlack Panther:
Wakanda Forever, la Regina Ramonda (Angela
Bassett), Shuri (Letitia
Wright), M’Baku (Winston Duke), Okoye (Danai
Gurira) e le Dora Milaje (tra cui Florence Kasumba)
lottano per proteggere la loro nazione dalle invadenti potenze
mondiali dopo la morte di Re T’Challa. Mentre gli abitanti del
Wakanda cercano di comprendere il prossimo capitolo della loro
storia, gli eroi devono riunirsi con l’aiuto di War Dog Nakia
(Lupita
Nyong’o) e di Everett Ross (Martin
Freeman) e forgiare un nuovo percorso per il regno del
Wakanda. Il film presenta Tenoch Huerta nel ruolo
di Namor, re di Talokan, ed è interpretato anche da
Dominique Thorne, Michaela Coel, Mabel Cadena e
Alex Livinalli.
Il regista James
Mangold afferma che Indiana
Jones 5 è stato riscritto per tenere conto meglio
l’età di Harrison
Ford nella sceneggiatura del film. Il tanto
atteso sequel sarà l’ultima apparizione di Ford nel franchise dopo
quattro precedenti avventure nei panni dell’iconico archeologo.
Mentre i dettagli sul film sono stati tenuti ben nascosti, il film
sarà il primo a non essere diretto da Steven Spielberg, con Mangold di
Logan che prende il comando dietro la macchina da
presa. Oltre a Ford, il film vedrà anche il ritorno di John
Rhys-Davies come Sallah, regolare della serie, con una
serie di nuovi arrivati, trai quali Mads
Mikkelsene Phoebe Waller-Bridge,
che si uniranno al gruppo.
Ma mentre senza dubbio si trattava
di uno sforzo entusiasmante per Mangold, c’erano alcune cose che il
regista voleva assicurarsi che il capitolo finale di
Indiana Jones affrontasse. Durante un’intervista
con Empire, Mangold descrive come la
sceneggiatura del film sia stata riscritta per garantire che
affrontasse correttamente l’età di Ford.
“È diventato davvero importante
per me capire come realizzare un film su un eroe al tramonto. Le
questioni che ho sollevato sull’età di Indy non erano cose che
pensavo fossero state affrontate nel materiale in fase di sviluppo
in quel momento. C’erano diverse battute sull’età del protagonista,
ma il materiale in sé non ne parlava. Per me, qualunque sia la tua
maggiore responsabilità, dovresti affrontarla direttamente. Se
provi a fingere che non ci sia, finisci per ricevere fionde e
frecce per tutto il percorso.”
Indiana
Jones 5 è in gestazione da diversi anni, con il progetto
inizialmente sviluppato da Steven Spielberg, prima
che egli si ritirasse dal progetto. Il regista di Le Mans ‘66 e LoganJames
Mangold è poi stato chiamato a dirigere il film, con
Harrison Ford
confermatissimo nei panni dell’iconico avventuriero. Accanto a lui,
in ruoli ancora non meglio chiariti, vi saranno gli attori Phoebe
Waller-Bridge e Mads Mikkelsen.
Quanto oggi mostrato sembra relativo, oltre allo stesso Jones,
proprio ai personaggi interpretati da questi ultimi due attori.
Indiana
Jones 5 ha una data d’uscita attualmente fissata
al 30 giugno 2023.
La protagonista di FuriosaAnya
Taylor-Joy ha recentemente anticipato che il film
prequel di Mad Max sarà molto sanguinoso. George
Miller torna a dirigere il quinto episodio della serie
Mad Max, uno spin-off del film d’azione
post-apocalittico acclamato dalla critica, Mad Max:
Fury Road. Taylor-Joy interpreta il personaggio
titolare, il capitano di guerra con un braccio solo di Immortan Joe
(Hugh Keays-Byrne), precedentemente interpretato
da Charlize Theron. Il prossimo prequel racconterà
la storia delle origini di Furiosa, descrivendo
come è stata rapita dal Green Place of Many Mothers,
portata attraverso la terra desolata e costretta a sopravvivere
alla Cittadella.
In una recente intervista con
IndieWire, Anya Taylor-Joy ha anticipato che il
prequel di Mad Max, Furiosa,
sarà brutale. L’attrice ha affermato che le riprese del film
l’hanno resa la “più sanguinaria” che abbia mai visto sul set della
sua carriera, un’impresa di cui è piuttosto orgogliosa.
“È il più sporco e il più
sanguinoso che abbia mai visto, il che significa decisamente
qualcosa. Ogni volta che riesco a essere sporca o insanguinata e
non perfettamente curata e carina, mi diverto molto, è lì che mi
sento più a mio agio. Quindi sì, “Furiosa” era decisamente sulla
mia strada.”
Tutto quello che sappiamo su
Furiosa
Nonostante il grande successo di
Mad Max:
Fury Road, un nuovo film del franchise è stato
bloccato per anni a causa di una disputa legale tra Miller e la
Warner Bros. Tuttavia, lo scorso ottobre il progetto è stato
confermato ufficialmente attraverso la notizia del casting
di Anya
Taylor-Joy, la star di The
New Mutants e La
regina degli scacchi, che interpreterà una versione
più giovane del personaggio di Furiosa.
Oltre a lei, nel cast ci saranno anche Chris
Hemsworth(Thor:
Ragnarok) e Tom Burke, anche se al
momento i loro ruoli non sono stati ancora svelati.
George
Miller dirigerà, co-scriverà e produrrà Furiosa insieme
al suo partner di produzione di lunga data Doug
Mitchell. Il film sarà prodotto dal marchio australiano
Kennedy Miller Mitchell di Miller, insieme al partner
di Fury
Road, la Warner Bros. Pictures.
Lupita Nyong’O, attrice premio Oscar per
12 Anni Schiavo e protagonista del MCU nel ruolo di Nakia, ha
condiviso un incredibile video in cui mostra il suo allenamento
subacqueo per Black Panther 2, in
cui il mondo del Wakanda incontra il regno sottomarino di Talokan.
Guarda il video di seguito oppure su Instagram:
Il sequel del MCU onorerà il defunto Chadwick Boseman mentre continuerà l’eredità
del suo personaggio, T’Challa. Black
Panther: Wakanda Forever è arrivato nelle sale l’11
novembre 2022. Il presidente dei Marvel Studios,
Kevin Feige, ha confermato che T’Challa, il personaggio
interpretato al compianto Chadwick
Boseman nel primo film, non verrà interpretato da
un altro attore, né tantomeno ricreato in CGI.
Nel film Marvel StudiosBlack Panther:
Wakanda Forever, la Regina Ramonda (Angela
Bassett), Shuri (Letitia
Wright), M’Baku (Winston Duke), Okoye (Danai
Gurira) e le Dora Milaje (tra cui Florence Kasumba)
lottano per proteggere la loro nazione dalle invadenti potenze
mondiali dopo la morte di Re T’Challa. Mentre gli abitanti del
Wakanda cercano di comprendere il prossimo capitolo della loro
storia, gli eroi devono riunirsi con l’aiuto di War Dog Nakia
(Lupita
Nyong’o) e di Everett Ross (Martin
Freeman) e forgiare un nuovo percorso per il regno del
Wakanda. Il film presenta Tenoch Huerta nel ruolo
di Namor, re di Talokan, ed è interpretato anche da
Dominique Thorne, Michaela Coel, Mabel Cadena e
Alex Livinalli.
L’uomo sulla strada arriverà al cinema il
7 dicembre distribuito da Eagle Pictures, dopo essere
stato presentato con successo in anteprima nella sezione Panorama
Italia di Alice nella Città, sezione autonoma e
parallela della Festa del Cinema di Roma. A vestire i panni dei
protagonisti,
Lorenzo Richelmy (Il
talento del Calabrone, La
ragazza nella nebbia, Marco Polo), che ha ottenuto
una Menzione SpecialePremio RB
Casting ad Alice per la sua interpretazione, e una delle
attrici emergenti più promettenti del cinema
italiano, Aurora Giovinazzo (Anni
da cane, Freaks
Out).
Insieme a loro in questa intensa
storia, l’interprete di America Latina Astrid
Casali (Il vegetale, DOC – Nelle tue mani). Il
film è l’opera prima di Gianluca Mangiasciutti,
che dopo numerose esperienze come assistente alla regia in
importanti progetti internazionali (tra gli altri, Mission:
Impossible III), si cimenta in un drama thriller, il cui soggetto
si è aggiudicato il Premio Solinas – Storie per il cinema. In
L’uomo sulla strada, la fatalità della vita, l’inquietudine del
senso di colpa e il desiderio di vendetta si intrecciano in un film
raffinato in cui ritmo e suspence conducono ad emozioni e
sentimenti, però, inaspettati. Realizzato con il sostegno di Film
Commission Torino Piemonte e il patrocinio della Città di Torino,
il film è prodotto da Roberto Proia per Eagle
Pictures.
La trama
Irene ha 8 anni quando assiste come
unica testimone alla morte del padre per mano di un pirata della
strada che scappa via. Perseguitata dal senso di colpa per non
riuscire a ricordare il volto dell’assassino, Irene diventa una
adolescente ribelle e introversa con l’unica ossessione di farsi
giustizia. Abbandona la scuola e trova lavoro nella fabbrica di
proprietà del glaciale e affascinante Michele che è proprio l’uomo
che era al volante dell’auto. La ragazza sembra non riconoscerlo,
lui invece non ha dubbi. Michele prova da subito un forte istinto
di protezione verso la ragazza, che ben presto si trasforma in
amore. Irene completamente all’oscuro inizia ad aprirsi e
confidarsi proprio con l’uomo a cui sta dando la caccia. Mentre il
cerchio si stringe attorno a Michele, qualcosa di inaspettato
avviene…
Dopo meno di un anno lontano dalla
guida dello studio, l’ex CEO della Disney Bob Iger
torna a dirigere la House of Mouse mentre
Bob Chapek lascia la posizione. Iger ha guidato
l’iconico studio di Hollywood per oltre un decennio,
supervisionando memorabilmente le acquisizioni di Pixar,
Lucasfilm e Marvel Entertainment, così
come l’ormai famigerato acquisto di 20th Century
Fox. Dopo il suo incarico di successo con lo studio, Iger
ha annunciato la sua decisione di ritirarsi da CEO della Disney
all’inizio del 2020, anche se sembra che non sia più così.
L’Hollywood Reporter ha riferito che l’ex CEO della
Disney, Bob Iger, sta ufficialmente tornando allo
studio mentre Bob Chapek lascia il posto. Sebbene
non siano stati forniti dettagli specifici in merito a questi
cambiamenti, una dichiarazione rilasciata alla pubblicazione
indicava la sensazione dello studio che Iger fosse più adatto a
gestire l’azienda tra i problemi post-pandemia in corso, rispetto
al suo successore. Ecco parte della dichiarazione di Susan Arnold,
presidente del consiglio di amministrazione Disney di seguito:
“Ringraziamo Bob Chapek per il
suo servizio alla Disney nel corso della sua lunga carriera,
inclusa la guida dell’azienda attraverso le sfide senza precedenti
della pandemia. Il Consiglio ha concluso che mentre la Disney si
imbarca in un periodo sempre più complesso di trasformazione del
settore, Bob Iger si trova in una posizione unica per guidare la
Società attraverso questo periodo cruciale.”
È interessante notare che il report
sul ritorno di Iger come CEO della Disney indica che l’accordo sarà
solo temporaneo, di due anni, con il consiglio dello studio che
cerca di lavorare con lui per formare adeguatamente un nuovo
successore per la posizione. Alcuni report hanno indicato che
l’assunzione di Chapek come CEO dello studio è già stata una
sorpresa per coloro che lavorano per la Disney, poiché alcuni
credevano che Tom Staggs, l’ex COO della società,
fosse più adatto per il lavoro dato il suo lungo mandato. I report
hanno anche parlato di tensioni ai piani alti tra Iger e Chapek in
vista della partenza del primo, con i due che hanno litigato mentre
Chapek, secondo quanto riferito, cercava di assumere incarichi di
leadership.
Sulla scia della partenza di Iger,
Chapek ha rapidamente suscitato una serie di controversie per la
Disney come nuovo CEO. Con il suo entusiasmo di spostare
l’attenzione verso i media in streaming, Chapek ha iniziato a
realizzare una serie di film destinati a Disney+ invece che alla sala, vale a
dire Red e Luca della Pixar, che hanno ampiamente
frustrato gli animatori che lavoravano nello studio che erano
ansiosi di vedere i loro lavori sul grande schermo, anche se ciò
significava un ritardo di uscita.
Questa spinta verso lo streaming ha
anche visto la Disney affrontare una causa legale intentata da
Scarlett Johansson, a causa della mala
gestione dell’uscita in sala di Black Widow, questione che si è conclusa
rapidamente con una porta aperta a Johansson per collaborare con lo
studio su un misterioso progetto Marvel e un nuovo Adattamento
cinematografico della Torre del Terrore.
La più grande controversia che
Chapek ha dovuto affrontare durante il suo mandato alla Disney è
stata la sua cattiva gestione del disegno di legge “Don’t
Say Gay” della Florida, dal momento che inizialmente è
rimasto in silenzio sulla questione per un mese prima di scusarsi
per la situazione e di promettere di interrompere le donazioni a
tutti i partiti politici nello stato, con un importante
contraccolpo sia del pubblico che di vari studi interni. Sebbene
non vi sia alcuna garanzia che avrebbe gestito queste controversie
in modo completamente diverso dal suo aspirante successore, il
mandato più lungo di Iger come CEO della Disney lo ha ampiamente
posizionato come un candidato migliore per gestire queste
situazioni rispetto a Chapek, rendendo il suo ritorno alla
posizione una buona notizia.
Cinefilos.it offre
la possibilità di vedere al cinema, gratis, La
California film di Cinzia Bomoll con Silvia e
Giulia Provvedi (Le Donatella) e Andrea Roncato. Gli
spettacoli a disposizione sono due su Roma e Milano.
La prima di Roma si terrà giovedì
24 novembre alle ore 21,00 (con photocall alle 20,30)
al Cinema Adriano, con la presenza della regista Cinzia
Bomoll e degli interpreti Silvia e Giulia Provvedi (Le
Donatella) e Andrea Roncato.
La prima di Milano si terrà, invece,
venerdì 25 novembre alle ore 21,45 (con photocall alle
21,15) all’Anteo Palazzo del Cinema con la presenza della
regista Cinzia Bomoll e degli
interpreti Silvia e Giulia Provvedi (Le Donatella), Nina
Zilli ed Eleonora Giovanardi.
Per ognuna di queste due proiezioni
posso mettervi a disposizione n° 5 (cinque) inviti per
una persona da richiedere, inviando una email a [email protected]. I biglietti saranno da
considerarsi assegnati solo se si riceverà risposta alla email
di richiesta.
Mentre il pubblico attende con
impazienza altre foto sul film, la regista di BarbieGreta
Gerwig anticipa che il Ken di Ryan Gosling sfoggerà molti altri look,
oltre a quelli già visti nelle foto dai set del film. Gerwig ha
anche co-scritto il film con il partner personale e creativo
Noah Baumbach, anche se i dettagli della trama per
l’interpretazione dei due dell’adattamento cinematografico
dell’iconica linea di bambole Mattel rimangono sconosciuti.
In una recente intervista con
Variety agli Academy’s Governors
Awards, a Greta Gerwig è stato chiesto cosa
aspettarsi dall’attesissimo film di Barbie. La co-sceneggiatrice/regista ha scherzato
dicendo che il pubblico “non è nemmeno vicino” a vedere
l’estensione degli abiti che Ken di Gosling indosserà nel film,
dicendo che
l’unica foto rilasciata dell’attore nel personaggio è solo
“uno dei tanti look straordinari“. “Davvero, non
saprei dire [quanti ce ne sono], ma è molto – è molto, è
molto.” Ha spiegato Gerwig.
Barbie
presenta un cast ricco di stelle, che potrebbero essere un grande
incentivo per il pubblico. Margot Robbie compare
nel ruolo principale insieme a Ryan Gosling, poi ci sono
America Ferrera, Simu Liu nei panni
di un altro Ken,
Kate McKinnon, Ariana Greenblatt,
Alexandra Shipp, Emma Mackey, Kingsley
Ben-Adir. Secondo quanto riferito, Issa
Rae come un’altra Barbie, Michael Cera,
Rhea Perlman,
Will Ferrell come CEO di Mattel e Ncuti
Gatwa come un altro Ken.
Il regista di Guardiani della Galassia,
James
Gunn, ha finalmente rivelato come mai Nova non era nel
film. Guidati da un forte cast corale che include Chris
Pratt nei panni di Peter Quill/Star Lord, Zoe
Saldana nei panni di Gamora, Dave
Bautista nei panni di Drax il Distruttore, Bradley
Cooper nei panni di Rocket Raccoon e Vin
Diesel nei panni di Groot, il franchise dei
Guardiani della Galassia ha preso il via in 2014.
All’epoca, il suo tono, molti nuovi personaggi e l’ambientazione
spaziale offrivano un allontanamento dalla maggior parte dei film
tipici dell’universo cinematografico Marvel. Con un sequel alle spalle,
apparizioni in alcuni altri film del MCU, un imminente
speciale per le vacanze e la
terza puntata in arrivo molto presto, i Guardiani della
Galassia sono diventati uno dei gruppi di supereroi più
amati nell’Universo Marvel.
Nel MCU, i membri principali dei
Guardiani sono rimasti gli stessi, sebbene il gruppo abbia aggiunto
Mantis (Pom
Klementieff) e Nebula (Karen
Gillan) mentre presentava frequenti apparizioni di
Yondu (Michael Rooker). Tuttavia, molti dei
personaggi dei fumetti associati alla squadra devono ancora farsi
strada sullo schermo, incluso il membro dei Nova Corps
Richard Rider, noto come Nova.
Durante un’apparizione al Podcast Phase
Zero, Gunn spiega il motivo per cui Nova non faceva parte
dei Guardiani della Galassia del MCU.
“Non ho mai pensato di inserire
Richard Rider in nessuna storia. È semplicemente un personaggio
troppo grande e sembrava troppo… Non volevo… Fin dall’inizio,
quando sono salito a bordo dei Guardiani, non volevo avere due
esseri umani. Volevo avere un essere umano in modo che potesse
essere circondato da questo mondo di alieni. E poi ci siamo resi
conto poco a poco che tutti questi personaggi sono unici nel loro
genere.”
Nel film Marvel Studios l’amato gruppo di emarginati
sembra po’ diverso ultimamente. Peter Quill, ancora provato dalla
perdita di Gamora, deve riunire intorno a sé la sua squadra per
difendere l’universo, oltre a proteggere uno di loro. Una missione
che, se non sarà portata a termine con successo, potrebbe portare
alla fine dei Guardiani così come li conosciamo.
La principessa
Giselle torna a barcamenarsi tra mondo reale e fiabesco in
Come
per disincanto e vissero infelici e scontenti. Il
film, disponibile su Disney+, è il sequel
di Come d’incanto, lungometraggio del 2007 che racconta di
una principessa esiliata nella New York dei giorni nostri. Nel
secondo capitolo, animazione e realtà si mescolano con la
stessa autoironia che aveva contraddistinto il primo Come
d’incanto.
La sinossi di
Come per disincanto
Alla fine del primo film, la storia della
principessa Giselle (Amy
Adams) sembrava essersi conclusa con un lieto fine: la
sovrana di Andalasia aveva scelto di restare a New York
insieme all’amato avvocato Robert (Patrick
Dempsey) e alla figliastra Morgan. Tuttavia,
all’inizio di Come per disincanto, la situazione non è così
idilliaca: Giselle e Robert hanno avuto una bambina e si
amano ancora, ma l’adolescente Morgan e la caotica New
York sembrano mettere i bastoni tra le ruote alla serenità della
famiglia.
Per cambiare aria,
il quartetto decide di trasferirsi in provincia, a Monroeville. La
pace tanto cercata non sembra però arrivare. Giselle,
sconfortata, esprime un desiderio che nuovamente mescola mondo
reale e mondo magico, La cittadina, apparentemente tranquilla,
diventa presto lo scenario di scontri con vicini, streghe cattive e
forze magiche. Riconquistare l’equilibrio questa volta sarà ancora
più difficile.
Di tutto un
po’
Come per
disincanto è un film difficile da decifrare. È un prodotto
Disney ma parla di principesse in modo satirico,
usa sia l’animazione che il live-action e si serve della musica in
modo quasi eccessivo. La domanda è: fino a che punto il regista
Adam Shankman vuole ironizzare la favola del
‘vissero per sempre felici e contenti’? Rispetto a Come
d’Incanto, l’impressione questa volta è di guardare una fiaba
molto più standardizzata, che passa dal mondo ordinario a quello
straordinario e confuso, per poi ritrovare una forma di
equilibrio.
Anche a livello
estetico, Come per disincanto è un prodotto molto
più fiabesco: l’ambientazione rurale, la casa enorme che sembra un
castello in rovina, tutti gli elementi scenici si adattano
perfettamente al tema di Cenerentola e della matrigna.
L’inserimento delle sequenze animate, nel più classico stile
Disney della Golden Age, non fa che confermare
questo aspetto. In fin dei conti, il film esplicita una serie di
metafore che nelle fiabe più classiche rimangono implicite, dai
temi adolescenziali a quelli più maturi.
La protagonista
non è più solo una principessa
L’ironia della
storia di Come per disincanto è inserita in alcuni
dettagli curiosi: Giselle, esempio di innocenza e bontà in
pieno stile Biancaneve, per errore crea un incantesimo che
la trasforma in una perfida matrigna. A differenza del primo
capitolo, questa volta Giselle non è più una giovane
ragazza innocente, ma è una madre matura che, addirittura, sembra
passare al lato oscuro. Dilaniata – si esagera – tra ll bene e il
male, Giselle vive una vera e propria lotta interiore
molto poco fiabesca e decisamente umana: non sa come comportarsi
con la figliastra adolescente.
Come per
disincanto non è infatti una fiaba costruita sull’amore,
ma è un racconto dei rapporti inter-famigliari contemporanei tra
figli e genitori, di sangue come acquisiti. In questo mix di
elementi vecchi e nuovi, disneyiani ed umani, il film merita una
visione, quanto più spensierata, per rituffarsi dopo quindici anni
nella tragicomica vita della principessa urbana
Giselle.
Film biografico del 2000,
Men of Honor – L’onore degli uomini è
l’avvincente racconto degli eventi che portarono Carl Brashear a
diventare il primo marinaio afroamericano ad ottenere
l’abilitazione al servizio di palombaro per la marina militare
statunitense. Una storia poco nota e qui raccontata per esaltare la
possibilità di concretizzare i propri sogni, per quanto essi si
pongano in contrasto con un contesto difficile come può essere
quello delle forze militari degli Stati Uniti. Tale film è diretto
da George Tillman Jr., recentemente tornato al
cinema con Il coraggio della
verità.
La sceneggiatura è scritta da
Scott Marshall Smith, il quale ha svolto lunghe
ricerche nella stesura di questa, aspirando ad essere quanto più
possibile fedele alla vera vicenda di Brashear. Fondamentale fu
inoltre avere l’approvazione del corpo della marina come anche
quello della famiglia del militare, cosa che portò gli studi
cinematografici ad interessarsi al progetto. Men of Honor
presenta infatti una storia ricca di coraggio ed epica, dove ogni
uomo può concretamente dimostrare di poter fare la differenza.
Arricchito inoltre da un grande cast di attori, tra cui diversi
premi Oscar, questo si affermò come uno dei principali titoli del
suo anno.
Accolto in modo favorevole dalla
critica, il film arrivò ad un discreto guadagno attestato intorno
agli 82 milioni di dollari, a fronte di un budget di 32. In
particolare, a ricevere le maggiori lodi fu proprio l’attore
protagonista, Cuba Gooding Jr., che diede un
convincente ritratto di Brashear. Prima di intraprendere una
visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune
delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama, al cast di
attori e alla vera storia da cui questo è
tratto. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
Men of Honor: la trama del
film
Protagonista del film è il giovane
Carl Brashear, il quale decide di lasciare la
propria terra, il Kentucky, in cerca di successo. Il suo sogno è
infatti quello di entrare a far parte della Marina statunitense,
obbiettivo che riuscirà infine a raggiungere. Ispirato da uno dei
subacquei della nave, egli inizia a quel punto a maturare il
desiderio di diventare il primo palombaro afroamericano di quel
corpo militare. La strada verso tale obiettivo sarà però
particolarmente ricca di ostacoli, e ci vorranno anni prima che
Carl venga ammesso all’apposita accademia. Una volta qui, però,
capirà che i suoi problemi non sono che all’inizio.
All’interno dell’accademia si trova
infatti a dover fare i conti con Billy Sunday.
Questi è un famoso ufficiale e capo istruttore, che da subito
prende in antipatia il giovane sottoponendolo ad una serie di prove
sempre più complesse. Il suo obiettivo è infatti quello di farlo
desistere dai suoi obiettivi. Carl, però, non è assolutamente
incline a gettare la spugna, desideroso di poter dimostrare tutto
il proprio valore anche in quell’occasione. Di fronte a tale forza
di volontà, anche Sunday dovrà infine cedere e riconoscere le
grandi capacità sfoggiate dal giovane per quel ruolo.
Men of Honor: il cast del
film
Ad interpretare il protagonista,
Carl Brashear, vi è l’attore premio Oscar Cuba Gooding
Jr.. Per poter ricoprire il ruolo, questi non solo svolse
lunghe ricerche sulla vita del militare, ma si sottopose anche ad
un lungo addestramento fisico. Questo si rese infatti necessario
nel momento in cui l’attore dovette interpretare diverse scene con
indosso una vera attrezzatura da palombaro. Il peso di questa è di
circa 80 chili, e richiedeva dunque una notevole forza fisica per
poter essere gestita correttamente. Abituarsi a muoversi con questa
e a vincere il senso di claustrofobia che si prova al suo interno è
stata una delle sfide più complesse per l’attore. Accanto a lui nel
film vi sono gli attori Carl Lumbly e
Lonette McKee, rispettivamente nei panni di Mac ed
Ella Brashear, i genitori di Carl.
A dare volto al severo Billy Sunday
è invece il due volte premio Oscar Robert De Niro.
Come spesso accaduto per i ruoli da lui interpretati, anche in
questo caso l’attore si preparò a lungo da un punto di vista
psicologico, cercando di calarsi quanto più possibile nella
mentalità del personaggio e dell’attività da questi ricoperta.
L’attrice Charlize Theron
è invece Gwen Sunday, la figlia di Billy. Aunjanue
Ellis ha invece interpretato Jo Brashear, la moglie di
Carl. Hal Holbrook, candidato all’Oscar per il
film Into the Wild, dà invece volto al capitano
soprannominato “Mr. Pappy”, che con il suo razzismo darà del filo
da torcere a Carl, privandolo di alcuni importanti
riconoscimenti.
Men of Honor: la vera
storia dietro al film
Nato nel 1931, Brashear entrò a far
parte dell’United States Navy nel 1948, poco dopo che la
segregazione razziale venne abolita. Qui decise di entrare a far
parte del corpo di palombari, ruolo per il quale si sottopose ad
una serie di complesse prove volte a dimostrare la sua resistenza.
Questo complesso percorso accademico viene riproposto anche nel
film, dove però si ritrova un personaggio non realmente esistito,
quello di Billy Sunday. Questi è infatti ispirato ad una serie di
marines addestratori che Carl incontrò nel corso del suo
addestramento, e che vengono qui sintetizzati nella figura del
severo istruttore e capo palombaro. Carl riuscì infine a diventare
il primo palombaro di colore della marina e, in seguito, anche il
primo capo palombaro afroamericano.
Nel marzo del 1966 egli si ritrova
coinvolto in quello che è oggi noto come “incidente di Palomares”.
Nel recuperò di un pericoloso ordigno nucleare, egli rimane vittima
di un incidente che lo porta a vedersi tranciata la gamba poco
sotto il ginocchio. Egli deciderà infine di farla amputare,
consapevole che non avrebbe più potuto riacquistare le sue
funzioni. Tale evento non pose però fine alla sua carriera, ma anzi
lo spinse a riprendere gli allenamenti per tornare a servire in
marina. Nel 1968, anche grazie all’utilizzo di una protesi, poté
tornare in servizio, divenendo a quel punto anche il primo uomo ad
aver subito un’amputazione a diventare palombaro. Egli terminò la
sua carriera nel 1979, continuando poi a svolgere un ruolo come
impiegato civile presso la Naval Station Norfolk.
Men of Honor: il trailer e
dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire del film
grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Men of Honor – L’onore
degli uomini è infatti disponibile nel catalogo di
Rakuten Tv, Chili Cinema,Google
Play e Amazon Prime Video. Per vederlo, basterà
semplicemente iscriversi, in modo del tutto gratuito alla
piattaforma. Si avrà così modo di guardare il titolo in totale
comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso
di noleggio si avrà a disposizione un determinato limite temporale
entro cui effettuare la visione. Il film sarà inoltre trasmesso in
televisione il giorno sabato 19 novembre alle ore
21:15 sul canale La7.
La storia di cinema è ricca di film
il cui processo produttivo si è rivelato quantomai problematico, a
tal punto da divenire il principale motivo per cui ci si ricorda di
quei titoli. Casi esemplari come Apocalipse Now e L’uomo che uccise Don
Chisciotte sono solo due tra tanti esempi, ma uno dei più
recenti aggiuntosi all’elenco è Domino,
uscito nel 2019 e diretto dal celebre regista Brian De
Palma, autore di classici come Carrie – Lo sguardo di Satana,
Scarface e Carlito’s Way. Questo
suo ultimo lungometraggio, arrivato a sette anni di distanza da
Passion, è però stato
tutt’altro che una bella esperienza per il regista.
De Palma, infatti, ha avuto numerosi
scontri con i finanziatori e i produttori del film e si è visto
negare il final cut. In mano altrui, Domino è poi stato
pesantemente rimaneggiato, con oltre mezz’ora di tagli. A seguito
di ciò De Palma ha categoricamente disconosciuto il film, non
considerandolo più un suo progetto. Pur con tutti i suoi evidenti
difetti, però, questo rimane un’opera dove la regia di De Palma si
fa sentire, con continui richiami a suoi precedenti film come
Blow Out, Redacted e Vestito per uccidere, tra
virtuosismi, richiami hitckcockiani e riflessioni sul panorama
mediale contemporaneo.
Il film cerca di portare avanti un
articolato discorso sui meccanismi di protezione sociale e di
manipolazione della libertà dettati oggi dagli attuali governi e
messi in crisi da cellule terroristiche come quella dell’ISIS
presente all’interno del film. Prima di intraprendere una visione
del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle
principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama e al cast di
attori. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
Domino: la trama del film
Protagonista del film è
Christian Toft, un poliziotto dell’unità crimini
speciali della Danimarca. A lui viene affidato il compito di
rintracciare Ezra Tarzi, membro
dell’ISIS che ha ucciso il suo collega Lars
Hansen. Per riuscirci, Christian si avvale dell’aiuto
della collega Alex, la quale aveva anni prima
avuto una relazione proprio con Hansen. L’ingresso in gioco
dell’agente della CIA Joe Martin, però, reende
noto il fatto che Hansen era un agente doppiogiochista, scombinando
così tutto ciò che Christian credeva di sapere. Christian si
ritrova così al centro di un complotto più grande e perverso di
quello che si possa pensare. In una disperata corsa contro il
tempo, i due poliziotti dovranno scoprire i pezzi di questo
delicato gioco di equilibri e allo stesso tempo salvare le loro
vite.
Domino: il cast del film
Essendo una produzione danese, come
protagonista del film nei panni di Christian Toft si ritrova
l’attore Nikolaj
Coster-Waldau. Questi è meglio noto per aver
interpretato il ruolo di Jaime Lannister nella serie televisiva
Il Trono di
Spade. Domino è stato il suo primo progetto
cinematografico seguente alla conclusione della serie.
Particolarmente coinvolto da questo, egli decise non solo di
approfondire il mestiere svolto dal suo personaggio, ma anche di
sostenere il progetto come produttore esecutivo. Nel ruolo del
collega Lars Hansen si ritrova invece l’attore Søren
Malling, mentre il terrorista Ezra Tarzi è interpretato da
Eriq Ebouaney, attore francese che aveva già
collaborato con De Palma per Femme Fatale.
Nel ruolo di Alex, l’agente che
aiuta Christian nella sua ricerca, vi è invece l’attrice
danese Carice van
Houten. Come Coster-Waldau, anche lei proviene dal
mondo di Il Trono di Spade, dove ha interpretato la
sacerdotessa Melisandre. Originariamente, per il ruolo di Alex era
stata considerata anche l’attrice Christina
Hendrick, celebre per le serie Mad
Men e GoodGirls. Nel ruolo
dell’agente Joe Martin, invece, si ritrova l’attore australiano
Guy Pearce,
celebre per film come L.A. Confidential e
Memento. Proprio Pearce e la van Houten hanno una
relazione dal 2015 e nel 2016 è nato il loro figlio. All’interno di
Domino, tuttavia, i due condividono soltanto una scena,
durante la quale non si scambiano però alcuna battuta.
Domino: il trailer e dove
vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di
Domino grazie alla sua presenza su alcune
delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete.
Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV,
Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Amazon Prime Video e Tim Vision. Per
vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà
noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale.
Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della
qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo
di sabato 19 novembre alle ore
21:20 sul canale Rai 4.
Glass
Onion, il nuovo murder mystery di
Rian Johnson, è pronto a sorprendere e intrigare il suo
pubblico. Dopo il successo di Cena con Delitto, gli appassionati del genere
whodonuit sono ora in trepidante attesa di scoprire quale
sia il mistero che il regista ha impiattato per loro, e che si cela
dentro l’isola greca del miliardario Miles Bron.
Le riprese del film sono iniziate il
28 giugno del 2021 proprio in una delle mete turistiche europee più
suggestive, la Grecia, e precisamente a Spetses, per poi
concludersi il 13 settembre dello stesso anno. L’hype
costruitosi attorno alla pellicola, che porta sul grande schermo il
genere per eccellenza dei plot twist, il giallo, è stato
decisamente alto e tali perciò sono anche le aspettative.
Poco prima dell’uscita in sala il
prossimo 23 novembre, e sulla piattaforma Netflix il 24 dicembre, il cast si è riunito assieme
al regista Rian Johnson per discutere e presentare l’avventura
crime di Glass Onion, con una
conferenza stampa globale. All’incontro,
purtroppo, ci si è subito accorti di due grandi assenze: Daniel
Craig, la cui partecipazione è venuta meno per alcuni problemi di
salute dell’attore, e Dave Bautista, che da quanto si è appreso è
in Polonia per alcune riprese.
Glass Onion, una trama che si
ispira alla leggendaria “Lady Mallowan”
L’impianto narrativo di
Glass Onion, il cui sfondo è una luxury
vacation nella ile riche di un magnate, è stato il
tema centrale dell’intervista. La storia sembra strizzare un po’
l’occhio a un famoso racconto poliziesco della regina del genere
Agatha Christie: Assassinio sul Nilo. Ma se si vuole ampliare il raggio
dello sguardo alle altre opere dell’autrice britannica, è chiaro e
limpido che in linea generale entrambe le pellicole di Knives Out
abbiano seguito la falsariga delle sue storie. Ed è proprio da qui
che parte questa nuova avventura.
“È stata una sfida – ha
iniziato Rian Johnson – ma lo è stata anche
quando io e Daniel (Craig) abbiamo
realizzato il primo film (Cena con Delitto). Ci
siamo divertiti tantissimo, ci siamo detti: anche se va
modestamente bene possiamo continuare a farlo, ma il modo in cui
pensavamo di proseguire il lavoro era non continuando la storia del
primo film, ma piuttosto trattarlo come Agatha Christie trattava i
suoi libri, quindi un mistero completamente diverso, una location
completamente diversa, personaggi molto differenti. Io sono un suo
grandissimo fan, ammiro il suo lavoro”. Poi ha proseguito:
“Agatha Christie ha cambiato tutto da un libro all’altro,
mescolava i generi, creava dei cambi di eventi nelle narrazione che
erano fantastici, quindi ogni libro era un qualcosa di
completamente nuovo. Questa è stata la strada che ho seguito,
cercando al contempo di farla un pochino diversa.”
Johnson, pur prendendo come
riferimento Lady Mallowan, ha voluto comunque (e giustamente) far
emergere la sua impronta registica e stilistica che, sin dalle
prime battute, risulta prediligere l’humor e il
sarcasmo. È stato proprio Edward Norton a commentare questo aspetto,
sottolineando che “la ragione per cui i film di Rian sono così
divertenti è che lui ha sì operato allo stesso modo di Agatha
Christie, ma ha poi aggiunto meccanismi convenzionali,
sfaccettature divertenti e tradizionali in maniera particolare
attraverso cui, guardando il film, si possono rivedere i tempi in
cui si vive, poiché si rappresentano le difficoltà del nostro
momento, in un contesto molto attuale.”
Un cast ben assortito per
una pellicola corale
Johnson ha raccontato poi di aver
scritto la sceneggiatura nel 2020, quindi in pieno lockdown, in una
condizione limitante che ha scaturito in lui il desiderio di
trovarsi su un’isola greca, ambientazione del film e dimora
dell’omicidio. Riferendosi sempre ad Agatha Christie, il regista ha
sostenuto che non sono solo le tipiche e tradizionali campagne del
New England a rappresentare lo sfondo perfetto per questo genere,
ma ci sono tanti altri luoghi particolarissimi da cui si può
attingere, esattamente come fece la scrittrice nei suoi
romanzi.
La chiave del successo di un
film però, oltre allo spazio idilliaco in cui si svolge il
delitto, risiede anche nella bravura degli attori
che, per rendere il più autentici possibili i personaggi di cui si
vestono, devono impegnarsi anima, corpo e cuore. Glass
Onion, come lo stesso regista conferma, si può definire un
lungometraggio corale, in cui ogni figura ha un suo spazio definito
e preciso, indi per cui la scelta del cast è stata ancor più
minuziosa affinché si potesse restituire al pubblico un prodotto
sano e ben sviluppato. “Cerchi sempre di ottenere gli attori
migliori – ha detto Rian – e siamo stati fortunati perché
siamo riusciti ad averli. Ma c’è anche un ulteriore elemento, come
organizzare una cena, che è un qualcosa di corale, e sappiamo che
bisogna stare insieme in un luogo per tanto tempo, quindi devi
cercare di ingaggiare attori che siano assolutamente capaci di
ricoprire quel ruolo ma anche poi di lavorare insieme.”
Kate Hudson ha poi aggiunto che “ci deve
essere anche la capacità di rinunciare al proprio ego. Abbiamo
trascorso tanto tempo insieme, ogni giorno, anche se c’era il
backstage avevamo queste aree di attesa dove stavamo tutti insieme,
mangiavamo insieme la maggior parte delle volte ed era come se
fossimo in una compagnia teatrale. (…) Come diceva Rian,
ci vuole una certa grazia per affrontare questa esperienza con un
gruppo di persone, e lui è riuscito a trovarne uno di esseri umani
la cui caratteristica era proprio questa, il che è molto
raro.”
Miles Bron, un personaggio che ne
racchiude mille
Una delle figure più camaleontiche
della comitiva di amici in Glass Onion è fuor di
dubbio il miliardario Bron interpretato dall’azzeccato Edward
Norton. Il suo charme e la sua idea filosofica dietro il concetto
di disgregatori impregna gran parte del tessuto contenutistico del
film, con questo che li usa come scudo per nasconderne doppiezza e
avidità. Osservando il suo Miles è evidente che si sia attinti
molto dalla realtà per costruire un personaggio dalle mille
sfaccettature ma soprattutto dai mille volti.
A tal proposito è stato lo stesso
Norton a rispondere: “è sorprendente che la lista di coloro che
potrebbero essere considerati fonte di ispirazione diventi sempre
più lunga, anche magari con qualcuno a cui non avevamo mai pensato
come possibile candidato ma che invece potrebbe essere considerato
fonte di ispirazione.” Poi ha concluso: “Un po’ come la
canzone di Carly Simon (You’re so vain) “sei così vanesio che pensi
che questa canzone sia su di te”. Secondo me ci sono molti
milionari nel campo della tecnologia che magari pensano di vedere
se stessi riflessi nel personaggio”.
Il cast è stato molto attento a non
svelare alcuno spoiler di Glass Onion, e come lo
stesso Rian Johnson ha tenuto a specificare in un
videomessagio antecedente la proiezione, il gusto di guardare un
murder mystery è proprio nella partecipazione dello
spettatore che deve contribuire, in sala, a risolvere il caso.
Le auto sono le protagoniste di
Lamborghini: The Man behind the Legend, scritto e
diretto da Bobby Moresco e basato sulla biografia
Ferruccio Lamborghini: la storia ufficiale, di cui è
autore il figlioTonino Lamborghini. Questo biopic dalla produzione
accidentata, di cui si è iniziato a parlare già nel 2015, si
configura come un racconto pomposo che riesce nell’intento più
semplice – esaltare le bellezze italiane e le automobili d’epoca –
ma fallisce in tutto ciò che riguarda gli esseri umani, primo fra
tutti il suo protagonista.
La storia di Ferruccio
Lamborghini
Lamborghini: The Man behind
the Legend racconta la storia del geniale
Ferruccio Lamborghini (Frank
Grillo), nato nel 1916 a Renazzo (FE) in una famiglia
di contadini e che, nel 1963, ha fondato a Sant’Agata Bolognese il
marchio di auto sportive e SUV di lusso Automobili
Lamborghini, divenendo un industriale di fama mondiale. Il
sogno di Ferruccio era quello di battere il suo rivale di sempre
Enzo Ferrari e di dimostrare a se stesso e agli
altri che avrebbe potuto creare l’auto più veloce ed esteticamente
più bella del mondo. Ma inseguire i propri sogni può comportare un
prezzo enorme da pagare e Ferruccio era pronto a
sacrificare tutto: era un visionario, qualcuno che riusciva a
vedere cose che il resto di noi non solo non vede, ma riesce a
malapena a immaginare. Attraverso questo film, il regista
Bobby Moresco si è chiesto dunque cosa significhi
essere qualcuno che pensa in modo diverso da tutti gli altri e ha
il coraggio di agire in base a questi istinti e idee.
Prima di questo momento, del
successo e della fantomatica “leggenda” del titolo, c’é però il
racconto delle origini del giovane Ferruccio
(Romano Reggiani) che, ispirato dalla sua
formazione meccanica durante la Seconda Guerra Mondiale, sfida il
padre agricoltore (Fortunato Cerlino) dedicandosi
alla costruzione di trattori invece che alla loro guida. Decide di
fare socio il suo migliore amico Matteo (Matteo
Leoni) e riceve il sostegno dell’adorata moglie
Clelia (Hannah van der
Westhuysen), ma finirà per perderli entrambi: uno a causa
di una tragedia, l’altro per l’arroganza.
Le auto da corsa al cinema
Dal punto di vista cinematografico,
un progetto sull’automobile forse più conosciuta al mondo era
assolutamente destinato a realizzarsi; dopo il successo di Ford V Ferrari (Le Mans ’66), era solo
questione di tempo prima che altri registi si accodassero a
racconti di questo tipo. Il prossimo anno, sarà poi
Ferrari di Michael Mann, con
Adam Driver e Penélope Cruz come
protagonisti, a continuare questa tendenza.
Le continue modifiche nel pre e
durante la produzione del film sono probabilmente la causa della
scarsa organicità del film che, all’epoca, era stato pubblicizzato
come un biopic dalla portata gigantesca. Inizialmente,
Antonio Banderas e Alec Baldwin
dovevano essere i protagonisti del film, ma il ruolo di Banderas è
stato poi affidato a Frank Grillo che, per quanto
tenti di entrare nel personaggio, non sopperisce alla terribile
domanda del “come lo avrebbe interpretato Banderas”, che si
porranno tutti gli spettatori durante la visione.
Con Lamborghini: The Man
behind the Legend lo sceneggiatore/regista Bobby
Moresco cerca di raccontare in meno di 90 minuti la vita
personale e professionale di Ferruccio Lamborghini, scalfendone
solamente la superficie. Si percepisce chiaramente l’urgenza di
raccontare i principali successi del personaggio, limitandosi ad
accennare i dettagli biografici necessari per ritrarre
Lamborghini, un magnate dell’industria ma con
molte zone d’ombra nell’animo.
Lamborghini: il ritratto
superficiale di un uomo complesso
Lamborghini: The Man Behind
the Legend si concentra sui momenti salienti della
carriera del protagonista, lasciando tutto il resto in secondo
piano. Alla fine, non si percepisce quasi nulla dell’uomo e le
belle auto servono a malapena per ricordarci la leggenda.
Il ritratto indubbiamente affettuoso dello sceneggiatore e regista
Bobby Moresco è un’opera soffocante nella sua
estetica, che romanticizza tutto, dalle piazze ai vigneti, dai
pavimenti delle fabbriche ai motori delle auto, ma che non riesce
mai a mettere in scena le conquiste di un sognatore o – quando si
trattava di contrastare il dominio della Ferrari nel mondo
dell’auto – la grinta di un concorrente.
A cinque anni dall’uscita nelle sale
del film, Zack Snyder rende un tributo emotivo
alla sua defunta figlia e ai fan della DC con un toccante post
sulla Justice
League. Snyder occupa un posto speciale nel cuore di
molti fan dei fumetti per il suo lavoro non solo nell’aiutare a
lanciare Warner Bros.’ DC
Universe, ma anche per aver adattato per il grande schermo
300 di Frank Miller e
Watchmen di Alan Moore. Mentre i
critici sono rimasti in gran parte polarizzati sulle loro opinioni
sui suoi film, Snyder ha creato un’importante base di fan, che
avrebbe persino lanciato una campagna per aiutare a
ripristinare la sua visione originale della Justice League dopo aver lasciato il
film durante la post-produzione.
Zack Snyder ha
recentemente utilizzato Twitter per celebrare il quinto
anniversario della Justice League. Il regista ha
pubblicato un tributo emozionante sia ai fan della DC che alla sua
defunta figlia, Autumn, condividendo una citazione
con cui esprime la sua gratitudine per coloro che hanno contribuito
a realizzare il cut del regista.
“Autumn firmava tutto con questa
citazione: l’obbiettivo non è vivere per sempre, ma create qualcosa
che viva per sempre. A tutti voi che avete reso JL reale, onore a
lei.” E poi “Non solo per il vostro sforzo per la raccolta fondi
per la salute mentale, ma anche per aver avuto parte concreta nella
realizzazione di qualcosa che vivrà per sempre. E per questo, vi
sono eternamente grato.”
Mentre rimangono molte domande su
come Guardiani
della Galassia Vol. 3 concluderà la storia
del team titolare, il regista James Gunn ha
recentemente rivelato in un’intervista a ComicBook.com che il film
approfondirà la storia passata di Rocket. Il regista è attento a
non rivelare troppi dettagli su ciò che il film in uscita ha in
serbo per i fan, ma anticipa che il passato di Rocket sarà al
centro dell’intera storia emotiva che ha pianificato.
“[The Guardians of the Galaxy
Holiday Special] è anche molto, molto diverso dal Volume 3 perché
il Volume 3 sarà un film molto emozionante. E racconta questa
storia su Rocket, da dove viene e dove sta andando, e come questo
si lega a tutti gli altri, alla fine di questa iterazione di The
Guardians. Quindi, fare questa cosa frivola una volta ogni quattro
giorni, e poi andare a girare quattro giorni di Guardians Vol. 3, e
poi tornare indietro, ha quasi creato un colpo di frusta. Ma era
anche quasi come se i giorni dello Speciale delle Vacanze dei
Guardiani della Galassia fossero come i giorni di neve, sai? Quelli
erano… quella era la ricreazione. È stato divertente!”
Chiaramente il regista parla delle
riprese contemporanee del Vol. 3 e dello speciale natalizio, che è
stato invece molto più leggero rispetto al contributo emotivo che
invece richiederà il film che chiuderà la trilogia dei Guardiani
cinematografici originali.
Nel film Marvel Studios l’amato gruppo di emarginati
sembra po’ diverso ultimamente. Peter Quill, ancora provato dalla
perdita di Gamora, deve riunire intorno a sé la sua squadra per
difendere l’universo, oltre a proteggere uno di loro. Una missione
che, se non sarà portata a termine con successo, potrebbe portare
alla fine dei Guardiani così come li conosciamo.
Empire Magazine ha dedicato la
doppia copertina del numero di questo mese al
prossimo Indiana Jones
5. Oltre a una doppia cover speciale, ci sono anche
delle foto inedite all’interno del numero. Ovviamente, protagonista
delle immagini è Harrison Ford, che torna per
l’ultima volta nell’iconico costume del professor Jones.
Indiana Jones 5 è infatti
in gestazione da diversi anni, con il progetto inizialmente
sviluppato da Steven Spielberg, prima che egli si
ritirasse dal progetto. Il regista di Le Mans ‘66 e LoganJames
Mangold è poi stato chiamato a dirigere il film, con
Harrison Ford
confermatissimo nei panni dell’iconico avventuriero. Accanto a lui,
in ruoli ancora non meglio chiariti, vi saranno gli attori Phoebe
Waller-Bridge e Mads Mikkelsen.
Quanto oggi mostrato sembra relativo, oltre allo stesso Jones,
proprio ai personaggi interpretati da questi ultimi due attori.
Nelle foto diffuse si possono
infatti ritrovare quello che sembra certo essere il costume che la
Waller-Bridge sfoggerà nel film, mentre ve ne è anche uno che
potrebbe essere relativo all’antagonista, anche se non è ancora
certo che Mikkelsen avrà effettivamente tale ruolo. Accanto ai
costumi, alcuni artwork anticipano quelle che potrebbero essere
delle scene del film, con ambientazioni esotiche e inseguimenti su
improbabili mezzi. Si possono ritrovare tali foto dei costumi e dei
concept art qui di seguito, sul profilo ufficiale di ComicBook.
Indiana Jones 5 ha una data d’uscita attualmente fissata
al 30 giugno 2023.
È di nuovo “Quel
periodo dell’anno“, che a quanto pare ogni anno arriva un po’
prima. Che sia per il bisogno di credere alle – o vivere nelle –
favole, o solo per motivi commerciali, tra gli effetti più evidenti
c’è sicuramente anche il proliferare dell’offerta al pubblico di
prodotti come il The Christmas Show di
Alberto Ferrari. Una commedia
corale leggera sulla magia del Natale con
Serena Autieri,
Raoul Bova,
Francesco Pannofino, Tullio Solenghi e Ornella
Muti che Viva Productions – in collaborazione con Altre
Storie e Adler Entertainment – distribuisce nelle sale dei cinema a
partire dal 17 novembre.
Natale nella Casa –
The Christmas Show
Non sarà un caso che il
regista abbia scritto la storia durante la pandemia, come dice lui,
in cerca di “una piccola luce”, per “solleticare quella parte di
noi che ancora crede a Babbo Natale e che non smetterà mai di
farlo”. E per riuscirci abbia pensato alla Sofia di Serena Autieri
e i suoi due figli, Ricky e Alice, un terzetto che conduce una vita
disincantata dopo un grave lutto e tra le mille difficoltà del
quotidiano. Che per la famiglia Rovati sta per cambiare
radicalmente, a partire dal Natale fuori dal comune che si
prospetta a partire dalla inaspettata partecipazione al
seguitissimo reality Christmas Show. Un’esperienza che porterà loro
e alcuni loro conoscenti a vivere situazioni sorprendenti, non
ultima la scoperta del misterioso vicino di casa, l’affascinante
Pierre, che potrebbe conquistare il cuore di Sofia… e non solo.
Si spera nella magia
del Natale
Salvo le pillole di
background a creare un minimo di contesto, il film è
sostanzialmente la cronaca di un reality che in pochi vedremmo se
lo trovassimo in prima serata o su qualche pay tv. Uno show
natalizio limitato nel tempo e nei mezzi che punta in maniera
piuttosto univoca a un pubblico familiare, di quei genitori in
cerca di un titolo per portare al cinema nei pomeriggi delle Feste
i propri bambini. E non solo, visto l’inserimento nel cast dei
teenager Alice Andrea Ferrari, Nicolò Bertonelli
(Braccialetti rossi e presto a teatro con
Tick, Tick… Boom) o Adriano Occulto
(Il collegio,
Ragazzaccio).
Forse i più naturali tra
le maschere offerte ai vari interpreti, chiamati a dar corpo a
stereotipi di facile riconoscibilità o identificazione, più che
empatizzazione, che richiederebbe un altro tasso di
caratterizzazione, o drammatizzazione, che di fatto manca. Senza
che nessuno ne senta la mancanza, vista la messa in scena di un
prodotto costruito – come detto – per raccontare una vicenda
semplice quanto edificante dalla quale non è il caso di aspettarsi
intrecci particolarmente avvincenti.
Un plauso alla Autieri,
vero cardine dello sviluppo, senza nulla togliere ai vari Bova e
Pannofino (in gran spolvero dopo Boris 4 e
al quale tocca il personaggio più ricco di sfumature e gag), ai
quali come accennato si chiede principalmente di indossare un
costume, come vediamo, con esiti diversi. Né ai due nonni della
strana coppia Muti-Solenghi, convinti a fare gli anziani
‘alternativi’ e a colorare lo sfondo.
Encomiabile, insomma,
l’intento del regista di voler “giocare con l’immaginario
collettivo” natalizio, peccato che a venire meno sia il racconto
dell’altrettanto dichiarato “straordinario che invade il quotidiano
e lo rende unico”. In questo senso, a poco valgono i supposti colpi
di scena o le citazioni ai vari Frequency,
Ritorno al Futuro che potrebbero non esser colte
dallo spettatore medio cui sono rivolte, a parte quella de
Il piccolo principe. Mentre invece merita
sottolineare come la parte migliore sia forse quella rimasta sulla
carta, solo in parte riconoscibile, relativa a temi non banali come
quello dell’elaborazione del lutto e della separazione, dell’ansia
da accettazione, di sé e del ruolo sociale assegnato, e la speranza
che può riaccendersi dopo la scelta – comune a molti – di mettere
in pausa la propria vita, con il rischio di rassegnarsi a che resti
interrotta.
Il nuovo film
MCU ha
finalmente rivelato cosa è successo a Wakanda durante il
Blip. Dopo lo schiocco delle dita di Thanos in
Avengers: Infinity War – l’evento
che ha cancellato metà delle creature dell’universo – la maggior
parte degli spettatori si aspettava un cambio di direzione per
l’intero franchise. Tuttavia, Avengers: Endgame è iniziato con un
salto temporale di cinque anni, bypassando completamente gli eventi
del Blip. Solo successivamente la Marvel ha rivelato ciò che
è successo durante il famoso salto temporale che precede
Endgame.
Se il primo
Black Panther sorvola su cosa è successo a
Wakanda durante il Blip, Wakanda Forever pone il focus non solo sulla
morte del re T’Challa, ma anche sulle conseguenze dello
Snap di Thanos.
Ramonda diventa il capo del
Wakanda
Stando a Black Panther: Wakanda Forever, dopo la
tragica morte di T’Challa, Ramonda viene
“reintegrata’’ come sovrano del Wakanda. Questo fatto
indica implicitamente che Ramonda sia salita al trono
durante il Blip. La teoria è plausibile, dato che sia
T’Challa che Shuri sono rimaste vittime
dello Snap di Thanos. Durante il Blip,
il Wakanda ha vissuto un momento di grande confusione.
Prima la sparizione T’Challa, che in teoria doveva essere
l’ultima Pantera Nera. Poi la strage delle scorte
dell’Erba aFogliadi Cuore Infine
la perdita di Shuri, l’unica scienziata in grado di
sintetizzare l’erba. In tutto ciò, Ramonda viene posta
come guida del Wakanda.
Wakanda si eclissa dal resto del mondo
In
Black
Panther, il Wakanda era nascosto dagli
ologrammi. Nel secondo film, il mondo di Ramonda ritorna
ad essere isolato dal resto dell’MCU. Probabilmente, dopo
l’infrazione di Thanos, i sopravvissuti hanno cercato di
ricreare la sicurezza del Wakanda attraverso
l’isolazionismo. Sicuramente, Ramonda ha svolto un ruolo
di primo piano nella restaurazione dell’equilibrio.
Rimane in dubbio quale posto sia spettato a
Okoye durante il Blip. Come sappiamo da
Avengers: Endgame, Okoye è rimasta in contatto
con i Vendicatori, unendosi anche al consiglio olografico
di Vedova Nera. Probabilmente, il Wakanda è stato
tenuto fuori dagli eventi principali del Blip e
Okoye ha guidato nell’ombra le forze dentro e fuori dal
Wakanda.
Nakia partorisce il figlio di
T’Challa
Infine,
Black Panther: Wakanda Forever conferma che
Nakia è sopravvissuta allo Snap di
Thanos. Il film rivela che Nakia ha lasciato
Wakanda poco dopo l’attacco di Thanos.
Tuttavia, non è chiaro se la donna sia fuggita prima o dopo la
nascita di suo figlio Toussaint. Stando alla scena tra i
titoli di coda di Black Panther, T’Challa
sapeva che Nakia era incinta. Per non includere il
bambino nella linea di successione, i due decidono che la donna e
il piccolo devono fuggire ad Haiti. Al
tempo, Nakia non poteva imaginare che
T’Challa sarebbe tornato dopo il Blip per poi
incontrare la morte definitivamente. In
Black Panther:
Wakanda Forever assistiamo alla tragica e straziante
storia di Nakia.
I film
Horror non bastano mai, sono una continua fonte di storie,
sia che facciano soltanto saltare dalla sedia, sia che
rappresentino uno sguardo sulla società in cui viviamo. Il cinema
ha sempre fatto affidamento al genere per “sostenersi” e ancora
oggi molti dei più brillanti storyteller si affidano al suo
linguaggio per raccontare le loro storie. Non fa eccezione la lunga
lista di film Horror del
2022.
Tra progetti più sperimentali,
grandi autori che tornano a raccontare le loro storie dell’orrore e
soprattutto film che appartengono alle saghe più amate del filone
horror, tra conclusioni e reboot, sarà un anno d’oro per il genere!
Di seguito, ecco tutti i film horror in uscita nel
2022 da non perdere assolutamente!
Film horror 2022
Scream
Altro reboot da un franchise di
enorme successo firmato Wes Creven.
Venticinque anni dopo una serie di brutali omicidi che hanno
sconvolto la tranquilla cittadina di Woodsboro, in California, un
nuovo killer indossa la maschera di Ghostface e inizia a prendere
di mira un gruppo di adolescenti. Diretto da Matt Bettinelli-Olpin,
Tyler Gillett il film è uscito il 13 Gennaio 2022. Arriverà tra
poco sulle piattaforme e ritornano nel cast le attrici
originali Neve Campbell, Courteney Cox e David
Arquette. Qui la
recensione.
Non aprite quella
porta
E’ l’annunciato sequel targato
Netflix e ennesimo film basato sul franchise
basato a sua volta su una storia
vera. Il primo film di Tom Hooper è diventato un vero e proprio
cult. Ma di cosa parla il nuovo film? Dopo quasi 50 anni di
latitanza, Faccia di Cuoio ritorna per terrorizzare un gruppo di
giovani amici idealisti che accidentalmente sconvolgono il suo
mondo protetto, in una remota città abbandonata del Texas. Il film
è uscito il 14 Febbraio 2022 su Netflix.
Occhiali neri
Il ritorno del maestro del brivido
per eccellenza, il nostro Dario Argento.
Occhiali neri (qui la recensione) segna il
ritorno del regista nelle sale cinematografiche a 10 anni dal suo
precedente lavoro, Dracula 3D. La storia di questo nuovo
progetto si svolge a Roma. Protagonista è Ilenia
Pastorelli nei panni di una donna che per sfuggire ad
un aggressore va a schiantarsi contro una macchina, perdendo la
vista. Dallo choc riemerge però decisa a combattere per la sua
sopravvivenza.
Jeepers Creepers:
Reborn
Jeepers Creepers: Reborn è
un film horror americano scritto da Sean Michael
Argo e diretto da Timo Vuorensola. È il
quarto film della serie di film Jeepers Creepers e
dovrebbe essere distribuito da Screen Media Films nel 2022. Al
momento non sappiamo se il film uscirà in Italia al cinema. Nel
film, nel contesto del festival Horror Hound, Chase e la sua
ragazza Laine iniziano a provare premonizioni inspiegabili e
visioni inquietanti associate al passato della città e al
Creeper.
Nope
Nope
(qui la recensione) è un film
horror del 2022 uscito ad agosto in Italia, scritto, diretto e
prodotto da Jordan Peele sotto il marchio della
sua casa di produzione Monkeypaw Productions.
Protagonisti del film Daniel Kaluuya, Keke
Palmer e StevenYeun, i
quali si trovano a confrontarsi con un fenomeno inspiegabile
presente nel cielo sopra di loro. Tra dramma, mistero, horror e
profonde riflessioni sociali, Nope segna il ritorno alla
regia di Peele, reduce dai clamorosi successi di Scappa – Get Out e
Noi.
Men
Men è un
film drammatico horror uscito ad agosto in Italia, scritto e
diretto da Alex Garland, autore anche di
Ex
Machina e Annientamento. Il film è interpretato
da Jessie Buckley e Rory Kinnear,
protagonisti di una storia che vede una giovane donna recarsi in
vacanza da sola nella campagna inglese dopo la morte dell’ex
marito. In quei luoghi apparentemente incontaminati, però, qualcosa
sembra sfuggire alle leggi della logica, dando vita ad un vero e
proprio incubo.
Halloween Ends
Halloween
Ends (qui la recensione) è stato uno
dei film horror più attesi del 2022, uscito ad ottobre per la regia
di David Gordon Green e scritto da Green,
Danny McBride, Paul Brad Logan e da Chris
Bernier basato sui personaggi ideati da John
Carpenter e Debra Hill. Si tratta del
sequel di Halloween Kills del 2021 ed è la tredicesima e
ultima puntata del franchise di Halloween. Il film è
interpretato da Jamie Lee
Curtis e Nick Castle che riprendono i
ruoli di Laurie Strode e Michael Myers, con James Jude
Courtney che interpreta Myers. Andi
Matichak, Will Patton e Kyle
Richards riprendono i ruoli della nipote di Laurie,
Allyson, del vice Frank Hawkins e Lindsey Wallace.
Non sarai sola
Non sarai
sola è un film horror uscito in Italia nel luglio del
2022, coprodotto a livello internazionale e scritto e diretto da
Goran Stolevski, al suo debutto alla regia. Nel
cast si ritrovano Noomi Rapace, Anamaria Marinca,
Alice Englert, Carloto Cotta, Félix Maritaud e
Sara Klimoska. La trama si svolge nella Macedonia
del 19º secolo, dove una giovane donna viene rapita in un isolato
villaggio di montagna e trasformata successivamente in una strega
da un antico spirito.
Firestarter
Firestarter (qui la recensione) è un film
horror di fantascienza americano diretto da Keith
Thomas, basato sull’omonimo romanzo di Stephen
King e con protagonisti Zac
Efron, Ryan Kiera Armstrong, Sydney Lemmon,
Michael Greyeyes e Kurtwood Smith. Nel
film, un padre deve proteggere sua figlia dopo che ha sviluppato la
pirocinesi ed è braccata da un’agenzia governativa segreta che
intende catturarla e controllarla. Nel corso della loro fuga, si
scatenerà una scia di violenza e sangue senza eguali.
X – A Sexy Horror Story
X– A
Sexy Horror Story (qui la recensione) è un film
slasher americano scritto, diretto e montato da Ti
West. Il film è interpretato da Mia Goth, Jenna Ortega, Martin
Henderson, Scott Mescudi e Brittany Snow.
Nel film, in una fattoria isolata in Texas, una troupe
cinematografica arriva per girare un film per adulti. I loro
ospiti, una coppia di anziani solitari, si interessano in modo
speciale ai nuovi arrivati. Al calar della notte, l’interesse
malizioso della coppia sfocia però nella violenza e nella
follia.
Pearl
Pearl
(qui la recensione) è film horro
del 2022 diretto da Ti West con Mia Goth,
David Corenswet, Tandi Wright, Matthew Sunderland, Emma
Jenkins-Purro. Si tratta del sequel/prequel di X – A
Sexy Horror Story. Intrappolata nella fattoria isolata della
sua famiglia, Perla deve occuparsi del padre malato sotto la
sorveglianza amara e prepotente della sua devota
madre. Desiderando una vita affascinante come quella vista nei
film, le ambizioni, le tentazioni e le repressioni di Pearl si
scontrano, nella straordinaria storia delle origini ispirata al
technicolor dell’iconico cattivo di X.
Gli occhi del
diavolo
Gli occhi del
diavolo è un film horror soprannaturale americano di
prossima uscita diretto da Daniel Stamm e scritto
da Robert Zappia. I protagonisti sono
Jacqueline Byers, Virginia Madsen e Ben
Cross. La trama ruota intorno a Suor Ann, una
venticinquenne irrequieta che crede fermamente che eseguire
esorcismi sia la sua vocazione. Il suo desiderio di mettersi alla
prova prende una piega imprevista quando incontra uno dei pazienti
più disturbati della scuola. Durante i loro strazianti incontri, la
sorella Ann si trova faccia a faccia con una forza demoniaca che
infesta la scuola e ha misteriosi legami con il suo passato.
Crimes of the Future
Crimes of the
Futuresegna il ritorno al cinema di
David Cronenberg. Il film offre un tuffo profondo
in futuro non troppo lontano, in cui l’umanità sta imparando ad
adattarsi al suo ambiente sintetico. Questa evoluzione sposta gli
esseri umani oltre il loro stato naturale e in una vera e propria
metamorfosi del corpo, che altera la loro composizione biologica.
Presentato a Cannes, Crimes of the Future ha per
protagonisti Viggo
Mortensen, Léa Seydoux e Kristen
Stewart.
Smile
Smile
(qui la recensione) è un film
horror psicologico statunitense del 2022 scritto e diretto da
Parker Finn, basato sul suo corto del 2020
Laura Hasn’t Slept. Il film ha come attori Sosie
Bacon, Jessie T. Usher, Kyle Gallner, Caitlin Stasey, Kal
Penn e Rob Morgan. La trama ruota intorno
ad una donna costretta a confrontarsi con il suo passato per
sopravvivere e sfuggire ad una nuova e agghiacciante realtà.
The Slaughter – La mattanza
The Slaughter – La
mattanza è un film horror italiano diretto da
Dario Germani con Roberto Luigi
Mauri, Tonia De Micco, Fabrizio Bordignon, Robert Madison
e Jessica Pizzi. La storia ha per protagonisti
quattro ragazze e tre ragazzi, i quali decidono di trascorrere una
notte di sballo all’interno di un grande stabilimento
cinematografico di sviluppo e stampa. Sarà l’inizio di una notte di
terrore.
Hatching – La forma del male
Hatching – La forma del
male (qui la recensione) è un film
horror del 2022 diretto da Hanna Bergholm e
scritto da Ilja Rautsi. È stato presentato in
anteprima al Sundance Film Festival 2022 il 23 gennaio 2022, e
distribuito in Italia il 6 ottobre dello stesso anno. La storia
ruota intorno ad un uovo che una dodicenne trova nel bosco e decide
di custodire finché non si schiuda. Ciò che uscirà da quel guscio,
tuttavia, darà vita ad orrori che metteranno alla prova la
stabilità della sua famiglia.
Cracked
Cracked è un film tailandese di
Surapong Ploensang con Byron Bishop,
Chayanit Chansangavej, Nichkhun e Nutthatcha
Padovan. Quando il padre di Ruja, un famoso pittore,
muore, lei torna in Thailandia per l’eredità. Un amico di famiglia
le consiglia di vendere una serie di opere, ma il soggiorno di Ruja
è funestato da una presenza oscura. Quante sinistre verità si
celano dietro i quadri? Presentato al Far East Film Festival di
Udine, il film non ha ancora una distribuzione in sala.
Goodnight Mommy
Diretto da Matt
Sobel, Goodnight Mommy è un film
horror distribuito sulla piattaforma Prime Video il 16 settembre 2022. Si tratta del
remake dell’acclamato film omonimo di produzione austriaca del
2014. Quando due fratelli gemelli arrivano a casa e trovano il
comportamento della madre alterato e il suo viso coperto da bende
chirurgiche, iniziano a sospettare che la donna sotto la garza non
sia chi dice di essere.
Piove
Piove (qui la recensione) è un film di
genere thriller/horror del 2022, diretto da Paolo
Strippoli, con Fabrizio Rongione, Francesco
Gheghi, Aurora Menenti e Cristiana
Dell’Anna. La storia ruota intorno ad una nebbia che, con
la pioggia, esce dalle fogne ed entra nel corpo di chi la respira,
facendo uscire il peggio di sé. Nessuno sembra poter sfuggire a
ciò, neanche Thomas e i suoi due figli, già segnati dal dolore e
dalle divisioni interne.